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Dettaglio seduta n.47 del 06/03/91 - Legislatura n. V - Sedute dal 6 maggio 1990 al 22 aprile 1995

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SPAGNUOLO


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 3) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Dardanello, Croso, Marengo e Nerviani.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame progetto di legge n. 56: "Bilancio di previsione 1991 e prima nota di variazione" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame degli emendamenti presentati al progetto di legge n. 56.
11 bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio: "E' istituito il cap. 1771 dello stato di previsione della spesa 'Contributi a favore delle Comunità montane'. a cui è attribuita la previsione in termini di competenza di L. 4.000.000.000" "Il cap. 12760 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L.
2.000.000.000" "Il cap. 1000 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L.
2.000.000.000".
La parola al Consigliere Staglianò.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Ricominciando la discussione sul bilancio, vogliamo richiamare l'attenzione della Giunta e dei colleghi Consiglieri sull'importanza dell'argomento che stiamo trattando, che riguarda il funzionamento effettivo di un'articolazione essenziale del sistema delle autonomie. In relazione a quanto ieri ha detto l'Assessore al riguardo, a nostro avviso non basta in questa sede manifestare un impegno generico a futura memoria magari attraverso un ordine del giorno. Sappiamo che i tagli sono effettuati dallo Stato, sappiamo che questo paralizza di fatto l'attività delle Comunità montane, sappiamo che c'è stata una mobilitazione capillare di tutte le Comunità montane piemontesi per richiamare la nostra attenzione. Personalmente, come ritengo tutti i colleghi Consiglieri, ho ricevuto a casa ordini del giorno, segnalazioni di ogni tipo da parte delle Comunità montane. Pertanto dobbiamo dare un segnale concreto oggi Assessore, affinché le Comunità montane siano tranquillizzate sul fatto che, da qui a qualche mese, se non si ribaltano le posizioni sul piano nazionale, esse saranno comunque in condizioni di poter funzionare.
Nell'emendamento abbiamo ripristinato la cifra che è stata tagliata dallo Stato, ci siamo sforzati di individuare i capitoli a cui si possono sottrarre risorse senza particolare disagio per il funzionamento della macchina regionale; su questa materia bisogna cominciare a trasferire qualche risorsa e, se si riesce a recuperare nei confronti dello Stato uno storno di risorse, finalizzate alle Comunità montane, i soldi che adesso prevediamo di spendere per le Comunità montane, li utilizzeremo in fase di assestamento in altri capitoli. In questo senso lavoriamo tutti con maggiore serietà e tranquillità.
Solleciterei un pronunciamento dei vari Gruppi politici su questo problema. Ieri sono state formulate dalla Giunta delle obiezioni tecniche che sul piano strettamente formale erano impeccabili, anche se un po' stiracchiate, perché nulla osta che a fondi statali si possano aggiungere fondi regionali; naturalmente non può avvenire il contrario, nel senso che non possiamo togliere da fondi vincolati soldi per altre destinazioni. Ieri sera eravamo tutti stanchi e abbiamo dato un taglio, e questa mattina l'emendamento è stato riformulato con l'istituzione di un capitolo ad hoc il 1771, che, anche nella sua istituzione, manifesta una forma di reversibilità in relazione all'evoluzione - noi speriamo positiva - che la vicenda può avere nel confronto con gli organi nazionali dello Stato.
Solleciterei un pronunciamento dei Consiglieri che condividono queste nostre preoccupazioni, al di là delle discipline di Gruppo. di maggioranza e di opposizione che, se imprigionano la nostra intelligenza. penso non facciano un buon servizio ad alcuno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buzio.



BUZIO Alberto

A noi sta particolarmente a cuore il discorso delle Comunità montane già in Commissione consiliare avevamo presentato una serie di emendamenti e avevamo dato un senso di priorità a un emendamento che si collegava non solo a una minore attribuzione di fondi da parte dello Stato, ma anche ad alcune leggi regionali su cui non si era intervenuti, l'ultima delle quali era la n. 23 del 23/3/1990, che non è stata finanziata. A me pare questo un emendamento meritevole di particolare attenzione; mi sembra che l'Assessore Gallarini lo abbia ripreso nell'ordine del giorno e che nell'intervento abbia dichiarato un impegno da parte della Giunta. Il discorso delle Comunità montane ha una valenza notevole, non soltanto per dare la possibilità di sviluppo e di intervento al territorio montano, ma perché ha un ruolo importante a livello regionale di politica complessiva regionale il ruolo delle Comunità montane viene esaltato, tra l'altro; dalla legge n.
142. Intanto sono enti locali che hanno possibilità di intervento sul territorio nettamente superiori; possono diventare momenti di riferimento a livello di subarea, di attività sovracomunali esercitate oggi in modo disorganico dai consorzi dei Comuni; possono essere un riferimento soprattutto sui temi dell'ambiente, quindi da questo punto di vista l'accentuazione nostra è particolarmente importante.
Abbiamo presentato analogo emendamento, quindi mi riservo di riprendere questo discorso, anche a costo di tediare l'assemblea. Mi scuso se riproporrò l'argomento in occasione di altri emendamenti che proponiamo sul disegno di legge n. 99.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rabellino.



RABELLINO Renzo

Siamo favorevoli a questo emendamento. Se a Roma hanno tagliato i fondi per la montagna, la Regione Piemonte non può accettare passivamente questa situazione, ma deve dare un segnale, e questa è un'occasione di inversione di rotta. Visto che nel bilancio si possono trovare questi fondi e si possono spostare sul capitolo della montagna, invitiamo la Giunta ad assumersi questa responsabilità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Zanoletti.



ZANOLETTI Tomaso

La situazione delle Comunità montane è veramente grave e precaria. Il Gruppo DC ne è consapevole. per cui è determinato ad interve-nire per ribaltare questa situazione e mettere le Comunità montane in condizione di funzionare. Desideriamo ribadire questa volontà e bisogna insistere presso lo Stato perché faccia la sua parte. Se questo non avverrà, c'è l'impegno della Regione, che credo venga ribadito dall'Assessore così come verrà sottolineato dall'ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Zacchera.



ZACCHERA Marco

Ritengo che le Comunità montane, più che di ordini del giorno avrebbero bisogno di soldi, per cui con questo emendamento proporrei 2 miliardi e ribadirei. in sede di ordine del giorno, tutte le disponibilità da parte regionale che si vogliono dare. Se l'Assessore avesse difficoltà a reperire 2 miliardi, al di là del capitolo 1000, può reperire risorse su altri capitoli che verranno in seguito e che si possono ritoccare al ribasso. Anche noi siamo d'accordo a che venga istituito il capitolo 1771 con una disponibilità perle Comunità montane che non è certo eccessiva.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Non sto a ripetere le motivazioni di ieri; è variato il numero dell'emendamento, ma la sostanza è la stessa. Ieri la Giunta ha preso alcuni impegni che oggi ribadisce in termini più dettagliati. Innanzitutto mi dice l'Assessore Lombardi - è di questi giorni l'assegnazione ulteriore alle Comunità montane di 15 miliardi da parte dello Stato. Mi dicono peraltro i funzionari che per impegni di questo tipo è possibile con un atto amministrativo, un prelievo immediato. Le Comunità montane si sono dette soddisfatte dell'impegno della Giunta qualora non vi provvedesse lo Stato e, in allora, ancora non si sapeva dei 15 miliardi annunciati da Lombardi. Potremmo addirittura, alla luce della discussione avvenuta in quest'aula, segnalare alle Comunità montane che esiste questa disponibilità manifestata nell'ordine del giorno della maggioranza in modo che possano presentare programmi dettagliati.
Credo occorra fare una valutazione di fondo di questi emendamenti perché è antipatico rifiutarli tutti. L'orientamento della Giunta, però, è di non stravolgere l'impostazione del bilancio. Riteniamo che la Giunta sia stata credibile in occasione di ordini del giorno politici; con altrettanta credibilità e serietà si impegna, in sede di assestamento, a dare le risposte che non può dare oggi per motivi di natura squisitamente tecnica e contabile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Fulcheri.



