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Dettaglio seduta n.36 del 24/01/96 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PICCHIONI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri e Riggio.


Argomento: Norme finanziarie, tributarie e di contabilita

Esame disegno di legge n. 74: "Provvedimento generale di finanziamento per l'anno 1996 degli interventi previsti da leggi regionali nonch disposizioni finanziarie per l'anno 1997" (seguito)


PRESIDENTE

In merito al disegno di legge n. 74, di cui al punto 5 bis) all'o.d.g.
riprendiamo l'esame degli emendamenti presentati all'art. 2.
45) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: è introdotto il nuovo cap. 20023 con stanziamento di L. 500.000.000 dal cap. 27170.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione.



CHIEZZI Giuseppe

Questa proposta di emendamento vuole completare il finanziamento per la realizzazione della Casa della Resistenza a Fondo Toce. Si ricorda Presidente, che c'era una legge del Consiglio regionale che finanziava questa realizzazione. Mi pare di ricordare che il finanziamento, forse di un miliardo e mezzo, non copre tutti gli oneri di costruzione di questo edificio - prego verificare. Il Gruppo suggerisce una cifra pari a quella necessaria per completare l'opera.
Quindi chiederei un chiarimento sul completo finanziamento di questa Casa della Resistenza; nel caso in cui non sia completo, vi chiederei di aggiungere almeno lo stanziamento di 500 milioni da noi proposto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Per quanto riguarda il chiarimento direi che le cose sono molto, molto all'inizio. Noi avevamo previsto, se ricordo bene, un miliardo e mezzo di stanziamento su quella costruzione, oggi o è stato speso zero o è stata spesa una minima parte di quello stanziamento iniziale. So solo questo forse l'Assessore Masaracchio è più informato.



CHIEZZI Giuseppe

Per la Casa della Resistenza di Fondo Toce, finanziata da noi per un miliardo e mezzo, noi abbiamo proposto un ulteriore finanziamento di 500 milioni, adesso l'Assessore Gallarini dice che siamo molto indietro, le cose non sono nemmeno iniziate. Corrisponde al vero che non è iniziato nulla? Mi sembra che stiano lavorando.



MASARACCHIO Antonino, Assessore regionale

Qualcosa è iniziato, ma, come già ricordato nell'ultima legislatura insistendo questa costruzione in un terreno piuttosto particolare c'erano delle opposizioni da parte di, non dico ambientalisti, ma di coloro i quali sostengono che in quella zona tale costruzione è del tutto inopportuna. Non vorrei che il rallentamento dell'opera fosse dovuto a questa situazione. Il cantiere comunque non è aperto.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

A me sembra che il cantiere non sia aperto. In secondo luogo, anche se lo fosse, l'opera è stata appaltata dall'Amministrazione provinciale quindi noi quella cifra la stanziavamo come contributo - ed inoltre non sorgerà su proprietà regionale. Quindi penso sia prematuro prevedere di stanziare altro denaro a fronte di quello destinato e non ancora speso.



CHIEZZI Giuseppe

Si tratta di un emendamento previdente che rimane.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 45).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 16 voti favorevoli e 19 contrari.
45 bis) Emendamento presentato dal'Assessore Masaracchio: emendamento modificativo relativo ai capitoli dell'Assessorato al lavoro 11040 e 11070: il cap. 11040 è incrementato di L. 50.000.000; il cap. 11070 è conseguentemente ridotto di L. 50.000.000.



CHIEZZI Giuseppe

Ma possiamo tornare indietro?



PRESIDENTE

Siamo sui capitoli, non abbiamo votato la legge.



CHIEZZI Giuseppe

Ma tale atteggiamento deve valere anche per noi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Assessore al lavoro

L'Osservatorio del mercato del lavoro ha 150 milioni di stanziamento per cui era stata fatta una proposta di impinguamento di questo capitolo poi ripensandoci mi è parso opportuno spostare 50 milioni da un altro capitolo - è possibile farlo - che riguarda i CILO.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 45 bis).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 30 voti favorevoli e 5 astensioni.
46) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 20075 "Finanziamenti a tasso agevolato per progetti di sviluppo di imprese cooperative di cui alla L.R. n. 67/94" è aumentato di L.
5.000.000.000. Al suo finanziamento si provvede con la riduzione del cap.
23600 per una somma di pari ammontare.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie l'emendamento; faccio presente ai proponenti che rispetto all'anno 1995 il capitolo in esame è stato aumentato di ben 4.000.000.000.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 46).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 20 voti favorevoli e 18 contrari.



(Commenti fuori microfono da parte di Consiglieri di maggioranza)



PRESIDENTE

No: il contenzioso dovevate domandarlo prima della proclamazione del risultato.



GHIGLIA Agostino

Dopo la proclamazione del risultato un Consigliere di minoranza ha chiesto la verifica per appello nominale e gli è stata concessa.



PRESIDENTE

Non si può fare: è inutile. Dovevate chiedere la verifica attraverso la chiamata per appello nominale prima della proclamazione del risultato.
Forse questa mattina è stata concessa: io non ero presente. Non importa se questa mattina è stato fatto: bisogna stare in aula! Non credo che questo possa essere imputato al Presidente dell'assemblea, che era qui alle ore 15! 47) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 20100 "Promozione e diffusione delle innovazioni tecnologiche nelle imprese minori" è incrementato di L. 6.000.000.000. Viene ridotto per una cifra pari il cap. 23600.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 47), non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 29 contrari.
48) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 20110 "Promozione e diffusione delle innovazioni tecnologiche nel sistema produttivo" è incrementato di L. 2.000.000.000. Viene ridotto per una cifra pari il cap. 23600.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 48), non accolto dalla Giunta Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 29 contrari.
49) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 20130 sostituire "L. 800.000.000" con "L. 1.000.000.000" dal cap.
27170.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento 49, non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 31 contrari.
50) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 20140 sostituire "L. 1.800.000.000" con "L. 2.500.000.000" dal cap. 23600.
Pongo in votazione l'emendamento, non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 16 voti favorevoli e 32 contrari.
51) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 20150 sostituire "L. 200.000.000" con "L. 500.000.000" dal cap.
27160.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 51), non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 32 contrari.
52) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: il cap. 20155 "Progetti di sviluppo per la nascita di nuove imprese costituite ai sensi della L.R. n. 28/93" è incrementato di L.
7.000.000.000. Viene ridotto per una cifra pari il cap. 23600.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 52), non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
53) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 20200 "Esecuzione di opere urgenti di edilizia scolastica" è incrementato di L. 1.500.000.000. Al suo finanziamento si provvede con riduzione di L. 500.000.000 del cap. 24958 e di L. 1.000.000.000 del cap.
20405.
La parola al Consigliere Miglietti per l'illustrazione.



MIGLIETTI Franco

Grazie, signor Presidente. Colleghe e colleghi, ritengo indispensabile da parte della Giunta accogliere l'invito che abbiamo rivolto, tenendo conto delle condizioni igienico-sanitarie e della sicurezza degli edifici scolastici.
Credo che la cifra sia assolutamente irrisoria in relazione al vero problema, cioè la riorganizzazione e la ristrutturazione di un impianto elettrico o dei servizi igienici, o comunque dell'abbattimento delle barriere architettoniche all'interno di un edificio scolastico.
Sarebbe un segnale positivo da parte del Consiglio regionale accogliere questo emendamento, perché darebbe un incentivo ed uno stimolo anche alle Amministrazioni comunali e provinciali, per quanto è nelle loro competenze per indirizzare fondi in quella destinazione.
Sarebbe anche interessante istituire un fondo per l'abbattimento degli interessi per quanto riguarda l'indebitamento tramite la Cassa Depositi e Prestiti, visto che la legge sull'edilizia scolastica - che ha la caratteristica di avere a carico dello Stato sia il conto capitale sia gli interessi - non sempre è operante per quanto riguarda gli adeguamenti strutturali degli edifici scolastici.
Invito, quindi, la Giunta e l'Assessore a prevedere, in un successivo intervento di ristrutturazione del bilancio, un capitolo che preveda un abbattimento dei tassi d'interesse quando i Comuni o le Province intervengono indebitandosi tramite la Cassa Depositi e Prestiti per la ristrutturazione degli edifici scolastici.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 53) viene ritirato, poiché l'Assessore Leo presenta un nuovo emendamento in merito.
53 bis) Emendamento presentato dall'Assessore Leo: il cap. 20200 è incrementato di L. 1.500.000.000. Al suo finanziamento si provvede con riduzione di pari importo del cap. 20400.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Avevo discusso con l'Assessore Leo di questo emendamento. Ci sarebbe la disponibilità, formulata appunto in questo emendamento della Giunta (n. 53 bis, firmato dall'Assessore Leo) di stornare da un capitolo all'altro 1 miliardo. In sostanza, il cap. 20200, quello nei confronti del quale si chiede questo stanziamento, è incrementato di 1 miliardo; al suo finanziamento si provvede con devoluzione di pari importo dal cap. 20400.
Questa sarebbe la risposta costruita dalla Giunta con l'Assessore Leo.
Sulla seconda questione, relativa all'abbattimento del tasso per quanto riguarda quel tipo di investimento, penso che si possa essere disponibili con moderazione, nel senso che in passato, purtroppo, si sono accumulati contributi, da parte della Regione, su tassi di ammortamento di opere pubbliche eseguite da Enti locali e questo ovviamente ha aumentato negli anni il grado di rigidità del bilancio regionale, ipotecando sostanzialmente per ogni mutuo i quindici anni o comunque il periodo di ammortamento. Tuttavia, ritengo che lo si possa valutare nell'ambito della prossima legge di variazione di bilancio; comunque in sede di assestamento c'è disponibilità ad esaminare la questione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi per dichiarazione di voto.



CHIEZZI Giuseppe

L'Assessore Gallarini, sentito l'Assessore Leo, propone di rispondere all'emendamento illustrato togliendo, però, dei finanziamenti ad un capitolo che non è irrilevante e sul quale non possono non nascere delle preoccupazioni analoghe a quelle espresse sull'edilizia scolastica.
L'Assessore Leo dice: "Va bene, non facciamo più interventi su musei e biblioteche e li spostiamo sull'edilizia scolastica". Dato che questo non è stato precisato dall'Assessore, sembrava quasi che si fosse trovato un secchiello con dentro 1 miliardo in un capitolo inutile, dicendo: "Un miliardo lo prendiamo di lì". Ma da dove l'abbiamo preso? L'abbiamo preso dai musei e dalle biblioteche. Allora io chiedo all'Assessore: il capitolo che copre gli interventi su musei e biblioteche è di tutta sicurezza? Cioè l'Assessore aveva, consciamente o inconsciamente, gonfiato un po' quel capitolo in quanto la cifra prevista non doveva soddisfare delle esigenze così urgenti e ritiene adesso, viceversa, che l'edilizia scolastica abbia fabbisogni più urgenti che possano consentire questo travaso? Se c'è questa rassicurazione, è un conto; se però gli 11 miliardi (mi sembra) messi sul capitolo da cui adesso si pesca erano una cifra magari già stretta, che corrispondeva solo in parte alle esigenze di Comuni in ordine a musei e biblioteche, allora bisognerebbe trovare questo miliardo da qualche altra parte. Altrimenti significa che basta fare un emendamento qualunque e le cifre ballano, ed io sono preoccupato in entrambe le situazioni.
Mi piacerebbe di più prendere questo miliardo ad esempio dal cap.
23600, quello che, a nostro giudizio, è in gran parte surdimensionato, per trasferirlo nell'edilizia scolastica, e non fare la guerra dei poveri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

Inviterei la Giunta a riconsiderare ancora l'opportunità di procedere all'integrazione ulteriore di questo articolo. Su questo capitolo lo scorso anno c'era 1 miliardo e mezzo e, tra l'altro, eravamo praticamente all'esaurimento di altri interventi sull'edilizia scolastica che derivavano da una legge nazionale.
Un miliardo e mezzo è già una cifra ridicola di per sé. Noi abbiamo proposto, con molta ragionevolezza, di rimettere la cifra dello scorso anno; non so per quale ragione, probabilmente per un errore, non è stato messo nulla, ma adesso l'Assessore, con qualche sacrificio, mette 1 miliardo. A me sembra che meno di 1 miliardo e mezzo sia una cosa veramente incredibile, tenendo conto che questi sono contributi destinati alle realtà dei piccoli Comuni, per cui se capita una nevicata che rompe i tetti o saltano i termosifoni, non hanno soldi per fare nulla e noi non riusciamo a sopperire a difficoltà oggettive, reali e forti. Mi sembra veramente molto strano.
Ricordo che abbiamo proposto un utilizzo alternativo di altri capitoli rispetto a quelli che poi si sono sacrificati. Si spendono 2 miliardi per l'acquisto di mezzi per sgomberare la neve quando alla montagna abbiamo già dato 30 miliardi! Credo che le Comunità montane qualche mezzo per la neve possano anche comperarselo da sole! Poi abbiamo ancora il cap. 23600 che nonostante quello che è capitato poco fa, ha ancora una dotazione di 41 miliardi. Allora prendeteli lì, tanto quei soldi sono una riserva, lo sapete meglio di noi, che utilizzerete tra qualche mese per fare altre cose; allora incominciamo ad usarli da subito per fare delle cose che hanno un senso, senza mettere i piccoli Comuni nella condizione di essere alla disperazione.
Il Consigliere Chiezzi ha suggerito anche altre cose, però vi inviterei davvero ad una considerazione un po' più prudente di questo capitolo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Anch'io non sono favorevole e mi pare proprio un po' forzato andare ad attingere da quel capitolo.
Riconfermo ciò che hanno detto i Consiglieri Ferraris e Chiezzi per quanto riguarda l'opportunità e l'esiguità della cifra da noi richiesta (1 miliardo e mezzo), ma riterrei opportuno che venisse mantenuto il cap.
20405 (da dove si va a pescare), sempreché venga accolto, piuttosto che il cap. 20400. Questo perché già in una nostra organizzazione, che ha trovato anche dei problemi all'interno degli stessi Gruppi di minoranza, abbiamo valutato il fatto di andare a depauperare completamente il capitolo della cultura e quindi ne diamo atto. Abbiamo discusso in VI Commissione e abbiamo trovato dei consensi da parte dei Commissari, ci siamo impegnati e ci stiamo impegnando tuttora e di questo voglio ringraziare sia l'Assessore sia il Consigliere Chiezzi sia il Presidente della VI Commissione per l'ottimo lavoro che si sta facendo. Se tutte le Commissioni funzionassero così! E se funzionano tutte così, dico che questo Consiglio regionale sicuramente ci qualificherà, almeno a livello di Commissioni, per un ottimo andamento dei lavori.
Vorrei riconfermare lo stesso capitolo da cui si prelevano questi fondi, perché nel 1995 c'era 1 miliardo e mezzo e nel 1996 zero; mi riferisco al cap. 20405, dal quale chiediamo vengano prelevati i fondi in questione. Credo che sia un capitolo assolutamente capiente e che quindi possa sopportare questo decurtamento, anche perché mi pare che non sia stato del tutto destinato.



PRESIDENTE

Prego però i Consiglieri di attenersi alle dichiarazioni di voto in seconda battuta, perché mi pare che l'Assessore non possa più rispondere.
All'illustrazione degli emendamenti seguiranno le risposte sia politiche sia più strettamente legate al bilancio, poi le dichiarazioni di voto.
Vi prego quindi di attenervi, perché se ogni volta riprendiamo le battute dei vari Assessori, sbagliamo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Vorrei dare una breve risposta.



