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Dettaglio seduta n.12 del 24/09/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.04)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Approfittando della presenza di qualche esponente della Giunta (non capita così spesso di avere qualche Assessore in aula), cogliamo l'occasione per chiedere un'informativa. Mi riferisco, in particolare, all'Assessore Icardi. Buongiorno, Assessore. Abbiamo letto l'esito della sentenza del Consiglio di Stato rispetto alla gara per i vaccini e abbiamo appreso la sua posizione in merito all'utilizzo delle gare per la fornitura dei farmaci. Vorremmo, quindi, avere conferma della sua posizione e dell'intenzione di utilizzare questo strumento anche in futuro considerando il risparmio - come è stato riportato dai giornali - dovuto proprio al fatto di avere utilizzato la procedura e sapendo che la persona che si è occupata delle procedure di gara nella scorsa legislatura non occupa più il suo posto in Assessorato.
Approfittando della sua presenza, vorremmo capire come intende proseguire quest'attività e con quali modalità, anche alla luce della recente sentenza.



(Commenti del Consigliere Ravetti)



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, se è sullo stesso argomento le chiedo di proseguire e arrivare alla commemorazione. Successivamente alla commemorazione, seguiamo l'iter della seduta.



PRESIDENTE

Sospendiamo la questione e arriviamo alla commemorazione.


Argomento: Commemorazioni

Commemorazione dell'ex Consigliere regionale Professore Avvocato Carlo Federico Grosso


PRESIDENTE

È scomparso, il 24 luglio scorso, all'età di 81 anni, il Professore Avvocato Carlo Federico Grosso, Consigliere regionale e Vicepresidente del Consiglio nella V legislatura. Nato a Torino il 14 novembre 1937, è stato docente universitario negli Atenei di Urbino e Genova e a Torino, dove è stato professore ordinario di diritto penale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino, dal 1974 al 2007, di cui è stato nominato Professore emerito.
Carlo Federico Grosso è stato uno dei più noti penalisti italiani, autore di numerose pubblicazioni di diritto penale e nel 1994 componente del Consiglio Superiore della Magistratura, di cui è stato Vicepresidente.
È stato Consigliere al Comune di Torino dal 1980 al 1990 e Vicesindaco dal 1983 al 1984.
Nel 1990 è stato Consigliere regionale, nella Circoscrizione di Torino nella lista del Partito Comunista Italiano. È stato Vicepresidente del Consiglio fino al 1992 e componente della Commissione bilancio, sanità e della Commissione permanente adempimenti della legge 142/1990.
Negli anni 1998 e 2001 è stato Presidente della Commissione ministeriale per la riforma del Codice Penale e Presidente della Commissione amministrativa d'indagine in materia di doping, istituita presso il Ministero per i Beni Culturali.
Coloro che hanno conosciuto Carlo Federico Grosso lo ricordano per la sua grande onestà e umiltà intellettuale, nell'essere professore, avvocato libero professionista, per il suo forte senso delle Istituzioni e dei valori della democrazia e della partecipazione.
Ai funerali, che si sono svolti venerdì 26 luglio, hanno partecipato, in rappresentanza della Regione, il Presidente Alberto Cirio, il Vicepresidente del Consiglio Mauro Salizzoni e i Consiglieri regionali Sergio Chiamparino e Alberto Avetta. Era presente il Presidente dell'Associazione fra Consiglieri regionali già facenti parte del Consiglio regionale del Piemonte, Luciano Marengo.
Alla moglie, signora Fernanda, e al figlio Enrico desidero rinnovare, a nome dell'Assemblea regionale, le più sentite condoglianze e i sensi della nostra più sincera vicinanza.
Invito i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del già Consigliere regionale e Vicepresidente Carlo Federico Grosso.



(L'Assemblea osserva un minuto di silenzio)



PRESIDENTE

Il Consiglio è sospeso.



(La seduta, sospesa alle ore10.10 riprende alle ore 10.13)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g. (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
In IV Commissione abbiamo svolto una discussione e un confronto sull'edilizia sanitaria, e abbiamo avuto modo di incontrare l'Assessore Icardi e di raccogliere il suo punto di vista sulla Città della Salute di Novara e di Torino. Sapevamo dell'incontro che l'Assessore stesso aveva qualche giorno dopo a Roma su questo tema così fondamentale, che ovviamente non riguarda soltanto Torino e Novara, ma l'insieme della rete ospedaliera del Piemonte.
Per questa ragione, Presidente, noi vorremmo chiedere all'Assessore Icardi se oggi può, qui in aula, fare delle comunicazioni in tal senso.
Vista l'importanza dell'argomento potrebbe essere questa l'occasione per riflettere tutti insieme, aprendo un dibattito sull'opportunità dell'edilizia sanitaria, non soltanto nelle zone dove c'è stata una progettualità e una programmazione da tempo tra i vari soggetti interessati alle decisioni complessive, ma anche in quei territori dove questo confronto non è ancora avvenuto. Potremmo proprio sollecitarlo da questi banchi.
Per questo motivo, Presidente, siamo a chiederle la possibilità di comunicazioni in Aula da parte dell'Assessore.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Dagli organi di comunicazione siamo venuti a conoscenza di un viaggio visita, al contempo descritto di piacere, ma insieme anche di lavoro, in Liguria, regione con noi confinante, da parte della Giunta e del Presidente, per ragionare di sinergie che le due Regioni possono mettere in atto per un vantaggio reciproco.
Visto che si tratta di temi - questo ovviamente l'abbiamo saputo dagli organi di comunicazione ed è per questo che chiediamo che venga fatta una comunicazione in questa sede - nevralgici per la Regione, cioè di sanità di infrastrutture, di turismo, di agricoltura e di scuola, in pratica il vero core di interesse di questo Consesso regionale, siamo qui a chiedere che, se non il Presidente che oggi non vedo qui presente, ma quanto meno l'Assessore che presiede la relazione con gli altri Consiglieri regionali possa darci conto di quanto è emerso e di quali siano gli sviluppi che presumo, possono esserci da questo tipo di incontro e da questo tipo di sinergia, al di là dello scambio di regali di pesto e di Barolo, dove senz'altro è il Presidente della Liguria a guadagnarci, rispetto a quanto abbiamo fatto noi.
La ringrazio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Cogliendo la presenza dell'Assessora alla cultura oggi in aula, penso che avrete letto tutti della polemica che ha investito il Museo del Cinema e che ha portato, nella giornata di ieri, alle dimissioni del suo Presidente.
Visto che oggi sui giornali emergono alcuni aspetti, a mio giudizio anche preoccupanti, nel senso che uno dei candidati alla carica di Direttore dice virgolettato - "che vi sia una questione di bandi farlocchi o che la società che si è occupata di fare la selezione abbia rivolto a lui, nel colloquio, domande oggettivamente non inerenti al percorso e alla carica di Direttore", pensiamo alla realizzazione di un autogrill, (questa è una delle cose che oggi lei può leggere sui giornali) e, visto che c'è l'Assessora in aula, ci sembrava alquanto particolare la sua posizione.
Prima o poi l'Assessora Poggio su questo tema vorrà dire qualcosa. Si è espressa l'Assessora Leon del Comune di Torino. Questa è una scelta, quella del Direttore, che noi come Regione subiamo. Ci va bene? Siete d'accordo che il percorso culturale, scientifico e professionale del dott. Toffetti faccia questa fine, alla luce di una messa all'angolo, da parte del Comune di Torino, di una figura come questa che, di fatto, sceglie di andare via proprio perché non si trova più nelle condizioni di lavorare? Capisco che un Assessore che arriva da un altro Comune possa non conoscere fino in fondo le potenzialità del Museo del Cinema di Torino, però è oggettivamente una realtà, grazie all'intervento di questa Regione negli anni passati, simbolo, dal punto di vista della cultura, proprio quella cultura di cui parlava l'Assessora in Commissione; per cui non solo grandi eventi, ma anche luoghi fisici che rappresentano una storia e un percorso.
Forse il nostro Museo del Cinema è uno di quelli che è riuscito a darsi maggiormente un'ulteriore vocazione.
Per cui questo motivo, Presidente, chiedo questa informativa e questa possibilità di sapere che cosa pensa l'Assessora regionale alla cultura perché non possiamo permetterci che una realtà come questa venga gestita in questo modo.
So che il collega Valle - e lo ringrazio - ha fatto l'accesso agli atti quindi cercheremo di capire anche come minoranza che cosa è accaduto, per per noi diventa importante, da questo punto di vista, sapere che tipo di governance e che tipo di attenzione vogliamo esercitare su questa materia.
Detto questo mi auguro, visto che ci aspettano numerose ore di Consiglio che gli Assessori fino ad ora interpellati da me e dai miei colleghi abbiano tempo di farsi un'idea delle materie di cui abbiamo chiesto un approfondimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, prima di chiedere un'aggiunta all'o.d.g. odierno posso chiedere la presenza dell'Assessora Chiorino, se è possibile? Potete invitarla a rientrare, perché si tratta di una vicenda grave, quella dei lavoratori dell'Embraco, e visto che lei e il Presidente Cirio sono stati presenti.
Ecco, c'è il Presidente, va bene così, se il Presidente ascolta mi fa un gran piacere.
Come lei sa, ieri è successo un fatto molto, molto grave.
Nel pomeriggio di ieri, all'ex Embraco di Riva di Chieri la proprietà, la Ventures, ha annunciato la rottura dei rapporti con i sindacati e rinviato ancora l'avvio della produzione.
Si parla di iniziare a lavorare davvero solo a novembre e non, come dicevano i lavoratori al Presidente Cirio, a fine settembre come era previsto dall'accordo anche con il Ministero.
Ricordo brevemente, solo per i colleghi, la vicenda.
Alla fine del 2017, la Whirlpool, casa madre dell'Embraco, decide di lasciare Riva e di trasferire la produzione di compressori per frigoriferi in Slovacchia. Più o meno i 500 dipendenti evitano il licenziamento solo grazie, come sapete bene, agli scioperi, alle manifestazioni, ai cortei e agli incontri. Insomma, la vicenda diventa mediatica, il clima si scalda e come sapete, anche grazie a quell'accordo chiuso con il Ministero dello Sviluppo Economico, le nubi sembrano allontanarsi. Alcuni ottengono incentivi per lasciare l'azienda e intanto subentra Ventures, che rileva lo stabilimento con 411 lavoratori, in accordo con i sindacati e il Ministero.
Si annunciano, di fatto, due anni di cassa integrazione, quindi dal 2018 con la speranza di tornare in fabbrica. Nascono nuovi progetti, ma rientrano in azienda 187 persone. Perché? Perché, in realtà, mancano linee produttive, come bene diceva l'Assessore Chiorino - quando ci troveremo d'accordo, di sicuro, avrete tutto il sostegno delle opposizioni. Quindi di fatto, i lavoratori sono truffati due volte. Ora i sindacati, pensate osano protestare, e l'azienda cosa fa? Si offende. Si offende, perch questi lavoratori hanno osato ricordare che c'era un accordo che andava rispettato. E allora che cosa decidono, Assessore Chiorino? Un fatto secondo me gravissimo, che meriterebbe una presa di posizione e, se possibile, un'informativa in Aula. Decidono ieri di dire che non parleranno più con loro e che puniranno qualsiasi tipo di sciopero che lede la loro attività imprenditoriale. Davvero non sappiamo di che cosa stanno parlando.
In realtà, come lei sa, non c'è alcuna chiarezza sui progetti industriali dell'azienda. L'anno scorso hanno presentato un piano garantito dal Ministero ed Investitalia con prodotti da industrializzare e sostenibilità finanziaria, ma ora sembra che viaggino dentro all'azienda solo dei motorini, che tra l'altro non sono l'oggetto del core-business, che dovrebbero essere quei robottini che puliscono il fotovoltaico.
Se fosse vera la prima ipotesi, bisogna trovare soluzioni con un intervento diretto del pubblico nelle quote azionarie; se fosse, invece, vera la seconda, si deve intervenire subito per trovare soluzioni alternative per difendere i lavoratori ed evitare il dramma della perdita di centinaia di posti di lavoro. Ma per intervenire ovviamente serve credibilità e, come la Regione ha detto l'altro giorno davanti ai cancelli, questa credibilità ci deve essere dall'inizio alla fine. E la responsabilità sociale dell'impresa, soprattutto davanti a delle istituzioni e soprattutto davanti a due firme come quella del Ministero ed Investitalia, credo che ci debba essere anche davanti a tutta l'opinione pubblica. Per questo se l'Assessora Chiorino o il Presidente Cirio vorranno prendere la parola, ne saremmo grati. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello

