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Dettaglio seduta n.462 del 29/02/00 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Bodo, Casari Farassino, Majorino e Pazé.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
12 Consiglieri anziché 26 (sono in congedo n. 6 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 10,04 riprende alle ore 10,44)



PRESIDENTE

Riprendiamo la seduta.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
26 Consiglieri (sono in congedo n. 6 Consiglieri).



PRESIDENTE

GALLARINI Pierluigi (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, durante l'effettuazione dell'appello nominale è entrato in aula un altro Consigliere, quindi risultano presenti in aula 27 consiglieri.



PRESIDENTE

Il collega stava entrando in aula mentre si stava chiudendo l'appello nominale.
Chiedo pertanto all'aula, essendo presenti in questo momento 27 Consiglieri, se è possibile continuare con i lavori. Se l'aula non lo consente, aggiorniamo i lavori tra mezz'ora, cioè alle ore 10,20 Ha chiesto la parola la Consigliera Bortolin; ne ha facoltà.



BORTOLIN Silvana

Mi permetto di suggerire di utilizzare in modo opportuno il tempo della sospensione, ricevendo le delegazioni di Gattinara e Alba Bra, che ci attendono già in Sala Viglione.



PRESIDENTE

I lavori del Consiglio regionale riprenderanno alle ore 11,20. Nel frattempo, essendo presenti - ancorché a me non sia stato comunicato delegazioni di Sindaci e amministratori di Gattinara e Alba Bra, possiamo in questa mezz'ora di sospensione dei lavori, incontrarli. Avviso tutti i Consiglieri che alle ore 11,20, alla ripresa dei lavori, farò un nuovo appello.



(La seduta, sospesa alle ore 10,55 riprende alle ore 11,28)


Argomento: Varie

Comunicazione del Presidente del Consiglio regionale in merito all'incontro tenutosi con i rappresentanti della Comunità albese


PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori.
L'acustica dell'aula non è molto felice, per cui devo chiedere a tutti i presenti la cortesia di non fare altro brusio.
Abbiamo avuto, nell'intervallo, un incontro con delegazioni locali, che ci hanno sollecitato la trattazione di un problema che penso sia condiviso dall'intera aula.
Avendo sentito in tal senso una positiva valutazione da parte dell'aula, propongo di iniziare i nostri lavori cambiando l'ordine del giorno, anche per riguardo...



(Applausi dal pubblico)



PRESIDENTE

Per cortesia, il nostro Regolamento rifiuta simili manifestazioni da parte del pubblico, anche se in questo caso si è trattato di una manifestazione positiva!


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Propongo all'aula di iniziare subito l'esame dei provvedimenti che riguardano i rappresentanti del territorio, società civile e istituzioni qui presenti. Successivamente riprenderemo l'ordine del giorno così come l'avevamo concordato. Credo di avere il vostro assenso.
I provvedimenti sono al punto 29) e al 30) all'o.d.g.
Il punto 29) all'o.d.g. è l'esame proposta di legge n. 632: "Impegno finanziario per la realizzazione dell'Ospedale di Alba- Bra". La relatrice è la Consigliera Bortolin.
Il punto 30) all'o.d.g. è l'esame disegno di legge n. 674: "Interventi urgenti di edilizia sanitaria, art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67". I relatori sono i Consiglieri Gallarini e Suino. Adesso vengono distribuite copie dei provvedimenti. Vi chiedo di aspettare solo un attimo per mettere a punto il testo degli emendamenti, il testo finanziario. Abbiate pazienza per dieci minuti, perché, come ho detto, occorre sistemare il dato tecnico finanziario.


Argomento: Statuto - Regolamento

Esame proposta deliberazione n. 773: "Modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale - Artt. 5, 6, 7" (seguito)


PRESIDENTE

Possiamo riprendere i nostri lavori da dove li avevamo conclusi ieri pomeriggio, passando alla votazione della proposta di deliberazione presentata dal Consigliere Chiezzi, di cui al punto 17) all'o.d.g.. Tale proposta di deliberazione è già stata discussa.
Emendamenti presentati dai Consiglieri Riba, Spagnuolo, Manica e Montabone: 1) al primo comma sostituire le parole "un quarto", con le parole "50%" 2) sostituire le parole approvate da "2 terzi" con "4 quinti".
La parola al Consigliere Riba per l'illustrazione.



RIBA Lido

Questo provvedimento, che prevede la rimozione dall'incarico, tramite voto di sfiducia, del Presidente del Consiglio regionale o di membri dell'Ufficio di Presidenza, ha creato una certa riflessione. Da un lato esiste la tesi per cui la loro autorevolezza si fonda anche sul fatto che il Presidente e l'Ufficio di Presidenza non possono essere messi in discussione se non alla scadenza biennale - due anni e mezzo - del rinnovo del mandato; dall'altrio invece c'è la tesi, proposta dal collega Chiezzi in base alla quale se esiste una situazione di clamorosa incompatibilità considerata a larghissima maggioranza da parte del Consiglio regionale nei confronti dei rappresentanti del Consiglio medesimo, possa introdursi questo procedimento.
Noi, nel presentare l'emendamento, abbiamo ritenuto che questa eventualità debba essere attestata e quindi ampiamente condivisa, e per questo abbiamo sostituito il numero di "un quarto", che consentiva a quindici Consiglieri di presentare una mozione di sfiducia, con "il 50%" dei Consiglieri. Questa percentuale implica, automaticamente, la partecipazione di forze di maggioranza e di opposizione. Abbiamo elevato il numero dei consensi da due terzi a quattro quinti (praticamente 50 Consiglieri su 60). Evidentemente, rimane un elemento di conflitto con lo Statuto; questa non è la sede nella quale si può dirimere tale aspetto.
Tuttavia, poiché la questione è stata posta, noi intendiamo trattarla in termini largamente garantisti. Lo stesso discorso vale per tutti i commi nei quali è ripetuta la richiesta del numero per la presentazione della mozione e per l'approvazione della medesima.
Le chiedo, Presidente, di considerare pallicabile l'emendamento anche per i commi successivi.



