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Dettaglio seduta n.369 del 02/06/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Bortolin, Cavallera D'Ambrosio, Farassino, Leo, Peano, Rossi, Rosso e Spagnuolo.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 460 relativo al turismo.
Abbiamo fatto trascrivere gli articoli così come finora sono pervenuti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Poiché la riunione di oggi, in particolare su questo punto, è stata convocata per una richiesta straordinaria da parte di alcuni Consiglieri della maggioranza, mi pare importante verificare se esiste il numero legale.



PRESIDENTE

Ho verificato io stesso. Lei mi chiede formalmente di passare alla verifica del numero legale? Il Consigliere Papandrea chiede formalmente di passare all'appello nominale per la verifica del numero legale.
Si proceda pertanto all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
26 Consiglieri.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Esame disegno di legge n. 460: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica" - Esame collegato ordine del giorno n. 1016 (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo pertanto l'esame degli emendamenti all'art. 8 del disegno di legge n. 460.
47) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 8, comma terzo, dopo la parola "pubblici", eliminare le parole "e privati".
La Giunta su tale emendamento si dichiara contraria.
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Questo emendamento faceva riferimento ai fondi regionali per la qualificazione dell'offerta turistica. In particolare, vorrei sollecitare l'attenzione dell'Assessore sui commi terzo e quarto. Il comma terzo fa riferimento agli stanziamenti, quindi al fondo stesso che è costituito dagli stanziamenti della Regione Piemonte, dai conferimenti dello Stato oltreché dalle risorse dei soggetti pubblici e dei soggetti privati.
Nella scorsa seduta avevamo posto un problema in relazione al comma quarto, ovvero che le risorse di questo fondo diventino patrimonio della Regione. Infatti, ci eravamo posti il problema, insieme ad altri colleghi di quale fosse il privato interessato ad investire ingenti somme di capitale e risorse finanziarie rispetto ad un patrimonio che diventa della Regione e come sia possibile che fondi e risorse private possano costituire un fondo complessivo che è patrimonio della Regione Piemonte. Rispetto a questo, e rispetto anche alla delicatezza delle forme di intervento - per gli elementi che abbiamo voluto introdurre anche con le nostre argomentazioni - quindi un intervento chiaramente strutturale, come quello indicato dalla legge, mi domando se poteva essere mirato a garantire anche altri aspetti ed altri interessi che non sono gli interessi economico finanziari, ma interessi che garantiscano e tutelino la parte paesaggistica, la natura, la sostenibilità ambientale.
Ci domandiamo se non sia utile ridiscutere anche i fondi dei privati.
Pertanto, ripeto, vorrei avere una risposta dall'Assessore su quale privato ha interesse ad investire proprie risorse finanziarie in un patrimonio globale della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Avevo già risposto a questo punto: noi lasciamo liberi. Siccome è nell'ambito di una programmazione che va incontro ad esigenze anche strettamente territoriali e quindi localizzabili in ambiti molto ristretti potrebbero esserci fondazioni private o comunque privati fortemente interessati allo sviluppo del settore per cui non precludiamo questa possibilità, tenendo presente che eventuali contributi dati dai privati sono delle donazioni fatte al fondo per la qualificazione dell'offerta turistica. Siccome l'escluderlo o il metterlo non cambia il problema preferiamo dare questa possibilità anche ai privati.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 38 votanti 36 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 25 Consiglieri si sono astenuti 10 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
48) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 8, comma quarto, le parole "per la qualificazione dell'offerta turistica" sono sostituite con le parole "per le finalità della presente legge".
La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Questo emendamento fa riferimento all'art. 1 della legge, dove se ne individuano le finalità. Ma nelle finalità all'art. 1, nei due commi, si individuano, da una parte, lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dell'offerta turistica; dall'altra, anche gli interventi attuati a favore delle attività imprenditoriali del turismo e del tempo libero e dei servizi che operano in stretta connessione con l'integrazione dell'offerta turistica. Ci pareva limitativo introdurre all'art. 8, e anche forse incapace di offrire garanzie rispetto alla complessità di interventi a cui questa legge vuole mirare, individuare solo nell'offerta turistica l'obiettivo e la finalizzazione di questo comma. Quindi, le risorse del fondo vanno indirizzate, secondo il nostro emendamento, nell'ambito di tutte le finalità della legge di cui all'art. 1, nei due commi di cui questo articolo è composto.



PRESIDENTE

Qual è l'orientamento della Giunta?



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La Giunta è contraria. Comunque, il disegno di legge in oggetto si riferisce al fondo che è stabilito per il finanziamento di questa legge per cui è la stessa cosa. Altrimenti bisognerebbe fare riferimento non alle finalità della presente legge, ma all'art. 1 della stessa. La presente legge è: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica", per cui si fa riferimento al titolo della legge e allo strumento, e il fondo è lo strumento, o comunque è il capitolo dal quale si attinge per realizzare le finalità di questa legge. Sostanzialmente è la stessa cosa.



SIMONETTI Laura

E' detto un po' meglio.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Possiamo mettere: "all'art. 1", comprendendo tutto l'art. 1.



PRESIDENTE

Pertanto, l'emendamento è così modificato: al comma quarto, le parole "per la qualificazione dell'offerta turistica" sono sostituite con le parole "per le finalità di cui all'art. 1 della presente legge".
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento, così modificato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 37 votanti 35 hanno votato SI' 29 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione2 Consiglieri L'emendamento è approvato.
49) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 8, comma quinto, la parola "annualmente" è eliminata.
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale provvedimento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 votanti 37 hanno votato SI' 2 Consiglieri hanno votato NO 28 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Non essendovi altri emendamenti, indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'art. 8 nel testo modificato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno votato SI' 30 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'art. 8 è approvato.
ART. 9 50) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 9, dopo il comma secondo, è inserito il seguente nuovo comma 3: "Le verifiche, gli accertamenti ed i controlli di cui al comma primo nonché il monitoraggio di cui al comma secondo, si estendono anche ai finanziamenti erogati agli Enti locali per le finalità di programmazione disciplinate dalla presente legge".
Consigliera Simonetti, desidera illustrarlo? Prego.



SIMONETTI Laura

Con questo emendamento vogliamo introdurre nuovamente il concetto di coinvolgimento degli Enti locali.
Pur considerando che gli emendamenti precedenti, che tentavano di introdurre un coinvolgimento iniziale nella programmazione e nella definizione degli interventi da parte degli Enti locali, non sono stati accettati, adesso introduciamo un nuovo elemento, che è l'elemento di controllo e di verifica. Ci pare un elemento importante proprio in questo contesto, cioè nel controllo, nel monitoraggio e nella vigilanza rispetto agli interventi finalizzati, partendo dal presupposto che l'organo individuato come il soggetto in grado e capace di definire la fattibilità degli interventi è un organo esterno alla Regione Piemonte, quindi di fatto è poi l'Ente strumentale individuato come la Finpiemonte.
Riteniamo importante individuare come soggetto importante, quindi con il coinvolgimento degli Enti locali, l'elemento della verifica e gli accertamenti di controllo di cui al comma primo, nonché il monitoraggio come previsto dal comma secondo. Questi elementi si estendono anche ai finanziamenti erogati agli Enti locali per le finalità della programmazione disciplinate dalla legge.
Ribadiamo questo concetto, Assessore, perché riteniamo ancora di sottolineare come questa legge sia una legge parziale e per questo una legge che non è in grado di rispondere alle esigenze del territorio e al coinvolgimento in questo degli Enti locali, che spesso sono i primi a rispondere rispetto alle esigenze anche di promozione turistica e rispetto ai quali bisogna far fronte anche nel momento in cui c'è una carenza dell'offerta turistica e della ricettività. Individuare come finalità unica della legge la ricettività nei soggetti, che non è il coinvolgimento degli Enti locali, ci pareva assolutamente parziale e limitativo anche delle finalità a cui la legge vuole aspirare, per cui chiediamo che nell'elemento che ci pare più garante di verifica e di controllo, di vigilanza, gli Enti locali possano rientrare come soggetto importante.



PRESIDENTE

La Giunta è contraria.
Indìco dunque la votazione, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 34 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 24 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Prima di passare alla votazione dell'art. 9, la parola alla Consigliera Simonetti per dichiarazione di voto.



SIMONETTI Laura

Noi voteremo contro anche all'art. 9, però vorremmo rilasciare a verbale alcune osservazioni.
Nonostante la legge sia molto ampia nelle forme di intervento, ma anche molto ampia nell'elasticità dei criteri che dovrebbe fissare, ci pare che questo articolo avrebbe potuto essere più preciso, andando ad individuare anche gli strumenti e la periodicità con cui la Regione e gli Enti preposti effettuano l'attività di vigilanza e di controllo, oltre che di verifica sugli intenti. Infatti, il comma primo individua nella Regione il primo soggetto a disporre verifiche ed accertamenti e al comma secondo si individua poi la Finpiemonte, che di fatto è l'Ente che valuta le forme di intervento da un punto di vista istruttorio, oltre che a gestire di fatto i contributi di cui i beneficiari della legge poi saranno essi stessi beneficiari. Ma non si riesce a capire - almeno, non è chiaro - qual è il rapporto tra la Regione e la Finpiemonte rispetto a questa attività importante di controllo e di verifica delle forme di intervento. Si individua nel secondo comma, infatti, che la Finpiemonte è tenuta ad osservare un monitoraggio trimestrale e che presenterà poi una rendicontazione annuale; intanto non si capisce il rapporto rispetto ad un monitoraggio trimestrale e poi una rendicontazione annuale, perché nel rapporto con la Regione in genere avviene un monitoraggio che ha una scadenza periodica rispetto alla quale poi di fatto avviene la forma di rendicontazione, cioè di valutazione dei risultati degli interventi. Le osservazioni non le ho poste all'inizio dell'articolo, le pongo adesso.
Chiedo all'Assessore, prima di passare alla votazione, di farci capire rispetto ad un'attività che ha una grande importanza, quella del controllo e della verifica, affidata nel secondo comma al soggetto esterno che è la Finpiemonte, che è poi il soggetto che di fatto gestisce i contributi, qual è il rapporto che si instaura con la Regione, che è l'altro ed è il primo soggetto individuato nell'effettuare la verifica.



PRESIDENTE

Dopo le dichiarazioni di voto la Giunta non può più intervenire.



(Commenti della Consigliera Simonetti)



PRESIDENTE

Ci sarà spazio successivamente, ma dopo le dichiarazioni di voto non possiamo introdurre interventi di altro tipo, perché la dichiarazione di voto già riassume gli interventi precedenti.



SIMONETTI Laura

Allora per chiedere delle spiegazioni sull'articolo, bisogna chiederle prima degli emendamenti, Presidente?



PRESIDENTE

Sì, prima degli emendamenti.
Indìco ora la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'art. 9.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 30 hanno votato SI' 25 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'art. 9 è approvato.
ART. 10 Su questo articolo non vi sono emendamenti.
Ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

La dichiarazione è contraria a questo articolo, perché non regge. Non è stato coordinato con gli articoli già approvati, perché prevedendo una duplice possibilità di gestione del sistema della contribuzione Finpiemonte e banche...



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Si sta sbagliando, collega Saitta, perché è stato approvato un emendamento aggiuntivo unico che vale per tutto il testo.



SAITTA Antonino

E' già stato approvato? Chiedo scusa, ritiro quanto ho detto.



