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Dettaglio seduta n.142 del 07/07/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(Alle ore 9.30 il Presidente Allasia comunica che la seduta inizierà alle ore 10.00, per mancanza del numero legale)



(La seduta inizia alle ore 21.53)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta, si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale.
Le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento, con conseguente selezione del tasto presenza e della successiva espressione di voto.
Procedo ora all'appello nominale per la verifica delle presenze. Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri, Cirio Icardi e Tronzano.
Il numero legale è, pertanto, venticinque.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Sono presenti gli Assessori esterni Gabusi, Marnati e Poggio.
Sono presenti 44 Consiglieri.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 6 luglio.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Cirio, Icardi e Tronzano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente, sulle sue Comunicazioni.
Ieri, in un modo non istituzionalmente corretto - di cui chiediamo in questo senso scusa- abbiamo appeso un foglio di carta su uno scranno che in quest'Aula, è secondo solo al suo.
È quello del Presidente Cirio. Gli abbiamo scritto: "Cirio dove sei?".
Crediamo sia - e lo diciamo dopo aver soppesato queste parole - da irresponsabili aver dichiarato, all'inizio di questa legislatura, che sarebbe stato il Presidente di tutti e che avrebbe fatto di tutto per costruire ponti e nuovi canali di comunicazioni fra la Giunta, la maggioranza e le opposizioni.
Ogni "due per tre" ha provato a rincorrere la sua maggioranza. Noi abbiamo continuato a dirvi che "Telecirio" non avrebbe potuto colmare quel divario che sempre di più si stava lui stesso costruendo, anche nelle sue scelte istituzionali della Giunta.
Questa vicenda però è emblematica, Presidente: la sua maggioranza si è schiantata due volte su un provvedimento, che prima è stato un blitz, e poi una prova di forza che ha perso.
Il Presidente Cirio si è assunto sulle spalle, a nome di questa Giunta la responsabilità politica di una mediazione, tutta all'interno della maggioranza; così come l'Assessore Ricca ha vergato su tutti gli emendamenti, poi subemendati e cambiati ieri.
Quel lapsus, in realtà, rappresenta proprio l'assenza del Presidente Cirio, lo stesso che diceva: "No, non faremo mai una versione peggiorativa della legge precedente. No, noi non regaleremo alle lobby nessuno scalpo".
Eppure, se la giornata andrà come andrà, lo scalpo di una legge votata all'unanimità, dopo due anni di lavoro e dopo tanto lavoro con le istituzioni e i Comuni, sarà servita a chi, là fuori, ha spinto per arrivare a questo punto.
Il punto è sempre lo stesso, e gli ultimi ventisette secondi li user così: dove sei Presidente? Dov'è il Presidente Cirio? È assente. Assente ingiustificato. Non è venuto una volta a prendere parola, a dire che pensa a dirci come mai questa legge è retroattiva e da ieri, addirittura, salverà tutti quelli che non avevano un diritto acquisito, ma hanno comprato quelle licenze.
Una vera vergogna!



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame disegno di legge n. 144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)"


PRESIDENTE

ARTICOLO 3 octies Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 144 con la votazione degli emendamenti.
Ieri eravamo interrotto il lavoro all'emendamento rubricato n, 885) presentato dal Consigliere Rossi, che introduceva l'articolo 3 septies respinto dall'Aula.
Adesso mettiamo in votazione gli emendamenti che incidono sull'articolo aggiuntivo 3 octies: n. 947) Rossi, n. 944) Rossi; n. 946) Rossi e n. 945) Rossi.
Ci sono richieste di intervento?



ROSSI Domenico

Chiedo scusa, Presidente, emendamenti su quali articoli?



PRESIDENTE

Il n. 947), n. 944), n. 946) e n. 945).



ROSSI Domenico

Lei sa dirmi l'articolo di riferimento per caso?



PRESIDENTE

Introducono l'articolo 3 octies "Sostegno a soggetti affetti da GAP".



ROSSI Domenico

Sì, solo un momento, Presidente.



PRESIDENTE

Sì.
Emendamento rubricato n. 947) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 944) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 946) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 945) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Solo un minuto per dire che anche questi emendamenti sono importanti perché trattano di un sostegno specifico alle vittime del gioco d'azzardo patologico e a coloro che cadono nella dipendenza di questa che è una vera e propria patologia, e ai loro familiari.
Perché questi emendamenti sono importanti? Per due motivi. Il primo lo abbiamo già messo in evidenza ieri. Qui siamo di fronte a un disegno di legge che ha un articolato in evidente contrasto con finalità dello stesso.
Finalità che ci dicono che dovrebbe essere una legge che sostiene le persone vittime di gioco d'azzardo patologico e poi, con l'articolato aumentiamo l'offerta di gioco legale, così da aumentare la domanda di gioco e quindi aumentare la patologia.
Almeno inseriamo degli elementi che aiutino, da un lato, le persone dipendenti dal GAP ma, dall'altro, le famiglie. Abbiamo visto come, al di là dell'aspetto sanitario che riguarda il singolo, ci sono degli effetti sociali devastanti sul tessuto sociale attorno alla figura di chi si ammala, a partire dalle famiglie che vengono letteralmente rovinate. Qui non si parla solo di una persona che si ammala, ma di un intero sistema familiare che crolla perché vengono dilapidate, prima di tutto le risorse di quel sistema familiare, ma anche perché le relazioni vengono deteriorate e saltano le relazioni con i partner, con i figli e con i genitori.
Da questo punto di vista serve un intervento diretto della Regione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 947), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 944), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 946), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 945), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Ricordo che il numero legale è 25.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 novies Emendamento rubricato n. 961) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunga esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
So che non è obbligatorio, ma sarebbe utile alla discussione avere ogni tanto qualche motivazione sui pareri negativi. Magari l'Assessore Ricca potrebbe anche fare - do un suggerimento - alcuni interventi riassuntivi per argomenti, dove spiega perché la maggior parte degli emendamenti, anche di merito, vengono respinti.
Credo sia anche una forma di rispetto nei confronti delle opposizioni sentirsi dire solo "sì" o "no" e non sapere perché, umilia un po' il lavoro fatto.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Se non ci sono ulteriori interventi metterei in votazione l'emendamento rubricato n. 961 con il parere contrario della Giunta.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 961), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 Emendamento conclusivo rubricato n. 799514 presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente e buongiorno al Consiglio.
L'emendamento conclusivo all'articolo 4 recita: "1. Al raggiungimento delle finalità della presente legge concorrono secondo gli orientamenti definiti dalla Regione, con specifico provvedimento della Giunta: a) enti locali e le aziende sanitarie locali (ASL) b) enti del terzo settore, di cui all'art.4 del D. Lgs. 3 luglio 2017 n.
117 (Codice del terzo settore a norma dell'art.1, comma 2, lett. b), L. 6 giugno 2016 n. 106) riconosciuti dalla Regione e gli enti accreditati per i servizi nell'area delle dipendenze c) associazioni di rappresentanza delle imprese e degli operatori di settore d) le associazioni di tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti e) enti di ricerca pubblici incaricati dalla Regione di effettuare studi analisi e ricerche sul fenomeno della diffusione del gioco d'azzardo patologico in Piemonte".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (1026-Lega) e di minoranza (672 e 668 PD) e dell'accoglimento dei nodi critici ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta del provvedimento.



PRESIDENTE

Ci sono interventi sull'emendamento n. 799514? Non essendoci interventi, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799514).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Comunico che è presente il Consigliere Marello.
ARTICOLO 4 bis Emendamento rubricato n. 959) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 958) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 957) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 956) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 955) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il presentatore non intende illustrare gli emendamenti, pertanto chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 959), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 958), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 957), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 956), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 955), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 5 Emendamento conclusivo rubricato n. 799515) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca, per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Si tratta dell'emendamento conclusivo all'articolo 5, "Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico".
"Il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, approva con propria deliberazione il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico, con validità triennale, al fine di promuovere e incentivare: a) interventi di monitoraggio di prevenzione del rischio del gioco d'azzardo patologico mediante iniziative di sensibilizzazione, educazione, informazione e comunicazione, volte ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza sui fenomeni di pendenza del gioco d'azzardo per i giocatori, specialmente se minori, e le loro famiglie; informare sull'esistenza dei servizi di assistenza e cura svolti da enti del Terzo settore accreditati presenti sul territorio regionale e sulle relative modalità di accesso; informare genitori e famiglie su programmi di filtraggio e blocco dei giochi online interventi di formazione o aggiornamento rivolti agli esercizi, al personale operante negli esercizi, di cui all'articolo 2, lettere c), d) ed e), operatori dei servizi pubblici e operatori della polizia locale, anche congiuntamente agli enti locali, alle forze dell'ordine ed enti del Terzo settore, per i servizi nell'area delle dipendenze; iniziative volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco lecito sul governo del territorio; l'assistenza e la consulenza telefonica tramite l'estensione di numeri verdi esistenti di un servizio specifico finalizzato a fornire di un primo livello di ascolto, assistenza e consulenza telefonica, per l'orientamento ai servizi i cui riferimenti sono affissi su ogni apparecchio per il gioco lecito, di cui l'articolo 110 comma 6 del Decreto n. 773/1931 nei locali con offerta di gioco a rischio e di sviluppare dipendenza, di cui l'articolo 2, lettere c), d) ed e), per la cura e la prevenzione del gioco d'azzardo patologico. Le azioni previste dal comma 1 sono costantemente monitorate e raccolte in un report messo a disposizione del Consiglio regionale, qualora ne faccia richiesta.
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (n. 1.027 e 1.028 Lega) e di minoranza (n. 679, 80, 312, 682 690, 89, 93 Partito Democratico) e n. 308, 312, 296, 97, 98, 315 (Movimento 4 ottobre) ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento."



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Che dire? Certo che non poteva mancare un articolo del genere in un disegno di legge che dovrebbe occuparsi di salute, anche se crea sconforto, perch questo articolo è pura ipocrisia! Siamo di fronte a un provvedimento che dovrebbe trattare della salute dei cittadini, ma l'Assessore alla sanità non si è visto neppure per un minuto! L'Assessore Icardi non ha detto una parola - neanche una - su questo provvedimento! Quindi, non c'entra nulla con la sanità. È un vostro provvedimento, di natura prettamente economica che risponde solo agli interessi di una piccola lobby economica e non si occupa della salute dei cittadini piemontesi! Perché tutto era già previsto nella legge 9 del 2016.
L'altro aspetto che la rende un'ipocrisia è che voi diciate che stanziate fondi per il contrasto al gioco d'azzardo; questi fondi sono nazionali ed erano già previsti. Tra l'altro, c'è un problema con la norma finanziaria e spero che sappiate che non può passare così.
Poi, i Piani, però, vanno attuati, perché l'inerzia della Giunta regionale sul piano sul contrasto e prevenzione del gioco d'azzardo patologico è nota ed è evidente! Dal 2019 a oggi è evidente ed è emersa in modo chiaro un anno fa, dalla risposta a una mia interrogazione da parte dell'Assessore di turno, che non era l'Assessore competente, ma era l'Assessore Marrone, competente per i rapporti con il Consiglio, che dimostrava che i soldi erano fermi; i soldi non mancavano, ma erano fermi impedendo così di portare avanti le un'iniziative. Perché? Si parla di nuovo di marchio "No Slot", eccetera: era già tutto previsto nella legge regionale 9 del 2016. Cos'ha impedito in 5 anni - in 5 anni! - alla Regione di tirare fuori questo famoso marchio "No Slot"? Cosa lo ha impedito? E cosa dovrebbe farmi pensare che, invece, viene creato adesso? Questo è solo per fare un esempio.
Scrivere questa norma oggi è pura ipocrisia. Ci sono una serie di falsi e di prese in giro, soprattutto dei cittadini piemontesi: noi qui dentro non le beviamo!



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non posso che unirmi alle osservazioni appena espresse dal collega Bertola. La parola che viene in mente anche a me è "ipocrisia". Ipocrisia perché, oltre agli aspetti evidenziati, cioè al fatto che stiamo affrontando un provvedimento tralasciando qualsiasi aspetto sanitario quando invece sappiamo benissimo che nella scorsa legislatura il tema sanitario era centrale (ed è questo che ha portato all'approvazione all'unanimità: l'interesse per la tutela dei cittadini dal punto di vista sanitario), in questa legislatura, in quest'Aula, abbiamo sempre e solo parlato di aspetti economici, peraltro senza nemmeno chiarire quali siano stati effettivamente gli impatti economici della legge 9/2016.
Vi state semplicemente dando una lavata alla faccia, perché questo emendamento è una formale lavata alla faccia Ed è veramente una presa in giro per tutte le persone che sono state, fin qui, tutelate dalla legge 9/2016.
È davvero una vergogna che abbiate il coraggio di presentare un simile emendamento. Tra l'altro, faccio notare che al punto 2) scrivete: "Informare sull'esistenza di servizi di assistenza e cura svolti da enti del terzo settore accreditati presenti sul territorio regionale e sulle relative modalità di accesso". Questi enti non li avete nemmeno ascoltati in audizione. Ma vergognatevi, non dovreste neanche permettervi di citarli! Questi enti hanno lavorato sul territorio e sono venuti qui a raccontarvi che la legge 9/2016 funziona e voi vi permettete di citarli in un emendamento ipocrita, giusto per lavarvi la faccia e non far vedere che il vostro interesse non è nemmeno quello dei cittadini che sono qua fuori in presidio, e che possono avere lecitamente dei dubbi e dei timori sul loro futuro, ma è finalizzato a tutelare delle lobby che, in realtà, qui davanti non si presenteranno mai. Non sapremo mai chi sono; lobby che dai cittadini piemontesi vorremmo tenere lontane, tenere lontane dalla nostra economia.
Abbiate, quindi, l'onestà di ammettere che state facendo gli interessi di qualcuno, che sicuramente non vedremo mai in presidio qua fuori e fortunatamente, forse, noi non vedremo nemmeno mai.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Incominciamo a raccontarci in questa discussione, come dicevano i colleghi, le grandi contraddizioni di questo disegno di legge contraddizioni che alcuni pezzi della maggioranza hanno evidenziato.
Forse, Presidente, dovrebbero avere la voglia di raccontarle anche a noi: il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico, colleghi, era da attivare già in questi ultimi due anni e non l'avete fatto.
Era una vostra legge, "vostra", nel senso che voi oggi governate la Regione Piemonte. Era un vostro dovere, una vostra responsabilità e non l'avete fatto. Abbiate il coraggio di dire, a tutte quelle realtà associative, ai medici, agli psicologi e alle scuole, che, a voi, della patologia non importa niente.
Chi voterà questo articolo avrà il compito, nei prossimi mesi, di applicarlo.
Visto che ci si abitua alle cattive abitudini, abbiamo paura che quest'articolo sarà inapplicato, perché lo avete già dimostrato. È un fatto, non è una polemica: è un fatto. E quando i fatti parlano bisognerebbe avere la forza e il coraggio di ammettere i propri errori.
Presidente, di contraddizioni in questo disegno di legge ce ne sono a bizzeffe. Qui si citano, e anche nell'articolo precedente, gli Enti locali si citano gli operatori sanitari e, come diceva la collega Frediani, quando in audizione questi soggetti raccontavano di dati e di esperienza, voi eravate fuori dall'aula. Non c'eravate, siete usciti.
Questo era il modo di obbedire a quello che arrivava dal Nazionale per la Lega.
E allora davvero - e chiudo, Presidente - spero che, con un motto di onestà intellettuale e di dignità politica, quei Consiglieri della Lega, in quegli spazi della maggioranza dove c'è e ci sono delle differenze, vengano fuori; o questo piano sarà poi applicato, o continuerete a essere colpevoli di non applicare norme regionali che, in questo caso, avete fatto anche voi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo su questo tema, portando alcuni minuti di quelli che ci sono concessi dal contingentamento, perché è una questione su cui, me lo lasci dire, si è giocato un po' di ipocrisia da parte della Giunta e della maggioranza.
Personalmente ho presentato due o tre interrogazioni (non ricordo: due sicuramente, non ricordo se addirittura tre) sulla questione del Piano regionale di prevenzione e contrasto al GAP, poiché, come hanno già detto i miei colleghi che sono intervenuti, siamo di fronte a un dato oggettivo storico e inconfutabile: dopo due anni e passa di Giunta Cirio, questo Piano non è attuato, nonostante le risorse ci siano.
Adesso, ci sentiamo sentire che al centro della nuova legge ci sarà finalmente il Piano e nuove risorse: non siete credibili, perché, per adesso le risorse attuali non le avete spese e, come purtroppo sta accadendo in questa legislatura, alle interrogazioni non riceviamo risposta.
So che tanti colleghi sono in questa situazione: interrogazioni inevase da mesi, oppure con pseudo risposte o non risposte, come spesso accade.
Alle interrogazioni su questo tema abbiamo sempre ricevuto pseudo risposte ma qualche dato, così che rimanga a verbale, lo voglio dare.
Vado a elencarvi le risorse già stanziate.
Sono stati trasferiti alle Regioni, dai fondi statali (abbiamo addirittura una determina dirigenziale del 2017), più di tre milioni euro (3.718,000 euro).
Dovevamo fare un Piano di comunicazione, annunci stampa, spot radio banner web, social media marketing, interventi di chamfering con postazioni mobili - cui sono stati destinati 580 mila euro - l'attivazione del Numero Verde dedicato (che non mi risulta esistere in Regione Piemonte, mentre in altre Regioni esiste); la formazione della polizia locale (una delle poche cose che è stata fatta, cui ho partecipato anche io qualche volta).
Dal riparto si evince che 580.000 euro sono stati trasferiti alla Direzione regionale Gabinetto Presidenza Giunta regionale per le attività di comunicazione istituzionale, avvio della campagna pubblicitaria regionale con annesse tutte le attività collegate, avvio del sito web e del marchio regionale "slot: no grazie".
Con determina dirigenziale n. 702 del 16 ottobre 2019 sono stati impegnati altri fondi, pari a 2.916.000 euro erogati alle ASL per la prosecuzione dell'attività di prevenzione, formazione e cura de disturbi da GAP.
La restante quota, pari a 442.000 euro, non è stata ancora impegnata a favore della Direzione regionale Gabinetto Presidenza e Giunta regionale Ambiente e Territorio, ad eccezione della parte inerente la collaborazione con IRES (che, come sappiamo, cura i report che voi non ascoltate).
Come mai, Presidente, nonostante ci siano le risorse non abbiamo fatto, in due anni, il Numero Verde, la campagna "Slot: no grazie"? E perché oggi noi dovremmo credere al fatto che nelle intenzioni di questa maggioranza ci sia davvero la volontà di fare tutto questo? Quando mancano i fondi, c'è un motivo per cui non si fanno le cose, ma quando i fondi ci sono e non si utilizzano, non ci sono molte possibilità: o non le si vuole fare, oppure si rischia anche di restituire dei soldi.
Ricordo che il Piano regionale è stato costruito in parte con fondi propri della Regione, in parte con fondi statali, dopo che il progetto era stato visionato dal Ministero e dall'Osservatorio nazionale sul GAP. Se quei soldi non si spendono - come non sono stati spesi- entro una certa data, andranno restituiti.
Su questo, il Consiglio non ha ancora ricevuto una risposta. Noi non sappiamo, ancora oggi, perché la campagna di comunicazione non sia mai partita, nonostante ci siano i soldi da più di due anni; forse oggi l'Assessore che ha presentato un emendamento che riscrive l'articolo 5 e mette al centro tutto questo, ci darà una risposta. Fino adesso, abbiamo ricevuto delle pseudo risposte alle interrogazioni. Non sappiamo il motivo.
C'erano i soldi e il Piano non esiste, mentre in altre Regioni hanno il Numero Verde, hanno fatto delle iniziative, hanno il logo, in Piemonte no.
Sicuramente non basterà riscriverlo daccapo per avere una campagna bisognava spendere i soldi che c'erano.
Fate ancora in tempo: ci auguriamo nelle prossime ore che si possa fare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Solo per aggiungere anche il mio contributo su ciò che avete inserito soprattutto quando si parla di Terzo settore.
Oggi votiamo questo emendamento; poi arriveremo all'articolo 7 e poi all'articolo 8, dove si parla dell'Osservatorio epidemiologico. Ma con che faccia andrete a dire al mondo del Terzo settore - vedo che è presente anche l'Assessora che, in teoria, dovrebbe occuparsi di questo tema - che state aumentando il numero di potenziali malati e che ne arriveranno altri? Come se all'interno del Ministero della Salute si cambiasse il livello di zucchero autorizzato negli alimenti italiani (come sapete c'è un massimale) e poi diciamo: vi diamo anche il numero dei dietisti e il numero di coloro che si occupano di diabete. Questo state facendo.
State facendo questo senza neanche mettere ulteriori risorse per quel mondo che dovrà occuparsi di coloro che si saranno ammalati a causa vostra.
Ma questo deve essere chiaro dal punto di vista dell'ipocrisia che state mettendo in Aula, e sarà nostra cura spiegare a tutti i soggetti del Terzo settore che su questo tema avete una responsabilità che non è solo politica. State inducendo le persone al rischio di ammalarsi e poi dite che fate prevenzione dicendo loro dove andare a curarsi? E' come dire: prova ad usare queste sostanze stupefacenti, poi però ti dico dov'è il SERT nel quale andarti a curare o dove prendere il metadone.
Questo è il tipo di approccio; state provando a liberalizzare qualcosa che creerà nuovi assistiti, creerà nuovi soggetti che avranno bisogno di aiuto, e mediamente accade che, in parte, questi soggetti si rivolgeranno al nostro Sistema Sanitario Regionale, ma molti di loro finiranno nel mondo del Terzo settore, e su questo non c'è un euro in più. Mi si permetta: rimango stupito da alcune osservazioni dei colleghi. E' evidente che in questi due anni non si voleva fare nulla perché la cambiale politica da pagare non era sulla prevenzione, ma era sulla liberalizzazione. Sareste stati credibili se, in questi due anni, aveste iniziato a fare programmi veri di prevenzione, il marchio "Non slot": spendere tutti i soldi che abbiamo. Quella sarebbe stata non comprensibile politicamente, ma almeno una faccia accettabile di questa azione di Governo su questo tema.
Invece non avete fatto nulla per due anni; il problema era arrivare qui e dirci che creiamo nuovi malati, nuove persone che distruggeranno patrimoni personali, nuove persone che avranno la pensione distrutta e quelle poche risorse messe da parte per sé per i propri figli distrutti, ma poi avete la faccia tosta di "informare sull'esistenza di servizi di assistenza e cura svolti da enti del Terzo settore accreditati e presenti sul territorio regionale e sulle reattività relative, modalità di accesso".
Questa è l'ipocrisia. Sappiate che qui in Aula ne discutiamo, ma sarà cura con tutte le possibilità che avremo, di informare questi soggetti di come vi state occupando di questo tema, oltre a non averli ascoltati per nulla durante le Commissioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'articolo 5 se fosse estrapolato dal dibattito di questi mesi e di questo ultimo anno e se fosse estrapolato dal resto del disegno di legge sarebbe un articolo anche accettabile e condivisibile, perché è mirato al tema della prevenzione e, indirettamente, anche a quello dell'educazione e alla riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico.
Lo fa in maniera molto inclusiva, in dialogo con le organizzazioni del volontariato che sono anche esplicitamente citate. Lo fa coinvolgendo gli operatori dei servizi pubblici: pensiamo ai SERD, pensiamo all'Ordine dei medici e degli psicologi e degli assistenti sociali.
Tuttavia questo articolo, contestualizzato nel dibattito di questo anno, in particolare di queste ultime settimane e nel resto del testo del disegno di legge, è un controsenso.
Più volte durante le audizioni che hanno preceduto l'approdo in aula del disegno di legge, i banchi della maggioranza erano del tutto vuoti.
Quindi, nessuno di voi - a meno che non siate andati a rileggervi successivamente la verbalizzazione delle audizioni - ha ascoltato quello che ci hanno detto l'Ordine dei Medici, degli Psicologi e degli assistenti sociali: quello che ci hanno detto le cinquanta organizzazioni di volontariato che hanno sottoscritto numerosi appelli, chiedendovi di fermarvi.
Presidente, mi consenta di leggere alcuni dei nomi di queste organizzazioni di volontariato, perché sono quegli enti che poi si occupano, ad integrazione del lavoro dell'Ente pubblico, di seguire accompagnare - e, talvolta, di evitare la morte o la completa marginalizzazione - le persone che sono affette da gioco d'azzardo patologico e le loro famiglie cadute in povertà. Parliamo di ACLI-Piemonte di AIPEC (Economia di Comunione), di ARCI-Piemonte, dell'Associazione Nazionale Famiglie numerose del Piemonte, di Auser-iemonte Avviso Pubblico di Azione Cattolica del Piemonte e della Valle d'Aosta, Cittadinanza attiva della Regione Piemonte. Parliamo della Commissione regionale Pastorale e sociale del lavoro delle 17 Diocesi del Piemonte, la Comunità Cenacolo, la Comunità di Sant'Egidio del Piemonte, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Forum delle Associazioni familiari del Piemonte, i Giuseppini del Murialdo il Gruppo Abele, Libera Piemonte, il Movimento dei consumatori del Piemonte, il Movimento dei Focolari, il Movimento Mezzo Pieno, il Movimento "Slot Mob", il Progettomondo.mlal, i Salesiani del Piemonte e della Valle d'Aosta, il Sermig Fraternità della Speranza, la Società San Vincenzo De Paoli del Piemonte e della Valle d'Aosta, l'UCID-Piemonte che raccoglie gli imprenditori cattolici del Piemonte.
Presidente, credo che l'articolo 5 in qualche modo si sia già realizzato, perché in questo anno, in cui abbiamo per due volte respinto gli assalti della destra alla legge regionale n. 9/2016 e per la terza volta stiamo cercando di farlo oggi, l'unico merito - ripeto, l'unico - è aver attivato un dibattito civico al di fuori di quest'Aula, perché di dibattito in quest'Aula ce n'è stato molto poco, perlomeno molto poco approfondito. Là fuori tutte queste associazioni e tutti i loro associati hanno ripreso in mano il tema del gioco d'azzardo patologico e, in generale, il tema delle dipendenze, e hanno fatto quel lavoro di riflessione sul contrasto, sulla prevenzione e sulla riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico.
Quindi, solo per questa ragione vi diciamo "grazie": perché là fuori si è parlato molto del lavoro fatto in questi anni in Regione Piemonte e lo si è fatto di nuovo a causa vostra, ma lo si è fatto, confermando la piena contrarietà rispetto alla vostra proposta. Tutte queste associazioni, tutti i loro associati, al loro interno hanno dibattuto del vostro disegno di legge.
Non credo che questo accada per tutte le proposte che approdano in quest'Aula. Di questa si è parlato molto più che delle altre. Allora, dico: non entriamo in un corto circuito, in cui, in maniera superficiale, come dicevano i colleghi, ed ipocrita proponiamo in un articolo 5 di avviare un piano di prevenzione solo per lavarci la coscienza, quando dall'altro lato mettiamo in atto una sanatoria e riduciamo la regolamentazione del settore.
In questo modo aumentiamo i malati e aumentiamo la povertà.
Attenzione, gli enti di volontariato sono generosi, sono votati alla carità, ma non sono stupidi. Non potete alimentare la povertà e quindi aumentare il lavoro di questi enti (lavoro gratuito) e nel contempo dire che metterete dei soldi per il piano di prevenzione. Questi enti non sono stupidi e non meritano di essere presi in giro dalla destra che guida la Regione Piemonte.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Utilizziamo qualche minuto del tempo che ci avete concesso del contingentamento - come PD ne abbiamo 140 e pian piano si va ad esaurire per focalizzarci sui temi più importanti e aprire di nuovo il dibattito in quest'Aula, dopo che ieri abbiamo dibattuto sulle forzature regolamentari che avete voluto imporci e che stanno, di fatto, disegnando il percorso di questo disegno di legge nei prossimi giorni: forzature mai viste prima in sequenza una dietro l'altra.
Però vogliamo stare ancora sul merito, anche se sono ormai due anni che ne parliamo e che abbiamo discusso dei grandi temi legati al gioco patologico in quest'Aula e in Commissione. Uno dei temi è proprio il Piano di formazione. Oggi riscrivete di nuovo il testo con un emendamento "canguro", ma sostanzialmente non avete fatto nulla in questi due anni rispetto ad un tema così delicato e rispetto al tema della formazione della prevenzione e della sensibilizzazione su questo tema, sulla patologia e sulla ludopatia.
Qualcuno dai banchi dell'opposizione dell'altra legislatura e della maggioranza oggi, diceva: "Neanche nei due anni precedenti. Noi abbiamo approvato la legge nel 2016 e non l'abbiamo attivata in questa parte, se non destinando delle risorse e facendo dei progetti specifici", ma il fatto che non sia stato fatto nell'ultimo anno e mezzo della legislatura precedente, non motiva che voi per due anni abbiate voluto discutere di questo tema, mettere al centro la prevenzione e il dibattito sulla ludopatia dal vostro punto di vista, Sostanzialmente, avendo in mano le leve del Bilancio e dell'Amministrazione regionale, non avete messo in atto nessun piano regionale di prevenzione.
Quindi, non ci crediamo. Voi oggi approverete questa norma e questo articolo sulla formazione, ma rimarrà di nuovo scritto sulla carta e non avrà alcun futuro. Non solo: in un contesto legislativo molto più permissivo e pervasivo nell'offerta di gioco, per come sarà dal giorno dopo che sarà approvata questa norma, sarà ancora più preoccupante il fatto che non metterete in campo nessuna azione concreta di formazione e di prevenzione. Dovremo mettere in condizioni le persone più fragili e tutelare le persone che sono più esposte alla ludopatia di essere formate per essere messe a conoscenza dei rischi legati a questo gioco.
Il collega, prima, in una delle tante interrogazioni che, come Partito Democratico, abbiamo presentato in questi due anni, ha recuperato e annunciato tutte le risorse stanziate a bilancio, ma che non sono state utilizzate - e lo denunciamo anche in questo momento. Fin da ora diciamo che, anche se approverete questo articolo, in realtà, noi sappiamo che sarà soltanto scritto sulla carta e che, purtroppo, non sarà messo in atto da questa Amministrazione.
Tuttavia, continueremo a svolgere la nostra funzione a puntellarvi, a stimolarvi affinché questo non avvenga: anche in una norma così permissiva come volete fare voi, anche in una norma così sbagliata come volete fare voi, dobbiamo per forza porre dei contrappesi, altrimenti la norma di per sé non sta in piedi, non è equilibrata, anche nel suo disequilibrio complessivo. Questo aspetto sarà centrale per dare alle persone almeno gli strumenti per poter tutelare la propria vita e la propria persona.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Volevo aggiungere un pensiero a quanto ascoltato in questa parte di dibattito, Presidente, con una premessa: tutto ciò che potevamo dirvi ve l'abbiamo detto; tutto ciò che le associazioni potevano consegnarvi in termini di approfondimento su questa vicenda e di posizionamento nel dibattito pubblico l'hanno fatto, con la consapevolezza che le Amministrazioni comunali, a prescindere dall'appartenenza politica, quello che potevano fare l'hanno fatto ancora ieri, consegnando quella che lei giustamente ha definito "petizione", che si trasformerà in un'azione, prima amministrativa e poi di proposta di legge per quest'Aula; ebbene, anche gli amministratori comunali lo hanno fatto; tutti i soggetti pubblici di ricerca, anche quelli che sono di proprietà intellettuale e regolamentale della Regione Piemonte tutto quello che potevano fare per convincervi che la strada intrapresa è una strada sbagliata; ebbene, quello che potevano fare lo hanno fatto.
Insomma, c'è un mondo là fuori che ha fatto il possibile, tutto il possibile. Tuttavia - e in questo senso mi rivolgo a lei, per parlare con i colleghi della maggioranza - voi siete molto, molto, molto scaltri dal punto di vista comunicativo. Voglio sottolineare questo passaggio perch non mi avete convinto; forse, avete convinto qualcuno nel campo della sinistra, del centrosinistra e i giornali oggi hanno riportato alcune posizioni, ma non avete convinto molti di noi.
Colleghi, la storia che il vostro Presidente della Giunta regionale è stretto tra le volontà di Fratelli d'Italia e della Lega e che è costretto a non essere presente perché la Lega e Fratelli d'Italia, in particolare che hanno la maggioranza all'interno di questo Consiglio regionale, lo costringono verso l'approvazione di questa legge e di altre che impattano negativamente sull'opinione pubblica, guardate, colleghi, e guardi Presidente, che non è per nulla convincente. A me convince, invece, che questa storia la state inserendo furbescamente all'interno di un percorso comunicativo, tale per cui i partiti fanno la parte dei cattivi, mentre il Presidente continua ad avanzare nella raccolta del consenso.
Non so come dirvelo: potete illudere qualcuno, ma non potete illudere tutti. Questa legge è la legge di Alberto Cirio! Questa legge è la legge voluta dal Presidente di questa Giunta! Non si racconti una storia diversa.
Vi ha affidato un compito e voi, diligentemente, lo state portando a termine. Questa è la verità e non un'altra.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su questo articolo sul Piano integrato per il contrasto al gioco d'azzardo patologico per dire che è pura ipocrisia parlare di questo tema, quando si sta facendo il contrario e si sta inserendo in un contesto di piena crisi economica e sociale un provvedimento che andrà soltanto a danno dei cittadini - e mi viene da chiedervi di che cosa stiamo parlando.
Ho ripetuto più volte in sede di discussione un dato, che riporta l'aumento dei giocatori nel post crisi del 2008: dal 2008 al 2012 i giocatori sono aumentati dell'85%! Io mi chiedo come si faccia a stabilire un piano in questo preciso momento, non sapendo quante saranno le persone che si riverseranno nel gioco d'azzardo nei prossimi anni, ma anche nei prossimi mesi, a fronte di una crisi economica che ha messo in ginocchio i cittadini e il Paese.
Questo è veramente giocare d'azzardo, però, sulla pelle delle persone Presidente, perché non possiamo permettere, in questo momento, di spingere i cittadini a svolgere un'attività che li danneggerà irreparabilmente nell'economia, ma soprattutto nei rapporti umani, perché sappiamo bene che cosa al gioco d'azzardo patologico comporta a livello di rapporti personali, di rapporti familiari, anche sviluppando notevoli forme di violenza nei confronti di chi sta vicino al giocatore patologico.
Ritengo che, a parte il fatto di non essere stato applicato o scritto negli anni precedenti, denota un immobilismo da parte di questa Giunta che già denota un disinteresse nei confronti dell'argomento. Quindi, non parliamo di prevenzione quando negli anni precedenti praticamente si è parlato soltanto di una sanatoria nei confronti della legge regionale 9 del 2016, ma non si è mai parlato di azioni al contrasto del gioco d'azzardo patologico. Queste sono tutte bandierine che state mettendo in una legge per coprire quello che effettivamente state facendo: una sanatoria che permetterà di ristabilire le slot vicino ai luoghi sensibili, in posti dove veramente la legge aveva inciso e aveva ridotto i volumi di gioco e le perdite dei cittadini. Noi andremo ad arrecare un danno soprattutto nei confronti di chi lavora onestamente, di chi ha adeguato le proprie attività, spostandole in altri luoghi e distanti dai posti sensibili stabiliti dalla legge 9 del 2016.
Parlate di tutela dell'imprenditoria e d'impresa, ma non li state tutelando, state danneggiando coloro che sono stati adempienti nei confronti della legge.
Mi chiedo veramente come i cittadini possano credere a questo articolo 5, vedendo che voi siete stati immobili, negli ultimi due anni, non applicando praticamente nessuna misura a tutela dei cittadini, non pensando e nemmeno ascoltando gli auditi venuti in Commissione a dirci quali sono i rischi del cambiare la legge, non soltanto in questo momento storico particolare, ma sempre. Se vi foste interessati, sareste almeno venuti a sentirli, invece i banchi della maggioranza sono sempre stati vuoti Presidente.
Questo sì, che è disinteresse nei confronti dell'argomento.
A me interessa poco che inseriate questo articolo nella legge per nascondere tutto quello che c'è dietro, ma soprattutto non ci avete messo la faccia. Il Presidente continua a non esserci. Ho letto il programma elettorale poco tempo fa (magari ho letto una bozza vecchia, non lo so), ma il Presidente non aveva messo nel suo programma questo provvedimento perlomeno non nelle ultime bozze che erano state divulgate.
Questo la dice lunga, perché, secondo me, se i cittadini avessero saputo le intenzioni di questa Giunta, chiaramente al tempo (che magari le aveva anche ben celate in campagna elettorale) probabilmente i vostri risultati non sarebbero stati quelli che invece sono stati alle votazioni.
Ma poi, soprattutto, i cittadini non avrebbero creduto alle parole di Salvini, che ancora qualche tempo fa annunciava "Gioco d'azzardo e slot machine: in tutti i Comuni dove la Lega è presente, saranno subito depositate mozioni antigioco".
Beh, possiamo dirlo qua, davanti a tutti: Salvini è un bugiardo. Voi mi direte: ma stai scoprendo l'acqua calda? No, non sto scoprendo l'acqua calda, questa è una delle ennesime bugie che vengono raccontate.
Noi, quindi, staremo qui ad aspettare il prossimo post dove si dirà: noi siamo dalla parte dei più fragili, dei cittadini che invece vengono danneggiati dal gioco d'azzardo. Noi staremo lì a dirvi: guardate qua che cosa è successo in Piemonte? Glielo diremo, Presidente, perché così almeno faremo sapere, a suon di meme, come siete soliti fare voi con la vostra comunicazione, cosa invece sta succedendo davvero in Piemonte.
Potete mettere tutte le azioni in una legge (prevenzione, contrasto facciamo questo, andiamo a fare il Piano, andiamo ad aumentare il personale, ecc. ecc.); lo scrivete, però poi non farete agirete, come negli ultimi due anni. Tanto, scritta una legge, basta non applicarla e fine della storia.
Diciamolo chiaramente: voi state facendo una sanatoria, state cambiando una legge. Io l'ho detto: politicamente è il modo peggiore per farsi conoscere dalla cittadinanza in modo legislativo. Voi prendete una legge perché c'è gente che non l'ha applicata, non l'ha rispettata, e la cancellate. Bel modo di governare, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Albero

