Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.443 del 18/01/00 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Cotto, Farassino Ghiglia, Peano, Rossi e Rosso


Argomento:

Approvazione verbali precedenti sedute


PRESIDENTE

In merito al punto 1) all'o.d.g.: "Approvazione verbali precedenti sedute", comunico che sono stati distribuiti ai Consiglieri, nella scorsa seduta, i processi verbali delle adunanze consiliari del 7, 13, 15, 21 luglio 1999. Non essendoci osservazioni s'intendono approvati.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Iniziamo i nostri lavori sul proseguimento dell'esame del punto 36) all'o.d.g. che reca "Esame disegno di legge n. 543: Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 del Parco naturale di Stupinigi e del Parco naturale della Val Troncea" Prego i Consiglieri di prendere posto in aula.



(Commenti della Consigliera Simonetti sulla presenza del numero legale)



PRESIDENTE

Prima di iniziare i lavori ho verificato la presenza in aula dei Consiglieri: mi risulta ci sia il numero legale.
La Consigliera Simonetti chiede formalmente la verifica del numero legale.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
30 Consiglieri ed in congedo n. 7 Consiglieri.


Argomento: Bilanci preventivi

Esame disegno di legge n. 543: "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 del Parco naturale di Stupinigi e del Parco naturale della Val Troncea"


PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Per quanto riguarda la richiesta formulata questa mattina sul Parco della Val Troncea, relativa alla relazione illustrativa al bilancio, che sembrava mancasse, sottolineo che la suddetta relazione è contenuta quale premessa della deliberazione del Consiglio direttivo dell'ente che ha approvato il bilancio stesso, relazione prodotta in fotocopia dagli Uffici.
Ripeto, la relazione è contenuta nella premessa della delibera.



(Voci in aula)



PRESIDENTE

RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali



PRESIDENTE

Scusate, gli Uffici non hanno ancora provveduto alla distribuzione della relazione: pensavo l'avessero già fatto.



PRESIDENTE

Differiamo di qualche minuto la parte inerente la Val Troncea, passando a quella inerente il Parco naturale di Stupinigi.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Mi è stata avanzata una richiesta di chiarimenti sul consistente avanzo di amministrazione, pari a 679 milioni circa, espressi nell'ambito della relazione.
Si risponde che tale avanzo è determinato da assegnazioni fatte all'ente nel corso degli anni a titolo di spesa di gestione corrente. Tali assegnazioni nel 1999, visto il rilevante avanzo di amministrazione, sono state limitate a dieci milioni per l'anno 1999, con il vincolo di destinazione per il Piano d'area, integrazione al Piano stesso. Cioè era necessario operare un'integrazione sul piano d'area e quindi questi ulteriori stanziamenti di dieci milioni del '99 sono stati finalizzati essendoci già un consistente avanzo di gestione, proprio per incrementare ulteriormente tali economie di spesa.
La ridotta capacità di spesa, anche gestionale, dell'Ente, è in parte riconducibile al fatto che l'Ente non ha provveduto a dar corso alle procedure di copertura dei posti autorizzati (quattro su sette previsti) con conseguente minore spesa sia in termini di investimento, sia in spesa corrente. Fino al 1999, le somme assegnate per spese correnti non avevano vincolo, per cui l'avanzo poteva essere ridistribuito all'Ente sui vari capitoli. A partire da quest'anno, è invece prevista una dettagliata rendicontazione delle spese e la reimpostazione delle somme avanzate su ciascun capitolo di spesa corrente sul residuo capitolo del successivo esercizio finanziario. Ciò eviterà il ripetersi di ingiustificati accumuli di economie, in quanto queste verranno conguagliate di anno in anno.
Per quanto concerne nello specifico i 679 milioni dell'avanzo di Stupinigi, è prevedibile un utilizzo di fini della realizzazione di un progetto di sistemazione della viabilità interna e pulizia, per la cui attuazione il Parco ha presentato un progetto preliminare di importo di circa 800 milioni. Ci sono da fare le opportune verifiche sul caso, ivi compresa la partecipazione dei Comuni in relazione alle competenze eventualmente attraverso la convenzione stessa. Siccome il progetto è di interesse anche esterno al Parco stesso, chiediamo che, nell'ambito di questo progetto, si possa attivare una convenzione per far sì che i Comuni che insistono sull'area del Parco possano partecipare alla realizzazione del progetto stesso.
Abbiamo presentato all'approvazione del Consiglio la deliberazione perché, per quello che ho evidenziato, le economie sui capitoli relativi agli anni precedenti verranno utilizzate per questo progetto, presentato dal Parco stesso, per la sistemazione della viabilità e della pulizia del proprio territorio. Per quanto riguarda il personale, abbiamo sollecitato il Parco stesso per far sì che attivi le procedure per realizzare la pianta organica che gli compete nell'ambito delle autonomie dell'Ente di gestione affinché venga realizzata e venga posta in essere, essendo già autorizzata ed approvata l'anno scorso la pianta organica che il Parco stesso ha sottoposto attraverso la procedura che devono attuare tutti gli Enti di gestione delle aree parco, nelle aree protette.
Chiediamo che l'Ente Parco, comunque, con un ulteriore sollecitazione si avvalga dell'autonomia che gli compete, affinché questo problema sia finalmente risolto, perché è un Parco che non ha personale.



PRESIDENTE

Essendo già stato distribuito l'altro documento, possiamo dare nuovamente la parola all'Assessore Racchelli affinché illustri il documento della Val Troncea La parola all'Assessore Racchelli.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Per quanto riguarda il Parco della Val Troncea, direi che la relazione presentata nell'ambito della Delibera di presentazione del bilancio generale del Parco stesso sia abbastanza esplicita e, soprattutto, ci dia la visione di una buona amministrazione, ed anche di una progettualità che credo sia ricompresa nell'ambito dei capitoli che al Parco stesso sano stati assegnati.
La situazione della Val Troncea è completamente diversa rispetto a Stupinigi, in quanto a Stupinigi è molto più critica, non esistendo una pianta organica né spese di gestione diretta.
A Stupinigi manca il Dirigente, per cui chiediamo che quest'anno venga sanata questa anomalia e la mancanza di una pianta organica. Chiediamo che nell'ambito dell'esercizio 2000, venga realizzata una capacità di gestione con il Direttore nuovo che verrà assunto, capace di aggiornare e di organizzare al meglio le attività del Parco stesso.
Non ci sono delle annotazioni particolari sulla Val Troncea, è un bilancio che viene considerato compatibile con quelli che sono stati gli indirizzi, soprattutto le richieste, ed anche le somme assegnate nell'ambito delle annualità dell'esercizio in corso.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Grazie Presidente, e grazie anche all'Assessore.
Signor Assessore, lei è un imprenditore, e mi viene da chiederle - è una domanda che ovviamente serve per il ragionamento - se lei, azionista di maggioranza di una società che fa una consociata, che svolge un certo compito, venisse a sapere che questa consociata assume un comportamento analogo a quello tenuto dal Parco di Stupinigi in ordine all'inottemperanza della messa a punto dell'organico dell'Ente, avrebbe svolto all'Assemblea dei soci della sua società una relazione, come quella che lei ha svolto qui in occasione della discussione sul bilancio del Parco di Stupinigi? La mia opinione è che probabilmente lei non avrebbe svolto una relazione di questo genere, ma si sarebbe presentato all'Assemblea con una relazione preoccupato del fatto che una sua consociata non mette in opera tutte le energie necessarie a raggiungere gli obbiettivi per cui è nata.
Avrebbe spiegato all'Assemblea i motivi per cui questo era avvenuto avrebbe spiegato gli interventi che lei avrebbe sollecitato alla società consociata e così via.
Lei fa parte di una coalizione che si piccava di saper introdurre, nel governo della cosa pubblica, mentalità, metodi, stili che avessero a fondamento la managerialità propria, a vostro modo di vedere, del settore privato. Per questo motivo, stupisco di fronte a questo abbandono di logiche che, viceversa, ritengo proprie anche del governo pubblico, utili anche nel governo pubblico, e però non vedo applicare e che, viceversa chiederei venissero applicate, in quanto il mio gruppo stesso, ove fosse impegnato in attività di questo genere, cercherebbe di applicarle.
Allora, per non tirarla tanto in lungo, lei ci ha detto: "Ho sollecitato il Parco ad ottemperare alla messa in organico di queste quattro persone".
Vuole, per cortesia, dirci e produrci gli atti con i quali lei ha sollecitato il Parco? Quante volte l'ha sollecitato? Con quali lettere? In che data? Quali risposte ha avuto dal Parco? Un anno fa ho scritto una lettera al Presidente dell'Ente Parco con la quale lo invitavo a predisporre, con urgenza, gli atti affinché venissero assunte le quattro persone; il Presidente mi ha risposto dopo un mese, io ho rinnovato la richiesta. Possiamo, avere per cortesia, questa documentazione? E' importante saperlo adesso, prima di votare per capire se, come Regione Piemonte, abbiamo avuto l'attenzione necessaria verso questo Parco.
"Attenzione necessaria" vuol dire vigilare affinché il Parco svolga al meglio le funzioni per il quale è nato. Vorrei sapere con quale diligenza la Regione Piemonte ha seguito questa materia e quante volte è intervenuta e con quali esiti. Da queste risposte si può trarre un giudizio sull'efficienza e l'efficacia dell'Ente Regione; sul controllo e la sollecitazione verso l'Ente Parco e l'efficienza e l'efficacia che la gestione del Parco ha sviluppato nella propria autonomia.
Chiedo all'Assessore, in una logica che non lo dovrebbe vedere assolutamente estraneo, di fingere di essere l'imprenditore Racchelli azionista di una grande società con le consociate, e di relazionare all'assemblea dei soci, convincendoli che si è agito per il meglio, o comunque, dando loro tutti gli elementi per capire cosa è successo, cosa si intende che succeda e quali interventi si propongono?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Per onestà intellettuale rispondo: io so fare bene l'imprenditore.
Vorrei farle una domanda - visto che lei è socio dell'Assemblea in questa società - le pare corretto portare in discussione il bilancio preventivo 1999? Stiamo discutendo del bilancio preventivo 1999 nell'anno 2000 allora delle due l'una: o si cambiano le procedure dando priorità a certi atti nell'ambito del Consiglio, oppure un Assessore deve elemosinare affinché venga discusso e approvato in Consiglio un provvedimento come questo.
Se vogliamo discutere di imprenditoria, sono disposto a tenervi una lezione, ma se vogliamo discutere di quello che succede in aula, non c'è bisogno, lo vedete tutti: è sei mesi che vi chiedo di portare all'o.d.g.
del Consiglio questo provvedimento.
Consigliere Chiezzi, lei è socio di questa società che si chiama Regione Piemonte, è anche un suo dovere quello di sollecitare l'Assessore Regionale a portare in discussione un provvedimento. Su lezioni di buona amministrazione, ne parliamo in un'altra sede. Le voglio ricordare che possiamo fare tutto con la nostra consociata e pretendere, ma per chiedere qualcosa a qualcuno dobbiamo essere perfetti noi stessi.
Il Consiglio Regionale ha l'obbligo di legiferare, il Consiglio Regionale ha un ufficio di Presidenza che sa che quando ci sono atti in scadenza devono essere portati in discussione. Non è di mia competenza questo, ma del Consiglio Regionale.
Consigliere Chiezzi, questa osservazione (che io accetto, ma come membro del Consiglio Regionale, non come Assessore dei Parchi, mi vergogno di essere in questa condizione) la rivolga a 59 Consiglieri, al Presidente ed al Consiglio di Presidenza. Gli atti che devono essere adottati da altri Enti per poter bene amministrare, sono lo strumento legislativo della Regione Piemonte. Quando chiediamo ad un ente parco di lavorare senza l'atto, strumento operativo per avere una buona gestione, e li costringiamo a lavorare in dodicesimi, non possiamo pretendere che facciano dei passaggi che vadano al di là di una formale buona amministrazione.
Se fosse dipeso da me, questo bilancio l'avrei portato ed approvato nell'ambito dei primi tre mesi dell'anno 1999. Non è un atto dell'Assessore Racchelli, ma di questo Consiglio, di ogni singolo Consigliere che ha il dovere di vigilare nell'ambito degli o.d.g. e capire quali sono gli atti funzionali, strutturali ed efficaci che i nostri interlocutori possono utilizzare per meglio amministrare.
Questa osservazione non la faccio solo a lei, ma a tutto il Consiglio Regionale, perché, se volete, vi faccio una lista di atti relativi alle aree protette che non vanno avanti.
Il Consiglio Regionale siete voi, oltre che me, fatevi un'analisi di coscienza e decidete che cosa volete mandare avanti. Io vi ho risposto, non è mia abitudine, con un po' di fragilità, ma ho saputo solo questa mattina che si sarebbe approvato oggi il bilancio provvisorio dell'Ente Parco.
Al di là di tutto questo, ci sono enti deboli, molto deboli dal punto di vista strutturale, che hanno operato in dodicesimi, che non hanno avuto la certezza di un bilancio di previsione che gli permettesse di fare determinati passi.
Non possiamo pretendere che gli amministratori degli Enti Parco siano dei "cuor di leone", o dei maghi della finanza o dell'amministrazione pubblica, non possiamo pretendere che facciano dei passaggi che vanno al di là la loro capacità di esporsi. Non possiamo costringere gli enti di gestione, e quindi il Consiglio di Amministrazione, a prendere decisioni in assenza di un Bilancio Preventivo approvato.
Mi assumo l'onere e la colpa, da parte dell'Ente, di non aver saputo fare delle scelte nell'ambito della loro pianta organica, perché noi non li abbiamo dotati di uno strumento, necessario a qualsiasi società, a qualsiasi Ente e a qualsiasi imprenditore, per poter meglio operare.
Vi prego, quindi, di approvare i bilanci preventivi del 1999. In presenza degli strumenti operativi, dati in tempi certi e congrui pretendete dagli enti di gestione di applicare la legge per dare risposte di buona gestione nell'ambito delle competenze che noi gli abbiamo affidato.



