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Dettaglio seduta n.124 del 09/04/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 9.30)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Comunico che, come stabilito in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza. Per la gestione della seduta si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 185 del 18 dicembre 2020 a integrazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale, con le norme di comportamento nelle sedute da remoto previste nella deliberazione n. 49 del 2021 e con le norme di votazione palese previste nella deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 54 del 2021.
Procederò all'appello nominale sia al fine della conferma della presenza sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza.
Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo Caucino, Lanzo e Stecco.
Il numero legale è venticinque.
Procedo ora all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti e chiamerò anche gli Assessori esterni all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza ai fini del verbale.
Chiedo di mantenere attive la telecamera del proprio dispositivo e di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Lanzo e Stecco.
Do atto che l'o.d.g. è stato approvato nella seduta del 6 aprile 2021.


Argomento: Bilanci preventivi

Proseguimento esame disegno di legge n. 129, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2021-2023" (atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 129, inerente a "Bilancio di previsione finanziario 2021-2023", di cui al punto 3) all'o.d.g.
Nella seduta dell'8 aprile scorso è proseguito l'esame del disegno di legge n. 129 ed è terminata la votazione degli articoli 2, 3, 1 e 13. Inoltre, è iniziata l'illustrazione degli atti d'indirizzo collegati al provvedimento da parte dei Consiglieri Magliano, Canalis, Frediani, Gallo, Valle e Rossi.
Altri Consiglieri si erano già iscritti a parlare sugli atti d'indirizzo.
Abbiamo esaminato quelli sulla sanità, che sono stati illustrati. Sulle pari opportunità c'era l'ordine del giorno n. 539 della Consigliera Biletta.
. Ordine del giorno n. 528 "Riconoscimento formale della Case Maternità in Piemonte" presentato da Magliano, Gallo, Giaccone, Salizzoni.
La parola al Consigliere Gallo, sull'ordine dei lavori.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Forse mi ero iscritto, ma non so come vuole gestire la discussione sugli ordini del giorno, perché vorrei intervenire sull'ordine del giorno del collega Magliano, il n. 528, "Riconoscimento formale della Case maternità in Piemonte".



PRESIDENTE

Procediamo con la discussione dell'ordine del giorno n. 528, già illustrato dal primo firmatario, Consigliere Magliano.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
All'illustrazione ha provveduto il primo firmatario. Io ho soltanto sottoscritto l'ordine del giorno, perché è un tema che, come Partito Democratico, abbiamo affrontato negli anni passati, insieme con la collega Conticelli, e abbiamo approfondito e accompagnato nel percorso. Pertanto sosteniamo con forza quest'ordine del giorno, che va a richiedere che siano individuate le linee guida per dare la possibilità alle donne di partorire anche in queste case maternità, quindi dare la possibilità di usufruire di questo servizio normato a livello nazionale, che già esiste in molte Regioni del nostro Paese (penso alla Lombardia, alla Toscana e all'Emilia Romagna).
Il Piemonte ha una DGR, la n. 80 del maggio 2002, ma non sono mai state emanate le linee guida attuative.
Ci siamo occupati di questo tema, un tema che unisce tutto il centrosinistra; lo sosteniamo con forza e con quest'ordine del giorno chiediamo che sia fatto un ultimo passo per dare attuazione a un'importante norma molto attesa, perché è un'opportunità data alle donne che devono partorire, che secondo noi il Piemonte deve rendere il prima possibile esecutiva.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
. Ordine del giorno n. 530 "Interventi a tutela della maternità e a favore della natalità" presentato da Magliano, Marello.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ho mandato ieri in Aula, come le avranno fatto vedere, alcune modifiche rispetto all'impegnativa di alcuni ordini del giorno. Anche stamattina ne ho mandate altre due, una sul n. 530 e una sul n. 528. È per quello che chiedo la parola, perché, da quel che mi risulta, l'Assessore su questo tema sostiene (poi penso che parlerà lui) che quest'ordine del giorno sia contro la normativa regionale.
Ho fatto una modifica all'ordine del giorno e al primo punto chiedo di modificare, ove fosse necessario, la normativa regionale di riferimento poi continuo con la stessa impegnativa di prima. Ho provato a inserire questo punto proprio per superare l'ostacolo che l'Assessore aveva posto rispetto a quest'ordine del giorno. Lo dico perché, arricchendolo così, c'è anche la possibilità di dare un significato politico a questo documento.
Era solo un'integrazione, poi nel mio prossimo intervento magari illustro le modifiche sugli ordini del giorno e concludo gli altri ordini del giorno da illustrare.
Ci tenevo a dire che ho inserito quest'ulteriore punto proprio per superare quest'ostacolo, che pare ci sia, rispetto alla normativa regionale di riferimento sui punti nascita.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n."Ristori del Governo. Inserire nella lista dei beneficiari anche quelle attività che hanno subito un calo rilevante del fatturato a causa delle misure di prevenzione dal Covid-19 e che ad oggi non vi rientrano" presentato da Valle, Magliano, Salizzoni, Marello Sarno, Canalis.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno sull'ordine del giorno n.
516; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Tenevo a intervenire sull'ordine del giorno n. 516, avente a oggetto "Ristori del Governo. Inserire nella lista dei beneficiari anche quelle attività che hanno subito un calo rilevante del fatturato a causa delle misure di prevenzione dal COVID-19 e che a oggi non vi rientrano".
Ci tenevo perché quest'attenzione è un'attenzione che, come Gruppo, come anche l'ordine del giorno pone, abbiamo già portato ai livelli nazionali perché in quest'anno e mezzo di pandemia, sia a livello nazionale sia e soprattutto a livello regionale, non si è tenuto conto del tema generale delle filiere, cioè il tema dei sostegni economici alle categorie, non solo cosa doverosa, a bar e ristoranti, ma a tutti quei soggetti che lavorano esclusivamente per bar e ristoranti, come ad esempio i distributori.
Abbiamo incontrato, per sviluppare quest'ordine del giorno, molte aziende non solo del Piemonte, ma anche della Lombardia, e abbiamo portato all'attenzione (già informalmente per adesso, ecco perché l'atto oggi è in Consiglio regionale) a livello nazionale, su cui si stanno adoperando proprio per le nuove misure.
Crediamo sia fondamentale avere l'attenzione di costruire, quando lo riterrete e lo riterranno necessario (la discussione sul bilancio abbiamo provato a costruirla in quel senso), su tutta la filiera dei comparti economici.
Certo che i ristoranti sono state le categorie più massacrate dalle chiusure, ma chi lavora esclusivamente per loro ha la stessa incidenza negativa, con una riduzione di fatturato in alcune aziende pari al 70, 80 od 85%.
Ecco perché ci tenevo a sostenere, con quest'intervento, l'ordine del giorno n. 516 a prima firma Valle, perché tiene conto di un contesto nazionale e non solo piemontese.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo per dire che ci sarà il nostro voto favorevole.
Negli anni ce ne siamo occupati e mi sembra giusto, come diceva il collega Magliano, trovare una strategia per far sì che, se si può partorire a casa soprattutto per le gravidanze naturali, sempre di più si possano adottare strumenti come le Case maternità.
Dico una cosa in più: spero che nei prossimi mesi, con l'Assessore Icardi e con la IV Commissione, si possa fare con tutti i punti nascita, come le case maternità (anche dentro gli ospedali perché, come sapete, ci sono punti nascita in cui si prova, con le ostetriche, ad avere luoghi più simili alle case anche dentro gli ospedali) una strategia per mettere tutte insieme queste alternative, ovviamente in piena sicurezza e nel rispetto della normativa.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ha chiesto di intervenire Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Prima ha indicato un numero diverso, ma credo che sia stato un errore perché il mio unico.



PRESIDENTE

Sullo sport, l'ordine del giorno n. 491.



SARNO Diego

Prima aveva detto indicato un numero diverso.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 491 "La Regione Piemonte si faccia carico degli esami aggiuntivi causa COVID per le idoneità sportive agonistiche" presentato da Sarno, Salizzoni, Magliano, Valle, Marello, Avetta Canalis, Ravetti, Rossi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno n. 491, "La Regione Piemonte si faccia carico degli esami aggiuntivi causa COVID per le idoneità sportive agonistiche", pone l'attenzione su un tema che è stato affrontato nelle scorse settimane, già su alcuni media; un tema che arriva da diversi enti di promozione sportiva e diverse associazioni sportive.
L'oggetto è il seguente. Per gli atleti minori e disabili agonistici, per una convenzione nazionale e regionale, le visite agonistiche in una normale procedura d'inizio attività sono coperte dalla sanità pubblica, cioè il costo di quelle visite non è a carico dell'atleta e quindi delle famiglie.
Con l'arrivo, purtroppo, della pandemia per gli atleti agonisti che hanno avuto il COVID o che hanno avuto sintomi simili al COVID, giustamente gli istituti nazionali di medicina sportiva richiedono loro visite aggiuntive sull'apparato respiratorio e cardiaco perché, ovviamente, si dichiara che bisogna avere certezza che quei sintomi o quell'infezione da COVID non abbiano lasciato delle conseguenze.
A oggi, queste visite non rientrano all'interno della convenzione nazionale in gestione ordinaria delle visite stesse, quindi molte famiglie hanno dovuto, o dovranno, pagare tra i novanta e i 180 euro per queste visite.
Quest'ordine del giorno, insomma, arriva per richiedere, inizialmente era stato richiesto l'impegno che la Regione si faccia carico di questi costi.
Presidente, ho inviato le modifiche all'ordine del giorno che, se lei crede, per facilitare l'Aula, posso inserire all'interno della chat affinché tutti possano leggerle e averle sottomano.



PRESIDENTE

Le modifiche le abbiamo già a disposizione come Ufficio di Presidenza.



SARNO Diego

Le ho messe nella chat, così tutti i Consiglieri possono leggerle.
Le racconterei del perché ho fatto quelle modifiche, per lasciare anche traccia audio.
L'impegno cambia in questo modo, scrivendo "estendere anche retroattivamente, a titolo di rimborso, l'esenzione per gli atleti disabili dal pagamento delle visite tradizionali per l'ottenimento dell'idoneità sportiva agonistica, alle visite aggiuntive previste per gli atleti che sono stati contagiati da COVID-19. Per gli atleti minori, l'esenzione sia calcolata sulla base dell'ISEE con limite pari fino a 25 mila euro". Il secondo impegno è "richiedere al Governo, attraverso la Conferenza Stato Regioni, di farsi carico di parte delle spese in oggetto, così da abbassare la quota di partecipazione a tutte le Regioni ed estendere quindi l'esenzione su tutto il territorio nazionale".
Queste due modifiche arrivano grazie anche a una discussione con alcune realtà associative e, soprattutto, con gli enti di promozione dello sport per due ragioni. Il primo, mi sembra evidente, è il tema di dare questo contributo alle famiglie che più hanno bisogno e quindi mettere l'esenzione rispetto all'ISEE. Il secondo è di richiedere, a livello governativo, di portare questa buona prassi, che credo sia una buona politica.
Se l'ordine del giorno fosse approvato da parte della Regione, l'Assessore alla sanità o l'Assessore allo sport - cito questi due Assessori, in quanto più direttamente competenti - potrebbero portare quest'esempio all'interno dalla Conferenza Stato-Regioni, chiedendo al Governo di sostenere questa iniziativa a livello nazionale. Questo, ripeto, per essere anche promotori di una buona prassi e di una buona politica.
Chiudo, Presidente, dicendo che mi spiace che ieri, poco prima - poi abbiamo dovuto sospendere la presentazione degli ordini del giorno l'Assessore Ricca abbia emanato una nota stampa che riprende esattamente il tema, già posto dal sottoscritto e dal Gruppo del Partito Democratico settimane fa, chiedendo esclusivamente al Governo di pensarci.
Credo sia doveroso, da parte della Regione, contribuire a questo pensiero e a questa politica. Ecco perché le due modifiche sull'impegno che ovviamente, erano avvenute prima del comunicato stampa dell'Assessore quindi ci tenevo a presentare compiutamente un ordine del giorno che segue a una richiesta che giunge da molte associazioni ed enti di promozione sportiva.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
. Ordine del giorno n. 520, "Sostegno agli impianti natatori" presentato da Biletta, Ruzzola, Graglia, Marello, Riva Vercellotti.
. Ordine del giorno n. 539, "Promozione di politiche concrete per la parità di genere attraverso la valorizzazione delle risorse della futura programmazione comunitaria e dello strumento finanziario di Next Generation EU". presentato da Biletta, Ruzzola, Graglia, Riva Vercellotti, Disabato.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Biletta per l'illustrazione; ne ha facoltà.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Rimango sulla scia dello sport, visto che ne ha appena parlato il Consigliere Sarno, quindi illustro l'ordine del giorno n. 520.
Con quest'ordine del giorno voglio portare l'attenzione su un tema particolare, che ho già evidenziato in altri interventi in passato.
Sappiamo come l'emergenza sanitaria abbia anche determinato un'emergenza di carattere economico e sociale, che ha colpito duramente tutti i comparti produttivi del tessuto sociale del nostro Paese.
Senza voler fare distinzioni in questa situazione, con quest'ordine del giorno si vuole portare l'attenzione sul segmento del mondo dello sport. È un mondo fermo da più di un anno, per le misure restrittive propedeutiche alla limitazione della diffusione del contagio. Mi riferisco, in particolare, agli impianti natatori, alle piscine che, oltre ai mancati incassi, così come purtroppo è capitato anche per le palestre e altre strutture assimilabili, devono fare i conti con i costi di gestione che sono particolarmente elevati.
Al fine di garantire la funzionalità ed evitare il deperimento di queste strutture, è stato necessario proseguire ugualmente con le procedure di riempimento e ricambio dell'acqua nelle vasche di questi impianti, ed è proprio questa pratica necessaria che rappresenta uno dei maggiori costi fissi per gli impianti natatori.
Peraltro, è importante ricordare che, proprio nel rispetto del principio alla base del Codice dell'ambiente per cui "chi inquina, paga", il 90 dello scaricato negli impianti fognari rappresenta acqua già depurata.
Rispetto a quando abbiamo iniziato a occuparci di questa tematica, il quadro normativo è stato modificato. Di recente, il decreto legislativo 38/2021 ha stabilito che, nel caso in cui la gestione di un impianto sportivo pubblico sia affidata a una società, un'associazione sportiva dilettantistica, un ente di promozione sportiva, una disciplina sportiva associata o una federazione sportiva nazionale, alla fornitura d'acqua siano applicate le tariffe per l'uso pubblico del bene e non quelle per uso commerciale. Ed era proprio questo su cui si stava ragionando.
Trovandoci, quindi, in piena emergenza e, dal punto di vista normativo, in una sorta di periodo transitorio, con quest'ordine del giorno chiediamo alla Giunta di farsi parte attiva presso gli enti gestori del servizio idrico integrato affinché sia dato rapidamente corso a queste nuove disposizioni, che rappresentano sicuramente un elemento di sopravvivenza per tutte le società che gestiscono gli impianti natatori pubblici in Piemonte.
Ricordiamo che, oltre a svolgere un'attività economica, svolgono anche un'importante funzione aggregativa, di socializzazione e di sviluppo psicofisico delle persone.
Se posso, Presidente, illustrerei direttamente anche l'ordine del giorno n.
539.
Mi dica lei.



PRESIDENTE

Prego.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

L'ordine del giorno tratta un tema altrettanto importante, che è quello della parità di genere. Negli ultimi decenni l'Unione Europea ha sicuramente compiuto notevoli progressi in avanti in questa materia ed è stato possibile grazie a un diverso approccio culturale, così come a politiche d'intervento specifiche (norme sulla parità di trattamento e misure specifiche a favore delle donne).
Purtroppo, però, vediamo che persistono le disparità di genere e nel mercato del lavoro le donne continuano a essere sovrarappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali.
Sappiamo anche che questa situazione, purtroppo, rischia di essere acuita anche dalla situazione connessa alla pandemia, tanto che sia l'Unione Europea sia diversi Governi nazionali stanno predisponendo delle politiche tese a contenere questo rischio.
In Europa il tasso di occupazione femminile è del 67%, a fronte del 78% di quella maschile, mentre la retribuzione per le donne è del 16% inferiore rispetto a quella maschile. Questi sono dati che tutti conosciamo, quindi è inutile riportare anche altri esempi in questo senso.
A fronte di questa situazione, non possiamo che salutare positivamente l'impegno assunto dalla Commissione europea volto a compiere dei progressi significativi entro il 2025 verso un'Europa che sia garante della parità di genere.
Questo impegno è stato recepito dagli Stati membri nella predisposizione dei rispettivi programmi nazionali di ripresa e resilienza, tanto che una delle missioni contenute nel documento elaborato dal Governo, su cui le Regioni si sono confrontate le scorse settimane, è dedicato proprio all'equità sociale e di genere. All'interno delle azioni tese a creare nuovi posti di lavoro, nuove competenze e nuove politiche per la famiglia grande attenzione verrà posta al fine di superare il gender gap.
Questo tema, che è molto importante, è stato evidenziato anche da movimenti e associazioni che hanno promosso petizioni per chiedere al Governo politiche strutturali e delle azioni integrate (questo in sostituzione d'interventi parziali che, purtroppo, non riescono, evidentemente, a fornire le risposte necessarie).
La Regione Piemonte è certamente tra le Amministrazioni maggiormente all'avanguardia in questo tema di parità di genere. C'è una sensibilità diffusa tra tutte le forze politiche in modo trasversale. Tuttavia, si pu sempre migliorare. Di lavoro da fare, purtroppo, ce n'è ancora molto.
Con quest'atto d'indirizzo chiediamo alla Giunta di monitorare che il tema della parità di genere sia tenuto in debito conto, in coerenza con le linee guida della Commissione europea e del Governo, nella ripartizione delle risorse derivanti da Recovery Fund e, attraverso la predisposizione di misure che potenzino l'allargamento delle politiche per la famiglia, il contemperamento del ruolo genitoriale con quello lavorativo, quindi azioni che rilancino l'occupazione femminile e che superino il divario retributivo di genere.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.



MARELLO Maurizio

Presidente, volevo confermare la mia presenza.
Purtroppo, non riesco a scriverlo in chat.



PRESIDENTE

Va bene.
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Se lei è d'accordo, illustrerei tutti i miei ordini del giorno rimanenti.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 542 "Per una reale libertà di educazione" presentato da Magliano, Valle, Preioni, Perugini, Marello, Gagliasso.
. Ordine del giorno n. 524 "Esenzione Bollo Auto 2021 per la categoria degli Agenti e Rappresentanti di Commercio" presentato da Magliano Giaccone, Marello.
. Ordine del giorno n. 526 "Bonus Edicole" presentato da Magliano Giaccone, Marello.
. Ordine del giorno n. 525 "Valorizzazione del collegamento ferroviario Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza" presentato da Magliano, Marello.
. Ordine del giorno n. 548 "Impegno concreto per realizzare il progetto della nuova sede del Reparto Volo VVF Piemonte" presentato da Magliano Sacco, Disabato, Marello, Salizzoni, Rossi, Gallo, Gagliasso, Ruzzola Bongioanni, Dago.
. Ordine del giorno n. 547 "Garantire stanziamenti adeguati a sostegno dell'emittenza locale" presentato da Magliano, Marello.
Prego, collega Magliano, prenda pure la parola.



