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Dettaglio seduta n.188 del 29/12/73 - Legislatura n. I - Sedute dal 6 giugno 1970 al 15 giugno 1975

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VIGLIONE


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta.
L'ordine del giorno dei lavori è il seguente: Punto primo "Approvazione verbali precedenti sedute".
Punto secondo - "Comunicazioni del Presidente". Punto terzo -"Esame del disegno di legge n. 126 relativo a 'Variazioni di bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973'".
Punto primo dell'o.d.g.: - "Approvazione verbali precedenti sedute".
I processi verbali dell'adunanza n. 185 del 21 dicembre '73 sono stati distribuiti. Qualcuno ha osservazioni da fare in proposito ? Nessuno chiedendo la parola, li dichiaro approvati.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente


PRESIDENTE

Punto secondo dell'o.d.g.: - "Comunicazioni del Presidente" - Hanno chiesto congedo i Consiglieri Conti, Giletta, Giovana, Menozzi Debenedetti, Curci, Armella.


Argomento:

Documenti e assegnazione a Commissioni


PRESIDENTE

Sono stati presentati i seguenti documenti: proposta di legge n. 123: "Istituzione del servizio sociale per lo sport e provvidenze per l'attività motoria", ad iniziativa dei Consiglieri Curci e Carazzoni, del 21 dicembre '73, assegnata alla VII Commissione il 28 dicembre '73 proposta di legge n. 124: "Interventi per l'elettrificazione rurale" ad iniziativa pure dei Consiglieri Curci e Carazzoni, del 21 dicembre '73 assegnata alla VI Commissione il 28 dicembre '73 proposta di legge regionale n . 125: "Agevolazioni per l'impiego di energia elettrica nelle campagne", ad iniziativa sempre dei Consiglieri Curci e Carazzoni, del 21 dicembre '73, assegnata alla VI Commissione in data 29 dicembre '73 disegno di legge regionale n. 126: "Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario '73, presentato dalla Giunta Regionale il 28 dicembre e assegnato alla I Commissione nella stessa data.
Prego i Capigruppo ed i Presidenti e i componenti la Giunta interessati di non allontanarsi al termine della seduta di Consiglio, perché si terrà una riunione nell'apposita saletta per alcuni adempimenti in ordine al lavoro futuro.



BERTI Antonio

Dipenderà dell'ora.



PRESIDENTE

Beninteso, la mia è una proposta di lavoro.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

Decreto del Presidente della Giunta sulla assegnazione delle funzioni di competenza regionale


PRESIDENTE

Il Presidente della Giunta mi ha trasmesso il decreto con il quale assegna le funzioni di competenza regionale. Queste sono articolate e assegnate come segue: Presidente - funzioni proprie come organo della Regione; rapporti con il Governo, il Consiglio Regionale, gli enti locali, le Comunità montane il personale; affari generali, cultura Armella avv. Angelo - Sanità Benzi dott. Germano - Urbanistica e Assetto territoriale Borando geom. Carlo - Istruzione, formazione e assistenza scolastica qualificazione professionale; Musei e biblioteche di enti locali Chiabrando geom. Mauro - Agricoltura e Foreste Conti dotti Domenico - Problemi del lavoro e dell'occupazione Commercio; Fiere e mercati; Polizia urbana e rurale; Circoscrizioni comunali; Debenedetti avv. Mario - Turismo e Industria alberghiera; Parchi naturali; tempo libero; Sport, caccia e pesca Fonio avv. Mario - Tutela dell'ambiente, inquinamenti, sistemazione idrogeologica e forestale, uso delle acque Gandolfi ing. Aldo - Trasporti e Comunicazioni; Paganelli avv. Ettore Finanze; Patrimonio; Demanio; Economato Petrini comm. Luigi - Lavori pubblici; infrastrutture; viabilità porti e navigazione lacuale Simonelli avv. Claudio - Bilancio e Programmazione Vietti dott.ssa Annamaria - Sicurezza sociale, Servizi sociali e problemi dell'immigrazione.
Sulle comunicazioni del Presidente apro la discussione e do la parola a chi eventualmente la chieda. Nessuno intende intervenire?



BERTI Antonio

Non so se possiamo interferire in merito alla suddivisione degli incarichi in Giunta. Sarebbe molto interessante poterlo fare.



PRESIDENTE

Io do la parola a chi la chiede. Il Consigliere Berti, se lo desidera ha facoltà di parlare.



BERTI Antonio

Vorrei mi si spiegasse il motivo dello sdoppiamento di funzioni fra Assessorato al Commercio e Assessorato al Lavoro e all'Istruzione. Risulta infatti assai poco comprensibile che, disponendosi di un Assessore che già ha svolto fino ad oggi questo compito, l'Assessore Borando, di un ex Assessore, Conti, che già ha svolto le mansioni di Assessore all'Istruzione, oggi s'innovi affidando a Borando l'Istruzione. Ciò è dipeso da un giudizio negativo sull'attività di Borando, oppure non si ritiene l'Assessore Conti in grado di svolgere bene il lavoro all'Istruzione, che tra l'altro gli è estremamente congeniale?



PRESIDENTE

Altri chiedono la parola sulle comunicazioni? Il Consigliere Dotti. Ne ha facoltà.



DOTTI Augusto

Vorrei sapere se ci sarà la riunione preannunciata, o meglio se la sua proposta di lavoro è stata accolta dal Consiglio.



PRESIDENTE

Il Consigliere Berti ha precisato che se non si concluderà molto tardi la seduta del Consiglio non ha difficoltà a che si tenga la riunione altrimenti avrebbe motivi d'impedimento. Cercheremo quindi di sveltire la seduta per veder di provvedere anche a questo adempimento.
Poiché più nessuno chiede la parola, darei facoltà di intervenire al Presidente della Giunta, come da sua richiesta, per una comunicazione ed eventualmente anche per rispondere al Consigliere Berti.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta Regionale

