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Dettaglio seduta n.106 del 10/12/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.00 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 101 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interpellanza n. 408 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Icardi; interpellanza n. 454 presentata dal Consigliere Avetta, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione indifferibile e urgente in Aula n. 491 presentata dal Consigliere Valle, cui risponderà l'Assessore Tronzano.
Prego fin d'ora i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa richiesta della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che per le interpellanze è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per cinque minuti, la risposta dell'Assessore per cinque minuti ed è prevista replica da parte dell'interpellante per cinque minuti.


Argomento: Contratti ed appalti - Attrezzature sanitarie (presidi di diagnosi e cura delle USSL)

Interpellanza n. 408 presentata da Magliano, inerente a "Gara d'appalto sugli ausili acustici: la Giunta regionale intende tornare sulle decisioni prese?"


PRESIDENTE

Iniziamo con l'esame dell'interpellanza n. 408.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ho presentato questa interpellanza dopo aver presentato un question time come ben ricorda l'Assessore Icardi, che saluto e ringrazio per essere qui presente oggi.
Fondamentalmente, nel testo dell'interpellanza ripercorro la storia di tutte le norme e di tutte le decisioni prese dai governi della Regione in merito a questo tema.
Stiamo parlando appunto di questi strumenti che permettono sia ai bambini e, soprattutto, agli adulti e i più anziani di poter sentire; quindi, una necessità assolutamente importante anche per la qualità della vita, ma soprattutto per la propria sicurezza personale.
Nelle premesse dico che, attualmente, la fornitura di protesi acustiche è normata dal DM n. 332 del 1999, pienamente vigente e che, nel 2013, la Regione Piemonte ha regolamentato l'iter prescrittivo e ha richiesto un adeguamento tecnico e strutturale (oneroso) alle aziende audioprotesiche del territorio (DGR 10-6336 del 9 settembre 2013). Inoltre, ricordo che sono circa 30.000 i piemontesi con sordità.
Teniamo conto che le gare d'appalto per l'assistenza audioprotesica introdotte dal DPCM sui nuovi LEA del 2017, ma mai utilizzate - sono state dichiarate inappropriate in ragione della tipologia di assistenza cui sarebbero destinate. Ancora, lo spostamento, nel 2017, nei nuovi LEA della fornitura delle protesi acustiche dall'elenco 1 (dispositivi su misura a tariffa unica) all'elenco 2 (dispositivi di serie, non personalizzabili), e da qui il problema, è stato riconosciuto come non consono in una sentenza del TAR della Basilicata, per la quale questa tipologia protesica è spostata nell'elenco 2 (dispositivi di serie non personalizzabili), cosa che a nostro giudizio non è oggettivamente vera, perché queste protesi devono essere personalizzate per il cittadino che ne ha bisogno.
In senso analogo si è espressa, con un proprio parere, la Regione Veneto.
Con un emendamento di bilancio del novembre 2019, la Camera dei Deputati ha dato parere favorevole per la ricollocazione delle protesi acustiche nell'elenco 1. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 759/2019, a seguito del ricorso presentato da ANAP e Assobiomedica, ha annullato la gara indetta dalla Regione Basilicata per l'acquisto di apparecchi acustici.
Risulta tuttora utilizzabile il precedente nomenclatore tariffario.
Il testo dell'interpellanza prosegue con l'elenco di cosa ha deciso di fare Regione Piemonte, e cioè che il 15 maggio 2019, nonostante quanto ho precisato al punto precedente, è stato pubblicato dalla Regione Piemonte il bando di gara per la stipula di un accordo quadro per la fornitura di ausili per comunicazione e informazione e relativi servizi. Dal 4 agosto 2020 il bando di gara è disponibile sul sito di SCR Piemonte.
La gara sta andando avanti. Come sa bene l'Assessore, ci sono dei ricorsi al TAR e poiché siamo in fase giudiziale, non entro nel merito di che cosa decide il TAR, ma certo è che c'è un dato politico, perché da come si pu leggere questa tipologia di scelta fatta da SCR, il cittadino avente diritto risulterebbe penalizzato, dal momento che non potrebbe più scegliere liberamente il suo professionista di fiducia, né la protesi più adatta alle sue esigenze, neanche pagando personalmente la riconducibilità (un altro elemento che salta), salvo rinunciare alla fornitura regionale e acquistare privatamente il proprio dispositivo acustico.
Inoltre, come avviene in questo periodo, non potrebbe accedere alle sedute di regolazione e di assistenza per ottimizzare la propria esperienza di ascolto e, quindi, migliorare la propria qualità di vita. A fronte di una spesa regionale non ridotta, risulterebbe potenzialmente depauperata l'assistenza al cittadino ipoacusico. Sarebbe, infatti, fornita la protesi digitale, ma non erogato un numero sufficiente di sedute di fitting (sono previste attualmente sette sedute in tre anni). Questa preoccupazione è stata espressa a vario titolo e con varie modalità dalle associazioni, dai professionisti e dalle realtà attive nel settore.
Anche noi, come Gruppo, siamo molto preoccupati che, da questo punto di vista, si rischi di far perdere posti di lavoro, perché sembra una gara disegnata con modalità previste dalla norma di legge, evidentemente, per per far sì che le grandi multinazionali possano, perché ne hanno la caratteristica, accedere a questa tipologia di offerta, quindi accedere a questa tipologia di gara d'appalto, rischiamo, come sistema, di perdere tanti piccoli imprenditori e tanti piccoli professionisti che, in questo momento, si stanno facendo sentire a gran voce.
Allora interpello, e finisco, Presidente, per sapere per quali ragioni la Regione Piemonte abbia deciso di procedere con una gara d'appalto per le protesi acustiche, pur alla luce della sentenza del Consiglio di Stato della sentenza del TAR della Basilicata e dei pareri contrari espressi da altri enti e istituzioni; se la Giunta Regionale intenda tornare sulla propria decisione, adeguandosi così alla tendenza di tutte le altre Regioni italiane; se, all'interno del "Nucleo tecnico di supporto a SCR Piemonte S.p.A. nella convenzione centralizzata per la fornitura alle Aziende sanitarie regionali di ausili per l'udito, di cui al DPCM sui nuovi LEA del 12 gennaio 2017" (costituito proprio ai fini di redigere l'indagine di mercato e successivamente il bando di gara oggetto di questa interrogazione) fosse prevista una rappresentanza del tecnico sanitario ordinato (legge 3/2018), cioè una persona che di mestiere fa questa tipologia di lavoro, responsabile della scelta, dell'adattamento e del controllo periodico delle forniture di assistenza protesica e delle aziende fornitrici di tale assistenza all'interno delle quali opera l'audioprotesista; se la Regione si sia avvalsa di uno specialista laureato in audioprotesi.
Ancora di più, e su questo punto mi auguro che si faccia chiarezza vorremmo sapere se la Regione Piemonte abbia previsto un controllo sulle autocertificazioni d'incompatibilità dei membri della commissione e che cosa sia emerso dai controlli. Dio ce ne scampi e liberi semmai venissimo a sapere che medici presenti nel comitato scientifico di una multinazionale fossero presenti anche all'interno del comitato che ha scritto le linee d'indirizzo per la gara, perché questo sarebbe gravissimo e mi auguro che su questo la Giunta nel rispondere abbia fatto le sue verifiche.
Da ultimo, vorremmo sapere se la Regione abbia interpellato, come consulenti, i presidenti dell'Ordine dei tecnici audioprotesisti, in quanto organo sussidiario dello Stato, per il rispetto della legge 24.17 e il codice deontologico.
Ho terminato e ringrazio l'Assessore per la risposta.
Nel caso, mi avvarrò poi della facoltà di intervenire di nuovo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente, e grazie Consigliere Magliano.
Parto dall'ultima domanda, dal punto 6): se abbia interpellato il Presidente dell'Ordine dei tecnici.
Come lei sa, abbiamo una continua interlocuzione con la presidente piemontese, nonché presidente nazionale dell'Ordine, e la questione è piuttosto complessa.
Lei sa che abbiamo già avuto una serie d'interlocuzioni con il Ministero perché la questione rischia, da una parte, di non dare il servizio sufficientemente elevato e di qualità agli assistiti; dall'altra, rischia di mettere in crisi un settore importante dell'economia piemontese, che sono tutte queste aziende produttrici dei dispositivi.
Intanto, facciamo un primo quadro normativo.
La Regione Piemonte, proprio in riferimento a questa tipologia di protesi acustica, ha applicato la normativa di riferimento, che è il DPCM del 12 gennaio 2017, espletando anche la gara, come altre Regioni (alcune le hanno ritirate e altre sono state sospese dal TAR).
La giustizia amministrativa ritiene che questo modo di procedere sia corretto: nel senso che si veda, per esempio, la sentenza 11300 del 29 settembre 2019 del TAR Lazio e le sentenze 4186, 4187, 4188 e 4198 del TAR Lazio, che dichiarano infondate le censure contro il DPCM, e la sentenza 759 del 31 gennaio 2019 ha confermato questa legittimità, che è il Consiglio di Stato.
Ai sensi del decreto legislativo n. 46 del 1997, che recepisce la normativa europea relativa all'immissione in commercio di questi dispositivi medici quindi comprese anche le protesi acustiche, un dispositivo su misura è un dispositivo fabbricato appositamente per un determinato paziente, in conformità alle prescrizioni scritte dal medico o da un altro operatore sanitario, ovviamente con le dovute qualifiche. Sono esempi di dispositivi su misura le protesi dentarie e i plantari.
I dispositivi fabbricati con metodi di fabbricazione continua o la cosiddetta "in serie", sebbene possano anche essere in seguito suscettibili di adattamento per soddisfare un'esigenza specifica di un medico o di un altro utilizzatore professionale, non sono qualificati come dispositivi su misura.
Io, comunque, ho ben presente tutta la problematica e l'abbiamo approfondita in modo chiaro con la presidente dell'Ordine.
Tutto ciò premesso, visto che la gara è avviata e visto che siamo in un momento di valutazione da parte della giustizia amministrativa, al momento sembra inopportuno ritirare e fermare tutta questa procedura.
Tuttavia, abbiamo deciso e, proprio per la complessità della normativa e anche per gli effetti che può avere sui pazienti e sul tessuto economico che sottende questa questione, ho dato disposizione al servizio dirigenziale incaricato farmaceutico dell'Assessorato di aprire un tavolo di confronto permanente con le diverse organizzazioni e federazioni che rappresentano gli audioprotesisti, così riusciremo, insieme, ad approfondire e decidere insieme, sia dal punto di vista assistenziale per i pazienti e per quello che sarà la procedura per acquisire e realizzare le protesi, sia anche dal punto di vista economico, i processi di revisione delle condizioni erogative attualmente in vigore, in un'ottica di reciproca collaborazione, con l'obiettivo di offrire ai cittadini con problemi di udito la migliore assistenza possibile, limitando soprattutto, come lei citava e potrebbe anche succedere, l'esborso di tasca propria di fondi per le acquisizioni.
D'altra parte, ho dato anche disposizione di applicare tutte quelle misure di contenimento della spesa, e allo stesso tempo di tutela, di questo tessuto economico, che soltanto confrontandoci in modo permanente con un tavolo dedicato potremmo definire. Questo potrebbe comportare anche una revisione dell'attuale procedura di gara e una revisione delle condizioni oggi in essere, ma ci sediamo al tavolo e, in modo più compiuto, facciamo tutte le valutazioni di merito per risolvere problematiche. Onestamente sembrava più semplice all'inizio, invece è particolarmente complesso e complicato.
L'obiettivo di non penalizzare un settore economico e, in parte nello stesso tempo, di dare soprattutto una risposta adeguata alle persone che hanno bisogno di queste apparecchiature, è ben chiaro nella Giunta e sarà portato su questo tavolo permanente che, come ripeto, i nostri Uffici hanno l'incarico, su mia indicazione, di comporre.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.
L'interrogante, se lo richiede, ha facoltà di replicare per cinque minuti.



MAGLIANO Silvio

Sì, grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere.



MAGLIANO Silvio

Grazie.
Chiedo all'Assessore se può inviarmi la nota, come fa di solito cortesemente, che ha letto.
Certo, Presidente e Assessore, il vero punto, il vero discrimine è l'assurdità del DPCM che ha modificato le due categorie. Evidentemente, noi dobbiamo applicare una regola nazionale, sapendo che in questo momento ci sono atti parlamentari che chiedono la revisione di questa destinazione cioè che si torni a considerare quest'apparecchiatura personalizzabile invece che non personalizzabile, perché è evidente che, se considerata non personalizzabile, si fanno gli acquisti in massa e si cerca di fare efficienza.
Certo è, per com'è scritta questa gara e per come avete immaginato - come ha immaginato - l'ente preposto, il cittadino, di fatto, prende quello oppure, se vuole una riconducibilità, se la deve pagare; cosa che prima era diversamente gestita.
Sono contento di questo tavolo che avete aperto. Certo, rimango preoccupato lo dico con grande chiarezza - per questi imprenditori, per questi professionisti e per le famiglie che vivono e lavorano grazie a questo settore, perché sono abbastanza convinto che da questa gara vi possano essere grandi risparmi o un tentativo di risparmio da parte di Regione Piemonte, un tentativo di gestione di questa partita per dare a tutti lo stesso prodotto, con il rischio di non dare un prodotto di qualità personalizzato e il più possibile adeguato alle esigenze dei cittadini.
Mi rendo conto che applicando il DPCM in questa modalità noi, come Regione abbiamo seguito la norma nazionale. Certo è che mi rimane un dubbio sulle sentenze che, invece, dicono che è un errore procedere in questo modo, su scelte politiche fatte da altre Regioni, scelte politiche di ritirare la gara o di non utilizzare questa tipologia di forma.
C'è però una cosa, Assessore, sulla quale lei non ha risposto e non ho capito se non ha risposto o non ha voluto rispondere.
Al punto 5) le ho chiesto se la Regione Piemonte abbia previsto un controllo sulle autocertificazioni d'incompatibilità dei membri della Commissione e che cosa sia emerso dai controlli.
Io ho chiesto se nel nucleo tecnico, che ha dato le linee d'indirizzo della gara, erano presenti delle incompatibilità. Ad esempio, è possibile che un medico, mentre era nel nucleo tecnico che dava le linee guida per la gara fosse anche nel comitato scientifico di una multinazionale che costruisce queste protesi? Questo era il punto 5) dell'interrogazione e di solito lei risponde a tutte le domande. Se la Regione si sia avvalsa di uno specialista laureato in audioprotesi, perché per me è fondamentale capire se chi ha scritto le linee d'indirizzo, che poi sono diventate una gara, in quel consesso ci fosse o era avvisabile una non compatibilità di scrivere le linee d'indirizzo per una gara e far parte di un comitato scientifico di una delle aziende che si occupa di costruire queste protesiche.
Presidente, questa interpellanza l'ho proposta il 21 settembre 2020 e c'è stato tutto il tempo per fare le verifiche. Pertanto, o è una parte della risposta che l'Assessore, magari per brevità di tempo, non mi ha dato, ma io, da Consigliere regionale, voglio sapere se queste incompatibilità le ravvisiamo o no, se facciamo attenzione a chi ha più incarichi e magari ha un conflitto d'interessi. Questa è una domanda che voglio fare e che faccio chiaramente.
Se sarà scritta nella risposta che mi darà l'Assessore, bene, altrimenti dovrò capire come fare, perché ho già presentato un question time, ho già presentato un'interpellanza. Diversamente, non so, Presidente, che altri strumenti presentare e cosa devo fare. Un accesso agli atti? Non vorrei che.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Le mando la risposta scritta che, per brevità, non ho letto tutta.



MAGLIANO Silvio

Perfetto. Leggerò con attenzione e cercherò di capire se è accaduto un fatto che, a mio giudizio, sarebbe grave. Penso che l'Assessore concordi con me che non si può partecipare a commissioni con due vesti diverse.
Presidente, vado alla conclusione, leggerò con attenzione e o mi auguro che questo tavolo che l'Assessore - che ringrazio - sta aprendo, innanzitutto tuteli i pazienti, discuta con le associazioni che si occupano di tutela dei pazienti. Ricordo che sono tante quelle che, in questo momento, hanno scritto alla Giunta e al nostro Assessore.
Noi abbiamo a cuore solo una cosa. Il servizio lo eroghi chi vuole, ci sono le gare, è giusto che si selezioni nel libero mercato e nell'interesse della Regione il miglior prodotto possibile, ma non possiamo permetterci dopo tutto quello che questa maggioranza ha detto sul prodotto piemontese e sul lavoro italiano, che si perdano posti di lavoro e che i pazienti - che è la cosa che m'interessa di più - non abbiano una tutela, non abbiano quello che oggi hanno, perché rischiamo di fare un danno sia ai pazienti anziani sia ai bambini che, in questo momento, necessitano di un servizio di qualità.
Grazie, Presidente. Attendo la documentazione.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per la replica e proseguiamo con l'interpellanza successiva.


Argomento: Personale del servizio sanitario - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interpellanza n. 454 presentata da Avetta, inerente a "Medico negazionista a Borgaro. Cosa intende fare la Regione?"


PRESIDENTE

Si proceda con l'esame dell'interpellanza n. 454.
La parola al Consigliere Avetta per l'illustrazione. Ne ha facoltà per cinque minuti.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente; buongiorno, Assessore.
Questa interpellanza riguarda un fatto che pochi mesi fa, durante la seconda ondata, aveva suscitato molto clamore in quell'area territoriale, a Borgaro in particolare. Stiamo parlando di un medico di famiglia di Borgaro che aveva esternato e rese pubbliche dichiarazioni che sarebbero francamente inaccettabili da chiunque ma, a maggior ragione, sono intollerabili se sono esternate pubblicamente da un medico che evidentemente, è pagato con denaro pubblico per svolgere il suo servizio in favore dei propri assistiti e quindi dell'ASL di competenza.
Mi riferisco, in particolare, a un video in cui questo medico, di fatto appariva come un negazionista, faceva affermazioni che sarebbero mediaticamente indicate come negazionistiche o affermazioni sulla possibile connessione tra vaccino antinfluenzale e la malattia derivante dal contagio da COVID. Non a caso risulta che, addirittura, la Procura di Ivrea si sia interessata al caso come risulta da notizie di stampa.
Fatta questa promessa, con questa interpellanza, che risale ormai a qualche tempo fa, vorremmo sapere se e quali iniziative siano state assunte dalla Regione, o suo tramite, per conto della Regione dall'ASL competente nei confronti questo medico che, ripeto, lavora e viene pagato con risorse pubbliche.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interpellanza delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente; buongiorno Consigliere.
Personalmente, vedere un operatore sanitario, un medico di medicina generale che fa determinate affermazioni lascia un po' perplessi, visto anche quello che sta succedendo, visti i morti che abbiamo e gli effetti della pandemia.
Su segnalazione del Consigliere, già in allora abbiamo allertato l'Azienda sanitaria. Ho scritto personalmente al Presidente e al Direttore Generale dell'Azienda chiedendo dei provvedimenti, chiedendo spiegazioni per capire l'attendibilità di quel che si dice. Vi leggo testualmente la risposta che ho ricevuto e che le farò avere: "Facendo seguito alla precedente nota, protocollo aziendale n.109-890 del 3 novembre, si comunica che questa Direzione ha inviato tutto il materiale istruttorio al Collegio arbitrale costituito, ex articolo 30 dell'accordo collettivo nazionale per i medici di base, per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, ai fini del prosieguo del procedimento disciplinare a carico dell'interessato".
Non so se la Procura abbia contestualmente e in piena facoltà avviato ulteriori accertamenti e procedimenti, ma quel che è certo è che l'Azienda sanitaria ha avviato tutto quello che è in proprio potere, cioè i provvedimenti disciplinari, attraverso il Collegio arbitrale, previsti dall'accordo collettivo nazionale per i medici di base.
Attendiamo gli esiti di questo procedimento e applicheremo con scrupolo tutte quelle che saranno le risultanze del procedimento disciplinare.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta e, se l'interrogante lo richiede, ha cinque minuti a disposizione per la replica.
Prego, Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Sarò molto più breve. Prendo atto dell'immediata e tempestiva attivazione da parte dell'Assessorato e della risposta, che è evidente: insomma, ci aspettavamo l'attivazione del procedimento disciplinare.
Resta un fatto, che non so in che modo potrebbe essere ulteriormente attivato: per quanto ho capito dalla risposta dell'Assessore (magari quando mi fornirà la risposta scritta dell'ASL, potrò avere un quadro più chiaro), il medico a oggi non credo sia sospeso, cioè immagino che continui a svolgere la propria attività per conto dei suoi pazienti. Questo è l'unico aspetto che suscita un po' di rammarico, anche alla luce delle considerazioni molto condivisibili che ha fatto l'Assessore rispetto alla situazione che già allora, quando il medico esternò queste affermazioni un po' farneticanti, collideva con un contesto molto critico. Figuriamoci oggi, con i numeri della seconda ondata, che, per fortuna, stanno diminuendo (sono stati sotto gli occhi di tutti i numeri di assoluta drammaticità!).
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Chiedo scusa, Presidente, solo una precisione.



PRESIDENTE

Prego.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

La sospensione è un eventuale atto che il Collegio arbitrale poi dovrà.



AVETTA Alberto

All'esito della procedura.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Esattamente.



AVETTA Alberto

Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Avetta per la replica.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interrogazione indifferibile e urgente n. 491 presentata da Valle, inerente a "Ristori per scuole di lingue e centri di certificazione linguistica" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione indifferibile e urgente n. 491 presentata dal Consigliere Daniele Valle, avente a oggetto "Ristori per scuole di lingue e centri di certificazione linguistica".
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione da parte dell'interpellante per due minuti e la risposta dell'Assessore per tre minuti. Non è prevista replica da parte dell'interrogante.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Daniele Valle, che però non vedo connesso. Attendiamo qualche secondo, dopodiché, come di consueto, l'Assessore potrà inviare la risposta scritta all'interrogante.
In assenza dell'interrogante, all'interrogazione in oggetto verrà fornita risposta scritta.
Ringrazio l'Assessore Andrea Tronzano e, prima di chiudere la sessione dedicata alle interrogazioni e alle interpellanze, ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta che viene trasmesso via mail in visione a tutti i Consiglieri dall'Ufficio Resocontazione prima della pubblicazione, poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo. Grazie a tutti e a tutte.
Alle ore 10, a Dio piacendo, il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale. Buon lavoro a tutti.



(Alle ore 9.29 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g. inerente a"Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Buongiorno a tutti. Do il via allo streaming e all'inizio dei lavori.
Comunico che, come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza. Per la gestione delle sedute si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 160 del 29 ottobre 2020 a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma dalla presenza sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza.
Ai soli fini dell'appello nominale, comunico che sono in congedo i Consiglieri Caucino, Carosso, Icardi e Protopapa.
Il numero legale è, pertanto, 24.
Procedo all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti.
Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intelligibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola il Consigliere Rossi; ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiedo di inserire l'ordine del giorno n. 449 inerente a "Richiesta di un intervento urgente per il rilascio del ricercatore Ahmadreza Djalali ingiustamente detenuto in Iran".
Vista la situazione particolare di cui credo discuteremo durante la presentazione, chiedo che si possa votare in giornata. Sottolineo che la situazione è grave, in quanto Djalali è stato condannato a morte e nelle prossime ore potrebbe avvenire l'esecuzione. Al riguardo, c'è una mobilitazione internazionale.
So, Presidente, che lei è molto sensibile all'argomento, perché è già intervenuto pubblicamente. Inoltre, segnalo che tutti i Consiglieri hanno sottoscritto l'atto d'indirizzo, per cui chiedo, a nome dell'Aula, di iscriverlo nella giornata odierna e di votarlo al più presto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Intervengo per chiedere se fosse possibile collegare al disegno di legge n.
119 un ordine del giorno dal titolo "COVID-19, vaccino subito anche per i volontari attivi nel contrasto alla pandemia". Non è ancora stato numerato e mi scuso, Presidente, ma l'abbiamo inviato ieri sera.



PRESIDENTE

È l'ordine del giorno n. 450.



MAGLIANO Silvio

La ringrazio molto. Chiedo se è possibile collegarlo alla luce delle buone notizie che ci sono sui vaccini.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Abbiamo appreso dai giornali che la Regione ha richiesto un parere autorevole al DIRMEI e ai nostri epidemiologi. I nostri illustri e autorevoli esponenti della medicina e della scienza piemontese hanno detto che sarebbe opportuno riprendere il tracciamento e che lo screening andrebbe fatto, prima di tutto, in luoghi e in settori strategici, come la scuola e la sanità. Poiché siamo molto rispettosi dei pareri che ci dicono che sarà molto duro arrivare a uno screening complessivo della società perché secondo gli stessi esperti non abbiamo gli strumenti per farlo presenteremo un nuovo ordine del giorno che mette a fuoco questi obiettivi cioè quello di recuperare il tracciamento ed effettuare uno screening a partire dai settori strategici.
Però implicitamente quel parere ci fa intendere che un piano c'è. Pertanto Presidente, noi, proprio per evitare di essere presi in giro, presenteremo un ordine del giorno che esattamente dice quello che le opposizioni pensano da tempo, cioè che costerebbe meno recuperare il tracciamento e avviare quegli screening dentro al mondo sanitario che lavora per tutti noi e dentro il mondo della scuola, e non solo sui docenti, ma a partire dai ragazzi e dalle loro famiglie.
Questa situazione però non ha qualcosa che le ricorda Matrix? Si ricorda del gatto nero che passava in alcuni immagini? Ecco, mi sembra un po' un déjà-vu, cioè queste sono le stesse cose che ci dicevamo a luglio e non abbiamo evitato la seconda ondata. Di conseguenza, vi mettiamo nero su bianco queste parole, per evitare la terza ondata, ma mi chiedo, e chiedo alla Giunta se non sia il caso di prendere la parola: questi piani ci sono o vengono solo evocati dai pareri esimi e autorevoli del DIRMEI e dei nostri epidemiologi? Non vorrei che le opposizioni prendessero a cuore queste parole, facendole proprie, e per noi è sempre stato così. Non vorrei che la Giunta, invece, se le dimenticasse un minuto dopo, perché il tracciamento è saltato ben due mesi fa. Vorrei capire che cosa è successo in questi due mesi e se davvero abbiamo un piano già pronto, perché non vorrei che arrivassimo in ritardo.
Inoltre, le faccio notare, Presidente Allasia, che se non facciamo lo screening, è ormai pratica quotidiana all'interno di questa Regione quello che noi abbiamo definito il "mercatino di Natale dei tamponi". Manca ormai solo che il suo panettiere e il giornalaio di Preioni si propongano per farli! Allora, se non regolamentiamo o se non apriamo alla possibilità di farli diversamente presso i nostri medici di base o presso le farmacie, c'è il rischio che tutti li facciano fuori dei confini pubblici e, tra l'altro fuori dal registro di queste istituzioni e anche della possibilità di tracciarli. Non vorrei mai che ci fosse addirittura un mercato nero, perch gli annunci online dicono che si possono fare pagando cinquanta euro, tanto poi non li registrano. Il passaggio successivo è che, come per le sigarette di contrabbando, iniziano a esserci anche i tamponi.
Mi pare una materia di discussione; poi decida lei, ovviamente, come articolare questo punto. Di sicuro noi, se è possibile e se siamo ancora in tempo, vorremmo depositare un testo collegato all'assestamento.



PRESIDENTE

Grazie.
Sì, è ancora possibile depositare un ordine del giorno collegato all'assestamento.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Vorrei dichiarare che siamo a favore dell'ordine del giorno del collega Rossi, perché quando si parla della libertà e della pena di morte in un paese che, purtroppo, non può definirsi libero, la Lega c'è affinché sia affermato rispettato il diritto alla libertà e all'affermazione di un paese civile.



PRESIDENTE

Grazie.
Comunico che l'ordine del giorno n. 449 è inserito e sottoscritto dai colleghi Bertola, Frediani e Sacco.
Se non vi sono altre richieste di modifica all'o.d.g., possiamo procedere.
Come già preannunciato alla Conferenza dei Capigruppo di ieri, l'ordine del giorno n. 449 è già stato inserito e lo discuteremo, se sono tutti d'accordo, prima della fine della giornata, anticipando altri ordini del giorno e altri esami legislativi, appena ci sarà l'opportunità e i Presidenti dei Gruppi, eventualmente, chiederanno la sospensiva e discuteremo. Pertanto, o c'è la volontà di discuterlo prima di tutti oppure appena ci saranno le condizioni lo discuteremo sicuramente nella giornata di oggi.
L'ordine del giorno 450, presentato dal Consigliere Magliano è collegato al disegno di legge n. 119.
Se il Consigliere Grimaldi presenta l'ordine del giorno lo colleghiamo altrimenti ci sarà una comunicazione se la Giunta vorrà fare una puntualizzazione.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Presidente, sto finendo di scriverlo e lo depositiamo.
Ripeto, poiché non voglio neanche sostituirmi alla Giunta, se la Giunta vuole comunicarci qualcosa sull'oggetto, noi saremo favorevoli.



PRESIDENTE

La Giunta è virtualmente presente e può intervenire quando vuole.
Se non vi sono ulteriori richieste di modifica, l'o.d.g. è approvato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo Carosso, Caucino, Icardi e Protopapa.


Argomento:

b) Decesso di Dino Sanlorenzo


PRESIDENTE

Comunico la scomparsa il 5 dicembre scorso, di Dino Sanlorenzo, esponente storico della sinistra piemontese. Fu Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dal 1975 al 1980 e poi Vicepresidente della Regione fino al 1983.
Sanlorenzo fu uno dei primi a condannare, negli anni Settanta, il terrorismo di estrema sinistra.
Procederemo alla commemorazione di Dino Sanlorenzo insieme agli altri ex Consiglieri Ezio Enrietti, Luigi Squillario, Stefano Stropia, Claudio Simonelli e Matteo Viglietta, deceduti nel corso dell'anno, appena sarà possibile riprendere le riunioni del Consiglio regionale in presenza.


Argomento:

c) Processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 24 novembre 2020.


Argomento:

d) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

e) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, in data 2 dicembre 2020, la legge n. 24 del 7 ottobre 2020, "Cofinanziamento ciclovia VEN.TO", e ne ha deliberato la non impugnativa.



PRESIDENTE

Dichiaro concluse le comunicazioni.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi scuso, ma mi aspettavo una parola anche per la scomparsa di Lidia Menapace, che purtroppo è venuta a mancare nei giorni scorsi a causa del COVID. Sicuramente, è un'illustre cittadina nata a Novara, quindi piemontese.
Vorrei sapere se il Consiglio intenda commemorare anche questo immenso personaggio della nostra storia, magari in una delle prossime sedute.



PRESIDENTE

Grazie.
Sì, era una Senatrice. Discuteremo in occasione della prossima Conferenza dei Capigruppo su come intervenire e commemorare ulteriori deceduti di quest'ultimo anno. Ho già citato i Consiglieri regionali deceduti quest'anno, dei quali non è stato possibile fare le commemorazioni in Aula in presenza, anche con i familiari, però ne discuteremo alla prossima Conferenza dei Capigruppo.
Lo segniamo e discuteremo, eventualmente, su come procedere.
Se non vi sono altre richieste d'intervento sulle comunicazioni proseguirei con l'ordine del giorno attuale, che prevede il proseguimento dell'assestamento di bilancio.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 119, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2020 2022 e disposizioni finanziarie" (Atti d'indirizzo collegati)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame del disegno di legge n. 119, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2020 2022 e disposizioni finanziarie", di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella giornata del 1° dicembre scorso è iniziato l'esame del provvedimento e sono state svolte le relazioni di maggioranza e di minoranza. È iniziato l'esame dell'articolato e degli emendamenti a esso riferiti.
Sono stati sospesi gli articoli 1 e 2 e sono stati votati gli articoli 3 e 4.
È iniziato l'esame dell'articolo 5 e sono stati illustrati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 5.
È stato votato l'emendamento rubricato n. 34).
Procediamo con le votazioni degli emendamenti all'articolo 5.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 41) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ricordo di confermare in chat il voto espresso verbalmente.
Passiamo al successivo emendamento rubricato n. 7) del Consigliere Gallo identico al n. 16), della Consigliera Disabato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 7) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 16) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 11) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Solo per chiedere se c'è la disponibilità dell'Aula di dare la stessa votazione, in modo da agevolare i lavori e portare avanti altre discussioni.



PRESIDENTE

Grazie, collega Preioni.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 17) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, scusi, adesso c'è una serie di emendamenti a prima firma Grimaldi, ma su quelli a prima firma Gallo, per quanto ci riguarda possiamo dare la stessa votazione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 52) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso) Ricordo che gli emendamenti rubricati n. 50), 53), 51) e 49) sono progressivi.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 47) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ricordo che gli emendamenti n. 48), 46) e 45) sono progressivi.
Possiamo procedere con la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 54), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Non ho capito bene la modalità di svolgimento delle votazioni sulla serie numerica.
Avevo appositamente chiesto, prima di depositarli, visto che non erano certo emendamenti alla virgola, esattamente del valore neanche sotto i 500 mila euro, ma di un milione l'uno, e sono, di fatto, dieci (fra l'altro gli ultimi due con importi molto diversi).
Non ho capito bene: non li vuole porre in votazione?



PRESIDENTE

Sto ponendo in votazione il valore più alto, quello più basso e quello intermedio, com'è stato fatto altre volte.



GRIMALDI Marco

No, perché.
Secondo me non sono ostruzionistici, e avendo un milione di differenza l'uno, c'è differenza fra.



