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Dettaglio seduta n.70 del 05/05/20 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.34 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")


Argomento: Contratti ed appalti

Interpellanza n. 190 presentata da Magliano, inerente a "Attivazione di una nuova procedura di Gara Regionale per l'affidamento dei Servizi di pulizia immobili e servizi accessori"


PRESIDENTE

Buongiorno, colleghi.
Iniziamo i lavori del sindacato ispettivo.
Ricordo che per le interrogazioni e interpellanze è prevista l'illustrazione per 5 minuti da parte del proponente, il quale, dopo la risposta dell'Assessore, può replicare per ulteriori 5 minuti.
Passiamo all'interpellanza n. 190 presentata dal Consigliere Magliano, che ha pertanto facoltà di intervenire per l'illustrazione.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente, buongiorno a lei e all'Assessore Tronzano e a tutti gli Uffici della Regione Piemonte che ci permettono di svolgere questo Consiglio regionale.
Questa interpellanza, presentata ai sensi dell'articolo 18 dello Statuto e dell'articolo 101 del Regolamento interno, va a riportare l'attenzione della nostra Assise su una gara regionale per l'affidamento dei servizi di pulizia degli immobili e servizi accessori, che venne a suo tempo (2019) indetta per l'affidamento di questa tipologia di servizi.
È una gara che comprendeva al suo interno l'articolo 112, il quale permette di chiedere alle aziende, che vogliono e vorranno partecipare a questa tipologia di gara, di riservare nella proposta per l'appalto un'aliquota per persone che vivono condizioni di disagio o di disabilità. Questo comporterebbe, nel caso in cui si andasse in quella direzione, il collocamento di persone con una percentuale di invalidità tale da poter lavorare. Per cui queste persone rientrerebbero all'interno del mercato del lavoro e non sarebbero oggetto delle politiche sociali della nostra Regione. Sappiamo bene che il lavoro è, forse, la prima forma di libertà e di riabilitazione che le persone possono avere.
Avevo avuto modo di leggere la risposta già data dalla Regione ad un mio collega, ma ho voluto tornare sul tema, perché penso che questa debba essere una priorità per un'Amministrazione matura. Il concetto è che il raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) può essere composto da un insieme di soggetti profit e no profit, ma anche da soggetti della cooperazione sociale, la cui attività è volta a favorire l'integrazione sociale e professionale delle persone di con disabilità e svantaggiate.
Da qui nasce la mia richiesta, conoscendo la sensibilità dell'attuale Assessore, di provare a rifare una gara di questo tipo, anche perché se la risposta è "Il mercato si regola da sé", lo stesso mercato potrebbe tranquillamente mettere in atto un bel trust, dicendo che fin quando la gara sarà bandita con queste condizioni, nessuna realtà che fa pulizie vi parteciperà, per cui, prima o poi, la Regione sarà costretta a togliere l'articolo 112 della legge n. 50/2016, che era proprio volto a garantire il valore sociale di inclusione lavorativa.
Per cui interpello la Regione per sapere quando sarà pubblicata la nuova procedura di gara relativa al medesimo lotto 1 già oggetto della precedente e se sarà eventualmente riservata un'aliquota alle persone con disabilità o svantaggiate oppure se sarà nuovamente garantito l'utilizzo della procedura di cui al citato articolo 112.
Lo chiedo, perché è vero che si parla spesso delle persone con disabilità e del loro inserimento lavorativo, però un conto è parlarne e poi mandarli tutti al Centro dell'Impiego con delle code inaudite e, di fatto, con pochissime possibilità di inserimento lavorativo, altra cosa è creare le condizioni per cui oggi se un'impresa o un raggruppamento di imprese vogliono vincere una certa tipologia di lotto, devono da questo punto di vista mettere in atto la cooperazione sociale e garantire a queste persone alcuni posti di lavoro.
Concludo, Presidente, dicendo che mi aveva un po' lasciato perplesso la risposta fornitami dal collega che precedentemente aveva interpellato con un question time l'Assessore, perché la Giunta regionale replicava che ".
anche se solo incidentalmente tale clausola di riserva avrebbe sicuramente creato problemi occupazionali relativamente agli attuali addetti che svolgono il servizio, il cui posto di lavoro non sarebbe garantito. Ci detto, tale ricerca è stata bocciata dal mercato".
Personalmente, pur arrivando da una formazione liberale, è questo che contesto, cioè il mercato non può fare le regole, non può di fatto scrivere le nostre gare d'appalto, ma è l'Istituzione - che non sta dicendo che il 100% di un servizio del genere (perché sarebbe impossibile) debba essere gestito e sviluppato lavorativamente da persone con disabilità - che dovrebbe stabilire un'aliquota anche piccola, che rappresenterebbe un segnale politico forte. Infatti, noi pensiamo - almeno io lo penso, non so se lo pensa anche la Giunta - che la più grande forma di riabilitazione sia il lavoro e non l'assistenzialismo.
Grazie, Presidente, rimango in ascolto della risposta dell'Assessore, che ringrazio per aver dato la disponibilità ad essere presente, perché in questi giorni non è scontato. Quindi, ringrazio per il tempo che ha dedicato per predisporre la risposta all'interpellanza.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Magliano per l'interpellanza.
La parola all'Assessore Tronzano per la risposta.



TRONZANO Andrea, Assessore allo sviluppo delle attività produttive

Grazie, Presidente, buongiorno al Consigliere Magliano.
Il suo suggerimento, che era anche la mia volontà politica, l'ho accolto volentieri. Per cui la gara che faremo sulle pulizie sarà innanzitutto pubblicata nel mese di maggio, quindi a breve, e in più conterrà la possibilità di creare nuove opportunità per le persone svantaggiate, in ossequio all'articolo 112. Confermo che la volontà politica di questa Giunta è di tutelare anche le persone più svantaggiate; con questo tipo di gara abbiamo trovato la modalità tecnica per poter garantire la concorrenza, ma al tempo stesso la salvaguardia della dignità di queste persone, come ha affermato il Consigliere Magliano.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Se lo richiede, il Consigliere ha la possibilità di replicare per 5 minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente, poiché questa è l'unica interpellanza esaminata nella mattinata e che la risposta è stata molto concisa, vorrei chiedere all'Assessore se può rispondere un po' più nel merito della modalità tecnica. Evidentemente, non stiamo svelando i capitolati, ma visto che l'articolo 112 è previsto, vorrei sapere se l'Assessore ha stabilito una percentuale dal punto di vista dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ovvero se abbia previsto la possibilità di una cooperativa sociale.
Chiedo solo se può approfondire un po' di più, perché se dovessi chiedergli, come spesso accade durante le interpellanze, di fornirmi la nota, non so se poi questa è così stringata o se c'è qualcosa in più. Per cui chiedo se mi può dare qualche informazione un po' più precisa, oltre al fatto che la gara verrà fatta a maggio e che sarà presente l'articolo 112.
Visto che è l'unica interpellanza presentata, chiedo a lei, Presidente, se può ridare la parola all'Assessore, nel caso quest'ultimo voglia intervenire. Inoltre, chiedo di mandarmi questa comunicazione come di solito viene fatto durante le interpellanze.
Se l'Assessore vuole aggiungere qualcosa, ringrazio ulteriormente altrimenti prendo atto della sintesi della risposta.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Magliano.
Come abbiamo fatto anche precedentemente, se l'Assessore non ritiene opportuno rispondere ora e vuole inviare via mail le considerazioni più dettagliate, ne ha la facoltà. Lasciamo all'Assessore la decisione di intervenire oppure di integrare la risposta con una mail inviata personalmente.



TRONZANO Andrea, Assessore allo sviluppo delle attività produttive

Rispondo volentieri.
Naturalmente non mi sono occupato della costruzione, per cui verificherò e farò avere la nota al Consigliere Magliano.



PRESIDENTE

Dichiaro chiusa la trattazione del sindacato ispettivo.
Alle ore 9.44 il Presidente dichiara esaurita la trattazione del punto all'o.d.g.
inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Come stabilito in sede di Conferenza delle Presidenze dei Gruppi consiliari, la seduta si svolgerà mediante collegamento in videoconferenza.
Per la gestione delle sedute si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 55 del 19 marzo u.s. e sue integrazioni, secondo quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Ricordo a tutti i presenti alcune note tecniche, come già avvenuto nelle ultime settimane, per la migliore gestione della seduta. Per confermare la propria presenza occorre tenere la telecamera attiva, utilizzando gli appositi pulsanti rosso (disattivo) e nero (attivo).
Il pulsante del microfono va attivato solo quando si ottiene la parola diversamente, il microfono va tenuto spento.
Per chiedere la parola occorre prenotarsi per mezzo della chat.
La seduta è trasmessa in streaming, pertanto tutto ciò che è inquadrato dalle telecamere personali è visibile on line. Prego, inoltre, di silenziare i cellulari.
Comunico che procederò all'appello nominale, sia ai fini della conferma dalla presenza, sia ai fini della votazione, chiamando prima i Gruppi di maggioranza e poi i Gruppi di minoranza. Sia la presenza che la votazione vanno confermate nella chat: Vi prego di prestare particolare attenzione a questo adempimento.
Il numero legale è 24.
Hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Graglia e Poggio.
Procedo, quindi, all'appello nominale per l'identificazione dei partecipanti. Chiamerò anche gli Assessori esterni, all'esclusivo fine di consentire la rilevazione della loro presenza per il verbale. Chiedo di mantenere attiva la telecamera del proprio dispositivo, di rispondere all'appello in modo intellegibile e di confermare la presenza in chat.



(Il Presidente Allasia effettua l'appello nominale e constata la presenza del numero legale)


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Chiedo scusa, ma non riuscivo ad usare la chat.
Volevo chiedere l'attrazione di un atto di indirizzo alla proposta di deliberazione n. 73 "L.R. 93/1995, L.R. 32/2002, L.R. 36/2003 e L.R.
13/2010. Approvazione del Programma triennale 2020-2022 per l'impiantistica sportiva e per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie".
Posso richiamarne il titolo?



PRESIDENTE

È già stato collegato, ma per il verbale riporti pure il titolo.



DISABATO Sarah

Mi riferisco all'ordine del giorno n. 256 avente ad oggetto "Sostegno al mondo sportivo piemontese e ai lavoratori e le lavoratrici del settore".



PRESIDENTE

Va bene, è considerato attratto.



DISABATO Sarah

Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Marrone; ne ha facoltà.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Come annunciato nella Conferenza dei Capigruppo di giovedì scorso chiederei, su mandato dell'Assessore Ricca, l'iscrizione all'o.d.g.
dell'odierna seduta (anche in coda agli altri due disegni di legge già caricati) del disegno di legge n. 80, presentato in data 03 febbraio 2020 "Norme in materia di promozione e di impiantistica sportiva", dando seguito, peraltro, alla comunicazione che le ho mandato e che vi è stata inoltrata per conoscenza già giovedì 30 aprile, nel pomeriggio.
Questo per un collegamento non solo logico, ma anche operativo - magari sarà lo stesso Assessore Ricca ad entrare più nel dettaglio - tra il Piano triennale (quindi il Piano di sostegno economico), che è già caricato, e la disciplina dell'impiantistica sportiva. Grazie.



PRESIDENTE

Qualcuno desidera intervenire su questa richiesta di inserimento di nuovi punti all'o.d.g.? Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Siamo ancora sull'ordine dei lavori, vero Presidente?



PRESIDENTE

Sì, sulla richiesta di modifica dell'o.d.g. dell'odierna seduta.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intanto le chiederei l'iscrizione all'o.d.g. dell'odierna seduta del nostro ordine del giorno sulla Fase 2, che avevamo depositato la scorsa settimana e che non era stato iscritto per il voto contrario della maggioranza nello scorso Consiglio.
Le chiederei, invece, visto che siamo in piena Fase 2, di iscriverlo all'o.d.g. dell'odierna seduta.
Inoltre - se posso anticiparlo, per non farle perdere tempo successivamente come lei sa è sempre possibile, in qualsiasi seduta, richiedere un'informativa da parte degli Assessori.
Non so se ha letto i giornali di oggi, ma su un noto un giornale torinese (Torino cronaca) c'è un reportage molto interessante, che dice: "I prezzi aumentati dopo l'assegnazione ai vincitori dei bandi li sceglie la Cina".
Insomma, c'è una vera e complicata vicenda relativamente alla gara n. 39 lanciata da SCR per l'Unità di crisi, perché si scopre, per l'appunto, che tantissime assegnazioni sono finite in subappalti ad aziende cinesi, dopo il via libera del 27 aprile, e che molte aziende cinesi hanno una partecipazione statale. Si spiegano, inoltre, le complicate vicende che riguardano il quadro di quelle imprese, e questo articolo chiarisce come siano cambiate alcune delle offerte in corso e come, di fatto, siano arrivate ad altre aziende.
Inoltre, non so se ha notato un'altra vicenda minore, sempre su questa materia (è di ieri). Qualche settimana fa noi avevamo visto una task force lanciata proprio dalla nostra Giunta sulla certificazione delle cosiddette mascherine; task force che doveva essere sul tema "made in Piemonte" e che doveva, tra l'altro, definire la certificazione e gli standard qualitativi (non so se ricorderà quella task force).
Posto che non ne sappiamo più niente e visto che siamo ancora fermi alla Conferenza stampa in cui "il Piemonte fa da sé" - come a lei piace tanto Presidente, uno dei sovranisti piemontesi più conosciuti della maggioranza se le mascherine non vengono prodotte in Piemonte, non ci trovo niente di male, basterebbe dirlo, soprattutto se nelle scatole c'è scritto "Prodotto da aziende piemontesi in Piemonte". Come lei sa, o avrà visto, un noto giornale on line, Fanpage, fa vedere queste mascherine, presentate in Conferenza stampa "made in Piemonte", di fatto prodotte in alcune aziende del vesuviano, Napoli, Campania.
Come avrà capito, per me, che vengano fatte in Cina o in Campania non importa, però, visto che quell'appalto l'hanno vinto tre aziende piemontesi, vorremmo capire se c'è un'informativa e se la Giunta ritiene di dover rassicurare il fatto che quei subappalti siano stati regolari.
Seconda questione, relativa alla regolarità. Dato che ormai c'è una task force che lavora - e capisco bene - da un mese sulla certificazione di quelle mascherine, vorrei sapere se è tutto a posto: andranno ai cittadini? Benissimo. Qualche Asl ne ha comprate, per i medici, visto che c'era un'assenza di mascherine chirurgiche? Chiedo. Se non verrà fatta un'informativa adesso in aula, dato che vedo in linea il Consigliere Segretario Bertola, Presidente della Commissione legalità, le chiederei subito, oltre all'audizione di SCR, di fare un focus su quei bandi, perch inizio a non capire cosa sta succedendo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
La questione sulla Commissione legalità possiamo affrontarla nella prossima Conferenza dei Capigruppo: non penso ci sono problemi da parte del Presidente Bertola.
Ricordo a tutti che c'è una richiesta per Gruppo, per le iscrizioni e le modifiche all'o.d.g. e il tempo prestabilito per ogni richiesta è di tre minuti. Adesso abbiamo leggermente sforato, Consigliere Grimaldi, ma in via del tutto eccezionale. Essendo due richieste - quella sull'inserimento dell'ordine del giorno e quella sull'informativa - le accolgo tutte e due anche perché quella dell'ordine del giorno era già stata richiesta e votata nello scorso Consiglio.
Sulla richiesta di informativa c'è l'Assessore, lo vedo attivo in prima battuta.



