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Dettaglio seduta n.143 del 08/07/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 9.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta, si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale. Le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento, con conseguente selezione del tasto presenza e della successiva espressione di voto.
Procedo ora all'appello nominale per la verifica delle presenze. Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Cirio Icardi, Protopapa e Tronzano.
Il numero legale è, pertanto, ventiquattro.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la mancanza del numero legale)



PRESIDENTE

Non essendovi il numero legale, i lavori sono sospesi per mezz'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 9.32, riprende alle ore 10.00)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il numero legale è venticinque.
Per correttezza, al precedente appello delle ore 9.30 i presenti erano ventitré e non ventidue, ma il numero legale era ventiquattro.
Procedo nuovamente all'appello nominale per la verifica delle presenze.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 6 luglio, ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cirio e Icardi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi, sulle comunicazioni.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle sue Comunicazioni, ma in realtà anche sull'assenza del Presidente Cirio. Come avrete visto tutti, nelle ore scorse, ieri sera in particolare, nel Vercellese, nel Novarese e nel Canavese c'è stata una forte tromba d'aria che ha causato danni gravissimi, scoperchiato addirittura dei supermercati, allagato delle strade, anche se, per fortuna non risultano danni alle persone.
Abbiamo letto che il Presidente Ciro ha già dichiarato agli organi di stampa che sono state attivate le procedure per chiedere lo stato d'emergenza. Noi di questo siamo contenti; abbiamo sentito molti Sindaci che sono in estrema difficoltà, ma volevamo chiedere, Presidente, se, nel corso della giornata, il Presidente Cirio o qualcuno della Giunta possa relazionare all'Aula, in merito ai danni in Piemonte e alle richieste sullo stato d'emergenza.



PRESIDENTE

Grazie.
Mi scuso se non l'avevo vista. La Giunta ha preso nota e, sicuramente, non appena ci sarà la possibilità, daranno una comunicazione in merito.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Proseguimento esame disegno di legge n. 144, inerente a "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)"


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 144, inerente a "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta consiliare di ieri, 7 luglio, è proseguita la trattazione del provvedimento.
Sono stati votati i seguenti articoli: 10, 10 bis, 11, 11 quinquies, 11 septies, 12, 12 bis, 13, 13 bis, 13 ter, 14, 14 bis, 14 novies, 14 decies 15, 16, 17, 18 e 19 bis.
Gli articoli 6 ter, 7 ter, 14 ter, 14 quater, 14 quinquies, 14 sexies, 14 septies, 14 octies e 14 undecies all'articolo 19 sono stati sospesi.
Procediamo con l'esame dell'articolo 6 ter.
ARTICOLO 6 ter Emendamento conclusivo rubricato n. 799529) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Nel predisporre iniziative didattiche di cui all'articolo 6 comma 6, le istituzioni scolastiche tengono conto, tra le altre cose, anche la metodologia del "Peer education", stimolando gli studenti a essere loro stessi educatori e comunicatori ai loro pari (peer to peer) delle conseguenze derivanti dall'abuso dell'utilizzo di giochi e applicazioni online per computer e smartphone, facendo così acquisire consapevolezza sui fenomeni di dipendenza correlata al gioco d'azzardo patologico.
Presidente, l'emendamento esprime l'orientamento conclusivo dell'articolo 6 ter, recependo l'emendamento n. 79559) (LUV).



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento.
Il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799529).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 7 ter Passiamo agli emendamenti relativi all'articolo aggiuntivo 7 ter, che era sospeso.
Dopo un'ulteriore verifica della Presidenza, come già annunciato nella giornata di ieri, decadono, in quanto materia già disciplinata dall'articolo 7, commi 1 e 3.
ARTICOLO 14 ter Emendamento conclusivo rubricato n. 799533) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Emendamento conclusivo all'articolo 14 ter, "Comorbidità gioco patologico e sistema informativo delle dipendenze".
"1. Fino alla definitiva introduzione nei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni relative al gioco d'azzardo patologico, la Giunta regionale può promuovere lo svolgimento da parte delle Aziende sanitarie di iniziative, a carattere sperimentale, nei confronti di persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico e patologie correlate.
2. Tali iniziative possono essere realizzate su più livelli e possono consistere in interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.
3. Nell'ambito delle iniziative di cui ai commi l e 2 possono essere promossi e attivati interventi sperimentali di trattamento, anche di tipo residenziale, e la costituzione di strutture specialistiche monotematiche.
4. Tali interventi sperimentali possono altresì riguardare la formazione e l'aggiornamento specialistico degli operatori sociali e socio-sanitari dediti all'assistenza delle persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico.
5. Per il monitoraggio delle attività dei servizi per le dipendenze, con analisi del volume di prestazioni, attività sull'utenza e sui partner di trattamento, è istituito il Sistema informativo sulle dipendenze e sulle comorbidità".
Presidente, il presente emendamento rappresenta la sintesi della Giunta sugli emendamenti dal n.14863) al n.15042) e dal n.15043) al n. 15222).



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799533).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 14 quater Passiamo all'emendamento relativo all'articolo 14 quater.
L'emendamento precedente all'articolo 14 ter assorbe anche quello relativo al 14 quater.
ARTICOLO 14 quinquies Emendamento conclusivo rubricato n. 799534) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Si tratta dell'emendamento conclusivo agli articoli 14 quinquies, sexies septies, octies,"Altre forme di premialità alla lotta alla ludopatia".
"1. La Giunta regionale sulla base del monitoraggio e sulla prima attuazione della legge individua forme di incentivi e premialità per le attività che hanno disinstallato gli apparecchi di cui all'articolo 110 comma 6, lett, a) e b), del Regio Decreto del 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
2. La Giunta regionale individua forme di incentivi e premialità delle attività non rientranti tra quelle previste all'art.2 comma 1 lettere c) d), e) che dedichino spazi per il materiale informativo di cui all'art.9 comma 1".
Presidente, il presente emendamento rappresenta la sintesi della Giunta sugli emendamenti dal n. 73559) al n. 286161) art.14 quinquies, dal n.17660) al n. 24949) art. 14 sexies, dal n. 24950) al n. 45642) art.14 septies, dal n. 60088) al n. 67377) art.14 octies ed esprime l'orientamento finale della Giunta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Scusi, non lo vedo caricato, ma ho ascoltato con attenzione la lettura dell'emendamento da parte dell'Assessore Ricca, che certifica che si poteva applicare questo strumento regolamentare, anche su questi emendamenti.
Tuttavia, la Giunta poteva essere più coraggiosa nel cogliere gli stimoli che arrivano da questi 106 mila emendamenti, cioè fornire un'agevolazione IRAP per chi magari decide di non mettere le slot machine, e non solo per chi mette materiale informativo accanto alle slot machine.
Nel merito, la Giunta non accoglie la volontà e lo spirito di tutti questi emendamenti, ma raccoglie e sintetizza una discussione, ponendo il tema da un altro punto di vista, secondo noi poco coraggioso e non corretto.
Ci tenevo a sottolineare che alla fine, in qualche ora, si è riusciti a utilizzare il Regolamento in modo corretto e non come si poteva prevedere ieri sera, quindi con una richiesta d'incostituzionalità che, rimanga agli atti, può certificare il Governo impugnando la norma, o solo la Corte costituzionale.
Non me ne voglia l'Assessore Ricca, con la stima che ho per lui, ma l'Assessore Ricca non è la Corte Costituzionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799534).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente.
Può mettere a verbale il mio voto contrario?



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Registriamo la votazione contraria del Consigliere Avetta e del Consigliere Grimaldi. Registriamo anche la presenza del Consigliere Marello e del Vicepresidente Salizzoni, così rimane a verbale.
ARTICOLO 14 undecies Emendamento conclusivo rubricato n. 799535) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 14 undecies,"Sostegno alle attività di informazione".
"1. La Regione nella concessione di patrocini, benefici economici e sovvenzioni comunque denominati considera titolo di preferenza l'attività di quelle aziende che si occupino, nelle loro sedi, di lotta e prevenzione o che facciano attività di informazione al contrasto alla ludopatia.
2. La Regione e il Consiglio regionale concedono in via prioritaria contributi economici pari almeno al 10% del totale a propria disposizione per il finanziamento di progetti promossi dai soggetti di cui all'articolo 1 aventi l'obiettivo di sostenere e favorire il reinserimento sociale di persone con problematiche e patologie legata al gioco e alle rispettive famiglie".