FULCHERI Giuseppe, Assessore all'istruzione

In Giunta abbiamo trattato lungamente degli anticipi alle Comunità montane. Si parla di 15 miliardi; infatti anche da parte dell'UNCEM nazionale sono state fatte molte pressioni. Credo sia possibile il prelievo sul cap. 12600 che prevede uno stanziamento di 22 miliardi per investimenti nei programmi di sviluppo. La L.R. n. 23/90 "Provvedimenti per lo sviluppo dei territori montani", all'art. 12, stabilisce: "La Regione, per il finanziamento dei progetti speciali approvati, di cui ai precedenti articoli, provvede a determinare nel proprio bilancio le autorizzazioni di spesa integrando e coordinando i finanziamenti con quelli determinati ad altro titolo da leggi statali, regionali e da regolamenti comunitari". Il nostro impegno era di provvedere, con la legge di assestamento, al finanziamento di questa legge.
Devo anche dire che, poiché il Consiglio regionale dovrà approvare la nuova legge sulle Comunità montane, è probabile che questa legge debba trovare il suo contenitore nella nuova legge che dovrà stabilire il numero delimitare i confini e le funzioni delle Comunità montane. Il motivo del rinvio all'assestamento di bilancio non è solo dovuto alla mancanza di fondi attuale, ma anche perché dovremo provvedere a questa nuova legge come stabilisce la L. 142.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Staglianò.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Propongo una brevissima sospensione per una consultazione fra i Gruppi che si sono pronunciati e per valutare il da farsi in ordine alle risposte ricevute da parte della Giunta.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.37, riprende alle ore 10.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Stagliano; ne ha facoltà.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Vorrei informare i colleghi del senso della consultazione e degli esiti fino a questo momento, e confido che, da qui al momento del voto, ci possano essere ulteriori sviluppi. In considerazione delle motivazioni emerse, che sono convergenti circa l'urgenza di fare dei passi concreti per contribuire a risolvere il problema del funzionamento delle Comunità montane, tenendo conto dei margini obiettivi che abbiamo di fronte, ci saremmo orientati a dimezzare da 4 a 2 miliardi il trasferimento immediato alle Comunità montane, quindi non ripristinando le somme che sono state tagliate da parte dello Stato (su questo mi pareva di registrare la convergenza dei Gruppi Lega Nord, MSI-DN, PDS-PCI e un'attenzione da parte del Gruppo DC). Prima di formalizzare l'emendamento, che a questo punto sarebbe di tutti i Gruppi che convergono su un'ipotesi di questo genere vorremmo sentire la Giunta.
Si tratta di dare un segnale concreto alle Comunità montane; in coerenza con le leggi regionali, con la legge n. 142 che enfatizza il ruolo delle Comunità montane e l'aggregazione dei Comuni, cominciamo un percorso che auspichiamo possa andare fino in fondo, invertendo le decisioni che sul piano statale sono state assunte e non inviando soltanto una lettera o un ordine del giorno, che sarebbe insufficiente rispetto alle giuste preoccupazioni manifestate da tutte le Comunità montane del Piemonte e dai Consiglieri regionali, indipendentemente dalla bandiera che rappresentano.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Penso che in aggiunta si possa esplicitare questo impegno; finora abbiamo parlato dell'assestamento di giugno perché, per ora, l'impegno nei confronti delle Comunità montane (così come di altri settori) viene inserito nell'ordine del giorno. Non è possibile reperire oggi 2 miliardi però possiamo impegnarci ad inserirli in sede di assestamento, nel caso in cui esistano le condizioni, perché lo Stato non ha finanziato oltre a 15 miliardi. Mi pare un impegno esplicito e concreto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Staglianò per dichiarazione di voto.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Mi pare che la risposta dell'Assessore continui ad essere troppo rigida. Se si insiste nel dire che si stravolge quello che è stato già deciso, possiamo andare a casa subito. La Giunta ha già deciso e, se interpreto le parole, anche per tutti gli altri emendamenti che prevedono degli spostamenti di spesa. Tutto è stato fatto. Non voglio andare oltre l'oggetto della discussione che in questo momento ci impegna. Non posso che registrare con grandissimo dissenso l'argomentare della Giunta in proposito. Rimane l'emendamento così come è stato formulato e chiedo formalmente, signor Presidente, che la votazione avvenga per appello nominale, talché tutte le Comunità mortane possano essere informate su come i60 Consiglieri regionali, indipendentemente dalle bandiere, hanno votato in ordine a una questione importantissima.



ROSSA Angelo

Questa è strumentalizzazione!



STAGLIANO' Gregorio Igor

Questa è trasparenza, non strumentalizzazione: è impegno! Se questa è un'assemblea sovrana, se c'è la concordia di un Gruppo della maggioranza che si è pronunciato, almeno informalmente, attraverso le parole di Zanoletti, registriamola, questa volontà!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Monticelli.



MONTICELLI Antonio

Signor Presidente. il mio Gruppo darà voto favorevole all'emendamento proposto dai colleghi del Gruppo Verdi in coerenza con il fatto che noi avevamo presentato analoghi emendamenti, che in parte sono già stati discussi ieri e in parte ritorneranno in ballo quando esamineremo la legge sulle norme finanziarie. Voglio però fare osservare che la motivazione del rifiuto della Giunta a prendere in esame l'emendamento, anche modificato non ha nessun fondamento in ragioni tecniche. Sono parecchie settimane che tutti noi abbiamo ricevuto numerosi ordini del giorno da parte delle Comunità montane di tutto il Piemonte. La questione era nota ben prima dell'avvio della discussione in aula sul bilancio. Il nostro Gruppo ha presentato in sede di Commissione, una settimana fa, 24 emendamenti, fra cui quelli relativi alle Comunità montane (sul capitolo giusto, non su quello sbagliato) e la Giunta, nonostante avesse dichiarato una disponibilità in I Commissione a prendere in esame eventuali emendamenti presentati in quella sede, a tutt'oggi ci dice che non ha la possibilità tecnica di valutarli. Questa è la motivazione del rinvio all'assestamento.
Questa Giunta è incapace di scegliere alcunché, su qualsiasi cosa.
Questo rinvio è la dimostrazione dell'incapacità di scegliere e quindi dell'incapacità di direzione della Giunta regionale.
In virtù di questo ragionamento, propongo che d'ora in poi. su tutti gli emendamenti che saranno presentati, la Giunta rinunci a rispondere perché siamo stanchi di sentire la stessa risposta. E' da ieri che la risposta è identica: "Affronteremo il problema in sede di assestamento".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Potremmo fare un ulteriore passo concreto. Nei prossimi giorni trasmetteremo al Consiglio una prima legge di variazione, quindi ci impegniamo ad inserire questi 2 miliardi per le Comunità montane in quel disegno di legge.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta.



BRIZIO Gian Paolo, Presidente della Giunta regionale

Vorrei rispondere pacatamente al Consigliere Monticelli. Non si tratta di non scegliere, ma di avere ben chiara e netta la sensazione che questo bilancio, per le ragioni che abbiamo detto, è un bilancio tirato all'osso.
Non siamo in grado oggi di ridurre i capitoli di spesa.



MONTICELLI Antonio

Noi abbiamo proposto anche dei tagli e non solo degli aumenti di spesa.



BRIZIO Gian Paolo, Presidente della Giunta regionale

Sono tagli proponibili, si possono addirittura azzerare taluni capitoli, che sono praticamente ingestibili. Anche la maggioranza avrebbe potuto presentare degli emendamenti, ma si è orientata su un ordine del giorno perché ha valutato politicamente che il bilancio non è toccabile in sede di discussione in aula.
Ci sono, d'altra parte, molti precedenti che conoscete benissimo. In Commissione si portano gli emendamenti al bilancio. La prassi è che gli emendamenti in aula sono sempre stati respinti senza scandalo.



MONTICELLI Antonio

Noi abbiamo presentato 24 emendamenti in Commissione.



BRIZIO Gian Paolo, Presidente della Giunta regionale

La Giunta deciderà se rispondere o meno agli emendamenti, perché non accetta nessun diktat da parte dei Gruppi. Può esprimersi anche una volta sola sugli emendamenti; d'altra parte abbiamo dichiarato la disponibilità ad accettare un ordine del giorno per avere la possibilità di fare ragionatamente delle modifiche nell'ambito dell'assestamento. Adesso per voler andare incontro al Consiglio anticipiamo alla legge finanziaria, ed è già in corso di approvazione e di invio al Consiglio la nota di variazione nell'ambito della quale se non ci sarà l'intervento fondamentale da parte dello Stato, ci impegniamo sull'integrazione.
L'accettazione dell'emendamento oggi comporta un taglio di altre spese che, ad avviso della Giunta, non è possibile. Quindi c'è la volontà di tener conto di quanto emerge dal Consiglio, perché si è perfettamente capita questa esigenza, che è già recepita nell'ordine del giorno di maggioranza.
Quello che non accettiamo è che si dica che manca la direzione politica o la capacità di scelta.
Nel dibattito generale sono state fatte richieste contraddittorie: ci è stato richiesto di rientrare più fortemente nel deficit; ci sono state richieste maggiori spese e maggiori indicazioni; sulla linea tributaria con l'applicazione della legge n. 158, nascono altri problemi e noi dobbiamo cercare un punto di equilibrio. E' antipatico e pesante, ma abbiamo il dovere di farlo anche quando è antipatico farlo. Mi pare che.
nel momento in cui ci impegniamo ad accogliere la vostra proposta con un altro strumento legislativo, dimostriamo una disponibilità totale.



PRESIDENTE

Si proceda pertanto alla votazione per appello nominale, come richiesto dai Consiglieri del Gruppo Verdi, dell'emendamento testè discusso.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 51 hanno risposto SI 22 Consiglieri hanno risposto NO 29 Consiglieri.
L'emendamento è respinto.
12) Emendamento presentato dai Consiglieri Coppo, Buzio, Bortolin e Foco: "Il cap. 1850 dello stato di previsione della spesa è aumentato di L.
2.000.000.000" "Il cap. 12760 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L.
2.000.000.000".
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

La Giunta non lo accoglie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 favorevoli e 28 contrari.
13) Emendamento presentato dai Consiglieri Buzio, Rivalta e Bresso: "Il cap. 2170 'Spese per la gestione di programmi e procedure per l'elaborazione dei dati a servizio dell'Amministrazione regionale' è accresciuto di L. 3.000 milioni, corrispondentemente il cap. 6115 è ridotto di L. 3.000 milioni".
La parola al Consigliere Rivalta che illustra l'emendamento.



