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Dettaglio seduta n.129 del 22/04/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 14.06)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione delle sedute si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63 "Specificazioni di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale".
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale e le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento con conseguente selezione del tasto presenza e della successiva espressione di voto.
Procedo all'appello nominale per la verifica delle presenze e, ai soli finire dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Cane Cirio, Fava, Icardi, Nicco, Perugini, Poggio, Ricca e Tronzano.
Il numero legale è, pertanto, ventidue.
Ast (Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 20 aprile 2021.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Cane Cirio, Fava, Icardi, Nicco, Perugini, Poggio, Ricca e Tronzano.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Rubo un minuto all'Aula. Oggi è l'ultimo giorno di lavoro del nostro Direttore dell'Assessorato al turismo, cultura e commercio, la dottoressa Marzia Baracchino.
Ho avuto la fortuna e l'onore di lavorarci insieme quando ero Direttore dell'Ente del turismo. Con lei ho condiviso alcuni interventi legislativi e i provvedimenti in questo primo anno e dieci mesi di legislatura. Voglio ringraziarla, soprattutto per quel modo di fare delicato, quell'approccio sottile, quell'attenzione puntuale. Per l'umiltà e la precisione nelle risposte che sono state, e saranno per me, scuola di vita.
Penso che tutto il Consiglio regionale si unirà insieme con me per questo ringraziamento, anche con l'augurio migliore possibile per la nuova vita che inizierà da domani.
Grazia alla dottoressa Baracchino e grazie a lei, Presidente, che mi ha dato la parola.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento sull'ordine lavori? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo per mettere a verbale la nostra più totale di disapprovazione e disappunto del fatto che, in un momento così delicato, soprattutto per la vostra maggioranza, il Presidente Cirio non sia nuovamente in Aula.
Lo ripeto: credo che la sua assenza pesi e spero che nel corso della seduta si scongedi. Trovo davvero incredibile che, in queste tre settimane fra il bilancio prima e le tante sedute che abbiamo fatto per questo vostro blitz che andrà presto a schiantarsi, il Presidente Cirio sia venuto solo una volta a dialogare e a discutere con noi nel merito di questa vicenda.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento in merito alle comunicazioni? Se non vi sono, andiamo avanti con il proseguimento dei lavori.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Proseguimento esame disegno di legge n. 99, inerente a "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 99, inerente a "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella seduta consiliare del 21 aprile scorso è iniziato l'esame della proposta di legge n. 99. Il provvedimento è stato illustrato dal Consigliere Leone e si è svolta discussione generale.
Segnaliamo la presenza del Presidente Chiamparino.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Sono a chiedere, a nome della Lega e di questa maggioranza, che questa proposta di legge venga "sospesa", che non vuol dire "ritirata", e non vuol dire neanche "bocciata", ma vuol dire sospesa. Se le parole hanno un peso questa sospensione ha un peso ancora maggiore.
È un cambio di strategia cui questa maggioranza, dopo un'attenta riflessione, dopo essere arrivata a un testo condiviso e a delle conclusioni comuni, dopo essere arrivata alla stesura di un testo che risponde sia alle esigenze in materia sanitaria sia alle esigenze in materia economica, è giunta dopo diversi giorni di dibattito.
È un cambio di strategia scaturito da una distorsione della democrazia che c'è stata in quest'aula con 65 mila emendamenti generati da un software.
Perché, a proposito di lavoro e di fatica, per generare 65 mila emendamenti ostruzionistici, che non entrano nel merito, il lavoro e la fatica sono consistiti in un click, senza alcuno sforzo.
La democrazia è confronto. La democrazia è entrare nel merito. La democrazia può consistere anche in un confronto aspro, ma nei contenuti non con 65 mila emendamenti generati con un click sul computer.
Per questo motivo, dobbiamo cambiare strategia. Perché 5.000 persone oneste, che rischiano di perdere il posto di lavoro in un settore legale qual è il gioco legale, non possono essere appese al filo di quest'ostruzionismo becero.
Tra pochi giorni questa maggioranza proporrà un nuovo disegno di legge, una nuova proposta complessiva di sintesi di questa maggioranza coesa e compatta.
Questa maggioranza darà delle risposte di ordine sanitario verso chi dovrà essere tutelato, ma anche di ordine economico e di garanzia verso chi ha investito in un settore legale, e verso i lavoratori, che devono poter lavorare senza rischiare di perdere il proprio impiego in un momento storico, economico e sociale grave come quello di oggi.
Dunque, è solo un arrivederci. Ci rivedremo tra poche settimane. La Lega di certo non lascerà soli 5.000 lavoratori.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Penso che se fossimo arrivati all'esame dell'articolo 1, cioè a discutere nel merito della questione due settimane fa, saremmo arrivati a questo punto. Perché su questa proposta di legge la maggioranza è implosa e questa dichiarazione del Capogruppo Preioni lo dimostra. È implosa perché non si sono messi d'accordo fra loro, dopo i tanti annunci e la campagna elettorale basata anche su questo tema.
È implosa perché su quella sedia dove è scritto "Cirio" non si è mai seduto nessuno in queste settimane. Ancora oggi, mentre viene sospesa questa proposta di legge, non conosciamo che cosa ha in testa il Presidente Cirio.
E non conoscendo la volontà e la linea politica del Presidente, ci sembra strano che possa presentare un disegno di legge di Giunta. Dopodiché, è oggettivamente un artificio regolamentare, che ci sta, perché l'opposizione e il dibattito di questo Consiglio si fa anche "a botte di Regolamento" diciamo così, che è quello che guida la democrazia di quest'Aula.
Oggi si certifica che viene respinto questo secondo tentativo di modificare la legge: la maggioranza, al primo tornante difficile della legislatura, è implosa.
Oggettivamente, Presidente, credo che sia il caso di chiudere qui la seduta di questo Consiglio regionale, di convocare una Conferenza dei Capigruppo e di ragionare insieme sulla programmazione delle prossime settimane.
Ci avevate annunciato sei o nove mesi di Aula ininterrotta, ma dopo quattro sedute la chiudete. Credo, quindi, che sia opportuno concludere complessivamente i lavori.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Siamo alla resa dei conti, allo showdown, o, se preferite, a nostro avviso siamo alle comiche, alle comiche! Perché l'intervento del Consigliere Preioni è una presa in giro verso il Consiglio regionale (e ci può stare) ma anche verso tutti i cittadini piemontesi (e questo ci può stare un po' meno).
Voi sospendete la proposta di legge perché non avete i numeri, perché non siete una maggioranza compatta e coesa. Non l'avete portata a casa signori! Questa scommessa di mettere l'all in con il richiamo in Aula di questo provvedimento l'avete persa. E se la rifate uguale, vuol dire che anche questo è patologico! In quest'aula non abbiamo sentito, per bocca di nessun esponente di Fratelli d'Italia, né di Forza Italia, una presa di posizione da forze di maggioranza diverse dalla Lega. Perché queste posizioni erano diverse.
Noi, invece, vogliamo votare; vogliamo votare l'articolo 1. Sapete cosa succede se votiamo l'articolo 1? Succede che la proposta di legge n. 99 muore, finisce, termina i suoi giorni, compianta da tutti i suoi cari. E cosa succede se viene bocciata una proposta di legge? Che non si pu ripresentare se non passano sei mesi.
Orbene, la vostra mossa ha due ragioni. Prima di tutto, non l'avete portata a casa perché non avete la maggioranza su questo provvedimento. In secondo luogo, oggi questo provvedimento sarebbe spirato in Aula e avreste dovuto aspettare sei mesi per ripresentarlo. Questo, quindi, è un tentativo per reintrodurre surrettiziamente i contenuti della proposta di legge n. 99 in un disegno di legge per non aspettare sei mesi. Un'altra forzatura! Un'altra forzatura! È per questo che è una presa in giro del Consiglio regionale e di tutti i cittadini piemontesi, perché state adducendo motivazioni false in Aula e questo non è accettabile.
Va detto a tutti: questa discussione s'interrompe perché la maggioranza non ha i numeri, non per altro motivo.
Il timore era di stare quattro, cinque o sei mesi su questo provvedimento? Benissimo, ora starete quattro, cinque, sei o sette mesi su tutti i provvedimenti che porterete all'esame di quest'Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Capisco la voce rotta del Capogruppo Preioni, ma siamo davanti al terzo assalto respinto. La nostra difesa nel merito della legge del 2016 per la prevenzione e il contrasto al gioco d'azzardo manda in soffitta il provvedimento Leone.
Si scrive sospensione ma, di fatto, si legge lo schianto; anzi, più che leggersi si sente, Consigliere Preioni, dalle sue parole: l'azzardo della Lega non ha pagato! Il Capogruppo Preioni ha mandato in tilt non solo il suo Gruppo, ma l'intera maggioranza. Mentre incassate questa nuova sconfitta, riflettete perché è vero che sembrate voler tornare all'attacco, ma purtroppo assomigliate a quei giocatori compulsivi che, pur continuando a perdere continuano a giocarsi tutto, compresa la vostra casa, la vostra Giunta.
Attenzione! Rischiate, con le prossime mosse, di perdere tanta della vostra dignità rimasta. Noi continuiamo a dirvelo: il gioco d'azzardo patologico è una malattia. E voi volevate cancellare le finalità di quella legge, cosa ben più grave della sanatoria che avevate in testa. Volevate cancellare tante delle ricerche, delle analisi, dei dati della vostra Giunta e dei vostri Uffici. E adesso pensate sia così semplice, in poche settimane riunirvi - cosa che non avete mai fatto - per rivenire di nuova alla carica? Vi consigliamo di leggerli, i commenti dei nostri Uffici; sono strutture indipendenti, con la schiena dritta, che hanno idee diverse, votano partiti diversi, votano ovviamente, come tanti piemontesi, anche voi. Dovete leggerle quelle cose! Invece che ammonire noi di non dialogare con i nostri Uffici, dialogateci voi e scoprirete cosa hanno scritto, insieme all'IRES al CNR, ai SerD, ai medici.
Inoltre, caro Presidente Allasia, noi le chiediamo rispetto! Guardate: noi non abbiamo la "bestia", Consigliere Preioni; noi abbiamo la briciola: è un software fatto di tantissimi collaboratori, è un software umano.
Se aveste anche solo provato a comprendere quello che vi abbiamo detto in tante pregiudiziali, in tante preliminari, in tante sospensive, vi sareste accorti che con quei 60 mila emendamenti abbiamo difeso tutto quello che di buono c'era in quella legge. E l'abbiamo fatto perché era stata votata all'unanimità; lo abbiamo fatto perché la difendono Sindaci amministratori, operatori, ricercatori, università e tanta società civile che lì fuori - lì fuori - ci chiedevano di non mollare! Mi dispiace, caro Preioni: voi siete in minoranza in questa sala e nella società piemontese! Mi dispiace, però, perché avete pure preso in giro quei lavoratori - ho finito, Presidente - che avevano il legittimo pensiero che dopo un anno così disastroso, forse anche solo una mediazione su una proroga di un anno, visto che - lo dico - quegli imprenditori avevano avuto una promessa.



