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Dettaglio seduta n.125 del 14/04/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.00 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 616, presentata dal Consigliere Marello, cui risponderà l'Assessore Caucino; interrogazione a risposta orale n. 658 presentata dal Consigliere Avetta, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione indifferibile e urgente n. 665 presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione indifferibile e urgente n.
662 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Marnati; interrogazione indifferibile e urgente n. 504 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone; interpellanza n.
515 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone; interpellanza n. 583 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone; interpellanza n. 585 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa richiesta di questa Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per due minuti; la risposta dell'Assessore per tre minuti e non è prevista replica. Invece, per quanto riguarda le interpellanze, è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per cinque minuti; la risposta dell'Assessore per cinque minuti e la replica dell'interpellante, se richiesta, per cinque minuti.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 616 presentata da Marello inerente a "Progetti per persone affette da disturbi del comportamento alimentare"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 616, presentata dal Consigliere Marello, inerente a: "Progetti per persone affette da disturbi del comportamento alimentare".
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Buongiorno a lei e buongiorno a tutti.
Nelle scorse settimane ho presentato questa interrogazione sul tema dei disturbi alimentari, quali anoressia e bulimia, per usare termini alquanto noti purtroppo, anche a seguito di interessanti dichiarazioni che avevo letto dell'Assessore Caucino, che forse l'Assessore aveva fatto anche in Commissione.
Com'è noto, è un tema estremamente presente anche nella società piemontese e non solo, che tocca molti giovani, rispetto al quale, a parere mio, c'è la necessità di un'organizzazione, dal punto di vista sanitario, direi nuova. Prima di tutto, c'è la necessità di dare anche al Piemonte una legislazione particolare, come è stato fatto in altre Regioni, da ultimo la Regione Lombardia, che negli ultimi mesi ha approvato una legge che, a detta anche degli addetti ai lavori, è una legge valida e interessante.
La mia interrogazione fa un po' il quadro generale sulla situazione attuale, che purtroppo coinvolge sempre di più molte persone, molte famiglie, con la necessità di lavorare su più fronti: sul fronte informativo, sulla scuola, sulla sensibilizzazione in generale (perch questa malattia non è spesso percepita per quello che è, in senso generale) e sulla necessità di dare un'organizzazione, una struttura che siano i pronto soccorso e i day hospital, per arrivare poi alle strutture residenziali per i casi più gravi. C'è la necessità di costituire una rete in grado di affrontare in maniera efficace il problema.
L'interrogazione vuole essere uno stimolo per sapere dall'Assessore cosa intende fare la Giunta, ma anche per dire che noi ci siamo per collaborare su questo argomento che, ripeto, è sempre più sentito e sempre più importante.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Maurizio Marello per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Chiara Caucino.
Prego, Assessore, ne ha la facoltà per tre minuti.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Marello perché mi dà l'opportunità, attraverso questa interrogazione, di affrontare un tema che mi è molto caro, ovvero quello dei disturbi del comportamento alimentare, in relazione, nello specifico, alla perdurante epidemia, ma, soprattutto, in relazione ai minori, che sono coloro che in questo periodo sembrano essere i più colpiti rispetto a questo disturbo.
Farò prima un preambolo di tipo scientifico, per poi andare a descrivere le azioni che sto mettendo in campo e che vorrei mettere in campo rispetto a questo tema. Moltissimi, infatti, sono gli studi scientifici che mettono in evidenza la condizione di particolare sofferenza, anche in termini di netto incremento, dei casi di depressione e di ansia, sia attuale sia in prospettiva, come segnalato dei servizi socio sanitari e dagli studi scientifici di settore.
Si tratta di problematiche vissute dalla popolazione minorile in questi mesi, costretti alle mura domestiche e alle strutture residenziali di accoglienza, senza la possibilità di contatti interpersonali con il gruppo dei pari, anche a causa della chiusura delle scuole (ora non più, ma certamente nel pregresso questo è accaduto per un tempo prolungato pertanto, minori che negli ultimi mesi sono rimasti particolarmente da soli, magari con genitori contagiati che sono stati portati in ospedale. Si tratta anche di accorgerci che esistono minori a cui sono stati impediti i contatti con la famiglia dopo il blocco delle visite con i genitori, nelle comunità - noi ci occupiamo pure di quei minori che sono, ovviamente utenza delle comunità minorili - ovvero anche minori che sono al centro di contese giudiziarie tra genitori separati e che spesso sono il contenzioso di queste separazioni terribilmente acute e, in qualche modo, di grave conflitto genitoriale.
Il secondo rapporto di Save the Children "Non da soli - Cosa dicono le famiglie" pubblicato ad aprile 2020, frutto di un'indagine svolta insieme a più di 300 famiglie beneficiarie dei progetti di Save the Children che approfondisce l'impatto che l'emergenza Coronavirus e le conseguenti misure di contenimento della pandemia hanno avuto sulla loro vita e su quella dei loro figli, mette in evidenza i drammatici effetti della perdita del lavoro e di un reddito adeguato, il cambiamento che c'è stato in questi mesi della disponibilità economica in capo alle famiglie, le sfide e le difficoltà che la didattica a distanza sia in termini di disponibilità di connessione e device, che di carenza di competenza per supportare adeguatamente i figli in questo forzato isolamento che molte famiglie hanno dovuto vivere.
Consigliere, ho tutta una serie di indicazioni di carattere scientifico che lascio alla sua lettura quando le trasferirò il documento, perch differentemente, ci dilungheremmo troppo.
Credo che il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini e dei ragazzi, in qualche modo, sia significativo in questo momento e abbia evidenziato un grado di malessere in capo alle famiglie e in capo ai genitori, e quindi non solo in capo agli adolescenti e ai minori.
All'aumentare dei sintomi o comportamenti suggestivi di stress conseguenti alla condizione del COVID nei genitori, i dati mostrano un aumento dei disturbi del comportamento alimentare; quindi c'è una correlazione che viene scientificamente dimostrata. Questo perché la sfera emotiva dei minori e degli adolescenti è stata, in qualche modo, particolarmente messa a rischio.
Come voi sapete, in Regione Piemonte ci sono, presso le Aziende Sanitarie nell'ambito della rete regionale, le strutture di dietetica e di nutrizione clinica, che prendono in carico i pazienti affetti dai disturbi dell'alimentazione nei centri che hanno proprio questo compito; quindi una rete in questo senso esiste, ma deve essere implementata, deve essere rafforzata perché ci sono, comunque, delle carenze.
Tra le azioni che abbiamo promosso, anche in risposta al drammatico quadro che ho delineato, con la DGR n. 52 del 27 novembre 2020 e con la determinazione dirigenziale n.1540 del 6 dicembre 2020, c'è l'assegnazione di finanziamenti per la promozione e la realizzazione di interventi di assistenza psicologica continuativa a favore della popolazione minorile, a fronte di problematiche collegate o riferibili all'emergenza sanitaria da COVID-19; ho altresì messo in campo anche i criteri di riparto delle risorse che ho messo a disposizione tra i cinque servizi di psicologia sovrazonale.



PRESIDENTE

Assessore, ha quasi raddoppiato il tempo a disposizione.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia

In sintesi. Questa è stata una misura che abbiamo messo in campo.
Ovviamente i servizi sovrazonali ci rendiconteranno nei prossimi mesi; gli interventi saranno attivati prioritariamente al servizio a domicilio del minore, presso le strutture di accoglienza dello stesso.
Inoltre, l'Assessorato, a seguito di apposita procedura ad evidenza pubblica, sta mettendo in campo altre due misure importantissime, che sono quelle di formare i genitori sia in coppia sia singoli su tutto il territorio piemontese per sostenere l'esercizio e il rafforzamento delle capacità genitoriali e, in questo ambito, metteremo in campo anche una sensibilizzazione rispetto al tema dei disturbi alimentari. Così come un corso di formazione per gli operatori dei centri per le famiglie piemontesi e, anche qui, specificamente affronteremo il tema dei disturbi alimentari.
Al contempo, ho voluto anche avviare un percorso di confronto e di collaborazione tra il coordinamento dei diversi dipartimenti materno infantili e gli Atenei piemontesi per la predisposizione di un opuscolo che sia rivolto ai genitori e alle mamme che sono in uscita dai punti nascita piemontesi.



PRESIDENTE

Assessore, le chiede gentilmente di rispettare la scaletta dei minuti perché ci sono molti altri colleghi che dovranno intervenire nella mattinata. I punti sono molti e se tutti abusano del doppio del loro tempo a disposizione, finiamo domani mattina.
Grazie.



CAUCINO Chiara, Assessore alle politiche della famiglia

Presidente, ha ragione, concludo con due frasi semplicissime: l'obiettivo ambizioso del mio Assessorato e della sottoscritta è comunque quello di realizzare in Piemonte una struttura sanitaria residenziale di IV livello all'avanguardia, che oggi non esiste. Questo, ovviamente, con l'aiuto del settore sanitario e, Consigliere Marello, con tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa.
Mi scusi, Presidente, ma il tema era particolarmente delicato; quindi mi scusi ancora se ho sforato nel tempo.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiara Caucino per la prolungata risposta.


Argomento: Viabilità

Interpellanza n. 658 presentata da Avetta, inerente a "Regione ed ANAS: trasferimento della rete stradale e nuove opere"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interpellanza n. 658.
Prima di dare la parola al Consigliere Alberto Avetta per l'illustrazione ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti. La risposta da parte della Giunta è di cinque minuti e c'è possibilità di replica dell'interpellante per altri cinque minuti.
Prego, Consigliere Avetta; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere più breve così regaliamo un po' di tempo all'Assessore Caucino, che è intervenuta su un tema molto interessante, sensibile e delicato.
Questa interpellanza nasce da un fatto: sta per avvenire il passaggio della rete stradale primaria dalle Province ad ANAS. Questo passaggio rappresenta una rivoluzione o, se vogliamo definirlo più compiutamente, forse una restaurazione, perché ci riporta indietro di tanti anni quando, a mio avviso, più saggiamente - non so cosa ne pensa l'Assessore, ma è stato Presidente di Provincia, quindi immagino che possa condividere quello che sto dicendo - il Paese aveva deciso di investire sugli Enti locali sovracomunali più prossimi ai cittadini, cioè le Province, quindi aveva deciso di affidare la gestione della rete stradale agli Enti provinciali.
È stata una scelta che ha portato, in alcuni casi, sicuramente a una crescita tecnica molto importante di alcuni Enti; in altri casi, quelli che riguardano, evidentemente, le Province e gli Enti più piccoli, è capitato talvolta, che ne ha evidenziato i limiti. Tant'è che abbiamo fatto il percorso inverso: stiamo facendo il passo del gambero, per cui torniamo indietro.
Resta il fatto, però, che si tratta di un passaggio rilevante; mi riferisco, in particolare, alla trattativa che deve incominciare, che dev'essere sviluppata e che dev'essere implementata con i soggetti interessati (nel caso dell'interpellanza mi riferisco, in particolare, alla Città metropolitana di Torino e ad ANAS) per garantire sia un adeguato livello di manutenzione delle infrastrutture che vengono ripassate ad ANAS sia la realizzazione di un programma di interventi che le Province negli anni hanno predisposto e che, per certi aspetti, stanno ancora progettando.
In particolare, il sistema socio-economico canavesano attende diverse infrastrutture, molte delle quali sono interessate da questo passaggio. In ogni caso, per le ragioni che ho evidenziato prima, questo passaggio pu diventare il momento attorno al quale intavolare dei ragionamenti di trattativa sia rispetto alle manutenzioni, sia rispetto ai nuovi programmi.
Mi riferisco, ad esempio, alla Lombardore-Front, variante alla SP 460, che è un collegamento molto importante per la zona dello stampaggio a caldo; le stesse considerazioni valgono per la variante del Ponte Preti, che è già stato finanziato dal Ministero, o, ancora, per il Peduncolo di Ivrea e per tanti altri interventi che rappresenterebbero un consolidamento infrastrutturale importante propedeutico al rilancio sociale ed economico del Canavese.
È per questo che abbiamo presentato l'interpellanza (non sto a ribadire le domande, che sono chiare all'Assessore). Mi riservo, ovviamente, di fare qualche considerazione dopo aver ascoltato la risposta dell'Assessore.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Alberto Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Marco Gabusi. Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente e grazie, Consigliere.
L'argomento è conosciuto sia da me sia dal consigliere Avetta in quanto da Vicesindaco e Consigliere della Città metropolitana lui e da Presidente di Provincia io, abbiamo vissuto in prima persona il tema delle manutenzioni delle strade.
La storia è esattamente come l'ha rappresentata il Consigliera Avetta: noi abbiamo messo fortemente in discussione ai tempi non solo la legge Delrio ma anche quel modus operandi e quel pensiero dominante che c'era in quegli anni, che credo ormai tutti abbiamo definitivamente accantonato, che voleva accentrare la gestione complessiva anche del sistema stradale a livello nazionale, in questo caso, con ANAS.
Dunque, a seguito di un DPCM del gennaio scorso (peraltro con uno procedimento che è partito nel 2018), la riclassificazione delle strade che nel 2001 erano passate alle Province torna, per almeno un migliaio di chilometri, in capo ad ANAS. Capite bene che in tutti questi passaggi c'è stata una dispersione di risorse e di professionalità in ambo i lati dispersione che non fa bene intanto alla programmazione del nostro territorio, ma neanche alla rappresentazione che diamo all'esterno.
Tutti noi, Presidenti di Provincia, ai tempi, avevamo chiesto a livello nazionale che le risorse che venivano date ad ANAS - quei 15.000 euro a chilometro per la manutenzione ordinaria - venissero date alle Province; in tal modo, le Province sarebbero state tranquillamente in grado di fare la manutenzione di quelle strade (e, forse, anche di qualche altro chilometro in giro per il Piemonte o per l'Italia). Così non è stato.
Le Province, soprattutto nel 2018, obtorto collo hanno dovuto accettare questa condizione perché non vedevano l'ora di cedere i chilometri di strada, non avendo le risorse per manutenerle, soprattutto le strade più importanti, quelle che naturalmente necessitano di maggiore manutenzione.
Devo rilevare che c'è stato anche un rapporto un po' controverso, tanto che sembrava che ci fosse un piano di investimenti straordinari su queste strade; piano che invece non c'era. La sede in cui richiedere questi investimenti è il contratto di programma ANAS, che probabilmente sarà implementato da fondi del Recovery Plan; al momento è l'unico strumento che abbiamo per immaginare un miglioramento infrastrutturale.
Noi cosa abbiamo fatto? Lo ribadiamo, perché ci siamo dati un metodo e credo che si debba seguire. Tra l'altro, diverse di queste opere (penso alla Lombardore-Front, ad esempio) stanno dentro le trenta opere strategiche, di cui otto segnalate dalla Provincia di Torino, con cui ci siamo dati una programmazione. Noi abbiamo detto a tutte le Province che vogliamo fare un piano infrastrutturale nuovo, partendo da queste trenta opere, che non saranno le uniche in Piemonte, ma saranno le priorità.
È stato appena approvato un bilancio che stanzia una cifra importante ma ancora insufficiente. C'è perciò l'impegno di tutti, in primis il mio, a trovare altre risorse per contribuire a finanziare quella progettazione di opere che, spesso e volentieri, sono rimaste nei desiderata, nei cassetti e nei sogni di tanti Amministratori e di tanti Presidenti di Provincia, ma che oggi non hanno ancora le gambe per andare avanti.
Noi, da un lato, stiamo stanziando risorse, anche se al momento - lo ripeto non quelle che vorremmo, ma si tratta comunque di un anno complicato. In ogni caso, l'anno scorso ci siamo dati un metodo e quest'anno abbiamo cominciato a stanziare risorse che ci serviranno per finanziare le progettazioni; parallelamente, tratteremo con ANAS nelle sedi opportune perché quelle trenta opere (perlomeno quelle che rientrano nella gestione ANAS) possano avere finalmente le gambe per andare avanti. Ci siamo dati un metodo trasparente: ad esempio, il Ponte Preti è stato finanziato grazie ad una moral suasion delle Province e della Regione Piemonte, che ha mirato ad eliminare da quei finanziamenti i ponti della viabilità nazionale, quindi i ponti ANAS. Questo ha consentito al Piemonte di avere 135 milioni (su 250) nel Bacino padano, con la possibilità di finanziare, ad esempio, il Ponte Preti e un'altra decina di ponti in Piemonte.
Questo è quello che dobbiamo fare e quelle sono le sedi per muoversi. Oggi noi conosciamo, in maniera trasparente, quali sono le opere prioritarie (sono quelle che ci hanno indicato le Province), e su queste ci muoveremo in maniera importante, non solo finanziando la progettazione, ma anche chiedendo che questa progettazione possa essere presa in carico da ANAS.
Perché la progettazione ci convince, ma non ci basta. Noi dobbiamo realizzare queste opere e il veicolo che abbiamo è proprio il contratto di programma, che dobbiamo rendere più tempestivo. Lo facciamo coadiuvando ANAS con la progettazione, che, per noi, dev'essere fatta dagli Enti territoriale di riferimento. Immagino, quindi, che quei soldi che il Consiglio ha stanziato sulla progettazione di grandi opere saranno utilizzati dagli Enti provinciali (o comunali, se l'opera è tutta in un Comune) che, di concerto con ANAS (o con un concessionario autostradale che dovesse farsene carico), condivideranno una progettazione che diventerà di proprietà, tra virgolette, del soggetto. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.
L'interpellante ha chiesto di replicare; ne ha la facoltà per cinque minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Fa piacere che l'Assessore condivida, ma non avevo dubbi, visto il percorso molto simile dal punto vista amministrativo che abbiamo fatto negli anni e che abbiamo avuto la fortuna o la sfortuna - dipende dalla parte da cui la si vede - di fare negli anni.
C'è solo una cosa, ma non so quanto sia irrituale. Posso chiedere ancora all'Assessore una precisazione sulla progettazione della SP460, perché era una delle domande specifiche riferite nell'interpellanza a cui l'Assessore forse non ha risposto perché ha fatto un discorso di carattere generale.
Chiedo solo se può confermare che dentro ai fondi a cui ha fatto riferimento sull'integrazione alle progettazioni è previsto anche il contributo alla Città metropolitana per la progettazione dell'aggiornamento della variante alla SP460. Solo se è possibile.



PRESIDENTE

Non è contemplato nel Regolamento, però se l'Assessore vuole rispondere, ne ha la facoltà.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Non l'ho detto per eleganza, perché c'è una delibera di Giunta che verrà approvata e che è in attesa di essere formalizzata nel momento in cui ci fosse stato il Bilancio.
Lo dico con rispetto dei miei colleghi di Giunta, quindi non voglio dire una cosa che poi potrebbe essere stravolta in Giunta, ma credo che ci siano buone possibilità per cui la SP460 possa essere nelle prime opere finanziate come progettazione.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 665 presentata da Rossi, inerente a "Elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Novara"


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 665.
Ricordo che per le interrogazioni a risposta indifferibile e urgente è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per due minuti e la risposta da parte del componente della Giunta per tre minuti; non è prevista replica.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Come già annunciato, la mia interrogazione verte sull'elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Novara. Si tratta di una linea semplice a binario lungo di circa 50 chilometri, sulla quale ad oggi è programmata la tratta per viaggiatori regionale; in particolare circolano circa 30 treni di Trenitalia al giorno. Si tratta di una linea non elettrificata, con binario unico e rappresenta anche la continuazione della linea Santhià Biella.
Il tema riguarda l'elettrificazione per due ragioni fondamentali. Una è di natura generale, legata al tema dell'emergenza climatica e al fatto che chiaramente passare da diesel ad elettrico ci porta nella direzione della cosiddetta "transizione ecologica", come ci chiede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Qual è il tema specifico dell'interrogazione? Noi sappiamo - qui c'è un refuso nell'interrogazione, ma sono certo che l'Assessore se ne sarà accorto - che nella legge di bilancio, non regionale ma nazionale, erano stati assegnati alla Regione Piemonte contributi per 5 milioni di euro da destinare alla progettazione dell'elettrificazione della tratta Biella Novara e delle opere accessorie. Non ci risulta che questa progettazione sia ancora avvenuta in nessuna forma né risulta realizzata una convenzione in questo senso con RFI. Per cui l'assenza di un progetto preliminare nonostante lo stanziamento dei fondi, ci mette in allarme, perché rischia di compromettere la finanziabilità dell'opera all'interno nel Next Generation UE.
L'interrogazione è stata presentata prima di vedere il documento della Regione sul Next Generation UE, in cui vedo che poi ha inserito il Progetto, ma restano le domande finali che adesso vado a leggere. Si interroga la Giunta regionale per sapere per quale ragione la Regione non ha proceduto a progettare l'elettrificazione della linea Biella-Novara e le opere accessorie; se e come siano stati spesi i 5 milioni di euro a questo fine destinati e, se no, come si intende utilizzarli; se e in quale forma la Regione intenda interessarsi alla realizzazione dell'opera, magari promuovendone l'inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in subordine, nel prossimo contratto di programma tra RFI e MIT, parte investimenti. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Presidente Rossi per l'illustrazione. La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Gabusi.
Prego, Assessore, ne ha facoltà per tre minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, sarò velocissimo.
Mi sono accorto del refuso, semplicemente perché, se avessimo messo 5 milioni, li avremmo spesi, a differenza di quanto fanno i Ministeri - e non ne faccio una questione politica - che hanno messo 5 milioni e, di fatto sono ancora lì.
La battuta mi serve per introdurre il percorso di questo stanziamento: era la legge di bilancio 2019 che stanziava quei 5 milioni di euro. A seguito di quella assegnazione, evidentemente insufficiente per elettrificare una linea - sappiamo che i costi sono 3-4 volte superiori - con i nostri uffici si siamo confrontati con RFI per fornire una valutazione in merito all'individuazione delle opere propedeutiche ed utili alla futura elettrificazione, dando per scontato che quei 5 milioni non sono sufficienti. Chiaramente, non si può elettrificare la tratta solo per 3-4 chilometri, perché vorrebbe dire una rottura di carico, cioè fare un treno di 5 chilometri elettrificato e poi tornare su un treno normale. È evidente che quando si elettrifica, lo si fa su tutta la linea.
RFI ci ha risposto e ha concordato con noi una serie di interventi che erano, di fatto, la predisposizione della seconda cabina elettrica di Biella, per un importo stimato di un milione di euro; il progetto definitivo della Biella-Novara, per un costo di circa 350 mila euro, e la posa in opera di supporti trasmissibili in fibra ottica per consentire il comando e il controllo degli enti della linea elettrificata tramite il sistema DOTE compartimentale (un milione di euro). Il finanziamento più grosso, per oltre 2 milioni e mezzo di euro, era sulla realizzazione del sistema di controllo marcia-treno.
Con questa richiesta e con questa bozza di accordo che noi avevamo con RFI con un ragionamento molto pratico per come utilizzare al meglio quei 5 milioni, abbiamo scritto al Ministero già ad ottobre 2019. Il Ministero ci ha risposto, a fine 2019 che, secondo loro, il sistema di controllo marcia treno non rientrava tra le opere di elettrificazione, seppur, a seguito di ulteriori verifiche e controlli, sia il gestore dell'infrastruttura (RFI) sia la Regione abbiano ribadito ed evidenziato al MIT che tutte le linee elettriche sono attrezzate con sistema di controllo marcia-treno ed è pertanto essenziale avere quel sistema di controllo per elettrificare la linea. Quindi, praticamente andavamo a togliere 2 milioni e mezzo di euro dal costo complessivo della futura elettrificazione che non avrebbe potuto fare a meno di quel sistema di controllo.
Fatto sta ed è che, da quel momento, non ci sono più state risposte; io ho ancora scritto nell'immediato post prima ondata, il 23 luglio, al Ministro dell'infrastruttura, l'allora Ministro De Micheli, insieme al Sindaco di Biella e al Presidente dell'Unione industriale biellese, chiedendo che questo investimento fosse sbloccato, fosse messo a terra velocemente, da che era di fatto la prima gamba che poteva tenere in piedi l'infrastruttura; però, ad oggi, non vi è stata ancora nessuna risposta e quindi, siamo nell'impossibilità di dare corso a questa convenzione.
È chiaro che - lo dico sempre - nel bene e nel male, la Biella-Novara secondo me è una delle priorità su cui dobbiamo investire. Dico Biella Novara, dico Ivrea-Chivasso, dico Torino-Pinerolo, dico Cuneo-Fossano, cioè le linee che portano utenza e che hanno necessità d'interventi importanti.
Su questo noi ci batteremo, perché riteniamo che sia importante continuare l'opera di miglioramento della rete, dandoci delle priorità. Certamente la Biella-Novara è una delle priorità, quindi o nel Next Generation o nell'accordo di programma con RFI noi dobbiamo - credo, assolutamente elettrificare questa linea e non solo per dare seguito a quei 5 milioni che altrimenti sono di fatto i soldi del Monopoli, ma anche perché c'è un capoluogo di provincia che fa fatica ad andare sulla rete principale adesso c'è l'elettrificazione della Biella-Santhià, ma occorre rendere merito a un territorio che aspetta questa elettrificazione da anni e che per il momento la vede solo come un miraggio.
Quindi ci batteremo perché questa e altre linee siano quelle più importanti da inserire - ripeto - prioritariamente nel Recovery, se ci sarà possibilità, altrimenti nel contratto di programma con RFI.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 662 presentata da Frediani, inerente a "Criteri assegnazione Fondi Bando 'INFRA-P2 Potenziamento di laboratori di prova ed infrastrutture di ricerca già esistenti di OR e di progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati al contrasto della pandemia Covid-19'"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 662, presentata dalla Consigliera Frediani inerente a "Criteri assegnazione Fondi Bando 'INFRA-P2 - Potenziamento di laboratori di prova ed infrastrutture di ricerca già esistenti di OR e di progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati al contrasto della pandemia Covid-19'".
La parola alla Consigliera Frediani, per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Come si diceva nel titolo che ha appena detto il Presidente, parliamo del bando INFRA-P2, relativo al potenziamento di laboratori di prova e infrastrutture di ricerca già esistenti, in relazione a ricerche per il contrasto alla pandemia COVID-19.
Sono ammissibili due linee d'intervento: la linea A, che è il potenziamento di laboratori di prova e infrastrutture di ricerca già esistenti e che siano nella disponibilità di organismi di ricerca pubblici; poi, la linea B con progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Noi nella contrattazione facciamo sempre riferimento alla legge n. 9 del 2018, che è la legge approvata nella nostra Regione e che chiede di favorire l'utilizzo di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale quindi la nostra interrogazione è proprio relativa a questo principio, che è alla base di questa legge regionale, che per l'appunto è quello di andare verso una ricerca più moderna, più sostenibile e meno crudele, in estrema sintesi.
Ci chiedevamo, quindi, se all'interno di questo bando, nell'assegnazione dei fondi previsti da questo bando, si tenga o si sia tenuto in considerazione il principio di premialità nei confronti di quei laboratori e infrastrutture di ricerca con metodi alternativi o sostitutivi, che non prevedano l'utilizzo di animali. Sappiamo ovviamente che ci sono delle procedure standard che richiedono la sperimentazione, però sappiamo anche che ci sono delle ricerche che vanno già in questa direzione e che sono altrettanto efficaci e promettenti.
Pertanto, ci chiedevamo quale fosse, sotto questo profilo, la posizione della Regione nell'assegnazione dei fondi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marnati, per la risposta.



MARNATI Matteo, Assessore alla ricerca applicata per emergenza COVID-19

Grazie, Presidente.
Il bando in oggetto si propone di sostenere il sistema della ricerca pubblica e la rete dei laboratori e delle infrastrutture di ricerca nello studio, sviluppo e sperimentazione di soluzioni tecnologie innovative nella prospettiva di una rapida applicazione di contrasto alla pandemia COVID-19. Il bando è stato concepito in primis per rafforzare la capacità del sistema della ricerca pubblica, cercando di privilegiare quelle proposte progettuali che potessero fornire risposte rapide e contribuire efficacemente alla messa a punto di misure di contrasto alla pandemia COVID 19.
La stessa procedura valutativa a sportello e non a graduatoria ha inteso accelerare la sfida in termini innanzitutto di una rapida implementazione delle soluzioni dello stato di emergenza in corso, garantendo e soddisfacendo dei requisiti qualitativi che, per quanto riguarda infrastrutture di ricerca e sviluppo, vengono identificati internazionalmente secondo la prassi della Regione Piemonte, con i criteri della selezione riportati in un bando, tra cui idoneità tecnico-scientifica del soggetto proponente, congruità e pertinenza dei costi, qualità del partenariato, validità dei contenuti scientifici e tecnologici della proposta e delle mitologie, ricadute scientifico o tecnologiche ed impatto potenziale del progetto.
In merito al punto oggetto d'interrogazione e sulla base degli elementi di conoscenza in possesso da parte degli uffici tecnici regionali e del responsabile della gestione del bando, si comunica che, in considerazione del carattere multidisciplinare e multiobiettivo del bando, è esclusa l'individuazione di qualsivoglia criterio di premialità nei confronti di laboratori e infrastrutture di ricerca con metodi alternativi o sostitutivi, che non prevedano l'uso di animali, perché elemento potenzialmente discriminatorio a favore di proposte progettuali con contenuto tecnologico, informatico e biomedicale e a scapito di quelle con maggiore contenuto molecolare o farmacologico, per i quali potrebbe esservi la necessità di fasi di pre-clinica non implementabile direttamente sull'uomo.
Tuttavia, si ritiene che, più opportunamente, tale aspetto costituisca sempre requisito necessario oltre che obbligatorio, in applicazione proprio della normativa europea nazionale e regionale richiamata nell'interrogazione per quelle proposte progettuali che comportano l'eventuale ricorso ad animali vivi, avendo la certezza che ricorso a fini sperimentali dovrà essere concesso dal Ministero dalla salute, che ne fornirà specifica autorizzazione soltanto quando il responsabile del progetto sia in grado di dimostrare l'impossibilità di raggiungere il risultato utilizzando un altro metodo di sperimentazione scientifica e non implichi l'impiego di animali vivi.
A tale scopo, si evidenzia che tra gli obblighi dei beneficiari dei finanziamenti vi è l'impegno al rispetto delle leggi e alle regole europee nazionali e regionali, volto, come principio generale, alla protezione degli animali nella ricerca e, altresì, volto alla sperimentazione animale laddove necessario, come passaggio obbligatorio prima della sperimentazione clinica sull'uomo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Matteo Marnati per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 504 presentata da Magliano, inerente a "Finita l'emergenza COVID quale sarà il futuro del DEA presso l'Ospedale Martini di Torino? "


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 504.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Prego, Consigliere, ne ha la facoltà per due minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Nell'interrogazione indifferibile e urgente pongo una domanda molto semplice: interrogo la Giunta regionale per sapere se, allorquando sarà terminato il periodo di emergenza COVID-19, sia intenzione di questa Giunta riaprire il pronto soccorso dell'Ospedale Martini di Torino; per sapere quali progetti futuri intenderà intraprendere questa Giunta nei confronti dell'ospedale di Torino, non solo per il DEA, ma anche per valorizzare le attuali eccellenze ambulatoriali e per sapere se, durante questo periodo di chiusura del DEA, saranno terminati i lavori di ristrutturazione.
Questo lo dico perché si era detto che c'erano alcune opportunità e alcune possibilità di non riapertura, dunque ho voluto fare chiarezza, Presidente da questo punto di vista. L'attività del DEA dell'Ospedale Martini serve circa 70.000 persone l'anno, dispone di 209 posti letto di ricovero ordinario e 20 posti letto dedicati all'attività di day hospital o day surgery. Era importante, quindi, avere chiarezza.
Sappiamo, Assessore Marrone, che durante l'emergenza COVID sono stati fatti interventi importanti di ristrutturazione, per cui volevamo avere delle certezze, dette a verbale in quest'Aula, soprattutto perché il pronto soccorso dell'Ospedale Martini è un punto di riferimento per una parte della città di Torino, oltre che per i Comuni limitrofi, essendo l'unico ospedale grande della zona, oltre che per le sue attività ambulatoriali.
Queste sono le questioni, sapendo che già nel 2015 - e vado alla conclusione, Presidente - si apprendeva, da fonti giornalistiche, di una possibile chiusura dell'Ospedale di via Tofane, ma l'allora Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Saitta aveva tranquillizzato operatori primari e medici con la dichiarazione: "Nessuno vuole chiudere il Martini".
Visto che spesso è tornata a vociferarsi un'iniziativa di questo tipo volevamo chiedere un punto di chiarezza. Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione; la Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone.
Prego, Assessore; ne ha la facoltà per tre minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Leggo la nota scritta fattami pervenire dall'Assessore, competente per materia, Icardi.
Con riferimento all'interrogazione indifferibile urgente in oggetto, si informa che, parallelamente alla temporanea trasformazione dell'Ospedale Martini in COVID hospital dell'ASL Città di Torino e alla conseguente chiusura temporanea del suo pronto soccorso, è terminata la fase progettuale di ristrutturazione dell'area di emergenza, i cui lavori sono stati avviati a metà dicembre. Al termine della pandemia, l'Ospedale Martini potrà disporre di un pronto soccorso dotato di spazi adeguati e accoglienti a disposizione degli operatori sanitari e della cittadinanza.
Per quanto riguarda le eccellenze ambulatoriali presenti, alcuni ambulatori hanno continuato a essere operativi nell'emergenza e a erogare prestazioni in teleconsulto. In particolare, si segnalano, tra gli altri, gli ambulatori di audiologia pediatrica, Centro C.I.A.O., collocati in un'area ambulatoriale pulita, con ingresso diretto dall'esterno e strutturalmente separati dalla palazzina delle degenze, che hanno continuato e continuano a garantire in sicurezza le prestazioni per i codici U e B, a favore dei piccoli pazienti, provenienti dallo screening neonatale operati o presi in carico in una fase non procrastinabile del loro percorso di cura.
Per garantire gli interventi chirurgici e l'impianto cocleare, che fanno parte del percorso diagnosi e trattamento precoce della sordità congenita è stata attivata una convenzione con l'ASO Città della Salute e della Scienza, che permette all'équipe di otorinolaringoiatria dell'Ospedale Martini di continuare a operare, temporaneamente fino alla fine della pandemia, all'ospedale infantile Regina Margherita. Per il futuro è prevista la valorizzazione dell'ospedale Martini, che sarà possibile anche grazie ai lavori attualmente in corso, di adeguamento e umanizzazione del piano rialzato, del primo e del secondo piano del lato ovest dell'ospedale dove troveranno collocazione la nuova endoscopia e i posti letto di terapia intensiva e sub intensiva.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interpellanza n. 515 presentata da Magliano, inerente a "Consulta regionale per la salute mentale: facciamo il punto della situazione"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interpellanza n. 515.
Prima di dare la parola al Consigliere Magliano, ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione, da parte l'interpellante, per cinque minuti; la risposta del componente della Giunta per cinque minuti e se richiesta, la replica dell'interpellante per altrettanti cinque minuti.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione; prego, Consigliere ne ha la facoltà per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Chiedo già al'Assessore, che peraltro ringrazio, perché è evidente a tutti che non sono le sue deleghe e non è diventato il Vice Assessore alla Sanità, se potrà inoltrare, come già la volta scorsa ha fatto correttamente (e lo ringrazio ancora) via mail o via chat le risposte, proprio per poterle condividere con chi mi ha posto tali questioni.
E' un'interpellanza alla quale tengo particolarmente. L'oggetto è: "Consulta Regionale per la Salute Mentale: facciamo il punto della situazione".
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute mentale come "uno stato di benessere che garantisce alla persona la possibilità di realizzarsi a partire dalle proprie capacità, affrontare lo stress della vita di ogni giorno, lavorare in maniera produttiva e contribuire alla vita della sua comunità. La salute mentale è, pertanto, parte integrante della salute e del benessere degli individui e delle comunità. Nelle comunità si creano o si perdono le opportunità di salute e di salute mentale. I disturbi mentali del comportamento includono i disturbi che generano un elevato carico di malattie, come la depressione, i disturbi d'ansia (classificate anche come disturbi mentali comuni), i disturbi affettivi bipolari e la schizofrenia (disturbi mentali gravi)".
Considerato che il Consiglio regionale ha approvato, durante la seduta del 22 gennaio 2019, il Piano d'azione per la salute mentale del Piemonte, che recepisce quello nazionale, con l'obiettivo di migliorare la governance del sistema mediante l'istituzione di organi di partecipazione e di controllo sulle politiche adottate e sulla qualità dei servizi erogati, oltre a diffondere maggiormente le informazioni su ciò che il servizio pubblico mette a disposizione, tra le misure previste spiccano l'istituzione di un'apposita Consulta regionale, con il compito di far emergere problemi e avanzare proposte e la creazione del Comitato di monitoraggio, per verificare la progressiva attuazione del Piano.
Constatato che la determina 270 del 15 aprile 2019, determinazione in merito alla costituzione e avvio della Consulta Regionale per la Salute Mentale, di cui alla DGR 355-1817 sempre del 22 gennaio 2019, stabilisce tra i vari compiti assegnati all'IRES, il supporto organizzativo, al fine di costituire la Consulta regionale per la Salute Mentale e per il successivo avvio dei suoi lavori, interpello la Giunta regionale per sapere: se la Consulta regionale per la Salute Mentale sia stata costituita; chi siano i componenti della Consulta regionale per la Salute Mentale; se sia prevista la partecipazione di Associazioni di volontariato operanti in tale ambito; quali siano le modalità di adesione e partecipazione alla Consulta per le associazioni e non solo.
Queste sono le richieste che io faccio. Ben capirà, Presidente, quanto sia importante iniziare a lavorare seriamente, oltre che chiudere i reparti che hanno posti letto sulla psichiatria, come ha fatto la Giunta e come iniziare a lavorare seriamente con forza e con determinazione su questo settore.
Sappiamo tutti - e concludo veramente Presidente - che queste saranno le malattie del nostro secolo. Il COVID ha aggravato questa situazione, l'ha aggravata in maniera importante, per cui volevo capire se, oltre a parlarne, da questo punto di vista, la Consulta regionale potrà vedere la luce, potrà al suo interno avere associazioni di volontariato; penso all'associazione "La tazza blu", ma ce ne sono tante altre che si occupano di questo tema ("La tazza blu" soprattutto per questioni legate all'infanzia e all'adolescenza). Chiedo come dare vita a un ambito di discussione lavoro e monitoraggio.
Ho concluso, Presidente, e poi capirò se replicare.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Maurizio Marrone. Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
L'Assessore Icardi risponde che, allo stato attuale, la Consulta regionale per la Salute Mentale non è ancora stata costituita, anche in relazione all'impegno richiesto nel corso dell'anno 2020 dall'emergenza COVID.
Il 15 aprile 2019, con determina 270, è stata disposta l'organizzazione con il supporto di IRES Piemonte, di un evento di partecipazione pubblica della durata di una giornata, nel corso del quale costituire il Comitato promotore transitorio previsto dall'azione 1 del Piano di azione regionale per la salute mentale e giungere all'elaborazione di una proposta di Regolamento per la costituzione della Consulta Regionale per la Salute Mentale.
Tale evento, tuttavia, non è stato successivamente organizzato e, pertanto il Comitato promotore transitorio non è stato costituito. Non essendosi costituita la Consulta Regionale per la Salute Mentale, risulta mancante anche l'identificazione dei relativi componenti.
Secondo il piano d'azione per la salute mentale, nel 2019 la Consulta regionale avrebbe previsto la partecipazione degli attori che nei diversi territori hanno competenze in questo ambito, ovvero associazioni di utenti e familiari; associazioni attive nel campo della cultura, del volontariato e dello sport; operatori sanitari e sociali pubblici, Aziende Sanitarie ed Enti gestori delle funzioni socio assistenziali; operatori sanitari e sociali privati; operatori sanitari e sociali del Terzo settore Università; istituti scolastici e agenzie formative; sindacati e associazioni di categoria; associazione delle Fondazioni di origine bancaria, l'Agenzia Piemonte Lavoro, le ATC, l'ANCI e l'INPS.
Il Comitato promotore transitorio si sarebbe dovuto occupare della valutazione e del reclutamento volto all'adesione e partecipazione dei diversi attori coinvolti nella Consulta regionale. Con l'uscita dall'emergenza COVID potrà, comunque, essere ripreso il percorso di costituzione della Consulta Regionale per la Salute Mentale.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta; se l'interrogante lo richiede, ha facoltà di replica per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Prendiamo atto di questo ritardo. Ritardo che, a mio giudizio, è oggettivamente grave, pandemia o non pandemia. Noi sappiamo bene che questo tipo di Consulta, come giustamente ha riferito e relazionato l'Assessore Marrone poc'anzi, è una Consulta corposa, con tanti partecipanti e con tante realtà che siedono al Tavolo.
Tuttavia, noi pensiamo, come Gruppo, che questa sia una priorità e quindi Assessore, io consegno a lei anche questa nostra preoccupazione; ci auguriamo che lei possa, da questo punto di vista, farsi latore di questa richiesta, di un'accelerazione dell'attività del Comitato promotore. Noi non possiamo non guardare a quello che sta accadendo; non possiamo non guardare quanti problemi questo tipo di patologie sta creando sia ai malati, purtroppo, ma in maniera devastante alle famiglie, ai contesti circostanti, ai contesti sociali, ai contesti relazionali nei quali queste persone vivono e nei quali le famiglie, essendo il primo punto di welfare sono il primo punto che si disgrega: il primo punto che fa fatica, il primo punto che vede la condizione dell'abbandono, anche a volte delle istituzioni. Queste sono malattie che fondamentalmente minano, molto più di altre in alcuni casi, come tutte le malattie che hanno a che fare con il comportamento, i rapporti e le relazioni.
Chiedo con forza che questa Giunta prenda atto che questo è un problema che noi dobbiamo affrontare e che la Consulta può essere un luogo di inizio di dibattito, inizio di lavoro, inizio di controllo e monitoraggio della normativa presente a livello regionale e nazionale per cercare di modificarla, per cercare di iniziare a fare tutta una serie di attività di prevenzione, di cura, di attenzione e di controllo di questo fenomeno. Un fenomeno che ci sta scappando dalle mani, un fenomeno che sta attanagliando tantissimi cittadini piemontesi: i dati sono spaventosamente in crescita.
Noi siamo un po' stanchi di sentire tantissime dichiarazione di attenzione a questo settore, senza che poi non vi sia un atto conseguente. Va bene la questione della pandemia, sapendo, comunque, che qualsiasi evento ormai si può realizzare anche online. Noi chiediamo veramente un'accelerazione chiediamo che nei prossimi mesi si costituisca il Comitato promotore e che entro quest'anno si possa dare luce a questa Consulta. Consulta richiesta dal mondo delle associazioni, Consulta richiesta dalle famiglie, richiesta da tutti coloro che hanno a cuore la salute di queste persone, la salute delle famiglie che gli stanno attorno e che hanno a cuore fondamentalmente un'idea di società che è in grado di non lasciare da soli costoro.
Forse sono le malattie più oscure sulle quali la ricerca fa pochi passi avanti, ma sono quelle che stanno crescendo in maniera troppo veloce; noi su questo dobbiamo intervenire, se non vogliamo raccogliere i cocci tra qualche anno. Già oggi, purtroppo, vediamo che vi sono situazioni di enormi difficoltà; i giornali sono pieni di situazioni in cui persone con depressione, malattie psichiatriche gravi poi commettono degli atti contro se stessi e contro gli altri. Noi dobbiamo iniziare a lavorare con serietà anche su questo aspetto, non pensando che sia un problema clinico di secondo livello o di secondo ordine.
Grazie, Presidente, ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica: sempre chiaro e puntuale nelle sue descrizioni.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interpellanza n. 583 presentata da Magliano, inerente a "Ozonoterapia nei pazienti affetti da COVID-19"


PRESIDENTE

Ha chiesto di illustrare l'interpellanza n. 583 del Consigliere Silvio Magliano; prego, Consigliere, ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Nel "premesso che" dico e affermo, con questo atto, che l'ozonoterapia, con ozono e ossigeno (ozono medicale), produce una serie di benefici in grado di contrastare una vasta gamma di patologie (e le cito).
Questo trattamento, grazie alle proprietà dell'ozono in associazione con quelle dell'ossigeno, consente di migliorare in maniera significativa i sistemi di difesa dell'organismo contro l'azione dei radicali liberi principali responsabili dell'invecchiamento cellulare e dell'ossidazione dei tessuti.
Rilevato che, come emerge anche da recenti notizie di cronaca apparse su diversi quotidiani, oltre 100 pazienti con COVID-19 sono stati trattati in 15 ospedali in Italia con l'ossigeno-ozonoterapia; l'efficacia della terapia e il miglioramento delle condizioni di salute emergono dalle cartelle cliniche; come si evince da diversi articoli apparsi su quotidiani online, i pazienti trattati contemporaneamente con farmaci e ozono hanno avuto un decorso clinico ancora più favorevole e nettamente migliore dei non trattati, con evidente riduzione degli effetti collaterali riscontrati nei pazienti trattati solo con i farmaci; secondo gli esperti in materia questa terapia può supportare in maniera efficace l'effetto dei farmaci riducendo la mortalità del virus e accorciando i tempi di degenza.
Constatato che, come appreso dal sito della Regione Piemonte, presso l'ospedale Mauriziano di Torino con la terapia dell'ossigeno-ozono è stato salvato un uomo di 76 anni affetto da COVID-19, guarito dopo che già le sue condizioni erano state considerate disperate.
Considerato che l'ozonoterapia è una terapia naturale e poco costosa in grado di produrre effetti in tempi rapidi (circa 15 giorni); è raccomandato il trattamento precoce dei pazienti, sin dalle prime manifestazioni della patologia (se il paziente è trattato prima che sia in condizioni gravi il risultato è migliore, riducendo significativamente sia la necessità di ricovero che il numero delle terapie); è consigliato l'utilizzo anche nel trattamento domiciliare del malato (questa è un'altra frontiera che non riusciamo a superare, e quindi a realizzare sui nostri territori, tranne che in alcune province piemontesi) in strutture territoriali extraospedaliere, al fine di ridurre significativamente il numero dei pazienti ricoverati e il numero medio delle giornate di degenza in caso di successivo ricovero.
Interrogo quindi la Giunta regionale per sapere se e in quali strutture piemontesi, oltre all'ospedale Mauriziano, l'ozonoterapia sia utilizzata nei pazienti affetti da COVID-19; quali siano gli esiti della sperimentazione al Mauriziano; se la Regione Piemonte voglia intraprendere azioni in merito nelle sedi opportune, al fine di promuovere l'adozione di tale trattamento.
Presidente, devo comunque far notare a lei e all'Aula, che questa interpellanza è stata calendarizzate e presentata il 20 gennaio: ne discutiamo ad aprile, per cui oggettivamente, vi è un problema da questo punto di vista.
Ascolterò con attenzione la risposta dell'Assessore, anche perch questa interpellanza ha alcuni risvolti a mio avviso interessati. Io sono stato raggiunto da numerosi medici, dottori e professori che chiedevano conto al sottoscritto - e, per interposta persona, alla Regione - di sapere come stiamo utilizzando questo trattamento, che è evidentemente meno costoso dei farmaci, aprendo anche alcuni scenari su come la medicina o la clinica preferisce a volte utilizzare i farmaci piuttosto che rimedi meno costosi. Ma questo è oggetto di un grande dibattito e anche di grandi policy da questo punto di vista. Su questo, magari, usciti dalla pandemia un approfondimento bisognerà farlo.
Ascolterò con attenzione la risposta dell'Assessore, al quale chiedo anche per questa, come per le precedenti, la nota scritta.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Maurizio Marrone. Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Scrive l'Assessore Icardi che recenti articoli suggeriscono la possibilità che l'ozonoterapia sistemica sia un efficace supporto in fase precoce della SARS-COV-2, sebbene siano ancora in corso studi randomizzati e controllati. Il trattamento, pertanto, non è supportato da evidenze scientifiche convalidate e la sua applicazione sperimentale dev'essere autorizzata dai comitati etici.
Risultati preliminari suggeriscono un potenziale beneficio. Infatti, in un recente studio monocentrico retrospettivo (2020) è stato osservato un miglioramento del fenotipo clinico e un miglioramento dell'outcome rispetto ai pazienti trattati con la sola terapia convenzionale.
Un altro studio randomizzato del 2021 ha evidenziato come l'ozonoterapia, in aggiunta alla terapia standard, possa migliorare le condizioni cliniche e la riduzione della carica virale senza alcun effetto collaterale. Infatti gli effetti avversi noti dell'ozonoterapia sistemica sono estremamente rari e di lieve entità, e comprendono cefalea, disforia ed euforia.
Nel mese di aprile 2020 è stato avviato uno studio multicentrico interventistico randomizzato promosso dall'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine per l'impiego dell'ozono in fase precoce dell'infezione SARS-COV2, CORMOR (Coronavirus Management con Ozonoterapia sistemica) in pazienti con insufficienza respiratoria.
A tal riguardo, rispondendo alla richiesta dell'interpellante finalizzata a conoscere in quali strutture piemontesi è stata sperimentata l'ozonoterapia nei pazienti affetti da COVID-19, si precisa che per la nostra Regione hanno aderito, dopo aver ottenuto l'autorizzazione del comitato etico, l'Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino e l'Ospedale di Vercelli. I criteri di inclusione nello studio prevedevano pazienti di età inferiore ai 18 anni, ricoverati con infezione da COVID-19 e insufficienza respiratoria con quadro ecografico, radiologico e clinico corrispondente al fenotipo 2 e 3 SIMEU, pazienti in terapia standard con antivirali e idrossiclorochina. L'obiettivo primario dello studio era valutare se l'impiego dell'ozono in pazienti COVID fenotipi 2 e 3 migliorava il quadro clinico respiratorio, con il passaggio ad un fenotipo più basso della classificazione SIMEIU.
La terapia consiste nel prelievo di 200 millilitri di sangue che viene arricchito con una miscela gassosa composta dal 96% di ossigeno e dal 4% di ozono. Il sangue viene poi reinfuso ottenendo una perfusione capillare che migliora l'ossigenazione.
I meccanismi con cui induce il miglioramento non sono ancora chiarissimi. Tuttavia, è riconosciuto che l'ozonoterapia può svolgere un effetto antinfiammatorio, questo perché attraverso precisi processi fisiologici, l'ozono combatte lo stress ossidativo che, a sua volta danneggia cellule e tessuti e interagisce anche con il sistema immunitario.
In merito agli esiti della sperimentazione, si evidenzia che a tutt'oggi i risultati dello studio sopracitato non sono stati ancora pubblicati, pertanto non si è ancora in grado di dire se la terapia con l'ossigeno e ozono per via sistemica confermi i dati preliminari già osservati rispetto il miglioramento clinico della classe SIMEU e la riduzione dei tempi di degenza. Occorre inoltre rilevare che i numeri della sperimentazione sono comunque bassi per valutare l'efficacia del trattamento e dovrebbero essere confermati da studi più ampi. Al riguardo è già partito un nuovo studio esteso ad un campione più vasto di partecipanti. Sulla base di tali considerazioni in merito alla richiesta e sulla volontà della Regione Piemonte di intraprendere azioni di promozione o adozione di tale trattamento, si precisa che a tal fine si attende la pubblicazione dei risultati degli studi già effettuati e, soprattutto, i risultati di studi più ampi estesi ad un campione più vasto di pazienti.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.
Se l'interrogante lo richiede, ha facoltà di replica per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore e, come ben immagina, leggerò con attenzione la nota che mi invierà, anche perché faceva riferimento a studi, a coefficienti e a criteri utilizzati dal punto di vista medico-scientifico per l'applicazione di questo protocollo. È un protocollo che pensiamo, anche alla luce di quello che abbiamo potuto intendere rispetto alle parole dell'Assessore Marrone, che degli effetti positivi li stia portando: i testi e le pubblicazioni che ha citato dicono questo.
Fondamentalmente, sarebbe una strategia, a nostro giudizio, non sostitutiva, ma complementare da questo punto di vista, anche per la capacità antinfiammatoria che ha l'ozonoterapia e l'ossigeno ozonoterapia.
È un elemento che, a mio giudizio, può portare dei benefici in questa fase soprattutto se il paziente viene colto nelle prime fasi di contagio e quindi viene, in maniera anticipata, iniziato il trattamento. Sono benefici che evidentemente hanno anche a che fare - immagino e valuto - con i costi rispetto a questa tipologia di terapia. Ci sono antinfiammatori medici che sono medicine e ci sono antinfiammatori come questi che, invece, a nostro giudizio, sono meno costosi.
Pensiamo dunque che sia importante continuare questa sperimentazione e appena vi sarà, mi auguro, l'evidenza scientifica della qualità di questo trattamento - implementare i luoghi, non solo in questi due ospedali, nei quali fare questo tipo di trattamento, anche perché alcune evidenze scientifiche che mi sono state riportate - che ho riportato all'interno dell'interpellanza - dicono che è proprio così. Nello stesso tempo dobbiamo cercare di garantire il minor numero di aggravamenti possibili rispetto al virus che stiamo combattendo.
Per cui sono soddisfatto della risposta, Assessore, lo dico con chiarezza anche perché è stata data risposta a tutti i punti. Mi auguro, però, che vi sia una celerità, un'accelerazione e, una volta che avremo ulteriori dati scientifici, provare ad applicare questo tipo di trattamento in maniera massiva in tutti gli ospedali che in questo momento si occupano di COVID.
Questo soprattutto nel caso in cui l'evidenza scientifica lo certifichi.
Possiamo procedere speditamente, utilizzando questo tipo di terapia, come ho provato a dire nell'interrogazione, anche a livello domiciliare o in situazioni extra-ospedaliere, perché questo è il grande problema, cioè abbiamo riempito gli ospedali e siamo la Regione che ha gli ospedali con più ricoveri, perché attualmente non siamo ancora in grado di garantire una fase territoriale di cura, di attenzione e di sostegno a questi pazienti o in strutture extra-ospedaliere oppure addirittura al domicilio.
La ringrazio, Assessore, per avere riportato qui le parole dell'Assessore Icardi. Concludo, risottolineando comunque il tempo che, purtroppo, è trascorso dalla presentazione ad oggi. Leggeremo con attenzione la nota e vigileremo affinché, nei casi in cui i riscontri siano positivi, si possa utilizzare su tutta la popolazione piemontese questo tipo di trattamento che, a nostro giudizio, è meno oneroso e dà dei benefici, perché stiamo parlando di elementi naturali e non di farmaci creati in laboratorio.
Grazie, Presidente, ho concluso.


