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Dettaglio seduta n.309 del 24/11/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FOCO


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Prego il Consigliere Segretario Toselli di procedere alla verifica del numero legale mediante appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
15 Consiglieri anziché 30, la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



(La seduta, sospesa alle ore 9.42 riprende alle ore 10.25)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego il Consigliere Segretario Toselli di procedere ad una seconda verifica del numero legale mediante appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Constatata la mancanza del numero legale, essendo presenti in aula n.
29 Consiglieri anziché 30, la seduta è sospesa, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Consiglio regionale.



PRESIDENTE

MORO



PRESIDENTE

Ma non è possibile!



PRESIDENTE

Prego, Consigliere, è possibile! Se non si raggiunge il numero legale la seduta è rinviata di mezz'ora.



(Ulteriori proteste del Consigliere Moro)



PRESIDENTE

La seduta è aggiornata alle ore 11.00.



(La seduta, sospesa alle ore 10.30, riprende alle ore 11.10, con un'improvvisa interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica in aula)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego i Consiglieri a rientrare in aula, in quanto penso che potremmo iniziare i lavori del Consiglio, anche se con le luci tenui.
Mi comunicano che con il sistema di emergenza di cui è dotata quest'aula abbiamo un quarto d'ora di autonomia, a meno che non venga ripristinato il normale allacciamento con la rete esterna.
La seduta è aggiornata alle ore 11,30.
Sono spiacente, ma non è possibile fare diversamente.



(La seduta, sospesa alle ore 11.12 riprende alle ore 11.30)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Prego i Consiglieri a prendere posto in aula.
Mi pare che l'impegno assunto alla fine della precedente Conferenza dei Capigruppo fosse di proseguire la discussione sul CSI.



CHIEZZI Giuseppe

Chiedo la verifica del numero legale.



PRESIDENTE

Prego il Consigliere Segretario Toselli di procedere alla verifica del numero legale mediante appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
33 Consiglieri.
Possiamo pertanto iniziare i lavori del Consiglio.


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Deorsola, Farassino e Spagnuolo.


Argomento:

b) Apposizione visto Commissario del Governo


PRESIDENTE

L'elenco dei progetti di legge vistati dal Commissario del Governo sarà riportato nel processo verbale dell'adunanza in corso.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Come ho detto poc'anzi, nella Conferenza dei Capigruppo si era stabilito di proseguire - ed eventualmente di portare a termine - la discussione sul CSI.
Chiede di intervenire il Consigliere Ghiglia; ne ha facoltà.



GHIGLIA Agostino

Grazie, Presidente. Sono d'accordo a proseguire la discussione sul CSI ed eventualmente su qualche ordine del giorno connesso, però vorrei chiedere, dopo la chiusura della discussione sul CSI, una comunicazione del Presidente della Giunta in merito alla vexata questio del concorso per titoli ed esami per n. 171 posti all'VIII qualifica funzionale della Regione Piemonte.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Raccolgo la richiesta del Consigliere Ghiglia e credo che, alla fine del dibattito sul CSI, potrò svolgere la mia breve comunicazione sull'argomento che il Consigliere ha sollecitato, come d'altro canto ho fatto in altre occasioni.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Concordo su questa ipotesi. Chiedo solo al Presidente del Consiglio che il momento della comunicazione sia anche il momento della discussione delle interpellanze urgenti su questo tema. Noi ne abbiamo presentata una il 19 novembre.



PRESIDENTE

Va bene, le abbiniamo alla discussione.


Argomento: Incarichi e consulenze esterne - Nomine - Sistema informativo regionale

Proseguimento dibattito in merito al CSI - Esame ordini del giorno n. 886 n. 887 e n. 889 (connesse interrogazione n. 1961 ed interpellanze n. 1208 n. 1354 e n. 2236)


PRESIDENTE

Proseguendo nell'ordine degli interventi sul CSI, mi sembra fosse iscritto a parlare il Consigliere Gallarini; ne ha facoltà.



