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Dettaglio seduta n.1 del 01/07/19 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


SALIZZONI MAURO



(La seduta inizia alle ore 14.36)



PRESIDENTE

Colleghe Consigliere, colleghi Consiglieri, vi informo che, ai sensi dell'articolo 20, comma 3, dello Statuto, la Presidenza provvisoria della prima seduta del Consiglio regionale è assunta dal Consigliere più anziano eletto nella consultazione elettorale del 26 maggio 2019, mentre, in quanto Consiglieri più giovani di età, svolgono il compito di Segretari provvisori del Consiglio Disabato Sarah e Sacco Sean.
Prima di procedere all'esame dell'o.d.g., voglio rivolgere i saluti anzitutto al Presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, e alla Giunta. Al Presidente auguro un proficuo lavoro, in collaborazione con i colleghi Consiglieri e Consigliere, nell'interesse della popolazione del Piemonte. Un saluto anche ai cittadini e alle autorità che in questa giornata ci onorano della loro presenza.
Dichiaro formalmente aperta la prima seduta dell'XI legislatura.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g., "Comunicazioni del Presidente provvisorio in ordine all'insediamento del nuovo Consiglio regionale", comunico che con decreto n. 43 del 14 giugno 2019, il Presidente della Giunta ha nominato i componenti della Giunta regionale.
Ai sensi dell'articolo 15, penultimo comma, della legge 17 febbraio 1968 n. 108, do atto che tra il 5 e il 10 giugno 2019 l'Ufficio Centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello di Torino e gli Uffici Centrali circoscrizionali presso i Tribunali delle Province del Piemonte hanno proclamato il Presidente della Giunta regionale e i componenti il Consiglio regionale. Vi informo altresì che i relativi verbali sono stati depositati il 14 giugno 2019 e sono a disposizione presso la Segreteria del Consiglio regionale.
Da tali verbali risulta che in data 6 giugno 2019 è stato proclamato eletto Presidente della Giunta regionale Alberto Cirio, della lista regionale "Cirio Presidente", e che sono stati proclamati eletti nella lista regionale i seguenti Consiglieri e Consigliere regionali: Biletta Alessandra Hilda Francesca, Cane Andrea, Chiorino Elena, Marrone Maurizio Raffaello Vincenzo, Mosca Michele, Nicotra Letizia Giovanna, Preioni Alberto, Riva Vercellotti Carlo, Stecco Alessandro e Zambaia Sara.
È stato proclamato eletto Consigliere regionale, ai sensi dell'articolo 5 comma 1, della legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1, il candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, della lista regionale "Sì Chiamparino Presidente", che ha conseguito un numero di voti immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente.
Sono stati proclamati eletti Consigliere e Consiglieri regionali nelle otto circoscrizioni del Piemonte i signori: nella Circoscrizione di Alessandria: Poggio Giovanni Battista detto Daniele, Protopapa Marco, Ravetti Domenico, Sacco Sean nella Circoscrizione di Asti: Carosso Fabio nella Circoscrizione di Biella: Mosca Michele nella Circoscrizione di Cuneo: Bongioanni Paolo, Demarchi Paolo, Graglia Francesco, Icardi Luigi Genesio, Marello Maurizio, Martinetti Ivano nella Circoscrizione di Novara: Lanzo Riccardo, Perugini Federico, Rossi Domenico nella Circoscrizione di Torino: Allasia Stefano, Avetta Alberto, Bertola Giorgio, Canalis Monica, Cerutti Andrea, Chiamparino Sergio, Disabato Sarah, Frediani Francesca, Fava Mauro, Gallo Raffaele, Gavazza Gianluca Giaccone Mario, Grimaldi Marco, Leone Claudio, Magliano Silvio, Marin Valter, Ricca Fabrizio, Ruzzola Paolo, Rosso Roberto, Salizzoni Mauro Sarno Diego, Tronzano Andrea, Valle Daniele nella Circoscrizione Verbano Cusio Ossola: Preioni Alberto nella Circoscrizione di Vercelli: Dago Angelo.
Invito i Consiglieri Segretari provvisori Sean Sacco e Sarah Disabato a prendere posto al banco della Presidenza.
Propongo, pertanto, che la Consigliera Segretaria provvisoria Sarah Disabato proceda all'appello nominale e invito ciascuna Consigliera e ciascun Consigliere a rispondere "Presente", ricordando che l'appello è necessario per la determinazione della validità di questa seduta.
Prego, Consigliera Disabato.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Disabato effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti n. 49 Consigliere e Consiglieri regionali eletti.
Pertanto, dichiaro valida la seduta.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Presa d'atto delle opzioni ed eventuali deliberazioni relative a dimissioni e surrogazioni


