Sei qui: Home > Leggi e banche dati > Resoconti consiliari > Archivio



Dettaglio seduta n.312 del 01/12/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

Scarica PDF completo

Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Casari, Cavaliere, Cotto Farassino, Galli, Ghigo, Manica, Marengo, Peano, Rossi, Simonetti e Spagnuolo.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Esame mozione n. 876 inerente a: "Commissione speciale per la candidatura olimpica Torino-2006" (seguito)


PRESIDENTE

Questa mattina avevamo terminato i nostri lavori con il rinvio dell'esame della mozione n. 876, presentata dai Consiglieri Gallarini Scanderebech, Grasso, Viglietta e Toselli, di cui al punto 105) all'o.d.g.
Ricordo che tale mozione chiede al Presidente del Consiglio "di promuovere un dibattito in Consiglio regionale al fine di conoscere l'attività sinora svolta per la promozione e il sostegno della candidatura di Torino a sede dei giochi olimpici e l'istituzione di una Commissione speciale." Su quest'ultimo punto è stato presentato un emendamento da parte del Consigliere Scanderebech.
La parola pertanto al Consigliere Scanderebech per l'illustrazione di tale emendamento.



SCANDEREBECH Deodato

Grazie, Presidente. Con l'emendamento che ho presentato si modifica l'ultimo periodo della mozione nel modo seguente: "Richiedono inoltre che venga istituita una Commissione speciale per i giochi olimpici invernali del 2006 allo scopo di promuovere con la maggior efficacia possibile la candidatura di Torino e del Piemonte a sede dei Giochi olimpici invernali del 2006 ed in particolare con il compito: di rappresentare ed esprimere le istanze della Regione di conoscere e di approfondire tutte le attività connesse alla promozione della candidatura e alla predisposizione delle strutture necessarie per ospitare le Olimpiadi invernali di tenere i rapporti con i Comitati e le Associazioni creati con la partecipazione della città e del Piemonte intero di mantenere i contatti con le Autorità sportive di adoperarsi per rappresentare, interpretare e riferire le osservazioni di tutte le realtà associative e piemontesi di svolgere un'azione di interlocuzione con tutte le critiche che dovessero emergere".



PRESIDENTE

In sostanza, viene depennato il riferimento all'art. 19, lettera a): non si tratterebbe più di Commissione d'indagine, ma di Commissione speciale, con i compiti elencati nell'emendamento, ovvero gli stessi individuati e votati dal Consiglio comunale di Torino.



SCANDEREBECH Deodato

Se necessitano ulteriori chiarimenti, sono disponibile a rispondere e ad accettare eventuali suggerimenti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Vorrei copia dell'emendamento.



PRESIDENTE

L'emendamento è stato appena consegnato alla Presidenza: sarà distribuito il più rapidamente possibile.


Argomento:

Iscrizione argomenti all'o.d.g.


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. l'ordine del giorno n. 893, presentato dai Consiglieri Gatti, Montabone e Saitta, inerente a: "Sostegno alla squadra della Juventus in occasione della trasferta ad Istanbul".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è iscritto con 40 voti favorevoli e 1 contrario.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Esame mozione n. 876: "Commissione speciale per la candidatura olimpica Torino 2006" (seguito)


PRESIDENTE

E' stato distribuito l'emendamento alla mozione n. 876, come richiesto dal Consiglio.
La parola alla Consigliera Benso.



BENSO Anna

Vorrei solo sapere se effettivamente c'erano i 40 voti per l'iscrizione dell'ordine del giorno n. 893 sulla Juventus.



PRESIDENTE

L'ufficio ne ha contati 40.
L'emendamento risulta sul retro del foglio distribuito. Chiedo se il contenuto dell'emendamento è sufficientemente chiaro.
La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, dichiaro innanzitutto che voterò a favore della mozione, per i concetti che in sé esprime.
Ritengo che si sarebbe anche potuto fare lo sforzo di non "trasferire" al Consiglio regionale, pari pari, l'ordine del giorno del Consiglio comunale di Torino, senza neanche cancellare la dizione "Consiglio comunale". Questo, se non per altro, per un'ipotesi di lavoro più dignitosa: "trasferendo" le competenze del Consiglio comunale a quello regionale su un tema in comune, rischiamo di rendere ancora più confusa l'azione di un Consiglio come il nostro, che ha compiti legislativi.
Questo a dimostrazione che da qualche parte si pensa che la Regione Piemonte sia un grande Comune, un ente locale e non un ente legislativo.
A prescindere da queste considerazioni, come ho già dichiarato, voter a favore del documento; mi chiedo però cosa significhi "chiedere al Presidente del Consiglio di promuovere un dibattito in Consiglio regionale al fine di conoscere l'attività finora svolta per la promozione e il sostegno della candidatura di Torino a sede di giochi olimpici".
Probabilmente, una mozione di un Consiglio regionale che si rispetti dovrebbe chiedere al Presidente della Giunta regionale e all'Assessore preposto una comunicazione costante sulla questione dei giochi olimpici, e non al Presidente del Consiglio che, in questo caso, mi sento di dover esonerare da un impedimento del genere.
Il Presidente del Consiglio comunale probabilmente riveste tale ruolo di raccordo, ma non è così per il Presidente del Consiglio regionale, che non ha funzioni di governo di aspetti del genere. Dopodiché, se chi ha presentato la mozione ritiene di mantenerla in questa forma, per me va benissimo; chiederei solo al Presidente del Consiglio di valutare se un documento così concepito è presentabile in un'assemblea legislativa quale la nostra.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Il collega Montabone ha perfettamente ragione; deve però dare atto del fatto che se non si presentava la mozione non si sarebbe potuto aprire il dibattito.
C'è l'indicazione del Presidente del Consiglio perché si tratta di una mozione; dopodiché, vediamo come costituire la Commissione speciale.
Nel raccogliere la documentazione ho notato che il collega Montabone è stato promotore, dal punto di vista conoscitivo, di tutto quello che pu darci questa Commissione; siamo qui per accogliere suggerimenti, e insieme all'Ufficio di Presidenza o al Presidente, vedere di mettere a fuoco, anche dal punto di vista legislativo, questa Commissione.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Grazie Presidente, il mio sarà un intervento brevissimo.
Come Gruppo siamo genericamente d'accordo o perlomeno non contrari a quanto può essere utile per sempre maggiore chiarezza, trasparenza e comunicazione.
C'è dell'imbarazzo poiché, di fatto, si tratta di mozione presentata al Presidente del Consiglio regionale in gran parte da colleghi della maggioranza - se non interpreto malamente le firme - contenente la richiesta di costituzione di una Commissione speciale.
L'imbarazzo deriva dal fatto che il Presidente della Giunta regionale nonché l'Assessore competente sono membri attivi e responsabili, a livello di tre istituzioni (Provincia, Regione e Comune) della Commissione che già esiste, istituita a livello comunale. Caso mai, occorrerebbe ricordare al Presidente della Giunta e all'Assessore che dovrebbero fornire una comunicazione sulla materia, così come si erano impegnati quando c'era stato l'apposito dibattito.
Chiederemmo qualche informazione supplementare; come minoranza - ripeto avvertiamo un certo imbarazzo: la maggioranza chiede al Presidente del Consiglio regionale di istituire una Commissione speciale, quando invece di fatto, Presidente della Giunta e Assessore competente dovrebbero relazionare al Consiglio. Forniteci qualche informazione ulteriore: evidentemente c'è qualche problema.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Scanderebech.