Ho avuto occasione, ieri sera, d'incontrare il Ministro delle Regioni che era qui a Torino, e di avere con lui un colloquio, nel corso del quale abbiamo fatto un po' una panoramica di alcuni aspetti di vita regionale. A conclusione gli ho rivolto l'invito a voler fare una visita ufficiale alla nostra Regione, da inserire nel ciclo di quelle che sta facendo in tutte le Regioni d'Italia. L'invito è stato accolto e probabilmente si concreterà tra il 20 e il 30 gennaio: vi sarà ovviamente un incontro con la Giunta seguirà un incontro con i Capigruppo, probabilmente allargato anche da un incontro con i Consiglieri. Il Ministro vorrebbe anche avere un contatto con i rappresentanti della stampa del Piemonte che s'interessano di vita regionale. Informerò tempestivamente il Presidente del Consiglio, i Capigruppo e quanti altri il Ministro Toros abbia intenzione di ricevere in quella occasione. Voglio augurarmi che il Ministro possa essere accolto nella nuova sede della Giunta Regionale; l'Assessore al Patrimonio sta predisponendo una sistemazione definitiva dei vari uffici, dei vari settori, delle varie incombenze.
Informo altresì che, tenendo fede ad un impegno preso a suo tempo dal Presidente Calleri, parteciperò il 7 gennaio, con l'Assessore al Bilancio ad una riunione di rilievo alla Commissione interregionale a Roma convocata dal Ministro Giolitti e alla quale parteciperanno altri Ministri che sono interessati ai problemi di carattere regionale.
Detto questo, che ho ritenuto di dover comunicare al Consiglio, non voglio sfuggire ovviamente, nemmeno per la tangenziale, ad una domanda che è stata fatta dal Consigliere Berti, ed alla quale competerebbe rispondere al Presidente del Consiglio, ove ne fosse in grado, evidentemente, perché è sulle sue comunicazioni che il quesito è stato posto. L'attribuzione degli Assessorati ha fatto parte di tutto quanto è stato oggetto di trattazione e di trattative allorché i vari raggruppamenti politici hanno deciso di formare la Giunta, che ho l'onore e la responsabilità di presiedere. In quella sede i Partiti, i Gruppi, coloro che trattavano nella delegazione hanno vantato anche questa esigenza, sono arrivati a determinate conclusioni, che hanno portato a questo sdoppiamento che io ho sanzionato ieri, nella riunione di Giunta, non avendo trovato nella Giunta opposizione alcuna a farlo.



BERTI Antonio

Quindi la decisione non implica un giudizio negativo sull'attività di Borando.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta Regionale

Non mi metta in condizioni di esprimere dei giudizi che io non sono autorizzato ad esprimere né in senso positivo né in senso negativo, e che non potrei dare anche perché non ho conoscenza della esperienza sin qui fatta. D'altra parte, credo non sia male fare qualche piccola innovazione: le incrostazioni finiscono sempre con il rivelarsi dannose. L'esperienza mi insegna che, per esempio, un avvocato può essere un Ministro alla Sanità migliore di un medico, e che un medico può operare nell'Industria meglio che un industriale. Le collocazioni vanno sempre valutate in modo molto soggettivo e molto personale .



RASCHIO Luciano

Così come un alpino è adatto ad occuparsi di Marina mercantile.



RIVALTA Luigi

D'altronde, il passaggio all'Istruzione può essere considerato una promozione.



PRESIDENTE

Nessun altro chiede la parola su questo argomento? Allora la discussione sulle comunicazioni del Presidente è chiusa.


Argomento: Variazioni di bilancio

Esame del disegno di legge n. 126 sulle variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973


PRESIDENTE

Passiamo al punto terzo dell'o.d.g.: "Esame del disegno di legge n. 126 relativo a 'Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973'".
Comunico che il Presidente della I Commissione, Consigliere Garabello mi ha inviato la seguente lettera: "Illustre Presidente, la informo che la I Commissione permanente riunitasi in data odierna, ha preso in esame il disegno di legge n. 126 concernente 'Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973', esprimendo parere favorevole. La relazione orale sarà svolta dallo scrivente".
La I Commissione ha provveduto pertanto al suo adempimento. Aprirei quindi la discussione, dando anzitutto la parola al Consigliere Garabello per la relazione verbale. Preciso al Consiglio che seguirei questo programma di lavoro: darei la parola al Presidente della Commissione, poi se la chiederanno, agli Assessori competenti in campo finanziario, al Presidente della Giunta, ai Consiglieri che volessero intervenire; dopo le eventuali repliche, si passerebbe alla votazione. Se l'Assemblea non ha da proporre un metodo diverso, do la parola immediatamente al Presidente della I Commissione, Consigliere Garabello.



