Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.465 del 01/03/00 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Ghigo Majorino, Pazé, Rossi e Toselli.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Procedo all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
21 Consiglieri anziché 27 (sono in congedo n. 7 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 10,38 riprende alle ore 11,11)


Argomento: Varie

Saluto agli alunni e ai docenti della Scuola media "Vivaldi" di Borgaretto di Beinasco


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Saluto gli alunni e i docenti della Scuola media di Borgaretto di Beinasco che ci hanno reso visita.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
25 Consiglieri anziché 27 (sono in congedo n. 7 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 11,16 riprende alle ore 11,52)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
L'impegno di ieri era di iniziare...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Se lo richiede, lo faccio verificare. Comunque, l'impegno era di iniziare i lavori con il punto 19) all'o.d.g. che prevede l'esame della proposta di legge n. 591 "Istituzione della zona di salvaguardia del Bosco di Cassine", anche se devo ricordare che dopo questo dobbiamo chiudere alcuni provvedimenti che nell'articolato abbiamo ancora aperti. Ripeto l'impegno era di iniziare con questo argomento.
Procedo ora all'appello nominale per la verifica del numero legale come richiesto dal Consigliere Chiezzi.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Il numero legale è assicurato, essendo presenti in aula n. 28 Consiglieri.


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici - Parchi e riserve

Esame proposta di legge n. 591: "Istituzione della zona di salvaguardia del Bosco di Cassine"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame della proposta di legge n. 591, di cui al punto 19) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello, relatore

Farò un sunto della relazione, perché l'argomento è già stato oggetto di discussione in Commissione ed anche questa mattina, su iniziativa del Presidente del Consiglio, attraverso una convocazione straordinaria di soggetti interessati alla creazione di questa zona di salvaguardia.
Con il presente disegno di legge si intende proporre all'esame del Consiglio regionale l'individuazione e l'istituzione di un'area protetta su una porzione del territorio interessante i Comuni di Cassine, Alice Bel Colle e Ricaldone in provincia di Alessandria e di Maranzana in provincia di Asti.
L'area coincide con il sito/biotopo Bosco di Cassine censito nell'ambito del Programma Bioitaly del Ministero dell'Ambiente e classificato quale Sito di Interesse Regionale (SIR) per la presenza di boschi di Roverella che rappresentano gli ultimi residui, tra il Basso Acquese e l'Alessandrino, delle formazioni boscate che un tempo ricoprivano i rilievi collinari della zona. Tra gli elementi di interesse naturalistico della zona si rileva la presenza di Erica arborea, specie mediterraneo atlantica, qui al suo limite settentrionale.
Il progetto di istituzione dell'Area protetta nasce dall'esigenza di stabilire forme di concertazione, di coordinamento di politiche territoriali, di uso del suolo, di valorizzazione delle risorse anche attraverso il controllo di attività ad elevato impatto ambientale ed il contenimento e la regolamentazione dello sviluppo edilizio valorizzando e recuperando le particolarità e le tecniche costruttive locali, nel rispetto dell'autonomia delle singole Amministrazioni e rispondendo alle indicazioni dei piani e dei programmi regionali ed alle iniziative in tal senso e da tempo proposte da Associazioni e da Amministrazioni comunali.
Nell'ambito delle disposizioni della L.R. 22/3/1990 n. 12 in materia di aree protette si propone pertanto con questo disegno di legge l'istituzione, ai sensi dell'art. 5, di una zona di salvaguardia che ricomprenda completamente il sito/biotopo Bosco di Cassine già segnalato nell'ambito del programma Bioitaly del Ministero dell'Ambiente quale Sito di Interesse Regionale (SIR) per l'inserimento nella rete Natura 2000.
Complessivamente la superficie dell'Area protetta proposta è di circa 840 ettari. La dimensione territoriale complessiva della zona di salvaguardia consente di integrare e definire le politiche di conservazione e di gestione delle risorse naturalistiche e paesaggistiche in un contesto territoriale omogeneo; saranno così possibili azioni di sistema fra tali politiche con iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale, delle tradizioni, delle economie tipiche locali, di recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico.
L'istituzione della zona di salvaguardia precede l'istituzione del sito/biotopo ai sensi della L.R. 3/4/1995 n. 47. Questa sarà proposta con le procedure previste dalla stessa legge ad ultimazione del lavoro di progettazione stabilito dall'art. 3 della stessa L.R. n. 47/85.
La V Commissione ha esaminato il disegno di legge. Dalle consultazioni indette è emerso un sostanziale accordo da parte dei soggetti consultati Enti locali ed Associazioni di categoria. Pertanto, la Commissione ha ritenuto di concluderne l'iter sollecitamente, cogliendo le modifiche alle norme finanziarie e sulla riscossione delle sanzioni proposte dalla I Commissione ed approvandolo a maggioranza dei presenti.