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ricca.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799535).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Sospendo la trattazione dell'emendamento rubricato n. 799528) all'articolo 19 per la convocazione della I Commissione in aula, che si effettuerà appena sarà possibile usufruire dei banchi.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.20, riprende alle ore 11.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Avevamo sospeso i lavori in attesa del parere della I Commissione sull'emendamento relativo all'articolo 19.
Comunico che è stata effettuata una riscrittura dell'emendamento n.
799528), sul quale la I Commissione ha espresso parere favorevole.
ARTICOLO 19 Emendamento conclusivo rubricato n. 799528) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano per l'illustrazione; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Con quest'emendamento, diamo copertura economica alla legge per gli anni 2021-2022-2023 con 955 mila euro, precisamente sulla Missione 13 Programma 07 nel perimetro sanitario e trovano copertura a seguito della legge nazionale n. 208/2015, comma 946.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi richieste d'intervento, passiamo alla votazione.
Il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799528).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 20 Emendamento rubricato n. 189) presentato da Bertola e Frediani.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il Consigliere proponente dà per illustrato l'emendamento, pertanto chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 189), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Presidente, utilizzo parte dei minuti, che come Partito Democratico abbiamo a disposizione a seguito del contingentamento, per svolgere quello che, per quanto mi riguarda, è l'ultimo intervento in Aula su questo disegno di legge. Interverrà successivamente il mio Capogruppo nelle dichiarazioni finali.
Ci siamo detti tante cose in questi mesi e, soprattutto, in questi giorni.
Possiamo ritenere che sia stata una battaglia campale, forse una delle più dure che il Consiglio regionale abbia conosciuto. Spesso, in maniera salubre, si dice che non c'è differenza tra destra e sinistra, che in politica sono tutti uguali. No, questa è una di quelle battaglie in cui è venuta fuori una differenza e la differenza in politica è un valore. In queste settimane e mesi abbiamo voluto affermare una differenza, che rivendichiamo.
Certo, in questa battaglia campale - me lo lasci dire, Presidente - sono mancati alcuni generali. Il più alto in grado, il Presidente Cirio, non è venuto, non lo abbiamo visto, non abbiamo ascoltato in Aula che cosa pensa.
Abbiamo letto sui media di queste ore che nella maggioranza, giustamente qualcuno gli ha rimproverato il fatto che il Presidente non può limitarsi a registrare i rapporti di forza nella sua maggioranza, ma deve fare una sintesi politica, se vuole andare lontano, se non vuole ogni volta semplicemente dire: "I voti li hanno loro".
Ci sono altri generali che mi sento di citare, perché per i ruoli che si ricoprono non bisogna solo mettersi le mostrine, ma è necessario poi lavorare, e l'Aula del Consiglio è un luogo di lavoro. L'Assessore alla sanità, che doveva essere il protagonista della tutela della salute dei cittadini piemontesi, non è pervenuto in questa battaglia, che, ripeto, è stata una delle più dure del Consiglio regionale. Lasciatemi citare anche l'Assessora Chiorino, perché il lavoro è stato uno dei temi su cui abbiamo discusso, litigato e sciorinato dati. Non è pervenuta nemmeno lei.
Se, di fronte a una delle battaglie più dure nelle legislature del Consiglio regionale, i più alti in grado si sottraggono, non è un bel segnale. È un'altra differenza, ma questa volta non salubre.
Dicevamo che in politica le differenze fanno bene, perché fanno anche capire da che parte si sta. Perché abbiamo insistito molto in questa lotta di resistenza rispetto alla legge n. 9/2016? Perché, da un lato, per noi c'era una posizione che non condividiamo e che non condivideremo mai: il denaro sopra ogni cosa, il profitto sopra ogni cosa. Dall'altra parte invece, c'era la nostra posizione, cioè l'interesse pubblico sopra ogni cosa e le persone sopra ogni cosa.
Vanno bene la crescita e il PIL, perché sono tutte cose importanti, ma sappiamo - ce lo insegna anche la Costituzione - che ci sono dei limiti che vengono dall'utilità sociale, dalla tutela dei diritti e dalla difesa dei più fragili. Questo è il motivo per cui abbiamo lottato tanto e abbiamo tirato fuori anche elementi di Regolamento che non sono mai stati utilizzati. Insomma, abbiamo usato tutte le armi a nostra disposizione ovviamente, armi democratiche, permesse dallo Statuto e dal Regolamento per rappresentare quei milioni di elettori, ma anche chi magari ha votato voi, ma sarà vittima delle conseguenze di questa sciagurata legge.
Tra poco tutta questa vicenda terminerà qui in Consiglio, com'è anche giusto e normale che sia, almeno temporaneamente. Rimarranno alcuni elementi, come il dialogo con noi stessi rispetto a quanto accaduto.
Qualche giorno fa, con alcuni colleghi ci chiedevamo a che cosa serve la politica e il collega Ravetti ha detto una bella frase che voglio richiamare. Ha detto: "Non dimentichiamoci che la politica serve, facciamo politica per cambiare il mondo". Allora oggi qui lo voglio dire, non dobbiamo dimenticarci perché facciamo politica. Poi, certo il mondo si pu cambiare migliorandolo o peggiorandolo, ma come si fa a sapere se peggioreremo il mondo o lo miglioreremo con il voto di oggi? Vi propongo alcune domande che possiamo farci. La prima: perché stiamo lavorando o, se volete, a quali voci stiamo dando ascolto oggi? A quali richieste? Ai medici? No. Agli psicologi? No. Stiamo ascoltando gli assistenti sociali? No. Stiamo ascoltando le richieste del CNR? No, neanche quello.
Stiamo ascoltando le richieste delle fondazioni antiusura? No, neanche quelle. Stiamo ascoltando le richieste delle associazioni antimafia? No.
Della Chiesa? Nemmeno. Ah! Forse, le ricerche internazionali sul GAP? No neanche quelle. Ah! C'è una voce che stiamo ascoltando ed è quella delle imprese del gioco. Sì. Il settore del gioco lo stiamo ascoltando.
Pertanto, la prima domanda ha una risposta chiara. Chi stiamo ascoltando oggi, anzi, chi state ascoltando oggi, quando voterete a favore di questo disegno di legge? Noi stiamo cercando di ascoltare le altre voci, ma non abbiamo i numeri per farle vincere in Aula e, quindi, la risposta alla prima domanda, se stiamo peggiorando o migliorando il mondo, ci dice già qualcosa.
La seconda domanda che dobbiamo farci è: chi trae vantaggio, chi trarrà vantaggio da questa nuova legge? Questa domanda ha una controdomanda, che si porta dietro: chi pagherà le conseguenze, chi pagherà il prezzo? Anche qui, signori, bisogna fare un esame di realtà: chi trarrà vantaggio dal disegno di legge che oggi voterete? Sicuramente, l'industria del gioco che ha avuto un'espansione unica nella storia degli ultimi decenni un'espansione che ha cambiato la quantità e la qualità dell'offerta di gioco e che ha determinato un cambiamento del sistema relazionale e sociale delle persone per come si approcciano al gioco. Se questo non è stato compreso in quest'Aula e in questi mesi, è molto grave.
Poi, c'è anche chi trarrà vantaggio - è stato detto da altri colleghi perché potrà comprare le licenze di chi aveva le macchinette nel 2016.
Diceva il collega Bertola l'altro ieri: oggi, chi ha i soldi per comprare le licenze? E poi - dicevo - c'è la domanda: chi paga le conseguenze? Beh, anche qui la risposta è semplice: tutti coloro che saranno esposti in maniera maggiore al gioco, all'azzardo per l'aumento dell'offerta che voi oggi decidete: gli anziani soli, i più fragili, le persone, come ci ha detto il CNR, che hanno un reddito inferiore ai 15 mila euro. Possiamo dire che pagheranno il prezzo più alto in termini di salute queste persone, i piemontesi più fragili e le loro famiglie. Anche questo elemento ci aiuta a capire se dopo oggi, il mondo lo avremo migliorato o peggiorato. Noi crediamo che con questa legge lo stiate peggiorando, ed è per quello che ci siamo opposti con forza.
Lasciatemi dire, però, che la vostra vittoria di oggi è una vittoria di Pirro. Due anni di lavoro, di forzature, di litigi, anche interni alla maggioranza e non solo con la minoranza, per che cosa? Per aumentare le slot, per fare una sanatoria per le tabaccherie e le sale gioco, per indebolire il potere dei Sindaci, che avranno le armi spuntate contro una piaga socio-sanitaria.
Perché è una vittoria di Pirro? Per due motivi. Primo, perché le vostre scelte vi si ritorceranno contro, perché i Sindaci, anche i vostri Sindaci anche i vostri elettori vi chiederanno conto, un giorno, di tutto questo ma anche per un altro motivo: perché, alla fine, i bar restano fuori da questa sanatoria.
La nostra forte opposizione, insieme all'impegno e alla disponibilità di chi, anche nella maggioranza - voglio ringraziare tutti coloro che, sulla questione relativa ai bar, dentro la maggioranza hanno sostenuto con forza la necessità di non allargare la sanatoria ai bar - ha appoggiato la nostra battaglia, ha fatto in modo che il Piemonte resti, nonostante questa legge vergogna, un laboratorio nazionale in cui si può contenere l'offerta di gioco, in cui si può ancora dire che vogliamo allontanare il gioco dai luoghi della vita delle persone, togliere la prossimità di un eccesso di offerta, senza vietare alcunché. Mi spiace, colleghi, ma la restaurazione che volevate e che sognavate non vi è riuscita.
Tuttavia, restano, a noi e a voi, le responsabilità. Alcune sono negative e mi spiace dirlo.
So che è anche brutto dirlo, però dopo oggi, per tutti coloro che magari non verranno qua fuori a protestare, ma che per una macchinetta che prima non c'era e che adesso troveranno e, magari, per quello si ammaleranno, ci sarà una responsabilità che dipenderà dal voto di oggi. Non vorrei dirlo questo, ma è così, è una responsabilità oggettiva, storica: ci saranno delle macchinette in più, qualcuno ci giocherà e qualcuno, purtroppo, si ammalerà.
Poi, però, lasciatemi richiamare anche delle responsabilità positive perché mi auguro che, per tutte quelle iniziative che avete annunciato di natura informativa, preventiva e culturale, da domani - e non voglio dire da stasera - ci aspettiamo il logo "No Slot", i bandi nelle scuole, una campagna informativa: vogliamo vedere tutti i pullman del Piemonte tappezzati di iniziative e campagne pubblicitarie.
Lo avete promesso, ce lo aspettiamo e saremo qui, Presidente, a controllare che almeno la metà delle energie che avete messo per aumentare le slot le metterete per le campagne d'informazione e di prevenzione. Noi saremo qui a controllare, verificare, proporre, rilanciare; come si diceva una volta sempre dalla stessa parte ci troverete, Presidente, a difesa dei fragili insieme a chi, ogni giorno, si fa carico di queste sofferenze.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Presidente, ho visto che c'era un collega della maggioranza e quindi, per alternare, lascerei a lui la parola.



PRESIDENTE

No, prego, Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Cari colleghi e care colleghe, in questi due anni abbiamo messo in atto un'opposizione fatta di numeri. Ve ne abbiamo raccontati tanti: dati reali di ricerche internazionali, di ricerche serie. Oggi il mio intervento Presidente, non sarà su quei numeri, ma inizio con tre date: 17 giugno 2020, 22 giugno 2020 e 21 maggio 2021.
Il 17 giugno avevate provato, con un emendamento notturno, a cambiare la legge 2016. Ve lo ricorderete.
Il 22 giugno, pochi giorni dopo, la proposta di legge Leone è naufragata drammaticamente naufragata, caro collega Leone.
Il 21 maggio 2021, disegno di legge Ricca, Assessore che non ha competenze in materia.
Se sommate il 17 giugno con il 22 giugno e con il 21 maggio, esce un numero: sessanta. Nella smorfia, lo dico anche per ricordare le mie origini napoletane, quel numero è associato a dolore, lamento, sofferenza e insoddisfazione. È un numero di destino. Con la legge che approverete andrete nella direzione di quel numero, rispetto ai piemontesi e alle persone più deboli.
Con questa legge, Presidente, avete dimostrato quale Piemonte avete in testa: un Piemonte che non tutela davvero i più deboli (ve l'hanno detto medici e psicologi); un Piemonte in cui non volete ascoltare le associazioni (l'ha detto il collega Rossi), i Sindaci, i medici, gli psicologi e le fondazioni antiusura. In questi due anni non li avete ascoltati. Nelle Commissioni nelle quali avete e abbiamo organizzato le audizioni, siete usciti dall'aula. Il Piemonte che avete in testa risponde a delle lobby che hanno interessi, certo legittimi, ma solo interessi economici, nulla di altro.
Allora, bisogna sempre avere la capacità di mettere, a fianco degli interessi economici, anche quelli sociali.
Il Piemonte che avete in testa è quel Piemonte che rischia di avere uno spazio grande e utile per chi oggi, dopo la pandemia, ha comode risorse finanziarie da diffondere sul territorio. Comode risorse finanziarie! Ponetevi questa domanda: chi ha oggi quelle risorse? Chi oggi può inondare di soldi, comprando licenze e aprendo spazi di questo tipo, nel nostro Piemonte? Non abbiate più il coraggio, vi prego, di cavalcare l'unico tema che avete cavalcato, cioè la tutela del lavoro, perché quello spazio di contenuto lo avete basato su numeri, diciamo almeno non corretti, numeri che sono arrivati grazie - e li avete citati voi - a studi come quello dell'EURISPES che, guarda caso, l'abbiamo già detto e scritto, è uno studio sostenuto da "Gamenet S.p.A." L'ho già detto, ma voglio ribadirlo.
Uno di questi numeri sulla tutela del lavoro è stato sostenuto da "Gamenet S.p.A." uno dei maggiori provider sul gioco d'azzardo di apparecchi automatici.
Allora, Presidente, di nuovo siamo qui, a pochi minuti dall'approvazione di questo disegno di legge di Giunta, di nuovo con l'assenza del Presidente Cirio, nel totale silenzio, in due anni, del Presidente Cirio e nel totale silenzio dell'Assessore Icardi e dell'Assessore Chiorino, che non hanno mai mai e mai - preso la parola.
Presidente Cirio, anche se non c'è glielo dico con grande rispetto, ma con grande forza: lei che è stato assente (magari comparirà in quest'Aula negli ultimi minuti, magari per fare una passerella, magari per raccontarci delle cose, vedremo), ha obbedito a Salvini. Lei ha obbedito solo agli interessi delle lobby. L'ho già detto: legittimi, ma solo esclusivamente a quelli. Si è completamente dimenticato della tutela dei piemontesi. Da domani, da quando questa legge sarà applicata, provate ad andare in quei luoghi dove le macchinette mangiasoldi saranno riposizionate. Abbiate il coraggio di andare a vedere fisicamente che cosa vuol dire. Andate in quei luoghi andate in quelle tabaccherie; andate in quelle sale scommesse e sale gioco andate in quei bar.
È vero, come diceva il collega Rossi, che è una vittoria a metà per voi, ma andate in quei bar dove, pochi, apriranno anche lì. Andate a vedere che cosa capiterà. Abbiatene il coraggio, vi prego.
Caro Presidente Cirio, oggi ha blindato un pezzo della sua maggioranza, ma ha anche perso un pezzo della sua maggioranza, perché, cari colleghi di Fratelli d'Italia, da oggi avete certificato il fatto che i vostri voti sono inutili in questa maggioranza, perché hanno i numeri per governare da soli e, anche se voi avrete qualcosa di non condiviso, la vostra maggioranza andrà avanti senza neanche avere la possibilità di un confronto. Abbiate coscienza di quello che oggi è successo.
Tuttavia, non finisce qui. Vi promettiamo che non finisce qui. Arriveranno i ricorsi, arriveranno le impugnative su questa legge e molto altro. Le opposizioni all'interno dell'Aula e l'opposizione grande all'esterno vi faranno sentire, dalle prossime settimane, tutta la pressione culturale politica e sociale, così avremo modo di continuare a opporci a questo scempio.
Presidente, da oggi ogni ludopatico in più sarà di vostra responsabilità dovrete sentire il carico di questa responsabilità e dovrete fare i conti con la vostra coscienza e la vostra azione politica e pubblica.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò brevissima perché abbiamo ancora pochi minuti per i nostri interventi e preferisco conservarli per la dichiarazione di voto.
I colleghi hanno sicuramente già focalizzato gli aspetti più critici di questo disegno di legge. Credo che i piemontesi avranno modo, nei prossimi mesi, di constatare che quello che avete approvato è un disegno di legge a tutela del degrado, quindi la visione di Piemonte che ha in testa questa maggioranza è una visione che promuove il degrado e non la tutela e la salute dei cittadini.
Come dicevano i colleghi, per noi non è finita e non finisce qui e aspettiamo quali saranno anche i prossimi passaggi di questo disegno di legge, che dovrà sottoporsi a verifiche e controlli, che siamo certi che non supererà.
Abbiamo impiegato tantissime ore di lavoro in quest'Aula, lavoro che abbiamo sottratto ad altre esigenze dei cittadini. Ricordo che la pandemia è ancora in corso, ma qui dentro sembra che ce ne siamo completamente dimenticati. Dico anche che se aveste impiegato solo un terzo delle vostre energie per parlare con il Ministro Giorgetti e se gli aveste chiesto di occuparsi dei 400 lavoratori Embraco, forse, oggi, non dovremmo leggere comunicati vergognosi dove il Ministero non ha nemmeno il coraggio di mettere la faccia davanti ai lavoratori e dire che li ha abbandonati.
Ricordo quando il Consigliere Preioni disse: "Ci pensa la Lega a Embraco".
Abbiamo visto! Andate oggi a dirlo alla tenda dei lavoratori in piazza Castello, raccontate di cosa ha fatto Giorgetti per i lavoratori Embraco ma non riempitevi la bocca con la difesa del lavoro: voi non siete in grado di difendere i lavoratori e nemmeno di governare la nostra Regione.
Doveste provare un minino di vergogna!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leone; ne ha facoltà.