Grazie, Presidente.
Su questo ordine dei lavori, nella convinzione che tutte le richieste di informativa degli esponenti delle minoranze non siano assolutamente pretestuose, strumentali e dilatorie, ma siano, invece, dovute ad una particolare coincidenza di affollamento di gravi fatti di cronaca negli ultimi due giorni, suggerirei a tutela dell'ordine, del mantenimento e del rispetto dell'ordine dei lavori di questa seduta, che è stata approvata dalla Conferenza dei Capigruppo, di dare la massima disponibilità, com'è giusto, a tutti i Consiglieri di minoranza ad approfondire nella sede opportuna, cioè le Commissioni competenti, tutte le gravi ed assolutamente serie questioni poste, in modo che così non sia sacrificato l'approfondimento e il dibattito. Dall'altra parte, invece, suggerisco alla Presidenza come metodo di lavoro di proseguire con l'ordine previsto in convocazione - e questo lo dico anche per prevenire futuri interventi con richieste analoghe - magari dando la disponibilità di un membro dell'Ufficio di Presidenza di raccogliere, mentre proseguiamo con i lavori tutte le richieste di approfondimento che verranno presentate, ma non con interventi in Aula. Questo perché, in caso contrario, rischiamo di non cominciare nemmeno.
Per cui suggerisco questo metodo di lavoro e penso che si possa procedere oltre. Se invece persistono altre richieste di modifica, per evitare altre informative come quella del Consigliere Grimaldi - che, invece di chiedere l'informativa su Embraco, ha dato un'informativa su Embraco di diversi minuti - propongo come Capogruppo di maggioranza di fare una votazione. Se non serve, andiamo avanti così; se invece proseguono richieste di modifica anticipo, Presidente, che chiedo una votazione per proseguire come metodo sull'ordine dei lavori che era stato stabilito nella riunione dei Capigruppo e iniziare i lavori. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intanto una premessa, giusto per affrontare meglio questa settimana. Nella riunione dei Capigruppo non si è deciso nulla. Qualcuno ha deciso; non è che abbiamo deciso insieme nella Capigruppo: qualcuno, non all'unanimità, è uscito fuori con delle decisioni. Quello che le chiediamo, Presidente, è che, rispetto alla richiesta di informativa in aula, ci si esprima richiesta per richiesta e francamente, dato che sono richieste differenti anche con una dichiarazione di voto a favore e una contraria, come è nella prassi. Altrimenti non si capisce la ragione per cui su argomenti così importanti non ci si possa confrontare e si rimandi la discussione, non abbiamo capito bene quando. Siccome non c'è una programmazione delle Commissioni, non essendoci dei disegni di legge e delle proposte di legge all'o.d.g. delle Commissioni e, non essendoci un calendario predefinito diventa un po' complicato riuscire a capire, rispetto a questi argomenti così importanti - lo dico a vantaggio dei piemontesi - quando si potrà affrontare questa discussione. Per cui noi siamo convinti dell'importanza e dell'opportunità di discutere in quest'Aula.
Però vorrei che il Presidente Cirio non fosse distratto, perché la discussione è importante. Capisco che il dialogo con i suoi Assessori prevalga sulle comunicazioni delle opposizioni e che il viaggio in Liguria non sia stato fatto insieme, però avevo intenzione di esprimermi. Quindi per rispetto dei lavori di quest'Aula, siccome il Presidente Cirio, ad essere onesti, in questa prima fase non è sempre presente ai lavori dell'Aula - perché, come è normale che sia, all'inizio soprattutto, il Presidente deve costruire relazioni con il Piemonte e non soltanto con il Piemonte - quando c'è, per lo meno se per favore gli Assessori evitano di distrarlo, per noi è molto meglio.
Quindi, Presidente Allasia, le chiediamo di poterci esprimere su queste richieste di comunicazioni in aula, che noi riteniamo molto importanti - e non riuscire nemmeno a metterle in agenda ci sembra inopportuno. Non le rifaccio l'elenco, che lei ha già.
Non venga incontro alle opposizioni, vada incontro ai piemontesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Magliano, sull'ordine dei lavori.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Rispetto all'intervento del collega Marrone, almeno per quanto riguarda la mia informativa, io considero una non risposta un fatto politico: non dire nulla sulla questione è un fatto politico. Non esprimersi su un tema di cui tutti oggi parlano, su una questione di rilevanza importante, ed anche dire "decida il Consiglio Amministrazione del Museo del Cinema", è una scelta politica. Sono d'accordo con la scelta? Non sono d'accordo con quella scelta? Faremo una valutazione come Giunta, se la procedura di selezione è andata secondo quanto prestabilito? Uno dei partecipanti dice qualcosa di particolare? Anche il silenzio è un fatto politico, su alcune scelte. Nel caso in cui non venissero concesse le illustrazioni, anche in questo caso si tratterebbe di un fatto politico; e nel caso in cui non si riesca a parlarne oggi, ma si rilasciasse un comunicato stampa su cosa pensa la Giunta e l'Assessore di riferimento su questo tema, si tratterebbe, invece, di una mancanza di rispetto nei confronti di un Consiglio regionale legittimamente eletto e composto da persone che hanno preso voti per essere qua, mentre qualcuno che invece in questo momento è in Giunta voti non ne ha presi. Quindi, dovrebbe rispettare l'aula discutendone in Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Giaccone, sull'ordine dei lavori.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Per replicare al collega Marrone; faccio una considerazione di natura anche funzionale: non è mai capitato che in aula, dal momento dell'insediamento, ci fosse uno schieramento così completo di Assessori e del Presidente stesso. Lo dico assolutamente senza polemica; sono contento che il Presidente Cirio sia giro sul territorio per promuovere la Regione e per sciogliere i nodi importanti di fronte ai quali ci troviamo, per oggettivamente, ci sono state circostanze in cui c'era la presenza di due/tre Assessori.
Vista la richiesta di discutere argomenti che ne coinvolgono parecchi e, in particolare, la comunicazione che ha chiesto il nostro Gruppo riguarda un tema generale, su cui dovrebbero intervenire cinque o sei Assessori diversi e visto che c'è il Presidente, approfitterei di questa opportunità, ripetendo ancora una volta che sono molto favorevole e lo siamo tutti, al fatto che il Presidente presidi il territorio in maniera così capillare, ogni giorno.
Per rispondere al Consigliere Marrone e per confermare la richiesta di comunicazione, e non solo quella del nostro Gruppo, ma anche quella degli altri colleghi.



PRESIDENTE

Grazie, collega Giaccone.
Ringrazio la presenza di tutti gli Assessori e del Presidente Cirio per l'attenzione che stanno dando ai lavori d'aula.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Come dicevo, all'articolo 56, sulle Comunicazioni della Giunta, si dice che "All'inizio di ogni seduta, dopo le Comunicazioni del Presidente del Consiglio, ha facoltà di parlare per comunicazione al Consiglio il Presidente della Giunta o un Assessore da lui delegato. Su tali comunicazioni, ogni Consigliere può chiedere chiarimenti intervenendo una volta sola per non più di cinque minuti.". Qui il dubbio di Marrone, che dice: "Possiamo votare queste richieste?". "Ma, fate voi. Sì e noi." - come diceva il Consigliere Ravetti - ".siamo disponibili, se volete, addirittura a votare su delle richieste di comunicazioni che la Giunta può dare volontariamente".
Dico una cosa in più, Presidente: Marrone ci dice di andare in Commissione. No, perché le richieste di comunicazioni sono in aula - le ho appena lette - e, secondo me, è bene che vengano rese in aula. Facciamo una proposta unica che, secondo me, il Presidente Cirio dovrebbe accettare; nel comma successivo si legge: "Tre Consiglieri o il Presidente di un Gruppo possono chiedere che sulle comunicazioni della Giunta si apra la discussione. In tal caso, il Consiglio decide se e quando svolgere tale discussione. Può altresì decidere che la discussione si svolga in Commissione".
Le facciamo una proposta incredibile! Lei ci riporti le comunicazioni noi come minoranze siamo tutti disponibili a rinviare la discussione generale in Commissione; fateci vedere che, in qualche modo, c'è la possibilità da parte del Consigliere o della Consigliera che vi ha chiesto le comunicazioni di poter replicare e, dall'altra, una Comunicazione della Giunta, anche solo di cinque minuti, come dicevano i Consiglieri Magliano e Giaccone poc'anzi, almeno per capire l'orientamento. Perché, non so se lei ha capito: noi in Commissione non ci vediamo, perché avete deciso di azzerarle! In Capigruppo facciamo la programmazione e ci azzerate la Capigruppo per mettere cinque Consigli notturni! Leggiamo tutto sui giornali! Oh, scusate se l'opposizione vi chiede su un tema che non sia un'intervista giornalistica di dirci qual è l'orientamento della Regione! È così strano? Ripeto, non vogliamo aprire la discussione generale, ma siamo disponibilissimi a parlarne in Commissione, ma le comunicazioni la Giunta le può sempre dare in qualsiasi momento, così come noi adesso possiamo chiedere, invece, l'iscrizione all'ordine dei lavori di altri punti e gliene dico uno: io voglio l'iscrizione all'o.d.g. del mio ordine giorno sulle mense. Su questo siete contrari? Voterete contro. Siete favorevoli? Voterete a favore. Secondo me è così l'interpretazione del Regolamento che ha davanti.



PRESIDENTE

Grazie.
Il Regolamento non si interpreta, si applica. La Giunta non ha espresso la volontà rendere alcuna comunicazione.
La parola alla Consigliera Frediani, sull'ordine dei lavori.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ovviamente, intervengo a sostegno di quanto già detto dagli altri Consiglieri.
Chiedo la possibilità di ricevere le comunicazioni rispetto ai temi che abbiamo portato in aula. Questo anche per dare un segnale ai piemontesi non vorremmo che i piemontesi pensassero che il Consiglio regionale è pronto a applicarsi su una questione come quella del referendum chiesto da Salvini, mentre ignora altri temi che, invece, sono di fondamentale importanza, come temi relativi al lavoro, alla sanità, alla cultura. Credo convenga un po' a tutti noi dare un segnale forte ai cittadini, che ci guardano e ci seguono anche in rete. Credo importante far capire che il nostro impegno è mirato soprattutto a risolvere i problemi che tutti i giorni interessano i cittadini.
Oggi è veramente un panorama inedito vedere la Giunta quasi al completo; non era mai successo di vedere i banchi così pieni fin dal giorno dell'insediamento, credo. Come opposizioni, vogliamo cogliere questa opportunità e dare l'opportunità anche a tutti i cittadini piemontesi di sapere che cosa pensi la Giunta rispetto ai temi veramente importanti che abbiamo posto.
Non abbiamo altre opportunità questa settimana, perché per l'appunto la programmazione della Capigruppo è stata azzerata e non sappiamo quando si riuniranno le Commissioni.
Tra l'altro incombono gli appuntamenti sul bilancio. Sappiamo che le tempistiche, anche rispetto alla discussione sul bilancio, saranno sempre più impellenti ed urgenti: vorremmo dare un segnale forte ai piemontesi e indicare che le nostre attenzioni sono soprattutto rivolte ai problemi veri e reali dei cittadini.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Come componente del Gruppo della Lega e della maggioranza prendiamo atto delle legittime richieste dei colleghi, ma pensiamo di poterne discutere e spostarle in Conferenza dei Capigruppo. I nostri Assessori hanno già dato ampia disponibilità a relazionare nelle varie Commissioni: mi sembra sia quello il luogo giusto per discutere di queste legittime richieste.
Dobbiamo rispettare l'o.d.g. ed entrare nel merito dello stesso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Vorrei intervenire sulla proposta del collega Preioni.
Accettiamo di interrompere i lavori del Consiglio per convocare una Conferenza dei Capigruppo in cui programmare le Commissioni e inserire le richieste di comunicazioni degli Assessori, insieme ai Presidenti delle Commissioni. Valuti il Presidente.
Credo che il Consigliere Prioni ci abbia offerto un'opzione sulla quale noi siamo disponibili al confronto, ragione per cui se vuole interrompere i lavori d'aula cerchiamo di trovare un'intesa in Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ravetti L'audio non è eccellente, ma non mi è parso di sentire dal Consigliere Preioni questa richiesta.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

La richiesta del Consigliere Preioni era una proposta che noi accogliamo.
Ci sembra doveroso dare risposta alle opposizioni che hanno il diritto di chiedere informative e cercare di pianificare al meglio i lavori per dare anche delle certezze rispetto alle risposte che aspettiamo.
Per evitare di perdere ulteriore tempo l'ideale è proprio convocare una Conferenza dei Capigruppo e cercare di stabilire insieme un calendario per pianificare l'attività nei prossimi giorni e non sottrarre altro tempo all'importante discussione che abbiamo oggi in Aula.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
Proseguiremo con le votazioni dell'inserimento delle cinque proposte relativamente ai vaccini, all'edilizia sanitaria, visita in Liguria e ai lavoratori dell'Embraco e Museo del Cinema.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Presidente, ho capito il suo orientamento. Il suo orientamento è che, per quanto le informative e le comunicazioni siano volontarie, il fatto che noi le richiediamo - secondo lei - è un inserimento di punti dell'o.d.g. e quindi ci siamo tolti la possibilità - secondo lei - dell'articolo 58 secondo cui ogni Capigruppo può chiedere l'inserimento di nuovi punti all'o.d.g.
Avendo richiesto anche l'inserimento dell'ordine del giorno sulle mense le chiederei, visto che tanto le comunicazioni non possono essere fornite, di non votare sull'inserimento dell'ordine del giorno sull'Embraco perché sono sicuro che l'Assessora Chiorino verrà riferirci in Commissione; chiederei invece, la votazione sull'inserimento dell'ordine del giorno sulle mense già depositato.
Nel Regolamento c'è scritto che "la richiesta di iscrizione di punti non previsti nel programma o nel calendario definito ai sensi dell'articolo 13 deve fare riferimento a fatti o eventi che si siano verificati dopo la definizione dell'o.d.g. della seduta", così come è nel caso in questione.
Se è possibile, visto che riducete a un Consigliere la possibilità di inserimento, chiederei questo.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Sa che la Presidenza è di ampie vedute, ragion per cui possiamo anche concedere di cambiare il punto sui lavoratori dell'Embraco con quello sulle mense. Metterei in votazione l'inserimento del punto all'o.d.g. uno alla volta. Le dichiarazioni di voto le avete già fatte nella proposta, se poi volete entrare nelle dinamiche ostruzionistiche, va benissimo, ma avete già espresso la volontà nella proposta di votare a favore. Metterei al voto la prima proposta di inserimento all'o.d.g., cioè l'ordine del giorno della Consigliera Frediani sui vaccini. Interrompo la votazione, abbiate pazienza, ma è un sistema obsoleto, è già in programma un cambiamento del sistema nei prossimi periodi.
Indìco la votazione palese sulla richiesta avanzata dalla Consigliera Frediani.
Il Consiglio non approva.
Passiamo alla richiesta avanzata dal Consigliere Ravetti.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta avanzata dal Consigliere Ravetti.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passerei alla successiva richiesta del Presidente Giaccone, votazione sempre per appello nominale.
Indìco la votazione nominale sulla richiesta avanzata dal Consigliere Giaccone.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla richiesta del Presidente Grimaldi, sempre per appello nominale, penso.



