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Dettaglio seduta n.8 del 13/07/95 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Farassino, Galli, Ghigo e Spagnuolo.


Argomento: Resistenza

b) Autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione in merito alla diffusione dei componimenti svolti dagli studenti piemontesi sugli ideali politici che animarono la Resistenza.


PRESIDENTE

Desidero informarvi, prima di procedere all'esame dell'o.d.g., che il Ministro della Pubblica Istruzione ha risposto a strettissimo giro di posta alla nostra richiesta formulata con nota 12 luglio - la risposta è datata 13 luglio - intesa a far conoscere i componimenti sugli ideali politici che animarono la Resistenza, svolti dagli studenti piemontesi nel corso degli esami di maturità di quest'anno.
Il Ministro dice: "Al riguardo si autorizzano i Provveditori agli Studi in indirizzo ad invitare i Presidenti delle Commissioni degli istituti delle rispettive Province ad aderire alla richiesta, trasmettendo fotocopia dei temi più significativi sull'argomento di cui sopra direttamente alla Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte".



PRESIDENTE

c) Consegna ufficiale al Consolato francese dell'ordine del giorno in merito ai test nucleari francesi in Polinesia



PRESIDENTE

Secondariamente desidero informarvi che questa mattina, accompagnato dai membri dell'Ufficio di Presidenza, signora Minervini e signora Benso mi sono recato al Consolato francese per esternare non solamente partecipazione alla festa del 14 luglio e agli ideali che l'hanno animata ma soprattutto per consegnare l'ordine del giorno del Consiglio in merito ai test nucleari francesi in Polinesia, anche trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Presidente Dini per obblighi naturali, in quanto egli è stato ed è l'intestatario del nostro ordine del giorno. Per conoscenza, abbiamo ritenuto opportuno che anche il Console Generale di Francia a Torino venisse informato sul tenore e soprattutto sulla posizione politica dell'intero Consiglio regionale.


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Richiesta di chiarimenti sulle procedure di convocazione delle adunanze consiliari


PRESIDENTE

Chiede di parlare il Consigliere Rosso; ne ha facoltà.



ROSSO Roberto

Vorrei intervenire sul fatto che questo Consiglio non è validamente costituito. Le recito la parte di Regolamento che disciplina le convocazioni delle sedute. Vorrei ricordare che esiste un libretto bianco che porta la seguente dizione "Statuto della Regione Piemonte e Regolamento interno del Consiglio regionale", all'interno del quale a pagina 95, art.
44, comma quarto, è scritto quanto segue: "In casi di particolare necessità ed urgenza il Consiglio può essere convocato dal suo Presidente anche telegraficamente, 24 ore prima della seduta con l'indicazione dell'oggetto in discussione".
Ebbene, è successo che al Consigliere Daniele Galli non sia pervenuto alcun tipo di avviso non solo nel termine delle 24 ore stabilite dal Regolamento, ma neanche successivamente.
Pertanto ho preso la parola per chiedere che lei voglia prendere atto che il Consiglio regionale non è regolarmente costituito, e quindi non è atto a deliberare.
Di conseguenza, le domando che venga regolarmente convocato per una data da decidere in sede di Conferenza dei Capigruppo, e che questa volta siano regolarmente convocati tutti i Consiglieri.



PRESIDENTE

Informo che è stato spedito a tutti i Consiglieri alle ore 14,30, salvo presentazione delle relative pezze giustificative e documentali, un telegramma che così recita: "Consiglio regionale est convocato giovedì 13 luglio 1995 alle ore 15 per esaminare proposta modifica Regolamento interno qualora licenziato da Commissione competente stop. Sedute insediamento Commissioni consiliari sono rinviate a fine seduta consiliare stesso giorno".
Questo dimostra che il termine delle 24 ore è stato assolutamente rispettato; se ci sono stati disguidi postali, questi naturalmente non sono imputabili al Consiglio né ai suoi uffici.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta di deliberazione n. 26: "Modificazioni del Regolamento interno del Consiglio regionale"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della deliberazione n. 26 relativa alle modificazioni del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Vi dò lettura di tali modifiche: 1) il primo comma dell'art. 21 (Commissioni permanenti) del Regolamento è sostituito dal seguente: "1. Sono costituite otto Commissioni permanenti del Consiglio, le quali hanno rispettivamente competenza nelle seguenti materie: I - Programmazione; bilancio; patrimonio; organizzazione e personale politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali.
II - Pianificazione territoriale; urbanistica; edilizia residenziale trasporti e viabilità; espropri; OO.PP.; navigazione e comunicazioni.
III - Agricoltura; montagna; foreste; mercati; turismo; acque minerali termali e risorse idriche.
IV - Sanità; assistenza; servizi sociali; politiche degli anziani.
V - Tutela dell'ambiente ed impatto ambientale; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi e aree protette.
VI - Cultura e spettacolo; beni culturali; musei, biblioteche istruzione ed edilizia scolastica; università; politiche dei giovani; sport e tempo libero; caccia e pesca; cooperazione e solidarietà.
VII - Industria; lavoro; formazione professionale; energia; cave e torbiere; artigianato, commercio; movimenti migratori.
VIII - Affari istituzionali; enti locali; controlli; adempimenti legge n. 142; polizia locale".
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