LEONE Claudio

Grazie, Presidente.
Esprimo tutta la mia soddisfazione per essere arrivati, anche se con dei tempi, come ha ricordato la minoranza, ahimè, lunghi, all'esame di questo provvedimento. Dei tempi lunghi che non hanno fatto altro che protrarre la sofferenza di quei lavoratori che non voglio considerarli di serie B, ma non mi viene da pensare ad altro.
Sono per la tutela del lavoro, ma di tutti i lavoratori. Ci sono migliaia di persone, di donne, di mamme, di lavoratori legali che ci chiedevano, da tempo, di lavorare nella legalità. Oggi, probabilmente, siamo al capitolo finale, anche se si poteva fare prima e meglio. Sicuramente, come hanno ricordato i colleghi della minoranza, è stata, forse, una delle discussioni più divisive, ma è una legge che è partita dal lontano 2016. Dal 2016 a oggi abbiamo potuto vederne gli effetti. Anzi, li abbiamo potuti vedere da politici, ma qualcuno questi effetti li ha potuti sperimentare sulla propria pelle, li ha potuti vedere non potendo portare a casa un reddito.
Agli imprenditori che hanno investito nel mondo legale, e voglio ribadire nel mondo legale, è stata tolta la possibilità di fare impresa, si è tolto il diritto d'impresa. Penso che questa legge vada, anche se in ritardo, a riequilibrare una parte di quei diritti che sono venuti a mancare a coloro che hanno lavorato nella legalità.
Questa legge ha parecchie finalità. Ho sentito parlare del mondo del lavoro e questa è una risposta, ma lo è sicuramente anche sulla legalità. La storia insegna che dove non c'è legalità vige l'illegalità, ma noi siamo per ripristinare il legale e per ridare dignità a chi paga le tasse, per ridare dignità a chi lavora in modo legale.
È stato detto che è aumentato in modo esponenziale il numero degli interventi, oltre a creare i problemi che abbiamo visto emergere in questo lasso di tempo, ma non ho ancora oggi contezza di capire chi è veramente guarito da questo percorso. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di investire maggiori risorse, perché riteniamo questo un problema importante un problema sociale, un problema che va affrontato e risolto. Risolto nel migliore dei modi.
Oggi sento parlare di ludopatia e condividiamo che è un grande problema che va affrontato. Se dall'entrata in vigore della legge a oggi esiste ancora questo problema, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Oggi abbiamo visto che cosa ha comportato, che cosa ha fatto la legge 9/2016. Una legge che, tra l'altro, in altre Regioni italiane, ha avuto un voto bipartisan votata sia a destra sia a sinistra dell'emiciclo. Un voto che ha messo gli imprenditori nelle condizioni di lavorare nella legalità.
Tutto questo in Piemonte avrà difficoltà a vedere la luce. Questa legge tra poco, mi auguro, vedrà una larga maggioranza di consensi, tuttavia invito i colleghi dell'opposizione a rivedere le loro posizioni, a pensare non negativamente come ho sentito in tutti questi mesi, in questi lunghi mesi di sofferenza, soprattutto per chi è fuori. Ero in piazza Castello quando hanno manifestato tante persone, tanti imprenditori, tante mamme e tante donne che chiedevano un diritto al lavoro.
Penso che dopo qualche mese, forse troppi mesi, a causa del COVID e di tutto quello che vogliamo, almeno in questo contesto oggi il Piemonte riparte e riparte nella legalità, nella coerenza e nella trasparenza, che è quello che contraddice l'illecito.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Purtroppo ho sentito molte inesattezze, così come le ho dovute sentire le poche volte (troppo poche) in cui è intervenuta la maggioranza in questo dibattito.
Si dice che la legge del 2016 abbia favorito l'illegalità. Non è vero! Non è vero e ve l'hanno detto la Guardia di Finanza e la Procura: non c'è nessuna correlazione. Vi dirò di più. I sequestri avvenuti sono stati fatti nei luoghi dove il gioco è lecito. Di conseguenza, di cosa stiamo parlando? Vogliamo aggiungere un'altra considerazione? I casi in cui è stato registrato un interesse della mafia erano su attività lecite, che sono sicuramente una parte minoritaria, ma esistono. Considerata la situazione economica attuale e i pochi strumenti forniti attraverso questa legge per contrastare il fenomeno mafioso, c'è il rischio che con le attività lecite si riesca a riciclare il denaro. Infatti, non si ricicla il denaro con le attività illecite, ma con le attività lecite. È questo il problema di una scarsa regolamentazione e la sanatoria che volete porre in atto potrebbe creare delle forti strutture all'interno del mercato del gioco lecito. È la regolamentazione che tutela la liceità del gioco, non la liberalizzazione sfrenata o, dall'altra parte, il proibizionismo sfrenato.
Avete scritto una legge che avete "venduto" come migliorativa. Bene, non è una legge migliorativa. Perché? Perché tutto quello che avete inserito negli articoli precedenti alla norma finale è uno specchietto per le allodole. La vera norma sta in poche righe, precisamente nell'articolo 18 con il quale andate a concedere una deroga, anzi una sanatoria che consentirà a coloro che ne avranno la capacità, di prendersi il monopolio delle macchine.
Dopo la stretta fatta dallo Stato nel 2017, il numero di macchinette che possono essere installate sul territorio si è ridotto. Pertanto, mettendo nuovamente sul mercato tutta una serie di luoghi in cui si può tornare a giocare alle slot sotto le case dei piemontesi - è questo che state facendo: state rimettendo le slot sotto il naso delle persone che, in questo momento, si trovano in forte difficoltà economica - si creerà un problema sociale e sanitario che non v'immaginate neanche.
C'è una responsabilità su questo ed è giusto quello che hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto. Non si venga a dire che la legge del 2016 abbia favorito l'illegalità o che non abbia funzionato, perché avete avuto i pareri di tutti coloro che hanno avuto la responsabilità di controllare.
Insomma, non facciamo mistificazioni. Avete voluto avvantaggiare una lobby? È lecito, però che si sappia. Non nascondiamoci dietro un dito: questa cosa non l'avete fatta per i lavoratori. Se vi fosse interessato il futuro dei lavoratori, vi sareste accontentati di una proroga, che avrebbe dato la possibilità di recuperare il tempo perso durante il lockdown per l'ammortamento del capitale investito. Non avreste attuato una liberalizzazione per un ritorno al Far West delle slot machine, perché è questo che avete fatto.