PRESIDENTE

L'emendamento si riferisce agli artt. 5, 6 e 7 del Regolamento? Bene.
Consigliere Riba, nel suo intervento ha ricordato che stiamo intervenendo, oggi, sul Regolamento. Qualora fosse approvata questa modifica, e non potendo il Regolamento cambiare lo Statuto, tragga lei la conseguenza, la traggano i Consiglieri.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi

Presidente e colleghi, già ieri abbiamo avuto modo di illustrare le motivazioni per le quali, rispetto al provvedimento, siamo contrari. Adesso addirittura viene proposto un emendamento, illustrato dal Consigliere Riba.
L'abbiamo capito nella sostanza, però queste ci sembrano esercitazioni astratte nell'impossibilità concreta di fare qualcosa. Poiché mancano poche ore alla scadenza del Consiglio regionale, avremmo preferito realizzare qualcosa di concreto. Il Regolamento non può consentire di modificare lo Statuto; ci deve essere prima la modifica dello Statuto e poi il recepimento delle eventuali modifiche, da parte del Regolamento.
Procedere in questo modo ci sembra un controsenso.
Pertanto, questo, lo consideriamo un emendamento astratto. Per quanto ci riguarda, come volontà politico-istituzionale, anche come memoria per la prossima legislatura, potremmo esaminare la proposizione o la predisposizione di un ordine del giorno di indirizzo.
Al di là di questo, non ce la sentiamo di partecipare a disquisizioni non dico futili, ma addirittura incoerenti rispetto alla realtà delle questioni sulle quali dovremmo operare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Per ribadire che ritengo veramente ridicolo discutere di modifica del Regolamento del Consiglio regionale del Piemonte nel corso della penultima seduta, quando il Gruppo di Alleanza Nazionale presentò, due anni e mezzo fa, un progetto di modifica integrale del Regolamento della Regione Piemonte che avrebbe consentito una maggiore snellezza, rapidità e - mi permetto anche di dire - serietà dei lavori d'aula. Questa discussione è sempre stata respinta soprattutto da quei Gruppi e Partiti che oggi si fanno promotori della modifica.
Poiché noi non abbiamo mai accettato di fare le cose inutili, tanto meno le cose improvvisate - per chiamarle così - ci stiamo ancora meno a fare le cose che non hanno alcun senso.
Non siamo assolutamente disponibili e ribadiamo il nostro voto contrario, ma per sveltezza, altrimenti non parteciperemmo alla votazione su una proposta che è stata portata - non si sa come, o forse si sa inopinatamente all'o.d.g. per avere un minimo di visibilità politica.
Siamo disponibili ad agire seriamente, cioè andare in aula, convocare la Commissione Regolamento, convocare il Consiglio regionale e, magari in sessione straordinaria, discutere del Regolamento.
Non discutiamo delle cose impossibili!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Sono d'accordo con i colleghi che sostengono che - aihmé - almeno nelle ultime due sedute del Consiglio bisognerebbe riuscire a concretizzare qualche provvedimento che dia un minimo di razionalità ai nostri lavori.
Devo dire, però - Consigliere Ghiglia - che in questi due anni e mezzo siete riusciti, nonostante le sollecitazioni di alcuni Consiglieri, ad affossare tutto ciò che vi avrebbe permesso di lavorare rispetto alla modifica del Regolamento e dello Statuto, perché sono alcuni mesi che non viene convocata la Commissione Regolamento e la Commissione Statuto l'avete demolita, azzerata. E allora, chi - come me - sosteneva che sarebbe stato opportuno lavorare parallelamente alle modifiche che stavano avvenendo in Parlamento, oggi dimostra maggiormente di aver avuto ragione.
Mi sembra veramente assurdo imputare alla minoranza, che aveva più volte sollecitato che i lavori della Commissione Statuto andassero avanti la responsabilità di fermare questi lavori.
Se si vuole fare pubblicità, a livello di slogan, attraverso i canali televisivi, si può anche ottenere qualche risultato nei confronti di quelle persone che non sanno cos'è avvenuto qui negli ultimi due anni e mezzo! Ma stiamo parlando fra di noi e sappiamo tutti cos'è avvenuto e cosa ha fatto in questi due anni e mezzo, la maggioranza rispetto alla modifica del Regolamento e dello Statuto.
Per chi non lo sapesse, lo dico io: ha fatto esattamente nulla, come nulla ha fatto su altri provvedimenti!



PRESIDENTE

Non essendoci altri interventi, pongo in votazione gli emendamenti presentati dai Consiglieri Riba ed altri.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Sono respinti con 17 voti favorevoli, 25 contrari e 1 astensione.
Non essendovi interventi, pongo ora in votazione tale deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinta con 17 voti favorevoli, 25 contrari e 1 astensione.


