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Dettaglio seduta n.319 del 19/01/99 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 2) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Farassino e Goglio.


Argomento: Contratti ed appalti

Irregolarità amministrative nell'appalto Showmont (seguito)


PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta; ne ha facoltà.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

La considerazione che volevo svolgere per quanto riguarda il dibattito di questa mattina è che naturalmente non è mia intenzione sottrarmi alle sollecitazioni pervenute dall'opposizione sull'argomento in oggetto.
Ritengo di accogliere il suggerimento pervenuto dalla maggioranza, cioè l'invito ad approfondire l'argomento e rendermi disponibile a rispondere successivamente. Invito che io raccolgo anche perché è nell'ambito di quello che è il processo di gestione dei lavori dell'aula.
In sostanza, credo che questo sia il senso della posizione che io condivido e che la maggioranza oggi ha espresso in quest'aula e che io sento di fare mia.
Di conseguenza, concludo, dicendo che non mi sottraggo a fornire risposte e considerazioni alle sollecitazioni che ho ricevuto, ma ritengo che queste debbano essere inserite in un contesto di istruzione dei lavori di aula che richiamo. Ovvero che venga deciso nella Conferenza dei Capigruppo quando e come la risposta deve essere data.
Mi rendo disponibile a fornire la risposta nel momento in cui verrà stabilito.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Quando ho sentito che il Presidente sarebbe intervenuto pensavo che non venendo soddisfatte tutte le nostre esigenze di chiarificazione rispetto a questo fatto, ci dicesse qualcosa di importante o almeno quale percorso intendesse intraprendere e con quali tempi e in quale forma volesse rispondere.
Invece, il Presidente ci dice, come quel personaggio che adesso non ricordo (comunque il concetto è "la tua denuncia è esatta, ma non mi è stata presentata in triplice copia") che c'è un problema: questo punto non è stato presentato all'o.d.g. dei Capigruppo. Il ripristinare in aula una coerenza per l'organizzazione dei lavori è prioritario assieme al ripristino di regole di comportamento un minimo trasparenti. Il problema è che, dopo tre anni dai primi incidenti in cui la sua Giunta è incorsa, le procedure non trasparenti di questa Amministrazione continuano! Bisogna porre in maniera chiara il problema, al di là dell'aspetto giudiziario per il quale voglio sottolineare, almeno per la trentacinquesima volta, che ci sono dei comportamenti che non possono avere alcuna rilevanza giudiziaria, ma che invece hanno rilevanza politica, cioè dei comportamenti che non possono essere tenuti in sede politica, che non hanno conseguenze giudiziarie, ma che invece debbono subire un giudizio politico! Viceversa, vi sono dei comportamenti che possono essere censurati nell'ambito giudiziario e non avere alcuna conseguenza nel nostro contesto politico.
Questo aspetto mi pare fondamentale e gli elementi che emergono da questa vicenda e l'ennesimo comportamento amministrativo dell'Assessore Vaglio, che ha dimostrato una gestione poco trasparente del suo Assessorato, dovrebbero preoccupare la Giunta e il suo Presidente, il quale dovrebbe dirci come vuole tutelare il proprio Ente.
Voglio sapere quale iniziative ha preso e se si è preoccupato anche solo di attingere informazioni sulla vicenda in oggetto. Vogliamo sapere cosa intende fare.
Presidente, potevo accettare che rispondesse diversamente e che avesse detto: "Farò questo o quest'altro; ho inteso la questione prima che voi sollevaste il problema. Previa una calendarizzazione dei Capigruppo vedremo come discutere, ecc.". e non dire che la risposta sarà data come e quando verrà deciso nella Conferenza dei Capigruppo. Noi vogliamo sapere Presidente, cosa ha fatto e se questo vicenda l'ha preoccupata o no.
Questo fatto, come appare ormai chiaro, non ha destato in lei alcun interesse e questo ci preoccupa moltissimo, e credo che dovrebbe preoccupare tutto il Consiglio regionale. Certi fatti possono accadere o non accadere, ma il vedere che il Presidente continua a non mostrare interesse per questioni che vengono ritenute gravi dalla generalità dell'opinione pubblica, e continua a vedere che, perché non potrebbe essere altrimenti, i propri Assessori sono schiaffeggiati, come se lui non avesse responsabilità, mi fa ricordare, come dicevo ad un collega, una pratica in uso nelle dinastie reali borboniche, quando al principe ereditario, il quale aveva una protezione divina e non poteva essere picchiato o rimproverato, si affiancava un "merino", che quando il principe sbagliava veniva picchiato al suo posto. Ora lei, Presidente, quanti "merini" ha? Anche perché mi pare abbia perso la sua divinità.
Quindi, deve rispondere in prima persona ai problemi che la investono.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



