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Dettaglio seduta n.168 del 21/12/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.34 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti e a tutte.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 758, interpellanza n. 852 e interpellanza n. 860, presentate dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Prima di dare la parola al Consigliere Silvio Magliano, ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti, la risposta del componente della Giunta per tre minuti e la replica dell'interpellante per altrettanti cinque minuti.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interpellanza n. 758 presentata da Magliano, inerente a "Ufficio Protesica ASL Città di Torino, lunghe attese per gli utenti"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con la trattazione dell'interpellanza n. 758, presentata dal Consigliere Magliano, che ha facoltà di illustrarla per due minuti.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per essere qui presente a rispondere. Sarebbe opportuno - questo lo dico perché altri Enti lo fanno - che quando si annuncia un'interpellanza, si abbia anche il buon gusto di dire la data in cui è stata presentata.
L'interpellanza è stata presentata in data 24 maggio 2021 e ne discutiamo a dicembre.
Oggetto: "Ufficio Protesica ASL Città di Torino, lunghe attese per gli utenti".
Premesso che, al fine di favorire l'autonomia personale, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce ai cittadini con disabilità fisiche psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, l'erogazione di protesi e di ausili anche tecnologici (pannoloni, cateteri, carrozzine letti, materassi antidecubito, montascale, display braille per PC, video ingranditori, ecc.), i dispositivi e/o presidi non personalizzabili sono generalmente forniti dall'ASL competente, mentre quelli strettamente personalizzati (protesi, busti, tutori, plantari ecc.) sono erogati da fornitori autorizzati, previo rilascio di preventivo datato e firmato dallo stesso fornitore, da consegnare insieme alla prescrizione agli sportelli territoriali competenti.
Constatato che, da aprile 2019, il Servizio Protesica e Integrativa dell'ASL Città di Torino ha riorganizzato la sua attività in due nuove sedi, via Cavezzale 6 e via Farinelli 2, e rinnovato la procedura di richiesta, con la procedura informatizzata non è più necessario accedere allo sportello di persona, ma con la prescrizione del medico è possibile rivolgersi direttamente al fornitore di fiducia (farmacia o negozio) che si occuperà della pratica.
Considerato che, già prima della riorganizzazione, gli uffici di assistenza protesica dell'ASL accumulavano ritardi consistenti (gli utenti dovevano attendere mesi prima che fosse loro assegnato quanto richiesto), ma con la nuova organizzazione, anziché migliorare i disagi, sono ulteriormente aumentati (purtroppo, dico io). Dall'inizio della pandemia, per far fronte all'enorme ondata di pazienti affetti da COVID-19, molti servizi sanitari sono stati ridimensionati, riorganizzati o completamente sospesi, generando ulteriori ritardi.
Rilevato che si stima che gli utenti degli uffici Protesica siano alcune decine di migliaia, Presidente, un numero in crescita considerato l'invecchiamento della popolazione (questo è evidente, perché più invecchiamo più abbiamo bisogno di questi ausili che, per fortuna, vengono progettati e realizzati dal punto di vista tecnologico, quindi aumentano la qualità della vita o suppliscono a carenze sanitarie che i nostri con cittadini hanno); rilevato che al servizio si rivolge anche chi ha una disabilità temporanea, quindi chi ha bisogno, per qualche tempo o per qualche mese, di una protesica, nelle more di poter tornare ad avere una vita senza ausili o sussidi; tenuto conto del fatto che sono diverse le segnalazioni di utenti che da mesi sono in attesa di ricevere gli ausili richiesti (alcuni attendono addirittura da settembre), i tempi di attesa dovrebbero essere adeguati alle necessità dei pazienti.
Risulta che a settembre 2020 è stata presentata all'ASL richiesta di un materasso ortopedico gonfiabile per persona affetta da patologia motoria SMA di tipo due, la quale, a oggi, non ha ancora ricevuto alcuna risposta alla richiesta effettuata. Stiamo parlando di maggio, Presidente, quindi mi auguro che per Natale sia arrivato qualcosa, di dovuto, tra l'altro.
In data 18 febbraio 2021 sono state presentate all'ASL di via Cavezzale sei richieste di una barra Braille, ausilio indispensabile per l'utilizzo del PC da parte di persona ipovedente; sono seguiti un primo sollecito il 19 marzo e un secondo sollecito il 6 aprile. Solo a fronte del secondo sollecito l'ASL - bontà sua - ha risposto comunicando la necessità di ricevere un ulteriore preventivo (tanto per dilatare i tempi), oltre al primo fornito, prontamente inviato dall'utente il 14 aprile. Da allora, lo stesso non ha più ricevuto alcun riscontro dall'ASL.
Io scrivevo a maggio: questo per darvi l'idea di due fatti che dicono un po' su come noi gestiamo la protesica.
Interpello la Giunta regionale per sapere se questa Giunta abbia intenzione di intervenire nei confronti dell'ASL Città di Torino affinché si eviti di accumulare ritardi, creando situazioni di disagio tra gli utenti e, oltre alla pandemia, a quali cause sono da imputare i ritardi, quanti siano gli utenti in attesa di risposta e da quanto tempo.
Ringrazio l'Assessore Marrone che, evidentemente, da qui alla fine della consiliatura si prenderà una laurea in tutte le deleghe dei suoi colleghi perché è sempre lui a rispondere.
È evidente, Presidente - e concludo - che c'è un problema oggettivo, perch questi ritardi rendono la qualità della vita di queste persone insostenibile. Se questi ritardi sono dovuti a lassismo o a non velocità sono tutti aspetti che nel mondo privato sono inaccettabili.
Ho posto queste tre domande per capire se e come vogliamo intervenire. I due casi citati sono solo alcuni e si sommano alle grandi gare d'appalto.
Abbiamo centralizzato gli acquisti, ma, a questo punto, alcune tipologie di protesica non saranno più personalizzabili e rischiano di creare danni ai nostri concittadini.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano, sempre puntuale nei tempi e nelle sue interpellanze.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Con DGR n. 13-1125 del 13 marzo 2020, il cui allegato è intitolato "Procedure per rilascio semplificato di autorizzazioni in materia di assistenza integrativa e protesica in seguito all'emergenza epidemiologica COVID-19", è stata prevista, per alcuni presidi monouso, la sospensione dell'attività autorizzativa per tutto il periodo emergenziale ancora in corso.
Il problema segnalato, a fronte dei correttivi comunque adottati dall'Azienda in termini di semplificazione e snellimento delle procedure pare essere però anche conseguenza della perdurante carenza di personale dedicato in seno all'Azienda, acuito dall'emergenza in corso.
A tal fine, l'Assessore Icardi comunica che nei prossimi mesi sarà effettuata, con la Direzione aziendale, un'attenta valutazione delle azioni correttive da intraprendere per il progressivo recupero dell'operatività ordinaria.



PRESIDENTE

Ha chiesto di replicare alla risposta il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo all'Assessore di fornirmi la nota scritta dell'interrogazione.
Mi rifaccio all'onestà intellettuale dell'Assessore e del Presidente. Se un Consigliere chiede quanti sono gli utenti in attesa di risposta e da quanto tempo, secondo voi la risposta dell'Assessore è una risposta? Non è una risposta, questa non è un'interpellanza, ma una presa in giro. Se un Consigliere chiede, oltre alla pandemia, a quali cause sono da imputare i ritardi, la risposta è la carenza di personale? È questo il tema? Le procedure? Viene citata una DGR, e quando un Consigliere chiede dei dati cosa dobbiamo fare? Iniziare a fare gli accessi agli atti? Fare come facevano i colleghi che, non arrivando all'accesso agli atti, mandavano i Carabinieri negli uffici per prendere i documenti? Per rispondere così alle interpellanze è meglio non rispondere, perché è uno schiaffo ai cittadini che ci hanno posto questo problema. È un insulto al lavoro dei Consiglieri regionali che vengono qua a fare delle domande incontrano i cittadini, pongono i problemi, ascoltano una madre che dice che la figlia non ha ancora ricevuto la bara Braille, quindi non riesce a studiare, ascoltano un malato di SMA di tipo due e, se i colleghi conoscono la patologia, sanno che rischia di avere piaghe da decubito.
Quando un Consigliere fa domande precise, questo è il livello di risposta dell'Assessore Icardi. Maggio, aprile, giugno, luglio, agosto, settembre ottobre, novembre, dicembre: dieci mesi per non avere una risposta? Presidente, prendo atto della supponenza e della saccenza dell'Assessorato e di come pensa di interloquire con i Consiglieri regionali. Di conseguenza, ce ne ricorderemo quando l'Assessore avrà bisogno che in quest'Aula si accelerino i procedimenti.
Mi rivolgo anche a lei, Presidente, perché mi auguro che in Ufficio di Presidenza si tenga conto anche di questo, perché per rispondere così è meglio non rispondere. Volevo sapere quante persone sono in lista d'attesa per capire come, con che correttivi, con quali procedure si può supplire a questa mancanza. Di che numeri stiamo parlando? Stiamo parlando di centinaia? Stiamo parlando di migliaia? Fossi un cittadino piemontese che è in attesa di sapere quando riceverà la protesica, sapere che l'Assessore nei prossimi mesi si occuperà del tema non mi può bastare, visto che sono un contribuente. So che può non valere dal punto di vista della procedura ma non sono affatto soddisfatto della risposta all'interpellanza. Solo otto righe rispetto a un tema che è enorme perché, come ho detto, Presidente fortunatamente, con la protesica, riusciamo a garantire una qualità della vita migliore, ma non la garantiamo se questo è l'approccio al tema.
Troverò altre vie e altri modi per capire questi dati, sperando di trovare una maggior collaborazione da parte di questa Giunta, che se pensa di andare avanti in questo modo, discutendo con i Consiglieri regionali, la troverà molto lunga anche da parte di chi, costantemente, in questi tre anni, ha cercato di distinguersi per un'opposizione costruttiva, diligente e che entra nel merito e non ideologica.
Prendo atto, con un certo disgusto politico, e vediamo le risposte ad altre interpellanze.
Grazie, Presidente. Le chiedo scusa per i toni, ma una risposta del genere è inaccettabile!



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Psichiatria

Interpellanza n. 852 presentata da Magliano, inerente a "Salute mentale in Piemonte: qual è la situazione e quali sono i progetti per il futuro"


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame dell'interpellanza n. 852.
Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere Magliano: ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Premetto che in Piemonte il problema della salute psicologica e mentale si sta tendenzialmente amplificando (dati che emergono con grande chiarezza da tutti gli studi che abbiamo fatto in questi ultimi periodi e che ci sono pervenuti). Nel triennio 2012-2014 si sono verificati 910 decessi per suicidio tra gli uomini e 293 tra le donne. Il Piemonte si colloca tra le Regioni italiane con i tassi più elevati, ahimè. L'epidemia da COVID-19, a sua volta, ha fatto sentire la propria influenza sulla salute mentale degli italiani: a causa della pandemia, nel 2020 è aumentato (più 12%) il consumo di ansiolitici.
Le caratteristiche di novità, gravità e ampiezza della pandemia da COVID-19 hanno comportato la messa in atto di misure necessarie e drastiche per il suo contenimento, rivoluzionando la vita di tutta la popolazione (bambini adolescenti e adulti); servirà ancora tempo prima di tornare alla piena normalità (lo stiamo vedendo in questi giorni); l'isolamento, la paura l'incertezza e le turbolenze economiche sono elementi che, specie se protratti nel tempo, causano gravi sofferenze psicologiche, determinando un aumento dei casi di malattie mentali confermato da diversi autorevoli studi.
Il Sole 24 Ore (aprile 2021) stima che il dato relativo ai pazienti presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale per questioni di salute mentale sia aumentato almeno del 30% (un milione di pazienti in più) dall'inizio della pandemia (questo si può ribaltare sulle varie Regioni, con un tendenziale aumento per regione Piemonte, come dicevo prima).
Questo periodo di emergenza sanitaria da COVID-19 ha fatto emergere o esacerbare paure e/o disturbi mentali già presenti nella popolazione e ci ha posto davanti molteplici sfide, drammaticamente concrete. La sofferenza può peraltro manifestarsi anche in forme meno visibili. È doveroso sostenere psicologicamente le persone più vulnerabili, sia durante sia dopo la pandemia, fornendo risposte efficaci supporto e prevenzione, invece che chiudere i reparti come fa questa Giunta.
Rileviamo che nella relazione annuale 2020 "Verso un presente sostenibile" redatta da IRES Piemonte, nella parte intitolata "Non c'è ripresa senza salute mentale" si afferma: "Il Servizio sanitario piemontese, nel 2017 per erogare i servizi di assistenza psichiatrica ha speso 66,5 euro per ogni piemontese adulto, il 15% in meno del valore medio nazionale e il 2 in meno rispetto all'anno precedente. E la bassa spesa si riflette nella ridotta dotazione di personale: 2021 addetti ai Dipartimenti di Salute Mentale nel 2017 in Piemonte, 48,3 ogni 100 mila abitanti adulti, contro il 56,6 a livello nazionale. Rispetto all'anno precedente si rileva un'ulteriore riduzione del 9%, che riguarda tutte le figure professionali coinvolte nell'erogazione dei servizi di salute mentale". Siamo una delle Regioni con il più alto tasso di malati con questa tipologia di patologia e spendiamo decisamente meno rispetto alla media nazionale, anzi riduciamo.
"Il problema" - prosegue il documento - "è amplificato dalla mancanza di investimenti in prevenzione, promozione e cura della salute mentale connessi alla pandemia. Inoltre, i servizi di salute mentale sono impoveriti da anni di risorse insufficienti". Questo lo scrive IRES, non il Consigliere Magliano.
Si constata che il 28 marzo 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria derivante dall'epidemia COVID-19, è stato chiuso il reparto psichiatrico di diagnosi e cura dell'Ospedale Mauriziano, nel quale vi erano sedici posti letto (non ridistribuiti sul territorio), rincovertiti a posti di degenza per pazienti da COVID-19. Finita l'emergenza, il reparto non è stato restituito; il suddetto argomento è stato oggetto di una precedente interpellanza, per cui ne abbiamo già discusso in quest'Aula. Oggi il servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Mauriziano non è ancora stato riaperto e non sarà riaperto.
L'articolo sul quotidiano La Stampa, che è uscito il 29 aprile Presidente, anche questa interpellanza ha una certa età, ormai ha superato l'esame di maturità, è del 19 giugno 2020 - recitava: "I ragazzi e l'eredità del COVID: in pediatria metà dei posti occupati da minorenni con disturbi mentali" - quindi anche i minorenni sono aggrediti da questo tipo di patologia - "evidenzia come la nostra Regione sia carente di neuropsichiatri infantili e di strutture idonee per la cura dei disturbi mentali nei bambini e adolescenti".
Consideriamo, altresì, che le misure disposte dal Governo per il potenziamento delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale e del personale impegnato per fronteggiare l'emergenza da pandemia non hanno tenuto conto a sufficienza della salute mentale. Occorre destinare personale ai servizi di salute mentale, è necessario conoscere nel dettaglio l'esatta situazione in cui versano attualmente i servizi di salute mentale.
Interpello la Giunta regionale per sapere quante persone (con distinzione tra bambini, adolescenti e adulti) si siano rivolte al servizio pubblico per motivi psicologici e/o psichiatrici da marzo 2020 a oggi e se, rispetto al periodo pre-COVID-19, si sia registrato un trend in aumento; quali siano le azioni avviate da questa Giunta per rispondere alla crescente domanda (misure distinte per bambini, adolescenti e adulti); come questa Giunta intenda potenziare il servizio pubblico di neuropsichiatria infantile; se in attesa della riapertura del Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), i dodici posti letto dell'Ospedale Mauriziano in quale altra struttura sono stati trasferiti per garantire la continuità del servizio e quali sono i tempi per la riapertura del suddetto reparto.
Presidente, mi pare che i dati elencati siano drammatici. Attendiamo la risposta della Giunta, nella speranza che sia migliore di quella precedente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Rispetto al primo quesito, la pandemia da COVID-19 ha portato a un aumento di circa il 28% dei casi di persone affette da disturbi mentali soprattutto relativamente all'area dei disturbi depressivi e di ansia.
Molte di queste persone si sono rivolte e si rivolgeranno nel prossimo futuro ai servizi di salute mentale, con un impatto preoccupante in particolar modo a causa del sottodimensionamento del personale dei servizi di salute mentale, con un numero sempre decrescente di psichiatri psicologi e operatori sanitari.
Rispetto al secondo quesito, la Regione Piemonte, già a partire dal periodo iniziale di sviluppo della pandemia, ha promosso l'utilizzo della telemedicina all'interno dei servizi di salute mentale, riuscendo a garantire la continuità delle cure agli utenti già in carico, nonostante l'accesso limitato ai servizi.
L'effetto della pandemia sulla salute mentale ha inciso in maniera rilevante anche sui disturbi legati all'alimentazione. Si registra una crescita esponenziale del numero delle richieste di cura e degli accessi ai servizi ospedalieri e ambulatoriali per tali problematiche, oltre a un'anticipazione dell'età di esordio dei disturbi dell'alimentazione, fino a coinvolgere gli anni dell'infanzia e della pre-pubertà. È stata approvata dalla Giunta Regionale la DGR n. 36-3977 del 22 ottobre 2021, avente a oggetto "Rete dei servizi regionali per la prevenzione e cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione", che ha approvato il documento di revisione dei setting assistenziali, in conformità alle indicazioni delle "Linee di indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale nei disturbi dell'alimentazione" contenute nei Quaderni del Ministero della Salute n. 29 del settembre 2017. Tale DGR ha dato disposizioni in merito all'attivazione del "codice lilla", dedicato alle persone affette da disturbi dell'alimentazione, presso il Pronto soccorso degli ospedali.
La Regione Piemonte, con il supporto dei sanitari esperti, ha inoltre portato avanti la riforma di riordino del sistema della residenzialità psichiatrica, condividendone gli obiettivi con le rappresentanze dei gestori delle strutture e le associazioni dei familiari, percorso che segue le linee guida AGENAS-GISM e che prevede, a breve, anche l'istituzione di un tavolo regionale per la revisione delle misure a sostegno della domiciliarità degli utenti.
In merito al terzo quesito - come questa Giunta intenda potenziare il servizio pubblico di neuropsichiatria infantile - l'Assessorato alla sanità risponde che anche per quanto riguarda il servizio pubblico di neuropsichiatria infantile la Regione Piemonte ha intrapreso percorsi differenziati: in considerazione del fatto che arrivano ai servizi di cura bambini e ragazzi sempre più giovani, con quadri clinici molto complessi, la DGR già menzionata prevede la definizione di percorsi specifici per minori, oltre all'individuazione di due comunità terapeutiche da dieci posti letto ciascuna dedicate alle fasce dell'età evolutiva con lo scopo di rendere più agili i percorsi nei casi di urgenze e ridurre conseguentemente la degenza media in acuzie, si sta procedendo alla stesura di un documento che individui e incrementi i posti letto per acuzie e post acuzie, dedicati ai servizi di neuropsichiatria infantile la Regione ha da poco coinvolto le ASL nell'avvio di una ricognizione relativa ai dati e alla rete di servizi dedicati ai disturbi dello spettro autistico.
All'ultimo quesito si risponde che il reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale mauriziano, come noto, è stato chiuso a seguito dell'emergenza sanitaria COVID-19 il 28 marzo 2020. La continuità delle cure è stata garantita attraverso differenti strumenti: è stata riattivata la convenzione con l'SPDC dell'AOU Città della Salute e della Scienza delle Molinette, che ha messo a disposizione quattordici posti letto si è puntato sul potenziamento dei servizi territoriali, implementando il personale anche con le risorse mediche precedentemente impegnate presso l'SPDC dell'Ospedale Mauriziano, nonché attraverso nuove assunzioni, al fine di creare percorsi diretti agli utenti e su di essi improntati nell'ottica di sopperire alla carenza di posti letto tramite la prevenzione delle urgenze.
È stato infine convocato un tavolo di progetto regionale, cui partecipano medici psichiatri in rappresentanza dei Dipartimenti di Salute Mentale piemontesi, con l'obiettivo di ridefinire il fabbisogno dei posti in urgenza, oltre che di valutare la situazione d'emergenza dovuta alla carenza di operatori nei servizi di salute mentale. La definizione del fabbisogno sarà fondamentale anche per verificare la possibilità di una riapertura dell'SPDC dell'Ospedale Mauriziano.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.
Il Consigliere Silvio Magliano ha chiesto la parola.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Prima ho detto un'inesattezza in merito a questa interpellanza: è datata 15 luglio 2021. Quella che citavo prima era l'interpellanza legata al Mauriziano in quanto tale, che presentai nel 2020.
Assessore Marrone, intanto la ringrazio se mi fornirà il testo della risposta. Mi pare che almeno a queste domande l'Assessore Icardi abbia provato a rispondere, quindi è entrato nel merito.
È evidente che tutta la parte di riferimento legata ai DCA svia un po' la problematica, nel senso che sappiamo bene che c'è questa DGR e che ci sono quattro norme - quattro proposte di legge - che in questo momento sono in discussone all'interno di un gruppo di lavoro; dunque, anche quest'Aula si sta facendo carico dell'aumento di questa tipologia di patologie rispetto ai sempre più giovani che incappano, purtroppo, in questa problematica.
Saremo curiosi di capire, poi, a cosa porterà questo tavolo di cui parlava l'Assessore Marrone citando la risposta all'interpellanza dell'Assessore Icardi. Perché i dati che ci sono stati forniti sono oggettivamente preoccupanti: l'aumento dei disturbi dovrebbe preoccupare in modo importante questa Giunta e questo Consiglio regionale.
Vedete, colleghi e Presidente, penso che possiate concordare con me sul fatto che le altre tipologie di malattie fondamentalmente fanno star male la persona che ne è affetta, ma la famiglia può starle attorno garantendole un decorso il più utile ed efficace possibile.
Invece, chi si ammala di una malattia mentale rischia di portare con s anche tutti i rapporti familiari che ha attorno. Perché è evidente che un malato che ha una grave patologia psichiatrica, che viva in comunità o a casa, rischia comunque di destrutturare i rapporti con i propri familiari che vivono dei momenti di vera e propria angoscia da questo punto di vista.
Leggerò con ulteriore attenzione la risposta dell'Assessore. Penso che in questo momento, dal punto di vista della salute mentale, siamo ancora impreparati. Lunedì in Commissione è passato all'unanimità il nuovo programma legato alla psichiatria. Si è fatto un lavoro serio da questo punto di vista, ma manca ancora qualcosa. Lo approfondiremo, ma si è provato andare incontro alle tante osservazioni fatte dalle associazioni di familiari di pazienti. Pertanto, da questo punto di vista c'è un passo avanti, ma penso che per la diffusione di questa tipologia di patologie siamo ancora lontani anni luce dall'avere una programmazione che abbia un senso.
Ringrazio per le risposte, ma su questo tema ci sarà molto lavoro da fare perché penso che le patologie questo tipo di saranno oggettivamente le patologie del nostro secolo e, a oggi, non siamo ancora pronti ad affrontarle per una questione di carenza sia di personale sia di strutture.
Dobbiamo però fare in modo di essere pronti, perché quando accadono questi fatti, i primi a saltare sono i legami familiari.


