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Dettaglio seduta n.257 del 09/11/93 - Legislatura n. V - Sedute dal 6 maggio 1990 al 22 aprile 1995

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SPAGNUOLO


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute (rinvio)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri prima della seduta odierna i processi verbali delle adunanze consiliari del 14, 20 e 27 ottobre, 3, 10, 17 e 30 novembre, 1, 15, 16, 21 e 22 dicembre 1992 e verranno posti in votazione nel corso della prossima seduta.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bodrero, Cerchio, Croso e Peano.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

c) Assegnazione deleghe ai componenti della Giunta regionale


PRESIDENTE

Rendo noto al Consiglio che in data 4 novembre u.s., la Giunta regionale mi ha trasmesso copia del decreto del Presidente della Giunta regionale n. 956-93 relativo all'assegnazione di deleghe ai componenti della Giunta regionale: a seguito delle dimissioni dell'Assessore Emilio Lombardi dalla carica di componente della Giunta regionale, le deleghe al medesimo attribuite sono riaccorpate ad interim con quelle assegnate alla Presidenza e svolte, per incarico del Presidente, dal Vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppe Fulcheri.
In data 8/11/1993 l'Assessore Francesco Fiumara ha restituito le deleghe a lui attribuite, pertanto il Presidente della Giunta regionale ha conferito temporaneamente, ai sensi dell'art. 36 dello Statuto all'Assessore Emilia Bergoglio la delega all'agricoltura e all'Assessore Daniele Cantore la delega all'artigianato.


Argomento: Gruppi consiliari

d) Costituzione nuovo Gruppo consiliare denominato "Patto sociale per il nuovo Piemonte"


PRESIDENTE

Riferisco al Consiglio che i Consiglieri Gallarini, Goglio e Mollo, in seguito ad accordo intervenuto tra i medesimi, hanno deciso di costituire il Gruppo consiliare regionale denominato "Patto sociale per il nuovo Piemonte".
A tale Gruppo aderiscono i Consiglieri del Gruppo PSDI e l'Indipendente di sinistra Francesco Mollo. Capogruppo è il Consigliere Giuseppe Goglio.
Il nuovo Gruppo subentra a tutti gli effetti al precedente Gruppo PSDI.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

e) Ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso la legge riapprovata dal Consiglio regionale in data 12/10/1993 concernente "Norme sul prestito all'esportazione dei beni culturali conservati in Piemonte"


PRESIDENTE

Comunico inoltre che in data 5/11/1993 mi è stata trasmessa copia del ricorso alla Corte Costituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso la legge riapprovata dal Consiglio regionale in data 12/10/1993 concernente "Norme sul prestito all'esportazione dei beni culturali conservati in Piemonte".


Argomento:

f) Questione di legittimità costituzionale dell'art. 9, comma quinto della L.R. n. 13/90


PRESIDENTE

Comunico che in data 26/10/1993 ho ricevuto dalla Pretura circondariale di Asti il testo dell'ordinanza emessa dal Pretore in data 8/10/1993 in cui si dichiara non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 9, comma quinto, della L.R. 26/3/1990, n. 13 "Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi civili", in relazione agli artt. 3, 25 e 117 della Costituzione; pertanto si sospende il giudizio in corso e si ordina la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale affinché si pronunci su tale questione.
Copia di tale ordinanza è disponibile presso la Segreteria del Consiglio regionale.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame ordine del giorno n. 657 relativo all'ACNA


