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Dettaglio seduta n.302 del 20/09/94 - Legislatura n. V - Sedute dal 6 maggio 1990 al 22 aprile 1995

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE NERVIANI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito il punto 6) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ha chiesto congedo la Consigliera Spagnuolo.


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame proposte di deliberazione n. 994: "Assestamento del programma di recupero in edilizia residenziale agevolata approvato con DCR n. 706 - CR 15838 del 26/10/1993", n. 997: "Modifica all'art. 2, comma primo, secondo capoverso, del Regolamento per l'esecuzione dei programmi costruttivi di nuove costruzioni e di recupero in regime di edilizia agevolata convenzionata, approvato con DCR 8/6/1994, n. 812-7558 e promulgato con DPGR 23/6/1994 n. 2543", n. 989: "Ratifica, ai sensi dell'art. 40 dello Statuto, della DGR n. 34-37804: 'Integrazione al piano di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica siti nella provincia di Cuneo approvato con DCR n. 731-2983 del 15/3/1994. Legge 24/12/1993, n. 560'" e n. 944: "Programma di edilizia residenziale pubblica 1992/1995. Legge 17/2/1992, n. 179. Adeguamento del programma regionale approvato il 12/10/1993 con deliberazione n. 689-CR 15149 alla deliberazione CIPE in data 16/3/1994. L. 824,0661 miliardi in edilizia sovvenzionata (Fondi ex Gescal)"


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera per un'informativa generale e complessiva sulle tre deliberazioni di cui ai punti 12), 13) e 16) all'o.d.g. e sulla deliberazione n. 944 iscritta all'o.d.g. della seduta odierna in mattinata.



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Sarò brevissimo.
Per quanto riguarda il punto 12) all'o.d.g. ci troviamo nelle condizioni del consueto assestamento ai programmi di localizzazione di edilizia agevolata su cui il Consiglio regionale si è già pronunciato diverse volte. Con la nuova deliberazione di programmazione, che voteremo successivamente, una serie di compiti operativi verranno passati alla Giunta regionale. In questo caso, ci troviamo di fronte a procedure precedenti, non normate diversamente, e quindi per tutta una serie di assestamenti occorre discuterne in Consiglio.
Prima di tutto vi è la casistica dei Comuni che hanno rinunciato all'intervento; nell'altro caso vi sono i Comuni che hanno in qualche modo modificato l'intervento; in conseguenza di quelle che sono le disponibilità che emergono abbiamo la possibilità di finanziare interventi che erano stati elencati nella precedente deliberazione e che erano pronti per il finanziamento, man mano che le risorse erano disponibili.
Credo, Presidente, così come abbiamo avuto modo di illustrare in Commissione, di poter ribadire che ci troviamo di fronte ad interventi di recupero attuati dai Comuni, e che con questo provvedimento siamo in grado di finanziare tutti quegli interventi per i quali gli stessi avevano fatto richiesta. Ritengo che sia stato mantenuto un rapporto corretto con i Comuni; questo, a mio avviso, va sottolineato.



PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 994, di cui al punto 12) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Bodrero per dichiarazione di voto.



