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Dettaglio seduta n.155 del 21/10/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 09.32 il Presidente Allasia comunica che la seduta inizierà alle ore 10.00)



(La seduta inizia alle ore 10.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che, per la gestione della seduta, si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 14 ottobre 2021, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale.
Procedo all'appello nominale per la verifica della presenza; ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Carosso, Chiorino Cirio, Gagliasso, Icardi, Lanzo, Protopapa, Stecco, Tronzano e Zambaia.
Il numero legale è, pertanto, 21.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Sono presenti 36 Consiglieri; non sono presenti gli Assessori esterni Marnati, Poggio e Gabusi.
L'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 10 ottobre 2021.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo, ai sensi del Regolamento, sulle sue comunicazioni.
Volevo chiederle dei chiarimenti rispetto alla richiesta di cambiamento dell'o.d.g. di ieri. Abbiamo chiesto un incontro in Conferenza dei Capigruppo con gli Assessori competenti sulle note vicende di Finpiemonte.
L'abbiamo chiesto nelle ultime tre sedute e anche lei ci ha garantito che ci avrebbe dato un cenno per capire come la Giunta avrebbe voluto affrontare il tema. Sono presenti l'Assessore Marrone ai rapporti col Consiglio e, fortunatamente, anche l'Assessore Ricca che, se non sbaglio, è ancora Assessore alle partecipate. Manca l'Assessore Tronzano, ma non credo sia dirimente nel decidere, almeno fra noi, se il Presidente Cirio darà le comunicazioni o un'informativa in Aula, cosa che riterrei opportuno, visto che dopo tre/quattro sollecitazioni dei Gruppi di opposizione sarebbe stata cosa dovuta. Le chiedo se intende convocare una Conferenza dei Capigruppo anche solo per decidere come svolgere questa informativa.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulle sue comunicazioni riguardanti i congedi. Anche questa settimana non si svolge la sessione di risposta alle interrogazioni dei Consiglieri.
Segnalo che c'è una mia interrogazione all'Assessore Icardi depositata il 17 maggio 2021: ha recentemente compiuto cinque mesi. L'Assessore Icardi oggi è in congedo, per ragioni sicuramente validissime e per ragioni sue però, visto che ieri, legittimamente, si è rallegrato perché una proposta di riorganizzazione della sanità piemontese, che sarebbe dovuta essere, a logica, in capo alla Giunta, è invece venuta con una proposta di legge del Consiglio (lui se ne è rallegrato e va benissimo), almeno risponda alle interrogazioni, specie quelle depositate da cinque mesi.
C'è anche un'interrogazione della collega Frediani che aspetta risposta da tempo.
Presidente, come da Regolamento le scriverò una lettera, ma vorrei evitare lo dico con tranquillità e con cortese fermezza - di fare quello che ho già fatto nella scorsa legislatura, quando mi piazzai fisicamente in Assessorato. L'ho fatto con l'Assessore Saitta, posso anche farlo con l'Assessore Icardi, però vorrei veramente evitare di farlo.
Per tale motivo sollecito, ma lo farò anche per vie più ufficiali con una richiesta scritta, la risposta all'interrogazione n. 747.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ho depositato un ordine del giorno dal titolo "Interventi finalizzati al miglioramento e al monitoraggio della qualità dell'aria in ambienti scolastici e universitari". Vorrei chiedere se è possibile l'inserimento non so il numero perché l'ho depositato ieri.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Desidero chiedere un'audizione, un'informativa o che l'Assessore Carosso riferisca in Aula rispetto al possibile smembramento del settore biodiversità e aree naturali della Regione Piemonte.
Il 18 ottobre, le maggiori associazioni ambientaliste hanno scritto una lettera aperta alla Regione per un confronto sul tema, con l'invito a riflettere su un'operazione che, se confermata, sarebbe uno dei più gravi attacchi al patrimonio naturale e alla biodiversità della nostra Regione una seconda azione direi, soprattutto alla luce dei tagli avvenuti nel 2020 con il dimezzamento sui capitoli destinati alla tutela della biodiversità.
A parte il fatto che ritengo davvero offensivo nei confronti del Consiglio regionale apprendere di un'azione intavolata di questo tipo senza un passaggio in Commissione competente o senza avere un accenno o qualcosa da parte dell'Assessore. Spero non voglia far passare tutto in Giunta escludendo il Consiglio regionale in merito.
Chiariamo fin da subito che, se questo atto verrà confermato, faremo sapere a tutti le intenzioni della Giunta sulla tutela della biodiversità.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ricordo a tutti i Consiglieri e a tutti i Gruppi che l'o.d.g. è stato già approvato ieri, perché siamo una seduta unica, perciò non c'è possibilità di modificare l'o.d.g. odierno.
Sulla richiesta del Consigliere Grimaldi, già avanzata in altra sede, nella giornata odierna è convocata la Conferenza dei Capigruppo, per cui troveremo le modalità con la Giunta di poterla trattare o in Commissione o in Aula nelle prossime sedute.
Sulle interrogazioni e interpellanze, ribadisco il concetto che una volta iscritte all'o.d.g. del Consiglio, sarebbe cosa gradita che la Giunta presente con i vari Assessori, le portasse avanti. Vedremo anche di sollecitarlo per iscritto nella Conferenza dei Capigruppo di oggi.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento comunico che hanno chiesto congedo Carosso, Chiorino, Cirio, Gagliasso, Icardi, Lanzo, Protopapa Stecco, Tronzano e Zambaia.