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno relativo all'ACNA, di cui al punto 3) all'o.d.g.
Dò lettura del documento che mi è pervenuto: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto del documento presentato alla valutazione della Commissione tecnica costituitasi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per i problemi dell'ACNA di Cengio e delle conseguenti ipotesi di soluzione sottoscritte dai partecipanti vista la gravissima decisione del mantenimento in funzione dello stabilimento ACNA di Cengio, seppure con una selezione delle produzioni considerata l'ancor più grave decisione di realizzare a Cengio il polo di incenerimento per rifiuti tossico-nocivi con la costruzione del Re-Sol, con ciò violando gli esiti dei ricorsi al TAR da parte della Regione Piemonte e la conseguente sentenza espressa dal Consiglio di Stato, e soprattutto la risoluzione parlamentare del 31/1/1990 visto altresì il verbale della riunione della Giunta regionale del Piemonte del 29/10/1993, ove si sancisce il dissenso rispetto alle conclusioni della Commissione tecnica impegna la Giunta regionale - a confermare con la massima determinazione e in qualsiasi sede la non condivisione delle valutazioni della Commissione tecnica, in quanto in totale contrasto con gli orientamenti, gli impegni e le deliberazioni del Consiglio regionale del Piemonte a farsi parte attiva in tempi brevissimi per giungere alla revoca formale degli accordi presi e ad assumere un'iniziativa nei confronti del Governo e del Parlamento atta a far rispettare la risoluzione parlamentare che negava la possibilità di costruzione del Re-Sol in Valle Bormida a sollecitare l'abbattimento della parte già costruita (illegittimamente) del Re-Sol ad organizzare entro 15 giorni, di concerto con la Presidenza del Consiglio regionale, un incontro con i parlamentari piemontesi, con i Ministri interessati e con altre realtà istituzionali piemontesi (Province e Comuni interessati) per chiarire definitivamente e nel modo più pubblico possibile la posizione della Regione Piemonte".
Tale documento è firmato dai Consiglieri Bresso, Riba, Marino, Foco Coppo, Segre, Porcellana, Marchini, Rossa, Chiezzi, Zanoletti, Garino Peano, Giuliano e Majorino. Altri Consiglieri intendono firmarlo?



DAMERI Silvana

Chiedo la parola.



PRESIDENTE

E' stato convenuto nella Conferenza dei Capigruppo che sui punti relativi all'ACNA e ai Collegi elettorali - punti 3) e 4) all'o.d.g. - non ci sarebbe stato dibattito.



DAMERI Silvana

Intendo proporre un emendamento al documento testé letto.



PRESIDENTE

Nella Conferenza dei Presidenti si era convenuto di far pervenire alla Presidenza un documento completo; dato che su un eventuale emendamento potrebbe esserci un intervento, propongo di sospendere la seduta per capire se questo emendamento può essere accolto nel documento stesso.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14,30, riprende alle ore 14,35)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Poiché si era convenuto un certo percorso e sul punto 3) all'o.d.g.
esame ordine del giorno sull'ACNA - è necessario un ulteriore approfondimento, propongo di soprassedere su questo punto e di passare al successivo.


Argomento: Rapporti Regioni - Governo

Parere in ordine alle indicazioni formulate dalla competente Commissione al Governo per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati (art. 7 della legge n. 276/93 e art. 7 della legge n. 277/93) - Esame ordine del giorno n. 661


PRESIDENTE

Esaminiamo pertanto il punto 4) all'o.d.g. inerente al parere in ordine alle indicazioni formulate dalla competente Commissione al Governo per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati.
Ha la parola il Presidente della I Commissione, Consigliere Zanoletti che avendo esaminato la materia relaziona all'aula.



ZANOLETTI Tomaso, relatore

Signor Presidente e colleghi, la Commissione ha lavorato con intensità ed impegno (quattro sedute) per esaminare la materia, rivelatasi complessa per vari motivi. Credo non abbia raggiunto i risultati che si prefiggeva cioè quelli di porre rimedio ad alcune evidenti anomalie contenute nella proposta della Commissione centrale.
La Commissione centrale ha seguito il criterio principale della popolazione, e successivamente una serie di criteri ritenuti secondari.
Applicando tale criterio alla realtà piemontese sono emerse anomalie alle quali non è stato posto rimedio. La Commissione ha pertanto lavorato cercando di formulare proposte di aggiustamento e di miglioramento al testo pervenuto; su queste si è raggiunta un'ampia convergenza. Quindi, il testo che licenzieremo è indubbiamente migliore - anche se con limitazioni gravi di quello ricevuto. Questo è il motivo per cui ne raccomando l'approvazione.