GALLARINI Pierluigi

Presidente e colleghi, nel proseguire un dibattito di questo tipo avendolo interrotto la volta scorsa, quindi una settimana fa, si corre il grosso rischio di essere un po' disorganici rispetto a quanto si è detto la volta scorsa. E' un rischio che comunque bisogna correre.
Qualcuno - se ricordo bene, il collega Ghiglia - la volta scorsa disse che era prematuro parlare ancora di CSI, visto che in Commissione c'era stata l'audizione del Presidente e dell'intero Consiglio di amministrazione. D'altra parte, il Presidente della Giunta aveva ipotizzato che, nel giro di sette-otto giorni, ci sarebbero già stati quegli approfondimenti che non era possibile fare martedì scorso, quando se ne parlò in aula.
Sono passati sette giorni, non so quale sia stato il grado di approfondimento relativo a tali questioni, ma penso che alcune considerazioni vadano fatte. L'atteggiamento della Giunta nell'andare dopo vent'anni, alla scadenza della validità del consorzio e dello Statuto, a rivedere lo Statuto stesso, con quel che questo comporta, politicamente è senz'altro un atteggiamento corretto (non parlo di legittimità o illegittimità, in quanto in politica è tutto legittimo).
La Giunta ha espresso la volontà di mettere mano allo Statuto e di ricalibrare i pesi all'interno del CSI, affinché la Regione Piemonte, che nei confronti di questo Ente ha un carico di bilancio di 40 miliardi all'anno, abbia un ruolo più determinante, e questo è sicuramente da noi condiviso.
D'altra parte, la scadenza del 31 dicembre si sta avvicinando e chi ha sostenuto che questo periodo rischia di logorare ed indebolire sul mercato il CSI ha fatto un'affermazione condivisibile.
Ci atteniamo, dunque, a quanto disse il Presidente Ghigo nella scorsa seduta di Consiglio e cioè che siamo ancora nelle condizioni di poter chiudere entro il 31 dicembre. Auspichiamo che queste condizioni ci siano ancora perché condividiamo la valutazione secondo la quale il traccheggiare indebolisce il CSI, quindi anche la Regione, di cui il CSI è Ente strumentale. Sono, dunque, considerazioni molto razionali.
Auspichiamo che il rivedere lo Statuto - speriamo nel giro di pochi giorni, così come disse il Presidente la volta scorsa - non solo porti ad ultimare gli approfondimenti in corso, ma permetta anche di conoscere il grado di approfondimento che l'avvocato Ludogoroff, che ha ricevuto l'incarico dalla Giunta nel mese di luglio, è in grado di prospettare.
Non consideriamo, comunque, il "rinnovo al buio" un atteggiamento politico responsabile, così come proposero il Comune e la Provincia di Torino. Pensiamo che i rinnovi al buio non vadano fatti e che, al contrario, vadano fatti a ragion veduta, quindi la modifica dello Statuto è propedeutica rispetto al rinnovo.
Sarà il caso di prorogare di un anno o di alcuni mesi, nel caso in cui entro il 31 dicembre non si arrivi a chiudere la vicenda? Premesso che la priorità - l'abbiamo già detto - è quella di chiudere entro il 31 dicembre, se non ci si dovesse arrivare, auspichiamo ovviamente la proroga, la minima possibile, indispensabile solo a chiudere la modifica di Statuto e, di conseguenza, l'applicazione dello Statuto per quanto riguarda gli anni a venire, di durata del consorzio.
Mi sembra che la Giunta abbia respinto le insinuazioni avanzate dal Consigliere Chiezzi in particolare, circa il fatto che questo mezzo di indebolire il CSI ha come obiettivo quello di svincolarsi dal CSI stesso la Giunta, sia attraverso le parole del Presidente che attraverso quelle dell'Assessore, ha ribadito che così non è, quindi ha ribadito la volontà di rimanere nel CSI, ma con altre regole, con un'altra calibratura di pesi fra, ad esempio, Presidente del CSI e Direttore del CSI, e così via. Tutto questo è stato affermato come impegno da parte della Giunta.
La volta scorsa parlammo del fatto che con l'1 gennaio 1999 ci sarebbe stata la riscossione in proprio delle tasse automobilistiche (si parlava di 600/650 miliardi) e presumibilmente il tutto avverrà attraverso il CSI. Non è uno sconvolgimento da poco! Il fatto che all'interno del Consiglio sia già stata approvata la legge madre di applicazione dei decreti Bassanini ed il decreto Montecchi sul lavoro, il fatto che all'interno della III Commissione stia per andare in porto il discorso Bassanini relativamente all'agricoltura, il fatto che in II Commissione stia per andare in porto, anche se un po' più lontano dal traguardo, il decreto Bassanini sui trasporti, significa che stiamo andando verso un regime in cui, tra Regione ed Enti locali - Province, soprattutto e Comuni - ci sarà un diverso carico ed una diversa ripartizione di gestione, di deleghe, di personale per poterle gestire e di quattrini sempre per poterli gestire.
Questo significa aprire spazi nuovi, per cui si potrebbe ipotizzare anche all'interno di questa verifica, che il CSI si possa articolare attraverso presenze periferiche, magari a bacino provinciale, che consentano di mettere in piedi dei consorzi satellite all'interno di ciascuna Provincia, consorzi che, con un sistema misto pubblico-privato possano andare incontro alle Province ed ai Comuni di quelle Province, cioè agli altri Enti locali, alla gestione di tutta la materia che sta per essere paracadutata agli Enti locali attraverso i decreti Bassanini.
Si tratta di un campo inesplorato, ma il fatto di ipotizzare all'interno della verifica e degli approfondimenti, un progetto che prevede un'articolazione del genere potrebbe essere una direzione auspicabile sotto mille aspetti.
La seconda questione: "Piemonte in rete". Anche qui, non solo vent'anni fa, ma fino all'anno scorso, non esisteva ancora questo appalto, che invece la Regione ha fatto, di "Piemonte in rete", cioè la cosiddetta autostrada telematica per quanto riguarda la Regione, destinata non solo agli Enti pubblici, ma aperta anche all'inserimento dei privati, soprattutto piccole e medie industrie. L'inserirsi in "Piemonte in rete" è una possibilità di un'offerta di servizi che si può dare a tutto il mondo della piccola e media impresa, cioè a tutto quel mondo che rappresenta nel nostro Paese i 7 milioni di partite IVA.
Non ho dati per quanto riguarda la presenza in Piemonte, ma, grosso modo, se la Regione Piemonte rappresenta un ventesimo dell'intero Paese non è difficile ipotizzare che un ventesimo di quei 7 milioni sono le partite IVA di piccole e medie imprese presenti soprattutto nella nostra Regione. Il CSI può essere lo strumento attraverso il quale è possibile mettere in atto un dialogo ed un servizio di questo tipo.
Ho citato solo due squarci di quelli che possono essere nuovi pascoli informatici per quanto riguarda l'applicazione del CSI relativamente al decentramento che sta per avvenire attraverso i Bassanini e relativamente alla messa in campo di "Piemonte in rete", che non esisteva, mentre oggi esiste ed andrebbe sfruttato al massimo per quanto riguarda questo dialogo e servizio alle imprese.
Mi sembra peraltro che nel Canavese sia già sorto un consorzio di questo tipo negli anni '80. La storia del Canavese ha poi avuto le vicissitudini che tutti conosciamo, legate alla questione Olivetti, ecc.
ma esistono anche dei precedenti che potrebbero costituire un esempio da ripercorrere, ovviamente aggiornato alla situazione di oggi.
Ci sembra quindi di avere sintetizzato almeno due ragioni, ma ve ne sono sicuramente di più, fondamentali, profonde e solidissime, che autorizzano ad affermare che è stato quanto mai opportuno fissare questo punto fermo da parte della Giunta, relativamente al CSI, prima di procedere a rinnovi ad occhi chiusi per quanto riguarda i prossimi dieci anni o periodi di questo genere.
Detto anche della necessità di arrivare nei tempi più brevi possibili a chiudere questa vicenda per evitare di svalutare la moneta - i 40 miliardi di cui parlavamo - che la Regione spende nei confronti di questo Ente strumentale, rimane un'ultima questione, quella relativa al Presidente del CSI e alla richiesta di dimissioni.
Il Presidente Ghigo, nella sua esposizione, parlava di un filtro attraverso la Commissione Nomine; il collega Ghiglia si è detto assolutamente contrario; un altro, invece, ha detto che "può essere una strada".
Anche noi riteniamo che una strada di approfondimento (che può essere questa o una analoga) possa essere un percorso accettabile.


