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Dettaglio seduta n.153 del 07/10/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 09.34)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale.
Le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento, con conseguente selezione del tasto presenza e della successiva espressione di voto.
Invito tutti i presenti ad indossare la mascherina, affinché siano coperti naso e bocca, per tutto il periodo di permanenza in aula.
Procedo ora all'appello nominale per la verifica delle presenze. Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino Chiorino, Cirio, Dago, Lanzo, Leone e Ricca.
Il numero legale è, pertanto, 23.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la mancanza del numero legale)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 6 ottobre u.s.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento interno del Consiglio regionale comunico che hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Dago, Lanzo e Ricca.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame proposta di legge n. 131, inerente a ""Azienda Zero" 'Sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)'"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame della proposta di legge n. 131, inerente a "Azienda Zero 'Sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n.
18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)'", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Nella seduta di mercoledì 6 ottobre sono state svolte le relazioni di maggioranza, da parte dei Consiglieri Stecco e Nicco, e le relazioni di minoranza, da parte delle Consigliere Disabato e Frediani e dei Consiglieri Gallo e Grimaldi.
È stata altresì conclusa la discussione generale ed è iniziato l'esame dell'articolo 1.
Diamo atto che nel frattempo ci hanno raggiunto l'Assessore Marrone e il Consigliere Chiamparino, che saluto.
ARTICOLO 1 Proseguiamo con l'esame dell'articolo 1, sul quale insistono numerosi emendamenti, che suddividerei per commi per agevolarne la trattazione.
Emendamento rubricato n. 48) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 46) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 51) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 50) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 45) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 49) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tali emendamenti vertono sull'articolo 26, comma 1, della legge n. 18/2007.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Li illustro con piacere, magari alla presenza dell'Assessore Icardi. Per cui, non vedendolo in Aula, le chiederei di sospendere la seduta in attesa della Giunta. Grazie.



PRESIDENTE

L'Assessore Icardi è presente, sta rientrando in aula.
Si era solo assentato per recuperare il fascicolo.
Prego, Consigliere Gallo, prosegua.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Vedo che l'Assessore ha il fascicolo in mano, quindi sarà sicuramente preparato su tutti gli emendamenti.
Questo è il primo emendamento che abbiamo depositato e fa parte di una serie di emendamenti che su questo disegno di legge abbiamo voluto elaborare nel merito del testo, non condividendo molte delle sue parti.
Molte le abbiamo già corrette in Commissione, ma alcune sono da correggere oggi in aula.
È per questo che ci tengo che non solo il primo firmatario della proposta di legge, il Consigliere Preioni, ascolti nel merito le questioni, ma anche l'Assessore alla sanità Icardi.
Questo emendamento va a modificare il comma 1 della norma, introducendo sostanzialmente, nelle finalità della costituzione, il fatto che "Azienda Zero" si istituisca ed entri in funzione successivamente all'approvazione del Piano socio-sanitario regionale.
Questa è una delle questioni che abbiamo voluto sottolineare più volte e che è stata presa in considerazione anche nel gruppo di lavoro in Commissione, perché si vuole introdurre una norma che prevede che il Piano socio-sanitario sarà approvato sei mesi dopo l'istituzione di "Azienda Zero". A noi questo non va bene; sicuramente, è un passo in avanti, ma l'aspetto più importante è quello che dicevo nella relazione introduttiva: dobbiamo ridisegnare il sistema sanitario piemontese nel suo complesso, non partendo da un disegno di legge specifico qual è "Azienda Zero", ma dal Piano socio-sanitario complessivo, dentro il quale, se vogliamo introduciamo "Azienda Zero", ma come modello di coordinamento, controllo supervisione e pianificazione.
Qui, invece, facciamo il lavoro contrario, cioè prima istituiamo "Azienda Zero" e poi proviamo a disegnare (forse, perché è da due anni e mezzo che diciamo che entro sei mesi si farà il Piano socio sanitario, per cui non ci crediamo molto, anche se l'abbiamo inserito nella norma) il contesto e la cornice entro cui si muoverà "Azienda Zero", successivamente.
Questo a noi preoccupa, perché è il principio che abbiamo ripetuto in tutti i nostri interventi introduttivi: non è chiaro come "Azienda Zero" si relazionerà con l'Assessorato, con SCR, con le singole ASL, con le singole ASO, né quale sarà il disegno complessivo, se si vogliono accorpare tutte le ASL, o ASL e ASO. Qual è l'idea di sanità della Lega e della maggioranza attuale? Abbiamo cercato di capirlo in questi due anni e mezzo, ma non ci siamo riusciti; peraltro, non emerge neanche da questo disegno di legge di "Azienda Zero".
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste di intervento in merito agli emendamenti citati, passiamo agli emendamenti successivi.
L'emendamento rubricato n. 5) non è ammissibile.
Passiamo agli emendamenti riguardanti l'articolo 26, comma 3, sempre della legge 18/2007.
Emendamento rubricato n. 6) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti Ravetti, Rossi, Salizzoni Sacco, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 99) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 98) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 97) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



GRIMALDI Marco

Presidente, per favore, visto che li vorrei presentare tutti, me li dice una volta solo quando mi dà la parola?



PRESIDENTE

Sì, va bene.
Siamo all'emendamento rubricato n. 6), che ha come primo firmatario il Consigliere Gallo. Prego, Consigliere Gallo; ha facoltà di illustrarlo.



GALLO Raffaele

L'emendamento rubricato n. 6) introduce un altro principio basilare.
Il disegno di legge su "Azienda Zero" definisce i principi e la cornice entro cui si andrà a costituire "Azienda Zero", ma poi delega, ad una serie di atti di Giunta successivi, gli atti istitutivi e i vari atti più esecutivi.
Nel disegno di legge attuale non è mai previsto il coinvolgimento della Commissione consiliare competente. È come se si dicesse: facciamo la cornice, disegniamo il quadro entro cui si muoverà "Azienda Zero", poi ce ne occuperemo in Giunta.
Il Consiglio e le Commissioni non vengono più considerate.
Poiché parliamo dell'istituzione di un'Azienda che stravolgerà il contesto e l'organizzazione sanitaria, riteniamo sia necessario e assolutamente importante coinvolgere, in tutti i passi e in tutte le delibere successive la IV Commissione sanità, perché si possa valutare.
Scusi, Presidente, posso chiederle.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

È il Consigliere Sarno, che, entrando in aula.



GALLO Raffaele

Non so se la Lega è d'accordo con me e continua a parlare.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, evitiamo di interrompere e disturbare il Consigliere Gallo.
Prego, continui pure.



GALLO Raffaele

Grazie, anche perché penso sia interesse di tutti, anche del Consigliere Stecco, che non vedo, o comunque della maggioranza.



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, lei però si deve rivolgere alla Presidenza.
Rivolgetevi alla Presidenza. Non è che se manca un Consigliere ci si pu interrompere, nel senso che il tempo va avanti.



GALLO Raffaele

No no, lo dicevo perché stiamo cercando di introdurre la dicitura "Sentita la Commissione competente", che è un'attenzione verso la IV Commissione presieduta dal Presidente Stecco, che quindi dovrebbe essere d'accordo, in modo che possa seguire, passo passo, l'applicazione di "Azienda Zero" ed eventualmente, correggerne i contenuti e gli atti esecutivi, qualora non fossero abbastanza chiari.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste di intervento, proseguiamo con l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 99), avente come primo firmatario il Consigliere Grimaldi.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Abbiamo voluto raccogliere le indicazioni dei soggetti consultati.
L'emendamento è molto semplice: all'articolo 23, comma 3, le parole "entro 90 giorni" sono sostituite dalle seguenti "entro un anno". Al fine delle numerose indicazioni dei soggetti auditi e delle interlocuzioni avute successivamente, e tenendo in considerazione l'attuale situazione pandemica in atto, non vorremmo che si distraessero risorse (e personale). Si ritiene opportuno, quindi, aumentare i tempi di attuazione della presente legge affinché possa essere recepita da tutte le parti in cause, senza accelerazioni, che, come ci siamo detti, in questo momento appaiano inopportune.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Passiamo all'illustrazione dell'emendamento successivo rubricato n. 98) sempre del Consigliere Grimaldi.
Prego, Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ovviamente ci sono ipotesi diverse. In questo caso, ci prendiamo ancora più tempo, proprio al fine di rappresentare gli interessi emersi soprattutto dai sindacati, ma anche da diversi dirigenti dell'ASL, preoccupati dell'attuazione di questa "Azienda Zero", e, come l'Assessore sa, da voci insistenti dell'Assessorato e dei suoi funzionari, che, in qualche modo possono anche capire alcune necessità di questa "Azienda Zero", soprattutto su alcuni appalti e alcune funzioni di cui abbiamo già parlato.
Farlo adesso, a pandemia ancora in corso, che ha comportato tantissimi altri problemi, non ci pare opportuno: pensate cosa comporterà, dal punto di vista sanitario e della prevenzione, un ritardo di quasi un anno e mezzo su moltissime cure.
Per questa ragione, i 270 giorni indicati potrebbero essere altrettanto opportuni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi; ha la parola per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 97).



GRIMALDI Marco

Finisco il ragionamento.
Dicevo che di sicuro l'Assessore ha delle priorità credo abbastanza note: la prima è infrastrutturare, nel più breve tempo possibile, quelle che sono ancora delle operazioni solo sulla carta. Immagino che, a breve, tutti i colleghi vorranno sapere esattamente cosa ne è delle tante Case della Salute, delle Case di Comunità, che cosa ne è soprattutto di quel Piano di cui abbiamo iniziato a discutere. Ieri, scherzando, parlavo proprio delle task force e del ruolo che ha avuto Fazio. Noi non abbiamo saputo più nulla di quella che doveva essere la cosiddetta "fase 2": l'emendamento serve proprio per mettere in "fase 3" quello che in "fase 2" non è ancora stato fatto.
Credo che questi emendamenti consentano anche alla Lega e agli altri componenti della maggioranza di riflettere sui tempi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 7) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento entriamo più nel merito di tutti quelli che sono gli atti esecutivi che deriveranno dall'approvazione di questa norma e che vengono demandati, come detto prima, alla Giunta regionale, senza nessuna verifica con la Commissione consiliare competente.
Il comma 3 dell'articolo 1 della proposta di legge n. 131 che stiamo analizzando adesso prevede che, con le modalità e i tempi definiti con delibera di Giunta regionale da adottare entro 90 giorni, si andranno a conferire tutte le funzioni definite all'interno della legge e tutti gli atti conseguenti.
Poiché avete deciso di costituire "Azienda Zero" in piena pandemia e di dare un'accelerata a questo disegno di legge senza un Piano socio-sanitario quindi, secondo i vostri piani, pensiamo che sia un tassello fondamentale per la definizione e per la gestione della sanità in Piemonte - non capiamo perché si debbano aspettare 90 giorni (che poi sappiamo diventare almeno sei mesi) per fare tutti gli atti esecutivi di applicazione di "Azienda Zero".
Con questo emendamento proviamo a dire una cosa molto semplice: se c'è tutta questa urgenza e se è una priorità assoluta per questa amministrazione, allora realizziamola nei tempi più brevi possibili, in modo da renderla operativa e in modo da verificare tutti insieme, poi l'effettiva applicazione di questa norma.
L'emendamento prevede di ridurre il tempo di attesa per tutti gli atti esecutivi di Giunta e quant'altro, da 90 a 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge. Proprio perché, se è vero quello che dite - che effettivamente, è uno strumento senza il quale non abbiamo il controllo della sanità - allora rendiamolo operativo subito, non aspettiamo questi 90 giorni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Nel frattempo, ci hanno raggiunto in aula i Consiglieri Giaccone, Magliano Sarno e Ravetti.
Emendamento rubricato n. 94) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Semplicemente, vorremmo sopprimere, di fatto, l'attuale comma 3 e sostituirlo totalmente, perché attualmente i quattro sistemi di emergenza piemontesi sono coordinati da altrettante centrali operative, che si trovano rispettivamente a Grugliasco (quindi nel torinese), a Novara, ad Alessandria e a Cuneo. Pertanto i quattro sistemi, pur se funzionalmente raccordati da un Dipartimento, dipendono dalle Aziende della Città della Salute e della Scienza di Torino, dall'ospedale Carità di Novara, dal San Biagio e Arrigo e dall'ASL di Cuneo 1.
Secondo quanto disporrebbe questa proposta di legge, il Dipartimento funzionale sarebbe automaticamente convertito in Azienda, pur non essendo mai stato riconosciuto da nessuna organizzazione sindacale (spero che l'Assessore mi segua perché la vicenda è un po' delicata).
Pur non essendo contrario alla separazione dei sistemi 118 dalle Aziende questa però dovrà essere strutturata nell'ambito di una competenza nazionale per il soccorso del territorio analogamente ai Vigili del Fuoco e alle Forze di Polizia. Si ribadiscono qui le perplessità già evidenziate in sede di audizione da parte di molti auditi, poiché anche il NUE 112 afferisce all'AOU Città della Salute di Torino, sull'attribuzione alla Sanità di un servizio del Ministero dell'Interno, dirottando fondi stanziati per l'emergenza sanitaria. Sul numero europeo a valenza sociale 116117 si evidenzia che tale servizio è tuttora inesistente - mi corregga se sbaglio - e non comprende l'esigenza di costruire un "contenitore dirigenziale", quando manca un apparato che potrebbe fare la differenza nella situazione attuale.
Presidente, non so se ho ancora trenta secondi.



