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Dettaglio seduta n.15 del 25/09/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 10.00 il Presidente Allasia, constatata la mancanza del numero legale comunica che la seduta inizierà alle ore 10.30)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.32)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Non essendovi proposte di modifica, l'o.d.g. è approvato.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Chiorino, Cirio, e Tronzano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Scusi, Presidente, capiamo che il ruolo del Presidente della Giunta di una Regione importante come quella del Piemonte preveda appuntamenti, incontri assolutamente importanti e significativi, tuttavia, considerata l'importanza del dibattito per l'azionista politico di maggioranza a sostegno del Presidente Cirio, volevamo conoscere le ragioni per cui il Presidente ha chiesto congedo. Vorremmo conferire con lui rispetto al senso di questo dibattito. Se può esser così gentile da farci sapere cosa lo ha convinto a non essere con noi questa mattina.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Lei ha dato Comunicazioni all'Aula e formalmente siamo rientrati paradossalmente, nel comma 2, dell'articolo 55 del Regolamento che recita: "Sulle Comunicazioni di cui al comma 1, ogni Consigliere può richiedere delucidazioni intervenendo, una volta sola per non più di tre minuti". A parte questo, Presidente, vorrei capire solo un fatto. Lei ci ha comunicato l'assenza del Presidente Cirio e noi, ovviamente, auspichiamo che non sia rimasto dentro il tunnel, magari per accelerare il processo.
Alle 20.35 di ieri sera in quest'Aula, un autorevole esponente della maggioranza ha detto: "Presidente, noi non abbiamo niente da conferire con gli altri Capigruppo, di maggioranza e di minoranza, perché penso siano capaci di contare e sanno benissimo che il Gruppo della Lega, anche solo con gli amici di Fratelli d'Italia, è in grado di mantenere questa maggioranza". Alle dieci di questa mattina lei dichiara il rinvio dell'inizio della seduta. Alle 10.01 e alle 10.04 tre Consiglieri - i Consiglieri Ruzzola, Riva Vercellotti e Graglia - firmano dopo la caduta del numero legale. Non credo ci sia un'attinenza, credo sia successo del tutto per caso, ma questo dimostra che la maggioranza, senza quei tre Consiglieri, oggi, alle dieci, non aveva il numero legale.
Il Presidente Cirio non è in Aula e sappiamo benissimo dov'è, ha deciso di incontrare i lavoratori dell'Embraco non in Consiglio con tutti i Capigruppo, ma in piazza Castello. Ci dovete solo spiegare una cosa: Forza Italia non è presente nella vostra maggioranza, il Presidente di Forza Italia non è presente in quest'Aula: diteci se è cambiato qualcosa, forse i primi a cui comunicarlo sono le minoranze, la maggioranza, ma anche i cittadini piemontesi. Grazie.



PRESIDENTE

Come ricordava, il Presidente Cirio è in audizione in Giunta, in piazza Castello, con una delegazione dei lavoratori dell'Embraco, per le valutazioni del caso. Poc'anzi, nella mezz'ora di sospensione, ho sentito informalmente il Presidente al telefono, e ho potuto interloquire con la maggioranza. Nel ringraziare quest'ultima per aver dato a tutti l'opportunità di una mezz'ora aggiuntiva di discussione, do la parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Colgo l'occasione per chiederle di farsi portatore di una richiesta verso il Presidente Cirio: venire in Consiglio a riferire in merito agli esiti dell'incontro con i lavoratori Embraco. Normalmente i lavoratori in presidio vengono accolti in Consiglio regionale e auditi da tutti i Consiglieri interessati; è un po' singolare che l'incontro, invece, avvenga in piazza Castello. Noi, ovviamente, non abbiamo la possibilità di partecipare a quell'incontro, tema posto anche ieri in Aula dal Consigliere Grimaldi, e che sta a cuore a tutti noi.
Credo sia assolutamente auspicabile che il Presidente Cirio venga a riferire al più presto in merito all'esito dell'incontro, in modo che anche il Consiglio regionale possa essere reso consapevole della difficile situazione dell'Embraco.
Oltre a questo, richiamo una delle questioni preliminari che ho posto ieri cioè la presenza del Presidente Cirio, anche sottoscrivendo quanto detto poco fa dal Consigliere Grimaldi, ovvero la situazione di confusione e incertezza che regna in questa maggioranza, mentre noi siamo tutti qui impegnati costantemente in una seduta con degli orari assolutamente incredibili per approvare un documento rispetto al quale c'è sempre più confusione, anche guardando alle altre Regioni.
Concludo chiedendo quando abbiamo intenzione di fare una Conferenza Capigruppo per programmare l'attività della settimana prossima. Visto che abbiamo già completamente devastato la programmazione di questa settimana mi chiedo che cosa aspettiamo per convocare una Conferenza Capigruppo e cercare di capire quali saranno le attività del Consiglio e della Commissioni nella prossima settimana. Siamo a mercoledì e, ad oggi, non abbiamo notizia di nessuna convocazione della Conferenza Capigruppo.
Mi chiedo solo se intendiamo congelare il Consiglio finché Salvini non ci concede di riprendere a lavorare o se intendiamo tornare a lavorare per quello per cui siamo stati eletti.



PRESIDENTE

Su cosa intende intervenire Consigliere Sarno?



SARNO Diego

Sulla Comunicazione. Può intervenire ogni Consigliere per tre minuti.
Ci siamo lasciati ieri sera, alle ore 24, dopo un'intera giornata Presidente, nella quale vi abbiamo elencato significativamente tutta una serie di condizioni preliminari invece che discutere di quello che stiamo discutendo perché il vostro capo ci ha imposto questa agenda. Vi abbiamo elencato tutta una serie di temi di priorità regionali. Non è che abbiamo semplicemente fatto ostruzionismo, vi abbiamo detto che era utile.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Sarno, entri nel merito.
Deve intervenire sulla Comunicazione del Presidente.



SARNO Diego

Ci arrivo in conclusione, Presidente, se mi lascia terminare. Queste sono le premesse, in un ragionamento logico si fa così di solito.
Entro nel merito perché, come già detto, noi ci ritroviamo, alle dieci del mattino, a non avere ancora iniziato la discussione perché vi abbiamo posto quelle condizioni che crediamo siano fondamentale come Consiglio regionale. Presidente lei, nella seduta di insediamento, ha detto che sarà il Presidente di chi le riconosceva il ruolo. E noi gliel'abbiamo sempre riconosciuto, in maniera puntuale e precisa.
Perché, allora, intervengo sulle Comunicazioni? Perché non è possibile che in Consiglio non si discuta, attraverso le Commissioni, di temi prioritari, tra cui, sicuramente, la questione Embraco, ma lo faccia fa il Presidente in altra sede.
È un tema centrale e il Presidente deve stare qui a discuterne anche con noi. Se non lo fa il Presidente, lo deve fare quantomeno il Consiglio.
Allora, delle due l'una: il tema centrale della mancanza del Presidente è stato sollevato proprio per mettere l'accento sul fatto che qui non si discute dei temi fondamentali della Regione Piemonte, ma lo si fa fuori. E con questa azione stiamo delegittimando questa istituzione pubblica. Questo è il tema, Presidente.
Quindi, nel ragionamento logico, la premessa sostiene quello che diceva il Capogruppo Ravetti nel richiedere e denunciare, tra virgolette l'assenza del Presidente Cirio. Questa era la logica dell'intervento e della comunicazione. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io, veramente, vorrei stigmatizzare l'assenza che lei ci ha annunciato nelle Comunicazioni del Presidente Cirio a questo momento di dibattito. Lo faccio innanzitutto dal punto di vista del rispetto dell'Aula, che pure il Presidente (non lei, ma il Presidente della Giunta) aveva annunciato nel suo discorso di insediamento; parole alle quali non sono seguiti fatti, perché noi l'abbiamo visto soltanto in quella seduta lì, e non l'abbiamo più visto.
Se non ricordo male, c'era stato anche un non particolarmente simpatico paragone con la consiliatura precedente circa la presenza in Aula e la partecipazione del Presidente alle sedute. Chi c'era - destra o sinistra non importa - ricorderà che nei cinque anni precedenti si contano sulla punta di una mano le occasioni in cui il Presidente Chiamparino non ha partecipato alle sedute di Consiglio. Invece vediamo che questa prassi da subito è stata disattesa.
Lo trovo molto grave sotto altri due profili, però. Il primo è quello del merito della discussione di oggi, che io, ovviamente, non condivido (e neanche chi sta seduto da questa parte dell'Aula) ma che ritengo sia un tema di importanza cruciale per chi oggi siede da quella parte dell'emiciclo. E proprio perché si tratta di un tema così fondamentale, e che sta così tanto a cuore dei cittadini piemontesi da impiegare quest'aula per quattro giorni, mi aspetterei che il leader di questa maggioranza anche per smentire gli scricchiolii che abbiamo avvertito ieri o che forse abbiamo intravisto questa mattina, venga, ci metta la faccia e la sua presenza.
Chiudo sull'ultimo aspetto che mi lascia perplesso con una proposta anche qui non di carattere ostruzionistico: trovo veramente sgarbato nei confronti dell'Aula, dopo che ieri nelle questioni preliminari abbiamo posto il tema Embraco, che si svolga un incontro in Giunta senza n riferire qua, né coinvolgere l'Aula in alcun modo.
Allora - Presidente, è una proposta che non ci farà perdere neanche un minuto - poiché oggi avremo una pausa tra le 13.30 e le 14.30, chiedo che in quella pausa si possono almeno incontrare i lavoratori e sentire l'Assessore (o il Presidente) circa l'incontro che si è svolto questa mattina. In questo modo, non perdiamo minuti preziosi per parlare di questo referendum, ma almeno diamo una risposta ad un'esigenza che, a nostro avviso, è più consona alla popolazione piemontese. Grazie.



PRESIDENTE

Leggo dai giornali che c'era una manifestazione in Piazza Castello sotto la Giunta, e ipotizzo che il Presidente Cirio abbia voluto ascoltare una delegazione. Perciò.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Non ne sarà convinto, ma le cronache.
Non sono convinto neanche io di quello che leggevate dalle Ansa: posso prenderle col beneficio di inventario, così come potete farlo anche voi.
Ha chiesto la parola il Presidente Chiamparino; ne ha facoltà.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Con un'agenzia.
Anzi, era un giornale on line, se vogliamo precisare meglio. Non è che voglia.



CHIAMPARINO Sergio

Mi dica quando devo far partire il cronometro, perché vedo che non avete ancora provveduto ad aggiustare.



PRESIDENTE

No, perché la scorsa maggioranza ha abusato del tempo a disposizione perciò se vuole farlo partire, ha facoltà di parlare. Grazie.



CHIAMPARINO Sergio

Guardi, io intervengo sulla sua Comunicazione. Perché io capisco benissimo che il Presidente Cirio incontri i lavoratori dell'Embraco (non so, poi, se è stata una mossa concordata per evitare un incontro in questa sede).
Comunque, quello che io chiedo, associandomi a quanto hanno già chiesto il collega Valle e la collega Frediani, è che il Presidente Cirio e l'Assessore riferiscano in merito al Consiglio, nelle forme e nelle modalità che riterranno più opportune, sull'esito di questo incontro.
Ciò non di meno, vorrei che fosse chiaro, però, che dietro a questa assenza del Presidente Cirio, che ho avuto il piacere di sentire anche stamattina a Radio24, senza che nemmeno lì vi fosse cenno della questione di cui stiamo discutendo, vi è un fatto politico. Abbiamo letto tutti i giornali: i giornali ci dicono che le altre Regioni su cui è incardinata questa proposta della Lega di Salvini stanno, con modalità diverse rallentando e ripensando. Il responsabile Enti locali di Forza Italia ha dato una chiara indicazione di astensione, in vista di un'intesa a livello nazionale da portare in Parlamento.
Quello che chiedo formalmente è che il Presidente Cirio, quando ritiene ma nel corso della giornata (prima lo fa, meglio è), venga in Aula per dire esplicitamente come intende condurre questa vicenda nel Consiglio regionale del Piemonte. Perché non vorrei che dietro a questa sua assenza comprensibile, per quanto riguarda l'incontro con i lavoratori dell'Embraco, ma che non può portare via tutta la giornata, sia chiaro - ci fosse la volontà di nascondere una contraddizione profonda che c'è fra Forza Italia e Lega, che potrebbe pregiudicare l'esito di questa nostra discussione.
Tra l'altro, volete continuare ad andare avanti sul provvedimento sulla base di quel che avviene nelle altre Regioni, senza neanche sapere quale sarà il testo finale. E, com'è noto, per andare alla Consulta bisogna avere un testo univoco e concordato da tutti.
Chiedo che il Presidente Cirio venga a dire come intende continuare la modalità di questo dibattito e ci illustri la sua posizione, non solo attraverso comunicati che vengono fatti per dire che chi vince deve governare, perché queste sono banalità.
Vi chiedo, infine, un supplemento di riflessione, perché forse farebbe bene a tutti capire meglio cosa succede nelle altre Regioni (quindi anche dal vostro punto di vista), se non altro per andare avanti in modo coordinato, e non alla carlona come state facendo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ma ci stiamo prendendo in giro? Il 1° luglio il Presidente Cirio quando ha fatto il suo discorso di insediamento in quest'Aula, ha espresso con parole molto chiare, molto forti e molto apprezzate da questi banchi il riconoscimento della dignità del Consiglio regionale, che è un organismo che si integra, ma che ha una sua indipendenza dalla Giunta.
Tutti noi abbiamo riconosciuto, nelle parole del Presidente Cirio, un profondo senso delle Istituzioni e un profondo senso di riconoscimento della dignità del nostro ruolo di Consiglieri, ma ci sentiamo presi in giro perché, nel momento in cui il Consiglio regionale viene impegnato in maniera straordinaria e direi anche anomala ai sensi del Regolamento, per una questione che interessa soltanto una parte dell'Aula (la maggioranza) il Presidente Cirio, con la sua assenza, dimostra di tirarsi indietro.
Pertanto, chiedo che il suo congedo, dichiarato per l'intera giornata venga corretto e che il Presidente si presenti in Aula nel corso delle prossime ore. Chiedo a lei, Presidente Allasia, di esplicitare e trasmettere questo messaggio al Presidente, perché i casi sono due: o il Presidente ci ha detto delle bugie e, quindi, con la sua assenza non rispetta quest'Aula, pertanto siamo sul piano di uno smacco istituzionale oppure il Presidente Cirio si trova in una situazione di imbarazzo politico (e questo sarebbe un problema più per voi, che per noi): l'imbarazzo dell'ambiguità all'interno della sua maggioranza in merito al tema di cui ci stiamo occupando.
Presidente Cirio, si presenti, nelle prossime ore, per spiegarci qual è la ragione del suo congedo. La ragione è riconducibile al suo imbarazzo politico o è riconducibile a una leggerezza, una sottovalutazione del ruolo del Consiglio regionale e della straordinarietà dell'impegno che il Consiglio regionale sta profondendo anche a discapito di molteplici altre questioni che interessano i cittadini piemontesi? Nel caso in cui il Presidente non dovesse presentarsi, non dovesse trovare nella sua nutrita agenda un piccolo spazio per noi, trarremo le nostre conclusioni e le condivideremo con la comunità piemontese.



