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Dettaglio seduta n.363 del 25/05/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Cavallera, Farassino Galli e Ghigo.


Argomento: Beni ambientali - tutela del paesaggio (poteri cautelari, vincoli

Nomina Sezioni decentrate provinciali Commissione tutela e valorizzazione beni ambientali-culturali e loro presidenze (art. 8, L.R. n. 20/89)


PRESIDENTE

Propongo di passare subito al punto 3) all'o.d.g.: "Nomina Sezioni decentrate provinciali Commissione tutela e valorizzazione beni ambientali culturali e loro presidenze (art. 8, L.R. n. 20/89", dopodiché sottoporr all'attenzione dell'aula alcune proposte per il proseguimento dei lavori.
Per quanto riguarda le nomine di cui sopra, ricordo che il nostro Regolamento all'art. 72, comma quarto, prevede che queste designazioni debbano raggiungere la maggioranza assoluta dei votanti; se questa non fosse raggiunta nella prima votazione è possibile procedere ad una seconda votazione seduta stante.
Si proceda pertanto alla distribuzione delle schede.
Nomino scrutatori i Consiglieri Bortolin e Mancuso.



GALLARINI Pier Luigi

Signor Presidente, chiedo una breve sospensione dei lavori.



PRESIDENTE

D'accordo; concedo dieci minuti di sospensione.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 16.56 riprende alle ore 17.17)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego i Consiglieri di prendere posto per dare seguito alla votazione.
Si proceda pertanto alla distribuzione delle schede per le seguenti nomine: Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Asti (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Alessandria (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Biella (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Cuneo (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Novara (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Torino (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Verbania (integrazione).
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Vercelli (integrazione).
Si proceda alla votazione a scrutinio segreto.



(Si procede alla votazione a scrutinio segreto)



PRESIDENTE

Prego i Consiglieri scrutatori di procedere allo spoglio delle schede in separata sede.
Informo l'aula che i votanti sono stati 48 e che pertanto ci sono 48 schede.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Mentre il seggio procede a scrutinare le schede, possiamo tentare di proseguire i nostri lavori, riducendo, se possibile, il brusìo.
Invito quindi i Consiglieri a prendere posto ai propri banchi al fine di garantire quelle condizioni di ordine indispensabili per la prosecuzione dei lavori.
Nella lunga ed articolata riunione dei Capigruppo (peraltro non alla presenza di tutti i Capigruppo) è emersa un'indicazione... Colleghi, chiedo un attimo di cortesia - non di silenzio, ma solo di cortesia - per permettermi di informare l'aula di quanto è emerso dalla riunione dei Capigruppo.
L'ipotesi che è stata avanzata è che domani, nella prevista riunione di Consiglio, ci sia la risposta da parte della Giunta ai tre argomenti ritenuti in qualche modo politicamente significativi da alcune componenti (ASL di Novara, Salone della Formazione, ATR), e che oggi pomeriggio giovedì ed eventualmente proseguendo venerdì mattina, ci sia l'approvazione dei provvedimenti relativi al turismo e alla montagna (progetti di legge n.
460 e n. 210).
Questa è l'indicazione emersa dai Capigruppo. Chiedo quindi all'aula se questo può essere un percorso praticabile.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Il nostro Gruppo non può che adeguarsi al percorso che la maggioranza decide di proporre al Consiglio.
Alle ultime due Conferenze dei Capigruppo il mio Gruppo non ha partecipato, anche perché abbiamo sollevato una questione di grave scorrettezza da parte di un collega che - ho riletto il verbale, grazie alla gentilezza del Presidente del Consiglio, Deorsola - ha reso delle dichiarazioni penose ed insultanti...



PRESIDENTE

Ognuno di noi può esprimersi... Il termine "penoso" non è una valutazione politica.



CHIEZZI Giuseppe

Comunque sono state valutazioni addebitate anche ad un Partito, quindi a mio modo di vedere incongrue rispetto al ruolo dei Gruppi. Sono state valutazioni di una tale pesantezza capaci di presupporre percorsi dialettici tra di noi molto estesi e molto impropri. Pensi, Presidente, se incominciassi ad esprimere valutazioni sul Partito tal dei tali, sulla sua piccolezza o sulla sua mostruosa grandezza, trasformeremmo quest'aula in un luogo grottesco.
Ho chiesto anche ai colleghi di pronunciarsi sulle dichiarazioni del Consigliere Ghiglia: non abbiamo sentito alcun pronunciamento.
Pertanto, non abbiamo partecipato alla riunione dei Capigruppo, che è parsa, evidentemente, insensibile ad un attacco sprezzante e irridente verso un soggetto politico.
Non siamo d'accordo sulla proposta avanzata dal Presidente, perch riteniamo che in queste giornate di Consiglio si possa, invece di avere un defatigante confronto su una legge con evidenti risvolti di interesse elettorale, da parte dell'Assessore Racchelli, che è anche candidato Assessore al capoluogo di Provincia, e che evidentemente "ricatta" un pezzo della maggioranza nel tentativo di far...



PRESIDENTE

Chiedo di eliminare la parola "ricatto".



CHIEZZI Giuseppe

Va bene, elimino tale termine.
La proposta che intendo presentare al Consiglio è la seguente. Visto che ci sono circa dodici punti all'o.d.g. che non danno luogo ad alcuna possibilità di strumentalizzazione elettorale, in un senso o nell'altro da parte di chicchessia, comunque non da parte del mio Gruppo, potrebbero essere discussi e votati immediatamente.
Ripeto, ci sono dodici provvedimenti importanti - alcuni dei quali contenuti nelle proposte avanzate questa mattina - che potrebbero utilmente essere trattati e votati, a favore o contro.
Vi elenco ora alcuni di questi provvedimenti. Si tratta della legge sull'agricoltura, della legge sullo sviluppo dell'agricoltura biologica delle disposizioni in materia di circoscrizioni comunali (relatore il Consigliere Vindigni), dell'approvazione dell'elenco dei Comuni turistici.
Ci sono delle deliberazioni sullo Statuto della Consulta femminile sull'adozione del Regolamento per i requisiti di accesso all'impiego sull'approvazione del programma di attività annuale dell'IRES e sul Regolamento per la disciplina della pubblicità degli atti della Regione.
Sono tutti provvedimenti che, per quanto riguarda il mio Gruppo avrebbero potuto essere approvati in questi mesi. Non capisco perché ci non sia avvenuto.
Stesso discorso vale per la proposta di deliberazione: "Riconoscimento della Consulta dei piccoli Comuni del Piemonte".
Questi sono undici punti che suggerisco facciano parte del lavoro di questi giorni; in questo modo, eliminiamo undici punti iscritti all'o.d.g.
e li consegnamo al Piemonte. Dopodiché ogni Gruppo, ogni forza politica, si cimenterà in queste tornate elettorali e dal 14 giugno affronteremo i temi che, affrontati oggi, possono dare luogo a valutazioni che ne rendono difficile il percorso.
Quindi, proporrei, senza formalizzarla - anche se può essere utile una dialettica tra di noi - la richiesta che questi undici punti siano esaminati subito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Abbiamo discusso, ore e ore, all'interno della Conferenza dei Capigruppo, cercando di formulare qualche ipotesi. Mi sembra che l'intervento del collega Chiezzi non offra alcuna di quelle garanzie di percorso sulle quali abbiamo discusso all'interno della Conferenza dei Capigruppo: di questo il Presidente deve prendere atto.
Vengono nuovamente riproposti percorsi che pensavamo di aver superato dopo varie ore di discussione all'interno della Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

