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Dettaglio seduta n.423 del 25/11/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
I Consiglieri Chiezzi e Simonetti chiedono la verifica del numero legale.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
23 Consiglieri anziché 25 (sono in congedo n. 17 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 15.10 riprende alle ore 15.42)


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Benso, Bertoli, Bodo Deorsola, Galli, Gatti, Ghigo, Griffini, Masaracchio, Miglietti, Orr Pazè, Toselli, Rosso, Farassino e Simonetti.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

I Consiglieri Chiezzi, Simonetti e Salerno chiedono la verifica del numero legale.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
26 Consiglieri (in congedo n. 17 Consiglieri).


Argomento: Norme generali sui trasporti

Proseguimento esame disegno di legge n. 403: "Norme in materia di trasporto pubblico locale, in attuazione del D.lgs. 19/11/1997 n. 422"


PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori con l'esame degli emendamenti presentati all'art. 1 del disegno di legge n. 403.
1.3) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea e Moro: all'art. 1, comma primo, introdurre la seguente nuova lettera: "a) Incentivare l'uso dei mezzi collettivi di trasporto in particolare su rotaia".
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo emendamento è la conseguenza delle valutazioni che abbiamo già svolto questa mattina. Riteniamo che questa fase del disegno di legge, che riguarda le finalità, debba esplicitare la priorità data dall'emendamento.
Questo non è banale e scontato come appare, perché chiunque viaggi nella nostra regione, e in particolare verso il capoluogo, uscendo dall'autostrada trova sovente, già all'altezza del S. Paolo, una lunga coda di autovetture che bloccano l'accesso a Torino. Nel medesimo tempo, anche chi utilizza altri mezzi - penso ai funzionari del mio Gruppo, che utilizzano il treno proveniente da Asti o Alessandria - è sovente costretto ad arrivare in ritardo.
C'è, quindi, un doppio fenomeno di inefficienza evidente del servizio collettivo ed un privilegio dei mezzi privati, con conseguenze evidenti dal punto di vista dell'inquinamento. Pensate a tutte quelle macchine ferme in coda, o che procedono ad una velocità ridottissima - quindi non è vero che con il mezzo privato si impieghi meno tempo - ma che bruciano carburante inquinano l'aria in modo massiccio e contribuiscono a quello che definiamo "effetto serra", che contribuisce ad aumentare la temperatura del pianeta.
Oltre a questo, pensiamo allo spreco del tempo; un mezzo collettivo efficace permetterebbe di usufruire del servizio destinando il tempo del viaggio magari alla lettura dei giornali, quindi utilizzando il tempo in modo alternativo ed utile rispetto alla vettura, che è sicuramente più stressante.
Questo, per molti, è il modello di società migliore; io credo non lo sia sotto molti punti di vista; non ultimo quello economico. Infatti, se guardiamo l'aspetto economico dal punto di vista della famiglia torinese proprietaria della Fiat o della Shell, della Esso o dell'Agip, è sicuramente interessante che la gente utilizzi l'autovettura, ma da un punto di vista collettivo, se si usasse il mezzo di trasporto privato come eccezione e non come regola, si potrebbe dedicare la capacità lavorativa ad attività più significative, come interventi sul territorio o interventi per gli anziani, o avere più tempo per noi stessi, che non è un fatto negativo.
Ecco perché considero importante sottolineare, in un emendamento, la necessità del mezzo collettivo, in particolare quello su rotaia, che è il meno inquinante ed ha un impatto ambientale minore.
L'emendamento chiede, pertanto, che nelle finalità di una legge che tratta del trasporto pubblico regionale ci siano delle priorità, cioè il trasporto collettivo e, in particolare, il trasporto su rotaia.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Consigliere Papandrea, qui siamo nei principi e nelle finalità della legge; non è possibile trasportare nelle finalità tutto quello che è nella legge. I Piani attuativi chiariscono chiaramente come la modalità ferroviaria sia quella privilegiata. E' logico ed è l'enunciazione che abbiamo sempre detto: la ferrovia è l'asse centrale, sul quale devono confluire, a spina di pesce, i servizi su gomma.
Predisporre dei Piani di questo genere lascia intuire che, se si fa confluire la gomma sul ferro, il ferro è la principale modalità prevista.
Non riteniamo di immetterla nelle finalità della legge, perché è sottinteso e condiviso lo spirito. Altrimenti dovremmo trasferire tutti i concetti nelle finalità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto.



PAPANDREA Rocco

Spesso non riesco a capire le argomentazioni dell'Assessore, non perch non siano chiare. Siamo su un capitolo che ci chiama "finalità" e che introduce, pertanto, un certo numero di finalità. Introduce, al punto b) che discuteremo successivamente - una serie di considerazioni. Non capisco perché certe considerazioni possano stare nelle finalità ed alcune finalità contenute nell'art. 1 siano poi sviluppate nella legge. Non capisco perch non inserire alcune finalità che sono di maggiore importanza. Proponiamo sotto forma di emendamento, che queste siano la prima e la seconda finalità, proprio perché abbiamo stabilito una scala gerarchica di valori.
Sono d'accordo che alcune finalità siano poi sviluppate nella legge, ma allora non scriviamo l'art. 1 con le finalità, se poi per ognuna suggeriamo di introdurla in alternativa od in aggiunta a quelle esistenti, perché la legge le riprende.
La legge riprende tutte le finalità, che sono sei; allora, o non ne mettiamo nessuna, oppure le mettiamo tutte, partendo dalle più importanti.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola per dichiarazione di voto, pongo in votazione l'emendamento testé discusso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 10 voti favorevoli e 22 contrari.
1.4) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea e Moro: all'art. 1, punto 1), il comma b) è soppresso.
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione.



PAPANDREA Rocco

Questo è l'articolo che dice che occorre introdurre regole di concorrenzialità e superamento degli assetti monopolistici.
Già nella discussione sull'art. 1 avevo introdotto questo concetto. Io credo che dietro questa visione ci siano delle falsità, cioè ci sia un'impostazione ideologica che non corrisponde alla realtà, perché laddove il monopolio c'è, per esempio le tratte gestite dalle FS oppure nelle città dove ci sono le varie aziende municipali di trasporto, non vada assolutamente superato, spiegherò perché. Altrimenti, se guardiamo, nella Regione c'è già una pluralità di soggetti: non è che non esiste, esiste già. Il problema è verificare se esistono monopoli e come si intendono superare.
Dicevo all'inizio che questo è un articolo ideologico perché alle spalle c'è tutta quella politica che sta portando alla distruzione dei servizi collettivi nel nostro continente, con il fatto che tutte le aziende che una volta erano gestite dal pubblico (trasporti, energia, telefonia) sono passate al privato; sono stati smantellati grandi monopoli pubblici e si sono creati mastodontici monopoli privati. La realtà è questa! Avete letto l'ultima vicenda? La Mannesmann, che tra l'altro è il secondo gestore dei telefonini in Italia, ha comprato l'Omnitel dall'Olivetti; adesso c'è un'offerta d'acquisto per 250.000 miliardi (una cifra di questo genere) da parte di un'altra azienda inglese. Sta avvenendo quello che è già successo in America. In America, patria del cosiddetto liberismo, questo è già avvenuto: non è che non ci siano i monopoli, la differenza è che i monopoli sono privati anziché pubblici! Nei nostri Paesi in Europa abbiamo costruito, col pubblico, delle grandi infrastrutture e adesso le affidiamo ai privati che faranno dei monopoli, come stanno facendo! E nei trasporti, là dove è avvenuto, praticamente il proprietario della Virgin in Inghilterra è diventato il monopolista dei trasporti con gli effetti che ricordavamo rispetto alla qualità e alla sicurezza del trasporto in Inghilterra.
C'è quindi un'impostazione ideologica che non corrisponde ai fatti perché nei fatti stiamo andando verso oligopoli sempre più grandi. E lo spezzettamento è la fase che permette di distruggere il monopolio collettivo per giungere poi alla ricomposizione di monopoli privati ben più pesanti, che però poi gestiscono con un'altra ottica. Finché avevamo l'ENEL o le FS, potevamo dire che era necessaria la tariffa unica, bisognava ragionare con una logica di servizio collettivo, al privato questo non glielo puoi dire! E il privato si intasca i profitti, tagliando esattamente sulla sicurezza, sulla qualità e la capillarità del servizio! Secondo argomento. Non è vero che si possono smantellare i monopoli soprattutto nel campo dei trasporti. Prendiamo la città di Torino: non si può ad esempio far viaggiare sulla linea del 10 tre ditte concorrenti.
L'utente non avrà una possibilità di scelta, avrà la possibilità di prendere il mezzo che gli passa vicino. Sulle ferrovie è ancora più evidente. Ad esempio, se chi ha la linea Aosta-Chivasso non ha l'altro pezzo per arrivare a Torino, deve poi chiedere l'affitto alla società che ce l'ha in affitto su Torino, deve fare dei contratti e così via.
Un'altra cosa che va di moda in Inghilterra è affittare le fasce orarie e uno dei motivi per cui è avvenuto l'incidente dell'Eurostar è esattamente questo: i conduttori dei treni hanno avuto l'ordine di viaggiare il più velocemente possibile, compreso il non rispettare il rosso, perché se loro hanno la concessione fino alle 10 del mattino e poi scatta un'altra ditta e non sono arrivati, devono fermarsi e far passare gli altri treni! Allora per evitare questo corrono il più velocemente possibile, non rispettano le regole, passano con il rosso e muoiono sessanta persone! Le conseguenze sono queste! In questo contesto, in questo tipo di strutture, andare ad una parcellizzazione è del tutto utopistico, è una cosa irrazionale, non serve assolutamente dal punto di vista dell'efficienza del servizio, porta a delle inefficienze, ma soprattutto al fatto che le ditte gareggiano per acquistare i pezzi di tratte più convenienti e poche parteciperanno alle gare d'appalto per quelle meno convenienti, che rimarranno pubbliche e onerose da questo punto di vista, quindi in perdita. Sulle altre linee ci sarà chi partecipa e farà i profitti senza cercare di realizzare una compensazione, come sempre è avvenuto: i profitti nelle tratte più ricche compensavano le perdite sulle tratte meno frequentate e permettevano il sistema della tariffa unica.
Andare verso la privatizzazione come una delle finalità di questa legge porterà esattamente a una disorganizzazione del tipo che ricordavo prima.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Dichiaro il voto contrario della Giunta a questo emendamento richiamando semplicemente quello che è il dettato del decreto legislativo n. 422, art. 18, comma 2. E' chiarissimo e noi siamo nei decreti Bassanini obbligati ad applicarlo. So che il Consigliere Papandrea lo conosce, prima mi ha detto che il suo spirito è contrario anche al decreto 422, ma questa legge noi dobbiamo farla in applicazione del decreto 422, che è un decreto legislativo del Governo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea per dichiarazione di voto.