RIVALTA Luigi

Illustro anche alcuni emendamenti che troveremo in seguito richiamandomi a quanto ho detto ieri.
Si tratta di una serie di emendamenti che riguardano quella che sinteticamente abbiamo chiamato l'intelligenza operativa della Regione. Nel manifestarsi di problemi grandi, come quello ambientale e territoriale, in questi anni si è rallentato il processo di conoscenza che è base necessaria ed indispensabile per affrontare problemi gravissimi che abbiamo di fronte.
Quasi tutte le riunioni che si sono svolte in questo Consiglio, a partire dal giugno scorso, hanno affrontato questioni di questa natura riguardanti tali politiche; ne sanno qualcosa gli Assessori che sono stati bersagliati da mozioni, interpellanze ed interrogazioni sul deterioramento ambientale.
Una delle condizioni strumentali per poter portare avanti questa conoscenza è proprio quella della spesa di gestione di programma, per esempio, sotto il profilo geologico, competenza che è passata alla responsabilità del Presidente della Giuria regionale: tra l'altro, questo scorporo l'ho considerato errato sotto il profilo dell'organicità, nel senso che è un tipico problema di pianificazione territoriale che sarebbe stato opportuno lasciare all'interno della pianificazione territoriale. Nel passaggio alla responsabilità del Presidente della Giunta regionale ho però anche colto una sottolineatura particolare, una distinzione e una priorità rispetto agli altri problemi, forse un pochino enfatizzata in questo senso. Però non ho visto in questo capitolo di spesa, che riguarda problemi di geologia e di protezione civile, segnali sufficienti, segnali indicativi di attenzione e di operatività della Regione.
Sotto questo profilo, chiediamo che il cap. 2170 abbia una dotazione di finanziamento adeguato e che per adeguare il capitolo di spesa si faccia ricorso al cap. 6115 che riguarda la viabilità. Mi sembra peraltro molto contraddittorio, sotto il profilo della prevenzione e della programmazione spendere cifre ingentissime sulla viabilità. Certo, alcune spese vanno fatte, ma non in questa misura e non con questa continua accelerazione.
Piuttosto spenderei sulla conoscenza del territorio che è la base per poter fare scelte oculate anche sul piano della viabilità (fare strade o scegliere linee alternative).
Altri emendamenti, che riguardano sempre il complesso delle condizioni di intelligenza della Regione. si riferiscono agli articoli che ho richiamato ieri e che presentano grandi residui passivi dell'anno scorso.
Mi riferisco ai capitoli 2251, "Spese per progettazioni tecniche economiche e finanziarie", 2252, "Spese per consulenze", 2254, "Spese per collaborazioni istituzionali". Qualche giorno fa ho chiesto agli uffici a che punto sono le istruttorie di valutazione di indagine, per esempio. per il degrado delle industrie di Trecate e Cerano. E' intervenuto il Prefetto mesi fa ordinando ai Carabinieri un sopralluogo, dal quale è derivata la richiesta di conoscere meglio e di prendere provvedimenti.
Mi si dice che non si è in grado di operare perché gli organici non ci sono; mi rendo conto che la Regione ha ristrettezza di organico proprio in questi settori di importanza capitale. Mi domando se, per esempio, su problemi di interesse regionale, come sono quelli del degrado nel Novarese non si tratti di trovare appoggio a uno di questi capitoli, che va finanziato ed attivato, visto che su di esso l'anno passato non si è speso e visto che gli organici non si adeguano facilmente soprattutto per quanto riguarda queste competenze. e di attivare delle collaborazioni. Nel capitolo 2254 "Spese per collaborazioni istituzionali con enti e istituti pubblici e con gli enti strumentali della Regione" rientra l'attivazione e l'ampliamento delle funzioni degli enti strumentali per questioni ambientali. L'IPLA va rinnovato e occorre dargli una funzione di intelligenza ambientale della Regione. Credo siano ancora in vigore le convenzioni con il Politecnico e con l'Università che si stabilirono ai tempi della presenza nell'Assessorato dell'amico compianto Fiorini. Sono tutti capitoli che hanno un'importanza enorme e che ritrovo legati a leggi di questi ultimi anni. Vuol dire che c'è stata un'attenzione al fatto che bisognava muoversi su questa strada con una maggiore ampiezza.
Proprio per queste ragioni chiediamo non solo che si attivino in fretta gli utilizzi dei residui passivi dell'anno passato, non solo che si stanzino quelle stesse cifre aggiuntive anche sul bilancio'91, ma che si dia un segnale chiaro in questo secondo anno di legislatura di una forte spesa per coprire tutte queste carenze che la Regione presenta. Se aspettiamo a spendere sul piano della conoscenza, della ricerca, della progettazione, se aspettiamo a spendere negli anni futuri potrà servire per la legislatura successiva, ma intanto questa Giunta avrà perso un'occasione di qualificarsi nel portare avanti un processo di strumenti di intelligenza avviato nel passato e sarà impedita nel suo lavoro operativo; se incomincerà, farà un lavoro utile nel dopo, ma, rispetto ai processi di degrado territoriale ed ambientale - e il discorso vale per tutti gli aspetti economici e sociali, per la materia socio-assistenziale - non avrà le necessarie conoscenze.
Sotto questo profilo noi abbiamo fatto una richiesta aggiuntiva, per i capitoli indicati nei vari emendamenti, di 3 miliardi, e chiediamo ancora che vengano presi dal capitolo 2170 della viabilità. Il capitolo 7050 riguarda specificatamente le spese per la predisposizione dei piani territoriali operativi e dei piani paesistici. Qui siamo fermi - lo diceva il collega Chiezzi a cui mi rifaccio - all'elaborazione di alcuni anni fa certo erano piani di avvio, incompiuti sotto molti profili, ma erano anche le prime esperienze. Occorre dare a questo capitolo specifico il segno di un impulso della Regione per il piano territoriale operativo e per i piani paesistici. Questi lavori sono difficili da organizzare, è difficile persino trovare le professionalità per poterli fare. Se non si dà il segnale nel 1991 questa Giunta non si qualificherà su questa strada, ed oltretutto non trarrà ragioni operative più qualificate per gli anni successivi.
C'è inoltre un emendamento che riguarda il capitolo 7050. La legge n.
142 ci pone anche il problema di una revisione disciplinare e culturale che sta persino al di fuori dell'ambito di un dibattito di Consiglio regionale sui temi della pianificazione. Alle Province viene attribuito il compito della pianificazione territoriale. A questo punto occorre predisporre il materiale che può essere trasferito alle Province. La Regione ha accumulato pezzi di pianificazione, conoscenze, ma questo lavoro va preparato dobbiamo impedire che le Province ripartano da zero e che ripartano disgiuntamente dal lavoro della Regione. E poi, alla Regione che cosa compete? La legge n. 142 è una riforma delle autonomie locali che annulla la responsabilità, la presenza, l'attivazione e l'impegno nelle competenze regionali o no? Se non è così, alla Regione oggi compete non solo di fare un quadro territoriale, da allegare al Piano di sviluppo, come dice la nostra legge sulle procedure della programmazione, ma compete di fare il piano territoriale e di dare disciplinarmente il carattere, il contenuto di che cosa può significare un piano territoriale regionale. E' compito non da poco. All'inizio del lavoro della Regione si pensava di arrivare per gradi a capire che cosa poteva essere un piano territoriale regionale, ma oggi bisogna tirare le fila di tale questione. Noi chiediamo un segnale politico; la Giunta non ha dichiarato nella presentazione del bilancio questo segnale, e ha fatto una presentazione tutta finanziaria ragioneristica e non politica.
Richiamo l'emendamento che riguarda il cap. 7070 (Spese per il funzionamento del Servizio geologico), il cap. 7075 (Spese per l'acquisto di attrezzature scientifiche per il Servizio geologico) e finisco su questa parte, che avrei dovuto illustrare insieme al primo emendamento che riguarda la programmazione e l'elaborazione dei dati.
Sotto molto profili, l'illustrazione di questi emendamenti è superficiale, faccio però appello all'attenzione e alla responsabilità di tutti i colleghi sul loro significato.



PRESIDENTE

Con questa illustrazione il Consigliere Rivalta ha illustrato cinque emendamenti che troveremo nel corso delle votazioni.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Per quanto riguarda l'emendamento che prevede 3 miliardi in più sul cap. 2170, prelevandoli dal cap. 6115, devo fare una precisazione che varrà da qui in avanti per tutti gli emendamenti che intendono prelevare dal cap. 6115.
Su questo capitolo esistono 10 miliardi e mezzo; è una voce che si riferisce alla viabilità, ma è tutta particolare. Prego l'Assessore Panel la di illustrare esattamente come stanno le cose, in modo che tutti gli emendamenti che prevedono di attingere a quel capitolo abbiano una giustificazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Panella.



PANELLA Luciano, Assessore ai trasporti

Non vorrei che i colleghi abbiano individuato in questo capitolo una sorta di pozzo di S. Patrizio. E' un capitolo di spesa obbligata che si riferisce alle convenzioni tra la Regione e l'ANAS. Con legge regionale del 27/1/1983 e decreto del 26/1/1984, la Regione Piemonte ha stipulato una convenzione con l'ANAS, in base alla quale il nostro Ente interviene con circa il 38% in una serie di opere. Questo comporterà alla fine una spesa per la Regione di circa 65 miliardi a fronte di 200 miliardi di investimento. Di questi 65 miliardi, 10 miliardi sono già stati anticipati all'ANAS e siamo a tutt'oggi debitori con l'ANAS di altri 13 miliardi.



RIVALTA Luigi

Abbiamo chiesto di rivedere questa vecchia convenzione non sapendo a che punto siamo.