BODRERO Antonio

Grazie, Presidente.
Dunque, l'astensione, che poi praticamente equivale quasi ad un voto contrario, è dovuta al fatto che nel testo manca l'impegno su questioni che altre volte avevano già impegnato anche l'Assessore, cioè di impedire l'occupazione abusiva e poi la sanatoria. Questa è la prova, avevo detto allora, che gli statalisti non sono capaci di governare. Cioè vogliono fare edilizia popolare con i quattrini dei cittadini, poi, in pratica, il primo che entra diventa proprietario dell'alloggio.
Quindi, impegni in questo senso, impegni sulla costruzione, impegni sulla riscossione dell'affitto, impegni sull'esecuzione dei lavori, con la famosa assistenza della Magistratura e della Polizia: finché non ci sarà questa clausola, che da molto tempo chiedo, che in moltissimi casi ho chiesto, non potrò votare a favore.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione la deliberazione n. 994, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 23 voti favorevoli e 11 astensioni.
Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. 997, di cui al punto 13) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione la deliberazione il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 23 voti favorevoli e 10 astensioni.
Passiamo al punto 16) all'o.d.g. che prevede l'esame della proposta di deliberazione n. 989.
Su tale deliberazione l'Assessore Cavallera ha presentato i seguenti emendamenti: 1) nelle premesse della proposta di deliberazione n. 989, dopo il quarto capoverso, sono inseriti i seguenti: "Considerato che, con nota prot, n. 3899/94 del 16/9/1994, il Ministero delle Finanze, per il tramite della Direzione Compartimentale del territorio per le Regioni del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria - Sezione staccata di Cuneo, ha fatto pervenire un'integrazione alle proposte già avanzate, relativa al proprio patrimonio localizzato nella provincia di Cuneo considerato, altresì, che si ritiene di poter accogliere tale proposta poiché compatibile sul piano quantitativo con i limiti percentuali fissati dalla legge n. 560/93 da verificare a livello provinciale e in quanto prevede la messa in vendita dell'intero patrimonio ivi disponibile, non introducendo quindi alcuna limitazione alla possibilità di accesso alla proprietà da parte degli inquilini assegnatari;".
2) Al termine del deliberato sono aggiunte le seguenti parole: "con l'integrazione indicata nell'allegato A, costituente anchéesso parte integrante e sostanziale della presente deliberazione".
La parola all'Assessore Cavallera per l'illustrazione.



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Come il Presidente ricorderà, nella precedente seduta abbiamo ratificato le integrazioni dei piani di vendita di tutte le province e si era detto che per la provincia di Cuneo stavamo ancora completando le verifiche.
Dato che i nostri piani di vendita contemperano anche il patrimonio del Ministero delle Finanze, e lo stesso provvede alle segnalazioni provincia per provincia, tramite le direzioni provinciali delle Finanze - non so se si chiamino ancora Intendenza di Finanza - visto che è pervenuta, in zona Cesarini, la segnalazione dell'Intendenza di Finanza di Cuneo, oggi la stiamo, sotto forma di emendamento integrativo, presentandola all'attenzione dell'aula.
Ciò a giustificazione tardiva del fatto che, nella scorsa seduta abbiamo ratificato tutte le province tranne quella di Cuneo.