PRESIDENTE

CHIEZZI



PRESIDENTE

Il Presidente Ghigo si è reso disponibile a rispondere. Bene, lo faccia Presidente Ghigo! Vuol dire che ha qualcosa da dirci, altrimenti non avrebbe fatto questa proposta. Vuol dire che ha qualcosa da dirci a proposito degli argomenti sollevati che, per dirli in una parola, sono: "l'appalto era truccato".
Sull'appalto da lei sovrinteso, come Presidente della Giunta, con un incaricato da lei incaricato, c'è scritto "ero truccato". Alcuni colleghi in Consiglio le chiedono di dire qualcosa in merito; lei risponde che è d'accordo nel dire qualcosa. Però dice anche che, visto che la sua maggioranza non è d'accordo che lei lo faccia oggi, aspetta che il Consiglio decida quando calendarizzare la risposta.
Questo è uno stravolgimento completo delle sue prerogative! Perché lei sa che i lavori di quest'aula vengono, se possibile non obbligatoriamente concordati dalla Conferenza dei Capigruppo, ma lei sa anche che, non per Regolamento, ma per Statuto, per incarico e per ruolo complessivo, lei in quest'aula interviene quando crede, ed è giusto che sia così.
I lavori dell'aula sono alimentati da due condizioni: l'accordo dei Gruppi, o della maggioranza dei Gruppi, e poi, autonomamente, la Giunta regionale inserisce, in qualsiasi momento e secondo proprie valutazioni delle comunicazioni in Consiglio regionale.
Questo il collega Ghiglia fa finta di non saperlo, ma i lavori e la democrazia in aula si svolgono secondo queste regole, compresa quella che assegna alla Giunta regionale il compito di rispondere, di parlare e di comunicare.
Pertanto, è assolutamente inaccettabile che il Presidente Ghigo rinunci a questa propria prerogativa e chieda alla maggioranza quando può o non pu parlare. Questa è una rinuncia di ruolo: lei parla quando crede.
Quindi, a noi deve rispondere non che la maggioranza le ha chiesto di intervenire in un altro giorno, ma deve dirci il perché non interviene oggi.
Comincio a pensare che abbia ragione il collega Saitta a dire che lei non ha fatto un bel niente, e quindi non ha un bel niente da dirci! Comincio a nutrire il dubbio che lei non se ne sia occupato all'epoca in cui i fatti sono stati denunciati e neppure successivamente quando l'inchiesta è andata avanti e l'Assessore Vaglio è stato sentito. Anche oggi leggendo il titolo sul giornale ha continuato a non occuparsene: questo è un fatto grave. Perché non occupandosene lei ha messo l'opinione pubblica di fronte ad un'affermazione gravissima "l'appalto era truccato".
Affermazione che non protegge il buon nome della Regione Piemonte lasciamo stare il buon nome dei singoli - anzi le causa un danno gravissimo.
Pertanto, non può essere consentito che, di fronte ad una situazione di questo genere, un Presidente della Giunta non risponda e ne esca politicamente indenne: non può uscirne indenne! Chiedo che lei, Presidente Ghigo, dia una risposta oggi. In ogni caso se lei insiste nel subordinare la sua risposta ad una decisione consiliare chiedo al Presidente Deorsola di procedere, secondo quanto ha chiesto il Presidente della Giunta, ovvero che è disponibile a rispondere se l'aula organizza i lavori (quindi rinuncia di ruolo, subordinazione, comunque si rende disponibile).
Presidente Deorsola, la prego di consentire all'aula di tentare di organizzare i lavori in modo che oggi stesso il Presidente Ghigo risponda convocando una conferenza dei Capigruppo nella quale possiamo organizzare la risposta del Presidente della Giunta.