GRIMALDI Marco

Ovviamente, se è nelle condizioni di poterci spiegare.



PRESIDENTE

Sì, non posso "prendere per la giacchetta" nessuno, poi ancora meno da remoto. Indubbiamente, se l'Assessore è nelle condizioni di poter parlare.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Allora, io non ho avuto, visto che non era.



PRESIDENTE

No, un attimo, Assessore Marrone.
Voglio solo ricordare che il tempo è di tre minuti. Ho lasciato finire il discorso al Consigliere Grimaldi giusto perché avevo anch'io necessità di guardare i verbali.
Ho visto che sono iscritti a parlare i Consiglieri Rossi, Marello e Valle.
Può parlare solo uno, oppure interviene uno e poi gli altri intervengono sull'ordine dei lavori.



ROSSI Domenico

Sì, mi sono prenotato sull'ordine del giorno, Presidente.



PRESIDENTE

Sì, ma adesso lascerei la parola all'Assessore Marrone e poi riprendiamo con gli inserimenti.
Prego, Assessore.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore regionale

Visto che non era - sia pur legittimo - preannunciata questa richiesta di informativa, secondo me il luogo più opportuno è, come già anticipava il Consigliere Grimaldi, la Commissione Legalità, anche in ottemperanza a un ordine del giorno che, ricordo, è stato presentato dal Partito Democratico ma accolto e approvato all'unanimità, che delega la Commissione Legalità quale organo competente per fare questi approfondimenti.
Secondo me gioverà anche alla qualità dell'informativa stessa, così da poterci coordinare anche con gli Uffici e garantire la loro presenza e la loro partecipazione.
Io la rinvierei in Commissione, se fosse possibile e se siamo tutti d'accordo.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.



GRIMALDI Marco

Voglio solo chiedere scusa, non era concordata perché l'ho letta oggi sui giornali.



PRESIDENTE

Sì, non è questione di scuse o di ringraziamenti. Fa sempre piacere ringraziare, scusarsi e ricevere scuse; indubbiamente è lecito ed è un diritto regolamentare richiedere iscrizioni e richieste di informativa alla Giunta.
Adesso lascio la parola al Consigliere Rossi, sempre sulla parte delle comunicazioni e richieste di eventuali modifiche all'o.d.g.?



ROSSI Domenico

Sì, lascio la parola al Consigliere Valle, Presidente, al mio posto.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Prego, Consigliere Valle.



VALLE Daniele

Grazie, Presidente.
Innanzitutto per chiedere l'iscrizione all'o.d.g., anche da parte nostra dei due ordini del giorno che avevamo inserito nello scorso Consiglio: uno a prima firma Rossi, relativo all'estensione ai Comuni della moratoria del debito relativo ai bandi regionali e l'altro, a prima firma Sarno, inerente a interventi e sicurezza negli edifici scolastici durante la chiusura delle scuole per l'emergenza COVID-19.
Il secondo punto più importante è relativo alla richiesta dell'Assessore Marrone di inserire in trattazione oggi il disegno di legge relativo alla materia della promozione sportiva.
Per quanto possiamo capire l'importanza del disegno di legge in oggetto non c'è alcun collegamento fra questo disegno di legge e il Piano triennale dello sport, che è in vigenza e in relazione alla legge attualmente in vigore, la n. 93 del 1995. Il Piano triennale dello sport, quindi, è in attuazione della legge vigente ora, per cui non sono due questioni collegate.
Il secondo aspetto è che questo disegno di legge non abbiamo avuto modo di affrontarlo neanche in Commissione. Abbiamo fatto soltanto le prime determinazioni e si sono svolte le consultazioni on line. Possiamo capire la necessità di richiamarlo in aula, ma sarebbe il caso di poterlo esaminare una volta in Commissione, anche per verificare se la Giunta intende presentare emendamenti, sulla scorta delle osservazioni pervenute.
Sicuramente a noi, come Gruppi consiliari, serve il tempo per preparare eventuali emendamenti.
Non siamo contrari a un richiamo in Aula tout-court, però che ci sia dato almeno il tempo, con un'iscrizione all'o.d.g del Consiglio, di esaminarlo nel dettaglio e arrivare preparati alla discussione; cosa che oggi non è possibile.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Prendiamo in considerazione l'inserimento dei due ordini del giorno.
Ricordo sempre che è in via del tutto eccezionale, perché erano ordini del giorno già presentati nello scorso Consiglio; quindi, inseriamo anche i due ordini del giorno richiesti dal Consigliere Valle, uno a prima firma Rossi e il secondo a firma Sarno.
Il richiamo in aula era già stato pronunciato alla Conferenza dei Capigruppo. C'è già una prassi consolidata e già utilizzata in precedenza: si era trovata una situazione che poteva essere l'incardinamento con la presentazione del disegno di legge in aula e poi, senza mandarlo in Commissione, anche fare delle valutazioni in Commissione, successivamente.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca; ne ha facoltà.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Grazie, Presidente, e buongiorno a tutti.
La motivazione per cui è stato chiesto al Consiglio di poter iscrivere oggi la legge n. 80 sullo sport è quella di poter armonizzare il percorso che stiamo facendo con la struttura Direzione Sport.
Abbiamo preparato il Piano triennale, oggi in votazione, al quale seguirà il Piano annuale, già in previsione con i criteri e le linee generali della nuova legge, assolutamente applicabili anche con le cinque leggi precedenti che noi proviamo a unificare in una sola.
Per questo, la Giunta ritiene importante poter disporre di uno strumento regionale che possa soddisfare anche le nuove esigenze dello sport.
Ricordiamo che le leggi attualmente in vigore hanno anche più di 25 anni quindi sono un po' datate. È importante poter inserire i nuovi criteri per le misure straordinarie da impiegare quest'anno approvando una legge che vada a sintetizzare le sei precedenti in un unico provvedimento.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola alla Presidente Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sono "semplice" Consigliere, adesso; semplice, ovviamente, tra virgolette.
Avevo già chiesto nella scorsa seduta di avere l'elenco delle deleghe assegnate all'Assessore Marrone, perché ho letto da qualche parte che, tra le nuove deleghe, ci sarebbe anche la delega al post-olimpico. Vorrei avere conferma di questa nuova delega e possibilmente capire per quale motivo sia stata assegnata la delega all'Assessore Marrone e non all'Assessore Ricca.
Inoltre, vorrei capire direttamente dall'Assessore, se è possibile, se ha contribuito a elaborare (la risposta immagino sia "no", visto che il Piano è stato predisposto prima che assumesse queste deleghe) o, comunque, come si pone rispetto a questa delega nella predisposizione del Piano, perch l'impiantistica è parte preponderante del Piano per lo sport.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Sulle competenze e sulle deleghe dell'ormai Assessore Marrone, consolidato già da una settimana, appena ci sarà la possibilità di espletare l'apertura della seduta con tutte le comunicazioni successive, darò anche rapporto delle deleghe e di tutto quanto concernente le comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale.
Inoltre, l'Assessore è presente (è collegato da remoto): può porre le questioni direttamente.
Pregò, Consigliera Frediani; ci metterò un attimo a distinguere il Presidente e il Consigliere. Mi scuso con tutti: alle volte chiamo Consiglieri i Presidenti e Presidenti i Consiglieri. Chiedo venia, ci sono errori, penso, maggiori.



FREDIANI Francesca

Non ci sono, in ogni caso, offese tra noi: questo è rassicurante.



PRESIDENTE

No, no.



FREDIANI Francesca

Le ho fatto presente la questione, perché noi ruoteremo ogni anno.
Mi interessava, se possibile, avere una precisazione da parte dell'Assessore rispetto al post-olimpico, perché mi sembra importante nel momento in cui andiamo a discutere un Piano che riguarda lo sport, per capire chi sia effettivamente l'Assessore competente in materia.



PRESIDENTE

Sì, adesso faremo le comunicazioni. Poi, se vorrà, interverrà l'Assessore Marrone.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ravetti; sono già intervenuti altri Consiglieri del suo Gruppo, pertanto interviene sull'ordine dei lavori.
Prego.



RAVETTI Domenico

Se non posso, Presidente, non intervengo. Era soltanto per sostenere la posizione del Gruppo, anche a seguito della richiesta del collega Valle.
Sull'inserimento proposto dall'Assessore Marrone, noi siamo disponibili se l'Assessore Ricca è d'accordo, soltanto per oggi, a procedere la relazione sul provvedimento, senza aprire la discussione generale, per permetterci in settimana un ulteriore approfondimento sul testo.



PRESIDENTE

Alla Conferenza dei Capigruppo c'è stata una richiesta informale, da parte della Giunta, d'inserimento di questo disegno di legge. C'era un accordo fra le parti, fra maggioranza e opposizione, da parte di tutti i Gruppi, di incardinare il provvedimento con la relazione dei relatori e successivamente, proseguire in altre sedute.
C'era l'intenzione - ripeto - da parte di tutti fino all'ultima Capigruppo di iniziare la discussione sulla legge triennale, poi sul disegno di legge 80 richiamato in Aula dal Consigliere Grimaldi e, infine, iniziare la discussione sugli ordini del giorno già iscritti nello scorso Consiglio più quelli che sono stati richiesti dai vari Gruppi finora.
Vedo che c'è l'approvazione sia dell'Assessore sia di alcuni altri Presidenti di Gruppo sul procedimento.
Se non ci sono altre richieste d'inserimento, proseguirei con l'approvazione dell'o.d.g., dando per approvati i vari inserimenti richiesti dall'Assessore Marrone e dai vari Gruppi consiliari.
L'o.d.g. è approvato ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico: a) Congedi Hanno chiesto congedo Caucino, Chiorino, Cirio, Graglia e Poggio.


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Nomina dell'Assessore Marrone Maurizio Raffaello


PRESIDENTE

Con decreto 48 del 27 aprile 2020, il Presidente Cirio ha nominato il Consigliere Marrone Maurizio Assessore regionale, con delega ai rapporti con il Consiglio regionale, delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, affari legali e contenzioso, emigrazione, cooperazione decentrata e internazionale e opere post-olimpiche.
L'Assessore Marrone intende intervenire in merito, oppure proseguo?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle opere post-olimpiche

Guardi, senza aprire un dibattito, ho piacere di svolgere la precisazione che chiedeva la Consigliera, che per me sarà sempre anche Presidente Frediani.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, Presidente.



PRESIDENTE

Sì, perché ho percepito male anch'io.



FREDIANI Francesca

Solo perché è andata via la connessione e non ho sentito bene.



PRESIDENTE

Anch'io ho sentito male.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle opere post-olimpiche

Mi sentite? Scusate, pensavo si sentisse l'audio, invece non era così.
Dicevo che, senza aprire un dibattito su questo, per non togliere tempo alla giornata di oggi, non mi sottraggo, tenevo solo a dare quella piccola precisazione che chiedeva la Consigliera, che per me sarà sempre anche Presidente, Frediani.



PRESIDENTE

Prego, Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie.
In realtà, era solo per capire, rispetto al Piano, se per l'impiantistica ci sia stata un'interlocuzione con l'Assessore Ricca e capire la ratio ovviamente se ne è a conoscenza l'Assessore Marrone, perché la decisione immagino sia in capo al Presidente Cirio - secondo la quale sono suddivise le deleghe: se c'è una motivazione particolare, una competenza. È solo capire la ratio dietro la scelta del Presidente Cirio, sempre che l'Assessore Marrone ne sia a conoscenza.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore alle opere post-olimpiche

Su questo, in particolare, sinceramente no. Nel senso che è stata, anche per quanto riguarda la cooperazione internazionale, un po' una ricombinazione di distribuzione di deleghe. Posso dire che l'Assessore Ricca è stato più che diligente nel trasmettermi già il giorno successivo alla mia nomina una relazione di aggiornamento sulla delega del post olimpico - devo confessare che la delega alla semplificazione ha monopolizzato i primi giorni di insediamento rispetto anche al disegno di legge "Riparti Piemonte" - tanto che è già programmato un confronto diretto (lo posso dire senza problemi) con l'Assessore Rolando del Comune di Torino, rispetto alla Fondazione 20 Marzo 2006, dal momento che la Presidenza di turno è passata in capo al Comune di Torino.
Chiaramente, dopo questo primo confronto sarò in grado di dare alla Consigliera Frediani, così come a tutta l'Aula, un vero aggiornamento dettagliato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Marrone.
Invito tutti i presenti, Consiglieri e Assessori, a chiedere la parola con questa metodologia, non tanto per rispetto nei confronti della Presidenza (perché già dallo scorso Consiglio, nella concitazione degli interventi della maggioranza e, soprattutto, dell'opposizione, tanti non aspettavano che fosse data la loro parola dal Presidente), quanto per la rendicontazione stenografica, così da disporre gli interventi in modo preciso. Diversamente, per chi deve svolgere il lavoro successivamente diventa arduo capire chi stia intervenendo, perché alcune voci si possono riconoscere a occhi chiusi, altre un po' meno, insomma, c'è qualche difficoltà.
c) Processi verbali precedenti sedute Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 7 /04/2020 e 20/04/2020.
d) Capogruppo Movimento 5 Stelle Comunico che a far data dal 20 aprile 2020 le funzioni del Presidente del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle sono assunte dal Consigliere Sean Sacco e che le funzioni di Vicepresidente sono assunte dal Consigliere Ivano Martinetti.
Auguro loro buon lavoro.
e) Non impugnativa Il Consiglio dei Ministri, in data 20 aprile 2020, ha esaminato le seguenti leggi regionali e ha deliberato la non impugnativa: Legge n. 2 del 14 febbraio 2020, "Norme relative al finanziamento della Città della Salute della Scienza di Novara"; Legge n. 3 del 26 febbraio 2020, "Modifiche all'articolo 16 della legge regionale del 22 gennaio 2019"; Legge n. 1 "Riordino delle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale"; Legge n. 4 del 26 febbraio 2020, "Istituzione del Comitato regionale per i diritti umani e civili e della giornata regionale della Pace".
f) Presentazione progetti di legge L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Comunico che, in data 27 aprile 2020, la I Commissione Consiliare, riunita in sede legislativa, ha approvato all'unanimità la deliberazione avente ad oggetto "Disposizioni relative alla proroga e al differimento dei termini previsti in legge regionale".


