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Dettaglio seduta n.451 del 15/02/00 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute (rinvio)


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che prima della seduta odierna sono stati distribuiti ai Consiglieri i processi verbali del 27, 28 e 29 luglio e del 9, 21, 22, 24 28 e 29 settembre 1999. Verranno posti in votazione nella prossima seduta consiliare.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Bodo, Farassino, Ghigo Majorino, Minervini e Racchelli.


Argomento:

b) Presentazione progetti di legge


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge presentati sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

E' previsto che i nostri lavori comincino con l'esame del disegno di legge n. 467, di cui al punto 5) all'o.d.g. Come ricorderete, l'aula l'aveva rinviato in Commissione e oggi ritorna alla nostra attività.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, cominciamo con il passo giusto: prima verifichiamo se c'è il numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Il numero legale è garantito, essendo presenti in aula 27 Consiglieri.


Argomento: Delega di funzioni regionali agli enti locali

Esame disegno di legge n. 467: "Disposizioni normative per l'attuazione del D.lgs. 31/3/1998 n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge 15/3/1997 n. 59'" (seguito) - Presentazione questione pregiudiziale


PRESIDENTE

Possiamo dunque esaminare il disegno di legge n. 467, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Poiché il provvedimento ritorna dalla Commissione, credo che sia opportuna una breve relazione di ripresentazione da parte del Consigliere Gallarini.
Ricordo che il 12 gennaio avevamo approvato l'art. 1 "Finalità" e i nostri lavori si erano fermati all'art. 2. Vi è stato il rinvio in Commissione per due settimane e adesso il disegno di legge torna in aula.
Prego, Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Presidente e colleghi, non c'è ovviamente una relazione scritta ad oggi, almeno gli uffici non me l'hanno consegnata. Se c'è, ben volentieri integro quel che sto dicendo con quanto scritto nella relazione; se non c'è, non ha importanza per me, non so per il Consiglio. In ogni caso, quel che conta è aggiornare la situazione.
All'interno dell'VIII Commissione - se ricordo bene, in tre sedute piuttosto lunghe, per la verità - abbiamo discusso dall'art. 1 all'ultimo e abbiamo esaminato tutti gli emendamenti che sono stati presentati, su alcuni dei quali naturalmente la Giunta si è espressa in un certo modo e la maggioranza di conseguenza e quindi sono stati recepiti, mentre altri no.
Il testo che è uscito ieri dall'VIII Commissione e che oggi abbiamo in aula ha avuto il contributo e l'assistenza di vari Assessori (Pichetto Cavallera, Goglio e Vaglio), sostanzialmente di tutti gli Assessori che per le parti di propria competenza e di proprie deleghe, hanno avuto la possibilità di intervenire e di esprimere il proprio parere, ovviamente dall'ottica delle proprie deleghe.
Ritengo dunque che sia stato fatto, dal nostro punto di vista, un buon lavoro all'interno dell'VIII Commissione, e quindi adesso, al di là dell'introduzione iniziale che era stata fatta con la relazione qualche tempo fa in una seduta di Consiglio regionale, ritengo proprio che ci siano le condizioni affinché oggi si affronti l'esame del disegno di legge. Noi speriamo anche che si concluda perché il clima e l'ottimo lavoro che hanno pervaso l'VIII Commissione sono stati il frutto dell'atteggiamento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio che hanno rappresentanza in VIII Commissione. Se così stanno le cose, credo che si possa andare incontro alle richieste pressantissime che furono avanzate martedì della settimana scorsa dalle Associazioni e Confederazioni piemontesi dell'artigianato e quindi, vuoi per i problemi dell'artigianato, vuoi per tutti gli altri problemi inseriti nel disegno di legge, che ci siano le condizioni affinch riteniamo in tempi brevi - il Consiglio possa licenziare questo disegno di legge tanto importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Rinuncio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, vorrei soltanto richiamarmi ai confronti che su questa materia abbiamo avuto la settimana scorsa