Argomento: Gruppi consiliari

Esame disegno di legge n. 623: "Modificazioni all'art. 1 della legge regionale 1 dicembre 1998, n. 39 (Norme sull'organizzazione degli uffici di comunicazione e sull'ordinamento del personale assegnato), così come modificata dalla legge regionale 13 ottobre 1999, n. 26"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del disegno di legge n. 623, di cui al punto 18) all'o.d.g.
Relatore è il Consigliere Gallarini, che ha facoltà di intervenire.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Signor Presidente, Signori Consiglieri, la I Commissione ha esaminato nella seduta del 17 febbraio 2000 il DDL 623 "Modificazioni all'art. 1 della legge regionale 1 dicembre 1998, n. 39 (Norme sull'organizzazione degli uffici di comunicazione e sull'ordinamento del personale assegnato) così come modificato dalla legge regionale 13 ottobre 1999, n. 26".
Con la legge regionale 1 dicembre 1998, n. 39 la Regione ha realizzato una nuova organizzazione degli uffici di comunicazione degli addetti agli amministratori.
Il personale dei predetti uffici si rapporta all'amministratore con modalità di lavoro flessibili, tali da garantire il necessario supporto per lo svolgimento dell'attività istituzionale, tant'è che gli amministratori possono reperire il personale addetto mediante istituti diversi, quali il comando o l'attivazione di contratti di diritto privato, o quando il caso lo richieda, possono conferire incarichi di collaborazione coordinata e continuativa.
L'esame del DDL 623 in I Commissione ha comportato le consultazioni con le Organizzazioni sindacali ed un attento e vivace dibattito.
Il testo assegnato è stato emendato in Commissione dalla Giunta regionale.
Con l'articolo 1 si aggiunge un comma all'art. 1 della legge regionale n. 39. In base a tale dispositivo si prevede la possibilità, se necessario di incrementare le risorse finanziarie indicate al comma 3 dello stesso articolo con una somma rapportata al monte ore straordinari del personale autista addetto alla guida di automezzi assegnato ad amministratori. In tal modo si fa fronte ad un compenso annuo sostitutivo dei compensi per lavoro straordinario che verrà fissato annualmente dall'anno 2000 con provvedimento della Giunta regionale, d'intesa con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio. La percentuale dell'aumento rispetto all'ammontare dell'indennità dell'anno precedente può essere determinata esclusivamente in ragione dell'incremento di costo della prestazione oraria relativa al lavoro straordinario.
L'art. 2 individua le risorse necessarie all'attuazione della presente legge. Per la spesa di cui all'art. 1, quantificata in lire 560.400.000, si fa fronte con l'incremento, se necessario, del capitolo 10118 del bilancio di previsione 2000.
La I Commissione ha licenziato il testo a maggioranza dei Consiglieri presenti e lo rimette all'Aula consiliare.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Come in altri casi, questa Amministrazione ha un concetto della gestione della cosa pubblica molto particolare. Un provvedimento di questo tipo "stacca" dal contesto generale dei dipendenti una parte di essi. E' certo che i dipendenti vantano anche qualche diritto nel merito. Si sarebbe potuto trovare altre strade, la Giunta, invece, proprio perché siamo in dirittura finale, ha voluto prendere delle scorciatoie proponendo questo provvedimento.
Non siamo d'accordo sul provvedimento in sé; c'è un problema che riguarda il rapporto con i dipendenti per cui la nostra posizione sarà di astensione.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Non entro nel merito del provvedimento, ma voglio soltanto far notare come sia nella relazione al testo che nel testo stesso si fa riferimento al monte ore straordinarie del personale autista addetto alla guida di automezzi assegnato agli amministratori.
Volevo ricordare al Consiglio che un ordine del giorno, approvato all'unanimità, di qualche tempo fa (non ricordo esattamente il periodo sicuramente durante la discussione di un bilancio) impegnava la Giunta regionale a rivedere la questione delle auto blu. Allora il Consigliere Cavaliere aveva sollevato il problema facendo rilevare che, probabilmente un servizio diverso rispetto a quello attuale in cui l'autista aspetta perennemente gli Assessori, probabilmente avrebbe avuto costi minori. Un servizio diverso, ad esempio, poteva essere quello adottato ormai da molte aziende in cui si prevedono servizi a pagamento soltanto in caso di necessità, non lasciando così in attesa parecchi dipendenti. Mi pare che questi fossero i termini della questione: valutare un servizio più economico e una modalità diversa di gestire lo stesso.
E' chiaro che questo provvedimento, invece, si pone sulla scia dell'organizzazione attuale e non mi pare che dalla relazione emerga un lavoro compiuto. Chiedo se quell'impegno assunto dal Consiglio è stato mantenuto, per evitare il fatto che, molto spesso, gli impegni assunti in questi anni sono caduti nel vuoto. Ripeto: quell'impegno è stato mantenuto? Ricorriamo a questa modalità perché si è rilevato che l'attuale gestione complessivamente va bene, c'è una necessità, o c'è una necessità di sfoltimento o di modalità diversa? Non so a chi rivolgere questo quesito: al Presidente che non c'è, al Vicepresidente distratto oppure all'Assessore al Bilancio? Questo spiega il motivo della nostra contrarietà rispetto al provvedimento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al personale e sua organizzazione

Molto sinteticamente per dare una risposta soprattutto all'intervento del Consigliere Saitta.
L'impegno che correttamente ricordava il Consigliere fu assunto con un ordine del giorno a maggio '98 alla fine di un semestre di discussione che vide quest'aula impegnata, dal dicembre '97 a maggio '98, per l'approvazione del Bilancio dell'anno stesso.
In quell'ordine del giorno votato all'unanimità si impegnava la Giunta a rivedere la gestione complessiva a chiusura di legislatura. Non è difficile fare un bilancio, che io ritengo molto positivo, nell'ambito anche dell'assolvimento non totale di quell'ordine del giorno. Infatti attorno a quel documento, nell'ultimo anno, è stato riveduto integralmente il Regolamento (obsoleto, datato da più di vent'anni) che gestisce il rapporto tra utenti (non soltanto Assessori, ma anche come struttura).
Relativamente ai mezzi in dotazione all'Ente è in corso una gara prevista dal Regolamento (il Regolamento è stato approvato dalla Giunta nel corso degli ultimi due mesi) per il rinnovo parco automezzi della Regione (verranno sostituite circa 150 automezzi su 200 di proprietà) sostituendo alla proprietà dei mezzi la gestione, che verrà affidata alla struttura che si giudicherà la gara, di servizio completo.
Quindi l'Ente, da adesso in poi, non avrà più la proprietà dei mezzi che si intendono sostituire per obsolescenza o per naturale consumo, ma sarà dotato dei servizi, cioè potrà utilizzarli - una specie di affitto completo degli oneri di manutenzione e di riparazione e valutazione danni sgravando, sia per competenza che per tempi, le strutture incaricate ad occuparsene.
Terzo. Si sono proposte alla Giunta modalità diverse - alle quali, tra l'altro, anche il Consigliere Saitta alludeva - di gestione totalmente diversa del rapporto auto-autisti-Assessori; non è stato possibile definire tale gestione come nuova modalità, per due considerazioni: 1) la Giunta, a mio avviso molto correttamente, ha voluto lasciare il lavoro in corso alla Giunta subentrante (qualunque essa sia), perché pare più corretto che sia la nuova struttura di Giunta a definire, come gestire nella prossima legislatura il rapporto Presidenti-Giunta-struttura di auto di servizio 2) esiste una componente tecnica di non poco conto - e arrivo al disegno di legge che stiamo velocemente esaminando - che è proprio quella degli autisti, perché qualunque ipotesi alternativa prevede o prevederebbe una sistemazione diversa anche da un punto di vista sindacale del gruppo degli autisti, sistemazione che, come è facilmente chiaro a tutti i colleghi, non è di banale definizione.
Infine rispondo al Consigliere Miglietti, il quale, peraltro, ha anche vissuto il dibattito molto veloce attorno a questa ipotesi di legge in I Commissione, ipotesi che vede la giusta informativa agli organi sindacali e la condivisione del meccanismo da parte loro.
Si tratta di un meccanismo a costo assolutamente zero, che sposta semplicemente dei costi da un'area dei costi del personale ad un'altra area della stessa struttura; così facendo, si rende semplicemente un po' più flessibile, a parità del resto, l'utilizzo delle ore di straordinario degli autisti nel rapporto autisti-Assessori, fermo restando che, come si è detto più volte, l'utilizzo di tali ore, pur ancora da essere ottimizzato, è funzionale al tipo di Assessorato e alla competenza del rispettivo Assessore, in quanto dipende da dove parte l'operatività dell'Assessore e dal tipo di delega. In sostanza, si è soltanto scollegata la gestione di questa componente (da sempre criticata), rendendola un po' più semplice per la struttura permanente, rendendola flessibile e legata alla gestione dell'Assessore. Tutto ciò, ripeto, a costo totalmente zero.
Tale operazione si è fatta a fine legislatura, proprio perché non fosse la Giunta in essere a doverne usufruire, ma fosse un atto di servizio dell'attuale Amministrazione che servirà alla prossima Giunta, qualunque essa sia e di qualunque colore politico.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 43 votanti 41 voti favorevoli 27 astensioni 14 non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri.
L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 46 votanti 44 voti favorevoli 27 voti contrari 2 astensioni 15 non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 votanti 43 hanno risposto SI' 30 Consiglieri si sono astenuti 13 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Programmazione e organizzazione sanitaria e ospedaliera

