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Dettaglio seduta n.419 del 17/11/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Saluto agli studenti e ai docenti dell'Istituto professionale "Giulio" di Torino


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Porgo i saluti agli alunni e ai docenti dell'Istituto professionale "Giulio" di Torino in visita al Consiglio regionale.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14/10/1999 e alla presentazione di una questione pregiudiziale relativa ad una sollecita approvazione della proposta di legge n. 555: "Misure straordinarie ad integrazione della L.R. 4/9/1996 n. 70 'Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio'"


PRESIDENTE

Iniziamo i nostri lavori con il punto 17) all'o.d.g.: "Problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14/10/1999 (Riduzione dell'1% della quota costi diretti delle AA.SS.LL. e delle AA.SS.OO.)".
La giornata di oggi comincia pertanto con la relazione dell'Assessore D'Ambrosio. Si tratta di una convocazione che tiene anche conto della richiesta, a termine di Regolamento, dei Consiglieri di minoranza.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Angeleri; ne ha facoltà.



ANGELERI Antonello

Intervengo per una pregiudiziale. Vorremmo, vista la situazione che si è venuta a creare sul territorio piemontese, evidenziata anche dalla stampa in un articolo pubblicato sabato scorso, richiamare il problema dei cinghiali in Piemonte ...



(Vengono esposti sui banchi della maggioranza dei cinghiali di peluche)



PRESIDENTE

Per cortesia, ritirate dai banchi i cinghiali di peluche!



ANGELERI Antonello

Nell'articolo di giornale viene spiegato dettagliatamente il pericolo che tali animali creano: ci sono stati degli incidenti, non solo nella nostra provincia, ma in tutta la regione. Noi vorremmo, in qualche modo visto che per la prima volta ...



PRESIDENTE

Per cortesia, ritirate dai banchi i cinghiali di peluche!



ANGELERI Antonello

Vorremmo, ripeto, una risposta precisa su questo ...



PRESIDENTE

Togliete i cinghiali di peluche, altrimenti devo sospendere la seduta.



ANGELERI Antonello

Va bene, possiamo togliere i cinghiali, ma io vorrei porre questa pregiudiziale visto che ...



PRESIDENTE

Per cortesia, togliete tutti i peluche!



ANGELERI Antonello

Chiedo scusa, Presidente. Siccome i "cinghiali" sono arrivati anche in quest'aula, vorrei avere - visto che abbiamo un progetto di legge presentato e che ha trovato, all'interno della Commissione, l'unanimità una linea preferenziale, proprio per l'emergenza e il pericolo che rappresentano questi animali.
Pertanto, chiedo - ovviamente non vogliamo venire meno agli impegni assunti in Conferenza dei Capigruppo - che il relativo progetto di legge venga discusso ed approvato oggi. Tra l'altro, tale progetto di legge è stato elaborato con la collaborazione di tutta la Commissione e di tutti i Consiglieri.
La pregiudiziale richiede l'impegno di questo Consiglio a discutere entro oggi, questo importante progetto di legge, che darebbe immediatamente delle risposte, già in fase di stagione della caccia avanzata all'emergenza che ha creato incidenti, malumori e, nel mondo agricolo piemontese, enormi problemi. Mi pare che questo articolo sunteggi molto bene il pericolo a cui andiamo incontro.
Chiedo che la Regione dia una risposta in tempi brevi. Penso sia nostro obbligo e dovere farlo.



PRESIDENTE

Abbiamo concordato, in sede di Conferenza dei Capigruppo, di iniziare i nostri lavori con il dibattito sulla sanità.
La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, non posso che prendere atto della concertata sollecitudine nei confronti della gestione del Consiglio che la maggioranza, credo non senza averlo preinformato, perché mi sembrerebbe da lei intollerabile, in quanto anche lei è un esponente della maggioranza, quindi ...



PRESIDENTE

In questo momento sono il Presidente.



RIBA Lido

Lei comunque è stato sicuramente informato di quanto è avvenuto.
Presidente, come abbiamo avuto modo di farle pervenire, attraverso i meccanismi della comunicazione formale od informale, ma sempre ispirati alla correttezza dei rapporti con la Presidenza, il mio Gruppo è disponibile a discutere le modifiche della L.R. n. 70/96 sulla caccia nella misura in cui lei è in condizione di garantire che le proposte di modifica della stessa siano portate in discussione in aula, secondo l'ordine cronologico di presentazione. Se invece lei ritenesse, e non credo, di assecondare delle operazioni finalizzate al preordinato disegno di specifica visibilità, contro gli interessi di un'equilibrata discussione della materia che anche noi abbiamo posto, ma abbiamo posto in tempi non sospetti - dal punto di vista della scadenza elettorale - ma in tempi che consentivano largamente, con una più accurata gestione delle attività di Commissione e di Consiglio, di avviare questa discussione, circa due anni fa ...



PRESIDENTE

Per favore, mettete via i peluche!



RIBA Lido

Capisco che oggi ci possa anche essere imbarazzo da parte dell'Assessore D'Ambrosio, che può aver chiesto aiuto ai "pasdaran" della sua organizzazione territoriale per evitare una discussione che è sicuramente imbarazzante. Per cui, anzichè discutere dei 2.000 miliardi di debiti, 2.500 miliardi è la decurtazioni di servizi vitali per la Regione Piemonte, potremmo più opportunamente discutere di alcune questioni che attengono sicuramente a problemi di nostra competenza, ma credo che vadano quanto meno adeguatamente posposti rispetto alle discussioni che stiamo facendo.
Detto questo, sono solidale con il Consigliere Angeleri se ha visto il maiale, se gli ha attraversato la strada e se ha creato degli incidenti.
Sta succedendo almeno da vent'anni e questa Regione ha, almeno da vent'anni, una legislazione da rivedere al riguardo.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



RIBA Lido

E' da due anni che il Gruppo DS ha presentato una proposta di revisione della legge! E da due anni il Presidente non garantisce che sia discussa! Noi non consentiremo che se ne faccia una speculazione elettorale! Discutiamo tutta la legge sulla caccia! Questo è quel che chiediamo alla Presidenza: garantire una discussione che tenga conto della precedenza e che tenga conto della cronologia di presentazione delle leggi! Presidente, le raccomando questo punto: ne va anche dell'autorevolezza della nostra istituzione.



PRESIDENTE

Vorrei solo ricordare che l'impegno di oggi è di parlare della sanità.



RIBA Lido

Allora lo faccia rispettare dalla sua maggioranza!



PRESIDENTE

Ricordo ai colleghi che ritengono di intervenire - essendoci stato un intervento mi pare corretto che ne seguano altri - che oggi dobbiamo iniziare i lavori con la relazione dell'Assessore D'Ambrosio. Questo era l'impegno dei Capigruppo che credo debba essere rispettato.



BODO Giovanni, Assessore regionale

Posso intervenire?



PRESIDENTE

No, non entriamo nel merito. Qui siamo ancora su una pregiudiziale. Se entriamo nel merito facciamo un dibattito sui cinghiali e non è quello ...



BODO Giovanni, Assessore regionale

No, io non volevo entrare nel merito. Volevo solo dire che non è un problema di speculazione elettorale, ma è un problema reale ...



RIBA Lido

Certo, questi problemi sono reali, caro Bodo, soltanto che tu non li conosci nemmeno i problemi!



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere Riba, lei ha già parlato.



RIBA Lido

Infatti non sono stato capito.



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere Riba. Ha ora la parola il Consigliere Papandrea. Dopo interverranno i Consiglieri Saitta, Chiezzi, Gallarini e Bodo.
Prego, Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Signor Presidente, intervengo per esprimere disagio poiché sono relativamente scandalizzato da quanto è avvenuto. Per l'ennesima volta si permetterà alle istituzioni di apparire sui media perché si buttano bicchieri d'acqua in faccia e perché si portano i "pupazzetti" della Trudi abbastanza costosi, all'interno di quest'aula e non perché si discute di politica.
Venerdì si è svolta una riunione dei Capigruppo e non mi pare che né il Presidente del Gruppo di maggioranza di Forza Italia, Gallarini, né la Giunta, rappresentata dal suo Vicepresidente, abbiano chiesto ai Capigruppo ...



COTTO Mariangela

L'ho chiesto io specificamente.



PAPANDREA Rocco

Non l'ha chiesto né la Giunta né Gallarini! L'ha chiesto solo il Consigliere Angeleri...



COTTO Mariangela

No, no.



PAPANDREA Rocco

Anche la Consigliera Cotto.



ANGELERI Antonello

Io no perché non c'ero.



PRESIDENTE

L'inizio dei lavori deve essere dedicato alla sanità.



