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Dettaglio seduta n.53 del 01/04/81 - Legislatura n. III - Sedute dal 9 giugno 1980 al 11 maggio 1985

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARCHIARO


Argomento: Personale del servizio sanitario - Formazione professionale

Esame deliberazione Giunta regionale n. 33-2579 relativa a: "Straordinaria riqualificazione professionale degli infermieri generici e psichiatrici. Disciplina dell'esame colloquio di cui all'art. 1 della legge 3/6/1980, n. 243"


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Il punto settimo all'ordine del giorno ci richiama all'esame della deliberazione della Giunta regionale n. 33-2579 relativa a: "Straordinaria riqualificazione professionale degli infermieri generici e psichiatrici.
Disciplina dell'esame colloquio di cui all'art. 1 della legge 3/6/1980, n.
243".
Ve ne do lettura: "Il Consiglio regionale vista la legge 3/6/1980, n. 243 vista la deliberazione della Giunta regionale n. 33-2579 del 9/12/1980 sentito il parere espresso dalla V Commissione consiliare permanente delibera l'esame colloquio di cui all'art. 1, secondo comma, della legge 31611980 n. 243, che detta norme per la straordinaria riqualificazione degli infermieri generici e psichiatrici, è disciplinato come segue: 1) l'esame consisterà in un colloquio tendente ad accertare un livello culturale generale corrispondente al decimo anno di formazione scolastica 2) il colloquio verterà sugli argomenti dei corsi di preparazione della durata di circa 300 ore che saranno istituiti con provvedimento della Giunta regionale e che gli aspiranti dovranno obbligatoriamente frequentare per essere ammessi a sostenere l'esame colloquio stesso 3) le commissioni di esame sono nominate dal Presidente della Giunta regionale e sono composte come segue: 2 docenti dei corsi propedeutici tra cui il Presidente 1 rappresentante indicato dal Provveditorato agli Studi competente per territorio 1 direttore delle scuole per infermieri professionali 1 insegnante delle scuole per infermieri professionali 4) a coloro che avranno superato l'esame colloquio verrà rilasciato un attestato che sarà titolo valido per l'ammissione ai corsi per infermieri professionali ai sensi dell'art. 1, secondo comma, della legge 3/6/1980, n.
243.
La spesa relativa al funzionamento delle commissioni di esame verrà prevista dal provvedimento istitutivo dei corsi propedeutici.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell'art. 65 dello Statuto".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali - Referendum abrogativo e consultivo

Proposta di iscrizione all'ordine del giorno del progetto di legge n. 73: "Integrazioni all'art. 39 della legge regionale 16/1/1973, n. 4 'Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo'"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'ordine del giorno il progetto di legge n. 73: "Integrazioni all'art. 39 della legge regionale 16/1/1973, n. 4 'Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo'".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati - Formazione professionale

Esame deliberazione Giunta regionale n. 71-4714 relativa a: "Centro di formazione per informatici. Revoca della convenzione tra Regione Piemonte ed Ente Giulio Pastore"


PRESIDENTE

Passiamo al punto nono all'ordine del giorno: Esame deliberazione Giunta regionale n. 71-4714 relativa a: "Centro di formazione per informatici. Revoca della convenzione tra Regione Piemonte ed Ente Giulio Pastore".
Ve ne do lettura: "Il Consiglio regionale vista la propria precedente deliberazione n. 412 C.R. 85 75 del 15/12/1978 con la quale era stata affidata la gestione dell'attività formativa nel settore dell'informatica e automazione industriale all'Ente Giulio Pastore preso atto che con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Giulio Pastore in data 25/9/1980 è stata data disdetta alla convenzione che disciplina i rapporti tra la Regione Piemonte e l'Ente medesimo sentito il parere espresso dalla VI Commissione consiliare permanente delibera di prendere atto della disdetta deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente Giulio Pastore in data 25/9/1980, per quanto riguarda la gestione delle attività di formazione professionale svolte presso la sezione staccata di Via Ventimiglia n. 201 nel settore dell'informatica e automazione industriale di dare mandato alla Giunta regionale di adottare i provvedimenti necessari per l'affidamento delle attività formative per l'anno 1981/1982 ad altra struttura pubblica del Comune di Torino.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 65 dello Statuto".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame deliberazione Giunta regionale n. 47-3827 relativa a: "Legge regionale 27 aprile 1978, n. 20 (modificata dalla legge regionale 23 gennaio 1979, n. 5 e dalla legge regionale 1° aprile 1980, n. 27) Individuazione organizzazioni ed associazioni di categoria nonch determinazione numero rappresentanti nelle Commissioni per il piano agricolo zonale. Proposta di parziale modifica della deliberazione n. 537 C.R. 8773"


