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Dettaglio seduta n.413 del 08/11/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Farassino, Ghigo Goglio, Rosso e Viglietta.


Argomento: Variazioni di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 504: "Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per l'anno 2000 ed approvazione delle schede FIP" - Presentazione questione sospensiva sollevata dal Consigliere Chiezzi in merito all'assenza del Presidente della Giunta regionale Ghigo nella seduta odierna


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 504, di cui al punto 5) all'o.d.g.
Ritengo che il tempo, utilizzato in colloqui tra i Capigruppo, sia decorso utilmente. Mi è stata presentata una proposta di emendamento molto articolata, che chiamerei "maxiemendamento", che sostituisce - mi corregga l'Assessore Burzi se non ho interpretato bene - il maxiemendamento presentato in precedenza e che avevamo iniziato ad esaminare, relativamente al capitolo delle entrate.
Passiamo pertanto all'esame dell'articolato e dei vari emendamenti.
ART. 1 1) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: l'allegato A) di cui all'art. 1 è integrato con le seguenti variazioni: Entrata 140 L. 49.135.361.595 Compensazione ARIET Uscita 10030 L. 2.600.000.000 Gruppi consiliari 10118 L. 1.800.000.000 Uffici di comunicazione 10220 L. 70.000.000 Manifestazioni Consiglio 10630 L. 1.000.000.000 Informatica 10870 L. 500.000.000 Consulenze 10880 L. 590.000.000 Elezioni Consiglio regionale 10930 L. 1.300.000.000 Contributi manifestazioni 11230 L. 500.000.000 Attività culturali universitarie 11250 - L. 2.000.000.000 Assistenza scolastica 11300 L. 100.000.000 Borse di studio 11400 L. 5.000.000.000 Formazione professionale 11610 L. 277.000.000 Attività culturali 11680 L. 300.000.000 Teatro Stabile 11725 L. 1.550.000.000 Iniziative culturali art. 7 11740 L. 700.000.000 Iniziative culturali art. 6 11755 L. 73.000.000 Convenzioni con Enti ed Ass. cult.
11810 L. 2.000.000.000 Teatro Regio 11837 L. 800.000.000 Celebrazioni 11880 L. 120.000.000 Formazione socio-assistenziale 11905 L. 3.000.000.000 Interventi handicap fondi regionali 11915 L. 2.000.000.000 Interventi handicap fondi statali 11930 L. 10.000.000.000 Psichiatria 11950 L. 15.900.000.000 Assistenza sociale 12005 L. 1.000.000.000 Interv. handicap gravi fondi statali 12085 L. 3.000.000.000 Riscaldamento 12090 L. 100.000.000 Associazioni disabili 12590 L. 1.000.000.000 Promozione sport 12730 L. 500.000.000 Promo zione prodotti agricoli 13260 L. 1.500.000.000 Sostituzione bestiame infetto 14510 L. 5.565.000.000 Apprendisti artigiani 14600 L. 4.000.000.000 Percorsi Giubilari 14720 L. 900.000.000 Propaganda turistica 15060 L. 1.000.000.000 Fondo equo canone 15940 L. 2.000.000.000 Residui perenti 15950 L. 8.390.361.595 Spese obbligatorie 15965 L.11.000.000.000 Fondi statali reimpostati 20170 L. 1.000.000.000 Scuolabus 20175 L. 500.000.000 Edilizia scolastica 20455 L. 1.000.000.000 Attrezzature culturali 21107 L. 6.000.000.000 Contributi agroindustria 21717 L. 6.000.000.000 Cofinanziamento agroindustria 23605 L. 900.000.000 Messa a norma edifici regionali 27160 - L. 39.000.000.000 FIP 27167 L. 25.000.000.000 Patto sociale 27190 L. 30.500.000.000 Residui perenti c.ni L. 900.000.000 Messa a norma Centri di formazione c.ni L. 3.000.000.000 Contributi per flavescenza Totale L. 49.135.361.595.
Chiedo di illustrarlo nelle linee essenziali.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Molto velocemente. Ringrazio ancora la pazienza di chi non è intervenuto nei lavori fuori dell'aula ed il contributo, invece, di coloro che ai lavori fuori dell'aula hanno partecipato. Da questo lavoro è emersa l'opportunità che adesso vi rappresento.
Le variazioni consistono nell'aver raccolto, dal dibattito della giornata di giovedì, quelle che erano parse, alla Giunta ed alla maggioranza, le due connotazioni particolarmente critiche che emergevano dalle minoranze, al di là del fatto che queste fossero più o meno condivisibili.
La prima di esse voleva sottolineare un uso eccessivo - a dire della minoranza - dei fondi del FIP, originariamente previsti dalla legge finanziaria 1999, che venivano considerati utilizzati non secondo quanto era il dettato istitutivo della legge n. 43/94, bensì secondo finalità diverse.
Come i colleghi della maggioranza sanno, pur non condividendo questa impostazione, che da parte nostra era, invece, l'utilizzazione di fondi in questo caso del FIP - che non sarebbe più stato possibile, in funzione della data odierna, impiegare utilmente per le finalità originarie cerchiamo di raccogliere costruttivamente questa segnalazione, visto che il nostro intento era quello di finanziare una manovra e non quello di contraddire le finalità istitutive del FIP, meccanismo che, pur necessitando di una revisione, a distanza di cinque anni dalla sua nascita ha sicuramente funzionato come momento di collaborazione tra l'Ente Regione e gli Enti locali, a cui tali fondi di rotazione a costo zero sono destinati.
Si è voluto segnalarlo, finanziando in maniera minore la manovra rispetto alla versione precedente, del FIP; se guardate a pag. 2 dell'emendamento che avete a vostre mani, il capitolo 27160 è inutilizzato solamente per 39 miliardi di quelli attualmente non spesi, rispetto alla versione dei 60 miliardi, che la Giunta aveva impostato giovedì. Di questi 21 miliardi in meno rispetto all'impostazione, poiché si è cercato di fare delle limature e non un ridisegno, 11 miliardi sono stati utilizzati dal capitolo 15965 (che vorrete trovare nella sest'ultima riga della prima pagina), che riguarda i fondi statali reimpostati, che utilizziamo a parziale copertura della manovra, mentre i 10 miliardi, che non è stato possibile trovare, a copertura, da altri fondi, sono stati limati dall'impostazione della manovra della Giunta. Per la precisione: 7 miliardi, dalle dotazioni del capitolo 10630, che è il capitolo dell'informatica. Colgo l'occasione per dire che sarà opportuno soprattutto in sede di I Commissione, che è la sede competente, non solo per il bilancio, ma anche specificamente per tutta la gestione del sistema informativo regionale, organizzare velocemente una sessione di lavoro e di esame dei problemi ad esso relativi, dal momento che l'informatica è, per vari motivi, in ritardo rispetto ai desideri della Giunta e della maggioranza ed alle decisioni del Consiglio.
I 3 miliardi, per quadrare la manovra rispetto a quanto previsto, sono stati tolti in maniera paritetica, 500 milioni ciascuno, dai seguenti capitoli: capitolo 10870, Consulenze; capitolo 11725, Iniziative culturali relative all'art. 7; capitolo 12590, Promozione sportiva; capitolo 14600 Percorsi Giubilari; capitolo 15950, Spese obbligatorie.
Questo segnala e motiva costruttivamente, una volta in più, che il lavoro svolto giovedì, che ha dato - ahimé! - frutti inferiori all'impegno profuso, era motivato unicamente da un fraintendimento che c'è stato, tra l'altro in senso costruttivo, rispetto ai colloqui già allora intercorsi con le persone della minoranza che hanno a ciò collaborato.
Posso dire che consente, una volta approvato, di rendere operativa, in questo scorcio di anno, la parte di competenza del bilancio 1999, fermi restando gli impegni, da un lato, da parte del Consiglio, ad esaminare quanto prima il consuntivo e, dall'altro, a completare, da parte della Giunta, il percorso legislativo dell'anno, con la presentazione dell'assestamento e della base del bilancio preventivo 2000/2002. Grazie.



PRESIDENTE

L'emendamento è stato distribuito. Credo che con l'approvazione di questo maxiemendamento possano considerarsi assorbiti gli emendamenti presentati in precedenza. Avevamo iniziato una serie di valutazioni sul capitolo 140.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Scusi, Presidente, se decidiamo di ritirare gli emendamenti, lo diciamo noi. Lei prende atto ...



PRESIDENTE

La mia era una domanda...



RIBA Lido

Presidente, ogni Presidenza ha un suo stile, io sto cercando di abituarmi al suo, ma lei deve acconsentire che se non ce l'ho ancora fatta del tutto è perché ha delle variabili, ogni tanto! Vorrei fare qualche considerazione in riferimento alla posizione condivisa e valutata dall'opposizione. Lei sa, Presidente, che, al di là degli elementi che costituiscono un giudizio vivacemente problematico e negativo sull'impostazione di questa variazione, c'erano alcuni passaggi che l'opposizione non poteva condividere. In modo particolare, quelli che riguardavano una defalcazione pesante - incompatibile con gli obiettivi della finanza regionale - del Fondo Investimenti Piemonte.
Prendiamo atto che, per quanto riguarda il Fondo Investimenti Piemonte la Giunta mantiene una defalcazione che consideriamo pesante, tuttavia ben più contenuta del proposito iniziale. Consideriamo questo un risultato significativo dell'iniziativa delle opposizioni in difesa degli investimenti per i settori economici, produttivi e per il lavoro.
Riteniamo che, pur mantenendo un giudizio negativo sul voler impegnare da parte della Giunta - per partite correnti, fondi del Fondo Investimenti Piemonte, questo non contribuisca più un ostacolo preliminare alla discussione del seguito del bilancio.
A tal fine, ritengo che si possano ritirare gli emendamenti presentati sul disegno di legge n. 504; il mio Gruppo lo farà, ma ritengo che così faranno anche gli altri Gruppi firmatari degli emendamenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Ho dato una lettura al maxiemendamento e registro che, al capitolo 27167, che impegna 25 miliardi per il Patto sociale, si utilizza una dizione che era quella presente nel bilancio 1999, che è diversa da quella ormai usualmente utilizzata e conseguente al documento firmato dal Presidente della Giunta e dalle parti sociali del Piemonte. Vale a dire: "Patto per lo sviluppo".
Chiedo, pertanto, all'Assessore di modificare la dizione, da "Patto sociale" in "Patto per lo sviluppo", che altrimenti ingenererebbe confusione.



PRESIDENTE

L'indicazione era sintetica, perciò al capitolo 27167 deve intendersi "Patto per lo sviluppo". Con il consenso dell'aula, per rendere i lavori più proficui, proporrei di dare una valutazione complessiva al maxiemendamento e perciò di portarlo in votazione nella sua globalità.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 29 voti favorevoli e 12 contrari.
2) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: l'allegato A) di cui all'art. 1 è integrato con le seguenti variazioni: Anno 2000 Entrata - Capitolo 2700 Variazione + 3.000.000.000 Descrizione sintetica - Mutuo Spesa Variazione + 3.000.000.000 Descrizione sintetica - Messa a norma centri di formazione.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Questo emendamento l'avevo già presentato all'inizio della discussione ed è a completamento dei 900 milioni che sullo stesso capitolo sono stati messi nel corso di quest'anno. Però per l'intervento complessivo per la messa a norma dei Centri di formazione 900 milioni sono già nell'emendamento che abbiamo votato poc'anzi e gli altri 3 miliardi, anche tenuto conto del periodo dell'anno in cui siamo, sono già prenotabili da subito sull'anno 2000.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Chiedo scusa se farò delle domande un po' approssimative e magari neanche in tema, ma dovete permetterci di capire.
Dopo l'approvazione del maxiemendamento ci dovrebbe essere un'operazione che ci permetta di capire se sono state modificate le schede FIP. Dal momento che si è manovrato sui FIP, era necessario introdurre modifiche alle schede FIP per gli importi che sulle stesse schede sono indicati? Ci dovrebbe spiegare questo passaggio, altrimenti facciamo un po' di confusione. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Le schede FIP, per quanto la mia competenza sulle singole aree di operatività non sia così approfondita, sono state esaminate dalle Commissioni competenti lungamente per quanto attiene ai criteri in base ai quali le singole aree saranno operative (per i trasporti, per l'artigianato, per il turismo, per l'edilizia, ecc.). Se sono indipendenti e come tali nel corso di questa fase di variazione di bilancio non sono state oggetto di discussione, in quanto concordate dal lavoro molto ampio ed esaustivo svolto dalle Commissioni, è evidente che se in qualche parte del FIP sono riportati dei totali di capitoli di stanziamento (ma non credo che così sia), qualora così fosse verranno emendati "d'ufficio" i valori di riferimento al fondo, ma non mi sembra (e chiedo la cortesia di qualche Commissario o Assessore che alle singole aree delle schede FIP ha presieduto per la propria competenza) che ci sia commistione tra le cifre degli stanziamenti dedicate e i criteri che le schede indirizzano per l'operatività delle singole parti all'interno del fondo. Quindi, sono indipendenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