L'ipotesi che avevo avanzato mi pareva ampiamente condivisa, infatti non ho rilevato delle contrarietà nella Conferenza dei Capigruppo. Se quell'ipotesi di lavoro non viene accettata, ho l'impressione che i nostri lavori non possano essere produttivi. O c'è il ritiro di un certo numero di emendamenti, altrimenti rischiamo di andare, seguendo l'o.d.g. così come proposto, incontro ad un'attività assolutamente non produttiva.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Credo sia opportuno fare ancora un tentativo. Ovvero: proseguire i nostri lavori con gli impegni assunti nella Conferenza dei Capigruppo, ma tenendo conto di quanto detto dal Consigliere Chiezzi. Sono d'accordo con il Consigliere Chiezzi, che il Consigliere Ghiglia non doveva agire in quel modo. Lo dico per il Consigliere Chiezzi come lo direi per il Consigliere Ghiglia, non faccio distinzioni di parte.
In questa giornata poco produttiva, come altre che ormai si susseguono da un anno in quest'aula, si dovrebbe almeno tentare, da parte della gran parte dei Consiglieri di questo Consiglio regionale, di andare avanti con naturalmente, quegli impegni che devono essere sì - questa volta mantenuti da parte del governo di questa Regione. Lo dico perché se noi in questo momento cominciassimo ad approvare qualche articolo della legge sul turismo che non riporta alcun emendamento, avremmo però la necessità, a meno che la maggioranza abbia già deciso di non farlo, perché questa mattina io ho avuto questa sensazione, l'ho avuta nel momento in cui il Consiglio è cominciato alle ore 11.00 anziché alle ore 9.30 e l'ho avuta anche nel momento in cui, quando il Consiglio aveva raggiunto la maggioranza, un Gruppo ha detto che si assentava dall'aula! Se la maggioranza ha deciso di non farlo... E mi pare anche che lo abbia deciso perché non vedo la presenza dell'Assessore competente per la materia che sarebbe da discutere, cioè se Chiezzi in questo momento, alzando la mano e facendo il suo intervento, avesse detto: "Pur non avendo partecipato alla riunione dei Capigruppo, addivengo a questa soluzione", qui l'Assessore era in grado di portare avanti la sua legge? Non mi sembra. Non mi sembra! C'è l'Assessore Racchelli in aula? Può darsi che sia nella saletta... Allora l'Assessore Racchelli venga in aula e facciamo il tentativo di discutere qualche articolo di questa legge. Proviamo a farlo, questo tentativo, ma non per noi: per arrivare a soluzioni che domani vedano il governo di questa Regione dare delle risposte, che aveva promesso di dare, affinché si possa svolgere quest'ultima parte di Consiglio prima delle elezioni in modo non strumentale né da una parte né dall'altra.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Devo dire, in maniera sempre più stanca e sconsolata, che non possiamo però - anche qui non ci possiamo sottrarre, ma in maniera molto breve imbrogliare le carte. Allora ripeto che, a differenza di quanto fanno altri che non partecipano alle riunioni dei Capigruppo per poi potersi tenere sempre le mani libere per poter fare qualunque cosa, soprattutto danneggiare le istituzioni e il Piemonte, io quello che dico ai Capigruppo lo dico in aula, perché non ho timori, non ho né battaglie di retroguardia né propagande elettorali da fare, quindi quello che dico là lo posso dire tranquillamente qui! Prima di tutto, abbiamo proposto ai Capigruppo - è giusto che questo sia pubblico - che eravamo disponibili, come maggioranza a votare i due punti all'o.d.g., cioè la legge n. 460 e la legge sulla montagna, ed eravamo contestualmente disposti a discutere delle questioni che parte della minoranza aveva sollevato in merito alle determinazioni della Giunta delle Elezioni, in merito alla questione dell'Azienda Ospedaliera e del Direttore di Novara, ed eventualmente - ma a questo era la Giunta che avrebbe dovuto rispondere - all'ATR.
Quindi, la maggioranza non è che renda le armi; la maggioranza segnala una situazione di impossibilità a procedere nel percorso che ho test evidenziato, per il fatto che su questa proposta non c'era unanimità.
Allora, se anche noi siamo disposti, ma qualcuno dice "Tanto io non partecipo ad alcun accordo perché continuo a fare quel che voglio, a presentare - magari domani mattina - cinquantotto pregiudiziali, sospensive o tentativi di ordini del giorno, perché sono in campagna elettorale", come fa la maggioranza a dire "Assicuro la tenuta dei lavori", ma soprattutto "Assicuro anche la serietà dei lavori, la dignità dell'aula e la salvaguardia della dignità dell'istituzione Regione"? Non si può fare Presidente! Non è che non si voglia: noi siamo qui per farlo. Qualcuno lo impedisce, con il solito metodo del terrorismo democratico, e non mi riferisco ovviamente a nessuno in particolare. Anche questa mattina non mi riferivo a nessun partito esistente: non so perché qualcuno si sia scaldato tanto. Comunque, qui c'è qualcuno che usa la strada del terrorismo democratico, del terrorismo d'aula, delle mani libere! Così non va bene Presidente. Questa non è democrazia; non è rispetto per le istituzioni; non è rispetto per noi stessi; non è rispetto per i piemontesi! Pertanto, noi denunciamo una situazione di impossibilità; la denunciamo noi, l'inagibilità dell'aula, e non per mancanza del numero legale che devo dire, è vero, questa mattina ha ritardato l'inizio dei lavori rispetto alla prima chiamata di ben mezz'ora. Ma tutto il resto della giornata, da quando abbiamo rifatto i Capigruppo in avanti, in un tentativo anche di mediazione difficile con gli altri Gruppi fino alle ore sei meno dieci non è stata questione di numero legale. E' stata questione del solito squallido rimpiattino o del gioco al rialzo (non so nemmeno come si chiami), comunque ripetuto, ritrito, banale che però rende impossibile che quest'aula lavori! Allora, quest'aula può lavorare con le condizioni che ho voluto ancora una volta ricordare, cercando di raccogliere l'invito alla buona volontà che faceva Montabone - io invece mi riferisco solo a lui, non parlo a lui come parlerei ad un altro, perché so distinguere i valori, le persone, gli atteggiamenti, ma ognuno ha un suo modo di interpretare la vita l'esistenza, le cose. Allora, raccogliendo ancora una volta questo invito all'equilibrio, alla moderazione, al tentativo di lavorare, abbiamo ribadito la nostra disponibilità, se c'è l'accordo.
Se qualcuno, come ha iniziato a fare, non vuol prendere l'accordo, per farsi la campagna elettorale, per denunciare noi, dicendo che siamo noi a non voler portare avanti i lavori dell'aula, deve essere - e in questo momento lo è - chiaro a tutti che non siamo noi che impediamo i lavori dell'aula. Questo è importante e lo vogliamo rimarcare per l'ennesima volta.
Certamente, Presidente, lavorare non significa andare a votare uno sì ed uno contro, parlando dieci minuti, sulle prossime 153 o anche solo sulle prossime sei questioni sospensive, incidentali, mozioni d'ordine, mozioni sull'ordine dei lavori e fatti personali che verrebbero prospettati nelle prossime ore. Questo non significa lavorare. Lavorare significa procedere come da o.d.g., sul disegno di legge n. 460; poi significa procedere, come da o.d.g., sul disegno di legge relativo alla montagna e poi significa, per noi, procedere decidendo i tempi sulle questioni sollevate dalla minoranza.
Questo per noi significa lavorare! Io non so cosa si possa chiedere di più ad una maggioranza che c'è ed è qui per votare. Non lo so! Però deve essere chiaro che non dipende da noi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Intervengo brevemente, perché il nostro Gruppo è qui da questa mattina per i lavori del Consiglio e sarà così anche se il Consiglio verrà confermato per domani e dopodomani. Non capisco gli interventi dei Consiglieri di maggioranza, non riesco a capire se esiste da parte dei Consiglieri Gallarini e Ghiglia una richiesta di sospendere i lavori del Consiglio o di abbandono dell'aula.
Dopo aver sistematicamente fatto mancare il numero legale, adesso passano ad altre forme di ostruzionismo e addirittura intendono abbandonare l'aula. Non ho capito a cosa mirassero quei lunghi interventi, perch effettivamente sono interventi che non permettono di entrare nel merito dell'o.d.g.: se c'è tale richiesta la si faccia esplicitamente. Si intende non andare avanti con il Consiglio? Lo si dica, ma non si cerchi di perdere tempo in altro modo e sperare che tra un po' qualcuno chieda il numero legale. Se non intendete andare avanti, oppure abbandonare l'aula, fatelo ma ditelo esplicitamente assumendovene le responsabilità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Credo sia utile, per quello che può valere ormai in questa sala disattenta, conoscere anche l'opinione del Gruppo dei Popolari in relazione a questo blocco di carattere istituzionale, che mi sembra abbastanza evidente, che è anche il risultato di una difficoltà complessiva in cui tutte le forze politiche si trovano in questo momento di carattere pre elettorale.
Bisogna prendere atto che qualunque forzatura non porta nell'aula un clima di serenità, utile per qualsiasi confronto politico. Non per nulla le dichiarazioni di Ghiglia, fatte questa mattina nei confronti di qualche piccolo partito, avevano più l'atteggiamento e la posizione di tipo elettoralistico anziché di confronto sui temi; ma questo non vale soltanto per Ghiglia, un po' tutti siamo presi da questo clima elettorale.
Volevo dire, a nome del mio Gruppo, per evitare equivoci o di sottrarci al lavoro proposto da parte del Presidente del Consiglio, che vogliamo contribuire alla formazione di alcune leggi e di alcune deliberazioni compresa quella sul turismo per la quale siamo d'accordo venga approvata urgentemente.