PRESIDENTE

No, non è questione di.
Il fatto è che sono in variazione a scalare di cifre o date o altre espressioni altrimenti graduate.



GRIMALDI Marco

Le faccio notare che la differenza fra un milione e l'altro passa dal fatto di passare da 8.500 euro di ISEE a 10 mila; da 10 mila euro di ISEE a 12.500. Stiamo parlando della vita delle famiglie, non sono emendamenti ostruzionistici, non hanno la virgola, sono di un milione di differenza l'uno.
Guardi che se lo fa per risparmiare tempo, le sto per dire che a tutte le votazioni sugli emendamenti aventi come primo firmatario il Consigliere Gallo, che aveva accettato di poter utilizzare lo stesso esito della votazione precedente, mi opporrò. Le ricordo che è sufficiente un Consigliere per opporsi. Così ci capiamo.
Grazie.



PRESIDENTE

Lo so benissimo. Difatti, quando il Presidente di Gruppo Gallo aveva dichiarato tale disponibilità per i suoi emendamenti, gli avevo risposto: "Se saranno tutti d'accordo".
Il Regolamento quello prevede.



GRIMALDI Marco

Benissimo, ma non sono d'accordo. E non concordo neanche sull'interpretazione letterale del Regolamento su questa vicenda, come se fossero emendamenti ostruzionistici.
Non lo sono: un milione di differenza fa la differenza!



PRESIDENTE

Non è questione di emendamenti ostruzionistici, è questione di Regolamento.
Li ha potuti illustrare tutti.



GRIMALDI Marco

Quali?



PRESIDENTE

Il Regolamento, ai sensi dell'articolo 84, comma 4, stabilisce quanto segue: "Qualora siano stati presentati".



(Commenti del Consigliere Grimaldi)



PRESIDENTE

Sarò inopportuno - dica quello che vuole - però il Regolamento è quello.
L'articolo 84, comma 4 recita: "Qualora siano stati presentati a uno stesso testo una pluralità di emendamenti tra loro differenti esclusivamente per variazione a scalare di cifre o date o altre espressioni altrimenti graduate, il Presidente pone in votazione quello che più si allontana dal testo originale e un determinato numero di emendamenti intermedi sino all'emendamento più vicino al testo originario, dichiarando assorbiti gli altri".
Perciò non è questione di differenza: sono a scalare.
Poi uno può dire che ci sono dieci milioni di euro a colpo da un emendamento all'altro, ma sono sempre letteralmente e regolamentarmente a scalare.
Se chiede espressamente che gli ultimi quattro emendamenti vengano votati singolarmente, lo posso anche concedere, perché non mancano quattro emendamenti per chiudere il provvedimento. Poi sarà una sua valutazione dare l'opportunità all'Aula di fare le votazioni come richiesto da altri Presidenti dei Gruppi.
Se vuole che votiamo singolarmente gli emendamenti n. 48), n. 46), n. 45) e n. 54) che, a scalare, si riferiscono a cifre da sei milioni, da cinque milioni, da quattro milioni e da tre milioni, lo possiamo fare tranquillamente. Se vuole, votiamo questi quattro emendamenti.



GRIMALDI Marco

Sì, Presidente. Le ripeto di sì.



PRESIDENTE

D'accordo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 48) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 46) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 45) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 54) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 27) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 30) primo firmatario Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 30) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 10), prima firmataria Consigliera Frediani.
Lo mettiamo in votazione o diamo la stessa votazione del precedente? Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Per me va bene la stessa votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

.dell'emendamento rubricato n. 27) le va bene, perché avevano votato tutti? Il problema era per la presenza, quindi ho fatto votare il 27), in modo tale da avere la certezza di avere la presenza di tutti i Consiglieri collegati, più che altro per il verbale.



FREDIANI Francesca

Sì, sì, va bene.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Solo per comunicare che per gli emendamenti del mio Gruppo ci va bene la stessa votazione dell'emendamento 27).



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Avevano votato tutti i presenti, almeno sul verbale rimane traccia della votazione dell'emendamento n. 27).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 10) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 18) del Consigliere Gallo, sempre riferito all'articolo 5.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 18) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 3) del Consigliere Martinetti.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 3) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 39), primo firmatario Consigliere Grimaldi.
Lo mettiamo in votazione?



GRIMALDI Marco

Sì, grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 39) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Presidente, mi scusi, ma ogni tanto anch'io ho dei problemi di collegamento.
L'emendamento rubricato n. 30) sugli ecomusei è stato bocciato dalla maggioranza? Mi sono persa un passaggio.



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 30) all'articolo 5 sugli ecomusei è stato bocciato.



CANALIS Monica

Mi scusi, Presidente, ma per chiarezza vorrei che gli emendamenti rubricati n. 23) e n. 28) venissero votati. Le chiederei, gentilmente, di non dare stessa votazione.



PRESIDENTE

Va bene, ricordo che il parere della Giunta è contrario su entrambi gli emendamenti.
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 6 della Consigliera Disabato.
Chiedo di dare la stessa votazione dell'emendamento rubricato n. 27), primo firmatario Consigliere Gallo, che era stato respinto.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 6) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 40) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 8) della Consigliera Disabato, cui darei la stessa votazione dell'emendamento rubricato n. 27) primo firmatario Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 8) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 9) della Consigliera Frediani, cui darei la stessa votazione dell'emendamento rubricato n. 27) a prima firma Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 9) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 14) della Consigliera Frediani, cui darei la stessa votazione dell'emendamento rubricato n. 27).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 14) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione dell'emendamento rubricato n. 22), cui darei la stessa votazione dell'emendamento rubricato n. 27).



GRIMALDI Marco

No, Presidente, le chiedo di metterlo ai voti.



PRESIDENTE

Va bene.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 22) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 20) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 36) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 2) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 4) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 32) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 23) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 42) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 13) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 28) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 25) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 33) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 12) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 37) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 38) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 5) della Consigliera Disabato.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n 5) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 19) primo firmatario Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 19) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo all'emendamento rubricato n. 21) primo firmatario Consigliere Gallo.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 21) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Essendo terminati gli emendamenti all'articolo 5, procediamo con la votazione dell'articolo 5.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 5, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 1) presentato dalla Giunta regionale.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) La parola all'Assessore Tronzano per l'illustrazione.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Questo è un emendamento che viene presentato su richiesta del Collegio dei Revisore dei Conti e diamo atto del permanere degli equilibri di bilancio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
L'emendamento rubricato n. 55) del Consigliere Grimaldi è inammissibile perché già incluso nell'allegato, nelle spese obbligatorie.
Emendamento rubricato n. 56) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie.
Attendevo con ansia questo momento e spero che tutti i colleghi mi stiano ascoltando.
Avete sentito il Presidente Allasia? Il Presidente Allasia ha detto che uno dei miei emendamenti è già compreso nella tabella dei cosiddetti capitoli di spesa obbligatoria.
Presidente Allasia, ho capito bene?



PRESIDENTE

Si, esattamente.



GRIMALDI Marco

Vi ricordate che il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle hanno chiesto di mettere fra le spese obbligatorie le spese per il diritto allo studio universitario? Ebbene, sappiate che già dallo scorso bilancio di previsione, compreso questo bilancio di assestamento, le spese per l'Ente al diritto allo studio, così come aveva già proposto il Consigliere Chiamparino, sono diventate spese obbligatorie.
Non ci sarà più bisogno di discutere fra noi se è giusto coprire le borse di studio con un milione in più o due milioni perché queste sono, già dal bilancio di previsione, spese obbligatorie. Da due anni di seguito queste spese sono obbligatorie e quindi non ci sarà più bisogno del mio lavoro per esempio, ostruzionistico in alcuni casi o propositivo in altri, perch questa ormai sarà una pratica consolidata.
Sono contento di aver depositato un emendamento; un emendamento che non sarà recepito in quanto è già recepito dalla tabella e quindi "tutti vissero felici e contenti", soprattutto gli idonei che non erano beneficiari ma che, grazie a questo emendamento che era già recepito nella tabella, saranno tutti vincitori di una borsa di studio.
Spero che questa felice notizia arrivi anche all'orecchio di chi aveva detto, davanti alla Commissione, che questo non era possibile. Invece lo è lo è già stato e continuerà a esserlo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Non voglio smorzare gli entusiasmi del Consigliere Grimaldi, ma tutti noi ci siamo impegnati per garantire il diritto allo studio e per far fronte alle spese delle borse di studio. Ci mancherebbe altro, soprattutto in un momento storico come questo.
Tuttavia, volevo aggiungere una riflessione in merito a ciò che ha detto il Consigliere Grimaldi. Ricordo che anche i canoni idrici della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola erano stati inseriti nelle spese obbligatorie ma, di fatto, fino all'approvazione della legge a mia firma, anche se rientravano nelle spese obbligatorie e anche se il termine "obbligatorio" è perentorio ci sono stati anni in cui i canoni non sono arrivati, nonostante siano stati inseriti nelle spese obbligatorie.
La butto lì, di rimando al ragionamento del Consigliere Grimaldi, che di Regolamento è più esperto di me e non vuole assolutamente sgravare questa maggioranza dal fatto che noi interverremo sulle borse di studio e sul diritto allo studio.
Volevo ricordare, a onor di cronaca, quello che è successo in passato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Preioni.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento sugli emendamenti all'articolo 6, metterei in votazione gli emendamenti rubricati n. 1) della Giunta e n. 56) del Consigliere Grimaldi.
Il parare della Giunta?



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Naturalmente parere favorevole sull'emendamento rubricato n. 1) e parere contrario sull'emendamento rubricato n. 56).



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 56) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 6, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 bis Emendamento rubricato n. 15) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste d'intervento, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 15) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 ter Emendamento rubricato n. 24) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste d'intervento, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 24) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 quater Emendamento rubricato n. 26) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste d'intervento, chiedo alla Giunta regionale di esprimere il parere.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 26) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 quinquies Emendamento rubricato n. 31) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste d'intervento, chiede alla Giunta regionale di esprimere il parere.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 31) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 7 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 bis Emendamento rubricato n. 35) presentato da Gallo, Avetta, Canalis Chiamparino, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno, Valle.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Con l'emendamento, che non comporta alcun onere di spesa per la Regione andiamo a intervenire sulla legge regionale n. 1/2018 che regolava la gestione del trattamento dei rifiuti. In particolare, in quell'occasione poiché s'immaginava di andare verso una concentrazione dei bacini, si introduceva un limite al reclutamento per i consorzi. L'articolo in questione è il 33, che introduceva una norma transitoria che recita: "Nel periodo transitorio in cui continuano a esercitare le loro attività, ai Consorzi di bacino e alle associazioni d'ambito è vietato attivare procedure e reclutamento".
Purtroppo sono passati più di due anni dall'approvazione della legge e sappiamo che è intenzione della Giunta rivedere la legge e su questo non abbiamo intenzione di far mancare il nostro contributo, entrando nel merito.
Da quando la Giunta ha annunciato quest'intendimento, è passato più di un anno e mezzo - pandemia permettendo, me ne rendo conto - ma probabilmente non è la priorità politica in cima alla lista per la Giunta in questo momento (ed è anche comprensibile che sia così). Però, nel frattempo sarebbe opportuno far venire meno tale divieto, proprio per consentire il regolare funzionamento dei consorzi che, in questo momento, a più di due anni dall'approvazione della legge, è messo in difficoltà da quella norma che voleva essere transitoria, ma che, per il mutato orientamento politico che guida la Regione in questo momento, si trova in una fase di stallo.
È evidente che le prescrizioni sulla fusione dei consorzi non si applicheranno.



(Audio mancante o non comprensibile)



VALLE Daniele

La Giunta è stata molto chiara, da questo punto di vista, però è anche vero che, non essendo ancora stata approvata nessuna norma, non è ancora possibile assumere e ci sono i pensionamenti, c'è una funzionalità da mantenere, soprattutto per quei consorzi che non hanno "società-strumento" e che gestiscono loro in prima persona la raccolta e il trattamento con il proprio personale, perché per gli altri, ovviamente, c'è un margine di flessibilità.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione dell'emendamento n. 35).



VALLE Daniele

Scusi, Presidente, se mi permetto, ma vorrei avere una risposta, in positivo o in negativo, atteso che non sposta di una virgola gli equilibri dell'assestamento. Incide sugli equilibri di bilancio, ovviamente, ma dei consorzi, ed è per questo che abbiamo fatto presentato l'emendamento.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Essendo uno dei firmatari, possono intervenire sull'emendamento?



PRESIDENTE

Prego.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Credo che sarebbe davvero un po' incomprensibile un voto contrario. Penso che questo emendamento abbia il consenso - credo - della maggior parte dell'Aula e mi sembra anche un consenso che arrivi dalla maggioranza perché alcune modifiche alla legge su questo punto erano previste in quelle modifiche dell'elemento di modifica (mi scusi il bisticcio di parole) di quell'articolato.
Essendo anche un'esigenza e un'urgenza che arriva da tutti i consorzi, è proprio un'esigenza concreta e di buon funzionamento. I tempi d'approvazione della norma saranno comunque non brevissimi, perché ci sarà una discussione sul tema, con delle proposte magari con degli emendamenti con un'importante attività emendativa. Credo che questo emendamento sia utile per i consorzi, proprio per il loro buon funzionamento.
Sostengo, oltre all'emendamento in quanto cofirmatario, anche la richiesta del collega Valle di avere una risposta e un'indicazione che non sia solo sì o no, ma "perché no" rispetto a un emendamento che è davvero tecnico e di buon funzionamento, quindi non c'è nient'altro che questo.
Presidente, le chiedo, se è possibile, una risposta articolata da parte della maggioranza e dell'Assessore.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Prima che intervenga l'Assessore Tronzano, vorrei intervenire anch'io sull'emendamento, per chiedere un supplemento di verifica e di approfondimento, nel caso in cui l'intendimento dell'Assessore fosse di bocciarlo o, magari, anche stralciarlo, portandolo in sede legislativa; nel senso che è un emendamento che non interviene su equilibri economici, ma ha un impatto importante ed è anche richiesto da quei mondi, quindi chiedo un minimo di valutazione e di attenzione.
L'abbiamo depositato per tempo, già una settimana o dieci giorni fa, per cui volevamo discuterlo prima di dire sì o no e di procedere con la votazione, per capire meglio anche gli intendimenti della Giunta. Chiedo di prenderci il tempo necessario.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Avetta.



AVETTA Alberto

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire sull'emendamento in oggetto.
Credo che la proposta emendativa che sottoponiamo all'Assemblea risponda a un'esigenza che esiste, un'esigenza espressa più volte dai nostri consorzi dai territori e dai nostri amministratori.
Penso che sarebbe davvero difficile da capire e veicolare una risposta eventualmente, negativa, su una proposta che oggettivamente non modifica e non cambia nulla, ma darebbe la possibilità ai consorzi di svolgere la loro attività al meglio, in un momento oggettivamente molto complicato. Alcuni di questi che hanno sollevato questa discussione sono in provincia Torino altri sono anche nel Piemonte 2, quindi credo sarebbe una risposta molto intelligente e a costo zero a un problema che esiste e che i nostri amministratori hanno sollevato, come immagino, anche a molti Consiglieri della maggioranza.
Pertanto, ci auguriamo e ci attendiamo che l'Assessore accolga positivamente questa richiesta che veicoliamo noi, ma penso casualmente perché credo che davvero ci sia ampia condivisione rispetto al merito dalla questione.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, chiedo il parere della Giunta.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Effettivamente, è un emendamento di rilievo che, però, purtroppo, non abbiamo avuto modo di discutere in Commissione. Pertanto, senza urtare la suscettibilità dei Consiglieri che l'hanno presentato e la giusta richiesta, chiederei di trasferirlo nell'ambito della discussione sul bilancio preventivo, perché merita un approfondimento.
Noi stiamo modificando la norma e, oggettivamente, bisogna incardinarlo e incastrarlo in un contesto più ampio; non avendo potuto discuterne in Commissione, abbiamo bisogno di valutarlo, cioè personalmente non ritengo possibile approvarlo oggi.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento, procediamo con la votazione.



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, chiedo una breve sospensione per confrontarci come Partito Democratico. In aula sarebbe stato tutto molto più semplice.



PRESIDENTE

Va bene. Sospendiamo la seduta fino alle ore 12.25.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.21, riprende alle ore 12.26)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego, Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Rapidamente, per dire che apprezziamo l'apertura dell'Assessore Tronzano.
Noi, comunque, pur apprezzandolo, manteniamo l'emendamento, perch l'avevamo depositato due settimane fa e, volendo, ci sarebbe tutto il tempo, però capiamo che, dato il contesto, sia anche difficile approfondire sempre le questioni, quindi lo manteniamo, ma ci aspettiamo di poterlo discutere nel merito con più approfondimento.
Grazie.



PRESIDENTE

Va bene.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 35) sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 ter Emendamento rubricato n. 43) presentato da Grimaldi.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 44) presentato da Grimaldi



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 43) del Consigliere Grimaldi è stato ritirato.
L'emendamento rubricato n. 44) del Consigliere Grimaldi è stato ritirato.



GRIMALDI Marco

Mi scusi, sono quelli delle spese obbligatorie?



PRESIDENTE

Sì, sì, riferiti a quelle.



GRIMALDI Marco

Sì, spiego solo per i colleghi.



PRESIDENTE

Prego.



GRIMALDI Marco

In realtà, li abbiamo votati in precedenza: uno era sulle spese obbligatorie dell'Ente al diritto allo studio universitario ed è anche detto nella riproposizione che, di fatto, è già nella tabella; l'altro invece, riguarda le spese obbligatorie dei cosiddetti voucher scuola ed è già stato votato contrariamente nella votazione precedente.
Dico bene, anche per chi ci ascolta dei nostri Uffici?



PRESIDENTE

Sì, sì.



GRIMALDI Marco

Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
ARTICOLO 9 L'articolo 9 non ha emendamenti.
Ci sono richieste d'intervento?



GRIMALDI Marco

Vorrei intervenire, Presidente.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Lo può chiedere all'inizio di ogni articolo?



PRESIDENTE

Sì, prego.



GRIMALDI Marco

Grazie.
Abbiamo finito le votazioni sugli emendamenti, d'ora in poi ce ne saranno pochissimi e passeremo agli articoli, ma mi dispiace che la maggioranza e la Giunta non abbiano colto l'occasione di raccogliere almeno alcune delle nostre indicazioni, fra cui quelle più urgenti come le spese per gli indigenti e per chi sta soffrendo in questa crisi. Tra l'altro, per l'ennesima volta - e volevo fosse messo a verbale - anche nei prossimi articoli non troverete delle vicende annunciate. Non abbiamo recuperato tutti i codici ATECO esclusi e, purtroppo, non abbiamo messo nuove misure urgenti per il secondo lockdown.
Il "Riparti Piemonte" si è fermato alla prima ondata e in quest'assestamento non c'è un euro di risorse.
In più - lo dico solo, poi ne parleremo meglio nella relazione finale - non sono stati accolti gli emendamenti sui voucher. Pertanto, a tutte queste famiglie che in questo weekend hanno manifestato contro quest'obbligatorietà della didattica a distanza, oggi, purtroppo, a questa didattica a distanza si aggiunge la disuguaglianza creata proprio dalla Regione Piemonte sulle fasce ISEE, anche fra i 7.000 euro di ISEE e la soglia di povertà.
La ringrazio, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre richieste d'intervento, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 10 Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Finisco il ragionamento di prima.
Purtroppo, dicevo, non c'è stato lo spazio di discutere anche di alcuni emendamenti molto, molto specifici e di alcune partite che sono rimaste in una discussione, purtroppo, mai così lunga, ma così trasparente, mai così dettagliata come abbiamo richiesto.
Dico in particolare due cose. Non è un dovere della Giunta discutere, a fianco di quest'assestamento, anche di due bilanci che sono, di fatto presso Finpiemonte e l'altro presso l'Unità di crisi. Mi riferisco alle donazioni dei privati da una parte e alla questione dei cosiddetti bonus dall'altra. È vero anche che se vogliamo parlare delle possibilità di un ente come il nostro, soprattutto per quanto riguarda il bilancio pluriennale, ma anche su quello che è l'assestamento, cioè quel poco che possiamo ancora fare da qui a dicembre, aver visto rendicontate solo una parte di quelle risorse presso Finpiemonte...
Noi sappiamo quanti sono stati gli avanzi, abbiamo una risposta a un question time in cui si dice come verranno, in parte, riassegnati, ma non abbiamo mai discusso di questo, dando, di fatto, alla Giunta un potere illimitato, mai visto in precedenza. Ma la cosa che ci dispiace di più.
Ho ancora qualche minuto, Presidente?



PRESIDENTE

Ha ancora un minuto.



GRIMALDI Marco

Concludo dicendo che la cosa che ci dispiace di più, a me, ma anche ad altri colleghi, fra cui il Consigliere Magliano e i Consiglieri Rossi e Sarno che, di fatto, questa Giunta non ha mai pubblicato su internet la rendicontazione delle donazioni dei privati. Meglio, su internet è scritto quanti soldi sono stati donati, se vengono dal Piemonte, dall'Unione Europea o fuori dall'Unione Europea, ma credo che sarebbe interesse di tutti sapere esattamente come sono state spese quelle risorse.
È vero che non fanno parte di un bilancio come quello di assestamento, ma credo che sia generale dovere della pubblica amministrazione, ancora di più dentro una pandemia, sapere come sono state spese le risorse delle donazioni private.
Faccio solo notare che il milione e mezzo appena speso su Torino Esposizioni per 400 posti oggi è utilizzato per contenere dalle cinque alle quindici persone. Dico solo questo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Non vi sono altre richieste d'intervento in merito all'articolo 10.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 10.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Prima di procedere con l'ultimo articolo, riprenderei le votazioni relative agli articoli momentaneamente accantonati in precedenza.
ARTICOLO 2 Non vi sono richieste d'intervento.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 2.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 1 Non vi sono richieste d'intervento.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 1.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 11 Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Volevo far notare, prima degli interventi finali e prima ancora della pausa, che oltre all'assenza di scelte politiche, oltre all'aver condizionato, purtroppo, questa discussione a una sorta di "rito di passaggio" davvero infelice, cioè all'idea che, di volta in volta, si diventerà maturi per discutere politicamente di un bilancio la volta successiva, per chi ci sta ascoltando per la prima volta in questa mattinata, quest'anno, di fatto, abbiamo realizzato un bilancio previsionale in fretta e furia, anche perché eravamo immersi nella pandemia.
Abbiamo rimandato questa discussione a momenti migliori, che non sono mai arrivati. Abbiamo, di fatto, assistito a una maggioranza che ha deciso, con un provvedimento omnibus come il "Riparti Piemonte", come destinare la gran parte di queste risorse. In quel momento si sono rimandate all'assestamento delle decisioni sul bilancio dell'Ente, ma questo momento non è mai arrivato.
Adesso stiamo per arrivare alla votazione finale dell'assestamento senza che questa discussione pubblica sia mai stata fatta. Per questo mi faccia dire, ancora una volta con grande rammarico, che questo Ente non è ancora nelle piene possibilità di dirsi fuori non solo dalla pandemia, ma anche fuori dallo stato d'emergenza, che state utilizzando, secondo noi impropriamente, tant'è vero che la scusa di fare un bilancio di previsione entro fine anno mi pare sia stata accantonata.
Pertanto, alle promesse continuano a sommarsi anche le delusioni da parte dell'opposizione, ma anche da parte di tutti quei cittadini che non vedono risposte in quest'assestamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, procediamo con la votazione.
Indìco la votazione per appello nominale sull'articolo 11.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Abbiamo terminato l'esame dell'articolato.
Sono stati presentati numerosi atti d'indirizzo collegati.
Ha chiesto la parola l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Come giustamente hanno richiesto più volte i Consiglieri di opposizione, è giusto che io intervenga. Come avevo detto in anticipo, intervengo alla fine del dibattito, in modo da rispondere in maniera magari non compiuta su tutto, ma certamente ad alcune polemiche che non posso non definire strumentali. Infatti, pensare di poter dire che la Giunta viene oggettivamente meno alla sua promessa di voler fare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre mi fa sorridere, ma lo capisco, perché è il gioco delle parti. Però nel momento in cui c'è un assestamento, che non è approvato se non oggi, e conseguentemente non c'è la quadratura dei conti non si può iniziare una discussione sul bilancio preventivo.
Noi avevamo detto con assoluta trasparenza che avremmo fatto delle scelte.
Le polemiche dal punto di vista politico sulle nostre scelte sono legittime e sono giuste, ma abbiamo detto con trasparenza sin dall'inizio che avremmo presentato un bilancio di assestamento nel quale non avremmo fatto altro che sistemare alcune questioni che ci venivano richieste dal MEF e dalla Corte dei Conti. Si tratta di alcune quadrature e di alcune azioni di spending review, ma nella sostanza non abbiamo mai nascosto la nostra volontà di non incidere sul bilancio, modificando in aggiunta delle cifre.
La Giunta e la maggioranza hanno ben chiare quali sono le priorità e hanno cercato di tenere conto di tutto ciò che anche l'opposizione ha chiesto.
Abbiamo messo in circolo tantissimi soldi per la Regione. Parto dalla cifra dei 131 milioni per esemplificare tutto il resto delle azioni che sono state fatte dalla Giunta e dalla maggioranza in questi mesi di pandemia.
Sono 131 milioni di euro erogati a 80 mila soggetti, che credo sia un segnale assolutamente non secondario rispetto al panorama economico e produttivo locale. Certamente non è esaustivo, ma 131 milioni di euro - chi ha amministrato sa cosa significa e anche cos'è il bilancio regionale in questa fase - è senz'altro una cifra importantissima per la Regione. E di questo abbiamo dovuto tenere conto.
Inoltre, abbiamo dovuto tenere conto di un aspetto che per noi è essenziale, cioè la delibera della Corte dei Conti del 7 ottobre, che ha sostanzialmente esortato a essere prudenti, sottolineando che la pandemia porterà delle difficoltà nelle entrate e nell'appostamento di alcune risorse che prima della pandemia potevano essere date per scontate. In parole povere, chiede sia alla tecnica - cioè ai Direttori e ai funzionari sia alla politica di essere molto prudenti. E sostanzialmente ci dice di "garantire il finanziamento prioritario delle sole spese obbligatorie e indifferibili". Questa è stata la nostra traiettoria e questo è il nostro orizzonte, ma nonostante questo abbiamo voluto, durante questi mesi, dare dei segnali molto importanti.
È bene che le persone che ci ascoltano sappiano che le entrate quest'anno ovvero quando sono state rilevate nell'ultimo monitoraggio - si attestano a meno 169 milioni di euro. In tendenza, probabilmente arriveremo a meno 200 milioni di euro nel 2020 di minori entrate rispetto a quanto previsto.
Conseguentemente, non possiamo fare finta che queste situazioni non ci siano.
Ringrazio veramente e sentitamente i Consiglieri di maggioranza per aver compreso questa difficoltà. Certamente, e non lo nego, c'erano anche delle aspettative da parte dei Consiglieri e degli Assessori, però noi vogliamo continuare in quello che è stato anche il faro della precedente Amministrazione, cioè la diminuzione del disavanzo: non per niente, abbiamo voluto inserire nell'articolato anche il mantenimento degli equilibri di bilancio, perché sono questioni fondamentali. Lo ripeto a beneficio di tutti: le regole del bilancio, soprattutto, le sanzioni sono uguali a quelle pre-COVID, quindi chi conosce le sanzioni sa benissimo che cosa intendo.
Pertanto, credetemi e non l'ho mai nascosto, neanche nelle riunioni dei Capigruppo, in cui con trasparenza ho sempre riferito questa situazione: non abbiamo risorse da inserire in quest'assestamento. Sarà un 2021 difficilissimo, ve lo dico, ma lo sa benissimo chi ha amministrato prima di noi: il 2021 sarà un anno difficilissimo e l'appello della Corte dei Conti non può essere trascurato.
Di conseguenza, credo che sia addirittura un bene per tutti che questo bilancio di assestamento non abbia previsto appostamenti in aggiunta rispetto a quanto previsto, perché nonostante tutte le situazioni negative abbiamo già dato modo a tantissime categorie, anche agli studenti, che Marco Grimaldi cita sempre e che sono nel nostro cuore e nella nostra mente, e non solo agli studenti, ma anche al sociale, eccetera, di avere (per quello che la Regione può, naturalmente) il massimo del conforto e del supporto. La cultura è anche un altro tema che sta a cuore all'opposizione e anche su questo l'Assessore Poggio ha dimostrato grande senso di responsabilità e grande attenzione.
Non ho ulteriori grandi cose da dire, ma ricordo che la questione delle donazioni, che capziosamente il solito Grimaldi inserisce all'interno del suo dibattito, è oggetto di una risposta che sta scrivendo l'Assessorato alla sanità e che verrà data sia al Consigliere Grimaldi sia al Consigliere Magliano, che l'hanno chiesta, perché non c'è alcun tipo di riserva su questo tipo di situazione.
La questione dell'usura, che sottolineava il Consigliere Bertola, è certamente un aspetto che a noi sta molto a cuore e che l'Assessore Marrone sta seguendo: sono appostati in bilancio 300 mila euro. Stiamo cercando di chiudere quest'accordo con il Tribunale, in modo che si possa partire con serenità e con forza su un tema veramente importante. Ha ragione il Consigliere Bertola, certamente l'usura è uno di quei drammi, soprattutto in questo momento, che bisogna cercare di arginare il più possibile, anche con investimenti pubblici; però quello era ciò che potevamo fare.
Altro non ho da dire, Presidente, se non ringraziare la maggioranza per la pazienza e l'attenzione che ha avuto alle mie richieste. Ricordo ancora a tutti il monito della Corte dei Conti; lo ripeto, perché è importante: "Garantire il finanziamento prioritario delle sole spese obbligatorie e indifferibili". Questo è l'appello della Corte dei Conti del 7 ottobre.
Noi vogliamo mantenere gli equilibri di bilancio, noi vogliamo garantire alle generazioni future un bilancio e un debito sostenibile, perché così non lo è, e continuiamo nel solco delle precedenti Amministrazioni, non solo quella che ci ha preceduto, ma anche quella precedente ancora (2010 2014) e faremo tutto il possibile sui temi che l'opposizione ci ha suggerito, ma anche sui temi principali della maggioranza, perché noi abbiamo il diritto-dovere di tracciare la linea, avendo vinto le elezioni e lo faremo.
Cercheremo, nel limite del possibile, di fare tutto quello di cui la società ha bisogno, però più di così non potevamo fare.



PRESIDENTE

Grazie.
Sia riportato a verbale che, sull'articolo n. 7, il Gruppo del Movimento 5 Stelle chiede una rettifica di votazione, da contraria a favorevole.
Essendo state superate le ore 13, sospenderei la discussione, per riprenderla successivamente, dopo l'esame dei question time, per dare la possibilità a tutti d'intervenire per dichiarazione di voto sull'assestamento di bilancio.
Comunico che ci sono già due richieste d'intervento da parte dei Consiglieri Valle e Grimaldi sull'assestamento.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 13.04)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.00 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la seduta delle interrogazioni e interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 525 presentata dal Consigliere Silvio Magliano, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 526 presentata dal Consigliere Maurizio Marello, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 527 presentata dal Consigliere Domenico Rossi, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio interrogazione a risposta immediata n. 528 presentata dalla Consigliera Monica Canalis, cui risponderà l'Assessore Luigi Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 529 presentata dalla Consigliera Sarah Disabato, cui risponderà l'Assessore Vittoria Poggio; interrogazione a risposta immediata n. 530 presentata dal Consigliere Marco Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Elena Chiorino.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che l'interrogante ha tre minuti a disposizione per l'illustrazione, mentre il componente della Giunta ha a disposizione cinque minuti per la risposta.
Ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, sull'interrogazione a risposta immediata non sono previste repliche.


