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Dettaglio seduta n.144 del 20/07/21 - Legislatura n. XI - Sedute dal 26 maggio 2019

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Argomento:


GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori iniziano alle ore 9.20 con l'esame del punto all'o.d.g. inerente a "Svolgimento interrogazioni e interpellanze")



PRESIDENTE

Buongiorno a tutte e a tutti.
Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze, come recitano gli articoli 99 e 100 del Regolamento, iniziamo con l'esame delle interrogazioni pervenute.
Oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione indifferibile e urgente n. 795, presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Marrone; interrogazione indifferibile e urgente n. 796 presentata dal Consigliere Gallo, cui risponderà l'Assessore Marrone.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi, ed è espressa richiesta di questa Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo che per le interrogazioni indifferibili e urgenti è prevista l'illustrazione, da parte dell'interrogante, per due minuti, la risposta dell'Assessore per tre minuti e non è prevista replica.


Argomento: Diritti umani

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 795 presentata da Rossi, inerente a "Sostegno progetto: 'Anello Forte 2'"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 795, presentata dal Consigliere Rossi, a oggetto "Sostegno progetto: 'Anello Forte 2'".
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Domenico Rossi; ne ha facoltà per due minuti.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Il tema che trattiamo oggi è importante, perché riguarda la tratta di esseri umani ai fini dello sfruttamento e della prostituzione.
Si tratta di un reato gravissimo, perché si concretizza nella mercificazione della persona umana, nella sopraffazione dalla sua dignità e dei suoi diritti fondamentali.
Nel corso dell'ultimo decennio, la tratta, da fenomeno autonomo e distinto rispetto ai movimenti migratori è divenuta elemento quasi inscindibile da tali flussi, tanto che i confini tra le condizioni di vulnerabilità presenti tra le soggettività diversamente coinvolte sono così variegati che la stessa vittima può trovare assistenza e canalizzazione nelle diverse forme di protezione previste dal nostro ordinamento secondo il sistema d'identificazione adottato.
Il Piemonte ha una forte tradizione di supporto e intervento a sostegno soprattutto delle donne vittime di tratta, ai fini anche di un loro percorso di autonomia.
In questo momento, il Piemonte risponde al fenomeno con il progetto "Anello Forte 2", che ha l'obiettivo di far emergere la tratta e offrire assistenza, protezione e integrazione alle vittime. Si occupa della presa in carico sociale delle vittime di tratta con vulnerabilità; della presa in carico sanitaria delle vittime di tratta; della costruzione di una filiera d'interventi di accoglienza e integrazione sociale e lavorativa; della sperimentazione di un meccanismo di refferral tra enti antitratta Commissione territoriale per la richiesta di protezione internazionale e Questure del Piemonte, e altre iniziative a sostegno delle vittime.
Abbiamo appreso, però, che la rete degli enti attuatori del progetto "Anello Forte 2" sta sollecitando i pagamenti relativi al progetto antitratta del Piemonte e della Valle d'Aosta. Nello specifico, si tratta di tre.



PRESIDENTE

La invito a concludere, Consigliere, perché ha esaurito il tempo a sua disposizione.



ROSSI Domenico

Ho quasi concluso, Presidente.
Le chiedo ancora trenta secondi, vista l'importanza dell'argomento.



PRESIDENTE

Trenta secondi sono tanti.
Prego, concluda.



ROSSI Domenico

Pensavo ci fosse più sensibilità da parte della Presidenza!



PRESIDENTE

La sensibilità c'è quando si arriva in tempo!



ROSSI Domenico

Mi dispiace per questo suo atteggiamento, Presidente, perché pensavo che su questo tema ci fosse maggiore sensibilità.



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere.
Poi le rido la parola.



ROSSI Domenico

Avrei già concluso, Presidente.



PRESIDENTE

Scusi, le do la parola per tutto il tempo che vuole.
Tengo però a precisare che la sensibilità dev'essere riservata a tutte le persone, dunque bisogna essere sensibili anche nel rispetto degli appuntamenti. Il rispetto umano va rivolto, innanzitutto, agli impegni assunti.
Sono sensibilissimo al suo problema. Prego, può continuare per tutto il tempo che desidera.



ROSSI Domenico

Ho concluso, Presidente.
Visto che il ritardo dei pagamenti mette in crisi il progetto e gli enti (che sono tutti no profit), e avendo appreso che il Dipartimento Pari Opportunità ha già provveduto a versare alla Regione quanto dovuto s'interroga la Giunta per sapere per quale motivo, allo stato attuale, non si è provveduto al saldo dei pagamenti concordati e con quali tempi e modalità la Regione intende provvedere ai pagamenti e agli impegni.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per tre minuti.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Grazie, Presidente.
La Regione Piemonte dal 2008 è impegnata nel contrasto al traffico di esseri umani attraverso i progetti "Piemonte in rete contro la tratta" fino al 2016 e "Anello Forte I e II - rete antitratta del Piemonte e Valle d'Aosta" dal 2017, a valere sui bandi della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO).
Nel giugno 2021 il Dipartimento ha approvato la terza edizione del progetto "Anello Forte".
In questo campo, ulteriori azioni e interventi sono stati promossi attraverso altri interventi finanziati nel 2016 e nel 2017 dal POR FSE 2014/2020.
Con riferimento al progetto "Anello Forte II - rete antitratta del Piemonte e Valle d'Aosta", si specifica che lo stesso, in scadenza a maggio 2020, è stato prorogato una prima volta al 31/12/2020 e una seconda volta al 30/06/2021.
Le modalità di erogazione della quota spettante alla Regione Piemonte da parte del DPO sono stabilite dagli atti di concessione.
Le spese sostenute e rimborsabili sono rendicontate dalla Regione Piemonte soggetto titolare - e presentate al DPO secondo le modalità indicate nell'apposita "Guida alle procedure per la gestione dei progetti e per la rendicontazione delle spese" fornita dallo stesso Dipartimento.
Il Dipartimento si riserva, inoltre, di effettuare in ogni momento controlli e verifiche anche in loco per accertare l'adempimento degli obblighi previsti dal presente atto e l'effettiva esecuzione degli interventi e delle attività.
In riferimento all'interrogazione, che lamenta i ritardi nei pagamenti in favore dei soggetti attuatori, si precisa quanto segue.
Saldo progetto, concluso al 31/05/202: l'importo è stato liquidato in data 16 giugno 2021 con atto di liquidazione n. 5935 e quietanzato in data 9 luglio 2021.
Solamente uno dei soggetti attuatori non ha ancora ricevuto la sua quota in quanto il suo DURC risulta in fase di verifica.
I fondi relativi al suddetto saldo erano stati impegnati dalla Regione sull'esercizio di bilancio 2020. Il Dipartimento Pari Opportunità ha erogato il saldo nel febbraio 2021 dopo aver riconosciuto tutte le spese rendicontate. Pertanto, si è dovuto attendere il riaccertamento dei residui e soltanto successivamente si sono potute rivedere le assegnazioni agli enti attuatori sulla base delle rendicontazioni (nei limiti previsti dalla Guida alle procedure del DPO: alcuni enti hanno rendicontato di più e alcuni di meno, per cui si è dovuto provvedere a ridurre alcuni impegni e a implementarne altri).
Saldo prima proroga, conclusa al 31/12/2020: è stato erogato un acconto nel marzo 2021; il Dipartimento Pari Opportunità, tuttavia, non ha ancora saldato, essendo ancora in corso i controlli. Al momento non si ha, quindi contezza se tutte le spese saranno riconosciute.
Anticipo seconda proroga, conclusa al 30/06/2021: l'importo è stato liquidato in data 13 maggio 2021 con atto di liquidazione n. 4200 e quietanzato in data 5 luglio 2021. Tutti gli enti attuatori sono stati pagati.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Maurizio Marrone per la risposta.


Argomento: Enti strumentali

Interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 796 presentata da Gallo, inerente a "IRES, stabilizzazione del personale, piano triennale dei fabbisogni di personale 2021-2023" (risposta scritta)


PRESIDENTE

Esaminiamo l'interrogazione a risposta indifferibile e urgente n. 796.
Il presentatore, Consigliere Gallo, chiede a codesta Presidenza l'invio della risposta scritta.
Pertanto, ringraziamo e congediamo l'Assessore Marrone.
Prima di chiudere la sessione, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via e-mail a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni e interpellanze.
Dopo il tempo dedicato all'areazione dei locali, il Presidente Allasia aprirà la seduta del Consiglio regionale.
Buona salute a tutti.



(Alle ore 9.29 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni ed interpellanze)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



(La seduta inizia alle ore 10.03)



PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Per la gestione della seduta, si applicano le disposizioni della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del 16 aprile 2021 n. 63, a specificazione di quanto previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
La verifica delle presenze verrà effettuata mediante chiamata nominale. Le votazioni si svolgeranno attraverso l'introduzione del badge di ciascun Consigliere nell'apposito alloggiamento.
Procedo ora l'appello nominale per la verifica delle presenze e, ai soli fini dell'appello, comunico che sono in congedo Caucino, Cirio, Lanzo e Ricca. Non è presente l'Assessore esterno Marnati.
Il numero legale, pertanto, è ventiquattro.



(Il Presidente Allasia procede all'appello nominale e constata la presenza del numero legale)



PRESIDENTE

L'Assessore esterno Gabusi è presente; gli Assessori esterni Marnati e Poggio sono assenti. Risultano, attualmente, quarantadue presenze.


Argomento:

Richieste di modifica dell'o.d.g.


PRESIDENTE

Do atto che l'o.d.g. è stato comunicato con la convocazione.
Chiedo se vi siano proposte di modifica.
La parola al Consigliere Rossi.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Chiediamo d'inserire un atto d'indirizzo e, precisamente, la mozione che è stata presentata ufficialmente questa mattina; non conosco il numero, ma è inerente a "Chiusura uffici postali. La Regione sostenga i Sindaci nei rapporti con Poste Italiane".



PRESIDENTE

Grazie.
Appena arriverà il numero, faremo la comunicazione.
La parola al Consigliere Stecco.



STECCO Alessandro

Grazie, Presidente.
Chiediamo l'inserimento all'o.d.g. della mozione relativa a "Carenza di medici di medicina generale", che è stata presentata questa mattina.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Bongioanni.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo, ovviamente, con la disponibilità dell'Aula, di anticipare il punto 5) all'o.d.g., la proposta di deliberazione n. 155, subito dopo il punto 2), "Approvazione verbali precedenti sedute".



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Nell'ultimo bollettino disponibile, pubblicato ieri, relativo alla giornata di sabato, le autorità sanitarie cubane hanno rilevato 6.460 contagi e più di sessantacinque morti. Complessivamente, dall'inizio della pandemia, si sono registrati quasi 269 mila casi e 1.791 decessi.
Come avrete letto e sentito dalle televisioni, mancano ossigeno ventilatori e, ovviamente, medicinali; purtroppo, anche per via del consistente arrivo di turisti negli ultimi sei mesi, le varianti sono prevalenti anche rispetto a una campagna di vaccinazione di massa.
Presidente, so che in quest'Aula e a Palazzo Lascaris c'è una Commissione speciale che valuta missioni di solidarietà internazionale; l'abbiamo convocata alcune volte negli scorsi anni, in alcuni momenti più drammatici come quelli successi ad Haiti e penso agli tsunami che ci sono stati, ma non solo.
Credo che, come quest'Aula ha già detto più volte, abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti del Paese caraibico e credo che Cuba, con la sua missione internazionale, abbia dimostrato a tutti il fatto che non si dà solo quello che si ha in eccesso, ma tutto quello che si ha. Credo che dall'inizio della pandemia a oggi abbiamo accumulato tantissimi ventilatori polmonari. Abbiamo le capacità economiche per spedire medicinali e anche credo.



(Brusìo in aula)



GRIMALDI Marco

Presidente, non sento niente, però.



PRESIDENTE

Difatti, stavo suonando il campanello per chiedere un livello della voce più basso, in modo tale che tutti possano ascoltare le richieste del Consigliere Grimaldi, ma non solo, anche degli altri.
Ripeto, chiedo di tenere un tono di voce più basso.
Prego, Consigliere.



GRIMALDI Marco

Dicevo, abbiamo sia i ventilatori polmonari che servono, sia i medicinali e credo anche le risorse economiche, ma anche quelle diplomatiche, per superare il cosiddetto "blocco" degli Stati Uniti per fare arrivare a Cuba tutta la nostra solidarietà, in termini reali e concreti.
Pertanto le chiederei, se è possibile, di inserire un ordine del giorno in tal senso, che stiamo depositando, ma se, con l'ausilio degli Uffici e della dottoressa Jannelli, potessimo esprimerci in tempi rapidi, tramite quell'ordine del giorno stesso, qualora fosse votato oggi, o con la convocazione della Commissione di cui vi facevo menzione prima, per comprendere se a livello nazionale ci sono già delle missioni, perch magari la stessa Lombardia, con cui c'è stata una collaborazione, come lei sa, sempre con le Brigate Henry Reeve, è stata coinvolta. Sarebbe opportuno che le Regioni italiane che hanno ricevuto assistenza, ma, in generale, il sistema Paese, desse un segnale in questo senso.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ieri ho finalmente ottenuto, dopo un accesso agli atti, il dossier sulle Universiadi che, tra l'altro, ho richiesto a più riprese più volte all'Assessore Ricca.
Da una prima veloce occhiata, perché l'ho ricevuto ieri nel pomeriggio direi che la destinazione dell'ospedale Maria Adelaide è definita in modo piuttosto chiaro e va nella direzione non proprio opposta, ma quasi rispetto alle richieste dei cittadini e anche rispetto alle richieste contenute nel nostro atto d'indirizzo, l'ordine del giorno n. 503, cui sono collegati anche due atti d'indirizzo di altri colleghi dell'opposizione e che, tra l'altro, è depositato ed è nell'elenco dell'o.d.g. odierno.
In tutto ciò chiederei se è possibile, considerate le recenti aperture dell'Assessore Icardi nei confronti dei manifestanti, tra l'altro ignobilmente attaccati dalle Forze dell'ordine durante il loro ultimo presidio, e considerato quello che leggiamo nel dossier, ossia che il destino del Maria Adelaide ci sembra piuttosto segnato, di avere un'informativa dell'Assessore Icardi sul tema e, soprattutto, di votare oggi gli atti d'indirizzo, per capire chiaramente il pensiero della Giunta sulla futura utilizzazione di questo importantissimo presidio sanitario che, a nostro avviso, in un momento come questo non dovrebbe essere destinato ad altro, se non a servizi sanitari per i cittadini.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono ulteriori richieste.
Nel caso ci fossero contrarietà alle richieste effettuate, dovremmo procedere alla votazione. Abbiamo anche una richiesta d'inversione all'o.d.g.
Il Consigliere Rossi ha chiesto l'inserimento della mozione relativa alla chiusura degli uffici postali; poi abbiamo l'inserimento della mozione del Consigliere Stecco sulla carenza di medici e l'inserimento dell'ordine del giorno relativo all'ospedale Maria Adelaide della Consigliera Frediani. Se sono tutti d'accordo, li potremmo inserire a calce dell'attuale o.d.g.
Per quanto riguarda l'inversione proposta del Consigliere Bongioanni invece, l'unica situazione, a differenza di quanto chiesto dal Consigliere Bongioanni, se sono tutti d'accordo, è di inserirla dopo il punto "Nomine".



GRIMALDI Marco

Può ripetere, Presidente, come verrebbe la proposta?



PRESIDENTE

Sì. Ci sarebbe poi l'inserimento dell'ordine del giorno del Consigliere Grimaldi, che chiede anche di valutare sull'apertura del Comitato di solidarietà. L'Assessore Marrone approfondirà la questione, dato che il Comitato di solidarietà dovrà essere deciso con deliberazione a maggioranza assoluta del Consiglio. L'Assessore adesso farà le ulteriori valutazioni tecniche e poi, a breve, ci comunicherà le disponibilità della Giunta sul Comitato di solidarietà.
Se sono tutti d'accordo, inserirei a calce le proposte d'inserimento degli ordini del giorno, poi quelle del Consigliere Rossi, del Consigliere Stecco, del Consigliere Grimaldi e della Consigliera Frediani.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente alle iscrizioni di nuovi punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

La richiesta del Consigliere Bongioanni riguarda l'inversione del punto 5) all'o.d.g., "Proposta di deliberazione n. 155: atto di indirizzo e criteri per la definizione del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale programmazione dell'offerta formativa delle scuole secondarie di II grado. Anno scolastico 2022-2023", da effettuare dopo il punto "Nomine", punto 3) all'o.d.g.
Se non vi sono espressioni di contrarietà, procederei in questo modo.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente all'inversione di punti all'o.d.g.)



PRESIDENTE

L'o.d.g. è approvato, così come modificato, ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento, hanno chiesto congedo Caucino Cirio, Lanzo e Ricca.
Non sono presenti gli Assessori esterni Marnati e Poggio.
È presente l'Assessore Gabusi.


Argomento:

b) Distribuzione processi verbali


PRESIDENTE

Sono a disposizione e visibili sulla Intranet del Consiglio regionale alla sezione "Supporto sedute istituzionali-sedute di Aula" i processi verbali relativi alle sedute del 15, 20, 21, 22, 27 aprile e 4 e 11 maggio 2021.


Argomento:

c) Non impugnativa


PRESIDENTE

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato, in data 13 luglio 2021, le seguenti leggi regionali e ha deliberato la non impugnativa della legge 9 del 19/05/2021 "Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico, ambientale e paesaggistico"; la legge 10 del 19/05/2021 "Misure di sostegno per gli anziani vittime di delitti contro il patrimonio"; la legge 11 del 19/05/2021 "Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno dell'occupazione stabile e di qualità"; la legge 14 del 03/06/2021 "Incremento della partecipazione azionaria detenuta dalla Regione Piemonte nella Società Riscossioni S.p.A. (SORIS S.p.A.)".


Argomento:

d) Sentenza Corte costituzionale


PRESIDENTE

La Corte Costituzionale, con sentenza 144/2021, nel giudizio di legittimità costituzionale degli articoli 9, commi 1, 2 e 19 della legge n. 5 del 22 febbraio 2019 ("Disciplina dei complessi ricettivi all'aperto e del turismo itinerante"), ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 9 comma 1, limitatamente alle parole "ad esclusione di campeggi temporanei o mobili di cui all'articolo 6, comma 5".
La Corte Costituzionale ha dichiarato cessata la materia del contendere delle questioni della legittimità costituzionale dell'articolo 9, comma 2 e la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'articolo 19 della medesima legge.
La sentenza è reperibile sulla intranet, alla sezione supporto sedute istituzionali, sedute d'Aula.