Riproponiamo un tema di carattere politico, per il quale credo anche la maggioranza più avveduta, non quella disattenta alle questioni politiche non possa che rendersi conto del fatto che mentre noi stiamo discutendo della legge sul turismo, legge importante non condivisibile in alcune parti, che abbiamo contribuito a migliorare nel dibattito, il Presidente della Giunta regionale ha assunto delle decisioni contrarie alla volontà del Consiglio, rinnovando gli organi dell'Ente. Decisione del Consiglio provocata da un ordine del giorno della maggioranza firmato da Gallarini Vaglio, Casoni e Cotto, i quali avevano chiesto al Presidente della Giunta e alla Giunta stessa di rivedere i compiti e le funzioni dell'ATR (28/5/1998).
Il Presidente della Giunta regionale, ignorando totalmente la volontà del Consiglio, ha rinnovato gli organi. Di fronte abbiamo una posizione del Presidente della Giunta, che è al di fuori del Consiglio e della sua maggioranza, e una posizione dell'Assessore Racchelli che giustamente riteniamo - è critico per l'ATR (l'ha espresso anche pubblicamente) posizione che è all'interno della volontà del Consiglio regionale.
Sulla vicenda del turismo, partita importante, ci sono due questioni: una del Presidente della Giunta, che è al di fuori del Consiglio, e una dell'Assessore Racchelli che è all'interno della volontà del Consiglio.
Quando si fa politica bisogna presentarsi con una posizione unica. Non c'è un Assessore che va per conto suo e un Presidente che fa altrettanto.
Gallarini, credo che a questo punto i tuoi inviti abbiano questo limite. Il Capogruppo di Forza Italia, quando ci invita a lavorare, non pu non rendersi conto che questa è una sede istituzionale dove si fa politica e abbiamo il dovere di chiedere al Presidente della Giunta di essere coerente e di avere delle risposte. Fino a quando non viene data una risposta dal Presidente della Giunta per questo suo comportamento che è stato in contrasto con la volontà del Consiglio, la legge sul turismo, per quanto ci riguarda, avrà delle difficoltà, ma non per fare ostruzionismo ma perché ci sentiamo lesi in un diritto che abbiamo espresso tutti quanti.
E' una posizione che dovrebbero assumere anche la Giunta e la maggioranza: abbiamo detto diverse volte, compreso Angeleri quando era Assessore e nella fase successiva l'ha detto anche Racchelli, che l'ATR non ha controllo e vigilanza perché non è la Giunta che designa i nomi, dopodiché il Presidente della Giunta regionale designa il Presidente del Consiglio di amministrazione senza controllo da parte della Giunta e stiamo tutti tranquilli, dopo che la volontà del Consiglio è di rivedere gli organi? Il Presidente Ghigo ha la responsabilità di quello che capita! Questa è una barca senza un comandante. Il Presidente della Giunta deve imparare ad avere rispetto del Consiglio e Gallarini, Ghiglia e gli altri devono invitare il loro Presidente della Giunta ad essere rispettoso della volontà del Consiglio. Fin quando questo rispetto non c'è, la nostra posizione non può essere utile a provocare questo chiarimento politico. Non ci può essere una maggioranza che parla con due voci, l'Assessore e il Presidente della Giunta, perché hanno ragione l'uno o l'altro e l'uno o l'altro si devono dimettere, oppure si devono mettere d'accordo, oppure devono assumere degli atteggiamenti coerenti. Questa è la posizione, non è banalità e strumentalizzazione. Non vuol dire che non vogliamo contribuire, ma c'è una questione di carattere politico e non è pretestuosa. Credo che chi ha esperienza si renda conto che questo non è un pretesto. Se questo fosse avvenuto oggi si sarebbe andati avanti, può darsi che qualche minoranza avrebbe assunto un atteggiamento diverso, ma per quanto ci riguarda, per quello che possiamo contare, avremmo contribuito a costruire quella proposta e ad andare avanti con gli impegni che tutti ci eravamo assunti legge sulla montagna e legge sull'agricoltura, che è un'altra questione importante.
Se c'è una responsabilità è tutta del Presidente della Giunta regionale, il quale non è la prima volta che, di fronte agli ostacoli scappa lasciando la maggioranza senza un comando e questa barca è alla deriva. Ogni Assessore cerca di portare a casa il suo provvedimento, ma questa non è politica. Il problema è di una guida sicura che esprima una priorità. Se questo chiarimento avviene, siamo disponibili, a partire da domani, anche oggi se ci fosse il Presidente, a contribuire all'approvazione della legge sul turismo e a quella sulla montagna e sull'agricoltura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Vedo che si sta riproponendo la discussione che stiamo portando avanti inutilmente, da una settimana nelle riunioni dei Capigruppo. Questo mio intervento non è per ripercorrere delle posizioni e dei ragionamenti, ma per esprimere allarmata preoccupazione affinché, nonostante l'offerta della grande maggioranza dei Gruppi di opposizione di definire un percorso nel rispetto delle esigenze imprescindibili del Consiglio, quelle a cui ci richiamava il collega Saitta poc'anzi, si possa terminare questa sessione di lavoro prima delle elezioni con l'approvazione del progetto di legge n.
460 sul turismo e del progetto di legge n. 210 sulle Comunità montane.
Aggiungo ancora - perché l'Assessore Bodo non ha più il coraggio di dirlo - che l'opposizione ha sempre dato un aiuto, svolgendo il proprio lavoro in modo attento (ad esempio, sui Bassanini per l'agricoltura, ma anche quei provvedimenti che potevano essere oggetto di un varo rapido ricordati dal collega Chiezzi). Non si può eludere il nodo politico; ho appena sentito l'esito, non ancora proclamato, della votazione dei Presidenti delle Commissioni provinciali per i beni culturali e mi pare sia andata deserta perché la maggioranza - consentitemi di dirlo - neanche su questo - e non per una svalutazione delle persone chiamate a questo incarico - è riuscita a trovare un'intesa! So bene, Presidente Deorsola e colleghi, al di là delle affermazioni certamente sincere e convinte, ma solo parzialmente obiettive e reali, del collega Ghiglia, che non c'è in tutta la maggioranza la volontà di affrontare il problema delle Comunità montane o, perlomeno, ci sarebbe per quella parte che può rappresentare un elemento a favore di alcune aspettative, esigenze e valutazioni. Sono certo di fare affermazioni amaramente note all'Assessore Vaglio, che conosce bene quale danno all'istituzione democratica del Piemonte stiamo o, meglio, state producendo! Per quattro anni avete agitato, convocato, interessato coinvolto, fatto discutere e partecipare tutte le Comunità montane del Piemonte, per un totale di seicento Comuni, garantendo l'approvazione del provvedimento, già arrivato in aula e rimandato in Commissione per un brevissimo ritocco, peraltro votato all'unanimità della maggioranza, che invece è tornato in aula e qui è stato e rimane bloccato ormai da tre mesi non da tre giorni! L'indicazione di questo provvedimento viene dunque riproposta, con la riserva mentale di indicarlo in coda ad una serie di altri documenti per i quali evidentemente la scansione dei tempi ci porterà a constatare che quel provvedimento non ha potuto essere varato.
Allora, Presidente Deorsola e colleghi, che non rinunciate - come non rinuncio io - a ragionare sulle ambage dalle quali non si può sottrarre un'assemblea democratica, è una ben mediocre prova di senso istituzionale il fatto che il Consiglio regionale arrivi a dichiarare - dopo aver tenuto in gestione un provvedimento per quattro anni (provvedimento peraltro fondamentale ai fini delle elezioni amministrative del prossimo 13 giugno) nella sua ultima sessione la non capacità, non volontà, non interesse non disponibilità, non convergenza sufficiente a varare tale provvedimento! So bene che nasceranno conseguenze particolarmente imbarazzanti e, in ogni caso, per quanto riguarda la mia parte, ma non solo la mia, con altri colleghi della minoranza non rinunceremo a percorrere tutte le strade regolamentari che ci potranno consentire di arrivare almeno alla discussione del documento. Consentitemi di richiamare - altri colleghi lo possono testimoniare - l'esperienza della passata legislatura. Collega Gallarini, tu lo puoi testimoniare quanto me: mai e poi mai qualcuno dichiarava di avere dei dubbi su quanto aveva detto il Presidente Brizio caso mai ne seguiva un ragionamento privato, anche politico, ma non c'era la continua smentita che si verifica oggi. Vorrei dire che quanto è stato ipotizzato dai colleghi Gallarini, Ghiglia ed altri, prime fra tutti le opposizioni ed alcuni di noi in particolare l'hanno offerto al Presidente Ghigo come condizione per rimuovere alcuni elementi che adesso il collega Chiezzi ripropone come elementi consistenti, come elementi quasi imprescindibili, ma che in un quadro di disponibilità e manifestazione della volontà di lavorare seriamente potevano anche essere viste con un altro angolo di valutazione (penso che tu non mi smentisca, collega Chiezzi). Invece no, il Presidente ha detto: "Sarebbe bene, ma non posso".
Siamo andati avanti così e adesso le cose vengono riattivate come una condizione. Assessore Masaracchio, chieda lei di discutere delle questioni che la riguardano, perché è un elemento che interpella soggettivamente anche chi costituisce, nel bene e nel male, un fatto, un elemento! E allora anche il Vicepresidente è stato clamorosamente smentito, come il Presidente.
Le questioni che avevamo chiesto di discutere già la scorsa settimana potevano essere rimosse ed oggi avremmo avuto tre giorni di tempo per affrontare con serietà le questioni del turismo.
Ha ragione il collega Saitta: ma come si può immaginare che con quello che si è detto, che si è scritto e che esiste, si possa prendere per buona la nomina estemporanea a Presidente dell'ATR di un individuo il cui titolo è quello di essere stato un parlamentare europeo di Forza Italia - che adesso non viene riproposto - e sa parlare tre lingue, almeno così dicono...