Argomento: Personale del servizio sanitario - Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 525 presentata da Magliano, inerente a "In fase di emergenza, sia permesso alle RSA di assumere personale infermieristico in attesa di riconoscimento"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 525.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Ringrazio anche l'Assessore per essere presente in prima persona, perché il tema riguarda anche la sua competenza.
È evidente a tutti, Presidente, che da quanto pubblicato sul sito web della Regione Piemonte, si apprende che alla data del 5 novembre erano 3.184 gli operatori sanitari aggiuntivi a disposizione delle Aziende Sanitarie Locali reclutati a seguito dei bandi emessi dall'Assessorato alla sanità della Regione Piemonte (tra questi, 514 medici, 1.273 infermieri, 1.397 altre figure professionali). Nonostante l'aumento delle unità a disposizione, con la seconda ondata dei contagi da COVID-19 e con la conseguente impennata dei ricoveri, si è nuovamente manifestato una situazione di carenza.
Oggi, in questa nuova fase di emergenza, in modo particolare si evidenzia una forte carenza di personale sanitario, soprattutto infermieri, nelle strutture sanitarie, ma anche nelle RSA; una penuria di personale che fino a oggi - dicono i sindacati - era stata coperta con il precariato, con gli straordinari, con turni massacranti, con gli spostamenti tappabuchi (si permetta il termine) da un reparto all'altro e da un ospedale all'altro.
Nel testo dell'interrogazione che ho presentato espongo tutto ciò che, con i decreti legge e con le scelte della Regione, si è fatto per permettere una flessibilità da questo punto di vista. C'è un dato, però, Presidente e Assessore: è evidente che quando il sistema sanitario regionale ha avuto bisogno d'infermieri, molte di queste figure che prima lavoravano in RSA hanno cercato di rispondere alle chiamate del nostro sistema sanitario regionale, per cui hanno lasciato le RSA. E noi sappiamo benissimo che, tra operatori che si sono ammalati e infermieri che hanno deciso di andare a lavorare all'interno del settore pubblico, le RSA hanno subito un danno enorme.
Le segnalazioni mi sono arrivate da alcuni imprenditori del mondo delle RSA, che cercano di fare al meglio il loro lavoro, garantendo ai loro ospiti la qualità migliore di assistenza. Oggi, però, sono oggettivamente in affaticamento.
Nel testo dell'interrogazione che ho presentato, laddove scrivo "rilevato inoltre, che" preciso: "La delibera della Giunta Regionale 30 luglio 2012 n. 45-4248 'Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti. Modifica DGR n. 25-12129 del 14.09.09 e DGR n. 35-9199 del 14.07.08. Revoca precedenti deliberazioni' al punto 5.2 prevede 'Nelle strutture che forniscono prestazioni di intensità medio alta e fasce superiori, per almeno 80 p.l., l'assistenza infermieristica deve essere garantita dalla presenza in struttura di personale infermieristico per le intere 24 ore giornaliere; al di sotto degli 80 p.l. di intensità medio alta e fasce superiori, la funzione può essere garantita anche attraverso la pronta reperibilità notturna'; a causa di una forte carenza di personale infermieristico, si propone" - questa è una tesi - "di valutare una deroga alla delibera sopra citata, consentendo agli infermieri del turno di notte di dormire in locali deputati all'interno della struttura, ma al di fuori del nucleo residenziale, e garantire così la pronta reperibilità notturna ma sollevando, almeno in parte, il poco personale rimasto da turni massacranti".
Interrogo quindi l'Assessore per sapere se la Giunta abbia intenzione di consentire, con una DGR in deroga a quanto previsto dai provvedimenti regionali (come ha già fatto per il personale OSS), alle RSA di assumere personale infermieristico in attesa di riconoscimento. Perché questo è un altro elemento: abbiamo personale in attesa di riconoscimento che potrebbe essere utile in RSA, ma oggi non può essere assunto con tale qualifica e permettendo altresì il pernottamento in locali deputati all'interno delle strutture. Diamo sostegno alle RSA, spesso additate come luogo dove non si presta attenzione ai propri ospiti, che invece chiedono queste deroghe per garantire ai propri dipendenti turni non massacranti e, nel contempo, di assicurare un servizio equilibrato ed efficiente ai propri pazienti.
Chiedo, inoltre, come ha anticipato lei, Presidente, di ricevere la nota scritta. Se m'invia anche quella dell'interpellanza di questa mattina, le sarei grato.
Attendo con piacere la risposta. Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'illustrazione.
Per la Giunta regionale, si è reso disponibile a rispondere l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Intanto, in premessa, volevo distinguere tra quello che la Giunta ha fatto sul tema delle OSS e quello che invece si può fare per gli infermieri.
Tanto per precisare, l'OSS non è una professione sanitaria: è qualificato ai sensi della legge 43, come figura di assistenza, cioè una figura d'interesse sanitario, che rientra del ruolo tecnico.
Che cosa ha fatto la Giunta? Ha permesso ad altre figure professionali che avessero maturato un'esperienza nell'assistenza di essere equiparate, e quindi assunte all'interno delle strutture, per le funzioni di OSS.
Diversa è la professione sanitaria d'infermiere che, invece, se fosse effettuata da personale diverso, configurerebbe senza alcun dubbio il reato di abuso di professione. Questo solo per chiarire i termini della questione.
Con riferimento all'articolo 13 della legge n. 27 del 24 aprile 2000, che ha riconvertito il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, "Deroga delle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l'assunzione alle dipendenze della Pubblica Amministrazione", è doveroso precisare che "l'esercizio temporaneo di qualifiche professionali sanitarie conseguite all'estero" - queste sono quelle in attesa di riconoscimento che lei citava - "e regolate da specifiche direttive dell'Unione Europea è consentito sino al perdurare dello stato di emergenza epidemiologica, in deroga alle norme che disciplinano il riconoscimento di tali qualifiche e in materia anche di cittadinanza alle dipendenze della Pubblica Amministrazione, esclusivamente presso le Aziende sanitarie e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale secondo le procedure di reclutamento prevista dagli articoli 2 bis e 2 ter della predetta legge". Insomma, quelli in attesa di riconoscimento possono essere assunti da enti del servizio pubblico e non privato. Questa è una precisazione che doveva essere fatta.
Inoltre, nell'interrogazione c'è un aspetto che riguarda la revisione del minutaggio degli infermieri all'interno delle RSA. Dobbiamo evidenziare che l'evento pandemico ha messo in luce l'esigenza di un maggior minutaggio delle figure sanitarie, a supporto degli anziani. È un'evidenza che risulta anche dai documenti della nostra task force sul servizio territoriale e anche dall'osservatorio delle RSA, dal quale è emersa più volte questa esigenza. È stata anche evidenziata dall'Ordine dei medici e dalle organizzazioni sindacali.
Dobbiamo rilevare che un'eventuale revisione in senso opposto rispetto a quello prospettato dall'interrogazione, ovvero l'aumento del minutaggio dovrebbe comunque essere oggetto di approfondimenti tecnici, in quanto avrebbe un impatto non da poco e diretto sulle tariffe, quindi sulle rette e sulle prestazioni erogate dalle stesse strutture sanitarie. Credo di aver risposto sul riconoscimento e sulla possibilità di figure alternative.
Per quanto riguarda le assunzioni, voglio ricordare che è vero che il contratto della sanità è più attraente rispetto al contratto che può avere un infermiere all'interno di una struttura socio-assistenziale, ma è anche vero che noi abbiamo creato delle task force che vanno a supportare le RSA quando mancano di personale, e che sono composte sia da medici sia da infermieri e, a volte, anche da personale tecnico OSS. È anche vero che gli ultimi contratti che stiamo facendo per le persone in lista hanno una decorrenza alla prossima primavera, quindi non li togliamo dalle RSA proprio per evitare quell'impatto negativo che lei ha evidenziato in modo corretto.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Interrogazione a risposta immediata n. 526 presentata da Marello, inerente a "Interventi chirurgici presso cliniche private. In particolare ASL CN2 Clinica Città di Bra"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
526.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente. Saluto lei e l'Assessore.
Mi atterrò in maniera scrupolosa al contenuto dell'interrogazione sia per ragioni di chiarezza sia per brevità.
Come lei ha già anticipato, l'interrogazione ha come oggetto il tema degli interventi chirurgici presso cliniche private, con particolare riferimento a ciò che, stando a quanto mi è stato riferito, starebbe accadendo nei rapporti tra l'ASL CN2 e la Clinica Città di Bra.
Già nelle settimane scorse (siamo nel mese di settembre) era emerso anche dai giornali il caso del convenzionamento dell'Ospedale Maggiore di Novara con la Clinica San Gaudenzio di Novara per l'esecuzione, presso le sale operatorie di quest'ultima, dell'attività chirurgica programmata presso la struttura pubblica. Ciò per ovviare ai tempi di attesa dovuti all'emergenza COVID e anche alla necessità di recuperare interventi che erano rimasti in arretrato.
A quanto mi risulta, un fatto analogo starebbe accadendo anche presso l'ASL CN2 (ASL Alba-Bra) su input della Regione. Essendo in queste settimane il nuovo ospedale di Verduno prevalentemente occupato da pazienti COVID, una consistente attività chirurgica sarebbe svolta presso la Clinica Città di Bra (che è privata) con il personale medico specialistico dell'ASL medesima. Tale scelta penso sia motivata dal fatto che in queste settimane l'ospedale di Verduno sia occupato in gran parte dai pazienti COVID e vi sia l'oggettiva necessità di proseguire, almeno in parte, l'attività operatoria. Però si verrebbe a determinare e si viene a determinare sentiremo, al riguardo, la risposta dell'Assessore - una situazione per cui l'attività chirurgica che la struttura potrebbe e dovrebbe svolgere viene di fatto, effettuata presso il privato. Tra l'altro, l'ospedale di Verduno è stato aperto a luglio, com'è noto a tutti, ed è dotato di modernissime sale operatorie.
Questo, almeno all'apparenza, potrebbe configurare una situazione di tutto vantaggio per il privato e di svantaggio anche economico per il pubblico, a meno che gli accordi di convenzionamento prevedano i giusti correttivi.
Pertanto, l'interrogazione è molto semplice: chiedo all'Assessore innanzitutto se il quadro che ho delineato risponda a verità e quale disciplina di convenzione è stata stabilita per i rapporti tra l'ASL e la Clinica Città di Bra, in modo da contemperare anche gli interessi pubblici in un momento che è oggettivamente assai difficile e critico e nel quale mi rendo conto che sia necessario cercare di non bloccare operazioni molto importanti, quindi tutta l'attività chirurgica che è stata, purtroppo rallentata da questa seconda ondata di emergenza COVID.
Grazie mille.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marello per l'illustrazione.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
In premessa, vorrei subito rassicurare il Consigliere Marello che questa convenzione (che, ovviamente, non è un contratto tipico di convenzione, ma è stipulata in base ai rapporti e al sistema che regola i rapporti tra la sanità pubblica e la sanità privata) è stipulata a tutto vantaggio delle persone che sono in lista d'attesa e che l'emergenza COVID e, soprattutto un'ulteriore attesa avrebbe potuto mettere in condizioni di possibile aggravamento, a causa di un mancato intervento e di una mancata cura aggravando le loro condizioni di salute.
Non soltanto nel caso della Clinica Città di Bra e di Novara, ma anche in molti altri casi, sono state fatte delle convenzioni con il privato allo scopo di tutelare i pazienti e di ridurre le liste d'attesa. Questo non va a vantaggio della struttura privata, ma va a vantaggio dei pazienti, tant'è che le strutture private, come lei sa bene, hanno un budget annuale d'interventi e ogni attività prevista rientra in questo budget, cioè rientra nelle normali attività di servizio. Pertanto, che cosa succede? Avendo dato i privati una quota di posti a loro disposizione per il COVID al Servizio Sanitario Regionale, resta comunque un'attività di elezione lecita e possibile, che il privato continua a fare.
Nel momento in cui l'ospedale pubblico, proprio per i problemi legati al massiccio afflusso di pazienti COVID, non riesce più a erogare una serie di prestazioni e, in particolare, quelle prestazioni oggetto della convenzione (chirurgia generale, oculistica, ortopedia, urologia, otorinolaringoiatria ginecologia), che ha visto parte di questo personale sostanzialmente libero da impegni (non solo anestesisti, ma anche altre categorie di personale sanitario) la convenzione, in sostanza, permette a persone in lista d'attesa presso strutture pubbliche di essere operati dal personale della struttura pubblica che opera negli spazi messi a disposizione dal soggetto privato, in un ambito anche economico e operativo che entra pienamente all'interno del budget di spesa della convenzione prevista per quel soggetto privato.
Pertanto, sono i nostri medici che operano le persone in lista d'attesa in strutture diverse da quelle ospedaliere, ma in uno schema di convenzione che se vuole possiamo anche fornire, a tutto vantaggio della riduzione delle liste d'attesa e della risposta appropriata ai pazienti che aspettano interventi chirurgici di elezione, che in questo caso il privato aveva la possibilità di fare, mentre il pubblico, avendo accessi, in quest'ultimo periodo, molto massicci da parte di malati COVID, non poteva effettuare.
È, insomma una forma di collaborazione, ripeto ancora una volta, a vantaggio dell'utenza e della cittadinanza, senza aggravamento di costi cioè all'interno del budget della struttura che può lavorare con i nostri professionisti.
Se vuole il testo della convenzione, non abbiamo problemi a darglielo; è un testo standard che è replicato in molte altre strutture del nostro Piemonte.



PRESIDENTE

Grazie. Assessore Icardi, per la risposta.
Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 528.
La Consigliera Canalis, in questo momento, ha problemi di collegamento quindi proseguiamo con l'esame dell'interrogazione n. 527 del Consigliere Rossi.


Argomento: Contributi alla cultura

Interrogazione a risposta immediata n. 527 presentata da Rossi, inerente a "Sostegno ad associazioni di promozione sociale, ricreative e culturali"


PRESIDENTE

Continuiamo con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 527.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Come ha già detto lei, il titolo dell'interrogazione riguarda le associazioni di promozione sociale, ricreative e culturali.
Sappiamo che con il DPCM dello scorso 3 dicembre, in vigore dal 4 dicembre i circoli riconducibili alla situazione di promozione sociale, ricreative e culturali dovranno rimanere chiusi, senza la possibilità di effettuare la ristorazione con consegna a domicilio, neanche per i propri soci.
Sappiamo che in Piemonte, anche per la particolare conformazione dei nostri Comuni soprattutto nelle comunità più piccole, i circoli spesso rappresentano l'unico luogo d'incontro e di condivisione e sono punti di riferimento culturale, oltre che aggregativo, anche tra le diverse generazioni.
È chiaro che queste realtà, come i bar e i ristoranti, sono tra le più colpite in questi mesi per la prolungata chiusura e, purtroppo, a differenza di altre realtà, a loro non è mai stata data la possibilità di effettuare i servizi in deliveroo. A questo si aggiunge la difficoltà legata al fatto che il "Bonus Piemonte", che era stato loro garantito purtroppo, per problemi di natura tecnica che, da quanto ci dicono le varie realtà, è legato al fatto che in questo momento la procedura prevede che bisogna essere iscritti alle Camere di commercio per richiederlo, non è stato erogato. Chi, invece, è APS non è iscritto e in questo momento, pur avendone diritto per legge, non è riuscito ancora a ricevere, appunto queste erogazioni.
Sappiamo che il Forum del terzo settore più volte ha sollecitato la Regione affinché questo problema fosse risolto; a oggi, non ci risulta questo sia avvenuto.
In altre Regioni, per esempio la Toscana, con apposita ordinanza è stato concesso, ai centri culturali, sociali e ricreativi, la possibilità chiaramente solo per i soci, di effettuare la ristorazione con consegna a domicilio, sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie della ristorazione. Questo ha dato un po' di respiro a questa realtà che stanno soffrendo molto.
Termino, Presidente, interrogando l'Assessore per conoscere come l'Amministrazione regionale intenda intervenire a favore delle associazioni di promozione sociale, ricreative e culturali, sia per risolvere i problemi relativi al "Bonus Piemonte", sia in riferimento ai provvedimenti già adottati in altre Regioni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Domenico Rossi per l'illustrazione dell'interrogazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore alla cultura

Grazie, Presidente.
In relazione all'interrogazione a risposta immediata del Consigliere Rossi sulle associazioni di promozione sociale, le APS, segnalo che le APS, ma alcuni aspetti sono stati già indicati dal Consigliere stesso, sono associazioni culturali che, proprio in concomitanza di quelle che sono le attività culturali e ricreative che svolgono, hanno anche attività di somministrazione di alimenti e bevande a favore dei propri soci.
Sul contributo del "Bonus Piemonte", erogato a partire da giugno 2020, si fa presente che questo è stato erogato a favore di quelle imprese iscritte com'è stato già sottolineato, presso le Camere di Commercio e ad associazioni regolarmente iscritte al registro delle associazioni di promozione sociale.
Le associazioni di cui trattasi hanno potuto beneficiare anche del "Bonus cultura", che non richiedeva la presentazione della documentazione inerente alla somministrazione di alimenti e bevande, prevista dall'articolo 4 della legge regionale n. 13 del 2020, per l'erogazione del "Bonus Piemonte".
Pertanto, abbiamo fatto una differenziazione per andare incontro a queste realtà che sono davvero realtà importanti di coesione sociale, di iniziative culturali e di promozione del territorio.
La Regione, comunque, resta a disposizione delle associazioni di rappresentanza, per verifiche puntuali problematiche riscontrate riguardo all'erogazione del "Bonus Piemonte".
Auspicando l'imminente passaggio della Regione Piemonte in zona gialla sarà cura certa, da parte dell'Amministrazione regionale, valutare verificata la compatibilità epidemiologica, di concerto ovviamente con il Comitato tecnico-scientifico, la possibilità di consentire la ristorazione per asporto a favore dei propri associati, sempre ovviamente nel rispetto delle linee guida assunte dai provvedimenti governativi e regionali.
Farò avere la risposta per via telematica.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggia per la risposta.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta") - Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 528 presentata da Canalis, inerente a "Numero di prestazioni ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), ADP (Assistenza domiciliare programmata) e SID (Servizio Infermieristico Domiciliare) nelle ASL piemontesi" al 31/12/2020


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
528.
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
Il question time riguarda l'incremento delle prestazioni ADI, ADP e SID nelle ASL piemontesi, tra il 31-12-2019 e il 30-09-2020. Perché il question time? Perché riteniamo che questi strumenti specifici, di carattere sanitario, per assistere a domicilio i pazienti, possano essere un asse portante di quel potenziamento della medicina di territorio di cui la nostra Regione, come anche le altre, ha fortemente bisogno, in particolar modo in una fase pandemica come quella che stiamo vivendo.
Non sto a specificare le caratteristiche di questi tre strumenti, perché mi sembra pleonastico ed è già molto dettagliato nel question time, per ritengo di dover precisare che m'interesserebbe conoscere l'incremento facendo eccezione per quegli strumenti di ADI esclusivamente telefonica che i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta hanno messo in atto durante la pandemia, nel senso che l'ADI vera e propria non si limita a una telefonata, ma è un intervento in presenza più personale e più efficace.
Mi piacerebbe capire, al di là delle telefonate aggiuntive, qual è stato l'incremento in questi primi mesi del 2020.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Monica Canalis per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Posso dirle che, in risposta all'interrogazione, per il numero di prestazioni in ADI (attenzione, perché poi c'è anche l'ADI COVID, altra categoria importante che qui non è conteggiata), in ADP (domiciliare programmata) e il servizio infermieristico al 31-12-2019, il DPCM del 12 gennaio 2017, che definisce l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, i cosiddetti LEA, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legge del 30 dicembre 1992, n. 50, stabilisce che il medico di medicina generale, o il pediatra di libera scelta, assumono la responsabilità clinica dei processi di cura, valorizzando e/o sostenendo il ruolo delle famiglie.
Questo è un presupposto essenziale per il progetto di cure domiciliari, di cui avevo detto sopra, quale modalità di assistenza sanitaria erogata a domicilio del paziente, in modo continuo e integrato, tant'è che nel modello che abbiamo erogato del sistema sanitario regionale, la proposta dell'attivazione resta sempre in capo al medico e al pediatra, con il servizio di cure domiciliari del distretto sanitario di competenza, che concorda e predispone la presa in carico e il piano assistenziale individuale dell'assistito, probabilmente per soddisfare quei bisogni e necessità di cura.
Le cure domiciliari, sia precedentemente alla pandemia sia durante la stessa pandemia, soddisfano tutte - ripeto, tutte - le richieste provenienti dal medico di medicina generale e dal pediatra di libera scelta. Noi abbiamo semplicemente aderito in modo totale a tutte le richieste provenienti dai medici di base e dai pediatri di libera scelta.
La fonte dei dati, di cui dirò a breve, è il portale FarSIadRP implementato con tutti i dati inseriti dalle ASL, sempre per soddisfare il debito informativo ministeriale istituito con il citato decreto ministeriale del 2008, che recita testualmente "Istituzione del sistema informativo per il monitoraggio dell'assistenza domiciliare", che corrisponde all'acronimo SIAD.
È opportuno segnalare che le ASL stanno ancora caricando sul portale le prese in carico del mese di settembre: avendo avuto anche altre cose da fare con la pandemia in corso, hanno tralasciato il carico di questi dati e lo stanno facendo in questo momento.
Le faccio avere poi le due tabelle, una delle quali, del 2019, riporta le prestazioni ADI dal 1° gennaio 2019 al 30 settembre 2019, mentre la seconda riporta le medesime prestazioni riferite allo stesso periodo ma del 2020 cioè dal 1° gennaio 2020 al 30 settembre, così può fare dei paragoni. Si vedono delle variazioni anche significative, ma tenga conto che abbiamo vissuto due ondate pandemiche. Poi abbiamo ancora da parte, poiché hanno anche una disciplina economica diversa, le cosiddette prese in carico relative al contratto integrativo ADI-COVID.
Le farò avere queste tabelle per i conteggi che intende fare.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Commercio

Interrogazione a risposta immediata n. 529 presentata da Disabato, inerente a "Rinnovo delle concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
529.
La parola alla Consigliera Disabato per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Il 25 novembre 2020 il Ministro dello Sviluppo economico ha emanato le linee guida per il rinnovo delle concessioni delle aree pubbliche. Sono delle linee guida per il rinnovo delle concessioni che danno indicazioni in merito ai procedimenti di attribuzione e di rinnovo di queste concessioni per l'esercizio del commercio, come dicevo prima, sulle aree pubbliche aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020, quindi a breve.
Queste concessioni per l'esercizio del commercio sulle aree pubbliche sono oggetto di rinnovo, sono quelle relative ai posteggi inseriti nei mercati e nelle fiere, compresi quelli finalizzati allo svolgimento di attività artigianali, di somministrazione di bevande e di alimenti, di vendita da parte dei produttori agricoli e di rivendita di quotidiani e periodici aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020.
Coinvolgono un ampio numero di attività. Peraltro, è inutile sottolineare quanto questo sia stato un periodo difficile per tutte queste attività. Il rinnovo delle concessioni rappresenta un punto molto delicato e vissuto anche con molta apprensione da parte degli esercenti, quindi è un tema che merita particolare attenzione da subito.
Poiché spetta ai Comuni provvedere d'ufficio all'avvio del procedimento di rinnovo, ma è la Regione che, invece, ha l'onere di dettare le modalità e le tempistiche con le quali s'intende emanare i provvedimenti attuativi noi vorremmo chiedere all'Assessora competente quando e come verranno emanati questi provvedimenti attuativi in merito al rinnovo delle concessioni per l'esercizio del commercio sulle aree pubbliche.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Disabato per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Vittoria Poggio.
Assessore, ne ha facoltà per cinque minuti.



POGGIO Vittoria, Assessore al commercio

Grazie, Presidente.
Rispondo alla Consigliera Disabato su un tema che è stato davvero oggetto in questi ultimi tempi, di apprensione da parte del settore e degli operatori che operano su aree mercatali.
In merito al rinnovo delle concessioni per l'esercizio del commercio su area mercatale, si precisa che il 9 dicembre sono state sentite le associazioni dei Comuni e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, come previsto dalle linee guida ministeriali.
Considerato il notevole ritardo con il quale il Ministro dello Sviluppo economico ha pubblicato le suddette linee, termine previsto dal decreto legislativo del 30 aprile 2020 entro il 30 settembre 2020, proprio nella giornata del 25 novembre sono pervenute le linee guida che le Regioni dovevano recepire, per cui la Regione ha predisposto un'apposita deliberazione di Giunta per il recepimento delle stesse linee guida nazionali, che sarà assunta nella prima seduta utile, concluso l'iter di verifica da parte degli uffici della Segreteria di Giunta.
Il passaggio con i Comuni c'è già stato. Chiaramente avranno dei problemi perché sarà un po' un correre contro il tempo, ma hanno dato la disponibilità anche perché c'è la possibilità di certificare le istanze presentate dagli operatori con una proroga di almeno sei mesi. Si parla di arrivare in primavera inoltrata, quindi questo consentirà ai Comuni stessi di fare le verifiche sulle istanze presentate dagli operatori.
Noi siamo già attivi, come ho detto poco fa, abbiamo già fatto i passaggi dovuti con le associazioni di categoria, quindi ci stiamo predisponendo la delibera è già pronta - per individuare quella che sarà la seduta utile prima possibile per procedere.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Vittoria Poggio per la risposta.



POGGIO Vittoria, Assessore al commercio

Grazie, Presidente.
Dicevo solo che.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore.
Visto il tempo, pensavo che avesse concluso.
Prego, concluda.



POGGIO Vittoria, Assessore al commercio

Dicevo solo che questa interrogazione è anche propedeutica, come risposta all'ordine del giorno n. 437, avente a oggetto "Rinnovo concessioni per commercio su area pubblica" presentato dai Consiglieri Rossi, Canalis Sarno, Ravetti, Avetta e Gallo.
Lo preciso giusto per chiarire l'iter che la Giunta sta seguendo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie a lei, e mi scusi se l'ho interrotta.


Argomento: Problemi del lavoro e della occupazione

Interrogazione a risposta immediata n. 530 presentata da Grimaldi, inerente a "Azioni della Regione nella crisi aziendale Pininfarina Engineering S.r.l."


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
530.
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente; grazie, Assessore.
Come lei sa, durante le scorse settimane le notizie di stampa hanno riportato che, a cinque anni dall'acquisizione di Pininfarina, i vertici dell'azienda hanno annunciato il licenziamento di 138 lavoratori altamente specializzati della Pininfarina Engineering S.r.l., ramo d'azienda della stessa.
In data 2 novembre la società Pininfarina in liquidazione, per tramite dell'Unione Industriale di Torino, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n.
223/1991. Questo l'ha fatto, purtroppo, per la totalità dei dipendenti dalla stessa società, ammontanti, appunto, a 135.
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto alla Regione Piemonte, ancorch all'attualità sia ancora in corso la fase sindacale della procedura, la convocazione di un tavolo di crisi per favorire il confronto tra le parti per verificare la situazione e le possibili soluzioni atte a salvaguardare la continuità occupazionale dei lavoratori della Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione.
Come sapete, sono dipendenti ad alta professionalizzazione, e anche per questo motivo le scelte mostrate dal management durante i tavoli con le organizzazioni sindacali non solo appaiono inadeguate, ma ci sembra che davvero non ci sia responsabilità sociale dell'impresa.
In particolare, l'azienda ha proposto che siano effettuate proposte di assunzione con contratti di lavoro a tempo indeterminato da soggetti presenti sul territorio (compresa PF S.p.A.), finalizzate all'inserimento di complessive sessanta persone, alle condizioni che le singole società proporranno ai lavoratori coinvolti.
Il rapporto di proposte tra PF S.p.A. e le altre sarà nella misura di circa un terzo-due terzi e le società saranno ubicate in Torino o nella cintura di Torino.
Come sapete, i sindacati ritengono che la proposta d'accordo di accompagnamento al licenziamento presentata dell'azienda sia irricevibile evidenziando che il ritiro della procedura di liquidazione e la retrocessione del ramo d'azienda siano le uniche soluzioni davvero percorribili per salvaguardare l'occupazione.
Le condizioni proposte dall'azienda appaiono insufficienti per ridurre l'impatto sociale dei potenziali lavoratori in esubero, anche perché le aziende esterne che dovrebbero inserire i due terzi dei lavoratori non sono chiaramente indicate e non vi è certezza che possano essere effettivamente prese in carico.
In Regione e nel Comune di Torino sembrerebbe mancare completamente un tavolo di crisi e ci risulta davvero che questo sia l'unico strumento per difendere l'occupazione e la dignità dei lavoratori.
Rispetto alla crisi Pininfarina - lo diciamo con pacatezza, senza strumentalizzazione - il ruolo della Regione Piemonte ci risulta piuttosto marginale rispetto alle attese dei lavoratori e alla gravità della situazione. Ci troviamo di fronte a una crisi - peraltro, ne abbiamo ovviamente sentite tante - in cui vengono davvero colpite le più alte eccellenze del nostro territorio e delle professionalità che devono essere a tutti i costi reinserite, perché sarebbe veramente incredibile perderle.
Noi interroghiamo l'Assessora per capire quali azioni abbia messo in campo la Giunta e che cosa si stia facendo affinché si scongiuri la cessazione di attività dell'azienda, e si tutelino al meglio i lavoratori.
Chiedo scusa per essermi dilungato, ma, come capirete, è una vicenda che ci coinvolge tutti.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marco Grimaldi per l'illustrazione.
Per la Giunta regionale, si è resa disponibile alla risposta l'Assessore Elena Chiorino; ne ha facoltà.



CHIORINO Elena, Assessore al lavoro

Grazie, Presidente.
Rispondo puntualmente per tutto quello che è lo stato dell'arte nell'ambito della trattativa Pininfarina. Ci tengo, però, a una precisazione, nel senso che non so, nello specifico, quali siano le abitudini del Consigliere Grimaldi, ma né questa Giunta né la sottoscritta hanno consuetudini di dissimulazione. E con questo mi riferisco, nello specifico, al question time del Consigliere Grimaldi, laddove scrive "quali siano le reali intenzioni della Giunta". Voglio ben evidenziare che c'è piena coincidenza tra le intenzioni dichiarate e le reali intenzioni.
Se al Consigliere Grimaldi appartengono altri modi che implicano una differenza tra le reali intenzioni e quelle dichiarate, mi sento invece di sollevarlo dello sforzo mentale di dover indicare "reali intenzioni" in un'interrogazione, perché è bene che sappia - lo ribadisco sia per la Giunta sia per la sottoscritta - che le intenzioni reali e le intenzioni dichiarate corrispondono sempre e in ogni caso.
Fatto questo doveroso passaggio, per tranquillizzare e per riferire chiaramente qual è l'abitudine della Giunta in questi termini, la crisi della Pininfarina vedeva inizialmente coinvolti 135 lavoratori con alte professionalità.
All'inizio delle trattative si parlava di una sorta di garanzia per cinquanta di questi lavoratori. Nell'ambito dei vari passaggi sia nel corso di assemblee sindacali sia nell'ambito dei tavoli della Regione Piemonte si è, a oggi, arrivati al numero di settanta.
Evidenzio che è ancora in corso il confronto in sede sindacale, che ha una durata di quarantacinque giorni, e che la Regione, nella procedura standard e normale, quella che prevedrebbe un corso normale, s'inserisce di solito al termine dei quarantacinque giorni, perché così è previsto dalla procedura. In questo caso, proprio perché l'attenzione e il ruolo della Regione non sono né superficiali né marginali, si è ritenuto di convocare ancora durante la trattativa sindacale, le varie parti.
In questo contesto, si è passati dai cinquanta lavoratori iniziali ai settanta. Se ci fosse un ritiro della procedura da parte della Pininfarina Engineering, sarebbe la soluzione ottimale. È altrettanto vero che ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di una multinazionale - nello specifico, l'indiana Mahindra - che negli anni scorsi ha acquistato prima Pininfarina S.p.A. e poi creato Pininfarina Engineering. Come troppo spesso succede in Italia e, negli anni, anche in Piemonte, si è effettivamente verificato il caso di un'apertura per pochi anni addirittura di una nuova società, che poi viene chiusa in questo modo, con l'attivazione di una procedura di licenziamento collettivo.
Nel corso delle trattative sindacali e, contestualmente, sui due tavoli regionali convocati - e a breve ci sarà il terzo, anche perché si va verso lo scadere dei quarantacinque giorni, quindi la Regione farà ancora un passaggio nell'ambito di quella che sarebbe la procedura soltanto sindacale, poi vedremo nei tempi successivi quale sarà l'esito, ovvero se ci sarà la firma di un accordo o meno - c'è stato, da parte dell'azienda un ulteriore passaggio. Erano stati proposti 6.000 euro di'incentivo, che sono stati aumentati a 16 mila. Tutto questo è stato ritenuto ancora insufficiente rispetto alle richieste dei lavoratori e delle parti sindacali.
C'è stato un incontro delle organizzazioni sindacali nei giorni scorsi e il prossimo tavolo, le cui convocazioni dovrebbero partire in questi minuti o nel pomeriggio di oggi, sarà martedì 15 per quanto riguarda il tavolo regionale, per cercare di capire se si riesce ad arrivare a un accordo cioè se si riesce a trovare un punto di equilibrio tra le parti.
Concordo anch'io sul fatto che qualunque sarà l'accordo - ammesso che ci sia, perché diversamente, essendo che siamo ancora in sede sindacale bisognerà vedere gli eventuali passaggi successivi - c'è una necessità importante di protezione di tutto il nostro know how e di tutti i nostri marchi storici, così come della capacità di saper fare delle nostre aziende, che anche se sono, in alcuni casi (su questo allargo l'orizzonte) delle piccole e medie imprese o delle microimprese, spesso rappresentano la grande eccellenza piemontese, che si traduce poi nel Made in Italy.
Affinché questo sia limitato il più possibile negli anni, l'Assessorato sta lavorando a misure strutturali che, nei prossimi mesi, vadano a tutelare e a proteggere le nostre aziende rispetto ad acquisizioni che abbiamo visto essere, in realtà, ahimè, un andare ad acquisire il nostro know how, per successivamente desertificare tutto il nostro tessuto e la nostra rete socio-economica. È socio-economica, perché evidentemente, da una parte, c'è un danno economico importante ma, dall'altra, c'è una ricaduta sociale assolutamente preoccupante, se andiamo ad aggiungerla a tutto ciò che anche la crisi pandemica porterà come strascico rispetto a tutte le crisi aziendali.
Pertanto, la Regione non solo è già sul tavolo anticipatamente per quanto riguarda la Pininfarina rispetto ai termini della procedura tradizionale ma è anche attiva per fare in modo di tutelare, nel prossimo futuro, tutte le nostre imprese che rischierebbero un'acquisizione, perché sono brand con nomi storici delle eccellenze italiane e perché in quei settori si trova il fulcro di tutto il nostro know how e della capacità dei nostri lavoratori che devono essere assolutamente tutelati, così come le medesime aziende.
Su questo, la Regione sta lavorando con strumenti che possano essere concreti ed efficaci.
Grazie, Presidente, ho terminato.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Chiorino per la risposta.
Ricordo agli interroganti che nel resoconto della seduta che viene trasmessa via mail in visione a tutti i Consiglieri dall'Ufficio resocontazione, prima della pubblicazione e poi pubblicato integralmente in banca dati, è reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi sia degli interroganti sia degli Assessori che rispondono.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la seduta delle interrogazioni.