PRESIDENTE

Va bene, le concedo ancora la parola per sbagliare una seconda volta se permette.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Accogliamo la proposta del miliardo e mezzo, lo togliamo ancora dal cap. 20400, ma con l'impegno dell'Assessore Gallarini di reintegrare il cap. 20400 alla prima variazione di bilancio. Così l'emergenza viene garantita e vengono garantite anche le preoccupazioni giustissime dei Consiglieri Miglietti e Ferraris.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 53 bis).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
54) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: è introdotto il nuovo cap. 20395 con stanziamento di L. 100.000.000 dal cap. 23600.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non può accogliere tale emendamento perché si tratta di un capitolo che è alimentato con fondo statale, quindi non può essere alimentato con fondi regionali.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 54).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli, 28 contrari e 4 astensioni.
55) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: è introdotto il nuovo cap. 20402 con stanziamento di L. 500.000.000 dal cap. 27170.
56) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: è introdotto il nuovo cap. 20403 con stanziamento di L. 300.000.000 dal cap. 27170.
La parola al Consigliere Chiezzi per l'illustrazione di entrambi gli emendamenti.



CHIEZZI Giuseppe

Si tratta di due emendamenti che finanziano la legge n. 34 che era stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Legge con la quale si avviano attività di censimento dei locali storici di valore architettonico, culturale ed ambientale, e si aiutano, tramite contributi i proprietari che restaurano questi locali in base a schede tecniche redatte a seguito del censimento, che dispongono il capitolato e le norme con le quali questi locali - se restaurati seguendo queste norme - possono fruire di un contributo.
Visto che la legge non era per nulla finanziata, abbiamo ritenuto nell'ambito della crescita culturale, della promozione turistica e della tutela dei valori architettonici, che tale legge fosse meritevole di finanziamento.



PRESIDENTE

Assessore Gallarini, non mi metta in difficoltà perché anch'io ho votato quella legge.
La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Riconoscendo l'importanza di questa legge, ma segnalando al Consigliere Chiezzi che vi è difficoltà di spesa per i meccanismi previsti - per cui potremmo spendere inizialmente cifre ridotte - la proposta che avanziamo è la seguente: "I capitoli 20402 e 20403 sono incrementati di 250 milioni ciascuno, con conseguente diminuzione del cap. 20400 di 500 milioni" capitolo che in fasi successive ci proponiamo di integrare ulteriormente.



PRESIDENTE

Potrebbe essere accolto così riformulato, Consigliere Chiezzi? Invece di 800 milioni globali sarebbero 500; mi pare che sia un buon inizio.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, la coerenza a volte fa male.
Io sono ben d'accordo che si finanzino in qualche modo questi due capitoli; è un po' irrisoria la cifra che propone l'Assessore, ma questo rientra nella discrezionalità politica.
La coerenza fa male perché l'Assessore mi propone nuovamente di attingere queste risorse dal capitolo dei musei e delle biblioteche, lo stesso che proponeva di utilizzare per l'edilizia scolastica. Ora, per coerenza, devo dichiarare il mio disaccordo con il depauperamento di un capitolo più importante e chiedo all'Assessore se questo "capientissimo" cap. 23600, per la modica cifra di 500 milioni, non possa essere ridotto lasciando tutti quanti soddisfatti perché la cifra è veramente piccola altrimenti ci avvitiamo di nuovo nella discussione di depauperare un capitolo che mi fa male.



LEO Giampiero, Assessore alla cultura

Va bene. L'Assessore Gallarini accetta la proposta di modifica del Consigliere Chiezzi.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 55).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'emendamento n. 56).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
56 bis) Emendamento presentato dall'Assessore Leo: i capitoli 20402 e 20403 sono incrementati di L. 200 milioni ciascuno con conseguente diminuzione dal cap. 20400 di L. 400 milioni.
L'emendamento viene ritirato dall'Assessore Leo.
57) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: al cap. 20425 sostituire "L. 500.000.000" con "L. 1.000.000.000" dal cap.
27160.
La Giunta non accoglie tale emendamento; lo pongo pertanto in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 30 contrari.
58) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: al cap. 20430 sostituire "L. 200.000.000" con "L. 400.000.000" dal cap.
27170.
La Giunta non accoglie tale emendamento; lo pongo pertanto in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 29 contrari.
59) Emendamento presentato dai Consiglieri Papandrea, Chiezzi e Simonetti: al cap. 20480 sostituire "L. 1.000.000.000" con "L. 2.000.000.000" in sostituzione dell'investimento di "L. 1.000.000.000" di cui all'elenco n.
4), secondo comma.
La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Per quanto riguarda gli asili nido la discussione è simile a quella che avevamo fatto prima sull'edilizia scolastica: se guardiamo la realtà soprattutto piemontese, molti paesi sono privi di questo tipo di servizio e anche là dove c'è non funziona a dovere. Poiché era previsto un miliardo di finanziamento agli asili nido privati, noi pensiamo che sarebbe più utile investirli negli asili pubblici.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

La ringrazio, Presidente. Vorrei intervenire anch'io sull'emendamento relativo agli asili nido proposto dal Gruppo di Rifondazione Comunista.
La maggior parte degli asili nido esistenti si trovano in Piemonte e nel nord Italia, pochissimi nel centro-sud. La legge di adeguamento alle strutture igieniche (che riguarda non tanto i servizi igienici, ma le cucine) impegna finanziariamente i Comuni e un Comune come quello di Collegno, con tre asili nido, deve fare fronte ad una spesa di 2 miliardi per la messa a norma delle cucine, degli impianti elettrici e dei servizi igienici. E' chiaro che un Comune impegnato ad erogare un servizio come quello degli asili nido, che riguarda principalmente la prima infanzia e di conseguenza un supporto per le donne che lavorano - è utilizzato principalmente da questo settore della nostra popolazione - si trova a dover affrontare delle spese enormi e non sa come farvi fronte.
Chiederei alla Giunta di farsi carico di questo problema, così come se ne è fatta carico relativamente all'altro emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Vorrei far notare che l'emendamento è formulato in modo tale che non si riesce a capire da dove si dovrebbero prelevare le somme.
L'orientamento è quello di dire "no" in ogni caso, perché nel bilancio 1995 avevamo destinato 300 milioni su questo capitolo, integrato poi con 150 miliomi in corso di prima variazione di bilancio; quest'anno l'abbiamo portato ad un miliardo. Praticamente il fondo è raddoppiato rispetto a quanto si è speso nel 1995, in previsione del 1996.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 59).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 23 voti favorevoli e 32 contrari.
60) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: al cap. 20565 sostituire "L. 200.000.000" con "L. 1.000.000.000" dal cap.
27170.
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Vorrei spendere soltanto due parole su questo stanziamento, che abbiamo chiesto per gli zingari e che si ricollega anche al fenomeno immigrazione e quindi agli stanziamenti per gli immigrati. Ricordo che in Commissione sanità l'Assessore Goglio aveva previsto degli stanziamenti in più per la popolazione zingara: nuova etnia che si sta insediando nel nostro territorio.
Definirei quanto meno inadeguato lo stanziamento per gli zingari, che ammonta a 200.000.000, mentre nella scorsa legislatura era di 300.000.000 suggerirei di portarlo almeno ad un miliardo. Per gli immigrati suggerirei di elevare lo stanziamento da 550.000.000 a 2 miliardi, visto e considerato che la situazione immigrazione, soprattutto nella nostra Regione, assume delle dimensioni sempre più drammatiche su cui occorre intervenire. Il minore stanziamento rispetto allo scorso bilancio dovrebbe fare quanto meno riflettere.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 60).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 36 contrari.
60 bis) Emendamento presentato dall'Assessore Masaracchio: il cap. 20570 è aumentato di L. 20.000.000; conseguentemente è ridotto di L. 20.000.000 il cap. 11178.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 50 voti favorevoli e 4 astensioni.
61) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 20665 sostituire "L. 200.000.000" con "L. 800.000.000" dal cap.
27160.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie, perché rientra nella politica Finpiemonte verso la quale si è orientata.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 61).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 35 contrari.
62) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: è introdotto il nuovo cap. 23060 con stanziamento di L. 500.000.000 dal cap. 27170.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Non è accolto, perché è sempre un capitolo finanziato con fondo statale, quindi non è possibile finanziarlo con fondo regionale.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 62).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 32 contrari.
63) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: al cap. 23710 sostituire "L. 1.000.000.000" con "L. 2.000.000.000" dal cap. 27170.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

E' stato un errore perché c'era una variazione in meno; il presentatore chiede di raddoppiare la variazione in meno, quindi no, nel senso che non è neppure tecnicamente possibile.



PRESIDENTE

E' un errore tecnico, forse è meglio ritirarlo.
Il Consigliere Chiezzi ritira l'emendamento. Grazie.
64) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: è introdotto il nuovo cap. 24700 con stanziamento di L. 1.000.000.000 dal cap. 27160.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 64), non accolto dalla Giunta.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli, 32 contrari e 4 astensioni.
65) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 25450 "Contributi in capitale per investimenti in aree attrezzate per insediamenti artigiani, ecc." è incrementato di L. 1.000.000.000. Al suo finanziamento si provvede con la riduzione del cap. 23600 per pari importo.
66) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 25460 "Formazione patrimonio sociale cooperative artigiane di garanzia" è incrementato di L. 1.000.000.000 riducendo di pari importo il cap. 23600.
67) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 25570 sostituire "L. 400.000.000" con "L. 800.000.000" dal cap.
27170.
68) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 25575 "Fondo rotativo regionale per lo sviluppo e la qualificazione del settore artigiano" è incrementato di L. 2.000.000.000 riducendo di pari importo il cap. 23600.
69) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 25580 "Conferimenti finanziari Artigiancassa per operazioni di locazione finanziaria" è incrementato di L. 2.000.000.000 riducendo di pari importo il cap. 23600.
70/71) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere Spagnuolo, Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 26160 "Interventi per favorire l'accesso al credito di piccole e medie imprese commerciali" è incrementato di L. 1.500.000.000 riducendo di pari importo il cap. 23600.
72) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 26161 "Interventi a sostegno dell'associazionismo economico e della cooperazione" è incrementato di L. 500.000.000 riducendo di pari importo il cap. 23600.
Consigliere Miglietti, siccome si tratta di una serie di emendamenti sul comparto dell'artigianato, li potrebbe illustrare tutti insieme? Prego, Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Mi sarà un po' difficile entrare nel merito di tutti gli emendamenti comunque tenterò di farlo.
Questi emendamenti sono stati presentati proprio per il momento assolutamente particolare che sta vivendo la vita economica del nostro Paese. Questo argomento è già stato trattato sia dal Consigliere Marengo che da altri Consiglieri intervenuti prima di me.
In tutti questi anni, nel momento della grande recessione che c'è stata, sia in termini occupazionali, ma anche in termini produttivi, chi si è distinto, proprio per lo sforzo - e io ritengo debba continuare questo sforzo, anche se deve essere aiutato - sono state le piccole aziende e le aziende artigiane. Si sono qualificate cimentandosi anche nell'esportazione, hanno portato il nostro prodotto (che va dal tessile al calzaturiero, all'orafo e ad altri pregiati prodotti artigianali) in tutto il mondo.
La Regione Piemonte non è al livello dell'Emilia Romagna e della Toscana, ma comunque sta faticosamente incamminandosi all'interno della cooperazione e del raggruppamento di imprese, per poter fare fronte alle esigenze del mercato. L'impostazione del governo Ghigo ha voluto centrare uno dei tre obiettivi, forse il principale obiettivo, quello del sostegno al settore economico e allo sviluppo economico.
Se la Regione Piemonte non darà un forte segnale credo che perderà una grande occasione; già dopo diciotto mesi dal suo insediamento questa maggioranza ha aperto qualche barlume; si vedrà che cosa succederà in futuro. Credo che intanto debba qualificarsi in questo primo anno e mezzo per poi vedere quali saranno gli sviluppi futuri. Quindi, l'incentivo che noi vogliamo è che la Giunta e il Consiglio regionale del Piemonte si qualifichino per quelli che sono i suoi compiti di grande artefice di sviluppo economico e che non riguarda soltanto l'artigianato, la piccola e media impresa, ma anche il turismo e l'agricoltura. Quindi, invito la Giunta ad accettare questi emendamenti proprio perché è la stessa Giunta ed è lo stesso governo che potrebbe qualificarsi in merito.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Come Giunta non accogliamo l'emendamento n. 65). Dal momento che l'intervento del Consigliere Miglietti ha compreso anche gli emendamenti successivi, dico subito che siamo orientati ad accogliere, in modo parziale, gli emendamenti nn. 68, 69, 70 e 71, come già accennavamo questa mattina - penso che l'Assessore Viglietta poi potrà illustrare meglio - a sostegno dell'artigianato per quanto riguarda quei singoli capitoli e a sostegno, soprattutto, di una prima applicazione del DL n. 626, per quanto riguarda la finalizzazione, con 3 miliardi.
Così saremmo orientati a rispondere nei confronti di quegli emendamenti, tenendo presente che per quanto riguarda il DL n. 626 tre miliardi sono sicuramente pochi. Ma siccome è uno di quegli interventi che riteniamo possano avere logica risposta sul Fondo Investimenti Piemonte (quindi, come anticipazione: eventualmente il Fondo rotativo può essere istituito), riteniamo che non appena saremo in grado di avere le linee del Piano regionale di sviluppo, e quindi le schede relative, sicuramente daremo una risposta più intensa in questa direzione.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, tra agli emendamenti firmati da Luciano Marengo ed altri ho citato anche un suo emendamento, il n. 67), attinente alla materia che riguarda le aree attrezzate.
Il Consigliere Chiezzi intende illustrarlo? Dato che il Consigliere Chiezzi non intende illustrarlo, pu intervenire l'Assessore Viglietta.