PAPANDREA Rocco

Io c'ero.



ANGELERI Antonello

Ma non c'ero io! Avrai avuto delle allucinazioni!



PAPANDREA Rocco

E' stato deciso un o.d.g. in cui sono state fissate delle priorità da parte della Giunta! E noi dobbiamo fare quell'o.d.g.! Poi sistematicamente, ci sono i Consiglieri Angeleri e Ghiglia, oggi assente che si lamentano perché si viene in aula ed accusano la minoranza di voler cambiare gli o.d.g., di fare ostruzionismo! Abbiamo più volte denunciato che qui dentro chi fa ostruzionismo e non vuol fare andare avanti i lavori ma vuol fare solo propaganda elettorale, come ha dimostrato con questa pagliacciata, è la maggioranza! Perché prima di tutto non c'è - non c'è! e se si chiede il numero legale non ci siete. Inoltre, la prima cosa che chiedono non è di fare l'o.d.g., ma di modificarlo! Se questo è lo stile ci adegueremo.



(Proteste fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PAPANDREA Rocco

Hai chiesto di modificare l'o.d.g.!



ANGELERI Antonello

No, no! Tu non senti e non vedi!



PAPANDREA Rocco

Io ho sentito e ho visto quello che avete fatto. Se questo è il metodo se ne pagheranno poi tutte le conseguenze.



ANGELERI Antonello

Se non senti e non vedi ...



PAPANDREA Rocco

Non lamentatevi se poi la minoranza si adegua a questo stile di lavoro.
Cercheremo comunque di non farlo.



PRESIDENTE

Ripeto che oggi dobbiamo iniziare i lavori con la sanità.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente e colleghi, io credo che quando un Gruppo di maggioranza importante, anzi tutta la maggioranza, compreso l'Assessore - ahimè! - che ha condiviso, mi pare, la modalità con cui il problema è stato posto quando un Gruppo di maggioranza - dicevo - ricorre a queste modalità è il segno che una maggioranza ha finito di governare.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Eh sì, adesso ...



SAITTA Antonino

Ha finito di governare, Presidente!



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Facciamo il suicidio collettivo!



SAITTA Antonino

Le spiego il motivo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Me lo spieghi.



SAITTA Antonino

Perché ormai è da due sedute che la maggioranza sta facendo ostruzionismo: penso alla legge sulla maternità. Se fosse stato mantenuto l'impegno della Commissione di approvarla così com'era, avremmo potuto fare anche quella legge, questo è noto. Ma siccome ormai prevalgono gli impulsi settoriali, in qualche maniera partitico-elettorali, non si fa più una valutazione complessiva sull'azione politica, ma si fa una valutazione sulla convenienza. Se avessimo dovuto parlare di convenienza avremmo potuto chiedere al collega Angeleri, che ricorre a modalità molto discutibili: perché un'agitazione simile non c'è nei confronti della Giunta ad esempio per la questione dei beni ambientali? Quando le pratiche sono ferme da otto nove mesi e non si fa assolutamente nulla! Quando non c'è un problema di legge! Angeleri, lì non c'è un problema di legge, ma c'è un problema di comportamento degli Assessori e di scelte che possono essere compiute indipendentemente dalle leggi.
Un giudizio di questo tipo non è un fatto importante? Anche i tempi delle leggi sono tempi che riguardano soltanto il Consiglio?



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

I media hanno dato molto risalto alla sua interrogazione.



ANGELERI Antonello

Alla gente non interessano i tempi delle leggi!



RIBA Lido

Ai tuoi quattro elettori!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



SAITTA Antonino

Io spero che il Presidente del Consiglio, non solo ...



(I Consiglieri Angeleri, Casari, Cotto e Rubatto esibiscono nuovamente i cinghiali di peluche)



PRESIDENTE

Per favore, Consiglieri, togliete i peluche! Consegnateli agli uscieri che li porteranno fuori dall'aula.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, sono stati portati apposta per le fotografie ...



PRESIDENTE

Per cortesia ...



RIGGIO Angelino

Chi non ha idee fa spettacolo!



SAITTA Antonino

La cosa più sorprendente è che questo atteggiamento concordato con il Presidente Ghigo - si tratta di un atteggiamento concordato con il Presidente Ghigo, il quale mi pare anche contento ...



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Parli delle cose che sa, collega! La smetta di fare la morale a tutti!



SAITTA Antonino

Io non faccio morale.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La smetta! Non se ne può più!



SAITTA Antonino

E va bene, lei mi sopporti. Io sopporto lei! Cosa vuol fare?



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Lavorare!



SAITTA Antonino

Vorrei che il Presidente Ghigo o il capo della maggioranza - perché è il capo della maggioranza, non è un Consigliere qualunque - di fronte ad un'iniziativa con queste caratteristiche, lui che è un moderato, assumesse un'iniziativa, perlomeno un giudizio non positivo su ciò che sta capitando anziché favorire con un consenso, mi pare, non solo da parte sua, ma anche da parte degli Assessori, un giudizio positivo, come se fosse bello bello! - il fatto che dei Consiglieri di maggioranza si presentino in aula con dei peluche! E' questa una modalità seria con la quale il capo della maggioranza dà un giudizio su alcuni comportamenti? Io ritengo che non sia così: è un indice fortemente negativo, che sfiora il ridicolo! Allora, Presidente del Consiglio, nelle prossime settimane ci troveremo sicuramente di fronte a fatti di questo tipo. Immaginate: se lo fa la maggioranza, la minoranza che cosa deve fare per far valere la discussione di alcune interrogazioni che non vengono più fatte? Ricorreremo ai peluche ai libri, ai giornali, ai mattoni, ai beni ambientali, porteremo gli alberi! Presidente, io la invito a stabilire qualche regola di comportamento corretto; regole che devono valere per i prossimi mesi perché se il comportamento della maggioranza è questo, non si illuda che lei avrà la capacità di governare questo Consiglio, perché sono stati stabiliti con questo gesto degli atteggiamenti obiettivamente non conformi all'autorevolezza di quest'aula.
Chiedo scusa al Presidente Ghigo se ho dato fastidio.



SAITTA Antonino

.*****



SAITTA Antonino

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale



PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Chiezzi, svolgo le comunicazioni di cui al punto 2) all'o.d.g.:


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14/10/1999 e alla presentazione di una questione pregiudiziale relativa ad una sollecita approvazione della proposta di legge n. 555: "Misure straordinarie ad integrazione della L.R. 4/9/1996 n. 70 'Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio'"

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeli, Bellingeri, Dutto Farassino, Leo, Majorino, Salerno, Toselli, Vaglio e Viglietta.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, con particolare riferimento alle problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14/10/1999 e alla presentazione di una questione pregiudiziale relativa ad una sollecita approvazione della proposta di legge n. 555: "Misure straordinarie ad integrazione della L.R. 4/9/1996 n. 70 'Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio'" (seguito)


PRESIDENTE

Ricordo sempre che dobbiamo iniziare con il dibattito sulla sanità.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente, l'avremmo già fatto se non avessimo assistito all'esibizione che abbiamo visto tutti. Esibizione progettata a freddo premeditata, non l'impulso di un momento, perché vi è stato del lavorìo l'acquisto di oggetti. Quindi, questa premeditata pagliacciata propagandistica, che ha utilizzato dei nuovi ausili espressivi propri di un pagliaccio in un circo - pagliaccio in un circo che, in quel luogo e in quel mestiere, è persona rispettabilissima, ma ognuno dovrebbe avere i propri ruoli e il pagliaccio da circo non è il ruolo del Consigliere regionale, ma tant'è..



CHIEZZI Giuseppe

SCANDEREBECH Deodato (fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Sta bravo!



CHIEZZI Giuseppe

Questi ruoli da pagliacci da circo abbiamo potuto osservarli tutti insieme. Non so quanti siano stati coinvolti in questo progetto di pagliacci da circo, non voglio fare alcuna illazione; però questa forma espressiva è stata perlomeno tollerata dal Presidente del Consiglio, nel senso che io prendo atto che, di fronte ad un'esibizione da pagliacci, il Presidente del Consiglio non ha sospeso il Consiglio regionale e ha continuato fino ad ora, per cui sono preoccupato in quanto si annidano, in sede di maggioranza ...



PRESIDENTE

Per cortesia, togliete i peluche.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, in sede di maggioranza si annidano dei comportamenti che hanno visto il Consigliere Ghiglia, non più di pochissime ore fa, lanciare un oggetto contundente in Consiglio comunale contro un collega. Allora forse non si tratta di fatti estemporanei ...



CHIEZZI Giuseppe

MANCUSO Gianni (fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Ha fatto benissimo!



