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Dettaglio seduta n.411 del 04/11/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeli, Bellingeri, Cavallera Chiezzi, Farassino, Peano, Salerno, Scanderebech e Spagnuolo.


Argomento: Variazioni di bilancio

Proseguimento esame disegno di legge n. 504: "Prima variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per l'anno 2000 ed approvazione delle schede FIP"


PRESIDENTE

In merito al disegno di legge n. 504, di cui al punto 6) all'o.d.g.
l'Assessore Burzi desidera fare una comunicazione.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Mancano alcuni degli utenti della mia comunicazione, perché quello che vorrei proporre dovrebbe essere soggetto ad una verifica da parte delle minoranze... Quando il Consigliere Miglietti, insieme al Consigliere Dutto potessero... Dicevo, mancano alcuni degli utenti della mia comunicazione ...



PRESIDENTE

Mi pare che tutte le componenti politiche siano presenti almeno con un Consigliere.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Chiedo ai Capigruppo della minoranza se non ritengano utile svolgere un incontro di natura tecnica, onde verificare se quanto sostenuto in quest'aula possa trovare un'adeguata soluzione che il Consiglio dovrà poi discutere, recepire e votare. A me pare che ci possano essere le utilità ma evidentemente dovrà essere fatta una verifica congiunta con i Capigruppo della minoranza, o con coloro che della minoranza vogliono partecipare, su quanto è stato detto ad inizio di mattinata dal Consigliere Riba (che poi ha trovato delle specifiche successive non particolarmente utili al prosieguo del dibattito), partendo dal suo intervento iniziale, con il quale, come è stato ricordato, è "saltato" il nome delle minoranze.



PRESIDENTE

Considero utile verificare nel concreto quella che è stata una disponibilità in termini di indirizzo. Penso che si possano individuare una o più persone per ogni componente politica. Su tale proposta vorrei un breve cenno di assenso o di dissenso.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Chiedo alla cortesia dell'Assessore Burzi, che di solito è sempre molto chiaro, di ripetere sinteticamente la sua proposta, che non mi è parsa molto chiara.
Nel frattempo, chiedo al Presidente del Consiglio di verificare formalmente il numero legale, perché la presenza in aula non è così consistente. Chiedo, inoltre, la cortesia di attendere i colleghi Capigruppo delle opposizioni che in questo momento ...



(Proteste del Consigliere Picchioni e dai banchi della maggioranza)



SIMONETTI Laura

Abbia pazienza! Ripeto le mie richieste. Primo, la cortesia ...



(Ulteriori proteste del Consigliere Picchioni e dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Concluda, Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Ripeto la mia prima proposta, però non vorrei sollevare troppi problemi, visto che quest'aula è così impegnata ad affrontare questioni importanti.
Chiedo all'Assessore Burzi di sintetizzare la sua proposta, che non mi è chiara.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ripeto quanto ho detto prima. Avevo già premesso che mi sembrava mancassero, senza voler sminuire le presenze esistenti, alcuni Capigruppo di minoranza.
Ciò premesso, annullando tutti gli interventi per comodità di ragionamento, tolto quello iniziale del Consigliere Riba e la mia replica ritengo utile un incontro tra l'Assessore Burzi, i colleghi di maggioranza che ai singoli temi saranno interessati, e coloro delle minoranze, siano essi Capigruppo o Consiglieri, onde verificare in sede tecnica se, sui temi sollevati dal Consigliere Riba, è possibile addivenire ad una composizione modificante ed aggiornante l'emendamento della Giunta. Credo che tale verifica possa occupare circa mezz'ora di tempo; se essa sarà positiva, il dibattito dell'aula potrà certificarne la validità.



PRESIDENTE

Ribadisco che tale proposta mi sembra di interesse per l'aula. Mi pare che le ipotesi prospettate dai componenti della minoranza debbano essere verificate, nella loro agibilità, attraverso un controllo numerico - se mi si passa questa espressione.
Credo, pertanto, di dover sospendere i lavori del Consiglio e dare seguito alla proposta dell'Assessore di convocare immediatamente una riunione. Mi rendo disponibile, anche per evitare una discussione fra tante persone che potrebbe non accelerare i nostri lavori.
La seduta è sospesa per alcuni minuti, il tempo necessario per tale incontro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Gatti; ne ha facoltà.



GATTI Agostino

Chiedo una cortesia, cercando anche di interpretare le richieste avanzate dagli altri Gruppi. Chiedo che la Giunta, o perlomeno l'Assessore si presenti a tale incontro con una proposta, in modo che possiamo commisurarci.



PRESIDENTE

Potremmo costruirla sul momento.
La parola al Consigliere Picchioni.



PICCHIONI Rolando

Presidente, questa mattina il Consigliere Riba ha avanzato una proposta di metodo che mi pare attenga, prima ancora che all'agibilità democratica di questa assemblea, alla sua intelligenza politica.
Il metodo non comporta assolutamente alcuna valutazione di merito: comporta una valutazione di un cammino, di un possibile tracciato, il cui approfondimento tecnico, richiesto adesso dall'Assessore, credo meriti di essere assolutamente sondato. Ritengo che questa sia un'occasione, proprio sulla base di quanto l'Assessore ha detto - che condivido in maniera totale per vedere se, nella fattispecie, si può trovare un accordo, che non è un accordo consociativo, sia ben chiaro, ma un accordo solamente di metodo, di pura correttezza istituzionale dell'assemblea, perché le minoranze si mobilitano anche con delle proposte, che non sono solamente preclusive od occlusive a quelle della maggioranza.
Pertanto, credo sia dovere di questa assemblea accogliere la proposta tecnica del Consigliere Riba e la controreplica dell'Assessore Burzi: ognuno rimarrà sulle proprie posizioni, però facciamo la verifica.



PRESIDENTE

E' quanto penso anch'io, perciò sospendo la seduta. Convoco una o più persone per ogni Gruppo della minoranza nella Sala A) con l'Assessore, il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 15.05 riprende alle ore 17.24)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La sospensione dei lavori del Consiglio è stata utilmente impegnata.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Innanzitutto, ringrazio i colleghi, sia di minoranza che di maggioranza, per aver utilmente lavorato, insieme ai membri della Giunta per effettuare la verifica emersa come opportunità dai lavori della mattinata e che mi sembra possa avere un esito positivo.
La Giunta, sulla base dei lavori svolti, intende modificare la manovra su tre principali linee di intervento.
Innanzitutto, incrementare il capitolo del Patto sociale per lo sviluppo di 30 miliardi, con ulteriori prelievi dal FIP, il capitolo 27160 quello che finanzia, sulla base della legge n. 43/94, il Fondo Investimenti Piemonte. Il capitolo del Patto sociale attualmente ha una dotazione di 20 miliardi di cui finora è stato possibile utilizzarne unicamente circa 5 proprio sulla base dell'iniziativa concordata per l'area della Formazione che finora non ha avuto impieghi notevoli. Vorremmo, condividendo le proposte emerse, aggiungere 30 miliardi alle dotazioni esistenti, con l'impegno che ciò che noi, nell'area degli investimenti, segnaliamo su un anno, intenderemmo riproporlo nei documenti che verranno poi proposti nei lavori della Commissione del Consiglio, anche su documenti successivi. Ci significa che il bilancio preventivo 2000, che è il prossimo documento che la Giunta presenterà in aula, riprenderà tutti i temi degli investimenti qualora essi non siano stati sviluppati per gli anni di competenza.
Per quanto attiene l'area degli Affari Sociali, dalla quale è scaturito il disegno di legge n. 504, occorre tenere presente - siamo comunque al 4 novembre - che la spendibilità delle risorse è fortemente condizionata dal tempo in cui tale variazione venne approvata. Proponiamo di riversare tutte le risorse, per la parte ancora spendibile, nel capitolo 11950, che è il capitolo padre o madre dell'intervento della Regione nell'area degli Affari Sociali. Il capitolo 11950 è regolamentato dalla legge n. 62, che per essere operativa pone dei vincoli ai lavori del Consiglio. Mi pare sia emerso con chiarezza, da parte di tutti, la volontà di rendere spendibili i fondi già disponibili e sugli altri vorremmo, accelerando i lavori della Commissione competente, dibattere e deliberarli appena possibile.
Pertanto, consentire l'uso sia delle risorse già oggi presenti, circa 98 miliardi, sia - scusate se non ho il conto preciso - la dozzina di miliardi, quanto metteremo ancora in incremento, sul capitolo 11950; non ricordo bene la cifra, penso siano circa 10/14 miliardi. Scusate l'imprecisione sul tipo di manovra.
In più, siccome stiamo approfondendo, in sede tecnica, i meccanismi della legge n. 62, si è potuto ulteriormente verificare che il capitolo 11950 prevede che gli stanziamenti deliberati costituiscono in qualche modo una base per i bilanci successivi. E' opinione largamente condivisa che le risorse in questa direzione siano complessivamente insufficienti rispetto ai reali bisogni; credo comunque che l'area meriti un'attenzione maggiore di quanto semplici vincoli possano sottendere.
Questa iniziativa, proprio per come è nata, una tantum, quindi non vincolante, è un elemento dirimente per coloro che sul prossimo bilancio dovranno esercitarsi sia nella proposta che poi nelle deliberazioni conseguenti.
Terza area. Nella proposta della Giunta - come avevo detto in un precedente intervento - c'erano un paio di capitoli, essenzialmente quelli attribuiti all'area della Presidenza della Giunta, che avevano ancora una non totale distinzione e non totale identificazione; interventi che la Giunta su tali capitoli vorrebbe esercitare nel tempo.
Riassumo e termino l'intervento. Su queste tre direzioni, il dottor Lesca rielaborerà quanto prima il testo dell'emendamento di Giunta, mentre io ritirerò quello formalizzato, sostituendolo con questo che verrà distribuito; gli altri rimangono esattamente quelli già a vostre mani quindi sostituisco soltanto un pezzo dell'emendamento all'allegato A) del disegno di legge n. 504. Comunque vi saranno forniti i documenti.
A fronte di ciò, ed è la conclusione della mia proposta, che spero venga accolta, ci sarà un rapido ed interessante dibattito che spero si possa concludere, come abbiamo concordato utilmente in chiusura della verifica tecnica fuori dall'aula, con le dichiarazioni di voto e con il voto entro questa sera.
Questa è la proposta che ritengo la Giunta possa fare, riassumendo i lavori che considero molto utili.
Concludo, ringraziando sinceramente chi ha collaborato a tale lavoro in queste due ore. Grazie.



PRESIDENTE

La sua relazione è stata esauriente. La IV Commissione domani mattina potrebbe esaminare il maxiemendamento.
Mi pare che su questa proposta ci fosse un'adesione di massima.
Possiamo raccogliere anche in aula questa adesione? Ci sono osservazioni su tale proposta? La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

In linea di massima, mi sembra che l'ipotesi espressa dall'Assessore Burzi, che prevede la destinazione al Patto per lo sviluppo delle aree prelevate dal FIP, l'eliminazione dei prelievi sui capitoli vari del bilancio e dell'economia per il finanziamento del disegno di legge n. 504 e il finanziamento dei medesimi...



(Intervento fuori microfono dell'Assessore Burzi)



RIBA Lido

Però bisogna vedere come, perché abbiamo scritto che non dovevano esserci prelevamenti dai capitoli dell'economia e di utilizzare l'ARIET.
Vedremo poi il testo scritto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Il proficuo lavoro svolto è stato tutto focalizzato sulla destinazione delle risorse, quindi si è detto, invece di trovare un'indicazione, che l'area degli Affari Sociali, che era corretta e condivisibile quando è nata (febbraio), oggi lo è meno, perché deve essere aggiornata. Su questo la maggioranza e la Giunta hanno dato la loro disponibilità.
Questo significa che le risorse ancora spendibili - e in tal senso mi sono già scusato per non poter fornire un numero preciso - non le collochiamo sui vari capitoli in uscita (siano essi di spesa o di investimento), ma le raccogliamo sul capitolo 11950. Una volta che avremo fatto ciò, una volta che avremo caricato il capitolo del Patto per lo sviluppo di ulteriori 30 miliardi e che avremo specificato i capitoli della Presidenza per una richiesta condivisibile di trasparenza di iniziative che riteniamo assolutamente di poter condividere, e non solo, ma anticipo che, nel condividerla, il dettaglio di tali iniziative potrà recepire discorsi emersi nelle Commissioni competenti nel corso di quest'anno - a quel punto, in sede tecnica dovremo quadrare, perché il bilancio ha come prima esigenza la quadratura.
Non sono in grado, pertanto, di garantire dove avverrà il prelievo sicuramente - come ho già detto, e lo ripeto - l'ARIET non è sufficiente perché le uscite sono maggiori delle entrate. Sicuramente non si andrà a toccare, perché non è esigenza di nessuno, tanto meno dell'Assessore, quei capitoli che possono essere ancora oggetto di utilizzo nella restante parte dell'anno.
Utilizzeremmo, quindi, quei capitoli i cui fondi, oggi presenti, non sono più spendibili, altrimenti ci contraddiremmo rispetto a quanto sin qui detto.
Questo mi è parso ciò che si è utilmente dibattuto nel corso della riunione di poc'anzi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Assessore, abbiamo posto, tra i vincoli, che l'ammontare di uscita del disegno di legge n. 504 fosse iscritto sul capitolo che avete ripetutamente citato (il 11950), e va bene; che la parte di entrata, per circa 11 miliardi, fosse costituita dal prelevamento di un fondo di riserva, ed anche questo va bene; inoltre, per gli altri miliardi (10, 12 o quelli che sono) abbiamo posto il problema che non siano reperiti con prelievo a carico dei capitoli di spesa per l'economia - questo lo abbiamo detto chiaramente, quindi è un vincolo - ma che fossero reperiti a carico delle disponibilità dell'ARIET. Se lei, poi, può utilizzare qualche altro capitolo, lo vedremo, ma la nostra ipotesi era questa.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sempre con molta attenzione agli obiettivi che abbiamo sin qui conseguito, siccome i miliardi dell'ARIET sono e rimangono 49, e quello che qui si è utilmente costruito è un'integrazione, un aggiornamento della manovra oggi, questi non sono sufficienti per tutti gli obiettivi che la Giunta ha indicato e a cui non intende - perché non se ne vedono le motivazioni - rinunciare.
Siamo assolutamente disponibili, invece, a specificare, dove le specifiche non sono sufficienti, ed in particolare per l'area Affari Sociali, che in merito ai criteri sulle delibere di riparto, in un coinvolgimento più ampio, non bastano - mi pare di averlo detto con molta chiarezza - i 49 miliardi per tutta la manovra. Dovrò, per forza di cose come è già stato fatto, rinunciare in parte ai capitoli di quadratura che ho utilizzato a febbraio, ma non sono in grado di garantirvi che le quadrature siano esattamente quelle richieste, per ovvi motivi di esigenza tecnica.
Sono in grado di garantirvi che i capitoli che stiamo utilizzando esattamente come quelli che abbiamo proposto allora, non andrebbero a ledere iniziative già in essere, cioè utilizzeremmo solo capitoli i cui stanziamenti ad oggi non sono più spendibili o necessari, esattamente come è stato fatto all'epoca. La garanzia che vi do sull'uscita non posso darvela sull'entrata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pier Luigi

Voglio soltanto sottolineare l'importanza di questa manovra che assegna un fondo, previsto dal disegno di legge n. 504, ad un capitolo socio assistenziale, che potrà essere speso nel più breve tempo possibile.
Ringrazio maggioranza ed opposizione per questa convergenza, che permetterà di approvare nel più breve tempo possibile, ossia in serata, il bilancio.
Ringrazio, inoltre, tutti i Gruppi che, con la loro disponibilità garantiranno il licenziamento in Commissione dei criteri di assegnazione del fondo sociale. Prego, pertanto, il Presidente di autorizzare la convocazione della Commissione per lunedì mattina alle ore 11.00. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

La mia disponibilità è totale.
Al di là del tema dell'assestamento, per il quale, secondo me bisognerà verificare tangibilmente quanto avviene, ho cercato di capire a fondo, Assessore - lei sa che non sono un cultore del bilancio - e aspetto ancora quelle famosissime paginette che mi spieghino ciò che sta succedendo.
I ringraziamenti del Consigliere Rubatto ...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Gallarini)



MONTABONE Renato

Scusi, Consigliere Gallarini, posso ancora parlare in quest'aula? I ringraziamenti del Consigliere Rubatto mi piacciono moltissimo, sono un po' come i ringraziamenti dei Consiglieri di quartiere che, guardando sempre al loro orticello, pensano di portare avanti politiche internazionali con la cura del loro orticello.
Consigliere Gallarini, ma chi deve ringraziare? C'è tutta un'attività svolta, ma non solo dal collega Rubatto! Collega Rubatto, tu hai fatto solo il tuo dovere, e per questo non devi né ringraziare chi, a sua volta, ha fatto il suo dovere né sentirti ringraziato! Sono solo, sempre, teste di insalata! Piccole teste di insalata che, messe tutte assieme, possono solo fare un orticello! Per favore, facciamo in modo che non ci siano settori di proprietà di nessuno, perché quando i settori diventano proprietà di qualcuno diventa difficile capire fino a che punto si agisce con spontaneità oppure no.
Possono verificarsi delle interferenze che non si riescono a capire, i bilanci non si approvano perché si pensano clientelari! Io dico solo questo: cerchiamo di dare un minimo di dignità a questo Consiglio regionale, ciascuno operi per le proprie competenze, facendo la sua parte secondo la sua sensibilità.
Collega Rubatto, non sei ancora Assessore al bilancio, non devi ringraziare nessuno! Hai fatto solo la tua parte! E non so neppure quanto bene! Potremo verificarlo domani, analizzando i capitoli del bilancio quando ce li presenterete per bene! Ho sempre sostenuto, in quest'aula, che dopo aver messo le cifre a bilancio l'importante è saperle gestire: allora, collega Rubatto, come Presidente della IV Commissione, dovrai fare attenzione a che quei signori che hanno le cifre a bilancio le gestiscano al meglio, secondo la tua volontà! Certo, ci saranno opinioni diverse sulla gestione dell'assistenza: se ciascuno di noi è proprietario di una fetta, è difficile che le fette di ciascuno ricompongano una torta intera!



