Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.308 del 23/04/75 - Legislatura n. I - Sedute dal 6 giugno 1970 al 15 giugno 1975

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VIGLIONE


Argomento:

Ordine del giorno della seduta


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
L'ordine del giorno reca: Approvazione verbali precedenti sedute Comunicazioni del Presidente Esame disegno di legge n. 200 Esame disegno di legge n. 251 Esame deliberazione Giunta regionale "Imposta locale sui redditi" Esame progetti di legge n. 83 e 245 Esame progetti di legge n. 48 e 254 Esame disegno di legge n. 273 Esame progetti di legge n. 209, 216 e 267 Esame progetti di legge n. 81 e 208 Esame disegno di legge n. 261 Esame deliberazione Giunta regionale sui Distretti scolastici Esame deliberazione Giunta regionale sull'organizzazione dei servizi pronto soccorso ospedaliero Esame progetti di legge n. 141 e 192 Esame disegno di legge n. 263 Esame progetti di legge n. 97, 119, 123 e 234 Esame progetti di legge n. 187, 217, 258 Esame progetti di legge n. 157, 188 e 270 Esame progetti di legge n. 114 e 259 Esame disegno di legge n. 243 Esame disegno di legge n. 272 Esame disegno di legge n. 274 Esame disegno di legge n. 253 Esame disegno di legge n. 276 Nomine RAI-TV Esame progetti di legge n. 40, 99 e 268 Dibattito sul piano di coordinamento territoriale Dibattito sulla Baraggia Vercellese Dibattito sui cinque anni di attività regionale.
Vi sono delle osservazioni sull'ordine del giorno?



FABBRIS Pierina

C'è da lavorare per un anno!!



PRESIDENTE

L'ordine del giorno si intende così approvato.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Approvazione verbali precedenti sedute. I processi verbali delle adunanze del 15 e del 17 aprile 1975 sono stati distribuiti ai Consiglieri prima dell'inizio della seduta odierna. Se c'è qualche osservazione potrà essere formulata anche successivamente. I verbali pertanto sono approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Sono in congedo i Consiglieri: Beltrami, Calleri, Giovana, Nesi.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

Il Commissario del Governo ha apposto il visto: alla legge regionale concernente "Interventi a favore dei Comuni e dei Consorzi di Enti locali per la costituzione di aree industriali attrezzate" alla legge regionale concernente "Integrazione a carico della Regione del fondo speciale per gli asili nido".


Argomento:

c) Risposta scritta ad interrogazioni


PRESIDENTE

Risposta scritta ad interrogazioni: da parte dell'Assessore Chiabrando all'interrogazione dei Consiglieri Menozzi, Bertorello, Giletta e Franzi relativa all'accaparramento illecito dei fertilizzanti da parte dell'Assessore Vietti alle interrogazioni dei Consiglieri Garabello e Zanone, relative al problema dell'ONMI.
Nella scorsa seduta abbiamo iniziato l'esame del disegno di legge n.
200 "Istituzione dell'Albo regionale delle Associazioni Pro-loco".
Relatore la signorina Soldano.
La parola al Consigliere Berti.



BERTI Antonio

La mia è una mozione d'ordine. Avevamo deciso che all'inizio di ogni seduta ci sarebbe stata una comunicazione dell'Assessore o del Presidente sulla situazione occupazionale. Chiedo se verrà fatta oggi o domani perch in questo caso ci sono alcune questioni che meritano di essere affrontate subito. Questo per non presentare un'interrogazione.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

Per me è indifferente.



BERTI Antonio

In particolare sulla Valle Susa.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

Di questo non ho ancora gli elementi.



BERTI Antonio

Possiamo farlo domani mattina.



PRESIDENTE

Domani allora vi saranno le comunicazioni riguardanti la Valle di Susa.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Esame disegno di legge n. 200 "Istituzione dell'albo regionale delle Associazioni Pro Loco" (seguito)


PRESIDENTE

Esame disegno di legge n. 200 "Istituzione dell'Albo regionale delle Associazioni Pro-loco".
La relazione è stata tenuta ieri dalla professoressa Soldano, apro quindi la discussione.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

Dovrei soltanto informare che l'assenza del Vice Presidente Assessore Debenedetti è dovuta ad un momentaneo malore. Mi ha lasciato alcuni documenti, per cui lo sostituisco anche come relatore.



FASSINO GIUSEPPE



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La parola al Consigliere Bono.



BONO Sereno

Faccio i miei migliori auguri all'Assessore Debenedetti di pronta guarigione. Certo che la sua presenza avrebbe potuto contribuire a chiarire ancora meglio alcuni aspetti della questione.
Le osservazioni vertono fondamentalmente su un aspetto del provvedimento che siamo per esaminare.
La relazione dice: "Testo approvato in accordo con la Giunta regionale". Forse sarebbe stato più opportuno dire "Testo approvato a maggioranza in accordo con la Giunta regionale" perché la nostra parte ha espresso un vivo dissenso su questo testo.
Il dissenso nostro deriva essenzialmente dal fatto che se c'è un campo nel quale la Giunta regionale non intende apportare delle innovazioni, non intende riformare, non intende adeguare gli strumenti alle necessità e alle esigenze del momento, questo campo, dobbiamo dirlo con estrema franchezza è quello delle strutture turistiche della nostra Regione. Dalla stessa relazione emerge abbastanza chiaramente questa volontà di rimanere ancorati ad un passato che non è certo edificante, fino al punto che nella stessa si fa richiamo a delle circolari ministeriali del 1936 e del 1941 per dire qual è il carattere che devono avere le Associazioni Pro-loco. Nella circolare del 1941 si dice che devono dare sicuro affidamento di concrete ed efficaci attività, con conseguenti attribuzioni agli EPT del potere discrezionale ed inappellabile al riguardo.
Noi sappiamo che cosa sono state e che cosa sono le Pro-loco; sono degli strumenti che potrebbero dare un contributo per la promozione di certe attività turistiche di base nelle piccole località, ma sono anche degli strumenti che si prestano alle azioni più disorganiche, più clientelari, più particolaristiche in moltissime località, per cui, se una ristrutturazione, se un intervento nuovo ci doveva essere, questo doveva proprio venire dalla Regione.
Noi abbiamo espresso il nostro dissenso sulla mancata volontà della Giunta regionale ad apportare qualsiasi innovazione che permettesse di correggere quelli che sono i difetti strutturali di queste associazioni appunto attraverso a quella normativa e a quelle disposizioni ministeriali che partendo dal 1936 si sono susseguite sino ai nostri giorni.
E' un tipo di politica che, come abbiamo già detto altre volte, non condividiamo e che riteniamo, nell'interesse della Regione, per il prestigio stesso dell'Istituto regionale, sarebbe opportuno modificare, ma la Giunta rimane ancorata alle disposizioni del Ministro del turismo in materia di organizzazione delle strutture turistiche e devo dire che ha notevolmente peggiorato gli aspetti negativi già presenti allora.
L'ultimo episodio in ordine di tempo (mi permetta la citazione signor Presidente perché avevo presentato un'interpellanza in proposito e non ho ancora avuto risposta nonostante sia passato circa un mese) è la nomina di un Commissario all'Azienda autonoma di soggiorno del Lago d'Orta, Azienda che era stata costituita dalla Regione, che doveva essere di vanto della Regione perché era la prima azienda regionale a carattere intercomunale che doveva portare avanti un discorso che non si limitasse al solo Comune disattendendo tutte le richieste dei Comuni (che non sono tutti comunisti Omegna è un Comune diretto dalle forze di sinistra, ma Pettenasco e Orta hanno Sindaci D.C.) si è imposto un Commissario prefettizio, un Commissario presidenziale diciamo...



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

No, regionale.



