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Dettaglio seduta n.106 del 14/01/82 - Legislatura n. III - Sedute dal 9 giugno 1980 al 11 maggio 1985

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARCHIARO


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame progetto di legge n. 156: "Snellimento procedure attuative dei programmi di edilizia residenziale e costituzione di un fondo di rotazione per l'anticipata acquisizione di aree pubbliche" (seguito)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Proseguiamo l'esame del progetto di legge n. 156: "Snellimento procedure attuative dei programmi di edilizia residenziale e costituzione di un fondo di rotazione per l'anticipata acquisizione di aree pubbliche".
La parola all'Assessore Rivalta per la replica.



RIVALTA Luigi, Assessore all'edilizia residenziale e scolastica

La legge oggi in votazione ha avuto un iter in Commissione lungo ed ampio.
Il testo di legge sotto i nostri occhi è frutto della discussione e del dibattito in Commissione e ha alcuni aspetti innovativi rispetto al disegno di legge della Giunta e ai progetti di legge dei Gruppi consiliari e questo deve essere annoverato come merito del lavoro compiuto, non senza contrasti, anzi, vi sono stati anche atteggiamenti che hanno colto strumentalmente i termini di questa discussione. Tuttavia non posso non rilevare che la conclusione è positiva in quanto ha consentito a tutti di conseguire qualche cosa di più sul cammino di quella cultura di governo di cui parlava il Consigliere Bastianini questa mattina.
Il contenuto di questo disegno di legge risponde all'esperienza che tutti ci siamo fatti attorno ai problemi dell'edilizia residenziale. Non c'è assolutamente nessun atteggiamento ideologico.
Il Presidente del Consiglio Spadolini e gli stessi Ministri hanno riconosciuto che il Piemonte nel settore dell'edilizia residenziale pubblica è la Regione che presenta dati di maggior celerità e di maggiore efficienza nella spesa.
Le maggiori difficoltà per una riduzione dei tempi sono due: quelle relative alla messa a disposizione delle aree che nei programmi passati hanno richiesto tempi attorno all'anno e mezzo dal momento della programmazione (le leggi prevedono 14 mesi di tempo per l'espletamento di queste pratiche) e quelle di costruzione che ancora oggi si aggirano attorno ai 18-24 mesi, salvo qualche caso eccezionale negativo che protrae la costruzione al di là dei 24 mesi.
Con il disegno di legge si è inteso intervenire su questi due nodi in modo da ridurre ulteriormente l'attuazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica con l'obiettivo ambizioso, ma conseguibile, di ridurre tali tempi attorno ai 12-18 mesi.
Per conseguire questa riduzione dei tempi occorre far sì che le aree siano disponibili per la realizzazione degli edifici nel momento stesso in cui la deliberazione del Consiglio regionale mette a disposizione dei soggetti attuatori i finanziamenti provenienti dalla legge nazionale n.
457.
La legge risponde a questo fine attraverso un duplice modo: la costituzione di un fondo di rotazione che consenta l'acquisizione delle aree e la programmazione pluriennale e non solo biennale, secondo quanto stabilisce la legge 457, ma per un periodo che copra l'intero piano decennale, in questo caso per i sei anni che ancora devono intercorrere per arrivare alla conclusione del piano decennale. Se il disegno di legge sarà approvato, consentirà al Consiglio regionale di promuovere e di definire il programma di localizzazione dei futuri finanziamenti per un'aliquota almeno pari alle tranche di finanziamenti che abbiamo avuto nei quattro anni precedenti e per i sei anni futuri. Con questo avremo certezza operativa nel senso che se saranno individuati i comuni su cui si dovrà operare,saranno individuate le aree se già sono definite dai piani regolatori e, ove i piani regolatori non contengano ancora queste indicazioni, si impegneranno i Comuni nell'arco dei sei anni progressivamente e a seconda delle temporalità del programma, di adeguare i piani regolatori.
Il fondo di rotazione consentirà di acquisire le aree attraverso le procedure di acquisizione bonaria o con l'esproprio anticipatamente alla disponibilità dei finanziamenti. Si risponde così all'esigenza di ridurre i 14 mesi previsti dalla legge.
Quanto ai tempi di costruzione si deve stimolare un sistema più completo e più qualificato dell'attività edilizia in modo che nella generalità dei casi l'attuazione effettiva del processo costruttivo si riduca al periodo di 12/15 mesi.
Il disegno di legge, sotto questo profilo, ribadisce quanto già era contenuto nella legge n. 76 del '78. I programmi, almeno quelli che riguardano le aree di maggiore densità demografica che richiedono interventi più consistenti, potranno essere finalizzati a realizzazioni che prevedano integrazioni di finanziamenti di edilizia residenziale pubblica con quelli di edilizia convenzionata attraverso la legge 167 in modo da consentire dimensioni di scala tali da rendere sostenibile un processo di industrializzazione.
Inoltre la programmazione per un periodo di sei anni dà certezza al costruttore di finanziamenti protratti consentendogli di farsi un proprio programma di ristrutturazione produttiva. Sono elementi di estremo valore qualitativo per migliorare il processo di realizzazione dei programmi di edilizia residenziale.
Il collega Genovese sottolineava l'esclusione di norme che esistevano nei disegni di legge e nelle proposte di legge iniziali. Non è che siano sparite per un gioco di prestigio o per un'intenzione maliziosa, ma ricordo che il dibattito in Commissione ha portato ad eliminare queste norme perch si è ritenuto che dovessero rientrare come norma generale e non solo in riferimento all'edilizia residenziale pubblica.
Quanto all'impegno di spesa l'Assessore Testa potrà essere più puntuale nella risposta.
Il modo di procedere della Regione si sta sempre più caratterizzando finanziamenti delle singole leggi non vengono posti nell'ambito della legge rendendone statica l'operatività ma vengono rimandati alle decisioni che ogni anno si prendono in sede di bilancio.
Abbiamo dato avvio a questo lavoro attraverso un documento inviato ai Comprensori di cui ho dato copia ai Commissari della II Commissione.
E' stato detto che nella legge e nelle iniziative operative assunte si fa riferimento al decreto Nicolazzi senza consentirne i risultati. Noi comunisti chiediamo che venga modificato nelle procedure e che le Regioni individuate come enti di programmazione edilizia, non vengano scavalcate.
Chiediamo un ampliamento delle prospettive di spesa sia per sostenere il pagamento dei maggiori oneri dei programmi precedenti, sia per sostenere il programma futuro di interventi di edilizia residenziale che, in termini fisici di alloggi costruiti, sia pari a quello del quadriennio precedente.
Abbiamo fatto riferimento al decreto Nicolazzi perché operiamo nello spirito di attuazione delle leggi dello Stato con l'intento di migliorarne le caratteristiche quando è possibile. Il disegno di legge regionale cercando di rendere migliore l'attuazione delle leggi dello Stato per la programmazione sessennale fa riferimento ai dati del decreto Nicolazzi.
E' emerso che ai 22/23 mila alloggi che si dovrebbero costruire con quelli previsti dal decreto Nicolazzi, estrapolati per tutto il sessennio si possono aggiungere i finanziamenti dell'edilizia convenzionata da realizzarsi nell'ambito della legge 167 per un altro 30-40% della cifra prevista dall'intervento dell'edilizia residenziale pubblica.
Abbiamo valutato che la programmazione sessennale debba anche contenere un'aliquota pari al 30% dell'edilizia residenziale pubblica e dell'edilizia privata (legge Bucalossi).
Sommando le tre possibilità ne è risultato un programma possibile per i prossimi sei anni attorno ai 35/40 mila alloggi.
Dobbiamo fin d'ora operare con una visione pluriennale ancorata ad una dimensione di intervento, già significativa ma che pensiamo debba ampliarsi e questa legge potrà essere il giusto sostegno a questa operazione.