PRESIDENTE

E' aperto il dibattito generale.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Vorrei sapere qual è stata la votazione in V Commissione. Grazie.



PRESIDENTE

La V Commissione, nella seduta del 28 gennaio, ha approvato a maggioranza la proposta di legge. Al momento del voto erano presenti i Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CCD, Polo Popolare, DS Rifondazione Comunista, Lega Nord Piemont per l'indipendenza della Padania e Comunisti Italiani. Il provvedimento ha avuto la seguente votazione: favorevoli i Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CCD, Polo Popolare Rifondazione Comunista, Lega Nord Piemont per l'indipendenza della Padania e Comunisti Italiani; non ha partecipato al voto il Gruppo DS.
Questa è la comunicazione ufficiale della Commissione.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Faccio una richiesta preliminare. Anche in riferimento all'incontro avvenuto con le parti, gentilmente convocate da lei, desidererei che l'Assessore Cavallera ci esponesse il percorso dei fatti attraverso i quali si è pervenuti alla localizzazione della discarica di Gavonata che, sulla base del piano di perimetrazione allegato alla proposta di legge, viene inserita all'interno della zona parco. Poiché so che c'è stata un'individuazione di aree idonee da parte della Regione, poi una localizzazione da parte della Provincia ed anche per avere il materiale per una discussione complessa, ma che vogliamo svolgere del tutto serenamente chiediamo un'illustrazione da parte dell'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Ritengo che tale questione debba essere vista soprattutto per la portata della proposta di legge in quanto tale.
Si tratta di istituire un parco e quindi penso che il Consiglio debba soprattutto approfondire le valenze ambientali e naturali che giustificano tale istituzione.
Relativamente all'autorizzazione di una discarica, mi risulta che questa sia stata autorizzata dalla Giunta provinciale di Alessandria previo regolare iter dal punto di vista formale. Naturalmente si era prima della Valutazione di Impatto Ambientale, per cui il progetto è stato esaminato, sono stati svolti gli iter previsti e quindi si è giunti all'autorizzazione. Mi sembra che successivamente la deliberazione sia stata integrata con l'inserimento della strada di accesso che nel progetto iniziale non era inserita.
Per quanto riguarda l'impostazione della procedura di localizzazione essendo falliti tutti i Piani dei siti da vent'anni a questa parte, cioè l'individuazione da parte di un'autorità superiore dei siti puntuali, oggi si procede, sulla base della legge n. 22, della legge n. 59 e del nostro Piano rifiuti, a definire i siti non idonei per la localizzazione. Abbiamo dato delle indicazioni con un nostro provvedimento, le Province hanno la possibilità di stringere ancora di più le maglie, ma in sostanza non vi è stata una partecipazione attiva se non il completamento del quadro di riferimento all'interno del quale l'Amministrazione provinciale ha compiuto le proprie scelte.
Devo dire che quelli che erano i provvedimenti che la Regione doveva adottare, in questi anni li ha adottati, si è dotata di una legge n. 59 sui rifiuti nel 1995, si è dotata di un Piano, si è dotata di criteri per le localizzazioni. Ovviamente sono criteri di massima, poi tutto è demandato alla verifica puntuale nel momento in cui viene presentato un progetto.
Certo, dopo l'uscita della L.R. n. 40, che è stata pubblicata nel dicembre 1998 ed è entrata in vigore nel mese di aprile 1999, oggi come oggi qualora il progetto fosse stato presentato dopo queste date, ovviamente avrebbe subìto l'iter della Valutazione di Impatto Ambientale. Per quanto riguarda l'aspetto rifiuti, non ho altro da aggiungere.