GARABELLO Enzo, relatore

Signor Presidente, penso che il Consiglio Regionale vorrà scusare la I Commissione se, data la ristrettezza dello spazio di tempo consentitole non ha potuto stendere una relazione scritta, anche perché ha ultimato i suoi lavori solo pochi minuti fa.
Ritengo d'altronde utile, anche per informare i Consiglieri che non hanno avuto modo di partecipare a questi lavori, molto accelerati e intensi, svolgere una relazione, sia pure breve, sull'andamento dei lavori stessi, che hanno portato alla presentazione e alla richiesta di votazione del disegno di legge n. 126 presentato ieri dalla Giunta.
Com'è noto, una delle partite rimaste aperte, in rapporto all'attività del Consiglio Regionale, e quella relativa alla legge, rinviata dall'autorità di Governo, in merito ai libri di testo. Non appena ultimata la seduta di elezione e di insediamento della Giunta, si è esaminato da parte di tutti i più direttamente interessati, la Giunta per prima, poi la Presidenza del Consiglio e le Commissioni I e III, il modo di trovare una soluzione al problema.
Si trattava, sostanzialmente, di consentire che i fondi previsti per far fronte alle spese previste dal progetto di legge sui libri di testo non fossero bloccati, con la chiusura dell'esercizio finanziario, e si fosse quindi costretti ad attendere, per il loro recupero operativo, come prescritto, il conto consuntivo, la cui presentazione è prevedibile avvenga nella seconda parte dell'anno solare.
Il problema è stato esaminato parallelamente dalla III Commissione e dalla Giunta, poi le iniziative si sono fuse.
La Commissione III, Istruzione, intervenendo con estrema tempestività aveva proposto un certo tipo di comportamento, consistente nell'istituzione di un fondo per l'assistenza scolastica, non meglio definito e senza norme di attuazione, per consentire di attingere a questo fondo, non congelato ma a disposizione per il momento in cui la legge stessa o la legge successiva di attuazione avesse potuto trovare accoglimento da parte del Consiglio e dell'autorità tutoria.
E' stato rilevato da parte della Giunta che questo tipo di procedimento aveva almeno due difetti: che la formazione di una legge che determinasse l'istituzione di un fondo non meglio definito nella parte operativa praticamente lasciava molti dubbi sull'approvabilità dello stesso, per motivi giuridici, dall'Autorità di governo e che comunque sarebbe poi stata necessaria una legge più complessa di quella che si può, oggi ipotizzare per ottenere la spendibilità del fondo; in secondo luogo, che era certamente assai arduo riuscire a perfezionare un'iniziativa legislativa avviata il giorno 28 del mese di dicembre, e che deve percorrere l'iter interno alla Regione, cioè Giunta e Consiglio, e poi ottenere il visto da parte del Commissario di Governo in termini tali da consentire la promulgazione entro il 31 dicembre, condizione necessaria per non farla decadere rispetto all'esercizio 1973.
Sono osservazioni, queste della Giunta, che penso comprendiamo tutti perfettamente, perché il dubbio sulla possibilità di giungere alla promulgazione ed alla pubblicazione della legge entro il 1973 era un dubbio certamente legittimo, per non dire addirittura un risultato scontato, in partenza, in senso negativo. Pertanto, il Consiglio Regionale avrebbe compiuto un atto politicamente significativo, però sostanzialmente velleitario, il che in questa materia è meglio non sia, anche da un punto di vista politico e di opinione pubblica.
La Giunta, per parte sua, con una valutazione di natura più strettamente tecnica, e addivenuta alla presentazione di questo progetto che ha visto anche succedersi nella giornata di giovedì numerose riunioni compresa quella dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza tempestivamente convocata dal Presidente del Consiglio, e quindi, questa mattina, quella della Commissione I, ottenendo, nell'ambito di queste riunioni, l'assenso all'iniziativa della Giunta.
La Giunta propone al Consiglio l'utilizzazione, (che, anche contatti a livello tecnico, presi con le alte sfere del Ministero del Tesoro, hanno fatto ritenere corretta) dell'art. 1 della Legge 27 febbraio '55 n. 64 legge cui noi oggi ricorriamo per alcuni provvedimenti in corso particolarmente importanti. In termini più generali tale procedura potrebbe diventare, non appena consacrata da approvazione degli organi di tutela utilizzabile tutti gli anni, al fine di evitare che residui di gestione del bilancio di un esercizio finanziario possano essere recuperati all'uso soltanto dopo l'approvazione del conto consuntivo: con questo sistema praticamente si impingua il nuovo bilancio nel momento stesso in cui esso entra in funzione.
La citata legge si riferisce alla contabilità generale dello Stato, e stabilisce: "A partire dall'esercizio finanziario '51-'52, le disponibilità del bilancio dello Stato destinato in ciascun esercizio alla copertura di oneri derivanti da provvedimenti legislativi non perfezionati al termine dell'esercizio stesso possono essere utilizzate per la copertura degli oneri medesimi nell'esercizio successivo. In tal caso, ferma restando l'attribuzione di dette disponibilità all'esercizio in cui esse sono state acquisite, la competenza della spesa viene posta a carico dell'esercizio in cui il provvedimento è perfezionato".
Ciò che significa, praticamente, che, perfezionando uno strumento di legge che sia già in corso di approvazione, in qualsiasi stadio, i relativi oneri che siano stati previsti nel bilancio dello Stato di un determinato esercizio possono essere congelati a disposizione dello stesso provvedimento di legge non appena perfezionato, da spendersi nell'esercizio successivo ma facendo capo sempre all'esercizio precedente.
Poiché dalla legge finanziaria le Regioni sono tenute a rispettare il quadro giuridico della contabilità generale di Stato, quindi la legge di contabilità - (che naturalmente ha da essere integrata perché questa legge non prevista nell'originario schema della contabilità dello Stato, ha per aggiunto questo particolare, che indubbiamente rende più elastico il funzionamento del bilancio dello Stato nell'attività legislativa) -, noi riteniamo, e pare fondatamente, che anche le Regioni possano avvalersi di tale meccanismo.
A questo punto, non occorreva più un provvedimento di legge di merito sugli argomenti che ci stanno a cuore, ma bastava che si operassero all'interno del bilancio del '73, delle variazioni al bilancio stesso facendo passare somme disponibili, non impegnate, nell'art. 1018, relativo al Fondo comune disponibile per l'attività legislativa, che non rimane congelato. Restano, per la verità, da risolvere alcuni aspetti del passaggio formale della somma da un esercizio all'altro, ma si tratta di aspetti che non toccano la legge, perché di natura strettamente tecnica, ed evidentemente in rapporto con l'autorità di Governo si potranno escogitare gli accorgimenti tecnici necessari.
Questo è il quadro in cui si colloca il provvedimento di legge in esame. La Giunta ed evidentemente la Commissione che, in tempi successivi hanno discusso l'argomento, hanno riscontrato attualmente essere pendenti in stadi diversi di iter approvativo, due significativi provvedimenti di legge, che meritano, per la loro urgenza ed importanza, di avere a disposizione tutto il disponibile, e questo sono il già ricordato provvedimento relativo all'assistenza scolastica ed ai libri di testo (che è in una fase di necessità di risposta della Regione ad osservazioni dello Stato, al che si potrà provvedere nel prossimo anno solare), e quello, da tempo giacente, agli atti del Consiglio Regionale ma non ancora formalmente affrontato, del Regolamento organico e della sistemazione economica del personale, provvedimento dichiarato urgente da tutti e compreso fra i problemi di prossima attuazione nello stesso programma già esposto dal Presidente della Giunta.
Andando a rastrellare nell'ambito del bilancio tutte le somme che si ritengono disponibili, e che nel testo del disegno di legge sono dettagliatamente indicate, si può prevedere di avere a disposizione nel '74 la cifra, identificata dalla Giunta nella proposta di legge, di 4 miliardi e 900 milioni.
Il progetto di legge si compone di quattro articoli.
Il primo identifica le maggiori entrate rispetto a quelle che erano previste nell'originario bilancio 1973, e cioè quattro maggiori entrate per superiori iscrizioni nei ruoli rispetto all'imputazione di bilancio come proventi di imposte; esattamente quello sul reddito dei terreni, che aumenta di 82 milioni e mezzo, quello sul reddito agrario, che aumenta di 65 milioni e mezzo, quello sul reddito dei fabbricati, che aumenta di un miliardo e 100 milioni, e quello per l'imposta speciale alla legge 64, che aumenta di 84 milioni; inoltre, il capitolo 45 del bilancio di entrata vede un aumento di due miliardi e 200 milioni a seguito di maggiori interessi bancari. Per giungere poi alla cifra di 4 miliardi e 900 milioni citata sono segnati nel provvedimento, all'art. 2, e nella relazione sono dettagliati, anche 41 articoli di spesa che non hanno trovato completo impegno, e pertanto i residui possono essere utilmente recuperati a questo scopo.
L'art. 2 specifica tutti i capitoli di spesa, con la relativa imputazioni. Tra essi, che per gran parte non sono di notevole entità spicca il 256, relativo al provvedimento che prevedeva la distribuzione dei buoni libro; e in questa modifica al bilancio del '73 sono naturalmente comprese, sia per la parte di modifica alle entrate, sia per alcune imputazioni di spesa, quelle stesse poste che erano state messe alla base della parte finanziaria del provvedimento relativo ai libri di testo.
L'art. 3 riassuntivamente ricorda che, in conseguenza delle variazioni di cui ai due articoli precedenti, lo stanziamento del cap. 1018 dello stato di previsione della spesa è aumentato di 4 miliardi e 900 milioni.
Seguirà la modifica, la variazione allo stato di previsione cui, non appena approvata la legge, il Presidente della Giunta provvederà con proprio decreto.
L'art. 4 dichiara urgente la legge per i noti motivi sostanziali di urgenza.
La I Commissione ha esaminato il problema ed ha avanzato anche rilievi di natura tecnica che dovranno e potranno successivamente essere meglio precisati. Sul merito della legge, però, tutti i componenti la Commissione si sono dichiarati d'accordo, e pertanto la sottopongono al Consiglio Regionale chiedendone l'approvazione.