SCANDEREBECH Deodato

Cinque...



RIBA Lido

Cinque o cinquantadue; anch'io ne parlo cinque, compreso l'occitano e il catalano, che non parla neanche il tuo candidato! Questo è stato uno scippo indicativo di un costume che non può impunemente transitare, essere sottaciuto quando si discute della ridefinizione dell'operazione sul turismo, perché assegnare 100 miliardi, che sono stati dati così, come un'indicazione roboante di disponibilità e invece in realtà si tratta...
Guardate: fate vedere quella legge da un economista, non soltanto da politici come noi, e vi diranno tutti che 30 miliardi all'anno corrispondenti a meno dell'1% del PIL turistico, rappresentano una banalità. Oltretutto, essendo interventi a pioggia e non collegati ad un Piano di sviluppo, non avranno neanche un'incidenza risolutiva! Queste cose le sappiamo tutti. Non si può, allora, varare, nella fretta e nella furia un provvedimento che ha tutti questi limiti e condizioni e poi, non dico ricattare, ma imporre al Consiglio un ragionamento che dice: "Se non fate questo, allora noi non facciamo quello, così non facciamo più niente ed andiamo a casa e sospendiamo la seduta". Ma facciamolo! Se questa è la volontà della maggioranza, facciamolo! Voglio solo sottolineare che mentre tutta la questione dovrebbe essere varata con una procedura a prescindere da condizioni che la riguardano rispetto alle Comunità montane siamo ancora nella fase preliminare, perch so che viene mantenuta una riserva.
Presidente Deorsola, io le ho proposto un'inversione dei punti all'o.d.g. affinché si incominciasse subito a discutere delle Comunità montane, anche perché, per dare credibilità alla volontà di discutere un provvedimento di sessanta articoli entro domani sera, occorre incominciare subito. Diversamente è pura propaganda per significare che l'abbiamo indicato come uno specchietto per l'allodola democratica, che intanto lavora con affanno e "porta a casa" il provvedimento n. 460 senza approfondire le altre questioni (e di questioni sostanziali abbiamo finito per prescindere come si è continuato a prescindere da tanto tempo). Io non dico mai che siamo all'ultima spiaggia, forse siamo sempre alla penultima però una risposta rispetto a questo ordine di problemi ed un'esplicitazione di volontà e praticabilità di quanto si ipotizza di fare, abbiamo bisogno di conoscerla.
Dico ancora di non condividere tutta l'impostazione fatta dal collega Chiezzi, ma ne condivido il risentimento per alcune maniere con le quali qualcuno si è rivolto a lui. La contestualità è abbastanza inequivoca, ma se si lavora dimostrando un senso dell'istituzione da parte della maggioranza, tutta l'opposizione sarà messa in condizione di prenderne atto e fare la propria parte; altrimenti continuiamo a ripetere in questa sede come oggi - quello che abbiamo detto in altre sedi, perché il vero senso della gravità della situazione, quella che ricade sul sistema istituzionale del Piemonte, in conseguenza dell'inevitabile latitanza della nostra istituzione, alla fine o non l'abbiamo o non diamo segno di avvedercene con tutta la consapevolezza che la situazione richiede. Non è un richiamo a nessuno, è un richiamo a me, alla situazione; non penso che sarebbe una grande soluzione dire che adesso non faremo più niente.
Ribadisco la disponibilità a lavorare secondo l'indicazione e gli impegni assunti; per quanto riguarda la mia parte, aspettiamo di vedere cosa si propone da parte di chi ha la responsabilità di gestire il Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Angeleri.