PRESIDENTE

Esaminiamo il punto 2) all'o.d.g., inerente a "Presa d'atto delle opzioni ed eventuali deliberazioni relative a dimissioni e surrogazioni" Procediamo con l'esame della proposta di deliberazione inerente a "Surrogazione del Consigliere Michele Mosca, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108".
Comunico che, ai sensi del comma 4 dell'articolo 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, il Consigliere Michele Mosca, proclamato eletto nella Lista regionale "Cirio Presidente" e nella Circoscrizione di Biella nella lista "Lega Salvini Piemonte", ha comunicato con lettera del 12 giugno 2019, protocollo n. 12320 del 17 giugno 2019, di voler optare per il seggio della lista regionale "Cirio Presidente".
Occorre pertanto procedere, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, alla surroga del Consigliere nella Circoscrizione di Biella.
Ai sensi del citato articolo, "il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto. La stessa norma si osserva anche nel caso di sostituzione del Consigliere proclamato a seguito dell'attribuzione fatta dall'Ufficio centrale regionale".
Preso atto dell'opzione del Consigliere Michele Mosca, sulla scorta del verbale dell'Ufficio Centrale Circoscrizionale presso il Tribunale di Biella, risulta che, nella Circoscrizione elettorale di Biella, nella Lista "Lega Salvini Piemonte", all'ultimo eletto segue immediatamente la signora Chiara Caucino, alla quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
Pongo quindi in votazione, in modo palese, la proposta che al Consigliere Michele Mosca subentri la signora Chiara Caucino.
Informo che si procede alla votazione elettronica. Al tal fine, è necessario aprire il portello che avete sulla vostra destra e premere il tasto "presente" e quindi il tasto che recepisce il voto. Premendo "sì" ci si esprime favorevolmente al subentro della Consigliera Chiara Caucino.
È aperta la votazione.
Non funzionando la mia postazione, dichiaro per il verbale che il mio voto è favorevole.
In esito alla votazione effettuata, proclamo eletta Consigliera regionale la signora Chiara Caucino e la invito a prendere posto in aula qualora si trovi nelle vicinanze.



(La neo eletta Consigliera Chiara Caucino prende posto in aula)



PRESIDENTE

Proseguiamo ora con l'esame della proposta di deliberazione inerente a "Surrogazione del Consigliere Alberto Preioni, ai sensi dell'articolo 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 10".
Comunico che, ai sensi del comma 4 dell'articolo 4 del Regolamento interno del Consiglio regionale, il Consigliere Alberto Preioni, proclamato eletto nella Lista regionale "Cirio Presidente" e nella Circoscrizione Verbano Cusio Ossola nella lista "Lega Salvini Piemonte", ha comunicato con lettera del 17 giugno 2019, protocollo n. 12319, di voler optare per il seggio della lista circoscrizionale del Verbano Cusio Ossola "Lega Salvini Piemonte" .
Ai sensi dell'articolo 16, comma 3, della legge 17 febbraio 1968, n. 108 come modificato dall'articolo 3 della legge 23 febbraio 1995, n. 43, "nel caso in cui si renda necessaria, per qualsiasi causa, la sostituzione di un Consigliere proclamato eletto nella lista regionale, il seggio è attribuito al primo dei candidati non eletti inclusi nella lista regionale e, qualora questa abbia esaurito i propri candidati, al Gruppo di liste contrassegnate dallo stesso contrassegno secondo la graduatoria di cui al quindicesimo comma dell'articolo 15 della citata legge".
A tal fine, l'Ufficio centrale regionale compila un'apposita graduatoria riportata nel verbale delle operazioni dell'Ufficio.
Poiché la lista regionale ha esaurito i propri candidati, dalla suddetta graduatoria risulta che il seggio va attribuito al Gruppo di liste aventi il contrassegno "Lega Salvini Piemonte".
Il seggio spettante al Gruppo di liste viene quindi attribuito alle rispettive liste nelle singole Circoscrizioni, seguendo la graduatoria compilata dall'Ufficio centrale regionale per l'assegnazione dei seggi residui con il sistema dei resti (articolo 15, comma 10, della legge 108/1968 e successive modifiche).
Da tale graduatoria risulta che il seggio è attribuito alla lista "Lega Salvini Piemonte", nella Circoscrizione di Cuneo.
Dal verbale dell'Ufficio centrale circoscrizionale di Cuneo risulta che al Consigliere ultimo eletto nella lista "Lega Salvini Piemonte" segue immediatamente il signor Matteo Gagliasso, al quale deve essere pertanto attribuito il seggio resosi vacante.
Pongo in votazione in modo palese la proposta che al Consigliere Alberto Preioni subentri il signor Matteo Gagliasso.
In esito alla votazione effettuata, proclamo eletto Consigliere regionale il signor Matteo Gagliasso e lo invito a prendere posto in aula, qualora si trovi nelle vicinanze.
Ricordo che l'articolo 17 della legge n. 108/1968 prevede che al Consiglio regionale è riservata la convalida dell'elezione dei propri componenti secondo le norme del Regolamento interno. A tal fine, l'articolo 18 del Regolamento interno stabilisce che l'esame delle condizioni di ciascuno dei Consiglieri eletti sia effettuato dalla Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e l'insindacabilità, la quale proporrà successivamente al Consiglio regionale l'adozione dei provvedimenti conseguenti.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e all'articolo 5 del Regolamento


