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Dettaglio seduta n.428 del 15/12/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Botta, D'Ambrosio Farassino, Pichetto, Rossi e Rosso.


Argomento:

Richiesta della Consigliera Pazé di iscrizione all'o.d.g. del punto inerente a: "Interrogazioni ed interpellanze"


PRESIDENTE

Ho ricevuto da parte della Consigliera Pazé, come già nella giornata di ieri, la richiesta di inserire al primo punto dell'o.d.g. della seduta odierna l'esame delle "Interrogazioni ed interpellanze".
Pongo in votazione tale richiesta che mi pare chiara nel contenuto.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.



PAZE' Enrica

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Do per scontato che alla sua richiesta si associ qualche altro Consigliere.



PAZE' Enrica

La posso illustrare, signor Presidente?



PRESIDENTE

L'avevo già dato per scontato, ma se desidera sostenerla ulteriormente le do la parola. Mi pare che già ieri fosse stata illustrata.



PAZE' Enrica

Insisto nella richiesta.



PRESIDENTE

Io le do la parola, ma ho detto prima che la richiesta pare chiarissima. Comunque ha facoltà di illustrarla.



PAZE' Enrica

Mi appello ai colleghi della maggioranza affinché si trovino i modi (riproporrò questa richiesta all'inizio di ogni seduta), siccome nella Conferenza dei Capigruppo c'era stato un accordo, per esaminare le interrogazioni e le interpellanze all'inizio di ogni seduta. Vorrei semplicemente dire che la mia richiesta non vuole essere polemica e che non pretendo che si esaminino le interrogazioni e le interpellanze per due ore all'inizio di ogni seduta, però che questo venga svolto in maniera regolare. Altrimenti, di fatto, viene vanificato quello che è uno strumento per l'esercizio della democrazia, cioè il diritto a porre dei quesiti alla Giunta ed avere una risposta e il conseguente dibattito.



PRESIDENTE

Sulla richiesta della Consigliera Pazé può ora intervenire un Consigliere di parere contrario.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pier Luigi

Più che un intervento contro, che do per scontato, vorrei svolgere una brevissima considerazione relativamente alla richiesta della Consigliera Pazé che mi sembra legittima allorché chiede di recuperare un piccolo spazio, non questa mattina, ma ad iniziare dalla prossima seduta, affinch si possano discutere le interrogazioni e le interpellanze. Questa era una consuetudine del Consiglio, per cui per quanto ci riguarda siamo disponibili in sede di Conferenza dei Capigruppo, che il Presidente indirà prima della prossima seduta di Consiglio, a concordare uno spazio giusto equo, che consenta di discutere le interrogazioni e le interpellanze urgenti che i Gruppi richiederanno.



PRESIDENTE

Voglio solo ricordare che in linea generale il nostro Statuto prevede di norma che si discutano le interrogazioni e le interpellanze. Ieri ed oggi, che considero una seduta unica nella sostanza, perché abbiamo dovuto dividerla su due giornate per le ragioni che conosciamo, si era convenuto di non farle, perciò devono essere considerate delle eccezioni. Sulla richiesta di oggi svolgiamo la votazione, dato che ci sono stati i due interventi previsti, uno a favore ed uno contro, e io ho tratto delle conclusioni.



PAZE' Enrica

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno risposto SI' 13 Consiglieri hanno risposto NO 23 Consiglieri La proposta è respinta.


Argomento: Strutture ricettive (albergh., extra-albergh., campeggi e villaggi, classif., vincolo) e strutture e impianti turist. - Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Proseguimento esame disegno di legge n. 507: "Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il mantenimento di aree turistiche"


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame degli emendamenti all'art. 3 del disegno di legge n.
507, di cui al punto 4) all'o.d.g.
3.1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 3, lettera b), la parola "piano" è sostituita dalla parola "programma" e così pure a: art. 3, lettera c) art. 4, primo comma art. 5, primo comma, lettera b) art. 5, primo comma, lettera c) art. 5, primo comma, lettera d) art. 6, primo comma art. 6, secondo comma art. 7, lettera b).
La parola all'Assessore Racchelli.



PRESIDENTE

RACCHELLI, Assessore al turismo



PRESIDENTE

Grazie, Presidente. Con questo emendamento si vuole uniformare la dicitura rispetto a quello che è già un'operatività in campo di programmazione e di progettazione in confronto ai piani europei, che contengono i programmi integrati di sviluppo. Quindi, per non creare analogie con un'interpretazione di tipo urbanistico, bensì di tipo economico, abbiamo pensato di modificare il testo definendo piano integrato quello che, in effetti, è un programma integrato di sviluppo.
Pertanto, abbiamo modificato in tutti gli articoli la parola "piano" con "programma" per identificarlo meglio e soprattutto per dare al programma stesso la possibilità di essere interpretato per il ruolo che noi vogliamo che esso abbia.



PRESIDENTE

Il seguente emendamento presentato dalla Giunta regionale viene ritirato: 3.2) all'art. 3, comma primo, dopo le parole "di sviluppo turistico locale", aggiungere le parole "studiati ed organizzati sulla base di analisi di compatibilità ambientale di cui all'art. 20 della legge n.
40/98".
3.3) Emendamento presentato dai Consiglieri Bertoli, Orrù e Miglietti: le lettere a), b), c) dell'art. 3 assumono la seguente denominazione: b) c), d) la lettera a) dell'art. 3 è sostituita dalla seguente: "a) valutazione preliminare di impatto ambientale degli effetti diretti ed indiretti della pianificazione secondo il dettato dell'art. 20 della legge 14/12/1998 n. 40".
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Grazie, Presidente. Noi riteniamo che questo emendamento sia molto importante, perché dà sostanza alle finalità previste da questa legge.
Questi progetti devono garantire la compatibilità tra ambiente, opere che si intendono costruire ed organizzazioni che si intendono predisporre.
La stessa relazione richiama in modo molto stringente queste finalità e, alla luce del dibattito in aula, auspico che, oltre all'approvazione della legge, si giunga all'approvazione dell'ordine del giorno che ribadisce la volontà della Regione Piemonte di rispettare l'ambiente.
Inoltre, credo che quando si legifera si debba sempre tenere conto così come è stato richiamato ieri dal Consigliere Chiezzi, di quanto la Regione ha già legiferato in materia.
A proposito di ambiente, la Regione si è dotata di un'ottima legge secondo cui ogni progetto, ogni programma deve avere una valutazione di compatibilità ambientale preliminare. Per cui chiediamo che tra gli strumenti di pianificazione e programmazione turistica, anche a livello locale, si tenga in considerazione ciò che questa legge stabilisce all'art.
20. A questo scopo, abbiamo proposto questo emendamento e siamo lieti che la Giunta lo accolga.



PRESIDENTE

La Giunta si dichiara favorevole a tale emendamento.
Come richiesto, pongo in votazione per appello nominale l'emendamento n.
3.3).



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 hanno risposto SI' 38 Consiglieri L'emendamento è approvato.
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 3.1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto all'unanimità dei 34 Consiglieri presenti.
3.4) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 3, lettera b), dopo le parole "agli obiettivi prefissati" aggiungere le parole "il programma può altresì essere costituito da interventi unitari caratterizzati da particolare rilevanza territoriale o da accentuati elementi di sostenibilità turistica".
L'emendamento mi pare chiaro, per cui lo posso porre in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 26 voti favorevoli e 4 astensioni.



PAZE' Enrica

Presidente, questa votazione non mi sembra regolare.



PRESIDENTE

Ripeto nuovamente l'esito della votazione.
L'emendamento è accolto con 26 voti favorevoli e 4 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 11 Consiglieri).



PAZE' Enrica

Presidente, chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

A scanso di equivoci, pongo in votazione per appello nominale l'emendamento n. 3.4).



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 26 hanno risposto SI' 26 Consiglieri L'emendamento n. 3.4) è accolto.
3.5) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 3, dopo il comma primo, aggiungere il seguente nuovo comma: "2. Nel caso in cui un singolo intervento possa per le sue caratteristiche comprendere elementi di sostenibilità turistica e di armonico inserimento nella pianificazione locale, si potrà prescindere dagli strumenti di cui al comma precedente".
Tale emendamento viene ritirato.
Ha chiesto la parola la Consigliera Bortolin per dichiarazione di voto sull'intero art. 3; ne ha facoltà.



BORTOLIN Silvana

Grazie, Presidente. Intanto vorrei ribadire, sotto forma di cortesia la richiesta di essere più puntuale nell'enunciare gli emendamenti che sono in discussione e messi in votazione. Francamente, Presidente, se lei riascolta la registrazione, comprenderà perché alcuni prima non hanno potuto votare: la sua lettura era incomprensibile. Per cui questa è davvero una necessità.
Per quanto riguarda la mia dichiarazione di voto, nell'essere favorevole sull'articolo, vuol rilevare nei confronti dell'Assessore come l'accoglimento dell'emendamento presentato dal Gruppo dei Democratici di Sinistra esprima una non fiducia nei confronti degli Enti locali a cui è rivolta la legge, sottolineando e mettendo ulteriori paletti nel campo della valutazione di impatto ambientale.
Io assolutamente ritengo possibile migliorare in aula le leggi che escono dalle Commissioni; peraltro, è un esercizio che facciamo puntualmente, molte volte davvero arricchendo il lavoro che in Commissione si svolge. Ritengo però che non sia produttivo, nel momento in cui rivendichiamo seriamente il decentramento delle competenze e delle responsabilità agli Enti locali, continuamente nelle leggi che la Regione approva, aggiungere elementi - consentitemi - di disturbo e di sfiducia nei confronti degli Enti locali stessi.
Questa legge non è rivolta ai singoli cittadini od operatori, ma se poi vediamo quali sono i soggetti beneficiari e quelli che poi devono garantire la correttezza dell'attuazione anche rispetto alla tutela ambientale sono i Comuni, sono le Comunità montane, sono i Consorzi costituiti fra Enti locali.
Io - ripeto - voterò a favore dell'articolo, sottolineando però, dal punto di vista del rapporto con le nostre istituzioni decentrate, un peggioramento rispetto al testo presentato in aula.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, passiamo alla votazione dell'art.
3 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 votanti 36 voti favorevoli 29 astensioni 7 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 3 è approvato.
ART. 4 4.1) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 4, comma secondo, lettera a), dopo la parola "attrezzate", si metta un punto e si elimini il resto della frase.
Consigliera Pazé, desidera illustrarlo? Prego, prenda pure la parola.