PRESIDENTE

Credo, soprattutto dopo queste parole, che sia necessaria una breve sospensione per dare modo all'Assessore e ai suoi uffici di predisporre il maxiemendamento. Credo di dover ringraziare tutti i Consiglieri e l'aula nel suo complesso.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.46 riprende alle ore 18.47)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Informo che l'emendamento della Giunta è stato riprodotto e distribuito nel testo seguente: l'allegato A) di cui all'art. 1 è integrato con le seguenti variazioni: Anno 1999 Entrate Capitolo 140 - Variazione: + 49.135.361.595 Descrizione sintetica: Compensazione ARIET.
Uscite dal capitolo 12730 + 500.000.000 Promozione prodotti agricoli al capitolo 20170 + 1.000.000.000 Scuolabus.
Anno 2000 Entrata Capitolo 2700 - Variazione: + 3.000.000.000 Descrizione sintetica: Mutuo.
Spesa Capitolo n.i. - Variazione + 3.000.000.000 Descrizione sintetica: Messa a norma Centri di formazione.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Considero la lettura dei singoli capitoli indispensabile per capire quanto è stato fatto; se poi ci sono richieste di ulteriori spiegazioni sarò ben lieto di fornirle.
Mi scuso per l'interruzione, ma d'altronde la formalizzazione dei documenti e la quadratura degli stessi richiede anche un'attenzione formale alla quadratura contabile dei documenti. Innanzitutto, sono stati caricati sul capitolo 27167 (nel documento porta la dicitura "Patto sociale") 25 miliardi.
A questo punto, il totale del capitolo 27167, per ricordare le discussioni che si sono utilmente svolte, risulta essere costituito dai 30 miliardi di prima, i 30 che carichiamo e i 5 che vanno utilmente, come prima applicazione di una delle iniziative concordate nell'area del Patto stesso, sulla Formazione.
Tutti i capitoli, per essere precisi, sono quelli con il segno meno. Il capitolo 11950, che è il capitolo che in gergo viene chiamato il "capitolone" dell'assistenza, viene caricato con 15 miliardi e 900 milioni che si aggiungono ai 3 che già ci sono nell'allegato iniziale A).
Quindi, il capitolo 11950 riporta la cifra di 115 miliardi, se non ho fatto male i conti, ed è la parte che è stata oggetto della discussione principale. Ovviamente, azzerando i capitoli precedentemente indicati dal disegno di legge n. 504, che sono il capitolo 12085 - che troverete con il segno meno nell'ultima parte del documento - il n. 11930 e il n. 11915 che sono gli interventi per handicap fondi statali, interventi handicap fondi regionali e interventi handicap fondi statali. Pertanto, questi fondi vengono, insieme al capitolo 12005, tutti convogliati sul capitolo 11950.
I fondi aggiuntivi, oggetto di una precedente manovra a sostegno degli ex OP, non tutti vengono convogliati sul capitolo 11950. Abbiamo fatto una verifica sulla possibilità che hanno le varie risorse di essere oggi spendibili. La verifica fatta e la procedura tecnica assessorile ne garantiscono una spendibilità possibile, pur essendo oggi il 5 novembre, di 7 o 8 miliardi che sono stati utilmente caricati sul capitolo 11950.
In parte una serie di capitoli, ad esempio i capitoli 12730 e 13260 per fare un esempio ve ne sono altri, che qui vedete con il segno più, sono un parziale reintegro dei capitoli a parziale modifica dell'iniziale manovra che facemmo il 26 febbraio, quando - come qualcuno ha ricordato non tutte le nuove risorse erano note, quindi ascrivibili. Oggi abbiamo ripristinato in pratica la prima versione del bilancio 1999, come in parte era emerso dalle richieste del dibattito.
Infine - spero di non aver dimenticato nulla di essenziale - ho anche provveduto in alcuni capitoli, per esempio il capitolo 11680 (Teatro Stabile), il capitolo 11810 (Teatro Regio), il capitolo 12590 (Promozione Sport) e il capitolo 15060 (Fondo equo canone), come anticipato, per ovviare ad inutili polemiche che in parte erano emerse, a rendere ancora più trasparenti, ove fosse necessario, le intenzioni della Giunta per la parte che rimane ancora del 1999.
Ricordo e concludo, rimanendo disponibile per ulteriori spiegazioni che c'è anche un emendamento aggiuntivo chiamato articolo, che illustro in quanto legato a questo emendamento. Con l'emendamento si aggiunge che l'incremento del capitolo 27167 è destinato al finanziamento del Patto sociale per lo sviluppo; tale capitolo è multifunzionale, quindi si è ritenuto utile, per la trasparenza dei nostri lavori e in base agli accordi presi, che venisse evidenziato all'interno del capitolo 27167, capitolo più ampio, che gestisce tutti gli Accordi di programma della Regione all'interno del quale è situato il Patto Sociale per lo sviluppo.
Inoltre, a seguito delle discussioni costruttive svolte, l'incremento del capitolo 11950 non viene inserito nella base per il calcolo del fondo per l'anno 2000.
Ribadisco che trattasi di una norma derogatoria rispetto ad un impianto automatico che la legge n. 62 gestisce per il fondo del capitolo 11950.
Aggiungo anche che si sono completati i finanziamenti sia della legge n. 39 che della legge n. 33: la legge n. 39, relativa agli Uffici della comunicazione, per 1 miliardo e 800 milioni; la legge n. 33, relativa ai Gruppi consiliari, per 2 miliardi e 600 milioni; per precisione, il capitolo 10030 della legge n. 33 e il capitolo 10118 per la legge sugli Uffici della comunicazione.
Tutti gli altri capitoli sono l'esatta riproduzione dell'originario emendamento della Giunta che, com'era inteso, viene mantenuto nel suo impianto. Viene semplicemente evidenziato dove è stato ritenuto utile opportuno e concordato specificarlo.



PRESIDENTE

E' stata così illustrata la manovra emendativa.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Confesso, Presidente, di non sapere da che parte incominciare; non ho parole, così come tutti i colleghi della minoranza.
Abbiamo avuto diversi incontri, nei quali abbiamo sempre concordato sul fatto che, risolto il problema degli emendamenti o della risistemazione delle partite di spesa originariamente proposte nel disegno di legge n.
504, con l'accorpamento delle relative voci sul capitolo 11950, se ne discuta sulla base di criteri condivisi e ragionati all'interno di una Commissione.
Il secondo vincolo dal quale non intendiamo prescindere è che i fondi eventualmente prelevati dai capitoli dei fondi per l'investimento o da altri capitoli destinati a sostenere le attività produttive, l'economia l'occupazione ed il lavoro, fossero destinati esclusivamente ad analoghe voci riferibili a spese per l'economia.
Abbiamo detto, in particolare, che la voce che ci sembrava maggiormente condivisibile era quella relativa al Patto per lo sviluppo, anche perché in riferimento ad esso sono stati assunti alcuni impegni, da parte della Regione - spero che gli Assessori lo ricordino - che prevedevano diverse destinazioni di risorse nel corso dell'anno 1999.
La proposta poc'anzi presentata prevede, invece, la riduzione di 60 miliardi del Fondo Investimenti Piemonte, di cui 30 destinati al finanziamento del Patto per lo sviluppo ed altre voci sempre relative al Patto per lo sviluppo, e 30 trasferiti alla manovra di spesa corrente di altra destinazione, così com'era già nella proposta originale della Giunta.
In questo modo, la Giunta si è trovata a disposizione molti più soldi tant'è che ne ha disposti ed indicati diversi che non erano stati indicati nella prima manovra.
Ribadisco il mio imbarazzo: in questo modo, abbiamo l'impressione che si sia tentata una spregiudicata operazione di capovolgimento del termine della discussione. Dico, inoltre, che non avrei visto la necessità di spendere del tempo e fare delle riunioni di maggioranza per destinare in perfetto equilibrio 30 miliardi dal Fondo Investimenti Piemonte al Patto per lo sviluppo se non si fosse trattato dei primi originari 30 miliardi e se si fosse trattato di 30 miliardi aggiuntivi.
Può succedere che ci si fraintenda; naturalmente abbiamo parlato secondo una certa collegialità, pertanto dubitiamo della complessiva capacità di comunicare la nostra posizione, sia perché era del tutto chiara, sia perché sarebbe stato inimmaginabile chiedere e sostenere la necessità di riservare all'economia i soldi sottratti ai capitoli dell'economia, per poi accettare tranquillamente che, sì, 30 miliardi fossero riservati all'economia, ma che altri 30 fossero utilizzati per le spese correnti.
Presidente, decida lei; ritengo che si debba riprendere il discorso a monte e sperare in un ripensamento. Escludo che questo possa avvenire in tempi brevi, ma il nostro imbarazzo a proseguire è particolarmente evidente, come lei può ben capire.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Io, invece, sono non tanto imbarazzato, quanto sorpreso.
Nell'ambito della sorpresa preannuncio che, per quanto ci riguarda questo rappresenta un contributo da noi condiviso, altrimenti non l'avremmo presentato ai lavori. Quindi, è un miglioramento dell'impianto. Mi permetto di sottoporlo all'attenzione di tutti i colleghi presenti in aula, senza richiamare coloro che hanno lavorato con me ed i colleghi della minoranza in due brevi, ma efficaci, riunioni.
La prima volta in cui venne citata in quest'aula la tesi dell'utilizzo dei Fondi FIP sul Patto per lo sviluppo, mi pare proprio che provenisse dal Consigliere Riba, ma spero di non sbagliare attribuendogli la paternità dell'intervento. Ricordo perfettamente la risposta data dal Consigliere Gallarini, che non considero utile ripetere perché la ricordiamo tutti, sia sulle motivazioni per cui questa richiesta non veniva accolta da parte della maggioranza e della Giunta, sia sulla motivazione di operatività.
Confermo che, al momento, alla parte relativa ai 20 miliardi del 1999 previsti dalla legge 99 sul Patto per lo sviluppo, purtroppo, è stato dato solo parziale adempimento; la stiamo completando proprio con questa manovra, utilizzando fondi non spesi ed impegni sottoscritti. Nell'ambito del non totale adempimento nei tempi e nei modi, è comunque l'unica parte cui la Regione Piemonte ha adempiuto con circa 60 miliardi, in base agli impegni presi e sottoscritti dal Presidente e dagli Assessori competenti al momento della sottoscrizione.
Credo che anche il collega Riba ricordi con chiarezza i commenti che fece - credo per tutti - il Consigliere Gallarini, ricordando la linea della maggioranza e della Giunta attorno al Patto per lo sviluppo.
Faccio però anche un altro commento: non è vero che i 120 miliardi del FIP sono destinati all'economia; sono solo formalmente destinati all'economia, fino al momento in cui - e a ciò si è lavorato bene o male benissimo o malissimo, lo si valuterà in altra sede - tali fondi non siano operativi. Non è casuale che con 120 miliardi resi operativi dal febbraio o marzo 1999 al momento non ne siano ancora usciti, per il buon motivo che le schede FIP non sono state ancora approvate e quindi non sono operative tant'è vero che fa parte dell'operatività il suggerirlo.
Ribadisco poi che questi emendamenti integrano e migliorano la manovra ma certamente non si sovrappongono né sostituiscono in alcun modo, né nella quantità né nella qualità, il testo su cui la Giunta ha lavorato.
Non vedo motivi di imbarazzo né di sorpresa da alcun punto di vista; se avessi inteso che vi era una condizione pregiudiziale sui 30 miliardi del FIP, la riunione di prima non sarebbe neanche iniziata. Questo è un prodotto in cui la Giunta si riconosce e che intende sostenere, perché in esso si riconosce totalmente.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Il collega Riba ha dichiarato di essere imbarazzato: io sono letteralmente allibito per la proposta della Giunta, perché tale proposta non tiene conto del dibattito e della discussione di ieri. Sembra che la proposta e i rilievi avanzati dall'opposizione fossero sostanzialmente di questo tipo, e mi sembra anche che, durante il dibattito, fossero condivisi anche da altri.
Si era detto: "D'accordo sul finanziamento della spesa socio assistenziale, ma cerchiamo una modalità di finanziamento diverso, perché a febbraio questa spesa è stata finanziata con una riduzione di capitoli relativi al settore economico".
E' stato fatto l'esempio del credito alle imprese, alla zootecnia e via dicendo. Si era anche detto: "Cerchiamo di finanziare la spesa socio assistenziale con nuove risorse o perlomeno con una parte di esse derivanti dall'ARIET". A tutto ciò è seguito il ragionamento sui FIP e si era detto: "I 30 miliardi, anziché utilizzarli per le spese correnti, li destiniamo al Patto sociale".
Questo era il quadro generale, anche perché ieri abbiamo rilevato come l'obiettivo da porsi era quello di valutare meglio la spesa corrente. Era questo l'obiettivo: valutare meglio la spesa corrente.
Assessore, ho detto di essere allibito, ma per quale motivo? Perché la Giunta ha eluso le osservazioni fatte arroccandosi in una posizione rigorosa e coerente per aumentare le spese correnti.
Cosa capiterà? Un suggerimento finalizzato ad un maggior rigore porta all'aumento e ad un utilizzo dei FIP per finanziare spese correnti. Ne cito una per tutte, significativa, che non era prevista dal disegno di legge n.
504: la propaganda turistica. Alla propaganda turistica vanno 900 milioni! Ciò vuol dire che alla fine il lavoro di riflessione svolto è servito ad assegnare alla propaganda turistica 900 milioni? Questo era solo un esempio, ma potrei farne molti altri, perché non c'è soltanto questa perla! Cosa noto? Noto, prima di tutto, che non è stata compiuta un'operazione di ristabilimento del finanziamento per quanto riguarda l'agricoltura. Si era detto: "Non penalizziamo per le spese sociali il settore economico ristabiliamo il capitolo 13260".



BURZI Angelo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Non è così!



SAITTA Antonino

Lo so che non è così, Assessore Burzi, ma lo voglio far notare!



BURZI Angelo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

I primi due capitoli con il segno più - deve avere pazienza, capisco che sia complesso - sono in ristabilimento.



SAITTA Antonino

Chiedo scusa su questo, non l'avevo notato. Il capitolo 26160 aiutatemi a capire - quello sul Credito alle imprese e quello dei Parchi non è stato ristabilito: alcuni capitoli, in sostanza, non sono stati ristabiliti.
Se avete interpretato l'operazione proposta dalla minoranza come un aumento di alcune spese correnti, vuol dire che non ci siamo spiegati! Sono però convinto che abbiate inteso perfettamente che l'obiettivo non era quello di aumentare le spese correnti né tanto meno di utilizzare il FIP per aumentare le spese correnti! Noto che, dopo aver detto che le spese obbligatorie erano "obbligatorie" - e non se ne poteva fare assolutamente a meno - esse si riducono da 12 miliardi - mi sembra - a 8 miliardi. Spese "obbligatorie" che vedono 4 miliardi in meno! Sono stati inseriti 5 miliardi per la Formazione professionale. Sarebbe bene capire perché. L'Assessore Goglio ci aveva spiegato che, per la Formazione professionale, nelle pieghe del bilancio il problema dei fondi CEE era stato risolto. Ma allora, non si capisce bene cos'è questo! Potremmo continuare. Questo che abbiamo sotto gli occhi è tutta un'altra cosa! Si deduce che, alla fine, questa operazione consente di utilizzare Fondi FIP per le spese correnti. Non era questo l'obiettivo. Si era parlato di 30 miliardi ...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Presidente, mi consente una dichiarazione?



PRESIDENTE

Prego, Assessore, ma parli al microfono.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Presidente, intendo fare una dichiarazione, ma chiedo che non venga interpretata come un'interruzione all'intervento del Consigliere Saitta.
L'ho detto anche nel mio primo intervento, e mi spiace dovermi ripetere, ma lo dico in senso costruttivo, perché si è lavorato bene e trovo seccante che si buttino via delle ore di lavoro ben fatte.
I 60 miliardi del FIP, neanche a farlo apposta, quadrano alla lira con i 30 miliardi di residui perenti. L'ho detto e lo ripeto, e i 30 miliardi del Patto per lo sviluppo, se vogliamo farli quadrare con altro ...



SAITTA Antonino

...e sono stati introdotti, poi mi dica come è stato fatto!



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Burzi)



SAITTA Antonino

No, il finanziamento per i Percorsi Giubilari era di 6 miliardi, adesso invece è di 4 miliardi e mezzo! Sono stati assegnati 900 miliardi alla propaganda turistica ...



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Burzi)



SAITTA Antonino

Ma questa è un'altra cosa rispetto al ragionamento fatto! Vuol dire che sono stati introdotti, all'improvviso, dei capitoli completamente nuovi! Posso dirlo questo? Perché non era oggetto di osservazione da parte di nessuno! Noto ancora che i contributi per il capitolo 11725, "Iniziative culturali", mentre erano di 400 milioni, senza che nessuno ne dicesse nulla, senza alcuna spiegazione, sono diventati di 2 miliardi e 50 milioni! Noto poi un capitolo per "Celebrazioni"! Per celebrazioni!



(Commenti dai banchi della Giunta)



SAITTA Antonino

Allora, fate così. Io mi sento raggirato per come è stata fatta la proposta: noi abbiamo sempre parlato di 30 e non di 60 miliardi. Questa era la nostra intenzione, la nostra opinione. Fate il confronto, martedì ricominciamo e rivediamo tutto quanto. Mi sembra veramente che l'indicazione e le discussioni fatte finora andassero in un senso totalmente diverso.
Non era nostra intenzione favorire un'operazione di aumento della spesa corrente. Semmai era di contenimento della spesa corrente per investimenti e a favore del settore economico, salvaguardando le spese per i servizi socio-assistenziali: era questo l'obiettivo.
Se l'operazione è questa, è tutta un'altra cosa da quanto proponevamo.



PRESIDENTE

Credo che un'integrazione alla proposta da parte dell'Assessore possa essere utile.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Rispetto alla manovra presentata dalla Giunta il 29 luglio ripresentata in Commissione l'1 settembre, qui discussa ormai da tre giorni, in questo foglio non si aumenta di una lira la spesa corrente, non di una sola lira! A mio avviso, si è agito costruttivamente, certamente senza alcuna volontà di raggiro. Scusate l'espressione, ma l'ora tarda consente forme di espressioni più libere di quanto normalmente ciascuno di noi consentirebbe agli interlocutori. Lo ripeto, si è agito senza raggiri di sorta. Né io mi sento raggirato. Prendo atto, con un certo dispiacere dell'atteggiamento dei colleghi. Abbiamo avuto l'occasione, ricercando una trasparenza che spero tutti condividano, di fare delle discussioni molto ampie. Quindi, fortunatamente, una volta tanto, questa pluralità consente ...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

SAITTA Antonino (fuori microfono)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Di ulteriori 30 miliardi non si era parlato!



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Non so se se ne fosse parlato. Ma, ribadisco, solo per maggiore chiarezza, perché questo l'ho firmato e lo mantengo, che i 60 miliardi del FIP, che comunque non sarebbero stati spesi e credo, oso pensare che anche il Consigliere Saitta mi darà atto che sull'esigenza ...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

SAITTA Antonino (fuori microfono)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

E' un'invenzione sua, Assessore!



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

No, io non invento niente! Ci sono i resoconti!



PRESIDENTE

Lasciamo che l'Assessore prosegua il suo chiarimento.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

L'utilizzo dei fondi che non servono immediatamente - siamo nel 1999 è una tesi che non solo su questo capitolo - ma su tutti, e non da ora! questa Giunta persegue. Si è invece addivenuti da prima, orientandolo sul 2000. Poi, per esigenze tecniche di non percorribilità, addirittura addivenendo ad una vostra specifica richiesta, che peraltro era un impegno della Giunta, a mettere ulteriori 30 miliardi sull'area Patto per lo sviluppo ...



(Voci in aula)



PRESIDENTE

Lasciamo completare l'intervento all'Assessore.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Noi non eravamo, non siamo mai stati, né siamo disponibili a disconoscere l'architettura del disegno di legge n. 504.
Siamo stati dal giorno 1 - e lo abbiamo dimostrato anche oggi disponibili a portare a termine tre impegni, che peraltro risultano realizzati.
Primo impegno: una gestione diversa, aggiornata ad oggi, realizzata con fatica, degli impegni sul socio-assistenziale. Si erano date delle indicazioni sui capitoli di spesa e, tramite un lavoro utile, sono stati ottenuti gli stessi risultati semplicemente caricando il capitolo 11950.
Quindi, primo impegno discusso, concordato e tecnicamente realizzato.
Secondo obiettivo. Si dà evidenza agli impegni che la Giunta ha assunto unica parte finora finanziata sul Patto per lo sviluppo, utilizzando investimenti per investimenti, da FIP a Patto per lo sviluppo - e si dà trasparenza agli 8 miliardi, che qualcuno, mi dispiace citarlo, ha detto "a fini clientelari" - certamente non intendendo offendere nessuno, ma questo è stato anche oggetto di polemica - specificando quali siano gli impegni che in tal senso la Giunta intende assolvere.
Tali impegni sono, tra gli altri, il Regio per 2 miliardi; lo Stabile per 300 milioni; la flavescenza per 3 miliardi. La somma di queste cifre sono gli 8 miliardi assegnati dalla Presidenza. Questo è quanto discusso con i Gruppi delle minoranze ed è stato realizzato. La Giunta e la maggioranza non hanno mai inteso modificare l'architettura del disegno di legge n. 504, ma eventualmente a completarlo e chiarirlo.
Per quanto riguarda gli Affari Sociali del disegno di legge n. 504, si intende gestirlo tramite la Commissione sul capitolo 11950.
Ripeto, questo è stato discusso, è stato oggetto dell'accordo ed è stato - a mio avviso - realizzato.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Goglio.