MAGLIANO Silvio

L'ordine del giorno n. 542 prende atto delle risorse aggiuntive che questa Giunta ha posto sul tema delle scuole paritarie. Infatti, ha creato un nuovo capitolo ad hoc "Fondi regionali per il sostegno alle scuole paritarie".
Con quest'ordine del giorno, al quale è stata posta la firma da alcuni colleghi anche di maggioranza e dell'opposizione (ad esempio, il collega Valle), chiediamo che tale fondo vada a finire, con un'azione che deve fare la Giunta, sul capitolo già previsto, il n. 177133, per assegni di studio iscrizione e frequenza.
Questo permetterà alla graduatoria dell'anno scorso, che non era stata completata e che è stata completata con un secondo atto di Giunta - perch avevamo 215 famiglie che non avevano ricevuto il voucher per l'assegno di studio e frequenza - di andare a completare già in partenza la dotazione economica di questo fondo, in modo tale da partire addirittura con qualche risorsa in più. Come scrivo nel "considerato che", la diseguaglianza economica è spesso in relazione con la povertà educativa, quindi c'è anche un elemento dal punto di vista della povertà economica che si trasferisce su una povertà educativa e una maggiore possibilità di libera scelta educativa anche per gli studenti di limitate possibilità economiche. Di fatto, questo è un po' il nostro obiettivo, quindi, l'ordine del giorno n.
542 chiede il trasferimento da capitolo a capitolo.
Poi c'è l'ordine del giorno n. 526, che riguarda il bonus edicole. Anche su questo penso che già nella giornata di ieri vi sia arrivata una modifica rispetto all'impegnativa. Fondamentalmente proviamo a dare un sostegno e impegniamo il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale a reperire ulteriori risorse nelle prossime manovre finanziarie, preferibilmente in sede di assestamento di bilancio 2021, affinché la Regione Piemonte sostenga le edicole con codici ATECO 476210. Lo chiediamo perché è vero che le edicole sono rimaste aperte, ma è un settore in enorme crisi, che ha visto un'ulteriore flessione rispetto al proprio fatturato e agli introiti.
Lo chiediamo per sostenere una realtà che, di fatto, pur rimanendo aperta ha visto una riduzione di fatturato, ma ha continuato a garantire un servizio a tutti i cittadini, ben sapendo che è un settore che vive una difficoltà strutturale ormai da anni e poco servono, se non in maniera lenitiva, i nuovi servizi che i Comuni iniziano ad affidare alle edicole piuttosto che l'essere diventati luoghi di raccolta dei pacchi e degli smistamenti (penso, ad esempio, ad Amazon).
L'ordine del giorno n. 524, invece, parla dell'esenzione del bollo auto per il 2021 per le categorie degli agenti e rappresentanti di commercio. È arrivata una comunicazione insieme a una richiesta da parte delle più alte rappresentanze di questo settore, duramente colpito dalla pandemia. Poich per loro l'automobile è oggettivamente uno strumento di lavoro, forse il più importante, oltre ai prodotti che loro portano all'attenzione dei clienti, chiediamo di immaginare un'esenzione dal pagamento del bollo auto proprio per le ragioni che ho testé raccontato.
L'ordine del giorno n. 525 riguarda la valorizzazione del collegamento ferroviario Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Nell'ordine del giorno, che non illustro nella sua interezza, raccontiamo un po' tutta la storicità di questo collegamento importante, che collegava il Piemonte alla Francia soprattutto dal punto di vista turistico.
Su questo tema sono nati tanti comitati e ci sono alcuni Consigli comunali che se ne stanno occupando, per cui impegniamo il Presidente della Giunta regionale a intraprendere nelle sedi opportune azioni volte ad approfondire e a valutare la promozione di tale iniziativa, al fine di valorizzare il collegamento ferroviario Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, a stanziare del bilancio di previsione 2021-2023 risorse regionali necessarie per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario, in combinato disposto con le altre risorse necessarie che devono mettere le altre istituzioni nazionali ed europee. Inoltre, impegniamo a istituire un tavolo regionale di discussione con le istituzioni, le forze politiche, i tecnici, le associazioni e i comitati promotori e, comunque, con tutte le parti che si potranno coinvolgere affinché il progetto si possa realizzare. Per dare un'idea, la vecchia tratta da Torino poi proseguiva fino alla Svizzera quindi questo era e può essere ancora un collegamento di rilevante importanza.
L'ordine del giorno n. 547, che è simile a quello dei colleghi, riguarda il tema dell'emittenza locale.
Anche su questo abbiamo presentato una modifica, prendendo atto dell'emendamento del collega Ruzzola. Pertanto, nell'impegnativa abbiamo scritto "impegna il Presidente della Giunta e la Giunta regionale a stanziare maggiori risorse nelle prossime manovre finanziarie preferibilmente in sede di assestamento di bilancio 2021, per intervenire a sostegno dell'informazione e della comunicazione istituzionale via radio televisione, cinema e informatica da destinare specificatamente al solo comparto radiotelevisivo (legge regionale n. 25/2009) visto l'importante ruolo che oggi le emittenti locali rappresentano per l'informazione territoriale". L'Aula ha approvato un emendamento, ma chiediamo in ogni modo di aumentare lo stanziamento nelle prossime misure, dato il valore che queste realtà rappresentano per il nostro Piemonte.
L'ultimo ordine del giorno è il n. 548, sul quale c'è stato un dibattito anche con i colleghi Consiglieri. Prevede un impegno concreto per realizzare il progetto della nuova sede del Reparto Volo dei Vigili del fuoco del Piemonte. Attualmente, c'è un dibattito aperto su dove andare a posizionare il nuovo Reparto Volo. Si discute tra Caselle e Collegno, ma a Collegno vi è già una struttura, precisamente l'Aeroporto di Torino Aeritalia "Edoardo Agnelli", che si trova nel territorio del comune di Collegno. Questa struttura, attraverso Finpiemonte, che è proprietaria di una quota di TNE, è, di fatto, per interposta persona giuridica - mi si permetta il termine, Presidente - della Regione Piemonte.
Poiché in queste settimane si valuterà dove intervenire e dove situare questa tipologia di Reparto Volo, chiediamo che la Giunta si faccia parte diligente, attivando ogni iniziativa politica anche a livello nazionale nonché valutando eventuali risorse finanziarie, affinché si porti a termine il progetto relativo alla collocazione del Reparto Volo dei Vigili del fuoco del Piemonte presso l'Aeroporto di Torino-Aeritalia "Edoardo Agnelli".
Infatti, pensiamo che, anche dal punto di vista strategico del luogo e dello spazio che verrebbe utilizzato, sia più funzionale e più vicino alla sede della Protezione civile e più vicino alla sede unitaria dei Vigili del fuoco a Torino. Pertanto, chiediamo che su questo il Presidente e l'Assessore competente s'impegnino affinché questa struttura possa insediarsi in quella zona. Ritengo che questo porterebbe dei benefici perché, oltre a tutte le discussioni rispetto alla sicurezza e alla qualità delle due soluzioni, la soluzione di Caselle toglierebbe all'aeroporto di Caselle, turistico e commerciale, l'ultimo spazio possibile di ampliamento ma soprattutto si darebbe anche un grande segnale, come Regione Piemonte sapendo che, per interposta persona giuridica, quello spazio è anche uno spazio nostro. Questa è la richiesta che facciamo.
Come le ho già accennato, se servisse, magari in sede di votazione, le chiedo di dire all'Aula quali sono gli emendamenti che avevo proposto, in modo tale da avere il testo completo rispetto al testo precedentemente applicato e precedentemente scritto dei precedenti ordini del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
Ordine del giorno n. 537 "Modifica della l.r. 23/2016 al fine di prevedere strumenti quali la diffida, la sanzione e la sospensione dei provvedimenti di approvazione del Piano di Reperimento e gestione dei materiali litoidi in caso di inosservanza delle prescrizioni introdotte" presentato da Sacco Bertola, Disabato, Frediani, Martinetti.
La parola al Consigliere Sacco per l'illustrazione.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Ho voluto presentare un ordine del giorno a seguito di una problematica che era emersa da una mia interrogazione. Chiediamo che venga modificata la legge regionale n. 23 del 2016, al fine di prevedere strumenti quali la diffida, la sanzione e la sospensione dei provvedimenti d'approvazione nel piano di reperimento e gestione dei materiali litoidi in caso d'inosservanza delle prescrizioni introdotte.
Faccio rapidamente il focus sul tema. Con l'interrogazione n. 546, avente a oggetto "Sentenza TAR Terzo Valico, respinto il ricorso di COCIV su trasporto smarino in modalità combinata ferro-gomma. Quali azioni previste dalla Regione per far attuare la prescrizione?", è stata evidenziata una sostanziale carenza della norma sulla legge regionale n. 23 del 2016, che si occupa della disciplina delle attività estrattive e delle disposizioni in materia di cave.
A seguito dei fatti accaduti, che avevano portato l'espressione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, che ha giudicato infondate tutte le obiezioni sollevate da COCIV contro la Regione nel ricorso n. 1.114 del 2017, respingendo in via definitiva, è stato possibile fare emergere la mancanza dei presupposti legislativi affinché la Regione possa utilizzare strumenti quali la diffida, la sanzione e la revoca per il mancato rispetto delle prescrizioni ottenute all'interno dei provvedimenti d'approvazione del piano di reperimento e gestione di materiali litoidi.
Tale mancanza è stata evidenziata anche nella risposta dell'Assessore Tronzano alla mia interrogazione, in quanto la stessa riportava: "Va notato preliminarmente che l'attuale legge 23/2016, all'articolo 13 non prevede dettagli circa le possibili conseguenze e l'inosservanza delle prescrizioni limitative introdotte nei provvedimenti di approvazione del piano di reperimento e gestione di materiali litoidi. In particolare, non è prevista neppure la diffida". Di conseguenza, nonostante la Regione abbia imposto tutta una serie di prescrizioni, la legge non prevede assolutamente niente nel caso in cui chi deve attenersi alle prescrizioni se ne infischi, senza neanche dargli il corretto seguito.
Nel 2018, la Regione, attraverso la sua Direzione Competitività del sistema regionale, Settore Polizia mineraria, cave e miniere, nota protocollo 00030710/2018 del 30 marzo 2018, ha comunque diffidato il consorzio COCIV rispetto delle prescrizioni oggetto del ricorso e anche a seguito della sentenza del TAR, che ha riconosciuto la legittimità di questa prescrizione. La Regione, infatti, ha provveduto a emettere un atto ulteriore di diffida conto il COCIV.
Tuttavia, considerato che essendo la norma incompleta, in quanto non prevede una sanzione nel caso di un'inottemperanza da parte del destinatario delle prescrizioni, chiediamo che venga colmato questo gap perché è inutile fare lavorare gli uffici per delle prescrizioni, in caso d'inottemperanza, al di là di una diffida. Se però non ci sono delle conseguenze a seguito della diffida, può capire quanto possa essere incisivo, dal punto di vista giuridico, dare seguito a delle sanzioni quali possono essere la revoca o la sospensione delle autorizzazioni; per per fare ciò bisogna modificare la norma.
Infatti, chiediamo di prevedere, attraverso il collegato alla legge di stabilità, una modifica normativa alla legge regionale n. 23/2016, affinch siano previsti gli strumenti a disposizione della Regione da usare in caso d'inottemperanza delle prescrizioni contenute nei documenti autorizzativi del piano di reperimento e di gestione di materiali litoidi occorrenti per la realizzazione di opere pubbliche di cui, appunto, all'articolo 13 ovvero alla previsione con tempistiche certe di strumenti quali la diffida la revoca e la sanzione; in questo modo, possiamo dare una reale efficacia alla legge regionale n. 23 del 2016.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 550 "La Regione stanzi risorse per il Diritto allo Studio Universitario al fine di estendere la platea dei 'beneficiari del bonus affitti'" presentato da Disabato, Martinetti, Sacco.
. Ordine del giorno n. 549 "Firma dell'accordo di programma per la riqualificazione dell'edificio Villa 6 a Collegno" presentato da Disabato, Martinetti, Sacco.
. Ordine del giorno n. 535 "Istituzione delle ZEAR - Zone Economiche Ambientali Regionali" presentato da Disabato, Sacco, Martinetti, Marello.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione dei tre atti d'indirizzo.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Ho presentato tre ordini del giorno a prima firma e sono firmataria anche di altri documenti dei colleghi del Consiglio, quindi illustrerei tutto in un unico blocco.
Inizio illustrando l'ordine del giorno n. 550, con cui chiediamo alla Giunta regionale di integrare il bonus affitti per gli studenti fuori sede.
Questa misura è stata prevista in legge di bilancio, con un fondo da 15 milioni di euro, per il rimborso dei canoni di locazione sostenuti dagli studenti e dalle studentesse fuori sede durante il periodo di lockdown quindi si tratta di una misura nata a sostegno dei giovani che hanno impiegato risorse durante la loro carriera universitaria. Purtroppo, con il lockdown e la pandemia si è reso necessario un intervento di reintegro di queste risorse, anche a fronte della difficile situazione economica vissuta sia dagli studenti sia dalle famiglie.
Sono stati stanziati quindici milioni, ma riteniamo che si debbano coprire delle fasce ISEE superiori rispetto a quelle previste dal Governo, che forse, anche a causa delle numerose misure messe in corso sulle famiglie si trova anch'esso in una situazione difficile anche per il sostegno delle attività. Pertanto, chiediamo alla Giunta di fare la sua parte e di aumentare il contributo, integrando questa misura, aumentando l'ISEE da 15 mila a 20 mila euro, così si andrebbe a coprire un numero superiore di studenti, dando un grande aiuto a tutti.
Poi illustrerei l'ordine del giorno relativo a Villa 6, il n. 549. Questo è un tema che seguo da tantissimi anni, perché l'intervento di ristrutturazione di Villa 6, con cui si prevede la costruzione di un nuovo plesso scolastico superiore nel Comune di Collegno, è una storia che va avanti dal 2010.
Quest'intervento era stato inserito in un accordo di programma insieme con altri interventi, appunto nel 2010. Era stata avviata tutta la fase di accordo, un accordo che però era troppo oneroso ed è stato superato, tant'è che è stato necessario riaggiornare il progetto e l'accordo nel 2015.
Nel frattempo, gli altri interventi sono stati realizzati, perché era stata data loro priorità ma, purtroppo, l'intervento di Villa 6 era rimasto nel limbo della burocrazia tra Regione e Provincia di Torino.
La Città metropolitana, in questi anni, si è data da fare, ha riaggiornato il progetto e tutte le carte, però si è reso necessario un intervento della Regione Piemonte per quanto riguarda la consegna del parere sismico. Forse alcuni colleghi si ricorderanno una mia interrogazione, in cui chiedevo alla Regione di accelerare rispetto alla consegna di questo parere sismico.
Che cosa è cambiato nel mentre, per cui deposito quest'ordine del giorno? Il parere sismico, fortunatamente, è arrivato dopo poche settimane dalla nostra richiesta in Consiglio regionale e la Città metropolitana ha già sottoscritto la parte di accordo di programma di sua competenza. Sembra che si sia arrivati al riepilogo di questo percorso, per cui cosa chiedo? Intanto, alla Giunta di non perdere un minuto in più rispetto all'approvazione del bilancio, perché dopo l'approvazione del bilancio, in cui verranno stanziate le risorse per la realizzazione di quest'importante intervento, occorrerà sottoscrivere l'accordo di programma da parte della Regione Piemonte, anche per passare poi alla realizzazione. Sappiamo già essere realizzato il progetto esecutivo di quest'opera, ma ovviamente non può essere messo in atto finché non si firma l'accordo di programma.
Noi chiediamo alla Regione di mantenere alta l'attenzione e, quindi, di sottoscrivere, nel più breve tempo possibile, gli accordi di programma per procedere al progetto esecutivo e, quindi, al bando dei lavori.
È un tema importante per molti studenti del territorio di Collegno, non solo per la zona ovest rispetto a Torino, perché il punto è strategico. In questo momento, l'intervento rappresenta l'avviamento di un liceo che già esiste, però non può ospitare e accogliere tutte le richieste degli studenti del territorio.
È un'opera importante, cui tengo molto. Volevo anche ringraziare l'Assessora Chiorino, se ci sta seguendo, per l'impegno che ha messo nel seguire la vicenda, quindi la ringrazio già in anticipo per il parere.
Infine, ho depositato un ordine del giorno sul tema ambiente, il n. 535, in cui chiedo alla Regione, in particolare all'Assessore Carosso ai parchi l'istituzione delle zone economiche ambientali regionali. Perché questo? Perché l'Assessore, durante varie Commissioni dedicate anche alle aree protette, su cui, come sapete, sono stata molto critica per il taglio alle risorse a bilancio, ha chiesto un nostro aiuto e nostri suggerimenti.
Poiché ritengo che la politica debba essere fatta in modo costruttivo, ho presentato quest'ordine del giorno proprio in quest'ottica.
Che cosa sono le zone economiche ambientali? Sono aree istituite, tra l'altro, con il decreto prima del 2019, sulle quali sono stati stanziati già quaranta milioni di euro da parte del Governo, per interventi d'incentivo del vuoto a rendere e della riduzione degli imballi, per incentivi al compostaggio di comunità e alla tutela ambientale, ma anche allo sviluppo economico delle attività presenti all'interno dei territori dei parchi e delle aree protette. È un tema che alla Giunta sta particolarmente a cuore, come anche a noi.
Con l'istituzione di queste zone economiche sono stati riconosciuti contributi importanti alle aree parco e alle attività che operano in esse.
Noi chiediamo di istituirle anche in Piemonte, perché è importante riconoscere questi territori e continuare a crederci, quindi pensare a uno sviluppo sostenibile e, comunque, attinente alle finalità dei parchi, che sono quelle principalmente ambientali e della biodiversità.
Non bisogna assolutamente perdere di vista l'obiettivo che riteniamo essere prioritario. Con l'istituzione di queste zone economiche ambientali chiediamo di riconoscere quelle aree e di coinvolgerle anche in progetti d'incentivi, per quanto riguarda le aziende.
Nell'ordine del giorno avevamo indicato delle possibili misure, come lo strumento del rimborso dell'IRAP e la creazione di fondi di garanzia e di contributi in conto interesse a fondo perduto.
L'Assessore ci ha chiesto di essere meno specifici e di demandare questa ricerca o, comunque, una definizione delle misure da mettere in campo in queste zone economiche, all'interno di un tavolo di lavoro con gli enti di gestione delle aree naturali protette regionali, con gli amministratori locali, con le associazioni, ma anche ovviamente, con le popolazioni coinvolte e con la Commissione consiliare, che spesso ha trattato l'argomento.
Pertanto, accettiamo le proposte di modifica fatte e speriamo che sia istituito al più presto questo tavolo, ma, soprattutto, speriamo che siano istituite presto le zone economiche ambientali regionali, perché potrebbe essere un progetto capofila in Italia.
A questo punto ritengo - non l'ho indicato negli impegni, ma ne ho parlato con l'Assessore - che anche il Governo debba essere informato di questa nostra iniziativa perché, come vengono finanziate le zone economiche ambientali a livello nazionale, anche con risorse ingenti, riteniamo che il Governo debba fare la propria parte, non solo sui parchi nazionali, ma anche sui parchi regionali, che sono un'importante realtà che contribuisce alla riduzione delle emissioni climalteranti, quindi anche alla mitigazione del clima, alla conservazione di specie di fauna e di flora importantissime. La finalità, quindi, non è soltanto regionale, ma è globale. Pertanto, devono intervenire e noi, secondo me, dovremmo fargli sapere di questa nostra importante iniziativa.
Vado sugli ordini del giorno in cui sono firmataria e cercherò di essere rapida.
Sicuramente voglio alcune parole sull'ordine del giorno relativo alla parità di genere, perché ritengo debbano essere messe in campo azioni strutturali importanti per l'educazione e la cura della prima infanzia sulla scuola e sull'incentivazione del lavoro e delle imprese al femminile perché il periodo della pandemia ha messo in evidenza problematiche che già esistevano su questo tema. Abbiamo sentito tutti quanti parlare del problema del lavoro per molte donne e della riduzione dei contratti. Non è soltanto un problema di genere, è un problema sociale ed è un problema economico.
Ho sentito parlare, durante questi Consigli, di sostegno alla natalità e progetti per le famiglie, ma questi progetti non possono prescindere da azioni importanti che chiediamo di fare con quest'ordine del giorno semplicemente perché incentivare la natalità significa dare strumenti alla donna per poi riprendere la propria vita lavorativa, per avere i suoi progetti, le sue prospettive, le sue ambizioni.
Non è soltanto un problema di tipo economico e di sostegno o di bonus per il bambino e quant'altro, perché si tratta di una progettualità più ampia e diffusa, si tratta di contrasto alle discriminazioni nel mondo del lavoro si tratta d'incentivazioni e creazione di imprese al femminile. Tutto quello di cui abbiamo parlato finora risulta irrilevante se non riconosciamo che esiste un problema e che va affrontato. Molti movimenti si sono attivati in questo periodo, particolarmente nel periodo della pandemia, per chiedere al Governo ingenti risorse per garantire la parità di genere nei vari ambiti.
Ricordo, per esempio, l'impegno del "giusto mezzo" che ha contribuito a dare, anche alla sottoscritta, delle idee molto importanti, che è anche firmataria di una petizione a livello nazionale per chiedere al Governo Draghi delle risorse per il Recovery Plan. Mi chiedo se la Regione Piemonte, nel contesto delle schede presentate al Governo, abbia fatto la sua parte sul tema della parità di genere (ho letto i progetti e mi aspettavo effettivamente qualcosa di più).
Se è vero che i termini sono stati riaperti, a questo punto chiedo agli Assessori di competenza - questo è un tema multidisciplinare - di agire e di prevedere altre schede a supporto, anche ben sapendo che la questione sarà risolta dal Governo, per cui le decisioni saranno prese dal Governo quindi la Regione potrà fare un'opera di monitoraggio.
Un altro tema molto importante e contenuto in quest'ordine del giorno è l'istituzione del bilancio di genere a livello regionale. È un'opera importante, perché serve come strumento a valutare l'impatto delle misure proprio in prospettiva della parità di genere. A volte approviamo degli atti, ma non sappiamo che impatto potrebbero avere su quel tema. Ritengo che ci si debba concentrare su questo, perché tutti gli atti che approviamo e tutte le azioni che mettiamo in campo hanno, comunque, un impatto sulle persone, in particolare sul genere.
È chiaro che dobbiamo dare prioritariamente un'occhiata a queste misure; lo possiamo fare a livello regionale anche non incidendo direttamente sulle risorse del Recovery, Fund, però ci sono delle cose che possiamo fare come monitorare e istituire strumenti e anche misure interne al bilancio, la creazione di asili nido, sostegno alle scuole e contributi. Anche questi sono iniziative importanti per la maternità, ma, soprattutto, dobbiamo incentivare il superamento di quelle discriminazioni che oggi rendono purtroppo, ancora difficile la situazione.
Procedo con gli ultimi due ordini del giorno, sarò ancora più breve.
L'ordine del giorno per il riordino dei servizi sanitari sul territorio di Alpignano è un tema che ho affrontato insieme al Consigliere Valle e chiede alla Regione di monitorare il cronoprogramma per il trasferimento dei servizi del poliambulatorio presso il Movicentro, una struttura sita sul territorio di Alpignano, e che venga rispettato il cronoprogramma. Anche in questo caso si parla di realizzazione di opere utili per il territorio, in particolare per la sanità territoriale.
Adesso questi servizi sanitari sono trasferiti a Pianezza, quindi i cittadini si devono spostare e sappiamo che, in questo periodo di pandemia è un problema, per cui dobbiamo assolutamente verificare che gli accordi vengano rispettati. L'istituzione di questo nuovo polo darà un servizio essenziale per i cittadini, ma anche la Regione, secondo noi, dovrà farsi parte attiva per decidere il futuro dell'ex poliambulatorio che era sito in via Philips, questo perché la zona ovest, come abbiamo visto, è piena di strutture abbandonate e degradate di proprietà dell'ASL, di cui non sappiamo quale sarà il futuro. Questo è un problema.
Spero che nelle schede del Recovery Fund della Regione le ASL abbiano presentato i progetti di riqualificazione di questi stabili. Villa Serra è uno stabile della Regione e dell'ASL ed è stato degradato per anni.
Soltanto adesso vediamo un progetto di riqualificazione, ma non è l'unico ce ne sono tantissimi. Sono dei monumenti al degrado che, più va avanti il tempo, più costeranno alla collettività. Dobbiamo fare una ricognizione di quegli stabili ed evitare che si arrivi a situazioni di questo tipo.
Chiedo all'Assessore di verificare se nelle schede del Recovery Fund sia stato inserito qualcosa al riguardo.
Ultima nota sull'ordine del giorno del Consigliere Magliano per la creazione di un nuovo reparto volo dei Vigili del Fuoco sul territorio di Collegno presso l'aeroporto Agnelli. Ho sottoscritto l'ordine del giorno sono favorevole all'iniziativa, abbiamo audito i sindacati che ci hanno spiegato quali sono i vantaggi di avere il reparto di volo su quell'area e non a Caselle, dove mi sembra ci siano criticità per quanto riguarda la nebbia e i decolli degli altri aerei.
Sappiamo che il Ministero prenderà una decisione a breve, ma anche la Regione deve fare la sua parte e, soprattutto, la parte dei lavoratori e degli operatori che svolgono un'opera essenziale per i cittadini e per il territorio, al fine di metterli nella condizione di operare nelle migliori condizioni. Se la condizione è quella scelta e indicata da loro, che è istituire questo reparto di volo sul territorio a Collegno, a mio avviso la Regione deve farsi parte attiva anche presso il Ministero per indicare questa scelta come più opportuna e più strategica. Anche qui non abbiamo la possibilità di decidere direttamente ma, come Consiglio, diamo uno strumento in mano all'Assessore regionale per far sentire la propria voce presso gli organi competenti.
Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 546 "Criteri aggiuntivi per il finanziamento del fondo acquisizione di aziende in crisi collegato al bilancio" presentato da Sarno, Marello, Avetta, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Gallo, Valle Magliano.
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione.