PRESIDENTE

Dopo aver sentito la relazione del Presidente della I Commissione, d lettura della proposta di ordine del giorno relativo a tale questione: "Il Consiglio regionale del Piemonte viste le 'Indicazioni formulate al Governo dalla competente Commissione di esperti, nominata dai Presidenti delle Camere, per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica (ai sensi dell'art. 7 della legge n. 276 del 4/8/1993) e per la Camera dei Deputati (ai sensi dell'art. 7 della legge n. 277 del 4/8/1993)', trasmesse dal Presidente del Consiglio dei Ministri con lettera prot, n. G/7351 del 26/10/1993 visto l'art. 7 della legge 4/8/1993 n. 276 recante 'Norme per l'elezione del Senato della Repubblica' visto l'art. 7 della legge 4/8/1993 n. 277 recante 'Norme per l'elezione della Camera dei Deputati' preso atto che sia l'art. 7 della legge n. 276/93, sia l'art. 7 della legge n. 277/93 dispongono in particolare, ai rispettivi commi terzo, che i Consigli regionali esprimano, entro 15 giorni dall'invio, il loro parere sulle anzidette Indicazioni della Commissione di esperti presa conoscenza delle procedure e delle modalità operative adottate dalla Commissione di esperti per l'applicazione dei criteri e dei principi stabiliti dalle leggi n. 276/93 e 277/93 rilevato che i criteri e i principi stabiliti dalle leggi n. 276/93 e n. 277/93 non consentono di individuare soluzioni idonee e soddisfacenti per quanto concerne anomalie ed incongruenze emerse nei Collegi afferenti le province di Alessandria ed Asti riscontrato peraltro, dopo ampio ed approfondito esame delle Indicazioni, che in alcuni dei Collegi determinati dalla Commissione per il territorio della Regione Piemonte esistono anomalie ed incongruenze rispetto ai criteri predetti, così come interpretati ed applicati dalla Commissione stessa secondo quanto risulta dalle 'Considerazioni generali e criteri metodologici' allegati alle indicazioni trasmesse ravvisata per conseguenza l'esigenza di segnalare tali anomalie ed incongruenze, proponendo al contempo nell'Allegato A) modifiche apportate in aderenza ed applicazione dei principi e criteri stabiliti dalle leggi avuto riguardo alle caratteristiche specifiche del territorio regionale esprime ai sensi dell'art. 7, comma terzo, della legge 4/8/1993 n. 276 e dell'art. 7, comma terzo, della legge 4/8/1993 n. 277, parere favorevole in ordine alle 'Indicazioni formulate dalla competente Commissione di esperti al Governo per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati', come modificate nell'Allegato A) del presente ordine del giorno".
L'Allegato A) testé citato è a conoscenza dei Consiglieri regionali.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

E' evidente che ci rifacciamo alle decisioni assunte nella I Commissione.
Colleghi, se siamo in grado di approvare questo documento possiamo procedere alla votazione. Se non siamo in grado di approvarlo e se ci sono approfondimenti da discutere in I Commissione o nella Conferenza dei Capigruppo rispetto ai punti 3) e 4) all'o.d.g. possiamo procedere in tal senso.
Se non possiamo procedere alla votazione, sospendo la seduta.
I Capigruppo sono convocati in Sala A.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 14,45, riprende alle ore 15,30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Proseguiamo l'esame del punto 4) all'o.d.g.
L'ordine del giorno, a seguito di ulteriori interventi nella Conferenza dei Capigruppo, al fine di chiarire maggiormente la formulazione del documento, è rimasto invariato, fatta eccezione per gli ultimi due capoversi.
Dò ora lettura dell'intero testo dell'ordine del giorno sui Collegi elettorali con le modifiche ad esso apportate nella Conferenza dei Capigruppo: "Il Consiglio regionale del Piemonte viste le 'Indicazioni formulate al Governo dalla competente Commissione di esperti, nominata dai Presidenti delle Camere, per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica (ai sensi dell'art. 7 della legge n. 276 del 4/8/1993) e per la Camera dei Deputati (ai sensi dell'art. 7 della legge n. 277 del 4/8/1993)', trasmesse dal Presidente del Consiglio dei Ministri con lettera prot, n. G/7351 del 26/10/1993 visto l'art. 7 della legge 4/8/1993 n. 276 recante 'Norme per l'elezione del Senato della Repubblica' visto l'art. 7 della legge 4/8/1993 n. 277 recante 'Norme per l'elezione della Camera dei Deputati' preso atto che sia l'art. 7 della legge n. 276/93, sia l'art. 7 della legge n. 277/93 dispongono in particolare, ai rispettivi commi terzo, che i Consigli regionali esprimano, entro quindici giorni dall'invio, il loro parere sulle anzidette Indicazioni della Commissione di esperti presa conoscenza delle procedure e delle modalità operative adottate dalla Commissione di esperti per l'applicazione dei criteri e dei principi stabiliti dalle leggi n. 276/93 e n. 277/93 rilevato che i criteri e i principi stabiliti dalle leggi n. 276/93 e n.
277/93 non consentono di individuare soluzioni idonee e soddisfacenti per quanto concerne anomalie ed incongruenze emerse nei Collegi afferenti le province di Alessandria ed Asti riscontrato peraltro, dopo ampio ed approfondito esame delle Indicazioni che in alcuni dei Collegi determinati dalla Commissione per il territorio della Regione Piemonte esistono anomalie ed incongruenze rispetto ai criteri predetti, così come interpretati ed applicati dalla Commissione stessa secondo quanto risulta dalle 'Considerazioni generali e criteri metodologici' allegati alle Indicazioni trasmesse ravvisata per conseguenza l'esigenza di segnalare tali anomalie ed incongruenze propone le modifiche apportate in aderenza ed applicazione dei principi e criteri stabiliti dalle leggi, avuto riguardo alle caratteristiche specifiche del territorio regionale, di cui all'Allegato A) (predisposte dalla I Commissione consiliare) e supportate dalle schede e cartografie relative ai Comuni interessati e loro popolazioni esprime ai sensi dell'art. 7, comma terzo, della legge 4/8/1993 n. 276 e dell'art. 7, comma terzo, della legge 4/8/1993 n. 277, parere favorevole in ordine alle 'Indicazioni formulate dalla competente Commissione di esperti al Governo per la determinazione dei Collegi elettorali uninominali per il Senato della Repubblica e per la Camera dei Deputati', così come modificate nell'Allegato A) del presente ordine del giorno".
Si proceda pertanto alla votazione di tale ordine del giorno per alzata di mano.



