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Dettaglio seduta n.227 del 27/04/93 - Legislatura n. V - Sedute dal 6 maggio 1990 al 22 aprile 1995

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SPAGNUOLO


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 6) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Croso, Maccari, Rivalta, Sartoris e Zacchera.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame mozione n. 317 e ordine del giorno n. 355 sulla costruzione di un impianto di smaltimento rifiuti RSAU nel Comune di Borgoratto (AL)


PRESIDENTE

I lavori del Consiglio iniziano con l'esame della mozione n. 317 e dell'ordine del giorno n. 355, di cui al punto 11) all'o.d.g.
Devo informare il Consiglio di quanto mi è stato comunicato e che risponde ad un approfondito incontro che si è svolto in queste ore fra i Consiglieri proponenti i due documenti, l'Assessore (che è stato presente tutto il tempo; nell'ultima fase è stata presente anche la Presidente del Consiglio) ed una delegazione di Sindaci. Mi risulta che siano addivenuti alla conclusione di un nuovo documento, cui è stato dato mandato dai presenti alla Presidente del Consiglio di darne lettura in aula.
E' un documento che, a seguito di questo approfondimento molto significativo, consente di chiedere alla Giunta un impegno che, nel testo che vi leggerò, è stato sottoscritto dai Consiglieri Foco, Coppo, Dameri Ferraris, Rossa e Miglio.
Abbiamo anticipato questo punto rispetto alla discussione assegnatagli all'o.d.g., con il consenso dei Capigruppo, proprio per consentire alla delegazione di amministratori, che è qui presente, di ritornare ognuno alla propria sede e per consentire al Consiglio di sviluppare la parte restante di argomenti all'o.d.g. Credo che, udito il contenuto di questo documento i presenti debbano recare profonda soddisfazione.
Dò lettura di tale ordine del giorno: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato il dibattito in merito alla costruzione di un impianto di smaltimento rifiuti RSAU nel Comune di Borgoratto tenuto conto che, nel lasso di tempo intercorso fra il momento della richiesta di autorizzazione e la discussione in aula, sono maturate in provincia di Alessandria ulteriori nuove iniziative pubbliche che riducono significativamente il fabbisogno di smaltimento di RSAU per cui occorre rivedere il piano delle esigenze considerata l'opportunità conseguente di approfondire, con la collaborazione delle Province e dei Comuni e dei loro Consorzi, un'ipotesi di programmazione circoscritta alla Provincia di Alessandria e che coinvolga la responsabilità dei soggetti operanti nei bacini subprovinciali impegna la Giunta regionale a non autorizzare il progetto di discarica di Borgoratto e a predisporre con l'amministrazione provinciale di Alessandria e con i Consorzi di smaltimento rifiuti operanti in provincia un programma di realizzazione di impianti, con eventuali integrazioni di iniziative compatibili con il programma stesso e che risponda alle esigenze di smaltimento delle singole zone della provincia".
Se mi è permesso, mi sembra un ottimo risultato che quanti hanno approfondito l'argomento hanno raggiunto - ripeto - con la delegazione dei Sindaci presenti.
Ai sottoscrittori precedentemente annunciati si sono aggiunti in questo momento i Consiglieri Chiezzi, Majorino, Bresso, Vaglio, Rivalta, Marino se permettete Spagnuolo, che era venuta in zona, e Goglio.



(Applausi da parte del pubblico presente nelle tribune)



PRESIDENTE

A questo punto, pongo in votazione il documento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 41 Consiglieri presenti.



(Applausi da parte del pubblico presente nelle tribune)



PRESIDENTE

Il Consiglio vi ringrazia di questo applauso, anche se il Regolamento non lo prevede, ma siamo con voi contenti che questo approfondimento consenta una riflessione importante per la Giunta. Grazie e buon viaggio.


Argomento: Parchi e riserve

Esame progetto di legge n. 339: "Istituzione della Riserva naturale speciale della Val Sarmassa"


PRESIDENTE

L'ordine dei lavori a questo punto prevederebbe la discussione su Protecne, ma poiché l'Assessore Nerviani non è andato a Roma appositamente per esaminare il progetto di legge n. 339, in quanto licenziato all'unanimità dalla II Commissione consiliare in data 15/4/1993, con preavviso scritto ai sensi dell'art. 51, comma quarto, del Regolamento consiliare, e iscritto all'o.d.g. in mattinata, devo chiedere al Consigliere Calligaro una cortesia personale. Ringrazio il Consigliere per la disponibilità.
Ha pertanto la parola il relatore, Consigliere Penasso.



PENASSO Alfredo, relatore

Dò per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Il presente disegno di legge, presentato dalla Giunta regionale in data 14 gennaio 1993 e licenziato dalla II Commissione in data 15 aprile 1993, istituisce la Riserva naturale speciale della Val Sarmassa, con estensione della tutela anche in una porzione di territorio denominata Valtiverno, che si dirama nella Val di Vinchio e nella Val Chiavetta naturale continuazione della Val Sarmassa, così come richiesto dalla deliberazione del Consiglio comunale di Incisa Scapaccino.
Nella relazione presentata dalla Giunta regionale viene evidenziato che uno degli obiettivi da conseguire nel corso della legislatura è quello di completare l'istituzione delle aree protette regionali, secondo le previsioni contenute nel Piano regionale delle aree protette, approvato a norma dell'art. 2 della L.R. 22/3/1990, n. 12.
Il Piano, che costituisce il necessario riferimento giuridico per la costruzione del sistema di salvaguardia e qualificazione ambientale del territorio, prevede l'istituzione di un'area protetta, denominata Val Sarmassa, ubicata nell'Alto Monferrato orientale.
L'area, situata tra gli antichi feudi degli Scarampi, degli Incisa e dei Crova, fu abitata dalla Tribù dei Sarmati, di cui si conservano testimonianze nei reperti (asce di pietra levigata) rinvenuti dai contadini del luogo.
E' un'area collinare, che si estende lungo il territorio dei Comuni di Vaglio, Serra e di Incisa Scapaccino, nei cui terreni pliocenici, sabbie astiane ed argille di Lugagnano, sono abbondanti i fossili; una delle colline è, infatti, denominata Montemare.
La coltivazione a vite del terreno, predominante un tempo, è stata quasi completamente abbandonata.
L'area è attualmente occupata da vaste estensioni di robinia, che necessitano di interventi selvicolturali di miglioramento e conversione oltreché da boschi di castagno e rovere.
L'intero territorio è sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del RDL 30/12/1923, n. 3267, ed è individuato quale rifugio faunistico ai sensi dell'art. 9 della L.R. 17/10/1979, n. 60.
Gli aspetti paesaggistici presenti rendono l'area interessante sotto il profilo della tutela ambientale, soprattutto in relazione alle possibilità di recupero e di riqualificazione del territorio attuabili attraverso interventi disciplinati puntualmente dagli strumenti di pianificazione previsti dalla L.R. 22/3/1990, n. 12.
L'intervento di protezione è teso a consentire, oltre che la valorizzazione della situazione presente, la conservazione delle caratteristiche del territorio, evitandone la futura compromissione conseguente ad operazioni antropiche che siano in contrasto con le attuali destinazioni d'uso.
In relazione alle sue caratteristiche e destinazioni, la Val Sarmassa è istituita a Riserva naturale speciale ai sensi dell'art. 6 della L.R.
22/3/1990, n. 12, con riferimento alla classificazione stabilita dall'art.
5 della stessa legge.
Le finalità dell'istituzione della citata nuova area protetta sono individuate all'art. 3 del presente disegno di legge e prevedono, oltre alla tutela ed al miglioramento delle caratteristiche naturali e paesaggistiche dell'area, la valorizzazione del patrimonio archeologico paleontologico e delle attività agricole, il recupero del patrimonio forestale e la fruizione del territorio a fini ricreativi, scientifici e culturali.
Le funzioni di direzione ed amministrazione, previste all'art. 4, sono attribuite all'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani.
Tale scelta è dettata da ragioni, essenzialmente, di carattere geografico, essendo la Val Sarmassa ubicata nella zona astigiana in prossimità delle altre aree gestite dal citato Ente che sono rispettivamente, il Parco naturale di Rocchetta Tanaro e la Riserva naturale speciale della Valleandona e della Valle Botto.
Le norme di cui all'art. 6 impongono limitazioni alla fruizione dell'area, al fine di preservarla da future, irreversibili compromissioni e, contemporaneamente, stabiliscono i casi in cui gli interventi, sia in campo urbanistico-edilizio, sia in campo naturalistico-ambientale, possono essere consentiti.
In relazione ai vincoli e ai divieti imposti, l'art. 7 stabilisce conseguenzialmente, le sanzioni applicabili qualora siano rilevate violazioni agli stessi.
Il personale a cui compete la sorveglianza sul territorio è individuato all'art. 8 e comprende, oltre al personale dipendente dall'Ente di gestione, a cui sono attribuite le funzioni di sorveglianza, ed oltre agli agenti, con funzioni di vigilanza, dipendenti di altri Enti pubblici, anche le guardie ecologiche volontarie di cui alla L.R. 2/11/1982, n. 32.
L'utilizzo delle guardie volontarie è, comunque, subordinato ad una convenzione, stipulata con l'Ente di gestione, così come previsto dalla L.R. 21/7/1992, n. 36.
Gli oneri conseguenti all'istituzione della Riserva naturale speciale della Val Sarmassa saranno finanziati con le somme iscritte al capitolo del bilancio regionale relativo all'assegnazione dei fondi finalizzati al funzionamento dell'Ente a cui è affidata la gestione della nuova area.
Le norme relative al finanziamento degli oneri predetti sono contenute nell'art. 10 del presente disegno di legge che, oltre ad indicare lo specifico capitolo di spesa del bilancio regionale su cui sono iscritte le somme utilizzabili per la gestione delle aree protette astigiane, prevede una variazione del bilancio regionale stesso.
E' prevista, infatti, l'iscrizione in un unico capitolo di bilancio dei fondi relativi alla gestione del Parco naturale di Rocchetta Tanaro, di quelli relativi alla gestione della Riserva naturale speciale della Valleandona e della Valle Botto oltre che, naturalmente, dei fondi relativi alla gestione della Riserva naturale speciale della Val Sarmassa, istituita con il presente disegno di legge.
Il significato della variazione è dato dall'opportunità di riunire in un unico capitolo di spesa gli oneri relativi alle aree facenti capo ad un unico Ente di gestione, nella fattispecie l'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani.
Per detto motivo, si rende necessaria sia la modifica della denominazione del capitolo 15440 su cui sono convogliati i fondi relativi alle tre aree sopra indicate e su cui, fino ad oggi, risultavano iscritti i fondi per il finanziamento degli oneri relativi alla gestione del Parco naturale di Rocchetta Tanaro, sia la soppressione del capitolo 15530, su cui erano stanziate le somme finalizzate alla gestione della Riserva naturale speciale della Valleandona e della Valle Botto, che non ha più ragione d'essere.
In conseguenza dell'unificazione dei fondi, prevista come sopraindicato, il capitolo 15440 assume la nuova denominazione: 'Assegnazione regionale per le spese di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani'.
La Commissione ha esperito le consultazioni con tutti i soggetti interessati e ha esaminato le richieste avanzate. In sede di esame è emersa l'esigenza di una maggiore razionalizzazione della composizione del Consiglio direttivo dell'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani, prevedendo una maggiore presenza dei rappresentanti degli enti locali, in particolare un rappresentante rispettivamente dei Comuni di Vaglio Serra e di Incisa Scapaccino, e riducendo a due i membri nominati dal Consiglio regionale, di cui uno espresso dalla minoranza rappresentativi delle Organizzazioni professionali agricole e delle Associazioni ambientaliste, scelti tra quelli proposti dalle Organizzazioni e dalle Associazioni stesse. Pertanto, la variazione dell'Organo direttivo comporta conseguentemente la modifica dell'art. 9, comma diciottesimo della L.R. n. 12/90.
La Commissione, dopo aver concluso la fase istruttoria del provvedimento, ha approvato all'unanimità il testo che oggi viene presentato all'esame del Consiglio regionale con le modifiche sopra specificate e ne richiede altresì una sollecita ed unanime approvazione da parte dell'aula consiliare".



