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Dettaglio seduta n.304 del 13/11/98 - Legislatura n. VI - Sedute dal 23 aprile 1995 al 15 aprile 2000

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Argomento:


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
In merito al punto 4) all'o.d.g.: "Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale", comunico:


Argomento:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale

Argomento:

a) Congedi


PRESIDENTE

Hanno chiesto congedo i Consiglieri Bellingeri, Botta, Chiezzi Farassino, Ghigo, Marengo, Rubatto.


Argomento: Nomine

Iscrizione all'o.d.g. e votazione della proposta di deliberazione n. 630 "Nomina componenti Comitato di gestione del Fondo Speciale presso le Regione ai sensi della L.R. del 29 agosto 1994, n. 38 'Valorizzazione e promozione del volontariato'. Individuazione delle associazioni pi rappresentative ex art. 5, L.R. 23 marzo 1995, n. 39 'Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti interessati'".


PRESIDENTE

La seduta è aperta.
Pongo in votazione l'iscrizione all'o.d.g. della proposta di deliberazione n. 630.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
L'iscrizione è approvata all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.
Non essendovi interventi, pongo in votazione tale deliberazione, il cui testo, a mani dei Consiglieri, verrà trascritto nel processo verbale dell'adunanza in corso.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
E' approvata all'unanimità dei 42 Consiglieri presenti.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Esame disegno di legge n. 451: "Sottoscrizione di nuove azioni della Rete Telematica Piemontese SpA"


PRESIDENTE

Passiamo al punto 9) all'o.d.g.: "Esame disegno di legge n. 451.
Relatrice è la Consigliera Ferrero.



FERRERO Caterina, relatrice

La I Commissione ha esaminato il disegno di legge n. 451 presentato dalla Giunta regionale relativo alla sottoscrizione di nuove azioni della Rete Telematica Piemontese SpA.
Questa società è sorta nel '90 su iniziativa della Regione con la legge n. 9/89 al fine di creare un soggetto imprenditoriale in grado di offrire e gestire servizi telematici a valore aggiunto nell'ambito del territorio piemontese.
L'iniziativa riuscì a coinvolgere importanti e qualificati partner dell'imprenditoria privata, Olivetti, Cedacri, Ovest SpA dell'imprenditoria pubblica Telecom Italia e finanziarie Istituto San Paolo, CRT, Banca Regionale Europea. Le adesioni furono probabilmente al di sopra delle aspettative, tant'è che l'apporto regionale di capitale previsto nella legge, autorizzato in un massimo di due miliardi fu poi in effetti limitato a un miliardo e 236 milioni pari al 33% del capitale sociale.
L'attività gestoria si orientò sin dall'inizio su due direttrici: una prima consistente nella gestione della RTP che allora sostanzialmente coincideva con quella del ramo finanziario dell'Istituto Bancario San Paolo, una seconda nell'applicazione di sistemi informatici su dati di rilievo ambientale.
Ceduto nel '94 il suo principale utilizzatore, il ramo aziendale che prevedeva la gestione telematica e pur cercando di ampliare il proprio core business al complesso dei servizi telematici e informatici, la capacità della società di inserirsi proficuamente sul mercato è andata man mano affievolendosi, denotando una scarsa propensione alla progettualità di prodotti innovativi.
E' soltanto in questi ultimi anni che il management della società ha intrapreso una politica più aggressiva, dapprima dotandosi di una struttura che, seppure numericamente ridotta, fosse in grado di operare attivamente quindi acquisendo importanti attrezzature produttive ed (quali il centro di telelavoro/videoconferenza ed il call center) e infine proponendosi quale interlocutore privilegiato in settore di grande interesse strategico, quali sanità, lavoro, formazione professionale e ambiente.
Il ritrovato slancio operativo e la mole di investimenti ad esso collegati hanno indotto il Consiglio di amministrazione a richiedere ai soci nuovo capitale di rischio; l'assemblea straordinaria del 27 ottobre 1997 ha aderito a detta richiesta deliberando l'aumento del capitale sociale da 2.387.952.000 lire a 2.890.272.000 mediante l'emissione di 78.000 azioni del valore nominale di L. 6.440.
La Regione intende partecipare all'operazione di ricapitalizzazione oltreché per la quota di propria pertinenza, anche attraverso l'acquisto delle azioni che risultino non sottoscritte dagli altri soci.
Si ritengono infatti pienamente condivisibili le linee di politica aziendale delineate dal Consiglio di amministrazione che orientano l'azione della società in settori di intervento di grande interesse per la Regione e nei quali il know how in possesso di R.T.P. può rappresentare un utile elemento per il miglioramento qualitativo dei servizi erogati.
Va peraltro significato che l'entità degli oneri assunti (delimitati in un massimo di lire 502.320.000) è tale che, anche se sommati all'iniziale esborso sostenuto in sede costitutiva, risultano comunque inferiori alla previsione effettuata dal legislatore nel 1989, a testimonianza di come il rinnovato impegno regionale in R.T.P. risulti del tutto compatibile con le originarie previsioni di spesa.
Valutata l'imminente scadenza dei termine per la sottoscrizione delle azioni (30.10.1998) si richiede l'urgenza della legge.
Nel caso in cui non sia possibile provvedere alla sottoscrizione delle azioni in tempo utile si prevede sin d'ora che, qualora gli organi sociali intendessero reiterare l'aumento di capitale nella stessa misura già deliberata, la Regione sottoscriverà, oltre alla quota di propria spettanza, anche quelle azioni che risultassero inoptate dagli altri soci.
La I Commissione ha licenziato nella seduta di giovedì 22 ottobre 1998 a maggioranza il nuovo testo del disegno di legge.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, se fosse possibile chiederemmo un'ulteriore illustrazione dell'Assessore competente sulla partecipazione, in ambito più generale, al capitale della "Rete Telematica Piemontese S.p.A".
L'ente in questione non ci risulta abbia prodotto, se non in modo non del tutto chiaro rispetto all'attività che avrebbe dovuto svolgere anche per conto della Regione Piemonte, un ruolo importante di supporto.
Come Gruppo, volevamo intanto capire - al di là della relazione assolutamente generica - in che modo si giustifica l'aumento di capitale rispetto alle esigenze della Regione Piemonte in questo campo.
Inoltre, vorremo capire le conseguenze che la Regione Piemonte dovrebbe sopportare relativamente al contributo in conto capitale che viene attuato con un così breve ritardo: da qui ad un mese - o oltre - cosa pu comportare rispetto alla gestione e all'attività delle Rete Telematica Piemontese? Come Gruppo, infatti, avremmo necessità di approfondimento rispetto ad un ruolo che ci pare non esaustivo rispetto alle esigenze che la Rete Telematica Piemontese offre nel territorio e in campo telematico in cui presta la sua attività.
Chiedo un approfondimento dall'Assessore competente.



PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MINERVINI



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, intervengo certamente non per la competenza specifica, poiché l'Assessorato alle partecipate ed Enti strumentali attribuisce competenza specifica agli Assessori che si interessano, nel comparto dei vari settori, direttamente delle relative partite.
Sono informato sulla Rete Telematica della Regione che, comunque, è una delle partecipate che ha titolo operativo; tant'è che, comunque, è in pieno vigore e non è stata fatta alcuna azione che non sia e non continui ad essere così come è stato rappresentato in passato.
Alla domanda specifica di cosa deriverebbe da qui alla fine del mese di novembre, nel caso in cui oggi non si procedesse alla votazione di questo D.D.L., rispondo che il provvedimento richiesto - ripeto: se approvato dopo la fine del corrente mese - quasi certamente sarebbe oggetto di rinvio da parte governativa per la violazione delle norme che inibiscono appunto dopo quella data, le variazioni di bilancio.
Se inviati dopo la fine del mese di novembre, vi è la possibilità che vengano rinviati eccependone la tardività rispetto al termine per l'esercizio di controllo, che se utilizzato appieno - vale a dire in trenta giorni - li renderebbe improduttivi di qualsivoglia effetto giuridico giacché diverrebbero legge dell'esercizio finanziario successivo a quello rispetto al quale viene autorizzata la spesa.
La gravità degli effetti pregiudizievoli è dunque tale da consigliare ogni opportuna iniziativa politica utile ad ottenere la loro più sollecita approvazione e quindi la presentazione in Consiglio oggi, anche con i motivi di urgenza, dello strumento già ampiamente illustrato, per quanto non del tutto condivisibile da parte dell'opposizione, dalla relazione fatta dalla Consigliera Ferrero.
Va ancora detto, a rafforzare vieppiù l'esigenza e l'urgenza di un intervento sollecitatorio, che le leggi, una volta entrate in vigore dovranno trovare attuazione, in via di iniziativa, sempre entro l'anno. E in taluni casi gli adempimenti amministrativi connessi non paiono n semplici né immediati. Dopodiché questi sono gli elementi che inducono all'urgenza e quindi dimostrano che la stessa è del tutto plausibile.
Per quanto riguarda l'operatività o comunque l'attività della R.T.P. il discorso sta nell'ambito di tutto ciò di cui si sta parlando in questi giorni, nel contesto appunto dell'informatizzazione degli strumenti che rendono possibile l'informatizzazione. La RTP è collegata con il CSI, per cui l'attività della RTP, collegata con le attività del CSI, rende possibile quei servizi che sono determinati dalla natura stessa della RTP.
Non credo che ci siano altri motivi di valutazione, tranne che non ci siano motivi di valutazione in contestazione diretta, per cui vengano pure esplicitati, ma questi sono gli elementi che ci constano nell'ambito di tutto ciò che rappresenta questa nostra partecipata regionale.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Moro.



MORO Francesco

Grazie, Presidente. Innanzitutto in relazione al disegno di legge n.
451 volevo fare alcune domande in quanto non mi pare che il Vicepresidente della Giunta regionale abbia chiarito fino in fondo alcune questioni.
Innanzitutto, a me pare importante la questione politica e della partecipazione al capitale della Rete Telematica Piemontese da parte della Giunta regionale di centro-destra, cioè a dire il motivo principale per cui questa Giunta pone la questione della partecipazione e il perch dell'esigenza di sottoscrivere nuove azioni. Vorrei pertanto conoscere la linea politica di governo della Regione Piemonte in relazione alla sottoscrizione di nuove azioni alla Rete Telematica Piemontese perché, a mio avviso, è una questione importante che la stessa relazione della collega Ferrero, pur essendo precisa e puntuale, non ha chiarito fino in fondo. Vorremmo chiarimenti in merito alla questione del capitale e della partecipazione azionaria alla Rete Telematica Piemontese e quindi sollecitiamo una più ampia relazione da parte della Giunta regionale e dell'Assessore competente anche in relazione alla linea politica di governo che la Regione Piemonte intende attuare in questo ambito e, soprattutto con la sottoscrizione di nuove azioni. A mio avviso, la spiegazione dovrebbe essere più completa e non solo schematica così come è stata presentata.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Grazie, Presidente. Vi è ancora qualche lato oscuro che sarebbe bene fosse chiarito dall'Assessore competente. Ad esempio, la parte che ci vede un po' perplessi è che la somma di 502 milioni, per portare il capitale da 2 miliardi e 387 milioni e 2 miliardi e 890 milioni, viene sottoscritta interamente dalla Regione Piemonte. Inoltre, se vi sono notizie che motivino il fatto che altri soci della Rete Telematica Piemontese non hanno aderito ad una parte di sottoscrizione dell'aumento di capitale. Leggo nella relazione che "ceduto nel 1994 al suo principale utilizzatore il ramo aziendale che prevedeva la gestione telematica e pur cercando di ampliare il proprio core business al complesso dei servizi telematici ed informatici, la capacità della società di inserirsi proficuamente sul mercato è andata man mano affievolendosi denotando una scarsa propensione alla progettualità di prodotti innovativi". Pertanto, sarebbe bene che l'Assessore chiarisse questi due punti: il motivo per cui è stato ceduto nel 1994 il principale ramo aziendale e quali sono le ragioni di merito circa il fatto che si richiede che l'aumento di capitale venga sottoscritto interamente dalla Regione Piemonte. Grazie.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti.



SIMONETTI Laura

Grazie, Presidente. Intervengo semplicemente per integrare delle informazioni da richiedere al testo sulla base delle dichiarazioni del Vicepresidente della Giunta, legandomi ad alcune domande avanzate poc'anzi dal collega Miglietti, ma vorrei andare oltre. Vorremmo sapere personalmente non ho partecipato alle riunioni della Commissione che ha esaminato questo testo - quanti sono i soci del Consiglio di amministrazione e, in particolare, chi sono. Faccio riferimento ai soggetti privati, ma anche ai soggetti pubblici e quindi agli Enti locali. In che misura questi soci partecipano rispetto al capitale e per quale motivo sulla base della misura della partecipazione al capitale, l'aumento del capitale è interamente a carico dell'Ente regionale? Prima questione.
Seconda questione. Già nella relazione e già l'Assessore, in modo generico e comunque un po' - mi permetta - superficiale, ha affrontato il settore di attività della Rete Telematica Piemontese, ma qui si fa riferimento ad un aumento del capitale dovuto anche a nuove linee di politica aziendale, delineate dal Consiglio di amministrazione, che appaiono condivisibili. Per questo stanziamento e in questo contesto si colloca anche l'aumento di capitale e, quindi, il carico intero dell'aumento del capitale grava sulla Regione Piemonte.
Visto che non siamo a conoscenza, almeno in questa sede, del complesso se non chi abbia approfondito la questione più da vicino con il Consiglio di amministrazione - delle linee aziendali alle quali la Regione Piemonte partecipa attivamente con l'aumento del capitale, vorremmo capire anche il complesso delle attività e anche della politica strategica che la RTP si propone.



PRESIDENTE

Assessore Burzi, sono state avanzate alcune domande per un chiarimento in merito al disegno di legge che appartiene a lei.
Prego, Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore ai sistemi informatici

Chiedo scusa alla Presidenza, purtroppo ero distratto mentre l'aula stava ponendo delle domande - peraltro la Giunta era ampiamente rappresentata - e quindi - ahimé! - ho delle difficoltà, qualora fosse di mia competenza, a rispondere. Se la Presidenza vuole consentire due minuti di sospensione posso comprendere quali sono le domande poste; dopodiché la Giunta deciderà come e in che misura rispondere.