PRESIDENTE

Ha concluso?



GRIMALDI Marco

Presidente, scusi, ma non era sull'ordine dei lavori, l'intervento di Preioni, che ci chiede.



PRESIDENTE

Ho capito, però da Regolamento sono tre minuti.



GRIMALDI Marco

Bravo, Presidente; però ci ha convocato qui per settimane e oggi...



PRESIDENTE

Allora le tolgo la parola. Se ha quest'atteggiamento nei confronti della Presidenza, le tolgo la parola!



GRIMALDI Marco

Mi faccia finire!



PRESIDENTE

Lei ha finito l'intervento!



GRIMALDI Marco

Guardi, lei ha finito.



PRESIDENTE

Le tolgo la parola!



(Proteste del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Non importa. Lei ha finito il tempo.



(Proteste del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Mi vergognerò al momento opportuno.
C'era il Consigliere Sarno.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



GALLO Raffaele

Presidente, è evidente che è un momento un po' di calore nell'aula: se il Consigliere Grimaldi parla qualche minuto in più, non capita nulla, perch è una situazione particolare che ci è piombata su.



PRESIDENTE

Sono tre minuti da Regolamento.



GALLO Raffaele

Sono d'accordo, ma.



PRESIDENTE

Tutto il Consiglio si appella al Regolamento e io devo farlo applicare.



GALLO Raffaele

Assolutamente, però l'invito è a farci esprimere almeno le perplessità, le considerazioni rispetto a questo provvedimento.



PRESIDENTE

Nei tempi prestabiliti dal Regolamento, Consigliere Gallo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongiovanni, giustamente; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Innanzitutto, m'inchino alla perseveranza dialettica dei colleghi dell'opposizione, dopo tutti questi giorni di elucubrazioni dotte, alle quali forse noi della maggioranza non avremmo la capacità di rispondere nello stesso modo; devo dire che il Consigliere Gallo e compagnia devono avere delle batterie al litio, perché non si scaricano mai! Battute a parte, voglio invece ringraziare il collega Preioni per la sua maturità e tutti i colleghi della Lega, perché non è facile fare un passo indietro; un passo indietro forzato sicuramente da un sistema regolamentare tale che permette all'opposizione, che ha perso le elezioni, di inchiodare i procedimenti amministrativi e legislativi.
Credo, però, che tutti questi giorni non siano stati da buttare, perché due elementi importanti io li ho raccolti. Il primo è stato quando, nella Sala delle bandiere, qualche giorno fa, abbiamo incontrato i lavoratori del compartimento del gioco; in particolare, a me ha colpito quella signora che ha parlato, mi pare per ultima, che ha fatto una domanda, a noi che governiamo il Piemonte, chiedendoci quale sarebbe stato il suo futuro il giorno 21 del mese di maggio, perché ci ha detto che lei era in cassa integrazione e il giorno 20 la sua azienda avrebbe liquidato l'attività.
A quella persona - non so se siano i 5.000 che dicevano loro o i numeri più bassi che ci hanno raccontato i colleghi di opposizione, ma basta che sia uno - anche a un solo lavoratore, noi dobbiamo dare una risposta, dobbiamo dare un futuro, dobbiamo dare la dignità di poter lavorare. E questo è uno dei due blocchi di partenza da cui partiamo da adesso.
Il secondo, invece, è l'intervento del collega, Presidente della IV Commissione, dottor Stecco, di ieri, per chi l'ha ascoltato, in cui lui ha fatto una dotta dissertazione sul problema del gioco d'azzardo, sul problema patologico. Ascoltando il Consigliere Stecco, mi sono reso conto di quanto sia pericoloso il gioco d'azzardo e quanto sia importante che nella legislazione che andremo a comporre, nei confronti che faremo sui vari tavoli, si arrivi a trovare una soluzione estremamente stringente per tutelare i piemontesi, ma allo stesso tempo, prima ancora, per tutelare i lavoratori.
Noi non possiamo permettere che il 20 maggio questi lavoratori si trovino senza lavoro, in una situazione già difficile come quella che stiamo vivendo adesso, con la crisi pandemica, perché, come detto il Consigliere Preioni, sono lavoratori onesti! Ora una battuta, mi permetta, anche se il tempo sta finendo, sul discorso della maggioranza: non s'illudano i colleghi dell'opposizione, la maggioranza è estremamente coesa. Siamo tre partiti con tre sensibilità differenti, ma proprio dal dialogo, dalla dialettica e dalla sintesi arriviamo ai risultati. Allora, vi chiedo di andare a vedere quanti provvedimenti, che hanno stanziato denari sul territorio piemontese, sono stati assunti in un anno e dieci mesi di legislatura. Confrontatelo con gli ultimi due anni delle undici legislature precedenti e vedrete che questa è la legislatura che, nella storia della Regione Piemonte e nei cinquant'anni di storia, ha prodotto più provvedimenti a favore del territorio piemontese e dei piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Non voglio alimentare in questi pochi minuti le polemiche; il confronto in Aula può essere anche aspro, però l'intervento del Consigliere Preioni Presidente, impone almeno due riflessioni.
La prima è sulla distorsione della democrazia. Presidente, pongo una domanda: è distorsione della democrazia la presentazione di migliaia di emendamenti per pretendere ciò che è stato negato prima, saltando tutti i passaggi in Commissione e ogni forma di approfondimento, o è distorsione della democrazia non confrontarsi con nessuno, continuando a dire "abbiamo i numeri", "vinceremo", "siamo forti" e "vi terremo qui dei mesi"? Mi auguro che quanto è accaduto in queste ore, Presidente, sia di aiuto a migliorare il futuro di quest'Aula, cioè che insegni che, con le prove muscolari e solo con la forza dei numeri, non si fa politica, né che non è sufficiente la forza, ma serve il confronto, il riconoscimento delle forze politiche d'opposizione, delle ragioni dell'opposizione, tanto più quando come in questo caso, sono avallate non soltanto dalla società civile in generale, ma anche da quella scientifica.
Noi, di fronte a tutto questo, per giorni abbiamo sentito dire soltanto: "Abbiamo vinto e governeremo", "vi terremo qui dei mesi" e "non abbiamo paura".
Allora mi auguro che questo sia anche un momento di apprendimento per la maggioranza, ma anche per noi. Vi assicuro che se comincerete a fare politica, non troverete decine di migliaia di emendamenti, ma troverete delle persone disposte a confrontarsi.
L'ultima battuta, Presidente, riguarda la questione dei lavoratori: questa è una cosa molto seria. A questo punto, faccio una domanda. Se avete a cuore i lavoratori, al di là del numero - su questo sono d'accordo con il Consigliere Bongioanni, anche se fosse uno solo - perché non avete votato l'emendamento Ruzzola, che ci avrebbe messo nella condizione di dare una prima risposta ai lavoratori e di avere il tempo per approfondire tutte le questioni su cui ci siamo divisi in Aula? Propongo un'ipotesi, che mi auguro sia smentita: i lavoratori sono utili per una strumentalizzazione retorica ai fini dell'opinione pubblica, ma la posta in gioco è un'altra. Io non so quale sia la posta in gioco, lo chiedo a voi; da quanto abbiamo ascoltato in sala Viglione, sicuramente non dai lavoratori, ma dai rappresentanti del settore del gioco, la richiesta è che bar e tabaccai rientrino nella partita, quando sappiamo che i tabaccai di posti di lavoro non ne hanno persi neanche uno! Pertanto, non strumentalizziamo il lavoro, perché potevate votare la deroga, così avremmo dato una risposta ai lavoratori e avremmo avuto il tempo di approfondire.
Ha detto "arrivederci", Consigliere Preioni, ma arrivederci anche da parte nostra: ci troverete sempre qui a fare il nostro lavoro con coscienza e con orgoglio, ma pronti a cambiare atteggiamento, qualora vedessimo in voi un atteggiamento diverso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Credo che oggi, com'è stato detto, sia la vittoria di quelle realtà associative che hanno difeso una legge che ha funzionato. Non è una vittoria soltanto delle persone che hanno rappresentato qui e, quindi delle opposizioni; non è una vittoria nostra dell'opposizione, ma è una vittoria di tutte quelle realtà, anche istituzionali, come l'Ordine dei medici, degli psicologi e non solo, che vi avevano scritto, vi hanno scritto in proposito. Qualcuno nella maggioranza aveva ascoltato, ma la maggior parte no.
Oggi, diciamocelo chiaramente, come ha detto il Consigliere Bongioanni: avete fatto un passo indietro. L'ha detto il Capogruppo di una forza di maggioranza di questo Consiglio regionale, un vostro alleato: avete fatto un passo indietro. Noi ne siamo contenti, perché avete messo testa quando la testa l'avevate usata solo per costruire mediaticamente una narrazione basata su numeri falsi.
Il Consigliere Preioni, Presidente Allasia, non può nascondersi dietro il cosiddetto click. Non è un problema formale, perché se, fra qualche settimana, arriverete a presentare un DDL, finalmente, una cosa accadrà: il Presidente Cirio dovrà prendere parola. Il Presidente Cirio dovrà dire se sta dalla parte della tutela della salute dei cittadini o se sta dalla parte delle lobby del gioco d'azzardo. E, finalmente, il Presidente Cirio verrà in Aula, perché sarà un disegno di legge proposto dalla Giunta e quindi, finalmente il Presidente Cirio prenderà parola e non starà in silenzio come in questi giorni hanno fatto sia l'Assessore Icardi sia l'Assessore Chiorino, gli Assessori più di competenza rispetto alla norma.
Ecco che quindi - diciamocelo chiaramente - andando a presentare un DDL e non una proposta di legge, voi questa proposta, come hanno già detto i colleghi, non la state sospendendo, ma la state ritirando; ripeto ritirando. Non è una sospensione, è un ritiro e, come ha detto il Consigliere Bongioanni, è un passo indietro.
È, invece, un passo avanti per la tutela dei cittadini piemontesi, della loro salute e di quelle difficoltà che tanti, purtroppo, hanno subito e hanno vissuto proprio a causa della ludopatia e del gioco d'azzardo ripetiamo - patologico.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato.
Mi scuso per ieri se l'ho citata chiamandola "Disarno", ma dato che ci sono stati più interventi e più Consiglieri.