BONO Sereno

Un Commissario regionale che non è diverso dal vecchio Commissario prefettizio. Questo perché nella maggioranza non vi era accordo sulla spartizione dei posti.
Il Sindaco di Pettenasco in un'intervista rilasciata ad un giornale, ha detto: "Ritengo questa soluzione squalificante per la classe politica che l'ha escogitata e purtroppo anche per la Regione perché contrasta in modo stridente con la sovente proclamata volontà di fare, della partecipazione una costante della propria azione". "Dopo aver lottato per tanti anni insieme è mortificante che i Sindaci non siano stati interpellati né dal Presidente, né dal rappresentante locale della Regione - e qui chi conosce la situazione sa benissimo a chi il riferimento va fatto, - che ha condotto la vicenda come se si trattasse di un affare strettamente personale".
Ho voluto citare questo episodio perché è particolarmente significativo di un modo di governare, di un modo di gestire gli strumenti della politica turistica.
Questa legge, se pur modesta, che interessa solamente la istituzione dell'Albo delle Pro-loco, si mantiene in questo solco che è negativo, che è deleterio, ed a nostro parere va decisa mente respinta perché vi è la mancanza di volontà di rinnovare, vi è la mancanza di volontà da parte della Giunta di far partecipare le amministrazioni locali alla gestione della politica turistica



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Ha chiesto di parlare il Consigliere Gerini, ne ha facoltà.



GERINI Armando

Molto brevemente, anche perché riteniamo che questa legge non abbia grande rilevanza.
Le Pro-loco inquadrate in un Albo, quali Associazioni volontarie potranno certamente avere una più idonea collocazione nel contesto regionale ai fini promozionali del movimento turistico. Volendo adottare come adottiamo, un sistema selettivo, le Pro-loco, che producono un'attività concreta ed efficace, dovrebbero essere privilegiate e ci servirà da pungolo per migliorare programmi ed organizzazioni. Ne dovrebbero trarre vantaggio l'economia in generale e uno sviluppo più adeguato in un momento culturale nel quale, in tanta parte del Piemonte, si è un po' perduto il gusto, il significato e la genialità di certe tradizioni.
E' importante, a nostro avviso, il disposto di cui al punto 2) dell'art. 2 della legge che permette di ridimensionare il fenomeno che si era verificato in alcuni Comuni, là dove esistevano ed esistono più di una Pro-loco, col risultato di aspetti troppo campanilistici che offrivano ed offrono riflessi negativi agli effetti dell'organizzazione e della programmazione delle manifestazioni.
Con questa legge a noi pare che venga anche salvaguardato il principio della libertà associativa, (come giustamente afferma la collega Soldano) e si mira in pari tempo alla verifica di questo fenomeno associativo.
Anche se l'Albo ha principalmente la funzione di riordino e di verifica, a noi pare che le Pro-loco siano libere ancora di svolgere quel ruolo promozionale in materia turistica che è loro congeniale e che ha dato finora buoni frutti, anche se in alcune località è avvenuto in modo anche disordinato sotto il profilo organizzativo.
Il Gruppo liberale, dopo una responsabile partecipazione in seno alla VII Commissione, dopo la discussione e la modificazione del disegno di legge n. 200, concorda in sostanza con la relazione della signorina Soldano e ritiene di dover approvare la legge.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La parola al Consigliere Cardinali.



CARDINALI Giulio

Signor Presidente, non voglio aggiungere nulla a ciò che la collega Soldano per conto della VII Commissione ha detto nella presentazione di questo disegno di legge della Giunta regionale né vorrei apparire come un difensore d'ufficio di un settore, quello turistico, che è affidato ad un compagno del mio Partito. Ogni cosa però va vista nella sua giusta dimensione: dire che oggi siamo in assenza di una generica legge quadro in cui inserire tutti i provvedimenti in materia di turismo è dire una cosa su cui concordiamo; dire che la politica turistica è stata, forse per la sopravvenienza di altri avvenimenti, non sufficientemente valorizzata (e forse non poteva esserlo in maniera diretta) è una cosa sulla quale ancora possiamo concordare. Ma prendere spunto da questo tipo di disegno di legge per affermare che è tutto sbagliato - come diceva il buon Bartali - mi sembra esagerato. Il disegno di legge va visto per quello che è, cioè l'avvio alla regolamentazione di un settore che ha, se non altro, la dote della spontaneità e costituisce un intervento del tipo di quelli che noi solitamente auspichiamo. E' chiaro che se pensassimo di intervenire in questo settore, quello delle "Pro-loco" con altre forme, tali da influire o da determinare situazioni che non sono quelle che obiettivamente si presentano, toglieremmo proprio quella caratteristica fondamentale ad organismi spontanei di base che hanno la finalità di raggruppare energie e forze che possono contribuire allo sviluppo turistico della nostra Regione.
Non c'è nessun dubbio che la creazione dell'Albo delle Pro-loco rappresenta un primo passo in questo tipo di regolamentazione. Questo Consiglio evidentemente non sarà l'artefice della risoluzione, ma credo che il futuro Consiglio si avventurerà certamente in un altro tipo di interventi che saranno legati ad una programmazione generale che oggi purtroppo tarda in tutti i settori e che vedrà anche il settore turistico inquadrato per il raggiungimento di obiettivi che noi riteniamo essenziali proprio per la valorizzazione di quei settori terziari della nostra Regione che possono dare un contributo fondamentale anche al rilancio dell'economia piemontese.
Inquadrato il problema in questi termini, ritengo che il disegno di legge n. 200 non faccia altro che provvedere a una determinata regolamentazione, a stabilire quali sono i criteri ed i termini secondo cui una Pro-loco può essere iscritta all'Albo e perciò stesso creare le premesse perché anche in questa direzione non si creino distorsioni a livello della spontaneità e della germinazione delle Pro-loco stesse.
Sotto questo aspetto e per questa ragione il mio Gruppo vota a favore del disegno di legge della Giunta.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La parola alla professoressa Soldano.



SOLDANO Albertina, relatore

Ringrazio anzitutto per gli apprezzamenti che cortesemente il Presidente della Commissione ing. Cardinali ed il collega Consigliere Gerini hanno voluto esprimere nei confronti della relazione.
Tuttavia, per quei doveri di correttezza che mi sembra sia indispensabile sottolineare per quanto concerne i rapporti interni nell'ambito della Commissione e quelli tra la Commissione e la Giunta ritengo di dover precisare che la relazione da noi presentata al Consiglio in realtà, non fu discussa nell'ambito della Commissione sia per accelerare i tempi, sia per rispondere alle esigenze di procedura dei lavori del Consiglio e della Commissione stessa. Pertanto mi scuso con i colleghi qualora avessi mancato di obiettività, anche se involontariamente, nel relazionare sui lavori della Commissione.
Ho cercato di esprimere nel modo più obiettivo e più equilibrato possibile quanto era emerso dai lavori della Commissione, anche perché mi sembra importante sottolineare che, al di là delle critiche, al di là delle valutazioni anche in senso negativo che potevano essere state espresse nei confronti del disegno presentato in un primo tempo dalla Giunta, in realtà è emersa una volontà precisa di contribuire responsabilmente alla ricerca di una soluzione che potesse costituire, pur nei limiti imposti dal bilancio e dalle leggi vigenti, una risposta alle esigenze che emergono dal settore esaminato. Pertanto la dicitura "approvazione a maggioranza" va bene; la accetto senza riserve.
Per quanto riguarda la citazione delle circolari o, in generale, della normativa statale relativa al passato, desidero precisare che mi è sembrato doveroso, quanto meno, citarla sotto forma di elencazione, affinché il Consiglio potesse avere immediatamente sotto mano, in caso di spontanea volontaria verifica, tutta la normativa vigente; non avevo assolutamente l'intenzione di vincolare quella che poteva essere l'impostazione della relazione al passato. Sinceramente mi dispiace, se questo può essere stato interpretato, almeno per quanto mi concerne, come un legame col passato perché, nella sostanza, ritengo di dover ribadire che la volontà espressa a maggioranza nell'ambito della Commissione (e forse, possiamo dire all'unanimità) voleva valorizzare il ruolo promozionale non solo da conferire, ma da riconoscere alle Pro-loco nella situazione odierna.
Con queste precisazioni, non voglio assolutamente nascondere i limiti dei provvedimenti. Si tratta, in un certo senso, di un elenco, uno scarno elenco, se vogliamo ridurre all'essenziale il provvedimento; e tuttavia esso è indispensabile per verificare, per aggiornare e soprattutto per sollecitare, là dove esistono energie latenti, quelle volontà di espressione, di impegno a livello comunitario che, almeno a me personalmente, sembrano fondamentali anche in questo settore.
Non vogliamo quindi assolutamente, sottovalutare la importanza fondamentale del settore turistico nello sviluppo, o meglio nelle prospettive di sviluppo programmato della realtà piemontese.
Non so se ho risposto sufficientemente; comunque, non era nelle mie intenzioni non rispecchiare fedelmente quella volontà di lavoro unitario nell'ambito della Commissione, che mirava a ricercare il meglio nelle prospettive della futura realtà piemontese.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Non ci sono altri iscritti a parlare. La Giunta intende intervenire? La parola al Presidente della Giunta.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

