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Dettaglio seduta n.141 del 06/07/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 09.16 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, come recitano gli articoli n. 99 e 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 541, presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Tronzano.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi, ed è espressa richiesta di questa Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per due minuti, la risposta dell'Assessore per tre minuti e non è prevista replica.
Per quanto riguarda, invece, le interpellanze, è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante, per cinque minuti, la risposta dell'Assessore per cinque minuti e la replica dell'interpellante, se richiesta, per cinque minuti.


Argomento: Contributi allo sport e al tempo libero

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 541 presentata da Frediani, inerente a "Truffa ai danni della Regione da parte della Società Dedalo Srl - Pian del Frais (Chiomonte)"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione indifferibile e urgente n. 541, presentata dalla Consigliera Frediani, inerente a "Truffa ai danni della Regione da parte della Società Dedalo Srl - Pian del Frais (Chiomonte)".
La parola alla Consigliera Frediani, per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Parliamo della località di Pian del Frais; evidenzio che l'interrogazione risale allo scorso dicembre, perché nel frattempo magari ci sono stati degli aggiornamenti rispetto alle premesse.
La località sciistica Pian del Frais comprende impianti di risalita privati di proprietà della Dedalo Srl e impianti di risalita di proprietà del Comune di Chiomonte. Da alcuni anni, gli impianti sciistici del Frais sono al centro di gestioni complicate e discussioni tra l'Amministrazioni comunale e i gestori delle piste e degli impianti di risalita. Di recente il Comune di Chiomonte aveva cercato di comprare gli impianti, ma senza arrivare a una conclusione della trattativa.
La Regione ha assegnato alla società Dedalo un contributo pari a 141.662,21 euro da destinare a opere e interventi di riqualificazione generale a favore della sciovia Pian Mesdì del Pian del Frais.
C'è stata un'inchiesta coordinata dalla Procura di Torino e la Società Dedalo è stata accusata di truffa aggravata ai danni della Regione, in quanto avrebbe ottenuto gli oltre 141 mila euro di fondi regionali presentando fatture per operazioni inesistenti e lavori mai eseguiti.
Questa interrogazione è finalizzata per sapere se la società Dedalo risulti beneficiaria di altri contributi regionali; se la Regione abbia strumenti per verificare l'esistenza di altri episodi di tale portata ai danni dell'ente da parte di imprenditori degli sport montani; se la Regione abbia intenzione di valutare interventi normativi finalizzati a migliorare la legge regionale 2 del 2009 e ad evitare simili illeciti. Ovviamente parliamo della legge che ha determinato l'assegnazione dei contributi alla società Dedalo, ma che, in generale, determina l'assegnazione di contributi ai gestori delle piste da sci.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Tronzano, per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
La risposta è molto articolata e lunga e spero di stare nei tre minuti.
Rispondo a nome dell'assessore Fabrizio Ricca.
La legge regionale 2 del 2009, "Norme in materia di sicurezza nella pratica di sport invernali da discesa e da fondo in attuazione dalla normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno delle garanzie delle condizioni di sicurezza.", eccetera, consente agli enti pubblici, alle imprese e alle associazioni senza scopo di lucro, proprietari o gestori di impianti di risalita e piste di richiedere finanziamenti per la messa in sicurezza delle piste e degli impianti.
Mercoledì 16 dicembre 2020 gli organi d'informazione hanno diffuso la notizia relativa al "sequestro di un contributo di oltre 140 mila euro erogato dalla Regione e percepito indebitamente per lavori di messa in sicurezza e manutenzione degli impianti sciistici del Frais - Pian Mesdì di Chiomonte".
La vicenda si riferisce al bando categoria B (investimenti), attivato nell'anno 2017, ai sensi della legge regionale 2/2009 e della conseguente DGR 65-5496 del 3 agosto 2017; a seguito di opportuna istruttoria del settore competente è stata approvata la determina dirigenziale 664 del 5 dicembre 2017 di assegnazione di contributi con la quale, tra gli altri, è stato assegnato alla società Dedalo srl un contributo di euro 141.662,21 da destinare a opere e interventi di riqualificazione generale a favore delle sciovia Pian Mesdì del Pian del Frais.
La stessa società Dedalo srl, sempre per la categoria B è risultata assegnataria di due contributi del bando 2019, attivato ai sensi della legge regionale 2 del 2019 e della DGR del 12 luglio 2019. A seguito di istruttoria di valutazione delle istanze è stata provata la determina dirigenziale 760 del 20 dicembre 2019 di assegnazione contributi con la quale, tra gli altri, è stato assegnato alla società Dedalo srl un contributo di tipologia B1 "impianti di risalita" di euro 67 mila, per "revisione generale decennale", e un contributo per la tipologia B2 "bacini" di euro 300 mila.
Mentre il progetto del bando 2017 risulta concluso e liquidato con atto n.
6865 del 26 giugno 2019, i due progetti del bando 2019 risultano in corso e per entrambi la società Dedalo srl ha comunicato al Settore scrivente l'inizio dei lavori in data 30 settembre 2020.
A fronte della chiusura delle indagini e del sequestro del contributo (ad oggi noti agli uffici competenti esclusivamente tramite le notizie apparse agli organi d'informazione), il Settore sport e tempo libero, in data 23 dicembre 2020, ha interpellato il Settore avvocatura chiedendo di valutare l'opportunità di costituzione della Regione Piemonte quale parte civile.
Con la stessa comunicazione è stata richiesta assistenza per attivare le procedure volte al recupero del contributo oggetto di indagine, nonché per l'attività da intraprendere nel prosieguo dell'iter procedimentale.
Per quanto concerne il secondo quesito oggetto di interrogazione, i controlli sui contributi della legge 2 sono distinti in due livelli. Il controllo di primo livello è di tipo amministrativo-contabile. Al termine dei lavori, il beneficiario è tenuto ad inviare una documentazione finale utile a dimostrare i lavori effettuati e le spese sostenute; queste ultime vengono verificate con apposita istruttoria e, superati i dovuti controlli si procede con la liquidazione del contributo.
L'episodio oggetto di truffa in sede di rendicontazione non presentava anomalie, motivo per cui non è stato oggetto di approfondimento; copia dalla fattura incriminata, infatti, era stata presentata agli uffici all'interno dalla rendicontazione finale del contributo, accompagnata da regolare quietanza di pagamento.
La procedura di rendicontazione prevede, inoltre, che tutti i lavori eseguiti siano accertati e certificati da un professionista abilitato in una relazione finale; sempre il professionista dichiara data di inizio e fine lavori, oltre all'indicazione totale delle spese sostenute, che dovranno inevitabilmente corrispondere al totale delle fatture presentate agli uffici. Tutte queste certificazioni erano presenti e sottoscritte da un professionista a ciò abilitato.
Esiste poi un controllo di secondo livello, finalizzato a verificare la rendicontazione dei contributi resa in forma di dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. In questo caso, una volta conclusi tutti i progetti del bando e liquidati tutti i contributi già oggetto del controllo di primo livello, si procede per estrazione al sorteggio di un 10% delle istanze che saranno controllate con verifica di tutta la documentazione originale.
La Commissione di valutazione può anche effettuare sopralluoghi presso la sede del beneficiario o presso la sede di intervento, al fine di verificare la congruenza e la modalità dei lavori effettuati.
Per quanto riguarda il bando 2017 categoria B, le due determinazioni dirigenziali di riferimento hanno visto l'assegnazione di 23 contributi totali; di questi, 14 progetti sono conclusi e liquidati (tra cui quello di Dedalo srl), mentre 9 progetti sono ancora in corso o in fase di rendicontazione/liquidazione. Non essendo ancora concluso il procedimento non sono state attivate le procedure per avviare il controllo di secondo livello descritto.
Da ultimo, nell'interrogazione viene chiesto "se la Regione abbia intenzione di valutare interventi normativi finalizzati a migliorare la Legge regionale 2/2009".
La normativa sugli sport invernali è in continuo aggiornamento: ad oggi è presente una proposta di modifica (Progetto di legge n. 66) a livello regionale ed è in fase di definizione il decreto legislativo ministeriale a seguito del confronto, tuttora in corso nella Conferenza Stato Regioni, in attuazione della Legge delega 8 agosto 2019 n. 86. A seguito della sua entrata in vigore, dovranno essere adeguate tutte le normative regionali.
Mentre la proposta di legge n. 66 agisce sulla normativa vigente della Regione Piemonte, il decreto legislativo nazionale punta ad aggiornare e uniformare anche la normativa in materia di sicurezza delle discipline sportive invernali.
L'approvazione del decreto legislativo avrà, infatti, impatto su tutte le leggi regionali di riferimento e comporterà, obbligatoriamente, la revisione dei testi oggi in vigore.
Allo stato attuale, la legge 2, al comma 4, prevede che "La Regione dispone verifiche, accertamenti e controlli al fine di verificare la corretta attuazione delle opere".
In attuazione delle sopra citate disposizioni è attualmente in vigore la DGR del 5/7/2019, con cui sono stati approvati i criteri per l'erogazione dei contributi a favore delle Micro Stazioni e delle Grandi Stazioni sciistiche piemontesi e sono state dettate, tra l'altro, le disposizioni generali per l'erogazione dei contributi.
Nell'ambito dei controlli, la sopra citata DGR, per tutto quanto non espressamente previsto dalla stessa, rimanda a quanto stabilito con DGR dell'8 maggio 2017.
La DGR approvata 1l 23/12/2020, al fine di attivare maggiori controlli nell'utilizzo del contributo pubblico, ha stabilito che nei bandi di categoria B sia espressamente introdotto un vincolo di destinazione d'uso e di durata relativo al mantenimento in proprietà delle attrezzature e di ogni bene mobile avente utilizzo pluriennale ed oggetto di rendicontazione ai fini del contenuto.
È stato, pertanto, previsto che le società beneficiarie garantiscano il mantenimento della proprietà e della destinazione d'uso dei beni acquistati con contributo regionale, per una durata pari al periodo normalmente stabilito per il loro ammortamento, come definito dalla "Tabella coefficiente ammortamento".
Si ritiene, quindi, che il sistema dei controlli sui contributi erogati sia pertinente e completo, ma ovviamente migliorabile; con questa finalità, gli Uffici competenti attivano, ogni qualvolta ne ravvisino la necessità opportune modifiche alle modalità operative di gestione. Gli stessi Uffici restano, ovviamente, a disposizione della Giunta e del Consiglio per il necessario supporto tecnico e amministrativo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Andrea Tronzano per la risposta.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso in via mail a tutti i Consiglieri e sarà pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni ed interpellanze.
Grazie a tutti a tutte.
Alle ore 9.45, dopo il quarto d'ora di aereazione (invito tutti, quindi, a lasciare l'aula) il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Buona salute a tutti.



(Alle ore 9.27 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 09.52)



PRESIDENTE

Buongiorno a tutti.
La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63 a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale. La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale. Le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento, con conseguente selezione del tasto presenza e della successiva espressione di voto.
Procedo quindi all'appello nominale per la verifica delle presenze. Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Carosso Caucino, Chiorino, Icardi e Stecco Il numero legale è, pertanto, 24.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Non sono presenti gli Assessori esterni Gabusi, Marnati e Poggio.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere l'inserimento di un atto di indirizzo che ho depositato ieri da l titolo "Sostegno Progetto Bimbisvegli".
Penso che alcuni di voi abbiano visto quello che sta succedendo in un Comune della provincia di Asti, a Serravalle d'Asti, dove un maestro Giampiero Monaca, è in sciopero della fame da più di venti giorni per difendere il suo progetto di scuola innovativa. Un progetto che è stato proposto alle famiglie del Comune per diversi anni che comporta ovviamente, un metodo di studio innovativo, diverso e che avvicina i bambini e gli studenti alla natura.
Attraverso questo progetto, tra l'altro, le aule sono state ridisegnate riviste, ritinteggiate ottenendo anche il plauso per due anni consecutivi da parte della Regione. Attraverso questo atto di indirizzo noi chiediamo il riconoscimento di questa metodologia e il sostegno, quindi chiediamo alla Regione di attivarsi presso il Ministero e anche di allargare l'applicazione di questo progetto.
Ovviamente, diamo la nostra solidarietà a questo maestro che da venti giorni, con il sostegno di tutte le famiglie della comunità e di molte persone che hanno preso a cuore questa battaglia, di cui riconoscono l'importanza innovativa nel campo dell'educazione, e lo stanno sostenendo nella sua battaglia sacrosanta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo l'iscrizione dell'ordine del giorno che ho appena caricato inerente a: "Necessità di contrasto e diminuzione del gioco d'azzardo online" che chiaramente sarà collegato alla proposta di legge n. 144 in discussione oggi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Viene attratto come gli altri ordine del giorno collegati al provvedimento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Su questo tema interverrà poi il collega Grimaldi.
Ci tenevo a fare, credo per la sesta volta in quest'aula, la stessa richiesta, ma siamo veramente agli sgoccioli. Mi appello alle forze di maggioranza di poter discutere insieme il tema Stellantis e gigafactory, a due giorni ormai dal giorno in cui, presumibilmente, si assumerà la decisione; chiedo dunque di poter discutere subito, questa mattina, tutti gli ordini del giorno collegati a questo tema, su cui sicuramente saremo tutti concordi e condivideremo la posizione, in modo da mandare un segnale forte, condiviso e compatto di questo Consiglio regionale, quindi di tutto il Piemonte, affinché questo grosso investimento possa essere effettuato sul nostro territorio, a Torino.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Il mio intervento è per chiedere l'iscrizione all'o.d.g. odierno dell'ordine giorno n. 649 "Carenza dei Segretari comunali negli Enti locali piemontesi".
Un ordine del giorno che parte proprio da numerose segnalazioni che stanno arrivando soprattutto dai Sindaci di piccoli Comuni, che prendono atto del fatto che ormai abbiamo un numero molto ridotto di Segretari comunali; gli stessi Segretari, per norma, seguono più Comuni ma, nonostante questo alcuni Comuni si trovano nella condizione di non poter riuscire a mandare avanti l'attività amministrativa.
È un ordine del giorno che chiede alla Giunta di fare un lavoro, insieme al Governo, e propone anche tutta una serie di opportunità legate all'impegno delle Prefetture rispetto all'espletamento delle procedure di reclutamento a livello nazionale e l'adozione di misure volte a superare i limiti della normativa ad oggi vigente, quella che prevede tot Segretari comunali per tot Comuni.
Chiedo l'iscrizione all'o.d.g odierno, perché ci pare un problema oggettivamente importante, visto che ci sono molti Sindaci che, in questo momento, rischiano del loro, perché non hanno la garanzia di avere un soggetto che li possa sostenere, guidare e aiutare nell'attività amministrativa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Innanzitutto mi unisco alla richiesta del collega Gallo. Noi invece chiediamo l'iscrizione di un punto all'o.d.g. e poi chiederemo l'inversione subito dopo il punto su Stellantis. La richiesta di iscrizione riguarda l'ordine del giorno inerente a "Riapertura dell'ospedale Maria Adelaide e mantenimento della sua destinazione sociosanitaria". So che su questo punto anche altri colleghi hanno presentato degli ordini del giorno.
Presidente, non so se ha letto i giornali, ma i fatti della scorsa settimana sono molto gravi e hanno mostrato un atteggiamento scomposto della Giunta e anche - se mi permettete - delle forze dell'ordine nei confronti di cittadini che da anni chiedono di essere ascoltati su esigenze fondamentali che riguardano il loro territorio. Tuttavia, abbiamo letto con interesse le dichiarazioni dell'Assessore Icardi che ha detto che nulla è ancora deciso.
Per questo, prima della votazione di questo ordine del giorno che è molto chiaro su cosa dobbiamo fare e su quale monitoraggio potremmo attivare con l'EDISU all'interno della città, chiedo, visto che ci sono degli Assessori competenti (c'è anche l'Assessore Ricca), da chi è stata assunta la decisione di inserire l'ex ospedale nel dossier del CUS sulle Universiadi del 2025. Com'è nata questa proposta, alla luce dei vincoli urbanistici sulla destinazione della struttura? E' nelle intenzioni della Giunta rivedere questa decisione? Vorremmo che l'Assessore Icardi rispondesse a questa e a tante altre domande, ma anche l'Assessore competente nella materia delle Universiadi perché se, come ha dichiarato l'Assessore Icardi, nulla è ancora deciso e il PNRR apre nuovi scenari, la Regione deve rivedere i suoi progetti e agire in base ai bisogni della comunità. Occorre dunque mantenere la vocazione sociosanitaria dell'ex Ospedale Maria Adelaide, trasformando la struttura, come chiediamo in diversi, in Casa della Salute, in ospedale di comunità, in grado di ospitare anche medici di famiglia, infermieri di comunità e sanando la carenza dei servizi sanitari che affligge da anni più di 90 mila abitanti del quartiere Aurora, Rossini e Vanchiglia.
Per questo le chiediamo non solo l'iscrizione e l'attrazione degli atti di indirizzo dei colleghi, ma, se possibile, anche l'inversione, dopo però il punto inerente Stellantis.
Per non chiederle nuovamente la parola successivamente, dico solo questo.
Ho percepito che il Presidente Bongioanni ha chiesto l'attrazione di un ordine del giorno sul gioco d'azzardo patologico. Noi ne avevamo diversi poi ci è stato chiesto di non depositare più atti e successivamente c'è stato il contingentamento. Noi lo dichiariamo da subito: siamo favorevoli ad accettarlo, però se vale per il collega in termini di attrazione, vale anche per gli altri atti che non abbiamo potuto più depositare, perché ci avete chiesto di non farlo. L'avete chiesto prima informalmente e poi formalmente con il contingentamento. Quindi, Presidente, decidiamo solo una pratica: se vale per il collega, cosa su cui siamo favorevoli, che valga almeno per gli altri colleghi che vi hanno detto che non avrebbero più depositato atti su questo punto.