PAZE' Enrica

Questo emendamento e altri due simili li ho presentati perché non capisco lo spirito dello specificare la frase "compreso l'acquisto di aree e di immobili".
Stiamo parlando di un finanziamento per un progetto. Il progetto prevede delle infrastrutture e dei circuiti. Non capisco perché un progetto di acquisto debba essere finanziato. Semmai, si finanzia l'acquisto delle aree e degli immobili e, nel momento in cui il progetto prevede le opere indicate nei vari punti (impianti di risalita ed impianti turistici), andrà da sé che il progetto potrà prevedere l'ubicazione di queste nuove strutture su aree che possono essere acquistate. Questo era lo spirito dell'emendamento.



PRESIDENTE

La Giunta conferma la sua valutazione negativa rispetto a questo emendamento, che pongo in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 4 voti favorevoli, 26 contrari e 9 astensioni.
4.2) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 4, comma secondo, lettera c), dopo la parola "ricettivi", si metta un punto e si elimini il resto della frase.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Non desidero intervenire sull'emendamento, ma solo richiedere al Presidente, se non esistono impedimenti tecnici, di utilizzare il sistema di voto elettronico.



PRESIDENTE

Lo verifico e poi sarà una delle ipotesi che potremo adottare.
La parola alla Consigliera Pazé per l'illustrazione dell'emendamento.



PAZE' Enrica

Non desidero illustrare l'emendamento, ma richiedere la votazione per appello nominale, in quanto non mi ritrovo con i conteggi effettuati.
Viceversa, mi associo alla richiesta di votazione mediante procedimento elettronico.



PRESIDENTE

Sulle modalità di voto, vediamo dopo.
Per quanto riguarda il contenuto dell'emendamento, mi pare chiaro, in quanto la presentatrice l'ha già in qualche modo illustrato prima.
La Giunta si dichiara contraria, per cui procedo alla votazione dell'emendamento per appello nominale, come richiesto dalla Consigliera Pazé.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 hanno risposto NO 33 Consiglieri L'emendamento è respinto.
4.3) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 4, comma secondo, lettera e), dopo la parola "turistica", si inserisca un punto e si elimini il resto della frase.
La Giunta è contraria, sempre per la logica di prima.



SIMONETTI Laura

Può dire solo il motivo? Sottoscrivo anch'io l'emendamento.



PRESIDENTE

L'Assessore aveva già chiarito prima le ragioni, comunque se lei desidera che vengano richiamate do la parola all'Assessore.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' lo stesso motivo che prima ho enunciato: un Ente locale, un Consorzio di Comuni, nell'ambito di un progetto possono individuare delle aree, delle strutture o delle necessità per cui si debba arrivare all'acquisizione delle aree o delle strutture per realizzare il progetto di sviluppo turistico. Talvolta capita che certe strutture non si realizzino perché non esiste la possibilità di avere le aree; invece noi crediamo che se esiste un progetto e il Comune ha la necessità di acquisire le aree, le possa acquisire anche attraverso questo strumento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 4.3).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 3 voti favorevoli e 38 contrari.
Si proceda alla votazione dell'art. 4 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 votanti 39 voti favorevoli 36 astensioni 3 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 4 è approvato.
ART. 5 Bertoli, Orrù e Miglietti: all'art. 5, comma primo, la parola "novanta" è sostituita dalla parola "centoventi".
La Giunta lo accoglie.
Ha chiesto la parola il Consigliere Montabone; ne ha facoltà.



MONTABONE Renato

Volevo intervenire prima, ma non sono riuscito a chiedere la parola per tempo.
Voglio fare un breve intervento - adesso siamo all'art. 5, voi mi scuserete - facendo un riferimento importante all'art. 4.
Sull'art. 4, ad un certo punto, credo vada rilevata, Assessore, una grande innovazione in campo turistico, che è quella delle attrezzature, ivi compresi gli impianti di risalita. Non può passare inosservato un fatto del genere, perché noi con questa legge - e ieri io le dicevo, nelle dichiarazioni iniziali, che quei 60 miliardi erano ben poca cosa - dovremo veramente fare lo "screening" di quelli che sono gli impianti di risalita che hanno un senso. Mi spiego meglio: noi sappiamo benissimo che tutti gli impianti di risalita sono deficitari. Tutti! Anche quelli della Sestriere S.p.A.! La compensazione sugli impianti di risalita negli anni passati è avvenuta - non uso termini pesanti - attraverso l'edificazione delle zone turistiche! L'intervento di ripiano finanziario degli impianti di risalita proprio in una logica turistica, veniva fuori dai guadagni che si facevano sulle edificazioni.
Io credo che con questa legge, se si entra nella logica turistica potrebbero di fatto cambiare le cose. Sono pochissime le zone turistiche dove i proprietari degli impianti di risalita non siano anche proprietari quasi dell'intero paese, pochissime! Però ce ne sono alcune.
Sarebbe pertanto interessante che si facesse davvero lo "screening" e che non si inventassero degli impianti di risalita che non avrebbero alcun futuro! Vede che io sto intervenendo sul discorso di qualità, sui piani finanziari che devono produrre coloro che intendono realizzare degli impianti di risalita. Allora, se ci produrranno dei piani finanziari dovranno dire come appianano i bilanci! E se li appianano attraverso l'edificazione e la vendita di immobili, devono dircelo, altrimenti tutto ciò diventa un continuo "bluff"! Io lo dico perché non può passare inosservato un intervento della Regione sugli impianti di risalita. Mi scuso se l'ho fatto sull'art. 5, ma lo ritenevo opportuno. Vorrei dire qualcos'altro, ma lo dirò dopo. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Grazie, Presidente. Intervengo sull'art. 5 in generale, per organizzare gli emendamenti che abbiamo presentato in questo articolo. Sono tre presentati precedentemente - poi dirò qualcosa in proposito - e uno che sostituisce due di questi tre presentati precedentemente. Chiariremo nel corso della discussione quali sono, ancorché siano impliciti nella presentazione degli emendamenti.
Colgo anche l'occasione per fare alcune considerazioni di carattere generale in merito alle osservazioni avanzate dalla Consigliera Bortolin.
Intanto, condividiamo quanto lei ha detto in termini generali, riguardo al fatto che la discussione in Commissione deve essere la più esaustiva possibile, perché gli interventi emendativi in aula sono sicuramente un appesantimento del dibattito e possono provocare confusione.
Proprio per rimediare alle mancanze che possono esserci state in Commissione, o comunque per le idee che sono venute nel corso del dibattito, abbiamo presentato questi emendamenti, chiedendo anche all'Assessore di valutare la compatibilità di essi con il complesso della materia.
Rispetto alla preoccupazione - che condividiamo - della Consigliera Bortolin, posso dire di aver avuto l'onore e l'onere di fare il Sindaco in un Comune e mi rendo ben conto di quali siano le difficoltà per i Sindaci e gli amministratori, che sono in prima linea nei confronti delle esigenze e dei problemi della gente, nel rispondere alle esigenze di una democrazia come la chiama il Presidente Amato - esigente come la nostra.
Ho ben presente tutti i problemi, però noi che siamo o dovremmo essere una sorta di Stato maggiore che sta nelle retrovie (anche se qualche volta siamo soltanto dei cortigiani) abbiamo dei doveri, compreso quello della coerenza. Il dovere della coerenza richiede di tenere conto degli atti di legislazione che abbiamo predisposto ed adottato; in particolare, quegli atti che hanno una valenza qualitativa, come la compatibilità ambientale.
Pertanto, il nostro emendamento, che coglie qualsiasi tipo di esigenza principalmente quella di tenere nella dovuta considerazione il rispetto della compatibilità ambientale, è stato predisposto nella forma e nel modo che più ci pare rispettoso degli strumenti che ci siamo dati.
Abbiamo presentato l'emendamento per colmare una lacuna che ci sembrava presente nella legge, ritenuta necessaria, da un punto di vista qualitativo, da parte di tutti. Questo abbiamo fatto e naturalmente non ne siamo pentiti, anzi, ribadiamo ancora la necessità di una seria considerazione da parte degli Enti locali e della Regione, perché questo non fa perdere tempo, ma costringe tutti a valutare sin dall'origine i problemi che potrebbero derivare da progetti e programmi e le possibili conseguenze che potrebbero ricadere sull'ambiente. Quindi, non è una perdita di tempo, ma una valutazione preliminare che evita di andare in direzioni sbagliate e di perdere tempo dopo. Grazie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento, accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 32 voti favorevoli (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
5.2) Emendamento presentato dai Consiglieri Bertoli, Orrù e Suino: all'art. 5, comma primo, dopo le parole "degli interventi", aggiungere le parole "studiati ed organizzati sulla base di analisi di incompatibilità ambientale, di cui all'art. 20 della legge n. 40/98".
La Giunta è contraria.
La parola al Consigliere Bertoli per l'illustrazione.