con le Associazioni degli imprenditori artigiani, ma credo che vadano associati alla posizione anche gli imprenditori del settore industriale. In realtà, non riteniamo corretta o, quanto meno, non obbligatoria, l'interpretazione dei Bassanini in base alla quale, in mancanza del provvedimento applicativo del D.lgs. n. 112 per quanto riguarda il settore industria, sono automaticamente bloccati gli interventi regionali. Lo sono sulla base dell'impostazione applicativa che è stata data dalla proposta di Giunta, ma non lo sarebbero in assoluto tant'è che su altre materie, anch'esse oggetto di trattamento di delega in base alla Bassanini, o i lavori sono andati avanti con una gestione dei fondi da parte della Regione, come è avvenuto e come continua ad avvenire per tutto il settore dell'agricoltura, oppure si tratta di settori, come quello della cultura, per dirne uno, settore stralciato dall'applicazione dei Bassanini, i cui provvedimenti di spesa procedono, anzi, è proprio una delle iniziative che la Regione intende far funzionare attivamente.
Questa interpretazione secondo noi è forzata e siamo in questo confortati da altri pareri, compreso quello della Conferenza Regione Autonomie locali, che ha ripetutamente sottolineato il fatto di essere non obbligatoria la cessazione degli interventi in mancanza del provvedimento applicativo della Bassanini.
Assessore Pichetto, sul carattere dell'obbligatorietà occorrerà un chiarimento nel corso della discussione perché ci sono altre, e io ritengo fondate, interpretazioni al riguardo, ma ho richiamato questo aspetto perché questa parte ha costituito materia significativa in sede di confronto con le Organizzazioni degli artigiani. Tutta l'opposizione del centro-sinistra più Rifondazione Comunista ha condiviso che, in presenza di un danno grave all'economia regionale come quello che conseguirebbe al blocco dei 114 miliardi, noi non avremmo trattenuto in aula il provvedimento se non per il tempo necessario per segnalare e puntualizzare le nostre valutazioni diverse o dissimili su singoli punti, ma insomma in termini assolutamente concisi e contenuti in modo che nella giornata di oggi quella parte del provvedimento potesse essere lincenziata.
Ritengo che in questo senso sia già stata acquisita una condivisione dell'Assessore Pichetto. Non voglio impegnarlo a nome della Giunta, per ritengo di poter richiamare la valutazione congiunta, fatta nelle maniere informali, dopo l'incontro con gli imprenditori circa l'opportunità di stralciare dal provvedimento la parte relativa ai settori produttivi e questo anche per una situazione di condizione di parità tra l'agricoltura e il commercio, i cui provvedimenti non so se sono stati attuati, ma comunque sono stati assunti con provvedimenti di legge, e l'industria e l'artigianato che invece sono stati accorpati e quindi avevano bisogno di essere trattati in questa sede.
Noi riproponiamo la procedura che era stata concordata, cioè una discussione della parte e lo stralcio della parte relativa ai settori produttivi. Non riteniamo coerente, né con gli impegni presi né con le opportunità politiche, l'assunzione di altra parte del provvedimento, in quanto lo stesso comunque elude materie che per noi non possono essere stralciate. Ad esempio, mi riferisco alla partita dei trasporti e alla posizione dell'ANAS. So bene qual è il nodo sull'istituzione per la gestione delle strade trasferite alle Regioni. C'è inoltre il nodo della cultura; c'è tutta la partita del turismo; ci sono parecchie materie fondamentali sulle quali la Giunta, per ragioni che mi sfuggono, che non sono di natura tecnica, ma di natura connessa a problemi politici, non è pervenuta neanche ad una proposta del provvedimento di trasferimento (erano scritte, poi sono state revocate).
Allora, si tratta di scegliere l'impostazione da seguire. Noi siamo d'accordo di discutere la parte che blocca interventi significativi sul piano dell'economia, oppure discutiamo tutto il provvedimento, ma in questo caso bisogna accorpare le parti che riguardano l'artigianato, la viabilità regionale, i trasporti, la cultura ed altri materie che qui non figurano.
Però ritengo, e in questo senso sollecito, da parte della Giunta l'adesione alla proposta di trattare le parti sulle quali si era convenuto esserci un'indifferibile urgenza.