PRESIDENTE

Pongo in votazione i due emendamenti presentati dall'Assessore Cavallera.
Chi è favorevole all'emendamento n. 1) è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 23 voti favorevoli e 9 astensioni.
Chi è favorevole all'emendamento n. 2) è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 23 voti favorevoli e 9 astensioni.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione la deliberazione il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 24 voti favorevoli e 9 astensioni.
Passiamo infine all'esame della proposta di deliberazione n. 944.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Questa dichiarazione in realtà potrebbe assorbire anche a ritroso i commenti sulle altre deliberazioni che riguardano tutte il settore residenziale e anche le precedenti di riassestamento del piano di edilizia agevolata, ma io faccio le mie osservazioni su questa deliberazione solamente perché è quella comprensiva di tutti i programmi di edilizia residenziale.
L'osservazione è molto breve ed è la seguente: facciamo dei programmi assestiamo dei programmi, ma poi alla fine di questi programmi cosa riusciamo a realizzare? La mia osservazione critica è quella che siamo sempre indietro rispetto a quello che dovremmo fare.
Vi cito dei dati che ho attinto da questa deliberazione: lo stato di attuazione del sesto programma biennale per il 31% è ancora da appaltare sono cose vecchie di anni. Tenete presente che questa carenza di attuazione dell'edilizia residenziale è tanto più grave quanto più il problema si pone in termini acuti. A Torino, e nell'area torinese, dove il fabbisogno di case è enorme, i ritardi nell'approntare i programmi sono maggiori perch non si dispone di aree. Questo problema, che ho sollevato tutte le volte che abbiamo analizzato una deliberazione di questo genere, continua ad essere irrisolto.
Pensate che i programmi che sono stati localizzati nel giugno 1992 oggi, due anni e mezzo dopo, per il 67% non si è ancora pervenuti alla fase di inizio lavori. Sono 839 alloggi che si è deciso di localizzare in un luogo e non sono ancora iniziati i lavori! Queste risorse sono ingenti sono dell'ordine di centinaia di miliardi.
Un altro dato impressionante è il seguente. Ci sono programmi e finanziamenti che vanno dal 1978 al 1991: ebbene, in questo arco di tempo i programmi non ultimati rappresentano il 30%.
Questi sono i dati che volevo rendere noti, nel senso che la deliberazione costituisce un momento di clamore per l'Assessore che annuncerà che si costruiranno nuovi alloggi, ma non si fa alcuna analisi critica sul fatto che dopo sette-otto anni per il 30% di questi programmi non sono ancora iniziati i lavori! Uno dei problemi fondamentali è quello del reperimento delle aree sulle quali costruire, ma il reperimento delle aree deriva dalla possibilità dei Comuni di acquisire o espropriare le aree. Questa possibilità per i Comuni deriva da una mancanza legislativa nazionale; in quest'aula sono state presentate diverse volte delle iniziative alla Giunta regionale affinch rendesse noto questo problema in sede nazionale, ma la Giunta regionale non ha mai provveduto. Fino a quando non sarà posto, il problema non si risolverà; cosicché continueremo ad approvare queste belle deliberazioni che lette attentamente nel merito denunciano gravi carenze.
Faccio ancora un'osservazione su questo programma. E' un programma con il quale si costruiranno degli alloggi e delle residenze per studenti, con i fondi della Gescal. Non è una grande invenzione, perché abbiamo già sudato sette camicie per imporre che i fondi Gescal non venissero mandati in "cavalleria", ma usati in ogni modo. Abbiamo fatto una battaglia perch questi fondi tornassero ai lavoratori sotto forma di case costruite, visto che erano soldi loro. Adesso è un po' improprio utilizzare questi fondi per costruire alloggi per studenti, che dovrebbero essere gestiti attraverso il reperimento di risorse a ciò dedicate.
Il numero di alloggi che la Regione pensa di costruire con questo programma è ridicolo. La dotazione è di 400 alloggi per tutto il Piemonte è irrilevante se pensiamo che nell'Università di Torino e nel Politecnico ci sono 11.000 studenti che provengono da altre regioni, per i quali abbiamo a disposizione solo 400 alloggi e con questa deliberazione ne costruiremo poche decine.
Un altro elemento di distorsione è quello che gli enti che si dedicano alla realizzazione di questi programmi non hanno nemmeno un coordinamento sufficiente, nel senso che l'Ente per il diritto allo studio, che gestisce questa materia, non era nemmeno al corrente della decisione di inserire in questo programma una quota di alloggi.
Pertanto l'invito giunga anche all'Assessore per coordinare gli interventi.
Come sulle altre deliberazioni, anche su questa, soprattutto per la mancanza di un'analisi critica non su quello che si vuole fare, ma su quanto si riesce a fare, e della predisposizione di misure per colmare questo divario, il Gruppo di Rifondazione Comunista si astiene.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Il Consigliere Chiezzi oggi ha fatto molte volte il processo alle intenzioni. Sappiamo bene, e lo abbiamo scritto nella deliberazione, che non si tratta di una nuova deliberazione di programma, ma di una deliberazione che deve essere adottata per adeguarsi alle direttive CIPE pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di maggio.
A luglio il CER (Comitato Edilizia Residenziale) ha dato le indicazioni e sono stati emanati i decreti ministeriali che fissano i criteri per i contributi e una serie di altre modalità.
Non vi è stato alcun ritardo da quando è stato emanato il decreto ministeriale, perché il 28 settembre era la data entro la quale formalizzare definitivamente la nostra deliberazione.
E' chiaro che possono essere letti i diagrammi che fanno più comodo l'oggettività dei dati non è in discussione, però prego i colleghi di verificare nella deliberazione che le linee di tendenza, per quanto riguarda gli alloggi non appaltati, sono a decrescere, mentre per quanto riguarda quelli in corso, sono a crescere.
Sottolineo inoltre che bisogna fare molta chiarezza distinguendo tra edilizia sovvenzionata e edilizia agevolata; materia quest'ultima che trattiamo solo marginalmente. Sappiamo che la maggior parte dei ritardi deriva proprio dall'edilizia agevolata.
Va però anche ricordato, a distanza di un anno - soprattutto ai colleghi che non sono attenti come il Consigliere Chiezzi a deliberazioni come questa - che grazie ad una legge regionale, che è in vigore nella Regione Piemonte, abbiamo potuto anticipare la programmazione, per cui una serie di operazioni di monitoraggio nei confronti dei Comuni, che sono gli artefici per l'attuazione di questa deliberazione, sono già state compiute.
Teoricamente, non appena diventerà esecutiva questa deliberazione - grazie all'opera svolta nell'anno 1993 e fino a questo momento del 1994 - saremo già in grado di predisporre una deliberazione di localizzazione di una prima tranche di finanziamenti. E se è vero che il nostro metro di lavoro impostato negli ultimi tempi (le norme di legge e i contenuti di questa deliberazione letti approfonditamente) è tutto improntato sulla cantierabilità, io credo che fra un anno, quando si andrà ad esaminare l'applicazione di questa deliberazione, si avranno delle sorprese positive.
Non nego che esistano problemi di carattere generale per quanto riguarda il regime dei suoli. Il Presidente Brizio sa che nella prima lettera che la Conferenza dei Presidenti ha scritto al Presidente Berlusconi, elencando una serie di problemi prioritari, si evidenzia l'esigenza di una normativa sul regime dei suoli diversa, più agile, che veda i Comuni protagonisti di questa partita.
Vi sono certamente luci ed ombre; per me vi sono molte luci. Assicuro comunque l'impegno di tutta la struttura che ha operato bene fino adesso e che saprà certamente essere all'altezza di questa deliberazione che - non dimentichiamolo - programma 824 miliardi a favore dell'edilizia nella nostra Regione.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola pongo in votazione la proposta di deliberazione n. 944, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 24 voti favorevoli e 7 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).


