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Dettaglio seduta n.454 del 16/02/00 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Ghiglia Ghigo, Leo, Majorino, Rossi, Viglietta.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Verifica del numero legale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moro; ne ha facoltà.



MORO Francesco

Grazie, Presidente. Le chiedo, innanzitutto, come mai abbiamo incominciato questa seduta di Consiglio con un forte ritardo. Inoltre vorrei sapere come intendere dirigere i lavori di oggi, perché c'era un impegno riguardante i Parchi. Personalmente considero importante il Parco di Cassino, di cui si sarebbe dovuto discutere oggi, pertanto chiedo l'inversione dell'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Consigliere Moro, dobbiamo completare il provvedimento che stiamo esaminando. Terminiamo questo argomento e poi procediamo con gli altri punti all'o.d.g.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
28 Consiglieri ed in congedo n. 7 Consiglieri.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 593: "DPR 14/1/1997 recante atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private - Disposizioni di attuazione"


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del provvedimento n. 593, di cui al punto 6) all'o.d.g.
89) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba Spagnuolo, Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 53), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di 1' livello", paragrafo A) "Attività ambulatoriali", sottocapitolo "Requisiti minimi strutturali", all'inizio del secondo comma aggiungere "Nel rispetto del principio per cui la struttura garantisce l'intervento completo riabilitativo...".
La Giunta è favorevole all'emendamento, che pongo in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
90) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 54), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di 1' livello", paragrafo A) "Attività ambulatoriali", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi", primo comma: abrogare da "erogato direttamente" fino a "definito".
Sostituire con "riabilitativo sia in termini di tipologia di prestazioni sia in termini di presa in carico complessiva per tutto l'iter terapeutico previsto e devono essere integrate al progetto riabilitativo attivato dal servizio di RRF dell'azienda sanitaria".
Ha chiesto la parola la Consigliera Suino; ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Grazie, Presidente. E' stato approvato un emendamento analogo, con una modifica apportata dalla Giunta, nell'allegato 1. Per omogeneità occorrerebbe riportare la stessa dicitura; qui siamo nell'ambito dell'iter terapeutico, sostanzialmente, per cui bisognerebbe ancorarlo in qualche modo, com'è stato fatto nell'allegato 1, all'intervento terapeutico sotto la tutela - diciamo così - dell'ASL di competenza. Quindi, questa formulazione può anche essere effettivamente eccessiva, ma per omogeneità riportiamo la stessa dicitura che abbiamo messo nell'allegato 1. Era questo che non ci tornava, perché non c'eravamo riportati il testo approvato stamane. Grazie.



PRESIDENTE

Possiamo, per coordinamento tecnico, riportare la stessa cosa.
Nell'allegato 1 si può solo cortesemente dare notizia di dove si trova? Abbiamo difficoltà a individuare il punto. Collega Suino, non lo troviamo sul...



PRESIDENTE

SUINO Marisa (fuori microfono)



PRESIDENTE

Va bene, lo ritiriamo.



PRESIDENTE

Grazie.
91) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 54), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di primo livello", paragrafo A), "Attività ambulatoriali", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi", al secondo comma aggiungere il seguente quarto punto: "uno psicologo per gli interventi neuropsicologici e di sostegno".
La parola alla Consigliera Suino per l'illustrazione.



SUINO Marisa

Sostanzialmente, proponiamo di prevedere la figura dello psicologo per interventi neuropsicologici e di sostegno. Il problema può essere quello di non poter garantire in tutte le strutture la presenza di questa figura specialistica in modo perenne, ma la si prevede come supporto, secondo le specifiche necessità del paziente. Vorremmo quindi ampliare il testo con questa frase: "uno psicologo per gli interventi neuropsicologici di sostegno, a supporto e secondo le specifiche necessità del paziente".



PRESIDENTE

Con questa seconda formulazione, la Giunta accoglie l'emendamento, che porto subito in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
92) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 55), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di primo livello", paragrafo A), "Attività ambulatoriali", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi", nel comma che inizia "Ai fini della tutela...", sostituire le parole "la metà della" con "tutta la".
La parola alla Consigliera Suino per l'illustrazione.



SUINO Marisa

Siamo nell'ambito della tutela e della qualità delle prestazioni. Noi sostanzialmente riteniamo che il medico specialista di medicina fisica e riabilitazione debba garantire la presenza per tutta la durata dell'attività riabilitativa.
Probabilmente è una questione di direzione tecnica, però, prima di ritirarlo, vogliamo sentire la risposta dell'Assessore.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

A livello ambulatoriale la presenza dello specialista è finalizzata alla stesura del piano di trattamento e della sua verifica. Non appare quindi indispensabile la presenza per tutta la durata dell'attività, cosa peraltro prevista per le strutture che organizzano la degenza.
Quindi, per quanto riguarda il livello ambulatoriale, non se ne vede la necessità.



SUINO Marisa

Lo ritiriamo.



PRESIDENTE

D'accordo.
93) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé, Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 57), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di primo livello", paragrafo B), "Attività di degenza riabilitativa", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi" aggiungere il seguente nuovo primo comma: "Ogni struttura deve individuare un responsabile medico in possesso di specializzazione compresa nell'area di sanità pubblica a rapporto di impiego o professionale".



SUINO Marisa

Viene ritirato.



PRESIDENTE

94) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé, Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 57), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di primo livello", paragrafo B), "Attività di degenza riabilitativa", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi" ultimo comma: tra "Le" e "attività" aggiungere "strutture che svolgono".
La Giunta?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

I requisiti minimi organizzativi si riferiscono ad unità operative di posti letto e non alla struttura complessiva, che può anche non coincidere con la struttura stessa. Quindi il riferimento all'unità operativa è di 20 posti letto.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Cosa vuol dire?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Mi riferisco alle attività di degenza, collega: attività di degenza riabilitativa.



PRESIDENTE

In sostanza, la Giunta non accoglie l'emendamento.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, in aula però non c'è nessuno.



PRESIDENTE

Sono un po' vivaci, ma ci sono: li richiamo.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

Intende intervenire, Assessore?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

No, volevo chiedere alla collega di esplicitare un attimo il senso dell'emendamento.



SUINO Marisa

Siamo a pag. 57: degenza riabilitativa. Probabilmente l'equivoco è in questo senso. Noi diciamo "le strutture che svolgono attività di degenza riabilitativa di primo livello"; invece, il testo dice "l'attività di degenza riabilitativa di primo livello".
La questione è che si sta ragionando su unità operative di 20 posti letto, dove può anche non esserci degenza. E' questa la differenza? Quando voi parlate di attività è perché si può anche non prevedere la degenza.
Invece, con l'emendamento, precisando le strutture, noi facciamo riferimento a "obbligo di degenza". E' questa la sostanza? Dovete esplicitare perché non è accoglibile.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Non è accoglibile perché, per i requisiti minimi organizzativi facciamo riferimento ad unità operativa di 20 posti letto. In realtà, se parlassimo di struttura, la sua richiesta potrebbe essere accettabile.



SUINO Marisa

Allora lo ritiriamo.



PRESIDENTE

95) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 57), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di 1' livello", paragrafo B) "Attività di degenza riabilitativa", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi", ultimo comma, dopo le parole "di primo livello", aggiungere "per le quali non è prevista ai sensi della normativa vigente la figura del direttore sanitario, debbono dotarsi di un medico responsabile fisiatra o di specialità equipollente ai sensi della normativa vigente, responsabile delle unità operative di degenza riabilitativa di 1' livello...".
Ritirate anche questo emendamento?



SUINO Marisa

Sì, perché è attiguo.



PRESIDENTE

L'emendamento è pertanto ritirato.
96) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 58), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di 1' livello", paragrafo B) "Attività di degenza riabilitativa", sottocapitolo "Requisiti minimi organizzativi", quinto comma: abrogare da "in possesso di specializzazione" a "equipollente" sostituire con "fisiatra, in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina concorsuale per il personale dirigente del SSN di cui al DM 31/1/98 e successive modificazioni e integrazioni".
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Per omogeneità con quanto è stato fatto nell'allegato 1, relativamente al fisiatra in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina concorsuale per il personale dirigenziale del servizio sanitario, chiediamo che venga esplicitato. Grazie.