Argomento: Varie

Saluto agli alunni della Scuola media "Nicoli" di Settimo Torinese


PRESIDENTE

Cogliamo l'occasione per salutare gli alunni della Scuola media "Nicoli" di Settimo Torinese.


Argomento: Incarichi e consulenze esterne - Nomine - Sistema informativo regionale

Proseguimento dibattito in merito al CSI - Esame ordini del giorno n. 886 n. 887 e n. 889 (connesse interrogazione n. 1961 ed interpellanze n. 1208 n. 1354 e n. 2236)


PRESIDENTE

Mi pare che con l'intervento del Consigliere Gallarini sia terminata la discussione complessiva sul CSI. Possiamo pertanto dare...



CAVALIERE Pasquale

Scusi, Presidente...



PRESIDENTE

Prego, Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, si trattava di chiarire. Nel dibattito sono state avanzate diverse ipotesi. Il Presidente del Consiglio regionale, la volta scorsa disse che, a suo parere, la Commissione Nomine non poteva valutare la questione. E' stato posto un problema sul quale, a nostro parere, intanto vi è l'aspetto della vigilanza della Giunta, che non è stato rilevato come problema. Dopodiché, non abbiamo preferenze su quale organismi debba valutare, ma non credo che il problema sia mai esistito. L'incompatibilità è un dato oggettivo di fatto, che credo debba essere fatto valere. Quale sia l'organismo che debba far valere ciò non lo sappiamo, ma lo si stabilisca adesso.
Inoltre, è stato posto un problema di possibile illegittimità di una determina, quella stessa che affidava, cambiando poi il titolare del contratto d'appalto. A tale proposito, credo che la Giunta abbia avuto sufficiente tempo a disposizione per dirci se questa delibera sia legittima o meno. Vengono dette delle cose, anche gravi ed imbarazzanti, dopodich qualcuno dovrà pure pronunciarsi in merito.



PRESIDENTE

Sul primo punto che lei pone, sono oggettivamente in difficoltà, perch il Presidente della Commissione Nomine è il Presidente del Consiglio. Lei sa che oggi sono in carica pro tempore, quindi lasciamo al Presidente un'ulteriore valutazione. Nel frattempo, non ho ricevuto segnali da parte della Giunta per un intervento di replica.
Vi sono degli ordini del giorno iscritti che - Consigliere - rimangono e che adesso discuteremo, così come delle interrogazioni sulle quali volevo verificare se le riteniamo discusse o meno. Comunque, io non so se il Presidente o il Vicepresidente intendono...



CAVALIERE Pasquale

Scusi, Presidente, sono state dette delle cose...



PRESIDENTE

Consigliere Cavaliere, la pregherei... Io, però, non posso obbligare nessuno a parlare.



CAVALIERE Pasquale

La volta scorsa sono intervenuto solo sei minuti, ma non intendo far perdere tempo. Voglio solo, rispetto alla questione, dire: il Presidente la volta scorsa, ha esordito dicendo: "Secondo il parere degli uffici, non sussisterebbe questa...". Allora, innanzitutto chiediamo il parere dei suoi uffici: ci faccia leggere il parere dei suoi uffici in merito. Dopodich c'è un altro fatto, ed è di procedura amministrativa. Noi possiamo certamente votare degli ordini del giorno che saranno di orientamento politico dell'aula, ma ci sono oggettive condizioni amministrative che vengono poste in essere da certe situazioni, per cui chiedo che gli organi competenti (la Giunta, il Consiglio, non so a chi competa) dirimino la questione. Non possiamo, quando è stato posto un problema, lasciarlo a mezz'aria: è stata ventilata una possibile incompatibilità, la dipani l'organo competente.
Io non ho convinzioni prestabilite in merito, non ho verità, non posso fare alcuna affermazione: lo faccia chi è più esperto di me, però si stabilisca oggi qual è l'organismo che deve fare chiarezza e quando deve agire.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Mi permetto anch'io di sottoporre una richiesta in questo senso, sulla quale mi auguro esistano le condizioni di attuazione.
Come ho detto la volta scorsa, ritengo opportuno demandare alla Commissione Nomine la valutazione della compatibilità o meno.
Per quanto concerne l'altro aspetto che il Consigliere Cavaliere sottolineava, ho richiesto l'atto, cioè la determina in oggetto. Non ho nessun motivo particolare per averne conoscenza e non ho alcun motivo per non trasmetterlo alla stessa Commissione, che potrà fare analoga valutazione.