PRESIDENZA DEL SEGRETARIO GRASSO



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Presidente e colleghi, mi sembrava già implicito, ovviamente in quel che abbiamo detto prima, quale fosse la nostra posizione. La ribadiamo per maggiore chiarezza.
E' ovvio che dopo quanto abbiamo detto, del clima e dell'operatività all'interno dell'VIII Commissione, riteniamo che sia pretestuoso andare a cercare le materie che sarebbero potute esserci e invece non ci sono e i problemi politici all'interno della maggioranza. Ognuno si gestisce all'interno della propria situazione politica. Noi siamo maggioranza e la minoranza si preoccupi dei problemi che eventualmente avesse al proprio interno. Noi dei nostri non intendiamo parlare in questa sede, in quanto questa è una sede istituzionale. Riteniamo di non averne di grossi e penso che alcuni dati esterni supportino questa nostra opinione e convinzione.
Riteniamo che il disegno di legge, così com'è stato impostato dalla Giunta a sua discrezione e come è stato supportato della maggioranza in modo compatto all'interno di tutte le Commissioni, e quindi dell'VIII, che è la risultante riassuntiva delle Commissioni di merito, debba procedere così com'è stato licenziato ieri al termine, appunto, della riunione dell'VIII Commissione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Anche il Gruppo dei Comunisti Italiani ritiene che l'impegno che avevamo assunto insieme ad altri Gruppi di stralciare da questo provvedimento, già monco di parti fondamentali, di attuazione del D.lgs. n.
112 debba essere la linea che guida il nostro comportamento in aula.
Abbiamo ricevuto le Organizzazioni dell'artigianato, che hanno illustrato un nesso stretto tra l'approvazione di questa parte del D.lgs.
n. 112 e la possibilità di erogare i finanziamenti e quindi di far vivere il comparto dell'artigianato e della piccola industria, e in quella sede abbiamo espresso l'impegno del Gruppo a considerare positivamente lo stralcio di questa materia e a questo ci atteniamo.
I giudizi, il confronto politico sul modo in cui questa Giunta passa dalla situazione del 4/11/1998, di attuazione completa del D.lgs. n. 112 alla situazione del 14/2/2000 in cui ha decapitato l'attuazione di questo decreto in parti importanti, è una polemica che possiamo non affrontare in forza di una decisione di affrontare esclusivamente, portandolo a conclusione, il tema dell'attuazione riferito all'artigianato e all'industria.
Noi avremmo molto da dire su questo procedere della Giunta regionale prima onnicomprensivo ed anche arrogante; poi, con un ritardo estremo rinunciatario dell'attuazione di importanti tratti di riforma.
Se vogliamo essere coerenti con l'impegno preso con il coordinamento delle Associazioni artigiane, si stralcia questo titolo, lo affrontiamo, lo concludiamo in giornata e rimandiamo invece gli ostacoli conseguenti ad un comportamento incongruo della Giunta regionale ad un momento successivo altrimenti la promessa fatta agli artigiani che questo pezzo del D.lgs. n.
112 sarebbe stato in ogni caso approvato, non viene soddisfatta e non per nostra responsabilità.
Ricordo a tutti i colleghi che nel novembre 1998 avevamo proposto una procedura di attuazione che affrontasse subito i temi più semplici, quelli sui quali le consultazioni avevano dato esito positivo, e poi dal 1998 al 2000 ci sarebbe stato modo di affrontare, magari sempre per settore l'attuazione del D.lgs. n. 112. Nel novembre 1998 questa proposta del mio e di altri Gruppi fu respinta al mittente con sufficienza, che in sostanza rispose: "Non se ne parla neppure; o si attua tutto, il provvedimento è questo, o niente". Infatti, si è visto che questa strada scelta dalla Giunta a tutt'oggi ha portato al niente. Non vorrei che questo niente perdurasse sulle spalle degli artigiani che, viceversa, devono vedere l'attuazione di questo comparto entro la fine di questa legislatura.
Quindi, il documento, Presidente, ci è stato consegnato pochi minuti fa, noi disponiamo del testo ultimo da mezz'ora ed anche per questo motivo non riteniamo possibile affrontare tutto il testo perché dovremmo avere almeno il tempo di leggere quel che la Commissione ha deciso di licenziare.
Questo all'aula non è noto, quindi noi dovremmo avere il tempo per leggere il provvedimento.
Se invece vogliamo essere coerenti, affrontiamo subito lo stralcio esaminandolo passo passo e licenziandolo con le votazioni che si deciderà di dare.
Vorrei affiancare questa opinione a quella del collega Riba, perché mi sembra che ci siamo assunti tutti degli impegni, onoriamoli e poi rimarrà il tema dell'attuazione degli altri settori, che è tema di natura diversa perché la discussione sui temi affrontati in questo disegno di legge e sui temi che la Giunta non vuole affrontare è una discussione complessa chiaramente politica, forse di contrapposizione, comunque di giudizio molto diverso.
Pertanto, Presidente - non so se lei abbia sul suo banco la lettera scritta e firmata da alcuni componenti delle minoranze di richiesta di stralcio - le chiederei di dare lettura di questa lettera e di chiedere all'aula di pronunciarsi sull'invito dei colleghi del centro-sinistra.
Potrebbe essere trasformato in un atto di richiesta a norma di Regolamento affinché l'aula si pronunci se è necessario giungere allo stralcio immediato e all'approvazione immediata di tutta la materia artigianato e industria.
Noi proponiamo questo e che la nostra richiesta venga eventualmente messa ai voti nelle forme in cui la Presidenza deciderà come corrette a norma di Regolamento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio.