PRESIDENTE

Ricordo che è possibile presentare una richiesta per Gruppo. Rispetto all'ordine del giorno presentato dal Presidente Bongioanni, giustamente, è stato richiesto il contingentamento del provvedimento, perciò non c'è la possibilità di depositare atti. Poi se c'è la volontà di tutti i Gruppi di depositarne uno per Gruppo, penso che la Presidenza possa anche accettarlo.
Se però questa modalità viene utilizzata stravolgendo il Regolamento, non posso permettere di fuoriuscire dall'ambito del Regolamento. Ripeto: se c'è la volontà di tutti i Gruppi di presentare un ordine del giorno aggiuntivo, penso che la Presidente lo possa accettare. Se non c'è questa volontà, rimarrà agli atti l'ordine del giorno di Fratelli d'Italia.
Chiedo se vi sono altre richieste d'intervento.
Ha chiesto la parola il Presidente Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
In merito alla gigafactory, a questa importantissima riconversione e nuova visione industriale di Torino, avrete sentito le parole chiarissime di Matteo Salvini, che è un componente di questa compagine di Governo, e del nostro Capogruppo Molinari. Quindi, appena l'Aula è libera dal voto sul gioco legale, siamo superdisponibili a trattare questo argomento, ma mi pare che le prese di posizione politiche di questa maggioranza, della Giunta e del Presidente Cirio siano state chiarissime.
Non voglio sminuire l'importanza di un ordine del giorno, ma mi pare che le parole, le indicazioni e i movimenti politici che si stanno facendo in queste ore hanno già anticipato ampiamente la linea di qualsiasi ordine del giorno. Pertanto, accogliamo l'inserimento di nuovi ordini del giorno, ma come maggioranza non accogliamo le inversioni. Mi pare che il Presidente sia stato chiaro e lineare nell'esplicitare che, se c'è la volontà di tutti i Gruppi di presentare un extra per un ordine del giorno, va bene. Se invece, diventa uno strumento ostruzionistico facendolo diventare un "liberi tutti" e bypassando il contingentamento, naturalmente l'interpretazione della Presidenza mi pare più che giusta. Grazie.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste, possiamo considerare accettate ed inserite le seguenti richieste: ordine del giorno n. 651 "Sostegno al Progetto Bimbisvegli" della Presidente Frediani; ordine del giorno n. 649 "Carenza dei Segretari comunali negli Enti locali piemontesi" del Presidente Magliano; ordine del giorno n. 586 "Sostegno alla candidatura del capoluogo piemontese ad ospitare una nuova gigafactory di batterie del Gruppo Stellantis" del Presidente Gallo, al quale è attratto l'ordine del giorno n. 647 del Consigliere Cane; ordine del giorno "Riapertura Ospedale Maria Adelaide" del Presidente Grimaldi.
Li consideriamo tutti inseriti?



(L'Assemblea, all'unanimità, acconsente all'iscrizione)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.
Possiamo procedere.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Vorrei richiedere la convocazione della Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Va bene.
Sospendo la seduta e convoco la Conferenza dei Capigruppo in Sala A.
Invito i Capigruppo a recarsi in Sala A fra 5 minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.09, riprende alle ore 11.39)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Si è svolta la Conferenza dei Capigruppo, dove la Giunta ha chiesto, in base al Regolamento, l'applicazione dell'articolo 84 comma 6: "Qualora la Giunta regionale ravvisi, per motivi di urgenza e necessità di una approvazione".



(Disordini in aula)



PRESIDENTE

Scusate, scusate, ".di un'approvazione celere di un disegno di legge dalla stessa presentato, ha facoltà di proporre, prima della votazione di ciascun articolo, gli emendamenti necessari ad esprimere l'orientamento conclusivo del provvedimento. Tali emendamenti sono votati per primi e la loro approvazione fa decadere ogni emendamento per singolo articolo".
Se non ci sono richieste, lascerei la parola al Consigliere Gallo.



(Disordini in aula)



PRESIDENTE

Scusate, vi richiamo all'ordine, Consiglieri. Se pensate di essere al bar o al mercato, non lo siamo! Siamo in un'Aula del Consiglio, perciò o voi mantenete il corretto comportamento di un'Aula legislativa, oppure devo sospendere la seduta e richiamarvi.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Presidente, è inaccettabile: dietro quel numero, perché chi ci segue e chi ci ascolta deve sapere, voi state continuando a calpestare i diritti delle opposizioni e delle minoranze. Avete richiamato in Aula il provvedimento senza ascoltare nessuno dopo 30 giorni e ci avete contingentato i tempi.
Lei non l'ha ancora dichiarato in Aula, ma avete contingentato la possibilità di discutere dei nostri emendamenti e dei nostri motivi.



(Disordini in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, ordine, ritornate al posto!



GALLO Raffaele

Oggi utilizzate il Regolamento ancora per chiudere la bocca alle opposizioni, ma noi non ci fermeremo.



(Disordini in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, devo ordinare di rimettervi a posto.
Consiglieri, vi devo richiamare!



(Disordini in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, richiamo all'ordine! Richiamo all'ordine e devo sospendere la seduta.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11.41, riprende alle ore 11.49)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Gli animi sono caldi, perché il tema è delicato e importante e ve lo abbiamo ampiamente dimostrato in questi due anni. Quindi, a mali estremi estremi rimedi, come si suol dire. La manifestazione, sicuramente diversa dalle metodologie istituzionali ma dentro le istituzioni, era doverosa almeno da parte nostra.
Io, sull'ordine dei lavori chiedo due cose. Visto che lei, Presidente, sta applicando attraverso un'interpretazione, il Regolamento e l'articolo 84 comma 6, le chiedo, visto che abbiamo fatto come opposizioni la richiesta formale ormai giorni fa, di convocare la Giunta del Regolamento. Questa è la prima richiesta che vi facciamo per discutere nella Giunta del Regolamento di questa interpretazione e dell'applicazione di quella norma all'interno del Regolamento. Pertanto, soprattutto in qualità di Vicepresidente di quella Giunta, le chiedo di convocarla urgentemente, per discutere in quella sede.
La seconda richiesta è la seguente. Ci facciamo portavoce della richiesta dei Sindaci che erano e sono ancora presenti in piazza. I Sindaci vi hanno fatto e ci hanno fatto una proposta di legge. Hanno una proposta di legge depositata, secondo il Regolamento, come Enti locali. Le firme a questa proposta di legge sono arrivate da più di cento Sindaci in meno di 24 ore.
Cento Sindaci di ogni parte politica - penso al Comune di Biella e ai 40 Sindaci del Biellese, ad esempio, e ad altri Sindaci di tutti i colori politici - hanno firmato quella proposta di legge. Per cui, Presidente Allasia, le chiedo, se possibile, magari nella pausa pranzo, di incontrare i Sindaci per ascoltarli e per capire in quale direzione va quella proposta e come depositarla, perché credo che sia doveroso ascoltare più di cento Sindaci che in 24 ore hanno sottoscritto una proposta sul tema del gioco d'azzardo patologico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che, per dovere d'ufficio e buona norma, sarebbe opportuno che l'Assessore Ricca, se lo ritiene opportuno, anche per rispetto verso gli altri colleghi, dica in Aula esattamente i motivi dell'urgenza e perché la Giunta regionale ravvisi la necessità di un'approvazione celere di questa norma.
Chiederei di ripetere quello che ha detto nella Conferenza dei Capigruppo e, colleghi, capirete il perché credo che ci siano delle fondate ragioni essendo la legge del 2016 ancora in vigore. Dire che ci sono delle scadenze che turbano l'orientamento e danno incertezze agli operatori credo che sia di per sé una cosa molto grave, perché finché le leggi esistono, si rispettano. Quando ci sono dei termini che stanno per concludersi, i Governi - e l'hanno fatto molte volte in questo Paese - hanno prorogato i termini. Qualcuno in quest'Aula di maggioranza e di opposizione ha provato negli scorsi mesi a fare anche delle mediazioni, vista la pandemia che abbiamo appena affrontato. Non c'è stata la volontà e adesso quei termini sono scaduti, Presidente.
Glielo dico sinceramente: credo che sia opportuno, visto che la Giunta vuole appellarsi al comma 6 dell'articolo 84, che non solo si svolga subito una seduta della Giunta per il Regolamento, ma vorremmo sapere se è del tutto legittimo che un Assessore che non ha competenze in materia come l'Assessore Ricca possa, in base al Regolamento, presentare un disegno di legge del genere che ha al centro tutto quello che le vere finalità dal punto di vista della salute dei cittadini, perché in qualche modo una Giunta glielo consente. Cioè, lui ha presentato un disegno di legge e l'ha fatto in Giunta.
Stiamo per affrontare 19 emendamenti di Giunta, immaginiamo firmati dall'Assessore Ricca, ma non li abbiamo ancora avuti in visione. Vorremmo sapere, Presidente, visto che all'articolo 84 c'è scritto che è la Giunta che deve avvalersi di tutto questo, se per caso, come in altri momenti storici di quest'Aula, la Giunta si sia riunita per riscrivere il testo.
Perché sì, colleghi, forse non avete compreso (non tutti forse), ma noi siamo stati costretti a vedere un richiamo in Aula, costretti a vedere il contingentamento prima dell'inizio dell'articolato e prima dell'illustrazione, ma soprattutto adesso abbiamo di nuovo una Giunta che riscrive per l'ennesima volta un intero testo e non sappiamo nemmeno se questa Giunta si è ritrovata per valutare queste ragioni.
Tra l'altro, inizio a dirlo a verbale, ma presto lo affronteremo anche in sede di Giunta per il Regolamento: riassumere degli emendamenti sull'articolato originario è "l'abc del canguro", che io non condivido, ma che in qualche modo si è già visto nelle Aule consiliari e parlamentari.
Riassumere emendamenti che non si condividono, mettendo delle pregiudiziali di costituzionalità del tutto improvvisate, visto che l'abbiamo sentita addirittura su un articolo che è ripreso da una legge regionale di un'altra importante Regione italiana (anche se non fosse importante sarebbe uguale) perché quel punto non è stato impugnato.
Glielo dico così, Presidente: vorremmo avere un confronto con gli uffici e non so se la Giunta per il Regolamento sia il luogo giusto o. forse potrebbe esserlo la Commissione - perché adesso lo chiediamo noi. Visto che, per depositare un testo, i Consiglieri regionali sono obbligati ripeto, obbligati - a passare dai nostri uffici legislativi, almeno per un parere, vorrei capire quali sono i funzionari e i dirigenti della Giunta che hanno dato questi pareri di costituzionalità. Vorrei capire se sono gli stessi che hanno dato un parere di costituzionalità positivo a una legge di Giunta che, scaduti i termini di un'altra legge ancora in vigore, ne valuta gli effetti retroattivamente e, addirittura, per chi ha rispettato quella legge, fa decorrere i termini diversamente, anche riportando le slot in quei luoghi.
Vorrei capire se sono gli stessi uffici, se sono gli stessi dirigenti e visto che non abbiamo avuto la possibilità in Commissione di valutare questo aspetto (perché questi emendamenti sono riscrittivi), anche noi utilizzeremo le pregiudiziali di costituzionalità, una volta rivisti tutti gli emendamenti riscrittivi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io mi associo alla richiesta già formulata dal Consigliere Grimaldi di sentire in Aula, dall'Assessore Ricca, la breve relazione che ha letto in Conferenza dei Capigruppo; la relazione con la quale lui ha motivato l'applicazione del comma 6 dell'articolo 84 del Regolamento. Anzitutto, lo chiedo perché la Conferenza dei Capigruppo, come è noto, non è verbalizzata: chiedo che quelle parole siano a verbale affinché, a maggior ragione, le possano sentire tutti i Consiglieri in Aula e anche le persone che seguono da fuori, perché questa è una seduta pubblica e dopo sarà chiaro perché lo chiediamo.
Si sta usando lo strumento del Regolamento, in risposta certamente a qualcosa di forte, più di 900 mila emendamenti, che erano la risposta a qualcosa di inaccettabile: un provvedimento così divisivo, richiamato in Aula, non discusso in Commissione che distrugge una legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, che ha avuto degli effetti positivi e con tutto un mondo fuori che dice di difenderla. Era qualcosa di inaccettabile! Abbiamo visto anche le fasce tricolori, questa mattina, che chiedevano di difendere quella legge.
Quella risposta forte, quindi, era qualcosa di inaccettabile e noi non possiamo permettere che tutto questo venga ridotto a 160-170 votazioni.
C'erano, anzi ci sono elementi di forte illegittimità in quel provvedimento, ma ne parleremo tra qualche mese, quando verrà impugnato e a maggior ragione, ci sono illegittimità in ciò che viene fatto in questo momento.
Tra l'altro, se vogliamo parlarne a livello politico: frattura con le opposizioni, frattura con un mondo fuori del Terzo Settore, delle Associazioni, dell'Ordine dei medici, degli psicologi, dell'Associazione antimafia! Ricordiamolo: questa è la Regione che ha avuto un Assessore in manette, sotto processo! Non dimentichiamolo mai! E anche una fattura all'interno della Giunta regionale: abbiamo visto consumarsi una frattura nel "transatlantico" del Consiglio regionale, con un Assessore che ha lasciato i lavori.
Frattura con le opposizioni, frattura nella maggioranza, frattura nella Giunta, frattura con il mondo esterno: siete dei distruttori. Fermatevi!