PRESIDENTE

Procediamo con il punto decimo all'ordine del giorno: Esame deliberazione Giunta regionale n. 47-3827 relativa a: "Legge regionale 27 aprile 1978, n. 20 (modificata dalla legge regionale 23 gennaio 1979, n. 5 e dalla legge regionale 1° aprile 1980, n. 27) - Individuazione organizzazioni ed associazioni di categoria nonché determinazione numero rappresentanti nelle Commissioni per il piano agricolo zonale. Proposta di parziale modifica della deliberazione n. 537 - C.R. 8773".
Vi do lettura della deliberazione: "Il Consiglio regionale vista la propria precedente deliberazione n. 537 - C.R. 8773 in data 21/12/1979 visto che il Comprensorio di Torino ha deliberato ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 20/1978 di modificare la zona agricola D4 escludendone i Comuni di Crescentino, Fontanetto Po e Lamporio e di approvare la definizione della zona agricola n. 13 costituita dai Comuni: zona n. 13 Crescentino - Fontanetto Po - Lamporio tenuto conto che ai sensi dell'art. 6 della legge regionale 27/4/1978 n. 20, devono essere conseguentemente ritoccate le assegnazioni di posti nelle Commissioni ai comuni, alle organizzazioni professionali ed alle altre associazioni facenti parte delle commissioni stesse visti gli artt. 2 e 6 della legge regionale 27/4/1978, n. 20 vista la deliberazione della Giunta, di proposta al Consiglio regionale, n. 47 del 27 gennaio 1981 delibera le parziali modificazioni contenute nell'allegato A, unito alla presente deliberazione per farne parte integrante, alla deliberazione del Consiglio regionale n. 537 - C.R. 8773 avente ad oggetto: 'Legge regionale 27/4/1978 n. 20 art, 6 - Individuazione organizzazioni ed associazioni di categoria nonché determinazione numero rappresentanti nelle Commissioni per il piano agricolo zonale. Proposta di parziali modificazione.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell'art. 65 dello Statuto".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame deliberazione Giunta regionale n. 98-3362 relativa a: "Legge regionale 22 aprile 1980, n. 27 art. 12. Determinazione dimensioni minime associazioni produttori agricoli e relative unioni. Determinazione nozione di spese reali di costituzione e funzionamento amministrativo associazioni produttori agricoli e relative unioni"


PRESIDENTE

Affrontiamo ora il punto undicesimo all'ordine del giorno: Esame deliberazione Giunta regionale n. 98-3362 relativa a: "Legge regionale 22 aprile 1980, n. 27 art. 12. Determinazione dimensioni minime associazioni produttori agricoli e relative unioni. Determinazione nozione di spese reali di costituzione e funzionamento amministrativo associazioni produttori agricoli e relative unioni".
La parola al Consigliere Lombardi.



LOMBARDI Emilio

Con questa deliberazione portiamo a compimento gli adempimenti per la costituzione delle associazioni dei produttori che ha a monte regolamenti comunitari, una legge nazionale e una legge regionale.
Esprimiamo parere favorevole alla deliberazione che ha avuto nella fase della stesura il consenso e la partecipazione delle forze sociali interessate.
Bene ha fatto l'Assessore ad organizzare su un argomento di questa importanza un seminario di studi che riteniamo abbia largamente contribuito alla stesura della deliberazione che oggi ci viene sottoposta.
Ora si tratta di procedere velocemente alla costituzione delle associazioni. L'Assessorato avrà il compito di stimolare questa iniziativa tenendo presente che la responsabilità prima della costituzione sarà delle organizzazioni professionali agricole.
E' questo un problema estremamente importante. La concretizzazione delle associazioni significa creare uno strumento importante per la categoria agricola che, attraverso le associazioni, può portare avanti la programmazione sia per quanto riguarda la commercializzazione, sia per quanto riguarda la produzione.
Dal modo in cui l'Assessorato procederà in questa importante iniziativa, deriverà un grosso contributo alla soluzione di parecchi problemi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Acotto.



ACOTTO Ezio

La III Commissione ha licenziato all'unanimità la presente proposta di deliberazione. Tale adesione è stata resa possibile soprattutto perché a monte dell'atto che oggi siamo chiamati ad adottare sta il dibattito svolto in quest'aula sulla le 2: e regionale 27 ed il processo attivato per la sua attuazione. In questo processo, non v'è dubbio, acquista particolare valore la determinazione delle dimensioni minime delle associazioni dei produttori agricoli e relative unioni, nonché il concorso finanziario attinente la loro costituzione e funzionamento. A tali adempimenti si è pervenuti non attraverso il trasferimento burocratico su scala regionale degli indirizzi nazionali e comunitari, bensì in primo luogo con un'azione di approfondimento che ha visto impegnati tutti i principali so etti economici e tecnici interessati al tema dell'associazionismo. Tale lavoro è stato particolarmente efficace, come testimoniano le relazioni conclusive del seminario appositamente allestito dall'Assessorato all'agricoltura. A tale fase di analisi e di proposte ha poi fatto seguito un'accurata consultazione, le cui risultanze si sono tradotte in un accoglimento ampio delle proposte formulate. Il Consiglio è quindi nelle condizioni di esprimersi compiutamente oggi su un provvedimento costruito insieme ai produttori agricoli per incentivarne l'associazionismo, quale strumento essenziale di crescita del loro ruolo sia sul versante della produzione che su quello della commercializzazione.
Il nostro voto è favorevole.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ferraris.



