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Dettaglio seduta n.355 del 29/04/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri: Bellingeri, Burzi, Casari D'Ambrosio, Goglio e Mancuso.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Proseguimento esame disegno di legge n. 460: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo con l'esame del disegno di legge n. 460, di cui al punto 5) all'o.d.g.
ART. 6 Emendamento presentato dai Consiglieri Riba, Bertoli e Bellion: 25) All'art. 6, al comma 2, sostituire le parole "La Regione" con le parole "La Giunta regionale". Dopo le parole "La Giunta regionale" aggiungere "sentita la competente Commissione consiliare".
La Giunta accoglie l'emendamento.
La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, le chiedo se gentilmente si possono far distribuire gli emendamenti, in modo che tutti i Consiglieri possano comprendere come si procede.



PRESIDENTE

Gli Uffici mi assicurano che gli emendamenti sono stati distribuiti nei giorni scorsi.



SIMONETTI Laura

Prima di iniziare la discussione chiedo la verifica del numero legale.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
19 Consiglieri anziché 28 (sono in congedo n. 5 Consiglieri), la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 10.23 riprende alle ore 11.01)



PRESIDENTE

La seduta riprende. Prego i signori Consiglieri di accomodarsi ai loro posti.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, il numero legale c'è? Per cortesia, possiamo verificarlo?



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Grasso, proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.
Comunico che nel frattempo sono pervenuti i congedi dei Consiglieri Burzi, Galli e Viglietta, per cui il numero legale è 27.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
27 Consiglieri ed in congedo n. 8 Consiglieri.
La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, desidero segnalare, per l'ennesima volta, il grave ritardo con cui iniziamo i lavori del Consiglio regionale. Si tratta di un pericoloso malcostume politico che sta umiliando il prestigio della nostra Regione.
Le chiedo, Presidente, di intervenire, perché così non è possibile procedere: è una cosa vergognosa. Grazie.



PRESIDENTE

Condivido perfettamente il disagio; l'invito rivolto nei giorni passati alla Conferenza dei Capigruppo è stato di garantire la dignità dei lavori dell'aula.


Argomento: Interventi per lo sviluppo dell" offerta

Proseguimento esame del disegno di legge n. 460: "Interventi regionali a sostegno dell'offerta turistica" (seguito)


PRESIDENTE

Ricordo che avevamo interrotto i lavori quando l'attenzione era sull'emendamento a firma dei Consiglieri Riba, Bertoli e Bellion, accolto dalla Giunta regionale. Lo pongo perciò in votazione, non avendo ricevuto richieste d'intervento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.



SIMONETTI Laura

Scusi, Presidente, qual è l'emendamento?



PRESIDENTE

L'ho già detto prima: l'emendamento a firma dei Consiglieri Riba Bertoli e Bellion: 25) All'art. 6, al comma 2 sostituire le parole "La Regione" con "La Giunta regionale". Dopo le parole "La Giunta regionale" aggiungere "sentita la competente Commissione consiliare".



SIMONETTI Laura

A che articolo?



PRESIDENTE

All'art. 6, comma 2.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Presidente, io non partecipo al voto.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, l'emendamento era già stato illustrato prima dell'interruzione. Se lei non partecipa, me lo dica. Lei desidera che sia segnalato? Desidera precisare che lei e la collega del Gruppo non partecipate al voto?



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Non partecipiamo al voto.



PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione l'emendamento.
L'emendamento è approvato con 31 voti favorevoli (non hanno partecipato alla votazione n. 2 Consiglieri).



PRESIDENTE

Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: 26) All'art. 6, comma 3 è aggiunta in coda la seguente espressione: "Il principale parametro istruttorio da utilizzare per la valutazione degli interventi proposti è comunque costituito dalla verifica di compatibilità tra l'impatto provocato dalle realizzazioni infrastrutturali e l'ecosistema della zona".