PRESIDENTE

Prego, Vicepresidente Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Posso ribadire i concetti già espressi. Gli altri Enti coinvolti importanti e qualificanti parti delle imprese private, così come è detto nella relazione, sono la Olivetti S.p.A., la Cedacri Ovest S.p.A.; per quanto riguarda la parte pubblica, la Telecom Italia e, per quanto riguarda la parte finanziaria, l'Istituto S. Paolo, la CRT e la Banca Regionale Europea.
La Rete Telematica è una partecipata che concorre nello sviluppo delle attività collaterali al CSI: infatti, è in stretto rapporto anche con il CSI per tutte quelle attività promozionali nella telematizzazione - che non è la internettizzazione - di tutto ciò che viene oggi considerato sotto forma di economia digitale.
E' per questo che è stata presentata la necessità di un aumento di capitale per sopperire allo sforzo dello sviluppo per il ritrovato slancio operativo e la mole di investimenti ad esso collegati, come nelle valutazioni che hanno indotto il Consiglio d'amministrazione della RTP credo che ciò sia stato oggetto di dibattito nell'ambito della Commissione consiliare competente - a richiedere ai soci nuovo capitale di rischio.
E' ovvio che può anche accadere che la Regione si assuma l'onere di elargire il capitale a rischio che viene richiesto, nell'attività stessa e nell'iter di tutto quello che è il rapporto, poi si potrà vedere come rientrare nelle quote capitarie, così come per il CSI, che è nel dibattito di una ufficialità conosciuta a tutti. Può anche accadere che qualche socio possa sottrarsi e che qualche socio possa aggiungersi: l'importante è stabilire se la RTP è considerata ancora una partecipata capace di svolgere la propria attività nell'ambito di tutto ciò che l'economia digitale oggi rappresenta.
Ci sono stati anche dei rapporti con il Progetto Bolivar (non so siete venuti a conoscenza di questo, comunque ve lo dico io in questo momento) che è un progetto che coinvolge sei Paesi dell'America Latina dentro cui c'è il collegamento con le attività imprenditoriali del Piemonte. Ci sono rapporti con le piccole e medie aziende, perché questa attività, anche nell'ambito del telelavoro, possa essere nello sviluppo pieno di tutto ci che è promozionale nella RTP che per quanto riguarda il passato - non stiamo a dire il recente o lontano passato, un'indagine di questo genere allo stato attuale delle cose a me non risulta - la Commissione avrebbe dovuto, penso che la Commissione abbia dettagliato anche questi argomenti in cui la RTP, come tante altre nostre partecipate (ragione per cui c'è il disegno strategico generale di rileggere tutto il comparto delle partecipate, degli enti strumentali), è nell'ambito di considerazioni promozionali.
Questo è il motivo per il quale si presenta questo strumento legislativo. Mi pare che la relazione sia, non dico giustificativa, ma comunque dia gli elementi per i quali il know-how che la RTP imprime, pu imprimere, sta imprimendo, sia un know-how riconosciuto, e questi sono i motivi per cui si chiede al Consiglio regionale di votare o di bocciare questo disegno di legge.
Penso che altre spiegazioni in questo momento io non possa e non debba dare. Poi se l'Assessore competente a tutto ciò che è il sistema della messa in rete ha bisogno di un momento di confronto, di verifica delle cose, stabilisca con il Presidente del Consiglio quello che c'è da fare, ma per me la partita è comunque già esaurita nel momento in cui è stata presentata e delucidata in questi termini.
Io non ero presente in Commissione.



PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DEORSOLA



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Signor Vicepresidente della Giunta, questa azienda è stata costituita nel 1990 con un capitale sociale di 2 miliardi, che in effetti poi è stato sottoscritto per 1.236 milioni come apporto regionale, il che vuol dire che questa società è poco più di una bottega.
Dato che nella relazione si dice: "Ceduto nel 1994 al suo principale utilizzatore il ramo aziendale che prevedeva la gestione telematica e pur cercando di ampliare il proprio core-business al complesso dei servizi telematici e informatici, la capacità della società di inserirsi proficuamente sul mercato è andata man mano affievolendosi denotando una scarsa propensione alla progettualità di prodotti innovativi", e che adesso si presume vi sia una rivisitazione da parte del suo Consiglio d'amministrazione per avere una politica più aggressiva all'interno del mercato, non riesco a capire perché la Regione Piemonte continui in modo pervicace ad essere impegnata in questa S.p.A., dopo che sentiamo ragionamenti che vanno in ben altre direzioni, sempre su tematiche affini.
A nostro avviso sono necessarie spiegazioni più puntuali e probabilmente un rinvio in Commissione per poter acquisire tutti quei dati che in questo momento, più ci addentriamo nell'esame di questa legge, più ci lasciano perplessi. Probabilmente neanche il Vicepresidente della Giunta o l'Assessore competente, credo che sia l'Assessore alle partecipate, sono in grado di darci spiegazioni sufficienti. Io inviterei il Vicepresidente della Giunta a riportare in Commissione questo disegno di legge e darci l'opportunità di approfondirlo e poi naturalmente la maggioranza o il Consiglio regionale si assumeranno le proprie responsabilità nel decidere se riconfermare quanto è previsto da questa legge oppure cambiare direzione. Altrimenti diventa molto difficile poter dare a tutti i Consiglieri quel tanto di conoscenza che deve essere acquisito da ogni Consigliere per dare un voto che abbia almeno la convinzione di ciò che uno sta facendo.



PRESIDENTE

Ricordo che siamo sempre in discussione di ordine generale.



(Richiesta di parola da parte della Consigliera Simonetti)



PRESIDENTE

Da parte mia c'è sempre stata l'interpretazione più comprensiva sui diritti dei Consiglieri, cioè nel senso di permettere compensazioni di tempo, anche intervenire più volte nei limiti di tempo previsti, mi pare però, Consigliera Simonetti, che lei sia già intervenuta due volte e quindi tutti questi limiti di benevolenza, che sono sempre applicati, siano stati superati, perciò dobbiamo passare, se non ci sono interventi di altri colleghi, sull'art. 1 dove c'è di nuovo la possibilità di intervenire.



SIMONETTI Laura

Vorrei almeno la presenza dell'Assessore Burzi, dato che è stato chiamato in causa e ha partecipato ai lavori della Commissione.



PRESIDENTE

La presenza dell'Assessore possiamo senz'altro richiederla perché pu essere utile per l'approfondimento.



SIMONETTI Laura

Noi non abbiamo avuto delle risposte rispetto alle domande che abbiamo posto! Domande che erano rivolte all'Assessore Burzi! Lo faccia almeno venire in aula.



PRESIDENTE

Invito l'Assessore Burzi a essere presente in aula per favorire il buon andamento dei nostri lavori.



(L'Assessore Burzi rientra in aula e prende posto ai banchi della Giunta)



PRESIDENTE

Grazie, Assessore Burzi.



(L'Assessore Masaracchio colloquia con il Presidente Deorsola)



SIMONETTI Laura

Avete forse bisogno di qualche minuto di sospensione?



PRESIDENTE

No, assolutamente. Vicepresidente Masaracchio, ritiene che l'Assessore possa aggiungere qualche elemento tecnico? Non lo dica a me, ma all'aula.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

L'ho già detto.



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Angeli; ne ha facoltà.



ANGELI Mario

Debbo pensare che sia difficoltoso comprendere le nostre domande o che non ci siano risposte.
Io mi sono riletto la relazione e la legge. Qui si chiede un aumento di 503 milioni rispetto ad un capitale iniziale di 1 miliardo e 200 milioni circa, per una società che non sappiamo bene (se non per i tre rami che aveva scelto) quando e per quale motivo è stata realizzata: se era per cablare l'intero Piemonte (quindi per attivare la telematica in tutto il Piemonte) o se, visto il tipo di investimento, la quantità di soldi investiti, serviva solo al San Paolo come primo gestore, primo interprete di questa società oppure se voleva avere altre iniziative.
Ora noi vogliamo aumentare di 503 milioni il capitale iniziale vorremmo capire (per lo meno, vorrei capire io) più esattamente con quali prospettive e per quali ragioni intendiamo procedere a questo aumento quali sono gli obiettivi che ci prefissiamo. Non li abbiamo ancora capiti.
Io non so se la Consigliera Simonetti li ha capiti o meno: io non li ho ancora capiti.
Questo aumento di capitale è finalizzato a fare che cosa? Ad essere più aggressivi sul mercato? Si può essere più aggressivi anche senza soldi.
Si poteva essere più aggressivi nel passato; si poteva avere degli altri risultati, avere magari della città già cablate, in considerazione del fatto che c'è la Telecom di mezzo, che è una di quelle che hanno investito su questa società.
Credo che il cablaggio avvenga tramite la Telecom, e quindi questo tipo di rifinanziamento - perché è un rifinanziamento - della società, a che cosa serve effettivamente? Questo è quanto vorremmo capire.



PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Spagnuolo.



SPAGNUOLO Carla

Lo ha già detto il mio collega, ma su questo provvedimento, fino a questo momento, non ci sono state spiegazioni e bisognerebbe che ci fosse un'illustrazione puntuale da parte dell'esecutivo. Come si vede, in questa Rete Telematica Piemontese vi sono partner molto importanti. Pertanto sarebbe auspicabile capire quali sono le ragioni per le quali questa cifra tutto sommato non così importante ma comunque significativa - viene richiesta ed erogata esclusivamente dalla Regione Piemonte. Vorremmo comprendere non tanto la cronistoria che c'è nella relazione e va benissimo, ma le motivazioni politiche e anche di governo della Regione Piemonte intorno a questo provvedimento. Auspicheremmo davvero un intervento - ringraziando il Vicepresidente della Giunta che comunque è intervenuto - per avere una presa di posizione ed un'illustrazione da parte di chi, all'interno della Giunta, ha la competenza in materia.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Ghiglia.