ANGELERI Antonello

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, sono le ore 18,15. Dalle ore 9,30 di questa mattina - qualcuno è arrivato più tardi - siamo in quest'aula e, probabilmente, questa sera usciremo senza aver prodotto, come tante volte accade, alcun provvedimento.
Questa mattina ho fatto alcune dichiarazioni che mi sento di riconfermare. Ho sfogliato, per l'ennesima volta, ancora in questi minuti in cui ascoltavo con attenzione gli interventi dei colleghi, l'o.d.g.
predisposto per oggi: ci sono 131 punti.
Penso sia un record per questo Consiglio; purtroppo un record negativo che sicuramente non onora coloro che sono seduti su questi banchi.
Nel dibattito di oggi le sospensioni, i continui battibecchi potrebbero accrescere la volontà di ogni Consigliere di applicarsi di più, ma potrebbe succedere anche il contrario, ovvero che tale situazione provochi sempre più smarrimento e volontà di dedicarsi ad altre cose, sicuramente più produttive.
E' vero che siamo in periodo elettorale, per cui diventa difficile essere credibili, ma è altrettanto vero che la correttezza all'interno di quest'aula dovrebbe rimanere sempre la stessa. Pertanto, rispetto all'intervento di questa mattina, il rispetto dei colleghi e dell'istituzione non dovrebbe cambiare a seconda del momento politico.
Siamo qui per discutere e votare i due provvedimenti in qualche modo "deliberati" all'interno della Conferenza dei Capigruppo, in particolare il provvedimento sul turismo che abbiamo sentito quali effetti potrà avere sul territorio.
Non concordo con quanto diceva il collega Riba in merito; è facile fare dei paragoni. Il PIL, a cui contribuisce anche l'industria del turismo nella nostra regione è molto basso, ma credo che questo intervento possa aiutare a sbloccare e a sviluppare tale settore che può diventare determinante ed importante negli anni futuri.
Così come il provvedimento sulla montagna. Il nostro Gruppo non ha assolutamente alcun problema in ordine a questo provvedimento, siamo d'accordo a discuterlo e a votarlo in tempi brevi, anche perché siamo già particolarmente in ritardo.
Ho voluto testimoniare, per l'ennesima volta, che è prassi ed uso in quest'aula l'intervento di tutti i Gruppi su argomenti non iscritti all'o.d.g.
Avrei preferito non intervenire per non far perdere altro tempo, per mi sono sentito obbligato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Benso.



BENSO Teresa Anna Maria

Ritengo necessario prendere atto della mancanza generalizzata di buona volontà nel far procedere i lavori dell'aula. E' necessario, pertanto, fare appello al singolare buonsenso. Non è possibile continuare sulla strada che abbiamo intrapreso, ovvero blocco costante dei lavori.
Esprimo il mio convincimento sulla necessità di restare in aula per far rispettare il Consiglio nella sua interezza. Ciò non significa essere banali se si ricorda questa necessità, mentre il contrario significherebbe sottovalutare l'aspetto etico della nostra singolare funzione.Faccio appello ai colleghi dell'opposizione affinché siano disponibili ad approvare, sollecitamente, i provvedimenti per cui siamo qui riuniti, quali la legge sul turismo e la legge sulla montagna.
Ricordo a me stessa e ai colleghi di maggioranza di garantire sempre il numero legale, affinché i lavori procedano celermente.



PRESIDENTE

Anche l'ultimo intervento della Consigliera Benso è da tenere in grande considerazione. Sicuramente in questi ultimi periodi il nostro lavoro è stato disarmante - termine ancora molto debole - e non vedo spiragli affinché oggi i nostri lavori possano proseguire in senso positivo.


Argomento: Beni ambientali - tutela del paesaggio (poteri cautelari, vincoli

Nomina Sezioni decentrate provinciali Commissione tutela e valorizzazione beni ambientali-culturali e loro presidenze (art. 8, L.R. n. 20/89) (seguito)


PRESIDENTE

Questa sensazione viene confermata anche dall'esito delle votazioni effettuate sulle nomine ad inizio seduta. Esito che comunico all'aula: Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Asti (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Alessandria (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Biella (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Cuneo (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Novara (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Torino (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Verbania (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.
Sezione decentrata della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali (art. 8, L.R. n. 20/89) Designazione del Presidente - Sede di Vercelli (integrazione).
Comunico che nessun candidato ha conseguito un numero di voti equivalente almeno alla maggioranza assoluta dei votanti, pertanto dichiaro non valida la votazione, ai sensi del comma quarto dell'art. 72 del vigente Regolamento consiliare.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Considerato l'esito di queste votazioni e le dichiarazioni emerse credo che i nostri lavori debbano terminare qui. Ritengo di "sconvocare" il Consiglio previsto per domani e di convocare alle ore 10.30 la Conferenza dei Capigruppo per un ulteriore esame della situazione e per decidere il prosieguo dei lavori prima delle elezioni.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Presidente, non condivido la sua proposta. Lei ha avuto, dall'esito di questa votazione, un'ulteriore conferma di una situazione di grande disagio e certamente di mancanza di convergenza da parte della maggioranza! Credo che lei non voglia far ricadere questa responsabilità su tutto il Consiglio, né tanto meno sulle minoranze che sono qui disposte a lavorare senza limiti di orario su quello che è l'oggetto del nostro o.d.g., in particolare il provvedimento che è in corso, e - ripeto - quello sulle Comunità montane, rispetto al quale ho sentito tanto sensibilità, ma mi sembra che una sensibilità di questo genere non consenta a noi di abbandonare questa sessione dei lavori senza aver approvato il relativo provvedimento. Comunque, su questo o su un altro provvedimento, mi sembrerebbe veramente un elemento inopportuno il trascinamento di tutto il Consiglio in una situazione di crisi e di confusione che riguarda inequivocabilmente la maggioranza! Si tratta certamente di un problema per il Piemonte e per il Consiglio, ma non deve essere sanzionato con una rimozione e con una sconvocazione delle riunioni del Consiglio!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, confesso di ritenere grave il nesso che lei fa tra il risultato della votazione e la non convocazione del Consiglio per le giornate di domani e dopodomani. E' chiaro che il risultato della votazione è una contraddizione, che in altri tempi avrebbe fatto un po' arrossire la maggioranza, dopo tante prediche...



PEANO Piergiorgio

La maggioranza si sarebbe dimessa di fronte ad un fatto del genere!



SAITTA Antonino

Avrebbe fatto perlomeno un po' arrossire la maggioranza...



VAGLIO Roberto, Assessore alle politiche per la montagna

Abbiamo memoria storica che non succedeva mai.