Argomento: Norme generali sull'agricoltura

Esame proposta di deliberazione n. 987: "Presa d'atto dell'anticipata realizzazione degli scopi istituzionali del Consorzio Interregionale per la formazione dei divulgatori agricoli (CIFDA Nord Italia) - Recesso della Regione Piemonte dal Consorzio ai sensi dell'art. 16 dell'accordo interregionale recepito con L.R. n. 36 del 29/11/1992. Ratifica ai sensi dell'art. 40 dello Statuto regionale"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 15) all'o.d.g. che prevede l'esame della proposta di deliberazione n. 987.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 24 voti favorevoli e 7 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).


Argomento: Edilizia pubblica (convenzionata, sovvenzionata, agevolata)

Esame proposta di deliberazione n. 944: "Programma di edilizia residenziale pubblica 1992/1995. Legge 17/2/1992, n. 179. Adeguamento del programma regionale approvato il 12/10/1993 con deliberazione n. 689-CR 15149 alla deliberazione CIPE in data 16/3/1994. L. 824,0661 miliardi in edilizia sovvenzionata (Fondi ex-Gescal)" (seguito)


PRESIDENTE

L'Assessore Cavallera chiede la parola in merito alla proposta di deliberazione n. 944, precedentemente approvata.



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Dato che entro il 28 c.m, deve essere rimessa al Ministero chiederei se possibile, con il consenso di tutti, al di là del merito, proprio per poter rispettare un termine che in qualche modo è stato anche condizionato dal momento feriale, la votazione della immediata esecutività. Volutamente come Giunta, non abbiamo fatto una deliberazione da ratificare proprio per consentire ai colleghi di partecipare alla discussione.



PRESIDENTE

Faccio presente al Consiglio che occorrono 31 voti favorevoli.
Pongo pertanto in votazione l'immediata esecutività della deliberazione n. 944, ai sensi dell'art. 49 della legge 10/2/1953, n. 62.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'immediata esecutività è approvata con 36 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astensione.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Esame legge rinviata dal Governo relativa a: "Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'industria termale in Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 9) all'o.d.g. che prevede l'esame della legge rinviata dal Governo relativa a: "Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'industria termale in Piemonte".
Relatore è il Consigliere Foco, che ha facoltà di intervenire.