PRESIDENTE

Nel coordinamento del testo laddove è scritto "Finpiemonte" si intende "e istituti bancari".
Indìco dunque la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'art. 10.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno votato SI' 30 Consiglieri hanno votato NO 4 Consiglieri si sono astenuti 3 Consiglieri L'art. 10 è approvato.
ART. 11 Anche su questo articolo non vi sono emendamenti.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



PAPANDREA Rocco

Credo preveda un'eccezione, rispetto al fatto di avere un finanziamento unico, la possibilità di avere finanziamenti da più enti pubblici; credo che dovremmo fermarci a "senza prevedere eccezione". Ancora più incomprensibile - e su questo c'è una richiesta di spiegazione - è quando si dice "salvo che ne venga fatta specifica previsione con il provvedimento di concessione", oppure "o con successivo provvedimento ove si riscontri l'opportunità di garantire la realizzazione e l'iniziativa anche con l'integrazione di tutti gli interventi pubblici". Già non sono d'accordo che l'eccezione venga fatta al momento dell'erogazione, ma che addirittura possa essere fatta in un momento successivo (quando non è previsto nel provvedimento iniziale e invece si prevede in un secondo momento) credo non sia accettabile, perché non ci sono regole certe. O l'eccezione è prevista e si motiva da subito, cioè nel momento in cui si dà il finanziamento, ma che si riconsideri successivamente credo non sia accettabile.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Normalmente non è possibile prevedere aiuti e non è neanche corretto prevedere aiuti che superano l'indicazione di carattere europeo, che è l'aliquota massima di intervento. Può capitare che per interventi di carattere straordinario si possano chiedere delle deroghe, ma bisogna avviare dei procedimenti appositi, chiedere il nulla osta a livello comunitario e poi provvedere all'eventuale aumento dell'intervento pubblico: si tratta di casi molto rari e credo che non facciano parte o non possano far parte di una casistica importante. Potrebbero anche mai verificarsi, però nella norma dobbiamo inserirlo, perché se non fosse normata non potremmo neanche accedere ad un'eventuale domanda di nullaosta nell'ambito della Comunità europea per l'erogazione effettiva.
Rientrerebbe, comunque, in un discorso di presentazione nell'ambito delle Commissioni, perché verrebbe ricompreso nel piano annuale di intervento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Avrei bisogno di una spiegazione più chiara di questo articolo, o almeno a me più comprensibile. Se vi sono delle regole di tipo generale che vietano la cumulabilità degli interventi, si faccia riferimento alla legge che potrebbe essere quella della Comunità europea che dice che un intervento della Comunità Europea non può essere cumulabile con altri.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Può essere cumulabile; non deve superare il tetto.



MIGLIETTI Franco

Allora chiariamolo meglio, perché così non è chiaro! A parte che personalmente, se si deve realizzare una grande opera che permetta la ricettività turistica, non capisco perché si debba impedire, ad esempio in un Accordo di programma, che vi siano più convergenze di interventi fra privati ed enti pubblici per finanziare quel progetto. Non so, potremmo costruire qualcosa di eclatante che permetta al Piemonte di diventare le Seychelles! Questo articolo deve essere molto chiaro! Deve essere scritto in modo immediatamente comprensibile (quali sono le norme che lo vietano e quali lo permettono), perché chi deve interpretare la legge non pu brancolare nel buio per riuscire a capire! La legislazione italiana, purtroppo, permette dubbie ed incostanti interpretazioni. Fate uno sforzo e tentate di scriverlo in modo chiaro!



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Esistono dei parametri entro i quali bisogna stare. Il problema, in effetti, è che nell'ambito di un progetto che ha un costo si pu intervenire fino a "quel" massimo, per cui la cumulabilità di altri interventi che sforino dal massimo di quel contributo porterebbe all'illegittimità.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

MIGLIETTI Franco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Me lo spieghi; mi faccia un esempio!



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Io richiedo un finanziamento per la ristrutturazione di un'attività ricettiva. L'intervento massimo a sostegno dell'iniziativa privata è nell'ottica del 15% e del 20% in alcune aree specifiche che rientrano nell'art. 93 del Trattato di Roma. In Piemonte ci sono delle aree che possono usufruire di un intervento maggiore, fino al 31 dicembre di quest'anno, poi cade anche questo Trattato.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

MIGLIETTI Franco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Per via della Comunità Europea, per il Trattato di Roma?



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Certo. Uno che chiede un contributo su questa legge e lo ottiene, non può cumularlo con altri contributi che ha già avuto o che vorrebbe chiedere, perché uscirebbe dai parametri indicati, che sono uguali per tutta la Comunità europea, sugli interventi dei privati, che sono esclusivamente o del 15% di contribuzione (che può essere quota capitale o quota interesse, ma non può mai essere sommata ed essere superiore al 15%) oppure del 20% (sempre cumulabile quota interessi e quota capitale) in determinate aree piemontesi che fanno parte dell'art. 93 del Trattato di Roma. Per cui in effetti questa è la specifica rappresentazione di questo vincolo che è di carattere europeo.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

MIGLIETTI Franco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Non possiamo scriverlo allora? "Nell'ambito del finanziamento massimo...



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, presentate degli emendamenti, altrimenti...
Questo dialogo è un lavoro da Commissione, con tutto il rispetto, ma è un fatto preparatorio!



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Il problema della previsione di un incremento maggiore è determinato dal fatto che la Comunità europea su grandi opere o su interventi che hanno una grande valenza può, dietro richiesta della Regione, addivenire nell'ambito degli incontri che si fanno con i vari Comitati, ad un incremento del contributo pubblico, ma deve esserci una valenza particolare ed un intervento di altissimo valore. A quel punto, se noi non considerassimo l'opportunità di garantire un'ulteriore quota, non potremmo mai chiedere al Comitato un intervento maggiore. La seconda parte del comma primo si riferisce a quel passaggio!



(Intervento fuori microfono del Consigliere Papandrea)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Potrebbe anche essere che un'opera abbia un incremento del costo perché si amplia la ristrutturazione o si amplia l'investimento e quindi si richiede un incremento. Quindi, serve anche in quel caso.



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'art.
11.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 hanno votato SI' 24 Consiglieri hanno votato NO 7 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri L'art. 11 è approvato.
ART. 12 51) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 12, primo comma, dopo le parole "le iniziative", inserire l'espressione "e gli interventi strutturali agli Enti locali, finanziati" sopprimendo quindi la parola "finanziate".
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 votanti 39 hanno votato SI' 4 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
52) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 12, comma primo, le parole "dieci anni" sono sostituite dalle parole "trenta anni".
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 votanti 39 hanno votato SI' 4 Consiglieri hanno votato NO 26 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'art.
12.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 hanno votato SI' 27 Consiglieri hanno votato NO 2 Consiglieri si sono astenuti 4 Consiglieri L'art. 12 è approvato.
53) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: dopo l'art. 12, aggiungere il seguente art. 12 bis): "Art. 12 bis (Agevolazioni per l'accesso al credito a favore di giovani imprenditori e di nuove imprese turistiche).
1. La Regione agevola l'accesso al credito alle imprese turistiche di nuova costituzione e dei giovani che intendono intraprendere attività di impresa individuale o societaria in ambito turistico.
2. Le agevolazioni sono concesse mediante il concorso al fondo rischi di consorzi e di cooperative di garanzia collettiva fidi, operanti in ambito turistico sul territorio regionale.
3. La Regione istituisce una riserva, non superiore al 5%, del Fondo di riqualificazione turistica a favore dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva fidi, per il concorso al Fondo garanzia rischi. 4. Le modalità e le condizioni per l'utilizzo del Fondo garanzia rischi sono definite nell'ambito della convenzione di cui al comma quarto dell'art. 6 in conformità al Programma annuale degli interventi".
Come ho già detto, è un emendamento della Giunta e mi pare abbastanza chiaro.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Contrariamente a quanto da lei affermato, io invece alcuni dubbi li ho e li vorrei esprimere rispetto alla chiarezza di questo art. 12 bis. In primo luogo, vorrei chiedere all'Assessore cosa si intenda, al comma primo con il riferimento ai "giovani". E' dai 18 ai 35 anni o fino ai 40 - come in agricoltura - oppure 25? Inoltre, chiedo di definire meglio il significato dell'espressione "ambito turistico", sempre al comma primo.
Quindi, la prima questione è quella dei giovani e la seconda è quella dell'ambito turistico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Sempre per chiarire meglio il comma primo, vorrei che l'Assessore mi spiegasse che differenza c'è fra "la Regione agevola l'accesso al credito delle imprese turistiche di nuova costituzione" e "dei giovani che intendono intraprendere". Qual è, cioè, la differenza sostanziale fra queste due dizioni, e se esiste. Secondo me, non esiste assolutamente alcuna differenza; è soltanto un contorno per l'apparire anziché l'essere e quindi non cambia assolutamente nulla perché è esattamente uguale che sia uno di 80 anni che va ad aprire una nuova impresa o uno di 16 anni. Ma se lei riesce a spiegarmi qual è la differenza nel momento in cui si tratterà di applicare questa legge su un giovane (è quello che le ha chiesto il collega Bellion), riusciremo a capire il significato di questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Più che un emendamento è un articolo. Vorrei specificare che per quanto riguarda l'età si fa riferimento anche alla legge n. 28 (fino a 35 anni) che è lo standard che nella nostra Regione si usa per gli interventi relativi ai giovani. Per cui possiamo anche scrivere 35 anni.
Per quanto riguarda quindi le imprese turistiche di nuova costituzione e dei giovani si intende semplicemente questo: ci possono essere delle attività che avviano elementi o personaggi che hanno già svolto un'attività, per cui hanno la possibilità di attivarle con un determinato tipo di garanzie finanziarie personali, oppure situazioni in cui questo non esiste, non si verifica. Cioè attività nuove create, dove la garanzia di ordine fideiussorio è più difficile da ottenere, perché magari c'è la volontà, c'è la capacità, c'è il desiderio di realizzare una nuova impresa ma non ci sono i fondamenti fideiussori per poter ottenere i finanziamenti in capo al sistema bancario.
Per quanto riguarda i giovani è molto più complesso, perché di solito un giovane che ha magari la professionalità e che ha anche la voglia o comunque il progetto da realizzare, spesso, anzi quasi sempre, non ha assolutamente la possibilità di avere delle garanzie che lo mettano in condizione di attingere ai vantaggi che questa legge può dare, perché non ha alcuna possibilità di avere garanzie finanziarie e fideiussorie.
In effetti, è vero che potremmo dire "nuove attività" e non "i giovani", ma è anche vero che sono due cose che non sempre sono unite e collimano nella loro definizione e nella loro applicazione.