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei farle una richiesta, affinché chieda alla Giunta di dire anche in quest'Aula perché ha richiesto l'utilizzo del comma 6 dell'articolo 84. Le parole che abbiamo ascoltato in Conferenza dei Capigruppo parlavano di urgenza, necessità di un'approvazione celere di un disegno di legge. Vorrei che l'Assessore, che si è preso la responsabilità di portare questo atto in discussione qui in Aula, dica anche qui, a noi e a tutto il plenum del Consiglio regionale, le stesse parole che abbiamo dovuto sentire in Conferenza dei Capigruppo.
Questo glielo chiedo, Presidente, anche perché è giusto, ancorché la Conferenza dei Capigruppo non sia verbalizzata, che però, a nome della Giunta, le parole vengano dette anche in quest'Aula e che siano verbalizzate, perché i motivi d'urgenza e necessità di un'approvazione celere di questo disegno di legge sono tutti nel sentimento della maggioranza, nelle sue scelte e nelle sue priorità, che sono evidentemente all'opposto rispetto alle nostre.
Come accade in altre istituzioni, quando si usa una forzatura o si usa una parte del Regolamento, applicato pochissimo, per accelerare i lavori vorrei però che si avesse anche il coraggio politico - e so che all'Assessore Ricca questo non manca - di leggere in quest'Aula la stessa nota che ha voluto leggerci in Conferenza dei Capigruppo, affinché tutti i colleghi la possano sentire e la possa sentire chi ci segue da casa. Così facendo, si mette almeno un punto sullo sviluppo dei nostri lavori e avremo ben chiaro che cosa viene inteso per urgenza e necessità che oggettivamente, come hanno detto i colleghi, su una norma di questo tipo non si ravvisa, perché ormai è una norma i cui i termini sono scaduti.
Presidente, le chiedo, a nome e a tutela di tutti noi Consiglieri regionali, di chiedere calorosamente alla Giunta che intervenga e che legga in Aula quanto ha letto in Conferenza dei Capigruppo, relativamente alla richiesta di applicazione dell'articolo 84, comma 6, del Regolamento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Molto è già stato detto dai colleghi.
Ritengo anch'io vergognosa l'applicazione del comma 6 dell'articolo 84.
Oltre ad aver troncato la discussione in Commissione, anche qui, vogliamo troncare la discussione degli emendamenti e cercare di mettere il bavaglio alle opposizioni, che stanno cercando di dirvi che state sbagliando, ma soprattutto state mettendo il bavaglio ai Sindaci che sono qua fuori Presidente, e che hanno chiesto un incontro.
Questo è uno sgarbo istituzionale! Ci sono i primi cittadini fuori che sono preoccupati per la salute della comunità, per le conseguenze che potrebbe avere la modifica a questa norma, che si sono espressi anche tramite il parere del CAL, che stanno aspettando fuori per essere ricevuti. Se voi rispettate i Sindaci e rispettate i primi cittadini, la prima cosa che dovreste fare è sospendere la seduta, farli venire qua e farvi spiegare la loro controproposta e perché sono tanto contrari a questa modifica, perch sono anche propositivi! Non veniteci a raccontare che per voi i Sindaci sono una figura importante ed essenziale, se poi li fate aspettare qua fuori dalla porta e non li fate entrare, non date loro la precedenza su tutto.
Questo è vergognoso, prima di tutto. Voi dovreste prima ascoltarli e poi dirci se la vostra ricetta, quella delle slot, dell'azzardo e delle perdite dei cittadini, è la ricetta per il Piemonte e per la Torino che volete.



PRESIDENTE

Grazie.
Ci sono altre richieste di intervento? Prego, Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Brevissimamente, Presidente.
Sono anch'io a richiedere all'Assessore Ricca di condividere le riflessioni che ha fatto con noi alla Conferenza dei Capigruppo perché, oggettivamente sono quelle che modificano il corso di questo nostro dibattito e lo riducono enormemente.
Essendo una discussione che va avanti ormai da tempo, in cui gli elementi sono numerosi, e poiché la direzione che sta prendendo questa discussione è limitante rispetto agli argomenti che abbiamo sollevato e ai numerosissimi emendamenti che abbiamo riportato, sono anch'io a richiedere che tale comportamento venga motivato, come è stato fatto nella Conferenza dei Capigruppo, anche legittimamente. È opportuno, non solo che tutta l'Aula ne venga a conoscenza, ma anche coloro che sono al di fuori di quest'Aula.
Sappiamo che tutta la Regione, nei suoi diversi componenti e nelle sue diverse sensibilità, è assolutamente interessata a capire cosa sta succedendo e ha una grossa attenzione sul tema.
Ricordo, anche se è già stato sottolineato da altri miei colleghi, che il comma 6 dell'articolo 84 del nostro Regolamento viene applicato per tutt'altre circostanze, nelle quali si ritiene che l'urgenza e la necessità siano legate a elementi di bilancio, ad esempio, non tanto a temi così divisivi e così difficili da affrontare, che hanno un effetto così devastante anche sulla salute pubblica dei nostri cittadini, per i quali fare le cose con urgenza può fare danni, come tutti gli ordini professionali, le società scientifiche e tutti coloro che se ne occupano sono venuti a raccontarci nel corso delle audizioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Sospenderei i lavori per svolgere la Giunta per il Regolamento. Ricordo che gli emendamenti si possono presentare in qualsiasi momento e gli Uffici non possono sicuramente cassare un emendamento; eventualmente è l'Aula che decide sugli emendamenti.
Informalmente, gli Uffici possono recepire e dichiarare che sono stati formalizzati in modo scorretto, ma non possono assolutamente bloccare un emendamento. Questo deve essere chiaro a tutti. Eventualmente, è l'Aula che valuta l'emendamento stesso.
Non valutando situazioni di altro genere, convocherei la Giunta per il Regolamento, però prima, dato che c'è stata una richiesta e c'è una serie di Sindaci all'esterno del Palazzo, chiederei di poterli audire brevemente, in Sala Viglione, dato che hanno necessità di presentare il documento, che è una petizione, perché non essendo stato deliberato da nessun Consiglio comunale, in base all'articolo 75 lo si considera una petizione. È comunque un atto che poi i Capigruppo, o i Consiglieri che vogliono audirli in Sala Viglione, potranno valutare attentamente e fare la sintesi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone sull'ordine dei lavori prego.



GIACCONE Mario

Sì, intervengo sull'ordine dei lavori.
Vorrei sapere, visto che tutti i Gruppi dell'opposizione l'hanno richiesto (io forse ero distratto), se l'Assessore intende rispondere e riformulare oppure no. Aspettavo che finisse il suo intervento per sapere se l'avrebbe invitato. Non lo vedo più in Aula.



PRESIDENTE

No, no: è presente.



GIACCONE Mario

Ah, perfetto, chiedo scusa. Vorrei solo sapere, visto che l'hanno chiesto i colleghi Magliano, Frediani e Grimaldi, se è possibile avere un'unica risposta.
Grazie.



PRESIDENTE

Attende prima la decisione della Giunta per il Regolamento.



GAICCONE Mario

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a voi.
Sospendo la seduta.
Prima dalla Giunta per il Regolamento, convocata in Sala Morando, farei la riunione.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

La seduta è sospesa. Sono le ore 12; incominciare a lavorare e poi vediamo.
Adesso incontriamo i Sindaci. Per i Consiglieri che non partecipano alla riunione con i Sindaci e alla Giunta per il Regolamento, i lavori riprenderanno sicuramente dopo l'esame del question time, quindi dopo le 14; poi, se la Giunta per il Regolamento avrà concluso, riprenderemo i lavori, altrimenti proseguiremo successivamente dopo la pausa.
Per chi vuole venire adesso in Sala Viglione, informo che ci sono i Sindaci che presentano il documento.
Grazie.



(La seduta, sospesa alle ore 12.11, riprende alle ore14.00)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.00 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Buon giorno a tutte e tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 801, presentata dal Consigliere Riva Vercellotti, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 800 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Poggio interrogazione a risposta immediata n. 802, presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 803, presentata dal Consigliere Sacco, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 804, presentata dal Consigliere Avetta, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 805, presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 806, presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 807, presentata dal Consigliere Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Poggio; infine, interrogazione a risposta immediata n. 808, presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Poggio.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo fin d'ora che per l'interrogazione a risposta immediata è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per tre minuti e la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e non sono previste repliche.


Argomento: Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 801 presentata da Riva Vercellotti inerente a "Lavori di ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia. Quali iniziative intende prendere la Regione per sollecitare il Ministero nel velocizzare i lavori?"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'integrazione a risposta immediata n.
801.
La parola al Consigliere Riva Vercellotti, per l'illustrazione.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente.
Assessore, mi rivolgo a lei, non tanto per voler denunciare il tempo perso per via della burocrazia e la mancanza, anzi, l'incapacità di gestire i rapporti tra Ministeri da parte di ANAS, ma il motivo per il quale ho presentato tale question time è perché riteniamo inaccettabile che, a oggi non ci sia ancora un piano chiaro per recuperare tutto il tempo perso e soprattutto, perché in questi ultimi mesi non si è sentita ancora la voce del Ministro, da cui dipende ANAS.
Assessore, intanto devo dirle grazie; anzitutto, perché non mi ha ancora denunciato per stalking, visto che, da tre mesi a questa parte, circa tutte le settimane, l'ho chiamata per spiegare e illustrare una situazione veramente imbarazzante, che ormai è diventata il "ponte barzelletta", il "ponte della vergogna", più che il ponte di Romagnano Sesia. Lei, ogni volta, puntualmente, non soltanto mi ha ascoltato, ma si è fatto interprete del fabbisogno di un territorio vasto come quello dell'alto Piemonte (tre Province: Vercelli, Novara, Biella) nei confronti di ANAS. Intanto, per ci chiarisca questo aspetto, Assessore, perché a noi non è molto chiaro forse, perché magari ci siamo persi qualche passaggio in questo periodo del COVID: fino all'altro ieri mi sembrava che ANAS fosse una società pubblica che dipende dal Ministero delle Infrastrutture; adesso sento qualcuno che ogni tanto, borbotta e dice che è la Regione che. La Regione, cosa? Vorrei dunque si facesse una puntualizzazione per capire esattamente chi deve fare che cosa, perché essendo - come lei - un po' esperto - a dire la verità per il ruolo amministrativo che ho svolto in passato - so perfettamente di chi è la competenza nel momento in cui bisogna fare un intervento, un'opera infrastrutturale. E a me sembra chiaro che è di ANAS.
Il fastidio che provo, Assessore, è perché non più tardi di tre mesi fa ero presente con lei, con il Presidente della Regione, con il Sindaco di Romagnano, con il Presidente della Provincia e ANAS ci rappresentò, in modo molto lineare, i passaggi e le tempistiche: 140 giorni (ci disse) e s'impegnò davanti a tutte le istituzioni territoriali di tenere queste tempistiche; poi, siamo andati via da lì e, alla fine, non abbiamo visto nulla, se non nelle ultime settimane. E quello che fa ancora più incavolare, Assessore, è il fatto che lei sa perfettamente quanto la Regione, insieme alle Autonomie del territorio. si è fatta in quattro per trovare le risorse per il finanziamento. Peccato che sia tutto in mano ad ANAS.
La richiesta che le facciamo in questi tre minuti di question time è di sollecitare il Ministro, perché è dal Ministero che dipende ANAS, ed è importante che, insieme ai Comuni, insieme all'azione dei Parlamentari insieme alle azioni che potrà fare la Provincia, ci sia anche una Regione autorevole, come la nostra, che vada dal Ministero e dal Ministro, per chiedere di velocizzare i tempi e recuperare il tempo perso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi, per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore alle infrastrutture

