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Dettaglio seduta n.349 del 15/04/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta. La presenza del numero legale è già stata verificata.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Cavaliere, Deorsola Dutto, Farassino, Majorino, Rossi e Viglietta.


Argomento: Varie

Precisazioni del Consigliere Ghiglia in merito alla sua espulsione dall'aula nella seduta pomeridiana del 14/4/1999


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Io ieri sono stato... Se però mi garantisce un minimo di agibilità dell'aula...



PRESIDENTE

Visto che sta iniziando la seduta, anzi è già iniziata, chiederei all'aula di prestare un po' di attenzione e ai Consiglieri di occupare i loro posti. Grazie.
Adesso c'è un attimo di silenzio: continui pure, Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Ieri pomeriggio sono stato espulso dal Consiglio regionale: lo considero un sopruso e farò i ricorsi in tutte le sedi dovute.
Tuttavia, per impedire che la posizione del Gruppo di Alleanza Nazionale, e anche mia personale, venga strumentalizzata da parte di chi o di coloro i quali da mesi paralizzano l'attività legislativa e deliberativa del Consiglio regionale del Piemonte e per impedire a queste persone di dire che siamo noi che non permettiamo all'assemblea regionale del Piemonte di lavorare, e quindi solo per questi motivi, oggi rinuncio ad indossare la spilla - una spilla! - oggetto dello scandalo.
E visto che questa spilla da ieri è diventata l'ostaggio della partitocrazia di questo Consiglio regionale, consegno alla Presidenza del Consiglio regionale l'ostaggio della partitocrazia debitamente imbavagliato.



(Il Consigliere Ghiglia avvolge la spilla in un panno e la consegna al banco della Presidenza)



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Saitta; ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Vorrei sapere cosa intende fare la Presidente del Consiglio regionale ovvero se intende raccogliere questo oggetto con questa interpretazione che è un fatto gravissimo.
Dica la Presidente cosa intende fare, perché in qualche maniera sta per essere utilizzata per sottolineare una posizione assunta dal suo Capogruppo. Questo sicuramente non è un fatto...



PRESIDENTE

Io non lo ritengo il mio Capogruppo, ritengo il Consigliere Ghiglia un Consigliere.



SAITTA Antonino

Dica la Presidente del Consiglio se intende sottolineare, con l'accettazione di questa iniziativa, che sicuramente è propagandistica...
Dica che cosa intende fare, perché c'è una responsabilità della Presidenza! Lei ha accolto, non ha neppure sottolineato questo fatto; non solo, ma non ha neppure rilevato che il Consigliere Ghiglia ha definito l'atto di ieri un sopruso del Presidente. E siccome lei è Vicepresidente e fa parte dell'Ufficio di Presidenza, ha il dovere di intervenire.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Chiezzi; ne ha facoltà.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, questa sceneggiata del Consigliere Ghiglia in apertura di Consiglio, anche in modo del tutto inusuale...



GHIGLIA Agostino

Sono intervenuto sulle comunicazioni del Presidente.



CHIEZZI Giuseppe

Adesso continua, secondo la sua maleducazione ormai certificata, ad interrompere da maleducato, perché è un maleducato che interrompe.
Allora, questa sua performancesi è conclusa con la consegna di un oggetto di latta avvolto in un panno.
Questo è un atto irrispettoso verso la Presidenza, è un atto di turbamento irrispettoso verso la Presidenza, verso la quale il Consigliere Ghiglia si era già attardato con giudizi non condivisibili.
Adesso Presidente, che rappresenta tutti noi, io le chiedo che quell'atto di provocazione che il Consigliere Ghiglia ha materializzato in un oggetto venga decisamente sanzionato. Io le chiedo di respingere questo oggetto, di censurare per questo comportamento il Consigliere Ghiglia e di far restituire l'oggetto sul banco da cui è partito.
In caso contrario, chiedo una sospensione del Consiglio.



PRESIDENTE

Molti Consiglieri vogliono intervenire; la parola al primo Consigliere che l'ha richiesta, Griffini.



GRIFFINI Massimo

Il Gruppo di Alleanza Nazionale, proprio per evitare che venga strumentalizzato il gesto del Capogruppo, ritira la spilla imbavagliata.



PRESIDENTE

Ringrazio il Gruppo di Alleanza Nazionale e prego di venirsi a prendere l'oggetto.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Moro; ne ha facoltà.



MORO Francesco

Volevo assolutamente intervenire per protestare per il forte ritardo con cui regolarmente si aprono i lavori di questo Consiglio regionale, che mai una volta sono regolarmente aperti nell'ora dovuta.
E' un fatto grave che voglio rimarcare in questo specifico momento drammatico, perché credo che i piemontesi che si meritino una serietà diversa.
In secondo luogo, volevo dire che leggendo i giornali e viaggiando sui treni, ecc., c'è un forte turbamento perché si pensa che in questo Consiglio non ci sia la serietà dovuta o non si tenga conto della difficoltà che il Paese sta attraversando.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Presidente, sono costretto ad intervenire per fatto personale. Mi spiace, perché io sono un legalitario e non amo ricorrere agli strumenti della giustizia autoritaria per tutelare i miei diritti di parola e di libertà, però dovendo difendere la mia onorabilità, chiedo la censura del collega Chiezzi per avermi dato in aula del maleducato.
Visto che sono rispettoso dei lavori dell'aula, chiedo che questa valutazione venga presa dall'Ufficio di Presidenza nella prossima seduta utile, però le faccio questa richiesta formalmente perché il collega Chiezzi, a mio avviso, non ha i titoli, i requisiti etico-morali per darmi del maleducato.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Cotto.



COTTO Mariangela

Sarò brevissima, Presidente. Rinuncio all'intervento che volevo fare prima, dopo che Alleanza Nazionale ha preso l'iniziativa di ritirare quanto consegnato.
Le chiederei di contingentare i tempi di questa discussione in dieci minuti, perché desideriamo tutti passare all'esame del punto 7) all'o.d.g.
Se non si riesce, avviso fin d'ora che abbandonerò per protesta quest'aula perché sono abbastanza stanca di essere sempre presente e non riuscire a fare i provvedimenti.



PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliera Cotto, e voglio aggiungere che mi auguro che la responsabilità dei Consiglieri Angeleri e Chiezzi, che devono ancora intervenire, sia tale da non dovermi fare contingentare dei tempi che non ho contingentato fino adesso, pensando che la cosa fosse abbastanza veloce.
Per cui mi auguro, dando la parola al Consigliere Angeleri che l'aveva chiesta prima del Consigliere Chiezzi, di poter cominciare il nostro lavoro vero e proficuo per tutti quanti i cittadini piemontesi.



ANGELERI Antonello

Anch'io, dopo la presa di posizione del collega Ghiglia e quella successiva del collega Griffini a nome di tutto il Gruppo, non ho più tanto da dire, se non associarmi alla richiesta della Consigliera Cotto di chiedere il contingentamento dei tempi e di passare al vero o.d.g.
peraltro concordato in sede di Capigruppo.
Qualora questo non avvenisse nei tempi che richiediamo, anche il sottoscritto abbandonerà l'aula.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Angeleri. Ho già risposto sul contingentamento dei tempi; io penso che il Consigliere Chiezzi, che ha la parola, non parlerà a lungo, perché riassumerà tutto quello che vorrebbe dire. Grazie.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, io parlo per fatto personale, perché il Consigliere Ghiglia ha avuto comportamenti offensivi e maleducati e, da maleducato, mi ha interrotto oggi. Ieri ha avuto un comportamento offensivo verso la mia persona, ma l'aula non ha neppure ritenuto - purtroppo - di concedermi di parlare per fatto personale. Questo fatto porta l'arroganza del Consigliere Ghiglia sempre più in alto, al punto che oramai ritiene di poter interrompere un altro collega che parla e non solo, ma sentendosi dire che questo è un comportamento maleducato, addirittura chiede delle censure.
Ora io le chiedo, Presidente del Consiglio, di invitare il Consigliere Ghiglia, che evidentemente della cultura fascista è impregnato - e lo si vede dalle cose che dice, dal disprezzo verso le persone che emana da ogni suo intervento come l'ultimo, relativo alla mancanza, secondo lui, in un'altra persona di requisiti, perché è Ghiglia che fa la ricetta dei requisiti etico-morali per avere un comportamento non offensivo e non maleducato - di riprendere, anche in via informale e amichevole, il Consigliere Ghiglia, in modo che si comporti da persona educata in questo Consiglio regionale. Grazie.