PRESIDENTE

Il Presidente della Giunta e l'Assessore competente hanno chiesto di intervenire a conclusione degli interventi dei Consiglieri. Chi di essi desidera parlare? Il Consigliere Berti. Ne ha facoltà.



BERTI Antonio

Leggendo, mi è venuto un dubbio che preferirei mi venisse subito chiarito.
Questa legge noi la facciamo, così come abbiamo discusso nella conferenza dei Capigruppo, per poter disporre di fondi con cui finanziare la legge che, secondo quanto ha detto il Presidente della Giunta - e desidereremmo sentircelo ripetere adesso - dovrebbe entrare al più presto in vigore. Se noi trasferiamo le somme nel fondo per la copertura di oneri correnti, sarà poi possibile utilizzarle in modo diverso da quelli previsti dalla legge? Perché gli oneri correnti si spendono in rapporto a leggi statali.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

O regionali.



BERTI Antonio

Ma in questo caso noi, trasferendo 4 miliardi sulla voce per spese correnti, penso che saremmo obbligati a spenderli nel modo tradizionale quello delle borse di studio da diecimila lire. Oppure mi si può assicurare che con una proposta di legge nuova potremo spenderli diversamente?



PRESIDENTE

Altri Consiglieri intendono intervenire? Darei allora la parola all'Assessore Simonelli.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Credo di poter dare al Consigliere Berti precise assicurazioni. I quattro miliardi e 900 milioni vengono trasferiti sul fondo globale per le spese correnti, cioè un fondo che è a disposizione per finanziare provvedimenti decisi con legge regionale.
La norma del '55 relativa alla Contabilità dello Stato, che in questo caso applichiamo - e applichiamo correttamente, perché vale anche per la Regione -, prevede la possibilità che questi fondi globali siano praticamente fatti slittare, per l'attuazione di provvedimenti legislativi in corso di approvazione e non ancora approvati. L'assistenza scolastica è oggetto di un provvedimento legislativo che è in corso di esame, in questo caso di riesame davanti al Consiglio: quando questo provvedimento normativo sarà definito dall'Assemblea, troverà la sua copertura nel fondo globale nel bilancio '73, che varrà anche nell'esercizio '74.



BERTI Antonio

E sarebbero oneri correnti?



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Sono oneri correnti, la legge del '55 riguarda proprio gli oneri correnti.



BERTI Antonio

Ma il Presidente Calleri aveva sostenuto che in questi casi si trattava di investimenti. Anzi, vi era stata polemica sul fatto che ad un certo punto certe spese correnti' diventano di fatto spese di investimento. Ora con il fondo globale si possono sostenere delle spese correnti? Io sono d'accordo, ma vorrei che di questo vi fosse certezza, che non ci si trovasse poi a non poter legiferare, pur avendo accantonato questi 4 miliardi, perché questi vanno spesi nel modo tradizionale. Allora, tanto varrebbe scrivere: "Fondo globale per interventi legislativi"; le spese correnti non c'entrano più.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Sono investimenti nel senso che riteniamo che le spese per la scuola siano investimenti sociali, nel senso cioè che attengono alla formazione di un patrimonio umano; però, dal punto di vista contabile sono spese correnti, cioè si finanziano sulle spese correnti del bilancio, anche in base alla legge regionale, che avrà criteri tutt'affatto diversi dalle leggi statali. E in effetti, tra gli storni effettuati, quindi tra le somme recuperate, ci sono anche 750 milioni che riguardavano i buoni libro e che quindi, in quanto tali, vengono eliminati dal bilancio.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Revelli. Ne ha facoltà.



REVELLI Francesco

Vorrei fare una domanda, forse ingenua, all'Assessore. Con il provvedimento legislativo proposto dalla Giunta testé decaduta abbiamo ridotto a zero l'ammontare previsto per l'assistenza scolastica, per i buoni libro, per utilizzarla in modo diverso; ma è una spesa che siamo obbligati a fare, perché si tratta di danaro che ci viene dallo Stato per competenze trasferite. Io non sono un tecnico, ma mi domando: è possibile con una legge come questa, non di merito, annullare totalmente gli stanziamenti previsti per un capitolo senza sapere come le somme saranno spese? Perché, ufficialmente, con questa legge, risulta soltanto che per questo capitolo dell'assistenza scolastica non ci sarà più una lira, mentre noi siamo obbligati ad avere disponibilità per usarle o nella vecchia forma o in una forma diversa.
So benissimo che è nostra intenzione varare la legge in gennaio. Per mi domando se possiamo manovrare a nostro piacimento su denari che - mi corregga la Giunta precedente se dico cose inesatte - ci sono stati trasferiti, in base ad una legge che, fino a quando non è cambiata in quelle sue parti che riguardano il trasferimento e che è diventata legge regionale, è legge regionale, oltre che nazionale, che noi abbiamo adottato in pieno.
A questo punto noi non abbiamo più finanziamento per fronteggiare possibili eventualità: quest'anno non potremmo più dare neanche i buoni libro.



VIETTI Anna Maria, Assessore alla sicurezza e ai servizi sociali

Ma siamo agli ultimi giorni dell'anno.