PAPANDREA Rocco

Lo avevo anche detto in un intervento di stamani che mi rendevo conto che non c'era solo la legge locale, ma che avevamo alle spalle anche la legge nazionale. Nonostante questo io credo ci siano dei margini: si potrebbe accettare una determinata finalità senza enfatizzarla e quindi non inserirla tra le finalità principali della legge. Si può fare un adeguamento, mettendogli magari tutta una serie di puntelli, di garanzie che facciano sì che il processo venga governato e frenato al limite.
Inserirla invece come seconda finalità, significa che esiste un accordo con la parte e non solo un adeguamento al decreto Bassanini, ma c'è una sostanziale adesione enfatizzata dal fatto che viene messo nelle finalità cosa che non va bene. Ho cercato di illustrare per quale motivo non va bene. Chiediamo pertanto che il punto venga soppresso dalle finalità, anche se poi la legge manterrà una serie di caratteristiche, ma non deve, ripeto figurare nelle finalità.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 1.4).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 3 voti favorevoli, 22 contrari e 5 astensioni.
1.5) Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Saitta, Riba, Bortolin Angeli, Chiezzi, Riggio, Suino e Bertoli: all'art. 1, comma primo, lettera c), sostituire la parola "concorrere" con la parola "garantire".
La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Con questo emendamento all'art. 1, comma primo, lettera c) noi vogliamo evidenziare con maggior forza una delle finalità che riteniamo tra le più importanti, inserite in termini generali dal decreto legislativo n. 422 e che devono essere recepite a nostro avviso con grande forza nelle legislazioni regionali, quindi nel disegno di legge n. 403 che stiamo discutendo.
In particolare l'emendamento tende a garantire una maggiore qualità ambientale ed una riduzione molto forte degli impatti delle attività di trasporto sul territorio con le incidenze, anche particolarmente gravi, che noi abbiamo sulla salute dei cittadini.
Invitiamo l'Assessore a valutare l'emendamento in senso positivo perché non solo va nello spirito del testo di legge, ma si inserisce come elemento rafforzativo sulla problematica ambientale. Ci sembra che sia utile farlo perché stiamo parlando di trasporto pubblico locale sul quale possiamo influire anche dal punto di vista delle problematiche ambientali perché le scelte nazionali vanno nella direzione di una diretta gestione e di un decentramento sulle Regioni e sugli Enti locali.
Ci sono impatti ambientali molto gravi per le questioni trasportistiche. Penso a quelli connessi alla vicenda Malpensa e al sistema aeroportuale che sono un ordine di problematiche che richiedono procedure di VIA, monitoraggi, momenti di intervento di ordine più generale, che vedono certo una competenza della Regione, ma vedono anche una competenza a livello nazionale dei Ministeri competenti, però vedono il Piemonte già messo in situazioni particolarmente preoccupanti o di emergenza. Anche per questa ragione, quindi, che nelle parti di nostra particolare competenza deve essere, con forza, evidenziata la problematica e deve essere messa al centro come una questione di fondo. Quindi, riteniamo l'emendamento presentato rafforzativo rispetto allo spirito del D.Lgs. n. 422.
Con questa volontà lo sottoponiamo all'attenzione della Giunta perch venga accolto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Dal sorriso dell'Assessore capisco che è ben disposto verso questo emendamento che non ha una grande ambizione. Questa mattina abbiamo discusso emendamenti che hanno una certa ambizione e non sono stati accolti, però non era giusto: bisognava accoglierli.
L'emendamento ora in discussione non ha una grande ambizione, per l'indicazione del termine "concorrere a garantire una maggiore qualità ambientale" si collega. Preliminarmente faccio un riferimento dottrinale che l'Assessore Casoni, come amico "intellettuale", Assessore ai trasporti della provincia di Cuneo, sicuramente userà, conversando con l'Assessore di comune riferimento, parlando spesso della situazione francese. In Francia i Ministeri o dicasteri o Assessorati, si chiamano Ministeri dell'Equipeman, ci mancherebbe! Altrimenti come fai a parlare con l'Assessore di riferimento; ai Ministero dell'Equipement convergono trasporti, lavori pubblici e credo ambiente.
Se esistesse anche da noi questa strutture ci consentirebbe di aggregare, nell'indicazione delle caratteristiche di definizione del dicastero di riferimento, l'univocità e la contemporaneità dei tre punti che sono: trasporti, lavori pubblici e complessivamente la qualità ambientale.
Noi, invece, dobbiamo costantemente fare riferimento ad un richiamo ambientale. Peraltro, in questo caso richiamando la cultura e la competenza dell'Assessore Cavallera che è un ambientalista convinto, ma non come il Ministro Ronchi, quindi non è un fondamentalista; secondo alcuni si avvicina molto, secondo altri si permette una cultura ambientalista liberale! Non avendo questo tipo di garanzia del Ministero, organizza contemporaneamente la qualità dell'ambiente, le strutture dei trasporti e le modalità dei lavori pubblici; dobbiamo prestare attenzione a qualche tratteggio di maggiore sottolineatura.
Nel caso specifico, il termine non è...



(Il Presidente richiama l'attenzione dell'aula)



RIBA Lido

Presidente, l'importante è che le istituzioni si esprimano, quindi se anche il Consigliere che al momento parla è corroborato da altri che parlano, vuol dire che le istituzioni si esprimono, quindi c'è un massimo di estrinsecazione democratica...



PRESIDENTE

Le confesso, però, che è un sistema che non condivido; preferisco che sia il Consigliere a parlare e gli altri ad ascoltare.



RIBA Lido

Immagini, Presidente, essendo io la vittima! In ogni caso, ho sempre sostenuto che se si fosse ascoltata la Presidenza - mi rivolgo all'istituzione e non all'amico Foco - e fornito un computer a tutti i Consiglieri, l'attività che ogni tanto intrattiene il collega Vaglio o il collega Ghiglia, che spesso è dedicata a ricerche via Internet, ma mi è capitato di vedere anche altre attività altrettanto serie, e addirittura dei comportamenti ludici, credo che i Consiglieri starebbero zitti...



GHIGLIA Agostino

Soprattutto quando parla il Consigliere Riba! Se parla lui, io faccio il solitario; lo dico tranquillamente, così ci togliamo dall'imbarazzo...



PRESIDENTE

Consiglieri, vi prego!



RIBA Lido

Ti ho seguito spesso nei tuoi solitari e ti dico anche che sei molto abile, lo sei diventato in Consiglio regionale e questo è sicuramente uno dei meriti dei miei interventi...



GHIGLIA Agostino

Sono contento di essere riuscito ad insegnarti qualcosa...



PRESIDENTE

Consiglieri, oltretutto questi discorsi vengono registrati e diffusi in circuito chiuso, quindi...



RIBA Lido

Garantisca i diritti della minoranza, Presidente!



PRESIDENTE

Li sto garantendo al massimo; prosegua.



RIBA Lido

Mi rivolgo direttamente all'Assessore, del quale apprezzo l'attenzione.
Assessore, questo emendamento, che non inserisce una parola, ma un concetto, attiene alla riaffermazione della necessità-esigenza di effettuare operazioni di valenza ambientale - e siamo sempre all'articolo degli indirizzi - con l'utilizzazione dell'operazione trasporto locale.
Spiego: perché, per esempio, sulle auto elettriche non ci sono elementi di indicazione? Perché, per esempio, i parametri dei consumi ambientali dei mezzi di trasporto non sono inseriti? Perché, per esempio, sempre con riferimento all'impatto ambientale, non ci sono riferimenti alla modalità di organizzazione dei depositi, dei sistemi di inserimento o mimetizzazione delle aree di sosta, la valorizzazione dell'arredo urbano - se così si pu chiamare - costituito dalla segnaletica, e quant'altro? Probabilmente, se avessimo una legge quadro sui trasporti, potremmo avere sicuramente una lettura di indirizzi maggiori; qui siamo all'interno di una legge di settore.
Assessore Casoni, questi possono essere considerati elementi aggiuntivi e fastidiosi, ma se nello stendere la legge ci si fosse preoccupati e se si disponesse di una sensibilità specifica e di una cultura di merito, non sarebbe stato impossibile rintracciare uno o due commi che indicassero alcune volontà di tipo ambientale, riferiti ai consumi di ambiente e alla costituzione di ambiente.
Quando ci sono 21.000 miliardi che girano attorno ai trasporti, a seconda di come si costituiscono le pensiline, ecc., si influisce direttamente sulla qualità ambientale.
Questo è un richiamo sentito, motivato e profondo che si concretizza in una parola da aggiungere; a noi non interessa tanto sapere se l'Assessore accoglie la parola - penso di sì - ma sapere come viene recepito il concetto.
Concludo, Presidente. Non pensiate che sia una questione solo nostra perché siete tutti inseguiti dalla protesta, dalle attese e dalle sollecitazioni delle associazioni che si occupano e si preoccupano di questa situazione e, naturalmente, a posteriori si farà a gara per dire: "Sì, abbiamo provveduto, questa è l'occasione per provvedere, per stabilire alcune indicazioni che siano da elemento conduttore e da guida sull'intero testo e sui 40 articoli del testo".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Sono d'accordo sull'emendamento, avendolo anche sottoscritto. Vorrei far notare all'Assessore che non si tratta soltanto della sostituzione di una parola, ma che l'accoglimento dell'emendamento comporta anche delle modifiche agli articoli successivi. Se fosse soltanto un'indicazione di tipo generica, non avrebbe significato.
Anticipo subito qual è l'articolo successivo che necessita di modifiche: è l'art. 11, comma 3, laddove vengono stabiliti i requisiti della partecipazione. Il centrosinistra ha presentato un emendamento che prevede che un requisito della partecipazione sia anche il possesso della certificazione ambientale, ISO 14001. Questa indicazione, che può sembrare di carattere generico, sicuramente deve avere una conseguenza nell'art. 11 comma 3 e successivi, ma anche negli altri articoli. Chiediamo, in modo particolare, che sia indicato nel bando di gara anche questo requisito essenziale per poter partecipare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Anche il Gruppo Comunista ha firmato l'emendamento.
Chiedo all'Assessore di accettarlo, perché non è altro che un chiarimento che consente di assumersi una responsabilità meno sfumata, perché questo modo di esporre un obiettivo è un po' di basso profilo.
Perché scrivere: "La Regione disciplina al fine di concorrere"? Scriviamo in legge che abbiamo una finalità, ma la finalità non è raggiunta; discipliniamo "al fine di...". Ma, allora, diciamo: "al fine di garantire una migliore (è accrescitivo) situazione rispetto a quella presente.
Che problemi ci sono? Rimane persino difficile capire il senso di disciplinare al fine di concorrere al miglioramento. E' più barocco.
Non è una questione di impuntatura; sarebbe un'impuntatura se non si volesse segnalare il problema ambientale, ma dato che anche l'Assessore dice che il problema ambientale è da segnalare, secondo me scrivere "garantire" è il modo più lineare di affermare questo e non è un termine che può far paura a chi governa, nel senso che crea una gabbia dentro la quale inevitabilmente non si riuscirà a stare, Assessore Casoni. Non si scrive "garantire" per dire: "Adesso che l'hai scritto, non l'hai garantito".
Al fine di garantire un miglioramento - penso che tutti vogliano andare avanti e non indietro - spero che l'Assessore voglia accogliere quella che forse, è una modifica di carattere lessicale che non una questione nodale.
Vogliamo tutti garantire una maggiore qualità ambientale! Se l'Assessore rifiutasse questo emendamento, lo pregherei di spiegarci perché resiste sul "concorrere". "Concorrere" insieme a chi? Spieghi l'affezione della formulazione: con chi si concorre? Con chi non si concorre? Per quali motivi si individuano dei concorrenti? Ci complichiamo la vita, quando, invece, penso che questo emendamento abbia la caratteristica della chiarezza.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Avrei voluto fare una battuta, nel senso che concorrere, in questo caso, non è una battuta. Concorrere non era inteso in senso di concorrenza come diceva prima il Consigliere Papandrea, quale semplice stemperamento di termine.
Siccome, come Assessore ai trasporti, condivido pienamente l'obiettivo propongo ai firmatari di modificarlo in "perseguire", che sicuramente è un termine più forte di "concorrere".
Noi avevamo pensato a "concorrere" perché non siamo gli unici soggetti che per quanto riguarda i trasporti possono concorrere ad un miglioramento della qualità dei servizi ambientali.
Quando dico "perseguire", mi sembra...