Vorrei fare un intervento brevissimo senza dar luogo ad ulteriori discussioni, ma soltanto per precisare: la legge è quella che è, la portata sua è stata evidenziata sia nella relazione fatta dalla professoressa Soldano, ma soprattutto nel la precisazione che è stata pronunciata a seguito degli interventi dei Consiglieri Bono, Gerini e Cardinali, pertanto non ci sarebbe, sull'argomento, nulla di particolare in più da aggiungere.
Solo una precisazione a quello che è stato intercalando l'argomento, da parte del Consigliere Bono relativamente alla nomina del Commissario per la sede di Orta.
Io posso condividere, e condivido, alcuni atteggiamenti critici che sono stati avanzati; è estremamente difficile avere in tempo una concordia tra gli organismi politico-partitici i quali devono intendersi per la designazione dei nominativi che sono chiamati a reggere in varie sedi responsabilmente, posti, ruoli in Consigli di amministrazione, anche di questa natura.



BONO Sereno

I Comuni, unitariamente, avevano dato un'indicazione.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

Si, ma non c'era la concordia del contesto ed il Presidente della Regione viene pertanto a trovarsi in questa situazione di una responsabilità personale e diretta, spettando a lui di fare adempiere in termini positivi le norme di legge e pertanto, quando manca di queste designazioni, non può che fare ricorso, a malincuore, ad una scelta con l'indicazione di un Commissario. Proprio per spoliticizzare al massimo, o meglio, per spartitizzare al massimo questa soluzione, il Presidente della Giunta ha ritenuto, nel caso concreto, per non lasciare inerte l'attività di una Pro-loco appena costituita e appena dotata di strumenti e di mezzi di scegliere nel ruolo di coloro che sono dei funzionari pubblici. E' questa la ragione vera della scelta.
Mi sono ripromesso però di ristabilire al più presto l'equilibrio in termini naturali ed ho già sollecitato l'adempimento delle designazioni che mi auguro avvenga al più presto, in maniera da potere modificare la situazione attuale.
Anche a me è pervenuta un'accorata lettera di protesta da parte del Sindaco di Pettenasco e come altre proteste anche questa porta il Presidente della Giunta ad una considerazione attenta della sua definizione.
Desidererei assicurare il Consigliere Bono e quanti altri possano essere interessati alla cosa che al più presto mi riservo di modificare l'attuale situazione commissariale procedendo alla nomina regolare del Consiglio di amministrazione.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Si conclude, con l'intervento del Presidente della Giunta,il dibattito sul disegno di legge n. 200 "Istituzione dell'Albo regionale delle Associazioni Pro-loco".
Se nessun altro chiede di parlare passiamo alla votazione dei singoli articoli, per appello nominale. Disegno di legge n. 200 "Istituzione dell'Albo regionale, delle Associazioni Pro-loco": Art. 1 - La Regione Piemonte riconosce alle Associazioni Pro-loco la funzione di promozione turistica e ne istituisce l'Albo regionale.
Qualcuno chiede la parola? Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 27 hanno risposto sì: n. 17 Consiglieri hanno risposto no: n. 10 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
Art. 2 - Per l'iscrizione all'Albo regionale delle Associazioni Pro loco devono concorrere le seguenti condizioni: 1) che l'Associazione Pro-loco sia istituita in località non riconosciuta stazione di cura, soggiorno o turismo, e nella quale non operi altra Associazione Pro-loco iscritta all'Albo regionale 2) che l'Associazione Pro-loco sia stata costituita con atto redatto da un Notaio o dal Segretario comunale competente per territorio 3) che lo Statuto dell'Associazione Pro-loco preveda iniziative dirette a valorizzare turisticamente la località ed incrementare il movimento dei forestieri; in particolare: a) la promozione e l'attuazione di manifestazioni, spettacoli ed altre iniziative di interesse turistico b) l'attuazione di iniziative per la propaganda della località c) la promozione di iniziative dirette alla costruzione, istituzione e miglioramento di impianti di interesse turistico d) lo svolgimento di attività per la valorizzazione del paesaggio, del patrimonio storico e artistico e per il miglioramento ambientale della località.
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 27 hanno risposto sì: n. 17 Consiglieri hanno risposto no: n. 10 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Art. 3 - Ai fini dell'iscrizione all'Albo regionale, l'Associazione Pro loco interessata deve presentare all'Amministrazione regionale domanda in carta legale, corredata di copia dell'atto costitutivo e dello Statuto.
Poiché nessuno chiede la parola sì passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 26 hanno risposto sì: n. 16 Consiglieri hanno risposto no: n. 10 Consiglieri L'art. 3 è approvato.
Art. 4 - L'iscrizione delle Associazioni Pro-loco all'Albo regionale è disposta con decreto del Presidente della Giunta regionale, su conforme deliberazione della stessa, sentito il parere dell'Ente provinciale per il turismo, espresso dal Comitato esecutivo, e del Comune competente per territorio, espresso dal Consiglio comunale. I pareri di cui, al primo comma devono essere espressi entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta.
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 27 hanno risposto sì: n. 17 hanno risposto no: n. 10 Consiglieri L'art. 4 è approvato.
Art. 5 - L'Amministrazione regionale verifica annualmente la persistenza delle condizioni previste dall'art. 2 ai fini del mantenimento dell'iscrizione dell'Associazione Pro Loco all'Albo regionale.
Se nessuno chiede la parola si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 26 hanno risposto sì: n. 17 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri L'art. 5 è approvato.
Art. 6 - L'iscrizione all'Albo è condizione indispensabile per poter accedere ai contributi regionali.
E' stato presentato, a firma dell'Assessore Debenedetti, un emendamento che suona: "All'art. 6 fare precedere le parole 'L'iscrizione all'Albo è condizione indispensabile per poter accedere ai contributi regionali' dalle parole 'a decorrere dal 1.1.1976'".
Qualcuno desidera intervenire? La parola al Consigliere Bono.



BONO Sereno

Non capisco perché una legge che si approva adesso debba entrare in vigore per una certa parte subito, in base alle scadenze regolamentari dopo la pubblicazione, per un'altra parte invece, al 1° di gennaio. Questo vuol dire che per tutto l'anno 1975 è ancora a discrezione della Giunta concedere contributi, indipendentemente dall'iscrizione all'Albo. Se è così potevamo fare entrare in vigore l'Albo con l'1.1.1976 senza bisogno di fare delle innovazioni di questo tipo.
E' una legge che entra in vigore in due tempi.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Vuole rispondere la Giunta, visto che l'Assessore Debenedetti è assente?



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta regionale

E' un aspetto tecnico che l'Assessore ha ritenuto di concentrare in questa proposta di emendamento da lui stesso sottoscritta.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Se nessun altro chiede di intervenire metto in votazione per alzata di mano l'emendamento di cui ho dato lettura.
L'emendamento è approvato.
Si passi alla votazione per appello nominale dell'art. 6 così emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 28 hanno risposto sì: n. 18 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri si è astenuto: n. 1 Consigliere L'art. 6 è approvato.
Qualcuno desidera prendere la parola per dichiarazione di voto? Nessuno.
Pongo in votazione l'intero disegno di legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 27 hanno risposto sì: n. 19 Consiglieri hanno risposto no: n. 8 Consiglieri Il disegno di legge è approvato.


