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Dettaglio seduta n.359 del 18/05/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Abbiamo verificato che esiste la dovuta maggioranza per poter iniziare i nostri lavori. Come concordato nella riunione dei Capigruppo, cominceremo con la votazione sulle Commissioni provinciali per i beni ambientali.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

A cinquanta minuti di ritardo dall'inizio della riunione, ed a seguito della sua lettera di richiamo a tutti i colleghi alla presenza, chiedo almeno di verificare il numero legale in aula come primo atto di conferma della validità dei lavori ed inoltre di votare alcune ipotesi di inversione dei punti all'ordine del giorno. Quindi, chiedo che siano messe ai voti queste richieste. Grazie.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale, su richiesta del Consigliere Chiezzi.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
30 Consiglieri ed in congedo n. 5 Consiglieri.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Angeli, Bellingeri, Casoni Cavallera e Majorino


Argomento: Giunta, organizzazione e funzioni

b) Remissione temporanea deleghe da parte dell'Assessore Cavallera al Presidente della Giunta regionale, Ghigo


PRESIDENTE

Comunico inoltre che l'Assessore Cavallera rimette temporaneamente le deleghe a lui attribuite con D.P.G.R. n. 39 del 6 luglio 1998, pur mantenendo la carica di Assessore regionale, per ragioni di opportunità legate alla sua candidatura a Presidente della Provincia di Alessandria; le funzioni delegate all'Assessore Cavallera sono esercitate dal Presidente della Giunta regionale a far tempo dal 4 maggio 1999.


Argomento:

Richiesta inversione all'o.d.g.


PRESIDENTE

Ho ricevuto alcune richieste scritte di inversione dell'o.d.g. a firma del Presidente del Gruppo Comunista, Pino Chiezzi. Con la prima si richiede, ai sensi dell'art. 51 del Regolamento, che il primo punto all'ordine del giorno della seduta odierna sia sostituito dal dibattito sul ruolo dell'Assessore Masaracchio nell'ambito dell'organizzazione del Salone della formazione ed dell'educazione.
Può intervenire un consigliere a favore e uno contro. Consigliere Chiezzi, lei intende parlare a favore, come presentatore?



CHIEZZI Giuseppe

Quanti minuti ho, Presidente?



PRESIDENTE

Cinque minuti.



CHIEZZI Giuseppe

E' stato proposto che i lavori di questa mattina iniziassero con una votazione sul rinnovo di Commissione, cosa che mi sembra giusta perch siamo già in grave ritardo rispetto ai tempi previsti per il rinnovo di queste Commissioni. Rimane il fatto che vi è anche un ritardo, anche se non così grave, per quanto riguarda i risultati dell'esame che la Commissione Giunta per le elezioni ha effettuato circa i problemi di decadenza e incompatibilità dell'Assessore Masaracchio. Pensiamo, come Gruppo Comunista, che questo sia un problema molto importante e grave. L'Assessore Masaracchio, nell'esercizio delle proprie funzioni, quindi come rappresentante dalla Regione Piemonte, in un settore di competenza regionale, ha incitato per lungo tempo (parecchi mesi, forse un anno) due imprenditori con promesse di carattere evidentemente politico e morale ad occuparsi della ideazione e della realizzazione del Salone della formazione. Questi due imprenditori si sono fidati degli impegni politici e morali assunti ed hanno organizzato il Salone, impiegando la propria capacità, la propria intelligenza e anche le proprie risorse economiche.
Il Salone si è svolto, l'Assessore Masaracchio l'ha inaugurato Assessori e Consiglieri regionali hanno partecipato attivamente. Alla fine i due imprenditori hanno richiesto che la Regione riconoscesse il lavoro svolto e le spese sostenute, ma questo non è avvenuto. L'Assessore Masaracchio, promettendo ancora, è rimasto al suo posto, richiedendo al Presidente Ghigo e forse anche alla Giunta, in termini collegiali, di predisporre una delibera per il pagamento delle spese sostenute dai due imprenditori. Il Presidente Ghigo ha promesso di occuparsene in una riunione con i due imprenditori, ma non ha fatto sapere loro nulla sull'esito di questa promessa né li ha più' incontrati. I due imprenditori sono adesso nella situazione di aver dovuto nominare due curatori fallimentari e di essersi dovuti rivolgere ad un tribunale per chiedere all'Assessore Masaracchio o alla Giunta regionale di onorare gli impegni politici e morali assunti.
Questo fatto, che è ancora irrisolto, porta discredito a tutta la Regione Piemonte. Ci sono due imprenditori che, per aver dato fiducia ad un impegno politico e morale di questa Giunta, di questo Assessore e di questo Presidente della Giunta si trovano in gravissime difficoltà economiche.
La questione morale è tutta aperta e penso che sia la prima cosa che questo Consiglio debba affrontare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Il nostro Gruppo è contrario a questa richiesta, perché durante la conferenza dei Capigruppo, dopo lunghe discussioni, si era stabilito di iniziare la seduta con la prosecuzione del dibattito sul disegno di legge n. 460. Dopodiché, avendo sentito il collega Chiezzi, che ha richiesto di affrontare preliminarmente quattro o cinque punti, chiediamo, se è possibile, di accorparli, in modo tale che si faccia un'unica votazione e non quattro o cinque votazioni relative ad altrettante richieste di inversioni all'o.d.g.



PRESIDENTE

Pongo in votazione, per appello nominale, richiesto dal Capogruppo Chiezzi, l'inversione dei punti all'o.d.g.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 hanno risposto SI' 17 Consiglieri hanno risposto NO 30 Consiglieri



PRESIDENTE

La richiesta di inversione dei punti all'o.d.g. è respinta.


Argomento:

Questione preliminare


PRESIDENTE

E' pervenuta la richiesta, da parte del Consigliere Gallarini, di accorpare tutte le richieste di inversione di punti all'o.d.g. ai sensi dell'art. 63 del Regolamento.
Interpreto la richiesta come questione preliminare, ovvero che l'o.d.g.
debba avere esecuzione come previsto.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Visto che il collega Chiezzi ha annunciato quattro o cinque richieste d'inversione dei punti all'o.d.g., anziché procedere a quattro o cinque illustrazioni e votazioni, per speditezza presentiamo tale questione preliminare.