PRESIDENTE

La funzionalità del Consiglio dipende da molte cose, ma la questione non è all'o.d.g.
Voglio solo ricordare che il disegno di legge n. 543 che stiamo affrontando adesso, è stato presentato il 18 maggio 1999, ed è stato approvato I Commissione il 28 Luglio 1999. La Giunta ha risposto alle domande poste, chi desidera intervenire lo faccia, poi passiamo alla votazione.
La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Ringrazio l'Assessore con il quale ci si riesce a confrontare (anche con qualche atto di maleducazione da parte dell'Assessore), è un Assessore che risponde alle domande e in questo panorama è già qualcosa.
Per quanto riguarda le urgenze segnalate dall'Assessore, le ricordo che le decisioni in una società vengono prese dalla maggioranza.
Posso ricordare ai Consiglieri Gallarini e Mancuso qualche caso in cui anche quando è stato possibile, la maggioranza si è rifiutata di esaminare provvedimenti urgenti. Questo è successo non più tardi - Racchelli guardami negli occhi! - dello scorso Consiglio regionale, durante il quale il mio Gruppo ha proposto di discutere immediatamente tre punti iscritti all'o.d.g. e sollecitati con lettera scritta, l'ultimo Consiglio da parte dell'Assessore Cavallera e il penultimo Consiglio da parte dell'Assessore Vaglio! Erano provvedimenti urgenti che i due Assessori hanno sollecitato ai Capigruppo! Ho portato in aula la richiesta di discutere immediatamente Racchelli, guardami negli occhi! - i provvedimenti. Voi, compresi i due Assessori che avevano scritto la lettera, avete votato contro quella proposta! Allora, torniamo daccapo: la maggioranza governa e decide gli o.d.g.
con il consenso o meno dell'opposizione, e quando la maggioranza decide di fare una cosa, la fa! Quando la maggioranza ha deciso di ingombrare l'aula con un disegno di legge mastodontico e non discusso dalle autonomie locali l'ha fatto, l'ha potuto fare e poteva continuare a farlo anche oggi! Allora, respingo l'addebito improprio che l'Assessore fa all'universo dei 59, o 60 comprendendo se stesso, Consiglieri regionali. Non è così! Questo è falso! Non è la realtà delle cose! Qui il Consiglio mette all'o.d.g. le cose decise dalla maggioranza, non c'è santi! Chiudo perché non era intenzione del mio Gruppo intralciare un provvedimento che vergognosamente - sono d'accordo con l'Assessore - arriva solo adesso: vergognosamente! Non voglio intralciare, però vorrei, per cortesia, che l'Assessore mi potesse dare qualche elemento in più di documentazione sui solleciti o sul sollecito che l'Assessore ha citato. Ha detto: "abbiamo sollecitato il parco ad avviare le procedure di concorso di assunzione o quello che è"; se per cortesia ci dà solo l'elenco delle lettere che ha scritto.



PRESIDENTE

Adesso do la parola all'Assessore, però vi inviterei a restare in quella che è la normale dialettica: non si possono fare 24 interventi e controinterventi. L'Assessore, se ritiene, esprime le sue valutazioni risponde alle richieste che gli vengono fatte, poi poniamo in votazione le cose.
CHIEZZI Noi non vogliamo perdere tempo, Presidente, siamo qui per lavorare.



PRESIDENTE

Certo, voglio solo dire che quello che è fuori da questo punto all'o.d.g. lo valutiamo in altra sede.
La parola all'Assessore.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Consiglieri Chiezzi, lei mi accusa di maleducazione perché a volte uso un tono di voce più alto? CHIEZZI Non è per quello.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali E' forse per quella volta che ho parcheggiato la macchina dentro il cortile? CHIEZZI Anche, ma è soprattutto per la battuta sui comunisti!



PRESIDENTE

Per favore, Consiglieri, non fate dialogo. Assessore, esponga la sua tesi.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali A parte queste cose, io volevo dirle, Consigliere Chiezzi, che faremo avere al Consiglio e a lei che l'ha richiesta la documentazione relativa alla nostra attività per sollecitare i parchi.
Vorrei, se mi è permesso, a questo punto della discussione presentare al Consiglio o comunque a chi lo ha richiesto una serie di bilanci di assestamento. Qui ne abbiamo addirittura uno del 1997/98 che è del Lago di Candia, ripeto assestamento finanziario 1997/98. Qui io ho ...



PRESIDENTE

Assessore, non stiamo discutendo sulla funzionalità del Consiglio stiamo discutendo...
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Ma abbia pazienza, Presidente, l'Assessore dice quello che vuole!



PRESIDENTE

Qui io devo solo dare la parola; io ho invitato...
BURZI, Assessore al bilancio (fuori microfono) Sta facendo un intervento! Avrà il diritto di esprimersi?



PRESIDENTE

Lei non interrompa, Assessore Burzi! La parola è all'Assessore Racchelli; io ho solo pregato di restare sul punto, l'Assessore Racchelli non ha bisogno di difensori d'ufficio.
BURZI, Assessore al bilancio (fuori microfono) Ma neanche di accusatori di cattedra!



PRESIDENTE

Assessore Burzi, lei non ha la parola! Ha la parola l'Assessore Racchelli.
BURZI, Assessore al bilancio (fuori microfono) Non sarebbe la prima volta che qualcuno qui dentro se la prende per quanto lei dice!



PRESIDENTE

Assessore Racchelli, la prego di svolgere il suo intervento.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Rispetto alle domande che un Consigliere mi ha fatto, qui ci sono anche dei Capigruppo che devono farsene carico, perché non è che una parte governa e l'altra sta a casa o legge Topolino! Qui in Consiglio regionale ci sono tutti, per cui quando l'opposizione chiede qualcosa, alla fine la pone sul tavolo e viene discussa, oppure bisogna dire un no.
Vorrei sapere se rispetto a queste cose che io dico viene detto un no ne prendo atto come ne prendono atto tutti! Qui ci sono degli assestamenti di bilancio che si riferiscono agli anni 1997 e 1998; ci sono delle previsioni di bilancio per le aree protette del 1998 e 1999! L'o.d.g. lo sapete leggere tutti, previo il fatto che le risposte che devo darvi vi do per cui vi procurerò la documentazione, io chiedo al Consiglio regionale e quindi al Presidente e ai Consiglieri che queste operazioni relative all'approvazione degli assestamenti di bilancio e all'approvazione dei bilanci di previsione delle aree protette vengano fatti perché sono degli atti dovuti! Se volete, ve li leggo: assestamento finanziario 1997/98 del Lago di Candia; variazione del bilancio di previsione dell'anno 1999 dell'Ente gestione del Parco del Ticino...
CHIEZZI Ditelo a Masaracchio che viene ai Capigruppo!



(Commenti fuori microfono del Vicepresidente Masaracchio)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, non interrompa l'Assessore Racchelli.
RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali Consigliere Chiezzi, voi dovete saperle queste cose. Questo è un problema non dell'Assessore Racchelli, è un problema della Regione Piemonte, del Consiglio regionale! Per cui non è che io debba chiedere certe cose, le sapete tutti, siete tutti coscienti e tutti avete fatto penso...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

RACCHELLI, Assessore ai parchi naturali



PRESIDENTE

Non dico più niente, quello che dovevo dirlo l'ho già detto. Buona giornata!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.
GALLARINI Solo per una precisazione, signor Presidente, perché mi sembra che abbiamo superato i limiti.
Collega Chiezzi, è da questa mattina che stiamo cercando di discutere un provvedimento rispetto al quale, illustrandolo in modo parziale, il Presidente del Consiglio, Deorsola, ha detto: "C'è questo provvedimento da affrontare perché è da tanto tempo all'o.d.g., il parco non riesce a far più nulla, sarà un provvedimento da 30 secondi" e tale sembrava essere la prospettiva, visti i precedenti non di questa legislatura, ma probabilmente degli scorsi ultimi trent'anni di storia della Regione Piemonte! L'Assessore ha già detto tutto: "Siamo nel 2000, è un provvedimento relativo ad assestamenti del 1999", ecc. ecc. ecc. Certo, si possono pure impostare discussioni e cenacoli sul fatto che il parco, l'imprenditoria il privato, il pubblico, penso che siamo - scusate l'espressione "schifati" tutti dal fatto che di questo provvedimento se ne parli oggi anziché averne parlato sei o sette mesi fa o quando ne dovevamo parlare però penso che andare alla ricerca di responsabilità ...
Collega Chiezzi, gli o.d.g. vengono stabiliti sappiamo con quale fatica, con quale difficoltà, all'interno della Conferenza dei Capigruppo non sempre frequentatissima. Questo è un provvedimento che come tanti altri è stato per alcune sedute in Commissione, dopodiché è stato licenziato senza che nessuno dicesse nulla o comunque qualcuno ha detto e dice qualcosa a proposito di provvedimenti, dopodiché si licenziano, l'Assessore quando c'è dà risposte, ecc. ecc.
Questo è l'iter delle cose. Ho detto prima la battuta "quando è possibile" perché in effetti è da molti mesi che noi come maggioranza vorremmo fare alcune cose, le proponiamo al Consiglio, queste cose si intoppano, si incartano, non si riesce a procedere, ci si impantana, e allora dobbiamo ripiegare non su provvedimenti di respiro particolarmente alto, ma su provvedimenti che sono una boccata d'ossigeno per un parco che sta vivendo nel 2000 senza il bilancio finanziario del 1999 e non può più far nulla! Dopo di che ognuno affronta le cose con lo spirito, nella forma e col metodo che ritiene più opportuno, ma queste considerazioni ci sentivamo di farle.



PRESIDENTE

Credo che abbiamo esaurito la discussione di carattere generale.
Passiamo quindi all'esame dell'articolato.
ART. 1 Pongo in votazione l'art. 1.
CHIEZZI Chiediamo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno risposto SI' 30 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri L'art. 1 è approvato.



PRESIDENTE

ART. 2 - Si proceda alla votazione dell'art. 2 per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno risposto SI' 30 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri L'art. 2 è approvato.
La parola al Consigliere Bertoli per dichiarazione di voto sull'intero testo.
BERTOLI Sul provvedimento in esame il nostro Gruppo si asterrà. Il mio intervento è volto a sollecitare, affinché rimanga a verbale, la richiesta dell'Assessore all'Ente parco di Stupinigi affinché provveda a quelle assunzioni che erano necessarie per il funzionamento dell'ente, già previste nel bilancio del 1998.
Riteniamo che questa sottolineatura debba comparire nel verbale della discussione.



PRESIDENTE

Non essendoci più interventi, si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 hanno risposto SI' 31 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Cultura: argomenti non sopra specificati