REVELLI Francesco

Questo non c'entra, noi dobbiamo avere il riferimento di merito.
In questo senso io condivido quanto ha detto il Consigliere Garabello che ci ha fatto già osservare l'altro giorno in Commissione, giustamente che una legge di merito deve avere approvazione entro il 31 dicembre. E' altrettanto chiaro che, indipendentemente dalla volontà di ognuno in senso specifico, sul piano tecnico, quando abbiamo avuto l'incontro con la Giunta, che faceva le funzioni correnti, i Capigruppo, i rappresentanti dei Gruppi ed i sindacati, la proposta era stata che si spendessero questi soldi in modo diverso, così come era stato indicato da un rapporto Giunta Presidente del Consiglio eccetera, illustratoci in allora dal Presidente Calleri e dall'Assessore Visone nella previsione che si potesse arrivare all'approvazione entro il mese di dicembre.
Oggi come oggi, mi chiedo se è legittimo, con una variazione pura di bilancio, ridurre un capitolo senza avere un nuovo modo di spendere le somme stornate, collocandole in un fondo globale. A questo punto, noi potremmo ridurre tutto il bilancio in un fondo globale, nell'art. 1019, per fare altre leggi. E' possibile rimanere così privi di fondi ad un capitolo di spesa tradizionale? Io sono favorevole a spendere in modo diverso, per mi pare che ci si potrebbero opporre eccezioni.
A maggior ragione mi chiedo se è legittima l'operazione che abbiamo in animo di fare dal momento che mi risulta che tutte le altre Regioni che hanno vissuto questa vicenda hanno adottato un'altra linea: o quella di modificare, accettando le osservazioni del Governo (Calabria ed altre), o quella di istituire fondi globali (Umbria, Emilia, Toscana, Veneto).



PRESIDENTE

Nessun altro Consigliere chiedendo di intervenire, dò la parola all'Assessore Simonelli per ulteriori chiarimenti.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

L'obiezione del Consigliere Revelli è certamente rilevante, ma deve essere collocata nel meccanismo attraverso il quale abbiamo trasferito queste somme a fondo globale. Si dice esplicitamente nella relazione che il fondo globale



REVELLI Francesco

La relazione non è legge.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Il trasferimento di somme disponibili a fondo globale deve servire a finanziare i provvedimenti legislativi in corso.



REVELLI Francesco

In corso ce ne sono 86.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Certo, ma tra gli altri provvedimenti in corso la volontà che si esprime attraverso la relazione e il voto del Consiglio privilegia il provvedimento relativo all'assistenza scolastica oltre a quello del personale.
Un provvedimento legislativo in corso è certamente quello che riguarda gli interventi per la fornitura gratuita dei libri per l'assistenza scolastica; un altro è la legge sull'assistenza scolastica che all'art. 3 prevede l'istituzione nel bilancio di un capitolo apposito su questo argomento ed è perciò evidente la volontà di spendere le risorse secondo queste indicazioni precise. Solo a posteriori, e cioè di fronte ad un'eventuale inadempienza, quando si verificasse che le risorse del fondo globale non sono state destinate a questa finalità, ci potrebbe venire da parte del Governo un rilievo in ordine alla mancata spesa dei soldi destinati all'acquisto dei libri, ma solo dopo; sarebbe la stessa cosa, se noi ripresentassimo la legge, che entro la fine dell'esercizio non potrebbe comunque essere approvata, e diventerebbe un provvedimento in corso finanziabile solo mediante il ricorso al fondo globale.
Riteniamo perciò che non vi sia alcun problema, neppure indiretto, di illegittimità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Calleri, ne ha facoltà.



CALLERI Edoardo

Signor Presidente, non so se ho capito bene, ma mi pare che ci sia una raccolta dei fondi dei vari capitoli per incorporarli nel fondo globale.
E' indubbio che ha ragione Revelli, essendo stati tolti quei 750 milioni dei buoni libro viene a mancare il supporto di una legge formale per cui è chiaro che quest'anno non si può dare il contributo.
La mia domanda è questa: i soldi che noi accorpiamo nel fondo globale sono spendibili per un provvedimento che comunque verrà fatto nel 1974? Trattandosi di un fondo globale, non essendoci un provvedimento legislativo in corso, vorrei sapere se ai sensi della legge sulla contabilità generale dello Stato la possibilità di attribuzione ad una legge che andremo ad approvare nel 1974 consente di prelevare delle somme dal fondo globale relativo al bilancio 1973, altrimenti con ogni probabilità converrebbe che rapidamente la Giunta presentasse una legge da modificarsi in seguito, per poter garantire che esiste un provvedimento legislativo in corso.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Simonelli.



SIMONELLI Claudio, Assessore alla programmazione e bilancio

Il problema che solleva il Consigliere Calleri in effetti ce lo siamo posto quando abbiamo cercato, nei giorni scorsi, di trovare il modo meno rischioso di finanziare questo intervento e abbiamo ritenuto applicabile nella fattispecie la legge 27 febbraio 1955 n. 64 relativa alla contabilità dello Stato, che proprio consente di fare quell'operazione a cui si riferiva la domanda del Consigliere Calleri. Essa in pratica consente di mantenere anche nell'esercizio successivo la copertura degli oneri relativi a provvedimenti legislativi che non sono stati perfezionati, ottenendo con ciò il risultato di acquisire delle disponibilità per una spesa tempestiva nell'esercizio successivo, senza attendere l'approvazione del rendiconto per utilizzare gli eventuali avanzi.
Questo è il meccanismo al quale ci siamo riferiti, meccanismo che poi per maggiore tranquillità, anche accedendo alle richieste che in questo senso erano venute nella conferenza dei Capigruppo, abbiamo potuto controllare attraverso un colloquio telefonico con il Ragioniere generale dello Stato dr. Milazzo, il quale ci ha confermato che questa legge riguarda la possibilità di finanziare spese correnti relative ad esercizi precedenti, non solo, ma viene normalmente applicata, come è ovvio, per il bilancio dello Stato e può essere applicata anche per le Regioni, in virt del richiamo generale che l'art. 20 della legge sulla finanza regionale fa alle norme della contabilità generale dello Stato.
Sotto questo profilo, direi che abbiamo avuto una risposta tranquillante che ci consente di presentare al Consiglio una proposta di legge che dovrebbe cautelarci totalmente di fronte ad ogni tipo di obiezioni.
Quanto ai provvedimenti in corso, c'è la legge che il Consiglio ha già votato e che il Governo ci ha inviato per il riesame. Il Consiglio pu anche non fare questo riesame o può farlo riapprovando la legge nello stesso testo, oppure modificandola, però tecnicamente quella legge è al riesame del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Calleri.