PRESIDENTE

Non essendovi interventi di carattere generale, passiamo all'esame dell'articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 3 è approvato.
ART. 4 Emendamento presentato dall'Assessore Nerviani: l'art. 4, comma secondo, è sostituito dai seguenti commi: "2. A modificazione di quanto stabilito dall'art. 6, comma quarto della L.R. 21/7/1992, n. 36, il Consiglio direttivo dell'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani, di cui alla lettera g) comma quarto, del medesimo articolo, è integrato con due rappresentanti della Provincia di Asti.
3. L'art. 9, comma diciottesimo, della L.R. 22/3/1990, n. 12, è così sostituito: '18. Il Consiglio direttivo dell'Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali astigiani è così composto: a) un rappresentante del Comune di Asti b) un rappresentante del Comune di Rocchetta Tanaro c) un rappresentante del Comune di Vaglio Serra d) un rappresentante del Comune di Incisa Scapaccino e) due rappresentanti dellla Provincia di Asti f) due membri nominati dalla Provincia di Asti, di cui uno designato dalle Organizzazioni professionali agricole ed uno designato dalle Associazioni ambientaliste g) tre membri nominati dal Consiglio regionale, di cui uno espresso dalla minoranza'".
A seguito del presente emendamento il comma terzo dell'art. 4 diventa il comma quarto.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 37 voti favorevoli.
Si proceda alla votazione per alzata di mano dell'art. 4 così emendato ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 6 è approvato.
ART. 7 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 7 è approvato.
ART. 8 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 8 è approvato.
ART. 9 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 9 è approvato.
ART. 10 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 10 è approvato.
ART. 11 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 37.
L'art. 11 è approvato.
Si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 45 hanno risposto SI 45 Consiglieri.
La legge è approvata.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame ordini del giorno n. 547 e n. 581 relativi alle indagini della Magistratura sulla Società Protecne


PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli ordini del giorno relativi alla Società Protecne, di cui al punto 10) all'o.d.g.
La parola al Consigliere Calligaro, primo firmatario dell'ordine del giorno n. 547.