CANALIS Monica

Presidente, mi scusi.
Ho recepito il tema della possibilità di accedere ai verbali.
Per quanto riguarda il mio question time, visto che si trattava di un'informazione su dei numeri, l'Assessore Icardi ha detto che mi avrebbe mandato delle tabelle. Se non dovesse mandarmele, di fatto, il question time sarebbe inevaso. È un caso particolare.



PRESIDENTE

Nel caso non le arrivassero, lo comunichi agli Uffici.
Alle ore 14 il Presidente aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.



(Alle ore 14.55 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 15.07 )



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Assestamento di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 119, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 e disposizioni finanziarie" (seguito) - Atti d'indirizzo collegati


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legga n. 119, di cui al punto 2) all'o.d.g.
Nella mattinata odierna, è terminata la votazione dell'articolato, alla quale è seguita una breve replica dell'Assessore Tronzano.
Procediamo con le dichiarazioni di voto sull'intero provvedimento, su cui sono già iscritti a parlare i Consiglieri Valle e Grimaldi.
I Consiglieri hanno cinque minuti, uno per Gruppo.
La parola al Consigliere Valle, per dichiarazione di voto.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Vorrei fare un breve bilancio sulla discussione sull'assestamento e sui contenuti che abbiamo potuto portare, come Partito Democratico e come opposizione, a questo dibattito che è stato, come diceva lo stesso Assessore Tronzano, un po' dimezzato.
Anzitutto, vorrei segnalare, rispetto alla relazione finale dell'Assessore (lo segnalo positivamente) il riconoscimento del lavoro svolto durante la scorsa legislatura. Lo ricordo: a un certo punto della sua relazione finale, l'Assessore Tronzano ha detto che, come nella legislatura precedente, il faro è stato la riduzione dell'indebitamento dell'ente regionale.
È un riconoscimento che fa onore all'Assessore e anche alla correttezza nei rapporti in quest'Aula. È vero che è stato un faro che ci ha guidato nel nostro agire e, forse, anche qualcosa che abbiamo pagato politicamente, ma che sentivamo di dovere ai piemontesi e alla sostenibilità di questa istituzione e, soprattutto, ai futuri cittadini di questa Regione.
Devo dire che non sempre questa Giunta, in alcuni passaggi, lo ha conosciuto. Ricordo alcune polemiche con l'Assessore Icardi che erano di tenore completamente diverso circa il lavoro che abbiamo portato avanti gli scorsi cinque anni. Tuttavia, questo è uno dei pochi punti d'incontro tra come vediamo noi questa discussione e come l'ha interpretata, invece l'Assessore Tronzano.
Innanzitutto, mi pare che il punto sia che non riusciamo ad approvare il bilancio di previsione nei tempi corretti, come ci era stato prospettato da questa maggioranza.
Per la maggioranza l'assestamento, vissuto soltanto in maniera tecnica, era un assoluto punto di snodo necessario, ma non aver rispettato i tempi fondamentali per l'approvazione del provvedimento non è dipeso - mi dispiace - dal fatto che le opposizioni hanno fatto ostruzionismo o si sono intestardite su alcune poste di bilancio piuttosto che altre, perché la realtà è che è mancato il metodo con cui si affrontano discussioni di questo tipo. Tant'è vero che oggi arriviamo all'approvazione di questo documento senza che le minoranze abbiano ottenuto dei riconoscimenti sulle poste di bilancio che ritenevano più importanti e, inoltre, senza che queste opposizioni abbiano portato avanti l'ostruzionismo che avrebbero potuto portare avanti.
Se siamo onesti, tanto in Commissione, quanto - assolutamente - in queste due sedute d'Aula, possiamo riconoscere che sarebbe bastato davvero molto molto poco per proseguire questa discussione per altre settimane in tempo e in maniera indefinita. Così non è stato e se del tempo abbiamo perso l'abbiamo perso perché, a fronte di questa disponibilità, c'è stata però in certi momenti una rigidità assolutamente ingiustificata circa la disponibilità al confronto.
Abbiamo chiesto di avere alcuni momenti di confronto con alcuni Assessori su alcune materie più specifiche, su alcune materie che non rientrano in assestamento, ma che sono collaterali per comprendere la visione complessiva di dove sta andando questa Regione (penso ai fondi europei e al Recovery Fund), cioè queste disponibilità, che mi sembrano francamente scontate da ottenere per "oliare" il meccanismo della discussione. Invece questi momenti di confronto sono costate molta fatica alle opposizioni, che hanno dovuto alzare la voce oltre quello che era necessario, per ottenere una cosa tutto sommato scontata. Oggettivamente, è lì che siamo andati a perdere del tempo che potevamo non perdere tutti quanti.
Francamente, se c'è qualcuno che deve assumersi la responsabilità del tempo che abbiamo perso per strada è stata la Giunta, che continua, molto spesso a intendere il tempo del confronto con il Consiglio come del tempo perduto.
Mi dispiace che quest'impostazione sia sostanzialmente condivisa anche dai colleghi di maggioranza del Consiglio, che hanno accettato supinamente tutto quello che è stato proposto in quest'assestamento che, comunque, ci tengo a precisarlo, non è che non contenga alcun intervento di natura politica, perché quando (per esempio, i fondi legati al dissesto idrogeologico) si va a intervenire su alcune poste di bilancio, come lo sport e la cultura, con interventi magari anche chirurgici, intanto stiamo spostando risorse da un posto a un altro e, quindi, evidentemente, un ragionamento di fondo esisteva.
Mi auguro che questo modo con cui andiamo a confrontarci non venga replicato nella discussione sul bilancio di previsione che, però, a questo punto, mi auguro potremmo cominciare davvero da gennaio, perché veramente non potrà trovare lo stesso tipo di atteggiamento comprensivo da parte nostra, in quanto, dal nostro punto di vista, manca la contezza della visione di questa maggioranza e di questa Giunta sul futuro del Piemonte.
In quest'assestamento non si parla neanche nel 2021. In quest'assestamento non si parla di quanto sta capitando oggi, perché penso.



PRESIDENTE

La invito a concludere, scusi.



VALLE Daniele

Concludo subito.
Penso a tutto quello che riguarda l'emergenza Coronavirus. Abbiamo parlato degli specializzandi, abbiamo parlato di uno screening di massa, abbiamo parlato dei fondi avanzati sui bonus, ma non c'è stato modo di approfondire tutto questo, ed è per questo che il nostro voto non potrà che essere contrario.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi, per dichiarazione di voto.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ringrazio davvero i colleghi d'opposizione per la pacatezza e per la determinazione di queste settimane. Ovviamente, ringrazio gli Uffici della Regione, perché immagino che in un anno, per certi versi, indubbiamente insolito per tutti, occuparsi delle articolazioni del bilancio durante il lockdown e durante la pandemia sia stata una faccenda particolarmente gravosa.
Vedete, noi sappiamo separare il ruolo istituzionale e il ruolo politico.
Conosciamo benissimo le difficoltà dell'Ente e lo diciamo anche chiaramente all'Assessore Tronzano: noi avremmo dato il via libera, in ventiquattr'ore a quest'assestamento, qualora fosse arrivato dopo il giudizio di parifica e, quindi, fosse stato un vero assestamento tecnico. Avremmo poi discusso con voi di quelle che potevano essere le poche variazioni di bilancio da mettere sul piatto.
È una proposta che diversi di noi vi hanno fatto; è una proposta che non avete accettato in nessun confronto politico e, di fatto, chi ne ha fatto le spese sono principalmente i ragazzi delle scuole, i ragazzi a partire dalle scuole medie, che hanno avuto, oltre il danno, la beffa. Prima, sono stati oggetto di una campagna di comunicazione dello stesso Presidente, che inizialmente si è fatto i selfie con loro, per poi non solo decidere, unica Regione italiana, di lasciarli ancora in didattica a distanza, ma senza aver dato loro gli strumenti per poterla svolgere.
Adesso questa vicenda non vi sembra imbarazzante, ma voi avete deciso di dare a pioggia più di 120 milioni di euro di bonus (lo ricordava prima l'Assessore). Avete deciso di esaurire la graduatoria delle scuole paritarie fino ai 26 mila euro di ISEE, ma non siete riusciti a mettere neppure un euro in più - neppure un euro in più, come vi avevamo chiesto per il diritto allo studio scolastico.
Voi non vi rendete conto, ma ci sono famiglie, che hanno 8.000 euro di ISEE, cui bastava un piccolissimo aiuto per comprare ai propri figli gli strumenti necessari per affrontare l'anno scolastico, alla pari con i loro compagni. Invece, il modo con cui Alberto Cirio e la Sorella d'Italia Chiorino hanno trattato i piemontesi più poveri è stato davvero imbarazzante. Non c'è stato un confronto in Commissione e non c'è stato un confronto sui dati. Vi ricordo che questa vicenda è nota da mesi, perché se vado a guardare a ritroso, a maggio vi abbiamo detto che quest'anno sarebbe stato un anno inedito per il diritto allo studio e a giugno vi abbiamo detto che eravamo disponibili a vedere insieme a IRES quali erano le stime previste.
A fine luglio, abbiamo ancora fatto una discussione quando sono arrivate le stime e in più - vi ricordo e adesso vado a leggerlo - il 6 agosto avete iniziato a urlare al pasticcio. Noi dicevamo che, più che urlare al pasticcio, si leggeva ingiustizia, perché avete ricevuto il 54% di domande in più e sono passati da 58 mila dello scorso anno alle attuali 90 mila.
Questo non ci ha stupito, perché la gran parte delle famiglie avevano bisogno di quel sostegno, non solo sui libri di testo, ma anche per il materiale didattico e per la cosiddetta didattica a distanza, per esempio per comprare dei led o anche semplicemente degli strumenti, come i cellulari, per far sì che fra fratelli o fra padre e figli non ci fosse il conflitto per svolgere le lezioni.
Mi faccia dire, Presidente, con gran rammarico, che voi non avete voluto ascoltarci. Non avete voluto neanche decidere con noi delle vicende semplici: non volevamo dare a tutti una borsa di 500 euro? Potevamo almeno decidere che, fra gli 8.000 e i 15 mila euro, a ognuno di loro davamo almeno l'accesso a uno strumento che potesse connettersi.
Niente, zero, nessuna discussione. L'unico dato positivo è quello che viene dal diritto allo studio universitario, ma perché - lo ricordavo prima siamo riusciti, da una parte, a mettere le risorse già nel bilancio preventivo (e questa è stata l'unica battaglia vinta mesi fa); dall'altra perché il sistema che vi abbiamo lasciato è un sistema integro e l'avete visto dopo un anno, dopo il bluff di cui ci avete parlato lo scorso anno.
Come vedete, l'EDISU non aveva nessun buco, anzi, è uno degli enti migliori d'Italia. Siamo riusciti a riportarlo a essere fra i migliori perché, da dove lo avevate cacciato, eravamo arrivati a essere fra i peggiori d'Italia: praticamente uno studente su due non riceveva la borsa e il 60/70% dei servizi era stato davvero annientato dalle Giunte Cota e dalla vicenda leghista precedente.
Questo è l'unico motivo d'orgoglio della vicenda.
Che cosa posso dire ancora? Ho ancora qualche minuto, Presidente Allasia?



PRESIDENTE

No, è già fuori di un minuto e oltre, però vada a concludere.



GRIMALDI Marco

Allora finisco solo su questo.
Della vicenda sanitaria parleremo più tardi, ne parleremo negli ordini del giorno, mentre l'unico altro dato che vorrei ricordarvi è una promessa che avete fatto a tantissimi cittadini bisognosi, a tantissime persone che ancora oggi, grazie al terzo settore, agli snodi, alle Caritas, alle parrocchie e ai circoli ARCI, ricevono un pacco alimentare.
Avevamo promesso di mettere le risorse necessarie a bilancio per far sì che non vivessero solo di donazioni di privati.
Vi ricordo che avete messo zero euro in assestamento; avevamo promesso anzi, il Presidente Cirio ha promesso davanti a quegli operatori che avrebbe messo un milione di euro, ma quel milione di euro non è mai arrivato.
Questa vicenda ve la dovrete ricordare quando parlerete, ancora una volta di bombe, di guerre e direte che la crisi e la fame fanno peggio di alcune pandemie.
Ricordatevi che noi non abbiamo fatto niente per loro e che presto verranno di nuovo a bussare alla nostra porta.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
In primis, volevo esternare la mia felicità, perché ho appreso dalle agenzie che il Governo è ritornato sui suoi passi e ha accolto i nostri consigli, i consigli anche di Regione Piemonte, di aprire i confini comunali durante le festività natalizie, perché c'era una discrepanza incredibile tra le metropoli e i piccoli Comuni, soprattutto in una Regione come la nostra, composta da piccolissimi Comuni. Pertanto, siamo soddisfatti.
Rispetto alla discussione sull'assestamento, la Lega lo vota convintamente perché siamo felici e orgogliosi di aver fatto il "Bonus Piemonte", di aver dato 130 milioni di euro alle nostre partite IVA, a persone in difficoltà.
Ricordo che le partite IVA tengono in piedi il Paese e il Piemonte e troppo spesso sono dimenticate e hanno un trattamento non paritario in Italia perché sono tra le categorie più tassate al mondo. Con una burocrazia incredibile e con due ondate di pandemia da COVID, si sono trovate in difficoltà incredibili.
Aver aiutato 70 mila partite IVA per noi è un grandissimo orgoglio tuttavia pensiamo che il Governo debba fare molto di più con i ristori perché se non aiutiamo oggi la parte produttiva del Paese di fronte a una crisi pazzesca, non so quando dovremmo farlo.
Il centrodestra, con l'onorevole Pichetto, ha presentato un emendamento alla Camera - stante che la Regione Piemonte l'anno prossimo probabilmente avrà un meno 200 milioni di euro di entrate perché ci sarà meno IRAP e meno bollo auto - per recuperare parte di questi aiuti. Stante che anche il Governo fa dei ristori e quindi condivide in parte la nostra visione sarebbe bello dare un aiuto importante alle Regioni. Siamo noi e la Lombardia. Noi abbiamo dato un aiuto importantissimo nella prima fase, la Lombardia nella seconda fase.
Ci appelliamo al buonsenso di questo Governo per rimpolpare le casse della Regione, che sicuramente ne hanno bisogno, anche perché le Regioni, in primis, si occupano di sanità. È un momento, quello di oggi, per dare una mano e per cercare di dare delle risorse e dei ristori importanti anche in tema di sanità.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Un veloce intervento per sottolineare il voto favorevole da parte del Gruppo Fratelli d'Italia su questo bilancio di assestamento tecnico che con grande responsabilità, abbiamo accettato d'interpretare in questo modo figlio com'è di una serie d'interventi importantissimi e strategici per il territorio regionale, soprattutto quelli che abbiamo visto questa primavera, come diceva il Consigliere Preioni, quando siamo andati a erogare 130 milioni di euro a favore del nostro sistema imprenditoriale così fortemente penalizzato dal COVID e da tutta l'emergenza epidemiologica.
Voglio ricordare che abbiamo stanziato ed erogato altri 36 milioni di euro a favore di coloro i quali sono in prima linea a sostenere l'impatto dell'epidemia, quindi a favore di tutto il sistema sanitario. Ricordo ancora che, pur coscienti di un bilancio che era ridotto all'osso, il martedì successivo all'alluvione di ottobre abbiamo stanziato ulteriori dieci milioni di euro a favore dell'impresa e dei privati che sono stati danneggiati e feriti dall'alluvione.
Tutti questi interventi fanno sì che oggi andiamo ad approvare un bilancio ben scritto e ben redatto dall'Assessore Tronzano ma che, di fatto, è un bilancio critico. Le nostre attese come maggioranza, laddove ci saranno le convergenze, sicuramente anche a favore delle proposte che arriveranno dalla minoranza, il lavoro e l'impegno, si andranno a concentrare sul bilancio previsionale, dove però bisognerà obbligatoriamente tener conto che l'epidemia c'è ancora, che l'epidemia mette in ginocchio il nostro sistema imprenditoriale, che la piccola e media impresa è la risorsa e il motore trainante dell'economia di questa regione, che ne fa un primato a livello nazionale. Le nostre attenzioni dovranno essere, ancora una volta rivolte verso di loro e poi, ovviamente, cercare di fare crescere, meglio che riusciremo, la nostra magnifica regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ci sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ruzzola; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Sarò molto veloce, tanto per esprimere un giudizio ovviamente positivo quindi un voto favorevole su quest'assestamento.
Non ripeterò i numeri che i colleghi Bongioanni e Preioni hanno già ricordato. Ritengo solo opportuno segnalare ancora soltanto un dato: i milioni di cui hanno parlato e che sono andati a sostegno delle attività produttive, di coloro che più sono andati in ginocchio in questa crisi sono stati distribuiti grazie alla capacità e all'organizzazione della Regione, tanto nella parte politica, ma - e qui voglio ringraziare soprattutto anche nella parte tecnica, quindi gli Uffici, per aver lavorato e aver distribuito in pochissimi giorni quei bonus. In venti giorni dall'approvazione in Consiglio, quei soldi sono arrivati sui conti correnti delle persone che erano state danneggiate.
In una situazione come questa la quantità economica - ovviamente, ne siamo convinti - non era sufficiente a risolvere tutti i problemi, ma era un contributo importante almeno quanto la velocità con cui queste risorse sono arrivate a destinazione delle persone, degli artigiani, dei commercianti delle partite IVA, delle persone che più erano danneggiate.
Ecco, credo che questo sia un risultato enorme, sia un risultato straordinario, quando purtroppo sappiamo che ancora oggi, a livello governativo, ci sono persone che aspettano ancora contributi, cassa integrazione e quant'altro.
Un plauso alla struttura politica per aver deciso quella scelta, andando addirittura a decurtare anche una parte del capitale sociale che era di Finpiemonte per metterlo a disposizione delle imprese e, dall'altra, a tutti i funzionari e a dipendenti che si sono adoperati per far sì che questo avvenisse in un tempo utile e ragionevole.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Sacco; ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
All'inizio non volevo intervenire, ma dopo aver sentito i toni trionfalistici, vorrei riportare un po' di persone alla realtà.
Questo bilancio di assestamento è un bilancio che ci delude perché, in un momento di forte crisi, avremmo preferito una maggiore attenzione alle disuguaglianze, cosa che non c'è stata da parte della Giunta e neanche da parte di questa maggioranza, rinviando a un probabile bilancio previsionale dove - diciamolo già da subito - non ci saranno risorse per andare in quella direzione.
Le partite IVA hanno sicuramente avuto grosse difficoltà in un momento difficile per tantissime persone nel nostro Paese. Il Governo è intervenuto più volte, anche facendo continue proroghe su acconti e quant'altro - non sto a elencarvi tutta una serie di misure economiche, perché non mi basterebbero i dieci minuti - a differenza della Regione, che ha spolpato gran parte del capitale sociale di Finpiemonte per vendersi un bonus che in realtà, a malapena, si può utilizzare per comprare i dispenser per gel igienizzanti.
Pertanto, non mi sembra tutto questo successo. In ogni caso, lo vedremo alla fine del 2021, quando andrete a chiedere alle imprese come hanno speso quei soldi, perché sapete benissimo che non li possono spendere per pagare le bollette o per rinviare una quota sulle tasse o quant'altro, cosa che invece il Governo aveva garantito.
Devo rilevare che, ancora una volta, rimaniamo impossibilitati a intervenire laddove avremmo voluto in sede di bilancio di assestamento perché le poche risorse che c'erano sono state distribuite senza criterio e pure male. A questo punto, è chiaro che adesso di spazio di manovra ne è rimasto poco.
Non siamo riusciti a ridurre le disuguaglianze; anzi, forse creeremo ulteriori problemi agli imprenditori cui è stato erogato questo bonus poiché non siete stati sufficientemente chiari su come si può utilizzare.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l'Assessore Tronzano; ne ha facoltà.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente.
Ho chiesto la parola solo per ricordare al Consigliere Grimaldi che i dati di mezz'ora fa attestano quanto fosse saggia l'azione della Giunta sulle borse di studio: parliamo di 46.800 mila euro, che aiutano a coprire completamente le borse di studio, più le borse COVID, e ci sono degli avanzi anche per febbraio, nel caso in cui ci fossero nuovi studenti.
Questi sono dati di mezz'ora fa, e sono lieto di comunicarli perché sono importanti, vista l'attenzione che il Consigliere Grimaldi pone al tema delle borse di studio.
Dopodiché, è chiaro che, per quanto mi riguarda, per rispondere al collega Valle, il Consiglio è sovrano, tanto che, senza mai nascondere nulla abbiamo detto sin da settembre (vado a memoria) che avremmo fatto un bilancio tecnico di assestamento, proprio per accelerarne il più possibile l'approvazione, per poi iniziare un confronto serrato che, nelle mie intenzioni, avrebbe voluto concludersi entro il 31 dicembre sul bilancio preventivo. Ma questo, purtroppo, non è stato possibile, perché il dibattito del Consiglio si è svolto diversamente (ma è legittimo e ci sta).
Questo per mettere anche dei puntini, perché ciascuno ha la propria visuale e la propria verità, ma la Giunta assolutamente mai ha sottratto tempo al confronto; anzi, per noi il confronto, soprattutto in un momento di pandemia, è quanto mai opportuno e importante.
Condivido le considerazioni dei tre Capigruppo di maggioranza e concludo l'intervento dicendo ancora al Capogruppo Grimaldi - sono solo appunti che ho preso, perdonatemi - che il mondo che circonda l'interesse della Regione è elevatissimo, è ampio, anzi amplissimo.
È difficile concentrarci soltanto su un tema, dove peraltro siamo stati attenti e abbiamo avuto una visione precisa, come quello delle borse di studio. Nel mondo regionale, assolutamente variegato, le aspettative che ci circondano sono tante. Con il bilancio che abbiamo predisposto - hanno ragione i tre Capigruppo della maggioranza che mi hanno anticipato abbiamo fatto cose assolutamente importanti per tantissime categorie e stakeholder del Piemonte, soprattutto per le persone che hanno più bisogno.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi per fatto personale; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Prima di dire a dei membri dell'opposizione che sbagliano e che non conoscono le cifre, o di tranquillizzarli rispondendo "pere" mentre noi parliamo di "mele", vorrei solo ricordarvi che, per quanto le parole "diritto allo studio" siano le stesse utilizzate davanti alle due materie di cui ho parlato, i 50 mila ragazzi che non hanno voucher non fanno parte delle cifre di cui l'Assessore ha parlato. L'anno scorso davamo i voucher fino a 8.500 euro di ISEE, mentre quest'anno ci fermiamo sotto gli 8.000 euro. Ha ragione lei, nel senso che avete fatto delle scelte. Avete dato più di 140 milioni di euro di bonus, ma intanto per il diritto allo studio scolastico non avete aggiunto un euro in più.
Io mi taccio. Attenzione, però, a non parlare di cose diverse, perché stavo ovviamente ricordando quel punto e non l'altro. Anzi, sull'altro, come ricorderà bene, ho detto che il bilancio di previsione, per fortuna, aveva tenuto conto di quelle previsioni.
Grazie.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Il Consigliere Grimaldi mi costringe sempre a delle repliche, perch altrimenti.



PRESIDENTE

Scusi, Assessore Tronzano, però deve chiedere anche lei la parola, come tutti gli altri.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Certo, certo.
Chiedo la parola.



PRESIDENTE

Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Perché, altrimenti, continuiamo il rimpallo, eccetera.
Ho ben presente quello che dice il Consigliere Grimaldi. Ho solo comunicato un dato che mi pareva alquanto importante. Tutto qua.
Come ho detto, ho ben presente quello che dice il Consigliere Grimaldi e la differenza tra una cosa e l'altra.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento, possiamo proseguire con l'esame degli atti d'indirizzo collegati al disegno di legge in oggetto. Ne sono pervenuti dodici.
Tra questi, l'ordine del giorno n. 297 del Consigliere Valle, avente a oggetto "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive piemontese", e l'ordine del giorno n. 299 del Consigliere Fava, avente a oggetto "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive", vertono sullo stesso tema.
. Ordine del giorno n. 441 "Utilizzo Voucher diritto allo studio per DAD" presentato da Frediani, Martinetti, Bertola Cominciamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 441 presentato da Frediani, Martinetti e Bertola, inerente a"Utilizzo voucher diritto allo studio per DAD".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi ero un attimo persa nelle sue considerazioni.



PRESIDENTE

Ne ha presentati due, lei.



FREDIANI Francesca

Quest'ordine del giorno si collega al discorso che stavano facendo poco fa l'Assessore Tronzano e il Consigliere Grimaldi. Nei giorni scorsi c'è stato un grande dibattito rispetto alla scuola, ma soprattutto rispetto all'emergenza COVID, perché siamo riusciti a ottenere i dati relativamente ai contagi all'interno delle scuole. Dati che abbiamo fatto analizzare anche per cercare di capire quale sia realmente la diffusione di questo virus e il modo per poterla contrastare, soprattutto nell'ottica di un rientro a scuola dei nostri studenti, che tutti auspichiamo possa avvenire al più presto.
Quello che però riteniamo è che finché non ci sarà piena sicurezza, è bene che si cerchi di garantirla, anche attraverso strumenti come la formazione a distanza che, come più volte ho detto, non va demonizzata, ma considerata per quello che è, cioè uno strumento che si può sicuramente migliorare e potenziare. Arriviamo forse un po' ritardo, perché avremmo potuto organizzarci meglio durante i mesi estivi. Noi immaginavamo intanto di poter dotare tutti gli studenti degli strumenti necessari, quindi dei tablet. Su questo qualcosa si è fatto, nel senso che sono arrivate delle risorse e molti istituti sono riusciti a dare copertura agli studenti rispetto alle dotazioni tecnologiche.
Però crediamo che si debba anche fare qualcosa dal punto di vista del software, quindi presenteremo più avanti un altro atto d'indirizzo per riuscire a creare e a lavorare su una piattaforma regionale condivisa che consenta a tutti un facile accesso e utilizzo, considerando che abbiamo anche degli insegnanti (non tutti, non voglio generalizzare) che sono un po' in là nella loro carriera e quindi non particolarmente formati sulle nuove tecnologie. È però vero che abbiamo tanti studenti che, pur avendo dimestichezza con strumenti come tablet e smartphone, quando si trovano di fronte a un documento di testo da salvare, allegare e inviare al loro insegnante, si trovano in difficoltà. Di conseguenza, secondo noi investire su una piattaforma regionale semplice, che riunisca tutti gli strumenti necessari, potrebbe essere molto positivo e utile per il futuro al di là dell'attuale pandemia.
Ritornando all'atto d'indirizzo, ci concentriamo sulla questione dei voucher e chiediamo che si possa ampliare lo spettro degli strumenti che si possono acquistare attraverso i voucher. Chiediamo di ampliare l'elenco dei beni acquistabili attraverso i voucher regionali, in modo da consentire alle famiglie di sostenere i costi per l'installazione di un modem o di un router per la connessione internet e anche pagare i costi di connessione.
Ci rivolgiamo per fare questo ormai al bilancio previsionale, essendo già votato l'assestamento. Pertanto, buttando lo sguardo al di là del provvedimento appena votato, chiediamo di guardare al previsionale per non farci trovare impreparati.
Questo ovviamente sempre lavorando tutti nella direzione di un rientro dei ragazzi a scuola, ferma restando però la questione che consentire a tutti di accedere agli strumenti per la formazione a distanza e anche alla rete internet, può essere sicuramente un investimento per i nostri ragazzi e per il futuro del Piemonte.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 442 "Ulteriore bando settore culturale" presentato da Frediani, Martinetti, Bertola Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 442 presentato da Frediani, Bertola e Martinetti, inerente a "Ulteriore bando settore culturale".
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Con questo bando, chiediamo di concentrare la nostra attenzione su tutte quelle realtà che sono rimaste escluse dai bandi, proprio per la questione che bisogna aver partecipato precedentemente a bando triennale per accedere ai successivi. Rimangono tagliate fuori una serie di realtà culturali che stanno cercando di sopravvivere con grande fatica a tutte le limitazioni imposte in questo periodo di pandemia.
Quello che proporremo è di attivare, sempre con lo sguardo rivolto al bilancio previsionale, adeguate risorse finalizzate a emanare un bando straordinario rivolto proprio a tutte le realtà escluse dal bando cultura 2020, a causa di questo nuovo meccanismo. Pertanto, chiediamo di prevedere un bando straordinario, considerando la situazione di emergenza e il fatto che molte associazioni e molte realtà del mondo culturale hanno dovuto interrompere la loro attività. Questa è la nostra proposta rivolta al bilancio previsionale.
Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 445 "Contributi per la manutenzione, ripristino e rilancio dei sentieri di montagna del Piemonte" presentato da Canalis Avetta, Valle, Rossi, Gallo, Ravetti, Sarno, Giaccone Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 445 presentato da Canalis Avetta e Valle, inerente a "Contributi per la manutenzione, ripristino e rilancio dei sentieri di montagna del Piemonte".
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

L'ordine del giorno, che ho depositato il 1° dicembre, riguarda la richiesta di allocazione di contributi per la manutenzione, il ripristino e anche il rilancio dei sentieri di montagna del Piemonte, che rappresentano un patrimonio straordinario, ancora largamente sottoutilizzato e scarsamente valorizzato. Parliamo di una rete di 4.700 sentieri, che si sviluppano su 20 mila chilometri, quindi un asset ancora poco sfruttato. Il 30% di questi sentieri è oggi organizzato in veri e propri itinerari.
La creazione dei sentieri è avvenuta in parte grazie a risorse di origine europea, ma purtroppo sono mancati negli anni fondi specifici per la loro manutenzione. In particolare, a seguito dell'alluvione che ha colpito alcune province della nostra regione nei mesi passati, molti di questi beni paesaggistici sono stati danneggiati e sono in condizione deteriorata. Il rischio è che non siano più fruibili o recuperabili se si tardasse a intervenire.
La Regione ha emanato nel 2010 la legge regionale n. 12, finalizzata proprio al recupero e alla valorizzazione del patrimonio escursionistico piemontese, ma purtroppo questa legge risalente a dieci anni fa non è mai stata finanziata. A oggi, non esiste un capitolo di bilancio destinato alla valorizzazione dei sentieri e, in una regione come il Piemonte caratterizzata per il 50% da territorio montano, è un gran peccato e anche forse, una responsabilità politica.
Con quest'ordine del giorno (collegato all'emendamento ormai bocciato dalla maggioranza del Consiglio regionale) chiedevo di destinare 500 mila euro previsti nel mio emendamento, che erano destinati al Fondo regionale per la montagna, e di vincolarli al rimborso dei rilevatori del CAI che, a titolo volontario, da anni svolgono un'attività di ricognizione e di verifica delle condizioni dei sentieri e che per questo necessiterebbero di un rimborso spese per l'acquisto di attrezzature e di abbigliamento adeguato.
Sono persone che lo fanno gratuitamente, ma almeno sulla fornitura dell'attrezzatura la Regione dovrebbe essere loro vicina.
Poiché non c'è un capitolo di bilancio legato alla legge apposita (legge n.
12 del 2010), abbiamo pensato di destinare risorse al Fondo della montagna.
Si tratta di risorse che vanno alle Unioni dei Comuni montani, però abbiamo vincolato questa spesa non al personale delle Unioni, ma al rimborso spese dei volontari del CAI. Questo è il senso dell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
. Ordine del giorno n. 299 "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive" presentato da Fava, Lanzo, Mosca, Cane, Cerutti Marin, Demarchi, Gavazza, Perugini, Gagliasso Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 297 presentato da Valle Giaccone, Magliano, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni e Sarno, inerente a "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive piemontese".
La parola al Consigliere Valle per l'illustrazione.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Questo documento, che nasce collegato all'assestamento di bilancio s'inserisce in una discussione e, peraltro, anche ad alcuni degli emendamenti che abbiamo presentato proprio relativi al bando sul sostegno al.