SARNO Davide

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno ha per oggetto "Criteri aggiuntivi per il finanziamento del fondo acquisizioni di aziende in crisi". Stiamo votando nella sua complessità il provvedimento, ma abbiamo votato un emendamento proprio legato al bilancio e con cui ci si propone di usare 800 mila euro per il 2021 come fondo di acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura.
Nello stesso emendamento, proposto dalla Giunta a firma dell'Assessore Tronzano, si specificano le motivazioni e cioè che, per contrastare i processi di deindustrializzazione di recupero a fini produttivi di siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, c'è un utile elemento ulteriore per salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze professionali presente nei centri di ricerca e sviluppo del territorio come per favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.
Quest'ordine del giorno non ha incombenze economiche, non presenta nessun tipo di difficoltà di approvazione perché il fondo deve partire, visto che l'emendamento lo abbiamo approvato, ma il bilancio non è ancora operativo.
Che cosa chiediamo con il documento? Due cose, ossia che questi fondi utilizzati per le aziende in crisi possano essere vincolati a due criteri.
Il primo - mi rivolgo all'Assessore Tronzano, che credo lo conosca ampiamente - è un criterio ormai presente in tutte le amministrazioni pubbliche, anche a livello nazionale, e s'inserisce nei rapporti con le aziende quando interviene, evidentemente, il pubblico. È la cosiddetta "clausola di salvaguardia lavorativa". In pratica, quando c'è un intervento pubblico, si chiede all'azienda nella quale s'interviene con fondi o con azioni pubbliche a sostegno della stessa, di salvaguardare (quindi di mantenere occupate) tutte quelle persone che in quel momento lavorano e collaborano per quell'azienda. È una clausola sociale di salvaguardia dei livelli occupazionali presenti nel momento dell'intervento pubblico.
Anche il secondo criterio richiesto nell'impegno dell'ordine del giorno è un elemento che si sta consolidando nella prassi di diverse amministrazioni comunali, soprattutto in riferimento a esenzioni di tassazione verso aziende in crisi o nuove aziende che s'insediano sul territorio. In pratica, qualora queste aziende, grazie anche al rilancio pubblico dovessero investire in nuova occupazione, si chiede loro un impegno ad assumere prevalentemente lavoratori del territorio regionale compatibilmente con la ricerca di requisiti del lavoratore.
Se in tutta la regione - pare difficile, ma può capitare - non si reperisse la figura professionale richiesta, è ovvio - e ci mancherebbe altro - che si potrà estendere la ricerca anche all'esterno. Però parliamo, invece, di livelli occupazionali che possono essere ricercati all'intero del territorio, per cui chiediamo di vincolare questi 800 mila euro anche alla ricerca di nuovi posti di lavoro all'interno della Regione.
Credo che questi due criteri vadano in scia alla volontà di far ripartire il nostro Piemonte e i piemontesi, come avete sempre detto. La salvaguardia sociale e la richiesta di occupazione all'interno della Regione credo che siano coerenti allo stesso emendamento presentato e approvato dalla Commissione, che credo approveremo con l'impianto generale del bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 548 "Impegno concreto per realizzare il progetto della nuova sede del Reparto Volo VVF Piemonte" presentato da Magliano Sacco, Disabato, Marello, Salizzoni, Rossi, Gallo, Gagliasso, Ruzzola Bongioanni, Dago.
. Ordine del giorno n. 554 "Il Governo proroghi il Superbonus 110%" presentato da Ruzzola, Graglia.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola per l'illustrazione; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo, essenzialmente, su due atti d'indirizzo. Partirei dall'ordine del giorno n. 548, a prima firma del Consigliere Magliano.
È un atto d'indirizzo pienamente condiviso (peraltro l'ho sottoscritto) sia nelle premesse sia nell'impegno e nell'obiettivo, quindi non mi ripeterò sulle ragioni che già il collega ha ben illustrato, in modo particolare sulla necessità di trovare un luogo in cui collocare il Reparto Volo dei Vigili del fuoco.
Già in accordo con il primo firmatario, aggiungerei due punti relativi alla seconda parte del testo, laddove si legge "premesso altresì che".
La prima aggiunta è "l'infrastruttura si trova nelle immediate vicinanze del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di corso Regina".
È un elemento importante, che può supportare la scelta del Campo Volo di Collegno. Molte volte, infatti, il reparto volo si trova a dover trasportare sui luoghi degli incidenti specialisti o attrezzature che solitamente, sono collocate all'interno dalla sede provinciale di Corso Regina, quindi è ovvio che, essendo fisicamente sedi molto vicine avvantaggerebbe l'obiettivo che si prefigge il reparto volo.
Inoltre, aggiungerei "l'infrastruttura è adiacente alla sede regionale della Protezione civile". Anche qui, credo che sia un elemento importante da sottolineare, perché stiamo parlando del campo volo di Corso Marche ubicato al confine della sede regionale della Protezione civile.
Di nuovo, questa vicinanza rappresenta un motivo in più che rafforza la richiesta che mi auguro, avendo sentito tutti i colleghi, possa trovare l'unanimità del Consiglio, ritenendola una collocazione corretta e idonea a garantire il giusto servizio che l'intero territorio piemontese si merita.
La seconda parte del mio intervento fa riferimento, invece all'illustrazione dell'ordine del giorno n. 554, di cui sono primo firmatario, inerente alla proroga del superbonus.
Ciascuno di noi è ben consapevole che si tratta di una misura che sta dando i suoi frutti solo adesso, perché ha avuto la necessità di essere studiata e approfondita per diverso tempo. Anzi, oserei dire che il primo anno è quasi trascorso per permettere agli studi professionali, piuttosto che alle imprese e piuttosto che agli amministratori, di studiare la corretta procedura.
Solo adesso si stanno avviando i primi progetti in tal senso, quindi chiediamo alla Giunta e al Presidente di attivarsi presso il Governo e presso il Parlamento quantomeno per allineare e prorogare tutte le scadenze che oggi vedono il 110% coinvolto fino a fine 2023, per permettere quel rilancio sia in termini di economia, sia in termini di beneficio ambientale che tutti auspichiamo. Una sua cessazione in tempi ravvicinati non ci consentirebbe di dare quella spinta che ci aspetteremmo.
Con quest'ordine del giorno chiediamo che il Presidente e la Giunta si adoperino presso il Governo per prorogare tutte le scadenze della suddetta misura a fine 2023. Peraltro, quest'obiettivo vedrebbe anche fortemente coinvolto il nostro patrimonio edilizio. Mi riferisco, in modo particolare a quello pubblico, quindi il patrimonio edilizio posseduto dalle ATC, che di questo 110% possono beneficiare. Già sono attivati tanto nella parte del patrimonio condominiale, quindi misto, dove non c'è l'intera proprietà da parte dell'ATC, quanto nella parte che vede l'ATC unico proprietario.
Pertanto, tale proroga porterebbe anche grandi benefici, oltre a quelli che già sono stati attivati, perché sappiamo che l'ATC ha già attivato centinaia d'interventi laddove ci sono i condomini e solo sull'ATC Torino mi risultano oltre quaranta progetti laddove c'è la proprietà unica.



PRESIDENTE

Grazie.
Le chiedo di inviare le modifiche via mail.
Hanno chiesto di sottoscrivere gli ordini del giorno del Partito Democratico il Consigliere Sarno e il Vicepresidente Salizzoni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo solo un minuto, perché sono sottoscrittore, e voglio intervenire a sostegno dell'ordine del giorno n. 548 in merito.



RUZZOLA Paolo

Non si sente.



GALLO Raffaele

Adesso mi sentite?



PRESIDENTE

Si sentiva anche prima.



GALLO Raffaele

Ci tengo solo a intervenire un minuto per sostenere l'ordine del giorno n.
548, di cui sono firmatario, in merito alla nuova sede del Campo Volo in corso Marche o, meglio, alla scelta della localizzazione della nuova sede dei Vigili del fuoco del Reparto Volo, che in questi giorni dovrà essere individuata fra due aree alternative.
Anche noi sosteniamo che la Regione debba farsi parte diligente perché si possa individuare un'area all'interno delle aree di proprietà TNE, quindi in parte anche della Regione Piemonte, non solo perché sono di proprietà della Regione Piemonte, ma anche perché in quell'area sarebbero più funzionali rispetto all'attività che si dovrà insediare e all'iniziativa che si dovrà portare avanti.
Abbiamo audito i sindacati qualche settimana fa su questo tema e in questi giorni si dovrà decidere. Pertanto, con l'ordine del giorno, che è sostenuto da tutte le parti politiche del Consiglio regionale, anche noi chiediamo che la Regione si faccia parte attiva perché sia scelta quella sede per questo investimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io intervengo brevemente solo per dare il nostro sostegno all'ordine del giorno presentato dal Capogruppo Magliano e anche alle corrette integrazioni presentate dal Capogruppo Ruzzola. È una materia che abbiamo seguito molto da vicino anche noi e pensiamo che sia assolutamente necessaria una presa di posizione da parte della Regione in questa lunga diatriba, che speriamo possa vedere presto un lieto fine.
Con il Campo Volo di Collegno riusciremmo a sfruttare delle sinergie e sarebbe molto più complicato farlo su Caselle, oltre a tutta una serie di aspetti positivi già elencati nell'ordine del giorno e spiegati dal collega Magliano e che non ripeto.
Auspichiamo una conclusione felice di questo lungo iter, ma per fare in modo che ci sia anche un indirizzo politico e non puramente tecnico rispetto alla volontà di andare incontro alle esigenze dei Vigili del fuoco, pensiamo che il Consiglio regionale dovrebbe anche mettersi in contatto con il Governo per sostenere la nostra posizione e, soprattutto la forte volontà territoriale che dev'essere assolutamente rispettata.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, intervengo brevemente - poi non sentirà più la mia voce, se non per esprimere il voto - sull'ordine del giorno n. 530.
Solo per correttezza di verbale, abbiamo fatto una modifica che abbiamo inviato ieri in accordo con alcuni colleghi. Abbiamo riscritto l'impegnativa in questi termini: "Impegna il Presidente della Giunta e la Giunta regionale ad attivarsi per reperire le risorse necessarie nel bilancio". Questa è la modifica che abbiamo inserito, mentre prima non era previste le parole "ad attivarsi per reperire risorse".