(Commenti in aula)



CASONI William, Assessore ai trasporti

No, "perseguire", perché oggi non sono sicuro che l'utilizzo di un mezzo possa garantire un miglioramento. Come giustamente ha detto il Consigliere Chiezzi, quando si ha un fine c'è una finalità; per raggiungere quella finalità perseguo un obiettivo. Mi sembra che dire di "perseguire l'obiettivo" sia rafforzativo rispetto al termine "concorrere".
E' logico che i trasporti non possono farsi carico della qualità totale ed ambientale, quindi concorreremo insieme, per esempio, ai sistemi di riscaldamento e ad altri soggetti che concorrono al miglioramento della qualità ambientale; quindi, "concorrere" era in questo senso.
Comunque, per accogliere quello che veniva esplicitato nell'emendamento dai Consiglieri Manica, Chiezzi ed altri, se vogliamo rafforzarlo, mi sentirei di condividere il punto "perseguire", in quanto mi sembra un'indicazione più chiara: oltre a concorrere, perseguiamo quell'obiettivo.
Per quanto riguarda la garanzia, credo che l'Assessore ai trasporti non possa garantire nelle finalità un miglioramento della qualità ambientale.
Ad esempio, non posso garantire un miglioramento della qualità ambientale se la stessa viene peggiorata a causa di altri sistemi. Mentre, se perseguo quell'obiettivo, dichiaro la mia ferma volontà nel perseguirlo.



PRESIDENTE

C'è stata una controproposta da parte dell'Assessore, sulla quale hanno chiesto di parlare i Consiglieri Manica, Saitta e Chiezzi.
La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Comunque, Assessore, mi sembra che la soluzione da lei proposta non solo non badi a perseguire una maggiore qualità ambientale, ma, guardi, non cambia molto...



CASONI William, Assessore ai trasporti

E se facessimo "concorrere a garantire"?



MANICA Giuliana

E' quello che proponiamo noi di fatto.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Andrebbe bene.



MANICA Giuliana

Credo che "perseguire una maggiore qualità ambientale", tutto sommato sia rafforzativo rispetto a "concorrere ad una maggiore qualità ambientale".
Nella migliore delle ipotesi, è la stessa cosa, ma, forse, guardando bene il testo e facendo riferimento alla lingua italiana, è anche meno "incisivo" della dizione precedente.
Non mi preoccuperei di queste sottigliezze linguistiche delle quali si preoccupa lei, in quanto, dal momento in cui ci troviamo di fronte ad un problema centrale, come quello dell'ambiente, ci diamo finalità imperative e serie. Dopo di che, se non avremo raggiunto quelle finalità, vedremo come inserire ulteriori elementi per arrivare al loro raggiungimento; ma la finalità in quanto tale è un "must", cioè, è una questione di ordine generale, poi ci si dovrà confrontare con le legge e con la realtà.
Scusi, allora perché scriviamo "incentivare" nella gestione del trasporto pubblico locale? Perché non ha scritto "concorrere ad incentivare"? Perché non ha scritto "concorrere a promuovere"? Perché il dubitativo è soltanto sulla questione dell'ambiente? Credo che nessuno le potrà mai rimproverare di non aver raggiunto compiutamente la finalità di una maggiore qualità ambientale o di riduzione degli impatti, perché lei aveva scritto "garantire" ed è arrivato soltanto fino a questo punto. Dal punto di vista generale, tutti le diranno di aver fatto bene a scrivere "garantire" nelle finalità, in quanto quello era l'obiettivo al quale noi vogliamo arrivare.
Ci si cura della qualità ambientale, della riduzione degli impatti della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, ma, stante la situazione nella quale ci troviamo, guardate che non siamo mai troppo e sufficientemente chiari su un punto come questo! Pertanto, secondo me, sulle finalità, è addirittura doveroso essere chiari e netti su una questione come questa. Ogni ricamo, su un obiettivo così centrale, a mio avviso, non è utile, non ci serve, ed agiamo su una situazione dal punto di vista ambientale già sufficientemente compromessa per non porci un obiettivo netto in questa direzione. Qui non stiamo parlando di "come raggiungiamo gli obbiettivi", ma stiamo parlando delle "finalità" della legge.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'intervento della collega Manica è stato stimolante e fatto venire un'idea. Assessore, anch'io sono di Cuneo: non dobbiamo intestardirci oltre certi limiti; ci sono situazioni in cui dobbiamo cercare di...



(Commenti fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

No, su questo punto mi pare che s'intestardisca un po'. Come bene diceva la collega Giuliana Manica, se indichiamo una finalità, questa è da raggiungere. Non si tratta della descrizione della realtà o di ciò che immediatamente siamo in grado di garantire: è una finalità.
Assessore, se può, faccia una proposta. Non è opportuno il verbo "concorrere" perché troppo vago; non è adatto "perseguire" perch altrettanto vago; non va bene "garantire": perché tanta testardaggine? Ci dica lei...



(Commenti in aula)



CHIEZZI Giuseppe

Assessore, non può proporre, nel rispetto della sua sensibilità, la dizione "al fine di raggiungere una maggiore qualità ambientale; il termine sarebbe quindi "raggiungere". Cancelliamo "concorrere" che è un po' vago così come "perseguire"; il termine "garantire" spaventa l'Assessore.
"Raggiungere" - forse - non spaventa alcuno ma soddisfa la finalità: intendiamo raggiungere un miglioramento.
A questo punto lascerei la parola all'Assessore: noi dal canto nostro di proposte ne abbiamo già avanzate tante.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni



CASONI William, Assessore ai trasporti

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo brevemente per dire che "raggiungere" mi sembra un termine maggiormente opportuno.
Personalmente, infatti, non mi sentivo di promulgare una legge con la quale "garantire" un argomento non poco delicato. Relativamente alla finalità come ho detto in precedenza - a mio parere va benissimo la dizione "raggiungere un miglioramento": accolgo dunque l'emendamento che, in tal senso, ha proposto il Consigliere Chiezzi.



PRESIDENTE

Sostituiamo quindi il termine "garantire" con "raggiungere"? La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, al di là del termine che si sceglierà, dev'essere chiaro che la proposta iniziale - l'inserimento del verbo "garantire" - richiama una maggiore responsabilità della Regione.



(Commenti fuori microfono)



SAITTA Antonino

No: della Regione, non dell'Assessore. Per quanto riguarda il trasporto locale, la Regione assumerebbe un ruolo più attivo per una maggiore qualità ambientale. "Garantire" avrebbe questo significato: "garantire" - non la qualità ambientale - una 'maggiore' qualità ambientale. Si parte dunque dal presupposto che la qualità ambientale, in relazione al trasporto locale non è sufficientemente garantita. La Regione, attraverso gli atti che dovrà compiere, per esempio relativamente agli appalti, introdurrebbe elementi utili - come la certificazione, ad esempio - che garantirebbero, una maggiore qualità ambientale.
Ripeto: non si tratta di garantire 'la' qualità ambientale, ma - è scritto così - "una 'maggiore' qualità ambientale".
Ciò significherebbe che nella parte del comma terzo dell'art. 14) relativa alla programmazione dei trasporti locali, laddove si parla di programmi triennali, ci dev'essere un'indicazione più specificata, per quanto già ora è molto chiara.
Mi pare che al punto g) sia indicato che i Piani triennali dei servizi "individuano i criteri per la riduzione della congestione dell'inquinamento ambientale". E' già, questo, un compito della Regione. In tal senso, il D.L. n. 442 si è espresso assai chiaramente nelle sue premesse: ci significa non soltanto acquisire quanto il decreto legislativo dispone, ma indicare un punto fermo. Infatti, per quanto riguarda anche altri Piani triennali - quelli degli Enti Locali, della Provincia - la Regione non rinuncia a svolgere un ruolo anche di controllo, affinché ci sia "una maggiore qualità ambientale".
Questo il significato: "garantire" richiama, secondo me, ad un ruolo più forte rispetto a quello che suggeriva in precedenza il collega Chiezzi.
Ruolo disposto dalla legge, che permetta alla Regione, in ogni caso, di intervenire laddove Enti che abbiano ricevuto deleghe o trasferimenti da parte della Regione, non si attivino per rilevare la qualità ambientale.
Questo l'obiettivo del termine "garantire".
Dopodiché, se il concetto di non limitarsi a quanto prevede il decreto legislativo, ma di svolgere un ruolo suppletivo - nel caso - nei confronti degli Enti locali è condiviso, significherebbe che, nella sostanza, siamo tutti concordi. Se facciamo da spettatori per le nostre competenze, oppure se vogliamo esercitare un ruolo, quindi non soltanto di programmazione, ma un ruolo anche di presenza nelle competenze che hanno gli Enti Locali in relazione ad un miglioramento della qualità ambientale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni



CASONI William, Assessore ai trasporti

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, pare che concetti chiaramente espressi e volontà chiaramente indicate e ribadite non vengano percepite.
Mi sembra che tendere a raggiungere una migliore qualità sia condivisibile; ripeto, però, che non sono l'unico attore né posso farmi garante di garanzie che per legge non posso dare. La qualità ambientale ripeto - è dettata da vari fattori.
Per quanto riguarda la parte trasportistica, 'garantisco', 'perseguo' 'raggiungo' o 'tento di raggiungere' un miglioramento della qualità ambientale. In tal senso, quindi, accolgo totalmente l'emendamento suggerito in precedenza dal Consigliere Chiezzi. Mi sembra, con questo, di aver chiarito definitivamente qual è il nostro approccio.
Relativamente alle norme cui faceva riferimento il Consigliere Saitta faccio rilevare che sono già inserite oggi. I contratti di servizi in essere oggi, sono già conformi alle norme UNI e ISO: intendimento che fin dall'inizio ho detto di voler perseguire, manifestando, credo in modo inequivocabile, quale sia la volontà dell'Assessore.