GOGLIO Giuseppe, Assessore alla formazione professionale e lavoro

Volevo solo chiarire al collega Saitta la questione dei 5 miliardi.
Questi miliardi sono stati inseriti nel Patto sociale. Attualmente i finanziamenti sulla Formazione avvengono per il 64% con i fondi dell'Unione Europea e per il 36% con fondi della Regione Piemonte.
Ci siamo impegnati, durante la discussione sul Patto sociale all'aumento del 36% per portarlo fino al 50%. Quindi il 50% con fondi dell'Unione Europea e il 50% con fondi della Regione Piemonte. Come prima tranche sono stati inseriti questi 5 miliardi nel Patto sociale ed altri 5 miliardi verranno inseriti l'anno prossimo fino ad arrivare al 50%.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Non credo che quanto sto per dire possa essere risolutivo, ma dovrebbe perlomeno togliere la preoccupazione del "raggiro".
I 2 miliardi e 50 milioni del capitolo 11725 derivano dai meno 2 miliardi dell'assistenza scolastica. Qualche collega - spero, perch qualcuno attentissimo c'è - della Commissione Cultura ricorderà che sono quei 2 miliardi che la minoranza aveva chiesto di investire per il dimensionamento scolastico, per aiutare le Province.
Noi li avevamo collocati sull'assistenza scolastica, poi, per ragioni tecniche, si è verificato che non potevano essere trasferiti alle Province perché era un capitolo errato. Semplicemente quei 2 miliardi, che sono quelli che la minoranza aveva chiesto in Commissione che andassero per le scuole delle Province, sono stati spostati su un altro capitolo. Mi permetto di dire questo solo perché non è stato un aumento che è stato introdotto adesso. Noi pensavamo di metterli in assestamento, invece lo abbiamo fatto in variazione di bilancio, però si tratta di uno spostamento a somma zero. I colleghi della Commissione, che hanno seguito attentamente i lavori, ricorderanno. C'era proprio stata questa richiesta. Erano i 2 miliardi imputati sull'assistenza scolastica, li abbiamo semplicemente spostati.
Sulle celebrazioni - non voglio mettere in imbarazzo nessuno - i colleghi della Commissione Cultura ricorderanno che avevano chiesto che venisse implimentata di 800 milioni la legge sulle celebrazioni, in quanto dicevano che era ridicolo fare una legge che comprenda tutte le celebrazioni del Piemonte, sostituendo quindi i singoli eventi con 200 milioni, e dicevano che l'unica cifra decente è un miliardo.
Quindi, sono tutti impegni di cui si era discusso e spiegato. Non sono intervenuto pensando che questo risolva la situazione, ma per amore di verità.
Aggiungo a verbale queste dichiarazioni da collegare con i verbali della Commissione Cultura. Il Regio è stata una richiesta ...



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

SAITTA Antonino (fuori microfono)



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Però l'emendamento giunge in aula adesso!



LEO Giampiero, Assessore all'istruzione

Non aumenta la spesa corrente, è semplicemente un cambio di destinazione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Collega Saitta, in uno dei passaggi precedenti della lunga discussione generale, alcuni di voi hanno commentato - non mi interessa sottolineare il tono dei commenti - che c'erano due capitoli, il n. 10332 e il n. 10930 della Presidenza della Giunta per complessivi 8 miliardi. Sono emersi dei commenti, alcuni dei quali hanno dato origine, sicuramente in perfetta buona fede, a dei fraintendimenti di aula, che hanno originato da parte mia l'utilità, che spero venga compresa, di segnalare in quali capitoli vengono inseriti.
Collega Saitta, li mettiamo per 300 milioni al Teatro Stabile, per 2 miliardi al Regio, per 3 miliardi ai contributi per la flavescenza e componente rimasta sul capitolo 10930, per un miliardo e 800 milioni.
Quanto appena detto è stato oggetto di una discussione, non di richieste, ci tengo a precisarlo, non ho ricevuto da parte delle minoranza alcuna richiesta, ma è stato oggetto di una richiesta di trasparenza che ho esaudito. Ripeto, la somma fa esattamente 8 miliardi. I totali sono gli stessi. I 30 miliardi, se vogliamo, è l'origine del fraintendimento, non certo del raggiro, ma nessuno della maggioranza ha mai pensato - ripeto in nessun momento di modificare l'architettura della manovra. Ha pensato si è resa disponibile ed ha effettuato una diversa gestione aggiornata dell'area degli Affari Sociali, cosa che è stata fatta, aggiornata e resa disponibile sul capitolo 11950 e ha condiviso l'utilità di sottolineare in una parte di Patto per lo sviluppo che la Regione ha sottoscritto, e soltanto parzialmente adempiuto. Con questo, diventando un sostanziale adempimento del Patto all'epoca firmato; mi permetto di sottolineare che continua ad essere l'unica parte che sta adempiendo con fatica, con ritardo, ma lo sta facendo, agli impegni presi. Questo è quanto qui c'è scritto: non c'è una lira di spesa corrente in più rispetto all'emendamento che abbiamo proposto a luglio. Nessuno ha mai pensato - lo dico con tranquillità - di stravolgere la manovra. Non ci abbiamo mai neanche pensato; abbiamo pensato di renderla aggiornata ai tempi e compatibile con alcune delle esigenze, che peraltro abbiamo condiviso, altrimenti non le avremmo sottoscritte, sollevate dai Consiglieri della minoranza.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' stato menzionato il discorso legato ai Percorsi Giubilari che nel disegno di legge n. 504 erano esposti con la cifra di 6 miliardi. Ad avvalorare la tesi e la sostanza che non è stata aumentata la spesa rispetto alla proposta è il fatto che nei 6 miliardi esposti sui Percorsi Giubilari non abbiamo fatto altro che modificare la cifra stando nella cifra globale, portando un miliardo e mezzo in capo alla promozione sportiva che aveva delle sofferenze, non aumentando la spesa su un capitolo della promozione sportiva, ma ottimizzando, in funzione delle esigenze, le cifre esposte nel disegno di legge n. 504. Quindi, non abbiamo aumentato la disposizione rispetto al testo di legge.
Anche per quanto riguarda i Percorsi Giubilari, erano 6 miliardi e rimangono i 6 miliardi in capo al turismo. Sono stati destinati 4 miliardi e mezzo sul turismo perché possiamo spenderli e un miliardo e mezzo sulla promozione sportiva perché, nell'ambito della promozione sportiva, c'era una sofferenza che andava sanata. Questo, nell'ambito del ...



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

SAITTA Antonino (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E così lo anticipiamo sul momento ...



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Sempre nell'ambito dei 6 miliardi.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

SAITTA Antonino (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Ma cosa vuol dire? Sono decisioni di bilancio!



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Per essere totalmente in linea, abbiamo avuto, per esempio sull'area degli Affari Sociali, oggettivamente delle difficoltà di natura tecnica che soltanto tramite il contributo di tutti, su una materia difficile, siamo riusciti a superare. Se questo è visto, a torto o a ragione, come elemento di critica, non ho alcuna difficoltà, su questa parte, a stralciarlo perché non è stato oggetto di alcuna volontà, né di modifica e di accordi né di esigenza. Non è lì il problema, a mio avviso.
Diverso è, e su questo sono categorico, perché non ho mai dato, e su questo spero non solo di essere creduto, alcuna disponibilità a modificare l'impianto del disegno di legge: non l'ho mai detto, non l'ho mai pensato non l'ho mai neanche sostenuto. Bensì - ripeto - la disponibilità è stata quella di aggiornare la manovra di allora e di sottolineare alcune esigenze peraltro utilizzando risorse altrimenti non spendibili.
Insisto nel dire - ed è con dispiacere che lo dico - che i 120 miliardi del FIP non si possono utilizzare finché le schede FIP non saranno approvate e rese operative.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Presidente, vorrei mantenere in quest'aula un comportamento consono all'aula stessa, ma diventa veramente difficile in questo momento.
Consigliere Saitta, a questo punto - mi consenta - mi sento io raggirato. Anzi, devo dire che mi sento proprio preso per il fondo della schiena - si può parlare così in quest'aula? - perché a me era parso avendo seguito anche con una certa difficoltà - non nascondo - le discussioni e le trattative per cercare di arrivare ad un'approvazione rapida della variazione di bilancio, che, con la collaborazione di tutti coloro che avevano partecipato - maggioranza ed opposizione - si fosse trovato un possibile accordo, attraverso un ragionamento che avevo fatto in quest'aula a nome del mio Gruppo, dando una disponibilità in particolare sul settore che interessava la fascia del sociale.
Pertanto, abbiamo accettato una richiesta, da parte dell'opposizione che diceva: "Togliete la firma da quegli emendamenti che avevate presentato il 25 febbraio, mettiamo in un unico calderone ed in un unico capitolo questi fondi" - perché era evidente che la sinistra non poteva chiedere di cancellarli - "e, quindi, sacrificate voi che avete lavorato su queste ipotesi". Noi abbiamo accettato questo sacrificio perché era un lavoro comunque svolto, perché a noi interessava ed interessa tuttora l'obiettivo non interessa la firma in calce agli emendamenti. Questo lo abbiamo dimostrato, perché volevamo portare a casa quei fondi, quello stanziamento sempre su quei capitoli e cioè l'intervento su un capitolo generale, per poi arrivare in Commissione e ridefinire, con tutti i Consiglieri della Commissione stessa, i criteri.
Quindi, non la volontà di appropriarci di un intervento, bensì la volontà di arrivare a conclusione di quell'intervento.
Abbiamo detto, mancando poche settimane, che saremmo arrivati ad operare una scelta che non ha più una paternità politica, ma che arriva all'obiettivo, convinti che questo facesse ragionare all'interno di questo Consiglio tutti noi e ci portasse ad una rapida approvazione, entro questa sera, del bilancio e alla possibilità di effettuare realmente questa spesa perché, man mano che i giorni passano, la possibilità di spesa si riduce.
Non sto dicendo delle grandi verità; sto dicendo delle cose verificabili da tutti.
In questo momento - lo dico con estrema serenità - mi sento, non solo raggirato, ma anche ostaggio di qualcuno che dice: "Come vi permettete, voi di maggioranza, di fare anche solo una scelta? Siamo noi che dettiamo le scelte, siamo noi che vi diciamo cosa dobbiamo fare!". Questo in democrazia non esiste. Dopo la trattativa che abbiamo fatto, dopo gli estenuanti lavori fatti dal Consiglio regionale! Il disegno di legge n. 504 è datato 26 febbraio: oggi è il 4 novembre e dovremmo, in questa sede, vergognarci tutti quanti di approvare solo il 4 novembre ...



(Proteste dai banchi dell'opposizione)



ANGELERI Antonello

Vergognatevi! Dovete vergognarvi di trattare così la maggioranza! Non c'è alcun rispetto!



(Ulteriori proteste dai banchi dell'opposizione)



ANGELERI Antonello

La reazione dell'opposizione dimostra tanta animosità e menefreghismo rispetto alle cose concrete! Tanta animosità gratuita e menefreghismo rispetto agli obiettivi concreti che questa maggioranza si è posta! E' evidente, altrimenti non reagireste così! Io non ho individuato in una parte, ho detto "mi sento raggirato", non ho detto ...
(Commenti fuori microfono del Consigliere Riba)



ANGELERI Antonello

Consentimi, collega Riba, di dire che mi sento un ostaggio, perch quando il Consigliere Saitta mi dice "Voi non potete permettervi di fare questo tipo di scelta" ...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Saitta)



ANGELERI Antonello

Abbiate pazienza, quello che voglio significare è che ...



(Ulteriori commenti fuori microfono del Consigliere Riba)



ANGELERI Antonello

Ma certo! Ma certo! Infatti a me è parso di parlare in maniera estremamente corretta e l'ho dimostrato! Dimostrate anche voi quanto la maggioranza ha dimostrato nei vostri confronti! Il documento appena letto dall'Assessore Burzi mostra come noi siamo stati capaci di togliere la nostra firma da un disegno di legge che portava, appunto, la firma della maggioranza! L'abbiamo tolta! Abbiamo dimostrato, concretamente, di voler fare un passo avanti, di voler risolvere i problemi senza attribuire una paternità politica alla manovra! Assumetevi anche voi le vostre responsabilità! Non affibbiate alla sola maggioranza una responsabilità che non ha e che è dovuta solo ad un Regolamento che non ci consente, in questa sede, il voto di fiducia, consentito invece in tutte le altre assemblee!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Riba)



ANGELERI Antonello

Ecco, questa è la democrazia! Questa è la democrazia!



PRESIDENTE

L'Assessore Burzi chiede di poter apportare un suo contributo alla discussione. Al contributo dell'Assessore seguirà l'intervento del Consigliere Miglietti.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Miglietti)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Sarò brevissimo, Consigliere Miglietti, vorrei solo dire qualche parola.



PRESIDENTE

La Giunta ha il diritto di precedenza.
Prego, Assessore.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ha ragione, Consigliere Miglietti, ha ragione. Chiedo scusa.



(Ulteriori commenti fuori microfono del Consigliere Miglietti)



PRESIDENTE

Se la Giunta ritiene di intervenire, interviene indipendentemente dalle prenotazioni alla parola dei Consiglieri.



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Va bene, la Giunta rinuncia ad intervenire.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Vedi, collega Angeleri, tu non puoi attribuire ad altri delle colpe tue ...



MIGLIETTI Franco

ANGELERI Antonello (fuori microfono)



MIGLIETTI Franco

Dimmi quali sono!



MIGLIETTI Franco

Te lo spiego, se stai seduto un attimo!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



MIGLIETTI Franco

Io non ricordo e, per cortesia, signor Presidente ...



(Commenti tra i banchi dell'opposizione)



MIGLIETTI Franco

Io ho tempo... Tanto, se dobbiamo stare qui fino a Natale! Signor Presidente, non ricordo - e lei dovrebbe venirmi in aiuto - da quanti giorni il disegno di legge n. 504 è in Consiglio.



PRESIDENTE

Da molti.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio (fuori microfono)

Dal 10 settembre.



MIGLIETTI Franco

In Consiglio io non sono mai stato chiamato a discutere il disegno di legge n. 504, se non quattro o cinque giorni fa!



(Commenti dai banchi della maggioranza)



PRESIDENTE

Per cortesia, non interloquite con il Consigliere Miglietti!



MIGLIETTI Franco

Allora spiegatemi perché il disegno di legge n. 504 non è ancora stato approvato! Non abbiamo ancora presentato nemmeno un emendamento! Caro Angeleri, porta a casa le tue rimostranze verso la minoranza, e vai a farle a casa della maggioranza! Perché la maggioranza, se ha il potere di governare, ha anche il diritto e il potere di mettere in discussione le leggi! Se non le mette in discussione, sono cavoli suoi!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



MIGLIETTI Franco

Va bene, collega Angeleri, dopo, mentre andiamo a prendere il caffè e il whisky con ghiaccio me lo spieghi!



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



PRESIDENTE

Per cortesia!



MIGLIETTI Franco

Sgomberiamo il campo, perché noi non abbiamo presentato nemmeno un emendamento per ostruzionismo! Non uno! Abbiamo presentato un primo emendamento, quello che chiedeva di sostituire il disegno di legge n. 504 e si è risolto con quanto abbiamo visto oggi! L'abbiamo presentato questa mattina, non è vero, signor Presidente? Lo conferma? Spero abbiate messo la data di quando abbiamo presentato questo emendamento.



PRESIDENTE

Lo fanno gli uffici con assoluto scrupolo.



MIGLIETTI Franco

E' un emendamento. Uno! Sgomberate il campo, perché non c'è alcuna nostra responsabilità sul disegno di legge n. 504! Vi spiego quali sono i problemi. Primo, la mancanza di chiarezza: noi avevamo capito una cosa, avevamo proposto una determinata cosa e voi ne presentate un'altra! Non siamo al supermercato, dove paghi uno e prendi tre o paghi tre e prendi uno! No! Qui ci dovrebbe essere chiarezza! Cos'è successo? Tutti cerchiamo di capire! Il 90% di noi brancola nel dire le cose! Meglio capire come stanno le cose di fronte ad un'operazione di questo tipo, indipendentemente dai giorni che dovremo stare qui o non stare. La cosa più seria che si sarebbe potuto fare sarebbe stato dire: "Adesso si ritorna in Commissione". Questo perché le carte non sono più quelle! Caro Presidente, cara maggioranza, badate che andare in Commissione non è un percorso più lungo, al contrario è più breve e più serio. Avete sovvertito tutte le carte in tavola! Avete stravolto i presupposti originari! Perché sono state sovvertite le carte in tavola? Per un semplice problema: perché nel disegno di legge n. 504 vi era una diminuzione di risorse, un recupero di risorse da capitoli del bilancio preventivo del 1999 per 30 miliardi. Perché pareggiava, con quell'operazione, i 30 miliardi del FIP e i 49 miliardi della manovra aggiuntiva. Se sbaglio qualcuno si alzi in piedi e me lo dimostri! Ho fatto i conti, sono qui! Ho fatto anche il conto dell'ammontare della proposta di manovra che avete presentato. Il suo ammontare è esattamente di 137 miliardi. Forse non ve ne rendete neppure conto! Sono 137 miliardi di meno e 137 miliardi di più! Però mancano i 27 miliardi che avete tolto dal disegno di legge n. 504.
Allora, dove prendere i 30 miliardi che avete tolto dalle riduzioni del disegno di legge n. 504? Manovra semplicissima: dal FIP! Ma allora perch siamo stati qui a romperci le scatole così tanto, Assessore Burzi? Bastava che questa mattina ci dicesse: "Togliamo i Consiglieri Angeleri e Rubatto che intanto hanno rotto già... e va bene!".



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



MIGLIETTI Franco

Ve l'avrebbe dovuto dire l'Assessore, non ve lo dico io! La proposta che noi abbiamo fatto - l'ha riconosciuto il Consigliere Angeleri - è esattamente quella che avete proposto voi, perché non siamo fessi! Che non si pensi neanche per un attimo! E dato che l'assistenza è sempre assistenza, e basta che non sia assistenza - come voi l'avevate divisa - su due capitoli, che una parte andava a finanziare i vostri amici delle case private ...



(Contestazioni dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

Querelatemi! Io sono sempre pronto ad essere querelato! Allora va a finire nel capitolo che funziona, intelligentemente individuato da tutti, nell'unico capitolo dell'intero sistema che funziona! Voi siete Presidenti di Commissione, membri di Commissione, ma non c'è uno solo di voi che sappia davvero cosa accade sul territorio! Andate soltanto a tagliare nastri cerimoniali! Quando qualcuno ha il coraggio di destinare 3 miliardi sulla legge ...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

Scusate, mi dispiace, sono fatto così, non posso modificarmi! Mandate 3 miliardi su un capitolo che finanzia una legge del cavolo (non ha mai funzionato né mai funzionerà, non so chi l'abbia voluta!) quella del riscaldamento. Non avete speso una lira su quella legge lì perché è inagibile e bisognerebbe avere il coraggio e il buon gusto di annullarla! Caro Rubatto, sai come funziona l'assistenza in questo Paese, sai dove funziona? Dove ci sono persone intelligenti e capaci, che sanno farla funzionare! Certo, in altri posti è un disastro e parlo ...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

No, parlo di Collegno! Funziona che i conti gli assistenti sociali e i Consorzi dei Comuni ...
(Commenti dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

Statemi a sentire, così imparate qualcosa!