Esame proposta di deliberazione n. 680: "Realizzazione della prima edizione di BIG - rassegna internazionale di creatività giovanile. Approvazione di nuovo statuto del Comitato Organizzatore BIG"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame della proposta di deliberazione n. 680, di cui al punto 71) all'o.d.g.
Il provvedimento è stato licenziato dalla VI Commissione in data 10 Novembre. Il voto è stato del seguente tenore: Favorevoli, Alleanza Nazionale, Forza Italia-Polo Popolare, Federalisti Liberali, Forza Italia MPPE, Rinnovamento Italiano; non hanno partecipato al voto i Democratici di Sinistra.
La parola all'Assessore Leo per l'illustrazione.
LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo In Commissione c'è stato un grande lavoro, un grande lavoro di approfondimento. Direi che la Commissione ha posto delle questioni molto importanti e molto positive, quali il coinvolgimento, per esempio, di tutti gli Assessori provinciali. Infatti abbiamo realizzato un coordinamento per diffondere l'iniziativa in tutta la Regione. Questa è la riprova del successo dell'edizione del 1997, che ha portato le forze giovanili e culturali a chiedere alle Amministrazioni di portare questa iniziativa ad una stabilità.
Ho parlato già tanto in Commissione, non vorrei annoiare l'aula.
Annuncio soltanto che i lavori proseguono intensi. L'ospite del 2000 sarà la Cina, mentre per il 2002 si è già iniziato a pensare che potrebbero essere i paesi dell'America Centrale e Latina, anche per una serie di rapporti storici e per fermenti culturali.
I colleghi in Commissione hanno lavorato molto e molto bene su questo punto. E' conosciuta molto bene la serietà con cui la Commissione ha affrontato la vicenda anche tramite un'audizione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.
MIGLIETTI Questa è una deliberazione, serve soltanto per recepire le volontà del Comitato organizzatore nel darsi lo Statuto, ma anche per ampliare la volontà delle diverse istituzioni per quanto riguarda lo Statuto del Comitato organizzatore.
Vorrei intervenire un attimo, proprio per dire alcune parole su questa nuova edizione del BIG, su questa edizione non più soltanto dei paesi europei e mediterranei, ma a livello internazionale, e che quindi riveste un carattere "mondiale", anche se il mondo, con le nuove tecnologie nel campo dei trasporti e delle comunicazioni è diventato molto più piccolo, ma comunque è ancora sempre considerevolmente grande, con diverse opinioni e con diversi orientamenti.
Vorrei invitare l'Assessore ad analizzare l'importanza di uno degli strumenti di cui si è dotata la Regione Piemonte, l'organizzazione che si occupa dei Piemontesi nel mondo. Noi abbiamo avuto la fortuna, con alcuni Consiglieri, di essere presenti ad una premiazione di Piemontesi in California, nella Città di Los Angeles. Abbiamo potuto constatare attraverso contatti personali, che vi è un grande desiderio, da parte dei Piemontesi che colà abitano ed operano, tutta gente anche di una certa importanza sotto il profilo economico, di collaborare con la Regione Piemonte sulle grandi manifestazioni internazionali. Credo che questa sia una manifestazione internazionale di grande respiro, per cui prego sia il Presidente della Giunta che l'Assessore competente a prendere contatti con le Comunità piemontesi che ci sono nel mondo, per vedere se è possibile anche tramite la loro partecipazione economica a questa e ad altre manifestazioni, farla diventare ancora più importante ed influente.
Credo che vi sia una grande potenzialità. E' stata una felice intuizione, da parte della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Provincia di Torino e delle altre Province, quella di continuare a promuovere ed a garantire quel flusso di finanziamenti necessari perch questa Biennale abbia il risultato che, secondo il mio modesto parere, è ancora tutto da esplicare. Vi è una grandissima potenzialità che deve essere assolutamente valorizzata.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Grazie, Presidente, e grazie anche all'Assessore, del quale però ho udito poche e scarne parole, come mi sembra: ha svolto una relazione di mezzo minuto su una questione rilevantissima.
Pregherei l'Assessore, nel suo intervento, di spiegare un po' meglio la struttura di questo Comitato organizzatore. Segnalo due punti, ma probabilmente ce ne sono altri, perché gli Statuti vanno letti con attenzione.
Questo Comitato organizzatore del BIG prevede un'assemblea. Dall'art.
10 non mi pare emerga chiaramente da chi sia composta questa assemblea, nel senso che l'art. 10 recita: "L'assemblea del Comitato è composta dal Presidente" - questo è chiaro - ma, poi, si aggiunge: "... dall'Assessore delegato alle politiche culturali ...". Cosa si intende con questo? E' un mistero! L'Assessore regionale? L'Assessore regionale e l'Assessore Provinciale? L'Assessore regionale, provinciale e comunale? Da uno solo di questi? Mistero! Chiederei proprio alla cortesia dell'Assessore di spiegare a tutti noi perché è stata scritta questa indicazione. Non vorrei che l'Assessore mi dicesse: "Chiezzi ha ragione, adesso cambio", mi dispiacerebbe che andasse così.
Poi, vi è un altro aspetto da segnalare. Nell'art. 17 si istituisce il Comitato artistico. Bene. Dura in carica due anni. E' composto da esperti e personalità, bene. Non si dice però di quanti componenti si potrà avvalere il Comitato artistico. A me pare che questo sia un elemento incongruo; non possiamo non indicare un ordine di grandezza ed un numero massimo di componenti. Così com'è scritto, potrebbero essere 100, 1000, 2, 1, è un buco statutario che non può essere approvato.
Quello che chiedo all'Assessore è una relazione all'aula degli articoli dello Statuto, in modo che tutti i colleghi, non solo il sottoscritto scorrendo il testo dello Statuto, possano fare i rilievi che ritengono necessari. Vogliamo essere sicuri, alla fine della discussione, di approvare un buon Statuto, un'attività che condividiamo, per la quale si è aspettato anche troppo che venisse in aula (anche in questo caso non è dipeso da noi, ma dalla maggioranza che ha scelto altre priorità).
Visto che questa delibera è finalmente in aula, discutiamola per bene prima di metterla in votazione. Bene vuol dire iniziare con una bella relazione dell'Assessore che, invece di spendere solo due parole, ci spiega non solo l'iniziativa, ma anche la struttura organizzativa che gestirà la rassegna internazionale di creatività giovanile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.
LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo Chiedo scusa al Consigliere Chiezzi, ma, poiché ho illustrato questa delibera in parecchie sedute di Commissione, pensavo di non farlo più in Consiglio.
La Biennale internazionale dei giovani nasce sull'onda del successo della Biennale internazionale dell'Europa e del Mediterraneo. E' un'istituzione che esiste da più di 15 anni e vede consorziati una serie di Paesi del Mediterraneo. Devo ricordare che furono proprio i Consiglieri della Commissione a chiedere che la Biennale fosse estesa a tutto il territorio Piemontese, perché lo Statuto prevedeva che la Biennale fosse di natura metropolitana. Fu proprio il Consigliere Chiezzi a porre la questione, e devo dire che questo fu un grande risultato perché, da allora fu modificato lo Statuto internazionale della Biennale.
Lo Statuto comprese da allora le aree metropolitane - per esempio le deputazioni in Spagna, i distretti in Grecia, ecc. - e non solo più le aree metropolitane, diventando un evento quasi regionale.
Il successo di questo risultato, confortato anche dal voto unanime in allora del Consiglio Regionale, ed il successo della manifestazione che richiamò più di 150 mila giovani in tutto il Piemonte - mobilitando anche tutte le Amministrazioni Provinciali - fece sì che venisse il desiderio soprattutto da parte delle Amministrazioni locali, ma anche dal Comitato promotore della Biennale, dalle associazioni culturali, ecc., che il Piemonte non attendesse altri 30 o 40 anni per un'altra Biennale del Mediterraneo, ma che nascesse qualcosa di significativo che coinvolgesse permanentemente molti giovani.
In vari interventi in Commissione diversi Consiglieri, ricordo in particolare quello della Consigliera Simonetti, lamentavano il fatto che si doveva coinvolgere non solo alcune élite, ma più giovani possibili. La nuova Biennale si è mossa con la prospettiva di coinvolgere permanentemente il territorio piemontese con tutte le sue amministrazioni.
In Commissione fu suggerito di avere un rapporto permanente con le Province, si discusse se doveva essere inserito un rappresentante per ogni Provincia o uno per tutte. Alla fine, i rappresentanti delle Province chiesero di rapportarsi direttamente con la Regione tramite un coordinamento, non con l'inserimento di Assessori Provinciali in un unico comitato, ma con un accordo diretto con la Regione.
Per questo motivo, abbiamo chiesto l'autorizzazione all'Unione Europea di insediare una Biennale permanente in Piemonte da tenersi ogni due anni con questa precisa modalità: tutti i Paesi Europei, raccordati e coordinati in un unico coordinamento, ed ogni due anni un paese o un area geografica ospite (per il 2000 l'area geografica ospite è la Cina, mentre abbiamo ipotizzato, nei lavori del Comitato, che per il 2002 possa essere l'America Centrale).
Per esempio, il comitato di lavoro che abbiamo istituito sull'università a Cuba potrebbe essere un grande strumento di collegamento per questo lavoro; approfitto per dire che la Giunta Regionale ieri ha dato via libera al Comitato Università a Cuba, che comprende anche rapporti con altri paesi dell'America Latina.
I motivi principali di questa Biennale sono: favorire e promuovere l'espressione della creatività giovanile, quindi la Biennale 2000 intende proporsi come concreta occasione di formazione e sbocco professionale attraverso un intenso programma di seminari, work shop e scambi internazionali. Stimolare il confronto fra giovani di differenti estrazioni culturali e geografiche (questo comporta anche un incremento della tolleranza tra popoli, della reciproca conoscenza, di superamento di fenomeni di possibile razzismo e di tolleranza).
Altro obiettivo della Biennale è dare impulso al turismo giovani in Piemonte. La collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, i Provveditorati e le Ferrovie dello Stato e la creazione di specifici pacchetti turistici, consentiranno di far confluire in Piemonte un folto pubblico di giovani (per inciso sono circa otto i Ministeri che hanno aderito alla Biennale del Piemonte).
Altro obiettivo è contribuire al processo di integrazione europea. La manifestazione si colloca in un periodo in cui si assiste alla realizzazione di tappe fondamentali del percorso d'integrazione politica economica nel nostro continente. Affinché questo processo non rimanga confinato al piano delle istituzioni o al piano economico, occorre svolgere un intenso lavoro sul piano culturale. "Big Torino 2000" potrà costituire in questo senso una reale opportunità e, come già per la Biennale giovani artisti, avremo una serie di sezioni particolari, realizzando, con l'attiva partecipazione delle Amministrazioni Provinciali che hanno chiesto di far riferimento all'Assessorato Regionale e non essere inseriti nei singoli comitati, una serie di manifestazioni particolari che prenderanno il nome di "ONDA BIG". Il termine "onda" perché quest'onda lambirà tutto il Piemonte con iniziative, rendendo visibile la ricchezza del giovane mondo artistico che opera sul territorio regionale.
Particolare risalto avrà poi il progetto "Big 2000 Scuole", che coinvolgerà classi provenienti da ogni parte d'Italia, favorendo la partecipazione attiva alla manifestazione per la scuola dell'obbligo, per le scuole superiori, come per i livelli universitari ad indirizzo artistico. Saranno istituiti momenti di incontro in cui si metteranno a confronto diverse esperienze, ed itinerari di scoperta attraverso i quali si potrà osservare e comprendere il processo della creazione artistica.
"Big 2000" costituirà l'occasione per creare a Torino e in Piemonte, un sistema di accoglienza e promozione per i giovani di tutto il mondo e la progettazione di nuovi eventi in senso continuativo.
Alcuni Consiglieri hanno detto: "Fate una Biennale e poi per 40 anni non succede più nulla". Invece questa iniziativa, essendo biennale comporta un lavoro continuativo. E' stato costituito il Comitato Organizzatore di BIG, sotto la denominazione Comitato organizzatore della Biennale Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, che di seguito indicheremo per brevità 'Comitato'.
Adesso passo allo Statuto; mi rendo conto che, effettivamente, la mia relazione era stata limitata, ma semplicemente perché ne avevo parlato tanto in Commissione, non avevo sottolineato tutti questi punti così importanti, in particolare il rapporto con le scuole, con tutto il Piemonte e tutta Italia.
Rispetto allo Statuto faccio i raffronti con la precedente versione.
Art. 1 - Denominazione: "E' costituito il Comitato organizzatore di BIG Rassegna biennale internazionale di creatività giovanile, sotto la denominazione 'Comitato organizzatore BIG'".
La sede è invariata: il Comitato ha sede presso il Comune di Torino Palazzo Civico, Piazza Palazzo di Città n. 1; anche se in via Maria Vittoria è stato istituito il primo ufficio interistituzionale, cioè c'è un ufficio in cui ci sono fuori le targhe delle tre istituzioni (Provincia Comune e Regione) che lavorano insieme.
Art. 4 - Componenti: "Il Comitato è composto da membri promotori e membri effettivi. Alla costituzione del Comitato concorrono, quali membri promotori, la città di Torino, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte.
Sono membri effettivi i soggetti pubblici o privati che contribuiscono alla realizzazione di ciascuna edizione della manifestazione per un valore non inferiore a Lit. 300.000.000.
Art. 3 - Scopo del Comitato: "Il Comitato non ha scopo di lucro ed ha la finalità di promuovere l'interessamento e la collaborazione di soggetti pubblici e privati per realizzare e gestire: BIG - Rassegna biennale internazionale di creatività giovanile, che si svolgerà indicativamente ogni due anni a partire dal 2000" (nel 2000 il Paese ospitato è la Cina e auspichiamo per il 2002 l'America Centrale).
Art. 5 - Attività: "Nell'ambito della finalità indicata all'art. 3, il Comitato provvederà a: individuare le linee artistiche ed i contenuti delle manifestazioni di volta in volta organizzate; promuovere la ricerca di sponsorizzazioni" ecc. Devo dire che sono arrivate molte sponsorizzazioni.
Ospite protagonista di una sezione speciale sarà, come ho detto prima la Cina: un Paese che sta vivendo nell'ultimo decennio un'importante fase di ristrutturazione globale in campo economico.
Le aree disciplinari saranno: spettacolo, musica, arte visiva e progetti immagine, interventi metropolitani, scrittura, moda e gastronomia e vedranno protagonisti i giovani fino a 35 anni. Già a partire dall'anno in corso si svolgeranno diverse iniziative di avvicinamento (diversi appuntamenti internazionali).
Da un successivo e più approfondito esame del comitato, la formula giuridica si è rivelata essere uno strumento organizzativo agile ed efficace. Noi lo abbiamo già sperimentato, ha funzionato. Gli enti promotori hanno quindi stabilito di riconfermare la suddetta formula giuridica organizzativa del 2000, fatte salve le opportune modifiche derivanti dalla configurazione delle nuove manifestazioni.
Alla luce di quanto illustrato, abbiamo quindi provveduto a modificare lo Statuto. L'art. 5 parla delle attività (rimane confermato); l'art. 6 relativo alle contribuzioni rimane quello della Biennale mediterranea: "Per raggiungere le finalità suindicate, il Comitato si avvarrà delle contribuzioni, di qualunque tipo, fornite dai componenti o da terzi e dei proventi delle iniziative assunte.
I membri promotori ed effettivi potranno mettere a disposizione a titolo gratuito del Comitato, per l'organizzazione e la gestione del programma delle manifestazioni e delle iniziative collegate, proprie risorse quali personale, patrimonio immobiliare, strutture, impianti e servizi". Questo è particolarmente importante per quanto riguarda il Comune di Torino che mette in effetti a disposizione immobili, servizi e strutture.
Art. 8 - Presidente: "Il Presidente del Comitato è il Sindaco protempore della Città di Torino. La legale rappresentanza di fronte ai terzi ed in giudizio, nonché i poteri di firma in esecuzione delle delibere dell'Assemblea, sono attribuiti al Presidente del Comitato o suo delegato.
Art. 7 - Organi: "Organi del Comitato sono: il Presidente; i Vice Presidenti (che sono i tre Assessori alla cultura dei tre Enti interessati Comune, Provincia e Regione); l'Assemblea; il Comitato artistico; il Direttore organizzativo (che abbiamo nominato nella persona di Luigi Ratclif); il Collegio dei revisori dei conti".
Art 9 - Vice Presidenti: "Sono Vice Presidenti del Comitato (lo citavo prima) l'Assessore della Regione Piemonte, l'Assessore della Provincia di Torino e l'Assessore della città di Torino che abbiano la delega alle politiche culturali. Collaborano con il Presidente del Comitato nell'espletamento delle sue funzioni e lo sostituiscono in caso di impedimento".
Art. 10 - Assemblea, composizione: "L'Assemblea del Comitato è composta: dal Presidente o suo delegato (quando il Sindaco non pu intervenire nomina un delegato); dai rappresentanti degli enti promotori e dai membri di diritto. Sono membri di diritto dell'Assemblea: i Vice Presidenti del Comitato, l'Assessore protempore al sistema educativo della città di Torino, l'Assessore protempore alle risorse culturali della Città di Torino; membri effettivi: il Direttore Organizzativo...