CALLIGARO Germano

Signor Presidente, la Società Protecne dell'arch. Savoino è l'asso pigliatutto della sanità piemontese. Gli incarichi avuti dalle UU.SS.SS.LL. con regolari delibere, con delibere anomale, con semplici affidamenti mediante lettera o verbali, non si contano. La Protecne e il suo titolare hanno avuto incarichi dalle UU.SS.SS.LL. torinesi I, III, IV e VI, dalle UU.SS.SS.LL. di Moncalieri, Orbassano, Lanzo, Cuorgné, Settimo Pinerolo, Vercelli, Borgosesia, Gattinara, Verbania, Alba, Alessandria Valenza, Tortona e Asti. Ho desunto questi dati dall'elaborato sulla contrattualistica delle UU.SS.SS.LL. fornito dall'Assessorato alla sanità ma è incompleto. Vi sono altre UU.SS.SS.LL. che hanno assegnato incarichi alla Protecne, cercheremo di fare un elenco completo. Mi risulta, inoltre che si sta predisponendo un'apposita scheda da parte della Commissione d'inchiesta che metterà in luce le modalità di affidamento degli incarichi il carattere degli stessi e l'entità finanziaria delle opere previste.
Vorrei soffermarmi brevemente su questi tre punti.
Le modalità di affidamento degli incarichi, le più strane: dalle deliberazioni regolari, corrette, a quelle anomale. Faccio l'esempio del tipo di delibera adottato dall'USSL TO IV, che affidò tutta la parte ingegneristica sia ordinaria che straordinaria senza oggetto né limite di tempo e di spesa, come pagamenti a pie' di lista, all'arch. Savoino, in qualità di rappresentante legale della Società Protecne.
Sul carattere degli incarichi. Carattere prevalentemente generale onnicompresivo: i famosi piani direttori di presidi ospedalieri, piani direttori di USSL. piani di riordino generale di ospedali e di UU.SS.SS.LL.; piani che si proiettano a venti-trent'anni; piani di prospettiva che riguardano gli ospedali e le UU SS.SS.LL., avulsi naturalmente da qualsiasi programmazione, dove tutto è consentito, anche lo studio e la progettazione di opere che non potranno mai essere finanziate o di opere inutili. Piani generali che permettono al soggetto incaricato di accaparrarsi tutti i successivi incarichi dei prossimi anni: studi di fattibilità, progetti esecutivi, direzione dei lavori, manutenzioni ordinarie e straordinarie.
La scheda della Commissione d'inchiesta fornirà anche gli importi previsti per le singole opere; l'entità finanziaria delle opere, i cui incarichi ingegneristici sono stati affidati alla Protecne, è rilevantissima.
Quindi, una situazione inquietante, non nuova per la verità. Noi sollevammo questo problema negli anni scorsi; l'interrogativo di allora ha avuto seria risposta. L'interrogativo riguardava il motivo per cui la Protecne facesse man bassa di incarichi, e chi eventualmente proteggesse favorisse, raccomandasse e in qualche modo imponesse la Protecne sul mercato ingegneristico della sanità.
Il 9 giugno 1992, durante un dibattito in Consiglio regionale sullo scandalo della malasanità, l'allora Assessore Maccari di fronte alla nostra constatazione che la Protecne aveva avuto tanti, troppi incarichi ingegneristici dalle UU.SS.SS.LL. del Piemonte, tanti e tali da configurare una vera e propria posizione di monopolio, difese la società di progettazione dicendo: "E' la più competitiva; perché dovremmo indagare? Sarebbe come mettere sotto inchiesta la FIAT semplicemente perché ha una posizione di monopolio nell'industria automobilistica italiana".
Evidentemente, l'Assessore fece finta di non capire la nostra preoccupazione; noi avevamo nettissima la sensazione che alla Protecne venissero assicurati privilegi da parte di cordate politiche e massoniche da parte dell'allora Assessore alla sanità. In sostanza, che la Protecne godesse di un mercato riservato e protetto: altro che maggiore competitività! Ora è tutto chiaro; è emersa una trama corruttiva grazie alla piena collaborazione dell'arch. Savoino con la Magistratura. Trama che coinvolge appieno la sanità, ma che si articola anche nelle altre opere pubbliche e private: le case dello IACP, la sede dell'Istituto Galileo Ferraris, le discariche e gli inceneritori.
Trama descritta da "La Stampa" del 16 febbraio scorso, nell'articolo a firma Brunella Giovara e Nino Pietropinto, con molta efficacia; Savoino ha parlato ai Magistrati "dell'accordo DC-PSI (deciso a livello nazionale) per spartirsi i miliardi destinati alla sanità". Savoino ha elencato anche una serie di UU.SS.SS.LL.: Orbassano, Rivoli, Avigliana, Cuorgné, Borgosesia Verbania e a Torino la IV, la VI, la VIII. Qui la nomina degli amministratori straordinari sarebbe stata pilotata, assicura Savoino, in funzione di quell'intesa tra i partiti. L'accordo prevedeva la scelta di imprese amiche, la nomina di direttori dei lavori (fidati come lui), la divisione equa delle mazzette: metà per uno.
E' emerso poi, da successive dichiarazioni dello stesso Savoino, che esisterebbe un albo parallelo, occulto, delle imprese amiche dei partiti.
Lo scandalo sul nuovo ospedale di Asti la dice - tra l'altro - molto lunga.
La trama corruttiva, d'altronde, ha trovato conferma nelle dichiarazioni dell'ex Assessore alla sanità, Maccari, e da parte di imprenditori.
Voglio ricordare che l'accordo per spartirsi le mazzette si riferiva soprattutto all'ex art. 20 della legge finanziaria 1988, il quale prevedeva, per il triennio 1989/1991, un trasferimento di risorse alla Regione Piemonte pari a 640 miliardi di lire; nel decennio complessivamente oltre 2.000 miliardi di lire.
Se si aggiunge la spesa in conto capitale, per l'edilizia e le apparecchiature, la spesa vincolata e le voci della spesa corrente sulle quali è possibile, ed è probabile, che si paghino tangenti, ad esempio i capitoli "fornitura di beni e servizi" e "spesa farmaceutica", si ha chiara l'entità delle risorse che erano prese di mira dall'accordo tra i due partiti.
Ricordo, in questa sede, due interpellanze, una rivolta alla Giunta dal Consigliere Beltrami e l'altra rivolta al Ministro della Sanità da parte dell'on. Morgando della DC.
Le due interpellanze chiedevano che fine avessero fatto i 640 miliardi che dovevano essere destinati alla Regione Piemonte per il triennio 1989/1991. La risposta è semplicissima: tali risorse di fatto non esistono solo una piccola parte, 1.500 miliardi, può essere resa disponibile ed utilizzabile nei prossimi anni. Ciò è previsto dalla legge finanziaria 1993. Quello che è certo è che i 30.000 miliardi non ci sono più. Non una sola lira delle risorse previste dall'ex art. 20 della legge finanziaria del 1988 è giunta in Piemonte, ciò nonostante sono state pagate le mazzette, e che mazzette! Mazzette miliardarie! Non sono d'accordo con un passo dell'intervista apparsa sul quotidiano "La Repubblica" dell'Assessore Vetrino. Il passo dell'intervista recita: "Se dovessi ragionare tenendo conto degli aspetti morali, penso che tutti i contratti dovrebbero essere rescissi"; perché generalizzare? Ci sono certamente dei contratti corretti che non nascondono illeciti penali.
Perché non prendere atto, nel nostro caso, che l'arch. Savoino non è un inquisito qualsiasi, ma è una persona potentissima, l'eminenza grigia della sanità, degli appalti più in generale nella nostra Regione? Come non prendere atto delle notizie di stampa, secondo le quali vi sono degli illeciti penali certi, in quanto l'arch. Savoino è reo confesso e le sue confessioni hanno riscontri oggettivi? Sono trascorsi oltre due mesi dal giorno in cui abbiamo presentato l'ordine del giorno che stiamo discutendo; in questo periodo abbiamo ricevuto parecchie sollecitazioni di amministratori straordinari e di commissari straordinari; questi amministratori e questi commissari ci hanno detto: noi facciamo la nostra parte, siamo disposti a sospendere, a revocare gli incarichi alla Protecne, anche se ciò può essere oneroso.
Inoltre, sono note le minacce ricevute da ignoti almeno da due commissari, il Commissario dell'USSL TO IX e il Commissario dell'USSL di Orbassano, per la loro opera di risanamento amministrativo.
Vi sono commissari ed amministratori che svolgono lodevolmente la loro parte; ma la Regione, con tutte le sue responsabilità oggettive sulla malasanità, da che parte sta? Questo si chiedevano e si chiedono amministratori e commissari.
La Regione vuole o non vuole dare loro una copertura politica? Si tratta semplicemente di un atto politico, di un atto dovuto tutt'altro che coraggioso, tutt'altro che pericoloso, tutt'altro che tempestivo.
Noi invitiamo anche la maggioranza a votare il nostro ordine del giorno che impegna la Giunta a sollecitare tutti gli enti che hanno affidato incarichi ingegneristici alla Protecne a sospendere o a revocare immediatamente tali incarichi. Si tratta di una misura cautelare, di autotutela delle UU.SS.SS.LL., tra l'altro si tratta di UU.SS.SS.LL.
coinvolte dall'inchiesta della Magistratura.
Non possiamo continuare con un atteggiamento così subalterno; non possiamo dimenticare le responsabilità oggettive della Regione Piemonte in questa vicenda di malasanità.
Pertanto chiediamo alla maggioranza di votare l'ordine del giorno. Noi ci rifiutiamo di dover concludere che le raccomandazioni affinché la Protecne avesse incarichi erano cosa ovvia e lodevole, ma che un invito alla revoca, un atto politico che invita alla revoca sarebbe del tutto disdicevole. La Commissione d'inchiesta ha riscontrato, almeno in un posto la raccomandazione dell'Assessore di incaricare la Protecne: è l'USSL di Verbania. L'allora Presidente del Comitato di gestione, Masciadri presentando la proposta di affidare alla Protecne una serie di incarichi disse che aveva il conforto dell'Assessore Maccari. Vi sono su tale fatto due versioni: una benevola, Masciadri perlomeno sentì la necessità di interpellare l'Assessore prima di affidare l'incarico; l'altra, più realistica, è che l'Assessore raccomandò Protecne.
Non possiamo concludere che le raccomandazioni furono lecite e lodevoli e che oggi un semplice atto politico, atto dovuto, atto doveroso, per nulla coraggioso, sarebbe cosa disdicevole e tutt'altro che lodevole. Per questo vi chiediamo di votare il nostro ordine del giorno.



PORCELLANA FRANCESCO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cucco, primo firmatario dell'ordine del giorno n. 581.