Grazie, Presidente.
Ma quanta mistificazione, quanta strumentalizzazione! Se non c'era, o se era poco pesante l'articolo che parla della lotta e dell'aiuto alle persone che cadono nel patologico, ci sarebbe stata una grande polemica, una grande sollevazione; invece c'è, è pesante, e questa maggioranza vuole attuarlo. Non è fatto di poco conto che, dal 2016, le sinistre non l'abbiano attuato e non hanno speso le risorse. Piccolo particolare: in questi due anni abbiamo avuto a che fare anche con il COVID, con una pandemia che ha stravolto il mondo e anche la nostra Regione, quindi una piccola differenza per i nostri primi due anni rispetto ai vostri tre anni tranquilli di governo, dall'approvazione della legge nel 2016.
C'è questa normativa, che prevede la prevenzione e l'aiuto ai patologici. Quando la vostra legge è entrata in vigore, i patologici che si rivolgevano al SERD - fonti IRES - erano circa mille. Dopo l'adozione della vostra legge sono quasi 1.100: ditemi come ha funzionato la vostra legge.
Siamo all'articolo di una legge regionale che noi vorremmo attuare. Non si fanno leggi regionali così, tanto per dire, non si scrivono articoli di leggi regionali tanto per dire. Diamo la giusta serietà e la giusta importanza al nostro lavoro di legislatori: questa maggioranza vuole una legge fortissima sul contrasto, e questa è una prima azione, un primo articolo), come vogliamo arrivare a che i patologici non debbano assolutamente giocare alle macchinette.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri iscritti a intervenire, possiamo procedere con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799515).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 5 bis Emendamento rubricato n. 785 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 786 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Comunico che decade l'emendamento rubricato n. 785), identico al n. 786) in quanto materia già disciplinata all'articolo 3, comma 2, di cui all'emendamento rubricato n. 799513, già votato.



PRESIDENTE

ARTICOLO 5 ter



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 869 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 868 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 870 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 867 presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti decadono con l'approvazione dell'articolo 3, comma 1 lettera c) e d) di cui all'emendamento rubricato n. 799513 e dell'articolo 5, comma 1, lettera b) di cui all'emendamento rubricato n. 799515.



PRESIDENTE

ARTICOLO 6



PRESIDENTE

Emendamento conclusivo rubricato n. 799516) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento conclusivo all'articolo 6 "Prevenzione del GAP a tutela dei minori".
"In osservanza a quanto previsto dall'articolo 7 comma 8 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 (Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante il più alto livello di tutela della salute) è fatto divieto d'accesso ai minori di anni 18: a) nelle aree destinate al gioco con vincite in denaro interno alle sale bingo b) nelle aree ovvero nelle sale slot e nelle sale bingo in cui sono installati i video terminali di cui all'articolo 110 comma 6 lettera b) del decreto 773/1931 c) nei punti vendita in cui si esercita, quale attività principale o secondaria, quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici e non sportivi.
2. E' vietata consentire la partecipazione ai giochi con vincita in denaro ai minori di anni 18, è altresì vietato consentire ai minori di anni18 l'utilizzo di apparecchi e congegni per il gioco di cui all'articolo 110 comma 7, lettera c-bis del r.d. 773/1931.
3. Il titolare delle attività di cui all'articolo 2, comma 1) lettera c) d), e) è tenuto ad identificare i minori di età mediante richiesta di esibizione di un documento d'identità, tranne nei casi in cui la maggiore età è manifesta, così come previsto all'articolo 9 quater del disegno di legge 12 luglio 2018 n.87.
4. Con riferimento ai punti per il gioco di cui all'articolo 2, comma 1 lettera c), d) e), l'accertamento della maggiore età e la conseguente possibilità di utilizzo degli apparecchi del gioco avviene attraverso idoneo lettore del codice fiscale o della tessera sanitaria posizionato su ogni apparecchio del gioco lecito, nel rispetto della normativa in materia del trattamento dei dati personali.
5. Gli istituti di istruzione primaria e secondaria predispongono nell'ambito della propria autonomia, iniziative didattiche volte a rappresentare agli studenti il senso autentico del gioco e i potenziali rischi connessi all'abuso e all'errata percezione del medesimo.
6. Al fine di incentivare l'informazione e l'educazione tra i minori sulle conseguenze derivanti dall'abuso dell'utilizzo di giochi e applicazione online per computer e smartphone, vengono organizzati nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, lezioni tematiche volte a educare, sensibilizzare e informare le nuove generazioni sui rischi derivanti dall'abuso del gioco d'azzardo patologico e della dipendenza da gioco".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (1029,1030,1030,1031,1032 Lega) e di minoranza (696 Partito Democratico) e (3331 -333-334-799509-54114 Movimento 4 Ottobre) recepimento nodi critici ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ricca.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente Si parla di tutela dei minori e ci sono elementi in alcuni casi pleonastici, in altri ridondanti, in altri ancora inapplicabili; del resto la tutela dei minori c'era già nella legge n. 9 del 2016.
Unica nota positiva in un provvedimento peggiorato dagli emendamenti cosiddetti "riassuntivi", è una piccola parte che riguarda la tutela dei minori, che recepisce un emendamento a prima firma del sottoscritto, oltre che della collega Frediani e di altri due Capigruppo di opposizione che ringrazio (il collega Grimaldi e il collega Magliano) che è questa: "è altresì vietato consentire ai minori di anni 18 l'utilizzo di apparecchi e congegni per il gioco di cui all'articolo 110, comma 7 lettera c-bis del Regio Decreto 773/1931", il Testo Unico sulle leggi di pubblica sicurezza.
Cosa sono questi apparecchi? Sono delle slot per i ragazzini, delle macchine per i minori. Sono uguali alle slot, si inserisce un gettone e i premi sono dei ticket che danno diritto a dei premi. Perché vengono installate quelle macchinette? Per abituare i ragazzini a giocare con le slot cosicché, quando avranno 18 anni, semplicemente si sposteranno sulle altre macchinette.
Avevamo fatto inserire questo divieto in una parte della legge n. 9 del 2016 che viene abrogata; il disegno di legge n. 144 non comprendeva questo divieto - penso per ignoranza del tema - per fortuna è stato recepito il nostro emendamento. Se non altro, quest'articolo, rispetto alla versione iniziale, ha questo aspetto positivo, vera tutela dei minori.
Sono apparecchi molto pericolosi; sono l'inizio di una droga pesante perché, ripetiamo, gli apparecchi automatici per il gioco sono droghe pesanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Mi risulta che già dal 1° gennaio di quest'anno ci sia l'obbligo di verificare l'età, tramite tessera sanitaria, per le giocate su VLT e slot quindi non capisco l'elemento di novità rispetto alla normativa vigente. Ma detto questo c'è anche un altro aspetto. Sappiamo bene che anche per quanto riguarda l'obbligo imposto del legislatore nazionale vi è solamente la verifica dell'età del giocatore, non tanto la verifica "del" giocatore.
Questo perché è impossibile sapere chi gioca alle slot, nonostante ci siano due aspetti. Il primo è dato dalla pericolosità perché, considerato che non c'è un'interfaccia umana dall'altra parte, non c'è una persona, ma c'è solamente una macchina, questa non è in grado di riconoscere il giocatore compulsivo, il giocatore che gioca in continuazione; l'altro aspetto, è che non siamo in grado di valutare la provenienza del denaro che viene inserito nelle macchinette. Per questo motivo avevo presentato un emendamento che abbiamo intitolato "anti antiriciclaggio". Faccio un esempio su di me: se Sean Sacco andasse a giocare alle macchinette e alla fine dell'anno si scopre che ha giocato 400.000 euro, bisognerebbe capire come Sacco abbia guadagnato quei 400.000 euro per giocarseli alle macchinette. Numerose operazioni della Guardia di Finanza hanno riscontrato che si utilizzano proprio le macchinette legali - perché servono macchinette legali per ripulire il denaro, non quelle illegali - per accordi mafiosi per ripulire parte del denaro attraverso queste slot, considerando che non si sapeva chi lo immetteva dentro alle slot, con l'accordo dei titolari che ovviamente non stavano nella legalità - o meglio, in quel caso stavano nella legalità sulla carta, ma poi utilizzavano questi fondi per ripulirli in accordo con le organizzazioni criminali.
Se ci fosse una tracciabilità del denaro, soprattutto quando si arriva a grosse somme, con una segnalazione alla Guardia di Finanza si riuscirebbe sicuramente ad intercettare - considerata anche la regola rispetto a queste slot - quello che sarebbe un facile calcolo per le organizzazioni criminali, per capire quanti soldi possano ripulire. Perché, al di là della tassazione, con un accordo fatto insieme ad un gestore di un locale chiaramente si riuscirebbe a ripulire una cifra interessante, senza rischiare assolutamente niente, perché non c'è nessun tipo di tracciabilità rispetto a questo gioco. Mentre per tantissime altre attività è possibile farlo - e la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate giustamente fanno il loro lavoro facilitate da un tracciamento legato spesso anche a pagamenti elettronici, quindi transazioni che vengono monitorate - in questo caso è impossibile capire chi sta inserendo centinaia di euro al giorno all'interno di una macchinetta. Non si capisce la provenienza e non si sa neanche la quantità di denaro giocato dalla singola persona esponendosi alle problematiche che ho appena indicato. È molto semplice; è uno schema estremamente semplice che presta il fianco alle organizzazioni criminali.
Quindi, se si vuole veramente normare e soprattutto accendere un campanello d'allarme nei confronti delle persone che stanno giocando molto forte, magari anche con i loro soldi, ed iniziano a diventare critici perché rispetto al loro reddito giocano molto di più, oppure persone senza reddito che si trovano a giocare decine di migliaia di euro all'anno, in questi casi sarebbe molto più facile per la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate andare a ricostruire delle situazioni illegali, dove l'attività non è quella del gioco lecito, ma del riciclaggio di denaro.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799516).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 6 bis Gli emendamenti rubricati dal n. 45643 al n. 54.114 sono decaduti o in quanto materia già disciplinata all'articolo 6, comma 6, di cui all'emendamento rubricato n. 799516.
ARTICOLO 6 ter Emendamento rubricato n. 789) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 790) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 791) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 792) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 793) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 794) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 795) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 796) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 797) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 799) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 800) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 802) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 803) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 798) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 801) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 804) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 943) presentato dal Consigliere Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamenti rubricati da n. 79559 a 82559) presentati dal Consigliere Grimaldi.



(Testi allegati al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamenti rubricati da n. 715201 a 718201) presentati dal Consigliere Grimaldi.



(Testi allegati al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamenti rubricati da n. 699085 a 715200) presentati dal Consigliere Grimaldi.



(Testi allegati al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamenti rubricati da n. 718202 a 799508) presentati dal Consigliere Grimaldi.



(Testi allegati al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Tali emendamenti sono da ritenersi decaduti con l'approvazione dell'articolo 6, comma 8 di cui all'emendamento conclusivo rubricato n.



PRESIDENTE

799516.



GRIMALDI Marco

Presidente, aspetti un secondo, perché stiamo rivedendo le sue Comunicazioni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Lei sta facendo decadere tutti i nostri emendamenti, in quanto pensa che la predisposizione di iniziative didattiche in cui si chiede conto della metodologia peer education - quindi stimolando gli studenti a partecipare a concorsi di idee per realizzare progetti di comunicazione prevenzione - oppure il riconoscimento dell'importanza della formazione ai fini di una più incisiva sensibilizzazione degli studenti sui rischi correlati, li considera di per sé come identici o comunque non votabile rispetto a quello che abbiamo appena votato? Io leggo sia i nostri sia quelli delle altre forze politiche. Sì, se volete, su alcuni temi sono anche sovrapponibili, ma sono cose diverse.
Quindi, o un emendamento riassuntivo li mette tutti insieme, ma di fatto quelli poc'anzi presentati dall'Assessore non avevano riassunto questi temi, perché su articoli diversi. Non vedo perché dovrebbe farli decadere ce li faccia votare e votate contro perché pensate siano pleonastici, ma farli decadere d'ufficio è sbagliato, perché gli oggetti sono diversi, sono comunque diversi. Lo scorso non si occupava di peer education, quindi vorrei solo che ci spiegasse il punto.



PRESIDENTE

Gli emendamenti che decadono non sono identici, ma la materia è già disciplinata, come ho detto, sui commi 5 e 6 dell'articolo 6, proprio sulle campagne d'informazione.
Se però vuole, sospendiamo due minuti.



GRIMALDI Marco

Sì, le chiedo di sospendere perché se fossero sullo stesso oggetto sarebbero sullo stesso articolo; lo stesso fatto che è su un articolo supplementare, fa sì che per l'esigenza delle opposizioni pensiamo si debba fare un di più. È fatto così.
Secondo me, vi chiederei di verificare.



PRESIDENTE

Verifichiamo.
Sospendiamo cinque minuti la seduta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.32, riprende alle ore 11.50)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Sull'articolo 6 ter chiedo di sospendere la trattazione degli emendamenti, per una valutazione più attenta della valutazione di decadenza e di inammissibilità, perciò procediamo con il resto degli emendamenti.
ARTICOLO 7 Emendamento conclusivo rubricato n. 799517) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Sull'ordine dei lavori, Presidente.
Prendiamo atto che avete qualche perplessità sull'articolo 6 ter quindi sui 103.441 emendamenti caricati sull'articolo, però chiederei di sciogliere queste perplessità prima di andare avanti. Sospendiamo pure l'Aula qui. Io chiederei di non sospendere il punto, ma di rivederci nel pomeriggio e cercate di capire, con gli Uffici, in che modo si possono trattare questi 103.441 emendamenti.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Volevo solo spiegare ai colleghi il punto, perché adesso l'ho rivisto in altri "canguri".
Mettiamola così: se il canguro che avete costruito mette insieme più articoli e raccoglie istanze simili, ma complementari o simili, ma distanti per metodo, oppure, come in questo caso, la Regione fa un Piano di prevenzione, però poi io, il Consigliere Rossi e altri colleghi, in altre forme abbiamo dato un ruolo diverso all'istituzione scolastica, proponendo soluzioni alternative, è chiaro che il testo rischia di essere ridondante.
Noi chiedevamo che si votasse, con un esito negativo, perché magari la Giunta ha un indirizzo diverso, oppure continuiamo a pensare che l'educazione peer to peer, piuttosto che (ma lo dico anche per l'articolo 6 bis "Prevenzione minori sui giochi on line") gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, siano interessanti perché, rispetto al Piano di contrasto alla lotta al GAP (c'è poi il tema delle Province e dei Comuni che affronterei a parte) spiegano che quel tipo di informazione si può fare attraverso utili strumenti di software assai diversi, ma non entrano nei vari emendamenti.
Quello che le sto dicendo, Presidente, è che questo tipo di modalità l'avete attuata anche negli articoli successivi; quindi, verifichi se è il caso di fare quello che diceva il Consigliere Gallo, anche solo per dare il tempo di valutare esattamente questa cosa, altrimenti possiamo anche votarli. Per noi sono fuori dal canguro e rimangono votabili; al massimo stiamo argomentando sullo stesso macrotema, ma su articoli diversi, tant'è vero che li avreste messi negli articoli precedenti già cangurati.
Vi chiederei solo di trovare una soluzione, perché adesso iniziamo l'articolo 7, in cui la Giunta ha cangurato tutti gli emendamenti del n. 7 ma non quelli del 7 bis e del 7 ter.
Non so come dire: poi rischiate di farli decadere. Verificherei quello che chiedeva il Consigliere Gallo, cioè se la Giunta si prende un attimo di tempo per riverificare queste cose e magari riassumerle; magari l'Assessore Ricca vuole, sul peer to peer, trovare una definizione che convince anche la Giunta, invece di votare centomila emendamenti.