GRIMALDI Marco

Ai sensi dell'articolo 74, chiedo.



PRESIDENTE

Non era necessario, ma grazie.



GRIMALDI Marco

Ho impiegato tre secondi in più.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale sulla richiesta avanzata dal Consigliere Grimaldi.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione nominale sulla richiesta avanzata dal Consigliere Magliano.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Referendum abrogativo e consultivo

Esame proposta di deliberazione n. 10 relativa a "Richiesta di referendum abrogativo, ai sensi dell'articolo 75 Costituzione e dell'articolo 29 della Legge 25 maggio 1970, n. 352 'Norme sul referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo', abrogazione parziale delle disposizioni in materia elettorale contenute nel D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 con particolare riferimento agli articoli 1 commi 2, 3 e 4; 3 comma 2; 4 comma 2; 14 comma 1; 17 comma 1; 18 bis commi 1, 1 bis, 2 bis, 3, 3.1, 3 bis; 19 commi 1, 2, 4, 5; 20 comma 1; 21; 22 commi 1, 2; 24 comma 1; 30 comma 1; 31 commi 1, 2, 3, 4, 5; 48 comma 1; 53 comma 1; 58 comma 2; 59 bis commi 1, 2; 68 comma 3; 69; 71 comma 1; 77 comma 1; 81 commi 2, 3; 83; 83 bis; 84; 85; 86 commi 1, 2; 106 comma 1; D.Lgs. 20 dicembre 1993, n. 533; articoli 1 commi 2, 2 bis, 2 ter, 4; 2; 9 commi 2 4, 4 bis; 10 commi 5 e 6; 11 commi 1, 3; 14 commi 1, 2; 16 comma 1; 16 bis 17; 17 bis; 19 comma 2; Legge 27 maggio 2019, n. 51, articoli 3 commi 1, 2 e Legge 3 novembre 2017, n. 165, articoli 3 commi 1, 2, 6 relativamente all'attribuzione dei seggi con metodo proporzionale nei Collegi plurinominali per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica" (Richiesta di rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Prima di passare al punto successivo, quindi alla trattazione delle delibere che vanno a richiedere un referendum abrogativo, cosa peraltro accaduta una sola volta in cinquant'anni nella storia repubblicana (ma su questo torneremo dopo), volevo richiedere il rinvio in Commissione del provvedimento, ai sensi dell'articolo 93, comma 2.
Questa delibera non è stata trattata in Commissione, lo sappiamo. Il Regolamento non prevede la trattazione in Commissione in modo diretto.
Infatti, quando si parla di articolo 75 della Costituzione, e quindi di richiesta di referendum, ne demanda la questione direttamente all'Aula.
Tuttavia, lo stesso articolo 93, al comma 2, prescrive che, qualora ci sia una richiesta, il documento può essere rinviato all'esame della Commissione.
A nostro avviso è utile, perché è una cosa che stata presentata un po' all'ultimo, in una Conferenza dei Capigruppo.
In altre Regioni, invece, con un Regolamento diverso, si è discusso prima in Commissione e ora sta approdando in Aula.
Per questo motivo, chiediamo il rinvio in Commissione, per mantenere almeno una forma di trattazione e di dialogo che sia il più possibile corretta ed esauriente. Perché sappiamo che in Commissione si riesce a lavorare in modo più compiuto ed efficiente che in Aula.



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi, su che argomento intende intervenire?



GRIMALDI Marco

Possiamo intervenire uno per Gruppo su questa richiesta, ai sensi dell'articolo 93, comma 2, e dell'articolo 71, comma 5: ognuno di noi pu intervenire su questa richiesta.



PRESIDENTE

Per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Sul timer c'è scritto "settanta minuti": se vuole parlo per settanta minuti. Se mette il timer parlo per tre minuti.



PRESIDENTE

La ringrazio.



GRIMALDI Marco

Ci può dire solo dov'è scritto?



PRESIDENTE

Glielo cito, così può inventare.; non dovrebbe inventare discussioni in Consiglio, comunque, a suo giudizio politico.
L'articolo 69, comma 4, recita: "Gli interventi di carattere procedurale e incidentale nonché le richieste di delucidazioni di cui all'articolo 55 quelle di carattere pregiudiziale, sospensivo e preliminare di cui all'articolo 71 e quelle di non passaggio al voto di cui all'articolo 87 comma 3, non possono superare i tre minuti".
Grazie.
Presidente Grimaldi, ha facoltà di intervenire.



GRIMALDI Marco

Ho un'altra richiesta pregiudiziale sospensiva che non c'entra niente con quello di cui si parlava poc'anzi. Io, adesso, voglio intervenire su quello che ha appena detto il Consigliere Bertola. Non vorrei che i tre minuti fossero alternativi, ecco.



PRESIDENTE

No, sono sempre tre minuti, però sono già partiti.



GRIMALDI Marco

Sì, ma non sono gli stessi tre minuti. Io sto parlando in merito all'intervento del collega Bertola e ogni Consigliere può farlo - solo perché sia chiaro.
Presidente, alla Conferenza dei Capigruppo, durata due ore, voi ci avete giustamente spiegato.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Mi dicono che il timer è rotto, ma stanno tenendo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

È rotto, non funziona. Gli Uffici tengono il tempo; se vuole glielo tengo io. È a 30 secondi.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho capito.
È meno di 100 giorni che siamo insediati: dovete lamentarvi con le precedenti Amministrazioni e non con l'attuale.
Prego, Consigliere Grimaldi; ha un minuto di tempo.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è scritto da nessuna parte che ci deve essere un timer.



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Quando siamo a un minuto dal termine, scampanello.
Prego, Consigliere Grimaldi, altrimenti passo a un altro Consigliere.
Grazie.



GRIMALDI Marco

Volevo rendere noto a tutti i nostri concittadini e, ovviamente, alla stampa, cosa è successo la scorsa settimana. Voi avete fatto una cosa incredibile: seguendo la diretta da Pontida, avete deciso di stravolgere l'ordine dei lavori, ma non avete neanche avuto l'accortezza di scriverci lunedì mattina, comunicandoci che l'o.d.g. della Conferenza dei Capigruppo che si sarebbe svolta due giorni dopo prevedeva un cambiamento.
Non solo; avete iniziato la riunione dei Capigruppo come se niente fosse.
Abbiamo programmato, cioè, tutta la settimana inserendo i lavori del Consiglio, comprese tutte le Commissioni. Cosa è successo alla fine della discussione in cui abbiamo istituito il calendario? Avete deciso, senza chiedere alcun passaggio in Commissione, di portare la proposta di deliberazione in aula.
La richiesta del Consigliere Bertola vi pone davanti a un dubbio. Io non so, Presidente, se ha visto cosa sta succedendo sui nostri banchi: abbiamo un po' di emendamenti, che tra l'altro - nella maggior parte dei casi sono a vostra tutela, perché nel prendere ordinazioni da mister Papeete fra un mojito e le corna di Pontida, Calderoli inizia a perdere colpi! Non le scrive così bene, in 24 ore, le leggi! Pertanto, Presidente, la richiesta del Consigliere Bertola è semplice: vediamoci in Commissione, anche perché depositeremo tutti gli emendamenti che vedete sparsi sui banchi e vorrete mica che la discussione nel merito si faccia in quest'Aula? Forse servirebbe anche a voi prendere 48 ore di tempo, convocare la Commissione e vedere tutti gli emendamenti, perché non vorrei che tra la scorsa settimana e oggi anche il vostro orientamento sia cambiato.
Lei, cioè, non era quello che diceva che non si poteva emendare il testo? Eppure sentiamo voci della maggioranza che emenda lo stesso testo, perch ci sono problemi anche nel merito e soprattutto di tipo formale nella proposta di deliberazione.
Allora, Presidente, quando lo riterrà utile (io credo lo sia) le chiedo di convocare una Conferenza dei Capigruppo, smetterla con questo braccio di forza, convocare una Commissione come ha chiesto il Consigliere Bertola e demandarvi la discussione di questi emendamenti.
Ho un minuto ancora? Ah, è stato generoso! Ma è molto furba questa ipotesi di non avere il timer! Rinviamo alla decisione della Conferenza dei Capigruppo l'iter migliore.
Guardi, Presidente, non è che fa un favore alle opposizioni, perché voi avete convocato il Consiglio regionale, da qua a venerdì fino a mezzanotte tra l'altro - vi ricordo - bruciando le poche cose che avevate messo in campo e le poche Commissioni che finalmente iniziavano a entrare nel merito di qualche provvedimento.
Avete una proposta di deliberazione depositata che riguarda i piemontesi e l'avete messa nell'angolo. Questi tre mesi verranno ricordati solo per quello che state facendo qua, oggi: copiare e incollare male i provvedimenti degli altri o gli ordini del vostro ex-capitano.



PRESIDENTE

Grazie, per essere rimasto "quasi" nei tempi.
La parola al Consigliere Ravetti.



RAVETTI Domenico

Presidente, soltanto per organizzarci.
Presidente Allasia (intanto non vedo già più il Presidente Cirio!).



PRESIDENTE

Si rivolga alla Presidenza del Consiglio.



RAVETTI Domenico

Lo dico, perché la discussione è molto importante: un altro elemento di garanzia, oltre lei, è il Presidente Cirio, quindi mi ha fatto piacere vederlo questa mattina. Di fronte a questa discussione, anche il suo punto di vista sarebbe stato molto utile, ma parleremo più tardi del Presidente Cirio, nella discussione generale (non so se oggi pomeriggio o domani).
Solo per organizzare i lavori del mio Gruppo (glielo chiedo come Capogruppo), su questa precisa richiesta del collega Bertola e del Movimento 5 Stelle possiamo intervenire tutti, per tre minuti, offrendole il punto di vista molto serio del nostro Gruppo. Noi replicheremo questo punto di vista e chiederemo tutti la parola, perché è capitato soltanto in Piemonte (mi rivolgo al vero riferimento politico che c'è in quest'aula, il collega Preioni) che la proposta abrogativa, con referendum, della legge elettorale nazionale non sia passata in Commissione.
Guardi, può anche non piacere quello che stiamo dicendo, però non va bene.
Non va bene perché le proposte non possono essere assunte perché c'è qualche numero in più dall'altra parte; non possono essere buttate sulle opposizioni. Occorre discuterne nelle Commissioni, a prescindere dai regolamenti che lo permettono o no, perché oggi stiamo parlando della proposta di un referendum abrogativo. Domani parleremo di altro e quindi se questi sono gli atteggiamenti che vogliono connotare la relazione tra maggioranza e opposizioni, non è un buon giorno.
Peraltro non ho capito, rispetto alla necessità di confrontarci in Commissione - lo capiremo più in là nella discussione - qual è la posizione di Forza Italia sul tema. Mentre mi è chiara la posizione della Lega: "lo voglio subito", "lo voglio mo'", dicono da qualche parte, non ho capito cosa pensa Forza Italia di una PDCR scritta male - perché è scritta male tant'è che siete obbligati a presentare.



PRESIDENTE

Le chiedo di concludere, grazie.



RAVETTI Domenico

Quanti secondi ho ancora?



PRESIDENTE

Dieci secondi.



RAVETTI Domenico

Dieci secondi.
Di fronte ad una proposta che va anche riscritta, tant'è che presenterete degli emendamenti. Almeno passare in Commissione credo sia utile. Cosa dice Presidente? Non mi lasciano parlare, intervengono e non mi lasciano parlare: è un problema per la gestione dell'Aula, glielo dico.