CUCCO Vincenzo

Faccio innanzitutto una premessa. Noi stiamo discutendo, oltreché di una situazione politica o tecnico-giuridica che si è creata, di una persona sulla quale si sono aperte delle inchieste giudiziarie; io non ho alcuna particolare simpatia n' alcun legame con questo personaggio, ma rimane il fatto che il Consiglio deve sapere che si tratta di inchieste giudiziare in atto. Non mi sembra che nel corso della discussione possano venire elementi nuovi rispetto a quelli di cui si ha già conoscenza da tutti i giornali; in realtà sappiamo ben poco di quello che è successo.
Bisogna però sottolineare questa attenzione, tanto più dovuta quando si tratta di una persona inquisita, magari anche reo confessa. Io continuo a dirlo: bisogna essere garantisti nei confronti delle persone più esposte e poco difendibili dal punto di vista dell'immagine pubblica; è troppo facile essere garantisti solo in casi come quello di Enzo Tortora.
A parte questo discorso - non voglio prendere le difese di nessuno c'è il problema giustamente posto all'attenzione del Consiglio da parte del Gruppo PDS: l'opportunità di intervenire nei confronti delle UU.SS.SS.LL.
perché procedano in una certa direzione nei confronti di questa società e della valanga di incarichi avuti. Si tratta di valutare anche la possibilità concreta di esercizio di questa opportunità, perché non possiamo modificare la legge a nostro piacimento. Se non sbaglio, stando alle mie conoscenze in materia di appalti ed affidamento incarichi, nel momento in cui l'arch. Savoino era agli arresti (quindi era fisicamente impossibilitato ad essere presente sui cantieri che lui dirigeva) le UU.SS.SS.LL. avrebbero potuto appellarsi all'assenza fisica del progettista e quindi chiedere la sospensione, la revoca o la revisione di questi appalti.
Credo che in questo momento questo atto sia assolutamente non sostenibile da alcuna motivazione giuridica. Probabilmente ci sono tutte le questioni di carattere di opportunità che stanno dietro all'ipotesi di chiedere di revocare tutti gli incarichi ottenuti dall'arch. Savoino, per quello che possiamo chiedere è unicamente di revocare tutto ciò che è possibile revocare, non tutti gli incarichi da lui ottenuti. Lo ripeto: è una questione di carattere giuridico, semplicemente normativo, ma non possiamo fare una petizione di principio soprattutto in questa materia.
In secondo luogo, la questione specificatamente citata dall'ordine del giorno. In realtà, se vogliamo sottrarre gli incarichi confermati alla Società Protecne per la realizzazione dei progetti ex legge n. 135 (cioè gli inteventi straordinari sull'AIDS), dobbiamo chiedere al Governo che tolga l'incarico alla Società Protecne e quindi che ci sia una modificazione alla concessionaria, che però è stata individuata dal Governo. Si potrebbe fare un'aggiunta al documento, se il collega Calligaro è d'accordo, io gliela sottoscrivo anche, perché effettivamente si pu chiedere, anzi dobbiamo chiedere al Governo che verifichi.
Arrivo quindi all'argomento che poi è il centro del nostro ordine del giorno. Senza fare nomi e cognomi di nessuno - non perché abbiamo paura ma semplicemnte perché non ci sembra il caso di farli abbiamo voluto sottolineare la questione centrale, che è quella che il sistema degli appalti nella nostra Regione, stante le dichiarazioni rese dagli stessi imputati, per la maggior parte reo confessi, si è retto su un sistema che prevedeva la spartizione e quindi il sovrapprezzo, la tassa aggiunta, la tangente che avrebbe garantito un lavoro invece che un altro, una ditta invece che un'altra. L'obbligo che abbiamo (non morale, ma amministrativo di buona amministrazione) è quello di verificare tutti gli appalti che si sono fatti o di chiederne la verifica, per cercare di capire se altre situazioni sono assimilabili a quelle per le quali la Magistratura ha aperto delle inchieste.
Sono convinto che se si dovessero affidare le revisioni di certi appalti o di certe maggiorazioni di prezzi su alcuni degli appalti della nostra Regione - così come la Magistratura ha fatto in alcuni casi - anche senza avere notizia di reati specifici, si potrebbe fare un'ottima opera di verifica. In questo ordine del giorno prendiamo atto del fatto che la pratica delle tangenti era un sistema, non soltanto un evento casuale legato ad una società piuttosto che ad un personaggio; che se sistema è stato, c'è stato un aggravio di costi a carico dei cittadini sicuramente superiore alle decine e decine di miliardi (perché poi, in fin di conti chi paga sono i cittadini, tutti noi che paghiamo le tasse); che è interesse dell'Amministrazione verificare quanto è accaduto, per cercare di correggere quei costi, quei preventivi, quegli appalti che nascondono le possibilità di modificare a proprio piacimento.
Probabilmente un lavoro sistematico su tutti questi appalti sarebbe addirittura impossibile; la Giunta però può scegliere di fare una selezione, una campionatura, indicando alcuni settori. Noi abbiamo indicato quello della sanità; all'interno della sanità la Giunta può fare un bel cesto, con delle pallottole, e scegliere e verificare come sono stati svolti gli appalti, le gare, i collaudi, che cosa è successo ai prezzi, se sono aumentati e per quale motivo. Insomma tutta la verifica che si dovrebbe fare e che in genere dovrebbe essere fatta dalle stesse UU.SS.SS.LL. destinatarie di queste cose che, stante la nostra quantità di informazioni, certamente non è stata fatta.
Senza alcun intento incriminatorio, ma responsabilmente, perch informati dalle vicende che leggiamo sui giornali relativamente a quanto accade, ci poniamo il problema di indagare, con le competenze amministrative che certamente la Giunta ha, sulle conseguenze che questa vicenda ha avuto sulla nostra Amministrazione. Questo va fatto prima che la Magistratura intervenga e anche senza interventi della Magistratura. Del resto, anche se con un'ottica completamente diversa e pur se in minima parte, nella Commissione d'inchiesta sugli affari della sanità si è fatto anche questo.
Chiedo e spero che la maggioranza vorrà sostenere e votare questo ordine del giorno, sapendo che bisogna trovare il modo concreto per realizzarlo. Io ne ho indicato uno, che potrebbe essere quello affidato alla statistica, al caso, alla scelta di un caso invece di un altro; per secondo me, l'importante è l'obiettivo che si persegue.
Sull'altro ordine del giorno, quello firmato dai colleghi del PDS, così com'è ho l'impressione che ci sia l'impedimento di cui ho parlato. Se per ci fossero delle modifiche, se per esempio l'ultima frase, invece di "revocare immediatamente" dicesse "di revocare tutto ciò che possibile revocare", con l'aggiunta della richiesta al Governo di revocare tutta la vicenda legata alla legge n. 135, non avrei alcuna difficoltà a votarlo.
Diversamente, mi sembra solo una petizione di principio che potrebbe non avere effetti di sorta, tranne che una querela per diffamazione oppure un'azione giudiziaria dell'arch. Savoino per interessi propri magari lesi.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Majorino. Ne ha facoltà.