(Audio mancante o non comprensibile)



VALLE Daniele

Si tratta di una questione più ampia rispetto a quella portata in assestamento, per ovvie ragioni, che è la crisi che attualmente sta vivendo il settore dell'automotive, trainante per l'economia italiana, ma cui la prima ondata del COVID-19 ha inferto un colpo durissimo.
Ovviamente, i dati saranno molto diversi rispetto a quando è stato presentato in questo documento, perché terranno conto della "fiammata" diciamo, della ripresa nel terzo trimestre.
Abbiamo visto anche i dati molto confortanti rispetto alla pausa estiva, ma non sappiamo ancora invece quali saranno quelli relativi all'autunno, ma quello che è certo è che il settore dell'automotive è, per l'Italia, un settore fondamentale che produce poco meno del 10% del prodotto interno lordo del nostro Paese, ma che in Piemonte, in particolare, ha un peso storico che è inutile stare a raccontare a quest'Aula. Considerate che più di un terzo del prodotto interno lordo collegato al settore dell'auto in Italia afferisce alla nostra Regione, nonostante la crisi e i dimensionamenti che noi conosciamo.
Alla crisi del Coronavirus e dell'indotto automotive nel nostro territorio si aggiungono, anche se non sono oggetto di questo documento tutte le preoccupazioni che non possiamo non avere circa la fusione di FCA con il Gruppo Peugeot, la nascita di Stellantis e tutto quello che ne consegue, perché ci sono sicuramente alcune sinergie molto interessanti su alcuni settori. Immaginiamo tutta la parte legata ai SUV e forse anche alle automobili elettriche, mentre sono da considerarsi sicuramente significative tutte le preoccupazioni per quel segmento di auto di media gamma che, negli anni passati, hanno rappresentato per la FIAT decisamente uno dei punti trainati, ma che invece con Peugeot hanno una significativa sovrapposizione.
Inoltre, circa l'integrazione delle reti di vendita, soprattutto, in Europa e in Italia ci saranno problemi da questo punto di vista perch vanno, indubbiamente, almeno nel nostro Paese, a crearsi delle sovrapposizioni rispetto a una rete consolidata.
Tutto questo per dire che noi, come Partito Democratico, abbiamo proposto quest'ordine del giorno allo stesso modo anche in Città metropolitana e in Città di Torino, dove è stato condiviso all'unanimità, quindi, mi auguro che possa accadere lo stesso anche in quest'Aula, per chiedere al Governo di attuare, al più presto, misure di rilancio del settore e che si faccia promotore, anche soprattutto presso gli organi comunitari, di una politica industriale, coordinata, solida e - mi sento di dire, in questo caso, anche per quello che ci riguarda - coordinata con l'impiego che vorremmo fare del Recovery Fund e dei prossimi fondi strutturali europei, affinché si possa sviluppare una nuova mobilità sostenibile, innanzitutto, ma che si possa garantire anche il futuro di un settore che è cruciale per lo sviluppo della nostra Regione e che resta il caposaldo della manifattura piemontese.
In questo senso - mi porto avanti, proprio per risparmiare tempo - ho avuto modo di vedere il documento su analogo tema presentato dalle forze di maggioranza che, anzi, apprezzo per spirito di sincerità, perché è anche più impegnativo nei confronti della Giunta regionale e siamo pronti a sostenerlo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.



(Audio mancante o non comprensibile)



PRESIDENTE

In elenco non c'è un suo ordine del giorno, può intervenire dopo in discussione generale sugli ordini del giorno.
Consigliere Rossi, penso che abbia un problema con il collegamento, perch la vedo un po' rallentato. Consigliera Canalis, lei lo conosce bene, spero che non sia sempre così.
Consigliere Rossi, se vuole può intervenire sull'ordine dei lavori altrimenti può intervenire dopo, ma le consiglio di resettare il sistema perché la vediamo rallentato.
. Ordine del giorno n. 299 "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive" presentato da Fava, Lanzo, Mosca, Cane, Cerutti Marin, Demarchi, Gavazza, Perugini, Gagliasso Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 299 presentato da Fava Cane, Cerutti, Demarchi, Gagliasso, Gavazza, Lanzo, Marin, Mosca e Perugini, inerente a "Sostegno e salvaguardia del settore dell'automotive".
La parola al Consigliere Fava per l'illustrazione.



FAVA Mauro

Grazie, Presidente.
Questo è un ordine del giorno che risale al mese di giugno, quindi i dati sono un po' cambiati, come diceva prima il collega Valle, e nell'ultimo trimestre persino un po' migliorati.
Tuttavia, quest'ordine del giorno per me ha un significato ancora diverso in questo momento, perché riguarda un comparto che bisogna aiutare tantissimo. Uno dei principali settori dell'automotive che porta ricchezza al nostro Paese e al nostro Piemonte è quello della vendita delle autovetture nei concessionari.
I nostri concessionari hanno i piazzali pieni di veicoli. Adesso stiamo producendo bene, ma stiamo vendendo un po' sotto misura rispetto alla nostra capacità produttiva. Noi abbiamo anche tanta esportazione, ma quello che dobbiamo fare è incentivare la vendita, e non solo del nuovo, perch abbiamo concessionarie piene di autovetture usate che devono essere smaltite, auto non troppo vecchie, che magari hanno da due a tre o quattro anni, che quindi devono essere smaltite per permettere al concessionario di acquisire spazi e avere soldi per acquistare altre vetture nuove o anche dell'usato da cambiare.
Questo è uno dei principali scopi che sostanziano il nostro ordine del giorno.
L'altra parte, che aggiungo adesso, riguarda la vendita dei mezzi agricoli dei mezzi movimento terra, perché nessuno ne sta parlando. Questo settore sì, è in un periodo in cui sta lavorando e sta avendo un andamento abbastanza favorevole, ma se non viene incentivato restiamo indietro rispetto alle altre Regioni, dove pare che invece stiano intervenendo con investimenti a favore dell'agricoltura e di chi fa il mondo dell'impresa.
Occorre incentivare queste realtà.
Calcoliamo che, soltanto in provincia di Torino abbiamo all'incirca 700 aziende che lavorano sul settore dell'automotive, ma, in generale, dobbiamo incentivare loro e chi ci permette di smaltire quello che loro producono nella nostra regione. È un momento difficile per tutti, non è facile acquistare un mezzo nuovo, sia di lavoro sia anche un'autovettura, per bisogna incentivarli, altrimenti, se non si va a comprare l'autovettura questo mondo prima o poi si riferma ed è dura rifarlo partire, perch come si dice sempre dalle mie parti - se non si butta un po' di benzina sopra, non si riesce a far ripartire tutto il sistema.
Grazie, Presidente, e grazie a tutti.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
. Ordine del giorno n. 431 "Tutela dei consumatori e della salute: calmieramento e omogeneità dei prezzi dei tamponi antigenici rinofaringei (tamponi rapidi)" presentato da Magliano Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 431 presentato da Magliano, inerente a "Tutela dei consumatori e della salute: calmieramento e omogeneità dei prezzi dei tamponi antigenici rinofaringei (tamponi rapidi)".
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Con tale ordine del giorno provo a mettere al centro dell'attenzione di quest'Aula un tema che, secondo me, è di estrema rilevanza, e penso che alcuni di noi lo avranno anche constatato in prima persona.
Il tema è la tutela dei consumatori, dunque dei cittadini piemontesi, e della salute, per un calmieramento e un'omogeneità dei prezzi dei tamponi antigenici rinofaringei, cioè i tamponi rapidi.
Come sapete, il 26 ottobre la Regione annunciava, tramite un comunicato stampa, la disponibilità di test rapidi per il coronavirus nelle farmacie e nei laboratori privati del territorio regionale.
Sappiamo bene, colleghi, che in questo frangente vi è una vera e propria giungla, perché tanti si sono riconvertiti (in alcuni casi, anche in modo stucchevole) e alcune realtà, che facevano tutt'altro in ambito sanitario o di assistenza ai cittadini piemontesi, si sono riconvertiti in prestatori d'opera legati a tutto il mondo del tampone, quindi della diagnostica rispetto al COVID-19.
Sappiamo bene, per esperienze che ci sono pervenute, che spesso è un vendere un prodotto a un prezzo molto alto, sapendo che poi sarà eseguita l'attività di laboratorio presso una struttura alla quale ci si potrebbe tranquillamente rivolgere.
Sono sempre stato a favore del mercato, del libero mercato, ma è chiaro che in questo caso, se non mettiamo delle regole e la possibilità di ragionare su tariffe calmierate, mettiamo oggettivamente i cittadini, che hanno bisogno di velocità e di certezze rispetto a quando faranno il tampone all'esito, in balia di coloro che (anche su internet si vedono offerte di questo tipo) cercano di giocare sul fatto che i cittadini hanno bisogno di avere queste informazioni, di avere questo tampone nel più breve tempo possibile e di avere il risultato nel più breve tempo possibile.
Sono andato a vedere che cosa è stato fatto in altre Regioni. La Regione Lazio, ad esempio, è riuscita, con un accordo quadro firmato con l'ANISAP l'AIOP, Unindustria e FederLazio, a permettere l'esecuzione di test antigienici anche nelle strutture private, a un prezzo, come fissato in Regione Lazio, di 22 euro.
Chiedo se su questo si possa, come ho scritto all'interno dell'ordine del giorno, aprire una discussione, un tavolo, affinché, come impegnativa, si possano intraprendere, con i soggetti privati del territorio in grado di effettuare attività di test tamponi, un'interlocuzione finalizzata a trovare un accordo per l'attività di testing a prezzi calmierati, equi e omogenei presso gli ambulatori privati sul territorio regionale.
Questo perché? Perché è evidente che noi dobbiamo scongiurare il più possibile, e con ogni forza e ogni modo, la terza ondata, ma ancora oggi siamo in piena seconda ondata e sappiamo benissimo che c'è un problema, dal punto di vista del tracciamento. Ce lo siamo detti: c'è tutta una serie di problemi di tenuta del sistema, quindi spesso il cittadino, invece che rivolgersi alle strutture deputate, preferisce andare o cercare di andare in laboratori privati che gli possano dare certezza rispetto all'esito e rispetto a quando farà il tampone.
Mi auguro che la maggioranza - i colleghi di maggioranza e la Giunta prendano in buona considerazione tale ordine del giorno, perché è una misura con la quale cerchiamo di spiegare, a chi magari pensa di fare di questa malattia un business per il proprio laboratorio e per la propria azienda, che invece Regione Piemonte su questo non ci sta e cerca di trovare una soluzione per dare a tutti i cittadini l'opportunità di avere a un prezzo calmierato, questi tamponi.
Questa è la finalità del mio ordine del giorno. Mi auguro che possa essere accolto e che, nel caso fosse accolto, si apra subito un'interlocuzione con le sigle di riferimento, per riuscire a permettere ai cittadini meno abbienti l'accesso a questa tipologia di test, anche attraverso strutture private che dimostrerebbero, da questo punto di vista e alla luce dei fatturati che hanno fatto in questi mesi, che c'è anche un'attenzione verso coloro che, in questo momento, hanno bisogno di questa tipologia di tampone e cercano di farlo il più velocemente possibile, ma non hanno grandi capacità economiche.



PRESIDENTE

Grazie.
Consigliere Rossi, mi è sfuggito l'ordine del giorno n. 448. Glielo facciamo discutere alla fine degli altri, perché adesso procediamo per temi.



ROSSI Domenico

Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 447 "Iniziative per contrastare la terza ondata di contagio da Covid-19 in Piemonte: esteso monitoraggio" presentato da Grimaldi, Giaccone, Marello, Ravetti, Valle, Gallo, Canalis Bertola, Sacco, Salizzoni, Rossi, Frediani, Disabato, Avetta, Sarno Magliano, Martinetti, Chiamparino Passiamo all'ordine del giorno n. 447 del Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Presidente, anche a me sfugge un ordine del giorno che abbiamo presentato (adesso le dico il titolo), forse perché l'abbiamo fatto agli sgoccioli della finestra.



PRESIDENTE

Quale?



GRIMALDI Marco

S'intitola "Iniziative per supporto ai circoli e associazioni". Per intenderci, l'ho presentato insieme ai colleghi Rossi, Valle e Sarno e, tra l'altro, l'argomento è stato citato oggi dalla Consigliera Canalis, poich diversi parlamentari piemontesi, a partire dall'Onorevole Lepri, se ne sono occupati in queste ore.
Lo vede? L'ho inviato poco prima della fine della discussione generale.



PRESIDENTE

Adesso lo verifichiamo. Molto probabilmente non avete scritto che erano collegati, quindi non sono stati inseriti.
Adesso siamo sull'ordine del giorno n. 447 presentato da Grimaldi, Avetta Bertola, Canalis, Disabato, Frediani, Gallo, Giaccone, Magliano, Marello Ravetti, Rossi, Sacco, Salizzoni, Sarno e Valle, inerente a "Iniziative per contrastare la terza ondata di contagio da COVID-19 in Piemonte: esteso monitoraggio".
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Intanto ringraziamo lei e, onestamente, ringrazio anche la Giunta per quello che ha fatto in questa settimana. Come sapete, insieme con tutte le opposizioni vi abbiamo fatto una proposta; una proposta che partiva da alcune vicende note sopratutto all'estero, cioè a quello che era successo negli scorsi mesi in Corea prima e poi in Slovenia e in altri Paesi, dove pian piano hanno iniziato a discutere dello screening di massa.
Come sapete, la Provincia autonoma di Bolzano ha, per prima in Italia sperimentato la possibilità di fare uno screening su tutta la popolazione.
Che cosa abbiamo pensato insieme con questo documento? Abbiamo pensato di proporvi alcune linee d'indirizzo che abbiamo letto nei protocolli di questi grandi paesi o province autonome che hanno sperimentato, sul loro intero territorio come l'Alto Adige, che per prevenire la terza ondata fosse necessario, entro la fine delle festività, utilizzare come una sorta di quarantena naturale quello che è l'appuntamento invernale più conosciuto dalla nostra popolazione, le feste invernali per antonomasia, per fare uno screening che partisse ovviamente dai nostri territori e dai capoluoghi partendo prima da una popolazione che ha bisogno di essere protetta, quindi dai più anziani, per essere estesa poi a tutta la popolazione.
Noi abbiamo fatto delle stime sui costi, il che vorrebbe dire arrivare a fare quattro milioni di tamponi e, ovviamente, investire risorse importanti e considerevoli, cioè 27 milioni di euro. Questo screening di massa avrebbe consentito la possibilità di effettuare le eventuali quarantenne durante le festività. Ricordiamo bene - ce lo ricordavano ovviamente i nostri epidemiologi - che lo screening non equivale né a un passaporto né a un'immunità, ma serve per tracciare un punto che ha l'indubbio vantaggio di garantire il riconoscimento di tutti i casi asintomatici e, in teoria spegnere sul nascere eventuali nuovi focolai riprendendo così in mano il tracciamento dei positivi alla vigilia delle festività natalizie.
Questo monitoraggio garantirebbe, di fatto, la possibilità di affrontare il nuovo anno senza la minaccia di una terza ondata che, oggettivamente decreterebbe la crisi irreversibile non tanto e solo del sistema sanitario ma anche di quello economico. Noi ci rendiamo conto che la cifra è considerevole ma, ancora di più - è per quello che ringrazio la Giunta noi volevamo confrontarci con la comunità scientifica.
Presto illustrerò l'altro ordine del giorno sempre sulla parte sanitaria (anche questo non lo vedo nei punti allegati), ma secondo quest'ordine del giorno la nostra ipotesi era molto semplice. A ottobre, di fatto, è saltato il tracciamento, non abbiamo fatto gli screening necessari nei luoghi più sensibili, se non nelle RSA, ma non l'abbiamo fatto nelle scuole, né siamo riusciti a farlo nemmeno nella sanità. Tutte le organizzazioni sindacali ci hanno raccontato che dopo quindici giorni non si riusciva più neanche a fare i tamponi a tutti i sanitari. Peraltro, sono state escluse alcune categorie che lavorano, comunque, dentro il sistema sanitario.
Questa era un'ipotesi, ovviamente, che volevamo verificare con la nostra comunità scientifica, che mi pare ci abbia risposto che non ci sono gli strumenti, soprattutto organizzativi. Mentre ci è stata data una parte di risposta sibillina, si dice che i tamponi rapidi non siano così sensibili ma cerchiamo di essere coerenti. Se diciamo che si possono fare dentro le RSA e che è opportuno fare degli screening, ovviamente non si può dire da una parte che sono sensibili e dall'altra che lo facciamo solo per le persone più fragili. Non credo che sia questo il problema.
Se, invece, è un problema economico e organizzativo, adesso ne parleremo.
Se mi dà la parola, illustro anche l'altro ordine del giorno.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 447 "Iniziative per contrastare la terza ondata di contagio da Covid-19 in Piemonte: esteso monitoraggio" presentato da Grimaldi, Giaccone, Marello, Ravetti, Valle, Gallo, Canalis Bertola, Sacco, Salizzoni, Rossi, Frediani, Disabato, Avetta, Sarno Magliano, Martinetti, Chiamparino Si tratta dell'ordine del giorno n. 452 presentato da Grimaldi, Magliano e Valle, inerente a "Iniziative per contrastare la terza ondata di contagio da COVID-19 in Piemonte: piano del tracciamento dei contatti e screening settoriale".



GRIMALDI Marco

Dicevo che insieme con gli altri colleghi abbiamo voluto talmente rispettare le parole dei nostri esperti da mettere nero su bianco anche le loro indicazioni in questo secondo documento.
Noi diciamo: non volete fare lo screening di massa? Non abbiamo le risorse economiche o non abbiamo le risorse umane per poterlo fare? Allora investiamo le nostre risorse sul tracciamento, perché la cosa per cui è incredibile l'atteggiamento della nostra Giunta è che alcune delle parole che sono state riportate nel parere - di cui, ripeto, non saremo mai così grati - ci dicono esattamente quello che non è stato fatto.
Qual è l'alternativa che mettiamo nel secondo documento? Benissimo, non volete fare lo screening su tutta la popolazione? Questa volta lo facciamo nel mondo scolastico, com'è stato virgolettato in quel parere, lo facciamo ovviamente al mondo sanitario, lo facciamo sulle Forze dell'ordine, su chi lavora per tutti noi là fuori ma, soprattutto, facciamo un tracciamento anche agli asintomatici e a tutti i focolai. Vi ricordo che questo era esattamente lo schema che doveva nascere dall'esperienza della prima ondata per evitare la seconda, ma non è stato attuato.
Noi vi diamo la possibilità di votare questo secondo documento che riporta esattamente, pari pari, quello che è stato detto dalla comunità scientifica rispetto all'altro ordine del giorno, quindi vi mettiamo davanti a questo dilemma. Vogliamo organizzare davvero gli stati generali di questa prevenzione? Vogliamo convocare Prefetti, Sindaci e provare a fare uno screening di massa? Siamo disponibili. Non ci sono le risorse organizzative, umane ed economiche? Bene, allora seguiamo alla lettera quello che ci dice il DIRMEI, seguiamo alla lettera quello che ci dicono esperti, secondo i quali occorre riprendere il tracciamento e investire risorse sugli screening solo su alcune categorie e solo per alcuni settori.
Noi siamo disponibilissimi ad affrontare questa discussione e ad ascoltare che cosa ha da dire la Giunta, ma anche a ritirare il primo ordine del giorno qualora fosse necessario. Vogliamo però che, insieme, si provi a mettere in campo tutte le misure utili per evitare la terza ondata.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
. Ordine del giorno n. 450 "COVID-19, vaccino subito anche per i Volontari attivi nel contrasto alla pandemia" presentato da Magliano.
Esaminiamo l'ordine del giorno n. 450 presentato da Magliano, inerente a "COVID-19, vaccino subito anche per i volontari attivi nel contrasto alla pandemia".
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La ringrazio, altresì, per aver inserito quest'atto d'indirizzo all'interno della nostra discussione. Come sappiamo, si tratta di ordine del giorno molto semplice: si avvicina la fase di utilizzo del vaccino e il Governo ma anche il Presidente Cirio e l'Assessore Icardi - più volte ha giustamente indicato le categorie più fragili, oltre al mondo sanitario che saranno primariamente interessate dalla somministrazione dal vaccino.
In questi mesi ho sentito parole di grande ringraziamento e di grande attenzione verso il mondo del volontariato - l'abbiamo fatto spesso in quest'Aula - soprattutto per quelli delle pubbliche assistenze e della Protezione civile, cioè quei volontari che hanno offerto il loro aiuto a sostegno del problema della fame, del cibo e delle persone che sono entrate in crisi economica, cioè tutto quel mondo di volontari che spesso abbiamo riempito di elogi e che forse, con l'approvazione di quest'ordine del giorno, potremmo in qualche modo valorizzare.
Che cosa chiedo con l'ordine del giorno? Chiedo che il vaccino sia somministrato in via prioritaria anche ai volontari attivi nel contrasto alla pandemia. Abbiamo come priorità evidentemente i nostri medici e tutto il personale sanitario, ci mancherebbe! Abbiamo le categorie fragili quindi le persone più anziane. Però sarebbe opportuno, necessario e assolutamente adeguato pensare di andare a vaccinare anche tutte quelle persone che, in questo momento, stanno trasportando i malati o le infermiere che vanno a fare i test sotto casa delle persone, coloro che stanno gestendo, in termini di protezione civile, tutti gli spostamenti e tutte le misure di sicurezza che è necessario attuare per vivere questa condizione nel maggior rispetto possibile delle regole del distanziamento ma anche tutti quei volontari che portano il cibo a casa delle persone o quelli che, invece, accolgono le persone che vanno a prendere i pacchi ad esempio negli snodi torinesi.
Allora, visto che in questa fase ho sentito e sento spesso parlare di volontariato e degli elogi e delle attenzioni che si rivolgono a questo mondo, con il documento impegno il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale a reperire, in fase di bilancio di previsione, adeguate risorse finanziarie per far sì che anche i volontari impegnati sulle ambulanze nell'ambito socio-assistenziale e nel supporto alla popolazione rientrino nel primo scaglione di vaccinazioni previsto per le prime settimane del 2021, insieme con il personale sanitario e socio-sanitario e alle persone considerate a rischio.
Questo lo dico perché, se non andassimo in questa la direzione risulterebbero un po' stucchevoli tutte le affermazioni di principio che rivolgiamo a questi "angeli", perché in Italia sono sempre considerati "angeli" nei momenti di emergenza e nei momenti decisivi, quando vi è bisogno di questa carica di gratuità e di solidarietà che arriva in modo disinteressato da queste persone.
Con quest'atto, forse, presteremmo una particolare attenzione nei confronti dei volontari, ma anche, come potete immaginare, alle loro famiglie, perch dietro un volontario vi è sempre una famiglia che rinuncia a delle ore di tempo del proprio caro o della propria cara per lasciarlo andare in soccorso e in aiuto ad altri. Mi auguro, quindi, che, da questo punto di vista, la maggioranza, che ho sentito spesso riservare parole assolutamente di stima e di pregio per il nostro mondo della solidarietà, voglia prendere in considerazione l'ordine del giorno, insieme con i miei colleghi dell'opposizione, per dare un segnale forte a questi volontari, che, oltre a ringraziare, li annoveriamo tra le figure che prioritariamente potranno ricevere il vaccino.
Vi ricordo che tutti i volontari sono assicurati e registrati nelle loro associazioni di riferimento, quindi avremmo un tracciamento di queste persone, sia in servizio permanente sia in servizio saltuario. Pertanto, la loro individuazione non desterebbe alcun tipo di problema Grazie, Presidente. Ho concluso.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
. Ordine del giorno n. 443 "La Regione sovvenzioni soltanto gli scuolabus attrezzati per il trasporto di studenti disabili" presentato da Magliano.
Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 443 presentato da Magliano inerente a "La Regione sovvenzioni soltanto gli scuolabus attrezzati per il trasporto di studenti disabili".
Ha chiesto la parola il Consigliere Magliano per l'illustrazione; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno afferma, fondamentalmente, un principio molto semplice: si chiede di impegnare il Presidente e la Giunta regionale, a partire dalla prossima scadenza (cioè il 31 luglio 2021), a rendere obbligatoria la dotazione di una "pedana o scivolo per l'incarrozzamento di studenti con disabilità su carrozzella con portata massima garantita pari a 350 chilogrammi", oggi opzionale, per ogni scuolabus acquistato con il contributo regionale.
Come i colleghi sanno, gli scuolabus dei Comuni sono acquistati dai Comuni anche attraverso il sostegno di un contributo regionale. Abbiamo da poco celebrato la Giornata internazionale delle persone con disabilità, che cadeva il 3 dicembre.
Ho potuto seguire alcune conferenze stampa, una in particolare della Regione Piemonte, e tutte le volte che si parla di disabilità - il Presidente lo sa - si annunciano grandi intenzioni, grandi moti di affetto e di attenzione verso questo tema. Perché parlare di disabilità significa affrontare un tema politico che fa sempre molto colpo. Poi, però, bisogna anche iniziare a intervenire in maniera precisa, puntuale e fattiva. Noi le risorse le spendiamo - e questi sono alcuni dei contenuti di altri atti che ho presentato in queste assise - se la finalità per cui le stiamo spendendo ne garantisce l'effettiva accessibilità.
La Regione Lombardia lo ha già fatto. Spesso questa Regione si riconosce e prova non dico a imitare, ma a prendere ciò che c'è di buono nelle altre Regioni. La Regione Lombardia ha già inserito questa tipologia di obbligatorietà, ma in che modo? Vuoi il contributo regionale per acquistare un nuovo scuolabus? Benissimo, sappi che la Regione Piemonte ti concederà il contributo, a patto che questo scuolabus sia accessibile.
Questo rappresenterebbe un enorme aiuto per le famiglie, ma sarebbe assolutamente positivo anche in termini di socializzazione per i ragazzi che, dovendo recarsi a scuola sopra una carrozzina, devono necessariamente essere accompagnati dai genitori. Invece, se fosse possibile utilizzare uno scuolabus, sarebbe decisamente più inclusiva come tipo di policy, perch questi bambini potrebbero andare a scuola con i loro compagni di classe senza vedersi ulteriormente discriminati.
Mi auguro, insomma, che dalle parole si passi ai fatti. È vero che sul mondo della disabilità l'Assessora ha più volte raccontato delle risorse che ha messo a disposizione (in parte sono regionali, per larga parte nazionali), ma per cambiare la mentalità nei Comuni e negli amministratori locali, che in alcuni casi hanno una sensibilità enorme, occorre che anche la Regione Piemonte faccia la sua parte.
Pertanto, mi auguro che l'ordine del giorno sia approvato, perché iniziamo a dire che le risorse regionali sono concesse senza problemi, a patto che l'investimento sia accessibile. In questo caso, stiamo parlando degli scuolabus. Nell'arco di tot anni riusciremo ad avere una flotta di scuolabus tutti accessibili, garantendo così una vera e completa inclusività nei fatti e non solo a parole, che spesso si sprecano durante le ricorrenze, ma che, di fatto, poi non trovano applicazione all'interno delle nostre norme.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 444 "Sostegno all'acquisto di devices aggiornati per la didattica a distanza dei centri di formazione professionale del Piemonte" presentato da Canalis, Ravetti, Magliano, Valle, Avetta Rossi, Gallo, Sarno, Giaccone Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 444 presentato da Canalis Avetta, Magliano, Ravetti e Valle, inerente a "Sostegno all'acquisto di devices aggiornati per la didattica a distanza dei centri di formazione professionale del Piemonte".
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno riguarda l'acquisto di devices aggiornati per la didattica a distanza dei centri di formazione professionale del Piemonte.
Anche in questo caso, stiamo parlando di un'eccellenza e di una realtà molto capillare sui vari territori della nostra regione e molto efficiente nell'erogare corsi di formazione, anche in questa fase di pandemia. Questi corsi sono rivolti anche a ragazzi, in alcuni casi, svantaggiati, che non possiedono presso il proprio domicilio un computer e che si sono ritrovati nei primi mesi di pandemia a seguire i corsi su un semplice smartphone. Per questo alcuni di loro - per fortuna, finora pochi - hanno abbandonato i corsi, aumentando il tasso di dispersione scolastica; altri sono riusciti a seguire, ma in maniera molto frammentaria e scadente.
Con l'ordine del giorno chiedo alla Giunta regionale di impegnarsi a destinare adeguate risorse ai centri di formazione professionale, al fine di ridurre il divario digitale che esiste tra le famiglie piemontesi innanzitutto in merito al possesso di devices adeguati e, in secondo luogo anche in merito alla connessione internet. Infatti, i dati ormai sono noti e il 20% degli studenti italiani non ha potuto fruire della didattica a distanza o perché non aveva i devices o perché non aveva una sufficiente connessione internet o perché nella propria abitazione non aveva degli spazi adeguati per potersi concentrare, connettendosi in maniera sufficientemente riservata. Purtroppo stiamo parlando di un problema reale già fortemente comprovato dagli studi.
Di quanti ragazzi stiamo parlando? In Piemonte, per quanto riguarda i ragazzi coinvolti nei corsi di formazione professionale in obbligo d'istruzione - quindi tengo da parte i corsi rivolti alla direttiva mercato del lavoro, quelli per disoccupati - stiamo parlando di 17 mila ragazzi che è un numero consistente.
Va anche tenuto in considerazione che quello che sto chiedendo alla Giunta regionale è già avvenuto in altre Regioni di dimensione analoga al Piemonte. La Regione Emilia-Romagna nel mese di aprile 2020 ha, infatti stanziato cinque milioni di euro per garantire a tutti i ragazzi i devices idonei per seguire la didattica a distanza. La Regione Liguria - quindi una Regione governata dal centrodestra - ha stanziato un milione di euro proprio per l'acquisto di tablet, devices e traffico dati, ed è una regione molto più piccola del Piemonte. La Regione Veneto (di nuovo a guida Lega) ha stanziato un milione e 200 mila euro con la stessa finalità.
La Regione Piemonte, a oggi, non ha ancora stanziato risorse. Essendo la pandemia iniziata a fine febbraio, siamo molto in ritardo, perché abbiamo ascoltato le promesse dell'Assessore competente, ma a oggi non si sono ancora concretizzate e i centri di formazione professionale si stanno impegnando in mille modi per cercare di mantenere la frequenza dei loro allievi.
Pertanto, la richiesta che sto facendo non mi sembra soltanto di buonsenso anzi, necessaria per evitare la dispersione scolastica - ma mi sembra che vada sulla scia della buona pratica di altre Regioni, ripeto, non soltanto a guida centrosinistra. Possiamo fare di più e meglio per non rimanere indietro rispetto alle altre Regioni. E ricordo anche che questa è una competenza esclusiva regionale, per cui in questo caso, almeno per una volta, la Giunta Cirio non si può lamentare nei confronti del Governo nazionale.
Grazie.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 394 "Soppressione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Torino-Pinerolo" presentato da Canalis, Avetta Sarno Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 394 presentato da Canalis Avetta e Sarno, inerente a "Soppressione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Torino-Pinerolo".
La parola alla Consigliera Canalis per l'illustrazione.



CANALIS Monica

Questo è un ordine del giorno che ho depositato alcuni mesi fa precisamente alla fine di luglio 2020, e che ha una storia molto antica.
Riguarda la linea ferroviaria Torino-Pinerolo, che coinvolge un bacino demografico di almeno 200 mila piemontesi, quindi una linea significativa che collega un buon numero di comuni da Torino a Pinerolo, e strategica per lo sviluppo di questo territorio.
È una linea a semplice binario, con una lunghezza di trenta chilometri caratterizzata dalla presenza di ben ventotto passaggi a livello, quindi insieme alla Canavesana è la linea ferroviaria in assoluto con maggiori disservizi in Piemonte. Parlando di rivoluzione ecologica e di svolta green, che è l'indicazione che ci viene data dall'Unione Europea, tramite il Next Generation EU, non si può fare a meno di investire sulle nostre linee ferroviarie e di migliorarle per ridurre le problematiche, che non solo implicano ritardi o, addirittura, soppressioni dei treni per la scarsa efficienza di queste linee, ma addirittura possono creare problemi di traffico nei punti d'intersezione con la rete viaria.
Qual è la storia della soppressione dei passaggi a livello su questa linea? Risale al 30 novembre 2007, quando fu sottoscritto tra i Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, la Regione Piemonte, la Città di Torino, RFI e GTT il primo atto integrativo dell'Accordo di Programma Quadro, proprio per la soppressione di tutti i passaggi a livello.
In seguito, c'è stato un intervento della Giunta Chiamparino nel dicembre 2017, quindi tre anni fa, che avviò un tavolo di concertazione delle opere per la soppressione dei passaggi a livello. Nel bilancio preventivo del 2019 la Giunta Chiamparino ha allocato i dieci milioni di euro necessari per iniziare a sopprimere almeno tre o quattro passaggi a livello, quindi aveva inserito dieci milioni nel bilancio regionale, destinandoli alla linea ferroviaria Torino-Pinerolo. Era un fatto noto, su cui si era trovato il consenso dei Sindaci. Si prevedeva, tra l'altro, anche la riattivazione della linea Pinerolo-Torre Pellice, poi ricompresa nel bando vinto nel 2019 da Trenitalia.
Perché ho proposto tale ordine del giorno, che mi pare ormai urgente? Essendo oggi il 10 dicembre, chiedo alla Giunta regionale di dare seguito da un lato, ai fondi già allocati dalla precedente Giunta e, in parte confermati nel bilancio 2020 della Regione (non più dieci, ma otto milioni di euro), ma anche per dare seguito alla mobilitazione compatta del territorio, trasversale ai partiti politici, che si è manifestata nel maggio di quest'anno con una lettera indirizzata all'Assessore Gabusi nella quale Comuni di questo territorio, con un grande sforzo di concertazione e di unità, individuavano gli interventi più urgenti, che sono quelli sui passaggi a livello del Comune di Piscina, del Comune di Airasca e del Comune di Nichelino, con un intervento più poderoso, ma comunque ritenuto prioritario per migliorare l'efficienza di questa linea.
Poiché l'Assessore Gabusi, in precedenza, aveva chiesto al territorio di manifestarsi in maniera compatta e solo in seguito a questo avrebbe dato luogo alla spesa di questi otto milioni di euro e poiché la Giunta Cirio si è presentata al voto, nel 2019, nel segno della ricerca della velocità, ci chiediamo perché da maggio a oggi questi fondi non siano ancora stati spesi, pur essendo allocati nel bilancio regionale e pur essendo arrivata una mobilitazione molto forte e unanime del territorio.
Con l'ordine del giorno sono a sollecitare la spesa dei soldi, che già ci sono e che già originariamente erano destinati alla soppressione dei passaggi a livello su questa linea.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 448 "Riapertura del bando per l'assegnazione del 'Bonus cultura'" presentato da Rossi, Valle, Sarno, Canalis, Ravetti Avetta Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 448 presentato da Rossi Avetta, Canalis, Ravetti, Sarno e Valle, inerente a "Riapertura del bando per l'assegnazione del 'Bonus cultura'".
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
L'ordine del giorno ha come oggetto la riapertura del bando relativo alla sezione "Bonus cultura". Si tratta di un bando aperto il 7 ottobre 2020 e scaduto il 30 ottobre. Risulta, appunto, a me che ho presentato quest'ordine del giorno, che non tutte le risorse previste siano state utilizzate e che siano ancora disponibili circa 400 mila euro.
Si tratta di uno strumento importante, che doveva dare un sostegno a un comparto che sta pagando un prezzo altissimo per le misure anti COVID, che è appunto quello della cultura. Il bando prevedeva un contributo di circa 700 euro per i lavoratori autonomi e le imprese individuali e di 1.000 per i soggetti costituiti in associazione di ente non lucrativo di diritto privato o società.
La questione è che l'avanzo di queste risorse non è dovuto al fatto che si sia esaurito il fabbisogno, ma al fatto che alcuni pezzi di questo settore non sono stati raggiunti dall'informazione, forse perché il bando è uscito ad agosto, in periodo estivo (in questo momento, le cause mi sono sconosciute), ma ci sono diversi soggetti che, pur avendone diritto e per giunta in difficoltà, non hanno presentato domanda.
Presidente, quest'ordine del giorno chiede che si riapra il bando mettendo a disposizione le risorse già previste, ma che non sono state utilizzate, e che si dia massima comunicazione possibile in modo tale da permettere a chi non l'ha ancora fatto di presentare domanda.