PRESIDENTE

In ogni caso, però, l'emendamento teso a inserire il termine "raggiungere" deve essere formalizzato; perlomeno, a me pare di aver capito che "garantire" permane. Quello di Chiezzi, infatti, mi pare fosse un suggerimento di mediazione.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, in aula le minoranze devono parlarsi: personalmente, sono un po' imbarazzato poiché l'Assessore Botta si è 'infilato' nell'emiciclo delle minoranze ad ascoltare i nostri argomenti...



PRESIDENTE

Adesso lo sgrido!!



CHIEZZI Giuseppe

Non so se sia stato mandato apposta per origliare, ma se lei lo volesse invitare a sedersi nell'emiciclo della maggioranza, io potrei parlare con più...



PRESIDENTE

No, no, ma non si muove... non viene poi qui a far la spia...



CHIEZZI Giuseppe

Origlia!



PRESIDENTE

Non viene a far la spia..!



CHIEZZI Giuseppe

...noi prendiamo degli accordi..., lui ne viene a conoscenza e lo riferisce alla maggioranza...



PRESIDENTE

Ma sono due gli Assessori che si sono 'infilati'..., uno si sta nascondendo... Ho visto anche l'Assessore Burzi che cerca di...



(Ilarità in aula)



CHIEZZI Giuseppe

La divisione dell'aula...



PRESIDENTE

Collega Chiezzi, la pregherei di formalizzare...



CHIEZZI Giuseppe

Ma non si tratta di fatto marginale: le divisioni in aula corrispondono anche a motivi di elaborazione politica autonoma...



PRESIDENTE

Colgo la sua come un'osservazione tesa ad alleggerire il dibattito



CHIEZZI Giuseppe

Non vorrei ci fosse un'azione di spionaggio...!



PRESIDENTE

Lo escludo io; mi sento di poterlo escludere perché ho visto i due Assessori non muoversi mai.



CHIEZZI Giuseppe

Facevano altro; va bene.



PRESIDENTE

Erano impegnati...
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Ho sentito i colleghi: noi rimaniamo fermi nella convinzione che "garantire" è il modo migliore di esprimere un concetto su cui l'Assessore dice "siamo tutti d'accordo", quindi noi lo manteniamo.
Se l'Assessore, come mediazione che toglie di mezzo tutti i termini precedenti, propone di scrivere "raggiungere", noi ritiriamo il nostro emendamento. Deve essere però un'iniziativa dell'Assessore, perché come han detto Saitta e Manica noi rimaniamo convinti su "garantire", quindi per noi è una rinuncia, ma se questo può aiutare a far finire il dibattito che da mezz'ora teniamo su una parola, viste le assicurazioni dell'Assessore che afferma di avere esattamente le stesse preoccupazioni dei proponenti la parola "garantire", sia l'Assessore a mettere ai voti questo emendamento e noi ritiriamo il nostro. Se non è così, votiamo "garantire".



PRESIDENTE

L'Assessore formalizza l'emendamento "raggiungere", quindi sostituire "concorrere ad" con "raggiungere"?



CASONI William, Assessore ai trasporti

Sì.



PRESIDENTE

Me lo faccia pervenire, per favore.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Certamente.



PRESIDENTE

Diamo un minuto all'Assessore per formalizzare l'emendamento.
Pongo in votazione l'emendamento così formulato: "sostituire 'concorrere ad' con 'raggiungere'. Quindi devo intendere ritirato l'emendamento "garantire"? Mi rivolgo alla Consigliera Manica quale prima firmataria. Essendo stato formalizzato "raggiungere"...



MANICA Giuliana

No.



PRESIDENTE

Era il suggerimento di Chiezzi.



(Commenti della Consigliera Manica)



CASONI William, Assessore ai trasporti

E' quello che ha proposto Chiezzi. Mettetevi d'accordo. "Perseguire" l'ho detto io all'inizio.



CHIEZZI Giuseppe

Sì, "raggiungere."



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Avendo l'Assessore formalizzato l'emendamento con il testo richiesto dal Consigliere Chiezzi, sentito anche il Consigliere Saitta e gli altri firmatari dell'emendamento, noi a questo punto lo ritiriamo.



PRESIDENTE

Pongo quindi in votazione l'emendamento formulato dalla Giunta regionale che sostituisce 'concorrere ad' con 'raggiungere'.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 30 Consiglieri presenti.
1.7) Emendamento presentato dalla Consigliera Manica, Saitta, Riba Bortolin, Angeli, Chiezzi, Riggio, Suino e Bertoli ed altri: art. 1, comma 1, lettera c), dopo "riducendo" aggiungere "i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle attività di trasporto", e sopprimere le parole "gli impatti delle".
La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione.



MANICA Giuliana

Siamo sempre al comma 1, lettera c): come vedete, noi abbiamo avuto un'attenzione particolare nei confronti di questo comma. Abbiamo già esplicitato una serie di ragioni e di motivazioni nella discussione sull'emendamento precedente relativo a "garantire", che poi abbiamo ritirato sulla base di un testo suggerito dal Consigliere Chiezzi e recepito dalla Giunta che ci pare più congruo rispetto alla finalità di raggiungimento di una maggiore qualità ambientale.
Abbiamo però presentato anche questo emendamento proprio perché la problematica della qualità ambientale, degli impatti, riguarda una situazione di ordine ambientale rispetto a questi interventi infrastrutturali per una nuova cultura, fortunatamente, che sta emergendo sempre più nella realtà piemontese, per una forte preoccupazione da parte dei cittadini per cui il tema della qualità della vita è centrale. Quindi è problematica centrale per la qualità della vita quotidiana potersi spostare a costi accettabili, in modo il più agevole possibile, e questa è una prima parte di problematica che noi dobbiamo garantire con la legge del trasporto pubblico locale, ma nella qualità della vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini piemontesi oltre alla agevole possibilità di spostamento a costi equi, c'è indubbiamente anche la problematica relativa alla tutela della propria salute. Per la serie: sviluppo ed ambiente non devono essere incompatibili. Quindi sì a politiche trasportistiche ed infrastrutturali che abbiano però una qualità dello sviluppo sostenibile da questo punto di vista. Ed io penso che facendo questo ed introducendolo con una legge regionale quale il ddl n. 403, in applicazione di un decreto legislativo così innovativo come il n. 422 e facendo della cifra delle due qualità, la qualità dello spostamento e la qualità dell'ambiente come criteri di base nelle finalità della vita quotidiana dei cittadini, noi attraverso una legislazione regionale, rendendo anche più vera la necessità di quel decentramento e più importante, imponiamo una nuova cifra alla legislazione in questa direzione. Facciamo un'azione fortemente innovativa, che è innovativa nel senso del decreto 422, innovativa rispetto alle esigenze più di fondo della nostra popolazione e alle emergenze dal punto di vista di esigenze che si sono determinate in questi mesi e in questi anni.
Quando mettiamo mano a problematiche di ordine trasportistico ed infrastrutturale, nel momento in cui determiniamo degli atti e dei fatti determiniamo degli atti e dei fatti che comportano notevoli finanziamenti e implicano conseguenze inevitabilmente durevoli nel tempo. Facciamo atti consistenti ed atti durevoli nel tempo! E se davanti ad atti consistenti e durevoli nel tempo, noi non facciamo interagire da subito la problematica ambientale e quella dello sviluppo sostenibile, noi sappiamo con assoluta certezza che quegli atti consistenti, fortemente finanziati e durevoli nel tempo, ci costringeranno, se non hanno tenuto conto della salute e dell'ambiente in modo preventivo, a continui interventi di tampone e di emergenza. in questa direzione. E' una politica che si è dimostrata ampiamente insufficiente in tutta la vicenda che abbiamo alle nostre spalle e che viviamo quotidianamente anche in questi giorni; ed è in assoluta controtendenza ad una politica di ordine "preventivo" che noi vogliamo inserire.
Per quanto riguarda questa accentuazione preventiva, sarà la legge a rendere molto più forte l'intervento sulla qualità dell'ambiente e la riduzione degli impatti.
Noi riteniamo di sostituire quel "riducendo" e, dopo il riducendo invece di avere una frase così sintetica, inserire, invece, la problematica dei consumi energetici, in quanto è una problematica di grande attualità e centralità oggi.
La questione delle emissioni inquinanti è altrettanto importante e sarebbe stata interessante la presenza dell'Assessore all'ambiente - che in questo momento è assente - perché stiamo discutendo proprio di una legge sul rumore, sugli inquinanti e sulle emissioni, ad esempio, in relazione a quella problematica che ricordavamo questa mattina: la legge sul rumore in applicazione della legislazione nazionale, che certo è evidenziata in modo drammatico dalla vicenda di Malpensa, è una legge indispensabile per questa Regione.
Pertanto, inserire richiami per quanto riguarda i consumi energetici le emissioni inquinanti, le problematiche del rumore (derivanti dalle attività di trasporto sul territorio), la salute e la sicurezza dei cittadini con particolare riferimento alle aree urbane, è in coerenza a tutta un'altra legislazione alla quale, in questo momento, stiamo mettendo mano. Quindi, come vedete, pur non avendo i testi unici, su alcune questioni noi ci preoccupiamo di intervenire in modo innovativo e a ventaglio, in coerenza con altri testi legislativi, come, ad esempio, in Commissione Ambiente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Intervengo brevemente, non mi voglio ripetere. L'emendamento è accolto ho già ribadito più volte che il nostro spirito è questo. A volte, su temi condivisi, possiamo suggerire un percorso per accelerare i tempi. Mi rendo conto che questa mattina abbiamo trattato temi importanti che, quasi sempre, ci hanno visti concordi negli intendimenti, quindi, verificando preventivamente gli obiettivi, si potrebbe procedere più celermente.
Questo è un suggerimento che mi permetto di dare.
Ripeto: queste cose sono già esplicitate, le abbiamo già inserite come obiettivo, il chiarirlo ulteriormente va bene, del resto è già all'interno degli attuali contratti di servizio, noi le abbiamo applicate dal primo gennaio 1999.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta per dichiarazione di voto.



SAITTA Antonino

Evidentemente d'accordo sull'emendamento, volevo cogliere l'opportunità per dire all'Assessore che non è un lavoro per il quale è inutile specificare questi concetti. Nel senso che i contratti...



(Commenti in aula)



SAITTA Antonino

No. E' vero che adesso non conosco e non ho visto ultimare i contratti di servizio, ma i contratti di servizio hanno una natura più contingente cioè sono più datati. Indicare nelle finalità alcuni obiettivi di carattere generale è una garanzia, perché questi contratti di servizio (cioè, tutto quello che viene prodotto sul trasporto locale) hanno questa finalità.
Il fatto che questi concetti siano inseriti nel contratto di servizio non è una garanzia, nel senso che questa legge deve essere efficace fino a quando non sarà modificata; quindi, spero per parecchi anni.
Volevo dire all'Assessore di non ritenere inutile questo lavoro semmai, credo che debba riconoscere il lavoro svolto in aula e in Commissione come un miglioramento complessivo del testo; in effetti, il testo originario, al punto c): "riducendo gli impatti delle attività di trasporto", esprimeva un concetto molto generico.
Cosa vuol dire "gli impatti delle attività di trasporto"? Qui, in sostanza, si specificano gli impatti di carattere ambientale in particolare le questioni energetiche, le emissioni inquinanti e il rumore. Mantenere il testo originario avrebbe voluto dire mantenere un'indicazione molto generica, che comprendeva moltissimi impatti, ad esempio, gli impatti sulle attività di trasporto, che erano indefiniti.
Per cui, avendolo anche sottoscritto, sono d'accordo sull'emendamento perché specifica un concetto sul quale - per fortuna - è anche d'accordo l'Assessore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba per dichiarazione di voto.