In realtà, nel corso delle discussione, sia nelle Commissioni di merito che nella I Commissione, era stato indicato un riparto dei 120 miliardi assegnati al FIP per il 1999, sulle singole schede. E' chiaro che riducendo da 120 a 85 queste somme, le scelte possibili sono due: o vengono ridotte in proporzione le somme assegnate alle singole schede, oppure alcune schede vengono soppresse per la misura corrispondente alla somma oggetto della variazione di bilancio. Dovremmo sapere come verranno allocati, sulle schede che stiamo approvando, questi 85 miliardi.
Mi sembra giusto che il Consiglio abbia questa informazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sul fondo rimangono 81 miliardi, perché 39 li stiamo prelevando, ma ripeto, secondo le informazioni oggi disponibili per la Giunta, sono ahimé, e sottolineo "ahimé"! - ampiamente esuberanti rispetto alle possibilità che queste vengano cantierate per quanto attiene al 1999 (non possiamo non farci carico di essere all'8/11/1999), quindi considero queste disponibilità estremamente esuberanti rispetto alle immediate necessità, al di là delle valutazioni che da ciò possono emergere. Quindi, significa che il nostro problema non sarà ripartire gli 81 miliardi rispetto alle originarie distribuzioni, ma verificare, una volta data operatività alla legge, con gli Assessori che hanno schede operative sul fondo FIP, quali di esse siano cantierabili onde accelerarne immediatamente la cantierabilità per quanto attiene al 1999. L'operazione è che, ripeto, la somma di tali interventi è (dalle informazioni che la Giunta ha in questo momento) estremamente inferiore rispetto alle disponibilità.
Per quanto attiene invece la formazione del bilancio preventivo 2000 per cui evidentemente il fondo FIP verrà ripresentato e ricostituito almeno secondo la dimensione che aveva nel corso del 1999, un'ipotesi di ripartizione verrà di nuovo ripresentata ai Commissari della I Commissione e al Consiglio, non necessariamente identica, ma comunque sulla base delle linee che hanno guidato la formazione del bilancio 1999, perché questa, per motivi che sono sotto gli occhi di tutti, non è stato possibile renderla operativa se non in minima parte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Posso intendere quanto affermato dall'Assessore come un suo impegno a riferire, in tempo breve, alla I Commissione sul riparto dei fondi FIP per il 1999? Così come ha sollecitato la I Commissione ad avere una seduta ad hoc sull'informatica, mi sembra che a questo punto sia importante avere uno stesso approfondimento sul FIP, come credo lo si debba avere sul Fondo per lo sviluppo e sul capitolo dei Patti territoriali.
Se l'Assessore prende questo impegno, ci fornisce un elemento di chiarezza e di maggiore comprensione della manovra che stiamo per approvare. Quindi: utilizzo dei fondi per il Patto per lo sviluppo utilizzo dei fondi per gli Accordi di programma, utilizzo dei fondi del FIP. Nel giro di quindici giorni dovrebbe riferire tutto ciò in Commissione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Non solo sono favorevole, ma mi era sembrato, Consigliere Vindigni, di aver detto di più. Perché, siccome il 1999 (a meno che non sia stato un lapsus freudiano da parte del Consigliere Vindigni!) è praticamente esaurito, e quindi non ci occuperemo di ripartire fondi, bensì di rendere velocemente spendibili quelli che lo sono, colgo molto volentieri l'impegno a discutere in sede di I Commissione di tutti i fondi che hanno un "fil rouge" comune (e sono quelli che lei citava), non solo per il 1999, ma come base per il bilancio preventivo 2000, augurandoci che il 2000, con il lavoro di tutti, consenta di questi fondi non solo la definizione per legge, e quindi l'approvazione, ma soprattutto tutte le procedure la cui velocizzazione consente non soltanto lo stanziamento, ma soprattutto l'erogazione, che mi sembra sia il problema che questo Ente ha più sentitamente.



PRESIDENTE

E' stato un chiarimento opportuno.
Pongo in votazione l'emendamento n. 2).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 28 voti favorevoli e 12 contrari.
3) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa di cui all'art. 1 allegato A) sono integrate dalle seguenti: Capitolo di spesa Competenza Cassa 20943 36.777.890 36.777.890 20948 -35.400.000 -35.400.000 20969 -36.777.890 -36.777.890 20996 35.400.000 35.400.000 23243 1.804.330 1.804.330 23248 1.804.330 1.804.330 23295 411.868.782 411.868.782 23297 9.272.051 9.272.051 23332 145.590.155 145.590.155 23333 1.237.863.500 1.237.863.500 23335 1.237.863.500 1.237.863.500 23342 101.891.044 101.891.044 23343 866.504.450 866.504.450 23345 -866.504.450 -866.504.450 25652 203.171.075 203.171.075 25654 142.219.745 142.219.745 26728 1.996.925.016 1.996.925.016 26748 4.326.158.370 4.326.158.370 Totale 7.340.704.898 7.340.704.898 Capitolo entrata Competenza Cassa 320 145.590.155 145.590.155 340 4.570.269.159 4.570.269.159 2401 413.673.112 413.673.112 2402 11.076.381 11.076.381 2481 2.200.096.091 2.200.096.091 Totale 7.340.704.898 7.340.704.898 Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 28 voti favorevoli e 12 contrari.
Non ho altri emendamenti in quanto, su richiesta dei presentatori, devono considerarsi ritirati i restanti emendamenti.
Si proceda pertanto alla votazione dell'art. 1 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 voti 28 voti contrari 12 L'art. 1 è approvato.
4) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 1 bis.
1. L'incremento del capitolo 27167 è destinato al finanziamento del Patto sociale per lo svi inserito nella base per il calcolo del fondo per luppo.
2. L'incremento del capitolo 11950 non viene l'anno 2000".
La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Possiamo utilizzare sempre la stessa formula per evitare equivoci? "Patto per lo sviluppo", non "Patto sociale per lo sviluppo".



PRESIDENTE

Credo che sia opportuno. L'Assessore Burzi è d'accordo.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, mentre è più o meno comprensibile (potrebbe essere risolto con un ordine del giorno) l'incremento del capitolo 27167 destinato al finanziamento del Patto per lo sviluppo, è assolutamente incomprensibile il motivo per cui si chiede l'inserimento del secondo capoverso.
Ritengo assolutamente inaccettabile che in una legge si inserisca un capitolo di questo genere, perché il bilancio è il bilancio e ogni anno finanziario chiude un bilancio e ne apre un altro. Voglio capire perch dobbiamo mettere un'inibizione. Non esiste una ragione. Se non ci saranno fondi per farlo diventare spesa storica, di per sé non diventerà spesa storica, saranno scelte politiche che verranno fatte di volta in volta.
Non capisco perché dobbiamo fare una scelta politica nel momento in cui non abbiamo neanche il bilancio di previsione per l'anno 2000, quando probabilmente potrebbero esserci risorse ampiamente sufficienti non soltanto per mantenere quel plafond, ma per svilupparlo ancora. Questo vale per tutti i capitoli di bilancio, dal plafond del personale a qualsiasi altro plafond. Mentre il primo capoverso è un chiarimento che si potrebbe effettuare attraverso un ordine del giorno, perché dobbiamo specificare che l'incremento del capitolo 11950 non viene inserito nella base per il calcolo del fondo per l'anno 2000? Mi pare assolutamente inaccettabile un emendamento di questo tipo.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Premesso che sono d'accordo su un punto, cioè che entrambi gli argomenti toccati dai due capoversi possono trovare, non necessariamente sotto forma di articoli di legge, la soluzione che è sottesa; premesso anche che questa è stata concordata in senso costruttivo con le minoranze ricordo che, per quanto attiene al punto n. 1), è stato specificamente richiesto da alcuni colleghi delle minoranze.
Il capitolo 27167 è un capitolo plurifunzioni, denominato "Accordi di programma"; possiamo definirlo con un ordine del giorno o anche con un articolo di legge, a me interessa unicamente formalizzare.
Sull'altro capitolo, è stato così esplicitato (premesso che a me va bene anche un ordine del giorno), per sottolineare che, siccome la legge n.
62, che è quella che gestisce il capitolo 11950, prevede come volontà, ma comunque come indicazione di legge, un orientamento minimo, forse anche vincolante, la gestione del capitolo 11950 è un "una tantum", non volendo dedurre da questa modalità, né nei modi né nelle quantità, una procedura (come la legge n. 62, invece, indicava), ma appunto un "una tantum".
Lo spostamento dei capitoli dall'operatività al capitolo 11950 non deve essere considerato, quindi, una base di discorso, come la legge n. 62 indica o vincola, ma un "una tantum", senza che questo implichi che non si debbano necessariamente ritoccare i fondi eventualmente in positivo.
La manovra sul capitolo 11950 è da considerarsi come un "una tantum" di percorso tecnico in preparazione di bilancio e non come una gestione, in termini di bilancio, della legge n. 62.
A me interessa che, con un articolo di legge o con un ordine del giorno, si riconosca che la modifica del disegno di legge n. 504, che abbiamo concordato, non debba costituire un elemento pregiudiziale, un vincolo in alcun caso, né migliorativo né peggiorativo, rispetto ai dettati della legge n. 62, del capitolo 11950.
Questo è il motivo dell'emendamento. In questo modo, dal punto di vista legislativo funziona. Votandolo, adempiremmo ad entrambe le volontà per le quali è stato scritto. Evidentemente, si può riscrivere sotto forma di ordine del giorno.



PRESIDENTE

Sul punto 2), mi permetto di dire che dovrebbe essere inserito nel testo di legge. Un ordine del giorno non mi pare sufficiente.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Si valuti dal punto di vista formale, di aula...



PRESIDENTE

L'aula deve sapere che un ordine del giorno non può andare a modificare immediatamente una legge.
Pongo in votazione l'emendamento n. 4).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'emendamento, che diventerà il nuovo art. 2, è approvato con 29 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astensioni.
ART. 2 5) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: le schede FIP di cui all'allegato B) dell'art. 2 del disegno di legge n.
504 (sono approvate le schede FIP relative al Fondo Investimenti Piemonte di cui alla L.R. 18/10/1994 n. 43 riportate nell'allegato B) della presente legge), sono approvate con le seguenti modifiche: Scheda FIP - Edilizia residenziale.
a pag. 19 della scheda FIP per l'Edilizia residenziale, alla lettera b) punto 1), è da sostituire "art. 25 della L.R. n. 56/77 e s.m.i." con "art.
24 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.".
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 28 voti favorevoli e 12 contrari.
6) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Allegato B) - Scheda Edilizia residenziale pubblica (FIP 1999/2000).
alla lettera a), punto 1), pagina 17, sopprimere le parole "nuova costruzione".
La Giunta è contraria.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

Questo emendamento, insieme ad alcuni altri presentati all'allegato B) relativo al fondo FIP, propone al Consiglio di scegliere con decisione le attività di recupero, come quelle da privilegiare nell'ambito dei punteggi che vengono assegnati per i vari tipi di intervento.
Quindi, si propone di assegnare punti 10 e punti 5 all'attività di recupero, non a quelle di nuova costruzione, di privilegiare attività di recupero dell'esistente.
Ci sembra che mettere a pari grado, come fa questo allegato l'intervento di recupero e quello di nuova costruzione significhi prendere una strada che contraddice un percorso che è stato acquisito da larga parte delle forze politiche in questi anni. Invece, di nuovo, o recupero o nuova costruzione: punti 10 e punti 5. Noi proponiamo di attribuire punteggio solo al recupero: in questo modo, incanaleremo delle risorse in questa direzione, che è la direzione che viene riconosciuta (almeno a parole) come quella da seguire per l'alto numero di fabbricati esistenti da recuperare per il fatto che il nuovo consumo di suolo deve essere comunque un elemento da trattare con molta attenzione, che deriva dal fatto che vi sono molti alloggi liberi, quindi molto patrimonio edilizio da recuperare. Metterli alla pari ci sembra sbagliato. A meno che questo non derivi da un capovolgimento dei ruoli.
Mi spiego. Invece di avere la Regione Piemonte, che individua degli obiettivi sociali da raggiungere attraverso l'intervento edilizio riconoscendo nell'obiettivo sociale del recupero un valore prioritario, non dovrebbero essere gli interessi economici a scrivere essi quello che desiderano avere dalla Regione Piemonte, in modo che non ci siano gli interessi consolidati che dicono: "Abbiamo nuove costruzioni, quindi si diano punteggi per le nuove costruzioni". Se non è così, non si capisce perché non si privilegi il recupero rispetto alla nuova costruzione, che è una politica che va avanti da anni.
Noi insistiamo affinché "nuova costruzione" venga tolto da questo punto. Eventualmente, si può anche differenziare. Noi proponiamo di toglierlo, però fra il toglierlo ci sono anche fasi intermedie in cui si pesa diversamente la nuova costruzione rispetto al recupero.
Quindi, l'emendamento viene mantenuto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

Respingo le considerazioni del Consigliere Chiezzi, nel senso che anche ragionando al contrario si potrebbero eventualmente individuare degli interessi economici che privilegiano il recupero, perché magari ci sono degli operatori particolarmente specializzati che, com'è noto, essendo il recupero molto costoso, hanno interessi in campo. Se ci mettiamo su questo piano, credo che non ne usciremo, ma non credo che, nel fare le considerazioni che svolgeva prima, fosse questa l'intenzione del Consigliere Chiezzi.
Nella scheda che abbiamo discusso in Commissione si è cercato (fermo restando che, come abbiamo scritto nel Programma regionale di sviluppo obiettivo della Giunta regionale è quello di proporre il più possibile la strada della riqualificazione urbana e del recupero, quindi su questo non ritengo di poter condividere quanto detto dal Consigliere Chiezzi) di dare comunque nel passaggio concreto un equilibrio alla nuova costruzione e al recupero stesso.
Quindi, l'articolazione proposta con gli emendamenti non viene accettata da parte della Giunta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Mantengo l'emendamento anche perché la contraddizione emersa dalle parole dell'Assessore è molto evidente: da un lato, continua a dire di questo impegno della Regione nel settore della riqualificazione dall'altro, vi è la conferma che le parole dell'Assessore affermano una cosa diversa da quel che si fa. E' una palese contraddizione.
Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento n. 6) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 44 hanno risposto SI' 14 Consiglieri hanno risposto NO 29 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
7) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Allegato B) - Scheda Edilizia residenziale pubblica (FIP 1999/2000). - alla lettera a) aggiungere il seguente punto: 13) Programmi nei territori compresi nelle Comunità montane: punti 10.
La Giunta è contraria.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Pensavo che questo emendamento venisse accolto dalla Giunta.
Mi rivolgo ai colleghi interessati a questa vicenda. Tra questi punteggi non è previsto un conteggio per gli operatori che intervengono nelle zone montane. Mi sembra che, viceversa, un punteggio che segnali anche in questa fase la volontà di avere un'attenzione concreta allo sviluppo economico delle zone montane fosse accoglibile da parte della Giunta. Quindi, sono stupito che non si accetti di mettere un punteggio che non vuol dire che la cosa avverrà, ma vuole segnalare che, nel caso ci fossero operatori interessati, gli stessi avranno un punteggio privilegiato rispetto a quelli che operano fuori dalle Comunità montane. Non capisco il "no" al nostro emendamento, perché non si vuole segnalare un interesse particolare per lo sviluppo delle attività nelle Comunità montane. Chiedo all'Assessore il motivo di questo "no".