FERRARIS Bruno, Assessore all'agricoltura e foreste

Se non ci fosse stato l'intervento del collega Lombardi questa deliberazione così importante avrebbe rischiato di passare nel silenzio del Consiglio.
Nella relazione del Consigliere Acotto e nell'intervento del collega Lombardi sono state evidenziate le finalità delle associazioni. Dobbiamo essere tutti consapevoli che si tratta di un processo difficile, ma decisivo per la tutela economica dei produttori e tanto più importante in un momento come l'attuale.
Un ruolo non secondario compete all'Assessorato all'agricoltura e alla Regione. Ruolo che è stato esercitato anche in precedenza favorendo le associazioni o gli strumenti che in questi anni hanno cercato di promuovere le associazioni di produttori. Oggi si tratta, invece, di applicare regolamenti comunitari, leggi nazionali e leggi regionali.
Il ruolo primario compete alle organizzazioni professionali, alla cooperazione ed anche alle forze politiche che devono fare maturare nelle campagne gli orientamenti per costituire questi organismi essenziali se si vuole sottrarre l'agricoltura da una situazione di subordinazione e se si vuole portare l'agricoltura al livello europeo.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione della deliberazione.
Ve ne do lettura: "Il Consiglio regionale visto il Regolamento del Consiglio delle Comunità Europee del 19/6/1978 n. 1360 concernente le associazioni dei produttori agricoli e le relative unioni vista la legge 20/2/1978 n. 674 dal titolo: 'Norme sull'associazionismo dei produttori agricoli' di integrazione del sopra citato Regolamento C.E.E.
vista la legge regionale 22/4/1980 n. 27 dal titolo: 'Norme regionali per l'attuazione del Regolamento del Consiglio delle Comunità Economiche Europee del 19/6/1978 n. 1360 e della legge 20/10/1978 n. 674, riguardante le associazioni dei produttori agricoli e le relative unioni' visto in particolare l'art. 12 della legge regionale n. 27/1980 che demanda al Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, il compito di stabilire nel rispetto delle determinazioni assunte dai competenti organi, le modalità di applicazione relative a: dimensioni minime per il riconoscimento delle associazioni dei produttori agricoli e delle relative unioni nozione di spese reali di costituzione e di funzionamento amministrativo delle associazioni e delle relative unioni visto il Regolamento CEE del 31/7/1980, n. 2083, recante le modalità di applicazione relative all'attività economica delle associazioni dei produttori agricoli e delle relative unioni mediante le quali sono state stabilite le dimensioni minime delle associazioni e delle relative unioni visto il Regolamento C.E.E. n. 2084 del 31/7/1980, relativo alla determinazione delle spese reali di costituzione e di funzionamento amministrativo delle associazioni dei produttori agricoli e delle relative unioni tenuto conto delle risultanze del seminario di studio organizzato dalla Regione Piemonte dal 17 al 24 novembre 1980, con il quale è stata approfondita l'attuale normativa comunitaria, nazionale e regionale sulle associazioni dei produttori agricoli e relative unioni (vedi deliberazione della Giunta regionale n. 158 in data 11/11/1980) vista la deliberazione della Giunta, di proposta al Consiglio regionale n. 98 del 29/12/1980 il Consiglio regionale delibera ai sensi dell'art. 12 della legge regionale 22/4/1980 n. 27 ed in applicazione dei Regolamenti C.E.E. n. 2083/1980 e n. 2084/1980: 1) l'adozione delle seguenti determinazioni contenute negli allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante A - determinazione delle dimensioni minime delle associazioni dei produttori agricoli e delle relative unioni, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento C.E.E. n. 2083/1980 (vedi allegato A e note relative ed allegato A/1) B - determinazione delle spese reali di costituzione e di funzionamento amministrativo delle associazioni dei produttori agricoli e delle relative unioni nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento C.E.E. n. 2084/1980 (vedi allegato B) 2) l'adozione per quanto non specificato negli allegati alla presente deliberazione, della normativa prevista nei Regolamenti C.E.E. n. 2083/1980 e n. 2084/1980.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 65 dello Statuto".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Iniziativa legislativa popolare e degli enti locali - Referendum abrogativo e consultivo

Esame progetto di legge n. 73: "Integrazioni all'art. 39 della legge regionale 16/1/1973, n. 4 'Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo'"


PRESIDENTE

E' la volta ora del disegno di legge n. 73: "Integrazioni all'art. 39 della legge regionale 16/1/1973, n. 4 'Iniziativa popolare e degli Enti locali e referendum abrogativo e consultivo'".
La parola al relatore, Consigliere Valeri.



VALERI Gilberto, relatore

Si tratta di un'integrazione atta ad adeguare la prassi relativa ai referendum di iniziativa popolare degli Enti locali ai referendum nazionali. L'integrazione tende ad unificare le procedure di svolgimento di tale referendum in presenza di referendum di carattere nazionale.
L'urgenza della legge sta nel fatto che un referendum di questa natura dovrebbe svolgersi nella zona dell'Eporediese il 17 maggio. Aggiungo che tale procedura ripercorre la strada adottata da altre Regioni.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'articolato.
Art. 1 "L'art. 39 della legge regionale 16/1/1973, n. 4 è sostituito dal seguente: 'In caso di indizione nel corso dell'anno di referendum nazionali il Presidente della Giunta regionale può disporre con proprio decreto che le consultazioni sui referendum di cui al Titolo II e III della presente legge siano effettuate contestualmente a quelle relative ai referendum concernenti le leggi nazionali, fissando la data, o modificando quella eventualmente già fissata ; in tal caso restano valide le operazioni già eventualmente effettuate dalla Regione e dai Comuni per lo svolgimento del referendum.
La facoltà di cui sopra è esercitata dal Presidente della Giunta regionale previa intesa con il Ministro dell'Interno.
Nel caso previsto dal comma precedente, per quanto attiene le operazioni preelettorali, quelle inerenti la votazione, la durata della stessa e lo scrutinio, si applicano le disposizioni contenute nel D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570 e successive modificazioni; lo scrutinio segue quelli relativi ai referendum nazionali.
Per tutto ciò che non è disciplinato nella presente legge si osservano in quanto applicabili, le disposizioni previste agli artt. 51 e 52 della legge statale 25/5/1970, n. 352 (5), contenente norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo' ".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 36 hanno risposto SI 36 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
Art. 2 "La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'art. 127 della Costituzione e dell'art. 45 dello Statuto regionale ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 36 hanno risposto SI 36 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Passiamo alla votazione sull'intero testo della legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 36 hanno risposto SI 36 Consiglieri L'intero testo della legge è approvato.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo - Problemi generali - Problemi istituzionali - Rapporti con lo Stato:argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Viglione, Bastianini, Brizio Bontempi e Vetrino Nicola relativo alla determinazione del tetto di retribuzione pensionabile