PRESIDENTE

Se non vi sono richieste di intervento possiamo passare alla votazione dei singoli articoli.
Art. 1 (Finalità) "Al fine di attuare il necessario coordinamento dei programmi di edilizia residenziale nonché di promuovere lo snellimento delle procedure attuative degli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata, agevolata o convenzionata, tutti i fondi stanziati dallo Stato o da Enti pubblici destinati agli scopo predetti, anche se derivanti dalla stipulazione di mutui, dall'emissione di obbligazioni o certificati immobiliari da parte dell'Amministrazione regionale sono programmati unitariamente dalla Regione sulla base dei propri indirizzi territoriali.
La Regione è autorizzata a localizzare le previsioni finanziarie mediante programmi biennali o pluriennali nell'ambito delle previsioni complessive del piano decennale per l'edilizia residenziale di cui alla legge 5/8/1978 n. 457.
Qualora l'importo di finanziamento non sia stato ancora definito ai sensi dell'art. 9 della legge 5/8/1978, n. 457, o da altre leggi pluriennali dello Stato o della Regione, è consentita l'anticipata localizzazione degli interventi edilizi nella misura annua desumibile mediamente dagli investimenti a valere sui precedenti anni finanziari delle leggi pluriennali stesse".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 36 hanno risposto SI 17 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 18 Consiglieri L'art. 1 è respinto.
La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Il Gruppo socialista proporrà un emendamento aggiuntivo



PAGANELLI Ettore

Bisogna essere coscienti delle cose che succedono.
L'art. 1 della legge è fondamentale. Se l'art. 1 non è approvato bisogna trovare degli espedienti dato che un articolo aggiuntivo in coda alla legge non può risolvere tutto.
Questa mattina avevamo dichiarato il nostro atteggiamento. Ritorna il problema centrale del Consiglio: la maggioranza faccia la maggioranza e garantisca le presenze in aula e in Commissione.