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Vercellotti, perché grazie alle sue telefonate settimanali posso dire che questa materia la conosco bene e l'ho approfondita molto, ma non solo per le sue telefonate, perché dopo l'alluvione dell'ottobre 2020 è una delle opere maggiormente necessarie per il territorio; ne citiamo sempre tre o quattro e questa, per quel territorio, è forse la più importante. Tant'è che ci siamo mossi tutti indistintamente e trasversalmente, affinché l'allora Ministro De Micheli mettesse la maggior sensibilità possibile rispetto a quest'opera.
Non vi nascondo che l'ho anche ringraziata privatamente e lo faccio anche qui. A seguito dell'interessamento di un po' tutti noi, nell'ambito dei nostri ruoli, e del suo dare seguito a questa procedura, ha partecipato a un incontro e, di fatto, ANAS, e anche la Direzione regionale, ha trovato le risorse per gestire questo cantiere, sia il cantiere per l'opera provvisoria, che è iniziata con le difficoltà di cui parlava il Consigliere Riva Vercellotti, che analizzerò più approfonditamente, ma anche per la progettazione dell'opera definitiva, che è quello cui dobbiamo tendere; non dimentichiamoci che stiamo parlando di un ponte provvisorio che, seppur consentirà di transitare, di fatto, a tutti i mezzi, anche a quelli pesanti, rimane sempre un'opera temporanea.
Devo dire che eravamo tutti molto soddisfatti, perché le istituzioni avevano dimostrato di saper fare squadra per le risorse, la progettazione e la convenzione, firmata - leggo - a metà marzo del 2021, tra Regione Piemonte, ANAS, AIPO e tutti gli Enti che avevano dovuto autorizzare. Era stata fatta davvero in tempi record e consentiva di partire.
Tra i vari problemi che ci sono stati, uno riguarda il cantiere, che è un cantiere gestito da ANAS, con finanziamento di ANAS, per cui il Commissario straordinario Cirio, tanto citato in alcuni articoli di giornali, nulla pu e nulla c'entra.
Se si guarda il Piano degli interventi e il quadro dei fabbisogni che sono stati pubblicati e che avete trovato anche oggi rispetto alle somme urgenze finanziate nell'ottobre 2020, questa non è un'opera tra quelle commissariate. Tra l'altro, ricordiamoci sempre che, anche ove lo fosse, il potere del Commissario non è quello di un Commissario inteso come il Commissario di Genova piuttosto che il Commissario del Terzo Valico, ma di un Commissario straordinario con poteri, per quanto riguarda il dissesto idrologico, molto limitati rispetto a come si immagina.
Con questa convenzione, che regolava i rapporti nella fase autorizzativa in maniera spedita Provincia di Novara, Regione Piemonte e AIPO hanno rilasciato le autorizzazioni in maniera che questo cantiere potesse partire. Di fatto, era partito.
La prima lavorazione era la bonifica bellica, che ha avuto due problemi: uno, un maggior quantitativo di ferrite che ha dilazionato i tempi, anche autorizzativi; due, soprattutto ed anche, una ditta non in grado di cogliere queste difficoltà e di saper interpretare al meglio, tanto che ANAS ha deciso di sostituire questa azienda e di preparare un'altra attività con un'altra azienda, in maniera da essere più performanti.
Oggi possiamo dire che, da qualche giorno, i lavori sono partiti. Tuttavia quei 140 giorni, purtroppo, partono dal 18 o dal 20 giugno, quindi siamo in ritardo rispetto al cronoprogramma che ci eravamo dati e che avevamo dato al territorio. Si tratta di un territorio che aspetta quell'opera, non come vanto e per l'inaugurazione, ma per poter vivere, per poter fare sì che le aziende possano transitare di lì e non debbano fare venti chilometri in più, per far sì che gli abitanti della frazione di Romagnano, che devono portare i bambini a scuola nel centro del paese, non debbano fare strada in più tutte le mattine.
Le tempistiche non erano state fissate per una soddisfazione personale mia del Presidente o del Consigliere Riva Vercellotti, ma per un'esigenza reale. Ecco che noi abbiamo chiesto tempi certi. Abbiamo chiesto compatibilmente con le esigenze di cantiere, di non fermarsi ad agosto e di recuperare tutto il tempo perso, perché non credo che ci poniamo l'obiettivo di rispettare quei tempi, perché scadrebbero fra pochi giorni ma certamente di traguardare il periodo di inizio scuola come obiettivo per noi imprescindibile. Sappiamo di chiedere uno grosso sforzo a chi probabilmente non ha responsabilità dirette, perché le responsabilità vanno addebitate a chi ha fatto perdere tempo con le pratiche burocratiche e sta spesso e volentieri a Roma chiuso in un ufficio.
Per quanto riguarda l'azienda che è stata sostituita, anche qui, purtroppo diciamo la messa per chi è in chiesa, dimenticandoci che quelli che ne avrebbero bisogno sono fuori.
Pertanto, rimproveriamo o chiediamo uno sforzo a quelli che sono subentrati e che magari non hanno nessuna responsabilità, ma noi siamo amministratori del territorio e dobbiamo fare in maniera che i problemi si risolvano ancora prima di vedere se su quel cantiere è scritto ANAS, Regione Piemonte, Provincia di Novara o chicchessia.
I cittadini ci valutano per quello che siamo in grado di fare. Credo che il risultato sarà importante, perché restituiremo un ponte transitabile a meno di un anno dall'alluvione. Certo è che vorremo farlo più speditamente e più velocemente, perché quelle popolazioni ne hanno bisogno e perché era quello per cui c'eravamo impegnati qualche settimana fa.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche) - Opere pubbliche

Interrogazione a risposta immediata n. 802 presentata da Frediani, inerente a "Riapertura Forte di Exilles per la stagione estiva"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
802.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente, e buon pomeriggio Assessora.
Periodicamente ritorno su questo tema, perché purtroppo le Fortezze della nostra Regione vivono, spesso, momenti di difficoltà. È il caso anche di Fenestrelle, che in questo periodo vede una grande incertezza rispetto alla sua gestione futura.
Oggi, invece, la domanda è riferita al Forte di Exilles, un presidio interessantissimo sul territorio valsusino, sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista storico e, di conseguenza, turistico.
Al momento, purtroppo, ci risulta che il Forte sia ancora chiuso al pubblico e temiamo che non ci sia una programmazione di attività per la stagione estiva. Sappiamo che negli anni scorsi il Comune si era occupato di gestire l'attività attraverso un'Associazione di volontari, però sembra che al momento sia ancora tutto piuttosto fermo. Tra l'altro, rispetto alle ultime vicissitudini, sappiamo che la Regione è diventata anche formalmente proprietaria del ponte e che si dovrebbe avviare una procedura di gara per la valorizzazione di questo importantissimo bene. Pertanto, vorremo qualche aggiornamento, in primis, rispetto alla procedura di gara, alle tempistiche e allo stato di salute e conservazione del Forte, ma soprattutto, più a breve termine, su quale sarà il destino nella stagione estiva, quindi quali saranno, se ci saranno, attività previste e se riusciremo a dare, sia ai cittadini della Val di Susa sia ai molti turisti che vengono sul territorio per visitarla, l'occasione di poter visitare il Forte e di assistere magari a qualche attività, come accadeva negli anni passati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di risponde all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore al turismo

Grazie, Presidente, e grazie alla Consigliera Francesca Frediani per aver motivato un tema sicuramente di interesse per la nostra Regione. Risponder con alcuni elementi, altri più tecnici di competenza al patrimonio, che le saranno inviati con la risposta scritta.
Sappiamo che il Comune di Exilles ha manifestato - questo lo voglio sottolineare - la propria disponibilità a collaborare con la Regione per l'apertura del Forte nella stagione estiva, che è quella che stiamo vivendo, del 2021, richiedendo il comodato temporaneo del bene e precisando, nel contempo, che è intendimento del Comune farne oggetto di sub-comodato, attraverso procedure di alta trasparenza, a Organizzazioni/Associazioni che dovranno provvedere all'accoglienza e alle visite guidate del numero di visitatori, che noi ci auguriamo considerevole, che prevediamo in questo anno.
L'immobile, come lei sa, è inserito nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari della Regione, approvato con la DGR n. 25-3277 del 21 maggio 2021, fra gli immobili, come lei ha sottolineato, oggetto di valorizzazione, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del decreto legislativo 85/2010.
Nel corso della prima metà del 2021 sono stati completati i lavori relativi al rifacimento della copertura della caponiera corta del Rivellino, tanto per andare ad individuare alcuni elementi, e anche il ripristino del ponte della Rampa Reale. Inoltre, è stata eseguita la manutenzione straordinaria degli ascensori e sono stati ultimati i lavori di verifica della stabilità della roccia e delle chiodature in corrispondenza del taglio della roccia nella zona di accesso agli ascensori che collegano il piazzale al cortile del Cavaliere.
La manutenzione degli impianti elettrici di illuminazione ordinaria e di emergenza, forza motrice e rivelazioni incendi sono stati inseriti nell'appalto della ditta Global Service Tecnologico.
La Regione, al fine di migliorare l'accessibilità e la fruizione del bene ha anche avviato la progettazione e la realizzazione dell'illuminazione monumentale e della rampa reale, intervento non ricompreso nella Fase 1 che vedrà presumibilmente - noi ci auguriamo - la sua realizzazione nel periodo autunnale.
Nelle more dell'adozione di apposita deliberazione della Giunta regionale di autorizzazione al comodato temporaneo del Forte al Comune di Exilles e del Regolamento regionale per la gestione e l'organizzazione da parte del Comune medesimo, è stato fatto tutto questo lavoro mediante queste procedure per dare avvio ad eventi e attività di carattere culturale e turistico per la stagione estiva 2021, che hanno l'obiettivo di far arrivare turisti che possano ammirare questo bene e soprattutto promuovere il territorio.
Tutto questo è stato inviato al Segretario regionale per il Piemonte del MIC e alla competente Soprintendenza, per il rilascio di un'autorizzazione di cui al decreto legislativo 42 del 2004 e successive modifiche per la stipula del comodato temporaneo, precisando che non saranno previsti, nel periodo di utilizzo temporaneo da parte del Comune medesimo, opere o interventi, sia negli interni che negli esterni del bene in oggetto, e che in caso di necessità sopravvenute, il relativo contratto prevederà l'obbligo della sottoposizione dei progetti di opere o interventi di qualsiasi tipo alla preventiva autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
Sì è in attesa del rilascio della citata autorizzazione alla stipula del comodato temporaneo (questo è il passaggio fondamentale). La bozza di deliberazione per la concessione del comodato alle condizioni eventualmente espresse nel provvedimento che ho appena esposto prevede: l'accollo da parte del Comune di Exilles, durante il periodo di attribuzione in comodato temporaneo del Forte, di tutti i rischi relativi alla responsabilità civile nei confronti di terzi, con esonero della Regione da ogni responsabilità al riguardo; l'obbligo del Comune di garantire idonee coperture assicurative la responsabilità per i danni arrecati all'immobile; l'obbligo dell'osservanza di tutte le norme legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza, igiene e sanità, anche in considerazione dell'emergenza epidemiologica; l'obbligo del Comune dell'ottenimento da parte delle autorità competenti di tutte le autorizzazioni che occorrono per lo svolgimento degli eventi e delle attività.
Si autorizzerà, pertanto: l'attribuzione in comodato gratuito temporaneo al Comune di Exilles, nel corso della stagione estiva 2021, del Forte, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, per la gestione e conduzione ai fini dell'organizzazione degli eventi e le iniziative di carattere culturale e turistico che sono mirati alla valorizzazione.
Il sub-comodato da parte del Comune a favore di organizzazioni e associazioni, da individuarsi ovviamente con il Comune stesso con procedure ad alta trasparenza, che dovranno provvedere all'accoglienza dei visitatori e alle visite guidate, fermi restando, è chiaro, gli obblighi che il Comune di Exilles assumerà nei confronti della Regione..



PRESIDENTE

Assessore, mi scusi le chiedo gentilmente di concludere.



POGGIO Vittoria, Assessore al turismo

La bozza di proposta di deliberazione subordina la stipula del contratto di comodato temporaneo al previo rilascio da parte del Segretariato regionale del Ministero della Cultura dell'autorizzazione di cui al decreto legislativo che ho indicato poc'anzi e già richiesto dal Settore Patrimonio immobiliare, Beni Mobili, Economato, Cassa Economale; demanda alla Direzione Risorse Finanziarie e Patrimonio l'adozione di tutti gli atti che occorrono al perfezionamento dell'operazione; da atto che il provvedimento deliberativo non comporta oneri per il bilancio regionale (in continuità con quello che era stata fatto nella stagione estiva 2020).
Per quanto riguarda l'assegnazione di risorse per la riapertura del Forte le stesse potranno essere ricercate dai concessionari su assi specifici di finanziamento di carattere turistico e culturale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 803 presentata da Sean, inerente a "Aggiornamento del piano per il recupero delle liste d'attesa"


PRESIDENTE

Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Sacco.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore per essersi prestata a rispondere all'interrogazione in sostituzione dell'Assessore Icardi.
Ho deciso di depositare questa interrogazione perché in questi giorni ho fatto fatica a ricostruire, anzi, non sono riuscito per nulla a ricostruire quelli che sono i piani del recupero delle liste d'attesa delle nostre ASL (gli ultimi piani aggiornati li ho trovati del 2020).
Considerando che l'articolo 29 della legge 104 del 2020, ovvero "Disposizioni urgenti in materia di liste d'attesa" aveva fatto corrispondere alla Regione Piemonte: 10.824.000 euro per il recupero dei ricoveri ospedalieri; 28.219.185 euro per il recupero prestazioni di specialistica ambulatoriale e 706.338 euro per incremento del monte ore dell'assistenza specialistica ambulatoriale.
Considerato che, con la deliberazione n. 2 del 23 settembre 2020, sono stati definiti obiettivi programmatici e riparto delle risorse alle Aziende pubbliche del Servizio Sanitario Regionale per il recupero delle liste d'attesa relative alle varie prestazioni. Inoltre, il Piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa al punto 10 prevede che "Le Aziende sanitarie trasmettono all'Assessorato il primo Piano organizzativo aziendale corredato di un prospetto XLS che riepiloga le prestazioni programmate". Io questo prospetto XLS l'ho trovato solamente per l'anno 2020. Infine, quello che mi ha spinto a depositare questa interrogazione è stato un articolo della stampa, nel quale si dice: "La sanità: crescono le liste d'attesa per visite e ricoveri e nessuno usa i fondi per ridurli. In Piemonte spesi 2,9 dei 28 milioni stanziati nel 2020".
Gli esperti dicono che il ritardo accumulato si è ulteriormente accentuato.
Veniamo da un anno e più nel quale la pandemia da COVID ha accentuato l'annoso problema delle liste d'attesa e, considerando che adesso il COVID ha, per fortuna, iniziato a demordere e c'è la possibilità di recuperare le varie visite specialistiche all'interno degli ospedali, sarebbe il caso di sapere in che modo la Regione intenda accelerare rispetto a queste liste d'attesa.
Considerando che il mese di agosto è perso per evidenti motivi e c'è poi il rientro a settembre - sempre nella speranza che non ci siano problemi legati ad un ritorno della pandemia, ma sembra che, con una buona capillarità del piano vaccinale, questo non dovrebbe succedere - vorremmo sapere in che modo le Aziende hanno intenzione di recuperare queste liste con l'aggiornamento a quest'anno.
Infatti, chiedo se le Aziende hanno aggiornato il Piano di recupero delle liste d'attesa al 30 giugno 2021 e dove siano consultabili tali Piani aggiornati. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Sacco per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Poggio, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Aggiornamento del Piano per il recupero delle liste di attesa.
Già nel mese di settembre 2020, le Aziende sanitarie regionali hanno provveduto ad aggiornare i propri Piani operativi di recupero delle liste di attività, sulla base delle disposizioni nazionali e regionali già citate e tenendo conto anche delle risultanze dell'istruttoria in merito effettuata dagli uffici competenti di questa Direzione.
Successivamente, a seguito della nota della Direzione Sanità del Dipartimento Interaziendale malattie ed emergenze infettive, protocollo DIRMEI 126147 del 2021 e del 9/4/2021, avente per oggetto "Ripristino delle attività ordinarie ed attività di screening - pianificazione del recupero delle liste di attesa, programmi operativi di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 17/03/2020, n. 18 convertito con modifiche della legge 24/04/2020, n. 27 - richiesta aggiornamento Piani operativi aziendali per il recupero dei tempi di attesa", le Aziende sanitarie hanno provveduto ad un nuovo aggiornamento dei propri Piani operativi.
Sono stati, quindi, convocati ed effettuati in modalità videoconferenza gli incontri e gli approfondimenti con le Direzioni e i referenti dei tempi di attesa delle Aziende sanitarie nelle seguenti date: il 20/04/2021 con specifico riferimento all'operatività del CUP regionale, in relazione al Piano di governo dei tempi di attesa; 21/04/2021, 10/05/2021 e 21/06/2021.
A seguito del disegno di legge 25/05/2021, n. 73, è stato precisato che nell'ambito del proseguimento delle azioni aziendali intraprese per il recupero delle liste di attesa, dovranno essere utilizzati i finanziamenti già assegnati a valere su residuo di quanto già speso, ai sensi della normativa nazionale e regionale, di cui ai paragrafi precedenti.
Altresì, in data 18 giugno 2021, è stato siglato l'accordo con gli erogatori privati per l'anno 2021, che prevede la destinazione dell'importo massimo di circa 7 milioni di euro per l'anno 2021, al fine del recupero di ricoveri e prestazioni ambulatoriali e relative liste di attesa.
La Direzione Sanità e Welfare nel medesimo periodo, in coerenza con le nuove indicazioni nazionali, ha provveduto ad effettuare l'aggiornamento del Piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa versione del 20 giugno 2021, che è stato trasmesso alle Aziende richiedendo quindi ad ogni Azienda sanitaria regionale di riaggiornare il proprio Piano operativo aziendale per il recupero dei tempi di attesa, alla luce delle nuove indicazioni dell'aggiornamento del Piano regionale; di predisporre sintetica relazione sulle azioni attualmente in essere per il governo dei tempi di attesa delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale e per il recupero delle prestazioni di screening oncologici, alla data del 7 luglio 2021.
Detti Piani, allo stato attuale, sono, pertanto, in fase di rivalutazione e di analisi da parte della Direzione Sanità.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Interrogazione a risposta immediata n. 806 presentata da Magliano, inerente a "La Regione assicurerà i contributi economici a fondo perduto a tutte le attività connesse al comparto del turismo montano?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
806.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La Regione Piemonte, mediante il "Bonus montagna", ha messo a disposizione 20 milioni di euro di contributi a fondo perduto, attingendo alle risorse previste dal Governo nel Decreto Ristori, per gli operatori e i professionisti del settore montano Le domande di richiesta di contributo economico per il Bonus Montagna erano aperte fino al 30 aprile 2021. Al "Bonus montagna" potevano accedere maestri di sci alpino e di snowboard iscritti all'albo del Collegio regionale, agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse danneggiate dalla mancata apertura delle stazioni sciistiche. Nel dettaglio, riporto tutte le tipologie di soggetti interessati e l'importo che la Regione Piemonte ha immaginato per loro. Per le agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse aventi sede legale in Piemonte e attive al 30/12/2020 sono previsti 1.500 euro di sostegno una tantum. Poi bisognerà capire, come sta capitando per altri settori, per che cosa queste risorse dovranno o avrebbero dovuto essere spese, ma questo poi lo vedrà la Corte dei Conti in un secondo momento.
Constatato che il contributo sopra citato, cioè l'elenco di questi contributi, non è stato esteso alle attività connesse al comparto del turismo dello sci, ad esempio i noleggi sci come tutte le attività di noleggio legate a questo mondo; siamo intervenuti in favore dei maestri di sci, dello snowboard e di tutta una serie di attività che hanno a che fare con lo sport, ma il settore legato a chi noleggia le attrezzature (codice ATECO 77.21.09), presenti in gran numero sui territori montani. da oltre un anno è fermo e ha sofferto molto per via della chiusura degli impianti.
Durante l'epidemia, le attività invernali collegate al turismo sciistico sono rimaste ferme per lungo tempo e ciò ha causato ingenti perdite del settore, dovuto agli investimenti effettuati su attrezzature e macchinari necessari per lo svolgimento del servizio, non coperte dalle consuete entrate per via della chiusura forzata degli impianti.
Va rilevato inoltre (e questo fa un specie, essendo noi Regione Piemonte) che la Regione Abruzzo ha previsto interventi finanziari a sostegno delle imprese operanti nel settore del turismo invernale e comparto sciistico regionale, destinati a ristorare le gravi perdite economiche subite dal settore, concedendo anche contributi a fondo perduto in favore dell'attività di noleggio sci.
Considerato, inoltre, che la difficile situazione economica delle attività montare nei comprensori sciistici è gravemente compromessa dall'annullamento dell'attività stagionale invernale, il cui fatturato si concentra principalmente nel periodo dicembre-marzo; gli ingenti danni economici provocati dal mancato avvio della stagione sciistica invernale richiedono adeguati interventi di ristoro in favore tutte le attività connesse al settore.
Pertanto interrogo, e concludo, Presidente - ancorché siamo a luglio e ci sono realtà alle quali era stato promesso un sostegno e questo impegno non è arrivato - per sapere se la Giunta regionale abbia intenzione di prevedere contributi economici anche in favore delle attività connesse al comparto del turismo montano non incluse nelle misure regionali elargite finora, al fine di favorire la ripresa del settore gravemente compromesso dalla chiusura invernale degli impianti a causa della pandemia.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Poggio, per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore al turismo