PRESIDENTE

La convocazione di una conferenza dei Capigruppo mi pare opportuna occorre calendarizzarla. Dobbiamo valutare se convocarla in chiusura di giornata o prima.
La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Presidente, l'ipotesi espressa dal collega Chiezzi di collaborare con lei per l'organizzazione dei lavori del Consiglio in modo che ci sia questo atto di autorevolezza dell'aula nel decidere la collocazione dell'intervento di merito del Presidente su questa questione, può essere accolta da parte del mio Gruppo come opportunità. Naturalmente ci presuppone che la conferenza si svolga - se lei ritiene - immediatamente in modo che tale oggetto della discussione non possa essere sospeso, anche per l'importanza che pian piano si è venuta riconoscendo da parte di molti Gruppi, anche da parte di alcune forze della maggioranza. Infatti mi pare che gli interventi del Consigliere Gallarini e della collega Ferrero abbiano considerato il rilievo di questo grave argomento. C'è soltanto il collega Ghiglia che ne nega il rilievo, ma francamente oggi mi è parso che nel suo intervento non fosse dotato di particolare lucidità.
Quindi, Presidente, se lei ritiene di riunire la Conferenza dei Capigruppo, come elemento necessario per organizzare il prosieguo del dibattito, io aderisco.



PRESIDENTE

Il fatto che l'argomento venga discusso nella Conferenza dei Capigruppo è indubbio, occorre solo valutare se immediatamente o in chiusura di giornata.
La parola al Consigliere Gallarini.



GALLARINI Pier Luigi

Penso che di questo argomento - sul quale è da stamattina alle ore 10.30 che stiamo discutendo - il Consiglio si sia occupato. Abbiamo detto che se ne parlerà nella prossima Conferenza dei Capigruppo e così sia.



PRESIDENTE

Possiamo calendarizzare la conferenza dei Capigruppo alle ore 17.30? La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Non è che riparlando degli stessi argomenti anche nel pomeriggio questi perdano di definizione. La rilevanza e l'importanza delle questioni poste questa mattina da tutti i Consiglieri, continua ad essere dello stesso valore, non è cambiato nulla! Non è che fino ad ora abbiamo scherzato, e abbiamo deciso di utilizzare questa occasione per far perdere del tempo.
Abbiamo posto una questione importante, essenziale, che poteva risolversi in tempi brevi se ci fosse stata una risposta immediata; non è che si è perso del tempo, se la risposta ci fosse stata la questione sarebbe stata chiusa! La risposta non c'è stata, avete invitato il Presidente a "resistere" il Presidente ha resistito fino a quando ha potuto, poi non ce l'ha più fatta, si è reso conto che qualcosa doveva pur dire; ha detto qualcosa, ma sostanzialmente è come se non avesse detto nulla: ha detto che un giorno ne discuteremo.
Siccome abbiamo esperienza che questo è un metodo già applicato diverse volte per non rispondere e spostare il problema, credo di parlare a nome di tutti chiedendo immediatamente la riunione dei Capigruppo per calendarizzare in tempi veloci un'assemblea del Consiglio, affinché siano date risposte per ciò che non è stato fatto finora, come vigilanza del Presidente, e su ciò che intende fare nel caso in cui - come credo - non abbia svolto alcuna azione di vigilanza. Immediatamente! Presidente, credo che lei si renda conto che il tema ormai è di una certa delicatezza e non richiede tanto di essere discusso, ma una decisione e una presa di responsabilità da parte sua perché lei, in qualche maniera deve tutelare le gravi questioni emerse in quest'aula.