VIGLIETTA Matteo, Assessore al commercio e artigianato

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, volevo fare una velocissima panoramica per quanto riguarda il settore dell'artigianato e del commercio: si tratta degli emendamenti che vanno dal n. 65) al n. 72).
Da parte della Giunta ritengo si sia preso in dovuta considerazione questo settore in quanto partendo dal bilancio di previsione del 1995 ci sono stati degli incrementi notevoli di stanziamento per questi settori.
Faccio presente che, per quanto riguarda i contributi in conto capitale per gli investimenti effettuati nelle aree attrezzate, quindi per quanto riguarda sia l'emendamento n. 65) che il n. 67), nel 1995 abbiamo avuto delle difficoltà per riuscire a spendere - detto in termini brutali quello che era lo stanziamento a bilancio di 600 milioni.
Per quanto riguarda oggi la realtà di presentazione di domande, di quello che è in iter, e quello si può già vedere, noi riteniamo che lo stanziamento unitario di 400 milioni (che potrà poi avere un ulteriore incremento in fase di assestamento) sia sufficiente.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 67 (circa i fondi assegnati ai Comuni che costituiscono delle aree attrezzate per l'artigianato e quindi per il pagamento degli oneri di urbanizzazione privata e secondaria), lo scorso anno lo stanziamento era di 600 milioni: da 600 milioni l'abbiamo portato a 300 milioni e l'abbiamo spostato ad altri capitoli, perché in questo capitolo specifico non si riusciva a spendere tutte le risorse finanziarie che esistevano in questo capitolo. Quindi, quest'anno siamo partiti da 400 milioni proprio perché la realtà dello scorso anno ci ha portati in assestamento a portare da 600 a 300 milioni quello che era il capitolo.
Per i capitoli più importanti, che sono quelli dei fondi di rotazione sull'artigianato, di cui lo stanziamento dell'anno scorso era di circa 4 miliardi e mezzo, quest'anno dai 2.740 miliardi c'è stato un primo assestamento di un'aggiunta di un miliardo e siamo arrivati a 3.740 miliardi; con i 2 miliardi che proporremo adesso si arriverà a 5.740 miliardi.
Quindi direi che in questo ambito ci dovrebbe stare comodamente anche una parte di quello che è l'adeguamento del DL n. 626.
Lo stesso discorso vale per il finanziamento all'Artigiancassa che come sapete bene, si riferisce a contributo, oltre a quello statale, da 180 a 240 milioni che, diversamente, non sarebbe possibile per l'abbattimento dei tassi. Questo stanziamento, che era di 3 miliardi, potremmo portarlo a 5 miliardi e quindi incrementare notevolmente quelle che sono le risorse disponibili. Nell'ambito di questo capitolo inserire anche l'adeguamento del DL n. 626 perché comunque nella legge regionale è possibile.
Per quanto riguarda invece il cap. 26160, che è quello degli interventi per l'accesso al credito del commercio delle piccole e medie imprese commerciali, la richiesta di incrememento di un miliardo e mezzo viene accolta ad abundantiam nel senso che sarà addirittura di 2 miliardi.
Lo stanziamento dell'anno scorso su questo capitolo era di 3 miliardi da 3 miliardi in assestamento siamo arrivati a 6 miliardi che sono stati spesi tutti nel 1995 e che hanno portato parecchie domande non inevase, ma comunque prevedono per il 1996 una particolare attenzione nel settore commerciale in questo capitolo.
Pertanto, riteniamo che con i 5 miliardi che sono già a bilancio, più i 2 che aggiungeremmo si arriva a 7 miliardi, possiamo intendere quindi questo stanziamento come un segnale forte verso questo comparto, e in questo includere anche quello che potrà essere l'adeguamento nel settore commerciale del DL n. 626.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 65).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
Pongo in votazione l'emendamento n. 66).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
Pongo in votazione l'emendamento n. 67).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
In merito all'emendamento n. 68) ha la parola l'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Per quanto riguarda gli emendamenti nn. 68), 69), 70) e 71) sono quelli oggetto dell'intervento dell'Assessore Viglietta.
Li accogliamo tutti, ma in quei termini detti dall'Assessore Viglietta quindi devono essere riscritti.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 68).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
In merito all'emendamento n. 69) ha la parola l'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Accogliamo l'emendamento, ma sempre nei termini detti dall'Assessore Viglietta.
Mi spiego, avevamo concordato con l'Assessore Viglietta di recepire parzialmente l'emendamento n. 69) e quindi 2 miliardi, uno dei quali va finalizzato al DL n. 626.



PRESIDENTE

Si tratta di una specificazione dei 2 miliardi.
La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

C'è un ordine del giorno nel quale si dice che lo si finalizza, non si può aumentare soltanto il capitolo di 2 miliardi. Bisogna che ci sia un indirizzo del Consiglio in quella direzione.



PRESIDENTE

Questo è nella volontà manifesta del Consiglio, non c'è bisogno di un ordine del giorno. Lei, Consigliere Ferraris, ha esperienza in queste cose.



FERRARIS Paolo

Seconda obiezione: un miliardo per interventi sul DL n. 626. Va bene che adesso con la modifica di tale legge si riducono alcuni impegni, per supponiamo che alle imprese che fanno domanda si dia anche un contributo di 20 milioni. non mi sembra una grande cifra e al di sotto fa ridere. Con un miliardo sosteniamo cinquanta imprese, ma le imprese artigianali in Piemonte sono 120.000, escludendo la piccola e media impresa. Se vogliamo fare un gesto plateale per dire che interveniamo sul DL n. 626 possiamo farlo, ma non prendiamo in giro nessuno. Un miliardo è una cosa ridicola!



PRESIDENTE

Scusi, però anche l'emendamento mi pare ridicolo rispetto all'ammontare degli investimenti.



FERRARIS Paolo

No, tant'è vero che noi sul DL n. 626 abbiamo presentato un emendamento successivo.



PRESIDENTE

Però non è oggetto di questo emendamento.
La parola all'Assessore Viglietta.



VIGLIETTA Matteo, Assessore al commercio e artigianato

Volevo far presente che sull'artigianato, sia sul discorso del Fondo rotativo sia sull'Artigiancassa, abbiamo finalizzato adesso 2 miliardi di incremento e 2 miliardi successivamente, per quanto riguarda il credito del commercio, quindi 6 miliardi; la metà di questo incremento è di finanziamento finalizzato all'adeguamento del DL n. 626.
Mi rendo conto che può sembrare non eccessivo; comunque, si tratta di un totale di 3 miliardi destinati al settore artigianato e commercio.
Ritengo utile far presente che si possono destinare tali risorse non in conto capitale, ma su un fondo di rotazione - vale a dire ad interessi zero o sull'Artigiancassa con determinati abbattimenti d'interesse. Intervento che, credo, sarà ben accetto sia da parte del settore artigiano sia da parte del settore commerciale. Non è detto che tali finanziamenti debbano essere considerati "a pioggia", possono essere considerati come abbattimenti di tasso o come finanziamenti su fondi di rotazione, con restituzioni a lungo termine ad interessi zero.
Si tratta di 3 miliardi; mi rendo conto che non si possono fare grandi cose; ma se ben finalizzati e rivolti più che al conto capitale all'abbattimento degli interessi o ad un fondo di rotazione con restituzioni in tempi lunghi e a tasso zero, a mio avviso sarebbero ben spesi.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 69).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
Pongo in votazione l'emendamento n. 70/71 con la proposta della Giunta di incrementare la cifra da L. 1.500.000.000 a L. 2.000.000.000.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 53 Consiglieri presenti.
In merito all'emendamento n. 72) ha la parola l'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie l'emendamento.
Intendo comunque fare una precisazione: nell'anno 1995 la cifra destinata era pari a zero!



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 72).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 17 voti favorevoli, 26 contrari e 4 astensioni.
73) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: al cap. 26300 sostituire "L. 1.000.000.000" con "L. 1.500.000.000" dal cap. 27170.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Non ho illustrato l'emendamento in precedenza poiché mi sembrava pacifico l'interesse e l'importanza che riveste.
Nel cap. 26300, che attualmente prevede, quanto prevede Assessore?



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Attualmente prevede L. 1.000.000.000, cifra pari all'anno 1995; a tale capitolo, infatti, negli ultimi anni sono state destinate risorse con continuità.



CHIEZZI Giuseppe

Ci rendiamo però tutti conto che il problema delle barriere architettoniche è tuttora gravissimo e sono pochissime le situazioni messe a norma. Riteniamo dunque che un incremento della cifra destinata a tali interventi sarebbe un segnale di civiltà per l'intera popolazione piemontese.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Solo questa mattina sono stato informato dai funzionari del fatto che grosso modo, con la cifra dell'anno scorso si sono evase praticamente tutte le domande presentate, riducendo al minimo le sproporzioni fra richieste e possibilità di risposta. Negli ultimi anni, infatti, in un primo tempo con finanziamenti statali, successivamente con fondi regionali, si è riusciti ad essere se non proprio esaustivi, quasi.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 73).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 23 voti favorevoli e 27 astensioni.
74) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea: al cap. 26660 sostituire "L. 4.000.000.000" con "L. 5.000.000.000" dal cap. 27170.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta è contraria all'emendamento poiché, a detta dell'Assessore Masaracchio che gestisce la materia, con i 4 miliardi stanziati nell'anno 1995 si è riusciti a rispondere abbondantemente alle richieste.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 74).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 27 contrari.
75) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: al cap. 26936 sostituire "L. 2.000.000.000" con "L. 3.000.000.000" dal cap. 27170.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Mi riallaccio al discorso fatto a proposito del "progetto Cavallera" ed alle intenzioni politiche dell'Assessorato relativamente all'utilizzo dell'ecotassa; per ora la Giunta non può accogliere l'emendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 75).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 28 contrari.
76) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: al cap. 26940 sostituire "L. 2.000.000.000" con "L. 3.000.000.000" dal cap. 27170.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie l'emendamento per le motivazioni addotte poc'anzi.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 76).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 28 contrari.
77) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: al cap. 27035 sostituire "L. 500.000.000" con "L. 1.000.000.000".
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta non accoglie l'emendamento.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 77).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 21 voti favorevoli e 28 contrari.
78) Emendamento presentato dai Consiglieri Ferraris, Cavaliere, Rubatto Spagnuolo e Marengo: il cap. 27170 e l'elenco n. 5 è aumentato di L. 5.000.000.000 relativamente al disegno di legge "Ammodernamento ospedali". Per il suo finanziamento è ridotto, per pari importo, il cap. 24360.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Nel riproporre questo emendamento vorremmo brevemente fare alcune considerazioni sulla gestione della sanità nella nostra Regione.
Ieri l'Assessore al bilancio ha parlato di contenimento della spesa sanitaria in Piemonte, che ha consentito di ridurre notevolmente il disavanzo nella nostra Regione soprattutto rispetto alle altre Regioni; ci grazie ad una buona gestione del bilancio.
Noi però riteniamo che vada considerato anche un altro aspetto del contenimento della spesa, che non potrà essere la diminuzione dei servizi di prevenzione e di cura della salute della popolazione.
Riteniamo che il contenimento sarà significativo se in futuro non verrà meno l'obiettivo fondamentale di spendere in modo efficace le risorse dando servizi di buon livello alla popolazione, competendo con i servizi privati. Non dimentichiamo che dobbiamo raccogliere la sfida che con i DD.LL. n. 502 e n. 517 si è voluta lanciare.
In sostanza, considerando la salute un diritto, il risparmio deve essere frutto non di meri tagli alla spesa - e lo sottolineiamo - ma deve essere ottenuto attraverso una politica di efficienza dei servizi, e deve consentire investimenti in campi come la prevenzione, la ricerca, la formazione, campi verso i quali la carenza, anche della nostra Regione, è sempre abbastanza endemica.
In Piemonte, peraltro, l'avvio dell'aziendalizzazione della sanità quindi la sfida attraverso la capacità di competere sulla qualità delle prestazioni, sulla rapidità della risposta di salute, sulla capacità di spendere tutte le risorse a disposizione in tempi brevi - aspetto che da solo produrrebbe già un risparmio - ha subìto una frenata brusca con l'annullamento della nomina dei Direttori generali da parte del TAR.
Affronto questa questione per sottolineare che la provvisorietà e l'incertezza della responsabilità di governo delle Aziende sanitarie ha paralizzato - e credo che l'Assessore sappia quanto - l'attuazione delle leggi, ha portato alla mera gestione del quotidiano, facendo esplodere in modo intollerabile ed ovunque situazioni gravi.
Ci auguriamo davvero che questa vicenda si concluda prestissimo, perch riteniamo che sia il punto centrale verso cui dobbiamo prestare attenzione ed impegnarci; questa è la richiesta urgente e forte che rivolgiamo all'Assessore e alla Giunta.
Provvedete subito a reintegrare le Aziende sanitarie, anche se ciò non ci consentirà di recuperare in tempi brevi i gravi ritardi che abbiamo accumulato, primi fra tutti l'avvio dei Distretti di base che abbiamo voluto - e alcuni colleghi Consiglieri al riguardo hanno lavorato negli anni precedenti - nel momento in cui abbiamo dovuto accorpare le UU.SS.LL con la legge n. 39 del settembre 1994, con l'ampia autonomia organizzativa che vogliamo consentire per erogare prestazioni socio-sanitarie e socio assistenziali di base adeguate alle richieste e alle necessità della popolazione.
Questo è il punto nevralgico scoperto che ha la maggioranza e il Consiglio nel rapporto con gli Enti locali e con i cittadini del Piemonte.
E' soprattutto sull'organizzazione di questi servizi e sui piani che presentiamo che ci giochiamo tutta la credibilità dei cittadini.
Si passi a dare corpo alle idee, ma soprattutto chi governa rispetti ed attui le leggi regionali.
E' così - e mi rivolgo al Presidente della Giunta - che si evita di trascorrere i mesi impelagati in inutili e sterili polemiche.
Le proposte e i progetti che possono pervenire dall'opposizione, per quanto riguarda la sanità, sono in prima istanza quelle di attuare ciò che il Consiglio regionale ha sancito attraverso la propria legislazione insieme alla necessità di programmare, definendo il Piano socio-sanitario regionale, le cui linee sono state ereditate dalla Giunta precedente.
Anche utilizzando i dati che l'Assessorato ha voluto fornirci in questi giorni, si avvii subito il confronto sul futuro assetto dei servizi socio sanitari del Piemonte, abbandonando la politica del giorno per giorno, che non fa che alimentare contraddizioni e confusioni nella nostra Regione.
Siamo pronti come opposizione a dare il nostro contributo con idee e con proposte. Ce ne dovete però dare l'opportunità! Fino ad ora non abbiamo ancora intravisto - al di là di affermazioni generiche - un disegno complessivo espresso dalla maggioranza.
L'emendamento - i 5 miliardi che proponiamo - va nella direzione di fornire risorse capaci di dare corpo a quei servizi sanitari di base, di cui tanto hanno bisogno coloro che soffrono di malattie psichiche.
Non mi dilungo perché la Consigliera Spagnuolo questa mattina ha già ampiamente affrontato la questione.
Devo anche dire però che i 5 miliardi devono servire non soltanto per dare un aiuto ai malati psichici e alle loro famiglie, ma anche per riconvertire e riproporre una gestione della psichiatria in Piemonte che ponga fine, ad esempio, al ricovero di 1.400 persone. A tutt'oggi sono 1.396 i cittadini ancora ricoverati in ex ospedali psichiatrici. Altro che chiusura di cui abbiamo parlato negli anni precedenti! Si dia invece alle organizzazioni territoriali la possibilità di rispondere ai bisogni dei malati psichici, evitando il ricovero ed attuando, in questo modo, Assessore al bilancio, anche un risparmio notevole ed una capacità di riconvertire la spesa.
Su questa materia non abbiamo bisogno di nuove leggi, perché abbiamo la legge n. 39/94, che nell'articolazione territoriale e funzionale delle UU.SS.LL. prevede come compito specifico (all'art. 4, punto n) le attività territoriali psichiatriche e per le tossidipendenze, comprensive di tutti i servizi richiamati questa mattina. Così come la legge n. 10 del gennaio 1995, che all'art. 4, affrontando l'organizzazione e il funzionamento delle Aziende sanitarie, prevede che sia assicurata la tutela della salute psicofisica della popolazione attraverso l'erogazione delle prestazioni contemplate dai livelli uniformi di assistenza stabiliti dal Piano sanitario nazionale e da quello regionale.
Oltre alla legge richiamata nell'emendamento, abbiamo queste leggi da rispettare e sulle quali dobbiamo operare e confrontarci.
La somma che noi stralciamo dal cap. 24360 non è per disattenzione o non attenzione sufficiente nei confronti della spesa per quanto riguarda la costruzione e la ricostruzione degli acquedotti e delle fognature, ma perché su questo capitolo evidenziamo che esistono 15 miliardi di residui attivi degli anni precedenti, oltre allo stanziamento che viene fatto con il bilancio del 1996.
Riteniamo che non sia opportuno prendere questi fondi dalla sanità per intervenire con urgenza sui problemi della psichiatria, ma che caso mai sia proprio la necessità - e la evidenziamo - di spendere bene i soldi che abbiamo a disposizione intervenendo nei settori dove si evidenzia la massima necessità ed urgenza.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Consigliera Bortolin ha colto l'occasione per aprire uno squarcio su quella che è la situazione sanitaria; non possiamo però accogliere il suo emendamento.
Noi in questo bilancio, come Giunta e come maggioranza, riteniamo di dare già risposte incisive, perché dal trend che viene da Roma, quindi dai fondi statali di 20/22 miliardi all'anno per l'edilizia scolastica, abbiamo inserito in questa Finanziaria 15 miliardi di fondi regionali, i quali si aggiungono ai 4 che avevamo stanziato nei primi mesi per la progettazione di Biella e ai 5 per quanto riguarda un aiuto a quanto ha Asti sull'art. 20 della Finanziaria 1988. Per ora abbiamo fatto questo sforzo, vedremo nel corso dell'anno se sarà possibile integrarlo.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto la Consigliera Bortolin ne ha facoltà.



