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Dettaglio seduta n.23 del 19/01/71 - Legislatura n. I - Sedute dal 6 giugno 1970 al 15 giugno 1975

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VITTORELLI



PRESIDENTE

La seduta è aperta.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Dò la parola ad uno dei Segretari Consiglieri, affinché sottoponga all'esame del Consiglio, per l'approvazione, i verbali delle precedenti sedute.



MENOZZI Stanislao, Segretario

Dà lettura del processo verbale delle adunanze n. 20 del 14 dicembre 1970 ore 16, n. 21 del 15 dicembre 1970 ore 10, n. 22 del 15 dicembre 1970 ore 16.



PRESIDENTE

Se non vi sono osservazioni, i verbali ora letti si intendono approvati.


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute

Argomento:

Congedi


PRESIDENTE

Prima di passare al punto 2 dell'ordine del giorno desidero scusare l'assenza del Presidente della Giunta, trattenuto oggi a Roma da una importante adunanza della Direzione della Democrazia Cristiana.
E' prassi seguita dal nostro Consiglio di non tener seduta quando vi sono importanti riunioni politiche, di carattere nazionale o di carattere regionale, che coinvolgano i partiti in esso rappresentati. Purtroppo in questo caso non è stato possibile posticipare, o anche anticipare, la seduta, perché siamo tenuti a questa convocazione dallo Statuto, e comunque, non essendo esso ancora in vigore, dal. Regolamento.
L'art. 18 del Regolamento provvisorio, intitolato "Sessione ordinaria" prevede al comma primo che "Il Consiglio Regionale si riunisce in via ordinaria, su convocazione del suo Presidente, nelle date fissate dallo Statuto regionale"; e lo Statuto stabilisce, all'art. 25, sotto il titolo "Sessione ordinaria del Consiglio", che "Il Consiglio si riunisce in sessione ordinaria in ogni quadrimestre il secondo giorno non festivo della terza settimana dei mesi di gennaio, di aprile e di settembre". Questo giorno era il 19 gennaio.
Sebbene lo Statuto non abbia ancora valore di legge, tuttavia il rinvio che ad esso è fatto dal Regolamento provvisorio incorpora questa norma nel Regolamento provvisorio e ne fa una norma coattiva fin da questo momento.
Per questa ragione non si poteva non tener seduta il giorno 19 gennaio. Su ciò ha convenuto anche il Presidente della Giunta, che mi ha pregato pertanto di scusare la sua assenza in questa seduta.


Argomento:

Congedi

Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio Regionale


PRESIDENTE

Prima, tuttavia, di passare all'esame del secondo punto all'ordine del giorno, di cui i signori Consiglieri sono al corrente, vorrei dare comunicazione di un importante decreto del Presidente della Giunta che istituisce il Comitato di controllo sulle Province. Eccone il testo: "IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE PIEMONTE Visto l'art. 130 della Costituzione, che affida ad un Organo della Regione il controllo sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri Enti locali, da esercitarsi nei modi e nei casi stabiliti con legge della Repubblica Visti gli articoli 55 e seguenti della L. 10 febbraio 1953 n. 62, che dettano norme per la costituzione degli organi di controllo sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri Enti locali Visto l'art. 69 dello Statuto regionale, già trasmesso al Parlamento per l'approvazione con Legge della Repubblica Vista la deliberazione del Consiglio Regionale n. 15 in data 15 dicembre 1970, con la quale sono stati eletti i tre componenti effettivi e i due supplenti, esperti nelle discipline amministrative, iscritti nelle liste elettorali di un Comune della Regione, che devono far parte del Comitato Visto il foglio n. 225 in data 7 gennaio 1971, con il quale, su richiesta del Presidente della Giunta regionale, il Commissario del Governo per la Regione Piemonte ha nominato i componenti di sua competenza Visto il foglio n. 33/S in data 9 gennaio 1971 con cui il Presidente della Corte di Appello di Torino, dietro analoga richiesta, ha designato i componenti di sua competenza Considerata l'opportunità e l'urgenza di costituire il Comitato di controllo sugli atti della Provincia di cui all'art. 55 della citata L. n.
62, con le modalità ivi indicate Riservate le determinazioni di propria competenza in merito alla designazione del funzionario della Regione che fungerà da Segretario del Comitato Visto l'art. 55 della L. 10 febbraio 1953 n. 62 decreta di nominare come segue il Comitato per il controllo sugli atti delle sei Province piemontesi: 1) CIRIO avv. Giuseppe 2) COLONNA avv. Arturo 3) VECCHIONE avv. Mario componenti effettivi eletti dal Consiglio Regionale 4) TROTTA dott. Ugo componente effettivo nominato dal Commissario del Governo per la Regione Piemonte 5) ROSSI dott. Attilio componente effettivo designato dal Presidente della Corte di Appello di Torino 1) BACHI avv. Emilio 2) LAZZARI avv. Giuseppe componenti supplenti eletti dal Consiglio Regionale 3) PASTORELLA dott. Bruno componente supplente nominato dal Commissario del Governo per la Regione Piemonte 4) BERSANO BEGEY dott. Ernesto componente supplente designato dal Presidente della Corte d'Appello di Torino.
Il Presidente del Comitato sarà eletto dal medesimo Consesso tra i componenti effettivi designati dal Consiglio Regionale.
Il Comitato durerà in carica quanto il Consiglio Regionale.
Torino, 18 gennaio 1971 Il Presidente Dr. E. TALLERI DI SALA"


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni - Presidente della Giunta Regionale

Comunicazione del Presidente del Consiglio Regionale: dimissioni del Presidente della Giunta e della Giunta Regionale


PRESIDENTE

Passando ora all'esame del punto due all'ordine del giorno, dò lettura di una lettera in data 8 gennaio 1971 indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale dal Presidente della Giunta Regionale: "Illustre Presidente avendo la Giunta Regionale in data odierna rassegnato le proprie dimissioni, La prego di voler inserire nell'ordine del giorno della prossima convocazione del Consiglio Regionale, per la necessaria presa d'atto, il seguente oggetto: Dimissioni del Presidente e della Giunta Regionale.
La ringrazio e Le invio i miei migliori saluti." Credo che a nome della Giunta desideri fare alcune dichiarazioni il Vice-presidente della Giunta, Consigliere Benzi.



BENZI Germano

Signor Presidente! Signori. Consiglieri! Per incarico del Presidente della Giunta, oggi assente per sopraggiunti indifferibili impegni, confermo ufficialmente al Consiglio Regionale la determinazione del Presidente e della Giunta di rassegnare le proprie dimissioni. Di esse, com'è noto, è stata data doverosa comunicazione al Presidente del Consiglio, richiedendo il loro inserimento all'ordine del giorno dei lavori della presente seduta al fine della necessaria presa d'atto.
Confermando oggi le proprie dimissioni, il Presidente e la Giunta intendono in primo luogo mantenere l'impegno assunto in Consiglio dai capi Gruppo della maggioranza di centro-sinistra relativamente al carattere provvisorio della Giunta ed alla sua durata limitata al periodo costituente della Regione; in secondo luogo, vogliono porre in grado il Consiglio di provvedere senza inutili attese all'adeguamento della composizione numerica della Giunta alle nuove determinazioni stabilite dallo Statuto.
Nel sottolineare le ragioni tecniche e di correttezza politica che stanno alla base delle proprie dimissioni, la Giunta formula l'auspicio che la vacanza già aperta possa essere superata nel più breve tempo possibile e in modo da garantire la costituzione di un Esecutivo regionale in grado di affrontare e risolvere, senza vincoli di durata e di competenza necessariamente limitativi dell'attività della Giunta dimissionaria, i complessi e vasti problemi della Regione attraverso l'elaborazione e l'attuazione, con l'apporto e nel confronto costruttivo delle diverse formazioni politiche presenti nel Consiglio, di quei programmi e di quelle strutture di progresso e di rinnovamento della Regione Piemonte che costituiscono la nostra più sentita ed intima ambizione.