La ringrazio, Presidente. Ho preso la parola per esprimere sull'argomento un certo disagio per come è stata condotta una delle prime prove istituzionali da lei gestite.
E' bene che i colleghi che non hanno partecipato alla Commissione Regolamento sappiano come si è svolta la discussione attorno a questo problema.
Dico questo perché ritengo che la questione del funzionamento istituzionale del nostro consesso abbisogna di una concezione profondamente alta delle stesse istituzioni, mentre la materia è stata trattata e gestita come fosse una facoltà politica della maggioranza.
Nella Commissione Regolamento, anziché esserci una sua proposta o quanto meno una proposta dell'Ufficio di Presidenza, che credo fosse deputato ad esprimere una proposta sull'argomento, abbiamo assistito ad una proposta della maggioranza politica, che chiaramente ha trattato l'argomento delle Commissioni - cioè di organismi che dovrebbero rappresentare e fare funzionare il lavoro istituzionale dell'ente - come se fossero questioni politiche della maggioranza con tutti i difetti di questo. Tant'è che abbiamo dovuto confrontarci con una suddivisione delle Commissioni che faceva più riferimento alle competenze degli Assessori, con grave stravolgimento delle possibilità di questi organismi di lavorare bene.
Questo aspetto è profondamente sbagliato e denota anche uno scarso senso istituzionale del suo ruolo, tant'è che nelle Commissioni di Regolamento il Presidente si è più volte soffermato in riunioni di maggioranza, venendo meno al ruolo di Presidente del nostro consesso che dovrebbe svolgere.
Per quanto riguarda, collega Rosso, la questione della convocazione del Consiglio, il Presidente Picchioni ha fatto ben di peggio: ha convocato per sua stessa ammissione, questo Consiglio non facendone alcuna comunicazione ai Capigruppo, anzi facendone comunicazione a posteriori.
L'atteggiamento delle minoranze, che hanno avuto grande senso di responsabilità nel condurre a fine questa operazione, non si deve distogliere da quella che è una delle concezioni poco consone ai ruoli istituzionali che si debbono ricoprire.
Presidente, in sintesi penso che, proprio su questa operazione, ancor prima che di una questione di gestione istituzionale del suo mandato, lei abbia denotato una scarsa cultura istituzionale.



PRESIDENTE

Non so se lei fosse presente, oppure se non ha prestato la necessaria attenzione, ma nella penultima Conferenza dei Capigruppo, tenutasi mercoledì della scorsa settimana, secondo quanto stabilisce il Regolamento ho presentato una proposta di articolazione delle Commissioni che dovevano passare da sei ad otto.
Questa è stata una mia proposta, pertanto una proposta istituzionale nella quale indicavo una possibile soluzione fra le diverse ipotesi in circolazione in quel momento, nel senso che assumevo come ipotesi la possibilità che la Commissione 142 diventasse di fatto una Commissione istituzionale, e che la Commissione II, per il sovraccarico di materie tra esse anche possibilmente eterogenee, potesse essere suddivisa in due Commissioni. Ciò figura nei verbali, per cui il mio dovere istituzionale è stato assolutamente rispettato.
Successivamente, nella seconda riunione dei Capigruppo, ho assunto come recita il Regolamento, l'iniziativa di trovare un'ipotesi possibile di soluzione, ma questo rientra assolutamente nelle mie competenze di ordine istituzionale.
Inoltre se, a margine di questo, prendo iniziative tali da poter consultare sia la maggioranza sia la minoranza telefonicamente, questo rientra nelle mie competenze istituzionali e nella sensibilità politica che un Presidente del Consiglio deve avere, per pervenire ad un risultato che sia equo e rispettoso di tutte le parti in causa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Intervengo semplicemente per prendere atto che questa è la sua concezione del ruolo istituzionale.