Argomento: Commercio

Interpellanza n. 585 presentata da Magliano, inerente a "Riconoscimento specifico attività di haloterapia o grotta del sale"


PRESIDENTE

Concludiamo i lavori con l'esame dell'interpellanza n. 585.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Anche questo, a mio giudizio, è un tema assolutamente interessante. Questa interpellanza è stata presentata il 25 gennaio 2021.
Premesso che l'haloterapia è un trattamento naturale che sfrutta le proprietà igroscopiche, antibatteriche e antinfiammatorie del salgemma.
Questo è un metodo olistico moderno che simula il microclima naturale delle miniere di sale. Non sostituisce la terapia farmacologica, ma ne pu ridurre l'assunzione, migliora le condizioni di benessere fisico e psichico negli adulti e bambini.
Considerato che da una decina di anni nella nostra Regione hanno iniziato ad aprire i primi centri di haloterapia, che oggi sono circa un centinaio e ricreano il benefico microclima che si trova nelle grotte di sale naturali la stanza o grotta del sale è una struttura chiusa con pareti e pavimento ricoperti da uno spesso strato di sale dove viene immesso un aerosol di puro sale di halite (salgemma), certificato e controllato, con un costante rinnovo dell'aria; durante la seduta il cliente si rilassa, inalando le particelle di sale presenti nell'ambiente circostante.
Considerato altresì che le microparticelle di sale inalate da chi permane in queste stanze raggiungono le profondità delle vie respiratorie stimolando inizialmente la pulizia muco-ciliare. Inoltre, il sale ha un effetto antinfiammatorio e battericida.
Tenuto conto che l'haloterapia è consigliata soprattutto per chi soffre di allergie ad inalanti, otiti, sinusiti, riniti, bronchiti e naso chiuso ed è una buona alleata per prevenire i malanni stagionali, in particolare nei pazienti più giovani; questa terapia, da effettuarsi per almeno una decina di sedute e possibilmente un paio di volte l'anno, si è dimostrata efficace, non solo come aiuto in caso di malanni stagionali, ma anche a livello della pelle, poiché l'azione del sale ha un effetto disinfettante contro dermatiti, eczemi, orticaria, psoriasi, ipersecrezione sebacea micosi, eruzioni e acne. Una seduta di 40 minuti equivale a circa tre giorni di mare.
Considerato inoltre che le grotte o stanze di sale non devono essere considerate un'alternativa alle cure con i farmaci, ma un aiuto naturale che aumenta il benessere generale dell'organismo.
Rilevato che, anche se l'haloterapia si basa su determinati presupposti scientifici, in Italia manca ancora una regolamentazione chiara per far sì che queste terapie siano riconosciute non come pratiche alternative, ma come materia di medicina complementare.
Inoltre, nel "Constatato che" continuo a valutare che, a causa delle restrizione legate al COVID-19, le attività nei centri di haloterapia sono state sospese per diversi mesi, in quanto paragonate ai "centri benessere" ma a differenza di questi ultimi svolgono la gran parte della propria attività da ottobre ad aprile, periodo in cui la comunità riesce ad avere maggiori benefici da questa pratica. I diversi centri presenti sul territorio si sono adeguati alle restrizioni imposte a causa del COVID-19 e. quando è stata possibile la riapertura, hanno adottato tutti i protocolli necessari al fine di garantire un servizio utile e completamente sicuro. L'ingresso avviene esclusivamente su prenotazione, e continuo declinando quali sono le regole di ingaggio, quante persone stanno all'interno e che tutti i protocolli, di fatto, possono essere rispettati.
Pertanto, visto che si tratta di un servizio, ma anche di posti di lavoro (sono imprenditori e professionisti che si occupano di gestire questi luoghi), interpello la Giunta regionale per sapere se questa Giunta intende intervenire per consentire, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, la riapertura dei centri di haloterapia (grotta di sale); se questa Giunta abbia intenzione di farsi carico della problematica ed attivarsi in Conferenza Stato-Regioni, affinché questo settore sia regolamentato; se questa Giunta abbia intenzione di collaborare con la Camera di Commercio affinché sia assegnato ai centri di haloterapia (o grotta di sale) un codice ATECO univoco e identificativo per l'attività svolta, anche perch il loro codice ATECO è quello legato ai centri benessere.
Con queste interrogazioni e interpellanze ho cercato di spiegare che il tema è più complesso e che fanno solo questo tipo di servizio, che porta dei benefici. Attendo la risposta dell'Assessore e mi riservo di replicare.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Marrone, per la risposta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
Scrive l'Assessore Icardi, in relazione all'interpellanza in oggetto, che la valutazione sulla riapertura delle grotte di sale non può essere affrontata come una tematica specifica, ma può essere presa in considerazione con i centri benessere. La tematica della regolamentazione è sicuramente un obiettivo dell'attuale Amministrazione, anche se dalle prime valutazioni effettuate dai tecnici, occorre classificare correttamente tale attività, oggi spesso collocata come attività sanitaria, e invece maggiormente assimilabile a un centro benessere. Non esistono, infatti evidenze di efficacia scientificamente sostenibili per la haloterapia.
In tale ottica, non si esclude la collaborazione con la Camera di Commercio con uno specifico codice ATECO, consci delle difficoltà che questo comporta, alla luce di quanto prima espresso.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, per la replica.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Evidentemente, ambasciator non porta pena, per cui quello che dirò penso che l'Assessore non lo prenda male, rispetto alla sua disponibilità a essere qui a rispondere. E' una non risposta: fondamentalmente, non si vuole prendere in considerazione la specificità di questa tipologia di attività; che fossero equiparati ai centri benessere questo ben lo so altrimenti non l'avrei scritto all'interno di questa interpellanza.
Noi cercavamo, con questa interpellanza, di dare risposta sia ai clienti, a coloro che l'utilizzano con frequenza e con benefici, tra l'altro, il più delle volte anche certificati dai propri medici curanti, rispetto alla loro permanenza e all'utilizzo di queste grotte del sale, sia per dare una risposta a quelle centinaia di persone che hanno fatto investimenti, che hanno cercato, attraverso queste strutture, di riportare sia beneficio ai propri concittadini, ma anche di intraprendere un percorso lavorativo serio, preciso con alcune evidenze invece di benessere che viene realizzato e portato da questo tipo di grotte del sale e quindi dall'utilizzo della haloterapia.
Mi sembra, oggettivamente, la risposta di chi non vuole affrontare il problema, di chi non prende seriamente in considerazione questa tipologia di comparto, anche perché io sono a conoscenza di tante mamme e di tanti papà che utilizzano, ad esempio, questi trattamenti per i propri figli sappiamo benissimo quanto è importante, soprattutto nella fase iniziale della vita dei nostri figli, avere un trattamento di questo tipo in particolare per le vie respiratorie.
Prendo atto che, per questa Giunta e, soprattutto, per chi ha voluto redigere questa nota, di fatto, questo non è un problema, che queste realtà possono rimanere chiuse, che sono dei centri benessere come gli altri, che non fanno attività particolarmente pregevole, purtroppo, per la sensibilità di chi ha scritto questa nota, cosa che noi, invece, non pensiamo sia in questi termini; anzi, pensiamo che sia necessario fare un approfondimento.
Per quanto riguarda il tema dei codici ATECO, mi riserverò di capire se alla luce di questa risposta, visto che si dice che si potrà parlare con la Camera di commercio, se si vorrà fare un ragionamento di questo tipo.
Certo, noi sappiamo bene quanto ormai i codici ATECO non siano più rappresentativi dell'effettiva condizione, dell'effettiva attività lavorativa e delle attività commerciali, perché ormai sono datati e i lavori sono oggettivamente mutati, sono cambiati e si sono sviluppati e professionalizzati. Fino a 30-40 anni fa questo tipo di terapia non veniva utilizzata nella dimensione in cui è realizzato invece oggi.
Mi spiace, Presidente - e concludo veramente, ringraziando ancora l'Assessore e pregandolo di inviarmi le note - che si sia voluto trattare in questo modo un tema a mio giudizio importante, oggettivamente con sufficienza e che non si sia neanche pensato di immaginare un tavolo con gli attori di questo sistema, perché noi pensiamo che dietro a questi imprenditori, dietro a queste famiglie, dietro a questi professionisti ci sia anche la possibilità di dare un beneficio, un sollievo, un sostegno a tanti, tanti piemontesi che utilizzano con continuità questo servizio, che porta beneficio alle vie respiratorie e non solo, anche dal punto di vista dermatologico.
Non sono soddisfatto, ancorché la risposta sia stata tardiva, ma ci sia stata, e prendo atto di questa scelta politica, tutta politica da parte dell'Amministrazione regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Prima di chiudere la seduta, ricordo agli interroganti che nei prossimi giorni il resoconto della seduta sarà trasmesso via e-mail in visione a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati dove è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti che dei componenti la Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni ed interpellanze A breve il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale. Buona salute a tutti.



(Alle ore 10.17 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.31)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do il via allo streaming.
Comunico che, come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante il collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione n. 185 dell'Ufficio di Presidenza, integrata con le norme di comportamento delle sedute da remoto previste nella deliberazione n. 49 dell'Ufficio di Presidenza, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Procederò all'appello nominale sia ai fini della conferma della presenza sia ai fini della votazione chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza.
Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Cirio, Chiorino; non è presente l'Assessore esterno Poggio.
Il numero legale è, pertanto, venticinque.
Procedo quindi all'appello nominale per l'indicazione dei partecipanti.
Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale.
Chiedo di mantenere attiva la telecamera e il proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intelligibile e di confermare la presenza in chat.
(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Sono presenti 45 Consiglieri.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallo sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Sì, Presidente, in realtà non su un eventuale inserimento di un punto all'o.d.g., ma, preliminarmente, sull'ordine dei lavori.
Abbiamo visto che, legittimamente, la maggioranza ha depositato una serie di emendamenti che riscrivono completamente molti articoli della proposta di legge n. 99.
Ovviamente, prima di iniziare i lavori a noi interesserebbe capire: primo se riusciamo avere il tempo almeno di guardarli, poterli subemendare o avere la possibilità di andare in Commissione e capire, dal primo firmatario, la ratio di tutti questi emendamenti che ridisegnano completamente la proposta di legge; secondo, noi abbiamo fatto un'attività emendativa di merito su molti temi, su una proposta di legge che adesso viene totalmente stravolta. Per cui, o ci vengono trasformati d'ufficio tutti gli emendamenti in subemendamenti a quegli articoli dove necessario oppure ci dovete dare il tempo di subemendarli, valutarli e verificare se siamo d'accordo o meno.
Poiché questo percorso parte già un po' strano, nel senso che è stato richiamato - lo ricordo a tutti - venerdì pomeriggio per oggi, quindi con pochissimi giorni per lavorare sul testo, in più viene trasformato completamente stamattina con gli emendamenti a prima firma Leone, io le chiederei, sull'ordine dei lavori, come intende iniziare, rispetto a questo tema ed, eventualmente, di iniziare subito bloccando i lavori, dandoci il tempo per esaminare e lavorare su quegli emendamenti anche in chiave di subemendamenti. In particolare, poiché sull'Omnibus gli Uffici ce li avevano trasformati in subemendamenti (quando era successo), vorrei capire cosa si intende fare in questo caso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Il Consigliere Grimaldi ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori prego.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intanto mi scuso con tutti i colleghi, ma soprattutto con i dipendenti del Consiglio regionale. Come avrete colto, abbiamo fatto le ore piccole per dare un senso a questa giornata e dare una risposta al blitz, Presidente che la maggioranza ha fatto nella scorsa Conferenza dei Capigruppo.
È sull'ordine lavori perché abbiamo inoltrato - credo - 54 mail con 54 transfer e dropbox, con 13.400 emendamenti. Vorrei solo che tutto il lavoro fatto da me, e soprattutto dai miei collaboratori, non venisse vanificato da un'operazione che io trovo legittima, dal punto di vista regolamentare come quella che la maggioranza ha fatto nelle scorse ore: basta guardare l'emendamento 5.141) o l'emendamento 5.144) del Consigliere Leone, che riscrivono il senso dell'intero testo.
Presidente Allasia, noi siamo di fronte a un blitz legale, in cui la maggioranza non ha discusso un minuto, un articolo, un emendamento in Commissione e ha riportato il testo in Aula. Noi ci siamo trovati nelle condizioni di lavorare tutto il weekend per emendare e per riscrivere tutto quello che pensiamo debba esserci per non vanificare una legge regionale che noi continueremo a dire che funziona. Noi ci troviamo, a pochi minuti dall'inizio di questa seduta, nel dover riscrivere tutti gli emendamenti e i subemendamenti, perché voi pensate, con dei piccoli canguri, di riscrivere la partita.
Lo diceva bene il Consigliere Gallo: se volete trasformarci in aborigeni e mangiarvi i vostri piccoli canguri, faremo anche questo. Così come abbiamo lavorato nelle scorse 48 ore, lavoreremo anche nelle prossime 24. Credo sia inaccettabile - Presidente, valuti lei - che si possa fare e procedere in questo modo. Almeno, Presidente, sospenda la seduta per le prossime ore io credo che ce ne vogliano almeno tre, per far sì che si vedano, perch non è detto che tutti gli emendamenti siano depositati: questo non lo sappiamo. C'era tempo fino alle ore 9.00 di mattina; come lei sa neanche i nostri emendamenti sono stati caricati.
Io dico che ci deve essere un tempo congruo per leggere tutti gli emendamenti e per poter fare i subemendamenti. Come lei sa, quelli a una firma si potevano fare entro le ore 9.00 di mattina. Se noi vogliamo subemendarli, dobbiamo avere anche il tempo solo di leggerli, di parlarci fra noi, anche perché - ripeto - avete avuto il coraggio, oltre a fare il blitz di portare in aula una legge, di riscriverla - pure! - e far finta che nulla fosse. Questa cosa è inaccettabile, Presidente.
Le chiediamo dunque di sospendere i lavori; se vuole, di convocare una Conferenza dei Capigruppo urgente, ma così non si può iniziare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori la Consigliera Frediani ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Presidente, rinuncio all'intervento.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Volevo sottolineare quanto detto dai colleghi. Premesso che anche noi abbiamo lavorato a diversi emendamenti, che dovrebbero essere tutti aggiuntivi, quindi non dovrebbero essere intaccati. Al di là di questo, se viene richiamata una legge in Aula da parte della maggioranza, significa che pensano che sia così perfetta da non dover essere discussa in Commissione insieme alle opposizioni per trovare una convergenza.
Il fatto che oggi vengano depositate, da parte della maggioranza, ma anche da parte del primo firmatario di questa proposta di legge, degli emendamenti che vanno a modificare lo stesso testo, mi scusi, ma non ha proprio senso dal punto di vista procedurale. Come dice giustamente il collega Grimaldi, lecito, ma assolutamente senza senso.
Visto che cambiano le carte in tavola e la maggioranza ha deciso di presentare degli emendamenti per modificare questa norma e visto che sono emendamenti di maggioranza, soprattutto il primo firmatario, mi si permetta di immaginare che questo Consiglio abbia i numeri per farli passare, quindi potrebbero diventare legge della Regione Piemonte.
Chiedo, anche a nome dei colleghi - mi sembra di poter parlare per tutti di avere il tempo necessario per analizzare gli emendamenti depositati, per poterli emendare e per rivedere il quadro alla luce delle modifiche proposte dalla maggioranza. Mi si permetta: un conto è un emendamento presentato dall'opposizione, che la Giunta può tranquillamente dire che non viene accettato e allora cambia poco il senso della legge, ma un emendamento presentato dalla maggioranza, soprattutto dal primo firmatario della legge, mi fa pensare che abbia l'approvazione della Giunta; quindi con questo andare a modificare in maniera assolutamente certa l'intero testo del provvedimento.
Avanzo una proposta: riaggiorniamoci al pomeriggio; almeno dateci la mattina: faremo molto in fretta, sarà molto complesso, ma almeno dateci la mattina per capire e analizzare il mutato quadro degli eventi, altrimenti non siamo assolutamente messi nelle condizioni di poter fare un ragionamento sugli emendamenti presentati dalla maggioranza.
Considerando che venerdì è stato richiamato l'intero testo, abbiamo dovuto lavorare tutto il weekend; abbiamo fatto il più velocemente possibile anche perché non immaginavamo neanche che si pensasse di andare a discutere questa legge in un momento di forte crisi, quindi non eravamo pronti agli emendamenti su questa legge. Noi abbiamo dato altre priorità alle esigenze del Piemonte.
Tuttavia la maggioranza ha deciso di portare questa legge, a meno che non venga modificata con degli emendamenti da parte dello stesso primo firmatario, qualche ora prima della discussione del testo. Anche se dovessimo parlare di altro, non avremmo il tempo di analizzare questi emendamenti; quindi chiedo che ci sia una sospensione che ci consenta di analizzare, insieme agli altri Gruppi, almeno per un'oretta, quello che è stato fatto e darci la possibilità per fare qualche subemendamento o qualche osservazione, visto che cambia il quadro che ci è stato proposto venerdì in Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anch'io non intendo richiedere l'inserimento di un nuovo punto all'ordine dei lavori, perché questo lo farà la Consigliera Frediani. Il mio intervento è proprio sull'ordine stesso dei lavori e sulle modalità. Devo rinforzare e ribadire quello che hanno già detto altri colleghi di opposizione, come il Consigliere Gallo e il Consigliere Sacco.
È un richiamo in Aula, pur legittimo altrimenti non si sarebbe potuto fare, ma scorretto dal punto di vista dei rapporti all'interno del Consiglio regionale. La proposta di legge è stata presenta venerdì, con un Consiglio che si voleva addirittura convocare per martedì, abbiamo sfruttato il tempo che c'era, che era pochissimo, per emendare il provvedimento. Successivamente, scopriamo che non solo è stata emendata da parti della maggioranza, ad esempio Forza Italia (è più che legittimo perché sappiamo esserci, all'interno della maggioranza, sensibilità molto diverse sul tema); ma è stata emendata anche dallo stesso primo firmatario tra l'altro in maniera importante (non entriamo nel merito adesso).
Come hanno già detto i colleghi, quando una forza politica richiama il provvedimento in Aula è perché, dal suo punto di vista, va bene così, ferma restando la possibilità per gli altri di emendarlo. Se invece lo si vuole cambiare totalmente, è un lavoro che dovrebbe fare la Commissione, e non l'Aula. Perché, allora, vuol dire che si vogliono mettere in difficoltà le minoranze, non permettendo loro di svolgere il proprio lavoro. Peraltro, ci vuole tempo per leggere questi emendamenti ed eventualmente per subemendarli. E, com'è stato già detto, ad ora non sappiamo quanti emendamenti ci sono, perché ne stanno arrivando altri anche dalle stesse forze di opposizione, che, legittimamente, potrebbero essere anch'essi subemendati. Dunque, ci vuole, come minimo, il tempo per leggerli. Anche perché io ho sottoscritto quelli già pervenuti perché li conosco, ma vorrei leggere anche quelli che magari devono ancora arrivare o che sono appena arrivati da parte della maggioranza. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono ulteriori richieste di intervento sull'ordine dei lavori.



MAGLIANO Silvio

Presidente, avevo chiesto la parola io, mi pare, dopo il collega Bertola.



PRESIDENTE

Sull'ordine dei lavori? Mi scusi, pensavo volesse intervenire sull'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Prego, ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Poi le chiederò di inserire anche un nuovo punto all'o.d.g., se sarà possibile.
Era solo per sottolineare, anche a mio giudizio, l'utilizzo che viene fatto del Regolamento, che, oggettivamente, mette la discussione di questi giorni sulla strada sbagliata.
Di fatto, il presentatore della norma chiede, attraverso la maggioranza e attraverso la Conferenza dei Capigruppo, di portare il provvedimento subito in Aula. Poi lo emenda, lo stravolge. Mi pare veramente un gioco d'azzardo da parte del primo firmatario: giocare con i regolamenti per affrontare un tema così delicato non gli fa onore.
Intanto, su questo si poteva dare più spazio a noi per lavorare. E' evidente che in queste settimane e nei mesi precedenti, quando si è voluto affrontare questo tema, dalle opposizioni sia emersa grande ragionevolezza nell'affrontare queste tematiche con un'attenzione particolare alla sua portata e ai conseguenti effetti. Inoltre, dal punto di vista tecnico, ci viene preclusa, di fatto, la possibilità di esaminare con attenzione gli emendamenti presentati dai colleghi, che hanno lavorato in maniera molto precisa; questa attenta disamina richiede del tempo.
Ormai la fretta contraddistingue alcuni passi salienti di questa legislatura, e si accelera soprattutto quando ci si rende conto che non ci sono argomentazioni tecnico-giuridiche o di contenuto. Mediamente, questo atteggiamento porta a sbattere su tante questioni, per cui le chiedo Presidente, di farsi garante, come spesso lo è stato in questa consiliatura, anche del diritto delle opposizioni a leggere con attenzione tutti gli emendamenti che arrivano dai colleghi di maggioranza e di opposizione. Questo è un nostro diritto se vogliamo affrontare questo tema in modo serio, puntuale e preciso. Altrimenti, l'utilizzo del Regolamento da parte della maggioranza mi sembra una furbizia giuridica, che però non fa onore al contenuto importante di questa norma.
Mi rimetto, dunque, alla sua volontà di convocare una Conferenza dei Capigruppo, per capire come lavorare, come garantire lo spazio adeguato per approfondire i temi e per esaminare con attenzione gli emendamenti presentati, sia di opposizione che di maggioranza. A mio giudizio, questa ulteriore forzatura attesterà - lo scopriamo in questi giorni - se tutte le forze che compongono la maggioranza la pensano allo stesso modo rispetto a questo tema, perché abbiamo visto emendamenti che sono in parte contrastanti e abbiamo assistito a silenzi da parte di alcuni esponenti dalla maggioranza che un po' ci stupiscono.
Mi rimetto a lei, Presidente, e concludo il mio intervento dal punto di vista del metodo di come stiamo gestendo questi atti. Poi, se mi darà la possibilità, le chiederò di inserire un altro punto all'o.d.g.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Sempre sull'ordine dei lavori, ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Non entro nel merito di come si stanno sviluppando i lavori in relazione agli ultimi emendamenti presentati dalla maggioranza e allo stravolgimento, sia pure all'interno del Regolamento, della prassi e del modo di evolversi del lavoro. Svolgo solo una considerazione e la faccio prima che incominci questo presumibile e presunto - ma certo, se dovesse perdurare questa posizione da parte della maggioranza - lungo percorso che si occuperà di questa legge.
Presidente, la invito a convocare una riunione dei Capigruppo per vedere se ci sono degli estremi per ragionare sulla vicenda. Come sapete e come dimostra il numero degli emendamenti presentati, l'opposizione (soprattutto in alcune parti) la sappiamo fare e, in questo caso, tutte le sensibilità delle minoranze sono solidali su questa posizione.
Tra l'altro, per non stare qui a perdere tempo per ore, giorni e settimane, vi inviterei tutti alla riflessione, anche per evitare che emergano posizioni non proprio univoche da parte della stessa maggioranza lo dico anche in spirito di collaborazione - e che questa circostanza vi esponga pubblicamente (abbiamo visto che i media hanno un grosso interesse sull'argomento) non dico alla gogna, ma all'opinione pubblica in modo non del tutto positivo.
Avete visto che non solo l'associazionismo, ma addirittura gli ordini professionali di ambito sanitario (quindi non solo le opposizioni) e larghissima parte della società civile nutrono grosse preoccupazioni al riguardo. Credo, quindi, che per voi non sia così positivo rimanere a lungo sotto gli occhi di tutti ed essere giudicati come coloro che non prestano attenzione o non mostrano riguardo per la salute pubblica e per le fragilità legate a questa circostanza.
La invito - l'intervento è relativo all'ordine dei lavori - a interrompere i lavori per consentire ai Capigruppo di confrontarsi, per vedere se possiamo evitare, con un dialogo ragionevole, di andare avanti per giorni e giorni su questi temi, senza riuscire ad arrivare a nessun obiettivo. Grazie.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento sull'ordine dei lavori. Vedremo di svolgere una riunione dei Capigruppo nelle prossime ore, in base anche all'andamento dei lavori sulla richiesta avanzata da parecchi Gruppi di interrompere o avere modalità diverse sulla possibilità di subemendare.
Ricordo che il subemendamento, in base al Regolamento, può essere presentato fino a che non si entra nell'esame dell'articolo stesso e attualmente, con tre firme di Capigruppo. Per la possibilità di trasformare gli attuali emendamenti in subemendamenti agli emendamenti interamente sostitutivi, dovete autorizzare gli uffici, perché, nel frattempo, abbiamo visto che ci sono le condizioni e che non decadono tecnicamente. Infatti se l'emendamento interamente sostitutivo parla di altro, indubbiamente gli emendamenti decadono. Ma parlando dello stesso testo e parlando di gioco d'azzardo, gli emendamenti possono sussistere in modo corretto. Bisogna solo fare in modo di autorizzare, per evitare fraintendimenti nella possibilità e nella necessità di modificare questi emendamenti.
Se nelle prossime ore, lo autorizzate, lo si fa d'ufficio. Non è immediato ma vedremo di dare la possibilità agli uffici di poterlo fare, dato che come sapete, ci sono più di 20.000 emendamenti. Però, chi ha presentato gli emendamenti, e quindi ha contezza dei singoli emendamenti perché ci ha lavorato in queste giornate, ha sicuramente più facilità e può agevolare il lavoro degli uffici che possono farlo, in modo non dico automatico, ma in nome e per conto dei presentatori. Però - ripeto - lo dovete autorizzare.
Inoltre, come sapete, il Regolamento concede la possibilità di subemendare fino a che non si entra nel merito dell'articolo. Quindi, come ho già detto, nelle prossime ore vedremo di convocare una riunione dei Capigruppo per decidere il proseguo dei lavori nelle ore successive.
Detto questo, comunico che c'è già una serie di richieste di intervento. Vi chiedo solo di andare in ordine sugli inserimenti e sulle inversioni, se avete necessità e volontà di specificarlo. Nel frattempo, avete scritto la sottoscrizione nella chat; se dimentico qualcuno, chiedo venia, vi chiedo di citarlo alla fine, in modo da non dimenticare nessuno.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Hanno chiesto di intervenire i Consiglieri Rossi, Canalis, Frediani e Magliano. Se ci altri che non sono stati citati, li inseriamo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Io, a nome del Gruppo del Partito Democratico, chiedo l'inserimento all'interno della seduta odierna di un'informativa urgente della Giunta, se possibile dell'Assessore Protopapa, sui danni ai vigneti e all'agricoltura in generale della Regione Piemonte, che si sono prodotti dopo la gelata eccezionale del 7 e 8 aprile scorso, quando il termometro è sceso fino a meno 8,5 gradi in pianura.
Abbiamo già le prime stime: sono stati danneggiati circa 5.000 ettari e solo per la parte vitivinicola, si stimano 18 milioni di euro di danni. Ci sono zone più colpite di altre, ad esempio l'Acquese, l'Alessandrino ma anche la Provincia di Cuneo e il Novarese, tutte zone vocate all'agricoltura della nostra Regione.
Abbiamo già potuto leggere sulla stampa alcune dichiarazioni dell'Assessore che ha dichiarato che chiaramente riconosce che ci sono questi danni e che però la Regione non ha soldi; quindi chiederà un intervento del Governo. Ho dimenticato di citare il Vercellese con Gattinara. Però, al di là delle dichiarazioni a mezzo stampa, crediamo sia importante intanto che il Consiglio sia informato su tutte le iniziative che la Regione vuole mettere in campo e soprattutto anche le iniziative per fare il punto sui danni al mondo dell'agricoltura e capire come poter rimediare nei prossimi mesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie. So che ci aspetta probabilmente una lunga maratona in Aula, seppure virtuale, e abbiamo già visto nella scorsa sessione di bilancio che questo rischia di distrarre un po' la nostra attenzione da alcuni temi, sui quali credo, invece, che sia necessario mantenere almeno uno spazio per poterci confrontare.
Mi riferisco alla situazione della pandemia e, in particolare, alle notizie che stanno arrivando relativamente ai vaccini.; quindi la difficile situazione in cui ci troviamo già a livello di ritardi nella vaccinazione di alcune categorie unita alle ultime notizie sul vaccino Johnson&Johnson e al fatto che non si trova personale per l'hub del Valentino, almeno da quello che riusciamo ad apprendere dai giornali. Sappiamo che il Generale Figliuolo sarà a Torino in giornata, quindi aggiungiamo a tutto questo anche la situazione della Città e della Provincia di Cuneo, che continua a rimanere in zona rossa. Speriamo ovviamente che la situazione presto vada verso il miglioramento.
Il tutto per chiedere che si possa avere un'informativa rispetto a questa situazione, soprattutto alla luce delle ultime notizie su un tipo di vaccino sul quale la nostra Regione sicuramente fa affidamento. Cerchiamo quindi di mantenere alta l'attenzione e tenere sempre un occhio al di fuori dell'Aula, che si sta confrontando su una questione importantissima ma non dimentichiamo che ci sono altre priorità per i piemontesi in questo momento; crediamo che debbano essere correttamente ed opportunamente informati e la sede di Consiglio sicuramente è la più adatta a questo scopo. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo solo per chiedere un'informativa all'Assessore Icardi su un tema che penso sia giunto anche a lei, Presidente. Mi riferisco al centro vaccinale ex distretto San Mauro-Gassino. Noi abbiamo tutti i Sindaci, il Sindaco di San Mauro, di Gassino, di Castiglione, di Cinzano, di San Raffaele Cimena, di Sciolze, di Rivalba e di Baldissero che avevano già aperto un'interlocuzione con il direttore dell'ASL TO4 per creare prima un punto per i tamponi che fosse dedicato a questa popolazione, che rappresenta il 10% del territorio dell'ASL TO4, quindi 41.000 abitanti e poi, in un secondo momento, come lo chiedevano per i tamponi, per richiedere un centro vaccinale.
Dopo numerose interlocuzioni e numerosi sopralluoghi, partecipano a una riunione, che si è tenuta giovedì scorso, in cui il direttore cambia completamente i piani e, di fatto, dice a questi Sindaci: "Organizzatevi con i vostri i medici di base", cosa che i Sindaci non riescono a fare stravolgendo però alcuni intendimenti e alcune prese di posizione che il Commissario, il direttore dell'ASL TO4 aveva già preso rispetto alla disponibilità di questi Sindaci. E' stato comunicato che la strategia cambierà e che alcuni saranno degli hub più grandi e alcuni saranno piccoli. Ci saranno dunque Comuni che si rivolgeranno a una popolazione anche minore di questi 41.000 abitanti del Distretto (ex Distretto San Mauro-Gassino), che avranno il loro centro vaccinale; poi ci saranno dei centri molto più grossi e tutti questi Sindaci, che ormai dall'anno scorso avevano interloquito con l'ASL TO4, per dare uno spazio, un luogo gestito dall'ASL, ma mettendo anche a disposizione i loro medici di base, si vedono sbattere una porta in faccia.
Tra l'altro, Presidente - e concludo - sono territori che lei ben conosce allontanando il centro vaccinale, viene di fatto annullata la possibilità di utilizzare la panchina, perché in diversi Comuni che sono vicini ai Comuni che le ho citato, quindi, San Mauro, Gassino, Castiglione, Cinzano San Raffaele Cimena, Sciolze, Rivarolo e Baldissero, alcuni centri vaccinali non sono neanche serviti in maniera precisa e puntuale dal servizio pubblico e la distanza dai centri immaginati per gli abitanti dei Comuni, che le ho testé citato, non permette di andare a fare il vaccino se chiamati all'ultimo minuto.
Pertanto, a me piacerebbe capire con quale criterio si decidono queste scelte: se in base a chi fa il Sindaco, in base a chi fa il Presidente del Consiglio comunale, se più o meno vicino all'attuale maggioranza o se c'è un criterio scientifico, un criterio logistico sensato.
Mi scusi l'accorato appello a questa informativa, ma è perché questi Sindaci, dopo un anno e mezzo di lavoro, si sono visti stravolgere completamente l'approccio e il direttore dell'ASL TO4 si è rimangiato l'ipotesi di realizzazione in quella sede di un centro vaccinale di cui abbiamo estremamente bisogno.
Come Moderati, tra le nostre priorità c'è anche questa e ci piacerebbe che la Giunta ci venisse a dire perché c'è stato questo cambio completo d'impostazione, danneggiando queste 41.000 persone della nostra provincia che fanno riferimento all'ASL TO4.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, sull'ordine dei lavori.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ai sensi del Regolamento, le chiedo di aggiungere un punto per noi molto importante all'ordine dei lavori - e chiederei, se è possibile, anche una votazione per metterlo al primo punto - che riguarda il monitoraggio della frequenza scolastica e il contrasto all'abbandono scolastico.
Come lei sa, ci siamo occupati di questo tema per tutto il bilancio del Consiglio regionale, attraverso un tema, ovviamente per noi fondamentale uno strumento per noi fondamentale come quello dei voucher; abbiamo denunciato nelle scorse ore che 55.000 studenti potrebbero essere esclusi dal voucher scuola. Inoltre, come lei sa, e come abbiamo ripetuto tante volte, la didattica a distanza non è equa, impatta in maniera diversa sugli studenti in relazione alle classi sociali delle famiglie e al luogo in cui abitano.
Per questo, l'ordine del giorno che le chiediamo di mettere al centro della discussione chiede di mettere in campo ogni azione necessaria per contrastare l'abbandono scolastico e garantire il pieno diritto allo studio agli studenti che abitano in Piemonte. Con questo documento, che crediamo sia prioritario rispetto a tutte le discussioni in campo, vorremmo dare da subito mandato a IRES Piemonte e all'Ufficio scolastico regionale di procedere a una mappatura dettagliata della presenza scolastica tra gli studenti del Piemonte, a uno studio sulle disuguaglianze sociali e territoriali, ma soprattutto sullo stato di attuazione del diritto allo studio e sui voucher scuola in Regione.
Presidente, credo sia corretto e necessario inserire questo ordine del giorno, che abbiamo già depositato e chiedo agli altri Gruppi se volessero sottoscriverlo, perché secondo tutti gli osservatori interessati la didattica a distanza, pur essendo uno strumento utile per continuare la formazione scolastica in periodo di pandemia, non è una misura equa e ripeto - impatta in maniera diversa sugli studenti proprio in relazione alla classe sociale delle famiglie di appartenenza e ai luoghi in cui abitano.
Per molte famiglie, le povertà e le fragilità sociali sono davvero uno dei motivi principali che impediscono la possibilità di garantire ai propri figli di seguire le lezioni online; in particolare, la mancanza di strumentazione informatica, come PC, tablet e schede non capaci di garantire una buona connessione internet rappresenta un ostacolo insuperabile per tante famiglie in difficoltà.
Quindi, le chiedo, se è possibile, di mettere questo punto al primo punto dell'ordine dei lavori e, se la maggioranza non è d'accordo, di votare per inserire questo punto all'inizio della seduta.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Mi rendo conto che per alcune delle richieste avanzate questa mattina, che sono tutte assolutamente urgenti e condivisibili, bisogna trovare la disponibilità degli Assessori, quindi potrebbe essere che dovremmo riempire qualche ora in maniera costruttiva. Per questo motivo, considerata l'emergenza che stiamo vivendo, ho voluto scorrere l'o.d.g. che ci ha presentato questa mattina e, fra le varie proposte che sono all'o.d.g.
leggo la proposta di legge n. 101, di cui sono relatore di minoranza presentata dal collega Ravetti, che ritengo molto più urgente rispetto alla legge sul gioco d'azzardo, che abbiamo al punto 2).
Per questo motivo, chiedo l'inversione dell'o.d.g. portando il punto 5) al posto del punto 2), quindi un'inversione dei due punti, in modo da successivamente alle sue comunicazioni, aprire con tale proposta, in quanto è sempre più evidente che la categoria più colpita da questa crisi è purtroppo, quella delle donne. È cresciuta la disoccupazione femminile, in alcune famiglie anche legata alle difficoltà che si sono riscontrate, ad esempio, con la chiusura delle scuole o di accesso ai servizi per l'infanzia. Questo ha colpito in maniera forte e incisiva, anche per una questione culturale, le donne.
Dovremmo dare risposta, come Piemonte, a una questione che ormai ci trasciniamo dietro da troppo tempo, di cui si parla molto, ma si fa molto poco, cioè le disposizioni per la promozione di una parità retributiva fra i sessi e, soprattutto, il sostegno e l'occupazione femminile, che sia stabile e di qualità. Come abbiamo visto, non è tanto una questione legata allo stesso ammontare salariale, per ora, fra uomo e donna, ma quanto la tipologia di lavoro e la possibilità di fare progressioni, una carriera all'interno della propria professione, che spesso è limitata da questioni culturali che vedono le donne sopperire alla mancanza di servizi sul territorio e quindi, per dedicarsi alla famiglia, rinunciano a fare carriera o si accontentano di condizioni meno di qualità, dal punto di vista lavorativo.
È un argomento complesso; è un argomento che va affrontato; è un argomento che dobbiamo iniziare ad affrontare. Ho visto che, a livello nazionale sono state presentate proposte per incentivare l'imprenditorialità femminile under 35. Avevamo una misura anche in Piemonte qualche anno fa che fra l'altro ha funzionato benissimo. Anche in quel caso, come nel microcredito, con una sopravvivenza delle imprese a tre anni altissima nonostante fossero donne che non avevano garanzie da mettere sul tavolo con la banca, quindi sono state coperte da Regione Piemonte.
Un'altra questione che possiamo collegare a questa legge e che possiamo far partire subito è un microcredito per il sostegno a tutte quelle donne che si sono trovate senza lavoro, ma hanno una professionalità e vogliono ripartire da zero, vogliono di nuovo tornare a scommettere su loro stesse.
Penso sia molto più costruttivo e molto più attuale rispetto alla proposta di legge sul gioco d'azzardo che ci stiamo accingendo a discutere, perch risponde a una problematica forte e sentita su tutto il territorio piemontese, cosa che malauguratamente i dati ci vanno a confermare e che purtroppo - o per fortuna - non posso dire rispetto all'abrogazione e alla cancellazione dell'attuale legge sul contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo; provvedimento che vedrebbe la luce, se discusso immediatamente al punto 2), togliendo tempo importante per discutere una proposta di legge che, invece, darebbe un forte sostegno all'occupazione femminile e darebbe risposta.



PRESIDENTE

Consigliere Sacco, aveva tre minuti e siamo già a cinque.



SACCO Sean

Scusi, chiudo subito, finisco la frase e chiudo.
Darebbe risposta a milioni di donne sul territorio della nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di inserimento o di modifica dell'o.d.g.? Sulle informative richieste agli Assessori competenti - Protopapa e Icardi la Giunta è collegata e può chiedere la parola.
Sulla proposta di inserimento del Consigliere Grimaldi dell'ordine del giorno n. 465, che ha chiesto di inserire come primo punto all'o.d.g., la metterei in votazione; poi metterei in votazione anche la richiesta di inversione all'o.d.g. del punto 5) come punto 2).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.
Vi chiedo solo la cortesia di anticipare le richieste, perché abbiamo già problemi con la lentezza del sistema.



GIACCONE Mario

Sì, le chiedo scusa, Presidente, ma la mia richiesta è arrivata poco prima che lei iniziasse a parlare e forse le è sfuggita.
La richiesta è relativa all'ordine del giorno n. 532 "Provvedimenti urgenti per sostenere gli operatori dei mercati". Nel momento in cui è stata presentata era senz'altro di attualità, come a nostro avviso lo è ancora.
Risulta che la situazione di difficoltà sia stata, se non affrontata quanto meno considerata da parte dell'Assessore Marrone, evidentemente in un interesse trasversale. Al riguardo, ricordiamo che quel tipo di categoria ha avuto ingenti difficoltà e danni dal recente lockdown e ha dovuto rinnovare le autorizzazioni, scadute alla fine del 2020.
Per fare questo .



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

. di regolarità contributiva e, a seguito, rateizzare i debiti tributari mentre, dall'altra parte, non erano sostenuti da alcun tipo di entrate.
Sappiamo qual è la situazione debitoria legata a ciò che era stato acquistato e poi non hanno potuto vendere. Sappiamo qual è, anche da parte loro, l'impegno grosso ad adottare misure di sicurezza contro il rischio contagio, sia nell'allargamento delle corsie sia nella protezione individuale, peraltro in luoghi aperti e sicuri dove senz'altro è più difficile andare incontro al contagio, se i provvedimenti di natura igienico sanitaria sono sufficienti, come senz'altro è stato in quei casi.
Come abbiamo sottolineato anche all'interno dell'ordine del giorno, questa situazione non solo è gravosa perché induce sofferenze di natura economica anche di natura personale, ma non avevamo riscontrato una simmetria nei confronti di altri centri commerciali nei quali, invece, determinate categorie di prodotti potevano essere venduti; circostanza quindi doppiamente faticosa da sopportare sia per la situazione economicamente di grosso disagio sia per il fatto di non avere la possibilità di agire in libera concorrenza con altri attori presenti sul mercato.
A questo riguardo, comprendiamo che l'ordine del giorno fosse stato calendarizzato, ma avremmo piacere di ricevere un'informativa sugli sviluppi della vicenda e su quali sono stati gli interventi che la Giunta nel frattempo, ha ritenuto di avviare per risolvere il problema.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere.
Ricordo che abbiamo sempre gli Assessori competenti collegati ed è anche presente l'Assessore Marrone con delega ai rapporti con il Consiglio, che si può far carico delle varie richieste, come quella del Consigliere Giaccone. Possiamo proseguire con la votazione dell'inserimento degli ordini del giorno.
Ricordo che il numero legale è 25.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 465 del Consigliere Grimaldi al primo punto all'o.d.g.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere Giaccone, lei chiede l'inserimento dell'ordine del giorno nell'ordine dei lavori di oggi? A che punto dell'o.d.g. lo vuole inserire?