VICEPRESIDENZA DELLA



VICEPRESIDENTE MINERVINI



MINERVINI MARTA



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore al bilancio

Molto brevemente, per dire che il "no" non è aprioristico agli interventi di edilizia in generale, ma di edilizia sovvenzionata in montagna, tenuto conto delle risorse che sono comunque importanti nonostante vi sia stato un ridimensionamento nelle schede FIP. Per quanto riguarda le città capoluogo, le aree metropolitane subiscono una tensione abitativa, quindi una richiesta sicuramente superiore a quella che potrebbe essere una richiesta episodica montana.



PRESIDENTE

Come richiesto dal Consigliere Chiezzi, si proceda alla votazione dell'emendamento n. 7) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno risposto SI' 7 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
8) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Allegato B) - Scheda Edilizia residenziale pubblica (FIP 1999/2000). - alla lettera a) aggiungere il seguente punto: 14) Programmi destinati alla realizzazione di alloggi da assegnare in locazione: punti 15.
La Giunta respinge l'emendamento.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Questo punteggio è per incentivare gli operatori decisi a realizzare alloggi da dare in locazione. Sappiamo che il mercato dell'affitto è ancora un mercato sofferente, nel senso che solo di recente ha avuto un incremento dovuto alle variazioni normative sui contratti d'affitto. In Italia, per vi è una carenza strutturale di alloggi da dare in affitto. L'Italia, in questi ultimi cinquant'anni, ha fatto una politica tesa all'alloggio in proprietà.
Vi è, viceversa, la necessità di avere alloggi in affitto a prezzo accessibile da parte di un gran numero di famiglie che non possono accedere all'edilizia residenziale pubblica e che, di fronte ad un mercato dell'affitto molto ridotto, non riescono a soddisfare questo loro bisogno.
Segnalare questo fatto e privilegiare con un punteggio specifico aggiuntivo operatori che intendono dare in affitto la costruzione è un elemento di socialità dell'intervento utile da approvare.
Mantengo, pertanto, l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

Avendo già espresso parere negativo, lo motivo in questo modo: come avevamo già constatato in Commissione, in sede di questa scheda vi è un equilibrio tra l'accesso alloggi in proprietà e in locazione. Questo punteggio, pertanto, squilibra eccessivamente a favore della locazione.



PRESIDENTE

Come richiesto, si proceda alla votazione dell'emendamento n. 8) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 35 hanno risposto SI' 6 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
9) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Allegato B) - Scheda Edilizia residenziale pubblica (FIP 1999/2000) alla lettera a) aggiungere il seguente punto: 15) Alloggi di piccolo taglio inferiori ai 75 mq lordi di pavimento in percentuale superiore al 60% dell'intervento: punti 5.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Nell'ambito del fabbisogno di abitazioni è cresciuto, in questi ultimi anni, il fabbisogno di abitazioni di piccolo taglio, sia per giovani coppie, sia per single o per anziani. Spesso c'è squilibrio perché le persone anziane continuano ad occupare alloggi di taglio riferito ad esigenze del passato. Creare un incremento rilevante di piccoli alloggi significa dotare il patrimonio abitativo di una caratteristica di cui si sente oggi il bisogno. Questo emendamento propone di privilegiare ed incentivare quegli interventi che prevedono alloggi di piccolo taglio in misura superiore al 60%.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

La Giunta è contraria a questo emendamento in quanto già la legge prevede un tetto massimo di 95 mq per questo tipo di alloggi. Sarà poi il Comune, viste le esigenze del proprio territorio e lo stesso mercato, a graduare e quindi a guidare l'intervento su questo problema.



PRESIDENTE

Posso portare in votazione l'emendamento?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, votiamo per appello nominale?



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento n. 9) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 hanno risposto SI' 5 Consiglieri hanno risposto NO 29 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
10) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Allegato B) - Scheda Edilizia residenziale pubblica (FIP 1999/2000) alla lettera b), punto 4), sostituire il numero "5" con il numero "10".
Consigliere Chiezzi, intende illustrare l'emendamento?



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Questo emendamento vuole incentivare l'attuazione degli strumenti urbanistici. Mi sembra siano forme di intervento sul territorio di alta qualità.
Chi interviene in attuazione dei Piani Regolatori e dei loro strumenti esecutivi deve avere un punteggio maggiore di chi interviene punto per punto sulla base di semplici interessi individuali. Quindi, sostengo con forza questa tesi, perché dare solo 5 punti a questi interventi ci sembra squilibrato. Si danno 10 punti per interventi di risanamento delle parti comuni, che è una banalità. Si metta almeno a questo livello (quello di chi risana le parti comuni dell'edificio) l'operatore che attua gli strumenti urbanistici, altrimenti cosa stiamo ad approvare gli strumenti esecutivi se poi non li privilegiamo ai fini del punteggio?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Botta.



BOTTA Franco Maria, Assessore all'edilizia residenziale

La Giunta è contraria a questo emendamento per le ragioni già dette precedentemente circa l'altro emendamento.
Avevamo già esaminato, in sede di Commissione, l'equilibrio di queste schede, anche tenuto conto dei tempi di attuazione della strumentazione urbanistica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'emendamento n. 10) per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 hanno risposto SI' 2 Consiglieri hanno risposto NO 28 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Chiederei di ripetere la votazione perché a verbale i "sì" sono due.
Dato che i colleghi Angeli e Simonetti hanno risposto "sì", dovremmo essere almeno tre.



CHIEZZI Giuseppe

SPAGNUOLO Carla (fuori microfono)



CHIEZZI Giuseppe

Anch'io ho risposto "sì".



CHIEZZI Giuseppe

Allora sono quattro. E' possibile ripetere la votazione?



PRESIDENTE

D'accordo. Ripetiamo la votazione.
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 6 voti favorevoli, 28 contrari e 1 astensione (non hanno partecipato alla votazione 7 Consiglieri).
11) Emendamento presentato dall'Assessore Casoni: 1) Le schede FIP di cui all'allegato B) dell'art. 2 del disegno di legge n.
504 (sono approvate le schede FIP relative al Fondo Investimenti Piemonte di cui alla L.R. 18/10/1994 n. 43 riportate nell'allegato B) della presente legge) sono approvate con le seguenti modifiche: Scheda FIP Trasporti.
La Scheda FIP Trasporti viene distinta in due schede separate denominate: Trasporti 1 - Campo di intervento "Contributi per la realizzazione di infrastrutture relative ai Centri intermodali merci, agli aeroporti, ai centri di interscambio modale del trasporto di persone (movicentro) ed agli impianti, interventi ed azioni a tutela della sicurezza stradale" Trasporti 2 - Campo di intervento "Contributi per la realizzazione l'ammodernamento, il potenziamento ed il rinnovo di impianti di risalita".
Le Schede Trasporti di cui sopra sostituiscono la precedente scheda unica.
La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Vorrei chiarire che questo emendamento è identico al testo approvato precedentemente, però essendo stato trasmesso preventivamente a cura dei miei uffici alla Comunità Europea, questa ha fatto sapere che, fermi restando tutti i contenuti, la scheda denominata Trasporti 2, relativa agli impianti di risalita, deve esserle notificata. Invece la scheda Trasporti 1 non necessita di comunicazione alla Comunità Europea. Si tratta degli stessi criteri che prima erano nella scheda unica e adesso sono divisi nelle due schede, una delle quali dovrà essere notificata alla Comunità Europea. Quindi, non sono assolutamente variati i contenuti. E' un emendamento che definirei tecnico per poter dare modo di trasmettere questa scheda alla Comunità Europea.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Ho dato una scorsa alla documentazione fornita ed approvata dalle Commissioni e in effetti corrisponde a quanto affermato dall'Assessore però non ho capito un aspetto. Questo suggerimento è scaturito in via informale dagli uffici della Comunità Europea, oppure si può già considerare la trasmissione di questa documentazione come esaustiva della trasmissione medesima e pertanto le schede FIP così articolate sono già considerate approvate dalla Comunità Eropea? Dobbiamo rifare la procedura o la procedura è conclusa?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Casoni.



CASONI William, Assessore ai trasporti

Questa domanda del Consigliere Vindigni mi dà modo di chiarire che le schede sono già state visionate e in questa conformazione approvate dalla Comunità Europea. Questo è stato fatto per evitare che la scheda fosse trasmessa in termine unico e quindi perdere successivamente ulteriore tempo, in quanto la Comunità Europea ha già fatto sapere che va bene tutto ma le schede vanno divise in due schede separate, fermi restando i criteri.
Con questa conformazione la Comunità Europea è in accordo sulla loro approvazione già definitiva senza ulteriori rimandi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Quindi, sono già operative, salvo la determinazione delle risorse assegnate che, in base a quanto diceva prima l'Assessore, dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Grazie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 11).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 26 voti favorevoli e 9 contrari.
12) Emendamento presentato dall'Assessore Bodo: 1) Le schede FIP di cui all'allegato B) dell'art. 2 del disegno di legge n.
504 (sono approvate le schede FIP relative al Fondo Investimenti Piemonte di cui alla L.R. 18/10/1994 n. 43 riportate nell'allegato B) della presente legge) sono approvate con le seguenti modifiche: Scheda FIP - Agricoltura.
Eliminare le ultime quattro righe della scheda "Saranno escluse le domande dei beneficiari per le sedi che hanno già usufruito dell'approvazione per la dotazione di una postazione di lavoro concessa ai sensi della legge n. 283/89 (Progetto Centri dimostrativi per l'Assistenza Tecnica in Agricoltura) o che ne avranno usufruito ai sensi della delibera CIPE 12/7/1996 (Progetto Assonet)".
La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura

E' la cancellazione dalla scheda FIP delle ultime quattro righe, per la semplice ragione che sono citati due provvedimenti nazionali (la legge n.
283/89 e la delibera CIPE del 12/7/1996) per i quali la Comunità Europea in sede di esame delle schede, potrebbe chiedere informazione sull'avvenuta notifica di questi provvedimenti, che la Regione non è in grado di fornire.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 12).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 27 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astensione.
Si proceda alla votazione dell'art. 2 (che diventerà art. 3) per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 39 voti favorevoli 30 voti contrari 9 L'art. 2 (che diventerà art. 3) è approvato.
ART. 3 Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Credo che l'art. 3 sia assolutamente anacronistico e che l'Assessore sempre perché siamo in fase di votazione della legge, dovrebbe fare ancora uno sforzo. Non capisco perché l'art. 3 reciti: "L'importo di 20 miliardi relativo alla voce 'Patto sociale'" - e dovrebbe essere "Patto per lo sviluppo" - "di cui all'elenco 6 del bilancio di previsione della Regione Piemonte, per l'anno 1999, iscritto al capitolo 27167, è ridotto di L.
1.900.000.000".
Ritengo che tutto questo sia un'oscenità, una cosa oscena! Ve ne siete accorti?



(Interventi fuori microfono)



PRESIDENTE

Non colloquiate fra voi, per favore!



MIGLIETTI Franco

La Giunta è una cosa oscena! Essendo, la Giunta, una cosa oscena propone un provvedimento che, alla fine, nel suo complesso diventa un'oscenità. Questo progetto di legge è un petalo dell'oscenità! Avete presentato un maxiemendamento che, ad un certo punto, dice: "Il capitolo 27167 è incrementato di 25 miliardi"; l'avete presentato voi, non io. Poi, invece, presentate un articolo di legge che dice che il capitolo 27167 è ridotto di 1.900.000.000.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

E' giusto, non serve più.



MIGLIETTI Franco

Va bene, almeno un'oscenità l'abbiamo cancellata!