RIBA Lido

Assessore, o ci dice tutto, altrimenti...



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

La storia viene da lontano nel senso che già nel 1994 la questione era stata esaminata e ci sono state delle prese di posizione. Devo dire che da un punto di vista diretto credo che questa sia una valutazione da riservare sotto l'aspetto naturalistico-ambientale, ovvero se ci sono o meno i presupposti per istituire il parco. E' chiaro che ovunque abbiamo introdotto delle Aree protette, ovviamente abbiamo colpito delle attività in essere che, ad un certo punto, hanno avuto qualche conseguenza sulla base dell'istituzione del parco. Però questo è un apprezzamento che è lasciato a ciascun Consigliere. Credo che non vi siano elementi tali che possano far pesare in un modo o nell'altro le decisioni da assumere, se non appunto la valutazione dell'idoneità di questa localizzazione nella prospettiva dell'istituzione o meno del parco.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Io avevo chiesto un'informazione, non un intervento. L'informazione è qualcosa di più preciso. Desidero sapere se nella delibera che indicava le aree utilizzabili per le discariche, approvata dal Consiglio regionale nel 1997, il sito di Gavonata era compreso o meno, perché la Provincia di Alessandria sostiene che era compreso ed era pertanto un'area indicata dalla Regione. Occorre un'informazione più precisa su questo punto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Basta consultare il Bollettino Ufficiale dei primi di agosto del 1997.
In quella sede, noi abbiamo valutato i fabbisogni dei vari bacini ed è noto a tutti che in ogni bacino è stata prevista una quantità di rifiuti da collocare a discarica, per cui dalla Valle Ossola fino all'Acquese sono state valutate tot tonnellate di rifiuti, però la localizzazione della discarica ovviamente compete al proponente che è il Consorzio e all'Amministrazione che approva il progetto. Noi riteniamo che ciascun cittadino produca tot chilogrammi di rifiuti alla settimana, tot tonnellate all'anno e quindi in quella tabella era indicato che nella Provincia di Alessandria, come in altre Province, nei vari bacini occorrevano tanti metri cubi di discarica.
Pertanto, a questo punto, nel piano abbiamo indicato le esigenze che il bacino Acquese ha per quanto riguarda le discariche. Naturalmente l'apprezzamento puntuale di queste esigenze è lasciato al momento della scelta, quindi senz'altro vi è un'esigenza nell'Alessandrino, nel Cuneese nel Torinese, in qualsiasi bacino di discarica, mentre per gli impianti più complessi era stato previsto un raggruppamento a livello di Province o interprovinciale. Come principio, nel nostro Piano il bacino deve arrivare fino alla discarica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