Argomento: Questioni internazionali - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Interpellanza n. 860 presentata da Magliano, inerente a "Intende questa Giunta continuare a garantire l'assistenza sanitaria in favore dei minori provenienti da Paesi in via di sviluppo?"


PRESIDENTE

Concludiamo con l'interpellanza n. 860 presentata dal Consigliere Magliano che ha pertanto facoltà di intervenire per l'illustrazione per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Su questo tema, devo dire che sono particolarmente contento che risponda l'Assessore Marrone, ancorché la delega non sia sua, alla luce del lavoro che sta svolgendo in termini di cooperazione internazionale.
Il Protocollo d'intesa tra Regione Piemonte, Comune di Torino e OIRM S.
Anna, ora Città della Salute, per l'attuazione del Programma di Assistenza sanitaria in favore di minori provenienti da Paesi in via di sviluppo ha consentito in sette anni di operatività l'invio di 115 operatori sanitari in Paesi in via di sviluppo; l'accesso alle cure, prevalentemente oncologiche e cardio-chirurgiche, di ottantatré bambini provenienti da Paesi in via di sviluppo (Protocollo regionale, con propria deliberazione del 2012, per la durata di quattro anni; accordo sottoscritto dalle parti in data 29 giugno 2012).
Constatato che le iniziative in favore dei bambini, e quindi anche il rinnovo del protocollo che stabilisce le modalità per l'esame e l'accettazione delle istanze, non hanno più trovato finanziamento dal 2014 anno cui risale l'ultimo impegno i cui residui di gestione sono serviti ancora quest'anno a finanziare la continuità delle cure dei bimbi già ammessi al programma, nonché all'ammissione di alcuni casi evidenziati dalla stampa.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Magliano.
Chiedo gentilmente ai colleghi di prendere posto oppure di uscire dall'aula.
Prego, Consigliere Magliano, prosegua.



MAGLIANO Silvio

Capisco che i colleghi possano non essere interessati a bambini oncologici che arrivano da altre parti del mondo. Ognuno ha la sensibilità che si merita.
Constatato che le iniziative in favore di bambini, e quindi anche il rinnovo del protocollo che stabilisce la modalità per l'esame dell'accettazione delle istanze, non hanno più trovato finanziamento dal 2014, ma ancora una serie di casi sono stati seguiti, anche grazie alla stampa che li ha portati all'onore delle cronache, ho presentato un emendamento proprio per stanziare delle risorse. Avevo chiesto 100 mila euro per provare a continuare questo protocollo di assistenza sanitaria e anche di grande collaborazione con altri Paesi con i quali si fanno questo tipo d'iniziative.
Tenuto conto del fatto che i minori già ammessi al programma, soprattutto per i casi oncologici, non di rado hanno bisogno di proseguire le cure e i fondi residui non copriranno ancora per molto tempo la necessità interpello per sapere se sia intenzione di questa Giunta continuare a garantire assistenza sanitaria in favore dei minori provenienti da Paesi in via di sviluppo, continuando a portare avanti l'importante ruolo svolto dalla Regione in questi anni a sostegno dei medesimi.



PRESIDENTE

Colleghi, per cortesia. Sento il Consigliere Magliano perché ho le cuffie collegate, ma quando tolgo le cuffie non sento.
Le chiedo scusa, Presidente Magliano, da parte dell'Aula, e si prenda tutto il tempo che le serve per il suo intervento.



MAGLIANO Silvio

Interpello per sapere se sia intenzione di questa Giunta reperire nelle prossime manovre finanziarie le risorse necessarie a incrementare il capitolo sopra citato, affinché sia garantita la continuità di cura a beneficio sia dei minori già presi in carico sia dei minori da inserire ex novo nel programma.
Presidente, tante volte arrivano segnalazioni di bambini con gravissime malattie che non possono essere curate nel loro Paese d'origine, perché non c'è né la tecnologia né la competenza medica per farlo. Noi, come Regione ci siamo distinti negli anni per la capacità di accoglienza di questi bimbi con interventi chirurgici, a volte non risolutivi e, quindi, con un programma di cura oncologica.
Sto continuando a chiedere tutte le volte che ne ho l'opportunità uno stanziamento - l'ultimo emendamento era da 100 mila euro per tre anni quindi non cifre enormi - per permettere a questi bimbi di continuare a essere curati oppure di poter arrivare nel nostro Paese per accedere a interventi chirurgici salvavita.
Ho interpellato su questo, perché oltre all'ottima attività che svolgiamo andando in giro per il mondo - l'abbiamo fatta con questo protocollo - e inviando nostri operatori sanitari a salvare vite umane, in alcuni casi non si può trasportare lì la tecnologia o i medici capaci di fare interventi chirurgici così specializzati, ma abbiamo bisogno di portarli da noi in Piemonte.
Ho parlato anche con i referenti della sanità regionale che si occupano di questo e sono disponibilissimi a continuare un percorso di civiltà e di accoglienza di questi bimbi e di queste bimbe, ma a oggi non ci sono più risorse. Di conseguenza, le abbiamo finite e forse si potrebbe trovare, con un minimo di buonsenso e di attenzione, qualche risorsa in più per permettere che almeno quattro o cinque casi all'anno possano trovare per s stessi e per le loro famiglie una speranza. Questa speranza avrebbe il nome della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marrone, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione internazionale

Grazie, Presidente.
L'interpellanza chiede se sia intenzione di questa Giunta continuare a garantire assistenza sanitaria in favore dei minori provenienti da Paesi in via di sviluppo, continuando a portare avanti l'importante ruolo della Regione in questi anni a sostegno dei medesimi; reperire nelle prossime manovre finanziarie le risorse necessarie a incrementare il capitolo sopracitato, affinché sia garantita la continuità di cure a beneficio sia dei minori già presi in carico sia dei minori da inserire ex novo nel programma.
Il protocollo d'intesa tra Regione Piemonte, Comune di Torino e Ospedale Sant'Anna ora la Città della Salute, per l'attuazione del programma di assistenza sanitaria a favore dei minori provenienti da Paesi in via di sviluppo, ha consentito l'invio in sette anni di operatività di 115 operatori sanitari in Paesi in via di sviluppo e l'accesso alle cure prevalentemente oncologiche e cardiochirurgiche di 102 bambini provenienti da Paesi in via di sviluppo; protocollo anno 2009, rinnovato dalla Giunta regionale con propria deliberazione del 27 febbraio 2012 per la durata di altri quattro anni, accordo sottoscritto dalle parti in data 29 giugno 2012 ora da rinnovare.
Le attività a favore dei minori trovano continuità dall'anno 2005. Il sostegno agli enti di volontariato nei Paesi in via di sviluppo prosegue dal 2008. È intenzione della Giunta assicurare la prosecuzione delle cure ai bambini che sono già stati presi in carico e partecipare a programmi che vengono portati avanti, d'intesa con il Ministero, così come previsto dall'articolo 32, comma 15, della legge n. 449 del 27 dicembre 1997 (cittadini provenienti da Paesi extracomunitari nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico-specialistiche per il trattamento di specifiche gravi patologie e non sono in vigore accordi di reciprocità relativi all'assistenza sanitaria; cittadini di Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli accordi eventualmente esistenti con il Servizio Sanitario Nazionale per l'assistenza sanitaria).
Analogamente, continueranno a essere finanziate le iniziative per il personale sanitario volontario nei Paesi in via di sviluppo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di replicare alla risposta il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore. Mi colpisce sempre quando la risposta a un'interpellanza riporta una parte della stessa, cioè il "premesso che" dell'interpellanza. È il motivo per cui chiedevo queste informazioni ovvero il fatto che noi, negli anni, ci siamo distinti con questo tipo d'intervento e con questa tipologia di azione, un'azione, dal punto di vista umanitario, assolutamente pregevole.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere, ma chiedo a tutti i Consiglieri in aula di rispettare le prescrizioni richieste (mascherina, ecc.) e di rimanere ai propri posti.
Grazie.



MAGLIANO Silvio

Dalla risposta dell'Assessorato, l'unico aspetto che non mi è chiaro è quante risorse mettiamo. Di fronte al caso di un bimbo che arriva da un paese dell'ex Jugoslavia, con il quale siamo entrati in rapporto con i miei uffici, e che aveva una problematica legata a una patologia intracranica abbiamo provato a chiedere e c'era la preoccupazione, dei nostri Uffici e del personale competente, che mancassero risorse.
Pendo atto della volontà di continuare questa tipologia d'iniziativa e di continuare a dare gambe a quest'accordo che, tra l'altro, dovrebbe essere rinnovato. Come diceva giustamente l'Assessore Marrone, citando la risposta dell'Assessore Icardi, stiamo parlando del 2012. Siamo nel 2021, per cui sarebbe bello provare a immaginare un rinnovo di quest'accordo, un rinnovo di tale attività. Come sempre, però, se non ci viene detto chiaramente quante risorse metteremo, difficilmente si potrà prendere sul serio la risposta data oggi in Aula.
L'Assessore potrebbe dire: troveremo 100, 200, 400 mila euro per questo tipo di attività; oppure, attraverso collaborazioni con il Ministero della Sanità; oppure, attraverso raccolte fondi legati al mondo del terzo settore; oppure, cercheremo di ragionare con il mondo della cooperazione internazionale e delle organizzazioni non governative. Tutto questo invece, non ci è stato detto, se non come un buon intendimento natalizio che dice: "Sì, andremo avanti di questo passo".
Fino a quando non si avrà la forza e il coraggio di dire quante risorse metteremo, difficilmente potremmo credere alla risposta della Giunta.
Pertanto, sarà nostra cura - forse - presentare un'interpellanza ancora più chiara rispetto alle domande poste, perché interpellavo la Giunta per capire se voleva reperire, nelle prossime manovre finanziarie, risorse necessarie e incrementare il capitolo sopra citato (un capitolo preciso) affinché sia garantita la continuità di cura a beneficio sia dei minori già presi in carico sia dei minori da inserire ex novo nel programma.
Prendiamo atto di un impegno fumoso e assolutamente non circostanziato. Ci spiace, perché non vorremmo che, con l'arrivo di questa maggioranza, quello che siamo stati negli anni, dal punto di vista dell'accoglienza sanitaria e della possibilità di dare una seconda chance a questi bambini meno fortunati dei nostri figli e delle nostre figlie, venga meno, perché non si vuole prendere sul serio un tema così delicato.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica.
Prima di chiudere la sessione, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e interpellanze. Grazie a tutti e a tutte.
Alle ore 10.45, dopo la riunione di minoranza, il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Buona salute a tutti.
Nel rispetto della normativa vigente riguardante il COVID-19, s'invitano tutti i Consiglieri e il personale dell'Assemblea a uscire in modo ordinato dall'Aula, per i quindici minuti di areazione dei locali.
Grazie.



(Alle ore 10.10 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



(Alle ore 11.00 il Consigliere Segretario Gavazza aggiorna la ripresa dei lavori alle ore 11.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 11.47)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 14 ottobre 2021 n. 159, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Carosso Caucino, Cirio, Icardi, Protopapa e Ricca.
Il numero legale è ventitré.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo di aggiungere, dopo il bilancio, dopo l'Assessore Poggio e la questione del voucher, la nota di aggiornamento al DEFR.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Chiedo se fosse possibile inserire all'o.d.g. la mozione n. 701, inerente a "Nuova delega alla sicurezza informatica (Information Security e Cybersecurity)".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ho appena inviato a tutti i membri dell'Ufficio di Presidenza un ordine del giorno che abbiamo concordato ieri durante la discussione sulla delibera sulla psichiatria. L'oggetto è "Riforma del sistema della residenzialità psichiatrica in Piemonte. Fondo per il finanziamento della quota non sanitaria". Per intenderci, come abbiamo detto, oggi saremmo anche disponibili a votare il bilancio provvisorio (stavo accennando il punto all'Assessore Tronzano).
Come sapete, ieri la delibera è stata presentata in Commissione, lo dico così almeno l'Assessore ascolta in diretta, ed è stata aggiunta quest'ultima parte, anche per volere dell'ANCI. L'ANCI chiedeva di iscrivere nel quadro di previsione finanziaria 2022-2024 un fondo compensativo che c'è in delibera. A noi sarebbe piaciuto istituire il capitolo già nel bilancio provvisorio.
Per intenderci, Assessore Tronzano, Vignale e Icardi si sono messi al suo posto e hanno detto no all'iscrizione, ma si poteva fare un atto d'indirizzo. Questo è l'atto d'indirizzo collegato al bilancio provvisorio e le chiederemo, Presidente Allasia, di iscriverlo all'o.d.g.
Qualora ci sia, ovviamente, un intendimento positivo saremmo anche favorevoli, se l'Assessore Tronzano ci vuole dare un cenno, anche a cogliere la richiesta che poc'anzi abbiamo espresso davanti a tutti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Solo per comunicare, come ho già fatto al Presidente informalmente, la presenza dei lavoratori della ex Olisistem fuori da Palazzo Lascaris (un caso che tutto il Consiglio si ricorderà, perché l'avevamo affrontato più di un anno fa). I lavoratori Olisistem sono passati a Numero Blu e oggi c'è una sofferenza da parte degli stessi.
Mi faccio portavoce, insieme con altri colleghi con cui abbiamo interloquito con i lavoratori fuori dal palazzo, di un incontro con una rappresentanza del Consiglio, vista la presenza in Consiglio dell'Assessore Chiorino, con cui abbiamo già interloquito sul caso. Un incontro in cui i lavoratori possono esprimere il loro disagio, le motivazioni e il dramma che stanno vivendo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Prendo atto che questa mattina non è presente, almeno al momento l'Assessore Marnati. Tuttavia, ritengo importante chiedere comunicazioni alla Giunta regionale relativamente alla questione dell'incendio all'impianto di trattamento dei rifiuti Demap di Beinasco.
Questo per due ragioni. La prima è di natura strettamente ambientale e sanitaria. Sappiamo che un incendio di quel tipo ha causato le emissioni in atmosfera di inquinanti anche molto pericolosi, composti volatili, quali idrocarburi ecc.
La seconda ragione è un po' più di lungo respiro. Chiaramente la Demap è un impianto di trattamento della plastica e, in mancanza di quell'impianto potrebbero esserci dei problemi anche nella gestione di un rifiuto così strategico sul territorio regionale.
Sollevo la questione, perché penso sia importante che questa istituzione dimostri ancora una volta interesse verso il tema. Nella passata legislatura si era svolto un gruppo di lavoro all'interno della Commissione ambiente e della Commissione legalità, proprio relativo ai diversi casi di incendi negli impianti di trattamento dei rifiuti in Italia, ma anche nella nostra regione. Ricordiamo che quello della Demap è l'ennesimo episodio.
Era da un po' che non capitavano episodi del genere, ma è l'ennesimo episodio. In quell'occasione la Commissione congiunta, ambiente e legalità anche con il supporto dell'ARPA e della Giunta regionale, portarono avanti un'indagine conoscitiva, interpellando diversi soggetti e dimostrando l'interesse e l'attenzione di questa istituzione verso il tema.
Penso che, a maggior ragione, si debba proseguire su questa strada e quindi, a questo proposito, chiediamo un'informativa della Giunta regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Chiedo la sospensione del punto 2) all'o.d.g.
Penso ci sia il consenso di tutta l'Aula per eaminare anche alcuni ordini del giorno.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento? Se non vi sono altre richieste, volevo chiedere all'Aula se c'era la volontà di acconsentire alla richiesta dell'Assessore Tronzano di iscrivere all'o.d.g. dell'odierna seduta la proposta di deliberazione n. 156 "Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2022-2024" e la relativa nota, ovvero la proposta di deliberazione n. 195 "Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2022-2024".
Se non vi sono indicazioni in senso contrario, considererei approvata la richiesta.
In merito alla richiesta d'iscrizione all'o.d.g. degli atti d'indirizzo dei Consiglieri Magliano e Grimaldi, se non vi sono interventi in senso contrario.
Consigliere Bongioanni, è contrario alla richiesta d'iscrizione all'o.d.g.
avanzata dai colleghi?



BONGIOANNI Paolo

Presidente, se è ancora possibile, chiederei l'iscrizione all'o.d.g. di un ulteriore ordine del giorno del quale sono primo firmatario, il n. 698 avente a oggetto "Bonifica amianto degli edifici rurali del Piemonte", che impegna la Giunta sulla bonifica, rimozione, trasporto e smaltimento dell'amianto nelle aziende agricole.
Grazie.



PRESIDENTE

Se non vi sono interventi in dissenso, considererei approvata l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta di tutti gli atti d'indirizzo test richiesti, compreso quello del Consigliere Bongioanni.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizione di nuovi punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

Per quanto concerne la richiesta d'informativa avanzata dal Consigliere Bertola, la Giunta è presente e, se crede, può intervenire.
In merito alla richiesta del Consigliere Sarno, comunico che l'incontro con i lavoratori si terrà appena possibile, nella pausa, in Sala Viglione o in Sala delle Bandiere. Comunicheremo l'orario preciso e le relative modalità.
Se la Giunta non intende intervenire sulle informative richieste proseguirei i lavori.
L'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale (seguito)


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: b) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 2, 9, 16, 23 e 24 novembre 2021.
c) Comunicazione relativa all'articolo 30, comma 9, del Regolamento interno In data 14 dicembre 2021 la I Commissione consiliare, riunita in sede legislativa, ha approvato all'unanimità, la deliberazione legislativa avente a oggetto "Interventi urgenti in materia di diritto allo studio universitario".
d) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri ha esaminato in data 14 dicembre 2021 la seguente legge regionale ed ha deliberato la non impugnativa: legge regionale n. 25 del 19 ottobre 2021 ("Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2021").
e) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione delle vittime dell'incidente sul lavoro causato dal crollo di una gru in un cantiere edile a Torino


PRESIDENTE

Colleghi, prima di iniziare i lavori chiedo all'Aula un momento di raccoglimento.
Nella mattinata di sabato 18 dicembre un'ennesima strage sul lavoro ha colpito la nostra regione.
Una gru, in fase di montaggio, è crollata al suolo in via Genova, a Torino nel popoloso quartiere Nizza-Millefonti, a pochi passi dal Lingotto.
Sono morti, dopo un volo di quaranta metri, i tre operai che la stavano assemblando: Roberto Peretto, cinquantadue anni, di Cassano d'Adda (MI) Marco Pozzetti, cinquantaquattro anni, di Carugate (MI) sono morti sul colpo, mentre Filippo Falotico, di soli vent'anni, di Coazze (TO), è stato dichiarato deceduto poche ore dopo l'incidente.
Il bilancio poteva essere ancora più drammatico, dal momento che quella strada è molto trafficata ed è percorsa da numerosi mezzi pubblici.
In questi giorni un profondo senso di dolore ha accomunato l'opinione pubblica ed è lo stesso sentimento che ci accompagna oggi nell'espressione della più sincera vicinanza ai familiari delle persone scomparse.
È compito delle istituzioni in questo momento supportare le famiglie coinvolte in questa tremenda disgrazia, ma è altrettanto doveroso accertare presto fatti e responsabilità.
Quanto accaduto conferma che è necessario intensificare i controlli. Troppo spesso, purtroppo, la sicurezza, la prevenzione e la formazione sono considerati costi e impedimenti cui fare a meno. Le vittime sui luoghi di lavoro, in Piemonte come in Italia, hanno raggiunto livelli inaccettabili per un Paese moderno e civile.
Uniti nella preghiera, chiedo al Consiglio regionale di voler osservare un minuto di silenzio.



(L'Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)


Argomento: Esercizi provvisori

Esame disegno di legge n. 178, inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2022" (Atto d'indirizzo collegato)


PRESIDENTE

Poiché è stata sospesa la trattazione del punto 2) all'o.d.g., procediamo i lavori con l'esame del disegno di legge n. 178, inerente a "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del Bilancio della Regione per l'anno 2022", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Comunico che il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla competente Commissione in data 20 dicembre 2021.
Do la parola al relatore di maggioranza, il Consigliere Nicco.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà.



NICCO Davide, relatore

Molto brevemente, questo provvedimento opera in attuazione del decreto legislativo n. 118 del 2011, provvedimento ben noto e applicato da parecchi anni, per l'esercizio provvisorio del 2022, cioè per quegli esercizi che partono senza l'approvazione del bilancio preventivo.
Secondo questo decreto, è possibile impegnare le spese in base a dodicesimi nell'anno successivo; dodicesimi calcolati in proporzione alle previsioni del triennio 2021-2023, con eventuali variazioni intervenute nell'anno 2021.
Sono possibili deroghe sia rispetto ad alcune tipologie di spesa, sia rispetto a eventuali variazioni della Giunta che potranno essere prese in questo caso con semplice provvedimento amministrativo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha ora la parola il primo relatore di minoranza, Consigliere Gallo; prego.



GALLO Raffaele, relatore

Grazie, Presidente.
A differenza di quanto più volte annunciato dalla Giunta regionale, che prevedeva di presentare il bilancio del prossimo anno entro la scadenza del 31 dicembre, anche quest'anno siamo a votare l'esercizio provvisorio. È un disegno di legge semplice e snello, che permetterà alla Regione di impegnare le spese obbligatorie, le spese di funzionamento e le spese più importanti, tra le quali giustamente ci sono le spese relative agli accordi di programma, le spese collegate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e tutte le spese relative ai fondi europei, rispetto ai quali non dobbiamo perdere tempo, anzi rinnovo la volontà e la disponibilità di discutere insieme su questi temi.
Anche quest'anno quindi mettiamo in esercizio provvisorio la Regione Piemonte. Discuteremo nel merito delle scelte di bilancio, quindi di politiche di questa maggioranza e delle priorità che si vorranno dare per il 2022 nei primi mesi del nuovo anno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha ora la parola il successivo relatore di minoranza, Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio, relatore

Grazie, Presidente.
Come anticipato dai colleghi che mi hanno preceduto, è un disegno di legge che permette alla Regione di lavorare in dodicesimi, fatte salve alcune eccezioni, come le spese ordinarie e tutto ciò che concerne gli investimenti e le spese legate al PNRR.
Ci auguriamo - questo lo dico anche politicamente - che il prossimo anno invece si possa discutere decisamente prima, come l'Assessore ha più volte proposto, per poter pianificare entro l'anno il bilancio preventivo dell'anno seguente, mettendo insieme le esigenze di maggioranza e opposizione per far ripartire veramente il Piemonte. È sempre un po' una sconfitta dover ripartire in dodicesimi, ancorché avremo i primi quattro mesi che sono quelli necessari per dare una conformazione non solo contabile e finanziaria ma anche politica al bilancio.
Ci auguriamo che il 2022 veda il bilancio di previsione sul 2023 votato entro l'anno, per dare all'Ente la possibilità di muoversi con efficacia dal 1° gennaio 2023. Queste sono le considerazioni che volevo fare Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sacco, terzo relatore di minoranza.