PRESIDENTE

E' stato presentato un ordine del giorno firmato dai Consiglieri Viglione, Bastianini, Brizio, Bontempi e Vetrino Nicola relativo alla determinazione del tetto di retribuzione pensionabile.
Ve ne do lettura: "Il Consiglio regionale del Piemonte in seguito alla discussione sull'interrogazione presentata dal Gruppo liberale relativamente al disegno di legge 2282 in discussione presso il Parlamento rilevato che in data 22/1/981 il Senato ha votato il sopra citato disegno di legge, elevando a 18.500.000 lire il tetto di retribuzione pensionabile fissando all'1/1/1981 la decorrenza del provvedimento rilevato che lo stesso provvedimento, inoltre, non riconosce possibilità di contribuzione figurativa per i lavoratori con oltre 35 anni di copertura previdenziale rilevato che per i lavoratori pensionati nel 1980 rimane fermo un tetto pensionabile di 12.600.000 lire, con grave disparità di trattamento rispetto alle situazioni che matureranno nel 1981 sottolinea che il problema è grave in presenza di un'inflazione che supera il 20 ed è particolarmente avvertito nella Regione Piemonte, dove nel 1980 la situazione di crisi di Fiat, Olivetti ed altre aziende ha indotto al prepensionamento e alle dimissioni volontarie molti lavoratori anziani da atto alla Giunta di avere, sulla materia, già informato i parlamentari piemontesi delle diverse forze politiche in vista della discussione alla Commissione Lavoro della Camera impegna la Giunta ad assumere ogni più opportuna iniziativa presso il Governo al fine di una diversa soluzione del problema, più attenta ai diritti e alle attese dei lavoratori".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti in aula.


Argomento: Programm. e promoz. attivita" socio-assist. (assist. minori, anziani, portat. handicap, privato sociale, nuove poverta")

Esame legge rinviata dal Governo: "Interventi straordinari a favore dei cittadini con redditi insufficienti per sostenere prioritariamente il rincaro del costo del riscaldamento per l'inverno 1980/1981"


PRESIDENTE

Procediamo con il punto ottavo all'ordine del giorno: Esame legge rinviata dal Governo: "Interventi straordinari a favore dei cittadini con redditi insufficienti per sostenere prioritariamente il rincaro del costo del riscaldamento per l'inverno 1980/1981".
La parola al relatore, Consigliere Reburdo.



REBURDO Giuseppe, relatore

Questa legge è stata rinviata dal Commissario di Governo con tre motivazioni: il cospicuo aumento di spesa rispetto all'anno precedente la mancanza di criteri di ripartizione precisi da impartire ai Comuni la mancanza di specifico stanziamento nel bilancio previsionale.
Il nuovo provvedimento presentato dall'Assessorato è stato esaminato ed approvato dalla I Commissione con riserva da parte del Gruppo liberale di esprimere in aula la propria opinione.
Per quanto riguarda il rilievo sul notevole incremento della spesa rispetto all'anno precedente, è spiegato nella relazione come questo aumento non sia così cospicuo perché l'anno scorso il primo stanziamento era di 3 miliardi, che venne portato a 4 miliardi e 675 milioni; quest'anno lo stanziamento si aggira attorno ai 5 miliardi.
Per quanto si riferisce ai criteri, nella circolare dell'Assessore Cernetti Bertozzi era contenuta una precisa indicazione ai Comuni e alle U.S.L. (riferimento al minimo vitale e contenimento attorno alle 100 mila lire).
Nel provvedimento precedente la V Commissione aveva cercato di stabilire un criterio rispetto allo stanziamento per l' U.S.L. assegnando sulla base dei 5 miliardi, uno stanziamento pro-capite prevedendo un certo riequilibrio nella distribuzione dell'anno precedente che era stato più concentrato in alcune aree piuttosto che in altre.
Per quanto riguarda lo stanziamento in bilancio è stato definito un apposito capitolo.
Nella relazione precedente si era rilevata la necessità di rivedere l'impostazione di tali provvedimenti economici nel momento in cui si sarebbe discusso il riordino dei servizi socio-assistenziali. In attesa di riesaminare il problema complessivo invitiamo il Consiglio regionale ad approvare questa legge che in qualche modo ha già coinvolto Comuni e U.S.L.
che hanno in parte già fornito all'Assessorato un quadro complessivo degli interventi necessari per soddisfare le esigenze di circa 350 mila famiglie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Paganelli.