PRESIDENTE

Da quanto è a mia conoscenza, anche informalmente, direttamente dal Presidente Cirio, sarà in Aula prima della pausa pomeridiana.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Presidente, guardi.



(Commenti fuori microfono)



GALLO Raffaele

Se il Presidente annuncia che il Presidente Cirio verrà in Aula prima della chiusura dei lavori della mattinata, sarà così. Noi gli crediamo. Se non sarà così, ci spiegherà il motivo.
Mi spiace, Presidente, perché noi avevamo tutta l'intenzione di iniziare la discussione generale su questo testo, dopo una serie di questioni preliminari e pregiudiziali che abbiamo posto su temi veri e concreti riguardanti il Piemonte, nella giornata di ieri.
Il suo annuncio del congedo del Presidente Cirio è un fatto politico rilevante, rispetto al quale noi abbiamo bisogno di capire. Ci sono le cronache dei giornali di oggi, ma già le notizie di ieri; ora, l'assenza del Presidente Cirio, che, da un lato.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Non parlare senza i rappresentanti della Giunta.



GALLO Raffaele

Aspettiamo che qualcuno.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Non è possibile parlare senza i rappresentanti della Giunta, Presidente.



PRESIDENTE

Sono presenti in aula.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Prendete posto.



GALLO Raffaele

Presidente, ci vuole un po' di capacità di ascolto delle minoranze e di rispetto.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Un po' di rispetto per il Consiglio! Uno, almeno, si sieda lì. Un po' di rispetto per il Consiglio!



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, ci vuole rispetto da entrambe le parti, perciò.
RAVETTI Domenico (fuori microfono) Uno lo faccia sedere lì.



PRESIDENTE

C'è il Consigliere Gallo che sta intervenendo; disturba il Consigliere Gallo.
Prosegua, Consigliere. Mi scuso per il Consigliere Ravetti.



GALLO Raffaele

Ringrazio il Vicepresidente, che si è seduto.
Stavo dicendo che noi abbiamo bisogno di capire, perché questo è un fatto politico rilevante all'interno di questo Consiglio regionale e per la comunità piemontese, perché se la maggioranza di centrodestra, che qualche mese fa ha vinto le elezioni, oggi vive un momento di difficoltà, cambia nella sostanza - il Consiglio regionale e la dinamica che ha portato a vincere il centrodestra.
Vedo molti esponenti della Giunta impegnati a discutere tra loro, ma il Vicepresidente Carosso mi sta ascoltando.
Chiudo su questo: ieri, ho invitato il Presidente della I Commissione a dire qualcosa in merito al fatto che questa delibera non è passata in I Commissione (la sua Commissione). È stata portata tout court in Consiglio regionale senza passare dalla Commissione, ma non ho avuto risposte.
Chiedo al Capogruppo di Forza Italia, in assenza del Presidente, se ci vuole dire qualcosa, in apertura dei lavori, su questo tema, perché anche ieri, su questo tema e su molte sollecitazioni, Forza Italia non ha preso parola e non si è espressa in quest'Aula.
Noi avremmo piacere di capire, per comprendere prima di tutto gli equilibri all'interno di questo Consiglio, come stanno andando avanti le discussioni nelle singole Regioni (e oggi sarà una giornata importante in tutte le Regioni impegnate su questo argomento e su questa delibera) e se è giusto e corretto per i piemontesi arrivare fino a venerdì, per poi scoprire che magari tutte le altre Regioni o che alcuni Gruppi politici della maggioranza non sono più d'accordo, perdendo una settimana su un tema che non servirà a nulla.
Grazie.