MAJORINO Gaetano

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, stamane ho proposto un ordine del giorno nella medesima materia, che si muove sulla stessa lunghezza d'onda del documento illustrato dal collega Calligaro, ma contiene, nella sua parte propositiva o dispositiva, alcune affermazioni che dovrebbero renderlo accoglibile, anche alla luce delle motivazioni enunciate pochi minuti fa dal Consigliere Cucco. Come dicevo, è sulla medesima lunghezza d'onda, perché parte dalla premessa e dalla considerazione di fatti notori oramai di dominio pubblico; tali fatti non possono essere contestati, non solo alla luce di quanto pubblicato in questi ultimi mesi dai quotidiani circa la vicenda "Savoino - appalti - mazzette inerenti", ma anche e segnatamente alla luce di quanto dichiarato dallo stesso Savoino e dagli imputati al processo relativo agli appalti dell'USSL IV.
Si tratta di dichiarazioni pesanti (che confermano tutto quanto era già noto), virgolettate, quindi non contestabili e comunque non contestate dagli interessati. Non sto quindi a ripercorrere quanto in linea di fatto ha detto il collega Calligaro, perché appunto sono elementi di dominio pubblico. In sostanza e in sintesi, avevamo il comportamento del legale rappresentante della Protecne, arch. Savoino, il quale, attraverso metodi penalmente rilevanti, aveva programmato l'affidamento a se stesso degli appalti in Piemonte.
Dopo questa premessa e il richiamo agli appalti illecitamente acquisiti e addirittura programmati, ho rilevato un fatto che penso sia altrettanto pacifico, e cioè convenzioni o contratti (tuttora in corso) fra la Società Protecne da una parte e le UU.SS.SS.LL. del Piemonte dall'altra. Comunque nascano - da una convenzione diretta o come conseguenza di un appalto concorso vinto o qualche cosa di simile la conclusione è sicuramente una sola.
Poiché il governo regionale, come è noto, presiede alla programmazione socio-sanitaria in Piemonte, pur senza essere in senso amministrativo un superiore gerarchico delle UU.SS.SS.LL., ritengo che si possa richiedere alla Giunta regionale un intervento a contenuto prevalentemente politico diretto ad emanare prima di tutto una direttiva agli amministratori straordinari e, per quanto occorra, al Presidente del Comitato dei Garanti in modo da inibire che le UU.SS.SS.LL. da oggi in avanti stipulino ancora convenzioni di qualsivoglia natura con la Società Protecne o con l'arch.
Savoino. Mi pare proprio un obbligo politico, prima di tutto, ma anche giuridico ed istituzionale, quello di dire "da oggi in avanti, in ogni caso, stop". E penso che questo sia ampiamente fattibile.
Per le convenzioni in corso, mi pare sia valido il ragionamento che ha fatto il Consigliere Cucco, già implicitamente contenuto nell'ordine del giorno che ho proposto. Si richiede che venga disposto dalla Giunta un censimento dei contratti e delle convenzioni tuttora in corso tra UU.SS.SS.LL. - Protecne - Savoino, ai fini di verificarne la legittimità e la coerenza rispetto alla legislazione nazionale e regionale vigente.
Fuor di metafora e fuori dalle parole usate, si tratta di esaminare acquisendoli dalle UU.SS.SS.LL., contratto per contratto e verificarne la legittimità; vedere se e che cosa stia alle loro spalle, attraverso l'analisi di ogni convenzione, dei collaudi fatti e non fatti e del modo di acquisizione. Dopodiché, qualora la situazione dei singoli casi, dei singoli contratti e convenzioni esaminate lo consenta, cioè si senta - per così dire - e si riscontri odor di bruciato ed illecito, si potranno invitare le UU.SS.SS.LL. interessate ad operare giudizialmente o stragiudizialmente per conseguire la revoca o l'annullamento di queste singole convenzioni.
Mi pare che questa proposta finale superi le obiezioni che ritengo si possano serenamente muovere all'ordine del giorno illustrato dal collega Calligaro. Effettivamente, assumersi la responsabilità di dire alle UU.SS.SS.LL., anche solo sotto il profilo di direttiva politica, "annullate i contratti o revocateli", significherebbe cacciarsi in un ginepraio. Sul piano politico e morale Protecne meriterebbe questo e altro, però le garanzie del diritto, dell'ordinamento, non consentono di annullare o revocare senza giusta causa, senza giusto e legittimo motivo, dei contratti solo perché il titolare della società che li ha stipulati è coinvolto in pesanti inchieste penali tipo tangenti.
Penso proprio che questi due punti - uno, da oggi in avanti nessun affidamento alla Protecne e due, verifica di quanto fatto per vedere ed accertare i congrui casi in cui si possa provvedere all'annullamento o alla revoca - siano un obbligo istituzionale che ben possiamo chiedere all'Assessore alla sanità e quindi alla Giunta che ci governa.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MONTICELLI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Maggiorotti.



PRESIDENTE

MAGGIOROTTI



PRESIDENTE

Signor Presidente, l'esigenza di esprimere una posizione forte da parte del Consiglio regionale, non tanto nei confronti di un personaggio quanto anche e soprattutto di un modo truffaldino e comunque inefficiente di gestire la sanità pubblica nella nostra Regione, sta alla base della richiesta di approvare gli ordini del giorno oggi in discussione.
Occorre esprimere un duro giudizio politico che va reiterato, e non mi riferisco solo e tanto a Maccari, quanto alle responsabilità politiche di questa Giunta. Di Maccari si è già parlato in questa sede a più riprese, e verrebbe a noia probabilmente continuare, ma in realtà non se ne parlerà mai male abbastanza, stante il fatto che, al di là delle responsabilità penali che verranno valutate in altra sede, il collega Consigliere Maccari ha gravissime responsabilità nell'aver determinato lo sfascio della sanità piemontese, sfascio che - a nostro parere, e l'abbiamo più volte affermato non è certo risolvibile con semplici maquillages esteriori.
E' questo che ci preoccupa! Questa Giunta è corresponsabile politicamente del pessimo stato di salute della sanità piemontese! Ci significa - non dimentichiamolo mai - un pesante ed ingiustificabile livello di sofferenze e disagi per buona parte, quella meno privilegiata della popolazione piemontese. La Giunta non sa che pesci pigliare su una vicenda, quella degli incarichi a professionisti, che negli ultimi cinque anni hanno lavorato in regime di monopolio per le UU.SS.SS.LL. della nostra Regione; vicende in cui, a quanto risulta dalla lettura dei giornali e dalle cronache processuali, sono coinvolti soggetti politici appartenenti a questa maggioranza. E non solo vi è imbarazzo da parte della Giunta su questa questione, altri sono i problemi su cui noi aspetteremmo un qualche intervento deciso, ma non lo vediamo all'orizzonte. Questa Giunta dice che resta perché occorre governare la Regione: a me non sembra che ciò avvenga almeno per quanto riguarda la sanità, nel senso che adesso sull'esigenza di modificare la normativa regionale di gestione finanziaria delle UU.SS.SS.LL. (legge n. 2/81, in particolare l'art. 70) nulla finora è stato detto o fatto, perlomeno non ci è stato detto nulla.
E' sulle norme che consentono di fatto scelte discrezionali da parte di amministratori e funzionari rispetto ad incarichi professionali che occorrerebbe un'azione decisa di governo.
E' sulla norma che consente la trattativa privata fino ad un tetto di spesa di 300 milioni che occorre intervenire.
E' la perdurante assenza della banca dati appalti che ci preoccupa.
E' l'inaudita e perdurante insufficienza di competenze ingegneristiche professionali nei servizi tecnici delle UU.SS.SS.LL. che noi osserviamo.
Finché non verranno assunte organiche e decisive azioni di governo affinché le cosiddette storture, cioè delitti contro la Pubblica Amministrazione, siano interrotte o quanto meno rese meno praticabili, non si potrà coerentemente affermare di aver moralizzato la sanità.
Nel merito credo occorra approvare tutti e tre gli ordini del giorno in particolare sottolineo la completezza di quello che abbiamo presentato (ma non mi tirerei indietro rispetto agli altri due, anche come azioni di stimolo) che può fornire indicazioni agli amministratori delle UU.SS.SS.LL.



PRESIDENTE

Occorre fornire il necessario supporto legale per dare sicurezza ad amministratori e commissari, tremebondi e titubanti ad affrontare amministrativamente il problema di recedere da contratti avviati in maniera quanto meno sospetta. In realtà alcuni amministratori e commissari hanno già provveduto. Occorrerebbe superare incertezze che oggi potrebbero essere interpretate dalla gente come sudditanza ed incoerenza, non ho elementi per dire complicità.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, possiamo considerare chiusa la discussione di carattere generale.
Ha pertanto la parola per la replica l'Assessore Vetrino.