PRESIDENTE

Tale richiesta è stata avanzata in base all'art. 63 del Regolamento che recita: "5. E' facoltà di ogni Consigliere presentare al Presidente del Consiglio questioni preliminari, ossia attinenti alla conduzione dei lavori del Consiglio." Credo, con la puntualizzazione che è stata verbalizzata, di dover porre in votazione la questione preliminare posta dal Consigliere Gallarini.
Consigliere Chiezzi, vuole intervenire sulla questione preliminare?



CHIEZZI Giuseppe

No, parlo a difesa dei diritti di un Consigliere regionale di un Gruppo. Noi abbiamo presentato tre proposte che hanno una propria finalità politica specifica e non sono accorpabili. Infatti, si propongono tre argomenti che non sono imparentati tra loro, ma che hanno una valenza politica specifica e su cui non è detto che il Consiglio regionale abbia la stessa opinione. Pertanto, non sono accorpabili. Il problema di discutere prima il disegno di legge sull'agricoltura o quello sulla montagna è differente, per cui il mio Gruppo chiede di conoscere il parere del Consiglio su entrambi.
La questione di decidere l'accorpamento rientra nel diritto dei proponenti, perché non mi sembra che una questione preliminare, così genericamente intesa, possa ostacolare la richiesta di un Gruppo di verificare l'effettiva volontà del Consiglio di trattare un argomento prima di un altro. Se così fosse, con la stessa logica potrei porre una serie infinita di questioni preliminari legate alla conduzione dei lavori.
Penso che la questione preliminare abbia un'altra funzione.
Sono state consegnate tre proposte precedentemente alla questione preliminare; la questione preliminare, forse, può anche essere proposta caso per caso, ma non accorpando tre fatti politici che sono evidentemente differenti.
A norma di Regolamento, chiedo che si votino le tre proposte singolarmente, perché il Gruppo Comunista intende sapere qual è l'opinione del Consiglio sulla priorità di queste proposte. Grazie.



PRESIDENTE

La questione preliminare deve essere collegata; chiederei di puntualizzarla per iscritto. Dato che queste ipotesi sono già state affrontate dalla Conferenza dei Capigruppo e non sono state accolte, credo che sia ammissibile la presentazione di una questione preliminare, affinch i lavori abbiano svolgimento nell'ordine previsto dalla Conferenza dei Capigruppo. Questo credo sia ammissibile.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.



SIMONETTI Laura

Al di là del fatto che in sede di Conferenza dei Capigruppo sia stato stabilito un ordine dei lavori, il Gruppo Comunista, su proposta del Capogruppo Chiezzi, ha presentato all'attenzione del Consiglio questioni diverse che, come già affermava il nostro Capogruppo, hanno una propria autonomia.
Visto che il nostro Gruppo ha presentato le sue proposte di inversione dell'o.d.g. prima ancora dell'inizio dei lavori e dell'apertura della seduta di Consiglio, e prima ancora della pregiudiziale proposta formalmente (anche per iscritto) dal Capogruppo Gallarini, ritengo sia legittimo e doveroso da parte sua, Presidente, garantire che un Gruppo possa vedere l'aula esprimersi rispetto a delle proposte che ha formulato.
Le nostre proposte di inversione dell'o.d.g. sono state presentate prima ancora dell'apertura dei lavori. Non si mette in discussione la costruzione dell'ordine dei lavori del Consiglio, una volta che le proposte siano state respinte; noi riteniamo, però, che sia legittimo garantire a un Gruppo che pone una questione all'o.d.g., che tale questione venga votata e garantire ad altri Gruppi del Consiglio di potersi esprimere liberamente anche in difformità rispetto alla votazione precedente.



PRESIDENTE

Occorre garantire a tutte le forze presenti in aula i diritti che sono riconosciuti; occorre anche garantire, però, che se l'indicazione di partenza è di seguire un o.d.g., questo sia reso possibile. In base all'argomentazione che il vostro Gruppo sostiene, non si può pensare di passare tutta la giornata ad introdurre argomenti.
Consigliere Gallarini, la questione preliminare da lei presentata, mi permetta, non è così chiara, perché dice: "Si chiede in via preliminare l'accorpamento di tutte le richieste...". Mi pareva di avere inteso che lei chiedesse, con una mozione d'ordine, funzionale all'accelerazione dei lavori, di mantenere fermo l'o.d.g. così come stabilito dalla Conferenza dei Capigruppo. Se verrà riconfermata questa proposta e se l'aula la accetterà, le altre richieste di modifica dell'o.d.g. decadranno.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Infatti, il senso è quello: quando diciamo, per esempio, che l'agricoltura deve essere prioritaria rispetto al disegno di legge n. 460 il collega Chiezzi ne fa un problema politico. Secondo noi, ad esempio, il disegno di legge sulla montagna deve essere prioritario rispetto al 460: è un'altra questione politica; ma è altrettanto politica la richiesta che venga riconfermato l'ordine del giorno stabilito in Conferenza dei Capigruppo. Se si vota su questa riconferma, automaticamente vengono assorbite tutte le altre questioni politiche e differenziazioni.