Esame proposta di legge n. 632: "Impegno finanziario per la realizzazione dell'ospedale di Alba-Bra"


PRESIDENTE

Passiamo adesso, come avevo anticipato prima, all'esame dei punti 29) e 30) all'o.d.g.
Il punto 29) all'o.d.g. reca: "Esame proposta di legge n. 632: 'Impegno finanziario per la realizzazione dell'Ospedale Alba-Bra'"; relatrice è la Consigliera Bortolin.
E' stato presentato un emendamento che riassume le indicazioni emerse nel corso delle discussioni che ci sono state: lo stanno distribuendo.
Desidero ringraziare i Consiglieri per il lavoro fatto in Commissione.
Sono convinto che il provvedimento sarà licenziato dal Consiglio all'unanimità, dall'intero Consiglio, poiché si tratta di un argomento molto sentito.
Di nuovo ringrazio tutti i Consiglieri che hanno seguito l'iter dei due provvedimenti. Trattandosi di provvedimenti ampiamente conosciuti, posso ipotizzare che non ci siano interventi, anche per dare una risposta immediata alle necessità della popolazione.
In questo senso, credo che - pur senza coartare la volontà di nessuno essendo i due provvedimenti ampiamente condivisi e conosciuti, si possa passare immediatamente alla votazione, senza interventi.
Do per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Il comprensorio di Alba-Bra vive da lungo tempo una fase di espansione sia economica che demografica. L'area comprende complessivamente 76 comuni con una popolazione di 152.139 abitanti, cresciuta, nel periodo 81-91, dell'1% contro una diminuzione del 3% a livello regionale.
Dal punto di vista economico è da segnalare il dinamismo dell'area in questione, rispetto agli altri territori cuneesi nella formazione del reddito provinciale. Dalle statistiche economiche risulta, che, fatto 100 il prodotto lordo dell'intera provincia, i 4 comprensori vi hanno concorso nelle seguenti misure: 1972 1992: Cuneo 31% 25 Alba-Bra 25% 32 Saluzzo-Savigliano-Fossano 24% 25 Mondovì 20% 18%.
In questa area di espansione così significativa sul piano demografico ed ancora di più' sotto il profilo economico, la dotazione di posti letto (vedasi studio CRESA) risulta deficitaria con 318 posti ad Alba e 164 a Bra contro un fabbisogno di 580 posti.
Considerata l'ubicazione in zone storiche, scarsamente ricettive di operazioni di adeguamento e sviluppo e la necessità, ormai, di considerare in modo organico ed unitario il fabbisogno ospedaliero del comprensorio, la cui popolazione risiede nelle città di Alba e Bra nella misura del 38 (circa) anziché, per la maggior parte, e diffusa sui restanti 74 comuni delle Langhe e del Roero, le forze politiche, economiche, sociali e culturali del territorio, a seguito di una vasta attività di valutazione delle necessità-opportunità dal punto tecnico-sanitario e legislativo territoriale, hanno da tempo proposto la realizzazione di una nuova ed unica struttura ospedaliera in sostituzione delle due attualmente operanti.
La proposta è stata valutata da apposito studio (già richiamato) del CRESA che ha messo in evidenza la piena opportunità del progetto rilevando, tra l'altro, che l'esercizio della nuova struttura, pur con l'ampliamento dei posti letto, comporterà, a regime una riduzione media annua di spese di 10,5 miliardi per la comunità e, per l'utenza un risparmio di 130.414 ore/anno, pari ad un risparmio di 0,9 miliardi di lire/anno in tempi e orari di percorrenza per la maggiore fruibilità' della struttura.
Lo studio CRESA sull'intero progetto esprime, pertanto, la seguente valutazione finale: 'I risultati attenuti confermano, in modo inequivocabile, che la soluzione 'nuovo presidio' presenta numerosi vantaggi; sia sul piano della qualità delle prestazioni e dell'efficacia sanitaria che su quello finanziario e più' strettamente economico. Pertanto è possibile concludere esprimendo un giudizio ampiamente positivo per la soluzione 'nuovo presidio'.
Il progetto del nuovo ospedale, sostenuto dai dati di merito elaborati dal CRESA, ha trovato per la sua razionalità e modernità di impostazione ampi consensi sia a livello locale - dove tende a collocarsi tra i più significativi progetti di infrastrutturazione e organizzazione sociale e territoriale - che a livello della Regione e dello stesso Ministero della Sanità, come risulta non soltanto dalle dichiarazioni, ma dagli atti concreti, in particolare della Regione che ha inserito l'ospedale in argomento tra quelli ammessi alla realizzazione a ciò destinando un primo contributo di 40.000 milioni di lire.
Da parte loro le autorità' sanitarie e comunali hanno provveduto a: 1. acquisire l'area per la costruzione del nuovo ospedale nel comune "baricentrico" di Verduno, disponendo la relativa variante urbanistica 2. ottenere la predisposizione di apposito svincolo al servizio della struttura sulla adiacente progettata e costruenda autostrada Asti - Cuneo 3. a definire in circa 40.000 milioni di lire il corrispettivo economico di recupero del valore immobiliare dei due cessandi ospedali di Alba-Bra 4. a far redigere previa procedura internazionale di appalto vinta dal raggruppamento coordinato dall'architetto Aimarie Zublena di Parigi il progetto dell'opera, già da tempo consegnato alla direzione dell'A.S.L.
Altresì la comunità locale di Alba-Bra ha predisposto un insieme di iniziative ed il monitoraggio con il compito di rappresentare amministrativamente e socialmente il territorio per arrivare a tempi accettabili alla realizzazione del progetto ospedaliero.
Occorre rilevare che l'avere scelto il percorso della nuova struttura unificata ha significato - giustamente - la ricerca ad alta attività di adeguamento ed espansiva della ricettività per cui ogni ritardo nell'attuazione del progetto comporti ora ingiuste penalizzazioni ai danni anche del livello dei servizi e della ricettività complessiva.
Anche per questo è necessario passare urgentemente alla fase attuativa.
Per quanto concerne l'aspetto finanziario si è definito in lire 180 miliardi circa la spesa complessiva per la costruzione dell'immobile, degli impianti e delle opere connesse; spesa, si sottolinea, che rispetta correttamente gli standard regionali di costo per posto letto. Al riguardo tenuto conto delle disponibilità già stanziate dalla Regione, ancorch della possibilità di uno specifico contributo del Ministero della Sanità atteso il valore sperimentale e la prospettiva di risparmio d'esercizio connesso alla nuova struttura e del valore recuperabile dalla cessione, se non totale per quote significative degli ospedali esistenti, la situazione di copertura delle spese è la seguente (in milioni): costo da finanziare £. 180.000 stanziamenti regionali: fondi destinati ex-art. 20 conferibili sulla nuova struttura £. 20.000 fondi destinati specificatamente alla nuova struttura £. 40.000 fondi recuperabili dalla alienazione di immobili £. 40.000 fondi reperibili con mutuo a carico dell' ASL £. 10.000 ulteriore finanziamento del Ministero della Sanità £. 20.000.
Totale £. 130.000.
Differenza da coprire £. 50.000.
Tenuto conto di oneri eventuali, e della opportunità di riservare il finanziamento a mutuo della ASL per altri oneri ed un particolare per il completamento di attrezzature si valuta il fabbisogno complessivo rispetto alla disponibilità' già' esistente in £. 60.000.
Considerata la attuale capienza del bilancio regionale in termini di possibilità' di contrazione di mutui per l'effettuazione di spese in conto investimenti da iscrivere sul bilancio regionale per l'esercizio 2000 e per il triennio 2000/2002, si propone il finanziamento dell'importo non ancora coperto di £ 60.000 milioni mediante mutuo da iscrivere sui capitoli di entrata e di spesa in ragione di 20.000 milioni annui per il triennio 2000 2002.
La presente proposta di legge si compone di 2 articoli: art. 1: viene quantificato in lire 60 miliardi l'importo massimo a carico della Regione Piemonte per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera di Alba-Bra art. 2: vengono definite le disposizioni finanziarie sul bilancio regionale e le modalità' di erogazione dei fondi".
Non essendovi altre richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 45 Consiglieri voti favorevoli 45 Consiglieri L'art. 1 è approvato.
ART. 2 Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio interamente sostitutivo dell'art. 2: "Art. 2.
1. Per l'attuazione della presente legge è autorizzata per il biennio 2001 2002 la spesa di lire 60 miliardi così ripartita: lire 10 miliardi per l'anno 2001 e lire 50 miliardi per l'anno 2002 2. Nello stato di previsione della spesa per l'anno finanziario 2001 è istituito apposito capitolo con la seguente denominazione "Erogazione a favore delle Aziende sanitarie locali e ospedaliere delle somme necessarie per interventi urgenti nel settore sanitario" e con la dotazione di lire 10 miliardi per l'anno 2001 e lire 50 miliardi per l'anno 2002, in termini di competenza e di cassa, cui si provvede con riduzione di pari importo del capitolo 27170, dei rispettivi bilanci".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 45 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge, così emendato.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 hanno risposto SI' 47 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Edilizia sanitaria e ospedaliera