PRESIDENTE

Propongo di sospendere la seduta per alcuni minuti per riunire i Capigruppo e per valutare in quella sede il da farsi.
La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

L'episodio non sarà edificante e facciamo un'autocritica, nello stesso tempo però non dobbiamo neanche spingere l'acceleratore per non approvare un disegno di legge che potrebbe essere approvato fra qualche giorno.
Se non è possibile ritornare sulla votazione dell'articolo test votato, nulla vieta di presentare un emendamento aggiuntivo per correggere quella votazione. La vicenda deve trovare una logica conclusione in Consiglio. Noi ce ne facciamo carico e chiediamo agli autorevoli membri dell'opposizione di non dare eccessivo peso alla vicenda dato che, in questo momento, la maggioranza è presente per votare questa legge così importante. Prego la Presidenza di richiamare i corridoisti, che appartengono alla maggioranza e a volte all'opposizione. Noi che abbiamo il vecchio concetto che seduti si vince, richiamiamo quelli che seduti non sono e desideriamo sdrammatizzare l'episodio per permettere, attraverso il meccanismo dell'emendamento aggiuntivo, di raggiungere lo scopo.



PRESIDENTE

La parola al Vice presidente della Giunta regionale, Sanlorenzo.



SANLORENZO Dino, Vicepresidente della Giunta regionale

Naturalmente i Gruppi trarranno da questo episodio tutte le considerazioni che riterranno opportune. Il sottoscritto ed il Consigliere Alasia non erano presenti in aula al momento della votazione. Viviamo in momenti in cui tutto non può essere programmato e questo non assolve il fatto ma vuole spiegare che è in corso un confronto decisivo con l'impresa Pianelli e Traversa, con i sindacati e con i lavoratori; la vertenza interessa 4 mila lavoratori. Abbiamo deciso di mandare un telegramma al Governo per comunicare che è stata fissata una riunione con il sistema bancario per lunedì pomeriggio alle ore 16.
La nostra assenza in aula era dovuta al fatto che stavamo assumendo questa decisione.
Questo non cambia il significato della mancanza del numero legale nella votazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.



BONTEMPI Rinaldo

Sono d'accordo di riunire i Capigruppo per valutare la situazione.
Anch'io credo di poter fare un'autocritica come ha fatto il Consigliere Viglione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

L'opposizione non intende fare scandalo di questo episodio oltre un certo limite. Devo però far rilevare una non coerenza di comportamenti in quanto gennaio doveva essere il mese in cui la maggioranza avrebbe dovuto rispondere di certi suoi comportamenti in ordine alla sua assenza in aula.
Non c'è da meravigliarsi se l'opposizione vuole che soltanto della Giunta ma anche della maggioranza stessa venga marcata - e lo diciamo fuori dai denti - l'assenza in Consiglio.
Martedì i lavori della V Commissione sono rimasti bloccati perché la maggioranza non era presente.
Abbiamo l'impressione che questi elementi di scollamento, rilevati da un Gruppo della maggioranza nel mese di dicembre con la promessa che nel mese di gennaio queste cose sarebbero cessate, oppure avrebbero assunto un rilievo politico, continuino.
Il suggerimento dato dal Capogruppo della D.C. è corretto perché ci sembrerebbe curioso far uscire una legge mancante dell'art. 1 ma con un articolo in coda che dice che l'art. 1 è modificato.
L'intervento del Consigliere Bastianini è stato riguardo alla legge esplicito, quindi non frapponiamo ulteriori impedimenti a che la legge proceda, però chiediamo che proceda in termini formalmente corretti e politicamente significativi di quanto è avvenuto questa mattina. I due risultati si possono realizzare rinviando ad altra seduta questa proposta di legge con qualche accorgimento: ripresentazione del testo originario con la sanzione politica della presa d'atto da parte del Consiglio e della collettività che la maggioranza non è riuscita a far passare l'articolo iniziale di una legge importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Paganelli.



