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Dettaglio seduta n.75 del 11/09/96 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento: Organizzazione turistica

Esame progetto di legge n. 100: "Organizzazione dell'attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte" (seguito e rinvio in Commissione)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Riprendiamo l'esame del progetto di legge n. 100, di cui al punto 5) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Casoni.



CASONI William, relatore

Grazie, Presidente. Informo i colleghi Consiglieri che la III Commissione ha esaminato una piccola parte degli emendamenti pervenuti e ha trovato alcune indicazioni sulle quali lavorare. Quindi, anche per razionalizzare il corso del lavoro in aula, chiederei il rinvio in III Commissione del progetto di legge, che si svolgerebbe, eventualmente, con l'accordo di tutti i membri della Commissione e del Presidente Riba immediatamente dopo lo scioglimento del Consiglio, in modo da definire l'eventuale accordo su alcuni emendamenti, o il non accordo, fermi restando i principi generali di ognuna delle due parti. Tale convocazione renderebbe l'iter della legge più veloce in sede di definizione martedì prossimo in aula.
Chiedo quindi il rinvio alla III Commissione del progetto di legge n.
100. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Accettiamo e ci auguriamo, il giorno 17 p.v., oltre alla legge prima citata, di poter discutere finalmente l'articolato relativo alla legge sul turismo.



PRESIDENTE

Ai sensi dell'art. 81 il Consiglio può rinviare alla Commissione l'esame dell'intero testo.
Formalizziamo che per il giorno 17 p.v. i lavori del Consiglio inizieranno con le interrogazioni ed interpellanze e proseguiranno con la discussione e la votazione del progetto di legge n. 100.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Botta, Cavallera Mancuso e Montabone.


Argomento:

b) Ringraziamento dell'Ufficio di Presidenza al Consigliere Cavaliere


PRESIDENTE

Ringrazio il Consigliere Cavaliere perché ha fatto pervenire all'Ufficio di Presidenza un grande pacchetto di caramelle accompagnato da questa lettera, che, essendo stata rivolta a tutto l'Ufficio di Presidenza leggo: "Alcune mie dichiarazioni passate sul consumo di caramelle sono forse state fraintese inducendo in voi l'abbandono alla consuetudine di usufruire di questo indispensabile alimento.
Vogliate accettare questo mio pensiero affinché le vostre difficili decisioni continuino ad essere addolcite e felici".
La ringrazio per questo simpatico biglietto e anche per l'augurio.


Argomento:

c) Visita del Presidente della Repubblica Scalfaro prevista a Torino per il 22/9/1996


PRESIDENTE

Voglio solamente comunicare al Consiglio regionale che il giorno 22 di questo mese sarà in visita ufficiale alla città di Torino il Presidente della Repubblica. Questo comporta necessariamente che il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio, per dovere istituzionale, non potranno trascorrere tutta la giornata a Cuneo in occasione della visita dell'incontro e del discorso del Ministro Bassanini. Siccome consta che il Ministro Bassanini abbia dimostrato il suo piacere ed il suo interesse affinché i rappresentanti della Giunta istituzionale siano presenti probabilmente il Ministro Bassanini non verrà quel giorno e pertanto potremo o dovremo aggiornare la sua visita ed il suo discorso ad altra sede. A meno che nel pomeriggio, attraverso le comunicazioni istituzionali o paraistituzionali, non si addivenga alla proposta di far parlare il Ministro Bassanini a Cuneo nella giornata di sabato pomeriggio o mattino.
Desidero formalizzare la presenza di tutti i Gruppi, del Consiglio e della Giunta al seminario di Vinadio. Attualmente gli iscritti al seminario di Vinadio arrivano a dieci. Per cui non vogliamo assolutamente fare "flop", come si dice; se siamo convinti della bontà di questa iniziativa naturalmente dobbiamo aderire, se non siamo convinti nessuno ci ordina di fare una cosa sulla quale non nutriamo assolutamente o nessuna fiducia o nessun interesse.
Pertanto prego, nel giro di 24 ore, anche per questioni logistiche e per questioni di diversa natura, di far pervenire all'Ufficio di Presidenza, oppure agli uffici interessati, l'adesione della vostra partecipazione.