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Magliano per la sua interrogazione.
Il Consigliere ha già fatto un po' la cronistoria; infatti, proprio alla fine del 2020, ai sensi del famoso e citato articolo n. 22 del decreto legge n. 157, inerente a misure urgenti connesse all'emergenza epidemiologica, alla Regione Piemonte erano state assegnate risorse per un totale di 20.568.026,32, ratificate successivamente, ai sensi dell'articolo 57 dello Statuto del Consiglio regionale. La Giunta ha identificato una serie di macrocategorie di codici ATECO, quali futuri beneficiari, che erano legati al comparto della montagna, particolarmente danneggiata. In seguito, c'è stato un susseguirsi di DPCM che prevedevano anche il divieto di spostamento e, quindi, la situazione di gravità della montagna è sotto gli occhi di tutti.
Tali contributi si era ragionato, però, di definirli in concorso con i ristori previsti a livello nazionale; infatti, una prima DGR (n. 24-2949) ha previsto i primi contributi alle realtà di tutto il territorio piemontese ulteriormente danneggiato dal blocco delle attività sciistiche dal 14 febbraio in poi, come i soggetti gestori d'impianti di risalita attività di fondo, attività di club sportivi, attività di agenzia di viaggio e maestri di sci iscritti nell'elenco regionale. A livello nazionale, è stato messo a disposizione un fondo di 700 milioni per indennizzare il comparto della montagna di cui non è ancora disponibile il decreto attuativo.
Pertanto, la Regione, al fine di ottimizzare e direi omogeneizzare quanto più possibile con i decreti attuativi sui ristori statali, prevederà tempi il più veloce possibile - noi ce lo auguriamo - al completamento delle risorse ancora a disposizione e, per il tramite della Commissione Turismo nella Conferenza permanente delle Regioni, si farà anche parte attiva affinché vengano incluse tutte le attività connesse al comparto del turismo montano.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 804 presentata da Avetta, inerente a "Fondi sanità del PNRR e futuro del Maria Adelaide di Torino. Non perdiamo l'occasione"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
804.
La parola al Consigliere Avetta, per l'illustrazione.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per la risposta che vorrà darmi.
La questione è molto nota, in particolare, ai torinesi e anche dall'Assessore Icardi.
Il tema è quello che è stato annunciato nell'interrogazione e riguarda il Piano nazionale di resilienza e resistenza che aprirà nuovi scenari sulla sanità territoriale, grazie al quale arriveranno in Piemonte 270 milioni di euro che devono essere investiti sulla sanità territoriale, quindi sulle case di salute e sulle case di comunità.
Questo ci offre l'opportunità di trasformare anche una residenza, un ex sito ospedaliero, una struttura ospedaliera come il Maria Adelaide in un presidio sanitario che completi l'offerta di sanità, in particolare, nel quartiere Aurora, un quartiere grande e anche dal punto di vista sociale molto complicato di Torino. Inoltre, in realtà, questo presidio integrerebbe in modo molto significativo l'offerta dei servizi sanitari in tutta l'area, la zona di Torino Nord esattamente, rispondendo a attese e istanze, formulate in tantissimi modi da tantissimi cittadini che hanno sottoscritto petizioni e fatto richieste a gran voce, insieme all'Ordine dei medici e a delle sigle sindacali.
In particolare, mi auguro che sia anche l'occasione - pur rendendomi conto che sto parlando all'Assessore Poggio, che nulla può di questo - che almeno si assuma (tra virgolette) l'impegno di riferire al suo collega Icardi la necessità di garantire quel dialogo istituzionale, che è fondamentale perché a me risulta che ci siano almeno tre lettere, rimaste senza risposta, inviate all'Assessore Icardi da parte del Presidente della Circoscrizione VII, che è la Circoscrizione di riferimento a Torino per l'ex struttura del Maria Adelaide, Luca Deri. Mi auguro, quindi, che sia l'occasione per far sì che l'Assessore risponda, dando notizia dei progetti e delle idee che ha relativamente al Maria Adelaide rispetto all'opportunità che offre il Piano nazionale di resilienza e di resistenza e, in particolare, si prenda l'impegno di rispondere al Presidente di Circoscrizione che è, a tutti gli effetti, il rappresentante istituzionale di quella zona di Torino, di quella Circoscrizione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Avetta per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Chiaramente rispondo al Consigliere Avetta per conto dell'Assessore Icardi.
La risposta è la seguente.
Certamente non perdiamo l'occasione, non vogliamo perdere un'occasione che deriva direttamente dal fatto che fu proprio la Giunta Chiamparino, con l'Assessore Saitta nel 2015, a chiudere l'ospedale Maria Adelaide e a depotenziare sia l'Oftalmico sia l'Amedeo di Savoia.
Oggi, la stessa forza politica che sosteneva la Giunta Chiamparino chiede alla Giunta Cirio di porre rimedio agli errori commessi dalla stessa sinistra nel 2015: chiede di riaprire il Maria Adelaide.
In realtà, la nostra Giunta ha già iniziato da tempo, ben prima delle petizioni e delle interrogazioni, a lavorare sugli ospedali torinesi. Il Direttore dell'ASL Città di Torino, Carlo Picco, ha potenziato l'Ospedale Oftalmico in modo significativo.
Per quanto riguarda l'Amedeo di Savoia, si sta lavorando su un importante progetto di rifacimento e di ammodernamento, per un ammontare di centinaia di milioni di euro.
Per il Maria Adelaide sono in corso di definizione gli studi di fattibilità per la realizzazione delle strutture previste dal PNRR a livello regionale e, a tal fine, saranno coinvolte tutte le Aziende della Regione Piemonte comprese le Aziende che insistono sulla Città di Torino, nel rispetto del cronoprogramma definito a livello nazionale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 800 presentata da Canalis, inerente a "Rischio chiusura RSA, causa carenza personale infermieristico"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
800.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.
Prego, Consigliera, ne ha la facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, mi consenta di lamentare l'assenza dell'Assessore Icardi.
Oggi ci sono tre o quattro question time relativi a temi sanitari di primaria urgenza e sarebbe stato utile, non me ne voglia la sempre gentile Assessore Poggio, poter avere un'interlocuzione diretta con l'Assessore che ha la delega alla sanità.
Veniamo alla mia domanda, che concerne un'emergenza in atto nelle strutture residenziali per anziani del Piemonte, quelle che conosciamo come RSA, che hanno, in Piemonte, circa 30.000 posti letto.
L'allarme che proviene dagli Enti gestori di queste strutture è che, se non si interviene immediatamente per cercare personale sanitario aggiuntivo, in particolare personale infermieristico, entro il mese di dicembre ben un terzo di questi posti letto chiuderà, con gravissimi danni, innanzitutto per le famiglie di queste persone, ma anche per i nostri ospedali, che saranno costretti a ospedalizzare gli ospiti anziani di queste strutture.
Perché corriamo questo rischio imminente? Perché non ci sono più infermieri in Piemonte. Durante la pandemia sono stati fatti dei bandi, per lo più a tempo determinato, nelle nostre ASL, che hanno drenato personale infermieristico dalle RSA al settore pubblico, che offre condizioni contrattuali remunerative più vantaggiose. Oggi, quindi, le RSA, in particolare in questo periodo estivo, in cui si svolgono anche le necessaria ferie e i necessari periodi di riposo, sono del tutto sguarnite.
Come minoranza e come Partito Democratico vediamo non molte possibilità di intervento immediato, se non quello di fare una ricerca, agevolata dalla Giunta regionale, di infermieri fuori dalla nostra Regione, garantendo percorsi di riconoscimento dei titoli degli altri Paesi, oppure garantire dei percorsi, anche sulla falsariga della DGR 6 dell'1 dicembre 2020, di distacco o di prestito di infermieri dalle ASL alle strutture del privato sociale, quindi nelle RSA.
Più in prospettiva, sarà necessario che la Giunta faccia pressione sugli Enti di formazione, perché vengano aumentati i posti per formare un numero maggiore di infermieri. I 600 formati ogni anno in Piemonte sono a malapena sufficienti per sostituire chi va in pensione.
Capite quindi che il sistema, con questi numeri, non si regge in una Regione che ha, di fatto, più del 25% della popolazione con più di venticinque anni. Se non abbiamo un numero sufficiente di infermieri, se non offriamo a queste figure condizioni lavorative adeguate e interessanti purtroppo non riusciremo a far fronte ai bisogni socio-assistenziali.
È un tema sanitario, più che sociale, perché la metà dei posti letto in RSA del Piemonte è finanziato dal Fondo Sanitario Regionale, quindi dall'Assessorato di Icardi. È per questo che avrei avuto piacere di poter avere un'interlocuzione diretta con lui.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Io chiaramente rispondo all'interrogazione della Consigliera Canalis per conto dell'Assessore Icardi.
Con DGR del 1° dicembre 2020, n. 6-2436, viene deliberato che l'infermiere o l'OSS, già dipendente della struttura residenziale, dopo l'assunzione presso l'ASR (le Aziende Sanitarie Regionali) e la presa in carico da parte del nuovo datore di lavoro, venga temporaneamente destinato alla struttura residenziale di provenienza dal nuovo datore di lavoro dell'Azienda Sanitaria Regionale, al fine di garantire la contiguità di adeguati livelli di assistenza infermieristica o di supporto fino al 30 giugno 2021.
Con DGR 11-3223 del 18 maggio 2021, considerata l'esigenza di garantire la continuità di adeguati livelli di assistenza infermieristica nelle strutture residenziali, viene prorogato il termine l'ultimo di cui la DGR del 31/12/2021, pertanto, previa valutazione del reale stato di necessità il suddetto personale può essere contrattualizzato presso l'ASR (che sono sempre le Aziende Sanitarie Regionali), continuando, nel contempo, a prestare la propria attività presso la struttura sanitaria residenziale di provenienza.
La Regione Piemonte, inoltre, intende valutare la fattibilità, laddove le strutture residenziali evidenziassero una grave carenza di personale infermieristico, di garantire la copertura delle prestazioni infermieristiche secondo le carenze riscontrate, previa sottoscrizione di apposita convenzione.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Commercio

