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Dettaglio seduta n.325 del 16/02/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento: Consiglio, organizzazione e funzioni

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Il ritardo con il quale iniziano i nostri lavori è collegato al protrarsi dell'attività della I Commissione.



CAVALIERE Pasquale

Questi sono i ritardi della prima Repubblica, non della I Commissione.



PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Benso, Cavallera e Pichetto.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori, in particolare in merito alle modalità con cui è stato distribuito ai cittadini il Piano di sviluppo regionale all'eventuale consegna alla Magistratura degli interventi effettuati in aula dai Consiglieri relativamente all'appalto Global Service e alle modalità di approvazione in I Commissione del disegno di legge n. 479 "Bilancio di previsione 1999 e pluriennale 1999/2001"


PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pier Luigi

Signor Presidente, mi rivolgo a lei, ma anche in modo collegiale ai colleghi. Noi riterremmo di convocare una riunione dei Capigruppo, quindi la pregheremmo di convocarla immediatamente.
Nei programmi, la I Commissione avrebbe, non dico dovuto, ma potuto licenziare il provvedimento sul bilancio, in modo tale che, a questo punto se ne sarebbe iniziata la discussione in Consiglio.



(Commenti in aula)



GALLARINI Pier Luigi

Coraggio: è un dato di fatto!



CAVALIERE Pasquale

State bloccando la Regione!



GALLARINI Pier Luigi

Ma figurati! Si era programmato di licenziare in I Commissione il disegno di legge sul bilancio e quindi di portarlo in aula per iniziare, da oggi pomeriggio, sedute di Consiglio che vedessero una continuità nei prossimi giorni in modo da arrivare in fretta all'approvazione.
Questo non è avvenuto nella giornata di oggi; abbiamo vissuto un po' tutti le questioni, così come sono andate, per cui riteniamo che ci sia la necessità di convocare per domani mattina - ma sarà la Conferenza dei Capigruppo a stabilirlo - il prosieguo della I Commissione, al fine di licenziare il più in fretta possibile il disegno di legge sul bilancio per poi poterlo portare in aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Se ci fossero delle condizioni di normalità democratica e di normale rispetto delle istituzioni, la richiesta del collega Gallarini potrebbe essere accettabile. Però - Presidente - osserviamo che purtroppo non siamo in questa situazione e che in quest'aula debbono essere date delle risposte, e non altrove.
E cito tre momenti gravi di fronte ai quali ci troviamo.
Primo momento grave, che non è stato ancora affrontato, è quello relativo alla mancanza di rispetto istituzionale che ha dimostrato la Giunta regionale e il suo Presidente quando, contravvenendo ad elementari regole di democrazia e di rispetto dei ruoli, ha stampato, come supplemento di un notiziario del Consiglio regionale, il Piano regionale di sviluppo.
Insieme ai colleghi abbiamo sollevato tale questione, e di qui non se ne esce sino a che non la affrontiamo e abbiamo risposte.
Secondo, rimane aperto il fatto che noi non siamo sicuri di quello che diciamo in quest'aula, perché in quest'aula è stato detto - e notizie stampa l'hanno riportato - che presso l'Avvocatura regionale qualcuno ha consegnato i nostri interventi per fare effettuare verifiche di ordine legale.
Terzo elemento grave, che chiediamo possa essere affrontato in quest'aula, è che oggi si è introdotta, da parte della Giunta regionale un'anomalia nei rapporti con il Consiglio, aprendo ufficialmente delle trattative che hanno anche avuto - e lo vedremo questa sera - rilievo pubblico. La Giunta ha aperto delle trattative, su una legge consegnata al Consiglio, con una parte del Consiglio, giungendo ad un aspro confronto e ad una composizione ufficiale della materia, estraniando una parte del Consiglio regionale.
Questo è dunque l'altro fatto rilevante, grave e denso di implicazioni.
Se la regola di questa maggioranza è quella di giocare a fare la maggioranza e poi di comportarsi come potrebbe democraticamente fare l'opposizione, che nei confronti di una proposta organica entra nel merito con proprie richieste, con propri emendamenti e giunge, sulla base di ragionamenti generali, ad una composizione di queste richieste, diverso...



(Consultazioni tra l'Assessore Leo e il Presidente della Giunta regionale, Ghigo)



CHIEZZI Giuseppe

Forse il Presidente Ghigo e l'Assessore Leo - anche l'Assessore Leo fa parte di questa Giunta e di questa maggioranza e ne condivide tutto, nel bene e nel male - non si rendono conto che quelli che sto sollevando sono problemi non da poco, gravidi di conseguenze, gravidi di inciampi da loro prodotti nell'attività del Consiglio regionale, che penso meriterebbero una diversa attenzione, perché la vostra sicurezza sull'impunità politica che qualunque vostro comportamento può determinare forse dovrebbe cominciare a venire meno.
Quindi, signor Presidente, per farla breve, come Gruppo non aderisco alla proposta del Consigliere Gallarini e chiedo che in quest'aula si affrontino tutti questi temi. E fino a che non sono affrontati e risolti in quest'aula si rimanga. Grazie.



PRESIDENTE

E' nostra prassi effettuare una convocazione dei Capigruppo quando questa viene richiesta; naturalmente questo non significa che si coglie l'occasione per evitare qualunque tipo di discorsi che a qualcuno possono parere poco graditi. E' semplicemente una prassi che abbiamo consolidato: una richiesta di convocazione viene sempre effettuata.
La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Presidente e colleghi, mi associo totalmente e completamente alle considerazioni svolte poco fa dal collega Chiezzi. Ritengo anch'io che tutte queste questioni meritino immediatamente, in aula, una risposta da parte del Presidente del Consiglio regionale e da parte del Presidente della Giunta regionale, perché riguardano i problemi del rapporto tra la maggioranza e le minoranze.
Questo non vuol dire che non intendiamo discutere il bilancio e neppure che questa è un'azione di tipo ostruzionistico per rinviare a chissà quando l'approvazione dello stesso.
Credo che tutti sappiano - e abbiamo modo di poterlo ribadire anche qui che per quanto riguarda l'imputazione delle spese sono stati presentati soltanto poco tempo fa, degli emendamenti da parte della maggioranza.
Quindi, il bilancio non è pronto, perché la maggioranza ha presentato degli emendamenti che devono ancora essere esaminati. Questo per dire che non c'è alcuna volontà ostruzionistica di rinvio del bilancio.
Cogliamo però l'occasione per dire che le questioni poste dal collega Chiezzi sono fondamentali. Capisco questa vocazione enorme che ha il Presidente della Giunta regionale di puntare - come detto diverse volte sull'immagine e cercare di falsare la realtà della vita regionale, ma Presidente, questo non può farlo a discapito della minoranza. Lei non ha il diritto - e ha commesso un errore gravissimo, un atto politico grave - di utilizzare lo strumento del Consiglio regionale, il notiziario del Consiglio regionale, per fare propaganda all'attività della Giunta.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Sono i "Quaderni della Giunta", non del Consiglio.