PRESIDENTE

d) Convocazione Conferenza dei Presidenti dei Gruppi



PRESIDENTE

Comunico che la Conferenza dei Capigruppo è convocata per venerdì alle ore 12,45.


Argomento: Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist. - Problemi del lavoro e della occupazione

Comunicazioni del Presidente della Giunta regionale in merito alle visite a Torino dei Ministri Di Pietro e Bersani e in merito alla questione di Campo Smith a Bardonecchia


PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo, per una comunicazione.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Per la verità le comunicazioni sono tre. Una di ordine logistico.
Siccome avevo accennato, nella passata Conferenza dei Capigruppo, che avevamo invitato il Ministro dei Lavori Pubblici, Antonio Di Pietro, e che lui aveva dato la sua disponibilità ad essere presente in Piemonte comunico che ci ha fornito la data: 1/10/1996.
Avevo già anticipato alcune riflessioni di tipo organizzativo nella Conferenza dei Capigruppo. Nel corso della prossima Conferenza dei Capigruppo, siccome ho costituito un gruppo di lavoro che deve organizzare questo incontro, trasferirò le proposte per addivenire ad una definizione specifica e precisa di come svolgere questa giornata estremamente importante.
Rialacciandomi a questa visita, esporrò alcune riflessioni sull'incontro che è avvenuto, invece, con il Ministro all'Industria Bersani, il quale è stato invitato dal Comune di Torino. La riunione si è svolta presso il Comune di Torino: erano presenti naturalmente i Capigruppo dei Gruppi consiliari del Comune, alcuni parlamentari del Piemonte, e i rappresentanti delle Associazioni legate al settore produttivo.
Il Sindaco, al quale credo sia stato fornito il documento, ha letto una particolareggiata relazione sulla situazione occupazionale e sugli insediamenti produttivi nella nostra città e in provincia. Dalla relazione è emerso un grido d'allarme: la situazione è assai critica, soprattutto nel settore dell'auto - l'andamento delle vendite delle auto nel mese di agosto lo dimostra - che occupa in Torino e provincia circa il 42% del panorama produttivo.
Come Regione - così come il Sindaco - abbiamo chiesto al Ministro Bersani di valutare la possibilità di un intervento di defiscalizzazione dell'acquisto dell'auto, nel tentativo di rilanciarne il mercato sull'esempio di altri Paesi europei, garantendo i livelli occupazionali che diversamente potrebbero avere ripercussioni estremamente negative sulla nostra città e sulla nostra provincia.
Sono poi emerse ulteriori considerazioni su interventi che riteniamo di competenza del Ministero all'Industria, nell'ottica di quel principio di diversificazione degli interventi di cui abbiamo parlato più volte. Un qualche aiuto al mercato dell'auto diviene via via più importante; una volta intrapreso, vuoi per iniziativa politica, vuoi per fatto quasi ineluttabile, un processo lento di riconversione, nel momento in cui dovesse entrare in crisi il settore trainante dell'economia piemontese, che allo stato attuale è l'auto, rischieremmo di bloccare tale processo e di rendere impossibile, in prospettiva, una diversificazione del tessuto produttivo. Naturalmente si tratta di processi lenti; non dobbiamo illuderci che una zona come la nostra, da cent'anni vocata all'industria pesante e meccanica, possa trasformarsi in pochi anni. Il processo comunque, è iniziato.
La defiscalizzazione potrebbe avere l'effetto di risolvere il problema soltanto nel breve periodo; in ogni caso, secondo noi, se non prendiamo provvedimenti a tempi brevi rischiamo di innestare una crisi dalla quale probabilmente, anche nell'ottica di una futura diversificazione, non potremo più uscire.
Vi sono state, inoltre, altre considerazioni su aspetti di carattere generale; nel mio intervento ho chiesto - com'era già nell'aria: nel pomeriggio, in Giunta, avremmo approvato il referendum - la soppressione del Ministero dell'Industria e una regionalizzazione delle relative competenze. Resta inteso il coordinamento di carattere nazionale, ma deleghe e competenze devono essere trasferite alla Regione.