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti per l'illustrazione.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente, innanzitutto la invitiamo a garantire a tutti i Consiglieri di poter partecipare al dibattito, senza accelerare i tempi. Il disegno di legge in esame ha già avuto lunghi tempi di approfondimento nella scorsa seduta di Consiglio. La invitiamo quindi a garantire a tutti i Consiglieri di poter seguire legittimamente il dibattito.
Con l'emendamento al comma 3 dell'art. 6 in aggiunta allo stesso comma che individua gli interventi proposti sulla base del piano e del programma annuale - esaminati sotto il profilo dell'efficacia, dell'efficienza e della sostenibilità economico-finanziaria - individuiamo anche lo strumento istruttorio. Con il nostro emendamento proponiamo che il principale parametro istruttorio da utilizzare per la valutazione degli interventi proposti sia comunque costituito dalla verifica di compatibilità tra l'impatto provocato dalle realizzazioni infrastrutturali e l'ecosistema della zona. Principio che già abbiamo tentato di approfondire durante il dibattito sulla legge in esame, e cioè il principio di compatibilità tra il sistema ambientale, il sistema delle infrastrutture e l'economia locale.
La necessità di introdurre il principio di compatibilità, anche in prospettiva, legandolo al principio del turismo sostenibile, vuole riproporre un'attenzione che in questa legge non viene riproposta.
E' un'attenzione agli elementi non meramente immobiliari ed infrastrutturali, ma a quelli che tentano di mettere insieme l'elemento infrastrutturale con la compatibilità.
A questo proposito, chiediamo fondamentalmente che si riproponga una compatibilità fra l'ambiente, la società e l'economia locale, anche partendo dal parametro istruttorio, che individua la valutazione degli interventi che vengono posti anche nelle realizzazioni infrastrutturali.
Su questo, com'è è evidente, chiediamo anche un parere e un'espressione ai colleghi, in particolare dell'opposizione, unitamente ad una valutazione attenta da parte dell'Assessore: è un elemento che va ad aggiungersi e che secondo noi, introduce un principio importante.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Vorrei presentare un subemendamento a questo emendamento, Presidente perché la questione posta dalla collega Simonetti è importante. Le proposte dell'Assessore sono di principio. Ammesso che abbiano dei riscontri nelle norme di legge e che siano volte a tranquillizzare tutti coloro che ritengono che il turismo, almeno per quanto riguarda la specifica situazione piemontese, debba avere come leva fondamentale la tutela delle condizioni ambientali e sia una priorità assoluta, questo indirizzo non pu essere semplicemente soddisfatto da generiche dichiarazioni di principio.
Quando si mettono le mani nel piatto, bisogna decidere criteri, priorità dominanze di concetti e di obiettivi. Il comma tre enumera diversi profili che presiederanno alle scelte del programma annuale, ma sono profili che tengono conto di due parametri che, essendo entrati nella prassi corrente hanno quasi solo più valore evocativo, se non addirittura retorico, cioè l'efficacia e l'efficienza, senza i quali non si può più parlare di nulla.
Eccoli dunque citati in questo testo, ma in cosa consistano, come si raggiungano, quali strumenti si mettano in atto per raggiungerli, questo è tutto un altro discorso. Non vogliamo toglierli, per carità, non parliamo male dell'efficacia e dell'efficienza.
Si parla di esecutività e sostenibilità economico-finanziaria.
L'"esecutività" è una parola buona che non può essere contraddetta. Rimane alla base del programma annuale, il concetto di sostenibilità economico finanziaria; questo è un concetto che può entrare in rotta di collisione secca con tutti i problemi di tutela dell'ambiente. L'Assessore guarda solo con un occhio, l'occhio della redditività dell'intervento economico. E dato che siamo in una situazione di mercato, in cui gli interventi economici sono interventi che esigono un profitto, un ritorno economico dell'investimento, dire semplicemente che il programma pluriennale esaminerà gli interventi sotto il profilo della sostenibilità economico finanziaria è un fatto gravissimo, Racchelli. Da questa prospettiva economicistica si può uscire se in questo comma, oltre a questi aspetti che noi non neghiamo in via di principio, è inserito il concetto di sostenibilità, non solo tra costi e profitti legati allo specifico intervento, ma anche ai costi-benefici della collettività e, in particolare, a quelli riferiti a tutte le attenzioni di tutela ambientale che, per un certo modo di intendere il turismo, sono aspetti importanti e decisivi.
Chiedo pertanto ai colleghi di prestare attenzione a questa nostra proposta. Non è detto che l'emendamento sia scritto in forza biblica (per carità, è l'emendamento presentato da un Gruppo, dunque si può anche affinare meglio il suddetto concetto); comunque, il subemendamento Presidente Deorsola, è quello di togliere la parola "comunque".
Mi riservo anche, sentita la risposta dell'Assessore, di fare un intervento su questo subemendamento.



PRESIDENTE

Vi dò pertanto lettura del subemendamento. 26/sub) Emendamento presentato dal Consigliere Chiezzi: all'art.6, comma 3 togliere la parola "comunque".
La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Nelle considerazioni dei Consiglieri che hanno presentato l'emendamento ho percepito la forte necessità di una tutela di tipo ambientale rispetto ad una situazione che porta, comunque, ad una ristrutturazione e a un'infrastrutturazione nel settore dell'offerta turistica. Devo dirvi che secondo un certo principio dal quale sono partito, credevo e credo che queste valutazioni...



