Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.117 del 02/03/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 19.38)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Do il via allo streaming.
Comunico che, come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante il collegamento in videoconferenza.
Per la gestione della seduta si replicano le disposizioni della deliberazione n. 185 dell'Ufficio di Presidenza.
Ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino e Chiorino.
Il numero legale è, pertanto, venticinque.
Procedo quindi all'appello nominale per l'indicazione dei partecipanti.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione ed è stato approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: Congedi Sono in congedo i Consiglieri Caucino e Chiorino.


Argomento: Elezioni - Ineleggibilita' - Incompatibilita'

Proposta di legge n. 110, inerente a "Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del o della Presidente della Giunta" (rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

Comunico che il provvedimento è stato richiamato in Aula, ai sensi dell'articolo 37, comma 4, del Regolamento interno, in quanto non ancora licenziato dalla Commissione; pertanto, il provvedimento non ha relatori e viene trattato ai sensi del capo X del Regolamento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Riteniamo che sulla legge elettorale si debba fare un ulteriore approfondimento, quindi richiediamo, a firma dei Capigruppo di maggioranza il ritorno in Commissione di questo importante provvedimento.
Sappiamo che la legge regionale piemontese ha un vulnus, perché c'è la mancanza delle quote di genere. Noi vogliamo assolutamente risolverlo e fortunatamente, abbiamo davanti ancora tre anni e mezzo di legislatura. Non arriveremo all'ultimo secondo, però pensiamo di riportare questa proposta in Commissione e di riparlarne dopo il bilancio.
Naturalmente, come Gruppi di maggioranza; e come Gruppo di maggioranza avremo anche noi una proposta da mettere sul piatto, che vada poi discussa ed elaborata. Di certo, mi impegno e ci impegniamo per eliminare quel vulnus che ci portiamo avanti da troppi anni, che è la mancanza delle quote di genere.
Pertanto, ai sensi dell'articolo 37, comma 5, chiediamo (e lo sottoscriviamo qui sotto, io e gli altri due capigruppo di maggioranza) questo ritorno in Commissione, perché riteniamo che serva un approfondimento aggiuntivo. Non vogliamo entrare oggi nel dettaglio e non vogliamo neanche oggi bocciare la proposta del Consigliere Grimaldi, per riteniamo opportuno e fondamentale, fatte queste doverose premesse ritornare in Commissione e parlare, per un congruo numero di sedute, di una importante legge che, di fatto, fa le regole del gioco.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ovviamente, avendo letto i giornali nei scorsi giorni, non mi coglie di sorpresa questa richiesta. Chiedo, ai sensi del Regolamento, di intervenire contro, quindi contro la proposta appena avanzata dal Consigliere Preioni.
Visto che noi non abbiamo fatto dichiarazioni allusive contro qualcuno o contro l'orientamento politico della maggioranza, vorrei fare alcune precisazioni, visto che, invece, sono state dette molte cose in questi giorni.
Intanto, quale blitz e quale colpo di testa? Questa legge è ferma da anni dal 2018 se ricordo bene, da quando con Silvana Accossato, e tante ex colleghe e concittadine, dicevamo più o meno le stesse cose. Penso che dovremmo vergognarci, Presidente, del fatto che il Piemonte sia fra le sei Regioni d'Italia in cui non si consente la doppia preferenza di genere, n si prevedono quote di lista.
In questo, vorrei ricordare che nell'attuale Consiglio regionale piemontese le Consigliere sono 8 su 51 e quindi - Consigliere Preioni - il punto non è garantire una piccola quota, ma è la doppia rappresentanza di genere e la doppia preferenza.
Questi numeri, non solo segnalano una diseguaglianza nell'accesso, ma sono anche - me lo faccia dire - simboli di un'arretratezza culturale che, per fortuna, in gran parte d'Europa non è nemmeno più concepibile. Eppure, si vede che per la maggioranza dei miei colleghi tutto ciò non fa scandalo ed è un po' la logica della conservazione, perché si continua a rimandare dicendo che servirebbe ben altro.
Resto convinto che introdurre un criterio di parità di genere sia infinitamente più urgente e più necessario di qualunque altra modifica della legge elettorale regionale. Come sapete, noi siamo disponibili; siamo disponibili a superare il listino e a rivedere anche i collegi, però credo che non si possa continuare a utilizzare questi alibi per poi non fare niente.
Poteva e doveva essere fatto la scorsa legislatura; poteva e doveva essere fatto anche in questa seduta, perché intanto bisognerebbe rimuovere, come abbiamo proposto in maniera molto semplice, e avremmo almeno cominciato con il correggere una stortura discriminatoria del nostro sistema di selezione della rappresentanza. Non esistono scuse valide - mi dispiace - per aver messo in soffitta questo passo di civiltà e di giustizia per così tanto tempo. E non c'è nessuna scusa e nessun interesse che non possa farci capire che, alla fine, non c'è la vera e giusta volontà di superare questo scalino.
Comunque, non ci perdiamo d'animo e continueremo a proporre questa doppia preferenza e credo che non resteremo isolati, come purtroppo rischia di succedere oggi in aula. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ricordo che, ai sensi dell'articolo 37, comma 5, del Regolamento interno, "quando un argomento sia posto in discussione a norma del comma 4, il Consiglio, su richiesta motivata della Commissione e di almeno tre Consiglieri, può deliberare con la maggioranza dei membri assegnati di rinviare l'argomento stesso alla Commissione".
Ha chiesto la parola, sull'ordine dei lavori, il Consigliere Preioni prego.