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita") - Contributi allo sport e al tempo libero

Esame proposta di deliberazione n. 73, inerente a "L.R. 93/1995, L.R. 32/2002, L.R. 36/2003 e L.R. 13/2010. Approvazione del Programma triennale 2020-2022 per l'impiantistica sportiva e per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie"


PRESIDENTE

Passiamo ad esaminare la proposta di deliberazione n. 73, di cui al punto 2) all'o.d.g.
La parola all'Assessore Ricca, per l'illustrazione.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
Vorrei iniziare con i ringraziamenti, perché nonostante il lockdown e nonostante lo smart working, gli Uffici sono stati veloci a scrivere e ad aiutarci a redigere questo provvedimento. Anzitutto, ringrazio il Direttore, Paola Casagrande, la dottoressa Fassio, che anche se non è più in struttura ha contribuito in maniera importante a stendere questo Piano la dottoressa Villari, che l'ha sostituita, la dottoressa Gosto, la dottoressa Pontolillo e il dottor Del Prete: grazie a loro, oggi, siamo riusciti a presentare al Consiglio questo Piano. Ringrazio il Presidente Bongioanni per aver contribuito celermente alla programmazione della Commissione e al rinvio in Aula del testo.
Tengo a sottolineare che questo Piano triennale 2020-2022, iniziato prima delll'emergenza COVID, vedrà nel 2020 una fase diversa rispetto a quella programmata, prevedendo un capitolo dedicato all'interno. È la prima volta che un unico Piano include l'impiantistica e la promozione sportiva: negli anni precedenti, sono sempre stati due Piani distinti.
Il Piano triennale dello sport contiene una prima parte descrittiva corredato dai numeri dello sport in Europa e in Italia, ma soprattutto in Piemonte. Si evince che in Piemonte il 36,2% delle persone pratica sport e che, dall'ultimo censimento ISTAT, operano circa 12.500 società sportive.
Questo Piano vede la sua operatività nel triennio 20-22 e si struttura in quattro assi, che riguardano gli impianti e la promozione, gli sport tradizionali, le società storiche e gli sport invernali, olimpici e paralimpici. Gli assi sono suddivisi in aree d'intervento che, a loro volta, sono suddivise in misure e azioni.
Le principali misure previste per l'impiantistica sportiva sono le seguenti: messa a norma, efficientamento, ampliamento e completamento degli impianti sportivi; nuova impiantistica in aree carenti o a vocazione turistica; impiantistica sportiva per gare di livello nazionale e internazionale; impianti per discipline sportive specifiche in bacini a grande utenza; ripristino a seguito di calamità naturali o eventi di eccezionali avversità atmosferiche e l'accesso al Fondo di garanzia.
Le principali misure, Presidente, previste per la promozione sportiva sono lo "Sport per tutti": la misura per la promozione dello sport come attività concorrente al benessere e alla salute dei cittadini, attraverso la diffusione della pratica dello sport come attività fisica da svolgersi anche al di fuori degli impianti sportivi; progetti a favore di soggetti con disabilità; educazione allo sport (misure rivolte ai giovani contro l'abbandono della pratica sportiva); progetti di eccellenza sportiva grandi eventi sportivi; manifestazioni sportive di carattere regionale nazionale e internazionale; progetti strategici di rilevanza regionale sviluppati in concorso con altri Assessorati (Istruzione e Montagna) valorizzazione del sistema sportivo piemontese.
Le varie misure saranno attivate prevalentemente su piano annuale. Come ho già detto, questo provvedimento di Giunta sarà condiviso in Commissione Consiliare con il Consiglio regionale, previa audizione di tutti gli attori che operano nello sport piemontese (Enti, Federazioni, CONI, CIP).
Tengo anche a ringraziare il CONI regionale del Piemonte, la sua Giunta, il suo Consiglio regionale, il CIP, gli Enti di promozione sportiva, con i quali abbiamo potuto condividere questo documento e dai quali abbiamo avuto la possibilità di trarre esperienza da chi vive sul campo, quotidianamente.
Come dicevo prima, per l'anno 2020, che per lo sport presenta tutta una serie di criticità, il Piano triennale prevede l'adozione di provvedimenti straordinari per l'emergenza COVID. Le misure di contribuzione per l'anno 2020 saranno a sostegno degli operatori ufficiali che operano nel settore dello sport.
L'intervento è rivolto allo sport dilettantistico di base, con particolare attenzione alle piccole realtà e all'attività giovanile, al fine di scongiurare la chiusura definitiva per mancanza di liquidità.
I criteri del bando per le misure a sostegno dell'emergenza che seguirà il Piano annuale discendono da una serie di incontri avvenuti con il CONI e con il CIP, in un primo momento, con la Giunta CONI che raggruppa rappresentanti di Enti di promozione sportiva e Federazioni e, in ultimo con il Consiglio regionale del CONI, alla presenza di tutti gli Enti di promozione sportiva e le Federazioni, con oltre 70 partecipanti del mondo sportivo. Anche per il Piano annuale si procederà con una continua consultazione dei rappresentanti del mondo sportivo.
Presidente, io avevo fornito delle cifre in sede di Commissione, avevo parlato di circa cinque milioni e mezzo da destinare al mondo dello sport per il Piano "Riparti Piemonte" e per il sostegno all'emergenza COVID e grazie all'incessante lavoro degli Uffici, siamo riusciti, svuotando tutti i cassetti e raschiando il fondo del barile, a implementare questa misura di ulteriori due milioni.
Il mondo dello sport piemontese si troverà nel Piano "Riparti Piemonte" sette milioni e mezzo ripartiti in questo modo: quattro milioni di euro per le spese vive, con un bando i cui criteri stiamo definendo con il Consiglio regionale del CONI e con il CIP per fare in modo che possa essere più equo possibile, chiaramente compatibilmente con le esigenze giuridico legislative. Questi quattro milioni saranno destinati per sopperire alla mancanza di liquidità, ovvero per il pagamento delle bollette, degli affitti, dei canoni e di tutta quella che è la spesa corrente - anche degli stipendi se dovesse servire.
Una misura che si chiama "Un euro per atleta". Abbiamo deciso di destinare ad ogni Associazione sportiva un euro per ogni atleta tesserato chiaramente se iscritto al registro CONI. Gli atleti sono la parte fondamentale dello sport, senza i quali lo sport non potrebbe esistere e noi, simbolicamente, vogliamo riconoscere loro, oltre i quattro milioni questo piccolo contributo.
Prevediamo la ripartenza dello sport. Apro una piccola parentesi. Fino a qualche minuto fa ero al telefono con il Ministero perché stiamo cercando di trovare il modo per riaprire, in totale sicurezza, almeno gli sport individuali che non prevedono nessun tipo di contatto. Appena il Ministero ci fornirà tutte le indicazioni utili, procederò all'informativa se preferite in Commissione o in Consiglio e poi, chiaramente, a tutte le Federazioni.
Lo sport deve ripartire; è per questo, che abbiamo previsto, per la fase di ripartenza, un milione di euro per i bandi. Un milione di euro è una cifra molto importante se pensiamo che gli ultimi bandi del 2018 erano di circa 800 mila euro, quindi in maniera molto più importante e per un periodo di tempo molto più ridotto. Siamo convinti che lo sport vada sostenuto in tutto e per tutto, ragion per cui abbiamo deciso di fare un altro sforzo importante.
L'adeguamento impianti. Crediamo che l'emergenza COVID ci insegnerà ad avere un nuovo tipo di approccio, anche solamente all'impiantistica ed è per questo che la Giunta destina due milioni e 200 mila euro per l'adeguamento degli impianti, inserendo all'interno anche le palestre. Lo sport è di tutti e tutti devono avere la possibilità di essere messi nella condizione di poter ristrutturare o sistemare le proprie strutture in maniera importante, anche con il sostegno della Regione.
Questo Piano cuba per il 2020 sette milioni e mezzo di euro, è stato uno sforzo molto importante e possiamo dire, con grande soddisfazione, che siamo sicuri potrà dare uno shock positivo e importante al mondo dello sport.
Abbiamo deciso di assorbire alcune riflessioni avanzate dal Consiglio regionale nei mesi scorsi, inserendole nel Fondo di garanzia all'interno di Finpiemonte perché, quando diciamo che i dibattiti in Consiglio regionale sono utili e costruttivi, non lo diciamo solamente perché è bello dirlo, ma perché ci crediamo e tutte le suggestioni positive vengono raccolte.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Ricca. Il mondo della canoa attende disposizioni.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Non solo il mondo della canoa, mi verrebbe da dire.
Il Piano triennale arriva in un momento molto delicato per l'intero Paese e per la nostra Regione. È chiaro che dobbiamo fare un discorso assolutamente connesso all'emergenza COVID in corso. Tutte le riflessioni che faremo, le faremo sia da un punto di vista strutturale, ma anche da un punto di vista emergenziale per far fronte alle grandi esigenze del mondo sportivo attualmente.
Ho letto alcuni rilievi da parte degli Enti di promozione sportiva e ho letto anche una lettera del CONI questa mattina che ci sollecita nell'approvazione di questo Piano triennale, nonostante possa, a detta del CONI, essere rivisto e migliorato. È chiaro che dobbiamo dare un'accelerata per permettere alle Associazioni, alle società e a tutte le realtà sportive di usufruire degli aiuti messi in campo dalla Regione Piemonte, ma non possiamo trascurare degli aspetti fondamentali del Piano. Forse sarebbe stato auspicabile un dialogo maggiore con queste realtà sportive proprio all'interno della Commissione consiliare. Capisco che i tempi siano tanti stretti e tutto quanto, ma ho letto che anche gli Enti di promozione sportiva hanno chiesto un confronto con l'Assessorato, sarebbe stato auspicabile in Commissione competente, ma non è stato possibile farlo. È chiaro che questi approfondimenti dovranno servire, nonostante l'approvazione del Piano, anche per eventualmente apportare delle migliorie, anche se non saremmo più in grado di modificarlo.
La questione dei bandi. Lo scorso anno sono saltati e sono state dette molte cose, c'è chi sosteneva che fosse colpa della Giunta precedente, chi della Giunta attuale, tuttavia a me non interessa tanto sindacare sul perché o di chi sia la colpa, a me interessa sapere se questi fondi arriveranno. Lo stanziamento è stato fatto, ma è chiaro che non risulta una sommatoria tra quella che dovrebbe essere la somma stanziata per l'anno 2019 e quella che, invece, dovrebbe essere prevista per il 2020. Ci sarà comunque, una riduzione delle risorse nell'ammontare dei due anni, quindi questo non so quante problematiche potrebbe portare alle Società sportive che è vero si vedranno erogare degli aiuti a fondo perduto per l'emergenza ma i bandi sono una questione a parte, purtroppo. È stato aumentato lo stanziamento per l'anno 2020, ma è anche vero che nel 2019 queste Società non hanno potuto partecipare ai bandi perché non predisposti. Quindi di questo è chiaro che si vedrà una riduzione del finanziamento complessivo sui due anni.
La questione dei contributi per gli eventi calamitosi è un tema che mi sta particolarmente a cuore come sa bene l'Assessore (avevamo proposto anche un ordine del giorno). Ho letto che nel Piano triennale viene compresa la questione, ma anche qua, come un po' in tutte le cose, ci si scontra con i ritardi della burocrazia e delle scelte politiche. Per esempio proprio lo scorso anno abbiamo assistito a degli eventi calamitosi e avevamo chiesto di prendere delle misure emergenziali proprio per contrastare anche quelle emergenze, infatti adesso ci sono Società che vivranno un'emergenza dell'emergenza, dell'emergenza. Ci sono i danni causati dai vecchi eventi calamitosi, c'è il danno dell'emergenza COVID e poi, ovviamente, tutto quello che riguarda problematiche strutturali connesse. Sappiamo che verrà creato e avviato un Fondo presso Finpiemonte che era una nostra richiesta ma, da quello quello che mi risulta, questo non avverrà a breve. Se le risorse verranno tutte destinate per l'emergenza, per quell'altro tipo di Fondo non si vedrà la luce penso prima di qualche mese, anche del prossimo anno. Vorrei capire quali saranno le tempistiche, quando verrà stabilito nella speranza che, ovviamente, non si debba far fronte ad ulteriori danni dovuti agli eventi calamitosi. Se questo dovesse essere, risulterebbe un vero disastro, soprattutto per quelle Società che operano in campo aperto (mi viene da citare il famoso canotaggio a cui faceva riferimento il Presidente Allasia).
Noi ci siamo permessi di presentare anche un ordine del giorno collegato proprio perché trattiamo il tema del Piano triennale e trattiamo il piano dell'emergenza nello stesso momento. Noi ci sentiamo di poter avanzare delle proposte, di portare anche alla luce o, comunque, all'attenzione dell'Assessore competente, temi riguardanti le singole categorie.
Ho letto il disegno di legge "Riparti Piemonte" un po' velocemente, perch non c'è stato ancora il tempo per approfondirlo. Gli aiuti ci sono, ma secondo me va fatta una riflessione sui criteri; ho letto di fondi fino a 4 mila euro per le società e le associazioni sportive dilettantistiche.
Bisognerà fare una riflessione sulla vocazione di queste società, su come sono costituite e di che cosa si occupano, perché ci sono impianti che richiedono un cospicuo utilizzo di risorse, come ad esempio, gli impianti natatori. Non tutti gli impianti hanno uguali costi di gestione, in taluni casi superiori ad altri e in questo momento stanno soffrendo particolarmente l'emergenza. Ho citato gli impianti natatori perché sono di difficile gestione e richiedono una manutenzione particolare con l'utilizzo di prodotti di sanificazione continua. Non si tratta soltanto di stanziare fondi per permettere la sanificazione, perché questi sono prodotti utilizzati da sempre nei loro ambienti e si tratta di prodotti molto costosi. Per cui il costo della gestione di questi impianti non può essere paragonabile ad una palestra piuttosto che ad un impianto di atletica perché i costi di gestione sono completamente differenti e il finanziamento che verrà erogato deve tenerne assolutamente conto.
Inoltre, c'è tutta la situazione delle società e delle associazioni che forniscono un servizio pubblico per la collettività, indirizzato alla promozione dello sport. Anche quello, secondo me, dovrebbe essere previsto come premialità.
Ho letto che ci sono state delle richieste da parte dell'Assessore per quei Comuni che fossero nella condizione di poter rinunciare ai canoni d'affitto. Quei Comuni, secondo me, sono veramente pochi. Non penso che in questo momento gli Enti locali possano far fronte al mancato introito dei canoni di affitto degli impianti sportivi. Quindi, sarebbe stato auspicabile un supporto in tal senso agli Enti locali. Se non è possibile sarebbe importante finanziare quelle società che ne potrebbero usufruire per pagare questi canoni, perché se non dovessero rientrare, sarebbe un danno davvero ingente, oltre a tutta la questione dei mancati introiti a livello di tributi agli Enti locali.
Inoltre, sempre collegandomi alla questione dell'emergenza - ma non solo perché sono categorie che, secondo me, dovremmo tenere in considerazione in futuro - ci sono tutte quelle imprese o comunque quegli specialisti del settore dello sport che operano in maniera individuale. Faccio riferimento ad esempio, ai personal trainer: anche questi, purtroppo, non coinvolti nel piano degli aiuti, che però sono fondamentali per le società e le associazioni sportive. Perché? Perché pagano degli affitti per operare all'interno delle società e delle associazioni, quindi è chiaro che se la struttura rimane chiusa, l'affitto non può essere .
Presidente, sta indicando me? Ho visto che stava facendo dei gesti ..



PRESIDENTE

No, è perché non ho ancora la percezione di avere la visiera e, siccome mi dovevo grattare l'occhio, ho urtato la visiera con il dito. Mi scuso.



DISABATO Sarah

Se mi sto dilungando, me lo segnali, perché io non ho il tempo sotto mano.
Pensavo fosse per quello.



PRESIDENTE

No, ha ancora a disposizione dei minuti. Prego, prosegua.