BORTOLIN Silvana

Non è che abbiamo lamentato stanziamenti insufficienti, però è anche vero che quando parliamo di spendere bene i soldi che abbiamo a disposizione dobbiamo pensare che l'investimento di 5 miliardi oggi per quanto riguarda le strutture sanitarie per la psichiatria consentirebbe di recuperare, togliendo dagli ex ospedali psichiatrici un servizio territoriale, 23 miliardi e mezzo che attualmente spendiamo per gestire quelle strutture fatiscenti, anacronistiche, certamente non sufficienti e non adeguate per dare una risposta. Credo che su questo possiamo concordare. La dichiarazione di voto è ovviamente favorevole.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 78).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli, 22 contrari e 6 astensioni.
79) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: il cap. 27160 è incrementato di L. 35.500.000.000 attingendo risorse per L. 2.500.000.000 al cap. 24360, per L. 4.000.000.000 al cap. 20400, per L.
7.225.000.000 al cap. 23600, per L. 11.475.000.000 al cap. 26726, per L.
2.000.000.000 al cap. 26860, per L. 4.000.000.000 al cap. 26905, per L.
2.000.000.000 al cap. 26936, per L. 2.000.000.000 al cap. 26940, per L.
300.000.000 al cap. 27070.
La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

Questo è un emendamento di garanzia e dimostrativo del fatto che è possibile ricostituire il FIP a 80 miliardi da subito. Certo, dal punto di vista finanziario impone qualche coraggio in più, quello di iscrivere in bilancio ciò che la legge ci impone di fare: è l'ecotassa, che con l'emendamento successivo ci consente di alleggerire una serie di stanziamenti su articoli per l'ambiente e che verranno rifinanziati per lo stesso importo.
Credo che questo debba essere valutato dall'Amministrazione con molta attenzione, perché non ho ancora capito come tra qualche mese si voglia ricostruire il FIP per 80 miliardi se non si ha da oggi la lungimiranza e la correttezza (nonché il coraggio) di iscrivere, prima che le risorse vengano irreversibilmente spese, il capitolo dotandolo nel modo dovuto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Non accogliamo l'emendamento per le argomentazioni già sostenute ieri e che ho avuto modo di arricchire ulteriormente, verificando alcune questioni ieri sera e questa mattina.
In sostanza l'ecotassa non può essere iscritta oggi perché vi sono ancora alcuni elementi non chiari; ad esempio, per quanto riguarda gli inerti, non sappiamo ancora esattamente quale sarà la cifra relativa a tali rifiuti. Manca dunque un elemento, ma questo è il meno; l'elemento più importante è un altro, cioè oggi come oggi noi, come Piemonte, possiamo valutare che la cifra che ci può pervenire dall'ecotassa, basandoci sui conti fatti dall'Assessorato Cavallera, si aggirerebbe dai 62 ai 66/67 miliardi. I 62 miliardi sono valutati sui rifiuti oggi definiti per quanto riguarda l'importo, più quell'area, per la verità ancora molto vaga relativa agli inerti di cui parlavo prima.
Tuttavia, quand'anche arrivassimo a 66/67 miliardi, saremmo comunque al di sotto dei 68 miliardi che abbiamo inserito in bilancio come provenienza ARIET e che non avremo; avremmo, nella migliore delle ipotesi, un saldo o pari o leggermente negativo. Se inserissimo una provenienza di questo genere ci boccerebbero la legge finanziaria, quindi vuoi per responsabilità vuoi per scelta politica, assolutamente non possiamo farlo. L'ecotassa è sostitutiva dell'ARIET, non è altra cosa e quindi la sommatoria algebrica sarà piuttosto negativa, anziché positiva.
Per quanto riguarda la questione della reintegrazione dei 35 miliardi e mezzo sul FIP, è una scelta politica di cui abbiamo parlato sin dall'inizio e che ribadiamo oggi: non ha senso decidere prima di un Piano regionale di sviluppo, che stiamo predisponendo. Penso sia legittimo che questa maggioranza e questa Amministrazione vogliano definire delle cose, in coerenza con il programma con cui si sono presentati alle elezioni, senza accettare a scatola chiusa quel che è stato fatto, senza correggere o comunque mettere del proprio nelle scelte.
Sono queste le motivazioni per le quali non possiamo accogliere l'emendamento. Oltre al fatto che non vogliamo per questioni politiche, non possiamo per le ragioni di cui parlavo prima per quanto riguarda il rapporto ecotassa ed ARIET: l'una arriva, ma l'altra non viene, e l'una è sostitutiva dell'altra.
L'ARIET è una delle nostre tasse che va alle Province; so che questa è una tassa di registro che non ci entra più; si tratta di 68 miliardi e la Finanziaria prevede che vada alle Amministrazioni provinciali, questo è ormai legge. ARIET significa: Addizionale Regionale Imposta Erariale di Trascrizione.



FERRARIS Paolo

E' iscritta a bilancio?



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Certo, perché il bilancio che abbiamo fatto in allora era normativa vigente ovviamente allora, non poteva essere diversamente, e sono 68 miliardi.



FERRARIS Paolo

Se allora è così, se l'ecotassa ammonta a 68 miliardi e il 30% deve essere obbligatoriamente versato ad altri enti (10% alle Province e 20% per interventi in materia ambientale), io vi faccio notare che il 30% di questi 68 miliardi che pensate di incassare ammonta a 18 miliardi, quindi significa che ne restano 50; ma se 70 miliardi li dovete usare per coprire l'ARIET, vuol dire che avete un buco di 20 miliardi sul bilancio!



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

L'operazione che viene suggerita non è possibile farla, in quanto tecnicamente farebbe crollare tutta l'impostazione della finanziaria.
Questa è una ragione tecnica.
Ho spiegato i motivi per cui politicamente riteniamo di non andare a coprire il 100% del FIP; è quel che sosteniamo dall'inizio, dopodiché nel corso della gestione del bilancio avremo modo di sistemare le cose. Fra l'altro siamo ancora in attesa di definizioni sulla Finanziaria 1996 che oggi non abbiamo. Tutte le Regioni italiane sono nelle nostre condizioni.



FERRARIS Paolo

Completo il ragionamento che facevo prima. L'ecotassa è tecnicamente iscrivibile perché noi non approviamo, con il bilancio, una legge di attuazione, ma facciamo la previsione di uno stanziamento: mi sembra una cosa radicalmente diversa rispetto all'esigenza di dare attuazione ad un adempimento.
Considerando quindi che siamo in presenza di una norma nazionale cogente che comunque deve essere applicata, noi riteniamo che lo stanziamento debba essere previsto e noi lo abbiamo indicato in termini ragionevoli (tra l'altro lo abbiamo anche quantificato in termini più prudenti).
In ogni caso rimane l'osservazione che ho fatto prima, cioè che se è vero quello che lei dice, e non ho dubbi a riconoscerlo, dovete prepararvi a capire come coprire i 20 miliardi che mancheranno.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 79).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 24 voti favorevoli, 26 contrari e 4 astensioni.
80) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 27160, così come l'elenco n. 6, è aumentato di L. 16.000.000.000 per "Iniziative di bonifica dall'amianto di edifici pubblici e privati".
Alla maggior spesa si provvede con l'incremento di L. 6.000.000.000 del cap. 99 delle Entrate e di L. 10.000.000.000 del cap. 2700 delle Entrate.
81) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: il cap. 27160, così come l'elenco n. 6, è aumentato di L. 40.000.000.000 per la "Realizzazione di iniziative e di impianti per la riduzione della quantità di rifiuti". Alla maggior spesa si provvede con l'aumento del cap.
2705 per pari importo.
La parola al Consigliere Cavaliere per l'illustrazione di entrambi gli emendamenti.



CAVALIERE Pasquale

Evidentemente si usa il meccanismo dell'emendamento precedente.
Sull'utilizzo dell'ecotassa avremo modo semmai di parlarne, eventualmente presenteremo un ordine del giorno su questo problema.
Nel frattempo noi abbiamo degli importanti impegni, a dire il vero l'Assessore Cavallera e l'Assessore D'Ambrosio hanno detto ai piemontesi essere stati assunti. Nel senso che abbiamo appreso dagli organi di informazione che sono stati stanziati 10 miliardi per le opere di bonifica dell'amianto dal nostro territorio. Questo è quanto abbiamo appreso tutti pubblicamente. Ora, al di là delle polemiche, il problema è che bisognerà effettivamente spendere qualcosa se vogliamo risolvere questo problema.
Noi abbiamo, tra l'altro, proprio all'o.d.g. di questa sessione l'esame delle linee di Piano regionale di decontaminazione dall'amianto. La situazione della Regione Piemonte è forse tra le più pesanti del nostro Paese: la cava di Balangero, cava più grande d'Europa, aveva fatto sì che nascessero numerose, anche grandi, aziende per la lavorazione dell'amianto.
Abbiamo una situazione particolare, ramificata in tutto il territorio che bisogna cercare di risolvere con un'opera di incentivazione alla decontaminazione, altrimenti andremo ad approvare il piano senza gambe perché nel bilancio non è previsto alcun tipo di impegno. Quindi l'emendamento va in questa direzione destinando una cifra che riteniamo abbastanza logica per affrontare questo problema.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Per quanto riguarda il primo emendamento (n. 80) la Giunta non lo accoglie per la considerazione suggeritami dall'Assessore Cavallera: esistono 20 miliardi di fondi statali, fondi statali che giungeranno attraverso un decreto legge più volte reiterato.
Per quanto riguarda Balangero ci sono già dei capitoli ad hoc in bilancio e quindi, come diceva l'Assessore Cavallera, è iniziato e continuerà un discorso in Commissione.
Per quanto riguarda il resto ci sono ancora - mi diceva sempre l'Assessore - 3 miliardi come residuo su Casale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

Questo rientra nella serie di promesse fatte e di impegni assunti in periferia. Ho letto per due settimane di seguito, su un settimanale locale che l'Assessore D'Ambrosio ha dichiarato che avrebbe chiesto al Consiglio regionale stanziamenti per 10 miliardi per la battaglia sull'amianto.
Voglio capire che senso ha dichiarare, su settimanali molto letti, che la Regione si impegnerà e che l'Assessorato si batterà perché vengano dati gli stanziamenti quando poi la Giunta qui dichiara che ha già dato 3 miliardi (tra l'altro dati dalla vecchia Giunta).
Ritorno al ragionamento fatto qualche giorno fa; avrei piacere di sapere che cosa si va a promettere in giro e quali sono le informazioni date dall'ufficio di comunicazione della Giunta e degli Assessori. E' veramente un'azione mistificatoria, perché in giro raccontate veramente storie.



PRESIDENTE

Questa non è una dichiarazione di voto, semmai è una materia a futura memoria per un'interpellanza o un'interrogazione, "per sapere se".



FERRARIS Paolo

Siccome il bilancio è la prova della verità, avrei piacere di sapere come ho ricordato ieri, quali promesse intendete mantenere, altrimenti la politica diventa una cosa selvaggia. Non si può più fare fronte a quelle che, dal punto di vista dell'etica politica, sono veramente delle scorrettezze; alle cose che dite di voler fare, ma che poi non corrispondono mai a dati amministrativi. Non è possibile resistere a questo modo di far politica che avete impiantato.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Molto brevemente. Non vorrei abusare della pazienza dei Consiglieri che già stanno seguendo con molta attenzione questo dibattito inerente l'approvazione di bilancio.
Vorrei soltanto richiamare l'attenzione di tutti sul problema dell'emergenza ambientale. Questo problema balza con sempre maggiore evidenza agli occhi di tutti. Le Regioni ne stanno assumendo in pieno la rilevanza: la Regione Campania, tra l'altro, ha previsto di investire nel suo bilancio 27 miliardi per migliorare la qualità dell'aria; la Regione Piemonte a questo proposito ha investito circa un ventesimo rispetto alla Regione Campania.
Sull'amianto, argomento all'ordine del giorno, ne abbiamo discusso in Commissione, precedentemente in Consiglio e successivamente ne discuteremo ancora domani. Ci sono delle emergenze in Piemonte alle quali la precedente Giunta ha cercato di dare risposta, mentre il bilancio che noi stiamo per approvare non prevede nessuno stanziamento a questo riguardo. Quindi ritengo che alle parole bisognerebbe sempre far seguire i fatti, perch così come si cerca di dare delle risposte alle enunciazioni fatte in merito alla famiglia e ad altre questioni, anche rispetto alle questioni ambientali dovremmo fare altrettanto. Rilevo che, nonostante le parole spese sulla questione ambientale, le cifre messe a disposizione da questo bilancio per tutte le emergenze vedono un impegno inferiore a quello dell'anno scorso e questo non può che mettere in evidenza una trascuratezza che ci fa dire che alle parole pronunciate in Consiglio non corrispondono risposte concrete, che sono poi quelle che i cittadini si attendono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Vorrei rispondere all'Assessore che ha, credo, mal interpretato la richiesta all'illustrazione. Un conto sono, Assessore Gallarini, le emergenze, tra l'altro nazionali, di Balangero e Casale, che hanno dei finanziamenti ad hoc; altro conto è la situazione generalizzata su cui giustamente, si stanno delineando le linee per un progetto di decontaminazione generale del territorio piemontese. Potrei fornire un elenco lunghissimo presente in tutta la provincia di Torino e nella Regione. Ma non solo, abbiamo le scuole, abbiamo i casi più recenti: il palazzo della RAI, il palazzo della Rinascente, solo per indicare i casi emblematici.
Per tutte queste situazioni la Giunta regionale ha detto che interverrà con un provvedimento ad hoc, ma questo tipo di intervento - questo è il problema - non si potrà fare senza i finanziamenti necessari. Allora bisogna dire che quest'anno non si farà, si farà il prossimo anno. Credo che sia coerente, perlomeno, affermare questo dato.
Noi crediamo invece che si debba intervenire subito, con le risorse finanziarie necessarie per poter non eliminare, ma attenuare un rischio che è ancora gravemente presente nel nostro territorio nazionale, con reiterati casi di decessi e malattie che ancora adesso insorgono con una frequenza drammatica.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 80).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari.
82) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: si istituisce un nuovo capitolo con stanziamento di L. 15.000.000.000 per potenziare gli organici dei Servizi territoriali psichiatrici ampliando gli orari di servizio, dal cap. 15910.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari.
83) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: si istituisce un nuovo capitolo con stanziamento di L. 15.000.000.000 per la realizzazione dei Centri di terapia psichiatrica e delle Comunità protette per malati psichici nelle UU.SS.LL. dove è più grave la carenza di strutture residenziali e semiresidenziali, dal cap. 27160.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, l'emendamento n. 81)?