RIBA Lido

Intervengo molto rapidamente per ringraziare l'Assessore di aver accolto l'emendamento, nel senso che aveva una sua caratteristica di indirizzo, come ha ora ricordato il Consigliere Saitta. Se noi riusciremo ad approvare questa legge avremo raggiunto un traguardo importante.
E' una legge che dimostra che oggi il contenuto ambientale non è più un patrimonio di parte, anche in quell'America dove non si parla d'altro che di consumismo, la sensibilità ambientale comincia a diventare patrimonio della cultura di tutti.
Sotto il profilo delle caratteristiche dei consumi, non so se nel contratto di servizio abbiamo previsto che intendiamo considerare come un parametro quello delle emissioni inquinanti, della potenza del rapporto potenza-consumo ambientale-consumo di carburanti, perché è una questione abbastanza importante.
Oltretutto, il Piemonte è una Regione, in campo trasportistico, che soltanto adesso, dopo molte altre, comincia a far circolare degli autobus a pianale ribassato. Magari è stata una tua realizzazione, visto che il tuo predecessore Masaracchio è in questo momento affaccendato oltreoceano: è a Los Angeles, in Nord America, comunque, al di là delle Montagne Rocciose, a Los Angeles, dove, tra l'altro, i trasporti su gomma sono gli unici esistenti. Direi che, con un'applicazione ritardata, si sta occupando di una questione che attiene ancora al suo dicastero, però dicevo che si tratta di opportunità (i pianali ribassati) che soltanto adesso siete riusciti ad ottenere.



(Commenti in aula)



RIBA Lido

I pianali ribassati sono quei pianali bassi senza scalini che, come dice il nome stesso, consentono, rispetto a quelli tradizionali, di salire agevolmente sugli autobus alle persone che hanno difficoltà di deambulazione.
Ricordo questo perché è una proposta di legge del nostro Gruppo, una delle tante che non si discuteranno perché abbiamo da discutere di cinghiali e di quant'altro. Ci siamo arrivati soltanto adesso perch abbiamo rispettato i tempi di una determinata area di imprese, che non erano in grado di disporre del materiale necessario, mentre sul mercato europeo quel materiale esisteva.
Ho richiamato questo ritardo per rimarcare il danno, in termini di servizio, nei confronti del Piemonte. La Regione non ha esercitato un'azione più coattiva nei confronti nel sistema dei fornitori. Non vorremmo che si ripeta una situazione analoga per la questione degli impatti e degli elementi inquinanti, perché tu sai bene, Assessore Casoni che oggi i motori ed i sistemi di trazione hanno impatti inquinanti estremamente differenziati, ma che sono anche oggetto di una accesa competizione sul mercato europeo.
E' certo difficile muoversi all'interno delle esigenze di privilegiare il prodotto nazionale e regionale e, magari cittadino, però nello stesso tempo è necessario che queste esigenze non siano preponderanti rispetto alla necessità di assumere dei parametri che devono essere considerati rilevanti ai fini di definire la preferenza delle aziende. Se si riuscirà a tradurre questo principio nell'ambito della conduzione dei contratti di servizio, a quel punto potremo dire che anche noi abbiamo fatto la nostra parte per intervenire sulla partita del risparmio ambientale e del miglioramento qualitativo dei mezzi di trasporto. Però, ripeto, Assessore Casoni, ci siamo arrivati adesso perché c'erano arrivati gli altri, ma questa volta non possiamo aspettare che ci arrivino tutti: bisogna creare un sistema di incentivazione affinché tutti ci arrivino assieme, oppure prendiamo i primi che ci sono arrivati.



PRESIDENTE

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione per alzata di mano l'emendamento 1.7) accolto dalla Giunta.
L'emendamento è approvato all'unanimità dei 30 Consiglieri presenti.
1.8) - Emendamento presentato dai Consiglieri Manica, Saitta, Riba Bortolin, Angeli, Chiezzi, Riggio, Suino e Bertoli: art. 1 comma 1, lettera c), dopo "sulla salute", aggiungere "e migliorando la sicurezza della circolazione", cancellando "ed in termini di sicurezza".
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Anche questo emendamento ha l'obiettivo di migliorare il punto c) del primo comma sulle finalità, perché in effetti la formulazione originaria che arriva qui in aula è una formulazione molto sintetica. L'abbiamo visto nell'emendamento precedente, laddove si faceva riferimento, in termini molto generali, agli "impatti delle attività di trasporto", per cui la specificazione ed i rumori degli effetti inquinanti è stata utile, anche per quanto riguarda questo punto, dove si propone di aggiungere una migliore ed utile specificazione, utile anche in vista della redazione dei contratti di servizi. Nel senso che l'indicazione precedente è riferita alla salute ed alla sicurezza dei cittadini, qui invece al miglioramento della sicurezza della circolazione.
Resta evidentemente l'obiettivo della salute come elemento principale ma una sicurezza in termini generali potrebbe quasi sembrare un riferimento alle forze dell'ordine. Qui evidentemente ci riferiamo alla sicurezza derivante dalla circolazione. Indicare il miglioramento della sicurezza della circolazione tra gli obiettivi generali costituisce, per la Regione Piemonte, nella sua attività di programmazione, un fatto importante soprattutto in vista delle scelte che dovrà compiere attraverso investimenti nel settore del trasporto locale.
Sotto questo aspetto, mi pare che questo emendamento non ha un significato, come dire, pretestuoso...



(Commenti in aula)



SAITTA Antonino

No, dicevo semplicemente che questa indicazione del testo originario alla sicurezza dei cittadini sembra, scritta in questo modo, riferita più alle forze dell'ordine che ad altro, cosa che non credo sia in questi termini. Quindi questa specificazione e questo suggerimento che noi diamo all'Assessore ha appunto la finalità di specificare meglio questo concetto per renderlo più evidente e di fare in modo che non soltanto la Regione, ma anche gli enti locali, per poter risarcire le deleghe che vengono trasferite e le competenze, si attengano nelle scelte che devono compiere a questo obiettivo di carattere generale.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni



CASONI William Assessore ai trasporti

Sono favorevole.
E' insito nel concetto stesso che nel trasporto la circolazione è legata alla sicurezza. Anche questa è una precisazione lessicale che esplicita meglio il concetto.



PRESIDENTE

L'Assessore è pertanto favorevole all'emendamento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica per dichiarazione di voto.



MANICA Giuliana

Noi ovviamente voteremo a favore di questa proposta di emendamento accolta dall'Assessore, rilevando nella nostra dichiarazione di voto come la ragione per cui l'abbiamo presentato non era una ragione qualsiasi, nel senso che il significato è proprio diverso, nel senso che sicurezza dei cittadini detta in termini generali sembra più una questione di ordine pubblico, mentre invece "sicurezza della circolazione" non è così implicito come si può pensare. "Sicurezza della circolazione" non solo contribuisce a rendere il testo più chiaro, ma a chiarire che la salute è una cosa, ma la sicurezza di cui qui parliamo è una sicurezza relativa alle questioni di mobilità e trasportistiche. Ecco, questa è la ragione.
Comunque ci sembra che l'accoglimento di questo emendamento renda il testo più chiaro e per questo, lo abbiamo proposto, è stato accolto voteremo a favore.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, pongo una brevissima mozione d'ordine, mi rivolgo anche ai colleghi cofirmatari. Proviamo tutti insieme a leggere cosa avviene, per vedere se la frase continua ad avere un senso. Allora, il testo fin qui approvato dovrebbe, se non sbaglio, essere: "raggiungere una maggiore qualità ambientale riducendo i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle attività di trasporto sul territorio, sulla salute e migliorando la sicurezza della circolazione". E' questo "sulla salute" che non convince, perché "gli impatti sulla salute" aveva un senso, adesso diventa un po' più...
Vorrei solo poterlo leggere per iscritto un momento, niente di più.
Magari funziona, però letto così...
Prima di votare questo emendamento, chiariamo che cosa succede di questo comma.



PRESIDENTE

Sono d'accordo con lei, Consigliere.
a chiesto la parola il Consigliere Montabone; ne ha facoltà.



MONTABONE Renato

Io voglio rilevare un altro fatto: se si lascia così il capoverso c) e lo si lascia con quel particolare riferimento alle aree urbane...



CHIEZZI Giuseppe

Guarda che sei arrivato solo adesso.



MONTABONE Renato

Però sono entrato subito nella parte, hai visto Chiezzi, che velocità!



CHIEZZI Giuseppe

Prendila bassa!



MONTABONE Renato

La prendo bassissima.
Secondo me c'è una contraddizione di base non voluta, che è quella che sembrerebbe che la sicurezza dei cittadini la si vuole tutelare particolarmente nelle aree urbane, come se nelle aree non urbane la sicurezza dei cittadini fosse meno rilevante o meno importante.
E' chiaro che sono espressioni comprensibili dal punto di vista della interpretazione di quello che voleva dire l'Assessore con questa frase però a volte danno adito a polemiche che in un momento particolare come quello del Consiglio regionale di questo momento possono scaturire.
D'altronde, vedete come gli emendamenti fatti all'ultimo momento non coordinati fra di loro creano poi quelle difficoltà alle quali accennava ora il Consigliere Chiezzi.
Questi emendamenti esprimono comunque delle volontà dei Consiglieri alcuni dei quali sono stati accettati peraltro perché non hanno dei grandi fondamenti ideologici, ammesso che ci sia ancora ideologia in questo momento in quest'aula e visto che questo governo a più riprese esprime la non volontà, ma si dice quasi di non voler far politica, quasi che la politica fosse una cosa di altri tempi e considerata addirittura negativa rispetto alle comunicazioni che questo governo della Regione Piemonte fa all'esterno. E allora, Assessore, bisogna che gli uffici si mettano a coordinare, perlomeno nella lingua italiana, interpretando giustamente quelli che sono gli emendamenti che sono stati posti e anche accettati.
Perché a volte accettare un emendamento, Assessore, non sveltisce la pratica; infatti, non sempre è detto che io sugli emendamenti che propone il Consigliere Chiezzi od altri, tanto per non voler toccare in particolare solo lui, sia molto d'accordo. Abbiamo detto più volte che mentre la maggioranza deve essere un corpo unito, ancorché a volte sia molto disunito (lo si evince in questi giorni dalle fibrillazioni che la percuotono) invece la minoranza rileva le sue positività proprio dalle difformità di pensiero su alcuni temi. Ritorniamo quasi a quella famigerata Prima Repubblica quando per comporre delle cose si era tacciati di consociativismo. Il consociativismo, che io considero una cosa estremamente positiva perché evita che poche persone soltanto decidano sulla pelle dei cittadini, cosa che avverrà sempre di più grazie a questa magnifica legge che è stata votata nei giorni scorsi al Parlamento e sulla quale Presidente, lei che è anche Presidente della Commissione Statuto...