DISABATO Sarah

Sarno è un grande amico, quindi non ho alcun problema.



PRESIDENTE

Non entro nelle sfere politiche e personali.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Che dire? Questo è un film già visto e lo avevamo detto: la Lega che avanza i suoi proclami, gli alleati che frenano, tirano il freno a mano, il Consiglio regionale che perde tempo e, ovviamente, i cittadini piemontesi che ci rimettono. È un film che avevamo già visto.
La verità è che la Lega esce con le ossa completamente rotte da questa vicenda, che è più pesante dei nostri 36 mila emendamenti che, sommati a quelli delle altre opposizioni, arrivano vicino ai 100 mila. Sono questi i dati di fatto.
Chiederei poi alla Lega di smetterla con questa morale dell'ostruzionismo perché vorrei ricordare che in questi giorni è in discussione un decreto legge al Senato per la tutela degli animali e dell'ambiente. La Lega ha presentato migliaia di emendamenti ostruzionistici a quel disegno di legge quindi la differenza tra noi e la Lega è che noi gli emendamenti li presentiamo per tutelare la salute dei cittadini, la Lega li presenta per non tutelare gli animali e l'ambiente.
Questa è una bella differenza ed è da rimarcare.
Pertanto, direi che il passo indietro c'è stato eccome e, a meno che voi non vogliate andarvene a casa, e direi che a questo punto ve lo meritereste proprio. Ci sarà da lavorare su questo disegno di legge che voi promettete.
Non penso che gli alleati cambino idea dall'oggi al domani, altrimenti la portavate a casa oggi. Questa è la questione, per cui dovreste fare un passo indietro sulla cancellazione della legge 9 del 2016.
La Lega ha perso. Come nel gioco d'azzardo, non c'è chi vince e chi perde: c'è chi perde e basta. Sapete noi oggi cosa vi diciamo? Game over, game over!



(I Consiglieri del Gruppo Movimento 5 Stelle esibiscono cartelli in aula)



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Consiglieri, togliete i cartelli e quegli attrezzi.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14.40, riprende alle ore 14.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Leone; ne ha facoltà.



LEONE Claudio

Grazie, Presidente.
Tanto per fare chiarezza sui punti che ho sentito, dopo l'intervento del mio Capogruppo Alberto Preioni.
Penso che il mio Capogruppo sia stato molto chiaro, quando ha parlato di sospensione. Non ha parlato di ritiro e di null'altro; è una sospensione dettata dal mondo che ci chiede, con celerità, di arrivare a modificare la legge 9/2016, per riavere dignità e riavere un posto di lavoro.
Con 65 mila emendamenti, nove, dieci o undici mesi d'Aula non ci consentivano di arrivare, in un tempo ragionevolmente breve e senza interrompere i lavori di quest'Assise, a compimento della proposta di legge. Pertanto si è scelto, come ha evidenziato in modo chiaro il Consigliere Preioni, solo un cambio di rotta, per essere più celeri ad arrivare a dare una risposta, non per la Lega, non per la maggioranza, ma per chi sta lì fuori da giorni a chiederci di lavorare con dignità lavorare con dignità nella legalità.
Forse ci siamo dimenticati che cosa ci hanno scritto i magistrati dicendoci che la legalità uccide l'illegalità. L'illegalità uccide la legalità. Questi sono principi che ci dobbiamo mettere in testa e, a questo punto, faccio veramente un appello ai colleghi seduti dalla parte opposta dell'emiciclo, a ragionare su quello che stavano facendo: 65 mila emendamenti, ritengo la maggior parte ostruzionistici, per portare a compimento una legge che era una legge chiesta dai piemontesi e, lo ribadisco, preparata nel nostro programma elettorale.
Pertanto, una maggioranza ha il sacrosanto diritto di portare a compimento un programma in un tempo relativamente breve. Ora, 65 mila emendamenti sicuramente non lasciavano il tempo.
Voglio ancora fare altre due precisazioni.
Sento dire che la maggioranza è rotta. Quelli sono problemi, eventualmente della maggioranza, per cui le minoranze pensino alla minoranze. Le componenti della maggioranza sono, come si dice dalle mie parti, vaccinate per pensare da sole se hanno qualche aggiustamento da apportare al loro interno! Tutti dicono che la Lega ha perso la partita. Essendo io un uomo anche di sport, ritengo che le partite sono finite quando l'arbitro fischia. Il mio Presidente ha chiesto una sospensione - e questo lo ripeteremo all'infinito che non vuol dire, tout-court, una cassazione.
Sicuramente l'unica cosa che vi rimane di fare oggi è urlare, ma noi, se urliamo, urliamo per difendere i posti di lavoro e per precisare che la Lega c'è e arriverà a compimento per ridare dignità a quel popolo che c'è fuori, 5.000 persone che ci chiedono di lavorare! La partita finisce quando il Presidente porta al voto finale. Se non ho visto male, il voto finale non è arrivato.
Grazie, Presidente. Ho cercato anche di stare nei tre minuti.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente.
Credo che voi abbiate fatto tutto da soli: ve la siete cantata, ve le siete suonate e adesso, caro collega Leone, sospendete un provvedimento. Si scrive sospensione, ma si legge ritiro, anche perché il terzo tempo non sarà il voto su questa proposta di legge, ma, semmai ci sarà, sarà il voto su un nuovo disegno di legge presentato dalla Giunta.
Era nell'aria questo epilogo, ma venendo oggi in Aula mi aspettavo che almeno aveste il buonsenso di mettere al voto gli emendamenti del collega Ruzzola, che avrebbero, in un periodo difficile e di pandemia, messo in salvaguardia i lavoratori, che voi dite di difendere, delle sale gioco, che hanno scadenze previste per i loro spostamento al 20 maggio. Avete preferito non fare questo. Non solo vi sareste pregiudicati la possibilità del disegno di legge, forse, ma avreste dato ragione, voi della Lega, a un'importante componente della vostra maggioranza, Forza Italia, che ha tentato di farvi ragionare in questi giorni.
Vedete, e vede, Presidente, per noi questa è una vittoria ed è la seconda perché un anno fa vi abbiano costretti a ritirare un emendamento che avevate infilato all'ultimo minuto in un altro provvedimento di legge. È una vittoria perché crediamo di aver dato voce al Piemonte migliore, alla società civile, ai nostri giovani che vogliono una società fondata sul lavoro e non sul gioco.
Noi, quindi, abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo usato gli strumenti che avevamo. Voi avete tutti i numeri per approvare tutte le leggi che volete solo che restiate uniti, ma questa volta avete fatto i conti male.
Questa vicenda mi ricorda molto una vicenda di questi giorni nel calcio: la Superlega. Voi avete fatto la stessa fine! Non siete stati la Lega, ma siete stati la Superlega che si è dissolta in due giorni e il vostro e il nostro Presidente, Alberto Cirio - lo dico con tristezza - ha fatto la stessa figuraccia che ha fatto il Presidente Andrea Agnelli, ma con un'unica differenza: quest'ultimo la faccia ce l'ha messa, mentre Alberto Cirio l'ha fatta mettere a voi.
Grazie.