Esame disegno di legge n. 674 "Interventi urgenti di edilizia sanitaria art. 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame del disegno di legge n. 674, di cui al punto 30) all'o.d.g.
Ricordo che su questo provvedimento sono stati presentati tre emendamenti, firmati da tutti i Capigruppo presenti in aula.
Do per letta la relazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri recita: "Per completare organicamente gli interventi previsti nella proposta di intesa di programma approvata con D.G.R. n. 1-29133 del 10.01.2000 per un importo di £. 1.700 milioni circa, e nell'ottica di una razionalizzazione dell'offerta di servizio e di distribuzione di posti letto sul territorio regionale, si ritiene necessario prevedere, da parte della Regione, un impegno per alcuni finanziamenti che, aggiunti a quelli già previsti dalla 2a fase dell'art. 20 (legge n. 67/88) ed alle risorse proprie delle aziende, consentano la copertura finanziaria per la realizzazione di due nuovi presidi ospedalieri (P.O.) oltre ad alcuni interventi di ristrutturazione delle sedi dei poliambulatori novaresi (A.S.L. 13).
Per la quantificazione del fabbisogno finanziario, è stato assunto un costo, per la realizzazione dei nuovi P.O., di £. 300 milioni a posto letto, sono stati considerati gli investimenti già previsti dall'art. 20 e dalle A.S. con le proprie risorse, nonché i proventi derivanti dalla vendita dei vecchi ospedali, tenuto anche conto che gli interventi oggetto della presente legge prevedono comunque la realizzazione di 2 nuovi P.O.
pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, si può prevedere quanto segue: nuovo P.O. di Alba-Bra (in sostituzione dei due P.O. di Alba e di Bra) impegno per la Regione £. 80 miliardi nuovo P.O. della Valsesia impegno per la Regione £. 30 miliardi poliambulatori di Trecate, Galliate, Novara e Borgomanero impegno per la Regione £. 10 miliardi, arrivando cosi' ad un totale di 120 miliardi".
Non essendovi richieste di parola, passiamo all'esame del relativo articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 47 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 2.1) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio e dai Consiglieri Ghiglia, Gallarini, Cotto, Moro, Manica, Peano, Spagnuolo, Deorsola Bortolin, Suino, Gatti, Chiezzi, Riba, Saitta, Montabone e Angeleri: Art. 2 (Modalità di finanziamento), comma 1, dopo: "n. 109 (legge quadro in materia di lavori pubblici)", aggiungere: "Per quanto attiene all'Ospedale nuovo di Borgosesia, il progetto dovrà tenere conto dell'integrazione funzionale e della complementarietà con l'Ospedale pubblico di Gattinara, in particolare per quanto riguarda dimensionamento e specialità, nel pieno rispetto della legge regionale di Piano Sanitario".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 47 Consiglieri presenti.
Si proceda ora alla votazione dell'art. 2 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 47 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 3.1) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: l'allegato A di cui all'art. 3 è così modificato: "l'importo previsto per l'ASL 18 è ridotto a 20 miliardi" 3.2) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: l'art. 3 è così sostituito: "Art. 3 1. Per l'attuazione dell'art. 1 della presente legge è autorizzata la spesa complessiva di lire 60 miliardi, ripartiti secondo le quote di cui all'allegato A; l'importo è previsto ad integrazione dello stanziamento del capitolo istituito nello stato di previsione della spesa con la seguente denominazione: 'Erogazione a favore delle Aziende Sanitarie Locali e ospedaliere delle somme necessarie per interventi urgenti nel settore sanitario' con la dotazione di lire 10 miliardi per l'anno 2001 e di lire 50 miliardi per l'anno 2002 in termini di competenza e di cassa, cui si provvede con riduzione di pari importo dal capitolo 27170 dei rispettivi bilanci 2. Per l'attuazione di quanto previsto all'art. 4 si provvede in sede di predisposizione del bilancio di previsione per l'anno 2001".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
Gli emendamenti sono entrambi approvati all'unanimità dei 47 Consiglieri presenti.
Si proceda alla votazione dell'art. 3 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 47 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 47 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 voti favorevoli 47 L'art. 5 è approvato.
Si proceda infine alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 hanno risposto SI' 49 Consiglieri La legge è approvata.