Altro discorso, sottolineato al Ministro Bersani, è quello della crisi Olivetti; reduci dalla notizia della caduta del 17,8% del titolo Olivetti alla Borsa di Milano e della chiusura delle trattazioni del titolo stesso insieme ai Sindaci di Torino e di Ivrea e la Presidente della Provincia di Torino, Bresso, abbiamo avuto un incontro con i sindacati - presenti Cremaschi, Mercenaro ed altri. Le considerazioni mosse dai rappresentanti sindacali - anche se, come molti possono evincere, la "verità vera" sul caso Olivetti è difficile da identificare - si sono soffermate sul fatto che se è reale la perdita di mercato nel settore computer è altrettanto reale, come emerso dall'analisi dei primi sei mesi del 1996 nei quattro settori in cui è presente l'azienda, una redditività tale che renderebbe senza motivazione la crisi finanziaria.
Effettivamente, da quel punto di vista, un'azienda che ha più segmenti di produzione può decidere di perderne uno, la cui presenza avrebbe comunque effetto sugli altri tre, dai rilevanti incrementi: questa l'analisi sindacale. I sindacati intravedono dunque, attraverso l'operazione messa in atto, la volontà specifica di una scalata al vero ed unico patrimonio Olivetti: la concessione Omnitel. La dietrologia che i rappresentanti sindacali - ritengo in buona fede: non mi permetto di esprimere giudizi - attuano nei confronti della situazione Olivetti è che in realtà è in atto un'operazione di carattere finanziario che ha come obiettivo di acquistare il "core-business", il quale, naturalmente, non sarebbe di carattere strutturale, ma formale: la possibilità di acquistare la concessione Omnitel.
I sindacati sostengono che il Governo ha un'arma in mano: la concessione Omnitel, appunto - si tratta infatti di una proprietà dello Stato.
Il Ministro Bersani, che tra l'altro conosco e stimo da quando era Presidente della Regione Emilia Romagna, si è preso l'impegno di convocare la settimana prossima l'Amministratore delegato dell'Olivetti, per conoscere le iniziative che il nuovo gruppo dirigente ha intenzione di assumere. Quando il Ministro è venuto in Presidenza più che altro per salutare la Giunta regionale - il dibattito si è svolto presso il Comune ci siamo permessi di richiedere una presenza della Regione all'incontro con la dirigenza Olivetti; tra l'altro, i vertici Olivetti, sollecitati dal sottoscritto, hanno garantito la loro disponibilità ad incontrare la Giunta regionale e a venire in Commissione per un'audizione. Ci auguriamo che nell'arco dei prossimi 15 giorni, sia a livello di Giunta sia a livello di Consiglio, vi sia l'opportunità di conoscere direttamente dall'Olivetti le strategie che verranno messe in atto, in modo che il Consiglio regionale possa assumere le iniziative che riterrà opportune.
In sostanza, sulla richiesta di defiscalizzazione il Ministro Bersani non ha dato risposte; del resto è opportuno parlarne solo a decisione assunta, diversamente si creerebbero turbative sul mercato - non si acquisterebbero più automobili in attesa della defiscalizzazione.
Altro argomento che ritengo di interesse generale è quello della ricollocazione delle aziende alluvionate; queste ultime, in relazione a quanto stabilito dalla norma, devono ricollocare l'attività produttiva in area diversa da quella originaria, prima dell'evento alluvionale. I casi in Piemonte sono circa quarantacinque; sono aziende che continuano a chiederci un intervento normativo per capire se esiste la possibilità di un'incentivazione, di qualche contributo. Intervento che naturalmente inciderebbe direttamente sul livello occupazionale, visti gli investimenti che si dovrebbero avviare relativamente alle strategie di ampliamento delle singole aziende. Il Ministro Bersani si è reso disponibile ad affrontare l'argomento e credo che in sede tecnica di Ministero gli Assessori competenti della Regione Piemonte proporranno anche questa discussione.