PRESIDENTE

Tenendo conto che la Presidenza ha certezza sulla decadenza degli emendamenti, essendo materia già trattata (e il Consiglio si è già espresso in tale materia sull'articolo 6), se c'è la possibilità di proseguire, non dico in modo ordinato, ma di saltare gli emendamenti riferiti a quelli discussi e già citati da alcuni di voi (dal Consigliere Gallo e dal Consigliere Grimaldi) e di avere un'ulteriore interlocuzione con la Giunta per un'eventuale trattazione, proseguiamo, altrimenti, applicando tranquillamente il Regolamento, metterei in votazione la decisione e proseguirei con quello che l'Aula decide.
Se c'è la volontà di non proseguire.



GRIMALDI Marco

Presidente, ho capito il suo punto, però le faccio un esempio: se al punto successivo siamo allo stesso punto, sospendiamo anche il 7 o aspettiamo di vedere se sul 7 ci sono le stesse cose?



PRESIDENTE

No, decadono. O si vota il n. 7 e decadono gli altri, oppure, come dicevo, si sospendono quegli articoli aggiuntivi che per la Presidenza dovrebbero decadere, per vedere se c'è la volontà e la possibilità, con la Giunta, di trovare un'ulteriore interlocuzione su questi articoli aggiuntivi.
Nel frattempo, dato che abbiamo ancora qualche ora davanti a noi (nonché la pausa, che non è mezzogiorno, ma all'una) sicuramente si riuscirà a trovare una sintesi con l'interlocuzione con la Giunta. Per anche la Giunta deve avere il tempo.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Se è possibile chiederei una sospensione di alcuni minuti per confrontarci tra le opposizioni.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo la seduta per qualche minuto.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.57, riprende alle ore 12.11)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Siccome questo disegno di legge, anche a seguito delle vostre scelte di utilizzo del Regolamento, sta scrivendo un pezzo di storia nell'applicazione del Regolamento, a me interessa che in ogni occasione venga applicato nel miglior modo possibile il Regolamento e quindi si lasci traccia dell'utilizzo di questo famoso articolo 84, comma 6 (mai utilizzato prima) che state utilizzando per il disegno di legge.
Per cui, per quanto ci riguarda, va benissimo sospendere l'articolo 6 in modo che possiate fare tutte le verifiche ed eventualmente utilizzare in modo adeguato l'articolo e il comma del Regolamento. Vi segnaliamo che anche nei successivi, probabilmente, ci troveremo nelle stesse condizioni e temo che sospenderemo parecchi articoli da qui in avanti.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono ulteriori interventi, sospenderei l'esame dell'articolo aggiuntivo 6 ter per una valutazione più attenta da parte della Giunta.
ARTICOLO 7 Emendamento conclusivo rubricato n. 799517) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento conclusivo all'articolo 7 recita: "(Logo regionale e istituzione della giornata "Slot, no grazie!") E' istituito il logo regionale "Slot, no grazie!". La Giunta regionale entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge predispone un concorso per la progettazione grafica del logo regionale "Slot, no grazie!" la cui partecipazione è riservata agli istituti scolastici e a quelli formativi di secondo grado della Regione. La partecipazione è a titolo gratuito.
La Regione diffonde la conoscenza sul territorio regionale del logo "Slot no grazie".
Il logo di cui al comma 1 è rilasciato agli enti locali che lo distribuiscono a tutti gli esercenti di esercizi pubblici e commerciali, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi pubblici od aperti al pubblico, che scelgono di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6, del regio decreto 773/1931.
Ogni comune istituisce un albo per censire ed aggiornare annualmente l'elenco degli esercizi che aderiscono all'iniziativa "Slot no grazie" e ne pubblica l'elenco nell'apposita sezione tematica sul proprio sito istituzionale di cui al comma 5.
La Regione istituisce la giornata "Slot, no grazie?" dedicata a sensibilizzare, in collaborazione con gli istituti di ogni ordine e grado e con le università, le nuove generazioni sul tema del contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico per prevenirne i rischi.
Al fine di incentivare l'informazione e l'educazione sulle conseguenze derivanti dall'abuso del gioco patologico d'azzardo, in accordo con le aziende sanitarie locali, la Regione Piemonte trasmette tutto il materiale informativo e istituzionale sui rischi derivanti dalla dipendenza da gioco d'azzardo patologico agli enti locali di tutto il territorio piemontese, i quali predispongono all'interno dei propri siti istituzionali una sezione specifica intitolata "Lotta e contrasto al gioco d'azzardo patologico (G.A.P)".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (1034 - 1036 - 1035 Lega) e di minoranza (dal 1064 al 1873 PD) e dal 67378 al 68558 del Movimento 4 ottobre e esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Ci sono interventi?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Questo emendamento va anche ad assorbire gli articoli 7 bis e 7 ter.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Facciamo un esempio del tutto ipotetico; se per la Giunta, in termini riassuntivi, con un articolo 1 ben strutturato, con delle finalità ben strutturate, e con un articolo 2 con cui si fa un piano di attuazione e un articolo 3 finanziario, si è arrivati al massimo della sintesi e con quei tre "canguri" in qualche modo si pensa di far decadere tutto il resto, se questa è la ratio, non sprechiamo il nostro tempo. Basta dire a verbale che sono cangurati anche il bis e il ter perché l'oggetto è simile, non sarebbero articoli diversi.
Credo che avesse ragione il collega Marello sul fatto che va bene tutto, va bene creare dei precedenti - non va bene per niente, per intenderci, per chi ci sta ascoltando - ma non esageriamo. Io non sono favorevole, però i colleghi dicano la loro opinione e se c'è bisogno facciamo un'altra Giunta per il Regolamento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, credo che - così lo sa anche chi ci ascolta - siamo in punta di Regolamento, ed è quindi complicato seguire il filo del discorso.
Però, quanto successo prima, per il quale abbiamo sospeso l'articolo 6 ter con 103.441 emendamenti, si ripropone ora. E' quello che dicevo: cerchiamo di capire come si applica questo "canguro", perché creiamo dei precedenti e noi non abbiamo alcuna intenzione di avallare precedenti che non funzionano o che, con una frase detta a verbale, semplificano l'applicazione. Per cui sospendiamo anche l'articolo 7, se vogliamo valutare l'articolo 7 bis e 7 ter che, secondo me, hanno necessità di ulteriori due "canguri", per intenderci, per abolire i 1181 emendamenti e gli 809. Non basta dichiararlo a verbale. E così via su tutti gli altri articoli.
Altrimenti sospendiamo un momento, torniamo in Giunta per il Regolamento e chiariamoci sull'applicazione di questa norma, perché non rimanga traccia di un utilizzo non condiviso, che può essere utilizzato nuovamente per un'ulteriore forzatura da questa maggioranza su altri disegni di legge.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo sulla questione relativa alla correttezza dell'emendamento.
C'è scritto che dall'emendamento n. 67.378 al 68.558 si esprime l'orientamento conclusivo ed è indicato come presentatore il Movimento 4 ottobre, ma in realtà questi emendamenti sono del Movimento Cinque Stelle.



PRESIDENTE

Sì. Sono sottoscritti da lei; sono del Movimento Cinque Stelle.
Ci dev'essere stato un refuso.
La parola al Consigliere Marello.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Inserendomi nella discussione di Grimaldi e Gallo, vorrei evidenziare il fatto che ieri, nel corso della Giunta del Regolamento, avevamo sostenuto - in particolare, "avevo" sostenuto - seri dubbi sul fatto che il cosiddetto "canguro" forse applicabile anche agli articoli aggiuntivi.
Dopodiché, il parere che lei ha dato si è concluso con una frase che dice che il comma 6 dell'articolo 84 è applicabile agli articoli aggiuntivi senza alcuna motivazione. Lei stesso durante la Giunta per il Regolamento avrebbe affermato che, poiché questo articolo non lo escludeva, doveva essere inteso in senso estensivo.
Ora si pone non soltanto il dubbio che avevo da un punto di vista formale (dubbio che continuo ad avere), ma anche da un punto di vista sostanziale: l'articolo aggiuntivo introdotto con degli emendamenti, per definizione introduce cose diverse rispetto all'articolo che è stato emendato e, quindi, risulta - credo - del tutto irrituale e, forse, anche impossibile "cangurare" tutti gli articoli aggiuntivi con un unico emendamento. Questo il punto.
Pertanto, credo sia utile una riflessione da questo punto di vista molto probabilmente è necessario svolgere più emendamenti riassuntivi, in modo tale che siano idonei a coprire gli articoli aggiuntivi con le varie introduzioni di novità sia dal punto di vista di merito sia dal punto di vista normativo.
Ripeto, fermo restando i dubbi (che continuo ad avere) di legittimità dell'utilizzo di questo strumento applicato anche agli articoli aggiuntivi.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre richieste d'intervento possiamo procedere, perch ho l'assoluta certezza che, relativamente all'articolo n. 7 bis, le materie sono già disciplinate al comma 5 dell'articolo 7. Relativamente all'articolo n. 7 ter, anch'esso è già materia disciplinata ai commi n. 1 e 3 sempre dell'articolo 7, certamente, con una leggera differenza.
Se si vuole, si può fare una valutazione più attenta con la Giunta sugli emendamenti riferiti all'articolo aggiuntivo n. 7 ter, ma il 7 bis assolutamente decade con l'assorbimento dell'articolo 7, che dev'essere votato. Pertanto, non ci sono altre questioni.
Se c'è la possibilità e la volontà, sospenderei e una volta votato l'articolo 7, l'articolo aggiuntivo 7 ter - perché il 7 bis è assorbito proseguirei con il resto degli emendamenti. Così è.
Possiamo proseguire.
Metterei in votazione l'articolo 7, riferito all'emendamento n. 799517.
Indìco la votazione palese sull'articolo 7, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Come già descritto, l'articolo 7 bis è assorbito; sospenderei il 7 ter per una valutazione con la Giunta.
ARTICOLO 8 Emendamento conclusivo rubricato n. 799518) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca, per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Questo è l'emendamento conclusivo all'articolo 8; sezione tematica GAP presso l'Osservatorio epidemiologico delle dipendenze patologiche.
"La Regione istituisce presso l'Osservatorio epidemiologico delle dipendenze patologiche (OE Piemonte), la sezione tematica sul GAP, con funzione consuntiva e di monitoraggio che si riunisce almeno due volte l'anno La sezione tematica sul GAP è composta da uno specialista di comprovata esperienza, nominato con Decreto del Presidente della Giunta regionale, che ne assume la Presidenza; l'Assessore regionale alle politiche sociali e l'Assessore alla sanità 2 rappresentanti degli Enti locali designati di concerto dalle loro rappresentanze; un rappresentante per ciascuna ASL territoriale 2 rappresentanti di associazioni di volontariato iscritte al Registro Unico del Terzo settore, che si occupano di dipendenze; un rappresentante delle associazioni delle imprese operanti nel settore un rappresentante dell'associazione di tutela dei diritti dei consumatori un rappresentante dell'Istituto di ricerche economiche sociali del Piemonte (IRES Piemonte) un rappresentante dei servizi pubblici per le dipendenze (SERD).
La sezione tematica sul GAP svolge i seguenti compiti: informa la Giunta regionale sull'esito del monitoraggio delle analisi degli studi svolti dal SERD nell'ambito dell'attività terapeutiche e diagnostiche prestate ai soggetti effetti da GAP; formula le proposte e i pareri suggerisce indirizzi della Giunta regionale per il perseguimento delle finalità indicate all'articolo 1. La partecipazione alla sezione tematica è a titolo gratuito".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 1.037, 1038, 39, 40 e 41 (Lega) e 1.063 (Forza Italia) e di minoranza n. 744 e 53 (Partito Democratico); 356, 61, 60, 70, 71 (Movimento 4 ottobre) ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Per sottolineare ulteriori contraddizioni rispetto allo sviluppo della creazione della scrittura del percorso di questo disegno di legge.
L'articolo 8 è stato riscritto e al comma 2, lettera b), appaiono, in maniera quasi mitologica, sia l'Assessore alle politiche sociali sia l'Assessore alla sanità.
Allora avete capito! Avete capito che questo disegno di legge dovrebbe parlare di sanità e di politiche sociali. Magari, Assessore Ricca finalmente su questo tema risentiamo la voce dell'Assessore alla sanità e dell'Assessore alle politiche sociali, che per adesso non abbiamo sentito.
Non abbiamo proprio sentito nulla di quegli Assessorati che avete messo al centro dell'articolo 8.
Questa è un'altra contraddizione, perché voi di sanità e politiche sociali non ne avete mai parlato. In questi due anni, per scrivere questo disegno di legge, mai - e ripetiamo mai - l'Assessore alla sanità e l'Assessore alle politiche sociali hanno espresso un parere o hanno dichiarato qualcosa.
Assessori, parlate, fatevi sentire, almeno oggi che c'è l'articolo che vi cita, che vi chiama in causa, che dice che siete competenti. Vi hanno restituito, con questo articolo, dignità politica, istituzionale e di competenza.
Non parliamo del resto, perché tanto le ASL territoriali vi parlano, ma voi non le ascoltate.
Presidente, non è possibile continuare a forzare il Regolamento, per sottoscrivere e riscrivere articoli del genere, annullando i nostri emendamenti, e scrivendo che "la sezione tematica del GAP avrà come componente fondamentale l'Assessore regionale alle politiche sociali e l'Assessore alla sanità": dopo due anni, almeno sulla carta, l'avete capito.
Esiste la tutela del lavoro, ma deve esistere anche la tutela della sanità. Oggi, cari colleghi, lo dico soprattutto a quei colleghi che hanno provato a dirlo a questa maggioranza, provate almeno a esprimervi all'articolo 8.
Presidente, davvero spero che almeno chi adesso è in Aula, competente per materia (e anche le Presidenze delle Commissioni) abbia l'onestà intellettuale di raccontarci cosa ne pensa e come voglia far lavorare questa sezione tematica GAP presso l'Osservatorio. O è così o è di nuovo una presa in giro, ma non nei confronti di questa maggioranza, non nei confronti di questa opposizione, ma nei confronti delle persone del mestiere (tecnici e professionisti), non di chi deve fare polemica politica, visto che ci dite che facciamo delle mistificazioni.
Sono venuti dottori e psicologi a riferire, ma voi, come abbiamo già detto, eravate fuori dall'aula; è difficile ascoltare quando non si è presenti.
Faccio appello, almeno all'Assessore presente (poi cercheremo nell'etere l'Assessore alla sanità), di capire cosa ne pensa. Abbiate coscienza del vostro ruolo e raccontateci cosa pensate di questo articolo 8.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci altri iscritti a parlare, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799518).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 bis Emendamento rubricato n. 787) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 788) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Parere della Giunta regionale sugli emendamenti?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è contrario, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Solo per mettere a verbale che in questo caso, anche se sono solo due emendamenti, come vede non sono stati "cangurati" dall'articolo 8 e quindi ancora di più, le ragioni di quello che abbiamo sospeso in precedenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Trattano di argomenti diversi, perciò poteva essere fatto, come lo definite, un "canguro" ulteriore, ma non è stata volontà della Giunta effettuarlo.
Proseguiamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 787), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 788), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 9 Emendamento conclusivo rubricato n. 799519) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Emendamento conclusivo all'articolo 9 (materiale e pubblicità) "1.La Regione, tramite gli Enti locali, rende disponibili agli esercenti di sale da gioco e di locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali così come previsto ai sensi dell'articolo 7, comma 5 del DL 158/2012, sui rischi correlati al gioco prepara patologico d'azzardo e sui servizi d'assistenza alle persone con patologie correlate da GAP, in attuazione dell'articolo 7, comma 5 del DL 158/2012.
2. La Regione rende, inoltre, disponibile tramite le ASL, un decalogo di azioni sul gioco sicuro e responsabile e i contenuti di un test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza da gioco patologico d'azzardo. Il materiale fornito è esposto in un luogo visibile e accessibile al pubblico.
3. La Regione vieta gli spazi pubblicitari relativi al gioco lecito sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale per favorire l'adozione di un codice di autoregolamentazione.
4. E' vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco e sale scommesse. E' altresì vietata all'esterno dei locali che ospitano le sale da gioco, sale scommesse ricevitorie agenzie ippiche e qualunque altro genere di attività che offre giochi con vincite in denaro, comunque denominati, qualunque forma di esposizione di cartelli, manoscritti e proiezioni video che pubblicizzano la possibilità di vincita ovvero vincite, di qualunque importo, appena accadute o risalenti nel tempo.
5. E' compito dei gestori di sale da gioco o di spazi per il gioco e di sale scommesse ritirare, presso gli Uffici dell'Azienda sanitaria locale regionale, il materiale di cui al comma 1 e monitorare l'efficacia del divieto di utilizzo degli apparecchi da parte di minori.
6. La Regione si impegna alla massima diffusione, su tutto il territorio regionale, delle iniziative volte a sensibilizzare, informare contrastare i rischi derivanti dall'abuso del gioco lecito".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (1042-1043-1044 Lega) e di minoranza (768-906 PD) (382-386-15 Movimento 4 Ottobre) e dell'analisi dei nodi critici ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Solo per lasciare a verbale, per la storia e per qualcuno che vi chiederà conto, che all'articolo 9 si dimostra in maniera evidente e chiara qual è il ruolo che date agli Enti locali: passacarte. "La Regione tramite gli Enti locali rende disponibili agli esercenti di sale gioco e di locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito il materiale informativo".
Ricordo che Alberto Cirio, da sempre, dice che i Comuni sono elemento centrale delle politiche pubbliche e i Sindaci sono il presidio straordinario. Passacarte: apparecchi per il gioco informativo e il materiale informativo Se voi andate a leggere l'articolo 14, quando ci arriveremo, avete tolto la vera funzione dell'Ente locale sul gioco d'azzardo patologico.
Avete eliminato - e su questo un pezzo della vostra maggioranza vorrebbe spiegazioni in più - totalmente la possibilità agli Enti locali di regolamentare le ore di gioco; ma è il Sindaco che capisce qual è la situazione del territorio e quello che quei luoghi producono anche in termini di ordine pubblico.
Invece, all'articolo 9, dite ai Sindaci: prendete il materiale e dateglielo. Ci sono un sacco di aziende che fanno questo lavoro, potevate non scomodare i Sindaci. Ecco qual è il ruolo fondamentale della Regione Piemonte, governo di centrodestra.. Il Consigliere Preioni amichevolmente, tra i banchi diceva: non abbiamo bisogno di Cirio, perch ci siamo noi della Lega. Detto amichevolmente, ovviamente, collega Preioni.
Tuttavia il ruolo che date agli Enti locali, voi del centrodestra, è di distribuire materiale informativo. All'articolo 14, quando ci arriveremo vi diremo perché avete negato la priorità dei Sindaci di regolamentare e capire fino in fondo quali sono i problemi sul territorio del gioco d'azzardo patologico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
C'erano altri Consigliere che volevano intervenire? Non essendoci altre richieste di intervento, metto in votazione l'emendamento rubricato n. 799519 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799519).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 9 bis Emendamento rubricato n. 905) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 909) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 901) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 906) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 903) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 904) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 907) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 908) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 910) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 911) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 902) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Su questi emendamenti chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Contrario.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Pochi minuti per illustrare il senso di questo gruppo di emendamenti.
Anche in questo caso dobbiamo essere onesti. La verità è che nei decenni scorsi la raccolta di gioco è cresciuta, il settore ha aumentato le attività, ma la cultura del rischio socio-sanitario non è cresciuta nella stessa maniera. Solamente dopo aver approvato la legge regionale, dopo che lo Stato, con l'intesa Stato-Regioni, ha approvato una prima diminuzione a livello nazionale, solo in quel caso abbiamo cominciato ad ascoltare le dichiarazioni dei gestori, che riconoscevano l'importanza di un ruolo proattivo da parte loro, nei confronti delle persone che vanno a giocare.
Prima di tutto ciò, prima che esplodesse la vera e propria pandemia d'azzardo in questo Paese, semplicemente questa consapevolezza culturale sul proprio ruolo non esisteva.
Come al solito, questo è un Paese che arriva il giorno dopo: dopo la tragedia, dopo i problemi. Anche in questo caso non basta fare delle dichiarazioni da parte dei dirigenti delle associazioni di categoria.
Occorre fare un lavoro profondo con tutti gli operatori, i gestori e con tutti quegli esercenti che rimetteranno le macchinette a causa vostra, che devono essere consapevoli che dai loro comportamenti dipende la salute o la malattia delle persone che vanno a giocare nei loro locali. Fino a questo momento questo non c'è stato nel nostro Paese, se non in minima parte.
Semplicemente la posizione maggiormente diffusa era "le persone adulte decidono da sole di fare ciò che vogliono", lavandosi così le mani da ogni responsabilità.
Invece, noi sappiamo oggi - e ce lo dice la letteratura e lo ribadiremo nelle prossime ore - che l'aumento dell'offerta aumenta la domanda e genera la patologia. Questo ormai lo sappiamo. Chi ignora di non saperlo e fa finta di niente, si rende corresponsabile dei problemi dei cittadini.
Questi aspetti sugli obblighi dei gestori devono essere sottolineati così come le sanzioni per il loro eventuale mancato rispetto, così come la formazione che deve diventare essenziale, obbligatoria e preliminare in ogni tipo di ospitalità di apparecchio.



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, passiamo alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 905), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 909), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 901), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 906), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 903), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 904), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 907), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 908), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 910), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 911), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 902), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Prima di passare agli emendamenti dell'articolo 10, essendo arrivate le ore 13, sospenderei i lavori. C'è un accordo per riaggiornarci alle ore 14.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 13.00, riprende alle ore 14.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Proseguiamo con la trattazione del disegno di legge 144, "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico". Sono stati votati gli articoli 3 octies, novies, 4, 4 bis, 5,5 bis, ter, 6, 6 bis, 7, 7 bis, 8, 8 bis, 9 e 9 bis. Gli articoli 6 ter e 7 ter sono stati sospesi.
ARTICOLO 10 Emendamento conclusivo rubricato n. 799520) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Emendamento conclusivo all'articolo 10,"Concessione dei benefici".
"1. La Regione Piemonte e il Consiglio regionale del Piemonte, nella concessione di patrocini, finanziamenti, benefici e vantaggi economici comunque denominati considera il titolo di preferenza l'assenza di apparecchi da gioco lecito di cui all'articolo 110, commi 6, del r.d.
733/1931 e di materiale pubblicitario relativo al gioco lecito all'interno degli esercizi autorizzati all'installazione di tali apparecchi.
2. La Regione Piemonte e il Consiglio Regionale del Piemonte, nella concessione di patrocini, finanziamenti, benefici e vantaggi economici comunque denominati, per le iniziative culturali, sociali e sportive considera titolo di preferenza la distribuzione di materiale informativo volto a informare e sensibilizzare sui rischi connessi e legati al gioco d'azzardo patologico".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 983) Lega e di minoranza, n. 401) e n. 403) del PD, ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Prima di passare la parola ai Consiglieri che intendono intervenire dev'essere effettuata una correzione all'emendamento 799520), perché devono essere stralciate le parole "e il Consiglio regionale", perché il Consiglio regionale è già comprensivo nella Regione Piemonte, sia al comma 1 sia al comma 2.
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Lo sta subemendando lei?



PRESIDENTE

Non è un subemendamento, è una correzione tecnica. Sa benissimo che il Consiglio regionale del Piemonte è comprensivo della Regione Piemonte.
Non essendovi richieste d'intervento, metto in votazione l'emendamento rubricato n. 799.520 della Giunta.
Ricordo che il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799520).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
È una richiesta d'intervento sull'ordine dei lavori e di natura sanitario-organizzativa, soprattutto in giornate come questa, in cui siamo convocati per parecchie ore in Consiglio regionale. Avrei bisogno che il Presidente chiarisse le regole d'ingaggio organizzative per i Consiglieri regionali. Se ci dobbiamo procurare le mascherine FFP2 in autonomia dovreste dircelo, perché personalmente dispongo solo di mascherina chirurgica.
Qualora, invece, non fosse così, chiederei di dare istruzioni conseguenti al personale del Consiglio regionale, perché non possiamo tenere la stessa mascherina per più di quattro ore: queste sono le norme sanitarie valide in tutto il Paese.
Se fosse possibile riscontrare un minor tasso di ostilità da parte dei funzionari della reception quando viene richiesta una mascherina di ricambio, ne sarei grata.
In caso contrario, dateci disposizioni per procurarci le mascherine in autonomia. A titolo anche sanitario, ho dei dubbi che si possa indossare una mascherina FFP2 dalle 9.30 del mattino - perlomeno i Consiglieri di minoranza erano già a quell'ora - fino alle ore 24 di sera.
Su questo, credo che sia necessario un chiarimento, al di là della nostra dialettica sul gioco d'azzardo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Le disposizioni del DIRMEI non prescrivono nessuna tempistica, ma le mascherine sono date all'entrata e chi avesse necessità di cambiarle pu andare tranquillamente in portineria.
Io sono entrato adesso, ce l'avevo in tasca. Oggettivamente, non l'ho cambiata per mia negligenza.



CANALIS Monica

L'igiene personale ognuno se la gestisce. Personalmente, dopo quattro ore la cambio e gradirei riceverei un comportamento diverso da parte dei funzionari. Si tratta semplicemente di chiedere una mascherina. Se dobbiamo portarcela da casa, lo farò.
Essere maltrattati perché si chiede una mascherina dopo quattro ore in Consiglio regionale, mi sembra fuori luogo.



PRESIDENTE

Non credo che ci sia qualcuno che maltratti i Consiglieri, soprattutto tra i funzionari, dirigenti o dipendenti del Consiglio regionale.



CANALIS Monica

Presidente, innanzitutto non m'interrompa!



PRESIDENTE

Io le chiudo l'audio, perché non può permettersi di fare certe affermazioni!



CANALIS Monica

Testimonio il trattamento ricevuto.



PRESIDENTE

Se lei vuole cambiare la mascherina, va in portineria e gliela cambiano, com'è successo ad altri Consiglieri, senza polemica.
La mia igiene personale non mi permette e non mi concede di cambiare la mascherina ogni quattro ore, ma sono questioni personali.
Ci sono richieste d'intervento sull'articolato?



CANALIS Monica

Presidente, mi scusi.



PRESIDENTE

Le ho tolto la parola. Se vuole cambiare la mascherina, va in portineria e la cambia.



CANALIS Monica

Scusi, Presidente, al di là di tutto, al di là della legittime differenze politiche: le sembrano dei toni da utilizzare?



PRESIDENTE

È lei che fa delle affermazioni senza logica: nessuno ha maltrattato nessuno.



CANALIS Monica

Come si permette, Presidente?



PRESIDENTE

No, lei come si permette? La richiamo all'ordine, Consigliera Canalis! La richiamo all'ordine! Lei non può dire che qui ci sono delle persone che maltrattano la sua persona.



CANALIS Monica

Non posso dire di essere stata maltrattata?



PRESIDENTE

La mascherina le viene data all'entrata, non all'uscita. Se ha necessità di cambiarla ogni quattro ore, vada alla reception e le sarà cambiata, come prescrivono i protocolli.