PRESIDENTE

Consigliere Bertola, celermente, perché non ha problemi di deambulazione (l'ho vista stamattina che sgambettava allegramente!). La ringrazio.
Prego, Consigliere Bertola.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente, come ha visto sono stato velocissimo.
Rimango al merito della questione: il congedo del Presidente Cirio. Nessuno di noi vuole impedire al Presidente Cirio di incontrare dei lavoratori. Non penso che la questione duri tutta la mattina, pertanto, appena finirà venga qui, si scongedi e ci racconti (Lega, non Lega, è lui il Presidente) cosa intende fare la sua maggioranza di questa delibera, se c'è ancora, perch l'assenza o - meglio - il ritardo, il fatto che da questo sia dipesa la mancanza del numero legale stamattina, legata alla presenza di tre Consiglieri di Forza Italia, comunque la si pensi è un dato politico.
Noi abbiamo bisogno di andare oltre e di capire cosa vuole fare questa Giunta. Poiché questa non è ancora l'Aula sorda e grigia che vorrebbe qualcuno che ragiona nella logica dei pieni poteri, noi sentiamo e ciò che sentiamo non ci piace: non si provi ad utilizzare l'articolo 69 del Regolamento! Non si provi! Poiché, invece, giunge voce che forse si proverà a farlo, noi lo vogliamo sapere adesso. Non solo - collega Frediani - vogliamo poter fare una riunione dei Capigruppo per capire come si lavorerà la prossima settimana perché si va di nuovo verso un "navigare a vista".
Non solo, ma vogliamo una Conferenza dei Capigruppo per capire cosa si fa adesso, perché se voi volete contingentare, fatelo adesso e non si perda altro tempo, tempo non solo di noi Consiglieri, che tanto siamo qui, ma degli Uffici e di tutti quelli che ci lavorano. Tempo perso per nulla, tra l'altro, per una cosa che finirà in nulla, perché la Corte Costituzionale rimbalzerà questo quesito referendario, per il quale non avete avuto il coraggio di provare a raccogliere 500 mila firme.
Questo è il dato politico e vogliamo sapere, ora, come si intendono condurre i lavori. Cirio finisca l'incontro con i lavoratori, si scongedi e venga qui.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, e buona giornata a tutti i colleghi.
Come hanno già detto i miei colleghi di minoranza, credo sia corretto, da parte nostra, riflettere sulla comunicazione che lei ha fatto, relativa all'assenza del Presidente Cirio, nella speranza di averlo con noi, non soltanto per un discorso di rispetto istituzionale e non soltanto perché in quest'Aula stiamo discutendo un argomento che evidentemente alla maggioranza sta molto a cuore, per averlo portato, come abbiamo sottolineato ieri, mettendo da parte tutta una serie di cose già programmate, ma perché qui la questione è politica.
Questa mattina abbiamo aperto i giornali e il titolo di un quotidiano nazionale recitava: "Berlusconi ha affossato il referendum di Salvini".
Vogliamo cercare di capire qualche cosa in più , sia dalla viva voce del Presidente Cirio sia attraverso una Conferenza dei Capigruppo, dove i Capigruppo di maggioranza si possono esprimere.
Loro sicuramente ne sanno più di noi, che apprendiamo le notizie soltanto dai giornali, e quindi poter fare il punto della situazione.
Sarebbe quantomeno grave se noi fossimo qui a dibattere fino a domani, o a dopodomani, e poi il tutto si risolve nel nulla, perché non ci sono cinque Regioni, perché si scelgono altre strade o, peggio ancora, perché i testi non sono tutti uguali.
Torno a dire, come ho detto ieri, che mi pare che questa vicenda sia stata gestita in maniera molto raffazzonata e che sarebbe stata ben altra cosa se fosse stata veramente frutto di un'iniziativa autonoma delle Regioni attraverso i loro Presidenti, attraverso le Commissioni, attraverso la Giunta, andando a concordare prima un testo che poteva anche essere blindato, ma non un'iniziativa proposta nell'ambito di un comizio di partito in una recente domenica e poi, di colpo, portata all'attenzione dei Consigli regionali in maniera raffazzonata perché bisogna chiudere tutto entro il 30 settembre.
Le cose che partono in questo modo di solito non si concludono bene, ma io credo che ci sia ancora tutto il tempo per porre rimedio a questa situazione e trovare delle soluzioni. Noi siamo qui anche per questo quindi invito, da un lato, il Vicepresidente Carosso a farsi parte attiva per avere qui con noi il Presidente Cirio; dall'altro, predisporre una Conferenza dei Capigruppo per avere chiarimenti in ordine a quello che sarà il corso dei lavori e il destino di questa proposta referendaria, per capire se effettivamente il lavoro che stiamo facendo ha un'utilità o no.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Credo che lo spettacolo che stiamo offrendo da ieri ai piemontesi, e questa mattina in particolare, sia desolante. Credo sia uno spettacolo avvilente uso un eufemismo - per il ruolo e la serietà che quest'Aula dovrebbe avere nei confronti degli interessi che siamo qui a rappresentare e che siamo stati chiamati a presentare qualche mese fa.
E' già stato detto e mi ripeto, però è bene che ce lo chiariamo con determinazione. Quest'Aula ha il diritto di ascoltare, per le ragioni che bene ha detto il collega Marello.
Questa mattina abbiamo letto tutti i giornali. Tutti ci stiamo rendendo conto che c'è qualcosa che non sta funzionando nel percorso. E' mancato il numero legale e una forza politica (che poi magari avevano piacere di ascoltare) non era presente in Aula. Non abbiamo il diritto di ascoltare cosa pensa questa forza politica, questo gruppo consiliare che, peraltro, è quello più vicino al Presidente Cirio ed è anche espressione del partito cui fa riferimento anche il Presidente Cirio.
È utile, doveroso e diritto di quest'Aula ascoltare come la pensa il nostro Presidente, rispetto a un tema che ci tiene qua a discutere di una questione anche importante, dal punto di vista della sua legittimità costituzionale. Sono stati sollevati profili di incostituzionalità di questo potenziale referendum. Sarebbero tantissimi. Nel percorso che stiamo facendo sono già tantissimi, a maggior ragione se manca il coordinamento tra le cinque Regioni, tra i cinque Consigli regionali che lo propongono.
A me pare evidente che manchi questo coordinamento. Bene lo diceva prima il Consigliere Chiamparino. Mi pare evidente che non stiamo coordinando con le altre Regioni e tutti sapete che se c'è una virgola che cambia, dal testo che viene licenziato da questo Consiglio e il testo di qualche altra Regione, ricominciamo da capo.
Non so se abbiamo tutti ben chiaro in quale - posso solo usare un termine non me ne vengono altri - "casino" ci stiamo infilando. Forse, tenendo conto del mancato coordinamento con le altre Regioni, che mi sembra evidente agli occhi di tutti; tenendo conto del fatto che forse all'interno di questa maggioranza manca un coordinamento, una definizione, un percorso condiviso, forse il suggerimento che noi vi stiamo facendo ormai da un'ora dall'inizio dei lavori di questo Consiglio, di ritornare in Capigruppo e di mettere un po' in chiaro l'obiettivo e il percorso che ci vogliamo dare, è un suggerimento che fareste bene ad accogliere.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io sulle Comunicazioni e sul congedo del Presidente Cirio devo esprimere una preoccupazione, più che altro corroborata dalla rassegna stampa che credo tutti riceviamo dal Consiglio. Leggo soltanto il titolo di un articolo e la parte finale, sui quali credo sia doverosa una spiegazione da parte del Presidente o della maggioranza. Il titolo dice: "Una telefonata con Arcore costringe Cirio alla cautela" e al termine dell'articolo che approfondisce la questione leggiamo: "Al centesimo giorno di legislatura il Governatore si trova accerchiato, stretto tra due fuochi e il rischio di scottature è dietro l'angolo".
Noi chiaramente sappiamo benissimo che i giornalisti devono raccontare e fanno il loro mestiere e molto spesso - la quasi totalità delle volte colgono l'essenziale delle cose, ma qualche volta anche a loro sfugge qualcosa. Su una questione importante come questa sarebbe importante avere un chiarimento da parte del Presidente della maggioranza, cioè se è vero che c'è un problema politico. Tra l'altro, questo provvedimento, signor Presidente, è partito ormai 24 ore fa con delle condizioni politiche anche nazionali. Adesso mi sembra che le cose si siano molto modificate. Forse è arrivato il momento di fare una riunione dei Capigruppo, nella quale con un po' di buonsenso, tante volte invocato in quest'Aula dalla maggioranza, si possano rivedere alcune decisioni. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei fare delle considerazioni sull'assenza del Presidente della Giunta, il Presidente Cirio. È stato comunicato che è assente perché è ad incontrare la delegazione dei lavoratori della Embraco. Non mi sento di attaccare su questo, perché ci sta, è un problema. Però mi viene da dire che non è solamente un problema del Presidente Cirio, la questione della Embraco è un problema di tutti, è un problema che dovrebbe essere condiviso con il Consiglio regionale e spero che lo sarà, se non in un'audizione dei lavoratori presso il nostro Consiglio, almeno in una comunicazione dell'Assessore o del Presidente al suo annunciato ritorno in Aula. Visto tutto quello che è successo ieri in meno di 24 ore e considerato che tutta una serie di premesse sono cambiate, mi sarebbe piaciuto avere un confronto con il Presidente Cirio prima di iniziare la discussione generale, in quanto è stato proprio il Presidente Cirio a prendersi l'impegno con l'ormai ex Ministro Salvini di portare a termine questa delibera presso il Consiglio e, nel momento in cui qualcuno si prende un impegno, deve presenziare almeno per conferire e/o portare a termine questo impegno.
Quindi, Presidente Allasia, per me è fondamentale lavorare con il Presidente della Giunta seduto al suo posto, con la possibilità di interloquire con lui, altrimenti veramente siamo considerati come dei passacarte, come della gente che viene qua per schiacciare un bottoncino senza preoccuparsi di tutta una serie di conseguenze che sono state evidenziate nelle scorse ore da parte non solo del Presidente di Forza Italia (il Presidente Berlusconi), ma anche di altri Consigli regionali che, per un momento, hanno frenato. Perché, vede, si può avere tutta la potenza che si vuole, si possono avere larghe maggioranze all'interno dei Consigli regionali, ma quando un testo è puramente propagandistico e ha una serie di vizi che sono evidenti a tutti, è chiaro che poi si va a naufragare, nonostante si possa anche fare a meno magari del voto di qualche alleato di coalizione. Perché qui non stiamo perdendo tempo per una questione di ostruzionismo o di altro da parte delle opposizioni, che obiettivamente mi sembra il minimo visto come stiamo affrontando la situazione, ma stiamo perdendo tempo perché questa proposta di delibera non porterà da nessuna parte. Non siete in grado di controllare il processo fino alla fine.
Quindi, a mio avviso, Presidente, almeno che sia presente il Presidente Cirio - che si è preso la responsabilità di portare a termine questa questione e, viste le premesse, non so come abbia intenzione di portarla a termine - a spiegarci cosa intende fare adesso, visto che quello che è successo cambia notevolmente lo scenario politico. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Ci sono due questioni che vorrei sottoporre all'Aula in questo primo intervento della seconda giornata. La prima riguarda - e lo cito, anche se è stato già ricordato - ciò che dice Silvio Berlusconi per bocca del coordinatore delle Regioni Sestino Giacomoni che dice "Il Presidente già aveva espresso le sue perplessità, ma voleva attendere il parere dei tecnici e i tecnici ci hanno spiegato che, oltre ai dubbi sulla sua costituzionalità, la proposta della Lega non garantisce la governabilità.
Se mai dovessimo prendere il 41% come coalizione di centrodestra, i collegi uninominali secchi non ci garantiscono la governabilità".
Cercando di essere sintetici, il Presidente Cirio, che a me risulti, con lealtà ha espresso, ancora di recente, il suo desiderio e volontà di rimanere all'interno di Forza Italia e senz'altro ne è al momento uno dei personaggi con maggiore responsabilità e anche con maggiore visibilità dato il ruolo che ha in questa Regione. Noi l'abbiamo detto fin dall'inizio: questo Gruppo ha stima del Presidente, però ci troviamo in una circostanza nella quale per continuare a mantenerla abbiamo bisogno che il Presidente dimostri che quanto è affermato dal leader del suo partito sia interpretato anche da lui. Se non lo sentiamo dalla sua viva voce, facciamo fatica a capire qual è il percorso che la maggioranza, con la quale ci troviamo in quest'Aula, sta seguendo.
Ma c'è una seconda questione che voglio mettere sul tavolo e in relazione a questa richiamo le dichiarazioni di ieri del Capogruppo Preioni, il Capogruppo della forza azionista di maggioranza della maggioranza attuale in relazione alla necessità o meno della presenza e del voto di Forza Italia in questo consesso e relativamente a questo argomento. Trovo che questo tipo di affermazione, in qualche modo, un po' squalifichi l'alleato nel senso che considera che dell'alleato si possa fare a meno, perché per questa decisione, alla fine, non importa che cosa voterà Forza Italia perché tanto la Lega è indipendente e può fare da sola insieme a Fratelli d'Italia. Non vorrei che questo tipo di ragionamento ci portasse a pensare perché a me viene questo dubbio - che come non ha bisogno dell'alleato come politico, non abbia bisogno neanche del Presidente, perché se tanto si tratta solamente di votare e la Lega ha già la maggioranza, non c'è bisogno che Forza Italia intervenga.
Affermo con orgoglio che ho bisogno di ciascuno dei componenti di questa opposizione per continuare la lotta politica come stiamo facendo: ho bisogno. di Marco Grimaldi come ho bisogno del collega Magliano del PD e lo dico chiaramente: per fare un'opposizione dura, ma corretta come stiamo facendo, ho bisogno anche dei Cinque Stelle e sono contento di collaborare con loro.
Allora, ciò che sta succedendo dall'altra parte dell'emiciclo m'imbarazza e mi mette in difficoltà e per questo che spero che presto il Presidente venga a chiarire la sua posizione, perché, sennò, delle due l'una: o ci troviamo di fronte a un gruppo di giapponesi che nella giungla continuano a combattere non avendo capito che intorno la guerra è finita e che nel frattempo la situazione si è già risolta in altre sedi, oppure ci troviamo di fronte a un Presidente che è succube di una maggioranza e di un partito che non è il suo.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giaccone.
Le ho lasciato qualche istante in più, perché la vedevo abbastanza solerte a definire la sua felicità e la sua felicità è anche la felicità della Presidenza.
La parola al Vicepresidente Salizzoni, che interviene in qualità di Consigliere.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
Devo dire che l'imbarazzo di ieri si sta trasformando in curiosità e anche in un po' di consapevolezza. Capisco perfettamente la posizione del Presidente Cirio e debbo dire che, in un certo senso, sono solidale con lui, perché capisco la situazione in cui si trova.
Proverò a spiegarlo con un esempio. In un'équipe chirurgica un giovane e valente chirurgo viene escluso dal capo équipe per una qualche ragione e poi il capo équipe gli dice: "Se vuoi puoi venire a vedere l'intervento in sala operatoria", naturalmente, quel giovane chirurgo si guarderà bene dall'andare in sala operatoria e vedere l'intervento e comincerà a rimuginare tra sé e sé. Non è una storia inventata, è una storia realissima: capitò a me più volte, cinquant'anni fa, quando venivo ripetutamente escluso da interventi importanti, cui ero molto interessato per una ragione molto semplice: non volevo andare in casa di cura con il resto dell'équipe perché ero "il comunista". Allora, me ne guardavo bene e stavo al di fuori.
Mi pare che la situazione sia simile. Io reagii allora pensando a vendicarmi in qualche modo, provando a creare qualche guaio, ma poi, per fortuna, il cervello e il buonsenso sono prevalsi; semplicemente, me ne sono andato io e ho fatto la mia fortuna.



PRESIDENTE

Ringraziamo del buonsenso del Consigliere Salizzoni che ha portato la fortuna anche a tanti sui pazienti.
La parola al Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
È circa un'ora che sono qui e mi vengono già da fare alcune considerazioni. Intanto, sono d'accordo con il collega - credo fosse Avetta quando dice che stiamo dando uno spettacolo deprimente. Siamo arrivati stamattina in un Consiglio già convocato e che verrà convocato per i prossimi quattro giorni fino a tarda serata su un argomento ritenuto importantissimo, quando da questi banchi abbiamo in tutte le maniere provato a spiegare che ci sono molte altre problematiche di cui occuparsi.
E cosa succede? Manca il numero legale! Ora, forse non era così importante, oppure è successo qualcosa con i trasporti. Credo che arrivare puntuali per discutere di un argomento così importante poteva essere una cosa non così complicata. L'assenza di Cirio Presidente, mi consenta e sono d'accordo con chi ha parlato prima di me, è un'assenza pesante. Perché, noi siamo qui blindati a discutere e poi escono le ANSA, escono gli articoli di giornali, ma al di là di queste cose perché sono convinto che anche i giornalisti devono fare il loro lavoro devono anche "montare la panna", ma la conduzione dei lavori cui noi stiamo assistendo è veramente confusa, ma non è confusa solo a livello nazionale a Roma, ma anche qui.
È confusa anche qui, perché i colleghi di Forza Italia continuano a non dire niente; questa iniziativa che poteva essere portata avanti in altre maniere, abbiamo provato a dire tirate fuori i vostri gazebo, raccogliete le firme, perché l'iniziativa non può partire dalle Regioni che neanche riescono ad accordarsi tra di loro. Quindi, dalle mie parti si dice che partire male e finire bene è un cattivo affare. Credo che l'orientamento dei lavori sia su questa strada.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle Comunicazioni.
In questi giorni ho letto tutta una serie d'interviste e ce ne sono alcune anche oggi in rassegna stampa, per cui per questa maggioranza, per il Presidente Cirio è tutta una priorità: è una priorità l'Alta Velocità, è una priorità l'ambiente, tante priorità, ma permette a quest'Aula di stare ferma e inchiodata per una settimana per un fattore che prioritario per il partito che ha espresso il Governatore Cirio non è.
Su questo a me piacerebbe, Presidente, che lei sospendesse un attimo i nostri lavori e chiedesse a chi lavora insieme al Governatore Cirio se e quando vorrà venire in Aula a raccontare, a dire e a esporre che cosa si è detto con i lavoratori, quali sono le strategie, se siamo in grado di sostenere e aiutare sia con un'azione politica che un'azione di welfare queste persone, perché mi pare che queste siano le sfide per cui il centrodestra si è candidato e ha vinto le elezioni della scorsa tornata elettorale e queste sono le sfide che è necessario affrontare.
Capisco che ci sia la necessità, penso solo più della Lega e di Fratelli d'Italia, di portare avanti questo tipo di norma, questo tipo di legge, perché Forza Italia l'ha dichiarato con chiarezza attraverso il suo leader Berlusconi che, fondamentalmente, toglie la spina alla priorità di tutte le Regioni. Su questo non so se avranno voglia i Consiglieri di Forza Italia di intervenire, ma almeno sapere cosa ne pensa il Presidente Cirio ci parrebbe un minimo.
Quindi, Presidente, la invito caldamente a nome e a tutela di tutta l'Aula, capire qual è la volontà politica di tutta la maggioranza per non farci lavorare invano. Poi, che fosse chiaro che Lega e Fratelli d'Italia siano assolutamente autonomi rispetto ai numeri questo non ci vuole un fine cronista politico per capirlo, basta pendere un pallottoliere, arrivare a 26 e capire se Forza Italia è dentro o fuori: non è complesso.
Però, a maggior ragione e vado a concludere, Presidente, in una condizione del genere uno fa valere il peso ideale, più di quello numerico; il peso politico, più di quello numerico, il peso della portata della propria idea riformatrice della Regione, del Paese, piuttosto che i numeri. Così non è.
Magari ci stupiranno durante la giornata - e me lo auguro - con una presa di posizione forte, dove almeno loro, a differenza degli altri alleati, non prendono ordini, ma provano a produrre un risultato politico che noi in parte aspettiamo. Grazie, Presidente, per il tempo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo sulle Comunicazioni. Innanzitutto sono perfettamente d'accordo con il Consigliere Martinetti che sottolinea l'importanza della puntualità delle sedute d'Aula. Questa mattina penso sia stato per tutti difficile, dopo l'estenuante seduta di ieri, ripresentarsi puntuali per trattare nuovamente un argomento che non interessa direttamente i cittadini e le cittadine piemontesi e non interessa personalmente nemmeno noi delle minoranze.
Che la maggioranza, per l'ennesima volta - se non conto male sarà la seconda o la terza volta - faccia mancare il numero legale per discutere di un tema da sé proposto in Aula, è dir poco una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i Consiglieri che si sono invece presentati per riportare le proprie istanze, per portare nuovamente le proprie perplessità e che vorrebbero affrontare il dibattito nel modo più costruttivo possibile. La puntualità è importante.
Il Presidente Cirio ha fatto bene ad incontrare i lavoratori dell'Embraco è una questione che interessa la Regione, ma anche il Consiglio regionale quindi auspico che il prima possibile, possibilmente anche prima di pranzo se l'incontro dovesse terminare, venga a riferire all'Aula, ai Consiglieri, soprattutto a noi delle minoranze che abbiamo sollevato il problema e l'argomento ieri. Vogliamo sapere l'esito di questo confronto con i lavoratori. Ci interessa molto di più della discussione in essere in questo momento.
Ci interessa anche il parere del Presidente Cirio sulla proposta di delibera: in una settimana le posizioni sono cambiate. Siamo partiti dalla settimana scorsa, in cui il Presidente era pienamente convinto, andando verso un voto favorevole, e quindi sembrava ci fosse unanimità all'interno della maggioranza. Adesso la situazione è alquanto cambiata, perch continuiamo ad apprendere dai giornali e dalle agenzie che Forza Italia invitava alla cautela perché potrebbero esserci dei vizi, degli errori nel testo, e poi si leggono dichiarazioni di alcuni esponenti di Forza Italia riportate sempre dai giornali -che mettono in discussione la questione del maggioritario. Non riusciamo a capire se i problemi siano di testo, di sostanza o di idee.
Le perplessità le minoranze le stanno esponendo; abbiamo presentato un numero infinito di emendamenti e subemendamenti, ma vorremmo sapere qual è il parere di Forza Italia all'interno della maggioranza e qual è il parere del Presidente Cirio. Stiamo perdendo molto tempo, togliendone agli argomenti che interessano i cittadini piemontesi. Vogliamo capire se il nostro lavoro è tempo perso, se conviene andare avanti su questo argomento, oppure se non c'è l'intesa, se non c'è la volontà di portarlo avanti nemmeno da parte della maggioranza, almeno che il Presidente Cirio si assuma la responsabilità di averci convocati in quest'Aula per parlare per più di una settimana di un tema che non interessa. Deve venire ad ascoltare le nostre istanze e a presentarci le sue perplessità: abbiamo il diritto di conoscerle. Grazie.