PRESIDENTE

L'emendamento n. 81 è quello che lei ha illustrato prima.



(Interruzione del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Siccome lei doveva illustrare l'emendamento n. 80) e l'emendamento n.
81), credevo li avesse illustrati entrambi.
Ritorniamo all'emendamento n. 81), sul quale ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavaliere; ne ha facoltà.



CAVALIERE Pasquale

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, intervengo sul problema più generale che anche questa mattina è stato richiamato brevemente; ma, come abbiamo avuto modo di dire in tante altre occasioni, è una delle emergenze più gravi del nostro Paese e delle Regioni industrializzate in particolar modo. Noi non possiamo più fare buchi per le discariche e pensare a miracolistiche soluzioni tecnologiche: inceneritori, ecc. Dobbiamo, e possiamo, intervenire sulla riduzione e sul riciclo del rifiuto, e così via.
Il Presidente, ancora ieri, ha detto: "Affrontiamo le emergenze". I rifiuti sono una di queste emergenze. Allora: o la si vuole affrontare o non la si vuole affrontare. Così, per come è stato composto il bilancio noi ci troveremo di fronte all'identica gestione dell'anno scorso, di due anni fa, di tre anni fa. Non cambia nulla! Gestiremo quotidianamente l'emergenza. La situazione più debole (oppure quella più forte: dipende da chi è il debole e da chi è il forte) si "beccherà" la discarica e il problema continuerà a peggiorare.
Per quanto riguarda l'Ecotassa - mi permetta, Presidente, perch comunque la dovremo fare una discussione e, a questo punto, presenteremo un ordine del giorno collegato a questo ragionamento - si tratta di una tassa nazionale sul rifiuto. Questa tassa avrebbe una certa logica se venisse utilizzata per risolvere i problemi dei rifiuti; ma, da quello che ho capito, verrà utilizzata - solo per i limiti di legge - sui rifiuti, mentre per il restante 70% verrà utilizzata dall'Assessore Leo, magari per fare alcune mostre, o dall'Assessore Angeleri e quant'altri. Faccio un po' di ironia, però, Presidente Ghigo, è su queste cose che mi misurerei.
Credo che si possa anche chiedere ai cittadini una tassa se di fronte ad un'emergenza noi queste risorse le investissimo per risolvere il problema. Tre, quattro miliardi sui rifiuti non servono purtroppo assolutamente a niente, non risolvono i problemi che abbiamo di fronte. Un investimento non grandissimo, ma cospicuo, ci permetterebbe, in pochi mesi o in pochi anni, di affrontare in maniera europea, in maniera moderna, in maniera energica, il problema, con una serie di impianti leggeri che non troverebbero l'opposizione delle popolazioni. Con una serie di impianti leggeri nella nostra regione, noi saremmo in grado, da subito, di ridurre il rifiuto del 30-40%: ridurre il rifiuto del 30-40% vuol dire una riduzione enorme dei costi dei Comuni; una riduzione enorme dell'impatto ambientale nel nostro territorio e dell'impatto anche sociale di questo problema.
Noi praticamente facciamo questa proposta e diciamo: questa proposta si realizza se l'Ecotassa messa dal Governo (sulla quale possiamo discutere se è giusta o non è giusta) verrà usata per affrontare e risolvere quel problema. Crediamo che questa sia un'argomentazione di buon senso, giusta ragionevole e vi chiediamo di approvare questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, per quanto riguarda gli aspetti riferiti all'entrata, io condivido quanto detto dal collega Gallarini in ordine alle modalità con le quali andremo a prevedere nel nostro bilancio, prossimamente, l'assestamento di questa vicenda.
Una vicenda che, secondo me, non è stata richiamata nei suoi contorni complessivi perché il Governo e il Parlamento, nell'approvare la finanziaria, hanno probabilmente lasciato che dei tagli a scoppio ritardato, o degli oneri occulti, venissero posti a carico dei bilanci dei singoli Enti - siano essi Enti locali, siano essi Enti regionali.
Quindi, bisogna veramente guardare bene dentro a questi provvedimenti per avere la certezza dell'effettiva disponibilità delle risorse.
Per quanto riguarda lo specifico, colgo l'occasione per fare un anticipo di discussione che si articolerà in due fasi già molto ben delineate.
La prima è la legge urgente che gli uffici dell'Assessorato alle finanze e quelli dell'Assessorato all'ambiente stanno preparando per stabilire le modalità di riscossione e gli aspetti collegati. Noi speriamo che i Ministeri dell'Ambiente e delle Finanze predispongano i provvedimenti relativi all'aliquota per gli inerti; soprattutto, sarebbe molto importante accertare quali sono i coefficienti. Si vorrebbero graduare, da quanto si intende leggendo la finanziaria, le aliquote per gli altri rifiuti con riferimento al peso specifico, ovviamente penalizzando di più quei rifiuti che hanno un peso specifico più basso e che quindi occupano un volume di discarica maggiore rispetto ad altre soluzioni, favorendo, quindi, in qualche modo, processi di compattazione.
Quindi l'ecotassa ha varie finalità, prima fra tutte servire come disincentivo per la messa in discarica e per l'incenerimento senza recupero energetico. Ritengo che la presentazione di questo disegno di legge, di pochi articoli, che attiverà nella nostra Regione la riscossione di questa tassa e il Piano regionale di smaltimento, siano le occasioni mediante le quali verranno compiute le scelte. Si auspicano impianti leggeri che diminuiscano l'impatto sociale. Devo dire, come Assessore all'ambiente, che anche ad Asti è in discussione una localizzazione per la valorizzazione dei rifiuti, la cernita, ecc., in località Valterza, e anche lì abbiamo il comitato, le prese di posizione, ecc. Domani si svolgerà una conferenza in sede regionale dove si discuterà un impianto di questo tipo, quindi orientato nella direzione giusta da parte della Comunità montana Langa Astigiana ubicata a Mombaldone. Anche in questa zona sono giunte opposizioni, prese di posizione delle Amministrazioni locali e fax contrari.
Certamente l'attenzione nelle scelte è quella di non appesantire il territorio, favorendo proposte che possono essere più giustificate e anche maggiormente accettate. Il clima che si è creato in questi anni è un po' di demonizzazione di tutti gli impianti di smaltimento, anche perché in precedenza abbiamo avuto le maxidiscariche, gli incidenti e tante situazioni negative.
Per farla breve dico che le osservazioni del collega Cavaliere saranno tutte da riprendere, saranno certamente temi di discussione per il Piano che dovrà essere non un'esercitazione teorica, ma dovrà confrontarsi con la componente finanziaria e in tal modo le decisioni convergeranno in un unico momento. Nelle prossime settimane ci sarà la presentazione del disegno di legge per la riscossione di questo tributo: Piano con le scelte e disponibilità finanziarie.
Dobbiamo anche porci il problema se il gettito di questa tassa è crescente o è garantito nel tempo, magari una tantum, per dare una svolta come diceva il Consigliere Cavaliere. Potremmo anche prevedere dei finanziamenti in conto interessi al fine di moltiplicare il capitale immediatamente disponibile. L'argomento merita una discussione approfondita da farsi prima in Commissione e in Consiglio regionale, in sede di discussione del Piano dei rifiuti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bertoli per dichiarazione di voto.



BERTOLI Gian Pietro

Stando ai fatti, a tutte le dichiarazioni rilasciate in questi mesi e agli atti che sono di fronte al nostro Consiglio regionale, alla nostra attività dei prossimi mesi, ripetuti, tra l'altro, dall'Assessore nel suo intervento, noi dovremo affrontare sia il Piano per il risanamento e la bonifica di quei siti inquinati dalla presenza di amianto e sia soprattutto, il Piano sul trattamento integrato dei rifiuti.
Questi sono, secondo quanto riconfermato dall'Assessore in questa sede gli atti importantissimi da cui il Piemonte si attende delle risposte concrete; non passa settimana che a questo proposito non veniamo sollecitati. Pertanto mi pare doveroso, sapendo quali saranno gli impegni economici necessari per accompagnare e rendere concreti questi Piani rivolgermi alla Giunta affinché predisponga a bilancio quelle previsioni quelle poste economiche che permetteranno di rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi che sono in itinere e che intendiamo realizzare in concreto nei prossimi mesi.
Nel bilancio non c'è traccia della rilevanza che assumono oggi le tematiche ambientali. E' inutile sostenere che le risposte verranno da questa ecotassa che non sappiamo ancora in che misura si concreterà.
Sarebbe stato necessario stanziare nel bilancio risorse diverse oltre quelle già a disposizione. Sarebbe stato opportuno che la maggioranza avesse accolto i nostri emendamenti per irrobustire questo programma di risanamento ambientale di cui il Piemonte ha bisogno.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 81).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 18 voti favorevoli e 29 contrari.
84) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: è istituito un nuovo capitolo in conto capitale per la "Realizzazione di progetti di ricollocazione, anche in applicazione del DL n. 515/95, a favore degli Enti locali, di cooperative sociali, di imprese, di enti ed organizzazioni per l'inserimento di disoccupati di lungo periodo lavoratori in mobilità e fasce deboli del Mercato del Lavoro", e con la dotazione di L. 3.000.000.000. Viene ridotto per una cifra pari il cap.
23600.
La Giunta non accoglie l'emendamento, lo pongo pertanto in votazione.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 28 contrari.
85) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: è istituito un nuovo capitolo con la denominazione "Contributi alle UU.SS.LL. e agli Enti locali in applicazione del DL n. 22/96" per l'importo di L. 2.000.000.000 a cui si provvede con la riduzione del cap. 15950 per pari ammontare.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Illustrerò non solo l'emendamento n. 85), ma anche l'emendamento n.
86).
Noi abbiamo rilevato come sul fronte della solidarietà, ma anche sull'intervento a favore dell'immigrazione, non vi sia alcun stanziamento nel bilancio della Regione. Pertanto, abbiamo proposto l'istituzione di questi capitoli perché, nel rispetto del decreto legge emanato dal nostro Parlamento il 18/1/1996, n. 22, è necessario. Soprattutto se si vuole intervenire sul fronte della solidarietà e dell'accoglienza, come noi sottolineiamo. E' un valore, è una necessità quella di esaltare, nei confronti delle persone disagiate e in difficoltà, l'intervento e la sensibilità della popolazione del Piemonte; anche se non si vuole intervenire su questo fronte, bisognerebbe farlo comunque, almeno per evitare che le tensioni si ripropongano più forti.
Mi rivolgo a voi, Assessori D'Ambrosio e Goglio, affinché si aiutino gli Enti locali ad affrontare adeguatamente sia le problematiche vecchie che le nuove degli anni Duemila, alle quali non possiamo non prestare attenzione: la migrazione di persone provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea.
In particolare, occorre prestare attenzione sul fronte - così come dice il decreto legge che abbiamo richiamato - dell'aiuto alle persone che qui hanno trovato lavoro e che devono trovare la casa e l'accoglienza necessaria anche con il ricongiungimento familiare - come peraltro prevede il decreto legge.
Da questo punto di vista, abbiamo proposto di attingere, per gli importi che richiamiamo negli emendamenti, a capitoli quali, ad esempio, il fondo di riserva ed altri - mi spiace per l'emendamento n. 86) - e quindi di distogliere dei fondi all'Assessorato all'istruzione e alla cultura.
La richiesta forte è quella di stanziare del denaro affinché si provveda adeguatamente sul fronte della solidarietà e dell'aiuto alle persone che emigrano nella nostra Regione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

A completamento delle considerazioni, tutte condivisibili, della collega che mi ha preceduto, volevo soltanto rilevare come la proposta di bilancio avanzata riveli veramente scarsissimo interesse nei confronti dell'immigrazione: nel capitolo apposito, mi pare il 12000, c'è sostanzialmente una riduzione degli stanziamenti per l'immigrazione: dai 600 milioni dello scorso anno si passa a 500 milioni.
Tutto ciò mi pare indice di trascuratezza del problema o di insensibilità; il fenomeno non è assolutamente diminuito - anzi, è aumentato - e richiede interventi articolati: per i nuovi immigrati, per coloro che si sono già stabiliti, ecc. Le modalità precedentemente illustrate attraverso i due emendamenti n. 85) e n. 86), finalizzati a fornire contributi agli Enti locali per progetti e misure complementari di accoglienza, tengono conto dell'articolazione del problema e individuano pertanto risposte adeguate.
Invito i colleghi sensibili verso il tema della solidarietà e dell'emigrazione a sostenere la proposta di 5 miliardi; questo stanziamento, insieme a quello degli Enti locali, può essere una risposta concreta ad un problema esploso con grande fragore lo scorso anno i cui connotati sono abbastanza noti.
Sappiamo che all'interno della Giunta c'è una differenziazione di veduta, ma coloro che hanno maggiore sensibilità dovrebbero - credo essere attenti a valutare questa proposta.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

L'orientamento della Giunta è di non accogliere l'emendamento; siamo di fronte ad un decreto legge non ancora convertito in legge e non sappiamo in che misura ed in che forma potrà eventualmente esserlo. Riteniamo però che l'Assessore Goglio, relativamente alle proprie politiche di Assessorato possa impostare degli interventi nell'ambito dei 60 miliardi disponibili: operazione che verrà man mano costruita.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin per dichiarazione di voto.



BORTOLIN Silvana

Non concordiamo con la risposta dell'Assessore al bilancio semplicemente perché distogliere risorse necessarie ed indispensabili per affrontare le problematiche sociali ed assistenziali della nostra Regione è sbagliato. Si tratta di un'emergenza che si aggiunge ai bisogni normali naturali dei cittadini, e quindi non può che essere affrontata con risorse aggiuntive - assegnate all'Assessorato all'assistenza - ma non certo da sottrarre al finanziamento per l'assistenza. Peraltro, Assessore, in tal modo vien meno l'impegno dei 4 miliardi per quanto riguarda l'aiuto per il riscaldamento alle famiglie ed ai singoli in difficoltà - legge che abbiamo testé approvato.
Non dobbiamo prenderci in giro; gli importi assegnati all'assistenza sono necessari per recuperare il tasso d'inflazione degli anni precedenti stabilito peraltro dal Consiglio regionale.
Diversamente, significa che questa maggioranza non vuole stanziare nulla per quanto riguarda l'immigrazione.
Da questo punto di vista siamo molto dispiaciuti: confermiamo il nostro voto positivo all'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Chiedo la votazione per appello nominale: ritengo che debba risultare agli atti la posizione di ognuno su un tema così drammatico per la nostra Regione.
Rilevo la grandissima e compatta insensibilità della Giunta attorno al problema: 500 milioni per l'emigrazione per l'intero Piemonte è una cifra veramente ridicola.