PRESIDENTE

. Ordine del giorno n. 453 "Iniziative per supporto ai circoli e associazioni" presentato da Grimaldi, Canalis, Valle, Rossi, Sarno Magliano, Ravetti Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 453 presentato da Grimaldi, Canalis e Valle, inerente a "Iniziative per supporto ai circoli e associazioni".
La parola al Consigliere Grimaldi per l'illustrazione.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
La vicenda è molto semplice: la crisi epidemiologica sta colpendo duramente anche il settore no profit che, in Piemonte, secondo i dati ISTAT, conta circa 28.500 organizzazioni.
L'impatto della pandemia è particolarmente duro per i circoli e, più in generale, per tutto quell'associazionismo diffuso di promozione culturale e sociale, che svolge un'attività fondamentale per la crescita della nostra Regione e che, tra l'altro, come dicevamo prima, è da qualche tempo impegnato per ricollocare la gran parte dei volontari, per esempio, negli snodi per fornire un supporto, soprattutto ai più bisognosi, affinché ogni persona in difficoltà riceva il suo pacco viveri. D'altra parte, le associazioni e i circoli hanno dovuto sospendere tutte le proprie attività anche nelle Regioni classificate "gialle" e, a tutt'oggi, non hanno ricevuto misure di ristoro paragonabili a quelle previste per le attività economiche con finalità commerciali.
A livello nazionale e regionale, fortunatamente sono molti gli appelli delle organizzazioni di rappresentazione del terzo settore, delle reti associative e delle associazioni di promozione sociali ACLI, ARCI e AICS che segnalano che, a fronte della crisi e del protrarsi della sospensione di tutte le attività, molti circoli, spazi culturali, centri sociali e ricreativi non riapriranno più, con conseguenze gravi dal punto di vista delle perdite sotto il profilo occupazionale per il nostro territorio.
Le stesse reti associative hanno segnalato in più occasioni come la procedura informatica di accesso al bonus per i circoli con attività di somministrazione non abbia comunque permesso di presentare la domanda a molti circoli, regolarmente iscritti al Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale.
Prendiamo atto che la Regione ha istituito il cosiddetto "Bonus cultura" che escludeva dai beneficiari i circoli APS, con attività di somministrazione. Prendiamo atto che il decreto del Presidente del Consiglio conferma la sospensione su tutto il territorio nazionale delle attività dei centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, e che il Ministero dell'Interno, con la circolare del 27 ottobre, ha inteso precisare che, a fronte della sospensione delle attività culturali, sociali e ricreative si dovesse considerare sospesa anche l'eventuale somministrazione di alimenti.
Alla luce di queste premesse, impegniamo la Giunta a mettere in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione utili affinché, nel momento in cui il Piemonte diventerà zona gialla, sia superata la chiusura totale delle attività culturali, sociali e ricreative, compreso il divieto di somministrazione, prevedendo la possibilità di aperture anche parziali nonché di farsi anche portavoce delle esigenze del mondo associativo nei confronti del Governo, affinché siano ampliate le misure di ristoro a favore dell'associazionismo, sia soppresso l'articolo 108 della legge di bilancio, che prevede l'assoggettamento del regime commerciale delle associazioni no profit.
Pertanto, chiediamo che si attivino, con urgenza, misure regionali rapide ed efficaci a favore dei circoli, quali la riapertura dei termini e l'eventuale rifinanziamento, con la semplificazione di cui le parlavo, del "Bonus Piemonte" anche per i circoli APS con somministrazione e del "Bonus cultura".
Infine, chiediamo la previsione di misure di ristoro relative ai canoni di affitto da corrispondere ai privati per le sedi associative.
Di questo, tra l'altro, si sono occupata la Consigliera Canalis e anche i Consiglieri Rossi, Valle e Sarno.
Su questo chiederei, se è possibile, la parola della Giunta, perché credo sia un tema davvero dedicato.



PRESIDENTE

Grazie.
Sono stati illustrati tutti gli ordini del giorno.
Qualcuno vuole intervenire in discussione generale sui quattordici ordini del giorno? Non essendoci richieste d'interventi, do la parola alla Giunta per osservazioni e pareri.
Prego, Assessore Tronzano.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Grazie, Presidente, con la speranza di seguire l'ordine con cui sono stati illustrati gli ordini del giorno.
Sull'ordine del giorno n. 441 il parere è negativo, perché la nota dell'Assessore ci dice che dal voucher di tipo B è escluso il materiale di consumo, dalle possibilità di acquisto, tra i quali gli abbonamenti di qualsiasi tipo (provider, servizi telefonici, ecc.); secondo tecnologicamente risulta complesso convenzionarsi con i fornitori di tali servizi; terzo, attualmente sono state avviate misure nazionali (bonus PC e tablet, bonus per l'attivazione di linee veloci per famiglie e ancora molte scuole sono intervenute direttamente fornendo tablet o PC). Pertanto, con il sostegno voucher è possibile una sovrapposizione di aiuti, con la concreta possibilità di un uso improprio del voucher stesso.
Sul secondo punto, in termini di bilancio previsionale, sono stati impegnati 18.103.600,00 euro e per scorrere tutte le graduatorie esisterebbe un gap che, come sappiamo, oggi, dal punto di vista del bilancio, non è sostenibile. Di conseguenza, il parere è negativo.
Sull'ordine del giorno n. 442 il parere è contrario perché - dice la nota dell'Assessorato - pur non potendo, in questo momento, prevedere con la necessaria attendibilità le condizioni di agibilità dell'attività culturale del prossimo anno e auspicando, comunque, una ripresa progressiva dopo il primo trimestre, riteniamo necessario uno sforzo di programmazione che confermi, nel '21, un intervento organico e complessivo a favore dell'intero sistema culturale. Non riteniamo opportuno, infatti, ricorrere a interventi straordinari o una tantum, preferendo invece, ad esempio, la via del sostegno a progetti in cui storicità e radicamento territoriale debbano essere elementi qualificanti.
Sull'ordine del giorno n. 445 il parere è negativo e la nota prevede che non risultano fondi aggiuntivi previsti in assestamento del fondo per la montagna, e difatti non esistono. Le risorse a disposizione sul fondo della montagna sono state ripartite alle Unioni e con la Conferenza dei Presidenti sono state previste azioni di ripristino e conservazione dei sentieri attraverso la presentazione di progetti su bando. In terzo luogo la convenzione con il CAI scadrà nel 2021 e ci sarà l'opportunità di rivedere anche le azioni a supporto dei rilevatori volontari per i quali, a oggi, in convenzione non è previsto rimborso.
Sull'ordine del giorno n. 297 del Consigliere Valle, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 299 del Consigliere Fava, il parere è favorevole.
L'ordine del giorno n. 452 prevede il ritiro del n. 447, perché il 452 modifica il 447, nel senso che allinea il parere alla direzione indicata dagli epidemiologi della Regione. Pertanto, il parere per il n. 452 è favorevole, mentre per il n. 447 è richiesto il ritiro.
Sull'ordine del giorno n. 450 il parere è negativo, perché è già previsto nell'azione dell'Assessorato alla sanità. Naturalmente, il Consigliere Magliano è in grado di reperire i dettagli anche dall'Assessorato alla sanità e dall'Assessore Icardi.
Sull'ordine del giorno n. 431 il parere è negativo, perché non possiamo calmierare i prezzi e non possiamo fare altro che un'azione di moral suasion.
Sull'ordine del giorno n. 443 il parere è negativo, perché, dice la nota l'obbligatorietà della dotazione pedana o scivolo per l'incarrozzamento di studenti con disabilità su carrozzella, con portata massima garantita pari a 350 chili per gli scuolabus finanziati dagli allestimenti per l'incarrozzamento e il trasporto dei disabili con carrozzella, si tradurrebbe nella necessità, da parte dei Comuni, di rivolgersi a mezzi con capienza e costi superiori, condizione proibitiva in presenza di contributi regionali modesti (modesti, nel senso in linea con le possibilità del bilancio, chiaramente).
Sull'ordine del giorno n. 444 il parere è negativo perché, con riferimento al primo punto, la riprogrammazione dei fondi FSE di circa sei milioni di euro fa sì che saranno destinati, nell'ambito del "Riparti Piemonte", a parziale ristoro delle spese sostenute dalle Agenzie formative a causa dell'emergenza COVID, comprese le spese per le attrezzature tecnologiche ad esempio attivazione della FAD, formazione a distanza. Per il secondo punto, invece, la nota dell'Assessorato dice che l'Assessore ha tempestivamente attivato un gruppo di lavoro di funzionari dedicato alla gestione delle criticità connesse con l'emergenza sanitaria in atto e ha predisposto appositi provvedimenti amministrativi in collaborazione con il sistema delle FP e delle relative FAQ, in continuo aggiornamento su tematiche generali e specifiche. Inoltre, coordina le risposte ai quesiti che pervengono tramite mail, PEC o telefono, con particolare riferimento alle modalità di erogazione della formazione a distanza.
Sull'ordine del giorno n. 394 il parere è negativo, considerato che a breve saranno attivati gli aggiornamenti progettuali delle opere prioritarie e dice la nota - si ritiene che eventuali ulteriori finanziamenti a carico del bilancio regionale potranno essere valutati solo a seguito dell'ultimazione degli stessi.
Sull'ordine del giorno n. 448 il parere è negativo. Lo strumento previsto dall'articolo 17 della legge regionale 13 è stato attivato il 7 agosto con la prevista dotazione finanziaria di tre milioni. Entro il termine del 31 ottobre hanno presentato istanza di accesso 3.436 soggetti utilizzando il fondo per un totale di circa 2.592.000 euro già erogati 39.200 euro in fase di verifica successiva ed eventuale erogazione e un totale di 8.000 euro di contributi restituiti.
Non riteniamo opportuno, infatti, ricorrere in questo momento a interventi straordinari una tantum preferendo, come dicevamo anche prima, la via del sostegno a progetti la cui storicità e radicamento territoriale debbono essere elementi qualificanti.
Sull'ordine del giorno n. 453, dal punto di vista della valutazione sui primi due punti nulla osterebbe, ma gli ultimi due punti, in particolare la "la riapertura dei termini, l'eventuale rifinanziamento e la semplificazione delle procedure di accesso per 'Bonus Piemonte' per circoli APS con somministrazione e 'Bonus cultura' per le associazioni culturali" non sono purtroppo compatibili in questo momento con il bilancio regionale.
Mi pare di aver dato siano tutte le risposte, Presidente.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Possiamo procedere con le votazioni degli ordini del giorno.
Iniziamo con la votazione dell'ordine del giorno 441.
Non ci sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 441, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



GRIMALDI Marco

Presidente, scusi, vorrei che fosse messo a verbale il mio voto favorevole.



PRESIDENTE

Qualche Consigliere non ha votato?



GAVAZZA Gianluca

Vorrei che fosse messo a verbale il mio voto contrario.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 442.
Non vi sono richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 442, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 445, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 297, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo al successivo atto d'indirizzo, l'ordine del giorno n. 299.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, le avevo chiesto la parola solo perché mi pare che l'Assessore Tronzano ci abbia chiesto di modificare il documento sui circoli, nel senso che.



PRESIDENTE

Sì, è l'ultimo. Lo facciamo quando arriviamo all'ordine del giorno n. 453.



GRIMALDI Marco

Va bene, era solo per non perdere l'opportunità di arrivare a una sintesi.



PRESIDENTE

Difatti, volevamo vederlo con l'Assessore, perché non ci trovavamo con alcune osservazioni. Quando ci arriveremo, essendo l'ultimo, ci soffermeremo per capire se c'è la possibilità di votarlo per parti separate, oppure un'altra opzione che possa portare a un parere favorevole (in parte) della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 299, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 431, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con l'ordine del giorno n. 447 del Consigliere Grimaldi, del quale la Giunta ha chiesto il ritiro, in seguito all'approvazione dell'ordine del giorno n. 452.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Avrei preferito, ovviamente, poiché ho sentito tutti i firmatari, che si andasse comunque al voto e avremmo capito l'astensione da parte della maggioranza.
Non sono riuscito a sentire tutti i sedici firmatari, quindi chiedo, con una sorta di silenzio-assenso, di votarlo,perché non vorrei ritirarlo da solo. Se va bene, possiamo anche soprassedere e votare soltanto il secondo.
Ovviamente, però non posso parlare per tutti e non ho avuto davvero neanche il tempo di sentirli. Chiedo alla maggioranza un po' di tempo, altrimenti chiedo che valga il silenzio-assenso da parte degli altri firmatari.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 452 del Consigliere Grimaldi, con parere favorevole della Giunta.



RUZZOLA Paolo

Presidente, sono Ruzzola.
Scusi, non so se ho fatto in tempo.
Su quest'ordine del giorno vorrei dichiarare il nostro voto favorevole perché, come già anticipato dal Consigliere Grimaldi, riteniamo che la parte dell'impegno nei confronti della Giunta vada nella direzione che condividiamo, perché tiene conto del parere tecnico espresso dal DIRMEI e quindi, va a potenziare gli screening presso quelle strutture o quegli enti che possono averne necessità, come le RSA o il personale sanitario, come avviene già in alcuni casi.
Ricordo che nelle RSA la Regione sta distribuendo i tamponi cosiddetti "veloci" per uno screening veloce, sia per il personale sanitario (quello più direttamente coinvolto), che già lo fa, poi per le scuole e per le Forze dell'ordine, perché le Forze dell'ordine sovrintendono alla sicurezza di cui abbiamo bisogno, e le scuole perché auspichiamo e speriamo che, con il rientro, un eventuale screening, qualora fosse necessario, si vada nella direzione giusta per permettere, da una parte, il rientro a scuola e dall'altra, evitare il contagio delle persone più anziane che, pur rimanendo a casa, possono essere quelle maggiormente colpite.
Pertanto, il nostro voto sarà favorevole, perché ritengo che questo tipo d'impegno possa essere ampiamente condiviso, perché va nella direzione che il DIRMEI e altrettanto, in parte, la Regione (quindi, come maggioranza) aveva avviato.



PRESIDENTE

Grazie.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 452.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 452, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Procediamo con l'ordine del giorno n. 447 a prima firma Grimaldi.
Relativamente a tale atto, c'è la richiesta da parte della Giunta di ritirarlo.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Ho sentito i colleghi che sono favorevoli a ritirarlo, ma non ho capito quello sui circoli.



PRESIDENTE

È l'ultimo ordine del giorno; lo prenderemo in esame alla fine, perch andrei avanti per ordine.
Procediamo con la votazione dell'ordine del giorno n. 450 a prima firma Magliano, con parere contrario della Giunta.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 450, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 443, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo al successivo atto d'indirizzo, l'ordine del giorno n. 444.



CANALIS Monica

Posso dire una cosa?



PRESIDENTE

Prego.



CANALIS Monica

Ho scritto anche in chat.
Volevo solo sottolineare che l'Emilia Romagna, il Veneto e la Liguria hanno già erogato le risorse a parziale ristoro delle spese straordinarie dei centri di formazione professionale. Che mi venga detto dalla Giunta che il Piemonte lo farà, peraltro in un periodo indistinto e molto approssimativo chiaramente non mi soddisfa e non soddisfa neanche i centri di formazione professionale, che chiudono con dei bilanci 2020 fortemente in crisi.
Sono davvero molto preoccupata per quest'approssimazione delle risposte e questa scarsa precisione sui tempi con cui la Giunta vorrà intervenire su un tema che non riguarda soltanto la formazione dei ragazzi, ma che riguarda anche i bisogni del tessuto produttivo. Ricordiamoci che la formazione professionale è strettamente collegata ai bisogni produttivi della nostra regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Non vi sono altre richieste d'intervento sull'ordine del giorno n. 444.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 444.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 444, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passerei alla votazione dell'ordine del giorno n. 394.
Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto di intervenire la Consigliera Canalis; ne ha facoltà.



CANALIS Monica

Volevo solo lasciare agli atti che ho trovato incomprensibile la risposta della Giunta. Mi è stato detto che l'ordine del giorno non poteva essere votato perché non sono previste risorse aggiuntive, ma evidentemente la Giunta non ha letto il testo, perché fa riferimento a risorse già presenti in bilancio: otto milioni di euro presenti nel bilancio preventivo e anche nelle fasi successive.
Evidentemente la Giunta non ha neppure preso il tempo per approfondire quello che era scritto e che, ripeto, non riguarda soltanto il Partito Democratico, ma riguarda 200 mila abitanti dei Comuni che vanno da Torino a Pinerolo che sono stati riuniti attraverso i loro Sindaci da una richiesta corale, collegiale, unitaria all'Assessore Gabusi affinché spenda velocemente questi soldi, mentre finora c'è stata esclusivamente inerzia.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Canalis.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 394, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno 448 del Consigliere Rossi.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 448, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
In merito all'ordine del giorno n. 453 del Consigliere Grimaldi, avente a oggetto "Iniziative per supporto ai circoli e associazioni", chiederei l'intervento dell'Assessore Tronzano, perché avevamo recepito che esprimeva assenso solo sui primi due punti dell'impegno.
Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Sì, Presidente, ovvero "impegna la Giunta regionale del Piemonte a mettere in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione utili affinché".



PRESIDENTE

Aspetti, aspetti. Perché quello non è l'impegno, è ancora il dispositivo.
No, mi scusi, è stato un mio errore.
Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Dicevo, "a mettere in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione utili affinché, nel momento in cui il Piemonte diventerà 'zona gialla', venga superato la chiusura totale delle attività culturali, sociali e ricreative delle associazioni di promozione sociale (ex D.Lgs 117/17), compreso il divieto di somministrazione, prevedendo pertanto la possibilità di aperture anche parziali, in analogia con quanto previsto per i locali pubblici superando la circolare del Ministero dell'Interno del 27 ottobre 2020".
Su questo punto non ravviso niente di speciale né di particolare, quindi potrebbe essere anche utile.
Passiamo al secondo punto, "farsi portavoce delle esigenze del mondo associativo nei confronti del Governo, affinché vengano ampliate le misure di ristoro a favore dell'associazionismo; venga soppresso l'art. 108 della legge di bilancio, che prevede l'assoggettamento al regime commerciale delle associazioni non profit".
I due punti che invece giudico impossibili da attuare in questo momento sono "la riapertura dei termini, l'eventuale rifinanziamento e la semplificazione delle procedure di accesso per 'Bonus Piemonte' per circoli APS con somministrazione e 'Bonus cultura' per le associazioni culturali la previsione di misure di ristoro relative ai canoni di affitto da corrispondere ai privati per le sedi associative".
Questi due punti non li posso approvare, quindi devono essere espunti oppure devo bocciare l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Avrei due mediazioni da proporre.
La prima l'ha già in parte avanzata lei, Assessore. Se volete, lo votiamo per parti separate. Se capisco bene, i primi punti passeranno, gli altri no.
Oppure possiamo edulcorare il testo, nel senso che chiediamo di valutare se le risorse saranno disponibili, l'eventuale. eccetera, eccetera. Perch dico questo? Perché noi abbiamo fatto la scelta di non omologare, di fatto i circoli alle altre attività, e di farli passare in gran parte dai bandi cultura. Ovviamente, però, molti di loro hanno attività commerciali e hanno subito due volte il danno.
Come ho detto, sono disponibilissimo a votarlo per parti separate, per non mettere in difficoltà l'Assessore. Se però gli bastasse aggiungere una dicitura come "valutare, qualora le risorse fossero disponibili nel bilancio preventivo", per me andrebbe ugualmente bene.
In più, la seconda parte relativa ai canoni è rivolta ai Comuni, non alla Regione. Di per sé non siamo noi che paghiamo i canoni.
Valutate voi: se volete un minuto di pausa per pensarci, per noi va benissimo.



PRESIDENTE

Prego, Assessore.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Mi rivolgo al Consigliere Grimaldi: se lo sospendessimo e lo votassimo la settimana prossima sarebbe grave? Così facciamo una valutazione più ampia anche con l'Assessore Poggio.



PRESIDENTE

Consigliere Grimaldi?



GRIMALDI Marco

Visto che da domenica probabilmente entreremo in zona gialla, secondo me sarebbe giusto dare un segnale prima, quindi preferirei votarlo per parti separate se proprio questa seconda parte non incontra il vostro accoglimento.



PRESIDENTE

Allora votiamolo per parte separati, è la cosa più lineare.
Eventualmente, se c'è un impegno dell'Assessore Tronzano di farsi carico della seconda parte dell'impegno e di trattarla successivamente con l'Assessore Poggio.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

Mi perdoni: la seconda parte intesa come gli ultimi due punti?



PRESIDENTE

Sì, quella.



TRONZANO Andrea, Assessore al bilancio

No, direi proprio di no. È da bocciare, diciamo così, perdonatemi la crudezza.
Invece i primi due punti, ossia il "mettere in campo." e "farsi portavoce.", li appoggio volentieri.
Se votiamo l'atto d'indirizzo per parti separati, possiamo procedere.



GRIMALDI Marco

Sì, intendevamo quello, Assessore Tronzano.
Va bene.



PRESIDENTE

Procediamo alla votazione per parti separate dell'ordine del giorno n. 453: il dispositivo e i primi due punti dell'impegno, cioè da "a mettere in campo tutte le iniziative" fino a "venga soppresso l'art. 108 della legge di bilancio, che prevede l'assoggettamento al regime commerciale delle associazioni non profit", incontrano il parere favorevole della Giunta regionale.
Successivamente, voteremo i successivi due punti, da "ad attivare con urgenza misure regionali rapide ed efficaci a favore dei Circoli quali:" con i due sottopunti, ovvero la riapertura dei termini e la previsione di misure di ristoro relative ai canoni di affitto da corrispondere ai privati per le sedi associative.
Su tale seconda parte, la Giunta ha espresso parere contrario.
Ora votiamo sulle premesse del dispositivo e sui primi due punti dell'ordine del giorno n. 453.
Indìco la votazione per appello nominale sulla prima parte dell'ordine del giorno n. 453, (fino al primo paragrafo dell'impegno) il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ora votiamo sul terzo punto dell'impegno dell'ordine del giorno n. 453.
Indìco la votazione per appello nominale sulla seconda parte dell'ordine del giorno n. 453, (che comprende solo l'ultimo capoverso dell'impegno), il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
È concluso l'esame degli ordini del giorno collegati, per cui procediamo con la votazione dell'intero testo della legge.
Ricordo di confermare in chat la votazione espressa verbalmente.
Indìco la votazione per appello nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



PRESIDENTE

Abbiamo così concluso l'iter dell'assestamento di bilancio.


Argomento: Stemma - Gonfalone

Esame proposta di deliberazione n. 117, inerente a "Conferimento, per l'anno 2020, del sigillo della Regione Piemonte al Comm. Michele Colombino fondatore dell'Associazione 'Piemontesi nel Mondo'", ai sensi della legge regionale 31 maggio 2004, n. 15


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 117, di cui al punto 3) all'o.d.g.
È stata presentata la proposta di conferimento del sigillo della Regione Piemonte al Commendatore Michele Colombino, fondatore dell'Associazione "Piemontesi nel mondo".
La proposta è stata presentata dai Consiglieri Allasia, Canalis, Cerutti Dago, Fava, Gavazza, Marin, Mosca, Nicco, Nicotra, Perugini, Preioni Ravetti, Stecco, Valle e Zambaia, come previsto dall'articolo 5 della legge regionale n. 15 del 31 maggio 2004, "Disciplina dello stemma, del gonfalone, della bandiera, del sigillo, della fascia della Regione Piemonte", come convenuto nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari viene trattata direttamente in Aula nella seduta odierna.
È aperta la discussione generale.
La parola al Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Vorrei approfittare di questo momento del Consiglio che riguarda l'onorificenza al Commendator Colombino, che ha reso grandi i piemontesi nel mondo e, specificatamente, in Argentina, per ricordare il Cavalier Caretti, che è scomparso nei giorni scorsi.
Il Cavalier Caretti è stato un ossolano che ha fondato la "Casa degli Ossolani" a Buenos Aires, in Argentina e, quindi, anche a lui va riconosciuto il merito del sigillo che onora i piemontesi che si sono distinti in Argentina e nel mondo.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono ulteriori richieste d'intervento e neanche emendamenti.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5 della l.r. n. 15 del 2004, la deliberazione del conferimento del sigillo dev'essere approvata con voto favorevole di almeno otto decimi dei suoi componenti, pertanto con il voto favorevole di almeno 41 Consiglieri.
Indìco la votazione per appello nominale sulla proposta di deliberazione n.
117, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
È approvata all'unanimità la proposta di conferimento del sigillo della Regione al Commendator Michele Colombino.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 118, di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il procedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione in data 9 dicembre 2020.
Prima di dare la parola per l'illustrazione, ricordo, a chi volesse intervenire, che può prenotarsi in chat.
Prego, Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

So che il Consigliere Rossi deve fare una proposta, quindi aspetterei prima la sua proposta.



PRESIDENTE

Va bene.



ROSSI Domenico

Sì, Presidente, in realtà volevo chiederle se potevamo votare l'ordine del giorno, come avevamo concordato questa mattina, sul dottor Djalali, su cui.



PRESIDENTE

Non voglio rompere le uova nel paniere o altre situazioni che qualcuno si era già prefissato, ma abbiamo convocato fino alle ore 20, anche se poi auspicherei di chiudere prima; chiede di anticipare l'ordine del giorno n.
449?



ROSSI Domenico

Sì, Presidente. Non ricordavo la convocazione fino alle ore 20. Comunque avendo votato la precedente all'unanimità, credo che lo stesso potrebbe avvenire per Djalali.



PRESIDENTE

Sì, Sì, va bene.
Prego, Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiederei dieci minuti di sospensione sul tema che lei ha introdotto, sul punto dell'ordine del giorno da lei introdotto, per un confronto con i due Capigruppo di maggioranza.



ROSSI Domenico

A maggior ragione, Presidente, forse conviene votare l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Se non c'è nessun contrario, metterei in discussione l'ordine del giorno n.
449.
Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

Scusi, Presidente, se c'è realmente la volontà di quest'Aula - e da parte nostra c'è questa volontà - di occupare mezz'ora, non per togliere rispetto a una situazione così grave, a un ordine del giorno così importante, per noi va ben, però c'è un'organizzazione dei lavori da rispettare. Pertanto si può valutare se utilizzare il tempo dalle sei alle sei e mezza, dalle sette e mezza alle otto o dalle sette alle sette e mezza.
Grazie.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Per quanto riguarda il Partito Democratico - poi spero che il collega mio Capogruppo lo confermi - interverrà solo il sottoscritto. Non è un intervento che mira a rubare tempo, assolutamente. Riteniamo solo importante approvarlo oggi, perché è una questione di ore. Solo per questo.



PRESIDENTE

Mi permetto di aggiungere che oggi è anche la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, perciò avrebbe una doppia valenza.
Se non vi sono ulteriori questioni, dato che mi sembra esserci la condivisione di tutti i Gruppi, con la velocità con cui si è approvata la delibera sul sigillo al commendator Colombino, possiamo procedere all'esame dell'ordine del giorno n. 449, in modo da poterlo licenziare.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordine del giorno n. 449 presentato da Rossi, Magliano, Valle Ravetti, Chiamparino, Sarno, Canalis, Grimaldi, Avetta, Salizzoni, Gallo Perugini, Lanzo, Nicotra, Giaccone, Gagliasso, Stecco, Dago, Preioni Cerutti, Marin e Cane, inerente a "Richiesta di un intervento urgente per il rilascio del ricercatore Ahmadreza Djalali, ingiustamente detenuto in Iran"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame dell'ordine del giorno n. 449, di cui al punto 44) all'o.d.g.
Ci sono richieste d'intervento per l'illustrazione dell'ordine del giorno n. 449?



ROSSI Domenico

Io, Presidente.



PRESIDENTE

Prego.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente Allasia.
La vicenda del dottor Djalali è già nota a questo Consiglio perch purtroppo, dura da diversi anni e il Consiglio si è già espresso con tre atti d'indirizzo nella scorsa legislatura.
Velocissimamente ricordo, per i colleghi che non c'erano nella scorsa legislatura e per chi ci sta seguendo, che Ahmadreza Djalali è un medico ricercatore iraniano, in realtà anche con cittadinanza svedese, di quarantasei anni, sposato, padre di due figli, ricercatore nell'ambito della medicina dei disastri, molto conosciuto e rispettato all'interno della comunità scientifica internazionale per le sue ricerche e per la qualità del suo insegnamento.
Per il Piemonte si tratta di una figura importante, anche perché ha lavorato e vissuto per tre anni a Novara. È stato collaboratore del Crimedim, il centro di ricerca dei medici di medicina d'emergenza e dei disastri dell'Università del Piemonte orientale, quindi non è un caso che nel 2019, il dottor Djalali sia anche diventato cittadino onorario della Città di Novara.
Ecco perché quel che è un caso importante sulla scena internazionale, per il Piemonte assume anche un significato di appartenenza alla propria comunità, perché Djalali è un cittadino onorario di Novara, quindi piemontese.
Purtroppo, nell'aprile del 2016, durante la sua ultima visita in Iran (era in Iran per partecipare a dei seminari all'Università di Teheran) è stato arrestato all'improvviso, senza un mandato di cattura, con l'accusa di spionaggio ed è stato posto in isolamento. Hanno cercato di estorcergli una confessione, con l'accusa di collaborare con Israele.
Purtroppo, per le condizioni della prigionia, il dottor Djalali ha cominciato per protesta a fare uno sciopero della fame, che l'ha portato a perdere più di diciotto chili e che ha aggravato in maniera preoccupante le sue condizioni di salute. Le autorità iraniane hanno cercato di estorcergli una confessione, chiedendogli appunto di dichiarare di essere una spia di Israele. Il processo si è concluso in pochi mesi, con difficoltà anche per la difesa come potete immaginare, con una sentenza di condanna a morte.
Processo che non è stato rivisto nonostante le richieste degli avvocati e purtroppo, a dicembre 2018 gli avvocati hanno appreso che la Prima Sezione della Corte Suprema iraniana aveva approvato la condanna a morte e non aveva neanche permesso di presentare una memoria difensiva.
Perché oggi noi torniamo a parlare di questa triste vicenda? Perché lo scorso 24 novembre la famiglia del dottor Djalali è stata informata del trasferimento del medico accademico nel carcere di Raja'i Shahr per l'esecuzione della condanna a morte entro una settimana.
Il 1° dicembre l'avvocato di Djalali ha comunicato alla famiglia che la sentenza sarebbe stata eseguita entro le ventiquattro ore ma, per fortuna il 2 dicembre le autorità iraniane hanno informato i familiari che l'esecuzione era stata rinviata di alcuni giorni. Questo ci auguriamo anche grazie al forte movimento internazionale, a partire da Amnesty International, ma che vede coinvolta tantissimo la rete delle università nel mondo, il mondo scientifico con ben 134 premi Nobel, che già nel 2019 avevano inviato una lettera alla guida suprema iraniana chiedendo che Djalali potesse tornare a casa. È ripartito il movimento internazionale che già aveva visto negli anni scorsi tutte le istituzioni coinvolte: il Parlamento, il Governo, l'Unione Europea, i diversi Stati europei. In questo senso, il Consiglio regionale e la Regione Piemonte si erano già mobilitati per Djalali. Ci auguriamo che questo movimento abbia portato a rinviare l'esecuzione, aprendo anche una flebile speranza nei familiari.
Nelle ultime ore ci sono state diverse iniziative. Le ultime sono due maratone oratorie, quella dell'Associazione Giovani Avvocati novaresi, ma proprio poche ore fa è terminata l'oratoria sul web di scienziati e ricercatori internazionali, cui hanno partecipato anche diversi premi Nobel per chiedere la liberazione del dottor Djalali.
Mi piace immaginare, Presidente, che questo nostro voto oggi pomeriggio si configuri come la nostra partecipazione a questa staffetta ideale, in cui anche noi ci uniamo alla voce degli scienziati e dei ricercatori di tutto il mondo per chiedere finalmente la liberazione del dottor Djalali, che è detenuto ingiustamente in condizioni disumane nelle carceri iraniane.
C'è un rischio in queste situazioni, che è quello di pensare che noi non possiamo fare nulla e che queste situazioni non dipendano dal nostro intervento. Invece questa situazione ci insegna che ogni ingiustizia che avviene in ogni parte del mondo ci riguarda, che la rete che ci ha permesso di connetterci con tutto il resto del mondo ci dà anche la possibilità di far arrivare la nostra voce e di creare un movimento molto ampio.
Ancora una volta il Consiglio regionale unisce oggi la sua voce a quella dei tanti che chiedono il rispetto dei diritti umani. Ha fatto bene il Presidente a ricordare pochi minuti fa che oggi è la Giornata mondiale dei diritti umani, ed è proprio la giornata in cui dobbiamo ricordare a tutti noi come, in diverse parti del mondo, i diritti umani, anche quelli più basilari, non sono rispettati, quindi c'è tanta strada da fare.
Con l'ordine del giorno il Consiglio regionale aderisce all'appello "Salviamo Ahmad dalla pena di morte" e impegna il Consiglio e la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza presso tutte le istituzioni competenti e anche all'Unione Europea affinché continui l'azione presso le autorità iraniane per richiedere l'immediata revoca della condanna a morte del dottor Djalali e si faccia promotrice di ogni forma di sensibilizzazione e mobilitazione per la scarcerazione del medico e ricercatore.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Magliano; ne ha facoltà.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
Sarò velocissimo, proprio perché c'è un accordo di tutte le forze del Consiglio. Come ha detto giustamente il Presidente, oggi è la Giornata Internazionale dei Diritti dell'Uomo e mai come oggi ha senso votare con forza e compattamente un atto come questo.
Atto che ho voluto sottoscrivere insieme con il Consigliere Rossi, che ringrazio per il lavoro che ha svolto negli anni scorsi. È evidente che tutte le assise del mondo libero devono prendere parola ed esprimersi su questo fatto. La pena di morte è oggettivamente un crimine contro l'umanità e, in questa fase, dobbiamo affermare con forza che non può esistere la pena di morte sul territorio democratico degli Stati del nostro mondo e nello stesso tempo, che non può esistere un trattamento come quello che è stato riservato al dottor Djalali.
Sono particolarmente contento che si possa votare quest'atto. È significativo che il Consiglio regionale del Piemonte prenda posizione su un fatto di caratura internazionale, perché ci colleghiamo e ci mettiamo insieme, come diceva il Consigliere Rossi, a tanti premi Nobel, a tante istituzioni come il Parlamento europeo, cioè tutti coloro che pensano che la vita sia sacra. Su questo dobbiamo essere assolutamente ferrei, perch non possiamo permettere che crimini come questo possano accadere ancora.
Ringrazio i colleghi per l'attenzione e anche per aver voluto votare oggi quest'atto. Mi auguro che sia un segnale per tutti di risveglio delle coscienze e anche di ripensamento da parte dell'Iran.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Lanzo; ne ha facoltà.