SAITTA Antonino

Il notiziario è l'organo del Consiglio regionale. Lei ha commesso un fatto grave dal punto di vista politico, e non solo, nell'utilizzare uno strumento del Consiglio per fare propaganda all'attività della Giunta regionale.
Presidente del Consiglio regionale, lei non è riuscito ad impedire che venisse utilizzato uno strumento del Consiglio a fini di parte quell'organo è sempre stato, in questi anni, l'organo che ha rappresentato il dibattito tra le posizioni della Giunta e le posizioni del Consiglio.
Questa è attività di propaganda! E credo che il Presidente del Consiglio regionale abbia il dovere di garantire tutte le minoranze; bisogna porre rimedio a questo fatto grave nei rapporti all'interno del Consiglio, anche per sfatare la sensazione che è stata data, appositamente con quella pubblicazione, quasi come se il Programma regionale di sviluppo fosse approvato.
Questa è la sensazione: questa Giunta è bravissima, ha fatto il suo Piano di sviluppo, l'ha pubblicato (anche l'aspetto grafico è stato pensato per dare questo messaggio), ma le cose non stanno così e quella questione va corretta. Immediatamente va spiegato al Consiglio, altrimenti anche noi ci associamo alle iniziative annunciate dal collega Chiezzi.
Così come va rimediato immediatamente, Presidente, che la Giunta non può pagare i giornali locali per la sua pubblicità! Questo è un esempio da socialismo reale: la Giunta che prepara la pagina e a pagamento la fa pubblicare sui giornali locali! Ma è possibile, Presidente del Consiglio che lei non intervenga? Anche perché la Giunta, molto spesso, utilizza i risultati del lavoro del Consiglio per poter pubblicizzare la sua immagine.
Questo è un fatto grave dal punto di vista politico! Siamo di fronte ad una situazione in cui il ruolo della minoranza è imbavagliato dal punto di vista della comunicazione. I fondi della Regione Piemonte vengono utilizzati soltanto per pubblicizzare l'attività della Giunta e in modo particolare l'attività del suo Presidente. Questa è propaganda elettorale, non è attività di comunicazione istituzionale.
Aggiungo un altro elemento: la questione degli Stati Generali. Gli Stati Generali erano uno strumento del Consiglio. Ho visto cosa è risultato dalle ultime iniziative: è diventato uno strumento del Presidente della Giunta regionale! Era uno strumento del Consiglio! E' diventato lo strumento che il Presidente della Giunta regionale usa per rilasciare le sue interviste! Anche qui bisogna tornare all'origine: gli Stati Generali erano uno strumento del Consiglio! Cito soltanto tre questioni, sulle quali occorrono delle risposte immediate per poter essere garantiti, perché oggi questa minoranza non è tutelata dal Presidente del Consiglio e non è sicuramente tutelata dal Presidente Ghigo, il quale, evidentemente con grande capacità, continua ad utilizzare, con grande noncuranza delle minoranze, abbondantemente e pesantemente gli strumenti di propaganda.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Presidente Deorsola, lei prima, a seguito della richiesta del Consigliere Gallarini di convocare una riunione dei Capigruppo, ha detto che tutto sommato è prassi. Ebbene, io credo di dover sottolineare che ormai siamo fuori dalla prassi.
Non siamo più in un clima di ordinaria amministrazione, almeno per due ordini di ragioni: prima di tutto, abbiamo assistito oggi al fatto che il bilancio non può ancora essere portato in discussione perché vi è stata una trattativa - mi si permetta di dire, di bassissimo livello - all'interno della maggioranza; sappiamo persino che alcuni Gruppi di maggioranza hanno avuto l'assenso a fare una conferenza stampa per annunciare le loro ipotesi di emendamento; il Presidente della Giunta regionale è venuto in I Commissione - fatto inconsueto - per rassicurare questi Gruppi che la trattativa andava avanti. Ma noi non crediamo di trovarci in una situazione di ordinaria amministrazione, perché accanto a questa vicenda del bilancio ci sono altre due questioni, molto gravi, che forse non interessano esponenti della Giunta (che evidentemente dedicheranno la loro attenzione ad altro), ma in seguito alle quali non potremo partecipare a Conferenze dei Capigruppo se non avremo delle risposte dal Presidente del Consiglio o dal Presidente della Giunta.
Una delle questioni è certamente quella del Piano regionale di sviluppo: mi sono trovata in numerose riunioni di carattere politico, tra addetti ai lavori, in questi giorni, e da più parti mi hanno detto che è stato approvato dalla Regione il Piano di sviluppo. Io mi sono trovata a dire che si tratta di un falso, che è soltanto una pubblicazione, ma non è stato approvato nulla; si tratta di una proposta della Giunta, ma si è fatto credere al Piemonte che il Piano di sviluppo sia oggi una legge della Regione Piemonte. Questo è pubblicato come supplemento di "Notizie" del Consiglio regionale e noi vogliamo sapere a quali elettori è stato mandato ecco perché non siamo in un regime di ordinaria amministrazione.
L'altra questione che il nostro Gruppo ritiene ancora più grave è quella relativa agli interventi svolti in Consiglio regionale: il nostro Gruppo desidera sapere se gli interventi sul Global Service, svolti in Consiglio regionale, sono stati sottoposti ad un qualche esame di natura giuridica per sapere se Consiglieri regionali nel loro momento di libertà di espressione di opinioni politiche avessero commesso dei reati. Su questo non mi basta sapere, dato che sono sempre intervenuta in aula su questa questione...



PRESIDENTE

C'è una dichiarazione scritta che ho portato a conoscenza dei Capigruppo.
CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono) Il dibattito sulla Giunta è diverso.



SPAGNUOLO Carla

Ho letto sui giornali che si tratta di illazioni. Io desidero sapere dal Presidente della Giunta regionale, in quest'aula, che questo non è avvenuto, perché è una questione di portata gravissima.
A questo punto, la Giunta regionale farà pubblicare su "Notizie" la proposta di legge di revisione della legge urbanistica e i cittadini piemontesi penseranno che c'è una nuova legge urbanistica, basta presentare un testo! Inoltre, l'aspetto più grave che desidero sottolineare è una questione di democrazia. Desidero sapere, dal Presidente della Giunta in quest'aula se gli interventi dei Consiglieri regionali sono sottoposti ad un esame di legittimità sotto il profilo giuridico-penale, perché se non si ha questa risposta in aula vuol dire che il problema c'è e dovrà essere portato in altre sedi di natura politico-istituzionale; però ci deve essere una risposta in aula, perché questa è una questione di natura costituzionale.
Poi ci sono tutte le questioni di carattere politico: io ho già avuto modo di rispondere, durante una riunione della I Commissione all'intervento del collega Ghiglia che sosteneva che, in fondo, dal punto di vista politico per quanto riguarda il bilancio e le proposte di emendamento da parte di colleghi della maggioranza, tutto è avvenuto con regolarità politica: certo, è avvenuto con regolarità politica, si è fatto il peggio di ciò che anche nel passato si è visto. Ma il passato ha pagato per questo modo di fare il peggio.
Su queste due questioni noi vorremmo immediatamente una risposta.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Non volevo neanche intervenire, però lo sviluppo della discussione mi costringe a dire alcune cose.
Prima di tutto, credo che la sede più opportuna, per decidere se e come la Giunta dovrà fare dichiarazioni sui temi che sono stati sollevati, sia sicuramente la Conferenza dei Capigruppo, perché addirittura arrivare in aula, quando queste non erano state poste in precedenza ai Capigruppo (che dovrebbero sovrintendere e preordinare i nostri lavori), e pretendere delle proposte immediate - lasciatemelo dire - sa veramente di provocazione.
Capisco...
SPAGNUOLO Carla (fuori microfono) Sono tre settimane che tiriamo questa questione in aula.



GHIGLIA Agostino

Sì, però se oltre a chiederlo ai giornali lo chiedeste nella sede propria dei Capigruppo...
SPAGNUOLO Carla (fuori microfono) Se ascolti, in aula li abbiamo proposti questi temi.



GHIGLIA Agostino

Io ascolto gli interventi, soprattutto quando sono interessanti; quando sono un po' triti, ritriti e scontati magari capita anche che mi distragga ma nella libertà del Consigliere regionale ci sta anche quella di non ascoltare tutti, non solo quella di poter dire quello che si vuole.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Saitta)



GHIGLIA Agostino

Rivendico la mia libertà alla distrazione, ognuno rivendica le libertà costituzionali che deve, io rivendico la mia libertà alla distrazione.
Non ho offeso nessuno, non ti ho menzionato collega Saitta, quindi non ti ho offeso, non capisco perché tu ti debba sentire chiamato in causa se non parlo di te...



(Commenti in aula)



GHIGLIA Agostino

Sarà la tua egopatia che ti porta a credere che si parli sempre di te.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Saitta)



PRESIDENTE

Lasciate svolgere gli interventi.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Saitta)



PRESIDENTE

E' nostra tradizione lasciare svolgere gli interventi.



GHIGLIA Agostino

Stavo proprio per dire che ero intervenuto apposta perché avevo capito con il fiuto che contraddistingue chi l'opposizione la fa da tanti anni che dietro alle richieste c'era un certo nervosismo ed un obiettivo che non era proprio quello che portava avanti le richieste che venivano a fare.
Volevo scoprire questo gioco - peraltro più che evidente - ma, invece avevo iniziato proprio da moderato - tutto sommato sono un neomoderato - e allora avevo proposto, per rispondere a questioni sicuramente importanti perché, al di là delle battute, la libertà di espressione dei Consiglieri comunali l'ho sempre rivendicata in ogni posto (ci mancherebbe altro!) quindi sono l'ultimo a voler dire di no, ma c'è una sede, che è quella dei Capigruppo, che programma i lavori.
Dopodiché nulla toglie che anche prima della discussione del bilancio ci possano essere delle risposte e un dibattito che è stato posto in aula.
Nulla toglie, però saranno i Capigruppo a deciderlo, anche perché i Capigruppo dovranno comunque decidere la riconvocazione della I Commissione per poter arrivare alla discussione di un argomento che, a mio avviso - per carità, è solo a mio avviso - è un po' più importante: il bilancio della Regione Piemonte.
Poi che qui si tenti, in qualche modo, di confondere un po' gli argomenti per tentare di dilazionare, di cercare una scappatoia attraverso la quale poter polemizzare con la Giunta, è normale, scontato, ci siamo abituati, che però addirittura ci si opponga alla programmazione dei lavori, chiedendo una risposta immediata in aula, qui e subito, mi sembra singolare e quindi questa singolarità, a mio avviso - spero di essere smentito - sottende ad un retro pensiero, che non mi è chiaro, su una volontà di parte o di tutta, non lo so, la minoranza.
Ribadisco il fatto che la sede dei Capigruppo sia quella più consona a trovare una composizione ordinaria e democratica all'ordine dei nostri lavori.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, in sede di Commissione e in ripetute occasioni tutte le minoranze avevano già espresso, consapevoli, la preoccupazione intanto per il danno di immagine del Consiglio regionale. Ho sollevato il problema dell'immagine, del prestigio e della salute del Consiglio regionale già da tanto tempo e mi permetto di riproporre alla sua attenzione lo stato di questo Consiglio regionale.
Obiettivamente è arcinoto che questo non è uno stato che possa andare avanti per lungo tempo, c'è un situazione di dissoluzione; però, nonostante questa situazione, proprio perché non ridondasse negativamente sul Piemonte, mi pare che la Giunta aveva avuto assicurazione, o aveva avuto comunicazione, o comunque aveva potuto in qualche maniera avvalersi di un'intenzione dell'opposizione di non protrarre il dibattito sul bilancio oltre i tempi necessari, perché un atto di questa natura e di questa grandezza avesse lo spazio che gli è dovuto nell'ambito delle riflessioni nell'ambito dei confronti e nell'ambito delle iniziative di merito dei vari Gruppi.
La ragione per la quale siamo arrivati a ridosso, praticamente, della fine del tempo consentito per l'esercizio provvisorio, senza che sia stato ultimato l'esame del bilancio da parte delle Commissioni, non può che allarmare. Ancora di più allarma il fatto che questa situazione non sia riconducibile ad una volontà o ad un atteggiamento delle opposizioni; non credo che nessuno da parte della maggioranza, oggi, intenda o possa legittimamente indirizzare verso le opposizioni la responsabilità del ritardo che si sta accumulando e tuttavia la Giunta e la maggioranza stanno facendo ricadere sul Consiglio nel suo insieme la responsabilità e la conseguenza di un fatto che è esclusivamente elemento interno dei rapporti della maggioranza. E' un dato critico, un elemento di crisi della maggioranza medesima, ma questo avrebbe avuto tutte le opportunità di essere gestito e composto se, nell'ambito della maggioranza, ci fosse la deontologia e l'eticità di gestire al proprio interno gli elementi del confronto senza farne oggetto di un'indebita propaganda e di un indebito credito di immagine, perché ciò che è avvenuto è quello... Presidente Ghigo, che stai a colloquiare... Stai un po' attento all'Assessore Bodo: mentre tu parli con loro ti hanno "fottuto" 2 miliardi che erano destinati all'agricoltura per risolvere l'emendamento!