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Per cortesia, restiamo seduti sulle poltrone, affinché i lavori procedano con il massimo di attenzione possibile. Rilevo un'irrequietezza in aula superiore a quella normalmente presente. Chiederei di ritornare ad un clima più sereno. Prego, Assessore.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Stavo dicendo che, anche negli articoli precedenti, per esempio in quello relativo agli ambiti di intervento, ho privilegiato l'indirizzo del recupero del patrimonio esistente, perché credo che il recupero significhi anche una tutela del territorio: il recupero di un'urbanizzazione già presente non ci mette nelle condizioni di dover riurbanizzare...



(Brusìo in aula)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

SIMONETTI Laura (Fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Presidente, io non riesco a sentire!



PRESIDENTE

Per cortesia, colleghi, cerchiamo di mantenere il livello del brusìo in limiti accettabili: non si riesce letteralmente a sentire, anche dai primi banchi: c'è chi telefona (e giustamente deve telefonare), chi deve confrontarsi con altri colleghi, ma per questo ci sono i corridoi! Non si può continuare con un disordine di questo tipo.
Prego, Assessore.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Stavo dicendo che già nell'art. 4 è contenuta la filosofia del recupero del patrimonio per garantire una maggiore tutela ambientale.
Sono convinto, essendo interessato e attento a questo tema, che gli strumenti a disposizione degli amministratori e di chi deve autorizzare i progetti (leggi urbanistiche, leggi che regolano l'ambiente e la valutazione dell'impatto ambientale, leggi che garantiscono condizioni di fattibilità di un progetto) permettano di percepire le necessità di una tutela ambientale assoluta.
Credo che aggiungere in questo comma dell'articolo 6 la parola "ambientale" non faccia altro che riaffermare un concetto già presente nella legislazione regionale e nella filosofia della "buona amministrazione".
Proporrei quindi - e consegno l'emendamento alla Presidenza - di aggiungere dopo la parola "sostenibilità" la parola "ambientale e".



PRESIDENTE

Riassumendo, la proposta della Giunta renderebbe il comma nella dizione seguente: "Gli interventi proposti sulla base del programma annuale sono esaminati sotto il profilo dell'efficacia, dell'efficienza dell'esecutività e sostenibilità ambientale e economico-finanziario".
Vi leggo, quindi, la formulazione dell'emendamento presentato dall'Assessore Racchelli: 26/1) All'art. 6, comma 3 dopo la parola "sostenibilità" aggiungere "ambientale e".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, ringrazio l'Assessore perch le sue osservazioni corrispondono alle preoccupazioni espresse dal Gruppo con un nostro emendamento. Chiediamo solo, per chiarezza di ruoli, che la Giunta presentasse questo emendamento, così come richiesto dalla Giunta, in modificazione del nostro, e di poterlo presentare noi, come accettazione da parte dei proponenti, di un emendamento della correzione del proprio emendamento sulla base del suggerimento della Giunta. Anche per lasciare una traccia di un lavoro svolto dal Gruppo.



PRESIDENTE

Vengono ritirati gli emendamenti nn. 26), 26/sub) e 26/1).
Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: 26 bis) All'art. 6, comma 3 dopo "sostenibilità" aggiungere "ambientale nonché".
Pongo in votazione tale emendamento, sul quale la Giunta concorda.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 30 voti favorevoli e 2 astensioni (non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere).
Emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: 27) All'art. 6, il comma 4 è soppresso e sostituito dal seguente: "4. Le valutazioni istruttorie degli interventi sono effettuate dalle competenti strutture regionali, mentre la gestione dei contributi è demandata alla Finpiemonte S.p.A. previa stipula di apposita convenzione".
La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Il comma di questo articolo è uno dei più importanti. Si individua la Finpiemonte come soggetto a cui, al di là della gestione dei contributi vengono attribuite le valutazioni istruttorie e la gestione dei contributi stessi. Il comma dice: "Le valutazioni istruttorie e la gestione dei contributi, non solo la gestione dei contributi, ma anche la valutazione degli interventi e dei soggetti e degli interventi che saranno beneficiari dei contributi che la Finpiemonte stessa dovrà poi gestire, sono demandate a questo ente strumentale previa stipula di apposita convenzione".
Il nostro emendamento chiede che questo comma venga soppresso e che sia sostituito con un altro comma, in cui si individua che le valutazioni istruttorie degli interventi siano effettuate con apposite competenze dalle strutture regionali, mentre la gestione dei contributi sia demandata alla Finpiemonte previa stipula di apposita convenzione. Qui tentiamo di precisare il ruolo della Finpiemonte, che deve diventare ente gestore dei contributi, ma non può occuparsi di valutare le opportunità degli interventi. L'opportunità degli interventi che saranno oggetto di finanziamenti spetta alla Regione. Spetta in questo caso alla Giunta regionale, perché altrimenti ci troviamo nuovamente di fronte al ragionamento che la Regione diventa un ente inutile. Se alla Finpiemonte come ente strumentale, non viene attribuito il compito di gestire una forma di intervento i cui parametri, criteri e valutazioni vengono stabilite dall'ente pubblico che poi eroga i finanziamenti, in questo caso, secondo le vostre proposte, anche le valutazioni e, quindi, l'opportunità delle forme di intervento e i criteri, vengono definiti dalla Finpiemonte stessa.
In questo modo la Regione si limita ad essere una erogatrice e a stabilire un piano annuale; poiché le decisioni vengono però poi prese direttamente in relazione alle valutazioni di opportunità o meno, dalla Finpiemonte questo piano di fatto potrà essere scardinato e svuotato nei suoi contenuti da un ente strumentale.
Con questo emendamento, chiediamo che la Finpiemonte rimanga gestore dei contributi, ma che le valutazioni di opportunità, essendo una scelta prettamente politica, rimangano in capo alla Regione.
Ci pare, con questo emendamento, di riproporre un minimo di dignità e di autorità ad un ente come la Regione che, nei fatti, deve essere un ente di programmazione e che, con l'individuazione e la predisposizione del piano annuale, non può vedere il piano annuale svuotato di contenuti attribuendo alla Finpiemonte anche la valutazione dell'opportunità degli interventi. Finpiemonte faccia l'ente gestore. La valutazione spetta alla Regione. Quindi, noi abbiamo insistito affinché questo aspetto, delicato e importante, sia attribuito alle strutture di competenza regionale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