PRESIDENTE

Posso quindi segnare dopo "giovani" il riferimento alla L.R. n. 28? Quindi scriviamo "massimo 35 anni".
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Senta, Assessore, o lei con questa dizione "dei giovani" fa riferimento ad una specifica legge che è quella che agevola l'imprenditoria giovanile ai sensi della legge in cui oltre ai finanziamenti e alle agevolazioni che vengono concessi da questa legge, possono accedere ad altri finanziamenti e ad altre agevolazioni tramite la legge che prevede l'inserimento dei giovani nella costituzione di imprese individuali o collettive, altrimenti questo è un falso! Perché sono trattati - che siano giovani, anziani o quel che si vuole! - esattamente come delle nuove imprese, visto che lei scrive "nuove imprese"! Non potranno quindi accedere a questo credito vecchie imprese, perché qui si dice chiaramente: "La Regione agevola l'accesso al credito delle imprese turistiche di nuova costituzione", quindi esclusivamente quelle di nuova costituzione! Si cancelleranno nella vecchia costituzione e ne formeranno una con una ragione sociale nuova: questo è il solito meccanismo all'italiana che diciamo le cose per dirne altre e per piantare su delle cose veramente - permetterei di dirlo tra virgolette "ignobili" - all'italiana! - perché non si vuole mai la chiarezza nel momento in cui si scrivono le cose! Assessore, mi spieghi qual è il motivo per cui scrive "giovani"; forse perché oggi va di moda? Se mia figlia, che ha 35 anni, volesse aprire una nuova impresa turistica senza descriversi come "giovane", credo che potrebbe aprirla e avere le stesse agevolazioni che avrei io se domani mattina volessi aprire una nuova impresa turistica! Avrei esattamente le stesse agevolazioni! Perché deve scrivere una cosa che è soltanto uno specchietto per le allodole?



PRESIDENTE

Ha ragione, è ridondante.



MIGLIETTI Franco

O dichiara le ragioni per cui la scrive, altrimenti convocherò una conferenza stampa per dire che si continua in questo modo! E' insopportabile questo atteggiamento, abbia pazienza, Assessore! Mi dica le ragioni per cui scrive "giovani" e la differenza nelle agevolazioni che esiste fra una persona che ha 35 anni che apre una nuova impresa e una persona che ha 40 o 42 anni e fa la stessa cosa! Mi spieghi quali sono le differenze, così le spiego a mia figlia!



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

A me spiace che una cosa così semplice non venga recepita. Quando dico "nuove imprese" è un conto, quando dico "giovani" significa che sono giovani che magari lavorano già, hanno un'attività, vogliono ampliarla migliorarla, potenziarla e qualificarla e non hanno la possibilità di farlo! Noi abbiamo interesse che i giovani che vogliono o stanno già lavorando nell'ambito turistico e chiedono di potenziare, migliorare e rendere più attualizzate le loro aziende rispetto alle esigenze del mercato e dell'offerta turistica, lo possano fare anche se non hanno delle garanzie! Perché ci sono dei giovani in attività che sono anche in affitto, con degli immobili che non sono di proprietà e quando vogliono potenziarsi non lo possono fare perché non hanno delle garanzie da dare! La nostra volontà è quella di permettere ai giovani che non solo la vogliono costruire, ma hanno anche già un'attività, di migliorarla, perch un conto sono le nuove attività, un altro i giovani! La differenza sostanziale è questa, perché noi abbiamo tantissimi giovani nella nostra Regione, lo dico perché girando il Piemonte vedo tanti imprenditori o giovani che nel campo del turismo si sono affacciati e che lavorano, ma non hanno alcuna possibilità di qualificare le loro imprese, appunto perché non hanno la storia aziendale a monte, le garanzie o il patrimonio, che permetta loro di andare in una banca e dire: "Signori, io voglio migliorare e qualificare il mio albergo oppure il mio ristorante, voglio migliorare la mia attività, ho bisogno di tot". Le banche gli chiudono le porte perché se sono in affitto non hanno le garanzie e quindi non lo possono fare! Sono due cose ben diverse: un conto sono le imprese di nuova costituzione, un altro sono i giovani che possono fare nuove imprese - e sono già ricompresi - oppure hanno già l'impresa, l'attività, e vogliono potenziarla e migliorarla!



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

RIBA Lido (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Ma così non si capisce, Assessore! Cercate di riformularlo, perché così non è legge.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Certo, è perfettibile e io sono qui per "perfettare".



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

MIGLIETTI Franco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Scusi Assessore, l'iniziativa è lodevolissima, ma lo scriva in modo che si comprenda! Scriva che tutte le imprese formate da giovani (non so se fino a 35 anni prima di aprire l'impresa e poi a 36 anni scatta il meccanismo che vanno fuori quota), ma fate la cortesia: scrivetelo in modo che si capisca che tutte le imprese di vecchia costituzione purché il titolare d'impresa sia inferiore ai 35 anni sono ammesse al finanziamento e tutte le nuove imprese - tutte le nuove imprese - indipendentemente dall'età dei titolari! Questa non è maniera di scrivere le leggi!



(Intervento fuori microfono del Consigliere Salerno)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

MIGLIETTI Franco (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Faglielo aggiungere tu, collega Salerno, visto che sei un esperto in materia!



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

RIBA Lido (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Effettivamente non è chiaro, bisogna formularlo meglio.



PRESIDENTE

Sì, qualche elemento di incertezza sussiste.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Scusate, il concetto è questo, l'ho spiegato. Non è scritto bene in italiano? Lo riscrivo, non c'è problema; il concetto è questo e non cambia!



PRESIDENTE

Il concetto è chiaro, Assessore, ma non è chiaro il testo.
Sospendo quindi due minuti la seduta in modo da riformularlo. Mi raccomando, solo due minuti e non mezz'ora. Vi prego quindi di non assentarvi dall'aula in modo che ci sia solo il tempo necessario per riformulare questo articolo.



(La seduta, sospesa alle ore 16.21 riprende alle ore 16.6)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il testo dell'art. 12 bis viene così modificato: 53) Dopo l'art. 12 aggiungere il seguente 12 bis/bis: "Art. 12 bis (Agevolazioni per l'accesso al credito a favore di nuove imprese turistiche).
1. La Regione agevola l'accesso al credito alle imprese turistiche di nuova costituzione ed ai giovani fino ai 35 anni che svolgono già attività in ambito turistico.
2. Le agevolazioni sono concesse mediante il concorso al fondo rischi di consorzi e di cooperative di garanzia collettiva fidi, operanti in ambito turistico sul territorio regionale.
3. La Regione istituisce una riserva, non superiore al 5%, del Fondo di riqualificazione turistica, a favore dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva fidi, per il concorso al fondo garanzia rischi.
4. Le modalità e le condizioni per l'utilizzo del fondo garanzia rischi sono definite nell'ambito della convenzione di cui al comma quarto dell'art. 6 in conformità al Programma annuale degli interventi".
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento, così riformulato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 32 hanno votato SI' 30 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'emendamento è approvato.
ART. 13 54) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 13, comma primo, le parole "previsti dalla presente legge" sono sostituite dalle parole "di cui all'art. 3, comma primo, della presente legge".
Consigliera Simonetti?



SIMONETTI Laura

E' chiaro.



PRESIDENTE

La Giunta non lo accoglie.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno votato SI' 4 Consiglieri hanno votato NO 22 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
55) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 13, dopo il comma primo, è aggiunto il seguente nuovo comma: "1 bis. Le domande per la presentazione degli studi di fattibilità, dei piani e dei progetti di cui all'art. 1 ter saranno presentate alla Direzione Turismo, Sport e Parchi nei tempi definiti dal Programma annuale degli interventi".



SIMONETTI Laura

Lo ritiriamo, Presidente.



PRESIDENTE

Grazie. L'emendamento n. 55) è dunque ritirato.
56) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 13, comma secondo, sostituire "procedura valutativa a sportello così come prevista dall'art. 5, comma terzo, del DL n. 123/98" con "procedura valutativa a graduatoria, così come previsto dall'art. 5, comma secondo, del DL n. 123/98".
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 32 votanti 29 hanno votato SI' 25 Consiglieri hanno votato NO 3 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'emendamento è approvato.
57) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 13, dopo il comma terzo, è aggiunto il seguente nuovo comma: "4. Per l'attuazione delle finalità di cui all'art. 3, comma secondo, della presente legge è istituito il capitolo 'Contributi in conto capitale per interventi a favore di Enti pubblici per la rivitalizzazione ed il mantenimento di aree turistiche' con la dotazione per l'anno 1999 di L. 1 miliardo, mediante lo storno dal capitolo 23534. Per gli anni successivi si provvede in sede di predisposizione dei relativi bilanci".
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 36 votanti 34 hanno votato SI' 2 Consiglieri hanno votato NO 24 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'emendamento è respinto.
58) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 13 è aggiunto il seguente comma: "4. All'art. 52, lettera d), della L.R. n. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni, è aggiunto il comma: 'Ai fini del computo degli oneri di urbanizzazione, quelli relativi alle attività turistico-ricettive sono equiparati a quelli delle attività produttive'".
Ha chiesto la parola il Consigliere Papandrea; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Scusi, Presidente, è stato distribuito questo emendamento?



PRESIDENTE

E' stato distribuito per ultimo, qualche minuto fa.



SIMONETTI Laura

Sì, va bene, l'ho trovato.



PAPANDREA Rocco

Questo emendamento non è chiaro. Non bisognerebbe scrivere "ai fini del computo degli oneri", ma "gli oneri".
Il senso dell'emendamento è che gli oneri che riguardano gli alberghi ecc., sono equiparati a quelli delle attività produttive, quindi c'è una modifica del computo degli oneri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, su questo emendamento credo che dovrebbe intervenire l'Assessore Botta, che è l'Assessore competente per quanto riguarda la materia urbanistica.
Noi siamo d'accordo sul principio che viene adottato. Dato che gli oneri di urbanizzazione vengono determinati da una delibera di ogni Consiglio comunale - i Consigli comunali possono variarli a seconda delle categorie, non vi è una legge che determina e stabilisce quali sono i valori degli oneri di urbanizzazione, ma vengono stabiliti da una delibera di ogni Consiglio comunale - vorrei capire se l'Assessore Botta concorda con quanto sto asserendo oppure no, poiché è l'esperto in materia urbanistica.
Che siano equiparati alle attività produttive sono assolutamente d'accordo, mi pare che sia una giusta equiparazione, in quanto si tratta di un'attività produttiva a tutti gli effetti e quindi deve essere nell'ambito delle attività produttive, però mi pare diventi difficile normarlo andando a ledere un'individualità ed un'autonomia che hanno i Consigli comunali nel merito. Qualcuno ce lo spieghi; voglio capire cosa dice l'Assessore Botta, oltre quello che dice l'Assessore Racchelli.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

E' una questione di lingua italiana. "Ai fini del computo gli oneri di urbanizzazione relativi alle attività turistiche ricettive sono", questo è italiano.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Mi chiedo come possa reggere una legge estemporanea, perché questa è una legge estemporanea per quanto riguarda il sistema urbanistico: si modificano le normative contenute nella L.R. n. 56/77 ed altre (dalla legge Boccalossi in avanti, da cui poi è scaturita la L.R. n. 56/77). Come pu una legge estemporanea andare a modificare un'autonomia propria dei Consigli comunali? Dobbiamo trovare una soluzione a questo problema.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

C'è una circolare, di circa vent'anni fa, dell'Assessorato all'urbanistica, che stabiliva dei parametri in cui erano ricomprese le attività economico-produttive per le quali si applicava da un minimo ad un massimo. Quella circolare avrebbe dovuto essere aggiornata ogni anno, ma non è mai stato fatto. Siccome per il turismo è stata creata una categoria a parte, non ricompresa nelle attività produttive, si dice essenzialmente che i Comuni nella loro autonomia di decisione - quella non può essere tolta - devono ricomprendere le attività turistico-ricettive all'interno dei parametri delle attività produttive, quindi applicano all'interno di quei parametri i loro minimi e massimi. La loro autonomia resta e noi non incidiamo. Diciamo solo che il settore economico-produttivo è identico anche per il settore turistico.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Secondo me, il meccanismo non regge, potrebbe reggere se lei legasse il problema degli oneri di urbanizzazione al finanziamento. I finanziamenti verranno concessi a quegli insediamenti dove i Comuni decidano di equiparare gli oneri di urbanizzazione delle attività relative alle attività turistico-ricettive a quelli delle attività produttive. Se lo legasse al meccanismo di questa legge, per quanto riguarda i finanziamenti allora potrebbe reggere, perché sarebbe legato all'oggetto della legge, ma così modifichiamo la L.R. n. 56/77 e andiamo a ledere l'autonomia dei Consigli comunali. Mi pare che la cosa non possa reggere. Verificatelo con i funzionari.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La procedura è stata verificata con gli uffici dell'urbanistica, con i quali abbiamo steso questo articolo, che è successivo all'art. 2. Quando abbiamo modificato l'art. 2 della legge, abbiamo dato ai Comuni dei contributi del 15% sugli oneri di urbanizzazione per intervenire a sostegno degli oneri che sarebbero stati parificati alle attività produttive dando al turismo la stessa dignità d'impresa. Abbiamo concordato con gli uffici dell'urbanistica come inserire l'adeguamento delle attività turistiche alle attività produttive.