(Commenti in aula)



RIBA Lido

Glielo dicevo, perché forse non se n'è accorto.



(Commenti in aula)



RIBA Lido

Ti hanno prelevato... Ma siccome non so se eri d'accordo, il termine poteva essere un po' più...



(Intervento fuori microfono del Consigliere Ghiglia)



RIBA Lido

Ma figurati se mi facevano... Quello che non è compatibile... Mi riferisco a quanti nella maggioranza vogliono prendere in considerazione i problemi veri di questo Consiglio. Il fatto è che un elemento di questo genere, che poteva essere tranquillamente gestito all'interno della maggioranza, che nel corso di sei mesi ha preparato il bilancio, l'ha discusso al suo interno, lo ha discusso al suo esterno, è stato invece oggetto di una rimessa in discussione del bilancio dopo che, evidentemente era già stato - così devo supporre - sanzionato e portato al Consiglio come elemento di tipo definitivo ed era già stato, Presidente, sottoposto all'esame delle Commissioni di merito, che si erano pronunciate relativamente agli stanziamenti, concordando sul fatto che quelli sui quali si è poi intervenuti da parte di UDR e Pensionati per l'Europa erano inadeguati e tali restano nonostante gli emendamenti - su questo non ci piove. Ma valutando anche gli stanziamenti degli altri capitoli, che invece sono stati oggetto di un prelevamento forzoso e che non vanno più bene anzi, per la verità, sentivo alcuni colleghi considerare questo oggetto di una vera e propria provocazione rispetto alle proposte avanzate.
Quindi, ci troviamo di fronte, Presidente Deorsola, ad una procedura che continua ad essere tutta interna alle esigenze, alle modalità, agli atti della maggioranza che oggettivamente in qualche maniera ripropongono riportano elementi di immagine.
Capisco gli elementi di immagine dell'UDR, con quelli che fanno gli altri che mi pare siano del tutto dovuti, ma resta da capire se noi, oggi siamo in condizione di considerare come seria base necessaria per andare avanti nella discussione la procedura attraverso la quale si è arrivati ad una situazione che non ha risolto niente, ma che obiettivamente ha messo in crisi la prosecuzione della discussione sul bilancio.
Voglio ribadire le cose che hanno già detto i colleghi che mi hanno preceduto: Chiezzi, Carla Spagnuolo e Saitta. La questione, Presidente Deorsola, è l'iniziativa assunta con la pubblicazione, al costo di 21 o 27 milioni, di 27 mila copie del supplemento di un numero speciale di "Notizie del Consiglio regionale" per comunicare un documento che è in itinere.
Questa questione è stata oggetto di un'interpellanza che non era una banalità, non solo per il mio Gruppo, ma anche per tutta la minoranza. Se questa vuole essere l'impostazione da utilizzare a ridosso delle prossime elezioni amministrative, devo dire che è uno strumento comune che rappresenta il Consiglio regionale a scopo di propaganda della Giunta. Non so se è legale o illegale, ma politicamente è una procedura che ha tutte le caratteristiche di un atteggiamento che la minoranza non può né tollerare né in qualche maniera considerare eccezionale; è un problema che deve essere oggetto di una riparazione politica. Cosa si offre al Consiglio regionale e, pertanto, alle minoranze, per avere un'opportunità equivalente? Se fossimo nel Parlamento nazionale, per questioni come questa ci si rivolgerebbe al Capo dello Stato. Qui, Presidente Deorsola, si va dal Presidente del Consiglio regionale e si chiede che il Presidente del Consiglio individui il vulnus attraverso le procedure che riterrà opportune, se lo ritiene in quanto organo monocratico, utilizzando l'impegno di tutta la Presidenza del Consiglio, perché noi siamo messi in condizione, non tanto di avere una risposta, ma di attivare una procedura che ricostituisca la par condicio tra gli organismi del Consiglio regionale.
Mi pare di cogliere un cenno di assenso, lo considero importante.



PRESIDENTE

Ho individuato il problema.



RIBA Lido

Sono 27 mila destinatari! Il fatto che le questioni del Consiglio regionale siano oggetto di grande apprezzamento o di distratta valutazione è dovuto allo stato di prestigio di cui oggi gode, quindi c'è la responsabilità di tutti.
L'altra questione che abbiamo posto più volte riguarda la collegialità del Consiglio regionale. Personalmente, non mi interessa cosa dice il Gruppo Forza Italia o il Gruppo DS, ma cosa dicono i singoli Consiglieri in merito al fatto se sia giusto che alcuni giornali, ormai da tre anni pubblichino la velina, modello Minculpop, con i soldi della Giunta regionale.
Tutto questo, colleghi Consiglieri, e a maggior ragione oggi, perch diventa un elemento di propaganda elettorale, non può più continuare.
Oppure ci deve essere una vetrina per tutti: per i Gruppi e per ogni voce del Consiglio regionale. Non esiste un titolo di rappresentanza di interessi della Giunta che può prevalere su quelli della collettività.
La Giunta, in quanto tale, ha sue prerogative istituzionali e giuridiche, però quelle politiche non possono essere autodeterminate in questo modo. Abbiate pazienza, ma siamo arrivati ad un punto in cui, come si dice, i passi uno dietro l'altro sono tutti uguali, ma ce n'è uno che porta in cima alla vetta e di lì cambiano le cose. Ho l'impressione che dopo una serie di passi, siamo arrivati in cima alla vetta o, se volete, in fondo al burrone. C'è una serie di cose che non sono inventate: la procedura per il bilancio non è inventata, la pubblicazione delle 27 mila copie è un fatto evidente, che ha coinvolto l'attenzione di larghi strati di utenti e destinatari del Piemonte. La ripetizione delle veline modello Minculpop è qualcosa che sa di altri tempi; c'è chi può interpretarla come iniziativa da socialismo reale. Sicuramente in Italia l'esperienza di riferimento era quella del Minculpop e credo che questa non sia un'evocazione particolarmente gratificante.
Presidente Deorsola, chiedo scusa se ho usato un po' di enfasi, ma volevo esporre in modo del tutto pacifico e sereno degli argomenti seri.
Infatti, avevo sollecitato la conclusione della seduta alle ore 18, ma a condizione che lei si pronunci adesso sulla sua volontà e decisione di riconoscere, esatte e fondate, le nostre considerazioni, indicando le modalità e i tempi nei quali vuole darci delle risposte.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Grazie, Presidente. Concordo con le questioni poste dai colleghi e con la dichiarazione del collega Chiezzi, che faccio mie, ossia la necessità che il Presidente della Giunta dia subito delle risposte, poiché non è più tollerabile assistere a ciò che abbiamo assistito.
Voglio fare una mia ricapitolazione, oltre a quella espressa dal Presidente nella I Commissione, ossia ricordare che questo bilancio è stato discusso, all'interno della Giunta e della maggioranza, a dicembre, ma a febbraio, per motivi che non conosciamo, all'interno della maggioranza si è riaperto un contrasto che ha assunto i toni e i termini di cui siamo a conoscenza. Non essendo stato presentato dalla minoranza alcun emendamento in Commissione, questo è stato l'unico elemento che ha impedito la votazione del bilancio la scorsa settimana o, almeno, il licenziamento del provvedimento in Commissione. Non so come commentare questa trattativa, ma evidentemente su alcune politiche la maggioranza non si è trovata e non si trova. Quindi, come fa il Presidente della Giunta a dire che ha una maggioranza, quando questa maggioranza è una cifra variabile nel bilancio? Tra l'altro, vorrei sapere - e lo chiedo al Presidente Ghigo e all'Assessore alla sanità - se è vero che in riunioni di maggioranza è stato anche trattato di prossime nomine ai vertici delle AA.SS.LL.
piemontesi, come sarebbe a mia conoscenza. E lascio a voi il giudizio di questa eventuale questione.
Mi pare anche che la questione istituzionale posta dai colleghi attenga al fatto - collega Ghiglia - che è vero che di solito le istituzioni quando si avvicinano le elezioni, alzano, giocoforza, i toni, però noi crediamo che questa Giunta abbia iniziato la campagna elettorale un pochino precocemente. A parte le presentazioni del Presidente e le candidature, già lanciate da parte di alcuni settori, di "grembiulini" piemontesi da parte del Presidente Ghigo (sono problemi suoi, ma il fatto è che vengono utilizzati fondi regionali), il Presidente Ghigo dimostra, tra l'altro anche ignoranza istituzionale quando parla di "Quaderni della Giunta regionale".
"Notizie della Regione Piemonte" è organo congiunto del Consiglio e della Giunta; ne sono stati pubblicati dei supplementi solo per occasioni eccezionali ed istituzionali. Non è mai accaduto che si facesse un supplemento.
Tuttavia, possiamo anche ammettere che si decida di divulgare ai cittadini una legge importante, fondamentale qual è il Piano di sviluppo (approvato), ma non che lo si faccia per una proposta! E' propaganda! E' propaganda a spese della collettività! Ripeto: propaganda a spese della collettività - e lo diciamo da due anni - tra l'altro fatta in maniera irregolare. Infatti, c'è una legge regionale che dice, in modo chiaro, che non si possono usare redazionali o foto degli Assessori (questo lo dice la legge regionale); però, in tutte le pubblicazioni settoriali della Giunta nonché in quelle a pagamento sui giornali locali, puntualmente avviene ci che è vietato da una nostra legge regionale, che era stata varata proprio per dire: "Non si può usare in modo propagandistico l'informazione istituzionale". Invece, l'informazione istituzionale viene fatta in maniera propagandistica e, quel che più dispiace, a spese della collettività.
Io credo che il Presidente della Giunta debba finalmente dare risposta a questo, così come deve rispondere sulla questione gravissima delle continue irregolarità nella gestione degli appalti. Visto che non si tratta di appalti di qualche decina di milioni, deve evidentemente rispondere alle domande che gli vengono poste circa la loro regolarità, altrimenti si diventa omissivi e si vanno a determinare delle condizioni di non sostenibilità, tra l'altro anche con grave danno dell'Ente regionale.
Noi non possiamo assistere al fatto che la Giunta Ghigo continui a saccheggiare la Regione...