CALLERI Edoardo

Mi sembra che la risposta data dall'Assessore Simonelli sia esatta però io insisto sulla questione del provvedimento in corso. Non vi sono dubbi sulla legittimità della legge così com'è proposta dalla Giunta faccio però presente che noi storniamo dei fondi da capitoli che erano stati precedentemente attribuiti nel dispositivo della legge che noi diciamo di considerare ancora in corso; ma nel momento stesso in cui togliamo dei fondi da quella legge, è chiaro che la riteniamo decaduta.
Io pregherei la Giunta di voler considerare se non sia opportuno approvare la legge così come è stata presentata e nel contempo fare prendere atto che esiste una legge in corso, in modo da poterci richiamare ad una deliberazione del Consiglio in ordine ad una legge in corso, per poter poi attribuire questi fondi globali alla legge quando andremo ad approvarla; che vi sia cioè un atto del Consiglio che sanzioni l'esistenza di un disegno di legge in corso di approvazione o di esame, in modo da collegare l'attribuzione del fondo globale alla legge in corso, altrimenti ho l'impressione che facciamo una semplice variazione di bilancio, mentre non potremo prelevare dal fondo globale le somme per finanziare la legge che andremo ad approvare sull'assistenza scolastica. Si tratta solo di fare un ordine del giorno con cui si invita ad esempio il Consiglio Regionale ad esaminare rapidamente il disegno di legge sull'assistenza scolastica, in modo che resti un atto del Consiglio che ci autorizzi poi a dire che c'era un disegno di legge in corso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Berti.



BERTI Antonio

Siamo tutti preoccupati di evitare che la legge possa ritornare e dato che le osservazioni ci sembrano pertinenti, noi proponiamo di citare in questa legge all'art. 2 dove è detto "Gli stanziamenti dei seguenti capitoli, ecc. sono ridotti, in corrispondenza all'ammontare degli impegni assunti " le leggi sui libri e sul personale, in modo che sia reso esplicito che l'impegno è preciso, ci si rifà a delle leggi che sono in corso e le citiamo.



PRESIDENTE

Se ho ben capito si tratterebbe di un emendamento aggiuntivo, che vi prego di formalizzare.
La parola al Consigliere Dotti.



DOTTI Augusto

Io proporrei una breve sospensione perché la Commissione I possa pronunciarsi. Anche a mio parere sarebbe possibile mantenere il capitolo 256, se la successiva legge che vogliamo approvare fosse integrativa anche di questo capitolo. Sarebbe così eliminata la preoccupazione del Consigliere Revelli che era anche la mia. Se il nostro successivo provvedimento fosse integrativo di questo capitolo, costituiremmo un fondo globale non più di 4 miliardi, ma di 4 miliardi meno questi 750 milioni e forse salveremmo l'una e l'altra cosa perché non so se politicamente sia una bella cosa dire che abbiamo cancellato questo capitolo.
Direi di sospendere un momento e vedere.



PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta Regionale

Vorrei che il Consiglio fosse a giorno di tutto il complesso del travaglio che ci ha portati a scegliere una via credendola quella che, ha un contenuto di rischio minore di tante altre che potevano anche essere scelte.
La Giunta ha ritenuto di interpretare quello che è il desiderio, il proposito del Consiglio, di realizzare molto presto la legge-libri (chiamiamola così per intenderci) preoccupandosi di salvaguardare lo stanziamento in maniera da poterlo utilizzare nel 1974.
Siamo in una situazione ancora molto difficile per quanto attiene alle leggi di carattere generale, a quelle leggi che dovrebbero uscire abbastanza rapidamente, per renderci conto di come si possa vivere; ci si è rifatti alla legge del 1955 (mi spiace non avere il testo che forse varrebbe la pena di leggere), legge che è naturalmente anteriore alla nascita della Regione e pertanto applicabile con carattere di analogia, non essendo specificamente detto che valga anche per le Regioni. Se vale per per il bilancio, è da considerarla una delle leggi generali che vincolano e consentono anche l'utilizzazione da parte della Regione.
In questo spirito abbiamo scelto questa via che ha un suo contenuto di rischio, perché camminiamo ancora pressoché sulle sabbie, ed abbiamo prospettato, in sede di riunione di Capigruppo, l'opportunità di non formulare una proposta di legge così come nella stessa sede era stata prospettata limitatamente all'argomento scolastico.
Io non ho niente in contrario che la cosa venga riesaminata; è importantissimo. O li blocchiamo questi 4 miliardi 900 milioni e in qualche maniera risolviamo il problema politico al quale abbiamo dato tutti un impegno, o corriamo il rischio di non bloccarli e di dovere semmai fare uno stanziamento con una legge; stanziamento che va sul bilancio del '74 creando in quel momento dei problemi che sarebbero abbastanza delicati perché non potremmo utilizzare quello che invece è stanziato sul bilancio del 1973.
Nessuna difficoltà, ripeto, a rivedere ancora insieme e poi a scegliere questa o un'altra via che venga indicata. Non ho nemmeno difficoltà - e nella riunione dei Capigruppo la cosa può essere congegnata - ad accettare la proposta del Consigliere Calleri relativamente ad un voto, ad un ordine del giorno, a quello che si crede di fare per un impegno di carattere politico (impegno che peraltro, come Presidente della Giunta, assumo qui pubblicamente davanti ai Consiglieri) e cioè che entro il mese di gennaio la nuova legge, così come la studieremo, come la valuteremo insieme per risolvere il problema a suo tempo impostato sui libri scolastici, sarà assunta; così pure affronteremo gli aspetti del problema del personale nel mese di gennaio. Debbo però fare presente che quanto detto dal Consigliere Berti è collegato alla sorte dell'approvazione di questa legge e quindi ha i suoi giorni di attesa dopo che noi l'avremo approvata e trasmessa al Commissario di Governo per l'ulteriore inoltro e per l'approvazione da parte dell'organo centrale o, se dovesse capitare, e noi non lo crediamo per la sua reiezione.
Quindi l'iter della legge sui libri scolastici penso che potrà avere collocazione in sede di Consiglio ai primi di febbraio, perciò la sua attuazione concreta (aspettando anche quella legge l'approvazione e la promulgazione che sarà rapidissima), avverrà ai primi di marzo. Non vorrei che nascessero delle attese che non sono collocabili con un'opportunità di riuscita.
Io non ho niente in contrario nel partecipare anche alla riunione dei Capigruppo e degli Assessori tecnici competenti per vedere le questioni che sono state sollevate e la proposta della formulazione di un voto, di un ordine del giorno.
E' da studiare molto se valga la pena (il problema ce lo siamo posto) di indicare specificamente, accanto ai soldi rastrellati, il titolo del provvedimento al quale erario ancorati: è una valutazione, vorrei dire, di opportunità pratica, non aggiungo di più.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rivalta.