SACCO Sean, relatore

Grazie, Presidente.
C'è poco da dire sull'esercizio provvisorio, su questo primo dodicesimo.
Una cosa che, invece, vorrei sottolineare, ma devo dire che mi hanno già preceduto i colleghi, è l'importanza di approvare il previsionale entro l'anno. Siamo andati lunghi quest'anno e non certo per responsabilità delle opposizioni, ma per delle priorità che la maggioranza ha voluto dare rispetto al fornire un bilancio preventivo in tempi utili alla nostra regione.
Siamo in un momento estremamente importante, perché arriveranno le prime tranche (quelle vere, stavolta) dei fondi del PNRR e avere un bilancio che sia anche in grado di incentivare e di accompagnare la spesa di questi fondi è importante. Sappiamo che non possiamo finanziare tutto e che ci sono molti limiti a questi fondi del PNRR - tra l'altro, giustamente - e sarebbe corretto e importante per la nostra Regione riuscire a compensare e ad agevolare questi investimenti, attraverso degli impegni di spesa a livello regionale, che siano più svincolati e che possano anche fornire una certa accelerazione nell'impiego dei fondi stessi.
Per questo sarà importante portare un bilancio previsionale in Commissione il prima possibile, in modo da poterne discutere in tempi congrui e fornire un bilancio previsionale che sia il più possibile su misura rispetto alle esigenze della nostra Regione, non solamente per quest'anno ma per i prossimi tre anni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi, quarto relatore di minoranza.



GRIMALDI Marco, relatore

Grazie, Presidente.
Inizio con una richiesta all'Assessore Tronzano, anche per, se è possibile depositare l'ascia di guerra: troviamo un metodo e seguiamolo fino alla fine. Glielo dico, perché abbiamo assistito a più fasi di bilancio, a più sessioni in cui per troppo tempo - lo ricordava bene il collega Magliano si è rimandato all'occasione successiva una profonda discussione tra di noi sugli obiettivi e sulle poste in gioco da mettere, anche per uscire diversamente da questa pandemia e da questi anni di crisi economica e sanitaria.
Dall'opposizione con più di 816 mila emendamenti depositati quest'anno abbiamo provato a farvi cambiare idea su tante cose. Abbiamo spesso perso come succede stando all'opposizione, ma abbiamo provato anche a convincervi positivamente (e ci siamo riusciti) com'è successo la scorsa settimana sulle borse di studio universitarie.
Però quello che ci dispiace e ci rammarica è che siamo stati spesso inchiodati in Aula su tanti provvedimenti che non ritenevamo né strategici né urgenti. Ne ricordo due fra i più emblematici: pensate quante settimane abbiamo passato in Aula a parlare di gioco d'azzardo patologico, ma non perché non ci fosse una legge. C'era una buona legge che avete voluto a tutti i costi non emendare, ma radere al suolo, non ascoltando nessuno dei soggetti che in qualche modo l'hanno costruita e hanno anche fatto il monitoraggio, come la Regione stessa e le ASL.
Faccio queste premesse perché, finita la discussione surreale sui safari bianchi e l'elitaxi, alla fine è sempre mancata una vera discussione soprattutto nel bilancio preventivo e poi nell'assestamento, di alcuni "non detti". Ne dico uno, cha abbiano provato, con la Consigliera Frediani la scorsa settimana, a ricordarvi: ormai sono quasi metà le famiglie escluse dai voucher. Abbiamo rivisto da poco la graduatoria e sono più di 40 mila le famiglie escluse (tra l'altro, abbiamo appena depositato un'interrogazione all'Assessora Chiorino per sapere a che livello di ISEE ci siamo fermati quest'anno).
Quella fotografia dei voucher ne rappresenta una più profonda, uscita la scorsa settimana: noi siamo fra le peggiori Regioni italiane per livello di salari, in un benchmark europeo. Siamo quelli che negli ultimi otto anni hanno perso più reddito. Perché? Perché siamo stati una delle capitali epicentro delle deindustrializzazioni e delle delocalizzazioni, ma anche perché - ahimè, basta guardare tutto il reparto della logistica - siamo diventati uno degli hub più neri del lavoro sottopagato e del lavoro povero.
Il tema della logistica è centrale, come avete detto più volte (dico "avete detto", perché il Presidente Cirio si era esposto sul tema della grande distribuzione e su chi non paga la crisi come Amazon), però lì dietro ci sono tante forme di vecchio e nuovo caporalato e di sfruttamento, come anche di regole sbagliate, perché in Italia ci sono ancora centinaia di contratti pirati impropriamente utilizzati da tantissime esternalizzazioni che non sono solo del pubblico, ma anche nel mercato del privato; anzi soprattutto, perché ogni volta che parliamo di colossi, poi scopriamo che dietro di loro, e soprattutto sotto di loro, ci sono mille rivoli di appalti e subappalti.
Parlo di questo, Assessore Tronzano, perché, per quanto stiamo parlando di un bilancio provvisorio, non troviamo mai il tempo reale per dirci come destinare diversamente le risorse del bilancio. L'appello iniziale che vi facevo è di cambiare il metodo.
Qualche settimana fa ci ha chiesto di comprimere gli spazi della discussione della variazione di bilancio perché avremmo avuto la possibilità di discutere un bilancio, per la prima volta, entro fine anno.
Giusto? Ricordo bene, colleghi? Ma non è successo. Non è grave, glielo dico sinceramente, perché è successo tante volte di approvare il bilancio i primi del mese, però oggi le chiedo, formalmente, di prendercelo quel tempo e di scontrarci anche ideologicamente. Io non ho paura della parola "ideologia". Voi siete pieni di ideologia; il liberismo è un'ideologia fra le più forti che esistono su questa terra e vi do anche una notizia: governa quasi tutto.
Siete in maggioranza bulgara in questo mondo, ma c'è chi, come me, non la pensa così e pensa che ci debbano essere non solo le dinamiche di potere e di conflitto, ma soprattutto ricette diverse, soprattutto dopo aver visto la tragedia che abbiamo vissuto per due anni. C'è una crisi economica, una crisi sanitaria e anche una crisi ambientale che si stanno unendo.
Ho risparmiato qualche minuto, Presidente, per dire che ovviamente non abbiamo nessuna contrarietà a dare un via libera senza ostruzionismo a un bilancio provvisorio in dodicesimi, perché non vogliamo bloccare l'Ente così come non l'abbiamo fatto la scorsa settimana trovando l'accordo sulle borse di studio, però quello che non vogliamo è che la nostra vita sia in dodicesimi e che il nostro modo di far politica sia sempre provvisorio o tecnico. Siamo pronti a discutere politicamente e anche a perdere, se non vi convinceremo, ma non siamo disponibili a non fare queste discussioni, a distrarci su cose meno importanti o essere ostaggi di provvedimenti sbagliati come quelli che abbiamo visto nelle scorse settimane.
La ringrazio e spero che questo auspicio ci porti, nei primi giorni del prossimo anno, a discutere del vero bilancio della Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendovi richieste d'intervento, chiedo alla Giunta se intende intervenire.
Va bene, allora proseguiamo con l'iter del provvedimento.
Passiamo all'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Non stati presentati emendamenti.
Procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 2 Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto sull'intero testo.
Prima di passare alla votazione finale del provvedimento, è pervenuto l'atto d'indirizzo collegato n. 717.
. Ordine del giorno n. 717 presentato da Grimaldi, inerente a "Riforma del sistema residenzialità psichiatrica in Piemonte. Fondo per il finanziamento della quota non sanitaria" .
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ripeto a verbale solo per chi non avesse ascoltato e magari leggo l'impegnativa.
L'impegnativa è molto simile a quella che l'ANCI ha richiesto e formalmente recepito nella delibera di ieri. Ricordo solo che la delibera di ieri è passata in Commissione e non ripasserà in Aula perché, se ricordo bene, è una DGR.
Ci siamo presi l'impegno, visto che ci voleva anche un atto di Consiglio di riscrivere parte dell'impegnativa, cioè delle disposizioni finali, anche perché ci sembrava giusto, poiché la delibera tratta del bilancio della Regione Piemonte, che ci fosse un punto nel bilancio della Regione Piemonte in cui si ricordava questo impegno.
L'ordine del giorno recita: "Impegna la Giunta regionale del Piemonte a stabilire che, al fine di garantire un'omogenea applicazione delle regole in materia di compartecipazione alla spesa da parte di famiglie ed Enti locali sul territorio regionale, le risorse regionali necessarie al finanziamento della 'quota non sanitaria', di cui al DPCM 29 novembre 2001 e al DPCM 12 gennaio 2017, confluiranno in uno specifico 'fondo' di prossima istituzione con il bilancio di previsione finanziaria 2022-2024 la cui ripartizione sarà stabilita con successiva deliberazione, sentite le rappresentanze delle associazioni degli enti locali, e che sarà erogato a titolo compensativo alle Aziende Sanitarie".
Credo che fosse esattamente quanto ci siamo detti. Aspetto solo che l'Assessore Tronzano chiarisca il punto con l'Assessore Icardi, così come abbiamo provato a fare ieri.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Buongiorno a lei e buongiorno a tutti i colleghi.
Poiché quest'ordine del giorno non è ancora caricato sulla piattaforma avremmo voluto - credo di interpretare anche il pensiero dei colleghi del Gruppo del PD - poterlo anche sottoscrivere. Materialmente non ci siamo riusciti, quindi vorrei fare una dichiarazione di sottoscrizione.
Vorrei anche evidenziare che, come ha detto bene il collega Grimaldi quest'ordine del giorno è stato concordato ieri in IV Commissione ed è importante perché, sicuramente, con questi nuovi provvedimenti, si va giustamente incontro alle esigenze dei centri di residenzialità, alle esigenze delle famiglie ma, in questo sforzo generale, si chiede anche uno sforzo agli Enti locali, uno sforzo ai Comuni, uno sforzo ai Consorzi.
Credo che sia importante la costituzione di questo fondo. L'impegno che come Consiglio, chiediamo alla Giunta è di farlo nel prossimo anno, in modo tale da riequilibrare un po' tutti gli sforzi economici nella giusta direzione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con il mio intervento chiedo di sottoscrivere l'atto, lo dico a verbale, ma poi lo faremo anche via e-mail. L'apertura che è stata fatta con la presentazione di quest'atto è un tentativo vero di riforma del modello della psichiatria, quindi il passaggio alla quota completamente sanitaria di una delle tipologie di struttura. Tuttavia, porta a una totale carico della Regione Piemonte, il 100% dei costi, ma vi sono altre strutture dove invece, la compartecipazione, a differenza delle RSA, è al 50%. Qui stiamo parlando di 60% e 40% in via graduale.
È un fondo che, comunque, rassicura gli Enti locali che, come sapete devono co-partecipare quando la persona destinataria di queste misure o che diventa ospite di queste strutture non è in grado di far fronte con il suo patrimonio personale. Ben venga un atto di questo tipo, perché almeno diamo certezza agli Enti locali che Regione Piemonte interverrà su questo, anche alla luce del fatto che, negli ultimi anni, la fibrillazione finanziaria degli Enti locali su questo tipo d'interventi era massima. Sappiamo anche che sia per quanto riguarda RSA da una parte, sia per quanto riguarda la psichiatria dall'altra ci sarà, purtroppo, un aumento di queste compartecipazioni.
L'aumento delle compartecipazioni non può che non vedere Regione Piemonte interessata da questo punto di vista e in campo per sostenere un modello di welfare - in questo caso è sulla psichiatria, ma ci auguriamo anche su altri - condiviso e che non metta in squilibrio le nostre amministrazioni locali.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono ulteriori richieste d'intervento? Chiedo il parere della Giunta in merito all'ordine del giorno. Chi avesse voluto inserire la firma poteva farlo a microfono come ha fatto il Consigliere Marello, poi lo farà anche il Consigliere Magliano.
La parola all'Assessore Tronzano per il parere della Giunta.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma chiedo un attimo di sospensione, perché non sono convinto di quest'ordine del giorno. Non sono convinto sia dal punto di vista della riforma IRPEF, in corso in Parlamento e che, presumibilmente, se non compensata, ci sottrarrà ulteriori risorse, sia perché è una questione molto delicata per il bilancio del Consiglio regionale.
Datemi un attimo di tempo.
Presidente, come funziona la procedura della votazione? Possiamo votare il provvedimento o dobbiamo comunque concludere la trattazione dell'ordine del giorno collegato?



PRESIDENTE

Dobbiamo concludere la trattazione dell'ordine del giorno collegato e poi procedere alla votazione finale sull'intero testo.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Chiedo, allora, una breve sospensione.



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.27, riprende alle ore 12.31)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Mi sono confrontato e mi sono raccapezzato, perché non ero al corrente di quest'ordine del giorno. Tecnicamente, dal punto di vista sostanziale non ci sono problemi; dal punto di vista politico, lascerei all'Aula la decisione. Per noi non ci sono temi contrastanti rispetto alla linea che è stata tenuta dalla deliberazione di Giunta, quindi lascerei all'Aula la facoltà di votare.
Per noi è indifferente l'approvazione o meno, però se il parere dev'essere positivo, per noi non c'è alcun tipo di ostacolo.



PRESIDENTE

Chiedo se vi siano ulteriori interventi in merito all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Presidente, chiediamo ancora cinque minuti.
Grazie.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.37, riprende alle ore 12.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'Assessore Tronzano ha chiesto di intervenire in merito all'ordine del giorno.
Prego, Assessore; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Per quanto mi riguarda, certamente nel bilancio preventivo terremo conto delle indicazioni, come già illustrate dalla delibera di Giunta e anche dal Consigliere Grimaldi. Oggi, la mia intenzione sarebbe di chiedere alla maggioranza di astenersi sull'ordine del giorno.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Probabilmente ho sbagliato ieri a non impuntarmi, perché la delibera formalmente, così ieri non poteva passare, secondo il mio parere. In che senso? Lo rispiego per chi non avesse compreso fino in fondo o per chi non ha assistito alla discussione di ieri.
Per me, dal punto di vista politico, aggiungere il comma otto alla delibera sulla psichiatria è un atto giusto - ok? - e tutti noi, tutte le opposizioni, abbiamo dato parere positivo condizionato al fatto che questo punto otto ci fosse.
Mi pare - e lo dico alla maggioranza - che quando tutte le opposizioni vi danno un parere positivo condizionato al fatto che quel comma otto ci sia è un punto di avanzamento. Per intenderci, questo comma otto non è stato scritto dalle opposizioni; è stato scritto ieri dalla Giunta e presentato.
Dubbio delle opposizioni molto semplice: essendo che qui si parla dell'istituzione, con il bilancio di previsione finanziario 2022-2024, i cui criteri e ripartizioni verranno demandati a una delibera successiva.
Noi stiamo esattamente facendo questo previsionalmente, cioè oggi stiamo votando questo, per quanto sia un previsionale e per quanto sia in dodicesimi.
Noi abbiamo proposto due soluzioni. Probabilmente non siamo stati chiari o dovevamo essere più espliciti: facciamo un fondo virtuale, cioè non vogliamo ancora mettere le risorse, ma istituiamo un capitolo (e ieri mi pareva di aver detto questo in Commissione, ma discutiamone qui in Aula non riunioni volanti nelle sale, perché vi ricordo che abbiamo acconsentito anche a questo ieri: eravamo scomodissimi, senza neanche i computer davanti e provavamo a fare delle sintesi). Per intenderci, Presidente, è materia del Consiglio regionale istituire i fondi o può essere una DGR di Giunta? Ve lo domando.
Oppure ho detto, in modo molto più benevolo, di preparare un ordine del giorno di accompagnamento in cui si dice: va bene, non lo facciamo oggi nei dodicesimi, ma lo facciamo poi nel bilancio previsionale, così almeno diamo una copertura a quella delibera di Giunta.
Adesso vi astenete, che vuole dire votare contro, su un ordine del giorno che dice sostanzialmente le cose che sono scritte in una delibera di Giunta. È un po' strano, anche perché noi, tecnicamente, l'abbiamo fatto solo per dare una vera copertura al bilancio.
Chiedo ai colleghi se ha senso farci bocciare, a questo punto, un atto del genere e se è il caso - lo chiedo anche ai colleghi Magliano, Valle Marello e a chi si è impegnato sulla materia - di dare un segnale anche sbagliato. Voglio ricordare che se viene bocciato è un atto che.
Tra l'altro, sta dicendo a noi, Consiglio, che non lo istituiamo, perché se bocci vuol dire che hai dato un parere contrario. Lo dico perché è anche quello che c'è dietro.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Grimaldi, collegato al disegno di legge n. 118.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 717.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Posso fare ancora una dichiarazione?



PRESIDENTE

Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Quello che è appena successo è un fatto increscioso. Chiederò alla prossima Conferenza dei Capigruppo di valutare la DGR approvata ieri, come anche se giuridicamente resta in piedi, visto che il Consiglio ha appena bocciato un indirizzo in cui si dice che non sarà istituito il fondo. Il Consiglio ha appena votato che non verrà istituito il fondo e la DGR di ieri.
Io credo che non debba essere una materia di Giunta, è materia di Consiglio, quindi chiedo anche l'iscrizione, appena il Presidente vorrà, di una Commissione per il Regolamento, magari anche la Commissione Statuto quella più importante, dove dirimiamo la questione.
Per me può essere anche un precedente nuovo, cioè scopriamo che la Giunta può istituirlo, il Consiglio può non approvarlo e, comunque, verrà istituito un fondo. Per me va bene, per me l'importante è che sia istituito quel fondo, quindi non è una questione di bandierine politiche, ma una questione istituzionale. Tuttavia, credo che sia sbagliato che delibere che non passano in Consiglio possano istituire fondi e non essere approvate tra l'altro, durante la sessione di bilancio.
Ve lo dico ancora meglio. Vi abbiamo promesso di fare passare questo bilancio in nemmeno un'ora e mezza e voi vi comportate istituzionalmente in questo modo? Qui non ci sono ricatti, ci sono solo persone per bene che provano a fare il bene dell'Ente, a prescindere dove si sta. Quella proposta di mediazione ieri l'avrei fatta anche come Capogruppo di maggioranza. Forse, lo dico sommessamente, qualche dirigente avrebbe dovuto alzare il dito e dire: pensiamo che la formula migliore sia un'altra, per esempio istituire un fondo, per esempio fare un emendamento al bilancio per esempio fare un ordine del giorno collegato, magari di maggioranza o di Giunta. Cosa che non è stata fatta.
Assumetevi solo la responsabilità, ma adesso chiedo formalmente che la DGR di ieri venga iscritta alla prima discussione di Conferenza dei Capigruppo in congiunta con la Commissione che il Presidente ritiene più idonea.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Parlerò con l'Assessore Icardi e verificheremo tutto nel dettaglio.
Tuttavia il tema, Consigliere Grimaldi, è che, dal punto di vista concreto la valutazione che stiamo facendo oggi sul bilancio è soltanto quella di splittare in dodicesimi, quindi l'esercizio provvisorio. La discussione reale - su cui lei ha ragione e dove io interverrò, naturalmente se i conti lo consentiranno - sarà quella di fare questo nuovo capitolo o, comunque di appostare questo fondo. Dal punto di vista della promessa politica, non c'è nessun problema.
Ho deciso, abbiamo deciso di astenerci non perché contrari a questa situazione, ma soltanto perché questa non è la sessione giusta per discutere questo tipo di ordine del giorno.
Naturalmente, l'impegno politico, se confermato dai conti, sarà quello di istituire nel bilancio di previsione quello che la Giunta ha stabilito con questa deliberazione e quello che lei chiede nel suo intervento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Intervengo per dichiarazione di voto. Intanto due punti. Il primo punto l'ha già evidenziato bene il nostro Capogruppo, nonché relatore, Raffaele Gallo, quando ha detto - e lo ricordo perfettamente, perché ero intervenuto sul punto ad aprile dello scorso anno, quando approvammo il bilancio di previsione - che l'Assessore Tronzano si era, per così dire, impegnato, o comunque, aveva auspicato ogni sforzo da parte sua per arrivare ad avere finalmente, in questa Regione, un bilancio di previsione entro la fine dell'anno, evitando quindi l'esercizio provvisorio. Così non è stato quindi riteniamo di sottolineare questa mancanza, questa carenza rispetto alle dichiarazioni programmatiche che erano state fatte.
La seconda questione è quella che riguarda l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Grimaldi. Emerge sicuramente un problema anche giuridico, in questo mi permetto di sostenere le dichiarazioni che ha fatto il Consigliere Grimaldi. Tuttavia, mi pare che il voto abbia evidenziato una questione politica che ha messo in risalto anche un certo imbarazzo da parte della maggioranza, che ha espresso un voto di astensione. Peraltro un voto di astensione che ha avuto come effetto la bocciatura dell'ordine del giorno.
Poiché quest'ordine del giorno aveva un solo scopo, cioè quello di andare incontro a quello che si è manifestato rispetto alla delibera passata ieri in Commissione come "l'anello debole" di tutta l'operazione.
Preciso meglio: un'operazione che abbiamo condiviso e che sostiene, da un lato, i centri di residenzialità e, dall'altro, la famiglia ha, come anello debole, la ricaduta che questo avrà sui Comuni e sui Consorzi di Comuni.
Mi pare che la bocciatura di quest'ordine del giorno - che semplicemente impegnava la Giunta a costituire questo fondo proprio per cercare di andare incontro ai nuovi oneri che dovranno sostenere i Comuni e i Consorzi socio assistenziali - sia un segnale politico estremamente negativo, soprattutto da chi professa un giorno sì e un giorno no - mi riferisco alla maggioranza pieno sostegno agli Enti locali, alle autonomie locali, alle difficoltà che ogni giorno vivono i Comuni, i Sindaci e quant'altro.
Francamente, oltre all'aspetto giuridico, mi pare che ci sia una presa di posizione politica da parte della maggioranza che, non solo non condividiamo, ma che vogliamo stigmatizzare. Mi pare che questo, come prima lo ha correttamente definito il Consigliere Grimaldi, fosse un ordine del giorno assolutamente istituzionale, che potesse e dovesse essere sostenuto da tutti.
Il fatto che voi non lo abbiate sostenuto, e quindi che sia stato bocciato mi auguro che v'impegni, quantomeno, a porre rimedio in tempi rapidi al vulnus che si è creato.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Posso avere la trascrizione di quanto detto dall'Assessore Tronzano? Come richiesta d'Ufficio.
Perché avendo detto "se i soldi lo permetteranno" e poiché la delibera è di Giunta e lui fa parte della Giunta, immagino non fosse questo il senso.
Vorrei leggere esattamente cos'è stato detto.