(Commenti dai banchi della maggioranza)



MIGLIETTI Franco

Guardate che sto qui in cattedra fino a Natale! Gli assistenti sociali che devono istruire le pratiche delle persone meno abbienti per dare loro il contributo per il riscaldamento, per l'affitto, per il minimo vitale, per il minimo alimentare, per l'assistenza agli, hanno preso il buon gusto e il buon metodo di sentire tutte le componenti dell'assistenza, compresa la Caritas e la Compagnia di S. Paolo.
Esistono, e voi lo sapete - tu sei un esperto, caro Rubatto - i questuanti e nessuno più dei questuanti è abile nell'andare a toccare tutti gli altarini. Si guadagna trecentomila lire di qua, cinquecento di là, un milione di lì: avanza la pena di lavorare. E guarda che si vive anche bene con due o tre milioni al mese! Hai capito, Rubatto? Il riscaldamento funziona soltanto se viene trasferito ai Consorzi dei Comuni e ai Comuni che gestiscono direttamente l'assistenza ai meno abbienti.
Qual è dunque il problema? Nella manovra del disegno di legge n. 504 vi sono 30 miliardi; nella seconda manovra non sono più stati depennati, non vi sono più le riduzioni di 30 miliardi dal bilancio. Non ci sono più. Se non ci sono più i 30 miliardi di riduzione dal bilancio e non avendo modificato minimamente quelle che sono le poste di bilancio (le manifestazioni, le campagne elettorali) bisogna trovare 30 miliardi. Ma potevate farci faticare di meno! Bastava che diceste: volete 30 miliardi per il Patto dello sviluppo? Prendiamo 30 miliardi dal FIP e li mettiamo in quel capitolo. E' vero che questa è una manovra da 60 miliardi? Trenta di riduzione e 30 del FIP? Sì o no? Questa è una manovra da 49 miliardi! Quindi, l'avete pareggiata con il prelievo di 30 miliardi dal FIP! Noi vi avevamo detto un'altra cosa. Vi avevamo proposto di riesaminare il provvedimento in Commissione, anche perché, tolte alcune voci sulle quali non siamo d'accordo - su altre siamo d'accordo - bisogna, comunque ritornare in Commissione. Bisogna riesaminare il disegno di legge n. 504 capire il motivo per cui avete tolto i 30 miliardi di riduzione dai capitoli del bilancio preventivo del 1999 e passare i 30 miliardi al Patto per lo sviluppo. Non volete fare un'operazione di questo genere? Ebbene noi siamo qui; valuteremo, voce per voce, il motivo per cui non avete più ripristinato le riduzioni dei capitoli del bilancio di previsione del 1999 e quindi ricominceremo dall'inizio.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Mi scuso con i Consiglieri se in parte mi ripeto, ma credo sia utile.
Quando, nel primo giorno dell'intervento sul disegno di legge n. 504 in aula, quindi due giorni fa, il Consigliere Riba suggerì di togliere i 30 miliardi dal FIP e di orientarli al Patto per lo sviluppo e finanziare quello che rimaneva con l'ARIET, dimostrai successivamente che il termine di "spese obbligatorie" non è per tutti uguale.
C'è stato un intervento chiarissimo, che non può essere dimenticato, in cui il Consigliere Gallarini ha fatto dei commenti sul Patto per lo sviluppo, che non ritengo utile ricordare in questa fase perché sarebbe un elemento di divisione e io non intendo sottolineare gli elementi di divisione.
In sostanza, l'intervento spiegava che la maggioranza non è disponibile ad un ridisegno della manovra. Questo punto è stato spiegato con molta chiarezza: infatti, non ho mai pensato né penso di ridisegnare la manovra.
Ciò premesso, ognuno può ricostruire i documenti in mille modi, ma insisto nel ribadire, Consigliere Miglietti, che quando si fanno i calcoli delle manovre - ne abbiamo anche discusso non soltanto in questa sede bisogna separare la spesa corrente dalla spesa in conto capitale, perch sono due argomenti non solo contabilmente diversi.
Ho detto nel primo intervento, quando ho riepilogato l'emendamento di Giunta, che peraltro avevo presentato in Commissione - siccome i documenti della Commissione di luglio, di settembre e di oggi sono tutti noti - che i 30 miliardi che prelevavamo dal FIP ci servivano (capitale non spendibile) a finanziare, nella prima versione, i residui perenti. I residui perenti erano 32 miliardi e 500 milioni. L'ho detto, l'ho ripeto, ed è così anche oggi. Quello che cambia in questa manovra, e cambierà nel 1999, perché per ragioni tecniche - come ho detto precedentemente - non siamo in grado di identificare i capitoli relativi agli impegni del Patto per lo sviluppo, è che ulteriori 30 miliardi vanno capitale su capitale.
Può non trovare condivisione, me ne rendo conto e me ne dispiace, ma non è spesa corrente, né i perenti - che non a caso hanno due fondi, uno di spesa corrente e uno di capitale - né il Patto per lo sviluppo che è capitale, come capitoli di destinazione, accogliendo in maniera esplicita una vostra richiesta, peraltro esaurendo in parte un impegno della Giunta il capitale non è spesa corrente. Quindi, la manovra che in questo momento stiamo discutendo è certamente identica alla manovra che noi abbiamo presentato a luglio in Consiglio e a settembre in Commissione; inoltre alcuni capitoli, quelli della Presidenza per esempio, sono semplicemente dettagliati. Trovo difficile interpretare - ripeto - questi dettagli a mera campagna elettorale.
Inoltre, con sforzo, anche tecnico, si è ricondotto il discorso degli Affari Sociali ad un modo di gestione, né quantitativo né come esiti diverso. Non ho mai pensato - è stato detto anche dal Consigliere Gallarini di modificare la struttura del disegno di legge n. 504.
Questo è quanto è scritto sugli emendamenti. In più, a parziale accoglimento infine di alcune esigenze, peraltro emerse di finanziamento su alcuni capitoli, ove è stato possibile, sono stati ripristinati i capitoli iniziali che sono il capitolo della promozione prodotti agricoli, il capitolo della sostituzione del bestiame infetto e, forse, un altro capitolo che in questo momento mi sfugge. Anche questo ad esplicita richiesta, accoglibile e condivisibile, avanzata oggi.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Se inizialmente, da quando abbiamo iniziato ad affrontare la discussione sul disegno di legge n. 504, si intravedeva la possibilità, non certo di una variazione di bilancio, ma di un assestamento, adesso ci troviamo ad aver trasformato la natura della variazione di bilancio in un assestamento surrettizio vero e proprio di 137 miliardi, come già alcuni colleghi hanno ricordato.
Non solo, ci sentiamo raggirati rispetto ad un percorso che ha coinvolto seriamente i Consiglieri dell'opposizione, oltreché della maggioranza, sulla necessità di valutare concretamente un utilizzo delle risorse nella direzione di una variazione di bilancio, quindi dell'adempimento delle spese obbligatorie ed eventualmente nella necessità di un investimento sui settori strategici come il Patto di sviluppo. Il foglio che ci è stato presentato è molto di più di un raggiramento, è l'utilizzo strumentale, una presa in giro del Consiglio, del lavoro che i Consiglieri hanno svolto nell'arco di questa giornata e non solo, ed è una proposta inaccettabile sulla quale io credo non ci siano nemmeno i margini a quest'ora, dopo una giornata di questo tipo, di poter discutere e individuare gli elementi.
Provo a riassumere, giusto perché ho fatto qualche calcolo, gli elementi in più che ci sono rispetto all'ipotesi iniziale presentata da questa Giunta. Per questo parlo di prese in giro, perché mentre inizialmente la manovra aveva determinate cifre, e già presentava delle caratteristiche che andavano oltre quelle proprie e naturali di una variazione di bilancio, oggi si presenta come un bilancio vero e proprio.
Ferme restando le ipotesi strategiche politiche che aveva individuato già la Giunta, con il proprio maxiemendamento presentato, che era all'ordine della discussione da ieri in questo Consiglio, ne sono state aggiunte altre.
Le ipotesi che sono emerse, dopo una giornata di colloqui e di incontri da parte delle opposizioni, non dipendevano dalla necessità di essere accontentati rispetto ad ipotesi formali inserite in un maxiemendamento, ma dalla necessità chiara, lineare e trasparente di contenere la spesa corrente e di indirizzare delle scelte, che erano evidentemente delle scelte discrezionali della Giunta, ad opzioni di progettualità e di priorità politica, come il Patto per lo sviluppo. La semplice operazione che è stata fatta, dopo un'intera giornata di colloqui, di incontri, di approfondimenti, è stata quella di raddoppiare l'introito e le risorse del FIP.
Mi pare che per fare una proposta di questo tipo potevamo anche risparmiarci un'intera giornata e risparmiare dei soldi anche alla collettività, di approfondimento di questi temi. Una proposta di questo tipo sembra una presa in giro, collega Angeleri, altro che ostaggio! E ti senti ostaggio! Come puoi sentirti ostaggio nell'assumere delle scelte che sono scelte politiche? In una variazione di bilancio bisognerebbe dovresti saperlo, data la tua esperienza amministrativa - rimanere nei limiti di una variazione di bilancio, non di un disegno di legge che è il bilancio! Assumi queste scelte politiche senza modificarle, in più aggiungi, ad esempio, "Promozione dei prodotti agricoli", L. 500.000.000 "Sostituzione del bestiame infetto", L. 1.500.000.000.
I capitoli elencati sono assolutamente nuovi. Sono sicura che la loro esistenza era sconosciuta anche alla maggior parte della maggioranza! Assessore Burzi, per fare ipotesi di questo tipo, ci saremmo risparmiati un'intera giornata di approfondimento! Residui perenti sono stati sottratti all'ipotesi iniziale, un miliardo e mezzo ...



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Burzi)



SIMONETTI Laura

Presidente, chiederei all'Assessore Burzi di non utilizzare sempre questo atteggiamento così arrogante e di non interrompermi!



(Ulteriori commenti fuori commenti dell'Assessore Burzi)



SIMONETTI Laura

Assessore, lei di solito non viene interrotto quando parla! Non viene interrotto!



PRESIDENTE

Consigliera Simonetti, si rivolga al Presidente!



SIMONETTI Laura

Presidente, vorrei che mi garantisse la possibilità di compiere il mio intervento! Dicevo: L. 1.200.000.000 in meno per "Contributi alle manifestazioni" e viene aggiunto 1.650.000.000 per le "Iniziative culturali". A questi capitoli se ne aggiungono degli altri, di nuovo inserimento: non credo che la maggioranza, fino ad oggi, fosse a conoscenza della loro esistenza! Vengono aggiunti il capitolo 10220, "Manifestazioni del Consiglio", L.
70.000.000; il capitolo 11880, "Formazione", L. 120.000.000; il capitolo 12090, "Associazioni", L. 100.000.000.
Dopo il capitolo 11950 viene aggiunta tutta una nuova serie di capitoli. Anche su questo capitolo vorrei fare un'appendice: mi sembra che manchi in tal proposito chiarezza, e che non quadrino nemmeno i conti.
Perché dico questo? Perché la somma dei capitoli che si rifacevano nell'ipotesi iniziale, all'assistenza (cioè: capitolo 11905 "Interventi dell'handicap, fondi regionali", il capitolo 12005, il capitolo 12085, il capitolo 11930 "Psichiatria") era di 19 miliardi. L'ipotesi di destinare questi fondi, inizialmente destinati a capitoli specifici, ad un fondo globale (il capitolo 11950), cioè il fondo che avrebbe dovuto finanziare gli Enti gestori per le attività socio-assistenziali, nei fatti viene ad essere di 15 miliardi circa. Mancano 3 miliardi e 100 milioni.
Furbescamente, questa Giunta li ha utilizzati per finanziare altre attività che non sono certo attività socio-assistenziali, e che rientrano nel capitolo 20170, "Scuolabus".
L'Assessore mi deve spiegare se nell'ambito delle attività socio assistenziali rientra tra le priorità la questione degli handicap, della psichiatria e via di seguito.
Non desidero andare oltre. Ormai l'ora è tarda e siamo stanchi. Ci sentiamo demotivati, presi in giro da una giornata di questo tipo.
Per concludere vorrei riproporre l'iniziale proposta avanzata da alcuni colleghi. L'opposizione aveva individuato un percorso da seguire. Da quell'ipotesi di partenza oggi ci troviamo in mano una proposta non solo del tutto diversa, ma anche peggiore, che scardina le ipotesi iniziali. La via più seria da seguire ora - mi appello alla serietà e alla garanzia di serietà dei lavori del Consiglio regionale e del Presidente del Consiglio è il ritiro di questa proposta o perlomeno una sua ulteriore discussione in sede di I Commissione. L'ipotesi migliore è che si convochi la I Commissione affinché si analizzi il lavoro fatto: su questo documento, in aula, potrebbero non esserci margini di discussione! Faremo in modo che questo lavoro riparta dall'inizio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Sinceramente, arrivati a quest'ora, non so più che approccio avere con il problema in oggetto.
Vorrei però rilanciare un'idea: quella di mettere anche in Sala A) il registratore durante le riunioni di Capigruppo o perlomeno di farlo funzionare. Non perché serva: serve solo a noi stessi perché la partita politica non diventi un gioco tra bari, perché nessuno nasconda degli assi e al momento del poker ciascuno abbia due assi nella manica! Se tutti calassimo degli assi, nessuno capirebbe più chi ha barato! Sinceramente mi sembra strano - ho partecipato alle riunioni, e lo dico con molto garbo - che ci sia stata ...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Miglietti)



GHIGLIA Agostino

Il Consigliere Miglietti ha una sola ragione per arrabbiarsi ed adontarsi, quando dice che il Consigliere Rubatto va in giro a tagliare i nastri dicendo: "Io sono bello". Questo è un motivo per cui arrabbiarsi che io condivido ed appoggio, collega Miglietti, dandoti tutta la mia solidarietà! Dicevo, mi sembra strano - dal momento che anch'io ho partecipato alle riunioni - che possa essersi ingenerato un dubbio di tale fatta e consistenza.
La maggioranza, tramite il Capogruppo Gallarini, fin dal primo momento e reiteratamente, anche con le dichiarazioni dell'Assessore Burzi, più volte ripetute in Sala A) - possiamo anche andarci a leggere gli interventi ha affermato che non sarebbe stata disponibile a riscrivere la manovra nei termini proposti dalla minoranza. Anche perché - faccio una domanda molto banale - quale sarebbe stato l'interesse politico della maggioranza? Portare a casa una variazione di bilancio riscritta dall'opposizione, dopo che invece oggi come oggi - posso dirvelo? - l'opposizione è in imbarazzo a dire "no" ad una manovra di stampo sociale? Ma noi, scusate, che interesse avremmo avuto? Siamo matti? Vi facciamo riscrivere una manovra? Mettete i soldi dove volete voi, e noi cosa facciamo? Cornuti e contenti? Con licenza Presidente! Uno cornuto e l'altro contento! Io preferisco stare nella seconda categoria, ma su questo non sottilizziamo, perché nel gioco della mediazione politica ci sta tutto! Se dovessi, dall'esterno, dire chi ha ragione fra noi, direi che abbiamo ragione noi, perché non è possibile che neanche per un momento abbiamo pensato di accedere alla richiesta della minoranza di riscrivere la manovra! Sinceramente, non so se ci siano dei falchi nelle file dell'opposizione. E' possibile che tali falchi ad un certo punto abbiano deciso di far saltare il tavolo della partita. Non lo so! Non lo so, ma non voglio nemmeno pensarlo! Perché mi sembra contrario allo spirito con cui nei giorni precedenti, si è proceduto ai lavori! Mi rifiuto di pensare che siamo tutti talmente in malafede, me compreso, da aver lavorato inutilmente in questi due giorni. Avrebbe reso molto di più andare in aula a fare gli scontri, a tirarci gli stracci, magari con la presenza di giornalisti e televisioni.
Mettiamo che non ci siamo capiti, diamo per buono che non ci siamo capiti. Il Consigliere Gallarini non si è espresso bene, l'Assessore Burzi ha detto peggio del Consigliere Gallarini, insomma non ci siamo capiti: va bene. Faccio ammenda di incapacità e quindi personalmente sono disponibile a continuare a capire. Ma un punto solo, irrinunciabile, deve rimanere fermo, rispetto a tutte le richieste legittime dell'opposizione: l'opposizione non può avere la pretesa di riscrivere la manovra del 26 febbraio, pretendendo, tra l'altro, che ulteriori somme vengano "spalmate" sul capitolo "Patto sociale" e su altri capitoli. Se l'opposizione chiede questo, la risposta è: "no". Un "no" che risale al 26 febbraio. Il 26 febbraio - lo dico indipendentemente dal fatto che qualcuno possa irritarsi abbiamo presentato una manovra sociale, una manovra volta a coprire delle importanti esigenze della cultura e dell'assistenza. L'abbiamo portata avanti dal 26 febbraio, l'abbiamo difesa, siamo andati in aula, abbiamo combattuto, siamo stati disponibili a discuterne, ma voi avete risposto "no". Voi dite che siamo in campagna elettorale - anche se si voterà a maggio. Vuol dire che andremo a spiegare alle Associazioni ed agli Enti perché non hanno avuto i contributi.
Sinceramente, se questo era un po' l'obiettivo, abbiamo perso tempo potevamo evitare di sudare due giorni in questo mega loculo e andare fuori a fare molto più utilmente la campagna elettorale buttandoci addosso accuse reciproche. Visto che non mi è sembrato di cogliere questo spirito chiederei alla pazienza di tutti noi, soprattutto alla buona fede dell'opposizione, di cercare di capirci.
Posto che un punto è fisso ed irrinunciabile e cioè che la manovra come si è pensata, non si riscrive, possiamo ragionare sulle altre cifre sulla ridistribuzione del FIP e quant'altro. Se c'è la buona fede da parte di tutti, maggioranza e minoranza, a questo punto utilmente possiamo spendere ancora un po' di tempo per cercare di capirci.
Diversamente, Presidente del Consiglio, le chiederemo domani di calendarizzare una serie di inutili Consigli regionali, perché a questo punto politicamente noi il risultato cerchiamo di ottenerlo tutto: arriveremo alla mezzanotte dell'ultimo giorno utile per poter dire al mondo che comunque noi ci abbiamo provato, ma qualcun altro non ha voluto. Non è questo lo spirito con cui abbiamo affrontato sia la manovra sia i Consigli.
Pertanto, chiedo a tutti un "supplemento" di pazienza e di comprensione.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Apprezzo, come non mi capita spesso, l'intervento del Capogruppo Ghiglia in quanto ha detto due cose importanti, alle quali mi permetto di aggiungerne un'altra come utile, spero, contributo. I colleghi che hanno partecipato all'inizio della verifica tecnica ricorderanno che io ho esordito dicendo di partire dall'area dello sviluppo dell'economia riservando ad un secondo momento l'area degli Affari Sociali.
Probabilmente, c'è stato incomprensibilmente un fraintendimento, ma ribadisco che non c'è mai stata la volontà, da parte nostra, o la disponibilità a modificare l'architettura dell'impianto, ma, al massimo, a migliorarla. Prendo atto che alcuni componenti della minoranza non si riconoscevano più o non si riconoscono in questo. Io ribadisco che noi lo consideriamo il prodotto migliore - con il contributo di tutti - non soltanto perché firmato dalla Giunta.
Inoltre - non lo dico in senso polemico - gli spostamenti effettuati sull'architettura, dopo questa giornata di lavoro, sono stati dei dati non spendibili, insisto, perché non abbiamo assolutamente intenzione di sottrarre risorse all'economia che ne ha bisogno. Sul discorso del Patto per lo sviluppo, penso che solo in parte sarà spendibile, e vedrei questo come contributo positivo. In tal senso, sono addivenuto alla richiesta di metterlo nel 1999 e non, come da me ipotizzato, nel 2000. Quindi, una revisione non sostanziale, ma formale, utile, del percorso degli Affari Sociali, che è stata la parte che ci ha occupato di più. Questo perch evidentemente noi lo ritenevamo un utile contributo alle tesi, peraltro legittime della minoranza, senza che questo fosse, e non lo è, nei risultati, un rinnegare la linea che la maggioranza ha inteso sottoscrivere.
A mio avviso, questo è un prodotto buono, che migliora la spendibilità delle risorse e non aumenta, rispetto all'architettura della Giunta, la spesa corrente. Infatti, è esattamente il testo licenziato dalla Commissione, condiviso, non condiviso, ma comunque identico, e ne specifica alcuni passaggi.
Nello scusarmi con la Consigliera Simonetti per l'interruzione, mi permetto di spiegarle perché mi sono un po' seccato. I capitoli che la Consigliera citava come aggiuntivi rispondevano ad una richiesta specifica e soltanto in parte recuperabile oggi rispetto ad allora, di ripristinare la legge 99 che la prima parte del disegno di legge n. 504 rende necessario finanziare con capitoli di spesa della legge. In parte lo abbiamo fatto dove è stato possibile, in parte non lo abbiamo fatto dove non è stato possibile. Non sono - ripeto - capitoli nuovi di maggioranza, ma è il ripristino della legge 99.
Lasciamo quindi che la polemica, ove ci sia, rimanga dove ci sono elementi di polemica e non aggiungendo inutilmente ...



(Voci in aula)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Consigliera Simonetti, se vuole convincermi, non credo che ci riuscirà ...



PRESIDENTE

Per favore, non dialogate fra di voi! La parola al Consigliere Vindigni.