BERTOLI Gian Pietro

Non comprendo le ragioni per le quali la Giunta si dice contraria perché se ha accolto la valutazione di compatibilità ambientale, per quanto riguarda la pianificazione nella programmazione turistica a livello locale a maggior ragione è necessario che accolga l'emendamento, quando la programmazione viene fatta dalla Regione. Non comprendo come faccia la Giunta a disattendere, nel Piano triennale della Regione, tra l'altro previsto in modo esplicito dall'articolo, una legge proposta dalla stessa.
Non mi capacito di una cosa di questo genere, a meno che la Giunta si sia pentita di aver accolto l'emendamento riguardante la programmazione locale diversamente, penso proprio che non si possa tornare indietro, perché, a maggior ragione, la valutazione di compatibilità ambientale deve essere tenuta in considerazione nella programmazione regionale, altrimenti emerge un comportamento del tutto deresponsabilizzato da parte della Regione, che chiede ad altri Enti di fare quello che lei, nonostante le leggi che si è data, non fa. Sarebbe veramente senza risposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Come struttura regionale sappiamo a quali regole dobbiamo attenerci e soprattutto, gli uffici conoscono perfettamente le leggi regionali a cui devono adeguarsi per poter dare dei pareri di congruità o altro. Abbiamo inserito a priori, nell'art. 3, la valutazione preliminare dell'impatto ambientale. Sullo studio di fattibilità abbiamo inserito la preliminare valutazione di impatto ambientale, per cui è chiaro che gli Enti che ci proporranno i preliminari dovranno valutare l'impatto ambientale.
Noi, come Regione Piemonte, abbiamo le leggi e gli uffici regionali non possono prescindere dalla loro applicazione, pertanto è un'aggiunta che appesantisce il testo. Per questo motivo, non reputo di accogliere l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Grazie, Presidente. L'art. 20, in merito alla compatibilità ambientale di piani e programmi, dice che gli strumenti di programmazione e pianificazione, che rientrano, come in questo caso, nel processo decisionale relativo all'assetto territoriale e che costituiscono il quadro di riferimento per le successive decisioni di autorizzazione, sono predisposti in coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale stabiliti nell'ambito degli accordi e sono studiati ed organizzati sulla base di analisi di compatibilità ambientale.
Quindi, chiedo all'Assessore di valutare la gravità di tale decisione che noi abbiamo sollecitato, affinché gli Enti Locali seguano questa via indicata da una legge regionale. Per la Regione sarebbe diseducativo contraddittorio e, a mio modo di vedere, recherebbe un gravissimo danno a questa legge.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 5.2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 6 voti favorevoli, 29 contrari e 1 astensione (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).
5.3) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 5, comma primo, abrogare la lettera a) "le priorità di intervento rispetto alle finalità di cui all'art. 1, comma primo, ed alle relative tipologie di intervento di cui all'art. 4, comma secondo".
La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Grazie, Presidente. Avevo già anticipato nel corso della discussione generale le finalità di questo emendamento. Mi sembra che le priorità di intervento, che vengono definite all'art. 1 e soprattutto all'art. 4, non debbano essere definite ulteriormente. La legge ha delle chiare finalità: nell'art. 1 si definiscono gli ambiti e le tipologie nel modo migliore possibile. Al momento attuale, la legge dispone di un cospicuo finanziamento che mi sembra restrittivo limitare.
Faccio un esempio: se si decidesse di scegliere, in base all'art. 1 secondo un piano triennale, lo sviluppo di nuove aree e lo si individuasse nell'art. 4, punto d), negli impianti di risalita, ci troveremmo ad avere una legge che, per un indirizzo di priorità, per tre anni limita i fondi a questo specifico ristretto settore di sviluppo, quando invece secondo lo spirito della legge, in maniera molto più ampia, è giusto che, di volta in volta, nell'arco dei tre anni, valutati i progetti che vengono presentati si decida in modo da dare priorità ad alcuni progetti rispetto ad altri, in funzione di esigenze che non potrebbero essere considerate a causa di questa ristrettezza e che, di volta in volta e su base triennale, saranno presentate da parte dei Comuni interessati.



PRESIDENTE

La Giunta è contraria.
Pongo in votazione l'emendamento n. 5.3).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 2 voti favorevoli, 27 contrari e 9 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).
5.4) Emendamento presentato dai Consiglieri Bertoli, Orrù e Miglietti: all'art. 5, comma primo, lettera b), dopo le parole "degli studi di" aggiungere le parole "VIA preliminare".
La Giunta non è d'accordo. Ci sono dichiarazioni di voto? La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Grazie, Presidente. Non è una dichiarazione di voto. Chiedo scusa, ma ho dei problemi quando conto le alzate di mano. Non mi ritrovo quasi mai con la conta dell'Ufficio di Presidenza...



PRESIDENTE

Sì, perché i colleghi non sono...



PAZE' Enrica

Le chiedo, Presidente, da adesso in avanti la votazione per appello nominale così siamo tranquilli e nessuno contesta.



PRESIDENTE

Pongo in votazione per appello nominale l'emendamento n. 5.4).



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 votanti 39 hanno risposto SI' 9 Consiglieri hanno risposto NO 30 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
Ha chiesto la parola la Consigliera Pazé; ne ha facoltà.



PAZE' Enrica

Un piccolo appunto per il Consigliere Grasso. Dal momento che pronuncia il mio cognome correttamente, con l'accento sull'ultima lettera, gli chiederei di fare altrettanto con il Consigliere Orrù, che ha anche un cognome con l'accento sull'ultima lettera, ma che viene sempre storpiato.



PRESIDENTE

Va bene, Consigliera Pazé.
5.5) Emendamento presentato dai Consiglieri Bertoli, Orrù e Miglietti: all'art. 5, comma primo, lettera c), dopo le parole "degli studi di" aggiungere le parole "VIA preliminare".



PAZE' Enrica

Presidente, le chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

La richiesta di votazione per appello nominale deve essere fatta da tre Consiglieri.
Ci sono altri due Consiglieri che si associano alla Consigliera Pazé? Si associano alla richiesta della Consigliera Pazé i Consiglieri Papandrea e Gatti, per cui prego il Consigliere Segretario Grasso di procedere all'appello nominale per la votazione dell'emendamento n. 5.5).



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 hanno risposto SI' 6 Consiglieri hanno risposto NO 29 Consiglieri L'emendamento è respinto.
5.6) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 5, dopo il comma secondo, aggiungere il seguente nuovo comma: "3. In relazione ai progetti di cui all'art. 4, la Direzione Turismo pu costituire una struttura di supporto organizzativo per l'indirizzo, il coordinamento, il monitoraggio e la verifica di utilizzo delle strutture di cui ai progetti dell'art. 4, realizzate e da realizzare".
L'emendamento mi pare chiaro, per cui lo posso porre in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 25 voti favorevoli e 8 astensioni.
Si proceda alla votazione dell'art. 5 come modificato, per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 voti favorevoli 26 voti contrari 5 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 Emendamenti presentati dai Consiglieri Bertoli, Orrù e Miglietti: 6.1) all'art. 6, comma primo, dopo le parole "degli studi di", aggiungere le parole "VIA preliminare".
6.2) All'art. 6, comma secondo, dopo le parole "degli studi di", aggiungere le parole "VIA preliminare".
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Dal momento che in questo articolo l'emendamento non è così essenziale come negli altri articoli e visto l'orientamento di quest'aula, ritiro gli emendamenti per non far perdere ulteriore tempo.



PRESIDENTE

Gli emendamenti all'art. 6 vengono dunque ritirati, per cui possiamo passare alla votazione di tale articolo per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 voti favorevoli 26 astensioni 5 L'art. 6 è approvato.
ART. 7 7.1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 7, comma primo, dopo le parole "qualora costituiti", aggiungere le parole "società miste o consorzi a prevalente partecipazione pubblica ed enti no-profit".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 29 voti favorevoli e 8 astensioni.
7.2) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 7, comma primo, la lettera a) viene così sostituita: "lo studio di fattibilità: fino al 75% del relativo costo con un tetto massimo di contribuzione di L. 80.000.000".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 29 voti contrari e 7 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
7.3) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 7, comma primo, la lettera b) viene così sostituita: "il piano integrato: fino al 50% della spesa ammissibile".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 29 voti contrari e 7 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere.
7.4) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 7, comma primo, la lettera c) viene così sostituita: "i progetti di intervento di cui all'art. 4, comma secondo: fino al 50% della spesa ammissibile".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 29 voti contrari e 7 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Si proceda alla votazione dell'art. 7 come emendato, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 35 astensioni 2 L'art. 7 è approvato.
ART. 8 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 35 astensioni 2 L'art. 8 è approvato.
ART. 9 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 voti favorevoli 35 L'art. 9 è approvato.
ART. 10 10.1) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 10, comma primo, le parole "per il triennio 1999/2001, la spesa complessiva di L. 61 miliardi, così ripartita: L. 1 miliardo per il 1999 e L. 30 miliardi per ciascuno degli anni 2000 e 2001", sono sostituite dalle parole: "per il biennio 2000/2001, la spesa complessiva di L. 60 miliardi così ripartita: L. 30 miliardi per l'anno 2000 e L. 30 miliardi per l'anno 2001" al comma terzo dello stesso articolo sono da considerarsi cancellate le parole "per l'anno 1999 mediante riduzione, per L. 1 miliardo, del capitolo 23594".
10.2) Emendamento presentato dalla Consigliera Pazé: all'art. 10, comma primo, le parole "Per l'attuazione della presente legge è autorizzata, per il triennio 1999/2001, la spesa complessiva di L. 61 miliardi, così ripartita: L. 1 miliardo per il 1999 e L. 30 miliardi per ciascuno degli anni 2000 e 2001", sono sostituite dalle parole: "Per l'attuazione della presente legge è autorizzata, per il triennio 1999/2001 la spesa di L. 10 miliardi, così ripartita: L. 500 milioni per l'anno 1999 L. 5 miliardi per l'anno 2000 e L. 4,5 miliardi per l'anno 2001".
Devo rilevare che, essendo oggi il 15 dicembre, per l'anno 1999 non è proponibile uno stanziamento poiché occorrerebbe fare una variazione di bilancio.
Per quanto riguarda l'emendamento presentato dalla Consigliera Paz dobbiamo valutare se è emendamento a parte o subemendamento dell'altro. In ogni caso, va portato all'attenzione prima.
Desidera illustrarlo, Consigliera Pazé? Prego.



PAZE' Enrica

Viste le condizioni in cui versa il bilancio della Regione e i numerosi settori in cui ci sono grossi deficit e grosse esigenze, pur riconoscendo l'importanza di questa legge e l'importanza dello sviluppo del turismo, a me sembra che sarebbe più opportuno mantenere per questo biennio una copertura finanziaria inferiore (secondo me, 5 miliardi all'anno) per una legge che non va a finanziare il progetto, ma la progettazione, quindi lo studio di progetti. Mi sembra una copertura finanziaria più che adeguata che garantirebbe la presentazione e la progettazione di interventi più che generosi e con la possibilità poi al termine del biennio, visto anche il successo e il grado di recepimento da parte dei Comuni di questa iniziativa, di incrementare i fondi disponibili. Ricordo che una legge che finanzia non la progettazione, ma il recupero di aree degradate prevede una copertura finanziaria di 2 miliardi, quindi molto inferiore a quello che verrebbe dato per la progettazione.



PRESIDENTE

La Giunta?



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La Giunta è contraria.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 10.2).



PAZE' Enrica

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 votanti 30 ha risposto SI' 1 Consigliere hanno risposto NO 28 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 10.1).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' accolto con 30 voti favorevoli e 6 astensioni.
Si proceda alla votazione dell'art. 10 come modificato, per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 voti favorevoli 30 astensioni 6 L'art. 10 è approvato.
Prima di procedere alla votazione dell'intero testo della legge, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bertoli; ne ha facoltà.