RIVALTA Luigi

Credo siano esatte le interpretazioni che ci dava l'Assessore Simonelli circa l'applicazione della legge 55, ma altrettanto mi pare siano fondati i dubbi che sollevava il Consigliere Revelli circa la possibilità di distogliere dei fondi che fanno parte di una legge nazionale.
Io chiedo, visto che abbiamo il problema di utilizzare questi soldi per l'assistenza scolastica e quello di non protrarre nel tempo l'esecutività di tale provvedimento (la rapidità che diceva Berti è legata all'approvazione di questa legge), di scegliere la linea che salvando le possibilità di intervento di merito, ci dia anche la maggiore garanzia che passi subito.
Mi sembra di avere capito, anche dalla proposta di Dotti, che una linea opportuna potrebbe essere quella di applicare la legge 55 per tutte le voci di capitolo all'infuori di quella che fa riferimento ai 750 milioni di buoni-libro e quindi il provvedimento di questa mattina riferirlo non ai 4 miliardi 900 milioni, ma ai 4 miliardi e 150 milioni esclusi quei 750 milioni di buoni-libro.



OBERTO Gianni, Presidente della Giunta Regionale

No, la spesa dovrebbe essere fatta entro il 31 dicembre.



RIVALTA Luigi

Allora non c'è dubbio che bisogna seguire l'altra strada.



CALLERI Edoardo

Allora approviamo un ordine del giorno in cui facciamo risultare l'esistenza di impegni legislativi in corso.



PRESIDENTE

Se il Consiglio consente pregherei la I Commissione, unitamente alla III ed ai Capigruppo di volersi riunire per concordare il testo.
Sospendo la seduta in attesa delle decisioni della I e III Commissione.



(La seduta, sospesa alle ore 12,05, riprende alle ore 12,40)



PRESIDENTE

La seduta è riaperta.
Mi sono stati consegnati due emendamenti che leggerò nel corso della votazione degli articoli.
Se nessuno chiede di parlare dichiarerei chiusa la discussione generale e passerei alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Carazzoni, ne ha facoltà.



CARAZZONI Nino

Signor Presidente, signori Consiglieri, noi daremo voto contrario al progetto di legge in esame. Potremmo limitare a motivazione della posizione assunta le molte perplessità che qui sono state avanzate e che ad avviso nostro impediscono di poter approvare a cuor leggero questo disegno di legge; potremmo anche limitarci a motivare l'azione nostra solo ricordando il voto contrario che ebbimo a dare al bilancio di previsione per l'esercizio 1973, richiamandoci per logica coerenza all'atteggiamento che assumemmo in quell'occasione. Ma poiché non intendiamo nasconderci dietro al classico dito, anzi, vogliamo come sempre assumerci precise responsabilità, desideriamo precisare che daremo voto contrario soprattutto perché con la proposta variazione al bilancio 1973 si intende salvare e portare avanti un'iniziativa discutibile e demagogica, quella della concessione gratuita dei libri di testo agli studenti della scuola media contro la quale noi già votammo in precedente occasione. Non staremo a ripetere adesso, perché sarebbe fuori luogo e fuori tempo, le ragioni che giustificarono in allora l'atteggiamento nostro.
Concludiamo dicendo che, poiché anche per dichiarata esplicita ammissione questo è lo scopo vero e reale, questo è il preciso significato politico del disegno di legge in esame, noi per logica consequenzialità siamo contrari anche a questa decisione che mira unicamente ad aggirare gli ostacoli giustamente frapposti nei confronti di una legge censurabile, come è stata censurata sotto il profilo della legittimità e della costituzionalità.



PRESIDENTE

Altri chiedono di parlare per dichiarazione di voto? Nessuno. Il Presidente della Giunta ha qualche dichiarazione da fare? Nessuna.
Dichiarata chiusa anche questa parte, si passa alla votazione degli articoli della legge.
Disegno di legge regionale n. 126 presentato dalla Giunta Regionale in data 28/12/1973 "Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973".
"Art. 1 - Le dotazioni dei seguenti capitoli, iscritti nello stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 1973, sono aumentati, in corrispondenza all'accertamento dei relativi proventi, nella seguente rispettiva misura: Capitolo 12 - L. 82.579.867 Capitolo 14 - L. 65.522.655 Capitolo 16 - L. 804.394.837 Capitolo 17 - L. 84.271.180 Capitolo 45 - L. 2.200.000.000" Non vi sono emendamenti, quindi metto in votazione per appello nominale l'art. 1 della legge.
Prego il Segretario di procedere all'appello.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione e il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 39 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere.
L'art. 1 è approvato.
"Art. 2 - Gli stanziamenti dei seguenti capitoli, iscritti nello stato di previsione della spesa per l'anno finanziario 1973, sono ridotti, in corrispondenza all'ammontare degli impegni assunti per i relativi oneri nella seguente rispettiva misura: Capitolo 8 - L. 10.000.000 Capitolo 18 - L. 20.000.000 Capitolo 19 - L. 10.000.000 Capitolo 22 - L. 10.000.000 Capitolo 38 - L. 20.000.000 Capitolo 44 - L. 25.000.000 Capitolo 46 - L. 100.000.000 Capitolo 62 - L. 10.000.000 Capitolo 66 - L. 30.000.000 Capitolo 68 - L. 20.000.000 Capitolo 78 - L. 10.000.000 Capitolo 110 - L. 15.000.000 Capitolo 140 - L. 15.000.000 Capitolo 146 - L. 10.000.000 Capitolo 162 - L. 10.000.000 Capitolo 166 - L. 10.000.000 Capitolo 167 - L. 30.000.000 Capitolo 176 - L. 10.000.000 Capitolo 178 - L. 20.000.000 Capitolo 180 - L. 20.000.000 Capitolo 256 - L. 750.000.000 Capitolo 326 - L. 15.000 .000 Capitolo 328 - L. 30.000 000 Capitolo 356 - L. 10.000.000 Capitolo 428 - L. 30.000.000 Capitolo 438 - L. 10.000.000 Capitolo 457 - L. 10.000.000 Capitolo 460 - L. 50.000 000 Capitolo 468 - L. 70.000.000 Capitolo 498 - L. 39.000.000 Capitolo 500 - L. 50.000.000 Capitolo 520 - L. 15.000.000 Capitolo 550 - L. 10.000.000 Capitolo 686 - L. 10.000.000 Capitolo 688 - L. 20.000.000 Capitolo 734 - L. 10.000.000 Capitolo 739 - L. 10.000 .000 Capitolo 818 - L. 20.000.000 Capitolo 824 - L. 10.000.000 Capitolo 920 - L. 10.000.000 Capitolo 934 - L. 79.231.461".
E' stato proposto dai Consiglieri Garabello, Besate, Revelli e Rossotto un emendamento sostitutivo che suona: "Capitolo 256 L. 740.000.000 anzich 750.000.000".
Chi desidera illustrare l'emendamento? Il Consigliere Garabello, ne ha facoltà.