PRESIDENTE

Chiedo se vi sono altri interventi sugli ordini del giorno.
Non essendovi altri interventi, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere ordinato, perché gli ordini del giorno sono in numero consistente e sono da motivare, come giustamente chiedono i Consiglieri quindi cercherò di essere preciso. Se c'è qualcosa che non funziona, me non lo dite.
Sull'ordine del giorno n. 128 è il parere è negativo, perché in materia di non autosufficienza il confronto con gli enti gestori e con le associazioni di rappresentanza degli enti locali e quelle che promuovono le legittime istanze degli utenti è già proficuo e assiduo. La condivisione rispetto al Piano regionale triennale della non-autosufficienza ne è una dimostrazione evidente.
In questa stessa direzione va il Tavolo regionale sulla disabilità. Il Piano triennale di cui si è detto poco fa rappresenta, a tutti gli effetti la concreta attuazione della legge regionale n. 10/2010. L'impegno dell'Assessorato al welfare per creare un percorso che porti alla piena integrazione socio-sanitaria, attraverso la realizzazione di un cosiddetto fondo unico, anche rispetto alle politiche per la non autosufficienza, è massimo, anche considerato che la pandemia ha evidenziato la necessità di saper rispondere al cambiamento attraverso la trasformazione dei modelli precedenti. Proprio alla luce delle trasformazioni in essere, si ritiene di respingere l'ordine del giorno proposto, poiché gli impegni richiesti sono già in essere e sono oggetto dell'azione e dell'approfondimento dell'Amministrazione e degli Uffici regionali.
Passiamo all'ordine del giorno n. 396, sul quale il parere è negativo. La legge regionale n. 3/2019 è finalizzata a promuovere le politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità. Per ogni singola area sono promosse le varie linee d'intervento, ma non viene disciplinata l'attuazione degli interventi medesimi. Inoltre, l'articolo 16 ("Clausola di invarianza") precisa che dalla legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. L'istituzione della figura del disability manager regionale, con la conseguente costituzione di una struttura organizzativa, costituirebbe un impegno economico che non è possibile sostenere con le attuali risorse del bilancio.
Il primo impegno istituzionale è finalizzato principalmente a recuperare risorse aggiuntive da destinare ai finanziamenti dedicati agli interventi a favore delle persone con disabilità, in modo da potenziare le forme di aiuto concreto, anziché istituire organismi vari.
Inoltre, considerata la trasversalità degli interventi, così come indicato negli articoli specifici della legge regionale n. 3 del 2019, resta in capo ai singoli Direttori la competenza di promuovere le attività previste e di favorirne l'attuazione.
Volevo aggiungere, a seguito anche dell'intervento della Consigliera Canalis, che sulla disabilità - lo dico a beneficio di tutti - abbiamo messo gli stessi soldi del preventivo 2019; quindi non ci sono assolutamente tagli, come qualcuno vuole o magari ventila nei suoi interventi. Sulla disabilità abbiamo la stessa attenzione, quindi attenzione massima, della Giunta precedente.
Sull'ordine del giorno n. 397 il parere è contrario con una lunga motivazione, che è la seguente. Si segnala che la Regione Piemonte, in adempimento a quanto previsto dal decreto legislativo n. 502 del 1992 determina annualmente il fabbisogno formativo dei professionisti sanitari che, in riferimento al profilo dell'assistente sanitario, per l'anno accademico 2020-2021, è risultato di trentacinque unità. Negli anni si è registrato un progressivo aumento del fabbisogno formativo di questa figura professionale quale operatore addetto alla prevenzione, alla promozione e all'educazione della salute.
La domanda di assistenti sanitari è cresciuta parallelamente all'imporsi della cultura della promozione della salute e della prevenzione: in particolare, l'attività dell'assistente sanitario trova piena conferma anche nel Piano nazionale per la prevenzione vaccinale 2017-2019, che attribuisce la responsabilità dell'attività in capo ai centri vaccinali proprio a questa figura professionale e, solo in caso di assenza di questa figura professionale, l'infermiere pediatrico è specificamente incaricato.
Nel corso dell'emergenza COVID il suddetto profilo professionale è stato tra le professioni coinvolte per far fronte alla prevenzione della diffusione del contagio nel controllo dei rischi effettivi nelle famiglie e nelle comunità. Infatti, presso le Aziende Sanitarie Regionali si sono banditi specifici concorsi per il reclutamento a tempo determinato di assistenti sanitari cui hanno dato risposta, in particolare, assistenti sanitari di altre Regioni limitrofe.
Questo è quanto posso dire.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Posso aggiungere qualcosa?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Prego, Assessore.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Sottoscrivo quanto ha appena detto l'Assessore Tronzano e aggiungo che abbiamo bisogno formativo di assistenti sanitari. Ne ho parlato anche con il Presidente dell'Ordine, quindi già c'eravamo decisamente attivati per ottenere dei risultati e un corso specifico di formazione. In applicazione dell'articolo 6 ter del decreto legislativo n. 502 del 1992, come Regione abbiamo provveduto a comunicare al Ministero della Salute, con nota n. 6802 del 23 febbraio, il fabbisogno formativo dell'assistente sanitario per tutta la Regione Piemonte, con una ricognizione che è stata fatta proprio l'anno precedente.
Nell'ambito della seduta dell'11 febbraio 2021, la Commissione paritetica Regione-Università ha incontrato gli Atenei che hanno ribadito la loro non disponibilità a istituire in Piemonte un corso di laurea per assistenti sanitari, a fronte di un tasso d'iscrizione molto basso registrato nelle sedi universitarie dove il corso di studi è attivo. Pertanto, tutto quello che si poteva fare per promuovere questo corso l'abbiamo fatto, ma probabilmente dovremmo concordare modalità diverse con l'università, che a oggi ci sta dicendo di no.
Scusa, Andrea, se mi sono permesso.



PRESIDENTE

Scusate, però interviene un solo Assessore. Ho concesso l'intervento, ma non è possibile che un Assessore parli sull'altro, come non è possibile che i Consiglieri prendano la parola per conto proprio. Parla un solo Assessore sugli ordini del giorno, altrimenti chiudo la seduta e ci aggiorniamo.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie. Chiedo scusa, Presidente, non sapevo di questo particolare.
Il parere sull'ordine del giorno n. 484 è contrario, perché la task force presieduta dal professor Fazio è già al lavoro da tempo per rivedere il Piano regionale dell'assistenza territoriale. AgeNaS sta già ridefinendo con le Regioni gli standard per la definizione dei criteri sull'assunzione del personale.
Relativamente al n. 491 il parere è contrario, perché stiamo chiedendo risorse al Governo, quindi ci si sta muovendo in quel senso. È quello modificato sulla chat: il punto uno non è accoglibile; sul punto due stiamo già chiedendo risorse al Governo, tutte le risorse al Governo, quindi andiamo avanti su quella linea.
Sugli ordini del giorno n. 499 e n. 505 il parere è positivo, quindi non esprimo le motivazioni del caso.
Sull'ordine del giorno n. 516 il parere è negativo, perché a nostro giudizio è superato. Il decreto "Sostegni" (n. 41 del 22 marzo) supera i codici ATECO, come sappiamo, e va per attività fino ai dieci milioni, così come le attività sottolineate dal Consigliere Valle e da altri, per esempio, il settore wedding, sono state tutte oggetto di lunga trattativa nella Conferenza Stato-Regioni e di lettere anche da parte dell'Assessorato che si occupa della competitività, proprio per cercare di estendere la platea il più possibile. Pertanto, quest'ordine del giorno è superato e ne chiedo il ritiro.
Sul n. 520 della collega Biletta, il parere è positivo.
Sul n. 521, il parere è contrario.
Sul n. 522 di Silvio Magliano sul riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle parrocchie, quindi gli oratori, eccetera il parere è positivo, purch s'inserisca "a valutare di reperire le risorse necessarie nel bilancio previsionale 2021-2023", perché gli oratori sono assolutamente importanti.
Sul n. 523 abbiamo già messo dei soldi ed è proprio un emendamento del Consigliere Magliano ad averli inseriti all'interno del bilancio di previsione sui progetti di vita indipendente; il parere è positivo, purch si metta "a valutare la possibilità di reperire risorse".
Sul n. 524, relativo al bollo auto, parere negativo, innanzitutto perch l'annualità in corso non è possibile scorporarla, quindi si partirebbe dal 2022. In ogni caso, la Regione ha previsto l'esenzione del pagamento del bollo, come sappiamo, già sul 2022, sul 2023 e anche sul 2024, per 0,1 e 2 e in euro 6.
Ci faremo comunque carico, in ogni sede, di far presente questo, perch abbiamo ricevuto, come anche voi Consiglieri, la lettera da parte degli agenti di commercio, che chiaramente meritano attenzione, perché in tutti questi anni sono stati un po' misconosciuti. Pertanto, ci stiamo adoperando per cercare soluzioni che possano dare forza alle loro richieste e speriamo di riuscirci entro l'anno.
Sul n. 525 il parere è negativo, perché è una tratta internazionale, quindi di competenza dei due Stati, ed è impensabile che se ne possa far carico soltanto la Regione.
Sul n. 526 (bonus edicole) il parere è contrario, perché il criterio che la Regione ha sempre seguito nell'erogazione dei bonus è di contribuire economicamente a favore di imprese colpite da chiusure imposte (naturalmente imposte dal Governo). Certamente, il minor numero di persone che liberamente hanno potuto circolare per le città ha fatto sì che anche le edicole registrassero eventuali cali di fatturato, anche se le edicole negli ultimi anni, hanno molto diversificato la loro attività, inserendo anche servizi di corrispondenza o servizi di compravendita online diventando locker.
Anche questa categoria, come abbiamo già detto prima, ha la possibilità di accedere ai ristori del decreto "Sostegni", proprio perché c'è stata un'azione congiunta di tutte le Regioni, oltre che di tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti, perché la consapevolezza di un cambio di passo in questo senso era necessario, quindi è stata data anche questa possibilità.
Sul n. 527 il parere è favorevole, purché si tolga il secondo punto. In questo caso, chiedere al Governo di prorogare la misura lo leggerei anche nel senso di quanto detto dal Consigliere Ruzzola sul n. 554. Pertanto credo che entrambi siano "sì", purché ci sia solo il primo punto, per quanto riguarda il n. 527.
Sul n. 554 il parere è positivo, così come sul n. 527, purché ci sia questo cambio, ovvero l'eliminazione del secondo punto.
Sulle case maternità, il n. 528 dell'Assessore Caucino, è una cosa abbastanza lunga nella sua spiegazione. Su questo versante, non esiste una regia regionale che disciplina le case maternità. La DGR 352287 del 19 febbraio 2021 colloca il parto a domicilio all'interno dell'assistenza sanitaria indiretta e ne norma le modalità di accesso e il rimborso.
L'assistenza indiretta dev'essere considerata un'eccezione, a seguito del decreto legislativo n. 502 del 1992, che stabilisce che è abolita l'assistenza in forma indiretta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
La DGR del 2002, la n. 805989, ha consentito la prosecuzione del rimborso esclusivamente per gli uremici cronici, il parto a domicilio e l'ossigenoterapia iperbarica. L'unico riferimento alle case maternità è contenuto in un profilo assistenziale per l'assistenza al parto extraospedaliero, non adottato con alcun provvedimento, ma inviato, con una nota dirigenziale alle SR, l'11 maggio 2004. Va precisato che la nota suddetta dettaglia l'iter organizzativo per procedere al parto a domicilio.
Infine, va evidenziato che la DGR 348769 del 12 maggio 2008, delibera cardine per la materia, declina i possibili luoghi dei parti in punti nascita e parto a domicilio. Pertanto, a parte il profilo assistenziale nessun provvedimento contiene indicazioni sulle case maternità.
Un terzo aspetto riguarda la Lombardia, che ha normato le case maternità nel lontano 1987, mentre l'Emilia nel 1998.
Ultima riflessione riguarda le recenti linee d'indirizzo ministeriale sulle gravidanze a basso rischio ostetrico, (BRO).
A Torino esiste da due anni un'esperienza simile al Sant'Anna, che ha tutte le caratteristiche di accoglienza, demedicalizzazione e attenzione alla fisiologicità. Con l'applicazione dell'accordo 16 dicembre 2010 è proseguita la riorganizzazione della rete regionale dei punti nascita secondo i criteri di appropriatezza e sicurezza.
Sul n. 529 il parere è negativo. L'ordine del giorno è focalizzato sulla verifica dell'attuazione del piano di eliminazione delle barriere architettoniche da parte dei Comuni piemontesi, per invitare i Comuni, non ancora in regola, ad adottare le misure necessarie al fine di regolarizzare la loro situazione, anche individuando risorse a bilancio regionale.
Le norme nazionali di riferimento per la redazione dei PEBA sono la legge 41/86 e la legge 104/92.
La legge 41/86 ha stabilito, per le amministrazioni competenti, l'obbligo di dotarsi di piani di eliminazione delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici esistenti, non adeguati alle disposizioni in materia di barriere architettoniche.
La legge 104/92 ha esteso l'ambito di applicazione del PEBA agli interventi di adeguamento degli spazi urbani, con particolare riferimento alla realizzazione di percorsi accessibili, all'installazione di semafori acustici e alla rimozione della segnaletica che ostacola la circolazione delle persone disabili. Ha, inoltre, imposto l'adeguamento dei regolamenti edilizi alla normativa vigente, in materia di eliminazione delle barriere architettoniche, e ha introdotto i piani di mobilità regionale, da coordinarsi con i piani di trasporto predisposti dai Comuni.
Per quanto riguarda le politiche di welfare abitativo, la legge regionale 12/19, "Promozione e politica a favore dei diritti delle persone con disabilità", all'articolo 10 non disciplina il PEBA, ma le azioni volte all'applicazione dell'articolo 10 della legge 13/89. In sede di coordinamento regionale, la Regione Puglia ha recentemente proposto di chiedere al Ministero che parte delle risorse della legge 13/89 possano essere destinate ai Comuni per la redazione dei PEBA, ma è una discussione agli albori, incerta nei tempi dell'esito.
Lascio poi la parola all'Assessore Marrone. Finisco solo perché poi devo uscire un momento, quindi proseguo con il n. 531, perché il n. 530 lo tratta l'Assessore Marrone, avendo maggiore competenza in materia.
Sul n. 531, parere favorevole con le modifiche concordate con l'Assessore di riferimento. Le modifiche dovrebbero essere già a vostre mani Presidente, tuttavia siamo disponibili a fare ulteriori approfondimenti.
Sull''ordine del giorno n. 534, relativo all'utilizzo voucher DAD, il parere è negativo. Sull'ordine del giorno n.535 il parere è positivo.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Assessore, non dà le motivazioni sul parere negativo?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Le motivazioni in questo momento non sono a mie mani, ma gliele farò avere senz'altro.
Sull'ordine del giorno n. 535 il parere è favorevole con le modifiche già concordate fra l'Assessore e la Consigliera Disabato. Anche in questo caso sono disponibile a valutare e a leggere se è il caso, perché sono diverse le modifiche richieste, quindi non sto a specificarle, a meno che il Presidente non abbia ancora a sue mani le modifiche.
Sulla platea televisiva locale, l'ordine del giorno n. 536, abbiamo stanziato i soldi ed è stato ritirato dal Consigliere Nicco. La questione sollevata dal Consigliere Sacco, in riferimento all'ordine del giorno n.
537, bloccherebbe opere come il Terzo valico e non ce lo possiamo permettere. Tuttavia, per quanto riguarda, in senso generale, la motivazione tecnica, vediamo di approfondirla in maniera più attenta durante le prossime discussioni, anche con i tecnici e all'interno del PRAE, ma in questo momento il parere è negativo.
Sull'ordine del giorno n. 538, sempre sul comparto radiotelevisivo, chiedo alla Consigliera Disabato di ritirarlo perché abbiamo già messo i soldi. In ogni caso, sarebbe un parere negativo.
Sull'ordine del giorno n. 539 della Consigliera Biletta e della Consigliera Disabato, il parere è positivo.
Sull'ordine del giorno n. 540 della Consigliera Frediani, il parere è sempre negativo. Teniamo conto che il sistema radiotelevisivo e il sistema giornali locali devono trovare un equilibrio, quindi non dobbiamo passare da un estremo all'altro, per cui governando questo sistema in maniera equa cercheremo di fare di tutto affinché queste esigenze vengano attese e rispettate, ma tenendo conto delle specificità di entrambi, senza trascurare nessuno dei due settori, che sono importanti, oltre alle radio e oltre il telematico che, lo ricordo, sono anche una platea importante all'interno del percorso delle leggi in vigore.
Sull'ordine del giorno n. 541, sui Comuni e la gestione flussi migratori il parere è negativo (non ho le motivazioni, la farò avere).
Parere positivo sull'ordine del giorno n. 542 del Consigliere Magliano.
L'ordine del giorno n. 543 sull'edilizia convenzionata è un ordine del giorno interessante. È quello che diceva il Consigliere Gallo, ossia il fatto di dire che abbiamo fatto questa modifica mettendo 300 mila euro all'interno del percorso. Naturalmente faremo di tutto perché questo bando parta entro la fine dell'anno, ma non siamo in grado di garantirlo, quindi dal punto di vista tecnico non ci sentiamo di approvare quest'ordine del giorno.
Sull'ordine del giorno n. 544 il parere è negativo, perché è in definizione l'assetto dell'Azienda Zero, che potrà anche avere un dipartimento che assorbe funzioni dello stesso tipo, quindi inopportuno ampliamento del piano del personale, per cui stiamo andando avanti con l'Azienda Zero e potrebbe essere una sovrapposizione.



ROSSI Domenico

Scusi, Assessore, ma il numero non mi torna. L'ordine del giorno n. 544 non è quello, a me risulta.



PRESIDENTE

Scusate, come chiedo agli Assessori di non intervenire sovrapponendosi, lo chiedo anche ai Consiglieri. Facciamo finire l'Assessore Tronzano. Abbiamo già enorme difficoltà a seguire perché l'Assessore non sta seguendo la tabella e mi spiace.
Da remoto abbiamo un'enorme difficoltà a seguire la modalità che segue la Giunta, ragion per cui chiederò ulteriori rettifiche perché, la prossima volta, dovremmo seguire un'altra metodologia.
Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Sono andato in ordine di numero, comunque l'ordine del giorno n. 544 riguarda il settore salute IRES Piemonte, da quello che vedo io.
L'ordine del giorno 546 riguarda le aziende in crisi collegate al bilancio.
Questo è un tema importante che abbiamo assolutamente in mente. Oggi il tema è: ci sono degli incentivi se l'azienda riassume il 40% del personale che aveva all'interno negli ultimi ventiquattro mesi. Se è riassunto il 40 del personale, è riconosciuto un contributo massimo di 200 mila euro e si può arrivare fino a 400 mila per le nuove assunzioni.
Dal punto di vista politico, l'accettazione di quest'ordine del giorno è in contrasto anche rispetto alle nostre valutazioni politiche. Per un'azienda in crisi che, comunque, ha già questo tipo di parametri imposti - che senz'altro stanno funzionando e sono anche a tutela parziale dell'occupazione - comunque non possiamo inserire l'assunzione di tutti i dipendenti, perché il rischio è che l'azienda che voglia investire, possa non più investire e questo tipo d'impostazione prevista dall'ordine del giorno potrebbe essere più dannoso che benefico. Inoltre, in caso di nuova assunzione, "l'impegno ad assumere prevalentemente lavoratori del territorio regionale", invece, è in contrasto con i principi del mercato europeo perché, chiaramente, come sappiamo, c'è la libera circolazione.
Sull'ordine del giorno n. 547 - continuo in ordine di numero - sul contributo all'emittenza locale, il parere è negativo.
Sull'ordine del giorno n. 548 il parere è positivo perché, tra l'altro, ci stiamo già lavorando come Regione, insieme con il distretto aerospaziale perché è un aspetto molto importante - e anche con il Comune di Collegno Città metropolitana e tutti gli attori anche privati. L'aeroporto di Campo volo è senz'altro uno degli snodi centrali e i Vigili del Fuoco sono assolutamente ben accetti.
Sull'ordine del giorno n. 549, il parere è positivo.
Sull'ordine del giorno n. 550, il parere è contrario. Mi dicono che l'Assessore Chiorino abbia già parlato con la proponente, la Consigliera Disabato. Probabilmente l'ordine giorno potrebbe essere ritirato, ma il parere è negativo.
Sull'ordine del giorno n. 551, sulla didattica a distanza, non abbiamo ancora un'opinione chiara, nel senso che stiamo valutando. Proporrei quindi, di passare al successivo, Presidente, perché questo lo stiamo ancora valutando.
In merito all'ordine del giorno n. 552, la Giunta esprime parere negativo innanzitutto perché il primo punto, "a sostenere le imprese colpite dai fenomeni alluvionali utilizzando l'integrazione dei fondi rischi dei confidi", non si può attuare, perché chi ha risposto al bando sono i confidi e non le singole imprese. In merito al secondo punto, faccio presente che l'accesso è già possibile, se riaprirà il bando. Quando stanzieremo ulteriori risorse su questo bando, l'accesso a queste risorse è già previsto.
Sull'ordine del giorno n. 553 (dovrebbe essere l'ultimo, perché l'ordine del giorno n. 554 lo abbiamo già definito prima), relativo alle garanzie all'accesso al credito, la Giunta esprime parere contrario, a meno che non si ritirino il secondo e il terzo punto.
Il primo punto va benissimo. In merito al secondo, non abbiamo possibilità di ampliare l'accesso al fondo di garanzia. Naturalmente lo faremo, perch il Consigliere Gallo individua un tema importante che è assolutamente alla nostra attenzione e all'attenzione anche dei nostri colloqui con il sistema bancario piemontese per cui, se ci saranno spiragli, lo faremo di sicuro.
In merito al terzo punto, faccio presente che stiamo già lavorando con il Fondo centrale di garanzia nazionale, quindi non ci sono modi di costituire ulteriori fondi. Se ci saranno ulteriori risorse, cercheremo di finanziarle nuovamente.
Sull'ordine del giorno n. 551, la Giunta esprime parere contrario. Faremo pervenire la motivazione.
Questo è quanto, Presidente. C'è ancora l'Assessore Marrone. Chiedo scusa se non ho seguito l'ordine della tabella, ma ho preferito seguire l'ordine numerico.
Se lei è d'accordo, lascerei la parola all'Assessore Marrone.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Tronzano.
La parola all'Assessore Marrone.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente e colleghi.
Occuperò solamente un paio di minuti. Ci tenevo, però, a fornire personalmente la risposta al Consigliere Magliano, perché l'oggetto del suo atto d'indirizzo è un tema che ho seguito in Giunta da vicino, insieme con l'Assessore Caucino, e riguarda la tutela materno-infantile.
Con le modifiche che sono state concordate con il proponente e già da lui formalizzate, annuncio non solo il parere favorevole, ma - consentitemi favorevolissimo, perché va proprio a richiedere un sostegno di natura economica a quel volontariato pro vita, in particolare i centri di aiuto alla vita cui, come Giunta, abbiamo deciso di consentire l'agibilità di sostegno alle donne con gravidanze difficili dal punto di vista economico e sociale, e l'agibilità diretta negli ospedali, in rete con i consultori.
Per questo eravamo stati definiti "medievali e oscurantisti", ed è per questo che ci tengo a ringraziare il fatto che questa proposta arrivi dal centrosinistra, in particolare dalla sua componente più moderata. È un segnale d'incoraggiamento e di apprezzamento di questa linea, che quindi assume un carattere di trasversalità.
Concludo con l'auspicio che anche i suoi alleati di coalizione possano ritrovarsi su quest'atto d'indirizzo e votare favorevolmente, senza spaccarsi.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, che numero era? Mi sono perso l'inizio dell'intervento dell'Assessore Marrone.