BERTOLI Gian Pietro

Noi consideriamo questo provvedimento come un atto dovuto nei confronti dei Comuni, dei loro consorzi, delle Comunità montane e delle Province.
Eravamo incerti se votare questa legge per le ragioni che ho tentato di spiegare in premessa, in quanto lo riteniamo un atto parziale e scollegato da altri provvedimenti già assunti dalla Regione che dovranno essere presi.
Ci siamo convinti ad astenerci in conseguenza del dibattito che si è svolto sull'art. 5 e sulla formulazione a cui si è giunti. Questo ci ha costretti all'astensione che dichiariamo in questa sede.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, si proceda alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno risposto SI' 34 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento: Turismo: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 1130 inerente a: "Conferenza mondiale del turismo - Lanzarote - Aprile 1995"


PRESIDENTE

Avevamo assunto l'impegno di portare in votazione l'ordine del giorno n. 1130 a firma dei Consiglieri Spagnuolo, Chiezzi, Simonetti, Suino Bertoli, Bortolin e Pazé.
Rilevo che tale ordine del giorno, che personalmente condivido nelle finalità, chiede al Consiglio regionale di approvare la Carta del turismo sostenibile. Io credo più opportuno dire che il Consiglio la fa propria poiché la Carta non viene approvata dal Consiglio regionale, ma è già stata approvata dalla Conferenza. Posso interpretare in questo modo il testo dell'ordine del giorno?



CHIEZZI Giuseppe

Sì.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'ordine del giorno come modificato, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale fa propria la Carta del turismo sostenibile approvata dalla Conferenza mondiale del turismo tenutasi a Lanzarote nell'aprile 1995".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 37 Consiglieri presenti.


Argomento: Trasporti su gomma

Esame testo unificato della proposta di legge n. 279 e del disegno di legge n. 327: "Interventi finanziari per il miglioramento dei servizi complementari al trasporto pubblico locale"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame del testo unificato della proposta di legge n. 279 e del disegno di legge n. 327, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Sono relatori i Consiglieri Gallarini e Dutto.


Argomento:

Richiesta inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola la Consigliera Pazé; ne ha facoltà.



PAZE' Enrica

Essendo a fine seduta ed essendo stato detto, circa un mese fa, in riunione di Capigruppo, che a fine seduta si sarebbe proceduto alla votazione - essendo già stati discussi, a quanto mi risulta - di un paio di ordini del giorno, tra i quali quello sul WTO...



PRESIDENTE

Li posso portare ancora in votazione; quello in oggetto, però, è un argomento che deve essere discusso.



PAZE' Enrica

Chiedo che venga inserita in questo momento all'o.d.g. la votazione dell'ordine del giorno n. 1116, relativo al WTO, che era già stato discusso e poi non votato, per mancanza del numero legale, il 30 novembre scorso.
Mi permetto di insistere, Presidente, perché ogni volta che viene detto "dopo", puntualmente gli ordini del giorno non vengono votati.
Chiedo, quindi, di mettere ai voti la mia proposta.



PRESIDENTE

L'orientamento dell'aula credo sia chiarissimo. Abbiamo l'esame di questo testo, che è stato sollecitato. Gli ordini del giorno li esaminiamo dopo, abbiamo il tempo per fare tutto.



PAZE' Enrica

Mi permetta: se c'è tempo, non vedo perché non si possa fare un'inversione degli argomenti.



PRESIDENTE

Lasci condurre a me, magari indegnamente rispetto al passato, i lavori.



PAZE' Enrica

Posso chiedere che venga messa in votazione la mia proposta?



PRESIDENTE

Va bene.
Pongo in votazione la proposta della Consigliera Pazé, con la quale si chiede di inserire a questo punto dei lavori l'esame dell'ordine del giorno n. 1116.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La proposta è respinta con 10 voti favorevoli e 25 contrari.


Argomento: Trasporti su gomma

Esame testo unificato della proposta di legge n. 279 e del disegno di legge n. 327 "Interventi finanziari per il miglioramento dei servizi complementari al trasporto pubblico locale" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo, dunque, l'esame del testo unificato della proposta di legge n. 279 e del disegno di legge n. 327.
La parola al relatore, Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio, relatore

Illustre Presidente ed egregi Consiglieri, il testo che oggi viene presentato in aula deriva da due progetti di legge, rispettivamente presentati dai Consiglieri regionali Farassino, Rosso, Dutto e Bellingeri (proposta di legge n. 279) e dalla Giunta regionale (disegno di legge n.
327).
Entrambi i testi sopra richiamati fondavano le rispettive premesse sull'emergenza occupazionale della nostra regione e sull'individuazione della categoria dei conducenti di taxi quale categoria, nell'ambito del lavoro autonomo, che più di altre...



PRESIDENTE

Abbiate pazienza, chiedo alla cortesia dei Consiglieri di lasciare svolgere l'intervento al collega; chiedo anche che chi non è Consigliere non parli ad alta voce in Consiglio.
Prego, Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio, relatore

Grazie.
Giova rilevare che il servizio svolto dalla categoria è definito dalla legge quadro nazionale 15/1/1992 n. 21 "Autoservizio pubblico non di linea con funzione complementare ed integrativa rispetto ai servizi pubblici di linea" e che il Consiglio regionale, con un apposito ordine del giorno, fin dal 1993 aveva preso in considerazione il pregiudizio alla qualità del servizio che derivava dallo stato di crisi economica in essere ed aveva contestualmente dato mandato alla Giunta di procedere alla stesura di un provvedimento legislativo finanziato a consentire il rinnovo del materiale rotabile tramite un adeguato sostegno finanziario.
La II Commissione, assegnataria dei testi in argomento, espletata la rituale fase di consultazione dei soggetti interessati, in particolare delle Province piemontesi, per le quali si configuravano compiti di attuazione della normativa, ha approfondito l'argomento nel corso di più sedute, rilevando innanzitutto l'opportunità di giungere ad un testo unificato da sottoporre al parere consultivo della I Commissione consiliare e da notificare all'Unione Europea ai sensi degli artt. 92 e 93 del Trattato di Roma.
Nel corso dell'esame sono state valutate ed inserite modifiche dirette: a collegare il sostegno economico a benefici di carattere generale a giovamento di tutta la comunità sociale a dare efficacia temporale alla legge ad eliminare la sovrapposizione degli incentivi con altri contributi (regionali, statali ed europei) e la ripetibilità dell'intervento rispetto allo stesso beneficiario a vincolare la sostituzione dell'autovettura a determinate condizioni di usura.
Si è così giunti al testo che si propone all'attenzione dell'aula sul quale sono stati acquisiti, in data 11/3/1999, il parere favorevole condizionato alla riformulazione dell'articolo finanziario da parte della I Commissione consiliare e, in data 22/10/1999, il parere favorevole dell'Unione Europea (il regime di sovvenzione previsto non costituisce aiuto di Stato).
Analizzando, pur sinteticamente, il testo, articolo per articolo, si evidenzia quanto segue.
L'art. 1 esplicita le finalità che vengono individuate nella salvaguardia dell'ambiente con la riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico e nel miglioramento dei servizi complementari al trasporto pubblico locale. Tali finalità sono perseguite tramite il rinnovo del materiale rotabile, sostenuto ed incentivato dalla corresponsione per il quinquennio 2000/2004 di contributi regionali.
L'art. 2 definisce gli interventi finanziari puntualizzandone la tipologia (in conto capitale, fino al 20% della spesa sostenuta) e stabilendo il limite massimo di 5 milioni concedibile per autovettura. Al comma secondo vengono individuate le caratteristiche di usura per i mezzi da sostituire.
L'art. 3 individua i soggetti beneficiari.
L'art. 4 stabilisce il divieto di cumulabilità del contributo con qualsiasi altro tipo di contributo comunitario, statale o regionale, nonch la caratteristica di "una tantum" del finanziamento rispetto allo stesso beneficiario.
L'art. 5 assegna alla Giunta regionale il compito di stabilire i criteri per la ripartizione alle Province dei contributi da trasferire annualmente e stabilisce in capo alle Amministrazioni provinciali i compiti di definizione dei criteri e delle modalità per la presentazione delle domande, per la loro raccolta ed istruttoria nonché per l'erogazione dei contributi.
L'art. 6, riportato nella stesura indicata dalla I Commissione istituisce l'apposito capitolo nello stato di previsione della spesa con la dotazione che, a partire dall'anno 2000, verrà definita in sede di predisposizione del bilancio annuale.
Concludendo, con il testo che si sottopone all'attenzione del Consiglio termina un percorso di sensibilità avviato nel 1993, che ha visto convergere molte forze politiche e che anche oggi, ci si augura, possa raccogliere il più vasto consenso possibile.



PRESIDENTE

Questo è quanto ci auguriamo.
Su questo testo di legge, dopo la valutazione positiva dell'Unione Europea non ci sono emendamenti, perciò credo che le finalità siano conosciute e condivise.
Non essendovi richieste di parola, possiamo passare all'esame dell'articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 2 è approvato.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 28 L'art. 6 è approvato.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
Chiede di parlare il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Solo una brevissima dichiarazione di voto.
Riteniamo che questo testo di legge unificato sia molto utile, perché è uno dei testi di legge, come il Testo Unico sull'artigianato, come la legge sulla montagna, come anche la legge sui trasporti, che va incontro alle esigenze naturali di una categoria.
Credo che con leggi realistiche e di buonsenso come questa si facciano non tanto gli interessi delle categorie, ma si vada incontro alla tutela degli interessi e delle esigenze dei cittadini del Piemonte.



PRESIDENTE

Credo che sia una valutazione condivisa, così come ha dimostrato anche la votazione.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Grazie, Presidente. Questa legge ha conosciuto un iter piuttosto lungo in Commissione. Vi era un'originaria presentazione di due testi: uno da parte di un Gruppo consiliare ed uno successivo della Giunta, poi unificati nel testo oggi in votazione.
La soluzione finale data a questi interventi per il miglioramento dei servizi complementari al trasporto pubblico locale, in particolare ai servizi di taxi, servizi di noleggio con conducente ed autovettura, non è entusiasmante. Questo è un dato assodato e il vivace interesse al dibattito lo conferma. Riteniamo però che si tratti di una proposta utile di integrazione ai servizi complementari e ad altre forme di trasporto pubblico locale. Avendo recentemente votato il testo di legge sul trasporto pubblico locale e potendo vedere delle interconnessioni utili in questa direzione, pur mantenendo un giudizio non eccessivamente entusiasta sul testo e sulla sua strutturazione per una certa povertà del testo di legge stesso, ritenendolo però un problema importante ed un utile intervento regionale ad integrazione di altre legislazioni, esprimiamo, per le finalità che esso contiene, un voto favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Grazie, Presidente. Su questa materia particolarmente sentita si sarebbe potuto fare uno sforzo maggiore. Questo è un piccolo passetto che può migliorare, anche dal punto di vista dell'immagine oltre che del miglioramento del servizio pubblico, le città piemontesi.
Mi spiace che non sia presente l'Assessore al turismo rispetto ad un intervento di questo genere. Le nostre città, le città europee, le città del mondo, si caratterizzano, dal punto di vista turistico, per l'efficienza del servizio pubblico e per l'efficienza che possono dare i gestori del servizio pubblico nei confronti non solo dei cittadini residenti, ma anche dei turisti che vengono a visitare le nostre città.
Questo è un piccolo passo, perché anche qui si parla di cifre che sono irrisorie rispetto, per esempio, al rimettere in uso un parco macchine dei taxisti veramente all'avanguardia in Europa. E' un piccolo passo, si parla di piccoli contributi.
A me piacerebbe, ad esempio, rispetto ad una legge del genere, sapere qual è l'Assessore che se ne occupa: è l'Assessore ai trasporti?