(Applausi in aula, al termine della proclamazione dell'esito della votazione)



(Il Presidente della Giunta regionale, Ghigo, entra in aula)



(Il Presidente della Giunta, Ghigo, e l'Assessore D'Ambrosio salutano il pubblico presente in tribuna)


Argomento: Urbanistica (piani territoriali, piani di recupero, centri storici - Parchi e riserve

Comunicazione del Presidente del Consiglio regionale in merito all'istituendo Parco del Bosco di Cassine (Progetto di legge n. 591)


PRESIDENTE

Informo l'aula di aver convocato per domani mattina, 1º marzo, alle ore 9,15, prima dell'inizio dei nostri lavori, le parti interessate all'istituzione della zona di salvaguardia del Bosco di Cassine (progetto di legge n. 591).



(Proteste del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Ho voluto dare questa notizia perché siamo in tempo reale.
Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Prendo atto, come primo firmatario di questo progetto di legge e come relatore dello stesso, di una iniziativa di carattere estemporaneo, presa dal nostro Presidente del Consiglio.
Voglio ricordare che l'altra settimana, a fronte di una situazione di ordine pubblico molto grave, venutasi a creare in quell'area, avevo chiesto gentilmente al Presidente (lo stesso lo ha confermato attraverso una richiesta rivolta a tutti i Capigruppo in quest'aula) di discutere l'istituzione di questo Parco. Consultato i Capigruppo, il Presidente ha detto - lo ricordo molto bene, se ci sono Capigruppo che ritengono che io dica delle cose non vere possono intervenire - che lunedì si sarebbe discusso del Parco di Cassine. Abbiamo visto com'è andata la giornata di ieri e abbiamo posticipato ad oggi. Oggi lei dice che ha convocato per domani mattina le parti interessate: vorrei capire per quale motivo considerando che in quell'area permane una situazione di estrema gravità che non è assolutamente migliorata.
Abbiamo presentato un provvedimento che è già stato discusso in Commissione, è arrivato in Consiglio Regionale, vorrei capire da che parte si comincia. E' stato modificato il Regolamento di quest'aula? Bisogna ritornare nuovamente in Commissione? Oggi è l'ultimo giorno prima della scadenza del Consiglio Regionale e questa mi sembra un'operazione - non voglio offenderla - un po' da furbi, che non produce assolutamente nulla.
Vorrei che si proseguisse, così com'è stato concordato in quest'aula con l'o.d.g. Non può dirci che ha convocato per domani le parti interessate, senza prima sentire i firmatari e il relatore: per che cosa e per quale motivo li ha convocati.
Ripeto, chiedo di proseguire con l'o.d.g. così come abbiamo concordato tra tutti i Capigruppo.



PRESIDENTE

Ho voluto semplicemente dare all'aula una notizia. Venerdì scorso ho telefonato al Prefetto anticipando questa iniziativa che doveva essere per lunedì o martedì e poiché in questi giorni c'è un fervore di incontri, li ho convocato per domani. Non ho detto nient'altro, sarà l'aula a decidere cosa fare.
Saluto gli universitari del corso di Diritto Amministrativo della facoltà di Agraria che ci rendono visita.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Il fervore di iniziative a proposito dall'istituzione della salvaguardia del Parco del Bosco di Cassine, dovrebbe avvenire in quest'aula e non fuori perché è proprio qui che non lavoriamo con fervore di iniziative per approvare questa proposta di legge. Sono stupito che lei prima di iniziare l'esame di questo punto, ci informi di una iniziativa che ha carattere del tutto dilatorio.
Se lei ci informa che domani incontrerà le parti, questa sua affermazione, se non è "campata in aria", presuppone la volontà di sospendere l'esame del punto all'o.d.g. Se lei incontra qualcuno per un provvedimento, vuol dire che lei chiede che questo oggi non venga discusso.
Se è così ce lo dica, altrimenti è solo un'informazione che ci fa perdere tempo. Noi siamo per discutere subito questo provvedimento.



PRESIDENTE

Ripeto, io ho solo dato una notizia, sarà l'aula a decidere.
Ha chiesto la parola il Consigliere Griffini; ne ha facoltà.