Argomento: Bilanci preventivi - Variazioni di bilancio - Assestamento di bilancio

Esame proposta di deliberazione n. 160, inerente a "Approvazione della proposta di variazione di assestamento, ai sensi dell'articolo 50, comma 3 bis del D.lgs 23 giugno 2011, n. 118, del bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale per il triennio 2021-2022-2023"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 160, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il provvedimento era stato incardinato ieri; eravamo passati all'illustrazione della proposta. Ai sensi della normativa vigente l'Ufficio di Presidenza è tenuto, anche sulla base delle risultanze del rendiconto dell'esercizio precedente, a deliberare proposte di assestamento alla previsione di bilancio al Consiglio regionale per la relativa approvazione.
Tale proposta, in relazione all'operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi, al fondo pluriennale vincolato e all'eventuale fondi crediti dubbia esigibilità, accertati in sede di rendiconto di gestione dell'esercizio precedente, è diretta a verificare il permanere degli equilibri generali di bilancio, a rendere effettiva la destinazione del risultato economico dell'esercizio precedente e a definire la destinazione della quota libera del risultato di amministrazione.
Con il medesimo documento, inoltre, vengono apportate variazioni in aumento o in diminuzione alle previsioni degli stanziamenti di competenza e di cassa, in ragione dei fabbisogni rilevati o a seguito di modifiche di norme o nuovi trasferimenti ricevuti. rimodulando le spese secondo le necessità rilevate dai competenti Uffici del Consiglio regionale.
In applicazione della nuova norma (legge 178 del 30/12/2020), si è ritenuto di procedere ad un aggiornamento delle scritture contabili del bilancio di previsione 2021-2023, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 20 dicembre 2020, n. 318-20305, aggiornamento basato sulle risultanze contenute nel riaccertamento ordinario dei residui e nel Rendiconto proposto, per l'approvazione, con delibera dell'Ufficio di Presidenza del 20 maggio 2021, n. 82.
A tal fine, si ritiene di poter procedere, in sede di assestamento, alla corretta iscrizione a bilancio, mediante variazioni in entrata e uscita del fondo cassa risultante al 31 dicembre 2021, dei residui attivi e passivi, delle competenti accantonate e vincolate di parte corrente dell'avanzo di amministrazione, quale risultanti dal rendiconto proposto per l'approvazione con la già citata delibera dell'Ufficio di Presidenza del 20 maggio 2021, n. 82.
Si segnala, in merito alle variazioni che verranno riportate, che si riferiscono tutte all'esercizio 2021, non risultando al momento necessario effettuare variazioni a carico dei successivi esercizi.
In particolare, quindi, si è proceduto a procedere ad alcune variazioni sulle entrate: . variazione in diminuzione dei residui attivi, per - E 4.987.248,96 che risultano quindi iscritti a bilancio, parte entrate, per E 39.437.024,99, a seguito della presente variazione . variazione in diminuzione del capitolo 3/0 (fondo iniziale di cassa) per - E 907.798,13, che risulta quindi iscritto in entrata per complessivi E 4.059.763,87, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del capitolo 1/0 (avanzo di amministrazione vincolato), per E 13.382,66, che risulta quindi iscritto in entrata per complessivi E 2.224.576,22, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del capitolo 6/0 (avanzo di amministrazione accantonato), per E 510.049,44, che risulta quindi iscritto in entrata per complessivi E 3.110.206,54, a seguito della presente variazione.
Come specificato all'articolo 50, comma 3bis del decreto legislativo n.118 del 2011, ove è previsto che "In ogni caso, l'eventuale avanzo di Amministrazione libero e quello destinato agli investimenti possono essere applicati al bilancio di previsione solo a seguito dell'approvazione con la legge del rendiconto che ne certifica la sussistenza", non risulta invece possibile procedere alle variazioni di entrata necessarie per l'applicazione della quota risultante di avanzo libero, pari a euro7.909.448,06, in relazione alla quale si ritiene, in ogni caso, di dare atto che potrà essere oggetto di restituzione alla Giunta regionale, con successiva deliberazione di assestamento, nella misura di 5 milioni.
Per l'applicazione dell'avanzo libero sarà, pertanto, necessario attendere il parere dei Revisori sul secondo assestamento appena approvato dall'Ufficio di Presidenza.
Analogamente alla parte delle entrate, si è proceduto ad alcune variazioni sulle uscite. Si è infatti proceduto sul lato uscite all'applicazione delle quote accantonate e vincolate dell'avanzo di amministrazione, nonché ad apportare le necessarie variazioni dei residui passivi.
In particolare, si procede, per la parte uscite, alle seguenti variazioni: . variazione in diminuzione dei residui passivi, in competenza e cassa per - E 14.211.415,31, che risultano quindi iscritti a bilancio, parte spesa, per E 4.737.742,84, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del del capitolo 19057/0 (fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa), per E 1.000.000,00, che risulta quindi iscritto a bilancio, parte spesa, per E 1.454.804,97, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del capitolo 13070/1 (prestazione professionale specialistica), in competenza e cassa, per E 13.382,66, a pareggio di quanto appostato con la correlativa variazione in aumento, parte entrate, del capitolo 1/0 (avanzo di amministrazione - parte vincolata), capitolo 13070/1 che risulta quindi iscritto a bilancio parte spesa, per E 111.474,85, a seguito della presente variazione . variazione in diminuzione del capitolo 19053/1 (fondi rinnovi contrattuali), per - E 212.155,56, che risulta quindi iscritto, per la parte spesa, per E 0,30, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del capitolo 19053/5 (fondi rinnovi contrattuali) per E 469.080,00, a pareggio, per quota parte, di quanto appostato con la correlativa variazione in aumento, parte entrate, del capitolo 6/0 (avanzo di amministrazione - parte accantonata), capitolo 19053/6 che risulta quindi iscritto a bilancio, parte spesa, per E 469.080,00, a seguito della presente variazione . variazione in aumento del capitolo 19054/4 (altri fondi e accantonamenti) per E 253.125,00, a pareggio, per quota parte, di quanto appostato con la correlativa variazione in aumento, parte entrate, del capitolo 6/0 (avanzo di amministrazione - parte accantonata), capitolo 19054/4 che risulta quindi iscritto a bilancio parte spesa, per E 673.135,87, a seguito della presente variazione.