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Certo, è l'Assessore Casoni.



MONTABONE Renato

Va bene. A me piacerebbe che rispetto ad una legge del genere quella che è l'influenza importante della Regione si facesse carico di concordare anche con le industrie che producono i taxi delle agevolazioni per gli stessi taxisti. Questo ovviamente non lo possiamo scrivere in una legge; i taxisti beneficiano già delle agevolazioni che hanno nei confronti dell'industria, ma laddove la mano pubblica, cioè la Regione, mette in atto un finanziamento per far sì che venga migliorato il parco macchine dei taxisti, sarebbe utile che un altro cofinanziamento venisse da parte dell'industria privata. Dico questo perché questa legge potrebbe anche essere paragonata a quella della rottamazione.



SALERNO Roberto

Che è una vergogna!



MONTABONE Renato

Nella rottamazione è successo un fatto stranissimo: c'è stato il pubblico che ha messo a disposizione i capitali affinché venissero rinnovati i parchi macchine, e le industrie private automobilistiche che hanno fatto finta di mettere anche loro a disposizione lo sconto che già praticavano prima. E' così o è solo una mia impressione? Sarebbe interessante che la Regione Piemonte si facesse carico, assieme addirittura ad una Commissione interregionale degli Assessori ai trasporti di un minimo di azione nei confronti dell'industria privata perché assieme a questi interventi, che sono soltanto quasi di principio, ci fosse almeno eguale intervento dall'altra parte. Difficilissimo, lo so, difficilissimo se noi ci limitiamo a dire che diamo 5 milioni di contributo al taxista che cambia la macchina!



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Una proposta di legge e poi un disegno di legge presentato dalla Giunta regionale in una materia che certamente merita l'attenzione della Pubblica Amministrazione; sostanzialmente, una proposta di legge prima, presentata nel marzo 1997, e un disegno di legge presentato nel giugno 1997 che curiosamente, dal punto di vista politico, arrivano in aula unificati, nel senso che la Giunta regionale ha diverse strade rispetto al posizionarsi nei confronti di proposte di legge dei Consiglieri: quella di presentare altri disegni di legge, propri disegni di legge, e quindi di far passare il proprio disegno di legge, oppure quella di non presentare un disegno di legge in quanto in qualche modo ritiene di poter lavorare su testi presentati dal Consiglio.
Questa è una strada diversa ed è una strada che - come dire - ha colpito la Giunta regionale del Piemonte quasi sulla via di Damasco, anche se il parallelo non sta in piedi perché è troppo importante la similitudine. Nel senso che dal 10/3/1997 si arriva al 28/10/1999, vale a dire due anni e mezzo dopo, ed improvvisamente la Giunta ritiene di poter unificare il proprio testo con la proposta presentata dalla Lega.
Complimenti! Nel senso che si tratta di una proposta che riguarda i servizi complementari al trasporto pubblico locale, tradotto al popolo (come diceva la mia professoressa di matematica "facciamo la matematica tradotta al popolo") è un provvedimento che dà una serie di attenzioni al settore dei taxisti.
Qui però gli elementi di attenzione sono due - io parlo sempre per gli studenti che un giorno leggeranno i nostri dibattiti. Primo, quello dei taxisti che lo meritano e ai quali per la verità è utile parlare in campagna elettorale. Ormai siamo in campagna elettorale: oggi abbiamo anche un articolo de "La Stampa" che ci dice di una battaglia che nasce per alcuni "spot" e di risposte del Presidente della Giunta regionale. Per carità, siamo tutti addetti ai lavori, questo non interesserà nessuno e non emozionerà nessuno.
Sempre per gli studenti devo dire quello che ho detto al giornalista de "La Stampa" che ha scritto quell'articolo e che ho lasciato in segreteria telefonica. Dico agli studenti che leggeranno il dibattito che chi parla cioè il Gruppo Socialista, ha lavorato per quasi due anni per poter avere quel provvedimento di legge, che poi ha consentito di arrivare a fare gli "spot" televisivi, e oggi sono citati tutti i Gruppi politici che hanno fatto qualche trasmissione televisiva, tranne il Gruppo politico che ha voluto questa legge e che ha cominciato per primo! Ma, per carità, sono giorni nei quali, in particolare - devo dire - il quotidiano "La Stampa" di Torino ha ripreso una campagna nazionale di aggressione nei confronti dei socialisti che probabilmente si stanno macchiando...



SCANDEREBECH Deodato

Hai detto bene: di aggressione, ma nei nostri confronti!



SPAGNUOLO Carla

Di aggressione nei confronti dei socialisti che probabilmente si stanno macchiando del fatto di avere espresso qualche opinione nei confronti dell'intoccabile Presidente del Consiglio dei Ministri, D'Alema, e pertanto torniamo ad essere i reietti della società politica! Ma siamo in battaglia abbiamo una lunga storia; sappiamo guardare davanti ad un avvenire che è difficilissimo, ma che riteniamo che ci sia! Lo stalinismo - lo voglio dire ai colleghi giovani in particolare ogni tanto ritorna. Una volta, quando si toccava il Capo, si ammazzavano gli avversari politici; adesso, dopo cinque anni...



MANCUSO Gianni

Sappiamo, sappiamo! Parole sante!



SPAGNUOLO Carla

Stai zitto, Mancuso.



MANCUSO Gianni

Ti ho dato ragione per una volta. Quando parli di stalinismo sfondi una porta aperta.



SPAGNUOLO Carla

Adesso, dopo cinque anni, si torna a dire che gli avversari politici sono: D, C e poi a capo.
Invito il collega Mancuso, di cui ho imparato a conoscere il carattere un po' "esuberante", e tutti gli altri colleghi Consiglieri a leggere "La Stampa" di oggi! A leggere e a guardare quelle fotografie: poiché abbiamo toccato D'Alema siamo tornati ad essere dei malfattori della politica italiana! Questo è! E magari anche la cronaca locale non ci cita più, anche se abbiamo fatto una legge, abbiamo lavorato - il Presidente Deorsola lo sa per tre anni perché ci fosse una legge in questo Consiglio regionale che potesse consentire ai Gruppi politici di parlare anche attraverso le televisioni private! Sono citati tutti i Gruppi: sempre i Popolari, perch i Popolari hanno il grande merito - il grande merito! - di essere la foglia di fico di un centro-sinistra che è sempre più di centro e sempre meno di sinistra. Loro sono citati sempre perché hanno un grande merito - è oggettivo il merito - quindi è giusto che incassino politicamente, perch il merito è oggettivo. Invece ci sono altri che quando parlano sfiorano di lontano, si permettono di dire qualcosa, tornano ad essere ladri farabutti, mascalzoni e, se si può non parlare, si sputa su di loro. Non è un problema. La storia è lunga, le fasi sono tante; abbiamo un lungo passato, l'hanno avuto persone più importanti ed onorevoli di me figuriamoci se una socialista come me ha paura di queste cose.
Voglio dire alle compagne distratte che però non si illudano che dopo queste cose noi andiamo a portare frutti alla fonte di nuovi Ministri che possono diventare Presidenti delle Regioni, perché noi non abbiamo né una doppia morale né una doppia coscienza e neanche una doppia storia. E soprattutto, non avendo mai rinnegato niente, non abbiamo paura del futuro.
Anche se il futuro ci rimanderà a casa. Ma, come dice una figura che nessuno conosceva, che è il Presidente della Camera dei Deputati Capogruppo dello SDI, andando a casa noi, andranno a casa molti di noi. Noi lo andremo per scelta, altri per conseguenza.
Detto questo, torno all'argomento, ma l'argomento in qualche modo c'era, perché questa è una piccola legge nella quale in campagna elettorale si premiano i taxisti e poi si premia anche qualcuno che aveva presentato una proposta di legge che magari è un po' gratificato e magari ci accompagna lungo la strada. Ma questa è la cucina della politica. Non ci stupisce, tutto normale. Ciò che non è normale - e ognuno coglie il panorama che ha, anche tanto piccolo - è di rivedere i ricorsi della storia e di rivedere come atteggiamenti di stalinismo nei confronti di coloro che vengono considerati avversari puntualmente ritornano.
Ognuno - carissimo collega Bertoli - porta la responsabilità che ha. Io ho soltanto quest'aula, ho la mia storia e ho quel poco che posso portare e parlo in quest'aula quando ne ho le condizioni. Grazie, Presidente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, innanzitutto vorrei confermare che il nostro voto sarà per il Presidente Ghigo. Noi appoggeremo il Presidente della Giunta uscente per scelta e per coerenza. E non lo facciamo con un riferimento rispetto alla legge che andiamo ad approvare, in quanto era una scelta che avevamo già deciso di fare e che riconfermiamo in questa sede.
Personalmente, non penso che questo sia un provvedimento elettorale penso che questo sia, come ad esempio il disegno di legge n. 507 che abbiamo approvato poc'anzi, uno dei tanti tasselli che andiamo ad inserire in un contesto economicamente molto difficile, in un contesto che, tra l'altro, è strumentalizzato da alcuni messaggi tipicamente elettorali, come vediamo nelle televisioni e sentiamo negli "spot" radiofonici, che dicono che questa Giunta ha usufruito di molti miliardi, ma in realtà non ha prodotto nulla, che dicono che all'interno del sistema sanitario questa Giunta ha prodotto 714 mila lire di debiti pro capite, compresi i neonati.
Ebbene, il disegno di legge n. 507, che siamo andati ad approvare, e il disegno di legge odierno sui taxisti dicono esattamente le cose opposte, e non penso che siano valutazioni estemporanee, ma ritengo siano valutazioni di buonsenso. Lo diceva già prima il collega Agostino Ghiglia: di questo disegno di legge non fruiscono solamente i taxisti, ma indirettamente poi come conseguenza logica, tutta una realtà, tutta un'utenza che grava intorno a questa categoria, quindi gran parte dei cittadini torinesi.
Ma dico di più. Questa economia è sicuramente in crisi ed è in difficoltà anche perché a livello governativo non abbiamo quell'attenzione che altre Regioni hanno. E allora, visto che dal livello governativo questa attenzione non ci arriva - e lo testimonia anche l'attenzione che abbiamo scarsa, rispetto al contributo sanitario, di molto inferiore nella nostra Regione rispetto ad altre Regioni che hanno una colorazione diversa dalla nostra - visto che c'è disattenzione nei nostri confronti da parte del Governo, questa attenzione la sta mettendo il governo regionale anche con questi provvedimenti. Per cui noi del Centro Cristiano Democratico voteremo a favore di questo disegno di legge.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Una breve dichiarazione di voto. A nome del Gruppo, esprimo il parere favorevole a questa legge, pur rimarcando alcuni limiti. Vi è una nobiltà di intenti nel favorire una categoria benemerita che è in difficoltà potrebbe essere di collaborazione e di solidarietà per risolvere anche temi di ambiente, temi di servizi sociali, ma tuttavia vi sono alcuni limiti finanziari - già evidenziati da altri colleghi - che effettivamente sono molto labili. Soprattutto nell'intervento finale non è previsto per il futuro lo stanziamento e quindi bisogna un po' rapportarsi alla sensibilità dei governi che si avvicenderanno al Consiglio per stabilire ed eventualmente portare benefici e risorse alla legge.
Pertanto, diciamo che, malgrado questi limiti, riconosciamo una funzione positiva della legge, per cui il nostro Gruppo voterà a favore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