PAGANELLI Ettore

Il Gruppo D.C. mantiene il voto favorevole che su questa legge ha precedentemente espresso.
Sappiamo tutti che questo è tempo di meditazione sulla spesa pubblica compresa quella regionale e anche noi abbiamo posto la nostra attenzione su questa spesa non indifferente.
Mi richiamo alla dichiarazione di voto e all'intervento nella precedente discussione del collega Martinetti per dichiarare che le finalità del provvedimento e soprattutto le attese che si sono create in certe fasce sociali non possono essere disattese: quindi manteniamo il nostro voto favorevole.
Riteniamo però che occorra un preciso impegno politico da parte della Giunta. In Commissione abbiamo discusso se questo impegno dovesse essere precisato nella relazione e io mi sono opposto perché non ritengo che nelle relazioni si debba dire che è intendimento della Regione di rispettare la legge particolarmente per quanto attiene agli impegni finanziari. Tuttavia il rilievo mosso su questo punto dal Commissario di Governo (il quale aveva rilevato che con la prima legge a fronte di un impegno di 3 miliardi si era arrivati a 4 miliardi 675 milioni) non era certamente campato in aria.
Pertanto, di fronte a quell'osservazione, l'impegno politico deve essere tale non solo da rispettare i limiti finanziari della legge, ma nell'attuale situazione, deve essere così rigoroso nell'applicazione in modo che, se qualche centinaio di milioni potesse essere risparmiato troverebbe idonea allocazione.
Accompagniamo il voto favorevole di questa legge con questo spirito ed avendo presente queste osservazioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.



BONTEMPI Rinaldo

Nel fare la nostra dichiarazione di voto, riteniamo di dover aderire alla richiesta fatta or ora dal Gruppo democristiano anche perché in questo senso ci siamo espressi in Commissione.
Vorrei far presente - e questo può entrare nelle motivazioni della relazione - che il salto quantitativo dell'impegno finanziario è dovuto anche al fatto che l'anno scorso era un anno di sperimentazione.
Vorrei osservare che questa legge ha indotto le Amministrazioni comunali della Regione a deliberare delle regole generali sul minimo vitale. A questo proposito, al di là di questo provvedimento, sarà opportuno esaminare in sede di Commissione alcuni criteri-quadro, anche quantitativi, per stabilire i minimi vitali. E' molto importante che approviamo oggi questa legge ed è molto importante che la Giunta così come per altri provvedimenti, la segua sulla linea delle motivazioni che stanno nel nostro voto e delle ragioni che hanno indotto il rifinanziamento della legge.
Con questa dichiarazione chiedo anche che ci si adoperi il più possibile affinché l'atteggiamento del Commissario di Governo di fronte a questa riproposizione sia positivo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

Il nostro Gruppo aveva espresso giudizio di astensione alla prima edizione di questa legge. Tale giudizio viene mantenuto in questa sede anche se vanno aggiunte alcune motivazioni che vanno fuori delle considerazioni della discussione.
Nella discussione della prima stesura avevamo dichiarato che non eravamo d'accordo su questo provvedimento perché lo ritenevamo di carattere assistenziale, soprattutto, visto il suo rapporto con la disponibilità dell'Assessorato, avevamo ritenuto che distrarre il 10% delle disponibilità per una spesa di questo genere fosse indicazione di poca capacità politica e di gestione da parte dell'Assessorato.
Queste riserve rimangono e vengono rafforzate dal fatto che si va a configurare una spesa storica di gestione che diventerà costante nel costume della Regione.
Tale considerazione non coinvolge solo l'Assessorato, ma coinvolge tutta la Giunta.
Questa mattina si è ritenuto di discutere il programma di emergenza che significa una riflessione sulla necessità che l'istituzione Regione si attivi in modo di recuperare risorse su impostazioni di progetti che attengono al rilancio produttivo, all'accelerazione o, quanto meno, al rispetto dei momenti programmatori della Regione, sottraendo risorse a quelle aree che non sono tipiche dell'istituzione regionale e non sono tipiche della finalizzazione che devono avere gli interventi regionali.
Questa è una macroscopica contraddizione tra le grosse volontà espresse dal Vicepresidente, anche sul piano fisico, e la poca capacità di saper governare le proprie decisioni. Come si può chiedere alla collettività di rivedere le spese non strettamente finalizzate e non strettamente mirate al rilancio produttivo e al superamento della crisi, di fronte ad una spesa strettamente assistenziale di fronte al vincolo del 10% delle risorse dell'Assessorato all'assistenza? Le motivazioni sulla capacità della Giunta ad essere coerente con se stessa e con i propri discorsi nell'ambito di sei ore è un argomentò che ci consiglia di mantenere il nostro atteggiamento di astensione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

In più occasioni il nostro Gruppo aveva manifestato perplessità e dubbi sull'indirizzo che era stato dato ad una somma così ingente.
Poi varie riconsiderazioni sulla povertà delle soffitte, delle persone anziane e indigenti e di altre fasce bisognose di assistenza ci hanno fatto meditare sulla giustezza dell'intervento.
L'Assessore all'assistenza ha attualmente in corso di definizione trattative con circa 60 case di riposo, mini alloggi o polivalenti e tutto questo viene a costare 25/30 miliardi con i quali potremmo garantire un servizio ed un futuro impianto di assistenza.
Diamo il nostro voto e nello stesso tempo chiediamo che in un prossimo futuro tutto questo sia rimeditato per dare all'assistenza un altro indirizzo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Majorino.



MAJORINO Gaetano

La mia è una breve dichiarazione di voto ai fini di confermare l'astensione, per le ragioni già enunciate in sede di prima discussione della legge, e che richiamo integralmente.
Appaiono fondate le osservazioni del Commissario di Governo sulla questione del bilancio ma, soprattutto, è fondata l'altra questione enunciata, laddove si censura il criterio della "libera disponibilità" dei Comuni nell'erogazione.
In quella prima stesura era stato violato l'art. 67 dello Statuto in materia di deleghe. Confido che nel nuovo testo (che sta per essere distribuito) si sia superata l'osservazione e che la nuova stesura contenga precise direttive, e che alle direttive seguano le istruzioni-quadro per un'erogazione del sussidio "uguale" per tutti i Comuni.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cernetti Bertozzi.