RIVALTA Luigi

Chiedo la parola per dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Ricordo che nell'ultima riunione dei Capigruppo, per le ragioni connesse alla specificità di questa seduta consiliare, si è convenuto di procedere alla votazione senza intervenire sui documenti. E' evidente che la votazione può essere favorevole o contraria, ma si è convenuto di non procedere a dichiarazioni di voto.



GROSSO Carlo Federico

Chiedo la parola.



(Proteste del Consigliere Rivalta)



PRESIDENTE

Consigliere Rivalta, non si arrabbi e soprattutto non si arrabbi con me.



GROSSO Carlo Federico

I Capigruppo non possono espropriare i Consiglieri!



PRESIDENTE

Non si tratta di questo.
Mi permetto di sospendere ancora un attimo la seduta per parlare...



GROSSO Carlo Federico

Sospenda quanto vuole, ma lei non può negare la parola ai Consiglieri.



PRESIDENTE

Mi permetta di concludere la mia frase. Stavo dicendo che sospendo ancora un momento la seduta per parlare con i Consiglieri che hanno avanzato queste osservazioni. Era questo che volevo chiedere, e non credo che ciò possa essere negato al Presidente del Consiglio.
Collega Bresso, lei ha partecipato a tutte le riunioni ed espresso i pareri connessi a queste decisioni.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15,40, riprende alle ore 15,47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prima di porre in votazione l'ordine del giorno, ha chiesto la parola per una breve precisazione il Consigliere Rivalta; ne ha facoltà.



RIVALTA Luigi

Non voterò questo ordine del giorno ed è per questo che ho chiesto la parola, poiché non solo è un diritto ma, ritengo io, dovere di ogni Consigliere motivare i propri atteggiamenti quando essi sono difformi da quelli della totalità o quasi degli altri Consiglieri, ed in particolare quando - come è il mio caso - l'atteggiamento è difforme dalle posizioni del Gruppo di appartenenza.
Ritengo che si sarebbe dovuta approvare, così com'era, la proposta fattaci dalla Commissione centrale.
Le ragioni del mio atteggiamento derivano dalla situazione gravissima che il nostro Paese sta attraversando e, conseguentemente, dall'urgenza di giungere al più presto alle elezioni anticipate. Per questo obiettivo prioritario ritengo che si sarebbe dovuto evitare di introdurre ogni possibile elemento di ritardo, quali potrebbero risultare le richieste di modifica delle circoscrizioni elettorali da parte delle Regioni.
Mi fermo qui e non aggiungo altro. Mi trattengo pertanto dall'entrare nel merito delle tante anomalie che sono evidenti nella proposta governativa e dell'inadeguatezza della vostra richiesta di modifica.
Occorrerà comunque tornarci su. Ma dopo le elezioni. Ciò per dichiarare seppur assai sinteticamente, perché non parteciperò al voto sulle proposte di modifica della I Commissione.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Rivalta, di avere compreso le ragioni di gestione di questa assemblea.



GROSSO Carlo Federico

Voglio dichiarare che non parteciperò a questa votazione per le medesime ragioni.



PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione l'ordine del giorno n. 661.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 39 voti favorevoli e 1 contrario (non hanno partecipato alla votazione 5 Consiglieri).
Il parere è approvato e verrà trasmesso alle autorità competenti con provvedimento da parte della Presidenza del Consiglio.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame ordine del giorno n. 657 relativo all'ACNA (seguito)


PRESIDENTE

Ritorniamo ora al punto 3) all'o.d.g. relativo all'ACNA.
Avevo già dato lettura dell'ordine del giorno presentato.
La Consigliera Dameri ha presentato il seguente emendamento: dopo l'ultimo capoverso aggiungere il seguente: "- ad assumere iniziative verso i pronunciamenti espressi in sede tecnica in difformità dagli orientamenti della Regione".
Mi risulta che tale emendamento non sia stato accolto dai proponenti pertanto non può essere posto in votazione. Mi risulta inoltre che alla Conferenza dei Capigruppo il Presidente della Giunta abbia distribuito una serie di documenti che consentono di poter procedere alla votazione dell'ordine del giorno così come formulato in prima istanza.
Pongo pertanto in votazione l'ordine del giorno n. 657 nel testo originale, di cui ho dato lettura ad inizio di seduta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 49 voti favorevoli e 2 astensioni.


Argomento:

Richiesta di iscrizione all'o.d.g. degli ordini del giorno nn. 656 e 658 relativi ai Collegi elettorali


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Marengo; ne ha facoltà.



MARENGO Luciano

Ho chiesto di intervenire perché insieme ad altri Consiglieri del mio Gruppo abbiamo presentato un ordine del giorno che leggo testualmente e del quale chiedo l'iscrizione: "Il Consiglio regionale del Piemonte chiede al Governo di tenere conto delle indicazioni di rettifica dei Collegi elettorali piemontesi e di operare per una rapida approvazione dei Collegi stessi in modo che sia rispettata la scadenza del 21 dicembre p.v.
Questo è necessario al fine di poter indicare al più presto la data certa delle elezioni politiche da tenersi entro la prossima primavera corrispondendo all'impegno di chiamare gli italiani alle urne, affermato dal Presidente della Repubblica on. Oscar Luigi Scalfaro nell'appello televisivo del 3 novembre u.s.".
Questo è l'ordine del giorno che abbiamo presentato e del quale chiedo l'iscrizione e la successiva votazione.



PRESIDENTE

Su tale richiesta possono intervenire un Consigliere a favore ed uno contro.
La parola al Consigliere Chiezzi che interviene a favore dell'iscrizione all'o.d.g.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo a favore dell'iscrizione dell'ordine del giorno per due motivi. Il primo è quello dell'assoluta pertinenza del documento alla discussione appena avuta sui Collegi elettorali. Infatti, la procedura che ha investito la Regione Piemonte per l'espressione del parere sui Collegi presuppone, sin dall'inizio dell'attuazione della volontà referendaria, di approntare una nuova legge elettorale, con tutte le sue conseguenze, e di giungere al rapido rinnovo del Parlamento della Repubblica.
La procedura è una sola; l'individuazione dei Collegi e il parere su di essi non è puro atto tecnico: è un atto amministrativo, un'espressione di volontà che si inserisce in una procedura eminentemente politica, partita con il referendum e che si deve concludere con le elezioni.
Il richiamo contenuto in questo ordine del giorno di rispetto dei tempi da parte del Parlamento è assolutamente pertinente e doveroso.
Sappiamo benissimo che questa scadenza potrebbe anche non essere rispettata; a mio parere è importante affermare una volontà del Consiglio regionale che dica: "Si rispetti tale scadenza" ed è congruo rispetto a quanto stiamo facendo.
Relativamente all'appello alle elezioni, ritengo sia anch'esso pertinente alla discussione svolta e alla procedura di definizione dei Collegi; procedura attivata per giungere al rinnovo del Parlamento sulla base del sistema uninominale per Collegio.
Dato che la conclusione del procedimento di riforma elettorale è messa in forse - almeno da qualche parte - e nel momento in cui il Presidente della Repubblica, Scalfaro, sollecita con una dichiarazione l'intera Nazione e tutti noi a prestare attenzione alla conclusione di questo procedimento e quindi alla data delle nuove elezioni anticipate, a me sembra che l'ordine del giorno sia giusto e condivisibile oltrech pertinente, Presidente, e quindi a mio avviso iscrivibile all'o.d.g. senza voto.
Personalmente mi stupisce che l'iscrizione del documento venga messo ai voti: era possibile un'interpretazione che passasse il documento direttamente e semplicemente alla votazione.
Comunque, per i motivi sopradescritti, ritengo che l'ordine del giorno debba essere iscritto all'o.d.g. perché pertinente e conseguenza diretta di quanto abbiamo appena fatto, individuando con nostro parere la delimitazione dei Collegi in Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Marchini che interviene contro l'iscrizione del documento all'o.d.g.