PRESIDENTE

Se non ci sono più interventi, possiamo procederei con i lavori.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sulla questione della presenza del Presidente Cirio mi sono già pronunciato.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Ravetti, ha facoltà di intervenire.



RAVETTI Domenico

Lei avrà notato, Presidente, che i 18 interventi si riferivano ad una domanda precisa: a che ora arriva il Presidente Cirio? Per noi è fondamentale saperlo.



PRESIDENTE

Prima della pausa, come ho già detto.



RAVETTI Domenico

Prima della pausa può essere tra un'ora. Facciamo, così: in attesa dell'arrivo del Presidente Cirio, noi le annunciamo che non abbiamo ancora terminato le questioni preliminari.



PRESIDENTE

Io non ho posto problemi.
Nella seduta serale di ieri, 24 settembre, si è proseguito con la discussione delle questioni preliminari: ne sono state proposte e discusse 14.
Chiedo se altri Consiglieri intendono proporne altre.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
La pongo eccome. L'assenza del Presidente Cirio, altro non fa che confermare problemi ben più importanti su cui discutere, che non quello per cui siamo convocati per i prossimi giorni. Mi riferisco, ad esempio, al problema sui trasporti. Di recente abbiamo audito una delegazione che rappresentava il gruppo di pendolari sulla linea Cuneo-Torino - e noi stiamo portando via del tempo a questa discussione.
Prendo in prestito alcune parole che ha espresso ieri il Consigliere Salizzoni quando parlava di tempo prezioso. Stiamo proprio portando via secondo me, del tempo prezioso a queste problematiche. Tempo prezioso che i nostri pendolari vedono svanire quando sono lì sotto una pensilina, e gli piove addosso, così come ci hanno raccontato, in attesa di un treno che non arriva o di una coincidenza. Togliamo tempo a quei genitori che devono purtroppo e loro malgrado, togliere tempo al loro lavoro per arrivare con le loro auto private ad una stazione di autobus, quando basterebbe veramente mettersi intorno ad un Tavolo, tutti insieme. Questo dovremmo fare, per cercare di capire se si può riorganizzare in maniera migliore.
Capisco che la linea dell'Assessore sia quella di non dire "sì" a tutti perché alla fine non riesce ad accontentare nessuno, ma in questa maniera finisce per non accontentare nessuno lo stesso.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Martinetti, dato che l'Aula deve anche votare, volevo chiedere precisamente qual è la questione preliminare.



MARTINETTI Ivano

La richiesta è di sospendere questa discussione per affrontare argomenti più importanti. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, la vedo più agitato di ieri. Le stavo facendo i complimenti.



PRESIDENTE

No, assolutamente. Però il microfono è al suo posto, non è nel corridoio.
Non mi vede agitato.
Prego, prego.



GRIMALDI Marco

Guardi, Presidente, io la invito alla calma. Come vede, ho dormito bene, ho dormito molto bene, e mi sono vestito bene per tutti voi. Però la invito a non interrompere i Consiglieri.
Ho lasciato perdere sul Consigliere Sarno, perché poteva essere un caso. Però interrompere un Consigliere dopo una premessa di un minuto per dire qual è il punto, non l'ho mai sentito. Adesso, dopo le chiare parole pronunciate dal Consigliere Martinetti, lo invita a precisare il punto senza averlo ascoltato, immagino.
Presidente, si faccia ancora due conti! Se li faccia. Ieri avete passato 24 ore e adesso, per colpa anche vostra, siamo entrati nella 26 ora e - non so se se ne sia accorto - non abbiamo neanche iniziato la discussione generale.
Quello che le stiamo dicendo. per non sfracellarvi, perché quando depositeremo anche tutti questi emendamenti, quelli, quelli e quelli pensate un po' a quanto si moltiplicheranno i nostri discorsi! La invito a guardare i monitor; la invito a guardare cosa sta succedendo, per esempio, in Sardegna. Però noi facciamo qualcosa di meglio con queste discussioni preliminari: vi stiamo dando un'exit strategy. Le sospensive servono a questo.
Cosa vi ha chiesto il collega Martinetti? Di discutere di trasporti subito. Siete arrivati in ritardo per i trasporti? Sì, sì, sì. Non è un problema politico? Allora parliamo di trasporti.
Se addirittura non arrivate puntuali in Aula perché dite che ci sono problemi nei collegamenti fra Cuneo e Torino. Audiamo i comitati, come abbiamo fatto l'altra settimana. Peccato che interrompiamo tutte le discussioni della settimana proprio su questo punto. Bene.
Il Consigliere Martinetti vi ha chiesto una cosa semplice; ne abbiamo poste tantissime di richieste ieri e continueremo a porvele. Perché tutto vogliamo fare tranne che essere umiliati e, tra l'altro, vedervi umiliati.
Sapete qual è il problema dell'umiliazione? Se cadrà anche la Sardegna andate a guardare cos'è successo ieri dopo la Liguria - ne mancheranno poche di Regioni. Che cosa volete fare, arrivare a fare i primi della classe, e stare altri tre giorni qua? Per cosa? Per aver perso tempo; tempo nostro e tempo di tutti i piemontesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo sulla questione preliminare posta dal collega Martinetti.
In una dichiarazione di questi giorni ho evitato di fare classifiche tra gli Assessori, anche perché non si stilano classifiche, né si esprimono giudizi sui singoli. Sarebbe un errore farlo: me lo hanno insegnato da piccolo, per cui cerco di evitarlo.
Devo rilevare, però, che ho apprezzato la storia amministrativa dall'Assessore ai trasporti Gabusi, perché è un amministratore che si è assunto delle responsabilità nel corso dei suoi mandati, per cui è piacevole confrontarsi con chi, rimanendo con i piedi per terra, si trova nelle condizioni di offrire un punto di vista rispetto ai problemi che riguardano i piemontesi.
In questi ultimi mesi si accavallano le notizie dai territori piemontesi di disservizi che riguardano il mondo dei trasporti. Il numero dei comitati dei pendolari inizia ad aumentare qui in Piemonte (queste ultime settimane così è capitato). Tra l'altro, vorremmo capire alcune scelte infrastrutturali che riguardano la rete ferroviaria del nostro Piemonte, in connessione con le scelte che vengono adottate dal Governo nazionale.
Noi pensiamo che la questione preliminare posta dal collega Martinetti vada incontro alle esigenze dei pendolari piemontesi: non vi è dubbio! Non voglio tornare sulla polemica delle ore 10.00 di questa mattina laddove alcuni colleghi hanno perso il treno (ci manca ancora!) e nemmeno voglio ricordare che fino alle 24.00 di ieri, per scelta del Capogruppo della Lega, noi siamo stati qui a discutere della proposta del Segretario nazionale della Lega, Salvini. Le ricordo, però, che dalle 24.00 in poi è impossibile prendere dei treni per tornare a casa nei territori periferici del nostro Piemonte. Quindi, forse, sulla rete ferroviaria, come vede anche per le attività di questo Consiglio e non soltanto per i pendolari piemontesi, sarebbe davvero fondamentale non rinviare questa discussione.
Perché ne va del futuro dell'economia del nostro Piemonte, e ne va del futuro per esempio anche delle connessioni ferroviarie che interessano gli studenti. Perché le università del Piemonte meritano particolari attenzioni.
Quello che potremo fare è affrontare una discussione seria su cosa ne pensano la Giunta e l'Assessore Gabusi rispetto alle pagine dei giornali dove, correttamente, vengono riportate le lagnanze che sono raccolte ovunque.
Tra l'altro, c'è un altro tema, Presidente, che noi riteniamo assolutamente importante: quello delle biglietterie. Non ci esprimiamo su questo.



PRESIDENTE

Deve concludere, sono passati.



RAVETTI Domenico

Guardi, questo è importante, Presidente. Nella comunicazione con i cittadini ci giochiamo un po' di sensibilità che questo Consiglio e l'Assessore devono avere nei confronti di quello che può apparire banale come la proposta di deliberazione del Consiglio regionale che è all'ordine del giorno di oggi. È banalissima: è molto importante per il Segretario nazionale della Lega, ma è assolutamente banale e marginale per la vita.
Se lei esce e va per le strade, o va in stazione a Porta Nuova, e chiede al primo che incontra: "Lei, che deve prendere il treno, ritiene più importante la biglietteria di questa stazione o il referendum per abrogare parti della legge elettorale, così come vogliono Salvini e Preioni?" Io so, Presidente, che lei mi dà del tempo per parlare, perché c'è una logica. Guardi che non mi sfugge la logica.



PRESIDENTE

Mi sfugge il tempo, purtroppo.



RAVETTI Domenico

La logica è che parte della maggioranza che è a sostegno del Presidente Cirio.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, le tolgo la parola.