CERNETTI Elettra, Assessore all'assistenza

L'individuazione dei criteri, allo stato attuale, risulta di estrema difficoltà. Ricordo che anche nella precedente legge i criteri erano fissati dai Comuni e la legge aveva ottenuto il visto del Commissario di Governo. Rassicuro i colleghi del Gruppo liberale, proprio perché non si venga a configurare una "spesa storica" che l'Assessorato all'assistenza ha avviato uno studio per fissare il minimo vitale, che potrà essere anche differenziato tra zone urbane e zone periferiche.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'articolato.
Art. 1 "Le provvidenze di cui alla legge regionale 5 dicembre 1979, n. 67 sono estese al periodo invernale 1980/1981".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
Art. 2 "Il primo comma dell'art. 2 della legge regionale 5 dicembre 1979, n.
67 è così modificato: Possono beneficiare dei contributi regionali di cui alla presente legge i cittadini singoli ed i nuclei familiari, residenti in Piemonte, che hanno diritto all'assistenza economica secondo i criteri stabiliti o da stabilirsi dai Comuni, nell'ambito delle Unità Sanitarie Locali, in base a quanto disposto con la legge regionale 21 gennaio 1980, n. 3.
Dovranno comunque essere evitati interventi sperequati nei confronti dei cittadini delle U.S.L.".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Art. 3 "L'art. 4 della legge regionale 5 dicembre 1979, n. 67 è sostituito dal seguente: I fondi di cui alla presente legge vengono ripartiti con provvedimento della Giunta regionale, in base agli indirizzi stabiliti dalla competente Commissione consiliare, fra le Unità Sanitarie Locali, tenendo conto della popolazione e dei programmi di intervento di cui ai successivi commi.
I programmi di intervento, predisposti dalle Unità Sanitarie Locali devono pervenire alla Regione entro il termine di 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge.
La Giunta regionale provvede ad assegnare e, contestualmente, ad erogare le quote attribuite alle singole Unità Sanitarie Locali entro 15 giorni dalla scadenza del termine di cui al precedente comma.
Le Unità Sanitarie Locali, in base al programma zonale di intervento provvedono all'erogazione delle quote ai singoli Comuni interessati".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 3 è approvato.
Art. 4 "Ai fini dell'attuazione della presente legge è autorizzata, per l'anno finanziario 1981, la spesa di L. 5.000.000.000.
All'onere di cui al primo comma si provvede, per l'anno finanziario 1981, mediante una riduzione di pari ammontare in termini di competenza e di cassa dello stanziamento di cui al capitolo 12500 dello stato di previsione della spesa per lo stesso anno e mediante l'iscrizione dello stanziamento di L. 5.000.000.000 in termini di competenza e di cassa al capitolo 10375 dello stato di previsione medesimo".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 4 è approvato.
Art. 5 "La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 5 è approvato.
Passiamo ora alla votazione sull'intero testo della legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 35 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'intero testo della legge è approvato.


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente

Deliberazione Giunta regionale relativa a: "Servizio mensa per i dipendenti della Regione. Determinazione del prezzo massimo per pasto a partire dal 1 aprile 1981. Maggior spesa per il 1981 di L. 250.000.000 sul capitolo 800/1981"


PRESIDENTE

Esaminiamo il punto dodicesimo all'ordine del giorno: deliberazione Giunta regionale relativa a: "Servizio mensa per i dipendenti della Regione. Determinazione del prezzo massimo per pasto a partire dal 1 aprile 1981. Maggior spesa per il 1981 di L. 250.000.000 sul capitolo 800/1981".
La I Commissione si era espressa favorevolmente. La Presidenza tuttavia ha ricevuto ieri una comunicazione orale da par te dei sindacati che chiedono di sospendere la votazione del provvedimento in quanto desiderano conferire ulteriormente con la I Commissione. Pongo questo problema ai Consiglieri.
Chiede di parlare il Consigliere Viglione. Ne ha facoltà.



VIGLIONE Aldo

Signori Consiglieri, nel momento in cui discutemmo la legge inerente alla mensa, venne convenuto con il Governo che determinati oneri sarebbero stati a carico dei dipendenti e altri a carico della Regione. Oggi esaminiamo questa delibera che va ad aumentare in misura consistente l'onere a seguito del fenomeno inflazionistico e non possiamo non tener conto di quella ripartizione. In effetti la mensa è un aumento del valore reale del salario e il nostro indirizzo è quello di venire incontro a chi ne usufruisce ma non possiamo violare la legge e pertanto l'aumento da 500 a 700 lire non pare sproporzionato. Mi sembra tra l'altro l'unica strada percorribile per ottenere l'approvazione del Commissario di Governo con il rischio di creare un vuoto dal 1° aprile che potrebbe ripercuotersi in modo negativo sull'Amministrazione e sui dipendenti stessi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Genovese.



GENOVESE Piero Arturo

Il nostro Gruppo aderisce alle considerazioni del Capogruppo del P.S.I., ricordando che nella discussione in sede di Commissione sono stati sollevati problemi in ordine alle convenzioni con i ristoranti da parte dei rappresentanti sindacali che ci paiono meritevoli di approfondimento, che qui sollecitiamo al fine di evitare disparità di trattamento tra il personale regionale e quello degli enti strumentali della Regione.
Poiché questa materia non è di competenza della I Commissione invitiamo la Giunta ad esaminare il problema nella sede idonea.
Gradiremmo avere informazioni sul complesso delle convenzioni in essere e sui problemi che rimangono aperti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valeri.