PRESIDENTE

Le faremo avere il resoconto stenografico dell'intervento dell'Assessore Tronzano.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Essendo arrivate le ore 13, sospendo i lavori.
Ricordo che in Sala delle Bandiere incontreremo la delegazione dei lavoratori e dei sindacalisti FIM-CISL della Numero Blu Torino.
I lavori riprenderanno alle ore 14 con la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.57)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.12 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 927 presentata dal Consigliere Daniele Valle, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 928 presentata dal Consigliere Maurizio Marello, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 929 presentata dal Consigliere Diego Sarno, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 930 presentata dal Consigliere Carlo Riva Vercellotti, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 931 presentata dal Consigliere Ivano Martinetti, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati; interrogazione a risposta immediata n. 932 presentata dal Consigliere Sean Sacco, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati interrogazione a risposta immediata n. 933 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati e interrogazione a risposta immediata n. 934 presentata dal Consigliere Marco Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Matteo Marnati.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta. Ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento sull'interrogazione a risposta immediata non sono previste repliche.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 927 presentata da Valle, inerente a "Posti in terapia intensiva dichiarazioni dalla Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 927.
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Com'è noto, la nostra Regione si è trovata ad affrontare la pandemia con un parco di 299 posti letti disponibili in terapia intensiva. Nel corso della prima ondata, grazie a soluzioni di emergenza (se non vogliamo definirle di fortuna), questi posti sono stati raddoppiati, ma in maniera provvisoria occupando camere operatorie e destinando spazi destinati ad altre funzionalità all'allestimento di posti in terapia intensiva, per soddisfare una domanda in quel momento molto importante.
La stessa attività di conversione e riconversione l'abbiamo conosciuta nel corso della seconda e terza ondata, anche se in questo caso, nel corso della scorsa estate, vi ricorderete che il Governo aveva finanziato la realizzazione del raddoppio dei posti in terapia intensiva disponibili - i cosiddetti "posti Arcuri" - che hanno visto l'inizio della loro realizzazione soltanto nell'estate del 2021 e non sappiamo ancora quanti di questi siano stati effettivamente realizzati e quanti no. A questi si aggiungono i cosiddetti "posti funzionali", che la Regione ha acquistato tramite un bando di SCR, che però sono attivabili secondo le necessità.
Poiché dal numero di posti di terapia intensiva attivi dipende l'inquadramento della situazione epidemiologica della nostra Regione, e con attivi vuol dire che siano già funzionali dal punto di vista pratico, ma anche dal punto di vista del personale attivato per la loro gestione, ci interesserebbe ricostruire la situazione dei posti letto in terapia intensiva della nostra regione, in particolare quanti e dove sono effettivamente dislocati quelli che abbiamo dichiarato attivi per il conteggio nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Daniele Valle per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Ovviamente rispondo a nome dell'Assessore Icardi.
In merito all'interrogazione in oggetto, si comunica che i posti letto di terapia intensiva, potenzialmente riconducibili a posti letto COVID, in Regione Piemonte corrispondono al totale dei 327 posti letto disponibili in terapia intensiva strutturali, a cui si aggiungono 301 posti letto aggiuntivi, per un totale di 628 posti letto, che viene riportato nella rilevazione giornaliera totale del DIRMEI.
In tale ambito, sono attivati, ex decreto legge 34/2020, 66 posti letto di terapia intensiva e 87 posti letto di semi-intensiva; di questi ultimi alcuni sono convertibili in terapia intensiva.
La riconduzione a posti letto COVID è gestita giornalmente dal DIRMEI in relazione al numero di pazienti COVID necessitanti di cure ad alta intensità.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 928 presentata da Marello, inerente a "Carenza di medici e infermieri per AVIS e altre associazioni di donatori"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
928.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, e saluto l'Assessore Marnati.
Ho presentato questa interrogazione perché si tratta di un problema, uno dei tanti problemi che si sono ingigantiti a causa dell'emergenza COVID nell'ambito della sanità italiana. Mi riferisco al tema della raccolta del sangue, con particolare riferimento alla raccolta effettuata dalle associazioni di volontari, quindi dall'AVIS, dalla FIDAS e da tutte le associazioni che nel territorio italiano raccolgono il 50% del sangue donato.
La crisi è collegata all'emergenza, perché di una vera e propria emergenza si tratta, ed è collegata alla grave carenza di medici e infermieri che impediscono il normale esercizio, sia alle grandi unità di raccolta sia alle unità mobili, del regolare esercizio della donazione del sangue nonostante i grandi sforzi che le associazioni e i volontari stanno facendo. Cito, come esempio, la città di Milano, dove sono attive soltanto il 20% delle unità mobili, proprio a causa della carenza di medici e infermieri.
Il problema è stato sollevato in maniera molto forte dal Presidente Nazionale dell'AVIS, Gianpietro Briola, in questi giorni sui quotidiani nazionali, che ha denunciato tale situazione un po' in tutta Italia, ivi compreso il Piemonte. Questo problema è stato da mesi denunciato dalle associazioni piemontesi, dall'AVIS piemontese e dalla FIDAS, in un'interlocuzione costante con l'Assessore Icardi, senza però arrivare a conclusioni e risposte che possano andare incontro, anche nel breve periodo, a questa fortissima emergenza.
A mio parere, è necessario mettere in pista immediatamente dei provvedimenti, per quanto di competenza regionale, per arginare questa carenza. Mi riferisco alla firma di una nuova convenzione, che le associazioni sollecitano all'Assessorato, che possa consentire, anche attraverso le ASL, l'impiego di infermieri, quegli infermieri che oggi mancano; che possa consentire agli specializzandi di essere autorizzati all'assistenza, al prelievo e alle donazioni del sangue; che possa consentire anche ai medici, a partire da quelli di base, che in questo momento straordinario fanno altro nella loro professione, di essere autorizzati al prelievo.
È un problema vecchio, perché è un problema che risale a una carenza di formazione che nei decenni ci si è portati dietro, ma è un problema che oggi ha assunto proporzioni gigantesche. Non ci possiamo permettere che la raccolta del sangue così preziosa - inutile dirlo - per tutte le attività di tipo sanitario e ospedaliero possa arrestarsi o, quanto meno, essere fortemente ridotta, così come lo è oggi.
Questa interrogazione vuole sollecitare l'Assessore e l'intera Giunta ad assumere quei provvedimenti urgenti e necessari per la risoluzione di questo grave problema.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Il decreto legge 127 del 21 settembre 2021, come convertito nella legge 165 del 19 novembre 2021, all'articolo 3 quater, comma 1, "Misure urgenti in materia di personale sanitario" ha disposto che "fino al termine dello stato di emergenza, gli operatori delle professioni sanitarie del comparto sanità possono essere autorizzati, al di fuori dell'orario di servizio e per un monte ore complessivo settimanale non superiore a quattro ore, ad attività necessarie a garantire esigenze organizzative del Servizio Sanitario Nazionale".
Le Regioni, in accordo tra loro, hanno proposto modifiche alle succitate disposizioni in sede di proposte emendative al disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato anno 2022, volte ad eliminare il limite orario suddetto e consentire così maggiore fluidità del suddetto istituto.
Auspicando l'accoglimento degli emendamenti proposti per il personale del comparto, la Regione si impegna altresì a sollecitare il Ministero della Salute ed Università per consentire agli specializzandi di prestare, in libera professione, servizio per la raccolta di sangue e per altre esigenze del Sistema Sanitario Regionale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Volontariato - Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta immediata n. 933 presentata da Magliano, inerente a "La Regione pensa davvero di potersi privare dei volontari, le cui auto sono sottoposte alle limitazioni del traffico?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
933.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Silvio Magliano.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
A partire dal 15 settembre 2021 sono entrate in vigore nuove misure finalizzate alla riduzione delle emissioni degli inquinanti in atmosfera contenute nell'ordinanza n. 5406 del 14 settembre 2021 "Piano di intervento operativo per il miglioramento della qualità dell'aria: misure strutturali e temporanee di limitazione delle emissioni".
Nell'atto, constato poi tutto ciò che è stato previsto dal punto di vista normativo e, nello stesso tempo, nel "rilevato che" cito che l'ordinanza ha inserito, tra gli altri, i seguenti veicoli esentati dalle limitazione strutturali alla circolazione veicolare e faccio l'elenco di tutti coloro che in questo momento sono esentati da questo divieto.
Tra le categorie dei soggetti esentati dalle limitazione strutturali alla circolazione veicolare, l'ordinanza non ha preso in considerazione il volontariato. I volontari si trovano impossibilitati a raggiungere gli hub vaccinali e gli altri luoghi della loro attività. Come sappiamo bene questo è inutile che lo dica - il volontariato in questa fase sta sostenendo e aiutando gli hub vaccinali e tutte le altre attività legate in parte anche a questa pandemia.
L'unico riferimento, peraltro poco chiaro, nelle linee guida rilasciate dalla Regione ai Comuni è quello relativo alla possibilità di circolare per i veicoli "in servizio di Protezione civile". Tuttavia, come saprà di certo l'Assessore, alcuni si muovono come Protezione civile, per gli altri emerge un dubbio: il volontario che si sta recando per fare attività di Protezione civile ha nel suo veicolo il riconoscimento di questa attività? Le limitazioni di livello 1 riguardano anche i veicoli di coloro che hanno sostenuto personalmente la spesa per l'installazione del Sistema "Move In" tanto decantato. Abbiamo chiesto a costoro di installare questo tipo di tecnologia e non esentati da tali divieti.
Il contenuto dell'ordinanza resta in alcune sue parti e interpretazioni non univoche: ad esempio, non è chiaro se le auto private dei volontari siano o meno da considerare escluse dal divieto. Da varie segnalazioni, risulta che diversi volontari, che si sarebbero dovuti spostare con mezzi propri abbiano rinunciato a recarsi presso i luoghi della loro attività volontaria, a partire dagli hub vaccinali. Si somma anche tutta la confusione che sta nascendo sul tema terzo vaccino, tampone non tampone per cui le persone, soprattutto i volontari che gratuitamente cercano di sostenere il sistema regionale nella lotta al COVID, non prendono il mezzo pubblico.
Negli anni, si è ridotta la possibilità delle associazioni di volontariato di acquistare mezzi; questo - Assessore - penso che lo sappia anche alla luce dei trascorsi che ha avuto da amministratore locale. Sempre meno ci sono fondi per l'acquisto di nuovi mezzi sia da parte delle Fondazioni sia da parte delle Amministrazioni locali o della Regione.
Considerato inoltre che, sarebbe opportuno prevedere tra i soggetti esentati dalle limitazioni strutturali alla circolazione veicolare anche i volontari, i quali svolgono, gratuitamente, un ruolo imprescindibile e fondamentale per il buon funzionamento del servizio sanitario, con dedizione e senso del dovere; è doveroso e giusto assicurare l'esenzione anche a tali categorie, tra le più esposte ed essenziali per la tutela sociale.
Si interroga l'Assessore per sapere se, alla luce delle considerazioni sopra esposte, questa Giunta intenda inserire, tra i veicoli esentati dalle limitazioni strutturali alla circolazione veicolare, i mezzi, propri o appartenenti alle associazioni di volontariato (quindi intestati all'Associazione), condotti da volontari nell'esercizio dell'importante attività svolta dai medesimi.
Grazie, Presidente, ho concluso e mi auguro che sia colto il senso di questa richiesta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione e la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Nel contesto dei provvedimenti conseguenti alle disposizioni straordinarie in materia di tutela della qualità dell'aria, approvate con deliberazione della Giunta regionale del 26 febbraio 2021, al fine di mettere in atto le azioni necessarie per ridurre le emissioni in atmosfera e rientrare nel più breve tempo possibile entro i limiti di concentrazione di inquinanti in atmosfera, sulla base dei scenari elaborati da ARPA Piemonte, sono stati dati indirizzi specifici per la redazione delle ordinanze sindacali di limitazione del traffico veicolare.
In merito alle eccezioni alle limitazioni del traffico, gli indirizzi regionali sono stati concordati nel contesto dei Tavoli di qualità dell'aria, tenuto anche conto della possibilità di conduzione dei necessari controlli da parte della polizia municipale.
Riguardo la richiesta in oggetto, le ordinanze tipo approvate dalla Regione prevedono, in caso di situazioni di perdurante accumulo di inquinanti in atmosfera (quindi con l'attivazione del semaforo arancione rosso e viola) l'esenzione per i veicoli utilizzati per tutti i servizi essenziali, tra cui anche i veicoli utilizzati dalle associazioni no profit nel contesto di attività di protezione civile.
Viceversa, l'esenzione dei veicoli privati dei volontari (quasi tutti volontari del soccorso se ci riferiamo agli hub vaccinali) non è giustificabile e fattibile, in quanto nei loro spostamenti non possono che essere equiparati a tutti gli altri cittadini che, in condizioni di emergenza per la protezione della salute (quali corrispondono gli episodi inquinamento dell'aria) sono tenuti a limitare le emissioni dovute loro spostamenti, utilizzando mezzi a basse emissioni e/o il trasporto pubblico locale.
Si rammenta, a tale proposito, che qualora i volontari per raggiungere i centri dove prestare servizio avessero necessità di utilizzare il proprio veicolo privato, possono circolare aderendo al progetto sperimentale "Move In", che ha un costo peraltro di 20 euro di canone all'anno, con un tetto massimo di chilometri che possono essere percorsi annualmente sull'intero territorio dei Comuni aderenti (in Piemonte hanno aderito quasi tutti i Comuni ad eccezione di Verbania), tranne che nei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti Si evidenzia, infine, che tutti gli enti no profit utilizzano per l'esercizio delle loro funzioni mezzi propri (verificati, controllati e opportunamente assicurati) e non possono utilizzare i mezzi privati dei loro volontari.
La figura giuridica del volontario (salvo quando non sta svolgendo le attività previste dall'associazione no profit a cui appartiene) non esiste e quindi sarebbe anche difficile identificare, in caso di controlli da parte di ufficiali di polizia giudiziaria, la figura titolare dell'esenzione.
Grazie, Presidente.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Interrogazione a risposta immediata n. 929, presentata dal Consigliere Diego Sarno, inerente a "Situazione emergenziale rifiuti a seguito dell'incendio presso la Demap s.r.l. di Beinasco"


PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta e continuiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione ordinaria a risposta immediata n.
929, presentata dal Consigliere Diego Sarno, avente ad oggetto "Situazione emergenziale rifiuti a seguito dell'incendio presso la Demap s.r.l. di Beinasco".
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Diego Sarno; prego collega, ne ha la facoltà per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'azienda Demap s.r.l. di Beinasco è incaricata, come sappiamo, di ricevere i conferimenti dei consorzi che gestiscono la raccolta rifiuti, in particolare quelli della plastica, su tutto il territorio della cintura sud di Torino e, in generale, proveniente dal Pinerolese, Val di Susa, Ciriè e anche da una parte della Città di Torino.
Sappiamo che quello della plastica è un elemento fondamentale per la salvaguardia dell'ambiente, soprattutto per il raggiungimento degli obiettivi di legge nell'ambito del riciclo e del recupero dei rifiuti.
Sappiamo anche che la plastica veniva, fino ad oggi, a pochi anni fa acquistata per una quota importante della Cina, ma che oggi ha drammaticamente diminuito l'acquisto della stessa.
In data 12 dicembre 2021, il capannone dell'azienda in questione (Demap) è andato a fuoco e questo ha prodotto diversi danni da un punto di vista ambientale, con ore, dopo l'incendio, di diverse nubi di ampiezza importante sia ovviamente sulla città di Beinasco, ma anche nei comuni confinanti e ha prodotto un'aria irrespirabile.
La Demap ha svolto, fino al 12 dicembre 2021, un ruolo chiave nel recupero e nello smaltimento dei rifiuti provenienti dalle zone precedentemente citate; non sono presenti altri impianti - Presidente - nella Provincia di Torino, perché il più vicino è l'impianto COREPLA, situato in provincia di Biella, più precisamente a Cavaglià e, al momento, risulta pieno, esaurito.
Sappiamo anche che, in quell'incendio, il tetto del capannone, seppure con un'azione di incapsulamento, era in eternit e questo quindi ci preoccupa ulteriormente. Tra l'altro, al momento, almeno da nostre informazioni, non è stato prodotto alcun documento attestante la situazione ambientale post incendio.
L'impianto di Beinasco era - ripeto - quello più grande dell'intera provincia di Torino e quindi per queste ragioni e vista l'emergenza chiediamo al Presidente, alla Giunta, in particolare all'Assessore Marnati di conoscere le modalità con cui è stata gestita l'emergenza ambientale nel giorno dell'incendio e in quelli successivi fino ad oggi; ma la domanda più importante è questa: come si intende rivisitare il sistema degli impianti per la gestione dei rifiuti, in particolare della plastica, vista l'esigenza che si ha di avere o impianti più grandi o un maggior numero di impianti presenti sul territorio provinciale. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Sarno per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l' Assessore Matteo Marnati. Prego Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
L'Agenzia Regionale Protezione Ambiente Piemonte, intervenuta a monitorare l'evolversi della situazione, informa che ha effettuato una serie di campionamenti con analisi di laboratorio in stazione fissa (laboratorio chimico), mobile (laboratorio mobile per la determinazione nella qualità dell'aria) e analisi speditive di campo, valutando ad attività di spegnimento in corso gli effetti della dispersione degli inquinanti sull'abitato di Beinasco e nella giornate di domenica e lunedì anche in alcune aree di Torino.
L'attività di monitoraggio ha consentito di seguire il fenomeno fornendo alle Amministrazioni comunali coinvolte (quindi Beinasco, Torino e Orbassano), attraverso riunioni giornaliere, informazioni utili a ridurre il livello di esposizione della popolazione.
La situazione emergenziale, apparsa fino alle prime fasi importante dal punto di vista ambientale. ha visto l'impiego di una quindicina di tecnici ARPA in campo e in laboratorio che hanno seguito l'evolversi della situazione e che a tutt'oggi continuano a fornire risultati analitici. In particolare, definita l'area di ricaduta dei fumi, sono stati ipotizzati alcuni scenari evolutivi, sulla base delle condizioni meteo e dell'evolversi dell'incendio, che hanno richiesto l'effettuazione di numerosi campionamenti e misure.
Al momento, la situazione appare decisamente migliorata e le condizioni ambientali dell'atmosfera si sono allineate ad altre aree della Città di Torino non interessate dagli effetti degli incendi.
Si precisa che, al fine di rafforzare la sicurezza degli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, occorre richiamare l'intervento normativo nazionale con legge n. 132 del 2018, di conversione del decreto legge 4 ottobre 2018 che, all'articolo 26 bis ha previsto, per tutti i gestori degli impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti, l'obbligo di predisporre un Piano di emergenza interna e di fornire ai Prefetti i dati necessari per la predisposizione di un Piano di emergenza esterna.
Con DPCM del 27 agosto 2021 sono state approvate le "Linee guida per la predisposizione del Piano di emergenza esterna e per la relativa informazione della popolazione per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti".
L'elaborazione del Piano di emergenza esterno avrà l'effetto di: controllare e circoscrivere gli incidenti, in modo da minimizzare gli effetti e limitarne i danni per la salute umana, l'ambiente ed i beni mettere in atto le misure necessarie per proteggere la salute umana e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti, in particolare mediante la cooperazione rafforzata con l'organizzazione di protezione civile negli interventi di soccorso; informare adeguatamente dell'evento incidentale la popolazione, i servizi di emergenza e le autorità locali competenti.
Infine, in merito alla richiesta di rivisitazione degli impianti per la gestione dei rifiuti (plastica e umido), si evidenzia che l'impiantistica regionale sarà oggetto dell'aggiornamento del vigente Piano di gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione sulla base delle indicazioni contenute nell'atto di indirizzo approvato con DGR del 12 marzo 2021, n. 14 2969. Nell'ambito del procedimento di aggiornamento saranno fatti alcuni approfondimenti in merito ad alcune filiere al fine promuovere l'intercettazione e la raccolta differenziata di queste e individuare il fabbisogno di trattamento non ancora soddisfatto dagli impianti ad oggi autorizzati sul. territorio piemontese.
La documentazione che si rilascia agli atti del Consiglio è inoltre completa di tutti i link consultabili relativi alla documentazione citata e un allegato con i dati tecnici forniti da ARPA Piemonte (che, ovviamente per questioni di tempo, non posso leggere).
Il dettaglio dei principali risultati del monitoraggio sono stati comunicati attraverso il sito di ARPA Piemonte e riportati nel documento in allegato.
L'atto di indirizzo e il documento di specificazione dei contenuti del rapporto ambientale sono consultabili sul sito della Regione Piemonte, al seguente link: https:/www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente territorio/ambiente/rifiuti/aggiornamento piano regionale gestione dei rifiuti urbani bonifica delle aree inquinate prubai.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 931 presentata da Martinetti inerente a "Impatto sul servizio di trasporto pubblico dei possibili affidamenti diretti del sistema ferroviario dei regionali e dei regionali veloci"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
931.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente. Buongiorno a lei e buongiorno all'Assessore.
Dalle dichiarazioni rilasciate dall'Assessore regionale ai trasporti, Marco Gabusi, abbiamo appreso di un probabile cambio di rotta sugli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale. Infatti, l'Assessore si è sempre mostrato a favore degli affidamenti tramite gara ad evidenza pubblica, ma dalle ultime dichiarazioni sembra che vi sia la volontà di affidare in modo diretto e senza gara il servizio ferroviario dei regionali e regionali veloci.
L'attuale servizio SFM di Torino è stato affidato in questa legislatura tramite gara avviata in quella precedente, portando evidenti risultati positivi sulla qualità del servizio, risparmi sui corrispettivi e potenziamento nel tempo dell'offerta di trasporto.
Ricordo che la proroga degli affidamenti tramite gara a causa dell'emergenza epidemiologica non cancella la normativa nazionale ed europea in merito alle gare, quindi si corre il rischio di subire decurtazioni del Fondo nazionale trasporti e l'impossibilità di ricevere parte dei fondi PNRR specifici per il TPL con esplicito riferimento all'articolo 7 del DDL Concorrenza 2021 richiamato in precedenza.
Per i motivi che ho citato, chiediamo all'Assessore quali siano le vere intenzioni future e, nel caso vi sia l'intento di affidare in modo diretto i servizi di trasporto anche solo parzialmente, se abbia valutato gli impatti che ne potrebbero derivare, considerato che la legge nazionale come ho richiamato nel testo dell'interrogazione, prevede delle decurtazioni piuttosto importanti sia sul Fondo nazionale trasporti, che ricordo essere la principale fonte di finanziamento del trasporto pubblico locale regionale, sia in termini di possibili ripercussioni sui fondi del PNRR, con l'impossibilità di riceverli in questo comparto nel caso in cui si affidi il trasporto pubblico locale e/o parte di esso in modo diretto.
Per riassumere, la mia domanda molto semplicemente è se vi sia intenzione di affidare i contratti di servizio sul trasporto ferroviario dei regionali, regionali veloci e del servizio gomma, tramite gara ad evidenza pubblica o tramite affidamento diretto, esplicitando in quest'ultimo caso le eventuali ricadute derivanti dall'applicazione della normativa richiamata in premessa dell'interrogazione che ho presentato in forma scritta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Ivano Martinetti per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale, che comprende i servizi regionali e i regionali veloci, è in corso una procedura di affidamento diretto secondo quanto previsto dall'articolo 5, comma 6, del Regolamento CE 1370/2007 ed in analogia con quanto accade in tutte le Regioni italiane.
Per quanto riguarda gli altri affidamenti, come quelli relativi ai servizi su gomma, abbiamo sempre e trasparentemente manifestato l'intenzione di realizzare procedure ad evidenza pubblica comunque coerenti con quanto previsto dal Regolamento CE 1370/2007.
È però altrettanto evidente, oltre che sancito dal decreto Cura Italia, la situazione di disequilibrio finanziario che stanno subendo tutti i contratti di servizio in Italia.
Per tale motivo, è utile stabilizzare la situazione prima di procedere con il percorso individuato. In altri termini, si deve attendere il ritorno alle condizioni pre-pandemia per evitare di mettere in difficoltà le aziende piemontesi del trasporto pubblico, che in questo periodo si sono dimostrate assolutamente all'altezza della situazione.
Le azioni condotte sono mirate a non avere ricadute in merito alla riduzione di finanziamenti nel Fondo nazionale trasporti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta immediata n. 932 presentata da Sacco, inerente a "Allarme dell'ASL di Alessandria sulla presenza di cloroformio e altri inquinanti gassosi nell'aria di Spinetta Marengo (AL)"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
932, inerente a "Allarme all'ASL di Alessandria sulla presenza di cloroformio e altri inquinanti gassosi nell'aria di Spinetta Marengo".
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Sacco.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho deciso di depositare questa interrogazione anche a seguito di sollecitazioni della popolazione spinettese che, come spesso si apprende leggendo articoli di giornale, affronta varie problematiche legate a sostanze inquinanti sia nell'aria sia nell'acqua.
Da recenti notizie giornalistiche abbiamo appreso che due medici dirigenti del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'ASL di Alessandria hanno sottoscritto, in data 19 novembre 2021, un documento indirizzato alla Provincia di Alessandria, al Comune, all'ASL e all'ARPA, in cui si chiede agli Enti locali di procedere ad analisi e interventi sulla presenza di cloroformio nell'aria di Spinetta Marengo, chiedendo, nello specifico, di individuare le sorgenti primarie e secondarie di rilascio di cloroformio, i possibili interventi tecnici attuabili per contenere le perdite alla fonte le contaminazioni delle matrici acqua e terreni e la valutazione del cloroformio presso gli stabilimenti coinvolti.
I dati si riferiscono ai rilievi ARPA di maggio e giugno 2021: i campioni sono stati prelevati in quindici punti dell'abitato di Spinetta Marengo.
La presenza di cloroformio nell'aria nell'abitato di Spinetta non è una novità: a febbraio 2021 venivano pubblicati i dati della campagna di monitoraggio di composti clorurati in area ambienti indoor e outdoor condotta nel 2020 da ARPA Piemonte. I dati hanno evidenziato la presenza di carbonio tetracloruro, cloroformio, tetracloroetilene, tricloetilene negli scantinati e nei piani fuori terra delle abitazioni, emessi dalla falda acquifera sottostante, che è stata inquinata dal polo chimico. Sostanze che presentano un rischio cancerogeno certificato dallo IARC, che classifica il cloroformio e tetracloruro di carbonio come possibile cancerogeno (gruppo 2B), tetracloroetilene come probabile cancerogeno (gruppo 2A) e tricloroetilene come cancerogeno (gruppo 1).
Questi non sono gli unici inquinanti gassosi presenti a Spinetta. Tra il 2018 e il 2020, ARPA ha rilevato ben 18 composti organici volatili, come benzene, toluene, solfuro di carbonio, tetracloroetilene e altri, presso le zone industriali di Alessandria, in zona industriale D5, in zona industriale D3 e nelle aree prossime al polo chimico Arkema-Solvay di Spinetta Marengo. I processi produttivi ad Alessandria emettono 1.409,06362 tonnellate/anno di composti organici volatili.
Inoltre, ARPA ha rilevato, presso la centralina di monitoraggio qualità dell'aria via Genova a Spinetta Marengo "Relazione anno 2020", 13 eventi anomali registrati per l'HCI (acido cloridrico), intesi come superamenti della soglia di intervento di 5 microgrammi a metro cubo.
Dal 2010, anno del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale Solvay è stata autorizzata a emettere molti inquinanti gassosi, tra cui inquinanti fluorurati (es. PFOA), Acido Fluoridrico (HF), Acido Cloridrico (HCI), F2, Polimeri, fluorurati, inerti, Zn, KOH, Tetracloroetilene Isopropanolo, NOx, SOx, CO Etanolo Isobutanolo e altri. Dal 2021 anche il composto PFAS cC604, per cui è stato richiesto uno specifico monitoraggio della presenza in aria, ma, ad oggi, non si conoscono ancora i dati.
Gli abitanti di Spinetta Marengo sono esposti h24 per tutto l'arco della loro vita a questi inquinanti, a cui devono sommarsi le pessime condizioni della qualità dell'aria che si registrano in particolar modo nel periodo invernale. Solo nel 2020 si sono verificati 64 giorni di superamento della centralina di D'Annunzio della soglia limite di polveri sottili (il D.lgs.
155/2010 prevede un numero massimo di 35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 microgrammi per metro cubo) e il superamento della media annuale del valore suggerito dalle Linee guida dell'OMS per le polveri sottili (Pm10), ovvero 20 microgrammi per metro cubo, Alessandria 31 microgrammi per metro cubo.
Valutato che non conosciamo l'effetto di questo cocktail di inquinanti gassosi sull'organismo umano, però conosciamo i risultati dell'indagine epidemiologica Fraschetta, nella quale ARPA Piemonte ha evidenziato, ma non solo, un intervento di rischio del +75% per mesoteliomi pleurici, +90% per sarcomi, incrementi di rischio a carico dell'apparato cardiocircolatorio malattie cardiache e incrementi di rischio a carico dell'apparato genitourinario per gli abitanti residenti a ridosso del polo chimico.
Valutato - e vado a concludere, Presidente, scusandomi per il superamento dei tempi previsti - che i risultati risalgono al marzo 2017 e che a oggi si registra un nulla di fatto, sia per la prosecuzione dell'indagine conoscitiva sia sul biomonitoraggio della popolazione, nonostante la comunità scientifica internazionale sia concorde sul fatto che indagini di tipo epidemiologico vadano accompagnate e correlate da monitoraggi ulteriori che consentano valutazioni individuali e di esposizioni di tipo certo, anche con stime rispetto alla dose, ma anche con monitoraggi e rilievi di parametri che indichino la presenza di effetto tramite incremento di valori individuali biologici che definiscano gli indicatori di effetti biologici precoci a livello di alterazione di danno.
Per questo, interrogo, per sapere cosa stia facendo la Regione per tutelare la salute degli abitanti di Spinetta Marengo rispetto all'inquinamento sopra descritto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sacco per l'illustrazione e ricordo che ha utilizzato il doppio del tempo a sua disposizione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
ARPA-Piemonte effettua da anni monitoraggi delle varie matrici ambientali nell'abitato di Spinetta Marengo. Per quanto riguarda la matrice aria, ARPA ha avviato le misure per la determinazione di composti organici clorurati e fluorurati presso diversi punti dell'abitato di Spinetta Marengo nel 2013.
Le campagne condotte nel corso del 2020 presso 12 punti dell'abitato di Spinetta Marengo hanno evidenziato la presenza di tetracloruro di carbonio e tetracloroetilene in concentrazioni simile al fondo ambientale presente a livello regionale (rispettivamente tetracloruro di carbonio 0,6 microg/mc e tetracloroetilene con un range che va da 0,3 a 1,9 microg/mc); per il cloroformio si è evidenziata, invece, la presenza di un fondo ambientale da approfondire. Per il cloroformio si è osservato, infatti, un incremento dei valori medio (1,5 microg/mc) e massimo (8,6 microg/mc) rispetto ai dati riscontrati a Spinetta Marengo negli anni precedenti, dove i valori medi erano minori o uguale a 0,48 microg/mc e i valori massimi minori o uguali a 1,04 microg/mc.
Le campagne indoor effettuate sempre nel 2020 hanno individuato, negli scantinati e nei piani fuori terra di alcune abitazioni poste a nord-est del polo chimico, la presenza di sostanze clorurate (tetracloruro di carbonio, cloroformio, tetracloroetilene e tricloroetilene) per probabile effetto della volatilizzazione dei composti dalla falda inquinata sottostante. Le concentrazioni sono sempre risultate, comunque, inferiori ai valori soglia stabiliti dagli organismi internazionali riferiti all'esposizione cronica della popolazione.
Gli esiti delle campagne outdoor/indoor nel 2020 sono stati trasmessi agli Enti Comune di Alessandria, Provincia di Alessandria e ASL Alessandria.
Le attività di monitoraggio outdoor/indoor nell'abitato di Spinetta Marengo sono proseguite anche nell'anno 2021. La campagna outdoor di maggio giugno 2021 ha confermato per il cloroformio valori di concentrazione media (1,6 microg/mc) e massima (6,1 microg/mc) dello stesso ordine di grandezza rispetto a quanto rilevato nel 2020. Le concentrazioni maggiori di cloroformio sono state riscontrate nelle aree limitrofe al confine nord est dello stabilimento.
La campagna indoor di maggio-giugno 2021 ha confermato la presenza di inquinanti volatili organo-clorurati e organo-fluorurati anche se in misura minore rispetto al medesimo periodo del 2020. Pare però opportuno evidenziare che, tra i punti di misura monitorati nel 2021, non è stato più possibile accedere, per la mancanza di assenso da parte del proprietario all'abitazione dove in precedenza si erano evidenziate le concentrazioni più elevate.
Gli esiti della campagna indoor/outdoor di maggio giugno 2021 sono stati trasmessi ad ottobre 2021 agli enti Comune di Alessandria, Provincia di Alessandria e ASL Alessandria, nonché alla Direzione Sanità della Regione Piemonte.
Sono state completate in questi giorni le elaborazioni dei dati riferiti alla campagna outdoor di settembre 2021, che saranno trasmesse a breve agli enti; sono invece tutt'ora in corso le elaborazioni dei dati della campagna indoor riferita allo stesso periodo.
I dati outdoor di settembre 2021 evidenziano, per il cloroformio, valori di concentrazione massima di 3,4 microg/mc e concentrazione media dell'ordine di 1 microg/mc. Si osserva che i valori registrati presso i punti di monitoraggio posti al confine nord-est dello stabilimento risultano inferiori a quelli della campagna precedente in considerazione di una diversa condizione anemologica (direzione dei venti) che ha contestualmente determinato un incremento dei valori di concentrazione nel punto di monitoraggio posto al confine sud-ovest dello stabilimento: in tale punto il valore di concentrazione di cloroformio è passato infatti da 0,11 microg/mc (maggio-giugno 2021) a 1,7 microg/mc (settembre 2021).
Si segnala che nelle campagne outdoor 2021 sono stati introdotti quattro punti di monitoraggio interni al perimetro di stabilimento. I dati di maggio-giugno 2021 riferiti a tali punto interni restituiscono per il cloroformio, il valore di concentrazione massima di 63 microg/mc presso l'area di stoccaggio; la campagna di settembre 2021 evidenza, presso lo stesso punto, il valore di concentrazione di 277 microg/mc.
ARPA prosegue le campagne di monitoraggio dell'abitato di Spinetta Marengo: è tuttora in corso la terza campagna outdoor/indoor stagionale dell'anno corrente. I dati saranno trasmessi ovviamente nel 2022 non appena disponibili.
Ad integrazione di quanto sopra riportato, il Dipartimento di Prevenzione ASL Alessandria segnala che il parere inviato al SISP concerneva valutazioni ambientali, indirizzate a Provincia, Comune e ARPA, non al fine di generare allarme, ma esprimeva un parere tecnico, quale contributo con prevalente aspetto sanitario al fine di tutelare la popolazione.
Considerato il momento storico autorizzativo in essere per il Polo Chimico di Spinetta Marengo (riesame AIA), si è ritenuto utile porre l'attenzione su inquinanti aeriformi, partendo dal cloroformio, al fine di effettuare ulteriori valutazioni conoscitive per addivenire a possibili future soluzioni preventive.
Il parere era stato rilasciato a seguito di esiti pervenuti al SISP nel mese di novembre 2021, relativi a campioni eseguiti da ARPA nel maggio dello stesso anno.
La nota del SISP voleva esprimere la necessità di approfondire aspetti ambientali in vista del riesame della AIA, da vagliare nel tavolo tecnico dedicato.
Il compito istituzionale dell'ASL, nonostante le ridotte risorse, è quello di tutela della salute pubblica cercando di realizzare una mappatura di tutti i contaminanti presenti sul proprio territorio di competenza e intervenendo di concerto con gli Enti coinvolti nei processi autorizzativi.
Non si esclude che il linguaggio tecnico utilizzato nella nota del SISP abbia potuto contribuire, fuoriuscito dall'ambito tecnico-specialistico degli organi competenti in materia, a sollevare preoccupazioni o vero e proprio allarme.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Difesa idrogeologica

Interrogazione a risposta immediata n. 930 presentata da Riva Vercellotti inerente a: "Ristoro delle spese sostenute per il ripristino del Canale Cavour"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
930.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Carlo Riva Vercellotti.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Ne approfitto per salutare l'Assessore Marnati e ringraziare la Giunta per ciò che è stato fatto in questo anno e mezzo per cercare di ristorare i danni enormi legati all'alluvione drammatica del 2 e 3 ottobre 2020.
Ciò che è stato fatto a favore delle popolazioni colpite, a favore anche dell'agricoltura, è certamente notevole e importante; di questo ringrazio l'Assessore Marnati con la preghiera di estendere il ringraziamento anche ai suoi colleghi di Giunta.
Vengo al motivo di questa interrogazione che riguarda un tema credo ben noto all'Assessore, cioè il canale Cavour, la più importante infrastruttura idraulica, come penso sia noto, del Piemonte che nei suoi 150 anni di storia prelevando le acque dal fiume Po a Chivasso e, grazie al Canale Farini, le acque della Dora Baltea, va a destinare queste acque all'agricoltura di tutto l'Alto Piemonte: delle province di Novara e Vercelli in particolare, ma pure altre Province e anche della regione Lombardia.
Cos'è capitato? È capitato che nei finanziamenti destinati dal Governo si è dimenticato di inserire i consorzi. I consorzi privati di interesse pubblico, che gestiscono beni di origine demaniale; in particolare nell'interrogazione, ho citato la legge n. 984 del '77 che, all'articolo 12, prevedeva il trasferimento alle Regioni dei canali demaniali di irrigazione, amministrati allora dal Ministero delle Finanze. In seguito con un trasferimento che avvenne nell'81, vennero trasferite dalla Regione all'Associazione Irrigazione Est Sesia, Ovest Sesia e Coutenza Canali Cavour.
La Regione ha fatto tutti i passaggi che doveva fare: è stato segnalato chiesto ai consorzi di segnalare i danni attraverso la piattaforma Nembo già a ottobre è stato chiesto al Ministero se era possibile rimborsare i danni; dal Ministero purtroppo hanno risposto, almeno fino a oggi "picche". Questa, a mio avviso, è una cosa molto grave e resta il fatto che la Coutenza Canali Cavour ha anticipato, insieme a l'Associazione Irrigua Est Sesia, queste importanti somme, con un mutuo di 7 milioni 650 mila euro per una durata di quindici anni.
In sintesi, ciò che sono a chiedere è di non lasciare soli i consorziati sono migliaia di aziende che aspettano un rimborso. Vanno ringraziati perché hanno svolto un lavoro importantissimo, proprio in occasione dell'alluvione e nella gestione delicata dei flussi delle acque, e non pu esserci, oltre al danno, anche la beffa. Vanno aiutati e, come chiedo nell'interrogazione, vanno rimborsati e ristorati delle somme che hanno anticipato.
Vorrei quindi capire con la Giunta se vi sono già indicazioni sulle modalità e le tempistiche per ristorare i consorziati delle associazioni del mutuo che hanno già intrapreso. Grazie, Assessore, per la sua gentile risposta.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Carlo Riva Vercellotti per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marnati.
Prego, Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

Grazie, Presidente.
Ovviamente la risposta è stata predisposta congiuntamente dagli Assessori Gabusi e Protopapa.
Il Canale Cavour, gestito dalla Coutenza Canali Cavour - ente di secondo grado costituito dall'Associazione di Irrigazione Est Sesia e Ovest Sesia rappresenta la principale infrastruttura irrigua di proprietà della Regione Piemonte ed è elemento strategico nel complesso sistema irriguo che deriva dalle acque del fiume Po a Chivasso e sostiene una delle più vaste zone agricole d'Italia, interessando le province di Torino, Vercelli, Biella e Novara in Piemonte e la provincia di Pavia in Lombardia.
Il territorio irrigabile comprende quasi 400.000 ettari di comprensorio gestito da tre dei maggiori consorzi di irrigazione e bonifica d'Italia, i quali provvedono al fabbisogno idrico di circa 30.000 aziende agricole, 55 centrali idroelettriche ed importanti e strategici poli industriali. Di questo sistema, il Canale Cavour è l'elemento portante, l'"aorta" dell'intero reticolo irriguo, il cui bilancio idrico complessivo prevede una derivazione massima di 110.000 litri al secondo.
Nei primi giorni di ottobre dell'anno scorso diverse regioni del nord Italia hanno subìto gli effetti di un severo evento alluvionale, che ha determinato ingenti danni al tessuto economico e produttivo, ivi compreso il comparto agricolo. A differenza dell'alluvione dell'ottobre-novembre 2019, dove si era registrata una prevalenza dei danni alle strutture aziendali, in quest'ultimo evento le infrastrutture a servizio dell'agricoltura sono state particolarmente colpite.
Tra queste infrastrutture, sono presenti diverse opere di proprietà pubblica che, in attuazione della legge 27/12/1977 (la cosiddetta "legge quadrifoglio"), sono state trasferite dal demanio statale a quello regionale e conseguentemente affidate alla gestione, talvolta direttamente dal Ministero dell'Agricoltura, a consorzi di bonifica o di irrigazione aventi natura giuridica sia pubblica che privata di interesse pubblico.
Il Canale Cavour ed il sistema irriguo ad esso collegato, gestito dalla Coutenza Canali Cavour, consorzio di natura privatistica, rappresenta la principale infrastruttura irrigua di proprietà della Regione Piemonte.
In corrispondenza della zona compresa tra i Comuni di Formigliana e Balocco, la piena del torrente Cervo, affluente del fiume Sesia, ha arrecato un gravissimo danno strutturale al Ponte Canale del Canale Cavour sullo stesso torrente Cervo. L'onda di piena ha provocato lo scalzamento della fondazione della seconda pila in destra idrografica, con il conseguente cedimento delle due arcate sovrastanti e della platea di fondo del Canale Cavour. La fessurazione del muro di sponda del Canale ha irrimediabilmente compromesso la tenuta idraulica del ponte canale stesso.
Le precarie condizioni statiche dell'impalcato hanno imposto un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza del ponte canale prima del potenziale crollo delle due campate danneggiate. Dalle informazioni rese disponibili da Est Sesia, risulta che al 28 maggio 2021 siano stati realizzati lavori per 6.400.140.00 euro.
Il Settore Infrastrutture e pronto intervento ha prontamente inserito già nel primo quadro del fabbisogno la somma di euro 6.750.000,00 quale importo di somma urgente (articolo 25, comma 2, lettera b) del D.lgs 1/2018) per il ripristino delle funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di rete strategiche.
Il Commissario delegato, Presidente della Regione, ha ritenuto importante rimarcare con nota del 4 novembre 2020 al Capo Dipartimento della Protezione civile che nello schema di ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile fosse necessario prevedere il riconoscimento dei danni ai consorzi irrigui di bonifica. Il Settore Giuridico del Dipartimento della Protezione civile ha espresso perplessità sul riconoscimento dei danni dei consorzi di bonifica e irrigazione, aprendo la possibilità di finanziare interventi di somma urgente solo per i consorzi di bonifica.
Con ulteriore nota del 22 gennaio 2021, il Commissario delegato ha nuovamente segnalato al Dipartimento della Protezione civile che "l'alluvione ha interessato anche una parte pianeggiante del territorio regionale della Provincia di Biella, Novara e Vercelli, danneggiando le opere idrauliche collocate lungo le aste dei fiumi e la fitta rete di canali irrigui a servizio dell'agricoltura".
Anche a seguito degli eventi alluvionali del novembre 1994 e dell'autunno 2000, furono registrati danni alle infrastrutture irrigue che vennero inseriti nei piani di ricostruzione e finanziati. Da allora ad oggi, la normativa europea e quella nazionale sono cambiate, ma i danni alle infrastrutture irrigue permangono.
Nonostante la nota del Commissario delegato di cui sopra, il Dipartimento di Protezione Civile non ha tuttavia ritenuto possibile rubricare il danno sopra riportato in questa tipologia di danno, in quanto, pur trattandosi di infrastruttura di proprietà pubblica, risulta di gestione ad un consorzio di natura privatistica.
Purtroppo, il quadro normativo attualmente in vigore e i danni alle infrastrutture irrigue di proprietà privata o in gestione ai privati non trovano collocazione neanche nella voce "danni ai privati", per il ripristino delle funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche.
Contestualmente, però, per quanto concerne la procedura del Ministero dell'Agricoltura (ex D.lgs 102/2004), si informa che il 14 dicembre scorso è stata data l'intesa in Commissione Politiche agricole per un riparto di fondi complessivo per gli anni 2019-2020-2021 per circa 14 milioni di euro (risorse però non ancora disponibili), che si aggiungono ai 2,5 milioni di euro già disponibili a fronte dei danni quantificati per i soli eventi alluvionali del 2019-2020 di circa 130 milioni di euro (risorse complessive potenziali pari a poco più del 10% dei danni delimitati).
Tutto ciò premesso, per quanto strettamente di competenza dell'Assessorato all'agricoltura, cibo, caccia e pesca, si evidenzia che, appena saranno disponibili le risorse di cui sopra, si procederà all'erogazione dei contributi, seppure, data la scarsità delle risorse disponibili, la percentuale di finanziamento non potrà coprire comunque l'intero costo del ripristino, ma una percentuale dello stesso è da valutare successivamente e che, oggi, è difficilmente significativa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti atmosferici ed acustici