LANZO Riccardo

Grazie, Presidente.
Questa è un'occasione per esprimere l'assoluta riconoscenza nei confronti dell'Aula, di lei, Presidente e anche del collega Rossi, novarese come me che ha voluto portare all'attenzione di questa assise un ordine del giorno così importante.
Importante perché si discute dei diritti umani, si discute di diritti negati e di un caso giudiziario, possiamo dirlo, assolutamente indegno di un paese civile. Mai come oggi è necessario tenere alta l'attenzione su questo caso e far sentire la voce del Piemonte, così com'è stata quella della Città di Novara tramite la comunità novarese e la comunità accademica, l'Associazione Italiana Giovani Avvocati, che ha sostanzialmente fatto una vera e propria maratona di arringhe difensive.
Questo perché, come giustamente sottolineava il collega Rossi, si possono creare assolute connessioni, in questo caso trasversali, perché discutiamo di diritti umani e i diritti umani, come quelli civili e giuridici, non possono essere in nessun modo calpestati come nel caso del dottor Djalali cittadino onorario novarese.
Pertanto, ci opponiamo assolutamente a questa barbarie, a una sentenza capitale nei confronti di un insigne accademico ma, soprattutto, di un uomo accusato senza prove.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento in merito all'ordine del giorno n. 449, lo metterei in votazione.



ROSSI Domenico

Chiedo scusa, Presidente, posso fare una breve considerazione in fase di dichiarazione di voto?



PRESIDENTE

Può intervenire in dichiarazione di voto; prego, ne ha facoltà.



ROSSI Domenico

Solo una parola per ringraziare lei prima di tutto, Presidente, e tutte le forze politiche che, in maniera trasversale, hanno deciso di sostenere e sottoscrivere l'ordine del giorno, a riprova che, su un tema importante come questo, sappiamo metterci d'accordo. È un bel messaggio anche per i cittadini.
Ringrazio in particolare il collega Magliano, con cui ho presentato quest'atto d'indirizzo, ma anche i colleghi della Lega, con particolare riferimento ai novaresi, ma solo perché, come vi dicevo, Djalali è cittadino onorario novarese, quindi da noi questa vicenda è sentita tantissimo. Permettetemi, dunque, quest'accento sui novaresi.
Per il resto, davvero grazie a tutte le forze politiche. Credo che oggi abbiamo dimostrato anche una maturità di quest'Aula su un tema così importante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento in fase di dichiarazione di voto, procederei con la votazione.
Chiedo comunque il parere della Giunta regionale, anche se si tratta di un ordine del giorno.



RICCA Fabrizio, Assessore alla cooperazione decentrata internazionale

La Giunta regionale esprime parere favorevole, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 449, il cui testo verrà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ovviamente, essendo stato il documento approvato all'unanimità, mi associo alle parole espresse dai Consiglieri che sono intervenuti in merito ai sistemi adottati in alcuni paesi del mondo - diversi dalle realtà democratiche che conosciamo noi e cui siamo abituati - che meritano la nostra continua attenzione affinché l'espressione dei diritti umani avvenga in piena libertà di coscienza, di scelta e di pensiero dei cittadini.


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

Prima di procedere all'esame del successivo punto all'ordine del giorno il Consigliere Bongiovanni aveva chiesto di sospendere la seduta per dieci minuti.
Possiamo sospendere i lavori fino alle ore 18.25 circa, affinché la maggioranza verifichi le intenzioni di poter proseguire, perché abbiamo due deliberazioni urgenti da portare avanti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18.17, riprende alle ore 18.37)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Chiedo al Consigliere Bongiovanni, che aveva chiesto la sospensione, o ad altri Capigruppo, di relazionarci in merito all'incontro che si è svolto all'interno della maggioranza.
Se però non vi sono richieste d'intervento, proseguiamo i lavori con l'esame della proposta di deliberazione n. 118, inerente a "Linee programmatiche di intervento e azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge regionale 10 dicembre 2007, n. 23 (Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata)".



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente, mi sono collegato in ritardo: cosa stava gentilmente chiedendo?



PRESIDENTE

Chiedevo se qualche esponente della maggioranza che aveva chiesto la sospensione per un incontro intendeva relazionare in merito.



GALLO Raffaele

Va bene, grazie.



GRIMALDI Marco

Presidente, potremmo però sapere prima dalla maggioranza se ha accolto le nostre richieste o se semplicemente possiamo soprassedere e passare a discutere di questa vicenda la prossima settimana? Vista l'ora e visti anche gli elementi e il quadro della situazione, che se è complicato nella maggioranza, s'immagini per l'opposizione. Tanto più che non sappiamo se sarà accolta la gran parte degli emendamenti di cui discuteremo.
Tra l'altro, ringrazio i colleghi che li stanno sottoscrivendo.
Presidente, ci faccia sapere.



PRESIDENTE

Se qualcuno della maggioranza interviene, può farlo, altrimenti procediamo con l'iter della deliberazione n. 118.


Argomento: Ordine pubblico e sicurezza

Esame proposta di deliberazione n. 118, inerente a "Linee programmatiche di intervento e azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge regionale 10 dicembre 2007, n. 23 (Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata)"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione n. 118, inerente a "Linee programmatiche di intervento e azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge regionale 10 dicembre 2007, n. 23 (Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata)", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Il procedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione in data 9 dicembre 2020.
Prima di dare la parola per l'illustrazione, ricordo che chi volesse intervenire può cominciare a prenotarsi sulla chat e, nel momento in cui si avrà la parola, dovranno essere attivati telecamera e microfono.
La parola all'Assessore Ricca per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore alla sicurezza

La delibera l'ho ampiamente illustrata in due Commissioni e ha ricevuto parere favorevole del CAL, del quale abbiamo recepito, come ho già anticipato nell'ultima seduta di Commissione nella quale è stata votata da tutti i Gruppi di maggioranza, due piccole modifiche che fanno dei richiami alla cornice legislativa.
Ricordo che giovedì 26 ottobre si è svolta la V Conferenza regionale sulla sicurezza, con la presenza di tutti i Prefetti del Piemonte, dei Comandanti Generali regionali della Guardia di Finanza e dell'Arma dei Carabinieri, di tutti i Questori del Piemonte, di tutti i Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, con i rappresentanti dell'ANCI dei piccoli Comuni. In tale sede questo documento è stato ampiamente condiviso e discusso.
Chiaramente è importante evidenziare la complessità della materia e l'elevato livello d'interdisciplinarità, nonché l'esigenza di dotare una strategia complessiva e pluriennale, evitando soluzioni emergenziali.
Questo ha lo scopo di ricercare un quadro di programmazione integrata, che permetta di operare con una visione condivisa con i principali attori istituzionali e sociali, anche in considerazione dell'impossibilità di trovare soluzioni ai problemi attraverso politiche o interventi strutturali.
Il programma si compone di tre capisaldi: interventi di supporto, sistema di sicurezza integrata e interventi d'inclusione sociale. Facciamo riferimento in questa delibera, con ulteriori due emendamenti che abbiamo inviato quest'oggi alla Presidenza, alla possibilità di utilizzare telecamere per il controllo dei servizi pubblici non di linea in fase sperimentale. Sempre in fase sperimentale è l'utilizzo delle body cam per gli agenti della polizia locale. Inoltre, con gli emendamenti abbiamo introdotto i sistemi di videosorveglianza, cioè le telecamere di controllo di cui dotare tutti i Comuni. Domani mattina la Direzione potrà procedere al bando, riuscendo teoricamente intorno al 30 dicembre a essere pronta con tutti gli atti amministrativi.
Chiaramente è un primo passaggio, perché la delibera che compete, invece alla sicurezza integrata e non alle azioni immediate, vedrà l'apertura di tavoli provinciali con tutte le Forze dell'ordine, coordinati dai Prefetti per fare in modo di trovare situazioni condivise, anche perché siamo perfettamente consapevoli che il Piemonte è diverso nella sua molteplicità e nelle sue province. Ad esempio, la Provincia di Verbania ha problemi completamente diversi dalla Provincia di Torino, ma la stessa Provincia di Torino tra la città e le zone più lontane da essa ha situazioni che chiaramente meritano attenzioni diverse. Ed è per questo che i tavoli provinciali provvederanno a capire come intervenire nell'interesse dei cittadini che rappresentano.
Ci sono quindi questi quattro emendamenti, dei quali due sono una richiesta del CAL che va a integrare la cornice legislativa - e mi permetto Presidente, di poterli illustrare - e due che servono per inserire all'interno della delibera, con l'immediata spesa, le telecamere di videosorveglianza per tutti i Comuni.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

È aperta la discussione generale.



GRIMALDI Marco

Scusi, Presidente, posso chiederle un favore? Vorrei far solo notare che noi siamo stati alle parole che ci siamo detti nella Conferenza dei Capigruppo. Non abbiamo fatto ostruzionismo, quando avremmo potuto farlo, in Commissione e l'Assessore lo sa. Non credo che siano cinque minuti d'illustrazione che rischiano di far saltare le cose che ci siamo detti. Lo dico per rispetto per l'Aula e non perché ce l'abbiamo con l'Assessore, ma se può rifare l'illustrazione, poiché, come lei sa, ieri senza una lunghissima discussione siamo arrivati a un testo che oggi già si discute in Aula. Almeno rispettiamo la forma e la sostanza delle cose che ci siamo detti.
Pertanto, chiederei all'Assessore di re illustrare di nuovo la delibera così come noi spiegheremo i motivi per cui non siamo favorevoli.



PRESIDENTE

Grazie.
Non è mia competenza chiederlo, ma se l'Assessore lo ritiene, pu completare il suo intervento, visto che ha ancora del tempo a sua disposizione. Però non ho possibilità né fisica né morale né psicologica di fare in modo che un Assessore o un membro della Giunta intervenga in modo più esaustivo o meno.
Se l'Assessore Ricca lo ritiene e vuole continuare la sua relazione, ha ancora del tempo a disposizione.



RICCA Fabrizio, Assessore alla sicurezza

Non capisco, Presidente - ripeto, dopo due sedute di Commissione - che cosa manchi a questa parte di illustrazione o che cosa sia richiesto. Io la do per illustrata.



PRESIDENTE

Sì, però capisca, Assessore Ricca, un conto è la Commissione, un altro conto è l'Aula.
Il procedimento legislativo prevede che prima si discuta e si relazioni in Commissione e poi si relazioni in Aula. Dire che è già intervenuto in Commissione, non posso accettarlo. Posso accettare che dà per illustrato il provvedimento, quello sì.



RICCA Fabrizio, Assessore alla sicurezza

Va bene, Presidente, allora illustro la deliberazione.
Premesso che la legge regionale del 10 dicembre 2017, n. 23 stabilisce che almeno una volta all'anno venga convocata dal Presidente della Giunta regionale la Conferenza regionale sulla sicurezza integrata (all'articolo 7) e, sulla base delle valutazioni emerse in tale sede, la Giunta regionale elabora e propone al Consiglio regionale le linee programmatiche d'intervento e le azioni prioritarie.
In data 26 novembre 2020, si è riunita con modalità telematica la V Conferenza regionale sulla sicurezza integrata, in ottemperanza a quanto stabilito all'articolo 7 della legge regionale n. 23 del 10 dicembre 2007.
Sulla base delle valutazioni e dei suggerimenti emersi in tale sede, il Settore regionale competente in materia di sicurezza integrata ha elaborato le linee programmatiche d'intervento e le azioni prioritarie contenute nel documento, che si allega come parte integrante della presente deliberazione, redatto in coerenza con le finalità della legge regionale sopra richiamata e articolato nel modo seguente: interventi di supporto sistemi di sicurezza integrata e interventi d'inclusione sociale, ritenuto di sottoporre all'approvazione del Consiglio regionale le linee programmatiche in materia di sicurezza integrata, elaborate come sopra descritto, al fine di dare attuazione agli interventi ivi previsti.
Dato atto che le spese derivanti dall'attuazione del presente provvedimento trovano copertura sul capitolo 151120/2020, missione 03, programma 02 a un massimo di 1.650.000 euro; nel capitolo 132675/2021, missione 3, programma 2, fino a un massimo di 10.000 euro; sul capitolo 137612/2021, missione 1 programma 9 fino a un massimo di 159.400 euro; sul capitolo 234048/2021 missione 3, programma 2, fino a un massimo di 45.000 euro; sul capitolo 234048/2022, missione 3, programma 2 fino a un massimo di 45.000 euro, nel bilancio previsionale finanziario 2020-2022 l'esercizio di bilancio 2020 2021-2022, che presentano la necessaria disponibilità.
Disposto che qualora la legge di approvazione di bilancio di previsione finanziaria 2021-2023 integri i capitoli 151120, 136275, 137612 e 234048 con l'apposito provvedimento utilizzati per dare attuazione alle disposizioni in cui al programma d'interventi approvato con il presente provvedimento, nel rispetto dei criteri ivi determinati.
Visto tutto quanto sopra premesso, Presidente, vista la proposta di linee programmatiche d'intervento e le azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata allegata alla presente deliberazione, per costituirne parte integrante e sostanziale.
Visti gli articoli 6, 7 e 8 della legge regionale n. 23 del 10 dicembre 2007, "Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata".
Vista la legge regionale n. 23 del 28 luglio 2008, "Disciplina dell'organizzazione degli Uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale".
Visto il decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle Pubbliche amministrazioni".
Visto il decreto legislativo n. 118/2011, "Disposizioni integrative e correttive del Decreto legislativo 23/2011, n. 118 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e degli organismi a norma degli articoli 1 e 2 della legge n. 42 del 5 maggio 2009", con particolare riferimento al principio contabile della competenza finanziaria che costituisce il criterio d'imputazione all'esercizio finanziario delle obbligazioni giuridicamente perfezionate.
Vista le GR n. 125546 del 29 agosto 2017, "Istruzioni operative in materia di rilascio del visto preventivo di regolarità contabile e altre disposizioni in materia contabile" e la circolare n. 30568/A1102A del 2 ottobre 2017, DGR 125546 del 29 agosto 2017.
Vista la circolare della Ragioneria centrale protocollo 1331/A100A del 21 gennaio 2020; Presidente.
Vista la DGR n. 371051 del 21 febbraio, "Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione per gli anni 2020-2022 della Regione Piemonte".
Vista la legge regionale n. 7 del 31 marzo 2020, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale previsionale 2020-2022".
Vista la legge regionale 8 del 31 marzo 2020, "Bilancio di previsione finanziario 2020-2022".
Vista la DGR 161198 del 3 aprile 2020, la legge regionale n. 8 del 31 marzo 2020, "Bilancio di previsione finanziaria 2020-2022, approvazione del documento tecnico di accompagnamento del bilancio finanziario gestionale 2020-2022 'Disposizioni in materia di natura autorizzato ria, ai sensi dell'articolo 10, comma 2 del decreto legislativo 118/2011 di assegnazione risorse economiche s.m.i.'".
Vista la DGR n. 125546 del 29 agosto 2017, ai fini del visto preventivo di regolarità contabile.
Attestata, Presidente, la regolarità amministrativa del presente atto, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale del 17 ottobre 2016, la Giunta regionale a voti unanimi si è espressa in forme di legge di proporre al Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 8, comma 1 della legge regionale n. 23 del 10 dicembre 2007, "Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata", di approvare le linee programmatiche d'intervento e le azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata, di cui allegato A presente alla deliberazione, per costituirne parte integrante e sostanziale, di dare atto che le spese derivanti dal presente provvedimento trovano copertura sui capitoli che citati in premessa, del bilancio di previsione finanziaria 2020-2022 dell'esercizio di bilancio 2020-2021-2022, che presentano la necessaria disponibilità di disporre che: qualora la legge di approvazione del bilancio di previsione finanziaria 2021-2023 integri i capitoli 151120, 136275, 137612, 234048 con apposito provvedimento della Giunta regionale, si autorizzi la spesa conto anno 2021-2022 e che i fondi disponibili siano utilizzati per l'attuazione delle disposizioni di cui al programma interventi approvato con il presente provvedimento, nel rispetto dei criteri ivi determinati.
La sicurezza è un bene pubblico e il livello di qualità della vita del contesto urbano influenza la prevenzione in sicurezza e l'efficacia delle azioni poste a tutela della garanzia della tranquillità della civile convivenza. La sicurezza è un bene comune, essenziale per uno sviluppo ordinato e durevole della convivenza civile, ed è un diritto primario del cittadino. Il concetto di sicurezza non si traduce in una materia vera e propria, quanto piuttosto in una fonte d'interesse che attraversa trasversalmente buona parte delle materie di competenza degli enti pubblici e conseguentemente anche della Regione Piemonte.
Non si tratta, quindi, di una materia nuova o autonoma rispetto a quella già prevista dall'articolo 117 della Costituzione, ma rappresenta un fine un obiettivo che si ottiene attraverso una confluenza di materie che ricadono nella competenza legislativa, concorrente o propria, delle Regioni, fermo restando naturalmente il limite alla potestà esclusiva dello Stato in materia di sicurezza e ordine pubblico. Ai sensi articolo 117 comma 2, lettera h) della Costituzione è da intendersi come attività di prevenzione di reato e di mantenimento dell'ordine pubblico.
Sulla base di tali considerazioni, appare necessario prevenire e contenere insieme alla commissione dei reati e ai fenomeni criminali più gravi, tutti quegli eventi suscettibili di incidere sulla pacifica e ordinata vivibilità del territorio, sull'efficiente fruibilità degli spazi e dei servizi, oltre che sulla vita privata e la sicurezza dei propri beni.
La consapevolezza di trovarsi di fronte a tali nuovi scenari ha posto al centro l'esigenza di definire l'azione di governo come parte di un processo in cui il dialogo con i cittadini e gli attori sociali e istituzionali diventa carattere essenziale per promuovere e condividere visioni programmi e scelte.
Prevale, pertanto, un'idea che la gestione della cosa pubblica debba essere parte di un processo di governance, in cui la ricerca di una responsabilità comune è, al contempo, ricerca di soluzioni.
Quest'aspetto, naturalmente, riguarda molti ambiti delle politiche pubbliche - urbanistica e territorio, economia e servizi, cultura ed educazione - ma in particolare quello della sicurezza e della vivibilità urbana. Ciò per una sostanziale ragione: se è vero che l'allarme sociale che si genera di fronte a problemi di sicurezza - veri, presunti, percepiti può portare alla richiesta di soluzioni immediate, urgenti e durature, è altrettanto vero che queste possono essere ricercate soltanto in un quadro di programmazione degli interventi.
È questa la ragione per la quale le politiche di sicurezza necessitano di approccio integrato, che permetta di correlare i problemi in una visione complessiva e di governance tra gli attori istituzionali e sociali probabilmente più di ogni altro ambito delle politiche pubbliche.
Infatti, solo affrontando la complessità che il tema porta con sé è possibile individuare gli strumenti più idonei per rispondere a problemi che, per loro natura, hanno difficoltà a essere soddisfatti attraverso il ricorso a politiche e interventi settoriali e, quindi, inevitabilmente parziali.
Naturalmente, il concetto d'integrazione nelle politiche di sicurezza non è riferito a una pluralità d'interventi che vanno a definire il "catalogo" della risposta pubblica alla complessità dei problemi, quanto alla necessità di dotarsi di una visione generale del governo della dimensione urbana, nella quale la sicurezza diventa, soprattutto, un fine da perseguire, integrando politiche differenti all'interno di una strategia complessiva.
A distanza di circa dieci anni dal primo pacchetto sicurezza (il decreto legge n. 92/2008), l'articolo 1 del decreto legge 20 febbraio 2017, n. 14 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città" convertito con modificazione della legge del 18 aprile 2017, la n. 48 definisce per la prima volta, con chiarezza, il concetto di sicurezza integrata, stabilendo che s'intende, per sicurezza integrata, l'insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e Bolzano, ciascuno nelle proprie competenze e responsabilità, al fine di concorrere alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato in sicurezza per il benessere delle comunità territoriali.
L'articolo 2 del citato decreto legge stabilisce che le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione e la sicurezza integrata sono adottate con accordo sancito in sede di Conferenza unificata e sono rivolte, prioritariamente, a coordinare, per lo svolgimento di attività d'interesse comune, l'esercizio delle competenze dei soggetti istituzionalmente coinvolti.
La norma individua, in particolare, quattro filoni sui quali occorre prioritariamente concentrare l'attenzione, al fine di favorire l'inclusione sociale e la riqualificazione socio-culturale delle aree interessate: lo scambio informativo tra la polizia locale e le forze di polizia presenti sul territorio per gli aspetti d'interesse comune, fermo restando le rispettive attribuzioni istituzionali d'interconnessione a livello territoriale; le sale operative della polizia locale con le sale operative delle forze di polizia; la regolamentazione dell'utilizzo in comune di sistemi di sicurezza finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio; l'aggiornamento professionale integrato degli operatori di polizia locale e delle forze di polizia.
In data 24 gennaio 2018, in sede di Conferenza unificata è stato sottolineato l'accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sulla sicurezza in particolare sulle disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. Si tratta delle linee generali sulle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata sul territorio.
Si è inteso, in tal modo, favorire l'inserimento di tutti gli strumenti di prevenzione urbana e di partecipazione che, anche attraverso un'accorta programmazione urbana, abbiano l'obiettivo di ridurre le opportunità di commettere reati, mettendo a sistema le diverse politiche pubbliche capaci di incidere positivamente - in via indiretta o diretta - sulla qualità della vita e di far regredire i fattori ambientali e comportamentali capaci di suscitare allarme o disagio.
L'articolo 3 del richiamato decreto legge stabilisce che le Regioni possono, in attuazione delle linee generali cui il precedente articolo 2 concludere specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata e sulla base di tali accordi, nell'ambito delle proprie competenze e funzioni, sostenere iniziative e progetti volti ad attuare interventi di promozione della sicurezza integrata nel territorio di riferimento, ivi incluse le misure di sostegno finanziario a favore dei Comuni maggiormente interessati ai fenomeni di criminalità diffusa.
In questo quadro normativo statale si pone la legge regionale in materia di servizi di sicurezza integrata tuttora vigente, la legge n. 23 del 10 dicembre 2007, "Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata". La lettura della disposizione di legge, pur approvata molto tempo prima dalla normativa statale sopra richiamata appare in sintonia con essa e conferma una lungimiranza di vedute e attenzione al tema della sicurezza integrata da parte del legislatore.
L'articolo di apertura della legge regionale 23/2007 afferma che la Regione Piemonte realizza politiche locali di sicurezza integrata delle città e del territorio regionale e per lo sviluppo di una diffusa cultura della pratica della legalità, tese a contrastare i fenomeni che generano sentimenti d'insicurezza della popolazione e tesa ad aumentare la sicurezza locale. La stessa legge regionale, all'articolo 2, ricorda che per politiche regionali in materia di sicurezza integrata s'intendono le azioni dei soggetti pubblici, privati e dell'associazionismo, operanti in campo sociale in materia di sicurezza urbana e della persona per la riduzione e prevenzione di fenomeni d'illegalità, integrate e coordinate con le azioni degli Enti istituzionali in materia di sicurezza e di contrasto alla criminalità.
Dalla lettura di questi primi due articoli della legge si evidenziano alcuni punti fermi, Presidente, dell'azione regionale: il carattere integrato delle politiche, l'importanza della cultura e della pratica della legalità, la necessità di curarsi sia di fenomeni oggettivi di legalità sia alla percezione d'insicurezza.
In questo quadro normativo statale e regionale si pongono le linee programmatiche d'intervento regionale previste per il triennio 2020-2022: strumenti di sicurezza partecipata; progetto sperimentale finalizzato a elevare i livelli di sicurezza degli operatori di polizia locale; progetto sperimentale finalizzato a elevare i livelli di sicurezza dei titolari di licenze taxi e dei loro clienti e di supporto nella ricostruzione di sinistri; sistemi di sicurezza integrata con l'aggiornamento professionale integrato per gli operatori delle polizie locali, delle forze statali di polizia e di altre professionalità, in particolare in materia di prevenzione dei fenomeni di devianza sociale o nel campo della mediazione inter-culturale.
Le modalità operative saranno nel 2020 e si prevede la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare finalizzato alla mappatura delle materie d'interesse comune, che avrà il compito di predisporre un programma di lavoro, al fine di individuare le materie d'interesse comune che avrà il compito di predisporre il programma di lavoro, al fine di individuare le materie d'interesse comune.
Potrà, inoltre, prevedersi il convincimento di altri operatori del sistema pubblico in relazione alle tematiche per le quali si evidenziano connessione tra gli aspetti attinenti alla sicurezza e altri profili d'interesse di natura sociale.
I percorsi di aggiornamento professionale saranno ipotizzati mediante appositi seminari con la previsione di momenti esercitativi, di studi e analisi di casi, di lavoro di gruppo finalizzati a favorire la condivisione e l'approccio cooperativo.
Per l'anno 2021-2022 la spesa prevista è 100 mila euro a bilancio triennale.
Interconnessione delle sale operative della polizia locale e delle forze statali di polizia. Tale interconnessione dovrà svilupparsi nel quadro dei nuovi modelli organizzativi e dovrà avvalersi dei nuovi sistemi tecnologici richiesti dall'introduzione del "Servizio numero unico di emergenza europeo 112" per la cui realizzazione dell'articolo 14 del decreto legge n. 14 del 2017 prevede specifiche misure di sostegno in favore delle Regioni.
Il perfezionamento di questa prospettiva richiederà un adeguamento delle infrastrutture comunicative sia delle forze statati di polizia, sia delle polizie locali dei Comuni che via via saranno interessate al progetto da portare a compimento secondo standard tecnologici avanzati e comuni.
Uso comune dei sistemi di controllo del territorio.
Nell'ambito del potenziamento di strumenti tecnologici idonei a monitorare le zone maggiormente a rischio, l'Amministrazione regionale s'impegna a promuovere progetti di controllo elettronico del territorio in ambito locale che attengono a nuove installazione o al potenziamento di quelle già esistenti sul territorio.



PRESIDENTE

Mi scusi, Assessore Ricca, le ricordo che aveva quindici minuti e ha già sforato. Chiedo scusa, ma è colpa mia che ero attento alla relazione e non ho visto il timer.
Se può fare una sintesi e finire la relazione.



RICCA Fabrizio, Assessore alla sicurezza

Come dicevo prima, verrà inserito il controllo di vicinato, così come previsto dal decreto Minniti del 2017. Lo sviluppo di progetti di prevenzione ambientale e rigenerazione urbana volti a favorire condizioni di maggiore sicurezza degli spazi pubblici.
Con questo, Presidente, ho terminato.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
È aperta la discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Presidente, ho chiesto d'intervenire durante la relazione dell'Assessore perché ci ha lasciato un po'.



(Audio mancante o non comprensibile)



GALLO Raffaele

Giustamente lei, Presidente, ha fatto valere il ruolo dell'Aula, che è diverso dalla Commissione..



(Audio mancante o non comprensibile)



GALLO Raffaele

L'Assessore ci leggeva la relazione, ma l'abbiamo letta e ci siamo preparati sul tema, quindi lo ringrazio per avercela letta, ma ci sembrava un atteggiamento verso l'Aula un po' particolare e quindi lo volevo segnalare.
Dopodiché il Presidente ha interrotto l'Assessore, ma se l'Assessore voleva completare l'illustrazione della delibera in questo modo per noi andava bene, non c'era problema. Non credo che la Giunta abbia limiti di tempo.
Presidente, non capisco.



PRESIDENTE

Ha quindici minuti per l'illustrazione, come tutti.



GALLO Raffaele

Questo mi era sfuggito in questi anni di Aula. Di solito la Giunta pu intervenire quando ritiene e quando vuole e per il tempo che ritiene utile e giusto.
Intervengo nel merito della delibera.



PRESIDENTE

Le ricordo che ha dieci minuti.



GALLO Raffaele

Dicevo, nel frattempo abbiamo sottoscritto alcuni emendamenti del collega Grimaldi, che condividiamo e che vanno a toccare un po' i punti critici che vediamo in questa delibera e che vogliamo sottolineare.
Parto dal principio dicendo che il tema della sicurezza è un tema che affrontiamo tutti, un tema assolutamente oggetto del dibattito pubblico e all'attenzione di tutti i Gruppi politici. La questione è, come su tante cose, ma ancor di più sulla sicurezza, come la si affronta, da che parte la si prende e quali sono le misure che si vanno a inserire per rispondere all'esigenza di sicurezza e alla tutela dei cittadini e anche degli operatori che sono coinvolti, quindi delle forze di polizia.