PRESIDENTE

Grazie, Consigliere Chiezzi. Io chiedo a tutti, non al Consigliere Ghiglia, ma a tutti, quando parlano, di restare nei limiti del parlare corretto. Vi ringrazio.


Argomento: Province - Comuni - Delega di funzioni regionali agli enti locali

Proseguimento esame disegno di legge n. 392: "Riordino dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca" - Presentazione ordini del giorno nn. 987 e 988


PRESIDENTE

Avevamo iniziato l'esame del disegno di legge n. 392, di cui al punto 7) all'o.d.g.
Penso che gli interventi di carattere generale siano esauriti e che possiamo pertanto passare all'esame dell'articolato.



CHIEZZI Giuseppe

Eravamo agli ordini del giorno su cui doveva esprimersi l'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Credo che con alcune modifiche concordate l'ordine del giorno presentato dalla minoranza possa essere accettato.



CHIEZZI Giuseppe

Concordate con chi?



PRESIDENTE

Deve dirlo l'Assessore con chi le ha concordate.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Concordate ovviamente con i firmatari dell'ordine del giorno e non con quelli che non l'hanno firmato.



PRESIDENTE

L'Assessore ha concordato delle modifiche con i firmatari dell'ordine del giorno per cui, Assessore, come risulterebbe il nuovo testo?



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Nella parte "Impegna la Giunta" laddove si dice "non oltre sei mesi" si cancella "da sei mesi" fino alla fine della riga e si sostituisce con "non oltre l'1 gennaio 2000".
Inoltre, laddove è scritto "a trasferire agli Enti locali n. 300" anziché 300 si corregge con "284".
Si cancella la parola "stanziamento" e si sostituisce con "delle spese operative" per l'esercizio in corso.



PRESIDENTE

"Per l'esercizio in corso" resta?



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Sì.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Intervengo su questa vicenda perché tutti i colleghi hanno premesso, all'avvio dell'esame degli articoli e degli emendamenti, di capire la sorte degli ordini del giorno giacenti.
L'Assessore Bodo ha testé parlato dell'ordine del giorno presentato dalla minoranza, che accetterebbe, ma non ha detto nulla dell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza e dalla Giunta che, sulla base di osservazioni svolte ieri anche dalla Presidente della Commissione Agricoltura presenterebbe delle cifre in contraddizione con quelle dell'ordine del giorno della minoranza.
Vorrei capire se la Giunta ritira il proprio ordine del giorno o se li mantiene tutti e due. Nel caso decidesse di mantenerli tutti e due, come ha risolto il problema sollevato dalla Presidente Bortolin di una contraddizione tra le cifre? Avuta questa risposta, mi riservo di fare una proposta di procedura.



PRESIDENTE

L'Assessore Bodo come risponde a questa domanda?



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Accettando l'ordine del giorno con le modifiche concordate presentato dalla minoranza e ritiro l'ordine del giorno della maggioranza.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Dato che il nostro Gruppo non ha partecipato alla stesura né dell'uno né dell'altro ordine del giorno e neppure a tutte le trattative che hanno portato, al momento, a far ritirare l'ordine del giorno della maggioranza e confluire su questo, chiederei dieci minuti di sospensione per riuscire a trattare questa materia con i colleghi degli altri Gruppi che l'hanno trattata in via informale.
Chiedo dieci minuti di lavoro informale da parte del mio Gruppo insieme ai firmatari di questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Hanno chiesto la parola altri Consiglieri; dopo i loro interventi valuteremo cosa fare.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Grazie, Presidente. Voglio fare due domande.
La prima è questa. Come fa, Assessore - me lo spieghi lei, Presidente a ritirare un ordine del giorno non firmato e non presentato da lei, ma da altri Capigruppo? Lo ritira lei, Assessore? E' una nuova prassi che introduciamo sul campo? Se è così, va bene, mi adeguo a tutto quello che può rappresentare la novità anche di attuazione, di rispetto del regolamento e dello svolgimento del Consiglio. Vorrei però che lei mi dicesse, Presidente, come si fa, anche per imparare! Inoltre vorrei capire, Assessore - poi dieci minuti di sospensione consentiranno a chi non ha firmato l'emendamento, che fa parte dell'opposizione, che discuterà, speriamo, alla luce dell'aula il provvedimento - che cosa lei intende come differenza, che accetta, il 79 di 798 miliardi! Me lo spieghi Assessore, perché io non capisco. Non capisco! Lo spieghi. Dato che l'ha spiegato in un modo in Commissione, le chiedo di spiegarmelo nel modo che adesso lei intende in aula, tenendo conto che ci sono trasferimenti sui quali n all'aula di opporsi, come quelli che riguardano gli allevatori, riguarda la zootecnia! Se trasferiti questi fondi, noi chiudiamo il settore zootecnico! L'abbiamo detto in Commissione, lo ripropongo qui, perché sono anticipazioni che un bilancio come quello della Regione può fare, fintanto che lo Stato non trasferisce in tempo le risorse, ma che le Province non potranno fare, e che se messi nel pacchetto, come lei sta facendo, obbligheranno alla chiusura di servizi importanti e fondamentali per la nostra Regione! Mi spieghi queste cose Assessore, se ritiene, se non ritiene, va bene, ma lo dica!



PRESIDENTE

Sono iscritti a parlare la Consigliera Spagnuolo e il Consigliere Saitta, ma chiedo a loro se intendono dare prima la parola al Consigliere Gallarini che ritiene di dare la risposta.



(I Consiglieri Spagnuolo e Saitta acconsentono)