Interrogazione a risposta immediata n. 934 presentata da Grimaldi, inerente a "Incendio presso la Demap di Beinasco e ricadute sulla salute della popolazione"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
934.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Grimaldi. Prego Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Se l'Assessore vorrà, faremo un approfondimento in generale anche dal punto di vista politico e istituzionale in merito alla grande vicenda della plastica e di quello che è successo nella pandemia sulle strategie "plastic free". Ma non è questo l'oggetto del question time (lo anticipo soltanto perché c'è una vicenda che, a mio avviso, è molto connessa anche alle nostre discussioni più generali sul superamento della plastica monouso).
Come l'Assessore sa, la Demap, che è un'azienda specializzata nella selezione della plastica raccolta nei cassonetti dei Comuni della cintura torinese, è andata in fiamme e ha coinvolto l'intervento dei vigili del fuoco per diversi giorni.
Alcune scuole della città sono rimaste chiuse per precauzione e anche a Torino, nella parte sud e centro-sud della città è restato valido l'invito della Protezione Civile a tenere le finestre delle abitazioni chiuse e a uscire di casa, solo se necessario, indossando sempre la mascherina FPP2.
Sul sito di ARPA ci sono alcune rilevazioni e nella serata del 13 dicembre sempre secondo il sito di ARPA, a causa dell'inversione termica, si è ridotta la diluizione degli inquinanti.
Non sto a citare tutti i dati che invece ho riportato nel question time tuttavia, pur essendo costante il monitoraggio di ARPA sul proprio sito, è altrettanto vero che né l'interrogante né l'opinione pubblica sono in grado di identificare quali siano state tutte le attività di monitoraggio della qualità dell'aria effettuate dall'Ente in relazione all'incendio, quali parametri e sostanze sono state misurate, con quali metodiche, e quali criteri di scelta degli stessi sono state misurati.
Dopo una settimana dall'incendio, il Sindaco di Beinasco, Daniel Cannati ha comunicato che si è svolta la seduta del COC (Centro operativo comunale) e pur essendo i dati in miglioramento, non permettono ancora di riaprire alla residenza e alle attività lavorative l'area nel raggio di 50 metri dal luogo dell'incendio.
Tenuto conto che gli stabilimenti di lavorazione di materiali derivanti dalla raccolta dei rifiuti sono molto pericolosi, occorrerebbe sapere quanti sono con esattezza gli stabilimenti di lavorazione dei materiali derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti presenti sul territorio regionale.
Come lei sa, nella scorsa legislatura abbiamo istituito anche una Commissione di indagine, perché abbiamo un po' il sospetto - non so se sa cos'è successo, Assessore Marnati - che il costo delle plastiche si abbassi e, come minimo, alcuni di coloro che si occupano di differenziare, tengono tengono, tengono. Non sto paventando "cose dolorose", diciamo solo che lo fanno in attesa di tempi migliori - possiamo dirla così? - cioè in attesa che possano magari rivendere il materiale quando il costo si rialza. Mi fermo qua, perché la magistratura muoverà le sue osservazioni. Dico solo che sono cose già successe ed è strano che ogni tanto si ripetano (volevo solo lasciarlo a verbale).
Come dicevo, occorre monitorare gli effetti sulla popolazione esposta alle sostanze inquinanti rilasciate durante l'incendio per lungo tempo, anche perché ad oggi non sappiamo quante persone siano state potenzialmente esposte alla sostanza rilasciata durante l'incendio dell'area. Inoltre interroghiamo l'Assessore per sapere quali sono state le attività di valutazione, ma soprattutto di gestione dei rischi sanitari connessi a quest'evento.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Marco Grimaldi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Matteo Marnati.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà per cinque minuti.



MARNATI Matteo, Assessore all'ambiente

In parte, ho già risposto ai quesiti del Consigliere Grimaldi con la trattazione della precedente interrogazione, quindi mi scuso se ripeterò le stesse cose, però la domanda era parzialmente uguale.
ARPA-Piemonte, intervenuta a monitorare l'evolversi della situazione informa che ha effettuato una serie di campionamenti con analisi di laboratorio in stazione fissa (laboratorio chimico), mobile (laboratorio mobile per la determinazione della qualità dell'aria) e analisi speditive di campo, valutando ad attività di spegnimento in corso gli effetti della dispersione degli inquinanti sull'abitato di Beinasco e, nelle giornata di domenica e lunedì, anche in alcune aree di Torino.
L'attività di monitoraggio ha consentito di seguire il fenomeno fornendo alle amministrazioni comunali coinvolte (Beinasco, Torino e Orbassano) attraverso riunioni giornaliere, informazioni utili a ridurre il livello di esposizione della popolazione.
La situazione emergenziale, apparsa fin dalle prime fasi importante dal punto di vista ambientale, ha visto l'impiego di una quindicina di tecnici ARPA in campo e in laboratorio che hanno seguito l'evolversi della situazione e che a tutt'oggi continuano a fornire risultati analitici. In particolare, definita l'area di ricaduta dei fumi, sono stati ipotizzati alcuni scenari evolutivi, sulla base delle condizioni meteo e dell'evolversi dell'incendio, che hanno richiesto l'effettuazione di numerosi campionamenti e misure.
Al momento, la situazione appare decisamente migliorata e le condizioni ambientali dell'atmosfera si sono allineate ad altre aree della città di Torino non interessate dagli effetti dell'incendio.
Si precisa che, al fine di rafforzare la sicurezza degli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, occorre richiamare l'intervento normativo nazionale con legge n. 132 del 2018, di conversione del decreto legge 4 ottobre 2018, n. 113 che, all'articolo 26 bis, ha previsto, per tutti i gestori degli impianti di stoccaggio e trattamenti di rifiuti l'obbligo di predisporre un Piano di emergenza interna e di fornire ai Prefetti i dati necessari per la predisposizione di un Piano di emergenza esterna.
Con DPCM 27 agosto 2021 sono state approvate le "Linee guida per la predisposizione del Piano di emergenza esterna e per la relativa informazione della popolazione per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti".
L'elaborazione del Piano di emergenza esterno avrà l'effetto di: controllare e circoscrivere gli incidenti, in modo da minimizzare gli effetti e limitare i danni per la salute umana, l'ambiente ed i beni mettere in atto le misure necessarie per proteggere la salute umana e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti, in particolare mediante la cooperazione rafforzata con l'organizzazione di protezione civile, negli interventi di soccorso; informare adeguatamente dell'evento incidentale la popolazione, i servizi di emergenza e le autorità locali competenti.
In attesa di predisporre i Piani di emergenza esterna, la Prefettura di Torino ha prodotto un documento di riferimento per i casi di incidenti presso i siti di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti: "Piano speditivo emergenza esterna siti di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti", a cui si sono attenuti l'autorità sanitaria locale, l'ARPA e l'ASL.
A livello regionale, per migliorare le strategie di gestione delle problematiche ambientali con possibili impatti sulla salute, con DD 1924/A1400A/2021 della Direzione sanità e welfare, con oggetto "Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025. Costituzione del tavolo regionale Ambiente, Clima e Salute per la definizione di strategie e la gestione di interventi a tutela della salute pubblica in aree interessate da elevate pressioni ambientali e di particolare rilevanza regionale", sono state coinvolte tutte le professionalità disponibili a livello regionale in grado di fornire un contributo sulle tematiche.
Infine, in merito alla richiesta di rivisitazione degli impianti per la gestione dei rifiuti (plastica e umido), si evidenzia che l'impiantistica regionale sarà oggetto dell'aggiornamento del vigente Piano di Gestione dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione, sulla base di varie indicazioni contenute nell'atto di indirizzo approvato il 12 marzo 2021. Nell'ambito del procedimento di aggiornamento saranno fatti alcuni approfondimenti in merito anche le filiere, al fine di promuovere l'intercettazione della raccolta differenziata di queste e individuare il fabbisogno di trattamento non ancora soddisfatto dagli impianti a oggi autorizzati su tutto il territorio piemontese.
Anche in questo caso, c'è un allegato, che però non leggo per questioni di tempistiche. La documentazione che lascio agli atti del Consiglio è il dettaglio dei principali risultati del monitoraggio, l'atto di indirizzo e il documento di specificazioni contenuti nel rapporto ambientale consultabili anche sui siti di ARPA Piemonte e di Regione Piemonte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via mail a tutti i Consiglieri e sarà pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
Alle ore 15.45 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale sospesa alle ore 13.
Grazie a tutte e a tutti e buona salute.



(Alle ore 15.18 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.54)



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri; essendoci una riunione di minoranza, i Consiglieri hanno chiesto un ulteriore quarto d'ora per concludere la riunione.
La seduta viene riaggiornata alle ore 16.15.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.55, riprende alle ore 16.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 176, inerente a "Modifiche all'articolo 24 della legge regionale 29 maggio 2020, n. 13 (Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da COVID-19)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 176, inerente a "Modifiche all'articolo 24 della legge regionale 29 maggio 2020, n. 13 (Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da COVID-19)", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Comunico che il provvedimento è stato licenziato all'unanimità dalla III Commissione il 16 dicembre u.s.
Relatore è il Consigliere Cane, che ha facoltà di intervenire.



CANE Andrea, relatore

Grazie, Presidente.
La legge regionale n. 13 del 29 maggio 2020 "Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l'emergenza da COVID-19" all'articolo 24, parla del sostegno ai flussi turistici, il cosiddetto "Riparti turismo", che disponeva l'attivazione della misura "voucher vacanze 2020", al fine di favorire la domanda turistica ed il nuovo consolidamento dei flussi turistici verso il Piemonte.
La norma sopracitata stabilisce che i voucher vacanze siano utilizzabili dai turisti nel periodo compreso tra l'avvio operativo dell'iniziativa e il 31 dicembre di quest'anno. La misura "voucher vacanze 2020" è stata attuata attraverso il coinvolgimento dei consorzi di operatori turistici e della ricettività, di cui all'articolo 18 della legge regionale n. 14/2016, e di Finpiemonte quale soggetto gestore della misura stessa.
Il disegno di legge in esame intende allineare le date per l'acquisto e l'utilizzo dei voucher vacanze per le campagne riferite al 2020-2021 fissando la scadenza al 31 dicembre 2021 per l'acquisto e al 30 giugno 2022 per l'utilizzo da parte dei turisti.
L'allineamento temporale tra le tempistiche relative alle due campagne, o comunque un allineamento ponderato in base all'andamento dell'emergenza richiede la modifica dell'articolo 24 della stessa legge n. 13/2020. Questo perché l'attuazione in continuità delle misure 2020-2021, se da un lato potrebbe garantire un ulteriore sostegno ad operatori del comparto ed un'offerta particolarmente apprezzata dai turisti, dall'altro, a causa delle differenti tempistiche, potrebbe generare effetti negativi sul piano della gestione dei voucher, dei rapporti con i turisti e, in generale dell'immagine della Regione. Lo scopo è quindi quello di tutelare i potenziali turisti che hanno acquistato i voucher, evitando che scadano prima del loro utilizzo.
La misura "voucher vacanza 2020" ha riscosso un notevole successo registrando più di 29.000 pernottamenti: sino ad oggi sono stati venduti oltre 60.000 voucher vacanza da parte dei consorzi turistici corrispondenti al 90% del budget disponibile di 6,5 milioni. Per questo ringrazio la Giunta e, in particolare, l'Assessore Vittoria Poggio per questa misura che ha dato sicuramente un prezioso ossigeno al turismo, che penso sia tra i protagonisti assoluti dell'economia piemontese.
Concludendo, nello specifico l'articolo 1, come emendato secondo quanto proposto dalla Consigliera Canalis, apporta alcune modifiche all'articolo 24, comma 2, della legge regionale n. 13/2020 ed elimina il termine del 31 dicembre 2021 previsto per la fruizione dei voucher vacanze. Inoltre, le nuove scadenze per l'assegnazione e la fruizione dei voucher vacanza sono stabilite in relazione all'andamento pandemico, con atto deliberativo della Giunta regionale, tenuto conto della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo e delle conseguenti restrizioni alla mobilità turistica.
L'articolo 2, come inserito con emendamento, introduce la clausola di neutralità finanziaria, in quanto l'attuazione della legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Infine, l'articolo 3 contiene la dichiarazione di urgenza.
Ho concluso. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cane.
Ha ora la parola la relatrice di minoranza, Consigliera Canalis.



CANALIS Monica, relatrice

Grazie, Presidente.
Questo disegno di legge, come già ha preannunciato il Consigliere Cane, di fatto va a modificare la parte del "Riparti Piemonte" dedicata al turismo quindi il sostegno al settore turistico e alle imprese del turismo del Piemonte. I voucher vacanza, che erano stati previsti dalla legge del maggio 2020, hanno avuto un ottimo tasso di fruizione; il disegno di legge che stiamo discutendo oggi prevede quindi di estendere il termine temporale per l'acquisto e per la fruizione di questi voucher vacanza, in considerazione di due fattori: l'evoluzione della crisi pandemica e il prolungamento dello stato di emergenza che è stato sancito dal Governo nazionale proprio pochi giorni fa.
Pertanto, questa proposta mira a continuare a sostenere un comparto così vitale e così strategico per l'economia piemontese, ma dall'altro lato anche grazie ad un intervento fatto in Commissione consiliare dalla sottoscritta e dalle forze di minoranza, la formulazione di questa proposta mira a delimitare i poteri della Giunta regionale. Andando a modificare una legge, abbiamo ritenuto che non fosse opportuno demandare interamente ad una delibera di Giunta il termine temporale per questa estensione dei voucher vacanza, quindi abbiamo trovato, con buon accordo tra maggioranza e minoranza, una mediazione, prevedendo che la Giunta possa estendere questa misura nei limiti della durata dello stato d'emergenza.
È chiaro che c'è una discrasia tra il momento dell'acquisto dei voucher vacanza e il momento della fruizione da parte degli utenti. Pertanto, per ovviare a questa differenza temporale, si è utilizzata una formula generica, lasciando alla Giunta di poter estendere questo strumento, ma non in maniera illimitata e non in maniera eccessivamente arbitraria rispetto ai poteri di indirizzo del Consiglio regionale.
Crediamo che la misura abbia avuto una buona efficacia, ma non possa essere prolungata ad libitum o comunque non possiamo dare una delega in bianco alla Giunta regionale, anche in considerazione dei costi elevati che essa comporta per il bilancio della Regione Piemonte. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. È aperta la discussione generale.
Chiedo se ci sono Consiglieri che vogliono intervenire in discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Ovviamente il voto è favorevole su un provvedimento che garantisce l'estensione e l'utilizzo di risorse non ancora spese di un provvedimento del quale fui l'autore con l'emendamento alla legge regionale n. 95. Si tratta dell'emendamento a mia firma che istituiva, appunto, la formula dei bonus.
Qual è il segreto di questo provvedimento, che anche la Consigliera Canalis ha riconosciuto vincente? Si fa comprare il pacchetto turistico oggi, in un momento magari di difficoltà per il settore (questa era la situazione che vivevamo in quel lockdown), spendendo un terzo del valore dell'acquisto dello stesso; un altro terzo lo paga la Regione Piemonte, l'altro terzo lo mette l'albergatore. Il pacchetto, poi, si consuma entro una temporalità abbastanza lunga (inizialmente, era quella del biennio).
Il prolungamento di questa modalità, che permette la fruizione e la vendita totale del pacchetto, ci trova quindi assolutamente favorevoli, tenendo conto che ne è stata venduta già una cifra importantissima (63.400) e che questa formula - compro oggi, consumo quando voglio; pago uno, prendo tre è stata mutuata anche da altre tre Regioni italiane e dalla comunità di San Marino, dopo che la nostra Regione l'ha promossa e ripetuta nel 2021 proprio per la sua importante funzionalità in un momento difficile come quello della pandemia. Non mi riferisco al momento che stiamo vivendo con le prenotazioni alberghiere di oggi per la stagione invernale e soprattutto, per le vacanze natalizie e di Capodanno, ma per quello che sarà nella prossima primavera. Se l'indice dei contagi non migliora, ci troveremo sicuramente davanti, se non ulteriori chiusure e restrizioni quantomeno una situazione di timore da parte del potenziale turista ad andare a vivere il suo momento di relax e di vacanza.
Alla luce di questa riflessione, credo che sia opportuno che questa formula, che è vincente, non si abbandoni (della serie, non c'è due senza tre). Mi farò quindi portavoce con l'Assessore Tronzano, che è qui presente, per farla ripetere anche nel 2022. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Il Gruppo della Lega è convinto che questo metodo abbia funzionato (mi riferisco al pagamento di una quota a carico della Regione e di una a carico degli esercenti) e abbia dato una mano al turismo, che è uno degli asset strategici del nostro Piemonte. Siamo contenti, quindi, di concedere questa proroga.
Sul lago Maggiore, ad esempio, i voucher sono andati a ruba, così come nel Cuneese: è segno che è stata una misura assolutamente intelligente innovativa e vincente, che è piaciuta ai turisti e a chi vuole apprezzare il nostro Piemonte.
Sono convinto che dopo l'uscita dalla pandemia, in primavera, possa essere ancora uno strumento di rilancio per far ulteriormente conoscere il nostro splendido territorio. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano altre richieste di intervento in merito al disegno di legge n. 176.
Prima di chiudere la discussione generale, chiedo alla Giunta se intende intervenire. La Giunta non intende intervenire, pertanto dichiaro chiusa la discussione generale.
Proseguiamo i lavori con l'esame dell'articolato. Ricordo che il numero legale è 24.
ARTICOLO 1 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 2 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



MARELLO Maurizio

Presidente, mi scusi: vorrei aggiungere il mio voto favorevole all'articolo 1.