CAVALIERE Pasquale

Ma la determina è sulla legittimità dell'appalto.



PRESIDENTE

Per favore, Consigliere!



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Io ho acquisito l'atto, perciò l'atto è a disposizione.



(Commenti in aula)



PRESIDENTE

Io però non so se adesso... Quindi, lei non è soddisfatto della risposta...



PRESIDENTE

SAITTA Antonino (fuori microfono)



PRESIDENTE

Adesso a maggior ragione.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Saitta.



SAITTA Antonino

Le questioni che presento sono due.
Bisogna evitare che ci sia una confusione nelle modalità con cui i problemi possono essere affrontati. Il primo problema è l'incompatibilità ed è un problema della Commissione Nomine. Credo che l'organo che deve renderne atto in modo completo e definitivo per procedere alla decadenza sia la Commissione Nomine, anche se obiettivamente resta insoluta un'altra questione, da parte di chi aveva la responsabilità - mi rivolgo al Vicepresidente Masaracchio in quanto esprime, in questo momento, la sintesi delle posizioni della Giunta.
Noi abbiamo rilevato questa incompatibilità, però è anche vero che l'incompatibilità doveva essere fatta rilevare da chi ha la responsabilità della Giunta e la responsabilità degli atti che vengono assunti all'interno dell'Amministrazione regionale. Resta il fatto che la Giunta non ha fatto rilevare un'incompatibilità e questo è un problema politico e non soltanto politico. Nel momento in cui dei Consiglieri la rilevano, la Commissione Nomine ha la sede per prenderne atto; resta però il fatto che la Giunta sapeva, il Vicepresidente Masaracchio sapeva, gli Assessori sapevano e non sono intervenuti. In ogni caso, la responsabilità è della Giunta, in quanto, pur sapendo, non l'ha rilevato e quindi ha omesso di denunciare un'incompatibilità, indipendentemente dal lavoro che svolgerà la Commissione.
La seconda questione è sulla presunta illegittimità della determina relativa all'affidamento dei lavori alla ditta di cui è proprietario il Presidente del CSI. Non è un problema di Commissione, ma è un problema di autotutela dell'Amministrazione regionale. Vicepresidente Masaracchio, ci dica come intende tutelare l'Amministrazione regionale! Non si tratta di acquisire degli atti, c'è un problema di presunta illegittimità. Allora l'intervento non è di acquisizione degli atti - precisando che gli atti dovevano essere noti dato che c'è stato il tempo per poter acquisire e vedere tutto - ma, essendoci illegittimità, cosa ha fatto la Giunta in questa settimana? O questo silenzio vuol dire che la presunta illegittimità viene ritenuta una legittimità e quindi in ogni caso anche gli altri dirigenti sono autorizzati ad assumere delle deliberazioni che trasferiscono l'affidamento di alcuni lavori da una ditta all'altra sulla base del principio della partnership? Sono stupito di come il Vicepresidente Masaracchio e il Presidente della Giunta siano tranquilli rispetto a questa questione, dicendo "acquisirò l'atto". In ogni caso, anche per questo fatto, indipendentemente dalle decisioni che verranno assunte, resta il fatto che la Giunta e il Presidente non potevano non conoscere la presunta illegittimità dell'atto ma il Presidente ne è venuto a conoscenza la volta scorsa e da quel momento non ha assunto alcuna iniziativa di autotutela dell'Ente. Credo che avrebbe potuto farlo attraverso i funzionari perché le questioni sono state poste con estrema chiarezza.
Constato che c'è la volontà di insabbiare, per non portare alla luce quel poco di luce che abbiamo voluto gettare nel dibattito; invece, si rinvia e si acquisiscono gli atti. Due responsabilità che restano e vengono aggravate dalla mancanza di interventi.



PRESIDENTE

Per quanto riguarda la Commissione Nomine, ritengo di poter riferire al Presidente Deorsola l'opportunità di una riunione di questa Commissione.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Vista la situazione, dico che continuiamo ad impiegare molto tempo in confronti con la Giunta regionale senza avere delle risposte. Non ritengo più utile avere su questo tema un confronto con la Giunta regionale perch non ha risposto né alle questioni politiche, relative al fatto che si sta operando a favore dei gruppi privati interessati a fornire servizi alle pubbliche amministrazioni, né sull'incompatibilità del Presidente e sull'illegittimità di una delibera.
A nome del mio Gruppo, segnalo ai colleghi che noi - autonomamente assumeremo tutti gli atti relativi al dibattito e la documentazione disponibile e la invieremo alla Magistratura perché ritengo che sia inutile continuare un confronto con chi lo rifiuta. Quindi, mandiamo tutto alla Magistratura. Non siamo dell'idea che la Commissione Nomine debba pronunciarsi su alcunché perché il Presidente del CSI è eletto dal Consiglio di amministrazione e non dalla Giunta regionale.
Non capisco perché la Commissione Nomine debba decidere se il Presidente del CSI è stato, legittimamente o meno, eletto dal Consiglio di amministrazione. E' compito della Magistratura verificare se questa determina ha violato delle leggi, oppure no. Noi, come Gruppo, non partecipiamo a queste perdite di tempo.