Come mostrato dalle procedure informatiche, il bilancio di gestione 2021 unico interessato dalle variazioni d'assestamento ex articolo 50, comma 3 bis, del decreto legislativo 118/2011, pareggia per euro 95.617.597,85 in competenza, con un fondo di cassa finale presunto pari a 9.048.088,32 euro.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi scuso, non ero presente in Commissione quando si è affrontato questo tema - sicuramente sarebbe stato un contesto più adatto per un approfondimento e un confronto su alcune voci - ma in questi giorni si parla molto del rientro in presenza dei dipendenti del Consiglio, della Regione e anche dei dipendenti dei Gruppi consiliari.
A me piacerebbe capire, al di là dell'opportunità di un rientro in un periodo in cui la pandemia è ancora in essere e rischia di avere una recrudescenza con l'arrivo della stagione più fredda e al di là dell'indirizzo del Governo (sappiamo che il Ministro Brunetta non ha avuto mai particolare predisposizione per l'innovazione in ambito lavorativo e forse non comprende neanche troppo bene quali siano i vantaggi dello smart working), se sia possibile fare un approfondimento rispetto alle ripercussioni positive e negative del lavoro in smart working che abbiamo avuto nell'ultimo anno, anche dal punto di vista economico. Vorrei capire se ci sia stato un vantaggio dal punto di vista economico, un risparmio ovviamente, c'è tutto un discorso anche legato alla produttività.
Io ho una percezione del lavoro in smart working positiva, nel senso che anche quando siamo stati tutti in remoto, mi sembra che il personale del Consiglio (sulla Giunta, ovviamente, non posso fornire motivazioni così precise) abbia lavorato molto bene. Spiace un po', quindi, vedere che il lavoro svolto in remoto dai dipendenti non sia stato correttamente valorizzato e adesso rischi di essere troppo limitato.
Posso capire che sia necessario un ritorno in presenza, ma mi piacerebbe che non fosse un ritorno obbligatorio e a tempo pieno, cioè esteso a tutti e per tutti i giorni, anche perché sappiamo che ci sono delle indicazioni rispetto allo scaglionamento, per evitare il traffico eccessivo che purtroppo nella stagione autunnale, invernale e primaverile si concentra nelle nostre città.
Al di là del discorso sugli obiettivi, sulla produttività e sull'organizzazione del lavoro, rispetto ai quali ho una percezione decisamente positiva, vorrei un approfondimento e un confronto dal punto di vista delle risorse, per capire se per l'Ente ci sia stato o meno un risparmio (e, se sì, da quale punto di vista) o se si possa immaginare di ricavare dallo smart working un risparmio rispetto all'organizzazione dell'attività e alle risorse che vengono impiegate.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Buongiorno, Presidente e buongiorno a tutti i colleghi.
Voglio anch'io collegarmi all'intervento della collega Frediani, che reputo estremamente interessante. Noi oggi siamo chiamati ad approvare l'assestamento del bilancio del Consiglio regionale, rispetto al quale mi pare che non si possa che avere una valutazione positiva, ovviamente, anche in base a quanto lei ci ha relazionato. Questo momento ci obbliga a fare una riflessione sul funzionamento del nostro Ente, soprattutto dopo questi lunghi mesi di pandemia, dove il lavoro, così come l'avevamo concepito in modo tradizionale, un po' per tutti è stato ovviamente stravolto. Lo è stato anche per noi Consiglieri regionali, per i nostri Gruppi; lo è stato per tutto il funzionamento della macchina del Consiglio regionale, a partire dai dipendenti. Sia a livello pubblico che a livello privato siamo stati obbligati a sperimentare delle forme di lavoro che prima si conoscevano, ma che non trovavano sostanziale applicazione, se non in casi particolari e circoscritti.
È stata un'esperienza obbligata, ma spesso dalle esperienze obbligate si impara qualcosa.
Anche per quanto riguarda le aziende private abbiamo registrato situazioni e commenti molto positivi, tant'è che molte realtà proseguono con questa modalità, investendo anche delle risorse sullo smart working.
Evidentemente, l'esperienza è stata positiva dal punto di vista della produttività, così come, guardandola dal lato dei lavoratori, è stata positiva anche per la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della famiglia (pensiamo al lavoro femminile in modo particolare).
Altrettanta considerazione positiva non l'abbiamo sentita, per nell'ambito della Pubblica Amministrazione, a partire dal Ministro Brunetta, che ha liquidato in maniera molto sbrigativa l'esperienza dello smart working, dicendo che la Pubblica Amministrazione non era attrezzata diversamente dal privato, per poter portare avanti efficacemente questa modalità di lavoro, facendo altresì commenti molto, molto pesanti, della serie "lo smart working premia coloro che non lavorano, riduce la produttività", insomma "imbosca", nel senso piemontese del termine paragonando addirittura lo smart working ad una sorta di vacanza mascherata.
Considerazioni analoghe ne avevamo anche sentite in passato dall'Assessore Gabusi, che non aveva fatto mancare la sua valutazione e il suo contributo.
Per quanto riguarda il Consiglio regionale, invece, avevo sentito considerazioni positive a partire dal Presidente Allasia, confermate poi anche dai dati e dalle valutazioni che abbiamo avuto modo di conoscere: l'esperienza è stata giudicata positiva nel suo complesso (poi bisognerà distinguere tra mansioni e mansioni, tipologie di lavoro e tipologie di lavoro).
È evidente che, in generale, nella Pubblica Amministrazione un lavoro di sportello è, per lo più, un lavoro in presenza. Ma un lavoro per obiettivi e per progetti può anche svolgersi non in presenza; anzi, magari può essere svolto più utilmente in smart working.
Avevo sentito delle valutazioni molto positive su questo tipo di esperienza, a seguito delle quali mi sarei atteso che non venisse sostanzialmente abbandonata nell'arco di poche settimane anche nei nostri uffici del Consiglio regionale. Al riguardo, vorrei invitare l'Ufficio di Presidenza ad una riflessione in merito, per non perdere ciò che di positivo abbiamo acquisito in questi mesi, cercando di ottimizzare i metodi lavorativi che si possono avere all'interno degli uffici del Consiglio, ma cercando anche, in un rapporto virtuoso con il personale, di valutare laddove è possibile, il proseguimento di questa esperienza. Teniamo in considerazione il fatto che noi, comunque, non siamo ancora usciti dall'emergenza pandemica (basta vedere quello che sta accadendo in Inghilterra, ad esempio), quindi è necessario, da un lato, mantenere ancora alta la guardia, e, dall'altro lato, non disperdere quel patrimonio positivo che, in termini di nuove forme di lavoro, abbiamo sperimentato ed acquisito in questi mesi.