PRESIDENTE

Elezione del Presidente del Consiglio regionale



PRESIDENTE

Elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale



PRESIDENTE

Elezione dei Consiglieri Segretari



PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Adempimenti di cui agli articoli 20 e 22 dello Statuto e all'articolo 5 del Regolamento: elezione del Presidente del Consiglio regionale; elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale; elezione dei Consiglieri Segretari".
Procedo alla lettura dei seguenti articoli: Articolo 22 dello Statuto: "L'Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, da due Vicepresidenti e da tre Segretari.
L'Ufficio di Presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze.
L'elezione del Presidente del Consiglio regionale ha luogo a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il più anziano di età.
Alla elezione dei Vicepresidenti e dei Segretari si procede con votazioni separate e ciascun Consigliere vota a scrutinio segreto con le modalità stabilite dal Regolamento.
L'Ufficio di Presidenza resta in carica trenta mesi e i suoi componenti sono rieleggibili. Il rinnovo alla scadenza prevista dallo Statuto investe l'intero Ufficio".
Articolo 5, commi 1, 2 e 3 del Regolamento: "Il Consiglio, come suo primo atto, procede all'elezione dell'Ufficio di Presidenza. L'Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente, da due Vicepresidenti e da tre Consiglieri Segretari, tenendo conto di quanto previsto dall'articolo 13 dello Statuto. Uno dei Vicepresidenti e un Consigliere Segretario devono essere espressi dalle minoranze. La riserva di posti alle minoranze deve comunque essere rispettata nel corso del mandato dell'Ufficio di Presidenza".
Articolo 13 dello Statuto: "La Regione garantisce le pari opportunità tra donne e uomini e opera per rimuovere, con apposite leggi e provvedimenti, ogni ostacolo che impedisce la piena parità nella vita sociale, politica, culturale ed economica.
La legge assicura uguali condizioni di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive, nonché negli enti, negli organi e in tutti gli incarichi di nomina del Consiglio e della Giunta regionale".
Invito quindi i rappresentanti delle forze politiche che lo ritengano a intervenire per indicare i candidati alla carica di Presidente, di Vicepresidente e di Segretario in seno all'Ufficio di Presidenza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; ne ha facoltà.



RAVETTI Domenico

Grazie, Presidente.
Candidiamo alla carica di Vicepresidente il collega Mauro Salizzoni.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Il Movimento 5 Stelle indica per la candidatura a Segretario il collega Giorgio Bertola.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie, Presidente.
Si indica come Presidente il collega Stefano Allasia, come Vicepresidente il collega Francesco Graglia e come Segretari i colleghi Michele Mosca e Gianluca Gavazza.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi al riguardo, dichiaro chiusa la discussione.
Procedo ora alla prima votazione, riservata all'elezione del Presidente del Consiglio. Ricordo che l'articolo 5, comma 4, del Regolamento recita: "L'elezione del Presidente del Consiglio ha luogo a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. Se nessun candidato ottiene tale maggioranza, si procede ad una votazione di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il più anziano di età".
La maggioranza richiesta è quindi di 26 componenti.
Chiedo alla Consigliera Segretaria provvisoria, Sarah Disabato, di effettuare l'appello nominale per tale votazione.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Disabato effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e procedo, coadiuvato dai Consiglieri segretari provvisori, allo spoglio delle schede.



(Il Presidente provvisorio Salizzoni, coadiuvato dalla Consigliera Segretaria provvisoria Disabato e dal Consigliere Segretario provvisorio Sacco, procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti 51 Consiglieri Votanti 51 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Allasia 33 Schede bianche 15 Schede nulle 3 Proclamo quindi eletto Presidente del Consiglio regionale il Consigliere Allasia, che ha riportato 33 voti.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Procediamo con l'elezione dei Vicepresidenti del Consiglio regionale.
Comunico che, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del Regolamento, ciascun Consigliere e Consigliera può votare un solo nome e che, ai sensi del comma 7, sono eletti Vicepresidenti i Consiglieri o le Consigliere che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento, secondo del Regolamento secondo cui uno dei Vicepresidenti deve essere espresso dalle minoranze.
Invito la Consigliera Segretaria provvisoria Sarah Disabato a effettuare l'appello nominale per la votazione.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Disabato effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione.
Sempre coadiuvato dai Consiglieri segretari provvisori, procedo allo spoglio delle schede.