(Proteste in aula)



GHIGLIA Agostino

Questo lo si può dire?



CAVALIERE Pasquale

Anche Masaracchio saccheggia abbastanza la Regione. Che la Giunta Ghigo continui...



(Scampanellìo del Presidente)



GHIGLIA Agostino

Presidente, non lo richiama neanche?



PRESIDENTE

L'ho richiamato.



CAVALIERE Pasquale

Cosa mi deve richiamare, Presidente?



PRESIDENTE

Ogni Consigliere è sufficientemente esperto per sapere che le proprie dichiarazioni sono registrate e, ovviamente, ognuno se ne fa carico: quando le proferisce, se ne fa carico.



CAVALIERE Pasquale

Posto che non le esamini l'Avvocatura della Regione, va tutto bene.



(Commenti del Consigliere Ghiglia)



GHIGLIA Agostino

Presidente, lei ha il dovere di intervenire!



CAVALIERE Pasquale

Ma il decoro delle istituzioni, Ghiglia...



(Commenti in aula)



CAVALIERE Pasquale

Saccheggiare, certo: te lo dimostro!



PRESIDENTE

Consiglieri!



(Scampanellìo del Presidente)



CAVALIERE Pasquale

Io mi posso permettere, perché voi non vi dovete permettere di saccheggiare la Regione!



PRESIDENTE

Per cortesia! Non ci sono né notizie né fatti a mia conoscenza che facciano pensare ad un concetto di saccheggio, anche se inteso in modo elementare. Se lei ne ha, si pronunci... Per quanto riguarda l'affermazione, io le chiedo di ritirarla dallo stato degli atti...



CAVALIERE Pasquale

Io, Presidente, non ritiro un bel niente...



PRESIDENTE

Se non la ritira, la dichiarazione resta agli atti e se ne fa carico.



CAVALIERE Pasquale

Io, se vuole, le argomento meglio quanto intendo...



PRESIDENTE

Non adesso, perché siamo in una fase... Lei ha fatto delle affermazioni, sono registrate... Prosegua con il suo intervento. Ricordo che avevamo un impegno...



CAVALIERE Pasquale

Non vedo lo scandalo nel ritenere che questa Giunta sia un grave danno anche economico, anzi soprattutto economico, per la collettività, che si vede, proprio dalle scelte di questa Giunta danneggiata gravemente.



PRESIDENTE

Hanno ancora chiesto di intervenire i Consiglieri Montabone e Papandrea: ci sono altri che intendono intervenire?



SPAGNUOLO Carla

Abbiamo fatto delle domande, attendiamo delle risposte.



PRESIDENTE

Questo lo vediamo poi.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Il collega Ghiglia, nel suo intervento, ha richiamato l'opportunità che si andasse alla riunione dei Capigruppo per decidere cosa fare in aula. Io credo che in tempi normali...



(Brusìo in aula)



MONTABONE Renato

Non mi sento. Sto sentendo prevalentemente Scanderebech...



(Commenti del Consigliere Scanderebech)



MONTABONE Renato

Non l'ho detto con nessuna... Mi scuso con il Consigliere Scanderebech ma il mio intervento è stato bloccato non dal fatto che lui parlasse al telefono, ma dal fatto che parlava a voce alta al telefono, per cui non riuscivo più a parlare; tanto più che io sono uno di quelli che regolarmente riceve e fa telefonate, ma cerco di farlo a bassa voce. Chiedo scusa.
Mi riferisco all'intervento del Consigliere Ghiglia, quando richiamava l'opportunità che la sede dei Capigruppo fosse il momento organizzativo dei lavori dell'aula.
Consigliere Ghiglia, chiedo a te, con l'assoluta onestà intellettuale che ti riconosco: quando mai, in quest'aula, è successo, da un anno e mezzo a questa parte, che si decidesse di fare una cosa e si facesse quella? Mai! E allora, Consigliere, amico e collega Ghiglia, io ti dico: non prenderci in giro! Ci richiami ad una tradizione che in questo Consiglio è durata più di vent'anni, ma, stando il fatto che l'eccezione è diventata la regola, più nessuno in quest'aula deve richiamare le tradizioni. Anche lei Presidente del Consiglio, non richiami più alla tradizione di non lasciare svolgere gli interventi, perché in qualche caso va bene, ma non in altri.



PRESIDENTE

Richiamerò solo più al Regolamento.



MONTABONE Renato

Presidente Ghigo, immagini per un attimo: se anziché il Piano di sviluppo (che sarà approvato dal Consiglio regionale), avesse pubblicato il bilancio di previsione del 1999 e poi quel bilancio, stilato secondo tutte le logiche di programmazione della Giunta regionale, fosse arrivato in aula dopo qualche mese completamente cambiato, che cosa avrebbe dovuto spiegare agli elettori sui cambiamenti? Credo e spero che quel Piano di sviluppo, che lei ha pubblicato su "Notizie" della Regione Piemonte, sia sostanzialmente cambiato, attraverso un libero dibattito di cui è soggetto insindacabile il Consiglio regionale.
Richiamo al fatto che sarebbe ora di smetterla di comunicare soltanto perché sarebbe ora di andare ai fatti.
Richiamo ad un altro aspetto importante, a cui devono addivenire credo - tutti i Consiglieri di quest'aula, maggioranza e minoranza: ho già detto in Commissione ai colleghi Angeleri e Rubatto che in linea di principio gli emendamenti che hanno proposto io li condivido. Che questi emendamenti siano stati accettati dalla Giunta andando a sottrarre delle somme su alcuni capitoli, sui quali non condivido che queste somme vengano sottratte, è un altro discorso.
Mi ero fermato alla discussione sul bilancio cercando di dare una svolta alla discussione stessa dicendo che tutti politicamente dovrebbero intervenire. Ebbene, così non è più, perché le stesse cose che hanno proposto i colleghi Angeleri e Rubatto in linea di principio le hanno proposte altri Consiglieri di minoranza. Non cito il sottoscritto, cito per tutti alcuni interventi che hanno svolto, sul tema dell'assistenza, le colleghe Suino e Bortolin. Allora, come mai ci sono Consiglieri che una volta approvato il bilancio in Giunta possono, attraverso emendamenti, far approvare i loro emendamenti? Ed altri Consiglieri che svolgono tutta un'azione di convincimento nei confronti degli Assessori, del Presidente della Giunta e di altri, ma questa prerogativa non ce l'hanno? Questo, dal punto di vista democratico delle pari opportunità fra Consiglieri, è un fatto da sollevare. Queste pari opportunità si debbono avere in quest'aula; quando i provvedimenti escono dalla Giunta, non sono più della Giunta, sono del Consiglio regionale! I Consiglieri regionali devono poter incidere liberamente e paritariamente su tutti i provvedimenti che vengono assunti, perché, se così non è, questo è un altro fatto di non democraticità di quest'aula. Non dico solo di quest'aula, ma del Consiglio regionale, in quanto le Commissioni sono uno strumento del Consiglio regionale.
Io chiedo, assieme a ciò che hanno chiesto quasi tutti i colleghi della minoranza, che si ripristinino le pari opportunità e la democraticità in quest'aula, in maniera tale che tutti i Consiglieri possano svolgere appieno la loro funzione e far sapere ai cittadini della Regione Piemonte che cosa pensano. Sarebbe, ad esempio, opportuno, Presidente del Consiglio che, ogni qualvolta la Giunta regionale acquista una pagina sui settimanali locali, il Consiglio regionale ne acquistasse una parallela, dove dare voce a tutti i Gruppi sul lavoro che si svolge in Regione.
Potrebbe essere, Presidente del Consiglio, che lei riuscisse ad individuare un numero speciale di "Notizie" della Regione Piemonte dove poter dare voce ai Gruppi consiliari, affinché essi possano dire cosa pensano di quel Piano di sviluppo! Che non è ancora Piano di sviluppo perché non è ancora stato approvato dal Consiglio regionale! Sarebbe stato opportuno, altrimenti, che questo bilancio, approvato a novembre dalla Giunta regionale, fosse già stato pubblicato per vedere com'è cambiato nei mesi! Basterebbe soppesare i due volumi, quello originario e quello dei cambiamenti per capire che sono quasi equivalenti in forma cartacea.
La programmazione di questo governo qual è? Come facciamo noi Consiglieri regionali, non di minoranza, ma tutti, a giudicare se questa programmazione è confacente alle esigenze del Piemonte? Questa è la risposta che ci dobbiamo dare; queste sono le risposte che dobbiamo dare altrimenti quest'aula diventa solo un luogo dove ci troviamo una volta o più alla settimana senza concludere nulla.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Papandrea.