Argomento:

e) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Ho perso le Comunicazioni che il Presidente ha dato rispetto al disegno di legge sul turismo itinerante. A fine anno abbiamo modificato la norma con un passaggio in Commissione e in Consiglio, abbastanza corposo d'integrazione, modifica e sostituzione di articoli della legge della scorsa legislatura, per non andare incontro a impugnative o incostituzionalità.
Adesso non ho capito se è stata impugnata oppure se, addirittura, in alcuni passaggi, è stata giudicata illegittima dalla Corte Costituzionale.



PRESIDENTE

La Corte Costituzionale ha dichiarato "cessata la materia del contendere delle questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 9, comma 2 e la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'articolo 19 della medesima legge".
Si è chiuso il contendere sulla legge 144/2021.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Prima di passare al punto 3) all'o.d.g., chiedo alcuni minuti di sospensione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Intervengo sulle Comunicazioni del Presidente.
Non è presente il Presidente Cirio, ma è presente l'Assessore Tronzano.
Nella scorsa seduta avevo compreso che il Presidente Cirio non volesse fare dichiarazioni sulla vicenda Stellantis perché aveva appreso la notizia dai media, un fatto abbastanza inquietante per la nostra Regione.
Le chiederei, Presidente, se ha avuto un colloquio con il Presidente Cirio o se l'Assessore Tronzano o l'Assessora Chiorino, in accordo con l'Assessore Marrone, Assessore ai rapporti con il Consiglio, abbiano per caso trattato la vicenda con il Presidente Cirio e se il Presidente arriverà in aula entro la giornata per fare il punto su due docce fredde come quelle che sono arrivate addosso a tutti noi la scorsa settimana: Embraco ma, soprattutto, il voltafaccia di Stellantis e anche del Governo di questo Paese, perché non credo che l'investimento nell'area di Termoli sia stato fatto senza un dialogo con il Governo italiano.
Come le ho già detto, Presidente, credo che le condizioni perché quella fabbrica arrivasse a Torino c'erano tutte: dal punto di vista del know how dal punto di vista del tessuto imprenditoriale e dell'indotto.
Mi sembra assai strano che questa notizia, in qualche modo, sia affrontata in quest'Aula senza nemmeno un confronto con il Presidente Cirio.
Le chiederei solo se ha avuto informazioni in questo senso, visto che nella scorsa seduta l'oggetto era quello di dover approvare a tutti i costi la legge sul gioco d'azzardo. Come vi abbiamo detto, le macchine del futuro non vanno a gettoni, ma a batterie elettriche e vorrei che riflettessimo su questo in quest'Aula.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Ricordo che il Presidente Cirio è in congedo.
Se si scongederà, avviserò tutti e, se avrà volontà, potrà come sempre interloquire con il Consiglio.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallo; ne ha facoltà.



GALLO Raffaele

Solo a completamento sulle comunicazioni del Presidente.
Soltanto adesso sono riuscito aprire sulla intranet la comunicazione del Presidente. L'articolo 9, comma 1, limitatamente alle parole "ad esclusione dei campeggi temporanei o mobili di cui articolo 6, comma 5" è stato dichiarato illegittimo costituzionalmente.
Mi preoccupavo solo perché abbiamo impegnato l'Aula, il Consiglio, gli Uffici e la Giunta, tutti, a correggere una norma per evitare che venisse impugnata davanti alla Corte Costituzionale - legittimo - ma poi ci viene impugnata.
Annuncio che, per non impegnare l'Aula in questo momento, chiederemo un approfondimento sul tema in III Commissione per capire insieme qual è stato il motivo della correzione errata - scusate il gioco di parole - o dell'impugnativa.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Effettivamente riguardava la parte che non era stata ancora modificata dalla Commissione. Giustamente, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo una parte dell'articolo 9, comma 1 limitatamente alle parole "ad esclusione dei campeggi temporanei o mobile di cui all'articolo 6 comma 5".
Sarà la III Commissione, sollecitata anche dal Consigliere Gallo, che poi valuterà sul prosieguo dei lavori.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Presidente, ero già intervenuto e avevo chiesto una sospensione di cinque minuti prima di affrontare il punto 3) all'o.d.g.



PRESIDENTE

Ha ragione, mi scusi.
Sono rientrati in aula il Consigliere Marello, il Consigliere Chiamparino e l'Assessore Marrone. Per il verbale, comunico che sono presenti quarantacinque Consiglieri.
Come richiesto dal Consigliere Bongioanni, sospendiamo i lavori per alcuni minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 10.27, riprende alle ore 11.15)



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento:

Approvazione processi verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g. "Approvazione processi verbali precedenti sedute", comunico che è stato approvato il processo verbale del 14 aprile 2021.


Argomento: Nomine

Nomine (rinvio)


PRESIDENTE

Prima di passare all'esame del punto 3) all'o.d.g., inerente a "Nomine", do la parola al Consigliere Ruzzola.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
Chiedo di rinviare la trattazione del punto 3) all'o.d.g. relativo a "Nomine" a martedì prossimo, ovvero alla prossima seduta di Consiglio.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Mi auguro che il rinvio possa contribuire a far sintesi in questa settimana di meditazione per la nomina del Difensore civico e si possa procedere nella prossima seduta di Consiglio regionale alla relativa nomina.


Argomento: Organizzazione scolastica

Esame proposta di deliberazione n. 155, inerente a "D.lgs. 112/1998. Atto di indirizzo e criteri per la definizione del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell'offerta formativa delle scuole secondarie di II grado. Anno scolastico 2022-2023"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 155, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla VI Commissione in data 1° luglio 2021.
La parola all'Assessore Chiorino per l'illustrazione.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Richiamerei un attimo i punti salienti del provvedimento, che mi portano immediatamente a evidenziare il fatto che siano stati confermati, in linea di massima, i criteri, e le modifiche sono state apportate limitatamente a rendere più chiara proprio la lettura e ad agevolare l'attività di programmazione.
Per ogni tipologia d'intervento sono stati indicati, infatti, gli atti e le analisi specifiche da svolgersi da parte dell'istituzione scolastica e del Comune o della Provincia.
È stata rafforzata l'indicazione di realizzare la programmazione secondo un modello operativo basato su concertazione e collaborazione.
È evidenziato che la programmazione dovrà essere il risultato di progettualità condivise tra tutti gli attori adeguatamente compiute per consentirne un agevole recepimento nel territorio.
Gli obiettivi sono confermati. Tra essi, il più importante è quello di tenere in considerazione l'opportunità di raccordo con il mondo del lavoro l'università, la formazione professionale e la formazione terziaria. Questo è un punto di particolare interesse, nel senso che si cerca proprio di andare in quell'ottica, anche poi lavorando sulle politiche di orientamento a lato, per rafforzare l'incrocio domanda/offerta e quindi creare, da una parte, opportunità di lavoro sulla base del percorso di studi, e dall'altra, dare modo alle aziende di avere personale già adeguatamente formato anche nell'ambito dell'offerta formativa.
Evidenzio che viene anche rafforzato l'obiettivo del mantenimento delle scuole nelle aree montane e nelle aree marginali, che è stata una particolare attenzione dell'Assessorato.
È stato inserito l'obiettivo del rafforzamento anche della filiera tecnico professionale.
Rilevo, altresì, che c'è stato il mantenimento in deroga delle piccole scuole in Comuni montani e marginali, sulla base di parametri specifici rispetto ai quali è stata anche semplificata la segnalazione da parte dei Comuni.
Sottolineo che c'è stato, ahimè, un aumento del ricorso alla deroga anche da parte dei grandi Comuni. Infatti, il calo delle nascite sta comportando un aumento dello strumento medesimo della deroga e si è passati - tanto per avere un'idea delle dimensioni - da 332 PES in deroga nella programmazione 2020-2021 a 358.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Scusi se la interrompo, Assessore.
Invito tutti a tenere un comportamento idoneo all'Aula del Consiglio regionale e a rimanere al proprio posto. Così facendo, consentiamo a tutti i Consiglieri di ascoltare l'Assessore.
Mi scusi, Assessore; può proseguire.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Dicevo che è stato incrementato anche l'utilizzo del ricorso alla deroga, e rispetto a 332 PES in deroga nella programmazione 2020-2021, siamo a 358 nella programmazione 2021-2022. Questo evidenzia anche tutto lo sforzo possibile, da parte della Regione, per mantenere i Punti di Erogazione del Servizio. Certo è che è un dato che evidenzia preoccupazione, quindi necessita di particolare attenzione.
Le nuove sezioni della scuola dell'infanzia riguardano sia sezioni a PES statizzati, sia sezioni ad ampliamento del servizio esistente.
Nell'ambito dell'istruzione degli adulti c'è una particolare attenzione alla disponibilità edilizia, ai flussi effettivi e alle eventuali difficoltà a raggiungere altri PES già attivi dei CPIA.
C'è poi la disponibilità di effettuare anche la didattica digitale integrata anche presso il carcere.
Darei poi un'idea delle tempistiche, evidenziando come siano decisamente in anticipo rispetto ai tempi degli anni scorsi. È stato previsto che Province e Città Metropolitana inviino i propri Piani entro il 29 ottobre, mentre la Regione approverà i Piani regionali entro il 31 dicembre, dopo aver acquisito il parere della VI Commissione consiliare. Sempre la Regione attiverà le consultazioni con l'Ufficio Scolastico Regionale prima dell'approvazione dei propri Piani.
Avrei terminato con l'illustrazione quantomeno delle linee generali.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore.
Dichiaro aperta la discussione generale e chiedo se vi siano richieste d'intervento.
Ha chiesto la parola la Consigliera Frediani; ne ha facoltà.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Ovviamente, il tema del dimensionamento è molto importante, soprattutto in questo periodo, in cui abbiamo bisogno di capire esattamente quali siano le disponibilità di spazi all'interno dei nostri istituti. In generale, è importante capire quale sia la presenza del servizio scolastico sul nostro territorio, quindi è fondamentale confrontarsi sia in Commissione, com'è stato fatto, sia qui in Consiglio.
Dobbiamo assolutamente cercare di migliorare lo spazio nella nostra scuola perché abbiamo visto che, purtroppo, in periodi come questo, andiamo a scontare tutte le mancanze e le carenze all'interno degli edifici scolastici e i primi a farne le spese sono gli studenti. È dunque importante una corretta pianificazione.
Inoltre, dobbiamo cercare di mantenere il servizio attivo soprattutto nelle aree marginali. Rispetto a questo, crediamo sia necessario continuare a tenere alta la nostra attenzione e riteniamo che tutto il Consiglio dovrebbe assumersi un impegno in questa direzione.
Vorrei solo, se possibile, un approfondimento da parte dell'Assessore per quanto riguarda il passaggio sulle carceri rispetto ai CPIA, quindi i centri di formazione, per capire che cosa s'intenda con le parole "c'è l'intenzione di". Pertanto, chiedo se sia possibile approfondire questo punto.
Grazie.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Sarno; ne ha facoltà.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
Ringrazio l'Assessore per l'illustrazione e per la discussione che abbiamo svolto all'interno della Commissione. Il mondo della scuola attende con ansia questo provvedimento, che dovrebbe arrivare quanto prima per iniziare a renderci conto di quelle che saranno le linee rispetto al prossimo anno.
Riprendo quello che diceva poco fa la collega Frediani in termini di attenzione da parte del Consiglio e della Commissione. Assessore, leggiamo sui giornali nazionali il tema della ripresa delle scuole a settembre, il tema della DAD e quello del vaccino per gli insegnanti. Noi siamo tra le prime Regioni con i docenti non vaccinati. Non siamo la prima, ma siamo tra le prime, perché mi pare che abbiamo circa il 24-25% di personale scolastico non vaccinato, in particolare docenti. Pertanto, quest'occasione è per provare a capire, anche solo attraverso la Commissione o addirittura perché no, una discussione in Aula, come l'Assessorato si stia adoperando e preparando nella gestione di questi due temi. In primis, vi è il tema dell'eventuale ritorno, ahinoi, della DAD e, in secondo luogo, il tema dei vaccini.
Questo provvedimento sarà votato anche dal nostro Gruppo, perché la scuola ha bisogno di avere delle linee guida sia sul piano dell'offerta formativa sia sulla programmazione scolastica. Però cogliamo l'occasione per porre oltre a quelli esposti dalla collega Frediani, due temi fondamentali, sui quali sarebbe importante avere un'informativa e un confronto, perché come Consiglieri regionali siamo chiamati a fornire informazioni sui territori ai Sindaci e ai dirigenti scolastici.
Crediamo che sia importante e fondamentale anche quest'approccio, oltre a quello più formale (e anche sostanziale) previsto in quest'atto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riva Vercellotti; ne ha facoltà.



RIVA VERCELLOTTI Carlo

Signor Presidente, colleghi, grazie.
Ringrazio l'Assessore per la relazione che ci vede anche quest'anno convinti nelle scelte di programmazione. Grazie, Assessore, del percorso avviato in questi anni, che ci vede assolutamente convinti quando s'immagina di avviare nuovi corsi e sezioni, attraverso un'analisi del contesto e una verifica della sostenibilità dei corsi stessi, in modo tale che non ci sia più un modo approssimativo di creare corsi sul territorio regionale, ma che questi siano frutto di un'analisi seria e di una sostenibilità degli stessi con la verifica dei bacini d'utenza. Questo diventa fondamentale, perché per giustificare la propria presenza, un dirigente o un Sindaco non può inventarsi un nuovo corso. In questo modo faremmo il male dei nostri ragazzi e delle generazioni future.
Assessore, concludo, dicendole ancora grazie, perché credo che questa sia la prima volta - a mia memoria, almeno negli ultimi due lustri - che si arriva a deliberare questo piano prima della pausa estiva. Abbiamo discusso negli anni passati con modalità anche accese, perché la Regione arrivava sempre tardi. Si arrivava sempre nel tardo autunno e si obbligavano la Città metropolitana, le Province, i Comuni e i dirigenti scolastici a correre all'ultimo momento per presentare il Piano in Regione prima di fine anno.
Quest'anno, finalmente, diamo delle tempistiche assolutamente ragionevoli e ampie. Mi pare, se non ricordo male, che si parli di fine ottobre, per cui c'è tutto il tempo per un'analisi seria e ponderata, da parte delle autonomie territoriali e dei territori, su quello che si andrà a proporre.
Pertanto, va bene che si sia arrivati con tempi decisamente più consoni a un'istituzione come la Regione, che deve portare avanti una programmazione in modo da evitare di arrivare sempre in ritardo come, purtroppo, succedeva nel passato.
È un bene avere cambiato questa modalità e, Assessore, i complimenti li faccio a lei, perché si è attivata con decisione rispetto alla sua struttura e ha fatto un ottimo lavoro.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto la parola il Consigliere Perugini; ne ha facoltà.



PERUGINI Federico

Grazie, Presidente.
Il mio sarà un intervento particolarmente breve, ma è l'occasione, dopo i lavori svolti in Commissione, per mettere l'accento su un passaggio, in riferimento al Piano regionale di programmazione dell'offerta formativa e agli atti d'indirizzo in esso contenuti. In particolar modo, al punto 3.1 "Punti di erogazione del servizio" (i cosiddetti PES, come li ha definiti l'Assessore), troviamo la statizzazione di scuola dell'infanzia paritaria.
Si dice: "Nei Comuni in cui, a partire dall'anno scolastico 2022-2023 cessa l'unico servizio pubblico di scuola dell'infanzia paritaria è possibile l'istituzione di un PES di scuola dell'infanzia statale".
Perché le ho chiesto d'intervenire, Presidente? Proprio per porre l'accento su questo tema, ovvero sul fatto che la scuola paritaria, come il caso della scuola dell'infanzia, eroga un servizio pubblico e quando viene a mancare, deve essere statizzata. È una parte del sistema scolastico del nostro Paese - fondamentale anche nella nostra Regione - che rappresenta il tessuto connettivo del sistema educativo. Ed è per questo che voglio sottolineare con tre passaggi semplici il valore della scuola paritaria.
La scuola paritaria è strategica. Talvolta supera il 10% del tessuto scolastico locale, garantisce pluralismo educativo e rappresenta un presidio per l'accesso all'istruzione, soprattutto in una terra complessa e molto capillarizzata nei Comuni come il nostro Piemonte. Volevo fare solo questa sottolineatura e ci tenevo particolarmente, perché la strategicità della scuola paritaria dev'essere davvero posta al centro, perché è parte del sistema educativo e formativo pubblico.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi ulteriori richieste d'intervento in discussione generale prima di chiudere la discussione generale, chiedo all'Assessore se vuole replicare.
La parola all'Assessore Chiorino, per la replica.



CHIORINO Elena, Assessore all'istruzione

Grazie, Presidente.
Per quanto concerne il CPA rispetto al passaggio che ho fatto, si prevede che, in caso d'istituzione di un PES presso un'istituzione carceraria, il CPA, con deliberazione del Consiglio d'istituto, illustra l'analisi della frequenza attesa rispetto alla tipologia dell'offerta formativa richiesta.
Tale offerta deve risultare coerente con quanto previsto dagli accordi vigenti tra il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'Istruzione e dovrà essere attestata la situazione di disponibilità, da parte dell'istituzione carceraria presso cui s'intende attivare l'offerta formativa, di locali adeguati sia alla didattica in presenza, sia eventualmente, laddove servisse, alla didattica digitale integrata.
Per riprendere un tema in termini generali, si sta seguendo, con maggiore puntualità possibile, tutto quello che dev'essere la ripresa dell'anno scolastico. Siamo in attesa, come Assessori regionali all'istruzione, di un incontro preciso e puntuale con il Ministro Bianchi, proprio per fare un'analisi della situazione; certo è che la posizione della Regione Piemonte sarà di fare in modo che sia garantita, fin da subito e per tutto l'anno scolastico, la didattica in presenza.
Inoltre, sapete bene che, nell'ambito del calendario scolastico, è stata inserita una sorta di clausola di salvaguardia, se così vogliamo chiamarla nel caso si fosse costretti - ahimè, speriamo di no - a eventuali chiusure.
Certo è che si sta lavorando, anche come Regione, a tutti i livelli, anche per quanto riguarda i tamponi salivari, proprio per lavorare a tutto tondo in un'ottica di sicurezza, ma anche - ribadisco - di scuola in presenza perché siamo convinti che questo debba essere l'obiettivo non solo della Regione Piemonte, ma anche del Governo italiano, dandone la massima priorità.
Con il progetto "Scuola sicura", che ha visto pioniere la Regione Piemonte rispetto anche alle altre Regioni italiane, abbiamo avuto modo di vedere tramite il contact tracing, che il contagio non avviene a scuola e non avviene nelle aule. Questo rafforza ulteriormente la necessità, anche da parte del Governo centrale, di lavorare sulla messa in sicurezza di tutto ciò che ruota intorno al mondo della scuola, perché a tutti i livelli si deve continuare a lavorare per garantire a tutti i livelli la didattica in presenza, perché questo, a nostro avviso, è la vera garanzia del diritto allo studio.
Un ulteriore passaggio che dimenticavo: un problema sicuramente potrebbero essere le nomine dei docenti, perché nel momento in cui si cerca anche di mantenere l'autonomia, come abbiamo fatto, e di lavorare per evitare classi pollaio, certo è che l'impegno del Governo deve anche essere sulle nomine di un numero adeguato di docenti.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola alla Consigliera Frediani.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Non so in che fase della discussione siamo.