Argomento: Enti strumentali - Norme generali sull'agricoltura - Produzione e trasformazione dei prodotti

Esame disegno di legge n. 251 "Organico provvisorio del personale dell'E.S.A.P"


PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Il punto quarto dell'ordine del giorno reca: "Esame disegno di legge n.
251: 'Organico provvisorio del personale dell'ESAP".
Ha la parola il relatore, Consigliere Visone.



VISONE Carlo, relatore

Signor Presidente, Colleghi Consiglieri con l'approvazione della legge regionale n. 12 del 24 aprile '74, la Regione Piemonte, istituendo l'Ente di Sviluppo, si dotava di uno strumento operativo per intervenire nell'agricoltura con la speditezza e la incisività che il perdurare della crisi agricola richiede (anche se è passato un anno).
L'Ente di Sviluppo agricolo piemontese, che è gestito da un Consiglio di Amministrazione, espressione delle forze sociali ed economiche che operano in agricoltura, deve dotarsi di una legge che stabilisca l'organico del personale affinché siano concretamente attuati i compiti previsti nella legge istitutiva.
Lo stesso Commissario di Governo, nell'apporre il visto alla legge n.
12, faceva rilevare la mancanza dell'organico del personale in dotazione all'Ente.
Con l'approvazione del disegno di legge n. 251, in discussione, il Consiglio regionale colmerà questa lacuna dotando l'Ente di sviluppo agricolo piemontese di un personale per il primo impianto.
L'organico previsto è costituito da 18 persone. Tale personale, anche se numericamente appare ridotto, può già dare ampia garanzia per un'attuazione concreta dei programmi stabiliti dagli organi collettivi dell'ESAP, che è nelle intenzioni di tutti debba restare un organismo snello, pronto ad intervenire nei settori e nelle zone dove più carente sia l'iniziativa per un effettivo progresso agricolo.
Ciò spiega anche l'apparente maggior peso dato nell'organico al personale di concetto rispetto a quello esecutivo.
Può altresì apparire sproporzionato il numero dei capi servizio, ma detto numero è necessario per svolgere in equipe i delicati compiti della programmazione agricola, dei piani zonali eccetera.
Sul trattamento economico e normativo, ovvia è l'equiparazione al personale dipendente dalla Regione, come d'altronde già stabilito nella legge regionale n. 12 del 24 aprile '74.
L'accenno al personale esterno all'Ente è giustificato dall'opportunità di dover intervenire in settori dove occorre una specializzazione particolare o per progetti e operazioni contingenti ed eccezionali che sia più conveniente affidare a persone esterne già esperte nella materia concordando di volta in volta il rimborso delle prestazioni fornite.
In sede di Commissione, in accordo con la Giunta è stata accettata l'osservazione che accompagnò il visto del Commissario di Governo alla legge istitutiva dell'ESAP, e pertanto il personale per il primo impianto viene comandato direttamente dalla Regione o assunto per pubblico concorso.
La Commissione VIII ha licenziato, a maggioranza, il d.d.l.
ritenendolo strumento necessario per una sollecita e funzionale attivazione dell'Ente.
In questo spirito e con queste considerazioni la Commissione lo rassegna all'esame del Consiglio regionale, confidando in una pronta approvazione.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Chiede di parlare il Consigliere Ferraris. Ne ha facoltà.



FERRARIS Bruno

Signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta colleghi, questa legge si è resa necessaria a seguito delle osservazioni del Governo sulla legge n. 12 del 24 aprile '74, istitutiva dell'ESAP.
Queste osservazioni recepiscono, nostro malgrado - dovrei dire "per nostra soddisfazione" ma dico "nostro malgrado" - alcune nostre posizioni tradotte in emendamenti anche in sede di Consiglio ma respinte dalla maggioranza. Ho detto "nostro malgrado" soltanto perché avremmo preferito aver ragione in questa sede, e non in sede di esame o di censura da parte del Governo sull'operato del Consiglio regionale. Ma voi siete fatti così: piuttosto che piegarvi ai ragionamenti nostri preferite piegarvi agli ordini dall'alto. L'"ipse dixit" mi sembra ancora il metro al quale vi adeguate.
Faccio rilevare che il Governo ha pure ritenuto sostanzialmente validi i nostri rilievi in merito a quanto contenuto nel secondo comma dell'art.
13, per cui si prevede il visto del Presidente della Giunta regionale sulla deliberazione dell'Ente. Non voglio rifare qui la discussione fatta a suo tempo; ricordo solo che il Governo, e per esso il Commissario di Governo precisa che va dato a questa norma, che voi appunto avete voluto, un valore assai diverso, quello di semplice riscontro interno, e quindi un valore tale da non escludere il successivo controllo dell'organo statale di cui all'art. 41 della legge 10 febbraio 1953 n. 62.
Ciò detto, mi si consentano ancora alcuni rilievi. Anzitutto, uno di carattere politico generale, e, se vogliamo, temporale: è del tutto ridicolo che si parli di urgenza ecc. ecc., come ha fatto il relatore quando si interviene esattamente undici mesi dopo la comunicazione del Governo. Non c'è stata dunque molta solerzia, ma, come al solito, molta indolenza, e, a mio avviso, si e dimostrato anche scarso interessamento alla messa in funzione di questo Ente, che pure si insiste nel riconoscere come importante, decisivo strumento di programmazione ecc. ecc. Del resto per questo Ente, soltanto con sabato scorso, se non sbaglio, si è giunti finalmente all'insediamento degli organismi direttivi. E' certo che se si fosse proceduto prima probabilmente anche questa leggina avrebbe potuto essere fatta in modo diverso, a mio avviso.
Mi consenta ancora di dirle, signor Presidente della Giunta, che noi consideriamo del tutto arbitraria e negativa l'attribuzione ai Consorzi agrari del posto spettante nel Consiglio dell'ESAR alle forme associative cioè alle associazioni dei produttori. Potevate scegliere benissimo fra l'Asprofrut, o gli Allevatori, o l'Unione regionale dei viticoltori, come noi avremmo preferito. Sapevate benissimo che noi, che avevamo fatto la proposta, da voi accolta, di riservare un posto alle forme associative, al che nessuno aveva pensato, non pensavamo certo ai Consorzi agrari, di cui si può dire tutto quel che si vuole, si può affermare che sono cooperative ma non certo che sono associazioni dei produttori, perché non rientrano certo tra le forme associative. Ho voluto fare questo rilievo, sia pure adesso, in fine di seduta. A quanto mi è stato detto, c'è stato uno scontro in Giunta su questo argomento (se non fosse così, questo sarebbe un ulteriore elemento a sfavore di quelle forze che dicono di averlo provocato); comunque, le cose sono andate come sono andate.
Quanto ai rilievi di merito, osservo che può sembrare, ed è effettivamente, sproporzionato, come ha già detto il relatore che mi ha preceduto, inserire qui quattro capiservizio, senza una precisa motivazione. Personalmente posso anche sforzarmi di arrivare a capire, come faccio sempre, il perché di questo. Certo, se il Consiglio fosse stato insediato a tempo debito e avesse esaminato, affrontato l'insieme del lavoro che deve tentare di svolgere, avrebbe poi collaborato a darci magari anche qualche suggerimento per quanto concerne una proposta di adeguamento della legge stessa alle osservazioni del Governo, e quindi di configurazione del personale indispensabile al funzionamento di questo Ente.
Voglio ancora fare un'ultima osservazione. Voi vi adeguate, perché non potevate certo far diversamente ora, in ultima istanza, all'osservazione del Governo, ma non rinunciate a tentare di impedire in pratica che ci sia un vero concorso, attraverso la norma dell'art. 2, laddove si dice che per il primo impianto il personale può essere comandato, e che il personale comandato, a richiesta, entro un anno dalla presente legge, è inquadrato nell'organico dell'Ente, con la stessa qualifica regionale posseduta grazie all'anzianità già acquisita. Insomma, in pratica, da una parte ci si adegua, dall'altra si pretende di mantenere la possibilità di fare ciò che si vuole.
Noi, comunque, a questo punto diciamo che è indubbiamente, comunque indispensabile arrivare, almeno da parte della maggioranza, che ha fatto perdere tutto questo tempo per aver voluto l'Ente in un certo modo, a risolvere questo problema; ma, coerenti al nostro voto di astensione sull'Ente e al nostro voto negativo in rapporto al personale, per il quale qui ci si richiama, permanendo validi i rilievi che abbiamo fatto in questo momento, non possiamo dare un voto positivo a questa proposta di legge.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Al momento non ho altri iscritti a parlare. La Giunta intende intervenire? Dichiaro allora chiuso il dibattito e propongo il passaggio alla votazione sui singoli articoli del disegno di legge n. 251 "Organico provvisorio del personale dell'E.S.A.P.".
Art. 1 - Dotazione Organico del Personale. "Per l'attuazione dei programmi indicati nella legge regionale n. 12 del 24 aprile 1974, l'Ente di sviluppo agricolo del Piemonte (ESAP) sarà dotato, per la fase di primo impianto, del seguente personale, da inquadrarsi ai sensi della legge regionale 12.8.1974, n. 22: Stipendio Qualifica Posti Parametro annuo lordo Dirigente n. 1 360 4.500.000 di settore Capo Servizio n. 4 300 3.750.000 Istruttore n. 4 220 2.750.000 Segretario n. 3 150 1.875.000 Operatore Specializzato n. 4 130 1.625.000 Operatore n. 2 110 1.375.000 " Non sono stati proposti emendamenti. Nessuno chiede di parlare. Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Comunico il risultato della votazione: presenti e votanti: n. 29 hanno risposto sì: n. 18 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri si sono astenuti: n. 2 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
Art. 2 - Normativa. "Il personale dell'Ente è equiparato per la parte economica e normativa al personale regionale ai sensi dell'art. 72 dello Statuto della Regione Piemonte.
Il personale, compreso il direttore, viene assunto per pubblico concorso ai sensi della legge regionale 12.8.'74 n. 22.
Per il primo impianto può essere comandato dalla Regione.
Il personale comandato, a richiesta, entro un anno dalla presente legge, è inquadrato nell'organico dell'Ente nella stessa qualifica regionale posseduta e con l'anzianità già acquisita".
Non sono stati proposti emendamenti. Nessuno chiede di parlare. Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Comunico il risultato della votazione: presenti e votanti: n. 30 hanno risposto sì: n. 19 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri si sono astenuti: n. 2 Consiglieri L'art. 2 è approvato Art. 3 - Personale esterno all'Ente. "La Giunta regionale, nei casi di comprovata necessità e su proposta del Comitato Esecutivo dell'Ente, pu autorizzare il conferimento a tempo limitato di mansioni specializzate a personale estraneo all'Amministrazione regionale, secondo le modalità previste all'art. 8 della legge regionale n. 22 del 12 agosto 1974".
Non sono stati proposti emendamenti. Nessuno chiede di parlare. Pongo in votazione per appello nominale l'art. 3.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Comunico il risultato della votazione: presenti e votanti: n. 30 hanno risposto sì: n. 19 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri si sono astenuti: n. 2 Consiglieri L'art. 3 è approvato.
Qualcuno desidera fare dichiarazioni di voto, prima che si passi alla votazione della legge nel suo complesso? Allora, metto in votazione per appello nominale l'intero disegno di legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Comunico il risultato della votazione: presenti e votanti: n. 30 hanno risposto sì: n. 19 Consiglieri hanno risposto no: n. 9 Consiglieri si è astenuto: n. 1 Consigliere L'intera legge è dunque approvata dal Consiglio regionale.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame deliberazione della Giunta regionale "Imposta locale sui redditi. Determinazione dell'aliquota da applicare sui redditi dell'anno 1976. Proposta"


PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Il punto quinto dell'ordine del giorno reca: "Esame deliberazione Giunta regionale: 'Imposta locale sui redditi. Determinazione dell'aliquota da applicare sui redditi dell'anno 1976. Proposta'".
Il Presidente della I Commissione ha comunicato che la determinazione è stata presa in esame dalla I Commissione.
La Giunta ha qualcosa da dire in merito a questa delibera, per la quale non vedo indicato un relatore? La parola all'Assessore Paganelli.



PAGANELLI Ettore, Assessore alle finanze e patrimonio

Si tratta di una delibera che può essere adottata a sensi di legge.
L'abbiamo adottata, nell'identica forma, tutti gli anni. Se non l'adottassimo, varrebbe quella dell'anno precedente. L'abbiamo presentata più che altro per dimostrare che non ci siamo dimenticati di questo adempimento, che va assolto entro il 31 luglio.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Chiede di parlare il Consigliere Garabello. Ne ha facoltà.



GARABELLO Enzo

La I Commissione aveva delegato il collega Dotti a svolgere una breve relazione a proposito di questa determinazione. Comunque, la Commissione l'ha esaminata nello spirito e con l'impostazione che ha dato l'Assessore Paganelli, e quindi ha deliberato proponendo al Consiglio di approvare la delibera della Giunta. Se il Consiglio non deliberasse, non cambierebbe niente. Comunque, questo non è un motivo per metterci in condizioni di procedere secondo termini non definiti dal Consiglio regionale, per cui si ritiene che la delibera possa essere approvata.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Nessun altro Consigliere chiede di parlare? Dò allora lettura del testo della parte conclusiva della delibera della Giunta, che metterò quindi in votazione: "Il Consiglio regionale visto l'art. 1, secondo comma, della legge 16 maggio 1970 n. 281 visto gli articoli 9, 10 e 14 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 599 vista la deliberazione n. 122 assunta nell'adunanza n. 248, del 26 luglio 1974, con la quale l'aliquota dell'imposta locale sui redditi da applicare in favore della Regione Piemonte sui redditi dell'anno 1975 era stata determinata nella misura del 2 vista la proposta della Giunta regionale in data 24 marzo 1975, per l'applicazione sui redditi del 1976 della stessa aliquota del 2 determinata per l'anno 1975 richiamate, anche per l'anno 1976, le valutazioni che nella deliberazione consiliare di cui sopra erano state formulate in merito all'applicazione dell'aliquota del 2% per l'anno 1975 per evitare una contrazione delle entrate regionali che non risulterebbe compatibile con l'aumento degli oneri per lo svolgimento delle funzioni trasferite, quali risultano anche dal bilancio di previsione dell'anno in corso e dai provvedimenti legislativi approvati ritenuto altresì che per far fronte all'aumento di tali oneri la Regione non potrà contare, per l'anno 1976, sull'applicazione di nuovi tributi o sull'elevazione dell'aliquota stabilita per i tributi ora applicati ritenuto che la proposta della Giunta regionale sia da accogliere delibera: l'aliquota dell'imposta locale sui redditi, di cui al D.P.R.
29 settembre 1973, n. 599, da applicare, in favore della Regione Piemonte sui redditi dell'anno 1976, è determinata nella misura del 2%.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione ai sensi dell'art. 65 dello Statuto".
Metto in votazione per alzata di mano la delibera della Giunta.
La delibera è approvata.


Argomento: Enti strumentali

Esame disegno di legge n. 273 "Modifiche alla legge regionale 2/9/1974, n. 29: Costituzione dell'Ires in Ente regionale"


PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Proseguendo secondo l'ordine del giorno fissato, avremmo: al punto sesto "Esame progetti di legge n. 83 e 245 relativi agli interventi regionali sull'agricoltura"; però questo argomento non è stato dichiarato pronto per la discussione in questo momento; al punto settimo: "Esame progetti di legge n. 48 e n. 254 sulla individuazione ed istituzione dei Comprensori"; ma anche questo argomento non può ancora essere posto in discussione.
Si può invece discutere sul successivo punto, l'ottavo: "Esame disegno di legge n. 273: 'Modifiche alla L.R. 2/9/'74 n. 29: 'Costituzione dell'Ires in Ente regionale".
E' pervenuta la comunicazione del Presidente della I Commissione, che a maggioranza la Commissione ha espresso parere favorevole.
La parola al relatore, il Consigliere Garabello, Presidente della I Commissione.