La Giunta ha presentato un suo emendamento che affronta il tema di Finpiemonte, rispetto all'indirizzo che il Decreto legislativo n. 123 del 31 marzo 1998 dà agli enti locali e alle Regioni, come indirizzo di procedura.



(Voci in aula)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' presentato.



PRESIDENTE

Gli emendamenti sono tutti a disposizione.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Pertanto, come Giunta, respingiamo questo emendamento perché abbiamo affrontato il problema con un nostro emendamento che rende tutta la partita accettabile, anche in funzione di quelle che erano state, nell'ambito della discussione di apertura della legge, le preoccupazioni avanzate da molti Consiglieri.



PRESIDENTE

In realtà, l'emendamento cui fa riferimento l'Assessore amplia la possibilità, come previsto da una normativa nazionale, agli istituti bancari: cioè apre la possibilità...



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

In sostanza, il Decreto legge n. 123 dice che gli enti stabiliscono gli obiettivi e soprattutto, dal punto di vista politico, quelli che sono gli indirizzi e i criteri che stabiliscono le classifiche e le graduatorie dopodiché, il Decreto legislativo invita gli enti locali ad affidarsi agli istituti bancari per quanto riguarda l'istruttoria e la gestione.



PRESIDENTE

Cioè, la gestione come strumento tecnico.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' chiaro che nell'emendamento che noi abbiamo proposto tutto questo viene recepito in maniera più chiara, rispetto non solo alla Finpiemonte ma a tutti gli istituti bancari.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Per capire, l'emendamento è quello che introduce anche gli istituti bancari?



PRESIDENTE

Sì, è quello barrato 5e), che deve venire dopo nell'esame, perché è un emendamento che modifica, mentre questo è soppressivo e sostitutivo.