PRESIDENTE

Non essendovi emendamenti, passerei alle dichiarazioni di voto.



FREDIANI Francesca

Rapidamente, rispetto a quest'ultimo punto sulle nomine.
Il meccanismo delle nomine dei docenti è complicatissimo, su cui bisognerebbe veramente mettere mano a livello nazionale, perché è incredibile come, ogni anno, le ultime nomine arrivino quasi sotto Natale per cui ci sono delle classi che rimangono senza docente fin sotto Natale.
Oltretutto, ogni anno, si cambia docente; a qualsiasi livello, tranne che forse nella scuola primaria, però dalla secondaria in su è molto facile che i ragazzi ogni anno cambino docente.
C'era il tema che avevo sollevato attraverso un emendamento, che è stato approvato, del vincolo quinquennale, rispetto al quale non abbiamo più avuto notizie. Credo che, alla fine, anche a livello nazionale, sia passata la versione triennale, ma non ho avuto nessun aggiornamento rispetto a tale aspetto. Volevo solo capire se fosse ancora possibile un'interlocuzione e se ci sia qualche novità da questo punto di vista, perché è un tema rispetto al quale sia i docenti, sia le famiglie hanno manifestato parecchi timori. Volevo solo capire come partirà questo nuovo anno scolastico.
Per il resto, invece, daremo voto favorevole al Piano di dimensionamento scolastico.



PRESIDENTE

Grazie.
Non vi sono altre richieste d'intervento per dichiarazione di voto.
Procediamo con la votazione della proposta di deliberazione n. 155.
Indìco la votazione nominale sulla proposta di deliberazione n. 133, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione) - Protezione civile

Esame proposta di legge n. 118, inerente a "Norme in materia di soccorso alpino speleologico"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame della proposta di legge n. 118, inerente a "Norme in materia di soccorso alpino speleologico ", di cui al punto 4) all'o.d.g.
Comunico che il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla IV e V Commissione in sede congiunta il 17 giugno scorso.
Relatore è il Consigliere Ruzzola, che ha facoltà di intervenire.



RUZZOLA PAOLO, relatore

Grazie, Presidente.
Oggi giunge in aula la proposta di legge n. 118, "Norme in materia di soccorso alpino speleologico".
Il testo che valuteremo oggi in Aula è un testo che, come ha ricordato lei Presidente, è stato licenziato dalle competenti Commissioni il 17 giugno ed è un testo che, attraverso gli emendamenti accolti nelle Commissioni, ha tenuto conto sia delle osservazioni pervenute dalle consultazioni sia di una stretta interlocuzione con gli Assessorati competenti, quindi Sanità e Protezione civile.
In virtù delle osservazioni e delle interlocuzioni giunte, oggi arriva un testo ampiamente condiviso.
La proposta di legge mira a intervenire sulla vigente normativa regionale che, come abbiamo più volte avuto modo di ricordare, si riferisce alla legge che parla di turismo alpino, la n. 67 del 1980; una legge scritta più di quarant'anni fa, con l'obiettivo, peraltro, di favorire il turismo alpino e non tanto quello di valutare e organizzare il soccorso alpino.
All'interno di quella legge trovammo due articoli che parlavano del soccorso alpino.
Alla luce delle novità legislative nazionali (e qui mi riferisco, nello specifico, alla legge 74 del 2001, una legge nazionale rivista il 13 ottobre 2020, che riconosce al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico funzioni fondamentali: il primo riconoscimento che questa legge nazionale dà al Soccorso Alpino è di riconoscere il valore della solidarietà sociale; inoltre, gli riconosce le funzioni di pubblica utilità e, infine, incardina il corpo del servizio del Soccorso Alpino e Speleologico all'interno del sistema della Protezione civile nazionale) si è resa necessaria una modifica anche a livello regionale.
Questa stessa legge nazionale riconosce, in modo specifico, che il servizio del Soccorso Alpino e Speleologico debba andare a riguardare gli infortunati in ambiente montano e ipogeo. D'altra parte, in questi quarant'anni, quindi da una precedente nostra legge regionale, lo stesso Corpo si è profondamente rinnovato, sia in termini di personale sia in termini di strutture, con competenze e professionalità altamente preparate e altamente qualificate. È costituito in Piemonte da circa 1.200 volontari altamente specializzati, che con le loro cinquantasei stazioni di valle garantiscono la copertura dell'intero territorio regionale, oltre a essere presenti, h24, nelle centrali del 118 e, fin dalla sua istituzione, quindi nel 1988, presenti a bordo dei vari elisoccorsi che operano sulla nostra regione.
La legge è composta da nove articoli.
Al primo articolo si va a riconoscere e a potenziare il servizio svolto dal Soccorso Alpino Speleologico.
All'articolo 2 si regolano i rapporti con il sistema sanitario regionale e dell'elisoccorso.
All'articolo 3 si vanno a regolamentare i rapporti con la Protezione civile.
All'articolo 4, in modo specifico, si parla dell'apparato radio inserendolo come elemento fondamentale nel sistema anche dalla Protezione civile, di cui ovviamente si auspica un corretto inserimento con gli altri sistemi.
All'articolo 5 si definisce come regolamentare le varie prestazioni, sia con il sistema del Servizio Sanitario Nazionale sia con quello della Protezione civile.
Qui, in modo particolare, tengo a sottolineare che in questa legge non entriamo nel merito, ma lasciamo che i vari rapporti con i due Assessorati continuino a essere regolamentati come sono oggi, quindi attraverso delle convenzioni; per cui saranno sempre le convenzioni a entrare nel dettaglio e a definire il rapporto fra la Protezione civile e il Sistema Sanitario Nazionale con il Soccorso Alpino e Speleologico.
All'articolo 6 i rapporti economici, come dicevo, saranno sempre tenuti in base alle convenzioni.
L'articolo 7 va ad abrogare gli articoli che riguardavano il loro ruolo all'interno della legge n. 67 (quindi andiamo ad abrogare i due articoli della legge sul turismo alpino).
Infine, abbiamo gli articoli 8 e 9, che riguardano l'invarianza finanziaria e l'urgenza.
Concludo, perché ne abbiamo già parlato diverse volte e ne abbiamo anche parlato in modo molto approfondito nelle Commissioni. Dico che oggi, con l'approvazione del testo, andiamo semplicemente a dare dignità istituzionale, ma non solo, a uomini e donne che volontariamente - tengo a sottolineare quest'aspetto: volontariamente - con grande senso di altruismo, professionalità e abnegazione mettono a disposizione anche la loro stessa vita per portare soccorso e aiuto a persone che, negli ambienti più impervi, si possono trovare in difficoltà.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Ruzzola.
La parola al Consigliere Avetta, relatore di minoranza.



AVETTA Alberto, relatore

Grazie, Presidente.
La proposta di legge n. 118 si pone degli obiettivi che sono comprensibili soprattutto se pensiamo alle caratteristiche di una regione come la nostra il cui territorio è al 50% montano e che registra, purtroppo frequentemente, molti incidenti in montagna.
Credo, quindi, che valorizzare e potenziare le competenze del Soccorso Alpino piemontese e del Corpo nazionale del Soccorso Alpino, sul fronte del soccorso sanitario, sia un obiettivo condivisibile che tuttavia - l'abbiamo anche sottolineato nella nostra attività in Commissione - dev'essere perseguito con la massima attenzione. Lo aveva già anticipato il Consigliere Ruzzola, cui rivolgiamo un ringraziamento anche per la disponibilità mostrata, che aveva raccolto le sollecitazioni, le istanze e i suggerimenti che sono emersi dal lavoro di Commissione.
Tuttavia, a nostro avviso, rimangono alcune criticità rispetto a questa proposta perché, a fronte delle competenze che lo Stato esprime e che esercita sul tema del soccorso pubblico, questa proposta di legge si occupa specificamente di servizi sanitari di soccorso di competenza regionale.
Mi riferisco a quanto riportato all'articolo 1, comma 2, lettera b), al soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria. Ragion per cui ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti perché, per questa ragione, sarebbe meglio circoscrivere il campo di applicazione della Regione precisando anche nell'oggetto che si tratta di norme in materia di soccorso alpino e speleologico in ambito sanitario, con atti prestati in emergenza. Noi dovremmo contribuire a scrivere norme che siano volte al miglioramento della capacità operativa del sistema di soccorso nel suo modello complesso e articolato, anche dal punto di vista normativo nei rapporti tra la legislazione regionale e quella statale.
Lo si dovrebbe fare nel rispetto delle competenze che la Costituzione affida alle Regioni in sintonia con le competenze dello Stato. Il problema che ci permettiamo di evidenziare in questo senso è che dobbiamo scrivere un testo che non si presti poi a essere frainteso, che soprattutto non generi e non dia luogo a conflitti di competenza tra i soggetti che sono, a vario titolo, coinvolti nell'operazione di soccorso.
C'è poi un'ultima annotazione che formulo come suggerimento. L'articolo 6 comma 1 prevede che la Regione finanzi annualmente le spese per l'erogazione dei servizi garantiti dal soccorso e le spese di funzionamento della struttura a essi direttamente collegati. Una simile formulazione ci pare che si concili male con una legge che ambisce a essere a impatto finanziario zero e che prevede, infatti, all'articolo 8, la clausola d'invarianza finanziaria.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Disabato, relatrice di minoranza.



DISABATO Sarah, relatrice

Grazie, Presidente.
Intervengo anch'io come relatrice sulla proposta di legge n. 118 "Norme in materia di soccorso alpino speleologico". Un tema che abbiamo avuto ampiamente modo di approfondire in Commissione grazie al testo presentato dal proponente, Consigliere Paolo Ruzzola, su cui sono anche pervenute delle memorie da parte delle organizzazioni del settore.
Tra l'altro, ho avuto modo di approfondire proprio l'operato dei nostri soccorritori che operano in ambito montano e sono tante le loro funzioni tra cui il soccorso degli infortunati, dei pericolanti o il recupero dei caduti nel territorio montano, nell'ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale; come anche contribuire alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni nell'esercizio delle attività connesse in queste zone e concorrere al soccorso in caso di calamità e in cooperazione con le strutture della Protezione civile nell'ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali.
Non a caso, uno degli interventi emblematici che si è svolto purtroppo e tristemente anche in quest'ultimo periodo, è proprio l'intervento per il disastro legato alla funivia del Mottarone. Una tragedia che ha colpito tante famiglie, in generale tutto il nostro territorio. In quell'occasione sono intervenuti proprio gli operatori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico in collaborazione con altri corpi altrettanto importanti, cui va ovviamente il ringraziamento da parte di tutti noi per il servizio che offrono ogni giorno alla comunità piemontese.
I volontari operano in convenzione con altri corpi di sicurezza, i Vigili del fuoco, la Protezione civile, ma leggevo anche delle esercitazioni effettuate con le truppe alpine dell'Esercito italiano e con la Guardia di Finanza. Hanno un'importante funzione di coordinamento proprio di tutte quelle azioni che sono volte a operazioni di salvataggio e di soccorso. Con la persistenza sul territorio di oltre cinquanta unità che coordinano 1.200 operatori, diciamo che sono una realtà ben strutturata a livello piemontese.
Come diceva prima il Consigliere Ruzzola, la legge regionale che inseriva e normava in modo molto blando il settore è una legge del 1980, la n. 67, che poi ovviamente è stata ampliata anche a livello nazionale con una legge del 2001. Vi è, infine, un decreto legislativo del 2020, per cui sono state inserite ulteriori competenze e ulteriori funzioni per il riconoscimento e la valorizzazione dell'operato del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.
È anche doveroso dire che, tra le varie memorie che sono pervenute in Commissione, ce n'è una, quella del Sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, che ha sottolineato alcune perplessità sul tema, perché ci facevano presente il fatto che il soccorso alpino, quindi anche quello speleologico non è materia a sé stante, ma rientra in quella del soccorso pubblico più generico. L'articolo 117 della Costituzione fissa il soccorso pubblico come materia legislativa esclusiva dello Stato, che ne garantisce l'attuazione tramite il Ministero dell'Interno.
C'è stato segnalato come questa normativa ad hoc su questo tema potrebbe essere oggetto di richiami o impugnative a livello nazionale anche se, a mio avviso, la presenza di altri impianti normativi a livello di altre Regioni potrebbe effettivamente scongiurare questo tipo di operazione. Ci hanno semplicemente fatto sapere che, quando si tratta di normative nazionali che si accavallano a normative regionali che disciplinano il funzionamento di diversi corpi di soccorso come in questo caso, potrebbero esserci effettivamente una sovrapposizione di deleghe e funzioni che potrebbe creare un po' di confusione.
Per esempio, se il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco opera secondo le disposizioni previste all'interno di una legge, noi adesso stiamo istituendo un'altra legge che, effettivamente, valorizza il Corpo nazionale del soccorso speleologico alpino ma, ovviamente, dà a esso in larga misura anche delle funzioni. Ragion per cui ci stavano mettendo in guardia su questo tipo di problematica.
È anche vero che sono stati presentati degli emendamenti da parte del Consigliere Ruzzola, che ha largamente anticipato quelle che potevano essere le operazioni emendative da parte delle minoranze. Anche noi, avendo letto le memorie, avremmo voluto agire in tal senso per cercare di limare i punti di divergenza che potrebbero inquinare - usiamo questo termine - la normativa, quindi eliminare tutte quelle parti che potrebbero comportare problematiche come quelle sottolineate dal Sindacato autonomo dei Vigili del fuoco.
Come ho detto, siamo stati ampiamente anticipati dal Consigliere Ruzzola che ha presentato una decina di emendamenti volti, appunto, a sistemare la normativa. A mio avviso, un rischio, seppur minimo - rischio che, peraltro potrebbe essere scongiurato dalla presenza di impianti normativi analoghi in altre Regioni, oppure potrebbe anche essere dettato dalle finalità e dai contenuti generici dalla norma - potrebbe esserci.
Per questo motivo, come Movimento 5 Stelle condividiamo sicuramente l'intento di voler dare valore a un corpo nazionale, quello del Soccorso alpino speleologico piemontese, che si è saputo distinguere in molte occasioni, tutelando i cittadini ed effettuando soccorsi ovviamente in condizioni difficilissime, dettate, appunto, dal territorio in cui viviamo frequentato anche dai turisti.
Credo che il post-pandemia abbia indotto tantissime persone a frequentare questi ambienti impervi, anche nelle zone montane e quant'altro, e l'incremento dei flussi turistici comporterà sicuramente un aumento del lavoro per i soccorritori e, quindi, per tutto il corpo, che dovrà coordinarsi maggiormente con gli altri attori del soccorso.
Per quanto riteniamo giusto che ci sia una norma che vada a valorizzare e ad attribuire funzioni al corpo del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, alla luce delle piccole segnalazioni che ci sono state indicate, riteniamo di dare un voto di presenza.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bongioanni; ne ha facoltà.



BONGIOANNI Paolo

Grazie, Presidente.
Intervengo anticipando quello che sarà il voto di Fratelli d'Italia eviterò, quindi, di ripetermi successivamente - che sarà ovviamente favorevole a un percorso che abbiamo vissuto e condiviso con il collega Capogruppo Ruzzola attraverso altre interlocuzioni che hanno permesso di approfondire bene la tematica con la direzione del 118 e con l'Assessore Icardi.
Abbiamo trovato una grande disponibilità a raggiungere una sintesi volta a potenziare e a dare un riconoscimento più importante, se vogliamo, al Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, che sarà sicuramente funzionale a intervenire laddove ci saranno delle problematiche legate a incidenti in montagna, soprattutto alle porte dell'estate, con l'augurio che un ritorno epidemiologico non vada a condizionare le attività turistiche (in questo caso, quelle della montagna, le attività outdoor).
Di fatto, già in questo inizio di stagione di incidenti ne abbiamo visti veramente tanti e la capacità e l'operatività del soccorso alpino diventa un valore aggiunto per il nostro territorio regionale, quindi è quantomai utile, opportuna e puntuale questa proposta legislativa.
È altresì importante codificare e definire bene i rapporti con il Servizio Sanitario Regionale, in particolare con quello che è il soccorso e l'elisoccorso, evitando la sovrapposizione di presenze e di ruoli, visto che gli enti che concorrono a fare questi interventi (che sono interventi di salvataggio, per lo più) sono tanti.
Ringraziamo quindi il collega Ruzzola per aver voluto condividere passo per passo la costruzione di questo provvedimento legislativo, tenendo per sempre conto che il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese è un'associazione di volontariato e come tale va considerata, quindi è ben codificato il fatto che opera in collaborazione e sotto la direzione del sistema del 118.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Marin; ne ha facoltà.