GIACCONE Mario

A seguire dell'inserimento delle richieste di altri Consiglieri.



PRESIDENTE

Va bene, dopo le comunicazioni del Presidente, al punto 2) all'o.d.g.
altrimenti lo consideravo inserito in calce all'attuale o.d.g.
Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Come lei sa, Presidente, su questa delibera riguardo alla modalità di voto tramite sondaggio c'erano opinioni discordanti, quale la mia, che evidenziava il fatto della non certezza dell'identità del votante.
Giustamente, nella delibera dell'Ufficio di Presidenza è stato inserito l'obbligo di mantenere la telecamera accesa durante le operazioni di voto tuttavia, guardando il sistema Cisco mentre c'era la votazione in corso, ho visto parecchie telecamere spente, soprattutto da parte dei componenti di maggioranza.
Non ho dubbi che abbiano votato in modo personale ed individuale il sondaggio sulla modifica dell'ordine dei lavori, però, di fatto, avevano la telecamera spenta, con questo confermando tutti i dubbi su questa modalità di voto. Chiedo o di ripetere la votazione.



PRESIDENTE

Annulliamo la votazione, Consigliere Bertola; non ho fatto caso, perch durante la votazione stavo guardando di non sbagliare sull'inserimento dei vari punti.
Annullo la votazione precedente.
Ripetiamo la votazione per appello nominale sulla richiesta di inserimento di nuovo punto all'o.d.g. del Consigliere Grimaldi Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di inserimento dell'ordine del giorno n. 465.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di modifica all'o.d.g. avanzata dal Consigliere Giaccone.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di modifica all'o.d.g. avanzata dal Consigliere Sacco.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Do atto che l'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.
Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Volevo solo capire se sulle future eventuali votazioni è possibile tornare con l'appello corretto rivolto dal Consigliere Bertola a mantenere aperte le telecamere e se poi si possa tornare nel prosieguo alla votazione telematica.



PRESIDENTE

Tecnicamente e strutturalmente si può fare, per quanto riguarda la Presidenza non ci sono problemi. Giustamente, la delibera è stata chiarificatrice nella situazione per individuare effettivamente chi svolgesse l'operazione di voto, perché come ricordo a tutti - e ribadito più volte - non ci può essere delega del voto di un Consigliere comunale e nemmeno di un Consigliere regionale, che è un legislatore. Pertanto, non c'è la possibilità costituzionale di poterlo fare. L'unica modalità da remoto, come si svolge in qualsiasi altra Aula istituzionale legislativa ed amministrativa, è con la presenza del video per vedere, perché non c'è un sistema elettronico di altra natura efficace come quello visivo. Perci tutti quelli che votano .- mi riferisco a tutti i Consiglieri, maggioranza e opposizione - devono tenere la telecamera accesa.
Come abbiamo fatto la scorsa settimana, la non attivazione del video viene concessa dalla Presidenza in alcune situazioni tecniche che si possono riconoscere, ma non ci deve essere una scacchiera colorata, bianca o con l'identificazione facciale come si è svolto nell'ultima votazione. Chiedo scusa se non me ne sono accorto, ma giustamente i Consiglieri dell'Ufficio di Presidenza devono svolgere anche la funzione di controllo dell'effettiva votazione. E questa situazione da remoto c'è stata.
Il Consigliere Sarno chiede di inserire il suo voto favorevole nell'ultima votazione, visto che ha dei problemi tecnici, come altri hanno avuto in altre situazioni e anche nella giornata odierna.
Riprenderemo le votazioni elettroniche se tutti attivano effettivamente.
Poi proveremo nelle votazioni successive.
Non essendoci altre richieste di intervento, riprendiamo con l'esame dei punti all'o.d.g., che è stato approvato.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Cirio e Chiorino.
Non è presente l'Assessore esterno Poggio Vittoria e neanche gli Assessori Gabusi e Marnati.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente Grimaldi. È sull'ordine dei lavori?



GRIMALDI Marco

No, è su un articolo del Regolamento che lei conosce molto bene, cioè sulle sue comunicazioni e sui congedi. Non abbiamo avuto ancora il tempo di intervenire. Lei aveva altre comunicazioni da farci?



PRESIDENTE

No, non ho altre comunicazioni.



GRIMALDI Marco

Ho ascoltato le sue comunicazioni e non credo di aver sognato quando lei ha parlato di alcuni congedi, uno fra tutti quelli del Presidente Cirio, che non è con noi; però ha appena fatto un annuncio - e questo lo colgo come un fatto positivo - ai manifestanti di piazza Castello, fra cui anche alcuni nostri colleghi che sono lì e che saluto; dovremmo essere tutti in piazza ma come lei ha capito l'opposizione è unita dentro e fuori dai palazzi, per far di tutto per evitare il blitz che state mettendo in campo. Mentre il Presidente si mette in congedo e non è stato mai presente nelle ultime settimane in aula virtuale, ha appena dichiarato positivamente ai manifestanti che li incontrerà con una delegazione.
Le chiedo di sospendere immediatamente i lavori quando ci sarà questa opportunità. Anche se siamo distanti, possiamo collegarci in questo incontro con i manifestanti oppure decida lei, Presidente. Di solito è lei che durante i lavori del Consiglio regionale ci convoca in Sala Morando o in Sala dei Presidenti, come abbiamo fatto con i lavoratori dell'ILVA e con la richiesta della FIOM: abbiamo sospeso i lavori per vederci virtualmente.
Non so se nelle sue comunicazioni le sia sfuggita la richiesta del mondo dell'ARCI, delle ACLI e della Caritas, ma soprattutto di Libera, del Gruppo Abele, del SERMIG di incontrarla e di incontrarci e di fare quello che abbiamo fatto tantissime volte in questi anni, cioè ascoltare e non ascoltare solo le legittime richieste del mondo del gioco d'azzardo, che ha avuto ben 5 anni per adeguarsi alla nostra legge e che ha aspettato proprio queste settimane per chiedere a voi e non a noi - a voi - di mantenere le promesse: "Avevate detto che avreste fatto una sanatoria. Adesso, vogliamo vederla".
Ricordo a chi ci sta ascoltando che manca meno di un mese all'ultimo termine perentorio di quella legge ed era quel termine perentorio che faceva sì che anche per i grandi centri scommesse quella legge entrasse in vigore. A un mese di distanza, voi avete ascoltato solo chi vi ha ricordato di mantenere le promesse e non avete incontrato chi, là fuori, proprio dietro le spalle del Consigliere Valle, che saluto - quel mondo che va dalla Caritas a Libera, dal SERMIG al Gruppo Abele, dalla CGIL all'ARCI dalle ACLI ai tanti mondi, come quelle dei Focolari, come quelli degli Scout - vi sta chiedendo non di ascoltare le opposizioni, ma chi nelle audizioni con i SERD, con gli operatori delle ASL, con IRES e con il CNR vi ha chiesto di non cancellare la nostra legge.



PRESIDENTE

Le chiedo di concludere, perché ha 3 minuti a disposizione.



GRIMALDI Marco

Scusi, ma mi sono fatto prendere - come lei sa - da questo tema così appassionante. Non ho capito, però, se lei non ha dato le comunicazioni pensando che così noi non saremmo intervenuti o se ha già dato le comunicazioni solo dicendo quali sono i congedi.
Io credo che il congedo del Presidente Cirio debba essere dichiarato dal punto di vista politico, perché non s'incontrano i manifestanti dicendo alcune cose, magari diverse dalla propria maggioranza, e poi non si è presenti in Aula. Questo lo trovo un fatto gravissimo. Ho fatto richiesta formale di convocarci insieme ai manifestanti, perché non esiste che il Presidente Cirio faccia altro. Lui è il Presidente della Regione e rappresenta anche tutti noi, ma in qualche modo rappresenta pure l'istituzione Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
L'Assessore Tronzano sta ricevendo le associazioni che sono in piazza Castello.
La parola all'Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Presidente, volevo fare anch'io questa stessa comunicazione.
Se posso, vorrei precisare che il Presidente Cirio, in questo momento, non partecipa alla seduta, perché è impegnato con il sopralluogo del Commissario Figliuolo sull'emergenza COVID in Piemonte. Lo dico giusto per lasciare a verbale e per correttezza rispetto a chi sta seguendo la seduta.



PRESIDENTE

Grazie. La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente. Intervengo sulle sue comunicazioni, perché credo che ce ne fosse una da fare di comunicazione e non so come mai lei non l'abbia fatta.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 11 del 13 aprile 2021, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini, ha esaminato sei leggi delle Regioni e ha deliberato di non impugnare - ben venga, di questo ne siamo felici - la legge della Regione Piemonte n. 4 del 16 febbraio 2021, "Modifiche alla legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1"; nella fattispecie, per chi ci ascolta, è la legge che ha rivisitato la legge quadro in materia di rifiuti.
Io pensavo che lei la citasse nelle sue comunicazioni e non capisco perch non l'ha fatto, dato che è avvenuto ieri sera ed è una comunicazione importante da dare al Consiglio. Come lei sa, noi dobbiamo fare delle ottime norme legislative, che rispettino tutti i requisiti, ma tutte le nostre leggi passano al vaglio del Consiglio dei Ministri che può impugnare o meno; in molti casi (ricordo il tema del "Riparti Piemonte"), sono state impugnate in diversi articoli, per vizi di forma o per vizi di incostituzionalità. Mi sembrava, quindi, una comunicazione necessaria e dovuta, quantomeno opportuna, dato che oggi è il 14 aprile e risale a ieri.
Pertanto, anzitutto le chiedo come mai non ha fatto questa comunicazione poi, in merito a questa comunicazione, prendiamo atto del fatto che in alcuni casi questa Giunta fa anche delle norme che non vengono impugnate e che quindi possono diventare effettivamente operative da subito e non, come nel caso dei canoni idrici o del Riparti Piemonte o ancora di alcune norme dell'omnibus dell'anno scorso, che vengono approvate in quest'Aula coprendo titoli di giornali, ma che nella sostanza perdono la loro efficacia perch come più volte è stato detto, hanno dei vizi di forma, vizi di incostituzionalità o vanno contro norme europee o nazionali e quindi non possono effettivamente essere applicate.



PRESIDENTE

Grazie. Prima di dare la parola al Consigliere Rossi, cito l'articolo 55 del Regolamento, per spiegare perché non ho dato le comunicazioni sulla non impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri; l'articolo 55, comma 1 lettera c) prevede che il Presidente del Consiglio comunica all'Aula le eventuali impugnazioni e non le non impugnazioni.
Rispondo anche, eventualmente e poi avremo sicuramente modo di discutere sulle eventuali modifiche che potremo fare nel futuro, che le richieste delle associazioni e degli enti vanno alla Capigruppo, come è sempre stato fatto. Quindi, tutte le lettere che arrivano agli uffici di richiesta di audizione o di varia natura vengono citate come richieste formali alle riunioni di Capigruppo.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo anche io sulle sue comunicazioni relative ai congedi, per due motivi: il primo è legato all'opportunità di alcuni congedi, nel senso che siamo nel momento, forse, di scontro più alto dall'inizio della legislatura tra forze di maggioranza e forze di minoranza, con una mobilitazione anche esterna molto forte e, purtroppo, ancora una volta, il Presidente Cirio non è collegato; non so se c'è, ma credo di sì, l'Assessore alla sanità (l'ho visto prima), ma rispetto a quanto detto dall'Assessore Marrone, devo dire che non so dove sia in questo momento il Presidente Cirio, Cinque minuti fa era al primo piano di piazza Castello, l'abbiamo visto noi da qui, perch stava parlando al telefono e non so se era nel suo ufficio, comunque, era qui nel Palazzo. L'ho visto proprio di persona; non so dove sia il generale Figliuolo in questo momento, ma il Presidente Cirio fino a 5 minuti fa ripeto - poi magari adesso è uscito - era qui nel Palazzo della Regione.
Questo per noi è un fatto difficile da accettare, perché quando si crea un momento di conflitto tra le forze politiche, spesso, l'autorevolezza del Presidente è quella che può aiutare a trovare soluzioni, nell'ottica del buon andamento dei lavori e di una soluzione che possa trovare equilibro tra i diversi interessi in campo. Ci auguriamo che questo possa accadere nelle prossime ore.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Anche il mio è un intervento puntuale sulle sue comunicazioni, perch riguardano il congedo, tra gli altri, dell'Assessora Chiorino dell'Assessore Ricca, che poi si è scongedato e abbiamo avuto modo di vederlo, e - appunto - del Presidente Cirio. É indubbio che spiaccia molto la sua assenza in un momento del Consiglio come questo, perché, al di là del merito della questione, se su un provvedimento richiamato in Aula arrivano ventimila emendamenti, il momento per il Consiglio è delicato. Il Consiglio è sovrano, però c'è una Giunta regionale che dà, giustamente governo e indirizzo alla Regione, anche su un tema così importante come il gioco d'azzardo patologico.
Ci fa piacere che abbia annunciato di ascoltare - speriamo ascoltare, non solo sentire - i manifestanti, di riceverli, ma poiché il suo contributo, a nostro avviso, anche conoscendo il suo pensiero sul tema, può essere importante, invece di fare gli annunci al balcone (insomma, gli annunci al balcone lasciamoli fare a qualcun altro, quelli di una volta speriamo non siano più di moda), si scongedi, venga qua e discuta con noi. Sono sicuro che il suo contributo potrà essere molto costruttivo e importante per la discussione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei intervenire sulla comunicazione relativa ai congedi, proprio perché, nel corso della mia esperienza, se mi confronto con gli anni precedenti, sulle grandi scelte che informano l'azione di una maggioranza politica, una voce chiara e autorevole da parte del Presidente della Giunta sarebbe davvero auspicabile.
Questo dibattito in Commissione non l'abbiamo fatto, come è già stato detto, e ci ritroviamo a farlo qua in Consiglio. Un'assunzione chiara di responsabilità circa i motivi che portano la maggioranza a voler mettere mano a questa legge adesso, in questo momento particolare e in questa direzione specifica, secondo noi servirebbe a costruire il confronto e aiuterebbe anche la Giunta nella relazione con il mondo esterno. Ho la sensazione che questa maggioranza stia comunicando questa proposta di legge e le sue intenzioni in maniera diversa, a seconda degli interlocutori che ha di fronte e a seconda di chi è che sta facendo quella comunicazione.
Mettiamo un punto chiaro: ci sarà una posizione comune e condivisa della maggioranza intorno a questo testo? Bene, ce la comunichi il Presidente che può partecipare ai nostri lavori, atteso che - come diceva prima il mio collega - lo vediamo ciclicamente affacciarsi alla finestra proprio dietro di noi, quindi non è impegnato in nient'altro che non telefonate, fino a questo momento.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulle sue comunicazioni relative ai congedi, in particolare a quello del Presidente Cirio. La presenza in Consiglio del Presidente è sempre importante, per ovvie ragioni istituzionali e politiche; lo è di più in un momento come questo, in cui è di tutta evidenza, anche leggendo i giornali questa mattina, che siamo di fronte a un passaggio legislativo delicato e complesso, che suscita passioni emozioni e tensioni anche all'esterno di quest'Aula, per ora virtuale.
Capisco benissimo, essendo stato Presidente prima di lui, gli impegni istituzionali, in particolare la visita del Generale Figliuolo, ma delle due l'una: se la visita del Generale Figliuolo sottrae la giornata al Presidente Cirio, o una parte della stessa, le chiedo formalmente, per quel che vale, di sospendere il Consiglio fino a quando il Presidente Cirio non potrà partecipare all'avvio di questa seduta, tanto più, da quel che risulta, che lui direttamente, o l'Assessore Tronzano, che si occupa attivamente della questione del gioco d'azzardo legale e se ne è sempre occupato - aveva addirittura votato a favore della nostra legge nella scorsa legislatura - hanno incontrato le Associazioni che stanno manifestando.
Credo sia - e a questo punto mi rivolgo invece a lei, Presidente Allasia buon senso politico sospendere la seduta e poi, o direttamente in Consiglio o in sede di Conferenza dei Capigruppo, tutti i Partiti potranno avere informazioni dell'esito, sia da parte della Giunta sia, eventualmente ognuno con i propri canali, da parte delle Associazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io su una questione analoga a quella dei colleghi, sulle sue comunicazioni, ovviamente rispetto al congedo del Presidente Cirio.
Obiettivamente, con la convocazione da venerdì a oggi, su una legge richiamata in Aula, mi aspettavo, considerato anche l'ampio dibattito che si è generato intorno alla proposta di legge, un intervento da parte del Presidente Cirio, magari anche in apertura della seduta, che ci potesse raccontare la sua posizione e il perché c'è questa richiesta da parte della maggioranza. È comunque stata sostenuta in Conferenza dei Capigruppo quindi vuol dire che la richiesta di inserire all'o.d.g. questa legge è passata anche con i voti della maggioranza consiliare.
Vorremmo capire qual è questa emergenza e in che modo pensa che questa nuova proposta di legge, a prima firma del Consigliere Leone, possa migliorare la legge del 2016, perché mi sembra che molti non condividano compreso noi, questo tipo di modifica.
Capisco anch'io che oggi c'è stata la concomitanza con la visita del Generale Figliuolo, anche se i colleghi dicono che l'hanno visto in ufficio, nel Palazzo di piazza Castello, ma non voglio entrare nel merito perché non posso parlare di cose che non conosco. Quello che so è che invece, dovrebbe essere il minimo della richiesta su quello che dovrebbe essere il ruolo di un Presidente in un momento del genere: almeno venire a spiegare in Consiglio per quale motivo tutta questa fretta e non, invece congedarsi per partecipare ad un altro evento.
Se non lo può fare oggi, non lo può fare questa mattina, spero che possa venire a spiegare oggi pomeriggio, così magari possiamo avere anche un dibattito nel merito sulla norma, magari rispondendo ad un intervento del Presidente che potrebbe anche darci delle informazioni rispetto alla motivazione che spinge il Consiglio in un momento del genere a fermarsi per modificare una legge che funzionava tanto bene.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io sulle comunicazioni del Presidente in riferimento ai congedi. Congedi eccellenti, direi, perché tutti noi abbiamo rilevato come sia piuttosto significativa l'assenza del Presidente Cirio. Abbiamo tutti avuto percezione di una non compattezza di questa maggioranza, anche durante la Conferenza dei Capigruppo rispetto a questo tema. Credo che la presenza del Presidente Cirio avrebbe forse consentito, di dare, intanto un segnale forte alla propria maggioranza, cercando di definire una posizione il più possibile compatta e comune e poi, soprattutto, di informare il Consiglio rispetto a questa posizione.
Se si ha la percezione di avviare un confronto e si pensa che le posizioni non siano poi così chiare, definite e compatte, diciamo che il dibattito parte già un po' azzoppato. La posizione delle opposizioni mi sembra piuttosto chiara, mi sembra che siamo tutti sul merito, la vediamo tutti più o meno allo stesso modo; abbiamo presentato degli emendamenti che cercano di mantenere il punto su una legge che, nella scorsa legislatura aveva trovato la piena condivisione del Consiglio.
Mi sembra, invece, che questa maggioranza non sia così compatta nel difendere una sua visione. Crediamo che la presenza del Presidente Cirio avrebbe consentito, perlomeno, di partire da un punto fermo e di chiarire esattamente quali siano gli intenti della Giunta e dalla maggioranza in Consiglio perché poi, di fatto, le leggi vengono votate dal Consiglio. Si parte già con questo clima di incertezza, che non agevola sicuramente il dibattito.
Rilevo anche l'assenza dell'Assessore Chiorino e un po' dispiace, perch sappiamo che ci sono molti lavoratori di questo settore che stanno guardando a quello che succede in quest'Aula. Abbiamo ricevuto diverse email, il dibattito sui social è piuttosto acceso e noi chiaramente comprendiamo perfettamente le difficoltà di questi lavoratori.
Normalmente, quando io mi trovo a dovermi confrontare con qualcuno di loro cerco di sottolineare come a nessuno di noi faccia piacere sapere che alcune persone perdono il posto di lavoro per vari motivi, perché poi sappiamo che c'è una pandemia in corso, quindi anche il fatto di andare ad addebitare la perdita del posto di lavoro alla modifica di questa legge non ci sembra proprio un collegamento logico e razionale. Tuttavia, crediamo che, se ci sono dei lavoratori che hanno dei timori rispetto al loro futuro, la presenza dell'Assessore Chiorino dovrebbe essere assolutamente data per scontata perché in quest'Aula potremmo anche arrivare a discutere del modo in cui evitare ricadute sui lavoratori. Ragion per cui credo che la concomitante presenza dell'Assessore alla Sanità, del Presidente Cirio come richiamato prima, ma anche dell'Assessore al Lavoro, possa dare un contributo all'intero dibattito che si andrà a svolgere in queste giornate Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni del Presidente, dicendo che condivido quello che hanno detto i colleghi che sono intervenuti prima di me rispetto alla necessità di aprire una fase di chiarimento con gli assenti, pur giustificati, giustificabili o giustificati dall'Assessore Marrone, in particolare il Presidente Cirio. È un passaggio delicatissimo questo, che non riguarda soltanto la discussione che stiamo facendo su questo punto all'o.d.g., ma riguarda anche altro, cioè il ruolo del Presidente della Giunta regionale nella maggioranza.
Quando la situazione è complicata - uso la metafora di una nave in mare quando si verifica un conflitto politico istituzionale come quello che si è aperto tra maggioranza e opposizione (non so se vi è chiaro, ma il conflitto che voi avete aperto è anche con una larga fascia della popolazione piemontese), occorre sapere se nelle fasi conflittuali il timone è nelle mani del Presidente della Giunta o è in altre mani. In democrazia è sempre possibile e sempre legittimo, ma significa che nel weekend la nave arriva in un porto, sale un altro timoniere, legge le mappe, dà la rotta anche al Presidente e il Presidente si adegua.
Io credo che il Piemonte abbia bisogno di un Presidente con le mani sul timone. Ci dica esattamente, non soltanto a noi, l'ho detto prima, ma ai piemontesi che in tanti, non soltanto nella piazza di Torino, ma nelle tante piazze virtuali e fisiche del Piemonte sono in attesa di conoscere l'esito di questa discussione, ci dica il Presidente se la maggioranza è attestata sulle posizioni di quei Consiglieri di maggioranza che sono dediti ad ascoltare chi ha una visione molto più vicina alla tutela della salute delle persone o se, invece, questa maggioranza e il Presidente vogliono far vincere la posizione interno alla maggioranza che, più delle questioni legate alla salute, è interessata ad altre questioni (le definisco così), anche quelle pur sempre legittime, ma altre questioni.
Guardate che è un passaggio delicatissimo, per cui non possiamo fare a meno della presenza del Presidente in questa vicenda. Ovviamente, ho parlato di salute; lo ha detto la Consigliera Frediani che è intervenuta prima di me e io sono d'accordo con lei: ma come si fa ad aprire la discussione su una modifica sostanziale di una legge così importante, in assenza dell'Assessore al lavoro? Dobbiamo leggere anche questo come una posizione lontana dalla proposta del primo firmatario? C'è un pezzo della maggioranza dentro la Giunta che prende le distanze? Noi abbiamo bisogno di capire.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle sue comunicazioni, perché penso che queste due assenze della Giunta siano assenze eccellenti. "Eccellenti" perché mai come oggi questa maggioranza ha bisogno di dire chiaramente se la pensa nello stesso modo, se la sensibilità è la stessa e se sono tutti favorevoli alla norma (anche coloro che, a suo tempo, votarono a favore di questa legge o militavano in partiti che erano a favore di questa legge e che conseguentemente, hanno fatto votare i loro Consiglieri regionali in quella direzione).
Perché non c'è il Presidente Cirio? Si sta forse prendendo ancora uno spazio per mediare con le varie sensibilità? Non c'è neanche l'Assessore Chiorino. Ieri, nel corso di un dibattito realizzato dal Forum delle associazioni familiari, ho avuto modo di sentire che la grande preoccupazione di una parte di questa maggioranza riguarda il tema del lavoro, i posti di lavoro che potrebbero andar persi. Ma, allora, perch l'Assessore al lavoro non è presente? Forse anche lei pensa che questo non sia il modo con cui affrontare questa tematica, o che non sia corretto modificare questa legge? Anche la richiesta da parte della maggioranza (a parte il relatore) di chiedere l'esame in Aula della norma senza aver valutato la presenza del Presidente della Giunta e dell'Assessore penso che sia stata una sorta di gioco d'azzardo, un tentar la sorte. È chiaro che piace. Capisco che utilizzare questa prassi di gioco possa piacere ad alcuni colleghi. Noi invece, pensiamo che su questo il Presidente debba fare un'azione di chiarezza di fronte a tutti noi, di fronte a chi manifesta, di fronte ai Consiglieri, di fronte alle associazioni, di fronte ai lavoratori, di fronte a quelle famiglie che hanno visto distruggere la vita dei loro parenti e distruggere il patrimonio della famiglia stessa.
In questi casi la leadership agisce; la leadership si manifesta con una presenza in aula, in modo tale da poter interloquire con noi in maniera schietta e sincera. È un approccio liberale il suo? Bene, ce lo dica in aula. È un approccio garantista? Bene, ce lo dica in aula. È un approccio il vostro - e concludo, Presidente - di tutela dei posti di lavoro? Venga in aula l'Assessore Chiorino a confermarlo. Se su questi temi abbiamo visto muoversi tanti tavoli di crisi - è una crisi lavorativa anche questa allora che ci sia qualcuno in aula a discuterne. Siete convinti che questo non aumenterà i ludopatici? Noi siamo convinti del contrario, ma almeno metteteci la faccia, dall'inizio. Se non altro, capiremo che tutta la maggioranza - Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord Salvini Premier è a favore di questa iniziativa.
A noi non sembra che questi segnali siano chiari. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente e buongiorno a tutti.
Molto brevemente, mi soffermo anch'io sulle sue comunicazioni, in modo particolare su queste due autorevoli assenze. Su quella del Presidente Cirio non mi soffermo più di tanto, perché hanno già detto i miei colleghi posso solo rilevare che ormai da quasi due anni a questa parte - così mi pare di poter dire, ma è un giudizio e una valutazione che faccio da osservatore - sembra che il Presidente abbia interpretato l'aula consiliare (che per il momento è soltanto alle nostre spalle in maniera virtuale) come un luogo di passerella, in cui passare ogni tanto, come ha fatto la settimana scorsa, alla fine del lungo e intenso lavoro sul bilancio, per fare il proprio spot. È un dato di fatto su cui credo di non poter essere smentito. Dunque, se da un lato sicuramente è da stigmatizzare l'assenza di questa mattina in ordine ad un provvedimento così importante, dall'altro lato questo comportamento non mi stupisce (e non ci stupisce) più di tanto.
Per quanto riguarda, invece, l'assenza dell'Assessore Chiorino, mi limito a fare una semplice osservazione. L'abrogazione della legge 9/2016 sulla ludopatia e sul gioco patologico è stata richiesta dalla maggioranza con un'unica sostanziale motivazione: la tutela dei posti di lavoro (sui quali, peraltro, avremo modo di approfondire, di intervenire e anche di fornire dei numeri diversi da quelli che ha illustrato il primo firmatario Leone e tutti gli altri firmatari di questa legge). Se questo è il motivo innanzitutto, prendo atto che in due anni sarebbe il primo provvedimento fatto dalla Giunta Cirio per tentare di rilanciare il lavoro in Piemonte.
Ma proprio per questo credo che l'Assessore Chiorino debba venire al più presto in aula, anche per spiegarci su cosa si basa questo principio, quali sono le sue convinzioni su questa legge e perché questa legge è ritenuta così importante per salvaguardare e per rilanciare il lavoro nella nostra Regione. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle sue comunicazioni.
Questa mattina, insieme ad altri colleghi, sono qui in piazza perch ritengo che sia fondamentale aprire un dialogo nelle sedi istituzionali con i soggetti che hanno più responsabilità politica. In questo, ovviamente, il Presidente è il primo di tutti, in termini di rappresentanza anche istituzionale. Crediamo, dunque, che sia doveroso per questa discussione averlo sempre in aula insieme all'Assessore Chiorino, dal momento che questo è uno dei temi che considerate fondamentale in questa discussione.
Ecco perché crediamo sia basilare costruire una relazione istituzionale all'interno dei luoghi istituzionali. Ed è per questo che chiediamo con forza una presenza costante, visto che saranno giornate intense, giornate lunghe. I nostri emendamenti, come le nostre proposte e le nostre riflessioni, meritano un'interlocuzione con chi ha un ruolo istituzionale di rappresentanza della Regione (quindi chi ci mette la faccia rispetto a questo provvedimento), visto che, tra l'altro, questa interlocuzione nelle Commissioni consiliari non c'è stata perché avete richiamato il testo in aula.
È per questo che intervengo sulle sue comunicazioni, perché crediamo sia fondamentale segnalare questo elemento utile e imprescindibile all'interno dell'aula del Consiglio regionale.
Chiediamo davvero che il Presidente e l'Assessore siano costantemente presenti con noi in termini di discussione e di confronto. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle comunicazioni, perché crediamo sia importante chiarire questa situazione, come hanno già chiesto molti miei colleghi. Questa maggioranza ha il dovere nei confronti dei cittadini piemontesi di definire un percorso netto su questa legge. Noi pensiamo che le assenze del Presidente della Giunta e dell'Assessore abbiano un significato, per attendiamo che sia questa maggioranza politica a spiegarci quale sia questo significato: se sono delle assenze casuali oppure se, come crediamo abbiano un significato politico, che traduce o, meglio, tradisce la mancata coesione di questa maggioranza su un percorso che mi pare evidente sia partito con qualche intoppo, a cominciare dal tentativo maldestro di questa mattina di modificare in corsa il testo di legge originariamente proposto.
Crediamo che le persone che sono scese in piazza questa mattina e le persone che ci ascoltano, a cominciare dai lavoratori di questo settore che rispettiamo profondamente, abbiano il diritto di sapere con chiarezza se questa maggioranza ha maturato o non ha ancora maturato - come ci pare di capire - un'idea chiara sull'obiettivo che si pongono i firmatari sia del testo originale sia delle successive modificazioni che confliggono con il testo originale.
Pertanto, credo che le assenze che registriamo non aiutino a chiarire questi dubbi, al contrario siano la prova che alimenta questi dubbi e queste incertezze. Crediamo che questo non sia un atteggiamento serio nei confronti dei piemontesi e nei confronti delle persone, che sono tante, che aspettano da questa Regione e da questa maggioranza un segnale definito.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie. Vorrei intervenire sulle comunicazioni, in particolare sui congedi come hanno fatto anche altri colleghi, perché sarei veramente curiosa di sapere cosa ne pensa il Presidente Cirio - che so essere all'interno del palazzo della Regione alle mie spalle - di questa situazione. Sono settimane che siamo in Aula, da venerdì ad oggi siamo stati richiamati su un testo che doveva passare in Commissione per altri passaggi e, in fretta abbiamo dovuto presentare emendamenti e abbiamo dovuto lavorare sul testo per presentarci oggi in Aula e, a quanto pare, andremo avanti ancora per tanto tempo.
Io vorrei sapere soprattutto cosa ne pensa il Presidente della situazione perché è surreale e c'è un totale distacco dalla realtà, un distacco tra quello che succede dentro il palazzo e quello che succede fuori. C'è una pandemia, c'è una campagna vaccinale in corso, ci sono persone disperate ci sono persone che stanno andando incontro a fragilità particolari, che rischiano di essere addirittura danneggiate da questa legge e noi, anzich ascoltarle ed essere l'orecchio dei cittadini e cercare di portare le segnalazioni all'attenzione della Giunta come abbiamo fatto fino adesso siamo bloccati in Aula a discutere su un testo che, in questo momento, è assolutamente fuori luogo. È addirittura lesivo nei confronti dei cittadini che si vedono minati nella tutela della salute. Soprattutto adesso che ci sono delle situazioni delicate in corso dal punto di vista economico attuare questa legge, così come la volete modificare a danno di un testo che era stato condiviso da tutte le forze politiche, io lo trovo surreale e distante dalla realtà.
Vorrei veramente sapere cosa ne pensa il Presidente, perché nel suo primo discorso di insediamento in Aula nel 2019 disse che avrebbe rispettato l'operato delle opposizioni, le avrebbe ascoltate e le avrebbe tutelate. E questo non sta succedendo, perché dopo un bilancio fiume, come quello che ci siamo ritrovati in Aula, con la votazione di numerosi emendamenti adesso siamo di nuovo in Aula e dovremo votare tanti emendamenti. Ve lo anticipo, perché stiamo ridepositando nuovamente gli emendamenti, ma non saranno più 3.000, saranno di più.
Se volete andare allo scontro frontale, io vi dico che state giocando d'azzardo con l'opposizione, perché questo è quello che state facendo.
Però, veramente, vi richiamo alla realtà dei fatti, perché quello che sta succedendo nell'Aula non rispecchia assolutamente quello che succede fuori.
Noi dovremmo essere impegnati in questo momento ad ascoltare i cittadini, a tutelarli, a capire che cosa sta succedendo e quali sono le problematiche che ci metterà davanti la pandemia da adesso in poi e non soltanto. Invece siamo qui, come al solito nell'ultimo periodo, a parlare di un testo che mina la salute dei cittadini e, in generale, la situazione. Sinceramente non comprendo questo atteggiamento e chiedo al Presidente di esprimersi perché lo trovo fuori dal mondo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Non voglio prendere la parola al posto degli altri, ma non ho capito la comunicazione che ci ha fatto l'Assessore Marrone. Ci hanno risposto anche i giornalisti, visto che abbiamo chiesto se avevamo capito male, cioè se il Generale Figliuolo era "sbarcato" a Torino in mattinata; a noi risulta come lei ben sa, che arriverà alle ore 17,10.
Quindi, o l'Assessore Marrone prende la parola per difendere d'ufficio il Presidente e ci sta, ma non dica cose inesatte, non dica cose che vanno contro il buonsenso. L'hanno visto i Consiglieri Valle e Disabato, come ci hanno appena detto; l'hanno visto i giornalisti; ha incontrato le persone.
Sono di sicuro tutti motivi istituzionali, perché non credo che il Presidente si metta in congedo per fare cose non istituzionali, ma almeno non prendeteci in giro. Se noi chiediamo che lui venga qua, che incontri con lei Libera, le associazioni, il Gruppo Abele, il SERMIG e gli operatori e lei ci dice che non è possibile, ne prendiamo atto. Se lei ci dice che gli impegni del Presidente sono già tanti, ci dispiace, ma possiamo ancora comprenderlo. Ma che dopo una nostra richiesta e dopo tutto quello che sta succedendo, un Assessore intervenga dicendo una cosa inesatta, cioè che era con il Generale Figliuolo, quando il Generale Figliuolo arriverà a Torino alle ore 17,10, per me è inammissibile.
Come facciamo a fidarci se, alle nostre legittime richieste, addirittura veniamo trattati come fossimo bambini che non conoscono nemmeno l'agenda istituzionale delle cose importanti di questo territorio? Comunque, se vogliamo sospendere la seduta, perché alle ore 17 arriva il Generale Figliuolo e questa è una giornata in cui tutti insieme ci dobbiamo concentrare su quello che succederà al Lingotto, su quello che sta succedendo su Torino Esposizione e sul Valentino, noi siamo pronti a fermare questa discussione adesso. Ma se le due cose collimano o se le due cose entrano in conflitto perché qualcuno ci dice delle bugie, questa cosa allora non va più bene.
Veda lei, Presidente, ma non spetta a me dire queste cose: dovrebbe dirle lei stesso.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Mi ha anticipato il collega Grimaldi, quindi non mi ripeto, ma prima di continuare, vorrei un chiarimento da parte dell'Assessore Marrone, perch non credo che i miei colleghi, che sono lì in piazza, abbiano visto male se loro mi dicono che hanno visto il Presidente Cirio dentro il palazzo della Regione vorrei un chiarimento da parte sua.
Le ho chiesto la parola per questo. Senza un chiarimento su questo aspetto le chiedo di non proseguire, perché dobbiamo almeno chiarire. È già complicato chiarirci su cosa fare a proposito di questa legge: noi pensiamo A e voi pensate B. Ma se non ci capiamo almeno sulle cose basilari.
Il Presidente Cirio dov'è in questo momento? Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. La parola alla Consigliera Canalis.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei intervenire sulle comunicazioni e intervengo da piazza Castello, per chiedere la presenza del Presidente Cirio a questa seduta che è una seduta con un grande rilievo e valore politico.
Qui, in piazza, abbiamo visto il Presidente affacciarsi alla porta del suo ufficio che dà su piazza Castello; quindi non mettiamo in dubbio che sia impegnato e che la sua agenda sia molto nutrita, ma essendo in piazza Castello ci chiediamo perché non dia la stessa importanza che stiamo dando noi a questa seduta, in cui si sta discutendo un provvedimento che vede su posizioni nettamente opposte la maggioranza e le minoranze, con una partecipazione non soltanto politica, ma anche sociale molto trasversale.
Questa mattina in piazza c'erano moltissime associazioni, dalle ACLI alla CGIL, dal SERMIG a Libera ad Avviso Pubblico e c'erano anche molti Sindaci con la fascia tricolore, anche della Lega. Quindi, il fatto che il Presidente non attribuisca la dovuta importanza ai lavori del Consiglio regionale pone - credo - un problema politico.
Credo vada presa in considerazione, Presidente Allasia, la possibilità di rinviare i lavori successivamente all'evento del generale Figliuolo e dell'inaugurazione del Centro vaccinale del Lingotto oppure che il Presidente Cirio ci raggiunga subito, nel caso riuscisse a liberarsi.
Credo che l'Aula lo meriti e credo che lei, Presidente Allasia, che rappresenta tutti i Consiglieri regionali e non soltanto quelli di maggioranza, debba anche richiedere un po' di rispetto per tutti noi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Se non ci sono altre richieste d'intervento sulle comunicazioni possiamo anche proseguire sull'ordine dei lavori.
Se la Giunta vuole intervenire altrimenti io proseguo.



GRIMALDI Marco

Dicevo a lei, Presidente. Se la Giunta non interviene, perché ha fatto una figuraccia, lo capisco e non voglio l'errata corrige dell'Assessore Marrone.
Dicevo a lei. Le abbiamo fatto una richiesta e abbiamo detto: "Come mai non ha incontrato anche lei e non si è fatto promotore di questo incontro?.
Possiamo richiederlo? Può sentire cos'è successo?". Perché anche questa cosa non funziona! Cioè, quando mai non abbiamo interrotto un Consiglio regionale per incontrare tutti insieme i soggetti che si stanno incontrando solo con la Giunta e non con i Capigruppo? Io credo che non sia giusto.



PRESIDENTE

Normalmente, non è la situazione da remoto; normalmente, i presìdi vengono svolti davanti a Palazzo Lascaris con la presenza dei Consiglieri e dei Capigruppo. Attualmente, stiamo svolgendo un Consiglio regionale e proseguiamo con il Consiglio regionale.
Poi, se ci sono delle associazioni che hanno necessità, chiederemo loro di fare richiesta esplicita di un intervento e di incontro da remoto nelle prossime ore; lo possiamo svolgere tranquillamente nella pausa pranzo, come è sempre avvenuto anche in presenza.
Adesso, proseguiamo sull'ordine dei lavori del Consiglio, come prescritto dal calendario. Chiedo se ci siano ulteriori richieste d'intervento altrimenti, passerei al punto successivo, il punto 2), relativo alla proposta di legge n. 99.
La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Non so se lo devo chiedere in questo momento o appena apriamo il punto 2) all'o.d.g., ma con la presente formalizzo la richiesta di rinvio in Commissione della proposta di legge n. 99, ai sensi del Regolamento. Se insieme a me lo fanno altri due Consiglieri Capigruppo, le chiedo di mettere in votazione la proposta, ovviamente prima di iniziare il punto 2) e quindi di poter fare un intervento a favore della richiesta.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere, sull'ordine dei lavori.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Il Presidente Gallo mi ha preceduto di un secondo nel chiedere la parola in chat: anche io volevo intervenire per chiedere il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 99.
Sappiamo che l'articolo 37 del Regolamento, al comma 5 prevede che, qualora la richiesta la faccia la Commissione o almeno 3 Consiglieri regionali, un provvedimento richiamato in Aula può essere rinviato in Commissione, se l'Aula si esprime a maggioranza in tal senso.
Chiaramente, questa è una richiesta che viene ancora prima delle preliminari, perché va fuori da quello che il Regolamento prescrive per le pregiudiziali, per le sospensive e per le questioni preliminari, che verranno dopo, ma è proprio una richiesta a monte di rinvio in Commissione.



PRESIDENTE

Grazie. In base all'articolo 37, comma 5, del Regolamento occorrono 3 Consiglieri.
La parola alla Consigliera Frediani



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ribadisco quando ho scritto in chat, quindi sottoscrivo la richiesta dei Consiglieri Gallo e Bertola e chiedo di riportare in Commissione il testo di legge.



PRESIDENTE

Grazie. Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Sì, grazie.
Volevo solo motivare questa richiesta, e lo dico anche a beneficio dei lavori d'Aula, del lavoro degli Uffici e dei tecnici. Credo che la richiesta del Consigliere Gallo sia una richiesta di buonsenso, che in realtà avvantaggi più il lavoro della maggioranza che delle opposizioni.
Come avrà colto, con oltre 20.000 emendamenti, stiamo parlando se calcolare un minuto e mezzo a votazione, senza parlare della discussione che immagino spero - abbiate voglia di fare, perché se non avete voglia neanche di discutere, siamo messi male. Solo di votazioni abbiano davanti, con un minuto e mezzo a testa, 500 ore di votazione, quindi 40 giornate lavorative di 12 ore (immagino non vogliate far fare gli straordinari agli Uffici oltre le 12 ore). Se addirittura volete tornare in presenza, ci metteremo un mese e mezzo/ due mesi a fare questa discussione in Aula.
Credo che il Consigliere Gallo vi stia dando un exit strategy, tra l'altro una strada non bellicosa. Vi sta dicendo: "Torniamo in Commissione iniziamo a discutere di quello che davvero volete mettere sul piatto perché abbiamo appreso ieri notte, anzi stamattina, che il testo di legge che con tanta urgenza avete richiamato in Aula non è neanche più lo stesso e che ci sono emendamenti, da parte delle forze di maggioranza, diversi l'uno con l'altro, in alcuni casi chiedono le deroghe, in altri dicono di prendere un altro anno di tempo".
Insomma, lei davvero, Presidente Allasia, vuole fare questa discussione in diretta streaming? Non ha più senso ritornare in una Conferenza dei Capigruppo e discutere se ha senso rimettere, almeno dentro una discussione di Commissione, parte di questo testo? Che senso ha non accettare questa proposta? Credo sia una delle possibilità che avete davanti per evitarvi figuracce, ma, soprattutto, per evitare a tutti noi e ai piemontesi tantissimo spreco di tempo e, ai nostri dipendenti, un mese e mezzo di lavoro davvero infernale e durissimo, per ottenere che cosa? Una corsa contro il tempo che non riuscirete nemmeno a fare, visto che non avrete il tempo di approvarla in questo mese? Quindi, Presidente Allasia, le chiederei di mettere ai voti la proposta del Consigliere Gallo, ma se - visti i dubbi che vedo sui volti della maggioranza - volete sospendere i lavori, possiamo riprendere con questo voto all'inizio della seduta del pomeriggio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo per chiedere il rinvio in Commissione di questa di proposta di legge e vorrei motivarlo.
Ormai sono quasi due anni dall'inizio di questa legislatura e abbiamo avuto modo di confrontarci tante volte in Aula e tante volte in Commissione.
Tutte le volte che siamo passati dalla Commissione con delle norme siamo sempre riusciti a migliorarle e, comunque, a trovare qualche piccolo punto di incontro, anche perché il normale iter dovrebbe essere questo: se ne discute in Commissione in maniera più costruttiva possibile e poi si arriva in Aula.
È ovviamente una forzatura portare direttamente in Aula un provvedimento assolutamente non condiviso dalle opposizioni, ma mi sembra di capire neanche all'interno della maggioranza; quindi ci costringerete a stare qui visto che non siamo stati coinvolti nella discussione del provvedimento.
Quello che possiamo fare è ricavare degli spazi di confronto e di discussione, per accendere le luci su quello che sta succedendo. Ci costringete ad avere questo atteggiamento ostruzionistico, perché noi avremo un atteggiamento chiaramente ostruzionistico rispetto a questa norma, perché non c'è stato un minimo di condivisione e un percorso corretto dal punto di vista legislativo.
Noi chiediamo di poter andare in Commissione e di discutere questa norma di analizzare i dati insieme, di vedere esattamente cosa sta succedendo e quali sono le problematiche, come normalmente dovrebbe essere fatta una legge.
Si dice "conoscere per deliberare" (lo diceva un piemontese molto famoso Einaudi, e mi piace sottolineare ogni volta questa sua frase). E la Commissione è il luogo adatto per conoscere e confrontarsi, non una forzatura in Aula, che porterà solamente a scontri, ad allungamenti dei tempi e ad un nulla di fatto. Abbiamo le possibilità di fare opposizione perché siamo ancora in democrazia, per fortuna; quindi, vi suggerisco di riportare il testo del provvedimento in Commissione e trovare insieme punti di convergenza, laddove dovessimo trovarli. Questo, ovviamente, dipende anche dalla maggioranza.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Anche se già tre colleghi hanno richiamato l'argomento, lo rifaccio anch'io e le ricordo che questa mattina, non più di tre ore fa, ero intervenuto al riguardo dicendo: "Facciamo attenzione a non sprecare tempo, perché qui la discussione si fa lunga, ci sono gli strumenti per prolungarla ulteriormente".
Io richiamo al senso di responsabilità di tutti in questa occasione nel dire: "Riportiamo in Commissione la discussione e l'approfondimento della materia", perché, tra l'altro, sono emersi fatti nuovi nel frattempo, cioè non c'è solamente l'opposizione che fa le sue considerazioni, ma addirittura parte della maggioranza. Sappiamo che su questo - l'ho già richiamato questa mattina - non c'è uniformità di vedute, ma vediamo anche che altre parti della maggioranza hanno elementi nuovi da introdurre nella discussione. A maggior ragione, quindi, dal nostro punto di vista, per tanti motivi diversi, ci sono gli argomenti per tornare in Commissione.
Non vorrei - per ora non è capitato - come capita spesso, che la necessità dell'opposizione di portare le sue giuste ragioni inacerbisse ulteriormente gli animi. L'invito, quindi, è di evitare che questo capiti e a tornare a una discussione piana sugli argomenti, in modo da chiarirsi meglio le idee proprio alla luce dei nuovi elementi intervenuti all'interno della Commissione, sia per una ragione che ho già detto stamattina, cioè lo spreco di tempo di tutti noi, sia perché mi sembra che, al momento, non ci siano le condizioni per approfondire o entrare nel merito della questione in Aula.
Invito lei, Presidente, ad accogliere la richiesta che le opposizioni le stanno facendo di riportare in Commissione l'argomento, per poter lì approfondire e ritornare in Aula con un maggior univocità di intenti sulla materia che tanti elementi di contrasto sta evidentemente generando.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Giaccone.
Non essendoci altri interventi, metterei in votazione la richiesta del richiamo in Commissione, in base all'articolo 37, comma 5, del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di rinvio in Commissione della proposta di legge n. 99.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



VALLE Daniele

Presidente, le chiedo di aggiungere il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame della proposta di legge n. 99.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame proposta di legge n. 99 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)" (Questioni sospensive)


PRESIDENTE

. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Marello



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento, volevo porre una richiesta di sospensiva, chiedendo il rinvio della discussione di questa proposta di legge per consentire un passaggio al CAL, a nostro parere fondamentale specie per questa legge; passaggio che non è stato fatto.
Come sapete, il passaggio al CAL è un atto assolutamente normale nella procedura che, in questo caso, attraverso il richiamo in Aula della proposta di legge, è saltato. Perché ritengo che, con riferimento a questa proposta di legge, sia un passaggio assolutamente necessario? Perché questa proposta di legge ha una ricaduta particolarmente significativa sugli Enti locali, in modo particolare sui Comuni, come, peraltro, ce l'aveva già l'attuale legge in vigore, cioè la n. 9 del 2016 in materia di gioco d'azzardo patologico.
Questo perché, prima ancora che entrasse in vigore la legge n. 9/2016 molti Comuni si erano attivati in autonomia, ad esempio attraverso ordinanze limitative del tempo in cui poter giocare alle slot, o limitative delle zone, o già prevedendo in maniera autonoma luoghi sensibili rispetto ai quali era necessario mantenere delle distanze. Questo perché? Perch evidentemente, il gioco d'azzardo patologico costituisce ormai una piaga nella nostra società, anche in quella piemontese.
Inoltre, sia la legge n. 9/2016 che questa proposta di legge n. 99 prevedono che i Comuni abbiano tutta una serie di competenze di controllo e di vigilanza, addirittura anche competenze sanzionatorie. Si ritiene, cioè che siano gli enti preposti a far rispettare la legge. Il fatto di non prevedere un preventivo passaggio al CAL di questa proposta di legge mi pare che violi sostanzialmente anche un rapporto di collaborazione istituzionale che non potrà non esserci nel caso in cui questa legge dovesse trovare approvazione (noi speriamo ovviamente di no e faremo di tutto perché ciò non accada). Inoltre, ci sembra fondamentale, in uno spirito di collaborazione, che gli Enti locali, in particolare i Comuni siano coinvolti e possano esprimersi. Qui stiamo facendo i conti senza l'oste principale. E l'oste principale, in questa vicenda del gioco d'azzardo, sono i Comuni, sono i consorzi socio-assistenziali, sono coloro che vivono quotidianamente al fronte rispetto ad una vicenda che, come dicevo, essere qualificata come piaga non significa esagerare, ma significa semplicemente descriverla per quello che è.
Pertanto, formalmente, sono a richiedere la sospensione della discussione di questa legge e il rinvio della proposta stessa al CAL per l'espressione del parere. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi per un chiarimento; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Sarò velocissimo, non voglio farle perdere tempo.
Vorrei intervenire su questa pregiudiziale esposta dal collega Marello ma ne avrei anche un'altra da illustrare. Glielo dico, così ci regoliamo con tutti i colleghi: perché ciascuno di noi (ipoteticamente, non è detto che lo vogliamo fare tutti) potrebbe avere delle questioni pregiudiziali da presentare. Ci dice se possiamo anche intervenire su quelle dei colleghi? Perché l'altra volta era successo.
Se possiamo intervenire adesso sulla questione sollevata dal collega Marello, io le chiederei la parola, prima di illustrare un'altra questione pregiudiziale, precludendo ad altri la possibilità di intervenire su quella del collega Marello. Posso avere questo chiarimento?