PREIONI Alberto

Intervengo per una velocissima precisazione, perché magari sono stato poco chiaro nell'esposizione di prima. Anche noi siamo favorevoli alla doppia preferenza, perché è una mancanza che sappiamo esistere solo in Piemonte; esiste anche perché, ad esempio, nel mio territorio abbiamo un mono candidato e, di fatto, non può essere una doppia preferenza; quindi addirittura la legge elettorale potrebbe essere, adesso non entriamo nel dettaglio, modificata solo con un piccolissimo passaggio. Riteniamo che vada fatto un ragionamento generale, però ribadisco i concetti della doppia preferenza, ci mancherebbe: siamo una delle poche Regioni in cui permane questa anomalia e sappiamo che dobbiamo sanarla e la saneremo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Chiedo un minuto per intervenire su questo, perché come Partito Democratico abbiamo sollecitato, ormai da inizio legislatura, l'avvio dei lavori sulla riforma della legge elettorale. Cogliamo questo sollecito questo spunto dell'iscrizione di questa proposta di legge del collega Grimaldi, rispetto alla quale noi non abbiamo voluto richiamare le nostre proposte di legge depositate già anche noi da inizio legislatura sull'inserimento della doppia preferenza e l'abolizione del listino, perch noi crediamo che vadano di pari passo e vada fatto un ragionamento anche su quello.
Non lo abbiamo fatto, perché riteniamo necessario fare un ragionamento complessivo con tutte le forze politiche all'interno del Consiglio regionale, partendo anche da quello che pensa la maggioranza - ad oggi non ci sono proposte di legge depositate da parte della maggioranza - e non solo; un ragionamento complessivo in questo consesso regionale, partendo dalla proposta della maggioranza per lavorare in questa direzione.
Crediamo però che questa sia un'ultima chiamata del Consiglio regionale; quindi oggi verrà rimandata in Commissione la proposta di legge ma il tempo sta scadendo. Noi pensiamo che, per fare un buon lavoro e approvare questa riforma della legge elettorale, i mesi giusti siano i prossimi, dopo il bilancio, in modo da arrivare ad approvarla entro la metà della legislatura. Sappiamo tutti, chi è stato in Consiglio regionale la scorsa legislatura sa che, più ti avvicini al voto regionale, più è complicato fare un ragionamento complessivo.
Quindi, rispetto a questo, chiediamo alla maggioranza di riconvocare il gruppo di lavoro in tempi rapidissimi, veramente in tempi stretti, in modo da entrare nel merito di doppia preferenza di genere e tutto quello che ruota attorno alla riforma elettorale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Sacco; prego.