PAGANELLI Ettore

Riprendo brevemente la parola per sottolineare tre aspetti: nessuno di noi muoverebbe un appunto ad un Assessore che deve ricevere lavoratori di aziende in crisi.
Questo incidente, che è avvenuto in un momento in cui non ce lo aspettavamo, è opportuno perché apre, con l'intensità con cui si deve guardare a queste cose, il problema del funzionamento del Consiglio. Ci sarà finalmente quel dibattito e le forze politiche si assumeranno le responsabilità relativamente ai "corridoisti".
L'opposizione si fa carico di essere forza di governo. L'art. 82 del Regolamento permetterebbe di lasciare fermo per sei mesi questo progetto di legge. Tale articolo infatti recita: "Non possono essere ripresentati progetti di legge che riproducono sostanzialmente il contenuto dei progetti precedentemente respinti se non sono trascorsi sei mesi dalla data della reiezione".
La nostra responsabilità di forza politica che non gioca sulle cose serie, vuole sottolineare semplicemente questo: che oggi questo disegno di legge non può passare; bisogna trovare le modalità perché martedì prossimo questo disegno di legge passi superando l'art. 82 del Regolamento. Per questo nella riunione dei Capigruppo daremo la nostra disponibilità.



BONTEMPI Rinaldo

Mi pare corretto questo atteggiamento, non stravolgiamo però l'articolo del Regolamento che si riferisce agli stessi argomenti per i quali è avvenuta la reiezione. Mi risulta che alla Camera in casi del genere si ricorra ad artifizi di questo tipo. Possiamo non ricorrervi, possiamo segnare quello che vogliamo, ma non possiamo dire che questo caso ricade nella fattispecie dell'art. 82.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Non ho mai risparmiato critiche nei confronti delle assenze in Consiglio, debbo dire però che in questo periodo la maggioranza ha sempre garantito la sua presenza. Ricordiamo l'episodio dell'incidente che capit rispetto all'esercizio provvisorio dell'anno 1976.
In questo momento c'è una larga maggioranza. Alcuni fatti per impedivano ad alcuni Consiglieri di essere presenti perché costretti a dialogare con forze del mondo sindacale ed operaio.
Non darei un peso eccessivo al fatto. In lunghi mesi di attività questa è la prima volta che questo fatto si verifica anche perché si è passati rapidamente alla votazione senza richiamare in aula quanti non erano presenti. Non insisterei con l'acceleratore perché questo potrebbe trasformarsi in un boomerang. E' una legge importante e qualificante quello della casa è un problema che sta di fronte a noi in modo drammatico quindi il proporre questo articolo in forma di emendamento è consentito dal Regolamento e darebbe luogo alla votazione.
Il Gruppo socialista presenta un emendamento che modifica l'art. 1. Se voi ritenete di aver sottolineato l'importanza che ha il Consiglio nel parlamento regionale, avete ottenuto soddisfazione. Non andate oltre perch potreste anche sbagliare.



CERCHIO Giuseppe

Vorrei semplicemente notificare che in questo preciso momento si realizza una presenza in aula di 21 Consiglieri della maggioranza e 21 dell'opposizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Majorino.



MAJORINO Gaetano

Nel prendere atto delle serie e valide ragioni in forza delle quali il Vicepresidente Sanlorenzo e il Consigliere Alasia erano momentaneamente assenti, devo peraltro rilevare che, qualora si accedesse alla tesi dell'emendamento aggiuntivo suggerito dal Consigliere Viglione, si creerebbe un grave precedente di violazione del Regolamento. Infatti l'art. 1 del disegno di legge si intitola "Finalità". Si tratta di una norma quadro, alla quale si riferiscono tutte le altre; quindi, ho la convinzione che costituisca una grave violazione del Regolamento reintrodurre l'art. 1 bocciato attraverso l'emendamento aggiuntivo, visto che la funzione dell'emendamento è quella di agganciarsi in via modificativa, o aggiuntiva, ad una norma già esistente.
Ritengo opinabile quanto acutamente e diligentemente ha affermato il Consigliere Paganelli e ritengo che la via dell'emendamento aggiuntivo costituisca un grave precedente e una grave violazione del Regolamento alla quale non si può accedere.



BONTEMPI Rinaldo

Visto come sta procedendo la discussione, non c'è che da registrare questo incidente, darne la valutazione che ogni Gruppo ritiene di dare e di aggiornare la votazione a martedì prossimo.