I taxisti hanno avuto un grande onore di cronaca, discutendo in Consiglio questo disegno di legge. Io ho votato a favore in Commissione e ribadisco il mio voto favorevole per due ragioni. La prima è che, aiutando a rinnovare i mezzi di trasporto, riduciamo l'inquinamento atmosferico ed acustico: più il parco auto è rinnovato, meno produciamo inquinamento ed aiutiamo la tutela dell'ambiente.
E' una legge consequenziale a quella che abbiamo esaminato prima sul turismo e anch'io rilevo la necessità della presenza dell'Assessore Racchelli, in sinergia con l'Assessore ai trasporti, per dare continuità ad un discorso che abbiamo iniziato e che ritengo vada portato avanti con coerenza.
La seconda ragione per cui abbiamo votato a favore è che per questa legge noi deleghiamo la gestione in modo specifico alle Province, affidando loro dei compiti precisi: fare i programmi ed utilizzare i finanziamenti che la Regione erogherà attraverso l'Ente provinciale.
Queste erano - oltre al fatto principale di aiutare una categoria di lavoratori - le ragioni per le quali ho votato a favore in Commissione e voterò a favore di questo provvedimento in aula.



BORTOLIN Silvana

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Per quanto riguarda il voto che deve esprimere il mio Gruppo, sarà l'intervento del Presidente Gallarini ad esplicitarlo.



PRESIDENTE

Ma bisogna diversificarlo.



SCANDEREBECH Deodato

E' solo una parentesi, in quanto si è parlato degli "spot" nei programmi televisivi.
Questa mattina ho letto sulla stampa che i DS ci hanno preceduti nella tempistica, nell'efficienza, ecc. Ebbene, è da 15 giorni che il Gruppo consiliare regionale di Forza Italia emana dei programmi su dei temi, e non degli "spot"...



PRESIDENTE

Le ricordo che siamo in dichiarazione di voto.



SCANDEREBECH Deodato

Solo una parentesi, Presidente.



PRESIDENTE

Ribadisco che siamo in dichiarazione di voto.



SCANDEREBECH Deodato

Volevo solo dire che non siamo meno a nessuno, almeno per quel che riguarda tempismo, ottimizzazione ed efficienza. Ci lascino almeno queste competenze. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pier Luigi

Presidente e colleghi, prima di tutto non ho capito se dobbiamo parlare della legge che stiamo votando o se dobbiamo parlare della maratona degli "spot" televisivi.



PRESIDENTE

Queste sono dichiarazioni di voto sulla legge.



RUBATTO Pier Luigi

Ognuno di noi fa degli "spot" televisivi; ognuno di noi finisce sulla stampa e in televisione, meno i Pensionati, perché non abbiamo la possibilità di avere gli spazi che hanno altri Gruppi. Anche quando presentiamo dei progetti di legge, altri Gruppi hanno colonne di piombo su "La Stampa" e su altri giornali, mentre noi non le abbiamo.
Noi, come Pensionati per l'Europa, siamo con il Presidente Ghigo, siamo con questa maggioranza e porteremo avanti i nostri programmi con questa maggioranza.
La legge che stiamo approvando e che condivido è una legge utile per garantire miglioramenti ad una categoria, garantire miglioramenti contro l'inquinamento, garantire miglioramenti contro servizi che non sono soddisfacenti. Speriamo che, come la legge sui trasporti, questa legge per interventi in favore di una categoria professionale (taxisti) sia una legge che coinvolga tutto il comparto dei trasporti e che serva a garantire efficienza e migliori servizi in questo comparto. Per questo, il mio voto è favorevole.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Sarò brevissimo per esprimere il nostro voto favorevole rispetto a questo disegno di legge, finalmente, nel senso che l'iter - è già stato ricordato - viene da lontano.
Solo due considerazioni. Ho preso atto delle dichiarazioni della collega Spagnuolo, dichiarazioni politiche che abbiamo ascoltato tutti. E' un fatto nuovo di una grossa rilevanza, se possiamo dire, anche se non c'entra nulla con il disegno di legge dei taxisti, però è una dichiarazione, dal punto di vista politico, che penso tutti i colleghi abbiano ascoltato con enorme interesse.
Dal punto di vista umano, mi scusi la collega Spagnolo, ma noi sappiamo e forse lo sapevamo prima di questi giorni - quanto sappia di sale...



PRESIDENTE

Bene, passiamo alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 votanti 36 hanno risposto SI' 36 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La legge è approvata.


Argomento:

Iscrizione all'o.d.g. degli ordini del giorno n. 1128 e n. 1131


PRESIDENTE

Credo che abbiamo ancora il tempo di portare all'attenzione alcuni ordini del giorno: due relativi alla lingua piemontese, due relativi alla III Conferenza del commercio internazionale e due relativi all'Amiantifera di Balangero.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pier Luigi

Chiederei se esiste lo spazio di un solo minuto e se esistono le condizioni per l'iscrizione, la semplice iscrizione, di due ordini del giorno di cui non so i numeri, però conosco i contenuti.
Il primo è stato presentato ieri e riguarda la sanità relativamente al fatto di estrapolare dagli organici della sanità l'organico relativo ai DEA.
Il secondo ordine del giorno riguarda il mondo dell'artigianato.
Ovviamente le copie potranno essere distribuite.
Chiedo solo l'iscrizione realisticamente, sapendo che non è il caso e non ci sono le condizioni per discuterli adesso: sarebbe presuntuoso da parte nostra se lo chiedessimo.