PRESIDENTE

Avete tre minuti per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Assessore, dei tanti emendamenti che abbiamo presentato, le chiederei di porre un'attenzione particolare su questo, perché, banalmente, raccoglie almeno tre indicazioni delle nostre consultazioni non acquisite dal gruppo di lavoro. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Marello, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con questa serie di emendamenti entriamo nel merito delle funzioni che avete voluto assegnare ad "Azienda Zero". Tra le prime funzioni che si leggono al comma 3, lettera a), c'è il conferimento della "gestione dell'emergenza-urgenza extraospedaliera, ivi compresa l'emergenza neonatale, di trasporto del sangue, degli organi e di trasporto sanitario secondario di emergenza-urgenza, maxi-emergenza, elisoccorso; gestione del servizio numero unico emergenza (NUE) 112; gestione del servizio numero unico armonico a valenza sociale per le cure mediche non urgenti (116117)" che è il numero per le cure mediche non urgenti, che è entrato in funzione da poco e che non sembra funzioni granché bene, diciamo così, per usare un eufemismo.
Con questo emendamento vogliamo integrare queste funzioni ed esplicitarle con chiarezza. Poiché questa è effettivamente una delle funzioni che potrebbe essere gestita centralmente da un'azienda, perché l'emergenza urgenza, il 118, è un servizio trasversale a tutte le Aziende Sanitarie e Aziende Ospedaliere, e può avere un senso che sia gestito centralmente in modo unitario da "Azienda Zero", quantomeno si inserisca in questa lettera a) anche il chiaro riferimento alla emergenza-urgenza neonatale. Chiediamo quindi, che sia esplicitato in modo chiaro che tutto quello che è l'ambito neonatale, come emergenza-urgenza, passi sotto "Azienda Zero". Grazie.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Mi scusi, non ho chiesto la parola prima, ma forse sono ancora in tempo per sottolineare l'importanza di questo emendamento che il mio Capogruppo ha appena presentato. L'emendamento rubricato n. 8) si inserisce tra le competenze di "Azienda Zero", in particolare per quanto riguarda l'emergenza-urgenza neonatale.
Ci tengo ad intervenire, Presidente, perché provengo da un territorio (quello della provincia di Alessandria) che nel suo capoluogo ospita l'Ospedale infantile Cesare Arrigo. Come sapete, è l'unico ospedale infantile in Italia (ce ne sono 13 in tutto) che ha sede non in un capoluogo di Regione. Dunque, il Piemonte intero deve fare il possibile per immaginare un percorso anche per il suo futuro, per rafforzarlo ed inserirlo in un contesto complessivo che rimetta al centro delle azioni (tutte, ma in questo caso l'emergenza-urgenza) anche quell'ospedale ovviamente in netta ed esplicita relazione con l'ospedale civile Santi Antonio e Biagio.
In questo senso, mi andava di intervenire e di sottolinearne l'importanza chiedendo alla maggioranza e all'Assessore di tenerlo in considerazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Emendamento rubricato n. 9) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Marello, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Anche questo è un emendamento che interviene sul comma 3, lettera a) quindi sulla prima funzione che viene assegnata ad "Azienda Zero", e va ad esplicitare, tra le funzioni che vengono conferite, il trasporto del sangue.
È un chiarimento, una definizione più precisa che serve per non fare confusione: si chiede di sostituire le parole "trasporto del sangue" con le parole "trasporto del sangue ed emoderivati", che è più completo e va a definire meglio la funzione che si va a conferire in "Azienda Zero".
Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 10) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Marello, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



GALLO Raffaele

Lo do per illustrato, Presidente.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 102) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, comma 3, come sostituito dalla proposta di legge, alla lettera a), le parole "gestione del servizio numero unico emergenza (NUE) 112" sono soppresse.
Lo ribadisco in una formula più breve: pur non essendo contrario ad una separazione dei sistemi 118 dalle Aziende, questo però dovrà essere strutturato nell'ambito di una competenza nazionale per il soccorso del territorio, analogamente a quello dei Vigili del Fuoco e delle Forze di Polizia.
Si ribadiscono qui le perplessità già evidenziate in sede di audizione da parte di molti auditi, poiché anche il NUE 112 afferisce alla Città della Salute di Torino, sull'attribuzione alla sanità di un servizio del Ministero dell'Interno, dirottando quindi fondi stanziati per l'emergenza sanitaria. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altre richieste di intervento, proseguiamo con l'illustrazione del prossimo emendamento.
Emendamento rubricato n. 101) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

All'articolo 23, comma 3, così come sostituite dalla proposta di legge alla lettera a), le parole "gestione del servizio numero unico armonico a valenza sociale per le cure mediche non urgenti (116117" sono soppresse.
Il servizio del numero europeo a valenza sociale (116117) è, a oggi, in fase embrionale e ha registrato, come l'Assessore sa, molte criticità e non si comprende l'esigenza di costruire un "contenitore dirigenziale" quando il servizio non è effettivamente a regime nella situazione attuale.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altri interventi, proseguiamo con gli emendamenti.
Emendamento rubricato n. 95) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie.
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito da questa proposta di legge alla lettera b), le parole "fermo restando attribuite alla", sono sostituite dalle seguenti "Proposta dei piani di acquisto annuali e pluriennali di bene e servizi, secondo i bisogni delle Aziende Sanitarie regionali e viene da sottoporre alla" e poi "Società di Committenza Regionale Piemonte S.p.A., ai sensi della legge Regionale 6 agosto", ecc.
ecc.
Posto che, a parere del primo firmatario, il comma 3 dovrebbe essere completamente soppresso, se il Consiglio non sarà dello stesso parere, si presenta una riscrittura che provi a definire meglio la ripartizione e le funzioni tra Azienda Sanitaria Zero, la società SCR S.p.A. e le Aziende Sanitarie regionali in tema di acquisto di beni e servizi.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 3) presentato da Preioni, Ruzzola, Bongioanni Stecco (Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Stecco per l'illustrazione.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 3) è una correzione, un'integrazione: alla lettera b), del comma 3, dell'articolo 23, dopo la parola "definizione" è aggiunta la seguente frase: "ed eventuale attuazione".



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 107) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Aspettiamo che arrivino l'Assessore Icardi e il Consigliere Preioni?



PRESIDENTE

No no, lo ha già illustrato il Consigliere Stecco.



GRIMALDI Marco

Mi riferivo ai miei emendamenti: per l'illustrazione attendo la presenza dell'Assessore Icardi e del Consigliere Preioni.



STECCO Alessandro

Possiamo chiedere cinque minuti di sospensione, Presidente?



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per qualche minuto.
Il Consiglio è sospeso.



(La seduta, sospesa alle 10.10, riprende alle ore 10.11)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sono rientrati l'Assessore Icardi e il Consigliere Preioni.
Consigliere Grimaldi, se vuole illustrare l'emendamento rubricato n. 107) ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera b) sono aggiunte le parole: "in accordo con gli organi preposti per legge".
Di fatto, verrebbe cancellata la parola "definizione" e le parole: "dei piani di acquisto annuali o pluriennali dei beni e servizi, secondo i bisogni delle Aziende Sanitarie Regionali, ferme restando le funzioni di centrale di committenza regionale".
Questo, come l'emendamento precedente, dice: posto che, a parere del Consigliere Preioni, debba essere completamente soppresso, qualora il Consiglio non ricevesse indicazioni da parte del Consigliere Preioni (cosa possibile, almeno virtualmente), noi abbiamo presentato una riscrittura che provi a definire meglio la ripartizione tra le funzioni dell'Azienda Sanitaria Zero e la Società SCR.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 122) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco (Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento rubricato n. 122) è abbastanza simile a quello precedente: prova a rimettere al centro un'intesa con gli organi preposti per legge, e a stralciare, di fatto, tutta la seconda parte della lettera b) del comma 3.
Qualora non passasse l'emendamento totalmente soppressivo, questa è una riformulazione che potrebbe convincerci.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 11) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento intendiamo introdurre dei correttivi secondo noi necessari al comma 3, lettera b), che è la funzione forse più discussa anche nel gruppo di lavoro, relativamente alla quale oggi vogliamo evidenziare con forza la nostra contrarietà.
Ci riferiamo alla definizione e attuazione dei piani di acquisto annuali e pluriennali di beni e servizi e gestione delle procedure di acquisto delle Aziende Sanitarie, ferme restando le funzioni di centrale di committenza SCR.
Questo comma introduce e centralizza i piani di acquisto e le procedure di acquisto. Anche in base all'emendamento che ha presentato il Consigliere Preioni, che abbiamo discusso prima, non è chiara la formulazione scritta in merito al fatto di definire, programmare e attuare i piani di acquisto in modo centrale tramite "Azienda Zero".
Noi pensiamo che questa funzione, costruita e conferita così ad "Azienda Zero", sia un errore perché creerà una confusione enorme nei processi di acquisto, non andando a identificare bene cosa fa SCR, cosa fa "Azienda Zero", cosa rimane da fare alle Aziende Sanitarie Regionali e ai coordinamenti sovrazonali, e delegando gran parte di queste funzioni a un'azienda centralizzata. Ci chiediamo, in base anche alla capienza finanziaria che viene conferita con questa legge (3 milioni) ad un'azienda di 20-25 dipendenti (di questa dimensione), come faccia centralmente a prevedere e a pianificare, con puntualità e in base a tutte le esigenze delle Aziende Sanitarie, i piani di acquisto.
Noi siamo molto preoccupati che si torni al modello delle Federazioni del 2013, che hanno creato una disorganizzazione generale, al punto da non capire più bene dove stavano le responsabilità e chi doveva fare cosa, con una serie di problemi operativi che si sono riversati sui piani di acquisto delle Aziende Sanitarie.
Poiché parliamo di una delle funzioni più importanti, che è una funzione amministrativa, dietro alla quale c'è un sistema sanitario nel suo complesso, modificarla e non definire con chiarezza le funzioni e la matrice delle responsabilità - chi fa cosa - delegandole, poi, ad eventuali delibere di Giunta successive l'attuazione, senza che sia chiaro il disegno nel momento in cui istituiamo "Azienda Zero", a noi preoccupa molto.
Come ho detto, è uno dei due punti che andremo ad evidenziare con forza anche con l'intervento degli altri colleghi, perché rispetto alla discussione che stiamo facendo questi sono emendamenti veramente di merito e di sostanza. Auspichiamo che la maggioranza e la Giunta possa prendere in considerazione le nostre modifiche.
Con questo emendamento, chiedo scusa se ho rubato venti secondi in più inseriamo almeno la frase: "secondo i bisogni delle aziende sanitarie regionali".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo. Vi chiedo solo di rispettare i tempi.
Scusi, Consigliere Ravetti, non l'avevo vista.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Mi permetta una battuta, Presidente: noi dobbiamo rispettare i tempi, ma lei deve guardarci!



PRESIDENTE

Le assicuro che la sua è una posizione particolare, perché ho almeno quattro vetri davanti e faccio veramente fatica a vederla.



RAVETTI Domenico

La mia posizione è particolare, me ne rendo conto.
Per quanto riguarda l'emendamento in oggetto, nella discussione generale abbiamo sottolineato la necessità di fare chiarezza nei rapporti e nelle mission dei vari strumenti operativi a disposizione della Regione Piemonte (questo è successo ieri, nella discussione generale).
Oggi, nella presentazione degli emendamenti, il nostro tentativo è proprio quello di fermare, oppure di eliminare una condizione che a noi pare poco chiara. Vi chiediamo, quindi di fermarvi un attimo, tenendo in considerazione il fatto che sarebbe stato più opportuno, nel momento in cui si discuteva di Aziende Zero, avere altri documenti per la riorganizzazione complessiva delle altre aziende come SCR, come le competenze interne delle Aziende Sanitarie regionali; sarebbe stato molto più opportuno. Ciò non è avvenuto.
Tuttavia, se la maggioranza decidesse di approvare questo emendamento potremmo fermarci per capire qual è la direzione giusta da percorrere magari, una direzione che decidiamo di intraprendere tutti insieme.



PRESIDENTE

La ringrazio.
Consigliera Disabato, non può intervenire, perché non ha firmato l'emendamento. Potrà farlo in discussione generale.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Stiamo verificando.
Mi confermano che non ha sottoscritto questi emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ieri, intervenendo - mi aveva dato la parola il Presidente Allasia - avevo chiesto di sottoscrivere, da parte mia e da parte del mio Gruppo, tutti gli emendamenti dell'opposizione. Abbiamo già fatto in passato la sottoscrizione di altri emendamenti.