Nel collegarmi all'intervento della collega Frediani, credo che si imponga un'ulteriore riflessione anche in ordine agli investimenti. Mi pare che anche le forze sindacali lo stiano chiedendo con determinazione, perci occorre investire delle risorse al riguardo, se veramente ci crediamo. A mio avviso, sarebbe un fatto negativo liquidare questa esperienza semplicemente come una parentesi, e nulla di più, perché qualcosa di positivo credo che sia maturato. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Dopo aver ascoltato i colleghi non posso che intervenire anch'io in merito allo smart working, che potrebbe andare ad impattare, come ha già fatto, sul bilancio dell'Ente.
In questi mesi di pandemia - a parte i primi giorni in cui c'è stata un po' di difficoltà, perché ci siamo trovati dall'oggi al domani a non poter venire a lavorare in presenza - si è riusciti comunque a mantenere un livello di produttività molto elevato dell'Ente. Anzi, che io ricordi, non abbiamo mai prodotto tanto quanto in questi mesi. Gli Uffici sono sempre stati di supporto, non hanno mai mancato nel loro compito di farci trovare il lavoro pronto e supportare il Consiglio nell'avanzamento dei lavori dello stesso.
Inoltre, lo smart working ha comportato anche un risparmio per l'ente rispetto a tutta una serie di voci di spesa. Sicuramente, non c'è solamente un risparmio legato allo smart working, ma anche una questione culturale di approccio al lavoro, più legata agli obiettivi che sul tempo passato in ufficio, che risulta essere abbastanza fine a se stesso. Ormai è un concetto vecchio, che magari potevamo applicare quando ci sono state le varie rivoluzioni industriali, ma oggi in una società di servizi si pu tranquillamente lavorare da casa, anzi, aggiungo, parzialmente lavorare da casa, perché comunque non bisogna perdere il contatto con l'ambiente lavorativo, il contatto umano con i colleghi e con l'organizzazione.
Devo dire che questo non viene impedito dalle norme che abbiamo potuto leggere; semplicemente bisogna riorganizzare il lavoro attraverso dei nuovi strumenti di pianificazione. Spero che possano essere realizzati al più presto, da una parte anche per ringraziare i lavoratori per tutto quello che hanno fatto durante questo periodo pandemico e per avere dato ancora di più a questo ente; dall'altra parte, per andare incontro a tutta una serie di esigenze organizzative, perché - lo ricordo - purtroppo non siamo ancora fuori dalla pandemia. Nonostante l'Italia attualmente sia un'oasi felice perché abbiamo circa duemila contagi al giorno contro cifre a quattro zeri delle altre nazioni europee, non dobbiamo abbassare la guardia.
Indipendentemente dal vantaggio che ci potrebbe dare lo smart working nell'affrontare la pandemia, ci sono anche vantaggi estremamente importanti dal punto di vista del benessere dei dipendenti, tra i quali la possibilità di conciliare meglio i tempi di vita e lavoro e magari di dedicare anche più tempo al lavoro, quel tempo che oggi, invece, viene dedicato per spostarsi sui mezzi di trasporto. Dall'altra parte, sempre collegato a questo, ci sarebbe la riduzione dell'inquinamento.
Purtroppo abbiamo già sforato le giornate consentite di sforamento delle polveri sottili in diverse città piemontesi. L'inverno non è ancora alle porte e siamo già ad affrontare il fenomeno dell'inversione termica che di certo non aiuta rispetto alla gestione delle polveri sottili e il trasporto impatta per almeno un quarto rispetto ai problemi legati all'inquinamento.
Lo smart working è una modalità di lavoro ormai utilizzata in tantissime aziende private; non esiste multinazionale in cui non si faccia dello smart working, perché dove c'è la possibilità di organizzare il lavoro in maniera organica e dove si può contare sulla presenza di più persone è molto più facile da fare. E' nella cultura aziendale di diverse società ormai da anni quella di concedere degli spazi di lavoro di smart working, cioè la possibilità di lavorare da casa ai propri dipendenti, con enormi benefici per le stesse imprese.
Quindi, auspico che si possa andare avanti in questa direzione e che il blocco che c'è stato possa essere superato in poche settimane o addirittura in pochi giorni, per consentirci di riprendere tale esperienza, avendo fatto un passo in avanti rispetto alla situazione precedente alla pandemia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente. La ringrazio e ringrazio i colleghi che hanno messo al centro uno dei temi cruciali di questa nuova ripresa. Tra l'altro, lo dico perché spero e continuo a credere che il suo atteggiamento da Presidente del Consiglio sia diverso da quello avuto dalla Giunta regionale. In entrambi i casi, i piani dell'organizzazione del lavoro agile previsti da mesi non sono ancora sul campo, ma - ripeto - credo e spero che il suo atteggiamento continui ad essere diverso da quello che abbiamo spesso sentito dalle parole dell'Assessore Gabusi e degli Assessori della Giunta.
Sappiamo bene quanta discrezionalità ci sia al momento sul tema dello smart working e quanto sia necessario avere chiare le attività che possono essere svolte da remoto, le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, gli strumenti di verifica dei risultati.
Ma soprattutto si continuano ad ignorare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in smart working, spesso emergenzialmente. Credo, e ne sono convinto, che in questo ente non sia successo così. Così come continua ad essere importante discutere del diritto alla disconnessione, il diritto a un rimborso spese per le utenze domestiche, l'acquisto di strumenti di lavori propri.
Per questo immagino, come dicevano i colleghi, che nelle prossime settimane proveremo anche a dare un punto di vista tutti insieme: quello che il Ministro Brunetta ha messo in campo non può essere un'idea rigida senza cogliere appieno le opportunità. È vero che si dice che il lavoro in presenza sarà prevalente, ma credo che, come ho sentito dire dai colleghi che l'idea di preservare la possibilità di quei due giorni in smart working ci porti a lavorare, intelligentemente, su quello di cui abbiamo anche discusso ieri, cioè di come si può e si deve ridurre la nostra impronta energetica, la nostra impronta ambientale e mettere tutti nelle condizioni migliori per dare il massimo. Non è detto che questo avvenga solo con il lavoro che noi consideriamo tradizionale, ossia prevalentemente in presenza.
Credo sia altrettanto importante, per questo Consiglio, ritornare a strumenti di presenza anche dei nostri lavori più "intelligenti" (la dico così). Se da una parte si può ritornare alla normalità - glielo dicevo l'altro giorno, Presidente - tornando a firmare, senza avere meccanismi che facciano sì che siano gli Uffici a segnare la nostra presenza (e credo che troveremo il modo di ritornare a quella normalità), dall'altra, non vorrei che si tornasse indietro, come se non potessimo aumentare il nostro lavoro.