CANALIS Monica

Allora chiederò che il tema venga sottoposto all'Ufficio di Presidenza di cui lei non è l'unico componente.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Valuteremo in Ufficio di Presidenza, anche il suo comportamento.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Non ho seguito l'intervento iniziale della Consigliera Canalis, quindi uso solo il suo intervento per collegarmi e sollecitare.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusate, la Consigliera Frediani sta intervenendo.



FREDIANI Francesca

Ho sentito citare il DIRMEI e il suo parere e lei, Presidente, ha detto che il DIRMEI non ha specificato. Avevo chiesto due o tre sedute fa di Conferenza dei Capigruppo un parere scritto del DIRMEI rispetto alla possibilità di utilizzare per molte ore la mascherina e volevo solo sapere se lo avessero formalizzato o se stiamo sempre facendo fede alle prime indicazioni, quando gli orari d'Aula erano più ridotti.
È solo per capire se c'è stato un aggiornamento rispetto a questo.



PRESIDENTE

Adesso arriva il dottor Panté. Comunque è stato formalizzato e avevamo dato disposizione di mandare la comunicazione a tutti i Capigruppo. Adesso verifichiamo. Quello me lo ricordo assolutamente e lo verifichiamo subito una volta arrivato il dottor Panté, che è il Direttore competente.
Eravamo arrivati all'approvazione dell'emendamento relativo all'articolo 10.
ARTICOLO 10 bis Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Sull'articolo 10 bis,"Divieto di sponsorizzazione e patrocinio", pongo una pregiudiziale d'incostituzionalità.
Riguardo agli emendamenti n. 68559) e n. 386585), si sollevano elementi di legittimità costituzionale. Nello specifico: a) il comma 1, oltre a essere contraddittorio, interviene sulla libera iniziativa economica delle attività che scelgono liberamente le attività di sponsorizzazione; b) il comma 2 si pone in contrasto con i principi costituzionali, poiché il riferimento a specifici Comuni ivi contenuti viola i principi di generalità, ragionevolezza e astrattezza e non appare giustificata la disciplina differenziale per diverse zone territoriali; c) al comma 3 il riferimento a specifiche categorie d'impresa viola i principi di generalità, ragionevolezza e astrattezza e detta una non giustificata disciplina differenziale per le diverse categorie d'imprese.



PRESIDENTE

Ci sono Consiglieri che vogliono intervenire sulla questione pregiudiziale? Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intanto vorrei acquisire la richiesta del Consigliere, ricordando per che, come sapranno gli Uffici e soprattutto la dottoressa Jannelli, questi emendamenti non sono tutti fatti nello stesso modo. Alcuni sono per Provincia, altri per Unioni di Comuni e altri per Comuni.
Se volete, si può, come tra l'altro ha fatto la Giunta, accettare degli accoglimenti, per esempio degli emendamenti soppressivi del comma 2 di questi articoli. Ma non ho capito bene, visto che ci sono alcuni emendamenti che sono di per sé nuovi articoli e altri che sono emendamenti singoli, come si possano riassumere queste pregiudiziali tutte insieme, con questi tre punti.
Posto che sui primi vorrei comprendere bene le ragioni, intanto le chiederei, se ce l'ha per iscritto, di poterlo leggere, perché l'ha letto molto in fretta. Ho percepito quello dei Comuni. Tra l'altro, ricordo che eravamo rimasti con un'intesa su questo punto: un conto è dire, per ipotesi, che, dopo che si votano i primi emendamenti sui Comuni, si ritiene non più possibile procedere su altri Comuni, è un conto; altro conto è la pregiudiziale di costituzionalità su quel tipo di emendamenti, perch allora vale tutto. Cioè, in qualche modo non si può più prevedere l'attività emendativa in questo senso.
Le chiederei un attimo di sospensione per leggere le tre condizioni o almeno, quelle che sono state espresse dall'Assessore Ricca, anche perch non sono tutti riassumibili, perché parliamo di 103.424 emendamenti molto diversi fra loro, quindi i tre punti citati dall'Assessore non mi pare esistano per tutti i 103.424 emendamenti.
Pertanto, abbiamo bisogno di verificare se è vero che tutti sono riassunti in queste pregiudiziali, anche perché non mi pare fosse questo l'esito del confronto della Commissione che abbiamo svolto ieri pomeriggio.



PRESIDENTE

Ricordo che l'articolo 85, comma 6, recita: "Sugli emendamenti e subemendamenti non sono ammesse le questioni pregiudiziali e sospensive".
Questa non è una questione pregiudiziale sugli emendamenti, ma sugli argomenti, sul punto così trattato. Perciò è lecita la trattazione di tale questione pregiudiziale.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ce l'ha per iscritto, se vuole.



GRIMALDI Marco

Visto che sono 103.000 emendamenti, dobbiamo anche avere il tempo per capire.



PRESIDENTE

È buona prassi presentare le questioni pregiudiziali per iscritto. Se l'Assessore la deposita, almeno così creiamo un precedente, Consiglieri per cui viene messa per iscritto e depositata la questione pregiudiziale.
Le questioni pregiudiziali future saranno accettate solo per iscritto.



GRIMALDI Marco

Lei ha già creato un precedente in questi mesi.



PRESIDENTE

No, no, proseguiamo. Se ci sono Consiglieri che.



GRIMALDI Marco

Le ho solo chiesto, visto che lei sta per far decadere.
Presidente, stia calmo, però!



PRESIDENTE

Io sono calmo, si figuri!



GRIMALDI Marco

Presidente, l'ho trattata nel modo più istituzionale possibile.
Le sto solo dicendo che, prima di fare decadere 103.000 emendamenti perché la Giunta non ha voluto e non ha saputo "cangurarli".
Così come ci siamo detti ieri, sono stati letti in fretta e furia tre motivi costituzionali che, immagino, li riassumano tutti. Le stiamo solo chiedendo di vederli, quindi di darci qualche minuto di sospensione per leggerli e valutare se sono centrali in questa discussione. Non mi pare una follia.
Grazie.



PRESIDENTE

No, non c'è nessuna follia. Adesso la questione pregiudiziale è protocollata, viene fotocopiata e inserita.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, è chiaro che nella discussione di questo disegno di legge nel merito, ormai abbiamo detto tutto quello su cui noi siamo contrari e voi tutto quello che pensate sia giusto. Però stiamo scrivendo tutta la storia di applicazione di questo benedetto articolo 84, comma 6. Di conseguenza, gestirei l'avanzamento della discussione con prudenza e cautela.
Se abbiamo dubbi sull'applicazione della norma (perché, se ricapiterà tirerete fuori i verbali di questa seduta), sinceramente, direi di sospendere l'Aula per cercare di capire in che modo intendete applicare il "canguro" su quest'articolo e sugli emendamenti; cerchiamo di capire come definire un percorso d'applicazione di quest'articolo. Un passaggio che si dovrebbe fare in Giunta per il Regolamento, ma facciamolo in Aula, così rimane traccia nei verbali dell'Aula.
Non è che c'impuntiamo sul Regolamento, ma siamo molto preoccupati di questo precedente che si sta creando. Vogliamo capire come viene applicato passo per passo, perché magari tra sei mesi, su un altro provvedimento, ci direte che nel lontano, o vicinissimo, 7 luglio 2021 alle ore "x" abbiamo fatto così; quindi, diventa storia.
Anche sulle pregiudiziali, insomma, sospendiamo! Non chiediamo di protocollare e, quindi, di cambiare una prassi consolidata, però quello che si vuole dire è fermiamoci un attimo e cerchiamo solo di capire come procedere nel merito. Magari, fate un altro "canguro" e sospendiamo, come abbiamo fatto per l'articolo 6 ter, ma lasciamo traccia su come applicare il comma di quest'articolo del Regolamento.
Sospendiamo cinque minuti e cerchiamo insieme di capire come procedere con l'applicazione di questo comma.



PRESIDENTE

Grazie.
Sospendiamo i lavori per cinque minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.48, riprende alle ore 15.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Assessore, non vorrei essere male interpretato.
Sull'articolo 10 bis sospendiamo la discussione, cosi come sul 10 ter.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Solo per annunciare, visto che stiamo andando avanti, che su alcuni articoli, in base all'articolo 74 del Regolamento, chiederemo la votazione segreta. Adesso consegno le firme alla Presidenza per gli articoli richiesti.



PRESIDENTE

L'articolo 74, comma 2 recita: "Le votazioni avvengono a scrutinio segreto quando si tratta di nomine, salvo diversa disposizione di Statuto nonché ogni volta che si tratti di questioni riguardanti persone. Lo scrutinio segreto si effettua anche quando lo richiede un sesto dei Consiglieri assegnati".
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Prima di passare all'esame dell'articolo 11, chiedo cinque minuti di sospensione per un confronto dei Capigruppo di maggioranza.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, ma abbiamo già vissuto ieri questa riunione di maggioranza. Piuttosto sospendiamo fino alle ore 20 e ci rivediamo nella serale, perché siamo stati sospesi per questioni.
No, la serale no, ci rivediamo domani. I colleghi mi hanno giustamente indicato un'altra strada.
Però sinceramente è inaccettabile questo comportamento della maggioranza: se non siete d'accordo, ritirate il provvedimento.



PRESIDENTE

Ho accettato la sospensione richiesta dalla minoranza, quindi posso accettare anche quella proposta dal Presidente di Gruppo Bongioanni.
La seduta riprenderà alle ore 16, che ci sia o meno il numero legale (lo dico alla maggioranza).
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.45, riprende alle ore 17.05)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
ARTICOLO 10 bis Emendamento conclusivo rubricato n. 799530) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo agli articoli 10 bis e 10 ter.
"In coerenza con le finalità e i principi della presente legge, la Regione non concede il proprio patrocinio per quegli eventi, quelle manifestazioni, spettacoli, mostre, convegni e iniziative sportive che ospitano o pubblicizzano attività che, benché lecite, favoriscono o inducono alla dipendenza del gioco d'azzardo patologico.
La Regione promuove protocolli d'intesa con gli Enti locali, affinch essi s'impegnino per le finalità di cui al comma 1. Gli eventi di cui all'articolo 1 non possono essere patrocinati, finanziati e ottenere benefici da parte delle attività, cui l'articolo 2, comma 1, lettere c), d) ed e).
Qualora nel corso degli eventi già patrocinati, sia a titolo oneroso sia gratuito, venga rilevata la presenza dell'attività di cui all'articolo 2, comma 1, lettere c), d) ed e), la Regione ritira il patrocinio già concesso e revoca i contributi, qualora erogati".
Il presente emendamento, Presidente, è frutto della sintesi tra gli emendamenti di cui agli articoli 10 bis e 10 ter, gli emendamenti dal n.
68599) al n. 386585), articolo 10 bis, e gli emendamenti dal n. 913) al n.
932), articolo 10 ter.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Scusi, non ho compreso. Da quest'emendamento, cosiddetto "canguro" relativo all'articolo n. 10, anziché ampliare, facendo altri due "canguri" sul 10 bis e sul 10 ter, avete semplicemente ampliato le motivazioni? Non ho capito bene che cosa abbiamo letto fino adesso.



PRESIDENTE

L'articolo 10 è già stato votato. Stiamo esaminando il 10 bis.



GRIMALDI Marco

Che è esteso al 10 ter?



PRESIDENTE

Una parte del 10 bis è già stato assorbita dal 10, e il 10 bis, che è l'emendamento conclusivo, assorbe la parte restante del 10 bis e del 10 ter.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Scusi, quindi è un nuovo "canguro" che accorpa un pezzo di 10 bis e il 10 ter?



PRESIDENTE

Sì, perché una parte del 10 bis è stata assorbita dall'approvazione dell'articolo 10.



GALLO Raffaele

È stato caricato sulla piattaforma?



PRESIDENTE

Sì.



GALLO Raffaele

Perfetto.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, prima della riunione di maggioranza aveva chiesto la votazione a scrutinio segreto sugli articoli 12, 14, 14 novies e 18, ai sensi dell'articolo 74 del Regolamento.
Va bene, procediamo con la votazione a scrutinio segreto.
Non vi sono richieste d'intervento in merito all'emendamento conclusivo n.
799530).
Il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799530).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
In tal modo, è introdotto l'articolo 10 bis.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale il voto contrario del Consigliere Ravetti.
ARTICOLO 11 Emendamento conclusivo rubricato n. 799521) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo per quanto riguarda l'articolo 11, relativo alle azioni di lotta e prevenzione al fenomeno dell'usura e contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata.
"La Regione, in coerenza con i principi e le azioni volte a prevenire il ricorso all'usura da parte di soggetti affetti da dipendenza da gioco d'azzardo patologico e delle loro famiglie, promuove, con il coinvolgimento dell'Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento di cui alla legge regionale 19 giugno 2017, n. 8, le seguenti attività: la realizzazione, d'intesa con l'Ufficio Scolastico Regionale, di campagne d'informazione e di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio regionale, per favorire una corretta percezione del rischio da gioco d'azzardo patologico; la diffusione della cultura dell'utilizzo corretto e responsabile del denaro al fine di evitare situazioni d'indebitamento e sovraindebitamento e di connessa maggiore esposizione al rischio di usura da parte di soggetti affetti da dipendenza dal gioco d'azzardo patologico e dei loro famigliari la realizzazione, d'intesa con le Camere di Commercio competenti per territorio, di campagne d'informazione e di sensibilizzazione per tutti gli esercenti presenti sul territorio regionale, per favorire una corretta percezione del rischio da gioco d'azzardo patologico.
Al fine di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata, la Regione, attraverso la Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi promuove appositi protocolli con le Prefetture e le Forze dell'ordine".
Presidente, il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 984) Lega e n. 1046) Forza Italia, e recepimento parziale degli emendamenti 85560) e 85561) di Giunta, nonché di minoranza n. 8), n. 9), n. 10), n. 424) e n. 427), rispettivamente Movimento 4 Ottobre e Partito Democratico, ed esprime l'orientamento conclusivo di maggioranza sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale

Grazie, Presidente.
Come i colleghi avranno notato, non sono intervenuto fino adesso e devo essere molto sincero, lo avrei anche evitato con piacere, però sento il dovere di fare una precisazione importante. L'attuale emendamento chiamiamolo conclusivo, menziona, tra quelli che sono accolti (e usa la terminologia "recepimento parziale") anche i due letti dall'Assessore Ricca, ovvero il n. 85560) e il n. 85561), che ho depositato io poco prima che intervenisse il contingentamento. Riguarda un tema che ritengo molto delicato, ma so che è una sensibilità condivisa da tutti i presenti e da tutti i componenti dell'Aula, ovvero il contrasto alle infiltrazioni della malavita organizzata.
Questo lo dico perché - perdonatemi un piccolo excursus - quando il centrosinistra, la scorsa legislatura, ha approvato questa legge, non ho problemi a ricordare che la votai, ma ricordo anche che chiesi comunque una sorta di sperimentazione o, comunque, di applicazione scaglionata, e per certi versi sospesa, proprio perché, personalmente, ho sempre ritenuto che il gioco lecito fosse una sorta di alternativa controllata dallo Stato quindi legale, al gioco illegale, che invece sappiamo proprio essere al di fuori del rispetto di ogni regola e che, quindi, fosse anche uno strumento di contrasto al gioco illegale.
In parte lo ritengo ancora, però le inchieste che abbiamo visto svilupparsi successivamente (prima indagini e poi addirittura processi, che hanno interessato anche zone importanti del nostro territorio piemontese) hanno invece evidenziato che la malavita organizzata, e più precisamente la 'ndrangheta, ha colonizzato, nella sua strategia di riciclaggio del denaro sporco, anche alcuni settori del gioco lecito e che azioni di contrasto messi in campo da amministrazioni comunali di qualsiasi colore, comprese quelle di centrodestra, hanno tirato fuori quello che è il lato davvero delinquenziale e non imprenditoriale della malavita organizzata, con pesanti intimidazioni, per cui alcuni amministratori locali piemontesi adesso sono costretti a girare con la scorta.
Sinceramente mi sono chiesto: episodi come questi possono quindi portare a demonizzare e bloccare un intero comparto economico, che ha anche un'ampia parte, sicuramente maggioritaria, pulita? La risposta che mi sono dato è no, però ho anche pensato personalmente, che un serio legislatore dovesse fare un bilanciamento di esigenze, un bilanciamento di finalità e trovare una soluzione che riuscisse a salvare - perdonatemi l'espressione poco tecnica - il bambino senza però dover salvare anche l'acqua sporca.
Sinceramente, questi due emendamenti che ho predisposto, che erano chiaramente, nella mia ottica, aperti al massimo dialogo e al massimo confronto emendativo in senso migliorativo, erano quelli di salvaguardare una sorta di strumento di deroga, in senso chiaramente più restrittivo, in mano ai Sindaci, sulle distanze o, meglio, sull'individuazione di luoghi sensibili e sull'estensione delle fasce orarie, chiaramente vincolandolo a come potevate leggere e potrete ancora leggere, particolari esigenze motivate di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa.
In questo ritenevo che, oggettivamente, l'obbligo di motivazione consentisse, da un lato, di dare strumenti ai Sindaci dei territori infiltrati, di salvare e tutelare le loro comunità da questo rischio e dall'altro, prevenire un utilizzo strumentale (strumentale nel senso di non corretto, di esagerato) di questo strumento a chi, invece, ha solo un'ostilità ideologica a tutto il comparto.
Ero chiaramente anche disponibile - sono suggestioni discusse in maggioranza - a prevedere, magari per i Comuni che se ne volessero avvalere, anche un confronto obbligato con il CPOSP (Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza) insediato nelle Prefetture, che quindi vede i Prefetti e anche la Regione Piemonte partecipare. Evidentemente, però, non ha raccolto il gradimento e il consenso - è un dato evidente - di tutta la maggioranza.
Sinceramente devo precisare, ed è lampante agli occhi di tutti, che l'emendamento conclusivo n. 11) non raccoglie nulla delle proposte contenute nei due emendamenti che ho firmato io e propone, nel dettaglio al comma 2, com'è stato letto puntualmente, il fatto di attivarsi, peraltro tramite una Commissione, quella alla legalità, che già statutariamente è gestita dall'opposizione, quindi non ha bisogno che sia una legge regionale o un emendamento di maggioranza a dirgli cosa deve fare, di studiare e di promuovere dei protocolli con la Prefettura. Tra l'altro, sul tema della mafia e dell'antiusura stiamo già portando avanti in modo anche molto trasversale - lo dico con grande soddisfazione - un lavoro molto partecipato e molto intellettualmente onesto.
Sinceramente ritengo che fosse - ormai uso il passato - importante dotare, proprio quelle figure che hanno il controllo del territorio, e anche la responsabilità della pubblica sicurezza della loro comunità, di strumenti ben contingentati, cioè ben delimitati, quindi non utilizzabili in modo strumentale, però anche operativi.
In caso contrario - lo dico con la titolarità delle deleghe antimafia il timore, ma spero poi di essere smentito dai fatti - il timore che voglio condividere con voi è che una poderosa liberalizzazione, senza delle misure di dettaglio che consentano di contrastare delle singole infezioni, magari minoritarie e molto ben delimitate, però esistenti, possa abbassare le difese di tutte le istituzioni, a 360 gradi, nei confronti delle strategie della malavita organizzata, che sappiamo essere molto performanti e ormai molto elaborate e strutturate, lasciando quindi da soli o non dardo strumenti esaustivi o abbastanza operativi a quegli amministratori locali che, invece, desiderano continuare il contrasto a infezioni come quelle delle infiltrazioni mafiose.
Sinceramente non penso di dover essere io, che sono un Fratello d'Italia, a dover ricordare che lo spirito dell'autonomia, per non parlare della sussidiarietà, è proprio la responsabilizzazione dei Sindaci e delle fasce tricolori che, infatti, hanno manifestato pesanti criticità nelle sedi istituzionali a ciò dedicate, come il CAL, così come anche in diversi ordini del giorno discussi in Consigli comunali che non sono governati n dal centrosinistra né dal Movimento 5 Stelle.
Purtroppo è un rammarico. Sinceramente non ritengo che una legge scritta così, che non prevede degli anticorpi contro le strategie, che abbiamo visto essere purtroppo in campo, d'infiltrazione nel gioco lecito sia abbastanza solida, ed è per questo che sicuramente quest'articolo non incontra personalmente il mio consenso e la mia approvazione.
Tanto dovevo all'Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Marrone.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Grazie, soprattutto, Assessore Marrone. Grazie per aver detto che lo strumento dell'emendamento riassuntivo dell'orientamento della Giunta sull'intero provvedimento è un falso. Ripeto, è un falso. È stato utilizzato in modo ingannevole. All'inizio si era detto che gli emendamenti riassuntivi dell'orientamento complessivo della Giunta sono della maggioranza, ma a maggior ragione non è così, perché non lo sono nemmeno per la Giunta: quelli sono emendamenti presentati dall'Assessore Ricca perché non riassumono l'orientamento della maggioranza e della Giunta.
Una parte della Giunta ci ha appena detto che non sono stati recepiti in modo corretto i suoi emendamenti, che c'è stato un recepimento parziale di due suoi emendamenti, peraltro a sua insaputa, che senza gli altri sono qualcosa di vuoto. E, come ha detto giustamente l'Assessore Marrone, quelle competenze la Commissione legalità ce le ha già, non abbiamo bisogno di una legge regionale che dica che la Commissione legalità può stabilire protocolli. Stiamo già lavorando, come Commissione legalità e come Osservatori sull'usura, insieme con l'Assessore Marrone.
Dico anche, e lo dico a tutti, specialmente alla maggioranza e alla Giunta: se volevate veramente tutelare la legalità nella nostra regione dovevate lasciare la legge regionale 9/2016 così com'era, perché quella tutelava la legalità.
È stato detto anche adesso che, purtroppo, il mondo delle mafie è interessato anche e soprattutto al gioco legale. La Guardia di Finanza ha ribadito che l'aumento degli interventi nel campo del gioco legale non è in alcun modo legato alla legge 9/2016, quindi continuare a contrapporre la legge 9/2016 con la vostra modifica come gioco legale contro il gioco illegale è un altro falso, è un'altra affermazione ingannevole.
Il gioco, è chiaro ormai, si è rotto e state rispondendo solo a una lobby economica. La tutela della legalità era la regolamentazione del gioco legale in Piemonte, la regolamentazione che è stata fatta dalla legge 9 2016ì, per cui inserire quegli articoli è pura ipocrisia.
Adesso, ripeto, il giocattolo si è rotto. Mi auguro che la parte di maggioranza e di Giunta sia conseguente rispetto alle affermazioni che ha fatto in Aula, perché questa è veramente la pagina più nera del Consiglio regionale da che si ricordi. Uno strumento offerto e garantito dal Regolamento è stato utilizzato in modo ingannevole e, mi viene da dire, in modo illecito.
Chiaramente la questione non finisce così.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Anch'io devo ringraziare l'Assessore Marrone per le parole oneste di verità che ha usato in quest'Aula. Parole che, per quanto riguarda l'argomento che stiamo trattando, purtroppo, non sono state usate tante volte in quest'Aula.
Nel senso che nelle settimane e nei mesi scorsi abbiamo ascoltato, al contrario di quello che ha appena detto l'Assessore, delle mistificazioni oggi l'Assessore Marrone, invece, su questo tema, ha onestamente riconosciuto qualcosa che ormai era stato svelato anche nelle ultime audizioni, come abbiamo detto anche nei giorni scorsi.
Uno degli artifici retorici su cui avete provato a costruire la campagna d'opinione pubblica a difesa del disegno di legge 144, cioè che il gioco legale scacciasse in maniera totale e definitiva le mafie e il gioco illegale, è una falsità. Questo non lo dice il sottoscritto e non lo dice l'Assessore Marrone che, onestamente, ha fatto riferimento a inchieste, ma è stato detto in quest'aula, durante le audizioni. Forse l'Assessore non era presente, ma gli è stato riferito sia dalla Guardia di Finanza sia dalla DDA che il gioco legale non è garanzia, purtroppo, di nulla.
Certo, sappiamo tutti che, se vietassimo un'attività, aiuteremo a generare un mercato illegale (questo ce lo insegna la storia), ma qui non stiamo vietando nulla: stiamo limitando e, comunque, abbiamo visto che in questi anni in cui il gioco legale è cresciuto in maniera esponenziale (ricordo ancora una volta che siamo passati da venti miliardi di raccolta nel 2004 a 110 miliardi di raccolta nel 2019), non è che le mafie siano sparite dal gioco. Nonostante una crescita del gioco legale enorme, le mafie sono presenti nel gioco legale.
Allora, signori, non possiamo dirci delle bugie su questo, almeno la verità ce la dobbiamo dire. Possiamo, anzi, potete, perché noi non siamo d'accordo ad aumentare le macchinette, ma non potete dire la bugia che quest'azione favorisce la cacciata dalle mafie, perché non è vero! Le macchinette sono aumentate e le mafie con loro. Non si vuole criminalizzare un settore, come ha detto l'Assessore, ma neanche dire delle bugie. Le bugie non vanno bene soprattutto in un'Aula come questa, soprattutto quando poi hanno delle conseguenze sui più fragili.
Arrivando all'emendamento in questione, vorrei fare un appunto di natura tecnica, Presidente, e poi uno di natura politica. Quello di natura tecnica è sul comma 2 che è stato citato. È vero, come ha detto il Consigliere Bertola, che la Commissione già lavora per gli obiettivi che sono indicati, ma permettetemi di dire una cosa: mi hanno sempre detto, da quando sono entrato in quest'Aula, Statuto e Regolamento alla mano, che le Commissioni non hanno valenza esterna.
Nella scorsa legislatura ho avuto l'onore di fare il Presidente della IV Commissione per un anno e mezzo circa, ma non ho mai potuto firmare neanche una lettera in uscita dal Consiglio. Il Presidente della Commissione firma solamente le convocazioni. Quando dovevo chiamare o avere a che fare con qualcuno di esterno al Consiglio regionale, chiedevo al Presidente del Consiglio regionale di scrivere per conto nostro una lettera. Quando abbiamo chiesto alla Prefettura e alla DDA di venire qua non l'ha fatto il Presidente Bertola. Non lo può fare il Presidente Bertola, signori. Lo fa il Presidente Allasia, perché le Commissioni non hanno validità esterna.
Pertanto, questo comma, per com'è scritto, non solo è mistificante, ma non si può neanche attuare. La Commissione legalità non può, per com'è scritto qui, promuovere protocolli con Prefetture e Forze dell'ordine perché lo può fare il Consiglio regionale e non la Commissione. La Commissione può chiedere al Consiglio di farlo, ma sono due cose diverse.
In altre parole, è un comma che non dice nulla, è un comma vuoto.
Poi c'è la nota politica. Signori, quando all'interno di una forza di coalizione di maggioranza nasce una diatriba o un disaccordo su una questione importante come questa, cioè la salute dei cittadini e le infiltrazioni mafiose, la composizione è una questione delicata, che non si risolve poi con il voto se avete trovato l'accordo, se l'Assessore fa la dichiarazione che così rimane agli atti, può dire che politicamente si è dissociato e poi magari lo vota. Non so cosa succederà con il voto, lo vedremo tra poco. Ma come si risolve? Come si arriva a una sintesi in una maggioranza su un tema come questo? Non si risolve con il voto.
Qui vale la domanda che abbiamo fatto ieri: dov'è il Presidente Cirio? Non sappiamo per adesso che cosa pensa Forza Italia su quest'emendamento perché non si è ancora espressa, ma sappiamo che tra Lega e Fratelli d'Italia c'è una visione profondamente diversa o, comunque, c'è un'insoddisfazione da parte di una delle forze di maggioranza. La sintesi non è solo una sintesi tecnica di voto.
Dov'è il Presidente? Che cosa pensa di questo tema il Presidente Cirio? Quando le forze di maggioranza non sono d'accordo, occorre anche una sintesi che deve essere politica, non soltanto di tecnica d'Aula. Questo oggi manca ed è un altro vulnus inferto in quest'Aula al processo democratico su un tema che, come vedete, sta creando delle "prime volte" su qualsiasi questione, non soltanto regolamentare, che cambieranno probabilmente la storia del Consiglio regionale. E noi stiamo cambiando la storia dei processi del Consiglio regionale nell'indifferenza del Presidente della Regione. Questo, lasciatemelo dire, è grave, soprattutto su temi come questo.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Inizierò con un intervento in controtendenza: non credo che l'Assessore Ricca abbia fatto un falso ideologico o abbia commesso un falso ideologico.
In che senso? Come lei sa, sono intervenuto per chiedere spiegazioni sulle motivazioni degli emendamenti, perché la Giunta regionale firma con il Consigliere Ricca, che è un Consigliere, e dice che "esprime l'orientamento conclusivo di maggioranza sul provvedimento". Vale a dire che, quando l'Assessore Ricca firmava, secondo me, non stava facendo un falso ideologico.
Dopodiché, ho rilevato un'altra cosa, Presidente. L'articolo 84, comma 7 recita: "Nel caso in cui la Giunta regionale voglia utilizzare quanto previsto al comma 6."; il comma 6 dice che la Giunta regionale "per motivi di urgenza e necessità di un'approvazione celere di un disegno di legge dalla stessa presentato ha facoltà di proporre, prima della votazione" quindi adesso, "di ciascun articolo, gli emendamenti necessari.".
Che cosa le sto dicendo, Presidente? Credo che l'Assessore Marrone sia intervenuto come rappresentante di Giunta e non come Capogruppo di Fratelli d'Italia, che non è più da mesi. E credo, conoscendo il Consigliere Marrone e l'Assessore Marrone, che anche lui non abbia commesso nessun falso ideologico, cioè abbia detto la verità, in questo momento.
Ora, Presidente, siamo davanti a una situazione inedita per il nostro Regolamento: se la Giunta, come dice lei, è una, e quindi quest'emendamento è vergato con la parola "maggioranza", dobbiamo capire chi dice la verità sull'emendamento in quanto tale.
Ho proposto una soluzione, che è quella di buonsenso, cioè quando una Giunta riscrive tramite dei "canguri" un intero testo, è vero che l'Assessore Ricca non è obbligato a passare dalla Giunta, ma, se comprendo in questo momento questa discussione in Giunta non è stata fatta. Di conseguenza, adesso che è stato esplicitato a verbale, che cosa facciamo? L'Assessore Ricca ha scritto un falso ideologico? Io credo di no, ha scritto la verità, ma adesso l'Assessore Marrone ha raccontato l'altra verità, cioè che l'emendamento non è più di Giunta, ma di un Consigliere di maggioranza. Questa discussione, Presidente, si ferma qui, perché se non si ferma qui e tutti noi abbiamo udito, anche in streaming, la questione va a finire in altri luoghi.
Inoltre, sul merito, Presidente: c'è un punto ben strano e ne parleremo più avanti. Nell'ultimo "canguro" la Giunta, non recependo niente della discussione di quest'Aula, aggiunge, da sola, senza che nessuno gliel'abbia chiesto, che le istanze dei soggetti competenti che vogliono reinstallare le slot dismesse, o addirittura i centri scommesse che hanno venduto venduto, quindi che non hanno più nessun diritto e non lo avrebbero comunque se voi non faceste una sanatoria, ma di sicuro quelli che le hanno dismesse i diritti acquisiti ex ante 2016 non li hanno più.
Ecco, a proposito d'illegalità. Ma quale legalità? Ma quale legalità? Dopo un anno di COVID, sapete cosa fanno le mafie? Le avete lette le dichiarazioni dei Prefetti di Torino e delle altre Province? "Le mafie vogliono fare shopping. Vogliono fare shopping al Nord Italia". Non lo dico io, eh. L'avete letto su tutti i giornali! Tutti i Prefetti hanno detto "state attenti", "fate osservatori", "capite esattamente cosa vogliono fare"! Scusate, ma voi davvero volete fare una norma che permette a tutti coloro le cui attività sono già dismesse o vendute possono essere acquisite da altri, in una sanatoria ex post per diventare monopolisti, perch saranno gli unici a poter stare fuori dalle distanze di questa legge! Ma davvero? Ma davvero? Credo che adesso non solo vanno evidenziati palesemente i distinguo, ma credo che questa discussione, Presidente, mi consenta, debba fermarsi un attimo, perché credo siano venute meno le ragioni di quel "canguro" e di quegli emendamenti che, secondo noi, non rispettano più l'articolo 84 e i commi da lei citati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Presidente, ho notato che ha chiesto la parola il Capogruppo della Lega e credo che, a questo punto della discussione, se lei è d'accordo, è bene ascoltare il punto di vista del Gruppo più importante del Consiglio dopodiché, sarò ben lieto d'intervenire, se lei è d'accordo.