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Assessore, scusi, a me sembra che lei stia leggendo il vecchio testo.
Dovrebbe leggere quello attuale, altrimenti non ci capiamo.
LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo Ha ragione. Rileggo l'art. 10 - Assemblea, composizione: "L'Assemblea del Comitato è composta: dal Presidente o suo delegato; dall'Assessore delegato alle politiche culturali e da un rappresentante tecnico di ciascun membro promotore, designati dai rispettivi enti di appartenenza (che vuol dire Comune, Provincia e Regione; poteva sembrare oscuro, però funziona in questo senso), secondo il proprio particolare ordinamento (perché pu essere il direttore generale dell'Assessorato, può essere il direttore delle politiche giovanili ecc.); infine, dai membri di diritto.
Sono membri di diritto dell'Assemblea un secondo Assessore del Comune di Torino designato dal Sindaco, i rappresentanti dei membri effettivi di cui all'art. 4 ed il Direttore Organizzativo".
Art. 11 - Assemblea, funzioni: "All'Assemblea compete: approvare il piano di attività, assumere i provvedimenti per la sua realizzazione e approvare i risultati delle iniziative svolte; approvare il bilancio preventivo e quello consuntivo; deliberare sulle domande di adesione al Comitato; nominare il Comitato Artistico (per questo non è citato in Statuto), l'Ufficio Organizzativo ed il Direttore Organizzativo conferire eventuale delega ai propri membri per l'esercizio di singole funzioni e nominare gruppi di lavoro per altre specifiche attività".



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo



PRESIDENTE

Vado subito al Comitato Artistico.
Il Comitato Artistico è nominato dall'Assemblea. Io potrei mandare a tutti i Consiglieri...



PRESIDENTE

CHIEZZI



PRESIDENTE

Quanti sono i membri?



PRESIDENTE

LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo



PRESIDENTE

Sono una trentina che rappresentano le varie discipline. E' comunque un compito dell'assemblea nominarli, non l'abbiamo scritto in Statuto; io potrei fare una relazione alla Commissione Cultura venendo a indicare quali sono i membri del Comitato artistico, vi chiedo però la cortesia di votare questo statuto perché se dovessimo modificarlo o andare oltre non avremmo più i tempi come Consiglio regionale per riapprovarlo.



PRESIDENTE

MIGLIETTI



PRESIDENTE

Assessore, non abbiamo premura: ce lo spieghi adesso.



PRESIDENTE

LEO, Assessore alla promozione attività culturali e spettacolo



PRESIDENTE

Il problema è che non ho qui l'elenco dei componenti il Comitato Artistico, perlopiù sono membri di livello internazionale. I Capi Commissione sono una dozzina di persone che ha individuato unitariamente l'assemblea, quindi anche con il consenso dei Ministeri promotori ecc. Sono membri - mi permetto di dire - considerati veramente a livello internazionale. Ricordo un intervento della Consigliera Suino che aveva detto che era importante il livello internazionale del Comitato; aveva testualmente detto in Commissione "quello che è importante è che il Comitato abbia una dimensione internazionale". Allora noi ci siamo attivati come assemblea a muoverci su membri di livello internazionale, almeno i due terzi non sono italiani. Però - ripeto - non ho qui con me l'elenco dei membri, sono disposto a mandare una relazione con il curriculum di ogni membro a tutti i componenti della Commissione Cultura perché già in Commissione avevo illustrato i nominativi di tutti i membri. Io mi permetto di dire al collega Chiezzi, appellandomi alla sua attenzione e cortesia soprattutto, che questo Comitato artistico ha lavorato bene, cioè quando la Commissione ha dato l'indicazione che fosse un Comitato internazionale di livello, io ho portato in assemblea questa indicazione. E devo anche dire per la verità, che il Comitato complessivo ha accolto le indicazioni della Commissione Cultura della Regione, è stato molto sensibile. Ricordo che ci sono grandi rappresentanti francesi, belgi ecc.; mi scuso ancora una volta ma non ho portato con me l'elenco, non pensavo di dover riportare in aula tutti i nomi, perché lo avevo già fatto in Commissione, ma posso mandare a tutti i colleghi i nomi coi rispettivi curriculum. In ogni caso, essendo nominati dall'assemblea, se vi fosse qualche nome da integrare o qualche debolezza, sono disposto a farmene partecipe per integrarlo.
Penso, pertanto, che queste siano le argomentazioni essenziali. Il direttore organizzativo è anch'esso nominato dall'assemblea, vi posso dire anche il nome, si tratta di Luigi Ratti, persona di grande esperienza, di grande valore, ha lavorato presso l'Assessorato alla gioventù, faceva parte del comitato della prima Biennale di Barcellona ed ha partecipato a tutte le Biennali organizzate. E' Segretario del circuito italiano di giovani artisti, ai quali aderiscono una ventina di Comuni e Province: unica Regione, la Regione Piemonte.
E' l'unico comitato italiano interlocutore del Ministero anche per la legge sui giovani. La scelta è caduta su Luigi Ratti in quanto ci sembra la persona che più risponde alle esigenze. Per cui i tre Assessori, quello provinciale, quello comunale e quello regionale, lo hanno nominato.
Ricordo che il Direttore organizzativo era anche venuto in Commissione a relazionare ed è disponibile a venire in Commissione in qualsiasi altro momento per dialogare sull'aggiornamento dei lavori.
Colgo l'occasione per ringraziare il collega Miglietti per aver sottolineato l'importanza dello strumento.
L'appello che rivolgo al Consiglio è di votare lo Statuto - sperando di aver fornito sufficienti spiegazioni - perché se dovessimo modificarlo dovrebbe tornare in Comune e Provincia e poi tornare nuovamente in Regione sottolineo che ormai siamo a fine legislatura.
La mia proposta è di porre in votazione la deliberazione, rendendomi disponibile, in qualsiasi momento, a relazionare in Commissione sugli aggiornamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi per dichiarazione di voto.
CHIEZZI Ringrazio l'Assessore anche per i richiami sulla vicenda che sono sempre utili per comprendere a fondo la portata del provvedimento.
Ho sollevato il problema del comitato artistico non perché avessi nomi da suggerire - ne avrei tantissimi, ma non li suggerisco - ma il mio problema era di approvare uno Statuto che permettesse la formazione di un Comitato artistico composto da 120 persone: cosa che mi lascerebbe perplesso.
Non metto in discussione l'attività svolta dagli attuali responsabili probabilmente è stata ottima, non entro nel merito. Mi preoccupa uno Statuto in cui una cattiva gestione, utilizzando lo Statuto, nel rispetto di esso, potrebbe dar vita ad un comitato artistico di dimensioni pletoriche: questo mi preoccupa.
Oggi questo Comitato artistico è composto da 12 persone, se ho capito bene. Il problema è che abbiamo uno Statuto che domani cambia amministrazione e, magari, chi vi succede costituisce un Comitato artistico di 60 persone. Lo può fare e questo mi preoccupa.
A questo punto si potrebbe presentare un ordine del giorno proposto dall'Assessore visto, che lo Statuto non si può ormai cambiare, male perché non si dovrebbe giungere in aula con pacchetti blindati, nel quale l'Assessore si impegna a far presente agli altri soggetti promotori che forse, nell'interesse di tutti i soggetti, si potrebbe concordare un numero massimo di componenti del Comitato artistico, dopo le elezioni, nella nuova tornata legislative.
Gli Statuti devono essere "buoni" a prescindere di come verranno gestiti. Un comitato artistico che non ha limiti, sapendo com'è fatto il mondo, è "pericoloso". Un limite superiore lo metterei, anche abbondante ma esistente.
Tutto ciò premesso, il Gruppo voterà a favore di questa iniziativa, al di là del giudizio sulla gestione della stessa. Si tratta, infatti, di un'iniziativa di carattere culturale importante e con alcune caratteristiche condivisibili, prima fra tutte quella dell'estrema apertura alla creatività e alle "intelligenze" che girano per il mondo: ora in Cina ora nell'America Centrale, dopo domani da un'altra parte. La creatività giovanile, se è diretta bene, è uno degli elementi di coesione delle società, della compagine dell'umanità, che è utile in ogni caso promuovere facilitare e aiutare. Questo è il senso del nostro voto positivo, che ovviamente non giunge fino ad altri aspetti di carattere gestionale su cui manteniamo e manterremo tutta la nostra critica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti per dichiarazione di voto.
MIGLIETTI Noi voteremo a favore di questa deliberazione, anche se condividiamo la proposta del Consigliere Chiezzi di un ordine del giorno nel quale si stabilisce un tetto massimo per quanto riguarda il Comitato scientifico.
In questo caso la nostra fiducia non è così condizionata come in altri casi, perché diffido sempre di quelli che predicano bene e razzolano male non è il caso dell'Assessore Leo e di chi oggi fa parte del Comitato.
Se l'Assessore definisse, a seconda della sua discrezione, il numero massimo ammissibile, che potrebbe anche non essere quello attuale, ma potrebbe anche tenere uno scorta per eventualmente grandi personalità che chiedessero di partecipare a quel Comitato scientifico, sarebbe un onore per lo stessa Biennale.
Il mio Gruppo è disponibile a votare favorevolmente sia l'ordine del giorno sia la deliberazione.



PRESIDENTE

Non essendovi interventi, pongo in votazione, per appello nominale tale deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI' 37 Consiglieri La deliberazione è approvata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Per la parte restante dei nostri lavori del pomeriggio, propongo di esaminare il punto 66) all'o.d.g., poi di riprendere l'esame del punto 6) all'o.d.g.
Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri, ne ha facoltà.
ANGELERI Presidente, io chiederei di votare l'iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno che abbiamo presentato, assieme ad altri Consiglieri, sulla liberalizzazione dell'uso della droga.
Presidente, chiedo che sia messa ai voti l'iscrizione dell'ordine del giorno all'o.d.g., come da Regolamento.



PRESIDENTE

In mattinata sono stati presentati due ordini del giorno: per l'iscrizione all'o.d.g. di un ordine del giorno ricordo che occorrono 40 voti.
La parola al Consigliere Chiezzi.
CHIEZZI Il percorso dei lavori individuato stamane nella Conferenza dei Capigruppo è stato ormai completato, per questo chiedo di procedere nuovamente con lo stesso metodo di lavoro, che si è rivelato fruttuoso.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, desidera che venga effettuata una riunione dei Capigruppo? CHIEZZI Si, in modo da decidere i prossimi punti da trattare: in caso contrario, torniamo nel marasma! I punti proposti sono tutti urgenti, e sono sei (tre dall'Assessore Vaglio, tre dall'Assessore Cavallera, alcuni sono stati sollecitati dall'Assessore Racchelli, un altro è stato sollecitato - giustamente - dal collega Angeleri, più alcuni li abbiamo sollecitati noi!). Presidente, le chiedo di non procedere in questo modo.
Facciamo una riunione dei Capigruppo, vediamo quanto ore abbiamo ancora a disposizione, decidiamo i punti da trattare e infine torniamo in aula.



PRESIDENTE

Chiedo alla cortesia dei colleghi di acconsentire a che si svolga immediatamente una riunione dei Capigruppo. La trattazione del punto 66) all'o.d.g., effettivamente, era stata richiesta dopo, ma si era preso anche l'impegno di trattare i punti 36), 10), 73), 7), 71) all'o.d.g.. Per questi punti c'era l'accordo di tutti. Io ho proposto all'aula di proseguire i lavori cominciando dai punti 66) e 6) all'o.d.g., ma mi sembra che questa proposta abbia bisogno di un ulteriore momento di approfondimento.
Sospendiamo la seduta brevemente. Chiedo ai Capigruppo di recarsi alla riunione in Sala A.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeli)



PRESIDENTE

Non abbiamo un'intesa, anche se c'era una forma di "prenotazione"! Per ricordare quanto detto stamattina, non tutti i Capigruppo presenti hanno accettato l'intesa sul punto 66) e 6) all'o.d.g.. Ve lo voglio ricordare.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeli)



PRESIDENTE

Possiamo chiedere se i Vicecapigruppo sono disponibili. Penso che alcuni argomenti, o una decisione come quella che dobbiamo prendere possano essere affrontati anche dai Vicecapigruppo. Facciamo la riunione dei Capigruppo: se non possono essere presenti chiediamo alla loro cortesia di delegare qualcuno.