MARIN Valter

Grazie, Presidente.
Direi che è doveroso sottolineare l'importanza dell'approvazione di questo progetto di legge - lo dico in veste di chi ha fatto il volontario per ventiquattro anni nel soccorso alpino - perché era giusto arrivare a definire le responsabilità e le competenze in modo preciso in area d'intervento e di tragedia (la valanga, forse, è l'esempio più facile per comprendere). Perché quelli che talvolta si configurano come "conflitti di responsabilità" o "protagonismi in area d'intervento" non giovano assolutamente al risultato finale dell'intervento stesso.
Al riguardo, il collega Ruzzola si era effettivamente fatto mediatore di quelle che potevano essere le scelte, all'interno di soggetti che operano nella Protezione civile, di chi eventualmente doveva avere la responsabilità delle operazioni. Siamo in area montana, per cui va sottolineato che il soccorso alpino è l'unico qualificato per la direzione di queste operazioni. Ben venga, quindi, questo provvedimento, che credo faccia chiarezza una volta per tutte.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Credo che sia importante partire dalle richieste, da quanto ci chiedono gli stessi rappresentanti del soccorso alpino e speleologico del Piemonte che sono intervenuti nel dibattito, e che anche in queste settimane hanno inviato ai media e a tutti noi una lettera che illustra bene la loro funzione.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, come abbiamo sentito e come ci siamo detti in quest'Aula, è composto da 1.200 volontari, tutti appassionati di montagna, in tutte le sue forme e declinazioni: sono i primi a frequentarla, a viverla in tutte le stagioni dell'anno, e, quanto noi e le istituzioni, credo siano impegnati sempre di più a far sì che un numero sempre maggiore di persone si avvicini a questo territorio così importante e ricco grazie alle nostre Alpi.
Dopo le restrizioni provocate dal COVID, le attività all'aria aperta rappresentano una fondamentale risorsa di benessere per gli abitanti tanto delle città, quanto delle pianure e per chi, in qualche modo, non si gode le nostre Alpi tutti i giorni; rappresentano, altresì, un'imprescindibile risorsa economica per le strutture turistiche delle terre alte.
Come abbiamo visto già nello scorso anno, un aumento di presenze in montagna comporta anche un aumento del rischio, quindi del lavoro per tutti i tecnici, perché la fatalità e gli incidenti sono sempre in agguato.
Soprattutto se a questo si unisce anche il lato peggiore di tutti noi, che purtroppo, è il più deteriore di questa società, cioè il voler fare profitti a tutti i costi.
Loro ci invitano tutti a capire un po' anche questa storia. Dopo l'incidente in cui hanno perso la vita due giovani donne sul Monte Rosa, il Soccorso Alpino e Speleologico ha preso la parola per sottolineare ancora una volta la fiducia nel sistema dell'emergenza piemontese e il suo funzionamento tempestivo e capillare.
Ricordiamo che questo servizio regionale, grazie al compito affidatogli dalle leggi della Repubblica Italiana, interviene a supporto di un complesso meccanismo con cui viene fornita una risposta a tutte le emergenze provenienti dalla montagna e dai territori caratterizzati dal terreno impervio.
Come ricordava bene il relatore di maggioranza Ruzzola, ma anche i Consiglieri Avetta e Disabato, la principale forma di collaborazione riguarda il Dipartimento interaziendale di emergenza sanitaria territoriale del 118, con cui il SASP opera in convenzione, fornendo le proprie competenze tecniche in tutte le missioni svolte in montagna su terreno impervio. Il Soccorso Alpino e Speleologico fornisce un tecnico presente 24 ore su 24 nella Centrale del 118 di Grugliasco, che ha il compito di localizzare con precisione gli infortuni e di organizzare l'operazione di soccorso alpino in stretta collaborazione con il personale sanitario.
Inoltre, mette a disposizione i tecnici che fanno parte dell'équipe di elisoccorso, garantendo la sicurezza a terra del personale sanitario. Le stesse missioni di soccorso sanitario svolte con le eliambulanze sono fra le più complesse da un punto di vista tecnico, per il tempo/dipendenza delle loro riuscite. Queste sono attivate dal 112, il quale, dalla sua introduzione, ha fornito un filtro, in grado di dirottare verso alcuni Corpi le chiamate non pertinenti o stoppando quelle non essenziali.
Certo, la capacità di dialogo e la collaborazione delle cinquanta stazioni di soccorso alpino dislocate su tutte le montagne piemontesi si manifesta sul territorio in una serie di protocolli e di collaborazioni siglate con gli altri Corpi dello Stato; in primis, ovviamente con il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, il cui personale viene sempre attivato in caso di competenza. Oltre alla loro indubbia preparazione professionale, i soccorritori della Guardia di Finanza del Soccorso Alpino e Speleologico piemontese, così come i funzionari della Polizia giudiziaria in grado di raggiungere gli scenari d'intervento in montagna e di supporto ai tecnici della SASP, sono fra i più attivi nel Paese.
L'altra realtà di cui mi viene da dire.
Presidente, ho ancora qualche secondo?



PRESIDENTE

Ha dieci minuti.



GRIMALDI Marco

Scusi, non volevo abusare, perché sono già a sei minuti e non sapevo se stavo abusando.



PRESIDENTE

Abusi.



GRIMALDI Marco

Stavo dicendo che l'altra realtà con cui il Soccorso alpino collabora attivamente negli interventi è il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che per la propria dotazione anche di mezzi aerei e non, fornisce spesso un imprescindibile supporto logistico nelle operazioni più complesse, come la ricerca dei dispersi, in cui è fondamentale un ampio dispiegamento di tecnici e strumentazioni per i ritrovamenti.
Infine, il più recente protocollo operativo che è stato siglato è quello fra le truppe alpine dell'Esercito italiano, in seguito ad alcune fortunate esercitazioni congiunte che hanno messo in risalto la complementarietà tecnica e operativa del soccorso alpino civile e militare, in grado anche di dispiegare, in caso di calamità naturali, molte risorse che abbiamo nel nostro patrimonio.
Credo che i tanti volontari siano orgogliosi di essere parte attiva di un complesso ed efficiente sistema di risposta alle emergenze che provengono dal territorio piemontese. Come abbiamo visto in alcune recenti operazioni la collaborazione tra Enti e Corpi diversi è la maniera più tempestiva per risolvere scenari d'intervento sempre più complicati.
Questa complicazione credo aumenti - nessuno ne ha parlato in Aula - con quegli scenari di guerra che abbiamo visto nelle scorse settimane. Parlo dell'emergenza climatica e di quelle bombe d'acqua che possono in pochissimi minuti cambiare le sorti di ognuno di noi. Mi riferisco alle tragedie che abbiamo visto in Germania e in Belgio, ma anche a tutti i danni che hanno fatto alla nostra agricoltura. Pensate a quella colonna d'acqua che abbiamo visto scendere per qualche decina di minuti a Torino quella foto suggestiva in cui abbiamo visto un muro d'acqua abbattersi sulla nostra città.
Il paragone è abbastanza semplice: se un muro d'acqua può inondare una città come la nostra, può fare morti come abbiamo visto nel resto d'Europa può distruggere piantagioni e l'economia più tradizionale del nostro Piemonte, immaginate quella stessa bomba d'acqua cosa può fare nelle terre alte o in montagna e cosa può fare, soprattutto, se coglie impreparate delle persone che non avevano compreso fino in fondo il rischio di avventurarsi, magari con un clima non mite in una giornata senza sole o con un cielo che non ha cambiato colore.
Credo che la collaborazione tra questi enti sia la maniera più tempestiva per risolvere queste tragedie. Ad esempio, durante la tragedia del Mottarone, quando la prima eliambulanza è giunta sul luogo, credo fossero passati meno di dieci minuti dalla chiamata, se quello che abbiamo visto nei telegiornali è realtà, ma immagino che quanto dimostra il Soccorso Alpino e Speleologico, in questo senso di essere fra i più veloci nel Paese, sia realtà.
Dicevo che questo stesso scenario ha consentito la messa in sicurezza in quella tragedia e la rimozione in quel caso dei corpi, oppure l'operazione che, in questi giorni, ha consentito il ritrovamento di un escursionista disperso tra le montagne della Valle Gesso, in Provincia di Cuneo. Ecco anche per questo motivo credo che vadano ringraziati tutti gli operatori e tutti coloro che collaborano.
Devo dire, però, ed è l'unica nota che dico al Consigliere Ruzzola, essendo questo sistema così ben strutturato, che saremmo stati felicissimi di costruire insieme un ordine del giorno sul tema. Ritengo, infatti, che questa legge rischi di essere un po' ridondante, un po' pleonastica.
Sicuramente non avrà il nostro voto contrario, perché riteniamo, come avrà capito, giusto rafforzare questi meccanismi; non vorremmo solo che fosse ridondante rispetto a quanto si sta già facendo.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Cane.



CANE Andrea

Grazie, Presidente.
Mi sembrava doveroso intervenire brevemente, in quanto firmatario di questa legge.
Anzitutto, vorrei ringraziare il collega Ruzzola e tutti i colleghi che hanno partecipato ai lavori per portare a termine questa proposta, che si pone l'obiettivo di una sostanziale valorizzazione del soccorso alpino, di tutti i tecnici professionisti e dei volontari che lo compongono.
In termini più reali, da abitante della montagna e appassionato di escursioni, fa riflettere il fatto che chi frequenta la montagna sa che è normale anche solo un momento di stanchezza o un qualsiasi momento di difficoltà, magari quando calano le nebbie, com'è capitato anche a me, e il pensiero va sempre a loro, ai volontari del soccorso alpino, perch sappiamo che anche quando siamo in montagna, circondati dai monti, anche se siamo apparentemente soli, non lo siamo mai, perché loro sono sempre pronti ad arrivare in poco tempo a piedi o in elicottero.
Faccio un esempio, ed è solo notizia di ieri: nei luoghi dove abito in montagna, proprio nel Comune di fianco, nel vallone di Forzo a Ronco Canavese, due escursionisti sono stati tratti in salvo. Dovevano raggiungere un bivacco, ma a causa della stanchezza e dello sfinimento hanno dovuto essere raggiunti dal soccorso alpino. Il soccorso alpino è un punto di riferimento per le nostre valli durante tutto l'anno, perch compie azioni che ritengo uniche nel loro genere, per il semplice fatto che i volontari effettuano corsi e preparazioni specialistiche che le altre unità di soccorso regionali e nazionali non effettuano.
Semplicemente, vorrei ribadire il mio ringraziamento per questa proposta di legge, che servirà a tutte le stazioni del soccorso alpino. Ringrazio, in primo luogo, quella della mia valle, la stazione del soccorso alpino di Valprato Soana e, ovviamente, tutte le stazioni e tutti i volontari della nostra Regione che sono veramente un punto di riferimento non solo per i residenti delle valli, ma anche per tutti i turisti che scelgono ogni giorno dell'anno di apprezzare questi luoghi fantastici che fanno parte della nostra regione.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola al Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Grazie, Presidente.
Intervengo volentieri su questa proposta di legge a sostegno delle tesi del collega Avetta, che ha seguito, discusso e lavorato sul testo per quanto riguarda il Partito Democratico, assieme al primo firmatario Ruzzola.
Intervengo soprattutto per dire che oggi, in questo Consiglio regionale riusciamo a parlare di montagna, che, ricordiamo, è il 50% del nostro territorio, dopo quasi due anni e mezzo dall'insediamento della Giunta.
Purtroppo, in questo Consiglio regionale, sui temi della montagna non sono stati portati avanti disegni di legge, proposte e atti concreti.
Discutiamo di montagna, anche se dal punto di vista dell'assistenza, della sicurezza e del soccorso, grazie a una proposta di legge del Capogruppo Ruzzola.
È una proposta di legge che, sicuramente, nella sua impostazione può essere anche condivisibile. Forse però, per com'è stata scritta, poteva essere sufficiente un atto d'indirizzo della Giunta per determinare con deliberazioni di Giunta degli atti conseguenti, ma può andare bene anche una proposta di legge.
Perché dico questo? Perché le proposte di legge, per essere efficaci e per avere un impatto sui territori, hanno bisogno di norme finanziarie conseguenti e una delle criticità che rileviamo all'interno di questa proposta di legge è proprio il tema della norma finanziaria o, meglio, per com'è scritta, evidenza un finanziamento annuale di sostegno a quelli che sono i servizi garantiti dal soccorso in alta montagna. Anche qui, è un orientamento giusto, ma, di fatto, nella concretezza della norma finanziaria e, quindi, nell'attuazione dei principi di una legge, non ci sono risorse finanziare nuove sulla proposta di legge.
Pertanto, la criticità sta sia nel fatto che non vengono stanziate risorse nuove, sia nel fatto che non so, non sappiamo, non siamo certi che la norma finanziaria sia corretta in questa formulazione e che abbia un impatto finanziario zero, perché se finanziamo nuove attività annuali e continue forse dovremmo stanziare le risorse conseguenti.
L'altro aspetto che ci vede un po' critici e che evidenziamo in questa discussione generale è l'impatto, anche qui, rispetto all'articolo n. 117 della Costituzione, che stabilisce come questa materia sia di esclusiva applicazione da parte dello Stato. È vero che interveniamo in materia di soccorso e di sanità e, quindi, è materia di competenza assolutamente regionale, ma forse andrebbero circoscritti un po' meglio i riferimenti di questa norma e l'applicabilità della norma regionale.



(Brusìo in aula)



GALLO Raffaele

Scusi, Presidente.



PRESIDENTE

Sì, scusi. Chiedo ai colleghi di tenere un comportamento consono all'Aula per permettere ai colleghi di relazionarsi costantemente con la Presidenza in modo da non perdere ulteriore tempo.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Ho concluso, però ci tenevo, vista anche l'apertura del Consiglio regionale di oggi su temi legati all'impugnativa costituzionale della norma (in questo caso del turismo itinerante), a chiudere il mio intervento sul tema.
Facciamo attenzione e circoscriviamo meglio il disegno di legge, altrimenti rischiamo di invadere un campo di materia statale e di avere poi un contrasto con il livello nazionale.
Vedremo l'evoluzione dei ragionamenti sul testo, anche rispetto ad alcuni emendamenti di merito che stiamo per depositare. Ci auguriamo che si possa parlare di montagna, con una buona dotazione finanziaria nuova per tutti i temi legati alla montagna e al turismo montano, non nel prossimo assestamento di bilancio che, ahimè, nonostante sia questo il titolo, non è quello che discuteremo probabilmente nel pomeriggio, perché è un assestamento vuoto senza alcuna decisione politica, ma probabilmente nella variazione di bilancio che discuteremo nell'autunno.
Grazie.



PRESIDENTE

Vi sono ulteriori Consiglieri che vogliono intervenire sulla discussione generale.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Disabato; ne ha facoltà.



DISABATO Sarah

Grazie, Presidente.
Solo la conferma se è arrivata la mia sottoscrizione agli emendamenti del Consigliere Grimaldi.
Grazie.



PRESIDENTE

Sì, è arrivata. È arrivato tutto.
Dichiaro chiusa la discussione generale e proseguiamo con l'esame dell'articolato.
ARTICOLO 1 Emendamento rubricato n. 3) presentato da Grimaldi, Disabato.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 2) presentato da Grimaldi, Disabato.



(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

Emendamento rubricato n. 8) presentato da Grimaldi, Disabato.



(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso)



PRESIDENTE

L'emendamento rubricato n. 3) è inammissibile, perché privo di reale portata significativa, in quanto il richiamo alla legge 74 del 2001 è già contenuto nella linea.
Prego, Consigliere Gallo.



GALLO Raffaele

Solo per sottoscrivere anch'io gli emendamenti.



PRESIDENTE

Dall'articolo 2 in poi.



GALLO Raffaele

Va bene.



PRESIDENTE

Sì, anche i successivi. Grazie.
La parola al Consigliere Grimaldi.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Solo alcune parole per illustrare l'emendamento 3). Non so cosa ne sia degli altri, perché non li vedo ancora allegati e non ho ben compreso cosa intenda dicendo che non viene ammesso.
Intanto presento l'emendamento rubricato n. 3), poi le chiederei una piccola pausa per venire da lei, Presidente, per vedere le motivazioni degli Uffici.
L'emendamento rubricato n. 3). All'articolo 1, al comma 2, lettera b), dopo le parole "rischio evoluzione sanitaria", sono inserite le seguenti: "come previsto dalla legge 74/2001, modificata dal DL 104/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 126/2020".
Come avrà colto, Presidente, l'emendamento si propone di inserire un'ulteriore specificazione, ossia il riferimento normativo che, come avrà colto il Consigliere Ruzzola, è stato al centro anche del mio intervento nella discussione generale. Su un disegno di legge che troviamo un po' ridondante e pleonastico è almeno opportuno, secondo noi, inserire tutti i riferimenti legislativi, i riferimenti normativi nazionali e le leggi di riferimento, come la legge 74 del 2001, modificata dal DL 104 del 2020, per far sì che le modifiche a quell'impianto siano riconosciute nel testo del Consigliere Ruzzola.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
L'emendamento rubricato n. 3) è inammissibile perché l'inserimento di ci che richiede, come previsto dalla legge 74/2001 sull'articolo 1 e al comma 2 alla lettera b), è già riferito sullo stesso articolo al comma 2: "La Regione, in conformità alla legge 21 marzo 2001, n. 74 'Disposizioni per favorire l'attività svolta dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico', riconosce e promuove l'attività del CNSAS rivolta", ecc.
ecc. Pertanto, è inammissibile perché già riferito al comma stesso.
Procediamo.



GRIMALDI Marco

Posso? Non ho presentato il secondo emendamento.



PRESIDENTE

Sì, prego, l'emendamento rubricato n. 2).



GRIMALDI Marco

Devo dire la verità. Non sono neanche d'accordo che lei respinga quest'emendamento, nel senso che se volete votare contrariamente lo capirei, ma nel testo originale del Consigliere Ruzzola non si dice che lo stesso testo, cioè il disegno di legge n. 74 del 2001, è stato successivamente modificato con il disegno di legge n.104/2020 e convertito con le modificazioni della legge 126/2020.
Credo che un emendamento scritto diversamente, tra l'altro su un comma diverso e che, in qualche modo, porta a rivedere la formulazione, debba quantomeno essere ammesso. Poi se non volete votarlo è legittimo, ma non vedo perché renderlo inammissibile.
Con l'emendamento n. 8), chiediamo semplicemente che all'articolo 1, comma 1, dopo la parola "riconosce" sia aggiunta la seguente parola "promuove".
Il senso è che l'emendamento si propone di inserire un'ulteriore specificazione alla finalità della legge, quindi il testo finale è che la Regione non solo riconosce il valore di solidarietà sociale e la funzione del servizio, ma la promuove e ne diventa anche parte attiva.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Grimaldi.
Se non vi sono ulteriori richieste d'intervento in merito agli emendamenti riferiti all'articolo 1, chiedo il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Chiedo qualche minuto di sospensione per alcuni chiarimenti.



PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per alcuni minuti.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12.29, riprende alle ore 12.36)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Colleghi, poiché sono pervenuti gli emendamenti che insistono sul provvedimento in oggetto, i relatori e la Giunta necessitano di ulteriore tempo per valutare attentamente l'appropriatezza e la certezza degli stessi e per esprimere il relativo parere.
Per questo motivo, sospenderei i lavori, sebbene manchi ancora qualche minuto alle ore 13, e li riprenderei alle ore 14, con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, dopodiché procederemo con il proseguimento dell'esame della proposta di legge n. 118, di cui al punto 4) all'o.d.g.
La seduta è sospesa.