Interrogazione a risposta immediata n. 807 presentata da Grimaldi, inerente a "Graduatoria dei DUC e scarsa rappresentazione del territorio piemontese"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
807.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Marco Grimaldi.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Il fatto che riporto è avvenuto negli scorsi giorni. Con la legge n. 28 del 12 novembre 1999, la Regione promuove i Distretti del Commercio quali ambiti territoriali.
Con la deliberazione dell'11 dicembre 2020 la Giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità per l'individuazione, il funzionamento e la costituzione dei Distretti del Commercio;; per l'accesso all'agevolazione regionale relativa alla loro istituzione ha destinato, per il 2021, una copertura finanziaria di 500 mila euro.
Questa DGR ha individuato tra i suoi obiettivi l'introduzione di modelli innovativi di sviluppo del settore commerciale, i Distretti del Commercio a polarità urbana. Secondo quanto previsto da questa DGR, i Distretti del Commercio si dovrebbero configurare pertanto come strumenti innovativi per il presidio commerciale del territorio. Successivamente, il 23 dicembre (credo con una determina) è stato approvato il bando per l'accesso all'agevolazione regionale relativa all'istituzione dei Distretti. Al punto 6 del bando (criteri di selezione dei progetti) si legge che le domande saranno ammesse a contributo nei limiti delle disponibilità dei fondi, secondo un ordine decrescente.
Scorrendo la graduatoria dei DUC si osserva sulle 76 domande idonee solo 25 sono state finanziate con un importo totale di 497 mila euro. Appare evidente come, invece, molte delle città più grandi del Piemonte - faccio alcuni esempi - di fatto, sono completamente escluse, classificandosi molto in basso nella graduatoria e non ottenendo alcun finanziamento. Cito, a titolo di esempio, la Città di Torino al 41° posto, la città di Novara al 55° posto e la città di Chivasso al 56° posto.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale e di popolazione l'esiguo numero di Comuni interessati al finanziamento rende, tra l'altro particolarmente complicato ipotizzare che i fondi utilizzati possano rappresentare davvero, in un contesto prima nazionale e poi europeo e internazionale, un'occasione di sviluppo per le comunità ammesse al contributo regionale.
Assessora, per la prima volta si fa un salto di qualità, se capisco bene si dice che il commercio deve rientrare nella strategia dei Fondi europei che deve essere alla base di un ripensamento e poi, con tutto il rispetto per il Comune di Crescentino e per i primi 25 che si sono classificati, si riparte da una base così piccola, con così pochi soldi, escludendo la gran parte delle attività urbanizzate dei grandi Comuni? Quello che chiediamo è se e quando la Giunta intenda implementare le risorse finalizzate alla copertura finanziaria dell'agevolazione per l'individuazione e il funzionamento della costituzione dei Distretti del Piemonte, in modo da giungere a una copertura più omogenea territorialmente e rappresentativa dal punto di vista della popolazione, certamente più utile per raggiungere le finalità stesse della legge ed utilizzando anche in modo più virtuoso i fondi strutturali europei sul commercio.
Altrimenti si potrebbe pensare che questo bando è stato fatto per altre finalità e, visto la sollevazione in queste ore di chi è stato escluso credo che la Giunta debba dare una risposta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marco Grimaldi per l'illustrazione e la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore al commercio

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Grimaldi per l'interrogazione.
Chiaramente, il bando 2021 ha ricevuto 76 progetti ammessi e quindi ha riscosso un grande successo. Oggi sono partiti 25 progetti finanziati con il bando uscito a dicembre, altri 25, come più volte avevo annunciato, con risorse allocate sul bilancio 2021, partiranno a breve, nel giro di una settimana o poco più.
Si intende scorrere la graduatoria andando a riconoscere, giustamente perlomeno 50 Distretti che siano significativi del territorio, per un massimo totale di un milione di euro sull'annualità in corso.
Tuttavia, avendo ben chiara la fondamentale utilità di questo strumento intendiamo, come Giunta, ammettere prioritariamente i progetti che sono stati resi ammissibili e che poi non hanno visto il contributo per mancanza di risorse (con un milione, al momento ne finanziamo 50).
La volontà è quella di renderli ammissibili ma, soprattutto, ammissibili al finanziamento con le risorse già allocate sul bilancio 2022. Questo significa che saranno inclusi nel bilancio 2022 come prioritari e quindi ammessi nella graduatoria.
Poi, ovviamente, il mio impegno è sempre quello di ricercare risorse. Se e come arriveranno sarò ben lieta di proseguire non solo in questo anno, ma nell'arco della legislatura, nell'esercizio e, soprattutto nell'applicazione di uno strumento in cui io credo molto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 805 presentata da Rossi, inerente a "Visite parenti negli ospedali"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
805.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi.
Prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Sappiamo che, a causa della diffusione del COVID, gli ospedali e tutti i luoghi di cura sono stati chiusi e inibiti per quanto riguarda le visite dei parenti. È chiaro che si è trattato di una scelta necessaria soprattutto durante il picco delle varie ondate; pur essendo necessario questo ha influito negativamente sul percorso di guarigione delle persone ricoverate, che hanno sofferto tantissimo di solitudine. Tutti sappiamo quanto, in realtà, l'aspetto relazionale ed emotivo sia fondamentale in tutti i percorsi terapeutici.
Chiaramente, in alcune situazioni la presenza dei familiari non solo è auspicabile, ma è necessaria. Penso ai casi di ricovero molto lunghi, penso ai neonati, ai bambini molto piccoli, alle persone con disabilità grave che necessitano più di altri della presenza e dell'accudimento non solo del personale sociosanitario, ma anche dei familiari. Una delle problematiche maggiori durante il COVID è stata proprio quella della difficoltà o impossibilità a portare avanti situazioni di questo tipo.
Prendiamo atto però, Presidente, che a seguito del netto miglioramento della situazione epidemiologica legata alla diffusione del COVID sia a livello nazionale sia regionale, anche la Regione Piemonte, a partire dallo scorso 14 gennaio, con un tasso di incidenza regionale dei contagi del 22,9 su 100 mila abitanti, è stata considerata zona bianca. La zona bianca è la fascia a rischio minore, dove vengono collocate le Regioni con incidenza di contagi sotto i 50 casi ogni 100 mila abitanti per tre settimane di seguito. A questo si aggiunga che la campagna vaccinale è in fase di avanzamento, tale da registrare al 4 luglio 3 milioni 811 mila dosi, su una popolazione di 4 milioni e 200 mila per quanto riguarda la prima dose.
Prendiamo anche atto però che, anche in questo caso, altre Regioni come l'Emilia-Romagna, la Toscana, la Lombardia, la Sardegna, l'Abruzzo e la Liguria (solo per citare alcuni esempi) hanno provveduto, attraverso specifiche indicazioni, a riaprire in maniera omogenea ed uniforme sul territorio regionale la possibilità delle visite, attraverso l'esposizione del green pass o di un tampone negativo entro le 48 ore o del certificato vaccinale a 15 giorni dalla prima dose o dalla certificazione di guarigione, eccetera.
Dagli organi di stampa abbiamo appreso che in Piemonte alcune Aziende sanitarie hanno organizzato strumenti del genere ma, come al solito, siamo di fronte alla macchia di leopardo, perché la Regione non dà indicazioni uniformi, a differenza di altre Regioni.
Riteniamo che anche da noi sia necessario un approccio omogeneo ed uniforme sul territorio e che nell'attuale contesto epidemiologico sia necessario tornare a consentire le visite dei familiari sia negli ospedali sia nelle strutture sociosanitarie, nel rispetto delle norme anti COVID; che particolare attenzione andrebbe data ai reparti dove la presenza dei familiari è necessaria (come dicevo prima, penso alle pediatrie, alle rianimazioni neonatali piuttosto che ai disabili gravi).
Preso atto di tutto ciò, interroghiamo l'Assessore per conoscere tempi e modalità attraverso cui la Regione Piemonte intenda dare indicazioni per tutte le Aziende sanitarie locali, utili ad uniformare su tutto il territorio piemontese l'accesso dei familiari negli ospedali e nei luoghi di cura. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Rossi per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Poggio, che ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Ringrazio per l'interrogazione il Consigliere Rossi e rispondo per conto dell'Assessore Icardi.
A causa della pandemia da COVID-19, già nel corso della prima ondata di febbraio 2020 sono state ridefinite le procedure di accesso dei parenti visitatori e pazienti ricoverati in ospedale, allo scopo di garantire la massima sicurezza e prevenire le possibilità di trasmissione della patologia.
Peraltro, nel mese di gennaio (protocollo n. 2021 del 17/01/2021) sono state inviate alle Aziende le linee di indirizzo sulla umanizzazione delle cure ospedaliere in tempi di pandemia COVID-19, identificando alcune tra le azioni idonee per rendere possibile, in situazioni selezionate, l'incontro tra parenti e ospiti ricoverati, al fine di superare le condizioni di isolamento connesse con il periodo pandemico.
Allo stato attuale e in relazione alle mutate condizioni epidemiologiche tali linee sono in fase di revisione da parte del DIRMEI e dell'Assessorato, sempre riconoscendo la necessità di assicurare un comportamento in sicurezza nei confronti dell'infezione da COVID-19. Rimane comunque un punto fermo la valutazione locale da parte delle Direzioni Sanitarie e dei singoli professionisti, al fine di attivare la migliore gestione dal punto di vista igienico-organizzativo dell'incontro tra parenti, visitatori e pazienti. Grazie.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera - Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 808 presentata da Disabato, inerente a "Ospedali di Chivasso e Ciriè: garantire la presenza costante di medici chirurghi"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
808.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Da quanto si apprende da una nota dell'ASL TO4, dal 1° luglio chiuderanno le sale operatorie del reparto di Chirurgia dell'Ospedale di Chivasso, in quanti i chirurghi e il personale, con una rimodulazione dei turni di lavoro, dovranno coprire la carenza di personale presso la linea chirurgica dell'Ospedale di Ciriè. Questo è successo, perché a Ciriè, da quando è andata via la Cooperativa che gestiva i medici - infatti a Ciriè non erano assunti medici propri, a parte, forse, un solo caso, perché venivano impiegati quelli della cooperativa - l'Ospedale è rimasto sguarnito. L'ASL anziché programmare e trovare la soluzione attraverso un bando pubblico che assumesse nuovo personale a tempo indeterminato, ha pensato di prendere i medici da Chivasso e portarli a Ciriè. Questo succederà dal 1° luglio e i medici copriranno 18 turni fino ad arrivare a 24 nel mese di agosto, con orari dalle 8 alle 20.
Presidente, si tratta di un fatto grave, perché così facendo togliamo il personale all'Ospedale di Chivasso che copre un bacino di circa 200 mila e più cittadini, quindi anche la possibilità di offrire un servizio di eccellenza alle persone che ne hanno bisogno. Grazie a questa scelta si chiuderanno diversi ambulatori, tra cui il coloproctologico, l'angiologico il doppler arti inferiori e il vulnologico. Pertanto, sono diversi i servizi di chirurgia che verranno a mancare.
Inoltre, da una condizione in cui normalmente venivano programmati due interventi chirurgici a settimana, più quelli straordinari e d'urgenza, si finirà ad una condizione in cui si programmerà un solo intervento a settimana, più quelli straordinari legati all'urgenza.
Non c'è l'Assessore alla sanità presente, però mi rivolgo all'Assessora Poggio: come può pensare che un ospedale, che copre fino ai confini con l'Alessandrino, il Vercellese e il Torinese, possa non avere un servizio di chirurgia, così strutturato, dovendo quindi rinunciare alle proprie eccellenze? Parliamo, soprattutto, di un ospedale che, durante il periodo di "emergenza COVID" - e questo lo si sa bene - ha dovuto chiudere, oltre agli spazi del reparto di anestesia anche quello di chirurgia. Tra l'altro, se vogliamo inserire altre problematiche, erano stati acquistati otto arredi in più per i ricoveri, per fare fronte all'emergenza, ma questi arredi non sono mai stati usati, nonostante fossero già stati pagati e disponibili, perché sono rimasti in un magazzino.
Per questa mancanza di programmazione sono stati sospesi gli interventi chirurgici, perché sono state chiuse le sale operatorie e ora vengono mandati via anche i chirurghi, perché non è stato assunto personale presso l'Ospedale di Ciriè a tempo debito. Capisce che questo è un grosso controsenso ed è un servizio che veramente causerà danni e disagi ai cittadini, danni che si vanno ad aggiungere al periodo prolungato di pandemia che già aveva allungato i tempi per determinate prestazioni.
Oggi, avrei voluto interrogare e avrei voluto vedere l'Assessore Icardi qui davanti a me, per ottenere risposta su quale soluzione s'intenda applicare per il futuro, al fine di garantire la presenza costante di medici chirurghi nelle strutture ospedaliere, sia di Chivasso e anche di Ciriè onde evitare di sottrarre risorse umane e medici laddove invece sia necessario mantenerli.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Poggio, per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Rispondo all'interrogazione della Consigliera Disabato, che ringrazio, per conto dell'Assessore Icardi.
La Consigliera sottolinea come il delta tra il fabbisogno e le presenze effettive di medici all'ASL TO4, purtroppo, sia cresciuto negli ultimi anni ed è stato colmato, già dall'inizio, in parte dai medici internisti e dai medici chirurghi, ma soprattutto e per la maggior parte mediante il ricorso a professionisti esterni.
A fronte della situazione e dell'estrema difficoltà evidenziata tra i presidi DEA e in particolare per quello di Ciriè, che si è aggravato pesantemente degli ultimi mesi, è stato necessario effettuare ordini di servizio, per garantire la copertura minimale dei turni. Tutto questo ha determinato una contrazione delle attività ordinarie chirurgiche afferenti alla chirurgia generale, mentre rimangono invariate le attività chirurgiche delle altre discipline.
Per ovviare a tale criticità, si sta ulteriormente provvedendo a bandire avvisi di mobilità, concorsi a tempo determinato e indeterminato, oltre che a richiedere ad altre Aziende sanitarie regionali la sottoscrizione di convenzioni finalizzate a coprire i turni di guardia attiva a favore dei DEA-PS aziendali.
Chiaramente, tutto questo è finalizzato a reperire, nel più breve tempo possibile, le risorse umane necessarie a garantire la continuità delle attività. Contestualmente, l'Azienda sta lavorando per identificare eventuali riorganizzazioni alternative utili per migliorare la situazione.



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via e-mail a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che dei componenti la Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni a risposta immediata.
I lavori del Consiglio riprenderanno al termine dei lavori della Giunta del Regolamento.
La seduta è sospesa.



(Alle ore 15.10 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta, sospesa alle ore 15.10, riprende alle ore 17.09)


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ricordo a tutti l'uso consono dell'abbigliamento in Aula.
Si è conclusa la discussione in Giunta per il Regolamento, che ha visto affrontare il tema sull'articolo 84, comma 6, e del relativo contingentamento del disegno di legge n. 144.
Partendo dal contingentamento, si spiega come intende dare applicazione all'articolo 84, comma 6, così come già applicato dall'Assemblea legislativa nel 2011.
Per ogni singolo emendamento conclusivo, ciascun Consigliere può decidere di intervenire nel rispetto della ripartizione dei tempi derivati dal contingentamento stesso. Successivamente alla presentazione degli emendamenti conclusivi non è possibile presentare subemendamenti agli stessi, salvo correzioni tecniche di coordinamento. L'approvazione di ciascun emendamento conclusivo comporta la decadenza di tutti gli emendamenti presentati sull'articolo. Gli emendamenti conclusivi possono insistere anche su articoli aggiuntivi.
Questa, in sintesi, l'attuazione del Regolamento sull'articolo 84, comma 6.
Adesso passerei all'articolato.
Prego, Consigliere Grimaldi.
Interviene sull'ordine dei lavori?