(La seduta, sospesa alle ore 16.59 riprende alle ore 18.02)


Argomento: Stato giuridico ed economico del personale dipendente - Bilancio - Finanze - Credito - Patrimonio: argomenti non sopra specificati - Calamità naturali

Esame disegno di legge n. 611: "Provvedimenti relativi agli eventi alluvionali 1994 e 1996. Autorizzazioni prestazioni straordinarie 1999"


PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori. Nella riunione dei Capigruppo abbiamo raggiunto l'intesa di esaminare il disegno di legge n. 611, di cui al punto 47) all'o.d.g.
Relatrice è la Consigliera Ferrero.
Ricordo che il provvedimento è stato licenziato nella seduta di Commissione del 2 novembre 1999, con la seguente votazione: favorevoli Forza Italia-AN, Forza Italia-Polo Popolare CCD, non hanno partecipato al voto DS, Lega Nord, Rifondazione Comunista.
Il provvedimento mi sembra sia ampiamente conosciuto e, inoltre, non ha emendamenti; per questo, se l'aula acconsente, possiamo dare per letta la relazione? SIMONETTI (fuori microfono) No, Presidente. Possiamo sentire la relazione, per cortesia?



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.
FERRERO, relatrice La I Commissione ha esaminato il disegno di legge n. 611 "Provvedimenti relativi agli eventi alluvionali 1994 e 1996. Autorizzazioni prestazioni straordinarie 1999".
Gli eventi alluvionali verificatisi nel mese di novembre 1994 hanno richiesto da parte della Regione Piemonte un'azione di programmazione ed esecuzione di interventi strutturali per il ripristino delle opere danneggiate.
In relazione all'aggravio di lavoro determinatosi e alla possibilità di operare in deroga alle norme vigenti, nonché dei principi generali dell'ordinamento giuridico, prevista dalla stessa legge, la Regione aveva provveduto ad istituire apposito stanziamento sul quale retribuire le prestazioni di lavoro straordinario in conformità a quanto previsto in materia di straordinari (art. 9 del decreto legge 646/1994 convertito in legge 22/1995). Con successive leggi regionali 3/7/1996 n. 33, 12/12/1996 n. 90 e 9/6/1997 n. 31 la Regione aveva provveduto ad autorizzare la retribuzione oltre i limiti contrattuali delle prestazioni straordinarie sia direttamente connesse al ripristino dei danni alluvionali, sia derivate dal maggior carico di lavoro prodottosi conseguentemente nella generalità dell'Ente.
Con legge regionale 30 ottobre 1998, n. 29, tali disposizioni erano state prorogate nel medesimo anno nelle attività tecnico-amministrative, o di monitoraggio relative ai programmi di ricostruzione per le opere danneggiate dagli eventi alluvionali del '94 e del '96.
Con DPCM del 23/12/98, è stato ulteriormente prorogato per il '99 lo stato di emergenza anche per i dissesti idrogeologici verificatisi nel 1996 nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Con ordinanza del 18 ottobre 1998 n. 28/72, il Ministro delegato al coordinamento della Protezione Civile ha protratto l'operatività della conferenza dei Servizi istituita per il completamento degli interventi previsti nel piano stralcio relativo all'alluvione '94, e, contemporaneamente, ha prorogato per un ulteriore anno le disposizioni dell'art. 2 dell'ordinanza 26/18. Con tale articolo veniva consentito al Magistrato del Po, in deroga alla legislazione vigente, la possibilità di autorizzare il personale in servizio presso l'amministrazione dei lavori pubblici impegnato in attività tecniche ed amministrative connesse alla realizzazione degli interventi previsti nel piano stralcio, ad effettuare fino ad un massimo di 50 ore mensili.
L'art. 14 - "Comparto Enti Locali e Regioni" - stipulato l'1/4/99 prevede che le risorse contrattuali per lavoro straordinario, possano essere incrementate con disponibilità derivanti da specifiche disposizioni di legge connesse alla tutela di particolare attività, in particolare quelle elettorali, nonché alla necessità di fronteggiare eventi eccezionali. A fronte di tali disposizioni che per il personale delle Amministrazioni statali impegnate in attività analoghe hanno previsto incrementi dello straordinario autorizzabile al fine di consentire il completamento delle stesse attività, si ritiene necessario autorizzare per il '99 le prestazioni di lavoro straordinario retribuibili oltre i limiti contrattuali da parte del personale che opera direttamente nelle attività di completamento e del ripristino dei danni alluvionali. In particolare ciò è in relazione alle operazioni connesse al piano stralcio sopraccitato ed alle attività relative ai danni causati dall'alluvione '96.
L'art. 1 del presente disegno di legge prevede l'autorizzazione di prestazioni straordinarie in deroga a quelle retribuibili a norma del contratto collettivo per il personale e la retribuzione delle spese sulla base di un'apposita attestazione del responsabile della struttura per la quale sono rese tali prestazioni. Lo stanziamento di 300 milioni di cui all'art. 2 è sufficiente a garantire la liquidazione del lavoro straordinario di cui all'art. 1, compresi gli oneri riflessi.
La I Commissione ha licenziato nella seduta di giovedì 2 dicembre corrente anno, il testo a maggioranza dei Consiglieri presenti all'unanimità dei votanti e lo rimette all'aula Consiliare per una sollecita approvazione".



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.
CAVALLERA, Assessore alla protezione civile Abbiamo appreso dalla relazione che per superare i limiti ordinari occorre un'apposita norma.
Il disegno di legge è stato approntato in conto esercizio 1999, ma siamo nel 2000 ed abbiamo in corso di formazione il Bilancio di previsione del 2000. E' chiaro che l'art. 1 è interamente valido. Relativamente all'art. 2 occorre, a mio avviso, introdurre una modifica che si pu concretizzare in questo modo: "Agli oneri derivanti dall'applicazione dell'art. 1 della presente legge, quantificati in lire 300 milioni, si fa fronte con lo stanziamento di un apposito capitolo del bilancio di previsione 2000". Penso che non ci siano assolutamente altre possibilità.
Con questa norma raggiungiamo il risultato, quantifichiamo l'importo (che non cambia, è sempre 300 milioni), riconosciamo l'esigenza e demandiamo al Bilancio lo stanziamento di apposito capitolo (non siamo in grado, in questa sede, di determinare il numero del capitolo perché il Bilancio è in corso di formazione).
In questo modo risolviamo il problema. Ripeto, la mia proposta è di confermare integralmente l'art. 1 e, per quanto riguarda l'art. 2 proporrei questa modifica.
Ammesso che si voglia permanere nel numero di capitolo che non cambia di anno in anno, si potrebbe solamente sostituire l'anno 1999 con 2000.
Questo è il minimo cambiamento che possiamo fare, perché lo dobbiamo liquidare ovviamente sul Bilancio del 2000. Per prudenza, se vogliamo riservarci, come Consiglio, la giusta collocazione dello stanziamento più complessivo dell'analisi dei vari capitoli senza predeterminare nulla l'addizione che ho proposto prima è più tranquilla quando il Bilancio di previsione sarà approvato.
Cominciamo a riconoscere che gli uffici si metteranno in movimento cominceranno a fare le istruttorie e le liquidazioni; auspico che nel giro di qualche mese il bilancio venga approvato. Credo che non vi siano altre possibilità; anche per quanto riguarda il Bilancio 2000, ci sono i tre dodicesimi, quindi una serie di paletti comunque ci sono. E' comunque già soddisfacente raggiungere questo risultato.



PRESIDENTE

Chiedo solo un momento per consultarmi con l'Assessore.
1) Emendamento presentato dall'Assessore Cavallera: all'art. 1, anziché "anno 1999", scrivere "per gli anni 1999 e 2000". Così nel titolo.
All'art. 2 sostituire "1999" con "2000".
La parola all'Assessore Cavallera.
CAVALLERA, Assessore alla protezione civile Se ho capito bene, mi sembra di cogliere una sollecitazione del Consigliere Chiezzi a tutela dei lavoratori. A questo punto vi è un'ulteriore soluzione per la quale ringrazio gli uffici che assistono alla Presidenza. Poiché è previsto, per l'anno 2000, il mantenimento in essere delle Conferenze dei Servizi sia per l'alluvione del '94 che per l'alluvione del 1996, potremmo, relativamente all'art. 1, aggiungere "2000".
E' semplice, si lascia lo stesso capitolo e si aggiunge "2000". Questa è una soluzione che consente di risolvere i problemi.



PRESIDENTE

Mi pare che la puntualizzazione sia opportuna perché il provvedimento sia eseguibile, nel senso che l'emendamento si applica al titolo e agli articoli 1 e 2.
Pongo dunque in votazione l'emendamento presentato dall'Assessore Cavallera.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 34 Consiglieri presenti.
Questo vale sia per l'art. 1 che per l'art. 2.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto, dell'art. 1 così emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 voti favorevoli 34 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto, dell'art. 2 così emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 voti favorevoli 34 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 (Urgenza) - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 voti favorevoli 34 L'art. 3 è approvato.
Prima di procedere alla votazione dell'intero testo chiedo se vi sono delle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.
MIGLIETTI Signor Presidente, colleghi Consiglieri, dichiarando di votare a favore di questa legge, vorrei far rilevare che ancora una volta, su un provvedimento di questa portata (che vuol dire pagare quanto è dovuto ai dipendenti della Regione Piemonte), le minoranze - responsabili, come sempre, di quello che avviene in quest'aula e delle cose fatte nella direzione giusta - hanno mantenuto il numero legale. Cosa che non è stata in grado, neanche in questa occasione, di fare la maggioranza! SPAGNUOLO Ci associamo.
CHIEZZI Anche noi ci associamo.



PRESIDENTE

Si associano i Gruppi di minoranza.
Procediamo quindi alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 hanno risposto SI' 39 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.
SPAGNUOLO Per evitare burocrazie, vorrei dire ufficialmente in aula che intendo aggiungere la mia firma al testo unificato del disegno di legge n. 594 e della proposta di legge n. 596.
CHIEZZI Io mi riservo nella prossima settimana di aggiungere la mia firma.



PRESIDENTE

D'accordo.
I punti concordati sono terminati.
Ho chiesto prima alla cortesia dell'aula di portare in votazione la nomina dei tre membri effettivi dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari - Collegio Revisori dei conti. Si tratta di una nomina che è passata attraverso la Commissione Nomine, la quale è stata convocata due volte. Nella seconda volta si è deciso di dare il via a questa lista di nomi. Sono tre membri effettivi da votare; il voto sulla scheda è ovviamente limitato a due nominativi.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.
ANGELERI Signor Presidente, chiedo scusa se la interrompo, ma avevo chiesto che prima della fine, quindi prima delle nomine, fossero iscritti all'o.d.g.
gli ordini del giorno che abbiamo presentato a seguito della mozione votata dal Congresso dei Democratici di Sinistra sulla liberalizzazione delle droghe. Ne chiediamo semplicemente l'iscrizione e non la discussione.



PRESIDENTE

Si tratta di due ordini del giorno che sono pervenuti alla Presidenza dei quali si chiede l'iscrizione all'o.d.g., se l'aula acconsente. Ricordo che occorrono 40 voti.
Il primo ordine del giorno è il n. 1139, presentato dai Consiglieri Ghiglia, Casoni, D'Ambrosio, Mancuso, Masaracchio, Minervini, Salerno e Griffini, relativo a "Opposizione alle istanze antiproibizioniste".
Do lettura del dispositivo: "impegna il Consiglio regionale del Piemonte a prendere posizione contro qualsiasi ipotesi di liberalizzazione depenalizzazione o distribuzione controllata di qualunque tipo di sostanza stupefacente o psicotropa, a prescindere dalla sua classificazione".
Il secondo ordine del giorno è il n. 1140, presentato dai Consiglieri Vaglio, Angeleri, Grasso, Cotto, Rubatto, Peano, Dutto, Gallarini e Ghiglia, relativo a "Mozione sulla liberalizzazione della droga".
Il dispositivo recita: "impegna il Presidente della Giunta regionale e tutta la Giunta a prendere posizione contro una mozione decisamente pericolosa per gli equilibri sociali e per la salute pubblica ad esortare tutti i Comuni del Piemonte affinché, consapevoli della pericolosità della proposta, si facciano carico di sottolineare al Governo con la dovuta preoccupazione, l'inopportunità che tale idea possa proseguire il suo cammino portando lo Stato italiano vicino ad esperienze europee nefaste come nel caso dell'Olanda, oggi centro di produzione e smistamento delle pericolosissime droghe sintetiche".
Ripeto, se ne chiede solo l'iscrizione, per la quale ricordo ancora che occorrono 40 voti.
CHIEZZI Presidente, noi siamo favorevoli, chiediamo però di procedere alla votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Va bene. Se il Consiglio acconsente, facciamo una votazione unica per l'iscrizione dei due ordini del giorno.
Pongo in votazione l'iscrizione dei due ordini del giorno.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 41 Consiglieri I due ordini del giorno vengono iscritti all'o.d.g.