DISABATO Sarah

Proseguo, citando questi professionisti, che è vero che sono stati compresi negli aiuti nazionali, ma si tratta di vere e proprie imprese individuali anche dal punto di vista privato E, dunque, hanno una connotazione differente dalle associazioni e le società sportive.
Nei discorsi dell'Assessore ho sentito citare la problematica legata agli impianti privati. Molte realtà sportive non sono necessariamente delle associazioni o delle società, ma ci sono anche delle imprese commerciali con un profilo più imprenditoriale che hanno la gestione di ingenti impianti e dei lavoratori cui far fronte. Mi pare di capire che questo non sia un comparto incluso nell'emergenza COVID. Pertanto sono da tenere in considerazione anche quelle realtà riconosciute come Srl (e sono tantissime) e se non sono comprese negli aiuti erogati sotto forma di contributi a fondo perduto, dovremo trovare una soluzione.
Una soluzione è stata trovata, ad esempio, dando un contributo per le SPA.
Perché dico questo? Perché molte volte le SPA sono associate ai centri sportivi. Quindi, cosa succede? Che se io do il contributo alla SPA che fa parte della palestra o dell'impianto sportivo, escludo tutte quelle società o comunque quelle imprese sportive che non hanno la SPA. Per cui cosa succede? Che vado a dare un contributo ad una società che è grande - perch chi ha una SPA all'interno del proprio centro, è sicuramente un colosso o un centro sportivo già grande - e non lo conferisco a tutti quei centri minori (ad esempio i CrossFit) o a tutte quelle palestre che in questo momento sono dedicate interamente alle donne e all'allenamento della categoria femminile, che sono delle Srl. Mi vengono in mente quelle, ma ce ne sono tantissime di palestre identificate sotto questa ragione sociale.
Chiaramente tutto quel comparto di aiuti viene meno a quelle imprese.
Inoltre, specifico un'altra questione. Durante l'approvazione del bilancio di previsione avevamo proposto la creazione di un fondo rotativo per le società e le associazioni sportive colpite dal COVID. Ho visto che sono previsti degli aiuti fino a 4 mila euro, ma ci sono società che hanno costi di gestione e anche del personale nettamente superiori a quello stanziamento. Un fondo rotativo d'emergenza, con la possibilità di erogare prestiti fino ad una somma superiore, sarebbe stato di grande aiuto per le società che, oltre ad usufruire del contributo, avrebbero avuto a disposizione maggiore liquidità per fronteggiare le proprie spese. Quel fondo, oltre tutto, sarebbe stato di creazione immediata, perché ci sono Regioni che hanno stanziato fondi per l'emergenza riguardo allo sport nel giro di pochissimi giorni. Mi viene in mente la Liguria, che aveva fatto fronte all'emergenza sport già un mese fa. Per cui molte associazioni e società sportive hanno potuto usufruire di contributi nell'immediato, senza aspettare un piano più generale ed ampio. Il disegno di legge "Riparti Piemonte", infatti, è stato tarato su una platea di realtà più ampia, che non è soltanto quella dello sport. Effettivamente l'erogazione di questi contributi è un po' in ritardo e con un fondo rotativo dedicato alle realtà sportive avremmo fatto fronte a questo ritardo, ma avremmo anche potuto concedere aiuti per somme maggiori sotto forma di prestiti.
Vi è un'altra questione relativa alla promozione dello sport. Abbiamo una grande sfida da affrontare in futuro, che sarà quella di far ripartire le società e le associazioni sportive. Dunque, non soltanto aiutarle nell'emergenza, ma sostenerle quando ci sarà la riapertura, incentivando le persone e le famiglie ad iscriversi presso le realtà sportive. Come si fa? Promuovendo lo sport a 360°. Mi viene in mente l'erogazione di voucher dedicati alle famiglie e ai ragazzi, magari per quelle famiglie a basso reddito che fanno fatica a garantire la retta d'iscrizione presso le società e le associazioni sportive. In questo modo, si favorirebbe la frequentazione da parte di ragazzi che oggi sono dei bambini o dei giovani ma che un domani potrebbero diventare degli atleti o dei campioni piemontesi. Per questi motivi, oltre all'aiuto a fondo perduto, per incentivare e promuovere la pratica sportiva, sarebbe opportuna una dotazione o comunque una misura di questo tipo.
Ci sarebbe tanto da approfondire e colgo l'appello di tutte le realtà sportive nel fare in fretta; ciò di cui non parliamo oggi, verrà trattato tempestivamente, ad esempio, con la proposta sull'impiantistica sportiva: inserire tutto nello stesso pacchetto diventa un po' difficile, anche dal punto di vita gestionale.
Abbiamo dato la disponibilità a fronteggiare l'emergenza e speriamo che le nostre proposte possano essere prese in considerazione, perché le riteniamo migliorative per il mondo sportivo. E' chiaro che non si esaurisce qui la riflessione e il dialogo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.
Ricordo che avete sempre dieci minuti per intervenire.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Inizialmente, teniamo anche noi a ringraziare gli Uffici per il lavoro svolto, nel senso che, come ha sottolineato lo stesso Assessore, la grande novità di questo Piano è rappresentata dal fatto di mettere insieme il Piano sugli impianti con il Piano delle attività sportive.
In questo senso, riprendendo anche il lavoro svolto già negli scorsi anni, crediamo che sarà un Piano triennale generale che dovrà essere specificato anno per anno. E proprio in questa specificazione, come ha ben argomentato la collega Disabato, il tema del 2020 rivestirà un ruolo decisamente particolare, proprio per la questione emergenziale.
Anch'io mi soffermerei sulle comunicazioni, nel senso che una nota negativa nella redazione di questo Piano riguarda sicuramente le associazioni. È vero che l'Assessore, come ha più volte ribadito, si è confrontato puntualmente con il CONI e col Comitato olimpico e paraolimpico a livello regionale. Tuttavia, in termini di decisioni e di politiche sportive, rivestono un ruolo fondamentale anche le grandi associazioni di promozione sportiva, che hanno appunto scritto direttamente all'Assessore per chiedergli un incontro prima dell'approvazione di questo Piano incontro che, a quanto sappiamo, non è ancora avvenuto (certo compatibilmente con l'emergenza e con tutte le limitazioni di movimento).
Dunque, è stato proprio richiesto all'Assessore, prima dell'approvazione di questo Piano, un confronto; confronto che, se ci fosse stato, come da richiesta da parte di AICS, UISP e di CSEN, cioè di realtà molto importanti, sarebbe stato utile, proprio perché queste realtà associative chiedevano alcune modifiche, alcune argomentazioni maggiori e alcune puntualizzazioni rispetto al Piano.
Come sottolineava la collega Disabato, lo stesso CONI, nella sua lettera di stamattina, ritiene che quando torneremo alla normalità si dovrà aggiornare, evidentemente, questo Piano, perché su alcuni aspetti dovremo rendere più efficace la promozione e la tutela dello sport, soprattutto relativamente allo sport giovanile e allo sport di base non solo di livello agonistico.
Avanziamo, dunque, questa richiesta in termini di discussione, visto che molte volte la Giunta, anche nei confronti dei Consiglieri di opposizione, non ha mostrato attenzione al dialogo e al confronto.
Tuttavia, fino a quando capita con le opposizioni, ne prendiamo atto e facciamo di necessità virtù. Ma quando capita con il mondo che poi dovrà applicare e animare quel Piano triennale (in questo caso sullo sport), è ovvio che per noi diventa una fonte di dubbio. Ci auguriamo, quindi, che nel prossimo futuro ci possa essere un confronto puntuale.
È ovvio che, per quanto riguarda il 2020, come ricordava la collega Disabato e come sottolineava lo stesso Assessore nella conferenza stampa di ieri, il vero tema di questa discussione verterà sulla manovra "Riparti Piemonte".
In questa discussione, cercheremo quindi di capire da dove arrivano i fondi e come li vorrà gestire l'Assessorato in maniera puntuale soprattutto relativamente alle tempistiche: perché possiamo anche impegnare vagonate di milioni di euro, ma se poi i tempi non coincidono con i tempi dell'emergenza, diventa un problema.
È quella, dunque, la discussione che dovremo affrontare in maniera puntuale: questi 7,5 milioni di euro, suddivisi come ha annunciato l'Assessore, per i quali bisognerà avere contezza di come verranno spesi e delle relative tempistiche.
In questo senso, il primo elemento che vogliamo sottolineare è che inizialmente, nella definizione di quei primi 5 milioni o 5 milioni e mezzo di euro, il tema delle palestre, ad esempio, non era previsto. Siamo felici di questa modifica: magari l'Assessore ha "sbirciato" (ma è bene che sia così!) la nostra proposta di legge n. 94, dove avevamo proposto proprio un intervento diretto anche sulle palestre. Apprendiamo dunque con favore che nel "Riparti Piemonte", ovvero in quei 7 milioni e mezzo, ci sia anche un elemento e una manovra interna dedicata anche alle palestre di 2,2 milioni sugli impianti.
È evidente, come dicevo prima, che anche quegli aspetti che magari inizialmente non erano stati presi in considerazione, con un buon confronto auspico che ci sia in futuro - si potrebbero magari reiterare. Perché su questo Piano (come accade, peraltro, per tutte le cose) le molte associazioni hanno evidentemente rimarcato che potrebbe essere migliorabile, inserendo ulteriori elementi di sostanza. In questo senso, ci teniamo a sottolineare - mi avvio verso la conclusione - che il nodo cruciale per il 2020 sarà, appunto, il "Riparti Piemonte".
Tengo ancora a ribadire, sempre nell'ottica dei rapporti istituzionali e delle collaborazioni, che, come abbiamo visto anche sugli organi di stampa, sebbene l'Assessore abbia riscontrato delle difficoltà a sentire molte associazioni, ha comunque avuto il tempo di chiedere ai Comuni attraverso una lettera, di esentare, in questa fase, il pagamento di canoni, di affitti e di qualunque tipo di contribuzione da parte delle associazioni verso le casse comunali; richiesta che - lo ribadisco anche qui, in Consiglio regionale, in maniera formale - i Comuni stanno soddisfacendo.
I Comuni, ovviamente, dipendono da tutta una serie di sostegni ovviamente, Presidente, non stiamo parlando di una parte politica in particolare, ci stiamo riferendo a tutti i Comuni, anche a quelli della provincia di Torino amministrati da forze politiche diverse dalla mia - per cui sono rimasti un po' spiazzati da questa lettera. Perché, da un lato, la richiesta era già in pancia e nelle volontà degli stessi Comuni dall'altro, si è deciso di animare un provvedimento di minore incasso per il bilancio comunale senza però specificare, in quella stessa lettera, che cosa si sarebbe fatto per sostenere quelle scelte. Perché, come l'Assessore sa, senza quell'introito nel bilancio comunale, si dovrà trovare un'altra fonte di entrata. Inoltre, molti Comuni avevano già approvato il bilancio di previsione entro il termine imposto dalla legge (anche se poi è prevista una deroga), ossia entro il 31 dicembre.
Dunque, molti Comuni avevano già messo in pancia del bilancio una previsione di incasso. Quella lettera, quindi, anche dal punto di vista istituzionale, è stata poco corretta, come hanno sottolineato molti Sindaci, che peraltro le hanno scritto chiedendo, sostanzialmente, di precisare come la Regione intenda intervenire.
Ecco, quindi, che il "Riparti Piemonte" rappresenta proprio una misura in tal senso, per dare una mano - è ciò che ci auguriamo - alle associazioni.
Dovremo capire puntualmente, in particolare per il 2020, come questo Piano dovrà essere applicato nella realtà dell'emergenza del Piemonte.
Per cui, Presidente, crediamo che questo piano non dica nulla di più del passato; ribadisca alcune questioni che possono essere ovviamente migliorabili, proprio in termini di volontà, con la discussione con le Associazioni. Crediamo che l'Assessore debba incentivare il confronto, che credo sia fondamentale in questa fase, soprattutto quando si è in una rappresentanza istituzionale così importante.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Sarno.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intanto un saluto a lei, a tutti i colleghi, a chi ci ascolta da casa e ai nostri funzionari che ci stanno assistendo.
Si rileva con piacere che il primo atto che andiamo ad affrontare nel discorso di sostenere il sistema - uso il termine imprenditoriale in senso lato - durante l'emergenza, vede un'attenzione positiva da parte di tutte le forze politiche rappresentate.
Sentendo i colleghi prima, a prescindere da maggioranza o minoranza, mi sembra si stia imboccando la strada giusta per dare risposte condivise e discusse nel massimo interesse dei piemontesi.
Andiamo, quindi, ad affrontare un provvedimento importantissimo, il primo.
Come ha detto lei, che ringraziava e abbozzava un sorriso da parte del mondo della canoa, io lo riverso all'Assessore anche da parte del mondo delle arti marziali, della pesistica, del fitness e delle palestre.
Quattro milioni per il sostegno alle spese vive e ai vari canoni affrontati è una cifra importante, ma forse non abbastanza. Teniamo conto che il mondo che ho citato, quello delle palestre, ma non solo, cioè chi vive con lo sport, può essere tranquillamente assimilato al mondo del turismo: sono mondi non strutturati per un'interruzione brusca dei flussi finanziari e vivono su denaro circolante. Magari l'interruzione la fanno nel mese di agosto, ma non in questi periodi e non così a lungo, per cui rischiano veramente di andare in situazioni che non saranno più recuperabili, facendo perdere a tutti noi un patrimonio straordinario di ragazzi, istruttori formatori e trainer che servono ai nostri figli, che servono a noi per la nostra salute, il nostro benessere, il nostro svago e che servono a tutto il nostro sistema.
Ecco, Assessore, il primo invito, adesso che inizierà il gruppo di lavoro mi auguro da domani - è verificare insieme se riusciamo a rimpinguare questa cifra, già importante, ma che sarebbe bene riuscire a far crescere.
Mi auguro che l'utilizzo dei bandi non preveda contributi a pioggia uguali per tutti, ma che ci sia una differenziazione, perché molte delle associazioni che verranno coinvolte saranno, perlopiù, dilettantistiche con o senza partita IVA.
È consentita la battuta: sì partita IVA, no sulle ASD. Non c'entra assolutamente nulla: non avere la partita IVA permette di incassare le quote e lavorare con gli associati; avere la partita IVA in più permette semplicemente di gestire i clienti, cioè persone che non sono associate incassando poi delle quote assoggettate a IVA. Faccio l'esempio del sottoscritto: ogni tanto mi piace andare a sollevare pesi; non so programmare la mia settimana (non lo facevo prima con la mia attività professionale, non lo faccio oggi che faccio attività politico amministrativa), ma quando posso vado in palestra, pago l'ingresso e mi viene fatta una "fatturina". In questo modo posso far l'ingresso singolo pur non essendo associato. Oppure il gestore delle ASD può stipulare contratti di vendita, gestire un bar e quant'altro. Questo è il significato di avere la partita IVA.
Per cui, non facciamo questa differenziazione e vediamo se si possono evitare i contributi a pioggia uguali per tutti, proprio perché, per alcuni, la vita della palestra, o in quella che è l'Associazione Sportiva Dilettantistica, è la fonte principale, o unica, di reddito.
Assessore, lei ha parlato delle aperture per gli sport individuali.
Cerchiamo, chiaramente con attenzione al rispetto delle distanze e a tutti i protocolli, di non lasciare scrivere da chi sta dietro una cattedra, ma con chi, confrontandoci, vive il territorio. Faccio un esempio: ieri ho visto tantissimi ciclisti che nella provincia di Cuneo, qualcuno rispettando il distanziamento, qualcuno un po' meno, si sono riversati per le strade. Non c'erano motociclisti: ho ricevuto lettere da, credo, metà dei moto club del Piemonte, per sollecitare che anche chi va in moto possa farsi la sua passeggiata, ovviamente individuale.
La collega Disabato ha fatto un cenno importante ai voucher. Condivido il concetto di voucher, però lo differenzio nella forma: non possiamo dare i voucher alle famiglie piemontesi perché non abbiamo i soldi per farli. Si potrebbe invece fare Assessore - e lei, nel suo ruolo istituzionale potrebbe essere il portavoce di un'idea - una proposta differente, che è quella che proporrò quando parleremo di alberghi durante i vari comitati di lavoro: io ti ho un voucher, che tu consumerai quando vuoi, a dei prezzi che sono assolutamente più bassi di quelli che troverai quando riprende l'attività. Questo per cerare di avvicinare la domanda all'offerta.
Potrebbe essere una scintilla anche per dare una spinta emotiva e positiva ai gestori delle palestre: molti, in questo momento, sono veramente in situazioni difficili, per non dire disperate.
Per il resto, tutto bene, ovviamente. È un provvedimento che non si può non condividere in pieno, con quelle piccole attenzioni che ho detto e con un richiamo ai tempi. In questi giorni, il mondo della neve continua a sollecitare il pagamento della legge 2, anno 2016-2017, la cui graduatoria è stata pubblicata a gennaio 2020.
Visto che adesso siamo in una fase di emergenza assoluta e dobbiamo permettere a questi sistemi di sopravvivere, non facciamo che questi bandi escano e vengano erogate le cifre quando faremo il richiamo del .