PRESIDENTE

Su questa proposta, così formulata, di riconferma dell'o.d.g. come uscito dalla Conferenza dei Capigruppo, la parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Scusi, Presidente, posso anche non essere d'accordo con la proposta fatta dai colleghi del Gruppo dei Comunisti italiani, tuttavia sono ugualmente non d'accordo sullo stravolgimento del Regolamento.
Penso che da nessuna parte del Regolamento sia prevista questa impostazione. Ci sono delle richieste di inversione dell'o.d.g.: queste vengano trattate nell'ordine di presentazione. Non è scritto da nessuna parte del Regolamento (a mio avviso sarebbe un'interpretazione stravolgente delle regole democratiche di questo Consiglio) che si deve fare riferimento a ciò che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso.
La Conferenza dei Capigruppo prende delle decisioni e, a fronte di tali decisioni o di altre, assunte eventualmente dal Presidente del Consiglio vi è un articolo di Regolamento che prevede l'inversione dell'o.d.g.
inversione che viene fatta per argomenti, non per insieme di argomenti, in relazione a ciò che la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito.
Mi permetta un'altra osservazione: se così fosse, ci dovrebbe essere un verbale della Conferenza dei Capigruppo, ma poiché non esiste alcun verbale sottoscritto da nessuno, noi, alcune volte, non sappiamo bene che cosa la Conferenza dei Capigruppo abbia deciso e quindi ci rivolgiamo, per non disturbare lei, alla cortesia dei funzionari che seguono la Conferenza dei Capigruppo per avere delle interpretazioni.
Pertanto noi non possiamo votare su un pacchetto generico definito dalla Conferenza dei Capigruppo, che non è fissato da alcun verbale.
Premetto che, con ogni probabilità, sulle richieste del Gruppo Comunista non voterò a favore, perché probabilmente posso anche avere motivo di non votare a favore, ma non posso essere d'accordo sullo stravolgimento del Regolamento; il Regolamento non parla in blocco di ci che è stato deciso dalla Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Infatti, l'accorpamento delle richieste di inversione, come ho già detto prima, mi lascia molto perplesso: credo però che la presentazione di una questione preliminare sia compatibile con il nostro Regolamento. E' vero che non c'è un verbale formalizzato, ma la Conferenza dei Capigruppo viene formalizzata dall'o.d.g. che gli uffici predispongono e che io firmo e invio; in tal senso si può' parlare di formalizzazione. Perciò, una conferma dell'o.d.g., così come è stato inviato all'aula, a me pare che non sia contraria al Regolamento.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Dato che le questioni di carattere regolamentare sono sempre molto delicate perché costituiscono dei precedenti nel momento in cui si decide (anche alla Conferenza dei Capigruppo) di trattare alcuni argomenti piuttosto che altri, dato lo spostamento automatico nell'ordine dei lavori.
Oltretutto, stiamo allungando i tempi, perché basterebbe porre in votazione le richieste che sono state avanzate. Una discussione di principio sull'interpretazione del Regolamento porta solo ad un'ulteriore perdita di tempo. Grazie.



PRESIDENTE

Collega Gallarini, non credo che la mozione, così come lei l'ha posta sia sostenibile. Passo a quello che ho davanti agli occhi: il secondo punto...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (Fuori microfono)



PRESIDENTE

Posso intervenire, Presidente?



PRESIDENTE

No. Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Presidente, non ho capito come procediamo. Sono d'accordo con la sua interpretazione e con la mozione del collega Gallarini.
Facciamo attenzione - lo dico a tutti - a tirare in ballo le regole della democrazia, perché qui ogni tanto qualcuno sale in cattedra ponendoci di fronte le sempre più nebulose regole della democrazia, per cui tutti facciamo un passo indietro dicendo: "attenzione, stiamo violando le regole della democrazia". Io sono una persona che per tanti anni ha ricevuto insegnamenti sulle regole di democrazia, perché ogni volta che parlavo mi dicevano: "tu stai zitto perché devi imparare". Ho imparato pochissimo, ma cerco di mettere in opera quello che ho imparato. Ho imparato che in democrazia si discute, ma si decide anche.
Il problema è questo: se la Conferenza dei Capigruppo non ha un verbale, come è stato sostenuto autorevolmente in quest'Aula, la Conferenza dei Capigruppo non serve a niente. Se non fa fede l'o.d.g. che il Presidente invia a tutti i Consiglieri e che viene deciso e discusso dalla Conferenza dei Capigruppo, la Conferenza dei Capigruppo non ha valore e non ha senso.
Se, poi, si decide qualcosa in Conferenza dei Capigruppo e qualunque Consigliere può venire in aula e presentare, ad esempio, 200 richieste di inversione dell'o.d.g. e l'Aula non accetta una mozione che chiede di proseguire con l'ordine dei lavori (e quindi è implicito che si fanno decadere tutte le proposte di inversione dell'o.d.g.), allora le regole di democrazia assolutamente non esistono più.
Nell'interpretazione che si dà al Regolamento c'è, a mio avviso, anche una costituzione materiale che deve essere attuata dall'Aula, con il rispetto della volontà della stessa. Pertanto, creiamo pure dei precedenti perché è su queste cose che si fa la battaglia per la democrazia altrimenti gettiamo solo parole al vento che non ci permettono di proseguire, mentre il primo atto democratico che siamo stati demandati a rispettare è quello di votare e non di bloccare pretestuosamente i lavori con artifizi al limite del Regolamento.
Credo che se andassimo ad approfondire le nostre interpretazioni del Regolamento e quella che ha inteso dare il collega Gallarini risulterebbero altrettanto fondate di quelle di chi sostiene argomenti contrari.
Chiedo pertanto di votare, per far decadere le richieste di inversione dell'o.d.g., la mozione presentata dal collega Gallarini.