PRESIDENTE

Io sono in possesso di due emendamenti: il n. 96, testé letto ed uno successivo, presentato dall'Assessore, il cui testo recita: 97) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 58), capitolo 'Strutture di recupero e rieducazione funzionale di 1' livello', paragrafo B), 'Attività di degenza riabilitativa', sottocapitolo 'Requisiti minimi organizzativi', sesto comma: dopo le parole 'in medicina fisica e riabilitazione' abrogare fino al punto, sostituendo con l'espressione 'o specialità equipollenti secondo la normativa vigente'".
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Grazie, Presidente. Non avevamo letto il testo presentato dall'Assessore. Di fatto ha recepito la necessità della figura dello specialista medico con la dicitura "specialità equipollenti, secondo la normativa vigente". Pertanto, ritiriamo il nostro emendamento e siamo favorevoli all'emendamento dell'Assessore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Al di là delle considerazioni della collega Suino, non mi pare che l'emendamento presentato dalla Giunta dica esattamente la stessa cosa. Nel senso che, a questo punto, potrebbe essere utile inserire il riferimento alla normativa nazionale o alla normativa attualmente vigente, perché non introduce alcuna altra specificazione che non l'adeguamento alla normativa attualmente vigente. Viceversa, l'emendamento presentato dalla Consigliera Suino ed altri specificava la figura prevista dalla normativa nazionale che, tra l'altro, viene specificata, quindi si cita il decreto ministeriale in oggetto - una volta tanto, ponendo un po' di precisione nel testo di legge - sul quale immagino l'Assessore non possa che concordare sul riferimento, andando ad evidenziare la figura medica, quindi la forma e la qualifica di specializzazione medica prevista rispetto al settore di questo capitolo - quindi rispetto ai requisiti minimi organizzativi della degenza riabilitativa - ed individua, nell'ambito di questa specializzazione, la figura del fisiatra. Pertanto, viene individuata la figura del fisiatra che, invece, non è individuato nell'emendamento della Giunta e, in modo più specifico e preciso, viene individuata la normativa nazionale di riferimento, citando anche la procedura concorsuale.
Mi pare, dunque, che l'emendamento presentato dalle opposizioni sia più preciso. Se l'Assessore o la Giunta ritengono di non accettarlo, avremmo piacere di ricevere qualche osservazione in più o comunque sapere perch l'emendamento non è compatibile ed adeguato al testo, perché cita con precisione delle normative e delle qualifiche.
Questo andrebbe nella direzione di scrivere dei testi legislativi sempre più precisi, perché le norme generali ed i riferimenti molto generali alle normative ed alle qualifiche non aiutano l'esercizio delle funzioni indicate.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto. Avendomi convinta la collega Simonetti, chiediamo che anche il nostro emendamento venga messo in votazione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Colleghe Simonetti e Suino, la Giunta non accoglie l'emendamento perch la normativa è in via di superamento e la figura del fisiatra in realtà viene sostituita da persone con specializzazione in medicina fisica e riabilitazione o specialità equipollente.
Questo è il motivo per il quale...



SIMONETTI Laura

Con quale normativa viene specificato? Qual è la normativa nazionale di riferimento?



PRESIDENTE

Consigliera Simonetti, chieda la parola se intende intervenire.
Prego, Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Il decreto ministeriale è quello del 30/1/1998, "Tabelle relative alle discipline equipollenti previste dalla normativa regolamentare per l'accesso al II livello dirigenziale per il personale di ruolo sanitario nel Servizio sanitario nazionale".



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento a firma della Consigliera Suino e altri...



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Consigliere, l'ho già detto prima e lo ripeto adesso: la responsabilità di ciascuno di noi è quella di stare in aula. Se i Consiglieri sono assenti, io non posso andare a prenderli di peso per portarli qui. Li ho già richiamati.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, facciamo la verifica del numero legale?



PRESIDENTE

Va bene.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
27 Consiglieri ed in congedo n. 7 Consiglieri.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 593: "DPR 14/1/1997 recante atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private - Disposizioni di attuazione"


PRESIDENTE

Proseguiamo la votazione dell'emendamento n. 96, a firma della Consigliera Suino e altri, di cui abbiamo discusso prima, non accolto dalla Giunta regionale.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 11 voti favorevoli e 27 contrari.
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 97 presentato dall'Assessore D'Ambrosio.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 26 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, eccepisco sulla votazione.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale dell'emendamento presentato dalla Giunta regionale, come richiesto dal Consigliere Angeleri.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 28 L'emendamento è approvato.
98) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé, Simonetti: All'allegato 2/A, (pag. 61), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di II livello", paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", secondo comma: aggiungere dopo "o affine", "salvo che l'attività riabilitativa rivesta connotazioni peculiari tali da essere ricondotta alla patologia trattata come già previsto nel P.S.R. per la riabilitazione cardiologica e pneumologica".
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi, ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Prima dell'emendamento in sé, vorrei parlare di tutto il capitolo relativo alle strutture di recupero e rieducazione funzionale di II e III livello, fare cioè un unico intervento e chiedere preliminarmente all'Assessore quali effetti abbia avuto la richiesta del coordinamento paratetraplegici contenuta in una lettera del 23/7/1999, nella quale scrivendo all'Assessore, dicevano che il documento - quello che stiamo esaminando - "non tiene conto di quanto disposto dalle linee guida del Ministero della sanità per le attività di riabilitazione, con particolare riferimento alle unità spinali unipolari".
In questa lettera i responsabili del gruppo di lavoro unità spinale e del Presidente del coordinamento paratetraplegici dicevano che nel documento regionale non viene mai formulata l'indicazione prevista dalle linee guida, secondo cui "l'USU è una UUA posta all'interno di un presidio ospedaliero sede di DEA di secondo livello e dotato di specialità delle risorse professionali e strumentali necessarie all'accoglimento e cura del lesionato midollare fin dal manifestarsi". E aggiungeva: "Il documento regionale non prevede l'inserimento dell'unità spinale in un dipartimento per le microlesioni come condizione indispensabile a garantire l'integrazione delle risorse professionali e strumentali. L'unità spinale prevista dalla deliberazione è un reparto di rieducazione funzionale di terzo livello, dotato aggiuntivamente, rispetto al secondo livello, di due posti letto, di terapia intensiva e di un limitato spazio di terapia occupazionale, ma non è assolutamente un'unità spinale unipolare quale prevista dalle linee guida".
Aggiunge ancora il documento: "Non si fa cenno alla necessaria presenza, nel contesto del nucleo fisso, di medici specialisti in altre discipline diverse da quella fisiatrica, con particolare riferimento a..." e cita alcune discipline.
Aggiunge ancora: "Il personale previsto per 20 degenti è sottostimato rispetto alla potenziale domanda di assistenza alla persona. Tali standard non tengono conto che, nella medesima struttura, vanno previste attività di diagnosi ambulatoriali, neurochirurgia, neurologia, andrologia, chirurgia".
Tra le frasi conclusive diceva: "Nell'esprimere tali valutazioni sollecitiamo gli uffici dell'Assessorato a rivedere l'impostazione data alle ipotesi di standard strutturali e funzionali citati nel documento correggendolo alla luce delle linee guida e delle elaborazioni successivamente espresse dal tavolo nazionale interprofessionale sull'attuazione delle unità spinali unipolari costituito tra le associazioni professionali. Alleghiamo il documento".
Ribadendo la nostra contrarietà ai contenuti del documento proposto chiediamo che ci venga comunicato un prossimo incontro, nel quale discutere del documento.
In allegato, inoltre, vi è un documento di lavoro nel quale si ipotizza una certa struttura che, nel caso proposto, è dedicata unicamente all'unità spinale unipolare e quindi configura un settore specifico che comprenda, in modo unitario, questo servizio.
Probabilmente la logica che abbiamo finora seguito è quella di non prevedere uno specifico servizio come dedicato alla descrizione dell'accredito, ma che le esigenze di ciascun servizio trovino posto in una visione organica relativa alle funzioni espresse dalle strutture di recupero e rieducazione funzionale.
Prima di passare al singolo emendamento, chiedo all'Assessore di dare notizia all'aula se le critiche formulate sono state tenute in conto, dove e in quale punto sono state tenute in conto, in modo da potere esprimere un giudizio generale sul complesso dei due capitoli.
Poi entriamo nel merito degli emendamenti, perché se così non è Presidente e Assessore, chiederemo un momento di tempo per recepire i contenuti delle proposte del coordinamento paratetraplegici e inserirle noi, se non l'ha fatto l'Assessore, nel testo della deliberazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Collega Chiezzi, abbiamo ritenuto di recepire il progetto nazionale - e la pregherei di leggere dalla pagina 63 e successive - nelle strutture di recupero e rieducazione funzionale di terzo livello.
Devo ribadire, così com'è stato già detto qualche tempo fa, che le unità spinali unipolari in Piemonte sono insufficienti, ma che sono previste quelle di Novara e di Alessandria. Entrambe le strutture sono a buon punte, quindi mi auguro che quanto prima possano partire.
Se lei legge insieme a me la parte che riguarda le strutture di recupero e rieducazione funzionale di terzo livello, vedrà che molte istanze sono state recepite. Se poi ritiene di dover aggiungere qualcosa la pregherei di presentare qualche emendamento.
La struttura di recupero di rieducazione funzionale di terzo livello assicura gli interventi riabilitativi a pazienti con disabilità di cui al punto 1, disabilità che richiedono, per la gravità della non autosufficienza, interventi terapeutico-riabilitativi particolari per intensità e per tipologia, afferenti alle unità spinali, ovvero alle unità gravi cerebrolesioni acquisite.
Conseguentemente, tali interventi possono essere effettuati solo da servizi dotati di specifici posti letto, attivati di norma in strutture ospedaliere dove siano disponibili funzioni di alta specializzazione.
Le strutture eroganti attività di recupero e rieducazione funzionale di terzo livello svolgono anche le attività di primo e secondo livello.
L'attivazione di tale struttura deve essere coerente con le norme di programmazione regionale.
Requisiti minimi strutturali: oltre ai requisiti indicati per i servizi di secondo livello dotati di propri posti letto, sono previsti almeno due posti letto dotati di sistema di monitoraggio intensivo delle funzioni vitali ed eventuale ventilazione meccanica, un'area destinata alla terapia occupazionale non inferiore a metri quadrati 50.
Requisiti minimi tecnologici: oltre ai requisiti previsti per le strutture di recupero e rieducazione funzionale di secondo livello comprensivo delle degenze, e quelle di primo livello eroganti attività monitorali, devono essere previste le attrezzature specifiche per l'assistenza ai pazienti medulolesi o cerebrolesi.
Requisiti minimi organizzativi: l'individuazione dell'organico minimo necessario deve essere conseguente a tutte le funzioni proprie delle strutture di recupero e rieducazione funzionale di terzo livello. Quindi medici specialistici, infermieri professionali, tecnici della riabilitazione, terapisti e massofisioterapisti, unità di personale tecnico GLIOTA.
Per le unità gravi cerebrolesioni acquisite, l'organico dei tecnici della riabilitazione deve comprendere un numero adeguato di logopedisti. Il numero del personale deve essere correlato alle caratteristiche della disabilità trattata e al numero dei casi trattati, e dovrà tenere conto dell'impegno ritenuto indispensabile per un livello minimo di qualità.
Per i trattamenti riabilitativi si rinvia al nomenclatore tariffario regionale della banca di recupero educazione funzionale, di cui al D.G.R.
n. 105 del 30/6/97 s.m.i.
L'attività medica dovrà essere obbligatoriamente integrata in modo programmato con le altre specialità competenti.
Il personale medico e tecnico deve essere in possesso di un adeguato aggiornamento professionale, ottenuto attraverso partecipazioni a iniziative annuali gestite da strutture di recupero ed educazione funzionale medesima o presso agenzie formative qualificate.
Ripeto: esprimendoci così, anche se non nel dettaglio, noi abbiamo ritenuto di recepire il progetto nazionale e, in parte, le osservazioni dell'Associazione dei tetraplegici.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ringrazio l'Assessore, però mi sembra che non sia stata data una risposta positiva ad una questione posta dal Coordinamento paratetraplegici.
La questione è la seguente. Il Coordinamento paratetraplegici afferma la validità dell'indicazione prevista dalle linee guida, secondo cui l'unità spinale unipolare deve essere messa all'interno di un presidio ospedaliero sede di DEA di secondo livello (che mi sembra sia una questione strategica importante). Non l'ho sentita citare all'interno del testo letto non so se stia tra le righe o se sia espressamente prevista - per poiché la lettera del Coordinamento paratetraplegici dice: "Non è messa in un presidio ospedaliero sede di DEA", non trovandolo scritto, chiederei delle spiegazioni, perché la critica è esplicita e chiara.
Se queste unità spinali unipolari sono all'interno di DEA di secondo livello, scriviamolo, visto che affermano trattarsi di previsione contenuta nelle linee guida. Se è così, mettiamolo in chiaro con un emendamento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Credo che quello sollevato dal collega Chiezzi sia un argomento pesante; è evidente che, come Regione Piemonte, siamo indietro sulla partita dei gravi cerebrolesi. Di fatto, avendo letto e riletto il documento, credo che quanto previsto per le strutture di recupero di terzo livello sia l'avvio indispensabile, affinché quella serie di cose avvenga.
Probabilmente, si tratta di aggiungere alcune figure specialistiche che qui non ci sono.
Non credo si possano aggiungere funzioni, perché non esistono le condizioni, in quanto siamo in presenza di un atto che inerisce la struttura e l'organizzazione. Invece, aggiungere delle figure specialistiche credo possa essere una risposta a quanto giustamente chiesto dall'Associazione, supplendo anche ad una carenza che esiste; peraltro, si tratta di persone che vivono problematiche di una gravità tale per cui quando non hai delle risposte di efficienza, rimani in imbarazzo.
Credo dunque che l'emendamento presentato possa in parte dare una risposta. Non ho idea se verrà accolto, se verrà accolto parzialmente oppure no, ma mi auguro di sì. Dopodiché, molto dipenderà da come verrà monitorato questo servizio una volta avviato a Novara e ad Alessandria.
Probabilmente una risposta più esaustiva la si potrà dare nella fase di chiusura della sperimentazione - penso che sia così - ma mi permetterei di sottoporre sia all'attenzione del collega Chiezzi sia dell'Assessore l'emendamento in discussione, perché andava proprio in questa direzione con l'intento di dare una risposta che incrocia le due esigenze.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore D'Ambrosio; ne ha facoltà.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

