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Dettaglio seduta n.184 del 10/03/83 - Legislatura n. III - Sedute dal 9 giugno 1980 al 11 maggio 1985

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BENZI


Argomento: Organizzazione regionale: argomenti non sopra specificati

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Chiede di parlare il Consigliere Picco. Ne ha facoltà.



PICCO Giovanni

Chiedo la verifica del numero legale prima di dare inizio ai lavori.



PRESIDENTE

D'accordo. Procediamo con l'appello per la verifica del numero legale tenendo presente che due Consiglieri hanno chiesto congedo.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito è il seguente presenti 26 Consiglieri assenti 32 Consiglieri Non essendo il Consiglio in numero legale rinvio la seduta di un'ora secondo quanto stabilito dal quinto comma dell'art. 50 del Regolamento.



(La seduta, sospesa alle ore 10 riprende alle ore 11)


Argomento:

Verifica del numero legale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

In merito al punto terzo all'ordine del giorno: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico che hanno chiesto congedo i Consiglieri Fassio Ottaviano e Ratti.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge: N. 309: "Disciplina dell'indennità di carica, dei compensi, dei rimborsi spese e dei gettoni di presenza per gli amministratori ed i sindaci degli enti strumentali regionali e delle S.p.A. a partecipazione regionale", presentato dalla Giunta regionale in data 24 febbraio 1983 N. 310: "Procedimento per l'applicazione delle sanzioni amministrative inerenti alle violazioni in materia di parchi naturali, riserve naturali o aree attrezzate", presentato dalla Giunta regionale in data 24 febbraio 1983 N. 311: "Modifica all'art. 7, legge regionale 12/8/1974, n. 22 Commissione di disciplina", presentato dalla Giunta regionale in data 24 febbraio 1983.


Argomento:

c) Deliberazioni adottate dalla Giunta regionale


PRESIDENTE

Le deliberazioni adottate dalle Giunta regionale nelle sedute del 22 febbraio e 1 marzo 1983 - in attuazione dell'art. 7, primo comma, della legge regionale 6/11/1978, n. 65 - in materia di consulenze ed incarichi sono depositate e a disposizione presso il Servizio Aula.


Argomento: Commemorazioni

d) Commemorazione del Presidente del Consiglio regionale del Molise Gabriele Veneziale


PRESIDENTE

Signori Consiglieri, ieri, con doloroso stupore abbiamo appreso della prematura scomparsa del Presidente del Consiglio regionale del Molise Gabriele Veneziale.
A stroncarlo è stato un attacco di cuore.
Veneziale, 55 anni, sposato, padre di due figli, lascia tra tutti coloro che lo conobbero un profondo ricordo.
Regionalista convinto partecipò ai lavori preparatoti per la redazione dello Statuto regionale del Molise. All'interno del Consiglio regionale di quella Regione ricoprì cariche - oltre a quella di Consigliere dal 1970 da quella di Segretario del Consiglio a quella di Vicepresidente.
Dall'inizio della terza legislatura ricopriva la carica di Presidente.
Veneziale era nato a Napoli da famiglia molisana di salde tradizioni democratiche. Ben presto, però, tornò nella sua terra di origine e, ad Isernia, iniziò la sua attività di avvocato e di uomo politico tra le file del Partito Socialista.
Già nel 1960 fu eletto nel Consiglio comunale di Isernia. Dal 1964 al 1970 ricoprì la carica di Consigliere provinciale del Molise. Nel 1970 e nel 1975 fu rieletto nel Consiglio comunale di Isernia. All'interno del Partito Socialista era membro del Comitato direttivo regionale e, in precedenza, aveva fatto parte del Comitato centrale del suo Partito.
Colleghi Consiglieri, voglio esprimere a nome mio e del Consiglio regionale del Piemonte alla famiglia dello scomparso ed ai colleghi della Regione Molise i sensi più profondi del nostro cordoglio.
Di certo l'istituto regionale ha perso prematuramente un suo profondo conoscitore. Di questa inaspettata perdita siamo tutti addolorati.



(I presenti osservano un minuto di silenzio)


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Nella conferenza dei Capigruppo si era stabilito di proseguire con il punto quarto all'ordine del giorno che riguarda l'istituzione delle Province di Biella e di Verbania.
Chiede di parlare il Consigliere Paganelli. Ne ha facoltà.



PAGANELLI Ettore

La Giunta ha chiesto 15 giorni per presentare una proposta di rinnovamento. Su questo avevamo dei dubbi, comunque la maggioranza ha votato l'ordine del giorno in proposito. A questo punto, il Consiglio non può che entrare in una pausa di riflessione e discutere su proposte che i Gruppi politici che hanno votato quell'ordine del giorno faranno. Il Consiglio regionale non può proseguire tranquillamente e serenamente i suoi lavori né in Commissione né in aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Questa tesi era già stata sviluppata dal Consigliere Paganelli in sede di conferenza di Capigruppo.
In quella sede la proposta non aveva trovato la maggioranza delle forze politiche disponibili ad accoglierla.
Per parte nostra non abbiamo nessuna difficoltà a proseguire. Abbiamo detto che non vogliamo interrompere nemmeno per un momento l'attività regionale in un periodo di crisi così grave del Piemonte. Pertanto siamo disponibili ad esaminare tutti gli argomenti all'ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valeri.



VALERI Gilberto

Il Gruppo PCI condivide l'opinione espressa dal Consigliere Viglione.
Al di là dei diversi punti di vista qui espressi occorre tenere conto che il Consiglio regionale ha votato un ordine del giorno che implicitamente auspica il proseguimento dei lavori dell'assemblea senza interruzione. Pertanto, anche il voto unanime raggiunto in sede di Commissione sulle due proposte di legge, ritengo vada nella direzione della discussione e dell'approvazione delle leggi stesse nel corso di questa riunione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Carazzoni.