SIMONETTI Laura

nel comma 3 dell'articolo 6 (il comma 3 che abbiamo appena modificato) inizialmente, il parametro di riferimento nella valutazione d'interventi era unicamente economico e finanziario, se non sbaglio. Anche in relazione al nostro emendamento, si è introdotta la necessità di adeguare gli interventi del programma annuale, quindi la valutazione degli interventi la necessità di esaminarli sotto il profilo dell'efficacia dell'efficienza, dell'esecutività e della sostenibilità, innanzitutto ambientale, nonché economico-finanziaria. Il nostro emendamento tentava di riportare l'attenzione sul fatto che la Finpiemonte non può essere l'ente strumentale che decide, appropriandosi di un ruolo che non è proprio ma che dovrebbe essere della Regione, l'opportunità degli interventi; quindi, noi abbiamo introdotto la necessità che fossero le strutture regionali a valutare l'opportunità degli interventi, affidando a Finpiemonte, come ente strumentale propriamente definito, la gestione dei contributi stessi. Il suo emendamento, Assessore, non è che va a rovesciare questo tipo di ragionamento, ma introduce gli istituti bancari.
Noi partiamo dalla consapevolezza e considerazione che adesso abbiamo un comma 3 dell'art. 6 modificato e che non tiene conto della valutazione degli interventi, dal punto di vista economico e finanziario, ma tiene conto della valutazione degli interventi in relazione al piano annuale deciso dalla Regione, dal punto di vista ambientale, nonché economico finanziario.
Visto che la valutazione è, innanzitutto, da un punto di vista ambientale, nonché economico-finanziario, noi chiediamo che ci sia un elemento di valutazione proprio che appartenga alla Regione, quindi chiediamo che le strutture regionali competenti, o chi per esse individuino i parametri di valutazione per l'opportunità degli interventi.
Introdurre gli istituti bancari, oltre alla Finpiemonte, significa sostenere ancor di più il principio in relazione al quale gli interventi sono valutati innanzitutto dal punto di vista economico e finanziario.
Quindi, la Finpiemonte e gli istituti bancari non solo gestiscono gli interventi, ma li valutano da un punto di vista economico e finanziario.
Allora, dal punto di vista ambientale, non li valutano la Finpiemonte e gli istituti bancari, ma le strutture regionali secondo le loro competenze.
Assessore, se è così scriviamolo, perché questo ci garantisce che il comma 3, in cui abbiamo introdotto l'elemento della sostenibilità ambientale, innanzitutto, nonché economico e finanziaria, non è un comma marginale, ma, di fatto, viene sostenuto nella gestione e nella valutazione degli interventi, perché il comma successivo è quello che regge di fatto tutto l'impianto, perché individua funzioni e soggetti per la gestione e valutazione degli interventi.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Racchelli.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Ripeto: un conto è l'istruttoria che deve fare una banca, rispetto ad un progetto complessivo, ma le valutazioni vengono fatte dagli organi competenti. Per cui, su un progetto che viene presentato, la valutazione di impatto ambientale è svolta dagli uffici competenti che daranno all'istituto l'approvazione o la non approvazione, perché è nella pratica che il progetto avrà o non avrà la possibilità di avere un'autorizzazione.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Però, allora, le valutazioni istruttorie sono demandate...



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

Istruttorie della pratica, va verificato.



PRESIDENTE

Colleghi, non si può fare un dibattito così.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' un fatto tecnico.



PRESIDENTE

Ad un intervento deve seguire una risposta. Ci sono il Consigliere Moro e il Consigliere Gatti che devono intervenire.
La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie, Presidente.
Volevo intervenire sul comma 4 dell'articolo 6 disegno di legge n. 460 che, a mio avviso, sintetizza negativamente tutta la filosofia privatistica, in tema di turismo, dell'esecutivo regionale del Piemonte.
Infatti, si tende a dare alla Finpiemonte le linee della politica manageriale del turismo che, a mio avviso, è severamente criticabile e non corretta per lo sviluppo stesso del turismo del Piemonte. La Finpiemonte è un ente strumentale che deve gestire i contributi, ma non può avere e non può dare la valutazione politica per elargire i finanziamenti, compito che spetta, invece, alla Regione. Diversamente verrebbe meno il ruolo stesso della Regione.
Credo che questo sia un elemento politico importante e negativo da sottolineare.
Da tutta la discussione finora emersa, è chiaro che la politica di governo regionale sul turismo è negativa e che, ovviamente, per dare un contributo al turismo del nostro Piemonte, occorrerebbe certamente una legge ben diversa da quella che stiamo trattando.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, effettivamente, introducendo all'art. 6 il comma tre, ovvero demandare la valutazione istruttoria alla Finpiemonte o addirittura all'istituto bancario, è un'anomalia e una discrasia non accettabile.
In merito alle valutazioni istruttorie e alla gestione dei contributi è opportuna la possibilità, da parte della Regione o degli uffici competenti di poter dare un giudizio di valutazione che vada al di là del mero aspetto economico-finanziario.
E' chiaro che, avendo introdotto quel comma tre, viene spostato il ragionamento e le valutazioni che non possono essere accettate nel comma quattro.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, è già intervenuto! La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Non sono ancora intervenuto su questo argomento.
L'Assessore dice che sul problema in discussione ha aggiunto un altro emendamento - che discuteremo dopo - ma io porrei la questione, richiamata in tre commi, in questi termini.
Assessore, tenga presente che nel programma annuale si inseriscono interventi proposti, esaminati sotto il profilo dell'efficacia. Secondo il mio punto di vista la fase istruttoria, che non può essere di competenza degli uffici regionali, è il lavoro che permette di esaminare i progetti e sulla base dei profili, di inserirli nel programma annuale. Il problema di gestire, e quindi di erogare i fondi, è un altro.
Il programma annuale, e tutte le valutazioni istruttorie che permettono la scelta politica di assentire, sono nelle mani della Regione. Se il ragionamento è questo, il concetto di valutazione istruttoria va inserito nel comma tre: dopo le parole "gli interventi proposti sulla base del programma annuale" vanno aggiunte le parole "sono esaminati, in valutazioni istruttorie condotte dagli uffici regionali, sotto il profilo dell'efficacia".
In questo modo eliminiamo il concetto di valutazione istruttoria inserendolo nel programma annuale. In questo modo discutiamo solamente sulla competenza della gestione: se solo alla Finpiemonte, se alla Finpiemonte e altri. A questo punto le scelte e le verifiche di compatibilità avvengono a livello di programma annuale. Quando il programma è pronto, si consegneranno le domande a strumenti tecnici.
Chiedo all'Assessore se questo emendamento può essere "cucito" in questo modo.