GHIGLIA Agostino

Faccio rilevare due elementi.
Il primo: questa legge è passata in Commissione, e in quella sede non sono stati mossi rilievi, soprattutto riguardo al fatto che, come si legge nell'ultima pagina, i termini per la sottoscrizione sono già scaduti (scadevano infatti il 30 ottobre).
Quindi noi ci troviamo ad essere, salvo quelli che non c'erano, tutti quanti corresponsabili di aver approvato o non approvato un testo in Commissione per il quale già si conoscevano i termini di scadenza di sottoscrizione delle quote; di non aver sollevato alcuna obiezione rispetto a questa scadenza né rispetto alla sostanza e al merito della questione della RTP e di quant'altro, arrivando in aula, magari non convinti, a chiedere spiegazioni.
Credo però che questo atteggiamento non sia condivisibile, soprattutto nei confronti di una società per azioni - forse una delle poche - che, come c'è scritto nella relazione, in questi anni, da quando è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione, ha creato una struttura, fatto delle cose per cui la ricapitalizzazione è necessaria come spesa di investimento per l'ulteriore crescita della società e non - una volta tanto - per ripianare dei debiti.
Ciò significa che, oggettivamente, ci troviamo di fronte ad una società per azioni sana, e non ad una delle tante partecipate o collegate cui talvolta abbiamo dato l'avallo all'aumento di capitale esclusivamente per ripianare dei debiti.
Ci troviamo di fronte ad una sottoscrizione di aumento di capitale per investimenti e non per un ripiano di debiti: questo mi sembra un dato essenziale della nostra discussione.
Il fatto poi che rischiamo, non votando oggi l'aumento di capitale, di far scadere i termini per la sottoscrizione, che comunque sono già scaduti ma c'è sempre questo fatto che, essendo in aula ed essendo il provvedimento passato in Commissione, la scadenza dei termini rimane...
se a questo punto ritorniamo in Commissione dopo - voglio ripeterlo, perch è importante - non aver fatto in quella sede alcuna riflessione sulla legge, rischiamo di andare a causare un nocumento reale, evidente ed oggettivo ad un'azienda sana.
Sinceramente, questo mi sembra un po' autolesionistico da parte di tutti noi, perché si tratta comunque del patrimonio della Regione Piemonte di un patrimonio che oggettivamente, in questi anni, è stato incrementato dal nuovo Consiglio d'amministrazione.
E' per questo che mi permetto di dire che se l'esame va fatto, ormai deve essere fatto in aula, per cui questa discussione deve continuare, con tutta la serietà e l'approfondimento che merita, in aula, andando ad analizzare articolo per articolo.
La cosa che personalmente mi convince è che ci troviamo di fronte ad una spesa per investimento e non ad un'azienda decotta che ha bisogno di quattro lire per tirare avanti.
Questo a me sembra un dato essenziale; se poi le cose che funzionano le vogliamo mettere in difficoltà e buttar via - comunque, a prescindere perché non lo so - è un altro discorso. Tuttavia, i dati oggettivi ci dicono che ci troviamo di fronte ad un caso di questo genere.



PRESIDENTE

Consigliere Miglietti, lei è già intervenuto. Farà poi la dichiarazione di voto.
La parola al Vicepresidente della Giunta regionale, Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Se non si accetta quello che si dichiara è ovvio che si è costretti a ripetere la dichiarazione.
Siccome non si portano elementi utili per contestare, chi propone pu solo ribadire i concetti; spero non mi venga chiesto di farlo ulteriormente.
L'argomento è scritto nella relazione, che non è stata accettata come credibile. Chi ha già preso la parola ha detto che la relazione non è esaustiva delle cognizioni che si stanno chiedendo. In uno dei capoversi della relazione è detto che si tratta di una struttura numericamente ridotta e in grado di operare attivamente; si trova, quindi, nella necessità di acquisire importanti attrezzature produttive. Infine, si propone quale interlocutore privilegiato di settori di grande interesse strategico quali la sanità, il lavoro, la formazione professionale e l'ambiente.
L'aumento di capitale consentirà a questa struttura di attivare tutto quello di cui ha la potenzialità. Per quanto riguarda i tempi delle scadenze è chiarissimo che se si ritorna in Commissione alla fine viene vanificata quest'operazione.
Se queste dichiarazioni sono accettate allora si proceda; se non sono accettate il Consiglio bocci questo disegno di legge, ma la Giunta non si sente nella responsabilità di ritornare in Commissione per vanificare la proposta che è stata fatta con il disegno di legge. Più chiaro di così! La Giunta non intende riportarla in Commissione; i tempi sono stretti per cui è giustificata la posizione della Giunta.
L'investimento si chiede per permettere a RTP di essere produttiva nello sviluppo di un progetto e di un programma; per quanto riguarda gli altri soci della partecipata, è detto nel testo della stessa legge che la Regione si assume l'onere di tutto l'aumento di capitale. Nell'ambito delle attività si vedrà se gli stessi soci possono comparteciparvi con un rientro o se bisogna trovare altri elementi di rapporto e di correlazione perch l'attività di RTP sia congruente nell'ambito di un progetto e di un programma. Programma tra l'altro collegato al CSI, su tutto il problema della telematica e della cablatura del sistema dell'economia (che in una parola si chiama economia digitale), nell'ambito di una promozione che coinvolge le strutture produttive nel contesto regionale.
Oltre al coinvolgimento delle strutture produttive nel contesto regionale, si intrecciano rapporti anche con delle strutture che coinvolgono l'attività produttiva regionale con altre iniziative extraterritoriali, quali ad esempio il progetto Bolivar, per il quale si sono avuti degli incontri, sono venuti i rappresentanti di quelle regioni del Venezuela in Piemonte presso l'Unione Industriale e attraverso questi rapporti si sta creando un'attività di collegamento che dia ragione, spazio e respiro nell'economia digitale, che è quella telematica.
Sappiamo che l'economia oggi si muove attraverso la velocizzazione, una quota della velocizzazione dell'economia è rappresentata dalla telematica.
RTP è una partecipata che risolve, affronta e vuole impegnarsi più di quanto non sia stato fatto nel passato, prima ancora che si creasse l'attuale struttura che chiede l'aumento di capitale. Più di questo non posso dire e non mi pare neanche che debba essere detto. Se non si accetta il disegno di legge chiedo alla Presidenza del Consiglio di passare all'articolato e se la maggioranza non c'è non verrà votato, se c'è verrà votato. Non mi si chiami più a rispondere su questo, per favore.


Argomento:

Questione sospensiva


PRESIDENTE

La parola alla Consigliera Simonetti per una mozione d'ordine.