PRESIDENTE

Comunico che il numero legale è ventisei.
Indìco la votazione palese sull'articolo 20, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 982) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Si tratta dell'emendamento aggiuntivo sul titolo.
Non essendovi richieste d'intervento per l'illustrazione, chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 982), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Registriamo per il verbale il voto favorevole del Consigliere Bertola.
Abbiamo concluso l'esame degli emendamenti e dell'articolato, per cui passiamo alle dichiarazioni di voto sul provvedimento.
Chiedo ai Gruppi di iscriversi per svolgere le dichiarazioni di voto.
Cinque minuti per Gruppo, un intervento per Gruppo.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Tante sono le parole che abbiamo già detto e alcune non serve ripeterle.
Cercherò di rispondere a quanto ho sentito anche questa mattina.
La legge 9/2016 ha avuto effetti positivi. Questo non lo dice la politica quindi l'opinione; lo dicono i medici, lo dicono gli psicologi lo dicono i responsabili dei SERD, lo dice il mondo scientifico e negarlo è fare come quelli che pensano che la Terra sia piatta.
Chi lo nega è un terrapiattista! Probabilmente, c'è qualcuno che preferisce passare per terrapiattista anziché dare torto alle lobby che lo sostengono.
Questo è quanto è successo.
Se non stiamo bene, da chi andiamo? Dal medico o dal politico? Andiamo dal medico o all'EURISPES per sapere se stiamo male o se stiamo bene? Spero che le persone che sono qui e anche i cittadini piemontesi, per farsi curare per sapere sulla propria salute vadano dai medici.
No, qui è accaduto qualcosa di diverso: gli unici dati - peraltro, stime! cui hanno dato retta i signori del centrodestra derivano da un'indagine e da studi finanziati dalla lobby stessa del gioco. Di conseguenza, l'oste vi dice che il suo vino è buono.
Ve ne siete "fregati" di tutte le persone che sono venute qua; non le avete neanche ascoltate: medici, psicologi, assistenti sociali, Caritas, terzo settore, la Guardia di Finanza. Anche questa mattina abbiamo ascoltato di nuovo questa falsità, questo falso contrapporre gioco legale a gioco illegale e quindi dire che con la legge 9/2016 non c'è il gioco legale, ma quello illegale. È falso! Lo ha detto la Guardia di Finanza che non c'è nessuna correlazione tra l'aumento degli interventi e la legge 9/2016 perché è stato detto che il gioco illegale punta anche sulla confusione con il gioco legale e sta bene dove c'è il gioco legale.
C'è l'ha detto chi si occupa degli interventi sul territorio; non credetegli, ma continuate a credere che la Terra sia piatta! Saluto, tra l'altro, il Presidente Cirio, che si è visto prima e che ha avuto - come dire - anche il coraggio di venire questa mattina, ma avremmo voluto vederlo durante tutta la discussione! Non abbiamo visto lui, non abbiamo visto l'Assessore alla sanità, non abbiamo visto l'Assessore al lavoro. Già! Il lavoro! Il lavoro: avete puntato tutto sul lavoro, non ci sono dati scientifici e l'unico che poteva dare dei dati a livello regionale è l'Assessore al lavoro, che però non si è mai visto. Non si è mai visto! E allora? Allora, veramente, questa legge, questo vostro disegno di legge è solo obbedire a una lobby economica, è fregarsene dei cittadini piemontesi in difficoltà.
Farà anche danni dal punto di vista della tutela della legalità, come abbiamo già detto. Tornano le macchinette sul territorio, non nei bar, ma una in ogni tabaccheria, perché chi l'aveva prima le può rimettere.
Presidente Cirio, lei lo sa? Lo ha letto l'articolo 18 così com'è "cangurato"? Così com'è adesso? Come diventerà legge l'articolo 18? Chi aveva gli apparecchi nel 2016 può reinstallarli, anche se nel frattempo è cambiata la titolarità dell'azienda.
Presidente, lei li legge anche i rapporti della Direzione antimafia e dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata? La criminalità organizzata fa shopping di aziende, in un periodo così difficile.
Noi stiamo dicendo che qualcuno che acquista, ha cambiato, ha fatto cambiare la titolarità di un'azienda in questi mesi può rimettere gli apparecchi. Tragga lei le conclusioni.
La Regione Piemonte si è iscritta ad Avviso Pubblico; Avviso Pubblico ha bocciato questo disegno di legge. Come mai? Presidente Cirio, faccia le sue opportune considerazioni. L'iscrizione ad Avviso Pubblico era qualcosa in cui credeva o era un'operazione di facciata, dopo il caso Rosso? Ci risponda lei.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Oggi chiudiamo un capitolo che credo possa essere riassunto con una parola che l'ha guidato in questi mesi, che è "ipocrisia".
Un'ipocrisia di fondo che abbiamo visto in decine di situazioni, quando abbiamo fatto finta di non recepire quanto ci veniva riportato da coloro che abbiamo audito, com'è stato ricordato poco fa dal mio collega Bertola e negli interventi dei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza, dai servizi sociali, dagli istituti di ricerca, dai Sindaci.
I Sindaci sono venuti a chiedere di non essere esautorati da un loro potere rafforzato anche dalla conoscenza del loro territorio. Non possiamo noi di Torino prendere decisioni per loro, perché loro conoscono benissimo cosa sta capitando nei loro paesi e nelle loro città.
Un'ipocrisia che si è fondata anche sul tema del lavoro, smontata anche questa, pezzo per pezzo. La maggioranza ha fatto finta di fare una battaglia per la dignità dell'uomo e per la difesa degli stipendi.
Prendo spunto anche da quanto ha detto prima la Consigliera Frediani: probabilmente, se lo stesso impegno che questa maggioranza ha messo per portare avanti questo provvedimento l'avesse utilizzato in altre situazioni come, ad esempio, quella di Embraco, soprattutto quei lavoratori potrebbero essere in un'altra situazione.
Ipocrisia anche quando si parla di legalità. Ci è stato spiegato che le principali violazioni (questo non lo dico io, ma la Guardia di Finanza e lo dicono anche i giornali) sono avvenute laddove c'è il gioco legale autorizzato! Sono fenomeni difficili da controllare anche dalle Forze dell'ordine, ma noi cosa facciamo? Andiamo ad ampliare la platea.
Ho sentito l'intervento del Consigliere Leone e capisco la sua soddisfazione, che non è sicuramente la mia, ma sono contento che oggi questa storia finisca. Sono contento perché, finalmente, quest'Aula (e tutti quanti noi) potrà cominciare a occuparsi delle questioni che veramente interessano i cittadini piemontesi. Oggi, con questo provvedimento, per queste persone - ho fatto un esempio ieri citando uno dei tanti casi: la signora Maria, affetta da ludopatia - non abbiamo fatto niente.
Non abbiamo fatto niente per queste persone, quindi mi auguro che adesso questa storia sia finalmente terminata e ci si possa veramente dedicare ai provvedimenti e agli impegni rivolti al benessere dei nostri cittadini.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Quella che abbiamo provato a fermare è un'operazione di smantellamento spudorata, fatemelo dire, colleghi. Avevate la possibilità di emendare recepire e ascoltare; invece siete stati spietati nei confronti di chi vive le condizioni del gioco d'azzardo patologico e indecenti nel vostro servilismo nei confronti delle lobby del gioco. Un vero e proprio gioco d'azzardo sulla pelle dei più deboli, come vi ha detto don Luigi Ciotti qui davanti.
Caro Presidente Cirio, dove sei? Non ci sei. Non è la prima volta. La tua assenza non è la prima volta, come il tuo silenzio e anche il tuo poco coraggio, assieme a quello dell'Assessore Icardi, dell'Assessora Chiorino e di tutti quelli che hanno fatto finta di non avere competenze, anche se le finalità di questa legge parlano di tutt'altro. C'è un combinato disposto di cui non avete pensato, perché avete continuato a dire: "No, ma li teniamo i punti sensibili, le misure per chi verrà".
Peccato che negli scorsi dieci anni era successo di tutto nel nostro territorio. Quell'ipocrisia, tutta italiana, per cui si è passati da pochi casinò a una slot a ogni metro, ha fatto sì che se voi continuate a battere sul punto "avevano il diritto, avevano fatto gli investimenti, si pu pensare per il futuro" (già, peccato che il territorio era già pieno di slot), cristallizzare quella situazione vorrebbe dire non poter mai tornare indietro.
Noi continuiamo a pensare le stesse cose che ci hanno detto in Aula i SERD e gli operatori: le slot e i centri scommesse a ogni angolo hanno portato solo miseria. Non lo diciamo noi, l'ha detto l'IRES, l'hanno detto gli Uffici regionali e l'ha detto all'Assessorato alla sanità. Torino e il Piemonte non dovrebbero, non devono e non possono tornare a essere un casinò a cielo aperto solo per i più poveri, soprattutto dopo questo anno terribile.
Purtroppo questo è uno degli ultimi interventi, quindi è inutile girarci attorno, perché siamo alle ultime votazioni. Vi abbiamo fermato più volte e ora stiamo perdendo. Lo ammettiamo, stiamo perdendo. La maggioranza, seppur divisa sui giornali, è rimasta compatta anche con i voti segreti di ieri notte. Complimenti, bravi. Complimenti! Le slot stanno per tornare in tanti bar, perché è vero quello che dice il Consigliere Rossi, che su quelli non siete riusciti a fare la sanatoria perché non c'era l'accordo di "Forza scommesse", ma "Lega slot" ha vinto anche in questo caso, perché è così anche solo perché vi piaceva cambiare tutti i regolamenti comunali e tutte le ordinanze a 300 metri: conquistiamo altri 200 metri, conquistiamo altri bar con altre slot.
Poi c'è il ritorno nelle tabaccherie che le hanno dismesse, dove tornerà la comorbidità, quello che ci hanno detto tutti gli operatori; quella cosa tremenda - tremenda! - di cui dovremo parlare anche con lo Stato. Certo perché noi possiamo legiferare e molti ci hanno chiesto: perché non ve la prendete con tutto il resto? Noi non ce la prendiamo con il fatto che si debba limitare il gioco d'azzardo in quanto tale, ma occorre relegarlo in una bolla che non sia quella a portata di tutti, soprattutto con le altre dipendenze.
Le sale scommesse che non si sono adeguate alla nostra vecchia legge saranno condonate e avranno per sempre - e dico per sempre - il monopolio della possibilità unica di stare a due passi dai luoghi sensibili. Saranno gli unici che potranno farlo. Sarà così anche se sono scaduti i termini anche per chi ha comprato licenze che non volevano più nulla.
Assessore Tronzano, lei parlava di diritti acquisiti. Ma quali diritti acquisiti, se si può continuare a vendere un favore alla criminalità organizzata, che potrebbe aver già fatto, o che potrà fare, shopping di vecchie licenze? Un secondo, Presidente, e ho finito: un perfetto strumento per riciclare denaro, altro che sale slot. Queste sono lavanderie a gettoni. Il "Riparti slot" rischia di essere un Black Friday per la criminalità.
Ecco la destra al Governo che, forzando il Regolamento del Consiglio regionale, alla fine è riuscito a ottenere tutto questo.
Ho finito, ma auspichiamo che gli Uffici legali del Consiglio dei Ministri la Corte Costituzionale e il TAR spazzino via questa scelta scellerata e incostituzionale. L'unica cosa che vi garantiamo è che non finisce qui e ci rivediamo fra qualche mese di nuovo qui!