PRESIDENTE

Mi sono permesso di rilevare che questa mozione non è chiara.
L'accorpamento è un concetto, ma io chiedo di precisare quello che è stato detto a voce, che non è l'accorpamento di tutte le richieste (perché ci sono richieste diverse), ma è la conferma dell'o.d.g. così come aveva stabilito la Conferenza dei Capigruppo.
Mi è stata presentata una nuova mozione da parte del Consigliere Gallarini. Essa recita: "Al Presidente del Consiglio regionale chiedo, come questione preliminare, che nell'ordine dei lavori venga riconfermato quanto stabilito nella Conferenza dei Capigruppo del 14/5". Questa richiesta mi pare diversa rispetto a quella precedente ed in linea con quanto aveva già sostenuto il Consigliere Gallarini.
Mi pare, inoltre, che questa richiesta sia compatibile con il nostro Regolamento, nel senso che è pur vero che non c'è un verbale formalizzato ma ci sono degli appunti e il risultato dell'attività dei Capigruppo viene riassunto e trasmesso dal Presidente pro tempore a tutti i colleghi.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Penso che il nostro Regolamento preveda che la Conferenza dei Capigruppo ipotizzi un ordine dei lavori, non so se con un verbale o meno (sarebbe meglio con un verbale) da proporre al Consiglio regionale. Questa prassi la considero condivisibile.
Il Regolamento, però, non prescrive che in Conferenza dei Capigruppo siano tutti d'accordo sull'ordine dei lavori. Se lei ricorda Presidente, in Conferenza dei Capigruppo ho detto, ben due volte, di non essere d'accordo su quell'ordine dei lavori, quindi avevo già espresso la volontà di fare proposte diverse in Aula (spero che questo risulti dagli appunti presi in Conferenza dei Capigruppo) preannunciando un'iniziativa politica poiché il Regolamento prevede che sia l'Aula a decidere il da farsi.
Avevo chiesto la parola prima dell'intervento del Consigliere Ghiglia per fare una proposta, che non so se mantenere ancora e se possa essere interessante.
Le tre questioni che il mio Gruppo solleva sono unicamente politiche in quanto riteniamo giusto proporre un'inversione dei lavori perché si tratta di argomenti (come la questione del Difensore Civico) sui quali il Consiglio regionale sta omettendo un atto dovuto da moltissimi mesi e questo, secondo noi, è gravissimo. Sono questioni politiche e penso, a questo punto, che possano essere capite anche senza illustrazione; lo avrei fatto volentieri per cercare di convincere l'Aula, ma sono anche disponibile a non illustrarle.
Chiedo comunque che risulti a verbale che il Gruppo Comunista oggi ha proposto altre priorità rispetto a quanto stabilito dai Capigruppo. Chiedo che questo si verifichi in modo specifico riguardo al Difensore Civico all'agricoltura (che dipende dalla Bassanini) ed alla montagna.
Rinuncio quindi al tempo destinato ai nostri interventi, però chiedo di rispettare il Regolamento e i diritti dei Gruppi riguardo alle votazioni.
Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Mi spiace moltissimo fare la dichiarazione che farò, però - ribadendo il mio voto contrario rispetto alle richieste del collega Chiezzi - ritengo che le logiche di accorpamento delle votazioni non siano conformi al Regolamento. Ho anche la sensazione che siamo di fronte ad un mutamento sostanziale della Presidenza del Consiglio, perché sto notando, da qualche seduta, che interviene il collega Ghiglia e si cambiano le opinioni. Mi complimento con il nuovo Presidente del Consiglio.



PRESIDENTE

Il mio atteggiamento è sempre stato lo stesso. Credo che questa impasse preliminare possa essere risolta, così come proposto, votando le richieste e dandone per acquisita l'illustrazione. Lei mi consenta di fare la votazione per alzata di mano.
Votiamo la richiesta di inversione dell'o.d.g., presentata dal Consigliere Chiezzi, con la quale si chiede di iniziare i lavori con l'esame del disegno di legge n. 210: "Testo Unico delle leggi sulla montagna", di cui al punto 9) dell'o.d.g.
Chi è a favore della proposta Chiezzi è pregato di alzare la mano.
E' respinta con 2 voti favorevoli e 40 contrari (2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione).
Votiamo ora la richiesta, sempre del Consigliere Chiezzi, di iniziare i lavori con l'esame del disegno di legge n. 392: "Riordino dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione sviluppo rurale, caccia e pesca", di cui al punto 11) dell'o.d.g.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinta con 2 voti favorevoli e 41 contrari (2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione).
Votiamo infine la richiesta, sempre da parte del Consigliere Chiezzi, di iniziare i nostri lavori con il dibattito su: "Relazione del Difensore Civico anni 1996, 1997, 1998", di cui al punto 127) dell'o.d.g.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' respinta con 2 voti favorevoli, 41 contrari e 2 astensioni.


Argomento: Nomine

Nomina sezioni decentrate provinciali Commissione tutela e valorizzazione beni ambientali-culturali e loro presidenze (art. 8, L.R. 20/89)


PRESIDENTE

Passiamo pertanto al punto 3) all'o.d.g.: "Nomina sezioni decentrate provinciali Commissione tutela e valorizzazione beni ambientali-culturali e loro presidenze". Chiedo agli uffici di predisporre l'urna.
Informo che ci sono delle schede; occorre provvedere alla nomina di cinque esperti, due dei quali, di norma, scelti in terne proposte dalle associazioni più rappresentative a livello provinciale (questa indicazione la trovate già presente sulla scheda). Nella scheda troverete tre righe nel senso che il voto è limitato, dovendosi garantire la presenza delle minoranze.
Esiste poi una seconda scheda, sempre per la sede decentrata, che riguarda i nominativi proposti dalle amministrazioni provinciali; essendo due i nominati ed essendo due quelli che devono essere eletti, mi pare una procedura molto semplice, anche se dobbiamo passare attraverso una forma di votazione perché così prevede la nostra legge.
Le indicazioni delle Province sono pervenute tutte, per cui il ritardo che abbiamo avuto nel portare in votazione queste commissioni ha permesso a tutte le Province di far pervenire le loro indicazioni.
Prego gli Uffici di distribuire le schede.
Ovviamente questa procedura è un po' complessa, nel senso che, una volta individuati i cinque esperti, nel corso della giornata dovremo provvedere ad una ulteriore votazione per l'individuazione del Presidente.
Come scrutatori designo i Consiglieri Simonetti e Salerno.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, preferirei di no.



PRESIDENTE

La Consigliera Simonetti rinuncia; mi rivolgo allora alla cortesia del Consigliere Moro.
Si proceda alla distribuzione delle schede, per la votazione a scrutinio segreto.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Posso informare che sono stati 53 i Consiglieri che hanno espresso il voto e 53 sono le schede che vi sono nell'urna, adesso si procede allo spoglio e successivamente verranno proclamati gli eletti.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Proseguimento esame disegno di legge n. 460: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 4) all'o.d.g. relativo al proseguimento esame del disegno di legge n. 460: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica". Chiedo a tutti i colleghi di restare seduti al loro posto ed anche ai rappresentanti della stampa.
Proseguiamo con l'esame degli emendamenti all'articolo 6.
Emendamento presentato di Consiglieri Chiezzi e Simonetti: 40) dopo l'art. 6, comma 5, è inserito il seguente comma 6: "6. Al fine di consentire agli Enti Locali la corretta esplicazione degli strumenti di programmazione, di cui all'art. 1 ter, e la redazione dei progetti infrastrutturali, di cui all'art. 4, comma 2, la Giunta regionale nell'ambito del programma annuale di interventi, definisce: a) le priorità di intervento rispetto alle finalità di cui all'art. 1 comma 2 b) i contenuti ed i criteri di valutazione degli strumenti di programmazione e dei progetti infrastrutturali, ivi compresi i relativi termini di presentazione c) le linee procedurali ed i supporti per una corretta ed adeguata predisposizione degli strumenti".
Consigliere Chiezzi, vuole confermare quest'emendamento così come ne ho dato lettura?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Lei ha osservazioni su questo emendamento?