MARCHINI Sergio

Mi tocca di dover intervenire contro la proposta di iscrizione all'o.d.g. del documento letto poco fa dal Consigliere Marengo; dirò subito che ne faccio unicamente una questione di metodo e, in una certa misura, di rispetto tra noi stessi: le questioni sollevate sono innegabilmente di grande interesse e ci auguriamo, com'è giusto, che non appena si saranno ricostituite le condizioni formali del nostro confronto si possa ritornare sull'argomento.
Devo però ricordare a tutti i colleghi - e soprattutto a me stesso che viviamo un momento di particolare emergenza politica generale; le dimissioni della Giunta in qualche misura riducono fino a svuotare la possibilità di presenza del Consiglio regionale. In questa contingenza ritengo giusto che da parte dei Presidenti dei Gruppi, della Presidenza e dei Presidenti di Commissione si sia scelto di arrivare, senza dare spazio a pur legittime richieste di altre sedi di discussione, a far chiarezza su due questioni.
Prima. Rassicurare le popolazioni interessate che una vicenda tecnica dell'ACNA, interpretata in modo più o meno corretto, non deve far dubitare in alcun modo in ordine all'orientamento politico della Regione.
Seconda. Un'incombenza di legge - un nostro parere sui Collegi elettorali.
Questa scelta, che è costata molto, ci vede oggi nelle condizioni di rispettare questo nostro impegno. E' costata a tutti, ma sicuramente in particolare al nostro Presidente, signora Spagnuolo, e al Vicepresidente Montabone, che ha lavorato moltissimo in tutte le sedi per predisporre i documenti, al collega Zanoletti, che ha dovuto presiedere una Commissione faticosa e nervosa, e in ultimo alla collega Bresso che sulla questione dell'ACNA ha concorso alla raccolta di un documento che, pur partendo da posizioni diverse, ci ha trovato sostanzialmente tutti solidali.
Ci sembra, per coerenza con l'impegno che ci siamo assunti e quindi per rispetto tra noi stessi, che venire meno ad un'intesa raggiunta, qualunque sia la motivazione alla base, significa non trattare tutti nello stesso modo; probabilmente, in questa sede ci sono colleghi che hanno altre questioni altrettanto importanti da sollevare.
Per parte mia chiedo ai colleghi del Consiglio di esprimere voto contrario all'iscrizione dell'argomento all'o.d.g., pur ribadendo che le questioni poste sono di sicuro interesse. Mi auguro che nei tempi più stretti la Giunta si ricomponga e questo Consiglio torni ad essere sede di libero ed esaustivo confronto.



PRESIDENTE

Sentiti i due pareri, favorevole e contrario, pongo in votazione l'iscrizione all'o.d.g. del documento presentato dal Consigliere Marengo ed altri, che reca il n. 656.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La richiesta di iscrizione è respinta con 22 voti favorevoli, 24 contrari e 4 astensioni.
Ha chiesto la parola il Consigliere Zacchera; ne ha facoltà.