PAPANDREA Rocco

Molto brevemente. Innanzitutto non svolgo qui considerazioni che sono già state fatte da altri, ma sollecito una risposta su due punti: se i nostri interventi sono stati sottoposti a valutazione ci vuole una risposta formale ed ufficiale nel più breve tempo possibile, già oggi io credo l'altra richiesta ai Presidenti del Consiglio e della Giunta riguarda la pubblicazione.
Credo che su questo debba essere data rapidamente una risposta altrimenti la gravità dei problemi è tale per cui non si può decidere di andare avanti e poi si vedrà. Su questo chiediamo tempestivamente una risposta e l'abbiamo ribadito in vari interventi.
Rispetto al problema del bilancio, mi rendo conto che Ghiglia debba fare il difensore d'ufficio della maggioranza e della Giunta, però Ghiglia partecipa alle Commissioni e sa che oggi la I Commissione ha cominciato i suoi lavori quando in realtà avrebbe già dovuto essere riunito il Consiglio regionale, cioè dopo le 16, perché si aspettavano Consiglieri di maggioranza che in mattinata non erano venuti e nel pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa.
Così come la scorsa settimana la I Commissione ha dovuto assistere all'esplodere di problemi politici all'interno della maggioranza e poi al tentativo di soluzione che è stato dato oggi.
Quindi, continuare a dire che è colpa della minoranza è un disco rotto che non funziona; tanto più che oggi alle 16, quando la Commissione si è riunita, ci siamo trovati a discutere di nove emendamenti dell'UDR e dei Pensionati per l'Europa, Gruppi non di minoranza, ma di maggioranza.
Parliamo di nove proposte di emendamento. Finora non vi sono stati altri emendamenti presentati in Commissione: ci sono i vari emendamenti proposti di volta in volta dalla Giunta e gli emendamenti di un Gruppo di maggioranza che stravolge significativamente il bilancio. Vi faccio un esempio: non c'è solo una legittima, quand'anche insufficiente, richiesta di aumento di una serie di capitoli, ma c'è, per esempio, la richiesta di togliere 2 miliardi ai parchi. Noi avevamo dimostrato il nostro apprezzamento quando avevamo discusso sul fatto che sui parchi ci fosse un impegno che viene tolto: prima ancora che la legge arrivi in aula si propone già una modifica.
E' chiaro che se questo è il metodo instaurato dalla maggioranza, cioè che gli emendamenti e le modifiche del bilancio si devono proporre nella Commissione, lo applicheremo. Non solo, discuteremo i nove emendamenti presentati dai Gruppi di maggioranza, ma ci presenteremo in Commissione con ulteriori emendamenti, faremo lì la discussione specifica che deve essere fatta, però non si dia poi la colpa alla minoranza.
Se la maggioranza ritiene che questo è il metodo, va bene, lo faremo però non si dia poi la colpa alla minoranza se avviene questo, perch ripeto, può funzionare: uno fa il difensore d'ufficio però credo che i fatti è bene ripristinarli come sono avvenuti realmente, perché si capisca il motivo per cui oggi siamo ancora qui e per cui, presumibilmente, per un po' di giorni ancora non si potrà discutere del bilancio in aula. Questi sono i fatti.
Ripeto e concludo dicendo che dovremo ovviamente rivedere la scaletta dei lavori, ma in ogni caso per noi è prioritario che ci sia un chiarimento da parte del Presidente della Giunta e del Presidente del Consiglio sui problemi che abbiamo sollevato.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, è già intervenuto, abbia pazienza!



(Intervento fuori microfono del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Vorrei intervenire, se non le dispiace, sulle domande che sono state poste al Presidente del Consiglio.
Sul fatto - lo dico ancora una volta, avendolo già detto altre volte ma forse non sono stato chiaro - che l'Avvocatura possa avere svolto un'attività, ho avanzato, tramite lettera, una richiesta al Presidente della Giunta, il quale (sempre per iscritto) mi ha risposto. Questa risposta l'ho portata a conoscenza dei Capigruppo e su questo credo di non dover fare altro.
Su questo inserto, che mi è stato chiesto, è stato osservato che il Presidente del Consiglio non avrebbe impedito la pubblicazione. Il Presidente del Consiglio non esercita, così come non esercita l'Ufficio di Presidenza, alcuna opera di censura o di autorizzazione.
Devo anche rilevare, peraltro, che normalmente in "Notizie della Regione Piemonte" ci sono notizie di progetti di legge sotto uno specifico dossier - questo lo interpreto come un momento di dialettica (peraltro me lo sono fatto recapitare, non avendolo ricevuto) - dove è chiaramente indicata la procedura di approvazione perché nel testo si dice che questo è uno schema che sarà oggetto di consultazione. Questo lo interpreto come un momento del dibattito, perciò chiederò al Direttore responsabile di "Notizie della Regione Piemonte" che venga realizzato, con la stessa consistenza e con lo stesso numero di pagine, un ulteriore inserto, nel quale siano presenti le valutazioni dei Gruppi consiliari.
Credo che in questo modo possa essere recuperata una parità: da una parte l'attività della Giunta, che non è impropria, per portare all'attenzione di tutti i cittadini, che non ne hanno avuto conoscenza questo progetto; dall'altra, le valutazioni dei Consiglieri. Credo che questo debba essere fatto e lo chiederò al responsabile di "Notizie della Regione Piemonte".
Se ci sono altre indicazioni, passerei successivamente all'effettuazione della riunione dei Capigruppo in coda a questo dibattito.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Se il Presidente della Giunta ritiene di dare risposte chiede la parola, altrimenti non è che a domanda risponda, non è ancora inquisito.
Credo che intenda dare delle risposte.
Prego, Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Parto da questa comunicazione del Presidente del Consiglio per rappresentare che la soluzione da lui sottoposta mi sembra obiettivamente rispettosa; d'altro canto, il documento che è stato rappresentato in quella pubblicazione è un documento che la Giunta ha assunto come suo, è un documento di governo.
Si può chiaramente discutere sul fatto che possa essere o meno comunicato, rimane il fatto che noi abbiamo usato uno strumento che mi risulta - questo non lo dico per giustificare, il Presidente del Consiglio farà le valutazioni del caso - essere stato usato in altre occasioni per comunicare atti della Giunta.
Detto questo, l'altro appunto che mi è stato fatto è relativo ad eventuali o supposte richieste di verifica da parte dell'Ufficio legale della Regione, su dichiarazioni tenute in aula da parte di alcuni Consiglieri.
L'ho già detto in un'altra occasione, lo riconfermo oggi: non è stata fatta alcuna richiesta all'Ufficio dell'Avvocatura regionale quanto ad eventuali verifiche di reati, o identificazione di reati, a fronte delle dichiarazioni che i Consiglieri hanno tenuto in aula.
Io, come credo sia anche responsabilità ed oggettivamente ho ritenuto di farlo, ho acquisito le dichiarazioni in aula dei Consiglieri, e questo credo che sia assolutamente un mio diritto, anche perché alle considerazioni che sono state fatte in aula mi sono preso l'impegno di rispondere adesso chiaramente; qualcuno potrà dire che sto rispondendo in ritardo, ma comunque devo rispondere, nel senso che il Consigliere Cavaliere credo che da questo obbligo sicuramente non mi sottrarrà. Di conseguenza, dovendo rispondere puntualmente alle considerazioni che sono state fatte in aula, siccome ho una buona memoria, ma non ho una memoria perfetta, volevo documentarmi in maniera certa, perché chiaramente nel rappresentare alla dottoressa Bottero, che è la persona che ho incaricato per iscritto di fare delle considerazioni e delle valutazioni sugli argomenti, ho appunto dato mandato di fornirmi considerazioni tecniche che mi permettessero in maniera esaustiva di rispondere alle considerazioni che erano state avanzate in aula. Perciò personalmente non ritengo nella maniera più assoluta che si sia fatta qualsivoglia violazione da parte del Presidente della Giunta nei confronti delle dichiarazioni che sono state fatte in quest'aula; perciò obiettivamente se poi a livello personale, a livello di sfogo personale, qualcun altro ha fatto delle considerazioni posso affermare con assoluta certezza che nell'organo preposto, che è la Giunta, e nelle mie azioni di Presidente della Regione, all'interno della struttura non è stata assunta alcuna azione, nel tentativo di usare l'Avvocatura della Regione, per identificare eventuali approfondimenti su dichiarazioni avanzate dai Consiglieri.
Credo, onestamente, di poter confermare che da parte mia questo non è avvenuto, né tanto meno da parte della Giunta. Anche perché ho sempre avuto il massimo rispetto delle dichiarazioni che, in quest'aula, sono state fatte dai Consiglieri, anche quando non erano molto gratificanti nei miei confronti, perché la dialettica politica comporta il diritto di espressione. E questo fa sì che, all'interno di quest'aula, ogni tanto, il Presidente, la maggioranza e la Giunta debbano ascoltare delle cose non piacevoli, ma questo fa parte del dibattito democratico all'interno di un'assemblea e ritengo di non averlo mai messo minimamente in discussione.
Questo è quanto ritengo debba essere detto.
Se mi permettete, vorrei fare anch'io una piccola nota polemica sulle considerazioni del Consigliere Saitta sugli Stati Generali (il relativo dibattito si farà e credo che ognuno potrà esprimere il proprio livello di gradimento o di critica). Se sono invitato agli Stati Generali e svolgo un intervento, al termine la RAI mi vuole intervistare, ma non è che non possa rilasciare un'intervista. Certo, da parte mia c'è il rischio di una sovraesposizione di comunicazione, cosa di cui mi rendo conto e che pu anche dare fastidio all'opposizione, ma in fin dei conti sono il Presidente di questa Regione e, a torto o a ragione, ogni tanto ho l'impressione di rappresentarla tutta - almeno lavoro in quella direzione e mi impegno per riuscirvi.