VAGLIO Roberto, Assessore agli enti locali

Colleghi, a nome della Giunta - perché questo è un provvedimento che vede coinvolta tutta la Giunta anche dal punto di vista tecnico, in quanto quasi tutti gli Assessorati sono stati toccati trasversalmente da questo provvedimento - devo dire che l'analisi del Consigliere Chiezzi è - se consentite - un po' affrettata. Vero è che nel novembre 1998 si presentò un primo disegno di legge, su cui si lavorò molto e lavorò molto l'VIII Commissione e tutte le altre Commissioni competenti per materia.
Parallelamente a questo grande lavoro del Consiglio si svolgeva un analogo lavoro di concertazione e di confronto con gli Enti locali, che ha portato all'attuale testo, che la Conferenza permanente Regione-Autonomie locali ha abbondantemente discusso e studiato. La Conferenza ha deciso di procedere per stralci ritenendo che questo stralcio fosse maturo per essere portato in Consiglio, dicendo che, con una serie di osservazioni, i singoli Enti locali o, meglio, le singole Associazioni rappresentative degli Enti locali del nostro sistema amministrativo si dichiaravano favorevoli all'impostazione, al tenore e al contenuto, ovviamente con alcuni conch che variavano da Ente locale ad Ente locale. E' chiaro che non poteva esserci una risposta corale perché i soggetti sono diversi, la loro posizione istituzionale è diversa, soprattutto per la loro situazione demografica, ma nella sostanza abbiamo portato a casa un buon risultato che, con due settimane di lavoro assiduo in VIII Commissione, una lettura completa di tutto il testo, un'accettazione di molte osservazioni portate attraverso gli emendamenti dell'opposizione, ha dato luogo al testo che oggi dobbiamo esaminare. Ma non lo dobbiamo esaminare per discorsi vuotamente politici o delle considerazioni meramente elettoralistiche, lo dobbiamo affrontare perché abbiamo un impegno del Consiglio regionale nei confronti del sistema delle Autonomie locali, che attende il trasferimento sulle singole materie, che attende chiarezza su quali compiti verranno mantenuti in queste materie stralcio dalla Regione e quali saranno assegnate ai singoli Enti locali.
Ritengo pertanto che la proposta suggestiva che è stata avanzata questa mattina - fosse Pasqua direi che si è aperto un uovo di Pasqua - da alcuni colleghi dell'opposizione sia un percorso assolutamente non percorribile perché abbiamo degli impegni, precisi, seri, abbiamo stralciato questa parte con l'intesa seria con gli Enti locali che sarebbe stata approntata entro la fine del mese la seconda parte relativa alle altre materie del D.lgs. n. 112, ma non solo, come Consiglio siamo rimasti d'accordo con le Autonomie locali che questa prima fase applicativa del D.lgs. n. 112 avrebbe fatto definitivamente chiarezza sui tempi, sui modi e sui termini dei trasferimenti.
Pertanto, la Giunta non può accettare la proposta avanzata dalle opposizioni e richiede con molta determinazione che si proceda rapidamente alla discussione e all'approvazione di questo testo stralcio applicativo del D.lgs. n. 112.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intervengo per associarmi alle richieste precedenti e per sostenere la richiesta del Consigliere Chiezzi di andare al voto sulla sua proposta come mi pare abbia espresso nel suo intervento. Noi siamo d'accordo con questa impostazione, perché ci pare che, al di là del fatto di considerarlo uovo di Pasqua o meno, ci sembra che sia una proposta che ha l'utilità di essere operativa, efficace, quindi perlomeno permetterebbe, su un aspetto importante che ci aveva visto concordi, di lavorare e concludere, quindi di raggiungere un risultato, mentre invece la proposta della Giunta, non fortemente sostenuta dai banchi della maggioranza, mi pare che rischi di avere un effetto controproducente. Per questo credo sarebbe utile prenderla in considerazione, in ogni caso, ripeto, mi associo alla richiesta del Consigliere Chiezzi di votare lo stralcio affrontando solo i due punti che proponeva venissero inseriti all'interno dell'o.d.g.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, dovremmo comunque aver tempo di leggere il testo! Non sono nemmeno passate le 24 ore!