PRESIDENTE

L'Assessore Marrone stava esprimendo il parere della Giunta regionale sull'ordine del giorno n. 530, inerente a "Interventi a tutela della maternità e a favore della natalità", posizionato al punto 5) della tabella.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringrazio la Giunta regionale per i pareri.
Hanno chiesto di intervenire alcuni Consiglieri per precisazioni ed eventualmente, per dichiarazione di voto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
È chiaro che, in realtà, quando viene bocciato uno dei nostri ordini del giorno - non è neanche necessario esplicitarlo - fate il gioco dalla minoranza. Però chiederei davvero all'Assessore Tronzano maggiore ristretto, perché sull'ordine del giorno n. 521, che è stato bocciato e che riguarda la dispersione scolastica di circa 6.000 studenti della formazione professionale del Piemonte, che ricordo essere una competenza esclusiva della Regione, su cui, quindi, per una volta, non potrete scaricare le responsabilità sul Governo nazionale, chiedo che sia fornita almeno un'argomentazione al vostro "no", sempre in nome di quel rispetto che è stato più volte invocato in questa lunghissima sessione di bilancio.
Assessore Tronzano, anche alla luce dell'interlocuzione di senso opposto che ho avuto ieri con l'Assessore Chiorino, perché ha bocciato per la seconda volta di fila l'ordine del giorno che chiede al Piemonte di mettersi al passo con le altre Regioni italiane (non solo del Nord, ma anche la Sicilia e altre Regioni del Sud) che già nella prima ondata della pandemia hanno dotato gli studenti svantaggiati della formazione professionale degli opportuni device informatici per seguire le lezioni a distanza? Ditemi almeno perché.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Rispetto all'intervento dell'Assessore Marrone, faccio presente che la modifica che ho apportato, come si può leggere nel testo, è "attivarsi per reperire le risorse necessarie al bilancio di previsione 2021-2023 affinch la Regione Piemonte fornisca un supporto concreto ed efficace alle donne in gravidanza in condizioni di difficoltà economica e lavorativa". Tenevo a precisarlo, solo perché non sto chiedendo risorse per l'associazionismo ma penso che l'Assessore abbia colto quest'aspetto - ma mi riferisco a quel modello "NASKO,", ad esempio, che tanti colleghi conoscono, che ha ideato la Regione Lombardia, perché la Regione aiuti le donne che decidono di sostenere una gravidanza ancorché siano in condizioni di difficoltà economica o siano senza lavoro.
Tengo a puntualizzarlo, ma penso che l'Assessore abbia colto quest'aspetto perché l'atto non parla di finanziamento al mondo associativo. Tutto qui.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Anch'io ho chiesto la parola per chiedere maggiore rispetto. I nostri atti d'indirizzo sono depositati da martedì. Non abbiamo depositato nulla di aggiuntivo, in zona Cesarini, come magari altri colleghi avevano intenzione di fare. Inoltre, abbiamo impiegato pochissimo tempo per l'illustrazione proprio per agevolare i lavori di aula.
Sinceramente, sentirsi dire "no, vi faremo avere le motivazioni", ci lascia perplessi, peraltro su atti d'indirizzo che fanno riferimento ai fondi per l'utilizzo dei voucher per le spese di connessione e tecnologia, e un altro che riguarda un problema gravissimo che abbiamo al confine con la Francia per i migranti e le famiglie con bambini che cercano di oltrepassare il confine, mettendo a rischio la loro vita.
Ritengo che un mero "no", liquidato in questo modo, su atti d'indirizzo depositati da inizio discussione, cioè da martedì, senza nessuna pretesa di occupare spazio di discussione, perché sono stati illustrati ieri con una collaborazione da parte nostra che oserei quasi definire eccessiva, mi sembra veramente una totale mancanza di rispetto, non tanto e non solo verso i firmatari, ma soprattutto verso il tema che gli atti d'indirizzo trattano.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
È solo una precisazione.
Mi scusi per prima, ma pensavo solo di contribuire al buon andamento dei lavori. L'Assessore ha specificato che l'ordine del giorno n. 544 va bene ma allora non ho capito - e se mi sono perso io, chiedo scusa - qual è il parere sulla mozione n. 484 e le motivazioni. Io le ho perse, non so se ho avuto un problema, ma ho seguito.
Chiedo scusa se ho perso io il pezzo. Mi riferisco alla mozione n. 484, la numero 11 della tabella.



PRESIDENTE

Sì, se l'Assessore vuole specificare.



ROSSI Domenico

Sì, non so se l'ho perso io o se non l'ha detto.
Inoltre, vorrei fare una battuta all'Assessore Marrone. Se evita di strumentalizzare il voto sugli ordini del giorno, rende anche il voto più pulito e trasparente, altrimenti il voto su una questione importante rischia di assumere dei colori che è bene che non assuma.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Solamente due parole di commento alla motivazione che mi è stata data, cioè che non facciamo rispettare una legge della Regione Piemonte, perch altrimenti si fermerebbe il Terzo Valico.
Non so se ci rendiamo conto della gravità di quest'affermazione. Significa che c'è qualcuno in Piemonte che fa dei lavori pubblici che è più forte e più importante della Regione Piemonte. Questa è una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio regionale che ha approvato quella norma, è una mancanza di rispetto nei confronti dei funzionari che hanno approvato un piano con delle prescrizioni, perché non è che si possono fare le opere a qualsiasi costo, ma ci sono delle regole per fare quelle opere. E quelle regole vanno rispettate.
Se c'è una carenza a livello normativo - che tra l'altro mi sembra che l'Assessore Tronzano abbia accolto, perché ha detto "effettivamente c'è un problema, perché non abbiamo nessuna possibilità di sanzionare chi non rispetta queste regole" - nel momento in cui si chiede di andare a modificare la legge, la risposta è "no, non la modifichiamo, perché se dovessero rispettare le regole, si fermerebbe il Terzo Valico", secondo me è una cosa gravissima e inaudita. Un Assessore non dovrebbe nemmeno poter pensare una cosa del genere, cioè che qualcuno possa calpestare una legge regionale e fregarsene di quelle che sono le nostre prescrizioni, perch altrimenti si ferma un'opera. Ma stiamo scherzando? Le opere, se si fanno, si fanno secondo determinate regole e non come ognuno pensa, intervenendo liberamente in maniera arbitraria sul territorio regionale che si trasformerebbe in un Far West nel momento in cui le regole non vengono applicate. Questa cosa è gravissima e ovviamente la denuncerò e mi dispiace, così come mi dispiace questa risposta, perché è veramente fuori da ogni logica politica e di rispetto nei confronti di questo Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Volevo innanzitutto ringraziare gli Assessori per i pareri ai miei ordini del giorno e poi fare una specifica sull'ordine del giorno n. 530, perch non vorrei che ci fosse confusione in merito.
Ho letto il testo depositato e ho ascoltato la modifica del collega Magliano, ma non vedo scritto quello che ha detto l'Assessore Marrone. Ora vorrei capire se l'Assessore Marrone ha in mano un atto differente da quello che ci è stato detto. A questo punto, urge fare chiarezza, perch stiamo andando verso la votazione e voglio sapere esattamente quello che stiamo per votare. Sarà anche favorevole agli obiettivi contenuti nell'atto del collega Magliano, però sta di fatto che le risorse sui temi che lui dice essergli cari, non sono state aumentate. Pertanto, vorrei solo un po' di chiarezza su questo.
Poi faccio eco al Consigliere Rossi, perché a questo punto il dibattito si fa durante la discussione degli ordini del giorno, oppure, al momento del parere, evitiamo di dare opinioni personali o anche soltanto di confondere i Consiglieri su quello che viene riportato negli ordini del giorno.
Vorrei solo avere specifiche sul contenuto dell'ordine del giorno n. 530.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Solo un minuto, Presidente.
Noi continuiamo a pensare che fare entrare le associazioni pro vita nei consultori e nelle ASL è come i mettere i no vax nei centri vaccinali per il COVID. Non possiamo fare entrare nelle nostre ASL né nei nostri ospedali e tantomeno nei consultori le associazioni che in tutta Italia conducono delle infami (lo dico) campagne d'odio contro le donne e che parlano dell'aborto come prima causa di femminicidio al mondo.
Per questo, credo che il Consigliere Magliano non abbia per niente le stesse posizioni dell'Assessore Marrone, ma spero che sia lui a dirlo. Non voterò comunque quell'ordine del giorno, perché sono citati quei centri pro vita e io credo davvero che abbiano sbagliato tanto in questi mesi. Ma non è questo l'oggetto dell'ordine del giorno e inviterei anch'io l'Assessore Marrone a essere un po' più cauto nello strumentalizzare i punti di vista perché il confronto è aperto.
Inoltre, Presidente Allasia, la inviterei anche a vedere un po' che cosa è successo su questo tema, perché il fatto che la Giunta utilizzi delibere del 2010, non assumendosi la responsabilità di decidere in pubblico e di proporre in pubblico un dibattito su questo, è esattamente quello che fa l'Assessore Marrone ogni giorno. È forse anche una competenza del Consiglio quella di andare a vedere come la Giunta pensa di affrontare questi nodi strumentalizzandoli e continuando a tenere banco su cose che non dovrebbero stare al centro del nostro dibattito politico.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo. Intervengo chiedendo scusa, perché mi pare di aver colto in realtà, me l'hanno riferito i colleghi - che c'è il parere negativo sull'ordine del giorno n. 551. Ero al telefono e non ho sentito le motivazioni.
È un ordine del giorno che impegna la Regione solo a un'interlocuzione quindi è un'obbligazione di mezzi e non di risultato, come si dice tra gli avvocati. Volevo capire le ragioni per cui non c'è neanche questa intenzione di aprire un'interlocuzione con l'università su un tema che invece, è molto sensibile.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale In realtà, sono Marrone, ma sono collegato dalla postazione del collega Tronzano. La ringrazio, Presidente.
Al Consigliere Rossi riporto di nuovo la motivazione sulla mozione n. 484 che ha parere contrario e dall'Assessorato alla sanità. Questa è la motivazione riportata, ovvero che la task force presieduta dal professor Fazio è già al lavoro da tempo per rivedere il Piano regionale dell'assistenza territoriale e che AgeNaS sta già ridefinendo, insieme alle Regioni, gli standard per la definizione dei criteri sull'assunzione di personale.
Invece, molto brevemente, sull'altro tema su cui sono stato tirato in ballo da un po' di colleghi, ho letto con attenzione l'ordine del giorno del collega Magliano, che cita nelle premesse i centri di aiuto alla vita non come soggetti - in questo è stato molto preciso - destinatari dei finanziamenti - infatti nessuno ha mai parlato di questo - ma come quelle realtà destinatarie del bando della procedura di evidenza pubblica che come Giunta, abbiamo sollecitato alle ASL per definire gli elenchi dei soggetti associativi attivi nei progetti di tutela materno-infantile che vanno a promuovere e a partecipare, in assistenza, chiaramente in rete, con i consultori, come dalla DGR che ricordava il Consigliere Grimaldi, e che nei cinque anni di presidenza Chiamparino, in cui lui sedeva in Consiglio regionale, non è mai stata revocata, e che promuovono in altre Regioni come la Lombardia, il Progetto "NASKO" che menzionava nel suo intervento proprio il Consigliere Magliano.
Essendo, direi, lo stesso tema, mi sono limitato a esprimere la mia soddisfazione per il fatto che si sia trovato apprezzamento anche da una parte della minoranza, tutto qui. Mi spiace che questo abbia scatenato.
Normalmente, quando si apprezza che ci sia trasversalità e convergenza bisognerebbe esserne tutti contenti. Peccato che non sia stato così, per ho letto bene l'ordine del giorno e penso che anche il proponente possa confermare che le premesse sono queste.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Chiorino.



CHIORINO Elena, Assessore alla formazione professionale

Grazie, Presidente.
Per puntualizzare sull'ordine del giorno n. 521, semplicemente perché quel bando c'è già, è di sei milioni di euro e prevede, tra le altre cose l'acquisto di strumentazione per gli allievi nell'ambito della formazione professionale. Mi stupisce che questo la Consigliera Canalis non lo sappia essendo che ieri abbiamo parlato del fatto che il bando si apre nel momento in cui la Commissione europea ci dà l'ok alla riprogrammazione che Regione Piemonte ha dovuto fare per stanziare più fondi.
Di conseguenza, quei fondi ci sono ed è stata autorizzata dalla Commissione europea la riprogrammazione; la Commissione europea deve dare l'ok rispetto alla nuova programmazione con quei sei milioni di euro, dei quali ho spiegato alla Consigliera Canalis, ieri sera, i termini, ed entro quei sei milioni è previsto l'acquisto dei device.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Valle, sull'ordine del giorno n. 551 il parere è negativo.
La parola alla Consigliera Canalis, per fatto personale.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Rispondo, per fatto personale, all'Assessore Chiorino.
Innanzitutto, visto che siamo in streaming, per rendere onore alla verità ieri mi ha detto che avrebbe votato a favore dell'ordine del giorno n. 521.
A me va benissimo che voti contro un ordine del giorno che nell'impegnativa testualmente recita "stanziare urgentemente adeguate risorse per acquistare i device per gli studenti della formazione professionale che ne siano sprovvisti". Evidentemente, l'Assessore Chiorino è contraria a questo contenuto che, invece, mi pareva essere coerente con quanto poco fa ha espresso in Aula.
Detto questo, chiederei maggiore stabilità nelle comunicazioni con la Giunta, perché non si può un giorno telefonare esprimendo l'intenzione di votare a favore e il giorno dopo dire il contrario in Aula; lo dico anche a beneficio dei cittadini piemontesi che ci stessero seguendo in questo momento.
Preciso inoltre che in Piemonte abbiamo avuto tre zone rosse, siamo arrivati alla terza zona rossa senza i device per gli studenti della formazione professionale che non abbiano i mezzi per acquistarli in autonomia. Su questo, credo che si certifichi il fallimento della Giunta Cirio e una profonda disattenzione per una voce di bilancio e per una politica fondamentale, come quella della formazione professionale, che forse è al terzo posto nel bilancio regionale.
Questo diniego a votare favorevolmente l'ordine del giorno mi sembra piuttosto grave.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Poiché sono stato chiamato in causa, vorrei specificare che il riferimento nel "rilevato che" ai centri di aiuto alla vita è a fini statistici: sono statistiche che mi sono state fornite e dico, come si può leggere, che oltre il 50% delle gestanti che si rivolgono ai centri di aiuto alla vita si trovano in condizioni di difficoltà economica e un altro 20% è senza lavoro. Se vogliamo stare nel merito di quello che chiedo, cioè che Regione Piemonte sostenga le donne e sostenga la natalità, stiamo nel merito. Se vogliamo tirare per la giacchetta quest'atto, secondo me, non facciamo un buon servizio all'obiettivo.
Rimango a quello che ho scritto e quello che ho scritto è molto semplice: creare un fondo e creare delle progettualità di sostegno a coloro che vogliono fare questo tipo di percorso. Ci tenevo a ribadirlo, perché non vorrei che la discussione prendesse una piega che, a mio giudizio, non era nel mio intendimento. Il mio intendimento, Presidente, è appunto sostenere il contrasto alla denatalità, come accade in altre Regioni e come accade in altri Stati. Questo lo dico per chiarezza, dopodiché ognuno, in scienza e coscienza, voti come crede, però è evidente che non stiamo chiedendo risorse per organizzazioni associative o organizzazioni di volontariato.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Vorrei sostenere quanto ha appena aggiunto il Consigliere Magliano. Mi sembra che nell'impegno finale siano chiari gli intendimenti. Si parla di reperire le risorse necessarie per sostenere chi è in difficoltà nel dover affrontare una gravidanza, sia difficoltà di natura economica sia lavorativa. Non ci sono riferimenti ad associazioni particolari che sono richiamate allo scopo di riportare i dati che illustrano la situazione e le percentuali legate appunto alla circostanza.
Anch'io sottolineo l'importanza di sostenere l'iniziativa più che di cercare di impossessarsene per manovrarla su un altro piano. Starei sulla sostanza delle cose, che è quella ben definita nell'impegno finale dell'ordine del giorno del collega.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono ulteriori interventi, quindi proseguiamo con gli ordini del giorno e chiedo alla Giunta di essere pronta per esprimere i pareri.
Prego, Consigliere Valle; sull'ordine del giorno n. 551?



VALLE Daniele

Non devo dire più niente, volevo però una risposta a quello che ho detto.



PRESIDENTE

Sul n. 551 il parere è contrario. Noi avevamo segnato "no".



VALLE Daniele

Anch'io, però volevo trenta secondi per dirmi il perché. Poiché si obbliga un'interlocuzione, mi sembrava un impegno veramente leggero anche per le spalle della Giunta.



PRESIDENTE

La Giunta vuole ancora intervenire per specificare i pareri negativi oppure, quando arriveremo alle votazioni, esprimere ulteriormente il parere a quelli richiesti, il n. 534 e il n. 551? Siamo all'ordine del giorno n. 128.
Procediamo con le votazioni.



MARELLO Maurizio

Presidente, mi scusi, si possono fare dichiarazioni di voto?



PRESIDENTE

Sì, erano dichiarazioni di voto quelle che stavano facendo.
Dopo il parere della Giunta ci sono le dichiarazioni di voto.
Se vuole ancora intervenire, prego.



MARELLO Maurizio

No, no, nulla, volevo solo capire.



ROSSI Domenico

Scusi, Presidente, una dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Non voglio essere noioso, però dopo il parere avevo chiesto se c'erano dichiarazioni di voto.



MARELLO Maurizio

Chiedo scusa, non avevo sentito, Presidente.