PRESIDENTE

Si proceda pertanto alla votazione per appello nominale dell'emendamento n.
85).
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 55 hanno risposto SI' 19 Consiglieri hanno risposto NO 22 Consiglieri si sono astenuti 14 Consiglieri L'emendamento è respinto.
86) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: è istituito un nuovo capitolo con la denominazione "Realizzazione di progetti e di misure complementari di accoglienza previsti dal DL n. 22/96" per l'ammontare di L. 3.000.000.000 cui si provvede con la riduzione per l'importo di L. 1.000.000.000 del cap. 20405 e di L. 2.000.000.000 del cap.
20450.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli, 22 contrari e 14 astensioni.
87) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: è istituito, ai sensi dell'art. 3, comma ventiquattresimo e seguenti della legge 28/12/1995 n. 549, un nuovo capitolo in Entrata "Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi" per un importo di L. 30.000.000.000.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 19 voti favorevoli, 22 contrari e 14 astensioni.
88) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: è istituito, ai sensi dell'art. 3, comma ventiquattresimo e seguenti della legge 28/12/1995 n. 549, un nuovo capitolo in Uscita "Quota parte alle Province del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi" per un importo di L. 3.000.000.000.
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Vorrei solo far rilevare che, all'inizio dell'anno, con provvedimento della Giunta, alle Province sono stati attribuiti dei compiti.
Sarebbe opportuno, dal momento che sono passate funzioni alle Province dare la possibilità a queste di operare, prevedendo anche in bilancio un'uscita corrispondente, che tra l'altro l'ecotassa prevedeva.
Sottolineiamo ancora una volta che la Giunta, con questo bilancio, ha riservato un trattamento molto debole alla questione ambientale e ha trascurato di dare gli strumenti economici necessari alle Province per rispondere agli adempimenti che la stessa Giunta regionale aveva previsto.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Cavallera.



CAVALLERA Ugo, Assessore all'ambiente

La situazione è in questi termini: la legge n. 59 ha dato le deleghe alle Province, tuttavia ha istituito anche una tassa di 5 lire al chilogrammo che le Province provvedono a riscuotere direttamente. Il legislatore, in sede di stesura della legge n. 59, ha già risolto il problema.
Oggi c'è un'altra questione: il legislatore nazionale ha previsto il 10% a fronte di una situazione generalizzata di maggior coinvolgimento delle Province.
Il disegno di legge, a cui facevo riferimento in precedenza, dovrà anche cercare di dare risposta a questo problema, cioè come si compenetrano le due situazioni. Le Province dall'aprile 1995 riscuotono le 5 lire al chilogrammo; addirittura hanno già riscosso prima, e anche se le risorse in campo ambientale non sono mai sufficienti, dobbiamo cercare di reperirle in tutte le direzioni, con i fondi propri, con il piano triennale dell'ambiente che verrà adeguatamente reimpostato quando saranno disponibili gli accertamenti dei decreti per l'effettiva messa a disposizione da parte del Ministero e con gli accertamenti di consuntivo, o partendo dal preconsuntivo che è già stato elaborato.
Le preoccupazioni espresse dal Consigliere Bertoli sono anche le nostre, perché abbiamo bisogno di avere delle Province forti, che diventino soggetti attivi sotto il profilo ambientale.
Le risorse ci sono già, tuttavia abbiamo quel 10% sul quale ragioneremo quando esamineremo a fondo la materia della nuova ecotassa.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 88).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
89) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: è istituito, ai sensi dell'art. 3, comma ventiquattresimo e seguenti della legge 28/12/1995 n. 549, un nuovo capitolo in uscita "Fondo per gli interventi di riduzione dei rifiuti, recupero materie prime ed energia bonifica suoli inquinati, recupero aree degradate, avvio e funzionamento ARPA, istituzione e manutenzione aree protette" per un importo di L.
27.000.000.000. Con tale fondo si provvederà a finanziare gli interventi previsti al cap. 26726 per L. 11.475.000.000, al cap. 26860 per L.
4.000.000.000, al cap. 26905 per L. 7.000.000.000, al cap. 26936 per L.
2.000.000.000, al cap. 26940 per L. 2.000.000.000, al cap. 27070 per L.
525.000.000.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
90) Emendamento presentato dai Consiglieri Dutto, Rosso e Galli: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per il "Sostegno dell'area industriale canavesana" per l'importo di L. 3.500.000.000 (tre miliardi e cinquecento milioni).
La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Questo emendamento era la sequenza del primo emendamento che noi avevamo presentato questa mattina e che ripristinava il FIP a 80 miliardi.
Essendo stato bocciato il nostro primo emendamento, questo chiaramente non può più avere attuazione e a questo punto lo ritiriamo, così come ritiriamo anche i prossimi. Di conseguenza, gli emendamenti n. 90, n. 91, n. 92 e n.
93 si intendono ritirati.



PRESIDENTE

Il Consigliere Dutto ritira l'emendamento n. 90), così come ritira i seguenti altri emendamenti presentati dal suo Gruppo: 91) all'elenco n. 6 è inserito un intervento per la "Famiglia" per l'importo di L. 5.000.000.000 (cinque miliardi).
92) all'elenco n. 6 è inserito un intervento per le "Bonifiche amianto" per l'importo di L. 10.000.000.000 (dieci miliardi).
93) all'elenco n. 6 è inserito un intervento per la "Riduzione rifiuti" per l'importo di L. 15.000.000.000 (quindici miliardi).
94) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per la "Realizzazione di opere igienico-sanitarie" per l'importo di L. 8.000.000.000.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 22 voti favorevoli e 27 contrari.
95) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per il "Sostegno all'industria alberghiera dell'Acquese", per l'importo di L. 5.000.000.000.
La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

L'emendamento è finalizzato ad avviare nell'area dell'Acquese, che è l'area del Piemonte che ha la più elevata percentuale di disoccupati, una serie di interventi per affrontare la grave crisi economica.
Il primo intervento che abbiamo indicato (precedentemente ne abbiamo pure indicato un altro, che peraltro è stato respinto) è quello che va ad incidere sulla più rilevante e più qualificante attività di Acqui Terme ovvero l'attività alberghiera, legata alle attività termali.
Già lo scorso anno la Giunta, con una scheda di FIP, aveva avviato una politica in tale direzione, che aveva consentito ed ha consentito nelle ultime settimane di assegnare all'Azienda Terme di Acqui un contributo di 2 miliardi per una serie di interventi di ristrutturazione e sistemazione della parte dello stabilimento termale. Ciò però non è sufficiente, perch al di là delle strutture sanitarie termali, occorre assolutamente rivitalizzare il tessuto alberghiero della cittadina termale, tessuto che negli ultimi anni non ha visto da parte dei privati quegli interventi di adeguamento, di ammodernamento, di ristrutturazione che sono indispensabili per mantenere una presenza accettabile su un mercato molto combattuto e competitivo come è quello dell'industria termale.
Cinque miliardi sono una quota non elevatissima, peraltro sono il 10 di quello che è stato promesso dalla Giunta per quella città; chiediamo ovviamente che vengano coperti con un voto favorevole e che quindi venga accolto l'emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Anch'io mi associo a quanto detto precedentemente, in quanto l'intervento a sostegno dell'industria alberghiera Acquese è importante anche se ritengo la cifra non adeguata alla rilevanza di tale industria. Si tratta di un intervento che la città meriterebbe, città spesso penalizzata all'interno delle scelte della Giunta regionale.
Volevo ricordare che le Terme Acquesi sono sempre state attive, prima con le Terme Militari e poi con la capacità del fango acquese (che è uno dei migliori d'Europa), ma non hanno mai avuto un ruolo a livello regionale adeguato alla loro importanza. Lo stesso discorso vale anche per i finanziamenti e la valorizzazione della scuola alberghiera acquese.
Ritengo questa un'opportunità importante per valorizzare questa città che, dal punto di vista termale e turistico, è una delle migliori del Piemonte e che invece regolarmente non può e non ha la possibilità di espletare la sua grossa potenzialità turistica ed alberghiera. Pertanto ritengo che, pur essendo insufficiente, è comunque importante che questa cifra sia stata inserita nel bilancio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Foco.



FOCO Andrea

Mi associo agli interventi che mi hanno preceduto, ma vorrei rivolgermi, in modo particolare, al Presidente della Giunta e all'Assessore Angeleri, perché per quanto riguarda il rilancio del termalismo, entrambi in incontri ufficiali, sia con l'Amministrazione di Acqui che con l'Amministrazione provinciale, si sono impegnati per iniziative rilevanti e consistenti della Regione. In altri interventi era già stata sottolineata questa discrasia, questa dissonanza tra le promesse che vengono fatte nel momento in cui si incontrano le Amministrazioni locali e le realizzazioni concrete da parte della Giunta.
Il bilancio è l'occasione più seria, più concreta di verifica delle ipotesi progettuali e delle promesse fatte.
Scorrendo la proposta di bilancio non abbiamo trovato alcun intervento che facesse seguito, seppur parzialmente, all'impegno che era stato delineato. La promessa, se il riferimento era stato corretto, era attorno ad un intervento di circa 50 miliardi per rilanciare l'Acquese e il suo termalismo.
Nel nostro emendamento potevamo sicuramente, anche noi, aggiungere ancora uno zero, ma riteniamo che le proposte serie siano quelle concrete quelle che danno dei segnali e delle possibilità di realizzazione. Con questa proposta di 5 miliardi non abbiamo la presunzione di risolvere i problemi dell'Acquese e del suo termalismo, ma di fare un primo passo per la soluzione di questo problema. Pertanto, ci rivolgiamo in modo accalorato alla Giunta regionale, al suo Presidente, perché non venga visto questo emendamento in una dialettica tra maggioranza ed opposizione, ma sia considerato un contributo serio per lo sviluppo dell'Acquese ed anche per essere conseguenti - me lo si consenta - ad una legge regionale che questo Consiglio aveva approvato faticosamente nel 1994. In quella occasione proprio per dare significato e peso politico alla scelta, decidemmo di rinviare al bilancio la consistenza degli stanziamenti e nel 1995 attraverso il FIP, si trovò la possibilità di stanziare 4 miliardi. Ora riteniamo che bisogna essere conseguenti non solo alle promesse, ma ai disegni che erano stati prospettati e discussi ampiamente in quest'aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Gli interventi che mi hanno preceduto hanno un serio fondamento, non soltanto per quello che concerne il termalismo Acquese, ma per quanto riguarda il termalismo di tutta la Regione, ci sono infatti altri centri di importanza rilevante.
A proposito di questo settore, era stato commissionato a suo tempo - e quando dico a suo tempo intendo ben prima che io fossi Assessore al turismo uno studio che è estremamente interessante sulle attività termali in Piemonte, perché ritengo che proprio queste siano uno di quei segmenti turistici importanti, che dovrebbe essere valorizzato dalla Regione, in termini promozionali, non solo per quello che sono le Regioni italiane, ma per quelle che sono (dicevamo ieri che vogliamo porci al centro d'Europa) un segmento forte di turismo europeo.
A proposito però del termalismo Acquese non va sottaciuto un grosso problema. Voi tutti sapete, in particolare i Consiglieri originari di quella zona, che le terme Acquesi hanno vissuto un periodo di crisi notevole: non so se sono già chiuse o se sono ancora in crisi attualmente soprattutto perché la società che gestisce le terme ha più volte detto che avrebbe voluto chiuderle. L'unica cosa che faceva sì che questa società non chiudesse le terme è una concessione di imbottigliamento di acqua minerale presente nell'Acquese, nel senso che parallelamente a questa concessione di acqua minerale viene imposto alla società di tenere aperte le terme.
Ricordo di essermene occupato in allora con l'Assessore Coppo; è un problema che va risolto in modo definitivo, perché il finanziamento di 4,5 miliardi individuato nel FIP per gli albergatori non servirà a nulla se non si risolverà la crisi delle terme Acquesi in sé e per sé. Mi risulta che anche la società che gestisce le terme non sia neppure italiana, ma che sia una società tedesca...



FOCO Andrea

Ti confondi, è dell'IRI.



MONTABONE Renato

No, non mi sto confondendo affatto! Verificate quanto sto dicendo.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

E' dell'IRI.



MONTABONE Renato

Comunque, io ho parlato di queste cose con degli esponenti tedeschi.
Non so se nel frattempo le cose sono cambiate, verificatele bene. Comunque all'interno di quella società c'è la volontà di continuare ad avere in concessione l'uso delle acque e di dismettere invece quella che è la componente termale. Questo sarebbe un gravissimo danno per il discorso alberghiero che noi in questo momento vogliamo aiutare.



PRESIDENTE

La Giunta?



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

La Giunta dice no.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Foco; ne ha facoltà.