L'Assessore non mi risponde, per cui formulo la mia domanda in modo diverso. La Regione era a conoscenza dell'esistenza di un'indicazione di sito di discarica nella località di Gavonata nell'ex cava non interessata dal bosco di faggi e di querce, ma vicina al bosco, tanto per identificare il territorio? Se lo era, attraverso quali elementi giuridici e di procedura ne è venuta a conoscenza? Se ne era venuta a conoscenza, quale opinione aveva da esprimere o ha espresso e quali atti ha compiuto? Questo solo per identificare la parte che concerne il ruolo o il coinvolgimento della Regione nella procedura.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Cerco di fornire tutte le informazioni che possono essere utili.
Certamente, la Regione è a conoscenza di quello che succede sul territorio, anche perché questo viene riferito in incontri periodici con le Amministrazioni provinciale e quindi tutta l'attività di programmazione e di progettazione degli impianti che va avanti nei vari bacini.
Gli atti pratici compiuti su quel sito di cava, proprio perché avevo anche la delega alle attività estrattive, sono stati quelli di far fare dei controlli in quanto il ripristino ambientale di quella cava non era stato compiuto correttamente, per cui abbiamo provveduto a disporre il completamento del recupero ambientale. Poi era conclamato dappertutto che in Provincia di Alessandria si puntava alla discarica di Bassignana: questa era la volontà dei Consorzi. Quindi, sotto questo profilo, avendo scelto il Consiglio di demandare la delega alle Province per quanto riguarda le approvazioni degli impianti di smaltimento rifiuti, nello specifico la questione è stata trattata dalla Provincia, però era noto a tutti che gli orientamenti del Consorzio Casalese erano per Roncaglia nel Comune di Casale, quelli del Consorzio di Novi-Tortona per Novi-Boscomarengo, quelli del Consorzio di Acqui per Gavonata e quelli del Consorzio di Alessandria per Bassignana. Noi abbiamo poi introdotto un ridimensionamento radicale delle volumetrie, perché con il piano abbiamo scelto di potenziare al massimo la raccolta differenziata, di introdurre impianti di selezione per avere un ciclo integrato dei rifiuti, quindi raccolta differenziata separazione, recupero, discarica quanto basta ed incenerimenti su area vasta. Questo e quanto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Presidente e colleghi, anche noi intendiamo svolgere un primo intervento su questa questione alla luce dell'audizione svoltasi questa mattina.
Fino a ieri, per la verità, noi non conoscevamo, se non sulla carta geografica, quella zona (per quanto mi riguarda, poiché sicuramente gli altri colleghi del Gruppo la conoscono), ma da quanto è stato detto ieri nelle varie riunioni e da quanto abbiamo ascoltato questa mattina ci siamo fatti un'idea della questione.
Innanzitutto, ci troviamo di fronte ad una proposta di legge relativa all'istituzione di un parco - questo è il dato politico di fronte al quale ci troviamo - ma il tutto è gravato dalla zavorra del progetto della discarica, dei lavori per 36 miliardi appaltati e così via. Supponiamo pertanto di essere inizialmente di fronte all'ipotesi di progetto di istituzione di un parco.
Devo dire che questa maggioranza in questi cinque anni ha dimostrato di essere molto attenta alla questione dei parchi, ma soprattutto molto attenta a valorizzare i parchi esistenti e non, in modo generico, ad essere disponibile a fare di tutto il Piemonte un parco. Questa zona ha caratteristiche tali per cui occorre salvaguardarle attraverso l'istituzione di un parco.
Addirittura questa mattina, anche da parte del Sindaco Bosio - che adesso non vedo - o da parte di altri interventi a favore dell'istituzione del parco, è stato detto che, pur essendo 840 ettari, dovrebbe essere meglio definito nei contorni e quindi più ampio e comprensivo di alcune abitazioni che invece sono state ritagliate, dando la sensazione che la volontà politica di chi vuole istituire il parco si fermi poi davanti al piccolo interesse particolare, per cui la casetta, l'abitazione o la residenza viene ritagliata ai margini del parco. Comunque queste considerazioni iniziali, che poco hanno a che fare con il nodo politico del problema, servono da cornice rispetto al problema stesso.
Per quanto ci riguarda, con l'Assessore Racchelli, durante questi cinque anni e soprattutto in quest'ultimo periodo di legislatura, abbiamo posto grande attenzione ai parchi, abbiamo cercato di valorizzarli al massimo ritenendoli un tassello fondamentale nell'ambito turistico culturale della politica che questa maggioranza e la Giunta hanno svolto nel corso della legislatura, non dico senza esagerare, ma con giudizio e con misura, nel senso che, se esistono caratteristiche da valorizzare vanno valorizzate, ma non si può generalizzare e quindi fare di tutto il Piemonte un parco.
Fatta questa premessa, un'altra ipotesi: se ci trovassimo a discutere di questo problema alla luce di quanto abbiamo ascoltato questa mattina, ci fossimo trovati sei mesi o un anno fa probabilmente avremmo avuto l'equilibrio, il tempo e le condizioni necessarie per affrontare con razionalità l'intero problema. Cosa significa questo? Significa che a undici ore e mezzo dalla scadenza del Consiglio queste condizioni obiettivamente non ci sono. Allora, noi che pure manifestiamo la volontà di assecondare e di proseguire, come Gruppo, nell'esame di questa proposta di legge, riconosciamo - e saremmo ipocriti se non lo riconoscessimo - che abbiamo delle perplessità composite.