PRESIDENTE

Devo dire che, essendo stato approvato ieri in VIII Commissione quanto è stato scritto lo è stato in base a quanto è stato approvato in VIII Commissione ed era ampiamente noto che ieri si approvava in Commissione e oggi si discuteva.



CHIEZZI Giuseppe

Siamo anche fuori Regolamento perché non sono passate le 24 ore!



PRESIDENTE

Vi sono altri interventi in merito alla questione pregiudiziale? La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Presidente e colleghi, lo diciamo per la terza volta: abbiamo detto "no" nell'intervento iniziale, abbiamo ribadito il "no" nel secondo intervento, non possiamo che ribadire il "no" anche nel terzo intervento.
Non siamo assolutamente d'accordo di stralciare né la questione degli artigiani né altre questioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, non condividiamo la discussione non dell'intero testo, ma di un po' di materie messe lì a casaccio perché la Giunta su quelle è pronta, mentre sulle altre non lo è. A questo giochetto non ci stiamo Presidente! Noi abbiamo detto che se volete portare tutto il disegno di legge n. 467, è una proposta che consideriamo seria, impegnerà del tempo occorrerà finire il lavoro che non è stato svolto e lo si può discutere.
Se vogliamo discutere delle urgenze, ne abbiamo discusso la settimana scorsa e c'è la nostra totale disponibilità - naturalmente poi la maggioranza impone quello che crede, purché nel rispetto delle norme procedurali, come ha richiamato il collega Chiezzi, quindi su questo stiamo soltanto al Regolamento. Invece riteniamo inopportuno accettare che su questo provvedimento si proceda con una strategia che non è tale, ma rappresenta soltanto la casuale ed interessata scelta di settori da trasferire o meno decisa dalla Giunta. Perché non trasferiamo la cultura? Perché non affrontiamo la questione della viabilità? Nessuno ha posto questi interrogativi. Siete voi che volete imporci una discussione sull'intero D.lgs. n. 112, allora discutiamolo! Altrimenti, facciamo quello che l'economia si attende e che ci siamo impegnati a fare, ed è lo stralcio delle attività produttive. Non ci sono altre procedure, una terza posizione per cui tutto "no", una parte "no", quello che la maggioranza ritiene che possa essere, secondo una sua opportunità, sottoposta al trasferimento.
Questo non ci sembra praticabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Di fronte a certe affermazioni del collega Riba, che parla di provvedimento a casaccio, non ci sto: a casaccio sarà la sua esposizione non il provvedimento della Giunta.
Per noi il provvedimento della Giunta è serio e responsabile; questa maggioranza, fino a quando sarà tale e fino a quando durerà la legislatura ha il diritto di impostare come ritiene, dal punto di vista politico, più opportuno.
Quindi, rigettiamo nella forma più categorica affermazioni del tipo "provvedimenti a casaccio": ma quali "provvedimenti a casaccio"? Abbiamo discusso per mesi in VIII Commissione e ancora nelle ultime tre sedute della stessa, con molto interesse, con molta collaborazione, con molto senso di responsabilità, intorno a quel provvedimento così come è stato concepito, così come è venuto in aula questa mattina perché licenziato ieri dall'VIII Commissione.