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, senta cosa dice il Consigliere Mancuso: il Consigliere Ghiglia ha fatto benissimo.
Se il clima è questo, liberi Mancuso, lo liberi... Non tenetelo incatenato ...



(Accesi commenti in aula da parte della maggioranza)



PRESIDENTE

Per cortesia, togliamo i peluche, altrimenti sono costretto a sospendere il Consiglio!



CHIEZZI Giuseppe

Guardi, Presidente, ci sono cinghiali dappertutto. Non trasformiamo quest'aula in un circo, perché è interesse di certe forze della destra screditare le istituzioni.
Le istituzioni sono un luogo di critica e di dialettica, ma non sono un circo. Quindi, Presidente, io la prego, insieme all'Ufficio di Presidenza di voler segnalare a tutta l'aula quali decisioni e quale stile di gestione dell'aula si vuole instaurare, perché se lo stile è quello di tollerare queste esibizioni da circo, ne prendiamo atto, siamo capaci tutti a fare atti di questo tipo ...



CHIEZZI Giuseppe

MANCUSO Gianni (fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Sono quattro anni e mezzo che lo fai!



PRESIDENTE

Consigliere Mancuso, non ha la parola!



CHIEZZI Giuseppe

Pertanto, noi ci regoliamo secondo il modo di gestione che lei Presidente, in questa occasione dimostrerà di saper fare.
Io ritengo che cinque minuti di sospensione, dopo un fatto di questo genere, siano il minimo di decenza per riflettere su quanto è successo.
Prendo atto che questo comportamento della maggioranza è stato evidentemente teso ad impedire l'inizio della relazione da parte dell'Assessore D'Ambrosio. Se non è stato intenzionalmente così, è stato obiettivamente così.
Allora, dato che le conseguenze dei nostri gesti dovrebbero rientrare nell'intelligenza di comportamento di ciascuno, obiettivamente avete impedito all'Assessore D'Ambrosio di iniziare la relazione sulla sanità.
Questo è il fatto. Si può aggiungere: volutamente. In ogni caso obiettivamente questo è il significato del vostro gesto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Io volevo semplicemente, rispetto a quanto ha detto il Consigliere Riba, ricordare come si sono svolti i fatti in Commissione.



(La Consigliera Cotto espone sul banco un peluche)



PRESIDENTE

Consigliera Cotto, ho richiamato l'aula già prima. Non è possibile! (Accesi commenti dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Per cortesia, se non ritorna quella calma che deve essere connaturata ai nostri lavori, sarò costretto a sospendere brevemente il Consiglio.
Proceda pure, Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Volevo solo ricordare - perché non so se quel giorno il collega Riba era presente in Commissione - che in III Commissione, quando fu presentato da parte della maggioranza questo progetto di legge, che, vista l'eccezionalità, consentiva di reagire in modo eccezionale, fu formato un gruppo di lavoro, il quale esaminò la questione - mi sembra che fossero presenti tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, quindi non ci fu alcunché di sotterfugio o di sottobanco - dopodiché la propose alla Commissione. La Commissione all'unanimità, vista l'eccezionalità del problema, decise di licenziare il progetto di legge. Solo questo. Quindi fu una cosa decisa dalla Commissione all'unanimità.
Mi sembra che il collega Angeleri, d'altra parte, abbia chiesto la discussione successiva - ci sono i verbali - al dibattito sulla sanità, al quale noi ci accingiamo e siamo preparati ad affrontare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Dato che i colleghi continuano ad avere i maiali, ne vorrei uno anch'io!



SPAGNUOLO Carla

Se il collega Chiezzi mi permette di intervenire ...



PRESIDENTE

Sospendo due minuti il Consiglio.



SPAGNUOLO Carla

No, Presidente, io non sono d'accordo. Le dirò perché non sono d'accordo. Non sono d'accordo a farci ancora del male, perché è evidente che più tempo dedichiamo ai cinghiali, a cui in realtà non stiamo dedicando tempo, meno tempo dedichiamo alla sanità, e io non sono d'accordo.
Voglio dire solo due cose, Presidente. Di questa sceneggiata ci sarà solo una persona che sarà veramente contenta: mia nipote, che ha tre anni e che questa sera andrò a trovare. Non so se l'avete fatto per lei, vi ringrazio. Visto che ci sono tanti peluche, ringrazio il Consigliere Angeleri che, su richiesta, me ne ha regalato uno, che questa sera porter ad Elisa, la quale sarà senz'altro molto contenta.
Devo dire che io faccio parte di quella cultura politica che non si stupisce per niente. Non che approvi, ma non mi stupisco per niente perché, nel tempo della politica-spettacolo, si sa che questi fatti fanno notizia e chi ci pensa per primo ha per primo la fotografia sui giornali.
Devo anche dire che queste cose le abbiamo viste da destra, dal centro e da sinistra; senz'altro continueremo a vederle, perché questo è il tempo nel quale viviamo.
Io ho presentato numerosi progetti di legge; ieri ne ho presentato un altro e spero che mi mettano una riga sul giornale. Ma non credo che la metteranno, perché i cinghialetti portati in aula e fatti vedere così fanno notizia, da una parte e dall'altra, e pertanto si incentivano questi tipi di comportamento. La cosa un po' curiosa è che li faccia la maggioranza ma, visto che siamo ormai in campagna elettorale, ripeto, chi parla non si stupisce.
Credo semplicemente di dover concludere, perché vorrei parlare di sanità, che presenta una situazione molto grave.
Ringrazio ancora il Consigliere Angeleri a nome di mia nipote, perch un bel peluche molto caro, che io non avrei comprato, questa sera le arriverà e lo avrà visto prima in televisione. Pertanto, anch'io mi prendo questo piccolo pezzo di spettacolo attraverso di lei.



PRESIDENTE

Due minuti di sospensione per dare modo ai Consiglieri di consegnare i peluche agli uscieri; verranno restituiti successivamente.



(La seduta, sospesa alle ore 11.40)



PRESIDENTE

riprende alle ore 11.42)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Cotto. Poi diamo inizio ai lavori.
Prego, Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Grazie, Presidente. Anche noi vogliamo discutere secondo quanto deciso in sede di Conferenza dei Capigruppo.
Non possiamo rinunciare, vista la carenza del Regolamento di quest'aula, che non permette alla maggioranza di guidare i lavori, di poter decidere di approvare una soluzione all'emergenza cinghiali. Lo ha ricordato prima il collega Gallarini: in Commissione, all'unanimità, si è deciso di dare un canale preferenziale all'emergenza cinghiali". Pensavamo che fosse naturale che la richiesta, avanzata ripetutamente alla riunione dei Capigruppo, fosse esaudita.
Voglio dire al collega Papandrea che, quando ho fatto la richiesta venerdì scorso, alla riunione dei Capigruppo, la facevo a nome della maggioranza, perché ogni Gruppo può esprimere una richiesta concordandola con gli altri, quindi ha eguale dignità, come quando le richieste provengono da un Gruppo di minoranza. Le richieste di Papandrea alla riunione dei Capigruppo hanno la stessa dignità di quelle del collega Riba quindi non vedo questa diversificazione che lui richiama. In occasione della riunione dei Capigruppo non è stato possibile calendarizzare, dopo la discussione sulla sanità, un momento per l'approvazione di questa legge che può risolvere l'emergenza cinghiali", emergenza sentita da tanti nostri amministratori che operano sul territorio e che ci pressano di telefonate emergenza sentita anche dai giornalisti, perché abbiamo letto articoli in proposito sui più importanti giornali regionali.
Pertanto, colleghi della minoranza, per quattro anni e mezzo siamo stati costretti a subire con disagio in quest'aula certe provocazioni forse il collega Saitta, nel farci la morale, se ne è dimenticato, anche se queste provocazioni venivano da persone fisicamente molto vicine a lui, ma non ho mai ritenuto di fare la morale. Oggi, come maggioranza, abbiamo voluto lanciare questo messaggio forte per dire ai cittadini piemontesi che vorremmo porre rimedio all'emergenza cinghiali, ma questo ci è impedito da un Regolamento che non consente alla maggioranza di governare come vorrebbe questa Regione.



PRESIDENTE

Hanno chiesto ancora di intervenire i Consiglieri Scanderebech, Gatti Bertoli e Moro.
Chiederei ai colleghi se è possibile iniziare i lavori come previsto e portare questo argomento ai Capigruppo, che è la sede opportuna in cui affrontarlo. Posso avere questa cortesia?