FOCO Andrea, relatore

Illustre Presidente, colleghi Consiglieri, il Commissario del Governo esaminata la legge relativa ad interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'industria termale in Piemonte, approvata in aula il 27 luglio u.s., ha rilevato due interferenze con la legge nazionale di istituzione del servizio sanitario, la n. 833/78. E' stata inoltre formulata dallo stesso Commissario una raccomandazione relativa alle future previsioni di bilancio.
In particolare le interferenze sono rilevate nella previsione di contributi, in conto capitale, per le ricerche di farmacologia sperimentale chimica e terapeutica volte all'utilizzazione a scopo sanitario delle acque termali e nella previsione di attività di formazione professionale per personale sanitario addetto agli stabilimenti termali. Le modifiche alla legge che si sottopongono all'attenzione dell'aula, approvate all'unanimità dalla III Commissione, sono volte ad eliminare tali incongruenze. Si propone pertanto di sopprimere, all'art. 3, la previsione di finanziamento per le ricerche di farmacologia sperimentale, chimica e terapeutica e di puntualizzare, all'art. 12, come siano fatte salve le competenze amministrative dello Stato esplicitate dall'art. 6 della legge relativa all'istituzione del Servizio sanitario nazionale.
Per quanto attiene poi le raccomandazioni relative al rispetto dall'art. 81 della Costituzione e dalla legge quadro sulla contabilità regionale si intende assicurare, lasciando inalterato il testo approvato che nella predisposizione del provvedimento legislativo, che autorizzerà la spesa per gli interventi previsti dalla legge regionale in esame, verrà fatta un'attenta e puntuale verifica della congruità dei mezzi di copertura degli oneri finanziari sia con riferimento al bilancio annuale che con riferimento al bilancio pluriennale in conto interessi.



PRESIDENTE

Voglio ricordare ai colleghi che per questa legge, che è stata licenziata all'unanimità, occorrono 31 voti. Se non ci fossero 31 voti la legge non potrebbe essere ripresentata al Governo e quindi ciascuno si ripresenterà con le proprie responsabilità all'opinione pubblica piemontese. Voglio dire questo perché credo che ciascuno debba avere coscienza di quello che sta facendo. Vi sono due articoli da votare, l'art.
3 e l'art. 12, opportunamente modificati così come ha detto il relatore Foco. I due articoli vengono votati per alzata di mano e poi l'intero testo per appello nominale. I 31 voti ovviamente sono necessari per l'intero testo. Anzi, propongo che si faccia l'appello nominale anche per gli artt. 3 e 12.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Bodrero ne ha facoltà.



BODRERO Antonio

Dunque dichiarazione di voto: non partecipazione intanto per il motivo fondamentale secondo il quale lo Stato si arroga il diritto di violentare l'autonomia piemontese respingendo, direi quasi a getto continuo, i deliberati di un'assemblea sovrana come questo Consiglio. Questa è già una ragione fondamentale. Poi naturalmente c'è sempre il motivo del non federalismo fiscale. Noi non avremmo bisogno n' di approvazione n' di quattrini da Roma se non ci lasciassimo derubare dei nostri quattrini. Poi il controllo della Magistratura e della Polizia del quale non si parla mai.
Quindi, queste sono ragioni più che sufficienti, anzi sovrabbondanti, per la non partecipazione.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, si proceda alla votazione degli articoli su cui si erano appuntate le osservazioni del Commissario del Governo.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 votanti 43 hanno risposto SI 41 si sono astenuti 2 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere.
L'art. 3 è approvato.
ART. 12 - Si proceda alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 44 votanti 43 hanno risposto SI 41 si sono astenuti 2 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere.
L'art. 12 è approvato.
Si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 votanti 42 hanno risposto SI 40 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere.
L'intero testo della legge è approvato.


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

Il punto 28) all'o.d.g. reca: "Nomine".
Si distribuiscano le schede per le seguenti nomine.


Argomento: Nomine

Texilia S.p.A. (L.R. n. 47/84 mod, con L.R. n. 11/88) - Consiglio di amministrazione. Nomina di 1 rappresentante (integrazione).


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletta la signora Germana Frizone.


Argomento: Nomine

- Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (art. 36, DPR n. 1318/67) - Consiglio di amministrazione. Nomina di 3 rappresentanti.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Maurizio Gyli, Giuseppe Martelli e Giovanni Borriero.


Argomento: Nomine

Cooperativa Artigiana di Garanzia CASA di Alessandria (art. 12, L.R. n. 17/85) - Consiglio di amministrazione. Sostituzione della signora Franca Roso.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Dario Ferrari.


Argomento: Nomine

Cooperativa Artigiana di Garanzia COFINART di Novara (art. 12, L.R. n. 17/85) - Consiglio di amministrazione. Sostituzione del signor Amleto Norzi.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Dario Ferrari.


Argomento: Nomine

Cooperativa Artigiana di Garanzia Vercelli Unione (art. 12, L.R. n. 17/85) - Consiglio di amministrazione. Sostituzione del signor Mauro Baragioli.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Dario Ferrari.