MIGLIETTI Franco

Leghi questo provvedimento al provvedimento testé annunciato, che riguarda l'inserimento dei contributi ai Comuni per il recupero degli oneri di urbanizzazione che vengono declassati. Lo leghi all'art. 2, dove si danno i contributi ai Comuni, per cui per ottenere il 15% in sostituzione dell'abbattimento degli oneri di urbanizzazione lo si equipara. Ma non pu inserirlo in modo estemporaneo!



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Abbiamo fatto una discussione...



PRESIDENTE

Scusi, Assessore, sentiamo anche gli altri interventi altrimenti diventa una dialogo, abbia pazienza! Sentiamo i Consiglieri Papandrea Gatti e Saitta, poi le tirerà le conclusioni.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Il concetto però va ricordato. Noi abbiamo discusso all'inizio sulla dignità d'impresa al settore turistico, per cui non è che possiamo legare questi interventi solo a quelli che attingeranno a questa legge, altrimenti chi attinge a questa legge ha dignità d'impresa produttiva e chi non attinge a questa legge nel settore turistico non ha dignità di attività produttiva come le altre? Il settore turistico è un settore che ha la stessa dignità d'impresa degli altri settori produttivi! Questo è quello che noi diciamo: non essere penalizzato da una normativa!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Penso che il problema non sia l'accordo o meno su questo punto, ma se esistono normative diverse sul punto. Se ci sono delle leggi e delle normative che differenziano, con questa legge aboliamo quella parte e la equipariamo, altrimenti risultano due leggi in contraddizione tra di loro.
Invece, se ci riferiamo all'art. 2, è chiaro; se non è chiaro questo concetto avremo una legge con validità generale ed un'altra legge che dice un'altra cosa.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Il problema sollevato dal collega Miglietti mi pare sia di grande interesse. La Giunta inizialmente aveva immaginato che uno dei meccanismi incentivanti fosse la corresponsione ai Comuni degli oneri di urbanizzazione. Partendo da quel presupposto un po' tutti avevamo ritenuto che questa modalità fosse da escludere, perché si metteva in moto un meccanismo concorrenziale tra diverse attività produttive, dove la Regione interveniva per incentivare pagando le urbanizzazioni. Mi pare, poi, che la scelta compiuta un po' da tutti durante il dibattito fosse l'individuazione di un percorso che permettesse di equiparare gli oneri fra tutte le attività produttive. Era questo il meccanismo, però l'Assessore ricorderà perfettamente che si era esclusa la possibilità di utilizzare lo strumento degli oneri di urbanizzazione corrisposti ai Comuni, come meccanismo incentivante perché - si era detto - diversamente si mettono in concorrenza diverse categorie e si crea un meccanismo che poi non regge più. Vuol dire che la Regione paga gli oneri per tutti, quindi si era escluso. Per garantire l'equiparazione, perlomeno fra le attività produttive, si era detto di modificare la deliberazione regionale che stabilisce i livelli di oscillazione all'interno dei quali i Comuni possono scegliere.
Continuo ad essere del parere, avendo letto l'emendamento e il riferimento all'art. 52, lettera d), che tutto questo è soltanto materia di deliberazione regionale, non di legge, perché l'art. 52 della L.R. n. 56/77 dice chiaramente che per l'attuazione della legge che prevede il rilascio delle concessioni onerose, cioè con il pagamento dell'urbanizzazione, ci sono delle delibere regionali fondate sui seguenti criteri generali di metodo. Noi modifichiamo il punto d), ma il punto d) riguarda i parametri regionali relativi agli oneri di urbanizzazione che stabiliscono per le varie classi dei Comuni, nonché per destinazione ed uso e per i tipi di intervento, i coefficienti di equivalenza, rispetto al valore base dell'opera di urbanizzazione. Non è che con questa norma risolviamo il problema, perché in ogni caso la delibera regionale deve essere fatta.
Continuo ad essere di questo parere: non è che modifichiamo la L.R. n.
56/77: la L.R. n. 56/77 non si tocca. Se la Giunta vuole compiere una scelta utile - e su questo concordiamo - di equiparazione del settore produttivo turistico rispetto agli altri, intervenga - come si era detto sulla deliberazione regionale che ha stabilito i criteri all'interno dei quali i Comuni possono scegliere gli oneri. Questo è un lavoro da fare. Non per nulla, in diverse occasioni, l'Assessore, anche attraverso i tecnici aveva detto che era allo studio già da parecchio tempo una deliberazione di revisione di tutta la materia, perché la deliberazione era vecchia e quindi c'era uno spazio da utilizzare, ma aveva anche detto, per la verità, che era da parecchi anni che si lavorava e che la questione era abbastanza complessa. Come risposta a questo rilievo si era detto che ci doveva essere un impegno, da parte di tutta la Giunta, per fare questa deliberazione. Non per nulla, quando le volte successive discutemmo ancora di questa materia informammo l'Assessore Botta di questa necessità e del fatto che c'era un impegno di tutto il Consiglio a lavorare in questo senso. Il problema dunque, resta; questa accelerazione, modificando la L.R. n. 56/77, mi pare obiettivamente una forzatura. Credo che la strada più logica sia quella dell'atto amministrativo, della deliberazione.



PRESIDENTE

Ci potrebbe essere un ordine del giorno di impegno.



SAITTA Antonino

Sì, può anche andare bene, ma modificare la L.R. n. 56/77 mi pare eccessivo.



PRESIDENTE

L'Assessore Racchelli ritiene di confermare. L'Assessore all'urbanistica è sulla stessa linea? (Consultazione tra Assessori e dirigenti)



PRESIDENTE

E' necessario un momento, anche solo per valutare il riferimento.
La Giunta intende confermare l'emendamento? E' questa la volontà della Giunta?



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Sì.



PRESIDENTE

Ci sono dichiarazioni di voto? La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, questo non era l'impegno assunto! Questa è una novità! Lo dico perché mi pare che la volta scorsa l'orientamento era stato quello di esprimere, attraverso un ordine del giorno, un'indicazione del Consiglio all'Assessorato regionale all'urbanistica affinché procedesse in fretta alla modifica della deliberazione. Era questo l'impegno! Probabilmente c'è una grande distrazione e non tutti possono confermare, ma l'impegno era questo. Infatti, se l'Assessore Racchelli ricorda, in assenza dell'Assessore Botta, gli avevo detto anche in aula di ricordare all'Assessore Botta che bisognava operare in questo senso. Credo quindi che si debba mantenere quel tipo di impegno e non modificare la L.R. n. 56/77.



(Commenti dell'Assessore Racchelli)



SAITTA Antonino

E' una cosa diversa, Assessore! Questa è una modifica della legge urbanistica regionale! Questo non era l'accordo; qui si modifica la L.R. n.
56/77! Dopodiché il problema resta perché deve essere fatta la delibera. La modifica alla L.R. n. 56/77 non risolve il problema, perché deve essere fatta in ogni caso la delibera.
Assessore, la invito veramente su questo a ripensare ad una modalità di carattere politico che consenta l'equiparazione di questa attività alle altre attraverso lo strumento più semplice ed amministrativo che è la deliberazione. Anche perché i casi sono due: o si fa una sorta di un pezzo di delibera, si modifica la delibera originaria facendone soltanto un pezzo, oppure se ne modifica tutto l'impianto. Scegliete il metodo più comodo, ma facciamo la delibera e non la modifica alla L.R. n. 56/77 perché ci imbattiamo in una difficoltà. Anche perché il punto d) dell'art.
52 non esclude la possibilità di equiparare; non lo impedisce! Non lo impedisce, Assessore! In ogni caso, resta il fatto che la delibera deve essere fatta.
Allora, siccome non lo impedisce e deve essere fatta, per quale motivo modificare una norma? Facciamo la delibera che consente obiettivamente di equiparare.
Se mantiene questo, chiedo un attimo di sospensione per poter preparare alcuni emendamenti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Quando abbiamo discusso l'art. 2, abbiamo discusso per un'ora sulla necessità di equiparare l'impresa turistica alle altre imprese produttive.
La modifica di una circolare è garantita in un tempo in cui questa legge applicandola, venga applicata con dei parametri di oneri di urbanizzazione che consentano al settore del turismo di essere nella stessa condizione delle altre attività economico-produttive, o no? Questo è il problema perché fino ad ora il turismo è stato fortemente penalizzato. Mettendo in legge una norma di questo tipo, se poi necessita una delibera da parte del Settore urbanistico possiamo sollecitarla e farla preparare, ma è un impegno di legge. Se loro ci dicono che in due settimane o in 30-60 giorni ce la possono fare è un discorso, ma se servono due anni per fare una modifica, siccome questa delibera dei criteri doveva essere aggiornata annualmente, ma è così da 20 o 25 anni, se io faccio uno più uno fa due, si va avanti ancora 20 anni! Una legge che vuole promuovere il turismo e sviluppare l'offerta turistica viene cassata perché il turismo continua ad avere un'interpretazione diversa dalle altre attività economico-produttive? Questa è la domanda che pongo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Capisco il problema posto dall'Assessore, ma la sua Giunta e non la minoranza - ripeto: la Giunta di cui fa parte l'Assessore Racchelli! - pu deliberare. E' vero che in 25 anni è stata confermata di anno in anno, ma nulla impedisce che si possa fare, poiché la legge lo prevede. La Giunta lo faccia! Per fare questo, non credo che possiamo, oggi, modificare la L.R.
n. 56/77 con la legge sul turismo! Quello che propone l'Assessore mi pare una specie di "golpe": "interveniamo sulla legge urbanistica attraverso la legge sul turismo". No, non è possibile! Chiedo di sospendere e che si vada in II Commissione e si valuti, perché questo è arrivato oggi, non è arrivato all'inizio, perché se c'era prima si chiedeva il parere anche in II Commissione! Non credo che la modifica di una legge che ha un certo peso, non una legge secondaria, possa avvenire con un emendamento alla fine sull'ultimo articolo! Se si va avanti così non so cosa succederà, sicuramente non passerà la legge!