(Commenti in aula)



MONTABONE Renato

La Commissione Statuto non c'è più: l'abbiamo buttata via perché non serviva più, perché non si trovava un Presidente della maggioranza che potesse farlo! Allora mi rivolgo a lei come Presidente dell'assemblea, ma soprattutto come Presidente della Commissione Regolamento. Lei sa che questa magnifica legge che è stata approvata darà il potere totale addirittura di sciogliere, in caso di malattia o di impazzimento oppure di dimissioni o di vocazioni a livelli superiori del Presidente! E il Presidente in qualsiasi momento lo si contraddirà in quest'aula - chi ci sarà - sarà sotto il pericolo che lui si alzi e dica "fate attenzione perché altrimenti io do le dimissioni e vi mando tutti a casa!" Farà quindi quello che vorrà lui, come stanno facendo i vari sindaci adesso, alcuni dei quali hanno addirittura detto che vogliono in qualche modo che le due legislature non siano più vincolanti per i sindaci stessi e quindi i Presidenti delle Regioni, probabilmente, attraverso questa attività di comunicazione globale che avranno a disposizione - migliaia di miliardi che avranno a disposizione - saranno Presidenti a vita! E voi pensate che fortuna avrà avuto Ghigo, se toccherà a lui: essere Presidente a vita della Regione Piemonte per caso!



PRESIDENTE

L'ho lasciata trasgredire. Abbiamo ascoltato tutti quello che lei ha voluto notificarci.
Adesso torniamo alle cose serie...



MONTABONE Renato

Guardi che io ho detto delle cose serie, Presidente! Abbia pazienza!



PRESIDENTE

Va bene, Consigliere Montabone. Per le aree urbane propone un emendamento? No. Allora attenda, le risponde l'Assessore.



MONTABONE Renato

Attendo.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Colleghi, mi attengo alle indicazioni di raccordo del testo. Onde evitare di generare confusione, leggo l'emendamento che raggruppa tutto quanto è stato detto rendendo organico il testo.
Tale emendamento recita: L'Art. 1, comma 1, lettera c), viene sostituito dalle seguenti parole: "raggiungere una maggiore qualità ambientale" - emendamento che avevamo già accolto - "riducendo i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore, tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione".
A questo punto accolgo anche l'indicazione sulle aree urbane dette in senso generale; in quanto si tratta di una finalità che dobbiamo perseguire su tutto il territorio regionale.
L'emendamento è il raccordo di tutto quanto abbiamo detto.
Formalizzo l'emendamento. Praticamente dopo la parola "territorio" si aggiungono le seguenti parole "tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione".
Questo emendamento mi sembra coerente con quanto abbiamo detto precedentemente.



PRESIDENTE

Vi leggo l'emendamento presentato dall'Assessore: 1.9) dopo le parole "sul territorio", aggiungere le seguenti parole: "tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione".
L'emendamento è in distribuzione.



(Brusìo in Aula)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Grazie Presidente. Il collega Chiezzi ha posto, correttamente, un problema anche di coordinamento di queste proposte di emendamenti.
Chiedo scusa, c'è un po' di brusìo, e non riesco ad intervenire.



PRESIDENTE

Il Consigliere Saitta ha ragione. Chiedo ai Consiglieri di abbassare il brusìo.



SAITTA Antonino

Ripeto, il collega Chiezzi ha messi in evidenza l'esigenza di coordinare gli emendamenti proposti. L'emendamento, probabilmente non è collocabile nel punto c). Nel punto c) si fa riferimento ai problemi di carattere ambientale



PRESIDENTE

E' stato proposto da voi questo emendamento!



SAITTA Antonino

Ma il Consigliere Chiezzi pone un problema di coordinamento per una migliore comprensione del testo di legge.



(Commenti in aula)



SAITTA Antonino

Se l'Assessore gradisce che io stia zitto, non è che...



(Commenti in aula)



SAITTA Antonino

Come fa l'Assessore a dire che non è d'accordo se non ho ancora finito l'intervento?



PRESIDENTE

Assessore, aspetti, lasci terminare il Consigliere Saitta. Sono intervenuta semplicemente per ricordare al Consigliere Saitta che le parole "migliorando la sicurezza della circolazione", era una loro proposta.



SAITTA Antonino

Si, una proposta sulla quale continuiamo ad essere d'accordo. Il problema è di raccordare l'emendamento con l'intero testo.
Credo che il riferimento alla qualità ambientale, non sia corretto, in quanto la sicurezza della circolazione non è un problema direttamente collegabile alle questioni di carattere ambientale. Probabilmente ha più senso - e lo chiedo alla collega Manica - che questa finalità importante del miglioramento della sicurezza della circolazione sia un obiettivo, sia un punto successivo delle finalità da raggiungere. Mi pare che sia più utile, anche perché in questa maniera credo, contrariamente a quello che pensa il collega Montabone, che l'emendamento successivo sia perfettamente inseribile all'interno delle aree laddove il problema esiste.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Sulla proposta testé avanzata dal collega Saitta non so come la pensi il collega Chiezzi, io faccio qualche considerazione e poi possiamo fare un comune riflessione.
A questo punto si ripropone il fatto che questo punto c), come chiaramente avevamo evidenziato all'inizio, è un punto fondamentale, in quanto l'accoglimento stesso di alcuni emendamenti lo rende tale. Siccome vogliamo proficuamente lavorare al meglio, dalla lettura dell'emendamento così come ce lo propone la Giunta, mi sembra che potrebbe veramente, da una prima valutazione, essere più coerente per il testo e per la lettura dello stesso un'aggiunta in effetti del punto d), scorporandolo dai problemi della sicurezza o della circolazione.
Personalmente non sarei d'accordo con la cancellazione, come mi sembra che qui si proponga, di "con particolare riferimento alle aree urbane". E spiego perché, ma riprenderemo questa discussione in sede di un successivo emendamento.
Noi in un successivo emendamento a "con particolare riferimento alle aree urbane", inseriamo "la motivazione per cui", che rende il tutto più chiaro. Altrimenti, messo così, potrebbe rappresentarsi come una nostra vocazione assolutamente metropolitana che cancella l'esigenza diversificata e qualitativa di territori collinari, montani, di aree di territorio di confine che hanno importanti problematiche trasportistiche.
Noi qui specifichiamo "in cui sono più evidenti gli effetti negativi dell'attuale organizzazione della mobilità delle persone e delle merci".
C'è una ragione per cui viva quel "con particolare riferimento alle aree urbane", e la ragione per cui deve vivere - la vedremo all'emendamento successivo - è che noi specifichiamo le ragioni vere per cui facciamo quel particolare riferimento, cioè le particolari problematiche di organizzazione della mobilità di persone e merci che in quei territori insistono e che, se non risolte, si riverberano anche sui territori periferici in modo fortemente negativo, esportando i problemi negativi delle aree urbane sulle periferie, congestionando nello stesso tempo sempre più i territori metropolitani.
Debbo dire quindi che, alla luce di queste considerazioni, diventerebbe più coerente lasciare nel punto c) tutte le problematiche di carattere ambientale, di qualità della vita, di riduzione di impatti in modo specificato fino alle problematiche che sono quelle vere connesse alla qualità della vita e alla salute e forse a tutela della salute potremmo anche mettere "valorizzando la qualità della vita".
Adesso stavo pensando all'organicità del punto c), per concluderlo lì e inserire un punto d) sulla questione della sicurezza della circolazione lasciando quel riferimento alle aree urbane "con le ragioni per cui". A una lettura così mi sembrerebbe più coerente e il testo sulle finalità sarebbe più chiaro complessivamente e, con il contributo di tutti - nostro, ma anche di chi ha accolto gli emendamenti - significativamente arricchito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Per cortesia, visto che non si riesce in questa discussione in aula possiamo insieme, almeno a livello del centrosinistra, riscrivere questa lettera c) in un modo o nell'altro?



PRESIDENTE

Consigliere, le chiedo scusa. Fino alla parola "territorio" l'abbiamo già votata, quindi dovreste riscrivere da...



CHIEZZI Giuseppe

Le chiedo solo se possiamo in cinque minuti riscrivere questo, grazie.



PRESIDENTE

Senz'altro. La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Scusate, fino ad ora mi sembra di aver tenuto un regime di collaborazione, ma credo che l'esplicazione dell'emendamento così come l'ho presentato recepisca quella che era un'indicazione e sia di per s sufficiente a chiarire. Di conseguenza, dico che la formulazione dell'emendamento che ho presentato è quella che mantengo e non accetto, a questo punto, altre indicazioni, se vogliamo rimanere nel merito e fare un effettivo lavoro di raccordo del testo; in caso contrario, mi pare di generare confusione all'interno della legge.
In sostanza, ho dimostrato la volontà di venire incontro alle richieste legittime che sono state poste; questa volontà sono disponibile a mantenerla, così come sono disponibile ad accettare le indicazioni che mi vengono suggerite. Tuttavia penso che con l'emendamento che è stato presentato siano pienamente salvaguardati tutti gli intendimenti degli emendamenti che erano stati presentati, per cui mantengo l'emendamento che ho presentato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Montabone; ne ha facoltà.



MONTABONE Renato

Questa è la dimostrazione, Assessore, che dopo aver fatto due passi avanti, occorrerebbe farne tre indietro. Probabilmente quel comma c) era molto meglio prima che venissero accettati alcuni emendamenti, era più chiaro.
Lei ha fatto, Assessore, come quegli arbitri di calcio che danno un rigore, poi si accorgono di aver sbagliato e ne danno un altro dall'altra parte, così sbagliano in pieno e quando escono li picchiano. Questo non dovrebbe accadere e io sono contro la violenza negli stadi, il mio passato mi ha portato ad essere un buono sotto questo aspetto, ma dico che in questo modo quegli arbitri le prendono dai tifosi dell'una e dell'altra squadra.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



MONTABONE Renato

Consigliere Chiezzi, smettila. So che tu non sei d'accordo con quello che dico, però le nostre differenze... Non suggerirmi delle cose che non intendo fare, per favore.



PRESIDENTE

Per cortesia, non parlate tra di voi. Prego, Consigliere Montabone vada avanti. Grazie.



MONTABONE Renato

Dicevo, sono stati votati alcuni emendamenti che io non condividevo e che non avrei mai votato.
Personalmente suggerirei di ripristinare veramente questa lettera c) come era prima, altrimenti voterò contro qualsiasi cosa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intanto la ringrazio, Presidente, lei sa che quando presiede ha sempre tutta la mia simpatia, oltre che stima, come tutti gli altri Presidenti.
Non capisco come mai il Vicepresidente vicario non presieda, ma forse sono fatti interni...