PRESIDENTE

Va bene.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ero sicura di aver apposto la firma a questi emendamenti. Altre volte, in passato, il Capogruppo aveva annunciato la per sottoscrizione di tutto il Gruppo, quindi mi sembra ormai una pratica più che consolidata.
In merito all'emendamento proposto dal Capogruppo Gallo siamo ovviamente favorevoli, perché abbiamo sollevato le stesse criticità in Commissione tra l'altro ricevendo ben poche risposte da parte dell'Assessore (in realtà, non tanto dall'Assessore quanto dal proponente, anche se le risposte le avremmo gradite anche da parte dell'Assessore Icardi), rispetto alla confusione che si potrebbe creare in merito all'attuazione dei piani di acquisto da parte di SCR.
Non capiamo quale possa essere il meccanismo che possa far collimare "Azienda Zero" con SCR rispetto a questa funzione. Non vorremmo che si creasse confusione e che venissero ritardati dei piani d'acquisto per quanto riguarda le Aziende Sanitarie Locali.
Questa lettera al comma 3, se non sarà chiarita, rischia di creare ulteriore confusione.
Già rispetto alla legge molte criticità non sono state risolte, per cui penso che, prima di procedere all'approvazione di questa proposta di legge quantomeno si debbano fornire delle risposte agli interrogativi che abbiamo posto in Commissione.
Noi sottoscriviamo e condividiamo l'emendamento del collega Gallo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno di questo emendamento, che, come ha detto bene il Capogruppo Gallo, mette al centro un po' il senso della nostra riflessione su questa proposta di legge, cioè il tema della centralizzazione degli acquisti, che, se da un lato può rappresentare un elemento di razionalizzazione dei costi, dall'altro, però, smarca e mette in difficoltà un altro equilibrio, che invece prima c'era e che rischia di non esserci più. Mi riferisco al tema dell'efficacia dei servizi e quindi delle scelte degli acquisti centralizzati, anziché in capo alle singole Aziende.
Le singole Aziende hanno una visione e una coscienza puntuale di quelli che possono essere gli acquisti che consentono di far funzionare l'intera macchina (e quindi l'intera Azienda Sanitaria).
Centralizzare senza un equilibrio, dicendo semplicemente "Centralizziamo punto" sarebbe come dire "privatizziamo la sanità". Ci dev'essere un equilibrio, perché sappiamo che la centralità degli acquisti può avere un'efficacia in termini di risparmio, ma può avere una non efficacia in termini di risposta sul territorio, anche solo in termini di acquisto del materiale per la gestione di alcuni servizi.
Questo è il motivo per cui questo emendamento è centrale, come diceva il Capogruppo Gallo, rispetto a quello che stiamo discutendo.
Su questo vorremmo avere un'interlocuzione con la maggioranza, visto che su altri aspetti l'interlocuzione con la maggioranza non vi è stata. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Sarò breve, giusto perché, a nostro avviso, questo è un elemento essenziale della questione. Sappiamo che il tema degli acquisti è uno degli ambiti in cui poter raggiungere le maggiori economie: abbiamo appurato che, superando l'eccessivo localismo di alcune situazioni, soprattutto su quei prodotti e su quegli strumenti che non richiedono particolari differenze (penso ai pannoloni, ad alcune siringhe), le economie di scala possono permettere alla Regione di risparmiare molti soldi. Come abbiamo visto nella scorsa legislatura, sui pannoloni, ad esempio, se non ricordo male si era arrivati ad un risparmio di circa 20 milioni di euro, solo con una gara di quel tipo.
È evidente che su questo il Piemonte deve fare un passo in avanti e riuscire a coordinare e a centralizzare meglio questi acquisti.
Dall'altro lato, però, bisogna sempre mantenere l'equilibrio, facendo in modo che la logica del risparmio fine a se stesso non vada a superare quelle che sono le esigenze cliniche. Pertanto, alcune differenze su certi strumenti particolari e su alcune situazioni sono a vantaggio del paziente.
Da questo punto di vista, Presidente, si tratta di un tema molto delicato ed è per questo che siamo intervenuti con l'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
L'emendamento rubricato n. 100) non è ammissibile, perché privo di portata significativa.
Emendamento rubricato n. 103) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Di fatto, alla lettera b) rimarrebbe solo "sostituendo nella funzione la società di committenza".
Posto che, come dicevamo, il parere del primo firmatario Preioni rimanga tale, il comma 3 dovrebbe essere completamente soppresso. Noi siamo dello stesso parere. In questo caso, presentiamo una riscrittura che potrebbe essere utile per la ripartizione delle funzioni tra Azienda Sanitaria Zero e SCR.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ci sono altre richieste di intervento.
Emendamento rubricato n. 104) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, sono andato a rivedermi l'emendamento rubricato n. 100) che avete dichiarato inammissibile.
Ieri avete davvero accettato emendamenti secondo noi privi di portata legislativa. Aggiungere "che operano all'interno del territorio regionale" per noi dettaglia meglio che le ASL collaborano per gli acquisti in Piemonte con SCR, la piattaforma Consip e le reti di acquisto di quadrante passare per acquisti centralizzati in "Azienda Zero" non garantisce di per sé un ulteriore risparmio a fronte della creazione di un ulteriore attore in campo.
Così come formulata, la lettera b), in assenza di una decisa assegnazione di competenze, si potrebbero creare situazioni di conflittualità in tema di acquisto di beni e servizi.
Sinceramente, non capiamo perché avete addirittura deciso di non mettere al voto questo emendamento. Potete non condividerlo e dire che è implicito, a vostro giudizio, ma non si capisce perché una forza politica non possa dire che è meglio aggiungere quella dicitura.
Lascerei queste considerazione all'Aula, senza far decadere direttamente l'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 105) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

È un'ulteriore riscrittura della lettera b), qualora non venisse soppresso l'intero comma, che, lo ripetiamo, è l'ipotesi migliore.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 106) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

È un'ulteriore riformulazione. In questo caso si dice "tramite un tavolo di lavoro in collaborazione con la società di committenza". Questa sarebbe la frase rimanente, per dettagliare meglio la ripartizione delle funzioni tra "Azienda Zero" e SCR.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 108) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge, la lettera c) è soppressa. Non è chiaro in che modo l'"Azienda Zero" possa supportare concretamente la rete logistica distributiva; per questo ne chiediamo l'intera soppressione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 12) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
L'emendamento interviene sulla lettera c) del comma 3, dell'articolo 23 che definisce anch'esso una funzione conferita ad "Azienda Zero". Ed è proprio attraverso le parole introdotte alla lettera c), utilizzate anche in altri punti, che noi pensiamo si possa creare confusione nella definizione dei ruoli e delle responsabilità. La lettera c) parla di "supporto e coordinamento della rete logistica distributiva".
Ammesso che conferire la rete logistica in "Azienda Zero" possa avere un senso, noi pensiamo che l'unica funzione che debba avere questa Azienda sia quella di coordinamento, eventualmente di controllo e di supervisione.
Inserire la parola "supporto" a nostro avviso crea confusione, perché chi leggerà la norma non capirà, alla fine, che funzioni ha "Azienda Zero". La funzione di supporto può anche far intendere una funzione operativa diretta sulla rete logistica distributiva.
Nella definizione delle funzioni, che a nostro avviso dovrebbero essere, al massimo, di coordinamento, supervisione e controllo, proponiamo di usare solo questi tre termini.
Se usiamo qualsiasi altro termine che potrebbe essere interpretato da ognuno in modo diverso, creiamo confusione e non diamo certezza a chi poi leggera la nostra norma e la dovrà applicare.
L'emendamento rubricato n. 12) va in questa direzione e chiede di sopprimere le parole "supporto e", lasciando solo il termine "coordinamento", proprio per seguire la linea guida che ci ha portato ad esaminare il disegno di legge, cioè di lasciare solo funzioni di coordinamento in "Azienda Zero", senza utilizzare termini equivoci o interpretabili che potrebbero creare confusione e, quindi disorganizzazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sull'emendamento del Consigliere Gallo per dire che ne condividiamo il contenuto. All'interno della proposta di legge che istituisce "Azienda Zero" vi è parecchia confusione rispetto alle funzioni a lei conferite: in alcune parti sembra essere fin troppo operativa rispetto a quanto era stato detto inizialmente nell'intento di coordinamento e controllo che, invece, dovrebbe svolgere. Quanto pu "Azienda Zero", intervenire in modo operativo e strutturato sulle diverse funzioni e quanto, invece, può effettivamente operare nell'ambito del coordinamento, del controllo della supervisione, andando magari anche a fornire qualche sorta di consiglio rispetto alla gestione? Questo non si è ben capito.
Anche in merito alla lettera c), la formulazione prescelta andrebbe a creare un po' di confusione: perché "supportare" vuol dire dare un'operatività in più ad "Azienda Zero", quindi anche nei confronti di SCR si andrebbe a creare non poca confusione. Questo è quanto è stato detto prima.
Sulle singole parole e sulle singole funzioni si è rimarcato di fare molta attenzione, perché per quanto simili, possono avere un significato completamente differente.
Capiamo bene che cosa deve fare "Azienda Zero", cosa deve fare SCR e andiamo a chiarire quali sono i limiti di entrambe, dell'Azienda e di SCR.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno dell'emendamento 12), il cui primo firmatario è il Consigliere Gallo. Questo è l'elemento che ci induce a dire in quest'Aula e quindi ai piemontesi, che questo disegno di legge, magari, è anche mosso da buone intenzioni, ma poi l'applicazione, ogni tanto, si scontra con la chiarezza che il Consigliere Gallo ha ben rappresentato. È un po' come quando a scuola alcuni professori dicono: "Suo figlio ha buone intenzioni ma non si impegna tanto". Questo è un po' il senso.
Quando voi usate la parola "supporto" di fianco alla parola "coordinamento", mettete in evidenza questa contraddizione: magari non avete pensato fino in fondo alla funzione di "Azienda Zero", oppure lo avete fatto ma poi vi è scappata un po' la frizione.
Allora, bisogna essere chiari e spero che l'Assessore stia ascoltando con attenzione queste parole. Con questo emendamento vogliamo contribuire a dare un senso a questa norma, a quello che sarà il futuro di una parte di sanità piemontese. "Azienda Zero" deve essere di coordinamento, deve essere di regia. Se così è, sia pure con dei limiti e con delle posizioni diverse che vi stiamo esprimendo, può, almeno, avere un senso nell'intenzionalità.
Se invece si confondono le funzioni, Assessore, diventa difficile far capire a chi deve applicare quella norma, a chi sul campo dovrà poi animare la funzione dell'"Azienda Zero", qual è davvero la cornice dentro la quale si dovrà muovere. Rischiamo che chi poi muoverà i passi dentro Agenda Zero faccia confusione, non per colpa sua, ma per colpa del legislatore.
Dobbiamo scrivere norme chiare. Avevate iniziato la legislatura con la voglia di semplificare: questo emendamento vi mette davanti proprio questo tema, quello di semplificare almeno una norma che state producendo voi e che non arriva dal passato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Se non ci sono altre richieste di intervento, passiamo all'illustrazione degli emendamenti del Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 125) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera c) le parole "supporto e coordinamento" sono sostituite dalle seguenti: "coordinamento, supporto, monitoraggio e controllo".
Di fatto, riteniamo che se l'"Azienda Zero" debba espletare anche le funzioni stabilite dalla lettera c), occorre che, coerentemente a quanto immaginato dalla proposta di legge, anche il monitoraggio e il controllo ex post della rete logistica distributiva debba, di fatto, essere in capo alla costituenda Azienda.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 123) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Nell'emendamento in oggetto, alle parole "supporto e coordinamento" aggiungiamo anche "monitoraggio", perché pensiamo che l'"Azienda Zero" debba, oltre che coordinare e supportare, anche monitorare tutta la rete della logistica, soprattutto per la parte distributiva, aspetto che avrebbe dovuto essere implicitamente inserito alla lettera c), ma evidentemente credo per un errore, non è stato fatto.
Crediamo che la funzione di monitoraggio vada comunque aggiunta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 124) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

In questo emendamento proponiamo semplicemente una parola diversa da "monitoraggio". Se non vogliamo parlare di "monitoraggio", aggiungiamo almeno il termine "controllo", cioè "coordinamento, supporto e controllo".
Insomma, che ci sia almeno una verifica, e che non sia lasciata all'Assessorato: se c'è il coordinamento e il supporto, ci sia anche il controllo della stessa.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 111) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

In questo caso, al comma 3), così come sostituito dalla proposta di legge si propone di sopprimere totalmente la lettera d).
Le disposizioni di cui alla lettera oggetto del presente emendamento appaiono comunque troppo confuse e vaghe. In particolare, in attesa di una formulazione maggiormente coerente con le necessità regionali, si suggerisce di sopprimere le funzioni elencate alla lettera d).



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 110) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera d) le parole "gestione e organizzazione dei centri di prenotazione" sono sostituite dalle seguenti: "organizzazione e gestione dei centri di prenotazione al fine di garantire un celere accesso alle prestazioni sanitarie all'interno del presidio sanitario più agevole".
Le disposizioni di cui alla lettera oggetto del presente emendamento appaiono, come dicevo poc'anzi, confuse e vaghe. In particolare, occorre specificare gli obiettivi di "Azienda Zero" in merito alla gestione dei centri di prenotazione. Attualmente, queste funzioni sono al netto delle problematiche delle liste d'attesa, specie per i territori di confine e soprattutto marginali, e per nulla competitive nei confronti di Aziende Sanitarie di altre Regioni.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 109) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera d) le parole "supporto e coordinamento per l'attuazione della direttiva NIS per il settore salute" sono soppresse.
Queste disposizioni di cui alla lettera oggetto del presente emendamento appaiono, come dicevo, confuse e vaghe. In particolare, appare fuori fuoco la parte riguardante la direttiva NIS per il settore salute. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 13) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Penso che alla fine dell'illustrazione degli emendamenti sia chiaro il nostro punto di vista. Anche al punto d) il testo di legge introduce le parole "supporto e coordinamento", in questo caso in relazione ai progetti ICT.
Anche in questo caso, quindi, chiediamo di far chiarezza e di non inserire le parole "supporto e.", che permettono una libera interpretazione e non fanno chiarezza sulle funzioni che vengono assegnate, ma di lasciare solo la funzione di coordinamento dei grandi progetti ICT, che sono strategici per la Regione Piemonte e che possono, oggettivamente, essere gestiti centralmente da "Azienda Zero". Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altri colleghi che intendono intervenire, passiamo al successivo emendamento.
Emendamento rubricato n. 92) presentato da Stecco.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Stecco per l'illustrazione.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Questo emendamento insiste sull'articolo 1.
Dopo la lettera d), al comma 3, proponiamo l'inserimento della lettera d) bis, che recita: "dipartimento regionale per l'innovazione e la ricerca in medicina e in sanità".
In realtà, mi sembrava che fosse stato caricato, sono convinto che il testo fosse diverso. Chiedo all'ufficio Aula un controllo in merito.



PRESIDENTE

La sentiamo molto male, Consigliere, molto lontano.



STECCO Alessandro

Chiedo una verifica, perché quello che ho appena reperito nell'area comune non mi sembra esattamente il testo che avevo corretto.
Posso chiedere una sospensione di un minuto? Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.48, riprende alle ore 10.49)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori.
Ha chiesto la parola il Consigliere Stecco; ne ha facoltà.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Mi scuso con gli uffici, avevo preso il file sbagliato.
Con l'emendamento n. 92) modificato, così come compare nell'area di lavoro dopo la lettera d) inseriamo una lettera d) bis, con la voce: "coordinamento regionale per l'innovazione e la ricerca in medicina e sanità". Serve ad individuare meglio le funzioni di "Azienda Zero" in un'ottica di ottimizzazione della sua efficacia nei confronti della resa sul sistema sanitario regionale.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Mi scusi, Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
In verità so che non posso intervenire sull'emendamento del collega Stecco ma lo faccio soltanto per chiarezza.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 92) leggo che è inserita la seguente lettera "dipartimento regionale per l'innovazione e la ricerca in medicina e sanità". Non leggo qui il termine "coordinamento".



STECCO Alessandro

Come ho detto prima, il file corrispondente al testo del mio emendamento non è quello denominato "Emendamento 92)", ma "Emendamento 92) modificato" che è subito prima.
Anch'io prima per sbaglio avevo aperto l'altro. Sono intervenuto poco fa proprio per spiegare, scusandomi con gli uffici, di avere interpretato male.
Il 92) modificato è una correzione che è stata fatta come emendamento finale ed è quello su cui stiamo votando. Dunque, non stiamo presentando l'emendamento 92), ma l'emendamento 92) modificato, che è poco prima nella griglia.