(La seduta è sospesa alle ore 12.37)



GAVAZZA GIANLUCA



(I lavori proseguono alle ore 14.05 con l'esame delle interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento interno del Consiglio regionale)



PRESIDENTE

Per delega del Presidente Stefano Allasia, dichiaro aperta la sessione delle interrogazioni a risposta immediata.
In merito allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come recita l'articolo 100 del Regolamento, oggi si provvederà a rispondere come segue: interrogazione a risposta immediata n. 814 presentata dal Consigliere Sarno, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 815 presentata dal Consigliere Rossi, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 817 presentata dal Consigliere Magliano, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 818 presentata dal Consigliere Grimaldi, cui risponderà l'Assessore Icardi; interrogazione a risposta immediata n. 812 presentata dal Consigliere Sacco, cui risponderà l'Assessore Protopapa interrogazione a risposta immediata n. 813 presentata dal Consigliere Marello, cui risponderà l'Assessore Protopapa; interrogazione a risposta immediata n. 816 presentata dalla Consigliera Frediani, cui risponderà l'Assessore Protopapa.
Prego i Consiglieri e gli Assessori di attenersi rigorosamente ai tempi ed è espressa volontà della Presidenza l'invio delle risposte tramite posta elettronica agli interroganti.
Ricordo fin d'ora che per le interrogazioni a risposta immediata è prevista l'illustrazione da parte dell'interrogante per tre minuti e la risposta del componente della Giunta per cinque minuti, e non sono previste repliche.


Argomento: Sanita': argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 814 presentata da Sarno, inerente a "Risposte alla trasparenza e fruibilità di informazione sulle spese sanitarie per emergenza COVID e portale della trasparenza per i Parchi/Città della Salute"


PRESIDENTE

Iniziamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n. 814.
La parola al Consigliere Sarno per l'illustrazione; ne ha facoltà per tre minuti.



SARNO Diego

Grazie, Presidente.
L'interrogazione ha come oggetto la fruibilità dei dati relativi alla spesa pubblica regionale inerenti alla costruzione dei nuovi Parchi e Città della Salute e ai fondi relativi all'emergenza COVID. Oggi la rendicontazione è chiara e comprensibile sui 21 milioni di euro raccolti da fondi privati tra l'altro con un obbligo normativo di pubblicità. Sono richieste che abbiamo fatto, Assessore, in questi mesi rispetto ai ventuno milioni.
Sappiamo anche che ad aprile 2021 la quota di spese sanitarie in emergenza COVID è di 1,4 miliardi di euro, che sono di difficile consultazione.
Ulteriormente abbiamo una cifra di quasi un miliardo di euro per il tema Città della Salute di Novara e Parco della Salute di Torino. Sappiamo che questa richiesta arriva anche dall'Associazione Libera che, nel dicembre 2020, ha lanciato la campagna "Pensa alla salute", che ha il compito di conoscere, monitorare e rendere fruibili ai cittadini proprio le predette informazioni sulle risorse citate in premessa.
La stessa associazione, Assessore, ha mandato una lettera aperta che credo lei abbia ricevuto, che cito nell'interrogazione e che leggo. Nella lettera è scritto "di non aver ricevuto nessuna risposta completa di analisi e di quadro univoco di spesa a causa di difficoltà dovute a molteplici fattori come, ad esempio, la mancanza nella comunicazione dei dati d'indicizzazione delle spese, con uno specifico tag 'COVID'; il fatto che non esiste una tabella standard di presentazione dei dati per le stazioni appaltanti; la mancanza di un adeguato sistema di scambio d'informazioni tra livello locale, regionale e nazionale atto a ridurre al minimo la possibilità di errore e la tortuosità del percorso necessario il raggiungimento delle informazioni attraverso i portali delle stazioni appaltanti e la sezione di 'amministrazione trasparente'".
È evidente che una più agevole fruizione dei dati favorirebbe un miglior controllo della spesa anche per la Regione stessa, ma soprattutto una fruibilità in termini di trasparenza.
Presidente, concludo interrogando il Presidente e l'Assessore competente per conoscere le intenzioni riguardo alle richieste avanzate per la fruibilità dei dati COVID e per la creazione di un portale della trasparenza per le spese sanitarie e, soprattutto, per i Parchi della Salute di Torino e Novara.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sarno per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Icardi, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Nel merito, vorrei evidenziare che tutti gli adempimenti connessi all'obbligo di trasparenza sono previsti dal decreto legislativo n. 33/2013 che recita "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni". In questo senso tutti questi obblighi ricadono su ciascun'Azienda sanitaria, stazione appaltante dei relativi ospedali, che è dotata di autonomia organizzativa autonomia gestionale, tecnico-amministrativa, patrimoniale e contabile nello specifico, anche per gli interventi infrastrutturali delle ASL in oggetto che sono le titolari degli investimenti sanitari citati.
Sul sito nella loro sezione "Trasparenza" o "Amministrazione trasparente" e quelle che lei ha citato ci devono essere e ci sono. Queste sezioni sono perennemente e costantemente vigilate da ANAC. Ora, nel caso non ci fossero tutti i dati necessari previsti dalla legge, è la stessa ANAC che dice all'Azienda, e alle Pubbliche Amministrazioni in generale, di aggiornare i dati.
La nostra Regione con DGR n. 38-3525 del 9 luglio 2021 ha definito che la data di approvazione dei bilanci aziendali è prevista per il 27 luglio.
Pertanto, le informazioni sui bilanci aziendali - e mi riferisco al bilancio 2020 - per la valutazione delle spese COVID saranno disponibili dal 27 luglio, data in cui è necessario chiudere, secondo la disposizione regionale, il bilancio aziendale. Normalmente si chiudono prima, ma per l'emergenza COVID sono stati posticipati su indicazione del Governo.
Nelle deliberazioni aziendali di approvazione del bilancio sarà presente il conto economico COVID, che sarà una parte del conto economico complessivo.
I bilanci e i conseguenti atti, ad avvenuta approvazione da parte di ciascuna Azienda (dopo il 27 luglio) saranno pubblicati nei modi e nei termini di cui al decreto legislativo n. 33/2013 e potranno quindi essere consultati da chiunque nella Sezione "Amministrazione trasparente" dei siti aziendali.
Analogamente, ogni atto d'impegno di spesa riferito agli interventi infrastrutturali, quindi parliamo degli ospedali (Parchi della Salute di Novara e Torino), ad avvenuta approvazione aziendale, devono essere e sono pubblicati dalla sezione "Amministrazione trasparente" accessibile a tutti.
Da quanto detto deriva che ogni informazione sulla spesa sanitaria sarà quindi trasferibile e traibile dalla consultazione dei siti aziendali nell'apposita sezione, quindi per i bilanci dal 27 luglio, per tutto il resto nella sezione "Amministrazione trasparente".



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Personale del servizio sanitario

Interrogazione a risposta immediata n. 815 presentata da Rossi, inerente a "Quali azioni per sopperire alla carenza dei medici di medicina generale?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 815.
La parola al Consigliere Rossi per l'illustrazione.



ROSSI Domenico

Grazie, Presidente.
Parliamo di un tema importante come la carenza dei medici di medicina generale e della difficoltà a sopperire al turnover, qualora si presenti un pensionamento.
Durante l'emergenza Coronavirus, abbiamo visto quanto la medicina di base e il territorio siano fondamentali per parlare di salute nei nostri territori e quanto occorra, davvero con forza, superare l'ospedalocentrismo che ha purtroppo caratterizzato le politiche sanitarie degli ultimi decenni.
Ora, anche per l'esperienza che purtroppo abbiamo dovuto affrontare per la pandemia, sappiamo che non esiste un sistema sanitario efficiente ed efficace senza una medicina di territorio e una continuità assistenziale che funzionino. Non è un caso che, nella pandemia, abbiamo dovuto inventarci le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), proprio perché il loro obiettivo era di dare una mano per seguire i pazienti a casa.
Sappiamo quindi che, anche in prospettiva, occorre investire maggiormente sul territorio, ma una delle difficoltà che si sta incontrando è dovuta a una carenza strutturale e a un errore di programmazione anche a livello nazionale negli ultimi decenni dal punto di vista della programmazione dei fabbisogni formativi (imbuto formativo); tale imbuto formativo fa sì che ci sia una carenza in alcune specialità ospedaliere, ma anche di medici di base.
Stanno aumentando i casi, soprattutto nei piccoli Comuni e nelle zone montane delle aree interne, in cui, di fronte al pensionamento del medico di medicina generale, non si trovano candidati disponibili a sostituirlo.
Questo, chiaramente, mette in difficoltà i Sindaci e i cittadini, che si ritrovano senza un punto di riferimento per il primo contatto di natura sanitaria.
C'è anche uno studio, disponibile già da diversi anni, sul Piemonte, che descrive come il numero sia già inferiore alle necessità, fino a un massimo di carenza nell'anno 2031, quando avremo un deficit di 706 medici di medicina generale, il che significherà che, nel prossimo decennio, circa 847 mila cittadini saranno senza il medico di riferimento. Questa chiaramente è una proiezione teorica, che rischia anche di essere sottodimensionata.
Le attuali proiezioni regionali mettono in luce una carenza che, a livello regionale, porterebbe a una mancanza di copertura di personale di circa il 26% da qui al 2031; se non interveniamo, circa un medico su quattro rischia di non essere sostituito. Tale distribuzione, inoltre, non sarà omogenea: nella provincia di Torino mancherà in media un medico ogni dieci, nelle altre Province ci sarà una carenza che va dal 34% di Asti al 64% di Biella.
Al netto che il Governo dovrà intervenire, come in realtà sta già facendo perché il Ministro Speranza ha annunciato il raddoppio delle spese per i medici di medicina generale, è chiaro che anche la Regione debba presentare un piano strutturato di rilancio della sanità territoriale, intervenendo anche sulle assunzioni.
Vado alla conclusione, perché il tempo è scaduto, anche se ci sarebbero altre cose da dire.
Con l'interrogazione si vuole chiedere all'Assessore competente quale soluzione la Regione Piemonte intenda mettere in campo nell'immediato, sul medio e sul lungo periodo, per risolvere il problema del turnover dei medici di medicina generale, così da garantire ai cittadini la continuità assistenziale.



PRESIDENTE

Grazie.
La parola all'Assessore Icardi per la risposta.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
La carenza, ahimè, di medici, non solo medici di medicina generale, ma un po' di tutte le specialità, è un problema che ci affligge da tempo e che come lei ha correttamente detto, deriva da un errore di programmazione, da un dimensionamento delle borse di studio per gli specializzandi veramente al di sotto delle legittime aspettative e al di sotto delle esigenze delle varie Regioni e dei nostri ospedali.
Oggi siamo in una fase molto critica, nel senso che negli anni si sono accumulate queste carenze; abbiamo lavorato molto con il Ministero per ottenere un incremento significativo del numero di borse di studio, tale da creare poi una platea di medici specializzati formati sufficiente ai bisogni dei nostri ospedali.
Nel triennio 2020-2023, le borse di studio assegnate alla Regione Piemonte erano pari a 119. Dopo i nostri interventi, nel triennio 2021-2024, la Regione Piemonte ha ottenuto la possibilità di assegnare 174 borse di studio, ovviamente a seguito di pubblico concorso, e ci stiamo impegnando presso il competente Ministero della Salute e in accordo con il MIUR, al fine di mantenere tale livello numerico anche negli anni seguenti, quindi ci sarà un incremento molto significativo.
A questi 174 posti, si sommano ottantasette posti da assegnare senza borsa di studio, ai sensi del cosiddetto decreto Calabria (DL n. 35/2019) convertito nella legge 60/2019.
Questi ottantasette posti la Regione Piemonte li porterà a 119, recuperando trentadue posti non assegnati nel triennio 2020-2023, ma sa perch Consigliere Rossi? Per mancanza di idonee domande: sono mancate le teste sono mancati coloro che potevano fare domanda.
In aggiunta, il PNRR, recentemente approvato, mette a disposizione della Regione Piemonte ulteriori sessantasei borse di studio.
Ecco, in tal modo l'offerta formativa rispetto agli anni precedenti è sostanzialmente raddoppiata. Sintesi di questo triennio: 174 borse assegnate; posti previsti dal DL Calabria ottantasette; recupero dei non assegnati per il triennio trentadue; borse da PNRR sessantasei. Totale, 359 borse di studio.
Questi sono i provvedimenti a medio e lungo termine.
Complessivamente, si passa dai 119 posti del triennio 2020-2023 ai 359 del triennio 2021-2024. Come vede, è un momento davvero significativo.
Sono anche in corso degli approfondimenti per valutare la capacità delle sedi ospedaliere piemontesi, alle quali è demandata gran parte dell'attività formativa pratica dei medici in formazione, al fine del mantenimento anche per i prossimi anni di questi numeri.
Nell'immediato, stiamo discutendo in Commissione Salute, oltre allo status giuridico dei medici di medicina generale, anche dell'aumento del numero ottimale, in modo che ogni singolo medico possa incrementare la quota di assistiti.
Per questo provvedimento, che si sta studiando da alcune settimane (e credo sia nella fase conclusiva), troveremo l'accordo con il Ministero, proprio per dare la possibilità a ognuno di questi medici di aumentare il massimale degli assistiti e, quindi, di porre un immediato rimedio alla carenza, in attesa degli effetti dell'incremento, molto significativo, delle borse di studio. Ricordo ancora l'iniziativa della Regione Piemonte denominata "Adotta un medico", con il quale anche i soggetti privati sono intervenuti con una trentina di borse di studio aggiuntive, che non ho citato in questo documento, avendo solo inserito quelle istituzionali.
È chiaro che per vedere gli effetti di questi provvedimenti ci vorrà del tempo; nell'immediato, i provvedimenti che a livello nazionale promuoviamo come Commissione Salute potranno dare dei risultati molto soddisfacenti soprattutto per quella popolazione, come lei ha citato, che rischierebbe di rimanere senza medico.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Assistenza sanitaria (prevenzione - cura - riabilitazione)

Interrogazione a risposta immediata n. 817 presentata da Magliano, inerente a "Come la Giunta intende rispondere ai lunghi tempi d'attesa e assicurare adeguati livelli di assistenza a soggetti affetti da DSA e ADHD?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
817.
La parola al Consigliere Magliano per l'illustrazione.
Prego, Consigliere; ne ha facoltà per tre minuti.



MAGLIANO Silvio

Grazie, Presidente.
La legge n. 170/2010 riconosce la dislessia, e tutte le tipologie di DSA cioè disturbi specifici di apprendimento, assegnando al sistema nazionale d'istruzione e agli Atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
Tale legge contiene precise indicazioni per favorire il successo scolastico degli alunni e degli studenti con DSA, attraverso l'attivazione di specifiche azioni didattiche e organizzative a livello di classe, di scuola e di territorio.
La Regione e il Gruppo di Lavoro, in collaborazione con i rappresentanti dell'Ufficio Scolastico regionale per il Piemonte, Ufficio IV e Associazione ADHD Piemonte, alla luce delle osservazioni, della letteratura e delle esperienze maturate nei rispettivi ambiti professionali, hanno predisposto le Linee Guida, allo scopo di promuovere sia una maggiore conoscenza del fenomeno del disturbo da deficit di attenzione, sia una presa in carico più completa e proficua da parte di tutti i soggetti coinvolti, attivando e consolidando, laddove possibile, tutte le opportune forme di collaborazione e integrazione tra le diverse istituzioni e servizi (approvate con determina n. 842 del 10/08/2020).
Altresì, il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato i principali dati relativi agli alunni con DSA per l'anno scolastico 2018-2019, frequentanti le scuole italiane, cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell'apprendimento (sono 298.114, pari al 4,9% del totale degli alunni).
Il Piemonte è tra le Regioni, purtroppo, con i valori di studenti con DSA più elevati (circa il 7,3%) e il trend è in vertiginoso aumento. Circa il 4% sul totale degli studenti piemontesi risulta affetto da ADHD.
Sottolineato che, al fine di favorire l'inclusione scolastica, la Regione Piemonte sostiene allievi che presentano qualsiasi difficoltà di funzionamento e/o apprendimento permanente, o transitoria, in ambito educativo-scolastico-formativo, che necessitino di percorsi personalizzati in particolare i bisogni educativi speciali; allievi con disabilità allievi con disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia disgrafia e disortografia) e allievi con esigenze educative speciali (e vado alla conclusione facendo l'elenco di tutte queste tipologie) e che la delibera n. 496 del 22 maggio 2014, "Indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dei disturbi specifici di apprendimento (DSA) nella Regione Piemonte a integrazione" (e spiego le altre norme alle quali era intergrata questo tipo di delibera), ha istituito in ogni ASL il Gruppo Disturbi Specifici di Apprendimento (GDSAp), deputato alla gestione del percorso diagnostico; dato mandato alla Direzione Sanità di adottare, con successivi atti, la definizione del percorso di diagnosi e certificazione omogeneo per tutto il territorio regionale, con riferimento agli elementi precisati nell'articolo 3 comma 1 e 2 dell'accordo Stato-Regioni del 25 luglio 2012.
Considerato che i tempi d'attesa nei vari centri pubblici sono lunghi, si attendono mesi per una prima valutazione e per ricevere un trattamento o cura i tempi sono ancora più lunghi. La tempestività per un bambino è fondamentale: avendo un processo di crescita molto rapido, il disturbo diviene meno trattabile e l'intervento meno efficace.
È necessario tutelare il diritto alla salute perché, visti i lunghi tempi d'attesa, chi ha la disponibilità cercherà una risposta nel privato (Presidente, costano tantissimo le certificazioni nel privato e non tutte le famiglie possono permetterselo), ma chi non ha le possibilità economiche per affrontare le spese si sentirà discriminato.
Rilevato che, senza una certificazione, il rischio che gli studenti abbandonino la scuola è alto, perché senza certificazione non possono stare in classe, poiché i disturbi sopra menzionati investono non solo la sfera scolastica ma anche quella personale, nel suo insieme, provocando scarsa autostima e incidendo sulla personalità e sul futuro del giovane e della famiglia, interrogo il Presidente e l'Assessore competente per sapere quali misure o azioni intende intraprendere la Giunta per ridurre i tempi d'attesa e per garantire, ai pazienti e alle famiglie, il personale necessario a raggiungere livelli di assistenza adeguati, in favore dei soggetti affetti da DSA e AHDH.
Grazie, Presidente, e la ringrazio per i secondi che mi ha concesso in più.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Silvio Magliano per l'interrogazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
L'ha già citato il Consigliere Magliano: con la DGR 16 del 4 febbraio 2014 la Regione Piemonte ha dato attuazione alla legge 170/2010 per l'accordo Stato-Regioni del luglio 2012 in materia di DSA, adottando uno specifico accordo con l'Ufficio Scolastico Regionale, finalizzato a realizzare quella collaborazione, che lei ha citato, di avvio del percorso diagnostico per le DSA entro sei mesi, attraverso modalità ben definite e condivise.
Inoltre, con la stessa DGR sono stati istituiti in ogni ASL i Gruppi Disturbi Specifici di Apprendimento per facilitare il dialogo scuola-sanità e l'organizzazione interna dei servizi sanitari.
Per la rete di assistenza neuropsichiatrica infantile sono state definite molte raccomandazioni - farò avere copia al Consigliere - specifiche sul tema e sulle sue diverse problematiche per cercare di garantire il più possibile un'omogeneità sul territorio regionale. Pertanto, anche per l'ADHD sono stati definiti i percorsi di presa in carico.
È notorio che il periodo pandemico ha comportato molte difficoltà sul versante organizzativo, che si stanno man mano risolvendo, ma, soprattutto ha comportato l'emergere di molte emergenze - scusate il bisticcio di parole - comportamentali, anche gravi, che hanno impegnato in modo molto significativo i vari servizi.
Per quanto riguarda le liste d'attesa, venerdì prossimo presenteremo in Giunta, di cui potremo anche darvene copia, un piano articolato in tutte le Aziende sanitarie, azienda per azienda, specialità per specialità, con un cronoprogramma con i tempi di attesa e con il relativo tempo di smaltimento delle liste.
Sarà mia premura raccomandare una particolare attenzione proprio per le conseguenze che può portare un'attesa su queste particolari patologie quindi una particolare attenzione alla risoluzione dallo smaltimento di liste d'attesa particolarmente delicate, come il Consigliere ha sottolineato.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Luigi Icardi per la risposta.