VETRINO Bianca, Assessore regionale

A nome della Giunta vorrei fare alcune considerazioni su questa questione.
La prima è che la Regione non ha mai direttamente affidato alcun incarico né alla Protecne né al suo amministratore unico. La Protecne e l'amministratore unico compaiono nel settore della sanità come destinatari di incarichi da parte delle nostre UU.SS.SS.LL. che sono quelli che ha elencato il Consigliere Calligaro, ma che a correzione ed integrazione del suo elenco vorrei definitivamente esporre secondo il tabulato che mi è stato dato questa mattina da parte del Servizio competente. Le UU.SS.SS.LL.
che hanno ricevuto incarichi sono: le UU.SS.SS.LL. nn. III, IV, VI e VII di Torino; le UU.SS.SS.LL. di Settimo, Moncalieri, Orbassano, Susa, Lanzo Cuorgné, Pinerolo, Vercelli, Borgosesia, Gattinara, Verbania, Alba, Asti Alessandria e Valenza.
Secondo punto: per quanto riguarda la nuova struttura per la cura dell'AIDS da costruirsi nell'ambito dell'Ospedale Amedeo di Savoia, vorrei rispondere con le parole con le quali il Presidente della Giunta ha risposto ad un'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Sestero Gianotti: "L'incarico di progettazione della nuova struttura per la cura dell'AIDS venne conferito all'arch. Savoino dal Consorzio Consomi SVEI, concessionario per il nord Italia della realizzazione degli interventi di lotta e prevenzione dell'AIDS. Tale conferimento derivava da un precedente incarico assegnato alla S.P.A. Protecne esteso a tutti gli interventi previsti e prevedibili sulle strutture dell'USSL TO IV di cui l'Amedeo di Savoia è uno dei presidi ospedalieri.
Il compito delle Regioni sulla base dei disposti di cui alla legge n.
135/90 è quello di provvedere alla convocazione della Conferenza dei servizi al fine di giungere all'approvazione dei vari progetti di intervento.
In ossequio alle sopraindicate norme per una prima verifica delle progettazioni, la Regione Piemonte ha convocato in data 8/2/1993 una preconferenza richiedendo quale organo tecnico regionale l'intervento del CROP. Nell'incontro preparatorio sono stati mossi numerosissimi rilievi al progetto presentato, sia da parte dell'USSL TO IV che da parte del CROP. Si è ritenuta quindi indispensabile una completa revisione dello stesso ed una sua riproposizione tenuto conto delle osservazioni mosse".
La terza considerazione è che la presa di conoscenza da parte della Regione che erano in corso delle indagini della Magistratura in merito alla gestione di opere pubbliche da parte di alcune UU.SS.SS.LL. ha obbligato evidentemente la Regione ad acquisire la documentazione relativa agli incarichi professionali dei quali si è detto. L'esame di questa documentazione ha fatto rilevare due dati sostanziali che sono a mio avviso molto importanti.
Il primo è che dalla documentazione risulta che i disciplinari di incarico sono stati formulati non tenendo conto delle indicazioni contenute nella direttiva della Regione del 9/3/1983. Si tratta di una direttiva che contiene delle disposizioni riguardanti la presentazione di progetti di edilizia sanitaria. E' una direttiva molto complessa che ha però valore di legge nel senso che fa riferimento al Piano socio-sanitario.
Il secondo dato è che spesso questi incarichi difettano del requisito della determinatezza richiesto per la validità dei contratti dall'art. 12 del Regio Decreto del 1923 n. 2240. L'art. 12 di questo decreto dice che "i contratti debbono avere termini e durata certa e non possono essere stipulati con onere continuativo per lo Stato, se non per ragioni di assoluta convenienza o necessità da indicarsi nel decreto di approvazione del contratto".
A tal proposito, dalla documentazione che le UU.SS.SS.LL. ci hanno inviato, abbiamo avuto la possibilità di estrarre un parere dell'avv.
Mortarino (USSL TO IV) che fa chiarezza su questo specifico art. 12. "Devo evidenziare - dice l'avv. Mortarino e questo ci può servire anche per gli altri contratti - che la totale assenza, sia nella deliberazione n. 506 che nel disciplinare contrattuale, di una qualsiasi previsione circa i termini e la durata dell'incarico affidato, contrasta con la regola contenuta nell'art. 12 del R.D, n. 2240/1923 (articolo che vi ho appena letto). Devo precisare - continua l'avv. Mortarino che tale norma viene ad esprimere non solo la necessità di un termine certo in senso cronologico ma in generale pone il principio che i contratti stipulati da enti pubblici devono avere contenuto ed oggetto il più determinati possibile. Senza dubbio gli incarichi ingegneristici affidati all'arch. Savoino difettano di tali requisiti sia per l'ampiezza dell'oggetto sia per l'indeterminatezza circa i tempi di realizzazione. La mancanza di tali elementi viene ad incidere negativamente non solo sui limiti della prestazione, ma anche sui vincoli per il contraente pubblico. Sotto questo profilo è necessario aggiungere che tale mancanza potrebbe rilevare anche sul piano civilistico potendosi configurare una nullità del contratto, ex art. 1418 del Codice Civile, per indeterminatezza di un elemento necessario quale l'oggetto".
Pertanto, e questo è il quarto punto, sulla base anche di queste considerazioni e più in generale tenendo conto della situazione complessiva la Giunta è disponibile ad accogliere un ordine del giorno nel quale essa venga invitata a sollecitare tutte le UU.SS.SS.LL. a riesaminare con attenzione i propri atti deliberativi e contrattuali aventi per oggetto incarichi di progettazione o di direzione di lavori, al fine di verificarne, in sede di autotutela, la rispondenza al disciplinare tipo allegato alla direttiva della quale ho detto, e al disposto dell'art. 12 del RD n. 2240/1923.
In questo senso, raccogliendo le osservazioni che mi sono permessa di fare a nome di tutta la Giunta, quest'ultima offre, quale documento di contributo tecnico, una bozza di ordine del giorno, che si auspica possa diventare materia di lavoro e successivamente di approvazione da parte di tutto il Consiglio regionale.
Mi permetterò quindi di offrire questo documento: abbiamo copie sufficienti da distribuire per poter essere esaminato anche velocemente essendo i termini ormai abbastanza noti e avendo attorno a questo problema ampiamente dissertato. Mi sembra sia una sintesi di tutte le osservazioni e preoccupazioni che, da parte dei Consiglieri, venivano evidenziate rispetto alla materia.
Colgo l'occasione per dare ai Consiglieri un'informazione di tipo squisitamente non proprio personale, perché qualunque cosa ognuno di noi riceva come Assessore non è una cosa personale, ma pubblica. Da parte degli avvocati Faletti e La Placa sono stata diffidata nella mia qualità di Assessore alla sanità a prendere delle iniziative. Ecco la lettera, dice testualmente: "La invito, per il futuro, a voler astenersi dal pronunciare giudizi senza avere adeguata conoscenza della situazione sulla quale istituzionalmente è chiamata ad esprimersi". Questo fa riferimento ad osservazioni da me fatte in sede di stampa, e anche in sede di dibattito televisivo, rispetto alla situazione della Protecne.
Devo dire che questa lettera contiene una semplice diffida. Vorrei aggiungere che, francamente, la protervia, l'arroganza e l'indecenza non hanno assolutamente limiti.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SPAGNUOLO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Calligaro.



CALLIGARO Germano

Va bene che vengano riesaminati con attenzione gli atti deliberativi però, qualora sussistano le condizioni, bisogna sottolineare che occorre sospendere, revocare o annullare l'incarico. Questo deve essere chiaro ed esplicito. Voi dite che è implicito, ma è meglio esplicitarlo.



PRESIDENTE

Allo scopo di addivenire ad un'intesa sui documenti presentati sospendiamo l'esame di questo punto e passiamo all'esame del progetto di legge n. 351.


Argomento: Assestamento di bilancio - Parchi e riserve

Esame progetto di legge n. 351: "Integrazione alla L.R. 22/2/1993, n. 9 'Assestamenti ai bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1992 di enti dipendenti dalla Regione e di enti di gestione di aree protette'"


PRESIDENTE

Passiamo dunque al punto 16) dell'o.d.g., che prevede l'esame del progetto di legge n. 351. Relatore è il Consigliere Zanoletti, che ha pertanto la parola.



ZANOLETTI Tomaso, relatore

Dò per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Illustre Presidente, signori Consiglieri, in ottemperanza alle disposizioni della L.R. n. 55/81 'Norme di contabilità regionale' e della L.R. n. 36/92 'Adeguamento delle norme regionali in materia di aree protette alle leggi n. 142/90 e n. 394/91', il disegno di legge n. 351, di cui si tratta, approva gli assestamenti ai bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1992 di alcuni Enti di gestione di aree protette.
Tale approvazione non ha potuto avere luogo n' con la L.R. n. 49/92 'Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1992', n' con la L.R. n. 9/93 'Assestamenti ai bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1992 di Enti dipendenti dalla Regione e di Enti di gestione di Aree protette', in conseguenza di qualche ritardo nella predisposizione e presentazione dei documenti contabili, nonché nell'effettuazione dei necessari controlli.
Le deliberazioni approvative, presentate dagli Enti interessati, ed i relativi documenti, che hanno natura prettamente tecnica, sono stati in ogni caso sottoposti, da parte dei competenti Settori della Giunta regionale e del Co.Re.Co., al controllo di legittimità, nonché alla verifica di compatibilità con i corrispondenti documenti regionali, ai sensi delle citate LL.RR. n. 55/81 e n. 36/92.
Il disegno di legge in esame dispone inoltre l'abrogazione dell'art. 2 della L.R. n. 9/93, in quanto la deroga all'art. 56 della L.R. n. 55/81 colà prevista, non ha più ragione di essere, essendo la L.R. n. 9/93 poi stata approvata nell'anno 1993 e non già nell'anno 1992, come avrebbe dovuto essere, affinché la deroga avesse significato e fosse produttiva di effetti.
La I Commissione consiliare ha preso in esame e valutato il disegno di legge n. 351 nelle sedute del 16 marzo e 1 aprile scorso e lo ha licenziato a maggioranza.
Per i motivi sopra esposti, se ne raccomanda l'approvazione anche da parte di questa assemblea".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 voti favorevoli 30 astensioni 3.
L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 voti favorevoli 30 astensioni 3.
L'art. 2 è approvato.
Si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI 32 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri.
La legge è approvata.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame progetto di legge n. 352: "Prima integrazione alla L.R. 21/1/1993 n. 4 'Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1993'"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 17) dell'o.d.g., che prevede l'esame del progetto di legge n. 352. Relatore è il Consigliere Zanoletti, che ha pertanto la parola.