PRESIDENTE

I successivi quattro emendamenti sono uguali.
Emendamento rubricato n. 26) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 28) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 84) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 112) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo per l'illustrazione; ne ha facoltà



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Userò i tre minuti a disposizione per l'illustrazione non per entrare nel merito dell'emendamento, ma per chiedere un po' di chiarezza da parte della maggioranza e dell'Assessore Icardi, che è il primo firmatario, che per non vedo in Aula.
Se inserite in legge il comma 4, in cui dite che si darà pieno potere alla Giunta di aggiungere funzioni ad "Azienda Zero" successivamente alla legge cioè dite quello che noi contestiamo, e cioè che la legge non serve non si capisce perché, dopo un lavoro in Commissione di nove mesi presentiate due emendamenti nuovi come maggioranza da inserire come nuove funzioni in legge oggi.
Se noi vi diciamo che state sbagliando, ma voi non intendete modificare questa dicitura, rispondendo "tanto noi ci teniamo la piena delega di attribuire funzioni nuove ad "Azienda Zero" con delibere di Giunta", allora ritirate questi emendamenti e fatelo con le delibere di Giunta. Altrimenti togliete la delega che vi attribuite con le delibere di Giunta.
Delle due, l'una: altrimenti, non si capisce. Poiché penso sia corretto quanto fatto dal Consigliere Stecco - cioè se si vogliono inserire funzioni nuove lo si fa per legge - vi chiedo di abrogare il comma 4. Guardate che quando questa Azienda entrerà in funzione, travalicherà le legislature e le maggioranze che si susseguiranno in quest'Aula. Oggi siete maggioranza voi, lo domani sarà qualcun altro, sicuramente noi del Partito Democratico.
Ma la delega in mano alla Giunta è sbagliata a prescindere da chi ce l'ha perché le funzioni di programmazione sanitaria e di costituzione di Azienda, ancor più di organizzazione del sistema sanitario, sono competenza del Consiglio regionale e si attribuiscono per legge.
Lo dimostrano questi due emendamenti che avete inserito del Consigliere Stecco, uno sull'innovazione, che peraltro potrebbe anche essere condivisibile, e l'altro, un po' meno, ma ne parleremo dopo, sul sistema epidemiologico (lo sintetizzo così).
Possiamo fermarci un attimo e fare chiarezza sul punto? Comunicateci che accogliete il nostro emendamento che abroga il comma 4, cioè la delega alla Giunta, così terminiamo il ragionamento e siamo tutti coerenti con quello che diciamo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenie il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Anch'io utilizzo due minuti per questo emendamento, richiamando la questione sollevata dal Consigliere Raffaele Gallo, il mio Capogruppo.
C'è stato un lavoro nel gruppo di approfondimento che ha portato ad una sintesi. È vero, molte questioni poste da noi non sono state nemmeno prese in considerazione, però il senso di ciò che voi ci avete detto è che altre funzioni le avreste inserite successivamente delegando la Giunta - non soltanto questa, ma anche quelle che verranno dopo - ad inserire eventualmente, altre competenze. Se però nella discussione vi affrettate già in questo testo, ad emendarlo con nuove competenze, c'è un conflitto nella coerenza del testo o, perlomeno, dell'azione legislativa, se non del testo. Sicuramente dell'azione legislativa.
Com'è stato detto in precedenza, noi non abbiamo particolari preclusioni nei confronti di una competenza che riguarda il coordinamento regionale per l'innovazione e la ricerca in medicina e in sanità. Si dovrebbe capire perché prima è stato scritto "dipartimento" e poi "coordinamento", ma questa è un'altra vicenda, che approfondiremo.
Ciò che mettiamo in discussione è il metodo che utilizzate, che non accettiamo e che ci preoccupa, perché dà un po' il senso della confusione su un argomento che non meriterebbe certo confusione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Mi collego anch'io all'emendamento del Consigliere Gallo per fare due riflessioni sul metodo che negli ultimi minuti è stato completamente stravolto. Abbiamo partecipato ad un tavolo in Commissione chiedendo chiarimenti e portando delle proposte. Alcuni dubbi sono stati risolti altri meno, però il lavoro della Commissione si è concluso con un testo più o meno partecipato da parte nostra.
Oggi la maggioranza arriva in Consiglio con nuove proposte, che prevedono l'inserimento di nuove funzioni ad "Azienda Zero", senza darci la possibilità, intanto, di approfondire la questione; in secondo luogo creando anche confusione.
Adesso l'emendamento è stato sostituito, però prima non significava niente: quando l'ho letto mi sono chiesta qual fosse il senso e quale fosse l'aggiunta in capo alla proposta di legge.
Di fatto, avrei preferito fare due parole in Commissione. Per carità, la Giunta si assuma la responsabilità, con questa legge, di modificare quando vuole "Azienda Zero", ma faccia almeno sentita la Commissione competente per favore! Intanto lo sta già facendo e non sta coinvolgendo il Consiglio.
Avrei gradito mantenere il metodo precedente, per il quale ieri mi sono anche complimentata, dicendo che andrebbe applicato anche per la discussione di altre proposte di legge. Oggi, invece, arrivo in Consiglio e mi trovo una sorpresa che avrei preferito non trovare.
Cerchiamo di darci un metodo, soprattutto per il bene della sanità piemontese e dei cittadini: capiamo cosa vogliamo andare a fare con l'emendamento e quali ulteriori funzioni vogliamo attribuire ad "Azienda Zero".
Se il proponente vuole, magari lo motivi un po' meglio e ci dica cosa l'ha spinto ad inserire questa nuova lettera in riferimento ad "Azienda Zero".
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Solo una sottolineatura, riprendendo l'intervento del collega Ravetti.
È un tema che abbiamo discusso molto in Commissione. Già qui abbiamo un'indicazione abnorme, dal nostro punto di vista, riferita al fatto che una legge deleghi ad un organo esecutivo, qual è la Giunta, un potere legislativo ulteriore, che invece è in capo al Consiglio. Credo sia un tema da Commissione di Garanzia della Regione Piemonte, perché è proprio un classico caso di conflitto di competenze.
Non riteniamo - e lo diremo ancora - che la Giunta possa aumentare le competenze che stiamo creando con una legge. Lo si faccia con una legge, in Consiglio: la Giunta propone un disegno di legge e il Consiglio lo approva.
Ma non si dà una delega legislativa in bianco! Pur volendo, non esiste questa possibilità. Ma ne riparleremo, Presidente.
Qui resta il fatto che, dopo i lavori in Commissione, ci sembrava un dato più politico, quello di aver trovato un accordo, una quadra, nel senso di dire: "Va bene, lo si vedrà in seguito. Intanto iniziamo a costituire questa "Azienda Zero", un po' più piccola, un po' più contenuta, indicando delle azioni particolari per evitare che si metta in piedi un elefante che poi non riesce a muoversi! Invece vediamo che in Aula, al di là del merito sul quale non stiamo discutendo. stiamo discutendo il metodo e l'impianto di tutta la legge.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Se non ci sono altre richieste di intervento, passiamo ad esaminare l'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 115) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, come sostituito da questa proposta di legge alla lettera e) la parola "coordinamento" è sostituita dalle seguenti: "supporto alle aziende sanitarie locali e gestione condivisa con le stesse". Di fatto, chiediamo di sopprimere le parole che vanno da: "in materia di medicina territoriale" fino alle parole: "all'assistenza primaria".
Facendo seguito alle osservazioni delle associazioni che abbiamo audito Assessore Icardi, appare evidente che la medicina territoriale sia l'ambito dove la centralizzazione delle decisioni rischia di essere maggiormente fallimentare. La medicina territoriale deve variare la propria organizzazione a seconda delle peculiarità delle realtà in cui è declinata deve essere gestita in accordo con i Sindaci, con le realtà sociali e assistenziali esistenti. Inoltre, deve rispondere a bisogni che possono essere completamente differenti tra provincia e città, tra aree indigenti e aree benestanti, tra aree orograficamente disagiate e altre agevolmente collegate con il resto della regione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 114) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Prima di illustrare l'emendamento, vorrei fare un intervento sull'ordine dei lavori.
Colleghi, intendiamoci, ci può stare che la discussione sia noiosa, ma che tutti i banchi della maggioranza siano praticamente vuoti, non crediamo sia il caso.
Possiamo sprecare la richiesta di chiedere, assieme ad altri Capigruppo di minoranza, la verifica del numero legale, ma eviterei di farlo richiedendo però al Presidente di far ritornare i Consiglieri in Aula con uno scampanellio.
Attendo ancora un minuto e poi continuo con il mio intervento.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, chiede un minuto di sospensione?



GRIMALDI Marco

No, vorrei che in un minuto i Consiglieri entrassero in Aula, se lei pu richiamarli. Altrimenti, assieme ad altri tre Capigruppo, chiederemo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Come lei ben sa, non può chiedere la verifica del numero legale.



GRIMALDI Marco

Ma non è neanche consono che tutta l'Aula sia vuota, altrimenti usciamo tutti e lasciamo solo un relatore.



PRESIDENTE

Invito i Consiglieri di maggioranza a prendere posto, per favore, come ha richiesto il Consigliere Grimaldi.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Passiamo all'illustrazione dell'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 113) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.
Le ricordo che ha tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera e), dopo le parole: "coordinamento" sono aggiunte le seguenti: "attraverso la stretta collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali".
Facendo seguito alle osservazioni delle associazioni audite. non so se l'Assessore Icardi e il Consigliere Preioni, che non è in aula, lo condividano... tra l'altro, chiederei al primo firmatario di essere presente. Perché se abbiamo deciso che la proposta di legge diventi di Giunta, va benissimo; altrimenti, preferiremmo che fosse sempre presente in aula il primo firmatario.
Riteniamo che la medicina territoriale sia l'ambito dove maggiormente rischia di essere fallimentare la centralizzazione delle decisioni. Lo abbiamo detto più volte, l'abbiamo detto al Consigliere Stecco, Presidente della Commissione, che al momento non vedo in Aula.
È difficile interloquire con la maggioranza che ha presentato questo testo se non è presente.



(Commenti fuori microfono)



GRIMALDI Marco

Ascolti, se è possibile.
Dicevo, di fatto la medicina territoriale deve variare la propria organizzazione a seconda delle peculiarità delle realtà in cui è declinata e deve essere gestita, secondo noi, in accordo con i Sindaci, con le realtà sociali e assistenziali esistenti.
Inoltre, deve rispondere ai bisogni che possono essere completamente differenti tra provincia e città, tra aree indigenti e aree benestanti, ma anche tra aree orograficamente molto disagiate e altre agevolmente collegate con il resto della regione, come i grandi centri urbani.
Insomma, toglierlo dalle cornici delle ASL; toglierlo dal contesto delle nostre province... Un conto sono le funzioni dell'Assessorato, altro conto è inserirle all'interno di un'azienda speciale unica.
Chiederemmo che venisse accolta questa riformulazione.



PRESIDENTE

Passiamo all'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 131) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera e), dopo le parole "coordinamento", sono inserite le seguenti: "in accordo con i Sindaci del territorio".
Riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite alla lettera n) - non so se ha colto, Presidente - se non verranno accolti gli emendamenti che ho descritto negli interventi precedenti, occorre coerentemente a quanto già reso evidente nelle audizioni in Commissione rendere almeno meno vaga la norma, specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati; soprattutto, occorre non escludere da questo coordinamento l'accordo con i Sindaci.
Se le funzioni che erano delle ASL (che, implicitamente, erano in raccordo con i Sindaci) vengono davvero centralizzate nell'"Azienda Zero".
La pongo in termini di domanda, Assessori Icardi e Marrone, nel caso voleste offrire un parere anche a questi emendamenti: l'"Azienda Zero" sarà in accordo con i Sindaci? Davvero voi pensate di centralizzare quelle funzioni? Perché qua rischiamo una sorta di "mostro giuridico". Cioè l'Assessorato implicitamente dovrebbe rimanere in sintonia e in accordo con i territori. Così fanno le ASL, che hanno comunque, nelle loro missioni istituzionali, questo compito. Ma un'azienda speciale unica potrà mai far questo? Questa è la domanda che pongo a lei, ma anche a tutta la Lega e a tutte le forze della maggioranza, che spesso dicono "Ripartiamo dai territori", ma non ci pare che questa definizione sia coerente con questo slogan.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 132) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera e) dopo le parole "coordinamento" sono inserite le seguenti "in accordo con le aziende sanitarie locali e territoriali".
Riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà proprio espletare le funzioni stabilite dalla lettera n) - e noi, come avrete capito, non pensiamo sia il caso - almeno occorre, coerentemente a quanto già reso evidente dalle audizioni e da quanto dicevo poc'anzi, rendere meno vaga la norma, specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati.
È normale che non ci sia scritto nel testo che le funzioni, soprattutto della sanità territoriale, non siano in accordo con le Aziende Sanitarie Locali territoriali? Non l'avete scritto perché ve lo siete dimenticati, o vi pare normale che sia così? Non l'avete scritto perché, secondo voi, è implicito e quindi questo emendamento è pleonastico (di conseguenza, se è pleonastico, lo voterete) oppure perché pensate davvero che l'"Azienda Zero" non lo faccia in accordo? La dico così: facciamo finta che arrivi una forza politica "N", che qua non esiste, che fra dieci anni prende in mano questo testo e decide di centralizzare tutto, decide di non far consultare le ASL su questa materia perché c'è l'"Azienda Zero". Siete così sicuri che sia qualcosa di più che un errore politico? Istituzionalmente, noi dobbiamo guardare le leggi per come sono scritte: qua non c'è scritto nulla del genere.
Pertanto, le chiederei, Presidente, di accogliere questo suggerimento e per quanto le riguarda - perché anche lei ha delle funzioni istituzionali importantissime - suggerire al suo Gruppo di riferimento e a tutta la maggioranza di riservare tutta l'attenzione necessaria a questi emendamenti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 133) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Non vedevo l'ora di illustrare l'emendamento n. 133).
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera e) dopo le parole "coordinamento" si inserisce "in accordo con la Città metropolitana e le Province".
Con questi ultimi tre emendamenti abbiamo voluto almeno suggerirvi dei vuoti, perché riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite alla lettera n) - cosa che, lo ribadiamo per la quarta volta pensiamo non sia il caso - coerentemente a quanto già reso evidente dalle audizioni in Commissione, proviamo almeno a rendere meno vaga la norma specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati.
Per questo, se è necessario il raccordo con le ASL e con i Sindaci, se è necessario che soprattutto le funzioni della sanità territoriale non vengano centralizzate, ancora di più questo deve essere fatto in accordo con la Città metropolitana e con le Province.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 14) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Con questo emendamento si vuole fare un'ulteriore specifica al punto e) che è una delle funzioni che voi volete conferire in "Azienda Zero" e che noi pensiamo sia sbagliato. E utilizzerò questi tre minuti - sicuramente li utilizzerà anche il collega Rossi dopo di me - per spiegarvene il motivo.
Al punto e) inserite " coordinamento in materia di medicina territoriale con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili, cronici e di continuità ospedale-territorio, nonché delle attività relative all'assistenza primaria".
Inserire questa funzione in "Azienda Zero" e toglierla dalle singole ASL e ASO è sbagliato, perché è proprio nelle singole Aziende che si crea il mix e l'integrazione tra territorio e ospedale. Ed è proprio attraverso la funzione e il corretto funzionamento di questo mix che si crea la migliore gestione in ospedale.
Andare a centralizzare e a coordinare centralmente. Poi qualcuno dovrà anche spiegarci cosa significano queste parole - "coordinamento" e "supporto" - nella declinazione e nell'intenzione del legislatore.
Lasciamolo almeno a verbale di questa seduta; perché andare ad inserire centralmente questa funzione, pensiamo che creerà un'ulteriore frattura e disfunzione nella gestione del territorio e nell'integrazione ospedale territorio, che, invece, è la funzione che dobbiamo potenziare, preservare e far crescere, anche attraverso i fondi del PNRR che arriveranno su questo territorio, proprio per andare ad integrare, valorizzare e potenziare la rete territoriale.
Diverso sarebbe se ad "Azienda Zero" conferissimo una funzione di coordinamento, di supervisione e di progettazione dei grandi progetti strategici regionali, anche con i fondi europei (quindi col PNRR) di carattere strategico regionale, per potenziare ed integrare la struttura territoriale.
Scritto in questo modo, invece, si prende la gestione ordinaria, si accentra in "Azienda Zero" e si coordina da Torino la rete territoriale del Piemonte. Noi pensiamo - e lo diciamo di nuovo con forza negli ultimi tre secondi - che sia sbagliato e che tra qualche anno scopriremo che ha creato disorganizzazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Stecco, sull'ordine dei lavori.



