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Dettaglio seduta n.248 del 26/07/74 - Legislatura n. I - Sedute dal 6 giugno 1970 al 15 giugno 1975

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VIGLIONE


Argomento:

Ordine del giorno della seduta


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
L'ordine del giorno reca: Approvazione verbali precedenti sedute. Comunicazioni del Presidente.
Esame deliberazione della Giunta Regionale relativa alla "Imposta locale sui redditi" .
Esame disegno di legge n. 171 relativo a "Delimitazione della zona montana omogenea n. 4, Alta Valle Orba e Valle Erro; inserimento dei Comuni di Morbello e Pareto". Relatore Dotti.
Esame disegno di legge sull'assistenza scolastica. Relatrice Soldano.
Esame proposta di legge n. 145 relativa a "Provvidenze straordinarie ed urgenti per il risanamento delle cantine sociali". Relatore Menozzi.
Esame proposta di legge n. 83 relativa a "Interventi a sostegno delle strutture della corporazione agricola e per l'associazionismo". Decisione circa disegno di legge regionale n. 181: "Disposizioni per l'elaborazione dei piani pluriennali di sviluppo economico - sociale delle Comunità montane".
Comunico che nella seduta di stamani si possono esaurire la deliberazione dell'ILOR, la zona montana omogenea Alta Valle Orba e Valle Erro.
Nel pomeriggio alle ore 15 si inizierà l'assistenza scolastica. Prego la puntualità perché il Presidente della Giunta ha un impegno per la Emanuel.
Il resto dell'ordine del giorno sarà portato nella seduta del primo agosto.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Garabello, ne ha facoltà.



GARABELLO Enzo

Solo per dare notizia, signor Presidente, che la I Commissione ha trovato una risposta all'ultimo punto all'ordine del giorno, quello relativo agli orientamenti per le Comunità montane.
Trattandosi di una comunicazione che non ritengo dia origine ad un vasto dibattito, ella può tenerne conto per l'eventuale sistemazione nell'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Ne parleremo il primo agosto senz'altro.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Armella, Beltrami, Benzi, Conti Curci, Debenedetti, Fassino, Gerini, Giovana, Paganelli, Rossotto Simonelli, Zanone.


Argomento:

b) Progetti di legge - Presentazione e assegnazione a Commissioni


PRESIDENTE

Proposta di legge n. 186 relativa a "Misure per il piano ospedaliero della Regione Piemonte per il quinquennio '73/77" assegnata alla IV Commissione in data odierna.
Proposta di legge n. 187 relativa a "Istituzione di parchi e riserve naturali. Norme urbanistiche per la tutela delle zone interessate" assegnata alla II e V Commissione per l'esame congiunto, in data odierna.
Proposta di legge n. 188 relativa a "Norme e provvedimenti per istituzione e funzionamento di musei, biblioteche di Enti locali" assegnata alla III Commissione in data odierna.
Queste tre proposte di legge sono state presentate dai Consiglieri del Gruppo liberale in data 25 luglio 1974.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Approvazione verbali precedenti sedute.
Il processo verbale dell'adunanza pomeridiana del 18 luglio '74 è stato distribuito ai Consiglieri prima dell'inizio della seduta odierna e se non vi sono osservazioni lo si ritiene approvato.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Esame deliberazione della Giunta Regionale relativa all'Imposta locale sui redditi. Determinazione dell'aliquota da applicare sui redditi dell'anno 1975


PRESIDENTE

Passiamo al punto terzo dell'ordine del giorno: "Esame deliberazione Giunta Regionale relativa a "Imposta locale sui redditi. Determinazione dell'aliquota da applicare sui redditi dell'anno 1975". Relatore il Consigliere Garabello.