PRESIDENTE

No, no, prego, vedo anche il Consigliere Rossi.
Prego, Consigliere.



ROSSI Domenico

Come dice lei, Presidente, è difficile per tutti questa modalità, deve essere misericordioso. Anche noi facciamo fatica, ogni tanto, come lei.
Aiutiamoci a vicenda e arriveremo al fondo. Grazie.
Vorrei fare una dichiarazione di voto sul n. 484, Presidente, sulle motivazioni che mi vengono date. Poiché sono stati citati i tecnici, non do giudizi, perché non voglio assolutamente offendere né giudicare il lavoro dei tecnici, che stimo e ringrazio per il lavoro che fanno, però da un punto di vista politico sono inaccettabili.
Se è vero che c'è il gruppo Fazio e AgeNaS che stanno lavorando, allora è un motivo in più per votare sì. Invece si vota "no", mentre contestualmente si presenta un Next Generation Piemonte, che v'invito ad andare a vedere sul reparto sanità, signori. Invito anche i colleghi di maggioranza: viene destinato lo 0,61% dei ventisei miliardi, di cui il 74% va alla Provincia di Vercelli e alcune Province non ci sono (Alessandria, VCO, Biella ha solo un progetto). Nessuno di questi progetti, fra l'altro, ha un riferimento a quello che è indicato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza: non ci sono case della comunità, non ci sono ospedali di comunità, non c'è telemedicina e non c'è assistenza domiciliare, che erano le uniche cose che avremmo dovuto mettere nel Next Generation.
In tutto questo, nel documento che presenteremo al Governo non c'è traccia di nulla, quindi non so se Fazio e AgeNaS stanno lavorando. Il Piemonte non lo sa evidentemente, o usa solo per dire di "no" all'unica cosa avremmo dovuto fare, non perché l'abbiamo presentato noi del PD, ma perché ce lo chiedeva il Piano nazionale. Mi auguro, quindi, che il Governo mandi indietro questo documento, perché sull'ambito della sanità è vergognoso, è soltanto un elenco di progetti, peraltro progettato dalla Provincia di Vercelli, che è stata solo più brava a fare un elenco più lungo, ma non è questa la logica del Next Generation EU.
Il Governo, per fortuna, avrà le competenze per accompagnarci a una nuova stesura o sostituirsi al Piemonte, almeno su quest'ambito. Ci auguriamo prima o poi di vedere, anche se avete bocciato questa mozione, il lavoro di cui ha bisogno il Piemonte.
Noi chiaramente voteremo sì e invitiamo tutte le forze politiche a fare altrettanto.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Chiedo se vi sono ulteriori dichiarazioni di voto.
Prego, Assessore Icardi.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Ho sentito l'ultimo intervento del Consigliere Rossi, ma, in realtà quest'ordine del giorno potrebbe essere modificato, perché credo sia volontà comune, di maggioranza e minoranza, ormai condivisa un po' da tutti, compreso il Governo, che una sanità ospedalocentrica ha mostrato tutti i suoi limiti e che bisogna andare nella direzione di potenziare l'assistenza territoriale, e che l'integrazione sociale e sanitaria è un'integrazione necessaria e doverosa che ha dimostrato, nei soli casi dove è rimasta applicata, un approccio migliore ai problemi e anche un risparmio di risorse economiche.
Molto spesso il problema sanitario causa problemi sociali, ma a volte quello sociale è fonte di quello sanitario, quindi un approccio multidisciplinare comune è sicuramente da privilegiare. L'integrazione ospedale-territorio è sicuramente la strada giusta.
Quello che, a mio parere, poteva creare problemi in quest'ordine del giorno è andare a citare gli strumenti di potenziamento, cioè il potenziamento dell'AVI, la realizzazione di case di comunità, l'ospedale di comunità tutti istituti che ci sono, però potremmo trovare una mediazione - e lo chiedo a chi l'ha presentato - sul tema, nel fermarsi a integrazione territorio-ospedale punto e basta, togliendo gli istituti.
Perché lo dico? Perché questi istituti potrebbero essere totalmente rivisti. C'è un tavolo nazionale proprio sull'assistenza territoriale che sta rivedendo in modo complessivo.
Lo stiamo facendo anche noi, ma ci adeguiamo alle informazioni che ci arrivano dal Piano nazionale, non vogliamo andare in una direzione diversa perché poi dovremmo correggere il tiro. Senza andare nel dettaglio, se si afferma di andare in una cornice d'integrazione socio-sanitaria e d'integrazione territorio-ospedale, che sono i concetti cardine, sarei disponibile e sarei d'accordo.
"Sul piano di assunzione del personale sociosanitario in grado di rispondere ai bisogni di salute e alle esigenze del nuovo sistema sanitario", va bene, ma non così disegnato, perché c'è un documento del 2017 che stiamo valutando in Conferenza delle Regioni, insieme con AgeNaS che, basandosi su dati scientifici e anche su una ricognizione nazionale tenta di dare una risposta ai fabbisogni delle varie figure professionali e degli ospedali sul territorio, che va verso l'incremento, va verso l'aumento di personale e verso una razionalizzazione.
Per quanto riguarda "di adottare un piano di assunzioni. in grado di rispondere ai bisogni di salute e alle esigenze del sistema sanitario" secondo quanto disposto, se volete aggiungere "dall'Autorità nazionale" con questa correzione darei parere favorevole, perché siamo tutti consapevoli che è un lavoro che stiamo già facendo, ma rimarchiamo anche come Consiglio la necessità di andare in quella direzione, senza entrare nelle specificità, che sono labili oggetto di variazioni, di modifiche importanti da parte del Governo nazionale e anche da parte della Conferenza delle Regioni.
Se siete d'accordo con questo tipo di modifica, il parere può essere positivo.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Icardi.
Vi sono altri interventi per dichiarazione di voto?



ROSSI Domenico

Forse devo dare una risposta.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per l'apertura, ma per rispetto a questo Consiglio e anche a chi ha sottoscritto l'atto d'indirizzo ed essendo quest'atto d'indirizzo depositato già dalla legge precedente, comunque da inizio settimana, ora dovrei chiedere una sospensione e avviare un confronto ai colleghi per dare una risposta. Questo, chiaramente, ora non è possibile ma se questa risposta fosse arrivata per tempo, come ho visto che è stato fatto con altri colleghi, l'avremmo già valutata.
Ringrazio, comunque, l'Assessore per la disponibilità dimostrata, ma in questo momento, visto il punto in cui siamo arrivati in Consiglio, non siamo nelle condizioni di dare una risposta immediata. Tuttavia, non riteniamo opportuno chiedere un'ulteriore sospensione del Consiglio, perch ormai siamo alle votazioni finali.
Ripresenteremo nuovi atti d'indirizzo e ci aspettiamo, dopo le dichiarazioni dell'Assessore, che in Commissione parta un lavoro serio, di aggiornamento e di lavoro condiviso su questi temi importanti.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rossi.
Vi sono altre richieste d'intervento? Pongo in votazione gli ordini del giorno. Il primo è il n. 128 con il parere contrario della Giunta. Chiedo alla Giunta, all'Assessore Tronzano o all'Assessore Marrone, nell'eventuale errore da parte della Presidenza, di rettificare.
Ricordo che il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 128, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GALLO Raffaele

Presidente, scusi, ma per gli ordini del giorno del PD con parere negativo possiamo dare la stessa votazione.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Presidente, scusi, sull'ordine dei lavori come avevo scritto in chat.
Volevo sapere se poi mandate ai Gruppi la tabella di come si è votato dal punto di vista nominale, ma anche noi, per facilitare i lavori sugli ordini del giorno, chiediamo, per gli ordini del giorno del Gruppo dei Moderati che hanno parere negativo, di dare la stessa votazione.



PRESIDENTE

Va bene. Ricordo che le votazioni effettuate sulla piattaforma Cisco vengono sempre inviate.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 522 del Consigliere Magliano, così come modificato e con il parere favorevole della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 522, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Scusi, Presidente. Devo correggere il voto da contrario a favorevole.



SALIZZONI Mauro

Scusi, Presidente, non ha funzionato la chat.
Volevo segnalare il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 523 del Consigliere Magliano, così come modificato e con il parere favorevole della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 523, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



DISABATO Sarah

Presidente, poiché la mia saponetta è andata in crash, dovrò usare il telefono per votare. Il problema, però, è che non posso mantenere la telecamera attiva mentre voto.



PRESIDENTE

Va bene, glielo concedo per questioni tecniche.



DISABATO Sarah

Perché non riesco più ad accedere alla rete internet.
Grazie



PRESIDENTE

Va bene.
In caso di problemi tecnici, abbiamo già previsto di concedere una deroga e di consentire lo spegnimento della telecamera.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 529, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ricordo che il numero legale è venticinque.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 530, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



ZAMBAIA Sara

Presidente, può gentilmente segnare il mio voto favorevole? Lo confermo immediatamente in chat.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 396, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 541, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



SALIZZONI Mauro

Può aggiungere il mio voto favorevole, per favore, per le stesse ragioni di prima?



PRESIDENTE

Diamo atto del voto favorevole del Vicepresidente Salizzoni sull'ordine del giorno n. 541.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 543, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 528, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 397, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sulla mozione n. 484, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 499, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 539, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 521, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 534, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 550, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 542, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 551, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 491, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 520, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
L'ordine del giorno n. 516 è stato ritirato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 546, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 526, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
L'ordine del giorno n. 552 è stato ritirato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 553, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 537, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 524, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 549, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 525, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 527, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 554, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 535, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 531, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 540, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 547, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 544, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 548, il cui testo, come modificato, verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 505), il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



SALIZZONI Mauro

Per favore, Presidente, aggiunga il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale il voto favorevole del Vicepresidente Salizzoni.
Con quest'ultimo ordine del giorno abbiamo concluso le votazioni, per cui proseguirei con le dichiarazioni di voto sull'intero provvedimento.
Sono le 12.30 - faccio una riflessione con tutti, soprattutto con i Capigruppo - quindi o andiamo avanti a oltranza per l'approvazione del bilancio e dopo la chiusura dei lavori svolgiamo la Conferenza dei Capigruppo per delineare il lavoro dalla prossima settimana, oppure sospendiamo brevemente la trattazione del disegno di legge 129, lasciamo il tempo alle dichiarazioni di voto e alla votazione per appello nominale e successivamente convochiamo la Conferenza dei Capigruppo. Dopo la votazione del disegno di legge n. 129 viene concluso l'iter della legge e anche l'iscrizione di tutti i punti all'o.d.g. dell'attuale Consiglio regionale.
Ha chiesto di intervenire, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Grimaldi ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Dalle 13 alle 14.30 ho degli impegni istituzionali che non posso rimandare.
Tuttavia, sono d'accordo in questa mezzora a chiudere l'iter e a riconvocarci come Conferenza dei Capigruppo dopo le 14.30. Se non fosse possibile, chiederei di fare la pausa alle 13 e di riprendere alle 14.30 come abbiamo fatto nei giorni scorsi.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Quante votazioni mancano?



PRESIDENTE

Una, la votazione sull'intero testo.



GALLO Raffaele

Quindi passiamo fare dichiarazioni di voto adesso?