PRESIDENTE

Riteniamo che con questa discussione siano state esaminate l'interrogazione n. 1961, presentata dal Consigliere Cavaliere l'interpellanza n. 1208, presentata dai Consiglieri Chiezzi e Papandrea l'interpellanza n. 1354, presentata dai Consiglieri Chiezzi, Moro Papandrea, Simonetti, Riba, Suino, Saitta e Cavaliere e l'interpellanza n.
2236, presentata dal Consigliere Saitta.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Sul problema sollevato dal Consigliere Chiezzi, rispetto al fatto dell'illegittimità in ordine ad un determina o ad una delibera, o di una incompatibilità, qualcuno deve pur rispondere!



PRESIDENTE

Ci sono i due ordini del giorno sui quali possiamo discutere; è per non aprire...



CAVALIERE Pasquale

Il collega Chiezzi ha presentato una proposta. Propongo, visto che la questione è da dirimere, che venga affrontata subito in una Conferenza dei Capigruppo.



PRESIDENTE

Non potremmo, nel frattempo, discutere gli ordini del giorno? Può darsi che ci sia occasione e possibilità di avere nel frattempo queste risposte.



CAVALIERE Pasquale

Gli ordini del giorno danno degli orientamenti politici.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

L'opinione che esprimo è la seguente: la riunione dei Capigruppo è utile se in tale riunione il Presidente Ghigo dice cose che qui in aula non ha detto. Quindi, sono favorevole alla riunione dei Capigruppo se in quest'aula il Presidente Ghigo dice che nella riunione dei Capigruppo darà le risposte che qui non sono state date. Se la riunione dei Capigruppo avviene con il Presidente Ghigo silente, come qui in aula, la ritengo inutile.
Chiederei al Presidente Ghigo di dirci qualcosa, altrimenti cosa andiamo a fare alla Conferenza dei Capigruppo? Se andiamo a ripetere questo gioco, quasi teatrale, possiamo fare a meno di riunirci.



PRESIDENTE

Quindi, lei, Consigliere Chiezzi, è dubbioso.



CHIEZZI Giuseppe

Sono d'accordo se serve a qualcosa; per servire a qualcosa è necessario che il Presidente Ghigo in quell'occasione dica qualcosa che non ha detto oggi in aula.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Gatti.



GATTI Agostino

Mi pare strano che il Presidente Ghigo riservi alla riunione dei Capigruppo delle dichiarazioni che potrebbe dire in aula.



PRESIDENTE

La parola al Presidente della Giunta, Ghigo.



GHIGO Enzo, Presidente della Giunta regionale

Sulla legittimità della nomina dell'ing. Di Giacomo al CSI deve rispondere il Consiglio, perché è il Consiglio che lo ha nominato come Consigliere all'interno del CSI; come Presidente lo ha nominato il Consiglio di amministrazione.
Ho suggerito che il tema venga presentato e discusso in Commissione Nomine. La Commissione Nomine, infatti, ha stabilito, nel momento in cui ha dato il permesso per la nomina al Consiglio regionale, se il soggetto aveva i requisiti per essere nominato.
Sulla determina io, come Presidente della Giunta, ne acquisisco gli elementi, poi posso eventualmente relazionare. La determina l'ho richiesta con lettera, mi sta arrivando, la valuterò, ma non spetta a me stabilire la legittimità della determina.



PRESIDENTE

Non essendo io il Presidente della Commissione Nomine, sapete benissimo che è il Presidente del Consiglio Deorsola, riferirò al Presidente del Consiglio di riunire la Commissione Nomine.



MONTABONE Renato

La Commissione Nomine è da tre mesi che non si riunisce più.



PRESIDENTE

Ma non dovete dirlo a me!



MONTABONE Renato

Lo dico all'aula.



PRESIDENTE

Cerchiamo di fare uno sforzo per ricondurre i lavori ad una discussione. Mi pare che sul CSI non si possa dire che non ne abbiamo discusso. Abbiamo ancora due ordini del giorno collegati sui quali il Consiglio è legittimato a discutere.
Passiamo pertanto all'esame dell'ordine del giorno n. 886 presentato dai Consiglieri Chiezzi, Moro e Simonetti.
La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Lo avevo già illustrato precedentemente.



PRESIDENTE

Non essendovi richieste di parola, pongo in votazione tale ordine del giorno, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte vista l'importanza delle attività svolte dal CSI nei settori del sistema informativo, per l'automazione del procedimento amministrativo nella fornitura di servizi per i consorziati, le autonomie locali, i privati visto l'interesse della Regione Piemonte a mantenere la capacità produttiva e di presenza sul mercato del CSI visto che la condizione per permettere la continuazione delle attività del CSI è il rinnovo decennale del Patto consortile entro la scadenza del 31 dicembre 1998 impegna la Giunta regionale a rinnovare il Patto consortile per dieci anni entro la scadenza del 31 dicembre 1998".
Come richiesto dal Consigliere Chiezzi, si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 50 votanti 48 hanno risposto SI' 16 Consiglieri hanno risposto NO 30 Consiglieri si sono astenuti 2 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 2 Consiglieri L'ordine del giorno è respinto.
Passiamo all'ordine del giorno n. 887, a firma dei Consiglieri Chiezzi Moro e Simonetti, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte attestata l'incompatibilità alla carica, da parte del Presidente del CSI in base alla vigente normativa regionale sulle nomine impegna la Giunta regionale a richiedere, attraverso i propri rappresentanti all'interno del Consorzio le dimissioni del Presidente del CSI".
Consigliere Chiezzi, intende illustrarlo?



CHIEZZI Giuseppe

No. Chiedo la votazione per appello nominale.