STECCO Alessandro

Sì, sull'ordine dei lavori chiedo la possibilità di una pausa di cinque minuti.



PRESIDENTE

Va bene.
La seduta è sospesa e riprenderà alle ore 11.30.



(La seduta, sospesa alle 11.16, riprende alle ore 11.37)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Emendamento rubricato n. 15) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo è un ulteriore emendamento che insiste sulla lettera e) che ho illustrato prima, cioè sul conferimento della funzione di coordinamento in materia di medicina territoriale, con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico dei pazienti fragili e cronici.
Oltre ad essere sbagliato conferire questa funzione, noi pensiamo che sia proprio scritta in modo non corretto. Pertanto, proponiamo di sostituire le parole: "continuità ospedale-territorio" con le parole: "continuità delle cure ospedale-territorio", per meglio specificare quello che si voleva fare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Emendamento rubricato n. 29) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Questo emendamento è identico al n. 96).
Emendamento rubricato n. 96) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 29).



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento soppressivo della lettera f), ovvero di una funzione che viene conferita ad "Azienda Zero", e va nell'ottica di snellire, quanto più possibile, le funzioni ad essa conferite.
Se si istituisce un'Azienda così corposa, così centralizzata e così articolata all'interno del sistema sanitario attuale, senza prevederne nel dettaglio le funzioni e le specifiche, peraltro utilizzando nel testo di legge dei termini e delle parole quantomeno interpretabili anche nell'esercizio delle funzioni, creando così confusione nel momento in cui verrà approvata, secondo noi è importante che almeno si snellisca quanto più possibile questa Azienda. Se la si vuole far partire, la si faccia partire molto snella e molto piccola, in modo da capire, con passi legislativi successivi, come integrarla e come implementarla, anche all'interno del quadro del Piano socio-sanitario che si andrà a definire speriamo nei prossimi sei mesi o, comunque, nei prossimi anni. Occorre capire meglio quali saranno le relazioni che "Azienda Zero" terrà non solo con SCR, ma con le varie ASL e ASO di riferimento, definire per definire meglio le funzioni, il coordinamento e la gestione di questa Azienda.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 96).



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge la lettera f) è soppressa.
Il senso, come avrà colto dai numerosi emendamenti di riformulazione che abbiamo illustrato, è che, secondo noi, la medicina territoriale è l'ambito dove maggiormente rischia di essere fallimentare la centralizzazione delle decisioni. Poiché essa deve variare la propria organizzazione a seconda delle peculiarità, ovviamente delle realtà in cui è declinata, deve essere gestita, come abbiamo ribadito in tanti emendamenti, con i Sindaci e con le realtà sociali e assistenziali esistenti (penso ai tantissimi consorzi socio sanitari) e quindi.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere.
Chiedo a chi si trova nell'emiciclo di tenere un tono più basso per interloquire con i vicini, oppure di allontanarsi.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Dicevo, attribuire ad "Azienda Zero" funzioni relative al coordinamento in materia di medicina territoriale, ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili cronici e di continuità ospedaliera territoriale e alle attività relative all'assistenza primaria, è assolutamente rischioso.
Il contesto regionale in cui ci troviamo evidenza, tra l'altro, un forte ritardo rispetto allo sviluppo delle attività territoriali e la pandemia ha fatto da detonatore a crisi, disuguaglianze e, soprattutto, gestioni anche diverse -molto diverse - da territorio a territorio.
L'Assessore ha provato a spiegarcelo, anche per giustificare delle crisi drammatiche (penso all'Alessandrino, ma penso anche alle grandi differenze fra il Cuneese e il Torinese), tuttavia non mi pare che oggi abbia preso parola per dirci che cosa pensa di questi emendamenti così centrali, che mettono in evidenza, tra l'altro, la completa assenza delle figure che voi vorreste rappresentare, cioè i Sindaci, i Consorzi, ma anche banalmente le Città metropolitane, le Province, le stesse ASL, che rischiano di essere superate da questa gestione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 127) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge alla lettera f), dopo la parola "supporto" sono inserite le seguenti: "tecnico e amministrativo".
Riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite dalla lettera f), occorre, coerentemente a quanto già reso evidente dalle audizioni in Commissione, rendere meno vaga la norma, specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati.
Se proprio non volete sopprimere la lettera f), come vi abbiamo poc'anzi proposto con l'emendamento n. 93), ci sembra più logico almeno scegliere alcune suggestioni o riformulazioni che vi abbiamo proposto in tanti emendamenti, tra i quali l'ultimo, il n. 127).
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 16) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Tale emendamento è uguale al n. 126).
Emendamento rubricato n. 126) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 16).



GALLO Raffaele

Lo do per illustrato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 126).



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento alla proposta di legge n. 131 ""Azienda Zero" 'sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 20027, n. 18 (Norme per la programmazione socio sanitaria e riassetto del servizio sanitario regionale)'", siglato da voi come n. 126), all'articolo 23, comma 3, come sostituito dalla proposta di legge alla lettera f) dopo la parola "supporto" propone di inserire la parola "tecnico".
La relazione vi ricorda che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite alla lettera c) - la stessa che vi abbiamo chiesto di sopprimere negli emendamenti precedenti -almeno occorre, coerentemente a quanto immaginato dalla stessa proposta di legge, che il monitoraggio e il controllo ex post della rete logistica e distributiva debba essere in capo alla costituenda Azienda, così come abbiamo provato a dirvi.
Per questo motivo, chiediamo di aggiungere la parola "tecnico" trasformando il testo in "supporto tecnico". Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 17) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Siamo sempre alla lettera f), che identifica l'analisi, monitoraggio e studio tendenziale dell'andamento degli aggregati di costo e di ricavo delle Aziende Sanitarie regionali, con particolare riferimento alla sostenibilità del sistema sanitario regionale.
Noi riteniamo che questa verifica e questa analisi debba essere espletata attraverso una funzione di monitoraggio annuale e pluriennale. Perché se identifichiamo una struttura per fare il controllo dei costi e il monitoraggio della spesa, è assolutamente necessario che lo faccia in un'ottica pluriennale, in termini di sostenibilità del sistema.
Colgo l'occasione di questo emendamento per chiedere di nuovo pubblicamente, dato che l'abbiamo sempre fatto nelle sedi competenti, che sono le Commissioni e anche nelle riunioni dei Capigruppo, di poter avere accesso ai dati di bilancio delle Aziende Sanitarie del 2020, che non ci sono ancora stati forniti, per poter verificare fin d'ora qual è la sostenibilità del sistema sanitario e non demandarlo totalmente all'"Azienda Zero". Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire a sostegno dell'emendamento n. 17), perché, come stiamo dicendo in alcuni passaggi di questa discussione in Aula, aggiungere le parole "in una prospettiva annuale e pluriennale" in riferimento alla sostenibilità del servizio sanitario regionale è un elemento di visione ed è un modo per farvi capire, farci capire e far capire ai piemontesi, che l'impegno su questa proposta di legge rientra in un ragionamento complessivo, in una visione generale, all'interno di un più ampio respiro che mette il servizio sanitario regionale nelle condizioni di incidere sulla sostenibilità dello stesso, non in maniera generale, ma con una puntuale programmazione annuale, che però abbia una visione pluriennale.
Crediamo che sia un elemento fondamentale ed è per questo che ho voluto intervenire sull'emendamento, cosicché la maggioranza possa ascoltare anche altre parole e avere il tempo di riflettere. Come ci dicevamo nel precedente emendamento, occorre dare gli strumenti giusti a chi poi dovrà applicare questa proposta di legge, dando uno strumento di visione e non un'unione o un'accozzaglia di buoni intenti, sviluppati magari nella concretezza in maniera più problematica.
Ecco perché - e concludo - aggiungere "in una prospettiva annuale e pluriennale" dà un compito chiaro a chi poi dovrà mettere in pratica le norme scritte in questa proposta di legge. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questo emendamento, perché, tra le altre cose riguarda uno dei commi su cui abbiamo sempre espresso una certa condivisione, nel senso che se l'"Azienda Zero" è di supporto all'Assessorato, che non perde le sue funzioni di indirizzo e di programmazione, allora può essere uno strumento utile.
In questo caso lo diventa, perché è proprio sull'analisi e sulla capacità di incidere su questioni che riguardano, per l'appunto, "analisi monitoraggio e studio tendenziale dell'andamento degli aggregati di costo e di ricavo delle Aziende Sanitarie regionali", come recita il testo.
Come ci siamo già detti ieri, ma anche nelle settimane di discussione in Commissione, purtroppo abbiamo dei sistemi che non solo non si parlano tra di loro, ma sono scollegati, per cui ogni Azienda rischia di fare troppo da sé, dimenticandosi di essere, invece, un'Azienda autonoma e indipendente ma all'interno di un contesto che va coordinato e che, soprattutto, deve rispondere ad indirizzi e ad una programmazione che riguarda l'intero territorio regionale e non soltanto il singolo territorio.
Questo, infatti, ce lo ritroviamo come conseguenza anche sui risultati di natura sanitaria, tant'è che in tantissime situazioni, purtroppo anche in Piemonte, abbiamo una situazione a macchia di leopardo: per alcuni servizi in alcuni territori abbiamo delle eccellenze, mentre in altri il servizio è assente.
Questo dipende anche dall'indirizzo, per cui su alcune questioni che vengono indicate come prioritarie tutte le Aziende devono trovare le risorse opportune e la Regione deve avere la possibilità di controllare e verificare in itinere, e non soltanto alla fine dell'anno o quando oramai è troppo tardi, come stanno andando le cose.
È fondamentale che l'approccio e il supporto che l'"Azienda Zero" darà all'Assessorato mettano l'Assessorato nella condizione di avere un controllo sul presente, ma anche una visione pluriennale sulla direzione che sta prendendo il sistema regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questo emendamento, che ritengo significativo, come ritengo significativa la lettera f) della proposta di legge. Penso che le Aziende Sanitarie Locali debbano avere una loro autonomia - non vi è dubbio però è altrettanto vero che occorre, in capo all'Assessorato e alla Giunta, monitorare i risultati ottenuti, le prestazioni messe in atto, e capire quali sono stati i costi e se tali costi siano sostenibili a livello regionale.
È chiaro che se la Giunta e l'Assessorato necessitano di un'attività di tipo analitico o di monitoraggio di queste prestazioni, "Azienda Zero" pu tranquillamente fornirgliele. Anzi, ritengo che questa sia forse la parte più importante della proposta di legge.
È importante che venga specificato che queste analisi e questi monitoraggi debbano essere fatti su analisi annuali o pluriennali, per capire i flussi i costi sostenuti durante l'anno, le differenze in capo alle singole ASL anche per comprendere come operino singolarmente, sia pure all'interno di una rete a livello regionale.
Ritengo che questa sia una funzione molto importante, che potrebbe tranquillamente svolgere "Azienda Zero" soltanto se i risultati potessero essere visionati anche in Commissione, per capire come le ASL abbiano operato e come sia andato il monitoraggio da parte di "Azienda Zero".
A mio avviso, è bene che venga adottata questa specifica richiesta nell'emendamento presentato da parte del Capogruppo Gallo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'emendamento a prima firma del Consigliere Gallo, in quanto ne condivido il senso e ritengo fondamentale inserire una specificazione che riguardi la prospettiva annuale e pluriennale rispetto alle valutazioni sulla sostenibilità del Servizio sanitario regionale.
Arriviamo già da un Piano di rientro, da una sorta di commissariamento della nostra sanità, che aveva visto un'esplosione dei costi e un'incapacità del bilancio regionale di sostenerli. Inoltre, usciamo da un momento particolarmente difficile per la nostra sanità, che oggi ci vede affrontare tutta una serie di problematiche legate ai tempi delle liste d'attesa (peraltro, già nei mesi precedenti alla pandemia ci trovavamo in difficoltà a garantire tempi congrui a diverse prestazioni).
Sappiamo che quando si vuole risolvere un problema, l'intervento più facile è quello di mettere mano al portafoglio, perché, solitamente, con un maggiore investimento si riesce a sostenere la domanda di servizio sanitario. Spesso, si cerca di aggirare l'ostacolo rispetto ai limiti di coinvolgimento del privato all'interno della sanità, per risolvere alcuni problemi legati ad una mancata programmazione della sanità regionale.
Per questo motivo, ritengo assolutamente utile capire, soprattutto in prospettiva pluriennale. Questo ci consente di intervenire anche con azioni in Consiglio regionale rispetto alle necessità del servizio sanitario e alle prospettive che si vogliono dare al servizio sanitario della nostra Regione.
Credo, quindi, che sia fondamentale specificare in legge una prospettiva annuale e pluriennale in riferimento alla sostenibilità del servizio sanitario regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 116) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento alla proposta di legge 131 ""Azienda Zero" 'Sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio sanitaria e riassetto del servizio sanitario)'" rubricato n. 116) pone al centro la soppressione della lettera g).
All'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge, la lettera g) verrebbe proprio soppressa.
Il motivo è molto semplice: facendo seguito alle osservazioni, già riportate nei miei interventi precedenti e già sollevate con doviziosi emendamenti sia soppressivi sia con alcune riformulazioni, l'"Azienda Zero", di fatto, non pare il contesto adatto alle funzioni riferite soprattutto alla lettera g) del presente articolo, pertanto ne richiediamo la soppressione.
Negli emendamenti che ci rimangono, forse, avremo altre possibilità di riformulare ancora il testo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Emendamento rubricato n. 18) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.
GALLO Raffaele (fuori microfono) Lo do per illustrato.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 27) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 27) è identico al n. 117).
Emendamento rubricato n. 117) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 27)