ZACCHERA Marco

Anche noi avevamo presentato un ordine del giorno strettissimamente connesso al documento votato questa mattina, nel quale, tra l'altro, non è espressa alcuna volontà politica, ma si raccomanda ai colleghi l'importanza che sia votato da questo Consiglio regionale.
Debbo spiegarmi, anche perché penso che non tutti i colleghi abbiano letto con sufficiente attenzione la nuova legge elettorale.
Non starò a ripetere che secondo me è una legge elettorale assai assurda; inoltre, assurdo per assurdo, la nostra Regione per quanto riguarda la Camera dei Deputati è stata divisa in due circoscrizioni: quella della provincia di Torino e quella del resto del Piemonte. Evitando ogni commento sull'assurdità di mettere insieme Province come quella di Novara a nord del Piemonte con quella di Cuneo a sud, resta il fatto che avendo diviso il Piemonte in due circoscrizioni elettorali, per quanto riguarda le votazioni del sistema proporzionale, verranno eletti sei deputati nella provincia di Torino ed altri sei (che poi verranno ridotti a cinque per via del voto degli italiani all'estero) nelle restanti Province del Piemonte.
Questo quando molte altre circoscrizioni in Italia eleggono dieci o undici deputati in una sola circoscrizione. Voi mi direte che non cambia niente, no colleghi, cambia tutto: il Piemonte, diviso in due circoscrizioni per il gioco dei quozienti, produce quello che io definisco "l'effetto Asti". Di Asti abbiamo solo il collega Porcellana, perch riducendosi nel piccolo il Collegio, sono molto più alti i quozienti necessari per l'elezione di un deputato. Succede che non saranno undici i deputati eletti in Piemonte, ma molti di meno, mentre le circoscrizioni del sud Italia, che sono mediamente molto più grosse delle nostre, riusciranno a prenderci, con i resti, buona parte dei deputati eletti.
Si pone quindi la necessità, come Consiglio regionale, non di poter cambiare la legge, ma perlomeno di sottolineare al Parlamento che questa è una discriminazione che secondo me è forzata ed assurda. Comunque, nel caso in cui si vada a riscrivere la legge elettorale, occorre tener conto che per quanto riguarda i Collegi proporzionali, devono essere posti tutti nello stesso numero o comunque in un numero molto vicino. Non è giusto che in Puglia si eleggano undici deputati e in Piemonte undici sì, ma in due circoscrizioni.
Il fatto è il seguente: un partito che prendesse il 20% dei voti nelle due aree, in Puglia elegge due deputati, perché si prendono 100 (il quoziente) diviso undici più uno diviso dodici, il risultato è di due deputati e mezzo, quindi può prenderne un terzo. Mentre lo stesso partito che prende il 20% dei voti a Torino, oppure nella provincia da Verbania fino a Cuneo, con il 20% non fa neanche un quoziente e quindi rischia di non prendere neppure un deputato, pur prendendo lo stesso numero di voti.
Nella somma della distribuzione statistica sappiamo che i Collegi più piccoli sono forzatamente penalizzati.
L'invito, quindi, è di chiedere al Parlamento che nell'ipotesi di una prossima revisione delle circoscrizioni elettorali per la Camera dei Deputati, il Piemonte sia raccolto in un'unica circoscrizione.
Sottolineo anche che c'è un errore di battitura, dove c'è scritto "svantaggio", è a "vantaggio" perché con il gioco dei quozienti resta penalizzata la possibilità di elezione di deputati piemontesi a vantaggio di altre Regioni, soprattutto quelle del centro-sud.
Penso che su questo ci dovrebbe essere l'unanimità del desiderio all'iscrizione perché è sicuramente attinente all'ordine del giorno e anche un'utilità per tutti noi di sottolineare a difesa della rappresentatività qualsiasi partito essa sia, del numero di deputati eletti in Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Majorino.