Lo dico come Consigliere regionale: vorrei aumentare il numero di Commissioni che facciamo, ma perché non farle anche con gli strumenti informatici che abbiamo costruito insieme? È disdicevole? A me non pare.
Abbiamo lavorato male nelle riunioni di Commissione on line? A me non risulta, anzi, dato che spesso siete stati fautori della presenza a tutti i costi, vi faccio notare che la media - la media - di presenza dei Consiglieri di maggioranza nelle Commissioni è di tre, quattro, cinque.
Tre, quattro, cinque (compreso il Presidente ovviamente, altrimenti non si arriverebbe a cinque), un Vicepresidente e i Capigruppo.
Colleghi, siamo proprio sicuri che non si possa aumentare la partecipazione? Non ne faccio una questione di remunerazione.
Sapete benissimo che penso che la gran parte dei colleghi non presenti alle Commissioni facciano il loro lavoro di Consiglieri regionali, perch non c'è solo il lavoro d'Aula; dopodiché, apriamo una riflessione.
Apriamola, perché i banchi vuoti della Giunta sono abbastanza indicativi.
Cosa starà facendo la Giunta? Starà lavorando, immagino. Immagino ipotizzo. Da quando si è in presenza, è già un miracolo che gli Assessori ci siano. Un miracolo, Presidente! L'Assessora Caucino, lì sola soletta, è rappresentativa di un mood, un mood che non funziona. Non ci siamo proprio! Trovate un equilibrio per la dignità di questa istituzione. Lo suggerisco a lei, Presidente.
Siamo d'accordo con lei che non si può non apprezzare il fatto che ci sia tutta una parte del nostro lavoro non solo legata agli interventi e a chi prende la parola, per cui continua a essere necessario un lavoro in presenza, perché la politica si fa anche così, però ci sono anche tanti altri momenti.
Ve lo dice uno che prova a essere presente a tutte le Commissioni, uno a cui non fa differenza se le faremo on line o in presenza, però ci sono tanti colleghi che provengono da Alessandria o dal Cuneese per presentarsi alle Commissioni per mezz'ora, senza vedere nessuno. O anche da Novara, da Vercelli, dal Verbano-Cusio-Ossola.
Lo dico in generale: di cosa avete paura? Di cosa abbiamo paura? Noi vi diamo questa disponibilità; vi diamo anche la disponibilità di tornare a intendere quelle Commissione in un modo diverso, se però c'è la volontà di comprendere come la pandemia ha fatto da detonatore a tante ingiustizie e ha permesso un vero salto tecnologico e culturale. Di questo - ripeto dovremo sempre ringraziare i nostri dipendenti (ovviamente ringrazio anche i nostri Dirigenti e Direttori), personale che si è messo a disposizione di questa transizione che, a questo punto, deve diventare strutturale e che immaginiamo, anche grazie al Piano organizzativo del lavoro agile previsto dalla norma, diventerà un fiore all'occhiello per la nostra Amministrazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Sono lieto di intervenire. Sono cofirmatario della proposta di deliberazione, in quanto componente dell'Ufficio di Presidenza, ma intervengo come Consigliere. Chiaramente non posso fare a meno di riconoscere il lavoro svolto e il lavoro che c'è dietro a dei numeri che esprimono questo bilancio d'assestamento.
Si dice proprio così: tempo di bilanci. Quindi, tempo di bilanci significa anche tempo di considerazioni che, per parte mia, sono assolutamente positive. Un Consiglio regionale che ha avuto le stesse difficoltà attraversate da tutti i cittadini piemontesi e italiani; difficoltà legate a una pandemia e alla necessità di garantire una sicurezza a tutte le persone all'interno del Palazzo, quindi Consiglieri, ma soprattutto lavoratori. Necessità di continuare a garantire un'attività istituzionale nell'interesse dei cittadini piemontesi, senza far venir meno i presidi democratici. Cambiare completamente il tipo di lavoro che si fa, passare completamente "a distanza", così come si è dovuto fare lo scorso anno (e in parte anche nel 2021), garantendo la possibilità, a tutti i Consiglieri regionali, di svolgere il proprio lavoro di legislatori, senza avere precluse delle possibilità.
Non è stato facile, ma è stato fatto. Parlando di numeri, perché quando si parla di bilanci si parla soprattutto di numeri, sembrano questioni ormai di secondo piano, ma comunque va detto.
Anche quest'anno, il Consiglio regionale ha un avanzo e utilizza questi avanzi per fare investimenti, quindi ci sono degli investimenti che andranno avanti per il Consiglio regionale (ricordo che è in programma una forte ristrutturazione di Palazzo Lascaris). Da questo punto di vista ripeto, un bilancio sicuramente positivo e colgo l'occasione per ringraziare non solo i colleghi dell'Ufficio di Presidenza ma, soprattutto le persone dei due Direttori e tutto il personale del Consiglio regionale.
Emerge poi una questione importante che in questo momento occupa anche l'agenda dei media, che è quella della riorganizzazione o meglio del rivedere il concetto di lavoro agile alla luce della, forse, minor necessità di applicare misure di contenimento. La pandemia, purtroppo, c'è ancora; lo stato di emergenza è confermato al 31 dicembre 2021; non bisogna abbassare la guardia perché i Paesi che lo hanno fatto nel nome di, a mio avviso, un'errata percezione del concetto di libertà, ne stanno pagando le conseguenze in termini di contagi. Parlo, soprattutto, dell'Inghilterra che è sotto gli occhi di tutti.
Siamo ancora in uno stato d'emergenza, ma sicuramente, in questo momento siamo in una fase un po' diversa e abbiamo bisogno anche di pensare di ritornare ad una normalità. Tuttavia, non bisogna buttare via tutto: la pandemia vogliamo buttarcela alle spalle volentieri, ma come sempre bisogna fare lo sforzo, non facile - è una sfida non facile - di trasformare i problemi in opportunità.
Il grandissimo problema della pandemia ci ha dato la possibilità meglio, ci ha obbligato a sperimentare qualcosa di diverso. Sperimentando qualcosa di diverso spesse volte ci si accorge che poi alcune cose possono essere conservate.
Un tema di cui, non a caso, hanno parlato molti colleghi, giustamente perché è un tema che in questo momento è molto dibattuto, è quello del lavoro agile. C'è una normativa a livello nazionale che poi deve essere declinata dalle varie amministrazioni. Ci sono anche, in qualche modo delle esigenze in conflitto tra di loro.
Faccio un esempio calzante. Per ironia della sorte, ci sono due esigenze che in Regione Piemonte sono in capo alla stessa persona, cioè l'Assessore Gabusi (il personale e i trasporti). Da una parte sembra che, come è già stato evidenziato dai colleghi, l'atteggiamento della Giunta regionale nei confronti del lavoro agile sia un po' meno positivo di quello che ha il Consiglio regionale, per cui c'è la volontà di far tornare il personale.