PRESIDENTE

Ringrazio il Vice-presidente della Giunta. Comunico che è stato convenuto nella conferenza dei Capigruppo indetta nel momento in cui avvenne la vacanza della Giunta: di non far seguire a queste comunicazioni alcun dibattito e di intendere, in assenza di osservazioni, che con queste comunicazioni il Consiglio prendesse atto delle avvenute dimissioni della Giunta, con tutte le conseguenze di legge che ne derivano per quanto riguarda la riduzione dei poteri ad ordinaria amministrazione della Giunta stessa e per quello che riguarda i termini che scattano per la elezione della nuova Giunta. Non vi sono osservazioni? Si può quindi intendere che il Consiglio abbia preso atto delle avvenute dimissioni della Giunta.
Ricordo che a termini del comma quinto dell'art. 35 dello Statuto qualora il Presidente della Giunta e la Giunta abbiano rassegnato le dimissioni, il Consiglio non può deliberare su alcun oggetto prima della elezione del nuovo Presidente e della nuova Giunta. Per quanto lo Statuto non abbia ancora forza di legge, esso, essendo stato deliberato dal Consiglio, ha per lo meno forza di legge interna analoga a quella del Regolamento.
Ci troveremo in difficoltà, nel momento della elezione della nuova Giunta, per quello che riguarda le norme della Legge del 1953 (quelle contenute nel Titolo III e nel Titolo IV di tale Legge), che decadranno soltanto con l'entrata in vigore dello Statuto: con lo Statuto noi abbiamo inteso stabilire una procedura democratica per la formazione della Giunta procedura che prevede la presentazione di un documento politico, il dibattito sul medesimo, e la aggiunta a questo documento di una lista di candidati. La questione è stata discussa dai capi Gruppo, presente il rappresentante della Giunta. Non vi è conflitto fra lo Statuto e la Legge del '53, salvo che su un punto: la Legge del 1953 non prevede la procedura del dibattito politico preventivo e della presentazione della lista dei candidati alla presidenza della Giunta e alla Giunta medesima, quindi nulla vieta di osservare questa parte dello Statuto; lo Statuto, d'altra parte prevede la presentazione di una lista, previsione non fatta nella legge del 1953, Per questa ragione, quando si è eletta la Giunta testè dimissionaria ricordo che il capo Gruppo del maggiore partito di maggioranza indicò alla approvazione di coloro che avessero voluto sostenerla la lista che era stata concordata dalla maggioranza stessa, Fu quindi inaugurata in quella occasione, conformemente ai termini della legge del 1953, una procedura che non è dissonante rispetto a quella dello Statuto. Dove, viceversa, si entra in conflitto tra lo Statuto e la Legge del '53 è sulla pubblicità o la segretezza della votazione.
Non aprirò una discussione adesso su questo problema: volevo soltanto renderne edotto il Consiglio affinché i singoli Consiglieri possano meditare su quelle che sono state le conclusioni dei capi Gruppo, i quali hanno convenuto di applicare per tutta la parte in cui è applicabile la procedura prevista dallo Statuto e dove viceversa esso è in conflitto con una legge vigente dello Stato (che non è nemmeno stata abrogata dalla legge che abroga una parte delle norme della legge del 1953 e che dichiara la decadenza di alcune altre, quelle del Titolo III e del Titolo IV, dal momento dell'entrata in vigore dello Statuto) di seguire la Legge, in altre parole di adottare la procedura della segretezza per la votazione della lista dei candidati.


Argomento:

Ordine del giorno della prossima seduta


PRESIDENTE

Se non vi sono altre osservazioni sulle comunicazioni che ho fatto fin qui, prima di togliere la seduta, non potendosi deliberare su alcun altro argomento, comunico che il Consiglio è convocato in questa stessa sede per il giorno 25 alle ore 16, avendo al proprio ordine del giorno l'argomento: "Elezione del Presidente della Giunta e della Giunta Regionale".
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 16,40)



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