GARABELLO Enzo, relatore

Signor Presidente, signori Consiglieri, il D.P.R. n. 599 del 29.9.1973 ha istituito, a decorrere dal 1° gennaio 1974, l'imposta locale sui redditi il cui gettito è attribuito direttamente ai Comuni, alle Province, alle Regioni, alle Camere di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato e alle Aziende Autonome di Cura, Soggiorno, Turismo nella cui circoscrizione il reddito è prodotto.
Entro il 31 luglio i rispettivi Consigli di questi enti devono deliberare l'aliquota d'imposta per l'anno successivo.
La Regione Piemonte ha determinato, con deliberazione n. 64 del 22.12.1973, l'aliquota dell'imposta locale sui redditi per l'anno 1974 nella misura del 2 per cento.
La legge stabilisce che quando l'aliquota viene determinata per un anno, qualora l'ente non provveda a deliberare per l'anno successivo viene confermata l'aliquota precedente.
La Giunta Regionale ha ritenuto di non dover lasciare passare l'argomento sotto silenzio, applicando di fatto e di diritto l'aliquota dell'anno precedente per il 1975, ma ha ritenuto di deliberare in proposito; una deliberazione che abbia un valore definitivo verrà quando si potrà conoscere il gettito del tributo riferito al precedente periodo dell'imposta. Oggi non si è in condizioni di conoscere questo gettito, per si ritiene che un'eventuale riduzione (non ci può essere aumento) certamente porterebbe ad una contrazione delle entrate regionali non compatibile con l'aumento degli oneri per lo svolgimento delle funzioni trasferite, derivante nel bilancio del 1974 nonché dai provvedimenti legislativi approvati.
La Giunta pertanto ritiene di deliberare (ma occorre la conferma del Consiglio Regionale) l'aliquota dell'imposta locale sui redditi, per il 1975, nella misura del 2 per cento come per l'anno precedente.
La Commissione ha esaminato la deliberazione e ha preso due distinte posizioni: una unanime sull'opportunità di avere preso una deliberazione ancorché la stessa non modifichi l'aliquota; si ritiene cioè che l'amministrazione debba sempre svolgere con attenta diligenza le proprie funzioni, anche quando, come in questo caso, non vi è modifica di deliberazioni precedenti.
La seconda posizione, che è a maggioranza, è sulla misura. Credo che vi sarà, da parte di chi non ha aderito alla approvazione, un chiarimento in merito.
Il discorso che l'opposizione di sinistra ha fatto nell'interno della Commissione ha dei lati che non possono non essere apprezzati dall'intera Commissione e, ritengo, dall'intero Consiglio Regionale: per poter determinare un'aliquota bisognerebbe sapere esattamente che cosa significa in termini pratici di incasso l'imposta di cui si parla. D'altronde la Giunta ha dato atto dell'impossibilità, alla data odierna, di conoscere il gettito del periodo precedente ed in tal senso la maggioranza ha ritenuto di dare fiducia alla decisione della Giunta, aggiungendo la considerazione che avendo la Giunta deliberato anche quando non strettamente necessario ha dato dimostrazione di non voler rifuggire dal confronto con il Consiglio Regionale.
In tal senso pertanto la Commissione ritiene di raccomandare l'approvazione della delibera al Consiglio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Raschio, ne ha facoltà.



RASCHIO Luciano

Signor Presidente, signori Consiglieri, innanzi tutto ritengo mio dovere dare atto al prof. Garabello di essere stato, come sempre, molto coerente e preciso nelle sue dichiarazioni come Presidente della I Commissione.
Il motivo del nostro voto negativo nei confronti di questa deliberazione deve essere ricercato a monte del provvedimento stesso, e non nel provvedimento in sé che correttamente la Giunta ripropone: poteva anche non farlo, è bene invece che lo abbia fatto.
Lo scorso anno in I Commissione e poi in aula, allorquando il 22 dicembre in sede di Consiglio giunse questa deliberazione, noi facemmo semplicemente presente innanzi tutto che era facoltà di non deliberare alcunché, né l'uno né il due per cento, ma si poteva essere reintegrati dallo Stato della somma che per l'anno precedente noi, con altro titolo, ma con questa impostazione venimmo ad introitare. Noi dicemmo allora che sarebbe stato opportuno attendere l'ammissione dei ruoli e vedere l'incidenza che la tangente ILOR veniva a proiettare nei confronti innanzi tutto di due categorie che non stanno a cuore all'opposizione di sinistra ma debbono stare a cuore ai partiti, componenti l'arco costituzionale. Mi riferisco agli artigiani e commercianti. Mi si potrà obiettare che per alcune categorie fino ad un massimale di 15 milioni, vi è un abbattimento del 50 per cento per quanto concerne l'ILOR. pur tuttavia noi non sappiamo e non lo sa purtroppo la Giunta (non per inerzia, perché i dati da Roma non sono venuti) quanti artigiani e commercianti al di sopra di poco di questa cifra vengono a pagare l'ILOR in modo consistente senza usufruire dell'abbattimento. E' vero che rientrano sotto il prelevamento ILOR anche i professionisti e che quindi il discorso può essere nei dati non sufficientemente chiaro, ma anche per questa ragione tutto ci spinge a dire che sarebbe stato più conveniente non determinare l'aliquota regionale ILOR.
Infatti, lo scorso anno, non determinando, venivamo comunque ad incassare quattro miliardi e 200 milioni, determinando l'uno per cento (come ben vi ricordate) grosso modo avremmo incassato la stessa cifra finanziaria che lo Stato ci avrebbe rimborsato, portando invece, come è stato fatto dalla maggioranza, al 2 per cento, attorno ai sei miliardi e mezzo. Questa come sappiamo è però una grossolana ipotesi di entrata, in quanto ancora oggi non siamo in grado di sapere se le entrate saranno di sei miliardi, o sette o dieci. Ciò che ci preoccupa è che in un momento grave economicamente e per gli artigianali ed i piccoli commercianti oltremodo pesante, anche questo prelievo ulteriore finanziario viene ad aggravare la precaria situazione quando tutti sappiamo che uno o due miliardi non sono un elemento decisivo per un bilancio come il nostro che per il momento ancora ha vaste possibilità di manovra finanziaria.
In sintesi questo è il nostro atteggiamento, coerente, corretto anche nei confronti della passata nostra posizione (ce n'è stato dato atto anche in sede di Commissione). Mentre esprimiamo il nostro voto negativo raccomandiamo al Presidente della Giunta, l'opportunità di fare tutte le pressioni nei confronti degli uffici finanziari dello Stato affinché si sappia in modo chiaro, almeno per il 1974, come sono i ruoli, le classificazioni. Nulla ci vieta nel '75 (o noi o il nuovo Consiglio Regionale) di abbassarla.
Questa raccomandazione la faccio con molto senso di responsabilità perché noi mai a cuor leggero, su un problema finanziario, abbiamo preso delle posizioni tanto per fare dell'opposizione preconcetta. Ci siamo sempre misurati nel limite della nostra qualità e capacità con la parte avversa, in questo caso con la maggioranza, per trovare sempre una seria e costruttiva posizione.
Mi auguro che il Presidente della Giunta al termine della votazione voglia dare atto di questo e rispondere all'interrogativo che il Gruppo comunista ufficialmente gli pone.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rossotto.