SAITTA Antonino

Ma fino a poco fa abbiamo ricevuto un sacco di prediche altisonanti su una presunta irresponsabilità da parte di una maggioranza con una fermezza e con una convinzione, parlando di irriducibile minoranza che non è mai d'accordo, che è divisa... E questa maggioranza, su una questione molto semplice, per nominare i Presidenti delle Commissioni per la tutela dei beni ambientali, non riesce neppure a mettersi d'accordo...



PEANO Piergiorgio

Neanche in una Provincia!



SAITTA Antonino

Neanche in una Provincia! Ma è una maggioranza che non esiste, questa! Questo lo dico perché la valutazione che abbiamo fatto di tipo politico, che c'è una maggioranza inesistente sulle questioni importanti, è vera: sul turismo è divisa, sulla montagna è divisa, su questa questione banale, pure! Neppure sulle banalità riesce a mettersi d'accordo...



(Commenti dai banchi della maggioranza)



SAITTA Antonino

Consigliere Gallarini, non accettiamo più alcun invito, neppure semplice! Vieni a fare degli inviti a noi, alla minoranza? Minoranza divisa o minoranza buona? Vieni a farci questi inviti? Per favore!



GALLARINI Pier Luigi

Faccio delle considerazioni liberamente, come le fai tu!



SAITTA Antonino

Sì, ma - voglio dire - il Presidente di un Gruppo di maggioranza relativa da un risultato come questo dovrebbe anche trarre delle conseguenze! Questo è un risultato gravissimo! Non riuscite a nominare i Presidenti delle Commissioni per la tutela dei beni ambientali e il Presidente del Consiglio trae questa conseguenza? Sostanzialmente dice: "Considerato che non c'è la maggioranza, andiamo tutti a casa"! Allora, Presidente, riaffermo la posizione che ho detto prima: noi siamo disponibili e restiamo in questa sede per continuare ad andare avanti sui lavori; se c'è un problema per quanto riguarda il turismo, su cui domani il Presidente ci darà le risposte, passiamo ad un altro provvedimento, ma noi vogliamo stare qui!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Il nostro Gruppo ha partecipato alla nomina delle Presidenze delle Commissioni per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali; abbiamo votato candidati di cui abbiamo fiducia però verifichiamo che nessuna di queste Commissioni provinciali è in grado di funzionare perché la maggioranza non le ha messe in grado di funzionare.
Questo fa giustizia di tutte le deformazioni dialettiche che la maggioranza usa e lancia verso la minoranza sull'impossibilità di governare; io parlerei di incapacità di governare, perché su un provvedimento atteso anche in ritardo - sul quale c'era il consenso di tutta la minoranza, lo "stop" è venuto da una maggioranza che ha interrotto i lavori del Consiglio per oltre mezz'ora, prima di votare queste Commissioni, e poi non è neppure riuscita a votarle! Io chiederei, Presidente del Consiglio, se non sia il caso di rifare la votazione; non so se questa possa avvenire in questi tempi o se occorra attendere un'altra seduta, non conosco la normativa in questione, ma, se così fosse, chiederei di rifare la votazione subito, in modo da portare ai piemontesi almeno questa decisione su cui la minoranza concorda.
In seguito a questo e sentite anche le parole dei colleghi - ringrazio in particolare i colleghi per le valutazioni sulle quali c'è un consenso circa il clima politico che dovrebbe non deteriorarsi, come cerca di fare qualcuno, oltre un certo limite, ma rispettare sempre le formazioni politiche per quello che sono e parlare degli argomenti che fanno parte del nostro impegno - chiederei, associandomi al collega Saitta, dato che anche noi siamo qui da questa mattina per lavorare, per discutere ed approvare provvedimenti, visto che ci sono molti provvedimenti (uno è quello sulla montagna, che noi avevamo già proposto, come Gruppo, nella scorsa seduta di metterlo al primo punto all'o.d.g., l'abbiamo riproposto anche nella seduta odierna), se è possibile, dal momento che tutti vogliamo lavorare e fare provvedimenti importanti, iniziare la discussione del provvedimento sulla montagna. Perché non cominciamo da lì? Qui non si tratta di vincere o perdere rispetto non si sa bene a cosa: cerchiamo di vincere tutti insieme rispetto alla possibilità - oggi, concretamente - di dare ai piemontesi alcuni provvedimenti su cui c'è un accordo generale.
Pertanto, chiederei ai colleghi - non so se è il caso di formalizzarlo di iniziare dalla legge sulla montagna, dopo aver - se così è possibile rifatto questa votazione, perché questa bisogna concluderla; è fallito il primo tentativo, invito la maggioranza a smetterla di litigare, si mettano d'accordo, trasformino queste schede bianche in un nome o cognome, a noi va benissimo, voteremo i nostri candidati che conosciamo, ma portiamo almeno a termine, Presidente, l'elezione di questi Presidenti, che completa responsabilità, autonomia e potere di questa maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GALLARINI Pier Luigi

Ho chiesto anch'io la parola.



PRESIDENTE

Prego.



GALLARINI Pier Luigi

Dicevo che ho chiesto anch'io la parola, pur essendo intervenuto prima perché poi la discussione ha preso altri sviluppi.
Io penso che, arrivati a questo punto, occorra fare un minimo di sintesi di quanto è avvenuto oggi, perché io non inviterò più - non so se l'ho mai invitato - il collega Saitta ed altri. Ognuno di noi qui dentro non è che invita e tanto meno fa prediche, ovviamente espone alcune considerazioni per quanto lo riguarda e dalla propria angolatura ed esprime il proprio punto di vista, rispettando ovviamente il punto di vista di tutti gli altri. Noi siamo venuti in Consiglio questa mattina convinti di iniziare, il primo giorno dei tre programmati, con l'esame del disegno di legge n. 460, perché così ai Capigruppo avevamo deciso di fare, dopodich ci siamo trovati di fronte ad otto richieste di inversione di o.d.g.: otto! Ne abbiamo discusse due; certo, abbiamo iniziato mezz'ora dopo...



CHIEZZI Giuseppe

Undici.



GALLARINI Pier Luigi

Undici ne avete fatte? Adesso ne avete proposte undici.



CHIEZZI Giuseppe

Già, per fare delle cose, non per non farne!



GALLARINI Pier Luigi

Benissimo, se proporre otto inversioni di o.d.g. e poi proporne altre undici significa fare delle cose, ognuno interpreti come vuole. Dopodich si discute all'interno della Conferenza dei Capigruppo, qualche Gruppo non partecipa e, per averlo dichiarato lui stesso, il collega Chiezzi, non solo oggi, ma in altre occasioni, non partecipa perché non crede più alla Conferenza dei Capigruppo e quindi si ritiene disimpegnato rispetto agli eventuali orientamenti o decisioni che la Conferenza dei Capigruppo dovesse maturare.



(Interruzione fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Potrà intervenire dopo, se lo ritiene. Non disturbi il Consigliere Gallarini.



CHIEZZI Giuseppe

Sì, ma lui non interpreti malamente!



GALLARINI Pier Luigi

Io non interpreto, esprimo quello che mi sembra di aver capito. Pu anche darsi che abbia capito male, però si può capire male una volta, due o tre, ma essere così "tardi" da non capire dopo sei mesi che l'andazzo ha lo stesso orientamento, bisognerebbe dubitare di se stessi!



CHIEZZI Giuseppe

E' una bugia!



GALLARINI Pier Luigi

Non è una bugia, è quello che ho capito.