Argomento: Organizzazione scolastica

Interrogazione a risposta immediata n. 818 presentata da Grimaldi, inerente a "Riapertura scuole in presenza in sicurezza"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
818.
Ha chiesto di illustrare l'interrogazione il Consigliere Marco Grimaldi.
Prego, Consigliere; ha facoltà di intervenire per tre minuti.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Il 7 luglio scorso il capo dei dirigenti scolastici dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, ha dichiarato che "per iniziare l'anno scolastico possibilmente con tutti gli alunni in classe, occorre intervenire al più presto. Non possiamo perdere tutto il mese di agosto in discussioni su come si è fatto lo scorso anno e ritrovarsi a settembre ancora con la didattica a distanza".
Il rischio paventato dai presidi è quello di ricominciare il nuovo anno scolastico come si è terminato il passato, ovvero con didattica a distanza molto a singhiozzo e davvero ancora senza certezze per le famiglie.
Secondo quanto abbiamo appreso dal quotidiano la Repubblica, ma anche da diverse altre testate, l'allarme è stato lanciato anche in relazione alle basse percentuali di copertura delle fasce d'età degli studenti e di quelle dei docenti: cinque Regioni, più la Provincia di Bolzano, hanno una percentuale di personale scolastico senza alcuna copertura sopra il 25%.
Di fatto, secondo la progressione del Piano vaccinale della Regione Piemonte al 15 luglio scorso, risulta che delle 120 mila persone appartenenti alla categoria degli insegnanti, 104 mila hanno effettuato la preadesione riservata al personale docente e solo 80 mila di loro hanno ultimato entrambe le dosi di vaccino, completando quindi il ciclo vaccinale previsto. Se i dati in nostro possesso, Presidente e Assessore Icardi, sono giusti, mancano ancora 40 mila persone al quadro completo. Immagino e spero che il dato sia in evoluzione e che ci siano dei dati più completi.
Risulta molto peggiore la copertura per i ragazzi dai sedici ai ventinove anni: su 281 mila soggetti che hanno effettuato la preadesione, solo 13 mila risultano completamente vaccinati.
La vaccinazione per le fasce d'età maggiormente interessate dal percorso scolastico obbligatorio - che secondo quanto dichiarato dall'Assessore Icardi, conta 414 mila persone - è stata aperta solo nella giornata di ieri, 19 luglio.
Durante le vacanze tutti gli osservatori preventivavano un rallentamento nella corsa alle vaccinazioni, quindi appare molto complicato raggiungere una copertura sufficiente a garantire la riapertura in piena sicurezza delle scuole se non ci sarà un'accelerata da qui ai primi di settembre.
Quello che le chiedo, Assessore, è quali siano, in concreto, le azioni messe in campo per vaccinare tutti i docenti e gli studenti piemontesi, in modo da garantire la ripresa delle lezioni in presenza per le scuole per ogni ordine e grado; se valuta possibile magari un piano massiccio del rientro ai primi di settembre per tutti i ragazzi e se ci sono anche misure, come stiamo provando a fare per la parte sanitaria, sui docenti.
Per intenderci, c'è una mia proposta di legge in cui si chiede di trovare anche il modo di convincere tutti gli insegnanti a vaccinarsi. Se non vogliono vaccinarsi, non possono stare in presenza. Se lo Stato garantisce loro un luogo alternativo dove svolgere le proprie funzioni, bene altrimenti non faranno gli insegnanti e lo faranno da qualche altra parte.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Marco Grimaldi per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Luigi Icardi.
Prego, Assessore; ha facoltà di intervenire per cinque minuti.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Grazie per l'interrogazione, perché questo è un tema su cui ci stiamo impegnando. Sappiamo tutti come sia importante mantenere le scuole aperte e i ragazzi a scuola, non solo per la loro didattica, ma per le famiglie e per il nostro tessuto produttivo. È un tema su cui stiamo lavorando tanto.
Volevo fare una precisione rispetto a quanto ha detto. Da ieri abbiamo iniziato a vaccinare i giovanissimi, cioè dai dodici ai quindici anni. Dai sedici anni era già partita...
GRIMALDI Marco (fuori microfono) Ricordo che la cosiddetta scuola dell'obbligo finisce a sedici anni.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Nel merito, voglio evidenziare che la Regione Piemonte sta elaborando un aggiornamento del Piano Scuola Sicura 2021-2022, predisposto e validato da epidemiologici che si svilupperà su vaccinazioni, screening, contact tracing e monitoraggio. Il Piano sarà presentato entro il mese di luglio quindi siamo già in fase avanzata dell'elaborazione, e sarà condiviso con l'Ufficio Scolastico Regionale e con le sigle sindacali rappresentative della scuola.
In particolare, sul piano delle vaccinazioni si prevede il completamento della vaccinazione della popolazione aderente dai dodici ai diciannove anni entro metà di settembre, cioè alla data di riapertura delle scuole, con almeno una dose, con iniziative e percorsi specifici per aumentare sia l'adesione sia l'accesso alla vaccinazione.
In merito alla vaccinazione del personale scolastico - condivido pienamente quello che lei ha detto, peraltro l'avrei anche resa obbligatoria - entro metà settembre (alla data di apertura delle scuole) ci auguriamo di aver completato la vaccinazione della popolazione aderente (sicuramente), anche attraverso iniziative ad hoc per incentivare la vaccinazione, che - lo ricordo - allo stato è facoltativa per il personale scolastico non ancora aderente, con l'obiettivo di arrivare almeno al 90% della popolazione docente scolastica vaccinata.
Voglio ricordare che il dato di 120 mila persone della platea del personale scolastico docente e non docente è un dato stimato ipotetico e che molti del comparto scuola hanno aderito per fasce di età e non per status professionale; pertanto, riuscire a definire con esattezza il personale vaccinato non è così evidente.
Vi è stato un periodo di sospensione: voi sapete che a un certo punto sono state sospese le vaccinazioni ai cosiddetti "servizi pubblici essenziali" per passare alle fasce di età; in questa transizione, evidentemente, il dato non può essere così preciso (per noi come per le altre Regioni).
Tra l'altro, per motivi di privacy, oggi non è neanche possibile determinare la dimensione di questo scarto numerico, ma si stima che siano parecchie migliaia.
Come dicevo, il Piano sarà approvato entro luglio e si compone anche di una parte di screening per tutto il personale scolastico (quindi non solo della prima e seconda media). Stiamo acquistando anche i test salivari, molto più agevoli, soprattutto per i ragazzi delle elementari.
Inoltre, è previsto un potenziamento del contact tracing e, soprattutto, un monitoraggio costante con una specifica cabina di regia, che tenga un po' le fila della situazione, e tutta una serie di azioni che vogliamo mettere in campo per permettere una ripresa sicura delle scuole, nella speranza di non dover chiudere neanche una classe per il prossimo autunno/inverno.



PRESIDENTE

Ringraziamo e congediamo l'Assessore Luigi Icardi.


Argomento: Protezione della natura (fauna, flora, minerali, vigilanza, ecc.)

Interrogazione a risposta immediata n. 812 presentata da Sacco, inerente a "Ripresa della produzione di cC6O4 nell'impianto Algoflon dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (AL). Sono stati realizzati e certificati tutti gli interventi previsti per garantire l'assoluta tenuta degli impianti e l'eliminazione delle perdite?"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
812, presentata dal Consigliere Sacco, che ha facoltà di illustrarla per tre minuti.



SACCO Sean

Grazie, Presidente.
Il 26 febbraio 2021 la Provincia di Alessandria ha autorizzato la modifica sostanziale dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'estensione della produzione e uso del cC6O4, presentata da Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. Il quadro prescrittivo prevede che la produzione possa partire solo alla completa esecuzione e certificazione da parte dell'ARPA degli interventi previsti per garantire l'assoluta tenuta della rete idrica e l'eliminazione delle perdite, non solo a tubazione, ma anche a emissioni diffuse.
La prescrizione numero 1), infatti, prevede: "Dev'essere garantita l'assoluta tenuta della rete idrica e l'eliminazione delle perdite dovute non solo a tubazioni, ma anche a emissioni diffuse.
La società ha presentato un piano di eliminazione molto esteso che la conferenza si è impegnata a controllare e verificare. Pertanto, fino alla completa esecuzione degli interventi previsti non potrà essere effettuata la produzione di cC6O4. La ditta dovrà certificare l'avvenuta realizzazione di tutti gli interventi programmati, con una relazione di collaudo/regolare esecuzione da trasmettere alla Provincia, Comune, ARPA e ASL, suddivisi per singole aree d'intervento.
A seguito di tale trasmissione, prima dell'avvio della produzione di quanto richiesto, ARPA dovrà rilasciare specifica valutazione tecnica in merito all'effettiva risoluzione delle problematiche che hanno portato in passato alla perdita di cC6O4, in qualità di autorità di controllo".
Tale prescrizione nasce dai risultati dei monitoraggi effettuati da ARPA dal 2019, in cui viene evidenziata una forte presenza di cC6O4, nonché di altri PFAS, in alcune aree interne dello stabilimento e in concentrazioni variabili nelle aree esterne. Nel Bormida sono stati monitorati picchi fino a 45,6 ?g/l (quando i limiti per altri PFAS sono fissati tra lo 0,1 e lo 0,5 ?g/l). Nel 2020 è stata riscontrata la presenza di PFBA, PFPeA, PFOA e cC6O4 in diversi punti di prelievo dell'acquedotto comunale di Montecastello (AL) per il quale è scattata la chiusura dopo alcuni mesi in cui la popolazione è stata esposta.
Durante le conferenze servizi per il rinnovo dell'AIA per l'estensione della produzione e uso del cC6O4, sono state accertate diverse criticità impiantistiche dello stabilimento che hanno determinato la contaminazione della falda sottostante e la necessità di potenziare la barriera idraulica creata per isolare il sito dall'ambiente circostante, ma che, al verificarsi d'intense precipitazioni, non riesce, di fatto, a impedire il passaggio di contaminanti al di fuori del sito di produzione, arrivando a inquinare anche i pozzi idropotabili.
Pertanto, la Provincia ha autorizzato la produzione di cC6O4 per un massimo di sessanta t/anno e il suo successivo utilizzo, ma tale produzione "deve essere attuata garantendo l'assoluta tenuta degli impianti e della relativa rete di distribuzione, sia degli intermedi che del prodotto finito.
Considerata la tossicità e la persistenza della citata sostanza, deve essere evitata la dispersione del prodotto all'interno del sito produttivo.
La presenza della barriera idraulica a valle dello stabilimento indipendentemente dalla sua capacità o meno di trattenere tutte le acque di falda che defluiscono al di sotto dello stabilimento (verifica attinente al procedimento di bonifica in atto presso il comune di Alessandria), non pu essere considerata un presidio contro le perdite impiantistiche".
Considerato che da fonti giornalistiche (il quotidiano Domani) si apprende della ripresa della produzione del cC6O4 nell'impianto Algoflon dello stabilimento di Spinetta Marengo da maggio del 2021; la Provincia nega in parte l'esistenza di una determina che avrebbe fatto ripartire la produzione. Il responsabile ambiente della Provincia di Alessandria ha dichiarato: "Se sia ripresa o meno la produzione non lo so. Quello che so è che al momento sono in corso delle valutazioni più generali, e che avremo una determina conclusiva nelle prossime settimane.". Pertanto, non è chiaro su che basi sia ripartita la produzione, vista la mancanza dei presupposti contenuti nella nuova AIA rilasciata lo scorso 26 febbraio dalla Provincia stessa, ovvero che sia garantita e certificata, da parte di ARPA l'assoluta tenuta degli impianti e l'eliminazione delle perdite attualmente presenti.
Per questi motivi, interrogo la Giunta regionale per sapere se ARPA abbia rilasciato specifica valutazione tecnica in merito all'effettiva risoluzione delle problematiche che hanno portato in passato alla perdita di cC6O4 (come richiesto dalla della prescrizione n.1 dell'AIA DDAP2 - 155 2021), ovvero se sia stata certificata l'avvenuta realizzazione di tutti gli interventi programmati a garanzia dell'assoluta tenuta della rete idrica e l'eliminazione delle perdite dovute non solo a tubazioni, ma anche a emissioni diffuse, quale conditio sine qua non per la ripresa della produzione del cC6O4.



PRESIDENTE

Ringraziamo il Consigliere Sacco per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Protopapa, che ha pertanto facoltà di intervenire per cinque minuti.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente.
Con determinazione della Provincia di Alessandria del 26 febbraio 2021, è stata autorizzata la modifica sostanziale per la produzione e l'uso del tensioattivo ciclico c-C604 presso l'installazione Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A.
Le attività di verifica dell'attuazione della prescrizione 1) sono state condotte dall'ARPA nei mesi di marzo e aprile 2021, attraverso l'effettuazione di tavoli tecnici, sopralluoghi in campo, richieste e valutazioni di documentazione integrativa inerente a specifici aspetti.
Le verifiche di ARPA sono state inoltre estese ad altre parti d'impianto e installazioni correlate alle azioni di miglioramento, ma non direttamente ricomprese nel piano generale presentato dalla ditta. Le verifiche hanno riguardato non solo la certificazione di collaudo e tenuta fornite da Solvay per i vari presidi di contenimento realizzati, ma anche aspetti tecnici e gestionali di carattere più generale, sempre comunque attinenti alla produzione e utilizzo del tensioattivo ciclico c-C604.
Infine, sono stati approfonditi, a campione, aspetti correlati all'analisi di rischio riferiti, in particolare, a sistemi di sicurezza attiva presenti presso gli impianti che producono il c-C604. In concomitanza allo svolgimento di sopralluoghi presso gli impianti, sono stati eseguiti campionamenti di acque reflue in diversi punti interni allo stabilimento.
Dalle verifiche condotte sono emerse alcune difformità, perlopiù di carattere formale, non costituenti variazioni sostanziali rispetto alle azioni programmate, ma che richiedevano, in ogni caso, la formalizzazione delle modifiche e l'aggiornamento delle certificazioni di asseverazione da parte dei professionisti incaricati. ARPA ha, inoltre, individuato una ventina di ulteriori proposte di azioni di miglioramento e ha quindi trasmesso la valutazione di cui alla prescrizione n. 1) alla Provincia di Alessandria.
Sulla base delle risultanze e degli elementi forniti, la Provincia di Alessandria ha emesso la determinazione del 12 maggio 2021, con cui ha definito in particolare di acconsentire alla produzione e all'utilizzo del c-C604 nel reparto Algoflon, avendo Solvay attuato le azioni del piano di miglioramento e posticipato la valutazione della ripresa dell'uso negli altri reparti successivamente all'esito della campagna di monitoraggi condotta ad aprile 2021.
Nella determina, la Provincia ha inoltre prescritto alla ditta l'attuazione delle proposte di azione migliorative riportate nella relazione dell'ARPA Piemonte. Sempre su proposta di ARPA, sono stati prescritti alcuni interventi gestionali e procedurali strettamente connessi alle attività di movimentazione, stoccaggio e utilizzo. Si precisa, inoltre, che in relazione agli approfondimenti in atto ARPA sta proseguendo le proprie attività di campionamento e analisi.


Argomento: Interventi per calamita' naturali

Interrogazione a risposta immediata n. 813 presentata da Marello, inerente a "Danni da grandine e maltempo nel Roero e in altre zone del Piemonte"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori esaminando l'interrogazione a risposta immediata n.
813.
La parola al Consigliere Marello per l'illustrazione.



MARELLO Maurizio

Grazie, Presidente, e buongiorno all'Assessore Protopapa.
Com'è noto a tutti, il 13 luglio c'è stata una grandinata di proporzioni d'intensità e di estensione del tutto straordinaria, che ha colpito, tra gli altri territori, una fetta importante del Roero, pregiudicando in maniera significativa il raccolto nei vigneti in almeno sei-sette Comuni.
Questo è un episodio dei tanti che si sono verificati quest'anno anche in Piemonte. Non c'è settimana nella quale non si assista a momenti climatici estremi, in termini di vento, di grandine e di temporali particolari.
Sono tutte situazioni che ormai ci segnalano che quella che un tempo era una straordinarietà, è diventata purtroppo normalità e che i cambiamenti climatici non sono più un'opinione di qualcuno, ma sono un dato di fatto per cui necessitano interventi radicali idonei a invertire la tendenza.
Tornando agli episodi che ci riguardano e alle nostre competenze in merito credo che, di fronte al fatto che la straordinarietà è diventata ordinaria gli strumenti d'intervento tradizionali siano ormai non più idonei. Lo stato di calamità dichiarato dallo Stato centrale (quando viene dichiarato) arriva comunque con gravi ritardi in relazione ai danni che subiscono i privati, le infrastrutture pubbliche, i Comuni e le Province e, in modo particolare, il comparto agricolo, che viene seriamente compromesso.
Quest'anno si è partiti con le gelate primaverili e si sta proseguendo con le grandinate. Di conseguenza, siamo di fronte a fenomeni capaci di mettere in ginocchio le nostre produzioni e di mandare all'aria mesi, giornate e settimane di lavoro faticoso.
A fronte di tutto questo, credo - ed è una domanda che rivolgo alla Giunta in particolare all'Assessore Protopapa - che occorra prendere delle misure nuove, anche come Regione, che mettano in pista, da un lato, delle risorse nuove e, dall'altro, dei progetti che possano andare incontro al tema dei cambiamenti climatici per sostenere concretamente l'agricoltura.
Sotto il profilo delle risorse idonee a fronteggiare questi danni sempre più ingenti, chiederei all'Assessore e alla Giunta di fare con il Consiglio una riflessione su quelli che saranno gli impieghi dei soldi europei, per quanto riguarda i sei-sette PSR (Piani di Sviluppo Rurali) nell'ottica di riuscire a mettere delle risorse in maniera innovativa per fronteggiare situazioni che, purtroppo, non sono più emergenziali, ma si ripresentano di settimana in settimana e che creano problemi di sicurezza e di natura economica a comparti importanti della nostra Regione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo il collega Marello per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione, delegando l'Assessore Marco Protopapa, che pertanto ha facoltà di intervenire.