PRESIDENTE

Come richiesto dal Consigliere Chiezzi, si proceda alla votazione per appello nominale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti 49 votanti 46 hanno risposto SI' 16 Consiglieri hanno risposto NO 30 Consiglieri non hanno partecipato alla votazione 3 Consiglieri L'ordine del giorno è respinto.
Vi è inoltre l'ordine del giorno n. 889, a firma dei Consiglieri Cavaliere e Saitta, il cui testo recita: "Il Consiglio regionale del Piemonte in ordine ai rilievi circa la supposta incompatibilità del Presidente del CSI demanda alla Commissione Nomine del Consiglio regionale la verifica del caso entro il mese di dicembre 1998".
La parola al Consigliere Montabone per dichiarazione di voto.



MONTABONE Renato

Presidente, voterò a favore di questo ordine del giorno, ammesso che la Commissione Nomine non solo decida nel merito, ma venga convocata entro la fine del mese di dicembre.
L'ultima Commissione Nomine - colgo l'occasione per ricordarlo in aula è avvenuta quando il Presidente della Commissione Nomine casualmente aveva richiesto agli uffici di verificare quale fosse l'incompatibilità di coloro che si erano proposti per rappresentare la Regione nella Cassa di Risparmio. Una proposta del Presidente della Commissione Nomine avanzata casualmente e che tendeva, come forse è stato anche lecito fare, a sgomberare il campo ad alcuni Consiglieri della maggioranza che avevano fatto domanda per essere rappresentanti della Regione nella Cassa di Risparmio. Da allora, come spesso accade nelle Commissioni presiedute dal Presidente del Consiglio, non abbiamo più avuto alcuna notizia, come - mi permetto di dirlo qui, fra parentesi - non abbiamo mai alcuna notizia su quello che faremo in Consiglio regionale - non sappiamo mai quello che facciamo.
Sono d'accordo su questo ordine del giorno, perché perlomeno impegna il Presidente a convocare la Commissione Nomine entro la fine del mese di dicembre. Non so poi se con il decisionismo che regna nelle varie Commissioni si riuscirà a cavare un ragno dal buco, però, perlomeno, è un atto formale che potrebbe soddisfarci: essere convocati in Commissione Nomine entro la fine del mese di dicembre.



PRESIDENTE

Non essendovi altre dichiarazioni di voto, si proceda alla votazione per appello nominale dell'ordine del giorno testé discusso, di cui ho già dato lettura.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 47 hanno risposto SI' 46 Consiglieri ha risposto NO 1 Consigliere L'ordine del giorno è approvato.


Argomento: Beni culturali (tutela, valorizzazione, catalogazione monumenti e complessi monumentali, aree archeologiche)

Interrogazione n. 2262 dei Consiglieri Picchioni e Casari inerente a: "Tutela sopravvivenza Circolo degli Artisti"


PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Picchioni; ne ha facoltà.



PICCHIONI Rolando

Mi permetto di sollecitare, signor Presidente, la risposta da parte dell'Assessore Leo all'interrogazione relativa al Circolo degli Artisti.
Dato che si tratta di un'interrogazione urgente, presentata a suo tempo, e che c'è una polemica o perlomeno un'attenzione che mi pare molto viva sugli organi di stampa, se l'Assessore, che so essere pronto, potesse darci una risposta, gliene sarei molto grato. Si tratta di un argomento brevissimo.



PRESIDENTE

Se l'Assessore è d'accordo, io non ho alcun problema.
La parola all'Assessore Leo.



LEO Giampiero, Assessore alle attività culturali e spettacolo

Ne approfitto per dire che innanzitutto è vero che si tratta di una cosa rapida, ma importante ed urgente, e io sono pronto a rispondere.
Tra l'altro, chiederei anche all'aula, e al relatore in particolare Consigliere Ghiglia, se potessimo esaminare, subito dopo, il provvedimento relativo all'Accademia delle Scienze che è stato licenziato all'unanimità dalla Commissione competente. Anzi, si era detto, da parte di chi era meno d'accordo, "sono ancora pochi, però diamoglieli perché è un problema".
Allora, io chiederei di approvare questo provvedimento in modo che l'Accademia delle Scienze, che è andata sui giornali dicendo "attendiamo questo contributo dalla Regione", sappia che essendo stato predisposto da tanto tempo da parte della Commissione competente possa andare avanti.
Se il Presidente mi autorizza, rispondo subito all'interrogazione.



PRESIDENTE

Ne ha facoltà.