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Arriviamo alla fine di questa maratona. Maratona che, di fatto, a mio giudizio, mette di fronte due visioni diverse della politica e della società; visioni diverse di cosa s'intende per valore, di cosa s'intende per umanità. Ognuno poi tragga le sue conseguenze.
George Washington diceva: "Il gioco è il figlio dell'avidità, fratello dell'iniquità, padre del male" . Questo è evidente agli occhi di tutti rispetto a ciò cui andremo incontro. Mi sono sforzato più volte di capire le ragioni di chi, per tre volte - oggi ci riuscirà, purtroppo - ha provato a cambiare questa legge. Legge che nel nostro Paese era una punta di diamante, era oggettivamente un traguardo raggiunto rispetto a un male enorme, che è il gioco d'azzardo.
Certo, non possiamo essere ipocriti, il gioco d'azzardo viene sfruttato viene reso legale dallo Stato italiano, poi c'è tutta l'altra fetta legata all'illegalità. Cercare di far sì che le decine e decine di offerte per rovinarsi la vita e la propria famiglia diminuissero un po' è un obiettivo che la politica si deve porre. Se continuiamo a contrapporre il fatto che tanto si può giocare in tanti altri modi, non faremo passi in avanti.
A detta di chiunque abbiamo voluto ascoltare, di chiunque ci abbia, in qualche modo, trasposto la sua sensibilità e la sua professionalità e il suo lavoro su questo tema, ci è stato spiegato che la nostra era una legge che funzionava, che provava a creare barriere e scudi verso i fragili. Ma qual è la politica che pensa di essere dignitosa quando toglie barriere rispetto ai fragili? Quando permette a un fragile di potersi rovinare? Che tipo d'idea di uomo avete? Che tipo di idea di libertà avete? Anche una certa concezione illiberale a un certo punto si ferma, perché la salute pubblica è un bene pubblico che dev'essere salvaguardato.
I miei colleghi su questo hanno fatto un lavoro splendido dal punto di vista del tentativo, non solo ostruzionistico, ma anche nel cercare una modalità per farvi ragionare. Il problema, però, è che se in campagna elettorale - questa è una cosa tipica di questo Paese - non si dà soltanto una visione di programma, ma si dice "non ti preoccupare, se arriviamo noi questa legge cambia", è una modalità sbagliata, ha dentro un cancro che, a mio giudizio, è deleterio per le istituzioni in quanto tali.
È sbagliato pensare che le persone possano non adeguarsi a una norma perch tanto arriverà un futuro legislatore che la cambierà e, quindi, quella norma regionale si potrà disprezzare. Questa è una cultura che, purtroppo risiede in quest'Aula.
Da questo punto di vista ci opporremo anche perché pensiamo, e lo pensiamo fino in fondo, che tutto quel terzo settore.
Questa è una legge che ha il titolo più buffo della storia: "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)". Avete provato in tutti i modi a riempire di emendamenti questa legge per dire che v'interessa veramente che la gente non si ammali, ma aumentate i punti di gioco. Questo là fuori lo sanno. Lo sanno bene, come lo sanno le associazioni del terzo settore, quelle che avete continuato a citare. Ma non è che se utilizzate il termine "terzo settore" è una forma di espiazione di quello che state facendo. Il terzo settore ve l'ha già detto che non è d'accordo, ve l'ha già detto che non è in grado di far fronte a tutti i malati che questa legge produrrà.
Il silenzio dell'Assessore Chiorino, il silenzio dell'Assessore Icardi e il silenzio dell'Assessore Caucino sono silenzi che pesano, perché poi la realtà, oltre alla politica, vi porrà il conto. Mi auguro che in cuor vostro, almeno qualcuno, dopo quello che avete sentito in quest'Aula, non quello che abbiamo detto noi, ma quello che avete audito.
Già, alle audizioni partecipavate poco, perché fare i conti con la realtà diventa complesso quando uno deve saldare una cambiale elettorale. Fare i conti con la realtà diventa difficile quando uno ha già promesso che questa legge sarebbe stata cambiata.
Mi auguro che quello che è emerso in quest'Aula sul rischio che questi soggetti e che queste realtà finiscano nelle mani del crimine organizzato voi ce l'abbiate bene in mente. Non potete dire di non sapere che questo è un rischio, come non potete non dire di non sapere che c'è un rischio insito nel fatto che anziani, persone sole e persone in difficoltà, non avendo un tenore di vita adeguato, pensino di giocare alla fortuna, pensino di scommettere la propria vita.
Mi auguro che questa legge non crei altri malati, ma lo farà certamente, ma se politicamente dovete saldare una cambiale, mi auguro che umanamente ripeto, umanamente - vi stiano tremando i polsi, perché quello che state facendo non è il bene di questa regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Nel corso di questi mesi abbiamo discusso a lungo delle ragioni per le quali la maggioranza sosteneva questa legge e delle ragioni per cui noi ci siamo fermamente opposti, con tutte le nostre forze e con tutti gli strumenti che erano a nostra disposizione.
Era, com'è stato già detto, un confronto sull'impostazione dell'interpretazione della norma: da una parte c'era l'idea dello sviluppo economico come unico criterio per l'individuazione di una norma, dall'altro c'era il desiderio, anche su mandato costituzionale, di contenere, come avevamo già fatto con la legge 9/2016, gli effetti negativi di quello stesso stimolo allo sviluppo economico, quando questo entra in contrasto con la salute e con il benessere dei cittadini.
Per la mia storia personale detesto le metafore belliche, ma oggi mi tocca farne una, perché le similitudini e le assonanze tra i due eventi sono numerose e incredibili. Questa faccenda del gioco d'azzardo patologico e della legge che state, con il vostro voto, per licenziare ricorda, per certi versi, la vicenda del Vietnam.
Vi faccio qualche similitudine per farvi capire a cosa mi riferisco.
Intanto c'è un'impostazione di forza all'origine che dice, come risuonato spesso in quest'Aula: "Abbiamo la forza dei numeri e sulla base di quello imporremo ciò che desideriamo, indipendentemente da tutto il resto". Ci sono state più occasioni nelle quali, nella difficoltà di confrontarsi sugli argomenti, abbiamo sentito questa frase. Queste frasi sono particolarmente sfortunate non solo perché dimostrano che non ci sono gli argomenti per controbattere ciò che l'altra parte dell'emiciclo dal punto di vista numerico meno pesante porta, ma dimostra una debolezza di fondo.
Era lo stesso ragionamento che è stato fatto dall'amministrazione degli Stati Uniti nel momento in cui è iniziata la guerra in Vietnam: tanto vinceremo facilmente perché siamo la più grande potenza del mondo! L'altra assonanza è quella del fatto che una guerra del genere logora perché ha diviso la maggioranza, l'ha messa in conflitto con sé stessa: siete riusciti nel miracolo di dividervi tra voi. Lo testimoniano le assenze in Aula, lo testimoniano le opinioni diverse e anche nel voto segreto le schede non corrispondevano dal punto di vista numerico. Lo testimoniano anche le pagine critiche che in tutti questi mesi hanno disegnato quello che stava accadendo in Aula e vi siete trovati di fronte alla valutazione non positiva dei media e di tutti i cittadini.
È una legge sulla quale abbiamo l'impressione che i colleghi - che sono persone come noi - non vogliano neanche le truppe, cioè se parli con i colleghi, si capisce e si percepisce il loro disorientamento e l'insofferenza per il percorso all'interno del quale si trovano. È un percorso che sperano finisca al più presto, perché ogni giorno che si aggiunge provoca un danno ulteriore. Ogni giorno che si aggiunge è una pagina di giornale in più, un'informazione mediatica in più che parla dello scempio che state facendo.
Non lo vogliono neanche i cittadini e, tra l'altro, per ritornare alle truppe, non lo vogliono neanche i generali, perché, com'è stato ben detto la maggior parte dei generali non si è presentata. Gli Assessori non sono venuti ad argomentare per quanto riguardava gli argomenti di loro competenza e anche il Presidente Cirio non ha seguito i lavori. Sono venuti a parlarvi gli ordini professionali e le associazioni di volontariato addirittura il clero si è schierato. Tutti hanno manifestato il loro dissenso. Non lo vogliono i cittadini, come i cittadini americani dell'epoca non volevano quella guerra.
E poi è stata una guerra sporca: sono numerosi i comportamenti che abbiamo valutato ai limiti del Regolamento, a volte anche oltre. Valuteremo in seguito - non sta a noi farlo, ma l'abbiamo suggerito - quali sono gli eventuali profili di debolezza anche dal punto di vista costituzionale di alcune delle vostre decisioni.
Come quel conflitto in Vietnam, non finisce qui. Questa è la nostra impressione. La nostra impressione è che se ne discuterà di nuovo, che la legge verrà rimandata indietro, che ci ritroveremo - e non sarebbe la prima volta - a discutere di un provvedimento che senz'altro non è fondamentale perché, com'è stato detto, ci sarebbe da parlare di altro, ma facilmente ci troveremo a doverne ridiscutere.
Infine, vi dico che, a mio avviso, sarà simile anche nell'esito, perch anche se al momento la guerra sembra vinta, in realtà sarà una sconfitta durissima percepita dai cittadini, perché vinta sulla pelle dei più deboli e i risultati che, al momento sembrano orientati in un certo modo, verranno senz'altro rimessi in discussione.
Il 30 aprile del 1975 le truppe nordvietnamite entrarono a Saigon e nel 1976 il Vietnam del Sud e quello del Nord si riunirono. Finì con la peggiore sconfitta militare mai subita dagli Stati Uniti fino allora. Ho l'impressione che lo stesso si ripeterà per voi con questa legge nei prossimi mesi, ma ne riparleremo a breve in questa stessa Aula.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti, perché oggi chiudiamo un percorso molto duro. Siamo al fondo di un percorso molto lungo e, lasciatemelo dire, abbiamo toccato il fondo rispetto a questi due anni.
Oggi è un momento brutto per il Piemonte; da domani, quando questa norma sarà approvata, il Piemonte sarà un Piemonte peggiore, secondo noi. E si chiude una delle pagine più dure e più brutte anche di quest'Aula e di questo Consiglio.
Abbiamo assistito a una sequenza infinita di forzature da parte della maggioranza. Avete cercato di mettere il bavaglio alle opposizioni diciamocelo. Avete voluto chiudere la discussione in poche ore contingentandola, senza darci tempo in Aula di raccontare tutto quello che stava capitando e tutte le motivazioni per le quali difendiamo la norma legge del 2016.
Noi, però, siamo usciti da questo palazzo, abbiamo cercato di raccontarlo tra le persone e abbiamo usato gli strumenti che le opposizioni possono utilizzare, ma voi avete cercato di mettere le opposizioni in silenzio.
Sappiate che le opposizioni non staranno mai in silenzio. Sarebbe molto più comodo per voi che le opposizioni non si facessero sentire, ma sappiate che noi saremo qui al vostro fianco a dirvi che state sbagliando, non perché lo diciamo noi, ma perché lo dicono i piemontesi.
Vi comunico una notizia e la voglio dare anche al Vicepresidente Graglia che all'epoca aveva votato con noi la legge e oggi ne vota una contraria.
Tra qualche ora e qualche minuto voi vincerete in quest'Aula, perché i numeri sono questi: noi siamo la minoranza nei numeri, ancora per un po' fino a fine legislatura, poi si vedrà.
Voi vincerete in quest'Aula, ma perderete fuori, perché tra le persone, nel mondo che c'è fuori da quest'Aula, voi siete minoranza su questo tema.
Abbiamo cercato di dirvelo in tutti i modi e non è il numero di persone che viene qui fuori a sventolare una bandiera o un cartello a dimostrarlo: è nella percezione dei cittadini che hanno vissuto e hanno assistito attraverso gli organi d'informazione (che ringrazio), a questo dibattito e a questa battaglia durata due anni. La pensano come noi.
Noi abbiamo discusso di lavoro per due anni, voi avete cercato di portare la discussione sul lavoro, ma dietro a quella parola - rispetto alla quale non accettiamo insegnamenti da nessuno, men che meno dal centrodestra - e dietro alla tutela del lavoro c'era la volontà solo di rimettere le macchinette nei bar e nelle tabaccherie. È stato esplicitato nell'ultima fase di questa discussione. Non è stato chiarito la prima volta con l'emendamento notturno, non era chiarissimo, ma è emerso nel dibattito della proposta di legge n. 99 ed è stato plastico in questo disegno di legge. Il tema vero era quello.
E meno male che, alla fine, grazie forse anche alla nostra azione, sul tema dei bar avete tentennato e i bar oggi rimangono fuori dalla riapertura delle slot al loro interno. Questo per noi è un piccolo risultato: almeno vi abbiamo fatto avere un dubbio e su quello vi siete fermati. E non l'abbiamo fatto perché siamo contro qualcosa o qualcuno, ma perché ce lo dicono tutti. Ce l'hanno detto tutti - voi avete sentito, ma non avete ascoltato - che rimettere le macchinette e le slot machine diffusamente sul nostro territorio avrebbe riportato una pervasività dell'offerta, che andrà (parlo al futuro e al presente, perché ormai sarà così) di nuovo a toccare le persone più fragili e rimetterà in moto il meccanismo ludopatico.
Ve l'hanno detto tutti, non ve l'ha detto solo il centrosinistra e le opposizioni tutte insieme. L'hanno detto enti terzi che abbiamo ascoltato in quest'Aula, ma c'è ancora una cosa più grave.
Anche nello scontro duro tra forze politiche, c'è sempre il rispetto delle idee degli altri e ci mancherebbe. Rispetto il vostro punto di vista, non lo condivido per nulla e l'abbiamo combattuto fino all'ultimo, ma ciò che è ancora più grave è che in quest'Aula, di nuovo, neanche oggi non si sia sentita la voce del Presidente Cirio, anche se l'abbiamo pure chiamato con un cartello.
Presidente Cirio, dov'è? Ci dica cosa pensa. L'Assessore Ricca ha almeno espresso la sua posizione per tutta la Giunta, ma il Presidente Cirio è il Presidente della Regione Piemonte e dovrebbe dirci cosa pensa.
Presidente Cirio, venga qua, in quest'Aula, adesso, in conclusione di due anni di dibattito, ci dica che cosa pensa, cosa ritiene giusto di questa battaglia, cosa ritiene sbagliato delle nostre posizioni, perché pensa che questa sia una priorità del Piemonte. È il Presidente e il leader di questa maggioranza, che è andata in frantumi, poi l'avete rimessa insieme con lo scotch ed è andata di nuovo in frantumi. Insomma, siete arrivati alla fine del percorso - vedremo sull'ultimo voto - ma in modo abbastanza coeso.
Allora, voterete questa legge, ma non esultante. Oggi qui vincerete, ma fuori avete perso e da oggi inizierà un declino per voi - ne sono convinto nella percezione dei cittadini piemontesi.
Inizierà una nuova fase di questa legislatura, che sarà negativa per voi e sappiate che questo è il primo tempo di una battaglia; è il primo tempo perché ci sarà la verifica del Governo, della Corte Costituzionale e verificheremo il vero impatto di questa norma, la sua costituzionalità.
Mi perdoni, Presidente, e chiudo, ma solo la Corte Costituzionale stabilirà se questa legge è costituzionale; non può stabilire l'Assessore Ricca o il Presidente Allasia se alcune norme sono costituzionali o meno.
Pertanto, non finirà qui questa battaglia, perché vedrete che torneremo a discutere in quest'Aula e continueremo, con questa battaglia di civiltà, di valori e di posizione politica.
Voi siete lì e noi siamo totalmente dall'altra parte! Siamo completamente diversi rispetto a quest'impostazione e continueremo a urlarlo, a dirlo e a raccontarlo ai cittadini piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Oggi siamo giunti al termine di un percorso importante, che ci porta ad approvare questo testo di legge. Un testo di legge che è frutto di un intenso lavoro di confronto all'interno della maggioranza che, ahimè, mi dispiace per voi, non è mai stata messa in dubbio nemmeno con il voto segreto, tanto per cominciare a chiarire alcuni aspetti. Certo, ci siamo confrontati, ma il confronto, devo dire, ci ha portato ad avere un testo io credo - estremamente equilibrato, che, come avete detto voi, è un testo che può essere tranquillamente votato anche da coloro che dalla nostra parte avevano votato quel testo iniziale.
Un testo che ha messo davanti la tutela della salute, ma che contemporaneamente ha provato a non dimenticarsi del diritto al lavoro e del diritto all'impresa. Importanze sicuramente diverse; al primo posto la tutela della salute e noi lo abbiamo fatto con questa legge, che, peraltro non è come state cercando di descrivere. Voi dite che da domani ci sarà il Far West, ma non è che da domani non c'è un'altra legge, perché voi state facendo passare questo film: "Fino a ieri c'era una legge, domani non ci sarà più niente".
Allora, com'è mia consuetudine, proverò a entrare un po' nel merito anziché fare solo dichiarazioni, diciamo, a effetto. Così incomincio a dirvi che forse, se l'aveste letta con attenzione, vi sareste resi conto che buona parte di quella legge è sovrapponibile alla legge 9 del 2016. Era anche evidente, però, che con quella legge molto probabilmente, e uso un termine che di solito usa il Consigliere Grimaldi, allora, nel complesso tutte le forze politiche abbiano cercato di fare "un più uno", altrimenti qualcuno mi deve spiegare perché nella legge 9 del 2016 abbiamo tolto i calciobalilla, i flipper e le freccette dai locali, ma anche perché nessuno ha detto, e forse nessuno se n'è reso conto, che anche questi giochi, che sono stati, in tutta la nostra gioventù e per le generazioni precedenti, un punto d'incontro soprattutto nei bar dei paesi, grazie a quella legge sono stati allontanati.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come sia possibile che fosse contenuta una norma, ma credo che anche voi foste d'accordo che andava modificata secondo cui, se uno legittimamente apriva un'impresa nel totale rispetto di tutta la normativa e se poi uno di quei soggetti sensibili invadeva quella fascia, entro "x" anni era obbligato a chiudere. Credo che queste siano evidenti forzature che erano presenti in quella legge.
Dobbiamo, al contrario, soffermarci anche nel merito, perché è evidente, e non mi stupisco, che voi non lo abbiate fatto, altrimenti avreste dovuto sottolineare anche i diversi punti di forza di questo nuovo testo.
Il primo è l'introduzione dell'obbligo dell'inserimento del codice fiscale all'interno delle macchinette o delle slot per farle funzionare. Noi crediamo che questo abbia una duplice funzione estremamente importante. La prima è quella che, senza mediazioni, s'individua la maggiore età o meno del soggetto. La seconda, che riteniamo altrettanto importante, ha una funzione di deterrente e di dissuasione in coloro che, probabilmente, per giocare ogni volta devono introdurre il loro codice fiscale per avviare le macchinette.
Inoltre, avete fatto finta che altri articoli non esistano, come quello delle limitazioni del numero delle slot in rapporto ai metri quadrati per tutti i soggetti, quelli che c'erano e quelli che apriranno, e che impone che, sotto i venticinque metri quadrati, non vi può essere nessuna macchinetta; tra i venticinque e i cinquanta, una; al di sopra dei cinquanta metri quadrati, due. La norma precedente dice che non possono più essere separate e nascoste, ma noi scriviamo che devono obbligatoriamente stare nel locale principale. Almeno in questa parte abbiamo fatto un qualcosa cui voi non avevate pensato.
Sono poi stupito ed esterrefatto dal sentire gli interventi precedenti, in cui ci veniva rinfacciato di non essere intervenuti sul logo "No slot" oppure su tutta la parte della prevenzione. In altre parole, avremmo dovuto farlo in questi due anni di pandemia mondiale e voi non avete fatto nulla in tre anni di legislatura normale? Domanda: dove eravate dal 2016 al 2019? Per quale motivo non avete portato avanti una sola azione di prevenzione?