SACCO Sean

Grazie, Presidente, Anch'io desidero intervenire su questo tema estremamente importante: come giustamente ha anticipato il Consigliere Gallo, più aspettiamo e meno probabilità ci sono di ritoccare la legge elettorale. Abbiamo evidentemente un Consiglio regionale con una fortissima prevalenza maschile ma, mi si permetta di dire che, forse, più che un problema di legge elettorale, è un problema di cultura all'interno dei partiti, che non sono in grado di esprimere un sufficiente numero di donne.
Posso dire con orgoglio che nel nostro gruppo, su cinque persone entrate avevamo due donne, quindi un ottimo risultato, senza modifiche alla legge elettorale. Però, appunto, visto che non si riesce in altro modo, per quanto mi riguarda - mia personalissima opinione - è una sconfitta dover inserire la doppia preferenza di genere per consentire alle donne di partecipare, perché dovrebbe essere una naturale conseguenza della partecipazione politica delle donne appunto, un'equa rappresentanza all'interno delle varie Assemblee.
Detto questo, affrettiamoci; affrettiamoci a fare una nuova legge elettorale con questo correttivo, che consenta una maggiore rappresentanza femminile all'interno del Consiglio regionale, ma soprattutto facciamo anche una legge regionale che sia capace di garantire una maggiore rappresentanza per i territori che, ad oggi, effettivamente, in molti casi viene negata. Attiviamo questo gruppo di lavoro; se n'è parlato per molto ma poi ci si è arenati, certo complice anche il COVID, ma non utilizziamolo come scusa: se si vuole fare una modifica della legge elettorale, troveremo il tempo e il modo di farlo.
Il gruppo di lavoro è sicuramente lo strumento più idoneo per questo tipo di scopo, considerato che è una legge estremamente tecnica e quindi è molto importante, anche per tutta una serie di bilanciamenti che possano garantire la rappresentanza, lavorare con un gruppo di persone che possono effettivamente approfondire al cento per cento la materia.
Speriamo di chiudere questa partita sulla legge elettorale - io auspico entro l'anno, ma se non entro l'anno almeno nei prossimi quindici mesi altrimenti, obiettivamente, mi sembra molto difficile portare a termine una buona legge elettorale equilibrata e soprattutto che possa dare una giusta rappresentanza ai nostri piemontesi.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; prego.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente. Intervengo anche io per chiedere la riapertura dei lavori del gruppo di lavoro. Ci sono tanti temi da trattare; innanzitutto il tema della parità di genere (concordo con quanto poc'anzi espresso dal Capogruppo Gallo); c'è il tema del futuro delle listino bloccato; c'è il tema della supplenza, cioè di quando un Consigliere diventa Assessore e quindi a sua volta entra in Consiglio un altro Consigliere (il primo dei non eletti). C'è tutta una serie di argomenti che dobbiamo trattare e dobbiamo farlo con tranquillità - una tranquillità di pensiero - con la possibilità di sedersi e di immaginare una legge elettorale definitiva per la nostra Regione, partendo proprio dalla parità di genere, ma sapendo che abbiamo altre questioni da affrontare in maniera decisamente puntuale e precisa.
Pertanto, anche per il Gruppo dei Moderati penso che sia necessario affrontare subito il gruppo di lavoro e darsi anche dei tempi molto serrati: occorre farlo con i dovuti tempi, proprio perché, come dicevano i colleghi, c'è il rischio che andando troppo in là poi non si metta mano a questa legge elettorale e quindi, poi, d'imperio .



(Audio mancante o non comprensibile)



MAGLIANO Silvio

. c'è la modifica, com'è capitato in altre Regioni, e questo sarebbe oggettivamente stucchevole.
Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Presidente, ho espresso solo la presenza.



PRESIDENTE

Ah, scusi.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Segretario Bertola, che interviene in qualità di Consigliere regionale; ne ha facoltà.