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'emendamento soppressivo presentato dalla Giunta regionale: 13) l'art. 3 del disegno di legge n. 504 è soppresso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 31 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
ART. 4 14) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: l'art. 4 del disegno di legge n. 504 (Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per l'anno 2000 ed approvazione delle schede FIP) è così sostituito: "Art. 4.
1. Gli interventi di cui all'art. 2, che costituiscono nuovi aiuti alle imprese ai sensi dell'art. 88 del Trattato, sono disposti a seguito del parere favorevole dell'Unione Europea. 2. Il cumulo tra analoghi regimi di aiuto è ammesso nei limiti massimali previsti dall'Unione Europea".
Pongo in votazione l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 27 voti favorevoli e 5 contrari (non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri).
Si proceda ora alla votazione dell'intero art. 4, come sostituito dall'emendamento testé accolto, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44 comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 votanti 32 voti favorevoli 27 voti contrari 5 non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri L'art. 4 è approvato.
15) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 5.
Per gli anni 1999 e 2000, in attesa del riordino delle materie di cui alla legge n. 335/76, gli impegni contabili assunti dall'Amministrazione regionale e cancellati dal bilancio finanziario in applicazione dell'istituto della perenzione, sono riassunti, in deroga dell'art. 67 comma quarto, della L.R. n. 55/81, sugli stanziamenti di competenza, del bilancio della Regione per gli anni 1999 e 2000, relativi ai capitoli sui quali era stato assunto l'impegno".
Si proceda alla votazione del nuovo art. 5, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 voti favorevoli 28 voti contrari 9 astensioni 1 Il nuovo art. 5 è approvato.
16) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 6.
Per la concessione dei contributi in annualità, in attuazione della L.R.
28/2/1984 n. 14 è autorizzato, per l'anno 2000, il limite di impegno di L.
500.000.000 che viene iscritto al capitolo 24958 del bilancio pluriennale 1999/2001, tranche 2000.
E' altresì autorizzato, sempre per l'anno 2000, il limite di impegno di L.
4.400.000.000 sul capitolo 26982 per la concessione di contributi in annualità ai sensi della L.R. 13/4/1995 n. 59".
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Si tratta soltanto del perfezionamento di interventi già previsti in bilancio. Per quanto riguarda gli sgombraneve, va precisato che il piano di ammortamento decolla dal 2000. Per quanto riguarda invece gli interventi di contributi negli impianti del ciclo di smaltimento dei rifiuti, si tratta di inserire una definizione: a differenza di come prevedeva la legge di bilancio vigente del 1999 (che prevedeva contributi di interessi), noi più correttamente definiamo "contributi in annualità", perché vengono elaborati dei piani di ammortamento che, ovviamente, sono a rate fisse e comprendono sia interesse che quota capitaria.
E' una questione puramente tecnica.



(Commenti fuori microfono della Consigliera Simonetti)



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Ho colto chi sono i destinatari. Allora, per quanto riguarda gli sgombraneve sono le Comunità montane, per quanto riguarda gli impianti del ciclo dei rifiuti sono i Comuni, i Consorzi e le Aziende municipalizzate tutti soggetti pubblici.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione del nuovo art. 6, per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 voti favorevoli 26 voti contrari 2 astensioni 6 Il nuovo art. 6) è approvato.
17) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 7.
Per la concessione di contributi in capitale a Comuni, loro Consorzi ed alle Comunità montane, nella spesa per la costruzione, la ricostruzione l'ampliamento ed il potenziamento degli acquedotti e delle fognature è autorizzata per l'anno 2001 la spesa di L. 22.000.000.000 che viene iscritta al capitolo 24360 del bilancio pluriennale 1999/2001, tranche 2001, mediante riduzione del capitolo 24365".
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Nel bilancio pluriennale vigente abbiamo uno stanziamento di 30 miliardi per quanto riguarda questa partita. Senonché li abbiamo collocati per quanto riguarda il 2000, con la dicitura così come indicato in questo emendamento, e per quanto riguarda il 2001 li abbiamo identificati come contributi alle Autorità d'ambito per la realizzazione degli interventi.
Ora, noi prevediamo di avere entro pochi mesi il decollo dell'Autorità d'ambito di Torino. Le Autorità d'ambito in partenza sono solamente quelle di Alessandria, Asti e Torino, mentre nella restante parte del Piemonte le operazioni sono ancora in corso. Allora, noi correremmo il rischio di avere uno squilibrio di utilizzo di risorse sul territorio perché in sostanza questi contributi sono comunque modesti, perché con un totale di 30 miliardi all'anno per tutta la Regione voi potete immaginare che con 1.200 Comuni, facendo una media, è un'incidenza minima. Pertanto, in termini di equità e di possibilità operative, ritengo che venga suddivisa la cifra prevista per il 2001. Voi sapete che attraverso il bilancio pluriennale noi, a cavallo dell'anno, quindi con dodici mesi di anticipo, mandiamo avanti le previsioni per consentire nell'arco di sei mesi alle Amministrazioni di presentare i progetti, di poterli approvare e quindi decollare e nell'anno di competenza poi erogare i finanziamenti in termini di cassa.
Quindi, questo è un provvedimento che viene suggerito dell'esperienza.
Si tratta solamente di suddividere la cifra già finanziata nel bilancio 2001 attraverso queste due ripartizioni: parte con la vecchia dicitura come contributi ai Comuni e agli Enti consortili ed altri invece alle Autorità d'ambito, perché la partenza delle Autorità d'ambito non sarà all'1 gennaio, ma avverrà nel corso dell'anno.
Come ho detto, oggi come oggi, le situazioni sono: per Alessandria ed Asti le Autorità d'ambito sono già decollate, per quanto riguarda Torino è previsto il completamento delle procedure (è solo più il 4% dei Comuni che deve ancora definire) e sono previsti anche eventuali poteri sostitutivi.
Questa è la ragione. Quale sarebbe il rischio? Sarebbe che, al momento avendo solo Alessandria ed Asti che sono decollate come Autorità d'ambito teoricamente potrebbe esserci una prenotazione di fondi solo verso quell'ambito. Poi non vorrei che la cosa potesse essere interpretata in termini di squilibrio. Visto che questi fondi sono gli unici che possono consentire di risolvere una serie di emergenze, che vengono segnalate da Consorzi e Comuni, in coscienza ho ritenuto di fare questa proposta all'attenzione del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeli.



ANGELI Mario

Vorrei sapere a cosa si riferisce il capitolo 24365.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

L'ho precisato prima. Noi abbiamo stanziato 30 miliardi all'anno (1999/2000/2001) con la dicitura "Contributi a Comuni, ecc.". Nel 2001 abbiamo cambiato capitolo dicendo "Contributi alle Autorità d'ambito".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Io vedo che al capitolo 24365 del bilancio 1999 non vi sono stanziamenti, mentre nel capitolo 24360, che sarebbe quello in cui dovrebbe essere iscritta la cifra, vi è oggi una capienza di 46 miliardi.



(Interruzione fuori microfono dell'Assessore Cavallera)



MIGLIETTI Franco

Erano 5 miliardi nel 1998 e sono diventati 46 nel 1999. Non ho il bilancio pluriennale per cui non so cosa sia successo. Queste somme da che cosa sono finanziate? Da mezzi di bilancio o sono finanziate da leggi particolari?



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Le somme sono finanziate con risorse proprie del bilancio regionale.
Erano già finanziate, si tratta solamente di una dislocazione diversa praticamente le togliamo da un capitolo e le mettiamo in un altro.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione del nuovo art. 7 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 voti favorevoli 28 astensioni 10 Il nuovo art. 7 è approvato.
L'Assessore Burzi ritira il seguente emendamento: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Mezzi di sgombero neve.
Per l'anno finanziario 1999 è autorizzato il limite di impegno decennale di L. 500 milioni, già iscritti al capitolo 24958 del bilancio di previsione della Regione per contributi agli Enti locali per l'acquisto di mezzi sgombero neve".
18) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 8.
In deroga a quanto disposto dalla L.R. 25/1/1988 n. 6 (Norme relative allo svolgimento di collaborazioni nell'ambito dell'attività dell'Amministrazione regionale) e successive modificazioni ed integrazioni limitatamente all'anno 1999 sui capitoli di spesa 15230 e 15236 sono autorizzati impegni che riguardino attività disciplinate dalla legge citata".
La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Si tratta di attività di ricerca in precedenza svolte dall'IPLA passate poi all'ARPA. Essendo enucleate non sono confluite nel fondo globale dell'ARPA.
Pertanto, sono formalmente classificate come attività di consulenza e avrebbero dovuto essere addebitate al capitolo delle consulenze. Per poterle imputare, invece, ai capitoli dell'ambiente occorre una deroga.
Questa deroga era già presente nel bilancio del 1997/1998, perché erano ricerche nel campo del compostaggio dei rifiuti sanitari che l'ARPA ha ereditato dall'IPLA.
Con l'avvento dell'ARPA si era stipulato un accordo tra ARPA ed IPLA questa è l'ultima tranche, sono circa 80/90 milioni che formalmente, per essere legittimamente imputati ai capitoli dell'ambiente, devono avere questa deroga.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Mi è un po' oscura la motivazione data dall'Assessore, perché si tratta di due capitoli per l'assistenza tecnica nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti che hanno uno una capienza di 40 milioni e l'altro di 120 milioni.
Non capisco perché si debba concedere un'autorizzazione ad attingere su questi due capitoli di per sé molto chiari. Mi dovrebbe spiegare il perch non sono chiari. Perché dal capitolo 15230 "Acquisto di beni e servizi per l'attuazione della legge regionale riguardante norme per la riduzione l'utilizzo, lo smaltimento dei rifiuti" (legge n. 59) si può attingere tranquillamente. Credo per le finalità che lei ha testé citato.
Stesso discorso vale per il capitolo 15236 "Oneri per l'assistenza tecnica regionale e riconoscimento di qualità nell'ambito del sistema integrato di smaltimento dei rifiuti" (legge n. 59/95), per cui credo si possa attingere. Se non è così, anche per curiosità personale, vorrei capire il motivo per cui non si può attingere, ma si deve aggiungere un articolo nella legge.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Come consonanza di capitoli senz'altro il Consigliere Miglietti ha ragione. Tre anni fa, quando fu affidata all'IPLA la ricerca, essendo l'IPLA una S.p.A, bisognava agire in regime di mercato e allora la commessa venne fatta sotto il profilo della consulenza - uso un termine intuitivo.
Nel momento in cui è subentrata l'ARPA, IPLA e ARPA si sono divisi i compiti secondo le competenze. Da quando è stata istituita l'ARPA non ci sono più problemi, in quanto essendo l'ARPA un Ente pubblico, c'è un fondo che annualmente viene finanziato. Dato che in questo caso è stata un'eredità, l'ARPA è subentrata ad una questione già impostata allora da noi nei bilanci dei due anni precedenti, perché durava tre anni (1997, 1998 e 1999), per cui dobbiamo ammettere questa deroga. Non una deroga alla dizione del bilancio, ma una deroga alla legge regionale sulle consulenze che impone di imputare tutte le consulenze sull'apposito capitolo delle consulenze, indipendentemente dall'oggetto.
Pertanto, abbiamo due norme contrastanti: una, di bilancio, che manda l'imputazione al capitolo proprio; l'altra, che per ragioni di enucleazione definisce che tutte le consulenze vanno inserite nell'apposito capitolo delle consulenze, indipendentemente dalle finalità. In questo modo attribuendo, secondo la prevalenza della competenza, al capitolo pertinente, si risolve il problema.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione del nuovo art. 8 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 voti favorevoli 25 voti contrari 2 astensioni 10 Il nuovo art. 8 è approvato.
19) Emendamento presentato dall'Assessore Burzi: nel disegno di legge n. 504 è aggiunto il seguente nuovo articolo: "Art. 9 - Estinzione anticipata delle annualità passive sul Regolamento CEE n. 950/97 ed autorizzazione dell'overbooking sul Regolamento CEE n.
951/97).
1. E' autorizzata l'estinzione anticipata delle annualità scadenti dopo l'1/1/2000 di concorso regionale negli interessi per mutui di miglioramento relativi a Piani di sviluppo e di miglioramenti aziendali, approvati in attuazione dei Regolamenti CEE n. 2328/91, n. 797/85 e della direttiva CEE n. 159/72. Il tasso di attualizzazione sarà stabilito con successiva deliberazione della Giunta regionale.
2. E' autorizzata l'utilizzazione degli stanziamenti di competenza dei capitoli dello stato di previsione della spesa n. 21716 e n. 21720 per il completamento del finanziamento dei progetti presentati ed approvati sul Regolamento CEE n. 951/97".
La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura

Mi sembra che sia già stato detto chiaramente: si tratta di avere un'autorizzazione per pagare anticipatamente, dall'1/1/2000, le agevolazioni a suo tempo concesse sugli interventi di attuazione dei Regolamenti comunitari. Ciò per portarlo nell'ambito del periodo di scadenza del programma 1994/1999 e non caricarlo su quello che sarà il nuovo Piano di sviluppo rurale, che va dal 2002 al 2006.
Nella seconda parte dell'articolo si utilizzano economie che derivano da assegnazioni passate, sempre dei Regolamenti comunitari, per le pratiche giacenti sul Regolamento CEE n. 951/97 e sul Regolamento dell'agroindustria.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione del nuovo art. 9 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 38 voti favorevoli 26 voti contrari 3 astensioni 9 Il nuovo art. 9 è approvato.
ART. 5 (diventerà art. 10) - Si proceda alla votazione per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 voti favorevoli 27 voti contrari 6 astensioni 7 L'art. 5 (che diventerà art. 10) è approvato.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Per svolgere la dichiarazione di voto chiedo la presenza dell'on.
Ghigo, che mi sembra impegnato in altre attività istituzionali. Chiedo la sua presenza poiché ho letto sue dichiarazioni in merito al lavoro che noi in sua assenza, molto spesso svolgiamo in quest'aula, nonché commenti che denigrano il lavoro svolto dall'opposizione, oggi ampiamente titolate su un quotidiano torinese.
Gradirei poter svolgere la dichiarazione di voto su questo atto importante in presenza del Presidente della Giunta regionale che - ripeto nel caso, è anche il Presidente che denigra il lavoro svolto in aula dalle opposizioni.
Poiché questo è un Presidente molto assente dall'aula, che non perde occasione per denigrare il nostro lavoro, vorrei poter svolgere la dichiarazione di voto in presenza di questo nostro Presidente, al quale fare qualche rilievo sulle sue assenze e presenze ed in merito alla variazione che stiamo approvando.
Chiedo, per cortesia, al Presidente del Consiglio se si può procedere alla votazione del provvedimento in presenza del Presidente Ghigo. Grazie.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Intervengo a titolo personale, non tanto per associarmi, ma per sottolineare ulteriormente l'esigenza (che ci sarebbe stata comunque) della presenza del Presidente della Giunta regionale.
Questo è un provvedimento di bilancio, è un provvedimento di natura finanziaria, è uno dei provvedimenti di fondo di una delle competenze del Presidente della Giunta regionale, che è quello del coordinamento dell'esecutivo. Questo, di per sé, sarebbe stato comunque indispensabile.
Dopo le dichiarazioni che abbiamo letto su La Stampa di questa mattina, la sua presenza, dal punto di vista politico, si impone.
Non si può dire che il centro-sinistra abbia svolto un'azione che impedisce alla Giunta di lavorare. Nel centro-sinistra vi è un'intesa talvolta ci sono anche delle sfaccettature di posizioni.
Noi, ad esempio, abbiamo scelto di partecipare ai momenti politici della discussione e non abbiamo sottoscritto una serie di emendamenti questo è un caso, ma è una sfaccettatura di posizioni e non accettiamo assolutamente che il Presidente della Giunta dica che impediamo al centro destra di lavorare.
Sovente abbiamo portato, invece, una serie di suggerimenti di carattere costruttivo; abbiamo messo in evidenza errori od omissioni, e questo è stato accolto. Pensiamo, pertanto, che la sua sia proprio una pregiudiziale di carattere politico.
Non abbiamo inteso assolutamente allungare i tempi del dibattito perché riteniamo che la maggioranza debba governare (noi, semmai, dobbiamo mettere in evidenza gli eventuali errori o i nostri punti di vista assolutamente differenti), e non riteniamo comunque di far parte di coloro che hanno allungato strumentalmente il dibattito (ammesso che ci siano stati, e noi, per la verità, riteniamo di no).
Abbiamo, comunque, questa pregiudiziale che si ricollega a due considerazioni: intanto, come è sempre avvenuto per i provvedimenti relativi alla gestione finanziaria della Regione Piemonte, il Presidente della Giunta regionale, almeno nella fase del voto, deve essere presente.
Non voglio richiamare i tempi nei quali seguiva una replica di carattere politico generale, in cui la Giunta si collocava rispetto all'intero dibattito. In questa legislatura non abbiamo neanche più richiesto che ciò avvenisse, e non in ottemperanza al nuovo, ma poich abbiamo conosciuto una Giunta abbastanza frastagliata.
Il Presidente della Giunta regionale, però, ha aggiunto anche una sua osservazione politica assolutamente superficiale e di natura elettorale vogliamo, pertanto, in sede di dichiarazione di voto, replicare al Presidente della Giunta regionale anche su questo.
Invito tutti i colleghi dell'opposizione, che vorranno intervenire dopo il nostro Gruppo, a porre - come ha già fatto il Consigliere Chiezzi questo fatto come una pregiudiziale. Non possiamo essere accusati in quest'aula di mancanza di democrazia, se si discutono semplicemente dei provvedimenti che sono passati in Commissione, ma che magari richiedono ancora delle messe a punto, e abbiamo visto quanto queste fossero necessarie.
Non possiamo intervenire in un dibattito dopo che il Presidente della Giunta ci attacca strumentalmente per la sua propaganda elettorale. Questo era il nocciolo della sua dichiarazione: questa è una pregiudiziale politica.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Mi spiace dover intervenire in assenza del Presidente Ghigo, perch quando questa mattina ho letto l'introduzione di questo articolo, ho notato una cosa che mi ha lasciato molto perplesso.
Mi spiace che le parole qui riportate siano virgolettate, perché questa è la volta in cui il Presidente Ghigo è caduto totalmente di stile. Il Presidente Ghigo è caduto totalmente di stile! Gli si potevano imputare sicuramente tantissime cose (improvvisazione, incapacità a guidare una coalizione, impreparazione nella gestione delle politiche di bilancio), ma non credevo di poter assistere ad una caduta di stile di questo tipo. E la cosa mi addolora, perché sarà il Presidente di quella che io una volta ho chiamato "L'armata Brancaleone", ma è il Presidente anche mio! Io preferisco un Presidente che, pur con molti limiti, abbia però una qualità che ritengo preminente per un uomo politico: lo stile. Come si può dire che "l'obiettivo del centro-sinistra a Palazzo Lascaris in questi anni è stato quello di non lasciarci lavorare, l'opposizione ha strumentalizzato tutto soltanto per biechi interessi di bottega politica"? Perché voi ritenete che tutta l'operazione che è stata fatta, che per colpa vostra, per colpa di questo governo e di questa maggioranza non è andato in discussione prima in Consiglio regionale il disegno di legge n. 504, per biechi ...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

Per cortesia! Quando parlate voi io sto molto attento, perché dopo vi rispondo! Prego che qualcuno stia attento a quanto sto dicendo, perch dato che lo dico anche male, e probabilmente qualche volta su quello che dico c'è anche il limite della querela, almeno così avete gli strumenti per querelarmi! Allora, per vostri "biechi motivi politici" non avete portato in aula il disegno di legge n. 504 prima! Non siamo noi quelli che hanno impedito di portare il disegno di legge n. 504 in aula, ma voi, per i vostri biechi motivi politici! E allora, a fare dichiarazioni di questo tipo, secondo me ci sarebbe da vergognarsi! Da vergognarsi! Perché se avete fatto passare il bilancio preventivo del 1999 in cinque minuti, non è per vostro merito, ma per nostro demerito, probabilmente, poiché ve l'abbiamo permesso. Quindi senza strumentalizzare assolutamente nulla, il disegno di legge n. 504, se non ci fossero state tutte le vostre beghe interne per i vostri biechi motivi politici (questa dichiarazione va riportata al mittente!) sarebbe giunto in aula nel mese di aprile del 1999! E avrebbe pure avuto una ragione di arrivare in quel momento! Sicuramente molte meno ragioni sono quelle che l'hanno portato in questa fase, in assenza di bilancio consuntivo e in assenza di assestamento di bilancio. Ma come variazione di bilancio - guarda guarda! - al mese di novembre si approva una variazione di bilancio in assenza di bilancio consuntivo 1998, e in assenza di assestamento di bilancio del 1999.
Per cortesia, non venite a darci dei meriti che non abbiamo: i meriti dei biechi motivi politici sono tutti vostri! Mi associo alle richieste (e sarebbe bene un ritorno ad un minimo di stile) sulla presenza del Presidente della Giunta per sentire ciò che abbiamo da dire, in dichiarazione di voto, per quanto riguarda il disegno di legge n. 504.
Mi rendo conto che l'unico problema di questa maggioranza (forse ci sono altri interessi più ampi) è quello di chiudere in fretta questa vicenda e di farla finita. Ma come pensate che si possa fare un ragionamento su ciò che è avvenuto per il disegno di legge n. 504? Credo che qualcuno potrebbe anche dire: "Grazie", un'altra volta ancora, per il lavoro che ha fatto la minoranza nel suo complesso per dare un minimo di dignità al bilancio preventivo del 1999. Una dignità che prima assolutamente, non aveva.
Abbiamo assistito a tutte le vicende che sembravano sopite sotto la cenere, ma erano tutte lì a rinfocolare i problemi all'interno della maggioranza. Sarebbe proprio un recupero di stile se potesse esserci il Presidente della Giunta, visto che, come lui dice, "Vinceremo le elezioni" ...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Lasciate che il Consigliere svolga il suo intervento.



MIGLIETTI Franco

Dice: "Vinceremo le elezioni". Ma, quando si va per darle, si portano due sacchi: uno per darle e uno per prenderle! Sarebbe saggio ed interessante che fosse presente il Presidente della Giunta, perché se lui non ne è conscio fino in fondo, lo è assolutamente l'Assessore Burzi.
Questo bilancio, una volta approvato il disegno di legge con gli emendamenti introdotti, non è più il bilancio preventivo del 1999. Potremo anche fare uno sforzo per dire quali sono i pregi e i difetti, sia sul provvedimento prima dell'introduzione del disegno di legge n. 504, sia dopo l'introduzione del provvedimento. Quindi, ci riserveremo di fare le dichiarazioni di voto nel momento in cui arriveremo al dunque, alla discussione del disegno di legge n. 504. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Penso che il Vicepresidente dirà le motivazioni per le quali oggi il Presidente della Giunta regionale è a Roma. Non è che "volutamente" il Presidente non voglia presentarsi in Consiglio regionale. Lo spiegherà il Vicepresidente Masaracchio.
Per quanto riguarda il resto, per vostri biechi motivi politici, non siamo in grado di cancellare quel che uno dice: è dal mese di luglio che il disegno di legge n. 504 è pervenuto in aula. E ci è rimasto: non è più tornato in Commissione. Da luglio ad oggi, in effetti, sono passati molti mesi.
Per quanto mi riguarda, inoltre, è assolutamente da rigettare l'affermazione di qualche collega: "Nel febbraio scorso, dopo cinque minuti, vi abbiamo permesso di approvare il bilancio!". Per quanto ne so, è l'aula nel suo insieme che rende possibile l'approvazione di un provvedimento, non questo o quel soggetto. Inoltre, se è vero che il bilancio è stato approvato in cinque minuti, ricordo che ciò è accaduto il 25 febbraio, quattro mesi dopo la presentazione in aula del disegno di legge. Quindi, per l'approvazione sono stati necessari quattro mesi più cinque minuti. Non mi sembra opportuno dimenticare i quattro mesi, per ricordare solamente i cinque minuti.
L'anno precedente il bilancio fu approvato a maggio, ma anche in quell'occasione venne presentato a fine ottobre - per poi essere approvato in cinque minuti. Mi premeva che si tenesse conto non soltanto dei "cinque minuti" dei quali ha parlato in precedenza qualche collega.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, trovo la richiesta delle opposizioni assolutamente non giustificata. Ritengo invece giustificata l'assenza del Presidente Ghigo, che mi pare sia impegnato in una Conferenza dei Servizi, a Roma, proprio sulla questione dell'Alta Velocità.
Abbiamo discusso e ragionato per settimane; dopo una discussione anche legittimamente tesa nei giudizi, nelle posizioni differenti, ma che comunque ci ha portati alla conclusione dell'iter del provvedimento, non vedo motivi per non consegnare questa importante variazione di bilancio al Piemonte.
Rilevo inoltre che la Giunta regionale ha recepito le molte questioni segnalate, sia dall'opposizione sia dalla maggioranza, attraverso gli emendamenti che abbiamo appena finito di votare. Ora, non resta che procedere all'approvazione definitiva.
Signor Miglietti, avendo qualche anno più di me, sicuramente può darmi lezioni di dialettica politica; lei sa benissimo che è fatta anche di momenti di tensione. Personalmente, penso di aver rispettato tutte le cose dette in quest'aula, anche quelle che non condivido. E' dell'altro giorno chiedo scusa per la citazione - l'intervento della Consigliera Pazé, in cui parlava di interessi privati in questa variazione di bilancio da parte di qualcuno. Io ho fatto presente il mio disaccordo: credo si tratti della solita polemica politica, che assolutamente non condivido. Rispetto comunque, le opinioni altrui, come rispetto le opinioni del Consigliere Miglietti, quando sostiene che "In fondo, il disegno di legge n. 504 è stato costruito per biechi motivi politici".
Personalmente sono di parere contrario e, insieme al collega Rubatto e a tutta la maggioranza, penso si sia dimostrato che i "biechi motivi politici" sono assenti nella maniera più assoluta.
Relativamente alle dichiarazioni rispetto all'incontro di ieri del Consigliere Miglietti, apparse oggi su un quotidiano, vorrei sottolineare che siamo ormai entrati in una fase in cui anch'io potrei riportare ai giornali dichiarazioni non così costruttive di alcuni rappresentanti del suo partito in quest'aula. La possibilità, in un sistema democratico, di avvalersi della dialettica politica, deve valere per tutti.
In tal senso, chiedo all'opposizione, proprio per il lavoro svolto soprattutto in queste ultime ore, di consegnare un bilancio definitivo attraverso la variazione cui abbiamo lavorato, al Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo per dichiarazione di voto, naturalmente favorevole al provvedimento in esame. Ritengo infatti che in tante occasioni l'aula abbia dimostrato di non riuscire, di non poter lavorare - collega Miglietti - per uno strano modo di fare opposizione, ritenuto sicuramente, da parte sua, proficuo, da parte nostra invece, discutibilissimo.
In tantissime occasioni, dunque, non abbiamo rilevato nell'opposizione, una precisa azione mirata tecnicamente a migliorare alcuni provvedimenti; troppo spesso si è trattato di un'opposizione fine a se stessa; troppo spesso abbiamo assistito a strumentalizzazioni; troppo spesso quest'aula è stata inchiodata su argomenti di piccola utilità e di non grande importanza.
Potrei citare una miriade di esempi; ricordo quando il collega Saitta per un'intera giornata, discusse della pubblicità di una tipografia sull'ultima pagina di un libercolo della Regione. Libercolo di poco conto sul quale c'era ben poco da discutere: se n'è discusso un'intera giornata di Consiglio! Il disegno di legge n. 504 è stato licenziato in un tempo relativamente breve.
La dichiarazione del Presidente Ghigo deriva, probabilmente, da un passato nel quale questo tipo di scorrevolezza relativa non c'è stata periodi in cui, veramente, siamo stati bloccati da un'opposizione non bella da vedere né da sentire. Dunque, se per una volta la dichiarazione del Presidente Ghigo non è stata tempestiva, è sicuramente meritevole, in parte, di verità.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, l'aula sa bene che il Presidente Ghigo si trova a Roma per la Conferenza dei Servizi sull'Alta Capacità Torino-Milano. Argomento per il quale l'assenza del Presidente sarebbe stata impossibile, in quanto un Assessore non può parteciparvi per delega, perché non fa parte della costituita Conferenza intergovernativa.
Dunque, di volta in volta, l'assenza del Presidente diventa esiziale.
Si poteva non convocare la seduta di oggi, in funzione della Conferenza dei Servizi sull'Alta Capacità Torino-Milano, se non ci fosse tutto quanto ci ha condotto alla seduta di oggi. Fra l'altro, la prima, in settimana, di altri giorni a seguire. Si pensava, infatti, che l'opposizione avrebbe portato a lungaggini. Non credo quindi si tratti dell'occasione buona... Se interessa a qualcuno quanto sto dicendo, altrimenti, Presidente, si passi al voto.