Argomento: Nomine

Nomine


PRESIDENTE

In merito al punto 139) all'o.d.g., "Nomine", ha chiesto la parola il Consigliere Montabone.
MONTABONE Intervengo per porre due domande preliminari prima di procedere all'intervento, alle quali, la prego, in qualità di Presidente della Commissione Nomine, di darmi una risposta. La prima è la seguente: vorrei che mi venisse consegnata la documentazione relativa a quello che andremo a votare. Cioè un pezzo di carta dove ci deve essere scritto che cosa dobbiamo votare. Ritengo che ogni Consigliere debba sapere esattamente quello che sta votando e non solo prendere una scheda e portarla nell'urna.
Ho letto il titolo della nomina: "Nomina dei revisori dei conti di Finpiemonte".
Vorrei sapere, per esempio, quando scadono, se sono già scadute, perch sono urgenti, se c'è nella proposta di votazione la giustificazione dell'urgenza.
Presidente, lei avrà capito che le mie domande non sono delle considerazioni...



(Brusio in aula)



PRESIDENTE

MONTABONE



PRESIDENTE

Volete fare un po' di silenzio! Se lei, Presidente, non interviene intervengo io! Urlano tutti come dei matti, ognuno fa quello che vuole!



PRESIDENTE

Per cortesia colleghi, un po' di silenzio.
Prosegua l'intervento, Consigliere Montabone.
MONTABONE Le mie domande non sono consuete rispetto alla logica delle Nomine.
Come ho già detto nella riunione dei Capigruppo, io ho avuto l'onore di presiedere per quattro anni la Commissione Nomine, e mai, dico mai, è successo quello che è accaduto in questa ultima parte di legislatura rispetto alle Nomine.
Lei oggi, Presidente, ci viene a dire che c'è una scadenza relativa alla nomina dei revisori dei conti di Finpiemonte.



PRESIDENTE

No, non di Finpiemonte, ma dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari.
MONTABONE Fa lo stesso. Di qualsiasi nomina si trattasse sarebbe stata importante.
Poi ho chiesto che mi venisse fornita la documentazione, ma non mi è ancora stata consegnata.
Il Presidente ci dice che si tratta di una nomina importante successivamente il Presidente ci dirà il perché.
A questo punto mi deve spiegare perché, invece, ci sono altre nomine certamente non poche, che io considero altrettanto importanti, (poi vedremo i passaggi di queste nomine) che non sono mai giunte in Consiglio! Ne cito una a caso. Lei, Presidente, ritiene importante la nomina del rappresentante della Regione nella Fondazione Cassa di Risparmio? Certo adesso lo è un po' di meno, perché sono passati degli anni.
Ricordo bene quando il Presidente Ghigo si battè con grande dignità affinché la Regione Piemonte avesse una rappresentanza. Ebbene, era talmente importante battersi, soprattutto per sé, perché allora si ipotizzava che fosse lui ad andare a rappresentare la Regione Piemonte e non ci sarebbe stato niente di male - alla CRT. Ebbene da due anni e mezzo tre anni - adesso andrò ad esaminare tutte le date - di questa nomina non se ne parla più. Va beh. Ci sono delle nomine importanti al punto tale che non si può fare a meno di nominare, ipotizzo che la nomina dei Revisori dei Conti sia una di queste. Dal punto di vista legale, ce ne sono altre che sotto un aspetto politico, è altrettanto importante che si facciano.
Presidente, oggi c'è l'occasione per portare in votazione in Consiglio una nomina importante. Come mai, assieme a questa nomina importante, lei non pone in votazione tutte le altre nomine, altrettanto importanti? Lei me lo può dire! Non c'è l'accordo di maggioranza per mandare una persona in un posto o nell'altro? Però, per intanto, queste cariche rimangono scoperte.
In attesa di avere la documentazione sulla nomina di cui stiamo discutendo, Presidente, ho persino confuso un ente con un altro: parlavo di Finpiemonte, ed invece lei mi dice che la nomina dei revisori dei conti è delle ASL, quindi...



PRESIDENTE

Non delle ASL, ma dell'Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari.
MONTABONE Presidente, lei mi deve presentare la documentazione, perché, come da sempre avviene, all'ultimo punto all'o.d.g. è scritto "Nomine". Per nessuno sa mai, in questo Consiglio, quali sono le nomine che si devono fare.
Allora, non è quella di Finpiemonte, non è quella dell'ASL. Che cos'è? Portatemi la documentazione sulla quale devo pronunciarmi per poterla esaminare.
Inoltre, nel momento in cui mi si presenta questa documentazione Presidente, il fatto che lei da mesi non porti in aula delle nomine che ritengo altrettanto importanti di quella in questo momento alla nostra attenzione, pur non sapendo quale sia, rappresenti un'omissione di atti d'ufficio da parte sua. Ed anche su questa nomina, Presidente, poc'anzi ha detto, durante la Conferenza dei Capigruppo, che qualora il Consiglio non la effettuasse, lei sarebbe comunque obbligato a procedere in tal senso.
Ebbene, mi spieghi, Presidente, come mai non ha portato questa nomina all'attenzione del Consiglio quindici giorni fa. Si potrebbe anche ipotizzare che lei volesse "nominare" dopo la non riuscita di questa nomina! Presidente, secondo me, su questa e su altre nomine, comunque vada, sta omettendo delle procedure importanti. Non basta chiedere i pareri al Consiglio di Stato: basterebbe che lei si rivolgesse ad uffici molto più vicini a noi, che forse qualche dubbio, su questo tema, l'avrebbero sollevato. Se vuole essere così sicuro che quel parere sia veramente insindacabile, provi a mandare al Consiglio di Stato tutti gli atti e i verbali delle Commissioni Nomine, dove compare che ho fatto certe richieste a cui lei non ha mai ottemperato, e poi verifichiamo se questa è o meno un'omissione di atti d'ufficio. Guardi, non sono mai stato così determinato come su questa questione! La sceneggiata che è avvenuta la settimana scorsa - ricordo bene ancora che cosa dovette fare il collega Saitta per poter fare una dichiarazione di voto su una singola nomina di un enorme pacchetto di nomine, su cui non avevate neanche la maggioranza per poterlo far passare! - quando ero costretto ad urlare davanti al Consigliere Gallarini, scrutatore presso l'urna...
GALLARINI (fuori microfono) Mi sono prestato.
MONTABONE Ecco, si è prestato, perché non si riusciva...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

MONTABONE



PRESIDENTE

No, era il Presidente, ma aveva costituito il seggio e non si capiva più se si poteva fare una dichiarazione di voto al Presidente pro tempore ai rappresentanti del seggio stesso o al segretario. Ma quale segretario? Quello dell'Ufficio di Presidenza? Vede che ci sono un po' di problematiche rispetto a quel che è successo? In attesa di poter svolgere il mio intervento, aspetto la documentazione affinché mi si dica che cosa stiamo per votare, poi vorrei intervenire nel merito, dopo vorrei fare la dichiarazione di voto e infine, vorrei ottemperare alla votazione stessa.



PRESIDENTE

Con molta semplicità e chiarezza, le rispondo: questa nomina non è l'unica ad essere importante. Come dice lei, tutte le nomine sono importanti, ma questa in particolare, essendo di prima costituzione del Collegio, è indispensabile, perciò deve avere un'attenzione, da parte del Presidente del Consiglio, maggiore rispetto alle altre. Questo per legge regionale.
MONTABONE (fuori microfono) Ma questo da quand'è che...



PRESIDENTE

E' da quando il Collegio dei Revisori dei Conti è regolato secondo una legge regionale. Lei era presente alla Commissione Nomine da quando l'abbiamo fatta...
MONTABONE (fuori microfono) In quale occasione?



PRESIDENTE

L'ultima riunione...
MONTABONE (fuori microfono) Non l'ultima riunione, la legge regionale!



PRESIDENTE

La legge regionale è del marzo 1998. L'ultima riunione...
MONTABONE (fuori microfono) Dal marzo 1998 è diventata urgente questa...



PRESIDENTE

Collega, non faccia delle battute, atteniamoci ai fatti. L'ultima riunione l'abbiamo fatta ai primi di dicembre, e adesso stiamo votando.
Le concedo ancora la parola.
MONTABONE Solo per chiarezza: lei mi dice che l'ultima Commissione Nomine l'abbiamo fatta nel mese di Dicembre.



PRESIDENTE

Dicembre 1999.
MONTABONE Dicembre 1999. Io le dico che era forse l'ultima, ma non era l'ultima di tante Commissioni Nomine, perché lei di Commissioni Nomine, in un anno ne ha convocate tre o quattro, quando di norma, in presenza di urgenze, si convocavano una volta ogni quindici giorni. Lei ha omesso di convocare addirittura la Commissione Nomine sulle scadenze che ci sono!



PRESIDENTE

Assolutamente no. Comunque, questa è una sua valutazione, io le ho risposto, le ho detto che questa nomina è indispensabile perché ha una qualificazione diversa rispetto alle altre. Qui c'è da costituire un organo: in tal caso, il ruolo del Presidente del Consiglio è anche di supplenza, qualora non vi provvedesse il Consiglio.
La parola al Consigliere Gallarini.
GALLARINI Chiederei che venisse fatta, prima di questa, la nomina relativa al rinnovo dei membri dell'ITP, visto che sembra che ci siano difficoltà al suo interno.
Si tratta del rinnovo dei due membri che il Consiglio Regionale deve nominare all'interno della società ITP (Investimenti Torino Piemonte).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Chiedo al collega Gallarini di chiedere altresì che vengano effettuate tutte le nomine che sono scadute.
Il Consigliere Gallarini chiede giustamente che venga fatto il rinnovo dei membri dell'ITP. Io chiedo che vengano fatte tutte le nomine che sono scadute! Mi spiegate perché sono scadute e non si fanno? Me lo dovete dire ma datemi una giustificazione politica. Una giustificazione politica! Guardate che non è una cosa da poco.
Rispetto alle partecipate, ve ne sono alcune in cui i nostri rappresentanti non sono presenti. Non è che non vadano avanti, vanno avanti lo stesso, ma le governano altri. Le indicazioni della Regione Piemonte dove sono? Ditemi perché non si fanno. Abbiate il coraggio di dire: non c'è l'accordo! Ma guardate che fuori gridano vendetta! Avete discusso relativamente alla Cassa di Risparmio; lei, Presidente, ha verificato con gli uffici se i Consiglieri regionali potevano presentare la candidatura oppure no, ha fatto rinviare dei parere e si continua, ancora a far niente! Per favore, datemi una risposta politica a questo fatto



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà ANGELERI Chiedo che relativamente a questo argomento, che ritengo anche delicato, ci sia un'apposita riunione della Conferenza Capigruppo per avere delucidazioni in merito.
Ritengo che queste discussioni, sicuramente interessanti, debbano essere affrontate all'interno di una conferenza ristretta da cui si possono ottenere, come richiedeva il Consigliere Montabone, delle risposte che si attendono da tempo.
Forse sarebbe utile sospendere la seduta relativamente alle nomine che ovviamente, non sono urgenti rispetto a queste e si andasse alla Conferenza dei Capigruppo. In quella sede si deve trovare il percorso più breve e meno traumatico per tutti.



PRESIDENTE

La richiesta del Consigliere Gallarini, che io porto all'attenzione dell'aula, è di passare alla votazione sulle due nomine dell'ITP.
La parola al Consigliere Gallarini.
GALLARINI Intervengo per dire che assecondo la richiesta del Consigliere Angeleri di convocare la Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Non ho capito la richiesta del Consigliere Angeleri: la Conferenza dei Capigruppo è da convocare adesso o successivamente? ANGELERI Pensavo di essere stato chiaro. Siamo arrivati ad un punto un po' difficile: la matassa è un po' ingarbugliata...
Forse sarebbe opportuno che rispetto a questo argomento, rispetto a questo punto, vista anche l'ora, si sospendesse la seduta del Consiglio Regionale e ci fosse un aggiornamento dei Capigruppo che, non dico debbano risolvere il problema questa sera, ma evidenziarlo ed analizzarlo in tutte le sue parti ed i suoi aspetti.



PRESIDENTE

Ho evidenziato il problema.
La parola al Consigliere Angeleri.
ANGELERI Mi riferisco al ragionamento generale che ha fatto il Consigliere Montabone e su cui si sono fatti i successivi interventi.
Rispetto a questo argomento si deve individuare un percorso che porti maggioranza ed opposizione ad effettuare, nel più breve tempo possibile, le nomine urgenti e quelle scadute. Mi sembra di parlare più con il buon senso che non individuando un percorso ed una linea politica.



PRESIDENTE

Lei propone, in buona sostanza, di sospendere il lavoro e di andare alla Conferenza Capigruppo? Non ho inteso quando convocare la Conferenza Capigruppo.
La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Visto che oggi non si può più fare affidamento sulla Presidenza della Commissione nomine e poiché questo è diventato un problema politico, ha ragione il Consigliere Angeleri quando dice che la questione deve essere portata in una riunione politica come la Conferenza dei Capigruppo.
Non è più una questione tecnica, la Commissione nomine deve solo valutare se i candidati hanno i titoli necessari per concorrere ed essere eletti. La Commissione nomine ha solo questo compito, ma se non viene convocata non lo può fare. Ci sono delle scadenze da rispettare. Le chiedo Presidente, per evitare di farmi fare uno show da adesso fino a fine legislatura, che si convochi una Conferenza dei Capigruppo con il Presidente della Giunta o con il Ministro dei rapporti con il Parlamento per decidere che cosa si intende fare, quali sono i tempi e le nomine in ritardo. Propongo di convocare una Conferenza dei Capigruppo, non più della Commissione nomine, dove portare tutta la documentazione relativa ai ritardi sulle nomine scadute. Quella potrebbe essere l'occasione anche per vedere il parere legale di cui si sente parlare nei corridoi.
Soltanto in questo modo, ogni volta che le nomine saranno inserite all'o.d.g., io non sarò costretto a fare tutto questo show.