La posizione della collega Suino è senz'altro accettabile; direi di valutare il tutto alla luce degli emendamenti presentati. Per quanto riguarda l'emendamento richiamato, nella sostanza viene accettato - adesso lo discuteremo -, anche se sarebbe opportuno non indicare il numero di medici che debbono essere presenti nella struttura. Sostanzialmente viene accettato...



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi chiede la parola per un suggerimento veloce.
Prego.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Chiedo all'Assessore se è d'accordo ad approvare un emendamento che aggiunga, a pag. 63), alla fine del primo capoverso, una frase del genere: "le unità spinali sono inserite all'interno di un presidio ospedaliero sede di DEA di secondo livello", che è quello che nella lettera dicono che manchi. E' d'accordo a scrivere questo? Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Collega Chiezzi, secondo me, quanto proposto può essere accettato dopo la fase di sperimentazione. In questo momento, alla luce del fatto che Novara sta procedendo, Alessandria sta procedendo, se andassimo a vincolare, così come ha proposto, correremmo il rischio di non avere la possibilità di aiutare in alcun modo i tetraparaplegici.



(Il Consigliere Chiezzi chiede una breve sospensione)



PRESIDENTE

D'accordo, purché i minuti siano minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 16.20 riprende alle ore 16.23)



PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori.
Riassumendo, stavamo esaminando l'emendamento presentato della Consigliera Suino ed altri, che chiede di aggiungere, sui requisiti minimi organizzativi, secondo comma, "o affine", "salvo che l'attività riabilitativa rivesta connotazioni peculiari tali da essere ricondotta la patologia trattata come già previsto nel Piano sanitario per la riabilitazione cardiologica e pneumologica".



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento è accolto.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione l'emendamento, accolto dalla Giunta regionale.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 28 Consiglieri presenti.
99) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé, Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 62), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di II livello": abrogare il paragrafo "Riabilitazione intensiva specialistica".
L'emendamento viene ritirato dai proponenti e conservato agli atti.
100) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazè, Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 64), capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di III livello", paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", primo comma aggiungere i seguenti punti: "- 1 psicologo clinico per sostegno e supporto alle famiglie dei traumatizzati cranioencefalici" 2 neuropsicologi per la riabilitazione delle funzioni correttive e comportamentali 1 psicomotricista per il recupero motorio degli stati vegetativi 2 terapisti occupazionali per l'autonomia delle attività della vita quotidiana 3 logopedisti per rieducazione delle disfagie post-traumatiche e per i disturbi comunicativi connessi allo stato di cura 1 assistente sociale".
La parola alla Consigliera Suino per l'illustrazione.



SUINO Marisa

Come diceva prima il collega Chiezzi, siamo nell'ambito delle strutture di recupero e rieducazione funzionale di III livello, quindi di gravi patologie conseguenti ai traumi cranioencefalici.
Riteniamo che la dizione riportata dal testo non sia esaustiva.
Esplicitare soltanto "medici specialisti, infermieri professionali, tecnici della riabilitazione e unità di personale tecnico" non da la garanzia che possano intervenire sul protocollo terapeutico anche lo psicologo clinico che non rientra in nessuna delle diciture che ho letto, il neuropsicologo lo psicomotricista, il terapista della riabilitazione, il logopedista e così via. Quanto alla quantità, da noi proposta, degli specialisti chiediamo alla Giunta regionale di pronunciarsi, perché forse è eccessivo dire "uno, due, tre...": la loro presenza, probabilmente, è proporzionale alla domanda.
Pensiamo sia necessario elencare con maggiore chiarezza gli specialisti, e riteniamo anche sia un fatto dovuto, a maggiore ragione dopo aver sentito le considerazioni fatte dalle Associazioni Tetraplegici che giustamente, ci hanno fatto pervenire un accorato appello.
Per quanto riguarda l'ultima parte dell'emendamento, quella relativa all'assistente sociale, tale figura professionale è da intendersi a supporto nel lavoro di rete territoriale: anche qui, quindi, sarebbe gradita un'implementazione da parte dell'esecutivo, che dia la garanzia di potersi avvalere, in determinate occasioni, dell'assistente sociale. Per esempio, in molti casi, queste persone hanno necessità di aiuto per le pratiche delle pensioni, per inoltrare domande varie, per problemi di alloggio: necessita dunque una figura di territorio ma collegata.
Spero che le motivazioni che ci hanno indotto a presentare quest'emendamento siano chiare. Confidiamo in una risposta almeno parzialmente positiva da parte della Giunta regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

La Giunta regionale accoglie l'emendamento nella "sostanza", senza specificare i numeri relativi a queste figure professionali.
Quanto ai tecnici della riabilitazione, terapisti, logopedisti, il discorso va benissimo. Ma lo psicomotricista, però, non è una figura ancora prevista; possiamo includerla, ma le faccio presente quanto le ho appena detto, collega Suino: non è una figura prevista.
Quanto alla figura dell'assistente sociale, poiché si avvale dei "Servizi sociali" sarebbe forse più utile, invece che citare la singola figura, prevedere il sostegno dell'intera struttura. Quindi: uno psicologo clinico per sostegno e supporto alle famiglie dei traumatizzati cranioencefalici - benissimo! -, un neuropsicologo per la riabilitazione della funzione correttiva e comportamentale, va bene! Quanto ai tecnici della riabilitazione possiamo inserire terapisti, massiofisioterapisti anche psicomotricista, sebbene sia una figura non ancora prevista.
Possiamo lasciare l'emendamento così com'è, senza mettere il numero degli operatori che devono essere presenti. Solo un cambiamento: invece di inserire "un assistente sociale" potremmo aggiungere "avvalendosi della collaborazione dei servizi sociali".