PRESIDENTE

Le chiedo solo di confermare se il testo resta nella formulazione originaria, non per pura curiosità ma perché contiene riferimenti all'articolo 1 ter e all'articolo 4 comma 2, che non sono mai stati approvati. Questo emendamento infatti potrebbe essere considerato non accoglibile in quanto fa riferimento ad articoli che non esistono.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo, se è possibile, conoscere l'esito della votazione relativa ai due subemendamenti. Vorrei sapere quali Gruppi hanno votato a favore e quali Gruppi hanno votato contro.



PRESIDENTE

Avevamo svolto delle votazioni per appello nominale. Per quanto riguarda il primo subemendamento, erano presenti 35 Consiglieri, votanti 29. Hanno risposto "SI'" Consiglieri, hanno risposto "NO" 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri.
La votazione sull'altro subemendamento è stata la seguente: presenti 38 Consiglieri votanti 28 Consiglieri Ha risposto "SI'" 1 Consigliere hanno risposto "NO" 27 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 10 Consiglieri



CHIEZZI Giuseppe

Tra i 27 Consiglieri che hanno votato "NO", ci sono Gruppi di maggioranza e di minoranza?



PRESIDENTE

Un attimo che leggo i nomi. Mi pare di non scorgere Consiglieri di minoranza.



CHIEZZI Giuseppe

Ho fatto questa domanda perché cambia la natura delle osservazioni che faccio.
Lei, giustamente, mi chiede se questo testo è confermato dal Gruppo. La domanda è in parte retorica. Il Gruppo non voleva confermare questo testo però l'aula non ha consentito al Gruppo comunista di correggere, rendendolo congruo e atto allo scopo, un proprio emendamento. Il Gruppo ha tentato di togliere da questo emendamento degli elementi che erano non più vitali dal punto di vista degli argomenti amministrativi, nel senso che l'art. 1 ter non era stato precedentemente approvato, come neppure il comma due dell'art. 4. Il Gruppo comunista prendendo atto dell'impossibilità di fare riferimento in questo emendamento a questi due articoli, ha chiesto all'aula di poterli espungere. L'aula ha impedito al Gruppo comunista di cambiare questo emendamento togliendo due riferimenti che non esistevano.
Il Gruppo comunista sperava che esistessero, ma non esistono. Adesso mi rendo conto dell'imbarazzo della Presidenza, perché l'aula in pratica obbliga il Gruppo comunista a mantenere un emendamento nel quale ci sono dei riferimenti inesistenti. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per chiedere all'aula la possibilità di correggere l'emendamento, ma l'aula non ha accettato. A questo punto che cosa dobbiamo fare? Riproporre i due subemendamenti, ma il Presidente dice che non si può più fare. Votiamo l'emendamento così com'è. Lei mi dice che l'emendamento così com'è è irricevibile. Non posso darle torto, perché contiene due riferimenti che noi stessi volevamo togliere. Come si esce da questa impasse? Non lo so. Di certo, io non ritiro l'emendamento.



PRESIDENTE

Le ho semplicemente chiesto se questo era il testo.



CHIEZZI Giuseppe

Il testo non è questo, nel senso che volevamo modificarlo, ma l'aula ha deciso che è questo.



PRESIDENTE

Lei quindi conferma il testo. Se questo testo venisse approvato verranno espunti dei riferimenti impropri. In fase di coordinamento sarà possibile risolvere il problema.
Essendosi già svolta la discussione sul punto, pongo in votazione l'emendamento.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente mi chiarisca solo un punto. Lei dice che votiamo l'emendamento così com'è stato presentato.



PRESIDENTE

Se lei non intende ritiralo, lo pongo in votazione. Sarà poi compito dell'Ufficio di Presidenza rendere coordinato e compatibile il testo.



CHIEZZI Giuseppe

Gradirei, essendo uno dei presentatori dell'emendamento, capire. Se l'aula approva l'emendamento, visto che l'emendamento recita: "...al fine di consentire agli Enti locali la corretta esplicazione degli strumenti di programmazione, di cui all'art. 1 ter.." come diventa questa frase? Come avviene il coordinamento?



PRESIDENTE

Lo vedrà l'Ufficio di Presidenza, non posso avanzare delle ipotesi. Io semplicemente lo pongo in votazione, poi ci sarà il momento di coordinamento.



CHIEZZI Giuseppe

L'emendamento cita l'art. 1 ter, che non esiste.



PRESIDENTE

Ho due possibilità. O dichiarare irricevibile l'emendamento, oppure portarlo in votazione. Credo che, avendo iniziato con l'esame del subemendamento, non possiamo scegliere altra strada, visto che c'è sempre il momento del coordinamento. Questo è un problema che valuteremo dopo. Su questo emendamento abbiamo già discusso a sufficienza; l'Ufficio di Presidenza, se sarà il caso, provvederà.
La parola al Consigliere Chiezzi per dichiarazione di voto.
Le chiedo, Consigliere Chiezzi, di considerare il fatto che lei ha già ampiamente svolto i suoi ragionamenti.



CHIEZZI Giuseppe

La prego di considerare che lei sta ponendo in votazione un emendamento che non ha un senso compiuto e si riferisce a oggetti amministrativi inesistenti; questo devo segnalarlo all'aula. Si sta votando un emendamento che non ha senso. Se questa è prassi, va bene: si possono presentare emendamenti privi di senso. Siccome tante volte in quest'aula emendamenti privi di senso sono stati puntigliosamente bloccati da questa Presidenza perché improponibili o privi di un senso compiuto, questo è un emendamento che, se viene approvato, non ha senso compiuto. Non è un fatto entusiasmante. Chiederei, ad esempio, se sia possibile avere dall'aula un parere prima di porre in votazione l'emendamento.