PRESIDENTE

Glielo dico subito: c'era una piccola manifestazione alla quale lui doveva partecipare, non io, e ha partecipato per un quarto d'ora, quindi come vede riprenderà subito a presiedere.



CHIEZZI Giuseppe

Era per farci capire...



(Proteste dei Consiglieri Montabone e Spagnuolo)



CHIEZZI Giuseppe

Era una bicchierata? Cos'era?



PRESIDENTE

Per favore, andiamo avanti.



CHIEZZI Giuseppe

Solo per dire all'Assessore, che si irrigidisce un pochino, di non irrigidirsi. Perché Assessore Casoni? Lei hai fatto una proposta...



CASONI William, Assessore ai trasporti

E' leggibile.



CHIEZZI Giuseppe

No, non è leggibile, Casoni. Non è leggibile, se ha la cortesia e la pazienza di ascoltarmi.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Per me sì.



CHIEZZI Giuseppe

Non è leggibile perché con l'emendamento che lei ha accettato cambia la sintassi della frase. Cambia la sintassi! Io ho detto: "riflettiamoci un momento, la rileggiamo". Bisogna rifletterci un momento perché nella proposta che fa lei, si passa da concetti che erano coerenti tra di loro perché si diceva "riducendo gli impatti delle attività di trasporto sul territorio, sulla salute e sicurezza dei cittadini". La frase stava in piedi: "ridurre gli impatti delle attività di trasporto sulla salute dei cittadini", era una frase. Se noi leggiamo il nuovo testo, si dice una cosa diversa, perché si dice: "ridurre i consumi, le emissioni e il rumore derivanti dalle attività di trasporto sul territorio" e poi lei suggerisce "tutelando la salute dei cittadini". E' un'altra cosa! Cioè lei inserisce un concetto che non è più legato agli impatti delle attività di trasporto ma un concetto che viene separato da questo contesto per avviare "tutelando la salute dei cittadini".



CASONI William, Assessore ai trasporti

Assolutamente no.



CHIEZZI Giuseppe

Non c'è più questo nesso stringente: le attività di trasporto sul territorio, sulla salute, sulla sicurezza dei cittadini. Lì si interrompe perché noi abbiamo specificato maggiormente - potevamo non farlo - quegli impatti. Allora la frase che regge tutto questo concetto sugli impatti è una frase che termina "delle attività di trasporto sul territorio", punto! Se poi vogliamo anche dire che vogliamo avere un'azione di tutela sulla sicurezza dei cittadini, allora è un altro punto, lo si slega di qui perché avendo accettato l'altro emendamento, diventa una frase che non ha più una limpida coerenza sintattica al proprio interno. E' una frase slabbrata, in cui si parla di un tema con un certo linguaggio, e poi si salta ad un altro tema collegando impropriamente al primo, con quel gerundio. Bisogna separare la cosa, fare un punto d), oppure scriverla diversamente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Ripeto che secondo me invece è chiaro perché non capisco come non si possa capire che le emissioni, per esempio, sono direttamente correlate anche alla salute dei cittadini.



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



CASONI William, Assessore ai trasporti

La frase funziona perfettamente; il senso, penso di chiunque voglia leggerlo senza voler precisare, mi sembra chiarissimo ed è coerente con quelle che sono le indicazioni. Quindi lo mantengo e chiedo che venga posto ai voti.



CHIEZZI Giuseppe

Aspetti Presidente che presentiamo altri emendamenti.



PRESIDENTE

Aspetto gli emendamenti perché è sempre stato fatto così in quest'aula ma potrei anche porre in votazione quello discusso ora.
E' sempre stato fatto in quest'aula, cosa che si dovrebbe forse non fare.



(Commenti in aula)



MANICA Giuliana

Sono sub-emendamenti all'emendamento presentato dalla Giunta che l'Assessore ha detto che mantiene.



PRESIDENTE

Dunque, è giunto un subemendamento a firma Manica, Saitta, Riba e Chiezzi: 1sub 1.9)bis art. 1, comma 1, lettera c), dopo la parola "salute dei cittadini" aggiungere "con particolare riferimento alle aree urbane".



MANICA Giuliana

Ma prima c'è l'emendamento della Giunta; questi sono successivi all'emendamento proposto dall'Assessore.



PRESIDENTE

L'emendamento della Giunta è quello che vi ho letto. Vero?



MANICA Giuliana

Sì, ho capito, ma quello è l'emendamento che abbiamo presentato noi quindi prima va l'emendamento della Giunta e poi il nostro.



PRESIDENTE

No, va votato prima il sub-emendamento. Ve lo viene a spiegare personalmente la dottoressa Garabello.
Per favore, mettetevi d'accordo perché vorrei andare avanti.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Dunque, a termini di regolamento, pongo in votazione il sub-emendamento che mi è pervenuto qualche istante fa, che recita...



PRESIDENTE

SPAGNUOLO



PRESIDENTE

Va illustrato, prima.



PRESIDENTE

Prego. Chi desidera illustrare il sub-emendamento di cui ho già dato lettura e che rileggo ancora una volta: dopo la parola "salute" aggiungere "con particolare riferimento alle aree urbane"?



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica per l'illustrazione dell'emendamento.



MANICA Giuliana

Noi abbiamo presentato questo emendamento, relativo alle aree urbane facendo riferimento a ciò che sarebbe successo nel testo con la presentazione dell'emendamento della Giunta, dove la parte relativa alle aree urbane è stata eliminata.
Noi inseriamo l'emendamento "con particolare riferimento alle aree urbane", dopo le parole "salute dei cittadini". Chiediamo lo scorporo delle parole "migliorando la sicurezza della circolazione" in un punto d).
Faccio un'illustrazione complessiva degli emendamenti, altrimenti diventa difficile comprenderci.
L'emendamento complessivo della Giunta recita: dopo la parola "territorio" sostituire il resto della frase con le parole "tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione." vengono eliminate le parole "con particolare riferimento alle aree urbane".
Noi invece, inserendo dopo le parole "salute dei cittadini", questo emendamento, proponiamo di far vivere nel punto c), le parole "con particolare riferimento alle aree urbane". Mentre con l'emendamento successivo chiediamo di stralciare, introducendo una lettera d), dalla lettera c) la frase "al fine di migliorare la sicurezza della circolazione" che era la proposta avanzata originariamente dal collega Saitta, che vedeva il punto del miglioramento della circolazione, come un punto a sé da inserire nel punto d). Mentre vive, per quanto ci riguarda, la lettera c) che recita "...con salute dei cittadini e con particolare riferimento alle aree urbane".
Sulle aree urbane abbiamo presentato un altro emendamento dove specifichiamo perché le aree urbane noi le manteniamo. Abbiamo già consegnato alla Presidenza un emendamento dove specifichiamo, sempre sulle aree urbane, che recita "in cui sono più evidenti gli effetti negativi dell'attuale organizzazione della mobilità delle persone e delle merci" dove chiaramente è individuata la ragione per cui con le parole "in particolare riferimento alle aree urbane" non è a disprezzo delle periferie, ma anzi, è disintasare le aree urbane a vantaggio anche delle periferie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti.

Credo che la formulazione dell'articolo, come era stato riformulato con l'emendamento presentato dalla Giunta, sia chiaro e nello stesso tempo non ridondante. Scrivere, nelle finalità, - rileggo l'articolo per richiamare l'attenzione anche dei Consiglieri - "Raggiungere una migliore qualità ambientale, riducendo i consumi energetici, le emissioni ed i rumori derivanti dalle attività di trasporto e tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione", penso sia chiaro e contenga tutte le caratteristiche primarie degli elementi dei quali abbiamo parlato.
Ritengo che la chiarezza e la semplicità siano le armi migliori per varare delle buone leggi.
Mantengo, quindi, l'emendamento della Giunta.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento non accolto dalla Giunta.



(Commenti fuori microfono sulla presenza in aula dei Consiglieri)



PRESIDENTE

I Consiglieri che sono fuori dall'aula staranno ascoltando e mi auguro che rientrino per le votazioni.



PRESIDENTE

SPAGNUOLO (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo l'appello nominale sul subemendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione il subemendamento per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 25 hanno risposto NO 25 Consiglieri Il subemendamento è respinto.
Metto in votazione l'emendamento della Giunta, che recita: Dopo la parola "territorio", sostituire con le parole "tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione".
Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Se ho capito bene, Presidente, lei mette in votazione l'emendamento della Giunta così come è stato formulato. Personalmente ritengo che, con l'approvazione di questo emendamento, la lettera c) diventi una lettera di scarsa comprensione per chi deve applicare la legge, soprattutto penso che non consenta, in modo particolare agli Enti locali che dovranno fare riferimento a questo testo, ma anche agli uffici regionali, di avere nel punto c) elementi chiari e univoci nell'interpretazione.
Questo l'abbiamo già detto prima con la proposta di subemendamenti, con uno sforzo che non è di perdita di tempo; probabilmente qualche collega di maggioranza non segue il lavoro che si sta facendo, che può essere lento ma è sicuramente un lavoro di migliore specificazione di alcuni concetti che erano molto superficiali.
Mi rivolgo al collega Gallarini: in alcuni punti si parla di "impatti dell'attività di trasporto". Cosa vuol dire "impatti dell'attività di trasporto"? L'Assessore si riferiva all'ambiente, tutti si riferivano all'ambiente, per cui l'abbiamo voluto specificare. Se questo è inutile non so che cosa vuol dire approvare e discutere le leggi.
Consigliere Gallarini, continuo a dirle che deve abituarsi ad avere questa pazienza che deriva dal fatto che si vuole in qualche maniera contribuire a migliorare un testo che era incompleto ed era molto generico.
Credo che lei debba abituarsi anche a questa modalità di lavorare.
Si vuole in qualunque maniera e sempre creare dei momenti di tensione nei confronti della minoranza, ma le riflessioni che oggi abbiamo fatto ad esempio attorno alla convocazione del Consiglio e la protesta che abbiamo espresso al Vicepresidente Foco sul fatto che la Giunta impedisce lo svolgimento del Consiglio rappresentano un fatto certo.
La Giunta - non la maggioranza - ha organizzato alcune iniziative di una certa importanza; per la prossima settimana ne ha organizzate quattro addirittura prevedendone una nella giornata del Consiglio. Questo, per non è stato evidenziato al momento della riunione dei Capigruppo.
Il fatto che si arrivi a momenti di discussione sulle modalità richiede per forza di cose alla Giunta di aiutare il Consiglio a collocare bene le proprie iniziative compatibilmente con l'attività del Consiglio. Questo è un fatto fondamentale.
Credo che nessuno di noi, neppure della maggioranza, fosse a conoscenza del fatto che nella giornata del Consiglio era stata indetta un'iniziativa sugli anziani. E' una cosa veramente nuova, totalmente nuova. Mentre quella sull'agricoltura era nota, non sapevamo niente sulla questione degli anziani, così come non sapevamo assolutamente nulla sull'altra iniziativa per quanto riguarda l'edilizia agevolata.
Di queste cose qualcuno della Giunta deve farsene carico. Il Vicepresidente Masaracchio non c'è; lo faccia l'Assessore Cavallera, che mi pare abbia questa sensibilità, organizzi. Non credo che neppure il collega Capogruppo dei Pensionati sapesse di questa iniziativa degli anziani perché probabilmente l'avrebbe fatto rilevare nella giornata in cui abbiamo concordato di fare la riunione. Ricordiamoci che la politica è anche fatta di relazioni e di rapporti.
Venendo alla questione del testo che è stato presentato in aula, la sicurezza della circolazione, avendola inserita in questi termini confligge con tutto il resto, perché questo è un comma che fa riferimento alle questioni di carattere ambientale. La sicurezza della circolazione è un altro problema, che richiederebbe sicuramente un punto specifico, un punto d). Mi pare che questa sia un'insalata, non un punto c).
L'Assessore deve rendersi conto che in ogni caso, al di là delle intenzioni, le leggi che noi approviamo, le norme devono avere una loro logicità. Cosa vuol dire "tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione attraverso le questioni di carattere ambientale"? Questo è privo di senso, perché la frase reggente del comma c) è "di concorrere a una maggiore qualità ambientale".
"Concorrere a una maggiore qualità ambientale per migliorare la sicurezza della circolazione" non vuol dire nulla. Le cose devono avere un senso, poi possono essere di destra, di sinistra, ma qui si tratta di scrivere dei testi che abbiano un senso sul piano della logicità. E' un motivo principale e fondamentale, non è una questione politica, bisogna scrivere anche in italiano, in sostanza.
Questo è un motivo per cui siamo contrari.