FOCO Andrea

L'intervento del collega Montabone ha richiamato l'attenzione sul problema dei problemi del termalismo italiano, e in esso delle terme di Acqui (ex-EAGAT) passate all'IRI. E qui stanno il ruolo e la funzione che la Regione dovrebbe saper giocare con il Governo centrale per l'ingente approvazione del progetto di legge ancora in discussione in sede di Commissione parlamentare. Si è finalmente pervenuti alla formulazione di un testo di legge che raccoglie tutte le proposte fatte fino ad oggi e che ha come uno dei suoi punti centrali il passaggio di questo patrimonio ai Comuni e alle Regioni. Questo è sicuramente un aspetto importante e ha fatto bene il collega Montabone a sollevarlo in questa sede perché è un aspetto di ruolo politico e di incidenza che dovrebbe giocare il governo regionale nell'ambito di questo discorso complessivo.
All'interno però del problema relativo alle terme, esiste la grossa questione relativa alle strutture di accoglienza che sono andate via via degradando. L'esempio più macroscopico di questo degrado è l'edificio dell'albergo "Nuove terme". Un grande albergo, situato al centro di Acqui è arrivato ad un punto tale di degrado che è impensabile possa rappresentare un richiamo, anzi finisce con l'avere un significato opposto.
Pertanto, se il termalismo è un punto centrale, ad esso è collegato il discorso dell'accoglienza: ecco, quindi, il senso della nostra proposta. Le due cose devono compenetrarsi e per compenetrarsi sappiamo che sono necessarie risorse. Di qui l'auspicio che il nostro sì sia esteso a tutto il Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La Giunta non accoglie l'emendamento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 17 voti favorevoli e 28 astensioni.
96) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per il "Recupero e realizzazione di aree industriali ed artigianali nel Canavese" per l'importo di L.
5.000.000.000.
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Vorrei richiamare alla mia memoria, e forse anche a quella dei Consiglieri che se ne sono dimenticati, che in questo Consiglio regionale abbiamo discusso approfonditamente questo problema e alla fine della discussione si è votato un ordine del giorno. Sia la maggioranza che la minoranza erano a favore di un'assunzione di responsabilità rispetto alla crisi di deindustrializzazione che colpiva il Canavese e quindi sono convinto che il Consiglio regionale terrà fede all'impegno assunto. Non è passato tanto tempo, credo se ne ricordino tutti.
Nel merito vorrei soltanto dire tre cose. Quest'area, soprattutto l'Alto Canavese, è un'area dove c'è una grande professionalità industriale è una delle culle dell'industrializzazione piemontese, quindi sarebbe una colpa disperdere questa professionalità. Ci sono molte strutture industriali dismesse, dal tessile al metalmeccanico; ultimamente anche fabbriche e stabili che ospitavano l'indotto FIAT. Quindi è particolarmente opportuno riconvertire ed utilizzare, in modo diverso, le strutture esistenti.
Per questo complesso di fatti chiedo che il Consiglio regionale approvi l'emendamento e destini i 5 miliardi previsti per il recupero di queste aree e per la ricollocazione delle industrie in questa zona.
Non vorrei che accanto a questo "ambientalismo" amorale - visto che sul "familismo" non sappiamo ancora come andrà a finire - ci fosse anche un "canavesismo" amorale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Intervengo per spiegare le motivazioni che ci hanno indotto a presentare gli emendamenti n. 96) e n. 101). Complessivamente riguardano una cifra consistente, 11 miliardi, quindi rappresentano una delle parti più rilevanti della proposta complessiva del centro-sinistra. E' giunto anche il momento - e il mio Capogruppo lo farà in modo compiuto - di rilevare lo stato del confronto in Consiglio. Rispetto alle grandi aperture di ieri del Presidente Ghigo verso la minoranza, nel comportamento concreto abbiamo registrato al contrario una sostanziale chiusura nei confronti della proposta correttiva avanzata ieri dal collega Ferraris.
In realtà sono state accolte proposte di carattere marginale. Per le proposte più qualificanti, relative alle questioni ambientali, ai servizi alla persona (vedremo cosa succederà per la famiglia) e agli immigrati, c'è stata una completa e totale chiusura: probabilmente ieri era un altro giorno per il Presidente Ghigo. Non so se sia stata compiutamente accolta la sua disponibilità per le proposte della minoranza. Nei comportamenti concreti finora - vedremo poi per la zona di Ivrea - la sua Giunta e la sua maggioranza non l'hanno concretamente seguito; quindi si è trattato, ad oggi, di un'apertura puramente formale e non politica.
Venendo alle questioni dell'area di Ivrea (sulle quali è intervenuto il collega che mi ha preceduto) vorrei rilevare come la nostra proposta non è puramente di destinazione di risorse generiche all'area in crisi, ma una proposta quantitativamente articolata: 2 miliardi per nuove imprese, 4 miliardi per l'innovazione tecnologica e 5 miliardi per le aree industriali.
Perché una proposta con queste caratteristiche? Innanzitutto perch l'Eporediese per le sue caratteristiche ha una peculiarità definibile come un modello economico che può crescere soltanto per innovazione. Noi vogliamo sostenere questo modello di sviluppo che è basato sulla creazione di vantaggi competitivi sul territorio, incentrato sull'innovazione tecnologica. Proponiamo un accordo di programma complessivo tra Governo Regione, Provincia e Comuni, affinché la zona dell'Eporediese sia una zona dove concentrare e coordinare una serie di risorse, di investimenti innovativi per la piccola e media impresa, di adeguamento delle aree industriali esistenti.
E' stato scritto che 5 miliardi sono finalizzati per le aree industriali, ma occorre precisare che si tratta anche di creare infrastrutture nelle aree esistenti in funzione dell'obiettivo dell'innovazione che bisogna accelerare al massimo. Pensiamo ad un potenziamento del ruolo e delle strutture del Consorzio per il Distretto tecnologico di Ivrea, che ha sicuramente la capacità per portare avanti un processo così complesso e alla necessità di un'attività finalizzata a razionalizzare la grande viabilità urbana di Ivrea e i collegamenti con la rete autostradale, impegnando a tal fine Provincia e Regione, anche se hanno ruoli diversi.
Rilevo ancora come nel Consiglio regionale aperto di Ivrea è stata avanzata la proposta, da noi condivisa, di qualificare quella zona come sede di valenza nazionale per esperienza di informatizzazione della Pubblica Amministrazione.
Riteniamo, in conclusione, che il Consorzio per il Distretto tecnologico di Ivrea abbia sufficienti capacità per permettere la realizzazione delle proposte avanzate per la ripresa dell'Eporediese.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 96).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 27 astensioni.
97) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: all'elenco n. 6 è integrato l'intervento per "Presidi socio assistenziali" per l'importo di L. 5.000.000.000.
97 bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Montabone, Burzi e Ghiglia: all'elenco n. 6 è integrato l'intervento per "Presidi socio assistenziali" per l'importo di L. 5.000.000.000 mediante riduzione del cap. 20075.
La parola al Consigliere Marengo.



MARENGO Luciano

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, se si decide di fare delle "furbate" in questo Consiglio, preannuncio che verranno presentati tanti altri emendamenti. Mi spiego.
L'emendamento n. 97 bis) cerca di recuperare ciò che è passato in aula con l'emendamento n. 46). Dato che il cap. 20075 è stato incrementato attraverso l'emendamento n. 46), di 5 miliardi, adesso si propone l'emendamento n. 97 bis) che ritoglie quei 5 miliardi per passarli ai Presidi socio-assistenziali. Tecnicamente può anche darsi che sia giusto farlo così. Io ritengo che sia inaccettabile che si riproponga una modifica di bilancio che è già passata, altrimenti ritorniamo all'art. 1 e io riproporrò emendamenti a partire dal primo emendamento che qui è stato discusso. Bisogna solo sapere se si intende procedere in questo modo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, a questo punto chiederei una sospensione per poter parlare di questa questione a livello di Capigruppo.



PRESIDENTE

E' stata avanzata una proposta da parte del Consigliere Burzi per una sospensione ed una riunione dei Presidenti dei Gruppi.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris; ne ha facoltà.



FERRARIS Paolo

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, si faccia pure quello che si ritiene; però qui siamo alle solite: in questo Consiglio regionale si violano costantemente le regole! L'abbiamo già fatto sul FIP: a partita in corso, si è deciso di cambiare gli indirizzi di una legge di principi.
Adesso, con furberia, si cambiano di nuovo le regole. Quello che voi assumete è un atteggiamento immorale! E' gravissimo quello che fate!



PRESIDENTE

Le regole non sono regolamenti.



FERRARIS Paolo

Anche nelle norme ci sono dei codici d'onore che sono chiari ed evidenti.
Il Presidente Ghigo ieri ha fatto una concione in cui ha chiesto alla minoranza di assumere degli atteggiamenti più responsabili. Incominci la maggioranza stessa ad essere responsabile rispettando le regole che da sempre si rispettano in questo consesso!



PRESIDENTE

Grazie.
Era stata avanzata una proposta di sospensione. Secondo il Regolamento può parlare uno a favore e uno contro.
La dichiarazione del Consigliere Ferraris era ostativa oppure no?



FERRARIS Paolo

Credo che la Giunta debba dire da subito se intende rispettare le regole o meno, poi in sede di Capigruppo discutiamo finché si vuole...



PRESIDENTE

Volevo sapere solamente se il Consigliere Ferraris era d'accordo per questa Conferenza dei Capigruppo, al di là di tutte le sue valutazioni.



FERRARIS Paolo

Sono d'accordo se la Giunta ripristina e dichiara in quest'aula prima dei Capigruppo se si rispettano le regole o meno.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Sono favorevole alla sospensione.
Visto che si parla di regole, preciso solo che l'emendamento n. 97 (che è l'emendamento precedente), è un emendamento illegittimo in quanto non coperto. Dico questo tanto per dare un'idea, perché poi le regole sono una cosa un po' vaga. Comunque, io sarei favorevole alla sospensione e a discuterne in sede di Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Se nella mezz'ora riusciamo a risolvere un problema come questo, allora possiamo riprendere il Consiglio, altrimenti alle ore 19 sospendo il Consiglio e ci aggiorniamo a domani mattina. Ci sono pareri diversi sulla continuazione o meno del lavoro fino all'approvazione dell'articolato. Vi prego di avere pazienza ancora per mezz'ora, mentre cerchiamo di dirimere questo problema.
Andiamo in sala dell'Ufficio di Presidenza. Grazie.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 18,30 riprende alle ore 18,40)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Signori Consiglieri, chiedo, come Giunta, di ritirare l'emendamento n.
97 bis).



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Ritiro questo emendamento, non perché ritengo che sia un emendamento fuori dalle regole, e non perché mi sono rovesciato una bottiglia d'acqua addosso, ma perché il Presidente della Giunta ha fatto questa richiesta ai Capigruppo firmatari. Sottolineo, però, che quando si denunciano i colpi di mano, bisogna anche ammettere quando colpo di mano si è fatto, altrimenti le regole valgono solo per gli uni e non per gli altri.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Certo che il Consigliere Montabone ha ritirato l'emendamento, ma il documento contiene tre firme; il Consigliere Montabone non ha detto che parlava anche a nome degli altri Consiglieri firmatari. Vorrei essere sicuro che l'emendamento è stato ritirato. Anche i Consiglieri Burzi e Ghiglia si devono pronunciare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Accetto che l'emendamento venga ritirato, su richiesta del Presidente della Giunta; accetto per senso di responsabilità, perché bisogna fare attenzione a parlare di regole, quando poi le regole si tentano di imporre tramite i ricatti. Noi accettiamo, come Alleanza Nazionale, di ritirare l'emendamento, per senso di responsabilità di fronte ad un bilancio di cui la Regione Piemonte, i cittadini piemontesi, hanno bisogno.
Credo che anche le maggioranze abbiano comunque il diritto di presentare emendamenti su argomenti rilevanti; di questo passo discussioni sulle regole per conto nostro se ne faranno molto poche.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Burzi.



BURZI Angelo

Sono d'accordo con quanto ha detto il Consigliere Montabone.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 97 bis) viene pertanto ritirato.
In merito all'emendamento n. 97) chiede la parola il Consigliere Burzi ne ha facoltà.



BURZI Angelo

A parte che non ho capito il perché abbiamo discusso prima dell'emendamento n. 97 bis, ma è un dettaglio.
Riteniamo che l'emendamento n. 97) non sia da votare perch improponibile in quanto non prevede la copertura.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ferraris.



FERRARIS Paolo

Se il motivo è quello detto dal Consigliere Burzi, non è vero perché la Giunta ha lasciato accantonati sul FIP, privi di destinazione, 11 miliardi.
Se avete altri motivi diteli, ma questo non ha fondamento.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Quanto ha detto il Consigliere Ferraris è vero per la prima parte, cioè è vero che ci sono gli 11 miliardi accantonati in aggiunta ai 33,5 sul FIP ma è altrettanto vero che sia gli 11 miliardi che la differenza, 80 miliardi, abbiamo detto, e ribadiamo, che li destineremo, con le schede sul FIP non appena definito il Piano regionale di sviluppo. Quindi nella sostanza mi ricollego a quanto detto dal Consigliere Burzi.



PRESIDENTE

Se non vi sono altre richieste di parola, pongo in votazione l'emendamento n. 97).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 24 voti favorevoli e 29 astensioni.
98) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per "Tutoraggio dell'imprenditoria femminile" per l'importo di L. 1.000.000.000.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Mi ricollegherei a quanto aveva detto questa mattina la Consigliera Spagnuolo e cioè che si sarebbe rifatta alla riproposizione di un ordine del giorno di impegno.
Ho concordato con l'Assessore Masaracchio di inserire una cifra di 100 milioni, che non riteniamo assolutamente in grado di dare una risposta efficace al problema; ma si era detto che avremmo recepito la richiesta dal punto di vista della sottolineatura politica, e ci riserviamo nell'ambito del progetto che sta portando avanti l'Assessore Masaracchio di andare ad integrare il capitolo con fondi adeguati.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

La ringrazio, Presidente, per avermi dato la parola. Solo per riallacciare - e chiedo ausilio anche ai colleghi oltre che alla Giunta la questione di carattere tecnico-politico in base alla quale fare o non fare una scelta, perché mi era stato spiegato che questo si potrebbe attuare soltanto facendo un nuovo testo di legge. Poiché la valutazione che esprimiamo è che questo emendamento si potrebbe fare, lo si può fare anche senza un nuovo testo di legge, allora non resta che accogliere l'emendamento. Qualora, invece, si dovesse assolutamente fare un nuovo testo di legge - ma non sembra così - è evidente che dovremo accontentarci dell'ordine del giorno. Avendo approfondito la questione non pare essere assolutamente indispensabile un nuovo testo di legge, quindi si pu recepire l'emendamento.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Sì, però non c'è la scheda del FIP. L'emendamento fa riferimento all'elenco n. 6 che è quello relativo al FIP; la scheda non c'è, c'è solo la scheda del termalismo, del socio-assistenziale, cioè le altre schede che abbiamo visto in sede di discussione. Ecco perché si rinvia ad un discorso successivo. Definito il PRS ci sarà la possibilità di inserire una scheda che consenta di allocare un finanziamento del genere.



SPAGNUOLO Carla

Allora cambiamo l'emendamento in ordine del giorno.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Infatti l'ordine del giorno mi sembrava una soluzione.



SPAGNUOLO Carla

Proporrei, anche a nome dei colleghi, di trasformare il testo dell'emendamento in un ordine del giorno di impegno della Giunta.



PRESIDENTE

Va bene, anche perché occorrerebbe fare la scheda.



SPAGNUOLO Carla

Sì, però lasciamo come minimo la cifra di un miliardo, non facciamo un ordine del giorno per 100 milioni, tanto per essere espliciti.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Questo è ovvio, nel senso che i 100 milioni noi li intendevamo così come ho detto; se si fa un ordine del giorno direi che questo documento impegni la Giunta a stanziare la cifra di...



SPAGNUOLO Carla

A partire da un miliardo di lire. Lo trasformiamo anche come testo in modo che poi possa essere approvato.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 98) viene quindi ritirato.
99) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris, Rubatto e Papandrea: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per "Sostegno alle imprese per l'applicazione del DL n. 626/94" per l'importo di L. 10.000.000.000.
La parola al Consigliere Papandrea per l'illustrazione..



PAPANDREA Rocco

Credo che, se c'è la volontà, tutto si può risolvere con un ordine del giorno. Ricordo solo che nell'ultimo Consiglio abbiamo discusso sul DL n.
626 e veniva sottolineato da tutti, sia da chi era contrario sia da chi era favorevole all'ordine del giorno, l'esigenza - se si voleva sollecitare l'applicazione di questa legge - di sostenere coloro che ne avevano bisogno. Noi abbiamo cercato di andare in questa direzione, cioè di raccogliere questo tipo di indicazione, ma nello stesso tempo di sottolineare l'esigenza di applicazione di queste norme per le ragioni ben note. Adesso bisogna capire se c'è la volontà politica o meno di recepire l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Per adesso il recepimento non c'è, perché noi abbiamo già inserito 3 miliardi sul DL n. 626 nel corso degli emendamenti parzialmente recepiti oggi; ci riserviamo in seguito, ma per adesso non possiamo accoglierlo.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 99).
E' respinto con 24 voti favorevoli, 28 contrari e 1 astensione.
100) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Cavaliere, Spagnuolo Ferraris e Rubatto: all'elenco n. 6 è inserito un intervento per "Politiche di sostegno alla famiglia" per l'importo di L. 12.500.000.000.
L'emendamento n. 100) è già stato illustrato dalla Consigliera Manica.
La parola all'Assessore Gallarini, per un ulteriore chiarimento.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Abbiamo lasciato in sospeso l'emendamento n. 44), sul quale alla fine avremo una soluzione che verrà costruita nel frattempo.
Per quanto riguarda l'emendamento n. 100) direi che, essendo una cifra molto corposa, dobbiamo sicuramente attendere l'approvazione del disegno di legge presentato dalla Giunta, che per x dodicesimi, rispetto al 1996 prevederà una certa cifra; vedremo in allora cosa si stanzierà, ovviamente da parte dell'Assessorato all'assistenza.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Manica.