GRIFFINI Massimo

Chiedo che questo provvedimento venga discusso come da o.d.g. Non vedo nessun motivo per doverlo rimandare. Non capisco perché lei, sapendo che il provvedimento era all'o.d.g. di questa seduta, debba prendere un impegno per domani senza sentire nè i firmatari nè i Capigruppo. L'atto è già passato in Commissione, ci sono le firme della maggior parte dei Consigliere, pertanto chiedo che il provvedimento venga discusso immediatamente dopo gli interventi dei Consiglieri.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Conosco bene il problema perché della discarica di Gavonata se ne parla già da molto tempo. La questione dell'esistenza di territori circostanti con una loro vocazione, credo di averla sollevata tanto tempo fa. Sono disposto a riproporre il problema. Mi sono permesso, nel quadro dei ragionamenti che siamo riusciti a fare in questi giorni un po' sovrapposti e un po' composti ma, tutto sommato, abbastanza costruttivi, di chiedere al Presidente Deorsola (non ho deciso solo io, ma ho concorso insieme ad altri) un incontro dei Capigruppo con gli amministratori che hanno deciso quel tipo di intervento. Conosco vagamente gli amministratori dei comuni che hanno decisione un intervento ambientale nel territorio del comune di Cassine, per cui gradirei incontrarli. Ho scritto una lettere cinque anni fa, Consigliere Griffini, e non lo nego. C'è un punto, Presidente, che vorrei anticipare soltanto perché concorre a rendere necessario un chiarimento a prescindere dalle decisioni che il Consiglio Regionale prenderà. Il punto è che un conto è un intervento ambientale nel territorio di Gavonata, un altro conto è la costituzione di un parco che non ha la funzione di definire una grande area protetta, ma soprattutto l'obbiettivo di rendere più difficile o di impedire quel tipo di intervento. Allora ci troviamo di fronte ad una fattispecie abbastanza diversa e comunque complessa. Un conto è la discarica, un conto è il parco, questa è la mia valutazione. Per cui mi sembra che il bosco di Cassine, se se andiamo ad approfondire, è una questione che può inserirsi in un'area molto estesa di vincolo ambientale, ma per la verità è abbastanza dislocato e non interagisce direttamente con il territorio nel quale è previsto un intervento di discarica sul quale vi è la contrarietà degli abitanti di Cassine in particolare.



(Commenti in aula)



RIBA Lido

Ognuno ha le sue percentuali, ognuno ha la sua presenza nei Comuni come dappertutto.
Da questo punto di vista, do anche la disponibilità del mio Gruppo.
Sentire gli amministratori non è un atto ostativo, non è un atto di ostilità verso il problema, ma è un atto istruttorio che mi permetterei di sollecitare, in modo che sia accolto da parte del Consiglio.
Dopodiché, siccome l'incontro è alle 9,30, dalle 10 in avanti, da parte del mio Gruppo non c'è nessuna opposizione alla discussione del provvedimento. Se invece non ci fosse questa disponibilità, si insisterebbe nel sottrarre un'opportunità istruttoria che considero democratica e coerente. Questo è quello che ritengo, quindi da parte mia, e da parte del mio Gruppo, potrete avere tutta la disponibilità, anche solo a partire da un minimo di colloquio, il che mi sembra un atto di coerenza democratica nei confronti degli amministratori che hanno espresso l'esigenza di colloquiare con il Consiglio Regionale su questo punto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Sarò molto telegrafico, ma volevo dire che sono, anche come Gruppo d'accordo a discutere subito il problema di Gavonata perché, oltre tutto volevo ricordare che sono alcuni giorni che in quell'area c'è veramente molta tensione e, soprattutto, c'è uno stato di disagio e di pericolo.
Quindi chiedo a questo Consiglio Regionale, siccome poco fa è stato solerte ad approvare un importante disegno di legge per vari ospedali, di esserlo altrettanto per quanto riguarda anche questo Parco, perché bisogna anche ricordare che in quell'area, da dieci anni, ci sono Piemontesi calpestati nei loro diritti in un'area che loro intendono coltivare e nove vini DOC che sono anche l'orgoglio della Provincia di Alessandria per quanto riguarda la viticoltura.
Chiedo assolutamente che si proceda nell'approvazione di questo Parco.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Grazie Presidente, solo due piccole note.
La prima è questa: vorrei sapere da lei chi è stato convocato domani prima di decidere di partecipare ad una riunione dei Capigruppo. Mi sembra che gli amministratori fossero già venuti in V Commissione, perché abbiamo avuto un'audizione su questa questione. Poi, per carità, su materie così complesse, tornare a riascoltare non è un problema, se non ha natura dilatoria, questo è evidente.
Per quello che riguarda una cosa che ha detto il collega Riba, desidero ricordare che questa questione del parco ha un precedente, perché ricordo benissimo una proposta di legge presentata dall'allora Collega Tapparo, che portò all'istituzione del Parco delle Vaude, per cui sono lieta di non dover più svolgere in futuro questo ruolo di "memoria". All'epoca ero Presidente del Consiglio Regionale, e ricordo benissimo che si approvò un disegno di legge proposto dal Collega Tapparo, che in allora mi pareva di quella maggioranza, istitutivo del Parco delle Vaude su un territorio sul quale doveva esserci una discarica, per cui la storia si ripete.
Non dobbiamo stupirci se bisogna approfondire: approfondiamo, non è un problema, anzi credo che se le cose non hanno natura dilatoria, sentire anche un momento di più e sentire chiunque può essere utile, però non stupiamoci o non scandalizziamoci, perché questo è stato uno strumento già utilizzato nel passato da una maggioranza.