RAVETTI Domenico

. ha in mente di contingentare i tempi e non ha il coraggio di dirlo.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, le tolgo la parola.
La parola alla Consigliera Frediani.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Se doveva finire il discorso, la faccio continuare. Stavo ascoltando e poiché prendo solo il pullman, mio malgrado, già con grande difficoltà, in Torino, perché i mezzi di trasporto a Torino non sono efficientissimi, la stavo ascoltando con attenzione sulle questioni ferroviarie. Però, visto che aveva concluso.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo innanzitutto a sostegno della questione posta dal collega Martinetti. Mi sembra una questione prioritaria, considerando anche le difficoltà di spostamento che affrontiamo ogni giorno noi pendolari, a partire dall'orario di disponibilità dei mezzi. I mezzi, a Torino, saranno poco efficienti, anche se non mi sembra che la situazione sia proprio questa, ma le assicuro - Presidente - che appena si esce dall'area urbana torinese si sprofonda in una selva oscura. Io, in questi giorni, mi sto muovendo in auto, perché è impossibile raggiungere la mia abitazione utilizzando i mezzi pubblici, quindi non poniamo mai limiti alle difficoltà che possiamo incontrare! Direi che c'è uno squilibrio in quest'Aula, dovuto al fatto che le opposizioni stanno dichiarando esattamente come intendono portare avanti la loro azione. Noi abbiamo posto una serie di questioni già nella giornata di ieri, ne stiamo ponendo e ne porremo altre nella giornata odierna, ma soprattutto abbiamo presentato una lunga serie di emendamenti. Pertanto, la nostra permanenza in quest'Aula è destinata ad essere piuttosto lunga.
Nel frattempo, vedremo quello che succederà in tutte le altre Regioni e mi auguro che questo porti anche qualche riflessione nella parte dell'emiciclo occupata dalla maggioranza, perché continuare ad andare avanti a testa bassa, senza alzare la testa e considerare anche l'ambiente che ci circonda e i cambiamenti che avvengono in esso, è sintomo di, non dico chiusura, ma poca attenzione all'ambiente circostante.
Questa non è una dote che vorremmo vedere in un politico, quindi spero che prima o poi si faccia un po' il punto della situazione, sia considerando quello che sta accadendo nelle altre Regioni sia considerando la mole di emendamenti che abbiamo depositato e che ci consentirà di prolungare il dibattito ancora per molte, molte, molte ore.
Riprendo un po' quello che ha detto il mio collega Bertola e rispetto a questo vorrei che ci fosse una risposta da parte della maggioranza. Il Consigliere Lanzo è l'unico Consigliere che ieri è intervenuto, quindi lo stimolo ad intervenire e dare una risposta, se mi ascolta (so che non posso rivolgermi direttamente a lui), però ieri le uniche risposte della maggioranza le abbiamo avute da parte del Consigliere Lanzo, che forse è stato incaricato di dare voce ai pensieri del centrodestra.
Voglio solo richiamare l'attenzione su quanto ha dichiarato il Consigliere Bertola, diffidandovi dall'utilizzare l'articolo 69 del Regolamento, perch viene applicato in situazioni ben precise: quando si trattano temi importanti per la Regione, quando si parla, ad esempio, del bilancio quando ci sono dei provvedimenti di rilevante importanza.
Io spero non ci sia l'intenzione di ricorrere al contingentamento, perch vi assicuro che questo sarebbe veramente troppo. Non so in quale altro modo dirlo, ma questo sarebbe veramente troppo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio per la questione posta dal collega, perché all'interno di essa si ravvisa l'interesse dell'Aula tutta, o almeno di una parte di essa, di alcuni Consiglieri che pensano che il tema dei trasporti sia oggettivamente prioritario rispetto a quanto oggi stiamo discutendo.
Mi colpisce anche, Presidente, che, nonostante le dichiarazioni che il mio partito, la mia lista, ha fatto sull'incompatibilità con il Gruppo del Movimento 5 Stelle nel Comune di Torino, oggi invece mi trovi fianco a fianco con loro a condividere questi aspetti. Condividere, peraltro, il tema cruciale: una Regione che non si dota e non è in grado di dotarsi di una strategia legata ai trasporti, una strategia rispetto alla movimentazione di persone e merci - e tra le persone, i turisti, i lavoratori, gli studenti - è una Regione che vivrà con il fiato corto e che vivrà delle difficoltà importanti.
Rispetto ad alcuni temi posti in campagna elettorale, emerge con chiarezza l'ennesimo schiaffo a quest'Aula che la legge che volete votare sta dando.
Lo sta dando in modo importante.
Mi rivolgo ai Consiglieri che arrivano da fuori Torino: leggevo oggi che il rappresentante di Federalberghi afferma che il fenomeno degli Airbnb è in netta crescita e penso che un grosso contributo lo stiano dando i Consiglieri della Lega, che in questi giorni sono costretti a dormire a Torino. Rassicuriamo il Presidente di Federalberghi: se l'atteggiamento della maggioranza sarà questo (usare l'Aula come una sezione del partito di maggioranza), Federalberghi potrà nuovamente constatare un aumento dell'utilizzo dei Bed and Breakfast e degli Airbnb! I Consiglieri leghisti non avranno tempo e modo di tornare a casa; finite le ore 24, dovranno rimanere a Torino, perché il giorno dopo ci sarà nuovamente Consiglio.
Detto questo, Presidente, mi auguro che lei - che ci sta permettendo di intervenire, come da Regolamento, ma lo sta facendo con un garbo istituzionale particolarmente gradevole, assolutamente squisito - possa nei suoi ragionamenti, fare in modo che alcune delle istanze che stiamo portando avanti trovino accoglimento, da parte sua o del Capogruppo della Lega, affinché, ricevendo informazioni sui temi che poniamo (trasporti e tutte le pregiudiziali poste) e su quello che sta succedendo in giro per l'Italia, possiate porre al vostro interno e al vostro leader politico Salvini, una vostra pregiudiziale, dicendo: "La nostra Regione ha bisogno di andare con un'altra velocità rispetto a quella che tu ci stai obbligando a porre in essere in questo momento storico e in questa parte di consiliatura".
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Il tema dei trasporti ci riporta alla qualità della circostanza che stiamo vivendo. Qui noi, nell'ambito dei trasporti, stiamo parlando di un argomento che riguarda tutti i piemontesi - giovani, lavoratori, non lavoratori e pensionati - quindi tutte le categorie maniere trasversale.
Stiamo parlando di un problema che coinvolge tutti, per ragioni che possono essere di lavoro, di studio o ludiche. ogni giorno, ciascuno di noi si sposta dalla sua sede abitativa (come noi qui in Consiglio), alla sua sede di lavoro o di studio.
Stiamo di nuovo parlando di un argomento attualissimo che riguarda di nuovo i piemontesi. Con il lavoro che ci chiedete di fare e la precedenza che ci chiedete di dare al referendum sulla legge elettorale, in realtà dimostriamo che scompagginiamo l'agenda principale del cittadino piemontese per il quale siamo qui a lavorare quotidianamente.
Noi vi abbiamo chiesto di dare la precedenza, non solo al tema dei trasporti come in questa sede, ma anche al tema dalla sanità, delle autonomie, della burocrazia e del bilancio, cioè tutti argomenti che sono decisamente più vicini ai cittadini.
E' sempre più sorprendente che una forza come la Lega, alla quale va riconosciuta l'onestà intellettuale di essere stata capace di essere più vicina ai cittadini anche di altre forze politiche, si ritrovi poi nella contraddizione, in nome di operazioni più di consenso generale e di scarso interesse per il cittadino, non solo italiano, ma in questo caso soprattutto piemontese, di interrompere il dibattito su temi molto più pertinenti per occuparsi, in definitiva, di temi che presumibilmente non arriveranno neanche alle conclusioni auspicate dai leader nazionali stessi che le hanno avviate.
Grazie, Presidente. Apprezzi il fatto che mi interrompo prima, perché mi ha dato qualche secondo in più nell'intervento precedente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo anche io ai sensi dell'art. 71 del Regolamento, per dire che mentre noi siamo qui in Aula a perdere tempo su un provvedimento volto a dare visibilità e luce all'ex Ministro degli Interni, a due passi dal nostro territorio si sta per verificare un disastro: un ghiacciaio di circa 250 mila metri cubi è a rischio di collasso sul Monte Bianco.
Mentre noi parliamo di questa delibera, si sta verificando questo fatto. E' un fatto che coinvolge anche la sicurezza dei cittadini, perché per il rischio di collasso sono state fatte evacuare delle case e chiuse delle strade.
Questo ci dovrebbe porre in essere una riflessione profonda su quello che sta succedendo sulle nostre montagne, non soltanto in Valle d'Aosta, ma sulle Alpi.
La questione che pongo è la seguente: dovremmo interrompere immediatamente la discussione di questa delibera per spostare l'attenzione sui problemi ambientali e climatici che si stanno verificando sul nostro territorio.
Dovremmo spostare l'attenzione in Commissione e trattare il tema nell'immediato, al fine di comprendere anche qual è lo stato di salute dei ghiacciai presenti sul territorio piemontese.
A quanto pare, la situazione dei ghiacciai in Piemonte non è rosea. La scorsa settimana ho partecipato ad un evento organizzato dal Parco Alpi Marittime, all'inaugurazione di una mostra che espone la situazione dei ghiacciai delle Alpi Marittime. In tale occasione è stato mostrato come nel giro di pochi anni (quindi non si parla di millenni, ma di pochi anni) la quantità di questi ghiacciai si sia ridotta del 90%.
Secondo me, quindi, dovremmo interrogarci su quelle che sono le ripercussioni sul nostro territorio di questo fenomeno e dei rischi che corriamo dal punto di vista della sicurezza e sanitario. Sono contenta che sia presente l'Assessore Carosso, che ha sollevato la questione in Commissione sullo sviluppo dei parchi; ma quale sviluppo sostenibile ci potrà essere se continuiamo ad andare in questa direzione? Noi non possiamo sottovalutare questo tema, perché senza il benessere delle nostre montagne, lo sviluppo del turismo è destinato a svanire.
Tra l'altro mi dispiace che sia assente l'Assessore Marnati, perch condivido la questione di convocare dei tecnici nelle Commissioni, proprio perché ne sanno più di noi e possono raccontarci bene la situazione. Audire dei tecnici che ci possano spiegare la situazione delle nostre montagne e dei nostri ghiacciai potrebbe illuminarci sulle azioni urgenti da applicare in Regione Piemonte. Ricordiamo che anche il Ministero dell'Ambiente ha fermato completamente i suoi lavori, per mettere al primo punto della propria agenda politica la questione climatica, tant'è che in questi giorni si sta verificando il summit mondiale su azioni per il clima.
Da lì, l'agenda del Ministero è stata completamente stravolta per mettere al primo posto il decreto clima, che prevede incentivi per la riduzione degli imballaggi, l'acquisto di prodotti sfusi, la riforestazione, lo stoccaggio della CO2. Tutti interventi che dovremmo attuare anche noi a livello regionale, di cui dovremmo discutere al più presto.
Spero che a breve si possa parlare - io spero a breve, visto che tutti i lavori sono fermi - dei due importantissimi atti presentati dalle minoranze per portare il tema ambientale in Consiglio regionale, anche a fronte delle richieste dei ragazzi del Fridyas For Future che promettono nuovamente il blocco e la mobilitazione su questa tematica.
Non possiamo perdere tempo a fare campagna elettorale e a discutere temi che non riguardano la Regione Piemonte e porre al secondo piano tutti gli argomenti che sono stati esposti dai miei colleghi, che io ringrazio perché da neo Consigliera eletta sono contenta che siano state sollevate queste questioni, perché mi fanno rendere conto - e dovrebbero far rendere conto anche alla maggioranza - di quali sono le priorità.
Non possiamo perdere tempo con questo argomento; ci sono le sedi preposte.
Poniamo al centro della nostra agenda politica la questione ambientale come tutte le questioni poste oggi dalle minoranze. Riportiamo il Piemonte al centro del nostro operato politico. Non possiamo più attendere.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, quanto poc'anzi ha riferito la Consigliera credo che, delle tante vicende che le abbiamo posto, sia la più paradigmatica. Tutti i leader mondiali, nelle scorse ore, hanno fermato l'agenda dei loro Paesi per mettere al centro dell'interesse i cambiamenti climatici. Eppure, anche dinnanzi ad una tragedia come quella che stanno vivendo i nostri cugini valdostani, con un ghiacciaio che rischia di far scomparire addirittura Courmayeur, qualora le perturbazioni nelle prossime ore, con neve fino a quota pare 2200-2300, cambino la situazione dell'intero microclima, mentre tutto il Paese prova a dire che bisognerà cambiare l'agenda politica e mentre voi nei primi 100 giorni siete riusciti solo a dire che il piano della qualità dell'aria va cambiato per peggiorarlo e per renderlo ancora più lasco, mentre come primo atto di questo Consiglio siete riusciti a bocciare la richiesta di iniziare questa legislatura sui cambiamenti climatici, adesso riuscite a fare un altro obbrobrio. È stata molto gentile la Consigliera, ma voi avete fatto un altro obbrobrio. Venerdì non si pu convocare il Consiglio regionale: c'è uno sciopero mondiale sul clima, c'è lo sciopero generale della scuola, di CGIL, CISL e UIL, tutti i Ministeri sono impegnati a dire che quel giorno è un giorno di profonda riflessione per tutto il pianeta.
Noi vi chiediamo con questa sospensiva di togliere venerdì da questa vicenda. Vi chiediamo di farlo, perché dovete avere rispetto per tutti noi che vogliamo scendere con quel Movimento, dovete farlo perché dovete smetterla di prendere in giro i ragazzi, audendoli e dicendo "Sì, sì saremo al vostro fianco" per poi abbandonarli per delle stupidaggini come questa delibera. Siete degli "sciacqua lattughe", siete degli esseri che non sanno neanche.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi scusi, Presidente Grimaldi, utilizzi. porti rispetto, porti rispetto ai Consiglieri.



GRIMALDI Marco

Siete degli "sciacqua lattughe"! Siete degli "sciacqua lattughe"! Non avete.



PRESIDENTE

La richiamo all'ordine, Presidente Grimaldi. Utilizzi rispetto per tutti.
Grazie, prosegua.



GRIMALDI Marco

Qual è il termine sbagliato? "Sciacqua lattughe"!



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ha ancora 10 secondi.



GRIMALDI Marco

Siete degli "sciacqua lattughe", perché non riuscite neanche a guadagnarvi il rispetto di quei ragazzi. Non riuscite neanche a prendervi sul serio.
Avete fatto una promessa, l'avete fatta in quell'audizione, dicendo che sareste stati al loro fianco! Allora vi chiediamo..



PRESIDENTE

Ha finito il tempo. Le tolgo la parola. Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Lasciate intervenire il Consigliere Chiamparino.



CHIAMPARINO Sergio

Posso partire?



PRESIDENTE

Sì, ci pensa la Presidenza.



CHIAMPARINO Sergio

Io affermo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Fate continuare il Consigliere Chiamparino nell'intervento.