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Gruppi di maggioranza)



PRESIDENTE

Lasciate terminare l'intervento.
Concluda, Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Sì.
Non ho parlato per tre giorni e non ho utilizzato tempo a disposizione, ma se volete togliermi la parola, fate pure! Vi faccio ancora un'altra domanda.
Voi avete descritto il gioco legale (e non entro nel merito) come il male assoluto. Può anche essere, ma - domanda - fino a pochi mesi fa, la componente che sta alla mia destra e dice che la pensa completamente in modo diverso da dove sono io, era maggioranza al Governo. C'era un Governo giallorosso, quello che vi apparteneva, che aveva dei numeri e poteva approvare qualsiasi norma. Domanda: perché non siete intervenuti a livello nazionale? Perché, quando potete farlo, non lo fate?



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Gruppi di maggioranza)



RUZZOLA Paolo

Allora è sempre facile, quando si è nelle situazioni.



(Commenti fuori microfono)



RUZZOLA Paolo

Vedete, perché poi sapete cosa si arriva a fare?



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Lasciate terminare il Consigliere Ruzzola e concluda, Consigliere.



RUZZOLA Paolo

Certo, capisco.



PRESIDENTE

Guardate, ho lasciato ulteriore tempo anche ad altri. Se consideriamo i tempi che utilizzano alcuni Gruppi, vanno oltre ogni limite, perciò, se fate concludere.



RUZZOLA Paolo

Allora ci provo.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Ruzzola.



RUZZOLA Paolo

Provo ad andare velocemente a conclusione, ma capisco che quando, anzich limitarsi solo a frasi generiche e politiche, si entra nel merito, diventa difficile.
In questi giorni vi ho sentito.



(Commenti fuori microfono)



RUZZOLA Paolo

Allora, in questi giorni ho sentito dire che tutti i Comuni devono rivedere e l'avete detto più volte - i regolamenti per i 300 metri. Scusate, non conoscete neanche più la vostra legge? Sotto i 5.000 abitanti già la legge 9 parla di 300 metri. Non la conoscete più? Sono due giorni che dite che abbiamo ridotto di 200 metri le distanze, ma non vi ricordate neanche più la legge che avete approvato e che con tanta forza volete difendere? I 300 metri, sotto i 5.000 abitanti, così sono e così rimangono. C'è certo una riduzione di 100 metri nei grandi Comuni, 200.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Ruzzola, non mi faccia toglierle la parola.



RUZZOLA Paolo

Sì, ma io la conosco, siete voi che avete dimostrato di non conoscerla! E in quelli, attenzione, i punti sensibili sono talmente tanti che, molto probabilmente, non hanno nessuna influenza. Noi l'abbiamo modificata stringendo. Guardate che, con la vostra legge, i bar avevano le sale laterali piene di macchinette. Con la nostra, questo non sarà più possibile.
Grazie.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Questa.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consigliere Gallo, contenete l'esaltazione rispetto all'intervento svolto dal Consigliere Ruzzola.
Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Questa è una vittoria dei tanti lavoratori onesti che abbiamo visto nelle piazze, qui fuori e in piazza Castello. Sono presenti anche sui nostri social le interviste. Facce pulite e gente onesta che, come ho detto più alte, non devono essere considerati lavoratori di serie A o di serie B.
Con la vostra legge del 2016, purtroppo, qualcuno ha perso il lavoro e tante centinaia rischiano di perdere il lavoro, lavoro del mondo legale.
L'abbiamo ribadito più volte. Se non c'è la legalità, questo vuoto viene riempito dall'illegalità.
Questo era un rischio e questa è stata la natura e il sentimento che ci hanno mosso per modificare questa legge.
I risultati della legge del 2016 sulle ricerche IRES sono che prima c'erano mille patologici che si rivolgevano ai SERD e poi, fonte IRES, sono diventati 1.100. Ditemi voi come e dove ha funzionato la legge del 2016 se purtroppo, sono aumentati di circa un centinaio di unità i patologici riferiti al SERD.
Ci sono i capitoli ben spiegati dal collega Ruzzola, rispetto ai milioni di euro che lo Stato dà per la prevenzione, che non sono mai stati spesi. Dal 2016 in avanti, non sono mai stati spesi.
Noi lo abbiamo rimarcato con forza nei nostri articoli e andremo a spenderli. Andremo veramente ad attuare quei momenti di educazione verso i nostri cittadini, a differenza di una retorica, di una strumentalizzazione e di una mistificazione che abbiamo sentito per troppe ore e per troppe giornate in quest'Aula. Fuori, purtroppo, c'è una realtà, e quando il centrodestra governa, è sicuramente più pragmatico, più pratico e capace di dare risultati più concreti.
Chiedo alla sinistra, che ha fatto sempre battaglie verso i lavoratori e verso gli operai: questi non sono lavoratori? Non sono operai? La sinistra della sinistra! Che cosa è rimasto di questa sinistra, la sinistra della sinistra? La battaglia sul disegno di legge Zan? Siete finiti veramente un po' male, se non pensate più ai lavoratori e avete solo, come unica bandiera, il disegno di legge Zan! Volevo rivolgere un grazie ai colleghi di Forza Italia per la lealtà di coalizione. Un vero e sentito grazie.
Questa, a un certo punto, non era più la battaglia sul gioco legale, ma è diventata una battaglia più ampia. Questa è stata una battaglia che ha visto le opposizioni provarle tutte. Le avete provate tutte: il voto segreto e un ostruzionismo mai avvenuto in quest'Aula. Una violenza sul Regolamento, perché "vomitare" centinaia di migliaia di emendamenti non è democrazia. Oggi, quindi, è stata una grande vittoria della democrazia e fortunatamente, nonostante un Regolamento troppo vecchio, siamo riusciti a portare a compimento questo provvedimento. Quest'Aula non deve bloccare i provvedimenti, un'Aula legislativa deve fare le leggi. Ci spiace per le minoranze, ma fino a quando c'è una maggioranza, c'è un programma di governo e ci sono delle leggi da perseguire, la logica dice che un'Aula dopo una dovuta e democratica ostruzione, arriva poi a votare i provvedimenti.
Ho sentito troppe dichiarazioni, chiederemo anche il verbale dell'intervento della Consigliera Disabato, perché non accettiamo da nessuno frasi sibilline del tipo: "Avete fatto dei regali alla mafia".
Chiederemo le registrazioni e chiederemo i verbali, perché nessuno si deve permettere di dire questo perché noi siamo mossi dal voler tutelare i lavoratori e il gioco lecito. Il gioco lecito che paga il vostro tanto amato reddito di cittadinanza!