PANELLA Luciano, Assessore ai trasporti

Abbiamo fornito relazioni precise: bisogna leggerle. Comunque, è presumibile per quest'anno che si debbano pagare 23 miliardi e la Giunta ha deciso di rateizzare questa cifra, pagando quest'anno 10 miliardi e mezzo.
Questi sono debiti che non si possono più mettere in discussione. Possiamo eventualmente mettere in discussione i lavori da iniziare, però bisogna sapere che, a fronte di 65 miliardi, disdettando la convenzione, potremmo risparmiare 20 miliardi. Però 35 miliardi sono di debito.
A questo riguardo - l'ho detto in Giunta e in II Commissione - ho sconsigliato la disdetta della convenzione per una ragione semplice. Poich l'importo iniziale della convenzione rimane fisso, mentre la spesa nel corso degli anni cresce, fino ad oggi non abbiamo pagato il 38%, ma soltanto il 25%. Successivamente questa convenzione ci verrà a costare dal 10 al 15%.
Se rinunciassimo oggi alla convenzione, rinunceremmo a 20 miliardi di intervento a fronte di una convenzione che ci costa il 10 o il 15%.
Comunque, a fronte di questo ragionamento, per cui abbiamo debiti certi anche se disdettassimo la convenzione di 45 miliardi, non potremmo pensare di togliere quei 10 miliardi e mezzo perché sono soldi che non dobbiamo a nessuno e che possiamo utilizzare diversamente. In caso contrario, avremmo dovuto impegnare una cifra maggiore sul bilancio di quest'anno; già questo è stato un dimezzare un debito che abbiamo e il cui pagamento è stato sollecitato dall'ANAS.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente e colleghi, condivido gli emendamenti che sono stati presentati, in particolar modo condivido il fatto di individuare in questo capitolo, che l'Assessore ci ha indicato come collegato ad una vecchia convenzione, il capitolo sul quale far leva sia per individuare priorità nell'uso delle risorse sia per contestare, in questo Consiglio in termini ufficiali, il modo con il quale l'ANAS ha realizzato e gestito questa convenzione. Sullo stato di attuazione della convenzione non si è mai fatto il punto preciso; l'ANAS si è comportata come un vero corpo separato che utilizza risorse regionali senza che la Regione ne abbia piena responsabilità in ordine alle priorità di realizzazione delle opere.
Inoltre non siamo ancora stati messi al corrente dello stato di attuazione delle opere. Le poche notizie che ci vengono fornite - mi riferisco anche all'ultima fornita dall'Assessore Panella - sono estremamente generiche.
Cito uno di questi elementi: per la variante esterna all'abitato di Nizza Monferrato, in una relazione di oggi è detto che la fine dei lavori è prevista per il 24/12/1990. Allora, i lavori sono finiti o non sono finiti? E' particolarmente utile, in sede di bilancio, creare un controllo esplicito nei confronti dell'ANAS. La convenzione con l'ANAS va ridefinita in ogni caso; la Regione Piemonte deve girare pagina nei rapporti con questo Ente. Ci sono opere nel Piano decennale dell'ANAS che compaiono triennio per triennio, senza essere mai iniziate. senza che si possa decidere sulla loro priorità. L'ANAS non deve comportarsi in questo modo e la Regione Piemonte deve far sentire tutta la sua autorità nell'uso del proprio denaro.
Voterò a favore di questi emendamenti e sollecito l'Assessore e il Presidente della Giunta a rivedere questa convenzione, soprattutto per assumere un ruolo dirigente nei confronti dell'utilizzo delle risorse anche nei confronti dell'ANAS.



PRESIDENTE

Se non vi sono altri interventi, pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 9 voti favorevoli. 23 contrari e 2 astensioni.
14) Emendamento presentato dai Consiglieri Majorino e Zacchera: "Lo stanziamento del cap. 02190 dello stato di previsione della spesa dal titolo 'Spese per la predisposizione di impianti e l'acquisto di attrezzature per l'elaborazione dei dati a servizio dell'Amministrazione regionale' passa da L. 5.000 milioni a L. 4.000 milioni'".
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Si sta andando verso un rafforzamento di queste attrezzature. La Giunta non può accogliere l'emendamento, altrimenti non riuscirebbe a realizzare quello che ha intenzione di realizzare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Majorino.



MAJORINO Gaetano

Nel sostenere l'emendamento, che si commenta da sé, assistiamo ancora una volta al coerente e sistematico rigetto di tutti gli emendamenti presentati non solo dal nostro Gruppo, ma anche dalle altre forze di minoranza. Evidentemente l'intenzione è quella di sostenere ad oltranza il progetto o il disegno di legge della Giunta all'insegna della formula "prendere o lasciare". E' possibile che nessun emendamento di quelli che verranno votati fra qualche istante, oltre a quelli che li hanno preceduti siano tutti da rigettare? E' possibile che solo il disegno di legge della Giunta possa essere preso in blocco, senza possibilità di mutazioni? E' possibile che tutte le forze di minoranza presenti in questo Consiglio abbiano proposto e scritto nei loro emendamenti delle cose sballate? Con questo interrogativo insisto nel nostro emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Buzio.



BUZIO Alberto

Condividiamo l'impostazione del Consigliere Majorino, il quale dice che, nel merito, la Giunta potrebbe accogliere gli emendamenti su questi in particolare siamo però contrari, anche perché sono in contraddizione con i nostri. Nella fattispecie siamo contrari; siamo invece d'accordo che nella massa enorme di emendamenti espressi dall'opposizione, che evidentemente ha voluto dare un contributo costruttivo e non ha inteso fare dell'ostruzionismo, la Giunta avrebbe potuto avere un atteggiamento più dialettico e più disponibile accogliendo alcune osservazioni che ci sembravano giuste.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 30 contrari e 3 astensioni.
15) Emendamento presentato dai Consiglieri Majorino e Zacchera: "Lo stanziamento del cap. 02251 dello stato di previsione della spesa dal titolo 'Spese per progettazioni tecniche (LR. 25/1/1988 n. 6 e L.R. 28 12/ 1989 n. 78) passa da L. 5.050 milioni a L. 4.650 milioni".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 30 contrari e 3 astensioni.
16) Emendamento presentato dai Consiglieri Rivalta, Buzio e Bresso: "Il cap. 2251 'Spese per progettazioni tecniche, economico finanziarie, organizzative, paesaggistiche, urbanistiche e di riassetto territoriale e per la stesura di perizie tecniche (ll.rr. n. 6/88 e n.
78/89)' il cap. 2252 'Spese per consulenze per lo studio di specifici problemi di interesse regionale al. rr. n. 6/88 e n. 78/89)' il cap. 2253 'Spese per ricerche (ll.rr. n. 6/88 e n. 78/89)' il cap. 2254 'Spese per collaborazioni istituzionali con enti ed istituti pubblici e con gli enti strumentali della Regione (ll.rr. n. 6/88 e n. 78/ 89)' il cap. 2255 'Spese per incarichi per lo svolgimento di funzioni richiedenti elevata qualificazione (ll.rr. n. 6/88 e n. 78/89)' sono aumentati rispettivamente di L. 400 milioni (cap. 2251); L. 400 milioni (cap. 2252); L. 800 milioni (cap. 2253); L. 1200 milioni (cap.
2254); L. 200 milioni (cap. 2255) corrispondentemente il cap. 6115 è ridotto di L. 3.000 milioni".
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Alcuni spostamenti relativi a queste cifre e ai capitoli oggetto dell'emendamento sono mantenuti nella prima legge di variazione che la Giunta ha approvato e trasmesso al Consiglio.
Ci riserviamo in sede di Commissione, la settimana prossima, di accogliere qualche indicazione.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 11 voti favorevoli, 25 contrari e 5 astensioni.
17) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il cap. 2315 relativo all'attuazione della L.R. n. 31 /90 (Cooperazione per lo sviluppo) viene incrementato, in variazione al bilancio di previsione 1991, di ulteriori L. 100.000.000 milioni".
La parola al Consigliere Maggiorotti.



MAGGIOROTTI Piergiorgio

L'emendamento è chiarissimo; tuttavia, tenuto conto che la legge n. 31 90 "Cooperazione per lo sviluppo" è attualmente inapplicata, sembra utile cogliere l'occasione per sollecitarne l'applicazione. La legge ha delle finalità che oggi, a maggior ragione, sono da perseguire. Si riferisce alla legge nazionale n. 49 del 1987, e leggo al comma tre della legge regionale: "Le iniziative si ispirano altresì ai principi sanciti dalle Nazioni Unite evitando interventi che possono essere utilizzati direttamente o indirettamente per contribuire ad attività di carattere militare". Questo è interessante perché ci fa tornare con il pensiero ai dibattiti avvenuti nelle settimane passate sulla guerra combattuta nel Golfo.
Un'altra finalità particolarmente interessante di questa legge regionale è quella per cui si sottolinea come le iniziative, da finanziarsi e da appoggiarsi, dovrebbero essere tese a privilegiare il coinvolgimento attivo della popolazione a cui sono dirette, evitando la realizzazione di interventi non idonei a valorizzare le risorse umane, culturali e materiali, che tendono in particolare a coinvolgere le donne dei paesi interessati in tutti i programmi di sviluppo, verificando a tal fine gli effetti e l'impatto di tali programmi sulla popolazione femminile. Mi vengono in mente alcuni progetti di interventi per lo sviluppo agricolo nei territori occupati in Palestina che, se presentati, sarebbe interessante venissero finanziati. proprio perché rientrano in un modello di intervento previsto da questa legge - ripeto - inapplicata.
La stessa legge prevede un'altra serie di interventi, quali quelli dell'educazione alla solidarietà e alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo, la formazione professionale e un archivio regionale di documentazione. Per realizzare le finalità e quindi attivare questi interventi, mi pare che 100 milioni, sempre che siano stati spesi, siano anche per quest'anno decisamente pochi; mi sono limitato a chiedere che questo capitolo venga implementato di ulteriori 100 milioni, presumendo che finalmente prenda l'avvio la Commissione tecnica per la cooperazione allo sviluppo, prevista dalla legge, che mi risulta a tutt'oggi non essere stata eletta dal Consiglio.
Sollecito la Giunta ad accettare il mio emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Non è presente l'Assessore Cerchio che potrebbe entrare nel merito sia di questo emen-damento che di quello successivo; però in bilancio ci sono le cifre che erano state chieste dall'Assessorato stesso. I due emendamenti non vengono accolti.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 10 voti favorevoli, 28 contrarie 3 astensioni.
18) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il cap. 2340 inerente gli interventi per la pari opportunità uomo donna viene implementato, in variazione del bilancio di previsione 1991, di ulteriori L. 200.000.000 milioni".
La parola al Consigliere Segre.