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

No, della calendarizzazione.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Sì, appunto, io ho chiesto di dare inizio ai lavori con la relazione dell'Assessore. Se i colleghi che hanno chiesto di intervenire lo consentono, riprendiamo i lavori così come avevamo previsto. Posso ...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non mi consentono. Per cortesia, c'era prima Bertoli... Non è che voglia troncare, non vorrei solo che nella mattinata si parlasse di cose che non abbiamo ...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Io ho chiesto la cortesia ai colleghi di rinunciare a proseguire su questo argomento e di dare inizio ai lavori in merito ...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Il Consigliere Scanderebech rinuncia ad intervenire.
La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Io non rinuncio ad intervenire perché è una battaglia che abbiamo fatto in Commissione. Ho partecipato al gruppo di lavoro, ho cercato di modificare la legge, ho sollecitato l'Amministrazione provinciale ad essere presente, ho sollecitato anche le Associazioni venatorie ad essere perlomeno omogenee, perché anche all'interno delle Associazioni venatorie sono emerse delle discordie che personalmente ho cercato di sanare per arrivare ad una legge che fosse efficiente ed efficace.
Per quanto riguarda la sceneggiata di questa mattina, lo dico con molta tranquillità, di modo che lo si sappia un po' tutti: qui si dice "cinghialetti", ma, visto che la Consigliera Spagnuolo è abbastanza sensibile a questi problemi, non ha bisogno di sceneggiate, perché abbiamo previsto tre scadenze di abbattimento di cinghiali, quindi non era il caso di portare i "cinghialetti" in aula, perché purtroppo sarà una battaglia non incruenta e quindi occorrerebbe maggiore decoro.
L'altra osservazione che voglio fare è che qui è stato tutto strumentale, perché Angeleri ha presentato la proposta, ma Angeleri fa parte della maggioranza, come il Presidente del Consiglio. Si voleva fare la sceneggiata e rinunciare ad essere maggioranza, perché nello stesso momento in cui si dice che c'è una maggioranza, la maggioranza deve andare avanti.
Avete voluto fare le azioni di bilancio, avete voluto fare prove di forza e il braccio di ferro, ma su questa legge non è stato fatto niente.
Avevate voglia di portare i cinghiali in aula, li avete portati. Ho visto delle persone che hanno chiamato il fotografo per mettersi in posa e farsi ritrarre sorridenti con il cinghiale in braccio. E volete venire qui a farci la morale! Insomma, abbiate un po' di decenza. All'interno della Commissione Agricoltura ho presentato una legge sui cinghiali e ho lavorato seriamente, ma non ho portato dei cinghiali ...



(Scampanellìo e richiamo da parte del Presidente del Consiglio)



GATTI Agostino

Dovevate portare la legge qui, non il cinghiale!



GATTI Agostino

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



GATTI Agostino

L'abbiamo chiesto ai Capigruppo!



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere Angeleri, non ha la parola.
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Grazie, Presidente. Penso che quando in aula avvengono delle provocazioni sia compito della Presidenza stroncarle sul nascere; se così non avviene, tutto degenera. In modo sintetico, voglio dire che provocazioni in quest'aula sono già avvenute altre volte, ma non è la stessa cosa se le provocazioni provengono dalla maggioranza o dalla minoranza: non è la stessa cosa. Almeno, a me pare così.
Detto questo, arrivando nel merito della questione, sono intervenuto perché sono state dette cose imprecise da parte del Capogruppo Gallarini.
Ritengo che la questione cinghiali sia importante politicamente e sui giornali, così come è vissuta in modo molto intenso in certe realtà, ma penso che le questioni che riguardano i problemi della sanità in Piemonte siano di tutt'altro spessore, di un'altra dignità, e non doveva, secondo me, anche per ragioni di sensibilità personale che riguardano i Consiglieri, essere introdotta in questo contesto. Anche perché questo progetto di legge non è di alcun rilievo. E' un progettino che regge alla prova di un contenzioso politico, legato alle elezioni politiche che ci saranno tra due mesi, ma non sarà questo progetto di legge che risolverà ...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Lasciamo parlare chi ha la parola, per cortesia!



BERTOLI Gian Pietro

Il problema dei cinghiali, in Piemonte ...



PRESIDENTE

Consigliere Angeleri, non ha la parola.



(Commento fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Consigliere Angeleri, non ha la parola.



BERTOLI Gian Pietro

Questo progetto è stato discusso in Commissione e l'Assessore ha cercato di renderlo più corposo e rilevante introducendo una questione che ha una sua dignità, che è quella del rimborso, della tutela delle persone che subiscono degli incidenti. Però nel corso della discussione in aula questo aspetto è naufragato e si è ritornati al punto di prima. Pertanto questo progettino non risolve alcuna questione; l'unico elemento nuovo che introduce è quello di far partecipare i cacciatori alle battute di caccia al cinghiale.
Non credo necessario fare un progetto o un disegno di legge per affrontare una questione di questa natura quando esistono in questo momento vari progetti di legge che tendono a modificare in modo organico la legge sulla fauna in Piemonte. Non ritengo giustificata la provocazione di questa mattina; il mio Gruppo, dopo aver partecipato al dibattito in Commissione non ha nemmeno partecipato alla votazione proprio perché ci è parsa una strumentalizzazione.
Pertanto, la nostra partecipazione al progetto di legge non ci parrebbe dignitosa.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moro.
Dopo l'intervento del Consigliere Moro, chiedo di chiudere questa fase iniziale e di dare la parola all'Assessore D'Ambrosio.
Prego, Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie, Presidente. Sarò telegrafico perché voglio essere inciso nel mio ragionamento. Quanto è successo oggi in Consiglio regionale è molto grave, perché umilia il ruolo del Consiglio regionale stesso. Lo umilia in un momento molto delicato e dà, soprattutto, un'immagine del Piemonte molto bassa sul piano istituzionale. Questo è un fatto gravissimo.
Riguardo al problema dei cinghiali, voglio ricordare che, oltre all'esubero di questi animali così feroci, esiste anche il problema degli ingenti danni causati ai contadini - ma non ho ancora sentito una forza politica pronunciare questa parola. Molte aziende, infatti, aspettano non solo l'abbattimento corretto del cinghiale, ma anche il pagamento dei danni subìti; danni gravi, che l'Assessore Bodo conosce.
In ogni caso, ritengo che si debba parlare di sanità e non dare un'immagine così bassa del Piemonte, come stiamo facendo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rosso.



ROSSO Roberto

Grazie, Presidente. Non avrei voluto intervenire, perché questa vicenda mi pare sollevata essenzialmente per finire sui giornali o per essere ripresi dalla RAI. Approfitto, pertanto, per dire all'operatore della RAI di non riprendermi, perché voglio fare un comunicato agli amici Consiglieri. Vedete, colleghi, io ho fatto la scelta di abbandonare un movimento che si era scostato dai suoi principi fondanti, un movimento che ha utilizzato, negli ultimi anni, strumenti come quelli che abbiamo visto oggi, cioè grandi provocazioni per poter fare notizia. Questo è stato uno dei motivi per cui noi - io, in questo Consiglio, e tanti altri amici abbiamo abbandonato la Lega e abbiamo formato un nuovo movimento che tornasse sulle questioni concrete.
Riguardo alla questione sollevata, premetto di condividere la legge vorrei che venisse subito votata, anche perché l'ho firmata.
Chiusa la premessa, faccio un ragionamento: mi sembra che, al di là della visione della maggioranza o dell'opposizione, un po' tutti - mi ci metto anch'io - abbiamo utilizzato questa metodologia per comparire sui giornali, quindi non è il caso di fare "le verginelle", perché nessuno di noi, sotto questo profilo, è vergine! Da alcuni interventi della minoranza è quasi emerso un sentimento di invidia, per non averci pensato prima. In quest'aula ne abbiamo viste di tutti i colori: abbiamo visto mattoni cartelli, spilloni! Non pensate che tutto questo - parlo di questo episodio e di tanti episodi passati, di cui siamo stati un po' tutti protagonisti al di là del fatto che i nostri volti compariranno sui giornali o in televisione, distrugga l'immagine della nostra istituzione? E' vero che alla gente non importa più nulla della politica, ma se questo è successo la responsabilità sarà ben di qualcuno! Se continuiamo così, in questi mesi che ci rimangono, sicuramente potremo ricevere la simpatia di qualcuno in più, che ci darà il suo voto, ma sicuramente non andremo da alcuna parte! La riunione del Consiglio ormai è giustificata solo più dal venire a prendere le 200.000 lire del gettone di presenza; se non ci fosse quel gettone, il Consiglio sarebbe deserto! Mi spiace che non ci sia il Presidente Ghigo, ma non importa, parlo alla maggioranza: se si fosse portato avanti il progetto in esame arrivando magari anche allo scontro sul voto di fiducia, che sicuramente risolverebbe i problemi di questa maggioranza o magari di una maggioranza futura, anche di un altro colore, non dovremmo mettere in atto queste provocazioni per arrivare alle questioni concrete.
Io non condivido quanto è avvenuto oggi in aula, e vi chiedo, in questi tre mesi che rimangono, di sederci intorno ad un tavolo a discutere, di lasciar perdere le provocazioni e questa serie di interventi per sfruttare le provocazioni degli altri. Avremo sicuramente divertito la nipote della collega Spagnuolo, che questa sera ci vedrà in televisione e riceverà anche un omaggio, o magari gli studenti che sono seduti fra il pubblico, che sicuramente arriveranno a casa e diranno: "In futuro potrò fare di tutto dal medico all'avvocato allo spazzino; sicuramente andare in Consiglio a fare quelle figure di 'merda' che hanno fatto oggi...".