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Gruppi di maggioranza)



PREIONI Alberto

Se non ci fosse il gioco lecito, ogni famiglia piemontese pagherebbe 300 euro in più di tasse per pagare il vostro caro e amato reddito di cittadinanza! FREDIANI Francesca (fuori microfono) L'avete votato anche voi!



(Proteste in aula)



PRESIDENTE

Colleghi, non si può procedere con questo tono. Lasciate proseguire il Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Le avete provate tutte e non ce l'avete fatta! Onore agli sconfitti.
È un Regolamento vecchio, perché è assurdo che un Gruppo come il nostro che rappresenta di fatto mezzo Consiglio regionale, abbia le stesse prerogative e gli stessi tempi di un monogruppo; probabilmente alla Lega converrebbe dividersi in ventitré monogruppi, potevamo arrivare anche a quest'assurdità per superare alcuni passaggi antistorici di questo Regolamento.
Dopo aver ringraziato i colleghi di Forza Italia, voglio dire che questa è una vittoria della Lega, di una Lega determinata, di una Lega che è maggioranza in Piemonte, nelle piazze e in quest'Aula.
Grazie, Presidente.



(I Consiglieri dei Gruppi di minoranza esibiscono manifesti recanti la scritta: "NON FINISCE QUI")



PRESIDENTE

Consiglieri, vi richiamo all'ordine.
Se togliete i cartelli, fate un piacere per il buon andamento dei lavori.
Chiedo ai Consiglieri di togliere i cartelli, altrimenti sono costretto a richiamare.
Consigliere Sarno, le chiedo di uscire dall'aula! Con quell'atteggiamento, esca dall'aula! Esca dall'aula!



(Proteste in aula)



PRESIDENTE

Esca dall'aula, Consigliere, perché non ci si rivolge con fare minaccioso verso altri colleghi! (Proteste in aula)



PRESIDENTE

Proseguiamo, vi ricordo che c'è ancora un intervento.



(Proteste in aula)



(I Consiglieri dei Gruppi di minoranza abbandonano l'aula)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Disabato per la perseveranza, perché resta in aula.
Vero che rimane in aula? Anche lei esce.



PRESIDENTE

Consigliere Bongioanni, può proseguire; ha cinque minuti.



BONGIOANNI Paolo

Questa mattina, insieme al Presidente Cirio.
Se i nostri colleghi stanno in silenzio, vado avanti, altrimenti mi fermo.



PRESIDENTE

Consigliere Bongioanni, è la maggioranza che non fa silenzio, perché i Consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Questa mattina, insieme al Governatore, al Vicepresidente Carosso all'Assessore Protopapa che vedo presente e ad altri colleghi di maggioranza e alcuni dell'opposizione, abbiamo incontrato un'associazione di categoria formidabile, qual è la Coldiretti, su invito del Presidente Moncalvo e del Direttore Rivarossa. In quell'incontro ci sono state palesate tutta una serie di situazioni alle quali dobbiamo assolutamente porre rimedio e che vanno a incidere laddove si parla di piccola impresa.
Ricordo sempre un dato e lo farò fino alla nausea, anche perché vengo da una provincia dove la piccola impresa ha portato a casa risultati formidabili a livello nazionale. La Provincia di Cuneo ha 86 mila partite IVA per 560 mila abitanti: il più alto dato d'Italia. Dobbiamo sempre guardare alla piccola impresa perché è quel vagone che tira l'economia e produce il PIL di una Regione: la nostra. Sono le piccole imprese che sono massacrate dalla burocrazia, che produce ritardi costi; sono quelle imprese che non portano le sedi fiscali all'estero, come ho detto questa mattina non privatizzano i guadagni e pubblicizzano le perdite.
La proposta di legge n. 99 dell'amico Leone, come ho già detto, era sicuramente, per quella che è la sensibilità del mio partito, Fratelli d'Italia, un po' troppo impattante. Questa proposta di legge, nel testo finale, quello che abbiamo potuto leggere in questi giorni alla fine della fase emendativa di Giunta, fa sì che anche un partito come Fratelli d'Italia, che è contrario a qualunque forma di apertura e di liberalizzazione ulteriore del gioco d'azzardo, si sia potuto approcciare in modo molto più sereno e costruttivo, andando a intervenire sull'articolo 18 che per noi è strategico.
Rispetto alla legge Chiamparino del 2016, che aveva sì colmato un buco normativo, ma aveva creato una situazione insostenibile in quanto andava a discriminare il diritto d'impresa con l'introduzione di retroattività, con l'articolo 18 siamo andati ad abrogarlo e permettiamo, a chi aveva usato i suoi risparmi e a chi aveva avuto accesso a dei mutui ante 2016 quando la legge glielo permetteva, di proseguire la sua legittima e lecita attività di portare dei denari nelle casse dello Stato e di generare, auspichiamo dei posti di lavoro.
Poi c'era tutta una serie di altre parti di articoli sui quali noi potevamo condividere o dissentire; in questo caso, in una linea di lealtà verso questa maggioranza, abbiamo cercato di dare la presenza in Aula il più possibile, lasciando - e l'ho fatto da Capogruppo - i miei colleghi del Gruppo nella totale libertà e sensibilità di potersi muovere secondo quanto il proprio cuore gli dettava.
Tuttavia, oggi arriviamo alla fine di questo percorso legislativo, dove quella che era la parte più importante da garantire, cioè, lo ripeto, il problema della prosecuzione dell'attività imprenditoriale per chi l'aveva avviata quando la legge glielo consentiva, viene risolto, ed è per questo risultato finale che siamo favorevoli al provvedimento.
Resta il fatto che l'intero impianto della legge, anche con le osservazioni che ha fatto ieri l'Assessore Marrone, fa sì che ci siano delle parti dove vi è un leggero allentamento delle maglie, laddove noi continuiamo a puntare il dito, dicendo che la ludopatia è una piaga sociale enorme contro la quale dobbiamo combattere nell'interesse del nostro territorio, dei nostri cittadini e dei nostri amministrati.
Pertanto, in base a questa dichiarazione, noi in votazione finale daremo la presenza in Aula, votando astensione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Mi permetta innanzitutto di ringraziare gli Uffici e tutta la struttura del Consiglio regionale per l'incredibile lavoro svolto in queste settimane nella gestione, nella catalogazione e nello sviluppo degli emendamenti.
Questa è, dal mio punto di vista, una norma positiva, che ridarà serenità a tutte le famiglie, a quelle dei malati e a quelle che hanno visto demolire la loro attività, anche perché il dibattito che c'è stato in questi mesi è stato tante volte pretestuoso, tanto che quando poi si entra nel merito l'unica cosa che una parte dell'Aula sa fare è andarsene, non avendo più niente da dire. Non si può abdicare alla supervisione di un fenomeno come quello del gioco. Le Istituzioni hanno il dovere di regolamentare e non di boicottare. La salute pubblica e il diritto sociale al lavoro non possono e non devono essere in guerra tra di loro.
La Regione Piemonte ha fatto tanto, molto di più di quello che era già stato fatto nel 2016. Basti pensare ai due milioni e 800 mila euro per tutelare davvero chi può avere problemi di ludopatia, il vero contrasto al gioco, la vera riduzione del numero di macchine che vengono inserite all'interno delle attività e un monitoraggio più forte sugli effetti della legge e del gioco collegati alla ludopatia.
Nessun evento sportivo di carattere nazionale, internazionale e anche locale sarà più finanziato se prenderà soldi anche dall'industria del gioco. Queste sono le vere risposte che dà la Regione Piemonte alla ludopatia. Ma soprattutto ci occupiamo dei posti di lavoro, di quelle migliaia di famiglie che in quest'anno e mezzo sono rimaste senza uno stipendio, senza poter portare il pane a casa. Ecco, lavoro regolare, fatto di gente onesta, perbene, che ha subito una legge retroattiva che ha impedito di proseguire il loro lavoro e quelli che erano i loro investimenti.
Ed è per questo che ringrazio il Consiglio regionale, ringrazio la maggioranza e anche la minoranza per gli spunti, perché alcuni emendamenti della minoranza sono stati accolti. Pertanto, richiamerei tutti, di fronte a questo tema, a un'onestà intellettuale, che dà la possibilità di migliorare leggi come questa. Aggiungo, inoltre, che sicuramente non finisce qui, anche perché la prossima settimana torneremo in Consiglio regionale e continueremo a lavorare per i piemontesi.
Grazie.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Gruppi di maggioranza)



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Consigliere Gavazza, si contenga un po' nell'applaudire, non esageri.
Siamo arrivati oltre alle ore 13 e dobbiamo fare delle pause tecniche. Sono ancora da discutere e votare gli ordini del giorno e l'intero testo del provvedimento.
Se i Presidenti dei Gruppi mi danno qualche cenno di assenso, sospenderei i lavori per circa un'ora.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, non è lei il Presidente del Consiglio. Se vuole parlare, lo può fare a microfono. Non può sempre parlare così.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.06, riprende alle ore 14.08)



(La seduta riprende alle ore 14.08)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Disegno di legge n. 144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)" - Atti di indirizzo collegati