GARABELLO Enzo

Signor Presidente, credo che la natura di questo emendamento sia intuibile dopo la discussione che in aula si è avuta in merito al mantenimento del capitolo. Il fatto di aver ridotto il prelievo a favore del fondo comune, consente di non cancellare dal bilancio del '73 questo capitolo e pertanto di lasciare aperte, almeno formalmente, quelle che sono delle funzioni obbligatorie della Regione, sulla cui obbligatorietà non scendiamo a maggiori particolari, ma comunque si è ritenuto concordemente di mantenere questa situazione.
L'altro emendamento che seguirà è una pura conseguenza contabile.



PRESIDENTE

Altri intendono prendere la parola? Nessuno. La Giunta si dichiara d'accordo.
Pongo in votazione l'emendamento sostitutivo all'art. 2, per alzata di mano. L'emendamento è approvato.
L'art. 2 quindi, integrato con questo emendamento, viene messo in votazione.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 39 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere.
L'art. 2 è approvato.
"Art 3 - In conseguenza delle variazioni di cui agli articoli 1 e 2 della presente legge, lo stanziamento del capitolo n. 1018 dello stato di previsione della spesa per l'anno finanziario 1973 e aumentato di L. 4 miliardi e 900 milioni.
Il Presidente della Giunta Regionale è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le occorrenti variazioni agli stati di previsione dell'entrata e della spesa per l'anno finanziario 1973".
E' stato presentato un emendamento al primo comma dai Consiglieri Besate, Garabello, Revelli, Rossotto: "lire 4 miliardi e 890 milioni" anziché "lire 4 miliardi e 900 milioni".
Chi intende illustrarlo? Nessuno.
Lo pongo in votazione per alzata di mano. L'emendamento è approvato.
Metto in votazione l'art. 3 così emendato.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 39 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere.
L'art. 3 è approvato.
"Art. 4 - La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 45, sesto comma, dello Statuto".
Non vi sono emendamenti. Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 39 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere.
L'art. 4 è approvato.
Pongo in votazione l'intero testo della legge, a meno che non vi siano richieste di parola. Non ve ne sono.
Si proceda all'appello nominale.



(Si procede alla votazione per appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI 39 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere.
L'intero testo della legge è approvato.


Argomento: Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati

Ordine del giorno sull'utilizzo dei fondi trasferiti ai capitoli 1018 del bilancio 1973


PRESIDENTE

Mi è pervenuto un ordine del giorno presentato dai Consiglieri Garabello, Rivalta, Revelli, Rossotto, Calsolaro e Vera. Ne dò lettura: "Il Consiglio Regionale a seguito del dibattito in aula in merito al d.d.l. n. 126 'Variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1973' impegna la Giunta ad utilizzare, con l'urgenza suggerita dal merito dei problemi, i fondi trasferiti ai cap. 1018 del bilancio 1973 per finanziare i seguenti provvedimenti in corso di perfezionamento: disegno di legge n. 1 del 23 giugno 1971: 'Ordinamento degli uffici della Regione, qualifiche e contingenti numerici provvisori del personale' proposta di legge n. 92 del 4 giugno 1973: 'Norme per l'esercizio delle funzioni previste nel D.P.R. 14/1/1972, n. 3 di delega delle stesse agli enti locali ed istituzione del fondo regionale per la gratuità della scuola dell'obbligo' proposta di legge n, 106 del 17 settembre 1973: 'Provvedimenti per la gratuità della scuola dell'infanzia e dell'obbligo e per l'avvio del tempo pieno' legge approvata dal Consiglio Regionale il 27 settembre 1973: 'Contributo agli alunni della scuola media inferiore per l'acquisto dei libri di testo ed altro materiale scolastico', attualmente in corso di riesame ed in tal senso impegna le Commissioni permanenti competenti ad accelerare la stesura dei pareri sui provvedimenti stessi per la discussione in aula".
Qualcuno chiede la parola? Il Consigliere Carazzoni.



CARAZZONI Nino

Desidero precisare che non voterò contro ma mi asterrò nella votazione di questo ordine del giorno, stante il chiaro richiamo, da me condivisibile, all'urgenza di una legge per la sistemazione del personale dipendente dalla Regione.



PRESIDENTE

Se nessun altro chiede la parola, lo pongo in votazione per alzata di mano. L'ordine del giorno è approvato.


Argomento:

Interrogazione (annuncio)


PRESIDENTE

Interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta dei Consiglieri Fabbris, Besate e Marchesotti per sapere se si è a conoscenza della decisione assunta dall'Amministrazione delle Ferrovie dello Stato di chiudere al traffico merci le seguenti stazioni ferroviarie della provincia di Vercelli: Asigliano, Bianzè, Buronzo, Candelo, Cossato, Fontanetto Po Palazzolo, Pertengo, Saluggia, Salussola, Sandigliano, San Germano Vercellese.
Non ho altre interrogazioni o interpellanze.
Invito nuovamente i Capigruppo, l'Ufficio di Presidenza e la Giunta alla riunione per alcuni adempimenti al termine dei lavori.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente


PRESIDENTE

Signori Consiglieri, è, questa, l'ultima seduta per l'anno 1973 che ci vede riuniti in assemblea in quest'aula consiliare. Il 1973 non è stato un anno facile. Auguro che in noi tutti esista una rinnovata volontà di continuare le positive attività già iniziate, di condurre a termine quanto in fase di elaborazione già avanzata, di dar vita a nuove iniziative.
Il migliore augurio che possiamo vicendevolmente scambiarci è che il 1974 segni una ripresa operosa e fervida della vita del Consiglio Regionale in un susseguirsi di impegni che trovino il pieno consenso dei cittadini e delle forze sociali.
Ma non soltanto questo dobbiamo augurarci, il Paese attraversa infatti un momento particolarmente delicato sotto il profilo economico, tutti noi dobbiamo contribuire, nelle sedi in cui ci troviamo, con un'azione costante per il superamento di queste difficoltà. Dobbiamo infine sperare che il 1974 veda una distensione della situazione internazionale e l'avvio di soluzioni pacifiche per le zone colpite dalla guerra.
Ho voluto soltanto ricordare alcuni aspetti della situazione politica generale per i quali occorre tutto il nostro impegno e la nostra collaborazione di uomini politici, ma anche di cittadini responsabili. E' in questo spirito che voglio formulare a voi tutti ed alle vostre famiglie un buon 1974.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13)



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