PRESIDENTE

Ogni Gruppo può intervenire per tre minuti su ciascuna questione pregiudiziale.



GRIMALDI Marco

Quindi - lo dico a beneficio dei colleghi, perché so che vorranno intervenire per esporre altre questioni pregiudiziali - io prenderei la parola, se lei è d'accordo, sulla pregiudiziale del collega Marello.



PRESIDENTE

Adesso può intervenire sulla questione pregiudiziale sollevata dal Consigliere Marello; successivamente, potrà intervenire su quella avanzata dal collega Ravetti o del collega Preioni o Bertola. e così via.
Ha tre minuti.



GRIMALDI Marco

Va bene, va bene.
Allora mi prenoto come primo Gruppo per intervenire sulla pregiudiziale del Consigliere Marello. La mia questione pregiudiziale la illustrerò dopo la pausa pranzo.
Io credo che il Consigliere Marello abbia detto una cosa molto sensata come suo solito (lo ringrazio per il contributo che ha dato oggi e che dà costantemente nelle Commissioni).
Ha ragione quando sostiene che gli Enti locali sono i principali attori della legge esistente. È una legge che ha dato finalmente degli strumenti di regolazione, concedendo a tanti Comuni la possibilità di opporsi ai ricorsi che erano già avvenuti.
Vorrei ripercorrere un minimo di storia; visto che abbiamo diverse settimane davanti, sarebbe giusto ricordare com'è iniziato il tutto.
Diversi Comuni avevano presentato una proposta di legge al Consiglio regionale (al Presidente). Il Partito Democratico, insieme a noi e insieme ad altre forze del centrosinistra, avevano un'altra proposta, così come le forze di opposizione di allora. Ovviamente, il Consigliere Bertola ricorderà bene che il Movimento 5 Stelle aveva una sua proposta, ma il contributo è arrivato da tutti. Quel confronto però è avvenuto. Presidente mi dica quanto posso ancora parlare.



PRESIDENTE

Avete tre minuti, quindi ha ancora venti secondi.



GRIMALDI Marco

Ancora un minuto per dire che quel confronto è stato.



PRESIDENTE

Veramente ho detto "venti secondi", comunque prosegua.



GRIMALDI Marco

Venti secondi. però devo finire la frase, Presidente: soggetto predicato verbale, complemento; mi faccia almeno finire.



PRESIDENTE

Solitamente si arrotonda a trenta secondi, non al minuto! Prego, prego. Prosegua.



GRIMALDI Marco

Volevo solo dire che insieme ai colleghi ci siamo confrontati con tutti gli Enti locali; abbiamo fatto una proposta di sintesi e - lo dico per l'ennesima volta - quella legge è stata approvata all'unanimità.
Come minimo, riteniamo che la questione pregiudiziale sollevata dal Consigliere Marello debba essere accolta, perché crediamo che il confronto con il CAL e con gli Enti locali sia prioritario. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Vedo che si sono iscritti dei Consiglieri ad intervenire, per cui direi di procedere per ordine.
Al momento è in discussione la pregiudiziale presentata dal Consigliere Marello, sulla quale ciascun Gruppo può intervenire per tre minuti.
Successivamente, passeremo all'illustrazione delle successive questioni pregiudiziali, in modo tale da non dimenticare nessuna richiesta di intervento.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Voglio intervenire anch'io su questa questione pregiudiziale avanzata dal Consigliere Marello, che trovo assolutamente sensata. Lui è stato Sindaco e io Consigliere durante il suo mandato, quindi ricordo bene l'importanza e il ruolo che hanno avuto i Comuni in questa partita di prevenzione.
Uno dei pochi strumenti che avevano i Comuni (non era l'unico, ma era sicuramente uno dei pochi) era appunto quello di andare a regolamentare l'orario, ponendo delle limitazioni. Furono organizzati anche incontri con i Sindaci dei Comuni limitrofi per evitare il cosiddetto "pendolarismo del gioco d'azzardo". Insomma, si cercò di fare rete fra i vari Comuni per evitare che non si potesse giocare in un paese ma lo potesse fare in un altro a poca distanza. Per cui credo che la richiesta di fare un passaggio al CAL e di coinvolgere di più gli Enti comunali su questo argomento sia veramente da accogliere, per rendere la discussione un po' più morbida rispetto a quella che stiamo affrontando in questo momento. Mi sembra che siamo partiti un po' male, Presidente, con questa discussione. La vedo un po' male. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente Bertola; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo sulla questione pregiudiziale posta dal Consigliere Marello, per rinforzarla e per comunicare il mio sostegno a questa richiesta. Perché il CAL? Ragioniamo sulle motivazioni che hanno spinto il Consiglio regionale a legiferare sul tema: la sanità e non altro. E ragioniamo però su quello che c'era sul territorio. Signori, avevamo una macchinetta ogni 30 metri sul territorio piemontese. Le famiglie in difficoltà a chi si rivolgono? Al Presidente Cirio? Al Consigliere Bertola? Al Presidente Leone? No, si rivolgono al Sindaco. C'era un problema con gli Enti locali e con i Sindaci, che avevano bisogno anche loro di uno strumento legislativo.
Nella proposta di legge n. 99 sparisce - non so se per un copia/incolla malfatto, perché quello è un copia/incolla - la norma che permetteva ai Sindaci di emettere delle ordinanze sugli orari, possibilmente accordandosi tra loro, in modo da evitare il pendolarismo del gioco. Quindi, se in un'area omogenea un Comune fermava il gioco dalle ore 13 alle 16, tutti lo fermavano dalle ore 13 alle ore 16.
Questa legge aveva avuto un impatto sul territorio? Certo che l'ha avuto! E quindi una legge che va ad abrogare una norma che aveva un impatto importante e positivo sul territorio deve passare attraverso il CAL. I Sindaci devono potersi esprimere su questa legge.
Questa è assolutamente una pregiudiziale fondatissima e, ripeto, ha il nostro sostegno e il nostro voto favorevole. Con questo si è mancato di rispetto anche ai Sindaci del Piemonte, che sono di tutti i colori politici, perché sono di centrodestra, di centrosinistra e liste civiche.
Ricordo che parecchi sindaci di centrodestra hanno svolto delle attività molto importanti nel loro Comune a contrasto del gioco d'azzardo patologico, anche attraverso le ordinanze che riguardano gli orari del gioco. È grave non passare per il CAL. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Possiamo rimandare questo intervento a dopo, visto che sono le ore 13?



PRESIDENTE

Dopo l'intervento del Consigliere Ravetti non ci sono altre richieste.
Chiudiamo la discussione sulla pregiudiziale posta dal Consigliere Marello.
Prego, Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Presidente, attraverso lei mi rivolgo al collega Lanzo, che stimo e che è persona perbene, che è Presidente della VII Commissione Autonomia ed Enti locali del Piemonte. E, attraverso lei, mi rivolgo al collega Lanzo che presiede quella Commissione, per chiedergli di sostenere questa pregiudiziale del collega Marello, perché il Presidente della VII Commissione è un uomo coerente delle istituzioni. Si è insediato alla Presidenza con un obiettivo, quello di mettere al centro delle azioni legislative di quest'Aula le Autonomie locali, i sindaci, gli amministratori dei nostri Comuni. E un passaggio legislativo così importante, che ha reso negli ultimi anni protagonisti i Comuni e i Sindaci del nostro territorio, tutelandoli rispetto alle loro ordinanze, non pu non prevedere un confronto serio con queste istituzioni così fondamentali per il Piemonte, nel luogo che, per Statuto, è previsto, cioè il CAL.
Non voglio porre la questione sul piano politico, perché potrei rilevare l'incongruenza e l'incoerenza della più importante forza della politica di maggioranza di quest'Aula, quando sostiene l'importanza del decentramento locale e quando poi agisce con la conservazione del neocentralismo regionale. Non voglio porla sotto questo aspetto, però prego lei Presidente Allasia, di conferire con il Presidente della VII Commissione affinché si possa convincere la maggioranza a trasferire questa discussione innanzitutto al CAL.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste di intervento sulla sospensiva presentata dal Consigliere Marello. Credevo fossero finite, ma hanno chiesto la parola i Consiglieri Ruzzola, Magliano e Giaccone.
Essendo passate le ore 13, sospendiamo i lavori, che riprenderanno alle ore 14 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata e successivamente riprenderà il lavoro dell'Aula.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.04)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.00 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 694 presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 695 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 696 presentata dal Consigliere Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 697 presentata dalla Consigliera Disabato, cui risponderà l'Assessore Icardi interrogazione a risposta immediata n. 691 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Marrone; interrogazione a risposta immediata n. 692 presentata dalla Consigliera Canalis, cui risponderà l'Assessore Gabusi; interrogazione a risposta immediata n. 693 presentata dal Consigliere Martinetti, cui risponderà l'Assessore Gabusi.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.
Ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, sull'interrogazione a risposta immediata non sono previste repliche.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 695 presentata da Gallo, inerente a "COVID Hotel Piemonte"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 695.
La parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ho presentato quest'interrogazione urgente per riaccendere l'attenzione su uno dei pilastri che era stato annunciato come piano per affrontare la seconda ondata ad agosto di quest'anno.
Rispetto a questo tema si è discusso molto sulla necessità d'individuare dei COVID hotel da mettere a disposizione delle ASL e delle nostre Aziende ospedaliere, per dare una collocazione a tutte quelle persone asintomatiche o paucisintomatiche o, comunque, ancora positive anche dopo il ricovero in ospedale, che non potevano tornare nelle proprie abitazioni, ma che avevano necessità di terminare il proprio periodo di quarantena e il proprio isolamento e, quindi, avere un luogo dove essere assistite, evitando così quello che, ahimè, è stato uno dei problemi in questa situazione pandemica cioè i focolai all'interno delle famiglie.
Come sappiamo, non è sempre facile isolare nel caso in cui un familiare è positivo e quindi cercare di tutelare chi, fortunatamente, risulta negativo alla verifica del COVID-19.
Questa era una soluzione, tra l'altro, molto utilizzata anche in altri paesi proprio per dare uno sfogo, un'opportunità, una possibilità in più per permettere di fare terminare il periodo di quarantena e d'isolamento alle persone paucisintomatiche, quindi che non avessero necessità di un'ulteriore permanenza in ospedale, qualora ci fossero stati, o di accedere a delle cure ospedaliere.
Questo, come ho citato prima, era uno dei pilastri, giustamente, necessario per affrontare meglio la nuova pandemia; si era avviato un bando, anzi una manifestazione d'interesse più che altro, per raccogliere le disponibilità a novembre, quindi alla fine della seconda ondata, nel senso che si era avviato il percorso, ma non se n'è saputo più nulla. A noi non risultano e non abbiamo percezione né modo di approfondire l'effettiva attivazione di efficacia e di utilizzo per singola ASL sul nostro territorio di questo strumento e devo così dire, sommariamente, che a noi non risultano particolare strutture attivate per questo servizio.
Il question time verte proprio sul fare chiarezza rispetto ai COVID hotel su cos'è stato messo in campo e anche sulla prospettiva rispetto ai prossimi mesi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Ho seguito la questione, che poi è stata delegata alla Protezione civile che ha fatto le indagini di mercato. Ogni azienda ha fatto dei bandi per cercare delle strutture e alcune, anzi una quindicina sono state contrattualizzate nelle varie ASL piemontesi, altri hanno dato l'adesione ma per il momento non sono ancora stati attivati e lo saranno nel momento della necessità.
Se lei e d'accordo, le invio il file Excel con l'elenco di tutte le strutture, così potrà vedere la struttura, i posti letto, la data di attivazione, la data di fine convenzione e tutti i dati più significativi.
I setting assistenziali previsti da questa tipologia di struttura certamente sono leggeri, molto blandi, nel senso che è una vigilanza che viene fatta su persone che sostanzialmente stanno bene, che in molti casi preferiscono tornare a casa, ma abbiamo una rete di hotel attivati contrattualizzati e altri con possibilità di attivazione.
Le mando, attraverso gli Uffici, l'elenco di quelli attualmente operativi e convenzionati.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 694 presentata da Rossi, inerente a "Finanziamento per poliambulatorio dell'Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero e Poliambulatorio di Oleggio"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
694.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Questo question time chiede spiegazioni su due opere, a seguito di dichiarazioni fatte dal Presidente Cirio in diverse occasioni sul territorio novarese.
Riepilogo brevemente.
L'Ospedale di Borgomanero è un presidio di ottimo livello, si occupa dell'area nord della Provincia di Novara, ma, in realtà, dà risposte anche a buona parte della Valsesia; mentre il Poliambulatorio di Oleggio è un servizio di sanità territoriale che da tantissimo tempo richiede interventi di ammodernamento e miglioramento, di cui si discute da diversi anni e su cui c'era stato anche un accordo di programma già durante la Giunta Bresso di cui poi dirò.
Anche in questo caso, un poliambulatorio importantissimo, perché offre servizi, non soltanto alla città di Oleggio, ma a tutta la parte ovest, tra l'altro al confine con la Lombardia, quindi fondamentale anche per la migrazione in ambito sanitario.
A Borgomanero si sono ritenuti necessari, non dal sottoscritto, ma anche dall'Assessorato, interventi per aumentare la disponibilità dei servizi e ampliamento di una parte della struttura, in particolare per il DEA, non più in grado di gestire il pronto soccorso, che negli ultimi dodici anni Presidente, sono passati da diciotto milioni a circa quarantacinque milioni all'anno.
Il nuovo poliambulatorio di Oleggio rappresenterebbe un presidio sanitario importante, tanto più dopo le nuove consapevolezze che abbiamo acquisito durante la pandemia, sull'importanza della sanità territoriale.
Il Presidente Cirio, il 10 marzo 2021 ha annunciato la disponibilità di diciassette milioni di euro per interventi di ristrutturazione e ampliamento dell'ospedale di Borgomanero, e ha fatto anche riferimento a un piano di edilizia sanitaria regionale esistente o in lavorazione riferendosi invece al poliambulatorio di Oleggio, che però non è noto, a oggi, ai componenti del Consiglio regionale.
Lo stesso Assessore Icardi, nel novembre del 2019, aveva annunciato di voler intervenire con uno stanziamento di diciassette milioni di euro per interventi relativi all'ospedale di Borgomanero, ampliamento del pronto soccorso, creazione di un'area dedicata e protetta di osservazione breve intensiva, degenza temporanea e di un'area subintensiva, realizzazione di un nuovo padiglione collegato a quello centrale esistente (dove sarebbero stati trasferiti reparti attualmente presenti nella palazzina storica), il centro unico prenotazioni e la farmacia ospedaliera.
Analogamente, sempre dagli organi d'informazione abbiamo appreso che il Presidente Cirio ha dichiarato, durante una visita a Oleggio, di voler realizzare il nuovo poliambulatorio nella località Caminadina sottolineando che le risorse sono disponibili e che l'opera verrà inserita nel Piano di edilizia sanitaria.
Il problema è che nel Piano Socio Sanitario 2007-2010, approvato il 24 ottobre 2007, era presente la realizzazione di un nuovo centro, diciamo un poliambulatorio di Oleggio, per un importo pari a 3,7 milioni, ma avrebbe trovato collocazione non alla Caminadina, come dichiarato dal Presidente ma nell'ex ospedale in via Gaggiolo, come già da un protocollo siglato tra Regione, Comune di Oleggio e ASL Novara, ai tempi della Giunta Bresso. Fu poi l'Amministrazione comunale che, cambiando colore politico, non considerò più quel protocollo, indicando nella struttura della Caminadina una nuova area dove farlo.
Il problema è che non è stato aggiornato né il protocollo né, allo stato attuale, nessun documento ufficiale della Regione, perché l'unico Piano di edilizia sanitaria esistente è quello approvato nel maggio 2018, dove per si parla solo di grandi ospedali e non di queste cose.
Pur condividendo tale iniziativa, il Consiglio regionale non è a conoscenza degli elementi né finanziari né di programmazione e il poliambulatorio di Oleggio, purtroppo, non è nemmeno presente all'interno dei tantissimi progetti del documento Next Generation Piemonte, nella versione inviata ai Consiglieri, che è quella del 31 marzo 2021. Neanche per quanto riguarda Borgomanero, né per il poliambulatorio, risultano risorse approvate nel bilancio di previsione appena votato dal Consiglio 2021-2023.
Detto tutto questo, s'interroga l'Assessore regionale competente per conoscere tempi e fonti di finanziamento per la realizzazione dell'ampliamento dell'ospedale Santissima Trinità di Borgomanero e del nuovo poliambulatorio di Oleggio.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
In linea di massima, le informazioni raccolte dal Consigliere Rossi sono corrette. Con riferimento al presidio ospedaliero di Borgomanero, l'ipotesi progettuale che abbiamo realizzato (diciamo che adesso c'è uno studio di massima) prevede la realizzazione di un nuovo padiglione, con un intervento di riqualificazione finalizzato a ricavare degli spazi, ovviamente in adeguamento alla normativa vigente. Al contempo, permette la riorganizzazione operativa della struttura, indirizzata all'efficienza nell'impiego delle risorse tecnologiche e umane, che va nella direzione che lei ha citato e che non starò a ripetere, di quei reparti che abbiamo già condiviso con la Direzione generale dell'ASL. In questo modo, si riesce a ottimizzare tutte le attività attualmente svolte nel presidio ospedaliero.
Il costo stimato di questo intervento non è di diciassette milioni, ma è un po' più alto, è di venti milioni e 100 mila euro.
L'intervento è già inserito nel nostro progetto di riprogrammazione sanitaria ed è anche permesso dal fatto che risorse ex articolo 20 possono essere destinate di più a questa tipologia d'interventi, avendo finanziamenti più importanti, provenienti per esempio dall'INAIL, che ci permettono di spostare risorse su questi interventi.
Per quanto riguarda il poliambulatorio di Oleggio, l'ipotesi progettuale più recente dell'Azienda ne prevede una nuova sede, intanto per migliorarne le condizioni di fruibilità da parte degli utenti, con un costo stimato di circa sette milioni e 800 mila euro. Quest'intervento, anch'esso programmato, dovrà ovviamente essere sottoposto al Consiglio, ma è già inserito nel nostro progetto di riprogrammazione sanitaria. Anch'esso prende fondi dall'articolo 20, che possiamo destinare a questo tipo di operazioni.
Complessivamente, sono ventisette milioni e 900 mila euro destinati ai due interventi che il Consigliere ha appena citato.
A breve, quando sarà completo il progetto di programmazione sanitaria verremo in Consiglio per l'autorizzazione, ma questi fondi sono già nella nostra previsione.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 696 presentata da Grimaldi, inerente a "Grave situazione dei malati di Parkinson in seguito dell'emergenza COVID 19"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
696.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Marco Grimaldi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che l'Assessore conosca bene l'ordine del giorno. Le associazioni piemontesi che compongono il Comitato italiano delle associazioni Parkinson da tempo hanno promosso una campagna di sensibilizzazione che si chiama "Non siamo più pazienti". Le associazioni sono spazientite per una vicenda che l'Assessore conosce bene: più volte hanno denunciato la loro situazione drammatica, legata solo in gran parte alla crisi del COVID-19, alla pandemia ma, diciamoci la verità, la mancanza di riconoscimento della loro fragilità, soprattutto il Parkinson in stadi avanzati, la mancanza di linee guida per la prevenzione e per le cure domiciliari e per la gestione dell'eventuale ospedalizzazione, ha peggiorato tutto.
A ciò si è aggiunta la carenza addirittura degli stessi farmaci anti Parkinson, ma non so se questa vicenda invece è conosciuta da parte dell'Assessore. Tutto appare davvero insostenibile per le famiglie, già profondamente provate dalla patologia del proprio parente e dall'emergenza pandemica. Le persone affette da Parkinson o da altri parkinsonismi hanno un aggravamento dei sintomi motori e non motori, che possono determinare spesso gravi difficoltà respiratorie.
Nonostante ciò, la patologia non ci risulta inserita fra quelle con tempi certi per la vaccinazione al COVID-19 e, se capiamo bene, sulla base delle ultime disposizioni che abbiamo letto, ma anche da quello che ci diceva l'Assessore, è demandata solo al medico di medicina generale la valutazione delle fragilità dei pazienti, quindi caso per caso, con quelle anche solo nell'ambito regionale. Lo dicevamo l'altro giorno in audizione, Assessore se si ricorda, parlando di modalità di valutazione e tempistiche estremamente eterogenee: per esempio, su Torino e Cuneo abbiamo dei dati diversi che su Alessandria e Novara.
Appare per noi legittimo pensare che la malattia del Parkinson andrebbe comunque, inserita all'interno delle liste dei vulnerabili, prevedendo anche la vaccinazione, non solo del paziente, ma dei caregiver che, come sapete, sono segnati da questo conflitto dell'essere d'aiuto ai propri cari, ma non essere la persona che poi li contagia.
Come l'Assessore sa, se dalle ricerche di cinque anni fa, più o meno, erano 6,9 milioni le persone affette da Parkinson, si stima che entro il 2040 saranno quattordici milioni. Il Ministero della Salute ci dice che in Italia sono circa 230 mila, tuttavia gli studi parlano addirittura di 600 mila casi, quindi più di 400 mila non registrati come malati.
Nella graduatoria nazionale per l'indice di vecchiaia il Piemonte si posiziona, come l'Assessore sa, al quinto posto e nel rapporto rispetto alla UE per indice di vecchiaia l'Italia è al 168,9%. Considerando che in Piemonte la popolazione residente al 1° gennaio 2020 era di quattro milioni, di cui un milione e 200 con età maggiore di sessant'anni e basandoci sui dati di prevalenza del Ministero della Salute, il Comitato Italiano Associazione Parkinson stima che sul nostro territorio vi siano fra le 12 mila e le 28 mila persone maggiori di sessant'anni affette da Parkinson e fra i 4.600 e 7.000 maggiori di ottantacinque anni.
Una lunga lista, una lista enorme. Ora, non so se l'Assessore sia riuscito ad ascoltare le associazioni o se, in qualche modo, è riuscito a discutere di questa delicata vicenda con il DIRMEI e con Rinaudo, ma credo che questa vicenda vada presa subito in considerazione.
L'8 marzo l'Accademia LIMPE-DISMOV e la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus hanno scritto al Ministero per chiedere tempi certi per la vaccinazione delle persone affette da Parkinson. Tra l'altro, in data 12 aprile le associazioni piemontesi hanno convocato una riunione urgente per discutere questa situazione e per chiedere aiuti alla Regione.
La scorsa settimana altri Consigli regionali come il nostro, in particolare quello della Liguria.



PRESIDENTE

Consigliere, abbia pazienza, ma ci sono altri interventi.



GRIMALDI Marco

È l'ultima frase. Le condizioni di salute rendono assolutamente urgente la loro vaccinazione contro il COVID, quindi chiedo all'Assessore come intenda intervenire presso il Ministero della salute al fine di farsi carico del problema esposto e affinché si stabiliscano tempi certi per la vaccinazione contro il COVID per le persone affette da Parkinson o altri parkinsonismi.
Grazie, Presidente, e mi scuso per il ritardo.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marco Grimaldi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente; buongiorno, Consigliere Grimaldi.
Noi ci siamo già attivati con il Ministero della salute proprio per le forme più gravi non solo di morbo di Parkinson, ma anche per le altre.
Queste tematiche le abbiamo sottoposte già in note di febbraio, soprattutto quando con il precedente Governo la situazione era un po' più confusa dal punto di vista delle priorità vaccinali.
Dal 10 marzo e successivamente, vista l'ordinanza del Commissario Figliuolo del 6 aprile, ci si attiene scrupolosamente alle indicazioni di priorità previste nella tabella uno per i soggetti estremamente vulnerabili (così li definiva la prima circolare). Questi soggetti hanno la priorità secondo un principio, che peraltro condivido, per cui coloro che dovessero contrarre l'infezione hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di patologia e finire in terapia intensiva, eventualmente con una prognosi nefasta. Pertanto, hanno la precedenza.
In questa tabella rientrano anche i soggetti affetti dal morbo di Parkinson, come le Regioni avevano già chiesto al Commissario Figliuolo quindi ci si riferisce per la priorità vaccinale alla tabella 2 "Soggetti affetti da handicap con connotazione di gravità, ai sensi della legge 104/92, articolo 3, comma 3".
Solitamente, i malati di Parkinson gravi, ovvero in fase avanzata, e anche i parkinsonismi gravi, rientrano in tale fascia di indicazioni (anche per le commissioni di servizio dei lavoratori dopo un'assenza da malattia) correlata a una vulnerabilità. Se hanno questo requisito, rientrano pienamente nell'indicata priorità vaccinale. Non è dunque necessario un ulteriore intervento normativo. Quello che oggi abbiamo è ampiamente sufficiente, ed è già previsto - ripeto - su richiesta delle Regioni.
Il tema degli estremamente vulnerabili, soprattutto in riferimento alle vaccinazioni, che richiedono tempi e impegni diversi rispetto a quelle ordinarie, e comportano anche dei rischi diversi, era stato affrontato dal DIRMEI tempo fa. Inizialmente, si era pensato di farli vaccinare nelle sedi ospedaliere dove questi soggetti accedono periodicamente (pensate ai dializzati, che accedono più volte alla settimana).
Tuttavia, considerati i tempi e considerata la necessità di vaccinarli velocemente, l'Assessorato ha dato un indirizzo al DIRMEI in modo da ampliare ad altri ospedali e a tutte le licenze vaccinali adeguatamente attrezzate, la possibilità di vaccinare questi soggetti estremamente vulnerabili. In questo modo, dovremmo incrementare la nostra capacità vaccinale verso questi soggetti, tra i quali - lo ribadisco - rientrano già da ora i soggetti malati di Parkinson grave e i parkinsonismi gravi.
Grazie, Presidente. Ho concluso. Spero di essere stato esaustivo.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 697 presentata da Disabato, inerente a "Trasmissione alle Aziende Sanitarie degli elenchi dei medici specializzandi disponibili per la campagna di vaccinazione anti COVID-19"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
697.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione la Consigliera Disabato; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
In realtà utilizzerò meno di tre minuti, perché questo è un tema che ho sollevato già in diverse occasioni con l'Assessore Icardi e riguarda il reclutamento dei medici specializzandi per la campagna vaccinale della Regione Piemonte.
Il 24 marzo è stato emesso un bando dal DIRMEI che serviva, appunto, a richiamare gli specializzandi per eseguire i vaccini presso i numerosi punti vaccinali presenti sul territorio.
Da quel che sappiamo, sono pervenute numerose adesioni (oltre 400) e questo indica, comunque, un forte interesse da parte dei giovani a mettersi a disposizione per questa importante campagna. Ovviamente, il bando risulta aperto per tutta la durata dell'emergenza, quindi i medici possono continuare ad aderire per tutta questa fase.
Fino a qualche giorno fa ci è stato detto che gli elenchi pervenuti al DIRMEI sarebbero stati trasmessi alle ASL per procedere alle assunzioni con le diverse modalità contrattuali. Tuttavia, da diverse ASL ci è pervenuta comunicazione secondo cui questi elenchi non sono arrivati. Noi non abbiamo richiesto l'accesso agli atti per verificare, per cui abbiamo colto l'occasione di un question time per chiedere all'Assessore intanto se sono stati trasmessi gli elenchi dei medici che hanno risposto alla domanda del bando. E, in caso affermativo, quanti contratti sono stati stipulati fino a oggi, perché sappiamo benissimo quanto sia importante accelerare la campagna vaccinale.
Le dosi pian piano stanno arrivando, per cui si aumenta la necessità di personale per le somministrazioni, ma anche per aprire eventuali altri centri che in questo momento risultano in stand by proprio per la mancanza di personale.
Sappiamo quanto questa categoria possa rivelarsi importante per velocizzare la campagna vaccinale, però vogliamo conoscere i tempi certi, cioè vogliamo sapere se gli elenchi sono stati trasmessi e, quindi, se questi medici sono stati contrattualizzati per potersi attivare nel più breve tempo possibile.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Sarah Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente; grazie, Consigliera.
Questo è un tema di pressante attualità: proprio questa sera si terrà una conferenza con il Commissario Figliuolo in Piemonte e uno dei temi da sottoporre alla sua attenzione è proprio la risoluzione della questione specializzandi.
Il protocollo d'intesa sottoscritto il 6 marzo tra Governo, Regioni Province autonome e Associazione dei medici.



PRESIDENTE

Assessore, le chiedo scusa, ma c'è un rumore di sottofondo che la accompagna da prima. Grazie.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Abbasso un po' il volume della Commissione salute in videoconferenza da Roma.
Dicevo, il protocollo d'intesa sottoscritto il 6 marzo tra Governo Regioni, Province autonome e Associazione dei Medici specializzandi ha, in effetti, previsto il coinvolgimento degli specializzandi in tutta la campagna vaccinale su base volontaria e al di fuori dell'attività formativa, dietro la corresponsione di un compenso orario.
In quella sede di accordo raggiunto in Commissione Salute, poi passato in Conferenza delle Regioni, veniva anche previsto l'impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti urgenti per lo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri e degli stipendi degli specializzandi, e anche a promuovere interventi normativi indispensabili per rimuovere, in relazione alla partecipazione degli specializzandi alla campagna vaccinale, tutte quelle incompatibilità previste dal decreto legislativo n. 368/1999.
In particolare, l'articolo 20, comma 2, lettera b) del decreto n. 41 del 2021, integrando l'articolo 1, comma 460 della legge n. 178 del 2020, ha fatto venire meno tali incompatibilità disposte dal decreto, come dicevo prima, n. 368 e ha anche individuato le risorse necessarie per pagare gli specializzandi, con tutti gli oneri accessori.
Ciononostante, l'inserimento dei medici specializzandi nella procedura per la somministrazione dei vaccini permane in capo al Commissario Straordinario, quindi c'è l'impossibilità, da parte della Regione e delle ASL, di contrattualizzarli.
L'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell'emergenza COVID comprende anche tale attività ed è, in esclusiva, a carico del Commissario Straordinario, nelle more di un'ordinanza, di una decisione o di un provvedimento che modifichi questa disciplina o, quantomeno, deroghe alla legge 41 del 2021, che consente di disporre la contrattualizzazione di questi specializzandi negli elenchi in questione, che sono stati raccolti dal DIRMEI (ad alcune ASL sono anche stati inviati, ma informalmente), stante il fatto che in questo momento non li possono contrattualizzare, fino a quando chiederanno una liberatoria, o una delega del Commissario, che ci permetta di contrattualizzarli.
Sono tanti; in alcuni altri casi si è riusciti con il decreto "Calabria" ma c'è una fetta importante di questi soggetti. Per noi sono oltre 400 che per effetto della norma nazionale, in questo momento non possiamo contrattualizzare, con sommo rammarico da parte dell'Assessore e anche delle Aziende che sono in difficoltà con il personale.
Credo di essere stato esaustivo.



PRESIDENTE

Ringraziamo e licenziamo l'Assessore Luigi Icardi.


Argomento: Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist.

Interrogazione a risposta immediata n. 691 presentata da Magliano, inerente a "Salviamo il Villaggio Olimpico di Bardonecchia"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
691.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio e saluto l'Assessore Marrone; oggi, con lui, tutta una serie di atti insieme.
Mi pare sia molto chiaro quello che chiediamo. Come sapete, e avevamo affrontato il tema anche in Consiglio comunale a suo tempo, la Fondazione 20 Marzo nel 2006 (in qualità di partner del pubblico, con il 10% delle quote societarie), insieme a un'altra società privata, la GET-Live 2 (partner privato con il 90% di quote, all'interno del quale il principale azionista è una realtà ben nota a tutti i torinesi, a tutti piemontesi, per la sua leadership mondiale nella produzione e organizzazione di concerti) costituisce Parcolimpico s.r.l., con il compito di gestire le strutture patrimonio legate ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
La principale finalità di Parcolimpico è l'organizzazione e la promozione di eventi di natura sportiva, culturale, musicale e sociale all'interno delle strutture olimpiche, in nome e per conto degli enti pubblici proprietarie delle strutture.
La Fondazione 20 Marzo ha concesso gratuitamente, con convenzione trentennale, a Parcolimpico s.r.l. la gestione delle strutture olimpiche tra cui il Villaggio Olimpico di Bardonecchia. Tralascio le altre strutture, che in qualche modo sono state assegnate a soggetti che poi non sono stati in grado di farle fruttare, per cui non entro nel merito e parlo solo del Villaggio Olimpico di Bardonecchia.
In virtù della sopracitata convenzione, le spese per la manutenzione ordinaria sono a carico di Parcolimpico s.r.l., mentre le spese straordinarie sono a carico della Fondazione, quale bene ottenuto in concessione cinquantennale dalla Regione Piemonte, quindi l'immobile è anche di Regione Piemonte.
Dal 2011, il Villaggio Olimpico di Bardonecchia, a seguito di una procedura a evidenza pubblica, è gestito dalla DOC, cooperativa che a Torino è nota per gestire anche tutta una serie di progetti, assolutamente ottimi per la loro realizzazione, legati al social housing e non solo, ed è leader italiana nel settore dell'accoglienza turistica e nell'ambito dei servizi e della residenzialità sociale.
La cooperativa riconosce a Parcolimpico s.r.l. un canone annuale che si aggira attorno al milione di euro.
Il tema è fondamentalmente questo: questa realtà, entrata dopo una precedente gestione fallimentare, in questi nove anni ha rialzato le sorti di questa struttura, sviluppando sia il turismo invernale, Presidente, sia il turismo estivo, cosa che prima era totalmente mancante, dimostrando capacità da questo punto di vista.
Il Villaggio Olimpico ospita ogni anno, tra estate e inverno, circa 30 mila turisti e offre lavoro a oltre 100 persone.
Poi è arrivata la pandemia e i vari DPCM non hanno consentito a questa cooperativa di lavorare per oltre dieci mesi. Inoltre, questa cooperativa non rientrava all'interno dei codici ATECO previsti per i ristori. A gennaio 2021, il Comune di Bardonecchia ha riconosciuto al Villaggio Olimpico un contributo di 20.966 euro, come aiuto per affrontare la difficile situazione.
Il Villaggio Olimpico rappresenta un punto di forza per l'offerta turistica del comprensorio di Bardonecchia e perderlo, anche in vista delle prossime Universiadi 2025, sarebbe imperdonabile.
Le conseguenze di una chiusura o di un ridimensionamento sarebbero drammatiche, anche dal punto di vista della perdita di posti di lavoro. Noi sappiamo che, in questo momento, i gestori della cooperativa DOC stanno chiedendo una riduzione importante degli affitti, com'è capitato in mille altre occasioni; riduzione degli affitti che non viene concessa da parte di Parcolimpico.
Visto, però, che Parcolimpico è, in parte, anche di proprietà di Regione Piemonte, e avendo noi dato questo bene gratuitamente, con quest'interrogazione vogliamo sapere come questa Giunta abbia intenzione d'intervenire nei confronti di Parcolimpico s.r.l. e Fondazione 20 Marzo per tutelare il futuro del Villaggio Olimpico di Bardonecchia, attualmente gestito da questa cooperativa.
Parliamo di posti di lavoro e di competenze, dal punto di vista di gestione del turismo invernale ed estivo e, nello stesso tempo, siamo preoccupati del fatto di non procedere, come tanti altri proprietari o gestori d'immobili, rispetto a coloro che in questo momento li stanno utilizzando cioè, non intervenire con un calmieramento degli affitti ci pare assurdo con il rischio - e concludo, Assessore - che s'inneschi tutta una serie di conseguenze legate alla perdita di posti lavoro, al non essere attrattivi dal punto di vista dell'offerta, quindi danneggiando tutto l'indotto che in questi anni è stato costituito.
Proprio perché siamo in parte all'interno, come istituzione, della Fondazione (e il bene è un bene di Regione Piemonte, ancorché con tutta la costruzione giuridica fatta) vorremmo capire che cosa intende fare Regione Piemonte su questa vicenda.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Maurizio Marrone; prego.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore al post olimpico

Sì, confermo che la ricostruzione del Consigliere interpellante Silvio Magliano è corretta. Purtroppo, però, la costruzione giuridica, cui ha fatto cenno in conclusione, ha un suo peso importante, perché è quella la panoramica in cui ci troviamo a muoverci, con tutti i limiti che questa ci impone.
In particolare, il problema del canone, che è quello cui faceva riferimento nell'oggetto, costituisce, dal punto di vista formale, un rapporto tra privati, perché questa è la forma, l'aspetto e, quindi, anche la disciplina giuridica di Parcolimpico.
Ricordo che la Regione partecipa all'interno di Fondazione 20 Marzo già in quota minoritaria rispetto ai partner, che sono Città di Torino, Città metropolitana di Torino e CONI e, a sua volta, la Fondazione 20 Marzo concorre appena al 10% di Parcolimpico. Ora, diciamo che, al di là di una suasion di natura politica, non ha uno strumento giuridico d'intervento diretto.
Confermo che è stato proposto a Parcolimpico quello che ricordava e chiedeva il Consigliere Magliano, come appello a una riduzione del canone in ragione delle difficoltà di questi tempi; Parcolimpico, però, non ha manifestato, finora, nessuna disponibilità a rinunciare a quella che si sta riducendo quasi all'unica entrata in questo periodo, alla luce dell'impossibilità, in quest'anno abbondante di pandemia (perché sappiamo che si estenderà anche nei prossimi mesi), di trarre profitto dall'attività principale, che è quella di organizzazione eventi nelle strutture di cui dispone.
Finora, questa mediazione è stata infruttuosa e l'unica strada che abbiamo come Regione, è provare a facilitare questa mediazione tra privati, per per completezza e per onestà intellettuale è il caso di ricordare che i tentativi che sono stati intrapresi fino adesso non hanno cagionato alcun risultato.



MAGLIANO Silvio

Presidente, chiedo se l'Assessore può inviarmi una nota scritta.



PRESIDENTE

Chiediamo all'Assessore.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore al post olimpico

È quello che ho detto e nulla di più, però non abbiamo problemi a inoltrarvelo.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Assessore.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Trasporti su gomma

Interrogazione a risposta immediata n. 692 presentata da Canalis, inerente a "Realizzazione del Contratto di Servizio SFM con Trenitalia, comprensivo della tratta ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
692.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'interrogazione a risposta immediata è molto attesa dal territorio, sia dagli abitanti della città di Pinerolo sia da quelli della Val Pellice, ma non solo, perché interessa anche gli abitanti del Bargese, che vi gravitano per raggiungere Torino sui mezzi di trasporto di competenza della Val Pellice.
Tralascio la storia della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice, una storia molto interessante che ho illustrato in premessa per concentrarmi sugli ultimi nove anni. Nel 2012, considerata la particolare situazione economico-finanziaria della Regione Piemonte, la tratta Pinerolo-Torre Pellice fu sospesa dalla Giunta Cota, come molte altre linee ferroviarie secondarie.
Successivamente, nel 2019, Trenitalia si è aggiudicata il bando di gara per la gestione del servizio ferroviario metropolitano, comprendendo nella propria proposta anche la tratta Pinerolo-Torre Pellice. Questo contratto è stato firmato l'8 ottobre 2020 e vi è compresa anche questa tratta, con una proposta fatta da Trenitalia di quattordici corse al giorno; il contratto ha una durata di quindici anni, fino al 2035. In questo momento, la Val Pellice è collegata da un trasporto pubblico locale rappresentato essenzialmente da autobus, circa 150 passaggi giornalieri.
La domanda che ci poniamo è questa: essendo questa tratta ferroviaria compresa nel contratto di servizio firmato da Trenitalia nel 2020, volevamo capire, sotto un profilo strettamente giuridico, se in base al Codice degli appalti, ma non solo in base a questa fonte normativa (pensiamo, ad esempio, anche alla legge regionale n. 1 del 2000 e al Regolamento comunitario n. 1.370 del 2007), sembra che la mancata riattivazione della linea ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice sia coerente con il contratto di servizio firmato dall'aggiudicatario della gara d'appalto.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Gabusi per la risposta.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente.
Apprezzo che la Consigliera Canalis, perché di solito si fanno le interrogazioni che hanno una premessa e poi la domanda viene sempre tralasciata, abbia rispettato fedelmente l'interrogazione, quindi si è concentrata sulla domanda e le premesse sono parte integrante. La domanda che lei fa è molto specifica, quindi cercherò di dare elementi essenziali che sono questi.
Nel corso della procedura per l'affidamento del Servizio Ferroviario Metropolitano SFM, l'Agenzia della mobilità piemontese, nell'ambito della libertà di proposta progettuale lasciata agli operatori economici interessati, aveva fornito una serie d'indicazioni di possibili ambiti di miglioramento del servizio, quelli, cioè, che sono definiti le "possibili migliorie". Tra questi vi era anche indicata la riattivazione del servizio nella tratta Pinerolo-Torre Pellice sospesa nel 2012.
Nella propria offerta, Trenitalia ha previsto la riattivazione dei servizi ferroviari da Pinerolo a Torre Pellice con un treno ogni due ore per un totale di quattordici treni al giorno. Gli scenari previsti nell'offerta recepiti nell'allegato 1 del contratto di servizio, non sono vincolanti e costituiscono il quadro di riferimento su cui impostare l'evoluzione del servizio.
Infatti, l'ente concedente (Agenzia della mobilità piemontese), come prevede l'articolo 5, può richiedere variazioni sul programma di esercizio cioè sulla definizione degli orari e della periodicità dei treni.
l'operatore economico (Trenitalia) è tenuto a recepire le variazioni richieste, fatta salva la capacita della rete e la disponibilità delle tracce, previa verifica congiunta tecnica ed economica (articolo 5.3). Le variazioni del programma di esercizio avvengono in occasione dei cambi orario di giugno e dicembre secondo le tempistiche.
Come previsto dall'articolo 41 del contratto di servizio, sulla base del programma di esercizio approvato per l'anno di competenza viene determinata e calcolata annualmente la compensazione complessiva.
Questo per dire che quel caso - non solo quello: penso ad altri casi che ci sono sulla rete e il più eclatante è quello della Torino-Ceres evidentemente, non può essere esercito da Trenitalia, in quanto non interconnessa alla rete fino a gennaio 2023, essendoci lavori proprio per l'interconnessione. È chiaro, quindi, che quella linea non verrà esercita fino a quando non ci sarà la disponibilità completa della tratta e non verrà pagata.
A tutto questo scenario normativo, che è la risposta vera dell'interrogazione, va aggiunto, altrimenti non si capirebbero le motivazioni tecniche, che in quell'offerta vi è allegato il costo per svolgere quel servizio. Non è un costo che viene svolto gratis da Trenitalia sul pacchetto complessivo, ma è un costo che, se andiamo a spalmarlo sulla completezza dell'anno, cioè realizzando i 365 giorni supera il milione di euro.
Sappiamo bene che oggi, in queste condizioni economico-finanziarie di contratto che abbiamo e di trasporto pubblico in Piemonte, non è nelle disponibilità della Regione Piemonte, senza dimenticarci, perché c'è un convitato di pietra, che è una linea ferroviaria con problemi infrastrutturali, che dev'essere ammodernata, sistemata e ha problemi importanti su alcuni nodi critici e sui passaggi a livello che, se non sbaglio, sono, in media, uno ogni 400 metri su tutti quei sedici chilometri.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la risposta.