MANICA Giuliana

Siamo in attesa della risposta all'emendamento relativo alla richiesta di 5 miliardi sulla spesa corrente per le politiche familiari e quindi non è indifferente capire quale tipo di proposta verrà fatta; io avevo fatto presente questa mattina che, pur in assenza della legge che verrà discussa nella Sottocommissione in questo Consiglio, c'è una legislazione molto ampia relativa agli interventi su queste materie, sia sul socio assistenziale sia sul sanitario, sugli orari e quant'altro; interventi non solo rispetto ai diritti individuali, ma complessivamente rispetto al sostegno al nucleo familiare, alle responsabilità familiari, al lavoro di cura e sostegno alla procreazione. L'ordine del finanziamento, quindi potrebbe già essere questo e potrebbe già andare in direzione della costruzione di progetti obiettivo di questo genere. Se ci illudiamo di finanziare quella sola legge e magari sul capitolo socio-assistenziale abbiamo sbagliato capitolo perché sarà un finanziamento "miserabile" rispetto all'entità dei problemi, toglierà soldi ad un Assessorato che già avrebbe bisogno di molto più di quello che ha in bilancio. Questi interventi non possono essere messi in alternativa o inseriti in questo modo. E' un intervento di tipo diverso, straordinario, che richiede progetti obiettivo che siano sinergici tra di loro su vari argomenti altrimenti dobbiamo dirlo subito: vogliamo fare sulla questione della famiglia grandi dibattiti ideologici, ma di pratico non vogliamo fare niente. Questo è un banco di prova, è la dimostrazione di come affronteremo quel dibattito.



PRESIDENTE

Le posso preannunciare che sull'emendamento n. 44) ci sarà una grande intesa.
Pongo ora in votazione l'emendamento n. 100).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinto con 20 voti favorevoli e 28 astensioni.
Torniamo ora ad esaminare gli emendamenti sospesi.
44) Emendamento presentato dai Consiglieri Marengo, Peano, Cavaliere Spagnuolo, Ferraris e Rubatto: il cap. 15910, così come l'elenco 4, è incrementato di L. 5.000.000.000 per finanziare "Politiche di sostegno della famiglia". Alla copertura della maggiore spesa si provvede con la riduzione di L. 500.000.000 del cap.
11585, per L. 500.000.000 del cap. 11610, per L. 2.000.000.000 del cap.
11750, per L. 1.500.000.000 del cap. 11725 e per L. 500.000.000 del cap.
11720.
E' stato inoltre presentato un nuovo emendamento.
44 bis) Emendamento presentato dai Consiglieri Montabone, Burzi, Ghiglia e Deorsola: il cap. 15910, così come l'elenco n. 4, è incrementato di L.
5.000.000.000 per finanziare "Politiche di sostegno alla famiglia". Alla copertura della maggiore spesa si provvede con la riduzione di L.
2.500.000.000 del cap. 10880; L. 1.500.000.000 del cap. 15950; L.
1.000.000.000 del cap. 15960.
La parola al Consigliere Montabone per l'illustrazione.



MONTABONE Renato

Pur condividendo le linee illustrate stamane dal Consigliere Saitta, e per non sbilanciare le linee politiche di intervento che il bilancio prevedeva sui capitoli sui quali doveva essere assunto il prelevamento per arrivare alla cifra di 5 miliardi, abbiamo presentato questo emendamento che va a toccare le spese del cap. 10880 (Spese per il rinnovo del Consiglio comunale) sul quale erano previsti 5 miliardi e da cui si pu prelevare, a ragion veduta, in quanto i risarcimenti ai Comuni per le elezioni regionali sono stati appena dati, e quindi c'è da prevedere che con 2 miliardi e mezzo coloro che devono ancora averli e che ne faranno domanda saranno comunque risarciti. Inoltre, si preleverebbe dal cap.
15950, che è il fondo per spese obbligatorie per una somma di un miliardo e mezzo, e dal cap. 15960, relativo alle spese impreviste, per un miliardo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina

Questa mattina ho seguito il dibattito sulla famiglia e sugli emendamenti proposti. Nell'ambito della discussione si è parlato di legge sulla famiglia, si è parlato della legge n. 61 e delle iniziative o meno per l'imprenditoria femminile.
Nell'ambito di questo discorso si è deciso di verificare la possibilità di predisporre un ordine del giorno che invitasse la Giunta a prendere in considerazione globalmente questi aspetti. Nell'intervento che avevo fatto questa mattina intendevo questo.
Se però è stato deciso di considerare solo ed esclusivamente una cosa sola, vorrei che mi fosse chiarito, perché, per quello che mi riguarda avevo inteso di fare un discorso comune.
Vorrei capire se non ci sono i fondi o se ci sono altri motivi altrimenti non riesco più a coordinare questi tre emendamenti.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Non entro nel merito del cambiamento dei capitoli da cui si dovrebbero reperire queste somme.
Ribadendo parte dell'intervento che ho fatto questa mattina, desidero soltanto avere l'assicurazione che una parte di questa somma (che abbiamo individuato in un miliardo come base di partenza) venga comunque destinata Assessore D'Ambrosio in particolare e anche Assessore Goglio, a quelle famiglie che hanno in casa degli assistiti con problematiche di carattere psichiatrico. Quindi, desidero avere questa garanzia.
Altri colleghi interverranno sulla congruità e sull'opportunità dello spostamento dei capitoli che qui non ho verificato, e rispetto al quale non mi contrappongo, perché non è il togliere i capitoli dalle spese sulle fognature che possa rendere positivo o meno l'emendamento. Ma tengo molto alla questione di una parte della finalizzazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Intervengo per dichiarazione di voto.
Rilevo con grande soddisfazione che il Consiglio regionale, attraverso il confronto e la riflessione, ha concordato in parte sulla nostra proposta di manovra.
Certamente il 30% di ciò che abbiamo proposto non è una grandissima cifra, ma vengono date le "gambe" ad una politica di sostegno per la famiglia, e per noi questo è motivo di soddisfazione. Certamente è stato faticoso, ma un primo risultato è stato raggiunto.
Credo che l'Assessore al bilancio, nel giudizio che ha dato sull'emendamento relativo ai 12 miliardi e mezzo per la famiglia, non ha espresso un'opposizione, ma un impegno a valutare successivamente la proposta.
Questo mi pare un impegno positivo e non ho dubbi sulla capacità dell'Assessore di mantenerlo; ciò ci conforta.
Poteva già essere fatto sin d'ora un altro sforzo per i 12 miliardi e mezzo.
Concludendo, risottolineo nuovamente questo risultato positivo, così come sottolineo che la presentazione tempestiva da parte nostra di una proposta di legge sulla famiglia, condivisa anche da altri colleghi, ha concentrato una certa attenzione da parte dei Gruppi consiliari su questo tema.
Il fatto che oggi si discuta addirittura di finanziamenti, in qualche maniera, ci soddisfa e conferma la bontà della scelta che abbiamo assunto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Volevo soltanto una garanzia ed una spiegazione sul capitolo da cui vengono prelevati i 2 miliardi e mezzo, il cap. 10880, che è il capitolo che riguarda il rimborso delle spese elettorali.
Vorrei una garanzia da parte dell'Assessore che siano cifre disponibili e non già impegnate.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Sono disponibili interamente. Fino ad oggi non ci sono richieste.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Dutto.



DUTTO Claudio

Intervengo più che altro per chiarire la situazione dei due emendamenti. Noi siamo decisamente favorevoli allo stanziamento dei 5 miliardi per la famiglia, tant'è che a questo riguardo abbiamo anche una proposta di legge; non eravamo assolutamente favorevoli al fatto che i 5 miliardi venissero prelevati dalla cultura.
Possiamo considerare completamente tramontato e ritirato l'emendamento n. 44) originale? Solo perché non ci siano problemi. Di conseguenza, se è così, noi siamo favorevoli.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo per dichiarazione di voto.



SPAGNUOLO Carla

Ritengo importante il ragionamento sulle questioni della famiglia e ribadisco anche che, almeno a nostro avviso, non è importante da dove vengono reperite le risorse, ma l'obiettivo che si vuole perseguire. Un obiettivo che raramente un Consiglio regionale ha l'opportunità di poter costruire nella sua interezza come in questa circostanza: tutta la materia delicata e significativa della famiglia deve essere costruita insieme.
La Sottocommissione è stata istituita ed è evidente che abbiamo davanti un grande dibattito culturale, che dovrà essere affrontato con grande senso di responsabilità e con realismo. Dibattito nel quale, probabilmente bisognerà venirsi incontro, ma credo che comunque questo confronto potrà essere utile soprattutto per rapportarsi alla comunità piemontese. Sappiamo che i progetti di legge che sono stati presentati sono tra loro profondamente diversi, ma il dibattito che ne scaturirà è ugualmente molto importante.
E' utile che nel concreto cominciamo a dire che ci muoveremo in quella direzione. Peraltro credo che sia molto importante - e questa è una motivazione che ci farà votare positivamente - che una parte di queste risorse, come abbiamo già detto (e sono lieta dell'assenso di chi ha la responsabilità all'interno della Giunta), venga destinata a quelle famiglie che nelle loro case si dedicano a persone con problemi di carattere psichiatrico. Penso, per esempio, non soltanto alla psichiatria in senso tradizionale, ma anche al problema degli anziani portatori del morbo di Halzheimer. Voglio fornire un dato - Presidente del Consiglio, so che lei è attento a queste problematiche - che ho acquisito oggi pomeriggio durante la mia assenza dalla seduta. Alla ripartizione di geriatria di un importante ospedale torinese mi hanno detto che il 40% dei ricoverati che sono intorno agli 80 anni ed oltre è portatore di questo tipo di malattia che è in un grandissimo aumento, probabilmente legata alle problematiche della vita, allo stress che stiamo vivendo quotidianamente.
Un'attenzione in questa direzione è qualcosa che non riguarda soltanto i portatori di quell'handicap specifico, ma riguarda anche le loro famiglie e l'intera comunità. Per cui credo che l'Assessore competente dovrà valutare, magari con la Commissione, come destinare i fondi alle famiglie interessate. Credo che sia un atto di civiltà molto importante, legato a problematiche del nostro tempo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Condivido appieno quanto detto dalla Consigliera Spagnuolo e ritengo che le osservazioni e le sottolineature che ha voluto riportare in aula per ben due volte (prima in apertura e adesso in chiusura di questo dibattito) debbano essere in qualche modo rilevate all'interno della legge sulla famiglia. Questa legge, per poter dare dei contributi all'Assessore, deve dichiarare le priorità all'interno delle quali dobbiamo intervenire.
Oggi abbiamo discusso di 5 miliardi, che sono senz'altro una cifra simbolica rispetto a tutte le problematiche riguardanti la famiglia abbiamo detto che successivamente, attraverso il FIP, si potrà assolvere ad un impegno molto più corposo su questo tema. Credo che la legge sulla famiglia, per la quale dovremmo impegnarci a discutere prontamente e anche in termini molto brevi, debba contenere tutte quelle osservazioni che non sono tanto tipiche di un dibattito sul bilancio, ma che devono entrare nel merito e nell'oggetto della questione all'interno di una legge specifica che, secondo me, è estremamente qualificante per una Regione come la nostra.



PRESIDENTE

L'emendamento n. 44) viene pertanto ritirato dai proponenti.
Credo che questo rappresenti la convergenza del Consiglio su tale argomento e sia forse il riscontro più nobile alle parole dette ieri mattina dal Presidente Ghigo, al di là di ogni strumentalizzazione. Credo che il Consiglio si possa veramente misurare su questi grandi e purtroppo anche drammatici argomenti.
La parola all'Assessore Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi, Assessore alle finanze

Intervengo per dichiarare la posizione della Giunta.
Riprendendo quanto detto dal Consigliere Saitta, riconducibile ad una proposta di ordine del giorno, poi richiamato dalla Consigliera Ferrero laddove diceva: "Visto che c'è questo emendamento, dove si risponde in modo preciso e certo con una cifra, tutti abbiamo convenuto sul fatto che questa cifra è largamente insufficiente, ancorché non ci sia ovviamente la legge oggi vigente, mi sembrerebbe opportuno che attraverso un ordine del giorno venisse esaltata questa volontà di andare a raccogliere indicazioni e finanziamenti allorquando ci sarà il disegno di legge trasformato in legge". Penso che se da parte dei Consiglieri interessati arriverà questa proposta, come Giunta la recepiremo, anche in coerenza con quella cornice di carattere generale di cui si era parlato questa mattina.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'emendamento n. 44 bis).
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 44 voti favorevoli e 4 astensioni.
Riprendiamo infine l'emendamento n. 18), presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti, riproposto nel testo seguente: è introdotto il nuovo cap. 11780: sostituire L. 300.000.000 dal cap.
11610.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato all'unanimità dei 48 Consiglieri presenti.
Non essendovi altri emendamenti, pongo in votazione l'art. 2 per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 50 voti favorevoli 29 voti contrari 21 L'art. 2 è approvato.
I Consiglieri Marengo, Ferraris, Papandrea, Spagnuolo, Cavaliere e Rubatto presentano il seguente nuovo articolo: "Art. 2 bis.
1. Le risorse assegnate con la presente legge dovranno essere ripartite, in via prioritaria, ed adeguando, se necessario, i preesistenti meccanismi di assegnazione, ad iniziative che si svolgano in Comuni del Piemonte che non beneficino delle provvidenze del Regolamento CEE n. 2081 per gli obiettivi 2 e 5B.
2. A parziale modifica del comma precedente gli importi di L.
2.000.000.000 del cap. 20155, di L. 3.000.000.000 del cap. 20100 e di L.
1.000.000.000 del cap. 20110, sono assegnati per iniziative nell'area di Ivrea e del Canavese e gli importi di L. 3.000.000.000 del cap. 20155 sono assegnati per iniziative nell'area dell'Acquese".
Mi pare che siano state ampiamente discusse le iniziative riguardanti questi due territori.
La Giunta non accoglie tale proposta di emendamento.
La parola al Consigliere Ferraris per dichiarazione di voto.



FERRARIS Paolo

Faccio rilevare la gravissima incongruenza con quanto la Giunta ha sostenuto un paio di mesi fa (lo ha sostenuto proprio l'Assessore Gallarini presentando il bilancio) dicendo che era un bilancio non torinocentrico, ma che guardava al resto del Piemonte. Noi abbiamo cercato, con questo emendamento, di dare un contenuto a quelle cose dette, anche perché pu succedere che ci siano alcune aree della Regione che beneficiano di contributi consistenti (superiamo i 1.500 miliardi di risorse, anche regionali, che vanno a finanziare gli interventi della CEE) e che poi partecipano nuovamente alla ripartizione dei fondi, creando delle gravissime situazioni di squilibrio territoriale. Quindi, riteniamo che ci possa essere una scelta coraggiosa che peraltro, ripeto, dà concretezza a quanto affermato dalla Giunta, decidendo di assegnare in via prioritaria non diciamo esclusiva, alle aree che non hanno la fortuna di avere sostegni della Comunità Europea, anche altre risorse. Ci sembra che almeno questa parte dell'articolo possa essere accolta.



PRESIDENTE

La Giunta ha espresso parere negativo.
Pongo quindi in votazione l'art. 2 bis) per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 19 voti contrari 30 L'art. 2 bis) è respinto.
ART. 3 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 30 voti contrari 19 L'art. 3 è approvato.
ART. 4 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 30 voti contrari 19 L'art. 4 è approvato.
ART. 5 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 30 voti contrari 19 L'art. 5 è approvato.
ART. 6 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art. 44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 49 voti favorevoli 30 voti contrari 19 L'art. 6 è approvato.
Si chiudono a questo punto i lavori della seduta odierna che proseguiranno domani mattina alle ore 9,30 con gli interventi del Presidente della Giunta, dell'Assessore Gal- larini e le dichiarazioni di voto dei vari Gruppi sul bilancio e sugli ordini del giorno allegati.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19,20)



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