PRESIDENTE

Va bene.
Inseriamo a verbale il voto favorevole del Consigliere Marello sull'articolo 1.
ARTICOLO 3 Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'articolo 3.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non essendovi richieste di intervento per dichiarazioni di voto, indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 156, inerente a "Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2022-2024"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 156, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 29 novembre scorso.
Il documento viene dato per illustrato.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Ci accingiamo a discutere e a votare il Documento di Economia e Finanza Regionale per il triennio 2022-2024, documento che contiene obiettivi strategici e programmatici dal punto di vista della finanza regionale, che è un po' la base, o almeno dovrebbe esserlo, sulla quale poi ogni anno verranno redatti i vari bilanci di previsione, le variazioni di bilancio gli assestamenti e quant'altro.
È un documento importante che però, spesso, nelle amministrazioni pubbliche e negli enti viene ridotto a una sorta di copia e incolla, per cui ogni anno si va a riprendere quello precedente, si fa qualche modifica, si modifica qualche dato e qualche numero e lo si porta in approvazione. Forse così era stato anche all'inizio del mandato di questa nuova amministrazione.
In realtà, mai come quest'anno l'approccio dovrebbe essere diverso, perch ci sono elementi di novità, di cui peraltro troviamo traccia nel DEFR, che derivano proprio dal grande terremoto accaduto con la pandemia, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Accanto alla parte tradizionale del documento, che riguarda le risorse regionali, i trasferimenti alla Regione da parte dello Stato, i fondi regionali del PSR e del PEAR, quindi poste che ogni anno troviamo nei nostri bilanci, c'è da tenere in considerazione tutta la parte relativa al PNRR, ovvero il Piano di rilancio a seguito del COVID, che costituisce sicuramente la grande novità del nostro tempo e una grandissima occasione per il nostro Paese e per tutti i Paesi europei colpiti dalla pandemia, per un autentico rilancio dell'economia, della società e del lavoro per i prossimi anni.
Una qualche riflessione questo documento lo merita, anche proprio per queste novità.
La prima grande novità è il contesto socio-economico, che è un contesto un po' diverso da quello degli anni precedenti, in quanto fortemente condizionato dall'elemento pandemico. Per la verità, ci sono delle costanti, costanti che purtroppo, in base alle previsioni contenute nel DEFR, ci porteremo dietro ancora per qualche tempo. Una costante è la disoccupazione nella nostra Regione, nel nostro Paese. Colpisce vedere il dato degli ultimi 23 anni, dal 2000 al futuro 2023 (ma fermiamoci al 2021) in cui emerge un passaggio del tasso di disoccupazione dal 5,5 al 9,5%, e che nella proiezione del prossimo anno dovrebbe addirittura toccare il 9,7%, quindi quasi al doppio in un ventennio.
Così come deve fare riflettere la diminuzione del reddito disponibile legato alla perdita del potere d'acquisto, soprattutto dei salari e delle pensioni.
Come dicevo, ci sono elementi di novità, sia negativi sia positivi, indotti dal fenomeno pandemico, ovviamente dal punto di vista economico. Quello positivo è l'arrivo di questi fondi del PNRR. I primi sono arrivati qualche mese fa nel nostro Paese, circa 25 miliardi rispetto ai 200 miliardi attesi, di cui circa 635 milioni destinati a mano a mano con i bandi, per quanto riguarda la nostra Regione, quindi un'iniezione importante che dovrà essere bene utilizzata.
Come abbiamo già detto più volte, in queste settimane e in questi mesi abbiamo constatato un'assenza, non solo di coinvolgimento del Consiglio regionale, ma anche di vera e propria programmazione nell'impiego di questi soldi. Accanto a queste opportunità che, ripeto, se sfruttate bene avranno ricadute importanti sul contesto sociale ed economico, anche se saranno ricadute non immediate, dobbiamo tenere presente alcuni effetti della pandemia, dal punto di vista economico, effetti reali che sono già dell'oggi.
Ne vorrei citare uno: il fenomeno della ripresa dell'inflazione. Basta vedere le bollette dell'energia e del riscaldamento, i costi dell'energia e delle materie prime per capire che è tutto un fenomeno che è appena all'inizio, ma che dai dati macroeconomici andrà ad intensificarsi nei prossimi mesi. Questo sì che avrà una ricaduta non nel tempo, ma immediata sulla vita delle nostre imprese, sulla vita delle nostre famiglie e sulla vita delle persone rispetto alle quali, come dicevo, già la situazione economica legata al potere d'acquisto del loro reddito è una situazione che è peggiorata negli anni e che spesso è diventata più precaria.
Senza contare poi tutto l'aspetto del contesto sociale che la pandemia ha portato con sé, che riguarda gli aspetti sanitari, ma riguarda anche gli aspetti relazionali, riguarda anche gli aspetti psicologici che sappiamo essere evidenti e non essere ancora finiti perché la pandemia, purtroppo, è ancora in corso.
In questo contesto, io credo che questo documento avrebbe dovuto muoversi con maggiore precisione e maggiore puntualità rispetto a quanto non è stato fatto in concreto, per quanto ci è stato illustrato nelle varie Commissioni dai vari Assessori rispetto ai loro settori di competenza. Tralascio gli aspetti del bilancio, quelli che riguardano le risorse prettamente regionali, sulle quali il bilancio è molto ingessato: circa 10 miliardi all'anno su tre anni di spesa corrente, 500 milioni di investimenti in conto capitale, 200 milioni di rimborsi e di prestiti ogni anno (sto arrotondando).
Anche qui, forse, si sarebbe dovuto inventare qualche cosa, magari utilizzare i soldi che ci sono in maniera articolata, in maniera un po' diversa rispetto al passato, proprio alla luce dei cambiamenti sociali ed economici che ci sono stati. Tuttavia, mi pare che questo non sia stato fatto e che, tutto sommato, la programmazione ricalchi quella degli anni scorsi.
Sulla parte straordinaria del PNRR ho già detto, ma è quella su cui noi dovremo sfidare noi stessi e cercare di fare con grande senso di responsabilità e nel miglior modo possibile la nostra parte.
Sulla parte straordinaria ci metterei anche i Fondi europei, quelli tradizionali, del PSR, del FESR che adesso ci toccano ancora nella rimodulazione del settennato 2014-2021 che è stato prorogato fino al 2022 ma che poi saranno ulteriormente incrementati nel nuovo settennato 2021 2027. Anche qui, la sfida è quella di riuscire a spenderli bene, con dei bandi che, rispetto al passato, siano anche semplificati, che consentano nella trasparenza e nel controllo, di utilizzare al meglio questi soldi nei vari settori sociali, agricoli, della coesione sociale in cui questi soldi vengono spesi.
Detto tutto questo, la nostra sarà una posizione di contrarietà rispetto al Documento Economico Finanziario. Ovviamente, come opposizione, abbiamo una funzione di vigilanza e di controllo ma, soprattutto, vogliamo dire che avremmo cercato di fare qualcosa, non dico di più coraggioso, ma di più aderente alle necessità di questo nostro tempo.
Naturalmente, rinnoviamo la nostra disponibilità a lavorare soprattutto sul tema del PNRR, ammesso che ci sia data questa possibilità. Auspichiamo che questa neonata Cabina di Regia che verrà istituita a livello regionale e a livello delle Province, possa veramente coinvolgere tutte le forze politiche, tutte le forze economiche e tutte le forze sociali.
La responsabilità che abbiamo di fronte è grande; è una responsabilità che ci coinvolge rispetto alle future generazioni. Ricordiamo che questi Fondi sono per loro, sono per il rilancio, sono per il lavoro, sono soldi che come ho già ricordato spesso, sono per lo più a debito e noi di debiti come Paese ne abbiamo già tanti; quindi cerchiamo di sfruttare questa occasione per un vero ed autentico rilancio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Marello.
Ci sono ulteriori richieste di intervento in discussione generale? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Il DEFR costituisce il principale strumento della programmazione economica finanziaria e dovrebbe indicare la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. In passato, siamo stati piuttosto critici con le strutture e i contenuti dei DEFR che ci sono stati presentati; tuttavia dobbiamo riconoscere che il DEFR presentato quest'anno risulta di qualità indubbiamente superiore rispetto ai modelli impiegati negli anni precedenti. Per questo, credo che vada fatto un plauso a tutti coloro che ci hanno lavorato anche se, nonostante lo sforzo profuso, rimangono ampi spazi di miglioramento.
A pagina 5 si sostiene che l'invecchiamento e la contrazione della popolazione in età da lavoro, con saldi migratori non più sufficiente a compensare le perdite del saldo naturale, sia in ulteriore peggioramento nel 2020, quindi il dato sugli andamenti di natalità e mortalità è poi specificato in un grafico a pagina 14. Credo che si dovrebbe veramente fare una discussione seria e la Giunta dovrebbe chiarire, una volta per tutte se l'immigrazione costituisce un problema o se risulta essere un'opportunità fondamentale sia dal punto di vista sociale sia economico al netto del fatto che vanno sicuramente risolti alcuni problemi.
In parallelo, si ammette anche un evidente fallimento delle politiche sociali e culturali a favore della famiglia e dello sviluppo demografico interno che sin qui si sono tenute, anche se nel prosieguo del documento non ci sono poi evidenti propositi di cambi di rotta. Tengo ad evidenziare che la decrescita demografica, sommata al calo dei residenti, deve costituire un punto focale nella programmazione delle politiche regionali.
Sempre a pagina 5, si parla della persistente e mancata corrispondenza professionale in ragione di una domanda di lavoro che non riesce a tenere il passo in termini di qualificazione con quello che è il miglioramento dei livelli di istruzione e di un'offerta di lavoro più specializzata, ma non sempre, nelle discipline richieste. Si ribadisce, in seguito, che si osserva una chiara correlazione tra la contrazione dell'occupazione e il titolo di studio; una correlazione che anche qui richiede urgentemente secondo noi, due chiarimenti.
In primis, oggi occorre definire se la scuola, specie a livello di istituti superiori o di università, ha scopi culturali di crescita sociale o se invece, sia un ente formativo di avvio al mondo del lavoro.
Tendenzialmente, io preferisco la prima ipotesi, dato che già alla fine degli anni Ottanta l'allora Presidente degli Stati Uniti, Clinton, nella sua visita in Italia, sosteneva che gli studenti delle scuole superiori e gli universitari si sarebbero confrontati con mestieri completamente nuovi.
Ciò di fatto è avvenuto. Da qui ne consegue la seconda considerazione, cioè che la gestione del sistema scolastico piemontese fin qui attuato è completamente in difficoltà e occorre un deciso cambio di rotta che veda un diverso sistema di pianificazione, in collaborazione proprio tra la nostra Regione e gli enti scolastici.
Circa le previsioni per l'anno in corso e il triennio a venire, faccio riferimento a quanto è scritto da pagina 9 a pagina 14; in considerazione del quadro pandemico globalmente ancora molto instabile e le forti tensioni sul prezzo delle materie prime, molte considerazioni ci paiono incautamente ottimistiche e andrebbero forse un po' mitigate.
Sulle risorse europee da destinare alle politiche di sviluppo, il DEFR pone un'attenzione a quella che è la rendicontazione dell'ultimo quinquennio mentre i piani di azione per i cinque anni a venire appaiono ancora generici e sfumati, facendo sorgere il dubbio che questa Amministrazione non abbia ancora le idee completamente chiare. Infatti, gli obiettivi illustrati a partire da pagina 17 e le relative azioni appaiono più dichiarazioni di intenti e buoni propositi e non indicano quasi mai quello che dovrebbe essere indicato, cioè un arco temporale e il collegamento con i contenuti operativi del DEFR nella seconda parte.
Il paragrafo sui programmi operativi regionali 2014-2020 contiene gli obiettivi fondamentali, ma non sono riportate evidenze su quanto tali obiettivi siano in via di raggiungimento. Questo è un problema che avevamo riscontrato anche nei DEFR che ci avete presentato in passato, anche solo su quelle che potrebbero essere stime ricavabili dai dati parziali disponibili; inoltre, non vi sono informazioni su linee strategiche per la definizione dei piani del prossimo quinquennio, che comunque l'Amministrazione dovrebbe presentare in tempi brevi.
Ho concluso, Presidente; grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Chiedo se vi siano ulteriori interventi sulla proposta di deliberazione n.
156.
Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Non ci sono emendamenti, per cui chiedo se ci siano dichiarazioni di voto.
Non essendoci dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo della proposta di deliberazione n. 156.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame proposta di deliberazione n. 195, inerente a "Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2022-2024"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 195, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 20 dicembre scorso. Chiedo all'Assessore Tronzano se vuole illustrarlo. Lo dà per illustrato.
È aperta la discussione generale, pertanto chiedo se ci siano interventi in merito alla deliberazione n. 195.
Non essendoci altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
Non ci sono emendamenti, per cui chiedo se ci siano dichiarazioni di voto.
Non essendoci dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo della proposta di deliberazione n. 195.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Commercio

Proseguimento esame proposta di legge n. 123, inerente a "Disposizioni in materia di IRAP per commercio di prodotti via internet, rimodulazione per grandi imprese dell'e-commerce " (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 123, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato richiamato in Aula, ai sensi dell'articolo 37 comma 4 del Regolamento.
Nella seduta dell'11 maggio 2021 è iniziato l'esame del provvedimento. La proposta è stata illustrata dal Presidente Grimaldi. È iniziata la discussione generale con interventi dei Consiglieri Marello, Sacco Magliano, Rossi, Giaccone e Sarno. La discussione poi è stata sospesa su richiesta del Consigliere Preioni, sulla quale i Consiglieri Gallo e Grimaldi hanno concordato per un confronto sul codice ATECO oggetto dell'incremento di aliquota.
Successivamente, nella stessa seduta, il provvedimento è stato ripreso e su proposta dell'Assessore Tronzano, ne è stata concordata la sospensione per un approfondimento prima del ritorno della discussione in Aula.
Chiedo se ci siano interventi in discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Vedo andar via l'Assessore Tronzano, per cui, in accordo anche con i colleghi di maggioranza, lo lasceremo come primo punto delle leggi dopo le votazioni dell'UdP, alla ripresa dei lavori, quando lei li riconvocherà.



PRESIDENTE

Sospendiamo dunque il punto per la seduta successiva.


Argomento: Stemma - Gonfalone

Esame mozione n. 699 presentata da Allasia, Bertola, Biletta, Bongioanni Canalis, Cane, Cerutti, Frediani, Gagliasso, Magliano, Marin, Martinetti Mosca, Nicotra, Perugini, Preioni e Salizzoni, inerente a "Conferire la cittadinanza onoraria e il sigillo della Regione al Milite Ignoto per rendere omaggio e commemorare coloro che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza della nazione e per la salvaguardia della pace"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della mozione n. 699, di cui al punto 8) all'o.d.g.
Ricordo che ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge regionale 15/2004, la mozione dev'essere approvata con la maggioranza degli otto decimi dei componenti del Consiglio regionale, pari a 41 voti.
La mozione prevede la seguente richiesta di impegno: "in occasione del primo centenario della deposizione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria, la Giunta regionale promuova e diffonda presso i Comuni piemontesi l'iniziativa commemorativa di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto proposta dall'ANCI affinché siano numerose le adesioni alla stessa".
Impegna, altresì, "il Consiglio regionale a conferire, ai sensi della legge regionale n. 15/2004, il sigillo della Regione Piemonte per l'anno 2021 al Milite Ignoto quale riconoscimento dell'elevato valore storico, morale e umano del suo sacrificio che ha contribuito a creare l'identità nazionale".
Se la mozione verrà approvata, seguirà l'esame della relativa proposta di deliberazione del Consiglio regionale, a conclusione dell'iter.
Chiedo se vi siano richieste intervento in merito.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Era solo per chiedere, se possibile, di aggiungere la firma alla mozione.
Grazie.



PRESIDENTE

Sarà aggiunta la firma di chi voterà favorevolmente.
Se vi sono altri Consiglieri che intendono apporre la propria firma. Vedo il Consigliere Riva Vercellotti e il Consigliere Bongioanni.
Chiedono se vi siano richieste di intervento in merito alla mozione n. 699.
Ha chiesto la parola il Consigliere Dago.



DAGO Angelo

Anch'io volevo chiedere di aggiungere la firma al provvedimento. Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Non essendovi richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Indìco la votazione palese sulla mozione n. 699, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Stemma - Gonfalone

Esame proposta di deliberazione n. 205, inerente a "Conferimento, per l'anno 2021, del sigillo della Regione Piemonte al Milite Ignoto, ai sensi della legge regionale 31 maggio 2004, n. 15"


PRESIDENTE

Se l'Aula acconsente, propongo che i Consiglieri che hanno espresso voto favorevole alla mozione in titolo siano considerati quali proponenti della nascente proposta di deliberazione, che dev'essere presentata da almeno un terzo dei Consiglieri e approvata da almeno otto decimi dei suoi componenti.
La proposta di deliberazione è visibile sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione Supporto Sedute Istituzionali - Sedute d'Aula.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Gentilmente, chiedo di poter registrare anche il mio voto favorevole alla mozione.



PRESIDENTE

Va bene; ne diamo atto a verbale.
Dichiaro aperta la discussione sulla delibera tecnica scaturita dall'approvazione della mozione n. 699.
Non essendovi richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale e chiedo se vi siano dichiarazioni di voto.
Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 205, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dei successivi punti all'o.d.g.: chiedo se vi sia un'intesa in merito alla discussione degli atti di indirizzo; in caso contrario, proseguo sulla linea già presentata.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cerutti; ne ha facoltà.



CERUTTI Andrea

Grazie, Presidente.
C'è un'intesa per trattare degli ordini del giorno: se possibile verremmo da lei al banco della Presidenza per comunicarglieli.



PRESIDENTE

Va bene, allora sospendo la seduta per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.06, riprende alle ore 17.14)


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame ordine del giorno n. 688 presentato da Stecco, Preioni, Cerutti Fava, Perugini, Cane, Mosca, Marin e Gagliasso, inerente a "Estensione della gratuità della vaccinazione anti-hpv nelle donne con lesioni precancerose cin2+ della cervice uterina"


PRESIDENTE

La seduta riprende.
C'è stata una valutazione dei Capigruppo per proseguire sugli atti di indirizzo.
Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 688, di cui al punto 10) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Gentili colleghi, l'ordine del giorno tratta il tema molto importante della strategia di radicazione del tumore della cervice uterina, attraverso una campagna vaccinale.
Il tumore della cervice uterina è uno dei tumori che può essere indotto dall'interazione tra un virus, che si chiama papilloma virus, e le cellule del corpo umano. Il papilloma virus è responsabile di diversi tumori, tra cui quello della cervice uterina che noi sappiamo essere molto grave, se non preso in tempo dal punto di vista clinico assistenziale. Il tema viene affrontato grazie a campagne di varia natura e attraverso una prevenzione nelle bambine e anche nei ragazzi in età scolare, quindi con vaccinazioni in quella fascia di età e anche con il cosiddetto pap-test nell'età della fertilità. Una campagna di screening che serve a identificare eventuali lesioni precancerose.
La strategia globale dell'OMS e il Piano Europeo contro il cancro hanno stabilito di provare a debellare completamente entro il 2030 il cancro della cervice uterina e, a seguire, anche tutti gli altri tumori causati dal papilloma virus come detto in premessa, attraverso la cosiddetta "strategia 90-70-90": 90% delle ragazze adolescenti vaccinate; 70% delle donne sottoposte a screening (ad esempio il pap-test) e 90% delle donne con lesioni precancerose e cancro-trattate.
Il Manifesto per l'eliminazione dei cancri in Italia correlati a questo virus, realizzato da Fondazione Veronesi, ma anche da altre associazioni di pazienti, hanno lanciato un appello affinché il nostro Paese possa diventare il primo in Europa a potere eliminare questi tumori che hanno non solo un costo sanitario per la donna, per la paziente, un costo di salute, ma anche un costo socio-economico quando, non vengono presi in tempo.
La call-to-action dell'OMS ha, per esempio, prodotto delle campagne di sensibilizzazione a cui questo Consiglio regionale, su richiesta della Commissione sanità e dell'Ufficio di Presidenza Commissione sanità, ha aderito attraverso l'illuminazione del Palazzo il 17 novembre 2021, insieme ad altri centinaia di monumenti in tutto il mondo.
Sostanzialmente, la situazione in Italia relativamente alla gratuità della vaccinazione in questione non è uniforme. Si tratta di donne con una piccola lesione magari precancerosa, definita con sigla CIN2+ (quindi lesioni ancora non del tutto sviluppate, ancora localizzate, ancora non del tutto definite cancerose, ma che lo diventerebbero se non si interviene) per cui è possibile il trattamento con il vaccino anti HPV.
Tra le 15 Regioni che hanno adottato provvedimenti che introducono la vaccinazione anti HPV gratuita per le donne che hanno questa lesione precancerosa, mancavano all'appello il Piemonte, la Valle d'Aosta l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria e la Provincia autonoma di Bolzano.
La situazione in Piemonte, in assenza di dati pubblici disponibili, di donne che si trovano nella situazione di non avere ricevuto una vaccinazione in età prescolare preventiva e che hanno sviluppato una lesione precancerosa, è di un numero compreso tra 400 e 1.200 donne.
L'ordine del giorno presentato tempo fa era orientato a valutare bene la possibilità, anche attingendo a vari capitoli di spesa che ci sono per campagne parallele a questa, analogamente ad altre 15 Regioni, di rendere gratuita la vaccinazione per l'anti HPV anche in Piemonte per le donne che hanno la lesione precancerosa CIN2+. Dopo aver fatto questo, avviare un piano e dare una reportistica in IV Commissione sull'andamento di questa campagna.
Presidente, il senso di questo ordine del giorno era quello non solo di sottolineare la campagna di sensibilizzazione fatta a novembre, ma anche di completare l'andamento della campagna vaccinale. So che, nel frattempo l'Assessorato alla sanità ha definito un'azione in questo senso, mettendo già il Piemonte in condizione di attuare questo tipo di gratuità alle donne con lesioni precancerosa anti HPV.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Stecco.
Vi sono siano richieste di intervento? La parola all'Assessore Carosso per il parere della Giunta.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Ci sono interventi per dichiarazioni di voto? Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 688), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Precedentemente, sono stati sospesi gli ordini del giorno 710, 711 e 714.


Argomento: Montagna - Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Esame ordine del giorno n. 661 presentato da Canalis, Avetta, Marello e Ravetti inerente a "Rilancio della rete sentieristica della regione Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 661, di cui al punto 9) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola per l'illustrazione la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anticipo soprattutto per i Presidenti dei Gruppi di maggioranza che ho depositato delle proposte di modifica e le ho mandate via e-mail. Questo ordine del giorno riguarda il rilancio della rete sentieristica della nostra regione, che notoriamente è occupata per il 50% almeno da territorio montano. Quindi, beneficiamo della presenza di circa 4.700 percorsi escursionistici registrati che si sviluppano lungo addirittura ventimila chilometri. Alcuni di questi sentieri e percorsi escursionistici sono poi strutturati nella forma di veri e propri itinerari. E in Piemonte ne abbiamo 89.
I sentieri quindi possono rappresentare non solo un asset turistico e sportivo, ma anche culturale ed educativo, soprattutto per i più giovani e in modo particolare, per le scuole della nostra regione. Purtroppo, questo patrimonio immenso che la natura ci ha dato rischia di andare perduto, a causa del progressivo spopolamento delle località montane e della loro marginalità. In passato, infatti, erano le popolazioni residenti nei territori montani ad occuparsi della manutenzione di questi sentieri. Il degrado dei sentieri rischia di scoraggiare le attività escursionistiche e di tenere lontane dalla montagna ampie fette della nostra popolazione.
Con questo ordine del giorno riteniamo che la Regione debba farsi carico di supportare non soltanto la creazione dei sentieri - cosa che abbiamo ampiamente fatto in passato, soprattutto grazie a fondi europei - ma anche di occuparsi della manutenzione, che in passato veniva fatta dalla popolazione e oggi, invece, rischia di essere trascurata e di degradare e compromettere questo patrimonio.
Per quanto riguarda l'impianto normativo già esistente, il riferimento principale è la legge regionale n. 12/2010 - legge approvata alla fine del mandato Bresso - che riguarda il recupero e la valorizzazione del patrimonio escursionistico piemontese. Questa legge è ancora una buona legge, prevede una Consulta regionale per la senti eristica; è stata seguita da un Regolamento attuativo del 2012; purtroppo, però, la legge non è mai stata finanziata e questo è il vulnus, il vuoto a cui facciamo riferimento.
Un altro punto di riferimento normativo è la legge regionale n. 4/2000, che riguarda invece gli interventi per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici. Quindi, affronta il tema non tanto dal punto di vista dell'Assessorato alla montagna, come faceva la legge n. 12/2010, ma dal punto di vista dell'Assessorato al turismo.
Con questo ordine del giorno, e soprattutto con le modifiche che ho proposto, noi accettiamo un intervento su entrambi i fronti, sia quello dell'Assessorato al turismo sia quello della montagna, però con un focus prevalente sulla montagna, perché riteniamo che il tema sia in maniera preponderante di competenza dell'Assessore Carosso e del suo Assessorato.
Abbiano quindi, abbiamo proposto alcuni impegni. Innanzitutto, nell'alveo della legge regionale n. 14/2019 (la legge quadro sulla montagna) e nell'alveo dell'Osservatorio regionale sulla montagna che quella legge prevede, proponiamo di fare un focus con tutti gli enti che in quell'Osservatorio sono coinvolti, per capire come promuovere il rilancio della sentieristica, partendo innanzitutto dal confronto e dal dialogo con i soggetti interessati.
In secondo luogo, si propone di redigere dei piani di rilancio degli itinerari montani piemontesi - che oggi, come abbiamo detto, sono 89 - di vincolare le risorse aggiuntive stanziate nel bilancio di previsione 2022 sul fondo regionale per la montagna, che sono gestiti dalle Unioni montane dei Comuni, vincolarle per il rimborso delle spese sostenute dai rilevatori. È importante menzionare il lavoro di queste persone, che sono per lo più volontari del CAI (Club Alpino Italiano) che, a titolo gratuito e anche esponendosi a rischi personali, fanno la manutenzione dei nostri sentieri. Esiste una convenzione tra la Regione Piemonte e il CAI che prevede già attualmente alcuni rimborsi, ma riteniamo che siano insufficienti per poter dare un'attenzione e una copertura a tutta la mole dei sentieri che abbiamo.
Il quinto punto che propongo nell'impegnativa è quello di finalmente finanziare la legge regionale n. 12/2010. Non prevedo un impegno preciso lascio libertà alla Giunta, ma chiedo di inaugurare finalmente una linea di finanziamento dedicata a questa legge che - ripeto - è una buona legge, è ancora attuale, ma se non è finanziata, purtroppo, non ottempera alle sue finalità.
Infine, un punto che riguarda la valutazione al termine delle opere di ripristino e di manutenzione. Avendo proposto tutta una serie di modifiche sono chiaramente disponibile a un colloquio e ad un confronto con la maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Le modifiche le abbiamo in Presidenza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Sull'ordine del giorno che ha depositato la collega Canalis, che è datato 21 luglio, c'è stato un confronto come maggioranza, anche dopo aver interloquito con l'Assessorato alla montagna, che ha fatto alcune osservazioni, e con l'Assessorato al turismo dell'Assessore Poggio. Il 6 ottobre ho avuto modo di consegnare alla collega Canalis quelle che erano le correzioni che noi ritenevamo di inserire, condividendo comunque il cuore della sua proposta. Ho sentito nel suo intervento che propone un rifinanziamento anche della legge n. 12, ma il testo che avevamo concordato (almeno che avevo convenuto) era il seguente e leggo testualmente: "Il Consiglio regionale impegna la Giunta, ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 14/2019, istitutiva dell'Osservatorio regionale sulla montagna, a che venga attivato un coordinamento regionale tra Regione Piemonte, enti territoriali, enti di gestione delle aree protette, ATL, consorzi di operatori turistici e associazioni interessate finalizzate a: 1. orientare la programmazione regionale, la pianificazione degli interventi verso la valorizzazione della rete escursionistica regionale e la sua promozione, ad esempio, attraverso le linee di finanziamento previste dalla legge n. 4/2000, per la realizzazione degli interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici 2. migliorare ed armonizzare l'informazione turistica e la promo commercializzazione dell'offerta correlata, attraverso le azioni info promozionali realizzate dal DNO Piemonte di finanziamenti previsti dall'articolo 21 della legge 14/2006 3. sistematizzare la raccolta di informazioni caratterizzanti la domanda turistica e di target effettivamente interessati alla pratica di attività all'aria aperta anche attraverso la capitalizzazione delle buone pratiche sviluppate nell'ambito del Piano Integrato Tematico (PITEM) - MITO tra Italia e Francia 2014-2020, di cui è capofila la Regione Piemonte e di altre progettualità realizzate attraverso la cooperazione territoriale transfrontaliera 4. valutare, al termine delle opere di ripristino e manutenzione, l'impatto degli interventi eseguiti e i relativi benefici per gli afflussi turistici culturali, educativi e sportivi".
Dunque, se la proposta dell'ordine del giorno è di impegnare la Giunta per questi punti, la maggioranza è favorevole.
Se, invece, come mi pare di aver sentito, si vuole impegnare la Giunta anche all'integrazione di fondi alla legge n. 12/2010, in questo caso siamo contrari. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Io non avevo ancora risposto alla proposta di revisione avanzata dalla maggioranza. Ho risposto oggi inviando una riformulazione che teneva conto della proposta della maggioranza, ma non pedissequamente.
Innanzitutto, perché la proposta dalla maggioranza esclude del tutto l'Assessorato alla montagna e la legge n. 12/2010.
In secondo luogo, perché riscrive completamente l'impegnativa del mio testo, stravolgendolo e, tra l'altro, anche con un italiano a mio parere non troppo fluido e immediatamente comprensibile.
Io ho estrapolato alcune proposte fra quelle avanzate dalla maggioranza riscrivendole, a mio modo di vedere, in maniera più semplice e leggibile.
Chiederei, quindi, di leggere la proposta che ho inviato e di darmi un rimando su quella, fermo restando che, se rimane escluso il finanziamento della legge 12/2010, per me il testo si può bocciare; però respingo, come prima firmataria, la proposta avanzata dalla maggioranza.
Se la maggioranza votasse quella proposta, stravolgerebbe il mio testo che, a quel punto, disconoscerei.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non viene accettata la riformulazione, essendo lei la prima firmataria verrà posto in votazione il testo da lei presentato (o come modificato da lei).
Ha chiesto la parola il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Ribadisco che è dal 6 di ottobre che ne parliamo e non mi sembra di aver avuto in quel momento proposte integrative o di correzione. Personalmente su richiesta dei due Assessorati, mi ero occupato di interloquire con la collega.
Impostato così, come ha risposto la collega Canalis, per noi il parere sull'atto di indirizzo è contrario.