LEO Giampiero, Assessore alle attività culturali e spettacolo

Desidero ringraziare l'on. Picchioni per avermi dato l'opportunità con questa interrogazione di affrontare una questione molto importante, e gliene do atto, per la vita culturale di Torino e della nostra Regione.
A questo proposito, mi sembra opportuno ricordare che la Regione Piemonte, a partire dal 1985, ha stipulato una convenzione con il Circolo degli Artisti con la quale si prevedeva una stretta collaborazione in termini di programmazione ed organizzazione delle attività culturali, quali mostre, concerti, convegni, ecc. nei locali del Circolo stesso.
Nel corso degli anni si sono organizzate numerose mostre, e di livello da Carol Rama a Rigolo Ratotino, a Emilio Sobrero, a Beppe Devalle, a Emilio Aimun, a Giulio Boetto, a Riccardo Sartoris, ecc.
La convenzione, più volte rinnovata, è scaduta il 16 maggio di quest'anno e prevedeva un contributo annuale sia per l'utilizzo degli spazi espositivi, sia quale sostegno alle attività del Circolo stesso, a cui si sono aggiunti due contributi straordinari per lavori di messa a norma e parziale restauro di alcuni locali.
A conoscenza del fatto che il contratto d'affitto con la proprietà di Palazzo Graneri veniva a scadenza al 31/12/1998, già a partire dall'inizio dell'anno ci sono stati ripetuti incontri con la Presidenza del Circolo e con la proprietà per trovare insieme una soluzione che permettesse la permanenza del Circolo in tale palazzo.
A tal fine, ritengo doveroso ricordare che il palazzo è stato interamente ristrutturato ad eccezione dei soli locali occupati dal Circolo. A ristrutturazione completata la proprietà si sarebbe riservata di rivedere in modo significativo il canone d'affitto.
Le ipotesi fatte con la proprietà per una soluzione, che permettesse un canone d'affitto sopportabile per il Circolo, hanno avuto però un iter travagliato. Ci sono stati diversi tentativi per trovare una soluzione però devo aggiornare ad oggi la vicenda che rende l'interrogazione attuale e preziosa nel senso che dopo la prima sollecitazione dell'interrogazione ho avuto contatti con l'avv. Fortino e con la proprietà. Allora, potrebbe delinearsi questo tipo di soluzione che richiede l'attenzione del Consiglio, che c'è stata: un intervento di mediazione e di attenzione dell'Assessorato e un intervento successivo straordinario, magari proprio con le modalità, mi permetto di suggerire, che stiamo per approvare per l'Accademia delle Scienze. Mi spiego: mentre in una prima fase sembrava che venisse abbandonato il Circolo, che le condizioni fossero insopportabili e che non si potesse quindi provvedere da parte dei soci del Circolo la sopravvivenza, il Circolo oggi ha avuto un nuovo impulso, un'attenzione una volontà e una disponibilità a fare due cose: la prima, riaprire i ranghi e quindi rimpolparlo; la seconda - cosa più importante - mi ha confermato l'avv. Fortino, dopo il sollecito dell'interrogazione, che sarebbero disponibili a fare un grande sforzo per l'acquisto di una parte dei locali storici. Pertanto, questo permetterebbe: a) di mantenere il Circolo in quella sede b) di continuare l'attività di mostre a livello nobile c) di proseguire con la convenzione.
A questo proposito, se il Consiglio lo riterrà, poi potremo anche affrontarlo in sede di bilancio in Commissione Cultura. Io avrei due ipotesi che ho già ventilato all'avv. Fortino trovando la sua soddisfazione.
La prima: una nuova convenzione più robusta a favore del Circolo degli Artisti; la seconda, se il Consiglio lo riterrà, un eventuale provvedimento una tantum come quello che stiamo per approvare per l'Accademia delle Scienze.
Comunque l'interrogazione è stata assolutamente preziosa perché ha innescato questo lavoro di collegamento che, ripeto, mi porterebbe a proporre come Assessorato il sostegno al Circolo, l'approvazione di una convenzione più robusta ed eventualmente anche un una tantum per l'anno 1999.



PRESIDENTE

Sull'interrogazione? Normalmente è l'interrogante che interviene.



PRESIDENTE

CHIEZZI Giuseppe (fuori microfono)



PRESIDENTE

E' una richiesta al Presidente della VI Commissione.



PRESIDENTE

Io non ho problemi, però aiutatemi. Mi rivolgo io al Presidente della VI Commissione, se è il caso.



PICCHIONI Rolando

Ringrazio l'Assessore per la risposta che ha dato. Ovviamente anche il problema del Circolo degli Artisti merita un approccio organico a tutte le strutture museali torinesi. Il fatto, peraltro, che questo Circolo venga mantenuto nella sua funzione primaria, che è quella di essere un cenacolo di cultura, come si è consolidato attraverso i tempi, non può che avere il mio consenso e credo quello di tutti coloro che hanno sempre visto nel Circolo degli Artisti uno dei punti di riferimento non solamente della cultura storico-letteraria, ma anche della cultura figurativa. Dispiace però, che negli ultimi tempi una gran parte del mondo figurativo, del mondo artistico torinese, abbia lasciato questi locali e anche il sodalizio stesso. Pertanto, al di là di quella che può essere una meritoria opera di sostegno del Circolo stesso, al di là delle vicende immobiliari sulle quali non voglio assolutamente intervenire, credo che se la convenzione che l'Assessore vuole proporre sarà una convenzione che può segnare anche una parte del sistema mostre, sistema esposizioni di Torino, cercando sinergicamente di coinvolgere in un disegno complessivo sia il Circolo degli Artisti come la Galleria d'Arte moderna come il Museo di Rivoli e il Palazzo Bricherasio, questo possa essere oggetto di un approfondimento anche da parte della VI Commissione e da parte di tutti i Consiglieri. Noi dobbiamo puntare a far sì che non sia un'erogazione liberale nei confronti solo del Circolo degli Artisti, peraltro, come dicevo e ripeto, meritorio di sopravvivere, ma che ciò possa costituire un'occasione per un ripensamento globale e generale del sistema museale, perlomeno del sistema espositivo torinese. Di questo la ringrazio.



PRESIDENTE

Consigliere Chiezzi, le ricordo che era un'interrogazione e non una comunicazione dell'Assessore. Normalmente non...