VINDIGNI Marcello

Qualche mese fa si è sviluppato nel Paese un confronto molto serrato delle forze politiche ed economiche che sostenevano che lo sviluppo economico del nostro Paese poteva avvenire spostando risorse dal settore delle politiche sociali al settore delle politiche a sostegno dell'economia e dell'occupazione.
Mi pare che questo dibattito sia stato superato con l'impostazione che è stata data alla Finanziaria che il Parlamento sta discutendo in questi giorni. Quindi, sarebbe veramente strano se noi in questa sede mettessimo in contrapposizione le politiche sociali con le politiche per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione.
Credo che anche in questa sede dobbiamo trovare un punto di sintesi. Un rilievo che intendo fare è che l'attenzione complessiva del Consiglio e della Giunta, rispetto ai problemi dello sviluppo dell'economia e dell'occupazione nella nostra Regione, è stata abbastanza bassa.
Non è che sono mancate, da parte dell'opposizione e del nostro Partito le sottolineature, le segnalazioni e le battaglie e i risultati virtuali.
Voglio ricordare all'Assessore Burzi che il primo bilancio che ha presentato in quest'aula è quello del 1997. Allora ci fu un confronto molto serrato, dal quale si uscì con una serie di pronunciamenti politici. Uno di questi pronunciamenti fu proprio un ordine del giorno presentato dall'Assessore, con il quale la Giunta si impegnava a destinare 100 miliardi all'anno, per i tre anni successivi, proprio per le politiche a sostegno dell'occupazione: è bene che questo si ricordi.
Questo impegno avrebbe potuto essere attuato anche attraverso delle politiche regionali. Gli strumenti, infatti, non ci mancano certo, perch abbiamo una dotazione legislativa che sta dimostrando la sua efficacia; mi riferisco in particolare alla legge n. 21 che è la legge a sostegno dell'imprenditoria che sta - mi dicono - riscuotendo un grande successo perché è entrata in vigore nel 1994 e sono già state presentate in Regione centinaia di domande. Sono state attivate centinaia di nuove imprese con la creazione di migliaia di posti di lavoro - 4/5 mila - con un costo per posto di lavoro che si aggira sui 18/20 milioni. Questo significa che la legge con costi ridotti ha dato dei risultati importanti. Non sono mancati e non mancano le leggi a favore dell'artigianato: la legge n. 21 funziona bene. Inoltre, abbiamo "avviato" la legge n. 24 sui distretti industriali e sui sistemi economici locali.
Pertanto, gli strumenti li abbiamo e hanno funzionato. Potevamo operare lungo questi binari, ma non è stato fatto o non è stato fatto in maniera adeguata.
Qual è stata la novità del 1998 e del 1999? E' stata la seguente: il Governo ha presentato alle parti sociali un percorso comune per favorire la competizione delle economie italiane e la creazione di nuova occupazione che ha il suo momento topico nel cosiddetto "Patto di Natale". Anche in quest'aula più volte è stato sottovalutato questo passaggio. Ancora negli interventi che ci sono stati nei giorni scorsi, richiamati anche questa sera, in particolare quello del Capogruppo di Forza Italia, Gallarini, si è cercato di dire che l'impegno della Regione deve essere commisurato al relativo impegno, anzi al disimpegno del Governo per dare attuazione al Patto di Natale, che nella nostra Regione ha trovato concretizzazione prima con il Protocollo d'intesa del 18/1/1999 e successivamente con la stipula del Patto per lo sviluppo del 4/5/1999.
Vorrei richiamare l'attenzione del Consiglio sul fatto che da qualche settimana il Patto per lo sviluppo sta entrando nella fase operativa.
Purtroppo, si tende a non presentare al Consiglio le politiche di trasferimento di risorse dallo Stato alla Regione, per non far sapere come lo Stato sta sostenendo, in maniera significativa, la nostra Regione.
Evidentemente, è un discorso tabù, che non si deve fare.
Però, allo stesso tempo, si partecipa alla Conferenza Stato-Regioni, si perfezionano intese che, al momento opportuno, potranno essere tirate fuori.
Caro Gallarini, ti ricordo - e lo ricordo soprattutto al Presidente Ghigo, che segue direttamente queste questioni - che non più tardi di qualche giorno fa sono stati assegnati alla Regione Piemonte, in attuazione della legge n. 499, 75 miliardi, per finanziare l'intesa istituzionale di programma, che è uno dei capitoli principali del Patto per lo sviluppo. Non si può dire che si stia a guardare e si aspetti Godot! Il percorso è avviato, e il Ministero del Bilancio, attraverso la Direzione per le Politiche regionali, sta lavorando alacremente. Da tempo abbiamo chiesto informazioni al Presidente Ghigo, ma la nostra richiesta è stata rinviata alla fine dell'anno. A me risulta che si stia lavorando su quadri programmatici che riguardano i trasporti, le politiche culturali e l'edilizia sanitaria. Sono i quadri programmatici all'interno dei quali si collocheranno queste risorse.
Prima ancora dei 75 miliardi arrivati in questi giorni, in base alla deliberazione CIPE pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'8/10/1999, sono stati assegnati 65 miliardi per il completamento di opere, 3 miliardi e mezzo per lo studio dei progetti di fattibilità di opere molto importanti quali, per esempio, la Corona verde, l'impatto dell'Università sul territorio, ecc. Sono tutti progetti di fattibilità per cui c'è la certificazione di validità dello Stato: dovrebbero diventare i pilastri portanti della politica di sviluppo della Regione.
Non solo. In questi giorni, nel nostro Paese, sta avvenendo una cosa straordinaria. La Direzione per le Politiche regionali e per la Coesione del Ministero del Bilancio, diretta da Fabrizio Barca, sta già lavorando e sta facendo le preassegnazioni (e su questo il Presidente Ghigo dovrebbe dire qualcosa) per l'utilizzo dei fondi destinati dal CIPE allo sviluppo 12 mila miliardi - contenuti nella Finanziaria 2000 in discussione in questi giorni. Così, il giorno dopo che il Governo approverà la Finanziaria, il CIPE potrà trasformare le preassegnazioni in assegnazioni e rendere operative queste risorse.
Non è vero che il Patto per lo sviluppo è un libro vuoto di contenuti: sta entrando in fase operativa.
Per ultimo, ricordo che è in corso una trattativa tra la Regione e il Ministero del Lavoro per trovare un'allocazione ai circa 32/33 miliardi non spesi per i lavori socialmente utili, assegnati in base alla legge n. 144.
Si sapeva che non sarebbero stati spesi nella loro interezza, perché ormai è noto che quello dei lavori socialmente utili è uno strumento superato. In ogni caso, la legge è servita per bloccare risorse assegnate al Piemonte.
Quindi, si sta trattando su come utilizzare questo delta (45 miliardi meno 12 meno 13) per politiche attive del lavoro.
Cari colleghi, stiamo operando all'interno di un solco che si sta aprendo e perfezionando per dare concretezza al Patto per lo sviluppo. E' chiaro che, a questo punto, se il Governo fa la sua parte - e così è anche la Regione deve fare la sua. Nel Patto per lo sviluppo che ha siglato il Presidente Ghigo (e che si prepara fra qualche mese a sancire con l'intesa istituzionale di programma) c'è un'affermazione molto chiara laddove si dice che la Giunta regionale si impegna, già in sede di assestamento di bilancio 1999, a stanziare adeguate risorse aggiuntive non solo per le partite correnti, ma anche sul conto capitale ed investimenti.
A questa affermazione di ordine politico, nello stesso Patto per lo sviluppo per il Piemonte, siglato il 4/5/1999, fa seguito una serie di impegni precisi e puntuali, che riguardano gli incentivi alle imprese, lo sviluppo locale e in particolare le aree di distretto, il lavoro, la formazione sociale e le procedure di programmazione negoziata.
Perché in questi giorni abbiamo voluto proporre un approccio alla manovra economica che la Giunta proponeva più ampio e più completo? Perch non ha più ragion d'essere il dire: "Il Patto per lo sviluppo firmato a maggio diventerà operativo solo quando il Governo farà la sua parte". Il Governo, come detto, la sua parte la sta facendo: occorre però che chi segue i rapporti con il Governo informi la Giunta e il Consiglio regionale.
Invito la Giunta a smentire quanto ho detto, la invito a dimostrare che le cifre da me citate sono inventate. Quello in cui ci siamo immessi è un percorso virtuoso e positivo, nel quale si può trovare un punto d'incontro ed un equilibrio fra le politiche sociali e le politiche per lo sviluppo.
Ci siamo battuti contro chi voleva mettere in contrapposizione queste due politiche per suscitare una crisi della politica governativa: dobbiamo fare lo stesso in questa sede.
Quando affermiamo - come abbiamo affermato - che le risorse destinate allo sviluppo economico derivanti dalla L.R. n. 43 (quella che ha dato vita al Fondo Investimenti Piemonte) devono essere destinate a favore dello sviluppo, non lo facciamo per partito preso o per fissare una bandierina ma perché vogliamo far svolgere alla Regione un ruolo primario rispetto a problemi essenziali del nostro territorio. Sappiamo benissimo che la nostra economia fa fatica: pensiamo per esempio - credo sia noto a tutti voi alle esportazioni, inchiodate ormai attorno ai 52 mila miliardi.
L'Assessore Pichetto è perfettamente a conoscenza di questi problemi: da tre anni il Piemonte non riesce ad esportare beni per un valore superiore ai 51.552.000.000, mentre le altre Regioni sono più dinamiche.
Sappiamo benissimo che negli anni '80 la ristrutturazione dell'apparato industriale della nostra Regione è avvenuta su basi tradizionali e che i livelli di competitività tendono ad abbassarsi. Non a caso, gli obiettivi fondamentali del DOCUP (il cui testo è stato distribuito a fine luglio) sono l'internazionalizzazione della nostra economia e lo sviluppo di una sua capacità competitiva. Accanto a questi due obiettivi e ad essi strettamente legate sono le politiche di coesione sociale (torniamo al discorso della spesa sociale sul quale ci stiamo confrontando) e le politiche di valorizzazione del territorio. Se questi sono gli orientamenti su cui ci confronteremo - e probabilmente troveremo ampie forme di convergenza - dei punti d'incontro devono trovarsi anche in sede di manovra di bilancio.
Mi riservo di pensare che abbiano potuto verificarsi degli equivoci, ma le posizioni dei colleghi Saitta e Riba sono state molto chiare.
Però, ammesso e non concesso che equivoci ci siano, dobbiamo comunque trovare dei punti d'incontro tenendo conto che i problemi con cui dobbiamo confrontarci sono esattamente questi: politiche sociali e politiche per lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione.
Nella manovra non può rientrare tutto, indistintamente. Occorre fare delle scelte, sapendo che i fondi FIP devono essere destinati tutti allo sviluppo economico, per le ragioni dette. Se, assieme allo sviluppo economico, si vogliono privilegiare le politiche sociali, per questo settore bisognerà sacrificarne degli altri.
Chiedo: riusciamo a fare una manovra di questo tipo, che salvaguardi questi due aspetti? Se riusciremo a farla, daremo una risposta positiva, se non riusciremo prima o poi la maggioranza si "rappattumerà" dando una serie di spinte localistiche e settoriali. In tal caso, i grandi problemi del Piemonte saranno tenuti fuori da quest'aula.
Mi auguro che, in breve volgere di tempo, il Consiglio regionale dia le risposte di cui la Regione ha bisogno, con una manovra economica adeguata che trovi nel bilancio la sua estrinsecazione.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Spero che perseverare non sia diabolico ma, ad adiuvandum, io insisto.
Per togliere gli ultimi dubbi (mi sembra che nell'ultima ora di dibattito buona parte di essi siano stati chiariti), ne aggiungo uno, a commento di quanto detto ieri ed oggi. Faccio anche una proposta provocatoria.
Ieri sera il Consigliere Riba ha fatto un intervento che ha originato dopo quello che è stato chiamato il "seminario delle minoranze", una veloce riunione di maggioranza che si è conclusa con l'assunzione di una posizione negativa rispetto alle istanze suggerite dallo stesso Consigliere.
Nelle argomentazioni contro, che motivarono il "no", ci fu che questa era nuovamente una volontà, legittima e comprensibile, ma non ricevibile di ridisegno della manovra. Questo è successo ieri sera. Questa mattina è stato fatto praticamente lo stesso intervento da parte del Consigliere Riba. Il collega Gallarini ha detto che ci sono le stesse sostanze, con tonalità diverse; la definizione da parte del Consigliere Picchioni è stata: un momento di intelligenza politica, che è stato accolto e vissuto come elemento pregiudiziale da parte della maggioranza. Negativa la ripresa del tema sulla sanità, con gli interventi dei Consiglieri Saitta e Simonetti, originando un mio intervento di replica, non certamente soddisfacente, proprio per togliere l'elemento pregiudiziale e, poi, ad inizio pomeriggio, si è chiesta una verifica tecnica.
Non possono sussistere, a parte la buona fede, che non è oggetto di discussione, spero, legittimi dubbi che questa maggioranza non ha mai voluto - a torto o a ragione, ma sarà sua responsabilità rispondere modificare l'architettura dell'impianto. Lo ha detto all'inizio, lo ha detto ancora alle minoranze ieri sera e lo ha ribadito in parecchi momenti oggi. Ciò nondimeno, collega Vindigni, non voglio affrontare oggi un dibattito sullo sviluppo, perché sarebbe perlomeno non appropriato nella sede, perché questa è una manovra 1999, mentre, invece - e i colleghi lo sanno - credo ci sia un doveroso spazio per un dibattito sullo sviluppo dove probabilmente abbiamo delle opinioni diverse, ma la necessità è condivisa, ma non su una manovra che ha come unico obiettivo chiudere l'anno sapendo già che siamo al 5 novembre e dove molte parti sono state più volte condivise anche dalle minoranze.
Questo prodotto, che è stato appunto il risultato di un pomeriggio di lavoro è, a mio avviso, sincero, tant'è vero che non lo ritiro. Oltretutto è anche un prodotto migliorato rispetto all'inizio, anche per merito della collaborazione dei Consiglieri di minoranza. Non c'è stato raggiro, né ho raggirato - sarebbe disdicevole per entrambe le parti - comunque il prodotto non piace alla minoranza. E' stato anche detto nella sede tecnica molto allargata, credo fossero presenti una quindicina di Consiglieri, che questa non vuole essere una provocazione: si voti contro, si dicano le cose che legittimamente l'opposizione può e deve dire rispetto alla manovra che non ha mai condiviso e che noi, peraltro, non abbiamo mai pensato di cambiare. Questo è un atto di civiltà, portando a ciascuno di noi - non vorrei essere frainteso - il merito dei risultati: comunque un lavoro oggettivo è stato svolto. Pertanto, si voti contro e si discuta un altro argomento previsto all'o.d.g. Certamente, questa è l'unica manovra possibile per questa maggioranza e per questa Giunta oggi e, con il lavoro svolto, è stata decisamente migliorata e non può essere ulteriormente modificata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Sarò molto breve in quanto sia i Consiglieri Angeleri e Ghiglia sia l'Assessore Burzi hanno già svolto delle considerazioni che anche noi avremmo potuto fare. Pertanto, non mi sembra il caso di ripetere quanto da loro detto. Mi soffermerò su qualche breve considerazione.
C'è stato un equivoco, probabilmente grosso, perché effettivamente come ha detto l'Assessore Burzi, se noi avessimo inteso le proposte dei Capigruppo della minoranza come proposte sostitutive della manovra cancellare 30 miliardi di spesa corrente ed inserire 30 miliardi di altro genere significa sostituire una manovra o il 50% della stessa probabilmente la discussione si sarebbe interrotta dopo pochi secondi.
Quindi, noi abbiamo inteso, così come i colleghi e l'Assessore Burzi hanno ribadito, che le proposte dell'opposizione fossero integrative, come in effetti sono il fatto di mettere 20 miliardi nel capitolo 11950 relativamente al socio-assistenziale e spostare dal FIP, non in modo sostitutivo rispetto ai 30 miliardi che c'erano sulla spesa corrente, altri 30 miliardi. Si è detto che quello che viene spostato dal FIP deve finire nel Patto per lo sviluppo. Ricordo la riunione, con la partecipazione delle tre Segreterie regionali, CIGL, CISL e UIL, con il Presidente del Consiglio in Sala Morando. Questi erano, e sono, due punti politici da non sottovalutare, che noi abbiamo accettato che venissero portati all'interno della manovra per arricchirla ed integrarla, ma abbiamo sempre ripetuto che non avremmo accettato, nel prosieguo del confronto, che la manovra impostata dalla Giunta nove mesi fa potesse essere sostituita da proposte ovviamente fatte dall'opposizione. Ognuno svolge il proprio ruolo, le cose possono essere migliorate, ma ora ci troviamo di fronte ad un bivio: le strade sono solo due. Una è quella - riprendo quanto ha detto il Consigliere Ghiglia - di andare avanti su questa manovra. Noi la sosterremo fino alla fine e l'opposizione farà la propria parte, dopodiché ognuno giustificherà i propri atteggiamenti davanti agli elettori. Per quanto ci riguarda, questa strada la eviteremo perché non faremmo sicuramente l'interesse della nostra Regione e per senso di responsabilità come maggioranza tenderemo a scartarla.
L'altra strada è quella di dire che c'è stato un equivoco; lo abbiamo chiarito vediamo ora di superarlo e di arrivare ad un punto d'incontro.
Certo, probabilmente questo significa che questa sera non sarà possibile mi auguro che lo sia - al termine dei nostri lavori così come si era ipotizzato, in quella proposta che facemmo in Sala A, portare a casa la manovra con quel prosieguo in IV Commissione e di esame della deliberazione nel prossimo Consiglio. Siamo disponibili ad intraprendere percorsi che consentano di assestare la manovra con qualche ulteriore arricchimento affinché si possa trovare un punto d'incontro, questa volta privo di equivoci, visto che ci sono stati. Sicuramente è stato detto - e lo ripeto che anche da parte nostra non potevamo politicamente accettare una manovra sostitutiva a quella predisposta dalla Giunta, che ha avuto dall'inizio il consenso della maggioranza, con una manovra predisposta dall'opposizione. Se ad un certo punto qualcuno si è illuso che fosse possibile raggiungere questo obiettivo, ci sembra - non dirò vocaboli per non essere offensivo - un miraggio. Nella concitazione delle ore delle riunioni probabilmente qualcuno ha visto ciò che non era reale: è stato un miraggio. Adesso siamo ricondotti fuori dal miraggio con i piedi a terra tutti quanti, troviamo un modo per apportare un ulteriore arricchimento od integrazione alla proposta della Giunta che noi riteniamo sia il corpo fondante dal quale assolutamente non è possibile derogare, se non con modifiche, ma modifiche non sostitutive rispetto alla concezione politica ed amministrativa della manovra.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

L'intervento del Consigliere Gallarini, che mi ha preceduto, mi facilita ad esprimere quanto intendevo dire. Mi sembra del tutto evidente arrivati a questo punto del dibattito, che, fraintendimento o presentazione di due tipi diversi di manovre che sia, è del tutto chiaro che siamo in una situazione per cui la proposta della Giunta rispetto alle proposte che invece noi avevamo avanzato non è da parte nostra accoglibile.
Mi sembra sia chiaro per tutti che da qui occorre ricominciare, senza ulteriori ridefinizioni o spiegazioni, né da parte della Giunta su quali siano i suoi intendimenti, né da parte nostra sulle caratteristiche originarie della nostra proposta. Penso che, per i presenti in aula in questo momento, gli elementi di divaricazione tra le diverse posizioni siano assolutamente chiari. Pertanto, è evidente che a questo punto occorre capire su quale percorso intendiamo proseguire.
A mio avviso (è possibile che qualcuno ne intraveda di altri), i percorsi percorribili si limitano a due.
Primo: sulla base di questa proposta - modificativa di un allegato precedente - si torna in Commissione, la Commissione sviluppa un suo lavoro e, infine, dalla Commissione si ritorna in aula. Questo è uno.