PRESIDENTE

Chiederei alla cortesia dell'aula di seguire con la dovuta attenzione.
Prego, Vicepresidente Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Non credo che si tratti dell'occasione buona per ribadire, nella contrapposizione politica, una pregiudiziale politica, in quanto ieri c'è stata la cosiddetta "convention" del Polo che precede l'apertura della campagna elettorale, se fosse questa - ma non ne mancheranno altre l'occasione per "cantargliele" al signor Presidente della Giunta in Consiglio. Non credo sia questa l'occasione. Neppure posso pensare che la stessa sia tale da celare il motivo nobilissimo per il quale si è giunti ad una concertazione che oggi è alla sua conclusione. Sarebbe stato gravissimo se l'assenza del Presidente della Giunta avesse impedito di giungere alla conclusione; mi pare che non debba essere considerata una capziosa occasione per "cantarle" al Presidente della Giunta.
Per quanta riguarda le problematiche agganciate al bilancio preventivo del prossimo anno e alla variazione di bilancio, l'assestamento può essere concepito in funzione della variazione, perché una cosa non può escludere l'altra. E' anche vero che la variazione di bilancio è stato l'oggetto di concertazioni e, ancorquando ci sia stato il voto contrario dell'opposizione, oggi si è concluso.
Prendiamo come estremo atto positivo la buona volontà del Consiglio per registrare che si è arrivati alla conclusione che ci permette di andare avanti sulle problematiche del bilancio. Quando sarà presente il Presidente, non mancheranno occasioni per dirgli che ha sbagliato nell'ambito della "convention" ad esprimersi come ha creduto opportuno di esprimersi.
Pertanto, chiedo alla Presidenza del Consiglio, dopo le dichiarazioni di voto, di procedere, sentiti anche gli interventi dei rappresentanti della maggioranza, alla votazione finale.
Io garantisco, a titolo personale, che questa volta chieder l'estrapolazione del verbale e la farò leggere al Presidente. Magari sar presente quando lo leggerà.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo per avere un'"illuminazione" sulla procedura. Chiarisco che il Gruppo dei Comunisti Italiani non ha concertato nulla - mi rivolgo al Vicepresidente Masaracchio. Forse avete concertato con altri Gruppi. Il nostro Gruppo disapprova il modo in cui si è giunti alla conclusione della vicenda.
La presenza del Presidente Ghigo è una richiesta di buonsenso tesa a non inasprire i rapporti - lo dico, almeno per quanto riguarda il mio Gruppo, con chiarezza. Non è né una dilazione né una volontà di scontro per lo scontro: è tutto il contrario, è poter tranquillamente parlare dei fatti di oggi. I fatti di oggi sono una variazione di bilancio conclusa nel suo esame; è una dichiarazione contestuale del Presidente della Giunta che accusa le minoranze di non lasciarlo lavorare. Sono due fatti successi oggi sui quali sarebbe utile potersi confrontare, perché un irrigidimento in questo senso non facilita il nostro percorso. Tutto qui, Assessore Masaracchio, non è che votare domani cambia qualcosa. Cambia politicamente c'è un confronto alla pari sui temi di oggi suscitati dal Presidente Ghigo.
Quindi, Presidente del Consiglio, vorrei formalizzare questa richiesta con un voto non so se su una mozione, mi aiuti lei, però vorrei formalizzare questa richiesta e chiedere all'aula se acconsente.



PRESIDENTE

Ho preso nota della sua richiesta.
La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Anche il Gruppo di Rifondazione Comunista ritiene che sarebbe stata assolutamente opportuna la presenza del Presidente della Giunta regionale nel momento delle dichiarazioni di voto sulla variazione di bilancio di previsione 1999, che è atto politico preminente dell'Ente Regione.
L'assenza non è soltanto una caduta di stile, ma anche il volere mortificare il Consiglio regionale nelle sue prerogative legislative.
Occorre che il capo dell'esecutivo senta anche la voce delle minoranze che intendono proporre...



PRESIDENTE

Scusate, Consiglieri, occorre che in aula ci sia quel minimo di attenzione e di silenzio.
Prego, Consigliere Moro.



MORO Francesco

Ripeto, occorre che il capo dell'esecutivo senta anche la voce delle minoranze che intendono proporre al bilancio preventivo le emergenze del Piemonte a partire dalla sanità, dal socio-assistenziale e dall'occupazione. Se ciò non avviene è grave e pericoloso perch attribuisce all'aula un ruolo marginale che credo non debba avere. Noi a bilancio abbiamo visto che vi sono dei fondi disponibili, a questo punto credo che la presenza del Presidente avrebbe chiarito l'utilizzo dei fondi.
Noi non riteniamo sufficienti le dichiarazioni del Vicepresidente della Giunta regionale di giustificazione. Riteniamo, invece, che il Presidente della Giunta debba essere presente.



PRESIDENTE

La richiesta, avanzata prima in termini amichevoli e poi formalizzata credo possa essere intesa come una questione sospensiva, regolata dall'art.
63 del Regolamento. Su tale questione può intervenire un oratore per ciascun Gruppo consiliare. La questione pregiudiziale di non passaggio al voto e il rinvio al Consiglio di domani, credo abbia già avuto l'illustrazione da parte del Capogruppo Chiezzi.
Passiamo ora alla questione sospensiva.
La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Mi era sembrato di capire che domani non ci sarà la riunione del Consiglio.



PRESIDENTE

La proposta avanzata dal Consigliere Chiezzi - se l'ho intesa bene - è di non passare alla votazione del provvedimento, rinviandola a domani.
Avevamo detto che, se si fosse concluso oggi l'argomento, la giornata di domani sarebbe stata sconvocata...



PAZE' Enrica

Ma non è ancora stata sconvocata.



PRESIDENTE

Il Consiglio è stato convocato per i quattro giorni previsti; verrà sconvocato quando ce ne saranno le condizioni. Non introduciamo, però, un altro argomento.
Siamo sulla questione sospensiva, formulata dal Consigliere Chiezzi.
Sono intervenuti il Consigliere Chiezzi e, a sostegno di tale richiesta, i Consiglieri Spagnuolo e Moro.
La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Come Gruppo Verdi e Democratici ci associamo alla richiesta di sospensiva avanzata dal Consigliere Chiezzi. Aver terminato la discussione e la votazione dei singoli articoli è un segno di buona volontà da parte della minoranza; rinviare le dichiarazioni di voto e la votazione della legge al momento in cui sarà presente il Presidente Ghigo non costituisce un impedimento allo svolgimento dei lavori.
Riteniamo, pertanto, che la nostra richiesta sia più che accettabile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Noi, invece, chiediamo che si proceda questa sera alla votazione indipendentemente dal fatto - ma ci esprimeremo dopo - che domani ci sia o meno il Consiglio.



PRESIDENTE

L'art. 63 del Regolamento prevede, al secondo comma, che parli un solo oratore per ciascun Gruppo consiliare. Ci sono altre richieste di intervento? Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la mozione formulata dal Consigliere Chiezzi.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Per appello nominale, Presidente.