SCANDEREBECH Deodato

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, la presenza dell'Assessore e del Presidente della Giunta regionale nel Comitato è un evento assolutamente eccezionale, che personalmente considero importante e quasi indispensabile. L'Assemblea consiliare può esserne coinvolta con propri rappresentanti, tramite una Commissione speciale. Ricordo che l'evento avrà ricaduta sociale ed economica sulla regione.
Ho parlato con l'Assessore Racchelli e con il Presidente Ghigo, ed entrambi sono concordi nel coinvolgere l'intero Consiglio.
Ora, indipendentemente da quanto ha fatto il Comune o dall'emendamento che ho personalmente presentato oggi, valutiamo insieme come costituire un'operativa Commissione speciale, che sia interlocutrice su "Torino 2006".
Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia, per dichiarazione di voto.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, come Gruppo siamo favorevoli alla proposta di mozione presentata da Forza Italia. Se è vero che Presidente e Assessore fanno parte del Comitato promotore, è altrettanto vero che nel Comitato organizzatore non c'è alcuna presenza "politica", ma personaggi ed esponenti vari che vanno dalla Christillin a Giugiaro ed altri.
A noi sembra quanto mai opportuna l'istituzione di una Commissione speciale, senza compiti particolari o addirittura inquisitori, ma aggiornata sull'evolversi della situazione.
La Regione Piemonte partecipa economicamente al progetto: è giusto e corretto, secondo me, un attento monitoraggio di come il denaro verrà speso, oltreché avere una corretta informazione di un evento eccezionale che potrebbe costituire per il Piemonte e per Torino una grossa opportunità.
Teniamo presente che il Comune di Torino, socio di minoranza - non voglio confondere i ruoli: i soldi sono pur sempre soldi - ha già istituito una Commissione di questo tipo. Personalmente ne faccio parte, essendo membro di minoranza al Consiglio comunale di Torino; da quanto ho capito la Commissione si prefigge un monitoraggio sulla situazione, di avere della documentazione, di essere informata, passo passo, sull'attività e sulle spese del Comitato organizzatore. Certo, è una Commissione eccezionale per un fatto eccezionale sotto tutti i punti di vista; ben venga, una volta tanto, una Commissione non inquisitoria, ma di approfondimento. Sarebbe difficile, diversamente, avere un monitoraggio della situazione: costringeremmo i Consiglieri di maggioranza e di minoranza a chiedere informazioni tramite lo strumento dell'interrogazione, il che mi sembra assolutamente improprio ed inopportuno.



PRESIDENTE

Informo il Consiglio che il documento pervenuto alla Presidenza è stato ritenuto ricevibile: sostanzialmente, richiede di promuovere un dibattito e di istituire una Commissione, richieste che ritengo compatibili con il Regolamento.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Saitta. Ne ha facoltà.



SAITTA Antonino

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, con molta franchezza non riesco a capire - anche perché, essendo arrivato tardi, non ho sentito l'intervento del collega Scanderebech - il significato della decisione che dovremo assumere.
Mi sembra superfluo richiedere un dibattito in Consiglio regionale al fine di conoscere l'attività finora svolta per la promozione di sostegno alla candidatura di Torino, anche perché pare che il dibattito sia stato svolto; non so se sia è necessario calendarizzarne un altro. Questa, in sostanza, è la domanda che pongo: questo dibattito assorbe già la prima parte dell'ordine del giorno, oppure bisogna conoscere qualcosa di più preciso? Mi richiamo anche ai lavori della Commissione: c'è stata un'audizione con il Presidente del Comitato promotore - mi pare si chiami così - e il direttore.
In quella sede abbiamo ricevuto tutte le informazioni necessarie; non mi pare siano emerse questioni aggiuntive da approfondire, per cui non vedo la necessità di altri dibattiti.
Per quanto riguarda la seconda parte del documento, laddove viene richiesta l'istituzione di una Commissione speciale per i Giochi Olimpici Invernali allo scopo di promuovere con la maggior efficacia possibile la candidatura di Torino, ricordo che esiste già un'organizzazione che, non soltanto in Italia ma nel mondo, promuove l'immagine di Torino, rendendone conto al Comitato interistituzionale del quale fa parte anche il Presidente Ghigo. Le funzioni indicate nell'ordine del giorno dovrebbero già essere svolte da tale Comitato.
Penso sia una complicazione procedurale istituire una Commissione speciale, che assumerebbe un ruolo esterno, che ritengo debba rivestire il Presidente della Giunta e l'Assessore: tenere i rapporti con i Comitati e le Associazioni create con la partecipazione della città (mantenere i contatti con le autorità sportive, adoperarsi per rappresentare, ecc.).
Avrebbe senso, invece, a livello comunale, poiché il Consiglio comunale di Torino, a differenza dell'Assemblea regionale, non è organo legislativo, ma politico-amministrativo.
Questa la mia impressione, dopodiché se si ritiene che questo...



(Intervento fuori microfono del Consigliere Scanderebech)



SAITTA Antonino

...se la Commissione viene ritenuta utile, la si istituisca, ma non rilevo i grandi obiettivi che dovrebbe raggiungere. Mi sembrerebbe invece un limitare, un mettere sotto controllo il ruolo dell'Assessore e del Presidente della Giunta regionale; ruolo che, per quanto vedo, svolgono assai bene insieme al Sindaco Castellani e alla Presidente della Provincia Bresso. Una Commissione speciale costituirebbe un doppione: si tratta di questioni inerenti l'esecutivo, mentre le Commissioni riguardano l'attività legislativa.
Se dovesse emergere una motivazione più chiara dell'obiettivo previsto dal documento, la terremo in considerazione; per ora, non mi pare ci si trovi in questa situazione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montabone.



MONTABONE Renato

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, il Consigliere Saitta non me ne vorrà, ma mi permetto di dissentire da quanto ha detto. La mozione non è il massimo di quanto si poteva produrre; è però un'azione politica interessante, a mio modo di vedere, che d'altronde fa seguito ad un ordine del giorno scritto a suo tempo, nel quale si specificavano le comunicazioni che la Giunta e l'associazione "Torino 2006" avrebbero dovuto fornirci tant'è vero che l'audizione dell'associazione "Torino 2006" scaturì proprio da quell'ordine del giorno.
La richiesta di una comunicazione al Consiglio sull'attuazione della promozione torinese per le Olimpiadi del 2006 è quanto meno doverosa; siamo nel momento "clou": l'organizzazione regionale che è presente all'interno del Comitato, deve dirci cosa sta facendo. A più riprese ci siamo resi conto di non essere informati su quanto succedeva; informazione che a mio parere deve avvenire in Consiglio, in un dibattito estremamente aperto.
Sempre in sede di Commissione ricordo di aver con forza ribadito il fatto che non era possibile che il Consiglio regionale non fosse per nulla coinvolto in questo tipo di promozione. Avrete ricevuto tutti - ne sono certo - una lettera da parte dell'associazione "Torino 2006" con la quale si richiedeva alla Regione Piemonte di promuovere l'azione portava avanti dal Comitato nella promozione di Torino a sede delle olimpiadi invernali del 2006. Personalmente, ho risposto dando la mia disponibilità per quanto di mia competenza, essendo d'accordo con questo tipo di promozione.
Dopodiché, ho anche rilevato (l'ho fatto presente anche in Commissione) che fra tutti i Comitati promotori immaginabili, da quello d'onore a quello degli ultimi straccioni della Terra, vi era quasi tutto il mondo (tutto il mondo non solo politico, anche gli uscieri), ma non c'era un solo Consigliere regionale! Noi non esistiamo! In tal senso, credo che il succo della mozione sia estremamente importante. Andrà "aggiustato": non è esattamente quello il modo in cui redigere un documento. E poi, collega Scanderebech, dai retta a me, non copiare mai dal Comune di Torino, rischi di far male...



SCANDEREBECH Deodato

Io mi assumo sempre le mie responsabilità!



MONTABONE Renato

...perché non sai mai chi ha scritto quanto stai copiando! Capisci? Quando si copia occorre sempre sapere da chi si sta copiando.
Credo comunque di poter concordare con questo documento.
Ho chiesto al Presidente del Consiglio se era ricevibile, poiché al di là della richiesta dell'istituzione della Commissione, sarebbe opportuno un coinvolgimento del governo della Regione e non soltanto del Consiglio regionale, collega Scanderebech. E' il governo della Regione, infatti, ad essere presente nell'associazione "Torino 2006"; e poi, è necessario anche per la dignità del governo della Regione! Detto questo voterò comunque a favore della mozione, anche così com'è stata scritta - piena di strafalcioni. Ho chiesto se era accoglibile perch gradirei sapere come si muoverà il Presidente del Consiglio nel comporre la Commissione. Tra l'altro si era detto che oggi si sarebbero esaminati solo gli argomenti "tranquilli"...! I Consiglieri sono tutti d'accordo a costituire una Commissione speciale?



PRESIDENTE

Quello in discussione era ritenuto un argomento "tranquillo"...



MONTABONE Renato

Personalmente, sono d'accordo, ma ho già sentito...



SUINO Marisa

Ne stiamo parlando tranquillamente, mi pare.