Onestamente devo dire, ma non vorrei essere male interpretato, in questa riunione il Ministro Bersani non ha assunto delle decisioni, forse non era neanche il contesto corretto per farlo, non ha dato delle risposte precise e per certi versi questo è preoccupante perché significa che la situazione è veramente critica e richiede delle riflessioni. Io ed il Sindaco Castellani abbiamo concordato con il Ministro Bersani che ci incontreremo di nuovo a Roma in modo che lui, recepite tutte le istanze che abbiamo lanciato in questa riunione, possa attuarle, dopo averle ponderate e valutate anche nell'ottica della formulazione della Finanziaria: un Ministro può prendere delle decisione se ha le risorse per attuarle prenderle così, in senso teorico, lascia un po' il tempo che trova e lo stesso dicasi per Di Pietro quando verrà qui. In quell'occasione dovremo presentare le priorità dei lavori pubblici, però forse dovremo anche - e abbiamo fortunatamente una proposta di legge in Consiglio regionale proporre delle soluzioni, perché i lavori pubblici si devono fare, le infrastrutture si devono fare, bisogna trovare i soldi per realizzare tali opere. Questo è un po' il problema nel quale dibattiamo tutti noi.
In sostanza, posso naturalmente prendere l'impegno, nel momento in cui si svolgerà l'incontro a Roma con il Ministro Bersani, di relazionare a mia volta sulle risposte alle sollecitazioni che il Ministro ci darà in quella sede.
Se mi permettete, vorrei leggere alcune considerazioni in relazione ad un articolo di stampa che è apparso sui giornali, riguardo ad un'interrogazione del Consigliere Cavaliere, nel contesto di un comunicato stampa, diffuso ai quotidiani torinesi, alla radio e alla televisione. Il Consigliere Cavaliere asserisce che il disegno di legge n. 105 del 15/1/1996, avente per oggetto alcune modifiche alla legge urbanistica n.
56, proposto dalla Giunta regionale, sarebbe finalizzato esclusivamente a cancellare il procedimento penale pendente davanti all'autorità giudiziaria torinese, relativo alla faccenda del Campo Smith di Bardonecchia procedimento penale che vede come imputati l'ex Sindaco di Bardonecchia ed altri. Come è detto, le asserzioni di provenienza del Consigliere Cavaliere sono - naturalmente mi permetto di esprimermi in questi termini - false ed oltretutto destituite di qualsiasi fondamento. Adesso tenterò di spiegare questa mia affermazione.
Il disegno di legge della Giunta è datato 15/1/1996 e non "appena febbraio 1996"; la Regione venne informata di essere parte lesa nel procedimento penale con cui si disponeva il rinvio a giudizio dell'ex Sindaco di Bardonecchia e di altri con l'imputazione di reati e di abuso d'ufficio, di falso documentale ed atti contro la Pubblica Amministrazione.
La Giunta regionale provvide immediatamente a costituirsi parte civile nei confronti di tutti gli imputati, nominando all'uopo un difensore di fiducia. Nel processo tuttora in corso e che presumibilmente si concluderà verso la metà di ottobre, sia il Pubblico Ministero sia il difensore della Giunta, imputati alle pene di legge e per il danno subìto dalla Regione nella propria sfera funzionale, hanno chiesto un risarcimento di L. 100 milioni. Altro che intenzione della Giunta di mettere una pietra tombale sulle responsabilità di coloro che sono coinvolti nella faccenda di Campo Smith! Devo infine smentire in particolare l'asserzione del Consigliere Cavaliere nel suo comunicato stampa secondo la quale, qualora le modifiche di cui alla legge urbanistica proposte dalla Giunta regionale venissero approvate prima del giudizio di primo grado, l'effetto sarebbe quello di cancellare uno degli elementi fondamentali dell'accusa. In realtà, non è vero che l'entrata in vigore delle modifiche inciderebbe sulle responsabilità penali dell'ex Sindaco di Bardonecchia e delle altre persone con lui coinvolte nel processo penale. Infatti, i reati vennero commessi fra il 1990 e il 1993 e conseguentemente non è sostenibile che una modifica odierna degli adempimenti amministrativi di cui al Piano Regolatore possa seriamente incidere su reati di abuso d'ufficio contestati dalla pubblica accusa agli imputati e che vennero commessi anni or sono. Ho ritenuto opportuno fare questo chiarimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