PRESIDENTE

Va bene. Per chiarezza: chi voterà "sì" è d'accordo con la proposta del Consigliere Chiezzi, cioè di non passare al voto oggi, ma domani mattina.
Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 41 hanno risposto SI' 12 Consiglieri hanno risposto NO 29 Consiglieri La proposta è respinta.
Procediamo pertanto con le dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Siamo giunti a votare il disegno di legge n. 504, totalmente mutato nella sostanza e nella qualità, rispetto a quello presentato nel mese di aprile 1999.
Alcune innovazioni intervenute all'interno del disegno di legge n. 504 che erano state totalmente dimenticate ed anche totalmente sottovalutate nel bilancio di previsione 1999, riguardano i due filoni principali: il filone del lavoro ed il filone dell'assistenza sociale.
Essi hanno determinato una variazione di bilancio che oggi vede incrementate, di almeno il 50%, quelle che erano, secondo le dichiarazioni della maggioranza, le risorse libere da assegnare, quindi della manovra politica prevista per il bilancio 1999.
Se l'Assessore dice di no, non gli rispondo che ha barato nelle dichiarazioni che ha fatto in occasione dell'approvazione del bilancio preventivo del 1999. Sicuramente vuol dire quello che è già stato da noi contestato, cioè una sottovalutazione ad arte di quelle che erano le entrate, perché si potevano tranquillamente assegnare nel bilancio di previsione le compensazioni dell'ARIET, ma non è stato fatto.
Tuttavia, sono emerse risorse che consentono un aumento del 100% per il finanziamento del Patto per lo sviluppo, quindi per l'indirizzo del lavoro e dell'occupazione. Erano stati previsti 20 miliardi, quindi più del 100%! Oggi siamo a 50 e oltre miliardi! Almeno 55 miliardi, perché dobbiamo sommare la riduzione del miliardo e 900 milioni che voi avevate indicato sottovalutando il problema "lavoro ed occupazione" della nostra Regione, i 5 miliardi che vanno alla formazione professionale, i 25 miliardi che vanno al Patto per lo sviluppo e una serie di altre destinazioni che equivalgono ad almeno altri 3 miliardi. Per cui, possiamo dire che oggi, nella direzione del Patto per lo sviluppo, quello che è stato sottoscritto dalla Regione Piemonte a suo tempo vede avvicinarsi, almeno in termini di competenza da parte dei fondi regionali, quello che probabilmente ci verrà destinato dallo Stato. Mi sembra che la deliberazione che è stata recentemente assunta dal CIPE di 75 miliardi per il Piemonte, abbinati ai circa 60 miliardi della Regione, possa far decollare quello che noi avevamo già previsto, con una proposta di legge che probabilmente era intempestiva nel momento in cui l'abbiamo presentata.
Se non altro, con questa manovra di bilancio si è corretta in due direzioni quella che era una miopia politica, e che era il sostegno a quella che è la parte più disagiata della popolazione. Abbiamo introdotto una cifra che si aggira intorno ai 20 miliardi e 50 miliardi in direzione del Patto per lo sviluppo e quindi dell'occupazione e dello sviluppo dell'economia piemontese.
Noi non voteremo, anzi, voteremo contro questa manovra, anche se dobbiamo dire che un miglioramento, riconosciuto anche da noi stessi, nella manovra complessiva del bilancio sia avvenuto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Il Gruppo della Rifondazione Comunista voterà decisamente contro questa variazione di bilancio di previsione perché, nonostante le mediazioni dell'Assessore, presenta ancora aspetti politici negativi e non affronta le gravissime emergenze del Piemonte, a partire dalla sanità, dal socio assistenziale e dall'occupazione, che preoccupano moltissimo i cittadini piemontesi.
Il provvedimento è stato presentato subito come una manovra finanziaria "strana". Infatti, è stata discussa a novembre senza un rendiconto, al di là delle gravi priorità esistenti da tempo sul territorio piemontese e di competenza dell'Ente Regione, come l'agricoltura, il turismo, i trasporti il lavoro (che è un aspetto fondamentale per noi), la viabilità, la sanità ed il socio-assistenziale. Emergenze che non potevano essere ignorate o dimenticate, ma dovevano essere affrontate seriamente in questo bilancio.
Così non è stato.
A nostro avviso, occorre cambiare indirizzo politico-istituzionale del Piemonte, per un diverso sviluppo economico, sociale ed occupazionale totalmente diverso da quello attuale di questa maggioranza, che ha causato forti danni economici, politici e d'immagine del Piemonte in questi cinque anni di governo. E' vero che a bilancio ci sono anche dei fondi disponibili per l'occupazione, però io credo che non saranno certamente utilizzati nella logica corretta di una vera politica di governo regionale sull'occupazione, che possa dare un impulso con incentivi seri per l'incremento del lavoro, che è una delle cause più gravi dell'emergenza di questo momento, e non solo per l'occupazione giovanile.
Così pure sono criticabili gli aspetti elettorali ed elettoralistici dei fondi destinati al socio-assistenziale, che sono troppo esigui e non vanno nella logica dei servizi, soprattutto nel socio-assistenziale. Gli anziani, ai minimi pensionistici, sono a volte anche abbandonati a se stessi. Abbiamo una totale defezione e gravità anche sotto questo aspetto.
Per concludere, il Piemonte del 2000 ha bisogno di altre scelte politiche di bilancio, di altre maggioranze che lo governi, per un diverso sviluppo economico, produttivo ed occupazionale. Altrimenti, vi sarà un maggiore degrado politico, che penalizzerà i cittadini piemontesi per i prossimi anni.
Noi, sicuramente e decisamente, voteremo contro questo provvedimento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Il Gruppo dei Comunisti Italiani vota contro questa nota di variazione per motivi di merito. La variazione non comprende numerose proposte avanzate dal nostro Gruppo e non corrisponde sui temi del lavoro e dello stato sociale alle esigenze che la popolazione piemontese ha.
Questo bilancio chiude una fase di confronto con l'opposizione già vista in questi anni e, almeno dal punto di vista del nostro Gruppo, non produttiva, né per i piemontesi né per i risultati ottenuti in aula.
Mi riferisco a questo procedere, che inizialmente sembra mosso dalla costruzione di un'alternativa di proposta che poi, nel corso del confronto si trasforma in quello che il Vicepresidente Masaracchio, felice, citava come concertazione. Questo è un modo di procedere che non ha la condivisione del nostro Gruppo, anzi, è un modo di procedere che il nostro Gruppo ha sempre criticato e al quale non si acconcia.
La situazione che abbiamo affrontato, caratterizzata da un enorme deficit della sanità, dall'indeterminatezza sulla soluzione dello stesso, e dal fatto che esaminiamo una variazione senza aver nemmeno discusso il bilancio consuntivo dell'anno precedente, poteva condurre ad una discussione diversa e non "concertata".
La Giunta regionale porta a casa, per l'ennesima volta, una piccola concertazione, ma il Piemonte non ne guadagna.
Questi i motivi di fondo in base ai quali il voto del nostro Gruppo è contrario. Segnaliamo, in particolare, il giudizio negativo sull'intero Fondo Investimenti Piemonte riguardante l'edilizia. La discussione, già avvenuta in sede di Commissione, in sede di Consiglio è stata ancora più distratta: il segno che volevamo imprimere in direzione del recupero, in direzione dei bisogni legati a famiglie non numerose, i bisogni legati ad incrementare il mercato dell'affitto, non è stato colto dall'Assessore e sono anche stati trattati nel parziale disinteresse di larga parte dell'aula.
Speriamo si chiuda qui il periodo di basso rapporto politico, basato su piccole convenienze e cresca invece un rapporto di confronto fondato su un'alternativa di progetti. Alternativa che si poteva anche segnare con un comportamento d'aula di opposizione più netta, più autonoma, senza giungere al solito compromesso concertato, che pensiamo non corrisponda al bisogno di alternativa del Piemonte.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, la nostra sarà una brevissima dichiarazione di voto, perché in parte abbiamo già anticipato alcune questioni, nei pochissimi interventi svolti in proposito, durante tutto questo iter di bilancio. Iter relativo alla manovra finanziaria nel quale pensiamo di aver tenuto un atteggiamento facilmente leggibile e molto lineare, nel senso che ci siamo assolutamente dissociati dalle scelte della Giunta in tutte le fasi di discussione, di proposizione sulla manovra di carattere finanziario, che adesso giunge al voto. Abbiamo tenuto una posizione di assoluto dissenso, ritenendo di dover dividere le responsabilità.
La Giunta regionale ha fatto le sue scelte; noi non abbiamo condiviso né le scelte di metodo né quelle di merito; non abbiamo presentato emendamenti, ritenendo di essere in una fase di legislatura nella quale, a maggior ragione, dovremo presentarci all'elettorato con una posizione critica, di dissenso di merito senza intervenire sull'ipotesi di manovra che la Giunta regionale ha presentato.
Non abbiamo presentato emendamenti, abbiamo ritenuto peraltro che se la Giunta voleva approvare il provvedimento aveva le condizioni per farlo.
Altri colleghi si sono comportati in maniera diversa. I tempi avrebbero potuto essere lunghi, ma è chiaro che i ruoli che svolge la maggioranza rispetto a quelli dell'opposizione impongono anche alla maggioranza di correre questi rischi, nelle lungaggini varie che provvedimenti importanti come questo possono determinare.
Nel confronto si è poi addivenuti ad un'impostazione che ha fatto sì che i colleghi che avevano presentato degli emendamenti ritenessero di ritirarli. Questo testimonia una volontà del centro-sinistra non di natura ostruzionistica, come in maniera volutamente errata ha voluto definire il Presidente della Giunta. Non possiamo accettare che il Presidente di un esecutivo, a più di sei mesi dall'inizio della campagna elettorale, tenga atteggiamenti che intanto non rispondono al vero.
Come Gruppo dei Socialisti Democratici Italiani ci dissociamo totalmente da quanto affermato dal Presidente della Giunta regionale e lo invitiamo a trovare una sola situazione nella quale il nostro Gruppo ha tenuto un atteggiamento ostruzionistico o meramente ed esclusivamente dilatorio.
Pertanto, e per questo, nell'intervento precedente chiedevamo di poter intervenire nella dichiarazione di voto finale per dire direttamente al Presidente della Giunta regionale quali sono le nostre osservazioni politiche in ordine alle sue dichiarazioni alla stampa.
Non so se poi i primi firmatari hanno presentato quell'ordine del giorno che ritengo debba essere votato questa sera. Noi non riteniamo di dover prolungare i tempi, nel senso che quanto sto dicendo in questo momento vale anche qualora il Presidente del Consiglio regionale iscrivesse e mettesse in votazione l'ordine del giorno.
Troveremo il modo di dire direttamente al Presidente della Giunta regionale che il suo atteggiamento politico è peraltro anche molto facile perché il fatto che il Presidente della Giunta regionale non trovi altro da dire, per giustificare che si è fatto poco nella maggioranza, che l'opposizione non lascia lavorare, significa che ha scoperto l'acqua calda rispetto al ruolo delle opposizioni. Questa è un'argomentazione.
La seconda argomentazione, e concludo rapidamente, è che noi riteniamo che questa manovra di carattere finanziario sia assolutamente insoddisfacente anche perché non affronta, non risolve e non ha visto una lucidità di percorso per quanto riguarda una materia che ci sta estremamente a cuore: la materia sanitaria. Si sono trattate le due partite (quella sanitaria e la restante parte del bilancio) come se fossero due arcipelaghi di carattere separato, mentre questa poteva essere un'occasione importante per affrontare un percorso anche relativamente alla materia sanitaria.
Per quanto riguarda la parte di natura socio-assistenziale, noi vigileremo rispetto ai provvedimenti deliberativi della Giunta e rispetto all'iter che si svolgerà nella Commissione consiliare competente, affinch quanto si è convenuto in quest'aula venga poi adottato in deliberazioni e in iniziative concrete di governo di un settore così importante.
Il nostro voto è convintamente contrario.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Pazé.



PAZE' Enrica

Interverrò molto brevemente, in quanto mi sembra che siamo abbastanza stanchi e desiderosi di terminare la seduta.
Anch'io voglio far conoscere la mia dichiarazione di voto contrario.
Non ripeto le motivazioni, in quanto condivido largamente quelle dei colleghi del centro-sinistra, sia per i tempi in cui questa variazione di bilancio è stata portata in aula, sia per il contenuto della stessa.
Personalmente, apprezzo che tanto da parte della maggioranza che della minoranza si sia riusciti a dialogare, permettendo di portare a termine la discussione nella giornata di oggi.
Ribadisco il mio voto contrario.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Prego, Consigliera Simonetti.



PRESIDENTE

SIMONETTI



PRESIDENTE

Presidente, verifichiamo il numero legale?



PRESIDENTE

Lo verificheremo con la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Formalmente chiediamo prima la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula 29 Consiglieri.


Argomento: Variazioni di bilancio

Proseguimento esame progetto di legge n. 504: "Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per l'anno 2000 ed approvazione delle schede FIP"


PRESIDENTE

Si proceda pertanto alla votazione per appello nominale dell'intero testo della legge.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI' 29 Consiglieri hanno risposto NO 11 Consiglieri La legge è approvata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Chiede di intervenire il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pier Luigi

Presidente, chiederei, di convocare il Consiglio domani, così com'era programmato, anche perché il martedì è la giornata canonica. All'o.d.g. ci sono dei provvedimenti da discutere. Cito i tre rimasti in sospeso: il provvedimento sull'immigrazione, il provvedimento sulla maternità e il disegno di legge n. 507 sul turismo, poi ve ne sono anche altri.



PRESIDENTE

Questa mattina alcuni Capigruppo hanno avanzato la richiesta di non effettuare il Consiglio domani. Ho semplicemente riferito che c'era stata questa richiesta.



(Voci in aula)



GALLARINI Pier Luigi

Oggi abbiamo la certezza che il disegno di legge n. 504 è stato approvato. Noi chiediamo che venga convocato il Consiglio ed immaginiamo che la Giunta sia d'accordo affinché si possano discutere altri provvedimenti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, però lei ci ha detto che domani alle ore 10,30 si sarebbero riuniti i Capigruppo e che domani non sarebbe stato convocato il Consiglio.
Il Presidente del Consiglio lo ha comunicato a seguito di osservazioni molto precise avanzate da numerosi Capigruppo. Non si possono, un momento dopo l'approvazione del bilancio, cambiare le cose. Io sto semplicemente riportando quanto detto dal Presidente del Consiglio regionale. Se poi il Presidente del Consiglio lungo la strada cambia le cose...



PRESIDENTE

Io non cambio nessuna cosa.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Innanzitutto, io questo non lo sapevo; non lo sapevo perché nessuno me l'ha detto. Dopodiché, scusi, Presidente, la richiesta che ho avanzato non è il frutto di capricci vari, perché uno lo sapeva e l'altro non lo sapeva è perché abbiamo la necessità di approvare dei provvedimenti.
Ritengo pertanto legittima la nostra richiesta.



PRESIDENTE

Non ho motivo per non confermare quanto è successo questa mattina: alcuni Capigruppo mi hanno chiesto di non effettuare il Consiglio. Non ho letteralmente avuto modo di sentire altre valutazioni. Ho risposto che non avevo nulla in contrario, ma che le convocazioni del Consiglio vengono fatte dopo aver sentito il parere dei Capigruppo. Non ho avuto la possibilità di sentire tutti i Capigruppo; posso farlo adesso.
I lavori di oggi sono conclusi, perché questa era l'intesa. Chiedo ai Capigruppo di accomodarsi in Sala A).
Ripeto: il Consiglio era convocato, ho ricevuto la richiesta di sconvocarlo e ho risposto che, per quanto mi riguardava, non avevo nulla in contrario. Le decisioni, però, vanno prese dopo aver sentito tutti i Capigruppo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Capisco le preoccupazioni del collega Gallarini; il lavoro da svolgere è grande e mi pare di aver anche constatato che, quando si lavora con un minimo d'intesa, nel senso che c'è un terreno comune, che è la responsabilità istituzionale, i risultati si ottengono. In questi giorni non si può dire che il Consiglio non abbia legiferato: ricordo l'approvazione della legge sul commercio e, via via, di altri provvedimenti. Si produce di più con il metodo che con il tempo.
Questa mattina abbiamo avanzato una richiesta al Presidente Deorsola il Presidente, a sua volta, ci ha posto una questione di tempi, chiedendoci se eravamo in grado di garantire l'approvazione del provvedimento per questa sera.
L'espressione che ha usato ieri il Presidente Ghigo è un'espressione da "propaganda d'osteria" e non da convegno. Non deve esprimersi così; glielo ripeterò, perché mi sembra un'affermazione incoerente (se è stata effettivamente usata) rispetto ad una grande responsabilità. "Lavorato solo per impedirgli di lavorare", "fatto soltanto ostruzionismo"? Come si fa a dire queste cose? Queste affermazioni le ho avvertite come un giudizio estremamente denigratorio nei confronti del lavoro di tutti. Dopodiché, se serve così si farà così, ma ritengo che i rapporti debbano essere più costruttivi.
Mi diceva la segretaria del Capo di Gabinetto della Giunta che il Presidente Ghigo ha dei suggeritori esterni al Consiglio. Essi sono clamorosamente disinformati ed ignoranti, nel senso che ignorano ...



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale (fuori microfono)

Ma cosa stai dicendo!