GRIMALDI Marco

Sì, grazie Presidente.
Non entro di nuovo nel merito di tutto quello che abbiamo affrontato, per leggendo gli emendamenti considerati riassuntivi, quelli che vengono definiti, in termini giornalistici, "canguro della Giunta", continua a esserci scritto che questi emendamenti esprimono l'orientamento di maggioranza sulle finalità del presente disegno di legge.
Poiché sono collegati all'articolo 84, comma 6, solo la Giunta può fare questo tipo gli emendamenti. L'Assessore Ricca, essendo un Assessore, ma anche un Consigliere regionale, o emenda il testo, dicendo che esprime l'orientamento di Giunta, o le chiederei di non applicare, così come ha appena detto, l'istanza regolamentare che è emersa dalla Giunta per il Regolamento. Non so se l'Assessore Ricca ha percepito il punto.
Considerato che lei, come Giunta, ha richiesto l'applicazione del comma 6 dell'articolo 84, e l'ha fatto per la Giunta, avendolo firmato però (c'è scritto solo Ricca) e avendo scritto: "Esprime l'orientamento di maggioranza" (così ha scritto in tutti gli emendamenti) e non "esprime l'orientamento di Giunta", a mio parere quei 19 emendamenti ovviamente decadono, perché non ha il potere, come Consigliere regionale, di esprimere l'orientamento di maggioranza. Non l'avrebbe lui, non l'avrebbe Preioni non l'avrebbe Ruzzola. Non l'avrebbe nessuno. Può farlo - Ricca - se parla a nome della Giunta; in quel caso, deve scrivere 19 emendamenti che esprimono l'orientamento della Giunta e non della maggioranza.
Questo è il senso e vorrei capire, Presidente, se intende farli decadere o se la Giunta li ripresenta con la dicitura giusta, perché abbiamo già compreso che potrete ripresentarli.
Vorrei capire se l'orientamento dell'Assessore Ricca è quello della maggioranza: a quel punto, decade parte della discussione.



PRESIDENTE

Consigliere Gallo?



GRIMALDI Marco

Scusi, non ho finito. Come dicevo, decade la discussione perché la maggioranza e l'opposizione non possono, durante il contingentamento presentare emendamenti.
Per questo, decadono tutti i 19 emendamenti in questo momento.



PRESIDENTE

Gli emendamenti conclusivi presentati dalla Giunta sono validi; c'è un errore di trascrizione formale che può essere corretto dalla stessa Giunta anche verbalmente, essendo nella parte delle motivazioni e non dell'emendamento stesso. Non è un errore all'interno dell'articolato o dell'emendamento.



GRIMALDI Marco

Ma lo dovrà dire la Giunta, non lei. Quindi, se la Giunta.



PRESIDENTE

No, no, io illustro le modalità per convenire a una corretta procedura e a un riallineamento corretto. Ringrazio della precisazione, perch giustamente, l'articolo 84, comma 6, prescrive che gli emendamenti conclusivi possono essere solo ed esclusivamente presentati dalla Giunta.
Indubbiamente, come prescritto anche dal Regolamento e come già citato, il presente emendamento è frutto della sintesi tra gli emendamenti di maggioranza e di minoranza ed esprime l'orientamento di Giunta sulle finalità del presente disegno di legge e non della maggioranza.
Successivamente ascolteremo l'Assessore.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione - Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Esame disegno di legge n. 144 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo psicologico (GAP)"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 144 e del relativo articolato.
ARTICOLO 1 Emendamento conclusivo rubricato n. 799510) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
"La Regione, nell'ambito delle competenze in materia di tutela della salute e di politiche sociali e sanitarie, promuove interventi finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla riduzione di rischio di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico sul tessuto sociale, al rafforzamento della cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole nonché al recupero delle persone che ne sono affette e al supporto delle loro famiglie e alla tutela delle fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione con particolare riferimento alla tutela preventiva dei minori e dei giovani.
La Regione stabilisce, inoltre, misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco lecito sul tessuto sociale sull'educazione e sulla formazione delle nuove generazioni e promuove interventi finalizzati a: a) prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico nonché, al trattamento terapeutico e al recupero dei soggetti che ne sono affetti e al supporto delle loro famiglie nell'ambito delle competenze regionali in materia socio-sanitaria b) diffondere e divulgare l'uso responsabile del denaro attraverso attività di educazione, informazione e sensibilizzazione anche in relazione ai contenuti dei diversi giochi a rischio di sviluppare dipendenza c) rafforzare la cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole" Il presente emendamento è frutto della sintesi tra gli emendamenti di maggioranza 1014 della Lega e delle minoranze (175-330-177-179 del Movimento 4 Ottobre), (782 art. 1 bis - 610 PD) ed esprime orientamento della Giunta sulle finalità del presente disegno di legge.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, le chiedo di mettere a verbale anche la correzione sulla motivazione in modo esplicito.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Chiedo di modificare il termine "maggioranza" con "Giunta".



PRESIDENTE

Nella parte "ed esprimere l'orientamento di maggioranza sulla finalità del presente disegno di legge" ?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Esatto: nella parte delle motivazioni.



PRESIDENTE

Tutti gli emendamenti hanno questa dicitura, per cui le chiedo di mettere a verbale questa correzione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Su tutti gli emendamenti, Presidente, chiediamo di sostituire il termine "maggioranza" con "Giunta".



PRESIDENTE

Ci sono richieste di interventi sull'emendamento 799510? Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799510).
Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento 799510 comprendeva l'emendamento rubricato n. 782 riferito all'articolo 1 bis, a firma del Consigliere Rossi che, essendo approvato nell'emendamento conclusivo, fa decadere gli emendamenti rubricati n. 780 e 783.



PRESIDENTE

ARTICOLO 1 TER



PRESIDENTE

Emendamento conclusivo rubricato n. 799511) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

L'emendamento conclusivo recita: "Gli interventi della presente legge sono rivolti: a) ai soggetti che si trovano nella condizione di dipendenza da GAP, quale patologia che caratterizza le persone affette da sindrome da gioco con vincita in denaro così come definita dall'Organizzazione mondiale della sanità, diagnosticata delle strutture sanitarie competenti b) ai soggetti che si ritrovano nella condizione di dipendenza dall'utilizzo di nuove tecnologie e social network con vincite in denaro c) ai soggetti e, in particolare, ai minori, ai giovani e agli anziani, che sono a rischio delle dipendenze indicate alle lettere a) e b)".
Il presente emendamento accoglie l'emendamento della minoranza (n. 839 PD) ed inserisce i destinatari del presente disegno di legge.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Gallo; ne ha facoltà



GALLO Raffaele

Volevo intervenire sull'ordine dei lavori prima della votazione.
Mi sono perso io o non è stata annunciata la tabella del contingentamento? Questa mattina è stato annunciato il numero di ore a disposizione dei singoli Gruppi in base al contingentamento definito venerdì?



PRESIDENTE

La tabella è in linea.



GALLO Raffaele

Ma non ha annunciato in Aula i tempi contingentati?



PRESIDENTE

Ha ragione. Mi scusi.



GALLO Raffaele

Capisco che, dopo che avete richiamato in Aula, contingentato e "cangurato", prendete la mano anche con le votazioni, ma volevano conoscere lo spazio di intervento delle opposizioni. Grazie.



PRESIDENTE

Ha perfettamente ragione, mi scuso.
Dopo la richiesta del contingentamento dei tempi, in base all'articolo 69 del Regolamento, la Presidenza ha convenuto di dare 12 ore indicative di discussione complessiva per il disegno di legge n. 144. Per quanto riguarda il contingentamento e la suddivisione dei tempi a disposizione dei Gruppi consiliari, comunico che delle 12 ore di discussione sono state assegnate 8 ore alla maggioranza e 4 ore alle opposizioni.
Le 8 ore della maggioranza sono così suddivise: Gruppo Lega Salvini Piemonte 360 minuti, Gruppo Forza Italia 60 minuti, Gruppo Fratelli d'Italia 60 minuti. Mentre le 4 ore a disposizione delle opposizioni sono così suddivise: Gruppo Partito Democratico 140 minuti, Gruppo Movimento 5 Stelle 42 minuti, Gruppo Chiamparino per il Piemonte Monviso 14 minuti Gruppo Liberi Uguali Verdi 14 minuti, Gruppo Moderati 14 minuti, Gruppo Movimento 4 ottobre 28 minuti.
Inoltre, come prassi, se c'è la volontà da parte dei Gruppi di traslare i tempi da un Gruppo all'altro e fra maggioranza ed opposizione, la Presidenza può consentire questa possibilità, tenendo conto che il totale complessivo deve essere di 12 ore.
Continuiamo ora l'esame degli emendamenti e con le votazioni.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799511).
Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 2



PRESIDENTE

Emendamento conclusivo rubricato n. 799512) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
L'emendamento è all'articolo 2 e recita: "Definizioni" 1. Ai fini della presente legge, si definisce per: a) "gioco lecito": il gioco praticato mediante gli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lett. a) e b), del regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) nonché tutte le altre forme di gioco lecito, in concessione statale previste dalla normativa vigente b) "gioco d'azzardo patologico (GAP)": la condizione patologica che caratterizza i soggetti affetti da una dipendenza comportamentale da gioco con vincita in denaro, contante o virtuale, in grado di compromettere la salute psicofisica e la condizione sociale del singolo individuo e della sua famiglia, così come definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla normativa nazionale e comunitaria c) "sale da gioco": i locali o gli spazi attrezzati nei quali si svolgono in via esclusiva o prevalente, i giochi leciti di cui all'art. 110, comma 6, del regio decreto 773/1931, così come definito dall'art. 86 del medesimo d) "sale scommesse": gli esercizi pubblici di raccolta delle scommesse ai sensi dell'articolo 88 del regio decreto 773/1931 e) "punti per il gioco": i locali nei quali si svolgono attività per il gioco lecito differenti dalle precedenti lettere c) e d) all'interno degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e in tutti i luoghi aperti al pubblico f) "strutture ricettive per categorie protette": le strutture atte ad ospitare, tra gli altri, gli invalidi civili e di guerra, i non vedenti, i non udenti, i sordomuti, case famiglia per minori, i profughi italiani e gli equiparati con esclusione dei centri di accoglienza per profughi diversi dalle categorie protette elencate nel Titolo I della legge 26 dicembre 1981, n. 763 (Normativa organica per i profughi), e dei i campi nomadi.
Il presente emendamento è frutto della sintesi tra gli emendamenti di maggioranza (001015 - 001016) Lega e gli emendamenti di minoranza (000626 00628 - 000630 - 000633 - 000634 - 000642 - 000643 del PD) e il recepimento dei nodi critici degli uffici ed esprime l'orientamento conclusivo di maggioranza sul provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Presidente Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Non ricordo quanto tempo ho.



PRESIDENTE

Essendoci il contingentamento, il suo Gruppo ha 140 minuti.



MARELLO Maurizio

Grazie, mi ero dimenticato, quindi mi ha ricordato di dire una cosa anche sul contingentamento e approfitto di questo articolo, che è sostanzialmente l'articolo iniziale del disegno di legge, dove troviamo delle definizioni importanti. È un articolo che farebbe pensare a questa come una legge di contrasto al gioco d'azzardo patologico, se poi non si andasse avanti e si scoprisse che, in realtà, il disegno di legge, così come presentato dalla Giunta e poi emendato dalla Giunta stessa, ai sensi dell'articolo 84, comma 6, va ad abrogare e a peggiorare in maniera considerevole il quadro legislativo a tutela della salute dei piemontesi più fragili che era uscito con la legge vigente.
Dicevo che approfitto di questo primo sostanziale articolo per dire un paio di cose che motivano anche il nostro voto contrario su ogni singolo articolo, che è legato, oltre al merito di questa vicenda, anche al metodo che avete seguito come maggioranza e come Giunta. Un metodo che umilia lasciatemi dire - le prerogative del Consiglio regionale, umilia le prerogative delle opposizioni, che rappresentano comunque una fetta importante di cittadini piemontesi.
Avete messo assieme tre istituti previsti dal nostro Regolamento, quale il richiamo in Aula del provvedimento, quale il contingentamento dei tempi e in via del tutto straordinaria, l'articolo 84, comma 6, che consente alla Giunta, per fondati motivi di urgenza, di proporre degli emendamenti cosiddetti "conclusivi" che orientano - diciamo così - il pensiero e la linea della Giunta stessa, con i quali si cancellano, sostanzialmente quasi tutti gli emendamenti che le opposizioni avevano presentato.
Ciascuno di questi tre istituti sono già straordinari e voi li avete messi tutti assieme, creando un precedente assai pericoloso, determinando, di fatto, anche una forzatura nell'applicazione del Regolamento. Mettendoli assieme avete utilizzato, sospendendo il precedente disegno o proposta di legge della Lega, lo strumento del disegno di legge della Giunta finalizzato a utilizzare proprio il cosiddetto "emendamento canguro"; avete richiamato in Aula, avete contingentato i tempi e, da ultimo, senza una precisa motivazione che noi abbiamo chiesto alla Giunta di esprimere in questo Consiglio, avete deciso di applicare l'articolo 84, comma 6. Non solo, ma l'articolo 84, comma 6, come lei ha detto prima, lo applicate anche sugli emendamenti che introducono articoli aggiuntivi, senza peraltro esprimere, anche qui, una motivazione, perché sul punto la norma non è chiara, anzi a parer mio tende a escludere l'applicazione a questi articoli aggiuntivi, mentre - anche qui - con una forzatura, sempre a parer mio e a parer nostro, voi l'applicate. Questo è il quadro con cui noi oggi iniziamo questa votazione, un quadro che reputo desolante per quanto riguarda la vita democratica di questa Regione.
Ci siamo sentiti dire che siete stati costretti a questi atteggiamenti, in virtù del nostro comportamento ostruzionistico; ebbene, io dico che il nostro comportamento ostruzionistico è figlio di questo vostro atteggiamento, di questo vostro comportamento.
Credo che - e chiudo - vedremo compiutamente, procedendo con l'esame del nuovo articolato, che non soltanto la Giunta ha esercitato quanto previsto dallo Statuto (la norma che dicevo prima), ma così facendo ha riscritto sostanzialmente tutta la normativa, allargando e ampliando in maniera considerevole, come vedremo, i margini del gioco e l'offerta di gioco, sia per quanto riguarda il passato, con la famosa sanatoria, che introducete sia per quanto riguarda il futuro con la previsione, tra l'altro, di un distanziometro che, nei Comuni con meno di 5 mila abitanti, scende a 300 metri dai cosiddetti luoghi sensibili. Ma questo lo vedremo dopo.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non ci sono altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 799.512).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799512).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consiglio approva l'emendamento conclusivo rubricato n. 799512) interamente sostitutivo dell'articolo 2.
La parola al Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo 5 minuti di sospensione per un confronto con i colleghi.



PRESIDENTE

Grazie.
Il Consigliere Gallo chiede di intervenire: su cosa?



GALLO Raffaele

Presidente, se la maggioranza ha bisogno di confrontarsi, se vogliamo annullare i prossimi Consigli, visto il tema, possiamo farlo.