PRESIDENTE

Se rinuncia all'intervento.
Prego, Consigliere Preioni.



RAVETTI Domenico

Non rinuncio all'intervento, chiedo di intervenire dopo, Presidente.



PRESIDENTE

Si, però rinuncia all'intervento.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Anzitutto, vorrei dire che l'Assessore Ricca ha una delega di Giunta per illustrare questo importante disegno di legge.
Poi, per quanto riguarda quest'articolo, riteniamo e abbiamo ritenuto che i Sindaci, già oggi, per il Testo Unico degli Enti locali (TUEL) giustamente, hanno già importanti poteri di ordinanza di pubblica sicurezza, così quando ravvisano problemi nel proprio territorio possono attivare ordinanze, e ci mancherebbe: a noi sta a cuore l'utilizzo di ordinanze di questo tipo rispetto alla criminalità, perché il nostro provvedimento va proprio nella direzione di evitare sacche d'illegalità o zone d'ombra. Questo è il principio fondante di questo provvedimento.
D'altra parte, ci sono gli organi preposti (la Magistratura, la Procura, la Questura, la Prefettura), che hanno oggettivamente poteri d'indagine, ed è anche il loro lavoro scavare in luoghi dove la malavita si è infilata ed effettuare sequestri.
Noi riteniamo che non sia il Sindaco a doversi sostituire agli enti d'indagine, ma che ci siano gli enti preposti, ma riteniamo anche di non dare un'estrema responsabilità ai nostri Sindaci, perché potrebbe nascere anche un punto di vista opposto: "Hai questa possibilità, perché non ha agito in tal senso?". Il Sindaco deve sicuramente avere sotto controllo il territorio, ma le situazioni sono comunque molto delicate. Sapete anche che è in atto tutta una discussione rispetto alle responsabilità dei Sindaci che sono molteplici. Noi non vogliamo sovraccaricarli d'incombenze che sicuramente, vanno tenute in considerazione, ma ribadisco che ci sono i poteri di ordinanza e ci sono gli enti preposti a questo.
Questa è un po' la sintesi del fatto che si è arrivati all'articolo 11 comma 2 che dice: "Al fine di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata, la Regione, attraverso la Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto dei fenomeni mafiosi, promuove appositi protocolli con le Prefetture e le Forze dell'ordine".
Secondo noi, non è un articolo senza senso; secondo noi, è un articolo importante, è un articolo che autorizza una Commissione permanente assegnata per garanzia alle minoranze. È una Commissione che certo rappresenta la Regione Piemonte, mi pare ovvio, e il Consiglio regionale che lavora per conto di Regione Piemonte e del Consiglio regionale, che pu audire e fare proposte, naturalmente, in ascolto rispetto ai Sindaci, che sono i principali protagonisti nel formulare realmente dei protocolli.
Bisognerà essere attivi nel fare veramente questo lavoro e audire i poveri Sindaci, che sul loro territorio affrontano problematiche del genere.
Qualche caso è emerso e qualche Sindaco e qualche Assessore che gira con la scorta dovrà venire qua in Commissione, fare degli appositi protocolli con la Prefettura e la Questura, per far sì che, quando ci sono dei casi specifici, si va a colpire quelli in particolare, però appunto non si va a colpire un intero settore, un'intera via, un'intera città rispetto a delle sensibilità arbitrarie, perché noi non vogliamo che se il dirimpettaio di strada è un imprenditore totalmente onesto e non ha nulla a che fare con l'illegalità dev'essere penalizzato perché nella sua stessa via c'è uno che ha a che fare con la criminalità. Quello, l'illegale, va chiuso, ma l'altro deve continuare a lavorare, perché fa un lavoro lecito e, avendo investito soldi in maniera lecita, dà del lavoro ad altre persone.
Questo è assolutamente il principio di questa norma e non c'è nessuna volontà di fare una norma vuota, anzi dev'essere una norma piena. Infatti è anche stata data la possibilità a una Commissione permanente, a una Commissione dove c'è una Presidenza delle minoranze, perché è una Commissione di garanzia rispetto all'attuazione reale di questi protocolli con gli enti preposti Non è il Sindaco colui che deve svolgere l'indagine o colui che ha il potere o la documentazione in mano per stabilire se uno è un infiltrato o non lo è, se è una diceria o se è la realtà! Siano la Questura e la Prefettura a deciderlo, in aiuto ai nostri Sindaci con la garanzia del Consiglio regionale e della Regione, che si prende la responsabilità e non dà l'ennesima responsabilità ai nostri Sindaci sovraccaricati di responsabilità su responsabilità. Se parlate con i Sindaci, sapete benissimo che hanno un processo aperto un giorno sì e un giorno no.
Forse è arrivato il momento di scaricare di tali responsabilità i nostri poveri Sindaci. Insomma, questo è il principio che ci ha guidato nel predisporre questa normativa.



PRESIDENTE

Ha chiesto d'intervenire il Vicepresidente Carosso; ne ha facoltà.



CAROSSO Fabio, Vicepresidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Solo per specificare che la posizione della Giunta è quella espressa dall'Assessore Ricca e che l'Assessore Marrone, giustamente, a titolo personale ha tutti i diritti di fare il suo intervento e che quello che ha detto è legittimo. Solo per essere precisi.



PRESIDENTE

Grazie.
Non ho capito se il Consigliere Ravetti ha intenzione d'intervenire.
Scusi, Consigliere Ravetti, ma se la Giunta chiede d'intervenire.
È come quando quelli davanti non vedono che quelli dietro chiedono.
Però, noi segniamo l'ordine degli interventi e cerchiamo di trovare una soluzione.



RAVETTI Domenico

Lei ha perfettamente ragione e mi scuso se stavo interrompendo il Vicepresidente Carosso.
Voglio dire questo. Intanto, ognuno di noi ha un'opinione in quest'Aula e bisogna sempre rispettare le opinioni espresse, quindi prendiamo atto delle opinioni espresse all'interno della Giunta, che sono in conflitto tra loro. Dopodiché, c'è il Vicepresidente Carosso che interviene, sostenendo che c'è una posizione maggioritaria all'interno della Giunta. Non significa che quella è la posizione dell'intera Giunta, per chiarezza.
C'è un fatto politico su questa norma, su un aspetto così fondamentale di questa norma: una forza politica importante ed emergente, da un punto di vista elettorale, nel nostro Paese e in Piemonte, su uno degli aspetti più fondamentali di questa norma rompe il patto di maggioranza.
Se questo fosse accaduto in un periodo storico dove i cittadini avevano un'attenzione più alta e la partecipazione era più evidente, rispetto all'attuale, avremo riempito domani le pagine dei giornali. La vostra fortuna è che, per una serie di fattori, indipendenti da voi, i cittadini in particolare perché la politica non è più un luogo della risoluzione dei loro problemi, non ritengono la politica stessa sufficientemente importante da andare ad acquistare domani il giornale con i giornalisti che decidono per linee editoriali, di scrivere a nove colonne "rottura all'interno della maggioranza".
Non è una mia interpretazione, è un fatto registrato.
Questa è la prima questione politica che non è un'opinione e non è un'interpretazione, è un punto di partenza nella discussione che riguarda il futuro.
Se mi è concesso - e mi è concesso - vi dividete sul tema, se ho ben capito, Assessore Marrone, che riguarda la legalità.
Avremmo preferito evitare, in questa legislatura, di essere spettatori di divisioni sul tema della legalità all'interno della Giunta. Avremmo preferito ascoltare opinioni e punti di vista differenti, sui tantissimi argomenti di cui la Giunta si occupa. Di tutti, tranne il tema della legalità. Riflettiamo insieme su questa vicenda. Riflettiamo insieme. Noi siamo molto preoccupati, senza essere ridondanti.
Poi c'è una questione di tecnica legislativa. Se dovessimo, in silenzio, proseguire, accetteremmo una tecnica legislativa tale per cui, a un certo punto, la Giunta, in conflitto all'interno, riassume una posizione (peraltro, se posso dire, assente il Presidente e assenti due Assessori che hanno competenze molto importanti su questa norma) e presenta un emendamento riassuntivo, che non può essere ascritto all'intera Giunta, ma a una parte.
Lo dico perché ne sono certo: potremmo anche fare finta di nulla, ma c'è un mondo là fuori che ci guarda e che, rispetto a quest'interpretazione e a questa scelta (se così sarà) avrà, a prescindere da noi, l'opportunità e il diritto di procedere, come ha già anticipato qualche collega nel suo intervento, chiedendo un'interpretazione ad altri soggetti, diversi da quelli che concorrono a formare il processo legislativo all'interno di questo Consiglio regionale. È un'opinione, in questo momento, la mia, che vale quanto la vostra.
Si governa così il Piemonte? L'interfaccia tra noi, tra quest'Aula, il Consiglio regionale, le leggi che facciamo, l'economia, il terzo settore e i Sindaci? Si gestisce così il Piemonte? Il Governo è questo? Il metodo è giusto? Non ci ascolta nessuno, per intenderci, valutate voi in coscienza. Si fa così? Poi potete anche procedere e fare finta di nulla, però ci sentiamo di consigliarvi, dato che qualche giorno in più non fa male a nessuno, di riflettere e di fermarvi un attimo. Possiamo rivederci con calma domani mattina, ma c'è anche tutta la prossima settimana per fare le scelte migliori.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Guardi, di fronte a una scena simile, in un contesto diverso probabilmente avrei riso e scherzato, come in altre occasioni, ma qui stiamo parlando di legalità, quindi c'è soltanto da essere seri e da riflettere su quello cui abbiamo appena assistito.
L'Assessore Marrone è stato onesto intellettualmente e lo ringrazio per questo; tra l'altro detiene una delega importante che incide su questo disegno di legge, che è la delega alla legalità, quindi apprezzo l'esame fatto a fronte di questo disegno di legge e la competenza con la quale ha affrontato la discussione.
Diversamente, non si può dire dell'Assessore Icardi, che in materia di sanità, che è principale in questo disegno di legge, continua a essere assente e continua a non esprimersi. Probabilmente lui preferisce rimanere in silenzio, ciò che invece non ha fatto l'Assessore Marrone in questo contesto.
Sono soprattutto sconvolta perché molti dati e molte nozioni fornite in questi mesi sono state manipolate da parte della maggioranza. Continuo a sentir ripetere: no, qui si tratta di gioco lecito; è legale; è lecito e legale, quindi tutto bene, non possiamo dire niente.
Se la maggioranza si fosse presentata ad ascoltare le audizioni in Commissione, avrebbe capito che quelli che loro stavano spacciando per dati a sostegno del loro disegno di legge non erano così, anzi, il contrario perché dietro quei dati si nascondono fatti reali. La Guardia di Finanza ci ha portato la sua relazione, dove attesta un aumento degli illeciti in questi anni. La maggioranza ha detto: "Ecco, è colpa della legge 9 del 2016 se aumentano gli illeciti, perché aumenta il gioco illegale".
Abbiamo posto la domanda alla Guardia di Finanza, chiedendo come mai fossero aumentati i sequestri delle macchine, le sanzioni amministrative e quant'altro. Ci è stato risposto che semplicemente erano aumentati i controlli. Per questo, dobbiamo ringraziare la Guardia di Finanza e gli operatori che concorrono sul territorio a mantenere la legalità, ma c'è un dato di fatto: i controlli sono aumentati nel campo del gioco lecito.
Questo è quello che ci è stato detto. Non si tratta di luoghi che non sono adibiti al gioco, di bische clandestine o altro.
Questi interventi sono stati fatti sul gioco lecito e ci sono punte che parlano del 50% di macchinette sequestrate, quindi vuol dire che potenzialmente, un'attività su due in Piemonte può presentare macchinette illegali e manipolate dalla criminalità organizzata: questo dato fa spavento, Assessore e Presidente, e dobbiamo riflettere.
Da che mondo è mondo, ci viene ripetuto da tutti gli istituti di ricerca, da chiunque, che la mafia preferisce nascondersi dietro il gioco legale, non dietro il gioco illegale e c'è stato anche spiegato il perché: è facile accedere a questi nuovi luoghi, com'è facile mettere dei prestanome. Si finisce per ricevere una sanzione amministrativa e basta per un illecito se, invece, non si va a scavare nel profondo e non si cerca di capire che, dietro, c'è la criminalità organizzata che ci lavora. Si tratta di milioni di euro che girano in questo settore e ovunque c'è stata l'infiltrazione di tutte le cosche, dalla 'ndrangheta alla camorra. Questi sono dati che ci vengono forniti.
Quelle che dovevano essere delle motivazioni a sostegno di questo disegno di legge si sono dimostrate fragili castelli di carta che, invece sono caduti di fronte alle audizioni, ma adesso anche di fronte a quello che ci dice l'Assessore Marrone, che rivela che i suoi emendamenti non sono stati recepiti nell'emendamento finale. Questo dispiace, perché stiamo parlando di un tema che sta a cuore a molti, di un tema su cui non bisogna fare sconti. Questo ci invita a riflettere su come la maggioranza dovrebbe fermarsi e ricanalizzare i dati in ottica scientifica, riascoltando tutti gli attori che ci hanno raccontato quello che celava questa modifica alla legge 9/2016. Fermarsi e riflettere.
Non si rischia soltanto di fare un favore alle mafie, ma si rischia anche di danneggiare irreparabilmente cittadini più fragili che, a fronte della pandemia, andranno a riversare i loro soldi, i pochi risparmi che hanno, in queste macchinette e andranno a ingrassare i conti della 'ndrangheta, che continuerà a utilizzare il canale del gioco legale per fare profitto, come ha fatto fino adesso, continuando a mettere i suoi prestanome, continuando a inserire i suoi uomini all'interno del gioco legale, delle sale slot e delle sale scommesse. La criminalità organizzata continuerà a imporre alle attività di installare le sue videolottery continuerà a manipolare le videolottery per favorire il passaggio di denaro nei suoi canali.
Stiamo scherzando, Presidente? Facciamo una modifica di legge di questo tipo, senza riflettere, continuando a usare i dati falsi e a supporto di tesi che sono inesistenti? Se vogliamo fare un favore alle mafie, approviamo speditamente il provvedimento oggi, ma guardo negli occhi dalla maggioranza e vedo che non tutti sono convinti. Allora riflettiamo, riprendiamo quei dati che anche la CGIA di Mestre ci ha fornito, perché sono i dati che ho utilizzato e che la Guardia di Finanza ha confermato il giorno dopo.
Riflettiamo prima di fare un favore a qualcuno cui non dovremmo farlo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Non essendovi altri iscritti a parlare, devo dare una corretta informazione che è stata richiesta dall' Assessore Marrone, ma anche da altri Consiglieri.
Nelle motivazioni degli emendamenti c'è un errore. Dove è scritto recepimento parziale su alcuni articoli della Giunta, ricordo che non inficia assolutamente l'articolato. È solo una procedura, è una modalità per agevolare gli Uffici interni ed esterni alla compilazione della relazione e della presenza degli oneri, giusto per dare certezza dell'emendamento corretto.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente Il punto non è la dicitura; il punto è se fosse un'espressione di Giunta.
Adesso l'Assessore Carosso ci ha spiegato che l'Assessore Marrone parlava a titolo personale. Credo che Fabio Carosso sia intervenuto in qualità di Vicepresidente dando per implicita questa trama, questo storytelling in una dimensione anche un po' investigativa. Come ha lasciato implicitamente intendere il Vicepresidente Carosso, la Giunta si è riunita ha sostenuto a maggioranza questo testo, che rappresenta Fabrizio Ricca e Maurizio Marrone, a titolo privato.
Benissimo, se la ricostruzione è questa, ma non credo che la Giunta si sia mai riunita collegialmente, ho questa percezione.
Vada avanti, poi vedremo esattamente dove finisce questa vicenda.



PRESIDENTE

La Giunta non è obbligata ad esprimersi sui propri emendamenti, ma è più che lecito e corretto che l'Assessore competente, l'Assessore Ricca, si sia espresso. Avete sentito anche l'autorevolezza del Vicepresidente Carosso.
Sulle modalità e sull'espressione di volontà della Giunta, facevo solo riferimento alla relazione, ma non c'è l'obbligatorietà: è una modalità che il Consiglio regionale del Piemonte utilizza e attua per comodità degli Uffici interni ed esterni nella compilazione dei modelli sugli emendamenti ma l'articolo, così com'è stato presentato, è corretto.
Pongo in votazione l'emendamento 799521).
Ricordo che il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799521).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 bis Emendamento rubricato n. 836) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 858) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 857) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 859) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 860) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 861) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 862) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 858) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 857) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 859) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 860) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 861) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 862) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 863) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 866) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 912) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 941) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 948) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 949) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 950) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 951) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 952) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 953) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 954) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Questi sono gli emendamenti riferiti all'articolo 11 bis, che disciplinano il terzo settore già inserito nell'articolo 3, comma 1 bis, lettera e) articolo 4, comma 1, lettera b) e articolo 8, comma 2, lettera e) ed f).
Chiedo al presentatore, per ovviare a situazioni come le precedenti, se vuole che si proceda alla votazione, perché decadrebbero.
Per quanto riguarda l'articolo 11 ter, decadono gli emendamenti rubricati dal n. 1874) al n. 8373) relativi alla prevenzione categorie fragili in materie già disciplinate all'articolo 5, comma 1, lettera a).
Per quanto riguarda l'articolo 11 quater, gli emendamenti che lo introdurrebbero sono stati ritirati.
ARTICOLO 11 quinquies Emendamento conclusivo rubricato n. 799531) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo degli articoli 11 quinquies e sexies.
"La Regione, per promuovere le azioni di contrasto alla ludopatia, pone in essere interventi di collaborazione con le associazioni del terzo settore, così come previsto dall'articolo 3, comma 1, lettera d) e dall'articolo 5, comma 1, lettera a) punto 2, predisponendo spazi dedicati all'informazione e al sostegno dei soggetti fragili e delle loro famiglie".
Il presente emendamento è frutto della sintesi da parte della Giunta degli emendamenti all'articolo 11 quinquies e all'articolo 11 sexies (emendamenti dal n. 54115) al n. 57.657), all'articolo 11 quinquies, e dall'emendamento n. 57658) al n. 60087) articolo 11 sexies e ne esprime l'orientamento conclusivo.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799531).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 11 sexies Emendamento rubricato n. 17659) presentato da Sacco.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendovi interventi, chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Grazie.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 17659), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 12 Emendamento conclusivo rubricato n. 799522) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Comunico che per tale emendamento è stata richiesta la votazione segreta.
La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 12, "Nuove aperture di esercizio".
"1. L'esercizio delle attività di cui all'art. 2 comma 1 lett. c), d), e) e l'installazione di apparecchi da gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del r.d. 773/1931 sono soggetti al regime autorizzatorio previsto dalla normativa vigente.
2. È interdetto l'esercizio delle attività di cui all'art. 2 comma 1 lett.
c), d), e), nonché la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito di cui all'articolo 110, comma 6, del r.d. 773/1931, in locali che si trovano a una distanza inferiore a trecento metri calcolati secondo il percorso pedonale più breve per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e inferiore a quattrocento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti dai seguenti luoghi sensibili: gli istituti scolastici d'istruzione secondaria; le università; gli istituti di credito sportelli ATM e servizi di trasferimento denaro (money transfert); gli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati e altre attività creditizie; ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario; le strutture ricettive per categorie protette.
3. Le vetrine dei locali in cui sono installate apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del r.d. 773/1931 non devono essere oscurate con pellicole, tende, manifesti o altro oggetto utile a limitare la loro visibilità dall'esterno.
4. Ai fini della presente legge, sono equiparati a nuova apertura l'installazione di apparecchi aggiuntivi, esclusa la sostituzione di apparecchi esistenti, il trasferimento dell'attività in altro locale.
5. Le disposizioni del comma 2 non trovano applicazione nei casi in cui il rispetto delle distanze ivi previste venga meno per fatti sopravvenuti.
6. Relativamente alle attività di cui ai commi 1, 2 e 3 si applicano le disposizioni di cui all'art. 14 comma 2 e di cui all'art. 15 commi 1, 2, 3 4, 5.
7. Le disposizioni del presente articolo trovano applicazione nei limiti previsti dal Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 25 luglio 2017".
Presidente, il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza 985), 986), 987), 991), 988), 989) e 990) (Lega) e 1047 e 1048 (Forza Italia), del recepimento parziale del 85560) e del 85561) della Giunta, del 443) e 441) del Partito Democratico), del 37) del Movimento 4 Ottobre) ed esprime gli orientamenti conclusivi della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi, per dichiarazione di voto.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Abbiamo chiesto il voto segreto su quest'articolo, Presidente, perch nell'articolo 12, così come negli articoli 14 e 18, ci sono elementi delicati e divisivi che, come abbiamo visto all'articolo 11, non sono divisivi soltanto tra maggioranza e minoranza, tra maggioranza e società civile, ma anche all'interno della stessa maggioranza.
Noi, che ci siamo appellati alle coscienze dei Consiglieri di maggioranza e che, anche ieri, qui davanti al palazzo del Consiglio abbiamo ascoltato l'appello di don Luigi Ciotti, riteniamo che il voto segreto Presidente, consenta ai Consiglieri di esprimersi in piena coscienza con più libertà e ci auguriamo che possa attivarsi qualche coscienza in più.
Per quanto riguarda l'articolo 12, in particolare, il tema riguarda i luoghi sensibili, ma purtroppo alcuni emendamenti sono stati esclusi dalla sintesi del "canguro" della Giunta.
Questi emendamenti riguardano la possibilità per i Sindaci di ampliare l'elenco dei luoghi: mentre con la legge 9 del 2016 il Sindaco, in base alle competenze relative alla tutela della salute pubblica, poteva ampliare l'elenco, oggi, con il disegno di legge n. 144 non può più farlo. Questo è uno degli elementi di maggiore criticità che denunciamo con il disegno di legge, insieme con altri che denunceremo nelle prossime votazioni segrete e lo vedremo con l'articolo 14 sui Sindaci e l'articolo 18 sulla sanatoria come sapete, perché ne abbiamo già parlato.
Presidente, ci auguriamo che, con la votazione segreta, tutti si possano esprimere con la massima in libertà, con serenità, senza paura di essere puniti per la disciplina di partito, all'interno di quest'Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Grimaldi, ha concluso il suo tempo.
Se vuole, le concedo un minuto; prego.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo per dire che lo spostamento a 300 metri e a 400 causerà un fatto ulteriore, e cioè che tutti i Comuni dovranno rivedere tutti i regolamenti tutte le ordinanze e tutto quello che è già stato deciso anche sul futuro.
Di conseguenza, oltre a ri-normare il passato, questa norma causerà un peggioramento consistente. Inoltre, per chi non l'avesse ancora compreso anche tutti i bar potranno rimettere le slot, se stanno, appunto, in quei 100 metri o in quei 200 metri.
Grazie per aver raccolto la mia richiesta d'intervento.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Preioni, sull'ordine dei lavori.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo sull'ordine dei lavori.
Chiedo di convocare nei prossimi giorni la Giunta per il Regolamento per chiarire ed esplicitare meglio l'utilizzo del voto segreto, perché se non è la prima volta, è una delle primissime volte che si utilizza.