(Interruzione fuori microfono)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Questa è un'altra partita.
Voglio puntualizzare semplicemente la questione della comunicazione tra Giunta e Consiglio. Naturalmente esiste una letteratura ampia ed articolata sui rapporti tra Governo e Camera, Governo e Senato, Governo ed esecutivo.
Mi rendo conto che questo possa, obiettivamente, essere un elemento, come dire, vantaggioso. Tra l'altro, rientra nelle prerogative di un esecutivo comunicare quello che si fa, e rientra nelle prerogative dell'opposizione criticare quello che l'esecutivo fa. Siamo nell'ambito di un rapporto di assoluto equilibrio, storicamente consolidato.
Inoltre, personalmente non ritengo di essere una persona che strumentalizza gli organi di informazione, non sono mai in cerca di interviste o di rapporti privilegiati con i giornalisti. Sono criticato ogni tanto.



(Intervento fuori microfono del Consigliere Cavaliere)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Non raccolgo questa provocazione.



PRESIDENTE

Per favore, non parlate fuori microfono.
Lasciamo concludere il Presidente Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Consigliere Cavaliere, credo che su questo avanzeremo delle considerazioni. In merito ho un'idea che sto coltivando e che poi vi proporrò. Devo prima, chiaramente, valutarla insieme...
CAVALIERE Pasquale (fuori microfono) Con il Consigliere Angeleri.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Valutarla, anche con il Consigliere Angeleri, perché fa parte della mia maggioranza, come il Consigliere Rubatto.
Ricordate tutte le polemiche che sono state fatte in quest'aula sulla comunicazione in senso generale e sul comunicatore? Adesso è un anno e mezzo che il comunicatore non c'è più. Non so cosa succede oggi: il comunicatore che avevo non era sufficientemente capace, oppure obiettivamente, le iniziative sono tante e tali, al punto che chi fa il Presidente della Giunta ha la possibilità di comunicare più che in passato.
Dal momento che ricevo tanti consigli dall'opposizione, almeno per una volta mi permetto di dare un consiglio all'opposizione: non è tanto quello che comunico io, ma quello che dovete comunicare voi...



(Intervento fuori microfono del Consigliere Cavaliere)



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Voglio dire, non è mio il problema, è vostro, nel senso che siete voi che dovete tentare di darmi gli strumenti per comunicare. Io cerco di usare gli strumenti che ho e che sono legittimi, al di là delle considerazioni che può fare il Consigliere Cavaliere. Queste sono le regole, e io sto alle regole. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Le questioni che abbiamo posto negli interventi, per ultimi quelli dei colleghi Montabone e Riba, si riferiscono ad una serie di problemi e non soltanto alla questione del Supplemento al numero 5, ottobre 1998, di "Notizie della Regione Piemonte", dedicato alla proposta del Programma regionale di sviluppo 1998/2000.
Mi soffermo, però, solo su quest'ultima questione, perché richiede una risposta immediata, ma non una risposta ironica, come quella che ha dato il Presidente sulle pagine dei giornali. Lei, Presidente, sicuramente come tutti quanti, ma in modo particolare la Giunta, ha il diritto e il dovere di pubblicizzare l'attività della Giunta regionale: è una cosa giusta ed è anche una necessità per rafforzare nell'opinione pubblica la conoscenza del ruolo della Regione.
Le comunicazioni sulle attività svolte devono essere fatte dal punto di vista istituzionale. Se la Regione ha da comunicare un evento, una legge una proposta della Giunta, organizza la sua ampia struttura di giornalisti organizza una conferenza stampa, e se dice cose interessanti gliele pubblicano, ma se dice cose banali, come succede anche a noi, non le pubblicano. Il modo di procedere mi pare questo: lei si deve conquistare lo spazio sui giornali, non perché compra alcune pagine, ma perché le conquista con la sua capacità, altrimenti non c'è confronto.
Questo vuol dire che noi lo spazio ce lo conquistiamo, oppure ce lo paghiamo con i soldi dei Gruppi, mentre lei ha un diritto di rappresentanza con i soldi della Regione.
Il problema è questo ed è gravissimo. Lei dispone di una struttura che dovrebbe organizzare gli eventi e le occasioni per pubblicizzare le iniziative, ma lei non si limita a questo. Ha predisposto una serie di occasioni che hanno riempito pagine di giornali in modo automatico, senza conquistarsi lo spazio. Questo è un fatto molto grave. Presidente, non so se la sua logica è una logica aziendale, ma certamente non è istituzionale.
Non è assolutamente una logica istituzionale! Credo che questa vicenda debba essere presa in considerazione dalla Corte dei Conti.
Se lei ha bisogno di farsi la sua pubblicità, Presidente, se la paghi o la paghi Forza Italia! Noi abbiamo assunto un'iniziativa per contestare la questione delle società partecipate, ma a spese del nostro Gruppo, o dobbiamo chiedere alla Regione un finanziamento per attività che facciamo come Gruppo? Questa è veramente pubblicità.
Noi abbiamo suggerito, già tre anni fa, Presidente, che occorre certamente sensibilizzare i giornali locali sulle attività della Regione della Giunta e del Consiglio, ma questo obiettivo lo si ottiene sostenendo la stampa locale ad interessarsi dei problemi regionali, rivedendo la legge ed assegnando dei finanziamenti. Siano poi i giornali a valutare che cosa dice Ghigo o che cosa dice Cavaliere. Non che devono pubblicare le cose che dice Ghigo, perché quella pagina è pagata, o le cose che dice Masaracchio oppure filtrare...! MASARACCHIO, Vicepresidente della Giunta regionale Io non pago nessuno.



SAITTA Antonino

Lo so che non paghi nessuno, perché paga la Regione.



PRESIDENTE

Per cortesia, non fate dialogo. Consigliere Saitta, le ricordo il tempo: è una breve dichiarazione, sintetizzi, cortesemente. Se lascio a lei dei minuti in più, li devo lasciare a tutti.



SAITTA Antonino

Concludo. Dicevo, oppure filtrare e selezionare alcune notizie, alcuni fatti del Consiglio regionale e rappresentarli su quelle pagine come attività della Giunta regionale (perché siamo arrivati anche a questo).
Credo che questo sia un fatto di enorme gravità, perché noi, come minoranza, non siamo messi nelle stesse condizioni per poter esprimere giudizi, opinioni e critiche. Noi dobbiamo conquistarci uno spazio continuamente e non meccanicamente come la sua struttura e lei, per sua decisione, ha impostato! Su questo occorre una risposta. Quindi, le risposte immediate devono essere date anche su questo fatto.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Intervengo, Presidente, per chiarire, analogamente a quanto ha fatto il collega Saitta, che noi non abbiamo il problema di giudicare l'esposizione del Presidente troppo elevata; anzi, io ritengo che sia abbastanza poco rappresentata: lo è solo surrettiziamente su alcune cose, ma su alcune questioni... Cioè, io vedo molte pubblicazioni dove diamo contributi (perché poi c'è anche questo modo), ma questo è avvenuto sempre. Ad esempio, il "Motorshow" sul lago, che l'Assessore Racchelli ha detto che non era stato finanziato, non è stato finanziato dalla Regione, ma è stato finanziato dall'ATP, che ha ricevuto i soldi dalla Regione, con la bella foto di Racchelli. Per carità, avvengono sempre...