PRESIDENTE

Ci sono le dichiarazione di voto e poi il voto finale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Presidente, in relazione a quello che ha detto il Consigliere Grimaldi propongo di chiudere con la votazione finale, in modo da liberare tutti gli altri Consiglieri.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Mi pronuncio già sulla dichiarazione di voto; faccio un intervento molto veloce proprio per cercare di arrivare alle ore 13 con la votazione e chiudere.
Il voto del Gruppo Fratelli d'Italia sarà, ovviamente, favorevole. Tuttavia si è riscontrato, comunque, un clima abbastanza sereno e collaborativo.
Facendo una riflessione e andando un po' indietro nel tempo, è un percorso iniziato lo scorso autunno, quando votammo la legge che era nata dalla penna del collega Preioni come legge del VCO, poi diventata una legge per Cuneo e Torino e poi per tutte le Province e con una condivisione di lavoro dapprima fra i Capigruppo di maggioranza, poi estesa a tutti i Capigruppo delle forze di opposizione.
Sul bilancio, come avevo detto quando ho fatto la relazione come relatore pesano gli obblighi di rientro di quel gravoso pegno che sono i sei miliardi di euro che ci siamo trovati in eredità come obbligo di rientro.
Devo dire che le intenzioni, le volontà e i desiderata che sono stati posti sul tavolo della Giunta e, soprattutto, dell'Assessore Tronzano - che ringrazio nuovamente per la disponibilità, l'attenzione e la meticolosità con cui è stato presente, vicino a noi e alle istanze che abbiamo avanzato troveranno riscontro nel testo finale che, fra pochi minuti, andremo a votare.
In particolare, sottolineo con piacere il fatto che vengono confermati i cinque milioni di euro sugli extra LEA, quella vicinanza alle categorie più fragili e deboli, che in questo momento vivono una difficoltà enorme addirittura a mangiare con regolarità. È un tema sul quale abbiamo allocato un milione di euro.
Ricordo, altresì, i due milioni di euro alle Agenzie territoriali per la casa, per la manutenzione degli alloggi, un intervento fondamentale verso le famiglie italiane.
Ci tengo ancora a sottolineare i due milioni sull'idrogeologico, che sono assolutamente importanti proprio perché entriamo in un settore che ha visto pagare pegni pesanti ogni volta che arrivano quattro gocce in più di pioggia, quando ci troviamo sempre a piangere morti e a cercare di reperire risorse per soddisfare le ristrutturazioni e i rimborsi a chi è stato sfregiato dalle alluvioni. Una volta si diceva "meglio prevenire che curare": ebbene, con questi due milioni di euro che si vanno a sommare ai ventiquattro già previsti, sarebbe bene mettere in atto questo detto.
Ricordiamo il voucher turismo, che viene rifinanziato: è un aspetto importante, lo ricordo. Parliamo di 32 mila voucher venduti lo scorso anno che hanno rappresentato la ripresa del nostro turismo dopo la prima ondata pandemica. Speriamo che lo siano anche questa volta (anzi, ne sono sicuro).
Al milione e mezzo che andiamo a stanziare si aggiunge un altro milione e mezzo di ritorno, che permetteranno di mettere sul mercato tre milioni di euro di voucher con la formula "compro oggi, consumo quando voglio".
Infine, c'è stato un emendamento sollecitato dagli operatori imprenditoriali del settore televisivo e radiotelevisivo, che ha visto una risposta immediata condivisa dai Gruppi di maggioranza e di minoranza quindi con un'attenzione a un mondo che genera posti di lavoro, genera una comunicazione locale importante e fondamentale, ma genera anche, come ha detto qualcuno quando ne abbiamo discusso, un minimo di promozione locale.
Questi 300 mila euro stanziati in bilancio, che verranno poi ripetuti anche nel 2022 e nel 2023, sono stati una risposta importante e immediata alle sollecitazioni pervenute, a testimonianza di una capacità del Consiglio di dare risposte in tempi e modi felici all'imprenditoria e a chi lavora.
A mio avviso, l'insieme di questi interventi aiuterà la ripartenza nelle prossime settimane, come ci auguriamo.
Concludo con i ringraziamenti.
Ho già ringraziato l'Assessore Tronzano. Un grazie al Presidente Allasia che ha saputo gestire sempre con equilibrio questo Consiglio regionale e portare in votazione in tempi ragionevolmente veloci questo bilancio.
Un grazie ovviamente a tutti gli Uffici che hanno collaborato con il Presidente, all'Ufficio di Presidenza, a tutto il personale, alla dottoressa Jannelli, al dottor Panté, al dottor Poppi e a quanti altri hanno lavorato con il Presidente Allasia.
Infine, un grazie a tutti i colleghi del Consiglio, con i quali andremo a suggellare l'approvazione di questo documento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Interverrò brevemente, perché abbiamo già illustrato le motivazioni del nostro voto contrario al provvedimento, che confermo in questa sede.
Credo che questo bilancio non offra gli strumenti adeguati al Piemonte per affrontare le emergenze che, purtroppo, ci troveremo ancora ad affrontare nei prossimi mesi.
Abbiamo provato a fare delle proposte emendative, che abbiamo ampiamente illustrato durante la discussione sia in Commissione, sia in Consiglio.
Sono state perlopiù respinte. Abbiamo ottenuto soltanto qualche soddisfazione rispetto ad alcuni temi che per noi sono molto importanti come quello per il contrasto all'usura del collega Bertola, o quello relativo ai metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, che spero che da qui in poi venga adeguatamente seguito e possa trovare effettivo riscontro.
Non abbiamo messo in campo gli strumenti adeguati, in particolare in riferimento al contrasto al disagio, sia sociale sia economico, ma anche e soprattutto al disagio psicologico, che dovremo affrontare da qui in avanti, e che è già diventato un'emergenza nella nostra Regione.
Spero che d'ora in poi, conclusa questa fase di bilancio, ci sarà una nuova modalità di confronto con la maggioranza e con la Giunta. Devo rilevare che la Giunta è stata presente e vedo anche presente il Presidente Cirio, che ringrazio per la sua attenzione in questa fase finale di votazione. Per con la maggioranza devo rilevare che non c'è stato un grande dialogo in queste giornate. Sono state giornate lunghe e piuttosto silenziose, almeno da una parte di questo emiciclo virtuale.
Pertanto, spero che si apra seriamente una nuova fase, perché il Piemonte adesso ha bisogno nel nostro massimo impegno e del nostro massimo confronto e di quelle lotte trasversali che già richiamavo in un precedente intervento, che sono totalmente mancate in questa fase di confronto sul bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Qualche minuto per fare un po' la sintesi di questo lungo lavoro sul bilancio che ci ha impegnati da metà febbraio e che oggi concluderemo.
Ricordo per primo a me stesso che questo disegno di legge è un bilancio di previsione; si tratta quindi di una norma in cui dovremmo inserire le previsioni di spesa, d'intervento, con le misure e gli strumenti che vorremo mettere in campo in Regione Piemonte per i prossimi mesi, a fronte della situazione che avremo nei prossimi mesi, per dare risposte ai cittadini piemontesi e per dare risposte in questa fase di pandemia.
Se questo è il principio che guida questo disegno di legge, beh, io credo che abbiamo perso un'occasione. Doveva essere un bilancio per ripartire invece è un bilancio che ha al suo interno pochi strumenti per le tante emergenze che dovremo affrontare nei prossimi mesi, che sono di carattere economico e sociale, oltre che sanitario.
In questi strumenti che non abbiamo trovato non ci sono misure adeguate per affrontare il tema della protezione sociale e dell'emergenza delle persone più fragili. Ci siamo battuti per integrare il fondo legato in particolare agli extra LEA, per riportarlo a un livello minimo standard rispetto agli anni passati. Ci siamo riusciti, ma non è sufficiente e non risponde alle reali esigenze del Piemonte per i prossimi mesi.
Non ci sono, né li vediamo, strumenti diversi e nuovi per affrontare la grande emergenza del rilancio economico e del lavoro dei prossimi mesi. E se pensate, come Giunta, di affrontarlo con l'altro strumento collegato al bilancio, che è quello del Recovery Plan, di cui abbiamo letto sui giornali, ma che non abbiamo avuto il piacere di discutere in quest'Aula nelle settimane scorse, se pensate di affrontare quell'emergenza con il taglio che avete dato alla raccolta dei progetti sul Recovery Plan, sono ancora più preoccupato. Infatti, credo che il lavoro fatto dalla Regione Piemonte non risponda al principio del Recovery Plan, che è quello di individuare tre, quattro o cinque grandi progetti per il rilancio del Piemonte e non di raccogliere 1.300 progetti da mandare a Roma.
Pertanto, abbiamo registrato poche risorse sui capitoli principali e molti tagli sui capitoli più importanti della nostra Regione. Penso al tema della cultura, che siamo riusciti a ristabilire in parte, anche grazie all'azione delle opposizioni con l'approvazione del maxiemendamento, ma presenta comunque riduzioni importanti, e così tanti altri capitoli.
Vado veloce, perché l'abbiamo denunciato e discusso in Commissione e in Aula con gli emendamenti, anche in modo aspro in alcuni casi, ma perch vogliamo che si correggano gli errori che crediamo stiate facendo con questo disegno di legge. In alcuni casi ci siamo riusciti, in molti altri no. Crediamo che questo bilancio sia un'occasione persa e una scatola vuota. Speriamo che nei prossimi mesi si possano introdurre delle misure adeguate per le emergenze che dovremo affrontare tutti insieme, sia di carattere sanitario sia economico sia sociale.
Per tutti questi motivi, ovviamente voteremo con forza in modo contrario a questo disegno di legge, perché l'avremmo scritto totalmente in modo diverso, individuando priorità totalmente diverse.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Dopo tanti annunci, purtroppo la maggioranza si è opposta all'idea di aumentare di 0,92% l'aliquota IRAP ai colossi dell'e-commerce come Amazon e come i Big Pharma. Era l'unico modo con cui la Regione avrebbe potuto tentare di aumentare le tasse a multinazionali che, con i loro comportamenti, contribuiscono a minare alla base anche il nostro sistema sanitario. Sono soggetti che hanno tratto profitto dalla pandemia, grazie alla chiusura degli altri esercenti e ai lockdown prolungati.
La maggioranza ha scelto di dire no a una misura che sarebbe servita anche per sostenere i settori maggiormente colpiti dalla crisi, come la cultura e lo sport. E naturalmente, secondo noi, per entrare proprio nel bilancio, ha dimenticato alcuni grandissimi temi strategici, come quello della scuola proprio quando la DAD ha mostrato gli effetti drammatici delle disuguaglianze, soprattutto quelle sociali, sui bambini e sui ragazzi con tre milioni di tagli, cioè 250 euro circa a studente. Di conseguenza, gli esclusi passeranno da 43 mila a 55 mila. Sono famiglie in difficoltà che avevano diritto al voucher e che non abbiamo voluto ascoltare.
Il bilancio della Giunta Cirio dimentica interi mondi, lascia tanti senza sostegno e finge di non vedere chi si è arricchito. A nulla, purtroppo sono valsi più di 500 emendamenti da noi presentati, discussi e fatti votare in Aula così come in Commissione: un vero muro di gomma.
Speriamo davvero di cambiare modo di dialogare fra noi, ma speriamo possa avvenire da subito anche sul Recovery Plan. Annuncio che, come diceva il Presidente Gallo, insieme alle opposizioni vi chiederemo un Consiglio straordinario, perché è davvero incredibile che non si riesca a dare un segno politico alle discussioni, come quella del bilancio; un segno politico per uscire da questa pandemia e dare anche un progetto di riconversione ecologica non solo del Piemonte, ma in generale per il futuro delle nostre comunità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Da parte mia, come da parte di tutti, cercherò di essere molto sintetico dicendo le cose essenziali. Dichiaro il convinto voto favorevole del Gruppo di Forza Italia al bilancio 2021. Ritengo opportuno farlo, sottolineando pochi ma significativi elementi.
Il primo fra questi è la situazione di partenza nella quale si è trovato il Presidente, la Giunta e, in particolare, l'Assessore Tronzano nel redigere questo bilancio. È una situazione che, ovviamente, non va dimenticata. Mi riferisco, in modo particolare, alla fragilità finanziaria dell'Ente, che deve fare i conti con un disavanzo strutturale di 6,5 miliardi e che, di conseguenza, porta a una capacità d'indebitamento pressoché nulla, a una scarsità di disponibilità della liquidità di cassa. A tutto ciò quest'anno purtroppo, a causa della crisi sanitaria e della pandemia, si è aggiunto un crollo delle entrate tributarie che supera i 100 milioni di euro. È un ulteriore elemento che va ad aggravare quella che già era la situazione del bilancio regionale.
Ciò premesso, siamo riusciti, tanto nel 2020 quanto in questo inizio 2021 a garantire delle misure e degli interventi fondamentali per la tenuta economica e sociale del nostro territorio. Poiché gli effetti di un bilancio non iniziano e non finiscono certo nel giorno in cui esso viene approvato, ricordo che, nel corso del 2020 e in questi primi mesi del 2021 abbiamo messo in campo tutte quelle misure economiche che ci potevamo permettere, anche riducendo il capitale sociale di Finpiemonte, per dare un concreto segno di speranza, una boccata d'ossigeno, un segno di vicinanza dell'Istituzione nei confronti di quelle persone e quelle categorie maggiormente colpite dalla crisi economica.
Su questo mi permetto di fare un inciso rispetto alle parole del collega Presidente di Gruppo Gallo quando diceva: "Noi avremmo fatto diversamente".
Effettivamente prendo atto che è così, perché laddove il PD e 5 Stelle sono maggioranza - e mi riferisco alla Città metropolitana di Torino effettivamente avete fatto così. Avendo a disposizione ingentissime risorse, alcune delle quali derivanti dalla vendita delle azioni delle società piuttosto che da un avanzo d'amministrazione che credo supererà i 100 milioni di euro, anziché fare qualsiasi azione che poteva essere di rilancio dell'economia locale - quello, ad esempio, di un piano pluriennale straordinario d'investimenti nell'edilizia scolastica o negli interventi per la viabilità - si è preferito costituire una società e, quindi, una finanziaria con il mandato di comperare azioni, quindi un segno proprio concreto; effettivamente, abbiamo visioni che sono molto diverse.
Come dicevo, lo abbiamo fatto destinando al contrario circa 200 milioni di euro, sicuramente non sufficienti a risolvere tutti i problemi, ma è quanto potevamo fare e lo abbiamo fatto. L'abbiamo fatto destinando ogni centesimo che avevamo a disposizione.
Lo abbiamo fatto mettendo a disposizione - qui ne ricordo solo alcuni - di partite IVA, commercianti e artigiani i vari bonus, a sostegno delle RSA del comparto del turismo, della montagna, nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici senza ammortizzatori sociali. Lo abbiamo fatto con misure specifiche, che vanno dal rilancio degli investimenti e dell'edilizia riducendo, ad esempio, gli oneri a carico dei privati e delle società che decidevano di costruire. Allo stesso modo, siamo intervenuti e continuiamo a farlo nel bilancio 2021 con un forte sostegno agli Enti locali.
Ho sentito su questo alcuni interventi iniziali dove si sottolineava che da parte nostra, c'era disattenzione. Devo dire che forse la disattenzione c'è stata da parte di quei Consiglieri che non si sono resi conto che abbiamo messo a disposizione degli Enti locali più risorse di quanto non sia stato fatto negli anni precedenti. Ricordo solo quello che è stato fatto con la legge 18, con oltre venti milioni a disposizione degli Enti locali, oppure con la legge 19, che ha messo a disposizione, in modo strutturale, oltre venti milioni annui per le Province.
Inoltre, stiamo intervenendo in modo importante nell'edilizia sociale, con diverse misure, in modo particolare nelle ATC, dove, oltre i due milioni destinati, arriveranno probabilmente sette-otto milioni per il recupero dei fondi ex Gescal e gli innumerevoli progetti che con il 110% si stanno mettendo in atto, portando a un recupero del patrimonio edilizio soprattutto di carattere sociale, mai visto prima.
Concludo dicendo che siamo intervenuti su quella che è stata una nostra specifica richiesta, come Gruppo, di destinare nuove risorse per le nuove povertà, per quelli che non hanno a disposizione un pasto tutti i giorni.
Per questo è stato integrato quel fondo che contava 250 mila euro, che è stato portato a oltre un milione di euro, dando anche in questo caso una risposta molto precisa a quelle povertà che effettivamente hanno la necessità di essere sostenute.
Credo che questi siano motivi più che sufficienti per avere un voto positivo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Anche noi, rapidamente, nella valutazione d'insieme di questo provvedimento, come avevamo già accennato nel corso della dichiarazione di voto otto relativa all'articolo 2. Abbiamo considerato gli sforzi fatti dalla maggioranza in relazione ai capitoli di spesa, ma prendo atto di quanto accaduto e di quali sono le posizioni della maggioranza in relazione a tutti gli emendamenti che sono stati bocciati, perché effettivamente le priorità di un'Amministrazione e di una maggioranza si leggono dal tipo di categorie che vengono sostenute e da quelle che, invece, vengono un po' più trascurate.
Senz'altro, ci sono stati dei comparti ai quali è stata data più attenzione, ma altri ambiti hanno avuto una scarsa assistenza o, comunque un'assistenza a nostro avviso non sufficiente, probabilmente perché non sono considerati fondamentali. Mi riferisco a due categorie, una legata al fatto che i comparti possono essere considerati superflui o che non siano primari; nella fattispecie, avremmo voluto vedere maggiori sforzi dell'ambito della scuola, del diritto allo studio, della cultura e dello spettacolo, dello sport, dell'ambiente e della montagna. È vero che qualcosa è stato fatto, ma a nostro avviso sono stati considerati figli di un dio minore.
Un altro aspetto riguarda, invece, ciò che non è fondamentale e non è considerato primario, anche se il collega Ruzzola ha fatto un accenno rispetto alle fragilità e alla povertà, però anche in quest'ambito consideriamo che è stato fatto poco; è stato fatto poco per le politiche sociali, per la famiglia, per i centri di aggregazione, che certo non sono luoghi in cui si costruisce l'economia di un territorio in maniera diretta ma in cui si stabilisce un tessuto di relazioni che sono una ricchezza indiretta per il territorio stesso. Pensiamo anche gli aspetti riguardanti la.



(Audio mancante o non comprensibile)



GIACCONE Mario

Mi riferisco al volontariato e, per certi versi, anche alla sanità. Ci sembra che in quest'ambito non sia stato investito a sufficienza; è chiaro che è una questione di opinioni, ma è anche una questione di visione della società che ciascuna parte politica ha.
L'opposizione ha la funzione di stimolo, di allerta e di continua sollecitazione nei confronti della maggioranza su questi temi, sui temi che ovviamente non ci vedono con una coincidenza d'idee. Questa è stata la nostra funzione.
Lascio con una considerazione non polemica rispetto al collega Ruzzola: non mi risulta che, al momento, nella Città di Torino sia al governo il centrosinistra, ma auspico che la cosa capiti al più presto, per confermare il tipo d'impostazione che intenderemo dare al nostro territorio, ma certo negli ultimi cinque anni non abbiamo governato la nostra Città, nella quale risiede anche questo Consiglio.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Magliano.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Vorrei annunciare il voto contrario del Gruppo consiliare dei Moderati.
Abbiamo provato in queste settimane a proporre una visione o a proporre alcuni temi sui quali per noi era decisivo lavorare di più e con più forza.
Parlo del tema del sostegno alla famiglia, alla natalità e a tutti quei corpi intermedi, Presidente, che, di fatto sono luoghi di conforto, luoghi di rinascita rispetto alla vita dei piemontesi.
I corpi intermedi, da questo punto di vista, con l'associazionismo, la cooperazione e il mondo dell'associazionismo culturale, rappresentano veramente delle spinte propulsive non solo dal punto di vista ideale e solidale, ma anche proprio dal punto di vista della rinascita individuale delle persone. Questi emendamenti bocciati, insomma, dicono di una mancanza di sensibilità da parte della maggioranza, su questo settore.
Nello stesso tempo, abbiamo provato a indicare in altre categorie, che rappresentano comunque luoghi dove uomini e donne vivono la loro attività professionale. Pensiamo al mondo dello sport e delle palestre, luoghi dove fondamentalmente, si cerca di fare un'attività sia sportiva sia professionale, e in alcuni casi anche di condizionamento positivo di alcuni stili di vita che poi impattano sul nostro sistema sanitario.
Avevamo chiesto con forza di mettere più risorse sul tema della pediatria cosa che non è stata accettata; come su tutto il tema legato alla neuropsichiatria infantile. Questi sono due elementi - il disagio psichiatrico e il disagio dei minori - che dovremmo affrontare con forza e anche su questo la maggioranza non ha voluto sentire ragione.
Sul tema dei PEBA, continuo a riaffermare che il tema della disabilità deve entrare strutturalmente nella coscienza e nella concezione di azione di governo. Dobbiamo fare attenzione agli ultimi e gli ultimi, spesso, sono coloro cui sono negate opportunità. In alcuni casi, le persone con disabilità fanno parte di questo settore.
Bene che sia stato accolto il milione in più sulle politiche sociali, ma non basterà, perché la crisi che avremo davanti, frutto anche della pandemia, sarà in proporzioni enormi. Pertanto, anche su questo avevamo provato a mettere più risorse su soggetti fragili, sugli anziani e su tutti coloro che in questo momento rischiano un'emarginazione sociale.
Abbiamo poi provato, dal punto di vista delle imprese, a sostenere emendamenti che aiutassero un maggiore sviluppo imprenditoriale: pensiamo anche già solo all'emendamento legato al cambio del parco mezzi, che a nostro giudizio è fondamentale da questo punto di vista, anche per agevolare una battaglia rispetto al cambiamento climatico.
Alcuni ordini del giorno sono stati approvati, e di questo ringrazio, come Gruppo, tutti i colleghi di maggioranza e di opposizione. Ci auguriamo che siano ordini del giorno che possano tracciare una linea sia sul tema oratori sia sul tema di aiuto e sostegno alla natalità, anche sull'attività legata alla libertà di educazione, quindi alle nostre scuole paritarie alle quali teniamo particolarmente.
Su questo, quindi, il nostro voto sarà contrario, perché avevamo un'altra idea di Piemonte, un'altra idea di sviluppo, che in parte è stata colta e in parte no.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ho chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Voglio ringraziare innanzitutto la nostra Giunta, il Governatore Cirio e lei, Presidente Allasia, per avere, insieme con i Direttori e i Dirigenti gestito l'Aula in questa complicata modalità da remoto.
È un bilancio complesso il nostro; storicamente e strutturalmente difficile. Ci sono questi sei miliardi e mezzo di disavanzo, però è un bilancio che, nonostante tutto, nonostante il COVID, che purtroppo crea nelle casse di Regione Piemonte, sperequazione, spese aggiuntive ed entrate inferiori, dà sempre risposte importanti e pesanti.
Vi voglio citare alcuni capitoli: ci sono comunque settantotto milioni sul diritto allo studio per i nostri giovani, per dare una mano alle famiglie per frequentare e avere tutti parità di diritti, quando si parla di studio dieci milioni sull'edilizia scolastica; 225 milioni sulle politiche sociali, di cui ventisette sulla disabilità; settantatré milioni sulle politiche degli anziani; cinquantadue milioni per interventi ai soggetti a rischio di esclusione sociale; oltre ottanta milioni di euro sulla cultura quasi trentasei milioni di euro sul turismo, che è uno dei settori più colpiti dal COVID; ventisei milioni sulla difesa del territorio, sul dissesto idrogeologico; ventisette milioni sullo sviluppo sostenibile dei territori montani e dei piccoli Comuni; oltre 700 milioni di euro sul trasporto pubblico locale e diciassette milioni e mezzo al sostegno dell'attività sportiva.
È vero che ci sono dei meno e ci sono per questioni strutturali e causa COVID, ma è vero anche che ci sono capitoli importanti che sono riempiti con milioni e milioni di euro, decine di milioni di euro (in alcuni casi centinaia di milioni di euro) e che vanno a dare risposte al nostro Piemonte.
Sono stati confermati i cinquanta milioni sugli extra LEA, quindi aiuti alle persone che hanno in casa disabilità, anziani e che hanno bisogno di servizi essenziali di sanità; sei milioni e mezzo sugli eventi sportivi; un milione e mezzo sul voucher turismo, sempre per ritornare a riattivare e a puntare sul turismo; due milioni sui recuperi dell'edilizia dell'ATC fortemente voluto da noi, da Forza Italia e da Fratelli d'Italia, che andranno per liberare appartamenti chiusi da troppo tempo e dare una risposta sociale pesante, per quanto riguarda le ATC.
Ricordo ancora i tre milioni sugli accordi di programma; cinque milioni sui contribuiti culturali e spettacolo; due milioni e mezzo che vanno allo spreco alimentare e al Banco Alimentare, alla Caritas e al Cottolengo, per dare una mano, in emergenza, a questi enti che danno sostanza alle persone che, purtroppo, in questi momenti di crisi si sono ritrovati senza nulla.
Ci sono ventisei milioni e mezzo di convenzioni con associazioni culturali.
È un bilancio che dà tante risposte e tante buone notizie anche ai nostri cittadini piemontesi.
Sette milioni per la promozione degli eventi turistici; dieci milioni e tre sull'offerta turistica; quattro milioni per contributi allo sport.
È un bilancio che - ribadisco: nonostante tutto - dà risposte importanti.
Undici milioni alle nuove coppie che vogliono trasferirsi in montagna, che se decidono di fare la loro prima casa lì avranno un contributo da parte regionale. Pertanto, un'attenzione a tantissimi settori, con un focus importante sul sociale e sulle nuove povertà, perché oggi l'emergenza ci ha insegnato questo, e un focus fondamentale sul turismo, perché è stato il settore più colpito dall'emergenza COVID.
È un bilancio che vuole guardare positivamente ai nuovi dati epidemiologici e ai nuovi dati sanitari, che ci dicono che, da martedì, Regione Piemonte sarà zona arancione. Sarà un sospiro di sollievo per i tanti commercianti e per le nostre attività commerciali che, finalmente, potranno aprire e potranno veramente ritornare a lavorare in sicurezza. È un richiamo che in questi giorni abbiamo letto su tutti i giornali e su tutti i social: il fatto che i nostri commercianti e le nostre partite IVA vogliono tornare a lavorare.
La partenza in zona arancione vuol dire il ritorno in zona gialla, il ritorno in zona bianca e finalmente l'uscita da questa pandemia che permetterà la riapertura dei bar, dei ristoranti, la vita nelle scuole per i nostri giovani a livello normale e il ritorno a un'economia sana, il ritorno alla libertà, il ritorno agli stimoli che il Piemonte si merita.
Un Piemonte operoso e un Piemonte in grado di dare delle risposte importanti. Con questa prospettiva e con un bilancio del genere, siamo convinti che possiamo ritornare alla normalità.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Innanzitutto devo iniziare dicendo che la maggior parte delle risorse che sono state elencate dai Consiglieri di maggioranza sono risorse che normalmente, nella maggior parte, sono sempre state riscontrabili a bilancio, quindi non sono nuove spese, sono semplicemente una continuità rispetto al passato delle risorse che sono impiegate.
Come Movimento 5 Stelle, abbiamo voluto essere costruttivi in questo bilancio, abbiamo presentato degli emendamenti di merito che andavano incontro alle esigenze legate allo sviluppo sostenibile, all'ambiente, alla tutela del nostro patrimonio ambientale, dei parchi, del trasporto pubblico che subisce grandissime difficoltà in questo momento, ma che dovrà essere uno degli aspetti per il rilancio sia economico sia ambientale del Piemonte.
Abbiamo tante ferrovie da riattivare e ci aspetta, dopo questa pandemia un approccio diverso con l'ambiente e con lo sviluppo, cosa che dovremmo anche iniziare a inglobare all'interno di quello che è il bilancio previsionale.
Abbiamo fatto proposte sul 2022 e sul 2023 proprio in un'ottica di futuro anche prossimo ma, comunque, in un'ottica di sviluppo futuro; tutte proposte che sono state rimbalzate da questa maggioranza. Almeno siamo riusciti a mettere al sicuro risorse per finanziare la legge sul rilancio del settore industriale e agricolo della canapa, che in Piemonte è sempre stato un'eccellenza. Si tratta di una produzione in cui dovremmo tornare forti sul mercato mondiale, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo oggi, che ci apre anche le porte a un futuro dove questo tipo di coltivazione può avere ampi impieghi industriali e portare ricchezza e sviluppo sostenibile all'interno della nostra Regione.
Mi si permetta di fare una battuta al Consigliere Ruzzola, che ha tirato in causa il Movimento 5 Stelle. Ricordo che, dove governiamo noi, lasciamo sempre una situazione, per quanto riguarda i conti pubblici, migliore rispetto a quella che abbiamo trovato. Purtroppo non posso dire la stessa cosa del suo partito. Se vuole, posso portare l'esempio di Alessandria che purtroppo, ben conosco.
Al di là di questo, purtroppo la nostra valutazione su questo bilancio è negativa; un bilancio assolutamente non coraggioso, con nessuna visione rispetto a quello che si immagina, rispetto al futuro del Piemonte, quasi tutto delegato al Recovery Plan, con una presentazione di tantissimi progetti di cui, verosimilmente, verranno finanziati meno di un quinto, se verranno finanziati. Invece non capisco qual è l'idea di sviluppo nei prossimi anni della nostra Regione, da parte della Giunta e della maggioranza che governa il Piemonte. Non ho visto assolutamente niente per il sostegno di chi dovrà ripartire da zero a seguito di questa pandemia.
Parlo soprattutto di un incentivo al microcredito, che ha sempre funzionato in maniera esemplare in questa Regione, dando la possibilità a tantissime persone senza garanzia di mettersi sul mercato, di produrre reddito e di avere un'occupazione stabile e di dare occupazione. Molti si sono anche ingranditi partendo da zero, dando lavoro ad altre persone, con un semplice sostegno economico, senza regalare niente a nessuno, ma dando una possibilità, dando una garanzia dicendo: la Regione ti è vicina e garantisce per te rispetto alla tua idea imprenditoriale. Per noi lo sviluppo passa anche attraverso questo, una maggiore attenzione alle persone e una maggiore attenzione all'ambiente.
Abbiamo visto che, ogni volta che abbiamo ignorato l'ambiente, ci si è poi ritorto contro, con costi maggiori rispetto ai guadagni che si pensava di realizzare. Inoltre, possiamo anche dire - ho sentito anche l'Assessore Marrone, che si è espresso su diversi ordini del giorno - che bisognerebbe guardare prima al bilancio dove sono stati tagliati i capitoli, per esempio sul sostegno alle donne e la tutela materno-infantile, prima di esprimersi sugli ordini del giorno proposti dalle opposizioni.
Esprimiamo una grossa perplessità anche per quanto riguarda gli ordini del giorno che ci sono stati cassati. Purtroppo sono stato uno di quelli che si è visto cassato l'ordine del giorno con una spiegazione da parte dell'Assessore alquanto, mi si permetta, bizzarra.
Il nostro voto sarà, purtroppo, contrario a questo bilancio. Speriamo che questa Giunta possa fare di meglio, soprattutto cambiare realmente passo nel bilancio d'assestamento.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sacco Non vi sono ulteriori iscritti a parlare.
In conclusione, ha chiesto di intervenire il Presidente Cirio; poi metterei in votazione per appello nominale il testo.
Prego, Presidente.