BERTOLA Giorgio

Grazie, Presidente.
Su questo tema mi autociterò, nel senso che sono andato a riprendere le prime parole che avevo pronunciato nell'aula di Consiglio regionale all'inizio della legislatura.
Era la terza seduta; era la seduta dove si interveniva sulle linee di programma appena illustrate dal Presidente Cirio. Prima di parlare di qualsiasi tema della Regione, dissi che prima di tutto avrei voluto parlare delle regole del gioco. A luglio 2019, quindi, nel mio primo intervento della legislatura, da Consigliere regionale nonché ex candidato a Presidente, com'è noto, ho voluto prima di tutto parlare delle regole del gioco. Perché? Perché ritenevo già allora che fosse urgente la convocazione di un Tavolo di lavoro.
Allora mi si rispose che non era una priorità. Adesso lo è diventata.
In realtà lo era già allora, perché, come ha già detto qualcuno e com'è successo puntualmente nella passata legislatura, più si va avanti, più ci si avvicina al voto e più saltano fuori calcoli personali sul proprio consenso, sul proprio collegio, sul proprio territorio e sul proprio spazio personale all'interno di una lista politica. Allora questo tema va affrontato prima.
Sempre un anno e mezzo fa - non ho cambiato idea - annunciavo il tema della rappresentanza di genere, che è sotto gli occhi di tutti. Questo Consiglio ha eletto poche donne, per cui non c'è un'adeguata rappresentanza di genere. Ma non è il solo tema sul piatto, perché certamente la legge elettorale va modificata anche nella parte riguardante i collegi, perch non dà adeguata rappresentanza a tutti i territori del Piemonte.
Tanto per fare un esempio, il seggio della Provincia del Verbano-Cusio Ossola è solo formalmente garantito dalla legge, ma non è garantito in modo sostanziale. Perché può benissimo accadere che ci sia un risultato elettorale che non porti a nessun seggio nel Verbano-Cusio-Ossola. Quindi una parte del Piemonte è tagliata fuori, salvo che non si metta qualcuno nel listino (com'è giusto che sia, ma non è obbligatorio) o che ci sia un risultato elettorale fortemente sbilanciato verso una delle coalizioni allora, nelle divisioni esce fuori anche il seggio del Verbano-Cusio Ossola, altrimenti no. Ma in caso di un sostanziale pareggio tra coalizioni, addirittura sono a rischio anche altri seggi (Vercelli piuttosto che Asti).
A quello va sicuramente messo mano e va superato il listino. A nostro avviso, tutti i componenti del Consiglio regionale devono essere eletti con le preferenze dei cittadini piemontesi. Tra l'altro, andare a toccare il meccanismo delle preferenze, quindi inserendo la doppia preferenza, si va ad interagire anche sul numero dei collegi, perché, com'è già stato richiamato, il Verbano-Cusio-Ossola da legge regionale ha un seggio solo quindi lì è impossibile applicare la doppia preferenza di genere. Per cui bisogna andare a rivedere anche i collegi e quindi la riforma elettorale deve essere, a nostro avviso, complessiva.
Anch'io sono a richiedere al più presto che si vada avanti con il tavolo di lavoro. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Spero che il Presidente Preioni non voglia intervenire per fatto personale perché è stato citato il Verbano-Cusio-Ossola: non si sa mai lesa maestà sul suo territorio! Io ho concesso un breve dibattito, anche se non era previsto dal Regolamento, dato che dovevo solo far intervenire il presentatore della richiesta ed eventualmente un Consigliere contro.
Se non vi sono ulteriori richieste di intervento metterei in votazione la richiesta del Presidente Preioni, avanzata ai sensi dell'articolo 37 comma 5, per il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 110 a prima a firma del Consigliere Grimaldi.
Indìco la votazione per appello nominale sulla richiesta di rinvio in commissione della proposta di legge n. 110, ai sensi dell'articolo 37 comma 5, del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non essendoci richieste d'intervento sull'ordine dei lavori e non essendoci altri punti all'o.d.g., chiuderei la seduta.
Ringrazio tutti per il lavoro svolto e auguro buona serata.
Comunico che domani alle ore 12.30 è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 20.04)



< torna indietro