Dall'altra, in capo allo stesso Assessore, c'è la questione dei trasporti.
Ci sono bus e treni pieni, non all'80%, non al 100%, ma al 120%.
Faccio un esempio. Mia moglie è un dipendente pubblico e non può fare lo smart working perché è un operatore sanitario: da un po' di giorni, è costretta ad arrivare sul posto di lavoro con 40 minuti di anticipo: 40 minuti della sua vita, della sua giornata che nessuno le restituisce.
Arriva sul luogo di lavoro in anticipo, non perché sia particolarmente puntuale - arrivare con 40 minuti di anticipo non vuol dire essere puntuali - ma perché rischierebbe dei ritardi. Dopo la terza volta che faceva un ritardo di mezz'ora, ha dovuto prevedere di arrivare con 40 minuti di anticipo, perché il bus che le permetterebbe di essere puntuale non al minuto, ma la puntualità sabauda di arrivare 5-10 minuti prima rischierebbe di non esserlo, perché quella linea salta le corse oppure il bus è talmente pieno da non fermarsi e passare oltre.
Queste due esigenze sono certamente in conflitto tra di loro.
Per quanto riguarda la questione del lavoro agile, non posso far finta di non sapere che il Consiglio sta lavorando ad un piano per vedere come applicare le normative nazionali al nostro ente. Sono certo e confido che verrà fatto un ottimo lavoro, di questo sono certo, e, come già hanno detto i colleghi, può essere sicuramente opportuno continuare - nei limiti stabiliti dalle normative nazionali, non si può fare diversamente - a mantenere una forma di lavoro agile anche per il Consiglio regionale, pur riconoscendo che il decreto nazionale chiede che il lavoro in presenza sia prevalente, ma da quello ci sono ampi margini per continuare a mantenere il lavoro agile anche in Consiglio regionale.
È chiaro che c'è del personale che, anche in periodo di pandemia, per il tipo di attività che svolge, non ha potuto fare il lavoro agile e chiaramente a loro va un particolare ringraziamento. A mio avviso, parlo come Consigliere e come membro dell'Ufficio di Presidenza, è un bilancio completamente positivo, le mie considerazioni sono positive. La sfida è quella di trasformare i problemi in opportunità per vedere come migliorare questa Amministrazione, l'efficienza del Consiglio regionale e anche i rapporti che le istituzioni possono e devono avere con i cittadini.
Vogliamo buttarci dietro la pandemia il primo possibile, ma vogliamo anche tutti insieme cercare di migliorare questa Amministrazione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bertola.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Nell'inciso, se mi permettete, ho ascoltato le discussioni che sono pervenute fino adesso in Aula sullo smart working, alias lavoro agile, già discusse in Ufficio di Presidenza e anche direttamente e personalmente con i sindacati e con la Direzione del Consiglio regionale: le valutazioni come avete potuto apprezzare anche voi direttamente, sono positive.
Non nego, nel mio insediamento nel 2019, la titubanza a trattare il lavoro agile - allora non si parlava di smart working - per mia ignoranza e incapacità di visualizzazione di un lavoro agile, di un lavoro eseguito non sul posto di lavoro, e per mia cultura: non l'ho mai negato, né all'epoca né oggi, né con voi né direttamente con i sindacati.
Sicuramente c'è stato un apprezzamento. Purtroppo, per una questione di pandemia globale, si è dovuto accelerare l'utilizzo di questa modalità di lavoro. Peraltro, da oggi preferirei chiamarlo "lavoro agile", perché la modalità "smart working" era una procedura emergenziale, dovuta alla pandemia da COVID-19. Oggi si può tranquillamente parlare di "lavoro agire" per il futuro.
Si dovrà però attendere il nuovo contratto nazionale - su questo vogliamo essere chiari - che speriamo possa arrivare nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, per poi fare una valutazione attenta della struttura del Consiglio regionale - e poi, eventualmente, anche della Regione Piemonte in merito alle procedure e all'interessamento dei lavoratori che ne usufruiranno.
Come stavo dicendo e come avete già ribadito, non si nega la riduzione di spese che si è registrata da parte dell'Ente e della struttura nel periodo del lockdown, a causa del COVID-19; spese che si sono ridotte enormemente per varie vicissitudini, che possiamo tranquillamente concepire, ad esempio, nel minor utilizzo delle utenze (luce e riscaldamento) all'interno del palazzo, perché per circa diciotto mesi la popolazione che lavorava all'interno di Palazzo Lascaris e nelle sue sedi distaccate era notevolmente ridotta; questo ha comportato certamente un risparmio in quel campo. Il grosso risparmio è derivato, soprattutto, dalla mancata erogazione dei ticket restaurant: ricordo che per contratto, non c'era possibilità di poterli erogare. Nel nuovo contratto ci sarà una valutazione diversa rispetto al sistema emergenziale. Guardando avanti possiamo non dico "tranquillizzare", perché non c'è da tranquillizzare nessuno, ma almeno normalizzare il lavoro agile per il futuro. Bisogna solo capire bene cosa si può fare e cosa non si può fare anche da parte dei lavoratori. Sicuramente, non saremo nella stessa condizione dei precedenti mesi, dove la totalità dei lavoratori sarà in lavoro agile.
Perciò le valutazioni che avete espresso sono assolutamente condivisibili dal sottoscritto e dalla Presidenza. Personalmente, come Presidente del Consiglio, sto dando indirizzo all'Amministrazione di procedere in questo senso, per quanto possibile, anche per le considerazioni che avete espresso voi.
Mi permetto anch'io di fare un inciso sul Ministro Brunetta, che ha una visione globale del Paese, rispetto a quello che possiamo vedere e trattare noi dalla nostra posizione sicuramente privilegiata in Consiglio regionale.
Diverso è il lavoro che può fare l'Assemblea e i Consiglieri regionali: sarà una valutazione che faremo successivamente, analizzando cosa si potrà fare in modalità agile e cosa non si potrà fare. Come ho detto, è una valutazione diversa che, al momento, non è affrontata da nessun contratto nazionale, ma da leggi ben precise. Perciò, se ci saranno le condizioni e la volontà politica del Consiglio di sviluppare un lavoro agile anche per quello che si è fatto nei mesi passati nel periodo emergenziale, si svilupperanno. Diversamente, si continuerà come si è fatto sempre e come prevede la normalità, in presenza.
Detto questo, possiamo procedere con la votazione della proposta di deliberazione n. 160. Ricordo che il numero legale è 21.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 160, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi sembrava di capire che c'era qualche collega che volesse intervenire in merito alla votazione precedente.