Argomento: Trasporti su ferro

Interrogazione a risposta immediata n. 693 presentata da Martinetti inerente a "Abbattimento barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di Savigliano"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
693.
La parola al Consigliere Martinetti per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Parliamo della stazione di Savigliano, che si trova sulla linea Torino Savona, e serve anche la diramazione per quella che è la linea ferroviaria Savigliano-Saluzzo. È una stazione storica che risale al 1850 ed è sviluppata su due livelli, composti da tre binari. I binari due e tre sono dedicati alla linea Torino-Savona, mentre il binario uno è dedicato alla linea per Saluzzo.
È da considerare che questo binario è facilmente accessibile, mentre gli altri due sono più complicati da raggiungere per chi ha problemi a deambulare.
È una stazione che rappresenta un importante polo di scambio ed è utilizzata da molti utenti, studenti e lavoratori, che raggiungono sia il capoluogo piemontese sia altre località. Nonostante le manutenzioni effettuate negli anni, gli utenti hanno più volte rilevato - e li abbiamo anche sentiti in audizione - le oggettive difficoltà di utilizzo di questo servizio, che riteniamo primario, a causa delle numerose barriere architettoniche che impediscono, a persone con difficoltà a muoversi, di raggiungere i binari. Rendono molto problematico l'accesso anche ad anziani e a famiglie con figli più piccoli.
Il Comune di Savigliano si è più volte impegnato, anche con atti formali nel richiedere l'abbattimento di queste barriere, per migliorare la fruizione del servizio stesso. Era già stato previsto, per il 2020, un importante intervento strutturale nella stazione di Savigliano, per migliorare questo problema e la stazione stessa, tramite il programma "500 Stazioni", ma poi rimandato al 2021.
Oggi, da fonti di stampa abbiamo appreso che il nuovo intervento, con l'approvazione di un ordine del giorno del Comune di Savigliano in cui si chiedeva di risolvere al più presto questa situazione, è stato rinviato al 2022.
Con l'impegno dell'ordine del giorno n. 13, approvato il 30 marzo scorso dal Consiglio comunale di Savigliano, è stata tirata in ballo anche la Regione, quindi la domanda è se la Regione Piemonte e la sua Giunta abbiano avviato concertazioni con il gestore ferroviario per risolvere questo problema e quali azioni s'intende intraprendere, affinché si riesca a impedire quello che sembra essere l'ennesimo rinvio di questo progetto, che mira a migliorare questa stazione ferroviaria.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Ivano Martinetti per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Gabusi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



GABUSI Marco, Assessore ai trasporti

Grazie, Presidente; grazie, Consigliere Martinetti.
Sul tema illustrato dal Consigliere Martinetti credo abbia già praticamente detto tutto lui, nel senso che ha quadrato bene il problema.
La stazione di Savigliano rientra in quel programma molto ampio, definito "500 Stazioni", che prevede l'innalzamento di circa trenta centimetri di marciapiede, per consentire l'accesso al treno in autonomia anche agli utenti con mobilità ridotta, oltre a diverse installazioni di ascensori per l'accesso ai binari.
Questo programma è nazionale e risulta totalmente a valere sulle risorse del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, non cofinanziato dagli Enti locali e neanche dalla Regione, non per nostra volontà, ma perché parliamo di un programma che parte in un periodo passato, quindi non ci è mai stato chiesto. È autonomo e indipendente dalle volontà complessive delle Regioni e degli Enti locali.
In questo programma ci sono quarantotto stazioni in Piemonte. È evidente che una mole di lavoro così importante, con il COVID di mezzo, ha portato qualche ritardo. È chiaro, per dirla molto semplicemente, che non essendovi dubbio che siano importanti tutti e che certamente fa bene il Comune di Savigliano a chiedere con tempestività questi interventi, è anche vero che fermare un altro lavoro per fare andare avanti questo, visto che si tratta di capacità progettuale e aggiudicatrice dei lavori da parte di RFI, è complicato.
La Regione, pur interfacciandosi quotidianamente con RFI per mille altre tematiche e mille altre problematiche, su questa materia poco può incidere.
Anche se potesse incidere, non trattandosi di una mancata volontà da parte di RFI o una scarsa attenzione, ma di una mole di lavoro troppo grande rispetto alle quarantotto stazioni in Piemonte, si è data un cronoprogramma che prevede che Savigliano venga realizzata nel 2022, quindi che non venga accantonata.
Ci sono stazioni per cui i lavori sono già partiti, ma eviterei di fare la battaglia tra le quarantotto stazioni per capire qual è la più importante e qual è la meno importante. C'è un programma di RFI, è il Ministero che paga e quindi, poiché ritengo che quelle quarantotto stazioni sono comunque tutte fortunate (chi un po' di più perché inizia prima, ma le altre avranno qualche mese di ritardo), il nostro dovere è di spiegare a tutti che, in un momento come questo, è importante avere degli investimenti così importanti e, soprattutto, che procedano, magari non con i tempi previsti, perché c'è qualche ritardo, ma che arrivino al dunque. La Regione, da questo punto di vista, poco può, se non verificare che questi investimenti non siano stralciati o accantonati. Questo certamente.
La cantierizzazione degli interventi nella stazione di Savigliano è prevista al 2023 e, a quello che ci dicono, perché non abbiamo nessuna voce in capitolo rispetto a quest'argomento, credo che si debba anche essere un po' trasparenti nei confronti delle amministrazioni comunali nel spiegare che, come spesso capita nei lavori pubblici, in un cronoprogramma c'è qualcuno che arriva prima e qualcuno che arriva dopo.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Gabusi per la sua risposta.
Ricordo agli interroganti che nei prossimi giorni il resoconto della seduta sarà trasmesso via e-mail a tutti i Consiglieri e che è pubblicato in banca dati, dove è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Grazie a tutti e a tutte. A breve il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.



(Alle ore 14.57 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta riprende alle ore 15.21)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Esame proposta di legge n. 99 "Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)" (Questioni sospensive)

Argomento:

. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Marello (seguito)


PRESIDENTE

Nella sessione antimeridiana il Consigliere Marello ha proposto una questione sospensiva sulla proposta di legge n. 99 e sono intervenuti in merito i Consiglieri Grimaldi, Martinetti, Bertola e Ravetti. Si sono iscritti a parlare i Consiglieri Ruzzola, Magliano e Giaccone.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà per tre minuti.



RUZZOLA Paolo

Il mio intervento è superato, perché volevo chiedere il rinvio a dopo la pausa pranzo.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano.
Prego, Consigliere: ha facoltà di intervenire per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo in merito alla sapiente richiesta del collega Marello, proprio perché da amministratore si è reso conto, come si sono resi conto tanti di noi che hanno fatto gli amministratori o che in questo momento fanno gli amministratori nei Comuni, che cosa abbia voluto dire, nel primo approccio che c'è stato da parte dei Comuni rispetto al tema della ludopatia rispetto al tema delle macchinette e rispetto al tema che oggi stiamo trattando, per gli amministratori dover gestire questo problema, avere centinaia di richieste che arrivavano da familiari preoccupati, anche da quello che fondamentalmente veniva creato nel contesto sociale con l'apertura di quelle sale e per come cambiava la conformazione economico sociale di quello spazio.
L'idea di riportare questa discussione nel contesto delle Autonomie locali mi pare la cosa più sensata e più opportuna, proprio perché è quella prima linea che poi dovrebbe subire alcune scelte fatte da questa maggioranza.
Scelte che sono fatte senza discutere con gli amministratori.
Penso che non vi siano amministratori contenti di questa scelta, a meno che non siano obbligati per dovere di partito, con il rischio poi di non trovare più il loro percorso politico un giorno e che mediamente gli amministratori, i Sindaci e gli Assessori fondamentalmente si rendano conto che questo tipo di approccio è un approccio che non tiene conto della complessità del problema, né di quello su cui effettivamente impatterà.
Questa norma, di fatto, rimetterà loro di nuovo di fronte a un problema enorme che dovranno gestire da soli, come lo gestivano da soli prima che arrivasse in Consiglio regionale.
Mi esprimo favorevolmente rispetto alla richiesta del collega, che mi pare puntuale e dovrebbe corrispondere un po' all'idea che la maggioranza, di sicuro una parte della maggioranza, ha del rispetto e della considerazione su quanto sia importante che i territori si esprimano.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Chiedo scusa, Presidente, ma oggi ho problemi di connessione.
La proposta del Consigliere Marello mi sembra particolarmente.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Abbiamo problemi di collegamento con il Consigliere Giaccone.
Se toglie il video, forse riusciamo a sentirla.



GIACCONE Mario

Volevo sottolineare l'importanza della proposta del collega Marello, perch dà spazio alla componente territoriale, alla sensibilità dei tanti Sindaci che hanno manifestato interesse nei confronti di quest'argomento, anche con interventi diretti e, devo dire, in molte occasioni, anche con coraggio da parte di coloro che, come posizionamento politico, sono della medesima parte che in questo momento ha più a cuore il provvedimento.
Effettivamente, prendere posizione all'interno di comunità cittadine e anche di piccoli Comuni, in una maniera che non indugio a definire coraggiosa, può avere delle conseguenze anche rispetto al consenso. Però è evidente che il senso di responsabilità di ciascuno li ha indotti sia a manifestare questa mattina in Piazza Castello, sia a procedere in altre occasioni con dei provvedimenti che limitassero gli effetti di questa pratica nei loro stessi Comuni.
Per questo insieme di ragioni - proprio perché è una componente così vicina e così attenta al tema, che peraltro si è anche manifestata così coraggiosamente - crediamo sia importante coinvolgere queste realtà nel dibattito e ascoltare le loro istanze, come giustamente ha chiesto il collega Marello.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Non risultano ulteriori richieste d'intervento in merito alla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Marello. Pertanto, procedo con le successive richieste.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Bertola



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Avrei un'altra questione sospensiva da presentare.
Poiché è stato confermato per oggi pomeriggio il congedo dell'Assessore Chiorino, tale assenza ha rilevanza sulla discussione che ci approntiamo ad affrontare: perché? Il Consiglio regionale ha legiferato nel 2016 sul tema della tutela della salute dei cittadini. Non poteva fare diversamente.
È un tema da IV Commissione, ma lo è stato anche per la III Commissione Attività produttive e lavoro. Infatti, prima che il provvedimento fosse inopinatamente richiamato in Aula, tagliandone il confronto e la relativa discussione, era incardinato sulla IV Commissione, sulla III Commissione e sulla Commissione legalità. Perché ritengo sia importante la presenza dell'Assessora Chiorino? Perché, apparentemente, una delle ragioni che ha mobilitato il centrodestra, la Lega in particolare, è proprio relativa ai posti di lavoro.
Riporto ciò che ha detto anche il Consigliere Preioni nel corso di una Conferenza dei Capigruppo: "I posti di lavoro sono sacri". Alla luce di questa dichiarazione, a oggi (aprile 2021) non abbiamo ancora sentito una sola parola - una! - dell'Assessore al lavoro della Regione Piemonte su questo tema.
Faccio altresì presente che, nell'ambito della clausola valutativa della legge 9/2016 - ci torneremo su quest'aspetto - i diversi soggetti che sono intervenuti a difendere la legge e a dire che funziona (soggetti della Giunta regionale e della Regione Piemonte, non altri) hanno detto anche testuali parole - che "la legge ha avuto un impatto irrilevante sui posti di lavoro nella nostra Regione". Lo hanno detto le persone incaricate dalla Giunta regionale di introdurre la clausola valutativa. Siccome loro hanno fornito questi dati, vorremmo sentire una parola anche dall'Assessore Chiorino in merito.
Pongo dunque questa questione sospensiva, ritenendo che l'Assessora Chiorino dovrebbe essere partecipe della discussione generale e poi dell'esame di tutto il provvedimento, giacché - a mio avviso sbagliando il centrodestra la mette tutta sulla questione del lavoro e non sulla tutela della sanità, come invece andrebbe correttamente fatto.
Se s'intende procedere così, che sia allora l'Assessora Chiorino a valutare questo provvedimento e - lo ripeto - a far scendere una parola in due anni sulla questione, visto che sono stati chiamati in causa i posti di lavoro.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Il Consigliere Sacco ha chiesto di intervenire sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Bertola. Il Consigliere Grimaldi, invece, ha chiesto la parola per illustrarne una nuova.



GRIMALDI Marco

Però interverrei prima sulla questione sollevata dal Consigliere Bertola, a questo punto.



PRESIDENTE

Va bene.
Prego, Consigliere Sacco; ha facoltà di intervenire.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io penso che sia assolutamente accoglibile la questione sospensiva proposta dal collega Bertola, in quanto, obiettivamente, si è solamente incentrato il discorso su una questione di posti di lavoro. Non solo non abbiamo ascoltato il punto di vista del Presidente Cirio questa mattina, ma nemmeno dell'Assessore al lavoro, unica ragione per cui sembra si voglia portare avanti questa proposta di legge, nonostante il fatto che - dati alla mano - non ci sono state delle ricadute negative per quanto riguarda i posti di lavoro in Piemonte, perché non si è trattato certo di una legge proibizionista che ha chiuso qualsiasi possibilità di gioco su tutto il territorio piemontese; semplicemente, ha introdotto delle limitazioni, cioè ha regolamentato quello che prima era un Far West.
Considerato che ha avuto delle ricadute positive sulla salute e che sul lavoro sembra che non ci siano state delle ricadute dal punto di vista occupazionale, ci piacerebbe conoscere il punto di vista dell'Assessore prima di affrontare un argomento così caro alla maggioranza. Perché se è una questione di posti di lavoro, parliamo allora dei posti di lavoro. Ma per farlo bisogna coinvolgere l'Assessore al lavoro. Perch obiettivamente, non è che possiamo metterci a parlare di questioni che non sono supportate da dati che neanche l'Assessore è venuta a presentarci in Aula.
Ovviamente, avrei preferito affrontare questo discorso in sede di Commissione, insieme all'Assessore, senza dover affrontare oggi tutta una serie di argomenti solo perché prima non si è voluto condividere con i Consiglieri in Commissione questa proposta di legge. Mi sembra il minimo sindacale, prima di aprire un discorso su una legge che è stata presentata dalla Lega esclusivamente per una questione di tutela di posti di lavoro.
Peraltro, vorremmo capire, a questo punto, per quale motivo i dati non evidenziano un esito negativo sull'impatto della legge riguardo ai posti di lavori. Vorremmo capire cosa ne pensa l'Assessore, se ha dei dati nuovi oppure se c'è qualche altro tipo di dato che a noi sfugge.
Sottolineo il fatto che, prima di aprire la discussione, dovremmo almeno avere l'opinione dell'Assessore Chiorino.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ogni occasione è utile per ricordare delle cose che, in parte, già sappiamo e i motivi per cui sostengo la richiesta di sospensiva e questa preliminare del Consigliere Bertola. In parte perché la riduzione dell'offerta di gioco d'azzardo, prodotta in seguito all'applicazione della legge regionale, si dice che determina un calo non solo nei volumi d'affari e nei profitti delle aziende del settore, ma si presume che questo comporti anche un calo dell'occupazione.
Questa presunzione è stata oggetto di tutta l'offensiva che ha avuto la legge, cioè già anni fa i Consiglieri, allora non regionali ma comunali come Tronzano e Cassiani - che, ricordo, non erano ancora Consiglieri regionali - ci dicevano che questa legge avrebbe creato migliaia e migliaia di posti di lavoro in meno e che avrebbero chiuso soprattutto lotterie scommesse, sale da gioco e tabaccherie. In più, dicevano che sarebbero crollati anche i dati dei bar.
Presidente, vorrei prendermi qualche minuto finale per parlare dei centri scommesse e vorrei solo ricordarvi i dati dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro e l'Assessora Chiorino non si è degnata una volta di venire.
Guardate, voi lo sapete: avete davanti forse uno dei Capigruppo che si occupa di più di crisi occupazionali, di precarietà nel lavoro, di sottoccupazione, di quello che è lo stato del lavoro in Piemonte. I dati dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro però ci ricordano che è uno dei pochi settori, se guardiamo le tabelle, che non ha avuto esattamente i cali che hanno avuto altri settori.
Anzi, guardiamo il dato delle sale scommesse e delle sale da gioco: se le assunzioni erano 388 nel 2016, nel 2019 erano 515. Se passiamo alle cessazioni, vediamo che erano 400 nel 2016 e 518 nel 2019. Presidente forse lei ovviamente era troppo impegnato ad ascoltarmi e non avrà fatto il calcolo. Lo sa qual è il saldo di tutto il comparto fra il 2016 e il 2019? Meno tre dipendenti, questo nella parte delle sale scommesse. Invece, se guardiamo il settore delle tabaccherie, che in teoria hanno avuto il drastico calo delle slot - sui centri scommesse, e dirò una cosa alla fine c'è ancora un termine che è quello del 20 maggio, su cui dobbiamo iniziare a discutere fra poco - le assunzioni sono state 300 nel 2016, mentre nel 2019 sono state 400. Le cessazioni sono state 259 nel 2016 e nel 2019 sono state 374. Anche qui per facilitarla, Presidente, le dico qual è il saldo finale: più quarantuno nel 2016, più trentacinque nel 2017, più cinquantatre nel 2018 e più ventisei nel 2019.
Insomma, le sto dicendo che in tutto il comparto, di fatto, sono state più le assunzioni e il saldo positivo di entrambi i settori che le cessazioni.
In più, le dico una cosa: se il punto è che alcuni centri scommessa hanno aspettato a luglio.



PRESIDENTE

Deve concludere. È a quattro minuti.



GRIMALDI Marco

Mi scusi, ho paura che poi ci contingentiate, quindi volevo utilizzare tutto il tempo per spiegarvi delle cose che continuate.
Comunque, vi volevo solo dire che non abbiamo vietato i centri scommesse.
Basterebbe spostarsi e, se si spostano, non si perde nessun posto di lavoro.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Se vogliamo affrontare il tema non in maniera sbrigativa e raffazzonata perché spesso la richiesta di velocità e di scorciatoie cela sempre qualcosa di non chiaro, di non limpido, di non regolare dal punto di vista della dialettica politica - sarebbe opportuno dare atto e dare seguito alla richiesta presentata dal collega. Affrontiamo il tema del lavoro affrontiamo quanti e quali sono i soggetti che potrebbero avere un nocumento dal punto di vista lavorativo, capiamo quali sono le ragioni capiamo quali sono le preoccupazioni che loro stessi hanno. Capiremo anche che cosa non è stato fatto da questi soggetti per potersi, in qualche modo adeguare rispetto alla norma.
Anche per noi il tema del lavoro è fondamentale, soprattutto in una fase come questa e alla luce dei danni che la pandemia produrrà, non solo dal punto di vista sanitario, ma dal punto di vista occupazionale ed economico.
Pertanto, lungi da noi l'idea di voler sommare crisi lavorative e perdite di posti di lavoro a quelli che rischieremo di dover affrontare a causa dello sblocco dei licenziamenti che vi sarà nei prossimi mesi.
Tuttavia, se vogliamo entrare nel merito della questione, dobbiamo farlo e farlo con attenzione con l'Assessore, in modo tale che si possa capire fino in fondo qual è l'oggetto, quali sono i numeri e le ragioni di questa perdita di posti di lavoro e, perché no, anche immaginare e capire, grazie a risorse e agli stessi fondi del Recovery Fund, come venire incontro a questa richiesta di lavoro e magari di reskilling delle competenze, delle funzioni, di quello che oggettivamente è un mercato del lavoro che si è cercato di regolamentare.
È capitato tantissime volte, Presidente - e vado alla conclusione per non rubare troppo tempo - che il legislatore nazionale, europeo e regionale ha modificato con legge, per scelta fatta dalla politica, alcuni settori del mercato del lavoro e per guidare questa transizione sono state messe delle risorse in aiuto a chi ne avrebbe avuto nocumento. È capitato così sulle energie rinnovabili, sull'automazione e su tanti settori. Solo su questo questa maggioranza, senza discutere approfonditamente con l'Assessorato al lavoro, vuole fare un colpo di mano, senza seguire tutti gli iter che storicamente, nelle varie crisi legate ai vari comparti, si sono portati avanti.
Pertanto, sostengo con forza la richiesta del collega Grimaldi.
Grazie, Presidente. Spero di non aver usato qualche minuto in più.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sono già intervenuta questa mattina sulle sue comunicazioni, sottolineando come si notasse l'assenza dell'Assessore Chiorino in questa discussione proprio perché il tema che stiamo discutendo è un tema che questa maggioranza pone nei termini del salvataggio dei posti di lavoro.
Pertanto, credo sia necessario affrontare questo tema, intanto in una sede che consenta un confronto più sereno, perché abbiamo già detto che le modalità di convocazione dell'Aula, le tempistiche e l'imposizione di una discussione già in Consiglio regionale non è il modo più sereno per affrontare la questione; d'altra parte, forse non sarò il Capogruppo che più si occupa di crisi lavorative, però nella mia vita reale ho provato che cosa significa perdere un posto di lavoro, ho provato cosa significa non avere certezza rispetto al proprio futuro e ho provato cosa significa trovare dall'altra parte il silenzio della politica, il silenzio e l'indifferenza.
Ritengo che dovremmo affrontare sicuramente questo tema con lucidità tenendo ben fermo come primo obiettivo la salvaguardia della salute pubblica; d'altra parte, non possiamo ignorare che ci sono dei lavoratori che legittimamente, poi non so se giustamente o meno, ritengono di essere danneggiati da questa legge. È un tema che va sicuramente affrontato dalla politica e va affrontato con la presenza dell'Assessore competente per materia. Di conseguenza, non ignoriamo le voci di questi lavoratori e cerchiamo di dare delle risposte rispetto ai loro timori e, nel caso in cui servisse un accompagnamento verso nuove occupazioni e una trasformazione anche delle loro professionalità, credo che dovremmo confrontarci su questo tema e confrontarci ovviamente anche con loro, cosa che può avvenire meglio e con più approfondimento all'interno della Commissione opportuna, con la presenza dell'Assessore Chiorino.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Su questo punto, è molto importante fare chiarezza. Guardi, non è un tema di ostruzionismo, Presidente. Questo è uno dei punti centrali, perché oggi anche a causa dell'immobilismo di questi due anni a gestione centrodestra sul tema, perché abbiamo avuto due anni di tempo e abbiamo tutte le dichiarazioni della campagna elettorale, dal Presidente Cirio a tutti gli altri componenti della maggioranza che si sono detti volenterosi di cambiare questa legge. Il problema è che in questi due anni tutte le analisi che potevano essere fatte non sono state fatte o, forse, non sono state fatte perché probabilmente i dati ufficiali dicono altro.
Entriamo però nel merito della sospensiva, perché questo - ripeto - è un tema molto importante: non possiamo permetterci di creare una guerra tra poveri con lavoratori a rischio licenziamento, da un lato, e ludopatici dall'altro, ma è compito della politica gestire le situazioni complesse cercando di equilibrare i diritti in campo nell'ottica del bene comune e dell'interesse generale. Non ci si può appiattire su una richiesta e basta.
Qual è però il tema fondamentale? Oggi in piazza, Presidente, questo è stato spiegato bene. Quando nel 2016 si arrivò all'unanimità fu perch tutti, Sindaci, associazioni, medici eccetera avevano constatato che l'eccesso di offerta, la crescita che è quintuplicata in quindici anni portando il gioco a essere il terzo settore industriale d'Italia e portando l'Italia a essere tra i primi player mondiali .



(Audio mancante o non comprensibile)



ROSSI Domenico

Quanto è successo nei quindici-vent'anni prima del 2016 ha portato con s l'esplosione di un dramma sociale che prima non esisteva, che è quello della ludopatia. Ecco perché tutte le Regioni intervengono; ecco perch tutti eravamo d'accordo.
In quel contesto, non dobbiamo dimenticare che l'Italia era seconda soltanto al Giappone e all'Australia nel mondo per numero di abitanti per apparecchio. Dopo la legge piemontese, il Piemonte si discosta dall'Italia che rimane sui 143 abitanti per apparecchio e passa ben a 205 abitanti per apparecchio, quando le dico, Presidente, che in Spagna sono 219, in Germania 298, in Canada 369, negli Stati Uniti 373, nel Regno Unito 391.
Tuttavia, ancora dopo questa famigerata legge proibizionista, abbiamo un numero di macchinette al terzo posto al mondo - ripeto, al mondo - per abitante. Arriviamo però ai posti di lavoro, tema che hanno già citato alcuni colleghi.
I colleghi hanno citato che gli unici dati ufficiali che abbiamo ci dicono che poche unità sono state perse nel settore diretto delle scommesse e sale giochi e che, addirittura, le tabaccherie hanno guadagnato in questi anni in personale, quindi non si è perso neanche un posto di lavoro per questa legge. Sono citate varie stime e voglio citare anch'io quelle della CGIA di Mestre. Sono stime, Presidente, che fra l'altro non parlano di occupati, ma parlano delle "risorse economiche in grado di sostenere quel numero di occupati", perché anche le stime del CGIA di Mestre vanno lette e vanno riportate correttamente; neanche la CGIA di Mestre dice che sono a rischio 1.700 posti di lavoro, ma dice che sono a rischio le "risorse economiche in grado di.", che sono una cosa diversa dai posti di lavoro.
Allora, visto che ognuno di noi qui è a favore della difesa dei posti di lavoro e della libera impresa, tanto che cinque anni fa.



PRESIDENTE

Consigliere Rossi, ha superato i quattro minuti.



ROSSI Domenico

Noi siamo tutti a favore di questa cosa, ma dev'essere dimostrata e l'Assessorato al lavoro ha tutti gli strumenti per farlo.



ROSSI Domenico

. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Grimaldi



PRESIDENTE

Chiedo al Consigliere Grimaldi se vuole esporre la sua richiesta di sospensiva.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Le chiederei, se è possibile, di dare la parola agli altri, altrimenti faccio subito io.
La nostra richiesta di sospensiva è molto semplice. Chiederemo di audire i SerD e di sospendere questa trattazione, finché non ci sarà davvero un confronto fra l'Assessorato alla sanità e gli altri Assessorati competenti.
Ricordo che la nostra legge è una legge che è nata dal confronto fra gli Assessorati alla sanità, l'Assessorato al lavoro, l'Assessorato al commercio; è una legge che ha avuto al centro il confronto con gli operatori sanitari.
Se leggete, tra l'altro, la relazione di IRES Piemonte, spiega bene quanti sono i giocatori patologici in cura presso i servizi sanitari del Piemonte ma spiega davvero in modo, secondo me, emblematico quanti sono stati gli effetti positivi, cioè quante delle persone che sono in cura hanno avuto come percezione di questa legge, ma, soprattutto, che cosa ci dicono.
Le interviste condotte sul giocatore e sull'effetto della riduzione dell'offerta di gioco sono amplissime; si dice: mi sto risparmiando qualche 50 euro la settimana non giocando in tabaccheria, mentre prima mi compravo le sigarette.
Alcuni dicono quanto questa percezione di non vedere, a ogni metro, quelle slot, abbia cambiato anche il loro approccio alla cura. Credo che oltre ai pazienti, oltre alle persone che sono entrate dentro queste terapie dovremmo sentire gli operatori, le ASL e, soprattutto, i nostri Uffici l'Assessorato, e farci dire esattamente cosa c'è dietro questa legge, una legge per prevenire il gioco d'azzardo patologico.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Vi sono altri interventi in merito alla questione sospensiva del Consigliere Grimaldi? Non essendocene, proseguiamo con la successiva questione sospensiva.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Sacco.



SACCO Sean

Interverrei sulla mia pregiudiziale, quindi se qualcun altro Consigliere vuole intervenire su quella del collega Grimaldi.



PRESIDENTE

Non vedo iscritti, quindi lascerei la parola a lei.



SACCO Sean

Va bene.



PRESIDENTE

È una preliminare o una questione...



SACCO Sean

No, no, sono sospensive pregiudiziali, giusto?



PRESIDENTE

È una sospensiva o è una pregiudiziale?



SACCO Sean

Esatto.



PRESIDENTE

Adesso farei le sospensive, perché poi ci sono le pregiudiziali.



SACCO Sean

Va bene, allora intervengo successivamente.



PRESIDENTE

Nel frattempo, si è iscritto a parlare il Consigliere Rossi sulla sospensiva richiesta dal Consigliere Grimaldi.
Prego, Consigliere.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
La sospensiva posta dal Consigliere Grimaldi è fondamentale, perch dobbiamo ricordare, anche a chi ci sta seguendo, Presidente, che le Regioni sono intervenute sull'aspetto del gioco solo in base alle competenze in ambito socio-sanitario, perché diversamente è competenza dello Stato. Anche per quello che dicevamo prima, cioè, proprio per questa dipendenza, questa esplosione di ludopatia che ha portato addirittura lo Stato a inserire nei LEA il GAP (gioco d'azzardo patologico) un anno dopo l'entrata in vigore della legge, dimostra che ciò che era successo negli anni precedenti ha cambiato la società italiana e l'ha cambiata facendo esplodere un fenomeno.
È anche per l'allarme che arrivava dal mondo medico socio-sanitario che le Regioni sono intervenute, così il Piemonte, e anche per le richieste e gli appelli di questi giorni da quel mondo che, com'è noto, non è un mondo di una parte sola, ma è un mondo che ha a cuore la salute dei cittadini, che ci dice: attenzione, perché un conto è modificare una legge, legittimo altro conto è cancellare, con un colpo di spugna, la legge 9/2016, che comunque ha portato benefici in termini di lotta e prevenzione alle patologie, così come abbiamo visto anche diverse volte, dopo la clausola valutativa, anche per gli studi del CSR, dell'IRES e dei nostri dipartimenti di prevenzione.
Oggi, insomma, cancellare una legge senza neanche un confronto con i nostri settori e con le nostre strutture per la dipendenza è davvero un atto sconsiderato che non possiamo permetterci di fare. Pertanto, dobbiamo assolutamente ascoltare i nostri medici e sentire quello che hanno da dirci sulla questione ludopatia e sugli effetti della legge.
Grazie.
PREDSIDENTE Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io per ricordare che, nella scorsa legislatura, il dibattito e le modifiche relative a questa legge si sono svolte all'interno della IV Commissione. È chiaro, quindi, che il nostro approccio dev'essere principalmente dal punto di vista socio-sanitario, quindi di quelle che sono le competenze regionali richiamate poco fa dal Consigliere Rossi.
Abbiamo sollevato anche il tema dei posti di lavoro perché c'è stata una forte sollecitazione da parte degli operatori del settore e dei lavoratori però non dimentichiamo mai, come ho anche detto precedentemente, che il nostro obiettivo è tutelare la salute dei cittadini.
Solo attraverso un confronto con le ASL e con i SerD possiamo analizzare a fondo il tema della ludopatia e i costi sociali che, purtroppo, questo flagello impone alla nostra società.
La legge, nella scorsa legislatura, era stata approvata all'unanimità proprio perché c'era stata una convergenza rispetto alle finalità. Credo che queste finalità siano ancora più importanti in questo momento, in cui ci troviamo ad affrontare una pandemia con costi economici e sociali molto elevati, in cui il rischio di un aggravamento del fenomeno potrebbe diventare veramente fatale per la nostra società.
Cerchiamo di utilizzare la giusta prospettiva per approcciarci al tema e teniamo questo punto fermo di confronto rispetto a questi soggetti, che possono sicuramente darci indicazioni ben precise sul modo in cui un'Istituzione dovrebbe muoversi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io a sostegno della richiesta del Consigliere Grimaldi.
Abbiamo assolutamente bisogno di interloquire e di sentire cosa hanno da dire gli operatori dei servizi sociali e del SerD, che sono quelli che quando andiamo ad allargare le maglie, perché questo sta succedendo con la proposta che dovremmo valutare in questi giorni, si dovranno prendere in carico le persone che arriveranno con il loro carico di problemi psicologici ed economici.
La richiesta sospensiva per un confronto diretto con coloro che saranno gli attori principali del disastro che si verrà a produrre con un'eventuale modifica o, meglio ancora, con un'eventuale abrogazione della legge 9 credo sia fondamentale.
Pertanto, massimo sostegno alla richiesta del Consigliere Grimaldi, che mi auguro venga accolta.
PRESDIENTE Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Penso, come ha chiesto il Consigliere Grimaldi, che sia necessario andare a discutere e valutare con coloro che diedero pareri positivi quando la legge fu realizzata, professionisti di settore e, soprattutto, tutta la rete dei servizi sociali, ossia coloro i quali, di fatto, s'interfacciano in prima istanza con quanti hanno questo tipo di patologie e con le famiglie di riferimento di queste persone.
Tra l'altro, sappiamo bene che gli assistenti sociali sono in grandi e gravi difficoltà in questa fase, in questi ultimi anni. Il peso della crisi economica, il peso della crisi sociale e psicologica di tanti soggetti si è abbattuta in modo devastante sopra questa prima frontiera che le istituzioni pongono al servizio dei cittadini fragili.
Sappiamo, Presidente, che, il più delle volte, parliamo di una dipendenza che vive però una pluridipendenza, vive spesso una concomitanza di dipendenze, con il risultato che questo si riversa ancora di più nella criticità di poter dare una mano concreta per aiutare queste persone che purtroppo, hanno intrapreso un percorso che, se non accompagnato e se non oggetto di cure specifiche, rischia di portare a un vero e proprio annientamento della persona stessa e di coloro che vivono insieme.
Con forza chiedo che la richiesta del Consigliere Grimaldi sia presa seriamente in considerazione, perché non possiamo trattare un problema così importante con quella superficialità che vedo in questo momento nell'approccio da parte della maggioranza.
Grazie.



MAGLIANO Silvio

. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Sacco



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Alla luce non solo dell'argomento, ma anche della quantità di emendamenti che sono stati presentati alla presente proposta di legge, ritengo di chiedere una sospensiva, ovvero un rinvio di questa discussione per lasciare spazio, invece, a un argomento che potrebbe interessare tutti quanti i piemontesi, ovvero la crisi lavorativa.
Già in apertura di Consiglio regionale avevo sottolineato quanto sarebbe più importante discutere di proposte di legge che si occupano di lavoro.
Per esempio, abbiamo la proposta di legge, che è già all'o.d.g., sulla parità salariale fra uomo e donna, ma ci sono anche tante proposte su tanti ordini del giorno dei Consiglieri su questo determinato argomento, sul tema forse più sentito insieme con quello della salute in questi mesi difficili per il Piemonte, che è il lavoro e la ripartenza economica.
Sottolineo anche quest'aspetto perché, come ho già avuto modo di anticipare, dal mio punto di vista, siamo sprovvisti, in questo momento in Piemonte, di alcune forme d'incentivo alle imprese ma, soprattutto, di garanzia, perché abbiamo un bassissimo costo del capitale, un bassissimo costo di liquidità in generale, ma una grandissima difficoltà, da parte delle imprese e da parte dei piccoli imprenditori o da chi vuole mettersi in proprio, di dare garanzie alle banche. Questo succede perché in questo periodo tanti hanno dovuto dare fondo ai loro risparmi per sopravvivere.
Chiedo che si sospenda la discussione su questa legge che ci porterebbe via almeno un centinaio di giorni, vista la mole di emendamenti che sono stati presentati, per dare spazio, invece, a proposte di legge che vanno a risolvere o a cercare di mitigare tutta una serie di problemi occupazionali che avremo. Per fortuna, in alcuni casi sono ancora congelati, ma quando finirà questa pandemia - e spero molto presto - se non abbiamo gli strumenti giusti per far ripartire le nostre imprese e le persone, avremo enormi problemi di disoccupazione e di povertà.
Il mio auspicio è che si sospenda subito la discussione di questa proposta di legge per passare ad atti del consiglio, proposte di legge, ordini del giorno che impegnino la Giunta o, comunque, l'intero Consiglio verso soluzioni per la ripartenza.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono richieste d'intervento in merito alla richiesta di sospensiva del Consigliere Sacco? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Davide

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno della richiesta di sospensiva del Consigliere Sacco perché questo è un tema che abbiamo sollevato anche durante l'esame del bilancio previsionale 2021.
Crediamo sia fondamentale affrontare il tema della crisi occupazionale a livello regionale e crediamo sia fondamentale dibattere in Aula e, quindi assumere scelte importanti in Aula rispetto a questo tema.
È un tema che ci ha visto anche protagonisti, a volte anche insieme a volte no, su alcune crisi importanti del nostro territorio. Cito, per fare un esempio, la crisi dell'Embraco.
L'elemento della ripartenza che citava il Consigliere Sacco è un elemento fondamentale. Fondamentale perché, come abbiamo visto, anche lo stesso bilancio di previsione ha poco rispetto ai pochi strumenti messi a base della ripartenza del Piemonte. Crediamo che sia fondamentale, insomma sospendere questo iter legislativo, preoccuparci delle priorità e delle urgenze di questo Piemonte, tra cui non vi è sicuramente la legge sul contrasto al gioco d'azzardo patologico perché, come ha detto il Consigliere Grimaldi, i dati sull'occupazione in quel settore sono dati diversi.
Spero che mi sentiate ancora, perché...



(Audio mancante o non comprensibile)



SARNO Diego

Allora sarà un problema mio. Basta solo che si senta.
Concludo, Presidente, ribadendo che è più utile soprattutto per i piemontesi affrontare un problema annoso per il Piemonte, ossia le crisi aziendali.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei, Consigliere Sarno.
Ci siamo accorti che la trasmissione dei dati da una postazione all'altra è in estremo ritardo: vedevamo le sue espressioni in ritardo rispetto all'audio.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, che interviene sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che questa pregiudiziale, ma in generale l'oggetto di questa sospensiva, sia la critica più di fondo che rivolgiamo a tutti voi.
Non credo che in mezzo a una pandemia possiamo permetterci di stare per un mese e mezzo o due (se tutto andrà bene) su uno stesso provvedimento, tra l'altro non ottenendo nulla. Di fatto, volete cancellare l'ultimo step quello del prossimo 20 maggio (ma non credo che ci arriverete!), per garantire delle finte soluzioni a quei lavoratori.
Bisognerebbe rassicurare quei lavoratori; bisognerebbe davvero dir loro che siamo pronti a discutere con quegli operatori su dove ricollocheranno le loro attività. Ma, davvero, come diceva il Consigliere Sacco, ci sono tante altre vicende che vorremmo affrontare.
Ricordo la bella discussione in pillole che abbiamo fatto la scorsa settimana, per esempio, sul tema della parità salariale e sulla proposta di legge a prima firma del collega Ravetti. Ricordo i dati che abbiamo letto insomma, dopo un anno di pandemia, l'occupazione femminile è quasi crollata: il 70% dei posti di lavoro persi sono di donne. È una vera e propria crisi di genere. Ricordiamoci che la media nazionale di occupazione femminile nel 2018 era del 53%, già tra le più basse in Europa, ma oggi è al 48,6%.
Ecco perché non possiamo che dirvi che dobbiamo affrontare alcune delle vere crisi che abbiamo davanti. Abbiamo una condizione sull'occupazione giovanile che risulta fra le peggiori del Nord Italia. Abbiamo un effetto davvero devastante fra la crisi da deindustrializzazione pesante che ha vissuto il nostro territorio, la crisi legata alla cosiddetta bolla della GIG economy, dei lavoretti, dell'economia della promessa. Insomma sottoccupazione, precarietà e assenza di futuro, di fianco ai numeri vertiginosi sull'occupazione femminile, hanno evidenziato dati devastanti dal punto di vista dell'occupazione giovanile. Ovviamente, i settori più colpiti sono quelli del commercio e della ristorazione. Pensate a tutto il tema della cultura e dello spettacolo dal vivo.
La questione pregiudiziale avanzata dal collega Sacco evidenzia un dato: con tutte le leggi e i provvedimenti ancora da discutere, con tutti il dossier ancora aperti, non possiamo permetterci di stare due mesi in Consiglio regionale a parlare di una deroga per alcuni operatori che avevano cinque anni di tempo per regolamentare la loro attività.
In più, vi ricordiamo che quando abbiamo tolto tutte quelle slot, quando c'è stato lo switch off, tutti pensavano che sarebbero crollati i bar e le tabaccherie. Se oggi i bar e le tabaccherie soffrono, è colpa di questa pandemia, non perché hanno tolto ormai tre anni fa le slot machine! Ma davvero volete perdere due mesi di tempo per portare una slot machine a ogni angolo di Torino? Credo che non sia necessario.
Sarebbe giusto, invece, votare a favore della questione sospensiva sollevata dal Consigliere Sean Sacco.
Grazie.



PRESIDENTE

Sulla questione sospensiva sollevata dal Consigliere Sacco, ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per sostenere con forza la richiesta avanzata dal collega Sacco proprio perché pensiamo che in questa fase i problemi della nostra città del nostro Piemonte e dei Comuni di cui il nostro Piemonte è colmo, siano ben altri rispetto al tema delle imprese, delle industrie e delle crisi aziendali che in questo momento stiamo vivendo.
Forse, in questa fase rischiamo di rappresentare un Consiglio regionale che vuol vedere gli interessi solo di alcuni, senza rendersi conto della forza e dell'impatto delle richieste che ci stanno arrivando (e che penso arrivino anche a lei, Presidente) da ogni settore rispetto a tematiche di vasto interesse, legate ai settori della manifattura, del commercio e dell'industria, perché oggettivamente rischiano, alla luce di questa crisi pandemica, di veder finire anche storie decennali d'impresa e di lavoro.
Sono convinto che si tratti di un tema che dovremmo affrontare in via prioritaria, assumendocene anche la responsabilità politica, come ha fatto il Consigliere Sacco avanzando questa richiesta, in modo tale da poter dare un segnale forte, anche di collegamento con il sentire dei cittadini e con quello che i piemontesi vivono in questi giorni e in queste ore: un'incertezza sul presente; un ricordo di un passato oggettivamente glorioso in alcuni aspetti dei nostri settori produttivi a fronte di un futuro assolutamente incerto.
Penso che su questo sia necessario fermarsi a riflettere.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno della questione sospensiva illustrata dal Consigliere Sacco, perché è giusto riflettere sulle priorità che dobbiamo avere come Consiglieri regionali, come legislatori regionali.
Abbiamo appena terminato l'esame del bilancio di previsione; bilancio di previsione che, anche grazie alla collaborazione delle opposizioni, lo ricordiamo, è stato approvato ben prima della scadenza fissata per l'esercizio provvisorio, giacché l'esercizio provvisorio era stato autorizzato fino al 30 aprile. Abbiamo contribuito a dare un bilancio a questa Regione prima della scadenza dell'esercizio provvisorio.
Ora questa maggioranza, soprattutto una parte della maggioranza, ovvero il partito della Lega, ha deciso che la priorità del Consiglio regionale per mesi sarà questa. Di conseguenza, se un cittadino fuori ci chiederà qual è la priorità e cosa sta facendo la Regione Piemonte per la ripartenza, una nuova ripartenza, post picco emergenziale della pandemia - giacché siamo di nuovo in un momento in cui, per fortuna, si parla di ripartenza, di riapertura e speriamo anche in modo semi-definitivo visto che si spera la campagna vaccinale progredisca a livello non solo regionale, ma anche a livello nazionale, visto che siamo indietro - gli diremo che, per far ripartire il Piemonte, la preoccupazione principale è dare una mano alle attività del gioco d'azzardo che sono rimaste ferme e come far riaprire le strutture che se ne occupano! Pertanto, ci si occupa di un piccolo settore della Regione Piemonte per mesi, senza pensare a tutto il resto. Anche in questo contesto, ripeto, si batte la grancassa sui posti di lavoro legati al gioco legale, che sono in percentuale molto pochi rispetto al complesso dei posti di lavoro in Piemonte. Ora, se vogliamo parlare di occupazione, la questione va affrontata a livello globale.
Grazie.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi sulla sospensiva presentata dal Consigliere Sacco?



DISABATO Sarah

Presidente, mi scusi, non mi funziona la chat. Vorrei intervenire anch'io.



PRESIDENTE

Prego, ha la parola.



DISABATO Sarah

Grazie, adesso cercherò il modo di risolvere il problema tecnico.
Intervengo a sostegno della richiesta effettuata dal mio Capogruppo. Perch come non sostenerla? Siamo arrivati a un momento cruciale. Dopo un anno e oltre di pandemia, a nostro avviso, si dovrebbe parlare di ripartenza. Ci abbiamo provato anche durante la discussione del bilancio di previsione facendo delle proposte per rilanciare alcuni settori, come ad esempio il mondo del lavoro. Sappiamo che siamo di fronte a una crisi economica quasi senza precedenti.
Come ho detto anche stamattina, trovo assurdo e assolutamente distaccato dalla realtà il fatto di chiudersi in Aula e parlare di questa proposta di legge, che va a cancellare una legge che, peraltro, funziona, che era stata condivisa da tutte le forze politiche nella scorsa legislatura. La Lega ha deciso che bisogna imprimere un'agenda politica che dovrà concentrarsi, per i prossimi tre mesi - ma io credo anche oltre, Presidente, mi permetta di annunciarlo - soltanto su questo.
Abbiamo famiglie ridotte in condizioni economiche davvero disagiate, nuove fragilità che crescono, posti di lavoro persi in tanti settori. Stiamo parlando di aziende che chiudono, l'economia è ferma e voi pensate di chiuderci per tutti questi mesi a parlare soltanto della cancellazione di una legge che funziona e che ha prodotto dei risultati sia nella riduzione dei volumi del gioco, sia nella riduzione della perdita economica a danno dei cittadini. Ma stiamo scherzando, io spero! Il mio monito è quello di ritornare alla realtà in quest'istante, di affacciarvi fuori dalla finestra, fuori dagli uffici o fuori da dove siete per vedere quello che realmente succede, poi torniamo a una sana realtà e a un sano discorso, perché di questioni ne abbiamo tirate fuori tante durante il bilancio di previsione. È stato approvato, a proposito di lavoro e di parità di genere, un ordine del giorno a prima firma mia e della Consigliera Biletta, che ha condiviso con me il tema del lavoro, della parità di genere retributiva e di nuove opportunità in ambito lavorativo anche a livello di monitoraggio degli stanziamenti del Recovery Fund.
Questa è una delle prerogative che ci siamo posti e che si sono poste tantissime forze politiche durante la discussione del bilancio, tese al sostegno di tantissime aziende e realtà lavorative e imprenditoriali.
Pertanto, diciamo la verità: siamo fuori luogo in questo momento e siamo inadempienti nei confronti degli impegni che abbiamo preso con i cittadini quando siamo stati eletti. Direi che è allora il caso di sospendere questo provvedimento e di tornare a occuparci del problema sanitario ed economico che la nostra Regione sta affrontando.
Grazie.



DISABATO Sarah

. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Valle



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono interventi in merito alla sospensiva del Consigliere Sacco.
Non essendovi altre richieste, la parola al Consigliere Valle, che propone una nuova questione sospensiva.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire per proporre una sospensiva che ritengo potrà essere accolta, perché in parte è già stata accolta dalla stessa maggioranza, che la sta già applicando. Oggi pomeriggio arriverà a Torino il Generale Figliuolo per esaminare gli ultimi dettagli relativi all'aggiornamento della campagna vaccinale e, in particolare, inaugurare uno degli hub di distribuzione e di somministrazione del vaccino.
Sappiamo che, come rappresentati della Giunta, saranno presenti, fin da stamattina, anche se arriverà oggi pomeriggio, sia il Presidente Cirio sia l'Assessore Icardi - che è competente per materia, visto l'argomento di cui stiamo discutendo - i quali però hanno invece preferito prepararsi psicologicamente all'arrivo del Generale, disertando i lavori del Consiglio. Ora, invece sarebbe il caso di sospendere i lavori del Consiglio per permettere a tutti noi di partecipare all'inaugurazione e, magari avviare anche un momento di confronto sul tema vaccini.
È giusto fare, ancora una volta, il punto, perché il Piemonte in questo momento si colloca in una situazione mediana circa la sua capacità vaccinale. Lo ricordiamo: oggi il Piemonte ha somministrato un milione e 76 mila dosi su un milione 340 mila ricevute e con l'86% di vaccini somministrati siamo all'undicesima posizione in Italia, che non è bene, ma non è neanche male. Siamo sotto la media italiana per coloro che hanno ricevuto solo la prima dose, ma in compenso siamo messi molto bene circa coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, quindi quella parte di popolazione che ha fatto la prima e la seconda volta; in questa classifica il Piemonte si colloca al primo posto.
Il complesso fa sì che il Piemonte si collochi in una situazione, tutto sommato, mediocre, ma visto l'andamento della gestione di questa pandemia mediocre va già bene, poiché altre partite sono state decisamente sotto le medie e le capacità nazionali. Non so quale contenuto sta condividendo qualche Consigliere sulla nostra finestra, però al netto di questo chiederei all'Aula di valutare la possibilità di sospendere questo momento anzitutto per andare anche noi all'inaugurazione dell'hub vaccinale per poi addirittura, se è possibile, audire il Generale Figliuolo e poterci confrontare nel merito anche alla luce delle novità relative all'arrivo del Johnson&Johnson, insomma tutto quello che stiamo leggendo sui giornali, ma su cui non abbiamo il piacere di poterci confrontare né con l'Assessore e nemmeno con altri.



PRESIDENTE

Grazie.
Se evitiamo di condividere contenuti della piattaforma, gli Uffici ringraziano.
Vi sono interventi sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Valle? La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Oggi il Generale Figliuolo è a Torino, domani sarà nel Novarese.