MONTABONE Renato

Ne stiamo parlando tranquillamente adesso; stamattina, però... Mi chiedo anche, Presidente, se l'istituzione di una Commissione di questo tipo, con il valore e l'importanza che il collega Scanderebech le ha conferito, possa essere considerata da un'assemblea che, in questo momento mi sembra un pochino deficitaria.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, vorrei ribadire i concetti espressi dal collega Montabone circa la doverosità dell'istituzione della Commissione. I colleghi ricorderanno sicuramente l'audizione in Commissione del Comitato "Torino 2006"; personalmente, rimasi esterrefatto dal modo con cui si espressero gli esponenti del Comitato. Mi sorprese in maniera forte il modo con cui il Comitato sembrava gestire non l'avvenimento in s quanto, invece, tutta una serie di realtà che non avevano nulla a che fare direttamente con la manifestazione. Parlarono del nodo ferroviario, del "passante" e di alcuni aspetti storici e culturali della città di Torino quasi disponessero di una sorta di strumento operativo vero e proprio.
Ricordo anche che l'indicazione di alcune linee di sviluppo - se vogliamo parlando del nodo ferroviario, dello sviluppo trasportistico: una serie di scenari per i prossimi anni, nel brevissimo periodo; mi sorprese l'autorevolezza usata nell'ipotizzare questi scenari.
Non credo quindi che si tratti, semplicemente, di una Commissione di verifica dell'aspetto sportivo o dell'immagine della manifestazione o ancora, la ricaduta sociale cui faceva riferimento il collega Scanderebech.
Ho l'impressione che sia lo stesso Comitato a dover essere monitorato per quanto riguarda ciò che propone e cosa sta attuando. Gli aspetti operativi che ho sentito illustrare durante l'audizione in Commissione mi sorpresero non poco.
L'istituzione di una Commissione speciale, a mio parere, non solo è atto doveroso, ma, come diceva il Consigliere Montabone, è un modo per conferire dignità al ruolo del Consiglio regionale, e non semplicemente a quello della Giunta regionale, che, come sappiamo, fa già parte del Comitato.
A mio parere, successivamente all'audizione si sarebbero dovuti muovere perlomeno alcuni Consiglieri per meglio comprendere da dove provenisse l'autorevolezza dimostrata nel disegnare ipotetici scenari per Torino e Provincia, sui quali il Comitato sembrava disporre non dico di potere assoluto, ma sicuramente di strumenti operativi forti.
Mi pare ipotizzassero anche la disponibilità di Palazzo Reale: prerogative che non mi sembra spettino ad un Comitato, sebbene formato da Giugiaro, Nasi, ecc.
Vorrei nuovamente far rilevare la necessità, a mio parere, della Commissione, soprattutto per ribadire il ruolo dell'istituzione l'importanza del Consiglio regionale, nonostante la presenza del Presidente della Giunta regionale nel Comitato, se non altro per dire: "Ciascuno al proprio posto".



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Bellion.



BELLION Marco

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, il Consiglio è in questo momento scarsamente presente, nonostante sia in discussione un argomento che dovrebbe attrarre tutta la sua attenzione. Me ne dispiaccio, così come dell'assenza dell'Assessore: la questione richiederebbe a mio parere la presenza non solo dell'Assessore al turismo, ma anche dello stesso Presidente della Giunta regionale.
Andiamo avanti lo stesso.
Personalmente, in linea di principio, non sono contrario a che il Consiglio regionale sia presente in occasione di vicende riguardanti le manifestazioni interne alla nostra regione. Tuttavia, credo che nell'attuale fase di promozione della candidatura, stante la presenza di un Comitato promotore che vede rappresentate al proprio interno - com'è già stato detto in altri interventi che mi hanno preceduto - le istituzioni, i governi regionali e provinciali nonché quello del Comune di Torino, ma anche delle realtà locali tramite le Presidenze delle Comunità montane insieme ai Sindaci dei Comuni sedi di iniziative olimpiche, credo che le competenti Commissioni consiliari, attraverso le audizioni che si sono già tenute e i periodici incontri che credo debbano avvenire con il Comitato promotore, possano garantire a sufficienza il Consiglio rispetto alle giuste richieste di informazione, in una fase, com'è quella attuale, di promozione.
Diverso è il passaggio successivo. Qualora - mi auguro che così avvenga siano attribuite le Olimpiadi invernali del 2006 alla nostra regione, ben venga una Commissione speciale, ben venga un preciso ruolo del Consiglio non più in fase di promozione, ma in quella che più gli è consona, ovvero quella del controllo di quanto dovrà essere fatto al fine di garantire la riuscita di un'importante manifestazione per la nostra regione, come sarà quella delle Olimpiadi del 2006.
Credo sia questa l'impostazione che dovremmo riuscire a darci rispetto a quest'importante iniziativa.
Ben venga, dunque, che la Giunta, periodicamente, svolga il ruolo di informazione che le compete in sede di Commissioni consiliari al turismo sport, cultura - che, come tutti sappiamo, già esistono.
Se critica deve esserci, forse dovrebbe essere mossa alla Giunta decisamente carente rispetto all'informazione con il Consiglio.
Ben venga, dunque, un dibattito consiliare dedicato alla questione, che possa fornire informazioni all'intero Consiglio.



PRESIDENTE

Informo l'aula che, qualora la mozione fosse approvata, il Presidente del Consiglio chiederà alla Conferenza dei Capigruppo indicazioni per la composizione della Commissione; ovviamente, non si tratterà di composizione d'ufficio né potrebbe esserlo.
Se non vi sono altre richieste d'intervento, possiamo passare alla votazione della mozione come modificata...



PRESIDENTE

RIBA (fuori microfono)



PRESIDENTE

Scusi, Presidente, sulla mozione vorremmo sentire l'opinione dell'Assessore.



PRESIDENTE

L'Assessore Racchelli in questo momento è assente. Se crede, potrebbe riferire il Vicepresidente Masaracchio, oppure differiamo la questione a fine giornata.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Personalmente, ritengo necessario differire a fine giornata, anche per valutare, da quanto emerso dal dibattito, il ruolo che il Consiglio potrà e vorrà assumersi nell'ambito della manifestazione "Torino 2006", semprech ci sia assegnata.
Mi pare vi sia della confusione: da una parte, si vorrebbe un incoraggiamento per contribuire a far attribuire a Torino questo ruolo importante, così come concertato con la Provincia, il Comune di Torino, il CONI e le Organizzazioni internazionali; dall'altra, si dice, fin da ora che bisognerebbe attivare tutto quanto rappresenterà lo sviluppo conseguente, a mezzo di una Commissione ad hoc. Richieste tutte plausibili indipendentemente dal fatto che si possa pensare che la Giunta sia inadempiente rispetto alle informazioni al Consiglio. D'altronde, non era emerso che l'esecutivo dovesse fornire informazioni su quanto di dominio pubblico, testimoniato anche dall'abnorme illuminazione natalizia di Torino di questi giorni, inserita nel contesto generale di credibilità e dignità della città.
Al di là di ogni possibile polemica, la mozione, in linea di massima, è condivisibile; anche a mio parere è bene differire la questione alla fine della seduta, quando sarà presente l'Assessore che, insieme al Presidente della Giunta, rappresenta la quota Regione-Piemonte nel Comitato promotore.
Concordo anche con una convocazione della Conferenza dei Capigruppo, per meglio capire cosa il Consiglio potrà fare a livello promozionale nel senso più allargato del termine, al di là di ogni mera e sterile polemica.



PRESIDENTE

Con il consenso del Consiglio differiamo l'ulteriore esame della mozione n. 876 alla fine dei nostri lavori.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Esame ordine del giorno n. 893 inerente a "Partita Coppa dei Campioni"


PRESIDENTE

Abbiamo iscritto l'ordine del giorno con il quale si invita il Presidente della Giunta a portare la solidarietà della Regione Piemonte alla squadra della Juventus.
Ne do lettura: "Il Consiglio regionale del Piemonte in considerazione della delicata situazione che la squadra della Juventus si trova ad affrontare mercoledì 2 dicembre p.v. per la partita di Coppa dei Campioni ad Istanbul contro la formazione locale del Galatasaray ravvisata la necessità di sostenere moralmente e nel concreto i rappresentanti di una delle più prestigiose società calcistiche italiane e piemontesi invita il Presidente della Giunta regionale, Enzo Ghigo, a far sentire la Regione Piemonte tutta solidale con la squadra, verificando la possibilità di realizzare iniziative in tal senso, non ultima anche la sua presenza nello stadio turco come rappresentante della comunità piemontese che non pu seguire la squadra in questa delicata trasferta".
Il documento porta la firma dei Consiglieri Gatti e Saitta.
La parola al Consigliere Gatti per l'illustrazione.