PRESIDENTE

Grazie Consiglieri.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Grazie. Volevo solo dire che dal punto di vista formale è stato l'Assessore Bodo a chiederlo, però ce l'aveva chiesto prima, e noi che l'abbiamo firmato, in maggioranza, siamo d'accordo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Il mio intervento in qualche misura è stato superato dall'opportuno intervento della collega Silvana Bortolin, perché vedere un Assessore che ritira l'ordine del giorno della maggioranza è una novità.
Noi siamo lieti che l'Assessore accolga l'ordine del giorno che il collega Angeli ha firmato per conto del nostro Gruppo, resta però il fatto che forse qualche parola in più, Assessore, sul motivo per cui lei ritira l'ordine del giorno della maggioranza, potrebbe essere utile ed interessante. Un intervento un po' più corale, per quel che è possibile perché si passa da un ordine del giorno che, effettivamente, aveva una natura straordinariamente generica; il dibattito sulle questioni del trasferimento del personale è stato abbastanza forte ed anche agguerrito se vogliamo definirlo così - pertanto gradiremmo approfondire, concordando con lei, le ragioni che l'hanno indotta a modificare l'atteggiamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente e colleghi, la proposta della maggioranza di ritirare il proprio ordine del giorno denota buonsenso. Infatti in qualche maniera accoglie tutti i suggerimenti che la minoranza, non solo in queste settimane, ha proposto alla Giunta. Suggerimenti già emersi quando si discusse la questione del personale e la questione finanziaria.
Rimangono due questioni in sospeso che non capisco: forse per mia ignoranza.
Mentre nel testo originario, quando si parlava del 79% delle spese di stanziamento, era chiaro, perché si faceva riferimento al bilancio; il 79 delle spese operative è un dato non di carattere finanziario. Può darsi che faccia parte del gergo utilizzato dalle strutture, però non c'è un riferimento preciso ad alcuni capitoli di bilancio.
Altra questione che volevo porre è inerente le direzioni.
Nel senso che l'ordine del giorno prevede, giustamente, una riduzione del personale, tenendo conto - l'Assessore è stato molto chiaro nella proposta avanzata - che non c'è alcun riferimento alle direzioni. Mi pare che l'Assessore nei precedenti interventi, già nello scorso Consiglio aveva dato indicazioni di una riduzione delle direzioni - non specificando il numero - però era una questione connessa alla riduzione di personale nell'Assessorato. L'Assessore conviene sul fatto che non si può ridurre il personale di quasi trecento unità, mantenendo lo stesso numero di direzione.
L'altra questione è di tipo generale - riguarda questo "Bassanini" e riguarderà tutti gli altri - ed è sulle modalità di trasferimento delle risorse dalla Regione agli Enti locali. Ne abbiamo già discusso in occasione della "legge madre", ma il problema fu rinviato ai provvedimenti di settore.
Le osservazioni che formulammo in quell'occasione erano di questo tipo.
Se il meccanismo dei trasferimenti, dalla Regione agli Enti locali, è lo stesso che noi utilizziamo per trasferire risorse agli Enti locali, creerà dei problemi enormi agli Enti locali sulle competenze che vengono trasferite. Nel senso che i tempi di trasferimento sono dei tempi molto lunghi. Tempi che decorrono da bilancio di previsione approvato. Con il bilancio di previsione, approvato normalmente all'inizio della primavera vuol dire che noi trasferiremo delle risorse agli Enti locali verso il mese di maggio o giugno. Nel frattempo gli Enti locali devono gestire alcune funzioni, alcune competenze: spese correnti, personale.
Quando si discusse della legge n. 34 fu proposto, da parte nostra, una revisione della legge regionale sulla contabilità. Mentre può avere un senso che alcune spese discrezionali, per esempio il contributo per realizzare qualcosa, avvenga dopo l'approvazione del bilancio, non lo ha invece, per le spese che hanno la caratteristica della continuità e che in ogni caso debbono essere garantite, come per esempio la contabilità.
Si rischia in questo modo di creare delle grandi difficoltà agli Enti locali. Non chiedo che questo nuovo meccanismo venga indicato nell'ordine del giorno, però vorrei che l'Assessore al bilancio, e soprattutto il Presidente Ghigo, si rendessero conto che questo sarà un problema enorme.
Bisogna progettare qualche modalità per poterlo affrontare. Mi accorgo che non è ancora stato fatto nulla, pur essendo passati ormai parecchi mesi.
Chiedo all'Assessore e al Presidente Ghigo di dirci qualche cosa in termini di impegni più precisi, altrimenti possiamo indicare, nell'ordine del giorno, una scadenza nella quale affrontare il tema del trasferimento delle risorse per svolgere competenze di carattere continuativo e garantite attraverso una legge regionale.
Se le risorse giungeranno dopo, le Province non potranno neppure pagare il personale, potrebbero avere problemi di cassa.



PRESIDENTE

A questo punto, si potrebbe sospendere la seduta, come richiesto dal Gruppo comunista, per permettere loro di stilare l'ordine del giorno.
Il Consigliere Chiezzi mi sta dicendo che è d'accordo a rinviare la sospensione del Consiglio successivamente all'intervento dell'Assessore Burzi.
La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

L'argomento trattato nell'intervento del Consigliere Saitta, come lui stesso ricorderà, è stato discusso nell'ambito della I Commissione evidentemente più rivolto alla legge che si sta discutendo. Come certamente è noto ai colleghi, il problema della definizione delle modalità di trasferimento delle risorse dal bilancio nazionale a quello delle Regioni è tutt'altro che risolto.
La legge n. 335 di contabilità cui il Consigliere Saitta alludeva è non a caso, una legge nazionale che ha trovato applicazione anche per leggi regionali. Come è stato detto in I Commissione, in sede di Conferenza Stato Regioni esiste un gruppo di lavoro che sta modificando la legge n. 335, che è la legge di contabilità nazionale, anche in funzione dell'impianto Bassanini. Quindi, se c'è ritardo nella definizione di questa modalità è per certi versi comprensibile, ma ascrivibile alla sede nazionale che deve definire certezze e modalità di trasferimento di fondi da bilancio nazionale a bilancio degli Enti Regione. Con la stessa logica, in tal senso, confermo l'impegno.
Noi faremo una proposta modificativa della legge regionale di contabilità che intendo portare all'attenzione della Giunta e conseguentemente e contemporaneamente, se non altro per comunicazione immediata, in sede di I Commissione, perché oltre all'applicazione del Bassanini, che è il problema oggi in discussione, il problema della certezza del trasferimento dei fondi e dei tempi, cui il Presidente Saitta correttamente alludeva, riguarda anche altri fondi e altre finalità che si aggiungono alle complicanze degli Enti locali, siano essi Comuni o Province. Questa bozza di legge la porteremo come conseguenza del gruppo di lavoro che sta lavorando già dall'anno scorso entro la fine di questo semestre. Non so dire se esaurirà i problemi cui il Presidente Saitta alludeva, certamente li affronta perché è uno dei buchi che la legge n.
142/90 nel definire la legge per gli Enti locali, la n. 77, a quell'epoca non affrontò per ciò che riguarda le Regioni. Oggi questo provvedimento è indispensabile; non credo sia facile immaginare che con unico provvedimento di natura contabile e procedurale si risolvano tutti i problemi in più rispetto a quelli che già stava correttamente elencando il Presidente Saitta e che, a mio avviso, non sono di responsabilità unicamente delle Regioni - ben lungi togliere l'Ente Regione o gli Enti Regione da questa responsabilità. Ma non è certamente in quella sede che devono essere affrontate tutte le modalità procedurali contabili di regolamento per minimizzare i tempi di trasferimento e soprattutto la certezza dei trasferimenti che hanno una continuità molto più che i singoli bilanci annuali. Classico è il tema in tutti gli investimenti - non a caso il Presidente Saitta sa che questa Giunta e io personalmente sono favorevole alle leggi finanziarie che abbiano un'ampiezza più che annuale per alcuni aspetti - proprio per dare tranquillità e garanzia su progetti e su trasferimenti di fondi che non esauriscano la loro vita unicamente negli esercizi di competenza.
Quindi, l'impegno a presentare delle bozze di legge entro giugno 1999 è già stato preso e lo riconfermo. Non sono in grado di garantire non solo i tempi di approvazione, ma soprattutto se e in che misura questa legge, che deve unirsi alla legge nazionale, potrà risolvere e minimizzare, ma di minimo affrontare, i problemi che il collega Saitta stava correttamente citando.



PRESIDENTE

Grazie, Assessore. Chiedo al Consigliere Chiezzi se ha ancora bisogno della sospensione.
Sì, allora sospendo la seduta per dieci minuti.



(La seduta, sospesa alle ore 11.15 riprende alle ore 12.12)



PRESIDENTE

Se rientrano i colleghi potremo riprendere i lavori.