PRESIDENTE

Grazie.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, scusate.
La richiesta del Consigliere Preioni è più che lecita, com'è stata lecita la richiesta di altri Consiglieri sull'interpretazione di una parte del Regolamento; per di più, in una situazione come questa, dove è la prima volta che viene attuata la votazione segreta per gli emendamenti. Non vedo nulla di strano e di stravagante in tale richiesta.
Chiedo se possiamo procedere con modalità del voto segreto. Non ci sarà la geolocalizzazione delle votazioni e sarà indicato soltanto il numero delle votazioni, quindi non dovete guardare i due schermi, ma dovete guardare.
Se non vi sono altre richieste d'intervento.
Consigliere Ruzzola?



RUZZOLA Paolo

Sì, gentilmente ci può solo ricordare che cosa stiamo votando?



PRESIDENTE

Ah, pensavo il numero legale, che è venticinque.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Presidente, chiedo scusa, ma abbiamo chiesto espressamente di votare tramite scheda e non in maniera elettronica, perché il Regolamento esprime entrambe le possibilità e noi l'abbiamo specificato appositamente nella richiesta depositata.
Pertanto, Presidente, chiediamo che vengano rispettati la richiesta e il Regolamento.



PRESIDENTE

Sì, sì. Ha ragione.
In tal caso, dobbiamo utilizzare l'urna e dobbiamo sospendere la seduta.
Sospendiamo cinque minuti e prepariamo l'occorrente.
Scusate, ma non ce n'eravamo accorti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.17, riprende alle ore 18.27)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Eravamo all'articolo 12, all'emendamento conclusivo rubricato n.
799522) già illustrato dall'Assessore Ricca.
In base al Regolamento, è stato richiesto il voto segreto con le schede cartacee. Sarà effettuato l'appello nominale dal Consigliere Segretario Bertola e i Consiglieri Segretari Mosca e Gavazza saranno gli scrutatori.
Le schede saranno consegnate alla vostra sinistra, mentre l'urna è alla vostra destra. Si vota dietro il banco della Presidenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Se è possibile, vorrei dare due suggerimenti.
Primo: Che l'urna non sia lì. Secondo, se è possibile - perché non è una votazione come le altre, anche il numero legale fa parte di questa votazione - le chiederei se è possibile che venga messa lì dopo la votazione, esattamente lì dietro. Un Consigliere potrebbe anche non consegnare la scheda.
Grazie.



PRESIDENTE

Scusate, ma l'urna deve rimanere visibile a tutti e rimane lì dov'è.
Indìco la votazione per appello nominale a scrutinio segreto sull'emendamento n. 799522), il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



(Il Consigliere Segretario Bertola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione è terminata.
Sono stati effettuati due appelli nominali.
Si proceda allo spoglio delle schede.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 12 bis Emendamento conclusivo rubricato n. 799532) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 12 bis, "Competenze degli enti locali in materia di GAP".
"Gli enti locali, in conformità al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 118 della Costituzione, sono competenti in via generale all'attuazione della presente legge, ed in particolare promuovono iniziative e attività volte a prevenire e contrastare la diffusione delle dipendenze da gioco.
Tutti i comuni piemontesi possono pubblicare sul loro sito istituzionale, nell'apposita sezione di cui all'art.7 comma 5, la mappatura dei luoghi sensibili insistenti nei loro territori".
Presidente, il presente emendamento è frutto della sintesi, da parte della Giunta, degli emendamenti dal n. 82560) al n. 598784) e ne esprime l'orientamento conclusivo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799532).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 13 Emendamento conclusivo rubricato n. 799523) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 13, "Ulteriori disposizioni per le nuove aperture di esercizio".
"Per le nuove aperture di esercizio dall'entrata in vigore della presente legge, non è consentita l'installazione e la presenza di apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6, del r.d.
773/1931, negli esercizi di dimensione inferiore ai 25 metri quadri di superficie calpestabile aventi attività principale o secondaria diversa dalla gestione e commercializzazione di giochi, comunque denominati, che prevedano vincite in denaro; negli esercizi di cui alla lettera a), con superficie calpestabile non inferiore ai 25 metri quadri e non superiore ai 50 metri quadri, non è consentita l'installazione e la presenza di più di un apparecchio di cui all' articolo 110, comma 6, del r.d. 773/1931; negli esercizi di dimensione superiore a 50 metri quadri è consentita l'installazione e la presenza di un numero di apparecchi non superiore a due; in tutti gli esercizi commerciali di cui alle lettere a) e b), gli apparecchi di cui all'art.110, comma 6, del r.d.773/1931 non possono essere collocati in luoghi architettonicamente separati dalle aree destinate all'attività principale dell'esercizio".
Presidente, il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 993), n. 994), n. 995) n. 996) della Lega, n.
1050) e n. 1051) Forza Italia e di minoranza n. 470), n. 474), n. 466), n.
468), n. 64), n. 471) PD e n. 70) Movimento 4 Ottobre, ed esprime l'orientamento conclusivo di maggioranza del provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Sì, perché dietro il numero abnorme dell'emendamento che stiamo discutendo, come quello che abbiamo votato prima in forma segreta, c'è il cuore della norma che voi andate a modificare e a riscrivere sul gioco d'azzardo, cioè le modalità d'apertura, distanziometro e, sull'articolo 13 che discutiamo oggi, le ulteriori disposizioni per le nuove aperture di esercizio che vanno a cercare di limitare i metri quadri e la dimensione del locale, cercando di porre dei limiti alle aperture totali che avete disposto nell'articolo precedente.
Nella sostanza, cercano di limitare - vogliamo provare a limitare quello che avete autorizzato nell'articolo precedente.
Con questa votazione e con quest'articolo riaprite, a tutti i luoghi ai quali noi avevamo pensato di chiudere, l'accesso e la possibilità d'installare le apparecchiature e le slot machine. È solo per certificare dietro ai tanti numeri e alle votazioni che stiamo facendo che, in questo momento, con l'approvazione di quest'articolo, fate quello che avete detto in questi due anni e che noi pensiamo sia fondamentalmente sbagliato.
Sostanzialmente sbagliato! L'abbiamo detto, dichiarato, urlato e scritto sui cartelli. Vedremo come andrà questa votazione. Alla fine, i numeri in Aula sono questi, ma su questo tema, fuori siete minoranza.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799523).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Presidente, chiedo scusa, volevamo fare una richiesta: delle nostre altre tre richieste a votazione segreta che rimangono (articoli 14, 14 novies e 18) chiediamo che la votazione sugli articoli 14 e 14 novies possa essere effettuata in modalità elettronica e che solo la votazione sull'articolo 18 sia effettuata a scrutinio segreto, in modalità cartacea.



PRESIDENTE

Va bene, Consigliere Rossi.
ARTICOLO 13 bis Emendamento rubricato n. 882) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 883) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 880) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 881) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento, passiamo alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 882), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 883), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 880), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 881), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 13 ter Emendamento rubricato n. 790) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 790), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 14 Emendamento conclusivo rubricato n. 799524) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Per questo emendamento è stato chiesto il voto segreto ed elettronico.
La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione dell'emendamento rubricato n. 799524).



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Emendamento conclusivo all'articolo 14, "Limitazioni orarie all'esercizio del gioco".
"1. Per rendere omogenee e coerenti sul territorio regionale le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco, i titolari delle sale da gioco, delle sale scommesse e dei punti per il gioco così come definito dall'articolo 2, comma 1, lettere c), d) e) sono tenuti, nell'arco dell'orario d'apertura prevista, a rispettare tassativamente le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco.
2. Gli orari di interruzione sono così definiti: a) per l'esercizio di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c) e d) per otto ore giornaliere complessive e consecutive, dalle ore 02.00 alle ore 10.00 b) per gli esercizi di cui all'articolo 2, comma 1) lettera e) per dieci ore giornaliere complessive, di cui otto ore consecutive nella fascia notturna dalle 24.00 alle 8.00 e due ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 13.00 alle 15.00 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche per le attività di cui ai commi 1,2 e 4 dell'articolo 12.
4. Nelle fasce orarie di cui al comma 2 tutti i Comuni piemontesi non possono consentire in alcun modo l'utilizzo delle apparecchiature di cui all'articolo 110, comma 6 del r.d. 773/1931.
5. Resta la facoltà esclusiva dei titolari di concessione di adottare ulteriori limitazioni orarie in aggiunta a quelle stabilite dal presente articolo".
Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 995), n. 996), n. 997), n. 998) Lega, n. 1053) e n. 1052) Forza Italia, di minoranza n. 477), n. 481), n. 487) PD e n. 86) Movimento 4 Ottobre, ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Userò alcuni minuti a disposizione del mio Gruppo per svolgere alcune considerazioni su quella che possiamo definire un po' l'ipocrisia di fondo che regge l'impianto normativo di questo disegno di legge.
Abbiamo ricordato su tanti articoli di questo disegno di legge tale ipocrisia e l'abbiamo richiamata sull'articolo 5 riguardante la prevenzione, che forse è il più palesemente ipocrita. La possiamo richiamare anche sull'articolo 16 alla lettera c), dove è prevista la clausola valutativa che recita testualmente: "In quale misura i servizi offerti hanno soddisfatto la domanda espressa e hanno favorito il miglioramento delle condizioni personali, familiari e sociali dei soggetti affetti da forme di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico". Su questa misura l'articolo prevede che la Giunta ogni anno dovrà relazionare.
Ci chiediamo quale sia una valutazione e una relazione possibile sul miglioramento delle condizioni personali, familiari e sociali delle persone affette dalle forme di dipendenza da gioco d'azzardo, per una Giunta che con questa proposta di disegno di legge - e anche sulla base delle considerazioni che abbiamo ampiamente svolto nel dibattito che ci ha visti tutti, o quasi, protagonisti - ha sempre, di fatto, negato l'approfondimento e l'analisi sui dati che l'IRES ha presentato in audizione assieme a tanti altri portatori d'interesse.
Se così fosse avvenuto, cioè se questi dati fossero stati considerati evidentemente non saremmo qui a discutere di una riforma di legge che, a nostro avviso, invece questi dati li peggiorerà.
Queste valutazioni non sono solo nostre, ma sono anche quelle dei Sindaci che sono venuti a riferirle. Sono venuti in tanti con una sottoscrizione corposa, non a protestare, ma a fare una proposta seria di mediazione, una proposta istituzionale che avrebbe consentito a questa Giunta di recuperare un po' di rapporto con quei territori che, invece, si sentono e si sentiranno sempre più abbandonati a loro stessi.
Sono proprio quei Sindaci - che spesso questa maggioranza dichiara di sostenere e rispetto ai quali dichiara di essere al fianco - che dovranno gestire in prima persona gli effetti che questo disegno di legge produrrà sulla qualità della vita delle persone che cadono in dipendenza. L'ha detto il Sindaco di Grugliasco, Montà, a nome di tutti i Sindaci che sono rappresentati in quel documento, che è stato trasferito alla Presidenza del Consiglio: è evidente che queste persone - che, grazie a questo disegno di legge, ricadranno nella dipendenza da gioco - probabilmente non andranno sotto la casa del Presidente Cirio a chiedere aiuto, ma sicuramente andranno a chiedere aiuto al Sindaco del loro Comune.
Ed è per questo che, grazie a questa legge, quel Sindaco sarà privato degli strumenti che, invece, oggi gli vengono garantiti dalla legge che è in vigore. Non avrà strumenti né per aiutare le persone che cadranno nella dipendenza né per contenere gli effetti di questa dipendenza.
Infatti, il punto centrale evidenziato nel documento degli amministratori locali - cioè la proposta dei Sindaci, oltre alla proposta sulla norma transitoria sulle rilocalizzazioni - è la richiesta di salvaguardare le prerogative dei Comuni e della loro autonomia, sia per le limitazioni temporali mi riferisco agli orari per il gioco - sia per la possibilità di individuare altri luoghi sensibili, per ragioni specificamente legate a ogni singola realtà territoriale.
Discutiamo tanto di autonomia locale e mi pare evidente e anche un po' superfluo sostenere e supportare i Sindaci nel chiedervi di essere titolari del loro diritto-dovere di decidere se quelle prerogative sono applicabili o no a casa loro e sul loro territorio.
Sono prerogative specificamente legate, ad esempio, alla viabilità alle condizioni d'inquinamento acustico, al disturbo della quiete pubblica che sono evidentemente caratteristiche peculiari di ogni realtà e delle quali solo i Sindaci possono avere piena consapevolezza e che non possono essere ridotte a una generica rappresentazione in una legge che, per ovvie ragioni, ha le caratteristiche di regolamentazione generale. Di conseguenza, ai Sindaci sono sottratti questa prerogativa e quei poteri che gli stessi Sindaci sono venuti a chiedervi di esercitare.
Crediamo che sia bene non prendere in giro i piemontesi. Questa legge favorirà il gioco e aumenterà le patologie, quindi aumenterà sui Sindaci quel peso e quegli oneri che proprio qualcuno di voi negli interventi precedenti diceva invece di voler sgravare.
Quando, tra qualche anno, saremo qui a commentare i dati che arriveranno in seguito alla citata clausola valutativa, ci accorgeremo che probabilmente questa legge avrà contribuito a produrre e ad aumentare quei danni, ma in quel momento dovremo, purtroppo, prendere atto che sarà troppo tardi e che ci costerà molto di più tornare indietro, così come costerà molto di più soprattutto alle famiglie che cadranno in questo disagio.
Pertanto, anche su questa specifica norma che è stata ora illustrata esortiamo la maggioranza a prendersi ancora qualche momento di riflessione perché rischiamo davvero di produrre dei danni, della cui gravità probabilmente ci accorgeremo solo fra qualche anno, ma, come ho detto, sarà ormai troppo tardi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Ho preso spunto da quanto ho appena sentito dal mio collega, il Consigliere Avetta, quando ha parlato dei danni dei quali, molto probabilmente, verremo a ridiscutere in questa sala; magari, io non ci sarò, ma chi verrà al mio posto dovrà affrontare gli effetti che produrranno queste norme.
Oggi ho assistito a un cortocircuito, ma in realtà è da due mesi che assisto a un cortocircuito, perché è chiaro che non c'è un'unità d'intenti fra i banchi della maggioranza per portare avanti questa proposta; non in questo modo. Ve l'abbiamo detto in tutte le maniere, ma non siamo stati ascoltati.
Pensavamo che forse la voce dei Sindaci, i quali ci hanno raccontato in Sala Viglione, che hanno raccolto circa un centinaio le firme in ventiquattr'ore o poco più, ma saranno molte altre le firme che verranno raccolte per una proposta di mediazione che aveva anche del buonsenso. I Sindaci hanno cercato di prendere, secondo il loro punto di vista, quello che per loro era il buono della legge esistente, la n. 9 del 2016, per individuare quel poco di buono che c'era o che ci potrebbe essere in questa proposta che state portando avanti. Ebbene, non avete ascoltato neanche loro.
Secondo me, non avete avuto il buonsenso di valutare che questa proposta è impopolare e che, e di questo sono sicuro, vi si ritorcerà contro. Magari, subito la potrete sventolare come una vittoria, perch avete i numeri per portarla a casa. Avete anche gli strumenti tecnici, gli emendamenti conclusivi (secondo me, anche un po' discutibili), che vi danno la possibilità di portare a casa questo risultato, che vi farà esultare come dicevo prima, ma per breve tempo, perché chi pagherà le spese di questo provvedimento saranno delle persone comuni, le persone comuni come la signora Maria.
Ho qui con me un libro scritto da un giornalista torinese, che si chiama Fabio Balocco, che ha eseguito un lavoro di approfondimento, andando tra la gente, tra quelli che veramente sono caduti nelle maglie e nella rete della ludopatia. Uso questi pochi minuti, perché sono anche stufo di ripetere le stesse cose. Ormai sono due mesi che proviamo a dirvi in tutte le maniere quello che pensiamo, senza essere ascoltati, ma non solo. Adesso sono rimasti inascoltati anche alcuni vostri colleghi, come ad esempio l'Assessore Marrone, di cui ho stimato l'intervento per la grande onestà intellettuale, ma non va dimenticato che è uno dei punti di collegamento tra il Consiglio e la Giunta, perché è l'Assessore con cui più abbiamo a che fare, solitamente.
La signora Maria ha 72 anni; ha lavorato nel commercio prima a Torino e poi in provincia di Cuneo, ma ormai da trent'anni non lavora più.
La signora Maria, un giorno, si trova a giocare con le amiche in una grande sala dove c'erano i tavoli per giocare a carte e attorno le macchinette slot. Dice Maria: "Ho iniziato a giocare alle slot, ma mai grandi cifre. Mio marito allora sapeva che giocavo e mi avvertiva e mi diceva 'guarda cosa fai!', ma non si arrabbiava. Mi voleva bene e mi lasciava fare. Poi, nel 2003 lui è mancato, ero ancora giovane e io ho preso a giocare forte. Mi sono rovinata la vita; avrei potuto vivere da pascià e, invece, mi sono giocata circa 300 mila euro. Sempre alle slot e per un certo periodo avevo preso anche ad andare al Casinò di Sanremo, una volta o due la settimana".
Un giornalista le chiede se ha mai preso dei prestiti e lei risponde: "No, mai; io non ho mai chiesto soldi in prestito. Ho solo un fido in banca, ho la pensione di reversibilità e mio figlio mi passa l'affitto che prende da un alloggio che gli ho comprato. Io se non giocassi vivrei bene vivrei come un nababbo, ma così non ho neanche i soldi per la sepoltura.
Adesso ho un compagno, ci conosciamo da dodici anni. È molto bravo, ma viviamo ciascuno per conto suo. Gli ho detto che non gioco più, ma in realtà gioco ancora. Vado in una sala vicino a casa mia; non riesco a tenermi. Al mattino non gioco, gioco al pomeriggio. Dovrei tagliare il bancomat, così non avrei più la possibilità di ritirare i soldi. Un giorno o l'altro lo faccio. Ora gioco 300-400 euro al mese e sono comunque soldi tanti soldi. Sono andata ai santuari, ma non mi è servito. Sono andata al SERD, ma non è servito nemmeno quello. I giocatori anonimi, invece, mi hanno fatto bene, mi hanno dato una mano. Per cinque mesi non ho giocato solo che venire da sola a Torino era pesante e ho smesso.
Questa è la mia situazione. Sono nata povera, poi sono diventata benestante, sono arrivata ad avere da parte mezzo milione di euro e dopo mi sono mangiata tutto. Qualche volta vorrei togliermi la vita, ma poi penso a mio figlio, al mio compagno, a mio fratello e a mia sorella e mi dico: non fare stupidaggini". Questa è solo una delle tantissime storie che voi potete trovare.
Se si vuole veramente approfondire sui danni creati dalla ludopatia, al di là di qualsiasi polemica e al di là del fatto che lo Stato lo permette o non lo permette, insomma, secondo me, dovremmo avere il buon senso di non permetterlo. Qualcun altro lo fa? Noi dobbiamo avere il potere di non permetterlo, dovremmo continuare ad andare avanti così.
Credo che questa legge, approvata così come la stiamo approvando, non farà del bene alla nostra Regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi, per dichiarazione di voto.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Ai colleghi di maggioranza, Consigliere Gavazza, ricordo che questa votazione è una votazione segreta, però a scrutinio elettronico, quindi non ritireremo la scheda, ma voteremo al terminale, senza che si veda quello che stiamo facendo.
Noi non parteciperemo a questo voto, sperando che anche altri non lo facciano, così che davvero la vostra coscienza oggi possa parlare. Vi stiamo offrendo tutte le possibilità che ci sono venute in mente per esprimervi in libertà.
Non si vedrà quello che voterete, però vi diciamo che noi non parteciperemo, quindi il nostro voto non concorrerà al raggiungimento del numero.
Mi auguro che anche altri, alcuni di voi, possano fare una valutazione in estrema libertà.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori dichiarazioni, metterei in votazione, con votazione segreta elettronica, l'emendamento n. 799524), riferito all'emendamento conclusivo sull'articolo 14.
Indìco la votazione nominale a scrutinio segreto sull'emendamento rubricato n. 799524), il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 14 bis Emendamento rubricato n. 942) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Consigliere Rossi, vuole intervenire per illustrarlo? Lo dà per illustrato.
Chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 942), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo agli emendamenti riferiti all'articolo 14 ter.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Avremmo presentato un emendamento conclusivo agli articoli 14 ter e quater. Le chiederei di sospenderli, per dar modo agli Uffici di poterlo caricare e distribuire.



PRESIDENTE

Va bene, sospendiamo il 14 ter e il 14 quater.
ARTICOLO 14 quinquies Andando in ordine, proseguirei con gli emendamenti riferiti all'articolo 14 quinquies.
Prego, Assessore.
. Questione pregiudiziale di legittimità avanzata dalla Giunta



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda l'articolo 14 quinquies, c'è la necessità di esprimere una pregiudiziale d'incostituzionalità, su cui chiedo la votazione, escludendo gli emendamenti dal n. 841) al n. 850).
Mi permetto, con riguardo agli emendamenti di cui all'articolo 14 quinquies, dal n. 73559) al 286161), che l'IRAP prevede una sua specifica disposizione in materia e che è determinata applicando, al valore della produzione netta dell'aliquota del 3,9%, rispetto alla quale le Regioni hanno facoltà di variare le aliquote fino al massimo dello 0,92 Si ravvisa l'incostituzionalità in quanto riferite a specifici Comuni o forme associative e vi è possibile contrasto con il principio di ragionevolezza che creerebbe differenziazioni non giustificate.
Dev'essere segnalato che gli emendamenti sono privi dei caratteri di astrattezza e genericità tipici della legge.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ricca.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo sulla questione pregiudiziale avanzata dalla Giunta; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente.
Noi abbiamo approvato, anzi, voi avete approvato una legge, la web tax che era fuori da qualsiasi principio di ragionevolezza e di astrattezza e di qualsiasi norma europea. Proprio fuori dai principi che tutelano anche il cittadino nel pagamento delle tasse e quant'altro, ma voi oggi ci dite che per abolire 106310 emendamenti chiedete una pregiudiziale di costituzionalità? Voi potete essere contrari perché gli Uffici dicono che o non c'è la copertura finanziaria, o non c'è una ragionevolezza nella norma o comunque, pensate che possa essere impugnata dal Governo, che è l'unico che può impugnare la norma di fronte alla Corte Costituzionale.
Tuttavia, se siete contrari, legittimo che lo siate, votate contro e li fate decadere, ma non è che li bypassate così, con un colpo di spugna, con il richiamo al principio di costituzionalità! Anche perché non più tardi di tre mesi fa abbiamo approvato una legge equivalente, quella del web tax che è ferma in Parlamento e nessuna forza politica l'ha presa in considerazione, neanche le vostre che sono al Governo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Vi sono altre richieste d'intervento sulla pregiudiziale? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
I patti erano altri, anche per evitare un certo iter. Considerando che avreste dovuto "cangurarli" per rimanere all'interno del Regolamento, anche perché obiettivamente già c'è una forzatura su questa legge nei confronti delle opposizioni e se, inoltre, ci mettiamo a far decadere tutta una serie di emendamenti su una pregiudiziale d'incostituzionalità, allora mi viene anche da chiedere per quale motivo, invece, ci sono interi articoli ammessi alla votazione che, dal mio punto di vista, e non solo dal mio, sono assolutamente ricevibili dal punto di vista costituzionale.
Pertanto, o li "cangurate", quindi trovate un sistema per riassumerli anche perché, comunque, vertono su argomenti comuni - nonostante sia forzato e lecito all'interno del Regolamento - oppure mi si permetta di dire che stiamo andando un po' fuori dal seminato con una presa di posizione chiaramente discutibile, soprattutto arbitraria, in quanto lo stesso problema, seppur anche più grave, lo potrei ravvisare su interi articoli che, invece, sono stati ammessi alla votazione.
Presidente, mi sembra che prima fossimo rimasti, quando abbiamo parlato informalmente sulla gestione degli articoli successivi.
Se c'è la capacità della Giunta di "cangurarli", bene; se non c'è questa capacità da parte della Giunta, allora non può essere assolutamente utilizzato un éscamotage di pregiudiziale costituzionale, considerando che di problemi di costituzionalità questa norma è assolutamente piena.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi in merito alla questione pregiudiziale? Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non credo che i colleghi siano intervenuti sulla pregiudiziale, ma sull'ordine dei lavori.
I 103 mila emendamenti sono molto diversi fra loro. Quello che dice l'Assessore è di per sé falso, soprattutto sull'IRAP. Il concetto d'impresa delle specifiche categorie che viola i principi di generalità ragionevolezza e astrattezza non è proprio da applicare all'IRAP, visto che voi l'avete rimodulata, tra l'altro, anche per categorie diverse.
Sulla vicenda dei Comuni ci siamo già espressi e nella Commissione come diceva il Consigliere Sacco, era emerso anche un patto, che era quello di dire: un conto è se dopo i primi voti si dice che è sbagliato, per alcuni Comuni, farlo e poi no e vorrete far decadere gli altri, ma mi pare che gli accordi non fossero sul principio di costituzionalità. Se iniziamo in punta di diritto, a dire queste cose, allora davvero cade anche parte del ragionamento che avevamo fatto, come anche il fatto che vi abbiamo dato il tempo di costruire dei "canguri" che erano meglio di queste discrezionalità.
In più, vi faccio notare che non tutti sono Comuni: alcuni sono aggregazioni, alcuni sono quadranti, alcune sono Province. È già successo anche nelle Regioni italiane, che si potesse scegliere che alcune Province per esempio, se togliessero tutti quegli esercenti che tolgono l'IRAP dello 0,3% e dello 0,40%, possono avere una riduzione per vari motivi, magari perché sono vicini ad altre Regioni.
Non sta a noi e non sta certo agli Uffici far decadere 103 mila emendamenti, tutti nello stesso modo, per un principio di costituzionalità che, tra l'altro, è vago, così come espresso dall'Assessore Ricca, ma ancora di più credo che il tema è che i patti si rispettano.
Gradirei che almeno queste due buone regole che ci siamo dati nella Commissione Regolamento fossero rispettate.