PRESIDENTE

La ringrazio.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie. Mi dica lei quando vado a sforare, perché anch'io fatico un po' a rendermi conto del tempo che passa quando intervengo in Aula. Sarà un problema non avere il cronometro durante gli interventi in discussione generale, quindi spero che si trovi il tempo di chiamare un tecnico e di risolvere il problema entro oggi, altrimenti i lavori del Consiglio non proseguiranno proprio in modo agevole.
Ovviamente sottoscrivo la richiesta del collega Bertola.
Ci troviamo in una situazione particolare, perché ricordiamoci che l'ultima volta che abbiamo affrontato il tema referendum proposto da una Regione stavamo parlando delle trivelle, quindi era un tema molto sentito dai territori, un tema che proveniva direttamente dal territorio. In quel caso quindi, era più che comprensibile che la domanda arrivasse da una Regione mentre in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa che viene imposto dall'alto, se di "alto" possiamo parlare. E' il premier, il capo politico il capitano di una forza politica che impone alle Regioni di approvare una delibera e questa delibera va direttamente in Aula senza passare dal confronto in Commissione.
Noi oggi non possiamo dire che stiamo portando avanti la volontà dei cittadini della Regione Piemonte; possiamo dire che stiamo imponendo all'Aula una votazione su un atto richiesto dal capo di una forza politica.
Non stiamo facendo un bel servizio per i piemontesi; quindi perlomeno cerchiamo di portare la discussione in Commissione, in modo da chiarire le posizioni di ogni forza politica che compone questa maggioranza, perché a tutt'oggi, leggendo anche le dichiarazioni dei capi politici delle altre forze politiche, il quadro non è così chiaro. Rischiamo soltanto di dare all'esterno un'immagine di grande confusione, di non compattezza e di approvare un testo non proprio così perfetto.
Stiamo firmando numerosi emendamenti: vorremmo evitare di fare questa figura davanti ai cittadini piemontesi.
Ho finito il mio tempo..



PRESIDENTE

Quando suona il cicalino è un minuto e poi a quindici secondi vi avviso. Vi chiedo di chiudere.



FREDIANI Francesca

Ma un minuto fatto o un minuto che manca?



PRESIDENTE

Mancano 38 secondi.



FREDIANI Francesca

Quindi è un'impostazione a scalare, non è successiva?



PRESIDENTE

Sì, a scalare, come in quasi tutte le Aule parlamentari.



FREDIANI Francesca

No, di solito invece lì andiamo avanti con il cronometro che conta i minuti e non li sottrae. E' un'impostazione diversa. Vede che genera un po' di confusione il fatto di non avere la possibilità di visionare il tempo? Davvero non c'è possibilità di riparare il guasto? Tornando al tema, invece, rinnovo il mio invito a convocare una Capigruppo in modo da pianificare al meglio i lavori ed eventualmente decidere di ritornare in Commissione per affrontare questo documento.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anch'io mi unisco alla richiesta di trattazione in Commissione di un argomento così importante come la legge elettorale, che serve per definire i vari seggi che vengono assegnati all'interno del nostro Parlamento.
Sarebbe triste limitare la discussione in Consiglio regionale del Piemonte dove, a mio avviso, già è strano che si parli di legge nazionale, quando già abbiamo i nostri problemi con la legge elettorale a livello regionale che ha espresso così poche rappresentanze di genere femminile.
Detto questo, l'importanza della discussione in Commissione è legata principalmente al rischio che questa proposta di referendum possa essere dichiarata incostituzionale.
La nostra Costituzione è stata scritta pensando ad una legge proporzionale per evitare derive di tipo autoritario, al di là di come la si pensi sul fatto di governare o meno, dando la possibilità di governare o meno a chi prende un voto più di qualcun altro. Il risultato è che comunque la minoranza decide per la maggioranza.
L'importanza, torno a dire, della trattazione in Commissione, è per entrare nel merito di quelli che potrebbero essere i vari vizi di questa proposta e per evitare di nuovo di fare tanto lavoro per niente, per poi dirci che è inammissibile dal punto di vista costituzionale e terminare il tutto in un nulla di fatto.
Invece di occuparci di temi nazionali, sarebbe il caso di pensare principalmente a ciò per cui siamo stati eletti, cioè i temi regionali. In secondo luogo, se proprio vogliamo parlare di legge elettorale, parliamo di legge elettorale della nostra Regione. Vogliamo mettere insieme le cose? Possiamo cogliere l'occasione e decidere che, al di là della discussione su questa richiesta di referendum, potremmo subito immaginare di non accantonare il discorso legge elettorale ed avviarci ad una trattazione della proposta di legge per la modifica della legge elettorale in Piemonte perché se non lo facciamo adesso, non lo facciamo mai più. Quindi Presidente, sottolineo nuovamente l'importanza della trattazione in Commissione, più che altro per dirimere tutte quelle che possono essere le questioni di vizio costituzionale. Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Intanto devo dire che trovo piuttosto preoccupante che questo cronometro non funzioni, perché si susseguiranno una serie di interventi e vedo anche lei, Presidente, piuttosto indaffarato. Oggi siamo qui per una discussione che, come hanno già detto i miei colleghi, il Consigliere Sacco, la Presidente Frediani ed altri colleghi dell'opposizione, è un'imposizione politica. Io non ho visto fuori dal palazzo drappelli o gruppi di cittadini riuniti per chiedere a gran voce che si cambiasse questa legge elettorale.
Ho visto qualche settimana fa i ragazzi del Friday For Future venire qui a sollecitarci, perché c'è una forte emergenza climatica. Questi li ho visti ma non ho neanche visto in giro dei gazebo di raccolta firme. Ho però visto una convocazione del Consiglio per 4-5 giorni dalle ore 10 a mezzanotte.
Perché? Perché non si ha la volontà, non si è voluto affrontare questo discorso in Commissione, come giustamente chiedeva il Presidente Bertola.
Il fatto che ci siano tutti questi documenti che vedete girare sui nostri banchi, vuol dire che qualche problema c'è su questo testo che avete presentato e mi è arrivata anche una comunicazione del fatto che addirittura voi avete qualche modifica da fare. Quindi, il fatto di osteggiare questa richiesta lo trovo veramente controproducente, ma nell'interesse dei piemontesi, perché noi dovremmo essere qui a discutere di cose che non richiedano centinaia di emendamenti, ma che siano nell'interesse dei cittadini. In questi giorni ho girato abbastanza sul territorio, non come il Presidente Cirio ma nel mio piccolo mi muovo, e ho sentito tante problematiche che riguardano il mondo del lavoro piuttosto che altre questioni, ma non sulla legge elettorale.
Per cui invito tutti i colleghi a riflettere sulla necessità di affrontare questo argomento in una Commissione, nella quale si possa veramente sviscerare tutto il testo e giungere in quest'Aula con un documento presentabile. Ho voluto agevolare il suo lavoro, Presidente, e mi sono messo il cronometro, per non dare troppo fastidio e quindi mi avvio alla fine dei miei 3 minuti. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, è rimasto perfettamente nei 3 minuti.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Nel frattempo, faccio partire il cronometro anche io, perché, devo dire la verità, lavorare in queste condizioni, soprattutto per i neo Consiglieri credo che sia il caso..



(Commenti fuori microfono)



PRESIDENTE

Fate intervenire la Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Penso di avere tutto il diritto di esprimere il mio pensiero al riguardo su quanto sia difficile per noi Consiglieri svolgere un lavoro in queste condizioni, soprattutto per i neoeletti, non riuscendo a coordinare il tempo con la qualità dell'intervento, seppure il suo lavoro di cronometraggio, Presidente, sia piuttosto efficace.
Mi associo alla richiesta del Consigliere Bertola di portare la delibera in Commissione, perché in questi giorni siamo stati sollecitati ad un grande lavoro di approfondimento, cioè abbiamo dovuto mettere da parte tutti quelli che erano i nostri lavori, i nostri progetti per il Piemonte e per i cittadini piemontesi, per affrontare una tematica che, tutto sommato, ci riguarda da lontano, perché è una tematica di stampo nazionale. Avrei gradito piuttosto lavorare su una riforma della nostra legge regionale, che purtroppo ha consentito l'ingresso in Consiglio regionale di una rappresentanza femminile piuttosto ridotta. Questa poteva essere una riforma utile per i cittadini, ma soprattutto per le cittadine piemontesi per vedere la rappresentanza femminile aumentare.
Sono stati sviscerati molti emendamenti in questi giorni, nonostante il tempo fosse piuttosto ridotto e siamo stati sollecitati a questo grande lavoro, che forse dimostra che la delibera sia migliorabile. Il lavoro in Commissione non deve essere soltanto un di più per le minoranze o un qualcosa per le minoranze per approfondire, ma soprattutto per la maggioranza, perché potrebbero esserci problemi di forma in questa delibera. A questo punto, visto il numero di emendamenti, inizierei a pormi delle domande e a pensare se non fosse necessario questo approfondimento ma nell'interesse di tutti, per non dover annullare un lavoro svolto Chiedo scusa, non mi è partito il cronometro, quanto mi rimane?



PRESIDENTE

45 secondi.



DISABATO Sarah

Per cui ritengo che questo tempo che ci è stato dato a disposizione non sia sufficiente per approfondire e per approvare una delibera e mandarla a Roma, soprattutto perché la richiesta non arrivava da noi. Noi siamo stati obbligati ad affrontare l'argomento. La richiesta arrivava da un ormai ex "Capitano" che, tra l'altro, durante l'estate ha deciso di abbandonare la nave e di influenzare non soltanto il Governo, ma anche noi, cambiando la nostra agenda politica, quando in realtà l'agenda politica della Regione dovrebbe essere dettata dalle esigenze dei cittadini e delle cittadine piemontesi e non dall'agenda politica di un capo politico che ormai si appella ad ogni tipo di cavillo per farsi sentire e anche per farsi ricordare. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ricordo che il visualizzatore del tempo è un beneficio che l'Aula concede, non è regolamentato e non è obbligatorio in nessuna aula.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Mi doto del mio benefit personale per scrutare il tempo, associandomi alla richiesta del collega Bertola. Chissà che in questi 4 giorni non diventi un'abitudine; lo sostengo non tanto e soltanto per le necessità di ostruzionismo, che tanto mi sembrano palesi, nei confronti della forzatura che state portando avanti e, rispetto alla quale, penso avremo modo di entrare nel merito nella discussione generale, se e quando avremo occasione di farla.
Sostengo la proposta del Consigliere Bertola, utile per provare a sbrogliare l'incancrenimento di questa discussione, che si appalesa già in questa prima ora e mezza di Consiglio.
La Commissione è strutturalmente il luogo più adeguato per portare avanti un confronto nel merito della proposta, per approfondire le posizioni politiche dei Gruppi e anche dei singoli, per poterla discutere un pochino più liberamente - mi sento di dire - anche senza la pressione e l'occhio dell'opinione pubblica, dei media che ovviamente portano tutte le parti politiche a esasperare le proprie posizioni in cerca di una legittima visibilità, in maniera da poter parlare ai propri mondi di riferimento o come nel caso dei proponenti di questa delibera, al proprio capo politico di riferimento.
La Commissione, come sapete, si svolge non in forma pubblica ed è sicuramente il posto migliore per poter approfondire questo testo.
Come altri di voi, ho provato a ricostruire il testo di legge di risulta, che entrerebbe in vigore nel momento in cui tutte le modifiche venissero apportate alla legge elettorale; devo confessare che è un lavoro artigianale, fatto per conto mio - non messo a disposizione dai proponenti della delibera né dagli Uffici del Consiglio - per poter valutare la qualità del testo di cui andiamo a parlare.
Non ci sono pareri circa la costituzionalità o meno della proposta, ma sappiamo che ci sono problemi di carattere formale: abbiamo sentito stamattina che alcuni colleghi del centrodestra intendono presentare degli emendamenti formali e non politici. Ritengo che tutto questo si potrebbe discutere meglio in Commissione, ritirando questa delibera e ripresentandola già emendata e già pronta per essere approvata.



PRESIDENTE

Grazie, collega Valle.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Metto anche io il timer per evitare di disturbarla durante il mio intervento.



PRESIDENTE

La Presidenza è qui anche apposta per disturbarsi.



ROSSI Domenico

Grazie, ma non volevo approfittare della sua gentilezza, "proverbiale" gentilezza.
Mi trovo d'accordo con il collega Bertola, signor Presidente, nella richiesta di rinviare l'analisi di questo provvedimento in Commissione anche perché si tratta di un provvedimento che ci vedrà discutere molto e probabilmente, sarebbe stato meglio che arrivasse in aula dopo qualche scrematura.
Ma prima di entrare nel merito, sui motivi per i quali vorremmo passare in Commissione, vorrei fare una premessa, signor Presidente. Può capitare di trovarsi di fronte a un'emergenza per cui è necessario che il Consiglio si ritrovi per quattro giorni consecutivi dalle ore 10.00 del mattino a mezzanotte. Può capitare. Certo, un'emergenza che non può essere quella già vista qualche settimana fa, collegata un ordine del giorno di una forza politica della maggioranza; abbiamo già visto una convocazione d'urgenza di questo Consiglio con un'interpretazione un po' fantasiosa del Regolamento dal mio punto di vista, che riteneva un'emergenza la discussione di un ordine del giorno di una delle forze di maggioranza.
Può capitare un'emergenza: ci potrebbe essere un atto del Governo, ci potrebbero essere degli accordi tra Regioni che richiedono una ratifica in Consiglio regionale; potrebbe succedere. In tal caso, non ci sarebbe nessun problema a ritrovarsi tutto il tempo necessario. Ma qui siamo di fronte purtroppo - a un altro tipo di situazione: siamo di fronte, Presidente alla richiesta di una forza politica. Una forza politica che, essendo in difficoltà a livello nazionale, non essendo più tra le forze di maggioranza in Parlamento, decide di strumentalizzare altre istituzioni in cui, invece siede in maggioranza per piegare il tempo e il ruolo di queste istituzioni al fine di una propaganda politica, legittima dal punto di vista di un partito, ma non è legittima la strumentalizzazione di istituzioni che devono essere al servizio dei cittadini! Visto che l'argomento, signor Presidente, delle comporta altre questioni da affrontare, per esempio, relative alla costituzionalità ritengo utile un passaggio in Commissione, che permetterebbe anche di entrare nel merito e capire se ci sono le condizioni che, al di là delle intenzioni di natura propagandistica della Lega, possano almeno permetterci di fare una discussione serena nel merito del provvedimento.