(Breve interruzione)



PRESIDENTE

A me non piace invitare troppe volte i Consiglieri a rientrare in aula ma sono le 12,15 e se vogliamo portare a termine questa legge dovremmo riprendere posto in aula.



(Breve interruzione)



PRESIDENTE

Possiamo riprendere i lavori.
Non essendovi richieste di parola, passiamo all'esame dell'articolato del disegno di legge n. 392.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 36 voti favorevoli 24 voti contrari 3 astensioni 9 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 1) Emendamento presentato dall'Assessore Bodo: al comma primo, sostituire la parola "delegato" con la parola "attribuito".
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Vorrei una spiegazione sui commi primo e terzo. Nel comma primo si scrive "è delegato alle Province l'esercizio delle funzioni amministrative riguardanti..." e c'è un elenco fino alla lettera r). Nel comma terzo si dice "è inoltre delegato alle Province l'esercizio delle seguenti funzioni amministrative" e non capisco perché ci sia questo "inoltre"; la delega è sempre alle Province, è sempre per funzioni amministrative, una volta si scrive "delegato all'esercizio delle funzioni riguardanti" e un'altra è scritto "è delegato all'esercizio delle seguenti funzioni amministrative".
La trovo una complicazione, non capisco perché non si possa fare un solo elenco.
Aggiungo che nel comma secondo ad abundantiam si usa un'altra terminologia ancora, e un'altra argomentazione, citando l'art. 14 della legge n. 142, sempre per attribuire alle Province delle funzioni amministrative.
Perché questa tripartizione? Va per materia? Che tipo di ragione ha? Non la capisco.



PRESIDENTE

Sulle domande poste chiedo all'Assessore o al relatore di dare una risposta.
Prego, Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

In origine, al comma terzo le funzioni si intendevano subdelegate; in seguito è stata tolta la dicitura e la stesura è rimasta questa.



PRESIDENTE

Lei, Consigliere Chiezzi, parla di "è attribuito"? E' stato presentato un emendamento al quale arriveremo tra un momento.



CHIEZZI Giuseppe

In base alla spiegazione dell'Assessore Bodo chiederei che il comma terzo venisse soppresso e al comma primo si aggiungessero le lettere dalla s) comprendenti le descrizioni delle funzioni amministrative delegate al comma terzo, per chiarezza. Si presenti un emendamento.



PRESIDENTE

Formalizzi l'emendamento.
L'emendamento dell'Assessore Bodo stato ritirato, così come l'emendamento al comma terzo.



CHIEZZI Giuseppe

Però prima c'è ancora il comma primo.



PRESIDENTE

Le ho già detto che l'emendamento al comma primo è stato ritirato.



CHIEZZI Giuseppe

C'è il nostro emendamento.



PRESIDENTE

Sì, ma lei deve prima presentarlo.



CHIEZZI Giuseppe

Se lei mi dà modo di lavorare, scrivo l'emendamento.



PRESIDENTE

Prego. Va bene.
Consigliere Chiezzi, devo intendere che presenta un emendamento al comma primo dell'art. 2?



CHIEZZI Giuseppe

Sì, certo. Il testo è pronto.



PRESIDENTE

Grazie.
Il suo emendamento, sempre all'art. 2, recita: 2) al comma primo, lettera a), alla fine dell'ultima alinea è aggiunta l'espressione "e della creazione di nuove aziende".



CHIEZZI Giuseppe

Posso illustrarlo?



PRESIDENTE

Penso che abbiate tutti gli emendamenti, per cui potete controllarli tutti.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Questo comma, alla lettera a), recita: "Si assegnano alle Province interventi di miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie dei piani di sviluppo aziendali della produzione, nonché trasformazione aziendale". Noi proponiamo che si aggiunga anche "e della creazione di nuove aziende", perché ci sembra importante riprendere nel testo di legge la finalità ultima di tutte queste proposte, che è quella di creare nuovi posti di lavoro. Il decentramento delle competenze non incorpora semplicemente in sé la finalità di tutta la legge, ma ci sembra che sia incorporata nella finalità del decentramento una finalizzazione di utilità sociale, altrimenti si decentra semplicemente e quindi si riorganizzano dal punto di vista amministrativo, delle competenze, ma senza dare in legge l'indicazione della finalità di questo decentramento, che è anche quella della creazione di nuove aziende. Quindi, chiederemmo di aggiungere questo elemento di finalità sociale del decentramento. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Per la verità, qui si parla di interventi relativi al miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie. Se ci sono nuove aziende che hanno delle strutture agrarie, chiaramente rientrano nel novero degli interventi che le Province andranno a finanziare, quindi, in effetti...



CHIEZZI Giuseppe

Allora è accettato?



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

No, perché è ininfluente. Nella lettera a) tutti i piani di miglioramento, sia che siano delle strutture agrarie sia che siano i piani di sviluppo aziendale e sia che siano di nuove aziende o no, se hanno i requisiti, le Province li rifinanziano. Non vedo la distinzione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Assessore. La distinzione è nell'enunciare la competenza in materia di creazione di nuove aziende; non mi sembra poco evidenziare una volontà di attribuire funzioni anche in questa direzione, non mi sembra ininfluente. Lei dice: "Ma si può capire anche già all'interno di quanto è scritto", ma così lo si capisce meglio. Questo è un elemento di finalità esplicito; oltre al resto, si esplicita anche una finalità di carattere generale. Quindi, se non nuoce, direi che esplicita in una direzione che tutti concordiamo: c'è il miglioramento dell'efficienza, ci sono piani di sviluppo aziendali, ci sono nuove aziende.
Perché dobbiamo evitare di enunciare una finalità relativa alla creazione di nuove aziende? Non si tratta solo di salvare e migliorare le vecchie, si tratta anche di dire in legge che, se si può, se ne creino delle nuove. Indirizzatevi con le Province anche a questa finalità di creazione di nuove aziende. Tra le vostre funzioni amministrative, la Regione ritiene debba essere compresa la creazione di nuove aziende. Se poi ci si riesce è un altro discorso, ma mi sembrerebbe utile, in un momento in cui l'agricoltura attraversa un periodo difficile, segnalare una volontà di non rinunciare ad uno sviluppo del settore agricolo anche attraverso l'incremento di attività aziendali. Non mi sembra una questione asimmetrica o in direzione opposta a quella illustrata dall'Assessore.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Il termine di "struttura agraria" è una dizione molto ampia, in cui rientra anche quello che il Consigliere Chiezzi ha detto. Noi possiamo raccoglierla come raccomandazione nelle esplicazioni che poi devono essere rivolte alle Province, quindi andare a puntualizzare. Comunque, vorrei fare presente che è già ripreso nel testo della norma.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, mi rammarico molto di questo atteggiamento dell'Assessore.
Su questa legge noi non abbiamo potuto partecipare ai lavori di Commissione (siamo solo in due e non possiamo seguire anche questo); non abbiamo neppure utilizzato momenti di confronto informali; con l'Assessore non siamo venuti a trattare alcunché fuori dai luoghi istituzionali o durante le riunioni o in sospensione. Verifichiamo che una proposta, che non mi sembra rifiutata nel merito dall'Assessore, viene però rifiutata dal punto di vista politico, in quanto proveniente dal Gruppo dei Comunisti italiani in aula. Ci dispiace il fatto che ci sia una evidente volontà di trascurare la nostra presenza.
Su questo atteggiamento di rifiuto del confronto si atteggerà il nostro Gruppo da questo momento in poi, perché non accettiamo che non si possa discutere con serenità proposte nostre in quest'aula, quando l'Assessore ha dimostrato di saper discutere altre proposte fuori dall'aula, concertando e patteggiando! Allora, noi prendiamo questa risposta dell'Assessore come un atto di rifiuto di un colloquio politico e quindi, da questo momento in poi ricambieremo di uguale attenzione questo modo politico di porgersi dell'Assessore nei nostri confronti! Chiedo l'appello nominale su questo emendamento.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente, volevo soltanto far notare che mi pare l'Assessore ad un certo punto - io, pero la verità, ero fuori e non ho avuto modo di ascoltare - ha annunciato di ritirare l'emendamento al comma primo e al comma terzo dell'art. 2, quello che aveva proposto la sostituzione della parola "delegato" con la parola "attribuito".
L'avevamo già discusso la volta scorsa, valutando un po' il significato dei due termini; ci pare che "attribuito" risponda meglio all'obiettivo di trasferire delle funzioni, attualmente svolte dalla Regione, alle Province.
I concetti, dal punto di vista giuridico, sono diversi: una cosa è delegare una funzione che in ogni caso resta in capo alla Regione, altra cosa è attribuire completamente delle funzioni che siano compatibili con gli obiettivi dell'Ente a cui si vogliono attribuire le funzioni stesse.
I concetti sono diversi; mi sembra quindi che "attribuire" risponda meglio, per cui invito l'Assessore a mantenere l'ordine del giorno altrimenti con alcuni colleghi (Bellion ed altri), pensiamo di ripresentarlo.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Intervengo per dichiarazione di voto sull'emendamento.
Nel momento in cui l'Assessore dice che è ininfluente aggiungere alla lettera a) del comma primo dell'art. 2 "della creazione di nuove aziende" allora mi permetto di insistere, perché invece è influente nelle finalità nelle funzioni amministrative conferite agli Enti locali.
E' un articolo importante, ed è dunque importante sottolineare che noi chiediamo alle Province di attivarsi anche per aumentare gli operatori nel campo dell'economia agricola e quindi della creazione di nuove aziende penso, ad esempio, a tutta l'attività che dovremo svolgere attorno all'agricoltura biologica, dove avremo bisogno, come Regione, che le Province si attivino per creare, oltreché convertire, le aziende esistenti e creare nuova imprenditorialità in un settore che può vedere un ampio sviluppo.
Io voterò questo emendamento, perché ritengo che lo spirito sia uno spirito positivo e che sia quello che più volte anche in quest'aula rispetto alle politiche agricole, noi abbiamo sottolineato.