PRESIDENTE

Desidero precisare che le presenze, per constatazione della Presidenza un attimo prima del voto, erano di 20 Consiglieri di maggioranza più il Vicepresidente della Giunta e il Consigliere Alasia impegnati nella riunione con l'impresa Pianelli e Traversa, e 16 Consiglieri di minoranza che poi immediatamente si sono integrati a 18. Questo per dire che c'era un dato di fatto oggettivo che non avrebbe dovuto mettere in difficoltà l'art.
1. La realtà è però fluttuante. Penso che l'incidente sarà di insegnamento a tutti.



PAGANELLI Ettore

Non andiamo a impegolarci oltre. Il dato determinante è la proclamazione ufficiale che lei, signor Presidente, ha fatto.



PRESIDENTE

Propongo una riunione dei Capigruppo per esaminare la richiesta del Consigliere Bontempi.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16,15 riprende alle ore 16,40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Nella riunione dei Capigruppo abbiamo stabilito che il disegno di legge n. 156: "Snellimento procedure attuative dei programmi di edilizia residenziale e costituzione di un fondo di rotazione per l'anticipata acquisizione di aree pubbliche" sarà ripresentato il giorno 19 gennaio con le modifiche all'art. 1.
Quanto alla discussione sull'ordine del giorno sulla fame nel mondo, su proposta della Giunta, si è stabilito di comporre una Commissione tra i vari partiti con la facoltà per i partiti maggiori (D.C. e P.C.I.) di comprendervi due rappresentanti.
La discussione sulla siderurgia è fissata per il giorno 19 gennaio 1982.


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

Passiamo ora, secondo gli accordi, al punto settimo all'ordine del giorno: "Nomine".



PAGANELLI Ettore

La prego di chiarire quali nomine si fanno.



PRESIDENTE

Verranno effettuate le seguenti nomine: Commissione regionale per la gestione della pesca Consiglio direttivo del Parco naturale dei Laghi di Avigliana Consiglio direttivo del Parco naturale Alta Valle Pesio Consiglio direttivo del Parco naturale Argentera Consiglio direttivo della Riserva naturale speciale del Parco di Burcina Consiglio direttivo del Parco naturale Orsiera-Rocciavré.
Preciso che la D.C. è contraria su due di queste nomine.
La parola al Consigliere Brizio.



BRIZIO Gian Paolo

Avevo chiesto, su mandato esplicito del mio Gruppo, che si procedesse alla votazione dei rappresentanti di tutti i Parchi ancora sospesi nel rispetto delle segnalazioni fornite dai relativi Comprensori opportunamente consultati.
Avevo anche formulato delle riserve (come aveva fatto anche il collega Bastianini) sul problema della pesca poiché ci sono altre associazioni da tenere presenti. E' stato detto in quell'occasione che sarebbe stata verificata in aula la possibilità di procedere o non a tutte queste votazioni.
Avevamo chiesto esplicitamente la votazione dei rappresentanti del Centro di Calcolo e mi era stata data assicurazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Per quanto riguarda le nomine della Commissione regionale per la gestione della pesca sono state sollevate delle obiezioni, ma non grosse divergenze.
Per i Parchi invece c'era un problema da risolvere, ovvero: è o non è vincolante il parere del Comprensorio? Noi diciamo che si debba "sentire" il parere del Comprensorio e che il Consiglio regionale debba essere il giudice ultimo. Non è un problema giuridico ma politico.
Riteniamo di accogliere la tesi che vede il confronto tra le forze politiche tenendo presente un incontro con le forze locali. Per i tre Parchi che non hanno questo problema ci pare di poter concludere con le elezioni, per gli altri invece accogliamo il principio del dialogo tra le forze politiche e tra le forze locali. Pertanto riteniamo di procedere alla nomina dei rappresentanti dei tre Parchi che non hanno problemi e, nel sottolineare la nostra volontà di arrivare ad una definizione fra tutte le forze politiche del Consiglio regionale, ci richiamiamo ai principi che debbono presiedere alla nostra azione, che sono quelli delle presenze locali.
Per quanto riguarda il Consorzio del Centro di Calcolo possiamo comunicare i nominativi da noi segnalati.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.



BONTEMPI Rinaldo

Il nostro Gruppo nell'ultima riunione precedente le feste natalizie aveva sollevato con forza il problema delle elezioni dei rappresentanti dei Parchi perché siamo in ritardo di mesi con notevoli problemi per il funzionamento dei Parchi stessi.
La sovranità del Consiglio si deve esprimere con la nomina degli organismi che sono di sua spettanza. La richiesta della D.C. deve avere un esito per evitare nuovi rinvii.



PRESIDENTE

La parola alla signora Vetrino Nicola.