Sugli artigiani non pieghiamo adesso le categorie, di volta di volta come le canne al vento a quel che noi vorremmo fosse la realtà; la realtà ci è stata rappresentata dagli artigiani nell'incontro di martedì della settimana scorsa. Hanno impostato un volantino in cui parlano loro - non l'abbiamo dettato noi - di ostruzionismo. Ora, il buonsenso, la ragione e l'intelligenza dell'opinione pubblica sanno che quando si parla di ostruzionismo è difficile che sia una maggioranza a farla nei propri confronti: lo hanno scritto loro, quindi, per coerenza e per logica, non ci sentiamo assolutamente di avere da perdere nell'impostazione di questa procedura così come l'abbiamo esposta prima.
Non riusciamo a trovare un accordo? Pazienza! Io penso che abbiamo il diritto di pretendere che si parta - e i numeri lo dimostreranno se si arriverà a votare - così come noi abbiamo impostato la questione. Dopodich nei prossimi due mesi vedremo cosa succederà: il 17 aprile sapremo come saranno stati giudicati gli atteggiamenti e le posizioni all'interno di quest'aula.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Vaglio.



VAGLIO Roberto, Assessore agli enti locali

Solo per un chiarimento, colleghi, perché credo che fino alla fine della legislatura, quindi fino al 16/4/2000, continuerò ad essere Assessore di questo Consiglio che, avendo approvato il primo articolo del disegno di legge n. 467 un mese fa, mi ha dato l'indicazione di procedere per stralci e non a casaccio.
Un mese fa il Consiglio approvava l'art. 1 che, al comma primo, recita: "...in attuazione del Capo I della legge 15/3/1997 n. 59 ed in particolare i seguenti ambiti: sviluppo economico ed attività produttive, ambiente protezione civile ed infrastrutture, formazione professionale e polizia amministrativa". Con l'VIII Commissione abbiamo lavorato su quanto il Consiglio ci aveva detto di fare, Consiglio che aveva recepito le indicazioni che provenivano dalla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali. Noi non cambiamo le carte in tavola, seguiamo le indicazioni che questo Consiglio ha dato, seguiamo un articolo già approvato dal Consiglio che è parte determinante e fondante di tutto il percorso del D.lgs. n. 112.
Questo per quanto riguarda il nostro operato.
Voglio sottolineare - lo dico perché abbiamo un impegno nei confronti delle Amministrazioni locali - che questo Consiglio ha assunto un impegno nei confronti delle Amministrazioni locali e sicuramente non farà un passo indietro rispetto a quanto ha detto un mese fa, perché il Consiglio regionale del Piemonte io ritengo, nei venticinque anni della sua esistenza, non ha mai detto una cosa il giorno prima per contraddirla il giorno dopo.
Saremo conseguenti a quanto abbiamo deciso assieme un mese fa e procederemo quindi non per ulteriori stralci, ma sul testo che è stato approvato ieri in VIII Commissione.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Se non vi sono altri interventi, dopo le puntualizzazioni dell'Assessore Vaglio, se rimane valida la richiesta pregiudiziale avanzata dai Consiglieri Riba e Chiezzi, ai sensi dell'art. 63 del Regolamento proposta che non è stata accolta dalla maggioranza, si dovrebbe passare alla votazione per verificare gli intendimenti dell'aula.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Lo verificheremo nella votazione.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Ribadisco la mia richiesta.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula 29 Consiglieri.