PRESIDENTE

Prego i colleghi che sono nei corridoi di rientrare in aula.
Credo che si debba usare questa cortesia dell'iscrizione dei due ordini del giorno citati dal Consigliere Gallarini. Uno è l'ordine del giorno n. 1128 relativo all'artigianato, e l'altro è l'ordine del giorno n. 1131, relativo alla sanità, ai DEA.
Chi è favorevole all'iscrizione è pregato di alzare la mano.
Gli ordini del giorno sono iscritti all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame ordini del giorno n. 1118, n. 1119 e n. 1122 inerenti a: "Approvazione da parte del Senato del disegno di legge che tutela le minoranze linguistiche sul territorio nazionale - Approfondimenti"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli ordini del giorno n. 1118, presentato dai Consiglieri Rosso, Gallarini, Vaglio, Cotto, Rubatto, Picchioni, Ghiglia Toselli, Majorino, Montabone, Angeleri e Deorsola; n. 1119, presentato dai Consiglieri Deorsola, Rosso, Gallarini, Cotto, Angeleri, Papandrea, Peano Riba, Spagnuolo, Rubatto, Minervini, Vaglio, Majorino e Ghiglia; n. 1122 presentato dalla Consigliera Spagnuolo, di cui al punto 120) all'o.d.g.
Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1118, il cui testo recita: "Premesso che il piemontese è stato ed è riconosciuto come lingua autonoma dai più grandi specialisti nel campo della Romanistica (E. Haugen, H. Ludtke, K.
Gebhardt, G. Sobiela Caanitz, G.P. Clivio, ecc.), in primo luogo in virt delle sue caratteristiche tipologiche, che lo staccano nettamente dalla compagine dei dialetti italiani che il piemontese possiede una grafia normalizzata, una koin sovradialettale e che ha espresso una letteratura imponente per quantità e notevole per qualità che ha abbracciato tutti i generi, segnalandosi in questo secolo per la produzione massiccia di prosa critica e scientifica che il piemontese è riconosciuto fin dal 1981 (Rapporto 4745 del Consiglio d'Europa) fra le lingue minoritarie europee; che è inoltre censito da parte dell'UNESCO Red Book on Endangered Languages tra le lingue meritevoli di tutela che la L.R. 10/6/1990, n. 26, modificata ed integrata dalla L.R.
17/6/1997, n. 37, riconosce e promuove la lingua piemontese come una delle quattro lingue minoritarie autoctone del Piemonte, insieme al walser all'occitano e al franco-provenzale che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il 7/7/1998 ed il 12/10/1999 due ordini del giorno che invitavano la Giunta regionale ad intervenire con urgenza presso il Senato della Repubblica affinché il piemontese venisse inserito fra gli idiomi minoritari tutelati da legge dello Stato considerato che il Senato della Repubblica ha invece definitivamente approvato in data 25/11/1999 la legge n. 3366 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche', legge che non include il piemontese nell'elenco delle lingue meritevoli di tutela da parte dello Stato considerato inoltre che il piemontese dispone di una propria koiné letteraria, di una prosa narrativa moderna nonché di una plurisecolare prosa critica e scientifica che il piemontese dispone di una grafia unificata il cui nucleo risale alla fine del XVIII secolo che il suo primo documento scritto a noi pervenuto (ventidue prediche di alto contenuto religioso risalenti al XII secolo) rivela l'uso di una lingua già completamente elaborata che il piemontese è tipologicamente assai differenziato dall'italiano 'Risultano due aree compatte che contrastano: l'una, che comprende quasi tutta l'Italia (Lombardia e Liguria incluse) ed anche l'arco alpino (Grigioni, Friuli), e l'altra di cui fanno parte piemontese, francese occitano, catalano, spagnolo, portoghese, cioè un grande blocco romanzo occidentale... il Piemonte, insieme con una frangia occidentale del ligure forma un'area compatta con la Francia e la penisola iberica... Il piemontese, più che nessun'altra lingua regionale d'Italia, presenta delle innovazioni che lo staccano dal resto della compagine italiana e, nel contempo, lo saldano al blocco occidentale'; Prof. Helmut Ludtke Universitat Kiel - il più grande esperto mondiale di lingue neolatine; da 'Il posto del piemontese nella compagine storico-linguistica romanza' in Atti del XII Rescontr Anternassional de Studi an sla Lenga e la Literatura Piemontèisa/Congresso Internazionale di Studi sulla Lingua e la Letteratura Piemontese, Ivrea 1998); 'It should be observed in passing that, vis-à-vis Italian and French Piedmontese must be considered a separate language' Prof. G.P. Clivio, Harvard University in Storia linguistica, ecc., Torino 1976; 'Piedmontese is from every linguistic point of view a language distinct from Italian on the one hand and French on the other, with a long tradition of writing and grammatical study'; Prof. Einar Haugen - uno dei massimi sociolinguisti di tutti i tempi - in American Anthropologist Harvard University 1966 preso atto che il piemontese è tuttora parlato come prima lingua da centinaia di migliaia di persone, ciò che gli conferisce un'importanza enorme nella vita culturale del Piemonte il Consiglio regionale riconoscendo la lingua piemontese quale lingua regionale del Piemonte chiede che il Presidente della Repubblica non promulghi la legge n. 3366 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche', rinviandola alle Camere per un esame più approfondito, che tenga conto della minoranza linguistica piemontese impegna Il Presidente della Giunta, on. Enzo Ghigo, a farsi portavoce presso il Presidente della Repubblica delle decisioni che vedono necessario il rinvio della legge n. 3366 alle Camere".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 1119, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che il Senato della Repubblica il 25/11/1999 ha approvato in via definitiva il disegno di legge che tutela le minoranze linguistiche sul territorio nazionale che detto disegno di legge non fa tuttavia riferimento all'intero complesso del ricco patrimonio linguistico regionale della Penisola, ma si riferisce unicamente agli idiomi minoritari compresi nelle cosiddette 'isole alloglotte', cioè quelle aree linguisticamente allogene e delimitate rispetto al territorio e al contesto storico-culturale regionale ritenuto che nel processo di decentramento attivato su scala nazionale ed informato al principio di sussidiarietà non possa però essere tralasciato il ruolo delle lingue e delle parlate regionali e locali, da valorizzare nella loro tradizione letteraria e culturale e da promuovere come rinnovato strumento di comunicazione legato al territorio e alla sua identità che la legislazione in materia, che molte Regioni italiane già da tempo si sono date, possa essere significativamente rafforzata ed armonizzata da un provvedimento legislativo nazionale, che riconosca piena dignità alle lingue regionali e stabilisca nuove e più forti forme di incentivo alla loro diffusione ed affermazione impegna il Presidente della Giunta regionale, in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ed il Presidente del Consiglio regionale, in sede di Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, a farsi promotori di una proposta di legge nazionale per la tutela delle lingue e parlate regionali e locali su tutto il territorio italiano i Presidenti della Giunta e del Consiglio regionale ad organizzare in tempi brevi un incontro con i parlamentari eletti in Piemonte, per un confronto sui contenuti e il percorso dell'iniziativa".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.


Argomento: Produzione e trasformazione dei prodotti - Commercio

Esame ordini del giorno n. 1116 e n. 1121 inerenti a: "Terza Conferenza del World Trade Organization (WTO) dal 30 novembre al 6 dicembre 1999 a Seattle (USA)"


PRESIDENTE

Proseguiamo i lavori con l'esame degli ordini del giorno n. 1116 presentato dai Consiglieri Pazé, Chiezzi, Riba, Saitta, Papandrea Spagnuolo e Montabone, e n. 1121, presentato dal Consigliere Chiezzi, di cui al punto 99) all'o.d.g.
Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1116, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che è noto come l'introduzione di organismi manipolati geneticamente in agricoltura possa causare, attraverso l'ibridazione con piante naturali fenomeni incontrollabili di inquinamento genetico: manifestazioni che si stanno già verificando in alcune parti del pianeta, con il rischio progressivo della perdita delle coltivazioni tradizionali e più in generale del patrimonio della biodiversità vegetale la pratica delle coltivazioni modificate si configura in modo sempre più evidente come monopolio da parte di poche società multinazionali, le stesse che rilevano società sementiere e che impongono forme di dipendenza ai sistemi agricoli, soprattutto a quelli del Terzo Mondo per garantire una maggiore tutela delle produzioni mediterranee, nonch dei prodotti a denominazione controllata, è necessario e prioritario un confronto a livello europeo, poiché la materia commerciale è di diretta competenza degli organismi comunitari considerato che dal 30 novembre al 6 dicembre 1999, a Seattle (USA), avrà luogo la terza Conferenza del WTO, con l'obiettivo primario di rimuovere le barriere alla globalizzazione dei mercati e degli investimenti in occasione della Conferenza si avvierà un nuovo ciclo di negoziati commerciali internazionali, il cosiddetto 'Millennium round', che riguarderà in modo particolare i prodotti agricoli, ma anche la rielaborazione, in ambito GATT (General agreement on tariffs and trade), di questioni riguardanti investimenti, regole della competitività e competenze governative dei singoli Stati membri gli intenti dichiarati dei Governi partecipanti sono finalizzati ad un commercio maggiore, ad un commercio più libero attraverso la negoziazione ad una maggiore regolazione delle politiche commerciali, ad una migliore allocazione delle risorse si discuterà in particolare sugli accordi Trips (Trade related aspects of intellectual property rights), che regolano i diritti sulla proprietà intellettuale e sui brevetti: ciò inciderà in modo diretto sulla grande questione della biodiversità, sul Dsm (Dispute settlement mechanism) che regolando la soluzione delle controversie commerciali, imporrà le volontà delle più forti lobbies economiche internazionali e dei Paesi più ricchi saranno discussi anche gli accordi generali su: sanità telecomunicazioni, agricoltura, pesca, servizi, marchi ed altro mentre gli Stati Uniti vorrebbero limitare il nuovo negoziato ai temi dell'agricoltura, dei servizi e della proprietà intellettuale, l'Unione Europea vorrebbe un'agenda più ampia, che comprenda temi come gli investimenti e la concorrenza, in una negoziazione onnicomprensiva che appare quanto meno prematura dal momento che non risultano approfonditi temi problematici come quello dell'agricoltura esprime la preoccupazione che a Seattle, inseguendo la globalizzazione del mercato e della produzione, si profili il rischio di consegnare il futuro dell'intera umanità nelle mani di poche società multinazionali che decidendo la dislocazione delle loro produzioni nelle diverse aree del pianeta e seguendo le proprie convenienze, possono determinare gravissimi squilibri economici, sociali ed ambientali impegna la Giunta regionale ad assumere iniziative affinché il Governo si adoperi al fine che il nuovo accordo garantisca una giusta distribuzione della ricchezza e dei benefici e tenda ad eliminare le disuguaglianze, sia all'interno dei Paesi sia fra di loro, e che gli Accordi di Rio de Janeiro Agenda 21 e Protocollo di Kyoto non siano assunti come riferimento generale, ma siano parte costitutiva dei singoli accordi tecnici che si andranno a discutere e definire".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 1121, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato che il 30 novembre 1999 è stata indetta la Conferenza dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, nel corso della quale verranno approvati indirizzi programmatici che potrebbero avere risvolti pesantemente negativi sulla nostra società impegna la Giunta regionale a sostenere la richiesta di modifica di alcuni di questi indirizzi programmatici quali: far cessare i negoziati per dare inizio ad un nuovo Round onnicomprensivo, il cosiddetto 'Millenium Round', che porterebbe nuovi temi, non specificamente commerciali, sotto la gestione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio concordare una revisione retrospettiva dell'impatto degli accordi di liberalizzazione dell'Uruguay Round e poi OMC su sviluppo, democrazia sostenibilità ambientale concordare di non usare le regole sul libero commercio per sfidare le legislazioni nazionali che proteggono sviluppo, ambiente e salute chiedere una moratoria affinché tutti i Governi riconoscano l'esistenza e la validità del principio precauzionale, della protezione dell'ambiente, di elevati standard nazionali ed internazionali di protezione della salute dei benefici derivanti dall'operare in maniera aperta e trasparente proteggere le leggi sociali e l'ambiente a livello internazionale dalle controversie inique del sistema OMC e dalle minacce delle regole commerciali, assicurandosi che tutti i fori deputati alla discussione di dispute commerciali diano una presunzione di validità alle leggi e alle politiche locali e nazionali e possano ravvisare una violazione solo se la legge posta sotto la controversia è chiaramente finalizzata alla discriminazione di prodotti stranieri riconoscere che i trattati multilaterali sull'ambiente, lo sviluppo, la salute, il lavoro e i diritti umani, hanno chiaramente precedenza sull'OMC e rettificano le legislazioni commerciali relative a questi punti. In particolare, riconoscere che la Convenzione sul Commercio internazionale delle specie minacciate e la Convenzione sulla biodiversità sono gli accordi multilaterali che governano il commercio in quel genere di prodotti, e non il contrario opporsi ad ogni negoziato sugli investimenti, cioè un nuovo MAI nell'OMC. Un codice di condotta vincolante per le multinazionali, che controlli il modo in cui esse minacciano la tutela dei diritti umani e dell'ambiente, dovrebbe trovare nelle Nazioni Unite una migliore e più equilibrata sede di discussione rigettare politiche di sviluppo basate sulle esportazioni, cancellare i debiti bilaterali e concordare una sostanziale cancellazione del debito multilaterale per le nazioni più povere entro l'anno 2000 migliorare la trasparenza e la democrazia del sistema commerciale aprendo ogni documentazione e processo decisionale alla partecipazione delle organizzazioni di pubblica utilità fornendo strumenti a tutti i Paesi per far sì che possano partecipare pienamente ai meccanismi decisionali dell'OMC".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è respinto con 23 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri).