PRESIDENTE

Dopo l'intervento del Consigliere Miglietti, sospenderò per qualche minuto la seduta per dare modo di approfondire questo argomento.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Grazie, Presidente. Questa è la cosa peggiore che si può fare in assoluto, perché anche se noi approvassimo questo emendamento sarebbe di assoluta inefficacia! E' il peggio che si possa fare! Introduciamo in una legge una cosa totalmente estemporanea, che è assolutamente priva di efficacia ed è meno efficace di un ordine del giorno, perché intanto bisogna sempre modificare la delibera dei criteri e dei parametri! Prepariamo allora un ordine del giorno. Se non vi fidate fra di voi gli Assessori Racchelli e Botta si siedano lì e si facciano torchiare dal Presidente, perché se si deve fare la delibera, si faccia la delibera! Ma non può l'Assessore Racchelli imporre all'Assessore Botta di fare la delibera utilizzando una legge! Siamo diventati matti? Abbiate pazienza facciamo le cose serie (quel poco che siamo in grado di fare)! Prepariamo un ordine del giorno in cui il Consiglio regionale impegna la Giunta e l'Assessore competente, nell'arco di 90 o 120 giorni, ad assumere la delibera che equipari i parametri. Può modificare soltanto quello e mantenere esattamente la delibera del 1977, equiparando i parametri dell'attività turistica a quelli delle attività produttive.



PRESIDENTE

La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 17.00 riprende alle ore 17.03)



PRESIDENTE

L'emendamento n. 58) di cui stavamo discutendo viene ritirato dalla Giunta e sostituito dall'ordine del giorno n. 1016 a firma del Consigliere Gallarini.
Indìco quindi la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'art. 13 non essendovi altri emendamenti.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 26 hanno votato SI' 23 Consiglieri ha votato NO 1 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri L'art. 13 è approvato.
ART. 14 59) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: l'art. 14 è sostituito dal seguente: "Art. 14 (Norme finanziarie).
1. Per l'attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di L. 1,5 miliardi per l'anno finanziario 1999, di L. 40 miliardi per l'anno 2000 e di L. 20 miliardi per l'anno 2001.
2. Nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1999 e seguenti viene istituito il seguente capitolo con la dotazione a fianco indicata: a) 'Fondo regionale per la qualificazione dell'offerta turistica', con dotazione di L. 1,5 miliardi in termini di competenza e di cassa per l'anno 1999, di L. 40 miliardi per l'anno 2000 e di L. 20 miliardi per l'anno 2001.
3. Agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione della presente legge si provvede con riduzione degli stanziamenti iscritti, in termini di competenza e di cassa, al capitolo 27170 del bilancio della Regione per l'anno 1999 e del bilancio pluriennale 1999/2001, relativamente agli anni 2000 e 2001".
Con questo emendamento possono essere ritirati gli emendamenti dei Consiglieri Chiezzi, Simonetti, Moro e Papandrea.
Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta per dichiarazione di voto ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Concordo su questa posizione della Giunta, che è molto più realistica rispetto ad un'indicazione puramente di volontà di spesa di 20 miliardi nel 1999. Mi sembra che avere indicato 1 miliardo e mezzo per il 1999 sia molto più realistico ed eviti di fare un'operazione che il nostro Assessore al bilancio di solito contesta. Credo che l'Assessore Burzi sarà contento non solo del fatto che in questo momento gli è accanto la Consigliera Benso, ma anche perché l'Assessore Racchelli ha fatto un'operazione realistica: anziché indicare 20 miliardi di impegno di spesa per il 1999 per il turismo in questa legge, ha indicato soltanto 1 miliardo e mezzo.
Tutto questo corrisponde alla logica sempre sollecitata dall'Assessore Burzi, che invita con insistenza e continuità i suoi Assessori ad impegnare soltanto le risorse che si possono spendere. E mi pare che, con 1 miliardo e mezzo, finalmente l'Assessore sia riuscito a convincere un Assessore ad attenersi ad un principio di buona amministrazione. E' tutto merito dell'Assessore Burzi, evidentemente, che abbiamo visto impegnato in questo dibattito a fare in modo che vengano applicati i principi di buon governo.
L'Assessore Burzi avrebbe dovuto continuare a fare questa operazione anche per gli anni successivi; si è limitato a farlo soltanto per il 1999 mentre forse poteva farlo per il 2000 e il 2001. E' vero che si tratta del bilancio pluriennale, però resta una discrasia. In sostanza, indichiamo 40 miliardi per il 2000 e 20 miliardi per il 2001: c'è un motivo, suppongo perché prima vengono indicati 40 miliardi nel 2000 e poi vi è la caduta a 20 miliardi nel 2001. C'è già una previsione anticipata che nel 2001 la legge potrà avere qualche difficoltà di applicazione, ma non credo che sia questo il motivo; comunque faremo le verifiche successive e ci sarà il tempo, nel bilancio del 2000, di fare qualche ragionamento più preciso, una stima più precisa, sulla base dall'applicazione concreta che avverrà in questi mesi: una stima per vedere se occorrono 20, 30, 40, 50 o 100 miliardi, quello che sarà necessario.
Penso che la mia proposta sia molto più realistica; viceversa, il mio voto resta contrario. Poiché mi sembra che questa modalità sia eccessivamente ottimistica, conoscendo l'amministrazione regionale, che è lenta e che molto spesso, per residui, avanzi, ecc., mi pare non abbia questa grande capacità di spesa, ritengo molto più realistico indicare sicuramente 1 miliardo e mezzo - e condivido - ma 20 miliardi nel 2000 e 20 miliardi nel 2001, anziché 40 miliardi nel 2000. Lo considero un suggerimento di buona amministrazione; eventualmente, sulla base dell'esperienza, si potranno apportare delle modifiche nel bilancio di previsione del 2000, che il solerte Assessore Burzi si accinge a presentarci per poterlo approvare entro dicembre 1999.



PRESIDENTE

Aveva chiesto di intervenire, Consigliere Miglietti?



MIGLIETTI Franco

Sì, grazie, signor Presidente. Anch'io concordo con quanto ha test sostenuto il Consigliere Saitta: 1 miliardo e mezzo per il 1999 mi pare che sia più che ragionevole, con un sospiro di sollievo.
Non siamo ancora arrivati all'assestamento di bilancio, ma un bel momento si arriverà, e bisogna considerare anche tutti gli impegni che si è assunto il Presidente Ghigo, a nome della maggioranza, verso il Consigliere Angeleri, il Consigliere Rubatto: si tratta, mi sembra, di 50, 60 o 70 miliardi. Io ho sempre ritenuto - e credo che l'Assessore Burzi me ne possa dare atto - che il bilancio della Regione Piemonte non sia di "maglia bernarda", che si allunga e si allarga, ma è come tutti i bilanci di tutte le pubbliche amministrazioni: se prendi da una parte, manca dall'altra, non è che ci siano le casse di compensazione all'infinito.
Quindi chiederei, ragionevolmente, di tener conto dei vostri problemi non dei nostri, perché noi siamo qui, aspettiamo soltanto, utilizzeremo i fondi che voi metterete a disposizione dal maggio 2000, li avremo già lì a disposizione e quindi non avremo più il problema di andarli a cercare, li avremo lì a disposizione da maggio 2000, ma fino al maggio 2000 credo che ci voglia anche il senso della moderazione indicando delle cifre che stiano in piedi. Per cui il suggerimento che ha dato il Consigliere Saitta suggerimento che viene anche dalle minoranze, credo che potrebbe essere ampiamente soddisfacente per tutti, anche perché non vorremmo non votare a favore dell'articolo finanziario; vorremmo votare a favore anche dell'articolo finanziario, e credo che sarebbe una cosa dignitosa per questa assemblea, dopo tutti i mesi di tribolazione che abbiamo avuto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ho ascoltato sia l'intervento del Consigliere Saitta che quello del Consigliere Miglietti, che peraltro riprendevano temi già più volte discussi, e non soltanto in relazione a questa legge.
La revisione che è stata fatta per quanto attiene al 1999 risponde anche ad un'esigenza realistica, nel senso dei tempi in cui questa legge andrà in operatività; le previsioni per quanto attengono il 2000/2001 sono state riposizionate esattamente come sono proposte dalla Giunta, in funzione della praticabilità. Voglio dire che i 40 miliardi... Come dice Consigliere Miglietti?



MIGLIETTI Franco

Bisogna anche tenere conto dei debiti della sanità, che dovrete ripianare prima o poi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Credo che i problemi attinenti al mondo della sanità, qualsiasi sia la loro dimensione e qualsiasi siano le soluzioni che complessivamente verranno trovate, di competenza della Regione e di competenza del rapporto tra la Regione e il Ministero e il Governo, esulino dalla dimensione quantitativa che in questo momento stiamo discutendo. Temo - ahimé! - che non siano né 20 né 40 miliardi a modificare, se non in maniera impercettibile, il problema complessivo della sanità, ma non di questa Regione: della sanità italiana.
Abbiamo messo 20 miliardi nel 2001 - lo dico con molta tranquillità perché il 2001 è il primo anno di una nuova legislatura; non perché la legge vada ad avere, nelle previsioni di questa Giunta e dell'Assessorato un andamento decrescente, ma perché ci è sembrato, nel rispettare una logica pluriennale, di non dover o voler impegnare oggi ciò che una nuova amministrazione dovrà confermare al momento opportuno.
I 40 miliardi del 2000 sono, a giudizio dell'Assessorato e dell'Assessore, spendibili; in tal senso, riconfermiamo che verranno ribaditi in assestamento, che proporremo alla discussione della Commissione del Consiglio quanto prima e crediamo anche nella prossima legge finanziaria, quindi nel bilancio 2000/2001/2002, cioè a settembre/ottobre di quest'anno.
Se ho ben capito, in tal senso c'è un emendamento riduttivo. Pur condividendo l'attenzione - più che altro mi fa piacere, perché sarebbe un messaggio importante che questa Regione, chiunque la governi, metta le risorse disponibili quando sono cantierabili - in questo caso la Giunta ritiene che i 40 miliardi di capitale nel 2000 siano spendibili e quindi riproporrà i 40 miliardi in tutte le leggi di bilancio, perlomeno fin quando questa maggioranza potrà in tal senso proporre.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta per dichiarazione di voto.