PRESIDENTE

Mi sembra chiara l'osservazione del Consigliere Chiezzi.
Chiedo qualche minuto di sospensione e convoco i Capigruppo in sala "A" per l'incontro sul problema del Kosovo.



(La seduta, sospesa alle ore 11.46 riprende alle ore 12.22)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
La parola al Consigliere Bertoli.



BERTOLI Gian Pietro

Intervengo sia sull'emendamento n. 27) presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti sia su quello presentato dalla Giunta.
L'art. 5 definisce - ormai è stato votato - che la Giunta regionale sentita la competente Commissione consiliare, rediga il programma annuale degli interventi. Per cui sia i principi ispiratori della legge sia il primo comma dell'art. 5 stabiliscono, da un punto di vista politico, come verrà redatto il programma annuale.
Sottolineo che sono particolarmente rammaricato che in questa legge gli Enti locali vengano esclusi sia come beneficiari sia da un coinvolgimento nella definizione del programma annuale. E' questa una responsabilità che la maggioranza si è già assunta, sulla quale, ancora una volta, segnaliamo il nostro disappunto.
L'emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti chiede che la valutazione istruttoria venga svolta dalle strutture regionali; mentre l'emendamento proposto dall'Assessorato dice che questa valutazione pu essere fatta da tutti, dalla Giunta, dagli istituti bancari e dalla Finpiemonte.
Credo che si debba riportare questa fase istruttoria o all'interno delle strutture regionali, cioè che si debba riportare questa valutazione della fase istruttoria all'interno delle strutture regionali, siano esse quelle dell'Assessorato, se ci sono le risorse umane per poterlo fare oppure ricorrere a un Ente strumentale della Regione come la Finpiemonte se l'Ente strumentale non funziona bene, ci si dia da fare per farlo funzionare.
Credo che le opzioni che ci stanno di fronte siano queste, e che non si tratti di inserire la formulazione generica, perché poi quella proposta dall'Assessore è una formulazione generica.
chiedo che il Consiglio regionale operi una scelta: riportare in capo alla Regione la fase istruttoria o delegare la Finpiemonte.



PRESIDENTE

Non mi pare che ci fossero delle richieste di intervento.
Stiamo sempre valutando l'emendamento a firma dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti, che recita: "Le valutazioni istruttorie degli interventi sono effettuate...".
Essendo la Giunta di parere contrario possiamo metterlo in votazione.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, posso prendere la parola?



PRESIDENTE

A che titolo?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Veda lei.



PRESIDENTE

Vuole fare una dichiarazione di voto?



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

Vorrei fermare un attimo l'orologio, perché non so se non ci siamo capiti.



PRESIDENTE

Desidera intervenire, Assessore Racchelli? Prego.



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' stato presentato un emendamento che credo recepisca quello che è stato indicato. Siccome gli emendamenti al comma 4 sono tutti in quella direzione, vediamo illustrato l'emendamento che abbiamo preparato e che credo risolva tutto il discorso che abbiamo fatto, in maniera tale che, se va bene, proseguiamo poiché recepisce quello di cui abbiamo discusso fino ad ora.



PRESIDENTE

Leggo l'emendamento, che mi è pervenuto qualche secondo fa.
Emendamento presentato dai Consiglieri Salerno, Galli e Scanderebech: 28) All'art. 6, comma 4 dopo la parola "contributi" è aggiunto: "acquisito il parere sulla compatibilità ambientale, sono demandate all'Ente strumentale della Regione o Istituti bancari come previsto dal decreto legislativo 31/3/1998 n. 123".
Dato che qui dovremmo essere in sede di aula - dico dovremmo, perch stiamo svolgendo un lavoro che è da Commissione ristretta - questo emendamento tecnicamente lo devo porre all'attenzione dopo quello che stiamo trattando, perché è soppressivo e sostitutivo. Però, per facilitare il nostro lavoro, chiedo ai Consiglieri Chiezzi e Simonetti, che hanno presentato questo emendamento...



PRESIDENTE

SIMONETTI Laura (fuori microfono)



PRESIDENTE

Quell'altro!