(Applausi provenienti dalla parte dell'emiciclo riservata ai Gruppi di opposizione)



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Prendiamo atto dell'intervento del Capogruppo Preioni che, di fatto avrebbe dovuto spiegare al collega Leone, che pensava di passare alla storia con questa proposta di legge, che la sospensione viene fatta solo ed esclusivamente per presentare un disegno di legge. Se l'aveste ritirata o se fosse stata bocciata, per sei mesi non si poteva più discutere l'argomento.
C'è anche una technicality di Regolamento che io non rivendicherei, perch questo è un artificio che vi permetterà in seguito di metterla in mano alla Giunta e saremo curiosi di sapere quale Assessore firmerà quella legge: l'Assessore alla sanità? l'Assessore al lavoro? Perché il tema è il lavoro come diceva il Consigliere Bongioanni. Sarà interessante vedere se poi la l'Assessora Chiorino di Fratelli d'Italia sarà prima firmataria di questa norma.
Mi spiace, tuttavia, dover constatare nell'intervento di alcuni colleghi il fatto per cui alcuni colleghi hanno scoperto, dopo l'intervento del Consigliere Stecco, che esiste la ludopatia. L'hanno scoperto grazie al Consigliere Stecco. Meglio tardi che mai, ma le ragioni addotte dal Consigliere Stecco rimarranno lì, non cambieranno perché passa da proposta di legge a disegno di legge. Le ragioni poste in Aula in maniera scientifica, rimarranno lì, non cambieranno perché cambieranno i giorni.
Mi si permetta di dire al collega Bongioanni, che giustamente rivendica l'attività di questi due anni della Giunta, che tra tutti i soldi spesi che avete voluto mettere a disponibilità dei piemontesi, potevate, veramente, e lo dico all'altra parte della maggioranza, se volevate mettere risorse su questo comparto, mettere risorse per sostenere chi doveva delocalizzarsi se proprio v'interessava. Questo è il tema, invece che cercare la tipica scorciatoia per cui, eliminando una legge, di fatto, si torna alle condizioni precedenti.
Noi prendiamo atto della scelta fatta da una parte della maggioranza, siamo certi che le motivazioni scientifiche addotte rimarranno lì, non cambieranno e quindi rimarrà il tema della ludopatia. Siamo curiosi di vedere come il disegno di legge della Giunta, invece, metterà risorse sul contrasto alla ludopatia; risorse per potenziare il sistema sanitario perché, forse, eviteremmo la farsa di chiamare una legge legata al contrasto alla ludopatia che, invece, serviva solo a ri-regolare un mercato. Da questo punto di vista, siamo curiosi di capire come, se questo è l'obiettivo, le risorse verranno messe per permettere a costoro di delocalizzarsi.
Se, invece, l'obiettivo, è quello di dare un colpo di mano a una norma, lo vedremo con chiarezza.
Un' ultima cosa che mi sento di dire al Capogruppo della Lega. Consigliere alcuni nostri interventi, penso una buona parte, avevano del contenuto, se li rilegga. Chi, come me, non si è occupato di questo tema da anni, come hanno fatto altri colleghi, invece la materia ha provato a studiarla sicché alcune pregiudiziali e alcune preliminari erano frutto di un approfondimento. Siete voi che avete deciso di annullare il dibattito saltando la Commissione, non siamo certo noi.
Mi auguro, e concludo Presidente, che se veramente v'interessa il contrasto alla ludopatia, la tutela del lavoro e un sistema regolatorio che non venga cambiato ogni cinque minuti, forse un dialogo tra la maggioranza e l'opposizione sarebbe decisamente più costruttivo.
Ascoltate anche le nostre ragione, perché questo potrebbe fare sì che possa essere fatto un passo avanti sul tema.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Il riepilogo di questo provvedimento potevamo immaginarlo qualche settimana fa, perché già nel momento in cui è stato presentato, era zoppo. In questi giorni c'è stato modo di spiegare, anche da parte delle opposizioni, la nostra posizione rispetto al tema in generale, perché non si capiva esattamente, cosa si sarebbe dovuto commentare sulla vostra legge. Le posizioni interne della vostra maggioranza andavano solamente dalla proroga ai lavoratori al riaprire qualsiasi tipo di attività, andando a rivedere completamente distanze, luoghi sensibili e così via.
Quando dite che noi siamo dei proibizionisti, dite il falso e lo sapete. Se stiamo cercando dei proibizionisti in quest'Aula, non bisogna guardare da questa parte dell'emiciclo, ma forse bisognerebbe prima guardarsi allo specchio quando si parla di proibizionismo. Quello che noi abbiamo cercato di difendere è una regolamentazione sana di un'attività che, se gestita come un Far West, com'è stata gestita prima del 2016, provoca enormi danni sociali e li provoca ancora. Certo, ci rendiamo conto che non si pu eliminare totalmente, perché anche eliminandola totalmente dal punto di vista legale, non si andrebbe a risolvere il problema. Tuttavia regolamentando con criteri e riducendo l'offerta, abbiamo visto che c'è stato - i dati lo dicono e questi sono assolutamente innegabile - un trend positivo per la nostra Regione rispetto ad altre.
Non ho ancora capito quale sarà il contenuto del vostro disegno di legge lo vedremo, ma lasciatemi dire che, come Movimento 5 Stelle, siamo orgogliosi di avere depositato 36 mila emendamenti. Siamo orgogliosi del lavoro delle altre opposizioni, ma siamo anche contenti di aver visto della sensibilità in una parte della maggioranza rispetto a un tema così importante.
Cercheremo di capire cosa ci presenterete, se sarà una minestra riscaldata, oppure se avete cambiato totalmente posizione. Io penso piuttosto, a un cambio radicale di posizione perché, evidentemente, non avete i numeri per far passare questa legge. Il problema non è l'opposizione, in questo caso; il problema ce l'avete all'interno della maggioranza ed è evidente, è inutile negarlo.
Forse, la prossima volta, invece di perdere del tempo, magari prima mettetevi d'accordo fra di voi e poi, magari, cercate di venire a parlare con le opposizioni. Vi ricordo che, in quasi due anni di legislatura, ci sono stati dei momenti di tensione in Aula, ma non siamo mai stati costretti a ricorrere a tutti questi emendamenti. Ne sono passate di legge non dite che non sono passate leggi, compreso quando abbiamo lavorato in smart working.
Con i lavori da remoto, se avessimo voluto fare ostruzionismo e opposizione pesante, avremmo potuto farlo su ogni singolo provvedimento. Non l'abbiamo fatto perché noi - noi! - abbiamo il senso delle istituzioni. Vi riconosciamo comunque il diritto di governare, ma non vi riconosciamo il diritto di calpestare l'opposizione senza passare dal dialogo.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Come mi è capitato nel corso di questi giorni, continuo a rimanere sorpreso dall'alternarsi degli interventi sul tema, alcuni imbarazzati, altri francamente imbarazzanti.
Devo rilevare che, in maniera non così convincente e forse anche un po' maldestra, in qualche modo la Lega cerca di venire fuori dal vicolo cieco in cui si è infilata nel momento in cui, con una prova di forza, ha provato a portare a casa un provvedimento che non aveva evidentemente il consenso che si presumeva potesse avere.
Non voglio rivolgermi a nessuno in particolare, ma penso che la democrazia sia un sistema di pesi e di contrappesi, costruito in modo da garantire tutti, maggioranza e minoranza.
Ho potuto appurare che se si entra in Aula mostrando i muscoli, con l'intenzione di sovvertire le ragioni dell'altro solo grazie ai numeri, se si nega il dialogo e il confronto, non è così facile arrivare a destinazione.
Dove voglio arrivare? A una semplice considerazione: non sono stati i 60 mila emendamenti a fermarvi nelle vostre intenzioni, non è stato neanche l'ostruzionismo che abbiamo fatto, convintamente; sono state le persone che dietro a quei fatti ci sostenevano. Se ciascun cittadino del Piemonte contrario a questa legge avesse potuto presentare un emendamento, sarebbero stati ben più di 60 mila! Il punto è che se non c'è corrispondenza tra l'attività che l'opposizione legittimamente fa e il pensiero che pervade la comunità, il suo agire è inutile. E se non c'è sostegno, muore lì. Il punto è che qui, com'era stato verificato da più fonti della nostra comunità e da più sensibilità, la corrispondenza era piena. Talmente piena che anche in Aula si è sovvertito il rapporto tra maggioranze e minoranze: chi era maggioranza prima, è diventato minoranza; chi era minoranza, è diventato maggioranza. Tutto questo non perché con un programma al computer si creavano emendamenti, ma perché quel tipo di battaglia era sostenuta da tutta la comunità piemontese. Non sarebbe potuto essere diverso.
È questa la riflessione che vi porto e che vi lascio anche per il futuro che ancora ci aspetta fino al termine di questa legislatura. Perch addirittura componenti della maggioranza si sono convinti delle ragioni della minoranza o l'hanno condivisa nelle loro parti più ragionevoli equilibrate e meno ideologiche, com'è emerso in Aula.
È questa la riflessione che lascio: non pensiate che con altri sistemi - o di nuovo, con la forza - si possa imporre a una comunità una norma o una legge che la comunità non vuole. Infatti, in quel caso, di nuovo, la minoranza, che qui non ha i numeri, tornerà ad averli prima sul territorio e poi in questa sede.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Devo dire, con una battuta, che trovo un po' stucchevole, non avendo retto praticamente neanche un giorno intero di ostruzionismo, venire qua nel giorno in cui si ritira il progetto di legge a fare la voce grossa. Avremmo terminato prima anche questo piccolo dibattito.
Il punto, però, è un altro, e lo ricordava poc'anzi il collega. Se siete così convinti dell'opportunità di lavorare sul gioco d'azzardo patologico come mai in questi due anni non avete mai finanziato il piano per la prevenzione, né l'avete mai implementato? Il punto politico di oggi, su cui non vorrei adesso stimolare una nuova vittima del gioco d'azzardo patologico scommettendo con il Capogruppo Preioni o col collega Leone, è questo: se oggi abbiamo sospeso - e non ritirato - il provvedimento, vuol dire che questo stesso progetto di legge ce lo ritroveremo in discussione tra qualche tempo, non uno nuovo, né uno diverso, ma questo.
Credo ormai di conoscere abbastanza queste dinamiche e quest'Aula per immaginare che questo disegno di legge non lo vedremo più; probabilmente ne vedremo uno nuovo, adottato dalla stessa Giunta, come mi pare di capire.
Allora non diciamo che l'abbiamo sospeso, diciamo che l'abbiamo ritirato.
Se, però, il collega Leone ne è convinto, scommettiamo un euro che questo progetto di legge non lo rivedremo più in quest'Aula? Un euro, senza esagerare, oppure un caffè, possibilmente non alla macchinetta, magari al bar!