PRESIDENTE

Convochiamo, quindi, una Conferenza dei Capigruppo apposita. Adesso chiedo solamente all'aula di prendere in esame la nomina per l'Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari, perché è in una condizione assolutamente diversa rispetto alle altre.
MONTABONE Ci sono altre nomine da fare di nuova istituzione?



PRESIDENTE

A me non risulta MONTABONE Quindi questa è un'eccezione.



PRESIDENTE

Ripeto, questa è una situazione diversa dalle altre.
MONTABONE Vorrei avere tutta la documentazione relativa a questa nomina affinch possa verificare di cosa si tratta.



PRESIDENTE

E' in fase di riproduzione.
Siamo ai limiti della funzionalità, bisogna assolutamente fare questa nomina. Si tratta di votare tre membri che faranno parte di un collegio dei revisori dell'Agenzia Regionale la quale non può operare senza il Collegio.
La parola al Consigliere Saitta.
SAITTA Non per richiamare una modalità polemica della volta scorsa, ma credo che occorra mantenere un minimo di linearità. Si è iniziato con la proposta delle nomine, poi c'è stata una proposta del collega Gallarini che ha chiesto di posticipare la nomina dell'A.Re.S.S. e di procedere a quella dell'ITP, e poi c'è stata una proposta del collega Angeleri di non procedere al voto e rinviarlo sostanzialmente alla prossima riunione purch sia preceduta da una riunione dei Capigruppo. Mi pare che le proposte siano di questo tipo.
Chiedo ai colleghi che hanno fatto le proposte se queste restano ancora. Se restano ancora credo che dobbiamo esprimerci su queste indicazioni.



PRESIDENTE

Riassumo. Chiederei la cortesia di poter effettuare (che voi vogliate effettuare) la nomina dei revisori dei conti dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari; poi effettueremo una Conferenza dei Capigruppo e i Capigruppo decideranno.
MONTABONE Vorrei la documentazione, signor Presidente.



PRESIDENTE

Gliela faccio distribuire.
SUINO Soltanto al Consigliere Montabone?



PRESIDENTE

Se qualche altro Consigliere vuole la documentazione, la faccio riprodurre.
SUINO Abbiamo diritto anche noi, altrimenti possiamo decidere diversamente.
Veda lei.



PRESIDENTE

A me pare che fosse stato chiarito.
SUINO Che cosa è stato chiarito? Mi scusi, Presidente...



PRESIDENTE

Gliela faccio avere subito.
SUINO Non è un fatto personale! Vedo che viene privilegiato il Consigliere Montabone, però...



PRESIDENTE

Non è una questione di privilegio. Vi ho fatto avere la documentazione.
SUINO Possiamo avere anche noi la documentazione?



PRESIDENTE

Gliela faccio avere subito, ho detto di riprodurla.
SUINO Ma non a me, Presidente, in generale! A tutti i Consiglieri! SIMONETTI Al Consiglio!



PRESIDENTE

Va bene, la faccio riprodurre, ma questo problema è stato affrontato in Commissione Nomine. Probabilmente i colleghi della Commissione Nomine non hanno fatto circolare le notizie che riassumo in questo senso: l'Agenzia regionale per i Servizi Sanitari non ha il Collegio dei Revisori dei conti perché essendo un'agenzia di nuova istituzione non è mai stato nominato.
Occorre nominarlo. Chiedo quindi all'aula di nominare questo collegio.
Se l'aula ritenesse di non nominarlo, io in questo caso devo nominarlo però ritengo che sia opportuno che lo nomini l'aula.
PAZE' Chiedo la parola.



PRESIDENTE

Collega Pazè, lei era presente l'ultima riunione.
PAZE' Qual è l'ultima riunione?



PRESIDENTE

Quella famosa del 5 dicembre.
PAZE' Sì, alla riunione del 5 dicembre ero presente.
Non desidero comunque intervenire in merito a questo. Io credo che sia importante che la nomina sia effettuata dall'aula in quanto è una competenza dell'aula. Essendo la prima volta che questa nomina viene portata in aula ed essendo comunque la nomina in gran ritardo su quelli che avrebbero dovuto essere i tempi, non credo che una settimana in più o in meno pregiudichi qualcosa. Mi sembra invece che imporre un aut-aut, che dice "o si fa la nomina stasera", e questo oltre tutto detto alle sei, non questa mattina quando avremmo...



PRESIDENTE

Guardi, Consigliera, che è stato detto più volte, è già stato detto in precedenza, non è un aut-aut! PAZE' Io ho chiesto ai Capigruppo se era mai stata portata in aula, e mi è stato detto di no. Se è stata portata in aula me lo dica lei, nel qual caso...



PRESIDENTE

Io ne ho parlato in più occasioni alla Conferenza dei Capigruppo, non come argomento principale, ma ne ho parlato; non si è mai potuto portare in distribuzione la scheda perché le nomine vengono fatte normalmente in coda alle riunioni e quando volevamo portarla...
PAZE' Quando sono state fatte le trenta nomine tutte in una volta non era presente la scheda. Per quali motivi?



PRESIDENTE

Perché eravamo in precedenza. Quando ci sono state tutte le votazioni era prima del 5 dicembre.
PAZE' Prima del 5 dicembre, ma dopo l'istituzione dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari, quindi in una data in cui si sarebbe dovuto effettuare...



PRESIDENTE

Lei ricorderà che in Commissione Nomine c'è stata tutta una serie di polemiche sul fatto se occorresse ripubblicare o meno. Su questo io ho chiesto pareri e mi sono formato comunque autonomamente una mia convinzione: che questa nomina deve essere portata in votazione, ma che in questo caso sia un obbligo quello del decreto.
PAZE' Va bene. Allora dal 5 dicembre ad oggi sono state svolte almeno otto sedute del Consiglio regionale, con argomenti - mi è stato detto - che non presentavano carattere di urgenza, quindi ritengo che questa nomina non sia stata ritenuta urgente e credo che la richiesta da parte dell'opposizione che non è di non effettuare la nomina, ma di poter avere la documentazione e di poter effettuare la nomina e la discussione ed eventuali altre nomine che si ritengono urgenti nella giornata di martedì prossimo, sia una richiesta più che accettabile.
Mentre giudico personalmente in maniera negativa il fatto che il non effettuare la nomina questa sera comporti l'immediata effettuazione della nomina d'ufficio da parte della Presidenza, perché non ritengo che al Consiglio sia stato fornito il tempo per valutare, tanto più qualora la nomina non venisse effettuata per mancanza del numero legale! Perché allora vorrebbe dire che da parte della maggioranza manca la volontà di permettere che la nomina e la discussione venga effettuata quando viene proposta ad una ora come le sei di sera, in un giorno in cui la riunione dei Capigruppo si è tenuta tre volte! Si è tenuta stamattina e prima di pranzo e poi di nuovo alle sei questa sera, e non è stato sollevato questo problema quando avevamo di fronte, se si voleva discutere l'argomento, tutta la giornata! Mi sorge il dubbio che non si voglia affrontare la discussione e qualcuno potrebbe leggere in tale svolgimento dei lavori la volontà di effettuare la nomina scavalcando quella che è una competenza del Consiglio! Penso che sarebbe neanche una concessione, ma un segno di dialogo, di disponibilità, quello di accogliere la richiesta che peraltro è pervenuta dal Consigliere Angeleri di convocare i Capigruppo: discutiamo le nomine che si devono fare, si facciano martedì prossimo come primo argomento all'o.d.g. con la giornata a disposizione, senza polemiche, senza strascichi e con un numero legale garantito!



PRESIDENTE

Non c'è problema di polemiche o di altre cose. Io ho semplicemente detto, e lo desidero ribadire, che questa nomina del Collegio dei Revisori dei conti dell'A.Re.S.S. è in una posizione assolutamente diversa rispetto alle altre nomine, perciò chiedo ancora alla cortesia dell'aula di volerla effettuare.
La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Grazie Presidente, adesso ho la documentazione inerente a questa nomina.
Una legge regionale del 16 marzo 1998, la n. 10, istituiva l'Agenzia regionale per i Servizi Sanitari. All'art. 8 è previsto il Collegio dei Revisori dei conti di tale Agenzia, dove si dice che alla Regione Piemonte spettano tre membri.
Questa legge è stata pubblicata il 18 marzo 1998 sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte.
Ebbene, dal 1998 ad oggi è trascorso un anno e mezzo! In questo anno e mezzo la verifica della possibilità di concorrere di tutti i membri che hanno fatto domanda per essere nominati revisori dei conti è stata portata in Commissione Nomine, se ho capito bene dalla sua breve relazione prima il 5 dicembre.



PRESIDENTE

Per ulteriore informazione, se permette, le do altri dati.
MONTABONE Sì.



PRESIDENTE

Dunque: avvio della procedura di nomina con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 35 del settembre 1998 a seguito di decisione della Commissione Nomine; approvazione dello Statuto dell'Agenzia con delibera della Giunta regionale del 24 maggio 1999. Ricorderete che in questa occasione la Commissione Nomine fece pubblicare l'avviso prima che ci fosse l'approvazione dello Statuto dell'Agenzia, perciò arriviamo che lo Statuto dell'Agenzia è stato approvato, a seguito della legge regionale, nel mese di maggio del 1999. In data 2 settembre 1999 la Commissione Nomine decideva di chiedere ai candidati un'integrazione della documentazione ai sensi dell'art. 4 dello Statuto, che detta i casi di incompatibilità.
La lettera è stata inviata qualche giorno dopo, fissando un termine per la risposta.
MONTABONE (fuori microfono) Qual era il termine?



PRESIDENTE

Dieci giorni.
In data 18 novembre la Commissione Nomine decideva, su proposta dell'Assessore, di provvedere a nuova pubblicazione. A seguito di questo e sono stati chiesti dei parere e mi sono formato una convinzione - nella seduta del dicembre 1999, cioè pochi giorni fa, la Commissione nomine ha deciso che non occorreva passare da una nuova pubblicazione, ma si potevano utilizzare le graduatorie. In questo caso non abbiamo particolari ritardi.
La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Non mi era molto chiara la situazione; vede che a volte parlarne serve! Il fatto che nel frattempo sia stato approvato lo Statuto, non ha procurato alcun ritardo rispetto ad una nomina prevista dalla legge.
Ci sono dei periodi di vacatio fra una pubblicazione e un'altra, cosa che è avvenuta per la Cassa di Risparmio, perché quando non si vuole si provvede ad un'altra pubblicazione o si chiedono le integrazioni. Le integrazioni sono giunte dopo dieci giorni e la Commissione nomine viene convocata dopo qualche mese!



PRESIDENTE

No, non è così.
MONTABONE Allora mi faccia pervenire il prospetto, così leggo esattamente le date!



PRESIDENTE

Il prospetto è incompleto, comunque glielo farò avere.
MONTABONE No, me lo faccia avere per la prossima volta completo.



PRESIDENTE

L'ho letto prima, non è un documento ufficiale, si tratta di un appunto di studio.
MONTABONE Poi mi dice che dopo aver fatto una seconda pubblicazione ci siamo convinti, attraverso dei pareri legali, che andava bene la prima, con tutto l'ordine delle persone che aveva fatto domanda.
Adesso noi attingiamo, dal primo elenco o dal secondo..., ma cosa diciamo?



PRESIDENTE

No, non si è provveduta alla seconda pubblicazione! MONTABONE Non è mai stata fatta?



PRESIDENTE

Questo è quanto le ho detto prima.
MONTABONE Abbia pazienza, non avevo capito. Quindi vuol dire che dal periodo della prima comunicazione ad oggi, questa nomina poteva essere fatta?