PRESIDENTE

Sono stati invitati il Sindaco di Acqui, il Presidente della Provincia di Alessandria, il rappresentante del Comitato dei Cittadini, il sig. Marco Ribaldone, il Consorzio Acquese per lo smaltimento dei rifiuti. Tutti i Sindaci interessati sono coinvolti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, non facciamo dialogo. Ho solo detto che ho convocato, senza alcun intento dilatorio, dopodiché decida l'aula.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Alla luce di quanto è emerso in questi giorni, non ultima la comunicazione sua, in quanto Presidente del Consiglio, prendo atto che domani mattina sono stati convocati alcuni soggetti, senza entrare nel merito se siano rappresentativi di tutto l'arco relativo alla questione, o se invece ne rappresentino solo uno spicchio. Immagino che, mancando ventiquattr'ore all'incontro, si possa ancora eventualmente calibrare le convocazioni in modo tale che ci sia, se si ritiene opportuno, un maggiore equilibrio o un equilibrio più diffuso. In ogni caso, fino a due giorni fa per quanto ci riguarda, ne sapevamo piuttosto poco, anche se mi sembra che qualcuno del Gruppo di Forza Italia abbia firmato in passato questo progetto di Legge e, per quanto ci riguarda, ne abbiamo vissuto l'iter amministrativo e legislativo all'interno della V Commissione.
Però, ieri ci siamo trovati, anche se non annunciati ufficialmente, una trentina di Sindaci, Presidenti di Comunità montane, Presidenti di Consorzi, che sostenevano alcune tesi; stamattina, un po' più sparpagliati altri soggetti che sostenevano tesi miste (chi ne sostiene una, chi ne sostiene un'altra). Adesso ci troviamo di fronte alla convocazione, da parte del Presidente del Consiglio, di questi soggetti per un incontro che si terrà domani.
A questo punto - è vero che sono le 12,54, quindi la pausa sarebbe venuta anche nel caso in cui non l'avessimo chiesta - gradiremmo dieci minuti di sospensione, se non l'intervallo di pranzo affinché, all'interno della maggioranza, si possa riflettere e fare il punto della situazione per concordare un atteggiamento comune alla luce di questi, non dico fatti nuovi, ma sicuramente "urla" nuove, emerse in questi giorni, relativamente a questa questione.
Ritengo di aver fatto questa proposta responsabilmente, perché è sempre responsabile riflettere, all'interno della maggioranza, su questioni spinose e delicate come questa.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Presidente, vorrei ricordare quanto è già stato ricordato anche da altri colleghi, cioè il fatto che questa proposta di legge ha già avuto un proprio iter che ha consentito di avere degli approfondimenti, anche attraverso l'audizione dei soggetti locali in sede di V Commissione.
Il nostro Gruppo - il Gruppo Comunista - ha sempre ritenuto necessari e sollecitato ulteriori approfondimenti. A maggior ragione tali approfondimenti, e la necessità di chiarimenti, erano ancora più necessari quando provenivano dai soggetti locali. Dato il contesto, Presidente, mi permetta di dirle che mi sembra anomalo il fatto che il penultimo giorno della legislatura, nel momento in cui sono state stabilite delle priorità dalla Conferenza dei Capigruppo, che chiederei di seguire, anche per consentire al Consiglio, nel suo ultimo giorno e mezzo, un lavoro proficuo e produttivo, permettendo...



(La Consigliera Simonetti interrompe per alcuni secondi il suo intervento)



SIMONETTI Laura

Presidente, non riesco a proseguire con questo brusio!



(Il Presidente richiama l'aula all'ordine)



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente. Come dicevo, permettendo ai colleghi di poter seguire un ordine del giorno deciso nella Conferenza dei Capigruppo. Ora che proprio il Presidente del Consiglio regionale preveda un'inversione dell'o.d.g. che scavalchi l'ordine degli argomenti...



PRESIDENTE

Non ho previsto inversioni, ho solo comunicato un fatto: che sia l'aula a decidere! Non mi attribuisca delle cose che non ho detto!



SIMONETTI Laura

Mi faccia finire, Presidente! Non si può essere interrotti dal Presidente del Consiglio regionale mentre si interviene! Cerchi di garantire in aula una condizione che ci consenta di esprimere il nostro pensiero! Sono state stabilite, nell'ordine del giorno consegnato a tutti i Consiglieri, delle priorità, e io chiederei di osservarle.
Faccio presente che su questa proposta di legge in particolare, che anche il nostro Gruppo ha sottoscritto, la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha adottato una posizione ufficiale, approvando una risoluzione in merito a quest'ordine di eventi. In tale risoluzione si sottolinea come il luogo scelto per la raccolta dei rifiuti sia caratterizzato dalla presenza di un bosco secolare di notevole rilevanza naturalistica, storica e culturale, ed è stata anche rimarcata la vicinanza di intense culture a vigneto che producono diverse varietà di vino.
Insomma, si tratta di elementi che contribuiscono a comporre un patrimonio d'importanza nazionale. Con questa risoluzione della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati si è impegnato il governo ad adottare con urgenza tutte le iniziative di tipo vincolistico che impediscano l'apprestamento di discariche laddove vi siano produzioni di qualità.
Questa risoluzione ha avuto ripercussioni anche nella Conferenza Stato Regioni e nel Ministero per le politiche regionali, che hanno chiesto agli enti locali di avere una particolare sensibilità al problema.
Penso che la Regione, con i Consiglieri ed i Gruppi consiliari che hanno sottoscritto questa proposta di legge, abbia dimostrato di avere questa sensibilità. Non possiamo però dire lo stesso nel momento in cui il Presidente del Consiglio comunica (in modo dilatorio, perché solo così pu definirsi!) di convocare le parti in causa - peraltro già convocate attraverso l'iter della Commissione, che non garantisce né permette la discussione di questo progetto di legge.
Presidente del Consiglio regionale, mi permetto dunque di chiederle come verrà utilizzato il tempo che ci rimane - un giorno e mezzo - fino alla fine della legislatura, anche riguardo all'ordine del giorno stabilito. In particolare, mi permetto di ricordare che è necessario che il Consiglio regionale discuta il bilancio. Immagino che una materia complessa come il bilancio non possa discutersi in pochi minuti, risolvendola con una semplice alzata di mano.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo sull'ordine dei lavori solo per chiedere una cosa all'Assessore Cavallera. Lo vedo stranamente assente, si è finora astenuto da un qualsiasi pronunciamento. Però, considerato che è materia che lo riguarda, vorrei chiedergli se non ha qualcosa da dirci. Assessore Cavallera, qual è il suo parere in merito?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Non ho difficoltà a confermare quanto ha detto la collega Simonetti.
C'è stata questa risoluzione parlamentare, di cui addirittura si è parlato in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il governo dovrebbe emanare un provvedimento per regolare la materia degli insediamenti nelle zone ad alta vocazione agricola. Per quanto riguarda il provvedimento - la costruzione di un Parco - è la Provincia di Alessandria che deve dare la sua autorizzazione.
Però, intervengo soprattutto su questo aspetto che mi sembra molto importante...



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Quanto a questo, personalmente sarei disponibile a discuterlo subito però ovviamente, ci sono i Capigruppo...



PRESIDENTE

Consiglieri, vi comunico che è stata chiesta una brevissima sospensione della seduta da parte del Consigliere Gallarini. Vi ri cordo anche che la sessione del mattino non è ancora chiusa.
Facciamo cinque minuti di sospensione.



(La seduta, sospesa alle ore 13.00, riprende alle ore 13.29)



PRESIDENTE

Scusate l'interruzione. I nostri lavori, questa mattina, si concludono qui. Penso che ci siano tutte le condizioni per poter svolgere, nel pomeriggio, un ottimo lavoro. I nostri lavori riprendono alle ore 15.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13,30)



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