PRESIDENTE

Consigliere Valle, non istighi!



VALLE Daniele

Lo so, mi rendo conto che è pericoloso, perché si comincia con le piccole cifre! Capite bene, però, che questa retorica del "lo stiamo sospendendo e non lo stiamo ritirando" è sciocchina, permettetemi! Facciamo chiarezza: questo progetto di legge è finito, si è sciolto come neve al sole. Lasciamo perdere. Aspettiamo la prossima proposta e speriamo che ci sarà maggior volontà di condividerla e di discuterla effettivamente in Commissione.
Ho la sensazione - non soltanto su questo provvedimento, ma anche su altri che quando convochiamo un gruppo di lavoro, una seduta di Commissione o un approfondimento (perlomeno quando riusciamo a farlo, come non è capitato in questo caso), sia quasi visto come un passaggio obbligato, nel senso di pensare: "Sì, lo facciamo, così si sfogano; ma tanto noi non cambiamo effettivamente la nostra proposta, non mettiamo veramente in gioco le nostre convinzioni e i nostri punti di vista". E questo fa perdere profondamente la dignità del lavoro che facciamo qui dentro, perché vi assicuro che i risultati migliori - perlomeno dalla scorsa consiliatura li abbiamo ottenuti quando, con estenuanti, lunghi e noiosi gruppi di lavoro, abbiamo modificato significativamente i provvedimenti che venivano proposti, per poi uscire con dei testi più o meno condivisi, ma molto diversi da quelli presentati in origine.
Non vivete male questi momenti; semmai, viviamoli propositivamente insieme, condividendone l'esperienza. Altrimenti, rimangono solo dei passaggi pro forma, e, com'è capitato in questo caso con questo provvedimento, si arriva a non volerli neanche esaminare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Per fatto personale, ha chiesto la parola il Consigliere Leone; ne ha facoltà.



LEONE Claudio

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola intanto per fare un po' di chiarezza, visto che sono stato citato dal collega Valle.
A differenza loro, che sono intervenuti per intere giornate per cercare protagonismo, io e il mio partito non siamo alla ricerca di un nome o di una bandierina. Noi siamo qui a difendere i piemontesi, a difendere il mondo del lavoro. Il fatto che poi il provvedimento si porti a casa con una proposta di legge o con un disegno di legge, sicuramente alla Lega non importa, come ho detto e come ha ribadito anche il mio Capogruppo. E poi continuo a ricordare che una si chiama sospensione e una si chiama ritiro.
Per adesso è stata chiamata sospensione e mi sembra che sia stato chiaro.
Se poi non la volete capire e la volete sentire in un altro modo, andate a riascoltare la registrazione.
Però quello che veramente voglio sottolineare è che questo è un provvedimento a favore dei piemontesi, a favore di quelle migliaia di persone che sono fuori e che ci chiedono un aiuto, che chiedono aiuto alle istituzioni, non sicuramente al Consigliere Leone o al Consigliere Preioni o alla Lega. Penso che quando c'è un grido d'aiuto, questo grido debba arrivare ai cinquantuno componenti del Consiglio regionale piemontese. Di sicuro, non è un fatto personale, come ha sostenuto il Consigliere Valle.
A me sinceramente scommettere non piace, non ho mai scommesso neanche un caffè. Se vuole, un caffè lo offro volentieri al collega Valle in qualsiasi momento, ma non scommetto sicuramente e tantomeno non gioco e tantomeno non giochiamo sulla salute e sul lavoro dei piemontesi, a maggior ragione dopo averli auditi fuori.
Mi sembra veramente una caduta di stile, ma lascio giudicare a chi sentirà le dichiarazioni del Consigliere Valle e le repliche.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Devo dire che, sentendo gli interventi di alcuni colleghi della Lega, mi viene in mente quel film dove il protagonista, quando perdeva, diceva di perdere con calma, dignità e classe, ma poi, in realtà, non aveva una reazione né dignitosa né tranquilla. Non so quanti abbiano presente la scena di questo film.
Dico solo una cosa: noi, in aula, non abbiamo cercato protagonismo, non abbiamo parlato del nulla. Siamo sempre stati nel merito e avremmo continuato a discutere nel merito. Siete voi che non avete mai neanche avviato un confronto sul tema. E a chi continua a nominare i lavoratori dal numero indefinito, che qui fuori aspettano il voto per salvare il posto di lavoro, dico solo che a quei lavoratori noi potremmo dare molte altre risposte.
Pertanto, non capisco perché vi dobbiate fissare solo e soltanto su una risposta che porta danno ad altri. Lavoriamo per trovare delle alternative perché a loro possiamo dare altre risposte, mentre a tutte le persone che si rovinano la vita con il gioco non possiamo dare risposta migliore della legge n. 9/2016. Anzi, potremmo dare una risposta migliore se rendessimo effettiva la legge, quindi se dessimo gli strumenti alla legge per funzionare, cioè se mettessimo risorse, cosa che non è mai stata fatta.
A questo punto, la proposta che possiamo fare è questa: lavoriamo per dare un'altra soluzione a quei lavoratori - perché, come si dice dalle mie parti, "c'è lavoro e lavoro" e non sempre la legalità è l'unico discrimine tra un lavoro e l'altro - e lavoriamo per rendere veramente efficace quella legge. Ma lavoriamo seriamente, a partire dal prossimo bilancio, perché se la Giunta ritorna in Aula con un disegno di legge dal contenuto simile a questo, frutto di una vostra mediazione, non dovete pensare che i piemontesi siano così soddisfatti del vostro lavoro.
Magari i piemontesi che hanno votato il centrodestra, lo hanno fatto pensando che avrebbe proseguito sulla stessa linea del centrodestra che ha votato la legge n. 9/2016, che, vi ricordo, è stata approvata all'unanimità, quindi anche da chi sedeva al vostro posto nella scorsa legislatura. Pertanto, siete voi che siete cambiati, siete voi che avete illuso i piemontesi, siete voi che adesso vi presentate con un'altra faccia, che non è il centrodestra che i piemontesi conoscono, ma adesso finalmente impareranno a conoscervi.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Proverò a lasciare a terra qualche briciolina, in maniera tale che da oggi alla presentazione del disegno di legge, se le colleghe e i colleghi di maggioranza vorranno seguire la traccia di queste bricioline, potranno provare a portare a casa alcuni risultati utili per i piemontesi, sui quali potranno trovare, forse, la convergenza anche delle forze di opposizione.
Oppure fate quello che fate di solito, cioè quello che volete. Poi quando cadete da cavallo, dite che volevate scendere. Questo è successo questa volta, poi la potete raccontare un po' come meglio vi va, ma in verità siete caduti. Per esempio, bastava presentare una modifica all'attuale legge.
C'è stata una pandemia in corso, ce ne siamo resi conto anche noi. Abbiamo fatto anche noi lo stesso ragionamento di Paolo Ruzzola, quello della proroga. Avremmo salvato insieme posti di lavoro. Invece no, vi riconosciamo quando appendete gli striscioni ai palazzi, quando ci fate stare qui giorno e notte per i vostri referendum. Questa volta lo avete fatto perché dovevate sventolare la vostra bandiera, quella della modifica della legge sul gioco d'azzardo patologico. La bandiera è caduta, insieme a voi, dal cavallo.
Adesso le briciole a terra ci sono, le hanno lasciate il mio Capogruppo innanzitutto e i Gruppi d'opposizione, che voglio ringraziare per il lavoro che è stato fatto.
Noi non siamo qui a rappresentare 60 mila emendamenti, Presidente; noi siamo qui a rappresentare chi la pensa diversamente da voi. E lo facciamo seguendo le regole e cercando di difendere ciò che i piemontesi ci hanno chiesto di difendere da questi banchi dell'opposizione. E faremo il possibile per provare a difendere quegli interessi, non in un altro modo insieme alla maggioranza, se la maggioranza intende ascoltarci.
Chiudo e negli ultimi trenta secondi che ho a disposizione dico questo Presidente. Non mi rivolgo a lei, ma mi rivolgo al Vicepresidente Salizzoni: la strategia nel lavoro che ognuno di noi fa è tutto; la strategia in una sala operatoria è fondamentale. Da quello che fa Mauro Salizzoni dipende la vita o la morte di una persona. Se la strategia difensiva del collega Marello nei confronti di un imputato è sbagliata, pu incidere pesantemente sull'esito finale del processo, e potrei andare avanti.
Vi hanno eletto per mettere in campo una strategia legislativa che, ancora una volta, voi avete sbagliato: questo è il punto. Usate le parole che volete, ma avete fatto un brutto lavoro.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Lanzo, sull'ordine dei lavori.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Mi tocca precisare che nessun passo indietro è stato fatto dalla Lega oggi signor Presidente, e mi rivolgo anche al collega Bongioanni che probabilmente, ha usato un'espressione infelice, ma come ben sa, in questi momenti e, soprattutto, all'opposizione nulla ci viene perdonato. Penso al mio intervento di ieri, dove addirittura avrei fatto dare l'ergastolo alla proposta di legge in discussione. Chiedo ai colleghi di non farsi difendere dal sottoscritto per altre evenienze, probabilmente non sarei un ottimo difensore.
Al di là della richiesta di sospensione, prendiamo atto di una cosa colleghi, e dobbiamo fare un'amara constatazione: per le proposte di legge che partono dal Consiglio regionale, oggi come oggi, a fronte di questo Regolamento che abbiamo attualmente e anche a fronte delle nuove tecnologie che si stanno sempre più diramando in tema, ad esempio, di emendamenti sappiamo bene che non si può reggere una tale mole di emendamenti proposti dall'opposizione.
In altre parole, il problema è strutturale; ci obbligate sempre a fare prendere l'iniziativa alla Giunta; paradossalmente, svilite l'attività di proposta consiliare nella misura in cui il nostro Regolamento non è così attuale e, quindi, probabilmente questo è anche uno stimolo a doverlo cambiare da un certo punto di vista.
Inoltre, pensate all'immane lavoro che avete fatto fare agli Uffici: il caricamento di 65 mila emendamenti, forse 100 mila; una cosa mai vista.
Avrei voluto vedervi qualche anno fa a firmare tutti questi 100 mila emendamenti, notte e giorno per poi presentarli!