PRESIDENTE

La Giunta rimane della sua opinione?



CHIEZZI Giuseppe

C'è prima l'altro emendamento.



PRESIDENTE

Quale altro emendamento? Quello della Giunta è ritirato.



CHIEZZI Giuseppe

E' presentato adesso.



PRESIDENTE

Arrivate all'ultimo momento. Grazie, va bene anche così.
L'emendamento testé consegnato recita: 1 bis) al comma primo, sostituire la parola "delegato" con la parola "trasferito".
Tale emendamento è sottoscritto dai Consiglieri Chiezzi, Bellion Bortolin, Miglietti e Spagnuolo.
La parola all'Assessore.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Alcune cose alle Province sono delegate, altre sono trasferite. Qui in effetti noi avevamo proposto come Giunta, poi ritirato perché da parte dell'opposizione "non si voleva", di sostituire la parola "delegato" con "attribuito", al comma primo e al comma terzo. Questo era l'emendamento che avevamo presentato; poi ci avete detto che assolutamente non andava bene ecc. e allora l'abbiamo ritirato.



VAGLIO Roberto, Assessore al coordinamento politiche per la montagna

Sostituire "delegato" con "trasferito": in pratica è il nostro emendamento.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Va bene, lo accettiamo.
Mentre ho la parola, vorrei far notare al collega Chiezzi che non c'è da parte mia nessuna preclusione di ordine politico sugli emendamenti che vengono presentati dal suo Gruppo; c'è solo il fatto di condividerli o non condividerli dal punto di vista del contenuto, non sicuramente dal punto di vista politico. Questo lo voglio precisare per sua tranquillità.



PRESIDENTE

A questo punto possiamo votare? No? Prego, Consigliere Chiezzi, prenda pure la parola.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Mi scuso con i colleghi, però il fatto che il nostro Gruppo non possa seguire in Commissione questi lavori mi porta a dover esprimere la posizione in aula.
Guardate che per un osservatore che non ha partecipato a tutta la discussione in Commissione è un po' sorprendente vedere il modo in cui l'impianto complessivo di questa legge muta col correre, anche breve, del tempo.
Dato che la differenza politico-amministrativa tra la funzione delegata e la funzione attribuita o trasferita è grande, non è una cosa piccola sono due politiche diverse, sono due ruoli molto diversi della Regione Piemonte nei confronti delle Province e sappiamo che i rapporti istituzionali sono il lavoro di attuazione della Bassanini, quindi l'impalcatura dello Stato, allora sono sorpreso che di fronte alla proposta politica di impalcatura dei rapporti tra Regione e Province si oscilli in una direzione o in un'altra con un'assoluta indifferenza.
Questo mi sorprende perché se si delegano alle Province queste funzioni, vuol dire che abbiamo deciso che la Regione Piemonte mantiene per se anche delle funzioni (di indirizzo, di coordinamento): ritiene che su quelle politiche è bene che le gestiscano le Province, però riserva per se una supervisione, un coordinamento. E' un modo d'essere della Regione.
Diverso è se la Regione decide che su quelle funzioni non vorrà più spendere risorse, impiegare del tempo, delle strutture e via dicendo perché ritiene politicamente giusto che su quelle funzioni le Province siano l'Ente competente in assoluto.
Sono due modi diversi di essere. Come mai allora la sorpresa? In un primo momento si dice che su tutte queste materie, e sono tantissime, c'è solo la delega. Ritengo che l'Assessore abbia ragionato dicendo: "sono da delegare perché sulle nomine voglio avere degli elementi di controllo.
Sugli interventi di assistenza tecnica, lettera d), voglio avere elementi di controllo". E' una politica sulla quale si può convenire o meno, poi di punto in bianco si arriva all'emendamento presentato all'Assessore che dice: "No, non sono più delegate, ma attribuite", è cambiata la politica dieci minuti fa .



(Commenti dell'Assessore Bodo)



CHIEZZI Giuseppe

Scusa, Assessore, tempo fa. E' cambiata la politica, l'Assessore presenta l'emendamento, ora "vuole attribuire". Avrà avuto le sue ragioni avrà riflettuto ed ora dice: "a questo punto si attribuiscano, la Regione si spoglia". Dieci minuti fa in aula l'Assessore dice: "Ritiro l'emendamento, lo ritiro perché ho riflettuto, è meglio delegare". Si torna alla delega.
Adesso, con alcuni colleghi, l'emendamento presentato dall'Assessore e ritirato dallo stesso, lo si ripresenta e l'Assessore dice: "Va bene attribuiamo e conferiamo"! Sono un po' sorpreso, nel senso che non si può iniziare una legge senza sapere cosa vuole la Regione, perché a questo punto ogni dieci minuti vogliamo una cosa diversa! Tutto ciò mi imbarazza.
A questo punto, per cortesia, chiederei di capire, lettera per lettera il motivo per il quale si è deciso - fino a cinque minuti fa, non so se cambieremo ancora idea - di trasferire alla Regione! Mi spieghi l'Assessore come mai non vuole delegare! Me lo deve spiegare lettera per lettera altrimenti non capisco. Scorrendo queste lettere, infatti, vedo che ci sono delle funzioni sulle quali mi permetterei di osservare che forse un ruolo regionale va conservato; forse, ed è per questo che vorrei poter interloquire su queste lettere cominciando dalla prima, proprio quella oggetto del mio emendamento successivo: "Miglioramento delle strutture e creazione di nuove aziende". Come mai in un primo momento avete proposto di delegare e quindi mantenere una competenza alla Regione e adesso dopo due o tre correzioni in andirivieni decidete che invece non volete più occuparvene? E' giusto questo? Mi rivolgo anche ai colleghi con i quali ho firmato l'emendamento di "attribuire", affinché in questo specifico capitolo molto generale venga accolto anche l'emendamento "creazione di nuove aziende". In questo capitolo, ad esempio, volendo ragionare: è bene una attribuzione o non potrebbe essere utile una delega nel senso che riteniamo che la Regione Piemonte in questo specifico settore che forse è anche collegato a politiche di livello superiore, anche regionale, non sia meglio lasciare una delega e conservare una supervisione di stimolo alle Province? Come mai invece l'Assessore adesso ritiene che la lettera a) debba essere trasferita e quindi come sostiene l'Assessore che la Regione Piemonte non deve più occuparsi di queste funzioni trasferite alle Province? Se avesse la cortesia, l'Assessore, di battere lettera per lettera e di esporre il motivo per il quale, in ultimo, ha deciso di non occuparsi più come Regione Piemonte di questi temi, farebbe un po' capire, almeno al mio Gruppo, le ragioni di questo andirivieni nelle opinioni.