PRESIDENTE

Non ci sono altre dichiarazioni, per cui possiamo passare alla votazione.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo l'appello nominale, Presidente.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale, come richiesto dal Consigliere Chiezzi, sull'emendamento presentato dalla Giunta.



(Il Consigliere Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Comunico l'esito della votazione: presenti e votanti 25 hanno risposto SI' 25 Consiglieri L'emendamento è accolto.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO



PRESIDENTE

Sempre sulla lettera c) restava un emendamento "e migliorando la sicurezza della circolazione" che a questo punto è stato superato e assorbito dalla precedente votazione.
Mentre invece l'altro emendamento...



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, posso intervenire per un chiarimento?



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

La vicenda è stata un po' ingarbugliata. Io chiederei solo, per cortesia, al Presidente, di leggere lentamente il testo della lettera c) come adesso è, perché non capiamo più. Lentamente per cortesia, in modo che possiamo scriverlo, perché non sappiamo più a che punto siamo arrivati.



PRESIDENTE

Certo. La lettera c) è: "raggiungere una maggiore qualità...



(Commenti della Consigliera Manica)



PRESIDENTE

Lo sto leggendo: primo comma, lettera c), quello votato adesso, quello che risulterebbe...



(Commenti della Consigliera Spagnuolo)



PRESIDENTE

L'ho detto, Consigliera: siamo all'art. 1, primo comma, lettera c).
Dunque, "raggiungere una maggiore qualità ambientale riducendo i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle attività di trasporto sul territorio, tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione". Questa diventa la lettera c).



CHIEZZI Giuseppe

E "con particolare riferimento alle aree urbane" non si può aggiungere qui? Lo aggiungiamo adesso. Noi vogliamo aggiungere al fondo: "con particolare riferimento alle aree urbane".



PRESIDENTE

No, questa è la lettera c) che ormai è stata votata, quindi siamo a posto. Dopo la lettera c)...



MANICA Giuliana

Bisogna aggiungere un punto d).



PRESIDENTE

Sicuramente.



CHIEZZI Giuseppe

No, no, Presidente, posso contestare brevemente?



PRESIDENTE

No, Chiezzi. Un aspetto di chiarezza sicuramente è necessario. Il Consiglio ha terminato di votare quel comma, lettera c), arrivando...



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

No, l'ha votato per appello nominale!



CAVALLERA Ugo, Assessore regionale

Non c'eravate!



PRESIDENTE

Adesso, dopo la lettera c), eventuali - io non è che voglia suggerire niente...



MANICA Giuliana

Aggiungiamo un punto d).



PRESIDENTE

Ecco, bisogna raccogliere gli altri emendamenti e diventano un punto d) perché con il c) abbiamo chiuso.
Il Consiglio ha votato così.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, siamo andati avanti su questa lettera c) in modo talmente confuso...



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, non mi metta in difficoltà perché io tra l'altro ero anche assente durante quella votazione.



CHIEZZI Giuseppe

Appunto. Quindi le racconto cosa è successo.



PRESIDENTE

Io ricevo gli atti. Anche lei mi pare fosse assente.



CHIEZZI Giuseppe

Le racconto cosa è successo. Siamo andati avanti in modo talmente confuso che l'Assessore può darsi non si sia accorto che sul riferimento alle aree urbane, per quanto mi ricordo e sono stato attento, non è che ci sia stato un elemento di contrasto o di richiesta. Io sono stupito ed è per questo che dico che probabilmente noi non abbiamo finito di trattare la lettera c), perché l'Assessore quando ha presentato l'emendamento "tutelando la salute e migliorando la sicurezza della circolazione", io non so se avesse in testa la volontà di togliere "con particolare riferimento alle aree urbane".



CASONI William, Assessore ai trasporti

Sì, perché è generale. Io non tutelo la salute delle aree urbane.



CHIEZZI Giuseppe

Ma anche prima, Assessore, era generale!



CASONI William, Assessore ai trasporti

Infatti è stata fatta una riflessione.



PRESIDENTE

Per favore, colleghi! Stiamo cercando di capire che cosa abbiamo votato, quindi non interrompiamoci! Ha la parola il Consigliere Chiezzi quando ha terminato, è già iscritta la Consigliera Manica e poi se l'Assessore ritiene di intervenire gli darò la parola.



CHIEZZI Giuseppe

Solo perché questo era un tema che noi abbiamo trovato in questa legge che non è marginale; la legge proposta dall'Assessore lo conteneva. Noi abbiamo riproposto la stessa cosa, diversamente collocata nella lettera c).
Va bene? Quindi, io ritengo di proporre alla Presidenza la possibilità di mantenere questo elemento come elemento finale di questa lettera c). Perch è un elemento su cui non vi è stata una discussione di merito sull'eliminarlo; noi ci siamo soffermati maggiormente sul "tutelando la salute e migliorando la sicurezza della circolazione".
In ogni caso, Presidente, se questo non fosse possibile, personalmente segnalo che la lettera c), una volta riletta, risulta davvero poco chiara.



PRESIDENTE

Scusi Consigliere, non vorrei richiamare alcuno, ma pregherei il Presidente della II Commissione di aiutarmi, nel limite del possibile, nel seguire le osservazioni del collega. Stiamo infatti cercando di fare chiarezza su passaggi non poco delicati.



CHIEZZI Giuseppe

Il passaggio delicato, Presidente, è il seguente: in precedenza, c'era una dizione della lettera c) non condivisibile, ma sintatticamente corretta, comprensibile ed univoca; non c'erano sfrangiature. Adesso, con i cambiamenti proposti dall'Assessore, abbiamo una lettera c) che inizia dicendo di voler "raggiungere una maggiore qualità ambientale" - concetto chiaro - "tutelando la salute dei cittadini. Quindi, la finalità è "raggiungere una maggiore qualità ambientale"; subito dopo si dice "tutelando la salute dei cittadini", dizione che può avere mille valenze.
Cosa centra? Non si rileva né quali siano le cause né gli effetti. In seguito, si aggiunge ancora "e migliorando la sicurezza della circolazione!" Riassumendo. L'inizio: "migliorare la qualità ambientale" bene, lo si dica chiaramente. Il seguito: si raggiungere un miglioramento della salute dei cittadini relativamente al problema del traffico; bene anche questo lo si dica chiaramente. Cosa centra "migliorare la sicurezza della circolazione" con l'inizio della dizione della lettera c)? Le chiederei, come Presidente garante del lavoro dell'aula, di farci sapere la sua opinione su questa formulazione. Ritengo, infatti, che si sia ancora in fase di chiarimento della stessa; non siamo passati oltre. Alla frase si può ancora aggiungere qualche parola; ma prima di iscrivere in un testo di legge una frase del genere, chiederei cortesemente al Presidente di apporvi un'imprimatur con una sua precisazione. Precisazione che naturalmente, non è meramente notarile. Può dire: "Bravi colleghi, è una frase ben fatta, complimenti", oppure, al contrario: "Colleghi, vogliamo rendere la dizione un po' più fluida e chiara nei suoi intenti?" Concludendo, le chiederei solo una conferma della chiarezza della frase. Grazie.



PRESIDENTE

Vorrei solo far presente che al Presidente del Consiglio non resta che prendere atto di un'avvenuta votazione - ripeto - dell'art. 1) primo comma lettera c).
Il Consiglio...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

In questo Consiglio sono avvenute votazioni di articoli già votati precedentemente...



PRESIDENTE

Non presiedevo io, Consigliere, e se avessi presieduto - lo dico onestamente...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

...e modificando articoli già votati.



PRESIDENTE

Quando un articolo è votato... avremmo creato un precedente - uso una parola grossa - illegittimo. Perché quando è...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, no, no: al limite può essersi trattato di una deliberazione...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

...ma non di una legge. Tra l'altro mi ricordo, per aver seguita la deliberazione come Consigliere, e non come Presidente del Consiglio. Non mi è comunque consentito, poiché l'Aula è sovrana, modificare, correggere o commentare quanto votato, tra l'altro, per appello nominale, da parte del Consiglio. La votazione, infatti, è avvenuta in questi termini, con tutta la chiarezza del caso. Fuori microfono posso naturalmente esprimere giudizi anche sull'uso della lingua italiana - ormai me ne sono dimenticato, ma ero un insegnante di materie letterarie. In questa sede, però non sono presente in questa veste. Nessuno però ci vieta di raccogliere ulteriori osservazioni in una lettera aggiuntiva di un comma. Vi sono emendamenti che parlano di "lettera d)", di "lettera e)", di "lettera f"; è quindi possibile, se l'Aula nella sua sovranità lo ritiene opportuno, inserire correzioni o integrazioni necessarie. In ogni caso, la lettera c) è stata votata. (Tra l'altro, non essendo stato presente alla votazione, non ho potuto apportare il mio contributo, al limite correttivo, come votante.
Dati gli impegni che ci siamo assunti, ovvero che alle 18.30 avremmo chiuso il Consiglio per riunire la Conferenza dei Capigruppo e in quella sede completare e definire il discorso iniziato questa mattina, chiuderei i lavori del Consiglio. Apriamo dunque la Conferenza dei Capigruppo nella saletta A, dalla quale dovremmo...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (Fuori microfono)



PRESIDENTE

superare tutti gli emendamenti alla lettera a)..!



PRESIDENTE

Ovviamente..! Naturalmente - come mi suggeriscono gli Uffici - tutti gli emendamenti presentati alla lettera c) sono da intendersi superati visto che l'atto definitivo su tale punto - la votazione - è avvenuto.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.31)



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