(Audio mancante o non comprensibile)



BONGIOANNI Paolo

Questa è una battuta un po' polemica, ma sicuramente deve essere una spinta a tutti noi, Assessore, per cercare di velocizzare questi tempi, che devono essere per forza scritti con tempistiche differenti.
Vi ringrazio, e sicuramente penso che insieme potremo fare un buon lavoro.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Bongioanni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Grazie, Presidente, buongiorno.
Ho tre riflessioni che vorrei porre al Consiglio regionale.
La prima riguarda il Piano triennale, che sarà oggetto di votazione oggi e su cui posso già anticipare, non solo il mio favorevole, ma del nostro Gruppo, perché è un Piano completo, di cui c'era evidentemente bisogno.
È un Piano che, a mio e a nostro avviso, ha la sensibilità di toccare elementi forse troppo poco considerati in passato; penso in particolare al tema della scuola e al tema della disabilità. È un piano che è riuscito a inserire un passaggio sull'emergenza del Coronavirus, ma si vede che c'è stato un lavoro profondo e importante, fatto dall'Assessore e dagli Uffici che ha origini "antiche", già da diversi mesi.
La seconda riflessione, invece, riguarda il Piano annuale che, da quanto abbiamo colto, ascoltando le parole dell'Assessore e nelle anticipazioni del "Riparti Piemonte", avrà nel bando sull'impiantistica e sulla promozione sportiva due elementi qualificanti.
Bene, intanto, che le risorse messe a disposizione per il "Riparti Piemonte" siano aumentate rispetto all'indicazione che l'Assessore aveva dato in Commissione. Ricordo a tutti noi Consiglieri che quest'anno sullo sport abbiamo una cifra che non si vedeva da tempo. È una cifra che supera i 10 milioni di euro e sul "Riparti Piemonte" ne mettiamo a disposizione da quanto ho capito, più di sette.
In merito all'impiantistica sportiva, dalle parole dell'Assessore colgo che ci sarà un'attenzione particolare al mondo delle palestre, delle piscine e di altri settori dove probabilmente era difficile intervenire con un contributo diretto. Questo, lo considero un passaggio positivo, di sensibilità rispetto ad un mondo, che si trova in enorme difficoltà.
La drammaticità nel settore dello sport colpisce specialmente chi oggi vi lavora e per chi vive di sport: non solo le palestre o le piscine, ma tutto il turismo sportivo di montagna o le molte associazioni dove si pratica la ginnastica o la danza, dove gli istruttori vivono di quell'attività. Per queste realtà, bisognerà avere un'attenzione particolare nei vari bandi impiantistica e promozione sportiva.
Riguardo proprio alla "promozione", chiedo all'Assessore di avere un'attenzione su alcuni aspetti.
Il primo, che mi sta più a cuore, è il tema della burocrazia; l'esperienza di tanti anni di bandi regionali mi porta a svolgere due considerazioni: i tempi sono stati storicamente dei biblici (dobbiamo dircelo), sia nella fase istruttoria, sia nei tempi di pagamento (siamo andati a pagare ad inizio anno programmi e progetti che nascevano nella "notte dei tempi").
Pertanto, primo, eliminare ogni forma di burocrazia. Ho già posto il tema in Commissione e l'ho già detto anche privatamente all'Assessore: sarà fondamentale tagliare le tappe nel processo d'istruttoria. Un esempio che ho fatto all'Assessore, ma lo dico anche a tutti voi Consiglieri, visto che ne abbiamo l'occasione oggi, in Consiglio, è quello di chiedere alle associazioni le pezze giustificative, nel momento in cui si aprirà il bando; se aspettiamo di presentare il bando, di mandare l'avviso, di aspettare che i vari soggetti presentino domanda, si faccia la graduatoria si chiedano le pezze giustificative e poi si paghi.: se va bene, a ottobre novembre inizieremo a effettuare i primi pagamenti. Se vogliamo, invece ridurre le tempistiche, bisognerà presentare un bando molto snello, molto molto chiaro, molto semplice e molto facile. Mi pare che, in questo l'Assessore abbia colto il punto e centrato il problema, ma contestualmente occorre mettere in atto un altro passaggio utile a velocizzare i tempi che è quello di potenziare una struttura - quella del settore sport - nata e attualmente presente per gestire una situazione ordinaria. Non vorrei che facessimo la fine fatta con i SISP, perché veder arrivare 800 o 700 domande in un bando che si deve gestire in più mesi è un conto, ma se dovessero arrivare (come io mi auguro) migliaia di domande (abbiamo 12.000 associazioni sportive) è evidente che quel settore scoppierà: sarà il caos e i pagamenti e la gestione delle pratiche arriveranno in autunno. Questo la Regione, non se lo può permettere.
Pertanto, occorre potenziare la struttura e gli Uffici che gestiranno tutta l'istruttoria. Attenzione, però - Assessore - che, nel momento in cui facciamo il bando (mi pare l'avesse già detto in Commissione e mi pare che l'abbia anche ripetuto oggi), il tema dell'"euro ad atleta" va sicuramente bene per quelle associazioni sportive, come quelle che gestiscono molte piscine estive che hanno numeri enormi di frequentatori, che vengono tesserati nel momento in cui entrano all'interno di quegli impianti, per c'è tutta un'attività agonistica di sport minori che ha numeri veramente molto bassi, pur avendo magari il campione olimpico, o il campione nazionale. Sono quegli sport minori cui, se consideriamo un euro ad atleta rischiamo di dare risorse totalmente insufficienti, nell'ordine di qualche decina di euro ad associazione. È una cosa che non ci possiamo permettere per rispetto dell'attività agonistica e dell'importanza del loro ruolo.
Pertanto, attenzione a questi elementi: sarà sicuramente utile un ulteriore confronto e verifica con tutte le federazioni sportive della nostra regione.
Da ultimo - mi riallaccio a quello che diceva il mio collega Bongioanni proviamo a pensare anche un ulteriore modo per rimpinguare quei capitoli.
Ho già evidenziato come il bilancio dello sport contempli anche altre voci oltre quelle citate. Faccio l'esempio dei grandi eventi sportivi, per i quali quest'anno è stata inserita una cifra superiore ai 3 milioni e 300 mila euro; una cifra importante, notevolissima in un'epoca di normalità, ma poiché i grandi eventi a valenza internazionale presenti sul nostro territorio regionale probabilmente non potranno essere realizzati da qui a fine anno, sicuramente lì ci potranno essere delle risorse che potremo usare diversamente per aiutare lo sport di base e lo sport minore.
Sulla questione dell'impiantistica sportiva, mi limito a dire "attenzione a quelle attività, nel pubblico e nel privato, che non hanno problemi di adeguamento alle norme per il distanziamento". Pertanto, immaginare una misura per i piccoli interventi manutentivi, in questo periodo in cui non ci sono attività, male non farebbe, perché aiuterebbe anche l'economia a riprendersi (penso ai piccoli artigiani, le piccole imprese edili).
Inoltre, Assessore - l'abbiamo già detto in Commissione e magari qualcuno lo riprenderà anche successivamente - attenzione a non considerare unicamente le spese di questi ultimi mesi. Le bollette della luce dell'acqua e del gas in questi mesi difficilmente sono rendicontabili o significative; cosa diversa è l'affitto, pagato per tutto l'anno che ci si trova a dover onorare, pur non avendo alcun tipo di attività e di introito.
Questo è un altro elemento da considerare.
Da ultimo, lei ha fatto cenno alla "legge 80": io credo che sarebbe ragionevole - sono d'accordissimo sull'illustrazione di oggi - darci un tempo per avere un confronto.
Faccio un esempio molto pratico e chiaro, che mi sta particolarmente a cuore: il coinvolgimento del sistema degli Enti locali. Noi abbiamo parlato, in quest'Aula, così come più volte in Commissione, del tema dell'autonomia, della sussidiarietà, del federalismo, dell'importanza del sostegno che bisogna dare agli Enti locali, alle Province, alla Città metropolitana. Sono assolutamente d'accordo, però non vorrei che questo finisse per essere un mero esercizio retorico e poi, nel momento del fare ce lo scordassimo.
È importante che la Regione, che è stata criticata dalle attuali forze di maggioranza, in questi anni, per aver sottratto funzioni e competenze al sistema degli Enti locali, anche riguardo al mondo dello sport, oggi si attivi per riportare loro quelle funzioni e competenze. L'articolo 20 della legge 80, quando parla di "Sportelli sport" fa una cosa intelligente e seria, ma così come le Amministrazioni di centrodestra, all'inizio degli anni Duemila, ebbero la maturità e l'intelligenza di capire il ruolo degli Enti locali in questa azione di coinvolgimento e di animazione del territorio, attraverso gli "Sportelli sport" affidati alle Province piemontesi, occorrerebbe fare un ragionamento, d'intesa con il sistema delle Autonomie locali, su questo, così come sul tema dell'impiantistica sportiva.
Ritengo che un confronto con le Autonomie sia un atto, doveroso nel rispetto dell'importanza e del rilievo che rivestono.
Con questo, concludo, anticipando il voto assolutamente favorevole sul Piano triennale, che va approvato e attuato con rapidità e celerità.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Riva Vercellotti.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, anche perché è già intervenuta la mia collega Disabato.
Vorrei richiamare l'attenzione su un aspetto che mi sta particolarmente a cuore e che in questo momento di emergenza dovrebbe essere non dico uno dei primi pensieri, ma sicuramente uno dei pensieri più importanti, che è quello legato al tema della diffusione dello sport nelle scuole e mi riferisco soprattutto alla fascia d'età dei bambini delle elementari, dai 6 ai 10 anni circa che, in questo periodo, non hanno potuto praticare attività sportiva e sono stati le prime vittime, diciamo, di questo periodo di chiusura, perché di fatto non avevano nessun motivazione per uscire di casa e, quindi, sono quelli che più hanno patito la chiusura forzata.
Oltre a questo, alcuni di loro già non praticavano sport, per vari motivi alcuni lo praticavano e non hanno più potuto praticarlo, perché tutte le attività si sono fermate, ma ancor di più io vedo un rischio alla ripresa delle scuole. Intanto, non sappiamo bene se e quando le attività sportive ripartiranno e, soprattutto, le attività di squadra che, dal mio punto di vista, sono quelle che nella fase infantile, cioè nel periodo di avvicinamento allo sport, ritengo più formative e importanti. Nei vari interventi ho sentito parlare molto di palestre, di attività commerciali e quindi di palestre che svolgono attività dedicate soprattutto agli adulti ma non dimentichiamo che i bambini, normalmente, si avvicinano allo sport attraverso gli sport di squadra e che questi sport sono quelli che più consentono ai bambini di imparare dei concetti come la collaborazione e il rispetto. Quindi, credo che la nostra attenzione rispetto a questo tipo di attività debba essere massima.
La preoccupazione principale dipende proprio dal fatto che, oltre ai dubbi sulla ripresa delle attività sportive, abbiamo anche dei dubbi sulla ripresa delle attività scolastiche. Mi riferisco in particolare a questa fascia d'età, perché già normalmente l'attività sportiva, alle elementari è delegata alle insegnanti. Quello che dico sempre, senza nulla togliere all'impegno delle maestre e alla loro buona volontà, già normalmente il tipo di attività che si svolge non è di altissimo livello, tant'è che spesso ci si affida a degli operatori esterni, che anche loro in questo periodo hanno, ovviamente, subito le conseguenze della sospensione dell'attività scolastica. Alla ripresa, ci saranno problemi oltre che per l'educazione fisica, per tutte le altre materie, però credo che l'attività motoria delle elementari sarà quella che più risentirà del rientro scolastico in condizioni post-emergenza - e speriamo sia post-emergenza.
Mi chiedo se si sia pensato a qualche intervento un po' più mirato e preciso per cercare di affidare, sin da subito, a dei professionisti la gestione delle ore dedicate all'attività motoria alle elementari diversamente, credo che sarà una di quelle materie che verranno messe da parte. Credo che una parte delle risorse debba essere anche destinata alle scuole che dovranno affidare l'attività a deii professionisti che, in qualche modo, potranno continuare a garantire perlomeno un minimo di prosecuzione dell'attività motoria, anche solo teorica, che preveda solo il passaggio di concetti e di competenze. Mi sembra che nel Piano manchi totalmente la parte di ricaduta dell'emergenza sull'attività sportiva a scuola e spero che potrà diventare magari oggetto delle discussioni che faremo nel prossimo futuro sul disegno di legge perché ritengo che sia una parte assolutamente importante.
Approfitto per chiedere un chiarimento all'Assessore: mi pare che nel Piano ci sia un refuso, a pagina 39 del documento pdf, nella parte in cui si parla dei progetti nelle scuole, dove si fa riferimento alla frase "orientamento allo sport e avviamento all'attività motoria." e c'è un'annotazione "Eliminerei la frase".
Non so se, alla fine, questa frase sia stata eliminata o meno, però poich fa proprio riferimento alla parte di orientamento legata allo sviluppo e quindi all'avviamento all'attività motoria, vorrei capire il motivo di questa annotazione e se, nella versione definitiva, questa frase sia rimasta o meno. Chiedo all'Assessore se può darmi una risposta al riguardo.
Ripeto, mi riferisco alla pagina 39 del documento programmatico.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Frediani.
La parola alla Consigliera Biletta.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Grazie, Presidente.
Chiaramente, vediamo anche noi con favore questa nuova programmazione triennale, come ha già anticipato il collega Riva Vercellotti. Auspichiamo che i tempi per l'adozione del Piano annuale e, soprattutto, le misure straordinarie previste per l'emergenza COVID siano adottate non in tempi rapidi, ma rapidissimi. Quindi, anche io faccio un richiamo ai tempi che necessariamente devono essere veloci.
Abbiamo già detto molte volte che le Associazioni sportive sono in grave difficoltà; il lockdown ha imposto la chiusura degli impianti a inizio marzo e tra tutte le attività quelle sportive saranno probabilmente le ultime a riaprire, con tutte le difficoltà del caso, perché è ovvio che verranno prese misure molto restrittive per evitare e per contenere il contagio: sarà molto difficile proprio per palestre e piscine, che per definizione sono luoghi di aggregazione sociale.
Con questo intervento, però, volevo porre l'attenzione soprattutto sulle piscine, perché ho sentito molti parlare di palestre. Le piscine in questo periodo hanno avuto grosse difficoltà, probabilmente, molte di più rispetto agli altri impianti. Dobbiamo tenere conto che in questo periodo le vasche non sono state svuotate e cioè gli impianti natatori sono rimasti attivi come se l'emergenza non ci fosse stata. Dicevo, le vasche non sono state svuotate e, quindi, questo ha richiesto una manutenzione ordinaria: sono rimasti attivi gli impianti di areazione, gli impianti del riciclo dell'acqua, l'immissione del cloro e le caldaie. Teniamo conto che anche per l'immissione del cloro è richiesta la presenza di personale qualificato, quindi pensiamo ai costi dell'acqua e dell'energia elettrica: tutte attività che hanno funzionato H24. Quindi, sono stati sostenuti costi come se l'emergenza non ci fosse stata.