PRESIDENTE

Quell'altro emendamento, per tener conto delle loro richieste. In questo senso dò la parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Non so dove sono perché c'è una gestione interemendamentale della nostra discussione. A me non sembra che quella proposta corrisponda ai problemi che abbiamo posto. Perché l'Assessore non valuta positivamente l'inserimento delle valutazioni istruttorie come parte del processo di formazione del programma annuale? E poi consegna la gestione a chi crede.
Perché non ha accettato questa osservazione? Il problema consiste proprio nel fatto che l'emendamento dell'Assessore, dice semplicemente "acquisito".
Allora perché scrivere "acquisito"? E poi non è solo un problema di sostenibilità ambientale, è un problema di istruttoria. Bisogna capire, con le poche risorse a disposizione, quali siano, per un complesso di ragioni gli interventi inseriti nel programma. Questa valutazione è una valutazione politica istruttoria, da consegnare alla Giunta regionale.



PRESIDENTE

Consigliere, le chiedo però in questi interventi di aiutarmi anche nel prosieguo dei lavori...



CHIEZZI Giuseppe

Difatti l'aiuto, in primo luogo, lo dava all'Assessore accettando l'emendamento o proponendone un altro come ha fatto prima, ma coerente e congruente con questi obiettivi.
Quello che non ho capito è come mai l'Assessore non entra nel merito della...



PRESIDENTE

Lei ritiene che non sia sufficiente per le...



CHIEZZI Giuseppe

Non ritenevo fosse sufficiente. Da questo punto di vista, sarei lieto se si potesse ancora parlarne. Se così non è, presento ancora un emendamento all'art. 3...



PRESIDENTE

L'art. 3 l'abbiamo superato.



CHIEZZI Giuseppe

Sì, comma tre, nel senso che propongo un nuovo comma tre, primo, in cui inserisco quello che pensavo l'Assessore proponesse di inserire all'interno del comma tre, però lo ripropongo come comma autonomo, subito dopo il comma tre. Però se l'Assessore mi spiegasse il perché di questo rifiuto, forse...



PRESIDENTE

Sentiamo magari l'intervento del Consigliere Salerno, che può essere utile.



SALERNO Roberto

Partendo dal presupposto che la Regione è ampiamente investita di oneri di gestione, di coordinamento e di controllo, lo vediamo già all'art. 5 dove redige il programma annuale, sentita la Commissione consiliare, fissa gli obiettivi di sviluppo dell'offerta turistica, le specifiche iniziative le priorità degli interventi ed ambiti territoriali; in seguito all'art. 6: "La Regione esercita funzioni di indirizzo e programmazione attraverso programmi". Poi all'art. 3 abbiamo inserito anche la questione riguardante la sostenibilità e la compatibilità ambientale.
A questo punto penso che la Regione abbia ampiamente assolto a ogni funzione di controllo, coordinamento, gestione, fissando tutti i parametri di questo articolo. Pertanto investire la Regione del compito di effettuare le valutazioni, dunque di un'altra procedura e di un'altra istruttoria, mi sembra veramente tanto, troppo.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



SALERNO Roberto

Collega Chiezzi, scommetto che è compreso di quello che pensa lei quindi gli altri quando intervengono...
Comunque all'art. 6, aggiungendo... Voglio dire, se mentre parlo voi parlate, credo che non mi sentiate.



PRESIDENTE

Per cortesia, uno per volta, altrimenti...



SALERNO Roberto

A questo punto, se abbiamo inserito la questione della compatibilità ambientale, non attribuiamo la valutazione istruttoria anche alla Regione successivamente al punto 4, ma diciamo semplicemente che gli Enti strumentali, che gli istituti bancari acquisiscono, sono essi stessi gli unici a fare questa istruttoria e a fare le valutazioni, ovviamente acquisendo il parere di compatibilità ambientale. Con ciò non investiamo di un'ulteriore istruttoria la Regione, guadagniamo in snellezza, rispettando però quell'aggiunta all'art. 3 relativa alla compatibilità ambientale, che è determinata da quel "acquisito il parere di compatibilità ambientale".
Al comma 4, dopo la parola "contributi" propongo questo testo "La valutazione istruttoria e la gestione dei contributi, acquisito il parere sulla compatibilità ambientale, sono demandate agli Enti strumentali della Regione o istituti bancari, come previsti dal decreto legislativo...".
Penso di essere stato ampiamente chiaro.