PRESIDENTE

Assessore, le spiace rileggere per intero il testo dell'emendamento così come modificato?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

All'allegato 2/A, capitolo "Strutture di recupero e rieducazione funzionale di III livello, paragrafo dei Requisiti organizzativi, comma 1)", vengono aggiunti i seguenti punti: "- 1 psicologo clinico per sostegno e supporto alle famiglie dei traumatizzati cranioencefalici 1 neuropsicologo per la riabilitazione delle funzioni correttive e comportamentali tecnici della riabilitazione (psicomotricista, terapisti occupazionali logopedisti).
La struttura può avvalersi della collaborazione dei servizi sociali".



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Aggiungo che "deve potersi avvalere", e lo motivo: il "deve potersi avvalere" credo significhi che l'accreditamento porta, di conseguenza, una questione di lire. Quindi, l'accreditamento vuole dire che la sanità pagherà l'assistenza. Se non c'è, deve potersi avvalere. La sanità non paga l'assistenza, quindi l'assistenza non se ne fa carico.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Suino. Lo pongo dunque in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 28 Consiglieri presenti.
101) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 69), capitolo "Consultorio familiare", paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", primo punto: dopo "mediche" aggiungere "di psicologi".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
102) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 71), capitolo "Presidi per il trattamento dei tossicodipendenti: centro ambulatoriale", alla fine del 1 comma aggiungere: "e successivi atti di indirizzo nazionali e regionali".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 27 Consiglieri presenti.
103) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 81), capitolo "Pronto soccorso ospedaliero" paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", quarto comma: al primo punto abrogare "chirurgia generale"; inserire un nuovo secondo punto: "una guardia attiva in chirurgia generale".
La parola all'Assessore D'Ambrosio per l'illustrazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' un emendamento già passato nell'allegato 1, per cui è un emendamento di coordinamento.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore D'Ambrosio.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 34 Consiglieri presenti.
104) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 98), capitolo "Area di degenza", abrogare il paragrafo: "Case di cura neuropsichiatriche".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
105) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 127), capitolo "Day Hospital", primo comma: dopo "struttura ospedaliera" aggiungere: "ovvero in spazi separati quando ci sia necessario in relazione alle condizioni ambientali e sempreché sia garantito il collegamento delle attività ed il relativo coordinamento funzionale,...".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
106) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 132), capitolo "Day-Surgery", primo comma: abrogare "sanitarie pubbliche e private" sostituire con "ospedaliere".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
107) Emendamento presentato dai Consiglieri Gallarini, Grasso e Toselli: All'allegato 2/A (pag. 132) punto c) dopo le parole "sale operatorie" aggiungere "laboratorio, analisi, radiologia, ecografia, cardiologia" prima delle parole "uffici amministrativi ed altri servizi indipendenti".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
108) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 132) punto c): da "e sono quindi autonome dal punto di vista strutturale e gestionale rispetto alla struttura ospedaliera della quale sono parte integrante sotto il profilo funzionale" sostituire con "e quindi sono autonome dal punto di vista strutturale, amministrativo e gestionale".
Così come richiesto, pongo in votazione l'emendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 28 Consiglieri L'emendamento è approvato.



(Commenti dell'Assessore Racchelli)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola l'Assessore Racchelli per fatto personale.



PRESIDENTE

RACCHELLI, Assessore regionale



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, mi rivolgo a lei perché sono stato richiamato da lei: io ero presente in aula, per cui non dobbiamo esasperare le cose! Quando uno è presente in aula è presente in aula!



PRESIDENTE

109) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 133), capitolo "Day - Surgery", secondo comma punto c): abrogare da "dotata di" a "di emergenza" Sostituire con "della quale siano parte integrante sotto il profilo funzionale." L'emendamento viene ritirato dai proponenti.
110) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 133), capitolo "Day - Surgery", prima di "Requisiti minimi strutturali" aggiungere "Con provvedimento di Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, verranno definiti gli interventi chirurgici, le procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e seminvasive effettuabili in regime di day-surgery nelle strutture di cui alle precedenti lettere a), b), c)."



SUINO Marisa

Io volevo proporre all'Assessore di aggiungere - nel testo a mie mani si dice "con provvedimento di Giunta regionale" - la dicitura "previo parere della competente Commissione consiliare".



PRESIDENTE

Nel nuovo testo c'è la dicitura "con provvedimento di Giunta regionale sentita la Commissione consiliare competente, verranno definiti gli interventi chirurgici...", ecc., ecc.



SUINO Marisa

Va bene.



PRESIDENTE

Lo pongo dunque in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 33 Consiglieri presenti.
111) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 141), capitolo "Day - Surgery", dopo "Per le Unità di day-surgery private .. struttura di ricovero di riferimento dotata di P.S. e rianimazione" aggiungere "con provvedimento di Giunta regionale verranno definite le modalità atte a garantire i collegamenti funzionali ed organizzativi di cui al punto precedente".
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Chiediamo solo che venga aggiunta la dicitura: "garantire i collegamenti funzionali ed organizzativi e contrattuali", che abbiamo già inserito in precedenza.



PRESIDENTE

L'emendamento viene dunque ritirato dal proponente e sostituito dal seguente: 112) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 141), capitolo "Day-Surgery", dopo "Per le Unità di day-surgery private .. struttura di ricovero di riferimento dotata di P.S: e rianimazione" aggiungere "con provvedimento di Giunta regionale sentita la Commissione consiliare competente, verranno definite le modalità atte a garantire i collegamenti funzionali ed organizzativi nonch contrattuali".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 33 Consiglieri presenti.
113) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 142), capitolo "Day - Surgery", paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", undicesimo comma: dopo "Con apposito provvedimento la Giunta Regionale" aggiungere "sentita la competente Commissione Consiliare,".
L'emendamento è accolto dalla Giunta. Lo pongo in votazione.
E' approvato all'unanimità dei 35 Consiglieri presenti.
114) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 149), capitolo "Servizio Mortuario", paragrafo "Requisiti minimi strutturali": abrogare il secondo comma "La dotazione...
appositi locali." Consigliera Suino, desidera illustrarlo?



SUINO Marisa

No, Presidente, perché è analogo a quello dell'allegato 1.



PRESIDENTE

L'emendamento è accolto dalla Giunta; lo pongo dunque in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 33 Consiglieri presenti.
115) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 160), "Strutture di riabilitazione e strutture educativo-assistenziali per i tossicodipendenti", alla fine del 1 comma aggiungere "e successivi atti di indirizzo nazionali e regionali".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 34 Consiglieri presenti.
116) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 168), capitolo "Centro Diurno Integrato" paragrafo "Requisiti minimi organizzativi", ultimo comma: dopo "la Giunta Regionale" aggiungere ", sentita la competente Commissione Consiliare,".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 33 Consiglieri presenti.
117) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 168), capitolo "Hospice", ultimo comma: dopo "Giunta Regionale" aggiungere: "sentito il parere della competente Commissione consiliare".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 33 Consiglieri presenti.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

118) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 171), capitolo "Requisiti tecnologici specifici Assistenza specialistica ambulatoriale" portare a capo l'ultima frase "prevedere estrattore d'aria con idonea filtrazione per il deposito sporco...".
La parola all'Assessore D'Ambrosio per l'illustrazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Si lascia tutto com'è, solo che dopo la parola "attesa", si va a capo senza la parentesi. Quindi, diventa: "prevedere parimenti estrattori d'aria con idonea filtrazione per il deposito sporco dell'ambulatorio, se il locale non è servito da un impianto di condizionamento che garantisca un'efficace estrazione forzata". Quindi, è per fare un periodo a sé e non tra le parentesi. Si mette fra parentesi qualcosa che si riferisce a quanto detto precedentemente. E' un errore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

A parte la correzione del testo proposta dall'Assessore, che riguarda la cancellazione delle due parentesi e la formulazione di un frase autonoma, mi sarebbe piaciuto che l'Assessore spiegasse anche il testo che viene trattato in questo modo.
Il testo dice: "prevedere estrattore d'aria con idonea filtrazione per il deposito sporco dell'ambulatorio, se il locale non è servito da un impianto di condizionamento che garantisca un'efficace estrazione forzata".
Non capisco bene questa contrapposizione, perché l'estrattore d'aria non è già un impianto di condizionamento che garantisce un'efficace estrazione forzata. Che differenza c'è? Le chiederei un secondo chiarimento: che cos'è il deposito sporco? A cosa si riferisce la parola "sporco"? E' quello che si estrae? Lo pu spiegare, perché non lo so.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Chiarisco subito la prima parte, cioè per deposito sporco non intendiamo i rifiuti ospedalieri, ma le lenzuola e i lenzuolini che si mettono sulle lettighe, ma non i rifiuti ospedalieri. Quindi, riferendomi a questo, cioè al deposito sporco dell'ambulatorio, se il locale non è servito da un impianto di condizionamento che garantisca un'efficace estrazione forzata, è necessario prevedere specifico estrattore d'aria con idonea filtrazione. Si ritiene necessario che ci sia un estrattore d'aria nel deposito dello sporco, che tra l'altro è previsto dal D.P.R.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Io credo che stiamo parlando dell'impianto del condizionamento d'aria interno al centro di assistenza specialistica ambulatoriale, quindi penso che il riferimento al lenzuolino ci porti fuori strada. Credo che si parli del deposito sporco dell'impianto di condizionamento. Quindi, ci pareva strano che fosse un inciso, mentre è evidente che deve diventare un principio e non un inciso, per cui condivideremmo l'emendamento. Se non parliamo di condizionamento d'aria, la frase non sta in piedi; per l'esempio del lenzuolino non è calzante. Noi abbiamo inteso che si parli del condizionamento d'aria, quindi del deposito sporco relativo al condizionamento d'aria.