Le piscine, quando e se riapriranno (perché non è detto che molte riusciranno ad aprire, se non verranno sostenute economicamente), dovranno rispettare disposizioni, ovviamente legittime, che inevitabilmente porteranno alla riduzione del numero di persone che frequentano questi impianti.
Possiamo immaginare che in un orario di punta, una vasca con una capienza di 50 persone, è verosimile che possa riceverne la metà: in alcuni casi per alcuni impianti potrebbe essere meno oneroso tenere chiuso, piuttosto che tenere aperto per tutti.
Volevo sottoporre all'attenzione dell'Assessore queste situazioni, affinch siano declinante misure e risorse specifiche adeguate al sostegno degli impianti natatori, ricordando la tradizione natatoria che c'è in Piemonte: pensiamo che negli anni Novanta Torino era la città con più vasche olimpioniche di tutta l'Europa.
Chiedo una particolare attenzione a questo settore a sostegno dello sport di base, che nello specifico è davvero in pericolo.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente e buongiorno a tutti.
Non posso esimermi dall'intervenire su questo provvedimento, vuoi anche per l'esperienza amministrativa fatta, che per molti anni mi ha fatto toccare con mano quotidianamente, le esigenze che le Associazioni sportive hanno avuto, ma in un mondo normale. Quello di cui noi tutti dobbiamo prendere atto è che, purtroppo e nostro malgrado, oggi c'è un mondo nuovo. C'è un mondo nuovo in ogni spaccato e in ogni settore della società: dall'impresa al mondo sanitario, a tutto quello che ci circonda e c'è un mondo nuovo anche nello sport. Per questo approvare oggi questo Piano triennale come strumento base, in fretta, così come richiesto anche dal CONI, dal CIP dalle Associazioni e dagli Enti di promozione sportiva, significa porre le basi per poter ragionare sul mondo nuovo.
Vorrei porre l'accento proprio sul lavoro fatto dall'Assessore, a cui va riconosciuto la concretezza assoluta di risultato; e questo sta anche nelle lettere che sono intercorse, compresa quella di oggi, a firma della Presidente del CIP, Silvia Bruno e del Presidente CONI, Porqueddu integrata rispetto a quella che già i componenti della Commissione sport avevano ricevuto il 16 aprile. In quella lettera, sostanzialmente, c'è l'approvazione del lavoro svolto proprio perché frutto di un dialogo costante. Allo stesso modo, più o meno a metà della lettera che abbiamo ricevuto, è stato posto l'accento sul fatto di fare in fretta. Motivo per cui ci troviamo qui oggi, per fortuna, a quanto pare, convergendo tutti verso lo stesso obiettivo, che è patrimonio comune, ovvero la pratica dello sport.
Lo sport, peraltro, e questo lo ricordo anche al sottoscritto, è fatto di regole. Lo sport è uno strumento estremamente aggregante, e questa aggregazione passa attraverso quelle regole che, laddove sono rispettate non hanno più nemmeno l'elemento del linguaggio, della comunicazione, se non quelle delle regole dello sport che si praticando di volta in volta.
Regole che anche l'Assessore ci ha dimostrato di rispettare dialogando come ho detto - con CONI, Enti di promozione sportiva, Federazioni e coinvolgendo anche le amministrazioni degli Enti locali. Qui mi rifaccio alla già citata lettera dell'Assessore verso i Comuni che, in realtà, per chi l'ha letta, è fatta di una prima parte in cui si anticipano i contenuti di quello che è il lavoro di cui oggi raccoglieremo tutti quanti i frutti e, fatte quelle premesse anche di carattere economico, l'invito e le proposte agli Enti locali e ai Sindaci era di poter intervenire. Non era nella sostanza, una forzatura rispetto al sistema, ma una comunicazione che desse degli elementi di intervento da parte della Regione e quando questi fossero stati integrati con le proposte e le idee, sicuramente avrebbero ottenuto maggior funzionamento.
Mi pare ci sia stata proprio da ANCI una replica dicendo di essere a disposizione e, perché no, in prospettiva, anche di avviare e di continuare nel dialogo e quindi una sorta di collaborazione. Le lettere che sono circolate tra i diversi attori della nostra comunità piemontese legate al mondo dello sport e più o meno interessate al mondo dello sport sostanzialmente confermano il fatto di avere la volontà di costruire.
Quella costruzione è oggi nelle nostre mani.
Mi sono preso un paio di appunti per evidenziare anche quelli che sono sostanzialmente, dal mio punto di vista, degli elementi che dovranno essere rafforzati, seppure già contenuti nel Piano triennale. In realtà sono sottolineature: se andassimo a rileggerci le 55 pagine e tutti i punti indicati nel Piano triennale, in realtà sì, ci può essere l'accento e la virgola da cambiare, come anche nell'intervento che mi ha preceduto viene sottolineato, ma sostanzialmente è lo strumento base, diventa la bussola. È lo strumento base che ci può portare a navigare nel mondo nuovo.
Andando a considerare quelli che sono i beneficiari indicati nel ddl 80 che andremo a discutere successivamente, tanti di quei soggetti formano la propria attività attraverso i volontari. Credo che quando si andranno a declinare quelle regole di dettaglio poi, di fatto, sono la richiesta finale e conclusiva da parte degli organi di rappresentanza e del mondo politico sportivo agli Uffici (che mi pare abbiano fatto un grandissimo lavoro e, non a caso, anche l'Assessore ha premesso il ringraziamento agli Uffici, anche in questo momento particolarmente difficile: diversamente non sarebbe sicuramente stato in grado di portare oggi, in aula, questo risultato).
Sostanzialmente l'attività e il lavoro delle Associazioni, degli Enti e delle Società sportive molto spesso si fonda sui volontari, allora che diventi una premialità. Sono convinto che in prospettiva, nel mondo nuovo anche guardando ai bambini, alle famiglie e al periodo estivo che stiamo per affrontare, verosimilmente le amministrazioni locali e le associazioni dilettantistiche saranno i soggetti che collaboreranno fortemente attraverso i propri volontari. Così come il Primo soccorso, troppo spesso pieno di volontari. È così in tutto il Paese.
Al di là di questo inciso, è necessaria una premialità verso quelle associazioni di volontari che, molto spesso, sono i genitori dei ragazzi che praticano l'attività sportiva, al netto della professionalità dovuta ai dirigenti e ai tecnici.
Aggiungo qualcosa sull'impiantistica sportiva. È fondamentale avere un unico documento che, rispetto all'impiantistica sportiva, mette sul tavolo e concentra tutte le risorse. Questo proprio in vista del mondo nuovo.
Si è parlato delle palestre. Sono convinto che diventeranno un'estensione importantissima proprio della scuola. È dunque questa l'occasione di mettere sul tavolo delle risorse che potranno essere assunte da tutti quei soggetti che diventeranno beneficiari. Penso che le palestre scolastiche per quello che i nostri figli potranno vivere nel mondo della scuola diventeranno un luogo ancor più centrale rispetto a quanto sono state fino ad oggi, ragion per cui la concentrazione di risorse posta in quella direzione è fondamentale.
Volontari, impiantistica; arriveremo sicuramente anche agli oratori, a quel mondo che ha bisogno di spazi. Se non ricordo male proprio nel Piano triennale - l'avevamo detto anche in Commissione - sono evidenziate delle risorse o, meglio, ci sono degli indirizzi destinati all'impiantistica all'aperto. È proprio in quel mondo nuovo che noi stiamo già vivendo e che dobbiamo progettualmente andare ad organizzare, gli impianti all'aperto laddove allocati correttamente, possono diventare i luoghi più idonei per non smettere di fare attività sportiva. In fondo i runner, ma anche i canoisti già citati dal Presidente del Consiglio regionale, salvo che trovino una superficie ghiacciata, praticano lo sport 365 giorni l'anno: lo sport, di fatto, si può praticare costantemente all'aperto. Ed è fondamentale per la sopravvivenza della società, proprio per tutto quello che rappresenta. Nel Piano triennale sono sottolineati aspetti legati alla socialità, al recupero di situazioni di difficoltà. Molto spesso lo sport è stato, e continua a essere, un luogo dove tutti rispettano delle regole e imparano a vivere nelle regole, che poi diventano la cultura e il modo di vivere nella società, per evitare di vedere, come ho visto in queste ultime ore in alcuni quartieri alla periferia di Torino, persone che vivono senza regole. Pur comprendendo la disperazione del momento, questo diventa inaccettabile. È responsabilità di tutti.
In sostanza abbiamo uno strumento che, mi pare di capire, vedrà il sostegno di tutte le parti, ed è il risultato di un dialogo per la definizione di un documento costruito nelle sedi proprie, con un lavoro costante, fatto anche di sacrificio. Abbiamo cercato delle soluzioni nuove, pur non facili, ma che dovranno diventare innovative.
Il nostro contributo futuro dopo l'approvazione di questo atto, così come quello del CONI, del CIP, degli Enti di promozione sportiva, delle Associazioni e delle Federazioni Sportive e, perché no, anche del mondo della scuola e contemporaneamente degli Enti locali, deve essere rivolto a costruire, in modo dialogato e poi di sintesi, quelle che saranno le soluzioni innovative per il mondo dello sport.
Poter partecipare oggi a raccogliere un frutto che ha fatto il giusto percorso di un lavoro serio, rappresenta un momento di soddisfazione in questo primo anno di partecipazione al Consiglio regionale. Ringrazio il Presidente e l'Assessore.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
Condivido le sue parole e le faccio anche mie, in parte, anche se ingiustamente.
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Sarò molto breve, perché l'argomento è stato sviscerato ampiamente da parte di tutti i miei colleghi.
Volevo solo fare un inciso. Tutti si sono un po' espressi sugli sport che stanno più a cuore o su quelle categorie che meglio conoscono.
La mia richiesta all'Assessore è la seguente: di avere in futuro, quando si andranno a stabilire le regole di questi contributi, un occhio di riguardo per il mondo dei disabili, lo sport che riguarda questa categoria di persone che, secondo me, ha pagato il prezzo più alto. Durante il periodo di lockdown, che ci ha costretti chiusi in casa e ad uscire solo per le necessità primarie (la spesa e andare in farmacia), queste persone hanno pagato il pegno più elevato. Dico questo perché mentre personalmente ero libero di uscire anche solo per andare a fare la spesa, con la mascherina e con i guanti per non essere contagiato ed eventualmente per non contagiare gli altri a mia insaputa, queste persone sono state costrette a rimanere chiuse in casa, perché senza un accompagnatore diventava per loro veramente difficile.
Per questa categoria bisogna avere un occhio di riguardo. Noi abbiamo sempre sott'occhio gli sport più popolari, ma non va dimenticato che in questo settore abbiamo dei personaggi che hanno reso grande il nostro Paese. Mi riferisco ad atleti come Andrea Zanardi e come Bebe Vio (che ho avuto il piacere di conoscere ad Alba negli anni scorsi). Anche in casa nostra abbiamo degli atleti; mi riferisco a Francesca Fenocchio, che è stata una campionessa di handbike.
Questi settori avranno più difficoltà a ripartire, perché mentre gli altri anche per la voglia di rinascere che ci sarà tra le persone, troveranno in qualche maniera degli sbocchi economici, queste categorie saranno quelle che più triboleranno. Oltre tutto, sono le categorie che, forse, hanno più bisogno di fare sport, perché, com'è stato detto da qualche Consigliere che mi ha preceduto, lo sport è aggregazione, è condivisione, è apprendimento del rispetto per gli altri e delle regole. E, soprattutto, è una grande iniezione di autostima quando si ottengono dei risultati.
Faccio un piccolo accenno, affinché non vengano dimenticati gli sport tradizionali. Di questo argomento avevo discusso con l'Assessore Ricca e so che in parte se n'è occupato. L'augurio è che veramente su questi due punti si abbia un occhio di riguardo. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Martinetti.
Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ordine del giorno collegato n. 256 inerente a "Sostegno al mondo sportivo piemontese e ai lavoratori e alle lavoratrici del settore", presentato da Disabato, Sacco, Bertola, Frediani.
Ha chiesto la parola la Consigliera Disabato per l'illustrazione; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente. Sarò breve, anche perché sono già intervenuta in discussione generale, nella quale ho anticipato alcune proposte contenute nell'ordine del giorno.
Volevo soltanto far notare che nel materiale allegato nella mail era collegato l'ordine del giorno n. 252 e avevo chiesto di collegare l'ordine del giorno n. 256. Penso che la questione sia stata risolta, ma se sono necessarie delle verifiche, le possiamo fare. Procederei comunque all'esposizione delle nostre proposte.
Per quanto riguarda il disegno di legge "Riparti Piemonte" abbiamo già dato un nostro parere e riteniamo che alcune categorie legate al mondo sportivo debbano ottenere la dovuta attenzione ed essere prese in considerazione.
Questo è un discorso che faremo parlando in particolare del disegno di legge.
Mi soffermerei su quello che è il contenuto dell'ordine del giorno, con il quale abbiamo chiesto di prevedere, nell'erogazione dei contributi legati all'emergenza COVID, una forma di premialità nei confronti di associazioni federazioni o enti che gestiscano degli impianti sportivi pubblici in regime di concessione e tenere conto della tipologia dei costi che ne derivano. Questo è legato a quanto detto da molti colleghi, perché ogni impianto ha una sua peculiarità, con un conseguente costo di gestione.
Riporto anche quanto detto dalla Consigliera Biletta sulla questione degli impianti natatori. Il fatto che questi impianti non si siano potuti fermare per motivi legati al loro funzionamento intrinseco comporta dei costi maggiori rispetto ad altre realtà sportive che hanno potuto chiudere e basta. Di fatto, la continua sanificazione, l'utilizzo di cloro e altre sostanze, il riscaldamento per mantenere l'attività dell'impianto agli standard di legge comporta dei costi. Per cui chiediamo che venga tenuto conto della peculiarità degli impianti.
Ovviamente è un discorso rivolto anche al sociale, all'utilizzo pubblico degli spazi, in base alla vocazione dell'impianto, che si dedica magari anche ad altre attività, come ad esempio lo sport per disabili o per le scuole. Se non si può erogare un contributo diretto ai Comuni per far fronte all'interruzione del pagamento dei canoni, sarebbe opportuno riconoscere e valorizzare quelle società che, invece, fanno dell'attività al pubblico, alle scuole e al sociale una vocazione.
Inoltre, abbiamo fatto una riflessione sulla rimodulazione dei Fondi europei e so che è un discorso già in parte affrontato per il"Riparti Piemonte", per far fronte al finanziamento a quelle categorie non incluse nel disegno di legge. Avevo citato nell'intervento precedente la situazione dei personal trainer, che sono degli specialisti del settore, che pur non essendo delle vere e proprie società ed associazioni, facendo parte di quel mondo contribuiscono ai bilanci delle società, pagando degli affitti e dei canoni per l'utilizzo di macchinari e quant'altro, ma c'è anche tutta la situazione legata alle Srl, che sono delle vere e proprie imprese, e non solo realtà sportive. Infatti, sono più vocate all'indirizzo imprenditoriale che non sportivo, ma meritano comunque attenzione; è un discorso che si potrebbe fare rimodulando dei fondi europei per le imprese sportive.