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Cercherò di essere breve, anche perché sto facendo attendere i nostri Sindaci, Presidenti di Provincia e Prefetti perché, come sapete, il venerdì c'è la riunione settimanale, quella con gli Enti locali, per le novità relative alla pagella (venerdì è giorno di pagella per la nostra Regione oltre che giorno di Giunta).
Volevo soltanto intervenire per ringraziare del grande lavoro che è stato fatto, pur nelle mille difficoltà, dall'Assessore Tronzano e da tutti i miei Assessori che, per le varie materie di competenza, sono intervenuti come il dottor Lepri e tutta la struttura, ma anche lei, Presidente Allasia, con la dottoressa Jannelli e tutti gli Uffici del Consiglio regionale.
A questo, si aggiunge un ringraziamento a tutti i Consiglieri regionali: fare il Consigliere regionale nell'ambito del bilancio, cercare di fare bene il proprio mestiere nel momento in cui si redige un bilancio, è sicuramente una cosa non facile in momenti di pace, figuriamoci in momenti di guerra! Soprattutto, figuriamoci in un momento come questo, all'uscita dalla terza fase della pandemia. Dico "uscita" perché i dati di oggi registrano novantasette persone ricoverate in meno negli ospedali del Piemonte, e diciassette in meno in terapia intensiva. Sono dati estremamente importanti. Anzi, sono i dati più importanti, perché i soldi sono importanti, ma prima c'è la vita, prima c'è la salute delle persone.
Dobbiamo pensare, prima di tutto, a garantire la salute delle persone e a vaccinarle il più in fretta possibile, così come stiamo facendo. Ieri abbiamo nuovamente superato il livello delle 22-23 mila somministrazioni.
La prossima settimana sarà da noi il Commissario Figliuolo, con l'impegno ad arrivare alle 30 mila dosi consegnate quotidianamente per le vaccinazioni. Perché non ripartirà prima chi avrà i soldi, ma chi avrà vaccinato più persone e nel più breve tempo possibile. Dunque, la priorità del mondo va in questa direzione. Naturalmente, per fare questo è necessario che le istituzioni continuino nel loro lavoro.
Il bilancio di quest'anno è sicuramente complicato: è un bilancio compromesso da quello che stiamo vivendo; è un bilancio sul quale non credo che possano essere giudicate le sensibilità politiche di una maggioranza.
Le sensibilità politiche di una maggioranza si giudicano nel momento in cui la maggioranza è libera di fare delle scelte, non nel momento in cui un Governo si trova a dover fare i conti con un margine di libertà che già era piccolo per chi ci precedeva al Governo (perché il margine di libertà di utilizzo dei fondi regionali era già basso un tempo), figuriamoci quest'anno! Soprattutto, con un'indicazione che non si può non tenere in considerazione: la Corte dei Conti stabilisce che quest'anno si deve fare un bilancio che garantisca il finanziamento prioritario delle sole spese obbligatorie e indifferibili, oltre che degli interventi richiesti dall'emergenza in corso. Questa è la delibera della Corte dei Conti con cui si prescrive come fare il bilancio quest'anno. Siccome non sappiamo come sarà l'anno in corso, perché non abbiamo idea di quando e di come finirà l'emergenza, le indicazioni sono chiare: si scrive ciò che è obbligatorio e indifferibile; tutto il resto si andrà a modulare nel corso dell'anno.
Non si può solo citare la Corte dei Conti quando fa comodo a una tesi, e non citarla quando fa comodo a un'altra. Quest'anno facciamo un bilancio che è il miglior bilancio possibile nelle condizioni che stiamo vivendo e nel giusto rispetto delle indicazioni della magistratura contabile, che ci dice: "Occhio, in questi anni, in cui avrai minori entrate e le uscite sulla sanità non saranno predeterminate, dal momento che non si sa se ci sarà una quarta, quinta o decima ondata di pandemia, tu devi fare un bilancio di cautela e di prudenza, essendo sicuro, innanzitutto, di pagare i debiti".
Da una parte, abbiamo questo monito importante, che va rispettato e che peraltro condivido; dall'altra, però, dobbiamo pagare i debiti, cari colleghi del Consiglio regionale! A me non interessa guardare gli anni passati, perché il torcicollo non è una malattia caratterizzante la mia attività. Io preferisco guardare avanti.
Se pensiamo che quest'anno paghiamo 450 milioni di euro di ratei sui mutui dal passato e che buona parte di queste risorse sono quei famosi "derivati" che aumentano di decine, decine e decine di milioni ogni anno - sono stati contratti negli anni precedenti e credo che di noi non ci fosse nessuno con un meccanismo per cui si pagava poco all'inizio e poi si schizzava a 450 milioni di euro all'anno - voi capite che con il COVID, con i 450 milioni di euro da pagare, più la quota del disavanzo pluriennale di 107 milioni, abbiamo 557 milioni di debito che incidono su questo bilancio nonostante il COVID. I debiti bisogna pagarli. La Regione deve avere i conti in sicurezza. E, per avere i conti in sicurezza, si pagano i debiti.
Quando si vota un ordine del giorno in maniera contraria, non lo si fa perché non se ne condivida il merito, ma perché devono esserci i margini per operare. E con il COVID, con l'indicazione precisa e cogente dalla Corte dei Conti, con oltre 500 milioni di euro da pagare, schizzati a 100 milioni in più grazie ai derivati scelti da qualcuno in passato, noi abbiamo fatto il bilancio migliore possibile.
Che cosa vuol dire "migliore possibile"? Vuol dire che abbiamo fatto un bilancio che tenga conto di pagare ciò che è obbligatorio, ciò che è necessario. Un bilancio che è stato migliorato in sede di Commissione; al riguardo, ringrazio tutti i Consiglieri per aver dato il loro contributo.
Quando si ottiene un risultato è perché ciascuno, evidentemente, ha offerto il proprio contributo. Ma lo abbiamo fatto anche perché viviamo in un clima d'incertezza nei confronti di quelli che sono gli interventi da parte dello Stato. Nel corso dell'anno moduleremo ulteriormente il nostro bilancio perché magari uscirà un decreto che autorizzerà a rinegoziare il tasso di un mutuo, o uscirà un decreto che autorizzerà ad avere un risparmio nei confronti dello Stato. Insomma, tutte cose che si sapranno strada facendo.
Voi capite che se l'Europa fa un bilancio strada facendo, anche lo Stato farà un bilancio strada facendo. L'ultimo decreto è ancora in fase di modifica adesso; hanno aggiunto dieci miliardi - hanno fatto bene - sul decreto "Sostegni" soltanto negli ultimi giorni.
È necessario fare un bilancio consapevoli che, nel corso dell'anno. lo dovremo andare a modificare, e che man mano che ci saranno risorse dovremo tutti insieme metterle laddove ci saranno le priorità. Le priorità sono far ripartire il nostro Piemonte; far ripartire la nostra gente.
Ho sentito alcune considerazioni sul Recovery Fund. Vi ringrazio, perch per la prima volta il tema del Recovery è stato affrontato ieri sera alle ore 16.30 con il Governo Draghi. Ora, il fatto che altri di voi sappiano già come saranno i meccanismi di finanziamento e come si calcoleranno le priorità, m'induce a pensare che probabilmente qualcuno sa di più dello stesso Governo regionale.
Il Presidente Bonaccini lo aveva chiesto un anno fa al Governo Conte, ma non siamo mai stati coinvolti sulla definizione del Recovery Fund. Il 3 dicembre abbiamo deciso in autonomia, come Regioni - tutte, di destra e di sinistra - di mappare il nostro territorio e, nell'assenza totale d'indicazioni da parte di Roma, di censire quelle che erano le progettualità sui nostri territori, di modo che, nel momento in cui fosse arrivato il meccanismo di priorità, si potessero attuare.
Devo dirvi che ieri il Presidente Draghi ha apprezzato il fatto che le Regioni si siano mosse in autonomia in questa direzione. E ieri per la prima volta è stato fatto un cronoprogramma, che ci vede impegnati già la prossima settimana, Ministro per Ministro, dove la Conferenza delle Regioni andrà a dare nel dettaglio le proprie indicazioni.
Il fatto che la Regione Piemonte abbia censito in modo trasparente corretto ed equilibrato tutte le progettualità, dividendole tra progettualità istituzionali degli Enti locali e progettualità economiche da parte delle organizzazioni di categoria, ci permette oggi di avere una mappa che non è la mappa del Recovery, ma che è la prima fase del Recovery cioè quella di censire realmente i progetti che i territori richiedono.
Questo non vuol dire condividerli prima di averli letti nel dettaglio, ma vuol dire averli raccolti e censiti, perché tutti hanno una provenienza istituzionale, che sia una provenienza da Ente locale o che sia da enti economici.
Ci sarà la seconda fase del Recovery, lo dico, così lo chiariamo. Questo lo faremo e lo stiamo facendo con le Province, perché si entrerà nel merito.
Da Roma dal 14 aprile ci diranno, pezzo per pezzo, come si potranno indicare le priorità e noi parallelamente, insieme con le Province lavoreremo per entrare nel merito dei progetti e indicare quelli che corrispondono a un disegno preciso di priorità che il Governo regionale vuole darsi. È un lavoro che faremo con i territori, come abbiamo fatto finora. Per di più, ieri il Ministro Gelmini, di fronte al fatto che alcune realtà comunali più piccole del Piemonte, tramite ANCI, avevano segnalato la volontà e il desiderio di poter integrare ancora con progettualità, noi riapriremo.
Non è ancora una riapertura formale dei termini, perché era un censimento non era un bando, ma apriremo ancora il censimento fino alla fine della prossima settimana, in modo da permettere anche a quelle realtà territoriali che non avevano presentato le loro istanze nei termini, di poterlo fare.
Così si aprirà la seconda fase, nella quale si entrerà nel merito ed entrando nel merito, lo facciamo con il Governo. Questa linea è condivisa con il Governo, non è la linea della Regione Piemonte, ma è il percorso che abbiamo voluto fare, in maniera da censire da una parte e mappare e successivamente, non appena il Governo.
Lo dico con un esempio pratico, di modo che sia chiaro a tutti: quando il Governo ci chiederà quali sono le priorità dei nostri Enti locali, in base a tutti i progetti che sono stati presentati a noi, saremo in grado già di dire che, ad esempio, sulla sicurezza ambientale, sulla sicurezza idrogeologica e sulle strade c'è una maggior richiesta da parte dei Comuni.
Di conseguenza, di tutte queste mappature andremo a prendere la quota che si riferisce a questa direzione di spesa e trasferiremo tale esigenza al Governo.
Il Governo, all'interno delle nostre richieste - me lo auguro, ma il Presidente Draghi si è impegnato a farlo - e negli stanziamenti, terrà conto delle esigenze e quando questi stanziamenti ripioveranno sui territori, verranno messi a bando in quella direzione. Credo che questo voglia dire fare programmazione.
È la prima volta - mi dicono tanti Sindaci - che si fa un censimento vero anche perché ciò che non può essere finanziato nel Recovery.
È difficile che la bocciofila del piccolo Comune sarà finanziata nel Recovery, ma un Sindaco che ce l'ha come esigenza, fa bene a poterlo dire a qualcuno, come credo che un'Amministrazione regionale debba farsi carico del fatto di saperlo. Poi si apriranno i FESR con lo sviluppo regionale, il Fondo Sociale Europeo.
Quest'Amministrazione regionale ha condiviso un accordo di partenariato e mentre FSE e FESR nella scorsa programmazione valevano un miliardo e 800 milioni, in questo settennato varranno due miliardi e 700 milioni.
Quest'accordo di partenariato lo chiudiamo ad aprile e lo firmeremo entro fine anno, così come questa mappatura e questo censimento di tutti i progetti ci servirà perché ciò che non potrà andare nel Recovery, potrà andare in quella direzione. E ciò che non potrà andare nel Recovery e in quella direzione, rimarrà in ogni caso nell'ambito della prospettiva chiara che un governo regionale deve avere. È un lavoro che le Province hanno molto apprezzato, tant'è che con loro adesso entreremo nel dettaglio per fare programmazione.
Pertanto, chiedo soltanto che su questo ci sia una grande unità, perché il Recovery capita una volta sola, i fondi europei potenziati di questa programmazione capitano una volta sola e non si può avere colore politico nel dire quali sono le esigenze di una Regione. Perché noi abbiamo voluto sentire tutti, accogliere tutti e raccogliere e censire tutti? Per non dare aprioristicamente un'impronta politica, che sarebbe stata sbagliata.
Nello stesso tempo, credo che nei passaggi a venire il mio impegno sarà quello di coinvolgere. in Consiglio regionale e negli organismi che sono più competenti a farlo, nel poter stabilire adesso in questa mappatura quali sono le priorità, che però posso stabilire solo non appena il Governo mi spiega il metodo. E, ripeto, il metodo è stato comunicato per la prima volta alle Regioni italiane ieri pomeriggio, alle ore 16.30. Per un anno le Regioni italiane hanno lavorato in autonomia. Ecco quello per cui noi oggi dobbiamo impegnarci tutti insieme.
Concludo, perché credo di averla già fatta fin troppo lunga. Ripeto solo la frase che ho detto prima, che credo però sia la più corretta. Nell'anno della pandemia, nell'anno del giusto monito da parte della Corte dei Conti nell'anno in cui schizzano i derivati - è il primo anno che da 400 diventa oltre 500 milioni di euro la somma che bisogna pagare per i debiti del passato - il bilancio che proponiamo ai piemontesi è il bilancio migliore possibile, con la disponibilità assoluta da parte di tutti a integrarlo in corso d'anno, per far sì che nessuno in Piemonte possa rimanere o continuare, ancor peggio, a rimanere indietro.
Grazie mille a tutti.



PRESIDENTE

Grazie, Governatore.
Do atto che, ai sensi dell'articolo 90, commi 1 e 3 del Regolamento Interno del Consiglio regionale, come già comunicato nella seduta dell'8 aprile 2021, gli importi dell'articolo 1 sono stati sottoposti al coordinamento nei termini di cui nella nota letta in via preliminare nell'approvazione del medesimo articolo, al fine del necessario recepimento delle variazioni apportate a seguito di emendamenti approvati all'articolo 2. Gli allegati 1, 2 e 3 all'articolo 2 del disegno di legge, nonché gli allegati di cui all'articolo 3 sono stati sottoposti al coordinamento nei termini di cui alla nota letta in via preliminare all'approvazione dei medesimi articoli 2 e 3, al fine del necessario recepimento di tali allegati e delle variazioni apportate a seguito degli emendamenti approvati all'articolo 2.
Do inoltre atto che, ai sensi dell'articolo 90, commi 1 e 3 del Regolamento interno dell'allegato A, l'articolo 9 dev'essere sottoposto al coordinamento al fine di recepire le necessarie variazioni degli importi di finanziamento delle leggi regionali ivi indicate a seguito dell'approvazione degli emendamenti approvati all'articolo 2.
L'allegato A nella sua versione coordinata è reperibile sulla intranet consigliare nel supporto sedute istituzionali in corrispondenza delle sedute odierne.
Procedo alla votazione, per appello nominale, del disegno di legge n. 129.
Il numero legale è ventisei.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Con questa votazione, si è concluso l'ordine dei lavori previsto.
Vorrei ringraziare e associarmi a tutti i ringraziamenti che sono già stati rivolti a tutti i dipendenti, i funzionari, i dirigenti, i direttori e aggiungo anche il dottor Davide Balena, che viene strattonato dalla maggioranza e minoranza, dalla Giunta e, soprattutto, dal sottoscritto, per il lavoro fin qui svolto.
Con questo, posso chiudere i lavori odierni. Ringrazio soprattutto del lavoro e della pazienza che ci hanno concesso i nostri dipendenti del Consiglio regionale.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 13.35)



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