GATTI Agostino

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, il problema è più serio di quanto si possa pensare. Da alcuni comunicati ANSA emerge la preoccupazione del governo turco, che pur ripetendo che tutto andrà bene ha annunciato numerose misure di sicurezza. Il Ministro turco dello sport ha chiesto la presenza del Governo italiano ed in particolare del Ministro Giovanna Melandri, la quale si è riservata di partecipare alla trasferta.
Chiediamo, a questo punto, che anche la Regione Piemonte, oltre al Governo centrale, abbia la possibilità di partecipare alla manifestazione sportiva; d'altronde, come tutti ricorderete, è stato dato un aiuto concreto alla società della Juventus; riteniamo opportuno, in questo momento particolare, essere vicini alla squadra. In tal senso, suggeriamo all'on. Enzo Ghigo di partecipare alla trasferta, in nostra rappresentanza per un sostegno solidale alla Juventus.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola al Vicepresidente della Giunta regionale Masaracchio. Ne ha facoltà.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Una proposta al Consiglio: anziché far partecipare alla trasferta la Giunta - e quindi il Presidente Ghigo, che oggi pomeriggio parte per espletare altra sua funzione - sarebbe opportuno che vi partecipasse una delegazione del Consiglio regionale, per una solidale azione democratica di presenza. Grazie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo per esprimere una posizione personale. Qualche giorno fa, è rientrato in Italia il calciatore Maradona, uno dei primi imputati dello strano traffico di stupefacenti sostanze dopanti, cocaina, ecc., intorno al mondo del calcio...



PRESIDENTE

Stiamo all'argomento, Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Mi lasci terminare, Presidente.
Di fronte ad un problema così grave, che sta coinvolgendo il mondo del calcio, penso che la gente esprima una sorta di limite culturale: all'arrivo di Maradona, sotto il balcone del Procuratore Guariniello c'erano 500 tifosi del Napoli che sventolavano la bandierina della squadra: Maradona è diventato improvvisamente un eroe.
Collega Gatti, scusami: se tu pensassi che quello della Juventus e dei rapporti con la Turchia è effettivamente un problema serio, un ordine del giorno di questo tipo non l'avresti nemmeno presentato.
L'ordine del giorno è ridicolo quasi quanto stare sotto il balcone del Procuratore Guariniello a dire: "Maradona, sei un idolo; per noi conta solo questo, non il resto".
Dunque: visti i tesi rapporti tra Italia e Turchia, il Consiglio regionale esprime la propria solidarietà sportiva nei confronti della Juventus, che andrà a giocare a Istanbul. Ma stiamo scherzando? Abbiamo ricevuto delle minacce! Non entro nel discorso che sta a monte, cioè la permanenza in Italia di Ocalan, parlo delle minacce che il Governo turco ha ufficialmente proferito nei confronti del nostro Paese.
Il collega ha citato una dichiarazione di un appartenente al Governo turco; il Ministro della difesa, che quindi dispone dell'esercito turco (mi pare sia il terzo esercito più potente del mondo) ha comunicato che il proprio esercito è in grado di catturare il terrorista ovunque esso sia questa è una minaccia velata nei confronti del nostro Paese.
Un altro personaggio importante della gerarchia militare turca, un tal generale, ha detto...



PRESIDENTE

Scusi, Consigliere, non sia questa un'occasione per introdurre altri argomenti.



SALERNO Roberto

Ho terminato, Presidente, mi lasci finire.
Pare che questo generale abbia detto: "Faremo cadere sulla testa di Ocalan quella caverna che lo ospita". Quella "caverna" mi pare sia il nostro Paese, cioè l'Italia.
Di fronte a questa situazione, per la quale dovrebbe emergere l'indignazione del Governo ed una presa di posizione diversa da quella "molliccia", che è stata assunta, mi rifiuto di pensare di prendere in considerazione un ordine del giorno che esprime solidarietà alla Juventus che va a giocare a Istanbul.
Ma stiamo scherzando? Vogliamo ridurre il tutto alla solita "Italietta" che, di fronte ad un problema così grave, parla del fischietto della squadra?



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Mancuso.



MANCUSO Gianni

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, non voglio introdurre argomenti che ci porterebbero inevitabilmente lontano, ma, non essendo interessato al calcio, non provo alcun interesse, tantomeno eccitazione riguardo alla vigilia di questa partita.
Ritengo, però, troppo semplicistico il contenuto dell'ordine del giorno del collega Gatti, a fronte di una situazione molto grave e complicata e certamente non voluta da alcuno, qui dentro, e che ha precisi responsabili.
Ordini del giorno di questo tipo bisognerebbe indirizzarli verso chi Parlamentare della Repubblica - ha permesso che prendesse il via una situazione di questo tipo.
Mi riservo di intervenire su altri ordini del giorno che riguardino più da vicino l'argomento in questione, mentre su questo - ed esprimo una posizione personale - o non parteciperò al voto o voterò contro, perché non lo ritengo di alcuna utilità.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo per collocare l'ordine del giorno non esclusivamente in ambito sportivo, ma evidentemente, nella situazione di tensione nei rapporti tra Italia e Turchia. La decisione assunta dal Ministro dello sport, Giovanna Melandri non tende unicamente a sostenere la Juventus - non so se il Presidente Ghigo o il Vicepresidente Masaracchio siano tifosi della Juventus - ma a recuperare buoni rapporti tra i due Stati, cioè tra l'Italia e la Turchia.
Si tratta, quindi, di un ordine del giorno teso a contribuire al distendersi dei rapporti anche attraverso la presenza della Regione Piemonte. La Juventus è patrimonio sportivo del Piemonte: si può offrire il contributo della Regione, così com'è accaduto in altri periodi della storia del nostro Paese da alcuni Sindaci importanti; ricordo, ad esempio, il Sindaco di Firenze, Lapira, che con l'obiettivo della pace girava il mondo anche su fronti di guerra, con risultati positivi.
Penso che la Regione Piemonte debba dare, per quanto può, un contributo non soltanto di sostegno e di tifo alla squadra della Juventus, ma di auspicio del normalizzarsi dei rapporti tra i due Stati. Penso che perseguire questo risultato accomuni tutti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Su questo fondamentale argomento, il Gruppo di Alleanza Nazionale lascia libertà di voto ai propri Consiglieri.



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'ordine del giorno n 893, del quale ho dato lettura in precedenza.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. L'ordine del giorno è approvato con 18 voti favorevoli, 1 voto contrario e 4 astensioni (non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri).


Argomento: Spettacoli: teatro, musica, cinema, danza

Esame ordine del giorno n. 745 relativo a "Complessi Multiplex"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 745 presentato dai Consiglieri Saitta, Suino, Picchioni, Cavaliere e Spagnuolo, di cui al punto 47) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte visto il dibattito in corso in Europa il confronto, alimentato dalle dichiarazioni di Assessori, Consiglieri AGIS ed esercenti il problema complesso che questi insediamenti provocano l'interesse pubblico di rilanciare il settore cinematografico, fornendo però una infrastruttura culturale fondamentale a piccole città e quartieri deprivati impegna il Presidente e la Giunta regionale Ad effettuare, in tempi brevissimi, uno studio regionale sulle necessità e opportunità per i nuovi insediamenti ad individuare anche le zone, lontane dai centri già abbondantemente serviti, dove i Multiplex potrebbero eventualmente collocarsi ad individuare le normative vigenti (art. 7 e art. 26 della legge regionale n. 56/77, (de jure condendo), in modo da garantire una gestione oculata del territorio, un'equilibrata dotazione di sale in ogni parte della Regione (specie quelle più sprovviste) favorendo la concorrenza ma evitando un 'eccesso di offerta non giustificato dai consumi attuali' (Consiglio di Stato, decisione n. 68 della quarta sezione, 26/1/989)".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 25 voti favorevoli contrari e 10 astensioni.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Esame ordine del giorno n. 894 relativo a "Ospitalità offerta a n. 80 giovani borsisti provenienti dal Sudamerica per la VI edizione del concorso America Latinissima 2000 - richiesta finanziamenti" (rinvio)


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 894 dei Consiglieri Gallarini Rosso, Deorsola, Masaracchio, Miglietti e Saitta.
Do lettura dell'ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerata l'importanza della promozione e dell'insegnamento della lingua italiana e verificato l'impegno della Regione Piemonte per mantenere vivo il patrimonio culturale tra i suoi corregionali residenti all'estero e per consolidare il legame tra questi e la loro terra d'origine.
Vista l'opportunità offerta dalla nostra Regione all'Unione Latina (organismo riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri degli Affari Esteri, dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione proprio per il suo ruolo di promozione della lingua neolatina) di ospitare per due settimane n. 80 giovani borsisti provenienti dal Sudamerica per la VI edizione del Concorso America Latinissima (prevista per il 2000).
Tenuto conto dell'interesse in tal senso già manifestato dalla delegazione piemontese il 21 settembre u.s. in occasione della premiazione del V Concorso, avvenuta a Roma si impegna a confermare all'Unione Latina il proprio intento ad organizzare l'ospitalità nel 2000 degli 80 giovani discendenti di italiani residenti in America Latina e che siano reperiti congrui finanziamenti per far fronte alle spese conseguenti".