CHIAMPARINO Sergio

Adesso azzero e riparto, perché sono stato interrotto.



PRESIDENTE

Non funziona proprio così, comunque prosegua. Continui.



CHIAMPARINO Sergio

Tra l'altro, rilevo che siamo sempre in assenza di strumenti che sarebbero utili per il nostri lavori.



PRESIDENTE

Sarebbero utili, ma non indispensabili. Poi mi sembra sempre di avere l'ansia da prestazione e avere il timer davanti. Perciò prosegua, non si preoccupi, ha sempre 3 minuti.



CHIAMPARINO Sergio

E faccio rilevare che a me con questa luce artificiale usare questi strumenti, mi vengono le baluëtte! Porto l'adesione del nostro Gruppo alla preliminare posta dalla Consigliera Disabato, anche se ha preso spunto da un fatto grave che riguarda la Regione Valle d'Aosta, perché il fenomeno è diffusissimo sulle nostre Alpi.
Potrei citare il ghiacciaio più a sud delle Alpi sul Monte Clapier che è scomparso, il ghiacciaio Coolidge sul nord del Monviso che è crollato nel lago Chiaretto, potrei citare il ghiacciaio Lavanna che è praticamente scomparso e così via. Al di là di questo, il tema del cambiamento climatico, secondo me, è un tema a cui questo Consiglio deve prestare una giornata di discussione e di attenzione e propongo che venga fatto venerdì come ha detto il Consigliere Grimaldi, invece di continuare con questa pantomima che non sappiamo neanche a quale esito porterà..



(Commenti fuori microfono)



CHIAMPARINO Sergio

Pantomima. Non è un insulto, è una forma di rappresentazione del dibattito.
Perché dico questo? Perché sarebbe ora che si smetta di ricevere i ragazzi di Friday For Future promettendogli massima attenzione, non andando poi nella direzione da loro richiesta, cioè di cominciare a dare un segnale simbolico che è quello di dichiarare l'emergenza climatica. Sarebbe ora di smettere di far apparire sui social di qua e di là messaggi - dei quali per carità, la responsabilità è di chi li fa - che equiparano delle buffonate a quello che Greta Thunberg ha detto alle Nazioni Unite e soprattutto annunciare misure che rischiano di andare in senso esattamente opposto a quello che chiedono i ragazzi di Friday For Future, misure che sono necessarie per affrontare, per quel che possiamo fare noi, l'emergenza climatica.
Quindi, essendo a 2 minuti e 10 secondi del mio cronometro, termino, perch non intendo sottrarre arbitrariamente del tempo, però la prego e vi prego di prendere seriamente la questione preliminare posta, di fare una riunione di Capigruppo e cambiare la programmazione del Consiglio e, in occasione dello sciopero generale mondiale per il clima, di dedicare almeno mezza giornata di questo Consiglio di venerdì ad una discussione sui cambiamenti climatici e gli effetti nella nostra regione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

La ringrazio, Presidente.
Mi consenta di rettificare un attimo quanto detto dal collega Grimaldi, non tanto sullo "sciacqua lattughe", quanto sulle sorti di Courmayeur. Se viene giù il ghiacciaio Grandes Jorasses, rimane travolta Planpincieux che è una graziosissima località vicino a Courmayeur, ma del primario centro turistico valdostano non corriamo rischi. Peraltro mi consente di fare una piccola digressione sull'argomento.
Io ho fatto diverse vie al Monte Bianco e alcune di quelle non potrei più farle, perché non esiste più il ghiacciaio che mi consente di raggiungerle perché la situazione ormai è talmente pericolosa che in quell'area neanche più quelli che sono considerati i più imprudenti tra gli alpinisti, cioè polacchi e cecoslovacchi, ci si avventurano. Ma non solo. Non solo, per fortuna, le ho fatte, perché alcune vie di Bonatti non potrei più rifarle adesso. Per fortuna che ho fatto il Grandes Jorasses quando ero più giovane, non solo perché non so se adesso ce la farei ancora, ma perch quel ghiacciaio adesso non solo potrebbe essere pericoloso per i paesi a valle, ma per tutti gli alpinisti che ci si avventurassero. Infatti nessuno più ci va.
Da questa dissertazione di carattere più ludico, ma considerato anche che l'alpinismo non ha solamente una dimensione ludica, voglio entrare nel merito di alcuni aspetti fondamentali molto concreti e numerici, per cui sostengo la proposta di dedicare venerdì a Fridays for Future, perché ci coinvolge direttamente e coinvolge direttamente i cittadini piemontesi.
Credo che se noi facessimo riferimento ai dati dei decessi mondiali causati dallo smog e, quindi, dall'inquinamento, ci accorgeremo che sono tre volte di più dell'effetto combinato di AIDS, tubercolosi e malaria, e quindici volte più di tutti i conflitti armati e delle altre forme di violenza che si manifestano in questo mondo.
Per venire al nostro Paese faccio di nuovo degli esempi di natura molto pratica: le vittime di frane e inondazioni, tra il 1968 il 2017 in Italia per frana sono stati 1.200 i morti, 12 i dispersi e 1.500 i feriti evacuati 150.000; per inondazioni 592 morti, 49 dispersi e 459 feriti evacuati 170.000; per frana e inondazione 1.800 i morti, 60 i dispersi e 2.000 i feriti. Stiamo parlando di un'ecatombe che tocca da vicino, come sappiamo, in tema di inondazioni, anche questa stessa regione.
Mi sembra quindi inevitabile e assolutamente urgente dimostrare la sensibilità della nostra Regione a questo tema, partecipando venerdì alla manifestazione mondiale di Fridays For Future.



PRESIDENTE

Grazie.
Un po' la Presidenza la invidia per le sue camminate montane, però la sensibilità del Consiglio sarà espressa il 15 ottobre; come ben sapete abbiamo concordato con tutte le associazioni ambientali un Consiglio aperto ad hoc. Non voglio dire che questa proposta potrebbe essere intesa come assorbita, ma se volete continuare e se qualcun altro ha intenzione d'intervenire sulla questione.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Anch'io sostengo questa questione posta in via pregiudiziale. Se addirittura i Presidi permettono un'assenza giustificata a centinaia e centinaia di studenti - possiamo essere d'accordo o meno - anche lei potrebbe, come fanno questi Presidi, permettere a questo Consiglio di sentirsi giustificato per poter affrontare un tema che, in questo momento riempie le pagine dei giornali.
Sappiamo tutti che, ad esempio, il Pentagono da solo inquina più di tutto il Portogallo e più delle cinque grandi multinazionali americane.
Questo mette in correlazione alcune scelte strategiche che dovremmo fare sapendo anche che all'interno della nostra Regione vi sono delle realtà e delle imprese che da questo punto di vista stanno prendendo degli impegni forti su una nuova economia: l'economia del riuso. Quindi, l'obiettivo è di arrivare a una produttività che permetta nella realizzazione del prodotto di dire anche come questo prodotto potrebbe avere una seconda vita e quindi, con un percorso di riciclabilità, a mio giudizio, porsi questo tema, questi interrogativi e queste sfide farebbe parte di un impulso che la classe dirigente di questa Regione dovrebbe provare a dare.
Questo lo dico con grande con grande serietà, perché è vero che stiamo ponendo delle questioni pregiudiziali, ma non sono tutte uguali evidentemente: alcune sono state poste in Aula sul metodo di gestione di questa partita e altre che, invece, sono su contenuti di grande spessore e di grande rilevanza, oltre che mondiale, come ricordava poc'anzi il Consigliere Chiamparino, ma anche con ricadute importanti sul nostro territorio, come diceva il Consigliere Giaccone.
Sapendo la sua sensibilità, essendo un uomo di territorio, sa benissimo quanto i nostri territori necessitino di un'attenzione massima, proprio perché le risorse che ci sono state consegnate dei nostri padri, i territori, le bellezze e tutto quello che rappresenta la ricchezza del nostro Piemonte, penso che non sfugga neanche a lei, Presidente, proprio perché uomo di territorio, quanto noi dovremmo tutelarle, sostenerle e proteggerle da chi pensa che ci sia la cultura, come diceva un noto filosofo contemporaneo, di accorciare il più possibile l'utilizzo dei beni per renderli inutili.
Detto questo, mi auguro che lei possa cogliere questa questione, come le stiamo chiedendo ormai da diverse ore, e aprire una discussione con l'Assessore competente e provare a dire come Consiglio regionale anche la nostra su un tema di vitale importanza.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.
Se vuole intervenire dalla Presidenza, è una concessione che le faccio in modo gradevole.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Lei è sempre molto cortese e la ringrazio per la concessione, ma non voglio violare una corretta prassi che prevede che i Consiglieri intervengano da una postazione nella loro parte dell'emiciclo.
Intervengo a nome del Gruppo per sostenere la questione preliminare della collega Disabato, che ringrazio per averla posta, perché riguarda una questione sempre più vicina a noi e sempre più minacciosa: la questione gravissima, cui ha fatto riferimento la collega, riguarda la Valle d'Aosta ma non c'è dubbio che si può trovare una serie di esempi, di episodi accaduti nell'ultima estate e non solo che riguardano la nostra Regione, il nostro Paese, l'Europa, che ci testimoniano una volta di più che il fenomeno dei cambiamenti climatici è presente e inizia a creare danni.
Ho visto che c'è un po' di confusione: si paragona il Consiglio regionale a Greta, si dice che Greta ha fatto un "teatrino", i Consigliere regionali anche. Non ci siamo sentiti con Greta da un po' di tempo. Lo dico, perché si personalizzano le questioni: uno non deve dire se apprezza Greta o non l'apprezza, perché si personalizza la questione e si va fuori dal merito. Greta può piacere o no, ma c'è una problematica che bisogna risolvere.
In Commissione, mi sono sentito dare del complottista quando ho detto che sui cambiamenti climatici non ci si può limitare a dire che se non cambiano la Cina, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti non serve a nulla. Penso che ciascuno, dal proprio livello, e noi dal nostro a livello regionale, possa e debba subito arrivare a misure concrete. E non stiamo a parlare di ambientalismo, di prati verdi, di cieli azzurri: i cambiamenti climatici stanno cominciando a danneggiare le nostre produzioni (se parlo di soldi forse c'intendiamo meglio). Per questo motivo penso che il Consiglio regionale si debba occupare di soluzioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà



GRIMALDI Marco

A che ora arriva il Presente Cirio? Non è che arriva per augurarci, come il Consigliere Preioni ieri ci ha dato la buonanotte, buon pranzo. Non prendiamoci in giro.