PRESIDENTE

Vi sono interventi in merito alla pregiudiziale, che ritengo accettabile? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, lei ci deve spiegare perché la ritiene accettabile. Non pu dire che la ritiene accettabile. O, piuttosto, lei lo può dire, ma deve spiegare all'Aula perché la ritiene accettabile! Di fronte alla Corte Costituzionale, impugna la legge il Governo. Voi potete nutrire delle perplessità, come le nutrivamo noi su altri disegni di legge - ve li posso elencare su altri articoli che, infatti, abbiamo osteggiato e in cui abbiamo votato contro - per cui legittimamente dite che questa roba non sta né in cielo né in terra e votate contro, ma votate! Attenzione perché, ripeto, su questo disegno di legge, su cui ormai siamo arrivati all'articolo 15 su venti totali, stiamo scrivendo la storia dell'utilizzo di una serie di articoli del Regolamento. Non va bene così. O lei ci spiega, in punta di diritto, perché è incostituzionale e si sostituisce alla Corte costituzionale, oppure non capisco!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo per dire che conveniamo sull'incostituzionalità e su questa pregiudiziale, perché c'è una incostituzionalità palese.
Grazie.



PRESIDENTE

Richiamo l'articolo 71 del Regolamento: "Il Presidente ha tuttavia facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito".
Com'è successo in altre pregiudiziali, non sono mai entrato nel merito specifico delle pregiudiziali e ho chiesto il voto dell'Aula, essendo essa sovrana, e così penso di continuare a fare in questa situazione e nelle prossime. Perciò l'Aula si può esprimere chiaramente sulla valutazione della Giunta riferita all'incostituzionalità ravvisata dall'Assessore Ricca.
Se vi sono considerazioni sulla questione pregiudiziale, le potete esprimere, altrimenti passiamo alla votazione.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Presidente, credo che nella prassi di questo Ente l'articolo 71 sulle questioni pregiudiziali sia sempre stato utilizzato per impedire di arrivare a discutere un dato argomento, quindi prima che si entri nella discussione di un testo. Questa è la prassi interpretativa dell'articolo 71 da quando c'è questo Regolamento.
Credo che se oggi s'inizia a usare una questione pregiudiziale non tanto per fermare l'inizio della discussione di un testo, ma per sostituirsi a un "canguro" su una parte di un testo, dobbiamo quantomeno convocare una Commissione per il Regolamento, perché sarebbe una novità assoluta.



PRESIDENTE

La questione dell'utilizzo della pregiudiziale di costituzionalità mi è ben chiara e si è assolutamente certi che in quest'Aula è stata utilizzata per cercare di fermare la discussione di un preciso argomento, così com'è stata fatta in questo preciso momento essendo emersi dei nuovi elementi dopo l'inizio del dibattito.
Sono stati presentati il 16 giugno 2020 e il 23 giugno 2020, in questa legislatura, delle pregiudiziali su articoli, dunque con la stessa metodologia, dal Consigliere Grimaldi e dal Consigliere Bertola. Pertanto per situazione analoga, posso concedere e accettare le pregiudiziali che ha proposto l'Assessore, mettendole ai voti dell'Aula.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, intervengo solo perché mi ha citato. Io non ho chiesto di far decadere; io ho chiesto di sospendere la discussione con la pregiudiziale di costituzionalità. E le pregiudiziali di costituzionalità non servivano, a mio avviso, per far decadere centinaia di migliaia di emendamenti. Servivano per fare delle previsioni, degli aggiornamenti e delle analisi su un'incostituzionalità dell'oggetto.
Anch'io la potrò chiedere fra qualche emendamento, quando voi metterete in campo una richiesta che, secondo me, è anticostituzionale, ma non abbiamo mica mai detto che quel testo decade. Insomma, avevate tutto il tempo per fare questo "canguro" e per riassumere. Oppure, come vi abbiamo suggerito, votate contro il primo Comune (se il problema sono i Comuni) e gli altri decadranno, perché non si può, secondo gli Uffici, normare diversamente.
Un conto è che voi vi assumiate una responsabilità che vale anche per il futuro. Una maggioranza avversa decide che tutti gli emendamenti delle opposizioni sono anticostituzionali. Lo decide in un'unica pregiudiziale ed è finita qui la discussione. Potrebbe esistere, perché lei non sta entrando nel merito.



PRESIDENTE

È sull'argomento, non sull'emendamento.



GRIMALDI Marco

Ma sull'argomento cosa? Se le sto dicendo che ci sono 103 mila emendamenti diversi, che hanno storie diverse e non tutti sono sui Comuni! Sui codici ATECO abbiamo già fatto una legge, abbiamo fatto addirittura i bonus con codici ATECO diversi, e voi state dicendo che non c'è il principio dell'astrattezza.
Guardi, lei sta creando un precedente molto più grave di quello che pensa!



PRESIDENTE

I precedenti ci sono già, perciò possiamo procedere alle votazioni.
Vi sono ulteriori interventi in merito? Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Volevo solo ricordare di votare gli emendamenti dal n. 841) al n. 850).



PRESIDENTE

Sarei passato alla votazione degli emendamenti successivamente. L'avevo percepito e non ci sono problemi d'incostituzionalità su quegli emendamenti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo. Su cosa?



GALLO Raffaele

Sull'ordine dei lavori, tanto lei poi metterà in votazione e noi usciremo dall'aula, perché non partecipiamo a questa votazione, perché è l'ennesimo momento in cui cercate di mettere il bavaglio alle opposizioni.
Avete richiamato in Aula il provvedimento, l'avete contingentato l'avete "cangurato". "Cangurate" anche questo, ma non usiamo le pregiudiziali costituzionali, altrimenti lei si fa forte della Corte Costituzionale ma, secondo noi, è un'ulteriore forzatura e, tra l'altro usate altri strumenti regolamentari. Anche perché, come abbiamo detto a inizio discussione, voi userete (giustamente) quello che succede in quest'Aula magari fra due anni, dicendo: "Nel lontano 2020 era già capitato".
Noi non partecipiamo al voto per dichiarare tutta la nostra contrarietà per quest'utilizzo sconsiderato del Regolamento.



PRESIDENTE

È stato già utilizzato in altri casi, perciò, com'è stato utilizzato per la minoranza, può essere utilizzato anche per la maggioranza, in base all'articolo 71.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Presidente, mi scusi, lei sta dicendo che nel giugno 2020 due Consiglieri di opposizione hanno formalmente a verbale dichiarato che quella pregiudiziale serviva per cancellare un articolo? Lei sta dicendo questo con il foglio che ha in mano? Lei sta dicendo che state usando una pregiudiziale per falcidiare degli emendamenti, per cancellarli? I Consiglieri che lei ha citato.
In quel foglio è scritto (solo per capire) che era una pregiudiziale per cancellare l'articolo? O per sospendere i lavori e capire se quell'articolo era anticostituzionale? Lei sta dicendo che c'è stato un precedente, quindi è così?



PRESIDENTE

Ci sono due precedenti.



SARNO Diego

Ci legga cosa è scritto nel testo.



PRESIDENTE

Ci sono agli atti. "Fra gli emendamenti presentati al disegno di legge.



SARNO Diego

Presidente, può leggere più lentamente, per favore? Siamo tutti stanchi e ho qualche problema di comprensione.
Grazie.



PRESIDENTE

Io leggo come meglio credo, scusi, eh! Adesso non mi deve dire come devo leggere!



SARNO Diego

Se non capisco, sì. Non ho il foglio davanti e devo.



PRESIDENTE

Allora chieda ai suoi colleghi attorno di.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, la richiamo all'ordine! "Tra gli emendamenti presentati al disegno legge 83, è inserito il seguente articolo al Capo IX, il 54 bis. Il primo comma articolo 3 della legge regionale.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

È un bis, quindi è aggiuntivo.
"Il primo comma articolo 3 della legge regionale n. 48 del 4 settembre 1975, 'Costituzione del Consorzio per il trattamento automatico dell'informazione e del Comitato provvisorio per la progettazione del sistema regionale integrato dall'informazione', è abrogato." Come avrà sentito anche da altri colleghi, in particolare dal collega Valle, la Giunta ci propone la soppressione della disposizione che qualifica il CSI quale ente di diritto pubblico, perché valuta questa disposizione desueta e non più adeguata alla vera personalità giuridica del Consorzio.
Perché le chiedo una sospensiva? Credo che avrà letto la lettera che è arrivata da parte dei sindacati delle RSU e del CSI, che hanno appreso che, in Consiglio regionale, sarà discusso e votato quest'emendamento. Anche loro sono perplessi, intanto perché non c'è stata nessuna discussione, neppure con le parti sociali perciò, come citavo, si è introdotto un nuovo argomento..
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Peccato che l'articolo 71, comma 1, reciti: "Il Presidente ha tuttavia facoltà di ammetterle anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi" - ripeto, da 'nuovi elementi emersi' - "dopo l'inizio del dibattito".
Le faccio notare due cose.
Uno. Ho chiesto la pregiudiziale costituzionale dopo aver letto i nuovi emendamenti del Consigliere Ricca e, tra l'altro, non per farli decadere ma per sospendere la discussione.
Due. Questi emendamenti li ho depositati ben prima dell'inizio della discussione sugli articoli e, quindi, non ci sono nuovi elementi emersi. La Giunta non aveva presentato questi elementi di costituzionalità. Non l'aveva fatto! Non l'aveva fatto, quindi lei sta facendo un secondo precedente violando un secondo punto del Regolamento, per cui chiedo di sospendere adesso la discussione, perché, tra l'altro, la cosa più grave è che ne abbiamo discusso in Giunta per il Regolamento; mi pare fossimo tutti d'accordo sul fatto che non avreste utilizzato questo strumento che secondo noi, è illegittimo in questo contesto! Grazie.



PRESIDENTE

Nella stessa assemblea del 16 giugno 2020, il Presidente ha accettato la questione pregiudiziale, in base all'articolo 71 e non all'articolo 85.
Nello stesso modo, come nell'attuale situazione, ci sono nuovi elementi.
Poi, se vogliamo fingere che gli emendamenti sono stati caricati e c'è stato un lungo lavoro degli Uffici per caricarli e perciò non erano in linea e né la Giunta e nemmeno i Consiglieri avevano la possibilità di visionarli, è un'altra questione!



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Premesso che non ho, come dire, la memoria fresca di cosa accadde un anno fa e possiamo anche ricostruirlo con calma, al di là di che cosa ha detto lei, quando lei legge quello che ho letto io, si parlava di sospensiva. E io temo di ricordare che, quel giorno, questa sospensiva fosse anche dovuta al fatto che dovevamo incontrare i lavoratori qui fuori e che per questo, come spesso succede, si chiede di sospendere i lavori e acquisire gli elementi nuovi che portano, come spesso capita in quest'Aula gli intervenuti che vengono a manifestare qui davanti, eccetera.
Inoltre, lei dice un'altra cosa in quel verbale. Se ha piacere possiamo riprendere le registrazioni e vediamo meglio quello che ho detto io e quello che ha detto lei, però mi permetterei di suggerire di uscire da quest'impasse, perché sono le 19.50.
Se se sospendiamo per fare la pausa, che a quest'ora penso ci sia dovuta, per recuperare un po' di zuccheri, avrete tutto il tempo di elaborare il "canguro" che serve e uscire da questa penosa situazione, con lo stesso risultato, ma senza aprire.



(Commenti fuori microfono)



VALLE Daniele

Posso portarvi i panini mentre preparate il "canguro", se è questo il problema, ma avete un'oretta di tempo per preparare il canguro che serve.
Il risultato è esattamente lo stesso, ma non costituiamo un precedente ridicolo.
Prendendo il verbale di un anno fa, lei ha letto una cosa molto chiara perché sospensiva l'ha letto lei. No? Insomma, ricordo vagamente di aver sicuramente proposto d'incontrare i lavoratori in quell'occasione, quindi non mi stupisce quello che ha letto. Mi sembra che stiamo cercando un motivo per litigare che potremmo evitare tutti quanti.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Mi permetto di segnalare all'Aula che gli emendamenti votabili sono estrapolati ed è stato chiesto alla Presidenza di poterli mettere in votazione.
Diventa difficile provare a "cangurare" una cosa palesemente incostituzionale, quindi vorrebbe dire fare un "canguro" di emendamenti incostituzionali.
Pertanto, mi permetto, Presidente, di chiederle di andare avanti.
GALLO Raffaele (fuori microfono) Lei non è la Corte Costituzionale, Assessore Ricca!



PRESIDENTE

Scusate, scusate! Diversamente, chiudo la discussione e mettiamo ai voti, perché l'Aula è sovrana. Non può essere accettata la discussione solo da una parte.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, l'ho già richiamata all'ordine!



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Non potete stare in piedi e fare quello che volete!



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Ravetti.
Se ha intenzione di parlare, chieda la parola e io gliela do. Da seduto.



RAVETTI Domenico

La ringrazio per avermelo ricordato.
Io dovrei ricordarle come si fa il Presidente del Consiglio e commetterei un errore enorme, perché è un atteggiamento che non dovrei utilizzare in Aula. Lei, tra l'altro, ha più esperienza di me, però questa società ha impegnato anni, anni e anni per dimostrare che, anche in democrazia, non esiste la dittatura della maggioranza.
Pensatori politici molto più importanti di noi hanno contribuito con il loro pensiero a scrivere non soltanto le carte costituzionali del luogo in cui loro abitavano, ma hanno influenzato altri in altre Nazioni.
Adesso non è che dal Consiglio regionale del Piemonte ci possiamo inventare altre tecniche per mettere in discussione i principi democratici.
Vota l'Aula. Ma "vota l'Aula" cosa? "Vota l'Aula" perché c'è la maggioranza? Ma ragioniamo! Al di là dell'obiettivo, cioè di votare questa legge entro la fine della settimana, proviamo a non creare dei precedenti che nulla hanno anche a che fare con la ragione. Con la ragione, Presidente.
Poi le chiedo scusa se le chiedo la parola da in piedi, ma da seduti proviamo a ragionare.



PRESIDENTE

Ho accettato la sua richiesta di parlare da in piedi, perché capisco che il suo Presidente di Gruppo l'ha indotta ad alzarsi per uscire dall'aula, perché avevo disposto di metterla in votazione.
Tuttavia, se dobbiamo essere chiari e totalmente franchi, dobbiamo essere chiari e franchi sempre, non che quando c'è un'azione ostruzionistica - legittima - delle opposizioni, qualsiasi questione pregiudiziale e sospensiva è accettata dalla Presidenza e quando la richiede un altro non può essere accettata.
Ritengo che sia accettabile perché ha delle legittimità concrete e fattibili: l'Assessore Ricca ha specificato che non tutti gli emendamenti erano stati ritenuti incostituzionali, per cui ha richiesto anche il voto e per quello rimetto all'Aula la votazione della pregiudiziale di costituzionalità, come è già stato fatto in altri momenti.
Abbiamo anche valutato, come Uffici, che erano incostituzionali (e quasi inammissibili), dato che è stato fatto riferimento a delle Conferenze dei Capigruppo e a riunioni della Giunta per il Regolamento. Tale inammissibilità e tale incostituzionalità erano ben chiare ai presentatori.
Pertanto, se volete procedere normalmente, rendo inammissibili gli emendamenti come Presidenza, poi si prosegue; ulteriormente, ci può essere la condizione che l'Aula si esprima sulla questione pregiudiziale di costituzionalità di questi specifici emendamenti e poi si prosegue in altro modo.
Prego, Consigliera Canalis.



CANALIS Monica

Lei sta dicendo di utilizzare una pregiudiziale d'incostituzionalità per far decadere degli emendamenti e che l'incostituzionalità è già stata decretata dagli Uffici.
Questo lei ha detto poc'anzi.
Vorremmo, a questo punto, un parere scritto, perché al momento né lei né l'Assessore Ricca siete membri della Corte Costituzionale e neanche esponenti tecnici di quest'Amministrazione.



PRESIDENTE

Se non vi sono altri che intendono intervenire sulla questione pregiudiziale, procederei con la votazione.
CANALIS Monica (fuori microfono) Ma non per far decadere degli emendamenti, Presidente!



PRESIDENTE

Lei è già intervenuta, Consigliera Canalis.
CANALIS Monica (fuori microfono) Non mi risponde neanche, Presidente? Guardi che è grave!



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Sarno.



SARNO Diego

È vero che l'assise legislativa è sovrana, però, Presidente, se lei dice che si può presentare una pregiudiziale di questo tipo per far decadere degli emendamenti, sta dicendo una cosa che non è scritta nel Regolamento e non vi è, perché lei l'ha riletta, neanche un precedente. Il precedente che lei ha letto cita testualmente - lei l'ha letto - una pregiudiziale sospensiva.
Il precedente che lei ha letto non rispetta i nuovi casi e i nuovi fatti. Anche se c'erano nuovi fatti, quella pregiudiziale era per sospendere, non per abbattere un articolo.
Pertanto, chiedo agli Uffici del Consiglio regionale d'intervenire visto che non c'è un precedente e visto che non è scritto nel Regolamento perché si sta utilizzando una pregiudiziale per far decadere più emendamenti.
È così, Presidente, non può essere diversamente, perché lei non sta interpretando, com'è successo nella Giunta del Regolamento, attraverso dei precedenti, ma sta interpretando, a sua singola e unica interpretazione una cosa mai avvenuta e che il Regolamento specifica: cioè pregiudiziale sospensione. Punto. Non pregiudiziale-decadenza.



PRESIDENTE

Sulla questione che ho citato del precedente, com'è stato fatto in precedenza, nei due precedenti, ho specificato che non era l'articolo 85 perché sugli emendamenti e subemendamenti non sono ammesse le questioni pregiudiziali sospensive. Ho citato all'epoca, ed è stato accettato dal Consiglio (perciò anche dai proponenti), che si utilizzasse l'articolo 71 perché già all'epoca erano entrati elementi nuovi nell'argomento, com'è entrato il nuovo argomento degli emendamenti in questione.
Come si è evitato in precedenza, gli Uffici e la Presidenza, quando erano inammissibili (come in questo caso) hanno sempre cercato di evitare di creare l'inammissibilità totale, per cercare di trovare una soluzione politica.
La soluzione politica la Giunta l'ha trovata nel Regolamento, per cui si procede con il Regolamento e, quindi, essendovi una questione pregiudiziale proposta dalla Giunta, la si mette ai voti.
Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Guardi, provo a fare un altro tipo di ragionamento nel tentativo di farvi riflettere.
È vero che la pregiudiziale può presentarsi anche per un argomento che non debba discutersi, ma quello che qui stiamo cercando di far passare Presidente, è che c'è un modo di condurre questa discussione che fino adesso non ci ha visto concordi, ma forse era in un equilibrio molto precario tra minoranza e maggioranza, tra maggioranza e maggioranza.
Faccio un esempio: abbiamo chiesto le votazioni segrete con la scheda poi abbiamo chiesto il procedimento elettronico. Potremmo chiedere tutte le votazioni da qui alla fine e non lo stiamo facendo. Perché, Presidente? Perché siamo tutti preoccupati sul merito di questo provvedimento, che è un provvedimento importante, tant'è che sta scatenando dinamiche mai avvenute in Consiglio regionale.
Siamo anche preoccupati del dopo. Visto che abbiamo già sospeso alcune votazioni, visto che non mi sembra che si chiuderà entro stanotte Presidente, che cosa impedisce alla maggioranza e alla Giunta in particolare provare, da qui a domani, a seguire un'altra strada? Quella di almeno giustificare, come abbiamo chiesto, una cosa tanto grave, cioè la decadenza di migliaia di emendamenti, oppure di seguire un'altra strada.
Qui non stiamo facendo un muro contro muro per dire no a qualsiasi cosa, ma vi stiamo dicendo no a questo, perché altrimenti chiunque sarà alla Presidenza, ogni volta che sarà al governo, potrà decidere che un emendamento è incostituzionale, quindi non ammissibile. Questo, come capite anche voi, è una vulnus sostanziale alla democrazia.
Va bene che ognuno faccia la sua parte, ma questo ci sembra eccessivo ora che siamo quasi in dirittura d'arrivo. Non facciamo saltare adesso una situazione che, dopo tanti mesi di lavoro, forse stava arrivando a conclusione.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento? Ha chiesto di intervenire il prego Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Entro nel merito della pregiudiziale.
Se non sbaglio, attualmente stiamo trattando le pregiudiziali legate agli emendamenti, anche a nostra prima firma, per quanto riguarda l'articolo 14 septies, all'interno della pregiudiziale?



PRESIDENTE

Gli emendamenti sono riferiti all'articolo 14 quinquies, poi ci sono quelli dell'articolo 14 sexies.
Stiamo parlando del quinquies, dell'articolo aggiuntivo.



SACCO Sean

Quelli legati allo sconto sull'IRAP. La ratio è simile a quelli successivi.



PRESIDENTE

A parte l'octies, che è sul bollo auto.



SACCO Sean

Per quanto riguarda l'articolo 14 septies, abbiamo gli emendamenti interamente aggiuntivi che parlano del rimborso IRAP per imprese con distanze da sale gioco. Questo è il riassunto che è stato fatto dagli Uffici, quindi mi si sta dicendo che non è ammissibile l'argomento - perch è l'argomento che non dev'essere ammissibile - legato a una riduzione dell'IRAP per quelle imprese che ci danno una mano a fare, per esempio attività di formazione e di educazione vicino alle sale gioco.
Possiamo ragionare sul fatto che.
Chiedo scusa, Presidente, c'è un po' di brusìo.



PRESIDENTE

Ha ragione.
Scusate, o chiedete una sospensione d'Aula, oppure lasciate intervenire il Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Può anche essere sollevata una questione nel dibattito legato al fatto che non possono essere utilizzati, per esempio, dei codici ATECO per definire un certo tipo d'imprese, però mi si verrà incontro se io dico che può avere una ratio il fatto di distribuire del materiale informativo all'interno di un bar o di un negozio di giocattoli, piuttosto che a un'attività, per esempio, di costruttori, di imbianchini o di elettricisti.
Obiettivamente avrebbe più senso in un'attività dove c'è un banco, dove c'è un certo tipo d'interazione con il cliente e la possibilità di accedere a del materiale informativo all'interno di un locale. Non penso che possa essere definito incostituzionale uno sconto sull'IRAP per quelle attività che aiutano le persone che entrano in una sala giochi e hanno la possibilità di entrare in contatto con materiale non che impedisca loro di giocare o li disincentivi per forza a giocare, ma che li aiuti nel momento in cui hanno una difficoltà dal punto di vista economico, dal punto di vista della compulsività del gioco, dal punto di vista patologico.
Non penso che possa essere definito incostituzionale un approccio che vuole che la Regione sostenga - con un piccolo incentivo, con un piccolo sconto sull'IRAP, giusto per far vedere che si sta facendo il possibile per ridurre tutto quello che può derivare dalla patologia legata al gioco d'azzardo - delle attività che rendono disponibile nei propri spazi per presentare del materiale informativo che aiuti le persone a smettere di giocare d'azzardo.
Come può essere questo incostituzionale? Se viene definito incostituzionale questo passaggio, allora viene definita incostituzionale l'idea di dare un incentivo economico alle aziende che hanno un front office agevolato con la clientela, per aiutarli a non incappare e a essere seguiti nel caso in cui cadano nella spirale del gioco d'azzardo patologico.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Presidente continuo a non capire leggendo l'articolo 71 del Regolamento, dove leggo che una questione pregiudiziale o sospensiva pu essere utilizzata per far decadere anche se ci sono nuovi elementi.
L'articolo 71, comma 1 recita: "La questione pregiudiziale, cioè che un dato argomento non debba discutersi, e la questione sospensiva, cioè che la discussione debba rinviarsi.". Poi c'è il tema "da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito". In nessun altro comma c'è il punto che, se è approvata la questione pregiudiziale, possano essere eliminati gli emendamenti. È un rinvio, non si discute, ma è un rinvio.



PRESIDENTE

Si è sempre utilizzata in questo modo e continueremo a utilizzalo in questo modo, finché lo prescrive il Regolamento, perché per prassi la questione pregiudiziale si è sempre utilizzata per far decadere degli emendamenti. È stato specificato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Mi pare che si stia un po' abusando dell'estrema generosità di questa Presidenza, perché ricordo che i tempi sono contingentati e ci sono Gruppi che, mi pare, abbiano ampiamente sforato la loro disponibilità di minuti.
La maggioranza, come al solito, deve stare silente di fronte a un ostruzionismo impressionante. Mi pare che l'interpretazione degli Uffici e l'interpretazione della Presidenza siano chiare. La discussione è stata ampia e quello che chiediamo è di votare.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Pensavo di non intervenire, ma dopo questo intervento, come al solito sconveniente e fastidioso di una persona che dimostra di non aver capito di cosa si stia parlando, mi spiace, ma devo intervenire.
Signori, non c'è l'ostruzionismo: avete contingentato i tempi. Avete contingentato i tempi? Avete fatto i "canguri", non c'è l'ostruzionismo non serve. Per me si può andare a casa fra un minuto, tutti.
Presidente, mi rivolgo a lei e potrei dirle che non ha capito, ma non glielo dico, perché io so che lei ha capito. Gli altri direi che non hanno capito, ma lei ha capito. Quello che noi non accettiamo non è che si ponga una questione pregiudiziale costituzionale. Non è questo, perché è certo che sono state ammesse alla votazione anche le nostre intervenute dopo.
Certo, nemmeno noi siamo la Corte Costituzionale quando poniamo una questione di legittimità costituzionale.
Quello che noi non accettiamo, Presidente - ma, secondo me, lei l'ha capito - è che si usi questo non tanto per non passare alla discussione di un disegno di legge, di un ordine del giorno o di altro, ma per abbattere centinaia di migliaia di emendamenti. Se accettiamo questo come precedente come qualcuno ha già detto, tra un mese o due mesi qualcuno leggerà quello che è successo oggi in Aula e ci dirà: "L'altra volta abbiamo fatto così e facciamo così pure questa volta". Con quella discrezionalità, con una maggioranza che può votare a maggioranza la pregiudiziale costituzionale sulla carta si possono abbattere tutti gli emendamenti di qualsiasi tipo con una votazione.
Guardate, questo disegno di legge si chiude, cioè sappiamo che la partita su questo disegno di legge è chiusa, signori. Ci sono i "canguri" l'avete portata a casa con noi, perché siete maggioranza, ma non l'avete portata a casa tra di voi, ma con noi sì. Noi non stiamo lavorando oggi per questo provvedimento, stiamo lavorando per non creare pericolosi precedenti, signori. Su questo stiamo lavorando e su questo noi non ci muoviamo di un centimetro!