Argomento: Trasporti e comunicazioni: argomenti non sopra specificati

Esame ordine del giorno n. 555 relativo a "Uso dei telefoni cellulari nelle zone montane".


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 555 dei Consiglieri Dutto Farassino, Rosso e Bellingeri, di cui al punto 59) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che molti cittadini segnalano che in diverse zone della nostra regione soprattutto montane o comunque fuori dai grossi centri, in Provincia di Cuneo, Alessandria, Asti, Torino, ecc. l'uso dei telefoni cellulari è impossibile, non essendovi una copertura territoriale adeguata da parte dei gestori del servizio considerato che l'uso del telefono mobile è diventato per molte persone uno strumento indispensabile di lavoro nonché valido sussidio in caso di emergenze impegna il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi presso gli organi competenti al fine di ottenere dalle società che gestiscono il servizio la completa copertura del territorio della Regione Piemonte".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano. L'ordine del giorno è approvato con 31 voti favorevoli.



GHIGLIA Agostino

Chiederei si seguisse l'ordine dell'o.d.g.
Per esempio, si dovrebbe passare al punto 58): "Nuove norme in materia dei punti vendita per la stampa quotidiana e periodica".


Argomento: Rivendite giornali e riviste

Esame ordine del giorno n. 551 relativo a "Legge n. 416/81 - Nuove norme in materia di punti vendita per la stampa quotidiana e periodica"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 551 dei Consiglieri Ferrero Ghiglia, Gallarini, Montabone e Casari, di cui al punto 58) all'o.d.g.
Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte preso atto della bozza di modifica alla legge n. 416/81 approvata dal Consiglio dei Ministri recante: 'Nuove norme in materia di punti vendita per la stampa quotidiana e periodica', che prevede una sperimentazione finalizzata all'ampliamento dei punti vendita di giornali e riviste anche presso tabaccherie, bar, librerie, supermercati, distributori dei carburanti ed altri esercizi commerciali considerato che alla concessione dei prodotti editoriali ad altre categorie, non corrispondono contemporaneamente soluzioni compensative per riequilibrare l'attività delle rivendite che verrebbero pertanto svuotate dell'unico prodotto vendibile che tale provvedimento tende a penalizzare eccessivamente una categoria già in forte difficoltà per la profonda crisi del settore editoriale impegna il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e la Conferenza Stato-Regioni affinché venga bloccato l'iter di tale provvedimento, assolutamente discutibile nella sua utilità e nei suoi fini".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 21 voti favorevoli.



(Alcuni Consiglieri contestano in merito alla votazione, fuori microfono)



PRESIDENTE

Pongo nuovamente in votazione l'ordine del giorno n. 551 per alzata di mano.
L'ordine del giorno è approvato con 19 voti favorevoli.



(Continuano ad esistere contestazioni sulla veridicità dei voti e le effettive presenze in aula)



PRESIDENTE

Pongo in votazione l'ordine del giorno n. 551 per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 26 hanno risposto SI' 25 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere L'ordine del giorno è approvato.


Argomento: Programmazione sportiva (impianti e attivita")

Esame ordine del giorno n. 603 inerente a: "Contributi per il finanziamento di un progetto pilota per lo sport della Regione Piemonte"


PRESIDENTE

Passiamo all'esame dell'ordine del giorno n. 603, presentato dai Consiglieri Suino, Foco, Saitta, Spagnuolo, Manica, Chiezzi, Cavaliere e Riba, di cui al punto 61) all'o.d.g.



MORO Francesco

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

L'abbiamo appena verificato. C'è stato un conteggio un minuto fa, ed inoltre viene verificato nel corso delle votazioni.
Adesso occorre valutare se l'ordine del giorno n. 603 è ancora attuale considerato che la deliberazione relativa alla modifica del nomenclatore tariffario introduce un aumento dei ticket sulle prestazioni di prevenzione di medicina, in contraddizione con l'art. 15, comportando pertanto un gravoso e repentino aumento delle tariffe per le visite mediche che certificano l'idoneità fisica agonistica e non, per la pratica sportiva.
Consigliera Suino, ritiene ancora valido l'ordine del giorno?



MONTABONE Renato

Aggiungo la mia firma al documento.



MIGLIETTI Franco

Anch'io.



PRESIDENTE

D'accordo. All'ordine del giorno sono pertanto aggiunte le firme dei Consiglieri Montabone e Miglietti.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Grazie, Presidente. Condivido l'ordine del giorno nella sostanza, ma pregherei la Presidenza di rinviarlo alla prossima seduta in quanto vorrei documentarmi relativamente all'eventuale finanziamento richiesto nell'ordine del giorno stesso.



PRESIDENTE

Non è richiesta alcuna cifra.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

Comunque vorrei verificare, prima di acconsentire. Si tratta di un ordine del giorno che condivido nella sostanza, ma chiederei otto-dieci giorni per poter verificare l'importo da destinare.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Suino.



SUINO Marisa

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, l'ordine del giorno è datato 17/10/1997, anche se l'Assessore lo vede solo oggi. Il tema è più che mai attuale anche a distanza di un anno e alla chiusura del primo anno di attuazione del Piano sanitario regionale. Quando discutemmo dei vari emendamenti relativi alla prevenzione e all'educazione alla pratica sportiva, lei aveva manifestato la condivisione dell'Assessorato e sua personale su questi temi e venne addirittura assunto l'impegno, per quanto riguardava il bilancio successivo (bilancio al cui consuntivo siamo giunti da poco tempo, quindi il bilancio di quest'anno), di stanziare dei fondi che sostenessero la pratica sportiva e che favorissero le famiglie che devono sostenere spese ingenti (soprattutto nel caso di famiglie con più figli) per sottoporre i loro ragazzi alle visite prescritte per accedere alla pratica agonistica e non.
Allora, Assessore, lei capisce che diventa particolarmente imbarazzante, su un tema come questo (ribadisco, quando dovremmo avere già discusso la relazione sul primo anno di attuazione del Piano sanitario quando dovremmo già avere svolto in IV Commissione un ragionamento, un dibattito o una socializzazione sulla ricaduta dell'azione preventiva ed educativa che la sanità svolge in questa regione, in assenza di relazioni di dibattito, di dati, di elementi o di ragionamenti che comprovino una ricaduta, nell'ambito della prevenzione e dell'educazione, nel campo dell'attuazione del Piano sanitario regionale) sentirsi dire che necessitano ancora otto giorni, anche perché se gli ordini del giorno rimangono giacenti un anno o un anno e mezzo, di certo non è responsabilità dei firmatari né tanto meno delle minoranze. Se il metodo di lavoro è organizzato in questo modo, evidentemente ci sono delle gravi carenze che dovrebbero essere, almeno di volta in volta, migliorate o sanate e si dovrebbe evitare di ripetere errori che già abbiamo vissuto nel passato.
Assessore, noi ribadiamo la necessità che questo ordine del giorno, ad oggi 1/12/1998, a chiusura del primo anno di attuazione del Piano sanitario regionale e in assenza di termini reali e concreti di dibattito in Commissione per valutare quanto e come abbiamo operato e come potremo migliorare il nostro intervento nel campo della prevenzione e dell'educazione, venga votato con il significato di dare un aiuto, uno stimolo e un sostegno all'azione che l'Assessorato sta compiendo nell'attuazione del Piano sanitario regionale.
Chiediamo pertanto la votazione dell'ordine del giorno. Grazie.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore D'Ambrosio.



D'AMBROSIO Antonio, Assessore alla sanità

La Giunta accetta l'ordine del giorno, riservandosi di valutare in sede di bilancio il contributo integrativo per le fasce di età secondo i criteri oggettivi che andremo a definire.



PRESIDENTE

Non essendovi altri interventi, pongo in votazione l'ordine del giorno il cui testo recita: "Considerato che la delibera regionale relativa alla modifica del nomenclatore tariffario introduce un aumento dei ticket sulle prestazioni di prevenzione e di medicina del territorio in contraddizione con l'art. 15 del Piano sanitario regionale 1997/1998 considerato che tale decisione ha comportato un gravoso e repentino aumento della tariffa per la visita medica che certifica l'idoneità fisica agonistica e non, per la pratica sportiva considerato che l'attività sportiva è fattore di prevenzione e di riabilitazione generale e specifica il Consiglio regionale del Piemonte impegna la Giunta a destinare nuove risorse finanziarie alla pratica sportiva attraverso un immediato progetto pilota per lo sport della Regione Piemonte a cura del Centro di medicina dello sport e degli Enti di promozione sportiva. Tale progetto, attraverso il coordinamento dell'Assessore alla sanità, può con tempestività intervenire con contributi integrativi per fasce di età e secondo criteri oggettivi allo scopo di consentire una migliore pratica sportiva da parte della cittadinanza".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'ordine del giorno è approvato con 25 voti favorevoli.