PRESIDENTE

Per cortesia, Consigliere!



ROSSO Roberto

Certo, perché "merda" è una parolaccia, invece tutto quello che avviene in questo Consiglio è una cosa che profuma di fiore!



PRESIDENTE

Per cortesia! Hanno chiesto la parola i Consiglieri Montabone e Pazé, poi chiederei di passare all'argomento per il quale siamo venuti qui oggi.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Grazie, Presidente. Colleghi, il mio dubbio se intervenire o meno era grande, perché qualche tempo fa, in un'occasione del tutto diversa, ebbi a dire che questa assemblea regionale aveva toccato il fondo. Oggi ci siamo abbassati ancora un po' di livello e abbiamo visto come questo sistema elettorale da Seconda Repubblica ci porti alla politica-spettacolo. Lo hanno fatto tante volte alcuni componenti della minoranza; lo fanno oggi i componenti della maggioranza; lo fanno spesso il Presidente della Giunta il Presidente del Consiglio e tutti gli Assessori. Sembra quasi che quella che è diventata un'azione senza la quale non si può stare, la comunicazione in questa società, sia diventata la parte integrante e principale della politica della nostra Regione e anche del nostro Paese. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che a molti Consiglieri e a molti componenti di questo Consiglio non interessa tanto quello che si fa, ma interessa molto comunicare all'esterno la propria immagine. Per fare questo, si inventano le cose più disparate: nella scorsa legislatura c'era chi faceva vedere le manette; in questa legislatura siamo migliorati, perché facciamo vedere i peluche.
Presidente, all'inizio della seduta lei ha detto ai ragazzi ospiti del Consiglio regionale che non è sempre così, e io, un po' per battuta - lei mi conosce - ho detto che è anche peggio: hanno avuto occasione di vedere il peggio di questa giornata, ma non c'è mai limite al peggio, sono sicuro che il livello verrà ancora abbassato.
Ripeto, la spettacolarità della politica molto spesso ci fa perdere di vista quelle che sono le esigenze dei cittadini, che il governo di questa Regione e il Parlamento di questa Regione dovrebbero tenere in considerazione.
Dico questo, perché io sono uno dei firmatari della legge. Non si tratta, quindi, di una questione di maggioranza o di minoranza, ci sono Consiglieri sia di maggioranza che di minoranza che hanno firmato la legge.
E' una proposta di legge, non è un disegno di legge della Giunta regionale! Pertanto, il dibattito dovrebbe vertere sulle vere opinioni che ciascuno di noi rappresenta, invece la spettacolarizzazione della politica, e la promozione personale di qualcuno di noi, supera quello che è il contenuto della proposta di legge.
Essendo uno dei firmatari, e credendo in assoluto che occorra porre equilibrio alla situazione dei cinghiali, abitando io in provincia e avendo tali animali non tutti i giorni, ma un giorno sì ed un giorno no nel mio prato, capisco cosa significa il proliferare di questi animali. So anche ad esempio, che questi, che non sono neppure cinghiali, ma sono "porcastri", sono stati appositamente messi sul territorio della nostra regione, perché non esiste in natura il cinghiale in Piemonte, anche se il cinghiale è un animale che si sposta molto velocemente. Sono stati messi dai cacciatori per poter svolgere quello che loro definiscono uno sport sul quale non entro nel merito, perché non sono né a favore nè contro, per prendo atto che c'è una situazione in cui i cinghiali stanno avendo una prevalenza sui sacrosanti diritti dei cittadini di alcune zone del nostro Piemonte, pertanto qualche rimedio bisogna trovarlo.
Sono anche convinto, come firmatario della legge, che questo non è il rimedio assoluto al problema, ma è pur sempre un piccolo rimedio.
In questo momento, probabilmente, questa "leggina", composta di tre articoli, se coloro che l'hanno sottoscritta e poi hanno fatto tutta quella scena madre che si è svolta in quest'aula prima, avessero voluto veramente che venisse approvata, mettendo avanti i diritti e le esigenze dei cittadini del nostro Piemonte, rispetto alla pubblicità della loro immagine, non avrebbero avuto problemi.
Non importa - scusate l'ironia - votare i provvedimenti: basta che all'esterno si sappia che i provvedimenti li ha portati avanti un Gruppo.
Anche gli amici giornalisti, che ci stanno seguendo, sono "azionisti" di queste azioni, perché anche loro vanno alla ricerca dello "scoop" questo poi non è neppure uno "scoop" - e delle cose che fanno sensazione all'esterno.
Consigliere Angeleri, colleghi della maggioranza che avete portato il peluche - quando è successo non ero presente in aula - con questa azione avete spettacolarizzato una legge che, probabilmente, proprio perch l'azione si è svolta in questo modo, in quest'aula avrà delle difficoltà ad essere varata.
Se voi credevate, come me, che invece questa proposta di legge dovesse essere discussa e votata oggi in Consiglio, dovevate fare solo il vostro dovere all'interno di quest'aula affinché, tutti insieme, passassimo alla discussione e alla votazione della legge. Legge che non è il toccasana del problema, ma che può migliorare la situazione del nostro Piemonte.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Pensavo di non intervenire per non aggiungere ulteriore perdita di tempo su tale argomento.
Intervengo a seguito di quanto detto dal Consigliere Rosso - mi dispiace che non sia più presente in aula - perché mi pare abbia espresso dei giudizi molto gravi, tanto più gravi in quanto espressi in presenza di un gruppo di studenti, che adesso non ci sono più, quindi non potranno ascoltare quanto sto per dire, rimediando alle dichiarazioni del Consigliere Rosso.
Per quello che riguarda la "manifestazione" di questa mattina, mi pare evidente che è stata, se non organizzata, perlomeno apprezzata dalla Giunta. Il Presidente Ghigo era presente quando c'è stata e non ha in alcun modo effettuato dei richiami nei confronti dei Consiglieri della sua stessa maggioranza, né richiami formali ci sono stati da parte della Presidenza del Consiglio. In questo momento, la Giunta è quasi al completo fuori dall'aula, è terminato lo "show", non interessa l'argomento della sanità.
Se, finalmente, cominciassimo a discutere della sanità mi verrebbe voglia di chiedere la verifica del numero legale, per vedere se veramente c'è l'interesse, c'è la volontà di discutere questo argomento o se i numeri ci sono soltanto quando ci sono le telecamere in aula.
Sono stati portati in discussione nella giornata di ieri, e nella settimana precedente, argomenti che non mi sembra avessero carattere di urgenza maggiore: se veramente i cinghiali hanno carattere d'urgenza, mi si spieghi quale linea preferenziale dovevano avere argomenti come Pollenzo o l'ATC.
Ricordo che sono sei gli argomenti all'o.d.g. con le letture delle relazioni; mi chiedo, visto che ci si è ostinati, con discussioni che si sapeva avrebbero portato alla conclusione a cui hanno portato, come quella che c'è stata il giorno che abbiamo discusso la legge sui contributi alle donne non occupate, se veramente da parte della maggioranza si pensa che questo sia un problema serio: su questo non mi sembra che ci sia stata, al momento della Conferenza dei Capigruppo, un'unanimità di posizione.
Per quanto riguarda le affermazioni del Consigliere Rosso - mi dispiace non siano più presenti gli studenti - mi sembrano molto gravi e vorrei che qualcun altro intervenisse. Noi non siamo qui per prendere il gettone di presenza, il modo che abbiano noi di esercitare la democrazia, soprattutto in quest'aula per quello che ho potuto sperimentare io, è molto molto imperfetto, ma è al momento l'unico sistema politico che abbiamo. Molti di noi, per fortuna, vengono in aula, anche a prezzo di sacrifici personali non per prendere il gettone di presenza, ma perché pensano che fare politica sia una cosa importante, che sia importante essere presenti per tutelare gli interessi di coloro che non hanno voce per farlo.
Invito il Presidente ad essere più attento affinché quest'aula sia quello che deve essere, ovvero una sorta di Parlamento, un luogo in cui si discutono i provvedimenti.
In questo senso, chiedo esplicitamente al Presidente quali provvedimenti verranno assunti nei confronti di coloro che hanno - e leggo dal Regolamento - "disturbato le libertà delle discussioni e hanno disturbato l'ordine della seduta". Sone le ore 12,15, mi domando se, a questo punto, abbia senso iniziare un dibattito: si svolge la relazione poi andiamo via, senza Giunta per di più! Sfido chiunque a sostenere che l'ordine della seduta non sia stato disturbato! Chiedo almeno un richiamo formale.