VALERI Gilberto

Anche il Gruppo comunista aderisce alla dichiarazione fatta dal Capogruppo del P.S.I. Viglione. Il punto di riferimento in questo caso non può non essere la scadenza della convenzione e la necessità di provvedere per tempo sia al rinnovo della medesima sia all'adeguamento dell'onere onde consentire anche il miglioramento dell'attuale trattamento.
Sotto questo profilo non possiamo non tenere conto dell'esito dell'incontro che vi è stato con le organizzazioni sindacali in sede di I Commissione. Le leggi debbono essere rispettate per quello che sono e non possono diventare materia di contrattazione successiva: in questo caso qualsiasi certezza del diritto verrebbe compromessa.
Per queste considerazioni di opportunità contingente in ordine alla prosecuzione ed al miglioramento del servizio aderiamo alla necessità che il Consiglio regionale si pronunci seduta stante.
Auspichiamo inoltre che il rapporto tra le organizzazioni sindacali e l'Ente Regione avvenga non soltanto con le rappresentanze esecutive, ma anche con le rappresentanze consiliari.
Sotto questo profilo c'é stato un incontro sul cui esito però non siamo informati e l'assenza dell'Assessore Testa ci impedisce di conoscerlo.
In ordine alla disparità di trattamento tra il personale in servizio a Torino e il personale che opera nelle sedi decentrate ci pronunciammo per iniziative atte a sanarle e oggi confermiamo questo orientamento.



PRESIDENTE

Passiamo alla votazione della deliberazione.
Ve ne do lettura: "Il Consiglio regionale vista la legge regionale 20/8/1976 n. 43, istitutiva del servizio di mensa a favore del personale dell'Amministrazione regionale; preso atto delle proposte formulate dalla Giunta regionale in ordine alla determinazione del prezzo di ogni singolo pasto e alla ripartizione degli oneri rispettivamente a carico dell'Amministrazione regionale e dei dipendenti utenti sentita l'ulteriore proposta della I Commissione consiliare circa il costo a carico del personale sentite le organizzazioni sindacali del personale regionale delibera di stabilire, a partire dal 1° aprile 1981, nella misura massima di L. 3.000 il costo di ogni pasto fornito ai dipendenti regionali che intendono avvalersi del servizio mensa istituito con la legge regionale n.
43 del 20/8/1976, tale prezzo deve restare fisso fino al 31 marzo 1982 di stabilire che su tale costo la Regione assuma a proprio carico l'onere di L. 2.300 per pasto, corrispondente alla media delle spese di organizzazione dei servizi e dei costi fissi, mentre rimane a carico del personale regionale utente del servizio mensa, il residuo costo di L. 700.
Alla relativa maggiore spesa valutata complessivamente in L.
250.000.000 per il 1981 si fa fronte con lo stanziamento di cui al cap. 800 del bilancio per l'esercizio finanziario 1981 (10807)".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata all'unanimità dei 45 Consiglieri presenti in aula.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BENZI


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Esaminiamo infine il punto tredicesimo all'ordine del giorno: "Nomine".
La parola al Consigliere Paganelli.



PAGANELLI Ettore

Prima di procedere alla votazione per le nomine chiedo la parola.
Desidererei che ci fosse intesa sulle nomine che intendiamo effettuare.
Siamo pronti per: il Comitato consultivo regionale per la protezione dell'ambiente naturale la Commissione consultiva in materia di coltivazione di cave e torbiere la Consulta regionale per la tutela della fauna e disciplina della caccia la Commissione per l'invaso del Moiola la Commissione tecnico-consultiva del commercio il Consiglio direttivo della scuola di amministrazione aziendale il Consiglio di amministrazione dell'Aeroporto di Cerrione.
Delle altre nomine si era fatto solo un cenno ma non c'era intesa.
Per quanto riguarda la riserva naturale della Garzaia, del Parco della Burcina e dei laghi di Avigliana e per quanto riguarda il Comitato tecnico scientifico di supporto alla politica regionale dei parchi e delle riserve naturali c'era una richiesta di verifica anche in ordine agli esperti.


Argomento: Nomine

Comitato consultivo regionale per la protezione dell'ambiente naturale: 5 esperti nelle discipline amministrative e forestali con voto limitato a 3 su proposta delle Facoltà universitarie di scienze matematiche, fisiche e naturali, di agraria e delle Associazioni naturalistiche più rappresentative


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Guidobono Cavalchino Alessandro n. 20 Dal Vesco Giovanna n. 20 Mondino Gian Paolo n. 20 Piodi Mario n. 17 Cataldi Alberto n. 17 scheda bianca n. 1 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Consulta regionale per la tutela della fauna e la disciplina della caccia


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: 1 esperto in problemi faunistici della zona delle Alpi: Bonino Giovanni n. 34 2 esperti in scienze naturali: Durio Paolo n. 33 Balbo Teresio n. 35 1 esperto in problemi agricoli forestali: Bosticco Attilio n. 33 scheda bianca n. 1 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Consulta regionale per la tutela della fauna e la disciplina della caccia