PRESIDENTE

Dato che abbiamo raggiunto le ore 16 e considerato che c'è stata una richiesta di non andare molto avanti nella discussione, mi pare che calendarizzare la Conferenza dei Capigruppo tra un'ora o adesso sia sostanzialmente la stessa cosa.



(Commenti dei Consiglieri Riba e Spagnuolo)



PRESIDENTE

Vi chiedo di sospendere fra cinque minuti per una mezz'oretta il Consiglio.



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



PRESIDENTE

Cinque minuti, il tempo di trasferirci. Tra cinque minuti i Capigruppo.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pier Luigi

Ho la sensazione che il controllo della situazione stia sfuggendo un po' a tutti o ad una parte quanto meno, e quella parte siamo noi.
Prima mi sembra di avere chiesto di non fare i Capigruppo ora; è possibile votare la proposta nostra e la proposta loro? Le chiedo questo, Presidente.



PRESIDENTE

Non c'è dubbio.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Ho fatto un ragionamento di sostanza: abbiamo ancora più o meno due ore e mezza di lavori, abbiamo utilizzato molte ore nella giornata inizialmente avevo proposto di fare in chiusura la riunione. C'è una serie di richieste, la calendarizzazione dei Capigruppo è un problema molto delicato.
Chiedo, se è possibile, una calendarizzazione, cioè che cosa possiamo fare in questo periodo.
La giornata non è stata molto produttiva: è stato evidenziato un problema con alcune resistenze, il Presidente Ghigo si è dichiarato disponibile a fornire, quando verrà calendarizzata la riunione, una risposta. A quel punto c'è la richiesta di una calendarizzazione, che pu essere immediata o tra "n" giorni. Posso anche chiedere la cortesia di calendarizzare in chiusura di giornata, ma tra farla adesso e farla in chiusura di giornata sostanzialmente non cambia nulla, è la stessa cosa.
Ho chiesto conforto all'aula: da questa parte ho sentito una certa dichiarazione, da quest'altra parte vorrei avere il conforto totale perché, ovviamente, o c'è la riunione ordinaria dei Capigruppo del venerdì o si convoca quando c'è una richiesta che sia condivisa.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Quando lo chiede un numero non irrilevante di Gruppi!



PRESIDENTE

Se c'è un'amplissima maggioranza per la convocazione, mi pare che sia opportuno...



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe(fuori microfono)



PRESIDENTE

Siamo sette Gruppi, siamo la maggioranza numerica dei Gruppi!



PRESIDENTE

No, non è questione di maggioranza o di minoranza, è questione di...



(Proteste del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Lasci che i lavori proseguano! Si tratta di individuare un metodo produttivo.
Se c'è una disponibilità di larga maggioranza, convoco immediatamente i Capigruppo; se non c'è questa disponibilità, proseguiamo in un altro momento e calendarizziamo tra un'ora, un'ora e mezza, che sostanzialmente ripeto - è la stessa cosa.
I lavori proseguono.
Ha chiesto di intervenire la Consigliera Spagnuolo; ne ha facoltà.