(Commenti fuori microfono dell'Assessore Vaglio)



MANICA Giuliana

Assessore Vaglio, è tardi per tutti! Assessore, stiamo cercando di proporre un possibile percorso da seguire. Siete voi la maggioranza: in quanto maggioranza potrete optare per l'uno o per l'altro, sapendo quali conseguenze avranno! E' inutile innervosirsi! Si deve solo trovare la strada per procedere! Ci si innervosisca per cause più degne che non per una proposta metodologica! Il secondo possibile percorso è che lavoriamo sui testi che abbiamo quelli che c'erano e quelli modificati, di ordine aggiuntivo. Esistono dei testi, degli emendamenti presentati. Possiamo continuare in aula la discussione, per emendamenti ed emendatoria, dal momento che la vostra manovra conserva quelle caratteristiche profondamente diverse da quanto ci saremmo aspettati, sebbene modificata (mi riferisco alle modifiche sul socio-assistenziale, che non possiamo comunque valutare positivamente).
Abbiamo i testi presentati e depositati, le proposte avanzate dalla Giunta gli emendamenti presentati dall'opposizione. Voi mantenete, sulla base di questo lavoro, la vostra proposta, noi il nostro lavoro emendatorio.
Riusciremo a produrre un documento, con i tempi che il dibattito richiederà. Noi ci auguriamo sia il più breve possibile, per l'interesse della comunità piemontese.
Se qualcun altro intravede altri possibili percorsi, diversi di questi siamo qui per ascoltare. In ogni caso, bisogna uscire dall'impasse. La Presidenza del Consiglio o anche la Presidenza della Giunta dovrebbero fare qualche proposta metodologica. Non mi sembra utile che l'Assessore Burzi e il Presidente Ghigo parlino tra di loro: dovrebbero indirizzarsi all'aula.
Attendiamo.



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

No, il Consiglio è convocato e quindi i nostri lavori continuano.
Stavo solo cercando di interpretare e mettere insieme i vari documenti che mi sono stati presentati, per capire con quale emendamento dobbiamo proseguire i nostri lavori.
Il Presidente della Giunta desidera intervenire.
Prego, Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Credo di dover riprendere il senso degli ultimi interventi, o perlomeno di quelli fatti dai Capigruppo della mia maggioranza, certo non per non prendere nella corretta e dovuta considerazione quelli fatti precedentemente. Mi riferisco soprattutto all'ultimo, svolto dalla Consigliera Manica.
Onestamente, oggi non ho seguito direttamente i lavori delle riunioni tenutesi in Sala A. Ho però seguito, sia nel lavoro della Giunta che durante tutta la sua preparazione, l'evolversi di questo provvedimento.
In sostanza, credo che si sia arrivati alla definizione di un provvedimento che può - evidentemente - non trovare d'accordo l'opposizione quanto alle scelte fatte di allocazione delle risorse. Nell'ultima riunione si era concordato in una certa maniera per questo provvedimento. Dal dibattito in aula emerge che questa concertazione in realtà non trova nel documento una conferma, nel senso che la maggioranza ha fatto una proposta e che l'opposizione, nel sentire esplicitata tale proposta, ha invece ritenuto di non riscontrare in essa l'oggetto della concertazione e dell'accordo sviluppatosi durante la riunione. Mi limito semplicemente a fare una considerazione che credo sia stata già fatta, in maniera chiara e con toni accesi, dal Consigliere Angeleri.
Rimane il fatto che, come qualcuno di voi l'ha definito, pare ci sia stato un "raggiro", "un'incomprensione". Personalmente, credo che così non sia, perché conosco bene l'Assessore Burzi ...



(Risate in aula)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La sostanza dei fatti, al di là delle battute fatte per stemperare un po' il clima - vista l'ora - rimane comunque ineludibile: noi abbiamo presentato una manovra che, evidentemente, esprime una discrezionalità di scelte politiche di questo governo regionale. E' una discrezionalità che si esplicita attraverso la presentazione fatta dall'Assessore Burzi nella sua presentazione - concordata con i Capigruppo - dell'emendamento o del maxiemendamento, come l'avete chiamato.
Credo che la vostra richiesta, di porci lungo un percorso di mediazione che - lo sapete - per mia cultura non escludo mai a priori, incontri delle obiettive difficoltà.
In buona sostanza, facendo un conto molto semplicistico, si evince una differenza di 30 miliardi. E' quanto voi contestate. Se togliessimo dalla spesa corrente questi 30 miliardi, che è quanto chiedete, non faremmo una manovra, nel senso che non abbiamo ...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

No! Guardo il Consigliere Angeleri, anzi, guardo Caterina Ferrero, che è più carina, ma è anche Presidente della I Commissione! Sono questi 30 miliardi lo scoglio su cui ci si arena. Perché, vedete se la differenza da raggiungere fosse nell'ordine di qualche miliardo o di qualche iniziativa in un senso piuttosto che in un altro, è chiaro che il percorso di mediazione sarebbe anche ipotizzabile e percorribile. Ma se sono 30 miliardi, io stesso dico di no, nel senso che non possiamo togliere 30 miliardi alla discrezionalità di questa manovra.
Su questo enunciato di tipo politico, al di là dei numeri, noi diciamo come maggioranza, che vogliamo avere un margine di discrezionalità nelle scelte di spesa.
Abbiamo dimostrato - su questo colgo l'occasione per ringraziare i Consiglieri Rubatto e Angeleri - una disponibilità piuttosto ampia nel rivedere impostazioni politiche che avevano anche un certo tipo di significato, ma che, per arrivare ad una mediazione, sono state obiettivamente limitate. Credo che più di questo non si possa chiedere.
Mi rendo conto anch'io che sembra una strada cieca perché immaginare un ostruzionismo, una discussione di centinaia di emendamenti in un'aula che ha - come ricordava il Consigliere Angeleri - un Regolamento che non permette uno snellimento della discussione, è una strada difficilmente percorribile. Onestamente, devo dire che per quanto mi sia sforzato in queste ore di immaginare o di pensare ad una mediazione, allo stato attuale non riesco a trovarla.
Non si può - e torno a ripeterlo per l'ultima volta - immaginare che questa Giunta rinunci ad una sua prerogativa politica, per quanto possa essere giudicata negativa o positiva. Questo sta nel ruolo delle considerazioni soggettive di tipo politico, per cui non intravedo una soluzione. Nel senso che oggi non siamo in grado di trovarla, ovvero non vogliamo modificare questa manovra, perché si tratta di una manovra che questa Giunta ha fatto in senso politico.



PRESIDENTE

A questo punto, credo che le forze politiche presenti debbano assumersi le proprie responsabilità.
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Prima di intervenire credo sia opportuno valutare la situazione: ci troviamo in una situazione di impasse.
Non ci siamo capiti - che è l'interpretazione più benevola - ma dopo non esserci capiti questa sera siamo più lontani, maggioranza ed opposizione, di quanto non lo fossimo all'inizio di questo dibattito.
Non sta a me fare delle proposte in una situazione come questa. Anche perché la minoranza, che è molto composita e deve esprimersi tutta rispetto ad una situazione più lontana di quella che era all'inizio di questo percorso, non è più presente al completo. Credo che a questo punto continueremo a discutere inutilmente o terremo conto di questa situazione che, ripeto, vede una lontananza tra maggioranza e minoranza maggiore di quanto fosse all'inizio, per colpa di tutti.
Se finora non ci siamo capiti in modo così clamoroso, non riusciremo sicuramente a capirci a quest'ora della sera. Quindi, recuperiamo un po' di buonsenso e prendiamo atto di questo fatto, assumendocene le responsabilità.



PRESIDENTE

Penso sia un dovere essere presenti in aula da parte di chi ha la responsabilità. Io non posso fare altro che attenermi al Regolamento, il quale non obbliga i Consiglieri a restare in aula.
L'impegno dell'aula è di passare all'esame di questo emendamento integrativo che, ovviamente, può essere oggetto di subemendamenti.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Intervengo, prima che sull'emendamento, sull'importante comunicazione del Presidente.
Il Presidente Ghigo sa, come anche gli altri colleghi, che non ci troviamo di fronte ad una manovra, ma ve ne sono già tre: il disegno di legge n. 504, l'emendamento e quella di questa sera.
Quindi, ci troviamo di fronte a tre manovre, una diversa dall'altra e in crescita dal punto di vista complessivo. L'ultima manovra, essendo discrezionale, così come è stato detto dal Presidente Ghigo, è nuova e diversa rispetto a quella che è stata presentata in aula. Lo è dal punto di vista della dimensione complessiva, lo è dal punto di vista delle scelte e del contenuto. Si tratta di qualcosa di diverso.
Sicuramente anche il Presidente Ghigo avrà letto la proposta presentata questa sera; se non lo ha fatto, penso sia sufficiente confrontare le dimensioni e le scelte per rendersi conto che è una cosa diversa rispetto al disegno di legge n. 504 con l'emendamento.
Quindi, questa proposta necessita di un approfondimento, perché alcuni criteri di scelte, anche di spostamento all'interno di settori, non sono stati chiariti da alcuna parte. Lo confermava l'Assessore Bodo, lo confermava l'Assessore Racchelli, lo confermavano anche altri Assessori.
Volevo anche rassicurare il Presidente della Giunta regionale che da parte nostra, ma sono convinto anche da parte di altri colleghi, non c'è alcuna volontà di concertare alcunché dal punto di vista politico. Non si tratta di concertare un documento, di concertare una decisione, neppure di fare una mediazione per arrivare ad un risultato unanime: non è assolutamente questo.
Non si tratta di realizzare un consociativismo bipolare, come si potrebbe dire oggi, al quale si è molto legati, ma si tratta soltanto - ed è quello che abbiamo fatto - di dare delle indicazione dal punto di vista del metodo con cui una manovra può essere fatta. Abbiamo indicato delle possibili coerenze, e non abbiamo indicato capitoli particolari, perch tutto il centro-sinistra, e non solo, non ha indicato in modo puntuale negli incontri che ci sono stati, delle proposte. Non sono state indicate da nessuno.
Quindi, questa è una manovra. Si è colta questa occasione e sono state aggiunte, rispetto all'emendamento di due giorni fa, altre proposte. Questa è la sostanza della situazione attuale.
Quindi, non c'è una volontà di mediare e, dal punto di vista politico neppure di consociativismo.
Al punto in cui siamo, credo che occorra valutare puntualmente le singole proposte di questa terza manovra. Il Presidente del Consiglio regionale, avendo anche lui letto questa integrazione all'allegato A), si renderà conto che è diverso rispetto all'allegato A) per le sue dimensioni perché stravolge totalmente i capitoli. Sono convinto che, dal punto di vista strettamente procedurale, un emendamento di questa consistenza richieda un approfondimento in Commissione. E' quasi una conseguenza logica.
Mi sembra che lo dicesse il collega Miglietti, e sono perfettamente d'accordo: forse questa è la strada più utile per capire il senso delle proposte, alcune delle quali possono essere condivisibili, sebbene vadano tutte motivate.
Si può superare la questione dei 30 miliardi - capiamo perfettamente ma le scelte qui indicate non possono essere nate in mezz'ora, al margine di un dibattito.
Tali scelte vanno motivate, tutte, una per una. Sono questioni complesse, racchiuse in un documento molto articolato che va analizzato in modo serio in Commissione.
Suggerirei, per un utile approfondimento (senza ricercare momenti consociativi, che disdegno, perché il confronto deve essere tra maggioranza ed opposizione), che ci venga consentito di avere i chiarimenti tecnici sulle proposte presentate in Commissione. Altrimenti, per forza di cose dovremo entrare punto per punto nei singoli argomenti, chiedendo agli Assessori competenti i necessari chiarimenti che ancora non si sono avuti.
Ritengo che sarebbe una procedura logica, normale. Non vorrebbe assolutamente dire ostruzionismo; vorrebbe dire che le indicazioni da noi date non sono state accolte o sono state accolte solo parzialmente.
Sappiamo che la maggioranza è la maggioranza: essa ha scelto questa strada; se l'approvasse, non ci sarebbe alcun problema. Però noi desideriamo entrare nel merito dei singoli argomenti, avere su di essi i necessari chiarimenti. Non è un percorso praticabile iniziare a discutere un emendamento. Sono emendamenti nuovi, indicazioni puntuali: non si pu che partire, ancora prima della presentazione di emendamenti da parte delle minoranze, da una conoscenza puntuale e precisa di tutte le proposte innovative presentate e mai discusse.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Se ce ne fosse bisogno, tendo a ribadire (con rammarico, ma comunque con una sana constatazione della realtà, considerati tutti gli interventi di maggioranza avvenuti nell'ultima ora) la volontà di approvare il disegno di legge n. 504 come si è andato manifestando nella sua costruzione dall'inizio.
Però, avrei una domanda da fare. Poiché non posso rivolgerla direttamente al Consigliere Saitta, perché giustamente il Presidente ci direbbe di non parlare tra noi, ma di parlare nel rispetto dell'aula, mi rivolgo all'aula.
Il Consigliere Saitta dovrebbe - se lo ritiene - precisare se questo documento è in parte sufficiente o meno. Ricordo che è un documento frutto del lavoro di tutti i Consiglieri. Riconosco che sono state fatte richieste in merito a singoli capitoli, ma erano richieste di metodo, che sono state recepite. Se così è, se di richieste di metodo si tratta, poiché sui numeri (e la matematica è poco opinabile) l'unica differenza quantitativa è quella dei 30 miliardi spostati dal FIP al Patto per lo Sviluppo (rispondendo ahimé! - ad un'esigenza condivisa e condivisibile, che voi invece ritenevate dovesse essere sostitutiva della manovra), non ci siamo capiti! Se avessimo capito prima, ci saremmo risparmiati un'ora di lavoro! Ricordo che ieri sera, o questa mattina, il Consigliere Gallarini ha detto: "Partiamo dall'art. 1". Anche a me adesso verrebbe da chiedere di partire dall'art. 1. Siccome per noi questo è esattamente l'argomento di prima (semplicemente più dettagliato), quando vorrete potremmo cominciare dall'art. 1, entrando nel merito di ogni singolo capitolo. Ovviamente risponderemo a tutte le domande, motivando il perché delle scelte fatte.
Ogni capitolo qui inserito migliora il lavoro precedente: quest'ultimo documento è un prodotto migliore nei punti in cui è stato ritoccato.
E' chiaro che noi, come maggioranza, vorremmo fare una manovra costruendola secondo la nostra architettura. Abbiamo utilmente discusso con i Consiglieri della minoranza, circa il metodo degli Affari Sociali, su alcune componenti del Patto per lo Sviluppo. Dopo averne riconosciuta la validità, le abbiamo segnalate e adottate: per il resto sono rimaste le stesse differenze di prima.
Noi vorremmo poter governare, nell'ambito dei nostri doveri e diritti con la discrezionalità che ci compete.
Sottolineo un punto. Sono ben disposto - e ci mancherebbe! - ad entrare nel merito di tutti i punti che vorranno essere chiariti. Ma non dimentichiamo che questo è un prodotto che ha - come più volte è stato detto - parti di necessità per il Piemonte. Non intendo fare elenchi.
Dobbiamo valutare con quali modalità procedere: spero che, se possibile, non si decida di introdurre ulteriori modalità, che ci allontanerebbero ancora di più dal percorso intrapreso.
Concludendo, suggerirei di ricominciare da dove - ahimé! - siamo partiti questa mattina.



PRESIDENTE

Mi permetto di fare una mia valutazione, anche in considerazione dell'esigenza, da tutti sentita, che la Regione abbia questa variazione di bilancio.
Propongo di seguire questa procedura, che credo sia un po' atipica, pur rientrando comunque nelle previsioni del Regolamento.
Potremmo esaminare l'emendamento integrativo capitolo per capitolo perciò l'allegato A) con questo emendamento, richiedendo eventuali spiegazioni al Presidente o all'Assessore competente. Potremmo lasciare da parte tutte le altre cose, in modo che l'aula possa esprimersi con chiarezza sulle singole proposte di modifica. Dopodiché, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità: lo farà sia chi sostiene certi emendamenti sia chi agli stessi si oppone.
Credo che questa potrebbe essere la soluzione.
La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Francamente ci troviamo in una situazione di imbarazzo. Non riusciamo a comprendere questa procedura.
Perché procedere così? Dovreste dirci che si ritira il disegno di legge n. 504, e quindi proporre una nuova manovra. Altrimenti, perché entrare nel merito, in aula, in sede consiliare, punto per punto, di capitoli nuovi rispetto a quelli discussi in Commissione, o di capitoli che in Commissione hanno visto un importo e questa sera ne vedono uno totalmente diverso aggiuntivo o diminutivo? Questo è lavoro di Commissione! E' lavoro di Commissione! E lo sappiamo tutti benissimo! E fa specie che chi dovrebbe ricordare l'iter procedurale, non lo proponga all'aula come inevitabile soluzione, tanto più che i tempi esistono! Se volessimo fare un'analisi urgente in Commissione, potremmo addirittura farla nella giornata di domani! Sostanzialmente, ci stiamo rifacendo a quanto detto dal collega Saitta mezz'ora fa. Abbiamo compreso perfettamente quanto detto dalla maggioranza a frutto e a seguito, probabilmente, di un equivoco. Nessun problema.
Ciascuno faccia la sua parte. Ben venga.
Io sono particolarmente lieta di svolgere la parte dell'opposizione come voi siete ben lieti di svolgere quella della maggioranza. Noi presenteremo gli emendamenti man mano. Ne scriveremo altri, perché qui ci sono altri capitoli che non erano previsti, e si va avanti. Si tratta di un lavoro che compete al dovere istituzionale delle parti. A questo probabilmente si arriverà, inevitabilmente, o perché non ci siamo intesi o perché non abbiamo voluto intenderci sul ragionamento.
Mi pare che, francamente, i colleghi Capigruppo della minoranza avessero esplicitato con estrema chiarezza l'esigenza di un maxiemendamento da risistemare attraverso tre coordinate: il socio-assistenziale l'economia e l'occupazione e le spese obbligatorie.
Di fatto, un'operazione sugli 8/10 miliardi di disponibilità aggiuntiva, sulla quale si è anche detto che la Giunta avrebbe dovuto presentare le proprie proposte. Ci si trova con un maxiemendamento che, di fatto, viene ritirato anche se non viene esplicitato. Il disegno di legge n. 504 di fatto viene modificato significativamente; non è più quello che si è discusso in Commissione, ma viene integrato.
Entriamo nel merito di queste integrazioni. Avete sbandierato - ha ragione sempre di più il Consigliere Angeleri a sentirsi, come diceva di sentirsi, due ore fa - che avete risolto il problema del socio assistenziale perché nella proposta precedente, con la quale ci siamo confrontati in Commissione e in aula, il socio-assistenziale "se ne andava a casa" con un pacchetto aggiuntivo di 22 miliardi. Nella situazione attuale, convinti di aver risolto le problematiche del socio-assistenziale risulta che il socio-assistenziale "se ne va a casa" con un pacchetto di 19 miliardi! Quindi il cornuto e mazziato, di cui parlava un collega un po' di tempo fa, è il caso del socio-assistenziale, che esce, teoricamente vincitore, ma, di fatto, strada facendo, perde 3 miliardi. Questo è un primo problema sul quale è evidente che bisognerà entrare nel merito con emendamenti ad hoc, uno, cento, mille.
Quindi, sul socio-assistenziale si è subìta una sconfitta clamorosa; è poco cordiale e corretto, da parte della maggioranza, sventagliarla come una conquista, per di più c'è anche chi ringrazia: ha capito niente, come sempre! Chiedo scusa, ma non mi rivolgevo a lei direttamente, Consigliere Rubatto. Se lei si sente toccato ed investito, mi dispiace.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Rubatto)