PRESIDENTE

Per cortesia, Consiglieri, fino a questo momento siete rimasti abbastanza silenziosi, vi chiederei pertanto di seguire con attenzione i Consiglieri che intervengono.
La parola all'Assessore Vaglio.



VAGLIO Roberto, Assessore al coordinamento politiche per la montagna

Ovviamente non ho la pretesa di riassumere in un intervento di pochi minuti il percorso che il Consiglio regionale ha seguito in ordine all'applicazione delle Leggi Bassanini.
Ricordo, solo perché resti agli atti, che di questo disegno di legge stiamo discutendo oramai dal mese di ottobre dell'anno scorso e non solo: contemporaneamente il Consiglio si è dato un percorso per l'attuazione di tutti i trasferimenti di competenze agli Enti locali.
La legge n. 34 quindi ha segnato una strada molto precisa. Il dibattito che si è venuto a creare attorno al processo di trasferimento, di attribuzione e di delega dei compiti amministrativi agli Enti ha portato i Consiglieri e soprattutto i Commissari delle Commissioni III e VIII a fare dei profondi ragionamenti su come impostare questo processo.
Ricorderete che non molto tempo fa ci si poneva questa domanda: quali risorse umane verranno trasferite agli Enti locali? La risposta poteva essere dal 10% al 90%, perché fino a quando non decidiamo percorsi precisi avremo sempre questa alea.
Cosa è capitato? E' capitato che a fronte delle discussioni che ci sono state in Commissione, la Giunta, e in prima persona l'Assessore Bodo, ha ritenuto che le funzioni amministrative riguardanti determinate materie dovessero essere trasferite agli Enti locali. Attenzione: non le materie sulle quali la Regione mantiene la capacità di indirizzo, di legiferare, di determinare il ritmo della danza che si deve danzare, ma in merito alle funzioni amministrative, l'Assessore ha ragionato con i Commissari e siamo arrivati alla conclusione che queste materie, queste funzioni amministrative, dovessero essere trasferite agli Enti locali. Nel senso che la titolarità di queste funzioni amministrative non doveva più essere della Regione, ma doveva essere titolarità piena dell'Ente locale a cui viene trasferito il compito amministrativo.
Altra cosa era quando si doveva prendere atto di una vecchia legge vecchia perché ad oggi ancora inapplicata, quando si trattava di materie che già la Legge n. 142 prevedeva di attribuire agli Enti locali, ebbene in quel caso era necessario dire, mi riferisco al comma secondo, che le funzioni amministrative relative ai punti seguenti sono "attribuite" perch applichiamo finalmente la Legge n. 142.
Nel comma primo il "trasferimento" è stata una decisione collegiale in attuazione della Legge n. 59. Comma primo, Legge n. 59: "Trasferimento".
Comma secondo, attuazione della Legge n. 142: "Attribuzione".
Era rimasto in predicato - e su questo sono d'accordo con i colleghi che sollevano qualche problematicità - solo sul comma terzo, perché le funzioni amministrative del comma terzo, in questo caso specifico, sono state oggetto di una discussione che, probabilmente, ha visto posizioni diverse. Alcuni sostenevano la necessità che anche queste venissero trasferite, altri ritenevano che la titolarità, con ogni probabilità, fosse meglio mantenerla in capo alla Regione.
Segnalo e sottolineo che in questo caso, e solo nel caso del comma terzo, scegliere la delega piuttosto che il trasferimento comporterà un'organizzazione diversa. Quindi un trasferimento di risorse umane e finanziarie in misura diversa: minore se è di delega, maggiore se è di trasferimento.
Il discorso è valido solo ed esclusivamente sui quattro punti del comma terzo. La questione è aperta ed è demandato al Consiglio entrare nel merito di queste quattro funzioni.
Mi auguro di avere fatto sufficiente chiarezza. La Giunta aveva presentato, tramite l'Assessore Bodo, la richiesta di trasferire i compiti il Consiglio, ovviamente, è sovrano. La nostra impostazione politica mi sembra chiara. Ci sono dei colleghi dell'opposizione che hanno ritenuto che l'istituto della delega fosse preferibile, perché manteneva in capo alla Regione la titolarità. Devo dire che, personalmente, non sono d'accordo.
Ho espresso la posizione della Giunta, che è per i trasferimenti, e vi ho espresso il significato di procedere ai trasferimenti oppure di accettare alcune osservazioni di colleghi dell'opposizione.



PRESIDENTE

Assessore Bodo, i Consiglieri dell'opposizione chiedono una risposta da parte sua. Prego.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Vorrei precisare che l'emendamento l'avevo ritirato nel corso della scorsa seduta, in quanto mi era parso che dai banchi dell'opposizione fosse emersa una presa di posizione totalmente contraria.
Comunque, per riepilogare, la mia posizione è la seguente: all'art. 2 comma primo, "trasferito"; per il comma secondo, "attribuito"; per il comma terzo "delegato".



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, se vuole intervenire chieda la parola, si alzi e parli.



CHIEZZI Giuseppe

Intervengo dopo il collega Bellion.



PRESIDENTE

Io non ho visto il Consigliere Bellion alzare la mano. Consigliere Bellion, ha chiesto la parola?



BELLION Marco

Sì.



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



BELLION Marco

Credo che in questo caso la polemica possa anche rilevarsi inutile come per la maggior parte delle volte.
Noi, nel dibattito della scorsa seduta, criticammo, con posizioni diversificate, il termine "attribuito", perché l'Assessore Bodo non parlava di "trasferito". L'emendamento che abbiamo presentato oggi va nella direzione del trasferimento. Già l'Assessore Vaglio ha specificato bene cosa si intende con questo termine, che è comunque diverso da "attribuire" Assessore Bodo, soprattutto per quanto riguarda quelle funzioni amministrative.
Manteniamo l'emendamento anche sul comma terzo, convinti che le funzioni amministrative, lì descritte, vedano e trovino, nel termine "trasferimento", una giusta collocazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'impressione che ci troviamo di fronte ad una decisione strutturale sulla natura di questa legge è confermata dalle cose dette dall'Assessore Vaglio. Si tratta di una decisione che comporterà due modi di essere della Regione.
In un caso si trasferirà personale e risorse in gran numero; nell'altro caso, ove si delegasse come è scritto nella legge, si trasferirà meno personale e meno risorse.
Dato che questa legge giunge in Consiglio regionale con una relazione del relatore Toselli, io chiederei un raccordo con questa discussione, nel senso che qui ognuno di noi firma, presenta emendamenti, cambia opinione su fatti strutturali! Cambiare opinione è utile, ma il relatore di tutta questa vicenda, cioè colui che ha tenuto in mano le fila del lavoro di Commissione ed ha consegnato al Consiglio la legge, può organizzare un ragionamento su tutto quanto abbiamo sentito e che, per quanto mi riguarda non è risolto? Anche perché ritengo che in questa lunga elencazione di funzioni amministrative trasferite ci possa essere una calibratura diversa da quella che viene proposta adesso, tra deleghe e trasferimenti.
Può il relatore, avendo ascoltato tutta la discussione, fare una riflessione propria e consentire alla legge, se deve virare in un'altra direzione, di farlo, con una spiegazione del perché e del per come e delle conseguenze? Insomma!