PROTOPAPA Marco, Assessore all'agricoltura

Grazie, Presidente.
Sposo in pieno le preoccupazioni espresse dal Consigliere Marello, perch purtroppo, come tutti sappiamo, da quando è avvenuto il nostro insediamento dobbiamo subire costantemente danni e avversità climatiche importanti, che hanno colpito i nostri territori, in particolare, visto il tema dell'interrogazione, la nostra agricoltura.
Nello specifico, se vogliamo aprire una parentesi, che poi è una parentesi molto similare ad altri eventi che sono accaduti precedentemente, parliamo del maltempo nel Roero riferito ai fenomeni di giugno e luglio 2021.
La Direzione Agricoltura ha attivato, come sua normale procedura, il percorso di ricognizione dei danni, ai sensi della normativa relativa al Fondo di solidarietà dell'agricoltura (n. 102/2004), che è un'opportunità concreta, ma sicuramente che non sta più dando soddisfazioni, anche perch in ragione di un continuo susseguirsi di eventi che non interessano soltanto il Piemonte, ma tutta la Nazione, le risorse sono sempre poche e insufficienti.
A tal proposito, è opportuno ricordare che l'attivazione degli interventi può avvenire solo nel caso in cui i danni risultino a carico di produzioni e aziende agricole che non sono inserite nei piani assicurativi nazionali o in presenza di specifica deroga stabilita con atto statale. Le segnalazioni dei danni devono essere comunicate a cura dell'azienda agricola al Comune in corrispondenza del quale si è riverificato il danno.
Il Comune, qualora ritenga significativi i danni segnalati, trasmetterà i dati relativi alla ricognizione di cui sopra, tramite il servizio informativo SIAP; la Regione Piemonte potrà procedere, con una deliberazione di Giunta, alla definizione della declaratoria di eccezionalità degli eventi e la relativa delimitazione territoriale da comunicare al Ministero dell'Agricoltura, che potrà intervenire con apposito decreto di delimitazione.
Pertanto, ci sono le procedure solite previste dalla legge 102, che per come si diceva, non portano tanti buoni risultati, ma alla fine, tante aspettative non pienamente soddisfatte.
Dobbiamo parlare quindi di proposte. Queste proposte possono essere integrative e sono le proposte, anche un po' diverse rispetto alle attuali attività, che la Regione Piemonte ha attuato, che sta attuando e che vorrebbe attuare.
Nell'immediato, in data 16 luglio 2021, informo che. in riferimento agli interventi di prevenzione attiva dei danni da fenomeni atmosferici avversi la Giunta ha approvato una deliberazione riguardante programmi di sviluppo rurale, relativamente a due misure in particolare: la Misura 5, Sottomisura 5.1, che sarebbe l'azione 1 (reti antigrandine) e la Sottomisura 5.1.2 per quanto riguarda l'azione 3 (interventi di prevenzione danni da gelate).
Quest'ultima, tra l'altro, è un'azione innovativa, perché non era stata mai prevista prima, ma nel sopralluogo per le gelate mi sono accorto che dove erano stati utilizzati sistemi di protezione con le reti antigrandine contestualmente agli impianti d'irrigazione sottochioma e soprachioma, si era creato un microclima che, in qualche occasione, è riuscito a salvare la produzione.
Abbiamo voluto intervenire su tale aspetto, dando la possibilità alle aziende di effettuare l'acquisto relativamente alle candele, agli impianti che ho detto prima e ad altre azioni che possono essere convergenti rispetto quello che potrebbe essere il normale intervento sulle reti antigrandine, che ben conosciamo.
Non in ultimo, vorrei anche precisare che è mia intenzione aprire l'opportunità all'intervento del PSR, che in questo momento è in fase di transizione, quindi due anni, l'intervento con la Misura 5.2, che è proprio specifica del PSR, dedicata agli eventi calamitosi. Su questo, bisogna soltanto avere il coraggio di mettere delle risorse; naturalmente, devono intervenire un po' tutti gli attori dell'agricoltura piemontese e bisogna condividere che, ormai, non siamo più in un momento di emergenza, ma in un momento di contestuale continuità di queste situazioni che sono a danno dell'agricoltura, quindi è una misura che merita attenzione e investimento di risorse.
Questa è l'azione che vorremmo fare e chiediamo il sostegno per attuarla.



PRESIDENTE

Grazie.


Argomento: Istruzione e Formazione Professionale: argomenti non sopra specificati

Interrogazione a risposta immediata n. 816 presentata da Frediani, inerente a "Sostegno Metodo Bimbisvegli"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame dell'interrogazione a risposta immediata n. 816.
La parola alla Consigliera Frediani per l'illustrazione.



FREDIANI Francesca

Grazie, Presidente.
Torno su questo tema, che ho già portato all'attenzione dell'Aula chiedendo l'inserimento di un atto d'indirizzo, che però non so quando verrà votato e, quindi, vista l'urgenza della situazione, credo sia il caso di dare delle risposte a questo insegnante che, da oltre trenta giorni, sta portando avanti uno sciopero della fame per cercare di richiamare l'attenzione delle istituzioni su questo tema, che è il "Progetto Bimbisvegli".
Si tratta di un progetto che si è svolto per diversi anni nella scuola primaria del V Circolo di Serravalle d'Asti (una frazione del Comune di Asti) e che, da quattro anni, per l'appunto, veniva applicato. È un esempio di didattica innovativa ed è basato su diversi metodi, come Montessori Baden Powell e Don Milani, quindi si avvale anche del supporto del Comitato scientifico di Bimbisvegli e dell'Università degli studi di Macerata, ed è riconosciuto dal MIUR dal 2017.
Questo progetto prevede che i bambini imparino attraverso modalità innovative e diverse. Ad esempio, tutti i locali e gli arredi del plesso sono stati ritinteggiati secondo un preciso piano colore; ci sono stati dei riallestimenti con arredi e attrezzature specifiche a carico, tra l'altro pressoché totalmente dell'intera comunità educante, che è composta da insegnanti, genitori, alunni, ex alunni, volontari, migranti provenienti dal centro di accoglienza.
Tra l'altro, tale opera di ripristino è valsa, per due anni, anche la menzione da parte della Commissione del premio della Regione Piemonte "Dopo l'UNESCO, agisco", quindi si tratta sicuramente di un valore aggiunto per il nostro sistema scolastico.
Il problema è che questo progetto, che è sempre stato proposto ai genitori per alcuni anni è stato proposto ai genitori dall'Istituto scolastico di Serravalle d'Asti quale percorso educativo alternativo per i propri figli ma da due anni è scomparso dai documenti ufficiali del Circolo.
Gli insegnanti, i genitori, gli abitanti e questo maestro, che si chiama Giampiero Monaca, sono in attesa e anche un po' preoccupati, perché questo bellissimo progetto, che ha raccolto così tanto successo e ha rivelato una grandissima efficacia sull'apprendimento dei bambini, in realtà non è più supportato e nemmeno proposto.
Tra l'altro, all'arrivo del maestro Monaca a Serravalle, nel 2017, il Progetto "Bimbisvegli" contava ventuno iscritti. Oggi sono cinquantatré e per l'anno scolastico 2021-2022 sono addirittura previste sessantatr iscrizioni.
Crediamo che anche di fronte alle ultime evoluzioni della pandemia e alla continua richiesta di ricerca di metodologie alternative e di metodi che possano consentire ai bambini di vivere in modo diverso gli spazi della scuola e gli spazi all'aria aperta, un progetto come questo andrebbe assolutamente sostenuto. Sappiamo anche che il maestro Monaca è stato ricevuto presso l'USR, quindi ha avuto modo di illustrare il suo progetto e confrontarsi con il Ministero, ma non sappiamo ancora quale sia la posizione della Regione.
L'interrogazione, quindi, è intanto finalizzata a dare la nostra solidarietà al maestro Giampiero Monaca (e anche a invitarlo a pensare adesso alla sua salute, perché crediamo che oltre trenta giorni di sciopero della fame sia un limite decisamente poco tollerabile per l'organismo umano), e poi a portare questa storia all'attenzione delle istituzioni e anche, perché no, dei media, affinché possano dare risalto alla situazione e trovare, in tempi rapidi, una soluzione.
Grazie.



PRESIDENTE

Ringraziamo la Consigliera Francesca Frediani per l'illustrazione.
La Giunta ha chiesto di rispondere all'interrogazione delegando l'Assessore Marco Protopapa.
Prego, Assessore; ne ha facoltà per cinque minuti.



PROTOPAPA Marco, Assessore regionale

Grazie, Presidente, e buon pomeriggio, Consigliera Frediani.
Le istituzioni scolastiche, pur facendo parte del Sistema Scolastico Nazionale, hanno una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa, che consente alle scuole di assicurare flessibilità nell'erogazione del servizio scolastico.
In coerenza con gli obiettivi generali del sistema nazionale d'istruzione l'autonomia è lo strumento e la risorsa attraverso cui adottare metodi di lavoro, tempi di insegnamento e soluzioni funzionali alla realizzazione dei piani dell'offerta formativa. L'autonomia organizzativa consente di dare al servizio scolastico flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l'integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso l'introduzione e la diffusione di tecnologie innovative.
L'autonomia scolastica è normata dal DPR n. 275 dell'8 marzo 1999 e riguarda "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 2 della legge 15 marzo 1997, n. 59", che definisce le diverse modalità di attuazione.
L'articolo 3 prevede che ogni istituzione scolastica adotti un proprio Piano Triennale dell'Offerta Formativa, che rappresenta il piano d'azione educativa e d'istruzione della scuola. Il Piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico e, successivamente, approvato dal consiglio d'istituto.
L'articolo 4 prevede che le istituzioni scolastiche possano adottare forme di flessibilità, al fine di concretizzare gli obiettivi nazionali, tenendo conto del contesto delle realtà locali.
L'articolo 8 prevede che le istituzioni scolastiche determinino, nel Piano dall'Offerta Formativa, il curricolo obbligatorio per i propri alunni, in modo da integrare la quota definita a livello nazionale con la quota a loro riservata, che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte.
Infine, l'articolo 11 prevede che il Ministero dell'Istruzione possa riconoscere specifici progetti volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi. Tali progetti sperimentali devono avere una durata predefinita e devono indicare chiaramente gli obiettivi.
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa rappresenta, quindi, il documento costitutivo dell'identità progettuale delle istituzioni autonome, ne esplicita le scelte in materia di progettazione curricolare extracurricolare, organizzativa e didattica e scaturisce da un confronto interno all'istituzione sulla base d'indirizzi definiti dal Dirigente scolastico.
La progettualità extra-ordinamentali e sperimentali, d'altro canto, devono essere autorizzate dal Ministero.
L'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, tenuto conto delle segnalazioni pervenute dalle famiglie e tramite interrogazioni parlamentari, sta svolgendo un approfondimento in merito all'efficacia metodologica della didattica proposta dalla progettualità "Bimbisvegli" e al rispetto delle norme ordinamentali e degli iter progettualmente attuati per l'attivazione della stessa.
La Giunta ritiene quindi opportuno che l'USR per il Piemonte porti a termine tali approfondimenti, prima di attivare eventuali ulteriori iniziative.



PRESIDENTE

Ringraziamo l'Assessore Marco Protopapa per la risposta.
Prima di chiudere la sessione, ricordo agli interroganti che il resoconto della seduta sarà trasmesso via mail a tutti i Consiglieri e pubblicato in banca dati, dove sarà reperibile la trascrizione integrale di tutti gli interventi, sia degli interroganti sia dei componenti della Giunta.
Nel ringraziare il Presidente Stefano Allasia per la delega, dichiaro chiusa la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata. Grazie a tutti e a tutte.
Dopo i quindici minuti di areazione dell'aula, alle ore 15.25 il Presidente aprirà la seduta sospesa del Consiglio regionale. Buona salute a tutti.



(Alle ore 15.09 il Presidente dichiara esaurita la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata)



(La seduta riprende alle ore 15.35)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALLASIA



PRESIDENTE

La seduta riprende.


Argomento: Protezione civile

Esame proposta di legge n. 118, inerente a "Norme in materia di soccorso alpino speleologico" (seguito)


PRESIDENTE

Nella mattinata odierna è iniziato l'esame della proposta di legge n. 118 "Norme in materia di soccorso alpino speleologico". Sono state svolte le relazioni, è terminata la discussione generale ed è iniziato l'esame dell'articolato e degli emendamenti a esso connessi.
All'articolo 1 è stato dichiarato inammissibile l'emendamento rubricato n.
3). Il Consigliere Grimaldi ha illustrato gli emendamenti rubricati n. 2) e n. 8).
La Giunta intende intervenire per esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 1?



CAROSSO Fabio, Assessore allo sviluppo della montagna

La Giunta esprime parere favorevole sull'emendamento rubricato n. 8) e parere negativo sull'emendamento rubricato n. 2).



PRESIDENTE

Non essendovi richieste d'intervento per dichiarazione di voto in merito agli emendamenti, procediamo con le votazioni.
Ricordo che il numero legale è ventiquattro.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
La votazione non è valida per mancanza del numero legale per deliberare.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.39, riprende alle ore 16.38)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Avevamo sospeso i lavori per mancanza del numero legale sulla votazione dell'emendamento rubricato n. 8), che insiste sull'articolo 1. Ripetiamo quindi, la votazione.
Ricordo che il numero legale è ventiquattro.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 8), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere favorevole.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'articolo 1, così come emendato.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Martinetti; ne ha facoltà.



MARTINETTI Ivano

Grazie, Presidente.
Chiedo di poter modificare il mio voto in presenza: ho sbagliato a premere il tasto e non sono riuscito a modificare la votazione.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Nella votazione relativa all'articolo 1 registriamo la mera presenza del Consigliere Martinetti e della Consigliera Disabato.
ARTICOLO 2 Sull'articolo 2 insistono gli emendamenti rubricati n. 4), n. 5) e n. 9) del Consigliere Grimaldi.
L'emendamento rubricato n. 9) risulta inammissibile, perché privo di reale portata significativa, in quanto riporta solo la catena normativa successiva alla legge radice, riferito sempre alla stessa inammissibilità dell'emendamento rubricato n. 3).
Emendamento rubricato n. 9) presentato da Grimaldi, Disabato, Avetta Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 4) presentato da Grimaldi, Disabato, Avetta Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 5) presentato da Grimaldi, Disabato, Avetta Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Non essendovi richieste d'intervento, chiedo all'Assessore Marrone di esprimere il parere della Giunta regionale.



MARRONE MAURIZIO Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale La Giunta regionale esprime parere contrario.



PRESIDENTE

La Giunta regionale esprime parere contrario sugli emendamenti rubricati n.
4) e n. 5), che insistono sull'articolo 2.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 4), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Ha chiesto la parola il Consigliere Grimaldi, per dichiarazione di voto; ne ha facoltà.



GRIMALDI Marco

Grazie, Presidente.
Vorrei intervenire per dichiarazione di voto sugli emendamenti rubricati n.
5) e n. 9).
Dal momento che pensavo che l'emendamento rubricato n. 4) fosse approvato ci tengo a rilasciare una dichiarazione di voto sull'emendamento n. 5) che, di fatto, prevede che per i servizi di elisoccorso a configurazione Search And Rescue (SAR), individuati dalla programmazione sanitaria regionale, le Aziende sanitarie si avvalgano di personale SASV-CNSAS tramite idonee convenzioni onerose stipulate con il SASV-CNSAS stesso ovvero con le sue articolazioni territoriali. Tali convenzioni disciplinano anche la formazione, l'aggiornamento e la verifica del personale sanitario delle Aziende sanitarie.
Quest'emendamento, ovviamente, ci vedrà favorevoli, in quanto si propone di inserire un comma che la Commissione ha ritenuto di stralciare, ma con le modifiche necessarie affinché sia mantenuta la neutralità finanziaria, così come dico alla fine dell'emendamento.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 5), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione palese sull'articolo 2, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 3 Emendamento rubricato n. 6) presentato da Grimaldi, Disabato, Avetta.
Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere proponente dà per illustrato l'emendamento.
Chiedo, pertanto, il parere della Giunta.



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Il parere è contrario.



PRESIDENTE

Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 6), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



MARTINETTI Ivano

Presidente, può segnare il mio voto di presenza sull'emendamento n. 6)? Grazie.



PRESIDENTE

Sarà riportato a verbale.
Indìco la votazione palese sull'articolo 3, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 4 Sull'articolo 4 non insistono emendamenti.
Non essendovi dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'articolo 4.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).



MARELLO Maurizio

Presidente, può segnare il mio voto di presenza?



PRESIDENTE

Sia riportato a verbale che sull'articolo 4 il Consigliere Marello non ha partecipato alla votazione.
ARTICOLO 5 Indìco la votazione palese sull'articolo 5.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 6 Emendamento rubricato n. 7) presentato da Grimaldi, Disabato, Avetta Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) Il Consigliere Grimaldi lo dà per illustrato.
Il parere della Giunta?



MARRONE Maurizio Raffaello, Assessore ai rapporti con il Consiglio

regionale Il parere della Giunta è contrario.



PRESIDENTE

Procediamo con la votazione dell'emendamento n. 7).
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 7), sul quale la Giunta regionale ha espresso parere contrario.
Il Consiglio non approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Non essendovi richieste d'intervento, procediamo con la votazione sull'articolo 6.
Indìco la votazione palese sull'articolo 6, nel testo originario.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 7 Indìco la votazione palese sull'articolo 7.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 8 Indìco la votazione palese sull'articolo 8.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
ARTICOLO 9 Indìco la votazione palese sull'articolo 9.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Emendamento al titolo rubricato n. 1) presentato da Grimaldi, Disabato Avetta, Gallo.
(Testo allegato al processo verbale dell'adunanza in corso) L'emendamento rubricato n. 1) sul titolo è inammissibile, essendo privo di reale portata significativa.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo.
La parola al Consigliere Ruzzola, per dichiarazione di voto.