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
In questo caso chiediamo la soppressione della lettera h) del comma 3 quindi la soppressione di questa funzione delegata, che consiste nel supporto tecnico per la valutazione delle tecnologie sanitarie. Perch chiediamo l'abrogazione di questa funzione conferita in "Azienda Zero"? Perché pensiamo che le valutazioni di carattere tecnologico e sanitario saranno una questione molto complessa e molto complicata, quindi tali funzioni devono essere allocate nelle aziende dove ci sono persone competenti o in SCR - così com'è oggi, andando però in conflitto con SCR oppure in Assessorato.
Inoltre - è riferito alla lettera h), ma anche a tante altre lettere - se si scrive soltanto "supporto tecnico" non si capisce, alla fine, qual è la funzione che si conferisce in "Azienda Zero". "Supporto tecnico" cosa vuol dire? Che la responsabilità rimane nelle ASL o in SCR? Ma allora "Azienda Zero" cosa fa? Parliamo di "supporto tecnico" a che cosa? Fa una consulenza tecnica su questo ambito? Fa da capofila ad un progetto? Insomma, non è chiara la funzione che si conferisce, così come non è chiara in tanti altri punti dell'articolo 3.
Anche in questo caso, temiamo che si crei solo confusione e non si generi invece, un ciclo virtuoso di efficienza ed efficacia su questo tema.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Il Consigliere Grimaldi dà per illustrato l'emendamento rubricato n. 117).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo sull'emendamento rubricato n. 27), che chiede la soppressione della lettera h) del comma 3.
Presidente, sono convinto che tutte le aziende private che raccolgono e vincono la sfida del mercato hanno un HTA che funziona bene. Investono affinché questo strumento di controllo permetta all'aziende di fare le giuste valutazioni per quanto riguarda acquisti, sostituzioni, controllo in genere di tutte le articolazioni dell'azienda.
Tuttavia, mi pare d'aver capito che non sempre e non ovunque nelle Aziende Sanitarie regionali l'HTA restituisca un risultato ottimale. Non sempre.
Dunque, rispetto alla necessità di rendere più operativo e più efficace questa valida opzione all'interno delle aziende, la maggioranza e l'Assessore pensano di individuare un'area all'interno di "Azienda Zero" che permetta quel controllo, quello sviluppo, quell'operatività su tutte le Aziende Sanitarie regionali. Se è così, parliamone. Se è un supporto tecnico, siamo su un terreno senza limiti ben precisi: non si capiscono i confini, non si capisce di nuovo bene cosa fa "Azienda Zero" e, in questo ambito, cosa fanno le Aziende Sanitarie regionali.
Possiamo dire che questo passaggio non è coraggioso? Possiamo dire che questo passaggio non definisce, nel merito, esattamente cosa dovrà capitare e, quando è così, non cambierà nulla? Per questa ragione, vi chiedo di sopprimere la lettera h) del comma 3 della proposta di legge in oggetto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto interviene il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io sono dello stesso avviso dei colleghi, perché quando si specifica "il supporto", non si capisce fino a che livello possa arrivare il supporto. Chi fa la valutazione di queste tecnologie? Lo lasciamo fare alle aziende? Così facendo, alla fine, supporto o non supporto, ognuno farà un po' quello che gli pare, esattamente come prima? Oppure vogliamo vincolare all'"Azienda Zero" la valutazione vera e propria di quelle che sono le caratteristiche e le tecnologie sanitarie che danno un'indicazione agli investimenti che possono fare rispetto a determinati macchinari? Altrimenti, stiamo dicendo che l'"Azienda Zero" può esprimere il suo parere rispetto alle scelte che oggi possono adottare le singole Aziende Sanitarie, ma non si capisce in che modo possa incidere positivamente sulle stesse: o definiamo che questo compito spetta ad "Azienda Zero" - e potrei anche essere d'accordo rispetto a questo, magari di concerto con le aziende, dove però l'ultima parola spetta all'"Azienda Zero", in quanto ha la capacità anche di essere regista rispetto a quelle che sono le scelte oppure non cambia praticamente niente. Tanto vale non inserirlo nemmeno perché rischiamo solamente di fare confusione facendo finta di aver risolto un problema.
Grazie, Presidente



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Non ci sono ulteriori richieste di intervento, per cui possiamo passare all'esame dell'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 19) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Lo do per illustrato. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 118) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
All'articolo 23, al comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge la lettera i) è soppressa.
Facendo seguito alle osservazioni che abbiamo fatto negli emendamenti precedenti, crediamo che l'"Azienda Zero" non sia il contesto adatto alle funzioni riferite alla lettera i) di questo articolo. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 128) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Semplicemente, alla lettera i) dopo la parola "coordinamento" è inserita la seguente: "supporto".
Riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite alla lettera f), occorre almeno, coerentemente a quanto già reso evidente nelle audizioni di cui abbiamo parlato poc'anzi, rendere meno vaga la norma, specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 20) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo emendamento interviene sulla lettera i), che è una delle funzioni assegnate ad "Azienda Zero", forse una di quelle che si possono effettivamente assegnare ad un ente centrale. Poteva essere anche solo demandata all'Assessorato, senza creare un'ulteriore azienda che costa tre milioni di euro all'anno. Però questa funzione di coordinamento delle attività relative ai progetti europei in ambito sanitario e socio-sanitario oggettivamente è una delega diretta dell'Assessorato - lasciatemi dire - o della Giunta, cioè è una cosa che non può gestire ogni singola azienda in modo diverso e per conto proprio. Per cui è giusto che ci sia una progettazione e un coordinamento centrale.
Ciò che chiediamo con questo emendamento non è l'abrogazione di questo comma, ma l'aggiunta delle parole "e finanziamenti", perché il coordinamento delle attività relative ai progetti europei è connesso all'ottenimento di finanziamenti e contributi di carattere europeo. oggi facciamo riferimento al PNRR, ma ci sono tante altre opportunità di fondi europei in ambito di ricerca sanitaria o in ambito di sanità più in generale. Per cui è importante che ad "Azienda Zero" si conferisca non solo il coordinamento della progettazione, ma anche, secondo noi, l'attività di ricerca, di gestione e di ottenimento dei finanziamenti europei, che sappiamo essere particolarmente complessa e talvolta anche burocratica.
In sostanza, l'emendamento va a completare la funzione che viene demandata ad "Azienda Zero", che forse è una delle due o tre funzioni allocate dentro quest'azienda che condividiamo (e poche altre). Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 25) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 25) è identico all'emendamento n. 119).
Emendamento rubricato n. 119) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento soppressivo della lettera l), che è la funzione conferita in "Azienda Zero" di supporto tecnico all'Assessorato alla sanità in sede di definizione e stipula degli accordi con i soggetti erogatori pubblici o equiparati e dei contratti con i soggetti erogatori privati accreditati, ai sensi dell'articolo 8 quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (anche su questo chiederemo delucidazioni al primo firmatario, il collega Preioni, in merito ai termini usati, in modo da capire l'interpretazione autentica del legislatore).
Sostanzialmente, pensiamo che questa funzione debba essere totalmente inserita, com'è oggi, all'interno dell'Assessorato, perché la gestione, la definizione e la stipula degli accordi delle politiche collegate ai soggetti erogatori pubblici o equiparati sono proprio elementi sostanziali delle politiche sanitarie in capo all'Assessorato. Crediamo, quindi, che sia necessario non delegare questa funzione ad un'azienda, ma tenerla in capo all'Assessorato.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Bisognerebbe mettersi d'accordo sulle parole. Le parole sono tutto, sono ciò che ci mettono in relazione: se non comprendiamo il senso delle parole non ci capiamo.
Nella speranza che tra di voi sia tutto chiaro e che l'uso delle parole sia un elemento condiviso, chiedo che differenza c'è per voi tra "supporto tecnico" e "consulenza". Perché così come lo avete definito è interpretabile. "Supporto tecnico" o "consulenza tecnica esterna" sono, sul piano pratico e sul piano operativo, simili, se non uguali.
Un conto è chiedere una collaborazione non a tempo indeterminato o una consulenza professionale, altro conto è depositare una legge che prevede uno strumento operativo come l'"Azienda Zero", all'interno della quale vi sono degli articoli, dei commi e delle lettere che prevedono dei ruoli.
Fateci capire.
È un supporto all'Assessorato? È una consulenza? Siamo sempre nel campo della indeterminatezza, e questo ci mette in difficoltà.
Al riguardo, cerchiamo di darvi una mano con degli emendamenti soppressivi per togliere un po' di nubi che si sono addensate sopra questo testo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Mi unisco a quello che hanno detto i colleghi. Credo che lettera l) debba essere soppressa.
Nel testo, infatti, è scritto "stipula degli accordi", e gli accordi si rifanno alla funzione di coordinamento e strategia che l'Assessorato vuole costruire. Altrimenti, Presidente e Assessore, si svuota l'Assessorato.
Magari questa è anche una scelta, perché oggi capita di leggere su alcuni media locali che i Direttori delle ASL decidono sull'edilizia sanitaria senza neanche l'accordo con i Sindaci e - credo - senza l'accordo con la maggioranza del Consiglio. Vediamo, ad esempio, che in alcune ASL si decide di cancellare un ospedale, di farne tre di comunità e il Direttore dell'ASL, Assessore, dice che "questa è cosa fatta", virgolettato (cioè non è ipotizzato, non è tratto da qualche relazione).
Le leggo la citazione, Assessore, visto che muove la mano. Gliela leggo in maniera molto chiara: "Le scelte della localizzazione delle nuove strutture sanitarie sono maturate nell'ambito del Comitato dei Sindaci di distretto e comunicate alla rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, così come da Piano inviato alla Regione. Nei prossimi giorni verrà definito il Piano finanziario per l'avvio delle opere".
Assessore, le chiedo di intervenire, perché è una dichiarazione virgolettata, non un'ipotesi. È un intervento virgolettato del Direttore.
Mi scusi, Presidente, termino subito questo inciso: non vorrei che si sia preso con serenità il fatto di delegare le funzioni politiche ad altri invece che all'Assessorato o a questo Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenie il Consigliere Valle; ne ha facoltà.
Basta semplicemente alzare la mano, grazie.



VALLE Daniele

L'avevo alzata, Presidente, ma lei non mi guarda a sufficienza, non ha abbastanza occhi per me! Intervengo anch'io sull'emendamento, a sostegno di quanto già sostenuto dai miei colleghi, riportando un ragionamento di carattere generale.
In questo caso, noi vorremmo abrogare la lettera l) dell'articolo 23 della legge 6 agosto 2007, n. 18, che attribuisce all'"Azienda Zero" la possibilità di dare supporto tecnico all'Assessorato di sanità in sede di definizione e stipula degli accordi con i soggetti erogatori pubblici o equiparati e dei contratti con i soggetti erogatori privati accreditati.
Tutto questo lo inserisco in un ragionamento più generale, perché ciò che temiamo, con questo disegno di legge, è una cristallizzazione di ciò che è già avvenuto nel corso degli anni, e non soltanto, per onestà intellettuale, negli ultimi due: un progressivo svuotamento delle funzioni della struttura dell'Assessorato di Corso Regina a favore di strutture speciali e di ASL delegate di volta in volta (in questo caso, addirittura di un'Azienda creata appositamente).
Oggettivamente, ci sono alcune funzioni, non di natura programmatoria ma di supporto tecnico, che potrebbe avere un senso accentrare (penso ci possa essere riconosciuta l'onestà intellettuale e la voglia di confrontarci nel merito, com'è avvenuto nei lavori che hanno portato alla presentazione di questo progetto di legge dopo il gruppo di lavoro), però ce ne sono altre e questa è una di quelle - che probabilmente, avendo natura di carattere più programmatoria generale, avrebbe senso mantenere in capo alla struttura di Corso Regina, che ovviamente è quella che recepisce in prima istanza gli indirizzi politici tanto della Giunta e dell'Assessore quanto quelli del Consiglio regionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono altri colleghi che desiderano intervenire, senza schioccare le dita, passerei ai successivi emendamenti.
Emendamento rubricato n. 24) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 24) è identico all'emendamento n. 120).
Emendamento rubricato n. 120) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 24).