(Commenti dai banchi della Giunta regionale)



CAVALIERE Pasquale

La sua foto non c'era, ma lì non usciva da Verbania e quindi...
Capitano sempre queste cose, vero, Racchelli? Lo facevano anche gli altri prima, lo faranno gli altri dopo.
Il problema non è questo. Anzi, ritengo che sulle questioni centrali del Piemonte non è che vengano rappresentate così tanto bene le posizioni del Piemonte.
La questione è che le nostre leggi regionali giustamente - altrimenti modifichiamo quelle, se non vanno bene - regolano l'informazione istituzionale, la quale è regolata in un certo modo. Noi abbiamo altre leggi di sostegno alla stampa locale: la Giunta ha varato un provvedimento che è a mezzo tra l'informazione della Giunta e il sostegno alla stampa locale, toccando due punti distinti e sui quali occorre intervenire distintamente.
Allora, un conto è fare una legge, perché quella che c'è adesso per la stampa locale non è adeguata, però occorre sostenere la stampa indipendente locale, che poi dà l'informazione, deve dare l'informazione, noi vogliamo che dia l'informazione, e la darà come ritiene, secondo il proprio orientamento culturale. E noi dobbiamo sostenere tutti. Questa è la posizione. Altro conto, è pagare la pagina, pagare il redazionale, come avviene; tra l'altro, abbiamo visto addirittura una delle ultime pagine locali, pagate dalla Regione, dove c'era la pubblicità - ripeto, sui giornali locali - a tutta pagina del nuovo Presidente del Museo di Scienze Naturali, con tanto di foto... Però, scusate: a spese della Regione? Questo per fare un esempio, ma se ne potrebbero fare altri trenta.
Allora, lei, Presidente, deve rispondere. Così come non è stato chiaro sulla questione posta dagli altri colleghi relativamente all'Avvocatura ovvero se lei od altri esponenti della Giunta hanno coinvolto, in qualche modo, l'Avvocatura.
A tale proposito, non ha detto parole chiare; ha detto che "non è sua cultura, sua intenzione, ecc., non ha mai interpretato la limitazione del diritto dei Consiglieri", ma non ha detto, a mio parere, in maniera chiara se lei od altri esponenti della Giunta hanno coinvolto in qualche modo l'Avvocatura della Regione in competenze per le quali non può essere coinvolta.
E' vero che lei non si potrà esimere prima o poi di dare delle risposte, però è anche vero che è suo interesse, su problemi gravi, fare subito chiarezza. Su una forma di appalto che non funziona da nessuna parte, che costa il doppio per la Regione e che viene stipulato in violazione della legge n. 51, a proposito della quale per più di un anno ci ha detto: "Adesso noi non diciamo più niente, fanno tutto i funzionari" veniamo a sapere che invece sui funzionari c'è stata interferenza, per ammissione stessa dell'Assessore, non negli indirizzi, ma nel merito.



(Commenti del Presidente della Giunta regionale, Ghigo)



CAVALIERE Pasquale

Lo so, Presidente. Però su queste cose non può dire: "Sì, lo so che dovrò rispondere". Va bene, ma risponda, Presidente: non sono cosine! E io credo che queste cose le sappiamo spiegare al Piemonte: non si preoccupi le sappiamo spiegare, gliele stiamo spiegando e le spiegheremo sempre di più, perché io non credo... Diceva prima il collega Saitta che lei, forse ha la mentalità aziendale. Magari aveste un po' di mentalità aziendale magari! Gestireste la Regione con un po' di quell'efficientismo... Magari! Solo per la pubblicità avete la mentalità aziendale, ma per il risparmio e la buona amministrazione avete una mentalità statalista.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Ho detto che interverrò per due minuti e cercherò di rimanere in quel tempo, perché la questione sollevata nel tempo, ripetutamente, della velina del nostro Minculpop, che deve essere periodicamente pubblicata a spese dei contribuenti, quindi con una grossa alterazione delle normali modalità di rapporto tra maggioranza ed opposizione, per conto nostro è una procedura che deve cessare.
Ho avuto l'impressione che il Presidente Ghigo abbia fatto al riguardo una considerazione di tipo superficiale; adesso la riassumo male, ma io uso i miei strumenti e voi usate i vostri.
Se è per questo, l'agibilità di quest'aula la dobbiamo assicurare tutti insieme. Non usi strumenti che ci mettono in condizione di dubitare dell'agibilità di quest'aula, perché questa è una nostra prerogativa: se ne dubitiamo, l'aula non diventa più agibile. Lo si sappia, prima di arrivare a procedure estreme.
A lei, Presidente Deorsola, è già stato richiesto, da parte di tutti noi, di svolgere un ruolo di grande autorevolezza su questo punto. Con il bilancio ci stiamo avviando verso l'ultima fase della legislatura; ci sono elezioni imminenti; ce ne saranno altre più avanti: ciò che finora è stato concesso di rinviare, adesso viene da noi opposizioni - credo unitariamente considerato elemento di inagibilità democratica dei rapporti.
La parola è grossa, le conseguenze evidentemente sarebbero adeguate.
Quindi, non si tratta di avere una risposta purché sia: si tratta di avere un impegno immediato e adeguato su questo punto. Questo per quanto riguarda la pubblicità sui giornali locali che, tra l'altro, vengono in questo modo pesantemente condizionati ed orientati. Uso dei termini che sono del tutto neutrali, ma l'azione non è così neutrale come i miei termini.
O lei, Presidente Deorsola, non lo condivide? Perché allora non sarebbe più il Presidente di tutti. Io non ci sto ad avere un Presidente della maggioranza, desidero un Presidente eletto dalla maggioranza, non un Presidente che non sia di tutti.
Per questo la situazione questa sera è grave: continuiamo ad avere un atteggiamento elusivo.
Seconda questione. Ho appreso che alcuni colleghi della maggioranza non sapevano nemmeno che era stata pubblicata quell'operazione di propaganda del cosiddetto Piano di sviluppo, che non è tale. La domanda è: come si intende ristorare il grave vulnus che è intervenuto ai danni del Consiglio e dell'opposizione? Anche questa è una domanda che non richiede una risposta qualsiasi, purché sia.
Voglio sapere se lei la assume come una grave questione che le viene affidata dal Consiglio, dalle minoranze, spererei persino dalla maggioranza, almeno a titolo individuale da parte di qualcuno, per capire se si può andare avanti.



PRESIDENTE

Una risposta l'ho già data, Consigliere Riba, in termini adeguati.



RIBA Lido

Cioè?