PRESIDENTE

Siamo in dichiarazione di voto.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo preliminarmente all'aula, prima di passare alla votazione di questo emendamento, se ritiene ricevibile un emendamento che non è comprensibile, perché fa riferimento a cose che non ci sono. Quindi, pongo la questione preliminare di chiedere un pronunciamento dell'aula sulla comprensibilità dell'emendamento.



PRESIDENTE

Non posso accogliere la questione preliminare: siamo in dichiarazione di voto.
Abbiamo svolto un ampio dibattito sul punto.
Se non vi sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione tale emendamento.
E' stata richiesta la votazione per appello nominale da parte dei Consiglieri Chiezzi, Simonetti, Spagnuolo e Saitta.
Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 41 votanti 38 hanno risposto NO 31 Consiglieri si sono astenuti 7 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'emendamento è respinto.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Come è stato considerato il nostro Gruppo?



PRESIDENTE

Per Chiezzi e Simonetti risulta nessuna espressione.
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

La mia vuole essere semplicemente una richiesta, che non so se condivisa anche da altri colleghi: visto che l'andamento del dibattito su questo testo di legge si protrae ormai da alcune settimane e ha subito delle correzioni anche importanti sull'articolato; la mia richiesta è se è possibile avere il testo aggiornato dei primi cinque articoli. Ci stiamo confrontando con i colleghi della maggioranza e divergiamo nell'interpretazione di alcuni articoli; le correzioni sono state apportate e sovrapposte in alcuni casi l'una all'altra. Se è possibile soddisfare questa richiesta, sarebbe utile anche per l'esame degli articoli successivi che si rifanno sovente ad articoli già approvati. Quindi, onde evitare di incorrere in qualche gaffe, avanzo questo suggerimento.



PRESIDENTE

Posso farle avere una sintesi come strumento di lavoro, non come documento ufficiale. Preciso ancora che è una bozza di lavoro e non un documento ufficiale, perché il testo ufficiale è quello che risulterà alla fine della votazione dell'articolato.
In questo senso credo di poter fare distribuire l'articolato così come risulta.
41) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: dopo l'art. 6, comma 6, è inserito il seguente comma 7: "7. Le valutazioni istruttorie degli strumenti di programmazione di cui al comma precedente, nonché dei progetti infrastrutturali sono effettuate ed approvate dalle competenti strutture regionali entro i successivi 90 giorni dalla scadenza dei termini di cui al comma 6 lett. b)".
Il comma 6 non c'è, in quanto l'emendamento non è stato accolto.
Consigliera Simonetti, intende conservare questo emendamento? La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Sì, diventerà il comma 6 anziché il comma 7.
Prendiamo atto che in quest'aula possono essere presentati e votati emendamenti che non hanno alcun senso.



PRESIDENTE

Era un emendamento suo.



SIMONETTI Laura

Emendamenti che la Presidenza del Consiglio ritiene ricevibili, ma che non hanno alcuna validità. Questo emendamento sarà modificato: anziché fare riferimento al comma 7, diventerà un comma 6.
Questo emendamento introduce un elemento che riguarda le valutazioni istruttorie, e dice: "Le valutazioni istruttorie degli strumenti di programmazione, di cui al comma precedente" - al quale noi abbiamo fatto riferimento attraverso il precedente emendamento - "nonché i progetti infrastrutturali, sono effettuati ed approvati dalle competenti strutture regionali entro i successivi 90 giorni dalla scadenza dei termini di cui al comma 6, lett. b)".
Intanto questo emendamento, da una parte, vuole porre l'attenzione su alcuni elementi, che sono i progetti infrastrutturali e le valutazioni istruttorie, e, dall'altra, vuole individuare il soggetto che noi riteniamo competente per questi tipi di valutazioni, che sono fondamentali ed importanti. Il soggetto importante competente è la struttura regionale, non potrebbe essere altrimenti.
Individuiamo - e questa è una valutazione che poi riprenderemo anche in altri successivi articoli e commi - anche una tempistica, cioè dei tempi da rispettare. Qui individuiamo 90 giorni rispetto a dei termini, facendo riferimento al fatto che in questa legge spesso sono identificati dei termini che di fatto non possono, per altre ovvie conseguenze naturali essere rispettati, anche rispetto ad una difficoltà degli Enti locali.
Quindi occorre chiarezza sul ruolo delle strutture competenti regionali nella definizione delle valutazioni istruttorie degli strumenti di programmazione, nonché di progetti infrastrutturali. Bisogna chiarire e individuare una tempistica entro la quale un soggetto, che noi individuiamo nella struttura regionale, adegui ed istruisca le pratiche relativamente ad un progetto che noi riteniamo fortemente caratterizzato dall'elemento della programmazione.
Noi riteniamo che questo sia un emendamento che chiarisce alcuni aspetti ripartendo dai commi dell'art. 6, che è sicuramente un articolo fondamentale ed importante, nel quale non solo vengono individuati gli interventi in seguito alla definizione del piano annuale, ma tutte le fasi del progetto stabilito e definito dalla Regione e poi, di conseguenza valutato da un punto di vista istruttorio non solo dalla Finpiemonte come Ente strumentale, ma anche dagli Istituti bancari.
Qui si va a precisare un ruolo fondamentale, che è il ruolo della Regione - non potrebbe essere altrimenti - nella definizione di alcuni parametri indicati nella legge: efficienza, efficacia, esecutività sostenibilità ambientale nonché economico-finanziaria.
Quindi ad individuare e definire caratteristiche del livello introdotto, se non sbaglio con un nostro emendamento, cioè il livello della sostenibilità ambientale, accanto alla sostenibilità economico-finanziaria non può che essere la Regione stessa. Non si può attribuire questa funzione ad Enti strumentali, ai quali per loro natura invece si possono demandare valutazioni rispetto a procedure dal punto di vista amministrativo; questa valutazione, che è di fatto politica e che di fatto riguarda anche la priorità nella definizione degli interventi, non può che essere attribuita alle strutture competenti della Regione Piemonte.
Quindi questo emendamento vuole un po' riprendere questo concetto. Per quanto riguarda la ricevibilità dell'emendamento stesso, si farà riferimento al comma 6, anziché chiaramente al comma 7.



PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di parola, per cui passiamo alla votazione dell'emendamento.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Per appello nominale, Presidente



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 39 votanti 33 voti favorevoli 2 voti contrari 29 astensioni 2 non hanno partecipato alla votazione 6 Consiglieri L'emendamento è respinto.



PRESIDENTE

42) Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: Dopo l'art. 6, comma 7, è inserito il seguente comma 8: "8. La gestione dei contributi di cui all'art. 3, comma 2, è demandata alla Finpiemonte S.p.A. previa stipula di apposita convenzione".



PRESIDENTE

Chiedo se questo emendamento viene conservato, perché in buona sostanza è già recepito al comma 4.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Come lo ritiene lei?



PRESIDENTE

Io ritengo già sostanzialmente presente questa formulazione; non c'è riferimento alla convenzione, ma dato che l'Amministrazione non può che svolgere attività in questo settore tramite convenzione...
Prego, Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Noi ci affidiamo alla Presidenza del Consiglio, chiedendogli se ritiene ricevibile o meno questo emendamento. Per quanto ci riguarda, questo ha un valore in relazione al percorso di emendamenti che noi abbiamo posto all'attenzione dell'aula, in quanto fa riferimento e si lega inevitabilmente ad uno precedente al comma 4, dove noi individuiamo semplicemente le valutazione istruttorie e non la gestione dei contributi.
Ritenevamo infatti che le valutazioni istruttorie andassero attribuite alle strutture di competenza regionale, mentre ritenevamo che la gestione dei contributi dovesse essere (quindi a posteriori rispetto alla valutazione istruttoria attribuita in modo specifico alla Regione) attribuita più specificatamente all'Ente strumentale individuato dal testo legislativo ovvero la Finpiemonte, tramite apposita convenzione. Dal nostro punto di vista, l'emendamento ha dunque un senso nell'ambito del percorso che abbiamo voluto dare ad una proposta di modifica del testo legislativo inevitabilmente, non ha più senso nel momento in cui avevamo individuato come soggetto del comma 4 non la gestione dei contributi, ma solo le valutazioni istruttorie affidate alla struttura regionale competente.
Quindi, Presidente, se questo emendamento può essere ritenuto ancora presentabile, noi lo manterremmo all'attenzione dell'aula, ma nella votazione ci comporteremo come abbiamo già fatto sull'emendamento precedente.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La Giunta é contraria.



PRESIDENTE

Pongo dunque in votazione tale emendamento.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Grasso effettua l'appello nominale)



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 40 votanti 39 hanno risposto NO 30 Consiglieri si sono astenuti 9 Consiglieri non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere L'emendamento è respinto.
Non essendovi altri emendamenti, passiamo alle dichiarazioni di voto sull'intero art. 6.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Simonetti; ne ha facoltà.
Le ricordo che il tempo a disposizione per le dichiarazioni di voto è di cinque minuti.



SIMONETTI Laura

Ruberò pochissimo tempo. Per poter garantire in modo obiettivo il voto e l'espressione di ciascun Gruppo, chiedo che lei dia lettura dell'art. 6 come modificato dagli emendamenti esaminati nel corso del dibattito in aula.
Noi abbiamo il testo legislativo iniziale; nel corso della discussione di queste settimane, questo articolo è stato più volte oggetto di modifiche, per cui chiediamo che ne venga almeno data lettura, se non è possibile avere il testo modificato, in modo da poter esprimere liberamente un voto su questo articolo.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliera, lei vorrebbe che io leggessi l'art. 6 che dobbiamo votare, nel testo modificato. Penso di non poterlo fare; comunque cedo il posto al Presidente Deorsola.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Ognuno si deve far carico di registrare le modifiche.
Comunque, così come abbiamo fatto prima, che abbiamo trasmesso come cortesia, non come obbligo e senza responsabilità, gli appunti presi di volta in volta, posso darle il testo, se lo abbiamo disponibile in forma scritta, ma non come un elemento sul quale si vota, perché l'obbligo di tenersi aggiornati incombe ai singoli Consiglieri. Sull'articolo n. 6 non abbiamo altri emendamenti. Do lettura di quanto risulta appuntato, ma non è il testo sul quale chiedo di votare. Il testo sul quale chiedo di votare è quello che ognuno di voi si è costruito. Si tratta di una lettura di comodo.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Incombe a voi il compito di tenere conto del testo.
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Credo che si possa risolvere la situazione se l'Assessore ha la compiacenza di confermarci che ritiene di mettere in votazione ciò' che leggiamo. Potrebbe essere questa la soluzione agli equivoci che potrebbero nascere.



PRESIDENTE

Non ci sono equivoci. Questa è una procedura che non è mai stata utilizzata e non mi risulta che venga utilizzata da nessun consesso.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

E' durato ciò che l'aula ha ritenuto di far durare. Do' una lettura di cortesia, ma la votazione è sull'articolo n. 6 così come modificato dai vari emendamenti accolti. La lettura seguente è di pura cortesia e non è il testo sul quale si vota: "La Regione esercita funzione di indirizzo e di programmazione, attraverso il programma annuale degli interventi di cui l'articolo n. 5 ne coordina l'attuazione. La Giunta Regionale, sentita la competente Commissione consiliare, stabilisce con il programma annuale degli interventi gli obiettivi specifici di ogni tipologia di intervento le priorità, la categoria dei soggetti beneficiari. Definisce, inoltre l'entità e le modalità di accesso e di erogazione dei contributi, nonché le procedure per la rendicontazione e per il controllo della loro efficacia e le ipotesi di revoca e di decadenza dei contributi.
Gli interventi proposti sulla base dei programmi annuali sono esaminati sotto il profilo dell'efficacia, efficienza, esecutività e sostenibilità ambientale nonché economico-finaziaria".
Il comma 4 recita: "La gestione dei contributi è demandata all'ente strumentale Finpiemonte S.p.a o ad Istituti di credito come previsto dal decreto legislativo 31/3/98 n. 123 previa stipula di apposita convenzione".
Infine il comma 5: "La Giunta Regionale, entro 180 giorni dalla presentazione delle domande, sulla base di propria istruttoria, approva la graduatoria degli interventi ammessi ai finanziamenti, provvedendo a pubblicare la graduatoria sul BUR della Regione Piemonte".
La bozza era solo di ausilio ma non è il testo. L'articolo n. 6 sul quale votiamo non è l'articolo n. 6 degli appunti che sono circolati, ma quello che ho letto.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

E' quello che lei si è diligentemente, come tutti gli altri Consiglieri, appuntato a seguito degli interventi fatti in aula.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

E' la procedura in uso in tutti i consessi.
La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Chiedo scusa, signor Presidente, ma sono esterrefatto; noi non sappiamo su cosa votiamo. Votiamo su quello che la gente si è appuntato, magari con errori ed omissioni. Lei ci fa votare una cosa dicendo che non è quello che votiamo. E' una cosa assurda.