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Stiamo arrivando alla fine delle funzioni delegate, con l'articolo 3, ad "Azienda Zero".
Come avete visto, siamo entrati nel merito del perché chiedevamo un'abrogazione, una correzione o un ripensamento delle funzioni assegnate.
Adesso arriviamo alle ultime due funzioni, che chiediamo vengano anch'esse abrogate.
La lettera m) riguarda il monitoraggio della spesa farmaceutica integrativa e protesica. Pensiamo sia una funzione che debba rimanere in capo all'Assessorato e non debba essere demandata all'"Azienda Zero".
Sicuramente, dev'essere una spesa molto controllata, perché nel nostro sistema sanitario incide con un importo importante, ma conferire questa funzione in "Azienda Zero" conferma, anche in questo caso, come in tutti gli altri casi, che sostanzialmente si sta svuotando l'Assessorato conferendo delle funzioni ad "Azienda Zero", che non si capisce come si coordinerà con le Aziende sanitarie, l'Azienda ospedaliera ed SCR. Di fatto, si creerà un nuovo corpo organizzativo - "Azienda Zero" - senza capire che relazione avrà con l'Assessorato.
Come vedremo negli emendamenti successivi, se questa è la linea della maggioranza e la volontà dell'Assessorato, chiederemo, a questo punto, che si istituisca questa Azienda, che ci verrà a costare tre milioni di euro all'anno (perlomeno all'inizio, poi vedremo quanto, perché non si capirà quanti soldi ci farà risparmiare in termini di efficienza), ma almeno si riducano di altrettanti tre milioni di euro all'anno le spese dell'Assessorato, che, a questo punto, rimarrebbe con una funzione puramente di coordinamento politico. Dunque, si potrebbe ridurre la spesa di gestione e di funzione dell'Assessorato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi, sull'emendamento rubricato n. 120); ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

lo stesso emendamento, Consigliere Ravetti.



GRIMALDI Marco

Intervengo sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori, prego.



GRIMALDI Marco

Poi ripasso la parola al Consigliere Ravetti.
Vorrei fare una proposta dal punto di vista organizzativo.
Come sa, Presidente, abbiamo chiesto alle forze di maggioranza di riprendere i lavori alle ore 14.30 (non so se glielo hanno comunicato).
Però le chiederei, davanti a tutta l'Aula, se alle ore 14.30 è possibile convocare una Conferenza dei Capigruppo, intanto per programmare i lavori della prossima settimana, visto che alcuni colleghi, compreso il sottoscritto, sono impegnati, come lei sa, anche nella compagna elettorale del ballottaggio. Poiché vorremmo essere presenti alla Conferenza dei Capigruppo, le chiederemmo di convocarla alle ore 14.30 e non alla fine dei lavori, dal momento che alla fine dei lavori molti di noi non ci saranno.
Magari alle ore 14.30 scopriremo anche l'intendimento della maggioranza anche per questa seduta.
Se il Presidente volesse riassumere queste due proposte, saremo lieti di mettere insieme le due cose, ossia la programmazione dei lavori della prossima settimana e quella della seduta odierna. Sempre che lei sia d'accordo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Credo che nel corso dell'illustrazione degli emendamenti ci sia la possibilità, fra i Gruppi di maggioranza e di opposizione, di trovare un'intesa. Nel frattempo, proseguiamo i lavori con l'esame degli emendamenti.
Eravamo sempre in fase di illustrazione dell'emendamento rubricato n. 24) identico all'emendamento n. 120).
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

L'emendamento rubricato n. 24) è soppressivo della lettera m), relativa a "monitoraggio della spesa farmaceutica integrativa e protesica".
Anche in questo caso ci soffermiamo sul senso delle parole. Il termine "monitoraggio" da un punto di vista informatico implica un report, magari mensile o trimestrale, dell'andamento delle spese nelle varie aziende report che credo non sia complicatissimo ottenere, da un punto di vista delle procedure informatiche; report che riguarda anche la programmazione che è in capo all'Assessorato, riguarda la capacità di spesa e la qualità degli acquisti delle varie Aziende Sanitarie.
In questo impegno per ""Azienda Zero"" rileviamo un ulteriore conflitto con quelle che devono essere le competenze dell'Assessorato. Scegliete di allocare altrove un controllo che ha una natura politica, se vogliamo, non soltanto amministrativa. Noi conosciamo gli importi, che sono importantissimi, e che a volte coprono percentuali sostanziali del bilancio delle varie aziende. Dunque, il controllo stesso e il monitoraggio non pu che essere lasciato nelle competenze operative dell'Assessorato. Non si comprende la ragione per cui lo si voglia indebolire ulteriormente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Se non vi sono altri iscritti ad intervenire sugli emendamenti rubricati n.
24) e 120) proseguiamo con l'emendamento successivo.
Emendamento rubricato n. 21) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
In questo caso, l'ultima funzione delegata alla lettera m).
Scusi, Presidente, questo emendamento lo do per illustrato.
Interverrò successivamente.



PRESIDENTE

Va bene.
Emendamento rubricato n. 129) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Grimaldi dà per illustrato l'emendamento.
Emendamento rubricato n. 23) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 23) è identico all'emendamento 121).
Emendamento rubricato n. 121) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 23).



GALLO Raffaele

Anche in questo caso chiediamo che l'ultima funzione delegata venga abrogata e quindi venga alleggerita la funzione di ""Azienda Zero"".
Perché? L'ultima funzione delegata riguarda il monitoraggio dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e delle liste di attesa.
Non che la funzione non sia necessaria o non sia importante; anzi, sappiamo che uno dei grandi temi della sanità pubblica è migliorare le liste d'attesa, ancor di più dopo la pandemia da COVID-19. Tuttavia, allocare questa funzione all'interno dell'""Azienda Zero"" temiamo possa voler solo dire che ""Azienda Zero"" chieda un ulteriore passaggio di dati a tutte le Aziende Sanitarie Ospedaliere con un aggravio di burocrazia e di lavoro da parte loro per la trasmissione dei dati, e un ulteriore trasferimento di dati che, alla fine, non porterà a nulla in termini di efficienza ed efficacia del servizio.
Pensiamo che sia più importante che l'Assessorato ci proponga delle politiche sanitarie per ridurre le liste d'attesa, perché, ahimè, i dati li conosciamo, sono già sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo agire sulle politiche sanitarie, e non inserire un ulteriore passaggio burocratico di monitoraggio e di aggregazione di dati in ""Azienda Zero"".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io utilizzo pochi secondi per risottolineare quanto detto dal mio Capogruppo.
Noi, fin dall'inizio dalla discussione di questa proposta di legge, abbiamo chiesto che non si creino sovrapposizioni tra Assessorato e "Azienda Zero" e soprattutto che l'Assessorato non si svuoti.
Ci sembra che questo elemento, in particolare, possa rimanere tranquillamente in capo all'Assessorato, che può svolgere una funzione di controllo per quanto riguarda il rispetto dei LEA o dei tempi di attesa (cosa che, di fatto, sta già facendo). Se il servizio ha bisogno di essere rafforzato, come abbiamo detto anche ieri, lo si rafforzi, magari assumendo anche del personale.
La soluzione non è certo quella di spostarla in un altro contenitore, che come sappiamo, avrà bisogno di anni prima di entrare in funzione. Pertanto anche nell'ottica di voler far funzionare davvero l'"Azienda Zero" evitiamo di sovraccaricarla di funzioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 121).



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento alla proposta di legge n. 131 "Azienda Zero" 'Sostituzione dell'articolo 23 alla legge regionale del 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale)'", rubricato n. 121), prevede che all'articolo 23, comma 3, così come è sostituita dalla proposta di legge, la lettere n) sia soppressa.
Facendo seguito alle tante osservazioni che abbiamo riportato nei precedenti emendamenti, l'"Azienda Zero", secondo noi, non è il contesto più adatto alle funzioni riferite alla lettera n) di questo articolo.
Per questo motivo, ne richiediamo la soppressione e vi invitiamo a riconsiderare le cose che avete evidenziato nel testo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 22) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Lo presento, perché insiste sul punto n), quindi "monitoraggio dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e delle liste d'attesa". A nostro avviso, questa funzione non deve essere affidata all'"Azienda Zero".
Tuttavia, qualora lo si inserisse - perché la maggioranza, alla fine, ha i numeri per farlo - noi chiediamo che vengano aggiunte le parole "analisi e studio tendenziale". Perché se si aggregano i dati e li si monitora, cioè diamo un ulteriore passaggio di aggregazione di dati, di burocrazia e di lavoro amministrativo, almeno si facciano degli studi e delle analisi tendenziali che aiutino l'Assessorato a prendere delle decisioni di politica sanitaria. Altrimenti, il fatto che monitoriamo le liste d'attesa e sappiamo che ci sono e, ahimè, stanno aumentando - senza fare un passo in più di analisi, di studio e di proposte in termini di politiche da portare avanti, veramente non capisco quale possa essere il valore aggiunto di inserire tale funzione all'interno di un'ulteriore struttura, che è "Azienda Zero".



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 130) presentato da Grimaldi, Disabato, Martinetti e Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
L'emendamento n. 130) alla proposta di legge n. 131 "Azienda Zero sostituzione dell'articolo 23 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 'Norme per la programmazione socio sanitaria e riassetto del Servizio sanitario regionale'" chiede che all'articolo 23, comma 3, così come sostituito dalla proposta di legge, alla lettera n) dopo la parola "attesa" sono inserite le seguenti: "e redazione di piani per il progressivo azzeramento delle stesse".
Vi leggo con calma la relazione e la motivazione di questo emendamento visto che forse sono andato troppo di fretta negli scorsi emendamenti e non si è compreso, ma abbiamo tutto il tempo di presentarli diversamente e anche di presentarne altri. Perché forse la maggioranza non ha colto che non c'erano intenti ostruzionistici, ma possono sempre entrare in campo in qualsiasi momento, soprattutto da relatore di minoranza.
Riteniamo che se l'"Azienda Zero" dovrà espletare le funzioni stabilite alla lettera n), ma anche alla lettera a), b), c), d), e), f) g), h) e i) occorre, coerentemente a quanto già reso evidente dalle audizioni in Commissione, rendere almeno meno vaga la norma, specie nella distribuzione dei compiti tra i vari enti interessati.
Ricordiamo, solo perché forse il Capogruppo Preioni non era attento, che ci sono tanti enti coinvolti che rischiano di essere superati, soprattutto se l'"Azienda Zero" avrà le funzioni in medicina territoriale: penso alle ASL penso ai Sindaci, penso ai consorzi e penso alle Città metropolitane, ma anche alle tante Province. Le vogliamo dire tutte? La Provincia di Alessandria, di Cuneo, del Verbano Cusio Ossola - che tanto conosce il nostro Capogruppo - ma anche Vercelli, Novara e Biella. Ne dimentico qualcuna? Cuneo, in quanto provincia interessata anche da un'organizzazione molto diversa dei suoi servizi sanitari, rischierebbe più di altre di veder vanificate queste peculiarità. E a tre minuti mi fermo.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 93) presentato da Stecco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Stecco per l'illustrazione.



STECCO Alessandro

È possibile sospendere l'emendamento e trattarlo in fondo?



PRESIDENTE

Può anche non illustrarlo, proseguiamo.
Potrà poi fare una dichiarazione di voto successivamente, sul complesso degli emendamenti.



STECCO Alessandro

L'emendamento era teso a dare un coordinamento alle attività regionali di epidemiologia.
L'epidemiologia è importantissima - l'abbiamo visto durante l'emergenza per le cronicità e per tutte le programmazioni che l'Assessorato deve fare e dev'essere rivista, perché attualmente ha delle ottime professionalità e degli ottimi centri, ma è organizzata sulla base di DGR degli anni '90, che non sono mai state più rivisitate: prevedono centri che non esistono mentre altri, che nel frattempo sono nati, non sono previsti nelle vecchie DGR.
Mi sono consultato con l'Assessore Icardi, il quale, in effetti, sta già lavorando ad una revisione attraverso una delibera di Giunta regionale, che vada a riaggiornare le vecchie delibere. Pertanto, a questo punto, credo che sia da espungere da questo tipo di discussione.
Ritiro questo emendamento, in quanto l'attività di revisione di tutta la struttura che è già in corso porterà sicuramente ad aggiornare la normativa istituzionale dell'attività.
Ne approfitto per tornare sull'emendamento precedente, riguardante l'attività di innovazione in sanità. Volevo solo menzionare che questa idea nasce dall'osservazione della best practice introdotta nell'ASL di Alessandra e nell'Alessandrino con questa Giunta regionale e la recente direzione generale. Questa best practice, insieme ad un dipartimento di innovazione aziendale di tale livello già esistente, effettivamente fa pensare che questa buona pratica possa avere grande riflesso se portata a livello regionale.
Questo è il motivo per cui, precedentemente, abbiamo proposto questa modifica anche sulla legge di "Azienda Zero".
Pertanto, Presidente, ritiro l'emendamento rubricato n. 93).
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Diamo atto che l'emendamento rubricato n. 93) è ritirato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Sì, avevo chiesto di intervenire sull'emendamento n. 130).



PRESIDENTE

Va bene, prego.



SACCO Sean

Nel merito dell'emendamento, che dopo la parola "attesa" chiede l'inserimento delle parole "e redazione di piani per il progressivo azzeramento delle stesse", faccio presente che quando parliamo di liste d'attesa facciamo riferimento ad uno dei maggiori problemi della nostra sanità, che sicuramente condividiamo anche con altre Regioni.
Penso sia importante sfruttare questo nuovo strumento di "Azienda Zero" visto che dovrà essere un organismo di regia e di supervisione nella relazione dei piani per il progressivo azzeramento delle liste d'attesa. Ad oggi, nonostante i vari piani e le varie commissioni che si periodicamente si riuniscono (parlo della mia zona), mi risulta che ci siano delle problematiche addirittura per accedere ad una prima visita.
Considerando il fatto che abbiamo la possibilità di replicare le buone pratiche di alcune ASL o di alcune Aziende ospedaliere che hanno una resa molto elevata, se si paragona la stessa prestazione ad altre aziende occorrerebbe capire per quale motivo qualcuno riesce sistematicamente ad intervenire in maniera più efficiente, mentre altre, invece, sono particolarmente più lente.
Se si concentrasse anche su "Azienda Zero" la possibilità di redigere dei piani per il progressivo azzeramento delle stesse, potrebbe fare anche da supervisione, copiando le best practice di un'azienda per diffonderle su tutto il territorio piemontese, laddove si svolga la stessa prestazione con lo stesso numero di professionisti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Emendamento rubricato n. 83) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Disabato, Marello, Martinetti, Ravetti, Rossi, Sacco Salizzoni, Sarno e Valle.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione.