PRESIDENTE

Abbia pazienza collega, forse non sono stato sufficientemente chiaro.
Le ripeto il tutto.
Lo Statuto dell'Agenzia è stato approvato con delibera della Giunta il 24 maggio 1999. Uno degli argomenti su cui c'è stata la polemica o discussione era proprio se la pubblicazione dello Statuto dell'Agenzia, che fissava i casi di incompatibilità, rendesse necessaria una nuova pubblicazione.
Leggo: "In data 2 settembre 1999, la Commissione nomine decideva di chiedere ai candidati..." (non si era sollevato il problema del fatto che lo Statuto dell'Agenzia sia stato approvato dopo la pubblicazione) "...un'integrazione alla documentazione". Tale lettera è stata inviata il 10 settembre fissando un termine di dieci giorni; poi si è atteso qualche giorno perché abbiamo il solito problema della data del timbro postale o meno.
"In data 18 novembre la Commissione Nomine decideva, su proposta dell'Assessore, di provvedere a nuova pubblicazione. Successivamente, il 9 dicembre 1999, la Commissione nomine, convocata a seguito di lettera dell'Assessore, decideva che non occorreva procedere ad una nuova pubblicazione, ma si potevano utilizzare le domande avanzate a seguito della pubblicazione.
Siamo perciò giunti a metà dicembre, ci sono state le vacanze di Natale, e oggi occorre provvedere alla nomina.
MONTABONE Quando le questioni diventano di principio - e non sono riferite soltanto a questa nomina, ma anche a tante altre - diventano questioni importanti.
La Commissione Nomine decide che bisogna ripubblicare, poi decide che vanno bene quelle precedenti, intanto trascorrono dei mesi; fra una convocazione e l'altra passano dei mesi o perlomeno un mese.
Io, per esempio, nelle ultime tre sedute di Consiglio, non ho mai sentito dire che si sarebbe discusso il punto inerente le nomine. Tant'è vero, Presidente, che non le avremmo discusse neanche oggi se io all'ultima riunione dei Capigruppo non avessi sollevato il problema.
Infatti, ho chiesto: "Intende fare delle nomine?" E lei mi ha risposto: "le nomine sono sempre all'ordine del giorno." Sottolineo che sono circa sei mesi che ripeto le nomine non si fanno in cinque minuti, ma ci vuole tempo.
Per quanto riguarda la dichiarazione di voto, dichiaro che non parteciperò alla votazione, in quanto ritengo che questa nomina poteva essere fatta almeno sei mese fa. Se la Commissione nomine con i Commissari che vi hanno partecipato, hanno deciso di pubblicare e poi di ripubblicare poi di tornare indietro sulle decisioni precedentemente assunte, poi di chiedere pareri legali che negavano ancora le decisioni assunte, se ne assumano le responsabilità.
Ripeto, non parteciperò alla votazione, ovviamente chiedo che venga espressamente detto chi partecipa a questa votazione.
Termino l'intervento chiedendo al Presidente del Consiglio di convocare una riunione dei Capigruppo ad hoc nella quale venga esaminato a fondo, non se un candidato può fare il candidato per una certa nomina o meno, ma il problema politico delle nomine.



PRESIDENTE

Faccio mia la proposta del Consigliere Montabone di convocare una conferenza dei Capigruppo ad hoc sulla situazione nomine.
La parola alla Consigliera Simonetti.
SIMONETTI Anche il nostro Gruppo è stupito dall'esigenza di passare alla votazione di una nomina che lei ha definito eccezionale.
Siamo stupiti del fatto di essere sempre messi nelle condizioni di non poter avere le informazioni opportune, al di là di coloro che possono partecipare ai lavori delle Commissioni Nomine.
Leggendo lo Statuto dell'Agenzia regionale per i servizi sanitari agenzia istituita nel mese di marzo del 1998, vengono attribuite al collegio dei revisori, che noi oggi dobbiamo istituire con nomina, alcune funzioni...



PRESIDENTE

Ho detto prima che lo Statuto risale ad un anno dopo, non confondiamo la legge con lo Statuto! SIMONETTI Presidente, sto facendo un altro ragionamento, se mi fa finire, forse riesce a cogliere la mia esigenza di capire e di avere delle informazioni.
Quello che volevo dire è che le funzioni attribuite attraverso lo Statuto dell'Agenzia Regionale, che sarà stato approvato due mesi o un anno dopo questo non ha importanza - ma quanto contenuto nello Statuto dell'Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari. Nell'ambito delle funzioni attribuite al Collegio dei Revisori, sono elencate quattro funzioni, tra cui la verifica della regolare tenuta della contabilità.
Visto che la Giunta Regionale ha svolto, con una propria deliberazione a fine giugno 1999, un'erogazione di risorse finanziarie a favore dell'Agenzia Regionale per i servizi sanitari pari a 7 miliardi, ed è stato approvato il Bilancio di previsione dell'Agenzia per i servizi sanitari, io mi chiedo: nell'arco di tempo che va dall'istituzione della legge all'approvazione dello Statuto dell'Agenzia stessa, tutte le funzioni che d'ora in poi dovranno essere svolte dal Collegio dei Revisori dei conti, ed in particolare la funzione di verifica sulla contabilità finanziaria, da chi sono state svolte? Le questioni che vengono poste, signor Presidente del Consiglio, non sono marginali. Anche le questioni che ha posto il Collega Montabone generalizzando rispetto all'esigenza di capire il funzionamento di enti su cui vengono svolte nomine in pochi minuti e nella maggior parte dei casi senza averne conoscenza prima della seduta di Consiglio, perché le nomine sono tante, non sono marginali.
L'esigenza di capire quello che deve essere svolto dal Collegio dei Revisori dei Conti d'ora in poi, così come da chi è stato svolto finora visto che questo ha gravato sulle spese del bilancio della sanità regionale per oltre 7 miliardi sulla base di un'unica deliberazione del 28 Giugno 1999, non è marginale. Quindi, anche il nostro Gruppo, in assenza di queste riflessioni, e constatando il fatto che siamo ad oltre un anno e mezzo dall'istituzione dell'Agenzia con legge regionale, ed a circa un anno dall'approvazione dello Statuto, ritiene necessario, in questa sede, alle ore 19,20, procedere alla nomina di questo Collegio dei Revisori, perché è un caso eccezionale e non si può rinviare al prossimo martedì.
Per questi motivi, in assenza di qualsiasi informazione, il nostro Gruppo non partecipa a questo tipo di votazione.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pazé.
PAZE' Presidente, siccome lei ha detto che faceva sua la proposta del Consigliere Angeleri, io l'avevo intesa in un'altro senso, cioè di non effettuare la nomina questa sera, ma di rinviarla a martedì prossimo previa riunione dei Capigruppo. E così è stata intesa da diverse tribune della minoranza.
Quindi, se questa era la sua interpretazione, qualora non fosse stata tale, la propongo io: chiedo che venga messa ai voti questa proposta, e vedremo se, da parte del Consiglio, pur comprendendo che lei è di opinione diversa, emerge una diversa opinione.



PRESIDENTE

In buona sostanza, lei propone che non si proceda ad alcuna votazione.
Voglio solo ricordare che l'urgenza è stata brillantemente motivata dalla collega Simonetti, perché le preoccupazioni della Collega Simonetti sono state espresse anche da me nelle passate riunioni della Commissione Nomine, ed hanno portato al cambiamento di parere della Commissione stessa.
Ho ricordato questo solo incidentalmente.
La parola al Consigliere Montabone.
MONTABONE Non sono d'accordo con la proposta della Consigliera Pazé. Chiedo che si passi alla nomina, perché non voglio avere responsabilità relativamente al fatto che questa nomina non venga effettuata.
La maggioranza si assumerà le sue responsabilità, in merito all'effettuazione o meno della nomina, sia che abbia il numero legale o non ce l'abbia. Verificherete al vostro interno.
Non voglio avere nessuna responsabilità sul ritardo né di questa né di altre nomine che non sono mai state portate in aula!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.
SALERNO Solo per rilevare come un intervento di una collega, nella fattispecie Laura Simonetti, che ha elencato gravi rischi nell'assenza di un Collegio di controllo della contabilità, come sono i revisori, abbia poi di fatto chiesto che non si procedesse alla votazione, cioè si rinviasse ulteriormente.
Ogni commento mi sembra superfluo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pazé.
PAZE' Intervengo solo per il Collega Montabone: io non ho chiesto che non vengano effettuate le nomine e stop, ma che questa nomina venga effettuata martedì prossimo. La mia proposta è che il Consiglio decida che martedì prossimo si ponga questa nomina al primo punto dell'ordine del giorno e che venga effettuata.
E' mio desiderio che la nomina venga effettuata con delibera da parte della Presidenza del Consiglio, e credo che il ritardare di una settimana questa nomina non comporti alcun grave problema per l'Agenzia Regionale Sanitaria. Quindi, la mia richiesta è che la nomina non si effettui questa sera e che venga inserita al primo punto dell'ordine del giorno di martedì prossimo.
Chiedo formalmente che questa mia proposta venga posta in votazione.
MIGLIETTI (fuori microfono) Presidente, chiedo che si verifichi il numero legale.
PAZE' (fuori microfono) Mi associo a tale richiesta.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Se i colleghi lo desiderano, d'accordo.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
29 Consiglieri ed in congedo n. 7 Consiglieri.


Argomento: Nomine

Nomine (Seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pazé; ne ha facoltà PAZE' Poiché si proponeva questa votazione, chiedo, qualora l'esito della votazione fosse "mancanza del numero legale"...



PRESIDENTE

Il numero legale l'abbiamo appena verificato.
PAZE' Potrebbe mancare adesso, i Consiglieri escono ed entrano dall'aula. Nel caso in cui l'esito della votazione fosse quella di portare questa nomina nel Consiglio di martedì prossimo e non con delibera da parte della Presidenza nel corso di questa settimana...



PRESIDENTE

Non può una votazione dell'aula modificare una legge regionale.
PAZE' Ma la legge regionale non recita che bisogna affrontare la delibera questa settimana!



PRESIDENTE

Queste sono sue valutazioni, Consigliera.
Pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di effettuare questa sera la nomina dei Revisori dei Conti dell'Agenzia Regionale per i Servizi sanitari.



(Brusio in aula)



PRESIDENTE

Poiché c'è troppo brusio in aula, dispongo di effettuare la votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 2 9 hanno risposto SI' 29 Consiglieri La proposta è accolta.
Si proceda quindi alla seguente nomina: "Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari - (art. 8 l.r. 16/03/1998 n. 10) - Collegio dei Revisori dei Conti nomina di tre membri effettivi".
Nomino scrutatori i Consiglieri Ferrero e Gatti.
La parola al Consigliere Montabone per dichiarazione di voto.
MONTABONE Mi può dire qual è il quorum che devono raggiungere i Consiglieri?



PRESIDENTE

Metà più uno dei votanti MONTABONE Scusi, volevo dire i Revisori.



PRESIDENTE

L'art. 72 del Regolamento, alla voce "Votazione per le nomine" recita: "Qualora il Consiglio debba procedere alle nomine a designazione di più due persone e non vi siano previste le modalità di votazione, ciascun Consigliere limita il proprio voto, ove non sia diversamente proposto, ai 2 terzi degli eligendi" (se ne votano 2 su 3).
"A seguito dello spoglio delle schede, si procede alla determinazione della graduatoria dei candidati in ordine decrescente rispetto ai voti riportati. A parità di voti prevale il più anziano di età".
MONTABONE Questo vuol dire che qualora ci fossero due candidati, potrebbero essere tutti eletti con quattro voti.



PRESIDENTE

No. Il numero complessivo dei voti espressi deve mantenere il numero legale e viene eletto chi ottiene la maggioranza dei voti espressi.
MONTABONE Soltanto per capire meglio: se un candidato prende 15 voti, può essere eletto? Mi può dire quali sono i rappresentanti della minoranza in questo contesto, visto che c'è una riserva per la minoranza?



PRESIDENTE

Questi vengono automaticamente individuati dalla limitazione a due.
MONTABONE Siccome lei ci ha chiesto quali erano i rappresentanti della minoranza posso anche sbagliare, ma ci sono dei Gruppi che hanno chiesto di identificare come rappresentanti della minoranza oppure è solo il sistema elettorale che la garantisce, la minoranza?



PRESIDENTE

"La votazione è limitata ai due terzi degli eligendi", come recita l'art. 72; garantisce quello che viene detto alla minoranza.
MONTABONE Va bene; allora io dichiaro, come ho detto prima, che non parteciper alla votazione, perché ritengo che sia veramente una situazione gravissima quella che ci venga proposto adesso, dopo un anno e mezzo dall'approvazione della legge, di nominare i revisori dei conti dell'Agenzia, con un ritardo notevolissimo! Non voterò per questa nomina perché non ritengo che questa nomina dal punto di vista politico abbia un'importanza maggiore delle altre nomine che sono scadute addirittura da più di due anni!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.
SUINO A questo punto, signor Presidente, si è creata ulteriore confusione rispetto a quanto era già poco chiaro all'inizio.
Noi abbiamo condiviso dall'inizio le osservazioni del collega Montabone.
La ringraziamo per i suoi sforzi d'informazione, Presidente Deorsola ma questi non sono stati tali da consentirci di comprendere, di rendere trasparente quanto concerne questa votazione.
Il collega Montabone adesso in dichiarazione di voto ha espresso delle motivazioni che ribadiscono questioni di principio e di fondo sulle quali noi conveniamo e quindi le dichiaro anche per il nostro Gruppo la non partecipazione a questa votazione, sostenendo totalmente le motivazioni addotte dal Consigliere Montabone.



PRESIDENTE

Chiedo alla cortesia dei colleghi Ferrero e Gatti di avvicinarsi all'urna in qualità di scrutatori.
Le schede relative alla nomina sono già state distribuite; si proceda pertanto all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso procede all'appello nominale)



(Il Consigliere Gatti non intende partecipare al seggio)



PRESIDENTE

Interrompa l'appello, Consigliere Grasso.
Consigliere Gatti, lei non vuole partecipare al seggio? GATTI No.



PRESIDENTE

Dato che il Consigliere Gatti è indisponibile, nomino scrutatore il Consigliere Dutto.
Si riprenda l'appello.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Procediamo allo spoglio.
E' stato svolto lo scrutinio delle schede.
Proclamo eletti quali membri effettivi in seno al Collegio dei Revisori dei Conti dell'Agenzia per i Servizi Sanitari i signori: Delfino Filippo Stroppiana Maria Margherita e Prete Gianluigi, ai sensi dell'art. 72 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,49)



< torna indietro