ROSSOTTO Carlo Felice

Signor Presidente, io chiedo scusa al Presidente della I Commissione per non aver potuto partecipare ai lavori ed i motivi sono da ascriversi alla richiesta di congedo che era stata a suo tempo presentata.
Devo dire, con estrema chiarezza, che le argomentazioni evidenziate dal collega Raschio trovano il mio Gruppo perfettamente d'accordo per la serietà del problema e per la serietà che va riconosciuta alla Giunta nell'assumere un atteggiamento abbastanza pesante nei confronti di categorie che nello stesso tempo vogliamo aiutare. Però il giudizio negativo nei confronti del tipo di aliquota che viene imposta mi pare doveroso, anche in considerazione di quella che è stata non una polemica ma una presa d'atto sollecitata da parte del mio Gruppo nelle forti disponibilità finanziarie (anche se queste sono impegnate) e della difficoltà che conosciamo tutti di poterle successivamente erogare e rimettere in circolo, a favore di artigiani e di commercianti. Si impone quindi da parte nostra una seria valutazione di quelle che saranno e sono le conseguenze sulla nostra economia per il carico di oneri che si sta verificando anche nei confronti di categorie che maggiormente hanno risentito dei provvedimenti governativi assunti da un anno a questa parte e che imporrebbero forse da parte nostra un minor peso nei loro confronti.
Come ha sottolineato il collega Raschio, di fronte alla non immediata necessità di spesa che come Ente Regione abbiamo, dobbiamo trarre anche un motivo di valutazione dai 900 milioni al mese di interessi che arrivano nelle casse regionali; forse era opportuno che questo provvedimento anche se corretto dal punto di vista della formalità e della serietà, al momento della sua adozione fosse maggiormente sottoposto a valutazione di opportunità fermandoci a dei parametri inferiori a quelli che la Giunta invece ha ritenuto di applicare.
Con queste motivazioni che assorbono integralmente quelle che puntualmente ha portato il collega Raschio e che io non sono riuscito a portare stamattina in Commissione (per i motivi che ho detto prima) annuncio che il Gruppo liberale darà voto contrario.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta Regionale

Praticamente è un provvedimento che non è né popolare né demagogico, è un provvedimento che abbiamo ritenuto di formalizzare proprio per restare nei termini di una correttezza di ordine amministrativo. D'altra parte, se si vuole avere presente quella che sarà la situazione del 1975, il non dotarci di una somma - che rappresenta pure qualcosa nell'economia del nostro bilancio - non poteva certamente consentire di ridurre, così come d'altra parte non abbiamo ritenuto il caso di aumentare.
Provvedimento, dicevo, né popolare, né demagogico, ma necessario. Ci assumiamo tutti gli rischi, tutta la responsabilità di una certa impopolarità, di commenti che possono accompagnare quelli che sono stati fatti qui, sia pure con molto garbo, da parte dei Consiglieri Raschio e Rossotto, ai quali desidero tuttavia dare assicurazione che le richieste avanzate perché si possa ottenere da parte del governo tempestive notizie al fine di non camminare, come abbiamo dovuto anche quest'anno, un poco a tastoni, saranno tempestivamente seguite da parte della Giunta e del suo Presidente.