PRESIDENTE

Va bene. Chiedo se vi siano ulteriori richieste di intervento.
Prego, Consigliera Canalis; ha facoltà di intervenire.



CANALIS Monica

Io non accetto l'emendamento proposto dalla maggioranza, per cui chiedo di votare ad uno ad uno gli emendamenti che ho depositato come prima firmataria del testo.
Poiché è presente l'Assessore allo sviluppo della montagna, chiedo allo stesso di esprimersi.



PRESIDENTE

Non ci sono emendamenti, nel senso che la modifica è totale sul testo perciò è come se fosse riscritto. Un ordine del giorno non è emendato, ma modificato.
Chiedo il parere della Giunta regionale in merito all'ordine del giorno n.
661 così come modificato dalla Consigliera Canalis



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Anche in considerazione di quello che ha detto il collega Marin, non riusciamo ad esprimere parere positivo. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta esprime parere contrario.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 661, modificato dalla prima firmataria, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, non funziona la tastiera: volevo esprimere il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Diamo atto che il Consigliere Gallo esprime voto favorevole in merito all'ordine del giorno n. 661.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Come concordato, si intende sospesa la trattazione dell'ordine del giorno n. 672, avente ad oggetto "Qualità dell'aria e deroghe", presentato da Bongioanni, Chiorino e Marrone, e dell'ordine del giorno n. 662, avente ad oggetto "Interventi per la riduzione dei pedaggi autostradali delle infrastrutture che insistono sul territorio piemontese", presentato da Martinetti, Sacco, Disabato e Marello.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Problemi energetici

Esame ordine del giorno n. 685 presentato da Graglia, Biletta e Ruzzola inerente a "Aumento dei prezzi di benzina, diesel e metano"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'ordine del giorno n. 685, di cui al punto 14) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Biletta; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda francesca

Grazie, Presidente.
D'accordo con il primo firmatario, il collega Graglia, lo diamo per illustrato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, chiederei il parere della Giunta regionale.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Sull'ordine del giorno n. 685 la Giunta regionale esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 685, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame ordine del giorno n. 695 presentato da Frediani e Bertola, inerente a "Promuovere e sostenere l'istituzione della figura dello psicologo scolastico nelle scuole piemontesi"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 695, di cui al punto 15) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo molto rapidamente, perché è un tema su cui più volte abbiamo cercato di portare l'attenzione dell'Aula e dell'Assessorato. È un tema che ci sta estremamente a cuore e riguarda la figura dello psicologo scolastico nelle nostre scuole.
In realtà, noi avremmo progetti più ambiziosi - e speriamo che anche l'Assessorato possa un offrire uno spazio di discussione - di consentire a tutti i cittadini di accedere a un sostegno psicologico, un po' come si accede ai servizi dei medici di base.
Considerando che la pandemia ha inflitto un duro colpo alla salute mentale di molti cittadini piemontesi e il disagio è sicuramente cresciuto (i dati ci dicono che per la popolazione giovanile l'impatto è stato fortissimo) noi vorremmo che questi servizi fossero resi disponibili a tutti, anche se in particolare, questo atto di indirizzo si concentra sugli studenti. Come sempre, la scuola è il principale canale attraverso cui possiamo arrivare alla popolazione più giovane. La figura dello psicologo scolastico è una figura prevista anche da numerose leggi regionali, quindi vorremmo che anche la Regione Piemonte si dotasse di una normativa che rendesse questa figura una figura stabile e di riferimento nel nostro sistema scolastico.
L'atto di indirizzo fa riferimento a un protocollo sottoscritto dalla Regione e dall'Ufficio Scolastico Regionale per cercare di sostenere progetti, attraverso specialisti psicologi, psicoterapeuti e bandi regionali, mettendo a disposizione questo servizio all'interno delle scuole.
Noi chiediamo di continuare l'interlocuzione con il Governo e cercare di attivare interventi volti all'istituzione della figura dello psicologo scolastico, in modo da inserire questa figura in modo strutturale e continuativa all'interno della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado piemontese. Tra l'altro, abbiamo visto che il disagio colpisce fasce di giovani con età sempre più bassa, come abbiamo appurato durante la discussione sulle proposte di legge sui disturbi alimentari presentata dai colleghi, per cui crediamo sia necessario intervenire al più presto possibile, per evitare che ci siano conseguenze gravi e che il disagio si diffonda, diventando non più affrontabile con strumenti che al momento siamo ancora in grado di mettere in campo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci richieste di intervento in merito, chiedo alla Giunta di esprimere il proprio parere sull'ordine del giorno.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere della Giunta regionale è favorevole.



PRESIDENTE

Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 695, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Gli ordini del giorno n. 261 e n. 599 sono sospesi; l'ordine del giorno n.
676 e l'ordine del giorno n. 690 sono rinviati.


Argomento: Celebrazioni Manifestazioni Anniversari Convegni

Esame ordine del giorno n. 694 presentato da Cane, Nicotra, Mosca, Preioni Marin, Cerutti, Gavazza, Leone, Perugini, Gagliasso e Stecco, inerente a "Stipula di un protocollo di Intesa tra Regione Piemonte e l'Unione degli Istriani"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 694, di cui al punto 20) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
È un tema molto caro, che aspettavamo da mesi di discutere in Consiglio regionale. Premetto che vorrei ringraziare, per la collaborazione per la stesura del testo, Alessandro Schirru, rappresentante per la Regione Piemonte dell'Unione degli Istriani.
L'oggetto dell'ordine del giorno è la richiesta di un protocollo d'intesa tra Regione Piemonte, l'Unione degli Istriani e il Comitato 10 Febbraio, al fine di realizzare eventi dedicati alla diffusione e all'approfondimento storico delle vicende del Confine orientale, delle Foibe e dell'esodo degli Italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia.
Premesso che la legge 30 marzo 2004, n. 92 "Istituzione del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati", istituisce la data 10 febbraio a Giorno del Ricordo, per preservare la memoria della spietata persecuzione subita dagli italiani dell'Istria, Fiume e Dalmazia, fino all'esodo di quanti sopravvissero, operata dai partigiani di Tito; gli italiani uccisi nel periodo tra il 1943 e il 1947 furono più di 5.000, mentre gli esuli della Venezia Giulia e della Dalmazia, 350.000.
Penso che ancora oggi, anche se mancano diversi giorni al 10 febbraio possiamo ricordare una pagina bruciante della storia contemporanea che ha rischiato la rimozione, poiché è stata colpevolmente ignorata a lungo taciuta o misconosciuta dalla storiografia e dall'opinione pubblica.
La legge n. 92 del 2004, all'articolo 1, comma 2, prevede che nella Giornata del Ricordo, oltre alle iniziative presso le scuole, le istituzioni e gli enti realizzino studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.
Consideriamo che la Regione Piemonte ben può considerarsi fra le istituzioni richiamate dalla legge statale a proporre occasioni di conoscenza di questo dramma storico, incoraggiando la diffusione della memoria di una triste pagina storica, anche fra le nuove generazioni, al fine di contribuire, a rendere la storia della persecuzione dell'esodo giuliano-dalmata un patrimonio di consapevolezza comune, più volte minato da tentativi di strumentalizzazione.
Si ritiene, quindi, a tal fine, di considerare opportuna un'interlocuzione con l'Associazione Unione degli Istriani, il Comitato 10 febbraio e i loro coordinamenti territoriali in Piemonte. In particolare, l'Associazione Unione degli Istriani ha, fra le proprie finalità statutarie (articolo 2) la promozione di progetti a carattere informativo, educativo e formativo e si impegna ad effettuare o favorire ricerche e studi in campo storico e culturale; organizzare eventi, intrattenimenti, manifestazioni, fiere mostre, proiezioni e spettacoli rivolti ai soci e alla collettività promuovere e gestire direttamente o indirettamente laboratori, convegni congressi, dibattiti, tavole rotonde, seminari e attività didattico culturali, supportandone eventualmente la realizzazione con servizi di documentazione e biblioteca.
In considerazione di tutto ciò (di quanto in narrativa), è auspicabile la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con l'Associazione Unione degli Istriani e il Comitato 10 febbraio, al fine di promuovere e realizzare eventi dedicati alla diffusione e all'approfondimento storico delle vicende del confine orientale, delle foibe e dell'esodo degli italiani dell'Istria.
Fiume e Dalmazia Quindi chiediamo, come Consiglio regionale, di impegnare la Giunta regionale, per tramite dell'Assessore competente, ad avviare al più presto l'iter per la stipula di un protocollo d'intesa con l'Unione degli Istriani e il Comitato 10 febbraio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Presidente, credo che dovremmo proporre al Consigliere Cane di sospendere questo atto, perché, a seguito di un'attenta analisi, risulta che l'Associazione con cui il Consigliere propone di siglare questo protocollo di intesa è un'associazione minoritaria, non rappresentativa della maggioranza degli istriani dalmati e giuliani e, soprattutto, non facente parte del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, di cui fa parte l'altra Associazione che, invece, è maggioritaria e quindi rappresentativa.
Noi non vorremmo oggi trovarci a respingere questo atto e neanche inserirci in un dissidio tra enti del terzo settore; tuttavia facciamo presente che essendoci già un'associazione riconosciuta con cui il Consiglio regionale da anni interloquisce su questo tema molto importante e molto sensibile forse non è il caso che noi oggi creiamo un problema e anche un incidente diplomatico.
Mi rivolgo anche a lei, Presidente del Consiglio regionale, che presiede il Comitato Resistenza e Costituzione. Il mio è un invito alla prudenza e alla cautela; è un invito a un rinvio, magari dopo essersi confrontati.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che abbia davanti uno dei pochi rappresentanti di una generazione che, fra i primi, ha condannato le foibe, ma è stato educato, soprattutto dalla nostra istruzione pubblica, dalla università pubblica, a riconoscere anche i crimini fascisti in Jugoslavia. Per questo, mi sembra del tutto sconveniente che questa discussione si svolga in così breve tempo, visto che abbiamo scelto quattro ordini del giorno per chiudere i lavori dell'Aula entro le ore 18.00.
Se non accoglierete la richiesta della Consigliera Canalis, chieder ovviamente di intervenire, anche per precisare alcuni dati e alcune relazioni che, giustamente, il Consigliere Cane avrà letto da qualche parte, ma non sono esattamente quelli che ho studiato sui libri universitari, tra l'altro non certo di grande colore politico e appartenenza politica.
Invito tutti, visto che la riflessione è assolutamente delicata e ha ragione ovviamente il Consigliere a dire che fa parte della nostra storia a non banalizzarla e non gettarla così, in una discussione in due minuti come se fosse oggetto non di discussione, tra l'altro dal punto di vista storico.
Quindi, chiedo anch'io il rinvio dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Ringrazio ovviamente il collega Cane per aver proposto e suggerito questo ordine del giorno, ma ringrazio anche il Consigliere Grimaldi per aver evidenziato che questo tema necessita sicuramente di tempo, di approfondimento, di discussione e va evidenziato in quest'Aula.
Ma questa è un'altra partita ed è un discorso che obbligatoriamente dovremmo fare. Dovremmo farlo per la colpa che l'Italia ha avuto di nascondere per tutti questi anni, fino al 2005; una pagina orribile e buia qual è stata quella delle foibe che, ripeto, l'Italia ha voluto colpevolmente dimenticare. Tuttavia, adesso l'ordine del giorno chiede la stipula di un protocollo di intesa fra la Regione e due soggetti: l'Unione degli Istriani e il Comitato 10 Febbraio (comitato del quale faccio anche parte e ringrazio il suo Presidente, Denis Scotti, sempre attivo). Ciò per vita ad un protocollo d'intesa che dedichi del tempo per la comunicazione per l'approfondimento storico di questa vicenda che - ripeto - è una vicenda orribile, sia per quanto riguarda l'esodo degli italiani dell'Istria e del Friuli Venezia Giulia ma, soprattutto, per la serie di eccidi ai danni di civili e militari italiani, di nostri compatrioti da parte dei partigiani comunisti di Tito.
Penso, quindi, che ci siano ampiamente gli estremi per arrivare oggi al voto, che ovviamente da parte del mio Gruppo politico, sarà positivo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti



RAVETTI Domenico

Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente. Il collega Grimaldi e la collega Canalis hanno fatto una domanda al primo firmatario e siamo in attesa della risposta. Qualora fosse negativa, cioè non fosse accettata la proposta di sospensione, immagino insieme ad altri colleghi, chiederemo la parola per intervenire sul punto.



PRESIDENTE

Chiedo se ci sono interventi sulla richiesta di sospensione.
Ha chiesto la parola il Presidente di Gruppo Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Come maggioranza, chiediamo una sospensione dei lavori di 5 minuti.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.56, riprende alle ore 18.02)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



CANE Andrea

Presidente, se c'è l'accordo di chiudere i lavori e finire con l'ordine del giorno - e quindi non trattare più nulla - chiudiamo la seduta e riprendiamo a gennaio. Se questo è l'accordo.



PRESIDENTE

Non ho percepito l'accordo. Ci sono ancora gli ordini del giorno presentati dalla Consigliera Disabato e dal Consigliere Bongioanni. O sospendiamo l'esame dell'ordine del giorno n. 694 e proseguiamo.
Chiedo all'Aula di farmi sapere quali sono gli intendimenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non ravviso le condizioni per proseguire i lavori con l'esame degli atti di indirizzo, quindi le chiedo di chiudere la seduta e di sconvocare anche quella di domani.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

In effetti, c'era un accordo a trattare un ordine del giorno per Gruppo soltanto che è nata una sorta di qui pro quo rispetto alla richiesta di sospensione per ulteriori approfondimenti sull'ultimo ordine del giorno.
So che i colleghi del Movimento 5 Stelle ci tengono, così come ci teniamo noi, a trattare l'ordine del giorno n. 704, avente ad oggetto "Mantenimento dell'edizione notturna del Tg regionale RAI", che è un argomento assolutamente meritevole ed importante (peraltro, anch'io ho presentato un ordine del giorno in merito).
Vedo, però, che alcuni colleghi stanno abbandonando l'aula, per cui credo sia opportuno fare sintesi e chiarirsi insieme su come proseguire i lavori in questi ultimi dieci o quindici minuti. Grazie.



PRESIDENTE

Mentre fate sintesi, potremmo proseguire i lavori con l'esame di questi ordini del giorno, dal momento che mi sembra un tema abbastanza condiviso.
In ogni caso, sospendiamo la trattazione dell'ordine del giorno n. 694.


Argomento: Telecomunicazioni

Esame ordine del giorno n. 704 presentato da Disabato e Martinetti inerente a "Mantenimento dell'edizione notturna del Tg regionale RAI"

Argomento: Telecomunicazioni

Esame ordine del giorno n. 718 presentato da Preioni, Fava, Cane, Gavazza Marin e Perugini, inerente a "Informazione regionale a seguito della cancellazione dell¿edizione notturna della TgR"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame degli ordini giorno n. 704 e n. 718, di cui al punto 25) all'o.d.g.
Consigliera Disabato, intende illustrare l'ordine del giorno n. 704?



DISABATO Sarah

Presidente, se il Consiglio intende proseguire i lavori, utilizzerò trenta secondi per illustrare l'ordine del giorno a mia prima firma.



PRESIDENTE

Prego, ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Abbiamo appreso da fonti di stampa - notizia successivamente confermata durante un CdA di RAI - l'intenzione dell'Amministratore delegato, Carlo Fuortes, di cancellare la terza edizione dei Tg regionali. Tutto questo senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, con i lavoratori e nemmeno con gli utenti di tale servizio. E, apparentemente, senza una motivazione razionale.
Anzi, i dati Audirai del 2021 dicono con estrema chiarezza che la terza edizione non perde ascolti. Anzi, le edizioni del Tgr fanno da traino alla programmazione di Raitre, segno del grande interesse ai contenuti dell'informazione regionale. Si tratta, dunque, di un taglio che mortifica il ruolo e la funzione dell'informazione RAI.
Se poi ci dev'essere razionalizzazione, a nostro avviso, non deve avvenire a scapito dell'informazione regionale, che è di grande interesse per i cittadini. Anche perché l'eventuale soppressione dei Tg regionali RAI determinerebbe la completa sospensione dell'informazione pubblica regionale dalle 19.55 alle 07.00, quindi per undici ore di fila, con la chiusura anche delle sedi. Per questo, anche i lavoratori hanno deciso di manifestare contro la decisione del CdA della RAI.
Con questo ordine del giorno, chiediamo brevemente di esprimere, attraverso una lettera formale rivolta al Consiglio di Amministrazione RAI, l'assoluta contrarietà della Regione Piemonte e dei suoi rappresentanti in merito all'eventualità di sopprimere l'edizione della notte dei Tg regionali RAI.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo al Consigliere Preioni se intende illustrare l'ordine del giorno n.
718 o se lo dà per illustrato.



PREIONI Alberto

Lo do per illustrato.
Di fatto, i concetti sono gli stessi: anche noi siamo preoccupati per la chiusura notturna dell'edizione del Tgr. Se proprio è un'azione che non possiamo interrompere, chiediamo almeno un ampliamento della sezione serale, perché riteniamo sia opportuno un maggiore approfondimento per il nostro Piemonte di una rete così importante, che è la rete nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Se non vi sono ulteriori richieste di intervento, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere sugli ordini del giorno testé illustrati.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta regionale esprime parere favorevole.



PRESIDENTE

La Giunta regionale esprime parere favorevole su entrambi gli ordini del giorno.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 704, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 718, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame ordine del giorno n. 698 presentato da Bongioanni, Chiorino, Nicco e Marrone inerente a ""Bonifica amianto degli edifici rurali del Piemonte"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 698, di cui al punto 27) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Bongioanni per l'illustrazione.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Lo darei quasi per l'illustrato, visti i tempi e la gentilezza dei colleghi a fermarsi. Dico solo che riguarda i danni che hanno subìto, a seguito della grandine e degli eventi meteorologici nel mese di aprile, alcuni tetti, fatti con quel vecchio materiale chiamato eternit, di aziende agricole della pianura piemontese.
Abbiamo una serie di articoli legislativi al riguardo: articolo 6 del nostro Statuto, che prevede che la Regione debba agire contro le varie forme e fonti di inquinamento e adotti misure di salvaguardia; articolo 1 della legge n. 30 del 2008, una legge che recita come la Regione debba adottare gli strumenti necessari per la tutela della salute e il risanamento dell'ambiente, disponendo la bonifica e lo smaltimento dell'amianto.
Visto che questi tetti d'amianto (ho fatto anche dei sopralluoghi con le associazioni di categoria) sono ancora numerosissimi, l'ordine del giorno prevede di impegnare la Giunta sia a una ricognizione accurata dei danni causati dal maltempo da aprile a luglio del 2021, inerenti alla dispersione dell'amianto, sia a prevedere, nell'ambito dei finanziamenti previsti dalla legge regionale 30/2008, stanziamenti di fondi per effettuare un corretto smaltimento e l'eliminazione dell'amianto per gli edifici rurali che lo presentino ancora. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci richieste di ulteriori interventi, chiedo il parere della Giunta regionale in merito.
Prego, Assessore.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Il parere della Giunta regionale è favorevole.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci richieste di intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 698, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Abbiamo terminato l'iter concordato fra i Gruppi.
Mi pare ci sia l'accordo di sospendere e sconvocare la seduta già convocata per la giornata di domani, per cui il Consiglio di domani è sconvocato.
Nella Conferenza dei Capigruppo di domani verranno decise le prossime sedute di Consiglio e di Commissione.
Essendo a pochi giorni del Santo Natale, auguro a tutti i Consiglieri e agli addetti ai lavori (funzionari, dirigenti, impiegati e dipendenti del Consiglio) buone feste e buon Natale.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 18.15)



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