(Il Presidente provvisorio Salizzoni, coadiuvato dalla Consigliera Segretaria provvisoria Disabato e dal Consigliere Segretario provvisorio Sacco, procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti 51 Consiglieri Votanti 51 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Graglia 31 Salizzoni 18 Schede bianche 2 Schede nulle 0 Hanno partecipato tutti i Consiglieri.
Proclamo quindi eletti Vicepresidenti del Consiglio regionale i Consiglieri Graglia e Salizzoni, che hanno riportato il maggior numero di voti, uno dei quali in rappresentanza delle minoranze.
Proseguiamo quindi con la votazione per l'elezione dei Consiglieri Segretari.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 5, comma 6, ciascun Consigliere e Consigliera può votare per non più di due candidati e, ai sensi del comma 7, sono eletti Segretari i Consiglieri e le Consigliere che hanno ottenuto il maggior numero di voti, tenuto conto di quanto previsto al comma 3 dell'articolo 5 del Regolamento, secondo il quale un Consigliere Segretario deve essere espresso dalle minoranze.
La Consigliera Segretaria provvisoria Sarah Disabato effettuerà l'appello nominale per la votazione.



(La Consigliera Segretaria provvisoria Disabato effettua l'appello nominale)



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la votazione e provvedo, sempre coadiuvato dai Consiglieri Segretari provvisori, allo spoglio delle schede



(Il Presidente provvisorio Salizzoni, coadiuvato dalla Consigliera Segretaria provvisoria Disabato e dal Consigliere Segretario provvisorio Sacco, procede allo spoglio delle schede)



PRESIDENTE

Il risultato della votazione è il seguente: Presenti 51 Consiglieri Votanti 51 Consiglieri Hanno ottenuto voti: Bertola 18 Gavazza 29 Mosca 28 Schede bianche 4 Schede nulle 0 Proclamo, quindi, eletti Segretari i Consiglieri Bertola, Gavazza e Mosca.
L'articolo 5 comma 8 del Regolamento interno prevede che, dopo la proclamazione dei risultati dell'elezione dell'intero Ufficio di Presidenza, questo s'insedia e procede a successivi adempimenti.
Invito pertanto l'Ufficio di Presidenza neoeletto a prendere posto al banco della Presidenza.
Assume la Presidenza il nuovo Presidente del Consiglio regionale.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

Onorevole Presidente della Regione, Assessori e Consiglieri, desidero rivolgere anzitutto un saluto a voi tutti e un ringraziamento ai parlamentari e alle numerose autorità che hanno voluto onorarci con la loro presenza alla seduta di insediamento della XI legislatura del Consiglio regionale del Piemonte.
Permettetemi di rivolgere al nuovo Presidente della Regione Piemonte Onorevole Alberto Cirio, e a tutta la Giunta regionale, il mio augurio personale e, a nome dell'Assemblea che rappresenta tutti i piemontesi l'auspicio che si instauri da subito una positiva collaborazione e un rinnovato equilibrio fra la sfera legislativa e quella decisionale.
Mi sia permesso di portare un particolare saluto al mio predecessore, Nino Boeti, che ha guidato con autorevolezza ed equilibrio quest'Aula durante la scorsa legislatura.
Permettetemi di rivolgere una serie di apprezzamenti particolari ai candidati alla Presidenza non eletti, l'Onorevole Sergio Chiamparino e Giorgio Bertola, che eserciteranno insieme a tutti i Consiglieri di minoranza un ruolo fondamentale per lo stimolo e la democrazia di quest'Aula; ai Dirigenti e a tutto il personale del Consiglio regionale e dei Gruppi consiliari, la cui professionalità è certamente uno degli elementi di forza che rendono speciale questo Ente.
Ricordo il 2005, anno in cui entrai la prima volta in Consiglio regionale.
Trentenne, ero il Consigliere più giovane. Ora, dopo 14 anni, sono considerato quasi Consigliere anziano. Questo, per evidenziare quanto possa essere veloce e dinamico questo Consiglio, a partire dal Presidente della Giunta, Alberto Cirio, che ha ribadito fin da subito in campagna elettorale quanto il Piemonte abbia la necessità di cambiare velocità. Ora, con un'Assemblea giovane e rinnovata, questa velocità è possibile.
Il mio primo grande auspicio è che ciascuno dei Consiglieri, me compreso colga il vero significato e lo straordinario onore di sedere in quest'Aula.
Abbiamo il dovere di vivere quest'incarico e questo compito con l'orgoglio di chi è consapevole di rappresentare i piemontesi: un popolo ricco di storia, tradizioni, con grandi capacità innovative e imprenditoriali; un popolo di grandi lavoratori.
Il nostro Statuto c'insegna delle straordinarie competenze, a partire dall'attività legislativa. A tale proposito, penso che questa legislatura debba avere il coraggio e l'autorevolezza di cogliere come oggi non sia necessario creare a ogni costo nuove leggi, ma guardare soprattutto alla riorganizzazione e semplificazione delle norme che già esistono. Credo che tutti noi che rappresentiamo i cittadini piemontesi abbiamo colto l'esigenza sempre più forte di snellire, semplificare e ridurre il peso delle norme. I cittadini oggi non ci chiedono nuove leggi, ma ci chiedono di rendere operative e più chiare quelle che già esistono.
Ci apprestiamo a iniziare l'XI legislatura con la consapevolezza che sarà caratterizzata da grandi riforme, indispensabili per ritrovare quella linfa necessaria affinché il Piemonte possa ritornare ad essere protagonista in Italia e in Europa.
In un contesto economico e sociale contrassegnato dalla pesante crisi finanziaria che grava sulle imprese e sulle famiglie piemontesi, ritengo che i diversi attori del sistema regionale nell'ambito delle rispettive competenze debbano esercitare un'azione responsabile e tempestiva per fronteggiare la crisi in atto, con tutti gli strumenti a loro disposizione.
Il Consiglio regionale del Piemonte porrà grande attenzione alle tematiche economiche del mondo del lavoro e ora più che mai è opportuno fare la nostra parte per aiutare la Regione a fronteggiare la crisi, facendo leva sulla nostra storia e sulla nostra tradizione imprenditoriale, ma anche sulla capacità di innovare e di reagire con determinazione.
Per questo, credo sia indispensabile cambiare, chiedendo l'autonomia. Sì perché, cari colleghi, questa sarà la legislatura dell'autonomia. Ritengo infatti, sia necessario accelerare l'iter e perseverare fino a che non conseguiremo l'autonomia che la precedente Giunta ci ha negato, sfruttando ogni possibilità legislativa che la Costituzione ci concede.
Mi preme ricordare quando, nel 1943, durante una riunione clandestina di esponenti della Resistenza delle valli alpine, venne sottoscritta la dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine, meglio conosciuta come "Carta di Chivasso"; testo che già invocava la realizzazione di un sistema politico federale e repubblicano su base regionale, e ancora ringraziare tutti i movimenti autonomisti piemontesi che, con i loro Consiglieri, proprio in quest'Aula hanno, negli anni difeso e valorizzato l'identità e la tradizione del nostro Piemonte: uno su tutti, l'Onorevole Gipo Farassino.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