SIMONETTI Laura

Presidente, presento questa mozione d'ordine: chiedo all'assemblea di non passare all'articolato, ma di tornare in Commissione perché secondo noi ci sono dei contenuti da approfondire.
Noi, in particolare, avevamo presentato due interpellanze sull'attività della RTP e sulla gestione finanziaria, di un capitale in cui la Regione Piemonte partecipa per il 33%, su cui l'aumento del capitale viene caricato interamente. Ci pare dunque che la Regione Piemonte trovandosi in questa posizione dovrebbe approfondire alcuni argomenti, che comunque a noi non paiono assolutamente chiari.
Abbiamo presentato due interpellanze alle quali non è stata data risposta.
Vorrei richiamare un aspetto che il Vicepresidente Masaracchio ci tiene a sottolineare, il progetto Bolivar. Ci risulta che il Presidente della RTP avrebbe investito parte del capitale netto della società, pari a 150 milioni di lire, nell'acquisto della valuta africana; che lo stesso Presidente avrebbe deciso tale indefinibile acquisto senza lo strumento legittimo di una delibera del Consiglio di amministrazione; che sempre il Presidente per il 1997 ha definito un passaggio del proprio compenso da 20 milioni annui a 80 milioni annui senza una delibera dell'Assemblea dei soci, ma con una delibera del Consiglio di amministrazione. Fatto che non sarebbe garantito dalle procedure in atto e su cui è stata costruita una procedura di modifica dello Statuto.
Visto che questo non ci pare corrisponda ad un progetto produttivo su cui la Regione Piemonte ha investito e partecipa per il 33% del capitale noi chiediamo almeno delle risposte certe su questi punti, perché ci paiono essenziali, al di là di una sede politica sulle partecipate su cui in Regione Piemonte non si discute da oltre tre anni di insediamento di questa Giunta. E', questo, un aspetto antecedente e non riguarda la discussione specifica. Si tratta, in qualche modo, di limiti da stabilire dal punto di vista legislativo e per Statuto. L'aumento del compenso del Presidente autodeciso - e l'investimento in valuta africana, mi paiono elementi abbastanza importanti da essere approfonditi in sede di Commissione e sui quali l'assemblea legislativa non può far finta di nulla.
Chiedo, intanto ai colleghi e all'assemblea di esprimersi su questo punto, e chiedo per l'ennesima volta all'Assessore competente di entrare nel merito della questione, perché non è possibile eludere questo tipo di problema e non rispondere. Questo, al di là delle informazioni del Vicepresidente Masaracchio, che ringraziamo.



PRESIDENTE

Quella che lei ha posto, collega Simonetti, può essere intesa come questione sospensiva, sulla quale, per Regolamento, può intervenire un oratore per Gruppo consiliare.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, non so se sia consentito parlare soltanto sulla sospensiva; personalmente, però, inviterei i colleghi della maggioranza, qualora fossero nell'ordine di idee di valutare diversamente l'opportunità di discutere le questioni poste dalla collega Simonetti, ad esprimersi.
Le problematiche poste da Rifondazione Comunista - penso vi chiamaste ancora così quando avete presentato l'interpellanza - non sono né banali n secondarie: attengono infatti ad una modalità di utilizzazione delle prerogative dell'azienda, da parte del Consiglio di amministrazione, che devono essere debitamente oggetto di valutazione da parte dei soci.
Noi partecipiamo ad una società avente per oggetto lo sviluppo di reti telematiche - credo che l'Assessore Burzi se ne sia occupato, al di là della competenza per materia dell'Assessore Masaracchio - la quale, per la sua dimensione e per com'è il mercato telematico attuale, non può che concentrarsi su una sfera, su un ramo, su una funzione di attività.
In ogni caso, siamo soci della società, assieme ad un Gruppo di istituzioni che danno un tratto del tutto particolare a questa società essendo tutte banche e strutture finanziarie; la Regione, unico Ente pubblico, vi rientra in quanto tale: altra cosa sarebbe una partecipazione attraverso la Finpiemonte.
Tra l'altro, rivolgo un messaggio alla maggioranza e alla Giunta probabilmente, dovremmo occuparci dell'insieme delle nostre partecipazioni al fine di valutare se non sia meglio riunirle in una società di partecipazione, anziché lasciarle sparse com'è attualmente.
La questione era già stata discussa nella scorsa legislatura, quando le partecipazioni erano inferiori, al fine di creare un livello di professionalità, di adeguata attenzione, di adeguato rilievo, nonché di procedura societaria.
Siamo dunque l'unico soggetto istituzionale che partecipa a questa società; non c'è alcuna Provincia, alcun Comune. Probabilmente, sarebbe meglio che noi partecipassimo attraverso una struttura come la Finpiemonte che per sua natura, per sue caratteristiche, mi sembrerebbe più adatta. Si tratta di questione per la quale varrebbe la pena valutare l'opportunità di trasferire la partecipazione alla Finpiemonte.
Vengono posti alcuni quesiti, irrilevanti per la sostanza, ma importanti per identificare un fatto di costume. Se il compenso al Presidente o a chi altro passa da 20 a 60 milioni, evidentemente è stata fatta una valutazione circa un aumento della dimensione, della prospettiva.
Non credo si tratti di atto squallidamente clientelare del tipo "Diamo un po' di soldi, così accontentiamo qualcuno...". Questo può anche avvenire anche se personalmente lo voglio escludere in via di ipotesi. D'altra parte, se si risponde all'interpellanza, si diranno i motivi per cui è intervenuto questo tipo di aumento.
Se si tratta di investimento finanziario o monetario come quello di acquistare valuta sudafricana, sembrerebbe un po' inverosimile. Per questo motivo l'interpellanza merita una risposta; l'affermazione sembra inverosimile, ma se è reale è opportuna una spiegazione.
Dobbiamo decidere l'allocazione di mezzo miliardo; l'Assessore al lavoro mi ha detto stamattina che non se la sentiva assolutamente di ipotecare denaro; anch'io mi chiedo se sia opportuno allocare mezzo miliardo su un'operazione rispetto alla quale abbiamo interrogativi senza risposta, relativamente a modalità ed opportunità di comportamenti da parte del Consiglio di amministrazione. Non solo, mancano anche complete ed esaurienti spiegazioni sulla funzione strategica di tale iniziativa, che qualora fosse di rilievo imprenditoriale, dovrebbe essere collocata fra le partecipazioni della Finpiemonte e non fra le partecipazioni dirette del Consiglio regionale.
Mi sono permesso di sottolineare alcune cose; Presidente Deorsola, non si tratta tanto di sospensiva per non votare, ma per avere delle informazioni che possono essere date, verosimilmente, in sede di discussione in Commissione, o anche in questa sede se si ritiene che ne ricorrano le condizioni.
Mi pare che l'Assessore Masaracchio non fosse in grado di rispondere all'interpellanza, se no l'avrebbe ovviamente fatto.
La risposta all'interpellanza ha un suo rilievo diretto ai fini della decisione sul merito della deliberazione che dovremmo in qualche modo approvare per un aumento di 500 milioni.



PRESIDENTE

Non essendovi altre richieste di parola, pongo in votazione la questione sospensiva proposta dalla Consigliera Simonetti.
Chi è favorevole è pregato di alzare la mano.
La sospensiva è respinta con 11 voti favorevoli e 26 voti contrari.


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Esame disegno di legge n. 451: "Sottoscrizione di nuove azioni della Rete Telematica Piemontese SpA" (seguito)


PRESIDENTE

Riprendiamo l'esame del disegno di legge n. 451.
Passiamo all'esame dell'articolato.
ART. 1 La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore ai servizi informatici