(Commenti fuori microfono)



LANZO Riccardo

Avrei voluto vedere caricarli a mano, tutti quanti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusate, fate concludere il Consigliere Lanzo.



LANZO Riccardo

Questo per dire che se l'approccio su un argomento così divisivo - è stato detto prima, ma siamo qui pronti ad ascoltarvi - con la presentazione di un numero immane di emendatio di cui assolutamente il 90-95%, sarà totalmente ostruzionistico, è chiaro che, più che passi indietro, si fa necessariamente, una presa d'atto di cambio di strategia.
Comunque, le nostre idee sono chiare: è semplicemente un tecnicismo. Stiamo parlando di un tecnicismo legislativo, non stiamo parlando di un cambio di posizione della Lega. Di conseguenza, quando continuiamo a insistere che non arretriamo di un centimetro, semplicemente, stiamo prendendo lo slancio, lo slancio per arrivare al compimento e alla definizione di una legge che garantisca il gioco legale.
Pertanto, colleghi, ci vedremo fra qualche settimana. Sono contento che vi rallegriate e che gioviate di questa situazione; noi un po' meno, perch tanto comunque andiamo avanti, senza paura.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Ruzzola, sull'ordine dei lavori.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Con i toni che di solito mi contraddistinguono, quindi non quelli del tifoso, né da una parte né dall'altra, cercherò di dire poche cose che credo siano essenziali.
La prima è che tengo a sottolineare che la maggioranza, la coalizione di centrodestra, non solo non è mai venuta meno, ma non è mai stata messa in dubbio nemmeno un secondo. Non sono le mie parole a dirlo, ma sono i numeri che in questi giorni hanno sempre garantito da parte di Fratelli d'Italia da parte di Forza Italia, insieme ai colleghi della Lega, il numero legale di quest'Assise.
Pertanto, sotto questo profilo, possiamo incominciare a sgomberare il campo: il confronto, la dialettica sono una cosa, ma mai nessuno ha messo in discussione la nostra lealtà nei confronti di questa coalizione che come dicevo, abbiamo garantito e sostenuto in ogni minuto. Ovviamente, come voi m'insegnate, garantire e sostenere il numero legale è una scelta politica, così quest'argomento lo archiviamo.
Devo dire che, come Forza Italia, al contrario di quanto ho sentito dire da molti colleghi, condividiamo e apprezziamo in modo rilevante la richiesta del collega Preioni a nome della Lega, ovvero sospendere la discussione per approfondire e migliorare il testo. Credo che questo sia un segno di grande intelligenza e di capacità di comprendere che, in questo preciso momento cercare di migliorare ulteriormente quel testo proposto fosse la priorità per tutti.
Senza alcun dubbio, stiamo dalla parte dei più deboli e in questo caso parliamo dei ludopatici; parliamo di coloro che hanno bisogno di essere affiancati per non cadere nelle loro malattie, ma a fianco di essi non vogliamo dimenticare né i lavoratori, che anch'essi devono essere tutelati né le imprese che molte volte stanno dietro.
Il tempo per approfondire e migliorare il testo non è assolutamente un passo indietro, come ho sentito, ma credo che sia un deciso passo avanti e credo, da parte nostra e faccio l'invito anche ai colleghi di minoranza che questo importante segnale vada colto nel senso positivo.
La presentazione di un eventuale disegno di legge da parte della Giunta credo abbia un aspetto importante, strategico, fondamentale e positivo per tutta quest'Assise: ritornare nelle Commissioni a confrontarci, cosa che probabilmente il percorso in atto non ce lo permetteva più.
Credo che, da parte di tutti noi, dobbiamo prendere la parte positiva di questo confronto e, nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, cercare di lavorare a un testo che possibilmente possa dare le giuste risposte, a partire da coloro che più ne hanno bisogno e, quindi, i più deboli, che vanno difesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Martinetti, sull'ordine dei lavori.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Vorrei replicare ad alcune battute che ho sentito provenire dai banchi della maggioranza.
Era l'unica maniera che avevamo per aiutare veramente quelle persone che hanno bisogno. Di fronte a un provvedimento che ritenevamo iniquo, abbiamo usato tutte le armi che avevamo a disposizione, com'è giusto che sia.
Quello che dimenticano i miei colleghi di maggioranza è che, probabilmente l'ostruzionismo più grosso l'hanno avuto loro al loro interno. Per questo ringraziamo quelle forze che, alla fine, hanno messo buonsenso laddove andava messo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altre richieste sull'ordine della discussione.
Preso atto delle valutazioni avanzate in Consiglio, anche in vista della richiesta del Consigliere Preioni, e viste le nuove e oggettive valutazioni proposte dal medesimo Consigliere, sospenderei il provvedimento, per procedere ai punti successivi dell'o.d.g.
Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori?



GRIMALDI Marco

Sì, grazie.
Il mio è sull'ordine dei lavori. Avevo compreso che, visto.



PRESIDENTE

Ha tre minuti a disposizione.



GRIMALDI Marco

Sì, così non ci sbagliamo più.
Mi dispiace se non ho capito da subito che avevo tre minuti, pensavo che il suo intervento fosse sull'ordine dei lavori. Se è una sospensione e lei l'accetta, in base all'articolo 61, comma 1, se capisco bene, lei apprende di nuovi elementi, per cui accetta la sua sospensiva, anche se fuori tempo massimo, ma allora la mette ai voti.



PRESIDENTE

Se c'è una richiesta di messa ai voti, la mettiamo ai voti.