SAITTA Antonino

Questa stima molto analitica che l'Assessore ha fatto sui 40 miliardi per il 2000 la volevo riprendere, sebbene non in termini analitici, perch non ho gli elementi che lui possiede e con i quali è arrivato a determinare 40 miliardi in modo preciso. Tuttavia, sono in grado - a percezione - di aggiungere un elemento che forse può convincere l'Assessore Burzi a rivedere questo calcolo analitico che ha fatto nella determinazione dei 40 miliardi.
E' vero che nel 2001 ci sarà un'altra Amministrazione, che non vogliamo impegnare, ecc. Questo è il punto, condivisibile o meno, comunque è una scelta; è anche vero, però, che il 2000 sarà un anno durante il quale, per un certo periodo, l'Amministrazione regionale, per un evento che conosciamo (il rinnovo, l'elezione) non potrà operare. Quindi, ci sono complessivamente quattro o cinque mesi tra elezione e sospensione di inattività. Concordo con lei, Assessore, che i 40 miliardi sono una stima precisa, esatta ed analitica, però tenga conto del fatto che c'è questo periodo - che forse ha dimenticato - in cui l'Amministrazione sarà rinnovata, il che spingerà molto probabilmente anche l'Assessore Burzi, nel periodo precedente alla scadenza naturale della legislatura, ad essere cauto e prudente; così pure per chi arriverà dopo c'è il periodo iniziale che è sempre un periodo faticoso (bisogna imparare i meccanismi, ecc.). Per cui il 2000 è un anno che ha tutte le caratteristiche del 2001, anzi debbo dire che, sotto questo aspetto, è un anno che complessivamente dovrebbe impegnare meno quattrini, perché finisce un periodo amministrativo, poi subentra la nuova Amministrazione, occorrerà del tempo affinché si metta in moto... Certo, è chiaro che la maggioranza tenterà di operare in continuità, ma suppongo, per quello che ho imparato, che nonostante gli anni di esperienza, cadrete sempre negli stessi errori! Quindi, il fatto della continuità non garantisce dal fatto che non ci saranno residui perché, anzi, aumenteranno. Sapendo che aumenteranno, cercate di essere un po' più cauti.
Non so se l'Assessore Burzi avrà la stessa delega, potrà anche fare il Presidente. Gli auguro di ottenere il massimo possibile, ma un po' di realismo in più ci vuole. Tenendo conto che ci saranno cinque o sei mesi di vuoto, ritengo che la cifra di 40 miliardi sia eccessiva, nel senso che una stima inferiore di qualche decina di miliardi in meno mi sembra molto più realistica. Credo, facendo questa osservazione, di non essere andato molto al di là di un ragionamento analitico e preciso che ha fatto l'Assessore Burzi con la stima dei 40 miliardi.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento sostitutivo dell'art. 14 presentato dalla Giunta.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 35 hanno votato SI' 25 Consiglieri si sono astenuti 10 Consiglieri L'emendamento che propone il nuovo testo dell'art. 14 è approvato.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero testo della legge.
La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Era una proposta di legge che nella prima fase è stata discussa con molta difficoltà, come testimoniano i nostri voti su una serie di articoli.
Devo anche dire che è una legge di intervento in un settore economico significativo che avrebbe potuto essere collegata ad un programma più completo, ad un Piano di sviluppo che non c'è e, se vogliamo, anche ad un Piano di sviluppo turistico che avrebbe potuto mettere assieme le esigenze i territori, le finalità e gli argomenti su un'indicazione più razionale questo l'abbiamo detto in diversi passaggi.
Devo tuttavia considerare anche un altro aspetto che l'Assessore ha colto nella sua sostanza, naturalmente con una certa reticenza. In quest'ultima fase si poteva accogliere la proposta dei colleghi Saitta e Miglietti. Sarebbe stata più realistica l'indicazione finanziaria, tuttavia sono stati rimossi alcuni elementi che, per noi, allontanavano la legge da una finalità di indirizzo economico e ne facevano un provvedimento con un certo contenuto ed una certa quantità di intenzioni propagandistiche, come abbiamo detto nell'apertura della discussione. Credo che la possibilità di miglioramento e la necessità di un'indicazione più organica degli interventi per il turismo non ci impediscano tuttavia di apprezzare alcuni elementi ed alcuni passaggi che sono stati acquisiti attraverso la discussione, quelli a cui ho fatto cenno, e il fatto che, comunque, si tratta di un intervento che agisce sull'alleggerimento del conto finanziario e non del conto capitale. Per cui, fermo restando il 15 previsto dalla Comunità europea, ci troviamo di fronte ad un provvedimento che dovrà essere rimaneggiato all'interno di un quadro di indirizzi più completo e soprattutto riconsiderato nell'ambito di un programma di sviluppo che continua ad essere un elemento al quale questa Giunta non sarà più in grado di pervenire.
Considerata anche la nostra sensibilità rispetto ai significativi ingenti problemi che affliggono il settore turistico, di cui abbiamo parlato in precedenti interventi, noi segnaleremo sia le nostre perplessità sia alcuni elementi di apprezzamento con l'astensione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Un commento conclusivo. Credo che il testo sia stato notevolmente migliorato dal dibattito in aula; probabilmente, non c'era stata una sufficiente attenzione in Commissione, non per nulla c'è stato un dibattito molto ampio.
Dobbiamo constatare che l'Assessore e la Giunta hanno accolto diversi suggerimenti emersi durante la discussione, quindi il testo sicuramente è migliore rispetto a quello licenziato dalla Commissione. Tuttavia resta ancora un giudizio non positivo da parte del Gruppo dei Popolari, perch questa modalità di intervento di tipo finanziario sull'offerta turistica è una modalità insufficiente per garantire uno sviluppo anche qualitativo del turismo. Questo è un primo elemento.
La seconda questione è che non ci sono garanzie di alcun tipo che questi benefici ricadano su zone della Regione Piemonte e su territori non forti. La nostra opinione è che alla fine questo meccanismo, come è stato costruito, avrà dei benefici soltanto per gli operatori già forti, già capaci, quindi su zone già consolidate dal punto di vista turistico.
Sicuramente non aiuta zone che magari hanno una grande vocazione turistica e che diversamente potrebbero essere aiutate. Questo perché questa legge come altre approvate da questo Consiglio regionale, ha un Assessore alla programmazione che ritiene di aver risolto il suo mandato con l'approvazione del bilancio di previsione.
Credo che l'Assessore alla programmazione si stia rendendo perfettamente conto che il suo Assessorato non ha più significato, nel senso che lo stanno impostando gli altri. Ogni Assessore, quando deve assumere un provvedimento settoriale come questo del turismo, non fa più riferimento alla programmazione regionale, al piano pluriennale della Regione Piemonte. L'Assessore Burzi avrà notato, credo con grande disappunto ed amarezza, perché ho visto la sua protesta ripetuta in quest'aula, che non si parla più di programma regionale di sviluppo, ma soltanto di piano annuale. Il riferimento, invece, ad una programmazione più ampia intersettoriale continua a mancare.
Il programma regionale di sviluppo che avete approvato, e ormai mi pare insabbiato in qualche ufficio dell'Assessorato alla programmazione (oppure va avanti con i tempi classici di questa Giunta), è un piano inefficace.
Credo che l'Assessore Racchelli sappia perfettamente che il potenziamento del settore turistico non è un problema che riguarda il turismo, ma riguarda tutta una serie di settori dell'amministrazione e questo è soltanto il programma regionale di sviluppo che lo consente. Noi possiamo concentrare le risorse economiche nella ristrutturazione di un albergo, ma se poi le attività culturali non vengono potenziate, raccordate e coordinate, se le infrastrutture per garantire una certa mobilità non ci sono, si sarà fatto uno sforzo magnifico, enorme, che credo sarà applaudito dagli albergatori, ma non avrà prodotto assolutamente nulla, perch l'Assessore alla cultura viaggia per conto suo: l'ha detto oggi il collega Montabone parlando dell'Assessore Leo. Noi non stiamo costruendo qualcosa l'Assessore Burzi non ci crede, non ci crede questa Giunta, secondo me per incapacità complessivamente, perché è complessa la programmazione intersettoriale. Non per nulla, ricordo perfettamente uno dei primi paragrafi introduttivi del programma regionale di sviluppo che avete approvato in Giunta, dove si dice che la programmazione è un fatto organizzativo. Questa è la concezione, che è un fatto organizzativo. Vuol dire che ognuno va per conto suo, poi se c'è qualche coincidenza tra l'Assessore Leo e l'Assessore Racchelli è un fatto casuale.
Credo che questa legge, come le altre leggi che si stanno realizzando abbia questo limite: i benefici cadranno soltanto sulle zone già forti e quindi si rinuncia a svolgere un ruolo di carattere politico. Il ruolo di carattere politico è quello di consentire uno sviluppo equilibrato del turismo e di valorizzare alcune zone interessanti dal punto di vista turistico, zone che con le risorse che hanno attualmente a disposizione non riescono a valorizzarsi. Questo è il limite che trovo in questa legge.
L'Assessore Burzi è scontento di questo fatto, sta rinunciando alla programmazione, che è una sua delega, e deve pensare soltanto al bilancio annuale, al massimo al bilancio triennale. Assessore Racchelli, non si illuda che abbiamo risolto i nodi dell'offerta turistica. Questa legge avrà questo limite, perché lei sarà solo a governare un processo, come oggi abbiamo constatato parlando di ATC. La promozione turistica non la fa solo l'Assessore al turismo, la fa l'Assessore alla montagna, la fa il Presidente. Se non si risolvono i problemi di collegamento l'interconnessione, lei potrà dire in qualche convegno di aver fatto una legge, ma dovrà poi spiegare che la minoranza "cattiva" ha ridotto da 100 a 60 miliardi i finanziamenti. Tra qualche anno avrà consentito la ristrutturazione di qualche albergo, ma in termini di valorizzazione dell'offerta turistica non avrà risolto assolutamente nulla. Sotto questo aspetto la legge è insufficiente, è indice di un'incapacità politica di questa Giunta di esprimere un progetto complessivo e coordinato che permetta di valorizzare anche le questioni di carattere settoriale. Per questo il nostro voto è di astensione. Non siamo evidentemente contrari affinché si intervenga in questo senso, ma notiamo i limiti e l'incoerenza che l'Assessore Racchelli ha espresso in diverse occasioni. Non li ripeterà evidentemente in questo momento, ma sappiamo che è così, anche perch l'Assessore Burzi non crede più alla programmazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Noi voteremo contro la legge come avevamo già annunciato in precedenza.
Oggi pomeriggio, però, è emerso un elemento che avevamo denunciato, cioè che ci fosse un aspetto di propaganda elettorale chiaro all'interno della legge. Tant'è vero che l'emendamento della Giunta accoglie una cosa che dal primo momento in cui abbiamo iniziato a discutere questa legge viene detta cioè che la cifra stanziata per quest'anno serviva a farsi propaganda e non per essere spesa, perché non c'era la possibilità concreta di poterla spendere.
Magari le persone interessate cercheranno lo stesso di utilizzare propagandisticamente la cosa - pazienza! - ma almeno è emerso con chiarezza che dietro la fretta c'era questo aspetto! Teniamo conto che per far passare questa legge ne sono state bloccate altre, come quella sull'agricoltura, che potevano essere discusse, e non c'era elemento immediato per quest'anno; comunque alla fine si è arrivati a stanziare 1,5 miliardi.
Per quanto riguarda gli altri aspetti della legge, credo che purtroppo, si vada avanti con una logica di finanziamenti a pioggia senza scelte e questo per le attività economiche si è sempre dimostrato del tutto inefficace: serve per chi riceve dei finanziamenti ovviamente, ma non serve se si vuole intervenire sullo sviluppo, per guidare un'ipotesi di sviluppo o per modificare quelle che sono le vocazioni di sviluppo di determinate zone.
Già i precedenti fondi strutturali e quelli attualmente in fase di applicazione avevano le stesse caratteristiche e hanno dimostrato la loro inefficacia. Quando ci sono dei finanziamenti qualcuno li utilizza, non c'è il minimo dubbio, e sono stati infatti utilizzati, ma il fatto che vengano dati senza un criterio, senza delle priorità, senza avere delle idee delle zone, parlando di turismo, ulteriori da valorizzare, senza inserirsi cioè in un progetto turistico, in un progetto di modifica dello sviluppo economico di questa Regione, credo che sarà una delle tante leggi che dà soldi, ma si limita a quello.
Poiché noi crediamo che l'obiettivo di chi governa non è solo quello di distribuire delle prebende, bensì quello di incidere, di programmare, di intervenire là dove ci sono i problemi, e questo la legge non lo fa, noi riteniamo che sarà una legge inefficace ed è per questo motivo che votiamo contro.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente. Confermiamo una valutazione negativa di questa legge. Già in sede di discussione generale, avevamo espresso una valutazione di impostazione sbagliata della legge che è cieca rispetto alle esigenze di riqualificazione dell'attività di gestione e di promozione turistica.
Questo testo legislativo guarda unicamente all'aspetto della ricettività e a quello strutturale, si rivolge unicamente in modo cieco e limitativo a soggetti privati, non guardando e non mirando complessivamente invece alle esigenze di una politica turistica più organica e complessiva.
Intanto, una valutazione sbagliata ed a nostro parere importante nell'aspetto con cui è stato individuato l'Ente strumentale della Finpiemonte come ente e come scelta fondamentale. La Finpiemonte, nella scelta che è stata effettuata dalla Regione, espropria anche il ruolo che viceversa dovrebbe essere attribuito alla Regione, in questo caso come in altri, ma ormai è la conseguenza di scelte anche in assenza di programmazione e di incapacità di questa Giunta: la Regione diventa sempre più un ente inutile! La Finpiemonte, ente strumentale, diventa il soggetto che, da un lato gestisce i contributi e, dall'altro, valuta l'istruttoria, spesso, delle forme di intervento. Sono osservazioni, queste, che avevamo posto nei nostri emendamenti. C'è una continua delega da parte della Giunta regionale ad un'attività che di per sé dovrebbe essere a capo della Regione e del governo regionale, di scelta, di indirizzo e di priorità, e la scelta degli indirizzi e delle priorità si effettuano anche mediante la valutazione di alcuni interventi piuttosto che altri. La scelta della programmazione spetta innanzitutto alla Regione Piemonte e da questo punto di vista anche questo testo legislativo tende a svuotare una delle caratteristiche essenziali che la Regione in quanto Ente istituzionale dovrebbe avere.
Non si individuano nella legge gli strumenti e i limiti delle forme di controllo e di verifica (anche queste osservazioni il nostro Gruppo le ha poste con propri emendamenti). Ci sono pochi controlli, controlli generalizzati, senza individuare strumenti e limiti entro i quali potrebbe essere valutata positivamente un'azione e una forma di intervento piuttosto che un'altra.
Questa legge non risponde - questo è l'elemento fondamentale di critica che ci porta ad esprimere un voto contrario - alle esigenze che un incremento della domanda turistica nel Piemonte pongono in modo forte nel tessuto sociale e all'attenzione dell'Ente regionale.
La scelta di individuare una sola forma di intervento, una sola finalità che è quella esattamente strutturale della ricettività, quella immediatamente visibile e anche di immagine, piuttosto che la scelta di promozione turistica attraverso il coinvolgimento degli enti pubblici e locali, ma scegliendo di spezzare queste due aree che, viceversa dovrebbero essere unite sinergicamente scegliendo quindi la strada anche di individuare due testi legislativi diversi, con due forme di intervento diverso, evidentemente - ci auguriamo di no - con due forme anche di finanziamento di tipo diverso, è una scelta sciagurata! Una scelta assolutamente sbagliata che sicuramente non mira a sostenere uno sviluppo dell'offerta e della promozione turistica più complessiva.
Ci aspettavamo uno sforzo anche in termini di consapevolezza rispetto al fatto che è necessario oggi un intervento forte di priorità e di scelta strategica politica per creare una cultura della natura e quindi di una consapevolezza ambientale, di percorsi in cui le scelte politiche mirate alla promozione e all'offerta turistica si intrecciano anche con le necessità di riqualificazione culturale ed economica delle aree montane e non solo, delle aree a vocazione turistica. Non sono state individuate delle priorità! La priorità individuata è una scelta di intervento chiara quindi rimane comunque una legge che dà un aspetto non di sostanza, ma di immagine, con un carattere prettamente di propaganda, elettoralistico e non viceversa mirato e finalizzato a risolvere alcuni problemi. D'altronde la scelta nell'individuare i soggetti privati attesta questo.
Confermiamo il nostro voto negativo.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Grazie, Presidente. La mia brevissima dichiarazione di voto, invece non può che essere positiva per il progetto che approviamo, in quanto non è assolutamente un disegno di legge demagogico. Ci sono 100 miliardi in tre anni, quindi tutt'altro che...