ANGELERI Antonello

Vorrei fare una domanda.



PRESIDENTE

No.



ANGELERI Antonello

Posso fare una domanda?



PRESIDENTE

Cortesemente, Consigliere, dobbiamo ...



ANGELERI Antonello

Presidente, rubo solo un secondo per chiedere quali provvedimenti sono stati presi nei confronti della Consigliera Pazé per le dichiarazioni che ha fatto, perché poi non ho sentito ...



PRESIDENTE

Cortesemente, Consigliere, i provvedimenti li prende, secondo Regolamento, il Presidente!



ANGELERI Antonello

Dato che non c'erano i bambini a sentire



ANGELERI Antonello

PAPANDREA Rocco (fuori microfono)



ANGELERI Antonello

E' intervenuta, non ha fatto il pagliaccio!



ANGELERI Antonello

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



ANGELERI Antonello

Ripeti se hai coraggio!



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Consiglieri, per favore! Permettetemi di dichiarare conclusa, per il momento, questa vicenda che avrei preferito non fosse accaduta! Do la parola all'Assessore D'Ambrosio per iniziare il dibattito sulla sanità.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanita'

Grazie, Presidente. Cortesi colleghi ...



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanita'

RIGGIO Angelino (fuori microfono)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanita'

Ma che schifezza! Non si può fare un dibattito in queste condizioni! Ma che schifo!



PRESIDENTE

Consiglieri, per cortesia. I Consiglieri che intendono partecipare prendano posto perché inizia il dibattito. Chiedo alla loro cortesia di essere in aula.



(Vibrate proteste del Consigliere Riggio)



D'AMBROSIO Antonio, Assessore regionale

Cortesi, ancorché nervosi, colleghi Consiglieri ...


Argomento:

Verifica del numero legale


CHIEZZI Giuseppe

Chiediamo la verifica del numero legale.



MANCUSO Gianni

Allora non lo volete fare!



MANCUSO Gianni

RIGGIO



MANCUSO Gianni

Ma non avete nemmeno il senso della vergogna!



PRESIDENTE

Per cortesia. Condivido l'imbarazzo della mattinata.
Prego, Assessore D'Ambrosio.



SAITTA Antonino

Abbiamo chiesto la verifica del numero legale, Presidente!



ANGELERI Antonello

Ha già dato la parola all'Assessore.



SAITTA Antonino

L'avevamo chiesta prima.



(Commenti dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Per cortesia, procediamo con la verifica.
Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso inizia l'appello nominale)



(Commenti del Consigliere Griffini e proteste dai banchi della minoranza)



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi! Stiamo verificando la presenza del numero legale.
Prosegua, Consigliere Grasso.



(Il Consigliere Segretario Grasso riprende l'appello nominale)



PRESIDENTE

MANCUSO Gianni (rivolto al Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Chi chiede la verifica del numero legale deve rispondere "presente"!



CHIEZZI Giuseppe

Ditelo al Presidente!



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi!



(Il Consigliere Segretario Grasso riprende l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti 26 Consiglieri, pertanto il numero legale è assicurato.



SPAGNUOLO Carla

Scusi, Presidente, vorrei fare una domanda in ordine a questo.
Questa mattina lei ha comunicato che il Consigliere Angeli è in congedo. Chiedo scusa, ma vorrei solo sapere se c'è una richiesta perché io non l'ho presentata.



PRESIDENTE

Io ho letto il foglio che mi è stato consegnato. I funzionari mi dicono che è stato il Consigliere Angeli a presentarla ieri.



SPAGNUOLO Carla

Chiedo scusa, l'ho chiesto perché noi non l'abbiamo presentata.


Argomento: Fondi sanitari

Problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14/10/1999 (Riduzione dell'1% sulla quota dei costi diretti delle AA.SS.LL. e delle AA.SS.OO.)