PRESIDENTE

Valuteremo successivamente, dopo la riunione.
La seduta è sospesa per 5 minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 17.36, riprende alle ore 18.44)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3



PRESIDENTE

Emendamento conclusivo rubricato n. 799513) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Articolo 3: "La Regione.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore.
Siamo alla presentazione dell'emendamento conclusivo rubricato n.
799513), che riscrive l'articolo 3 "Competenze della Regione".
Se lo vuole illustrare, Assessore, ne ha la facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
"La Regione, per il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 1: a) realizza l'attività di programmazione per la prevenzione e il contrasto della dipendenza da gioco d'azzardo patologico nel contesto del piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico di cui all'articolo 5, anche tramite la sezione tematica sul GAP di cui all'articolo 8 b) assicura costantemente la conoscenza e il monitoraggio dei fenomeni di dipendenza da gioco d'azzardo patologico, mediante l'Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche (OED Piemonte) c) promuove la conoscenza, l'informazione, la formazione e l'aggiornamento degli esercenti, dei lavoratori dipendenti delle sale da gioco, sale scommesse e punti per il gioco con vincita in denaro, degli operatori di polizia locale e delle altre forze dell'ordine coinvolte degli operatori sociali, sociosanitari e sanitari, nonché degli operatori delle associazioni di consumatori e utenti e degli sportelli welfare e dei volontari operanti nelle associazioni con riguardo al gioco d'azzardo patologico, mediante tutti gli strumenti di comunicazione disponibili d) disciplina, con deliberazione della Giunta regionale, i corsi di formazione finalizzati alla prevenzione della dipendenza da gioco d'azzardo patologico, in particolare attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio, favorendo, altresì, con lo stesso personale formato, la realizzazione di un test di verifica che permetta una concreta valutazione del rischio di dipendenza, così come previsto all'articolo 9, comma 2 della presente legge. I costi per i corsi di formazione degli esercenti e dei lavoratori dipendenti sono a carico dei datori di lavoro e devono essere svolti in orario lavorativo.
I gestori di sale da gioco, sale scommesse e punti gioco con vincita in denaro, nonché tutto il personale ivi operante, sono tenuti a frequentare i corsi di formazione, con cadenza biennale, da effettuarsi entro sei mesi dall'apertura dell'attività.
e) Sostiene gli enti del terzo settore che costituiscono gruppi di mutuo-aiuto, consulenza, orientamento e sostegno ai singoli e alle famiglie; f) svolge regolare attività di progettazione territoriale socio sanitaria sul fenomeno del gioco lecito e del gioco patologico, anche in collaborazione con le ASL e gli Enti locali; g) promuove le iniziative del: 1) associazioni a tutela dei diritti dei consumatori e utenti che realizzano o collaborano alla progettazione di attività di informazione e sensibilizzazione sui fattori di rischio nella pratica del gioco lecito e del gioco d'azzardo patologico, anche in collaborazione con gli enti locali, ASL, istituti scolastici e tutti i soggetti interessati presenti sul territorio, compresi i gestori di pubblici esercizi; 2) associazioni di categoria dei gestori di sale da gioco, sale scommesse e punti per il gioco e dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito, che si dotano di un codice di autoregolamentazione che li responsabilizza e li vincola alla sorveglianza delle condizioni e delle caratteristiche di fragilità dei giocatori, nonché al rispetto della legalità, al fine di prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata; h) collabora con gli osservatori istituiti a livello regionale e nazionale allo scopo di sviluppare, promuovere, incentivare e valorizzare metodiche di intervento e prevenzione a tutela dei cittadini più esposti.
2) La Giunta regionale, sentita la competente Commissione Consiliare Permanente, pone in essere, a fini educativi, protocolli d'intesa con gli organi istituzionali competenti nelle materie di cui alla presente legge al fine di contribuire alla diffusione della cultura della legalità nella popolazione giovanile e al recupero sociale e sanitario dei soggetti affetti da dipendenza da gioco.
3) Fermo restando quanto previsto dalla legge 17 agosto 1942, n. 1150 e s.m.i, per le nuove aperture di cui all'articolo 12, i Comuni possono disciplinare, nell'ambito dei propri strumenti di pianificazione (P.R.G.C.), gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco, sale scommesse e punti per il gioco e delle relative pertinenze.
4) La Regione, in collaborazione con gli enti locali, gli istituti scolastici, l'azienda sanitaria locale (ASL), gli enti e le associazioni operanti in Piemonte che si occupano di formazione e sensibilizzazione dei rischi della pratica del gioco legale, promuove e sostiene regolarmente iniziative per la prevenzione del GAP, volte, in particolare: a) all'informazione e all'educazione della popolazione sulle conseguenze derivanti dall'abuso patologico del gioco d'azzardo, anche con riferimento al gioco on line; b) a favorire la diffusione di una cultura del gioco rispettosa della salute del cittadino; c) educare al gioco responsabile e alla sensibilizzazione dei rischi derivanti dall'abuso del gioco d'azzardo nelle scuole della Regione; c) a diffondere la conoscenza sul territorio regionale del logo identificativo "Slot, no grazie!", di cui all'articolo 7, comma 1".
Presidente, il presente emendamento è frutto della sintesi tra gli emendamenti di maggioranza 1018), 1017), 1019), 1020), 1025), 1022), 1023) e 1024) Lega; 1026) Forza Italia e delle minoranze 252), 246), 253), 255) 257), 256), 254), 248), 251), 261), 247), 264), 249), 279) e 276) Movimento 4 Ottobre, ed esprime l'orientamento conclusivo della Giunta del provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie.
. Questione pregiudiziale sulla costituzionalità dell'emendamento presentata dal Consigliere Grimaldi Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'articolo 71 "Questioni pregiudiziali costituzionali", il fatto che si tolgono delle prerogative ai Comuni e rimangono solo gli strumenti di pianificazione territoriale, architettonica e strutturale, ma solo per le cosiddette nuove aperture, secondo noi è rilevante dal punto di vista della costituzionalità.
Questo fatto è intervenuto solo in questo momento, così come dice il Regolamento e così come la Giunta ha rilevato su alcuni emendamenti presentati successivamente. Anche questo, essendo stato depositato in giornata, non poteva essere rilevato da noi costituzionalmente prima di adesso. Le chiederei, quindi, di porre una pregiudiziale costituzionale su questo punto e, se volete, un confronto.
Visto che l'orientamento è molto chiaro da parte della Giunta, su chi sta dentro e fuori da questa norma (chi sta dentro fuori, tra l'altro, non è legato a questo provvedimento, ma addirittura retrodatandolo a un provvedimento che questa stessa legge vuole abolire, cioè la legge del 2016), credo si stia facendo un grosso errore dal punto di vista della libertà di impresa e leda diversi principi costituzionali.
Le chiederei, se è possibile, di far votare anche questa pregiudiziale ovviamente prima, come si fa, della discussione o del voto del testo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

In base all'articolo 71, comma 1 del Regolamento, essendo emersi elementi sull'emendamento conclusivo presentato, è mia facoltà accettare la questione pregiudiziale. Essendoci nuovi elementi, accetto la questione pregiudiziale.
In base all'articolo 85 del Regolamento, sugli emendamenti e subemendamenti non sono ammesse le questioni pregiudiziali sospensive, se non questioni puramente regolamentari.
Non essendovi richieste intervento, pongo in votazione la questione pregiudiziale.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sulla questione pregiudiziale posta dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non essendovi richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 799513).
Il Consiglio approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3 bis



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 822) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 873) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 871) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 875) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 877) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 876) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 872) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 878) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 879) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 823) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 824) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 818) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 819) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 820) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 821) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Questi sono tutti emendamenti che riguardano le competenze dei Comuni.
Abbiamo inserito diverse circostanze: dalla possibilità di prevedere azioni premianti o, al contrario, peggiorative per chi decide di mettere o togliere le slot, alla valutazione anche con i servizi sociali, soprattutto la questione degli orari.
Abbiamo anche previsto, non so se in questo elenco di emendamenti o in un altro, la possibilità che la Regione difenda i Comuni, qualora si trovassero a dover fronteggiare cause fatte da gestori, E' successo; ci sono state cause anche a scopo intimidatorio verso Comuni e Sindaci soprattutto di piccoli centri, che sono stati minacciati di dover rispondere con patrimoni personali di eventuali danni. Questo non ha fermato i più, ma qualcuno è riuscito a fermarlo e la legge regionale n. 9 del 2016, che voi state cancellando, aveva dato una copertura a quei Sindaci.
Questo elenco di emendamenti provava a dare voce a quei Sindaci che voi non avete ascoltato; non li avete ascoltati, tanto che il CAL ha votato contro tanto che ancora oggi hanno chiesto, con forza, di fermarvi e di rivedere insieme il testo, perché sentono che le loro prerogative non vengono rispettate. Tuttavia, abbiamo visto che nelle riscritture degli articoli che ci proponete, la questione dei Sindaci non c'è. La questione dei Sindaci rimane, purtroppo, fuori dalla vostra visione della gestione di questo settore.
Per cui, in base alla vostra riscrittura, i Sindaci non potranno intervenire sugli orari e dovranno adeguarsi agli orari che avete indicato.
Questo, per fortuna, non sarà vincolante, perché comunque il Sindaco è responsabile della salute pubblica e quindi, in alcuni casi, potrà agire diversamente, ma è chiaro che con una legge di questo tipo per farlo dovrà in qualche maniera, giustificarsi. E questo mette in difficoltà ancora una volta i Sindaci, e lo state facendo voi.
Con questi emendamenti abbiamo cercato di raccogliere le richieste dei Sindaci non di un partito, ma trasversali, appartenenti anche a diverse forze civiche, e purtroppo vediamo che nella vostra riscrittura per loro non c'è spazio. Ci auguriamo, visto che abbiamo ancora delle ore di lavoro e che non sono mancate le sospensioni, che magari in una delle prossime sospensioni ci sia un ripensamento almeno sulla questione della funzione dei Sindaci e della tutela della loro funzione di responsabili della salute pubblica e delle persone. Se non sbaglio, anche la Lega sta partecipando alle manifestazioni che chiedono più tutela nei confronti dei Sindaci, ma noi con questa legge stiamo facendo un passo indietro e li stiamo di nuovo lasciando soli, soprattutto quelli dei piccoli Comuni, e anche alla merc di situazioni difficilmente gestibili per un Sindaco di un piccolo Comune.
Ci auguriamo che nelle prossime ore possiate ancora cambiare idea. Grazie.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 80) presentato da Bertola.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie. Anche da parte nostra c'erano emendamenti a questo articolo che parlavano delle competenze dei Sindaci. Si sappia questo; lo diciamo, ma lo ripeteremo nei pochi minuti che abbiamo (precisamente 14 per Consigliere) per la discussione su questo provvedimento. Gli emendamenti riassuntivi hanno ulteriormente peggiorato il provvedimento, ma su questo saremo più precisi nel corso della discussione.
Altra notizia. Cari Sindaci del Piemonte, che anni fa avete fortemente chiesto una legge regionale perché sui vostri territori c'era una situazione gravissima - e quindi chiedevate un intervento, non sulla base di quello che sarebbe potuto arrivare ma sulla base di quello che già c'era sappiate che il disegno di legge che voi, attraverso il CAL, avete bocciato, è stato ulteriormente peggiorato. Sappiate che è stata calpestata la vostra volontà, siete stati irrisi oggi quando siete stati ricevuti perché la vostra proposta non è stata in alcun modo presa in considerazione dalla Giunta regionale e dalla maggioranza, che ha tirato dritto.
La vecchia legge regionale n. 9/2016 dava dei poteri ai Sindaci; il disegno di legge n. 144 non li dà, sarete esautorati di questi poteri e anche della possibilità di individuare altri luoghi sensibili, conoscendo bene il vostro territorio di appartenenza. E su questo non sono nemmeno stati recepiti degli emendamenti presentati da componenti della Giunta regionale.
Abbiamo sentito che questo emendamento riassume l'orientamento della maggioranza. Già è sbagliato dal punto di vista regolamentare ed è stato fatto un po' per sciatteria, perché andava scritto "della Giunta" e non "della maggioranza". Ma si sta facendo una correzione oppure c'è una certa confusione di ruoli? Nonostante questo non era neanche vero, tant'è che siamo stati fermi quaranta minuti per una riunione di maggioranza.
Questo provvedimento, così come esce dai cosiddetti canguri, è anche peggiore del precedente. Chiaramente la parte che riguarda le competenze dei Sindaci è solo una e saremo poi più precisi sulle altre questioni.



PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 822), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 873), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 80), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 871), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 875), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 877), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 876), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 872), identico all'emendamento rubricato n. 878), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 879), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 823), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 824), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 818), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 819), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 820), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 821), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3 ter



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 825) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 826) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 827) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 828) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 829) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 830) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 831) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 832) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 833) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 834) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 835) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 837) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 863) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 865) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 960) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di illustrazione o di intervento, chiedo alla Giunta di esprimere il parere.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Su tutti gli emendamenti?



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Sì, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con le votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 825), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 826), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 827), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 828), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 829), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 830), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 831), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 832), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



MOSCA Michele

Presidente, scusi; vorrei dare il mio voto negativo perché non funzionava il sistema.
Grazie.



PRESIDENTE

È strano che non funzioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 833), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 834), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 835), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 837), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 863), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 865), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 960), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 quater Passerei all'esame degli altri emendamenti, che introducono l'articolo 3 quater; gli emendamenti n. 816), 815) e 817) sono inammissibili, perch prevedono strumenti di programmazione non previsti dal nostro ordinamento.
Procediamo con l'esame dell'emendamento n. 864).
Emendamento rubricato n. 864) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Non ci sono richieste d'intervento sull'illustrazione.
Chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 864), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 quinquies Emendamento rubricato n. 962) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 963) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 964) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 965) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 966) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 967) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 974) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 975) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 976) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 977) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 978) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 979) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 980) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 981) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Gli emendamenti rubricati n. 962), 963), 964), 965), 966) e 967) sono assorbiti dalla votazione dell'articolo 3, comma 2, lettera g.
Non ci sono richieste d'intervento sull'illustrazione.
Chiedo il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 974), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 975), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 976), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 977), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 978), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 979), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 980), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 981), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3 sexies



PRESIDENTE

Passiamo agli emendamenti riferiti all'articolo 3 sexies.
Gli emendamenti rubricati dal n. 892) al n. 896) sono inammissibili, poich le azioni di contrasto al gioco sono già inseriti nei LEA.



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 897) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 899) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 898) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 900) presentato da Rossi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Chiedo il parere della Giunta su questi quattro emendamenti.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

Il parere è negativo, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendoci richieste di intervento o illustrazione in merito, procediamo alle votazioni.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 897), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 899), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 898), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 900), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) ARTICOLO 3 septies Emendamento rubricato n. 784) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 886) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 887) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 884) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento rubricato n. 885) presentato da Rossi.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso).
La parola all'Assessore Ricca per il parere della Giunta.



RICCA Fabrizio, Assessore regionale

La Giunta esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento per dichiarazione di voto, indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 784), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 886), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 887), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 884), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



DISABATO Sarah

Volevo solo dire che la precedente votazione non ha acquisito il mio voto favorevole, ma lei chiude la votazione prima del termine e non ho fatto in tempo a votare.



PRESIDENTE

Il tempo per le votazioni va dai 30 secondi ad un minuto. Dal tabellone mi sembrava che avessero tutti votato. Allora non è solo un problema del Consigliere Mosca.
Passiamo alla votazione dell'emendamento successivo.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 885), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.



(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

ARTICOLO 3 octies



PRESIDENTE

Adesso ci sarebbero gli emendamenti riferiti all'articolo 3 octies tuttavia, mi sembrava ci fosse l'intesa di concludere i lavori.
Riaggiorno la seduta a domani mattina alle ore 9.30



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 20.03)



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