Argomento: Delega di funzioni regionali agli enti locali

Esame disegno di legge n. 467: "Disposizioni normative per l'attuazione del D.lgs. 31/3/1998 n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge 15/3/1997 n. 59'" (seguito) - Votazione questione pregiudiziale


PRESIDENTE

Si proceda pertanto alla votazione per appello nominale della questione pregiudiziale presentata dai Consiglieri Riba e Chiezzi.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri La proposta è respinta.



PRESIDENTE

RIBA Lido (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, chiedo la parola.



PRESIDENTE

In merito a che cosa, Consigliere?



RIBA Lido

Presidente, noi abbiamo ricevuto questo testo. Non sto a ribadire che nel caso fosse stata accolta o in qualche maniera seguita l'intesa che era intervenuta con l'Assessore Pichetto per discutere dello stralcio conoscevamo il testo della parte da discutere e quindi, indipendentemente dai tempi di presentazione in aula del provvedimento, non avevamo difficoltà ad affrontarne la discussione.
In questo caso, Presidente... Scusi, Presidente, non sto ponendo delle questioni in termini di Regolamento, ma in termini di opportunità e necessità per il seguito della riunione.
Dato che il provvedimento, così come definito ieri dalla Commissione, è stato consegnato in aula questa mattina verso le ore 10/10,30 - per la verità, erano quasi le 11, ma adesso non è questione di mezz'ora in più le chiedo quanto tempo può mettere a disposizione dei Gruppi per poter valutare il provvedimento e definire eventualmente degli emendamenti. Non so quanto preveda il Regolamento, se 24 ore o meno, ma avendo poche ore di vita il Consiglio davanti a sé, il problema non lo pongo in termini di 24 ore, ma in termini di un margine di tempo che ci consenta di lavorare su un testo sul quale dobbiamo discutere.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Mi scuso per essermi assentato prima, ma avevo un impegno.
Il testo è stato distribuito; credo che il Consiglio possa autorizzarne l'esame senza particolari problemi. E' già arrivato un emendamento all'art.
1 ...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, Presidente, noi chiediamo del tempo perché stiamo preparando degli emendamenti. Non si è mai visto arrivare in aula un provvedimento di questo spessore senza dar modo ai Consiglieri di ...



PRESIDENTE

Direi però che il lavoro della Commissione doveva appunto essere svolto in questo senso. L'aula è sovrana: questo con tutti i vantaggi e gli svantaggi operativi.
Non ci troviamo di fronte ad un arrivo in aula per la prima volta, ma ad un rinvio in Commissione e ad un ritorno in aula. Per cui se il lavoro della Commissione è stato utile, come credo, in qualche modo bisogna trarne le conseguenze.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intervengo sostanzialmente per sostenere la richiesta dei colleghi. Se effettivamente il provvedimento è di notevole spessore, credo che i colleghi che non hanno potuto seguire i lavori in Commissione debbano avere il tempo per approfondire minimamente.
D'altro canto, credo che si potrebbe utilizzare questa parte della mattinata per rispondere ad una serie di interrogazione ed interpellanze.
Ho ricevuto la comunicazione che c'è la disponibilità da parte di alcuni Assessori a rispondere ad alcune interpellanze, per cui potremmo utilmente utilizzare questo tempo per le risposte e riprendere oggi pomeriggio il lavoro sul testo.