PRESIDENTE

Adesso verificheremo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone per esporre la sua proposta; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Apprendiamo che nella Giunta regionale del 24 settembre 2019 alle ore 13 tra gli altri punti vengono rinviate le misure di semplificazione e di buona regolazione dei percorsi normativi. Perché questo elemento ci preoccupa? E perché chiediamo che, invece, sia interrotta la discussione in oggetto e che questo argomento venga immediatamente messo all'o.d.g.
nella Commissione preposta? Perché, in realtà, avevamo accolto con molto favore l'introduzione del tema da parte dell'Assessore Rosso. Riporto testualmente dal comunicato stampa del 2 agosto 2019: "E' stata ufficializzata la nascita di un gruppo di lavoro interdirezionale denominato 'semplificazione' composto da funzionari regionali e con il compito di razionalizzare i procedimenti e i processi amministrativi per ridurre i tempi e i costi della burocrazia, a vantaggio di tutti i piemontesi".
Questo processo di semplificazione è tanto più apprezzabile anche perch decisamente coerente con l'indirizzo di accelerazione e di facilitazione dell'accesso ai cittadini che è stato un cavallo di battaglia delle forze di centrodestra, in particolare del Presidente Cirio durante la campagna elettorale. In realtà, come l'ennesimo temi di interesse per i cittadini del Piemonte, subisce una battuta d'arresto. Proprio quando diciamo che dobbiamo essere rapidi e occuparci di queste cose e semplificare, in realtà rimandiamo, come appartenessimo a delle classi politiche di cui abbiamo sempre criticato i comportamenti, per l'ennesima volta questo che era considerato un tema fondamentale.
Ricordo che il gruppo era suddiviso in quattro tavoli tematici, giusto per sottolinearne anche la pertinenza: ambiente e governo del territorio attività produttive e sportello unico, sanità welfare e agricoltura. Uno strumento che avrebbe consentito di mettere in collegamento le categorie le imprese, le cooperative, il terzo settore e gli ordini professionali e quindi tutti gli elementi di rappresentanza della comunità cui apparteniamo, in maniera ancora più efficace e rapida con la Regione.
Rimaniamo, quindi, sorpresi e per questo sollecitiamo il Presidente del Consiglio ad interrompere questa discussione che si sta dilungando con scarsi risultati per tutti e affrontare direttamente e immediatamente in I Commissione, dove avremmo dovuto farlo, il tema delle misure di semplificazione anche per ascoltare, nel dettaglio, quali erano le proposte, in maniera più specifica, avanzate dall'Assessore Rosso ed accennata in quel comunicato, ricordo, ai primi di agosto. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Ringrazio il Consigliere Giaccone per aver posto la questione che oggettivamente, è dirimente se noi vogliamo dare quell'altra velocità di cui parlava il Presidente Cirio.
La farraginosità del nostro sistema normativo, l'iperproduzione normativa del nostro Paese, con annessa tutta la portata giurisprudenziale che si collega sia attraverso sentenze sia attraverso l'interpretazione delle stesse, a vario grado e titolo, di fatto, permette a questa Regione di muoversi più lentamente rispetto a istituzioni omologhe all'interno del contesto europeo. Come avrà notato, Presidente, il testo che avete portato in Aula, se diventasse un testo da scrivere all'interno del foglio del referendum. Altro che le "lenzuolate" di Bersani! Per cui, l'idea che questa Regione possa essere più veloce e più snella, penso sia prioritaria rispetto alla discussione che oggi stiamo facendo.
Diverso sarebbe, invece, prendere atto che proprio per portare a termine alcuni punti del vostro programma e alcune leggi che avete raccontato ai piemontesi dovrebbe spingere lei a sollecitare la Giunta e l'Assessore cui è stata assegnata la delega alla semplificazione e alla delegificazione, di venire subito, nelle prossime mezz'ora in quest'Aula, per convocare Commissioni, una dopo l'altra, e per realizzare questa riduzione di norme che spesso serve a tutelare il non fare, piuttosto che il fare. Che l'Assessore ci metta del suo per velocizzare tutto quello che permetterebbe a questa Regione di lavorare con più intensità, con più velocità e più efficacia. Così non è. Non parliamo di delegificazione, non parliamo di semplificazione. Un noto esponente politico diceva: "Per ogni legge proposta, ne voglio tolte tre dal nostro ordinamento". Penso che questo sia uno dei motti che anche questa maggioranza vorrà sposare. Noi invece n togliamo tre leggi, né ne facciamo una. Anzi, una la facciamo, che per nulla a che fare con il sistema di governo di questa Regione. Sono dunque preoccupato e ringrazio chi ha posto la questione perché dalle sue parole emerge l'interesse di vedere quanto prima degli atti concreti, efficaci e conclusivi rivolti alla cittadinanza, ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie e alle scuole della nostra regione. Invece siamo qui a proporre un referendum sul tema "maggioritario" - avremo modo, dopo, di discuterne diffusamente - che poco ha a che fare con la velocizzazione del sistema di legificazione e del sistema di attuazione del programma e delle leggi della nostra Regione.
Tutto questo appare più che mai (e sempre di più) stucchevole. Grazie Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
La condizione preliminare che ha posto il Consigliera Giaccone intanto attacco il timer - mi vede totalmente d'accordo e nasce dalle stesse preoccupazioni che ieri ci hanno indotto a porre un'altra questione preliminare, dopo che è stato trasmesso l'ordine dei lavori della Giunta di lunedì, in cui sono state rinviate due misure, due disegni di legge fondamentali: uno è l'assestamento di bilancio, di cui abbiamo discusso ieri; l'altro è il disegno di legge sulle misure di semplificazione normativa per la nostra Regione.
Ricordiamo - lo dico veramente in modo costruttivo - che i grandi temi di cui la Regione si occupa sono i seguenti: trasporti, sanità e investimenti. Vi è, poi, un tema di fondo che appartiene alla maggioranza alla minoranza, a tutta l'Aula del Consiglio regionale (anche a chi era prima in maggioranza e oggi è minoranza): mi riferisco a quello della semplificazione e della sburocratizzazione, che è un obiettivo a cui tendiamo tutti, nei vari ruoli che ricopriamo nel corso delle legislature ovviamente, è una battaglia comune.
Sentire che nelle prime considerazioni del Presidente Cirio e della Giunta che nelle sue linee programmatiche la semplificazione e la sburocratizzazione sarebbero state i grandi temi al centro del dibattito politico, ci aveva messo in una condizione anche di opposizione costruttiva, per capire quali potevano essere effettivamente le misure oltre a quelle che abbiamo inserito noi negli anni passati, per migliorare la vita di tutti i cittadini piemontesi e delle imprese. Infatti, il 2 agosto la Giunta regionale aveva annunciato l'inizio di questo percorso di delegificazione e semplificazione amministrativa con un gruppo di lavoro interdirezionale che doveva approdare ad un disegno di legge.
Il fatto di averlo rinviato per convocare il Consiglio regionale per quattro giorni, comprese le serali, per un referendum che probabilmente non si farà neanche, che ha dei profili di incostituzionalità, che probabilmente nelle altre Regioni è già stato bloccato ed è fermo, frenando una discussione sulla semplificazione normativa che, da parte delle minoranze, avrebbe potuto vedere anche un'opposizione costruttiva - perch è un tema di tutti e non solo di una parte politica - ci preoccupa enormemente. Ci preoccupa per il Piemonte. Perché noi siamo qui, eletti ognuno nel proprio ruolo, per fare del cose buone per il Piemonte. L'onere della proposta oggi spetta a voi, perché avete vinto le elezioni il 26 maggio.
Quindi la questione preliminare avanzata del Consigliere Giaccone io la sostengo con forza e vi chiedo di interrompere questi lavori per portare avanti questi temi che interessano tutti i piemontesi. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, come lei sa abbiamo rimarcato tante volte l'assenza del Presidente Cirio. Tutto ci aspettavamo, però, tranne che di vederci girare le spalle anche dal nostro Assessore preferito - dov'è l'Assessore Rosso? quello che tiene i rapporti con il Consiglio. Tra l'altro, sapete benissimo quali rapporti e quale interlocuzione! Pensate su questa delibera che confronto preliminare c'è stato! Soprattutto questa volta, visto che non ha tantissime deleghe; va detto, Assessore Rosso: ne aveva una e gliel'avete sospesa! Le misure di semplificazione e di buona regolazione dei percorsi normativi, tra l'altro, stanno al centro di un'accesa discussione nella Giunta per il Regolamento su un tema di vostra accelerazione - un'altra vostra forzatura - che è quello di creare una Commissione straordinaria sui temi dell'autonomia e del federalismo.
Che cosa avete voluto fare, visto che una Commissione - lo diciamo per l'ennesima volta- è assurda, per rendere permanente una discussione che avrebbe dovuto essere trattata in I Commissione e che, peraltro, avremmo già iniziato a fare? Ma vi fate ostruzionismo da soli, perché, in realtà non sapete sin dall'inizio dove andate a parare.
Avete messo in campo il tema della sburocratizzazione, della semplificazione normativa; occorrerebbe una sospensione anche solo per dirimere questo fatto: che cosa facciamo qualora vengano poi approvate le misure di semplificazione e di buona regolazione dei percorsi normativi? Sospendiamo i lavori della Commissione prima? Attendiamo che facciate, poi in seguito, la Commissione per l'autonomia e la sburocratizzazione? In realtà - lo dice va bene il Consigliere Giaccone - ci sarebbe piaciuto almeno capire che cosa volete fare di questa discussione. Perch avete aperto quattro tavoli tematici; avete detto che il problema di questa Regione non è fare leggi. Capisco perché iniziate a dire che non volete fare leggi: perché non ve ne viene in mente una! E comunque, visti i presupposti che avete messo in campo, probabilmente non ve ne faremo approvare nessuna.
Allora, la belle idea di Rosso è: visto che non faremo leggi in questa legislatura, cancelliamole. Però - glielo devo dire Presidente - voi potete fare le delibere, poi accorgervi e sospenderle. Ma una volta che spiegate in una delibera che andrebbero abolite, poi dovete venire in Aula ad abolirle! Ve lo dico solo perché la sospensiva del Consigliere Giaccone è interessante.
Un ultimo favore, poi mi taccio: forse, più che il Regolamento, andrebbero studiate in generale le vostre funzioni. Ve lo dico sinceramente: fate bene ad essere silenti, perché così non rubate spazio a questa discussione, che vi vede protagonisti in qualche modo. Il vostro vuoto è protagonista di questa discussione. In 26 ore siete qua ad ascoltare priorità che non avete saputo cogliere. Io, però, vi invito solo a riflettere sul ruolo dei Consiglieri regionali: credo sia nelle vostre prerogative proporre leggi proporre mozioni e ordini del giorno, far sì che le poche cose che la Giunta sta predisponendo vadano in Commissione e poi in Aula. Io credo - e questa è una delle ultime pregiudiziali - che fareste bene a cogliere lo spirito dei nostri interventi, perché servono soprattutto a voi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Mi scusi, ma l'Assessore Ricca mi ha distratto nella valutazione del tempo.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io mi unisco alla richiesta, poiché spesso, soprattutto in campagna elettorale, si parla di burocrazia, lotta alla burocrazia sburocratizzazione. Ma cos'è esattamente la burocrazia? Cos'è esattamente la semplificazione? Da dove vogliamo iniziare, in questo Consiglio regionale? Ne vogliamo parlare? La sburocratizzazione o la semplificazione non sono legate solamente all'accorpamento di leggi, alla riduzione dei volumi normativi. La sburocratizzazione e la semplificazione significano avvicinarsi alle esigenze del cittadino, rendere facile l'accesso a tutta una serie di servizi. Infatti, uno dei sistemi su cui possiamo lavorare è l'informatizzazione di tutta una serie di pratiche che consentono, sia ai cittadini piemontesi sia alle aziende, di accedere a una serie di servizi posti dalla Regione e dagli Enti controllati.
Ma non si tratta solo di questo. Se pensiamo all'accesso ad un bando, si tratta di una procedura complessa per un piccolo imprenditore, per una persona che ha già il suo da fare nel gestire la propria attività e non ha magari né i mezzi economici né quelli legati al tempo per occuparsi di tutta una serie di adempimenti che gli vengono richiesti. È obiettivamente impossibile.
Questo, vuol dire escludere tutta una serie di persone dalla possibilità di accedere ad un bando.
Noi, come Consiglio regionale, insieme alla Giunta, possiamo sicuramente andare incontro a queste persone dando loro la possibilità di una consulenza, fornendo il luogo fisico dove una persona può andare a richiedere una consulenza gratuita da parte della Regione, ma anche diffondendo l'informazione di questa possibilità, perché se le persone non sono a conoscenza dell'esistenza di questi luoghi, sono soldi sprecati.
Occorre fare, quindi, una compagna di informazione legata alle attività che abbiamo intenzione di mettere in campo per andare incontro alle esigenze quotidiane dei piccoli imprenditori, non solo agricoli, ma di tutte le attività economiche piemontesi.
Una questione che a me è sempre stata molto a cuore è quella del microcredito: moltissimi imprenditori hanno avuto forti difficoltà ad accedervi (adesso la misura è ferma, ma quando era attiva), proprio per una questione burocratica. C'era, cioè, uno strumento bellissimo che poteva offrire tantissime possibilità di occupazione, ma non c'erano gli strumenti necessari a mettere le persone nella condizione di arrivare alla fine dei percorsi richiesti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi.
Chiedo se ci sono altre questioni preliminari.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Presidente, c'è la mia ultima questione preliminare, però le chiedo sinceramente, poiché manca mezz'ora e - come abbiamo detto - vorremmo un confronto con il Presidente Cirio, delle due l'una: noi possiamo anche pensare che il Presidente interverrà nella discussione generale della delibera, anche se mi pare che le richieste dei Consiglieri Ravetti Chiamparino e Frediani, in primis, alla riunione dei Capigruppo riguardavano l'orientamento della Giunta.
Finisco in fretta.
Le abbiamo anche chiesto un'altra cosa. Poiché non abbiamo avuto qui l'incontro con i lavoratori dell'Embraco e poiché avevamo chiesto già ieri all'Assessora Chiorino di prendere la parola e riferire in Aula, come dicevo, delle due l'una: io posso presentare la questione pregiudiziale tanto sono quindici minuti, come ha visto (si è regolato con il tempo) all'inizio della seduta pomeridiana e iniziare la discussione generale, ma ricevere adesso le Comunicazioni del Presidente Cirio, che mi risulta fuori essere qui fuori. Diversamente, la invito a farci una proposta, perch comunque - vorremmo discutere, sulla vicenda, con il Presidente Cirio.



PRESIDENTE

La proposta è che stiamo perseguendo un iter preciso e prescritto all'o.d.g., pertanto si può proseguire. Non potendo prendere di forza il Presidente Cirio e portarlo in Aula, possiamo proseguire. Se sta entrando è un conto; se entrerà, è un altro. Io spero che entri, come ha detto. Si pu incominciare la discussione; può intervenire e proporre.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Finisca l'intervento; poi, se entra il Presidente Cirio, interrompiamo la discussione. Se il Presidente Cirio chiede di relazionare in merito.
Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Scusi, Presidente. Le lascio finire la sua telefonata.



PRESIDENTE

Prego.



RAVETTI Domenico

Scusi, non volevo disturbarla, ma voglio parlarle.
Valuti lei, nella sua autonomia: forse è arrivato il momento di riunire i Capigruppo, per svelare l'atteggiamento della Lega su questa vicenda. Cioè è arrivato adesso il momento di dire cosa faremo nei prossimi giorni. Le chiedo di valutare se non sia questa l'ora per una Conferenza dei Capigruppo, dove l'azionista di maggioranza viene a dirci come vuole condurre questo Consiglio nei prossimi giorni.