PRESIDENTE

Do finalmente la parola all'Assessore D'Ambrosio per la sua relazione introduttiva.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Signor Presidente, cortesi colleghi, debbo innanzitutto dire che non vedo quale vantaggio avrei potuto trarre da un ritardo dell'inizio dell'ennesimo dibattito consiliare sulla sanità e sulle recenti decisioni di Giunta tese al perseguimento dell'equilibrio economico-gestionale.
Questa seduta, come voi ben sapete, è stata chiesta - così com'è indicato nell'o.d.g. di convocazione - ai sensi dell'art. 43 del Regolamento interno del Consiglio regionale per discutere delle motivazioni e delle problematiche legate all'assunzione da parte della Giunta regionale della deliberazione n. 1-28352 del 14 ottobre u.s. avente per oggetto "Patto di buon governo tra la Regione e le Aziende sanitarie - Principi e linee di indirizzo per l'attuazione del comma 12, art. 28 della legge n.
448/98 - Programma pluriennale per il perseguimento dell'equilibrio economico-gestionale".
Mi corre subito l'obbligo di precisare che la delibera testé citata non è un'invenzione della Giunta regionale, ma trova il suo fondamento giuridico nell'applicazione dell'art. 28, comma 12, della legge 23/12/1998 n. 448 (la legge finanziaria per il 1999).
Quali le motivazioni e gli obiettivi della manovra per il comparto sanità? Mi pare doveroso, prima di entrare nel dettaglio, dire che è stato in più sedi ribadito che il Servizio Sanitario Regionale piemontese presenta volumi di attività in linea con le Regioni italiane del centro-nord ed un livello di spesa pro capite inferiore, mentre la spesa sanitaria piemontese pro capite nell'anno 1998 si allinea alla media nazionale (1.960.000 lire).
Per la precisione, la nostra spesa è stata di 1.958.737 lire.
Desidero altresì sottolineare che la spesa sanitaria nazionale nel 1998, come riportato dai giornali nei giorni scorsi, è aumentata del 3,78 rispetto al 1997 e che il Piemonte ha invece incrementato tale spesa del 7,6%. Questa percentuale lo pone al secondo posto nello sforamento dopo la Sicilia. Perché dico questo? Perché la cosa sarebbe veramente grave se fossimo tutti partiti in analoghe condizioni, ma ciò non è, per cui ancora oggi, ad esempio, l'Emilia Romagna - dove si fa normalmente buona sanità e su questo non ho nulla da eccepire - fa registrare un incremento di "solo" il 2,2%, ma ciò nonostante spende molto di più del Piemonte: oltre 200.000 lire pro capite. Quindi, è importante vedere da quale valore assoluto si parte, prima di assegnare maglie nere o maglie grigie.
Tutto questo non esclude ovviamente che vi debba essere in Piemonte un controllo di gestione più efficace, attraverso il quale, razionalizzando la spesa (che, come abbiamo più volte sottolineato, non vuol dire razionare ma allocare in modo diverso), si possa rientrare nei parametri ministeriali, ferma restando la nostra legittima richiesta di una ridefinizione della quota capitaria ad oggi riconosciutaci.
Tenuto conto delle prescrizioni relative al patto di stabilità riportate all'art. 28 della legge n. 448/98 e alle indicazioni del DPEF 2000/2003 in merito alla spesa sanitaria ritenuta compatibile, si sono tracciate le basi della manovra che la Regione Piemonte vuole attuare senza che si determinino cadute qualitative nei livelli assistenziali raggiunti.
E' stato, pertanto, necessario richiedere alle ASR un sensibile intervento di natura programmatica ed organizzativa al fine di operare i necessari aggiustamenti gestionali in costanza di spesa per tutto il periodo di svolgimento della manovra che si articola in passaggi annuali nell'arco del quinquennio 1999/2003, prevedendo che eventuali incrementi di costo dei fattori produttivi siano riassorbiti da recuperi di efficienza.
Attesa l'importanza dell'obiettivo che si intende perseguire, si è dovuto anche ridefinire i livelli di responsabilizzazione all'interno del Servizio Sanitario Regionale, riconducendo a ciascuna Azienda sanitaria la responsabilità delle attività direttamente gestite sia come funzione di tutela sia come produzione. Di conseguenza, già a partire dall'anno in corso, nei bilanci di esercizio saranno oggetto di particolare esame i costi e i flussi finanziari direttamente generati dalle scelte operative aziendali. Si è definito che la compensazione della mobilità sanitaria resti un fattore di valutazione relativo alle scelte programmatiche inerenti la generale funzione di tutela nei confronti degli assistiti residenti. Con la manovra i siamo posti tre obiettivi principali: 1) progressiva e costante razionalizzazione dell'attività e dei costi fra i tre livelli assistenziali previsti dal Piano Sanitario Nazionale 1998/2000, dando attuazione alle intese di programma ed agli accordi di quadrante nel periodo 1999/2003 2) progressivo miglioramento del saldo negativo di gestione e suo azzeramento nel periodo 1999/2003 3) monitoraggio dell'attività e dei risultati con gli indicatori e i parametri di cui all'art. 28, comma 10, della legge n. 448/98, nonché con gli indicatori ed i parametri individuati dalla Regione.
Il primo obiettivo si riconduce alle intese di programma sottoscritte dai Direttori generali alla fine dell'anno 1998 e dai successivi accordi di quadrante, nei quali è stata concordata e suddivisa la produzione ospedaliera tra gli erogatori pubblici e privati per garantire il rispetto del livello per l'assistenza ospedaliera, dando attuazione al Piano Sanitario Regionale 1997/1999. Portare a compimento quanto accordato consentire di ottenere un significativo recupero di risorse, anche finanziarie, da riallocare all'interno delle aziende, concorrendo così anche al risanamento finanziario del sistema.
Il miglioramento del saldo negativo di gestione, secondo obiettivo in elenco, si correla ed interagisce con il primo e richiede il perseguimento di recuperi di efficienza gestionale in tutti i campi di attività al fine di operare in un quadro generale di costanza di costi negli anni. Questo obiettivo risente della capacità aziendale nell'aumentare il volume delle entrate proprie e si avvale del progressivo incremento delle risorse finanziarie trasferite dalla Regione come quota di riparto del Fondo sanitario. Importante per il raggiungimento dell'obiettivo resta comunque la contestuale azione su tutti i fattori indicati. Va inoltre sottolineato che è in programma - ed in questo senso sono stati concordati con i Direttori generali delle AA.SS.LL. precisi impegni finanziari - un forte rilancio del settore della prevenzione primaria che costituirà, riducendo le domande di prestazioni terapeutiche, un ulteriore contributo ad una più produttiva gestione della spesa.
Sotto il profilo economico-finanziario, la manovra da attuare prende come base le quantificazioni dei costi del conto economico del bilancio delle Aziende sanitarie per l'anno 1998, così come riportati nei risultati dell'analisi regionale effettuata nel mese di settembre 1999, con la rettifica dei costi per le case di cura accreditate, atteso che dall'anno in corso ciascuna ASL provvede direttamente al pagamento delle prestazioni di ricovero effettuate in favore dei propri residenti, ed opera la riduzione dell'1% sulla quota dei costi diretti aziendali, compresi i costi delle prestazioni acquisite dai Presidi ex artt. 41, 42 e 43 della legge n.
833/78.
Considerato che la riduzione dei costi, rispetto all'anno 1998, è principio previsto dalla legge finanziaria dello Stato per l'anno 1999/2000, la riduzione dell'1% dei costi è obiettivo prioritario regionale inserito nella manovra regionale che vede l'adeguamento dei piani di attività e di organizzazione alle possibilità di costo determinate dalla normativa di riferimento come momento da attuare con il Patto di buon governo.
E' evidente che tale riduzione è solo una minima parte dello sforzo finanziario necessario per pareggiare i bilanci aziendali del triennio 1997/1999, lo sforzo maggiore sarà sostenuto dai finanziamenti straordinari dello Stato e, per la quota residua, dalla Regione che sta verificando le procedure con cui reperire fondi dalla gestione razionale dei notevoli patrimoni delle Aziende sanitarie regionali.
Da quanto detto si evince che questo Patto di buon governo impone ai Direttori generali delle Aziende sanitarie locali ed ospedaliere comportamenti virtuosi nella gestione non solo riferiti all'anno 1999, ma anche nella prospettiva del periodo 2000/2003 (tutto ciò nel doveroso rispetto di una norma giuridica contenuta nella legge finanziaria 1999 immediatamente precettiva nei confronti dei soggetti interessati: Regioni ed Aziende). E' da respingere quindi l'accusa secondo cui in questi ultimi due mesi non sia possibile contenere i costi dell'1% della spesa 1999 rispetto al 1998.
Non si tratta di tagliare le spese in modo indiscriminato, ma di agire con operazioni di "alta chirurgia" dove i "COSTI" non sono congrui rispetto ai risultati "PRODOTTI". Ad esempio, non è ammissibile che un'appendicectomia eseguita in presidi sanitari diversi, ma con caratteristiche strutturali e gestionali simili, abbia costi sensibilmente diversi; se questo accade significa che è necessario razionalizzare l'attività del presidio più costoso. In altre parole, si è chiesto ai Direttori generali di agire per migliorare l'efficienza delle Aziende "SENZA" ridurre, anzi incrementando, i livelli di assistenza (in particolare, per l'assistenza territoriale e di prevenzione). In tal senso mi pare ci sia lo spazio per recuperare anche oltre l'1%. L'atto di Giunta regionale del 14/10/1999 ribadisce con estrema chiarezza tale concetto. Il Patto di buon governo proposto dall'atto di Giunta regionale del 14/10/1999 è stato sottoscritto da "TUTTI" i rappresentanti delle Aziende sanitarie in data 30/10/1999 a seguito di un approfondito dibattito alla presenza del Presidente della Giunta regionale, dell'Assessore al bilancio, del sottoscritto, del Direttore regionale del Bilancio, dr. Lesca, e dei tre Direttori regionali della Sanità, arch. Robino, dr. Ferro e dr. Valpreda il confronto schietto e sereno ha messo in luce anche la necessità di prevedere opportune integrazioni al provvedimento del 14/10/1999, cosa che si è già concretizzata con la delibera di Giunta n. 55-28551 dell'11/11/1999.
Tale delibera dispone, tra l'altro, di: adottare il metodo della concertazione quale strumento per la definizione ed il perseguimento degli obiettivi che coinvolgono le Aziende sanitarie regionali estrapolare dalla tipologia dei costi assoggettati dal contenimento previsto dal Patto di buon governo la spesa farmaceutica stabilire, con riferimento a quanto concertato con i Direttori generali delle Aziende sanitarie, che l'attribuzione del 30% del compenso incentivante, così come previsto dalla DGR 14/10/1999 n. 1-28352, pu essere corrisposto se viene raggiunto senza riduzione dei livelli assistenziali, e viene subordinato al raggiungimento dell'obiettivo di salute relativo al rispetto dei tempi di attesa, di cui alla medesima DGR n. 1-28352.