PRESIDENTE

Voglio solo ricordare che l'art. 1 l'avevamo già approvato il 12 gennaio scorso.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, le chiedo ancora di consentirci di leggere il testo che per la prima volta viene consegnato all'aula. Non ricordo che ci siano mai state procedure di ...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, se la interrompo, ma desidero ricordare ai colleghi che non si possono tenere accesi così tanti telefonini, altrimenti non possiamo continuare i nostri lavori. Chiedo ai Consiglieri di ridurre questo brusìo.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Il testo giunto in aula da pochi minuti è un testo nuovo che proviene da una Commissione, è parecchio diverso da quello consegnato a suo tempo e io chiedo, per cortesia e correttezza, che si dia la possibilità ai colleghi, che non fanno parte della Commissione o che comunque hanno ritenuto di attendere il faticoso esame degli oltre cento emendamenti della Giunta, di vedere un testo finalmente definitivo.
Noi abbiamo il testo definitivo della Giunta solo adesso. Non abbiamo intralciato i lavori della Commissione, abbiamo lasciato che la Giunta rivedesse il provvedimento e lo consegnasse all'aula. Adesso il provvedimento è arrivato in aula; vogliamo leggerlo una volta, ordinare le nostre idee e le nostre proposte e cominciare l'esame. Chiediamo però che ci sia un minimo di tempo per questo, anche perché sulla procedura ci sarebbero cose da dire, nel senso che se il provvedimento arriva tutto intero ex novo come mi è stato consegnato con l'art. 1, siccome il nuovo art. 1 deliberato dalla Commissione giunge in aula, questo art. 1 non c'è nel testo perché si dice: "L'art. 1 non è tornato in Commissione, non è mai andato in Commissione" e quindi non si discute l'art. 1. Ma se l'art. 1 è andato in Commissione insieme a tutti gli altri e mi viene ripresentato in questo testo, penso di intervenire di nuovo sull'art. 1; altrimenti bisogna non presentare nel testo l'art. 1.
Se avessimo però un'ora di tempo, forse tutti questi ragionamenti riusciremmo a farli insieme alla lettura del testo. Non ci costringa a non leggere il testo prima di discuterlo, Presidente. Non ci costringa a questo!



PRESIDENTE

Io non costringo a niente nessuno. Voglio solo ricordare - e i verbali ne fanno fede - che quando l'aula, nella sua sovranità, ha deciso di rinviare il provvedimento in Commissione, individuando anche il tempo in cui doveva restarvi, l'ha rinviato nello stato in cui era, cioè con l'art.
1 approvato.
D'altra parte, l'art. 1 ha avuto tutto un esame e io qui vedo un documento; questi sono documenti di lavoro e bisogna inserirli in tutto l'iter al punto in cui questo è arrivato.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pierluigi

Volevo semplicemente dire che sull'art. 1 è inutile stare ancora a discutere: il Consiglio l'ha approvato.
Collega Chiezzi, il Consiglio ha approvato l'art. 1. Questo significa anche - l'ha detto bene l'Assessore prima - che il Consiglio ha approvato il fatto che le materie oggetto del disegno di legge da esaminare fossero quelle inserite nell'art. 1, e cioè i quattro punti.
Capiamo il tentativo di sgattaiolare e di guadagnare tempo da parte vostra, perché probabilmente non è facile sostenere a lungo la posizione che avete intrapreso dal punto di vista politico. Però, pur capendo questo siamo convinti dell'opportunità della nostra posizione, che ci sembra di sostanza e non di forma e non di strumentalizzazione, ed anche gli artigiani otto giorni fa hanno parlato di posti di lavoro, di economia, di finanziamenti e non di strumentalizzazioni o di pseudofor malismi.
Pertanto, insistiamo nella nostra posizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, a nome del mio Gruppo e delle minoranze, le chiedo cinque minuti per un incontro direttamente con lei.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 11,33 riprende alle ore 12,54)



PRESIDENTE

Credo che stiamo individuando un percorso utile, però abbiamo ancora bisogno di qualche minuto.
I lavori del mattino possono concludersi a questo punto e riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 14,30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12,55)



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