PRESIDENTE

Cioè la pubblicazione, con lo stesso numero di pagine, di un nuovo supplemento in cui siano presenti le osservazioni dei Gruppi.
La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Ho ascoltato l'ultima espressione del Presidente del Consiglio regionale e devo dire, purtroppo, di essere profondamente insoddisfatta.
Quella pubblicazione di "Notizie" del Consiglio regionale, alla prima pagina, non contiene la scritta più semplice e giusta che dovrebbe avere: schema di programma, bozza di programma, ipotesi di programma della Giunta regionale, ecc. (erano tutte cose che potevano essere inconsuete, ma accettabili). Qui, buona parte del Piemonte è convinta, anche gli addetti ai lavori lo sono, che la Regione abbia presentato il Programma regionale di sviluppo, che la Regione si sia dotata del Programma regionale di sviluppo. Molto all'interno, poi, si vanno ad individuare delle procedure peraltro previste dalla legge, che già con il collega Chiezzi - ricorda Chiezzi? - verificammo alla conferenza stampa dell'Assessore Burzi, dove l'Assessore diceva ai giornalisti che era una procedura nuova, mentre è la procedura di consultazione prevista esattamente dalla legge regionale.
Ricorda, collega Chiezzi? Noi volevamo fare una nostra conferenza stampa e il Presidente della Giunta regionale, rabbuiandosi, ci disse: "Questa è la mia iniziativa e voi non potete fare nulla".
Questo, però, è il nostro giornale e io dico che mi sembra del tutto scontato che i Consiglieri regionali e i Gruppi regionali abbiano la possibilità, su un altro numero, di dire le cose come stanno. Penso, per che lei, Presidente del Consiglio, questa situazione dovrebbe sanzionarla.
Questo è il punto: noi, come opposizione, possiamo anche farlo, ma penso che la nostra insoddisfazione derivi dal fatto che tutto viene un po' sminuzzato, non colto nella sua gravità, per certi versi.
Io, per esempio, rileggerò quanto ha detto il Presidente della Giunta regionale sull'altra questione, che è una questione di garanzia costituzionale; lo rileggerò perché prendo atto di quanto il Presidente ci ha detto; ho anche chiesto all'avv. Bruzzone, in maniera ufficiale, come Gruppo consiliare, se era stato interessato in maniera formale od informale, perché con la legge n. 51 anche i nostri dirigenti hanno una loro autonomia, un loro modo di rapportarsi in maniera autonoma; sono dirigenti, non della maggioranza, ma di tutto il Consiglio regionale.
Su questo argomento, quindi, soprassiedo e prendo atto; se necessario qualora non fossi convinta, ritornerò. Sono questioni estremamente delicate, quindi è meglio riflettere e ritornarci.
Sulla questione di "Notizie" del Consiglio regionale desidero ricordare che una signora Assessore di una Giunta che non so bene collocare, ma certamente precedente agli anni '90, aveva mandato una sua proposta, un disegno di legge della Giunta agli elettori del suo Collegio, inviata come Giunta regionale; questa signora Assessore, è stata condannata e si è dimessa. Sono tempi diversi; io non ho gioito allora e me ne guardo adesso ma è per dire che alcuni fondi che dovrebbero essere destinati in una direzione sono stati usati in una direzione diversa. Mi sarei aspettata una forma di sanzione, perché talvolta da una sanzione espressa ci si sente tutelati. Invece, questo sminuzzare, rappattumare, tirare avanti in qualche modo e a qualunque prezzo ci fa sentire molto a disagio.
Non è un fatto di piccolo conto ed è un qualcosa che noi abbiamo dovuto stigmatizzare in quest'aula; lo faremo ancora questa sera, perché di questo passo la Giunta - ripeto - presenta il suo disegno di legge sull'urbanistica, lo pubblica su "Notizie" e il Piemonte pensa che è stata pubblicata una legge.
Ci sono, poi, altre cose che non stanno andando bene, anche di minore entità. C'è una tendenza - scusatemi - a non dire la verità. Usiamo un linguaggio semplice semplice: anche sulle piccole cose c'è la tendenza a non dire la verità. Se un Assessore, per esempio, invita ad una conferenza stampa due Consiglieri di maggioranza - e lo fa - io posso essere d'accordo o non d'accordo, comunque l'ha fatto. Non può poi, rispondendo ad un'interrogazione, dire che non l'ha fatto, per iscritto, con la propria firma. Sono cose dell'altro mondo, perché ci sono le carte, i documenti scritti. Una cosa è il giudizio politico (e il giudizio politico lo si pu dare positivo o non positivo, ognuno ha le proprie attenzioni, le proprie fissazioni degli argomenti che ritiene importantissimi, ai quali un altro invece, non dà alcuna importanza), ma il non dire la verità, anche sulle cose che sono scritte, è un po' una costante.
Mi sembra che si stia sottovalutando un po' tutto e che alla fine si diventi una piccola entità.
Anche il collega Ghiglia, che certamente è una delle espressioni di maggiore vivacità ed intelligenza di questo Consiglio, ha detto: "Questa questione l'avete detta prima ai giornali". Collega Ghiglia, la questione dell'esame dei documenti, la questione di costituzionalità "tutela costituzionale attinente alle immunità", per quello che io posso contare tanto o poco o niente - io in quest'aula l'ho detta, l'ho scritta ufficialmente anche alla Giunta, perché ritengo che questa sia una grandissima questione. Il fatto di dire: "L'avete detto sui giornali", non corrisponde a verità; l'abbiamo detto in quest'aula perché a volte anche dei fatti che possono sembrare marginali, se li perdiamo, li abbiamo persi in maniera irripetibile.
Se noi lasciamo perdere queste questioni, le perdiamo in maniera irripetibile.
Chiedo scusa, Presidente, per essermi dilungata: mi dichiaro e ci dichiariamo totalmente insoddisfatti delle risposte che abbiamo sentito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Anche il mio Gruppo attende una risposta. Segnalo tre elementi che mi interessa rilanciare, che corrispondono ad una situazione precedente, che, sento con piacere, è considerata difficile e drammatica anche da altri colleghi.
In questi quattro anni abbiamo avuto modo di conoscerci, di discutere di avere contrasti profondi, però devo dire che la qualità dei nostri rapporti democratici e dialettici, quindi la qualità del lavoro d'aula, ha avuto una tendenza al ribasso.
Non ho l'impressione, in questi quattro anni, di essere cresciuto in un rapporto dialettico con la maggioranza e la Giunta. Sono stati quattro anni di degrado costante e complessivo a tutti i livelli.
Ricordo un episodio recentissimo: un intero Consiglio regionale (otto dieci ore di lavoro) passato a chiedere al Presidente della Giunta regionale una cosa semplicissima, senza ottenere una risposta in tutta la giornata.
Di fronte a questo degrado, c'è sempre un momento in cui il bicchiere trabocca. Per quanto riguarda l'impressione del mio Gruppo - penso anche degli altri Gruppi - il bicchiere è traboccato. Nel senso, Presidente Ghigo, che se qualcuno - non la Giunta, sulla quale non dubito; non lei non ne dubito, se me lo dice, se lo dice in quest'aula non ne dubito - non abbia consegnato all'Avvocatura i nostri interventi, o se qualcuno li abbia consegnati, è una risposta che noi non abbiamo avuto e che lei non ha smentito, nel senso che lei non ha detto: "Escludo con certezza che siano mai arrivati ai tavoli dell'Avvocatura i vostri interventi da parte di chicchessia". Anzi, lei ha detto: "Se poi a livello di sfogo personale qualcuno...". Lei ha detto: "Io come Presidente non l'ho fatto, la mia Giunta non l'ha fatto", ma è questo "...se poi a livello personale" Presidente, che va indagato ed accertato.
Ho scritto al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio per chiedere una verifica su questo, perché questa è la democrazia, non possiamo guardarci alle spalle. Su questo punto deve esserci una risposta per procedere con i lavori.
Secondo punto: questo documento, denominato "Programma regionale di sviluppo 1998/2000", colleghi, è un falso, va bene! Questo documento denominato "Programma regionale di sviluppo 1998/2000", senza altro scritto, significa che questo è il Programma regionale di sviluppo 1998/2000: questo è un falso.
Qui non c'è ristoro del tipo "Dato che abbiamo fatto un falso incassando tutti i benefici politici, economici e di immagine, adesso al Consiglio daremo il contentino di pubblicare qualcosa". Per quanto mi riguarda, questo non è un ristoro. Questo è un falso e il falso va sanzionato come tale all'interno di questa pubblicazione.
Voglio sentire i colleghi di opposizione, ma di certo chi ha commissionato questo fascicolo lo deve pagare! Non so chi l'abbia commissionato, non so se sia stato il Presidente Ghigo da solo, non so se siano stati gli illustri colleghi nominati in penultima pagina; non lo so, ma chiedo che questa iniziativa venga sanzionata.
Non ne abbiamo parlato con i colleghi dell'opposizione, ma chiedo che se non viene sanzionata autonomamente, si vada tutti insieme alla Corte dei Conti per le opportune verifiche.
Questo falso ha provocato danni rilevanti anche alla Regione Piemonte perché i cittadini piemontesi si fanno un'immagine della Regione non corrispondente alla realtà. Questo è un danno per tutto il Piemonte e compromette il rapporto di correttezza con i nostri elettori. Poi ovviamente vi è un danno per tutti i Gruppi che non hanno partecipato all'iniziativa, danno per il quale potrebbero anche essere richiesti e calcolati risarcimenti economici, morali e via dicendo. Non basta solo pubblicare qualcosa anche noi.
Quindi, finché non avremo una risposta anche su questo elemento Presidente del Consiglio - noi non possiamo abbandonare questa seduta.
Questo Programma regionale a quanti è stato mandato? A chi? Con quali lettere di accompagnamento? Con quali testi? A firma di chi? Solo del Presidente? Di un Assessore? Di più Assessori? Cosa c'era scritto in queste lettere? E' tutta un'attività che si fonda sulla propagazione di materiale falso.
Presidente, non possiamo giocare con questioni di così estrema gravità.
Vogliamo segnalare questa situazione di degrado istituzionale e democratico, dopo quattro anni, fino in fondo.
Noi oggi non ci muoviamo da quest'aula, almeno finché su queste questioni non riusciremo ad avere chiarezza. Noi di qui non ci muoviamo rimaniamo osservanti del ruolo e rispettosi dell'istituzione. Finché questa istituzione non avrà dato risposte, noi non lasciamo il nostro posto di lavoro.
Presidente, la prego di continuare, di insistere, perché è necessario arrivare al fondo di queste questioni. Se non ci arriviamo non ci muoviamo dall'aula. Penso che a quel punto sarebbe bene interessare i massimi livelli di responsabilità istituzionale di questo Paese, perché l'idea che interventi di alcuni Consiglieri siano stati spiati e che un falso clamoroso di questo genere non venga sanzionato, non è ammissibile. Se non li risolviamo, chiederemo l'intervento di tutte le istituzioni, enti di dovere, per ottenere un risarcimento. Grazie.
CAVALIERE Pasquale (fuori microfono) Mi associo.
SPAGNUOLO Carla (fuori microfono) Mi associo.
SAITTA Antonino (fuori microfono) Mi associo.



PRESIDENTE

Chiedo di convocare la Conferenza dei Capigruppo immediatamente, come era stato richiesto prima.
CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono) Vi aspettiamo al ritorno, aspettiamo che torniate.



PRESIDENTE

No, convoco la Conferenza dei Capigruppo invitando tutti i Capigruppo presenti, perciò...



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Benissimo. Immediatamente convoco, come mi era stato richiesto prima dopo questo ampio dibattito, la Conferenza dei Capigruppo, in Sala A.
CAVALIERE Pasquale (fuori microfono) Rimaniamo in aula! CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono) Noi rimaniamo in aula!



PRESIDENTE

Attenda di avere la parola.
Il Consiglio è aggiornato fra un quarto d'ora.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa alle ore 19.17 riprende alle ore 19.45)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Possiamo riprendere posizione, Presidente ed Assessori.
Informo che dalla riunione - ancorché non totalitaria - dei Capigruppo è emersa l'opportunità che domani e giovedì non ci sia riunione di Consiglio. Domani alle ore 10.30 è convocata una nuova riunione dei Capigruppo e i lavori della I Commissione sono convocati per giovedì alle ore 9.30.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 19.48)



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