PRESIDENTE

Possiamo passare alla votazione?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

No, no! Si sta parlando di lenzuola!



PRESIDENTE

Qui abbiamo il testo di un emendamento, che è stato illustrato.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

L'Assessore ha parlato di lenzuola e la collega chiede se sia così.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non è la sterilizzazione!



PRESIDENTE

L'Assessore desidera illustrare ulteriormente l'emendamento?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Devo aggiungere che si tratta di tutto ciò che viene fuori dalle pulizie senza le parti che possono derivare da un intervento o quant'altro.
Quindi, tutto ciò che dalle pulizie viene fuori, collega Chiezzi. Così è stato inteso.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Non si capisce proprio. Capiscono gli addetti, quelli che sanno cos'è ma lo spieghi in modo chiaro anche a chi non sa cos'è!



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Non capisco in quale altro modo possiamo...



PRESIDENTE

Non facciamo dialogo, perché altrimenti si disperde il nostro lavoro.
Ha chiesto la parola la Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente.
Non stiamo facendo dialogo, ma stiamo cercando di svolgere in modo serio il lavoro d'aula, cercando di capire di che cosa si tratta.
L'emendamento dell'Assessore prevede di passare da un riferimento ad un settore d'intervento. Quindi, non il prevedere un estrattore d'aria nell'ambito dell'esposizione dello spazio di attesa, ma di prevedere la disposizione di un estrattore d'aria come intervento specifico nell'ambito dell'assistenza specialistica ambulatoriale. Quindi, nelle caratteristiche di sicurezza e nelle condizioni di areazione della struttura.
Quello che è stato chiesto dai colleghi è la definizione precisa di deposito sporco. L'Assessore ha fatto riferimento ad un lenzuolino che pu essere depositato nell'ambito della struttura specialistica ambulatoriale.
La collega Suino nelle sue osservazioni, viceversa, ha ritenuto che questo potesse essere collegato ad uno strato, ad una sedimentazione che può depositarsi nei filtri d'aria - e questo, a nostro parere, avrebbe avuto un senso maggiore, perché legato ad un impianto di areazione nell'ambito del locale.
Non è la necessità di portare in votazione questo emendamento; bisogna capire a che cosa questo emendamento si riferisce.
Se il deposito sporco è legato ad un impianto complessivo di areazione quindi alla necessità di intervento nell'ambito di una filtrazione della struttura ambulatoriale, si chiarisca qual è il livello e la definizione precisa del deposito sporco.



(Consultazioni tra i Consiglieri Suino e Chiezzi e il Dirigente dell'Assessorato)



PRESIDENTE

E' chiara la portata dell'emendamento?



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Cosa stiamo aspettando?



PRESIDENTE

Come lei potrà vedere, è in corso un momento di approfondimento informale.



(Proteste da parte di alcuni Consiglieri)



PRESIDENTE

Per cortesia, bisogna che l'aula si ricomponga!



(Proteste da parte di alcuni Consiglieri)



PRESIDENTE

Allora, o questo emendamento viene ritirato o viene portato in votazione.
L'emendamento è molto semplice. Si tratta di evidenziare una frase, non si tratta di modificarla.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Era solo per capire il senso dell'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento non è nel merito: è solo nella collocazione della frase.
Se l'Assessore ritiene di dare un'ulteriore spiegazione, lo può fare altrimenti lo pongo in votazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Presidente, ritiro l'emendamento. Resta - tra parentesi - così com'è.
L'emendamento proponeva solo di spostarlo. Resta valido il testo votato in IV Commissione. Comunque, non si tratta di rifiuti speciali; i rifiuti a cui si fa riferimento...



SIMONETTI Laura

Ma è polvere? Cos'è?



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' tutto ciò che può essere sporco in un ambulatorio. Se ritenete di proporre una modifica, presentatela, ma il fatto è che non si fa riferimento a rifiuti speciali.
Il nostro riferimento era a quello che potevano essere coprilettighe sporche o quant'altro, che quindi, accumulati in un locale o in un deposito, possono...



PRESIDENTE

Quindi, l'emendamento vive? Facciamo un'ultima puntualizzazione e poi si procederà alla votazione.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

C'è materia, in questo senso: vi è un locale in cui si producono i cosiddetti depositi sporchi ovvero siamo nell'ambito di locali in cui si generano depositi sporchi nell'aria, ma se non è così... Siamo all'interno di locali in cui vi sono depositi sporchi, o no? Se devono essere estratti e filtrati... Così è scritto! Perché se non è nemmeno questo, non so più dove sono.
Provo a seguire un ragionamento: sono in un locale in cui vi sono dei depositi sporchi. Questo è quello che capisco leggendo; se capisco male pazienza! Vi è un locale in cui vi sono depositi sporchi; questo locale - dice la norma - deve essere dotato di un impianto di condizionamento che garantisca un'efficace estrazione forzata.
Cosa capisco? C'è un locale che va condizionato; il condizionamento prevede l'estrazione forzata dell'aria; se ci sono dei depositi sporchi immagino - se c'è estrazione forzata, va bene così. Se non c'è, la norma dice: "Mettete un estrattore che abbia un idoneo filtro per il deposito sporco". Ma l'idoneo filtro per il deposito sporco non ci deve essere anche nel condizionamento che garantisce l'efficace estrazione forzata? Penso di sì; io capisco questo: che c'è un impianto di condizionamento che estrae l'aria, ma nell'estrarre avrà anche il filtro per il deposito sporco - immagino - visto che, nel caso in cui non ci sia il condizionamento, bisogna mettere un estrattore con il filtro per il deposito sporco.
Ho capito bene? Se è così, non capisco perché non si citi l'idoneo filtro per deposito sporco anche nell'impianto di condizionamento; non capisco perché non sia citato e basti estrarre in modo forzato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Vorrei fare una piccola annotazione. Questa è una sede politica ed è veramente senza senso che si stia un quarto d'ora su una questione che è solamente di tipo tecnico. Ciò succede per colpa del fatto che non abbiamo affrontato l'argomento in Commissione.
Detto questo, sono favorevole a che l'emendamento rimanga, perché il suo significato è questo: per questi locali noi prevediamo un estrattore d'aria, però l'aria che viene estratta da questi locali non può essere immessa nell'atmosfera così come viene estratta, perché potrebbe essere dannosa.
Quindi si prevede che per il particolato che c'è nell'aria, cioè per le particelle di una certa dimensione, si crei un idoneo filtro, il quale intrappola questo particolato e non lo rimette in circolo nell'aria (ch potrebbe ritornare nell'ambiente), e soprattutto non lo immette in atmosfera.
Questo è il senso: è una cosa di carattere tecnico. Io sono favorevole perché mi sembra un elemento di maggiore garanzia.
Voglio soltanto dire che, ancora una volta, stiamo facendo una discussione che è esclusivamente di carattere tecnico, in una sede che invece è politica. Questo per colpa del fatto che l'8 settembre si è fatto quel colpo di mano che tutti conosciamo.
Ribadisco: sono favorevole a che rimanga in vita l'emendamento.



PRESIDENTE

Mi pare che sia stata fatta chiarezza. Pongo dunque in votazione l'emendamento della Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'esito della votazione, a mio parere, non è corretto; pongo quindi nuovamente in votazione l'emendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 29 hanno risposto SI' 29 Consiglieri L'emendamento è approvato.
119) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 172), capitolo "Requisiti tecnologici specifici" Servizi di medicina di laboratorio - Caratteristiche microclimatiche".
Sostituire i punti: "- numero di ricambi di aria/ora - 5v/h (di cui almeno 2v/h di aria esterna) a condizione che le cappe nei locali dove si effettuano le analisi siano in numero e di tipo tale da garantire l'estrazione completa degli inquinanti o le operazioni siano effettuate in ciclo chiuso. Comunque ad esclusione dei laboratori di tipo 3 o 4 pressione in caso si preveda la negativa presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4 classe di purezza: in caso si preveda la presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4 - filtrazione ad alta efficienza con filtri aventi campo di efficienza 60-95%" con "- numero di ricambi di aria/ora - 5v/h. Sono ammessi 2v/h di aria esterna a condizione che le cappe nei locali dove si effettuano le analisi siano in numero e di tipo tale da garantire l'estrazione completa degli inquinanti o le operazioni siano effettuate in ciclo chiuso e comunque con l'esclusione dei laboratori dove si prevede la presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4 pressione in caso si preveda la presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4: negativa classe di purezza - filtrazione ad alta efficienza con filtri aventi campo di efficienza 60-95%. In caso si preveda la presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4 si applica quanto previsto dall'allegato XII del d. lgs.
626/94 e successive modifiche ed integrazioni".
Eliminare la frase "In caso si preveda la presenza di agenti biologici dei gruppi 3 o 4" posta subito prima della frase "L'impianto di climatizzazione deve essere (omissis)".
La parola all'Assessore D'Ambrosio per l'illustrazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Presidente, questo emendamento si presenta esattamente come quello votato nell'Allegato 1: "5v/h di cui almeno 2 di aria esterna, a condizione che le cappe nei locali dove si effettuano le analisi siano in numero e di tipo tale da garantire l'estrazione completa degli inquinanti e le operazioni siano effettuate in ciclo chiuso, comunque, ad esclusiva dei laboratori di tipo 3 o 4".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riggio.