SPAGNUOLO Carla

Presidente, con il tono più tranquillo che mi riesce, vorrei per esprimere una profonda preoccupazione: questa mattina in maniera esplicita la maggioranza ha detto, e il Presidente della Giunta lo ha confermato nel suo intervento, che il Presidente stesso non sarebbe intervenuto in aula cioè che non avrebbe preso la parola su un fatto gravissimo, perch praticamente, la maggioranza gli aveva chiesto di non parlare.
La cosa, dal punto di vista politico, mi ha straordinariamente preoccupata, ma non preoccupa il Presidente della Giunta.
E' una questione gravissima, perché il Presidente della Giunta è sì un'espressione della maggioranza, ma è altresì, su alcune questioni che attengono all'immagine della Regione, il Presidente di tutta la Regione, ed è anche il mio Presidente.
Nel momento in cui un giornale pubblica un articolo, che oltretutto solleva questioni di responsabilità, in cui si dice che un appalto è truccato, il mio Presidente di Giunta regionale, perché non è solo della maggioranza, non parla in aula perché la sua maggioranza gli chiede esplicitamente di non parlare! Il giudizio politico su questo lo abbiamo già espresso - il Presidente della Giunta regionale telefona, io non ho mai chiesto particolari attenzioni, non ne chiedo in questa circostanza, mi auguro che il Piemonte sappia giudicare.
C'è una cosa però che mi ha preoccupata maggiormente - lo dico nella maniera più sommessa possibile - nel senso che il Presidente del Consiglio regionale ha praticamente detto: "La Conferenza dei Capigruppo si riunisce tra cinque minuti", poi c'è stata agitazione sui banchi della maggioranza e le cose, strada facendo, sono cambiate.
Non vorrei che in una sola giornata noi assistessimo a due comportamenti molto delicati. Il primo è quello del Presidente della Giunta regionale che non parla su una questione molto grave, della quale avrebbe dovuto parlare lui in apertura di seduta, e invece si elude tutto il giorno. E' vero che è l'opposizione che ha posto questo problema, ma è altrettanto vero che il Presidente della Giunta regionale su questo tipo di problemi non parla perché la maggioranza gli dice di non parlare! E perch la maggioranza gli dice di non parlare? Perché la cosa non è iscritta all'o.d.g.? Facciamo noi l'o.d.g. dai titoli dei giornali? Ma la questione non finirà così, perché il Consiglio, su una serie di problemi, ha votato una Commissione di indagine. Vorrei allora sapere se nella Commissione di indagine giochiamo e poi qui, su questioni che attengono alla tutela del Consiglio, non si risponde perché c'è una blindatura in corso da tre anni! E' evidente, chiara, programmata, con delle scadenze: una blindatura! La seconda preoccupazione, forse maggiore, è che non vorrei che analoga logica stesse attraversando il comportamento del Presidente del Consiglio che è ancora più mio del Presidente della Giunta! In sostanza, Presidente Ghigo, lei non deve rispondere solo alla sua maggioranza su alcune questioni; su alcune questioni lei deve rispondere anche a me, in quest'aula, come Consigliera e come cittadina. Ma questo è un fatto che ho superato.
Però non vorrei - e lo dico in maniera sommessa - che analogo comportamento stesse attraversando la figura del Presidente del Consiglio perché a quel punto mi sentirei veramente non tutelata.
Mi chiedo come questa mattina la segreteria dell'Assessore si sia sentita tutelata, perché c'è anche quel problema lì, per esempio.
Perché non tuteliamo delle figure? Non le tuteliamo, le lasciamo allo sbando? E' vero? Non è vero? Se non è vero, allora diciamo perché. Però io stessa non mi sentirei tutelata.
Forse ho detto queste cose con un tono di voce... che è quello che ho non me lo posso cambiare; la mia volontà è di essere sommessa in questa preoccupazione, la mia volontà è questa.
Ugualmente, preferirei non vedere i Vicepresidenti del Consiglio, nei momenti in cui ci sono dei dibattiti delicati, scendere dal loro posto e determinare una posizione politica con i loro Gruppi; preferirei (dico preferirei), per cui la pregherei, Presidente del Consiglio, di dire ai suoi rappresentanti dell'Ufficio di Presidenza che dal momento in cui sono eletti, almeno quando ci sono le sedute di Consiglio, diano una parvenza di essere super partes, almeno in quelle piccole circostanze. Ho detto preferirei, ma ho imparato che non ha troppa importanza; che va tutto come va in questi anni così banali, in questi anni dove il "nuovo" avrebbe dovuto attraversarci.
Concludo pregandola, Presidente del Consiglio, di non voler dare all'aula questa impressione, perché sarebbe veramente una situazione senza ritorno e che ci farebbe dire: "Andiamo in quell'aula e ognuno si tutela da sé", per cui questa situazione, anziché migliorare, si aggraverebbe ulteriormente.