GRIMALDI Marco

Se capisco bene.



PRESIDENTE

Sì, sì, se è una richiesta.



GRIMALDI Marco

Perché le sospensive sono fatte prima, ma lei ha il diritto, così come di togliermi la parola, anche di votare però.



PRESIDENTE

Com'è stato fatto in altri momenti, se c'è la condivisione della maggioranza e l'opposizione non è contraria, si prende per approvato. Se c'è una richiesta esplicita del Consiglio, e non entro nelle questioni numeriche, di più di un Gruppo o di più Consiglieri, di metterla ai voti io, come dico sempre, l'Aula è sovrana, perciò può decidere. Occorre poi solo concordare, attivamente, sul processo successivo.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione sulla richiesta di sospensione della proposta di legge n. 99.
Ricordo che il numero legale è ventidue.
Indìco la votazione palese sulla richiesta di sospensione dell'esame della proposta di legge n. 99.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Sì, Presidente, ho avuto un problema con la votazione. Non si accendeva la luce della presenza, ma intendevo dare solo la presenza.



PRESIDENTE

Mi scusi, non ho visto il geografico e non mi sono accordo che ci fosse un problema.
Sia riportata a verbale la non partecipazione alla votazione del Consigliere Sacco.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Prego, Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione internazionale

Grazie, Presidente.
A fronte della decisione dell'Aula di proseguire con i lavori, volevo solo proporre a quest'Assemblea legislativa la possibilità, che so irrituale, di anticipare, nell'ordine, il punto 6), la proposta di deliberazione n. 135 inerente a "LR 67/95. Approvazione della proposta di 'Direttive di carattere programmatico con validità triennale per gli anni 2021 2023, LR 67/95'".
Lo faccio solo perché, come ricordo, in fase di Commissione mi sembrava fosse un tema distensivo su cui si registravano convergenze e c'era stato un dibattito costruttivo. Lo faccio chiaramente nella misura in cui sia una proposta che non vede contrarietà accese.
Non vuole sembrare una forzatura, è solo perché altrimenti il primo punto all'o.d.g. sarebbe il disegno di legge sulla web tax, su cui ricordo che c'era, non so se poi confermata o meno, la possibilità che alcuni Gruppi consiliari, soprattutto di minoranza, volessero elaborare proposte emendative.
Lo farei anche nell'ottica di consentire maggiore tempo alle opposizioni visto che non credo fossero preparate a discutere subito questo tema, ad aggiornarsi anche tra di loro.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono richieste d'intervento, concederei dieci minuti di sospensione per le valutazioni del caso. Capisco che fra la richiesta del Consigliere Preioni e dell'Assessore Marrone, tutti i Gruppi hanno contezza di procedere sul punto 6) all'o.d.g, relativo alla proposta di deliberazione n. 135.
La seduta è sospesa.
La seduta, sospesa alle ore 15.27, riprende alle ore 15.54)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Come richiesto dalla Giunta, dall'Assessore Marrone e anche concordato con tutti i Gruppi, passiamo al punto successivo, alla proposta di deliberazione n. 135.


Argomento: Questioni internazionali - Cooperazione

Esame proposta di deliberazione n. 135, inerente a "LR 67/95. Approvazione della proposta di 'Direttive di carattere programmatico con validità triennale per gli anni 2021-2023, in materia di educazione, di pace, di cooperazione e solidarietà internazionale "


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 135, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla VI Commissione il 13 aprile 2021. Prima di dare parola all'Assessore per l'illustrazione ricordo che chi volesse intervenire può cominciare a prenotarsi alla Presidenza.
La parola all'Assessore Marrone per l'illustrazione. Le ricordo che ha quindici minuti al massimo a disposizione.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione internazionale