SEGRE Anna

Anche se credo di sposare ormai una causa persa, sostengo caldamente l'emendamento proposto dal Consigliere Maggiorotti, in quanto la Commissione perle pari opportunità tra uomo e donna non è in condizione di svolgere il suo lavoro con i mezzi (minimi) a sua disposizione e che sarebbe necessario aumentare. A quanto mi consta, i membri di quella Commissione lavorano volontariamente con un rimborso minimo e con l'aiuto di una segretaria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Zacchera.



ZACCHERA Marco

Una volta tanto siamo d'accordo con la Giunta nel respingere l'emendamento. Sarebbe stupido un commento maschilista, ma, premesso che il bilancio porta già la spesa da 100 a 186 milioni, ci sembra un tipico esempio su cui si può risparmiare. Centottantasei milioni non sono così pochi. Una nostra federazione di partito usufruisce di un decimo di questa somma, eppure abbiamo il volontariato. Se la Commissione per le pari opportunità ha basi nel volontariato, e credo che ce le abbia, 186 milioni ci sembrano più che sufficienti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Restiamo fermi a quello che abbiamo detto prima, anche se la richiesta era già emersa in sede di consultazione con la Commissione perle pari opportunità. Eventualmente si potrà decidere in sede di assestamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo alla cortesia e alla sensibilità della Giunta di accogliere l'emendamento. E' un problema trascurato da sempre. La Commissione per le pari opportunità meritoriamente si occupa della discriminazione effettuata nella nostra società nei confronti del soggetto femminile. Chiedo sia stanziata una piccola cifra come dimostrazione di responsabilità di fronte a un grande problema. Chiedo che non ci sia chiusura anche a questo livello, che ci sia una risposta positiva a favore di una Commissione che svolge un lavoro difficilissimo su un tema costantemente trascurato dalle forze politiche e da tutto l'assetto di potere di questa società.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore al bilancio

Il bilancio prevede 100 milioni e l'emendamento ne chiede 200. senza indicare il capitolo. Sarebbe illegittimo. Vedremo nella sostanza come far fronte a questo problema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Zacchera.



ZACCHERA Marco

Dichiaro che non siamo d'accordo con la Giunta. D'ora in poi, colleghi di minoranza, più volte diremo che non siamo d'accordo con voi, così magari accetteranno, per fare i "bastian contrari", se mi è concessa la battuta.
Vorrei poi sapere perché nel capitolo di quest'anno 86 milioni 137 mila lire non sono stati spesi.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore bilancio

Sono residui passivi.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta.



BRIZIO Gian Paolo, Presidente della Giunta regionale

La linea generale che ho illustrato, antipatica - me ne rendo conto - è quella di non accogliere gli emendamenti. Non possiamo modificarla, anche se questo fatto è importante.
Teniamo conto di questa indicazione come di altre; c'è una nota di variazione, c'è un assestamento, in quella sede decideremo, anche per correttezza rispetto ad altre proposte sulle quali ci siamo schierati per mantenere il bilancio in questo modo. Mi rendo conto che può essere una prassi antipatica. La via è lunga e si vuole cambiare metodologia, e non escludo che nella presentazione del prossimo bilancio e dei prossimi documenti si veda in Commissione più attentamente quali emendamenti togliere, oggi però non siamo in grado di accettare gli emendamenti che aumentano le spese senza prevedere la contemporanea riduzione delle entrate.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ferrara per dichiarazione di voto.



FERRARA Franco

Sono in totale sintonia con il Presidente Brizio. Voglio anche rispondere al Consigliere Majorino perché sembrerebbe non avere senso il comportamento di rigettare tutti gli emendamenti che stiamo tenendo. La realtà è che la politica di bilancio è una politica complessiva, globale che, a mio giudizio. non si può fare con emendamenti, presentati in aula anche solo di 10 o 20 milioni. Già in passato abbiamo commesso l'errore di votare ordini del giorno che vincolavano la Giunta.
E' giusto che gli emendamenti vengano presentati, soprattutto dall'opposizione, e forse anche altri vorrebbero presentarne, ma dovranno essere tenuti in considerazione quando si farà la nota di variazione al bilancio; però, nel momento in cui si presenta un documento non composto di tante parti, ma complessivo e globale, credo sia giusto approvarlo o non approvarlo nella sua globalità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cucco per dichiarazione di voto.



CUCCO Vincenzo

Il comportamento della Giunta ha invece un senso perché il no a tutte le richieste è una scelta di campo specifica. Non ci si deve nascondere dietro le parole: è un no alle richieste fatte, non è un no perché il bilancio è un documento complessivo.
Consigliere Ferrara, 100 o 200 milioni per la Commissione per le pari opportunità non si giustificano con il fatto che il bilancio è una questione complessiva, perché non ci si crede. Non ha veramente alcun senso.
Invito i Consiglieri a valutare anche il fatto che dopodomani è l'8 marzo, quindi 100 milioni su un bilancio di 9.000 e rotti miliardi mi sembrano davvero minimi. Dove prenderli? Assessore, ci sono molti capitoli sui quali 100 milioni in meno non spostano davvero nulla.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 17 voti favorevoli, 26 contrari e 3 astensioni..



ROSSA Angelo

Chiedo di fare una dichiarazione relativa all'8 marzo.



(Commenti da tutti i banchi del Consiglio)



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Rossa, ha la parola.



ROSSA Angelo

Nel votare questo emendamento ho seguito la linea della maggioranza.
Invito comunque la maggioranza a valutare l'opportunità di dare al personale della Regione mezza giornata di riposo.



(Commenti da tutti i banchi del Consiglio)



CUCCO Vincenzo

Chiedo la parola per una dichiarazione.



PRESIDENTE

Questa discussione è conclusa, abbia pazienza Consigliere Cucco.



CUCCO Vincenzo

No, signor Presidente, perché rimarrà agli atti una dichiarazione del tutto insostenibile. Desidero quindi fare anch'io una dichiarazione su questo tema.



PRESIDENTE

Ha la parola.



CUCCO Vincenzo

Non è una questione di secondaria importanza, ma è una questione di principio. E' rimasta agli atti una dichiarazione del tutto insostenibile che squalifica il significato dell'8 marzo. Sono contrario non solo alla proposta, ma allo spirito della proposta del Consigliere Rossa perché non si scherza su certi argomenti. L'emendamento per aumentare i contributi non è uno scherzo!



ROSSA Angelo

Poiché hai fatto riferimento all'8 marzo, ho proposto una mezza giornata di riposo e che diventi festiva!



(Commenti da tutti i banchi del Consiglio)



PRESIDENTE

Concludiamo questa discussione che ha mostrato opinioni evidentemente differenti e procediamo nell'esame degli emendamenti al bilancio.
18 bis) Emendamento presentato dai Consigliere Majorino e Zacchera: "Lo stanziamento del cap. 02346 dello stato di previsione della spesa dal titolo 'Ente per la tutela del lupo italiano' passa da L. 70 milioni a L. 70.001.000. Contestualmente viene istituito il cap. 2546 dell'entrata dotandolo di L. 1000 'Contributi volontari da parte di Consiglieri regionali'".
La parola al Consigliere Zacchera.



ZACCHERA Marco

Ritiriamo l'emendamento, che è volutamente scherzoso.



BRIZIO Gian Paolo, Presidente della Giunta regionale

Provocatorio.



ZACCHERA Marco

Non è provocatorio.
E desideriamo sottolineare che la frase pronunciata dal Presidente Brizio, "che non si deve mai cambiare nulla in quest'aula", non ci trova concordi. Dal punto di vista tecnico votiamo - e giustamente il collega Cucco lo disse ieri all'inizio della discussione - contestualmente il bilancio e la variazione di bilancio. Ci sono molti capitoli che nella variazione di bilancio hanno dei sostanziali scostamenti rispetto alle cifre iniziali; per esempio. il capitolo precedente da 1 miliardo passava a 5 miliardi; allora, o era assurdo il bilancio preventivo di due mesi fa perché 1 miliardo è un quinto di 5 miliardi, o la decisione di adesso è comunque discutibile (non dico se accettabile o respingibile), perché di fronte a capitoli che aumentano di 5 volte, evidentemente c'è stata una scelta discrezionale nell'ultimo periodo, specialmente sulle cifre di variazione di bilancio. Non è logico dire che si cambia la politica di bilancio. Siamo a discutere una variazione in cui vengono indicate da una parte le entrate e dall'altra le uscite, e la nostra era una proposta provocatoria di portare 1.000 lire all'attivo, regalandole all'Ente Regione. Dal dibattito alcune cose utili possono venire, altrimenti vien voglia davvero di smettere di discutere gli emendamenti perché sappiamo già che verranno comunque tutti respinti.
Prego ancora la Giunta di verificare all'interno degli emendamenti quelli che sono fatti sul bilancio preventivo e quelli che sono fatti sulle note di variazione, perché quelli sulle note di variazione hanno un maggior spessore e maggiore possibilità, se si vuole, di accoglimento.