GALLO Raffaele

Presento con piacere questo emendamento, perché è l'altro punto su cui il Partito Democratico accende un faro su Azienda Zero e sui lavori di quest'Aula.
È l'emendamento che abbiamo depositato per abrogare il comma 4 dell'articolo 23. Il comma 4 dell'articolo 23 - lo ricordo così anche chi ci ascolta lo può conoscere meglio - dice esattamente questo: "Oltre alla gestione, al coordinamento ed al monitoraggio delle attività di cui al comma 3 - quindi le funzioni delegate di cui abbiamo discusso prima - e fatto salvo il mantenimento in capo alla Regione delle funzioni di indirizzo e programmazione, la Giunta regionale, con propria delibera sentita la Commissione consiliare competente, può individuare ulteriori servizi amministrativi, di supporto o funzioni sanitarie, che non implicano assistenza diretta alla persona, da attribuire all'"Azienda Zero"".
Questa è la delega che abbiamo continuamente detto che è impensabile possa essere inserita nella legge, che dà pieno potere alla Giunta regionale di inserire qualsiasi altra funzione amministrativa e sanitaria all'interno di "Azienda Zero". Tra l'altro, mi chiedo e chiedo agli Uffici com'è possibile che si inserisca una delega di questo tipo in una legge su una materia di competenza esclusiva del Consiglio regionale, che è la programmazione sanitaria e la definizione del Piano socio-sanitario.
Secondo me non è possibile inserire questa norma, perché va contro le disposizioni del nostro Statuto. Inoltre, non si capisce perché abbiamo fatto una legge di questo tipo. Avremmo potuto fare una legge del tipo "Articolo 1 - È istituita l'"Azienda Zero"; Articolo 2 - Si dà ampia delega alla Giunta Regionale di conferire ad "Azienda Zero" le deleghe in campo amministrativo e sanitario". In questo modo, avremmo fatto prima perché con due commi si riconosceva alla Giunta il potere di fare quello che voleva.
Questo è un punto per noi dirimente e non è accettabile in alcun modo, sia nel metodo che nel merito. Come dicevo anche ieri - e lo ripeteremo allo sfinimento - voi oggi siete in Giunta e siete maggioranza in quest'Aula (scricchiola già, ma lasciamo perdere), e lo sarete per altri due anni e mezzo; dopodiché, ci sarà un'altra maggioranza al vostro posto. Quindi non è una questione di colore politico, è una questione.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Eh sì, caro collega Riva Vercellotti, incominciate ad abituarvi! Non è questione di colore politico: chiunque avrà l'onore e l'onere di guidare questa Regione, non è corretto che abbia questa delega in mano.
Peraltro, ogni anno noi facciamo una legge omnibus (abbiamo approvato ieri l'ultima) in cui si può inserire modifiche di legge proprio di questa natura per andare a modificare leggi vigenti.
L'invito è di abrogare questo comma. Utilizzate gli strumenti di legge che avete se nel corso del tempo dovete inserire nuove norme; utilizziamo il Consiglio regionale, che è unico luogo in cui si può fare programmazione sanitaria.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io a supporto dell'emendamento, facendo una premessa. In Commissione abbiamo spinto per il recepimento della nostra proposta, quella di inserire le parole "sentita la Commissione consiliare competente" all'interno di questo comma, perché avevamo appreso dal proponente che non aveva alcuna intenzione di eliminare il comma. Pertanto, come diceva prima il Consigliere Gallo, per noi era importante che un minimo di materia e di funzione del Consiglio regionale rimasse all'interno della legge.
Tuttavia, la nostra perplessità rimane. La nostra prima proposta, che vado a leggere, era di abrogare il comma: "Oltre alla gestione, al coordinamento e al monitoraggio delle attività di cui al comma 3, fatto salvo il mantenimento in capo alla Regione delle funzioni di indirizzo e programmazione, la Giunta, con propria deliberazione e sentita la Commissione consiliare competente - che è la nostra aggiunta - pu individuare ulteriori servizi amministrativi di supporto o funzioni sanitarie che non implichino assistenza diretta alla persona".
In realtà, fino ad oggi, abbiamo fatto un lavoro che prevedeva l'analisi di ogni lettera contenuta all'interno di questa proposta di legge. Abbiamo modificato il testo, abbiamo eliminato alcune lettere, ma domani la Giunta potrebbe decidere di inserire qualsiasi cosa all'interno di questa legge con un potere assolutamente spropositato che gli viene attribuito da parte di questa proposta di legge. Oggi abbiamo fatto una riflessione che domani potrebbe tranquillamente non valere, perché arriva una delibera di Giunta che inserisce "n" funzioni all'interno di questo testo.
A nostro avviso, questo non andrebbe assolutamente fatto; sicuramente andrebbe discusso in Consiglio regionale, com'è sempre stato fatto. Ecco perché abbiamo spinto per l'inserimento delle parole "sentita la Commissione consiliare competente", per mantenere un minimo di voce in capitolo in materia sanitaria, soprattutto su una proposta di legge che ha una valenza di questo tipo e che ridisegna effettivamente la sanità piemontese.



PRESIDENTE

Consigliera, la invito a concludere.



DISABATO Sarah

Ma è anche un modo per dire che questo estremo potere in capo alla Giunta non è condivisibile da parte nostra.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Il mio pensiero l'ho già anticipato in un intervento precedente. Questo è un punto per noi delicato. Per quanto mi riguarda, questo è l'aspetto più negativo di tutta la proposta di legge e non riguarda il merito, su cui abbiamo ampiamente discusso e dimostrato che non c'è una contrarietà pregiudiziale.
Su questo aspetto invece sì: siamo profondamente contrari perch costituisce anche un precedente, che, dal nostro punto di vista, rischia di ledere le prerogative del Consiglio regionale.
La potestà legislativa è in capo al Consiglio regionale, non alla Giunta.
Altrimenti, da qui in avanti cosa facciamo? Come diceva giustamente prima il Consigliere Gallo, da adesso in avanti è la Giunta a decidere? Non funziona così, è pericoloso. Il Consiglio perde la sua identità, il motivo per cui esiste e non ce lo possiamo permettere. Questo vale non perch adesso governa il centrodestra, ma vale anche per noi dopodomani; dal nostro punto di vista, è una questione inaccettabile.
La soppressione di questo comma è una condizione su cui ci auguriamo la maggioranza dia una risposta positiva. Diversamente, cercheremo di capire anche con la Commissione di garanzia, se un procedimento di questo tipo è effettivamente sostenibile oppure o no dal punto vista dello Statuto e del Regolamento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Presidente, Assessore, colleghe e colleghi.
Se non fosse per la sacralità istituzionale di quest'Aula userei altre parole. Magari uscendo confidenzialmente le utilizzerò con qualcuno di voi ma ora provo ad utilizzarne altre.
A noi pare un errore il comma 4. Sostanzialmente, è stato già detto tutto ma provo a sottolineare alcuni passaggi.
È chiaro che lo ritenete anche voi un errore: allora cerchiamo di trovare il modo per superare quello che c'è scritto nel comma 4. Troviamo inopportuno che, in un testo di legge, in una proposta di legge, vi sia scritto che ciò che è contenuto nella legge può essere implementato non dal Consiglio regionale, ma dalla Giunta. Lo consideriamo un errore anche nella forma, perché se il soggetto proponente è il Consiglio regionale - e la programmazione è in capo al Consiglio regionale - è il Consiglio regionale che programma le attività sanitarie anche dell'Assessorato e di "Azienda Zero". Le competenze formali dell'Assessorato non le decide l'Assessorato ma il Consiglio regionale in termini di programmazione. Questo comma confligge non solo con il buonsenso, ma con le normative in essere.
Tra l'altro, la Giunta regionale ha la possibilità di incidere sul testo con gli omnibus, cioè con proposte di legge volte a modificare la legge una volta approvata, chiedendo l'aiuto della maggioranza. Non si comprende proprio la ragione per cui, su un tema così delicato, la maggioranza in questo caso chieda alla Giunta di avocare a sé una competenza che è della maggioranza stessa in questo momento.
Mi fermo lì, ci siamo capiti. Troviamo insieme il modo per superare ciò che in questa sede ho definito "errore", ma che fuori, al bar, prima di cena con qualcuno di voi definirò diversamente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Intervengo solo su questo emendamento, perché sembra anche a me una questione cruciale. Sono convinto, come hanno già detto i colleghi, che se opportunamente definita, la scelta dell'"Azienda Zero" sia utile, ma non aggiungo altro, è già stato detto.
Nella scorsa legislatura ricordo l'allora collega Vignale che ci fece impazzire, in alcuni casi anche giustamente, sulla questione del rapporto Giunta-Consiglio proprio in materia di programmazione sanitaria. In particolare, vorrei ricordare il ricorso che, se non erro, fu presentato anche in sede amministrativa sulla delibera 600, che noi vincemmo solo perché, essendo in Piano di rientro, la Giunta poteva deliberare con i poteri del Consiglio.
Oltre che a lei, Presidente Allasia, mi rivolgo direttamente all'Assessore Icardi: questo può essere l'emendamento chiave anche dal punto di vista del confronto politico. In questo modo vi arrogate dei poteri che travalicano i rapporti istituzionali fra Giunta e Consiglio. Se accoglierete l'emendamento, credo che anche il tono del confronto in questa sede, su questa legge, possa cambiare.
la ringrazio, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Aggiungo poche considerazioni rispetto a questo emendamento, che pone una questione fondamentale. Forse questo è l'emendamento chiave, come è stato ricordato, anche rispetto alla considerazione che le minoranze possono avere di questa legge, che, come ha ricordato poco fa il Consigliere Chiamparino, porta con sé anche qualche idea e qualche innovazione che potremmo condividere, sulle quali potremmo avere qualche convergenza.
Credo, però, che questo sia davvero un errore (com'è stato definito).
Perché con questa impostazione il Consiglio regionale stravolge i rapporti istituzionali tra Giunta e Consiglio. Credo che sopprimere il comma 4 dell'articolo 23 della legge regionale sia non solo importante, ma fondamentale per evitare di creare un vulnus legislativo che ci porteremmo non solo in questa legislatura, ma anche nelle legislature successive.
Credo che questo sia un tema cruciale e centrale, perché le competenze del Consiglio in materia di programmazione sanitaria sono fondamentali. Credo che sia anche interesse vostro - e mi rivolgo, tramite il Presidente, ai banchi della maggioranza - e sia interesse di tutti non stravolgere il modello organizzativo di quest'Aula. È un modello organizzativo che consente a quest'Aula, attraverso la rappresentanza sui territori, di far proprie le istanze dei territori e dei cittadini.
Noi stiamo andando verso una posizione, invece, accentratrice e dirigistica che, dal nostro punto di vista, è assolutamente sbagliata e che non possiamo assolutamente condividere. Mi chiedo quale sia l'obiettivo anche politico di questa scelta. Esorto - sempre guardando il Presidente, che non mi ascolta - i Consiglieri di maggioranza a fare una riflessione su quello che state votando, su quello che voterete e su quello che vi faranno votare. Vi esorto a fare una riflessione soprattutto sull'obiettivo che vi date attraverso questa impostazione. Non voglio usare termini più articolati, per cui ne userò uno più edulcorato: voi, cari colleghi, state tagliando il ramo su cui siete seduti. Perché se perdiamo anche le competenze sulla programmazione sanitaria e deleghiamo la Giunta rispetto a questo tema, sinceramente ho difficoltà a capire quali altre competenza ci rimangono, quali altre competenze di programmazione rimangono a quest'Aula.
Per cui chiedo a tutti di fare un attimo di riflessione. So che ci sarà una riunione dei Capogruppo: forse, in quella sede, sarà il caso che facciate un po' di riflessioni su quello che state per votare, sulla normativa che state per affidare a questo Consiglio e state per affidare ai piemontesi nei prossimi anni. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questo emendamento soppressivo del comma 4 dell'articolo 1 della proposta di legge in esame oggi. Una proposta di legge è un atto che proviene dal Consiglio, non è un atto di Giunta.
È una proposta di legge che consta di soli due articoli, di cui uno che di fatto, demanda alla Giunta la programmazione ulteriore su questa grossa riforma della sanità piemontese. È una sorta di abdicazione da parte dei Consiglieri regionali del potere che è attribuito al Consiglio.
Scrivere una proposta di legge con due soli articoli, di cui uno dei due per metà dà alla Giunta il potere di decidere in altre sedi, senza un ulteriore passaggio in Consiglio regionale, su come rimodellare l'organizzazione della sanità piemontese, credo addirittura che non sia conforme dallo Statuto e all'ordinamento del nostro Ente.
Tra l'altro, denota la fretta con cui questa proposta di legge è stata redatta. Se ci fosse stato un maggiore confronto sia in Consiglio regionale che all'esterno con i corpi intermedi, con i sindacati, con gli ordini professionali, forse sarebbe venuto fuori un testo un po' più lungo e un po' più dettagliato, ma un po' più rispettoso dei poteri di quest'Aula.
Chiaramente, su questo punto noi non verremo a patti, non accetteremo mediazioni e non cederemo all'Assessore alla sanità e ai tecnici un potere che è soltanto in capo ai Consiglieri, innanzitutto ai Consiglieri di maggioranza. Quindi, esortiamo voi, colleghi che sedete dall'altra parte dell'Aula, a riprendervi in mano questo potere e a non rimandare a passaggi successivi, opachi, in momenti non chiari e non trasparenti - perché non svolti nelle sedi opportune, che sono quelle del Consiglio regionale - un dibattito che si deve svolgere qui dentro, con tutti i passaggi dovuti con la società civile. Grazie.



PRESIDENTE

Era iscritto a parlare il Consigliere Sarno, ma essendo arrivati alle ore 13.00, lo svolgerà nel pomeriggio.
Se non ho capito male - chiedo un cenno di conferma dai Capigruppo - c'era un'intesa di iniziare i lavori pomeridiani alle ore 14.30 con una Conferenza dei Capigruppo. Pertanto, i lavori riprenderanno alle ore 14.30 con la convocazione della Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.03, riprende alle ore 15.42)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GRAGLIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.



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