PRESIDENTE

Va bene.
Era il Presidente Cirio, che sta finendo, però ci mette ancora qualche minuto.
Pertanto, a mio giudizio possiamo sicuramente proseguire e non svolge riunire i Capigruppo. Se - come penso - c'è l'interesse da parte di tutti di ascoltarlo, possiamo proseguire i lavori, sentire il Consigliere Grimaldi sulla sua proposta sospensiva e poi proseguire, appena arriverà il Presidente Cirio.
Ipotizzo, pertanto, che appena arriverà il Presidente Cirio potremo interromperci e, se chiederà la parola.
Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Il mio Gruppo non ha inteso: la proposta di valutazione su una Capigruppo resta sospesa, in attesa dell'ingresso del Presidente della Giunta che ci fa una comunicazione su Embraco?



PRESIDENTE

Sì, proseguiamo con i lavori, abbiamo un iscritto all'ordine del giorno.



RAVETTI Domenico

Poi entra il Presidente Cirio e ci fa una comunicazione su Embraco?



PRESIDENTE

Se il Presidente lo ritiene farà una comunicazione. Non sono nelle vesti del Presidente Cirio, ma ipotizzo che ci sia e si può.



RAVETTI Domenico

No, no, chiedevo solo questo.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Chiedo scusa, ma se vogliamo mantenere un minimo di rapporti e vogliamo anche dare un segnale rispetto al fatto che questa maggioranza ha rispetto per il Consiglio regionale, noi abbiamo posto delle questioni durante i nostri interventi, in particolare sull'atteggiamento che la maggioranza intenderà tenere nei prossimi giorni e all'intenzione dell'applicazione del contingentamento che noi abbiamo fin da ora dichiarato irricevibile, come intenzione.
Vorremmo sapere dai Capigruppo, in particolare della maggioranza, se c'è questa intenzione, almeno per cercare di mantenere corretti i rapporti tra le varie forze presenti in questo emiciclo e cercare di dimostrare ai piemontesi che questo Consiglio regionale conta ancora qualcosa.
Non ho mai visto passare in questo modo sopra ogni richiesta che arriva dalle opposizione. E' un atteggiamento veramente inaccettabile: qualsiasi nostra richiesta è stata praticamente inascoltata e qualsiasi richiesta di presa di posizione da parte della maggioranza non ha avuto il minimo riscontro.
In questo momento, non dico che i banchi siano vuoti, ma manca il Capogruppo della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia.
Se hanno bisogno di trovare una posizione comune sospendiamo, ma ci diano Comunicazioni in merito a come intendono utilizzare il tempo, non solo nostro, ma del Consiglio regionale e, di conseguenza, il tempo dei cittadini piemontesi, nei prossimi giorni.
Credo sia doveroso fare questa comunicazione. Oltretutto abbiamo posto un tema rispetto alla giornata di venerdì. Addirittura gli studenti saranno giustificati in quanto partecipanti ad un'iniziativa di carattere mondiale e noi siamo chiusi qui dentro a parlare del referendum di Salvini. Ma ci rendiamo conto della figuraccia che facciamo? Della figuraccia che fate perché noi siamo vittime di questa vostra imposizione.
Per cui diteci come intendete proseguire. Noi non siamo disponibili a proseguire in questo modo, chiediamo il rispetto delle opposizioni.



PRESIDENTE

Nel rispetto del Regolamento, non è inserito all'o.d.g. la discussione con il Presidente. Se il Presidente entra e vuole relazionarci, è legittimato.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Presidente, penso possa credere a quello che dico, quando le chiedo una Conferenza dei Capigruppo senza nessun scopo dilatorio, tanto per spostare il tempo, perché se dovessimo iniziarlo adesso lo finiremmo nei tempi o in quello che sarebbe l'intervallo tra una cosa e l'alta, per cui è evidente che il motivo non è quello.
Il punto è che, siccome stiamo arrivando al nocciolo della questione e come ha detto la collega Frediani, ci avviciniamo ad elementi che saranno poi dirimenti, nella fattispecie come si intenderà affrontare il tema del contingentamento e che questo potrà oggettivamente deteriorare i rapporti e compromettere la qualità del clima dell'Aula, suggerirei - ma sarei decisamente favorevole - la possibilità di incontrare i Capigruppo. Il fatto stesso che in questo momento non ci sia nessuno dei Capigruppo della maggioranza dimostra che si sta ragionando su come procedere. Se vogliamo ragionare su come procedere tutti insieme, la nostra disponibilità è fare in modo che il dibattito continui a essere, come è stato fino adesso (lo riconosciamo a tutti e anche a lei, che ha consentito che così rimanesse) equilibrato e sobrio, ma vorrei prevenire la possibilità che degeneri.
Dato che mi rendo conto che già nella maggioranza c'è la necessità di chiarirsi, altrimenti non sarebbero assenti tre capigruppo in questo momento, e sappiamo essere di là anche il Presidente, è chiaro che si stanno chiarendo le idee.
Vorremmo che questo fosse un processo partecipato anche dalle opposizioni visto che, com'è dimostrato, ciò che fanno le opposizioni in Aula ha un certo peso sul decorso degli eventi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Io le chiedo di interpretare nel modo più leale e corretto, cosa che lei sta facendo da quando è stato eletto Presidente di questa Aula, e chiedere al Presidente Cirio cosa intende fare. Non so se rispetto a una Conferenza dei Capigruppo o meno, però vorrei che venisse qui a dire se poi chiederà il contingentamento dei tempi, cioè se chiederà a quest'Aula di accelerare l'iter di approvazione di una legge che la sua componente politica nazionale non sostiene.
Passi che gli eletti di Forza Italia stiano brillando per un silenzio assordante, però il contingentamento può chiederlo solo il Presidente della Regione.



(Commenti in aula)



MAGLIANO Silvio

Presidente, se vuole interloquisco con l'Assessore Ricca, mi dica lei se se è possibile o meno, però è evidente che alla fine il Presidente di questa Regione dovrà prendersi la responsabilità di decidere se a tutti i costi questa deliberazione debba passare in quest'Aula. E' uno dei massimi esponenti e questo mi pare non possa essere contraddetto.
Vorrei sapere questo e vorrei che lo dicesse all'emiciclo e non ai privilegiati Capigruppo che si ritrovano in una stanzetta. Vorrei che venisse qui e dicesse a noi, come se lo dicesse a tutti i piemontesi, che per lui è una priorità e possiamo contingentare i tempi, perché quello che noi stiamo chiedendo è assurdo.
Questo vorrei. Vorrei che l'esponente di spicco di questa Giunta, il Presidente di questa Regione, dicesse se è in assonanza con il suo leader al quale deve, peraltro, questo luogo e questo ruolo di governatore.
Vorremmo sapere se la pensa come lui o se la pensa come il leader del partito di maggioranza di questa coalizione.
Su questo, Presidente, le chiedo di farsi portavoce.



PRESIDENTE

Su cosa intende intervenire Consigliere Chiamparino?



CHIAMPARINO Sergio

Sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Prego.



CHIAMPARINO Sergio

Sull'ordine dei lavori. Sono le ore 12,40 e chiedo che a questo punto la seduta venga sospesa, perché trovo più che kafkiana la situazione che si è determinata.
Noi abbiamo i Capigruppo di opposizione che chiedono una riunione dei Capigruppo semplicemente per programmare i lavori, in maniera tale da sapere quando il Presidente Cirio farà una comunicazione, perché capisco che adesso non possa esserci, ma nemmeno vogliamo che venga in Aula a dirci due cose e poi non avere il tempo per intervenire. Capisco che lui abbia degli altri impegni. Quindi, suggerisco questo: sospendiamo, facciamo una riunione dei Capigruppo in cui programmate esattamente quando il Presidente Cirio intende fare la comunicazione su Embraco - e poi si vedono i limiti della discussione attorno al tema, perché può anche essere solo un'informativa - e quando il Presidente Cirio, e questo è determinante ai fini della discussione generale del provvedimento in oggetto, intende intervenire sul tema e, di conseguenza, si regolamenta il resto.
Ne approfitto, Presidente Allasia, per dirle che faccio mie le considerazioni dei colleghi Bertola e Frediani sul tema del contingentamento, perché se voi pensate di porre il contingentamento su un tema di questa natura, il vulnus istituzionale non è più al limite del delitto istituzionale: diventa un delitto istituzionale.



PRESIDENTE

Era sullo stesso ordine dei precedenti interventi. Non essendoci i Capigruppo, le valutazioni si faranno poi con i Capigruppo per convocare.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Possiamo proseguire i lavori già prescritti, abbiamo ancora 15 minuti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Se non intervenite, allora proseguiamo.
No, non è che non sono rispettoso; se non volete intervenire, proseguiamo sull'ordine dei lavori e si apre la votazione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, io sto applicando il Regolamento e ho cercato anche di trovare condivisione.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Se parla al microfono è meglio, perché poi non viene trascritto.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente, mi ha dato la parola.
Ma lei deve avere la santa pazienza di comprendere.



PRESIDENTE

Non faccio lo stenografo, perciò non mi metta nelle condizioni di dovermi poi.



RAVETTI Domenico

Grazie, se mi dà la parola, posso con calma esprimere il mio pensiero.



PRESIDENTE

Le ho dato la parola. Prego, ha 3 minuti.



RAVETTI Domenico

Vede, Presidente, le opposizioni tutte, i Capigruppo e il Presidente Chiamparino, le abbiamo chiesto di valutare l'opportunità di convocare una riunione dei Capigruppo, data l'assenza dei Capigruppo di maggioranza e data l'assenza del Presidente della Giunta. Mancano 15 minuti alla chiusura dei lavori di questa mattina. Come fa a non prendere in considerazione l'opportunità di convocare la riunione dei Capigruppo alle ore 14,30 per capire l'esito dell'incontro - perché non veniamo dalla Val Dondona - che sta avvenendo ora tra i Capigruppo di maggioranza e, forse, non lo so alla presenza anche del Presidente Cirio? Lo immagino. Perché se parlano soltanto i Capigruppo di maggioranza senza il Presidente Cirio, posso provare ad intendere che non abbiano nulla da dirsi, perché loro tre da soli non hanno nulla da dirsi. Hanno bisogno di un'altra figura istituzionale che permetta di affrontare i prossimi giorni.
Presidente, ascolti non l'opposizione, ascolti il suo buonsenso. Mancano 10 minuti, interrompa i lavori, ci vediamo nella riunione dei Capigruppo alle 14,30 e con calma cerchiamo di capire come affrontiamo il pomeriggio e i prossimi due giorni. Ne va della bontà delle relazioni tra i Gruppi di maggioranza e di opposizione, perché, me lo permetta, noi abbiamo rispetto nei suoi confronti. Lo sa cosa sta capitando? In questo momento così complicato noi abbiamo due appigli: lei e il Regolamento. Non venga meno lei, eh! Ci resta solo più il Regolamento. Noi abbiamo dimostrato in questi giorni e, posso dirle, in questi mesi, di avere rispetto non soltanto per il ruolo che lei rappresenta, ma per lei. In questo momento delicato faccia valere quello che la caratterizza: il suo buonsenso. Non metta in difficoltà questi Gruppi nelle relazioni, a questo punto con lei.



PRESIDENTE

La ringrazio di essere rimasto nei tempi. Il buonsenso è dettato anche dal Regolamento, che mi prescrive di poter continuare tranquillamente l'iter del processo. Mi sembra che non ci siano le condizioni di voler intervenire. Non essendoci i Capigruppo di maggioranza non ci sono le condizioni per convocare una riunione dei Capigruppo. Eventualmente possiamo sospendere i lavori e riprendere alle ore 14,30 e fare una valutazione con i Capigruppo.
Se il Presidente Grimaldi ha qualcos'altro da aggiungere in modo tale che arriviamo alle ore 13, perché so che voi siete sempre precisi e puntuali nelle tempistiche.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, anche se arrivasse il Presidente Cirio, può intervenire per 10 minuti, ma noi non possiamo poi replicare. Lei ha appena fatto una proposta che a noi convince, cioè incontrarci alle ore 14,30 come Capigruppo di maggioranza e minoranza. In tal modo capiamo non solo le comunicazioni del Presidente Cirio, ma capiamo anche i lavori e le intenzioni prima della fine dei preliminari e anche delle votazioni, perché, ricordo, che magari qualche sospensiva accetterete anche di approvarla. Non lo so. Quindi, per noi sarebbe opportuno chiuderla così, chiudere adesso la seduta e rivederci alle ore 14,30 come Capigruppo.
A questo punto siamo dispiaciuti che il Presidente Cirio ci abbia messo 25 minuti per arrivare a piedi da Piazza Castello. Speriamo che non sia caduto in una buca o nel tunnel di Chiomonte.



PRESIDENTE

Personalmente auspicavo che arrivasse in tempo. È arrivato. Ricordo solo che non è una comunicazione del Presidente perché non è prescritta all'o.d.g.
Le votazioni sulle questioni sospensive non posso sapere come possano andare, perché sarà volontà dei Consiglieri e ribadisco che, non essendo una comunicazione, non ci sono poi interventi e dibattiti a seguire, se non sono prescritti dal Regolamento.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12.48)



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