Ovviamente, abbiamo chiesto di attivarsi presso il Ministero competente per chiedere con forza il riconoscimento dei lavoratori e delle lavoratrici del settore sportivo. Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore.
Perché, come abbiamo appurato in particolare in questa fase di emergenza (ma è un problema che viviamo sempre), i lavoratori e le lavoratrici del comparto sportivo non hanno un vero e proprio contratto nazionale, ma sono riconosciuti come "collaboratori", nella maggior parte dei casi occasionali, sebbene in realtà non sia così, perché c'è chi ha fatto dell'insegnamento della pratica sportiva una vera e propria professione: dunque, sono dei professionisti e come tali vanno riconosciuti.
A mio avviso, riconoscere questa figura e conferirgli un valore anche dal punto di vista contrattuale è una battaglia bipartisan, che dovremo combattere insieme, perché appartiene a tutti. Nella maggior parte dei casi, questi lavoratori non hanno diritto ai contributi, né al riconoscimento della malattia, delle ferie e quant'altro: è una situazione davvero ingestibile.
Un collaboratore sportivo - vi lascio immaginare - riesce a malapena ad arrivare a 1.000 euro di stipendio, a fronte di un duro lavoro, che è una soglia davvero minima per condurre una vita regolare e dignitosa. Ebbene dopo circa dieci mesi di lavoro deve rinunciare quasi al 24% o 25% di quel compenso, perché lo deve versare in tasse. In pratica, si va a lavorare per 1.000 euro, ma in realtà, alla fine, se ne percepiscono solamente 750. Per cui diventa difficile, per gli operatori di questo comparto, soprattutto negli ultimi mesi dell'anno, far fronte alle esigenze di vita.
Vorrei che anche a livello di Consiglio regionale venisse fatta una riflessione in tal senso, e magari anche una dichiarazione di intenti attivandosi anche presso il Ministero competente.
In ultimo, vorrei rimarcare la possibilità che ho anticipato prima di creare dei voucher dedicati alle famiglie per l'accesso alle attività sportive organizzate dalle organizzazioni e dalle società sportive, proprio per il rilancio del mondo sportivo nel post-COVID. Perché possiamo anche erogare dei contributi a fondo perduto (peraltro, avevamo chiesto anche il fondo rotativo), ma se poi mancano le utenze, mancano gli atleti, mancano i ragazzi, queste società faranno veramente fatica a tirarsi su.
Quindi sarebbe il caso di avviare una riflessione in tal senso, per valutare la possibilità di creare dei voucher (non so se possano rientrare nei contributi per lo sport o nei contributi alle famiglie) per consentire ai ragazzi di praticare sport e di contribuire anche alla formazione dei nostri futuri campioni piemontesi. Ma anche per una questione di salute, di benessere fisico, di educazione, e di tutto quello che lo sport offre ai giovani e alle loro famiglie.
A mio avviso, questa proposta dovrebbe essere presa fortemente in considerazione: non limitiamoci, quindi, soltanto all'erogazione di contributi, ma incentiviamo e promuoviamo effettivamente l'attività sportiva, come prevede lo stesso Piano triennale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Disabato.
Ha chiesto la parola l'Assessore Ricca, che ha facoltà di replicare.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Grazie, Presidente.
Ringrazio, altresì, tutti i Consiglieri che sono intervenuti nel dibattito, perché, come sempre, si possono trarre utili spunti di riflessione (e lo faremo!).
Come ho già detto, il Piano annuale verrà presentato subito dopo l'approvazione di questo triennale. Dopodiché, chiaramente, andremo a fare tutti gli atti necessari.
Partirei dal fondo, sperando di rispondere a tutte le considerazioni emerse nei vostri interventi, per poi terminare con una riflessione sull'ordine del giorno presentato.
Nel rispondere al Consigliere Martinetti, ribadisco che l'attenzione nei confronti dei disabili è altissima, tanto che abbiamo incluso immediatamente il CIP in tutti i nostri incontri e in tutte le nostre discussioni/riflessioni. Perché riteniamo che il CIP e tutti i suoi atleti debbano rivestire un ruolo centrale. Anzi, volevamo addirittura presentare un bando esclusivamente rivolto alle associazioni sportive iscritte al CIP.
Poi, chiaramente, le contingenze dell'emergenza ci hanno portato a fare diversamente e a dover riscrivere completamente il nostro programma 2020.
Ringrazio il Consigliere Perugini per le sue riflessioni; adesso entrerò anche nel merito delle considerazioni fatte dall'ANCI relativamente alla lettera da inviare insieme al CONI e al CIP.
Concordo con la Consigliera Biletta relativamente agli impianti di nuoto. Al riguardo, convocheremo una conferenza col Presidente Albonico per parlare di piscine, perché riteniamo fondamentale preservare quel mondo.
Il bando sarà snellissimo, per rispondere al Presidente Vercellotti perché vogliamo metterci nella condizione di fare tutto in fretta: dunque più il bando sarà veloce, più sarà facile. L'euro sarà assegnato alle associazioni sportive iscritte all'elenco CONI, con atleti iscritti al registro CONI (quindi non ci saranno sportivi dell'ultima ora, che magari sono andati a farsi il bagno in piscina, o associazioni nate all'ultimo momento a cui verrà riconosciuto un contributo!). Quel contributo sarà erogato - permettetemi di ribadirlo - alle associazioni già esistenti.
Abbiamo già tolto una parte di fondi importanti al capitolo dei grandi eventi. Ma è chiaro che, i Mondiali di sci, ad esempio, sono costati alla Regione Piemonte mezzo milione di euro e quella cifra l'abbiamo già impegnata. Dunque, relativamente alla cifra che vedete iscritta a bilancio una grossa parte di quei fondi è già stata utilizzata. Ancora, abbiamo previsto, per esempio, i fondi per il Giro d'Italia, che non sappiamo ancora se verrà riprogrammato o annullato. Finché non avremo certezze sulla cessazione dell'evento (peraltro, io mi auguro che possa essere riprogrammato) non possiamo permetterci di toccare quei soldi.
La collaborazione con gli Enti locali è fondamentale. Con l'ANCI, in particolare con Paolo Marchioni, che oltre ad essere il Vicepresidente dell'ANCI è il delegato, ho un'interlocuzione frequente. Sicuramente gli Enti locali sono fondamentali per poter sviluppare insieme una strategia.
Tanto che, insieme alla Presidente Bruno del CIP e al Presidente Porqueddu del CONI, ho inviato con grande piacere (lo ribadisco anche in questa sede) una lettera a tutti i Comuni del Piemonte, chiedendo loro, se avessero avuto la possibilità (non imponendo niente!), di esentare dal pagamento dei canoni. Perché? Noi chiediamo uno sforzo a tutti, e la Regione compie uno sforzo altrettanto importante. Dunque, chi ha la possibilità di poterlo fare, lo faccia. Ribadisco che non vi è alcuna obbligatorietà, nessuna forzatura. Chiediamo solamente la possibilità, per chi può permetterselo di non far pagare.
L'ANCI, accettando la nostra richiesta di poter aprire un tavolo, con lettera firmata dal Presidente Corsaro e dal Vicepresidente Marchioni ci ha risposto come segue: "Con la presente, intendiamo assicurarle tutta la disponibilità di ANCI Piemonte, unitamente a quella dei Sindaci piemontesi e le sottoponiamo la richiesta di istituzione di un tavolo mirato ad avviare un confronto costruttivo tra le parti interessate, finalizzato alla sottoscrizione di un accordo di programma per il superamento delle problematiche da lei esposte a supporto delle attività sportive nel territorio piemontese".
A questa ho dato immediatamente corso; prossimamente ci incontreremo compatibilmente con gli impegni che il "Riparti Piemonte" ci imporrà, ma lavoreremo affinché questo possa essere fatto.
Con gli Enti locali stiamo quindi facendo un ottimo lavoro e vogliamo continuare in questa direzione.
Forse l'ho già detto, ma alla Presidente Frediani rispondo che mi sono confrontato nel mentre con gli Uffici per eliminare quel refuso.
Giustamente, deve essere sistemato.
Quanto ai tempi, credo che tra quindici giorni il bando potrà già essere on line, chiaramente previa la votazione in data odierna.
Nel momento in cui il Piano triennale verrà approvato, diventerà effettivo e potremo procedere col Piano annuale e con la stesura del bando.
In questi giorni avrò un ultimo incontro con il Consiglio regionale del CONI, ripeto, il Consiglio regionale del CONI, dove sono rappresentate tutte le Federazioni e tutti gli Enti di promozione, tutti. L'ultima volta l'ho incontrato il 29 aprile e da parte di tutti gli Enti di promozione nessuno escluso, non ho sentito una parola. Forse perché, mi permetto di dire, hanno ritenuto che questo piano, almeno per l'urgenza, fosse un piano sostenibile.
Dato che con loro l'interlocuzione è costante, tengo a raccontare al Consiglio, anche anticipando quello che sarà il disegno di legge 80, il fatto che da luglio, con una piccola esclusione di questo periodo di emergenza con il mese di agosto, tutti i mesi ho incontrato Federazioni sportive, Enti di promozione, Federazioni e CONI tutti insieme - ripeto tutti insieme, una volta al mese, e queste rimostranze che mi arrivano da alcuni Consiglieri regionali io non le ho sentite con le mie orecchie anche se le occasioni di confronto sono state tante.
Vi dico solo che, nel mese di aprile, il 14 aprile ho incontrato la Giunta del CONI, dove Alessandro Tarabuso è il coordinatore degli Enti di promozione sportiva, con cui ho avuto un'ottima interlocuzione anche molto proficua. Poi c'è stata la videoconferenza, sempre con il dottor Tarabuso il 15 aprile, quindi il giorno dopo, e poi il 29 aprile, di cui ho già parlato poco fa, dov'erano presenti tutti gli Enti di promozione. Magari c'è stato un problema di comunicazione, però, quando li ho avuti di fronte da parte loro non ho ricevuto nessun tipo di lamentela. Sarà mia cura nelle prossime settimane, ricontattarli ulteriormente, perché probabilmente non volevano parlare davanti a tutto il Consiglio regionale, magari ritenevano che i loro problemi fossero più privati e necessitassero di un incontro privato. Io darò a corso anche a questo, se loro chiaramente avranno piacere.
Dopo aver sentito l'intervento dei Consiglieri Sarno e Disabato, ai lettori attenti di questo piano triennale consiglio di riguardare la misura 14.1 "Sport per tutti", dove all'interno (ma è sicuro che tutti i Consiglieri regionali sono stati attenti) si parla delle questioni poste dai Consiglieri Sarno e Disabato.
Nel "Lo sport per tutti", la Regione intende sviluppare interventi finalizzati alla promozione della salute e del benessere dei cittadini attraverso la diffusione della pratica dello sport come attività da svolgersi anche in spazi aperti, in assenza di specifici impianti incentivando l'animazione, la vivibilità degli spazi urbani, dei parchi degli spazi verdi, valorizzando l'associazionismo e gli Enti di promozione sportiva e sociale.
Questo è il punto 14.1. Non credo che abbiamo dimenticato nessuno in questo programma, anzi, nella misura 14.3, sempre i lettori attenti avranno potuto notare che la Regione, attraverso la misura B1.3 "Educazione e sport" intende sostenere progetti finalizzati alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo, finalizzato alla promozione dello sport rivolto a tutte le fasce di popolazione, con priorità per quelli più deboli e a rischio di emarginazione, al fine di prevenire il disagio e favorire l'integrazione e la coesione sociale educare alla legalità, contrastare ogni forma di marginalità e di discriminazione.
È per questo che noi chiederemo loro una grande mano: l'abbiamo scritto nero su bianco, su questo piano triennale.
Mi permetto di dire che se ci sarà qualche problema, magari me lo segnaleranno; io sono convinto che tutto è perfettibile, anche questo piano (chiaramente l'emergenza ha avuto un'accelerata).
Per quanto riguarda le palestre, come ho già detto, lo ripeto e lo ribadisco, le palestre potranno richiedere i fondi all'interno della misura di 2 milioni.2, che sono quelli per l'impiantistica. È chiaro che un contributo - tra virgolette - a fondo perduto non è possibile darlo, ma sicuramente sì per poter adeguare le loro strutture per la ripartenza, per quando anche loro potranno riaprire e mettersi nella condizione di essere di nuovo fruibili dai loro associati.
Ero al telefono con il Ministero dello Sport prima di iniziare il Consiglio. Finita questa discussione riprenderò il contatto, perché stanno per arrivare le linee di indirizzo su cosa potrà aprire e cosa no chiaramente sempre in tutela. Alcune Regioni hanno deciso di fare dei passi in avanti. Io ritengo, vista la situazione piemontese, di rispettare le prescrizioni nazionali. Nel momento in cui il Governo ci dirà che si possono aprire anche gli impianti, i circoli e quelle realtà dove si pu fare sport individuale, io sarò felicissimo di poterlo fare. Io, però, non mi avventuro in fuga in avanti.
Per quanto riguarda, Presidente, il punto 1 dell'ordine del giorno, lo ritengo superato, perché prescrive: "A prevedere, nell'erogazione di contributi legati all'emergenza COVID-19, una forma di premialità nei confronti di Associazioni, Federazioni ed Enti che gestiscono impianti sportivi e pubblici, in regime di concessione, tenendo conto della tipologia dei costi che ne derivano".
Questo, come ho detto prima, assolutamente sì: facciamo un bando da quattro milioni che andrà a coprire le spese vive che hanno e uno, da 2.1 milioni che andrà direttamente a intervenire sulla parte della struttura.
Esploriamo volentieri, compatibilmente con gli indirizzi della Commissione europea, la possibilità di utilizzare i fondi europei. È chiaro che avverrà nella prossima programmazione, quella dei prossimi sette anni, perch quella che si conclude quest'anno si conclude e quindi non ci sarà la possibilità di poterli programmare. In Conferenza delle Regioni, e poi in Conferenza Stato-Regioni, chiederemo la possibilità, non solo per noi, ma per tutte le Regioni italiane, di poter avere una rimodulazione dei fondi europei. Chiaramente va fatto con la validazione dell'Unione europea e quant'altro.
Per cui, volentieri esploriamo.
Ripeto, una volta terminata questa discussione tornerò al telefono con il Ministero e volentieri mi attiverò per chiedere il riconoscimento dei lavoratori e delle lavoratrici del settore sportivo. Abbiamo sempre detto che nessuno deve rimanere indietro; non devono rimanere neanche indietro i lavoratori e le lavoratrici del settore sportivo, quindi sarà mia cura trasmettere via e-mail questa richiesta, che mi perviene da tutto il Consiglio regionale, di cui io mi faccio forza nelle prossime interlocuzioni con il Ministero.
Se si potesse togliere il punto n. 1, dato che é superato, volentieri l'ordine del giorno può essere approvato.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
In quanto lettrice attenta del documento non ho capito in quale modo verrà corretto il refuso. Tra l'altro, l'Assessore ha proprio citato quel paragrafo, il 14.1 "La misura B1.1 Sport per tutti" ed è proprio in quel paragrafo che c'è quella frase dubbia, cioè si fa riferimento a una scuola.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Con un tratto di penna, Consigliera Frediani, cancelliamo.