PRESIDENTE

Se lo ritiene, Consigliere Chiezzi, avrà la parola dopo. Non disturbi un collega mentre sta parlando.



GALLARINI Pier Luigi

In ogni caso, superando le citazioni e le interpretazioni, abbiamo iniziato in quel modo, abbiamo dovuto sospendere il Consiglio perch eravamo paralizzati. Abbiamo ripreso al pomeriggio, altra Conferenza dei Capigruppo, si esprime un orientamento, il Presidente del Consiglio diligentemente sente uno dei Gruppi che non ha partecipato, il Gruppo dei Comunisti Italiani: questi dicono che garanzie sul fatto che entro giovedì sera si approvino il disegno di legge n. 460 e il disegno di legge sulla montagna non ne danno, vogliono che domani vengano discusse le famose tre questioni (che non cito neanche più per questione di buon gusto), però non garantiscono assolutamente nulla. Dopodiché, come Gruppi di maggioranza, ci sentiamo ancora reprimende tipo: "Il disegno di legge sulla montagna!": collega Riba, l'abbiamo detto ai Capigruppo e lo ripetiamo qui, il disegno di legge sulla montagna, per accordi, viene dopo il 460, quindi non facciamo il processo alle intenzioni. Su ogni disegno di legge può darsi che all'interno di uno o più Gruppi in quest'aula ci siano ancora delle perplessità o delle incertezze su qualche punto, è sempre stato così in politica, lo sarà ancora. Si superano, per quanto ci riguarda ci siamo impegnati a superare quelle poche perplessità che abbiamo noi. Per sentirci addebitare ancora la responsabilità di una giornata come questa! Certo, dieci minuti fa si è espressa quella votazione, è vero, mi sembra comunque che il Presidente le conclusioni e le proposte finali non le abbia fatte alla luce dell'esito della votazione; peraltro, ci siamo trovati nel corso di una giornata con riunioni di Capigruppo, sospensioni e quant'altro, e a votare presidenze di Commissioni non preannunciate, perch veniamo dall'aver votato l'altro giorno i membri di queste Commissioni...



SAITTA Antonino

E' da una settimana che è stato richiesto!



GALLARINI Pier Luigi

Concordo con la collega Cotto sul fatto che esiste la necessità di dare dei vertici a queste Commissioni il più in fretta possibile, però anche qui, come per la questione del numero legale, abbiamo iniziato questa mattina alle 9,30 (anche se non è iniziato il Consiglio, molti di noi erano presenti in aula), siamo alle 18,30 e non abbiamo fatto assolutamente nulla! La ricostruzione dei fatti dimostra cosa è successo oggi. D'altra parte, oggi è successo qualcosa che non è una novità assoluta, perché le inversioni dell'o.d.g. per evitare di proseguire sul disegno di legge n.
460 sono iniziate nell'ultima seduta di Consiglio, non in quella di questa mattina.
Ho sentito solo adesso che ne sono state presentate altre undici.
Allora, la ricostruzione dei fatti deve mettere in evidenza quali sono le responsabilità e i fatti stessi, dopodiché ognuno di noi è portato a dare letture parziali, ma, al di là delle letture parziali, esiste la lettura obiettiva che è relativa all'andamento del nostro Consiglio regionale quanto meno degli ultimi due o tre mesi.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Presidente, posso rilevare il basso livello di confronto politico che ha voluto impostare questa minoranza, non solo negli ultimi mesi, collega Gallarini, ma credo già dall'inizio della legislatura.
Anche nella giornata di oggi abbiamo aperto la seduta con un fuoco di sbarramento ai lavori del Consiglio: le otto o undici questioni legate all'impossibilità di procedere e ogni quarto d'ora la richiesta di verifica del numero legale! Se il confronto politico che vuole questa minoranza è su queste questioni, Presidente, il livello è veramente disarmante! Non è possibile che in otto ore il confronto si limiti a questo, anche se talvolta il confronto, seppur politico, quindi non legato ad alcuna immediatezza, può dare un po' di esperienza e livello alla discussione.
Invece qui non avviene! Vengono proposte solo questioni strumentali e procedurali! Saitta, voglio respingere totalmente il tuo riferimento alla nostra incapacità di essere maggioranza o di non saper governare, quando in setto otto ore...



(Interruzione fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, quando desidera parlare chieda la parola.



SALERNO Roberto

Chiezzi, stai dando fastidio a chi parla! E' quasi una rappresentazione teatrale, siamo quasi al ridicolo! Siamo di fronte ad un Consiglio che viene gestito da due o tre personaggi della minoranza che impediscono per sette-otto ore, con qualsiasi strumento, con qualsiasi procedura, contro qualsiasi accordo dei Capigruppo, di andare avanti sul minimo straccio di normativa regionale! Voglio respingere una qualsiasi incapacità addebitata a questa maggioranza! E' scandaloso!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Presidente, per quanto riguarda il mio Gruppo, e credo anche altri Gruppi della maggioranza, anche se siamo consci della gravità di questo atto, ci troviamo costretti ad abbandonare l'aula per l'impossibilità di continuare a lavorare e per rispetto alle istituzioni, che qualcuno vuole gettare definitamente nel ridicolo.
Abbiamo troppo rispetto per le istituzioni per continuare una discussione di questo tipo.



(I Consiglieri del Gruppo Alleanza Nazionale abbandonano l'aula)



PRESIDENTE

Credo che non sia questa una decisione che vuole essere propositiva ma...
La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, chiederei per concretezza, a questo punto, di mettere in votazione la proposta che le ho sottoposto di avviare la discussione del disegno di legge n. 210 sulle Comunità montane. Mi pare che l'impegno utile del tempo richieda di passare a questo argomento di cui tutti abbiamo molto parlato, mentre sull'altro certamente non esistono le condizioni.
Se vuole, per cortesia, metta in votazione la proposta ai sensi del Regolamento.



CHIEZZI Giuseppe

Anch'io mi associo a questa richiesta.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Rubatto; ne ha facoltà.



RUBATTO Pier Luigi

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda alla verifica del numero legale.



SCANDEREBECH Deodato

Anch'io abbandono l'aula!



(Il Consigliere Scanderebech abbandona l'aula)



PRESIDENTE

Prego un Consigliere Segretario di procedere all'appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
29 Consiglieri.


Argomento:

Richiesta inversione punti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Passiamo alla richiesta di inversione dei punti all'o.d.g., avanzata dal Consigliere Riba, che propone di porre subito in discussione il disegno di legge n. 210, di cui al punto 9) all'o.d.g., relativo al "Testo unico delle leggi sulla montagna".
Ha chiesto la parola la Consigliera Cotto; ne ha facoltà.



COTTO Mariangela

Chiedo la parola per dichiarazione di voto su questa proposta.
Oggi ho risposto con il silenzio al mio disagio perché non riuscivo a capire cosa stava capitando in quest'aula e il disagio anziché diminuire è aumentato andando avanti. Ho trovato veramente incredibile che, di fronte alla dichiarazione di questa mattina del Capogruppo del CCD di abbandonare l'aula, di fronte - questa sera - alla dichiarazione del Capogruppo di Alleanza Nazionale di abbandonare l'aula, vi siano esponenti della maggioranza che abbiano garantito con la loro presenza in Consiglio il numero legale. A questo punto, io non riesco più a capire. Provocazione per provocazione, annuncio il mio voto favorevole all'inversione dell'o.d.g.
perché io vorrei lavorare in questo Consiglio! E il mio voto sarà favorevole con una condizione (ho imparato da Chiezzi a porre condizioni): che si vada veramente all'approvazione degli undici punti che il Consigliere Chiezzi chiedeva, ma subito questa sera, andando avanti anche fino a mezzanotte! Il bilancio lo abbiamo approvato in cinque minuti, vediamo se riusciamo ad approvare in qualche ora questi importanti provvedimenti.
Chiedo scusa ai Gruppi di maggioranza che credevano di agire per una risposta migliore, però chiaramente, di fronte al verificarsi di determinati comportamenti, il mio deve essere coerente con la gente che incontro tutti i giorni sul treno, che incontro tutti i giorni nella mia città, che mi hanno eletta perché qui lavorassi e non perdessi del tempo!