(Audio mancante o non comprensibile)



ROSSI Domenico

Al di là dei nuovi centri vaccinali, però, è importante per il Consiglio questa visita, perché serve non soltanto al Presidente, ma a tutto il Consiglio.
Abbiamo visto almeno due grandi novità in questi giorni sulla campagna vaccinale nazionale, una circolare che reimposta i criteri dal punto di vista anagrafico, più i pronunciamenti di EMA e AIFA che portano a privilegiare AstraZeneca per gli "over 60", più le indicazioni ad interim dell'altro giorno per le vaccinazioni in azienda. Sono tutte novità che rischiano di stravolgere (senza dare una connotazione né positiva o negativa a questo termine) la campagna vaccinale anche in Piemonte.
Allora, fare un punto - questo sì che è prioritario - su che cosa questo comporti per il Piemonte è un dovere di questo Consiglio e bisogna farlo subito, nel rispetto dei cittadini, che sono anche vittime, se mi permette Presidente, di una campagna di comunicazione istituzionale davvero non brillante sul tema dei vaccini AstraZeneca e, in questo momento, possiamo anche aggiungere anche su Johnson&Johnson, la cui prima fornitura arriverà se non sbaglio, dopodomani in Italia.
A tal riguardo, è fondamentale fermare i lavori e utilizzare il nostro tempo per fare il punto sulla campagna nazionale vaccinale piemontese in vista delle circolari e delle novità che si sono succedute negli ultimi giorni.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano, sulla sospensiva presentata dal Consigliere Valle.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Mi pare quanto mai opportuna la richiesta del collega Valle, che ringrazio perché, di fatto, permetterebbe a ognuno di noi di meglio assistere, fare il punto e comunque confrontarsi rispetto a quanto accadrà oggi tralasciando il siparietto di questa mattina del Presidente Cirio che si affaccia, non si affaccia, telefona o non telefona, è presente o non è presente, però oggi avremo modo magari di dialogare e interloquire o, in qualche modo, essere presenti a questa inaugurazione.
Ormai questa Giunta e tanti Consiglieri vivono d'inaugurazioni quando la vita reale è un'altra; la vita reale è prendere atto che noi, come diceva il collega Valle, dal punto di vista della seconda dose siamo la prima Regione in Italia.
Il modello anglosassone, il modello britannico, come lei ben sa Presidente, che invece si è assestato su una prima dose a tutti, ha fatto sì che potessimo vedere le immagini che tanti di voi, tanti di noi hanno potuto vedere durante i telegiornali, cioè un'Inghilterra che riapre e riapre perché hanno fatto un'altra scelta: invece di dare la seconda dose hanno utilizzato il vaccino per cercare di somministrare la prima dose al maggior numero di cittadini britannici possibile.
Sarebbe importante prendere in considerazione questa richiesta del Consigliere Valle affinché anche noi, che in questa fase ci stiamo occupando con attenzione e con cura del tema vaccinale e del tema pandemico, possiamo essere presenti a questa ennesima inaugurazione, per avere magari un momento di confronto con la Giunta e con il Commissario straordinario, proprio per metterlo a parte di ciò che pensiamo: tutti gli aspetti critici e negativi devono essere raccontati con esattezza al Generale, perché, secondo me, mai come oggi il comandante in capo deve avere tutte le informazioni da parte di tutti i soggetti interessati.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Già questa mattina, in apertura di seduta, avevo richiesto un'informativa perché credo che non possiamo ignorare quello che stava succedendo lì fuori, come le hanno detto più volte i miei colleghi.
Oggi appunto c'è la visita del Generale Figliuolo e sicuramente sarà un'occasione per fare il punto. Ho letto che il Presidente Cirio chiederà a Figliuolo più vaccini ma, in realtà, credo che serva anche una pianificazione. Pertanto, al di là delle quantità, che sono sicuramente importantissime, ritengo necessario fare anche il punto sulle tipologie di vaccini che saranno disponibili e sulle modalità di somministrazione, sui nuovi hub, sul personale che sarà messo a disposizione per cercare di praticare il maggior numero possibile di vaccinazioni ogni giorno.
Sono tutti elementi che vanno affrontati in una fase di programmazione, che dovrebbe avvenire anche con il confronto con il Consiglio regionale all'interno, ovviamente, della Commissione competente. Di conseguenza sospenderei la nostra attenzione sul tema della legge n. 99 che stiamo iniziando a esaminare e, per non continuare a ignorare quello che sta succedendo fuori, concentriamoci soltanto nei confronti della pandemia.
Tra l'altro, non dimentichiamoci che c'è una provincia piemontese in grande sofferenza che è proprio la Provincia di Cuneo, i territori del Presidente Cirio, che dovrebbe finalmente riuscire a raggiungere come gradazione di colore (diciamo così, visto che si usa questa modalità per definire le aperture e le chiusure) tutte gli altri ambiti provinciali piemontesi quindi si pone una questione: per quale motivo la Provincia di Cuneo è rimasta indietro rispetto alle colorazioni e non è riuscita a raggiungere quei livelli che consentano di ripartire sempre, ovviamente, nel rispetto delle norme di sicurezza applicate in questo periodo? Sono tanti i temi che si pongono e alcuni, per l'appunto, dovrebbero essere, a maggior ragione, cari al Presidente Ciro, proprio per la sua origine geografica, quindi chiediamo che si possa sospendere la discussione su questa legge e riprenderla nelle sedi opportune, che possono essere quella di confronto delle Commissioni, e dedicarci con un po' più di attenzione a quello che sta succedendo nella gestione della pandemia.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi sulla sospensiva Valle ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
La scorsa settimana abbiamo avuto una prima discussione sul tema delle vaccinazioni. Ci siamo tutti resi conto degli enormi ritardi che il Piemonte ha; ci siamo tutti resi conto della vera faccia della vulnerabilità del nostro sistema e continuiamo a spostare più in là il tema dell'arrivo dei 20 mila vaccini, poi dei 30 mila. Insomma, una delle cose più gravi che sta succedendo e che, a oltre quindici giorni dall'inizio della vaccinazione, solo mille, fra le 31 mila famiglie torinesi, sono state messe al sicuro con una dose vaccinale, soprattutto fra i più fragili. Così, invece, fra i 15.600 vulnerabili ad Alessandria, solo quarantacinque sono stati vaccinati.
Credo che, oggi, il confronto su questa vicenda dovrebbe essere centrale.
Non ci sono altre questioni che possono scavalcare quest'emergenza. Per questo vi chiediamo di sospendere, come chiedeva il Consigliere Valle questa trattazione e ri-concentrarci sulle priorità: i luoghi vaccinali e soprattutto, quanti dei nostri dipendenti possono essere concentrati su questa sfida e capire cosa non va, soprattutto su tutti quei fragili e su tutte quelle persone che non possono recarsi nei luoghi dei vaccini.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Credo che la richiesta di sospensiva del Consigliere Valle sia assolutamente legittima e di buon senso. Abbiamo la possibilità di avere la massima autorità in questo momento, il Generale Figliuolo, cui credo tutti quanti avremo domande da porre e richieste da fare su come procederemo, al di là, come hanno già detto alcuni miei colleghi prima, della quantità delle dosi che arriveranno, sulla pianificazione.
Vengo dalla provincia di Cuneo, una provincia che purtroppo è rimasta indietro: siamo ancora in zona rossa, si diceva che forse avremmo fatto un paio di giorni in arancione per poi tornare di nuovo in zona rossa.
È un evento straordinario che credo andrebbe sfruttato. È da stamattina che se ne parla, ci sono state anche assenze eccellenti proprio per questo motivo, per cui credo sia legittimo che anche noi partecipassimo di persona, proprio per confrontarci e avere risposte a quelle domande che i nostri concittadini continuano a farci. Continuiamo a dire che l'immunizzazione di massa è l'unica maniera per uscire da questo tunnel che sembra veramente essere infinito.
Credo, quindi, che la richiesta del Consigliere Valle debba essere presa in considerazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Escludo il video, così evitiamo problematiche già verificate nel corso dei precedenti interventi.



PRESIDENTE

Prego.



GIACCONE Mario

Sottolineo anch'io l'importanza della sospensiva richiesta dal collega Valle, per diversi ordini di motivi. Abbiamo tutti bisogno di capire con chiarezza quale sarà la politica vaccinale futura. Diversi di noi hanno varie domande da porre, e che continuano a porsi, rispetto anche all'utilizzo di alcuni vaccini e rispetto alle multinazionali che fino a oggi li hanno forniti. Abbiamo notizie di questa mattina che richiamano la possibilità che le forniture vaccinali Johnson&Johnson siano abbandonati nel loro utilizzo nel corso dell'anno prossimo.
È stata già richiamata da altri colleghi l'importanza di comprendere meglio la quantità e la tipologia di vaccini che potranno essere rimodulati ai cittadini piemontesi in particolare.
A questo riguardo, ci piacerebbe che fosse fatta chiarezza. Due sono gli elementi che fanno un po' da collo di bottiglia, o da un imbuto, rispetto alla possibilità di una vaccinazione massiva che ci metta al riparo dal contagio e che consenta ai nostri territori di riprendersi, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sanitario, nel minore tempo possibile. In particolare, i due elementi che fanno da collo di bottiglia sono il numero dei vaccinatori e il numero dei vaccini a disposizione.
Ricordo a questo proposito che, nella fattispecie a proposito del primo elemento, sono state coinvolte anche altre categorie sanitarie rispetto alle originarie che prevedevano l'inoculazione come loro mandato professionale, cioè infermieri e medici. Sono state coinvolte altre categorie, che hanno permesso di ampliare notevolmente la platea di chi potrà vaccinare. Faccio riferimento, come potete immaginare, anche alla categorie di cui faccio parte, quella dei farmacisti.
Richiamo il fatto che, mentre dal punto di vista dell'adesione e della disponibilità a tale iniziativa, non tutte le categorie hanno dato medesima adesione, direi quasi entusiastica, nel giro di tempo, perché abbiamo avuto una settimana per poterlo fare (i termini erano entro l'8 aprile). Più di due terzi dei farmacisti presenti sul nostro territorio ha dato la disponibilità a prestarsi per l'inoculazione.
Questo, ovviamente, deve renderci soddisfatti e anche rassicurarci rispetto alla possibilità del numero di vaccinatori, ma c'è ancora da terminare il percorso formativo, che dovrebbe partire nel processo vaccinale.
A questo riguardo, ricordo che quello che fa da vero collo di bottiglia alla piena realizzazione di una forte campagna vaccinale è il numero di vaccini disponibili. Se, infatti, abbiamo ampliato la coorte di professionisti che possono agire, al tempo stesso ci troviamo nella difficoltà dovuta alla mancanza di munizioni o, comunque, di fiale sufficienti per vaccinare in tempi brevi tutti i cittadini che ne hanno diritto.
È chiaro che questo rallenta fortemente la possibilità di raggiungere l'obiettivo, ma è altrettanto chiaro che la possibilità di interloquire con il Generale Figliolo ci consentirebbe di essere rassicurati sull'argomento o, quantomeno, di avere informazioni il più possibile puntuali e precise sui medesimi obiettivi.
Per questa ragione, sostengo con convinzione la richiesta di sospensiva del collega.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi sulle richieste di sospensiva? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cane; ne ha facoltà.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

Consigliere Cane, non la sentiamo.



RAVETTI Domenico

Chiedo una sospensione del Consiglio, perché non possiamo andare avanti senza sentire le parole del Consigliere Cane.



CANE Andrea

Così mi sentite?



CHIAMPARINO Sergio

Avevo chiesto di intervenire sulla richiesta di nuova sospensiva.



PRESIDENTE

Concludiamo gli interventi sulla richieste di sospensiva del Consigliere Valle.
Eventualmente, Consigliere Ravetti, le facciamo un audio dell'intervento del Consigliere Cane, che così potrà ascoltare con calma.
Prego, Consigliere Cane; tolga il video, così la sentiamo.



CANE Andrea

Sarò velocissimo, era solo per esprimermi sulle richieste di sospensiva.
Ho seguito il percorso di questa legge e in questi mesi ho verificato quello che ritengo essere l'elemento caratterizzante, ovvero una forma d'inutile proibizionismo retroattivo. Ci sono 5.000 famiglie che stanno per perdere migliaia di euro e il proprio posto di lavoro, quindi penso che fuori da questi uffici non ci sono solo le priorità delle opposizioni in Consiglio, ma anche quelle delle forze di maggioranza elette e che avevano inserito, fin da subito, nel programma elettorale, questa proposta.
Ribadisco ancora una volta che le nostre priorità sono tutelare la legalità e il lavoro. Ricordo anche che martedì prossimo torneranno in piazza anche le categorie di lavoratori interessati, che vogliono semplicemente sostenere in modo legittimo questa proposta di legge. Oltre alle piazze parlo anche di tutto ciò che sta accadendo sui social e sui giornali quindi anche sulle piazze virtuali.
Vedo che, al contrario, ci sono moltissimi commenti negativi a quella che ritengono una controffensiva, che mi pare molto discutibile. Ritengo quindi, che la cittadinanza non sia d'accordo con la linea delle opposizioni per quanto riguarda una battaglia che, invece, ritengo ideologica e che si sta scontrando con la realtà dei fatti.
La cittadinanza, in questo momento, riconosce che ci sono anche queste priorità cui è nostro dovere dedicare la nostra attenzione. Se staremo dei mesi in Aula, penso che la responsabilità sarà soprattutto delle opposizioni, non certo nostra, per cui, a nome della Lega, ribadisco che siamo contrari a tutte le richieste di sospensiva.
Grazie, Presidente.
. Questione sospensiva sollevata dalla Consigliera Frediani



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Cane.
Abbiamo segnato la richiesta di sospensiva della Consigliera Frediani, del Consigliere Ravetti, del Consigliere Chiamparino, del Consigliere Sarno e del Consigliere Magliano.Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Valle, passerei a quella della Consigliera Frediani, che ha facoltà di intervenire.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Devo dire che l'intervento del Consigliere Cane mi ha un po' spiazzata perché sentir dire che adesso la priorità è discutere questa modifica su una legge che è stata approvata all'unanimità nella scorsa legislatura lascia un po' perplessi. Abbiamo illustrato alcuni temi che crediamo debbano essere in cima alle priorità di una maggioranza che, in questo momento, sostiene il Governo regionale.
Sono un po' perplesso perché abbiamo parlato di pandemia, di vaccini e anche di lavoro. Abbiamo dato la nostra massima disponibilità a confrontarci sui temi del lavoro, quindi sentire che adesso la priorità della maggioranza è questa e quelle delle opposizioni vengono dopo.
Ognuno renderà conto ai piemontesi rispetto al suo posizionamento e alle sue dichiarazioni.
Quello che volevo porre, invece, come sospensiva è il tema del disagio giovanile, che spero sia una delle priorità di questa maggioranza e della Giunta.
È un tema che, tra l'altro, oggi è tornato di nuovo alla ribalta, in seguito a una delle numerose ricerche che stanno uscendo in questo periodo proprio perché i ricercatori sono molto attenti rispetto all'impatto della pandemia sul mondo giovanile.
Uno studioso in particolare, oggi ha evidenziato come durante la pandemia ci sia stato un aumento dei suicidi, un incremento di ludopatie e dei fenomeni di dipendenza acuta da smartphone e social media, narcisismo spiritualità fai da te e pericolo di diffusione del settismo.
Tutti abbiamo visto anche ai telegiornali le vicende di bande di giovani che s'incontrano soltanto per aggredirsi a vicenda, oppure delle pratiche che sono molto pericolose e che spesso vengono messe in atto dei giovani soltanto per noia e per disagio.
Ritengo che il disagio giovanile dovrebbe essere al primo posto, dovrebbe essere la prima priorità perché dobbiamo, intanto, ricostruire un futuro per i nostri giovani, per ridare una prospettiva che già prima della pandemia non era così semplice presentare perché vivevamo già un momento grave di crisi nel nostro Paese. Le aspettative dei giovani già allora non erano così alte rispetto alla loro possibilità di crescita e alla loro possibilità di trovare un posto nel mondo.
Questa pandemia sicuramente ha contribuito non dico ad azzerare, ma a ridurre notevolmente qualsiasi loro aspettativa. Noi avevamo già proposto in fase di bilancio alcuni interventi che, purtroppo, sono stati respinti per cercare di organizzare dei sistemi di ascolto dei giovani: interventi con l'utilizzo di specialisti, anche all'interno delle scuole, per cercare di raccogliere e di ascoltare le voci dei giovani e dare delle risposte cercando di costruire una società che possa essere anche a loro misura e non solo a misura degli adulti.
Credo che sarebbe il caso di affrontare queste tematiche anche perché qui il costo sociale è veramente alto, non solo in termini economici, ma anche proprio a livello umano.
Spero che il Consigliere Cane, che ha parlato a nome della Lega, almeno rispetto a questo tema possa trovare una condivisione di priorità.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis, che interviene in merito alla questione sospensiva avanzata dalla collega Frediani; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Anch'io vorrei unirmi alla richiesta avanzata dalla Consigliera Frediani che condivido ampiamente, innanzitutto ricordando che in quest'anno di didattica a distanza i dati ci dicono che in Italia e anche in Piemonte il 20% dei minori non ha potuto partecipare alla didattica a distanza per le più svariate ragioni, dall'indisponibilità di un'abitazione adeguata, di una connessione internet adeguata, di apparecchiature informatiche adeguate o anche per l'assenza di genitori che potessero affiancare i minori nel seguire le lezioni.
Sappiamo che soprattutto gli studenti della scuola primaria e dei primi anni d'età della scuola secondaria di primo grado non sono in grado di seguire le lezioni in totale autonomia senza il supporto di un adulto in casa. Dunque, oltre a questa grave carenza patita dai minori per via di questa modifica del servizio scolastico, emergono molti dati e molte grida d'allarme rispetto al disagio psicologico sanitario (ormai addirittura in maniera conclamata) dei bambini e dei ragazzi.
Proprio oggi su la Repubblica, edizione nazionale, è stato pubblicato un articolo intitolato "Il grido di chi cura i bambini: 'Aiutati'".
I neuropsichiatri infantili di tutta Italia stanno lanciando un grido di dolore dovuto al fatto che non sono sufficienti i servizi pubblici di sostegno ai minori e alle loro famiglie e non sono sufficienti i medici gli psicologi e gli educatori che possano sostenere e affiancare le famiglie in questo momento di disagio acuto.
Molti minori sono stati reclusi per mesi e mesi; non tutti hanno avuto la possibilità di uscire in giardino, di accedere a parchi all'aria aperta.
Spesso hanno avuto una sovraesposizione a schermi (smartphone, videogiochi eccetera), quindi siamo davvero in una situazione d'emergenza. Credo che questo possa rappresentare un motivo molto serio e valido per sospendere la prosecuzione dell'esame della proposta di legge a prima firma Leone e per dedicarci a questa, che ci pare un'emergenza più urgente, scusate il gioco di parole.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco, che interviene sulla questione sospensiva illustrata dalla Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Il tema sollevato dalla collega Frediani, di cui stiamo anche iniziando ad accorgerci della gravità, è fondamentale, giacché gli stessi mezzi d'informazione stanno diffondendo notizie veramente allarmanti. Questa pandemia ha rappresentato una situazione nuova e difficile per tutti, ma per i giovani lo è stata in maniera preponderante.
Abbiamo visto che quella dei giovani e dei giovanissimi è proprio la fascia più colpita dai tantissimi disagi: disagi dal punto di vista psicologico e disagi dal punto di vista relazionale, perché ha fortemente compromesso anche la capacità relazionale di tanti ragazzi, che, proprio negli anni più importanti per lo sviluppo e la crescita delle persone, si sono trovati a casa isolati, talvolta anche in situazioni delicate.
Si sa che laddove i giovani vivono delle situazioni di forte conflittualità o di forte disagio in casa, talvolta riescono a trovare sfogo altrove.
Invece, in questo frangente, purtroppo non hanno avuto neanche la possibilità di potersi distrarre in altri contesti che offrissero momenti di socialità. Questo, insieme al tema del lavoro, che purtroppo ho sottolineato nella precedente richiesta di sospensiva, sarà uno dei grossi problemi che dovremo affrontare nel prossimo futuro: i ragazzi di oggi saranno i cittadini del domani, saranno i lavoratori del domani, saranno i padri e le madri del domani, per cui dobbiamo assolutamente fare qualcosa per rendere la loro esistenza un po' più facile e un po' più sostenibile.
Ci siamo obiettivamente dimenticati di loro, certo non per volontà, ma per tante altre esigenze che hanno avuto la precedenza. Adesso, però, è il momento di prendere in considerazione un problema che non può essere più ignorato, perché è sempre più serio. Tutto quello che non faremo oggi purtroppo lo pagheremo seriamente nei prossimi anni.
Non lasciamo soli i giovani; non lasciamo soli coloro che in questi mesi hanno vissuto momenti di forte difficoltà, momenti che hanno compromesso anche la loro stabilità emotiva. Riportiamo al centro quello che è il disagio giovanile che in questo frangente di pandemia si è fortemente acuito e che è mille volte più importante rispetto al fatto di cancellare una legge contro la diffusione del gioco d'azzardo patologico.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, che interviene sulla questione sospensiva illustrata dalla Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come hanno osservato i colleghi, non solo crescono i segnali del disagio psicologico del mondo giovanile, ma non basta neanche più dire che è sufficiente il giusto e necessario supporto. Ormai la solitudine l'emarginazione e la paura sono l'oggetto delle quotidiane segnalazioni raccolte da questo mondo. Durante la pandemia, l'allerta sul sostegno psicologico delle persone più vulnerabili è alta.
Devo dire che condivido anche molto chi fra noi, ma anche in generale, ci dice che il tema della salute mentale e del disagio giovanile è davvero poco affrontato. L'abbiamo affrontato in una bellissima audizione qualche settimana fa e ringrazio i colleghi che si sono adoperati per ascoltare anche le associazioni dei genitori o ex genitori, perché in alcuni casi i figli si sono suicidati. Proprio per questo volevo dire che il tema del COVID è soltanto forse la punta dell'iceberg di una piaga mai affrontata adeguatamente.
A porre l'accento sulla necessità di intervenire e di iniziare a trattare in modo più strutturato queste problematiche sono tanti professionisti e tante persone che si occupano soprattutto di quella che si chiama assistenza educativa, ma in realtà è tutto quel lavoro fatto sui territori ora sempre con più difficoltà dentro questa crisi.
Io non so cosa lascerà ai bambini e ai ragazzi questa pandemia. E non so se basti parafrasare il Papa per dire che anche dal male si può trarre del bene. Di sicuro, il COVID ha portato alla ribalta un problema già noto e anche la scuola è diventata di nuovo centrale in molte nostre discussioni però stiamo attenti a non ragionare solo sull'emergenza senza vedere quello che c'era prima. Lo diceva la Consigliera Frediani anche sul tema scuola: c'è un'emergenza nell'emergenza, ed è il tema delle disuguaglianze e di quanto questa pandemia abbia accelerato alcuni processi, ma sul tema della scuola non è che prima il mondo andasse bene.
Già prima si stimava che in Italia un adolescente su cinque avesse un problema di salute mentale, quindi o il numero è aumentato, oppure il COVID ha fatto da detonatore a tutto questo. Presidente, non so se ho finito i minuti a mia disposizione, ma concludo dicendo che spero che si riesca a finire in fretta questa brutta giornata all'insegna del gioco d'azzardo e si colgano tutti i segnali che vi stanno mandando le opposizioni per dire che c'è tanto da discutere prima di una sanatoria per qualche potente.



PRESIDENTE

Ha chiesto intervenire il Consigliere Segretario Bertola sulla sospensiva presentata dalla Consigliera Frediani, in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Ringrazio la collega Frediani per aver presentato questa sospensiva e ringrazio anche il Consigliere Cane per il suo intervento, perché mi ha anche motivato a intervenire un po' di più e a essere un po' più attento. A quest'ora del pomeriggio a volte sono un po' stanco, ma interventi come il suo mi motivano ad andare avanti nel nostro lavoro, anche perché ha parlato di "inutile proibizionismo retroattivo". Se vuole leggere qualcosa di retroattivo, può leggere l'emendamento che ha presentato il suo collega Leone stamattina. Quella è retroattività vera, quella sì.
Mi piace anche citare una frase firmata dal Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: "In questo difficile momento per la nostra Regione, le priorità sono i vaccini, il lavoro e le riaperture, non sicuramente il gioco d'azzardo"; affermazione che poi spiega la proposta del Gruppo di Forza Italia per uscire da quest'impasse, proposta che ritengo rispettabile, diciamo così. La ritengo molto più rispettabile del gesto che ha fatto la Lega con il richiamo in Aula. Le priorità le condivido e sono quelle, ma sono anche i giovani e il disagio giovanile. In questo senso sostengo pienamente la richiesta di sospensiva della collega Frediani.
Abbiamo visto anche fisicamente gli effetti negativi che questo periodo così difficile ha avuto sui ragazzi e su persone che, diversamente da noi si stanno formando, e si stanno formando in un mondo che è diverso da come dovrebbe essere. Il loro disagio viene fuori con episodi magari di bullismo, di cyberbullismo, di violenza, di difficoltà, di vulnerabilità anche di dipendenze e anche di dipendenza dal gioco. Pertanto, il tema non è poi così tanto sconnesso.
Certamente tra tutte le priorità, in questo momento dobbiamo avere quella di sostenere e di aiutare i nostri ragazzi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, presidente.
Volevo sostenere la richiesta della collega Frediani, perché gli elementi legati al disagio giovanile sono oggettivi e fortemente riscontrabili in questi ultimi tempi, soprattutto se entriamo in relazione con i professionisti che più hanno a che fare con loro, cioè con i docenti delle scuole di ogni livello e grado che ci riferiscono di una sempre maggiore difficoltà e sofferenza che hanno a che fare con una perdita d'identità. È chiaro, infatti, che il giovane cresce, si forma e ha modo di realizzarsi anche in relazione alla possibilità di avere rapporti sociali pieni, in presenza e condivisi con tutti i suoi coetanei.
Le circostanze attuali impediscono questo tipo di relazione e questo tipo di crescita e, alla fine, impediscono l'accrescimento, all'interno di ciascuno di questi ragazzi, delle competenze relazionali necessarie, una volta che saranno adulti, ma anche adesso che sono giovani, a potersi realizzare pienamente all'interno di questa società. Non mi riferisco solamente alle manifestazioni più evidenti e più spiacevoli di violenza alle quali hanno già fatto richiamo i miei colleghi, ma anche a una maggiore vulnerabilità, a maggiori timidezze e difficoltà proprio a entrare in relazione con le altre persone.
Certo non avremmo mai potuto immaginare, noi che siamo stati abituati ad affinare questo tipo di competenze, di cui ci avvaliamo anche adesso in Consiglio regionale, ai giardini pubblici, nelle parrocchie o in altri luoghi di aggregazione, che vi è un'intera generazione che non possa svilupparle ed evolvere aspetti della personalità che, invece, davamo per scontati.
Peraltro, dagli stessi professori e dagli stessi insegnanti abbiamo riscontro di quanto questa situazione generi non solo sofferenze ma anche scarsa attenzione, scarsa crescita anche dal punto di vista della preparazione culturale e direi anche nozionistica, fino al limite di un abbandono del percorso di studi maggiore di quanto fosse negli anni e nei periodi precedenti.
Ci spiace che questo tipo di sensibilità non sia condiviso, perché ancora una volta si manifesta un processo ingiusto e asimmetrico per cui abbiamo sommersi e salvati. Infatti, abbiamo giovani che crescono in ambiti nei quali sono maggiormente assistiti, anche solo perché vivono in famiglie all'interno delle quali c'è la possibilità che ognuno abbia un suo strumento tecnologico che consente di connettersi e in cui gli spazi all'interno della casa sono maggiori, per cui ciascuno ha una stanza piuttosto che doverla condividerla con altri componenti della famiglia, o vivono in quartieri o in zone della città del nostro territorio in cui la connessione è più agevole. Non tutti però sono così fortunati.
Tornando però a quello che intendevo dire all'inizio, vi è un'asimmetria e una discriminazione ancora più forte, che fa sì che si ampli ancora di più la forbice tra chi ha la possibilità di seguire, perché vede seguito e sostenuto il proprio legittimo percorso formativo, e chi, invece, è abbandonato a sé stesso perché non ha gli strumenti, né familiari n economici, per potersi formare e per potersi pienamente realizzare come persona e, alla fine, anche come studente.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei dare forza a quello che è stato poc'anzi detto, perché pensiamo che da questo punto di vista, sia fondamentale avere uno sguardo attento e preciso su quello che sta capitando, è capitato e in qualche modo capiterà alle nuove generazioni.
Le nuove generazioni sono il nostro futuro. La ferita che, di fatto quest'anno e mezzo di pandemia ha procurato loro porta già con sé effetti a mio giudizio preoccupanti; numerosi dossier scientifici che abbiamo potuto leggere sia sui quotidiani sia sulle riviste di settore dicono che questi danni saranno danni che dovremo, in qualche modo, andare a riparare. Ed è evidente che si tratta di scompensi dal punto di vista della gestione normale della quotidianità, dei cambi di modalità con cui ci si rapporta con l'altro; tutti elementi di una psicologia di base che, di fatto, è stata stravolta dalla pandemia.
Poi, per carità, ho sentito in Aula che per qualche collega della maggioranza le priorità che stiamo ponendo non sono le priorità di questa maggioranza. Noi, invece, siamo abituati a guardare i problemi, a guardare la condizione che stanno vivendo i piemontesi nella sua totalità e nella sua complessità. Certo, governare la complessità, come spesso viene detto dai sociologi, è difficile, però è quella cui noi siamo chiamati, quella cui siamo chiamati nella nostra responsabilità di legislatori.
A volte abbiamo sentito la maggioranza e qualche Assessore, in particolare ergersi a baluardo della difesa dell'adolescenza e della difesa della possibilità che tutti i ragazzi, tutti i bambini e tutte le bambine abbiano un percorso di crescita sereno. Noi, peraltro, Presidente - si ricorda? avevamo presentato degli emendamenti al bilancio proprio su questo tema per rafforzare il servizio della neuropsichiatria infantile, perché pensiamo che intervenire su coloro che saranno le donne e gli uomini del futuro sia prioritario, per non vivere una dimensione di fiato corto che spesso la politica ci ha costretto a osservare e a praticare.
Per concludere, Presidente, sostengo con forza la richiesta della collega Frediani, che penso spicchi anche per una sensibilità non solo politica, ma anche umana.



PRESIDENTE

Grazie Non vedo altre richieste d'intervento sulla sospensiva della Consigliera Frediani.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Ravetti



PRESIDENTE

Passerei alla richiesta di sospensiva del Consigliere Ravetti.
La parola al Consigliere Ravetti per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Prima, quasi scherzando, mi sono permesso irritualmente d'interrompere il collega Cane, perché quando parla il vice Capogruppo del Gruppo più numeroso e quindi più importante della maggioranza, è bene ascoltare cos'ha da dirci; ho preso appunti e non ho bisogno del resoconto stenografico.
Ritiene la Lega che le nostre posizioni e le posizioni delle opposizioni sono posizioni ideologiche. In questo primo minuto, voglio dire che sono le stesse posizioni di don Ciotti, della Caritas, dell'Ordine degli psicologi del Piemonte, dei medici chirurghi e odontoiatri di Torino, di Giancarlo Caselli, dell'ACLI, di Avviso pubblico, di Azione Cattolica, di Cittadinanza attiva, della San Vincenzo e potrei andare avanti ancora e per certi versi. Sono anche le posizioni di Forza Italia, per dirvi che noi ci siamo connessi con i sentimenti del Piemonte e, in questo senso, vi ringraziamo.
Faremo il possibile per farvi cambiare idea, chiedendovi ad esempio di votare a favore della sospensiva che nell'ultimo minuto che ho a disposizione, Presidente, provo a definire meglio, ringraziando il collega Martinetti per aver presentato una proposta di legge sulla valorizzazione della canapa a uso agroindustriale che ha già superato, con il voto favorevole, il giudizio della III Commissione.
A proposito di posti di lavoro, a proposito di prospettive, mettiamo davanti, sul tema del lavoro che volete portarci, le ragioni del lavoro espresse dal collega Martinetti sull'uso della canapa nei vari comparti agroindustriali su una proposta di legge che potrebbe approdare prima di questa in Aula.
C'è molto lavoro da fare e prima la variamo con un voto favorevole in Aula prima avremo la possibilità, in Piemonte, di lavorare a un distretto necessario per creare nuovi posti di lavoro, per migliorare l'ambiente, per socializzare meglio attraverso nuovo lavoro e per andare incontro alle grandi esigenze del Piemonte, che è lì che ci aspetta.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno sulla sospensiva Ravetti; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Mi può ricordare se ho due o tre minuti per favore?



PRESIDENTE

Tre minuti.



SARNO Diego

Tre minuti, perfetto.
Grazie al collega Ravetti per questa richiesta; grazie soprattutto per le parole che ha utilizzato rispetto ai primi suoi due minuti, cioè sull'intervento del Consigliere Cane, che ha ribadito la posizione della Lega. Come ha ben detto il Consigliere Ravetti, c'è una parte del Piemonte che, invece, la pensa diversamente.
Ritorneremo su questo, perché iniziano a circolare foto, dal Palazzo della Regione in piazza Castello, dall'alto, che sono inviate ai lavoratori del gioco d'azzardo, per fare il paragone fra una manifestazione e l'altra.
Suggerisco, a chi ha fatto quella foto, Presidente, magari di occupare il proprio tempo all'interno degli Uffici della Regione Piemonte e del Palazzo della Giunta regionale, per fare altro, invece che fotografare quei nomi che il collega Ravetti ha ben citato e raccontato. C'è un mondo sociale c'è il mondo del volontariato, ci sono anche i sindacati, tutti, che hanno già scritto.
Questa sospensiva, Presidente, è proprio perché anch'io, da relatore di minoranza di quella legge (quindi ringrazio il collega Martinetti per quella proposta; una proposta che ha visto la partecipazione e l'approvazione della Commissione), credo, proprio in ottica di sviluppo di nuove politiche in questo momento urgente, possa risollevare l'economia del Piemonte, dare nuove opportunità, nuovo sviluppo e nuova linfa. Magari sospendiamo questo iter, prendiamo la proposta di legge Martinetti e la votiamo, dando gambe a una legge che mette nuova economia, nuove risorse nuove occasioni, nuove opportunità di lavoro per i piemontesi, per gli agricoltori e non solo.
Queste sono le priorità e queste dovrebbero essere le priorità della maggioranza: non fare le foto dal Palazzo per fare un paragone, perché poi fanno le foto quando la manifestazione è finita.
Pertanto, Presidente, crediamo sia una sospensiva dirimente, utile e prioritaria rispetto al resto.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie.
Mi ha chiamato direttamente in causa il Consigliere Ravetti, quindi non posso che appoggiare la sua richiesta di sospensiva.
Hanno detto bene sia lui sia il Consigliere Sarno: questa è una proposta che parla di lavoro. In queste settimane ho ricevuto, come penso tutti i Consiglieri, decine e decine di mail di persone che chiedono di rivedere questa legge; persone che si sono occupate, nel mondo del lavoro, del gioco d'azzardo legale.
I titolari di quest'attività hanno avuto anni per chiarire la loro posizione, per rivederla, per occuparsene e per andare a cercare altre locazioni. Non è stato fatto, ora è chiaro che si arriva un mese dalla data fatidica del 20 maggio e sono tutti preoccupati.
Quello che ho voluto fare, insieme al mio Gruppo, è di portare una proposta nell'ottica della transizione ecologista; una proposta che non danneggia nessuno e che può veramente essere un nuovo volano e un'eccellenza della nostra Regione.
Queste sono le vere priorità che la nostra Regione ha bisogno in questo momento: nuove prospettive, nuovi posti di lavoro, ma senza andare a danneggiare altri settori.
Chiedo veramente che la richiesta del Consigliere Ravetti sia accolta.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Certamente è una richiesta sospensiva che ha delle ragioni, sempre per ragionare sulle priorità che, in questo momento, si deve occupare il Consiglio regionale.
Abbiamo una proposta di legge, approvata di recente in Commissione, che si occupa di lavoro, perché quella che viene mascherata da legge che si occupa di lavoro, la proposta di legge n. 99, in realtà si occupa di abbattere una legge che riguarda la salute pubblica.
La proposta di legge sulla filiera della canapa si occupa di agricoltura e di opportunità di lavoro per la nostra regione, di lavoro anche innovativo a metà tra il ritorno a un passato glorioso della nostra regione e uno sguardo verso il futuro, con una produzione che può avere, quello che una volta andava di moda chiamare "moltiplicatore keynesiano" positivo; un volano molto positivo per l'economia, diverso da quello che ha il gioco d'azzardo, giacché è un'economia che, da una parte, per un posto di lavoro c'è una persona che il lavoro lo perde o che si rovina economicamente e dall'altra, c'è uno Stato che incamera delle tasse e, quindi, in qualche modo impone una tassa sul disagio.
Lo Stato impone una tassa sul disagio delle persone. Su questo, dovremmo anche ragionare.
Ben vengano, quindi, proposte di legge come questa. Ritengo che in questo momento sia più importante discutere di una proposta di legge del genere rispetto alla proposta di legge n. 99.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano ulteriori interventi sulla questione sospensiva del Consigliere Ravetti.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Intanto per ringraziare il Consigliere Ravetti ma, soprattutto, il collega Martinetti per l'oggetto della discussione.
Come sapete, crediamo che sul tema della canapa si possa fare tanto; che si possa, in qualche modo, anche riattivare l'economia di questo Piemonte. Lo dicevamo prima della pandemia, lo diciamo ancora più fortemente oggi.
Gli sviluppi sono tanti, dal tema delle bonifiche ambientali. Credo che il valore aggiunto della filiera della canapa possa dare ancora tantissimo soprattutto su questo tema. C'è tutto il tema, ovviamente, della filiera edilizia, c'è tutto il tema della filiera agricola e, soprattutto alimentare. Si tratta soltanto di riuscire a cancellare una sorta di pregiudizio che c'è nei confronti di questa pianta.
Noi abbiamo provato a farlo già a suo tempo, cinque anni fa, con la legge che è stata fra le più importanti in Italia per la promozione della canapa terapeutica in Piemonte. Solo attraverso la definitiva demistificazione di quella che è stata una vera svolta proibizionista, si può riutilizzare questa pianta in tutti i più importanti settori strategici, anche quello farmaceutico. Ricordo che se la nostra legge è attiva - e sono orgoglioso che, con il Consigliere Giaccone, abbiamo fatto anche un salto culturale ci sono ancora tante - possiamo definirle così Consigliere Martinetti ipocrisie, perché è incredibile che continuiamo a importare dall'estero la canapa, anche per i malati che hanno altri problemi, non solo quelli oncologici, reumatici o postoperatori.
È incredibile: potremmo avere delle filiere nostrane di canapa, ma continuiamo a comprarle all'estero da multinazionali che hanno spesso sede in paradisi fiscali! Grazie.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Chiamparino



PRESIDENTE

Proseguirei adesso con la successiva richiesta di sospensiva del Presidente Chiamparino; prego.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Molti interventi in qualche modo direttamente o indirettamente, come lo stesso comunicato del Gruppo di Forza Italia e lo stesso intervento del Consigliere Cane, sollevano la questione del lavoro.
La questione sospensiva che vorrei sollevare è quella del Recovery e del Next Generation EU. Nel suo intervento conclusivo sulla discussione sul bilancio, il Presidente Cirio, nel rispondere assai garbatamente ad alcuni rilievi di chi diceva che i circa 1.200 progetti presentati dal Piemonte non potevano essere tutti strategici e che era necessaria una selezione, ha risposto che quello era solo un primo censimento - mi pare abbia usato proprio questa parola - fatto per coinvolgere i territori, dopodiché ci sarebbe stata una discussione sulla base delle priorità da portare a Bruxelles, in modo che la comunità piemontese, la comunità economica, la comunità professionale e la comunità sociale sapessero quali erano le linee strategiche e le risorse strategiche, per i prossimi vent'anni e, quindi quali erano le linee fondamentali per ricreare lavoro, ripartenza sviluppo.
Siamo al 14 aprile e ho letto che il Presidente Draghi e l'Unione Europea richiedono che entro il 30 aprile arrivino le richieste a Bruxelles: mi chiedo quando questo Consiglio regionale sarà coinvolto per una discussione di tipo strategico di questo genere. Oppure si vuol far fare, come si dice il "lavoro sporco" al Governo per cui, alla fine, sceglierà il Governo e chi s'è visto s'è visto, ma credo che questo sia sbagliato. Sono proprio le stesse imprese di quel settore, del gioco legale d'azzardo, che dovrebbero essere interessate, perché non c'è ombra di dubbio che quelle del Next Generation saranno le uniche risorse che saranno a disposizione del sistema imprenditoriale piemontese nei prossimi vent'anni.
Chiedo che venga sospesa la discussione sulla proposta di legge in discussione, la revisione della legge del 2016 sul gioco d'azzardo patologico, e che sia sostituita da una discussione che consenta a questo Consiglio di decidere, insieme con la Giunta e su proposta della Giunta quali sono le priorità strategiche che, d'intesa con il Governo, vanno portate all'attenzione della Commissione economica a Bruxelles.
Scusi, Presidente, e grazie per qualche secondo in più che mi ha concesso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Avetta sulla richiesta di sospensiva del Presidente Chiamparino; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
A me pare che sia davvero opportuno sospendere la discussione che stiamo facendo fin da questa mattina su questa proposta di legge. Credo che abbiamo offerto a questa maggioranza tante ragioni di merito e di sostanza che confortano il fatto che sia opportuno sospendere la discussione.
Tuttavia, credo anche che, tra tutte le motivazioni che giustificherebbero la pratica di quel buonsenso cui spesso ci ha richiamati e spesso ci richiama, a volte anche giustamente e condivisibilmente, il Presidente Cirio, la riflessione che ha testé proposto Sergio Chiamparino assuma proprio in questi giorni e per le ragioni che il Presidente ha riferito particolare rilevanza.
Se entriamo un po' nel merito del Recovery Fund piemontese, se così lo possiamo chiamare, una delle cifre che qualificano quella che non possiamo che definire una "lista della spesa", probabilmente superflua e forse anche un po' vana, è l'indicazione di tre stazioni sull'alta velocità.
Mi pare che sia davvero un qualcosa che si scontri con quel buonsenso cui il Presidente ci richiama spesso. Perché l'indicazione di tre stazioni d'interconnessione con l'alta velocità su una tratta come la Torino-Milano che tutti conosciamo e che in molti abbiamo usato (da Porta Susa a Milano Centrale s'impiegano, sostanzialmente, quaranta minuti), è una non scelta che ha un solo scopo, quello di tentare di non scontentare nessuno. Perch se mai ci fosse un accoglimento strampalato che dovesse assecondare questa proposta, certamente scopriremmo di avere una tratta di alta velocità che fa più fermate di un qualsiasi treno regionale! E questo, evidentemente, è un qualcosa che ha dell'assurdo.
Siamo convinti che quella discussione franca con le opposizioni cui ha fatto riferimento il Presidente Chiamparino potrebbe aiutare il Piemonte a fare delle scelte le più coerenti possibili con una visione e con la strategia che deve governare un tema come quello del Next Generation che la Regione, d'intesa con i territori, avrebbe dovuto definire da tempo.
Va da sé che il presupposto per aprire questo confronto è di avere una sola visione, una sola strategia. Il fatto che questa Giunta, al di là del road show che abbiamo apprezzato e che certamente non si può definire "confronto con le opposizioni", fino ad ora si sia sottratta a questo confronto, ci fa pensare che questa visione sia ancora alquanto nebulosa.
Allora crediamo che prioritariamente si dovrebbe discutere di questo e non di una legge che funziona e che ha dimostrato di funzionare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Intervengo per sostenere la richiesta di sospensiva avanzata dal Presidente Chiamparino, che mi trova perfettamente d'accordo.
In queste settimane siamo stati concentrati sul bilancio, adesso ci troviamo coinvolti in questa maratona per scongiurare delle modifiche alla legge regionale 9/2016, però ci siamo persi completamente la partita, che ha giocato la Giunta, a questo punto in solitaria, sui fondi del Recovery.
Lo trovo assolutamente grave, perché a parte qualche piccolo spot nelle varie Commissioni, o qualche notizia intercettata nelle pagine Facebook dei vari membri della Giunta che hanno fatto il tour del Piemonte per stilare questo cosiddetto "elenco della spesa", perché, di fatto, è quello il documento che abbiamo potuto visionare la settimana scorsa, come Consiglieri regionali siamo rimasti completamente esclusi dalla discussione sui fondi del Next Generation EU, per cui ritengo doveroso sospendere i lavori per tornarci sopra.
Anche perché dalla zona dalla quale provengo, la Città metropolitana di Torino, in particolare dalla zona ovest, è arrivata una lettera firmata da tantissimi Sindaci - compresi quelli di centrodestra, come il Sindaco Montà di Grugliasco, il Sindaco Giulivi di Venaria, il Sindaco Tragaioli di Rivoli, che è un nome che sicuramente il Presidente Cirio conosce bene che denunciano di essere stati tagliati fuori dalla discussione sui fondi del Recovery. Sono stati visionati i progetti contenuti nel famoso dossier che ci è stato girato sempre durante la discussione del bilancio. Peraltro l'ho potuto visionare addirittura giorni dopo, quindi non in tempo reale.
Pertanto, non soltanto accusiamo questa esclusione, ma la accusano addirittura i Sindaci: è un fatto gravissimo, che la dice lunga sulla vostra gestione della raccolta dei progetti.
Vi siete praticamente trasformati in una centrale dove venivano dirottati i progetti del territorio, i più disparati, anche quelli che non sono assolutamente cantierabili, come invece richiederebbe il progetto! Si tratta veramente di una lista non della spesa, ma dei sogni, su cui non avete filtrato assolutamente nulla. Oltre al danno di vedere dei progetti non cantierabili o comunque non realizzabili, c'è pure l'esclusione d'interi territori, come la Città metropolitana di Torino e, in particolare, la zona ovest; esclusione denunciata, peraltro, da tantissimi Sindaci.
Direi che questo non è solo un buon motivo per sospendere questa discussione, ma è anche una figuraccia immensa da parte di questa Giunta che si è resa partecipe di un'esclusione di un territorio vastissimo soprattutto ha dimostrato la sua incompetenza nella gestione della raccolta di questi progetti.
Fossi in voi, un pensierino su tutte e due le motivazioni che ho portato a sostegno della richiesta del Presidente Chiamparino lo farei.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani, che interviene sulla questione sospensiva del Presidente Chiamparino.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi aspettavo che chiedesse la parola qualche altro collega, ma forse sono in pausa, per cui mi sono prenotata io.
Anch'io sostengo questa richiesta di sospensiva, che tra l'altro riguarda una questione strettamente legata al tema del lavoro, della ripartenza e degli investimenti sul futuro. La definizione delle priorità è sicuramente il primo passaggio di qualsiasi pianificazione; priorità rispetto alle quali, ovviamente, potremmo anche non essere tutti d'accordo, ma proprio per questo è necessario un confronto.
Sappiamo che questa Giunta ha lavorato ad alcune proposte con modalità d'interazione con il territorio che non sono state sempre apprezzate, n sono state sempre condivise, ma purtroppo non ha avuto sufficiente condivisione con il Consiglio. Ognuno di noi rappresenta un territorio rappresenta delle istanze, rappresenta determinate categorie e ha ricevuto fiducia e un mandato preciso da alcuni cittadini. Credo, quindi, che ciascuno di noi possa portare un contributo alle discussioni. È proprio nelle discussioni che ci si può confrontare sulle priorità e definire insieme quale sia il meglio per tutti i cittadini piemontesi.
Proprio per avere questa pluralità di visioni, per cercare di bilanciare quelle che sono le esigenze dei vari territori è importante che ci sia un confronto in Consiglio regionale, che, per l'appunto, è il luogo più alto della rappresentanza della nostra Regione.
Adesso i giorni sono chiaramente pochi e non abbiamo grande possibilità d'incidere su quelle che saranno le decisioni della Giunta da qui in poi.
Però siamo ancora in tempo per sospendere la discussione di questa proposta di legge, che, in realtà, potrebbe avere un percorso risolvibile in altro modo e senza stare rinchiusi in Aula a discutere per ore, come invece temo che accadrà, e potremmo concentrarci sulle vere priorità e su risorse che saranno a disposizione della nostra Regione e che abbiamo il dovere di impiegare e investire nel migliore dei modi.
Pertanto, sostengo pienamente questa richiesta di sospensiva e spero che sia accolta.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente, e grazie al Presidente Chiamparino.
Credo che oggi in tanti avremmo voluto assistere ai lavori del forum "Energia e Ambiente". Non so se il Presidente Chiamparino ha avuto la possibilità di farlo, guardando i lavori d'Aula e ascoltando con altre orecchie questo bellissimo momento di confronto nazionale sul tema del Recovery Plan.
Credo che si stiano perdendo tante occasioni in queste settimane per dare il via a una riflessione vera su che cosa non possiamo più permetterci. Mi piacerebbe discutere con tanti di voi di quello che sta succedendo, cioè che la gran parte delle Regioni del Nord Italia - e credo non sia un caso strano che siano governate quasi tutte dal centrodestra - hanno, secondo me, interpretato nel modo più conservatore, come siete voi, il senso di questa riproposizione infinita di un modello.
Oggi ci lamentiamo e ci siamo lamentati in queste settimane dell'aver visto nel nostro Recovery Plan il ritorno delle eterne rotonde. Era una metafora di quanto non succeda niente nell'evoluzione culturale e politica di molti nostri amministratori e purtroppo, ahimè, anche della nostra Regione.
Mentre ci lamentavamo dello svuota cassetti della Regione Piemonte, ho ascoltato alcuni errori di valutazione anche di altre Regioni italiane: piste da bob, impianti sciistici, la costruzione di bretelle. Quasi in tutto il Nord Italia, molte Regioni hanno messo al centro, anziché la riconversione ecologica dell'economia, alcune opere - per carità, alcune anche utili - ma che non danno il segnale di un pensiero che doveva essere dietro al Next Generation UE.
Credo che il senso dell'intervento di Sergio Chiamparino, che giustamente citava anche ironicamente l'intervento del comunicato stampa di Forza Italia, è che tutto possiamo fare in queste ore tranne che discutere di una legge che cinque anni fa aveva avuto una grande condivisione e che all'unanimità è stata poi approvata.
Possiamo discutere di che cosa pensiamo sia giusto per l'economia piemontese, possiamo capire insieme se sia giusto accelerare su una transizione ecologica dell'economia, se sia giusto concentrarci sul tema delle bollette energetiche del settore pubblico. Possiamo discutere e concentrarci su quelle che saranno le città post-pandemia, come chiedono molti soggetti in queste ore. Tutto possiamo fare, meno che perdere due mesi di tempo su quest'oggetto.
Pertanto, ringrazio il Presidente Chiamparino, ma avremo modo di continuare a discutere di questo.