È necessario, quindi, ottenere un adeguato trasferimento di risorse dallo Stato, superando le sperequazioni che hanno sempre penalizzato le Regioni virtuose. Governo del territorio, istruzione, politiche sanitarie infrastrutture sono alcune delle materie oggetto di trattative con il Governo, che ci consentirebbero di fornire servizi migliori ai piemontesi.
La storia c'insegna che, meno si centralizzata la spesa, meglio si utilizzano le risorse. Per questo, vogliamo che la nostra Regione ottenga ciò che le spetta e che ormai da troppo tempo non riusciamo a far valere sui tavoli nazionali.
La logica attuale ha portato a un regionalismo improntato esclusivamente a un sistema di uniformità che ha penalizzato le realtà virtuose, senza stimolare la crescita del Nord, come del Sud del Paese. Per questo, con responsabilità e nel rispetto dei principi costituzionali, come già sottolineato in precedenza chiederemo maggiore autonomia, percorso già iniziato da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna affinché il Piemonte, anche in questo, non sia più il fanalino di coda tra le Regioni del Nord.
Su un tema così importante e fondamentale, sarà mia premura, come Presidente del Consiglio regionale, proporre in uno dei primi Uffici di Presidenza e alla Conferenza dei Capigruppo l'istituzione di una Commissione speciale per l'autonomia.
Credo, poi, che questo Consiglio debba diventare la casa di tutti gli amministratori (amministratori locali, indubbiamente). Oggi abbiamo un Ente come la Provincia purtroppo incapace, per molte ragioni, di svolgere quel ruolo d'interfaccia con i Comuni. Penso, quindi, per questo, che si debba creare una corsia preferenziale per le Amministrazioni locali, iniziando dai tantissimi Sindaci dei Comuni, che devono trovare all'interno di questo Ente un supporto e un aiuto anche in termini di competenza e professionalità, che qui dentro certo non mancano.
In questo mandato abbiamo anche la necessità di ridare credibilità alla politica, perché anche dal nostro operato deriva la capacità d'invertire quell'idea che anche senza politica vivremmo tutti meglio, che la politica è soltanto qualcosa d'inutile, costoso e fonte di privilegi. La politica invece, è il baluardo di un popolo e, soprattutto, la voce per i più deboli e umili. Certo, è vero che esiste un problema di etica, ma questo deve essere affrontato con forza e rigore, senza inutili ipocrisie e processi sommari.
Mi piacerebbe che la politica lasciasse il giusto spazio alla concretezza senza ricorrere a tatticismi, interessi di parte e dibattiti fini a se stessi. Faccio personalmente fatica a cogliere l'utilità della politica di palazzo, capace solo di allontanare i cittadini dalle Istituzioni. Il Piemonte sia un modello anche in questo.
Mi avvio a concludere e colgo l'occasione per ringraziare i giornalisti e gli operatori dei mezzi d'informazione per l'attenzione che pongono e che spero continueranno a porre ai lavori del Consiglio regionale, contribuendo a rafforzare la percezione dei cittadini verso la nostra Istituzione, con serietà, correttezza e trasparenza.
Chiudo, ringraziando in modo sentito tutti voi per la fiducia. Sono onorato di aver ricevuto questo alto incarico, che non avevo né richiesto n sollecitato e che eserciterò nel massimo rispetto istituzionale, nel segno di un'aperta e leale dialettica con tutte le forze politiche che siedono in quest'Aula. Sarò il Presidente di chi vuole riconoscermi. Avrete sempre la mia stima, fino a quando s'interverrà in modo democratico e rispettoso gli uni verso gli altri. Non voglio passare come un bravo Presidente, ma come un Presidente serio, severo, ma giusto, come mi hanno insegnato mio nonno e mio padre.
Grazie e viva il Piemonte.
Buon lavoro a tutti.