VETRINO Bianca

Per quanto riguarda la Commissione regionale per la gestione della pesca non posso non tener conto delle ripetute sollecitazioni che sono venute dall'Assessore, quindi ne sollecito la nomina.
Quanto al CSI, è vero che il Vice Capogruppo della D.C., nell'ultima conferenza dei Capigruppo ha sollevato il problema, però non mi era parso che egli l'avesse posto in termini perentori e che si dovesse assolutamente procedere oggi a questa nomina. Credo, anzi, che questa speciale nomina sia relativamente al Consiglio di amministrazione, sia relativamente al Comitato scientifico, abbia ancora bisogno di un approfondimento politico che, per quanto ci riguarda, richiederemo in sede di Commissione Nomine o nella riunione dei Capigruppo che si terrà a questo proposito.
Quanto ai Parchi ho già avuto occasione in varie riunioni dei Capigruppo di sollecitarne le nomine. Abbiamo compreso i motivi della rigidezza con la quale i rappresentanti della D.C. ponevano questo problema, riteniamo però che rispetto ai cinque Parchi la posizione sia nettamente diversa fra i tre per i quali noi stessi sollecitiamo la votazione e gli altri due che sono sprovvisti del Consiglio di amministrazione da oltre un anno.
Sui primi tre, sui quali peraltro c'è stato l'accordo politico, c'é una richiesta impellente anche da parte delle realtà locali. Ci auguriamo che anche relativamente agli altri due l'accordo politico avvenga al più presto e possa essere normalizzata la situazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Martini.



MARTINI Mario

Ognuno di noi ha una lunga esperienza politica e porta le responsabilità di avere aderito ad un partito, quindi la mia potrebbe essere considerata una dichiarazione interlocutoria, ritengo invece che quanto affermo possa essere recepito anche dagli altri Gruppi politici.
Vorrei evidenziare che ci sono delle nomine di rappresentanti di Parchi ferme sin dalla passata legislatura presso la Presidenza del Consiglio.
Per quanta esperienza abbia in questa assemblea non ricordo un solo caso in cui le indicazioni degli organi periferici siano state disattese perché tutti abbiamo sempre accettato il principio che certi equilibri politici vengano raggiunti a livello periferico e il Consiglio regionale li deve rispettare in ossequio all'ambito istituzionale che ha corresponsabilizzato.
Facciamo attenzione a non porci da Torino come arbitri degli equilibri politici locali, perché gli equilibri politici locali sono già oggetto di contrattazione locale; faccio un esempio. Gli organi che sono chiamati a segnalare i nominativi per la formazione del Consiglio di amministrazione del Parco della Valle Pesio sono il Comune di Chiusa Pesio, la Comunità montana e il Comprensorio. Nella passata amministrazione il Comune era amministrato da una Giunta di sinistra, la Comunità montana era di sinistra, il Comprensorio aveva un Presidente socialdemocratico. Oggi in Comune è stata ribaltata la situazione e l'amministrazione è D.C., la Comunità montana è di centro-sinistra, il Comprensorio ha la Presidenza socialista.
Sono stati suggeriti dei nominativi e questi nominativi vengono magari messi in discussione perché si ha la sensazione che non si voglia continuare ad amministrare come prima, ma, in base alla logica del 1975, il Consiglio che non aveva più la maggioranza della D.C. ha espresso una Giunta di sinistra (continuo ad essere convinto che la D.C., se fosse in Giunta, avrebbe amministrato meglio che non gli Assessori di sinistra). La stessa logica c'è qui.
Al di là di questo c'è il rispetto sostanziale delle istituzioni che toccano la sostanza della scelta che abbiamo fatto quando abbiamo deciso di fare politica. Se abbiamo scelto la D.C. è perché certi argomenti sono patrimonio di fondo al quale crediamo. C'é un Consiglio che nella sua piena sovranità può decidere in un senso o nell'altro. Chiedo a me stesso e al mio Gruppo coerenza e che si voti. Le risultanze saranno attribuite al senso di responsabilità politica delle forze che sono qui rappresentate.



VIGLIONE Aldo

Insisto perché l'assemblea sia chiamata a votare i rappresentanti dei tre Parchi: Burcina, Avigliana, Orsiera-Rocciavrè.



PRESIDENTE

Pongo in votazione i tre Parchi: Burcina, Avigliana e Orsiera Rocciavré.



MARTINI Mario

E' una sua scelta personale, dato che il Gruppo comunista ha fatto delle chiare richieste di procedere alla votazione di tutti i Parchi? Se c'é una logica che porta al rinvio sulla base di indicazioni precise della maggioranza, sarò rispettoso di questa logica. Però non mi pare di averla colta.
La verifichi e se c'è io sono pronto a votare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Viglione.