PRESIDENTE

Finpiemonte S.p.A. (L.R. n. 8/76) - Consiglio di amministrazione.
Sostituzione del signor Giovanni Luigi Vaccarino.



PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Dichiaro nessun eletto non avendo i nominandi riportato voti sufficienti.


Argomento: Nomine

Commissione Tecnico Urbanistica (art. 12, L.R. n. 70/91). Sostituzione del signor Sergio Marchi.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Pietro Saracco.


Argomento: Nomine

Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero - ICE - Ufficio Regionale del Piemonte (art. 6, DPR n. 49/90) - Comitato di coordinamento. Sostituzione dell'Assessore Daniele Cantore.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Ettore Coppo.


Argomento: Nomine

Commissione Tecnica e di Vigilanza Farmaceutica (art. 13, DPR n. 94/89) Provincia di Novara. Sostituzione del signor Carlo Arrigoni.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletta la signora Loredana Donetti.


Argomento: Nomine

Commissione Tecnica e di Vigilanza Farmaceutica (art. 13, DPR n. 94/89) Provincia di Alessandria. Sostituzione del signor Mario Grattarola.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Giuseppe Canonico.


Argomento: Nomine

Consulta regionale per la difesa del consumatore (art. 5, L.R. n. 21/85) Sostituzione dei signori Mercedes Bresso e Giancarlo Tapparo.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Francesco Mollo e Bianca Vetrino, quest'ultima designata ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 8 della L.R. n. 10/85 e dell'art. 72 del Regolamento.


Argomento: Nomine

Commissione provinciale per la determinazione del valore agricolo medio dei terreni edificabili (art. 14, L.R. n. 10/77) - Provincia di Torino. Sostituzione del signor Riccardo Bedrone.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Pietro Saracco.


Argomento: Nomine

Primi Interventi in favore dei minori soggetti a rischio di coinvolgimento in attività criminose (legge n. 216/91). Nomina di 1 rappresentante in ogni Comitato provinciale.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Fulvio Giunti (Comitato di Alessandria), Pierino Angelo Botto (Comitato di Asti), Giuseppe Viada (Comitato di Cuneo), Mariarosa Erbetta Fontana (Comitato di Novara), Eleonora Venesia (Comitato di Torino) e Ida Gallo (Comitato di Vercelli).


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici

Esame progetto di legge n. 103: "Norme in materia di pianificazione del territorio 'Modifiche alla L.R. 5/12/1977, n. 56 e successive modifiche ed integrazioni e alle LL.RR. 16/3/1989, n. 16 e 3/4/1989, n. 20'" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 10) all'o.d.g. che prevede l'esame del progetto di legge n. 103.
Relatore è la Consigliera Vetrino, che ha facoltà di intervenire.