PRESIDENTE

Grazie, per essere rimasto nei tempi.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Condividendo quanto è stato detto dai Consiglieri Bertola, Frediani Sacco, Martinetti, Disabato, Valle e Rossi, terrei a leggere, Presidente l'interpretazione con la quale la Treccani definisce il termine "strumentalizzare". Non so se vi siete mai approcciati a questo termine partendo dalla lingua italiana. "Servirsi di qualcuno o di qualcosa.
Presidente, sta prendo appunti sul cellulare? - "Servirsi di qualcuno o di qualcosa o anche di un evento, di un fatto o di una situazione esclusivamente come mezzo per conseguire un proprio particolare fine non dichiarato ed estraneo al carattere intrinseco di ciò di cui ci si serve".
Questa è la prima definizione della Treccani; non vi leggo la voce "strumentalizzare in musica", altrimenti farei bieco ostruzionismo, che non è evidentemente il nostro obiettivo. Le ho letto la definizione che focalizza l'elemento della questione posta dal Consigliere e Presidente Bertola: state strumentalizzando un luogo, un tempo: state strumentalizzando uno spazio pubblico istituzionale che, come hanno detto i miei colleghi, dovrebbe avere la capacità, la forza, visto che i numeri ve lo consentono, di prendere decisioni utili per i piemontesi! Si potrebbe dire che la legge elettorale nazionale riguarda anche i piemontesi e, allora, per approfondire, l'elemento è proprio quello di riportarlo in Commissione, discuterlo e approfondirlo, perché la scelta della legge elettorale è una scelta fondamentale, come ben voi avete capito visto che avete proposto l'occupazione - legittima - del Consiglio regionale.
Per decidere come costruire e indicare un referendum per poi avere una nuova legge elettorale nazionale, occorre avere la capacità di andare in profondità e di capire come condizioneremo il futuro. Altrimenti, come dice la Treccani, si sta strumentalizzando un luogo e una prassi capace, invece di decidere nella storia, e questo non fa bene e non fa onore alla storia di questa istituzione - credo sia la prima volta che capiti una cosa del genere.
Questa istituzione ha una storia e voi in questo momento siate complici di un elemento negativo nella storia di questa istituzione. Grazie mille.



PRESIDENTE

Consigliere Sarno la ringrazio per la citazione, ma la Presidenza è più affezionata al Devoto-Oli.
Sono sensibilità diverse.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiamparino; ne ha facoltà.



CHIAMPARINO Sergio

Grazie, Presidente.
Mi risulta che il Consigliere Gavazza abbia contribuito, insieme ad altri a dare un'indicazione che considero positiva: utilizzare i bicchieri di carta per evitare di bere dalla bottiglia, azione che effettivamente non è molto elegante. Ci sono delle cose che non sono obbligatorie, ma sono utili da molti punti di vista, così come lo strumento che segna il tempo. Per esempio, senza quello strumento che funziona obbligate me - che non sono certo un millennials - ad utilizzare il cronometro che già segna 35 secondi.
Volevo sostenere la proposta del Consigliere Bertola - non mi succede spesso, francamente - per darvi una mano. Spero che il mio intervento stia dentro i due minuti, ma voglio porvi un problema su cui tornerò fino alla nausea. Voi qui state perpetrando un vulnus istituzionale che non ha precedenti nella storia delle istituzioni piemontesi e, probabilmente neanche italiane. Come hanno già detto il Consigliere Rossi e il Consigliere Sarno, qui siamo di fronte al fatto che un partito, che non ha neanche la maggioranza assoluta dell'aula - che non giustificherebbe impone a una istituzione di seguirla pedissequamente per approvare un legittimo disegno politico di quel partito. Attenzione, perché adesso siete in maggioranza - e ve lo riconosco, ma non siete da soli, ma con partiti che finora non si son pronunciati - ma dopodomani, fra dieci anni o quando sarà, la maggioranza potrà essere un'altra e se c'è un precedente nella storia istituzionale, questo può essere usato da chiunque. Il bene delle istituzioni è che sono di tutti.
Cosa c'entra questo con la proposta del Consigliere Bertola? C'entra perch la proposta del Consigliere Bertola non risolve il problema del vulnus istituzionale al limite del delitto istituzionale, ma consente di attenuarlo. Una discussione approfondita permetterebbe di arrivare almeno in Aula con dei testi che dividono in modo minore, se non in grado di unire maggiormente.
Rifletta, Presidente, e faccia funzionare, se è possibile, il counter.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Sottoscrivo la richiesta del Consigliere Bertola nel merito, anche perch ho avuto il piacere di guidare una Commissione nella scorsa legislatura. Il lavoro che si svolge in Commissione non è solo previsto dal Regolamento e dallo Statuto; si tratta di una procedura da portare avanti perché non si può far diversamente, se non violando o, comunque, facendo delle forzature come si fa oggi, per portare in Aula i testi e poi fare tutta la discussione in Aula. Il lavoro in Commissione è un lavoro prezioso. Un lavoro che nella scorsa legislatura ha portato a ricomporre fratture politiche tra l'allora maggioranza e la minoranza, e tra partiti della maggioranza, su testi di legge importanti che hanno poi permesso all'Aula di approvare, in molti casi, dei testi di legge all'unanimità o, comunque fortemente condivisi, e che hanno fatto solo del bene al nostro Piemonte.
Cito uno su tutti - non c'è più il Consigliere Vignale ma ci seguirà - il testo sulle cave in materia di attività estrattiva a prima firma del Consigliere Rossi. Era un testo profondamente divisivo per posizioni politiche e posizioni legittime tra centrodestra e centrosinistra, ma si è arrivati, dopo un lungo lavoro in Commissione, ad approvarlo e a consegnarlo al Piemonte con una votazione all'unanimità.
L'altro caso è sui temi legati alla ludopatia e al turismo. Il lavoro in Commissione è un lavoro importante, ancor di più su un testo di questo tipo. Oggi non stiamo discutendo di un ordine del giorno generico, di impegno, a modificare la legge elettorale in chiave proporzionale o maggioritario, non entro nel merito, ma noi stiamo portando avanti una opportunità che ha il Consiglio regionale di indire un referendum abrogativo su una legge elettorale.
La legge elettorale è il cuore della democrazia a seconda di come la si scrive, di come la si pensa e di come la si vuole scrivere, allora vale la pena fare un lavoro di approfondimento in Commissione per sviscerare tutti gli aspetti tecnici di costituzionalità o di non costituzionalità di questo testo, che incide profondamente sulla vita del nostro Paese.
Non vedo il Consigliere Riva Vercellotti e francamente un po' mi spiace, ma questo disegno di legge sarebbe andato in I Commissione. Intendete togliere una serie di temi in I Commissione per portarli nella Commissione autonomia, e su un testo di legge che per una parte della maggioranza è così importante, non si passa in I Commissione. Non so cosa ne pensa il Consigliere Riva Vercellotti che non vedo in Aula, ma sicuramente mi darà una risposta.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Il suo compito - giustamente non glielo deve insegnare il sottoscritto - è scritto nel Regolamento e lei lo sta svolgendo al meglio in questo momento.
Presidente, però lei richiama il tempo dieci secondi prima della conclusione e non va bene.



PRESIDENTE

A volte lascio anche dieci o quindici secondi oltre, non sto a guardare.



RAVETTI Domenico

Glielo dico perché siamo costretti, come lei, a verificare il tempo, non perché non ci fidiamo, ma il richiamo lo faccia a tre minuti, non prima.



PRESIDENTE

Farò a venti secondi, ma cambia poco.
Ripeto, ho lasciato a tutti gli interventi più del necessario per concludere la discussione.
Ha chiesto la parola la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Credo anch'io che quello che avverrà in questi giorni in Consiglio regionale non possa essere considerato un'operazione illegittima - perché è legittima dal punto di vista regolamentare e costituzionale - ma un'operazione profondamente inopportuna sotto il profilo politico. Siamo dunque nel campo dell'opportunità politica, non nel campo della trasgressione o della violazione delle norme.
Questo, a mio avviso, dev'essere il confine entro il quale si dovrà svolgere il nostro democratico dibattito in Aula, nella speranza di poter godere il più possibile della presenza degli Assessori e del Presidente Cirio (visto che non ne abbiamo potuto godere nei mesi passati).
Credo anch'io che la proposta del Presidente Bertola vada accolta proprio per una ragione di opportunità politica: perché nel momento in cui uno dei partiti che animano la scena politica italiana di colpo si accorge di avere una fretta scatenata di far approvare una proposta entro il 30 di settembre - peraltro, poteva accorgersene molto tempo prima, garantendo un normale svolgimento dei lavori in Aula - le minoranze hanno tutto il diritto di richiedere un approfondimento preventivo in Commissione, visto che non stiamo parlando di un tema di rango prettamente locale o di rango superficiale. Stiamo infatti parlando di un provvedimento che va ad incidere su una delle più importanti leggi ordinarie dello Stato, cioè la legge che va a regolare il meccanismo elettorale.
Crediamo, quindi, che il non aver concesso questa possibilità di confronto preventivo in Commissione sia un grave errore politico; errore politico che va a sommarsi a questa fretta a cui avete sottoposto il Consiglio regionale.
Questo anche alla luce del fatto che il quesito contenuto nella proposta di deliberazione presenta, in maniera molto evidente, dei dubbi di legittimità costituzionale. Arrivare ad un maggioritario secco, ad un maggioritario puro, pone le premesse di eventuali successive discussioni.
Ritengo, quindi, che un confronto da parte dei Consiglieri regionali fosse quanto mai dovuto, prima di arrivare oggi in Aula. Oltre al fatto che tra i pochi argomenti di cui si è potuto dibattere in questi mesi c'è stato quello dell'autonomia regionale.



PRESIDENTE

La invito a concludere.



CANALIS Monica

Oggi questa autonomia regionale viene sommamente frustrata, perch l'organismo della Regione viene asservito completamente a esigenze dello Stato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Considerato il fatto che siamo tutte persone intelligenti, che abbiamo esperienza e competenza rispetto ai ruoli che siamo chiamati a svolgere provo a rivolgermi a lei, Presidente: provi a valutare seriamente il fatto di rinviare questa proposta di deliberazione in Commissione.
Come diceva molto bene il Presidente Chiamparino (mi richiamo, infatti al suo intervento), è una proposta, quella di passare in Commissione, che serve a tutti noi, ma forse serve soprattutto a voi. Serve a voi Presidente, perché è evidente: ce lo possiamo dire? Qua stiamo perdendo tempo. E questa consapevolezza di perdere tempo tutti insieme è una consapevolezza che avete anche voi, che ha anche questa maggioranza, che è obbligata ad ubbidire ad un ordine, che, peraltro, se vogliamo dirla tutta è esattamente l'opposto di tutta quella teoria autonomista che pervade (o che dovrebbe pervadere, almeno dal punto di vista delle affermazioni e delle annunciazioni) una forza politica importante di questa Giunta regionale.
Io credo che sia un ordine al quale, evidentemente, non avete la forza di sottrarvi. Ma conoscendo bene (o abbastanza bene) molti di voi, sono certo che qualche problema personale questo ve lo crei. E se non ve lo creasse qualche problema personale, vivaddio sarebbe davvero incredibile, e forse anche preoccupante! Perché qualche problema personale ve lo deve creare nell'essere consapevoli che stiamo dedicando o che dedicheremo, probabilmente, questo lavoro (mai capitato prima, lo hanno detto in molti!) ad un referendum nazionale che non interessa i piemontesi. Il collega Martinetti prima lo diceva bene: qui fuori, di piemontesi interessati alla discussione e al dibattito che affrontiamo questa mattina non ne ho visti. Tutti i piemontesi presenti sono qua, dentro quest'Aula: fuori nessuno ci sta chiedendo di sottrarre una settimana di tempo all'interesse dei piemontesi per discutere del referendum abrogativo della legge elettorale nazionale.
Io fuori non li ho visti, ma se mi sbaglio correggetemi. Domani cercate di portarne qualcuno, perché credo.
Ho terminato il tempo a mia disposizione, Presidente?



PRESIDENTE

Ha ancora trenta secondi. Prego.



AVETTA Alberto

Allora dedico questi trenta secondi a recuperare il suggerimento che le hanno già rivolto tutti: rinviamo questa delibera in Commissione e terminiamo questa modalità, che, in qualche modo, mortifica il lavoro di tutti noi, sia della maggioranza che della minoranza, e mortifica il ruolo di questo Consiglio regionale.
Presidente, faccia questa valutazione. La prego di farla con la serietà che contraddistingue il suo lavoro.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Salizzoni, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



SALIZZONI Mauro

Grazie, Presidente.
Conosco bene cosa sono tre minuti, perché è il tempo necessario per fare una corretta anastomosi arteriosa senza danneggiare il fegato.
Impiegherò quindi poco tempo, non tanto per entrare in argomenti che ancora poco capisco - perché sono un neofita, lo ammetto, e tante cose ancora non riesco a capirle fino in fondo - quanto per esprimere in questo Consiglio il profondo disagio che ho provato in quella Conferenza dei Capigruppo, a cui ero presente in qualità di Vicepresidente, per quella proposta arrivata all'improvviso, come una frustata; una frustata antidemocratica, che ho patito molto.
Non ho capito subito perché venisse proposta in quei termini e in quel modo, ma ho compreso successivamente che c'era un termine di tempo da rispettare, e questo mi ha fatto ancora più male.
In chirurgia, quando ci sono casi complessi e difficili ci si mette attorno ad un tavolo e li si discute in staff multidisciplinari, prima di procedere ad un intervento o ad un non intervento.
Credo che qui si debba fare la stessa cosa: ritengo che si debba fare una riunione di staff e, dopo, portare il risultato dello staff all'Assemblea e riferire che cosa si è deciso.
Penso di essere stato nei tre minuti, Presidente.