MAJORINO Gaetano

Signor Presidente, nell'intervenire a favore dell'iscrizione richiamo innanzitutto gli argomenti già svolti dal collega Zacchera e mi limito a leggere la parte dispositiva di questo ordine del giorno laddove si chiede al Parlamento, nell'ipotesi di una prossima revisione delle circoscrizioni elettorali per la Camera dei Deputati, che il Piemonte sia raccolto in un'unica circoscrizione elettorale. Questa manifestazione di volontà politica definisce un indirizzo, quindi è formalmente un ordine del giorno potrà essere condiviso o meno da altre forze politiche vuoi di opposizione vuoi di maggioranza, però non mi si può dire, Presidente e colleghi Consiglieri, che non sia legittimo chiederne l'iscrizione. Ricordo che è prassi costantissima di questo Consiglio ammettere ordini del giorno anche se presentati in aula già nel corso della discussione, allorquando l'oggetto dell'ordine del giorno sia strettamente connesso con un altro ordine del giorno già pacificamente iscritto.
Oggi il Consiglio si è già espresso, a stragrande maggioranza, sulla territorialità delle circoscrizioni, ha già espresso il suo parere sulle circoscrizioni di Camera e Senato, quindi quando si chiede una nuova conformazione delle circoscrizioni, con particolare riguardo al Piemonte in una futura legge dello Stato e si sollecita in tal senso il Parlamento onde il Piemonte non sia penalizzato, la connessione per materia c'è sicuramente.
Se poi la maggioranza di questo Consiglio non vuole discutere nel merito ne prendiamo atto (questo è un altro tipo di discorso), ma il respingerlo, come forse mi dirà chi vorrà opporsi a questa iscrizione sostenendo che non c'è connessione di materia, è assurdo. Quindi questo ordine del giorno, visto il precedente documento votato sul territorio delle singole circoscrizioni, è strettamente connesso con lo stesso e avrebbe ben pieno diritto di cittadinanza di essere votato dall'assemblea.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di intervento contrario pongo in votazione per appello nominale, come richiesto dai Consiglieri Majorino, Zacchera e Rabellino, la richiesta di iscrizione all'o.d.g. del documento presentato dai Consiglieri Majorino e Zacchera, che reca il n. 658, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto che la nuova legge per l'elezione della Camera dei Deputati ha suddiviso il Piemonte in due circoscrizioni che eleggeranno ciascuna solo sei deputati con il sistema proporzionale che la circoscrizione NO - VC - BI - VB - AL - AT - CN verrà ulteriormente penalizzata a soli cinque deputati eletti perché dovrebbero cedere il sesto alla circoscrizione per l'elezione dei deputati rappresentanti gli italiani all'estero che altre Regioni hanno già oggi un'unica circoscrizione elettorale che prevede l'elezione di n. 11 deputati con il sistema proporzionale rilevato che il gioco dei quozienti e dei resti penalizzerà ulteriormente la possibilità di elezione di deputati piemontesi a vantaggio di altre Regioni e soprattutto di quelle del centro-sud chiede al Parlamento, nell'ipotesi di una prossima revisione delle circoscrizioni elettorali per la Camera dei Deputati, che il Piemonte sia raccolto in un'unica circoscrizione elettorale".
Si proceda alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 votanti 34 hanno risposto SI 8 Consiglieri hanno risposto NO 23 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 12 Consiglieri.
Il documento non è iscritto.


Argomento: Presidente della Giunta Regionale

Dimissioni del Presidente della Giunta regionale (ai sensi dell'art. 35 dello Statuto)


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del punto 5) all'o.d.g.
Signori Consiglieri, è giunta alla Presidenza del Consiglio, in data 29 ottobre, la seguente lettera da parte del Presidente della Giunta regionale: "La presente per informarla, dopo averne dato notizia ai componenti della Giunta regionale partecipanti all'odierna seduta dell'organo collegiale, della mia decisione di presentare le dimissioni da Presidente della Giunta regionale medesima.
Rassegno quindi formalmente le mie dimissioni, dando a lei comunicazione ai sensi di quanto disposto dall'art. 35 dello Statuto per gli effetti ivi previsti.
La prego di voler quanto prima darne notizia al Consiglio regionale per i provvedimenti statutari di propria competenza".
Ai sensi dell'art. 35 dello Statuto, prima della presa d'atto da parte del Consiglio, le dimissioni possono sempre essere ritirate. Non ho, a questo momento, notizia della volontà di ritirare tali dimissioni; devo pertanto considerarle effettive.
Ricordo che le dimissioni del Presidente della Giunta, ai sensi del primo comma dell'art. 35, comportano le dimissioni dell'intera Giunta.
Ha chiesto la parola il Consigliere Zacchera; ne ha facoltà.



ZACCHERA Marco

So che c'era l'accordo di non intervenire su questo punto, ma la mia è una semplice richiesta di precisazione. Nel maturare delle presentate dimissioni, abbiamo avuto notizia che l'Assessore Fiumara, raggiunto da comunicazione giudiziaria, ha nel frattempo rassegnato le dimissioni. Non ho però capito a chi sono andate le sue deleghe, anche dell'ordinaria amministrazione.



PRESIDENTE

Forse lei non era presente all'inizio della seduta e non ha sentito la precedente comunicazione. Ripeto che le deleghe sono andate per la parte agricoltura all'Assessore Bergoglio e per la parte artigianato all'Assessore Cantore.
Se non vi sono opposizioni alle dimissioni del Presidente della Giunta il Consiglio ne prende atto.
Devo ancora comunicare, a parziale rettifica (solo nominativa) di quanto ho detto rispetto al Gruppo che è recentemente nato, che il Consigliere Goglio mi invierà una comunicazione scritta che mi farò carico di trasmettere ai singoli Consiglieri, in quanto vi è una parziale rettifica del nome del Gruppo stesso.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

Le interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegate al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16,20)



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