VETRINO Bianca, relatrice

Non leggerò la relazione, perché è lunga e credo sia più efficace sintetizzarla attraverso i quattro punti fondamentali sui quali questa relazione è stata costruita e sui quali essenzialmente sono state costruite le modifiche che apportiamo in tema di pianificazione territoriale a leggi che sono già nostre (stiamo infatti parlando delle LL.RR. n. 56, n. 16 e n.
20).
Nel primo punto (tutto politico) si giustifica la modifica a queste leggi in tema di pianificazione territoriale e si enfatizza - giustamente a mio avviso - il ripensamento che viene fatto del Piano nelle sue varie declaratorie come lo strumento in grado di governare complessivamente le trasformazioni del territorio.
Questa legge si è resa necessaria anche per soddisfare i dettami della legge n. 142, intervenuta nel 1990, per cui molte delle norme che rivisitiamo sono appunto riviste alla luce degli orientamenti nuovi di questa legge istituzionale, rivoluzionaria, come è stata la legge n. 142.
Questo è il primo punto essenziale.
Il secondo punto, il secondo riferimento di questi emendamenti, parte dalla considerazione che, sempre nel frattempo, cioè nel 1991, è intervenuta una sentenza della Corte costituzionale in forza della quale si chiariscono i rapporti e le competenze in tema di pianificazione territoriale. Sentenza molto importante: si stabilisce un "paletto" di distinzione tra competenza regionale e quella provinciale e, nel ribadire la convinzione della necessità di uno strumento di natura regionale, si ridefiniscono competenze e ruoli dei diversi enti che concorrono alla pianificazione territoriale e, seguendo peraltro uno dei dettami della legge n. 142, si valorizza il concetto di cooperazione fra enti nella definizione di uno strumento di pianificazione territoriale. Punto, anche questo, tutto politico e assai importante.
Terzo punto. Tali norme si inseriscono come modificazione della parte riferita all'urbanistica della legge n. 56: non si emana una nuova legge ma si riporta nell'ambito della legge di regolamentazione del territorio generale - la nostra legge n. 56 - tutta la parte riferita alla pianificazione territoriale.
Questo terzo punto assume un doppio valore: non svolgiamo soltanto un buon lavoro di riordino, ma un buon lavoro anche agli effetti dell'indirizzarsi verso testi legislativi unici, compito primario della Commissione presieduta dalla Presidente Bergoglio che dobbiamo cercare di favorire nel quotidiano quando mettiamo mano ad un testo di legge. La legge che sto illustrando si muove in questa dimensione e con questa dinamica ed è per questo motivo che credo abbia grande valore.
Non sto a soffermarmi sull'articolato; vorrei semplicemente segnalare un punto fondamentale, cruciale ed importante: la legge tende a normare il rapporto con le Province nell'ambito della pianificazione territoriale Province che, come sapete, hanno preteso un ruolo di proposizione legislativa rispetto alla materia.
Credo che la Regione nella difficoltà di risolvere tale rapporto si sia mossa adeguatamente. La Commissione, infatti, nell'elaborare questo testo ha tenuto ben presenti gli orientamenti delle Province; ovviamente non ha potuto tenerne conto in assoluto, soprattutto quando le proposte fatte avevano - a volte carattere anticostituzionale; in questi casi si è dunque dovuto provvedere a correggere l'impronta, a volta non sempre corretta, dei disegni di legge delle Province.
Purtuttavia, c'è del protagonismo delle Province in questa legge tant'è vero che noi, anche ai sensi della legge n. 142, riconosciamo loro la facoltà di stendere il Piano territoriale.
Devo anche dire che nell'ambito della Commissione competente questo punto è stato oggetto di acceso dibattito, peraltro ancora in corso ritengo che un argomento così delicato, così importante, così istituzionale abbia il suo confronto più genuino ed opportuno nell'aula consiliare affinché il Consiglio svolga la sua parte.
Per parte mia sono sicura che quanto decideremo sulla base di questo confronto verrà compreso ed accettato anche dalle Province. Non c'è alcuna volontà di rivendicare ruoli maggiori di quelli che la legge ci attribuisce, ma certamente di consentire a Regione e Province, insieme, il governo del proprio territorio.
Siccome contestualmente al nostro testo legislativo dobbiamo esaminare ed esprimerci anche sui disegni di legge presentati dalle Province, a questa relazione si accompagna un ordine del giorno che illustra la situazione; naturalmente, per essere conseguenti a quanto abbiamo deliberato, saremmo costretti a non passare ai voti delle proposte di legge delle Province.
Ho a mie mani il testo dell'ordine del giorno, sottoscritto oltreché da me stessa, dai Consiglieri Rivalta, Carletto e Garino: se qualcuno vorrà aggiungersi naturalmente potrà farlo.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MONTICELLI



PRESIDENTE

Come alcuni Consiglieri già sanno, in sede di Conferenza dei Capigruppo si era convenuto di non esaminare questo tema nella seduta di oggi; ci limitiamo quindi alla relazione, in modo da consentire ai vari Gruppi consiliari di esaminare con calma il testo, che è stato approntato poche ore fa, ed eventualmente preparare interventi ed eventuali proposte di emendamento.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Esame ordine del giorno n. 722 inerente la manovra fiscale del Governo


PRESIDENTE

A questo punto, come ultimo adempimento dell'odierna seduta di Consiglio, passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 722, iscritto questa mattina all'o.d.g., presentato dalla Consigliera Carolina Pozzo e sottoscritto da Consiglieri di parecchi Gruppi, che ha come oggetto il problema delle misure di carattere fiscale sulle cooperative, uno degli argomenti attualmente in discussione in preparazione della legge finanziaria.
La parola al Consigliere Marchini.