SUINO Marisa

Non possiamo non attrezzarci, oltre agli emendamenti presentati, con altri emendamenti, considerato che se la priorità, economia ed occupazione era stata individuata nel fantomatico Piano di sviluppo, come una delle tredici priorità, ha visto l'ordine del giorno n. 725 votato all'unanimità ha visto degli stanziamenti, ma se una manovra di questo tipo non trova risposta, è evidente che alle carenze della maggioranza le minoranze tenteranno di sopperire con la forza dei numeri di cui sono in grado di rappresentare, ma è compito nostro, visto che voi non avete intenzione di fare sul serio nell'ambito economia-occupazione.
Questa manovra integrativa, come la chiamate voi, di integrativo ha poco. Si tratta di un sostitutivo alla grande, ma non lo si vuole ammettere per non ritrovarsi nella situazione di dover dire che il disegno di legge n. 504 è un'altra cosa. Dell'economia e dell'occupazione non vedo nulla. E' servita semplicemente a mettere a posto quattro problemi legati a colleghi di Giunta che erano rimasti un po' tagliati fuori dalle manovre precedenti che avevano bisogno di alcuni aggiustamenti, anche per ritrovare la serenità che avevano perduto strada facendo. E' servito ad aumentare il budget della cultura: ne siamo felicissimi, peccato che la cultura continui a fare la parte del leone in quest'aula a scapito del socio-assistenziale.
Va benissimo, è una scelta, ma i dati sono: 15 miliardi aggiuntivi sulla cultura, 3 miliardi in meno sul socio-assistenziale. E' evidente che è compito nostro, nonostante l'ottimo lavoro di Commissione, presentare migliaia di emendamenti non solo per ridurre di 15 miliardi, ma abbatterne altri del bilancio 1999 da portare su voci di sostanza relative alle priorità non considerate dalla maggioranza. Non si può fare diversamente ma è dovere istituzionale, prima che delle parti, rimettendo in discussione tutto, accordi e non accordi.
Se bisogna soltanto lavorare in termini di non incontrarsi, che non vuol dire consociativismo, vuol dire concertazione, dialogo e democrazia quindi non ci si incontra, significa che le procedure, le regole non vengono rispettate.
Presidente del Consiglio, questo emendamento integrativo al disegno di legge n. 504 necessita di spiegazioni, perché se lei confronta - non so se lei abbia avuto tempo e bontà di farlo - ci sono dei casi nei quali dei capitoli sono scomparsi. Bisognerà capire perché. Ci sono dei casi nei quali le cifre si elidono: quella che sta da una parte si elide con quella che sta dall'altra. In un caso si azzerano, in altri casi invece si elidono parzialmente. Perché? Ci sono dei casi nei quali si aggiungono, si integrano e quindi ad una cifra ne viene aggiunta un'altra dando come risultato un certo totale. Ma questo me lo volete presentare come lavoro d'aula, come lavoro consiliare? Ma, scusate, se non è una forzatura questa! Dopodiché avrete le vostre buone ragioni per improvvisamente fare il braccio di ferro, che però, oltretutto, presenta delle connotazioni di poca cordialità - non voglio usare altri termini perché non ho voglia di arrabbiarmi o di fare arrabbiare.
Se è vero che è la conseguenza di un equivoco interpretativo, il risultato dovrebbe essere di fare un passaggio in Commissione, vediamo le cose che non vanno, martedì ci si ritrova in aula ed ognuno farà la propria parte. Intanto il tempo perduto comunque non lo si recupera, perché voi incominciate ad entrare nel merito dandoci le risposte in una sede non preposta, perché lo sapete che non è questa la sede. Noi siamo obbligati a presentare mille emendamenti e intanto il tempo non lo si recupera comunque.
Scusi, Presidente, rubo qualche attimo in più; non è obbligatorio, ma diventa obbligatorio come istituzione e come opposizioni. Ad esempio, i 3 miliardi in meno sul socio-assistenziale, che ero convinta invece ci fossero, mi obbligano a presentare degli emendamenti per ripristinare la cifra originaria. Poi non passeranno, ma sia la maggioranza a dire: "Ti boccio 3 miliardi aggiuntivi al socio-assistenziale!", non le minoranze. E per fare questo posso decidere la linea morbida (un solo emendamento) o la linea dura (tremila emendamenti). Ho fatto un esempio.



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



SUINO Marisa

No, aspetta! Meglio 19 miliardi che niente! Ma non è meglio 19 miliardi che 22 sul socio-assistenziale, che si attesta a 190 contro 8 mila, con un buco di 2.340?



(Commenti fuori microfono del Consigliere Angeleri)



SUINO Marisa

Antonello, capisco, ma ti faccio un altro esempio sull'occupazione. Dal nostro punto di vista, il collega Vindigni ha detto, ripetuto, e ridetto...
Noi ci credevamo proprio! Abbiamo fatto sul serio! Abbiamo visioni diverse! Dopodiché, se c'è una forzatura di questo tipo, non c'è altra possibilità per noi che presentare gli emendamenti ritenuti necessari per andare a colmare quelle carenze che per un'interpretazione errata, per scelte di maggioranza, non sono state espresse. E questo lo dobbiamo fare per compito d'istituto oltre che per piena convinzione. Perché ne siamo comunque assolutamente convinti! Anche noi eravamo molto convinti. Qualcuno oggi parlava di convinzione quando ha presentato le sue ipotesi. Forse l'Assessore ha fatto numerosi interventi cercando di essere anche assolutamente cordiale, ma anche noi ne eravamo convinti quando abbiamo fatto una proposta che teneva conto non solo del 26 febbraio, data della presentazione, ma della data in cui è stata licenziata questa proposta, in cui è arrivata in aula, e del fatto che siamo a novembre.
La proposta era assolutamente chiara, si reggeva su tre coordinate: le spese obbligatorie, l'occupazione e il Fondo per le spese socio assistenziali. Voi avete ritenuto che invece abbiano dignità superiore a queste tre voci tutta un'altra serie di operazioni che riguardano l'art. 7 l'art. 6 della cultura, le iniziative (iniziative da tutte le parti!) celebrazioni... C'è di tutto, meno quello che era stato concordato! Va bene, ne siete convinti, noi no! Vi diciamo: "Troviamoci in Commissione rispettiamo almeno questo minimo di forma, facciamo il lavoro di una giornata, entriamo nel merito delle varie voci, ci diamo delle risposte dopodiché decideremo, da martedì in poi, come procedere". Di sicuro non è tempo perduto! Ci pare di sentir dire: "Signori, si procede con i due documenti, il disegno di legge n. 504, allegato presentato più integrativo". Va bene. Allora, facciamo subito degli esempi, così vediamo.
Se, ad esempio, considero il capitolo 14600, è da intendersi con più 4 miliardi e mezzo ...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Mancuso)



SUINO Marisa

Scusi, ma è diventato Presidente? Il collega è diventato Presidente? Dicevo, a proposito del capitolo 14600 - e magari il collega Mancuso mi pu dare una mano nella risposta - sono 4 miliardi e mezzo aggiuntivi? O i 3 miliardi precedenti o 4 e mezzo più 3? Io lo ritrovo da una parte e dall'altra. Quindi, come è da intendersi? Come sommatoria? Come sostituzione? Ma se è una sostituzione, come si spiega? Ce n'erano sei, adesso sono diventati 4 e mezzo; ma se è integrativo, sono 6 più 4 e mezzo, se è sostitutivo, sono 6 meno...
Scusate, c'è una bella differenza se è sostitutivo o integrativo! E' scritto integrativo, nel commento scritto a mano c'è scritto aggiuntivo. E allora, scusate, se è aggiuntivo, faccio la somma. Quanti miliardi date? Quattro, nove, dieci, sei? Ho fatto un esempio a caso, prendendo un capitolo così. Ne faccio altri?



(Commenti dai banchi della maggioranza)



SUINO Marisa

Di solito sono abbastanza attenta ai tempi dei miei interventi, anche perché parlo in media una volta ogni due-tre Consigli, quando è necessario perché sono abituata a parlare quando ritengo che serva! Presidente, ho fatto un solo esempio, dopodiché i colleghi mi hanno richiamato. Benissimo. Toccherebbe al Presidente farlo, non c'è problema mi posso comunque fermare.
Ho fatto un esempio che da solo giustifica la necessità, dal nostro punto di vista, di un passaggio in Commissione per l'analisi tecnica.
Dopodiché, signori, "à la guerre comme à la guerre", se così si è ritenuto, non c'è problema! Decideremo come e quando con le forme del caso.
Invece, se domande di questo tipo vanno poste per ognuno dei capitoli, non c'è problema, questo era un esempio! Ci attrezzeremo per fare gli altri.
Però, abbiamo proprio bisogno di capire! Può entrare nel merito, Presidente, e darci delle delucidazioni su un integrativo che può assumere i connotati di un aggiuntivo, considerato quanto qui è esplicitato, o di un sostitutivo? Ma allora non è più da intendersi come emendamento integrativo! Probabilmente, abbiamo noi difficoltà a comprendere: quello che è certo è che i documenti presentati in aula adesso sono ben diversi dai documenti sui quali è stato svolto l'iter regolamentare previsto da questo Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Presidente, vorrei capire, se lei me lo consente, e lei dovrebbe essere ferrato nella materia, per rassicurarmi che non vi sia anche un difetto di procedura.
Per quanto riguarda questa variazione di bilancio, visto che è stato presentato un emendamento integrativo di grande portata e consistenza vorrei sapere - forse qualche funzionario che conosce bene lo Statuto e il Regolamento del Consiglio ce lo potrebbe dire - se la procedura che attuiamo sia illegittima, non illegittima sotto il profilo della legalità ma illegittima sotto il profilo della procedura, per il semplice fatto che a fronte di una proposta di legge presentata alcuni mesi fa, l'emendamento è un'altra proposta di legge nella sua consistenza.
Allora lei, Presidente, dovrebbe rassicurarmi, perché sicuramente anche se per caso tra qualche giorno dovesse essere approvata, noi presenteremo ricorso al Commissario del Governo per farla bocciare ...



PRESIDENTE

Consigliere Miglietti, sono molto sensibile a questi problemi, e siccome credo di aver capito il problema posso già darle una risposta ...



MIGLIETTI Franco

No, Presidente, me la dia dopo, adesso mi faccia finire ...



PRESIDENTE

Va bene, allora completi la sua domanda.



MIGLIETTI Franco

Viene spostata una cifra da un capitolo di bilancio previsto per legge (la legge sul FIP), di una consistenza tale da inficiare qualsiasi emendamento.
Lei, intanto dovrebbe rassicurarmi che questo problema non esiste. Noi lo registreremo, poi faremo ricorso al Commissario del Governo, se per caso dovesse passare la proposta di legge di variazione del bilancio preventivo del 1999, che consideriamo non ammissibile come emendamento ad un disegno di legge di variazione di bilancio presentata alcuni mesi fa.



PRESIDENTE

La rassicuro immediatamente. Non è un problema di quantità, ma di qualità. Il documento riassume ...



MIGLIETTI Franco

Sto parlando di qualità, non sto parlando di quantità. Ho fatto riferimento al FIP, che va ad istituire dei capitoli totalmente nuovi che nulla hanno a che vedere con il FIP...



PRESIDENTE

Mi sono posto il problema prima che lei lo dicesse. Quindi, sono assolutamente tranquillo sulla regolarità della procedura.



MIGLIETTI Franco

Visto che la procedura è regolare, riprendo il discorso sulla manovra di bilancio.
Innanzitutto, mi chiedo, anche se questo fa parte della regolarità, se in un allegato unico non sia obbligatorio presentare un emendamento per ogni variazione di capitolo. Se dobbiamo entrare nel merito di ogni capitolo, allora non ci può essere disparità di percorso da parte delle minoranze e da parte della maggioranza.



PRESIDENTE

Anche su questo, Consigliere, le ho già risposto, ma forse non sono stato sufficientemente chiaro.
Io ho proposto di proseguire l'esame di quello che ho definito maxiemendamento, analizzando capitolo per capitolo.



MIGLIETTI Franco

Dato che non sono soddisfatto della risposta, gradirei avere la possibilità di avere un foglio di carta per ogni capitolo e la descrizione del capitolo, in modo che io possa risalire, sfogliando il bilancio, a quanto era la posta iscritta a bilancio nell'approvazione del bilancio di previsione 1999/2000 votato ...



PRESIDENTE

Questi elementi esistono nel documento presentato.



MIGLIETTI Franco

Io non posso e sono impedito a svolgere la mia funzione di minoranza e di controllo in questo Consiglio regionale se non ho gli strumenti, anche cartacei, su cui poter lavorare.
Pertanto, una delle richieste che avanzo è che questo maxiemendamento venga prodotto su un foglio di carta e quindi che ogni singolo emendamento di variazione al disegno di legge n. 504 venga scritto su carta in modo che io possa espletare, nel pieno diritto e nella piena consapevolezza, il mandato di controllo e di suggerimento.
Pertanto chiedo - e lo ripeto - per l'ennesima volta un foglio di carta per ogni singolo emendamento in modo che io possa organizzarmi nel prosieguo dei lavori di quest'aula.



PRESIDENTE

I riferimenti ai capitoli sono chiaramente contenuti nel documento che è stato presentato. Non le inibisco niente. Non è la prima volta che noi vediamo nello stesso documento più riferimenti a più articoli. Questa è la prassi. L'importante - e questo esiste - è che ci sia il riferimento al capitolo e la variazione in più o in meno. Questo è stato distribuito, così come è stato distribuito in precedenza l'allegato A), che deve essere utilizzato per comprendere la variazione. Pertanto, credo che tutti i Consiglieri siano nella piena possibilità di esercitare il loro diritto e dovere.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Presidente, chiedo una breve sospensione.



PRESIDENTE

D'accordo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 22.06 riprende alle ore 22.14)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, ho chiesto di sospendere la seduta per trovare una soluzione possibile per varare la manovra e la variazione di bilancio.
Dall'analisi fatta - e lo diceva già il Presidente Ghigo nell'intervento precedente - si riscontra la difficoltà di affrontare un'ennesima modifica che snaturerebbe nella sostanza la variazione presentata. L'emendamento integrativo, di fatto, è un'ulteriore mediazione a cui si è arrivati dopo alcune richieste dell'opposizione, in particolare sul settore socio-assistenziale, che hanno trovato accoglienza.
A questo punto, diventa veramente difficile, nonostante la buona volontà che penso sia stata messa da entrambe le parti, trovare la soluzione. Pertanto, chiedo al Presidente del Consiglio, dopo il dibattito che c'è stato, di mettere ai voti l'emendamento integrativo presentato dall'Assessore Burzi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, a questo punto, essendo determinazione della maggioranza di procedere a questa nuovissima proposta di variazione di bilancio, per i motivi che ho detto prima, chiedo che il Presidente del Consiglio metta la minoranza nelle condizioni di poter preparare almeno degli emendamenti.
Visto che non si va in Commissione, almeno ci dia il tempo, attraverso una sospensione, di preparare degli emendamenti. Mi pare che questo sia dovuto, perché tecnicamente si è deciso di partire da quell'emendamento.



PRESIDENTE

Il primo emendamento riguarda la variazione delle entrate. Possiamo sospendere il Consiglio per cinque minuti di orologio.



SAITTA Antonino

Presidente, la Giunta ha avuto tempo di preparare tale emendamento con i suoi tecnici. Lo dico chiaramente, per evitare problemi: siccome questo è totalmente nuovo, e non si vuole andare in Commissione, almeno che la minoranza sia tutelata dal Presidente del Consiglio della Regione Piemonte.
Presidente del Consiglio della Regione Piemonte, ci tuteli affinch possiamo svolgere il nostro ruolo di opposizione: chiediamo mezz'ora di tempo.



PRESIDENTE

Sul primo emendamento, che è una variazione in entrata, credo che ...



(Commenti fuori microfono del Consigliere Saitta)



PRESIDENTE

Non ho detto che non sia possibile, ho detto che cinque minuti sono sufficienti.
La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Visto che il Consigliere Saitta chiede di essere tutelato come minoranza, chiedo di essere tutelato come maggioranza.
Dato che non esiste alcun regolamento in quest'aula e tutti possono fare quello che vogliono, chiedo anch'io, non solo a nome mio e del mio Gruppo, ma anche a nome degli altri colleghi di maggioranza, che il Presidente del Consiglio tuteli anche noi. Sono le ore 22,20 del 4 novembre e abbiamo appena ricordato che la manovra non è proprio dell'altro ieri, ma porta la data del 26/2/1999.



PRESIDENTE

A titolo di cortesia, credo che debba esserci quel tempo minimo, almeno cinque minuti di orologio.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente, quando parlo di tutela e chiedo che la minoranza sia tutelata, perlomeno parlo della mia minoranza, di questo ne sono convinto.
Poi le altre minoranze si esprimeranno.
Per quanto riguarda questa piccolissima minoranza, il Presidente del Consiglio, dovendo tutelare tutti i Consiglieri, sa perfettamente che è stata presentata soltanto tre ore fa una nuova proposta di variazione del bilancio ...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



SAITTA Antonino

La Giunta ha proposto un emendamento! Ha proposto un emendamento, un maxiemendamento, quindi c'è la variazione, un emendamento, un altro emendamento.



PRESIDENTE

Concedo cinque minuti per presentare degli emendamenti.



SAITTA Antonino

No, dobbiamo esaminarlo, per cui chiedo mezz'ora per poter presentare ...



PRESIDENTE

No, no ...



SAITTA Antonino

Presidente, se lei non vuole concederci la mezz'ora vuol dire che lei non tutela le minoranze! Questa è una proposta che deve essere esaminata!



PRESIDENTE

Consigliere Saitta, credo di avere sempre tutelato tutti i Consiglieri indipendentemente dalla loro appartenenza politica.



SAITTA Antonino

Presidente, lei ci impedisce di presentare degli emendamenti!



PRESIDENTE

No, io non impedisco nulla! Ho concesso un termine, che non è previsto strettamente dal Regolamento ma, come richiesto, credo di dover dare cinque minuti di sospensione per presentare degli emendamenti al capitolo 140 in entrata, variazione più 49 miliardi e rotti, compensazione ARIET.
La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, la situazione è che i tecnici ed i suoi assistenti non hanno potuto chiarirci nelle vie brevi. Abbiamo bisogno di un incontro con la Presidenza, con il Presidente del Consiglio assistito da chi riterrà, ai fini di dirimere alcune questioni procedurali che non possiamo dirimere da soli. Anche perché abbiamo diverse interpretazioni, date tutte da singoli Consiglieri, e abbiamo preliminarmente bisogno di un incontro con il Presidente.
A seguito di questo incontro, vedremo se avremo già risolto il problema o se avremo bisogno di altri cinque o dieci minuti. Tutto qui.



PRESIDENTE

Sospendo il Consiglio per cinque minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 22.23 riprende alle ore 23.19)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Come avevo anticipato prima, siamo alla proposta di integrazione.
Emendamento presentato dalla Giunta regionale: Variazioni in termini di competenza e di cassa Entrata Capitolo 140: + 49.135.361.595 Compensazione ARIET Saldo + 49.135.361.595 Spesa dal capitolo 14600 al capitolo 27160.
Questa variazione consegue ad una normativa, non riesco ad intendere come ci possano essere degli emendamenti... La cifra corrisponde a quella del decreto di assegnazione.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, su questa variazione, che prevede l'introito al capitolo 140, ritengo di dover imputare alla maggioranza e al governo della Regione una miopia nelle previsioni di bilancio perché, anche se non vi era la certezza e i documenti comprovati che da parte dello Stato noi avremmo potuto ricevere i 49 miliardi di ARIET in sostituzione della carbon tax nessuno autorizzava il Governo a presupporre che noi dalla carbon tax non avremmo ricevuto i fondi necessari per coprire quella che era l'entrata dell'ARIET. Quindi, ritengo che vi fosse stata una cautela assolutamente ingiustificata nella previsione di bilancio, dato che non era un consuntivo di bilancio, ma era esclusivamente una previsione di bilancio che avrebbe potuto tranquillamente autorizzare il governo, e quindi l'Assessore Burzi ad iscrivere quanto avevamo incassato di ARIET nel 1998. Anzi, nel 1997.
Erano ben 77 miliardi.
Questa è, per quanto mi riguarda, una manovra totalmente ingiustificata, che voleva dire mantenere una partita che si sapeva che sarebbe sicuramente arrivata, e che sarebbe stata ripianata da parte dello Stato perché vi erano le garanzie del ripianamento del mancato introito dell'ARIET, per utilizzarla in una manovra che avviene in assenza di consuntivo e che peggiora ulteriormente il nostro giudizio per quanto riguarda la formazione del progetto di bilancio preventivo del 1999.
Credo che questa sia una gravissima responsabilità da acclamare a questo governo regionale. Il Consiglio dovrebbe dire qualcosa, non soltanto le minoranze, ma anche la maggioranza. I signori Consiglieri di maggioranza penso che, come noi, avessero cognizione che le poste scritte in entrata nel bilancio preventivo del 1999 fossero quelle definitive e risolutive perché questa era una posta che poteva benissimo essere preventivata nei mesi di febbraio o marzo, quando è stato predisposto il bilancio di previsione per il 1999.
La prima contestazione che noi facciamo è quella di rilevare come vi sia stata una sottostima delle entrate che rende, da parte nostra, il bilancio preventivo del 1999 incredibile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

E' del tutto evidente, Presidente, che siano nuovamente alla ripetizione di una situazione ricorrente in questi quattro anni di legislatura. Per la verità, è stata ricorrente in questi ultimi due anni prima non era così. Le poste si conoscono in anticipo, e questa era una posta di cui eravamo a conoscenza quasi tutti. Non mi stupisce, non conoscete neppure le spese per la sanità! E' comprensibile tale atteggiamento per via della situazione di disattenzione e di mancanza di monitoraggio del bilancio.
Altrimenti l'entrata era largamente nota e poteva essere ampiamente immaginata una sua destinazione sui capitoli che riguardavano operazioni di strategia della spesa: intervento a favore dell'occupazione, oppure a favore dell'economia, oppure a favore dello sviluppo, oppure dell'ambiente.
Una partita di 49 miliardi significa di per sé lo 0,5% della somma complessivamente erogata, per esempio, per la sanità! Una destinazione che posto che fossimo a conoscenza della relativa esigenza - avrebbe potuto essere una proposta.
Presidente Deorsola, quello che crea imbarazzo è che qui abbiamo una situazione di entrata strategica, un'entrata di tipo fiscale. Siamo in presenza di una maggioranza che è molto rumorosa - forse giustamente nell'imputare al governo nazionale una non sufficientemente oculata gestione delle politiche finanziarie, delle politiche fiscali, degli interventi a favore dell'economia, degli interventi a favore della persona.
Pertanto, raduniamo 49 miliardi di entrata che vengono utilizzati questa sera, per una "spalmatura" nella situazione di revisione.
Praticamente gli Assessori passavano di lì e hanno deciso di iscrivere 1,5 miliardi per la promozione turistica e 3 miliardi per la flavescenza.
Assessore Bodo, è da un po' che le chiedevamo di discutere seriamente della flavescenza. Sono a conoscenza che ci sono state delle riunioni in merito, ma il problema non deve essere indicato all'interno della discussione sul bilancio.