SAITTA Antonino

C'erano, c'erano!



RIBA Lido

Sono 61 e mezzo, collega!



SALERNO Roberto

Va bene, 61 miliardi e mezzo. Comunque non mi pare che si faccia demagogia quando 61 miliardi vengono impiegati per il sostegno turistico! Questa non è una legge che deve in qualche modo programmare il turismo mi pare che nel suo impianto sia una legge che sostiene finanziariamente il turismo: il che è tutta un'altra cosa.
Ritengo sia un disegno di legge importantissimo perché questa Regione dal punto di vista della sua attrezzatura complessiva turistica, è una Regione che deve fare ancora tanta strada. Ed è importante che in questa legislatura si siano portati in porto due provvedimenti di legge sul turismo! Provvedimenti che sicuramente non colmano un vuoto legislativo che arriva, forse, da moltissimi anni e che ha portato questo settore ad essere a tutt'oggi infelice.
Mi viene da pensare a quanta disattenzione c'è nel Governo e nella politica nazionale nel non aver mai affrontato il problema delle piccole e medie imprese nell'ambito turistico; nel non aver mai capito che un'impresa turistica se per caso ci sono degli avvenimenti meteorologici, climatici che non permettono il normale svolgimento della stagione turistica, non c'è nessun provvedimento di legge in grado non solo di detassare, ma anche di aiutare queste imprese (magari in montagna non ha nevicato o ai laghi c'è sempre stato brutto tempo). Dunque ci troviamo di fronte ad un'età ancora primitiva a livello nazionale, a livello fiscale, un'età in cui non si sono ancora capite le vere necessità del comparto turistico.
Penso che sia importante che anche questa sia una legge di sostegno finanziario, che sia un segnale per gli operatori che io credo, per un fatto progressivo nel tempo in questa Regione, abbastanza sfiduciati e abbastanza rassegnati. Il fatto che non ci sia stato uno sviluppo dietro la precedente legge sul turismo di questa legislatura lascia intendere che c'è sicuramente tanta sfiducia non in questa Regione, non in questo governo, ma la sfiducia è complessiva nell'ambiente che si è creato intorno alla politica turistica per quanto riguarda l'ambito fiscale, il costo del lavoro. Tutto si ripercuote anche in questo ambito, che di per sé è uno dei più deboli. Però, Assessore, io credo che sia stato importante - non per un fatto solitamente elettorale, lo dico all'opposizione - dare l'idea che ci si muova su questo ambito. Creare posti di lavoro nell'ambito turistico ha un'influenza nettamente superiore alla creazione di lavoro in altri ambiti economici, per cui è altrettanto importante oggi aver portato in porto anche questo disegno di legge.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, indìco la votazione nominale mediante procedimento elettronico, sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 37 hanno votato SI' 27 Consiglieri hanno votato NO 2 Consiglieri si sono astenuti 8 Consiglieri La legge è approvata.
Dobbiamo ancora votare l'ordine del giorno n. 1016, inerente a "Investimenti attività turistiche", collegato al testo del disegno di legge, a firma del Consigliere Gallarini, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte vista la necessità di incentivare in senso qualitativo e quantitativo l'offerta turistica piemontese visto che il comparto può essere incentivato e supportato anche attraverso investimenti che realizzano un sistema ricettivo capace di interpretare le esigenze di un turismo internazionale vista la necessità di adeguare le località turistiche esistenti e quelle che si stanno costituendo e dimensionando valutato l'impatto negativo rispetto agli investimenti determinato dagli oneri di urbanizzazione, maggiori in assoluto rispetto alle altre attività economico-produttive considerato che l'industria del turismo ricopre oggi una notevole importanza, ma soprattutto in futuro costituirà un'attività economica essenziale per lo sviluppo socio-economico per la nostra regione convinti che il turismo debba avere pari dignità di impresa rispetto alle altre attività economico-produttive e pari opportunità di sviluppo la Giunta regionale e il Consiglio regionale suggeriscono ai Comuni di applicare aliquote percentuali non superiori a quelle indicate nel testo coordinato pubblicato sul BUR n. 15 del 16/4/1997 (pagine 3684/3685) la Giunta regionale e il Consiglio regionale si impegnano entro 90 giorni ad approvare la modifica della DCR n. 179/CR-4170 del 26/5/1997 esclusivamente per quanto concerne il tipo di attività turistico ricettiva di cui alla tabella n. 6 e alle tipologie di impresa turistica e di tempo libero ricompresa nel disegno di legge n. 460, adeguandone le tariffe a quelle relative alle attività produttive della tabella n. 5".
Questo è l'ordine del giorno scaturito dalla sospensione di poc'anzi.
Non essendovi richieste di parola, lo pongo in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 27 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri).
Stiamo cercando altri ordini del giorno collegati; se non li troviamo subito, li prenderemo in esame domani mattina.


Argomento: Province - Comuni - Comunita' montane - Norme generali sull'agricoltura

Esame disegno di legge n. 392: "Riordino dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale caccia e pesca" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo ora l'esame degli emendamenti presentati all'art. 2 del disegno di legge n. 392.



RIBA Lido

Scusi, Presidente, ma se dobbiamo rinviare a domani mattina l'esame degli ordini del giorno sul turismo, non possiamo rinviare a domani mattina anche l'esame di questo punto?



PRESIDENTE

Io credo che con un po' di buona volontà possiamo, se non proprio concludere, andare abbastanza avanti su questo disegno di legge; gli ultimi articoli e la votazione finale li faremo domani mattina.
Se vi è la preoccupazione che si porti a casa un provvedimento e non l'altro, dico che questo non è nelle intenzioni e saranno presi tutti gli accorgimenti perché non sia così. Permettetemi di andare un po' avanti secondo gli accordi.
10/b) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 2, sono abrogati i punti a) e b), modificando le lettere alfabetiche degli altri punti.
La Giunta lo accoglie.



(Proteste da parte dei Consiglieri Riba e Bellion)



RIBA Lido

Con chi si sia messo d'accordo l'Assessore non lo capisco. Se la Giunta ha bisogno di emendamenti di comodo, li presenti come propri e ritorniamo in Commissione, perché questo emendamento cambia la legge.



PRESIDENTE

Se c'è bisogno di un momento di approfondimento... Potrebbe essere utile che gli emendamenti che sono stati presentati al disegno di legge n.
392 vengano visti in via informale, in modo che ci possa essere una ripresa successiva o domani mattina con gli emendamenti che si ritiene possano persistere, quindi un momento di assestamento, di verifica di questi emendamenti, altrimenti...