CHIEZZI Giuseppe

Normalmente, Presidente, si concordano le interrogazioni in sede di Capigruppo e normalmente non si svolgono interrogazioni in questo modo normalmente, soprattutto, su un tema così importante.
L'altra volta avevo chiesto una comunicazione all'Assessore D'Ambrosio ma non se n'è fatto nulla, non se ne fa nulla adesso e quindi l'ordine dei lavori è casuale. Io le chiedo solo di invitare il Presidente della VI Commissione ad organizzare un'audizione con il Circolo degli Artisti per capirne qualcosa di più: qui ci sarà chi sa tutto perché lo sapeva già prima, c'è chi sa poco e vorrebbe saperne di più, quindi dal mio punto di vista non considero discussa questa interrogazione, la posso replicare domani mattina per chiedere di discuterla in aula. Non mi basta quello che ha detto l'Assessore, quindi gradirei una risposta sulla disponibilità del Presidente della VI Commissione ad organizzare un'audizione con il Circolo degli Artisti.



PRESIDENTE

Penso di poter interpretare la volontà del Presidente della VI Commissione, per cui la sua richiesta verrà sicuramente esaudita.


Argomento: Enti Istituti Fondazioni Associazioni di rilevanza regionale

Esame disegno di legge n. 365: "Contributo straordinario all'Accademia delle Scienze di Torino" (connessa interpellanza n. 1602)


PRESIDENTE

Passiamo ora all'esame del disegno di legge n. 365, di cui al punto 10) all'o.d.g.
La parola al relatore, Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino, relatore

L'Accademia delle Scienze di Torino, fondata nel 1783, è istituzione culturale delle più importanti d'Italia. L'Accademia è riconosciuta quale istituzione culturale di rilevanza regionale dalla L.R. n. 49 del 3/9/1984.
Se si tiene conto del ruolo primario che il Piemonte ebbe nella cultura europea del '700 e dell'800 si può capire la ricchezza e l'importanza del patrimonio bibliografico (più di 200 mila volumi), archivistico e storico artistico conservato dall'Accademia, i cui soci non solo parteciparono attivamente al dibattito scientifico internazionale, ma, incaricati dal Governo sabaudo di ogni consulenza per le scienze e per le tecniche giocarono anche un ruolo fondamentale nella vita sociale, economica e militare dello Stato.
Oggi l'Accademia delle Scienze versa in notevoli difficoltà economiche che ostacolano la conservazione del patrimonio e lo svolgimento della preziosa attività di studi e di ricerca. Grazie all'inserimento della tabella della citata L.R. n. 49/84, l'Accademia fruisce di finanziamenti regionali per il funzionamento ordinario e per progetti specifici, ma la contingente situazione finanziaria richiede un intervento contributivo e straordinario una tantum che permetta all'Accademia, il cui ruolo e le cui raccolte sono patrimonio collettivo della Regione, di riavviare l'ordinario funzionamento e l'importante attività.
Per questo motivo l'art. 1 del disegno di legge prevede espressamente l'erogazione, da parte della Regione Piemonte, di un contributo di L. 150 milioni. Le procedure di concessione e di erogazione saranno oggetto di provvedimento amministrativo anche al fine della predisposizione del rendiconto circa l'utilizzo del fondo.
L'art. 2 delinea le norme finanziarie.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Chiezzi.



CHIEZZI Giuseppe

Grazie, Presidente. Questo disegno di legge giunge con un ritardo inaccettabile rispetto alla richiesta che l'Accademia delle Scienze fece alla Regione Piemonte e anche al Consiglio in ordine alle proprie difficoltà economiche.
Il contributo che la Regione Piemonte dà all'Accademia delle Scienze sia quello ordinario, sia quello straordinario oggetto di questa legge, è a parere del nostro Gruppo assolutamente insufficiente e non tiene conto del livello culturale delle attività che l'Accademia svolge. E' veramente imbarazzante mettere a confronto il contributo straordinario oggetto di questa legge e in generale il contributo ordinario che viene dato all'Accademia delle Scienze con altre attività contributive che la Regione Piemonte ha verso altri Enti. Se noi dovessimo pesare questi contributi in ordine al rilievo culturale, al rilievo storico delle varie istituzioni o associazioni oggetto di contributi, penso che il contributo dovuto all'Accademia delle Scienze dovrebbe essere cento volte superiore rispetto ai contributi che si danno ad altri tipi di attività.
Tutto ciò premesso, quindi tempi inaccettabili e livello del contributo ridicolo, noi voteremo comunque a favore di questa legge, ma con queste precisazioni.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, passiamo all'esame dell'articolato.
ART. 1 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 46 voti favorevoli 45 astensioni 1 L'art. 1 è approvato.
ART. 2 - Si proceda alla votazione per alzata di mano, ai sensi dell'art.
44, comma secondo, dello Statuto.
L'esito della votazione è il seguente: presenti e votanti 46 voti favorevoli 45 astensioni 1 L'art. 2 è approvato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico sull'intero testo della legge.
L'esito della votazione è il seguente: presenti 45 votanti 44 hanno votato SI' 43 Consiglieri si è astenuto 1 Consigliere non ha partecipato alla votazione 1 Consigliere La legge è approvata.
Siccome sull'argomento era stata presentata l'interpellanza n. 1602 risalente al 1997, a firma dei Consiglieri Chiezzi e Simonetti, la riteniamo ovviamente assorbita con l'approvazione di questa legge.


Argomento:

Annunzio interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno


PRESIDENTE

I testi delle interrogazioni, interpellan ze e, mozioni e ordini del giorno pervenuti alla Presidenza del Consiglio regionale verranno allegati al processo verbale dell'adunanza in corso.
A questo punto, chiuderei i lavori della mattinata. Riprenderemo oggi pomeriggio alle ore 14,30 con la comunicazione del Presidente della Giunta in merito alla richiesta del concorso per VIII livello. Raccomando la puntualità.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 12,52)



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