RUZZOLA Paolo

Grazie, Presidente.
In modo molto breve, volevo ringraziare anticipatamente tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza che, con il loro voto favorevole o di presenza, permetteranno che questo provvedimento questa sera diventi legge.
Questa legge non solo andrà a disciplinare, in un contesto organizzato, la materia del soccorso alpino in Piemonte, ma soprattutto darà la giusta dignità e il giusto riconoscimento a quelle donne e a quegli uomini che fanno parte del Soccorso Alpino. Attraverso il loro grande spirito di altruismo, di disponibilità, di alta professionalità e il tempo che tolgono alle proprie famiglie per mettersi a disposizione della comunità ogni giorno, alle volte mettendo anche a repentaglio la loro stessa incolumità permettono di dare un servizio che, com'è stato ricordato da molti di voi questa mattina, con nessun'altra forza saremmo in grado di assicurare.
La loro professionalità e la loro conoscenza delle montagne e dei nostri territori impervi, come degli ambienti ipogei, non ha eguali. La loro professionalità è indispensabile.
Ancora una volta dobbiamo dire che senza il volontariato, nell'ambito generale della Protezione civile, il nostro territorio e il nostro Paese non andrebbero davvero da nessuna parte. Posso anche dire, con un punto d'orgoglio, che grazie a quello spirito di altruismo e di volontariato riusciamo a dare un servizio ai nostri concittadini che, diversamente, non si riuscirebbe a dare.
Grazie per il voto che sarà espresso e per il lavoro che questi uomini e queste donne continueranno a fare per l'intera comunità.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Preioni; ne ha facoltà.



PREIONI Alberto

Grazie.
Anche a nome del Gruppo della Lega, non possiamo che essere favorevoli a questa proposta di legge, che riconosce un ruolo fondamentale al soccorso alpino, questo gruppo di volontari specializzati nei soccorsi in montagna.
Chi vive e frequenta la montagna sa benissimo della quantità incredibile d'interventi che fanno durante la stagione invernale, la stagione estiva e in tutte le condizioni. Hanno raggiunto anche un livello tecnico di corsi elevatissimo: nonostante sia un gruppo di volontari, hanno un livello altissimo per partecipare e formarsi.
Naturalmente è un sistema che va a coniugarsi con i Vigili del fuoco, con gli AIB e con i tanti altri organi di soccorso. Ognuno deve fare il suo: loro sono specializzati in interventi in montagna; i Vigili del fuoco nel soccorso e nello spegnimento degli incendi; gli AIB negli incendi in montagna e nei boschi.
Ognuno è specializzato nei vari settori e il coordinamento è fondamentale per gli interventi nelle più disparate occasioni (calamità, incidenti e disavventure che possono coinvolgere tutti noi). È, quindi, una buona legge.
Mi auguro che questo Consiglio regionale ragioni anche nei prossimi mesi su un abuso che, purtroppo, c'è del soccorso alpino. Le cronache sono piene di persone totalmente non attrezzate e di persone che abusano del soccorso alpino e dell'elicottero messo a disposizione dal Servizio Sanitario della Regione Piemonte. Noi vediamo, dall'altra parte del confine, quanto costa un intervento in territorio svizzero, la cui gran parte è fatta attuando metodi assicurativi, stipulando delle assicurazioni.
Avere un servizio sanitario universale è sicuramente un privilegio e un bene da preservare, però dobbiamo stare attenti e dare anche regole e messaggi chiari, perché in montagna si va attrezzati, si va con cognizione di causa ed è sbagliato impegnare persone e mezzi solo perché magari si è stanchi o non si ha più voglia di tornare a casa a piedi.
Purtroppo alcune volte succede e per l'imperizia di qualcuno ne risente chi, magari, ha realmente bisogno di soccorso e dell'elicottero. Su questo intendiamo, nei prossimi mesi, aprire anche una riflessione.
Approviamo con estremo favore la proposta del collega Ruzzola.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie.
Ha chiesto di intervenire l'Assessore Icardi.
Prego, Assessore.



ICARDI Luigi Genesio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente.
Quanto detto dai Consiglieri Ruzzola e Preioni è totalmente condivisibile soprattutto nella parte che sottolinea l'importanza del volontariato; io aggiungerei anche l'importanza del volontariato in campo sanitario. Saremmo davvero in difficoltà se domani mattina i nostri volontari (pensate a tutti quelli che guidano le ambulanze e tutte le associazioni di volontariato per il trasporto degli infermi, e non solo in emergenza) non ci fossero più.
Pensate a quella forma di volontariato che è la donazione, la donazione di sangue.
Pensate all'importanza di un volontariato di alta specializzazione com'è il soccorso alpino, che lavora incardinato all'interno del Servizio Sanitario Regionale, sugli elicotteri e sul 118. È fondamentale per noi. Questo bisogna dirlo e bisogna anche dare merito di tanti anni di lavoro, di un lavoro che apprezziamo e cui siamo riconoscenti.
Lo scopo della legge, che abbiamo condiviso insieme al Consigliere Ruzzola e al Consigliere Preioni, è proprio di stabilire con maggiore precisione i ruoli; ruoli che una norma nazionale ha, sì, delineato, ma non ha precisato come abbiamo fatto noi in questa legge. Pertanto, fare chiarezza, in modo che gli interventi siano sempre più efficienti (sull'efficacia già lo sappiamo, perché davvero svolgono un grande lavoro) e determinare bene i ruoli.
Disciplinare il rapporto tra Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, 118 e i nostri enti è fondamentale. Va, quindi, a colmare quelle parti non pienamente disciplinate dalla norma nazionale.
Credo sia un'ottima legge e ringrazio voi tutti, soprattutto quelli che si sono impegnati, in particolare il Consigliere Ruzzola, per il lavoro svolto, e per chi ha lavorato in Commissione, perché davvero abbiamo una legge che mancava in Piemonte e che credo sarà davvero utile per il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e per il 118.
Grazie di cuore a tutti.



PRESIDENTE

Grazie.
Non essendovi altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione dell'intero testo della proposta di legge n. 118.
Indìco la votazione nominale sull'intero testo di legge.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento: Assestamento di bilancio

Esame disegno di legge n. 147, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2021-2023 e disposizioni finanziarie"


PRESIDENTE

Procediamo con l'esame del disegno di legge n. 147, inerente a "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2021-2023 e disposizioni finanziarie, di cui al punto 6) all'o.d.g.
Comunico che il provvedimento è stato licenziato a maggioranza dalla I Commissione il 12 luglio scorso.
La parola al relatore, Consigliere Perugini.



PERUGINI Federico, relatore

Grazie, Presidente.
È in discussione il disegno di legge n. 147, legge regionale 12 luglio 2021 che, nella sostanza, è un disegno di legge meramente tecnico e per questo mi appresto, per non fare errori anche nei riferimenti normativi, a leggere la relazione di riferimento.
Il disegno di legge "Assestamento del bilancio di previsione finanziaria 2021-2023 e disposizioni finanziarie" viene assunto con la finalità di aggiornare le scritture contabili sulla base del disegno di legge regionale n. 142 presentato il 10 maggio 2021 ("Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2020"), in aderenza con quanto introdotto nell'ordinamento statale con l'articolo 1, comma 787, lettera a) della legge 30 dicembre 2020, n. 178, che ha disposto l'inserimento del comma 3 bis all'articolo 5 del decreto legislativo n. 118/2011 - qui è giusto sottolineare la novità per cui noi oggi ci troviamo a proporre l'approvazione di quest'assestamento di bilancio - ai sensi del quale si afferma: "Nelle more della conclusione del giudizio di parificazione del rendiconto dell'esercizio precedente da parte della Corte dei Conti i Consigli regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, approvano la legge di assestamento del bilancio anche sulla base delle risultanze del rendiconto approvato dalla Giunta, fermo restando l'obbligo di apportare le eventuali variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione. In ogni caso, l'eventuale avanzo di Amministrazione libero e quello destinato agli investimenti possono essere applicati al bilancio di previsione solo a seguito dell'approvazione con legge del rendiconto che ne certifica la sussistenza".
Questo disegno di legge ha visto il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali nella seduta del 5 luglio 2021 e consta di otto articoli rispetto ai sei nel momento in cui è giunto in Commissione (due articoli sono stati introdotti con appositi emendamenti).
Esaminiamo l'articolato.
L'articolo 1 contiene il riferimento normativo che ho citato e che ho letto.
L'articolo 2 apporta al bilancio di previsione le necessarie variazioni riepilogate nell'allegato A (qui va specificato il fatto che il testo di legge è corredato di ben quindici allegati e in quest'articolo è riportato il primo allegato di riferimento), in quanto il disegno di legge di rendiconto ha adeguato i residui attivi e passivi presunti a quelli risultanti dalla chiusura dell'esercizio 2020.
Con l'articolo 3 si provvede all'iscrizione del Fondo di cassa iniziale 2021.
Con l'articolo 4 si dà atto del risultato d'esercizio dell'esercizio precedente e del disavanzo da assorbire negli esercizi successivi a seguito dell'approvazione del rendiconto generale per l'anno finanziario 2020.
Con l'articolo 5 è prevista, in ossequio a quanto disposto dal comma 897 articolo 1, della legge n. 145/2018 (legge di bilancio per il 2019) l'applicazione al bilancio della parte vincolata, accantonata e destinata del risultato d'amministrazione, per un importo non superiore a quello del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio di bilancio di previsione, che per la Regione Piemonte corrisponde a 103.942.108,09 euro.
All'articolo 6 si provvede alla conseguente variazione dello stato di previsione delle entrate e delle spese di bilancio di previsione finanziaria 2020-2022.
L'articolo 7 approva gli ulteriori allegati all'assestamento, che se erano quattro quelli inseriti negli articoli precedenti, i residui undici - dalla lettera e) alla lettera q) - sono contenuti nell'articolo 7.
L'articolo 8 contiene la dichiarazione d'urgenza.
Il provvedimento è stato definitivamente licenziato dalla I Commissione permanente in data 12 luglio ed è rimesso all'Aula.
Ultima precisazione proprio riferita alla prima parte di questa relazione.
Nelle more della parifica del rendiconto che dovrebbe intervenire - mi correggerà l'Assessore se sbaglio - il giorno 28 luglio, le Regioni approvano le leggi di assestamento, al fine di rispettare il dettame normativo che ho poc'anzi citato.
In sostanza, a settembre interverranno le vere variazioni di bilancio, per cui non dubitiamo che il Governo regionale saprà certamente ascoltare le parti presenti in Aula e, di conseguenza, tutti i piemontesi.
Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Perugini.
La parola al Consigliere Sacco, relatore di minoranza.



SACCO Sean, relatore

Grazie, Presidente.
Il Consigliere Perugini è stato esaustivo rispetto al contenuto della norma.
Mi permetto di fare altri ragionamenti. Ci è stato chiesto di agevolare questo disegno di legge per aiutare l'Ente considerando delle variazioni puramente tecniche in ambito di bilancio e di agevolare l'Ente con la Corte dei Conti negli adempimenti burocratici e necessari alla normativa di bilancio.
Detto questo, sono molto contento, perché ho sempre chiesto che l'assestamento fosse approvato in tempi utili, in tempi d'assestamento e non in tempi da rendiconto, perché se si vogliono fare delle variazioni di bilancio bisogna farle a luglio-agosto, al massimo ai primi di settembre per fare in modo che queste risorse possano effettivamente essere spese soprattutto nel momento in cui si fa una variazione di bilancio politica all'interno dell'anno di competenza.
Va bene che abbiamo scorporato due assestamenti - un assestamento tecnico e uno politico - ma sarebbe cosa buona e giusta fare un assestamento generico, generale e che contenga al suo interno sia gli aspetti tecnici sia gli aspetti politici, per garantire all'Ente e all'iniziativa dei singoli Consiglieri regionali di andare a individuare delle risorse o delle variazioni all'interno dello stesso bilancio, al fine di fare tutta una serie di azioni politiche, quindi variazioni politiche, rispetto a quelli che sono stati gli impegni di spesa preventivati.
Non credo che cambierà molto rispetto all'anno scorso, perché oggi dovremmo essere qui a discutere di un assestamento completo, senza rimandare a settembre la fase politica, che sappiamo essere la parte un po' più complicata, andando a prolungare molto probabilmente la discussione a ottobre e novembre, visto che ci sono anche altre richieste e altre priorità. Questo succederà, riproponendo, così, la solita situazione perché, chiaramente, non avremo fatto un assestamento completo a luglio, ma ce lo troveremo a ottobre o a novembre.
Detto questo, su queste variazioni c'è poco da aggiungere. Le ho verificate: obiettivamente, erano adempimenti puramente tecnici, di politico non c'era niente. Vedremo quali saranno, poi, le intenzioni dell'Assessore Tronzano nel concedere gli spazi alle opposizioni per fare politica, perché anche da questo dipenderà l'atteggiamento costruttivo o meno delle minoranze, considerando che questo è il bilancio della Regione il bilancio di tutti i piemontesi, quindi anche di una parte delle opposizioni.
Ricordo che nella passata legislatura, nonostante le difficoltà, qualche piccola concessione era data dall'Assessore Reschigna, anche se si era in Piano di rientro, quindi in una situazione economica diversa da quella di oggi. È vero che abbiamo avuto forti difficoltà all'inizio del 2019 e del 2020, ma forse possiamo guardare ai prossimi anni con maggiore ottimismo grazie al Recovery Fund. Poi, sulla qualità o meno degli interventi dovremo ancora fare le opportune valutazioni, visto che, per ora, non abbiamo ancora capito in che direzione voglia andare la Regione. Però, dal punto di vista finanziario, gireranno sicuramente più soldi in Piemonte rispetto a quanti ne siano girati negli anni passati.
Considerando che prevedo tempi lunghi per il completamento dell'assestamento vero e proprio, non vorrei che ci si ritrovi a fare il bilancio previsionale troppo in là, nell'anno successivo: cerchiamo di chiudere almeno un previsionale nel mese di dicembre! Soprattutto, il prossimo anno facciamo un assestamento tecnico e politico insieme. Evitiamo di dividerli, si ragioni su una giusta programmazione, per arrivare a metà giugno o ai primi di luglio con un assestamento in Aula: in quella sede saranno affrontate le varie dinamiche politiche che si risolveranno ovviamente, con l'approvazione del bilancio. Ma, almeno, avremo la possibilità di fare delle proposte che potranno essere attuate nei mesi successivi.
Diversamente, ci ritroviamo a fare delle variazioni di bilancio in assestamento, quando, in realtà, dovrebbero essere fatte sul previsionale perché ormai i tempi per agire sono estremamente ristretti. Di conseguenza non ci troveremo mai a fare delle proposte sul 2021, ma saremo costretti a fare delle proposte sul 2022.
Se questo si dovesse ripetere anche per gli anni successivi, ovviamente dovremo fare le variazioni sul 2023 anziché sul 2022. Pertanto, auspico che la prossima volta, affinché sia esaudita in pieno la richiesta che ho sempre fatto in fase di assestamento, l'assestamento sia completato anche dal punto di vista politico con maggiore anticipo, proprio perché già a metà anno (o verso i primi di settembre) siamo assolutamente in grado di definire le necessità delle varie forze politiche con proposte di modifica sul bilancio di assestamento.
Non trasciniamo sempre le discussioni per altre priorità della maggioranza non certo delle opposizioni - a ridosso, appunto, dei termini dell'esercizio di bilancio in corso, perché, come ho annunciato, è poi inutile approvare un assestamento quando il mese successivo si va a discutere del previsionale.
Grazie.



PRESIDENTE

Grazie a lei.
La parola al Consigliere Marello, in qualità di secondo relatore di minoranza.



MARELLO Maurizio, relatore

Presidente, rinuncerei all'intervento e interverrei successivamente in fase di discussione generale.



PRESIDENTE

Va bene, grazie.
Darei la parola al Consigliere Grimaldi, in qualità di terzo relatore di minoranza.



GRIMALDI Marco, relatore

Vista la sospensione dell'atto, anch'io, come il Consigliere Marello rinuncio all'intervento.
Interverremo successivamente in discussione generale.
Grazie.



PRESIDENTE

Sospenderei, quindi, la trattazione del disegno di legge n. 147 "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2021-2023 e disposizioni finanziarie".


Argomento: Bilanci consuntivi (generale e del Consiglio Regionale)

Esame proposta di deliberazione n. 154, inerente a "Rendiconto del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2020"


PRESIDENTE

Passiamo a esaminare la proposta di deliberazione n. 154, inerente a "Rendiconto del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2020", di cui al punto 7) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato all'unanimità dalla I Commissione nella seduta del 12 luglio 2021.
Se nessuno ha nulla da obiettare, darei per illustrata la proposta avendola già visionata e discussa in sede di I Commissione.



(L'Assemblea, tacitamente, acconsente)



PRESIDENTE

Sul provvedimento ho presentato due emendamenti, i cui testi sono già inseriti sul Supporto alle Sedute di Aula.
Emendamento rubricato n. 1) presentato da Allasia.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Emendamento rubricato n. 2) presentato da Allasia.
(Testo inserito nell'allegato al resoconto integrale dell'adunanza in corso) Il primo emendamento crea le premesse per restituire, nel bilancio della Regione Piemonte, la quota parte dell'avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, di cui, a fronte di un avanzo disponibile di circa 7.900 mila, con l'assestamento di bilancio saranno restituiti cinque milioni; la restante parte sarà utilizzata per le spese d'investimento del Consiglio.
Il secondo emendamento è una modifica tecnica che accoglie un'osservazione della Corte dei Conti, che, in sede di parifica, ha rilevato un disallineamento di valori in un allegato, la cui correzione non incide sui totali e sulle risultanze complessive.
È aperta la discussione generale.
Non essendovi interventi in discussione generale, dichiaro chiusa la discussione generale.
Non essendovi interventi sull'emendamento rubricato n. 1), passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 1).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Passiamo ora all'emendamento rubricato n. 2).
Non essendovi interventi sull'emendamento rubricato n. 2), passiamo alla votazione.
Indìco la votazione palese sull'emendamento rubricato n. 2).
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).
Indìco la votazione per nominale sulla proposta di deliberazione n. 154, il cui testo verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Il Consiglio approva.
(Esito della votazione nel processo verbale dell'adunanza in corso).


Argomento:

Programmazione dei lavori


PRESIDENTE

A seguito della Conferenza dei Capigruppo e in accordo con tutti i Capigruppo, mi permetterei di aprire, dopo la richiesta di stamattina del Consigliere Grimaldi, il Comitato di solidarietà e di interloquire con la Giunta per fare in modo che ci sia per la prossima seduta la delibera che come sapete, da Regolamento dev'essere votata dal Consiglio regionale. La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di procedere in questo modo, per avere poi l'unanimità sulla deliberazione.
Se non vi sono interventi, a seguito dell'intesa di tutti i Capigruppo possiamo concludere i lavori odierni.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 17.32)



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