PRESIDENTE

Abbondantemente.
Consigliere Giaccone, è già intervenuto.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Presidente, oltre al timer che non funziona, le chiedo se può far accendere l'impianto per il raffrescamento. Tra l'altro, c'è una condizione di sovraffollamento dell'aula: c'è gente che sta in piedi. Io non respiro più! O mi fa togliere la giacca.



PRESIDENTE

La giacca la tiene.



GRIMALDI Marco

Allora può far accendere il condizionatore o è rotto anche quello?



PRESIDENTE

Il servizio d'aula è stato abusato nella scorsa legislatura; non per l'attuale maggioranza e per l'attuale opposizione. Nei prossimi giorni sarà tutto ripristinato al meglio. Per il raffrescamento, chiediamo agli Uffici preposti.



GRIMALDI Marco

Dobbiamo stare qui molte ore e non vorrei.



PRESIDENTE

Ha perfettamente ragione. In ogni caso, abbiamo qualche medico in aula pertanto possiamo proseguire nei lavori! Prego, Consigliere Giaccone.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Se il mio compagno di banco ha finito di fare schiamazzi, mi attrezzo io consapevole che siamo in una circostanza di lavoro privilegiata e che senz'altro non solo i minatori lavorano in condizioni decisamente peggiori ma buona parte dei cittadini piemontesi! Per non rafforzare le contrapposizioni tra i sostenitori de Il Devoto-Oli e della Treccani, cito un personaggio politico di sicura rilevanza, che ha influito almeno sugli ultimi 25 anni della vita di questo Paese; per alcuni, con esiti senz'altro positivi, per alcuni altri probabilmente no ma sarà la storia a dire chi aveva la visione giusta sull'attività di quest'uomo. Le riporto la sua dichiarazione, nel momento in cui gli è stato chiesto se intendeva appoggiare il referendum sulla legge elettorale per evitare il ritorno al proporzionale, che è l'oggetto di quanto stiamo discutendo oggi.
Si può fare ostruzionismo in opposizione in diversi modi: si può parlare delle ragioni mettendo sostanza in quello che si dice o si può parlare a vanvera. Ritengo che questa mattina il livello sia elevato nello stragrande numero di interventi.
In particolare, le leggo brevissimamente (sono a un minuto e mezzo) la dichiarazione di quest'uomo: "Dopo la prova d'amore, viene il matrimonio riparatore o il delitto d'onore, tutte cose che non farebbero bene al futuro del centrodestra. Questi temi richiedono, invece, serietà" (e lo ripeto: questi temi richiedono invece serietà; stiamo parlando del referendum) "perché la legge elettorale è il cuore della democrazia rappresentativa". Sembra sentir parlare il collega Bertola o il Consigliere Sergio Chiamparino! "In attesa che i nostri tecnici approfondiscano la proposta referendaria, sarebbe piuttosto opportuno che il centrodestra definisse una proposta unitaria da presentare in Parlamento".
Metto gli occhiali per vedere se sta sorridendo e se ha in mente chi sia la persona che sto citando.
Qui, abbiamo fatto il miracolo di mettere d'accordo (e in questo momento mi rivolgo al collega Bertola) contemporaneamente Giorgio Bertola, Sergio Chiamparino, Marco Grimaldi e Silvio Berlusconi.



(Commenti fuori microfono)



GIACCONE Mario

Io credo che una circostanza del genere non si sia mai verificata e penso che, se così tante persone che hanno percorsi di vita e idee e convinzioni diverse invitano a una maggiore riflessione e ad un approfondimento sul tema, sia il caso di seguirle e di fare attenzione.
Riprendo anche un altro aspetto, proprio perché questo tipo di sollecitazione ci viene da una persona singola e dalle necessità di una persona singola, neppure di tutti i suoi rappresentanti nelle varie sedi istituzionali, e perché qui fuori (non solo qui fuori: nelle piazze e in qualunque altro ambito), com'è stato già detto in altre occasioni, non c'è un cittadino, tanto che qualunque cittadino io incontri devo spiegargli in che circostanza ci troviamo, perché non solo non ne è a conoscenza, ma non è neanche partecipe di questo dibattito.
La ringrazio, perché mi ha consentito di andare oltre il tempo. Al prossimo intervento. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio della citazione. Poi, storicamente si può andare anche a ritroso in altre ere politiche e si era già vista una maggioranza, non in quest'aula, ma in altre aule, in Italia, nel Paese, diversificate.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Solo per dire che il Gruppo della Lega è contrario alla proposta dei colleghi del Movimento 5 Stelle e chiede di votare.



PRESIDENTE

Consigliere Ravetti, su cosa interviene?



RAVETTI Domenico

Semplicemente su questo: poiché alcuni colleghi attendevano gli interventi dei colleghi della maggioranza e i colleghi della maggioranza non sono intervenuti (evidentemente non hanno voluto articolare diversamente la posizione del collega Preioni), chiedo solo il tempo del rientro in aula per l'espressione del voto. Se può interrompere un minuto la seduta, noi richiamiamo i nostri colleghi, per poi esprimere il voto.
Semplicemente questo.



PRESIDENTE

Non mi sembra ci sia la volontà di esprime il voto; non ce n'è la necessità.
Se richiamate i Consiglieri, possiamo aprire le operazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Posso chiedere, anche se non sono io il proponente di questa votazione l'appello nominale? È possibile?



PRESIDENTE

La Presidenza concede la votazione per appello nominale.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento, ai sensi dell'articolo 69, comma 4.
Il Consiglio non approva.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ai sensi dell'art. 71, come lei sa, é inoltre facoltà di ogni Consigliere presentare al Presidente del Consiglio questioni preliminari, ossia attinenti alla conduzione.



PRESIDENTE

Se mi concede di finire l'iter del verbale.



GRIMALDI Marco

Ah, del verbale?



PRESIDENTE

Sì, siamo ancora.



GRIMALDI Marco

Per le questioni preliminari, prima o dopo è lo stesso, veda lei.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che sono stati approvati i processi verbali del 10 settembre 2019.
Passiamo alla richiesta del Consigliere Grimaldi.
Prego, Consigliere.



(Esposizione cartelli "Piemonte No Pontida" dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Chiedo di togliere i cartelli! Chiedo di togliere i cartelli! Chiedo ai Presidenti dei Gruppi di togliere i cartelli.
Le televisioni e i fotografi hanno fatto le foto, in modo da essere tutti disponibili sul web fra qualche istante, così sono tutti contenti.
Chiedo di togliere i cartelli! Possiamo proseguire con l'o.d.g.? Sospendo la seduta per cinque minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 11.53 riprende alle ore 12.03)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Presidente, considerato l'andamento dei lavori di questa mattina, come opposizioni le chiedo cortesemente una sospensione di non più di 10 minuti per organizzarci per il prosieguo del lavoro.



PRESIDENTE

Penso che ci siano le condizioni per accordare una sospensione; però che siano 10 minuti! La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.04 riprende alle ore 12.18)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intanto, vorrei consegnarle questa lettera, a lei rivolta, per protocollarla.
Per coinvolgere i colleghi delle nostre missive, credo opportuno spiegare il senso del mio intervento.
Intanto, l'articolo 71, al comma 1 ricorda che la questione pregiudiziale, cioè che un dato argomento non debba discutersi, e la questione sospensiva, cioè che la discussione debba rinviarsi, sono poste da un Consigliere prima che abbia inizio la discussione. In tal senso le ho inviato, tramite PEC e adesso le ho consegnato personalmente questa missiva con il senso di questa pregiudiziale di ammissibilità o più comunemente chiamata di "costituzionalità".
Premesso che la richiesta referendaria, ex articolo 75 della Costituzione, prevede l'abrogazione delle disposizioni dei vigenti Testi Unici in materia elettorale, che prevedono che una parte dei seggi, pari a cinque ottavi del totale dei seggi, da assegnare sul territorio nazionale sia attribuita tra le liste e le coalizioni con metodo proporzionale negli ambiti dei Collegi plurinominali; rilevato che il testo che risulterebbe dalle suddette abrogazioni manterrebbe in vita un sistema elettorale maggioritario puro, dove la totalità dei seggi da attribuire sul territorio nazionale sono assegnati nei Collegi uninominali al candidato che in ciascun Collegio ha ottenuto il maggior numero di voti validi; a tal fine si prevede di abrogare tutte le disposizioni che fanno riferimento ai Collegi plurinominali e all'attribuzione dei seggi con calcolo proporzionali, quali l'enunciazione, appunto, del sistema all'articolo 1 la disciplina della presentazione delle liste che include quella delle liste nei Collegi plurinominali, le modalità di riparto dei seggi da parte degli Uffici centrali nazionali su base proporzionale delle coalizioni di liste e alle singole liste che hanno superato la soglia di sbarramento e il subentro in caso di vacanza del seggio.
Ecco, l'elemento alla base di un sistema delineato come maggioritario puro, in cui tutti i candidati sono eletti nei collegi uninominali, è la ripartizione del territorio nazionale in numero di collegi pari al numero dei seggi da attribuire, quindi a Costituzione vigente, 618 per la Camera 309 per il Senato e, in base alle modifiche previste dalla PdL n. 1585/b all'esame del Parlamento, 392 per la Camera e 196 per il Senato.
Insomma, in base.



PRESIDENTE

La invito a concludere.
I tre minuti sono conclusi.



GRIMALDI Marco

Ma, come lei sa, eminenti costituzionalisti e parlamentari ci hanno aiutato, ovviamente, e come lei sa non c'è solo Calderoli. Su questo fareste bene a prendere in considerazione almeno l'oggetto della vicenda.



PRESIDENTE

La invito a concludere. Grazie.



GRIMALDI Marco

A tal fine, il quesito referendario propone il ritaglio delle disposizioni di delega per la rideterminazione dei collegi elettorali recata appunto all'articolo 4 della legge 51 del 2017, così da eliminare il riferimento, attualmente contenuto nella norma di delega, alla promulgazione entro 24 mesi di una legge costituzionale che modifica il numero dei componenti delle Camere, di cui agli articoli 56 e 57; in tal modo, sopravviverebbe una disposizione di delega che la rideterminazione dei collegi, solo uninominali secondo le abrogazioni proposte, da attuare entro 60 giorni sulla base dei criteri e i principi direttivi previsti dalla legge 165 del 2017, sottratti quelli riferiti ai collegi plurinominali.
Tuttavia, rimane il fatto che, nel caso di risultato favorevole del referendum proposto, non vi sarebbero i confini dei Collegi uninominali necessari per poter procedere al rinnovo delle Camere in ogni momento dovesse esservi la necessità. Occorrerebbe, infatti, la determinazione dei Collegi dando attuazione alla disposizione di delega una volta pubblicata nel Bollettino Ufficiale il decreto del Presidente della Repubblica che dà atto del risultato favorevole del referendum abrogativo. E com'è noto l'esercizio della delega legislativa non è costituzionalmente vincolato nel nostro ordinamento, cosicché potrebbe spirare il termine per il suo esercizio, senza che un decreto legislativo di determinazione dei collegi venga adottato. Vi sarebbe dunque un'incertezza normativa.



PRESIDENTE

Devo chiederle di concludere, perché ha già abusato del tempo. Le ho concesso il tempo che non aveva utilizzato il Consigliere Salizzoni.



GRIMALDI Marco

Come lei sa, le pregiudiziali non sono lo stesso oggetto della discussione di prima, ma io sono sicuro che visto che ogni collega potrà intervenire per tre minuti anche su questo, questa discussione verrà comunque terminata dai miei colleghi di minoranza.



PRESIDENTE

La ringrazio. Gli interventi sono uno per Gruppo.
La parola al Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Mi atterrò scrupolosamente alla disposizione relativa al tempo, le chiedo però scusa e non voglio con ciò portare un elemento di confusione se interverrò su un'altra questione - e mi riferisco all'articolo 55 del Regolamento. Anche qui mi scuso, perché spesso le Comunicazioni del Presidente a inizio seduta di aula o anche, a volte, in seduta di Commissione sono un po' "passate alla veloce" dai Consiglieri, che sono già concentrati sul compito successivo, sul richiedere una modifica dell'o.d.g.
o, appunto, sull'oggetto dell'ordine del giorno del Consiglio. Invece, le Comunicazioni sono importanti. Proprio per questo l'articolo 55 del Regolamento predispone che i Consiglieri possano chiedere delucidazioni al Presidente sulle Comunicazioni iniziali.
La questione è relativa ai processi verbali, che si ritengono accettati se non vengono proposte delle modifiche. Ecco, mi sorgeva il dubbio in ordine alla modificabilità di tali processi verbali, perché in precedenza avevamo un sistema in Aula che prevedeva l'utilizzo della macchina cosiddetta "Michela" e c'erano anche delle presenze gradevoli in aula che la usavano. Siamo passati ora ad un sistema automatico che rileva automaticamente la voce e la registra, anche se sappiamo che i nostri efficientissimi Uffici svolgono poi un lavoro successivo, ovviamente.
Poiché c'è una trascrizione piuttosto chiara di ciò che i Consiglieri dicono la mia domanda era relativamente alla modificabilità di qualcosa che viene detto in aula e che poi viene comunque registrato e ripreso da un operatore che, legittimamente, può avere inteso male perché in quel momento c'era rumore in Aula o perché c'era un abbassamento temporaneo di voce da parte del Consigliere.
Volevo un chiarimento su questo e sulla eventuale modificabilità delle affermazioni riportate da un Consigliere durante un suo intervento. Grazie e chiedo scusa.