CARAZZONI Nino

Signor Presidente, nella riunione dei Presidenti di Gruppo svoltasi martedì si era convenuto quanto qui ha riferito il Capogruppo socialista.
Sennonché, da martedì ad oggi è intervenuto qualche fatto nuovo. Comunque nel documento presentato ed approvato dalla maggioranza, si parla esplicitamente (cosa di cui non era stato dato l'annuncio neanche nella conferenza dei Capigruppo) di una pausa di 15 giorni per predisporre e presentare un documento programmatico ed una proposta di esecutivo rinnovato.
E' evidente che di questa novità noi dobbiamo tenere conto. Siamo in presenza di un esecutivo che annuncia l'apertura della crisi tra 15 giorni.
Non vediamo come possa la Giunta proseguire nella propria attività, pur dando atto che è importante l'esame delle due proposte di legge all'ordine del giorno, che vengono incontro ad una larghissima aspettativa delle popolazioni interessate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vetrino.



VETRINO Bianca

Visto il grado di stanchezza che a questo punto coglie tutti, credo che il Presidente possa interrompere brevemente i lavori del Consiglio e convocare i Capigruppo che, congiuntamente, decidano il prosieguo o meno dei lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.



BONTEMPI Rinaldo

Questo disegno di legge è stato approvato dal Consiglio oggi stesso.
Comunque, se viene richiesta la riunione dei Capigruppo, sono d'accordo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

L'ordine del giorno attiene alla volontà delle forze politiche del Consiglio. Esiste un altro ordine del giorno surrettizio, che è nella lettera dello Statuto: è scattato questa mattina l'onere-dovere del Presidente della Giunta di indicare i successori ai colleghi dimissionari.
Proprio la vacanza della Giunta ripropone il problema che il primo atto per la ricomposizione della vita del Consiglio è la ricomposizione della Giunta. Sappiamo che l'indicazione dei successori non può avvenire allo stato attuale dei fatti per i numeri che ha la maggioranza e sappiamo che la Giunta passerà sicuramente attraverso le dimissioni tecniche. Che poi questa formula si ricomponga con un numero di Assessori inferiore e con un numero di Assessori uguale al precedente non cambia niente.
In questo momento deve essere data attuazione all'onere-diritto del Presidente della Giunta che prevale e che è più importante e più pregnante delle valutazioni che le forze politiche del Consiglio e i partiti fuori del Consiglio ritengono di dare su questa materia. Il diritto-dovere del Presidente del Consiglio rimane tutto compiuto ed inalienabile.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta regionale Enrietti.



ENRIETTI Ezio, Presidente della Giunta regionale

Questo però non comporta che il Consiglio e le Commissioni non vadano avanti. Non è scritto che l'atto che deve compiere il Presidente della Giunta debba essere fatto immediatamente. Ci siamo presi l'impegno di farlo al prossimo Consiglio, ma, in questo lasso di tempo, l'attività del Consiglio e delle Commissioni continuano.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

L'onere che rimane al Presidente di Commissione di convocare le Commissioni e di lavorare come se nulla fosse avvenuto contrasta con le richieste cortesi che abbiamo avuto dalla Giunta in questi giorni di non convocare le Commissioni, in assenza degli Assessori competenti.
Presidente Enrietti, o l'azione legislativa viene sospesa per un patto fra gentiluomini, oppure l'attività legislativa procede con tutte le conseguenze che comporta. Alcune funzioni assessorili non saranno presenti in Commissioni e non mi sembra un fatto così ovvio e così normale.
Ricordiamo anche che i Presidenti delle Commissioni non possono farsi carico, come fanno normalmente, di recuperare maggioranze che normalmente non esistono. Per cui, prego anche la Giunta di non portare avanti questo scontro. Qualcuno ha ritenuto di dire sì, anziché no. I sì e i no qualche volta sono estemporanei e conseguenza di affaticamento o di qualche preoccupazione personale. Questo si o questo no detto invece dalla Giunta è molto delicato. Martedì prossimo la Commissione che presiedo sarà convocata e non accetterò sospensioni di altre Commissioni per vacanza di Assessori.
Quindi discuteremo la legge sul turismo. Che questa Giunta pretenda che le Commissioni lavorino su leggi proposte da Assessori che non esistono più significa provocare ogni oltre limite la credibilità del Consiglio e della gente. Nessuno chiede la guerra, si chiede una sospensiva.
E' la Giunta che deve riflettere su questo, non un Capogruppo di maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Valeri.



VALERI Gilberto

Credo che le Commissioni dovranno confrontarsi su questo problema tenendo conto che i disegni di legge sono presentati dalla Giunta che non è dimissionaria.
Le dimissioni avverranno nei termini indicati nell'ordine del giorno votato, quindi, a fronte di Commissioni che decidono di proseguire, la Giunta avrà il problema di presenziare alle riunioni per discutere i disegni di legge che ha formulato.
Vorrei ricordare che nel concreto ci troviamo di fronte ad una proposta di legge che è di iniziativa consiliare.
E' una palese forzatura il ritenere la Regione non più in grado di operare, neppure a fronte di proposte di legge elaborate e licenziate in Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Chiedo formalmente la convocazione dei Capigruppo.



PRESIDENTE

La proposta del Consigliere Viglione è accettata.
Convoco pertanto i Capigruppo.



(La seduta, sospesa alle ore 15.40 riprende alle ore 15.50)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
I Capigruppo rinviano la discussione sulla costituzione delle due Province ad una prossima seduta di Consiglio che verrà convocata a domicilio.
Questo argomento sarà iscritto al primo punto dell'ordine del giorno.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15.55)



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