(Breve sospensione tecnica)



PRESIDENTE

Proporrei, senza sospendere la seduta, un momento di riflessione.
Gli emendamenti del Consigliere Cavaliere a noi risultano tutti al comma secondo.
Solo per chiarezza: l'emendamento del Consigliere Cavaliere all'art. 2 comma secondo, recita: "sono abrogati i punti a) e b) modificando le lettere alfabetiche degli altri punti".
E' un emendamento accolto dalla Giunta.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno votato SI' 22 Consiglieri hanno votato NO 6 Consiglieri L'emendamento è approvato.
Emendamenti presentati dai Consiglieri Gallarini, Casari, Angeleri Griffini, Cotto e Vaglio: 11) al Capo I dell'art. 2, comma secondo, la lettera a) è abrogata e così riformulata: "a) rilascio di concessioni per nuove Aziende faunistico-venatorie ed agrituristico-venatorie, sentito il parere delle Comunità montane, se in territorio montano".
12) La lettera b) del Capo I dell'art. 2, comma secondo, del disegno di legge in oggetto è abrogata.
Tali emendamenti sono ritirati dai proponenti.
12/a) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 2, comma secondo, punto b), ex punto d), dopo la parola "dell'avifauna", aggiungere le parole "così come individuate dal Piano faunistico regionale".
Tale emendamento e i successivi presentati dal Consigliere Cavaliere non sono stati firmati dal presentatore, per cui vengono sottoscritti da me e dal Consigliere Segretario Grasso.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'emendamento n. 12/a).
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno votato SI' 21 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri L'emendamento è approvato.
12/b) Emendamento presentato dal Consigliere Cavaliere: all'art. 2, comma secondo, punto g), ex punto i), dopo la parola "pesca" aggiungere le parole "ai sensi dell'art. 51 della L.R. n. 70/96".
E' stato presentato dai Consiglieri Viglietta e Majorino, un subemendamento all'emendamento 12/b), presentato dal Consigliere Cavaliere: sub 12/b) dopo le parole "ai sensi dell'art. 51", inserire le parole "comma primo, lettera b)".
Votiamo prima il subemendamento e poi l'emendamento.
Chi è favorevole al subemendamento è pregato di alzare la mano.
Il subemendamento è approvato con 21 voti favorevoli e 7 astensioni.
Chi è favorevole all'emendamento n. 12/b), come modificato dal subemendamento, è pregato di alzare la mano.
L'emendamento è approvato con 21 voti favorevoli e 7 astensioni.
13) Emendamento presentato dai Consiglieri Bellion, Bertoli, Riba e Gatti: all'art. 2, dopo la lettera l) del punto 2), inserire la seguente lettera: "m) caccia programmata".
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 34 votanti 33 hanno votato SI' 6 Consiglieri hanno votato NO 27 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
13/bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 2, il comma terzo è soppresso.
La Giunta è contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 30 Consiglieri L'emendamento è respinto.
In merito all'art. 2 ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

L'unico emendamento al quale diamo rilievo politico l'abbiamo sottoposto all'esame dell'Assessore Bodo perché non si può intervenire in altra forma tecnicamente. In questo elenco di competenze attribuite alle Province ci sono alcune attribuzioni che possono andare bene per le Province laddove non esistono le Comunità montane, mentre, laddove esistono le Comunità montane, per una parte si tratta di competenze già esercitate dalle stesse. Saremmo allora d'accordo a votare questo articolo, conch l'Assessore dia assicurazione di accogliere l'emendamento che presentiamo in aggiunta, come art. 2/bis, dove precisiamo che le attribuzioni, di cui ad una serie di lettere specificate, per i territori montani sono esercitate dalle Comunità montane.
Chiedo un pronunciamento della Giunta in merito, perché è condizione del nostro voto, naturalmente.



PRESIDENTE

Adesso votiamo l'art. 2 e poi passeremo all'art. 2/bis.
Indìco pertanto la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'art. 2.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 30 hanno votato SI' 29 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'art. 2 è approvato.
Passiamo ora all'emendamento annunciato poc'anzi dal Consigliere Riba e firmato anche dai Consiglieri Bellion e Bertoli: 14/A) dopo l'art. 2 è introdotto il seguente art. 2/bis: "Art. 2/bis 1. Relativamente ai territori classificati montani le attribuzioni di cui al comma primo dell'art. 2, lettere d), e), f), g), h), l), q), sono conferite alle Comunità montane".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 29 voti favorevoli e 1 astensione.
ART. 3 Emendamenti presentati dalla Giunta regionale: 14) all'art. 3, nel titolo sostituire la parola "delegate" con la parola "conferite".
14/bis) All'art. 3, comma primo, sostituire la parola "delegato" con la parola "attribuito".
Tali emendamenti vengono ritirati.
15) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 3, comma secondo, viene aggiunta in coda l'espressione: "previa espressa indicazione, da parte dei Comuni, delle procedure adottate per addivenire all'esercizio in forma associata delle funzioni, ai sensi del medesimo art. 5 della L.R. n. 34/98, e delle motivazioni per cui il suddetto metodo di gestione non è risultato praticabile".
La Giunta si dichiara contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 34 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 28 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri L'emendamento è respinto.
Si proceda alla votazione dell'art. 3 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 30 voti favorevoli 29 astensioni 1 L'art. 3 è approvato.
Chiede di parlare il Consigliere Bellion; ne ha facoltà.



BELLION Marco

Sull'art. 3 noi non votiamo come sull'emendamento del Consigliere Chiezzi, per cui chiedo un'altra votazione.



PRESIDENTE

Ho visto cenni di consenso e ho pensato che si potesse dare la stessa votazione.
Indìco dunque la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'art. 3.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 hanno votato SI' 32 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 33 voti favorevoli 32 astensioni 1 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 16) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 5, comma secondo, lettera d), viene aggiunta in coda l'espressione "sentite le Province, le Comunità montane e gli altri Enti locali interessati".
La Giunta regionale si dichiara contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 32 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 25 Consiglieri si sono astenuti 6 Consiglieri L'emendamento è respinto.
17) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 5, comma secondo, lettera g), viene aggiunta in coda l'espressione "specialmente su segnalazione degli Enti locali nel cui ambito territoriale insiste l'aggregazione agricola su cui esercitare le predette funzioni di vigilanza e tutela".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 1 voto favorevole, 25 contrari e 6 astensioni.
18) Emendamento presentato dai Consiglieri Bellion, Bertoli, Riba e Gatti: all'art. 5, punto 2), il testo della lettera l) è cambiato come segue: "l) interventi riguardanti le bonifiche e l'irrigazione su aree di grande estensione definite con apposita delibera del Consiglio regionale".
Tale emendamento viene ritirato dai proponenti.
19) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 5, Capo I, al punto 2), lettera l), dopo la parola "interventi" aggiungere le parole "e ripristini".
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 31 hanno votato SI' 31 Consiglieri L'emendamento è approvato.
20) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 5, comma secondo, lettera l), viene aggiunta in coda l'espressione: "da effettuarsi in ambito regionale, ferme restando le competenze comunali di cui all'art. 1, comma terzo, lettera c), e del D.lgs. 5/3/1998 n. 60".
La Giunta regionale si dichiara contraria.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 30 votanti 29 ha votato SI' 1 Consigliere hanno votato NO 23 Consiglieri si sono astenuti 5 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
21) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 5, Capo I, punto 2), lettera m), dopo la parola "interventi" aggiungere le parole "e ripristini".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 31 Consiglieri presenti.
22) Emendamento presentato dai Consiglieri Bellion, Bertoli, Riba e Gatti: all'art. 5, eliminare dal punto 2) la lettera t): "caccia programmata".
Tale emendamento viene ritirato dai proponenti.
23) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 5, comma secondo, sono aggiunte le seguenti lettere: "v) rilascio di concessioni di aziende faunistiche venatorie e agrituristico-venatorie sentito il parere delle Comunità montane se in territorio montano z) approvazione dei piani di ripopolamento ed abbattimento in materia di caccia e pesca".
Tale emendamento viene ritirato.
24) Emendamento presentato dai Consiglieri Gallarini, Angeleri, Casari Cotto, Griffini e Vaglio: all'art. 5, punto 2), dopo la lettera u), inserire le seguenti lettere: "v) approvazione dei piani di ripopolamento ed abbattimento in materia di caccia e pesca z) rinnovo di concessioni di aziende faunistico-venatorie ed agrituristiche venatorie".
Tale emendamento viene ritirato dai proponenti.
24/a) Emendamento presentato dal Consigliere Gallarini: all'art. 5, comma secondo, inserire alla fine le seguenti lettere: "v) approvazione dei piani di ripopolamento ed abbattimento in materia di caccia e pesca z) rilascio di concessioni di aziende faunistico-venatorie ed agrituristiche-venatorie".
La Giunta accoglie l'emendamento.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno votato SI' 23 Consiglieri hanno votato NO 5 Consiglieri L'emendamento è approvato.
24/a1) Emendamento presentato dal Consigliere Gallarini: all'art. 5, comma secondo, inserire alla fine ulteriore lettera: "w) coordinamento ed attività ispettiva ai sensi dell'art. 51 della L.R.
4/9/1996 n. 70".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 23 voti favorevoli e 5 contrari.
Si proceda ora alla votazione dell'art. 5 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 30 voti favorevoli 24 voti contrari 1 astensioni 5 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 30 votanti 29 voti favorevoli 26 astensioni 3 non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'art. 6 è approvato.



PRESIDENTE

ART. 7



PRESIDENTE

25) Emendamento presentato dalla Giunta regionale: all'art. 7, aggiungere il seguente comma: "1. E' istituito, ai sensi dell'art. 7, comma ottavo, della L.R. n. 34/98 il Comitato composto dall'Assessore regionale all'agricoltura, dai Presidenti di Provincia o loro delegati e dai rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale".



PRESIDENTE

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, su tale emendamento.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 hanno votato SI' 27 Consiglieri ha votato NO 1 Consigliere L'emendamento è approvato.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'art. 7 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente:



PRESIDENTE

presenti e votanti 28 voti favorevoli 27 voti contrari 1 L'art. 7 è approvato.



PRESIDENTE

ART. 8



PRESIDENTE

25/a) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: all'art. 8, comma primo, l'espressione "entro 90 giorni" è sostituita dall'espressione "entro 60 giorni".
La Giunta lo accoglie.



PRESIDENTE

Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 27 voti favorevoli e 1 contrario.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione dell'art. 8, così modificato, per alzata di mano ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 28 voti favorevoli 27 voti contrari 1 L'art. 8 è approvato.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Presidente, intervengo per una specie di mozione d'ordine, poiché il mio Gruppo non può garantire la presenza, fino a quando il tempo per concludere richiederebbe, a causa di questioni che sono connesse alla data alle circostanze e al fatto che, credo, non siamo gli unici ad avere qualche problema.
Noi proporremmo, Presidente, di so spendere prima del Capo III; domani mattina avremo tutto il tempo, tra le 10 e le 12, di concludere questo provvedimento ed esaminare il Regolamento edilizio, tanto stiamo procedendo abbastanza speditamente, adesso che i nodi politici sono stati sciolti. Domani mattina potremo concludere rapidamente: cominciando alle 10, per mezzogiorno avremo finito. Per cui le proporrei di sospendere adesso. Mi spiace, purtroppo adesso devo andare via anch'io e non riusciamo più a garantire neanche una presenza minima.



PRESIDENTE

Un buon lavoro è stato fatto; finora l'intesa emersa ai Capigruppo ha tenuto e non c'è motivo per pensare che non possa essere realizzata anche domani. I nostri lavori si concludono qui. Ci rivediamo domani mattina alle ore 10.00.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 18.30)



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