Argomento: Interventi a favore delle zone depresse

Esame ordine del giorno n. 776: "L'agricoltura delle regioni del nord Italia ed il progetto Agenda 2000"


PRESIDENTE

Esaminiamo ora l'ordine del giorno n. 776, dei Consiglieri Gallarini Grasso, Viglietta, Spagnuolo, Rubatto, Gatti e Bellingeri. di cui al punto 98) all'o.d.g.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, si tratta di un ordine del giorno discusso a lungo in III Commissione, nonché votato all'unanimità: penso possa essere tranquillamente posto in votazione e approvato.



PRESIDENTE

Leggo anche le firme dei Consiglieri Gallarini, Grasso, Viglietta Spagnuolo, Rubatto, Gatti e Bellingeri. Mi pare unanime.



BORTOLIN Silvana

E' anche frutto di un incontro con altre Regioni; avendo richiesto alla III Commissione parecchio lavoro, a mio parere è necessaria l'adozione da parte del Consiglio.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Voglio far presente che l'importanza dell'argomento, che tratta dell'agricoltura e quindi di Agenda 2000, richiederebbe la presenza dell'Assessore.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Con tutto il rispetto per la richiesta del Consigliere Moro, il documento è frutto del lavoro della Commissione consiliare in rapporto con la Commissione agricoltura dell'Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia della Lombardia, del Veneto e del Piemonte; non è un lavoro fatto con la Giunta, ma è, ripeto, frutto del lavoro delle Commissioni. L'Assessore pu anche essere presente, ma non credo occorra l'espressione della Giunta su questo ordine del giorno.



PRESIDENTE

Era solo per avere una valutazione della Giunta.



BORTOLIN Silvana

Ma non c'entra, se mi posso permettere, l'espressione della Giunta. C'è l'unanimità dei Gruppi del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Non so se sia all'unanimità, sto cercando il Consigliere Griffini sul documento non risulta alcuna firma di Alleanza nazionale. Vorrei verificare dopo avere sentito l'Assessore.



PRESIDENTE

Essendo un ordine del giorno non c'è la solita lettera di trasmissione con la votazione.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Questo è un ordine del giorno che è stato proposto dal Presidente della Commissione consiliare della Lombardia e credo che i colleghi Consiglieri sappiano cosa succede in giro per il nord Italia, chi sono gli amministratori e le forze politiche che governano, così come è stato proposto dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia e dall'Emilia Romagna casualmente l'Emilia Romagna è prima.
E' un ordine del giorno trasversale che ha un significato nei confronti del governo nazionale e dell'Unione europea, adottato a conclusione di un dibattito politico, svoltosi per parecchie sedute, tra le Commissioni consiliari di tutte queste Regioni. E' all'unanimità perché è trasversale.



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Bodo.



BODO Giovanni, Assessore all'agricoltura

Il mio parere è duplice. Primo: l'ordine del giorno è stato portato in Commissione come documento delle Regioni del nord Italia, dove l'attività agricola è molto similare; secondo: è pienamente condivisibile nei suoi contenuti perché sostanzialmente tende a difendere posizioni di carattere agricolo contro le restrizioni comunitarie che si applicano nell'Agenda 2000. Io sono favorevole a che il Consiglio approvi l'ordine del giorno.



PRESIDENTE

Il Consigliere Griffini chiede di aggiungere la propria firma.
Pongo quindi in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte premesso che le Commissioni Agricoltura dei Consigli regionali dell'Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, del Veneto e del Piemonte hanno iniziato da qualche tempo un comune percorso di approfondimento sulle principali tematiche che interessano l'agricoltura in considerazione del ruolo fondamentale che gioca l'economia agricola in questi territori e della sostanziale omogeneità produttiva dell'area padana la recente vicenda delle quote latte ha d'altronde confermato la specificità del comparto produttivo agricolo del nord del Paese e ha manifestato l'urgenza di adottare in sede comunitaria misure tempestive a maggiore tutela delle produzioni continentali e delle tipiche produzioni d'origine la necessità di trovare posizioni comuni è stata rafforzata in questi ultimi tempi dalle ipotesi di riforma dei fondi strutturali dell'Unione Europea (Agenda 2000), che possono penalizzare in modo rilevante taluni settori del comparto agricolo di queste regioni la questione Agenda 2000 è stata al centro di una riflessione articolata da cui sono scaturiti alcuni orientamenti che per la loro importanza si intendono sottoporre al giudizio dei rispettivi Consigli regionali, con l'auspicio che, partendo da essi, si possa costruire un'auspicabile concertazione delle Regioni del nord da fare valere in sede di trattativa con l'Unione Europea a tale scopo si propone che i Consigli regionali dell'Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, del Veneto e del Piemonte si facciano promotori, d'intesa con le rispettive Giunte regionali, di una conferenza sui sistemi agricoli, agroalimentari e rurali delle Regioni del nord Italia le tematiche che la riforma di Agenda 2000 mette in luce riguardano prioritariamente: 1. in primo luogo la riduzione degli obiettivi da 6 a 3 e la scomparsa degli obiettivi 5a e 5b stanno a significare la perdita di centralità dell'agricoltura, considerata ora nella diversa accezione di 'territorio rurale' 2. la nuova definizione dell'obiettivo 2, andando oltre le definizioni degli attuali obiettivi 2 e 5b ed inserendovi le aree urbane degradate carenti di servizi ed infrastrutture, sposta decisamente l'equilibrio dei fondi strutturali verso settori extra-agricoli 3. i parametri di accesso al nuovo obiettivo 2, indicati con il livello territoriale NUTS 3 (Provincia), ben difficilmente consentiranno alle aree del nord di far emergere le 'zone critiche' o le sacche di ritardo di sviluppo e potranno tagliare fuori intere regioni 4. le misure di accompagnamento rurale, previste all'interno degli obiettivi 1 e 2, che transitano nel Fondo europeo di orientamento e garanzia (FEOGA) - Garanzia, o che vengono escluse dall'obiettivo, non garantiscono parimenti un'adeguata azione di ammodernamento strutturale delle aziende (alla produzione ed agroindustriali), mentre col nuovo negoziato World Trade Organization (WTO) diminuiranno i prezzi e quindi aumenterà la concorrenza 5. la politica agricola comune (PAC) - che pure non rientra nel quadro di Agenda 2000 - verrà rimodulata a partire comunque dall'impianto del 1998 e perciò si dovranno discutere le Organizzazioni Comuni di mercato (OCM) delle produzioni più significative (latte, carne, ortofrutta) col regime compensativo dei redditi delle diminuzioni dei prezzi (seminativi, carne ed infine le vacche da latte) tutto ciò premesso ritiene che in tale contesto occorre che le regioni del nord Italia si attivino onde evitare che il processo di riforma di Agenda 2000 le penalizzi focalizzando il proprio impegno sulle seguenti priorità: è necessario che venga assicurata continuità alle politiche nazionali ed europee di sostegno alle aree montane per scongiurare il rischio che una loro esclusione dai benefici per le aree svantaggiate (attuale obiettivo 5b) aumenti il disagio economico e sociale di questi territori e ne incentivi lo spopolamento si deve quindi insistere perché le misure strutturali di accompagnamento abbiano un certo spessore anche per le zone rurali escluse dagli obiettivi 1 e 2 per finanziare l'ammodernamento delle aziende e l'agroindustria occorre evitare che il livello NUTS 3 per definire le zone obiettivo 2 (Province) penalizzi in maniera pesante l'agricoltura delle regioni del nord è di basilare importanza la messa a punto di politiche di qualità intese come valorizzazione integrale del territorio sia dal punto di vista ambientale che produttivo. A questo obiettivo si devono connettere idonee politiche di aiuto alle imprese marginali e alle imprese familiari deve essere rivista la politica delle quote di produzione, in particolare per latte e vino, nelle prospettive di una più ampia liberalizzazione dei mercati agricoli." Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 40 voti favorevoli.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordine del giorno n. 888: "Contributo per adesione alle iniziative 'Nessuno tocchi Caino' e 'Cento città contro la pena di morte'" (rinvio)


PRESIDENTE

Passiamo al punto 106 all'o.d.g., esame ordine del giorno n. 888 presentato dai Consiglieri Suino, Bertoli, Bellion, Foco, Riba, Bortolin Vindigni, Manica, Miglietti, Cavaliere, Angeli, Cotto, Ferrero, Rossi Rubatto, Saitta, Gallarini, Benso e Montabone.