PRESIDENTE

Chiedo se vi siano altre richieste d'intervento sulla sospensiva presentata dal Presidente Chiamparino.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Sarno



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, passiamo alla questione sospensiva successiva presentata dal Consigliere Sarno, che ha pertanto facoltà di intervenire.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
La mia sospensiva è legata alla discussione in Aula di questa proposta e quindi di questo fatto che ci vede discutere, anche in maniera molto approfondita, da parte nostra ovviamente, perché a fronte e a base di questo provvedimento e di questa proposta di legge ci sono dei numeri. La maggioranza usa però dei numeri che sono (per usare un eufemismo) parzialmente veri, perché si affida più ad agenzie private. Invece i numeri veri, quelli totalmente veri, sono a disposizione grazie allo studio che è stato fatto da IRES.
Pertanto, la mia sospensiva è per chiedere a lei, Presidente, di approfondire questi numeri, perché come il Consigliere Sacco stamattina citando Einaudi, chiedeva di "conoscere per legiferare", noi alla base di questa proposta abbiamo dei numeri, non solo parzialmente veri ma anche parziali, sulla valutazione di una legge e, in particolare, dei numeri che vanno a lavorare sul tema dell'occupazione.
La sospensiva è per richiedere un approfondimento non ad agenzie private ma a istituti e a realtà istituzionali, come ad esempio l'Università di Torino, di modo che l'Università di Torino possa corroborare, cioè possa dare forza ai numeri che IRES vi ha messo a disposizione. Voi, invece, non state dando forza e sostegno ai dati ufficiali di IRES, ma state basando una proposta di legge su altri numeri.
Pertanto, crediamo che sia fondamentale, da questo punto di vista, attivare una sospensiva e convocarci in Commissione con uno specifico obiettivo cioè quello di studiare e ragionare sui numeri che sono alla base di una proposta. Crediamo, infatti, che sia fondamentale costruire delle proposte a partire dai dati reali e non da ipotesi, non da valutazioni ipotetiche o da previsioni, perché molti dei Consiglieri della maggioranza parlano di previsionali; noi invece dobbiamo lavorare su quelli che sono i dati reali anche ormai a distanza di anni, di attività di una legge e, quindi, di quello che la legge ha prodotto. Ecco perché chiediamo di sospendere questo iter.
Il Consigliere Cane ha detto nel suo intervento - chiudo con questo Presidente - che ha seguito approfonditamente l'iter della legge; non so quale, forse, quella interna solo alla maggioranza, perché un iter all'interno delle istituzioni per questa proposta di legge non vi è stato.
Pertanto, chiedo questa sospensiva, per tornare in Commissione, convocare IRES e atenei, in particolare l'Università di Torino, per corroborare appunto i dati e avere un altro punto di vista che, però, è istituzionale e non privato. Ecco perché crediamo che questa sia una sospensiva che per entra nel merito di questa proposta, entra nel merito del contenuto ed è maggiormente calzante rispetto al dibattito che stiamo facendo oggi in Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Sì, mi pare una richiesta di sospensiva fondata, perché in maniera sconcertante, non solo un partito politico di questa Regione rappresentato in Consiglio regionale, un partito politico che, peraltro, ha la maggioranza dei Consiglieri nel Consiglio regionale, ma la Giunta regionale stessa, anzi "la Regione stessa", come potrebbe dire semplificando un comune cittadino, quello che per sua fortuna non si deve occupare tutti i giorni di politica, perché purtroppo la politica si occupa tutti i giorni di lui, è venuta in Consiglio regionale a raccontare e a spiegare gli effetti della legge 9 del 2016, affermando che la legge funziona. La Regione.
La Regione, Giunta regionale, chi governa la Regione dice questo. Per il fastidio che si può provare sentirsi dire proprio questo, tra l'altro l'Assessore competente quel giorno ha preferito non sentire quelle parole infatti, non c'era se non soltanto alla fine della seduta. E si vanno a cercare altri dati in giro; chiaramente il primo punto di riferimento dovrebbe essere chi è intorno a te, quindi la tua istituzione, gli enti del tuo territorio e non andare a raccogliere ricerche in giro che potrebbero anche essere - in alcuni casi, magari non questi - confacenti ai soggetti che, in qualche modo, hanno degli interessi diretti con determinati settori economici del Paese, per cui s'ignorano i dati regionali.
Allora, è fondata questa richiesta di sospensiva se conta, se importa, se serve avere delle strutture regionali come IRES, se servono le clausole valutative delle leggi, se pensiamo che quelle siano informazioni - come possiamo definirle - istituzionali. In tal caso, si seguono quelle e non si vanno ad ascoltare delle sirene in giro, solo perché il canto di quelle sirene suona più dolce all'orecchio rispetto a ciò che dicono i dati degli organismi e delle istituzioni cui ci si affida a livello regionale.



PRESIDENTE

Grazie La parola al Consigliere Valle, sulla sospensiva Sarno.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io perché trovo che questo balletto sui dati sia piuttosto stucchevole e non sta capitando solo oggi in Aula, ma è capitato anche in Commissione, ed è capitato anche in alcuni confronti che abbiamo avuto anche fuori di qui, non più tardi di ieri pomeriggio, quando i Consiglieri hanno partecipato, con me, all'incontro con il Forum delle famiglie, per esempio.
Ognuno può fare quello che vuole, però è una tendenza che mi pare consolidata di questa maggioranza: quando parliamo dei vaccini, uno che richiama dati che sono sul sito che si chiama www.governo.it dev'essere contestato! Nell'unica possibilità che abbiamo avuto di entrare nel merito di quest'argomento in Commissione, abbiamo avuto una presentazione di dati firmata a più mani e ce l'ho qui davanti: Regione Piemonte, ASL TO3 Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di fisiologia clinica, IRES Piemonte, l'Osservatorio epidemiologico e l'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, quindi non so chi altri dovesse mettersi a firmare questi dati e non accetto che vengano definiti opinioni.
Le opinioni sono come noi valutiamo questi dati. Potremmo dire che la riduzione del gioco che si è sviluppata in Piemonte a seguito della riduzione delle macchinette è una riduzione insufficiente, perché volevamo di più. Oppure, potremmo dire che abbiamo ridotto troppo il gioco, che dovevamo ridurlo di meno, e questa è un'opinione, ma che il gioco si sia ridotto e quanto si sia ridotto non è un'opinione, è un fatto.
Possiamo dire era meglio ridurre il gioco online, oppure che è preferibile giocare alle macchinette piuttosto che ai gratta e vinci. Queste sono opinioni; invece, il fatto che ci sia dimostrato per tabulas che in questi anni il gioco in Piemonte è diminuito su quel settore preciso, cioè quello delle macchine grazie alla riduzione dell'offerta, è un dato incontrovertibile, così com'è incontrovertibile il fatto che l'occupazione presso bar e tabaccherie in questi anni non è diminuita nonostante il venir meno degli introiti dovuti alla presenza di queste macchinette.
Può darsi che il modesto aumento che c'è stato dell'occupazione in questo settore in questi anni sarebbe stato maggiore se le macchinette fossero rimaste o se fossero aumentate. Allora questo è qualcosa su cui possiamo opinare, perché è una speculazione su quello che sarebbe potuto avvenire mutando le condizioni di partenza. Tuttavia, c'è un dato oggettivo: togliendo le macchinette da questo tipo di esercizi commerciali, in questi anni l'occupazione è, anche se modestamente, comunque aumentata in quel settore, e non è un'opinione, ma è un fatto.
Devo dire che trovo anche spiacevole - e chiudo - il fatto che vengano bollati come opinioni i dati forniti dagli stessi enti strumentali che rispondono a questa Regione, quindi alla Giunta e al suo esecutivo in particolare. Bollare tali dati come opinioni introduce un elemento di sfiducia profonda tra chi guida la Regione, che dovrebbe avvalersi della collaborazione di questi enti strumentali, e il loro lavoro, per cui mi fa anche presumere tutto il peggio rispetto a questa relazione e al loro utilizzo nei prossimi tre anni di questa legislatura.
La prossima volta che l'IRES ci dirà qualcosa, li chiameremo dati o li chiameremo opinioni? Opinioni prezzolate, magari al soldo di qualche associazione che vuole combattere il gioco d'azzardo o qualcos'altro? Questo non va bene, quindi inviterei la maggioranza a rivalutare tutto il modo con cui si approccia al tema e i dati che abbiamo sul tavolo, anche se si possono valutare diversamente, sono gli stessi, sono quelli, non sono opinioni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che prima il collega Sarno, e adesso Valle, abbiamo messo a fuoco proprio uno dei danni più gravi che questa discussione sta producendo.
Diciamoci la verità: abbiamo iniziato un lavoro in Commissione in cui, a tutti, le audizioni hanno davvero mostrato un dato, cioè che l'analisi della nostra legge, della legge regionale ancora in vigore, non è passata al vaglio di qualche partito dell'ex maggioranza, non è passata tra i punti politici delle nostre opinioni.
Quel documento l'hanno letto e l'hanno redatto la Direzione regionale Sanità; il Settore Programmazione dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari; la Direzione regionale e il Segretariato generale; il Settore Sistema Informativo regionale; il Gabinetto di Presidenza della Giunta regionale (anche il suo Settore Comunicazione); la Direzione regionale Affari istituzionali; il Settore Rapporti con le Autonomie locali; il settore Attività legislativa; la Consulenza giuridica; la Direzione regionale Istruzione, Formazione e Lavoro; il Settore Standard professionali; i Settori Politiche dell'istruzione, programmazione e monitoraggio strutturale scolastico; la Direzione regionale Ambiente; il Governo titolare del territorio; il Settore Sistema informatico territoriale e Ambiente; la Direzione regionale Competitività del sistema regionale e udite, udite - anche il Settore Commercio e Terziario.
Tutto questo, Presidente Allasia, è stato coordinato dai Servizi per il disturbo da gioco d'azzardo del Piemonte dell'ASL TO3, l'Osservatorio epidemiologico delle dipendenze, i Dipartimenti di patologie delle dipendenze delle ASL della Regione, l'IRES Piemonte (come dicevamo), il Consiglio Nazionale delle Ricerche e, infine, l'Istituto di fisiologia clinica di Pisa.
Che cosa le voglio dire, Presidente? Non so se ve ne stiate rendendo conto ma la bontà di questa legge è certificata da tutti i settori della Regione Piemonte, dai nostri dipendenti, dai nostri dirigenti, dai nostri quadri massimi, dai nostri direttori. Come diceva il collega Sarno, davvero non so cosa ci possa essere di più grave, se non avete davvero l'umiltà, prima di presentare un disegno di tale portata, che cancella tutta una legge, perch il vostro disegno cancella tutta la legge, cancella tutte le analisi scritte in quella clausola valutativa, di discutere con i settori che adesso governate voi.
Sono felice dell'indipendenza e della schiena dritta dei nostri dipendenti ma adesso tutto si può fare meno che, perché hanno un'opinione tecnica dei risultati, non considerarli parti della discussione, anche solo come supporto tecnico alle vostre decisioni.
La richiesta del Consigliere Sarno è molto più breve. Diceva: almeno sospendiamo tutto e facciamo un confronto con l'università e con parti terze. Sono d'accordissimo, però diciamoci anche il resto, cioè che questa parte di discussione è già stata fatta; che il CNR e l'IRES, come ricordavano entrambi i Consiglieri, si sono confrontati con analisi, tanto degli operatori, tanto di chi ha visto le riduzioni e tanto anche di chi lavora nei SerD, ma poi si è confrontato con tutti i settori della Regione.
Presidente Allasia, glielo dico: non c'è un settore della Regione, in questo momento, che condivide quello che state facendo. Forse i funzionari non potranno esprimersi perché, come dice Chiara Caucino, non hanno diritto secondo lei, ma guardate che state facendo davvero un errore clamoroso nel non ascoltare nemmeno chi vi sta sussurrando che state sbagliando tutto anche dal punto di vista della tecnica legislativa.
Davvero pensate di cavarvela cancellando tutta la legge e facendo finta di riscriverla, dicendo che tanto ci sono le norme nazionali? Davvero pensate di fare buona legislazione quando acconsentite a un'idea molto sbagliata cioè che a un mese dalle scadenze di cinque anni, si possa dire a quelle persone che hanno sbagliato tutto di mettersi in regola? Già, perché c'è chi si è messo in regola, quindi state dicendo che chi si è messo in regola ha sbagliato, perché arrivate voi a cancellare cinque anni di storia legislativa della Regione? Davvero dovreste ascoltare tutti gli ambiti e gli istituti che vi hanno detto di non andare avanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente Allasia, non mi ha interrotto, quindi mi sembrava giusto chiudere il senso.



PRESIDENTE

No, stavo anche aspettando che qualcuno si iscrivesse, perché abbiamo un ritardo sulla chat.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Posso non attivare il video, perché rischio di avere un problema. Mi autorizza?



PRESIDENTE

Sì, prego.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio il collega Sarno per aver posto questa questione, che oggettivamente mette in difficoltà il rapporto tra il soggetto di governo legislativo di Regione Piemonte, tutti gli Uffici, tutti i nostri tecnici e tutte le realtà competenti e ipercompetenti, passatemi il neologismo rispetto a questa materia.
Noi, di fatto, creiamo un vulnus che sostanzialmente dice che audiamo coloro che sono stati assunti e lavorano per Regione Piemonte per le sue divisioni e per i suoi comparti, ci portano dati, ci portano evidenze scientifiche, ci portano casistiche, ma la politica non li ascolta. Anzi la politica aveva già deciso che, comunque, tutti quei dati non avrebbero portato né fornito ulteriori elementi per cambiare un posizionamento politico.
Capisco che, in questa fase, dare troppa retta ai tecnici può essere, in qualche modo, fastidioso; può essere, in qualche modo, snaturante rispetto alla dimensione politica delle scelte da prendere, ma questo mi pare un fatto grave. Un fatto grave perché, a quel punto, vuol dire che utilizziamo le nostre competenze, le nostre professionalità e le nostre capacità che abbiamo all'interno di Regione Piemonte solo ed esclusivamente nel momento in cui ci dicono quello che vogliamo sentirci dire.
Penso che siano atteggiamenti puerili e infantili che si possano avere, ma la realtà è testarda. La realtà dice delle cose precise, i dati non sono modificabili e questo, secondo me, è un approccio che, di fatto, sminuirà nel prosieguo di questa legislatura, l'autorevolezza della Giunta e degli esponenti di maggioranza che, in questo momento, anziché guardare la realtà e i dati statistici nella loro oggettività e veridicità, tirano dritto non tenendo conto della complessità.
Questo è preoccupante, perché scelte prese con questa tipologia di approccio, di fatto, metteranno in grande difficoltà il rapporto tra chi governa il nostro Ente e chi lavora da anni con professionalità e capacità nel nostro Ente. Nello stesso tempo, per il fatto che si è preso un impegno elettorale, indipendentemente da tutto, indipendentemente dai dati indipendentemente dagli studi scientifici, si tira dritto. Perché? Questo non è dato di sapere se non a fronte del fatto che, in campagna elettorale si erano sottoscritti accordi che poi bisognava mantenere senza se e senza ma, magari producendo ulteriori danni.
È vero che stiamo parlando di posti di lavoro, ma sappiamo anche che sono centinaia i posti di lavoro persi da persone che, iniziando a entrare purtroppo, e scivolando lentamente nella ludopatia, si sono persi come uomini, come professionisti, come lavoratori e il posto di lavoro l'hanno perso poiché malati, poiché afflitti da questa patologia.
Bene ha fatto il collega a porre questa questione che, secondo me, è necessario affrontare, prima di entrare nel merito nella norma.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Anch'io per ringraziare il collega Sarno per aver sottoposto alla nostra attenzione quest'aspetto perché, da un certo punto di vista, riguarda la mia stessa formazione scientifica originaria, cioè il modo in cui prendiamo le decisioni in circostanze difficili.
Non è solamente, come ha detto bene il collega Magliano prima di me, una questione di difficoltà di rapporti con gli organi dei tecnici che ci portano il frutto del loro lavoro e il frutto della loro ricerca, ma è anche una difficoltà di rapporti e di relazioni con le realtà. Se non prendiamo dei dati oggettivi per descrivere la realtà che dobbiamo osservare e sulla quale dobbiamo decidere, allora decidiamo in base all'emotività, decidiamo in base a interessi più o meno legittimi di parte decidiamo in base a elementi che, oggettivamente, non sono misurabili.
Per contro, la formazione scientifica da cui sono condizionato per percorso personale m'induce a decidere sulla base di dati e sulla base dei numeri sulla base di elementi fattuali e, ripeto, non di elementi emotivi o di elementi legati a interessi terzi.
Per questa ragione è opportuno, non solo per una questione di rapporti, ma proprio per una questione d'impostazione del lavoro legislativo, basarsi su elementi certi. Gli elementi certi ci sono stati dati, oltretutto, da organismi di studio che sono interni alla nostra stessa Regione e che certo non possiamo, in questo momento, accusare di visione di parte; gli elementi oggettivi sono stati dati anche da chi si occupa direttamente del problema ossia da chi deve fronteggiarlo quotidianamente e che ha rilevato una situazione migliore rispetto a quando è stata approvata la legge che volete modificare.
Mi domando se, di fronte ad altre circostanze su cui dovremo legiferare ignoreremo le indicazioni di chi ci lavora, che non sono solo indicazioni legate alle opinioni, ma legate a dati certi. Se introducessimo l'approccio per cui, nella modalità decisionale, ignoriamo questo tipo di elementi andremo incontro a possibilità di errore decisamente maggiori.
Per queste ragioni, sostengo la richiesta di sospensiva del collega Sarno secondo me particolarmente attenta e intelligente proprio perché riporta nella sede delle certezze e non delle opinioni l'approfondimento rispetto al tema.
Invito anche tutti i colleghi della maggioranza che, legittimamente hanno opinioni diverse, a valutare quel tipo d'impostazione, proprio perché non solo darà ragione di un percorso più certo in quest'occasione, ma anche in tutte le altre nelle quali dovremo chiedere l'apporto e la misurazione del fenomeno a terzi per decidere in maniera responsabile e compiuta.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io, a sostegno di quanto hanno già detto i colleghi, ritengo fondamentale seguire i risultati, anzi, utilizzare i dati che ci sono forniti da IRES per legiferare ed eventualmente correggere alcune norme.
Avere un proprio organo indipendente non è cosa da tutti; anzi, per noi è una garanzia. IRES è indipendente, non risponde a nessun tipo di meccanismo di mercato, in quanto è pubblica e in mano a Regione Piemonte. Inoltre, ci consente di avere dei feedback rispetto alle norme che vengono approvate o quando è necessario, fare degli studi sullo stato di salute dei vari settori economici e sociali che fanno parte del Piemonte.
L'autorevolezza di uno studio la si desume in base al metodo che è stato seguito, alle persone che l'hanno eseguito e all'approccio che vi è stato dietro questo studio, che non può essere sindacato, come giustamente diceva anche qualcuno prima di me, rispetto a quello che è l'esito. Se l'esito è positivo, lo seguiamo, ma se l'esito è negativo, non lo seguiamo. Non è che possiamo ricercare studi, articoli di giornale o considerazioni per dare conferma a quella che è una nostra ipotesi: vanno presi in considerazione i dati oggettivi, perché se così non fosse, potremmo anche dire che la Terra è piatta, ma sappiamo benissimo che non è così. È molto importante insomma, avere un approccio laico rispetto agli studi presentati dai professionisti, con risultati che sono stati ottenuti seguendo un metodo determinato e inconfutabile, oltre al fatto che, a mio avviso, creerebbe anche un gravissimo precedente e anche una brutta.
Perché si può anche non essere d'accordo su alcuni aspetti politici, ma i dati sono dati e parlano chiaro. Se si ritiene che siano sbagliati o non siano stati presi in considerazione altri aspetti, bisogna saperlo dimostrare.
Per questo motivo, potrei tornare su un'altra richiesta di sospensiva, che è quella legata alla presenza dell'Assessore Chiorino, perché magari ci avrebbe potuto spiegare qual era il suo punto di vista rispetto a questi dati e rispetto alle ricerche che le sono state sottoposte.
Dal mio punto di vista, è una ricerca assolutamente affidabile e che dovremmo utilizzare per legiferare. Questo ci porterebbe a ritirare alcune proposte che sono state avanzate dalla maggioranza in questi giorni proprio per dare contezza rispetto a quelli che sono i dati ed evitare di fare danni, visto che esiste una prova (con numeri alla mano) che quella legge ha funzionato e sta funzionando.
Grazie.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Magliano



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento sulla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Sarno, passerei alla successiva, che illustra il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Porrei una sospensiva di questo tenore: chiederei di sospendere la trattazione del nostro ordine del giorno per un ulteriore approfondimento insieme alle fondazioni di natura privata (privato sociale), ai soggetti nel mondo dell'associazione e del volontariato che si occupano sia del tema della ludopatia, sia del tema dell'usura. Come sa, Presidente, a Torino vi sono alcune fondazioni nate in seguito alla decisione e all'input di fondazioni di origine bancaria di monitorare il tema dell'usura.
Spesso, i dati evidenziano che chi è affetto da ludopatia finisce all'interno delle maglie di strozzini e di coloro che sfruttano questo momento di fatica e di difficoltà, pensando di utilizzare una scorciatoia rispetto a una condizione già di disagio economico nel quale sono incappati a causa della loro malattia.
Orbene, prima di mettere mano a questa norma, penso sia necessario intervenire in maniera precisa e puntuale, dopo un confronto sincero e leale rispetto a quello che potrebbero raccontare questi soggetti; soggetti che si occupano di questo tema quotidianamente e che quotidianamente vedono la fatica e il dramma di coloro che sono finiti nelle mani di usurai e strozzini e delle loro stesse famiglie.
Penso che questo sia un ulteriore elemento che dovremmo affrontare affinch in scienza e coscienza, con tranquillità e serenità, si possano affrontare tutti gli elementi di questa norma. Lo dico perché ho sentito tanti interventi assolutamente pregevoli dei miei colleghi e penso che questo sia un ulteriore punto che per noi sarà decisivo e non affatto esiziale nella gestione e nell'affronto di questa problematica.
Mi auguro che su questo la maggioranza, almeno tenendo conto delle motivazioni che ho addotto poc'anzi, possa prendere in considerazione insieme con lei, Presidente, di concedere questa sospensiva; sospensiva che, a mio giudizio, evidenzia un approccio non ideologico e scientifico perché questo dev'essere l'elemento e il discrimine che dobbiamo utilizzare: avere un approccio laico. Un approccio laico si ha solo ed esclusivamente nel momento in cui si parte da dati di realtà, da dati scientifici, e si affrontano anche tutte le storie personali che sono state, di fatto, distrutte dalla ludopatia. Invece, l'approccio che si stia delineando da parte di questa maggioranza (o perlomeno di una parte di questa maggioranza) mi pare sia ideologico.
Detto questo - e concludo, Presidente - c'è una macro sospensiva che aleggia sulla testa di ciascuno di noi: siamo stati raggiunti, come dicevano bene i colleghi che mi hanno preceduto, da un comunicato stampa a firma di Forza Italia che, di fatto, sembra disegnare un percorso che la maggioranza vuole portare avanti volto a procrastinare di un anno il termine.
A questo punto, si dica chiaramente se la posizione di Forza Italia è condivisa anche dalla Lega e da Fratelli d'Italia, ancorché si possa valutare questo tipo di approccio, che mi pare ribalti completamente tutte le questioni, tutte le sensibilità e tutti gli interventi che ho sentito fare qui in aula, ma anche durante un incontro con il Forum delle associazioni dei familiari.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Chiedo scusa, Presidente: è possibile avere solo un ragguaglio sulla situazione delle richieste delle sospensive?



PRESIDENTE

Dopo il Consigliere Magliano, hanno chiesto di illustrare una questione sospensiva i Consiglieri Canalis e Martinetti.



GIACCONE Mario

Grazie.



PRESIDENTE

Vi sono richieste d'intervento sulla questione sospensiva illustrata dal Consigliere Magliano? Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Mi sembra una richiesta assolutamente lecita e interessante. Peraltro, lo è anche la seconda richiesta, la cosiddetta macro sospensiva, ma mi fermo sulla prima.
Tra gli effetti che conosciamo esserci dal punto di vista dell'estrema diffusione e accessibilità e dell'occasione per il gioco d'azzardo, c'è proprio il fatto che molte famiglie si rovinano attraverso questo tipo di strumenti. A differenza di tutte le altre patologie che danno dipendenza il gioco d'azzardo ha anche un'insidia ulteriore, non solo perché, prima che entrasse in vigore questa legge, le occasioni di gioco erano presenti in molti luoghi apparentemente neutrali, come una tabaccheria dove si va a comprare dei francobolli o le sigarette, oppure un bar dove si va a comprare una coca-cola o il caffè. Pertanto, sono luoghi della quotidianità e della vita dove entrano i bambini per mano con la nonna.
Ora, il punto più rilevante è che, a differenza di altre dipendenze, il gioco d'azzardo non produce alcun effetto fisico visibile sulle persone.
Non c'è odore, non ci sono occhiaie, non c'è malessere, non ci sono stati di euforia, non ci sono buchi sulla pelle. Nessun dato visibile per le famiglie, che quindi scoprono che queste persone si sono rovinate soltanto alla fine e molto spesso, come ricordava correttamente il collega Magliano nel proporre questa sospensiva, dopo essersi anche indebitate, perch ovviamente poi subentra, da una parte, il senso di colpa e, dall'altra l'ansia di rifarsi o l'ansia di coprire tutto, attraverso un meccanismo di grave e grande irrazionalità.
Infatti, la capacità di analisi razionale della situazione è fondamentalmente compromessa, perché si entra in uno schema di dipendenza che però consente a chi è vicino a queste persone di rendersene conto quando ormai è troppo tardi, quando le risorse della famiglia sono tutte consumate o, addirittura, sono state aggravate anche da una situazione di carattere debitoria con il ricorso all'usura.
Penso che l'analisi di questo tipo di situazione sarebbe utile per approfondire la complessità della vicenda, su cui la maggioranza ci sta proponendo quest'intervento legislativo.



PRESIDENTE

Chiedo se vi siano altre richieste d'intervento sulla sospensiva presentata dal Consigliere Magliano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo a sostegno della richiesta del Consigliere Magliano. Il tema dell'usura è un tema che abbiamo spesso trattato in questo Consiglio su cui è anche stato riconosciuto uno stanziamento per andare a rimpinguare i capitoli che riguardano questa grande problematica.
È una problematica che trova terreno fertile soprattutto quando ci sono persone deboli, che vanno a indebitarsi. Hanno esposto molto bene il panorama e le situazioni sia il Consigliere Valle sia il Consigliere Magliano. Non va dimenticato che la prima vittima del gioco d'azzardo patologico è la famiglia di chi gioca, perché paga le conseguenze di una situazione che non ha voluto e si ritrova in situazioni spiacevoli e anche pericolose in modo involontario.
Credo che la sospensiva che chiede il Consigliere Magliano sia assolutamente legittima. Credo che tutte le sospensive che sono state richieste oggi siano guidate dal buonsenso rispetto al fatto di non proseguire su una legge di questo tipo, che non tiene conto fino in fondo di quelle che sono le vere problematiche cui vanno incontro le persone che cadono in questa rete e in questa piaga. Come abbiamo già detto e ripetuto da stamattina, le conseguenze le pagano troppo spesso degli innocenti siano essi familiari siano essi quelle persone che, complice l'inadeguatezza di chi vuole fare di questo lavoro un business, poi si trovano in difficoltà.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere sulla sospensiva presentata dal Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
È stato giustamente sollevato anche il tema dell'usura. Sembra che con una mano si dà e con l'altra si toglie. Questa Regione si occupa di usura? Sì.
Questo Consiglio regionale se ne occupa, c'è un Osservatorio sull'usura che porta avanti delle attività. Una legge regionale dev'essere adeguatamente finanziata e su questo ci siamo tornati più volte, perché dev'essere fatta camminare con interventi concreti. Con la legge c'era qualche problema di applicazione parzialmente risolto. Adesso si deve andare avanti e so che alcuni soggetti, che fanno parte dell'Osservatorio sull'usura, hanno scritto all'Assessore Marrone, chiedendo di essere ricevuti.
Al di là di questo, non a caso l'Osservatorio sull'usura del Consiglio regionale si occupa di uso consapevole del denaro, parlando di educazione finanziaria ai giovani e parlando anche di gioco d'azzardo. S'impara il valore del denaro e s'impara che nel gioco d'azzardo vince sempre il banco.
Chi sono i soggetti più vulnerabili? Sono i soggetti più deboli. I dati ci dicono che sono più vulnerabili al gioco d'azzardo patologico le persone che hanno già altre dipendenze (quindi sono spesso in associazione), le persone senza lavoro, le persone più anziane e quelle a bassa scolarità.
Sono persone che vivono in quartieri dove vi è una pianificazione sbagliata anche del commercio, unita a leggi sbagliate, come la famosa legge n. 106 che permette di dire a un Consiglio comunale che c'è un interesse pubblico nel fare un centro commerciale.
Queste politiche sbagliate hanno distrutto il commercio di vicinato, hanno creato spazio in questi quartieri già difficili, facendo chiudere delle attività. Questi spazi, come sempre, sono poi stati riempiti, anche dalle sale giochi e dalle sale scommesse.
I soggetti più vulnerabili vivono proprio in quei quartieri, quindi il gioco diventa una questione quotidiana, non solo nella sala giochi, ma anche nel bar e nel tabaccaio sotto casa. Quando la situazione non è più sostenibile - ci sono anche casi in cui certe famiglie sono rovinate - si ricorre agli usurai, che non chiedono di meglio che situazioni del genere.
Ho detto in generale quello che è successo; a maggior ragione in un periodo come questo, perché la pandemia ha lasciato e lascia dei segni nelle finanze delle persone e ci sono più persone in difficoltà rispetto a prima con segni anche psicologici nelle persone, c'è una maggiore vulnerabilità.
Dare il via, così con un libera tutti, di nuovo alle slot, in modo retroattivo - quello sì che è retroattivo! - dicendo a chi aveva le macchinette fino all'approvazione della legge regionale 9 del 2016 che le può rimettere e non è una nuova apertura, quello sì è tornare al Far West che c'era prima, con una macchinetta ogni trenta metri.
Quello sì è mettere le famiglie a rischio usura!



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, sulla sospensiva Magliano.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ringrazio il Consigliere Magliano.
Credo davvero che dobbiamo tenere aperti gli occhi.
Il tema del sovraindebitamento e, soprattutto, di quello che sta succedendo nell'economia legale e il tema della possibile vampirizzazione da parte delle mafie non sono esplosi solo durante la pandemia, ma nella pandemia abbiamo visto ancora di più, come per tante altre cose di cui abbiamo discusso, quanto abbia fatto da effetto detonatore a un fenomeno clamoroso: chi è che, nel momento del bisogno, proprio perché hai avuto atteggiamenti non virtuosi, quando hai iniziato a non pagare le tasse, quando hai iniziato a non pagare i tuoi creditori, ti può dare una mano? Ecco, la verità è che in questo paese succede spesso che si chiede veramente una mano alle famiglie, ai propri amici, ma quando quelle persone, che magari ti stanno a fianco, non hanno la possibilità di sostenerti, per l'ennesima volta, per l'ennesimo tuo errore e per la tua dipendenza, a quel punto arrivano quelli che tutto sono meno che i tuoi nuovi amici.
Molte storie di mafia, molte storie di criminalità organizzata, molte storie di contatto fra le persone che non hanno mai conosciuto l'illegalità, in questo senso, e quelle organizzazioni criminali, passano dagli errori umani.
Io non so davvero se i colleghi che ci stanno ancora ascoltando, sperando che qualcuno ci ascolti soprattutto della maggioranza, e ringrazio Perugini, che fa sì con la testa, abbiano letto cose che sono scritte nei report di cui parlavamo prima, perché gran parte delle persone che si sono avvicinate pericolosamente agli effetti del gioco d'azzardo patologico ci dice che una delle cose peggiori è proprio l'umiliazione del perdere tutto e di non potersi ripresentare in famiglia. Ora, questo ha comportato davvero una quantità non solo di miliardi persi, come dicono i nostri report, non solo miliardi di gioco giocato, perché stiamo parlando di vite umane, di famiglie spezzate, di genitori che non vedono più i figli, di macchine sequestrate. Stiamo parlando di un disastro.
Guardate che in questa legge di cinque anni fa che - ripeto - ha votato anche la Lega, ha votato Forza Italia, sapete cosa chiedevamo? Semplicemente, di spostarsi, di esserci, di trovare una razionalità in un mondo che è passato da tre casinò a una slot ogni metro.
Troviamo un modo per permettere ai Sindaci di programmare quelle distanze togliamo quei centri scommessa dai centri cittadini, dall'urbanizzazione dall'antropia e mettiamoli distanti, anche solo per dire che non sono accessibili a tutti; non siamo proibizionisti, non abbiamo vietato un bel niente.
Su questo tema, e ho chiuso, Presidente Allasia, dovreste riflettere perché tutto sta dietro questa richiesta che faceva il collega Magliano perché dietro al tema del sovraindebitamento c'è tutto quello che le dipendenze generano.
Credo che questa vicenda interessi a molti di voi.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Anch'io per unirmi alla sollecitazione del collega Magliano.
Lo sforzo di questa legge non era cancellare un comparto, ma era regolamentarlo e renderlo meno aggressivo e, di conseguenza, anche meno pericoloso per - possiamo definirla veramente così - la salute pubblica attraverso un aumento delle istanze dai luoghi sensibili, e un mantenere un elenco sufficiente di luoghi sensibili stessi, cioè di capire.



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

Si tratta di luoghi dove le persone più fragili possono trovarsi, sia per questioni culturali, sia per questioni legate al proprio percorso personale, ma anche al momento della vita che attraversano e all'età stessa. Di nuovo, non era cancellare un comparto, ma era cercare di limitare l'orario di esercizio.
Pertanto, dietro la ragionevolezza di questa legge, che cercava di limitare i danni senza impedire l'attività, abbiamo visto arrivare la solidarietà e l'attenzione non solo di chi studiava i numeri, come abbiamo già detto negli interventi precedenti, ma anche di chi si occupa direttamente di queste vicende e di chi ne vede le ricadute immediate.
Sono state già elencate le sigle che hanno manifestato sia gli ordini professionali, guarda caso proprio quelli che hanno un interesse sanitario primario, come quello dei medici e degli psicologi, ma anche altre associazioni e chi opera nel disagio e nella difficoltà come Libera, le ACLI, ma anche Federconsumatori, ARCI, la CGIL, il Gruppo Abele, il SERMIG Legambiente. Insomma, tantissime sono le sensibilità diverse che si sono espresse in favore di questo tipo d'intervento e attenzionando la possibilità di ridimensionarlo, in pratica di ridurne l'efficacia.
Abbiamo detto che non è una legge che proibisce, ma una legge che regola l'offerta e che cerca di renderla più adeguata. Per questo, è particolarmente rilevante quanto sostenuto dal collega Magliano. Com'è stato già detto, la sofferenza dei giocatori e, insieme, la sofferenza delle loro famiglie e di chi è nella loro stretta cerchia si trasforma in indebitamento; un indebitamento cui difficilmente, nel corso del tempo, le famiglie stesse riescono a far fronte, perché più spesso non ci troviamo di fronte a persone e a gruppi con enormi disponibilità economiche.
È chiaro che l'indebitamento, a quel punto, sfocia nell'usura, nel potersi avvicinare a fonti che danno la possibilità di acquisire nuovi capitali che però sono fuori dai percorsi convenzionali, legittimi e di legge.
Sappiamo che l'usura ha una relazione diretta con la criminalità organizzata e che da questa viene utilizzata. Sono due ambienti che s'intersecano l'uno con l'altro.
Pertanto, trovo particolarmente valida la considerazione del collega e la necessità di una sospensiva per ragionare sull'argomento, proprio perch dall'indebitamento, anche lecito, passiamo all'usura, ma sappiamo questa essere infiltrata dalla criminalità organizzata.
Ripeto, sosteniamo quanto affermato dal collega.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Sì, per una nuova sospensiva che volevo sottoporre all'Aula, al Consiglio.
Abbiamo discusso non meno.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Gallo, c'era la Consigliera Canalis, poi il Consigliere Martinetti, il Consigliere Rossi e poi segniamo lei.



GALLO Raffaele

Va bene.
. Questione sospensiva sollevata dalla Consigliera Canalis



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Canalis.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Anch'io vorrei proporre una questione sospensiva da affrontare prima di entrare nel merito del dibattito sulla proposta di legge n. 99 del Consigliere Leone.
La questione sospensiva che propongo ha un nesso molto forte con le dichiarazioni della Lega che ho sentito oggi: i riferimenti alla sacralità dei posti di lavoro e alla priorità della tutela del lavoro, in un momento di grave crisi economica come quello che ci accingiamo a vivere.
La questione che propongo riguarda un settore i cui dati sono incontrovertibili e su cui, quindi, non credo ci possa essere una differenza di vedute tra le forze politiche che compongono il Consiglio regionale. Mi riferisco al settore delle cure residenziali, le famose RSA le residenze sanitarie assistenziali, di cui tanto ci siamo occupati nei mesi passati.
La faccio breve. Nelle RSA del Piemonte abbiamo circa il 30% di posti vuoti e abbiamo quasi 22 mila piemontesi, dati alla mano, in lista d'attesa per avere cure residenziali o cure domiciliari, dopo aver già ricevuto una certificazione, dalle nostre ASL, di condizione di non autosufficienza.
Sono persone in condizioni gravissime, molte delle quali, purtroppo, non possono essere seguite a casa per la particolarità delle loro patologie per le condizioni della loro abitazione o perché i loro congiunti non sono in grado di assisterli a domicilio.
Sono persone che necessitano di un'assistenza più professionale e più specifica, anche con dei professionisti più specifici, che sono in lista d'attesa. Quasi 22 mila persone e 30% di posti in RSA vuoti! I ristori, i famosi quaranta milioni approvati dal Consiglio regionale il 20 gennaio scorso, non sono ancora arrivati (non è ancora arrivato un euro). Pertanto, abbiamo liste d'attesa e, di pari passo, non è stato attivato un numero sufficiente di nuovi convenzionamenti. Tra l'altro, nel 2020 (anche se adesso siamo nel 2021), rispetto all'obiettivo di budget regionale di 265 milioni di euro l'anno spesi per convenzionamenti purtroppo la nostra Regione ne ha spesi soltanto trentotto, quindi ben ventisette in meno rispetto al budget stabilito dalle DGR.
Perché dico che c'è un nesso con il tema della sacralità del lavoro? Lo dico perché nelle RSA piemontesi - e questi sono dati che abbiamo riconosciuto tutti, maggioranza e minoranza, citati anche dagli Assessori Icardi e Caucino - lavorano più di 40 mila lavoratori.



PRESIDENTE

Consigliera Canalis, va a terminare, per favore?



CANALIS Monica

Sì.
Credo che la crisi delle RSA piemontesi, che è una crisi per i pazienti che necessitano delle cure e per le famiglie che si trovano soli ad assisterli sia anche una crisi del lavoro.
Pertanto, prima di parlare di dati molto dubbi sulla perdita di posti di lavoro nel sistema del gioco, dovremmo sospendere i lavori e parlare della crisi delle RSA in Piemonte.
Mi scuso se ho preso più tempo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Solo per ricordare che da settimane, ormai credo mesi, sia il sottoscritto sia la Consigliera Canalis abbiamo richiesto un'informativa della Giunta su quest'aspetto, perché continuiamo a ricevere segnali, comunicazioni, inviti e un'iniziativa, perché soprattutto i piccoli di questo settore sono in grave crisi. Fra l'altro, le ASL, alcune più di altre, stanno bloccando negli ultimi mesi, gli inserimenti, senza neanche dare motivazioni e spiegazioni su quanto sta accadendo.
A proposito di priorità, vedo che anche la maggioranza, per fortuna dico io, sta iniziando a discutere, perché tra il non parlare di nulla e il discutere, è meglio la discussione, perché da lì può nascere qualcosa che collega e ci possa mettere insieme, invece di dividere.
Sono mesi che aspettiamo una disponibilità per parlare di queste cose. Se c'è una cifra che caratterizza forse questa legislatura è che non si vuole parlare delle cose e non si affrontano i problemi fino a quando non si è costretti. Questo non fa bene ai piemontesi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Chi si vuole iscrivere a parlare sulla richiesta di sospensiva della Consigliera Canalis? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intervengo a sostegno della richiesta della Consigliera Canalis. La situazione delle RSA, come faceva notare la Consigliera, in questo momento è piuttosto critica. Ci sono migliaia di posti vuoti e l'inserimento di nuovi ospiti, in questo periodo, è una cosa veramente complicata, se non impossibile. Le RSA devono anche affrontare le vaccinazioni, che stanno procedendo, come sembra, bene, ma bisognerebbe veramente andare a fondo su quello che sta capitando in queste strutture.
Qualche mese fa abbiamo dato dei fondi e anche in quell'occasione c'erano già state alcune polemiche perché, forse, non c'era un principio di meritocrazia; abbiamo fatto un intervento a pioggia, per cui sarebbe stato utile adesso andare a vedere com'è la reale situazione.
Ricevo anche segnalazioni di persone che non riescono, anche solo con mezzi semplici come il telefono, a contattare i loro cari, perché ci sono situazioni complicate anche per quello che riguarda la questione del personale.
Prima di affrontare questa proposta di legge che, come abbiamo detto in tutte le salse, non può proseguire in queste condizioni, credo che debba essere accolta la sospensiva della Consigliera Canalis.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io a sostegno della richiesta di sospensiva della Consigliera Canalis, perché è un tema che più volte abbiamo, fra l'altro cercato di portare all'attenzione del Consiglio e dell'Assessore proprio perché, durante la pandemia, sono emerse delle criticità e delle debolezze dell'attuale sistema delle RSA in Piemonte.
L'ultima discussione è stata proprio quella relativa ai fondi che sono andati praticamente in modo piuttosto indiscriminato verso tutte le strutture, quando sappiamo che, dopo la pandemia, in seguito a diverse denunce di alcuni familiari, alcune strutture, magari, avrebbero meritato un'attenzione in più dal punto di vista della correttezza delle procedure applicate.
In generale, credo che sia necessario rivedere il sistema delle RSA, perch le grandi strutture non sono più accettabili nella nostra regione. Dovremmo cercare di creare, di strutturare, di sostenere, di far sviluppare dei modelli differenti, dei modelli più umani, più a misura di anziano, per usare un termine che possa rendere l'idea.
Tra l'altro, sappiamo che ancora in questi giorni molte RSA non sono accessibili ai parenti, ragion per cui colgo l'occasione per chiedere che finalmente si possano aprire queste strutture in sicurezza, perché la solitudine degli anziani, durante questa pandemia, è stata veramente una delle più grandi ferite per tutta la nostra società.
Inoltre, non dimentichiamo anche il potere di controllo che le famiglie devono poter esercitare rispetto al modo in cui vengono tenuti e seguiti gli anziani all'interno di queste strutture. In generale, credo sia necessario un dibattito aperto, un confronto, un approfondimento sulle RSA e sulla RSA che vogliamo costruire nella nostra regione (costruire nel senso di creare, non chiaramente in termini di edilizia), un ripensamento di queste strutture, soprattutto in mano a grandi gruppi. Sappiamo che anche in altre Regioni ci sono stati problemi proprio con questi grandi gruppi, che si stanno pian piano impossessando di tutto il sistema di assistenza agli anziani nel nostro Paese.
Credo che dovremmo mettere un punto fermo e riflettere sugli errori compiuti, sulle modalità che non vogliamo più vedere replicate nella nostra regione e ripartire con un modello che sia più umano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ci siamo lasciati dopo la prima ondata di pandemia dicendoci che nulla doveva tornare come prima e che avremmo affrontato la vicenda delle RSA dall'inizio.
Credo che qualcosa sia cambiato. Di certo, basta pensare con quanta fretta avete fatto quella proposta sui ristori delle RSA, senza ragionare fino in fondo su quello che dicevamo (lo diceva adesso poc'anzi indirettamente anche la Consigliera Frediani). Senza distinguo fra i grandi operatori e piccoli, senza distinguo fra chi ha commesso irresponsabilmente delle scelte, sempre dettate di solito dal profitto, mentre altri, in qualche modo, si sono resi responsabili di occultamento, come minimo, di alcune notizie.
A parte i fatti di cronaca, su cui continuerà a indagare la Magistratura e in qualche modo si andrà a processo, sulla vicenda RSA, invece, sembra che ci sia una sospensione di discussione. Tutti i temi che poneva la Consigliera Canalis e che erano ricordati dalla Consigliera Frediani e dal Consigliere Martinetti ci portano a dire che non ci può essere una sospensione, come se fosse una tregua fra il conflitto della cronaca delle morti annunciate dello scorso anno e la non capacità, quest'anno, di vedere alcune cose che proprio non funzionano.
Segnaliamo l'incapacità di fare nuovi inserimenti; l'incapacità di ritrovare un modo di fare coesistere il dentro e il fuori, per esempio sul tema dei vaccini; l'incapacità di trovare, da subito, delle forme anche di permanenza temporanea di tutte le persone che erano malate, ma non potevano transitare dalle stesse RSA da cui erano venuti. Tante di queste discussioni sono sospese, ci sono stati meno morti, quindi è come se avessimo deciso di non toccare più il tema.
Abbiamo semplicemente assistito all'indicazione di un obiettivo: vacciniamoli subito prima che succedano altre tragedie. Noi siamo stati fra i primi a dire che era una scelta giusta. Poi tutto il resto.