L'acquisizione di tale deliberazione ha consentito, inoltre, di riavviare l'iter di approvazione dei piani di attività delle AA.SS.LL. ed AA.SS.OO., ormai giunto alla sua fase conclusiva. Ciò consentirà lo sviluppo dei piani in applicazione della legge di programmazione regionale.
E' intendimento di questa Giunta, non appena saranno noti i nuovi meccanismi di finanziamento dell'assistenza sanitaria, in corso di definizione per l'anno 2000, rivedere le situazioni e le scelte operate dalle singole Aziende, al fine di valutarle alla luce dei principi di efficienza e di efficacia, nel rispetto dei limiti finanziari imposti.
Il Patto di buon governo, sottoscritto con i Direttori generali rappresenta una tappa fondamentale per definire quelle sinergie, tra Regione ed Aziende, sempre più indispensabili per il contenimento della spesa, salvaguardando, comunque, i livelli di assistenza e nel rispetto di quel federalismo istituzionale a cui necessariamente si dovrà tendere.
Ritengo opportuno, prima di concludere, ricordare a tutti voi che il 10 novembre u.s. è stata trasmessa al Presidente della IV Commissione copia della "Relazione sullo stato di attuazione del Piano Sanitario Regionale 1997/1999" e della "Relazione sullo stato di salute della popolazione in Piemonte" (art. 9, L.R. n. 61/97), ed è stata allegata copia della lettera con cui il Presidente del Co.Re.S.A., dr. Renzo Lucchiari, comunica che, ai sensi dell'art. 9 della L.R. n. 61/97, l'Assemblea plenaria del Co.Re.S.A.
esprimerà il parere sui suddetti documenti il giorno 13/1/2000.
Signor Presidente, mi fermo qui; ovviamente sono a disposizione.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi. Ricordo che il nostro Regolamento prevede dieci minuti.
Prego, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Rispetterò questo tempo. Mi aiuti lei, anche se l'argomento richiederebbe la possibilità di esporre ben diversamente gli argomenti.
Divido il mio intervento in due parti. La prima riguarda lo scenario all'interno del quale ci troviamo dal punto di vista della gestione della sanità.
Su questa prima parte, ed in modo conciso, vorrei segnalare che, almeno dal punto di vista del mio Gruppo, ci troviamo in una situazione ben diversa da quella esistente prima che il Ministro Bindi approvasse il D.lgs. "Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale".
Il mio Gruppo ritiene che questo decreto legislativo segni una svolta netta, visibile e portatrice, almeno per il nostro Gruppo, di speranze rispetto alla situazione precedente, quella del D.lgs. n. 502.
Leggere in questo decreto che la tutela della salute è un diritto fondamentale dell'individuo, che è interesse della collettività formare un diritto alla salute sia come un diritto soggettivo, sia come interesse sociale, e far seguire a questa affermazione, che non è banale, la dichiarazione che questa tutela della salute è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, per un partito come il mio, quello dei Comunisti Italiani, è un grande elemento di novità e di speranza. Leggendo tutto il decreto, si vede che questo principio si incardina in una serie di novità non marginali, fra le quali vi è quella del forte ruolo della Regione, in accordo con gli Enti locali, che prima era una relazione molto più sfumata il che riconsegna ad un'attenzione sociale più allargata il tema della sanità.
Oggi, con questo decreto, si affermano dei principi che costituiscono dei valori per la sinistra da sempre e si cerca di individuare una strada per incardinare questi principi in un consenso e in un controllo sociale più ampio del passato. Il fatto che si siano spostati verso il basso, verso i Sindaci, verso le Conferenze con gli Enti locali, certi poteri di proposta, di vigilanza e di controllo, non è cosa da poco.
Il mio Gruppo ha già segnalato che il D.lgs. n. 502, che aziendalizzava la salute, non era una riforma attivata secondo principi giusti ed equi.
Abbiamo criticato e continuiamo a criticare il rapporto stretto che è stato inventato tra l'Amministrazione regionale e i Direttori sanitari. Questo potere di trasformare la sanità in un'azienda, un Direttore generale in un manager, non ci ha mai convinto. Il fatto che nel Decreto Bindi oggi si assegna, ad esempio, ad un Sindaco il potere di richiedere la revoca di un Direttore generale, è un fatto importante. E' uno spostamento di attenzione che si diffonde in modo più equilibrato a livello di tutte le Amministrazioni locali, ma non solo degli Enti locali e via dicendo.
Tenevo ad affermare, nei primi cinque minuti del mio intervento di dieci minuti, questo fatto: siamo in presenza di una legislazione nazionale che, pur non perfetta, perché anche da questo decreto si potrebbe sperare di più, delinea la volontà politica chiara e netta di assicurare con il Servizio Sanitario Nazionale la tutela per la salute. Se poi aggiungiamo che nel decreto, in ogni caso, c'è non un rifiuto, ma un tentativo di comporre l'attuale sistema italiano di sanità pubblica e sanità privata cercando di portare al meglio questo rapporto nell'interesse pubblico e facendo fuoriuscire il sistema privato da un isolamento che forse è mantenuto tale proprio a causa del tentativo di rendere pian piano sempre più marginale il sistema pubblico, mi sembra che ci siano le condizioni per governare bene la sanità.
Giro la pagina e vediamo come viene governata la sanità in Piemonte. Si può resistere a tutto, Presidente Ghigo ed Assessore D'Ambrosio, ma i dati di fatto della gestione della sanità sono sconfortanti. Primo: peccato che continuiate ad insistere lamentandovi, a torto, accennando al fatto che la Regione Piemonte è stata trattata un po' male con questa spesa capitaria.
Non mi risulta, non è così, la Ministra Bindi l'ha detto, l'ha provato penso che lo dimostrerà con le cifre. E' inutile citare l'Emilia Romagna che riceve di più come spesa capitaria, perché mi pare che la Regione Piemonte sia perfettamente allineata verso l'alto, secondo una logica di redistribuzione di queste quote capitarie che non la vede penalizzata perché la quota capitaria, che dipende da tanti fattori e, soprattutto dalla popolazione, dall'età della popolazione in essere, non vede la Regione Piemonte penalizzata. L'Emilia Romagna ha una popolazione più anziana, la Liguria ha una popolazione più anziana, il Veneto ha una popolazione più anziana. Quindi, non riteniamo più accettabile questo tipo di lamento. La Ministra Bindi ha detto chiaramente che questa spesa capitaria, per una parte, ha provocato uno sforamento, ma solo per una parte. Solo per una parte, Assessore D'Ambrosio.
Voi, con i vostri manager, e l'omissione della vostra vigilanza, siete arrivati secondi nella gara ad uno sforamento, che tutte le Regioni hanno ma alcune Regioni ce l'hanno entro limiti riconosciuti dallo Stato come "limiti di insufficiente risorsa data alle Regioni", ma noi ci caratterizziamo per aver sforato quei limiti riconosciuti dallo Stato più di altre Regioni.
E' questo il primo punto: lo sforamento in parte non oggetto di polemica, in parte oggetto di contestazione politica.
Secondo elemento: abbiamo sforato, e non è stato detto. Né vi è stata un'omissione, non so se di vigilanza, ma comunque di rappresentazione di uno stato di fatto che non ha pari in altre Regioni. Noi non conoscevamo l'ammontare di questo deficit: l'abbiamo scoperto, denunciato e via dicendo, perché nei bilanci consuntivi queste cifre non sono state segnalate. Questo è un fatto molto grave. Dovrebbe essere grave, dovrebbe essere gravissimo.
A fronte di questa situazione, oggi l'Assessore propone quello che nei fatti è un taglio indiscriminato, per cui abbiamo criticato questa proposta. Un taglio che voi avete imposto ai Direttori generali con una firma o un documento, ma un taglio che non ha alcun senso politico condivisibile, perché un taglio dell'1%, generalizzato in questo modo sappiamo bene che è una camicia di forza che non consente di verificare quali situazioni siano situazioni di spreco, e quali, viceversa, situazioni ottimali, che non possono essere depauperate dell'1% in alcun modo.
Ultima cosa, e ho finito. A fronte di tale gestione, ci sono alcuni dati, oggetto di una ricerca, che non fanno onore alla sanità piemontese.
Secondo questa ricerca, abbiamo il più alto tasso di mortalità evitabile abbiamo i più bassi investimenti tecnologici, abbiamo dedicato poche risorse alla formazione del personale e manca ancora un serio ed esteso monitoraggio sulle casistiche. L'unica speranza che abbiamo deriva dall'essere il Piemonte all'interno di una scelta del Governo nazionale di rafforzamento e qualificazione del Sistema Sanitario Nazionale; pensiamo a cosa succederebbe se, viceversa, il Governo nazionale compisse scelte in sintonia con quelle della Regione Lombardia! Segnaliamo con forza che, rispetto alle nostre speranze, l'azione svolta dal Governo di centrodestra della Regione Piemonte non è in sintonia e che la situazione di sofferenza sociale e di degrado economico esistente rientra al 100% nelle responsabilità di questa Regione. Grazie.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Presidente, pongo, non solo a nome del mio Gruppo, ma anche dei colleghi di altri Gruppi, la seguente proposta di modalità dei lavori. Abbiamo sentito la relazione dell'Assessore, una relazione importante su un tema rilevante: la deliberazione assunta nell'ottobre scorso e l'ulteriore recepimento di Patto di buon governo della Regione, assunto successivamente ad integrazione della deliberazione del 14 ottobre e sotteso ad un dibattito più vasto sulle problematiche della sanità.
Data la serietà e la dimensione dell'argomento, vista anche l'ora in cui siamo arrivati, avanziamo la seguente proposta: la possibilità di avere il testo scritto della relazione dell'Assessore D'Ambrosio; la possibilità di poterlo esaminare nell'intervallo del Consiglio per poter svolgere gli interventi nel modo più approfondito possibile e con la serietà ed il livello che il dibattito richiede. Grazie.



PRESIDENTE

Se il Consiglio concorda su questa ipotesi, che mi pare permetta di lavorare bene, la Giunta è d'accordo (ho sentito sia l'Assessore che il Presidente Ghigo). Se attendete un attimo verrà distribuita la relazione.
I lavori possono riprendere oggi pomeriggio alle ore 14.30.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.48)



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