(Applausi in aula)


Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del punto 4) all'o.d.g., inerente a "Presentazione della Giunta regionale da parte del Presidente della Giunta eletto ed illustrazione del programma di governo per la legislatura, ai sensi dell'articolo 50 dello Statuto".
La parola al Presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio.



CIRIO Alberto, Presidente della Giunta regionale

Grazie, Presidente.
Un saluto alle Consigliere e ai Consiglieri, un saluto a tutti gli ospiti alle autorità civili e militari, un saluto al personale prezioso del Consiglio regionale e della Regione Piemonte, un saluto ai giornalisti e ai rappresentanti del mondo dell'informazione.
Mi è stato comunicato che, in ossequio alle buone pratiche del passato oggi il mio intervento deve essere un intervento di saluto e di breve presentazione della nostra Giunta, rimandando l'intervento programmatico al prossimo Consiglio regionale, per permettere che il dibattito sia immediatamente successivo al mio intervento. Troverei alquanto difficile immaginare di intervenire oggi, per poi fare le repliche fra una settimana visto che il prossimo Consiglio regionale sarà martedì. Per cui vorrei limitarmi a un saluto personale e istituzionale e per fare qualche considerazione. Innanzitutto per ringraziare tutti quanti i Consiglieri regionali, quelli che sono stati eletti, ma anche quei candidati dei quali a volte, ci dimentichiamo, che non sono seduti tra di noi, ma che rappresentiamo, perché se noi siamo qui, è anche perché ci sono candidati che non hanno preso il numero di consensi necessari per sedere in Consiglio regionale, ma hanno permesso a noi di farlo. Noi rappresentiamo loro, così come rappresentiamo i cittadini piemontesi e abbiamo il dovere di fare del nostro meglio, nel rispetto evidentemente delle posizioni di ciascuno.
Chi è stato eletto per governare, dovrà governare; chi è stato eletto per fare il Consigliere e condurre l'attività legislativa, dovrà condurre l'attività legislativa, mentre chi è stato eletto per controllare l'operato e per incalzare il Governo regionale, laddove il Governo regionale, come potrà capitare, non riuscirà a dare le risposte adeguate, dovrà fare questo lavoro, che è altrettanto prezioso di quello di governare. Siamo tutti preziosi all'interno di questo Consiglio, perché ciascuno di noi ha il proprio mattone da inserire, la propria parte da fare. Il nostro Piemonte strutturalmente, vive una fase d'ombra purtroppo storica negli anni e nei decenni, ma un momento così delicato come quello attuale esige che tutti quanti dobbiamo fare davvero la nostra parte e il nostro meglio per far uscire la nostra Regione dal cono d'ombra in cui oggi si trova ancora.
Abbiamo condotto una campagna elettorale importante, ma credo una campagna elettorale bella. Ci hanno detto da più parti, magari anche con qualche delusione da parte di qualcuno del mondo dell'informazione, che non scorreva il sangue in questa campagna elettorale. Io non credo che i cittadini vogliano che facciamo scorrere il sangue. Guardate che è molto più difficile andar d'accordo che bisticciare. Chi è sposato - oggi, tra l'altro, sono 13 anni che festeggio il mio matrimonio - sa bene quanto sia più difficile andare d'accordo. Ma la gente ci apprezza molto di più quando riusciamo ad andare d'accordo che, invece, quando ci confrontiamo e non troviamo la sintesi, perché questa è la responsabilità che tutti quanti abbiamo nelle nostre mani.
Ho iniziato a fare il Consigliere regionale nel 2005 (credo fosse qualche mese prima di luglio) ed ero seduto dove è seduto il Consigliere Martinetti adesso (pensavo che a noi delle Langhe magari la prima volta ci fanno sedere in quel posto). Ricordo quanti anni sono passati; anni belli, da Consigliere, da Assessore e poi al Parlamento europeo, in cui ho cercato di imparare le cose che oggi metterò a disposizione, per tutto quello che saprò fare, per la mia Regione e per la nostra gente.
In questa campagna elettorale abbiamo fatto prevalere i temi che riguardavano il nostro Piemonte. Voglio ringraziare il Presidente Chiamparino, non soltanto per il lavoro che ha svolto da Presidente di questa Regione, ma anche perché sono stati due mesi intensi, nei quali, pur non facendoci sconti nel merito, abbiamo saputo dare un'immagine di candidati che avevano a cuore il bene del Piemonte e non solo il bene del proprio partito.