La ringrazio, Presidente. Prendo atto dell'evidente e naturale - per restare in tema - difesa d'ufficio del Presidente della Giunta regionale circa il problema sollevato da un comunicato nel quale tra l'altro non compaiono le parole "finalizzate esclusivamente"; se da qualche giornale è stato riportato questo, è giudizio di chi lo ha scritto.
Sulla questione abbiamo già avuto modo di dire ripetutamente che la decisione di anticipare con il disegno di legge n. 105 alcune sostanziali modifiche alla L.R. n. 56, nel contesto di un incarico per la riforma complessiva della stessa legge, incarico per un lavoro non decennale, ma di otto mesi, che credo già sia giunto a oltre la metà, quindi quasi concluso è apparso sempre del tutto ingiustificato dal punto di vista politico. Poi le decisioni legislative ed amministrative sono di altra natura. Dal punto di vista politico, è sempre apparso del tutto immotivato il ricorso ad una modifica di tre articoli abbastanza importanti della L.R. n. 56 a fronte del fatto che si vuole... Il Presidente Ghigo ha tra l'altro sempre detto che sui problemi fondamentali della Regione avrebbe intrapreso un confronto con le minoranze; se non rappresenta un problema fondamentale la discussione di una modifica generale della L.R. n. 56, chissà quale problema è tale da motivare questo confronto che ancora attendiamo; nel senso che prima di dare l'incarico per la modifica generale della L.R. n.
56 valeva la pena di fare un dibattito generale sui limiti attuali della legge, nel quale ognuno chiaramente si assumeva le proprie responsabilità di governo, di minoranza e le scelte politiche che sottendono ad ognuno.
Già nella nomina dei consulenti per la modifica generale della L.R. n. 56 abbiamo rimarcato non delle irregolarità, perché è del tutto lecito e consueto che un Assessore o che la Giunta nomini dei consulenti, e anche che questi siano politicamente più vicini alla maggioranza... Ma abbiamo notato che i consulenti erano anche culturalmente affini ad una logica edilizia, tanto da essere gli stessi in gran parte chiamati come consulenti dagli imputati di Campo Smith a dimostrare che erano del tutto legittime le loro... E' tutto lecito, soprattutto il diritto di difesa. Queste cose sono oggettive.
Ci è parsa del tutto immotivata - e lo abbiamo rimarcato a più riprese all'Assessore Botta e anche in sede di Commissione - la fretta con cui si volevano approvare, nel contesto che ho sopra richiamato, questi tre articoli.
Ho semplicemente constatato e quindi giudicato, non che l'Assessore Botta abbia fatto questo per alleggerire la posizione giudiziaria degli imputati di Campo Smith, ma - e lo riaffermo in questa sede - che se queste modifiche della L.R. n. 56 fossero apportate prima del giudizio che, come ha ricordato il Presidente, dovrà esserci entro i prossimi mesi, sarebbe alleggerita la posizione processuale degli imputati di Ho rimarcato, ho constatato questo e questo ho dichiarato. Ritengo che proprio per sgombrare il campo da rischi di questo genere, nel momento in cui la stessa Regione si è costituita parte civile per i danni che ha subìto, si debba soprassedere a questa decisione, almeno tecnicamente nelle forme e nei tempi in cui si sta svolgendo.


Argomento:

Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno (annunzio)


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 15,30)



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