(Audio mancante o non comprensibile)



GALLO Raffaele

Abbiamo letto dello stanziamento di risorse e poniamo alcune questioni prima di tutto che non ci vedono d'accordo, per esempio, sulla ripartizione delle risorse. Su un milione e 700 mila euro, che sono risorse importanti che mettiamo su un tema così importante, chiediamo alla Giunta di ripartirle in modo diverso rispetto ai capitoli inseriti all'interno del piano di sicurezza.
Per intenderci, tutta l'attenzione e tutte le risorse vengono destinate sostanzialmente all'acquisto - escluso il pagamento degli straordinari dei vigili urbani, assolutamente doveroso - di telecamere e body-cam, quindi strumenti tecnologici che ereditiamo da esperienze anche di altri paesi esteri. Praticamente nulla, solo poche migliaia di euro, a tutto il tema che va di pari passo con gli strumenti che dobbiamo mettere in campo per una maggiore sicurezza - poi vedremo quali, secondo noi, dovrebbero essere ma non è equilibrato, è completamente sperequato rispetto ai capitoli inseriti nella delibera sulla sicurezza integrata. Ma assolutamente lasciatemi dire, inadeguato, perché oggi non vediamo stanziamenti di risorse e atti concreti che li vanno a mettere in atto.
Mi riferisco, in particolare, a tutto il tema dell'inclusione sociale, al tema dei progetti legati alla rigenerazione urbana, che è uno di quei temi da sviluppare e da sostenere il più possibile, proprio perché riguarda la rigenerazione di aree del territorio degradate e vanno quindi a garantire più sicurezza. Non ci sono risorse, non ci sono progetti definiti sul tema culturale, quindi l'inclusione di progetti culturali che hanno una funzione importante legata allo sviluppo di un contesto sociale più sicuro e di coesione sociale.
Non ci sono tematiche sviluppate in modo adeguato sul tema dell'inclusione sociale. Sul tema delle forze di polizia municipale, noi vediamo come modello più quello di destinare risorse a un grande piano di formazione degli operatori più che all'acquisto delle body cam. Nel senso che la sicurezza non si fa solo e sempre inserendo delle telecamere e tanti "occhi elettronici che nel corso degli anni sono stati inseriti in modo progressivo nei punti più sensibili delle nostre città. La sicurezza si fa anche attraverso un grande piano di formazione del nostro corpo di polizia municipale, affinché sia quanto più aggiornato nella gestione delle situazioni di scontro con eventuali cittadini, per arrivare a una soluzione e all'applicazione delle norme in modo da evitare lo scontro.
Tra l'altro, il corpo dei vigili urbani e della polizia locale ha subito negli ultimi anni una riduzione dell'attività formativa. Noi avremmo investito molte più risorse proprio su quest'aspetto, come sul tema del controllo di vicinato, inserito con qualche risorsa legata alla sua strutturazione. Noi lo guardiamo con un po' di perplessità e di preoccupazione, perché riteniamo che sia uno strumento da regolare con molta attenzione. In questa delibera non ravvisiamo adeguate caratteristiche, quindi lo consideriamo uno strumento da espungere dal documento.
Sostanzialmente, in questi dieci minuti in cui illustrerò la posizione del Partito Democratico - ma interverranno altri colleghi su temi più specifici posso dire che questo progetto di sicurezza noi l'avremmo costruito totalmente al rovescio, non perché riteniamo che non ci sia bisogno di un intervento su quest'ambito, ma perché l'avremmo costruito su priorità diverse, su progetti più legati all'integrazione sociale, alla rigenerazione urbana e al tema culturale, su progetti legati alla formazione degli operatori della polizia municipale. Non avremmo trattato il tema del controllo di vicinato. Riteniamo positive le risorse dedicate alle telecamere sui taxi, misura che si attende ormai da molti mesi, così come vanno bene le risorse stanziate per il pagamento degli straordinari del corpo di polizia.
In quest'ambito è evidente il diverso approccio che c'è tra centrodestra e centrosinistra su un tema così sensibile, che è all'attenzione delle forze politiche, sul quale dobbiamo intervenire e fare delle riflessioni, ma che noi avremmo affrontato in modo completamente diverso, anche in termini di stanziamento delle risorse.
Sulla delibera vediamo molte criticità e molti aspetti da correggere che abbiamo provato a inserire - al riguardo, ringrazio il collega Grimaldi che si è poi fatto promotore degli emendamenti - attraverso gli emendamenti presentati (mi sembra che siano sette) sui temi specifici che ho accennato in questa relazione introduttiva.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Presidente, forse c'ero prima io.



PRESIDENTE

Scusate, stavo ascoltando l'intervento del collega Gallo mentre annunciavate le sottoscrizioni. Mi sono confuso io.
Scusi, Consigliere Grimaldi, c'era prima la Consigliera Frediani.



GRIMALDI Marco

Solo per regolarmi, c'è prima la collega Frediani, poi Valle e Disabato. Mi precedono questi tre colleghi.



PRESIDENTE

Sì, i colleghi Frediani, Disabato e Valle.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Mi scusi, ma ero già pronta.



DISABATO Sarah

Io, in realtà, non sono prenotata, Presidente.



PRESIDENTE

La richiesta d'intervento era del Consigliere Gallo, seguita da quella della Consigliera Frediani. Lei chiedeva la sottoscrizione. Anche il Consigliere Valle chiedeva la parola.
Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Sono certa che anche altri colleghi vorranno intervenire in questa discussione, perché l'Assessore, durante la sua illustrazione, è stato d'ispirazione, quindi sono certa che da qui alle ore 20 ci saranno numerosi interventi per commentarla.
Io, purtroppo, non ho come dote naturale la diplomazia che il Presidente Gallo riesce sempre a esibire, motivo per cui si rivela un attimo Capogruppo. Io, invece, non riesco a non dire che ho trovato il comportamento dell'Assessore veramente poco rispettoso nei confronti del Consiglio. Tra l'altro, credo che non abbia compiuto neanche un'azione particolarmente intelligente dal punto di vista del suo risultato, perch avendo letto gran parte dell'allegato A, ha sprecato del tempo, e noi adesso gli porremo un sacco di domande per riuscire a comprendere quale sia la ratio politica dietro il provvedimento. Magari, avrebbe potuto chiarire meglio le sue decisioni anziché leggere un documento che, peraltro, tutti noi avevamo già letto. Grazie al suo atteggiamento, credo che la discussione si protrarrà per molto tempo. Temo, quindi, che il suo obiettivo di approvare il provvedimento in questa seduta si allontani.
Magari è solo una mia impressione, ma l'ho trovato un atteggiamento poco rispettoso nei confronti del Consiglio regionale; atteggiamento che, tra l'altro, non mi stupisce, perché non è la prima volta che l'Assessore lo esibisce.
Tornando al provvedimento, vorrei capire alcuni passaggi e alcuni punti auspicando che l'Assessore possa chiarirmeli al termine di tutti gli interventi dei colleghi che si stanno via via prenotando. Innanzitutto vorrei capire che cosa intende, a pagina quattro, quando si parla dell'assegnazione di specifiche onorificenze agli operatori di polizia municipale coinvolti nelle attività messe in atto per fronteggiare l'emergenza COVID. Credo che la gran parte degli operatori di polizia municipale, nelle città ma soprattutto nei piccoli Comuni, dedichi gran parte del suo tempo a monitorare la situazione sul territorio, compreso il rispetto della normativa e delle limitazioni imposte dalla diffusione del COVID. Vorrei capire, quindi, che cosa s'intende con "coinvolti in queste occasioni". Perché potrei immaginare, magari, un'onorificenza, però, anche in quel caso, di che tipo? In che modo? Insomma, di cosa stiamo parlando? Perché "coinvolti" io credo che lo siano un pochino tutti. Vorrei, insomma, che mi chiarisse meglio questo passaggio.
Questa, tra l'altro, mi sembra anche un'occasione per andare ad approfondire tutte le parti del documento che non siamo riusciti a leggere tutti insieme con l'Assessore nell'aula virtuale.
Ho visto che si parla di telecamere, si parla di strutture, si parla di importanti vie di comunicazione, di strutture turistiche, stazioni ferroviari, ospedali. Vorrei capire perché sono incluse le strutture turistiche. Questa è una mia curiosità, ma vorrei capire per quale motivo si siano inclusi, tra i vari edifici, proprio le strutture turistiche e non altri tipi di edifici, ad esempio le residenze universitarie. È una mia curiosità, ma giusto per fare un paragone con altre strutture che potevano essere incluse, non che io voglia mettere le telecamere nelle residenze universitarie.
Sui controlli di vicinato, vorrei soltanto chiedere all'Assessore per quale motivo li abbiamo inseriti tra gli interventi per l'inclusione sociale. Non riesco a comprendere il nesso, perché per inclusione sociale io intendo altri tipi d'intervento, magari quelli che vanno a intervenire su alcune aree particolarmente complesse delle nostre città, su alcune marginalità cercando di intervenire a livello di prevenzione. Ma francamente vedere questo tipo d'intervento, quindi il controllo di vicinato, come inclusione sociale, mi sembra un po' bizzarro e non riesco a comprenderlo, oltre a non essere in generale d'accordo sul tipo d'intervento.
Tra l'altro, mi ricollego sempre al tema del controllo di vicinato, perch in un certo passaggio dell'allegato si dice che si destinerà una somma per consentire di dotare i coordinatori dei gruppi dei controlli di vicinato di dotazioni tecnologiche. Vorrei capire che cosa s'intende, cioè di che tipo di dotazioni tecnologiche hanno bisogno i coordinatori dei gruppi che effettuano il controllo di vicinato? Intanto il controllo di vicinato dovrebbe essere un qualcosa per cui la comunità vigila su sé stessa, quindi che consentono alle persone che vivono vicino a me di avere un occhio in più rispetto alla situazione e alla sicurezza nel nostro territorio. Qui il sospetto è che si abbiano in mente - anche se l'Assessore ha allontanato questo sospetto in Commissione - le ronde e gruppi di cittadini che si organizzano, quindi una partecipazione un pochino più attiva rispetto a quello che intendiamo noi come controllo di vicinato.
Inoltre, mi sembra che manchi completamente l'attenzione alle donne, perch non c'è nessun tipo d'intervento che abbia un occhio di riguardo in tal senso. Banalmente, negli anni passati abbiamo parlato anche solo dei parcheggi e, quindi, della possibilità di dedicare parcheggi in luoghi più illuminati o più vicini alle uscite. Anche solo nei centri commerciali ci sono stati diversi provvedimenti anche in questo senso e più volte se n'è discusso. Di conseguenza, non capisco per quale motivo non ci sia questo tipo di attenzione, per cercare di intervenire, visto che abbiamo delle risorse a disposizione. Vorrei cercare di capire se ci sia qualche modalità utile per garantire una sicurezza a coloro (anche agli anziani) che sono più soggetti ad attacchi di violenza o, comunque, a esposizione a pericoli soprattutto nelle grandi città.
Ho sottoscritto tutti gli emendamenti del collega Grimaldi, ne abbiamo anche parlato e ci siamo confrontati prima. Credo che, nonostante questo provvedimento sia passato con il parere favorevole, presenti delle grandi criticità. Mi riferisco anche all'utilizzo delle telecamere, alla dotazione alla polizia locale delle telecamere, mentre, come diceva il Consigliere Gallo, trovo utile il fatto di sostenere la sicurezza dei tassisti o comunque, anche di altri lavoratori che sono spesso oggetto di aggressioni.
Penso anche gli autisti dei mezzi pubblici, perché anch'essi, purtroppo molto spesso si confrontano con un tipo di popolazione, soprattutto notturna, che non garantisce e non consente di svolgere serenamente il loro lavoro.
Ho concluso, ma chiedo solo all'Assessore se, al termine degli interventi dei colleghi - non so se riuscirà questa sera o nella prossima seduta.



(Audio mancante o non comprensibile)



FREDIANI Francesca

In particolare il primo che ho citato, perché credo che sia buttata un po' lì il fatto di dire "diamo un'onorificenza". Va chiarito il modo e va chiarito di che cosa stiamo parlando, perché, messa così, sembra un'iniziativa un po' generica che lascia il tempo che trova.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi e, successivamente, i Consiglieri Sarno e Valle.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

I temi di oggi sono talmente complessi e talmente delicati che credo avrebbero avuto bisogno di un altro percorso. Io l'avevo suggerito nella Conferenza dei Capigruppo, ma purtroppo, come il solito, la fretta, le urgenze e, tra l'altro, anche le vostre richieste, portano poi a questo tipo di atteggiamento. E devo dire che, ogni volta che c'è una prova di responsabilità da parte delle opposizioni, veniamo ripagati da un atteggiamento che ritengo davvero indecente da parte della Giunta, rispetto non tanto alle sue prerogative, ma nei confronti di quest'Aula.
Come potete immaginare, avremmo potuto fare un doppio ostruzionismo, prima in Commissione e poi in Aula. Non abbiamo fatto questo, volevamo intervenire nel merito e anche gli emendamenti sono tutti nel merito.
Invece, ci ritroviamo davanti ad un'illustrazione che, di fatto, ci rilegge quattro delle undici pagine di cui dobbiamo parlare.
Vorrei entrare nel merito, perché non voglio fermarmi neanche un istante sull'atteggiamento di scherno dell'Assessore Ricca. Tanto abbiamo capito il punto e mi dispiace perché, tutto sommato, almeno potrebbe tirar fuori la sua parte più vera, visto che, in realtà, dietro quell'atteggiamento infantile, c'è molto della sua gioventù. Ci mancava solo Demolition Man per il resto c'è un po' tutto l'armamentario dei sogni della gioventù securitaria del nostro caro Assessore: le telecamere precognitive alla Minority Report, le ronde padane in stile prima Lega, le body cam delle serie TV americane.
Presidente, non mi fa tanto paura il ritorno della famosa discussione sui gruppi di controllo del vicinato, ma m'impressiona l'assenza di discussione, davvero, su questo tema per niente risolto e neanche trattato.
Almeno che qualcuno lo rivendichi, perché vi chiediamo, ovviamente, non solo di sopprimere e di eliminare da quella deliberazione cose come il formare i "capizona" che facciano da interfaccia alle Forze dell'ordine, ma vi chiediamo almeno di argomentarle, perché non è con un volto simpatico e nello scherno che si possono affrontare temi assai complessi, di cui non avete voluto discutere.
Penso che il tema delle telecamere sia sicuramente una frontiera importante e, per tanti versi, alcune delle innovazioni delle grandi città passano da quelle telecamere, ormai a ogni metro. Inoltre, c'è il tema della privacy soprattutto quando parliamo della cosiddetta intelligenza artificiale degli algoritmi e di quello che è il riconoscimento facciale delle persone soprattutto se non stiamo parlando di eventi già avvenuti.
Quando scherzo sul tema Minority Report, scherzo con un sorriso amaro perché tutte le associazioni che si occupano della tutela dei diritti del web e del digitale spiegano che gli algoritmi decisionali usati in materia di giustizia e di previsione del crimine presentano molti di quei noti problemi di discriminazione, cioè interessano spesso i soggetti più fragili e, guarda caso, questa discussione negli Stati Uniti mette al centro proprio quel pregiudizio sui soggetti di colore, sui migranti, sulle persone con più alta problematicità di emarginazione.
Dico questo perché davvero tutto mi sarei aspettato, meno che trattare temi così delicati in un clima di questi giorni davvero così terribile, con il coprifuoco e la quarantena cui siamo costretti. Speriamo di vincere in questa battaglia al più presto e tanto ci sarebbe già bastato, ma agli scenari da guerra, con le ronde di vicinato, le telecamere con il controllo sociale nei luoghi privati e con il coprifuoco del "Ministero della paura" noi rispondiamo con la speranza di poterci riappropriare degli spazi pubblici, in piena libertà e al più presto, come diceva la Consigliera Frediani: il tema della ricucitura, il tema dell'innesto sociale e cioè di tutte quelle misure in cui il controllo di vicinato non c'entra proprio niente.
Noi volevamo contrapporre in una discussione nel merito, nel merito dei dati delle problematicità più alte di questo territorio, perché non abbiamo sentito nemmeno un dato sull'aumento di alcuni reati, non abbiamo sentito neanche un pensiero su ciò che, di fatto, ci rende più vulnerabili, cioè che la gran parte degli atti violenti verso le persone avvengono davvero nei luoghi privati, non nei sottoscala, non nei centri commerciali o nelle vie di struscio o dedicate al turismo.
Lo dico perché in questa riflessione, quando si parla di mettere soldi nella prevenzione e nell'educazione, capisco che siate affascinati dall'armamentario retorico dei conservatori americani, ma noi abbiamo altri problemi e ne abbiamo di grandissimi in termini di formazione, per esempio di noi uomini, soprattutto anche in tema di genere, se pensiamo a quello che si continua a vedere sui giornali e anche su un certo tipo di.



(Audio mancante o non comprensibile)



GRIMALDI Marco

Ecco, noi avremmo voglia di una discussione sul tema della sicurezza, ma anche su nuove frontiere.
Quando continuiamo a leggere che "quell'uomo è stato mosso dal rancore" "quella donna aveva scelto un altro" o "il sogno spezzato di una famiglia" voi lo sapete che la gran parte di quelle violenze non sono lì fuori, qui fuori al buio? Certo che l'illuminazione è importante, certo che il presidio pubblico è importante, certo che ogni mezzo di trasporto notturno ogni locale aperto è la nostra risposta alternativa alle vostre ronde padane! Noi siamo d'accordo sulla riappropriazione dello spazio pubblico, ma vorremmo che ogni tanto v'interrogaste anche su quegli spazi privati e sull'educazione all'altro, sull'educazione di genere e sulla disposizione all'ascolto, perché il cosiddetto "patriarcato" esiste un pezzettino in ognuno di noi e la retorica del vicino buono "ah, sembrava veramente una persona onesta, un gran padre di famiglia" ci dovrebbe ricordare che quel pezzo di prepotenza, quel pezzo di sopraffazione verso un altro genere è insito in un pezzo d'istruzione, è insito in un pezzo di dibattito pubblico. A me sarebbe tanto piaciuto discutere con voi di quell'educazione sentimentale che manca in ogni vostra argomentazione securitaria. Per questo credo che avremo ancora tempo oggi - non so se ho finito i minuti a mia disposizione, Presidente - per discutere di.



(Audio mancante o non comprensibile)



GRIMALDI Marco

Vogliamo rimuovere dal costo economico di questo pacchetto la parte che non riteniamo utile, cioè non crediamo che sia utile finanziare associazioni e soggetti terzi per fare quella parte, ovviamente interessante, della narrazione di Ricca della cucitura di queste reti di vicinato, come se puntassimo tutto il dibattito su come devono cambiare le nostre polizie locali, su come deve cambiare anche il ruolo di quel vigile di quartiere che dovrebbe ritornare nel dibattito pubblico.
Spero che discuteremo, e non solo negli ultimi minuti di questa seduta, ma anche nella prossima seduta, di un altro tipo di calendario e anche di un altro tipo di prospettiva, a partire dal fatto che noi siamo qui per discutere, dibattere, consigliare ed emendare, ma siamo soprattutto qui per rispettare un mandato e anche voi, lo so benissimo, perché molte di queste cose sono nel vostro programma elettorale, però non è scritto da nessuna parte che voi dobbiate farlo deridendo e rendendo ridicola la discussione fra di noi, com'è stato fatto poc'anzi.
Prendete la parola, spiegateci perché avete messo certe priorità e non altre ed evitate di continuare a fuggire dal confronto. Sono altri i regimi che fanno queste cose. Visto che voi togliete sempre dallo scenario l'idea che questa destra ricordi altre destre, fatelo anche nel rispetto delle opposizioni e fatelo anche riprendendo la parola e dicendoci quali sono le vostre priorità.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie.
Qualche Consigliere della maggioranza vuole intervenire sull'ordine dei lavori? Prego, Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Avrei preferito intervenisse qualche collega. Comunque, poiché mi pare ci siano tre colleghi prenotati e sono le 19.38, non credo che riusciremo a votare, con tutti gli emendamenti arrivati (alcuni li ho caricati anch'io) oggi la PDCR, per cui, se i colleghi di maggioranza sono d'accordo, potremo chiudere la partita qua. Ovviamente anche l'opposizione, stando a quello che leggo in chat da Ravetti, mi sembra già orientata in questa direzione.



PRESIDENTE

Attualmente abbiamo iscritti a parlare i Consiglieri Sarno, Valle e Ravetti.



CANALIS Monica

Presidente, la maggioranza è presente o sono solo dei quadratini vuoti?



PRESIDENTE

C'è il Consigliere Bongioanni che rappresenta.



CANALIS Monica

Però chiederei di accendere le telecamere, visto che è una seduta.
Grazie.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Preioni.



PREIONI Alberto

La maggioranza è presentissima.
Il discorso è che, se la sospensione dei lavori serve per stemperare i rapporti, visto che è un Consiglio dove si è trovata ampia condivisione su diversi temi (si è scivolati poi in questa ultima fase) e trovare una quadra, compatibilmente con le opposizioni, se si hanno visioni diverse in merito alla sicurezza, ci mancherebbe, si può anche fare e decidere di finire qualche minuto dopo.
Se, invece, non serve, si può anche andare avanti.
Tutto qui.



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Non voglio mettere ordine nella maggioranza, ma vorrei capire: una parte della maggioranza chiede di chiudere prima e un'altra parte della maggioranza chiede di andare avanti? Noi le chiederemmo solo di rispettare le ore 20. Siccome abbiamo tanti temi da discutere su questa delibera, abbiamo dei colleghi che si sono prenotati, le chiederei di dare loro la parola e poi chiudiamo i lavori.
Nel frattempo, la maggioranza si metta d'accordo se andare avanti o andare indietro. Ce lo comunichi, ma esiste anche l'opposizione e dobbiamo essere tutti d'accordo. Noi le chiediamo di andare avanti fino alle ore 20, di darci la parola e poi di chiudere i lavori.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Dato che questa non è "Non è la RAI", do la parola al Consigliere Sarno.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
La battuta sul "non essere la RAI" evidentemente non è compresa, perché ho scritto in chat un riferimento, ma lascio stare.
Guardi, Presidente, ci sono due temi che vorrei sollecitare.



PRESIDENTE

Sono quelli che hanno qualche anno in più che se lo possono ricordare e possono sapere cos'è "Non è la RAI" di Boncompagni, per cui mi sono permesso.
Prego, Consigliere.



SARNO Diego

Ha fatto bene, ci mancherebbe, era per stemperare.
Ritorniamo subito seri e molto preoccupati, Presidente.
C'è un tema di metodo e un tema di contenuto.
Il tema di metodo è rivolto - tutti e due sono rivolti, ma principalmente ed esclusivamente il tema di metodo - all'Assessore Ricca.
Assessore, l'atteggiamento che lei ha avuto nel presentare, anzi, leggere le undici pagine, anzi, quattro o cinque pagine dell'allegato, dimostra quanto, in quest'anno e mezzo (lo dimostra plasticamente) la Giunta in particolar modo ha, come sempre, un atteggiamento verso il Consiglio come se fosse un orpello burocratico e fastidioso che dev'essere sopportato.
Il suo atteggiamento è irrispettoso verso i suoi colleghi. Lo dico con estrema chiarezza e fermezza e spero che l'Assessore sia presente e stia ascoltando.
Non è ancora, nel mio intervento, la questione di contenuto, ma è una questione di rispetto dei Consiglieri regionali, che sono qui a partecipare a una assise istituzionale pubblica. Il suo modo di presentare questa deliberazione, che crediamo che per lei e la sua maggioranza sia una deliberazione importante, è davvero irrispettoso e imbarazzante, lo dico da un punto di vista personale, come lo è anche da un punto di vista professionale che nessuno dei colleghi di maggioranza dica qualcosa rispetto a quest'atteggiamento, perché è irrispettoso non per le opposizioni o non solo per le opposizioni, ma anche per i Consiglieri della maggioranza.
Detto questo, arriviamo al contenuto. Il contenuto rimanda - ogni tanto questo tema ritorna e a me appassiona molto - a una differenza ideale e di atteggiamento tra la destra e la sinistra. Nel senso che quest'atteggiamento, e quindi l'idealità che deve avere una concretezza nella vita reale delle persone, ha una netta differenza e su questo si pu differenziare molto le parti, come saprete.



(Audio mancante o non comprensibile)



SARNO Diego

Mi ricordo, Presidente, credo nel lontano 2005-2006, di una campagna dell'allora Alleanza Nazionale e dell'allora Lega a Torino il cui slogan era "Più pantere, meno giungla". Quella campagna mediatica, che non portò a una vittoria della forza di destra nella Città di Torino, è una campagna che ben rappresenta la parzialità del vostro sistema di affrontare il tema della sicurezza. Ripeto, parzialità.
Certo, bisogna avere la capacità di assumere, come in questa delibera tutti gli strumenti tecnologici, e non solo, per il controllo del territorio e, quando serve, attuare anche la repressione. Ripeto, quando serve, ma, come sempre la destra attiva esclusivamente questa leva ed è una leva, se attivata parzialmente, sbagliata, perché vede una società che, da un punto di vista ideale, deve contemplare solo ed esclusivamente l'azione repressiva, l'azione della paura. Ecco perché questa delibera ci preoccupa molto.
Se va bene parzialmente un aumento della dotazione delle telecamere, si vede in questa delibera come, anche da un punto di vista economico, tutti gli altri aspetti sul tema della sicurezza sono di livello medio-basso. Se io metto le telecamere in un luogo e non penso che quel luogo debba avere una sicurezza integrata con altri soggetti ed enti che devono partecipare a quella sicurezza, semplicemente il problema si sposta, semplicemente il problema scompare magari da quel luogo, ma si sposta in un altro.
Certamente dobbiamo avere più telecamere, ma con alcune attenzioni - e su questo gli emendamenti da me sottoscritti rappresentano quell'attenzione perché non tutte le telecamere sono adeguate rispetto all'obiettivo perché dobbiamo avere la capacità, ad esempio, come diceva il Consigliere Grimaldi ma non solo, di aprire più locali notturni e non limitarli e di accendere più luci anche fisiche sui quartieri, per attuare, durante il giorno e durante la notte, una gestione collettiva del territorio, anche con soggetti della società civile. Così si contribuisce a risolvere il problema della sicurezza, altrimenti si dà un messaggio di repressione che è sbagliato in termini solo di esclusività della risposta al problema.
Mi scusi, Presidente, ma perché non pensare in questo senso ad aumentare i fondi di formazione per aumentare la qualità, ad esempio, dei vigili di prossimità? Il vigile di prossimità è uno strumento straordinario, inventato molti anni fa, e purtroppo ci sono pochi agenti di polizia municipale a sostenere quel progetto straordinario. I vigili di prossimità entrano proprio in quelle dinamiche di conflitto sociale tra le persone, ad esempio tra i vicini o ad esempio, all'interno dei nuclei familiari.
Perché non pensare a questo in termini di sostegno e di sicurezza integrata? Perché quell'elemento lì è un elemento che mette a regime, in sinergia tutti gli aspetti della sicurezza integrata e tutti gli aspetti sulla sicurezza.
Ribadisco, invece, che questa delibera ci preoccupa perché usa solo una leva del tema e non tutte.
Arriviamo alla questione del controllo di vicinato. Guardate, già da amministratore pubblico di un Comune di 50 mila abitanti vi dico che molti Comuni hanno provato a costruire questo sistema e molti stanno tornando indietro. Sapete perché? Perché il controllo di vicinato attiva un'esaltazione del singolo. Faccio l'esempio del mio Comune, Nichelino, che non ha utilizzato questo strumento, ma uno strumento informale simile. Una sera alcuni ragazzi erano all'interno di un giardino e una persona ha segnalato sui social network la presenza preoccupante di quelle persone.
Ebbene, la presenza preoccupante di quelle persone, in realtà, riguardava persone che passeggiavano con il proprio cane ma, poiché faceva freddo avevano il cappuccio, erano molti coperti ed erano stati scambiati per persone pericolose.
Capite che il controllo di vicinato, se non costruito intelligentemente e con le giuste attenzioni, magari differenziando tra quartieri residenziali con villette e quartieri con palazzi a molti piani - su questo c'è una grande differenza - può e rischia di essere pericoloso, perché concentra sull'io una funzione che, invece, è una funzione pubblica.
Mi rendo conto che questo serve al mondo di destra per soffiare sul fuoco della paura e del controllo rispetto al pericolo che è dietro la porta di tutti noi, ma è proprio concettualmente sbagliato. Ad esempio, ripeto molti Comuni, anche di centrosinistra, che hanno provato questo sistema stanno tornando indietro.
Capite, allora, che questa delibera ci preoccupa molto, ma avremo modo di discuterne nei prossimi Consigli in maniera approfondita.
Termino con questa considerazione: ci fa specie che questa delibera arrivi con così tanta urgenza, quando, sempre su un altro tema legato alla sicurezza, la vostra maggioranza ha bocciato nel bilancio degli interventi contro l'usura, peraltro con cifre più piccole.
Nel bilancio avete bocciato il tema dell'usura, che è materia di sicurezza integrata e di pericolo. L'avete bocciato, mentre ora vi presentate con una delibera di questa natura.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Valle; ne ha facoltà.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io partendo da una considerazione di metodo, perché mi pare che si stia ripercorrendo esattamente la stessa discussione che abbiamo fatto questa mattina. Cioè non ci si capacita di come questa maggioranza non si renda conto che, a volte, investire qualche minuto o qualche occasione per venire incontro alle richieste di chiarimento, di maggiori informazioni, di approfondimento delle opposizioni produca un effetto benefico sulla fluidità dei lavori dell'Aula. Perché l'unica arma che abbiamo noi per farci ascoltare, per pretendere informazioni considerazioni o approfondimenti, è ovviamente quella di rallentare i lavori: è l'unica arma che hanno in mano le opposizioni. Vi assicuro che non è gradevole neanche per noi, non ci piace troppo farlo e non è che abbiamo tutta questa voglia di ricominciare daccapo.
A fronte del fatto che si tratta di una delibera che abbiamo finito di esaminare soltanto ieri in Commissione e che oggi arriva in Aula, si richiede meramente di poterla illustrare a fronte di un numero veramente irrisorio di emendamenti (ben cinque o sei, o quattro, non so quanti ne abbiamo presentati!). Capite bene che, di fronte a queste richieste veramente "impazzite", il fatto che l'Assessore si sia limitato a una prona lettura di tutta la delibera non può far altro che inasprire le relazioni.
Ricordo che solo questa mattina l'Assessore Tronzano ha bocciato un emendamento, di cui riconosceva la bontà del contenuto, perché non era stato esaminato in Commissione.
Noi abbiamo concluso le Commissioni sull'assestamento quindici o venti giorni fa, e quest'emendamento è depositato da dieci giorni. Mica siamo saltati sui banchi per dirgli: "Come, Assessore? Lei ha avuto dieci giorni per approfondire l'emendamento, ma come mai non l'ha fatto? Svergognato!".
Noi stiamo discutendo di un provvedimento che abbiamo licenziato soltanto ieri in Commissione e che dobbiamo già votare oggi: le si chiede semplicemente di illustrarlo, ma per non perdere cinque minuti di tempo, si finisce poi per perdere tutta la seduta, come sta avvenendo oggi.
Dico queste cose per rendere più proficui questi lavori di Consiglio a beneficio di tutti. Perché magari il tempo che impiegheremo sarà lo stesso ma se lo impiegassimo per approfondire meglio le questioni, sarebbe sicuramente più interessante per noi, più interessante per voi e probabilmente, si migliorerebbe anche significativamente la qualità del nostro lavoro legislativo, perché potremmo anche recepire vicendevolmente alcune osservazioni e costruire dei maggiori livelli d'integrazione e di condivisione almeno su alcuni aspetti.
Detto questo, mi permetto ancora due considerazioni di merito sulla delibera, se non altro perché - lo hanno già ricordato i colleghi tradisce in alcune sue parti un'impostazione o una visione del problema sicurezza monotematica e monodirezionale, cioè soltanto dal punto di vista di un'azione di repressione, di controllo, di controllo pervasivo anche dello spazio pubblico e della privacy delle persone, d'impiego di strumenti come le videoregistrazioni, l'analisi di queste attraverso software d'intelligenza artificiale. Insomma, un approccio che vede nella devianza soltanto un fenomeno da reprimere e non, invece, un fenomeno che è indice di un disagio più profondo, di cui la politica dovrebbe farsi carico e affrontare attraverso ben altri strumenti; strumenti che, probabilmente potrebbero anche vedere impiegare più proficuamente le risorse che invece stiamo destinando a quest'approccio.
E anche all'interno di quest'approccio securitario fa specie che gli strumenti più interessanti, a nostro giudizio, risultino poi essere quelli sacrificati.
Pongo un esempio su tutti: mi fa sorridere che si possa pensare a 800 mila euro per acquistare delle body cam da posizionare sulle tute o sugli equipaggiamenti delle polizie municipali e poi, per la formazione di quello stesso personale, si riesca a destinare la miserevole cifra di 100 mila euro, che sarà assolutamente insufficiente. Ci sono diverse occasioni peraltro anche relativamente alla normativa regionale, su cui la polizia municipale non è in grado di intervenire con efficacia per farla rispettare adeguatamente, perché mancano i momenti di formazione (molto spesso, gli Enti locali da soli non riescono a garantirla). Lo dico anche a tutela della nostra produzione legislativa.
Ebbene, a fronte della rincorsa al dispositivo più hi-tech e anche più notiziabile - perché, poi, di questo si tratta, cioè più interessante da annunciare sul giornale - non riusciamo a trovare delle risorse per la formazione e possiamo investire una cifra miserabile come 100 mila euro.
Anche rispetto al coinvolgimento della società civile (mi riferisco al controllo di vicinato) laddove si parla del ruolo del cosiddetto "coordinatore" di questo gruppo, che è un ruolo di delicatezza estrema perché dal coordinare un'azione civica spontanea e positiva di controllo del territorio al farsi ciascuno "sceriffo" del proprio quartiere il passo è veramente molto breve! - fa sorridere che per la formazione di queste persone individuiamo ben 20 mila euro. Capite bene che, persino all'interno dei rimedi legati alla sicurezza, non si riesce a investire su quegli strumenti che poi sono quelli oggettivamente più utili.
Chiedete a qualunque Sindaco, di qualunque Comune, grande o piccolo che sia, se preferirebbe averne uno, due, dieci o cento body cam da far indossare ai poliziotti, o se preferirebbe qualche ora in più di formazione da destinare ai vigili o alla polizia municipale per aggiornamenti sulla normativa e sulle modalità di approccio psicologico e di comunicazione verbale e non verbale, e quant'altro. Qualunque Sindaco vi risponderà che è la formazione l'esigenza vera.
Ecco che, alla luce di questo quadro, il giudizio su questa delibera presenta notevoli perplessità, pur riconoscendo che esprime un'importante esigenza che proviene dal territorio, che non possiamo né negare n sottovalutare. Però le risposte non ci sembrano all'altezza delle esigenze che raccogliamo e anche l'investimento ci sembra paradossalmente modesto in quanto carente degli aspetti che, invece, vediamo profondamente trascurati.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni sull'ordine dei lavori; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

No, volevo intervenire sul provvedimento.



PRESIDENTE

Essendo arrivati alle ore 20, sospendiamo l'esame del provvedimento per riaggiornarlo la prossima settimana. Martedì prossimo ci sarà la seduta del Consiglio regionale e sono iscritti a intervenire, prima di altri, i Consiglieri Ravetti e Preioni.
Buona serata e buon lavoro a tutti.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 20.00)



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