PRESIDENTE

Lei ci ha fatto pervenire un emendamento che crea dei problemi di coordinamento. Gli emendamenti relativi al comma 3 li abbiamo già votati stiamo esaminando il comma 4. Non è solo un problema formale; se si vogliono introdurre modifiche che riguardano i commi passati, bisogna approvare degli emendamenti che siano in qualche modo in contrasto dopodiché, con un'opera di coordinamento del testo si può intervenire. Le chiederei, anche sotto questo profilo, di aiutare il lavoro dell'aula.
Dò pertanto lettura dell'emendamento presentato dai Consiglieri Chiezzi e Simonetti: 29) All'art. 6 inserire un nuovo comma 3/bis: "3/bis. Gli interventi proposti sulla base del programma annuale sono esaminati (con valutazioni istruttorie effettuate dalle competenti strutture regionali) sotto il profilo dell'efficacia, efficienza esecutività e sostenibilità ambientale nonché economico-finanziaria".
La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Vorrei porre due domande all'Assessore, solo per chiarire.
E' ritirato il precedente emendamento, giusto? E questo, scritto a mano, va a sostituire il precedente emendamento, è così? Dopo "della Regione" c'è scritto "o" o c'è una virgola?



RACCHELLI Ettore, Assessore al turismo

E' scritto: "o istituti bancari".



BELLION Marco

Benissimo. Se ho capito bene, questo significa che il cittadino che è interessato ad accedere ai finanziamenti di questa legge si rivolge al proprio istituto bancario presso il proprio luogo di residenza, presenta la sua domanda, e l'istruttoria tecnica, in base a dei parametri che credo siano stabiliti anche da una legislazione nazionale, viene effettuata dall'istituto bancario. Dopodiché la pratica ritorna alla Regione, che dà la sua valutazione di compatibilità ambientale.
E' questo l'iter che l'Assessorato si prefigge con l'emendamento? Se è così, è certamente meglio di quanto era definito precedentemente.
Visto che la compatibilità ambientale è una di quelle aggiunte che abbiamo inserito (e credo abbia una valenza politica importante che manteniamo in capo alla Regione), ritengo quindi che il fatto di affidare la parte tecnica, come avviene anche per altri Assessorati (penso all'artigianato e al commercio), agli enti strumentali o agli istituti bancari possa andar bene.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Mi sono perso qualche battuta su questa legge e ho sempre il timore che dietro alle parole si nascondano dei trabocchetti.
Vorrei che qualcuno in quest'aula mi spiegasse brevemente cosa intende per compatibilità ambientale. Sono dell'avviso che si possa ragionare su tutto, ma temo che dietro all'espressione: "compatibilità ambientale" si mettano in campo competenze che sono già della Regione e che sono state delegate, in alcuni casi, per esempio, ai Comuni.
La legge urbanistica, tanto discussa e vituperata, era anche questo.
Voglio sapere, prima di votare questo emendamento, cosa si intende per compatibilità ambientale.
Io sostengo che la formulazione iniziale fosse la migliore; se poi vogliamo mettere in campo altra burocrazia rispetto a quella che è già di competenza della Regione facciamo pure! Secondo me è importante che si riconduca il tutto all'articolo iniziale, perché è chiarissimo rispetto alle competenze dei singoli.
E' anche chiarissimo, a mio modo di vedere, se so ancora leggere l'italiano, che le competenze degli istituti bancari, ivi compresa la Finpiemonte, sono di carattere strettamente finanziario, mentre tutte le altre competenze di indirizzo e di programmazione sono tipiche della Regione, che la stessa deve assumersi per legge regionale. Se vogliamo fissare a tutti i costi dei paletti per non lasciar fare più niente facciamo pure!



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Faccio una proposta operativa: dove c'è scritto, al comma 4, "le valutazioni istruttorie"...



PRESIDENTE

Parliamo del testo base, non degli emendamenti.



GATTI Agostino

Assessore, al comma 4 c'è scritto "le valutazioni istruttorie e la gestione dei contributi": accettando la proposta dell'amico Salerno e valutando le osservazioni fatte a suo tempo dai colleghi Simonetti e Chiezzi, potrei dire che al comma 4 abbiamo già svolto una procedura. Per cui si può dire che stabilita la priorità degli interventi secondo gli indirizzi enunciati, la gestione dei contributi viene data alle banche perché ci deve essere una graduatoria su cui la banca deve operare. Quindi riteniamo che tutta la valutazione sia stata acquisita e che ci sia la possibilità di dire che è già stata stabilita una priorità che si è creata attraverso gli indirizzi che noi abbiamo enunciato con gli artt. 5 e 6. A questo punto la gestione viene data alle banche.



PRESIDENTE

Chiedo una brevissima sospensione, perché stiamo operando come una Commis-sione tecnica ristretta.



(La seduta, sospesa alle ore 12.44 riprende alle ore 12.57)



PRESIDENTE

Visto il protrarsi di questo tentativo di mediazione per delineare l'articolato, aggiorno i lavori alle ore 14.30. Grazie.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12.58)



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