PRESIDENTE

Non so se lei vuole suggerirmi qualche via diversa, io sono ben lieto di apprendere, perché c'è sempre da apprendere.
A norma dell'art. 23 dello Statuto, quarto comma, il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati alla Regione a scrutinio palese, articolo per articolo e con votazione finale, il proprio Regolamento.
Non essendoci obiezioni le votazioni avverranno per alzata di mano.
Chi è favorevole alla modifica testé discussa è pregato di alzare la mano.
E' approvata con 46 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astensioni.
2) Il primo comma dell'art. 22 (Composizione delle Commissioni permanenti) è sostituito dal seguente: "1. Ciascun Consigliere, ad eccezione del Presidente della Giunta regionale, degli Assessori e del Presidente del Consiglio, viene assegnato ad almeno una ed a non più di tre Commissioni permanenti e può comunque partecipare senza diritto di voto, salvo quanto disposto ai successivi commi quinto e sesto, ai lavori delle restanti Commissioni".
La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

Non ho potuto partecipare alla riunione della Commissione Regolamento però in altra sede avevo annunciato la difficoltà di accettare l'aumento a tre dei Consiglieri, anche se in fase iniziale avevo proposto che ci potesse avvenire in modo particolare per i Gruppi più piccoli, che è vero che sono salvaguardati da un'altra norma, ma avrebbero avuto riconosciuto in modo formale, e anche in modo un po' più stabile, la possibilità di partecipare alle riunioni delle Commissioni.
Credo che ci sia un'utilità, e sostanzialmente nessun aggravio alla spesa della Regione fino a quando si tratta di Gruppi di tre Consiglieri a partire da quattro Consiglieri. Credo che le presenze dei Gruppi siano garantite in tutte le Commissioni.
Se passa questa norma avremmo una soluzione finale che fa salire la composizione delle Commissioni, da quindici a venti Consiglieri, secondo me rendendole molto più pletoriche, più difficili da far funzionare e con un costo di trecento milioni all'anno per l'erario della Regione, e non so quale sia il vantaggio dal punto di vista del funzionamento della Regione.
Per questo motivo voteremo contro questa proposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Intervengo non per entrare nel merito della dichiarazione fatta dal Consigliere Ferraris, ma per fare un'eccezione; se leggo bene, la deliberazione proposta dice: "Ciascun Consigliere, ad eccezione del Presidente della Giunta regionale, degli Assessori e del Presidente del Consiglio...". Credo ci sia uno errore: gli Assessori possono partecipare possono essere assegnati alle Commissioni, quindi andrebbe tolta quella dicitura "degli Assessori".



PRESIDENTE

Era già così. In quanto Consiglieri, gli Assessori possono partecipare a tutte le Commissioni, certamente non possono votare su materie non di propria pertinenza.
Pongo in votazione la seconda modifica del Regolamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvata con 48 voti favorevoli e 7 contrari.
I Consiglieri Montabone, Ghiglia, Vaglio, Marengo, Burzi, Casari Rubatto e Chiezzi presentano la seguente modifica: 3) il primo e il secondo periodo del comma secondo dell'art. 22 del Regolamento sono sostituiti dal seguente testo: "Gli Assessori possono far parte, in quanto Consiglieri, delle Commissioni permanenti ma, allorché queste trattino materie loro delegate ai sensi dell'art. 36 dello Statuto, rappresentano la Giunta e non il Gruppo consiliare di appartenenza. In tal caso trova applicazione il successivo comma sesto".
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

La logica di questo emendamento è semplicemente quella di dare la possibilità agli Assessori, in quanto Consiglieri, di partecipare alle Commissioni relativamente alle deleghe a loro attribuite.
Questo significa che agli Assessori potranno essere attribuite delle Commissioni; essi rappresenteranno la Giunta soltanto per le materie che sono state loro delegate. Quindi c'è la possibilità, da parte degli Assessori, di seguire meglio il lavoro del Consiglio.
Ho fatto firmare la modifica dai Capigruppo che hanno avuto il tempo di farlo; ovviamente non sono riuscito a contattarli tutti. Qualora ci fosse qualche Capogruppo che vuole sottoscriverla, è a disposizione.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione la modifica proposta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvata con 45 voti favorevoli e 8 contrari.
4) Sono abrogate le deliberazioni CR n. 131-3770 del 12/3/1991 e CR n.
814-8290 del 21/6/1991 "Modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale per l'esame degli adempimenti istituzionali connessi all'attuazione della legge 8/6/1990 n. 142".
Praticamente si tratta dell'abrogazione della Commissione speciale n.
142, che viene assimilata dall'VIII Commissione.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione l'abrogazione delle suddette deliberazioni.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva con 49 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astensione.
5) In deroga a quanto disposto dall'art. 18, comma terzo, del Regolamento, le modificazioni dei precedenti articoli del Regolamento hanno immediata esecuzione e verranno pubblicate sul Bollettino Ufficiale.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Il Consiglio approva con 49 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astensione.
L'insediamento delle Commissioni verrà effettuato nella Sala A) adiacente al corridoio principale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15,40)



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