GHIGLIA Agostino

Non poniamo alcun ostacolo all'ordine del giorno. Trattandosi di tema delicato, il Gruppo di Alleanza Nazionale voterà secondo coscienza.


Argomento: Patrimonio culturale regionale (linguistico, etnologico, folcloristico, storia locale)

Iscrizione all'o.d.g. dell'ordine del giorno n. 894: "Ospitalità offerta a n. 80 giovani borsisti provenienti dal Sudamerica per la VI edizione del concorso America Latinissima 2000 - Richiesta finanziamenti" e relativa approvazione (seguito)


PRESIDENTE

Propongo di iscrivere all'o.d.g. il seguente ordine del giorno: n. 894: "Ospitalità offerta a n. 80 giovani borsisti provenienti dal Sudamerica per la VI edizione del concorso America Latinissima 2000 Richiesta finanziamenti".
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' iscritto all'unanimità dei 40 voti Consiglieri presenti.
Pongo ora in votazione l'ordine del giorno, il cui testo ho letto al Consiglio in precedenza.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' iscritto all'unanimità dei 40 voti Consiglieri presenti.


Argomento: Questioni internazionali

Esame ordine del giorno n. 888: "Contributo per adesione alle iniziative 'Nessuno tocchi Caino' e 'Cento città contro la pena di morte'" (seguito)


PRESIDENTE

Proseguiamo l'esame dell'ordine del giorno n. 888, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte considerato che il 3 aprile 1998 e per il secondo anno consecutivo, la Commissione Diritti Umani dell'ONU di Ginevra ha approvato una risoluzione contro la pena di morte, cosponsorizzata da 65 Paesi, 19 in più dell'anno scorso, che considera l'abolizione 'un rafforzamento della dignità umana' e 'un progresso dei diritti fondamentali della persona', e per questo chiede agli Stati membri delle Nazioni Unite di 'adottare una moratoria delle esecuzioni in vista della completa abolizione della pena di morte' con questa risoluzione delle Nazioni Unite è stato compiuto un altro passo in avanti verso l'affermazione di un nuovo diritto umano, il diritto a non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria, un diritto sempre più universalmente condiviso come provano il risultato non di misura del voto e il favore espresso da Paesi di tutti i Continenti e di diverse aree di influenza questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla campagna internazionale promossa da 'Nessuno tocchi Caino' per l'abolizione della pena di morte entro il 2000 a cui hanno aderito Premi Nobel, personalità della scienza e dell'arte, rappresentanti di tutte le religioni e di tutti gli orientamenti politici, parlamentari di diversi Paesi, e grazie anche a numerose istituzioni sovranazionali e nazionali, regionali e locali, che hanno approvato Mozioni e si sono impegnati a fare la proposta ONU di moratoria delle esecuzioni la campagna 'Nessuno tocchi Caino' ha conseguito altri importanti risultati: il 5 ottobre 1994, dopo un'opera di pressione nei confronti del Parlamento, la pena di morte è stata cancellata anche dai codici militari e l'Italia è diventato un Paese totalmente abolizionista; il 30 marzo 1995 dopo due marce popolari in S. Pietro, Giovanni Paolo II nell'Enciclica Evangelium Vitae ha detto un 'no' definitivo della Chiesa Cattolica alla pena di morte e, così, è stato superato il nuovo Catechismo del 1992 che la considerava ancora legittima; il 25 giugno 1996, la Corte Costituzionale ha respinto l'estradizione di Pietro Venezia in Florida dove rischiava di finire sulla sedia elettrica, e ha sancito il 'no' assoluto dell'Italia all'estradizione verso i Paesi che praticano la pena di morte; al di là dell'esito, la grande mobilitazione sul caso di Joseph O'Dell ha rafforzato il ruolo dell'Italia e l'impegno degli abolizionisti nella campagna internazionale contro la pena di morte; la campagna del caso di Karla Tucker ha fatto interrogare per la prima volta gli americani sul senso di una giustizia che arriva dopo 14 anni ad uccidere una persona diversa da quella che ha commesso il delitto; il caso di Joe Cannon, condannato a morte quando aveva 17 anni e 'giustiziato' a 38, è divenuto un simbolo della campagna contro le esecuzioni dei minori di 18 anni, che sono espressamente vietate dal diritto internazionale è in corso un'iniziativa internazionale di 'Nessuno tocchi Caino', che ha l'obiettivo di diffondere, rafforzare e consolidare la Risoluzione approvata a Ginevra, in vista anche di una prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York dove verrà messa all'Ordine del Giorno una risoluzione analoga a quella approvata nella Commissione Diritti Umani nel frattempo è necessario che sempre più Stati, dopo il voto di Ginevra aboliscano la pena di morte e decidano di aderire o ratificare il Secondo Protocollo al Patto internazionale sui diritti civili e politici che li impegnerebbe a non introdurre più la pena capitale nei loro ordinamenti nel 1998 ricorre il cinquantenario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, avendo il 10 dicembre del '48 l'Assemblea Generale approvato questo storico documento che sancisce i diritti individuali civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona molte Città e Amministrazioni locali in Italia hanno aderito alla campagna delle 'Cento città contro la pena di morte' chiede al Presidente della Repubblica, al Parlamento, al Governo e al Segretario Generale delle Nazioni Unite, ognuno secondo le proprie competenze, di impegnarsi a diffondere la Risoluzione della Commissione Diritti Umani di Ginevra, in vista di una prossima sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU, dove la questione della pena di morte verrà posta all'Ordine del Giorno e per ottenere, nel frattempo, che sempre più Stati decidano di abolire o sospendere la pena di morte, di aderire o ratificare il Secondo Protocollo al Patto internazionale sui diritti civili e politici aderisce alla campagna internazionale di 'Nessuno tocchi Caino' e all'iniziativa delle 'Cento città contro la pena di morte', che hanno l'obiettivo di fare approvare una Risoluzione per la moratoria delle esecuzioni da parte delle Nazioni Unite di integrare la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, della quale quest'anno corre il cinquantesimo anniversario, con un nuovo diritto: non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria impegna la Giunta ad aderire per l'anno 1998 a 'Nessuno tocchi Caino' e all'iniziativa delle 'Cento città contro la pena di morte' versando un contributo come socio fondatore di almeno un milione di lire imputandone la spesa al capitolo che presenta la necessaria disponibilità a inviare la presente deliberazione al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti dei due rami del Parlamento, al Segretario Generale delle Nazioni Unite, a 'Nessuno tocchi Caino', ai Consiglieri Provinciali e Comunali della Regione Piemonte".



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Consigliere Salerno, ne ha facoltà.



SALERNO Roberto

Grazie, Presidente.
Ringrazio il mio Capogruppo, Agostino Ghiglia, per avere già anticipato che su questo argomento lascerà voto libero ai Consiglieri del Gruppo secondo coscienza.
Mi pare che l'Aula, in questo momento, non sia assolutamente preparata a discutere un argomento di questo genere. Non è nell'indifferenza generale che si può discutere o meno di un argomento così profondo quale la pena di morte, così grave per la coscienza, ma anche per il costume. Credo che in questo momento non interessi, non dico a nessuno, ma almeno alla maggior parte discutere l'argomento.
Presidente, lei non mi ha sentito, dico bene?



PRESIDENTE

Ritengo vi sia un'attenzione superiore alla media.



SALERNO Roberto

Presidente, vorrei solo invitarla a prendere in considerazione l'idea di rinviare la discussione in modo da poter trattare l'argomento in maniera approfondita e dignitosa, come sarebbe opportuno.
Stiamo per votare un documento molto importante, relativo ad una situazione molto grave, in un momento in cui mi pare che il livello d'attenzione nell'aula sia relativamente basso. Il mio è un invito accorato, per la dignità dell'argomento.
Certo, non abbiamo tempi lunghi, abbiamo spesso i minuti contati, il super lavoro ci impone probabilmente di votare provvedimenti importanti in momenti difficili della giornata, ma credo che questo ordine del giorno data la sua estrema importanza, sia da rinviare ad un momento di maggior freschezza e disponibilità.



PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la Consigliera Suino, ne ha facoltà.