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, la invito a concludere.



GRIMALDI Marco

Scusi. Pensi che ero solo alle premesse! Proprio perché ci sarebbe tanto da discutere su questo tema, credo che il senso della proposta della Consigliera Canalis sia molto serio.
Fermiamoci. Fermiamo qui la discussione e ritorniamo a parlare delle cose che, tra l'altro, rendono la vita molto difficile a migliaia di famiglie ma soprattutto che ospitano la gran parte della popolazione anziana e fragile di questo Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vedo ulteriori iscritti sulla richiesta di sospensiva della Consigliera Canalis, per cui passerei alla richiesta avanzata dal Consigliere Rossi che ha facoltà di illustrarla per tre minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.



MARTINETTI Ivano

Non c'ero io, Presidente?



PRESIDENTE

Era già intervenuto sulla sospensiva della Consigliera Canalis.



ROSSI Domenico

Forse il collega intendeva che la sua sospensiva precedeva la mia.



MARTINETTI Ivano

Sì, infatti.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Martinetti



PRESIDENTE

Sì, sono io che ho sbagliato, avevo saltato una riga.
Prego, Consigliere Martinetti.



MARTINETTI Ivano

Nessun problema, tanto abbiamo ancora tempo.
Sono anch'io a porre una richiesta di sospensiva. Prima di affrontare questa proposta di legge a prima firma del Consigliere Leone, credo che dovremmo affrontare un altro argomento che ha tenuto banco nei giorni scorsi, ma che in passato, a mio giudizio, è stato un po' trascurato: sto parlando di quello che sta avvenendo in Finpiemonte a seguito delle dimissioni del Direttore generale. In proposito, ho letto alcuni articoli sui quotidiani e sembra esserci qualche problema in seno a una delle partecipate più importanti di questa Regione.
È da quasi un anno che si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione ed è stato spesso tirato in ballo per i ristori del "Riparti Piemonte" e in diverse altre occasioni. Quasi sempre, quando dobbiamo fare qualcosa d'importante, questa maggioranza si rivolge a Finpiemonte, quasi come fosse una sorta di "bancomat", dico sempre scherzosamente.
Le notizie che ho appreso e che credo abbiano colto anche i miei colleghi sono passate un po' sotto traccia, però in questo momento mi preoccupano un po', perché quando parliamo di sviluppo e di nuovi volani per l'economia questi progetti, che intanto rimangono sulla carta, vanno poi sovvenzionati e spesso devono passare appunto da Finpiemonte. Personalmente, me ne sono occupato anche in I Commissione, lo ricorderà il Presidente Riva Vercellotti: avevo chiesto all'Assessore Tronzano come mai continuavamo a ricevere da imprenditori e da società lamentele per cui c'erano dei bandi che non proseguivano.
Se sommiamo quello che è successo, tutte le richieste di chiarimento che arrivano dall'esterno e quanto leggiamo sui giornali, perché non ricordo che nessun Assessore, neanche l'Assessore Ricca, preposto alle partecipate ci abbia mai fornito indicazioni su quanto sta accadendo, credo che dovremmo sospendere questa discussione proprio per il valore che ha quell'ente e, con un'informativa o con un chiarimento da parte degli Assessori collegati direttamente a questo ente, fare un po' di chiarezza su quanto sta succedendo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani sulla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Sicuramente quello posto dal collega Martinetti è un tema importante considerato il ruolo essenziale che Finpiemonte svolge per la nostra Regione e per le nostre aziende, soprattutto in un momento come questo, in cui dobbiamo pianificare la ripresa, in cui avremmo delle risorse da utilizzare e in cui le nostre aziende guardano alla Regione come a un'istituzione che può dare loro risposte e, soprattutto, sostegno.
Quel che è successo in Finpiemonte, ovviamente, ha lasciato tutti un po' perplessi, perché già esce da una storia recente che non è esattamente quella che vorremmo vedere realizzarsi nella finanziaria regionale. In più alle ultime notizie non sono seguite delle comunicazioni da parte della Giunta, quindi non abbiamo avuto informazioni rispetto a quanto sta accadendo e rispetto a quali saranno i prossimi passi. Credo, quindi, che sia un tema essenziale, che merita una priorità assoluta, al pari degli altri temi che abbiamo posto (sicuramente, sono tutti temi di pari importanza, però in diversi ambiti).
Oggi abbiamo cercato di stimolare un po' il dibattito e di evidenziare i temi che, a nostro avviso, meriterebbero la nostra massima attenzione.
Sappiamo che una parte di questa maggioranza non ritiene che quelle che abbiamo elencato siano delle priorità.
Tuttavia, a fronte di discussioni e di buoni propositi rispetto alla creazione e alla salvaguardia dei posti di lavoro, crediamo che un confronto e una discussione sulla finanziaria utilizzata dalla Regione per sostenere le aziende e per attuare le politiche di sviluppo meriti una riflessione e, quindi, dovrebbe precedere la discussione sul provvedimento che ci apprestiamo ad analizzare.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
In realtà, volevo intervenire anche su quella proposta dalla collega Canalis, ma mi sono perso: pensavo che l'intervento del collega Martinetti fosse ancora sulla proposta precedente. Comunque intervengo su quella del collega Martinetti, perché ormai il punto precedente è chiuso.
Per quanto riguarda la richiesta del collega Martinetti, sono assolutamente d'accordo nel vedere come una priorità la discussione su Finpiemonte.
Abbiamo visto che ci sono state alcune difficoltà rispetto ad alcune tensioni - almeno così si leggeva su alcune testate giornalistiche - tra il Consiglio di Amministrazione attuale e alcuni organi interni a Finpiemonte.
Per questo motivo, poi si sono susseguite tutta una serie di voci rispetto alle dimissioni del direttore.
Tra l'altro, se si ricorda, avevo chiesto anche delle comunicazioni all'Assessore Ricca rispetto a quanto stesse succedendo all'interno della nostra partecipata, visto che è uno dei pochi, se non l'unico, strumento di quel tipo che abbiamo per sostenere le imprese, al di là del fatto che adesso ci sono tutta una serie di richieste, anche da parte della Corte dei Conti, di far rientrare tutta una serie di bandi a livello di gestione regionale, anziché con un affidamento alla nostra partecipata.
Questo dovrebbe anche sottolineare il fatto che, considerando che è fallito miseramente il tentativo di trasformare Finpiemonte in una superfinanziaria dopo gli scandali che si sono susseguiti, ormai noti a tutti quanti dovremmo anche capire - anche questo è un tassello importantissimo per il rilancio della nostra Regione - quale ruolo vogliamo continuare a dare a Finpiemonte. Infatti, non può essere soltanto un ente da cui si preleva ogni tanto qualcosa dal capitale sociale, ma dovrebbe essere uno strumento che la Regione utilizza per incentivare al massimo la ripresa economica.
Possiamo anche pensare di fare degli interventi a livello statutario per renderla più attuale rispetto alle esigenze del mercato e delle nostre imprese.
Magari parliamo di questo invece di occuparci del gioco d'azzardo, visto che una legge c'è già.



PRESIDENTE

Consigliere Sacco, è arrivato a tre minuti.
Concluda, per favore.



SACCO Sean

Ho concluso, ho già espresso il concetto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà per tre minuti.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Quando parliamo di Regione, parliamo di sanità e parliamo di imprese e trasporti. Quando parliamo di imprese, parliamo di Finpiemonte. Di conseguenza, è una delle due o tre questioni più importanti per chi si candida a guidare la Regione o a rappresentare i cittadini in questo Consiglio regionale, perché è una delle due o tre vere deleghe sulle quali abbiamo disponibilità di risorse, capacità decisionale e uno strumento che impatta sulla vita dei piemontesi.
Pertanto, sottoscrivo la richiesta di sospensiva del collega, perch purtroppo leggiamo sui quotidiani di una fibrillazione all'interno di Finpiemonte, quando invece dovremmo solo discutere in merito a Finpiemonte di come destiniamo le risorse, di come proviamo a decidere di ridurre il capitale sociale ancora disponibile presso Finpiemonte, per affrontare questa nuova ondata pandemica e questa nuova fase di crisi economica.
Di tutto questo non discutiamo, ma neppure discutiamo delle fibrillazioni in materia di governance di quest'importantissima partecipata regionale che non riesce a svolgere al meglio il suo ruolo e a essere efficace negli interventi per le imprese, se ha fibrillazioni o non stabilità a livello di governance centrale.
Su questo, oltre a sottoscrivere la richiesta di sospensiva, sottoscrivo nuovamente la richiesta fatta dal collega Sacco già qualche seduta fa all'Assessore Ricca per avere una delucidazione sulla situazione e poterci confrontare anche sul nuovo piano pluriennale di Finpiemonte che si sta discutendo e che sicuramente de' essere al centro del nostro dibattito consiliare.
Questo per dire, prima di concludere, che stiamo impegnando tante ore tanta energia e tante parole sulla legge sul gioco - che oggi non è una priorità per i piemontesi - ma che dovremmo destinare tutte queste energie e queste risorse per affrontare, ad esempio, il tema di Finpiemonte e capire tutti insieme come dare stabilità, continuità ed efficacia a uno degli strumenti più importanti che abbiamo in mano come Regione Piemonte.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
I colleghi mi hanno riportato a concentrarmi su alcuni temi, perché ormai siamo abituati a vivere in quest'emergenza e a subire i vostri soprusi e da troppo tempo. Non c'è un'attività normale e regolare delle Commissioni, non c'è un'attività informativa da parte della Giunta.
Adesso, quando i colleghi mi hanno riportato questa sospensiva, mi sono ricordato di quell'articolo che ho letto non più tardi della scorsa settimana, secondo cui, dietro l'addio di Milanesio, c'è una spaccatura tra il nuovo Consiglio di Amministrazione e le prime linee della finanziaria regionale. Purtroppo non c'è pace per Finpiemonte e lo sappiamo bene perché veniamo da anni duri e difficili, anche nella scorsa legislatura, e questo va detto.
Ci sono delle inchieste ancora in corso, ci sono delle vicende ancora da chiarire, ma soprattutto il destino dell'ente continua a essere in sospeso.
C'è un uso strumentale, da parte della Regione, di questa finanziaria come se fosse solo uno strumento da utilizzare per alcune scelte politiche anche dell'instant politico. Penso, ad esempio, al tema dei bonus.
Non so quando ci darete quest'informativa sull'utilizzo della finanziaria regionale e di quello che sta succedendo.
Non so se lo sa, Presidente, ma noi avevamo chiesto all'Assessore Tronzano prima del bilancio di assestamento, di sapere esattamente quanti bonus fossero stati erogati, a quante aziende e se fosse vero che erano già partiti i controlli, perché molte delle aziende che avevano ricevuto il bonus nel frattempo avevano chiuso e, quindi, avevano utilizzato impropriamente quello che, tra l'altro, non era un ristoro, ma un investimento.
Presidente, credo che parlare di finanziaria regionale vuol dire parlare ovviamente dei suoi quadri, del C.d.A., di come funziona in questo momento il lavoro rispetto a delle grandi macrolinee. Non so che ruolo avrà la finanziaria regionale per il Recovery Fund, per i fondi strutturali europei, che cosa oggettivamente abbia in testa la Giunta sull'utilizzo anche dal punto di vista immobiliare, dal punto di vista di alcune grandi partite finanziarie della Regione.
Non lo so e non ne ho la minima idea, ma credo che la richiesta di questa sospensiva serve per dire che, nelle prossime settimane, dovremmo concentrarci su questi temi.



PRESIDENTE

Grazie.
Vi sono altri interventi in merito alla sospensiva Martinetti? . Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Rossi



PRESIDENTE

Il Consigliere Rossi aveva chiesto la parola per illustrare la sua questione sospensiva.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
La mia sospensiva è collegata, in qualche maniera, a quella che aveva presentato prima il Presidente Chiamparino, ma in realtà riguarda un atto che il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità. Si tratta della mozione per l'adozione di un Piano regionale per l'avvio dell'economia circolare, che è stato approvato dall'Aula consiliare all'unanimità - lo ripeto - il 29 dicembre 2020.
Perché dico che è collegato a quella del Presidente Chiamparino e qual è la mia richiesta? Sappiamo che il 30 aprile il Governo italiano presenterà all'Unione Europea il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Uno degli assi principali del Recovery, poi tradotto nel Piano avrebbe dovuto essere e sarà, il tema della transizione ecologica, che ultimamente viene citata molto, tant'è che il nuovo Governo ha addirittura un Ministro dedicato a questo. La transizione ecologica dovrebbe servire a indirizzare e a dare una linea affinché ci sia un cambiamento all'interno del Paese per quanto riguarda il Piemonte e la Regione.
Allora, per evitare quello cui purtroppo abbiamo assistito nelle ultime settimane, cioè al fatto che il Recovery piemontese si sia trasformato in un elenco della spesa, sovradimensionato anche rispetto alle risorse che arriveranno in Piemonte, su tutti gli aspetti, ma su alcuni aspetti il lavoro è stato fatto peggio che su altri, sul tema della transizione ecologica sarebbe stato molto utile e sarebbe ancora molto utile adottare un Piano regionale per l'economia circolare, in tema di bioeconomia. Questo ci aiuterebbe ad avere degli elementi fissati di pianificazione su questo tema fondamentale che riguarda il futuro, che avrebbe aiutato, se lo avessimo avuto, a fare sintesi di quel famoso censimento, come lo ha chiamato il Presidente, nell'ottica dell'economia circolare, anziché avere un pacchetto di proposte non sotto forma di un semplice elenco, ma sotto forma di un progetto articolato.
Pertanto, la richiesta è quella, come trascritto nella mozione approvata dal Consiglio, di istituire questo tavolo regionale sulla bioeconomia e l'economia circolare che non mi risulta sia stato istituito dopo l'approvazione; poi, lavorare velocemente nelle prossime settimane, visto che c'è la scadenza del 30 aprile a livello nazionale, su questo Piano regionale sulla bioeconomia e l'economia circolare, anche a partire da quello che è finito nel cosiddetto censimento del Next Generation Piemonte che così com'è è inutilizzabile, lo sappiamo tutti. Lavorare a una pianificazione e a una programmazione sul tema dell'economia circolare ci aiuta a immaginare la transizione ecologica del Piemonte.
Chiediamo, Presidente, che s'interrompa la discussione di questa legge per dare priorità al Piano regionale sull'economia circolare, come richiesto dalla mozione approvata dall'Aula.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo, sulla sospensiva Rossi.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Tre minuti, anche qui, per parlare di una questione legata sostanzialmente allo sviluppo del nostro Piemonte e, quindi, alla necessità di sospendere questo questa discussione per affrontare quelli che sono i temi centrali che tutti i cittadini ci chiedono di affrontare, cioè quello del rilancio economico del nostro Piemonte, che si fa anche con operazioni tipo quella che ha proposto dal Consigliere Rossi, che quest'Aula ha approvato all'unanimità, ma che è rimasta sulla carta.
Con questa sospensiva, chiediamo di poterne discutere per dare gambe, forma e sostanza a quell'atto d'indirizzo e, soprattutto, avviare il percorso dell'economia circolare ancora con più forza rispetto a oggi nell'ambito e secondo le linee guida e i principi basilari che tutti insieme stiamo scrivendo e stiamo perseguendo nella stesura del Recovery Plan, quindi nella stesura delle linee di sviluppo e d'indirizzo dei prossimi anni nel nostro Paese.
Con questo mio intervento sostengo con forza la richiesta del collega Rossi, non solo perché è un collega del mio Gruppo, ma perché è giusto dare gambe agli atti d'indirizzo che approviamo in quest'Aula e dare, di conseguenza, anche piena dignità al Consiglio regionale che approva gli indirizzi per la Giunta che devono essere poi portati avanti.
Sospendiamo questa discussione sulla PDL n. 99 per discutere di questi ambiti, di questi fatti che interessano tante imprese e lo sviluppo del Piemonte dei prossimi anni. Insomma, non abbiamo più tempo da perdere, ma dobbiamo affrontarli in modo deciso tutti insieme.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Avetta, ancora sulla sospensiva Rossi.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
La sospensiva che ha proposto il collega Rossi evidenzia un tema che, a nostro avviso, è molto rilevante, perché parliamo di ambiente, parliamo di futuro delle prossime generazioni, parliamo di sviluppo sostenibile aggettivo di cui spesso ci riempiamo la bocca, ma altrettanto spesso evitiamo di agire di conseguenza, di agire in modo coerente rispetto a quegli obiettivi, che peraltro tutti condividiamo, tutti conosciamo bene e tutti abbiamo avuto modo di approfondire. Lo facciamo in una Regione parliamo di ambiente - che vive una situazione sempre molto delicata e sempre molto sensibile. Non ci dimentichiamo che siamo una delle aree sicuramente più inquinate a livello europeo: la Pianura Padana lo è rispetto alla qualità dell'aria nel caso di specie, ma certamente rispetto al tema ambientale nel suo complesso.
Tra le tante ragioni che giustificano la sospensiva della discussione su una legge - l'abbiamo detto molte volte oggi, ma è bene ripeterlo - è che la legge c'è, esiste e sta esplicando i suoi effetti regolarmente, rispetto alla quale i dati confortano l'efficacia e l'efficienza della legge stessa della normativa che questo Consiglio regionale ha adottato di recente.
Questa ragione di fondo viene prima rispetto alle tante ragioni che giustificano sospensive, oggi ampiamente elencate e approfondite dai colleghi.
A ogni modo, il tema dell'economia circolare è un tema rilevante, molto rilevante per le ragioni che ho avuto modo di sinteticamente esporre, ma in particolare, se lo leghiamo alla questione più ampia del Next Generation, che ci pare argomento, nell'affrontarlo in modo così sistemico e organico, rilevante e non più rinviabile.
Guardate, la transizione green, altro tema di cui ci riempiamo spesso la bocca, ma rispetto a cui con altrettanto poca frequenza agiamo di conseguenza, la possiamo affrontare in due modi: con un approccio di congiuntura o con un approccio strategico, di prospettiva.
Oggi, discutere di una legge che sta funzionando e lasciare da parte rallentare, dimenticare e mettere nei cassetti argomenti così rilevanti, è un'offesa all'intelligenza dei piemontesi. Mi auguro che su questa richiesta di sospensiva ci sia davvero un colpo di reni di questo consesso consiliare.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Condivido la richiesta di sospensiva avanzata dal Consigliere Rossi.
Siamo in un'epoca difficile, con una pandemia scoppiata, che è certamente un problema, ma, come spesso accade, i problemi hanno anche un'altra faccia, che è una faccia di opportunità, opportunità positiva, opportunità di rinascita; non la rinascita che qualcuno va a proporre all'Arabia Saudita, ma una rinascita nel nostro Paese e, si spera, sia nella nostra Regione.
Penso sia più che opportuno discutere di tale opportunità, nell'accezione green, quindi in tutto quello che nel piano Next Generation ci può essere di sostenibile verso un Piemonte moderno, dove l'economia circolare porta a un aumento dell'occupazione. Qui, sì, stiamo parlando di lavoro a lungo termine e in settori che fanno bene all'economia e alla società. Lasciarsi sfuggire quest'occasione penso sia un errore imperdonabile.
Certamente si spera non ci siano altre pandemie, ma, allo stesso tempo, un treno del genere, un'opportunità del genere, di un così grande piano di rinascita e resilienza, un così grande piano d'investimenti a 360 gradi difficilmente passerà di nuovo.
Penso debba essere prioritario occuparsene per questo Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
È di qualche giorno fa una stima che, a livello globale, vengono consumati circa 100 miliardi di tonnellate di materiale ogni giorno, ma solo l'8,6 proviene da recupero.
L'Italia non fa molto meglio, per essere un paese di antica industrializzazione, benché afflitta da una cronica carenza di materie prime: alla fine, i dati nazionali sono davvero negativi rispetto alle economie avanzate europee. Noi consumiamo circa 500 milioni di tonnellate l'anno di materie prime e il tasso di utilizzo circolare di materie è fermo al 19,3%.
Come avrà colto, c'è molto da migliorare, come ci ricorda l'Unione Europea che punta al raddoppio dell'impiego di questi materiali riciclati nel Vecchio Continente entro i prossimi dieci anni. Credo che su questo verterà la discussione dei prossimi anni e, ovviamente, delle poche risorse che avremo da investire.
L'ho detto implicitamente anche stamattina al Forum dell'energia di Legambiente: ogni oggetto che abbiamo, ogni grande investimento che pensiamo, deve partire anche dal design sistemico. Cos'è il design sistemico? Non so se ho ancora un minuto per dirvelo.
Dobbiamo già pensare a come progettare le grandi infrastrutture del futuro ma anche i progetti che metteremo in campo nel Recovery Fund, pensando a dove prenderemo quelle risorse. Dove prenderemo l'energia? Quali scarti avremo? Vedrete che anche il tema delle grandi infrastrutture e dell'alta velocità ritornerà nella giusta dimensione, perché tutto ha dei costi-benefici e tutto dev'essere inserito in una vera filosofia di che cosa serve necessariamente allo sviluppo umano nei confronti, però, anche dell'ambiente che ci circonda.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco sulla sospensiva Rossi; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Mi sembra molto interessante il punto sollevato dal Consigliere Rossi.
Ho ascoltato con attenzione anche quanto hanno detto i colleghi e direi che qui non ci colleghiamo solamente a una questione ambientale rispetto a quali sono le nostre ricette per lo sviluppo verde della nostra regione, ma anche un'altra occasione di risposta rispetto alla forte crisi che stiamo vivendo.
Dopo ogni crisi c'è una rinascita e quando c'è una rinascita si hanno delle opportunità. In questo caso, abbiamo delle risorse a disposizione, non bisogna fare altro che spenderle al meglio. Purtroppo, il nostro Paese non si è mai particolarmente distinto per meriti su come spendere le risorse pubbliche; forse ultimamente ha fatto un po' meglio, ma in generale non con grandi risultati.
Voglio fare solamente un ragionamento: è molto importante capire in che asse andiamo a investire e su quali tecnologie vogliamo puntare, dove vediamo la nostra regione tra venti o trent'anni, quale sarà il Piemonte che consegneremo ai nostri figli e ai loro figli. Dobbiamo non fare gli stessi errori del passato e, per fare questo, bisogna approfondire bene ci che si fa.
Purtroppo, in passato si sono sempre fatti investimenti, non sempre, ma in molti casi, fini a loro stessi, dove si è voluto guardare per forza solamente ai benefici, ma i costi li stiamo pagando oggi. Stiamo pagando forti costi ambientali, stiamo pagando forti costi dal punto di vista del debito pubblico, stiamo pagando forti costi dal punto di vista della salute (i costi ambientali poi ricadono sulla salute).
Qual è l'effettivo vantaggio, se non un meno che viene rispecchiato per l'enorme debito pubblico che, purtroppo, abbiamo come Regione, e per i forti indebitamenti che abbiamo - ma forse anche per altri motivi - legati alle pubbliche amministrazioni locali o regionali? Penso che il Consiglio regionale sia il luogo giusto per confrontarsi rispetto a questi temi e capire, insieme, in che modo vogliamo direzionare lo sviluppo del Piemonte. Se si trovano dei punti di condivisione, dei punti in cui buona parte della maggioranza dei piemontesi riesce a credere allora realizzeremo veramente una transizione efficace che possa far crescere la nostra regione con più lati positivi che negativi.
Grazie.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Gallo



PRESIDENTE

Vi sono altre richieste d'intervento sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Rossi? Se non vi sono altre richieste d'intervento, la parola al Consigliere Gallo per l'illustrazione della sua richiesta di sospensiva.



GALLO Raffaele

Chiedo la sospensiva sempre sul tema legato alle nostre attività economiche e allo sviluppo del nostro Piemonte. Purtroppo lo abbiamo trattato in modo veloce a chiusura del bilancio, ma credo che il Consiglio lo debba affrontare con più determinazione e aprendo veramente una discussione profonda.
Noi ci troveremo, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con il rischio di un nuovo credit crunch per le nostre imprese. Avremo il rischio reale, con la chiusura dei bilanci 2020 - ammaccati dalle forzate chiusure per l'emergenza COVID che, quindi, hanno ridotto il fatturato, e dalla generale frenata dell'economia che abbiamo visto nel 2020 - che le imprese chiuderanno dei bilanci in deficit, con dati economici in riduzione e che impatteranno inevitabilmente sul sistema di rating che oggi regola e regolamenta l'accesso al credito di queste imprese, in un sistema che è basato su elementi quanti e qualitativi ma, sostanzialmente, sull'andamento dei bilanci delle imprese.
Dobbiamo incominciare a ragionare di quest'impatto molto negativo, se vogliamo veramente parlare di ripresa economica e parlare di strumenti reali che possono essere utilizzati dalle nostre imprese. Parlando di cosa? Parlando di rimodulazione, per esempio, di modalità di accesso al fondo di garanzia centrale che, con i parametri che saranno "sballati", lasciatemi usare questo termine, a causa della pandemia, magari non riusciranno più ad accedere ai fondi di garanzia ordinari che abbiamo messo in campo negli anni passati per affrontare l'emergenza economica che già esisteva.
Per esempio, possiamo mettere in campo degli strumenti con Finpiemonte, ed è per questo che è importante che la governance di Finpiemonte sia stabile sia ben chiara e non abbia problemi.
Finpiemonte può mettere in campo delle misure importanti per strumenti di liquidità, strumenti di consolidamento di debiti a breve e a medio termine.
Tanti strumenti di politica industriale che, guardate, o iniziamo discutere oggi, oppure non riusciremo a metterli in campo in tempi giusti e ragionevoli per le nostre imprese.
Al di là dell'attività che stiamo mettendo in campo come opposizione su questo disegno di legge, uso questi tre minuti veramente per sensibilizzare tutto il Consiglio regionale e la Giunta ad affrontare questo tema e a discuterlo assieme, per entrare nel merito di un tema che sarà enorme e che dovremmo affrontare.
Per chiudere, la sospensiva va in questa direzione, ma credo che quest'ultima mezz'ora di Consiglio sia più opportuno dedicarla a questo tema piuttosto che continuare sulla proposta di legge n. 99 che, guardando anche alle agenzie stampa, mi sembra che non metta d'accordo la maggioranza.



PRESIDENTE

Vi sono Consiglieri che chiedono di intervenire sulla richiesta di sospensiva del Consigliere Gallo? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marello; ne ha facoltà.



MARELLO Maurizio

Credo che le ultime sospensive siano state attraversate dal tema dell'economia, dal tema del lavoro e dal tema dell'impresa declinato in varie forme, sia dal punto di vista della capacità d'intervento della Regione attraverso la finanziaria Finpiemonte, sia dal punto di vista dell'economia circolare, e, da ultimo, su una capacità, evidenziata dal nostro Capogruppo Gallo, di un sistema di rimettersi in moto, sapendo che è come mettere in moto un'automobile che è stata ferma per un po'.
Sicuramente, quest'anno lascerà una traccia sulle nostre imprese soprattutto su quelle che hanno subito più di altre le conseguenze della pandemia. Questo Consiglio regionale dovrebbe essere fortemente impegnato più di quanto non lo sia stato, proprio su questi temi, senza avere delle distrazioni come quella che, purtroppo, stiamo avendo e avremo per un po' di giorni, legate a questioni che in questo momento non dovrebbero minimamente coinvolgere le risorse del Consiglio, della Giunta e degli Uffici, che dovrebbero essere impegnati su ben altro.
Segnalo anche il fatto che proprio sotto questo profilo sarà importante l'esito di tutta la vicenda dei fondi europei del Recovery Fund, che ha sottolineato bene il collega Chiamparino, ma che abbiamo visto di sfuggita.
È stata una rappresentazione teatrale che ha portato a questo lungo elenco che vi abbiamo consegnato e che integreremo ancora. Perché, probabilmente siccome non bastano 1.273 progetti entro venerdì, ne manderemo degli altri a Roma; tutta una teatralità che, però, non entra nei problemi né affronta le questioni vere! Le questioni vere riguarderanno il convogliare questi denari - speriamo che il Governo lo faccia in maniera saggia - su dei progetti strategici e riuscire, poi, a spendere questi soldi nei tempi e nei modi che l'Unione Europea giustamente ci impone con regole molto stringenti, al fine di rilanciare un'economia proiettata soprattutto sul futuro delle nuove generazioni. Questo dovrebbe essere il dibattito. Così, purtroppo, non è stato, quindi ben venga quest'ulteriore proposta sospensiva avanzata dal collega Gallo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Leggevo anch'io che nell'ultimo bollettino la Banca Centrale Europea ha scritto che la contrazione dell'occupazione, mai così registrata, pu portare in qualche modo a dei nuovi credit crunch del quarto trimestre. La seconda ondata della pandemia, così come la terza che stiamo vivendo potrebbe portarsi dietro un nuovo credit crunch. A lanciare l'allarme era stata proprio la BCE, che nell'ultimo bollettino economico sottolineava come per il quarto trimestre le banche si attendono un ulteriore irrigidimento dei criteri e un calo della domanda di prestiti per l'acquisto di abitazioni. Questo non fa ben sperare.
Non parliamo, ovviamente, della stretta del '29, ma già diversi politici fra cui anche il vostro Ministro dell'economia Giorgetti - dico "vostro" perché è il vostro - diceva che la sfida è decidere su quali aziende aiutare e quali no. Su questo, vorrei che in qualche modo aprissimo una discussione, perché dietro a queste parole ci può essere tutto e niente.
Vista la discussione che abbiamo appena fatto sull'economia circolare sull'innovazione e su tutti i temi di riconversione ecologica, non mi pare che ci sia così tanta selettività. Poi, in realtà, quando si parla di imprese si fanno queste allusioni, ma non si capisce davvero chi volete aiutare e chi no. Dovete iniziare a togliere questa doppia faccia: siete gli stessi che vogliono dare indennizzi a tutti, senza guardare il fatturato né le reali esigenze; dall'altra parte, però, lanciate questi mantra.
Diceva il Direttore generale della Banca d'Italia (ne parlavamo con il collega Gallo poco tempo fa) che, con il ridursi dell'incertezza sulle prospettive dell'economia, l'utilizzo delle misure potrà essere reso maggiormente selettivo, così da limitare il rischio di destinare risorse a imprese che non ne avrebbero bisogno o prive di prospettive di rilancio con ricadute negative sulla crescita dell'economia.
Dobbiamo intenderci: questo è l'oggetto vero di discussione, ma mi ricollego anche alla discussione che abbiamo avuto prima su Finpiemonte. Mi fa piacere che chiudiamo sul tema dell'economia. Le soluzioni prospettate andrebbero valutate adattandole alla peculiarità della nostra struttura imprenditoriale, valorizzando gli aspetti che.



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, la invito a concludere.



GRIMALDI Marco

Mi faccia dire del credit crunch, perché da quando me ne ha parlato la prima volta, anni e anni fa.



PRESIDENTE

Vada a concludere, perché sono trascorsi i tre minuti.



GRIMALDI Marco

Spero davvero che anche solo questa discussione sia servita almeno a capire quali saranno i punti di avanzamento nei prossimi mesi.
. Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Avetta



PRESIDENTE

Non essendovi ulteriori richieste d'intervento in merito alla questione sospensiva avanzata dal Consigliere Gallo, passerei alla successiva del Consigliere Avetta.
Prego, Consigliere Avetta; ne ha facoltà per tre minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Sottopongo all'attenzione di questo Consiglio una richiesta sospensiva che riguarda un tema che abbiamo discusso ampiamente durante la sessione di bilancio, che è stata definita dallo stesso Assessore e anche dal Presidente come una sessione che ha scontato tante difficoltà.
In un modo un po' più prosaico, possiamo tradurre queste difficoltà in "tagli", che, lo dobbiamo ammettere, sono stati distribuiti in modo diffuso a tutti i capitoli di spesa, a tutti i settori d'investimento di questa Regione.
Tra tutti i tagli, però, ce n'è uno che mi pare più significativo di altri per le caratteristiche dalla nostra Regione: mi riferisco ai tagli delle risorse destinate alla montagna piemontese, in particolare quelle destinate al fondo per la montagna. Queste risorse, come tutti sappiamo bene, sono indispensabili per garantire le politiche di sviluppo sostenibile della montagna. E, come sappiamo altrettanto bene, la montagna non è una parte residuale o un'area specifica del Piemonte.
La montagna riguarda sostanzialmente il 50% del territorio piemontese per la precisione 500 Comuni su 1.200. Una quota molto significativa di piemontesi continua strenuamente e faticosamente a scegliere di investire la propria vita affettiva, economica e sociale in montagna.
Ed è per queste ragioni che le associazioni dei Comuni montani hanno scritto al Presidente e all'Assessore chiedendo di non attuare questi tagli, perché questi fondi servono - abbiamo parlato qualche minuto fa del tema ambientale - a garantire la sistemazione dei sentieri di montagna.
Servono, inoltre, per un'azione fondamentale, che è la manutenzione idrogeologica dei territori montani, che interessa tanto le persone che abitano in montagna quanto le persone che vivono in città, perché quelle popolazioni svolgono un indispensabile presidio del territorio del quale chi vive in pianura si rende conto solo quando poi il territorio subisce quelle avversità naturali cui abbiamo assistito negli ultimi anni e anche di recente. Mi riferisco alle alluvioni e alle frane che hanno avuto anche esiti tragici in Piemonte.
Credo che sia più urgente intavolare un ragionamento e dimostrare quell'attenzione doverosa che il Piemonte deve alla sua montagna, così come che sia più urgente che questa Giunta spieghi al Consiglio regionale per quale ragione siamo dovuti arrivare ai tagli sul fondo per la montagna piuttosto che parlare di una legge - e lo stiamo ripetendo da giorni - che sta funzionando, su un tema regolato da una norma regionale che non ha nessuna urgenza di essere modificata.
Credo che anche questo sia un tema rilevante che giustifica una richiesta di sospensiva di questa discussione.



PRESIDENTE

Vi sono interventi sulla richiesta di sospensiva presentata dal Consigliere Avetta? Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Penso che il collega Avetta abbia sollevato un problema molto importante ed è un tema che abbiamo portato all'attenzione della Giunta durante la discussione del bilancio di previsione. Sono i tagli che hanno riguardato le aree montane della nostra Regione.
Per quanto riguarda tutti i contributi destinati alle aree montane, dal fondo regionale ai servizi essenziali, è stato un bilancio lacrime e sangue. Noi, con gli emendamenti, abbiamo cercato di porre rimedio e di farvi ripensare a quello che stava accadendo, anche perché il tema della montagna è sempre stato sulla bocca di tutti i Consiglieri di maggioranza ma a questo punto mi viene da pensare che lo sia soltanto a parole.
In questo caso, il tema è anche un altro, cioè le ombre che stanno sollevando i Comuni di area montana sui progetti destinati al Piano di resilienza, al Recovery. Infatti, su quello c'è un grosso timore, che è quello di perdere una grossa opportunità per lo sviluppo sostenibile delle aree montane.
In particolar modo, da UNCEM - non so se voi abbiate ricevuto la stessa lettera che ho ricevuto io - è stato denunciato il fatto che sono stati raccolti i progetti a pioggia, ed è lo stesso discorso che abbiamo fatto sulla richiesta di sospensiva presentata dal collega Chiamparino.
Sono stati raccolti i progetti a pioggia e sono stati inseriti in un piano senza alcun obiettivo comune, senza una cabina di regia e mettendo tutti i progetti che arrivano da parte dei Comuni. Alcune aree e alcune zone hanno fatto la loro parte e hanno accorpato i progetti, cercando di dare una visione agli obiettivi da perseguire attraverso i fondi del Recovery.
Qualcuno l'ha fatto, altri non l'hanno fatto e forse la Regione su questo ha una responsabilità, perché avrebbe dovuto evitare di raccogliere e di mettere tutto quanto in una lista della spesa, che tra l'altro è lo stesso termine che ha usato UNCEM nella sua lettera. Io l'ho copiato da quella lettera e ovviamente me ne scuso, però è la verità, è quello che è successo.
UNCEM dice giustamente che se proseguiamo su questa linea, quei fondi non li vediamo e perdiamo un'opportunità, perché non è logico mettere il rifacimento della rotonda del tal Comune, oppure i gabinetti pubblici di un altro Comune, il rifacimento del marciapiede dell'altro Comune e non presentare dei progetti di visione d'interi territori o di una comunità montana.
Per questo, oltre ai tagli che ci sono stati a livello di bilancio di previsione, rischiamo di perdere un'opportunità su fondi che sono destinati al territorio e che potrebbero permettere lo sviluppo d'intere aree. E probabilmente questo non sarà possibile proprio per la mala gestione di questi fondi.
Pertanto, oltre ad accogliere la richiesta di sospensiva del Consigliere Avetta, ritorno anche su quella precedente, perché stiamo parlando di aria fritta e vi state intestardendo su una questione sulla quale avete capito dove andrete a sbattere, perché ci staremo sopra dei mesi, ma il grave è che stiamo perdendo un'opportunità. E, io ve lo dico, ci faremo una grossa figuraccia, perché il piano sarà già arrivato nelle mani di chi di dovere e probabilmente ci starà già prendendo in giro. Però spero che non vada oltre o che, perlomeno, ci si metta mano, perché realmente qui si sta parlando di cose.



PRESIDENTE

Consigliera Disabato, concluda, per favore.



DISABATO Sarah

Rischiamo di perdere un'enorme opportunità.



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi sulla richiesta di sospensiva presentata dal Consigliere Avetta? Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Non volevo lasciare solo, come Gruppo, il collega Avetta, per cui sostengo le sue ragioni.
Come non sostenere le ragioni del collega Avetta sulle aree montane del nostro Piemonte, che sono state così ben evocate nei programmi elettorali della Lega e del centrodestra come motore di sviluppo per l'intero Piemonte? Le aree montane sono il luogo dove dedicare particolari attenzioni programmatiche con investimenti e con idee in grado di connettere questi territori straordinariamente belle della nostra regione al resto del mondo per farle conoscere, per renderle abitabili, per garantire diritti sociali agli abitanti delle montagne, non soltanto quelle turistiche.
A oggi, mi va di dire che, con questa proposta che stiamo discutendo o che state tentando di discutere, certamente alle montagne potrete garantire qualche macchinetta per il gioco in più, dal vostro punto di vista non c'è dubbio; su tutto quanto avete promesso, invece, due anni fa qualche dubbio ce l'abbiamo, però se non vi sfaldate prima come maggioranza, avete ancora tre anni di tempo per proporre qualcosa di più concreto.
Voi non dovete prendere sottogamba quello che è successo in queste ore; il primo scoglio complicato da superare - beh, insomma, l'approccio come maggioranza - non è un approccio spalla a spalla tra i Gruppi e ne prendiamo atto, in attesa di un nuovo giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano ulteriori interventi sulla sospensiva Avetta. Non vi sono ulteriori richieste.
Attualmente, sono state presentate la sospensiva Marello, la sospensiva Bertola, la sospensiva Grimaldi, la sospensiva Sacco, la sospensiva Valle la sospensiva Frediani, la sospensiva Ravetti, la sospensiva Chiamparino la sospensiva Sarno, la sospensiva Magliano, la sospensiva Canalis, la sospensiva Martinetti, la sospensiva Rossi, la sospensiva Gallo, la sospensiva Avetta.
. Questione sospensiva sollevata dalla Consigliera Disabato



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Vorrei proporre una sospensiva.
Lo faccio perché ritengo ci sia un settore che ormai, da più di un anno, è in piena crisi, chiuso, salvo veramente una piccola finestra durante il periodo estivo, che è il settore sportivo.
Un settore che sta patendo davvero la crisi economica più che mai e stiamo parlando di intere associazioni e società, ma soprattutto dei lavoratori.
Poiché oggi si è parlato tanto dei lavoratori, vorrei parlare proprio della condizione del lavoratore sportivo e del collaboratore sportivo, perché io lo sono stata in passato e davvero non riesco a comprendere in pieno quella che è la disperazione e la condizione di questi professionisti, che ormai da più di un anno vivono con delle risorse davvero ristrette.
Siamo partiti con contributi di 600 euro, passando a contributi di 800, ma ci sono davvero persone che fondano la loro vita su questo lavoro. Molte volte il lavoro del collaboratore sportivo e dei lavoratori del mondo dello sport viene definito come lavoretto, un di più, un qualcosa da fare nel tempo libero, ma non è così.
Abbiamo, portato all'attenzione del Consiglio regionale questa situazione depositando un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di farsi promotrice presso il Governo, intanto, di misure adeguate di ristoro, che avevamo chiesto anche alla Regione stessa, che non aveva contemplato la figura di molti lavoratori e professionisti del mondo dello sport nei ristori o nei bonus che sono stati elargiti a livello regionale.
Inoltre, abbiamo chiesto, soprattutto alla Regione, di farsi promotrice presso il Governo di una richiesta di riforma del settore sportivo, al fine di riconoscere e inquadrare la figura del lavoratore sportivo come meglio si dovrebbe fare, quindi riconoscendo questo lavoro con dei diritti, tutti i diritti che sono invece concessi ad altre categorie lavorative, perché in questo momento così non è. Pertanto, porto all'attenzione del Consiglio questa situazione, perché credo che si debba veramente sospendere la proposta di legge n. 99 per parlare di questa situazione.
Davvero, le realtà nella nostra Regione sono tante e continuo a ricevere segnalazioni di persone e di professionisti che non ce la fanno più, perch non riescono ad arrivare a fine mese con quei contributi, anche perch hanno famiglie da mantenere. Visto che oggi ci si è concentrati tantissimo sulla tutela dei lavoratori ritengo che questo'debba avere veramente molta attenzione, perché sono mesi che le attività sportive, con tutto quello che è legato al settore sportivo, hanno chiuso i battenti, per cui ritengo una priorità parlarne adesso.
Chiedo di sospendere questa discussione, come dicevo prima, per approcciarci alla realtà e a quello che realmente sta succedendo al di fuori del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi siano richieste d'intervento sulla sospensiva Disabato o ulteriori richieste di sospensiva.
La parola al Consigliere Giaccone, sulla sospensiva Disabato.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
La sospensiva della collega Disabato la trovo particolarmente importante perché, a fronte della difficoltà di un'intera categoria, cioè quella dei collaboratori sportivi o dei professionisti dello sport, cui la collega ha fatto riferimento, c'è anche il valore sul lungo periodo di un intero settore, di un intero comparto.
Se in questo periodo abbiamo persone che non hanno più il necessario per la sussistenza e per vivere, al tempo stesso, ci domandiamo che cosa sarà del movimento sportivo e del necessario percorso di crescita che questo comporta per i giovani, ma anche di svago per i meno giovani, nel momento in cui, nella ripresa, tutto questo tessuto sarà stato smantellato in seguito all'impoverimento progressivo.
Abbiamo sempre più palestre nelle quali i gestori hanno dovuto sospendere l'attività e, quindi, sono in ritardo con i pagamenti, anche solo degli affitti o di tutti gli aspetti che riguardano la gestione normale di questo tipo di attività. È chiaro che non ci troviamo solamente di fronte alla perdita del lavoro da parte di un insieme di persone, cosa che ovviamente ci preoccupa per prima, ma ci troviamo anche di fronte alla perdita per il futuro di una struttura, di un tessuto di offerta sportiva, che di colpo scomparirà completamente.
Di conseguenza, è particolarmente importante che ci fermiamo per riflettere su quest'aspetto e per valutare quali possono essere, da parte che la Regione, ma anche in senso generale, gli interventi per sostenerne gli ulteriori aumenti, perché stiamo depauperando una risorsa ingente e fondamentale per lo sviluppo, anche civico, di una società, di cui sentiremo la mancanza nel momento in cui la ripresa consentirà di ricominciare a uscire di casa, di ricominciare ad aggregarsi nei vari luoghi di ritrovo e, tra questi, proprio quelli di cui si occupano i professionisti cui faceva riferimento la collega Disabato.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Abbiamo già detto tante volte che, insieme allo spettacolo dal vivo e alla cultura, il mondo dello sport è quello che, di sicuro, ha dovuto chiudere prima e ancora adesso non riesce né a trovare sostegno dalle migliaia e migliaia di famiglie che di solito lo tenevano su, né da parte degli sponsor, né da parte di quelle poche entrate che lo sport di base aveva non solo dagli abbonamenti e dai tesseramenti, ma anche dagli stadi aperti e dalle palestre aperte.
Credo che la Consigliera abbia ragione: mentre parliamo di un mondo come quello del gioco d'azzardo legale, che non stiamo chiudendo, ma semplicemente chiedendo di spostarsi, dopo cinque anni, dai luoghi sensibili (quindi avranno una grande opportunità di rinascita in alcuni luoghi del nostro Piemonte), qui invece stiamo parlando di un settore che rischia di non riaprire mai più.
Per questo, sarebbe importante accettare la sospensiva della Consigliera Disabato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Sono chiaramente d'accordo con la richiesta avanzata dalla Consigliera Disabato. Stiamo parlando di un settore che è sprofondato in una profonda crisi, assolutamente non per colpa sua, ma occorrerebbe veramente sospendere questa discussione per concentrarci su altre priorità.
Quando parliamo di difesa dei posti di lavoro, i dati usciti oggi da questa discussione hanno messo in luce quanto sono state un po' falsate le notizie, nei giorni scorsi, dei reali posti di lavoro persi nel settore del gioco d'azzardo legale. Mi piacerebbe approfondire cosa sta capitando nel mondo dello sport; mondo dove, alla fine, quelli che ne stanno pagando le spese sono i più giovani.
Lo sport, oltre a dare principi di una vita sana, è anche un ambito dove fare aggregazione, dove i nostri figli e i nostri ragazzi imparano a crescere e a collaborare uno con l'altro. È difficile trovare casi di usura nella squadra di calcetto o problemi di grosse dipendenze, per cui credo veramente che la richiesta, che tra l'altro la mia collega sta facendo ormai da mesi, di approfondire di più il discorso sul settore sportivo andando a individuare maggiori risorse per aiutare un settore che, come ha giustamente detto il Consigliere Grimaldi, nella condizione in cui viviamo corre il serio rischio di non riaprire più, debba essere accolta.
Non possiamo lasciare che questo mondo sprofondi, che sia abbandonato a s stesso perché siamo concentrati a discutere su altre proposte come questa dove comunque una legge c'è, una legge che funziona (può anche non piacere a qualcuno, però c'è), una legge nata per contrastare e prevenire il gioco d'azzardo patologico, nell'ottica di tutelare la salute e il benessere delle persone. Una legge c'è. D'altra parte, sul piano sportivo, dovrebbe essere un mondo in cui cresce salute e benessere.
Credo che occorra veramente fare ragionamenti diversi.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento sulla richiesta di sospensiva della Consigliera Disabato, procederei con la votazione delle sospensive.
Sulla sospensiva proposta dal Consigliere Marello, che chiedeva di rimandare al CAL, con riguardo a questa sospensiva, comunico che, come è già avvenuto per altri provvedimenti, ho provveduto ad assegnare al Consiglio delle Autonomie Locali la richiesta di parere. Appena avremo notizie, le comunicheremo all'Aula.
Come prescritto dall'articolo 71, comma 4, del Regolamento, sulle sospensive, in caso di concorso di più questioni sospensive motivate, ha luogo un'unica discussione e il Consiglio decide, con un'unica votazione se viene approvata, sulla durata della sospensione del provvedimento.
Indìco la votazione per appello nominale sulle richieste di sospensiva sulla proposta di legge n. 99.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Con questa votazione, abbiamo concluso il punto relativo alle richieste di sospensiva sulla proposta di legge n. 99.
Essendo arrivate le ore 20, come concordato, chiudiamo i lavori odierni che saranno riaggiornati domani alle ore 9.30.
Buona serata a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 20.01)



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