Lo stesso ragionamento lo voglio fare per Giorgio Bertola, al quale ho sempre invidiato la forza con cui crede nei suoi ideali. Dopo anni che si fa politica, questa fede rischia di essere un po' compromessa dalla contingenza di tutti i giorni, ma gliel'ho riconosciuto e glielo riconosco tuttora, così come lo voglio riconoscere a Valter Boero, che non vedo nel pubblico. Valter Boero era il candidato del Popolo della Famiglia e la sua presenza nell'ambito dei candidati alla Presidenza del Consiglio regionale al di là delle percentuali numeriche dei consensi, è stata comunque importante, perché ognuno di noi ha messo la sua parte. Ricordarci in ogni incontro e in ogni dibattito l'importanza della famiglia e il suo ruolo credo abbia fatto bene un po' a tutti.
È stata una campagna elettorale improntata sulla credibilità e sono felice che il neo Presidente del Consiglio regionale abbia usato la parola "credibilità" nel suo intervento, così come sono felice che l'abbia usata anche Sergio Chiamparino cinque anni fa nel suo intervento. Noi dobbiamo parlare di credibilità della politica, ma la credibilità passa attraverso le gambe delle persone. La credibilità non è data in automatico né dalla bellezza di un simbolo né dalla storia di un partito. Le storie di partiti straordinari sono state, a volte, rovinate da condotte non altrettanto straordinarie delle persone.
Per questo impronteremo il nostro lavoro di governo, certi di dare il massimo, affinché la credibilità verso le istituzioni politiche possa crescere e, in alcuni casi, germogliare, perché viviamo un momento di difficoltà complessiva rispetto a quanto i cittadini fuori da quest'Aula pensano nei confronti dell'importanza del nostro lavoro. Noi sappiamo che è un lavoro importante e dobbiamo farlo capire anche fuori, e lo si fa capire fuori se la credibilità della nostra azione saprà proseguire le cose buone che ci sono state.
In Italia molto spesso, quando cambiano i Governi o cambiano le maggioranze, si tende a voltare pagina dicendo che tutto quello che c'era prima, solo per il fatto di essere stato realizzato o pensato da altri, non era quello che avremmo fatto noi. Ebbene, questo è un errore profondo che noi non dovremo fare: noi dovremo proseguire nelle cose buone che ci sono cercare di far funzionare quelle che purtroppo non funzionano e tentare anche di essere innovativi, perché ce lo insegnano i nostri imprenditori fuori da quest'aula. Diciamo sempre che la strategia, il segreto per il mondo dell'impresa è l'innovazione, ma poi siamo i primi che purtroppo nelle nostre istituzioni non sappiamo innovare. Quindi noi proseguiremo ci che vi è di buono e innoveremo ciò che crediamo vada innovato.
La prossima settimana scenderò nel dettaglio, illustrando i temi programmatici di quella che vuole essere la nostra azione di governo. Ma proseguiremo anche in quel rigore di bilancio che farà sì che il Piemonte continui a pagare i suoi debiti. A me, in famiglia, hanno insegnato che i debiti si pagano, anche quando purtroppo, come nella nostra Regione storicamente ne abbiamo tanti. Noi continueremo con questa politica di rigore e di serietà, così come continueremo nella buona pratica di ridurre i costi della politica. In questo Consiglio è già stato fatto tanto: a volte, se lo si raffrontasse anche con altre Regioni d'Italia, ci si renderebbe conto di come il Consiglio regionale uscente sia stato molto virtuoso nell'abbattere i costi della politica. Tuttavia, abbattere i costi della politica è una battaglia sempre aperta, senza andare a delegittimare o a svilire il ruolo del Consigliere o dell'Assessore o del Presidente del Consiglio o della Giunta regionale, ma per dare il concetto del buon esempio. Sui risparmi reali, spesso si dice: "Sì, ma i costi della politica non cambiano l'esito di un bilancio". Magari è vero, ma cambiano in quel valore di credibilità del buon esempio che io credo noi siamo i primi a dover continuare - sottolineo continuare - a dare all'interno di quest'Aula.
La credibilità la si acquisisce con la condotta personale, con quello che ciascuno di noi sarà capace di fare, con il lavoro che in questo Consiglio potremo svolgere per la legalità, ricordando che la legalità è un valore culturale su cui dobbiamo continuare a investire nella nostra Regione. Ma la credibilità la si acquisisce anche con i rapporti che avremo tra di noi.
Io mi impegno a rispettare l'Aula, e lo dico non perché sia un carico, ma perché mi viene naturale. Davanti a me e a voi, cittadini del Piemonte tutti i cittadini del Piemonte - la mia Giunta, che adesso andrò a illustrarvi, è nominata; il Consiglio è eletto, ed essere eletti vuol dire rappresentare i cittadini del nostro Piemonte, che è un qualcosa di ben diverso.