ZANOLETTI Tomaso, relatore

Dò per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Illustre Presidente, signori Consiglieri, in ottemperanza alle disposizioni della L.R. n. 55/81 'Norme di contabilità regionale', il disegno di legge n. 352, di cui si tratta, approva i bilanci di previsione 1993 di Enti dipendenti dalla Regione e di Enti di gestione di aree protette.
Tale approvazione non ha potuto avere luogo con la L.R. n. 4/93 'Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1993' in conseguenza di qualche ritardo nella predisposizione e presentazione dei documenti contabili, nonché nell'effettuazione dei necessari controlli.
Le deliberazioni approvative, presentate dagli Enti interessati, ed i relativi documenti, che hanno natura prettamente tecnica, sono stati in ogni caso sottoposti, da parte dei competenti Settori della Giunta regionale e del Co.Re.Co., al controllo di legittimità, nonché alla verifica di compatibilità con i corrispondenti documenti regionali, ai sensi delle citate LL.RR. n. 55/81 e n. 36/92.
Il disegno di legge in esame approva inoltre il Piano di attività del Museo regionale di Scienze naturali e a tale scopo dispone l'inserimento di un apposito art. 31 bis nel testo della L.R. n. 4/93, con la quale il Piano anzidetto avrebbe dovuto essere approvato.
In considerazione del fatto che per i bilanci degli Enti di gestione delle aree protette è stato autorizzato l'esercizio provvisorio fino al 30 aprile, termine di prossima scadenza, con l'art. 3 del disegno di legge è stata infine posta la clausola dell'urgenza, allo scopo di impedire mediante l'approvazione urgente dei bilanci, che venga a determinarsi un'interruzione nella gestione delle aree protette medesime.
La I Commissione consiliare ha preso in esame e valutato il disegno di legge n. 352 nelle sedute del 16 marzo e 1 aprile scorso e lo ha licenziato a maggioranza.
Per i motivi sopra esposti, se ne raccomanda l'approvazione anche da parte di questa assemblea".



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 32 astensioni 9.
L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 32 astensioni 9.
L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 voti favorevoli 32 astensioni 9.
L'art. 3 è approvato.
Si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI 24 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere si sono astenuti 12 Consiglieri.
La legge è approvata.


Argomento: Pianificazione territoriale - Urbanistica: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 628: "Modifica della denominazione del Servizio 'Funzionamento CUR' del Settore 'Approvazione Strumenti Urbanistici' dell'Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione n. 628, di cui al punto 22) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo è a mani dei Consiglieri e verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La deliberazione è approvata con 34 voti favorevoli e 1 astensione.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 584 relativo alle indagini della Magistratura sulla Società Protecne (seguito)


PRESIDENTE

Mi è stato consegnato il documento conclusivo della discussione su Protecne, concordato fra i Gruppi, di cui dò lettura: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato che in relazione alle indagini della Magistratura in merito alla gestione di opere pubbliche da parte di alcune UU.SS.SS.LL. piemontesi è stata acquisita la documentazione relativa agli incarichi professionali conferiti all'arch. Antonio Savoino per conto della Protecne S.p.A., ovvero alla stessa Protecne S.p.A.
rilevato che dalla documentazione suddetta risulta che i disciplinari d'incarico sono stati formulati non tenendo conto delle indicazioni contenute nella direttiva 83.03/25/138 del 9/3/1983 e che spesso gli stessi difettano del requisito della determinatezza richiesto per la validità dei contratti dall'art. 12 del RD 18/11/1923, n. 2240 invita la Giunta regionale a sollecitare tutte le UU.SS.SS.LL. a riesaminare con attenzione i propri atti deliberativi e contrattuali aventi per oggetto incarichi di progettazione e/o direzione lavori al fine di verificarne, in sede di autotutela, la rispondenza al disciplinare-tipo allegato alla direttiva 83.03/25/138 del 9/3/1983, al disposto dell'art. 12 del RD 18/11/1923, n. 2240, nonché a doverosi criteri di economicità nella gestione della spesa sanitaria e, qualora la situazione dei singoli casi lo consenta, ad operare giudizialmente o stradigiuzialmente per conseguire la revoca o l'annullamento".
Tale ordine del giorno è firmato dai Consiglieri Marchini, Calligaro Majorino, Maggiorotti, Rossa, Giuliano, Cucco, Ferrara, Peano e Goglio.
La parola al Consigliere Bodrero.



BODRERO Antonio

Poiché mi pare un po' limitativa l'espressione "a riesaminare con attenzione", proporrei l'aggiunta "e con la diligente e fattiva collaborazione della polizia e della Magistratura". Senza questa aggiunta voterò contro. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Calligaro.



CALLIGARO Germano

Occorrerebbe completare l'elenco delle UU.SS.SS.LL. probabilmente lo farà la Commissione d'inchiesta: le UU.SS.SS.LL. interessate sono almeno una ventina.
Inoltre, occorre tener conto che vi sono società con denominazioni diverse, ma riferibili al soggetto di cui abbiamo parlato nel corso di questa seduta.
Abbiamo fatto bene ad aggiungere nell'ordine del giorno la concessionaria pubblica Consomi-SVEI per la realizzazione del programma AIDS.
Sulle modalità di affidamento degli incarichi, vi sono spiragli considerevoli; spesso non vi sono deliberazioni, ma qualche lettera o addirittura soltanto qualche telefonata. Nessuno vuole mandare le UU.SS.SS.LL. allo sbaraglio: ove sussistono le condizioni bisogna verificare attentamente la contrattualistica per giungere a provvedimenti concreti.
Tra l'altro, molte UU.SS SS.LL. lo hanno già fatto: noi disquisiamo in quest'aula, ma molte UU.SS.SS.LL. si sono cautelate e si sono mosse per tempo. Basterebbe ricordare il Commissario Grando, dell'USSL TO IV, che vista la famosa deliberazione quadro, generica, senza limiti di tempo e di spesa, che prevedeva pagamenti a pie' di lista, ha semplicemente sospeso tutti gli incarichi.
Ripeto, molti lo hanno già fatto; non arriviamo per primi, arriviamo per ultimi: meglio tardi che mai.
Cautela e autotutela: significa semplicemente prendere atto che non pochi incarichi probabilmente nascondono illeciti penali, per esplicita ammissione del titolare di Protecne. In queste UU.SS.SS.LL., tra l'altro, è in corso un'inchiesta della Magistratura; è un atto dovuto, il nostro, che serve a riparare almeno in parte clamorosi errori commessi. Giudico positivo che abbiamo evitato un atteggiamento subalterno della Regione Piemonte di fronte all'arroganza di cui parlava poco fa l'Assessore alla sanità.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno n. 584, di cui ho dato lettura.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 31 voti favorevoli e 1 contrario.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Nuova composizione Commissioni consiliari permanenti