GARABELLO Enzo, relatore

Signor Presidente, come tutti ricorderanno, recentemente, nel mese di gennaio, erano state apportate alcune modifiche alla legge istitutiva dell'Ires del 2 settembre 1974; n. 29, per rendere più agevole e anche più sicuro dal punto di vista giuridico lo svolgimento dell'attività dell'istituto. Il Commissario di Governo, comunicando la decisione al Consiglio dei Ministri, ha fatto presenti talune osservazioni.
Su alcune di queste si potrebbe, al limite, resistere, ma si tratta per lo più di osservazioni di tipo abbastanza marginale, che possono essere accolte senza snaturare la legge e il funzionamento dell'istituto. Su altre vi è più sostanza, particolarmente sulla parte in cui il Consiglio regionale modificava la precedente legge demandando al Consiglio d'amministrazione la formazione del regolamento del personale e la formazione dei contratti giuridici, normativi ed economici con il personale stesso, che precedentemente era prevista con legge regionale.
E' parere della Commissione, e penso anche della Giunta, che un più approfondito discorso con gli organi di Governo avrebbe potuto forse condurre a superare anche questo impasse, che negli aspetti formali forse non è stato perfettamente recepito da parte degli organi di governo.
Comunque, tenuto conto della chiusura della gestione della prima legislatura, pare opportuno, al fine di evitare una vacatio legis nei confronti di questo Istituto, provvedere ugualmente ad accettare l'osservazione avanzata dal Governo.
Devo dire che fino a questo punto nella Commissione non sono sorti problemi, difficoltà ed ostacoli. Su un solo punto vi è stata una visione diversificata nella Commissione, ed è quello relativo agli emolumenti previsti per i membri del Consiglio d'amministrazione e i Sindaci. Io credo mio dovere, lasciando poi evidentemente che siano i colleghi che hanno portato innanzi queste riserve a svolgere tutte le argomentazioni che ritengano opportune, dire a puro titolo di cronaca che le osservazioni del Governo eccepivano che per i membri del Consiglio d'amministrazione non si potesse fissare una indennità forfettaria mensile, ma un gettone di presenza; inoltre veniva espresso il parere che gli emolumenti come previsti fossero anche troppo rilevanti dal punto di vista della loro entità finanziaria.
Nella Commissione alcuni colleghi, particolarmente i rappresentanti del Gruppo comunista, hanno eccepito sul tipo di interpretazione che la Giunta ha dato nel presentare questa rettifica del progetto di legge, cogliendo il problema dei gettoni rispetto ai membri del Consiglio d'amministrazione ma non considerando tali Presidente e Vicepresidente.
Sul problema del Presidente, la maggioranza della Commissione è abbastanza d'accordo sul fatto che, al di là del numero delle sedute, il Presidente abbia anche delle funzioni continuative che riguardano lo svolgimento dell'attività dell'istituto. Maggiori perplessità si hanno nel caso del Vicepresidente, per cui la legge non indica esplicitamente mansioni specifiche. Quindi, su questo penso che altri provvederanno ad illustrare e approfondire. Devo dire, comunque, che specialmente per il problema del Vicepresidente qualche perplessità nella Commissione è rimasta, non tanto per l'entità della cifra quanto proprio da un punto di vista formale.
Per quanto riguarda i Sindaci, si sa benissimo che per legge dello Stato i Sindaci di società od organizzazioni similari debbono essere retribuiti con una somma annua; e quindi il fatto della somma annua non pu essere messo in discussione. Vi sono perplessità sulla entità di questa somma annua, in quanto si ritiene da parte di parecchi Consiglieri che anche nella ordinaria prassi della vita delle società i Sindaci ricevano una retribuzione, un compenso annuale, ben più limitato di quello qui previsto.
La maggioranza della Commissione ha passato favorevolmente il progetto di legge. Vi sono state delle riserve esplicite su un punto da parte di un Gruppo politico importante anche numericamente; e sono rimaste perplessità un po' in tutta la Commissione sui punti che ho ritenuto di dover per correttezza precisare affinché la Giunta, che non poteva essere rappresentata alla seduta della Commissione, possa dissiparli qui in aula.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

E' aperto il dibattito sulla relazione. Chiede di parlare il Consigliere Berti. Ne ha facoltà.



BERTI Antonio

Il nostro Gruppo solleva eccezione in merito all'art. 5. Del resto avevamo già fatto lo stesso rilievo in sede di approvazione della prima modifica della legge e dobbiamo dire che ci è sembrata piuttosto opportuna la considerazione del Commissario di Governo a questo riguardo. Non possiamo che continuare ad esprimere le nostre perplessità su questa questione, che credo vada affrontata anche dal punto di vista morale.
Ho già avuto occasione di ricordare precedentemente che viviamo una esperienza, da qualche tempo a questa parte, estremamente interessante per il valore politico che ha assunto, ma anche per certi aspetti moralizzatori, in quanto ha dimostrato che il cittadino può anche offrire dei servigi alla collettività senza pretendere un compenso. L'ho detto in riferimento agli organismi collegiali della scuola, dove i rappresentanti dei genitori nei consigli di istituto, gli insegnanti stessi, partecipano alle numerose riunioni di questi nuovi organismi con passione e diligenza senza pretendere compenso alcuno. Devo aggiungere che la legge statale di riforma della RAI-TV, che verrà proposta, credo, fra qualche giorno alla nostra attenzione, perché ogni Consiglio regionale sarà chiamato a due votazioni, l'una per eleggere un Comitato regionale per la consultazione sui programmi regionali ecc. ecc., l'altra per scegliere da uno a tre rappresentanti (è scritto anche nell'ordine del giorno del nostro Consiglio) nel Consiglio di amministrazione, a proposito dei componenti il Comitato regionale per la RAI-TV stabilisce per la prima volta che la loro attività è gratuita. Quindi, noi siamo in un contesto in cui sempre più si va affermando una coscienza nuova nel senso che i cittadini accettano di offrire servigi alla collettività senza pretendere di essere pagati.
Questo dal punto di vista generale. Dal punto di vista particolare, noi non vediamo che una differenza minima tra il Presidente, addirittura il Vicepresidente, ed i membri del Consiglio di amministrazione, e non comprendiamo quindi perché per i primi due si pretenda una indennità mensile, per gli altri un gettone di presenza.
Osservo anzitutto che l'Ires non è un Ente privato, con un Consiglio d'amministrazione completamente staccato dalla Regione: è un Ente regionale. E non posso non sottolineare nuovamente che se non fossero emerse delle considerazioni circa una pretesa incompatibilità fra le cariche di Consigliere regionale e di membro del Consiglio d'amministrazione dell'Ires noi non ci troveremmo in questa situazione, e l'Ires, in quanto organo della Regione, istituto di studi regionale, Ente pubblico, sarebbe gestito da noi senza la minima spesa. La dichiarata incompatibilità - presunta, continuo a dire, perché io personalmente non ne sono affatto convinto, anche se mi arrendo alle considerazioni degli altri viene a comportare per la Regione Piemonte (per l'Ires, ma in realtà per la Regione Piemonte, che in effetti sostiene questa spesa) un esborso non indifferente.
In secondo luogo, dico che quel che soprattutto non mi convince è la spesa per il Consiglio d'amministrazione dell'Ires. Signor Presidente, io sono stato per dieci anni membro del Consiglio d'amministrazione dell'Ires ed in un periodo in cui l'istituto aveva una funzione anche più autonoma di quella che ha attualmente: ebbene, la mia attività di membro del Consiglio d'amministrazione si concretizzava in due riunioni l'anno, per il preventivo e per il consuntivo, dopo di che il direttore dell'Ires, gli organi dell'Ires operavano, credo, in base ai programmi fissati una volta l'anno. E' difficile concepire una funzione del Presidente del Consiglio d'amministrazione, un organismo al quale, voglio tornare a sottolinearlo abbiamo concordemente attribuito una importanza secondaria, anche se non proprio marginale, rispetto al Comitato regionale dell'Ires, con attività praticamente subordinata alle decisioni del Comitato regionale per la programmazione. E' concepibile, io mi domando, che in questo contesto il Presidente ed il Vicepresidente abbiano da svolgere tale attività durante il mese da meritarsi una indennità mensile? Qual è dunque il ruolo di questo Consiglio di amministrazione e del Presidente del Consiglio di amministrazione, visto e considerato che l'abbiamo ritenuto assolutamente esecutivo e marginale rispetto ai compiti del Comitato? Quindi, non siamo d'accordo e per questo e per la distinzione che si fa rispetto ai membri del Consiglio di amministrazione, per i quali si prevede un gettone di presenza. Rileviamo poi essere eccessiva anche l'indennità di L. 1.440.000 che si vuole riconoscere ai Sindaci. Probabilmente neanche i Sindaci della Fiat ricevono una tale somma annua: ricordo che il dott.
Cafasso, ragioniere capo della Provincia, percepiva per tale attività 100.000 lire l'anno. Mi chiedo quale funzione continuativa richieda l'incarico di Sindaco dell'Ires per giustificare una indennità di un milione e mezzo l'anno.
Non vi pare allora che sia il caso di riconsiderare il tutto, per scegliere una linea di condotta che risulti effettivamente moralizzatrice? Mi si dice che il Presidente dell'Ires, prof. Lombardi, è uomo molto impegnato, e che per svolgere questo lavoro deve sottrarre parecchio tempo alle altre sue occupazioni, e il tempo è denaro. Io ho già detto in Commissione e non esito a ripetere qui che il Gruppo comunista è pronto a proporre un Presidente, comunista o anche non comunista, che non pretenderà una lira di compenso, se questo è il problema. Se il problema, cioè riguarda la persona del prof. Lombardi, non credo che il Consiglio regionale debba assumersi questo onere per garantire a questo professionista per intanto 200.000 lire il mese (abbiamo già criticato altra volta la pretesa da lui avanzata di avere anche l'ufficio, la macchina, l'autista...). Pensate che un operaio della Fiat suda otto ore al giorno per guadagnarsi 200.000 lire al mese. Senza voler fare dei paragoni che suonerebbero ingiusti data la differenza di grado, di cultura eccetera voglio rilevare che non è però lecito guadagnare tanto facilmente.
Per questi vari motivi noi, quindi, ci opponiamo alla decisione proposta e chiediamo fermamente alle altre forze politiche di non accedere tanto facilmente alle pretese di qualche personaggio che per assumere una funzione pubblica richiede centinaia di biglietti da mille al mese.
Possibile che non si possa trovare un elemento idoneo che, svolgendo pure altre attività remunerate, e fruendo già di uno stipendio adeguato, metta la sua competenza a disposizione della collettività avanzando pretese molto inferiori? Se si trattasse di persona che deve venire da fuori Torino riconosciamogli un rimborso delle spese sostenute, se residente in Torino e in grado di documentare che le ore dedicate all'incarico per l'Ires gli hanno comportato una certa perdita, rifondendogli il mancato guadagno. Mi sembra molto più onesto, passatemi il termine, che guadagnare così facilmente i soldi.
Voglio sperare che in questa sede qualcuno voglia ancora accettare di rimeditare sulla regolamentazione di questa questione, che non è di grande portata ma è significativa del modo in cui la Regione opera anche in questo campo.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Chiede di parlare il Consigliere Bianchi. Ne ha facoltà.