PRESIDENTE

Consigliere Chiamparino, vuole dichiarare il suo voto?



CHIAMPARINO Sergio

Annuncio il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Consigliera Disabato?



DISABATO Sarah

La mia postazione non funziona: volevo annunciare il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Adesso verifichiamo.
Vi avevo visto con la mano alzata e pensavo che voleste intervenire sull'ordine dei lavori; non è che non volevo aggiungere il vostro voto.
Diamo atto a verbale del voto favorevole del Consigliere Salizzoni e della Consigliera Disabato, e del voto contrario del Consigliere Chiamparino in merito alla proposta di deliberazione n. 160.



CHIAMPARINO Sergio

No, scusi Presidente. Ho sbagliato e ho votato contrario, ma volevo votare la presenza.



PRESIDENTE

Va bene. Ha votato contrario, ma voleva votare la presenza. Mi scusi, ma si sente male. Oltre alle mascherine, c'è anche il fatto che la Direzione oltre ad aver risparmiato sui ticket, ha risparmiato sulla lunghezza dei microfoni. Non so che cosa farci: probabilmente, 40 anni fa, quando hanno costruito l'Aula era tutti più bassi di statura.


Argomento: Montagna - Ordinamento sportivo

Esame proposta di legge n. 66, inerente a "Modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell'attività di volo in zone di montagna)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 66, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere..



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente. Verrebbero bene delle battute sul Ministro Brunetta, ma non ne faccio. A parte gli scherzi, visto che si sta aprendo quel punto chiaramente in via più che preliminare, voglio avvalermi della facoltà prevista dal Regolamento di richiedere il ritorno in Commissione di questa proposta di legge; proposta di legge n. 66, certamente depositata da un po' di tempo e all'esame delle Commissioni già da parecchio tempo, però una cosa va detta: se da una parte possiamo dire che è una proposta di legge che, come è evidente, non trova il consenso e il favore di tutto l'emiciclo, dall'altra parte possiamo e dobbiamo dire - perché è oggettivo che in Commissione non c'è stato un minuto di ostruzionismo su questa proposta di legge. Non c'è stato un minuto; non si è mai aperto l'esame dell'articolato. Certamente erano stati presentati degli emendamenti, non nel numero che vediamo adesso, in numero molto inferiore, ma non si è mai arrivati alla discussione, per diverse ragioni e di questo ringrazio il Consigliere Marin. Si è aperto un tavolo di discussione, si sono fatti degli approfondimenti, è stata necessaria una totale riscrittura, non solo perché c'è stato un tavolo, ma perché nel frattempo sono cambiate anche delle normative nazionali. Quindi, era imprescindibile una riscrittura di quel testo. Questo, però, andava fatto in Commissione.
Chiarisco ancora una volta la posizione del nostro Gruppo. Per noi rispetto ad alcuni aspetti della proposta di legge, non c'era Tavolo di discussione, tant'è vero che anche le proposte di riscrittura non vanno a rimuovere elementi che per noi sono inaccettabili in quella proposta di legge. E mi riferisco all'attività di volo, quindi all'elisky. Ma, ripeto in Commissione non c'è stata discussione. E poiché in Aula arriva una riscrittura completa del testo, a maggior ragione il confronto ci doveva essere in Commissione.
Per cui, prima ancora delle preliminari, delle sospensive, eccetera, mi avvalgo, insieme ai colleghi che lo vorranno fare, della facoltà prevista dal Regolamento di richiamare in Aula il provvedimento. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Il richiamo in Commissione è all'articolo 37, comma 5 ". su richiesta motivata della Commissione o di almeno tre Consiglieri, può deliberare, con la maggioranza dei membri assegnati, di rinviare l'argomento stesso alla Commissione.".
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ovviamente, se la richiesta ha bisogno di tre colleghi o Capigruppo, io sono favorevole. Poi le chiederei di poter venire da lei per un minuto solo per chiarimenti sul Regolamento, su un punto relativo alle pregiudiziali e alle preliminari; per non intervenire due volte, glielo chiedo subito.
Comunque, mi collego alla richiesta del Consigliere Bertola e faccio nostra la sua proposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Anch'io mi unisco alla richiesta del Consigliere Bertola.