PRESIDENTE

Invito il Consigliere Toselli, che non vedo in aula, ad entrare immediatamente per dare una risposta al Consigliere Chiezzi.



(Il Consigliere Toselli entra in aula)



CHIEZZI Giuseppe

Bisognerebbe fargli sentire la richiesta, Presidente.



PRESIDENTE

Io penso che il Consigliere Toselli, pur essendo fuori dall'aula, abbia potuto prestare attenzione ascoltandola attraverso i monitor.
La parola al Consigliere Segretario Toselli, che interviene in qualità di Consigliere.



TOSELLI Francesco

Mi è stato riferito.
Chiederei, signor Presidente, che la Giunta si esprima. Se è il caso si potrebbe sospendere qualche minuto la seduta, al fine di addivenire ad una soluzione e ad una posizione espressa dalla Giunta stessa, che certamente come maggioranza, farò mia.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Io ho letto attentamente la relazione, scritta dal Consigliere Toselli che accompagna il disegno di legge. In tutta la relazione, Consigliere, lei si è espresso sempre parlando di conferimento. Pertanto, se vogliamo essere coerenti, tra l'attribuire, il delegare e il trasferire, usiamo il termine "conferire" che è quello che il relatore ha usato dall'inizio alla fine della relazione! Io direi che per coerenza, lei - Consigliere relatore - dovrebbe sostenere almeno il termine "conferimento"!



PRESIDENTE

Chi vuole rispondere a queste domande?



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Una prima osservazione è che "conferire" non è un termine giuridico.
D'altra parte la relazione è solo illustrativa e il testo di legge è un'altra cosa.
Ritorno sui problemi posti. Da un approfondimento giuridico si è concluso che all'art. 2, comma primo, sta bene "trasferito", al comma secondo sta bene "attribuito", al comma terzo "delegato" solo perché sono materie che lo Stato ha delegato alle Regioni, quindi noi dovremmo soltanto fare una subdelega. Infatti, sia la questione dei carburanti che la vigilanza sulla tenuta dei registri e dei libri genealogici non sono nostre competenze, ma sono riservate allo Stato e vengono delegate alle Regioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Per quanto riguarda l'art. 2, comma terzo, l'Assessore ha citato i punti a) e c) - cioè prelevamento ed uso dei carburanti agricoli e vigilanza sulla tenuta dei registri e dei libri genealogici - come subdeleghe dello Stato nei confronti delle Regioni, quindi condivido. Sui punti b) e d) vale la stessa spiegazione? Sui punti cioè che riguardano i mercati e le Commissioni tecniche in materia di affitto di fondi rustici e quelle dei contratti agrari vale lo stesso ragionamento? Quindi tutti e quattro i punti sono delle subdeleghe?



PRESIDENTE

Credo che l'intervento del Consigliere Bellion presuma una risposta.
La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Sì, tutti e quattro, Consigliere Bellion, come approfondimento giuridico, perché anche gli altri che hai citato derivano dal DPR n.
616/76.



PRESIDENTE

Penso che ora possiamo vedere. No, perché vedo che il Consigliere Chiezzi chiede la parola, presumo per dichiarazione di voto.
Consigliere Chiezzi, io la lascio intervenire, ma le ricordo che lei ha già preso la parola parecchie volte.



CHIEZZI Giuseppe

Lei faccia quello che deve e io faccio quello che posso.
Anche grazie ad una lezione privata che mi ha dato l'Assessore Vaglio ho risolto alcuni problemi. Il comma terzo è una delega, perché lo Stato ci delega e non possiamo fare altro; il comma secondo è un'attribuzione perch non possiamo fare altro, quindi ho sgomberato due carenze di informazione che avevo.
Rimane, però, il comma primo, sul quale, Assessore Vaglio, avete cambiato opinione quattro volte. Dato che è un cambiamento d'opinione non su fatti di immagine ma su strutture concrete di funzionamento della Regione, gradirei che il relatore, che ha steso una relazione legislativa utilizzando termini scorretti ed equivoci, illustrasse la propria posizione in ordine alla relazione che ha svolto e correggesse di conseguenza la sua relazione aggiornandola alle notizie sopravvenute circa l'incongruenza dell'illustrazione della legge, incongruenza che probabilmente è anche alla radice di tutto il tempo che stiamo perdendo, perché parlare di conferimento può averci messo su una strada sbagliata. Quindi chiedo che il relatore sistemi la sua relazione, cioè sistemi l'intervento che ha svolto in aula per farci capire cosa stavamo decidendo. Che il relatore ci dica per quale motivo e non perché glielo ha detto la Giunta! Caro relatore, sei un soggetto istituzionale autonomo! Il relatore ha una funzione primaria e autonoma! Il relatore non interviene chiedendo alla Giunta cosa deve dire perché quello non è un relatore, quello è un passacarte!



GALLARINI Pier Luigi

E' un relatore di maggioranza, però.



CHIEZZI Giuseppe

No, no, anche un relatore di maggioranza si pone nei nostri confronti con la propria autonomia, con la propria statura! E' imbarazzante anche per chi ascolta avere un relatore che chiede alla Giunta cosa deve dire! E' una diminuzione del ruolo, di dignità del ruolo! Certo che un relatore di maggioranza avrà dei rapporti con la Giunta questo va da sé; ma deve poi convincere l'aula della giustezza e della fondatezza di una propria posizione e non scaricare sull'Assessore la risposta, come ha fatto Toselli che ha detto: "dica l'Assessore". No! Lo dice il relatore! E mi convince e sostiene delle ragioni! L'Assessore non è il relatore di questa legge; l'Assessore aveva proposto una legge che la Commissione ha fatto uscire in modo diverso, che in aula può cambiare ancora. Io chiedo che il percorso legislativo sia dignitoso e corretto. Quindi chiedo che il relatore, che tra l'altro ha usato termini fuorvianti, illustri, visto il lavoro che abbiamo fatto sia sugli ordini del giorno, sia su questo primo aspetto decisivo della legge le ragioni di una posizione, dopodiché mettiamo in votazione il tutto!



PRESIDENTE

Voglio precisare che la relazione è uscita dalla Commissione...



CHIEZZI Giuseppe

Sì, ma la fa il relatore!



PRESIDENTE

Io so che la relazione è uscita dalla Commissione, in aula si pu emendare l'articolato e il relatore può effettivamente rispondere a quanto lei ha richiesto.



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, la relazione accompagna il testo uscito dalla Commissione....



CHIEZZI Giuseppe

Ma non esce dalla Commissione! La Commissione nomina il relatore!



PRESIDENTE

Le ripeto che la relazione accompagna il testo che esce dalla Commissione, testo che può essere emendato in aula! La parola al Consigliere Angeli.