Prima perplessità. Abbiamo sentito citare appalti, cifre, indennizzi e così via, ma esistono le condizioni? Immaginiamo di sì, ma è molto difficile ricercarle in undici ore e mezzo affinché si vada avanti sul progetto di legge e lo si definisca - fra l'altro lo dovremmo definire in molto meno tempo perché poi abbiamo altri "argomentucoli" fra i quali il bilancio del 2000 che, oggi come oggi, scade al 31 marzo come esercizio provvisorio, per cui dovremmo vedere come impostare un margine di sicurezza che consenta alla Regione di vivere anche dal primo aprile in poi, visto che si voterà solo il 16 aprile.
Pertanto, alla luce di tutte queste considerazioni, riusciremo ad esaminare il problema con l'equilibrio e le responsabilità tali per cui non è sufficiente approvare il progetto di legge che istituisce il parco? Sull'altro piatto della bilancia occorre considerare cosa significa questo perché esiste quella zavorra di cui parlavamo prima, con tutto il rispetto per la discarica e per il problema dei rifiuti, che obiettivamente esiste e quindi non possiamo prescindere dalla situazione reale all'interno della quale ci troviamo a discutere la proposta di istituzione di un parco.
Allora, riusciremo a trovare i 2/3 miliardi, o quanti sono, che questa mattina è stato detto in modo chiaro sono la cifra minima indispensabile affinché si possa avere, nel caso in cui si uscisse da quell'ipotesi di discarica, visto che i lavori non sono ancora iniziati, un equo indennizzo ed una cifra che consentano di volgere lo sguardo in altre direzioni per andare ad istituire una discarica da un'altra parte, visto che qui ventisei Comuni, dopo anni di ricerca faticosa, sono riusciti ad individuare un punto di equilibrio con il quale fra l'altro riescono a scaricare i rifiuti ad un terzo circa delle cifre alle quali scaricano attualmente nel Tortonese o in altre zone? Se all'interno di quest'aula intendiamo fare la politica delle cose, non possiamo prescindere da questi problemi. Se invece intendiamo fare semplicemente, ma non è il nostro caso, delle enunciazioni di principio, ovviamente riteniamo che non sia questa la sede adatta.
I problemi esistono e sono grossi. All'interno di questa cornice gravida di problemi, riusciamo a costruire un percorso che responsabilmente si ponga l'obiettivo dell'istituzione del parco - e noi, torno a ripetere dal punto di vista della volontà politica accederemmo a questa impostazione e nel contempo riusciamo a considerare anche il rovescio della medaglia con tutto quello che questo comporta? Siamo in grado di sviluppare e chiudere un discorso del genere in una frazione delle undici ore e mezzo che ci separano dalla mezzanotte quando il Consiglio scadrà, dovendo ritagliare dei tempi che non potranno essere di pochi minuti per la discussione di quegli otto-dieci problemi rimasti insoluti nella seduta di ieri e soprattutto per affrontare e concludere, nella misura più produttiva e responsabile possibile, il problema del bilancio? Sono interrogativi che non pongo per questioni o per atteggiamenti strumentali: non stiamo facendo i furbi, tanto per intenderci, per trovare una posizione che ci consenta di sgattaiolare a destra o a sinistra a seconda di come andrà avanti la discussione e gli atteggiamenti dei Gruppi consiliari in aula! No, non è questo il nostro atteggiamento: il nostro atteggiamento è molto responsabile, di chi vorrebbe andare in una certa direzione perché ritiene che ne valga la pena, ma non può ignorare che, dal punto di vista realistico, esistono condizioni di appesantimento tale per cui non è facile procedere in una certa direzione.
Questi interrogativi li poniamo, non tanto a noi stessi, quanto ai colleghi d'aula perché riteniamo che questi grossi problemi, queste grosse zavorre e questi grossi ingombri di fronte ai quali ci troviamo debbano essere responsabilmente trasversali. Ho la sensazione che comunque finisca non finirà benissimo questa questione, perché ci siamo incalanati lungo un vicolo cieco sotto certi aspetti, per cui, comunque se ne esca, dal nostro punto di vista di responsabilità di maggioranza siamo preoccupati.
Mi limito ad un primo intervento riservandoci di intervenire ulteriormente per sottoporre ai colleghi questa serie di problemi disponibili a lavorare, non dico con tutto il tempo possibile perché ne abbiamo pochissimo, ma certo con tutta la volontà e la determinazione possibili per chiudere, nel migliore o nel meno peggiore dei modi, questa vicenda, di fronte alla quale ci troviamo a poche ore dalla scadenza del Consiglio. Sarebbe stato molto bello e politicamente molto serio e molto utile se ci fossimo trovati a discutere di questo problema almeno sei mesi fa e non a poche ore dalla scadenza della legislatura, perché in effetti il tassametro che gira inesorabilmente non aiuta ad essere pacati, riflessivi e responsabili.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Probabilmente, il fatto che ci stiamo avvicinando sempre più alle elezioni condiziona molto il nostro lavoro, per cui capisco che ci siano delle inversioni di rotta improvvise, degli sbandamenti che però possono essere pericolosi poiché possono avere delle ripercussioni successive molto pesanti.
Nella proposta di legge n. 591, di cui sono primo firmatario e relatore, vedo anche la firma di forze politiche diverse dalla mia: non c'è sola la mia firma e quella del collega Griffini, secondo firmatario, ma vedo anche quella del collega Galli, che mi pare appartenga ancora al Gruppo di Forza Italia. Pertanto, questa perplessità ed inversione che ho colto nettamente nell'intervento del Capogruppo di Forza Italia Gallarini mi preoccupa.
Presidente, per non farla lunga e per evitare di creare ulteriori polemiche, chiedo una breve sospensione per verificare se chi ha firmato questa proposta di legge è ancora intenzionato a mantenere la firma.