Signor Presidente e colleghi Consiglieri, mi spiace che la Consigliera Simonetti non lo giudichi corretto, ma avrà notato che in sede di discussione della questione sospensiva ho chiesto di intervenire per fare l'intervento cui mi appresto ora, che non modifica alcunché, nel merito, di quanto è stato discusso. La Presidenza mi ha fatto giustamente notare che si stava discutendo una sospensiva per la quale si prevede un oratore a favore ed uno contrario, e non è previsto altro intervento.
In ogni caso, avrei soltanto affermato che nel merito io non sono l'Assessore competente ancorché si siano verificate delle modifiche di competenza; personalmente sono competente per l'utilizzo dei sistemi informativi e in tal senso per esempio lo sono, ancorché in altro momento mi è già stato ricordato che magari non stavo parlando per competenza quando si parla di sistemi informativi (il CSI) e anche per esempio nel merito di buona parte dell'intervento del Consigliere Riba. E questo perch come ha ricordato, a mio avviso molto chiaramente, il Capogruppo Ghiglia qui il presupposto, peraltro molto chiaramente evincibile dalla relazione è su una struttura già posseduta dalla Regione e quindi in tal senso evidentemente di competenza della Vicepresidenza come delegata alle partecipazioni in senso lato. Si è deciso, rispetto a una struttura che mi par di ricordare quando iniziò la legislatura essere fondamentalmente vuota o origine di costi più che di ricavi, se così mi si permette di esprimermi di riportarla all'onor del mondo e di dotarla delle necessarie strutture immagino umane e finanziarie di capitale, per poter procedere nell'ambito della sua missione.
Questo per specificare che non intendevo eludere niente, ma non ritengo di avere competenza perché in questo momento RTP non fornisce nulla nell'ambito delle deleghe che io ricopro, come tale potrei parlare evidentemente come Assessore di Giunta, e questo ritengo di averne tutti i diritti, ma non ho valutazioni di merito perché al momento non sta fornendo servizi.
Colgo l'occasione per dire un'altra cosa relativamente all'intervento del Consigliere Riba, che in buona parte condivido. Il Consigliere Riba sa che "Piemonte in rete" è un grosso investimento della Regione, sa che attorno a "Piemonte in rete" che credo fosse l'argomento che stava in qualche modo sostenendo la base dell'intervento del Presidente Riba, oltre che un grande investimento in essere, c'è anche una partecipata di Finpiemonte che opera, peraltro dico e sostengo, leggendo la relazione e ricordando il dibattito di Giunta in cui questo si discusse, che quando si sostiene che esiste uno spazio perché società operative gestite dalla Regione, da sola o in conto terzi, nell'ambito della telematica specialmente riferita a sanità, lavoro, formazione professionale, ambiente dice cose a mio avviso non solo di solare evidenza, che sono state parte di dibattito di aula e di Commissione in molti momenti, anche recenti, quindi ritengo - non che ce ne fosse bisogno, perché questo discorso è già stato fatto in Commissione - che riporre dei soldi in un aumento di capitale quindi non a ripianamento dei costi, ma per rendere un po' più operativa la struttura, mi pare che sia semplicemente dare continuità a ciò che in altri momenti la Giunta aveva deciso.
Tanto dovevo, soprattutto per l'intervento della Consigliera Simonetti.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Riba.



RIBA Lido

Le rubo soltanto un minuto, signor Presidente, per dire che sottoscriveremo anche gli emendamenti che sono già stati presentati, perch ritengo assolutamente singolare e assolutamente ingiustificabile che a fronte di una richiesta di spiegazioni posta in modo sobrio e come di consueto rispettoso, che ci siamo permessi di fare anche noi per rimuovere una situazione di grande imbarazzo, non possa non esserci anche da parte dei Consiglieri della maggioranza, se votano una cosa di questo genere con le questioni e gli interrogativi che sono stati posti! Vale per tutti la necessità di sapere che cosa si fa in quel Consiglio d'amministrazione! L'Assessore fa la mummia, non risponde, non sa che dire, non gli è capitato niente! Apprezzo molto e ringrazio l'Assessore Burzi che non ha potuto far altro che confermare la coerenza di quello che avevo detto! Dopodiché passiamo come se niente fosse e respingiamo come se qui si trattasse di una normale questione di procedura! Qui si tratta di una grande questione di sostanza! Volete portarla avanti così? Prendervi una responsabilità di questo genere? Credete che il maggior partito di opposizione si diverta a sollevare una questione di questo genere su un problema che poteva essere oggetto di un approfondimento assolutamente normale in sede di Commissione? Ma certo che se intendete farla passare così, mi pare che siamo di fronte ad una procedura assolutamente inconsueta che devo rilevare con molta difficoltà e con molta amarezza perché ritengo che la Giunta non si dovrebbe comportare così! Ho persino ragione di ritenere che se ci fosse il Presidente Ghigo non si comporterebbe così, perché non è mai successo!



PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il Consigliere Miglietti; ne ha facoltà.



MIGLIETTI Franco

Signor Presidente, probabilmente vi è anche una mancanza da parte di chi ha partecipato alla Commissione su questo tema, non avendo in quella sede sollevato tutti i problemi che invece vengono sollevati in Consiglio ma abbiamo sentito altre volte Consiglieri di maggioranza in Commissione dire: "Questo è un problema che vedremo in Consiglio".
Ora in Consiglio è difficile ottenere tutte le spiegazioni che invece sarebbe stato molto più semplice avere in Commissione, e ringrazio il Capogruppo Riba che ha voluto stigmatizzare il problema, perché ad esempio una domanda che mi viene immediata sull'art. 1 è che, sia nella relazione sia nel contesto della legge, non è descritto a quanto ammonti il totale del capitale della RTP S.p.A.
Secondo: non è riportato, né in relazione né nel contesto della legge quale sia il volume di affari che gestisce la RTP S.p.A.
Se la determinazione che ormai è stata assunta è quella di passare comunque la legge e non darci l'opportunità di approfondire, oltre a ci che è stato richiesto si sarebbe almeno dovuto rispondere alle due interpellanze che sono correlate a questa legge. Ci costringerà a chiedere tramite i canali che sono preposti e alle leggi che tutelano detti canali tutte le spiegazioni su questa determinazione che assumerà la maggioranza nell'approvare questo disegno di legge e eventualmente prendere quelle decisioni che riterremo più opportune nel merito.
Ma proprio sull'art. 1 chiedo che prima di passare alla votazione vi siano almeno queste due spiegazioni: qual è il capitale sociale totale della S.p.A. e quanto è l'ammontare del giro d'affari della stessa S.p.A.



PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente della Giunta, Masaracchio.



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Io intanto non accetto l'appellativo di "mummia". Non lo accetto perch tutti sanno che in ogni caso, anche se volessimo riferirci a qualche forma di esoterismo, le mummie a volte camminano e fanno vedere le stelle attraverso i fasci di stelle. Io non faccio né la mummia né il pesce in barile! Ho soltanto detto che nella relazione e nel disegno di legge è chiaro, per chi vuole intendere ciò che è scritto, che la RTP deve trovare una potenzialità di sviluppo delle proprie strutture per potersi attivare nell'ambito di ciò per cui è RTP. L'aumento di capitale serve a questo.
Il Consigliere Ghiglia, per quello che gli compete, poi ha manifestato la interpretazione di quanto sta in questo disegno di legge confermando tutto quello che io pensavo di aver detto chiaramente riprendendo gli argomenti sia della relazione che del testo di legge.
Che poi si sottintendano altre motivazioni, ricordo BIC a suo tempo! Perché se dobbiamo fare dei dibattiti polemici come se facessimo dei comizi ci ricordiamo tutto!



(Commenti in aula)



MASARACCHIO Antonino, Vicepresidente della Giunta regionale

Un miliardo e 300 milioni di deficit che poi determinò l'assorbimento in Finpiemonte di BIC. Ed è anche vero che le partecipate dovranno trovare nell'ambito di Finpiemonte, una ragione globale per l'evoluzione non di cose fatte male prima, ma di tutto ciò che compete nel futuro e nello sviluppo dell'economia, che oggi è diversa.
In Commissione, non quella per questo disegno di legge, ma in talune altre Commissioni, mi pare di aver detto che questo è un processo logico di revisione, di rilettura del tutto, anche per avere una finanziaria che dia ragione a tutte le ragioni di federalismo e di autonomia regionale per superare il difficile rapporto con gli Enti finanziari, compreso il San Paolo di Torino.
Detto questo, ed è un argomento politico, come politici sono stati gli argomenti rappresentati, io non dico che sono tutte osservazioni capziose.
Dico che, nell'ambito di tutto ciò che viene proposto nello sviluppo l'opposizione, ovviamente, trova motivi di opposizione; se ci sono altri motivi che io non conosco, di indagine o comunque di lettura della struttura o comunque dell'attività di RTP, li si dicano: non tutti siamo chiamati a saper tutto, ancorquando c'è l'obbligo di sapere, perché poi si adempie ad un compito amministrativo delegato.
Certamente l'allusione che avevo fatto alle competenze dell'Assessore Burzi, così come è evidente per tante altre cose, era dovuta al fatto che essendo egli l'Assessore alla programmazione, ha delle competenze specifiche anche per quanto riguarda l'intero sistema telematico o comunque si attiva in tal senso.
In Giunta non è accaduto nulla, non vi è stato cambio di deleghe: la delega per l'Assessorato alle partecipate e agli Enti strumentali è di cornice, quindi di programmazione e di progettualità, che è quello che mi pare di poter fare da qui in avanti, visto che comunque fin qui ancora non è stato possibile farlo per motivi di tempo.
Se c'è l'assoluta necessità di una più diligente lettura delle cose data la bontà delle osservazioni, che non volevano essere strumentali possiamo rinviare l'esame del provvedimento, purché il provvedimento rimanga sospeso nell'ambito dell'o.d.g. del Consiglio.
Ciò non tanto per cedere, perché non è nell'ambito di un rapporto credibile fra le parti politiche, quanto perché, visto che rimangono in sospeso anche le interrogazioni ed interpellanze, provvederò a che si dia risposta in Consiglio a queste interrogazioni ed interpellanze, senza per tornare in Commissione. Altrimenti diventa un ritorno capzioso.
Visto che le Commissioni sono consultive, si sarebbe dovuto sviluppare questo problema in quel momento; poiché non ero in Commissione perché fuori sede per motivi istituzionali, la cosa potrebbe essere superata in questo modo.
Quindi, non si ritira il documento: lo teniamo in sospeso in Consiglio all'o.d.g. ed io stesso provvederò a fornire le risposte alle interrogazioni ed interpellanze, in maniera tale da avere una lettura esatta, puntuale e precisa delle osservazioni fatte, onde evitare che si possa pensare che con questo disegno di legge si faccia cattivo mestiere.



PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Una volta tanto credo che bisogna riconoscere il buon senso dell'Assessore, e lo ringraziamo, perché le risposte alle domande che abbiamo posto ci permetteranno di essere molto più sereni nell'assumere la nostra posizione su questo disegno di legge.
La pregherei di tener conto del dibattito che è avvenuto e quindi di rispondere anche alle domande che sono state fatte al di fuori delle due interrogazioni. Ripeto: mi pare che questo sia - ad onor del vero - un merito dell'Assessore che ha deciso in questa direzione.



PRESIDENTE

Se ho interpretato bene la dichiarazione del Presidente Masaracchio l'esame di questo punto all'o.d.g. resta sospeso e riprenderà successivamente, in un'altra giornata.


Argomento:

Sull'ordine dei lavori


PRESIDENTE

Procedendo con i lavori, potremmo superare il punto 10), visto che il Consigliere Cavaliere aveva fatto un'osservazione, per cui passerei al punto 11) all'o.d.g.: "Esame proposta di deliberazione n. 594: "IRES Applicazione dell'art. 49, comma 5, L.R. 51/1997".



(Commenti di dissenso del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

La parola all'Assessore Burzi.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Volevo solo ricordare all'aula che, per quanto attiene al disegno di legge n. 439 " Assestamento al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 di Enti dipendenti dalla Regione e di Enti di gestione di aree protette", se non ricordo male, un commento di natura politica da parte del Consigliere Cavaliere...



(Commenti del Consigliere Cavaliere)



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Credo di poter intervenire sul dibattito, se mi è...



PRESIDENTE

La Giunta interviene quando ritiene.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Desidero solo ricordare che gli assestamenti...



(Commenti del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Si rivolge all'aula, non a lei.



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Tranquillizzo il Consigliere Cavaliere: non mi rivolgevo affatto a lui bensì a tutti i Consiglieri, ricordando che gli assestamenti al bilancio di previsione, oggetto del disegno di legge n. 439, non approvati rendono inutilmente, pur ricordando i commenti fatti dal Consigliere Cavaliere ancora più difficile la vita di codesti Enti.
L'assestamento di bilancio, in senso contabile, è in realtà un atto dovuto, come credo tutti sappiano: è la sostanza delle cose, per cui ripeto - si rende inutilmente ancora più difficile di quanto già non sia la vita di questi Enti. Solo questo.



PRESIDENTE

Tuttavia, poiché avevamo preso l'impegno di chiudere intorno alle ore 18 ed avendo sostanzialmente solo mezz'ora a disposizione, dobbiamo trovare degli argomenti che possano essere esauriti velocemente.
Lei ritiene che il punto 11) all'o.d.g. possa essere esaminato in mezz'ora? Prego, Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Nella Conferenza dei Capigruppo si era deciso di esaminare: RTP (che però poi ha incontrato degli ostacoli); Terme di Acqui (su cui c'erano delle opinioni contrarie), per cui non credo sia più facile da affrontare.



PRESIDENTE

In effetti, c'era stato l'impegno di affrontare questi argomenti.
Allora, passiamo al punto 26)...



BURZI Angelo, Assessore al bilancio

Ma perché dobbiamo variare l'o.d.g.?



PRESIDENTE

I Capigruppo questa mattina avevano deciso in tal senso.



(Commenti in aula)


Argomento: Partecipazioni azionarie regionali

Esame disegno di legge n. 425 "Partecipazione della Regione Piemonte alla Società consortile a responsabilità limitata TECNOCONS"


PRESIDENTE

Mi si ricorda che eravamo passati al punto 9), ma che nell'ordine c'è prima il punto 8).
Avevamo detto che avremmo esaminato i provvedimenti relativi alle partecipate, quelli in evidenza più il punto 26): questo lo ricordo bene.



CAVALIERE Pasquale

Questo avevamo detto ai Capigruppo.



PRESIDENTE

Il provvedimento in Commissione, nella seduta del 5 novembre, ha avuto la seguente votazione: favorevoli i Gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, CDU, CCD; non ha partecipato alla votazione il Gruppo Misto.
Relatore è il Consigliere Gallarini, che ha facoltà di intervenire.