BIANCHI Adriano

Vorrei proporre una brevissima sospensione dei lavori del Consiglio per un riesame rapido ma attento di questa questione. Non si tratta di cosa di grandissimo rilievo, ma, dal momento che già in Commissione erano affiorate perplessità, domande, richieste di riferimento a termini di paragone ritengo opportuno che, prima che si passi alla votazione decisiva, la Giunta riesamini brevemente con i Gruppi il da farsi.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

Chiede di parlare l'Assessore Paganelli. Ne ha facoltà.



PAGANELLI Ettore, Assessore alle finanze e patrimonio

Se la proposta non l'avesse fatta il Consigliere Bianchi l'avrei fatta io. E' evidente che perplessità su questa materia sono sorte, non solamente nel Consiglio, nella Commissione, ma anche in seno alla Giunta.
Bisognerà evidentemente tener conto della posizione del Presidente di questo Consiglio d'amministrazione rispetto a quella dei membri, perch indubbiamente ci sono dei termini di paragone diversi: ma è materia su cui anche la Giunta è d'accordo che si debba fare ancora una meditazione. La Giunta è pertanto favorevole alla proposta di sospensione per un incontro su questo argomento.



PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE FASSINO

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17,05, riprende alle ore18,05)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VIGLIONE



PRESIDENTE

La seduta è riaperta.
Qualcuno desidera ancora intervenire sul disegno di legge n. 273? Passiamo allora alla votazione dei singoli articoli. Disegno di legge n. 273: "Modifiche alla legge regionale 2.9.1974, n. 29 'Costituzione dell'Ires in Ente regionale'": Art. 1 - Gli articoli 4, 6, 7, 12, 16 e 18 della L.R. 2.9.1974, n. 29 vengono modificati ed integrati come specificato dai successivi articoli della presente legge.
La parola al Consigliere Garabello.



GARABELLO Enzo, relatore

Non so se in uno degli emendamenti a sue mani è detto che il n. 7 deve essere cancellato perché non è modificato rispetto alla legge iniziale.



PRESIDENTE

Se non vi sono difficoltà viene eliminato dal testo dell'art. 1 il numero "7".
Si proceda alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 25 hanno risposto sì: n. 16 Consiglieri si sono astenuti: n. 9 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
Art. 2 - Al secondo comma dell'art. 4 dopo le parole "Consiglio regionale" è aggiunto il seguente periodo: "Fino all'insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione sono prorogati i poteri del Consiglio scaduto".
Se nessuno chiede la parola si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 25 hanno risposto sì: n. 16 Consiglieri si sono astenuti: n. 9 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Art. 3 - All'art. 6, dopo il capoverso h) si aggiunge il capoverso i) "di effettuare, sulla base di pubblico concorso - da bandirsi sentite le proposte del Direttore e nel quadro delle linee stabilite al riguardo dal Comitato regionale per gli studi sulla programmazione - le assunzioni del personale e gli eventuali licenziamenti".
Vi è un emendamento modificativo del Consigliere Bianchi: "Aggiungere tra le parole 'personale' e 'gli eventuali' le parole 'di effettuare'".
Desidera illustrarlo?



BIANCHI Adriano

No, no, è solo per dare un significato più giusto alla frase.



PRESIDENTE

Chi intende approvare l'emendamento è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato.
Pongo in votazione l'art. 3 così emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 26 hanno risposto sì: n. 16 Consiglieri si sono astenuti: n. 10 Consiglieri L'art. 3 è approvato.
Art. 4 - All'art. 7 è aggiunto il seguente comma: "Sino a tale momento continua ad operare il trattamento economico e normativo in atto".
Vi è un emendamento soppressivo dei Consiglieri Bianchi e Calsolaro: "Sopprimere l'intero articolo".
Chi intende approvare la soppressione dell'art. 4 è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato.
Art. 5 - All'art. 12 è aggiunto il seguente comma: "Al Presidente, al Vice Presidente ed ai Sindaci spetta un'indennità di carica, fissata nella misura di: lire 200.000 mensili lorde per il Presidente; lire 120.000 mensili lorde per il Vice Presidente; lire 1.440.000 annue lorde per il Presidente del Collegio dei Sindaci; lire 960.000 annue lorde per i Sindaci.
Ai Consiglieri di amministrazione è corrisposto un gettone di presenza di lire 15.000 per seduta.
Ai Consiglieri di amministrazione che, per partecipare alle sedute debbono recarsi in Comune diverso da quello di residenza, sono corrisposti il rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute, oppure l'indennità per il proprio mezzo di trasporto con le modalità e nella misura chilometrica previste dall'art. 15 della legge 18 dicembre 1973, n.
836, e l'indennità di trasferta nella misura prevista per i dipendenti della Stato con qualifica di dirigente superiore e con le modalità di cui agli articoli 1 e 3 della medesima legge".
Vi è un emendamento sostitutivo dell'intero articolo a firma Bianchi e Calsolaro: "A tutti i componenti del Consiglio di amministrazione è corrisposto un gettone di presenza di lire 15.000 lorde per seduta.
Ai componenti il Consiglio di amministrazione che, per partecipare alle sedute, debbono recarsi in Comune diverso da quello di residenza, sono corrisposti il rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute oppure l'indennità per il proprio mezzo di trasporto con le modalità e nella misura chilometrica previste dall'art. 15 della legge 18 dicembre 1973 n. 836 e l'indennità di trasferta nella misura prevista per i dipendenti dello Stato con qualifica di dirigente superiore e con le modalità di cui agli articoli 1 e 3 della medesima legge.
Inoltre, spetta un'indennità di carica: 1.200.000 annue lorde al Presidente del Consiglio di amministrazione: L. 600.000 annue lorde al Vicepresidente; al Presidente del Collegio dei Sindaci spetta un'indennità di lire un milione annue lorde; ai Sindaci lire 600.000 annue lorde".
La parola al Consigliere Berti.