PRESIDENTE

Credo che lei, come tutti i colleghi, non debba avere questa sensazione, questo pensiero, perché il mio primo obiettivo è quello di tutelare i diritti di tutti i Consiglieri.
Personalmente ritenevo che la calendarizzazione potesse essere fatta anche dopo.
In realtà, considerata l'ora, diventa assolutamente ininfluente farla subito dopo, perché stiamo avviandoci ad un'attività del Consiglio che non ci permetterà di concludere molto.
In un primo tempo, avevo valutato l'opportunità di far svolgere subito la conferenza perché mi era parso - sbagliandomi - che questa fosse una valutazione ampiamente condivisa. Così non è. Voglio però rappresentare ai colleghi che calendarizzarla adesso o tra un'ora, di fatto, non cambia nulla, in quanto oggi non siamo - ritengo - in grado di affrontare altri problemi.
Se noi fossimo in grado o ritenessi che una parte del Consiglio potrebbe essere in grado di approvare provvedimenti o di esaurire degli argomenti...



(Commenti dai banchi dell'opposizione)



PRESIDENTE

Possiamo valutare tutte le possibilità, ma se non c'è una disponibilità ad operare, rischiamo di far svolgere dell'attività che diventa poi inutile ai fini operativi.
Credo perciò che tra dieci minuti si possa riunire la Conferenza dei Capigruppo.



SALERNO Roberto

C'erano degli interventi.



PRESIDENTE

Sì, dei Consiglieri Salerno, Ghiglia e Montabone. Dopo questi, riunisco la Conferenza dei Capigruppo.



(Commenti del Consigliere Ghiglia)



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Presidente, anche io, come la collega Spagnuolo qualche minuto fa, sono preoccupato. Con molta sincerità, Presidente, io non so quale strada stia prendendo questo Consiglio; non so realmente cosa stia diventando questo Consiglio! Questa mattina - qui non ci sono né bravi né cattivi né uno più dell'altro - lei avrebbe potuto rilevare, come talvolta rileva negli interventi che provengono da questa parte, una certa esagerazione nell'intervento del collega Riba. Il quale non ha posto una questione: ha urlato per un quarto d'ora! Collega Riba, ci vuole anche una misura! Questo Consiglio - nemmeno questa maggioranza - non si è mai sottratto alle questioni, e lo ha anche dimostrato con la nomina della Commissione speciale sull'Assessore Vaglio che è al lavoro. Presidente, se lei, com'era forse suo dovere, avesse redarguito e incanalato la discussione nella giusta dimensione, probabilmente non ci saremmo trovati, dopo la sesta ora di Consiglio, alla classica impasse dove, alla fine, non abbiamo combinato nulla.
Si va ad una riunione dei Capigruppo, durante la quale sicuramente si farà il punto della situazione, che successivamente non verrà di nuovo rispettato! Mi domando se forse non occorra, da parte sua Presidente, un po' più di fermezza nel ricondurre le questioni nel giusto alveo in cui vanno ricondotte.
La collega Ferrero questa mattina, facendone anche una questione di onorabilità e rispetto delle procedure di questa assemblea, ha chiesto il rispetto del piano di lavoro. Non credo che un articolo di giornale quantunque grave, possa stravolgere e far diventare questa assemblea un'arena, quale è diventata.
Oltretutto, Presidente, mi pare che con il passare del tempo si aggiungano considerazioni sempre più pesanti.
Personalmente, giudico l'intervento del collega Chiezzi a tutti gli effetti volgare! L'intervento svolto a fine mattinata è stato volgare, come gran parte degli interventi che ho sentito questa mattina dall'opposizione! C'è una questione grave, fondata: la si ponga nella giusta dimensione e questo Consiglio, così come nel passato, non si sottrarrà a giudicare e a prendere le giuste decisioni.
Presidente, mi aspetto che su questa fermezza lei ritorni. Questo è un Consiglio chiamato a deliberare su questioni importanti del Piemonte abbiamo leggi giacenti in anticamera! Ce ne sono alcune, tre o quattro, di cui io sono relatore; non le cito solo perché io ne sono il relatore, ma perché sono rilevanti sul piano economico e sul piano sociale.
Qui ci stiamo riunendo per fare nulla, per fare solo questioni...