PRESIDENTE

Non è così, Consigliere, interpreti le parole per il senso che hanno.
Io, per cortesia, ho letto un testo, però il testo sul quale votate è il testo che ognuno si è costruito. Si è sempre votato così in quest'aula e nelle altre aule, compreso il Parlamento.



GATTI Agostino

Testualmente dice che noi votiamo il testo che ognuno si é appuntato.
Potremmo avere 60 testi e questo va bene. Non riesco a capire su cosa votiamo.



PRESIDENTE

Ma non sono appunti che avete preso lavorando di fantasia; ognuno o segue i lavori o non li segue.



GATTI Agostino

Lei, allora, è uno di quelli che non segue i lavori perché non ha il testo.



PRESIDENTE

Ho il testo, è quello che ho letto. Sono sicuro del testo. Se non fosse così, colleghi Consiglieri, dato che questi articoli sono molto elaborati dovremmo attendere sempre che ci sia un'attività che non è prevista da nessuna parte.



GATTI Agostino

Presidente, al di là di come una persona vota e per evitare polemiche dico che, siccome sono stati votati degli emendamenti, votiamo il testo così come emendato. Diversamente non sapremo che cosa verrà poi pubblicato sul BUR.



PRESIDENTE

Noi abbiamo tutti gli elementi per ricostruire il testo dell'articolo.
Credo che sia sufficientemente chiaro: la determinazione per relazione è conosciuta fin dai millenni scorsi.
Pongo in votazione l'articolo n. 6. Il testo è quello presentato così come modificato dagli emendamenti approvati dall'aula.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Quello che verrà pubblicato successivamente sulla base della documentazione. Lo pongo in votazione, perché credo che sia sufficientemente chiaro.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Non posso darle la parola in questo modo.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Voglio fare una dichiarazione di voto.



PRESIDENTE

La dichiarazione di voto non l'ha già fatta? SIMONETTI Laura (fuori microfono) L'ho fatta io.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Non ha fatto una dichiarazione di voto, ha chiesto solo di sapere, per cortesia, su quale testo votiamo, perché pare che una legge non possa essere votata se, su richiesta di un Consigliere regionale, non si legge l'articolo messo in votazione. Che questo accada poco sovente, può darsi perché se tutti i Consiglieri Regionali, nella discussione di un articolo e dei suoi emendamenti hanno contezza e sicurezza di cosa è successo, nessuno chiede di rileggere l'articolo, ma è quella l'eccezione formale, perché un articolo, così come un emendamento, dovrebbe essere letto prima del voto se è un voto virtuale su un assemblaggio che l'aula non conosce.
Ritengo che lei o la Giunta regionale, che evidentemente segue con attenzione i lavori e inserisce gli emendamenti al punto giusto, anche attraverso una proposta della Giunta stessa, ci dica cosa stiamo votando perché se non ce lo dice, penso che questa legge sia illegittima, cioè che non abbiamo votato un bel nulla. Ci saranno delle osservazioni di sicuro perché risulterà a verbale che alcuni Consiglieri hanno chiesto al Presidente di leggere l'articolo in votazione e che il Presidente ha detto che l'articolo è quello che è. E' quello che voi avete elaborato. Chiedo che il Presidente presenti all'aula l'articolo, lo legga e lo metto in votazione. Se non sarà, andremo incontro a un inciampo, perché una legge non può essere approvata in questo modo.



PRESIDENTE

Il testo è chiarissimo, nel senso che è quello presentato con le modifiche apportate. Chiedo un minuto per verificare questo fatto.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Non voglio introdurre altre polemiche. Lei conosce benissimo il testo e io, per pura comodità, lo posso leggere.
Gli uffici, della cui cortesia sono grato, mi confermano che il testo che pongo in votazione è quello che è stato distribuito, con la sola puntualizzazione di aggiungere, al comma 4, "previa stipula di apposita convenzione". Il testo diventa così: "...dopo Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 123, previa stipula di apposita convenzione". Questo è il testo che pongo in votazione.



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Si proceda, dunque, alla votazione per appello nominale dell'art. 6, come emendato.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 42 hanno risposto SI' 29 Consiglieri hanno risposto NO 13 Consiglieri L'art. 6 è approvato.
ART. 7 Ha chiesto la parola il Consigliere Riba; ne ha facoltà.



RIBA Lido

Presidente, volevo fare una proposta di procedura. Ritengo necessario a questo punto, fare un approfondimento a livello dei Gruppi di minoranza.
Proporrei di sospendere i lavori adesso che abbiamo terminato un articolo prima di riprenderne laboriosamente un altro, per poter dedicare mezz'ora di tempo ad una riunione dei Gruppi di minoranza e magari riprendere il Consiglio intorno alle 14,00.
Prima della ripresa sarebbe opportuno, sulla base dei risultati di questa riunione, poter incontrare informalmente anche il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Giunta, per valutare insieme i risultati di una riunione che, come altri Gruppi, considero opportuna.



PRESIDENTE

Prima di dare una risposta su questo, chiedo di votare l'art. 7, che non ha emendamenti. Possiamo illuderci di andare avanti?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

No, Presidente. Ci sono delle osservazioni su quell'articolo.



PRESIDENTE

Credo che un momento di approfondimento, con l'augurio che possa essere proficuo, si possa concedere.
Chiedevo cortesemente di procedere alla votazione dell'art. 7, che non ha alcun emendamento.
Non essendoci la disponibilità di alcuni Consiglieri in tal senso chiudo questa prima fase dei lavori ed aggiorno la seduta alle ore 14,30.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta termina alle ore 12,33)



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