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura (fuori microfono)

Il problema era trovare delle soluzioni!



RIBA Lido

Guardi, Assessore Bodo, su tutti i fondi sui quali ha fatto delle devoluzioni vi erano molte risorse possibili. Non è che dobbiamo fare io e lei, Assessore, una discussione sul bilancio, per fortuna si fanno delle discussioni sul merito.
Quello che non è accettabile è che prima si sia omessa l'individuazione e la segnalazione al Consiglio dell'esistenza di questa partita, quindi che non sia stata prevista una sua adeguata finalizzazione. Vedete, un conto è che si facciano delle variazioni di bilancio - vorrei che consideraste il discorso non banale, anche se dovessimo parlare per tre giorni, a me dispiacerebbe, non era questa la nostra intenzione - ma sarebbe una sfortunata occasione per affrontare bene i problemi della gestione delle partite economiche, delle partite di bilancio che in genere sono attribuite alla competenza, certe volte sbrigativa, di chi si occupa di questa materia.
Con una partita di questo genere si fa un progetto economico, si fa un progetto di sviluppo, si fa un progetto di destinazione. Con una partita di questo genere non si sopperisce a situazioni che possono essere diventate di fabbisogno su questo o su quel capitolo. Se lo sono diventate è stato soltanto per la non oculata gestione dei capitoli medesimi, perché i capitoli che sono stati qui proposti per l'integrazione erano stati ampiamente dotati con il bilancio preventivo.
Va bene mettere lo stanziamento per il Teatro Regio, lo chiediamo anche noi, pur non partecipando ad alcuna indicazione, ma con quanto è stato concesso alla cultura, Assessore Leo, ti svegli adesso per chiedere i contributi per il Teatro Regio e per il Teatro Stabile? Questi capitoli dovevano essere ampiamente finanziati e prevista la copertura dei loro fabbisogni nel momento in cui venne stilato il bilancio, non a consuntivo o, magari, aspettando che fosse l'opposizione a presentare la proposta ...



(Voci in aula)



RIBA Lido

Magari per farci fare la bella figura di proporli noi! Assessore Leo il suo non è un Assessorato non finanziato, è un Assessorato adeguatamente finanziato e, nonostante questo, c'è un'esigenza di integrare con 49 miliardi: bravi, bravi! Non sento mai vostri interventi puntuali, comunque la voce la fate sentire ugualmente! Bravo, Consigliere Mancuso, sarei più contento di sentire degli interventi puntuali ...



(Voci in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, Consiglieri. Questi interventi fuori microfono hanno l'unico scopo di prolungare il tempo. Consigliere Riba, le concedo ancora un minuto perché ci sono state delle interruzioni.



RIBA Lido

Presidente, uno si attenderebbe che se lei sente determinati ...



PRESIDENTE

Io non ho sentito alcun termine.



MASARACCHIO Antonio, Assessore agli enti strumentali (fuori microfono)

Abbiamo sentito molto bene ...



PRESIDENTE

Non ho sentito alcuna parola.



(Ripetuto scampanellìo del Presidente)



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciate terminare l'intervento al Consigliere Riba!



RIBA Lido

Lei non ha nulla da dire su questo tumulto in aula?



PRESIDENTE

Questo non è un tumulto, sono degli interventi fuori microfono.
Prego, Consigliere Riba.



RIBA Lido

Immagino che le nostre valutazioni potranno ancora avere delle risposte di questo genere, ma non era consuetudine in quest'aula. Comunque Presidente, se lei intende tollerarle noi, con dispiacere, ne prenderemo atto.



PRESIDENTE

Credo di aver ricondotto il dibattito a limiti più che accettabili.



RIBA Lido

Ciò che non si può accettare, Presidente, è che ...



(Commenti in aula)



RIBA Lido

Presidente, non si può continuare così: o lei espelle qualcuno dall'aula ...



PRESIDENTE

Per cortesia, lasciate terminare il Consigliere Riba! Inoltre, è anche previsto che in aula si indossi la giacca! Consigliere Riba, completi il suo intervento!



RIBA Lido

Ho perso un po' il filo! Io ho ancora addosso la giacca, non mi sto preparando per andare a dormire! Penso che lei converrà, Presidente, che noi non possiamo utilizzare una partita di questo genere, che proviene da tasse, quindi da un prelievo a carico dei cittadini, disinvoltamente, senza giustificare la sua destinazione con una congrua dimostrazione che questi fondi, che, ripeto provengono da prelievi a carico della popolazione nazionale, siano utilizzati in modo casuale. Il nostro dibattito ha continuato a vertere su questa questione. Non possiamo, e chiediamo insistentemente, non rumorosamente, ma insistentemente sì, che questi fondi siano destinati secondo una congrua razionalità.
Chiediamo, per quanto riguarda il Piemonte, che i fondi assicurati da una legge regionale che ci sentiamo di onorare, e che vogliamo vedere onorata, fondi raccolti attraverso il prelevamento di una sovrattassa sul metano, quindi a carico dell'economia regionale, vengano destinati all'economia e non alle partite correnti, ad integrazione di quella o questa esigenza o valutazione di opportunità di Assessori che avevano a disposizione bilanci in qualche caso cospicui.
Mi dispiace che tu la prenda così, Assessore Leo. Il tuo, Assessore, è il caso di un bilancio cospicuo, perché a fine anno, nonostante bilanci cospicui, non si reputa neanche di poter destinare le somme aggiuntive a far fronte ad operazioni di spesa in conto investimenti. Non solo, ma bisogna ancora prelevare dalle somme già destinate ad inizio anno agli investimenti, per implementare la spesa corrente.
Questa, in qualsiasi bilancio, Presidente, di qualsiasi istituzione, è considerata un'impostazione non congrua, non adeguata e, per quanto ci riguarda, non ammissibile.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Anch'io intervengo a proposito dell'emendamento al capitolo 140.
Poco fa, anche il collega Miglietti ha già fatto notare come la Giunta e, in particolare l'Assessore al bilancio, abbia indotto l'intero Consiglio a compiere una sottostima del capitolo 140. Una sottostima consistente perché nel bilancio di previsione che ho sottomano il capitolo 140 ha uno stanziamento di 27 miliardi. Con questa variazione il capitolo raggiunge la stessa cifra del 1998, 77 miliardi.
Quindi, l'Assessore ha commesso un grave errore, nel senso che questa sottostima non è stata ininfluente nelle scelte di bilancio, perché se la stima fosse stata esatta, la Giunta avrebbe potuto disporre subito di 50 miliardi da poter impegnare. Questo non è avvenuto, per cui oggi, a fine anno, si corregge la stima del bilancio e, anziché 27 miliardi, si indicano 77 miliardi.
Allora, faccio notare, a dimostrazione e conferma di questa opinione l'errore di valutazione di questo introito, perché nel bilancio consuntivo 1998 le previsioni finali erano di 77 miliardi. La previsione del 1998 era di 77 miliardi, nella previsione 1999 è stato indicato 27 miliardi.
Questo lascia un po' perplessi, perché deve esserci una motivazione per sottostimare le entrate. Quando si sottostimano le entrate, credo che si faccia secondo un disegno particolare. In ogni caso, resta il fatto che, ad esempio, l'assistenza poteva essere (come qualunque altro capitolo) finanziata all'inizio dell'anno se avessimo indicato non 27 miliardi, ma 77 miliardi. L'Assessore non l'ha fatto, probabilmente di questo non ha informato neppure i Consiglieri che hanno approvato il bilancio. Lo faccio notare perché questa sottostima delle entrate si evidenzia anche su altre entrate. Qui cito soltanto questa, sottolineo soltanto questo errore. Il fatto poi di indicarlo a questo punto dell'anno non permette di fare una valutazione di carattere economico, che è importante, su come, in qualche maniera, una parte o soltanto una piccola frazione di questo gettito poteva essere collegato alle finalità per cui lo stesso è stato istituito. Perch era il gettito del tributo speciale per il deposito e le discariche dei rifiuti. In qualche maniera, anche se non c'era un vincolo particolare di destinazione, un legame tra questo tipo di gettito e la base impositiva si poteva fare anche sul tipo di spesa. Il fatto di non averlo fatto e oggi utilizzare questo gettito importante che riguarda le discariche per finanziare, ad esempio (è solo una delle tante voci indicate), la propaganda turistica, mi sembra dia il senso della pochezza con cui normalmente le impostazioni e le proposte vengono fatte e, soprattutto spieghi perché le previsioni vengono sbagliate.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Presidente, sembra ormai cosa normale assistere ad una sua gestione dell'aula che non ci tutela e non garantisce un'agibilità democratica e politica. Presidente, le chiedo di richiamare formalmente e pesantemente certi atteggiamenti di alcuni Consiglieri che certo non si richiamano ai valori della democrazia.
Riguardo a questo emendamento sulle entrate dell'ARIET, anche noi vorremmo fare delle osservazioni. Ci sembra che debba essere segnalato il fatto che prelievi che arrivano dalla collettività vengono di fatto finalizzati a scelte discrezionali che poco o nulla hanno a che fare con le necessità economico-produttive del Piemonte. Non è certo un vanto di questa Giunta regionale di centro-destra.
La differenza a cui accennava il collega Saitta, tra le previsioni del 1998 e del 1999, rispetto alle entrate a bilancio di questa Giunta e riguardo a questa entrata specifica e non ad altre (su cui non entriamo nel merito in questo momento, ma avremo occasione e tempo sempreché il Presidente del Consiglio permetta l'agibilità democratica dell'aula), così sostanziale e così notevole, non risulta giustificata. Lo stesso Presidente del Consiglio si è sbagliato, perché di assestamento si tratta, perch questo disegno di legge non assolve alla natura che deve avere la variazione di bilancio che è quella di ricorrere in parte alle spese ...



(Voci in aula)



SIMONETTI Laura

Posso anche fermarmi qualche secondo se viene richiesto dalla maggioranza qualche minuto di interruzione.
Ripeto, la differenza tra la previsione del 1998 e del 1999 - a cui facevano riferimento già altri colleghi, e su questo non mi pare che ci sia stata una relazione, quindi un'illustrazione da parte della Giunta - non risulta giustificata dall'individuazione di alcune linee politiche strategiche che invece vengono, in modo ingiustificato ed impropriamente individuate, in una variazione di bilancio.
Il Presidente del Consiglio, in un suo intervento, ha individuato la variazione di bilancio come una forma di assestamento che dovrebbe assolvere alle spese obbligatorie, ma questa è una delle ipotesi che il centro-sinistra e le opposizioni avevano individuato come la strada per risolvere questa impasse. Assolvere cioè alle spese obbligatorie e individuare altre due linee importanti che erano, da un lato, le esigenze economico-produttive del Piemonte, assolvendo quindi ad una necessità di potenziamento del Patto per lo sviluppo, e, dall'altro, la necessità, anche sollevata da alcuni Consiglieri della maggioranza, di assolvere al potenziamento di un investimento sul socio-assistenziale.
Viceversa, l'ennesima manovra presentata dalla Giunta - e questa mi pare la seconda presentata come emendamento sostitutivo all'allegato A) della variazione di bilancio - di emendamento integrativo al disegno di legge n. 504 scombussola completamente la natura, l'impostazione che inizialmente il disegno di legge n. 504 - come già sottolineato dall'Assessore Burzi nella sua relazione che, nel corso del dibattito, con la sua cortesia ripeterà - aveva e sul quale la Commissione competente aveva espresso il proprio parere.
Termino il mio pensiero individuando alcuni di questi capitoli che sono presentati dalla Giunta nell'ennesima variazione su cui, credo, la stessa maggioranza abbia avuto informazioni in queste ultime ore, perché è stata presentata alla fine del pomeriggio, dove ci sono alcuni emendamenti significativi. Poi qualcuno - primo fra tutti l'Assessore Burzi, ma anche altri Assessori - compresi noi, ha sollecitato anche un intervento dell'Assessore al lavoro, che potrà approfondire l'importanza di alcune politiche per l'occupazione che sono sollecitate in questo emendamento e che sono sicuramente delle risposte importanti alle condizioni, alle difficoltà che ha il Piemonte nel suo assetto produttivo: promozione allo sport, 1 miliardo e mezzo; contributi per la flavescenza, che già ricordava il collega Riba...



PRESIDENTE

Consigliera Simonetti, termini il suo intervento, sono scaduti i tempi.



SIMONETTI Laura

Non credo di aver abusato del mio tempo. Su questo mi piacerebbe avere anche delle delucidazioni dall'Assessore Bodo, che potrà offrirci delle informazioni. Mi pare che queste forme di intervento non vengano neppure utilizzate.
Per adesso concludo il mio intervento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

E' evidente che gli interventi che facciamo, almeno per quanto mi riguarda, avvengono in un contesto particolare. Infatti, discutiamo della variazione a tempi scaduti, con un disavanzo grandioso nel settore della sanità. Forse la stanchezza giustifica in parte certe intemperanze.
Per quanto riguarda l'emendamento che prevede un incremento consistente al capitolo 140 che tratta della compensazione dell'ARIET, sottolineo che sono fatti pesanti quelli che ho richiamato molto sinteticamente.
Quando si fa un bilancio, almeno per l'esperienza che ho io di "piccoli" bilanci, si devono valutare molto bene le possibili entrate perché da una sottovalutazione delle entrate ne consegue poi una difficoltà a rispondere a tutti i problemi, soprattutto in momenti di crisi economica come quelli che stiamo attraversando nella nostra Regione.
Per questa ragione, cioè quella della valutazione corretta sul fronte delle entrate, che deve essere fatta anche qualche volta cercando di valutare il più possibile a quanto può ammontare questa entrata, noi ci troviamo di fronte ad un comportamento che non è comprensibile da quanto deduciamo dal bilancio approvato da questa Regione. Il capitolo 140 del bilancio della Regione Piemonte, approvato a suo tempo, prevedeva per questa entrata una cifra di 27 miliardi. Questa valutazione, per quanto è possibile interpretare dai dati, non era realistica, era troppo sottostimata, perché nell'anno 1998 le previsioni in termini di competenza erano di 77 miliardi. Se questa entrata, prevista in termini di previsione per il 1998 era di 77 miliardi, e poi il dato presunto dei residui attivi alla chiusura dell'esercizio 1998, fosse stato inferiore (in termini molto generali), credo che nel bilancio di previsione del 1999 poteva essere giustificata una riduzione della posta. Invece, leggo nel bilancio che l'ammontare presunto dei residui attivi alla chiusura dell'esercizio del 1998 vedeva un introito di L. 79.500.000.000, cioè il residuo era superiore a quello che avevamo previsto in entrata.
Credo, concludendo, che per il 1999 non si sarebbe dovuta prevedere una cifra così misera, minore di un terzo di quella prevista in termini di competenza. Non ha, a mio modo di vedere, alcuna giustificazione, quindi lo faccio rilevare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Indubbiamente, a questo punto, il lavoro che stiamo facendo è estremamente complesso e faticoso. Lo dico non solo per i colleghi dell'opposizione, ma anche per quelli della maggioranza. Ma, davanti ad un lavoro faticoso su una materia di così grande importanza, ci viene da chiederci, dopo tre giorni di seduta di Consiglio, perché, in questo momento, siamo a questo punto.
Se i colleghi lo consentono, io riprenderei dal disegno di legge n.
504, dalla prima variazione al bilancio di previsione dell'anno 1999, che aveva un relatore di prestigio, il Consigliere Gallarini. Il Consigliere Gallarini è stato, peraltro, anche Assessore sulla materia e in quest'aula è il Capogruppo del Partito di maggioranza. Il Consigliere Gallarini, molto opportunamente, in una relazione sintetica, affrontava un punto, nel secondo capoverso, che è poi stato oggetto di uno dei primi fraintendimenti. Esattamente al secondo capoverso, il Consigliere Gallarini correttamente affermava: "Si è reso infatti necessario proporre tempestivamente alcune variazioni ai capitoli di spesa del bilancio in questa fase dell'esercizio finanziario 1999, che segue l'approvazione del bilancio di previsione per l'anno in corso e che" - e qui è il punto "precede la predisposizione e presentazione del disegno di legge per l'assestamento del bilancio stesso".
Perché dico il primo ordine di fraintendimento? Perché dalla corretta affermazione del Consigliere Gallarini, e quindi una "variazione" che precede la predisposizione e presentazione del disegno di legge per l'assestamento, il primo fraintendimento è dovuto al fatto che qui qualcuno, ad un certo punto, ha cominciato a parlare di un vero e proprio "assestamento".
Secondo problema, che ha reso particolarmente faticoso il lavoro d'aula. Una manovra presentata dalla maggioranza che vedeva due ordini di contenuti, da parte nostra, come due ordini di contenuti che proponevano due visioni strategicamente opposte dell'ordine della manovra da fare. Ci che ci siamo sforzati di dire, in questi tre giorni di Consiglio, è che su due questioni in particolare, al momento in cui mettevamo mano ad una variazione così consistente per prepararci ad un assestamento con quelle caratteristiche che ci preparava al bilancio preventivo dell'ultimo scorcio della legislatura, non potevano non essere tenute in conto e messe in contraddizione due grandi questioni che le cittadine e i cittadini piemontesi ci pongono come centrali e all'ordine del giorno. Mi riferisco alla questione dello sviluppo, da un lato, e la questione della spesa sociale, dall'altro, come due elementi non in contrapposizione, ma come due elementi che dovrebbero essere visti in modo sinergico. Perché a questo punto la discussione è diventata complicata?



PRESIDENTE

Consigliera Manica, devo toglierle la parola perché sono le ore 24.00.
Le darò un minuto e mezzo in occasione del prossimo Consiglio.



MANICA Giuliana

Presidente, le chiedo che questo minuto e mezzo di tempo che mi spetta mi venga da to alla ripresa dei lavori, perché vorrei finire il mio ragionamento.



PRESIDENTE

D'accordo.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
Abbiamo esaurito i lavori di oggi. Chiedo cortesemente ai Capigruppo di riunirsi in Sala A per la definizione del nostro lavoro futuro. Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 24.00)



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