PRESIDENTE

Qualche altro Consigliere vuole intervenire sulle comunicazioni del Consigliere? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Intervengo prima sulla richiesta del Consigliere Grimaldi o quella del Consigliere Bertola?



PRESIDENTE

Intervenga prima sulla comunicazione del Consigliere Bertola.



RAVETTI Domenico

Quanti possiamo intervenire sulla richiesta?



PRESIDENTE

Tre minuti per ogni Consigliere, come prescrive l'articolo 55 del Regolamento.



RAVETTI Domenico

Intende sospendere la seduta, Presidente?



PRESIDENTE

No, ha facoltà di intervenire.



RAVETTI Domenico

Credo che, ancora una volta, questa mattina il Consigliera Bertola ponga l'attenzione dell'Aula su una questione che può apparire marginale, ma tale non è. Intanto le sue comunicazioni iniziali sono di assoluta importanza riguardano i lavori della seduta precedente e riguarda la possibilità di comprendere bene ciò che abbiamo fatto.
Il Consigliere porta a sintesi una serie di informazioni che devono essere chiare e devono essere prese in considerazione da parte di tutti i Consiglieri presenti in Aula, soprattutto da parte quei Consiglieri che non hanno potuto partecipare ai lavori del Consiglio precedente. Questo è un ampio margine che noi dedichiamo alla chiarezza.
Sulla chiarezza potrei dirle molte cose, Presidente, lei di norma, anzi sempre, è chiaro e sul passaggio iniziale in questa seduta, lei capirà, noi eravamo particolarmente impegnati ad affrontare e ad esaminare, per come ci è stato possibile, tutte le procedure degli emendamenti, che sono veramente tanti. Emendamenti che servono a migliorare il testo presentato a prima firma il Capogruppo della Lega e quindi potrebbe esserci sfuggito qualcosa.
In questo senso, Presidente, noi le chiediamo se ci sono ulteriori possibilità per comprendere meglio quello che nella fase iniziale lei ha detto, credo che ciò porterebbe giovamento ai lavori dell'Aula e quindi.
quanti minuti ho ancora?



PRESIDENTE

Non riesco fare una proporzione veloce in minuti, ma solo in secondi, e ha quaranta secondi a disposizione.



RAVETTI Domenico

E' il concetto iniziale che credo sia importante ribadire, esposto dal Consigliere Bertola, la necessità di ritornare sulla sua comunicazione. Noi riteniamo, come al solito, importante quello che lei comunica all'Aula e riportare a sintesi lavori che durano dalla mattina al pomeriggio inoltrato è un mestiere molto importante per riprendere nel miglior modo il lavoro nella mattinata successiva.
Tra l'altro, chissà, domani mattina dovrà fare la stessa cosa e quindi magari le chiederemo medesimo approfondimento. Questo lo vedremo, dipenderà un po' anche dal rumorio e dal brusìo che c'è in Aula.
Credo d'aver utilizzato tutti i tre minuti, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

In realtà sono molto arrabbiato con il Consigliere Bertola. Stavamo iniziando la discussione sulle pregiudiziali e cosa fa? Trova l'articolo 55, che ci pone davanti alla questione preliminare a quelle preliminari, e arriva sul processo di verbalizzazione che è l'unica cosa che purtroppo lei ha detto.
L'articolo 55, recita: "Sulle Comunicazioni, di cui al comma 1, ogni Consigliere può richiedere delucidazione intervenendo una volta sola e per non più di tre minuti". Lei che cosa ha detto nelle comunicazioni? Purtroppo pochissimo, ma una cosa è chiara a tutti: ha parlato dei processi di verbalizzazione. Una volta il processo di verbalizzazione, mi rivolgo ai Consiglieri appena arrivati, iniziava proprio davanti ai nostri banchi.
Dove adesso vedete una sola dipendente, una volta ce n'erano ben tre e c'era tutta una parte di stenografia molto importante che oggi viene in parte digitalizzata e rielaborata. Tra l'altro vi arrivano delle e-mail in cui potrete leggere i vostri bellissimi interventi e se avete fatto errori come spesso capita a tutti noi, non capita solo ai Ministri della Repubblica, se ci sono dei congiuntivi sbagliati o se la forma delle vostre analisi o interrogazioni è di per sé corretta dal punto di vista politico ma, sostanzialmente, espressa non nel modo più corretto, si pu intervenire.
Non ho capito bene, Presidente, quando lei ha chiuso i processi verbali delle sedute precedenti, se è cambiato qualcosa. Le chiederemmo, visto che la richiesta del Consigliere Bertola mi pare molto pertinente rispetto all'andamento dei lavori, se nelle sue comunicazioni sottointendeva un qualsiasi cambiamento visto le numerose modifiche apportate.



PRESIDENTE

Ringrazio per l'intervento. Personalmente gradivo anch'io la presenza delle "micheliste", più che altro perché era caratteristico dell'Aula. Ahimè, la tecnologia ci ha tolto questa presenza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
In merito alle parole poc'anzi espresse dal Consigliere Bertola. Al di là del merito tecnico, penso sia da censurare l'intervento del Consigliere quando parla di "piacevoli presenze". Mi pare un intervento un po' sessista, poteva dire che era utile quel tipo di lavoro; Mi auguro che il Presidente riprenda il Consigliere e il Consigliere riprenda la parola per scusarsi per quanto ha detto in Aula. Un complimento del genere, fatto da una persona che ha sei anni di ruolo da legislatore, mi sembra una cosa un po' forte.



PRESIDENTE

La Presidenza ha interpretato "piacevole" la modalità di trascrizione.



MAGLIANO Silvio

Penso che lei, giustamente, possa interpretare nel senso più nobile la parola, vorrei, però, che chi ha detto una cosa di questo tipo si scusasse con l'Aula oppure ravvedesse un fatto personale nel mio intervento e ci spiegasse che cosa intendeva.
Anch'io, che non ho avuto la possibilità di vedere questa tipologia di trascrizione, sono rimasto incuriosito dalle parole dei miei colleghi. Per cui, da questo punto di vista, le chiederei di censurare l'intervento del Consigliere Bertola. O, nel caso, se il collega Bertola vorrà replicare al mio intervento, lo faccia, perché mi pare un fatto abbastanza grave.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Giaccone; ne ha facoltà.



GIACCONE Mario

Grazie, Presidente.
Ritengo che sia il tema sollevato dal collega Grimaldi sia quello sollevato dal collega Bertola siano superati dall'attualità che incalza.
Leggo testualmente dagli organi di stampa: "La battaglia referendaria del leader della Lega Matteo Salvini parte in salita e si arena subito in Abruzzo, una delle 5 Regioni di Centrodestra a cui il Carroccio chiede di presentare la proposta di referendum, ma a conti fatti non ha la maggioranza. I dieci Consiglieri regionali della Lega proveranno a far inserire la richiesta all'ordine del giorno del Consiglio del 24 settembre.
A favore sono i tre Consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, però non si raggiunge il quorum di 16 voti: - sembra che mi abbiano ascoltato, in relazione al contenuto dell'intervento precedente - per far passare la proposta, infatti, occorrerebbero anche i voti a favore dei tre Consiglieri di Forza Italia, ma il coordinatore regionale Nazario Pagano è molto cauto al momento".
Allora, a che cosa ci fa pensare questa sollecitazione? Al fatto che in altre Regioni iniziano ad esserci dei problemi e che, effettivamente, ci siano più sensibilità politiche che si stanno rendendo conto che questa proposta, come hanno detto bene i colleghi Grimaldi e Bertola, ha delle fragilità e degli elementi di debolezza a cui dovremo poi farvi fronte una volta sbagliato il percorso.
Ciò che intendiamo sollecitare alla maggioranza è di fare attenzione ai percorsi pericolosi. Soprattutto, facciamolo prima che questi ci portino sulla strada sbagliata.
Concludo con una sintesi fatta da un collega sempre abruzzese: "Numerosi sono i costituzionalisti che hanno già evidenziato il fumus di inammissibilità del quesito proposto da Salvini, poiché il risultato della consultazione referendaria non garantirebbe un sistema immediatamente operativo per la modifica del numero di collegi uninominali". Grazie.



PRESIDENTE

Farei intervenire i Capigruppo, se non vi dispiace.
Ha chiesto la parola la Presidente Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Le sarei grata, intanto, se potesse chiarirmi meglio le modalità di intervento. Perché io intervengo rispetto alla dichiarazione del collega Bertola e non rispetto a quella del Presidente Grimaldi. Vorrei quindi capire su quale posso intervenire o meno.



PRESIDENTE

Si sta intervenendo ai sensi dell'articolo 55, perciò diciamo rispetto all'intervento del capofila Bertola.



PRESIDENTE

Del collega Bertola.
Invece rispetto alla proposta del collega Grimaldi quanti Consiglieri possono intervenire?



PRESIDENTE

Successivamente, si continuerà la discussione su quella del collega Grimaldi.



FREDIANI Francesca

Se può poi trovare lo spunto nel Regolamento per capire su quali punti possiamo.



PRESIDENTE

Adesso procediamo ai sensi dell'articolo 55: tutti i Consiglieri hanno tre minuti.



FREDIANI Francesca

Va bene. Intervengo rispetto a quello che diceva il collega Bertola che ha posto sicuramente un tema importante. Poiché molto spesso quando inizia la seduta siamo ancora presi dalla firma - alcuni arrivano magari da fuori, un po' in ritardo - e non prestiamo la dovuta attenzione alle Comunicazioni del Presidente.
In particolare, dovremmo porre maggiore attenzione - lo dico, in primis, a me stessa, perché, molto spesso, quando arriva la mail di cui parlava il Presidente Grimaldi, non presto attenzione all'allegato e raramente intervengo per correggere le mie dichiarazioni in Aula! - a quelle che sono le dichiarazioni che poi rimangono agli atti. Nel momento in cui i cittadini vogliono vedere di cosa si sia discusso e quali siano state le diverse posizioni in Aula, che cosa fanno? Vanno a vedere i verbali.
Credo, quindi, che tutti noi dovremmo riflettere meglio sull'importanza che rivestono questi documenti e cercare di porre maggiore attenzione anche dal punto di vista dell'accessibilità.
Questo Consiglio nella scorsa legislatura ha dedicato particolare attenzione all'informatizzazione degli strumenti di accesso e anche alla facilità con la quale il cittadino può raggiungere la documentazione.
Anche rispetto al tema dei verbali, e quindi alla possibilità di approfondire quanto trattato durante le sedute, credo che potremmo fare ancora molto lavoro. In particolare, vedo che sulla Intranet, ad esempio il link ai verbali approvati non è attivo. Questo, quindi, potrebbe essere un "di più": dare la possibilità di cliccare sul link e aprire, magari, i verbali per maggior chiarezza.
Non so quanto tempo ho ancora a disposizione.



PRESIDENTE

Ha ancora un minuto e trentacinque secondi.



FREDIANI Francesca

Sempre ragionando nell'ottica di un miglior dialogo tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, ogni volta che incontriamo qualche difficoltà nell'accesso ai documenti (e se la incontriamo noi, immaginate un cittadino che magari non ha tanta dimestichezza con gli strumenti informatici!), dovremmo proprio calarci nella parte del cittadino e cercare di rendere il più agevole possibile l'accesso ai documenti.
Quindi la testimonianza di ognuno di noi in riferimento alle difficoltà che si incontrano devono essere riportate, devono essere analizzate e poste all'attenzione di coloro che hanno le competenze tecniche per poterle risolvere.
Noi abbiamo un ente strumentale - il CSI - che ha sicuramente delle professionalità altissime che possono venire incontro alle nostre esigenze che sono poi quelle dei cittadini, e che noi semplicemente riportiamo in Aula.
Chiederei, quindi, di valutare la possibilità di migliorare le modalità di accesso ai verbali, magari suddividendoli per data. Insomma, trovare uno spazio sul sito del Consiglio per consentire a tutti i cittadini di poter leggere quanto avviene nelle sedute, oltre ovviamente a tutti gli strumenti che sono già a disposizione, tipo la diretta del Consiglio anche sui social, che è già stata sicuramente un'importante innovazione e consente una maggiore interazione con i cittadini.