PRESIDENTE

L'emendamento è pertanto ritirato.
19) Emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio: "Il cap. 120 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L.
35.000.000 Il cap. 2390 dello stato di previsione della spesa è aumentato di L.
35.000.000".
La parola al Consigliere Staglianò.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Vorrei specificare l'oggetto dei capitoli per i colleghi che non hanno sotto mano il documento. Il cap. 120 è relativo alle spese di rappresentanza della Giunta; il cap. 2390 è relativo all'attività del Difensore civico. Somme e sottrazioni fatele voi: il significato politico mi pare abbastanza chiaro.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

Dichiaro che voterò a favore per una ragione che non è estemporanea. La legge n. 142, nella sua "fellonia", introduce anche la norma che i Comuni possono dotarsi di Difensore civico. L'introduzione del Difensore civico a livello comunale significa competenza sulle materie comunali, ma la sua diffusione sul territorio sarà a livello di caposcala o di logica da pianerottolo. Quindi, la difesa, la spiegazione dell'istituto. così come noi l'abbiamo scelto e come cerchiamo di costruirlo (un magistrato) ha bisogno di un intervento politico e di formazione. II Consiglio regionale prendendo la testa su questa vicenda in Italia, ha immaginato che il Difensore civico debba essere un magistrato del cittadino nei confronti delle istituzioni nel suo complesso, comprese quelle statali; la logica della legge n. 142, invece, è quella di non coltivare la nostra battaglia e di retrocedere il Difensore civico al livello del vicino di casa e al pettegolo di rione, perché in un Comune di 300 abitanti il Difensore civico evidentemente è destinatario di pettegolezzi.
Questa è una vicenda sulla quale i liberali hanno scommesso, come tutti i colleghi, in più occasioni. Ritengo quindi che la vicenda del Difensore civico, che rischia di essere polverizzata in questo modo, meriti un intervento del Consiglio regionale. Voterò a favore soltanto per segnare la necessità che il Consiglio si ponga questo problema, magari in un convegno sull'istituto del Difensore civico in relazione alla legge n. 142, su come lo dobbiamo sviluppare e su come lo dobbiamo interpretare; diversamente andiamo a costruire la cultura del caposcala e del pianerottolo.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 17 voti favorevoli e 23 contrari.
20) Emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio: "Il cap. 3745 dello stato di previsione della spesa è abrogato.
E' istituito il cap. 3746 dello stato di previsione della spesa con la seguente enunciazione: 'Contributi per la sperimentazione, promozione e valorizzazione dell'agricoltura e dei prodotti biologici'. Sono attribuiti per l'esercizio finariziario 1991 L. 993.500.000".
La parola al Consigliere Staglianò.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Signor Presidente, il titolo del capitolo di nuova istituzione mi pare molto chiaro; esso fa riferimento a un percorso legislativo in atto che dovrebbe portare finalmente questa Regione, per iniziativa di Gruppi consiliari e della Giunta, ad avere una propria normativa sull'agricoltura biologica. Poiché riteniamo che le nostre leggi, le nostre attività debbano essere coperte, per quanto riguarda le spese, in modo da consentirne l'attuazione effettiva, abbiamo di fatto trasferito la cifra prevista nel cap. 3745, che è finalizzata al sostegno di progetti agricoli, ai sensi della legge nazionale, in maniera che ci sia qualche forma di vincolo di destinazione. I due capitoli 3745 e 3746 si leggerebbero, con questo emendamento, in successione oltre che logica, anche contabile.
Mi auguro che da parte della Giunta ci sia l'attenzione che l'argomento merita, conseguente anche ad un'iniziativa che la stessa Giunta, accanto ad altri Gruppi consiliari, ha assunto nel proporre una legislazione regionale in materia.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Lombardi.



LOMBARDI Emilio, Assessore all'agricoltura

Ritengo di poter superare l'emendamento dando alcune specificazioni e indicazioni al Consiglio relativamente al senso attuativo del cap. 3745.
Si tratta di 993 milioni destinati alla promozione della produzione agroalimentare piemontese. All'interno di questa produzione vi è già oggi una reale produzione biologica che andremo a regolamentare (se ci riusciremo) con le proposte e i disegni di leggi presenti in Commissione.
Quindi vi è la volontà da parte del Consiglio e anche della Giunta di arrivare ad una regolamentazione che identifichi in maniera puntuale precisa e che sia anche garantista nei confronti sia dei produttori che dei consumatori in ordine al prodotto agricolo biologico.
In questa direzione già oggi è possibile destinare le risorse del cap.
3745 per la promozione della produzione biologica. Assumo qui l'impegno.
tenendo conto che il valore della produzione lorda vendibile dell'agricoltura biologica in Piemonte probabilmente non è di molto superiore alla destinazione che noi andiamo a fare oggi a bilancio, di prendere comunque in considerazione tutte le proposte di promozione che verranno, dopo l'approvazione della legge, per promuovere iniziative di attenzione e di educazione al consumo di questi prodotti. Già oggi è possibile spendere in questa direzione; la percentuale da spendere dipenderà anche dalle richieste, che comunque possono essere soddisfatte già oggi. Nei 993.500.000 destinati alla promozione, per esempio, vi è tutta l'attività di promozione per la legge sulle carni garantite. Abbiamo fatto un'azione promozionale per far conoscere questa realtà produttiva della nostra Regione, intendiamo continuarla, perché solo con la prosecuzione scadenzata e costante di queste realtà è possibile incidere sul consumatore. Sarebbe difficile destinare ad una produzione, ancora non identificata, dei fondi destinati a promuovere le produzioni già identificate e che hanno già la possibilità di garantire quegli aspetti che il collega Staglianò voleva evidenziare. Quindi il capitolo 3745 consente già oggi, di intervenire secondo le esigenze proposte dall'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marino per dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

MARINO



PRESIDENTE

Ritengo condivisibile l'emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio; vorrei però fare qualche precisazione in più anche in seguito all'intervento dell'Assessore. Il fatto che la Giunta presenti un disegno di legge regionale sull'agricoltura biologica, che speriamo vada in porto, è sicuramente un segnale importante e interessante.
Il problema di quel disegno di legge è purtroppo nell'art. 10, che dice che per l'agricoltura biologica viene stanziata una cifra di 100 milioni. E' vero che ci sono dei segnali simbolicamente interessanti e significativi ma è ridicolo che la Regione Piemonte proponga una legge regionale con la quale si stanzia una cifra che è pari, se non ricordo male, a quella che ha speso quest'anno per l'agenda Monaci (95-96 milioni). Non voglio essere offensivo, né estremizzare le cose, devo però dire che dopo i referendum dopo un dibattito che ha in qualche modo dilaniato il Paese, non si pu proporre una legge sull'agricoltura biologica che all'art. 10, che è quello che serve realmente agli agricoltori biologici, stanzi 100 milioni.
La dichiarazione dell'Assessore è interessante, però vorrei capire quello che si chiede. In questa fase non si chiede la promozione del prodotto biologico, ma un sostegno alla sua coltivazione, che è una cosa diversa dall'organizzazione di mostre dove si pubblicizza il prodotto biologico. Sarebbe interessante approfondire la questione. Ricordo che la Regione Piemonte impegna annualmente, e credo che così farà per il 1991 anche se non l'ho trovata in questo bilancio, una cifra intorno a 1 miliardo per le irrorazioni di antiparassitari con elicotteri. Credo che questa cifra dovrebbe essere portata a zero e che una cifra analoga possa essere stanziata per l'agricoltura biologica, quindi modificando la cifra dell'art. 10 della legge proposta dalla Giunta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Lombardi.



LOMBARDI Emilio, Assessore all'agricoltura

Ho parlato di promozione, non ho fatto riferimento né alla sperimentazione né alla legge che verrà discussa. Certo, 100 milioni sono un segnale. Già oggi la Regione Piemonte, senza legge, sta spendendo centinaia di milioni in direzione della lotta biologica, all'interno del piano di lotta fitopatologica. Nell'ambito di questo piano, esistono delle aziende che praticano lotta biologica, quindi già oggi vi sono interventi specifici. Intendo poi precisare che le aziende che fanno agricoltura biologica hanno, ad oggi, gli stessi diritti delle altre aziende; per questo motivo, intendiamo fare qualcosa di più. Non corrisponde quindi a verità che esistano delle difficoltà per le aziende biologiche; queste hanno le stesse difficoltà di ha qualsiasi altra azienda. Inoltre, a questo tipo di aziende viene destinata un'attenzione particolare nella sperimentazione. Nel 1990 sono stati destinati 50 milioni per un'iniziativa dell'associazione dei produttori biologici nell'ambito delle iniziative di sperimentazione nella lotta biologica; questo in aggiunta a quanto già si stanzia per gli interventi specifici all'interno del piano di lotta fitopatologica. Quando approveremo la legge ne discuteremo, tenendo presente che se la legge viene approvata a settembre o ad ottobre, forse non sarebbe il caso di destinare 10 o 100 milioni, perché diventerebbero residui passivi, cosa che giustamente il Consiglio non accetta e critica.
Nel momento in cui la legge verrà approvata si vedrà se quelle risorse potranno essere spese, perché è inutile destinare delle risorse per iniziative che non si possono realizzare. Comunque la volontà di andare nella direzione del sostegno a questo tipo di presenza nel settore dell'agricoltura c'è, e le leggi esistenti e anche questo capitolo consentono di concretizzare tale volontà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Staglianò.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Le affermazioni dell'Assessore sono, dal nostro punto di vista. da apprezzare. Ho provato a spiegare prima il senso dell'istituzione del nuovo capitolo; si tratta, in qualche modo, di un vincolo di destinazione di soldi già previsti a bilancio per una proposta che è in itinere e che non ha ancora l'operatività concreta. Pensiamo che, in coerenza con quanto ha detto l'Assessore, nulla osti ad accogliere da parte della Giunta l'emendamento, anche se non ho capito se la Giunta intende respingerlo oppure no. Non mi pare esista contraddizione fra il ragionamento che ha fatto l'Assessore e l'istituzione di un nuovo capitolo di spesa.



LOMBARDI Emilio, Assessore all'agricoltura

L'emendamento non è accolto per il fatto che già il cap. 3745 consente la spesa che l'emendamento propone.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli e 22 contrari.
21) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il cap. di bilancio 03755 e il cap. di bilancio 03756 (Contributi alle enoteche regionali) sono diminuiti, in variazione del bilancio di previsione 1991, rispettivamente di L. 100.000.000 e di L. 90.000.000".
La parola al Consigliere Maggiorotti.