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: 1 rappresentante designato dall'U.N.C.E.M.: GIUDICI Roberto n. 37 1 rappresentante designato dall'A.N.C.I.: Buemi Enrico n. 35 1 rappresentante designato dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana: Falletti Carlo n. 36 scheda bianca n. 1 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Consulta regionale per la tutela della fauna e la disciplina della caccia: 2 rappresentanti dell'Associazione venatoria maggiormente rappresentativa e 1 rappresentante per ciascuna delle Associazioni riconosciute operanti nella Regione


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Federcaccia: Vigna Bruno Lauro n. 34 Vercellese Mario n. 34 Arci-caccia: Gabriel Giulio n. 32 Enal-caccia: Bambi Mario n. 29 Libera caccia: Cardurani Vittorio n. 29 E.P.S.: Barbero Gianni n. 31 schede bianche n. 2 Li proclamo eletti.
Consulta regionale per la tutela della fauna e la disciplina della caccia: 2 rappresentanti dell'organizzazione agricola maggiormente rappresentativa ed 1 rappresentante per ciascuna delle organizzazioni riconosciute operanti nella Regione



PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Coltivatori Diretti: Peverati Giovanni n. 34 Tamietto Gianfranco n. 33 Federazione degli Agricoltori: Biscaldi Paolo n. 32 Conf-coltivatori: Suardi Sergio n. 30 U.C.I.: Pittaluga Cesare n. 21 A.I.C.: Gondoletta Giuliano n. 23 schede nulle n. 2 scheda bianca n. 1 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Consulta regionale per la tutela della fauna e la disciplina della caccia: 5 rappresentanti delle Associazioni naturalistiche e protezionistiche operanti nella Regione


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Cloro Renato Fortunato (Pro-Natura) n. 33 Piodi Mario (W.W.F.) n. 31 Framarin Francesco (LIPU) n. 32 Candela Piergiorgio (ENPA) n. 29 Calleri Daniela (Italia Nostra) n. 30 schede bianche n. 4 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Commissione per l'invaso del Moiola: 5 rappresentanti del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Ferro Primo n. 17 Viglione Aldo n. 29 Mignone Andrea n. 18 Lombardi Emilio n. 17 Turbiglio Antonio n. 17 scheda nulla n. 1 schede bianche n. 2 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Commissione tecnico-consultiva per il commercio: 3 esperti nel settore distributivo, in urbanistica e nei problemi del traffico, di cui uno in rappresentanza delle minoranze


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Rivoira Giuliano n. 18 Moranti Luciano n. 18 Savorè Carlo n. 17 schede nulle n. 2 schede bianche n. 2 Li proclamo eletti.


Argomento: Nomine

Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto di Cerrione "S.A.C.E.": 2 rappresentanti del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 37 hanno riportato voti: Costa Nello n. 18 Diana Roberto n. 17 schede bianche n. 2 Li proclamo eletti.
La presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 49 della legge 10/2/1953, n. 62 e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione a norma dell'art. 65 dello Statuto.


Argomento: Nomine

Collegio dei Sindaci dell'Aeroporto di Cerrione "S.A.C.E.": 1 rappresentante del Consiglio regionale


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Musso Tito n. 28 Gaiardelli n. 1 schede bianche n. 10 Proclamo eletto il signor Musso Tito.
La presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 49 della legge 10/2/1953, n. 62 e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione a norma dell'art. 65 dello Statuto.


Argomento: Nomine

Sezione decentrata CO.RE.CO. di Vercelli: sostituzione membro dimissionario Ludovico Szego


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 36 ha riportato voti: Pozzi Vittorio n. 32 schede bianche n. 4 Proclamo eletto il signor Pozzi Vittorio.


Argomento: Nomine

Consiglio di Amministrazione dello I.A.C.P.: sostituzione membro dimissionario (Rodolfo Caponnetto)


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Craveri Piero n. 24 Ambrogio Piero n. 1 schede bianche n. 13 Proclamo eletto il signor Craveri Piero.


Argomento: Nomine

Sezione decentrata CO.RE.CO. di Torino: sostituzione membro supplente dimissionario (Ricciotti Lerro)


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Gatti Gianfranco n. 25 Ambrogio Piero n. 1 schede bianche n. 12 Proclamo eletto il signor Gatti Gianfranco.


Argomento: Nomine

Collegio dei Sindaci dell'Istituto per le piante da legno e l'ambiente: sostituzione di 2 Sindaci effettivi dimissionari


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 hanno riportato voti: Casavecchia Marco n. 23 Arrigo Filippo n. 26 Bruciamacchie n. 1 schede bianche n. 3 Proclamo eletti i signori Casavecchia Marco e Arrigo Filippo.
La presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 49 della legge 10/2/1953, n. 62 e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione a norma dell'art. 65 dello Statuto.


Argomento: Nomine

Collegio dei Sindaci dell'Istituto per le piante da legno e l'ambiente: sostituzione di 1 Sindaco supplente


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 ha riportato voti: Altamura Antonio n. 27 schede bianche n. 11 Proclamo eletto il signor Altamura Antonio.
La presente deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 49 della legge 10/2/1953, n. 62 e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione a norma dell'art. 65 dello Statuto.


Argomento: Nomine

Consiglio di Amministrazione della Promark S.p.A.: sostituzione membro dimissionario (Sergio Peretti)


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 38 ha riportato voti: Stoppini Giancarlo n. 32 schede bianche n. 6 Proclamo eletto il signor Stoppini Giancarlo.
Le nomine sono così concluse. Comunico che il Consiglio è convocato per i giorni 9 e 10 aprile 1981.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17,30)



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