PRESIDENTE

Grazie. Vi informo che nel frattempo è stato riattivato il sistema di climatizzazione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Anch'io voleva intervenire sulla richiesta del collega Bertola. Perch effettivamente, ho notato anch'io che la disponibilità immediata ai processi verbali in forma scritta nella Intranet potrebbe sicuramente giovare e migliorare molto la qualità del nostro lavoro e la nostra possibilità al mattino di arrivare preparati, magari anche consultandoli la sera prima.
A chi non è capitato la sera prima del Consiglio di voler rileggere i processi verbali delle sedute interessantissime della settimana precedente? Sicuramente, potrebbe essergli di giovamento per prepararsi gli interventi della giornata a seguire.
Inoltre, devo anche rimarcare - visto che l'abbiamo detto in diversi - che fino a quando abbiamo potuto contare sul supporto del servizio di stenotipia e della macchina Michela in aula, abbiamo sicuramente potuto avere la disponibilità dei verbali più in fretta e c'era già immediatamente il doppio controllo: della macchina e, poi, come di consueto, dei Consiglieri che ricevono il verbale, per poterlo verificare.
Lo dico per chi non ha partecipato alla scorsa consiliatura: ricorderete che nel 2015 abbiamo potuto festeggiare i 200 anni della nascita dell'ingegner Michela, una gloria nostrana di San Giorgio Canavese, autore di questa macchina che albergava nel Consiglio regionale del Piemonte, ma che viene usata anche nel Senato della Repubblica e in una serie di altre aule importanti, consiliari o parlamentari, nel mondo.
Aver abbandonato questa tradizione ci ha resi più efficienti, più pronti ai tempi moderni, ma si tratta sicuramente di una ricchezza del nostro patrimonio culturale e di quella capacità tutta piemontese di affermarsi nelle arti tecniche che ha reso il Piemonte una regione grande nel mondo.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente; faccio partire il cronometro.
Il tema che pone il Consigliere Bertola è fondamentale, soprattutto nell'ottica del tema che io, in particolare, insieme al collega Rossi ho ribadito e che il Presidente Cirio ci ha enunciato nella seduta di insediamento, illustrando il programma di Governo: il concetto della trasparenza amministrativa.
Sempre per citare fonti non discutibili, fonti della Treccani, vi leggo la definizione di trasparenza con riferimento ad atti, comportamenti situazioni, modi di procedere soprattutto nella vita pubblica e nei rapporti con la collettività: "Significa chiarezza, pubblicità, assenza di ogni volontà di occultamento e di segretezza".
Ritengo che queste parole debbano essere un po' la stella polare anche nel momento in cui si redige il verbale della seduta precedente, proprio per dare trasparenza amministrativa e quindi - come sosteneva la collega Frediani - dare la possibilità ai cittadini di capire, Presidente, quello che è stato discusso. Pertanto, è importante che la trascrizione, come immagino avvenga nel modo corretto, sia poi disponibile.
La collega Frediani mi ha anticipato rispetto alla richiesta: io, prima di venire in Aula, accedo all'Intranet del Consiglio (non so quanti colleghi effettuino questa operazione) per leggere i verbali della seduta precedente, perché quando si interviene è bene che ci sia correttezza nella trascrizione. Nell'Intranet del Consiglio non ho visto la seduta, cioè non ho visto i verbali, Presidente, quindi, le chiedo se sia possibile caricare i verbali nell'Intranet, affinché prima della seduta il Consigliere, ma anche il cittadino, abbia uno spazio nel quale poter condividere le informazioni e verificare che siano corrette, in modo da entrare serenamente in Aula e votare i verbali della seduta precedente, senza avere la preoccupazione che la trascrizione sia avvenuta. Quindi, non solo via mail, eventualmente, ma anche sull'Intranet, visto che l'Intranet ha una funzione straordinaria: per il rispetto delle regole, ma soprattutto per il lavoro dei Consiglieri.
Rivolgo davvero una richiesta alla Presidenza di chiedere agli uffici di caricare i verbali all'interno dell'Intranet.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiamparino.
La Presidenza la saluta alzando la mano, come faceva anche lei.



CHIAMPARINO Sergio

Guardi, Presidente, non volevo intervenire sul tema dei verbali, perch per quanto assai importante, chi ha fatto vita amministrativa sa che spesso ex-post ciò che resta è quello che viene fuori dai verbali e si possono determinare delle situazioni anche critiche in cui ciò che si è detto in aula o in altre sedi pubbliche diventa fondamentale ai fini della testimonianza della propria attività.
Ho preso volentieri la parola intanto per ringraziarla per aver riattivato il servizio di refrigerazione, perché obiettivamente si stava soffocando.
Tornando ai verbali - e risparmierò del tempo - dico questo pur essendo uno che i verbali li segue poco (è l'amico e collega Diego Sarno che mi ha fatto constatare che sull'Intranet non vi è la loro disponibilità, e questo limita la possibilità di accesso): mi metto nei panni di uno che fra qualche tempo leggerà i verbali di queste nostre sedute. Un tema che politicamente sta dividendo il Consiglio in tutta evidenza, perché, non nascondiamoci dietro un dito, siamo qui a fare anche ostruzionismo, oltre che sollevare problemi sensati su cui invitiamo a riflettere. Cosa resta a verbale? Restano i nostri interventi, che ognuno giudicherà come vuole, e c'è il silenzio assoluto da parte di chi ha proposto di tenere il Consiglio regionale del Piemonte impegnato tutta la settimana per decidere una cosa voluta da Salvini.
Pertanto, riflettete colleghi (io finisco con questo): sarebbe utile che oltre agli interventi (lo dico con rispetto) "di comando", che vengono dai vostri vertici (si va avanti, si fa così), ci fosse qualche intervento nel merito, affinché qualcuno che tra un po' di tempo si troverà a leggere le cronache di queste giornate possa dire che effettivamente avevano ragione quelli della Lega a proporre questo, perché i loro argomenti erano argomenti importanti.
Io credo di no, però sarebbe utile che almeno questo emergesse dal dibattito e questo è un tema di verbalizzazione. Ho colto la circostanza sollevata dal collega Bertola, per sollevarla e porla alla vostra attenzione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Presidenza, ma più che altro gli Uffici e i tecnici per aver attivato il sistema di refrigerazione.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Fatemi ringraziare, prima di tutto, chi verbalizza e segue le sedute. Devo dire che io ho avuto il piacere, alcune volte, di andare a rileggere alcuni verbali, perché i verbali sono effettivamente lo strumento che noi lasciamo non dico ai posteri, ma sicuramente a chi vuole seguire e andare a vedere alcune discussioni su alcuni disegni di legge o su alcuni documenti che si approvano in Consiglio regionale, negli anni successivi.
Se voi andate nelle sale di fianco alla Sala Morando, sala in cui si svolgono le Commissioni (sulle quali abbiamo fatto anche un'importante modifica negli anni passati, perché oggi i verbali sintetizzati vengono pubblicati; prima sulle sedute di Commissione non veniva pubblicato nulla mentre oggi le trovate sulla Intranet nella sezione dedicata), ci sono i libri rilegati di tutti i verbali delle sedute degli anni passati del Consiglio regionale.
Effettivamente il verbale è uno strumento importante per cui, prima di essere approvato, è oggettivamente importante che venga caricato sulla Intranet. Quando noi interveniamo, ci viene trasmesso il nostro intervento ma anche lì è evidente che le modifiche possono riguardare solo se una frase non è stata ben trascritta o se c'è qualche errore di battitura mentre andare a rileggere e approvare compiutamente il quadro complessivo di interventi è molto importante. Per cui, se nelle prossime sedute fosse possibile averle prima, si possono approfondire meglio.
Spesso i verbali hanno un limite. Mentre si possono vedere i video e capire l'intonazione e il modo con cui si dicono le cose, il verbale ha il limite legato al fatto che si legge quello che è trascritto, quindi alle volte non si riesce a comprendere il contesto in cui si dicono certe cose.
Il verbale, quindi, è molto importante ed è questa l'occasione per fare tutti insieme un passo in avanti sulla facilità di andare a recuperare i verbali e di permettere a tutti di consultarli, per leggere le discussioni e le prese di posizione su ogni singolo tema.
Guardate, spesso su alcuni temi si torna negli anni successivi per modificare alcune norme e alle volte si cambiano le posizioni; per cui è importante avere sempre sotto controllo e poter recuperare i verbali delle sedute precedenti.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
La ringrazio veramente perché credo che la questione di cui stiamo parlando non sia né secondaria né marginale.
Tutti noi che abbiamo già fatto esperienza amministrativa in diversi Consigli comunali della nostra Regione sappiamo che è buona prassi regolamentare trasmettere, prima delle sedute successive, i verbali delle sedute precedenti ad ogni componente dell'Assemblea consiliare. Questa prassi perché non è secondaria e non è semplicemente formale? Perch consente sia al singolo Consigliere di verificare le proprie dichiarazioni ciò che ha detto nelle sedute precedenti, sia di verificare quanto detto dai colleghi.
Una delle prime operazioni svolte in Consiglio, infatti, è di votare e approvare i verbali precedenti, dopo aver dato la possibilità ai Consiglieri di leggerli, andando a capire se tutto è stato riportato correttamente. Questo perché noi siamo rappresentanti di un'Istituzione.
Quello che si svolge nelle Aule non è soltanto qui e ora, ma si lascia una traccia anche nel futuro, che pone le basi per una sovrapposizione di tradizioni, norme e consuetudini che meritano rispetto.
Credo che anche la Regione Piemonte, che è un'Istituzione ancora più elevata dei Comuni, dovrebbe uniformarsi a questa prassi e dare la possibilità ai Consiglieri di ricevere i verbali tra una seduta e l'altra.
Tra l'altro, la macchina amministrativa regionale è ben più nutrita di quella di molti dei nostri Comuni, quindi credo che sarebbe un buon aggiornamento, un segno di progresso e di miglioramento della vita istituzionale di questo Ente.
Per questo motivo chiediamo direttamente a lei, Presidente Allasia, di prendersi a cuore questa richiesta. L'occasione è di porla oggi nella discussione su un altro tema. Non è una questione peregrina, perché credo possa davvero avere un senso e un significato.
La ringraziamo per la sua attenzione e non dubitiamo dell'impegno che vorrà impiegare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliere Avetta; ne ha facoltà.



AVETTA Alberto

Lei è molto gentile, Presidente, perché mi mette nelle condizioni di poter contribuire a questo interessante dibattito sulla verbalizzazione. Al di là del modo con cui tutti stiamo affrontando questa faticosa settimana, il cui esito ci auguriamo sia positivo, nell'interesse del Piemonte e dei piemontesi (non mi richiamo alle considerazioni che ho già fatto prima) credo però che sul tema della verbalizzazione, come ha detto bene la collega Canalis, forse qualche riflessione la dobbiamo fare.
La verbalizzazione è un po' come le fondamenta per la casa. Sulla verbalizzazione di un Consiglio regionale, per l'autorevolezza di quest'Aula e questo consesso e per l'autorevolezza, non nostra personale ma dell'Ufficio che noi rappresentiamo, credo sia fondamentale qualche riflessione in più, in particolare sulla necessità che questa verbalizzazione sia fatta in modo serio e metta nelle condizioni soprattutto le opposizioni, di lavorare, di poter contraddire, di poter discutere e ragionare sugli atti che questa maggioranza intende assumere.
Dico questo - e lo dico dai banchi dell'opposizione - nell'interesse che tutti dovremmo avere a cuore, cioè l'interesse collettivo del Piemonte che noi rappresentiamo. Noi oggi siamo all'opposizione, siamo stati in maggioranza; oggi voi siete in maggioranza, ma ci auguriamo, dalla nostra parte, che prima o poi ritornerete in opposizione, lo dico con tutto rispetto e con grande affetto nei vostri confronti. Lo dico nell'interesse dei piemontesi e del Piemonte che noi oggi rappresentiamo. Speriamo che ci avvenga nel più breve tempo possibile. Lo dico perché è un problema che oggi abbiamo noi, ma che domani avrete voi. È un auspicio mio, è evidente non pretendo possa essere condiviso da voi.
Certamente è una questione fondamentale, cui richiamo soprattutto la Presidenza e il Presidente che rappresenta tutti, e che ha il dovere di rappresentare tutti, quindi ha anche il dovere di garantire, in particolare ai membri dell'opposizione, di poter essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio mestiere, la propria funzione, nell'interesse dei piemontesi e del Piemonte.
Credo che questa mattina non stiamo rispondendo a quell'interesse e non stiamo rispondendo al mandato che i piemontesi hanno riconosciuto a noi tutti e ai nostri Uffici, sia in maggioranza sia in opposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Prima non potevo intervenire e la ringrazio perché mi ridà la possibilità di farlo, ma sarà un intervento molto breve. Colgo l'occasione che ci ha dato il collega Bertola oggi, perché effettivamente esiste un gap tra l'accesso ai verbali in forma scritta, quelli ufficiali, e l'accesso ad una forma di verbalizzazione che può essere quella della ripresa video dell'Aula, che invece noi dal giorno successivo, di fatto, abbiamo a disposizione. Anche il pubblico può seguire e anche i cittadini possono accedere direttamente alle sedute video.
Da questo punto di vista effettivamente sarebbe utile cercare di elaborare un modo per cui anche i verbali, le trascrizioni potessero essere accessibili, considerato che questo Consiglio ha investito molto in ambito della comunicazione e lo ha fatto correttamente, perché ritiene che in questa nostra epoca molti cittadini utilizzano i social per informarsi su quanto avviene nelle istituzioni. Colgo l'occasione, Presidente, per chiedere che si valuti, se la spesa è minima e non incide troppo sul bilancio del Consiglio regionale, di migliorare anche la qualità delle telecamere con cui avvengono le riprese. Questo perché i cittadini da casa possano avere un servizio di qualità, come del resto già ricevono dagli Uffici del Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

La ringrazio. È già stata fatta richiesta per una valutazione sui video perché sono, purtroppo, di scarsissima qualità.
Sono le ore 13 e, come da programma, si proseguono i successivi interventi nella seduta pomeridiana, convocata per le ore 15. Alle ore 14,30 è previsto il question time.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 13.00)



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