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame ordine del giorno n. 1122: "Approvazione da parte del Senato del disegno di legge che tutela le minoranze linguistiche sul territorio nazionale - Approfondimenti" (seguito)


PRESIDENTE

Torniamo al punto 120) all'o.d.g., e precisamente all'ordine del giorno n.
1122, presentato dalla Consigliera Spagnuolo.
Pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale preso atto delle posizioni assunte dal Senato che, con il disegno di legge n. 3366 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche', ha escluso il piemontese dalle lingue minoritarie creando in questo modo difficili condizioni per il suo insegnamento e per il suo apprendimento considerato che questa decisione contrasta con le finalità della L.R.
10/4/1990, n. 26, che intende salvaguardare e tutelare la lingua piemontese, riconosciuta come una delle quattro lingue minoritarie e autoctone, con il walser, l'occitano e il franco-provenzale, come stabilito dalla 'Charte Europeenne des Langues Minoritaires' considerato che con l'ordine del giorno n. 812, approvato all'unanimità dei Consiglieri regionali il 7/7/1998, si sollecitava un intervento della Giunta presso la Commissione Affari Istituzionali del Senato affinché il piemontese fosse inserito tra gli idiomi tutelati impegna il Presidente della Giunta regionale a volersi attivare presso il Parlamento con lo scopo di giungere in tempi brevi all'approvazione di un nuovo testo di legge che non discrimini il piemontese, idioma prestigioso per la nostra Regione, rispecchiante la nostra cultura, la nostra tradizione, la nostra storia".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 36 Consiglieri presenti.


Argomento: Tutela dagli inquinamenti del suolo - smaltimento rifiuti

Esame ordini del giorno n. 1034 e n. 1042 inerenti a: "Amiantifera di Balangero"


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame dell'ordine del giorno n. 1034, presentato dai Consiglieri Angeleri, Benso, Cotto, Gallarini, Vaglio, Ghiglia e Rubatto, e n. 1042, presentato dai Consiglieri Bertoli, Miglietti, Gatti, Orrù e Vindigni, di cui al punto 101) all'o.d.g.
Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1034, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte in riferimento alla situazione del sito dell'Amiantifera di Balangero ove è in atto l'intervento di messa in sicurezza e recupero ambientale da parte della società pubblica RSA appreso delle ripetute ipotesi di realizzazione nel sito in questione di un impianto di trattamento-smaltimento rifiuti industriali esprime la propria opposizione a tale iniziativa in quanto appare in contrasto con la prospettiva da tempo intrapresa per il recupero ambientale della ex cava di Balangero ribadisce la priorità della bonifica e della rinaturalizzazione del sito e quindi impegna la Giunta regionale a comunicare a tutti i soggetti interessati l'orientamento del Consiglio regionale a concorrere con la Provincia di Torino nella realizzazione di un sistema integrato di trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali sulla base degli indirizzi della pianificazione regionale e provinciale".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 1042, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte in riferimento alla situazione del sito dell'Amiantifera di Balangero ove è in atto l'intervento di messa in sicurezza e recupero ambientale da parte della società pubblica RSA appreso delle ripetute ipotesi di realizzazione nel sito in questione di un impianto di trattamento-smaltimento rifiuti industriali esprime la propria opposizione a tale iniziativa in quanto appare in contrasto con la prospettiva da tempo intrapresa per il recupero ambientale della ex cava di Balangero ribadisce la priorità della bonifica e della rinaturalizzazione del sito constatato che l'art. 5 dell'Accordo di programma sull'argomento specifica: 1) la Regione Piemonte, entro 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del presente Accordo, presenterà al Ministero dell'Ambiente, al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, al Ministero della Sanità, alle Associazioni sindacali maggiormente rappresentative e agli altri soggetti interessati il progetto di massima e gli elaborati specifici relativi alla prima fase di attuazione per l'avvio dei seguenti lotti di bonifica: a) sistemazione idrogeologica versante Corio b) sistemazione idrogeologica versante Balangero c) smontaggio e bonifica impianti di lavorazione dell'amianto, qualora necessario d) risistemazione e valorizzazione dell'area 2) entro gli stessi tempi di cui al comma precedente verranno stabilite le modalità di realizzazione degli interventi di cui all'art. 3 3) gli esecutori dei lavori dovranno utilizzare prioritariamente i lavoratori della miniera di Balangero 4) il completamento delle opere da realizzare con il finanziamento di cui al presente Accordo è previsto entro tre anni dalla data in cui si verifica la duplice condizione dell'approvazione dei progetti esecutivi e dell'efficacia del Decreto ministeriale di finanziamento esprime disappunto perché nonostante l'Accordo di Programma del 1992 prevedesse il risanamento ambientale delle miniere di amianto di Balangero e del territorio interessato in tempi certi, non si è riusciti ad affrontare le difficoltà giuridiche inerenti al fallimento e alle disponibilità del sito impegna la Giunta regionale a comunicare a tutti i soggetti interessati l'orientamento del Consiglio regionale a realizzare con il concorso della Provincia di Torino la definizione di un sistema integrato di trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali sulla base degli indirizzi della pianificazione regionale e provinciale a convocare gli attori dell'Accordo di programma al fine di pervenire, in tempi certi, alla messa in sicurezza e al risanamento ambientale del sito".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordini del giorno n. 1117 e n. 1129 inerenti a: "Riattivazione del terzo reattore nucleare di Cernobyl"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame degli ordini del giorno n. 1117, presentato dai Consiglieri Suino, Manica, Saitta, Chiezzi e Spagnuolo, e n. 1129 presentato dai Consiglieri Griffini, Galli, Minervini, Cotto, Ferrero Scanderebech, Rossi, Ghiglia, Gallarini e Angeleri, di cui al punto 100) all'o.d.g.
Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 1117, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte appreso che l'Ucraina ha riattivato il terzo reattore nucleare di Cernobyl visto che la motivazione espressa per l'attivazione è quella di un mancato finanziamento della Banca Europea visto l'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 14/5/1996 dal quale si desume la gravità degli effetti delle emissioni sulla popolazione, in particolare su quella infantile considerato inoltre che gli effetti del terzo reattore diventano aggiuntivi a quelli già ingenerati dall'oggettiva insicurezza del 'sarcofago' che rinchiude il reattore esploso dieci anni fa impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale e presso la Commissione dell'Unione Europea affinché venga assunto ogni utile provvedimento volto a bloccare la riattivazione del terzo reattore nucleare di Cernobyl ed a porre in sicurezza il 'sarcofago' fatiscente a divulgare con ogni mezzo di comunicazione i dati epidemiologici relativi all'incidenza di malattie degenerative successive alla catastrofe nucleare del 1986 nella nostra regione a richiedere un'analoga divulgazione dei dati da parte del Ministero della Sanità si impegna a trasmettere l'ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri ai Ministri della Sanità, dell'Ambiente e delle Politiche Comunitarie, ai Presidenti dei Consigli regionali, ai Presidenti delle Province piemontesi e ai Sindaci dei Comuni piemontesi".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 1129, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte preoccupato per la notizia appresa che a Cernobyl è stato riattivato il terzo reattore nucleare che provocherà effetti che si aggiungono a quelli non risolti dalla soluzione trovata per la messa in sicurezza del reattore esploso dieci anni fa considerato che per motivare l'attivazione, di cui sopra, viene utilizzato il fatto che la Banca Europea avrebbe sospeso un finanziamento tenuto conto che il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno in data 14 maggio 1996, con il quale si è inteso segnalare la gravità degli effetti delle emissioni, provocate dal disastro avvenuto, sulla popolazione impegna la Giunta regionale a far pressione presso il Ministero della Sanità affinché vengano divulgati attraverso i 'media' i dati epidemiologici che si riferiscono all'incidenza di malattie degenerative che si possono ricollegare al disastro nucleare del 1986 ad informare, in particolare, il Piemonte sugli stessi dati sopra citati a richiedere alla Commissione dell'Unione Europea, sensibilizzando il Governo italiano, l'assunzione di un provvedimento che riesca a bloccare la riattivazione del terzo reattore nucleare di Cernobyl e che riproponga una migliore messa in sicurezza del sarcofago che ricopre il reattore esploso dieci anni fa si impegna a trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Sanità, dell'Ambiente e delle Politiche Comunitarie, ai Presidenti dei Consigli e delle Giunte regionali, ai Presidenti delle Province del Piemonte e ai Sindaci dei Comuni del Piemonte".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Esame ordine del giorno n. 1087 inerente a: "Convenzione ANCI Confindustria"


PRESIDENTE

Pongo ora in votazione l'ordine del giorno n. 1087, presentato dai Consiglieri Cotto, Deorsola, Gallarini, Ferrero, Angeleri, Ghiglia, Rosso Suino, Peano, Spagnuolo, Montabone e Rubatto, di cui al punto 119) all'o.d.g., il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto delle opportunità che derivano dalla recente convenzione ANCI-Confindustria siglata nello scorso mese di maggio, relativa alla valorizzazione del patrimonio culturale di proprietà degli Enti locali atteso che si tratta di una concreta opportunità che potrà vedere impegnati insieme i pubblici amministratori e gli imprenditori per la salvaguardia di molti beni e monumenti dei nostri paesi dato altresì atto che la convenzione prevede in particolare che gli Enti sottoscrittori si impegnino a collaborare per incentivare la partecipazione dei privati alla valorizzazione e gestione dei beni culturali appartenenti agli Enti locali rilevato che gli amministratori pubblici ben conoscono quante e quali siano, nei Comuni piemontesi, gli immobili di valore storico ed artistico che meritano tutela, ma che spesso sono un po' lasciati al loro destino per la scarsezza di risorse pubbliche a ciò destinate e dall'altro gli imprenditori possono essere messi in condizione di valutare soluzioni che vanno al di là di pur sempre auspicabili atti di mecenatismo, ma possono a loro volta diventare volano di sviluppo e di opportunità economiche ritenuto che gli imprenditori debbano essere messi nella possibilità di intervenire concretamente sulla base di un programma di interventi che prevedano reali possibilità di defiscalizzazione per le risorse da essi investite a favore degli Enti locali in applicazione della suddetta convenzione consentendo di fatto, un migliore e più razionale utilizzo delle risorse impegna il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente a sottoporre al Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, un progetto di intervento normativo atto a consentire alle imprese una defiscalizzazione per le risorse impiegate in applicazione della Convenzione ANCI Confindustria, siglata a Roma il 4/5/1999, rendendola in questo modo operativa nel reciproco interesse degli Enti locali e delle imprese e consentendo ad amministratori pubblici ed imprenditori di operare concretamente insieme per la salvaguardia del patrimonio culturale dei nostri paesi".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 32 Consiglieri presenti.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
Possiamo terminare così i lavori della mattinata.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.06)



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