RASCHIO Luciano

Aumentare non era possibile perché oltre a questo plafon non c'é nulla da fare; è l'unica correzione che mi permetto di fare al suo intervento.



PRESIDENTE

Leggo la deliberazione della Giunta proposta al Consiglio: "Il Consiglio Regionale Visto l'articolo 1, secondo comma, della legge 16 maggio 1970, n. 281 Visti gli articoli 9,10 e 14 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 599 Vista la deliberazione n. 64 assunta nell'adunanza n. 187, del 22 dicembre 1973, con la quale l'aliquota dell'imposta locale sui redditi da applicare in favore della Regione Piemonte sui redditi nell'anno 1974 era stata determinata nella misura del due per cento Vista la proposta della Giunta Regionale in data 16.7.1974, per l'applicazione sui redditi del 1975 della stessa aliquota del 2 per cento determinata per l'anno 1974 Richiamate le valutazioni che nella deliberazione consiliare di cui sopra erano state formulate in merito all'applicazione dell'aliquota del 2 per cento anche per l'anno 1975, per evitare una contrazione delle entrate regionali che non risulterebbe compatibile con l'aumento degli oneri per lo svolgimento delle funzioni trasferite, quali risultano dal bilancio di previsione dell'anno in corso e dai provvedimenti legislativi approvati Ritenuto altresì che per far fronte a tale aumento la Regione non potrà contare per l'anno 1975, sull'applicazione di nuovi tributi o sull'elevazione dell'aliquota stabilita per i tributi ora applicati Ritenuto che la proposta della Giunta Regionale sia da accogliere delibera l'aliquota dell'imposta locale sui redditi, di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, n. 599, da applicare, in favore della Regione Piemonte, sui redditi dell'anno 1975, è determinata nella misura del 2 per cento".
Chi approva è pregato di alzare la mano: la deliberazione è approvata.


Argomento: Comunita' montane: Statuti

Esame disegno di legge n. 171 relativo alla delimitazione della zona montana omogenea n. 4 Alta Valle Orba e Valle Erro. Inserimento dei Comuni di Morbello e Pareto


PRESIDENTE

Esame disegno di legge n. 171 relativo a "Delimitazione della zona montana omogenea n. 4 Alta Valle Orba e Valle Erro. Inserimento dei Comuni di Morbello e Pareto".
Relatore il Consigliere Dotti, che ha la parola.



DOTTI Augusto, relatore

Signor Presidente, la Commissione censuaria centrale con delibera del 27 marzo ha incluso i Comuni di Morbello e Pareto nell'elenco dei territori montani. Questi due Comuni fanno parte geograficamente della zona omogenea della Comunità montana Alta Valle Orba e della Valle Erro, quindi il Consiglio Regionale non ha che da prenderne atto e includerli in questa Comunità montana che viene così costituita dai Comuni di Cassinelle Malvicino, Molare, Morbello, Pareto e Ponzone.
La legge ha un unico articolo votato all'unanimità dalla Commissione.



PRESIDENTE

Articolo unico.
I Comuni di Morbello e Pareto, inclusi dalla Commissione censuaria centrale con deliberazione numero 3539 del 27 marzo 1974, nell'elenco dei territori montani ai sensi della legge 30 luglio 1957 n. 657, sono inseriti, d'intesa con i Comuni stessi, nella zona montana omogenea n. 4 Alta Valle Orba e Valle Erro, che pertanto risulta composta dai seguenti Comuni: Cassinello, Malvicino, Molare, Morbello, Pareto, Ponzone.
Non vi sono emendamenti, nessuno chiede di parlare, si passi alla votazione per appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico il risultato della votazione: presenti e votanti 29.
Hanno risposto SI 29 Consiglieri.
Il disegno di legge è approvato.


Argomento:

Interrogazioni e Interpellanze (annuncio)


PRESIDENTE

Darei lettura delle interrogazioni ed interpellanze intervenute.
Interpellanza urgente del Consigliere Beltrami sull'Ospedale di Omegna.
Interrogazione del Consigliere Nesi sulla Elli &Zerboni.
La seduta è tolta, riprende puntuale alle ore 15.



(La seduta ha termine alle ore 12,15)



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