(Commenti del Consigliere Chiezzi)



SALERNO Roberto

Hai fatto un intervento volgare! Non chiosare sul mio intervento: vatti a sedere! Ha capito, Presidente? Mi raccomando ancora una volta al suo carattere alla sua volontà; tutti noi siamo per una linea ferma e decisa, non irresponsabile.



PRESIDENTE

Se ritiene di intervenire, ha la parola il Consigliere Ghiglia.



PRESIDENTE

GHIGLIA



PRESIDENTE

Ritengo perché al mercato ognuno ha il suo banchetto, Presidente.



(Commenti del Consigliere Riba)



PRESIDENTE

GHIGLIA



PRESIDENTE

Se il collega Riba intende darmi lezioni di bon ton, vorrà dire che andrò dalla banda Bassotti a prendere lezioni di onestà! Ciò detto, Presidente, per l'ultima volta partecipo, per senso di responsabilità, ad una presa in giro del Consiglio e delle istituzioni perché questa convocazione dei Capigruppo che non ha alcun motivo di urgenza poteva essere fatta tranquillamente venerdì prossimo senza che capitasse alcunché.
La riteniamo strumentale e pretestuosa; riteniamo che lei abbia fatto malissimo a concederla e solo per rispetto delle istituzioni per l'ultima volta partecipiamo a questa manfrina.
Però, Presidente del Consiglio, noi questa mattina abbiamo ipotizzato esattamente quale sarebbe stato l'atteggiamento strumentale della minoranza; puntualmente si è concretizzato, il Presidente Ghigo si è alzato e ha detto che riferirà quando avrà gli elementi e si è riscatenato il dibattito, perché la volontà di bloccare e paralizzare comunque la nostra vita amministrativa ormai è evidente.
Presidente del Consiglio noi le chiediamo, invece, di far sì che quest'aula sia sovrana e se ci sono delle decisioni difficili che lei non si sente di prendere, le ponga alla votazione dell'aula, sarà l'aula che democraticamente deciderà sugli iter! Altrimenti passeremo le nostre giornate a farci chiedere riunioni dei Capigruppo per argomenti pretestuosi che comunque verrebbero sollevati a caso!



(Commenti del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

GHIGLIA



PRESIDENTE

Lei non sente, Presidente, ma c'è qualche collega che ha la predisposizione ideologica a parlare fuori microfono, perché è meno rischioso che farlo dentro! Io ho la pessima abitudine di parlare solo a microfono.



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere...



PRESIDENTE

CHIEZZI



PRESIDENTE

Chiedo la parola per fatto personale.



PRESIDENTE

Non è stato citato in alcun intervento.



PRESIDENTE

CHIEZZI



PRESIDENTE

Il Consigliere Salerno mi ha addebitato un giudizio che...



SALERNO Roberto

Io esco per protesta, perché non ti voglio sentire!



PRESIDENTE

Agevoli i nostri lavori, Consigliere Chiezzi; non è successo nulla.



PRESIDENTE

CHIEZZI



PRESIDENTE

Sono stato insultato da un collega. Ritengo offensive le parole emesse da Salerno e le chiedo se non ritenga di riprendere il Consigliere Salerno per quanto ha profferito nei miei confronti.



PRESIDENTE

Non ho inteso nessun insulto. Vi chiedo cortesemente di partecipare alla riunione dei Capigruppo.
La seduta è sospesa.



(La seduta, sospesa dalle ore 16.20 riprende alle ore 17.54)



PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori solo per comunicare che per decisione unanime dei Capigruppo non ci sono le condizioni per proseguire.
Ritengo che il Consiglio possa essere convocato martedì prossimo.
Questo però lo deciderà la Conferenza dei Capigruppo che è convocata per venerdì alle ore 12.00.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.55)



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