RIBA Lido

Queste affermazioni non creano la condizione per un buon rapporto perché, in seguito ad un insulto, si può anche ritenere, nell'interesse dell'istituzione, di lasciar passare ancora una volta, ma, nella difesa dell'onorabilità politica di ognuno di noi, respingiamo le affermazioni fatte in modo più determinato.
Ripeto: voglio essere convinto - Gallarini - che il Presidente Ghigo che non conosco in quei termini, non si sia espresso in quel modo. Ma se davvero ha detto: "Si sono solo adoperati per impedirmi di lavorare" allora vorrei che tutti gli Assessori, che hanno ricavato dal nostro lavoro dei contributi di un certo valore, dicessero che questa non è una definizione giusta nei confronti del comportamento e degli atteggiamenti dei Gruppi di minoranza.
Vicepresidente Masaracchio, non rumoreggi. Io ho semplicemente letto sul giornale la dichiarazione del Presidente Ghigo e continuo a sperare che non sia così. Dopodiché, se si deve svolgere del lavoro aggiuntivo, bisogna che ci siano disponibilità e predisposizione di condizioni di serenità.
Se questo è il modo di giudicare il lavoro del Consiglio, il lavoro del Consiglio finirà per adeguarsi a quel tipo di giudizio, francamente inaccettabile. Preferisco pensare che sia stata una voce da sé fuggita.
Presidente Deorsola, come lei sa, noi abbiamo dichiarato che questo tipo di lavoro conclude una sessione per la quale era stato previsto un atteggiamento forzato; domani mattina ci sarà la riunione dei Capigruppo e programmeremo i lavori della settimana.
Consenta, Presidente, che, dopo la previsione di quattro giorni di Consiglio, abbiamo predisposto la nostra agenda; ritengo che non si debbano riunire i Capigruppo adesso, ma, com'era previsto, domani mattina. Sarà quella la sede in cui decidere se riunire il Consiglio mercoledì, giovedì o venerdì.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, non ho avuto notizie sui Consigli dei prossimi giorni, se non attraverso alcune informazioni, date molto frettolosamente all'interno dell'aula.
Ho ricevuto una convocazione per cui il Consiglio è convocato lunedì martedì, mercoledì e giovedì. Il martedì è sempre stato giorno di convocazione del Consiglio regionale. Tenendo presente che l'o.d.g. ha sempre più di cento punti, tra ordini del giorno, deliberazioni, progetti e disegni di legge, ritengo che domani il Consiglio si possa riunire e ci sia materiale sufficiente per lavorare.
Le dichiarazioni del Presidente Ghigo, di cui abbiamo già parlato prima ...



ANGELERI Antonello

RIBA Lido (fuori microfono)



ANGELERI Antonello

Scusa l'interruzione, ma tu c'eri? Era proprio così...



PRESIDENTE

Consigliere Riba, avremo occasione di chiarire con il Presidente Ghigo...



ANGELERI Antonello

Mi sono permesso prima di sottolineare che fa parte della dialettica politica; se insisteremo su questo, anche noi potremo portare della documentazione relativa alle dichiarazioni svolte dalle opposizioni riguardanti Assessori, Presidenti e Consiglieri di questa maggioranza.
Se continuiamo così, diamo sicuramente un bell'esempio ai piemontesi che attendono, invece, che qui si assumano delle decisioni serie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Mi spiace di aver creato, in maniera non voluta, qualche nervosismo.
Capisco soprattutto se i colleghi non erano informati e si sono trovati di fronte ad una novità.
La questione, per richiamare il percorso, è che i Gruppi di minoranza questa mattina sono stati a lungo in riunione con l'Assessore al bilancio e congiuntamente con il Presidente del Consiglio regionale. In quella sede si è detto: "Se scegliamo questo percorso, rivediamo anche l'eccezionalità delle convocazioni di questa settimana".
Il Presidente del Consiglio regionale aveva ipotizzato, per domani mattina alle 10,30, una riunione dei Capigruppo e che non ci sarebbe stata la riunione del Consiglio. Si può anche tornare sulle decisioni precedenti abbiamo unicamente riportato in aula quanto è avvenuto, tant'è che il collega Montabone se n'è andato sapendo che domani non ci sarebbe stato Consiglio e che alle ore 10,30 si sarebbe tenuta la Conferenza dei Capigruppo, e lo stesso dicasi per i Popolari. Io stessa ho detto al collega Angeli che domani non ci sarebbe stato Consiglio. Per cui, alcuni colleghi della maggioranza possono pensare che domani ci sia Consiglio, e così alcuni colleghi dell'opposizione, legittimamente, perché glielo abbiamo detto noi, possono pensare che domani il Consiglio non ci sia.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



SPAGNUOLO Carla

Non è una questione d'informazione. E' una questione di rapporti politici!



(Ulteriori commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



SPAGNUOLO Carla

Va bene! Non sarai stato informato, collega Angeleri! Io ho passato quasi mezza legislatura a non essere informata di niente! Succede! Quanto a ciò che è successo questa mattina, le cose sono andate così.
Si potrebbe fare domani mattina la Conferenza dei Capigruppo e poi, se occorre cambiare orientamento, lo si può fare! Non cade il mondo! Abbiamo parlato, in maniera esplicita e diffusa, di come collocare il Consiglio sulla sanità in questa settimana. Questo è quello che questa mattina è avvenuto. Poi, ripeto, si può cambiare. Io chiederei, però, dal momento che è nato un equivoco, data anche la giornata abbastanza convulsa di mantenere la Conferenza dei Capigruppo domani mattina alle ore 10,30. Se poi il Consiglio è ancora convocato, così come probabilmente sarà, per il pomeriggio di giovedì, si deciderà l'ordine dei lavori. Dire adesso "Domani mattina si fa Consiglio" significa, per noi che eravamo presenti in quella riunione e che abbiamo posto delle questioni politiche, essere stati presi un po' in giro, anche se in modo forse non voluto. Capisco, dalla reazione dei colleghi, che avevano un vuoto d'informazione.



PRESIDENTE

Io non ho potuto informarli per il fatto che la giornata è stata convulsa. D'altra parte, il fatto che ancora mezz'ora fa sia stata proposta una mozione di sospensione e di votare domani in qualche modo ha fatto capire che c'era un minimo di incertezza.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Presidente, intervengo per esprimere tutto il disagio dei Consiglieri di maggioranza costretti a stare qui per mantenere il numero legale, perch ogni qualvolta qualcuno si assenta c'è la richiesta di verifica del numero legale. Fa male sentire che forse domani non ci sarà Consiglio, quando noi siamo costretti a stare qui e a disdire gli appuntamenti che abbiamo sul territorio. Non possiamo accettarlo così facilmente. Capisco che se le minoranze hanno un problema di riunioni, di impegni, come atto di cortesia si può fare anche all'ultimo momento, non ci sono problemi. Solo questa mattina sentivo il Consigliere Marengo, alla presenza del Consigliere Riba che auspicava di nuovo la convocazione del martedì, come punto fermo per permettere a tutti i Consiglieri di potersi organizzare sul territorio.
A questo punto, farei veramente appello al Regolamento. Ha ragione la collega Spagnuolo quando dice che alcuni colleghi sono andati via pensando che domani il Consiglio non sia convocato. Penso anche, però, che il Consiglio debba essere sconvocato con un po' di anticipo. Mi chiedo: se gli uffici di notte fanno i fax, i colleghi che sono andati via leggono tali fax di notte? Non mi interessa cosa si farà domani, però manifesto tutto il mio disagio, come anche quello di tanti colleghi Consiglieri che, alla lunga possono decidere di non poter essere presenti per impegni presi sulla base di giornate convulse.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Lascio alla saggezza e alla responsabilità del Presidente la decisione ma mi permetto di fare una proposta. Domani mattina potremmo tenere, come ipotizzato, la Conferenza dei Capigruppo e stabilire di fare Consiglio mercoledì. Credo che questa proposta possa andare bene per tutti.



PRESIDENTE

Con il consenso dell'aula, credo che potremmo decidere di procedere nel seguente modo: domani mattina teniamo la Conferenza dei Capigruppo alle ore 10,30, nel pomeriggio le risposte alle interrogazioni presentate.
La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Vorrei ricordare che l'eccezionalità dei quattro giorni (e chiedo il conforto dei colleghi Capigruppo) era stata stabilita perché abbiamo tanti provvedimenti all'o.d.g. Per questo abbiamo deciso di tenere Consiglio per quattro giorni, per poter andare avanti con i lavori. Ora, mi sembra un po' di essere a scuola. Abbiamo raggiunto un risultato, si dà la vacanza premio. Questo non lo posso accettare: io, Consigliere regionale, voglio venire qui, approvare quello che c'è da approvare; non mi sta bene avere la vacanza premio il giorno dopo che abbiamo approvato un provvedimento, non mi sta bene andare avanti con le interpellanze quando abbiamo tante leggi da approvare (immigrazione, maternità, collina, il disegno di legge n.
507). Davvero chiedo a tutti i colleghi di venire e tenere Consiglio.
Penso che il primo obbligo dei Consiglieri regionali sia quello di venire in Consiglio regionale (specialmente quando è convocato) e di andare avanti con i provvedimenti. Non ritengo opportuno esaminare le interpellanze in questi giorni, quando il Consiglio era stato appositamente convocato per occuparci dei provvedimenti. Lo dico qui, in Consiglio perché rimanga a verbale: voglio manifestare il disagio di questa maggioranza che è costretta ad essere silenziosa, mentre invece vorrebbe andare avanti con i provvedimenti.



PRESIDENTE

Possiamo pensare di tenere la Conferenza dei Capigruppo alle ore 10,30 sconvocando alla voce solo il Consiglio di domani mattina. I Capigruppo domani, alle ore 10,30, valuteranno quale attività svolgere nel pomeriggio.
Oggettivamente, si è verificata una carenza d'informazione.
La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Presidente, intervengo per far notare che il potere d'interrogazione per i Consiglieri, è altrettanto importante del potere legislativo. Fare una differenza di qualità fra questi due aspetti non mi pare corrispondente allo Statuto della nostra Regione.
Pertanto, confido nella prudente valutazione del Presidente Deorsola affinché ristabilisca in quest'aula un giusto equilibrio fra i due poteri consiliari.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Non serve quasi a nulla, però desidero intervenire perché ciò che dir rimanga a verbale.
Prendo atto, dalle parole dei colleghi, certamente dette in buona fede che dicevano di continuare il Consiglio domani e dopo, del fatto che il Presidente del Consiglio regionale non ha informato la maggioranza di quanto le opposizioni gli hanno chiesto. Non è stata chiesta un'interruzione premio. Non è stato chiesto di non fare Consiglio domani perché oggi si è lavorato. Si è posta, dal punto di vista delle opposizioni, un'altra questione: una questione politica.
In verità non noi, ma il Presidente aveva ritenuto di convocare per una settimana il Consiglio, in funzione di una discussione che si prevedeva lunga rispetto alla manovra finanziaria, poi definita con un percorso più breve. A questo percorso più breve alcune delle opposizioni hanno dato la possibilità che venisse realizzato e pertanto si è detto, visto che il Consiglio in queste settimane era stato convocato sostanzialmente sulla manovra finanziaria, di chiudere con la giornata di Consiglio di oggi. E il Presidente del Consiglio ci aveva risposto in quella sede: "Domani convocheremo alle 10,30 i Capigruppo per definire come procedere mercoledì e giovedì", ritenendo che domani il Consiglio non avrebbe avuto luogo. Poi evidentemente c'è stato un non collegamento di questioni, ma per il verbale desidero dire, in particolare alla cortesia dei colleghi della maggioranza che sono intervenuti, che noi abbiamo posto una questione politica. Non è che abbiamo detto: "No, visto che si finisce questa sera, domani non si lavora".
E' poi evidente che ci sono questioni ed atteggiamenti politici diversi, in particolare in questa fase, da parte della maggioranza e dell'opposizione, così come avviene in tutte le fasi di fine legislatura dove la maggioranza intende portare a termine il maggior numero di provvedimenti e l'opposizione intende operare di più sul territorio, ma questo direi che sta un po' nella logica del rapporto maggioranza opposizione.
Due questioni. Si era detto così e, per carità, non cade il mondo se poi si fa qualcosa di diverso, ma semplicemente per affermare che si era detto questo - e dei Gruppi sono andati via sapendo questo - così come dei Consiglieri di maggioranza saranno in imbarazzo per la ragione opposta, e ce ne facciamo carico. Poi, in quella sede, noi abbiamo posto all'Assessore al bilancio - che in questo momento non c'è - e al Presidente del Consiglio una questione politica del tipo che ho cercato di richiamare. Non finiamo di lavorare perché abbiamo terminato il bilancio, altrimenti ci prenderemo giustamente una sgridata anche da parte della collega Cotto, in quanto ha tutti i titoli per farlo, ma noi, che abbiamo partecipato a quella riunione e che abbiamo posto quel tipo di problema, non ci sentiamo di dover accogliere senza un chiarimento.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Benso.



BENSO Teresa Anna Maria

Brevemente, Presidente. Volevo ribadire che condivido completamente quanto ha esposto prima la collega Cotto. Inoltre, vorrei sottolineare la mancanza continua e costante di programmazione nei lavori del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Presidente, credo che a fine legislatura sia fisiologico un certo ingolfamento di provvedimenti, di ordini del giorno, di leggi, ecc. Il licenziamento frettoloso il disegno di legge n. 504 a mio avviso non deve farci perdere l'occasione di questi tre giorni consecutivi di Consiglio, e cioè non la licenza premio, come diceva la collega Cotto, bensì lavorare su questi provvedimenti.
Credo che anche l'opposizione abbia interesse affinché si discutano dei provvedimenti in questi tre giorni di Consiglio. E' un'occasione da non sciupare, Presidente, non con interrogazioni, ma con l'esame dei provvedimenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Per quanto riguarda il nostro Gruppo, siamo del tutto indifferenti a qualsiasi tipo di programmazione: per un giorno, due giorni o cento giorni assicuriamo la nostra presenza e la nostra opposizione più forte e costruttiva, qualunque sia il numero di giorni che venga concordato dai colleghi.



PRESIDENTE

Chiederei alla cortesia dell'aula di operare in questo modo: domani mattina Conferenza dei Capigruppo alle ore 10,30 e domani pomeriggio attività d'aula (anche perché i Consiglieri che hanno ricevuto la convocazione sanno che il Consiglio è stato convocato) con gli argomenti che saranno concordati do mani dai Capigruppo.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,15)



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