RIGGIO Angelino

Già in fase di autorizzazione avevamo votato negativamente in tal senso: a maggior ragione voteremo contro quando si parla di strutture accreditate! Quest'emendamento risulta inaccettabile! Noi stiamo facendo di tutto perché questo provvedimento viaggi il più velocemente possibile, però non si può pensare che per la necessità di chiudere in fretta questioni simili vengano passate sotto silenzio. Se in fase autorizzativa avevamo votato contro, figuriamoci ora, di fronte a strutture che devono fornire la qualità della nostra sanità!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Chiedo all'Assessore, per cortesia, di illustrare l'emendamento, perch far riferimento al fatto che si tratta di un emendamento identico ...



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera Simonetti, accolgo subito la sua richiesta perché forse è meglio che, prima del suo e degli altri possibili interventi, l'Assessore illustri il suo emendamento. Le ridarò la parola dopo l'intervento dell'Assessore.
La parola all'Assessore D'Ambrosio per l'illustrazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Come è stato già evidenziato a pag. 72, "Servizi di Medicina e di Laboratorio", con questo emendamento s'intende sostituire i numeri di ricambi aria/ora. Sono ammessi, dei 5v/h, 2v/h di aria esterna, a condizione che le cappe nei locali dove si effettuano le analisi siano di numero e di tipo tale da garantire l'estrazione completa degli inquinanti e le operazioni siano effettuate in ciclo chiuso, e comunque con l'esclusione di laboratori dove si prevede la presenza di agenti biologici di tipo 3 o 4.
I colleghi dell'opposizione hanno già votato negativamente ieri nella parte autorizzativa. Noi riteniamo, alla luce del supporto dei tecnici, che quanto esposto non sia assolutamente nocivo né per gli operatori né per i pazienti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Speravamo che l'Assessore nella sua illustrazione ci spiegasse il perché della necessità di introdurre quest'emendamento nell'ambito delle caratteristiche microclimatiche dei servizi di medicina di laboratorio.
Ci chiediamo quale sia la differenza, e quali ulteriori garanzie vengano assicurate (nell'ambito di condizione di sicurezza strutturale) da un regime autorizzativo a un regime di accreditamento. L'Assessore ha ricordato che questa opportunità era già stata introdotta nel regime autorizzativo. Assessore, ora però siamo in regime di accreditamento stiamo discutendo di caratteristiche (in questo caso caratteristiche organizzative e strutturali) nell'ambito della medicina di laboratorio, e lei propone una modifica che riporta la condizione di accreditamento alla condizione minima per l'autorizzazione.
Non si capisce, in questo caso, in questo settore specifico, qual è l'elemento in più di garanzia che questo servizio di medicina di laboratorio offre per potersi consentire l'accreditamento con la Regione Piemonte e con il Servizio Sanitario Regionale. Ci spieghi la differenza: non possiamo avere le stesse caratteristiche nel regime autorizzativo e nel regime di accreditamento. Il regime di accreditamento non può prevedere delle eccezioni che sminuiscono la sicurezza della struttura. In questo caso sono le condizioni microclimatiche e qualsivoglia altre condizioni di sicurezza della struttura. Va chiarito questo legame.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliera Simonetti.
1 sub 119) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: All'allegato 2/A (pag. 172), capitolo "Requisiti tecnologici specifici Servizi di medicina di laboratorio - Caratteristiche microclimatiche". Sono soppresse le parole da "5v/h" sino a "dei gruppi 3 o 4".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Questi emendamenti avrebbero voluto raccogliere le osservazioni e la spiegazione che ci aspettavamo da parte della Giunta regionale, che per non è avvenuta.
Noi riproponiamo degli elementi che garantiscano un minimo di sicurezza e di differenziazione tra il regime di autorizzazione e il regime di accreditamento.
Riteniamo che la necessità di intervenire da un punto di vista dei requisiti minimi e dei requisiti ulteriori debba essere motivata ed abbia un suo peso e una sua necessità. La motivazione per cui si ritiene utile ed indispensabile passare ad un regime di accreditamento è perché in quel regime debbono sussistere delle condizioni di sicurezza e di efficacia che garantiscono coloro che afferiscono al servizio pubblico o privato in regime di accreditamento. Quindi, in particolare devono essere garantite delle condizioni di sicurezza nell'ambito della struttura di medicina di laboratorio che sono ulteriori rispetto agli iniziali requisiti minimi.
Non si riesce a capire - l'Assessore e la Giunta non hanno spiegato e non sono neppure entrati nel merito delle esigenze normali e legittime di chiarificazione - qual è la differenza tra un regime autorizzativo di cui sono richiesti dei requisiti minimi e un regime di provvisorio accreditamento oggi, ma da domani di un regime di accreditamento, in cui viceversa, anziché i requisiti ulteriori vengono mantenuti i requisiti minimi.
Su alcune strutture in cui vengono mantenute unicamente le stesse caratteristiche, tanto vale non stabilire due livelli di autorizzazione perché pare anche inutile utilizzare uno strumento che va ad individuare delle linee di programmazione nel momento in cui non sussistono i contenuti affinché queste linee trovino la propria efficacia.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Il suo discorso è valido solo relativamente, perché è che con l'accreditamento andiamo a specificare dappertutto i requisiti ulteriori.
Siccome i tecnici sostenevamo che questi requisiti validi per l'autorizzazione potessero essere validi anche per l'accreditamento, si è ritenuto di presentare l'emendamento in tal senso.
Ribadisco però che nell'accreditamento dobbiamo per forza trovare requisiti ulteriori. Ci sono requisiti ulteriori per alcune branche, per alcune sezione, ma non è che su tutte le questioni dobbiamo trovare dei requisiti ulteriori.
Era questo il motivo per cui, alla luce del fatto che il tecnico che ha seguito nello specifico la problematica ci ha detto che sicuramente in queste condizioni c'è la sicurezza sia per gli operatori che per i pazienti.
Inoltre, ovviamente si era fatto riferimento al d.lgs. 626 per la sicurezza sui posti di lavoro degli operatori.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto all'unanimità dei 27 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Eccepisco sul numero dei presenti.



PRESIDENTE

Il Consigliere Chiezzi eccepisce sull'esito della votazione.
Pongo nuovamente in votazione il subemendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 29 hanno risposto NO29 Consiglieri Il subemendamento è respinto.
2 sub 119) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: All'allegato 2/A (pag. 172), capitolo "Requisiti tecnologici specifici Servizi di medicina di laboratorio - Caratteristiche microclimatiche".
Sostituire "2v/h" con "4v/h".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Nell'intento di sopprimere l'emendamento presentato dall'Assessore abbiamo presentato due subemendamenti, che tentano perlomeno di tenere più alti i volumi di aria da estrarre. Qui si propongono 2v/h: noi proponiamo di portarlo, con un primo subemendamento, a 4 e, con il secondo, a 3.
Penso che sia meglio mettere prima in votazione i subemendamenti su questa parte e poi passare all'emendamento soppressivo della parte seguente.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto all'unanimità dei 25 Consiglieri presenti.



GALLARINI Pierluigi

Vorrei una verifica della votazione.



PRESIDENTE

Il Consigliere Gallarini eccepisce sull'esito della votazione.
Pongo nuovamente in votazione il subemendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 1 Consigliere hanno risposto NO 27 Consiglieri Il subemendamento è respinto.
3 sub 119) Sub emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: All'allegato 2/A (pag. 172), capitolo "Requisiti tecnologici specifici Servizi di medicina di laboratorio - Caratteristiche microclimatiche".
Sostituire "2v/h" con "3v/h".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto all'unanimità dei 27 Consiglieri presenti.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, eccepisco sulla votazione.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale del sub emendamento, non accolto dalla Giunta regionale, su richiesta del Consigliere Chiezzi.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 1 Consigliere hanno risposto NO 27 Consiglieri Il subemendamento è respinto.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

4 sub 119) Subemendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Sono soppresse le parole da "filtrazione" sino a "ed integrazioni".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Presidente, anche quest'emendamento vuole essere migliorativo delle condizioni climatiche nell'ambito dei servizi di medicina e di laboratorio.
Tenta di offrire garanzie migliorative rispetto all'iniziale regime autorizzativo nell'ambito dell'accreditamento.
Di nuovo sottolineo e ribadisco: non è necessario individuare due regimi diversi nel momento in cui non vengono garantite condizioni migliori, da tutti i punti di vista, non solo da quello funzionale ma anche, evidentemente, strutturale e della sicurezza.
Presidente, approfitto di questi pochi minuti dedicati all'illustrazione del sub emendamento per chiederle se ritiene che si possa continuare a lavorare con un'aula in queste condizioni. Mi sembra che la maggioranza e lo stesso Ufficio di Presidenza non garantiscano l'agibilità all'aula, né tanto meno la possibilità di lavorare utilmente per i colleghi. E' davvero mortificante lavorare in questo modo.
Chiedo al Presidente del Consiglio di pronunciarsi sulla questione, e di dare per primo l'esempio. Un serio lavoro in aula concretizza la serietà dell'Istituzione che rappresentiamo.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste d'intervento, porto in votazione, per appello nominale, il sub emendamento a firma dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti, a cui la Giunta si è dichiarata contraria.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 27 hanno risposto NO 27 Consiglieri Il subemendamento è respinto.
120) Emendamento presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Riba, Spagnuolo Bortolin, Pazé e Simonetti: All'allegato "Requisiti tecnologici specifici" (pag. 172), capitolo "Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi specifici per le strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale", paragrafo "Servizi di medicina di laboratorio", primo comma: al terzo punto "numero ricambi aria/ora...", abrogare "di cui almeno 2v/h".
L'emendamento è ritirato dai proponenti.
Pongo dunque in votazione l'emendamento n. 119, presentato dall'Assessore D'Ambrosio e già illustrato.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 25 Consiglieri presenti.