PRESIDENTE

Nell'odierna mattinate è proseguita la trattazione del disegno di legge n.
144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)", di cui al punto 2) all'o.d.g.
È terminato l'esame dell'articolato, si sono svolte le dichiarazioni di voto ed è seguita la replica dell'Assessore Ricca.
Procediamo, quindi, con l'esame dei seguenti atti di indirizzo collegati al provvedimento in oggetto: . ordine del giorno n. 602, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Citalopram (Elopram, Seropram)" . ordine del giorno n. 603, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Escitalopram (Cipralex, Entact)" . ordine del giorno n. 604, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Fluoxetina (Prozac, Fluoxetil, Fluoxeren)" . ordine del giorno n. 605, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Fluvoxamina (Dumirox, Fevarin, Maveral)" . ordine del giorno n. 606, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Paroxetina (Daparox, Sereupin, Seroxat)" . ordine del giorno n. 607, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Sertralina (Zoloft, Tatig, Serad)" . ordine del giorno n. 608, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Duloxetina (Cymbalta, Xeristar)" . ordine del giorno n. 609, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Venlafaxina (Efexor, Faxine, Zarelis)" . ordine del giorno n. 610, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Imipramina (Tofranil)" . ordine del giorno n. 611, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Desipramina (Nortimil)" . ordine del giorno n. 612, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Tranilcipromina (Parnate)" . ordine del giorno n. 613, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Moclobemide (Aurorix)" . ordine del giorno n. 614, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso ad antidepressivi a base Escitalopram (Cipralex, Entact)" . ordine del giorno n. 615, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso a psicofarmaci a base Naltrexone (Antaxone, Nalorex, Narcoral)" . ordine del giorno n. 616, presentato dal Consigliere Grimaldi e dalla Consigliera Frediani, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso al farmaco stabilizzatore dell'umore Carbamazepina" . ordine del giorno n. 617, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso a farmaci stabilizzatori dell'umore a base di Litio carbonato (Carbolithium)" . ordine del giorno n. 618, presentato dai Consiglieri Grimaldi e Bertola inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso a farmaci antipsicotici a base di Olanzapina (Zyprexa)" . ordine del giorno n. 619, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di comorbilità psichiatriche, fenomeni di dipendenza nei giocatori patologici e ricorso a farmaci glutammatergici a base di Modafinil (Provigil)" . ordine del giorno n. 620, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Compresenza di disturbi additivi da uso di cocaina nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 621, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Disturbi additivi da uso di alcol nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 622, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Comorbilità di disturbi additivi da uso di eroina nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 623, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Fenomeni di compresenza di disturbi additivi da uso di crack nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 624, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Compresenza fra disturbi da uso di anfetamine e gioco d'azzardo patologico" . ordine del giorno n. 625, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Comorbilità fra disturbi da uso di morfina e gioco d'azzardo patologico" . ordine del giorno n. 626, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Fenomeni di compresenza fra disturbi da uso di ecstasy (metilendiossimetamfetamina) e Dipendenza da Gioco d'Azzardo" . ordine del giorno n. 627, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Fenomeni di comorbilità fra disturbi da uso di metadone e Dipendenza da Gioco d'Azzardo" . ordine del giorno n. 628, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Compresenza di disturbi additivi da abuso di L.S.D. (dietilammide dell'acido lisergico) nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 629, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Disturbi additivi da uso di olio di hashish nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 630, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Presenza di disturbi additivi da abuso di hashish nei giocatori patologici" . ordine del giorno n. 631, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Compresenza di disturbi da uso di marijuana e ludopatia" . ordine del giorno n. 632, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "GAP e disturbi additivi da uso di solventi" . ordine del giorno n. 633, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "DGA e disturbi additivi da uso di oppio" . ordine del giorno n. 634, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Disturbo da Gioco d'Azzardo e abuso di mescalina" . ordine del giorno n. 635, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Ludopatia connessa a disturbi da uso di DOM (2,5-Dimetossi-4 metilamfetamina)" . ordine del giorno n. 636, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Compresenza fra disturbi da uso di barbiturici (farmaci liposolubili derivati dall'acido barbiturico) e Gioco d'Azzardo Patologico" . ordine del giorno n. 637, presentato dal Consigliere Grimaldi, inerente a "Comorbilità fra disturbi da uso di farmaci tranquillanti (benzodiazepine, fenotiazine, butirrofenoni, derivati benzazepinici derivati benzammidici) e Disturbo da Gioco d'Azzardo" . ordine del giorno n. 638, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Chiamparino, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Verifica codice etico di autoregolamentazione degli operatori del settore del gioco" . ordine del giorno n. 639, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Verifica codice di autoregolamentazione degli enti di servizio del trasporto pubblico locale e regionale sugli spazi pubblicitari relativi al gioco lecito" . ordine del giorno n. 640, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Chiamparino, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Sostegno delle amministrazioni comunali nei contenziosi derivanti dall'applicazione della legge per la prevenzione e il contrasto al GAP" . ordine del giorno n. 641, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Ricerca modelli di contrasto al GAP condivisi all'interno della Conferenza Stato Regioni" . ordine del giorno n. 642, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Chiamparino, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Istituzione tavolo interregionale per uniformare le norme per la prevenzione e il contrasto al Gioco d'azzardo patologico" . ordine del giorno n. 643, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Istituzione tavolo di confronto per la verifica del dispositivo normativo" . ordine del giorno n. 644, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Chiamparino, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Formazione nelle scuole piemontesi di secondo grado sui rischi derivanti dal gioco d'azzardo patologico" . ordine del giorno n. 645, presentato dai Consiglieri Rossi, Bertola Sarno, Marello, Gallo e dalla Consigliera Canalis, inerente a "Distribuzione materiale informativo correlati al GAP nei consultori cittadini".
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Chiedo scusa, intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente.
Questa mattina ho fatto una richiesta sulla questione del nubifragio e della bomba d'acqua. Lei, giustamente, aveva detto che la Giunta ha preso appunti.
Volevo sapere, almeno, se la Giunta ha deciso di dirci qualcosa oppure no.
Era per ricevere una risposta. Grazie.



PRESIDENTE

La Giunta è presente, ma non intende intervenire, attualmente.
Possiamo proseguire con i lavori sul disegno di legge n. 144. Se non vi sono richieste di intervento sugli atti di indirizzo collegati, chiederei alla Giunta di esprimere il parere sugli stessi.
Prego, Vicepresidente Carosso.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Esprime parere contrario su tutti?



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Sì.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento per dichiarazioni di voto, procederei con le relative votazioni. Ricordo che il numero legale è 26.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 602, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 603, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 604, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 605, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 606, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 607, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 608, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 609, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 610, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 611, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 612, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



AVETTA Alberto

Presidente, chiedo scusa, ho sbagliato a votare: il mio voto è favorevole.



PRESIDENTE

Registriamo il voto favorevole del Consigliere Avetta.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 613, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 614, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 615, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) (Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 616, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Giaccone)



PRESIDENTE

Relativamente alla votazione precedente, registriamo il voto favorevole del Consigliere Giaccone.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 617, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 618, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 619, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 620, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 621, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 622, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 623, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 624, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 625, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 626, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori. Abbiamo appena appreso da un'ANSA, dopo settimane in cui le chiediamo un Consiglio straordinario su Stellantis (che, se mai sarà convocato, sarà ex post), che pare che la gigafactory di batterie per le auto elettriche si farà sì in Italia, ma non a Torino bensì nello stabilimento di Termoli. Pare che lo abbia detto l'Amministratore Delegato Tavares all'EV Day, dedicato alla strategia del gruppo per l'elettrificazione.
Poiché registriamo la presenza odierna del Presidente Cirio, anche se non abbiamo potuto confrontarci né votare nessuno degli ordini del giorno su questo tema, vorremmo comprendere se si tratta di una fuga di notizie, se ha appreso questa notizia da altre fonti (quelle ufficiali del gruppo), o se sta dentro una bolla giornalistica non ancora verificata.
Se l'Amministratore Delegato lo ha detto in un momento ufficiale pubblico, e l'ANSA lo riporta, vorrei solo capire se le istituzioni piemontesi ne erano a conoscenza oppure no, visto che da settimane siamo inchiodati sul tema delle macchinette, mentre le macchine vere, quelle del futuro, vanno a batterie elettriche e non a "gettoni".



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 627, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 628, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo a tutti i Consiglieri di indossare la mascherina in maniera corretta, affinché siano coperti bocca e naso.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 629, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
Invito nuovamente tutti i Consiglieri ad indossare la mascherina in maniera corretta, affinché siano coperti bocca e naso.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 630, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 631, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 632, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 633, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 634, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Scusi, Presidente, ma nella votazione precedente non sono arrivato in tempo a registrare il mio voro favorevole.



PRESIDENTE

Registriamo il voto favorevole del Consigliere Sarno sull'ordine del giorno n. 634.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 635, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 636, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 637, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 638, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 639, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi, sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Vorrei sollevare una questione sull'ordine dei lavori, poi le presenter un'ulteriore richiesta.
Non me ne voglia il Consigliere Grimaldi, ma gli ordini del giorno che abbiamo presentato noi non sono ostruzionistici né nel numero, né nel merito: stiamo parlando di sostegno ai Sindaci in caso di querele e cause da parte delle imprese; stiamo parlando di corsi di formazione nelle scuole (per citare solo i primi a cui avete già votato in maniera contraria) stiamo parlando di ricerca di modelli condivisi, all'interno della Conferenza Stato-Regioni, per avere delle leggi uniformi. State votando contro a questi ordini del giorno! Capisco che siamo alla fine e siete stanchi, però visto che siamo stati richiamati al merito, questo è merito! State votando contro tutto questo.
Mi piacerebbe, almeno una volta (perché non ne abbiamo mai sentite in questa discussione) ricevere una motivazione, Presidente, sul perché siete contro questi ordine del giorno.
Se, invece, il motivo della contrarietà è solo perché avete i numeri, per cui il merito non c'entra nulla - perché, non me ne voglia il collega Grimaldi, ma ripeto che di ostruzionistico in questi sei o sette atti di indirizzo non c'è nulla - chiederei che dopo la prossima votazione Presidente, si dia la stessa votazione anche per gli altri, a meno che non si voglia distinguere e dare una motivazione sulla contrarietà. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La Giunta si vuole esprimere?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Possiamo dare la stessa votazione.



PRESIDENTE

Assessore Ricca, la invito ad alzarsi in piedi per intervenire.
Come riprendo i Consiglieri, allo stesso modo riprendo anche la Giunta.
L'ordine del giorno n. 640, presentato dal Consigliere Rossi, verte su un emendamento respinto dal Consiglio, perciò non è accettato dalla Presidenza.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 641, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 642, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



(Commenti fuori microfono del Consigliere Magliano)



PRESIDENTE

Registriamo il voto favorevole del Consigliere Magliano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Volevo solo verificare che il mio foto favorevole fosse stato registrato.



PRESIDENTE

Sì, i Consiglieri che erano presenti hanno votato tutti, ho verificato.
Solo il Consigliere Magliano aveva avuto un problema tecnico con la tessera, ma lo abbiamo registrato ora.
Poiché l''ordine del giorno n. 643, presentato dal Consigliere Rossi, verte su un emendamento respinto dal Consiglio, ai sensi dell'articolo 87 non viene trattato.
Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 644, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'ordine del giorno n. 645, sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Sono terminate le votazioni sugli atti di indirizzo collegati, pertanto procederei alla votazione dell'intero testo del disegno di legge n. 144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)" richiamato in Aula ai sensi dell'articolo 37, comma 4 del Regolamento interno del Consiglio. Ricordo che il numero legale è 26.
Ricordo a tutti che non si possono fare foto né filmati in Aula.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo del disegno di legge n. 144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)".
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Con questa votazione si conclude il lungo iter di questo disegno di legge.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, non siete allo stadio né al bar! Non è che riprendo solo alcuni e altri no, per simpatia o antipatia, perché se no farei delle valutazioni più attente.
Volevo ringraziare, innanzitutto, tutti gli Uffici del Consiglio regionale che si sono adoperati in questo lungo percorso; sapete benissimo che la trattazione di questo provvedimento ha comportato un enorme lavoro da parte dei funzionari, dei dirigenti, dei direttori (non voglio dimenticare nessuno!) e di tutti i dipendenti dell'Assemblea; lavoro che ha permesso al Consiglio regionale di approvare questo provvedimento. Grazie, veramente.
Con questo concluderei i lavori e convocherei la Conferenza dei Capigruppo in Sala A per la programmazione delle prossime settimane.
Grazie e buon lavoro.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 15.12)



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