MARCHINI Sergio

Il Gruppo liberale ha votato a favore dell'iscrizione dell'argomento all'o.d.g. perché ritiene atto di solidarietà istituzionale consentire l'avvio di un adempimento proposto dalla maggioranza dei Consiglieri.
Il Gruppo non parteciperà al voto del provvedimento perché sembra improprio che un'istituzione anticipi una propria valutazione rispetto ad un atto governativo assolutamente ancora da definire, sostenendo un interesse che per quanto alto e nobile sia, è pur sempre elemento di una parte della società.
Un ordine del giorno come quello in votazione giustificherebbe la presentazione di altri documenti sui pensionati, sui giudici della Corte Costituzionale che vedranno ridotto il loro emolumento e, perché no?, un ordine del giorno a tutela del nostro residuo 12% di bonus fiscale.
Per le suddette ragioni il nostro Gruppo non parteciperà al voto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bodrero.



BODRERO Antonio

Anch'io non parteciperò sia per le ragioni già addotte, che mi sembrano molto importanti, anche perché ho letto su "Il Giornale" che l'on.
Giovanardi, di Modena, del Centro Cristiano Democratico - è già uscita due tre volte su "Il Giornale" questa notizia con particolari estremamente interessanti eleva forti dubbi sulla funzionalità, non diciamo di tutte perché non sarebbe giusto, sulla correttezza di alcune di queste cooperative nella sua Regione. Questo on. Giovanardi, della maggioranza, è di Modena, e quindi dimostra un certo coraggio nel rompere il ghiaccio.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pozzo.



POZZO Carolina

Volevo illustrare l'ordine del giorno, ma penso sia meglio passare direttamente alla votazione, visto che non ci sono altri interventi in merito.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bergoglio.



BERGOGLIO Emilia

Devo fare una precisazione. Il discorso della cooperazione sociale rispetto alla tassazione e all'esenzione fiscale ha un senso ed ha una prospettiva di carattere generale perché sono prevalenti i fini della solidarietà sociale rispetto ai fini economici. Sul fatto che l'area della cooperazione, globalmente considerata, debba avere e continuare ad avere pensiamo all'edilizia, alla grande distribuzione - una situazione di privilegio non giustificata da reali finalità sociali, vista la dimensione che ha avuto il fenomeno, io francamente nutro qualche riserva. Io suddividerei il problema in due parti: l'area della cooperazione sociale che ha realmente delle finalità sociali, e l'area della cooperazione tout court, che è a tutti gli effetti un sistema di impresa economica e come tale deve essere messo in condizioni di competere.
Pertanto ritengo che l'impostare il problema in questo modo significhi impostarlo in modo parziale. Condividendo anche le osservazioni del collega Marchini non parteciperò alla votazione di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'ordine n. 722, il cui testo recita: "Premesso che nel mondo economico la cooperazione rappresenta un 'modo di essere' impresa di natura particolare poiché ispirata ai principi di mutualità e solidarietà che attualmente riveste un ruolo importante nella possibile attuazione di nuove politiche del lavoro in grado di superare la crisi strutturale del nostro sistema economico memore della campagna elettorale del leader dell'attuale maggioranza che prometteva l'alleggerimento dell'imposizione fiscale degli utili se rinvestiti nell'impresa considerato che gli utili destinati a riserva indivisibile dalle cooperative non appartengono ai soci, ma in caso di scioglimento vengono incamerati dallo Stato vista l'intenzione espressa da alcuni Ministri di cambiare il regime fiscale delle cooperative tassando anche gli utili accantonati a riserva indivisibile valutando che le conseguenze di tale provvedimento minerebbero fortemente le potenzialità del sistema cooperativo, colpendone la capacità di investire con riflessi occupazionali ed il successivo gettito fiscale proveniente dai soci lavoratori che ad esse appartengono, con effetti regressivi per il sistema economico il Consiglio regionale del Piemonte dichiara la propria contrarietà a tale iniziativa si appella al Governo e al Ministero delle Finanze Tremonti affinch valutino attentamente la situazione onde evitare un passo falso che colpirebbe in modo iniquo migliaia di imprese, di soci lavoratori e in ultima analisi la comunità stessa".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 24 voti favorevoli e 1 astensione (non hanno partecipato alla votazione 14 Consiglieri).


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

Le interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegate al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16,40)



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