Di conseguenza, lavorerò con grande e profondo rispetto per ciascuno di voi e noi tutti lavoreremo confrontandoci con questo Consiglio regionale riconoscendone le prerogative legislative che riteniamo fondamentali, ma soprattutto venendo a riferire ogni volta che i grandi temi del nostro Piemonte saranno toccati da scelte che noi dovremo fare indipendentemente dal fatto che il Consiglio debba o meno assumere una posizione in merito.
Credo che questo sia un po' lo spirito del nostro Governo regionale, della nostra Giunta; una Giunta che vuole porsi all'ascolto del Consiglio e all'ascolto del Piemonte; che vuole porsi all'ascolto con umiltà, ma nessuno confonda l'umiltà con l'assenza o l'incapacità di decidere o di determinarsi. Noi abbiamo le idee ben chiare. Qualcuno pensa che a volte essere umili corrisponda ad essere molli. Ebbene, essere umili vuol dire essere intelligenti, vuol dire capire che da ciascuno di noi c'è da apprendere qualcosa, e io credo che noi, con la stessa umiltà che useremo per parlare col Piemonte, cercheremo di parlare con ciascuno di voi e con ciascuno dei Consiglieri che siede in quest'aula.
È con questo spirito che oggi vi saluto ufficialmente da neo Presidente della Regione. Nel Governo regionale ho trattenuto a me le deleghe ai Fondi europei, vista anche l'esperienza che ho maturato come parlamentare europeo, ma allo stesso modo ho trattenuto gli Affari istituzionali e ci che riguarda più direttamente la sfera dell'Autonomia, e devo dire che ho appreso con piacere che nelle parole del neo Presidente del Consiglio regionale l'autonomia venga posta come base fondante dell'azione di questa consiliatura.
In Giunta con me siedono: Fabio Carosso, che è il Vicepresidente, il quale ha la delega a Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi ed Enti locali; Elena Chiorino che ha la delega a Istruzione, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo Studio universitario; Marco Gabusi, che ha la delega a Trasporti Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile Personale e organizzazione; Luigi Icardi, che ha la delega a Sanità Livelli essenziali di assistenza ed Edilizia sanitaria; Matteo Marnati, che si occuperà di Ambiente, Energia, Innovazione, Ricerca e connessi rapporti con Atenei e Centri di Ricerca pubblici e privati; Vittoria Poggio, che ha la delega a Cultura, Turismo e Commercio; Marco Protopapa, che ha la delega a Internalizzazione, Rapporti con società a partecipazione regionale Sicurezza, Polizia locale, Immigrazione, Cooperazione decentrata internazionale, Sport, Opere post-olimpiche e Politiche giovanili; Roberto Rosso, che ha la delega a Rapporti con il Consiglio regionale Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Affari legali e contenzioso, Emigrazione e Diritti civili; Andrea Tronzano, che ha la delega a Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese (Industria, Artigianato, Imprese cooperative, Attività estrattive).
Con noi, tra qualche ora, ci sarà anche la neo Consigliera regionale Chiara Caucino, la quale si occuperà delle seguenti deleghe che al momento ho trattenuto come Presidente: Politiche della Famiglia, dei Bambini, del Sociale e delle Pari opportunità. La nomineremo nella giornata di domani.
Questa è la squadra che abbiamo creato per cercare di dare le risposte che i piemontesi ci hanno chiesto. È una squadra che ha un'età media di 43 anni, non perché l'età della carta d'identità abbia un senso, ma per dare anche un po' l'idea della velocità che ha caratterizzato non soltanto la comunicazione della nostra campagna elettorale, ma che vorrebbe caratterizzare anche la velocità d'azione, che non è superficialità, ma è capacità di essere veloci, così come il Piemonte ha dimostrato di saper essere veloce.
Con questo spirito, noi ce la metteremo tutta, dicendo però che abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e che ci comporteremo sempre con grande rispetto per il vostro ruolo, certi dell'importanza di ciascuno di voi, per dare un futuro migliore al nostro Piemonte.
Grazie.



(Applausi in aula)



PRESIDENTE

Comunico che, a norma dell'articolo 15 del Regolamento, i Gruppi consiliari si costituiscono entro quattro giorni dalla prima seduta, dandone comunicazione al Presidente del Consiglio. Informo, inoltre, che i Gruppi di minoranza devono specificare se si costituiscono come Gruppo di opposizione.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 16.53)



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