MAGGIOROTTI Piergiorgio

Questo emendamento potrebbe sembrare non accettabile, ma in questa aula, alcuni giorni fa, si è tenuto un convegno degli operatori che si occupano dei problemi delle alcooldipendenze e nel quale sono stati segnalati i problemi dell'alcol correlati alle cause di morte anche rilevanti nella nostra regione. L'obiettivo dell'emendamento è di depotenziare la produzione di bevande alcoliche. Non ho presentato emendamenti su altre questioni legate alla produzione vitivinicola; su questo mi sembra possa essere sufficiente l'impegno iniziale previsto nella nota di bilancio. Questa illustrazione è valida anche per l'emendamento successivo sulla diminuzione della segnaletica per le strade del vino.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cucco.



CUCCO Vincenzo

Mi associo alle motivazioni addotte dal Consigliere Maggiorotti facendo rilevare che, nella sostanza, un intervento in bilancio di questa entità significa poco. La Regione non ha mai dato un segnale chiaro nell'identificazione dell'altra tossicodipendenza esistente, l'alcolismo.
C'è un rapporto di mortalità tra morti per alcol e morti per droga che è di 30 a 1. Non si vuole criminalizzare nessuno; però mi sembra che l'emendamento del Consigliere Maggiorotti sia importante perché sottolinea un problema che nel bilancio e nella politica regionale non è assolutamente previsto. Infatti nella passata legislatura era stato pubblicato un depliant, pagato con i soldi dell'Assessorato alla sanità, dove addirittura si diceva che in Piemonte non esiste il problema della tossicodipendenza da alcol. Mi riservo di presentare un'interrogazione specifica sull'argomento perché è molto grave che in un documento ufficiale. pagato dalla Regione Piemonte, ci sia un'affermazione del genere.
Da questo punto di vista, l'emendamento del Consigliere Maggiorotti è secondo me, ap prezzabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Zanoletti.



ZANOLETTI Tomaso

Spero di non aver inteso bene; perché se avessi inteso che la lotta contro l'alcolismo si vorrebbe far combaciare con un'iniziativa contro le enoteche regionali e contro le strade dei vini, cioè contro il mondo del vino che significa produzione, ma anche cultura, si commetterebbe un errore. Credo che i due problemi vadano scissi. Sono invece favorevole a sostenere ogni iniziativa della Regione e dell'Assessorato rivolta a questa realtà vitivinicola che, ripeto, è una realtà economica e culturale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Condivido l'emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti. Mi sembra troppo facile, Consigliere Zanoletti, puntare immediatamente l'indice verso i nemici del vino. Io gusto il vino. Diverso è il problema dell'alcolismo e del modo dissennato con il quale questa società consente di consumare l'alcol. Nei confronti dell'alcol non sono state messe in opera tutte le cautele che sono state messe in opera nei confronti del fumo. Ci sono ogni anno 30 mila morti da epatite d'alcolismo in Italia.
Dell'alcol e degli alcolici è permessa la pubblicità che favorisce il consumo di alcol, mentre non abbiamo più permesso la pubblicità che favorisce il consumo del fumo. Ritengo che ridurre il consumo di alcol e promuoverne il gusto, a chi piace, non siano due iniziative contraddittorie. Quindi. data la disattenzione che le istituzioni hanno nei confronti del fenomeno della tossicodipendenza da alcol, ritengo che un segnale che provochi una discussione su questo - e il segnale dato dal collega Maggiorotti mi sembra vada in questo senso - debba essere accolto.
Voterò quindi a favore di questo emendamento.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GROSSO



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Lombardi.



LOMBARDI Emilio, Assessore all'agricoltura

La Giunta non accoglie l'emendamento.
Mi trovo anche un po' a disagio nel motivare questo dissenso perché, se non motivo, vengo accusato. se lo faccio, prendo un po' di tempo e nascono dei nervosismi. Effettivamente occorre affrontare questi argomenti, magari in Commissione, per poter fare quegli approfondimenti necessari per un dibattito serio e corretto fra la Giunta e il Consiglio.
Ritengo che non si possa accettare un emendamento di questa natura perché, oltre tutto, confonde le idee. Dobbiamo fare sempre riferimento al dati di cui siamo in possesso. Il consumo medio del vino in Italia è sceso da 120 a 60 litri; il consumo degli alcolici è invece aumentato. Non bisogna confondere gli obiettivi. L'alcolismo, salvo casi eccezionali. non dipende dal consumo del vino, ma dal consumo degli alcolici, magari quelli di importazione, ma non certamente dal consumo del vino che produciamo sulle nostre colline, specialmente se è genuino. Le enoteche hanno anche un obiettivo di carattere educativo; nelle enoteche si parla del vino in termini positivi per saperlo gustare e saperlo apprezzare nelle sue quantità. Le enoteche non sono locali dove si abusa del vino o dove si fanno libagioni continue ed esagerate. Le enoteche sono dei momenti di approfondimento e di cultura nel settore del vino, e ritengo che la nostra realtà sociale e storica sia legata profondamente a questo tipo di presenza nelle nostre colline. Potremmo discutere della loro razionalità, potremmo discutere della loro dislocazione, ma non possiamo andare a togliere delle risorse alle enoteche che hanno un compito educativo nei confronti dei viticoltori. anche per l'uso degli antiparassitari. Non so se questo emendamento sia stato concertato e confrontato con la presenza del mondo produttivo, viticolo e non, nel quale il vino prodotto, commercializzato e trasformato in maniera seria, ha qualche riferimento concreto di vita. La Giunta, comunque, in questo caso è molto tranquilla nel respingere l'emendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi e favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 27 contrari e 9 astensioni.
22) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il capitolo di bilancio n. 03757. concernente le spese per la segnaletica per le strade del vino, è diminuito in variazione del bilancio di previstone 1991, di L. 90.000.000".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 27contrari e 9 astensioni.
23) Emendamento presentato dai Consiglieri Zacchera e Majorino: "Lo stanziamento del cap. 05060 dello stato di previsione della spesa dal titolo 'Interventi in materia di movimenti migratori', passa da L. 600 milioni a L. 1.000 milioni".
La parola al Consigliere Zacchera per l'illustrazione.



ZACCHERA Marco

Sono convinto che su questo emendamento l'Assessore Cerchio, che ha ripetuto più volte l'estrema necessità di implementare questo capitolo, non potrà che essere d'accordo con quello che noi sosteniamo. Posto che è stato detto dall'Assessore in Commissione che i soldi non erano disponibili neanche per iniziare a muoversi e che non più tardi di due settimane e mezzo fa il totale delle spese richieste dai Comuni erano già superiori alle disponibilità di bilancio (eravamo al mese di febbraio), mi sembra ovvio dover aumentare questi capitoli di bilancio.



CERCHIO Giuseppe. Assessore ai movimenti migratori

La Giunta vorrebbe sapere dove prendere questi soldi; nel pregresso lavoravamo su 150 milioni sui movimenti migratori in ritorno (gli emigrati) e su 200 milioni sugli immigrati extracomunitari. L'ipotesi di bilancio raddoppia questa situazione, quindi la risposta è ampiamente raddoppiata. Se avessimo dei miliardi, risolveremmo altri problemi. Devo peraltro dire che per quanto riguarda la politica dei movimenti migratori, la presentazione di questo bilancio prevede un incremento dell'impegno doppio rispetto a quello degli anni precedenti, quindi questa è una risposta significativa.



ZACCHERA Marco

E' in aperta contraddizione con quello che l'Assessore ha detto non più tardi di due mercoledì fa in III Commissione. Ricorderà quando disse che le domande dei Comuni avevano già superato il tetto di bilancio a metà di febbraio. Lei ha chiesto dove prendere questi soldi; noi abbiamo indicato i cap. 0680, 0700, 1000, 1005. 2190 e 2251.



CERCHIO Giuseppe. Assessore ai movimenti migratori

Non sono capitoli per i quali posso dare risposta. Per conto della Giunta dico che, nel confronto comparato con l'anno precedente. abbiamo più che raddoppiato i fondi per venire incontro a quanto abbiamo detto in Commissione.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 9 voti favorevoli, 15 contrari e 5 astensioni.
24) Emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio: "Il capitolo 5065 dello stato di previsione della spesa (Interventi regionali a favore degli Immigrati extracomunitari) è integrato in termini di competenza per l'anno 1991 della somma di L. 500.000.000" "Il capitolo 12760 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L. 500.000.000" 25) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il capitolo di bilancio n. 5065 concernente gli interventi a favore di immigrati extracomunitari, in attuazione della LR. n. 64/89, è incrementato in variazione del bilancio di previsione 1991 di ulteriori L. 500. 000. 000 ".
La parola al Consigliere Staglianò che illustra l'emendamento n. 24.



STAGLIANO' Gregorio Igor

L'emendamento è strettamente collegato a quanto si è detto prima. La risposta alla domanda che ha fatto l'Assessore, "dove si prendono i soldi?". c'è. Signor Presidente, penso che lei e i colleghi ci possano dare atto dello sforzo fatto nel formulare gli emendamenti, nei quali abbiamo indicato i tagli e le aggiunte, proprio perché riteniamo di dover avanzare proposte rigorose soprattutto in materia di spesa. I soldi per tale questione, che noti ha bisogno di ulteriori sottolineature, si possono prendere, ancora una volta, dal cap. 12760. Non riesco a capire come, su queste cose, si continui a mantenere una rigidità che, francamente, almeno da noi, è inaccettabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Maggiorotti che illustra l'emendamento n. 25.