SUINO Marisa

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, innanzitutto ringrazio per lo sforzo della lettura del non semplice e non breve testo.
Comprendiamo le ragioni espresse dal collega Salerno: ragioni che peraltro, sono state più volte da noi evidenziate e delle quali abbiamo tenuto conto quando, circa due ore fa, abbiamo tentato di non farci prendere dal desiderio e dall'intento di abbandonare l'aula per mancanza del numero legale, perché c'era distrazione, perché, forse, si è conteggiato un po' frettolosamente: perché, insomma, ci sono stati diversi problemi.
Pur tenendo conto delle serie riflessioni del collega, sulle quali assolutamente conveniamo, così come su tanti altri argomenti di grande rilevanza che solitamente non trovano attenzione da parte dell'esecutivo ci spiace che su un tema come questo, a rilevare la scarsa attenzione sia stato un rappresentante della maggioranza; di solito è la minoranza che la rileva e non trova attenzione da parte della maggioranza. Solitamente siamo sensibili e attenti a queste tematiche e cerchiamo di svolgere, pur con i limiti che abbiamo, il nostro dovere.
Presidente, la invito a fare lo sforzo di richiamare l'attenzione generale per poter procedere - oggi - alla votazione dell'ordine del giorno, considerato che siamo vicini alla chiusura del 1998. Il 1998 è stato l'anno dichiarato "Cinquantenario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo". Ha dunque un senso per la Regione Piemonte, per la collettività, per quest'aula, votarlo oggi; non ne avrebbe, invece, quando saremo fuori dal cinquantenario. Mancano all'appello soltanto tre Regioni e 25 Comuni; si tratta davvero di un'opportunità per la collettività democratica di quest'aula: ci dispiacerebbe che venisse sciupata rinviandola ad un "sine die" che non darebbe alcuna autorevolezza all'aula e conseguentemente alla Regione Piemonte. Pertanto le chiediamo possibilmente, la votazione immediata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Rubatto.



RUBATTO Pierluigi

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, prima di tutto, una considerazione: non abbiamo a nostre mani l'ordine del giorno probabilmente non è stato distribuito.



PRESIDENTE

Lo faccio distribuire immediatamente.



RUBATTO Pierluigi

In secondo luogo, annuncio il mio voto favorevole, in riconoscimento anche dell'urgenza del problema, come diceva poc'anzi la collega Suino anzi, sono pronto a sottoscriverlo (non ricordo se c'è già la mia firma).



PRESIDENTE

L'ha già sottoscritto, Consigliere.



RUBATTO Pierluigi

Bene. E' necessario che il Consiglio regionale si esprima con urgenza su un argomento così importante, affinché si possa dire che siamo per una giustizia chiara e precisa, ma contro la pena di morte ed eventuali estradizioni verso Paesi dove vige la pena di morte.
Personalmente, sono anche contrario all'ergastolo, pena di morte non scritta.
Ribadisco quindi il mio voto a favore dell'ordine del giorno, chiedendo maggiore attenzione all'aula per problemi che attengono al buon vivere civile, di cui la società deve farsi carico: una migliore giustizia sia in Italia sia nelle altre parti del mondo.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo per una richiesta che spero venga condivisa dall'aula.
Quando l'ordine del giorno sarà approvato, le chiederei - se lei fosse d'accordo, così come l'aula - che oltre ad essere inviato a quanti compresi nell'indirizzo previsto dal documento, venisse pubblicato sui quotidiani acquistandone opportuni spazi. Per una volta tanto il Consiglio regionale del Piemonte darebbe il senso della sua qualità e del grado di approfondimento dei problemi a tutti coloro che leggeranno l'ordine del giorno sui quotidiani.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Benso.



BENSO Anna

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, non soltanto dichiaro il mio voto favorevole all'ordine del giorno, ma condivido l'iniziativa assunta dal collega Miglietti; conseguentemente, come Gruppo Misto, mi unisco alla richiesta di rendere pubblica questa probabile decisione del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

Ho portato all'attenzione dell'aula quest'ordine del giorno per la lunghissima serie di firme di sottoscrizione, tale da farlo sembrare sostanzialmente, unitario.
Per quanto riguarda la richiesta avanzata dal Consigliere Miglietti valuteremo con gli uffici come portare il documento alla massima diffusione possibile: o attraverso la pubblicazione sulla nostra rivista o in altro modo. In ogni caso, l'indicazione data dal Consigliere Miglietti sarà tenuta in considerazione.
Non essendovi altre richieste di parola pongo in votazione l'ordine del giorno n. 888, il cui testo ho letto in precedenza.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvato con 31 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astensioni.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

La parola al consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, si potrebbe affrontare il punto 101) all'o.d.g.
relativo ad alcuni ordini del giorno sul Museo della deportazione.



PRESIDENTE

Il punto 101) l'abbiamo già superato.



MIGLIETTI Franco

Come, superato?



PRESIDENTE

Nel senso che siamo già andati oltre.



MIGLIETTI Franco

Presidente, si può sempre tornare indietro; quell'ordine del giorno è molto importante.



PRESIDENTE

Sì, però non è presente uno dei firmatari, una componente significativa.
Chiederei al Consiglio di esaminare ancora i punti 109) e 110) all'o.d.g. Si tratta di due petizioni: la prima riguarda l'adozione di una legge regionale che abroghi ogni disposizione legislativa regionale in contrasto con i disposti del DPR 503/96. Tale petizione è stata licenziata dalla IV Commissione con la seguente comunicazione all'aula: "La IV Commissione, in data 11/3/98, ha preso in esame la petizione in oggetto volta a richiedere l'emanazione di una legge regionale che abroghi ogni disposizione legislativa regionale in contrasto con i disposti del DPR 503/96. In particolare, si è preso atto delle argomentazioni svolte dall'Assessorato competente, quali risultano dalla memoria allegata, ove viene posta in evidenza l'assenza di vizi di illegittimità ed incongruenza nonché come la normativa generale sia volta a tutelare una precisa categoria di utenti che necessitano per la loro particolare condizione di una normativa ad hoc che garantisca livelli quanto più possibile elevati di sicurezza e di vivibilità negli edifici in cui essi soggiornano.
La IV Commissione ritiene pertanto per le argomentazioni esposte di non dover dar corso alla petizione in oggetto".
Se non vi sono dichiarazioni potremmo passare alla presa d'atto.
(Commenti del Consigliere Riggio fuori microfono)



PRESIDENTE

Se c'è bisogno di ulteriore approfondimento, differiamo questo punto.
L'esame dei punti 109) e 110) è quindi rinviato.


Argomento: Sport - Tempo libero: argomenti non sopra specificati

Esame mozione n. 876: "Commissione speciale per la candidatura olimpica Torino 2006" (rinvio)


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Signor Presidente, continuiamo ad aspettare Godot?



PRESIDENTE

No, non aspettiamo Godot. Non so se chiamate così, affettuosamente l'Assessore Racchelli.



GHIGLIA Agostino

Visto che avrebbe dovuto arrivare alle 17.00 e adesso sono le 17.30.



PRESIDENTE

Torniamo al punto 105) all'o.d.g.: "Commissione speciale per la candidatura olimpica Torino 2006".
Eravamo in attesa di conoscere le valutazioni dell'Assessore.
Posto che l'Assessore è impegnato in problemi personalissimi e in questo momento non può essere presente, chiedo ai primi firmatari della mozione se procedere e passare alla votazione o se ritengono utile la presenza dell'Assessore.
(Il Consigliere Scanderebech interviene fuori microfono)



PRESIDENTE

Preciso il tenore della mozione. Considerando superata la parte con la quale si chiede un dibattito, il documento richiede solamente "...che venga istituita ai sensi dell'art. 19...", che vi chiederei di mantenere spiegando anche la diversità delle conseguenze a seconda che si lasci il riferimento all'art. 19 o meno: se lo si lascia, la Commissione viene "gettonata", diversamente, no.
La parola alla Consigliera Bortolin.



BORTOLIN Silvana

Come Gruppo sentiamo la necessità di conoscere l'opinione dell'Assessore Racchelli; francamente, mi pare la Giunta non avesse espresso alcuna difficoltà a che la Commissione andasse avanti; adesso invece, abbiamo un documento che investe l'attività dell'Assessore al turismo e allo sport. Non possiamo assolutamente votarlo senza l'opinione dell'Assessore stesso.



SCANDEREBECH Deodato

Purché venga messo al primo punto all'o.d.g. della prossima seduta.



PRESIDENTE

Differiamo dunque l'esame di questo punto al prossimo Consiglio.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.32)



< torna indietro