PRESIDENTE

GALLARINI Pierluigi (fuori microfono)



PRESIDENTE

Vorrei una verifica della votazione.



PRESIDENTE

Il Consigliere Gallarini eccepisce sull'esito della votazione.
Pongo nuovamente in votazione il subemendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 28 Consiglieri L'emendamento è approvato.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero; ne ha facoltà.



FERRERO Caterina

Era solo per segnalare che ieri è stato approvato un emendamento a firma della sottoscritta e di altri due Consiglieri, del quale non ricordo quale sia stato l'esito della votazione. Presentando questo emendamento avevo anticipato che, per esigenze di raccordo con l'allegato 2, ce ne sarebbe stato uno analogo sull'allegato 2. Ieri l'ho presentato e probabilmente, per la miriade di emendamenti sul provvedimento, non è stato tenuto in conto.
Comunque, l'abbiamo recuperato e l'abbiamo ufficialmente presentato. Si tratterebbe solo di ritornare a quel punto per approvare un emendamento che è di raccordo rispetto a quanto votato ieri.
Quindi, pregherei, se possibile, di votare anche questo emendamento che risulta comunque ufficialmente presentato da ieri.



PRESIDENTE

Questo foglio è andato a finire fuori posto. Analogo emendamento all'allegato 1 è stato approvato con 32 voti favorevoli e 1 voto contrario.
Il testo di questo emendamento è stato pinzato per errore con l'altro: ne possiamo dare atto. In qualche modo, è un problema di coordinamento e credo che l'aula acconsenta a portare in votazione questo emendamento.
Non siamo in presenza di un articolato, ma esiste sicuramente un ordine logico.
Premesso che un analogo emendamento è stato già votato, sia pure su un altro allegato, non è un problema che viene posto per la prima volta. Dopo aver detto che questo emendamento è andato a finire tra le carte perch come è stato rilevato, non stiamo facendo un'attività spiccatamente di aula ma piuttosto un'attività di Commissione, questo può capitare. Mi spiace che sia accaduto.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

La cosa importante è che ci siano regole che vengano osservate qualunque esse siano.



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Chi parla in aula disturba il normale svolgimento dei lavori; pertanto pregherei i colleghi, qualora vogliano chiacchierare, di andare a farlo fuori, permettendoci di affrontare i temi in discussione.
Consigliere Chiezzi, prosegua pure.



CHIEZZI Giuseppe

Dicevo che è importante avere delle regole e rispettarle. Si potrà poi discutere sulle stesse e avere opinioni divergenti, ma quando si fissano cerchiamo di osservarle.
Finora non ho visto una regola, procedendo nell'esame di un provvedimento, qualunque esso sia, che consentisse di rimettere in discussione il già discusso. Non ho memoria né prassi di questo tipo, ma se procedessimo in tal senso, consentendo al collega o alla collega di intervenire proponendo modifiche su questioni già trattate e discusse potrei anche essere d'accordo: esprimo dei dubbi, ma se la norma è tale da consentire ad un collega o ad un Gruppo che, per vari motivi, ha dimenticato degli emendamenti, si è sbagliato, li ha persi, li ha consegnati e sono caduti per terra, non se ne sono accorti e via dicendo di tornare sui propri passi, lo decidiamo e poi ci comportiamo di conseguenza.
Personalmente suggerirei di non farlo, ma qualora si voglia fare, che valga per tutti la regola che si può tornare indietro.
Lei appuri solo questo. Magari sentiamo il parere della Commissione Regolamento, purché si chiarisca la norma, perché se torniamo indietro vorremmo presentare anche noi degli emendamenti su parti che erano date come già discusse e non emendate.
Inoltre, Presidente, se l'Ufficio di Presidenza ritiene, vista la natura della richiesta della collega, che per motivi di coordinamento il testo vada così corretto, lo faccia: c'è un fatto tecnico, c'era un emendamento che non so, ed è un'altra questione. L'Ufficio di Presidenza ha assistito ai lavori in aula; ha visto come sono stati condotti; ha visto che certe parti sono identiche a prima e inserisce, come talvolta fa, delle "correzioni materiali" al testo che abbiamo discusso. Se noi aprissimo, un po' come con "l'eccepisco", collega Gallarini, una prassi nella quale, oggi per questo motivo, domani per un altro e via via a scorrere, si dà la stura alla possibilità di ritornare sul già deciso, si avvierebbe in quest'aula una procedura disastrosa. Non sappiamo dove arriveremo. Questa è la mia opinione.
Le chiedo di prendere una decisione, anche perché, a seconda della scelta che farà, proporrò altri temi. Qualora volesse procedere a discutere l'emendamento, chiederò la consegna dello stesso.



PRESIDENTE

No no, ma io...



CHIEZZI Giuseppe

In allora, e non oggi, non mi sembra di averlo ricevuto, e apriamo una catena di discussioni che forse è risolvibile in sede di coordinamento.



PRESIDENTE

Prima di dare la parola a chi eventualmente la richiedesse, dobbiamo avere delle regole assolutamente precise.
Io ho esposto i fatti così come si sono svolti.
In un articolato non c'è dubbio che non si possa tornare indietro. In una deliberazione questo è un po' meno tassativo, anche se la logica è che non si possa. Non ho chiesto all'aula di poter saltellare con gli emendamenti da una parte all'altra, ho semplicemente detto, così come mi è stato riferito, che questo emendamento è stato - usiamo un termine forte dimenticato, perché è andato a finire fuori posto, perciò come eccezione e non come regola.
Dopodiché, tecnicamente ci sono altre possibilità per rimediare se l'aula lo ritiene, per esempio, dopo l'accoglimento di questo provvedimento, approvando un ordine del giorno in cui si chiede di non avere delle disparità sulla caratterizzazione di questi istituti. In tal caso provvediamo successivamente.
Io ho semplicemente esposto come si sono svolti i fatti, così come mi sono stati riferiti.
Questo emendamento è stato pinzato per errore ad un altro, e perciò non è stato portato al momento giusto. Fortunatamente, vicende di questo genere non capitano ogni cinque secondi. D'altra parte, il numero degli emendamenti è talmente alto che arrivano qui come arrivano, per cui pu capitare. Gli Uffici mi confermano che questo emendamento era presente fin da ieri ed è stato erroneamente pinzato da un'altra parte.
Ha chiesto la parola la Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Volevo solo fare una precisazione, perché le considerazioni che ha svolto il Consigliere Chiezzi, secondo me, non hanno nulla a che vedere con quanto è successo su questo emendamento. Qui non si rimette in discussione nulla, nel senso che il dibattito su questo argomento è avvenuto ieri, si è aperto e si è concluso ieri dopo una sospensione, che ha portato ad un emendamento. Ieri, in sede di ufficializzazione dell'emendamento che è maturato da questa sospensione, preannunciai che gli uffici avevano consigliato di presentare un altro emendamento, dal momento che c'era l'esigenza di coordinare. Quindi non si rimette in discussione nulla semplicemente si fa una segnalazione, nel senso che una discussione aperta e chiusa ieri per una serie di problemi che ci sono stati, dovrebbe essere raccordata in tal senso. Pertanto, non si apre nessun tipo di discussione.
Inoltre, le premesse sono sbagliate, nel senso che non è un emendamento che è scappato sotto i banchi e che la Dottoressa Garabello due secondi fa ha trovato per terra e ha detto: "Mah, sarà della Consigliera Ferrero, lo alleghiamo". E' avvenuto in modo diverso: come ripeto, è stato preannunciato verbalmente ed è stato presentato ieri, quindi non è un problema del Consigliere se il collega Chiezzi oggi, in occasione della pagina in cui si è parlato di quello, non si è visto sotto gli occhi questo emendamento.
Mi dispiace che vi sia stato questo problema. Mi rendo perfettamente conto che possa capitare e non mi sembra neanche il caso di creare grossi problemi e criminalizzazioni su una cosa che può succedere, stante l'argomento e il numero degli emendamenti. Avremo già potuto risolvere due secondi fa tutta la questione. Poi, decida l'Ufficio di Presidenza come ritiene utile farlo! Però direi che stiamo proprio stravolgendo tutto!



PRESIDENTE

E' stato spiegato com'è successo. Chiaramente, non è la regola, non si può andare avanti e indietro, "navigare" sui provvedimenti. Preso atto che è stata una dimenticanza, sostanzialmente un errore, chiedo all'aula se acconsente all'unanimità. Se l'aula non consente all'unanimità (non si tratta, infatti, di un problema di maggioranza), propongo di votare un ordine del giorno che permetta all'Ufficio di Presidenza di istituire il coordinamento.
Consiglieri Chiezzi e Simonetti, consentite che ci sia questa votazione dell'emendamento?



(Commenti del Consigliere Chiezzi fuori microfono)



PRESIDENTE

Allora lo tratteremo come ordine del giorno.