VIGLIONE Aldo

Poiché la legge stabilisce che si debba sentire il parere degli organismi esterni, ritengo che si debba accettare il parere senza discussione.
Chiediamo di risolvere in questo momento il problema dei tre Parchi così come hanno deciso i Capigruppo e di rinviare ad una ulteriore verifica gli altri due Parchi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bontempi.



BONTEMPI Rinaldo

L'indicazione posta nella legge relativamente al parere dei Comprensori nella prassi la rispettiamo, ma dato che nel caso specifico la procedura stabilita dalla legge impone un'espressione di autonoma volontà da parte della Regione e che nella fattispecie dei due Parchi non è stata tenuta in conto la riuscita e fruttuosa esperienza di un certo rappresentante, che infatti non è più stato proposto, vogliamo su questo discutere.
Poiché questa discussione interessa tutte le forze politiche e avendo capito che la D.C. rilancerà la palla, accedo volentieri all'ipotesi del voto sui soli tre Parchi e chiedo che in sede di Capigruppo si vaglino gli aspetti positivi e contrari in ordine ai due Parchi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Paganelli.



PAGANELLI Ettore

Preciso che non intendiamo rilanciare la palla a nessuno. Abbiamo tenuto sin dall'inizio una posizione chiara. Intendiamo rispettare le designazioni che vengono dalle entità locali. Forse giuridicamente si pu discutere su quel "sentito". Ma, al di là della posizione giuridica, vi è una posizione di sostanza che per noi, che siamo un partito delle autonomie, è di pieno rispetto di quello che le entità locali manifestano.
Abbiamo accolto le sollecitazioni che venivano dalle organizzazioni e dal Capogruppo comunista nell'ultima seduta del mese di dicembre e abbiamo detto di essere favorevoli a votare i membri di tutti i parchi. Questa è la posizione che manteniamo in linea primaria. In linea subordinata, ove le forze politiche ritenessero di non accedere, le soluzioni potrebbero essere due: un atteggiamento di forza da parte della maggioranza che pu sconvolgere le designazioni degli Enti locali, oppure, qualora ci fosse da parte delle forze politiche una meditazione sulle designazioni fatte e si accettasse una diversa composizione degli organismi, la stessa non dovrebbe avvenire sulla testa del Comprensorio ma ritrovare una composizione corretta nell'ambito locale.
Infine, se non sarà possibile effettuare oggi la votazione sul Centro di Calcolo chiediamo che venga iscritta all'ordine del giorno della seduta di martedì prossimo.



VIGLIONE Aldo

La proposta di Paganelli è ragionevole e concorda con quello che ho detto in precedenza. Non vogliamo stravolgere nulla, ma vogliamo rimeditare dove occorre rimeditare. Non vogliamo arrivare alla definizione con i colpi di forza o con una votazione di maggioranza, ma vogliamo che tutto questo sia ridiscusso all'interno delle forze politiche tenendo anche conto delle realtà locali.



MARTINI Mario

Si possono votare solo due nominativi oppure tutti e tre?



PRESIDENTE

L'ufficio mi dice che non ha la provenienza dei partiti, ma solo l'indicazione dei nomi. Direi che i primi due nomi li vota la maggioranza e l'ultimo l'opposizione.



MARTINI Mario

Avrei preferito sapere con precisione se si deve votare su tutti e tre i nomi.
Una risposta esauriente non c'é.



RIVALTA Luigi, Assessore ai parchi

Nella legge dei parchi non abbiamo posto la questione di maggioranza o di minoranza perché si era inteso che le designazioni per i parchi dovessero avvenire nella direzione di persone competenti ed impegnate nella politica di difesa ambientale e naturalistica.



MARTINI Mario

Avuta l'informazione, faccio la mia dichiarazione di voto che è legata al senso di responsabilità che porto nei confronti delle votazioni inerenti ai parchi.
Il mio voto è ininfluente visto che si votano tutti i nomi e non c'é un voto di maggioranza e di minoranza. Pur accettando la mediazione del mio Capogruppo, per protesta per l'ulteriore rinvio che, a mio parere, non ha motivazioni sostenibili sul piano della competenza e della professionalità non parteciperò alle tre votazioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cerchio.



CERCHIO Giuseppe

Ritorna in aula per la votazione dopo alcuni mesi la Commissione regionale per la gestione della pesca. Prendiamo conoscenza della proposta della Giunta regionale che, accanto alle due nude righe dove dovrebbero essere segnati i due rappresentanti, indica le sigle di due associazioni di enti di promozione operanti nel settore della promozione sportiva, l'ARCI e l'AICS, che sono vicine alla maggioranza.
Poiché non mi pare corretta questa metodologia e poiché sul territorio operano sigle altrettanto autorevoli e significative, suggeriamo di indicare il prof. Fulvio Martinetti, rappresentante della Libertas regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Paganelli.