ANGELI Mario

Credo che, come giustamente chiede il Consigliere Chiezzi, il relatore debba correggere la propria relazione in base alle risultanze dell'aula non credo si possa fare diversamente. Non so se il Consigliere Toselli ha inteso chiedere che la correzione gliela facesse la Giunta, non credo, ma una correzione di questo tipo, come minimo, deve essere fatta dopo le risultanze di quanto avviene in Consiglio regionale, altrimenti non avrebbe senso fare delle correzioni alla legge e accompagnare la legge con una relazione che non la raffigura e non la rappresenta.



PRESIDENTE

Sono d'accordo con lei. Io ho detto che la relazione accompagna la legge uscita dalla Commissione e può essere a sua volta emendata in aula con gli emendamenti. Quanto ha detto lei lo approvo, non è una cosa trascendentale, è così.
A questo punto, Consiglieri, vorrei capire se possiamo passare alla votazione.



CHIEZZI Giuseppe

Signor Presidente, guardi che il Consigliere Toselli ha chiesto la parola.



PRESIDENTE

Chiedo scusa, Consigliere Toselli, non l'avevo vista. Ne ha facoltà.



TOSELLI Francesco

Presidente, so che al momento non è aiutato, ma l'avevo cortesemente chiesta.
Concordo con lei, Presidente, quando sostiene che la relazione è di accompagnamento al testo di legge. Il testo di legge viene discusso e pu essere emendato in aula.
Per quanto riguarda il termine di conferimento da me asserito internamente alla relazione, penso di non offendere nessuno se vi dico che siete sicuramente al corrente che "conferimento" è un termine generale, che può essere poi lavorato nello specifico e che sfocia in deleghe trasferimenti e funzioni. Quindi, il termine "conferimento" è indubbiamente un termine generale.



SPAGNUOLO Carla

Dentro ci sta tutto.



PRESIDENTE

Dopo questa esauriente spiegazione del relatore possiamo votare...



CHIEZZI Giuseppe

Ma senza una spiegazione dei punti?



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi - forse mi sbaglio e se mi sbaglio, chiedo scusa penso che l'Assessore Bodo abbia già spiegato i punti controversi. Penso che lo abbia fatto, almeno a me pare di aver sentito delle spiegazioni. Se non bastano, fate voi, io mi adeguo, però vorrei almeno votare questo emendamento. Abbiamo passato quasi tutta la mattina su questo, decidiamoci tutti.
Per dichiarazione di voto le do la parola, Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Presidente, vorrei convertire il mio intervento in una dichiarazione sull'ordine dei lavori.



PRESIDENTE

Faccia pure così, purché troviamo la strada per arrivare ad una conclusione.



CHIEZZI Giuseppe

Penso che questo sia l'articolo più importante. Dopo non c'è più molto da discutere, perché siamo nel solco che è stato tracciato da questo articolo. Quindi, penso che dopo le discussioni saranno ridotte a contenuti specifici; mentre qui siamo sull'impianto della legge.
Non so se l'Assessore ha ancora modo di entrare nel merito dell'ultima scelta compiuta dall'Assessore. Scelta che è stata compiuta, Presidente pochi minuti fa! E che non è una scelta da poco! E' una scelta che sposta in altra direzione - parecchio diversa! - la legge così come era uscita dalla Commissione, e anche così come era entrata in Consiglio con gli emendamenti della Giunta! Quindi la pregherei di tener conto che questa legge ha cambiato natura pochi minuti fa, su certi aspetti sui quali aspetto ancora una risposta! Parlo del comma primo (gli altri sono già archiviati). Sul fatto che si voglia trasferire io ho dei dubbi! Pur avendo firmato l'emendamento per riuscire ad avere un approfondimento della questione, che le lettere dalla a) alla r) siano tutte di ugual peso e tutte riferibili necessariamente al trasferimento ho dei dubbi. Ho chiesto all'Assessore se, per cortesia, poteva spiegare la natura di quelle funzioni relative a ciascuna lettera perché mi pare, per come la vedo, ma posso sbagliarmi, che in tre situazioni forse mantenere una delega potrebbe essere utile (forse, ma il mio forse è legato a risposte specifiche).
Se queste risposte non arrivano, le chiederei - visto che è l'una e un quarto - di chiudere qui la seduta del mattino. Ci aggiorniamo del tempo necessario per fare la solita pausa, nel frattempo parlerò con i colleghi con quelli che mi daranno ascolto, se le osservazioni su tre di queste lettere non sono plausibili, visto che l'Assessore non risponde. Dopodich riapriamo, votiamo e chiudiamo l'argomento. Chiedo che l'intervallo cominci adesso invece che fra un quarto d'ora, tutto lì.



PRESIDENTE

Mi scusi, Consigliere Chiezzi, io vedo diverse firme a questo emendamento, quindi i suoi colleghi sanno già quello che lei può dire o no.



CHIEZZI Giuseppe

Certo, c'è anche la mia.



PRESIDENTE

Se l'Assessore ha ancora qualcosa da aggiungere, gli do la parola, ma io passerei al voto di questo emendamento, per poi riaprire la seduta andando avanti sugli altri - che saranno di poca entità, come dice lei - ma sono tanti e importanti anche loro, altrimenti perché li avete presentati scusate! Allora pongo in votazione l'emendamento al comma 1.
Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Bellion ne ha facoltà.



BELLION Marco

Noi manteniamo l'emendamento all'art. 2, comma primo, "trasferito" e rinunciamo - se posso già adesso, magari anticipando - alla modifica al comma terzo. Pertanto, lasceremmo "delegato" al comma terzo, recependo le osservazioni dell'Assessore Vaglio.



PRESIDENTE

Se ho capito bene, ritira quello relativo al comma terzo e mantiene quello relativo al comma primo?



BELLION Marco

Sì.



PRESIDENTE

Grazie. C'è qualche altra dichiarazione di voto?



CHIEZZI Giuseppe

Quale emendamento votiamo? Può leggerlo?



PRESIDENTE

L'emendamento è quello relativo all'art. 2, comma primo: sostituire la parola "delegato" con la parola "trasferito".



CHIEZZI Giuseppe

Chiediamo la votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si proceda alla votazione per appello nominale.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 40 hanno risposto SI' 40 Consiglieri L'emendamento è approvato.


Argomento: Questioni internazionali

Iscrizione all'o.d.g. ed esame ordine del giorno n. 984 inerente a "Assemblea nazionale per la pace"


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 984, a firma dei Consiglieri Chiezzi, Simonetti, Papandrea, Cavaliere, Angeli, Suino e Rosso, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte appreso che sabato 17 aprile p.v. alle ore 9.30 si svolgerà ad Assisi l'Assemblea nazionale straordinaria per la pace e i diritti umani promossa, tra gli altri, dalla Tavola della Pace e dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace aderisce con una propria rappresentanza all'iniziativa di cui in premessa".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' iscritto all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.
A questo punto, penso che potremmo anche votare tale documento.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato all'unanimità dei 40 Consiglieri presenti.


Argomento: Province - Comuni

Esame disegno di legge n. 392: "Riordino dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale caccia e pesca" (seguito)


PRESIDENTE

Potremmo ancora votare l'emendamento n. 2) che avevamo cominciato prima e che è quasi chiuso, e poi fermiamo i lavori per riprenderli alle ore 15.
Grazie.
Erano già intervenuti colleghi per precisare la loro posizione.
L'Assessore su questo emendamento?



BODO Giovanni, Assessore alla caccia e pesca

Accolto.



PRESIDENTE

L'Assessore accoglie questo emendamento, per cui possiamo votarlo.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 40 voti favorevoli.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.



PRESIDENTE

La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 13.22)



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