PRESIDENTE

C'è qualcuno contrario? Ha chiesto la parola il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Non intervengo per esprimere favore o contrarietà, Presidente. Intervengo su una battuta, un'osservazione che ho sentito prima e che ritengo di stigmatizzare, perché sentire fare ironia sull'aspetto fisico o sulle difficoltà o le problematiche fisiche di una persona in questo Consiglio o fuori da questo Consiglio, sia esso una donna, un uomo, o una persona disabile, non è mai bello.
Quindi, l'invito ai colleghi, non solo di maggioranza ma anche di opposizione, è quello di fare molta attenzione all'ironia, alle battute che possono trasformarsi in qualcosa di discriminatorio, di pesante, di forme di bullismo che vanno sempre respinte e attenzionate. Il mio intervento è solo limitato a fare in modo che queste battute, nel prossimo futuro, si evitino. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie. Sì, bisogna sempre evitare l'ironia. Io non ho ripreso il collega Bertola, perché, avendo conosciuto per diversi anni il Ministro Brunetta so che la sua altezza non gli ha mai creato imbarazzo. Non l'ho percepito mi scuso e sicuramente bisogna evitare qualsiasi ironia sulle situazioni personalistiche. Però, ribadisco il concetto contestuale in questa situazione: conoscendo il Ministro Brunetta, mi son permesso di non riprenderlo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Mi duole e intervengo per fatto personale. Mi sono semplicemente allacciato ad una battuta che, Presidente, ha fatto lei, perché ha detto che quando hanno fatto questi microfoni evidentemente erano tutti più bassi. Quindi se lo stigmatizzare chi fa ironia contro persone che sono più alte, più basse, più grosse, più pelate o altro è giusto, è pur vero che prima era stato detto che le persone erano più basse. Poi chi mi conosce, sa che non sono aduso a mettere in difficoltà le persone per le loro caratteristiche o difficoltà fisiche. Quindi, assolutamente, è una questione che non esiste.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marin: è sull'ordine dei lavori? Se è sulle dichiarazioni di voto, relativamente alla richiesta del Consigliere Bertola, le darò in seguito la parola, per procedere in modo lineare.
Mi sembra ci sia la richiesta di sospendere alcuni minuti.
Consigliere Grimaldi, sospendiamo un minuto prima della procedura per la richiesta sull'articolo 37, comma c.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.14, riprende alle ore 14.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nel frattempo, si è riunita anche la Conferenza dei Capigruppo per definire il programma della prossima settimana.


Argomento: Montagna - Ordinamento sportivo

Proposta di legge n. 66, inerente a "Modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell'attività di volo in zone di montagna)" (rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di legge n. 66, inerente "Modifiche alla legge regionale 26 gennaio 2009, n. 2 (Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell'attività di volo in zone di montagna)", di cui al punto 5) all'o.d.g.
Nella mattinata odierna il Consigliere Segretario Bertola, insieme ai Consiglieri Grimaldi e Marello, aveva chiesto il rinvio in Commissione del provvedimento, ai sensi dell'articolo 37, comma 5 del Regolamento interno.
Sulla richiesta di rinvio in Commissione ha chiesto la parola il primo firmatario.
Prego, Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Alla luce dell'incontro svolto poc'anzi e comprendendo le preoccupazioni delle minoranze, sono favorevole al rinvio in Commissione del provvedimento.
Ho già avuto modo di spiegare che, in buona fede, ho riscritto articolo per articolo, perché, visti gli emendamenti presentati, il testo che ne usciva era di difficile comprensione, per cui si era cercato di ricavarne uno più limpido e più pulito da visionare.
Sono quindi favorevole al ritorno in Commissione del provvedimento, in modo che si possano illustrare e spiegare ancora meglio le varie modifiche.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento in merito alla richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento avanzata dal Consigliere Segretario Bertola, la metterei in votazione.
Ricordo che votando in maniera favorevole si è d'accordo al rinvio in Commissione del provvedimento; votando invece in maniera contraria si intende proseguire l'iter della proposta di legge n. 66 in aula.
Ricordo, altresì, che per approvare la proposta di rinvio in Commissione è necessaria la maggioranza dei membri assegnati, ossia 26 voti favorevoli.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di rinvio in Commissione della proposta di legge n. 66.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
L'Aula approva il rinvio in Commissione ai sensi all'articolo 37, comma 5 del Regolamento interno del Consiglio regionale, fissando il termine non superiore a 30 giorni per riferire di nuovo in Consiglio.
Mi sembrava che ci fosse un'intesa fra i Gruppi di concludere la seduta pertanto aggiornerei i lavori alla prossima settimana.
Auguro a tutti una buona serata.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 14.40)



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