PRESIDENTE

Lei chiede una sospensione con la riunione dei Capigruppo o una sospensione semplice? I Consiglieri Moro e Gatti, che hanno chiesto di intervenire, ritengono che la sospensione possa essere fatta subito? Potrebbe essere utile una sospensione? La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Siccome la sospensione consentirebbe di avere una risposta, vorrei rivolgere una domanda all'Assessore Cavallera.
Come egli sa, in provincia di Alessandria abbiamo qualche guaio sulle discariche: ultimamente è stata bocciata la discarica di Bassignana ed abbiamo grosse difficoltà con quella di Castelceriolo. Venendo meno il discorso sulla discarica di Gavonata, di cui peraltro sono nobili le intenzioni, e soprattutto discutendo in merito all'istituzione di un parco chiedo, in nome della responsabilità del Consiglio e del governo di questa Regione, che ci sia anche la possibilità di dare una soluzione al problema che poi verrebbe a determinarsi nell'ambito provinciale di Alessandria.
Chiedo gentilmente che ci sia anche questo tipo di supporto per consentire di proseguire nell'esame della legge. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Sono allibito e perplesso per come sta procedendo questa discussione.
E' da tre sedute di Consiglio che illudiamo la popolazione che stiamo discutendo del parco e questa mattina vengono fuori molti problemi che secondo me, nulla hanno a che vedere con il parco. Chiedo ad ognuno di noi di assumere le proprie responsabilità perché così non è possibile andare avanti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Grazie, Presidente. Intervengo per sostenere quanto è già stato fatto presente da alcuni miei colleghi ed anche per difendere quello che pu sembrare un cambiamento di idea da parte di molti di noi.
Effettivamente sono emersi fatti nuovi di cui non tutti erano a conoscenza, per cui i pareri già espressi in Commissione o le firme sui documenti non sempre sono state apposte con la consapevolezza di quello che poteva creare questa presa di posizione.
Ritengo quanto mai opportuna una pausa di ripensamento, per cui mi esprimo a favore di una sospensione che consenta di trovare una soluzione.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 12,33 riprende alle ore 13,25)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
I lavori del Consiglio riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 14,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13,26)



< torna indietro