(Cori di approvazione dai banchi dell'opposizione, mentre il Consigliere Ghiglia rientra in aula)



PRESIDENTE

Il Regolamento prevede, per le inversioni dei punti all'o.d.g., un intervento a favore ed uno contro. In realtà, l'intervento della Consigliera Cotto...



COTTO Mariangela

Era una dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

Più che una dichiarazione di voto, in questi casi c'è un intervento a favore ed uno contro, perciò il suo intervento è stato a favore. Pertanto chi chiede la parola adesso può solo intervenire contro la proposta di inversione. Tecnicamente, ripeto, ai sensi del Regolamento, ora si può solo parlare a favore o contro. Quello della Consigliera Cotto è stato chiaramente un intervento a favore.
Se non ci sono interventi contro, pongo in votazione la richiesta di inversione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Io invece vorrei presentare una mozione sull'ordine dei lavori.



(Proteste dai banchi dell'opposizione)



GHIGLIA Agostino

Io vorrei fare una mozione sull'ordine dei lavori chiedendo che invece si proceda all'esame del disegno di legge n. 460.



(Ulteriori proteste dai banchi dell'opposizione)



GHIGLIA Agostino

Posso fare la mozione? Si metteranno in votazione entrambe! Presidente, decida, riunisca l'Ufficio di Presidenza!



PRESIDENTE

Devo ricapitolare: c'è una richiesta di inversione che deve essere posta in votazione e siamo già in quella fase. Se ce ne sono altre, come le abbiamo viste prima, si procederà successivamente alla votazione di tali richieste di inversione.



GHIGLIA Agostino

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione, per appello nominale, la richiesta di inversione dei punti all'o.d.g., presentata dal Consigliere Riba, con la quale si chiede di portare in discussione il disegno di legge n. 210 "Testo unico delle leggi sulla montagna", come primo punto.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 20 hanno risposto SI' 17 Consiglieri hanno risposto NO 2 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere La votazione non è valida per mancanza del quorum minimo previsto.
Il Vicepresidente Masaracchio vuole fare una dichiarazione.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Considerate la mia dichiarazione come esplicativa della posizione dell'intera Giunta, compresi gli assenti.
L'agibilità del Consiglio è garantita, in quanto la Giunta ha voluto dimostrare, con la propria presenza, che si poteva continuare a lavorare.
In un dibattito sui provvedimenti, però, non si può non tenere conto della presa di posizione della maggioranza, che ha abbandonato l'aula.
Il nostro, adesso, sarebbe un dibattito non dico "viziato", ma certo "condizionato" da una situazione fuori dalla norma. Non è detto che i provvedimenti proposti dalla Giunta (siano essi delibere o disegni di legge) debbano essere votati dal Consiglio quando una parte dello stesso (non chiamiamola maggioranza) è assente.
Si è determinata una condizione strana, non sostenibile. La Giunta, per quanto abbia dimostrato senso di responsabilità, ritiene di non poter essere presente al dibattito che si vuole intraprendere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Prendo atto, e credo che tutto il Consiglio faccia lo stesso, delle dichiarazioni or ora pronunciate dal Vicepresidente della Giunta...



(Voci in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, cercate di mantenere l'ordine. E' mia intenzione aggiornare di mezz'ora i nostri lavori. Prima, lasciate che il Consigliere Miglietti concluda il suo intervento.



MIGLIETTI Franco

Presidente, prima che lei aggiorni i lavori, sarebbe utile che leggesse quella parte del Regolamento che prevede, dopo la verifica del numero legale, la non prosecuzione e non validità della votazione sul provvedimento votato.
E' stata chiesta la verifica del numero legale, il numero legale è stato accertato, dopodiché è stata messa in votazione la richiesta di inversione: l'esito di tale votazione ha determinato una maggioranza ed una minoranza. Vorrei capire se l'esito di quella votazione è legato al numero legale, verificato un attimo prima, e per quale motivo la votazione non viene convalidata.



PRESIDENTE

Sono sicuro del fatto che la verifica del numero legale ha dato presenti 29 Consiglieri; successivamente...



MIGLIETTI Franco

Nessuno l'ha contestato. Ci legga il Regolamento, per cortesia.



PRESIDENTE

No, guardi, sono assolutamente tranquillo e ho avuto conforto...



MIGLIETTI Franco

Ci legga il passaggio del Regolamento!



PRESIDENTE

Dato che in una votazione sono stati...



MIGLIETTI Franco

Le chiedo di leggerci l'articolo del Regolamento che lo prevede!



(Proteste fuori microfono del Consigliere Riba)



PRESIDENTE

No, guardi, è sempre la stessa procedura.



(Ulteriori vibrate proteste del Consigliere Riba)



PRESIDENTE

Consiglieri, per cortesia, è l'art. 70. L'art. 70 è chiarissimo: la votazione - lo confermano anche i dirigenti - non è valida. Perci verificato che non c'è il numero, aggiorno di mezz'ora la seduta. Mi creda Consigliere, è l'interpretazione corretta.
La seduta è aggiornata alle 19.30.



(La seduta, sospesa alle ore 19.03 riprende alle ore 19.25)


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta riprende.
Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, chiedo la verifica del numero legale.



MIGLIETTI Franco

Grazie, signor Presidente. Le chiederei, se fosse possibile, di fare un comunicato stampa sulle presenze che vengono rilevate in questa votazione.
Ripeto: fare un comunicato stampa sulle presenze a questa votazione.



PRESIDENTE

Questo lo valuteremo successivamente.



MIGLIETTI Franco

Ma come? No, io glielo chiedo!



PRESIDENTE

Mi lasci fare l'appello nominale.



CHIEZZI Giuseppe

Non possiamo cominciare subito l'esame del disegno di legge?



PRESIDENTE

No, bisogna fare prima l'appello.



(Il Presidente Deorsola effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Sono presenti 14 Consiglieri, pertanto il numero legale non è assicurato. Non ci sono quindi le condizioni per continuare i nostri lavori.



CHIEZZI Giuseppe

Possiamo dare la notizia stampa di questo esito, come chiedeva il Consigliere Miglietti?



(Intervento fuori microfono del Consigliere Riba)



PRESIDENTE

Comunque, il Consiglio non può continuare, perciò termina qui. I comunicati li valuteremo successivamente.



CHIEZZI Giuseppe

Quando prosegue il Consiglio?



CHIEZZI Giuseppe

MANICA



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, è convocato per domani mattina?



PRESIDENTE

Dato che il Consiglio è stato convocato per domani mattina e la mia proposta di sconvocarlo non ha suscitato entusiasmi...



(Commenti fuori microfono dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti)



PRESIDENTE

Comunque in questo momento non avrei le condizioni tecniche per informare i Consiglieri, perciò valuteremo domani mattina alle ore 9.30.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.31)



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