PRESIDENTE

Informo il Consiglio che prima della seduta odierna sono state incontrate le quattro Commissioni consiliari permanenti nella loro nuova composizione, della quale dò lettura: I Commissione: 1) Beltrami (DC) 2) Carletto (DC) 3) Ferraris (DC) 4) Leo (DC) 5) Montabone (DC) 6) Porcellana (DC) 7) Zanoletti (DC) 8) Buzio (PCI-PDS) 9) Bresso (PCI-PDS) 10) Coppo (PCI-PDS) 11) Grosso (PCI-PDS) 12) Marengo (PCI-PDS) 13) Monticelli (PCI-PDS) 14) Maccari (PSI) 15) Rossa (PSI) 16) Ferrara (PRI) 17) Fulcheri (PLI) 18) Giuliano (Verdi) 19) Vaglio (Lega Nord) 20) Chiezzi (Rifondaz. Comunista) 21) Majorino (MSI-DN).
E' stato eletto Presidente il Consigliere Zanoletti (DC). Vice Presidenti sono stati eletti i Consiglieri Buzio (PCI-PDS) e Rossa (PSI).
II Commissione: 1) Bergoglio (DC) 2) Carletto (DC) 3) Cattaneo (DC) 4) Dardanello (DC) 5) Penasso (DC) 6) Picchioni (DC) 7) Porcellana (DC) 8) Zanoletti (DC) 9) Bortolin (PCI-PDS) 10) Bresso (PCI-PDS) 11) Buzio (PCI-PDS) 12) Riba (PCI-PDS) 13) Rivalta (PCI-PDS) 14) Cantore (PSI) 15) Fiumara (PSI) 16) Rossa (PSI) 17) Gallarini (PSDI) 18) Vetrino (PRI) 19) Marchini (PLI) 20) Miglio (Verdi) 21) Segre (Verdi) 22) Vaglio (Lega Nord) 23) Chiezzi (Rifondaz. Comunista) 24) Zacchera (MSI-DN) 25) Marino (Misto).
E' stato eletto Presidente il Consigliere Bresso (PCI-PDS). Vice Presidenti sono stati eletti i Consiglieri Dardanello (DC) e Penasso (DC).
III Commissione: 1) Beltrami (DC) 2) Cattaneo (DC) 3) Cavallera (DC) 4) Dardanello (DC) 5) Ferraris (DC) 6) Nerviani (DC) 7) Peano (DC) 8) Penasso (DC) 9) Bosio (PCI-PDS) 10) Calligaro (PCI-PDS) 11) Foco (PCI-PDS) 12) Marengo (PCI-PDS) 13) Riba (PCI-PDS) 14) Maccari (PSI) 15) Panella (PSI) 16) Tapparo (PSI) 17) Marchini (PLI) 18) Giuliano (Verdi) 19) Zacchera (MSI-DN) 20) Rabellino (Misto).
E' stato eletto Presidente il Consigliere Tapparo (PSI). Vice Presidenti sono stati eletti i Consiglieri Ferraris (DC) e Zacchera (MSI DN).
IV Commissione: 1) Cerchio (DC) 2) Porcellana (DC) 3) Leo (DC) 4) Lombardi (DC) 5) Montabone (DC) 6) Peano (DC) 7) Picchioni (DC) 8) Bortolin (PCI-PDS) 9) Bosio (PCI-PDS) 10) Calligaro (PCI-PDS) 11) Dameri (PCI-PDS) 12) Foco (PCI-PDS) 13) Grosso (PCI-PDS) 14) Rivalta (PCI-PDS) 15) Cantore (PSI) 16) Croso (PSI) 17) Garino (PSI) 18) Tapparo (PSI) 19) Gallarini (PSDI 20) Goglio (PSDI) 21) Ferrara (PRI) 22) Miglio (Verdi) 23) Bodrero (Lega Nord) 24) Maggiorotti (Rifondaz. Comunista) 25) Sartoris (Piemont) 26) Cucco (Antiproib.) 27) Marino (Misto).
E' stato eletto Presidente il Consigliere Leo (DC). Vice Presidenti sono stati eletti i Consiglieri Marino (Misto) e Peano (DC).


Argomento: Opere pubbliche - Edilizia: argomenti non sopra specificati

Insediamento Commissione speciale d'inchiesta sulle "Procedure e gestione dei contratti di appalto di opere pubbliche"


PRESIDENTE

E' stata altresì nominata e insediata la Commissione speciale d'inchiesta sulle "Procedure e gestione dei contratti di appalto di opere pubbliche", composta dai seguenti Consiglieri: 1) Ferraris (DC) 2) Peano (DC) 3) Penasso (DC) 4) Zanoletti (DC) 5) Buzio (PCI-PDS) 6) Grosso (PCI-PDS) 7) Rossa (PSI) 8) Croso (PSI) 9) Miglio (Verdi) 10) Vaglio (Lega Nord) 11) Marchini (PLI) 12) Ferrara (PRI) 13) Goglio (PSDI) 14) Majorino (MSI-DN) 15) Chiezzi (Rifondaz. Comunista) 16) Marino (Misto) 17) Cucco (Antiproib.).
E' stato eletto Presidente il Consigliere Ferrara (PRI). Vice Presidenti sono stati eletti i Consiglieri Chiezzi (Rifondazione Comunista) e Zanoletti (DC).


Argomento:

Nomine


PRESIDENTE

In merito al punto 38) all'o.d.g. si distribuiscano le schede per le seguenti nomine.


Argomento: Nomine

Co.Re.Co. - Sezione decentrata di Novara. Nomina di un esperto supplente scelto fra gli esperti di cui all'art. 42, comma primo, lettera a), nn. 3 e 4 e comma secondo della legge n. 142/90 e L.R. n. 30/91).


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Dichiaro non valida la votazione non avendo il candidato riportato la maggioranza richiesta dall'art. 3 della L.R. n. 30/91.


Argomento: Nomine

Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente della Regione Piemonte IPLA S.p.A. (art. 8, L.R. n. 12/79). Consiglio di amministrazione. Nomina di sette degli otto rappresentanti previsti.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Aldo Gioberge, Antonio Musy, Francesco Barrera, Carlo Mina, Luciano Mondino, Sergio Clerico ed Alberico Zeppetella (gli ultimi due designati ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 8 della L.R. n. 10/85). Il Consiglio regionale provvederà, con successiva deliberazione, ad integrare l'organo della nomina mancante.


Argomento: Nomine

Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente della Regione Piemonte IPLA S.p.A. (art. 8, L.R. n. 12/79). Collegio sindacale. Nomina di tre Sindaci effettivi.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Pasquale Fiumara, Domenica Lucia Leveratto ed Antonio Altamura (quest'ultimo designato ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 8 della L.R.
n. 10/85).


Argomento: Nomine

Rete Telematica Piemontese - RTP S.p.A. (art. 3, L.R. n. 9/89). Consiglio di amministrazione. Nomina di tre dei quattro rappresentanti previsti.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Anna Cerruti, Enrico Desideri e Roberto Ventimiglia. Il Consiglio regionale provvederà, con successiva deliberazione, all'integrazione dell'organo per la nomina mancante.


Argomento: Nomine

Rete Telematica Piemontese - RTP S.p.A. (art. 3, L.R. n. 9/89). Collegio sindacale. Nomina di un Sindaco effettivo.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Paolo Binello.


Argomento: Nomine

Texilia S.p.A. (L.R. n. 47/84 mod, con L.R. n. 11/88). Consiglio di amministrazione. Nomina di otto dei dodici rappresentanti previsti.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Clara Mello Rella, Paolo Cavagnetto, Emanuele Gilletti, Luigi Petrini Fernando Garella, Giovanni Bonino, Franco Rigola e Gianluca Susta. Dichiaro non eletto il signor Pierangelo Aspesi non avendo riportato la maggioranza richiesta. Il Consiglio regionale provvederà, con successiva deliberazione ad integrare l'organo per le nomine mancanti.


Argomento: Nomine

Texilia S.p.A. (L.R. n. 47/84 mod, con L.R. n. 11/88). Collegio sindacale. Nomina di un Sindaco effettivo.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Ugo Mosca.


Argomento: Nomine

Comitato Nazionale per la Difesa del Suolo (art. 6, legge n. 183/89). Sostituzione del Consigliere Vittorio Beltrami.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Marcello Garino.


Argomento: Nomine

Istituto Nazionale per il Commercio con l'Estero - ICE (art. 6, DPR n. 49/90). Comitato di coordinamento. Sostituzione del Consigliere Bianca Vetrino.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Daniele Cantore.


Argomento: Nomine

Consiglio Scolastico Provinciale - Provincia di Novara (art. 13, DPR n. 406/74). Sostituzione del signor Carlo Giustina.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Vittorio Beltrami.


Argomento: Nomine

Consorzio per gli insediamenti produttivi del Canavese (Statuto relativo) Consiglio direttivo. Sostituzione del signor Franco Candusso.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Ferruccio Tartaglia.


Argomento: Nomine

Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità fra uomo e donna (art. 3, L.R. n. 46/86). Sostituzione della signora Marzia Saini.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletta la signora Frida Malan.


Argomento: Nomine

Comitato consultivo del Centro G. Oberto (art. 3, L.R. n. 24/80). Nomina di un componente.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletto il signor Gianluigi Bravo.


Argomento: Nomine

Commissione per la tutela del patrimonio speleologico (art. 8, L.R. n. 69/80). Nomina di tre rappresentanti.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Dichiaro non valida la votazione non avendo nessuno dei candidati riportato voti sufficienti.


Argomento: Nomine

Commissione per la tutela del patrimonio speleologico (art. 8, L.R. n. 69/80). Nomina di due esperti sentita l'Università degli Studi di Torino.


PRESIDENTE

E' stato svolto lo scrutinio delle schede. Proclamo eletti i signori Bortolo Franceschetti e Giovanni Maria Zuppi.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

Le interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenute all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegate al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,05)



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