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Bertola, sa benissimo che la Presidenza può basarsi solo sugli atti depositati, sul Regolamento e sullo Statuto. Attualmente, a mio giudizio vi sono gli atti depositati e procederei con la votazione della pregiudiziale proposta dalla Giunta, però mi sembra che ci sia anche l'intenzione di sospendere i lavori per una valutazione diversa da parte della Giunta.
La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Chiedo di sospendere dal quinquies all'undicies per fare una valutazione che poi porremo all'Aula subito dopo la pausa per la cena.



PRESIDENTE

Considerato che avevamo già intenzione di sospendere per la pausa tecnica, la anticiperei di un quarto d'ora e riaprirei i lavori d'Aula alle 21.30.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 20.14, riprende alle ore 21.53)



PRESIDENTE

Comunico che è presente l'Assessore Tronzano, che si è scongedato.
Il numero legale è 25.



PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 144, inerente a "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Prima della pausa, stavamo esaminando gli emendamenti riferiti all'articolo 14 quinquies.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Anche ter e quater, se fosse possibile. Mi sembra che siano stati caricati e mi permetto di chiedere di discuterli.



PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dei quattro emendamenti all'articolo 14 quinquies, sexies, septies, e octies; però prima c'è il quinquies. Quando arriviamo al fondo del provvedimento, riprendiamo quelli sospesi.
Assessore Ricca, non ho capito se vuole procedere.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

No, Presidente. Terrei sospesi gli articoli 14 dal ter. A questo punto se non ritiene di far votare il ter e il quater, dal quinquies all'undecies, così per andare, poi, all'articolo 15.



PRESIDENTE

Il quinquies, il sexies, il septies, l'octies del 14; bisogna votare gli emendamenti del novies: dal 14 novies in avanti.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Esatto.



PRESIDENTE

Sono quindi sospesi gli emendamenti riferiti agli articoli 14 quinquies, 14 sexies, 14 septies e 14 octies.
Procediamo con gli emendamenti presentati da Rossi, riferiti all'articolo aggiuntivo 14 novies. Emendamento n. 890), che è identico al n. 891), n. 888) e n. 889) e sul n. 888) è stato richiesto il voto segreto elettronico. Va bene.
ARTICOLO 14 novies Emendamento rubricato n. 890) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 891) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 888) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 889) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola al Consigliere Rossi, per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Questi quattro emendamenti parlano, nello specifico, di una questione che, come abbiamo detto dall'inizio di questa discussione, ci sta particolarmente a cuore; come abbiamo potuto vedere, sta a cuore non soltanto a noi, ma anche a una parte della maggioranza, perché sono quattro emendamenti che riguardano la possibilità per i Sindaci di limitare ulteriormente l'orario di chiusura.
Perché ci tengo a intervenire su questo emendamento, Presidente? Perch e voglio ricordarlo ancora una volta - uno studio della Regione, insieme al CNR, uno degli organi scientifici più importanti della nostra Nazione ha oggettivamente dimostrato che, nei Comuni dove sono stati applicati orari più intelligenti (voglio usare questo termine), c'è stata una diminuzione maggiore dei dipendenti dal GAP. C'è quindi una dimostrazione scientifica, proprio sul Piemonte, fra l'altro; non è uno studio generale è uno studio relativo al Piemonte.
Quindi, fare un passo indietro su questo tema è proprio dare uno schiaffo ai piemontesi, al CNR, agli scienziati, ai medici, perché, in base a quello studio, potevamo dire: "Signori, prendiamo esempio dai Comuni, che hanno lavorato meglio e ispiriamoci a quelle politiche"; invece, cosa facciamo? Mettiamo noi degli orari uguali per tutti che, probabilmente sono ispirati non alla logica dello studio del CNR, ma ad altre logiche che in quest'Aula abbiamo già richiamato, e togliamo la possibilità d'intervento da parte dei Sindaci.
Allora, ancora una volta, vi preghiamo. È un articolo molto semplice non è ostruzionistico e richiama quello che c'era nella legge 9/2016: i Comuni, per una durata non inferiore a tre ore, nell'arco dell'orario di apertura previsto all'interno delle sale da gioco, delle sale scommesse degli esercizi pubblici, dei circoli privati e dei locali aperti al pubblico, possono implementare gli orari di chiusura. Quindi, noi ci aspettiamo che su questo ci sia davvero la possibilità di un voto condiviso, altrimenti abbiamo fatto una legge, abbiamo fatto gli studi abbiamo visto che funzionavano per poi fare il contrario.
Credo che da nessuna parte sia stata fatta una cosa del genere.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Contrario, Presidente.



PRESIDENTE

Chiedo se ci siano dichiarazioni di voto, altrimenti pongo in votazione l'emendamento n. 890), identico all'emendamento n. 891) del Consigliere Rossi, con il parere contrario della Giunta.
La votazione è aperta.
Sospendo la votazione, scusate: la rifacciamo.
La votazione segreta è stata chiesta relativamente all'emendamento n.
888); ci sono tre emendamenti all'articolo 14 novies.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

No, no, va bene.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 890), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 891), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione a scrutinio segreto sull'emendamento rubricato n. 888) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 889), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 14 decies Passiamo agli emendamenti che vertono sull'articolo 14 decies.
Emendamento rubricato n. 969) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 972) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 971) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 968), presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 973), presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 970) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Gli emendamenti vengono dati per illustrati da parte del proponente.



PRESIDENTE

Parere della Giunta, Assessore?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Contrario, Presidente.



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto, procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 969), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 972), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 971), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 968), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 973), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 970), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 14 undecies Ha chiesto di intervenire l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Presidente, chiedo di sospendere questo articolo per presentarne uno conclusivo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
ARTICOLO 15 Emendamento conclusivo rubricato n. 799525) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente Emendamento conclusivo all'articolo 15 (Sanzioni) "1. L'inosservanza delle disposizioni di cui all'articolo 12 commi 2 e all'articolo 13 comma 1, lettera a), b), e c) è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria dai 2.000 euro ai 6.000 euro per ogni apparecchio per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del R.D. 733/1931 nonch alla chiusura temporanea del medesimo da cinque a dieci giorni.
2. All'inosservanza delle disposizioni di cui all'articolo 3 comma 1 lettera d) il Comune effettua e diffida ad adempiere entro sessanta giorni anche con l'obbligo di partecipazione alla prima offerta formativa disponibile a far data dall'accertamento. Si applica in ogni caso la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 1.500 per gli esercenti che gestiscono apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110 commi 6 del R.D. 773/1091 e da euro 2.000 a euro 6.000 per i gestori ed il personale operante nelle sale da gioco e nelle sale scommesse.
3. In caso di inosservanza della diffida di cui al comma 2 il Comune dispone la chiusura temporanea, da cinque giorni fino all'assolvimento dell'obbligo formativo degli apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del R.D. 773/1931 4. Ai soggetti che nel corso di un biennio commettono tre violazioni delle disposizioni di cui ai commi 1,2, 3, il Comune dispone la chiusura definitiva degli apparecchi per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del R.D. 773/1931 anche se si è proceduto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria.
5. L'inosservanza delle disposizioni di cui l'articolo 9, comma 4, e di cui all'articolo 14, comma 2, è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria complessiva da euro 500 a euro 4.000.
6. Ferme restando le competenze degli organi statali e dell'autorità di pubblica sicurezza, le funzioni di vigilanza e di controllo sull'osservanza delle disposizioni della presente legge, nonché di accertamento ed erogazione delle sanzioni, sono esercitate dal Comune competente per territorio, a cui spetta l'introito delle somme.
7. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le disposizioni contenute nella legge regionale 28 novembre 1989, n. 72.
8. La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui ai commi 1,2 e 5 è aggiornata secondo le modalità di cui all'articolo 64 della legge regionale 11 marzo 2015, n. 3" Il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (999-1000-1001-1002-1003-1004 Lega e 1054-1055-1056-1057 Forza Italia) e di minoranza (497-499-507-518 PD e 102-114-112-123 Movimento 4 Ottobre) e recepimento nodi critici ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta del provvedimento



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Non essendoci richieste di intervento metto in votazione l'emendamento conclusivo rubricato n. 799525 Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799525).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 16 Emendamento conclusivo rubricato n. 799526) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 16.
"1. La Giunta regionale informa il Consiglio sull'attuazione della presente legge e i risultati ottenuti nel prevenire, contrastare e trattare il gioco d'azzardo patologico. A tal fine, la Giunta regionale presenta al Consiglio una relazione annuale che fornisce risposte documentate ai seguenti quesiti: quali attività di informazione, sensibilizzazione e formazione sono state realizzate e quali soggetti sono stati coinvolti quali dimensioni, caratteristiche e distribuzione territoriale hanno avuto la domanda e l'offerta di servizi di assistenza ai giocatori patologici e di sostegno alle loro famiglie; in quale misura i servizi offerti hanno soddisfatto la domanda espressa e hanno permesso il miglioramento delle condizioni personali, familiari e sociali dei soggetti affetti da forme di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico; quale è stato il grado di diffusione delle iniziative poste in atto dai comuni, dalle ASL e dai gestori, con particolare riferimento al logo regionale 'Slot, no grazie!' in quale modo, nel periodo considerato, si è modificata la diffusione delle sale gioco e dei luoghi dove sono installati apparecchi per il gioco lecito nel territorio regionale rispetto alla situazione preesistente con particolare riferimento ai luoghi sensibili; quali sono state le principali criticità riscontrate nell'attuazione degli obblighi previsti dalla presente legge e quali le iniziative realizzate per farvi fronte, con particolare riferimento alla tutela dei minori e alle attività illecite di riciclaggio.
2. I soggetti pubblici e privati, di cui all'art. 8, comma 2, attuatori delle disposizioni contenute nella presente legge forniscono alla Regione dati e informazioni idonee a rispondere ai quesiti di cui al comma 1.
3. La Giunta regionale rende accessibili i dati e le informazioni elaborate per le attività valutative previste dalla presente legge.
Il Consiglio regionale rende pubblica la relazione annuale, unitamente agli eventuali documenti che ne concludono l'esame e, tenuto conto della relazione presentata e degli eventuali ulteriori documenti di analisi formula direttive e indirizzi sulla cui base la Giunta regionale adotta o modifica i successivi piani integrati".
Signor Presidente, il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza (1005-1006-1077 Lega e 1058 Forza Italia) e di minoranza (553-550-559-548-558-557-572 PD e 137-138 M4O) ed esprime l'orientamento conclusivo di maggioranza sul provvedimento.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799.526).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 17 Emendamento rubricato n. 150) presentato da Bertola.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 14860) presentato da Grimaldi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Chiedo se ci sono interventi per illustrare gli emendamenti.
Non essendoci richieste, chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è negativo.



PRESIDENTE

Non essendoci dichiarazioni di voto, passiamo alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 150), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 14860), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 18 Emendamento conclusivo rubricato n. 799527) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
È l'emendamento conclusivo all'articolo 18.
"(Norma finale) A far data dall'entrata in vigore della presente legge ed entro il 31 dicembre 2021, i titolari degli esercizi pubblici e commerciali di cui all'art. 2, comma 1, lettera c) e d) presso cui alla data del 19 maggio 2016 erano collocati apparecchi per il gioco di cui all'art. 110, comma 6 del r.d. 773/1931, i quali, in attuazione di quanto disposto dalla l.r.
9/2016, hanno dismesso gli apparecchi per il gioco, possono rivolgere istanza al soggetto competente e reinstallarli, anche qualora siano intervenuti mutamenti di titolarità, di variazione del concessionario ovvero la nomina di un nuovo rappresentante legale, senza che ciò possa essere equiparato a nuova installazione, purché venga mantenuto un numero di apparecchi non superiore a quello già esistente alla data del 19/5/2016.
A far data dall'entrata in vigore della presente legge ed entro il 31/12/2021, i titolari di autorizzazione rilasciata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presso la cui alla data del 19 maggio 2016 erano collocati apparecchi per il gioco, i quali, in attuazione di quanto disposto dalla legge regionale 9/2016, hanno dismesso gli apparecchi per il gioco possono rivolge istanza al soggetto competente e reinstallarli anche qualora siano intervenuti mutamenti di titolarità, di variazione del concessionario ovvero della nomina di nuovo rappresentante legale, senza che ciò possa essere equiparato a nuova installazione.
Relativamente alle attività di cui ai commi 1 e 2 si applicano le disposizioni di cui all'articolo 14 comma 2 e le disposizioni dell'articolo 15, commi 1, 2, 3, 4 e 5.
Le disposizioni di cui all'articolo 12 comma 2 non si applicano per fatti sopravvenuti alla presentazione delle istanze rivolte ai soggetti competenti di cui ai commi 1 e 2.
I gestori dei punti per il gioco si adeguano entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge al disposto di cui al comma 4 dell'articolo 6.
Le disposizioni contenute nel presente articolo trovano applicazione nei limiti previsti nel Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 25 luglio 2017".
Presidente, il presente emendamento è frutto dell'accoglimento degli emendamenti di maggioranza n. 1008, 1009, 1010 e 1011 (Lega), n. 1060, 1059 e 1061 (Forza Italia) e di minoranza n. 553, 576 e 598 (Partito Democratico), n. 153 e 158 (Movimento 4 ottobre) ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha faoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente, perché non possiamo non dire nulla rispetto a quello che è il cuore di questo provvedimento, da un punto di vista chiaramente negativo.
Siete riusciti a condensare in un articolo una sanatoria vera e propria; questa sì, retroattiva! Non come la legge 9/2016 che, secondo quanto detto dal TAR, non era assolutamente retroattiva, perché disponeva pro futuro; questo l'ha scritto il TAR e non lo abbiamo scritto noi. La vostra legge, sì che, invece, è retroattiva! Per fortuna, però, grazie alle divisioni dentro la maggioranza e grazie al forte lavoro di opposizione delle forze di minoranza, almeno ci avete risparmiato la sanatoria sui bar.
Questa è l'unica buona notizia dell'articolo 18, anche perch probabilmente, per rimediare a questa unica notizia positiva, siete riusciti a infilare anche la sanatoria su chi ha venduto le licenze, cosa di cui non c'era alcun bisogno! Questa legge non risponde neanche ai problemi degli imprenditori che magari, hanno fatto altro; imprenditori nuovi, che nulla avevano investito nell'attività precedente, quindi questo è proprio un regalo all'industria del gioco che, probabilmente, ha fatto questa richiesta, per non perdere il valore di queste licenze, ma nulla ha a che vedere né con i lavoratori in difficoltà, né con gli imprenditori in difficoltà, né con la salute dei piemontesi, ma solo con gli interessi, per quanto legittimi, di un settore.
Quindi, questo davvero, Presidente, è l'articolo che non sancisce la nostra sconfitta, ma la sconfitta dal Consiglio regionale, dei piemontesi che, dopo questo articolo, avranno più macchinette per il Piemonte, avremo di nuovo, anche nei territori periferici, ma non solo, in ogni tabaccheria la possibilità di aumentare le macchinette.
A questo punto, non ci resta davvero che sperare che con le attività che metteremo in campo dopo la votazione di questo disegno di legge riusciremo a cancellare questo, che è un vero e proprio obbrobrio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Chiedo in prestito pochi minuti al Gruppo Cinque Stelle, in accordo ovviamente con loro, per dire pochissime cose.
La prima. Secondo me, non tutti i colleghi si rendono conto di quello che stanno facendo e quelli che, invece, ascolteranno alcune ipotesi spero cambino idea in fretta.
Conosco una sala slot che sta nel cuore di uno dei quartieri più popolari della nostra città; è immersa fra una chiesa, due bancomat quattro "Compro oro" ed è dietro una scuola. Tre anni fa ha deciso di chiudere. La stessa famiglia ha aperto, in un altro luogo, nei limiti di questa legge che state cancellando, una nuova attività, tra l'altro, anche più grande.
Formalmente, se leggiamo questo testo, quella licenza è ancora attiva perché quel posto è chiuso ma non ha mai cambiato attività, per cui quel codice ATECO e quella partita IVA sono ancora aperti, Quindi, formalmente oggi quella stessa famiglia può rivendere quella licenza a gente che non ha nessun titolo e, oggettivamente, da un pezzo di carta che non valeva più niente state facendo un regalo. Questo è un caso; un caso.
Io dico che avete già fatto una sanatoria e l'avete fatta gratis! Gratis, perché per tutti coloro che non si sono adeguati in questi due mesi non avete avuto la decenza di prevedere neanche una sanzione! La fate retroattivamente, perché andate addirittura a scavare indietro, con una vicenda assurda, perché chi ha dismesso le slot 4 anni fa, prima dello switch-off, adesso può recuperarle. Incredibile! Ma voi avete pensato anche che, se nel frattempo quella tabaccheria ha cambiato impresa o famiglia addirittura prende un diritto costituito di quelli precedenti. Dove avete mai letto un articolo così? E non abbiamo fatto neanche le pregiudiziali su questo tema, perché voi siete consapevoli che questo testo vi verrà "segato" fra 50 giorni. A che gioco state giocando? A che gioco state giocando? Io ve lo dico: state rischiando di fare un grandissimo regalo a chi ha liquidità e può andare ad arrabattare queste licenze. Sono pochi coloro che nelle crisi hanno liquidità, hanno possibilità d'investimenti.
Adesso vi faccio un altro scenario, di cui secondo me non avete ragionato abbastanza. Voi state rendendo questi soggetti, che dovevano essere, due mesi fa, sanzionati, sanati gratuitamente e li state facendo diventare monopolisti.
Cosa succederà in questi mesi? Spero che il Governo poi vi bloccherà, o che lo faranno tanti ricorsi al TAR, ma se non succedesse, vi rendete conto che qualcuno, con tanta liquidità, può andare a prendere queste licenze, comprarle e diventare monopolista per i prossimi anni? Già, perch come dite voi "orgogliosamente", siete andati in giro a dire: "No! Ma noi abbiamo tenuto le distanze. No! Abbiamo addirittura aumentato i luoghi sensibili, ne abbiamo messi altri".
Certo, per il futuro, ma avete visto la fotografia delle sale scommesse nel nostro Piemonte? Siamo quelli che ne hanno di più, proporzionalmente per il nostro territorio e nei luoghi urbanizzati. Voi dite: "Eh, ma con i vostri distanziometri dovevano stare proprio fuori quasi dalle città".
Certo, perché sono luoghi antropizzati. Noi non vogliamo vietare il gioco ma lo pensiamo come se fossero dei casinò in cui la gente deve spostarsi non che li hanno sotto casa, in continuazione.
Ho finito Presidente. Io credo che questo Black Friday non ci voleva.
Non ci voleva questo regalo e non ci voleva questo scempio, dal punto di vista amministrativo. Davvero spero che alcuni colleghi cambino idea e non diano l'avallo, almeno a questo articolo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Farò un intervento breve, per dire che in questo articolo si raccoglie il senso della vostra legge e si riassume in poche righe: si riassume in una sanatoria.
Tante norme, come giustamente diceva il Consigliere Grimaldi, per far sembrare che questa legge sia migliorativa. Migliorativa agli occhi di un ingenuo. In realtà, non solo si rende monopolista colui che ha avrà liquidità per acquistare tutte queste licenze, ma dopo la legge del 2016 che ha ridotto il numero delle slot machine, considerando che il numero ormai è limitato rispetto alle quantità che si possano installare, questo monopolio sarà ancora più forte.
Auspico che sia la Magistratura a salvarvi da questo errore, da questa mega concessione che state facendo.
Con questa sanatoria, non solo state regalando un intero mercato ai pochi che se lo possono permettere, ma state sancendo un principio sbagliato, un principio profondamente sbagliato, un principio che non dovrebbe essere nelle corde di nessun legislatore, ovvero il principio secondo il quale chi ha rispettato la legge subirà un danno.
Le persone che subiranno il vero danno da questa legge sono coloro che subiranno la concorrenza di quelli che non si sono ancora spostati, a causa di un investimento che loro hanno già fatto e che gli altri non dovranno più fare.
Questo è un principio veramente di bassissimo livello, per quanto riguarda un Paese di diritto come il nostro, perché tanti si sono adeguati tanti hanno rispettato la legge e noi oggi stiamo dicendo a queste persone di fatto, che sono dei "fessi", perché sarebbe bastato aspettare la Lega al Governo per avere una sanatoria, per non dover più rispettare una legge che ha visto impiegato questo Consiglio con un lavoro estenuante, che ha portato all'approvazione di una legge all'unanimità per tutelare le persone dal gioco d'azzardo patologico e, soprattutto, da queste macchinette mangiasoldi.
Abbiamo avuto anche dei risultati positivi, certificati da organismi indipendenti - indipendenti - e da un organismo come IRES Piemonte, che è della Regione e non risponde a nessun altro, risponde solamente ai cittadini. Nonostante questo, si è voluto tirare dritto, perché gli interessi da tutelare erano altri, legittimi, ma, permettetemi, sbagliati fortemente sbagliati, soprattutto in un momento come questo, in un momento di crisi dove le persone sono più esposte al rischio del gioco d'azzardo patologico. Questo non lo dico io, lo dice qualsiasi statistica voi andiate a prendere; lo dicono le statistiche di qualsiasi Ente voi andiate a consultare.
Concludo, Presidente, dicendo che spero che questa norma non entri mai realmente in vigore, anche se l'approverete perché avete i numeri. Noi non possiamo fare più di quello che abbiamo fatto; penso che abbiamo fatto un lavoro egregio, per quello che ci concede il Regolamento e per quello che abbiamo potuto mettere in campo come opposizioni. Peccato che a pagare le conseguenze di questa legge saranno, come sempre, i più deboli, le persone che voi dovreste tutelare e che invece, in questo caso, abbandonate nelle mani di chi ha altri interessi rispetto alla loro salute.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Questo provvedimento, complessivamente, è abominevole, ma, di tutto l'abominevole che abbiamo nel provvedimento, l'articolo 18, la norma finale, è proprio l'apoteosi. Un articolo che, come altri, è peggiorato con l'intervento dell'emendamento conclusivo, perché ha recepito emendamenti peggiorativi presentati dalla maggioranza.
Leggo la parte che vorrei maggiormente contestare. Questo è un provvedimento retroattivo - oggettivamente questo è retroattivo, non la legge n. 9 del 2016 - perché dice: "Cari signori, che all'entrata in vigore dalla legge 9 del 2016 avevate degli apparecchi, sappiate che oggi noi vi permettiamo di rimetterli senza che questa sia considerata una nuova apertura". Di fatto, questa è retroattività.
Oltretutto, è chiaramente un riportare il Piemonte alla situazione ante legge 9/ 2016, con una macchinetta ogni trenta metri, quella situazione che aveva creato allarme e preoccupazione, anche da parte dei Sindaci. Non solo. L'emendamento peggiorativo dice anche: ".qualora siano intervenuti mutamenti di titolarità, di variazione del concessionario ovvero della nomina di nuovo rappresentante legale", quindi anche per le attività che nel frattempo sono state cedute.
Sapete cosa sta succedendo nel nostro Paese, nella nostra Regione anche con la pandemia? Che la criminalità organizzata ha la liquidità, sta investendo, ha i soldi pronti in contanti. Va delle aziende in difficoltà e dice: "Ti aiuto io, vendimi l'attività, ti do i soldi subito, ho la valigetta pronta". Non lo dico io, ma decine di ricerche. Velocemente, ne ho trovata una in un articolo che cita un report dell'Osservatorio dell'organismo permanente di monitoraggio ed analisi sul rischio di infiltrazioni nell'economia da parte della criminalità di tipo mafioso.
Questo rapporto ci dice che sono aumentate le segnalazioni di acquisizioni sospette, proprio per via della pandemia:"Un incremento del 7% delle segnalazioni per operazioni sospette analizzate nel 2020 e un aumento del 9,7% del numero delle società colpite dai provvedimenti interdittivi antimafia nel periodo marzo 2020 febbraio 2021". Comprano attività come bar, ristoranti pizzerie e voi, con questa legge, state permettendo a questi signori che hanno la valigetta con i soldi di rilevare quelle attività e godere dei diritti di cui godevano questi signori, di rimettere le slot il giorno dopo perché le avevano già prima.
Di questo vi state prendendo la responsabilità. Ormai solo più la Corte Costituzionale vi potrà fermare. Ci vedremo qui quando questo provvedimento verrà impugnato, ma sappiate che chi oggi sta votando a favore dell'articolo 18 del disegno di legge in esame, sta favorendo questo, sta dando un segnale a questi signori che non solo possono rilevare delle attività, ma possono anche avere una situazione di vantaggio rispetto ad altri soggetti che aprono delle attività. Questo deve essere chiaro.



PRESIDENTE

Ci sono altri interventi sull'articolo 18 su cui è stata chiesta la votazione segreta? Chiedo scusa, ma c'è stato un errore formale. All'articolo 17 sono stati votati e respinti due emendamenti, ma prima della votazione dell'articolo 18 occorre mettere in votazione l'articolo 17.
Ci sono dichiarazioni di voto sull'articolo 17? Ripeto, abbiamo votato due emendamenti all'articolo 17 (il n. 150 e il n. 14860) che sono stati respinti, ma dopo la votazione degli emendamenti deve essere votato l'articolo 17; non essendo ancora stato votato l'articolo 18, siamo ancora in tempo per farlo.



ROSSI Domenico

A noi va bene anche se non lo votiamo l'articolo 17.



PRESIDENTE

Allora diventa il 17 bis Indìco la votazione palese sull'articolo 17.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 18 La discussione sull'emendamento rubricato n. 799527 si è fatta poc'anzi prima della votazione dall'articolo 17. Mi scuso ulteriormente per la situazione.
Non essendovi richieste di intervento sull'articolo 18, passiamo alla votazione segreta, così come richiesto dal Consigliere Rossi.
Indìco la votazione a scrutinio segreto sull'emendamento n. 799527), il cui testo verrà allegato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 19 L'articolo 19 sulla norma finanziaria viene sospeso, in attesa della convocazione della I Commissione.
Passiamo agli emendamenti che vertono sull'articolo 19 bis.
ARTICOLO 19 bis Emendamento rubricato n. 805) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 806) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 807) presentato da Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 808) presentato da Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 809) presentato da Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 810) presentato da Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 810) presentato da Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Ci sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? Non essendoci richieste di intervento per dichiarazione di voto passiamo alla votazione degli emendamenti.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 805), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 806), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 807), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 808), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 809), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 810), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Ci sono ancora le votazioni sull'articolo 20, la dichiarazione d'urgenza e il titolo, ma le sospenderei per trattarle successivamente dopo la votazione degli emendamenti sospesi e della norma finanziaria.
Sospenderei il provvedimento per trattarlo domani mattina. Se non ci sono obiezioni, chiuderei la seduta. La seduta è aggiornata domani mattina alle ore 9.30.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 23.21)



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