Sicuramente ne utilizzerò anche di meno, perché c'è già stata un'illustrazione che ritengo abbastanza approfondita in VI Commissione competente per materia.
Come sapete, le linee triennali sono un adempimento previsto dalla legge regionale principale che regola questa materia, che è la n. 67 del 1995 che prevede che l'ente della Regione Piemonte, attraverso questo documento che passa giustamente anche in Consiglio regionale, adotti delle linee programmatiche di triennio in triennio, sulla sua azione nella cooperazione decentrata.
Le Regioni, come sapete, hanno un ruolo attivo, non hanno chiaramente un protagonismo diretto nelle relazioni internazionali, che è materia di competenza esclusiva dello Stato nazionale. Tuttavia hanno, comunque, un protagonismo apprezzabile nella cooperazione decentrata, intesa come cooperazione tra Enti locali, amministrazioni locali territoriali dei diversi contesti internazionali che generano poi una cooperazione mirata allo sviluppo, in particolare delle aree dei popoli in crisi e in difficoltà.
Credo che il lavoro preparato dagli Uffici della cooperazione della Regione Piemonte sia davvero superbo perché, come potete vedere dal documento, c'è un approfondimento introduttivo davvero importante, anche per fare il punto a livello globale, a livello europeo e italiano sul tema della cooperazione. Rivendica con orgoglio un ruolo davvero protagonista, anche ingente, in termini di contribuzione da parte dello Stato italiano rispetto all'insieme dell'Unione Europea che, invece, sta registrando, negli ultimi anni, un decremento.
Vede, soprattutto nelle Regioni, come anche la nostra, soggetti che rivendicano un gran protagonismo, in diversi ambiti nella partecipazione spesso come capo guida in partnership con amministrazioni comunali nella partecipazione ai bandi nazionali delle AICS, oppure ai bandi della Commissione europea in partnership con altre Regioni di Stati membri dell'Unione Europea. Così come anche nel bandire, a sua volta, interventi diretti di cooperazione rivolti, in questo caso, a soggetti pubblici, in particolare amministrazioni locali o unioni di Comuni - penso, per esempio all'ANCI - quindi con fondi regionali o, d'altra parte, anche rivolte a soggetti privati, soprattutto le associazioni di volontariato e di cooperazione attive sul tema e, in particolare, radicate sul nostro territorio.
Chiaramente in queste linee programmatiche recuperiamo tutto lo storico del lavoro già fatto negli scorsi anni, quindi continuiamo l'impegno già incentrato sull'area geopolitica di tradizionale intervento della Regione Piemonte, ovvero l'Africa subsahariana, che è anche quell'area internazionale che presenta le maggiori criticità di ordine sociale economico e d'instabilità. Si continua e si ribadisce l'attenzione su queste aree.
Al pari dell'Africa subsahariana, dimenticavo l'area balcanica su cui partendo dalla Bosnia, c'erano già interventi negli anni scorsi della Regione Piemonte proprio in quell'area, a partire dall'ultimo conflitto balcanico.
A fronte di un aumento delle risorse stanziate anche nel bilancio previsionale, si è ragionato di inserire la possibilità, già in queste linee programmatiche, di ampliare il nostro impegno, anche su sollecitazione di tanti Comuni che hanno avanzato interesse a proposte progettuali su aree sempre del continente africano, ma non proprio inserite e circoscritte nell'area orientale subsahariana francofona, quindi ci riserviamo la possibilità di inserire, comprensibilmente nei limiti delle risorse disponibili e delle condizioni di sicurezza e di agibilità in loco altre aree dello stesso continente africano. Ci riserviamo altresì la possibilità di agire con azioni di solidarietà diretta a popoli che siano vittime di conflitti e di gravi crisi umanitarie.
Abbiamo deciso di aggiungere questa clausola aperta tenendo conto che purtroppo, l'abbiamo visto con recenti ordini del giorno presentati anche dalla minoranza - le crisi internazionali umanitarie si stanno addirittura andando a incrementare e con la pandemia non stanno andando di sicuro a ridursi. Ricordo quando abbiamo dibattuto insieme del tema dell'Artsakh e del conflitto in Nagorno Karabakh, quindi la volontà è di provare ad allargare anche il bacino con nuovi progetti sperimentali che, chiaramente procederanno su due direttrici principali.
La prima direttrice, che si appresta benissimo proprio alla mentalità della cooperazione decentrata, è quella di stipulare delle intese - lo trovate nel documento - con altri soggetti pubblici che possono mostrare interesse alla nostra attività, partendo dalla Croce Rossa, per esempio, continuando con ANCI e con gli atenei piemontesi, fino anche al Circolo dei Lettori che sta dimostrando interesse all'aspetto internazionale della promozione della cultura della letteratura e, nel caso della cooperazione, anche dell'accesso all'istruzione, che è un tema fondamentale per il riscatto dell'infanzia dei popoli in difficoltà.
D'altro canto, l'altro strumento che è rivolto a soggetti terzi è quello dell'evidenza pubblica. Rivendichiamo di aver promosso un bando nel 2020 dopo una breve interruzione, rivolto ai Comuni. Riteniamo di avere risorse sufficienti per bandire anche nel 2021 e, magari, provare anche a cogliere le progettualità che erano state ritenute già ammissibili, ma non finanziabili per l'esiguità delle risorse.
Inoltre, l'incremento di distanziamento consentirà di ricominciare anche a bandire nei confronti del cosiddetto privato sociale a livello di cooperazione e di solidarietà internazionale, proprio per dare stimolo a tutte quelle realtà che condividono l'urgenza di prestare il proprio impegno per risollevare le sorti di popoli di nazioni che vivono gravi difficoltà.
Per noi la massima "aiutarli a casa loro" non vuole essere un vuoto slogan ma vuole essere, invece, un'azione programmatica che trovi poi seguito nell'azione politica, proprio perché riteniamo che, effettivamente, il primo diritto di ciascun cittadino in ogni parte del mondo, così come di ogni comunità territoriale di ogni popolo, sia anzitutto trovare la possibilità e il diritto di costruirsi un destino e di accedere al benessere, alla serenità e alla stabilità a casa propria, dove ci sono le proprie radici, senza essere costretti ad affrontare i "viaggi della speranza". Come sapete, questa è una mentalità che ci appartiene e che rivendichiamo con orgoglio.
Se però poi si traduce in aiuti di solidarietà internazionale, su cui magari, nell'ottica della solidarietà e dell'amicizia tra popoli, si pu generare quella trasversalità che va al di là del centrodestra, ne saremmo chiaramente contenti. È questo il motivo per cui, dopo l'approvazione delle linee triennali e delle singole progettualità, sarò felice di sottoporle alle Commissioni consiliari competenti per il parere, piuttosto che per contributivi propositivi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà per dieci minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Ringrazio lei e ringrazio l'Assessore Marrone per la presentazione di queste direttive di carattere programmatico triennale che avevamo già iniziato ad approfondire in VI Commissione consiliare.
Lo ringrazio innanzitutto perché in questo testo, che vede chiaramente anche un prezioso contributo dell'esperienza dei nostri Uffici regionali c'è un riconoscimento della tradizione, dello storico patrimonio piemontese legato al tema della cooperazione internazionale e della tutela dei diritti umani; uno storico patrimonio legato, da un lato, alle municipalità, ai Comuni piemontesi, che, in molti casi, si sono anche associati in maniera trasversale alle forze politiche per intervenire in pieno rispetto dello spirito di sussidiarietà nell'attività di cooperazione internazionale.
È un patrimonio fatto anche di molti enti del privato sociale, che sono nati in Piemonte e che poi hanno cominciato a operare in altre Regioni italiane e in altri Paesi. Davvero, il Piemonte sulla cooperazione internazionale può considerarsi un apripista, può considerarsi una Regione molto molto avanzata, che, attraverso la cooperazione internazionale lavora sulla prevenzione delle calamità naturali in ambito ambientale sulla prevenzione delle migrazioni, sulla prevenzione delle lesioni dei diritti umani, e lavora sulla solidarietà, considerando gli altri popoli non come "alieni" rispetto alle sorti del nostro territorio e della nostra popolazione, ma come parte di un'unica famiglia umana.
Attraverso la cooperazione internazionale, inoltre, s'interviene proprio sul fronte del diritto. Perché attraverso l'investimento sullo sviluppo e attraverso l'intervento sulle crisi umanitarie s'interviene direttamente anche sulla difesa dei diritti umani. Di conseguenza, sebbene la cooperazione internazionale sia esercitate in primis dal Governo nazionale anche noi, come Consiglieri regionali, possiamo fare la nostra parte e dare continuità all'esperienza dei nostri predecessori in quest'aula.
Su questo, come Partito Democratico esprimeremo un voto favorevole, anche a riprova del fatto che le opposizioni, quando è il momento, sono anche capaci di scontrarsi, sono anche capaci di tenere il punto in maniera forte e in maniera determinata, ma quando si trovano di fronte a proposte equilibrate, che riconoscono il lavoro svolto negli anni precedenti, sono disponibili a dare il loro appoggio e il loro sostegno.
Speriamo che la stessa apertura mentale e lo stesso approccio de ideologizzato si presenti anche quando, in futuro, nuovamente proporremo degli ordini del giorno legati ai temi delle crisi umanitarie, legati al tema dell'investimento sullo sviluppo in altri paesi del mondo.
Purtroppo in questi primi due anni attorno a questi temi si è combattuta una battaglia ideologica; a volte sono stati bocciati dei testi che invece, a mio avviso, meritavano un'unità d'intenti, perché erano testi davvero deideologizzati.
A nome del mio Gruppo, darei oggi un segnale di disponibilità, nella speranza che questa disponibilità si presenti anche da parte della maggioranza in futuro sui vari temi che vorremo proporre all'attenzione dell'Aula.
Ho notato, oltre a questo documento molto articolato e completo che oggi ci ha illustrato l'Assessore Marrone, che l'Assessore e la Giunta nei mesi scorsi si sono prodigati anche in altre forme: penso all'intervento a favore dei minori in Siria, penso all'intervento sempre in favore dei minori in memoria del compianto Ambasciatore Attanasio nella Repubblica democratica del Congo. Questi interventi, probabilmente, per l'importo non elevato non sono arrivati in Consiglio o in Commissione.
Noi abbiamo apprezzato che ci sia stata un'attenzione su queste regioni da parte della Giunta regionale. Potrebbe essere interessante - lo dico come proposta - organizzare semestralmente un momento di confronto o anche semplicemente di racconto in VI Commissione, perché credo che su questi temi non si debba consumare un terreno di scontro, ma piuttosto si debbano trovare punti d'incontro, e soprattutto questi temi non si devono utilizzare come compensazioni magari per altri attacchi in altri frangenti.
In ultimo, vorrei dire che l'attenzione che rileviamo oggi va solo parzialmente a compensare la disattenzione che avevamo notato nel primo anno di mandato della Giunta Cirio e che avevamo anche denunciato pubblicamente. Ritenevamo, infatti, che così si disconoscesse il lavoro di tutti coloro che là fuori operano nella cooperazione internazionale, e lo hanno sempre fatto in collaborazione con la Regione Piemonte, e si disconoscesse una priorità come questa, legata ai diritti umani.
Speriamo, infine, che a completamento di questa ripresa di attenzione sul tema - mi rivolgo anche al Presidente Allasia - si possa presto costituire il Comitato regionale per i diritti umani, che è stato creato qualche anno fa ed è stato precisato nella sua forma da una vera e propria legge regionale licenziata nel 2020.
Credo che sia venuto il tempo di dare avvio ai lavori di quest'organismo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo. Ho chiesto la parola per annunciare il voto favorevole del mio Gruppo. Mi pare che con quest'atto l'Assessore vada a sanare, come diceva la collega Canalis, il fatto che nel primo anno di Giunta Cirio questa delega e questo tipo di attività non era proprio tra le priorità dell'allora Assessore.
Ci pare, però, che questo documento sia assolutamente completo e che tenga conto della storia di questa Regione e della storia dei tanti Comuni del nostro Piemonte, di come siamo stati in grado di essere "ponti di sviluppo e di solidarietà".
Come sapete bene, questa legge parla di emergenza e di soccorso a favore di popolazioni colpite da calamità eccezionali o conflitti armati, nonché per ristabilire dignitose condizioni di vita e di solidarietà.
Sappiamo bene che, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo - pensiamo ai conflitti che ancora oggi si celebrano in Africa - ci sono una serie di comunità che sono ancora perseguitate per la propria religione e per la propria appartenenza alla fede cristiana. Pertanto, provare a costruire ponti e spazi di solidarietà e a ricostruire questi spazi appare quanto mai necessario.
Ringraziamo per il lavoro fatto e annunciamo il nostro voto favorevole.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi. Non essendovi altre richieste, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alla cooperazione internazionale

Voglio esprimere un sincero apprezzamento - non lo faccio di rito e chi mi conosce sa che non sono molto avvezzo alle formalità - per l'approfondimento che anche i Gruppi di minoranza hanno voluto svolgere su questo documento.
So che chi è intervenuto e chi ha sostenuto quell'intervento ha una sincera passione e attenzione su questo tema. Fa piacere perché, anche se sappiamo che siamo divisi da grandi differenze d'impostazione culturale e ideologica, sono convinto che su certi temi e quando si tratta di fare del bene, ci si possa poi ritrovare tutti come Istituzione, senza steccati ideologici.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Anch'io vorrei fare una dichiarazione di voto.
Il voto della Lega è favorevole. La Lega, che è una forza popolare, moderna e che vuole rappresentare tutte le istanze, sicuramente è favorevole anche quando si parla di cooperazione. È giusto che i popoli vengano aiutati a casa propria, è giusto che ci siano delle politiche di cooperazione che possano sviluppare i Paesi meno fortunati e sicuramente se si va verso quella linea, il nostro voto non può che essere favorevole.
Al di là di strumentalizzazioni e di banalizzazioni, una forza moderna e popolare deve assolutamente essere protagonista anche quando si parla di questi temi.
Grazie, volevo dire solo questo.



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi in dichiarazione di voto.
Non essendovi altri interventi, procederei alla votazione della proposta di deliberazione n. 135.
Comunico che il numero legale è ventidue.
Indìco la votazione palese sulla proposta di deliberazione n. 135, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



MARTINETTI Ivano

Presidente, la mia pulsantiera non funziona. Comunico il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Sarà riportato a verbale.
Come concordato, possiamo avviarci alla chiusura dei lavori.
Comunico che la Conferenza dei Capigruppo inizierà non appena sarà libero l'emiciclo del Consiglio.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 16.15)



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