(Commenti della Consigliera Ferrero fuori microfono)



PRESIDENTE

Ho solo cercato di dire che l'emendamento lo possiamo recuperare in altro modo successivamente.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 593: "DPR 14/1/1997 recante atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private - Disposizioni di attuazione"


PRESIDENTE

Riprendiamo con l'esame degli emendamenti presentati.
121) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: "- Allegato 2/A - Requisiti tecnologici specifici - Attività di diagnostica per immagini (pag. 173)", dopo: "umidità relativa 40-60 numeri ricambi aria/ora 5v/h" aggiungere: "sono ammessi 2v/h di aria esterna a condizione che nei locali dove si effettuano attività di diagnostica per immagini vi sia la completa estrazione di eventuali inquinanti".
La parola al Consigliere Angeleri per l'illustrazione.



ANGELERI Antonello

Presidente, ho ritirato l'emendamento precedente a questo, proponendo quello attualmente a sue mani.
Di fatto, rispetto all'altro emendamento ritirato, rimane la dicitura che era già presente nel testo, laddove c'è la parentesi "5 v/h di cui almeno 2 v/h di aria esterna", questa parentesi è scomparsa e si sono inserite le seguenti parole: "sono ammessi 2 v/h di aria esterna a condizione che nei locali dove si effettuano attività di diagnostica per immagini vi sia la completa estrazione di eventuali inquinanti". Siamo a pag. 173.



PRESIDENTE

E' stato distribuito il testo corretto dell'emendamento del Consigliere Angeleri.
La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

L'emendamento viene accolto, a condizione che si aggiunga, però, così come è stato fatto nella parte autorizzativa, dopo le parole "inquinanti" "in tempi tali da escludere eventuali danni alla salute degli operatori e pazienti".
Quindi, l'estrazione degli inquinanti deve essere veloce. In questo modo il Consigliere Angeleri potrebbe accettare l'integrazione.
Pongo in votazione l'emendamento, così come integrato, per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 27 hanno risposto SI' 27 Consiglieri L'emendamento è approvato.
122) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: All'allegato 2/A "Requisiti tecnologici specifici - Attività di recupero e rieducazione funzionale (pag. 173)", dopo: "- umidità relativa 40-60%" eliminare "- numero ricambi aria/ora 3 v/h velocità dell'aria non superiore a -0,15 m/s classe di purezza filtrazione con filtri a media efficienza".
Tale emendamento è ritirato dal proponente e sostituito dal seguente: 123) Emendamento presentato dal Consigliere Angeleri: All'allegato 2/A "Requisiti tecnologici specifici - Attività di recupero e rieducazione funzionale (pag. 173)", dopo: "- umidità relativa 40-60 numero ricambi aria/ora 3 v/h" aggiungere: "(sono ammessi 2 v/h di aria esterna a condizione che sia garantita l'estrazione completa degli inquinanti)".
Lo pongo in votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno risposto SI' 28 Consiglieri L'emendamento è approvato.
124) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A, (pag. 180), "Requisiti tecnologici specifici - Terapia intensiva neonatale" sostituire il punto: "ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 10 v/h di cui almeno 5 di aria esterna" con "ricambi aria/ora 10 v/h di cui almeno 5 di aria esterna".
La parola all'Assessore D'Ambrosio per l'illustrazione.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

E' un errore, Consigliere Chiezzi. Tutto resta tale quale, cioè "ricambi aria/ora 10 v/h di cui almeno 5 di aria esterna", però senza il ricircolo.
Il problema è questo: i 10 v/h di cui almeno 5 di aria esterna non si realizzano con il ricircolo. Quindi, dobbiamo togliere "senza il ricircolo".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente.
Assessore, se togliessimo dalla norma le parole "senza ricircolo" metteremmo, in realtà, il ricircolo, giusto? La norma che è stata proposta in un primo tempo proponeva dieci volumi all'ora, di cui cinque di aria esterna. Quei dieci volumi meno i cinque di aria esterna erano cinque volumi senza ricircolo. In pratica, c'erano dieci volumi, cinque di aria esterna e cinque senza ricircolo.
Adesso voi dite: no, togliamo "senza ricircolo" e i volumi diventano dieci, di cui cinque di aria esterna. Allora cinque diventano di ricircolo.
Allora le chiedo: i cinque volumi precedenti da dove arrivavano? Non erano di aria esterna, non erano di ricircolo. E allora da dove arrivava quell'aria là? Da qualche parte doveva arrivare: o da fuori o da dentro. Se era da dentro era di ricircolo, se era da fuori no.
Forse, Assessore, da quel che capisco, si tratta solo di un errore materiale, perché già prima era necessario dire che i cinque che derivano da dieci meno cinque erano ricircolati, perché se no da dove arrivavano? E' così?



(Commenti dell'Assessore D'Ambrosio)



CHIEZZI Giuseppe

Quindi è un errore materiale.



PRESIDENTE

Acquisito, quindi, che si tratta di un mero errore materiale, pongo in votazione l'emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 27 Consiglieri presenti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, penso che i lavori siano quasi terminati: c'è ancora un pezzettino di strada da percorrere, che non è lunghissimo.
Le ricordo solo, lei si è informato, che i colleghi del DS, soprattutto i Consiglieri Suino e Riggio, che hanno seguito questa materia l'Assessore lo sa da tempo - si sono dovuti assentare per motivi seri.
Forse potremmo decidere di consentire ai colleghi, assenti per motivi seri di terminare la breve discussione che ancora ci sarà su alcuni emendamenti da loro presentati, anche perché il provvedimento è in via di conclusione in modo tale da avere la presenza dei due colleghi per i pochi emendamenti che rimangono e per le dichiarazioni di voto.
Chiedo ai Consiglieri se non ritengono opportuna questa cortesia considerata la mole di lavoro svolto dai due colleghi, al fine di non escluderli da questi ultimi emendamenti.
La perdita di tempo è assolutamente nulla; anzi, forse impiegheremmo più tempo a discutere adesso tali emendamenti in loro assenza, con il nostro tentativo di interpretazione, che non iniziando la prossima volta e terminare questo breve tragitto.
Chiedo ai colleghi se acconsentono a questa procedura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Per quanto ci riguarda abbiamo ascoltato e comprendiamo le ragioni esposte dal collega Chiezzi.
Valuti la Giunta, valuti l'Assessore D'Ambrosio; noi ci rimettiamo alle valutazioni della Giunta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Consigliere Chiezzi, in realtà mi pare che gli emendamenti in discussione siano tutti emendamenti accolti.



(Commenti in aula)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Cortesemente, finiamo almeno quest'ultimo emendamento e poi rinviamo solamente gli emendamenti che riguardano l'allegato 2B, anzi il 3, perch del 2B non ce ne sono proprio.
Comunque chiedevo solamente di valutare questo emendamento che, tra le altre cose, è estensivo e non riduttivo.



PRESIDENTE

Completiamo solo l'allegato 2A e poi ci aggiorneremo.
Praticamente propongo all'aula di concludere i nostri lavori con l'allegato 2A.


Argomento: Presidi privati di diagnosi e cura

Proseguimento esame proposta di deliberazione n. 593: "D.P.R. 14/1/1997 recante atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private - Disposizioni di attuazione"


PRESIDENTE

Proseguiamo dunque con l'esame degli emendamenti.
125) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A (pag. 185), "Requisiti tecnologici specifici - Servizi per il pubblico e per i pazienti esterni", eliminare la frase "Locali per ricovero e terapia di pazienti con patologie...".
Tale emendamento è ritirato dal proponenti e sostituito dal seguente: 126) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: All'allegato 2/A "Requisiti tecnologici specifici - (pag. 185) Servizi per il pubblico e per i pazienti esterni". All'ultimo comma "Locali per ricovero e terapia di pazienti con patologie potenzialmente contagiose riferibili ad agenti biologici dei gruppi 3 e 4", abrogare le parole "dei gruppi 3 e 4".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 27 Consiglieri presenti.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Passerei ora all'emendamento successivo.
127) Emendamento presentato dall'Assessore D'Ambrosio: Al termine dell'allegato 2/A inserire: "resta inteso che nel capitolo Presidi di tutela della salute mentale - Strutture residenziali psichiatriche"; nel titolo "Requisiti minimi strutturali", al terzo punto di pagina 158, si sostituisca "che si può avvalere del supporto del privato sociale, così come anche attraverso il privato qualificato da apposito atto di Giunta regionale informando la Commissione consiliare competente".



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Collega, lei gli emendamenti li presenta spesso anche all'ultimo secondo, com'è nel suo diritto.



(Commenti del Consigliere Chiezzi )



PRESIDENTE

No, come abbiamo detto pochi minuti fa, le chiederei di concludere l'allegato 2/A.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, non mi sembra che quest'emendamento risolva il problema perché, seppure la forma sia diversa, di fatto il testo è quello di un emendamento del quale abbiamo già discusso.
E' scritto esattamente nello stesso modo. Dice: "Attenzione, resta inteso che nel capitolo già discusso, su cui non avevamo presentato emendamenti, adesso inseriamo quest'emendamento". E' la stessa cosa. E' sempre un retrocedere. Pensavo che la strada da lei suggerita, invece, di un ordine del giorno finale con il quale (anche se è superfluo pure questo) dare mandato all'Ufficio di Presidenza perché controlli (in un testo così complesso!) che non ci siano contraddizioni, fosse il modo per uscire da quest'impasse! Di uscire da una prassi d'aula pericolosa! Si dice: "Stiamo attenti che 20 pagine prima, dopo quella frase ce n'è un'altra!" Non si risolve così! Si risolve con un coordinamento - se volete sostenuto da un ordine del giorno del Consiglio!



PRESIDENTE

Non abbiamo ancora finito l'esame dell'Allegato 2/A, ma questo punto lo esamineremo nella prossima seduta: chiudiamo qui i lavori.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,03)



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