FREDIANI Francesca

Ho capito, ma cosa cancella?



PRESIDENTE

No, Assessore Ricca, non si può utilizzare un tratto di penna.



FREDIANI Francesca

Così, un po' di bianchetto e passa tutto, ecco.



PRESIDENTE

No, no. Capisco le battute per cercare di avere una celerità, ma le modalità per un refuso.



FREDIANI Francesca

Sì, però, tutta 'sta fretta. vorrei solo capire se con un tratto di penna cancelliamo, dalla misura "Sport per tutti", la scuola! Capisco la fretta nel voler dare i soldi a palestre, piscine e quant'altro, però vorrei capire se l'intenzione è di togliere, dalla misura "Sport per tutti", la scuola. Questo tratto di penna che cosa va a cancellare?



PRESIDENTE

Se è un refuso, grazie per la precisazione Assessore, il raccordo formale del testo lo si può correggere. Eventualmente, ci fossero delle situazioni che non sono solo esclusivamente un refuso, per cercare di arrivare a una precisazione c'è l'attività emendativa, come sempre. Nel mentre cerchiamo di capire qual è la strada più.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Presidente, cancelliamo il refuso.



PRESIDENTE

Prego, Assessore.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Mi dica lei se dobbiamo presentare un emendamento per cancellare il refuso perché - ripeto - è un refuso, non è che eliminiamo la scuola. Basta girare la pagina: a pagina 39 parliamo di scuola, quindi mi permetto di dire che.



FREDIANI Francesca

Sì, ma la misura è diversa, Assessore. Lì, la misura.



PRESIDENTE

Scusate, sta parlando l'Assessore.



FREDIANI Francesca

Mi scusi, ma rischiamo di prolungare la discussione parlando del nulla.
Solo per capirci, riguardo alla scuola cosa rimane nel testo?



PRESIDENTE

Consigliera Frediani, mi scusi.
Assessore, se mi specifica cosa c'è da eliminare per togliere il refuso altrimenti le chiedo di presentare un emendamento specifico sul paragrafo 14.1.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Presidente, eliminiamo la frase tra parentesi.



PRESIDENTE

Quale? Indirizzi di comportamento.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Dove dice "orientamento allo sport e avviamento all'attività motoria".
Eliminerei questa frase, questo refuso.



PRESIDENTE

"Orientamento allo sport e avviamento all'attività motoria", pertanto rimane: "la formazione (convegni tematici per sviluppare un corretto stile di vita incentivando nuove attività lavorative nello sport), scuola, salute e alimentazione (sviluppo di corretti stili di vita). Così si conclude il paragrafo 14.1.
Formalizziamo l'emendamento così viene inserito, perché non è un semplice refuso, ma l'eliminazione di una parte del testo.
Inoltre, devo avere certezza sull'ordine del giorno che ritiene superato con parere contrario; eventualmente, togliendo il punto 1) dell'ordine del giorno, dà parere favorevole.
La parola alla Consigliera Disabato.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Prima della trattazione, volevo accertarmi che fosse stato consegnato all'Assessore l'ordine del giorno 256, che comprende altri punti. L'ho chiesto anche a inizio seduta e ho comunicato per tempo agli Uffici l'invio di questo documento.
Oltre ai tre punti citati dall'Assessore, rimarrebbe anche la richiesta di considerare le attività professionali sportive indipendenti tra le categorie da supportare per superare l'emergenza COVID. Chiedo, inoltre, di valutare la possibilità di creare voucher dedicati alle famiglie per l'accesso alle attività sportive organizzate dalle associazioni e dalle società.
Questi sono due punti in più, contenuti nell'ordine del giorno 256, sui quali non ho avuto riscontro da parte dell'Assessore. Non vorrei che avesse sottomano il vecchio ordine del giorno, perché in realtà avevo chiesto di collegare il 256.
In merito alla prima questione - la richiesta di togliere il primo punto ho guardato il "Riparti Piemonte" e so che c'è la volontà di erogare alle società un contributo fino a 4.000 euro. Però, facendo i calcoli tra tutte le società sportive presenti sul territorio, se dovessimo erogare tale contributo a ogni società, uguale per ogni società, ovviamente non si arriverebbe.



(Audio mancante o non comprensibile)



DISABATO Sarah

Vorrei una specifica su questo, perché sul "Riparti Piemonte" c'è scritto che se ne terrà conto, ma non si capisce quale sarà la ripartizione dei buoni in base alla tipologia di società. Per questo, avevo inserito la questione all'interno dell'ordine del giorno.
Gli altri due punti che ho inserito li considero di buonsenso: valutare altre strade oltre a quella intrapresa in questo momento e tenere in considerazione alcune categorie che sono afferenti al mondo dello sport che meritano attenzione riguardo all'erogazione di questi contributi.
Pertanto, sul primo punto mi esprimo in questo modo: avendo letto il "Riparti Piemonte", credo non sia un qualcosa di non recepibile o comunque di non ripetibile all'interno dell'ordine del giorno, come concetto. Anzi secondo me, tende a rafforzare e a tenere in considerazione la peculiarità degli impianti e il valore pubblico-sociale che le società sportive praticano nel mondo dello sport.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
L'ordine del giorno 256 è sulla piattaforma, è caricato correttamente.
L'Assessore stava trattando l'ordine del giorno 256, quello prescritto e inserito.
La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Sto cercando di recuperare l'ordine del giorno 256; se mi date il tempo tecnico di scaricarlo dalla piattaforma e guardarlo, posso capire. Le valutazioni le facciamo sempre con grande piacere e poi decidiamo in base a cosa di può o non si può fare.
Alcune misure contenute nell'ordine del giorno - che non ho letto, ma mi sta arrivando - sono convinto possano essere già presenti nel "Riparti Piemonte".
Il punto 1) dell'ordine del giorno 256 è superato e chiederei di ritirarlo di modificarlo con la soppressione. Esploriamo volentieri e consideriamo volentieri le attività professionali da supportare per superare l'emergenza COVID. Cerchiamo di capire se si può fare e se non l'abbiamo già fatto.
Valutiamo la possibilità di creare dei voucher; proviamo a valutarla volentieri. Mi attiverò sicuramente, terminato il Consiglio regionale presso il Ministero competente per chiedere con forza il riconoscimento dei lavoratori e delle lavoratrici del settore sportivo.
Ripeto: valutare, considerare ed esplorare non ci costa nulla, lo facciamo con piacere. Chiederò al Consigliere Bongioanni, una volta stilato il Piano annuale, di andare in Commissione a parlarne. A quel punto, potr raccontare come saranno andate le valutazioni e le esplorazioni Presidente. Chiedo, però, di sopprimere il punto 1).



PRESIDENTE

Grazie, per la precisazione; le valutazioni le farà la presentatrice.
Emendamento rubricato n. 1) presentato dall'Assessore Ricca: A pagina 39 dell'allegato 1 della PDCR 73, nel paragrafo 14.1, al terzo capoverso le parole "orientamento allo sport e avviamento all'attività motoria" sono soppresse.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Assessore Ricca, se vuole aggiungere qualcosa, altrimenti proseguiamo.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Proseguiamo, Presidente.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Se posso, prima del voto vorrei intervenire sull'emendamento.
Non ho capito.



PRESIDENTE

Prego.



FREDIANI Francesca

Mi arriva un po' in ritardo l'audio.
Volevo capire la ratio di quest'emendamento, nel senso che è evidente che il refuso, dal mio punto di vista, era la frase "eliminerei questa frase".
Sarebbe stato un refuso, dal punto di vista formale, poco significativo.
Ma, dire che si toglie l'orientamento allo sport e l'avviamento all'attività motoria e si lascia solo "scuola", punto, senza specificare cosa che invece per le altre voci è stata fatta, perché ogni voce ha la sua parentesi con all'interno le specifiche che determinano le attività che s'intendono portare avanti,cosa significa? Mi chiedo per quale motivo l'Assessore abbia scelto di togliere l'orientamento allo sport e l'avviamento all'attività motoria all'interno di questa misura, "Sport per tutti", che per le scuole è importante, perch si parla anche di diffusione della pratica sin dall'infanzia, quindi è una parte sostanziale della misura.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Ricca.



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Presidente, mi permetto di dire che stiamo parlando del nulla, perch questa frase - ripeto - non ha alcun tipo di incidenza sul Piano, anche perché il capitolo successivo le misure dedicate all'orientamento allo sport e all'avviamento all'attività motoria.
Pertanto, possiamo eliminare questa frase, che ritengo superflua.
L'importante è togliere il refuso. Come preferisce la Consigliera Frediani non cambieremo le sorti dello sport piemontese con questo emendamento.
quindi possiamo anche fare.



FREDIANI Francesca

Se l'atteggiamento è questo!



PRESIDENTE

Chiedo di non sovrapporre gli interventi.
La parola alla Consigliera Disabato, sulle proposte dell'Assessore sull'ordine del giorno.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Torno a ripetere che sul primo punto possiamo anche valutare la possibilità di toglierlo, però tengo a precisare che, ovviamente, sarà tutta materia di discussione relativamente al disegno di legge "Riparti Piemonte", perch l'Assessore sostiene che sia superato, ma io non lo posso evincere dal testo, quindi è chiaro che andremo avanti sul disegno di legge, che faremo le giuste valutazioni e che in quella sede porteremo anche dei correttivi se sarà necessario.
Se ritiene così importante eliminare quel punto, va bene. Non vorrei, per che l'Assessore prendesse sotto gamba le nostre proposte e le nostre richieste di valutazioni, solo perché noi, non chiediamo un immediato provvedimento, ma di prenderle in considerazione o, comunque, di lavorarci sopra. Questo non significa che non vogliamo conoscere il risultato di riflessioni e approfondimenti che chiediamo all'Assessore di poter fare perché per noi sono richieste fondamentali: da queste risposte dipende il destino di molte categorie e di molti professionisti e anche dei ragazzi.
Va benissimo che l'Assessore faccia le sue valutazioni, però chiedo che ne renda conto a tutto il Consiglio regionale, perché penso che possa interessare a tutti e non soltanto alla sottoscritta; quindi, renda conto dei risultati di queste valutazioni.
Accetto la richiesta di togliere il primo punto, però riservandomi, in sede di discussione del disegno di legge di presentare appositi emendamenti nel caso dovessi riscontrare che quel primo punto non venga effettivamente rispettato o, comunque, non venga gestito nel modo che riteniamo corretto.
Procediamo così, però è semplicemente un rimandare.



PRESIDENTE

Quindi, eliminiamo il punto n. 1, com'è stato proposto.
La parola alla Consigliera Biletta.



BILETTA Alessandra Hilda Francesca

Chiedo scusa, Presidente, vorrei che lei facesse un riepilogo su questo ordine del giorno, perché mi sono persa e vorrei sapere anche il parere della Giunta.



PRESIDENTE

Sull'ordine del giorno n. 256, se viene eliminato il primo punto dell'impegno, il parere della Giunta è favorevole.
Se non ci sono altri interventi procediamo con la votazione, perch l'emendamento modifica il testo della proposta di deliberazione e non è soltanto un accordo formale su un refuso.
Assessore Ricca, per evitare eventuali problemi successivi e correzioni formali, le chiedo se ritiene che l'emendamento sia da modificare togliendo solo l'ultima frase all'interno della parentesi?



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Esatto.



PRESIDENTE

Mi riferisco alla parte orientamento allo sport e all'avviamento all'attività motoria. Pertanto l'emendamento sarebbe: "A pagina 39 dell'allegato 1 alla pdcr n. 73, nel paragrafo 14.1, al terzo capoverso, le parole '(orientamento allo sport e avviamento all'attività motoria eliminerei questa frase)' sono soppresse".



RICCA Fabrizio, Assessore allo sport

Esatto.



PRESIDENTE

Procediamo, dunque, alla votazione dell'emendamento.
Indìco la votazione per appello nominale sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



NICOTRA Letizia Giovanna

Scusi, Presidente.
Ho scritto in chat il voto favorevole perché non funzionava l'audio; volevo fosse messo a verbale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Nicotra Indìco la votazione per appello nominale sull'ordine del giorno n. 256, il cui testo, come modificato, sarà allegato al processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Scusi, Consigliere Ravetti, volevo avere la certezza che lei avesse votato.
Poi dicono che faccio preferenze con lei rispetto ad altri del suo Partito.



RAVETTI Domenico

Sappiamo tutti che non è così.



PRESIDENTE

Ci sono dichiarazioni di voto sulla delibera n. 73? Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Sarno ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Solo per annunciare che il voto del Gruppo del Partito Democratico sarà di presenza.
Le motivazioni, in particolare sul rapporto con i livelli associativi del mondo dello sport, non ci hanno convinto in risposta a quanto diceva l'Assessore Ricca che parlava, ovviamente, dell'incontro con il delegato del CONI. Il problema, Assessore, è che il delegato è lì per rappresentare il mondo delle Associazioni sportive all'interno del CONI, ma è evidente che, soprattutto quando arriva una richiesta di molte associazioni che chiedono un maggiore confronto, credo sia utile effettuarlo. Questo da un punto di vista di rapporto con le realtà.
Credo che questo faccia la differenza, nel senso che il testo, come abbiamo detto, tiene insieme anche scelte sostanzialmente del passato, ma crediamo che le sollecitazioni che lei ha ricevuto, come tutti noi, dall'Assessorato siano, comunque, sottolineature importanti.
Per questa ragione diciamo di non poter dare il voto favorevole all'impianto generale aspettando poi l'applicazione annuale con quello collegato nel "Riparti Piemonte".
Il nostro voto sarà di presenza.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire, per dichiarazione di voto, il Consigliere Sacco ne ha facoltà.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Anche noi come Gruppo del Movimento 5 Stelle daremo un voto di presenza per le motivazioni già ampiamente illustrate dai miei colleghi.
Sicuramente la nostra vigilanza nell'applicazione del Piano triennale sarà molto alta e cercheremo di assicurarci che si vada nella giusta direzione già nel provvedimento che andremo a discutere nei prossimi giorni, ovvero il "Riparti Piemonte".
Grazie.



PRESIDENTE

Indìco la votazione per appello nominale sulla proposta di deliberazione n.
73, il cui testo, come modificato, sarà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Sono quasi le ore 13 ed è stata concordata per tale ora la chiusura della seduta antimeridiana.
Ricordo che il question time è anticipato alle ore 14. Vi ricordo di chiudere il link di questa sessione, per aprire poi quello del pomeriggio in modo tale da avere due registrazioni. Per cui dovrete collegarvi con il successivo link che è stato mandato via mail.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 13.00)



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