MAGGIOROTTI Piergiorgio

Il mio emendamento è analogo al precedente. Viene richiesto un aumento di 500 milioni. Se è vero che si tratta di fondi trasferiti dallo Stato che consentono l'attuazione di interventi previsti, per esempio, dalla legge Martelli, mi sembra opportuno dotare le risorse della Regione di una maggiore disponibilità in relazione ad interventi specifici che la stessa potrebbe attivare sul versante dell'informazione agli immigrati, sul versante della formazione professionale e dell'inserimento lavorativo.
Inoltre verrebbero messe a disposizione degli enti locali risorse che, in un clima di emergenza quale quello che si sta vivendo questa settimana a Torino, potrebbero essere utilizzate per dare risposte immediate ai problemi degli immigrati: la collocazione abitativa, la difesa della salute, e così via.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cerchio.



CERCHIO Giuseppe, Assessore ai movimenti migratori

La Giunta è estremamente sensibile alle problematiche poste.
Personalmente sono particolarmente attento alle emergenze, soprattutto nei confronti degli extracomunitari nella realtà regionale piemontese. Devo però dire, con analoga risposta al precedente quesito, che ipotizziamo un fondo di bilancio che è più del doppio di quello usato nell'anno precedente. Le risposte alle giuste domande poste dai Consiglieri Staglian e Maggiorotti sono state affrontate, non più tardi di alcuni giorni fa, per iniziativa della Presidenza della Giunta regionale, in un coordinamento degli Assessori, previsto specificatamente da un articolo della L.R. n. 64.
L'immigrazione è un problema orizzontale e trasversale che deve essere affrontato anche per quanto riguarda l'emigrazione. Faccio riferimento alle nostre comunità all'estero che, soprattutto in questo momento hanno una tendenza al rientro in patria. a fronte di alcune situazioni economiche particolari presenti soprattutto in America Latina, e a fronte dell'emergenza della nuova presenza extracomunitaria in Italia. Il nostro Paese da terra di emigrazione è diventato terra di immigrazione. Il problema è stato affrontato non in termini verbali. ma in termini sostanziali con il decollo di questo coordinamento che permetterà l'utilizzo di fondi anche coordinati nei tasselli degli altri Assessorati.
Mi spiego. Mentre con questo bilancio 1991 abbiamo più che raddoppiato i fondi, per quanto riguarda la formazione professionale abbiamo aumentato la quota parte degli enti di formazione professionale per interventi a favore dei soggetti deboli, fra i quali gli extracomunitari. Pertanto i corsi di formazione professionale, che decolleranno nel prossimo anno scolastico avranno quote maggiori per i portatori di handicap e per i lavoratori disoccupati di lungo periodo. Quindi vi è una risposta sostanziale a questo problema.
Vi è un problema di attenzione all'informazione: infatti il coordinamento ha assunto, in sintonia con gli Assessorati alla sanità all'assistenza e all'edilizia, un discorso di informazione che verrà utilizzato con fondi interassessorili per dare una maggiore ricaduta ai fruitori di questo servizio.
Infine, sul versante dell'occupazione, è prevista l'indicazione di ulteriori fondi sulla legge n. 53 (legge sul fondo straordinario per l'occupazione) che prevede contributi al sistema delle imprese che assume soggetti deboli dal mercato del lavoro. Nell'anno 1990 l'appli-cazione della legge ha dato una ricaduta non indifferente, quindi questi fondi interassessorili, per la prima volta, vengono a capitalizzarsi su singoli interventi settoriali. Poiché questo problema è sentito, mi farò carico non come risposta affermativa della Giunta alla richiesta dell'emendamento.
ma per le motivazioni che ho già detto, di indicare all'assemblea tutti i tasselli che da questo momento stanno decollando anche nel rapporto di altri strumenti di legge, al di là di quello dell'immigrazione, per dare risposte doverose ai quesiti posti.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 24.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 6 voti favorevoli, 25 contrari e 9 astensioni.
Pongo in votazione l'emendamento n. 25.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 12 voti favorevoli, 23 contrari e 3 astensioni.
26) Emendamento presentato dai Consiglieri Majorino e Zacchera: "Lo stanziamento del cap. 05070 dello stato di previsione della spesa dal titolo 'Interventi per l'incentivazione dell'attività produttiva degli emigrati che rientrano passa da L. 100 milioni a L 1.000 milioni".' Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 2 voti favorevoli, 23 contrari e 11 astensioni.
27) Emendamento presentato dai Consiglieri Staglianò, Segre e Miglio: "Il cap. 5075 dello stato di previsione della spesa 'Partecipazione alla realizzazione di progetti di enti locali per l'utilizzo di lavoratori in cassa integrazione straordinaria...' è integrato in termini di competenza per l'anno 1991 di L. 5.000.000.000".
"Il cap. 12760 dello stato di previsione della spesa è diminuito di L 5.000.000.000".
28) Emendamento presentato dal Consigliere Maggiorotti: "Il capitolo di bilancio n. 5075 'Utilizzo di lavoratori in cassa integrazione straordinaria in opere e servizi di pubblica utilità è implementato, in variazione alla proposta di bilancio 1991, di L.
46.000.000".
La parola al Consigliere Staglianò per l'illustrazione dell'emendamento n. 27.



STAGLIANO' Gregorio Igor

L'emendamento prevede un incremento di 5 miliardi al cap. 5057, che è relativo alla realizzazione di progetti di enti locali per l'utilizzo dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Come per tutti gli altri nostri emendamenti, da una parte chiediamo un incremento e dall'altra ci sforziamo di formulare proposte relative ai tagli possibili, sol che ci sia la volontà politica di fare i tagli; quindi non proponiamo soltanto incrementi di spesa, bensì manovre praticabili dentro le cifre.
Voglio sottolineare che, come in altre circostanze si è detto da parte dell'Assessore, dei Gruppi di opposizione e delle varie forze politiche siamo in una congiuntura in cui il ricorso alla cassa integrazione soprattutto in alcune aree produttive. è sempre maggiore: Indesit, Riv-Skf e tante altre situazioni che conosciamo. Quindi ci pare che gli enti locali debbano essere messi in condizione di poter corrispondere alle domande sempre che gli strumenti che si hanno a disposizione vengano fatti conoscere.
Spero che almeno l'Assessore Cerchio sia d'accordo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Maggiorotti per l'illustrazione dell'emendamento n. 28.



MAGGIOROTTI Piergiorgio

Si dice che è una miseria, me ne rendo conto, ma anche le miserie, a quanto pare, vengono respinte dalla Giunta. Le motivazioni le ha già espresse il Consigliere Staglianò.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cerchio.



CERCHIO Giuseppe, Assessore al lavoro

La Giunta dice no a questi emendamenti e lo motiva. I colleghi proponenti sorridono, quasi che questa Giunta sia insensibile al grido di dolore che viene, da almeno 8 mesi, dalla crisi congiunturale e strutturale che si è aggiunta a quella vecchia. Ma c'è una ragione di fondo. Forse i colleghi stanno sbagliando capitolo. Questo capitolo, da quando la legge è operante, ha avuto, nei momenti di crescita dell'occupazione e quindi di minore domanda sociale, al massimo un utilizzo dai 10 ai 20 milioni. In realtà, ancorché pubblicizzato, questo strumento di legge è stato utilizzato da un unico Comune, con maggioranze di colore diverso, per 5-7 persone in tutti questi anni. Si tratta del Comune di Settimo Torinese. Si tratta di lavoratori in cassa integrazione, i quali non utilizzerebbero questo strumento perché perderebbero l'opportunità di iscrizione al collocamento, quindi di fatto questa opportunità non è utilizzata.
Quindici giorni fa, in un incontro con l'Assessorato, gli amministratori del Comune e della Provincia di Asti, di fronte ad un'area territoriale che segna momenti di difficoltà, vi veniva chiesto se era possibile presentare domande, tenuto conto che ci sono solo poche decine di milioni. Ho risposto che ci sono poche decine di milioni perch storicamente, in tutti questi anni, nessuno ha mai utilizzato questo strumento, quindi è inutile iscrivere dei miliardi quando questi non vengono utilizzati. Sono comunque pronto, in sede di variazione, ad aumentare i 20 milioni, togliendoli da altri capitoli dello stesso Assessorato, se questo strumento potrà essere utilizzabile.
Mi pare di capire che nessuno ne usufruirà, se non si cambia la legge.
E' una legge inoperante, quindi metteremmo dei soldi a bilancio che con ogni probabilità non verrebbero utilizzati. Quando negli anni passati si impegnavano centinaia di milioni, si andava sempre a correggere il capitolo perché si spendevano al massimo 20 milioni. Con ogni probabilità, chi ha elaborato quella legge ha fatto un bel gesto cercando di creare delle opportunità, ma evidentemente il cavallo non ha bevuto.
Per queste motivazioni sostanziali, che non sono un diniego all'opportunità, ma un diniego all'effettivo uso di questo strumento, si respingono gli emendamenti proposti; suggerirei ai colleghi di ritirarli perché non sono sostenuti da ragioni politiche.



PRESIDENTE

Chiede ancora la parola il Consigliere Staglianò. Ne ha facoltà.



STAGLIANO' Gregorio Igor

Ritiriamo l'emendamento, però vorrei commentare che, se i fondi non sono utilizzati, come ha spiegato l'Assessore Cerchio, ci sarà un difetto di impostazione di fondo come lui ha detto, ma ci sarà anche una mancata sensibilizzazione delle realtà sociali più interessate attraverso i Comuni.
Prendo atto della volontà politica manifestata dall'Assessore, cioè della disponibilità a potenziare i fondi qualora si registrasse, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, un incremento delle domande.
Registriamo questa volontà e siamo pronti alle verifiche.



PRESIDENTE

L'emendamento è ritirato, così pure, per le stesse motivazioni l'emendamento del Consigliere Maggiorotti.
Prima di sospendere la seduta, comunico ai Consiglieri che. per una convocazione fatta in precedenza, vi è alle ore 14,30 una riunione della III Commissione con una audizione.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13)



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