BERTI Antonio

Rispetto alle osservazioni fatte precedentemente questo emendamento accoglie in parte le nostre richieste, riducendo di circa il 50% le indennità previste, tuttavia rimangono ancora da fare delle considerazioni negative, in particolare per quanto riguarda il Presidente in rapporto alle funzioni specifiche che deve svolgere; noi riteniamo del tutto ingiustificata uni indennità di presenza al Vicepresidente che non ha, in questo Consiglio di amministrazione, alcuna funzione e pensiamo che siano soldi regalati.
Il nostro voto, quindi, è naturalmente contrario.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento per alzata di mano.
L'emendamento è approvato.
Pongo in votazione l'art. 5 per appello nominale, così emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 27 hanno risposto sì: n. 15 Consiglieri hanno risposto no: n. 8 Consiglieri si sono astenuti: n. 4 Consiglieri L'art. 5 è approvato.
Art. 6 - Il capoverso b) del secondo comma dell'art. 16 è sostituito dal seguente capoverso: "seguire lo svolgimento degli studi affidati all' Ires, predisponendo al termine di ogni esercizio una relazione sull'attività scientifica svolta dall' Istituto".
Al secondo comma dell'art. 16 è aggiunto il seguente capoverso c) "esprimere proposte e pareri sull'attività di ricerca da affidare ad altri organismi, pubblici e privati".
Poiché nessuno chiede la parola si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 25 hanno risposto sì: n. 15 Consiglieri si sono astenuti: n. 10 Consiglieri L'articolo 6 è approvato.
Art. 7 - Al quarto comma dell'art. 18 dopo le parole "Consiglio regionale" è aggiunto il seguente periodo: "Fino all'insediamento del nuovo Comitato sono prorogati i poteri del Comitato scaduto".
All'art. 18 è aggiunto, il seguente comma: "Ai membri del Comitato è attribuito un gettone di presenza ed al Segretario, di cui all'art. 19 della presente legge, un'indennità per lo svolgimento delle funzioni assegnategli. L'ammontare dell'indennità al Segretario e del gettone di presenza ai membri del Comitato è determinato per legge regionale limitatamente ai non appartenenti al personale regionale".
Se nessuno chiede la parola si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale )



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 25 hanno risposto sì: n. 15 Consiglieri si sono astenuti: n. 10 Consiglieri L'art. 7 è approvato.
Art. 8 - Alla L.R. 2.9.1974 n. 29, è aggiunto il seguente articolo 23 "L'Istituto Ricerche Economico-sociali del Piemonte - Ires, costituito in Ente regionale con L.R. 2.9.1974 n. 29, subentra, in forza dell'art. 1 della predetta legge, in ogni rapporto all'Istituto di eguale denominazione di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 3.2.1972, n. 37 rispetto al quale rappresenta continuazione a tutti gli effetti.
Appartengono quindi all'Ires le attrezzature, i libri, i mobili, il materiale di ricerca, i documenti amministrativi, debiti, crediti rimanenze di cassa esistenti alla data di entrata in vigore della L.
2.9.1974, n. 29".
Si passi alla votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 26 hanno risposto sì: n. 17 Consiglieri Si sono astenuti: n. 9 Consiglieri L'art. 8 è approvato.
Se non vi sono dichiarazioni di voto passiamo alla votazione dell'intero disegno di legge.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 26 hanno risposto sì: n. 17 Consiglieri si sono astenuti: n. 9 Consiglieri Il disegno di legge è approvato.
Mi è stato chiesto di inserire all'ordine del giorno il disegno di legge n. 218 "Compensi ai componenti di Commissioni, Consigli, Comitati e Collegi operanti presso l'Amministrazione regionale" che consegue a due punti all'ordine del giorno ed esattamente: Disegno di legge n. 253 "Disciplina della costituzione delle Commissioni giudicatrici di concorsi sanitari" e Disegno di legge n. 276 "Determinazione indennità di missione membri Consigli di amministrazione e dipendenti Enti ospedalieri".
Se nessuno ha niente in contrario, aggiungiamo quindi all'ordine del giorno il punto 22 bis).


Argomento: Tutela dagli inquinamenti idrici - Uso delle acque (regimazione, usi plurimi)

Proposta di legge n. 279: "Modificazione del quarto comma dell'art. 10 della legge regionale: Provvidenze speciali per il risanamento delle acque a favore dei Consorzi e degli altri Enti locali previsti dal relativo piano regionaleapprovata dal Consiglio regionale il 27 marzo 1975"


PRESIDENTE

Mi è poi stato chiesto di inserire ancora all'ordine del giorno la proposta di legge n. 279 "Modificazione del quarto comma dell'art. 10 della legge regionale 'Provvidenze speciali per il risanamento delle acque a favore dei Consorzi e degli altri Enti locali previsti dal relativo piano regionale' approvata dal Consiglio regionale il 27 marzo 1975".
Vi era stato un errore materiale nel testo della legge, si era cioè trascritto "ad un tasso non inferiore al 15%", mentre si doveva dire "ad un tasso non superiore al 15%".
Se non vi sono opposizioni può essere inserito all'ordine del giorno.



CALSOLARO Corrado, relatore

Si tratta di un errore materiale: io avevo scritto a mano "non superiore" ed hanno capito "non inferiore".



PRESIDENTE

Leggo allora l'articolo unico della proposta di legge n. 279 "Modificazione del quarto comma dell'art. 10 della legge regionale 'Provvidenze speciali per il risanamento delle acque a favore dei Consorzi e degli altri Enti locali previsti dal relativo piano regionale' approvata dal Consiglio regionale il 27 marzo 1975".
Articolo unico - "Il comma quarto dell'art. 10 della legge regionale 'Provvidenze speciali per il risanamento delle acque a favore dei Consorzi e degli altri Enti locali previsti dal relativo piano regionale, approvata dal Consiglio regionale in data 27 marzo 1975, n. 191, è modificato come segue: 'Agli oneri di cui al primo comma, ricadenti negli anni dal 1975 al 1977 compresi, si farà fronte con l'accensione di mutui, dell'ammontare annuo ivi indicato, ad un tasso non superiore al 15% e per una durata non superiore a trent'anni, da estinguere in semestralità costanti posticipate.
La Giunta regionale è autorizzata ad assumere con proprie deliberazioni, i mutui predetti'".
Se nessuno chiede di parlare lo pongo in votazione per appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

La votazione ha avuto il seguente esito: presenti e votanti: n. 28 hanno risposto sì: n. 21 Consiglieri si sono astenuti: n. 7 Consiglieri L'articolo unico è approvato. Siamo giunti al termine della seduta.
Comunico che domani 24 aprile, alle ore 9, è convocata la I Commissione per il parere obbligatorio su alcune leggi all'ordine del giorno. Alle 12 la seduta viene interrotta per procedere con la seduta straordinaria per la commemorazione del trentennale della lotta di liberazione.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18,30)



< torna indietro