GALLARINI Pierluigi, relatore

Presidente e colleghi, mi scuso per questi pochi secondi persi. Prima ho preso un altro provvedimento e non la TECNOCONS. Adesso sono pronto.
Leggo la relazione.
Signor Presidente e signori Consiglieri, con il provvedimento in esame si propone, dopo aver ascoltato in consultazione i soggetti interessati, la partecipazione regionale alla Società TECNOCONS.
Tale società origina da un atto costitutivo tra Unioncamere Piemonte Cerved SpA, Tecnocamere srl e Unioncamere. Si tratta di una società consortile a responsabilità limitata con sede in Roma presso la sede dell'Unioncamere.
Come si può evincere dall'atto costitutivo e dallo Statuto la società consortile è stata costituita ai sensi dell'art. 2615 ter e 2472 del Codice Civile e non ha scopo di lucro. Possono essere soci della società le Camere di Commercio, le Unioni Regionali, l'Unioncamere, le società controllate o comunque amministrativamente vigilate dalle Camere di Commercio e gli Enti pubblici locali.
Lo strumento consortile risponde all'esigenza di disporre di strutture che sfruttino le esperienze già maturate e le professionalità specifiche presenti presso i singoli consorziati i quali le mettono a disposizione di tutti i soci. Viene in tal modo esaltata l'azione sinergica e ottimizzata la risposta ai problemi tecnici che i singoli soci pongono, trovando risposte e soluzioni attraverso la professionalità di cui il sistema nel suo complesso dispone.
Ne deriva che i servizi offerti da TECNOCONS riguardano, in particolare, i settori di attività che si caratterizzano per la complessità delle problematiche involte ed il cui superamento richiede professionalità e conoscenze difficilmente rinvenibili all'interno delle singole realtà aziendali.
Fra questi, in primis, il settore della prevenzione infortuni ed igiene del lavoro che la recente introduzione nell'ordinamento normativo del Decreto legislativo 626/94 ha molto innovato sia sotto l'aspetto organizzativo sia sotto quello più propriamente tecnico della sicurezza. Al riguardo la società dispone di professionalità qualificate per affrontare ad ampio raggio, gli adempimenti connessi.
Attualmente a TECNOCONS è affidata la consulenza di settore in una quarantina di Camere di Commercio italiane (fra le altre Genova, Milano Napoli, Novara, Palermo, Torino, Verona ecc...) oltre che in Enti locali di rilevanti dimensioni quali il Comune di Torino.
Rispetto alle necessità della Regione la società potrebbe quindi apportare la propria esperienza affiancando il Settore Sicurezza della Direzione Patrimonio e Tecnico nello svolgimento di tutte le attività operative connesse, coadiuvandole in particolare nell'organizzazione degli adempimenti nonché nella stesura dei programmi relativi.
Inoltre la Società si occupa di: a) Progettazione e Direzione lavori.
La struttura operativa di TECNOCONS ha progettato e diretto opere sia edili/strutturali che impiantistiche, di arredo e di ottimizzazione degli spazi gli uffici tecnici regionali potrebbero pertanto trovare nella società un valido supporto tecnico e collaborativo in tema di progettazione e/o direzione dei lavori favorendo, con ciò, l'alleggerimento della pressione operativa che, nei momenti di punta, grava sugli stessi.
b) Gestione del patrimonio immobiliare: TECNOCONS vanta notevoli professionalità e grande esperienza nella gestione del patrimonio immobiliare e nella sua valorizzazione.
La Società si occupa, per le rispettive Camere, dell'organizzazione e dello sviluppo dei poli tecnologici di Novara e Roma, si occupa inoltre del recupero, insieme alla Camera di Genova, del centro storico della città assiste la Camera di Torino, quelle di Napoli, Roma e Milano anche nelle questioni attinenti la gestione del patrimonio immobiliare.
Gli uffici potrebbero pertanto trovare un qualificato apporto collaborativo nell'analisi del patrimonio regionale, nella stesura dei piani di recupero e valorizzazione dello stesso, nelle dismissioni e nella razionalizzazione degli insediamenti.
Appare in definitiva utile, al fine di accrescere la capacità di intervento della Regione nei settori di attività sopra descritti, acquisire una partecipazione della TECNOCONS.
L'entità della stessa è pari al 2% del capitale sociale per un valore nominale di lire 50 milioni.
Una apposita norma prevede infine la possibilità, oggi remota, stante il numero delle commesse acquisite, di erogare alla società i contributi previsti per le obbligazioni assunte in nome del consorzio dalle persone che ne hanno la rappresentanza (art. 2615 del Codice civile).
Alla luce di tale analisi nella seduta di giovedì 5 novembre '98 la I Commissione ha licenziato il nuovo testo del disegno di legge e lo rimette all'aula per la sua approvazione.


Argomento:

Verifica numero legale


PRESIDENTE

La parola al Consigliere Miglietti.



MIGLIETTI Franco

Le chiederei la cortesia di verificare il numero legale.



PRESIDENTE

Si proceda all'appello nominale per la verifica del numero legale.



(Il Consigliere Segretario Toselli effettua l'appello nominale)



PRESIDENTE

Si constata la presenza del numero legale, essendo presenti in aula n.
27 Consiglieri ed in congedo n. 7 Consiglieri.



(Il Consigliere Cavaliere contesta l'esito della votazione e chiede un secondo appello)



PRESIDENTE

Io ho un verbale firmato, gliene do copia e lei mi deve contestare un falso.



(Proteste del Consigliere Cavaliere)



PRESIDENTE

Prima di passare ad altri adempimenti ricordo che martedì 17 novembre alle ore 9,15 e 14,15 e venerdì 20 novembre alle ore 9,15 e 14,15 è convocato il Consiglio regionale.



(Brusìo in aula)



PRESIDENTE

Lei, Consigliere Cavaliere eccepisce che il collega Angeleri abbia votato in modo diverso: non appena rientrato in aula il collega ci dirà. In ogni caso, il collega Angeleri era sicuramente presente in aula.
Collega Cavaliere, lei ha eccepito sulla votazione e quindi deve subirne, come tutti gli altri, le conseguenze. L'eccezione che lei ha fatto, infatti, è di gravità notevole.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io non ho supposto che il collega abbia...



PRESIDENTE

Abbiamo un verbale: lei ha contestato l'espressione di voto del Consigliere Angeleri.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io ho dimostrato che erano 26...



PRESIDENTE

Lei non ha dimostrato nulla; il Consigliere Angeleri era in aula. Ora è uscito.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io non so se era in aula: io dico che non ha risposto "sì".



PRESIDENTE

Questo non lo decide lei; questo è un fatto incidentale e anche di una certa gravità.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io pongo il problema che il Consigliere Angeleri non abbia votato in quel modo. Quindi, in quel momento, il numero legale non sussisteva: prenda atto di questo, perché non è in grado di dimostrarmi alcunché di diverso.



PRESIDENTE

Ci deve essere il Consigliere Angeleri. Lei, in realtà, ha detto un'altra cosa.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Il fatto stesso che non c'è il collega, Presidente, la dovrebbe indurre...



PRESIDENTE

No, no, no.



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

Io mi siedo qua sopra - sul suo scranno - Presidente...



PRESIDENTE

Lei può sedersi dove vuole, ma...



PRESIDENTE

CAVALIERE Pasquale (fuori microfono)



PRESIDENTE

...e le dimostro che...



PRESIDENTE

Il Consiglio è sospeso.



(La seduta, sospesa alle ore 17.50 riprende alle ore 17.51)



PRESIDENTE

La seduta riprende.
Il Consigliere Angeleri è rientrato in aula: cortesemente, gli chiedo di voler puntualizzare e precisare l'espressione del voto in occasione della precedente verifica del numero legale.



ANGELERI Antonello

E' vero che sono abituato ai processi; vorrei solo anche il diritto di andare in bagno...



PRESIDENTE

Le chiedo cortesemente di voler precisare se lei era in aula quando è stata fatta la verifica del numero legale o meno.



ANGELERI Antonello

Vorrei rispondere solo in presenza del mio avvocato, possibilmente....
Ero presente in aula; insomma, l'han visto tutti. E, in occasione dell'appello nominale, ho annuito.



PRESIDENTE

Dunque, ha votato "sì". La votazione viene confermata.
La parola al Consigliere Salerno.



SALERNO Roberto

Ridete pure, colleghi...
Non sta a me valutare o giudicare il comportamento di un collega che pare non abbia più rispetto di quest'aula, con atteggiamenti che personalmente ritengo gravissimi.
Chiedo che l'Ufficio di Presidenza, alla sua prima riunione, valuti le eventuali misure disciplinari nei confronti del collega Cavaliere.
Vorrei sapere se mi ha ascoltato, Presidente.



PRESIDENTE

Ho sentito, collega; d'altronde, la sua dichiarazione è verbalizzata.
La parola al Consigliere Cavaliere.



CAVALIERE Pasquale

Mi spiace, collega Salerno, dover ricorrere a certi atteggiamenti per fare applicare il Regolamento. Il Presidente, infatti, su mia richiesta avrebbe dovuto applicare il secondo comma dell'art. 67: "Il voto per alzata è soggetto a riprova se questo è richiesto, immediatamente dopo la proclamazione del risultato, da un Consigliere".



PRESIDENTE

La votazione in questione non era per alzata di mano.



CAVALIERE Pasquale

...per mutuazione anche per appello nominale.



PRESIDENTE

Questa è una norma specifica.



CAVALIERE Pasquale

Presidente, nel momento in cui è chiesta la verifica del numero legale lei doveva riverificare sulla contestazione di un Consigliere. E' lei che non applica il Regolamento.



PRESIDENTE

Lei sta sbagliando l'interpretazione perché la seconda votazione per alzata di mano avviene in caso di confusione su una mano più o meno alzata.
...c'è una verbalizzazione: lei contesta la verbalizzazione, perciò accusa di falso la stessa: l'affermazione mi pare di una certa gravità. Abbiamo verificato che il Consigliere Angeleri era presente ed ha annuito e quindi ha risposto "sì": la verbalizzazione è dunque corretta e il numero legale è garantito.
Possiamo quindi continuare; credo però che il comportamento non sia quello più opportuno. A questo punto, chiudo i lavori del Consiglio.
La seduta è tolta.



(La seduta ha termine alle ore 17.55)



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