PAGANELLI Ettore

Faccio un ultimo intervento per cercare di favorire lo sblocco di queste votazioni che ormai hanno assunto una caratterizzazione politica.
L'atteggiamento del Gruppo D.C. è questo: saremo presenti alle votazioni per consentire il loro regolare svolgimento secondo le intese e la richiesta fatta dal Capogruppo Bontempi nell'ultima seduta di dicembre e in specifico: per quanto riguarda i parchi voteremo scheda bianca per quanto riguarda il rappresentante della Commissione regionale per la gestione della pesca, voteremo il nominativo indicato dal collega Cerchio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Moretti.



MORETTI Michele, Assessore alla pesca

Vorrei chiarire al collega Cerchio che se discutessimo sulle sigle non approfondiremmo mai i problemi in modo serio. Un conto è fare riferimento agli enti di promozione, un conto è far riferimento alle società che svolgono attività nel settore dello sport.
Gli unici enti di promozione che svolgono attività nel settore della pesca sono l'ARCI e l'AICS. Le designazioni non sono pervenute dai partiti ma dagli enti di promozione. Per correttezza bisogna tener conto dell'attività territoriale, se non vogliamo inventare degli enti di promozione che non svolgono tale attività nel settore. Esistono delle attività realmente presenti sul territorio e delle attività che non lo sono. Questa è la ragione della scelta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cerchio.



CERCHIO Giuseppe

Non concordo con l'Assessore quando dice che gli enti che svolgono attività di pesca sono solo l'ARCI e l'AICS. Vorrei sapere su quale base le due società hanno segnalato i nomi. Certamente saranno state sollecitate a segnalare i nomi e attraverso una richiesta formale, una lettera o una telefonata da parte dell'Assessorato, tant'è vero che questi due enti di promozione hanno segnalato i nomi ed altri enti non li hanno segnalati. Se la maggioranza vuole nominare i rappresentanti dell'ARCI e dell'AICS è padrona di farlo avendone i numeri. Questa però è la registrazione effettiva della non volontà di rappresentanze sul territorio in termini più omogenei.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BENZI



PRESIDENTE

Procediamo allora con le seguenti nomine:


Argomento: Nomine

Commissione regionale per la gestione della pesca: due rappresentanti degli enti di promozione operanti nella Regione nel settore della pesca designati dal Consiglio regionale.


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 41 hanno riportato voti: Dalle Rive Giovanni (designato ARCI) n. 27 Dassetto Mario (designato AICS) n. 26 Martinetti n. 14 Viglione n. 1 Borlandelli n. 3 Proclamo eletti i signori Giovanni Dalle Rive e Mario Dassetto.


Argomento: Nomine

Consiglio direttivo del Parco naturale dei Laghi di Avigliana: tre rappresentanti sentito il parere del Comitato comprensoriale di Torino.


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 41 hanno riportato voti: Boffa Piergiorgio n. 26 Panzini Giovanni n. 26 Periale Giovanni n. 26 Viglione n. 1 schede bianche n. 12 Proclamo eletti i signori Piergiorgio Boffa, Giovanni Panzini e Giovanni Penale.


Argomento: Nomine

c) Consiglio direttivo della Riserva naturale speciale del Parco di Burcina: tre rappresentanti sentito il parere del Comitato comprensoriale di Biella.


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 41 hanno riportato voti: Obert Liliana n. 27 Mosca Siez Gualtiero n. 26 Vercellotti Mauro n. 27 Viglione n. 1 schede bianche n. 13 Proclamo eletti i signori Liliana Obert, Gualtiero Mosca Siez e Mauro Vercellotti.


Argomento: Nomine

Consiglio direttivo del Parco naturale Orsiera-Rocciavré: tre rappresentanti sentito il parere dei Comitati comprensoriali di Torino e Pinerolo.


PRESIDENTE

Si distribuiscano le schede e si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti n. 41 hanno riportato voti: Giordano Luigi n. 27 Amprimo Walter n. 26 Trombotto Carlo n. 26 Viglione n. 1 schede bianche n. 13 Proclamo eletti i signori Luigi Giordano, Walter Amprimo e Carlo Trombotto.
Comunico, infine, che il Consiglio è convocato per il giorno 19 gennaio 1982, alle ore 9,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17,50)



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